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Il Marketing MixIl Marketing Mixprodotto-prezzo-comunicazioneprodotto-prezzo-comunicazione

Il Marketing MixIl Marketing Mixprodotto-prezzo-comunicazioneprodotto-prezzo-comunicazione

Classe Classe IV B A.F.M.IV B A.F.M.

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Marketing Mix Marketing Mix

Azioni e politiche messe in atto da un’impresa per raggiungere gli obiettivi strategici di marketing

Si realizza facendo leva su quattro elementi

1. Prodotto2. Prezzo3. Comunicazione4. Distribuzione

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Si considera prodotto, tutto ciò che può essere offerto ai consumatori per soddisfare un loro bisogno o desiderio

1. Prodotto

Prodotto Generico: oggetto fisico, materiali e componenti tra loro assemblati

TelefonoProdotto Atteso: comprende tutti i beni o servizi che possono

essere aggiunti al prodotto per incrementare l’utilità che il consumatore si attende quando acquista il bene (installazione,

assistenza tecnica, accessori, ecc.) garanzia e diversi tipi di funzione previsti

Prodotto Potenziale: include la possibilità di nuovi e futuri impieghi del prodotto (espansioni di memoria)

possibilità di effettuare pagamento on-line evitando la carta di credito

Prodotto Utilità: funzione che il bene può svolgere “vantaggio fondamentale” legato al possesso del prodotto stesso (soddisfazione di un particolare

bisogno o esigenza) soddisfacimento del bisogno di comunicare e di

informarsi

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Da privilegiare il concetto di prodotto utilità

Individuazione dei bisogni

Prodotti di utilità

Soddisfazione del

consumatore

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Abitudini di acquisto del consumatore

1. Prodotti grocery (banali o non problematici)

1. Beni di largo consumo2. Acquistati frequentemente

e a impulso3. Si dedica il minor tempo

possibile(detersivi, alimentari, prodotti

igiene della casa)1. Prodotti non grocery (non banali o problematici)

1. Beni di qualità2. Acquistati con minor frequenza

3. Si dedica molto tempo e attenzione al rapporto prezzo/qualità

(automobili, attr. sportiva, abbigliamento, computer, cellulari)

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Le imprese offrono vasto assortimento di prodotti, simili tra di loro, per soddisfare meglio i clienti e ampliare così l’offerta di

mercato

Prodotti grocery: …. Generalmente venduti nei supermercati, pubblicità

molto semplici, ecc Prodotti non grocery: …. Generalmente venduti

attraverso negozi specializzati o reparti specializzato in

grandi supermercati, pubblicità più sofisticate, ecc

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Assortimento = Gamma

Insieme di tutti i prodotti che l’azienda offre sul mercato (Barilla produce pasta, biscotti, sughi, ecc.)

Ampiezza: numero di linee offerte

Profondità: numero di varianti di ogni prodotto di ciascuna linea

LineaInsieme di prodotti tra loro affini per:

UtilizzoBisogni soddisfattiConsumatori serviti

Canali distributivi utilizzati(Mulino Bianco – biscotti colazione, merenda, ecc)

È misurato da

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Ruolo importante nella strategia di prodotto rivesteLa Marca (Brand) nome del prodotto o dell’Azienda

Ruolo della politica della Marca:1. Rende riconoscibile l’offerta

2. Sviluppare un rapporto tra prodotto e consumatore3. Trasmettere una immagine di affidabilità e di

qualità del prodotto, dell’azienda 4. Fidelizzare la clientela

La Marca può essere riferita:

1) A prodotti simili, ma appartenenti alla stessa linea2) A prodotti diversi, comunque appartenenti alla stessa linea

3) A prodotti diversi di linee diverse (Marca Ombrello)es. Ferrero – diverse linee e diverse marche (vedi es. libro)

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Ciclo di vita delProdotto

Ciclo di vita delProdotto

Nasce

Cresce

si Sviluppa

Muore

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1 a fase 2 a fase

3 a fase

4 a fase

5 a fase 6 a fase

ritiro

espa

ns

ione

m

atu

rità

saturazione declino

rilancio per

innovazione

lancio

Grafico del ciclo di vita del prodotto

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1) Fase di lancio Introduzione del

prodotto sul mercato

Acquirenti pionieri - strategie di marketing

spingere i consumatori a

provarlo

2) Fase di espansione

Si incrementano le vendite con alti

profitti

La concorrenza inizia a prendere iniziative -

strategie di marketing per spingere i consumatori a

preferire il prodotto

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3) Fase di maturità Incremento delle vendite

lento-bassi profitti-concorrenza agguerrita

Strategie possibili: Riduzioni di prezzoDifferenziazione del

prodotto (design,accessori,confezione)Maggiore pubblicità e/o

offerte promozionali (offerte speciali, sconti, 3x2)

4) Fase di saturazione

le vendite diminuiscono

Esaurita la riserva di consumatori potenziali – si riducono i profitti con possibilità di perdite - strategie di

marketing possibile:Sconto del prodotto

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5) Fase di declino Diminuzione delle

vendite

I consumatori si orientano verso prodotti sostitutivi - strategie di marketing possibili:Ritiro del prodotto;Rilancio del prodotto.

6) Fase del ritiro o del rilancio

Il livello di vendita non è economico e l’impresa ritira il

prodotto dal mercato ………. Se è possibile un

restyling (innovazione

sotanziale) o proporre nuovi utilizzo del prodotto ………

fase di Espansione

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Prodotti di Moda:1. Fase di

espansione;2. Fase di declino;

Il modello di “vita del prodotto” non è valido per tutti i prodotti

Strategie Aziendali sul ciclo di vita del prodotto

“ritirarsi in Vetta” (impresa italiana Diesel)

Prodotti essenziali:1. Fase di espansione;2. Nessuna fase di

declino;

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Politiche di ProdottoPolitiche di Prodotto

Posizionamento e lancio sul mercato del prodotto

Indispensabile far percepire al consumatore che il prodotto è in grado di soddisfare una sua

necessità, (per creare così in lui un nuovo bisogno)

Gestione del prodotto

Eliminazione del prodotto

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Politica del Posizionamento

Ruolo che il prodotto deve svolgere sia nel mercato-obiettivo scelto che

nell’ambito dell’assortimento aziendale

a) Posizionamento per Attributi:Vengono individuati uno o più attributi capaci di

differenziare il prodotto rispetto alla concorrenza. Attributi maggiormente utilizzati:

• Prezzo (elevato per conferire prestigio a un prodotto – premium price)• Marca (per conferire personalità al prodotto “griffe” )

• Caratteristiche qualitative (conferiscono al bene qualità o prestigio – Ferrari, Rolex. Gucci, Armani ) (lufthansa “puntualità e

affidabilità”

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b) Posizionamento in base ai benefici del prodotto/servizio:

Evidenzia immediatamente l’esigenza di consumo che viene soddisfatta (alberghi con centri benessere)

c) Posizionamento per occasioni d’uso:Associa al singolo bene una specifica modalità di

utilizzazione (scarpa da “tempo libero o da cerimonia”)

d) Posizionamento per tipo di utilizzatore:Associa al singolo bene uno specifico utilizzatore (sciampo

per bambini – scarpe per ragazzi)

e) Posizionamento rispetto a una classe di prodotti:Finalizzato a differenziare tipologie di prodotti

omogenee con qualche differenza qualitativa sostanziale (yogurt da bere-kinder fetta a latte “latte da mangiare”)

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Packaging

da al cliente la possibilità di percepire

il prodotto in modo diverso

Confezione e attività di studio della confezione

serve a rendere riconoscibile e identificabile il

prodotto al fine di attrarre il cliente

Dopo aver deciso:1. Posizionamento;

2. Packaging coerente.

Test market(verifica del gradimento del prodotto da parte

del consumatore mediate intervista o questionario “costi

elevati”)

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Time to market

strategie per ridurre i tempi dall’ideazione del prodotto al suo lancio sul mercato

Segmentazione del prodotto

Individuazione del mercato- obiettivo

Scelta dal ruolo della marca all’interno del segmento

Posizionamento del prodotto

Lancio del nuovo prodotto

Logica dell’azione Aziendale

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Protezioni giuridiche UE

DOP (Denominazione Origine Protetta) = legame con il territorio:

Reperimento della materia prima - fasi della lavorazione -ottenimento del

prodotto = stesso territorio

Consentono l’utilizzo di una denominazione o di

una indicazione geografica solo da parte

dei produttori che operano nella zona

individuata

IGP (Indicazione Geografica

Protetta) = legame meno intenso con il

territorio:Almeno una fase della

lavorazione = localizzata nella specifica zona

Doppia tutela per il produttore e per il consumatore

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La politica di Prezzo

Prezzo che il consumatore è

disposto a pagare per un

prodotto

Indica il valore che egli attribuisce a

quel determinato

bene

Il Prezzo è (particolare) influenzato da fattori esterni

Se l’azienda non è leader del mercato Il prezzo viene fissato

tenendo conto di: Concorrenza

Domanda

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1. Imprese price maker:Sono capaci di imporre ai consumatori il prezzo del

prodotto

Fissazione dei prezzi di vendita

Tecnica del Ricarico (Matematica):• Mark-on (base di calcolo…Costo Primo)• Mark-up (base di calcolo…Prezzo di

vendita)

2. Imprese price taker:Devono tener conto della pressione della concorrenza

Ricarico = Differenza tra

prezzo di vendita e costo primo unitario del prodotto

espresso in %

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Costo Primo

Ricarico Prezzo di Vendita

La % che viene aggiunta al costo primo può essere calcolata:

1. Costo primo2. Prezzo di vendita

+ =

Es. Costo primo di un prodotto € 300, ricarico di € 75;

1. Ricarico sul costo primo mark-on; 100 : X = 300 : 75 X = 25%

2. Ricarico sul prezzo di vendita mark-up; 100 : X = 375 : 75 X = 20%

Ricarico ….. Punto di partenza per il calcolo del prezzo di vendita

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Pricing

Processo di fissazione dei prezzi di vendita messo in atto da una impresa

relativamente alle proprie scelte di Marketing mix

La politica di prezzo deve:

1. Rispettare il posizionamento del prodotto;2. Realizzare gli obiettivi di vendita;3. Assicurare la copertura dei costi;

4. Permettere il conseguimento di un utile.

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Target Pricing

Prima viene fissato il prezzo di vendita che può essere accettato dal pubblico e successivamente si adattano i costi di

produzione e distribuzione del prodotto.

Si stabilisce un Prezzo Obiettivo e si fa in modo

che i costi siano inferiori ad esso.

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Cost Plus Pricing

I costi sono la base di partenza per determinare il

prezzo di vendita;

Le considerazioni di mercato non entrano a far

parte del processo di determinazione dei costi;

Si lavora sui costi per eliminare gli sprechi e le

inefficienze.

Target Pricing

I prezzi di vendita accettati dal mercato determinare i costi;

Lo studio del mercato determina i costi;

Le opinioni del pubblico guidano la riduzione dei

costi

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Obiettivi raggiungibili con la politica dei prezzi

Penetrazione sul mercato (prezzi bassi per stimolare la domanda – politica utilizzata nella fase di lancio di un

prodotto)

Scrematura del mercato (vengono fissati prezzi elevati se una parte della domanda attribuisce al prodotto un particolare

valore ed è quindi disposta a pagare un prezzo più alto)

Promozione dell’intera linea di prodotti “Prodotti civetta-Prezzi civetta” (prezzo basso su un prodotto

affermato così da attirare acquirenti che sicuramente acquisterà altri prodotti che fanno parte dell’assortimento aziendale)

Prezzi multipli (prezzi diversi per prodotti che si differenziano solo da elementi secondari o irrilevanti - prodotti venduti in

confezioni più o meno eleganti – posti in teatro, prezzi diversi per lo stesso spettacolo)

Prezzi stagionali (prezzi diversi nei vari periodi dell’anno – vendite fuori stagione, vendite promozionali, saldi)

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La Politica di ComunicazioneIl prodotto ha lo scopo di

soddisfare le esigenze del mercato

Il prezzo determina il valore del prodotto

La distribuzione rende il prodotto disponibile

nei punti vendita

La comunicazione serve a informare i potenziali clienti

dell’esistenza di un determinato prodotto

o a convincerli ad acquistare

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Il messaggio deve essere efficace (compreso)

Flusso di ritorno (feedbach) = crescita del volume d’affari – aumento ordinativi

= non accettazione del messaggio –

ritenuto violento, aggressivo, v volgare, ecc.

Piano comunicazionale

Pubblicità; Direct marketing (telemarketing – televendita); Attività promozionali; Relazioni esterne.

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Insieme di attività che mirano a promuovere le vendite.

Comunicazione impersonale

La Pubblicità

1) Pubblicità di Prodotto (promuove un singolo prodotto

o una linea di prodotto – sughi Barilla)

2) Pubblicità Istituzionale (rafforzare l’immagine dell’impresa – Fiat Scritta cartellone bordo campo di calcio)

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Obiettivi della Pubblicità

1) Informare

2) Convincere

3) Ricordare

Fornire al mercato messaggi informativisul prodotto o servizio e sulle

caratteristiche che lo differenziano dall’offerta della concorrenza

Spingere il consumatore a provare il prodotto e a

diventargli fedeleConvincere il consumatore a provare il prodotto o a

mantenersi fedele verso la marca

Rafforzare nei consumatori il ricordo della propria offerta

Pubblicità di sostegno

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Pubblicità Informativa di prodotto

Acqua uliveto “povera di sodio”

Pubblicità di prodotto Con obiettivo di convincere

Nutella “ti aiuta a crescere”

Pubblicità di Ricordo Istituzionale

Chicco “dove ce un bambino”

Pubblicità Informativa Istituzionale

Anche d’estate l’informazione non va in vacanza “Associazione italiana giornalisti”

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Piano di Comunicazione

fissazione del Budget pubblicitario

obiettivi di target audience

obiettivi di comunicazione pubblicitaria

strategie di messaggio e di canale

verifica dell’efficacia della pubblicità

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1) Budget pubblicitario

Somma da investire in pubblicità

Metodi di calcolo

Percentuale sulle vendite (conseguite o previste)

Confronto competitivo (stanziamento fissato in rapporto agli investimenti dei concorrenti)

Risorse disponibili (in base all’importo

effettivamente disponibile)

Obiettivi da realizzare (in base agli obiettivi specifici che si

intendono perseguire con tale leva di marketing)

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Vincoli al Budget Pubblicitario (indipendentemente dal metodo scelto)

La Capacità Produttiva (incremento della domanda superiore

alla potenzialità produttiva)

La Capacità Finanziaria dell’Impresa (l’investimento pubblicitario non deve

alterare l’equilibrio finanziario dell’impresa)

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Target audience

Potenziali consumatori – Segmento di mercato che si intende raggiungere

con il messaggio pubblicitario (pubblico-obiettivo)

Obiettivi di comunicazione

Tipi di reazione che si vuole stimolare nei destinatari del messaggio pubblicitario

(conoscenza – atteggiamento - comportamento da parte del consumatore)

Strategie di messaggio

Il messaggio deve raggiungere i destinatari:• indicare il vantaggio ottenuto consumando il

prodotto pubblicizzato;• Fornire “ l’argomento prova” ….. Effettiva esistenza

del vantaggio• indicare un “tono” appropriato per il messaggio.

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Vantaggio

Promessa di base – 1. Di carattere merceologico (materiali utilizzati-

fattori estetici)

2. Di carattere funzionale (prestazioni del prodotto)

3. Di carattere valoriale (prodotto status symbol- per chi vuole essere

sportivo - per chi vuole sentirsi giovane)

Argomento prova

Sostegno alla promessa di base. Rendere credibile la promessa:

• Frase di chiusura posta alla fine dei messaggi pubblicitari (spesso pronunciata da personaggi famosi-

testimonial);• Fornire “ l’argomento prova” ….. Effettiva esistenza

del vantaggio• indicare un “tono” appropriato per il messaggio.

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Argomento Prova

Ha lo scopo di rendere credibile la promessa (Testimonial)

Tono (modalità di presentazione)

Il messaggio deve essere comprensibile – facilmente percepibile con immediatezza dal

Target 1. Il tema di fondo deve essere Conservativo

per un tempo lungo (Galbani vuol dire fiducia – Così tenero che si taglia con un grissino “tonno

Rio Mare”)

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Strategia di messaggio o di canale

1. Stampa (comunicazione generica - tener conto delle esigenze di tutti i target)

2. Televisione (comunicazione generica )

3. Radio e Affissioni (comunicazione generica )

4. Internet ( comunicazione segmentata – indirizzata a specifici target)

5. Direct Marketing (pubbl. nelle sale cinematografiche)

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Dopo aver scelto il mezzo di comunicazione

bisogna definire i Veicoli (specifico giornale – fascia oraria – strade in cui far installare cartelloni )

bisogna definire i mezzi - veicoli (devono garantire il raggiungimento del numero desiderato di esposizioni del messaggio pubblicitario al pubblico )

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Numero Desiderato di Esposizioni

Frequenza (numero di volte in cui ciascun elemento del Target sarà mediamente esposto al messaggio

in un certo arco di tempo)

Contatti (numero di potenziali lettori o ascoltatori esposti al messaggio in un certo arco di tempo)

= Contatti X Frequenza ……. Gross Rating Point

Es. uno spot trasmesso 10 volte in Tv durante una fiction vista da 5 milioni di telespettatori ha un GRP di 5 milioni

Ogni GRP ha un costo (costo contatto)

costo contatto =

costo totale del messaggio

numero di persone raggiunte appartenenti al target

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Efficacia della Pubblicità

Misurazione ConsuntivaMisurazione Preventiva

Sottoporre a un ristretto campione di potenziali consumatori

la campagna pubblicitaria prima che venga diffusa al pubblico.

Variazioni delle quantità vendute

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Direttiva UEPratiche Commerciali Scorrette

La Pubblicità deve essere:

PaleseVeritieraCorretta

Ingannevole o Aggressiva

Offerte per un tempo limitato Falsi premi

Telefonate insistenti Far leva sui bambini

Offerte gratuite (offerte gratuite con costi di spedizione)

Vendite aggressive (il destinatario invita il venditore a non ritornare) Pressioni emotive ( il venditore non può far credere

al compratore che perderà il lavoro se non riesce a vendere il prodotto) False Informazioni ( sulla qualità o sui prezzi di mercato)

Forzatura psicologica ( far credere al consumatore di non poter lasciare il locale

senza prima acquistare un prodotto)

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La Pubblicità Comparativa

Identifica in modo Implicito o esplicito un concorrente o i beni o i servizi

offerti da quest’ultimo.

Lo scopo ….. Mettere in evidenza caratteristiche e vantaggi dei beni pubblicizzati

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Requisiti per essere una pubblicità definita Comparativa

1. Il prodotto (servizio) deve essere messo a confronto con uno o più prodotti concorrenti nominato in maniera

chiara (pubblicità comparativa esplicita)

o riconoscibili facilmente (pubblicità comparativa implicita) 2. La comparazione deve essere basata su uno o più

attributi del bene o servizio

Pubblicità comparativa Indiretta

Pubblicità comparativa Diretta

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Pubblicità comparativa Indiretta (i concorrenti non sono nominati ne identificabili)

L’Impresa paragona il proprio prodotto ad altri prodotti concorrenti “quando non c’è il libro c’è Tablet Asus”

L’Impresa paragona il proprio prodotto ad altri prodotti della stessa categoria

“caffè decaffeinato rispetto a quello normale”

Pubblicità che utilizza frasi esagerate e non confortate da dimostrazioni effettive “tecnica Puffery”

“Melinda, la mela più buona che c’è”

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Pubblicità comparativa Diretta (deve avere precisi requisiti)

Non deve essere ingannevole;

Non deve denigrare prodotti o brand concorrenti;

Deve confrontare caratteristiche essenziali, pertinenti e verificabili in maniera obiettiva (confrontare prezzi o consumi per le

autovetture – ridotta presenza di grassi nei prodotti alimentari o prezzi più bassi)

Raffronti con riferimento a offerte speciali devono indicare la data di inizio e di fine dell’offerta speciale;

confrontare prodotti rispondenti agli stessi bisogni ( comparazione fra utilitarie )

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Pubblicità Occulta (è espressamente vietata)

Deve essere chiaro il passaggio dal programma alla pubblicità (lo spot deve essere preceduto da uno stacco ottico e acustico – ben

visibile in tv la scritta “pubblicità”)

Intervalli di almeno venti minuti tra un passaggio e l’altro;

Il messaggio non deve mai interrompere azioni sportive (spot solo con calciatore a terra )

Particolari limitazioni programmi per bambini.

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Soggetti del Mercato Pubblicitario

2) Agenzie di pubblicità

1) Utenti

Aziende appartenenti ai vari settori economici, che ricorrono alla pubblicità

Organismi che creano e realizzano campagne pubblicitarie per conto degli utenti che affidano

loro i propri budget pubblicitari

Sulla base delle indicazioni fornite dall’utente sulle indicazioni del prodotto, agli obiettivi del

piano di marketing, sugli effetti che si vorrebbero ottenere dalla pubblicità e dal

budget.

Creative strategy (documento che indica: vantaggio, argomento-prova, tono, testo,

colonna sonora o jingle “tintinnio” )

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3) Concessionarie di Pubblicità

Aziende intermediarie di spazi e tempi pubblicitari

Utenti di Pubblicità

Agenzia di Pubblicità

Mezzo di comunicazione

Concessionario di Pubblicità

Spazi pubblicitariDOMANDA OFFERTA

Struttura del Mercato Pubblicitario

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Direct Marketing (Vendita Diretta)

Vengono raccolti ordini senza dover sostenere costi di intermediazione commerciale

(coupon da utilizzare per l’ordinazione )

Attività Promozionali

Strumento di Comunicazione Commerciale (ha lo scopo di raggiungere obbiettivi di mercato –

offerta ai consumatori di vantaggi aggiuntivi per un periodo ben definito)

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Principali Attività PromozionaliConcorsi

Scopo:1. Diffondere la conoscenza del prodotto;

2. Attirare nuovi consumatori;3. Instaurare rapporti diretti con i consumatori.Raccolta Punti

Scopo:1. Incentivare la clientela alla ripetizione dell’acquisto;

2. Consolidare la marca.

Sampling (Isole promozionali – degustazioni)

Scopo:1. Introdurre un nuovo prodotto;

2. Incentivare la prima prova.Vendite abbinate

Scopo:1. Invogliare alla prima prova;

2. Incentivare il consumo di un prodotto nuovo o meno conosciuto abbinandolo ad uno già diffuso sul mercato.

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Formato Speciale (multipack o maxiconfezioni) Scopo:

1. Premiare i consumatori abituali;2. Incentivare un maggior consumo.

Buoni scontoScopo:

1. Attirare nuovi consumatori;2. Indurre a anticipare gli acquisti.Sconto

Possono essere:• Routinarie = mensili-quindicinali-settimanali.

• Periodiche = festività pasquali, natalizie – festa del papà.• Tematiche = collegati a particolari prodotti “sconto al cinema il martedì”

• Occasionali = non strettamente commerciali “lotteria” Scopo:

1. Accelerare i consumi;2. Incentivare la prima volta.

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2x1 – 3x2 – 4x2Scopo:

1. Accelerare i consumi;2. Incentivare la prima volta;

3. Spingere all’acquisto i beni a bassa rotazione.

Aspetti negativi:1. Sovrastoccaggio del consumatore – subito dopo

la promozione forte calo delle vendite

Esposizioni preferenziali (valorizzare un certo prodotto nell’ambito dell’assortimento

“Isole promozionali” )

Scopo:1. Acquisire spazi privilegiati nei punti vendita;

2. Favorire gli acquisti d’impulso;3. Accompagnare gli stimoli di una campagna pubblicitaria.

Il comportamento del consumatore all’iniziativa

promozionale non è sempre immediata

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Relazioni Esterne Forme di ComunicazioneScopo:

1. Far conoscere l’impresa;

2. Far conoscere i prodotti dell’impresa;

3. Rafforzare la sua immagine;

4. Costruirsi una propria personalità nei

confronti dei consumatori;

5. Migliorare le relazioni con l’ambiente

esterno.

Sponsorizzazioni

Relazioni Pubbliche

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SponsorizzazioneTecnica attraverso la quale un’impresa

(sponsor) , dietro pagamento, ottiene che il proprio marchio venga

evidenziato da una organizzazione che svolge attività seguite dal pubblico.

1) Promosponsorizzazioni

Sponsorizzazioni di Eventi, di programmi televisivi e radiofonici:

1. Torneo di calcio “Acqua Lete”

2) Articoli PromoredazionaliRiviste che propongono periodicamente un

servizio Tematico:

1. “Inverno in montagna” vestiti, calzature

e accessori per attività in montagna3) Sponsorizzazioni in forma associata

Sponsorizzazioni di Grandi Eventi, Olimpiadi – Campionati mondiali di calcio:

1. Coca Cola “Sponsor Ufficiale delle Olimpiadi”

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Relazioni Pubbliche Insieme di attività svolte al fine di assicurarsi il favore e la simpatia delle diverse categorie di pubblico con cui

entra in relazione.

Scopo favorire la :1. comprensione dell’azienda;

2. delle sue finalità;3. dei suoi comportamenti;

4. delle sue strategie;5. Superare atteggiamenti negativi

del pubblico nei suoi confronti.

Strumenti per le Pubbliche Relazioni

1. Pubblicazioni di carattere culturale e artistico2. Organizzazione di congressi e conferenze

3. Pubblicazioni sull’attività dell’impresa4. Partecipazione alle attività delle associazioni di categoria5. Partecipazione a cause di interesse generale, umanitarie,

scientifiche o culturali6. Partecipazioni a eventi o manifestazioni