Luigi ABRITTAAgenzia delle Entrate
GLI STUDI DI SETTORE PER IL COMPARTO TURISTICO
GLI STUDI DI SETTORE NEL SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO
Gli studi di settore sono espressione della politica fiscale perseguita negli ultimi
decenni, indirizzata alla ricerca di nuovi strumenti di ausilio all’accertamento di
tipo analitico-induttivo
DEFINIZIONE E FINALITA’
• Gli studi di settore possono essere definiti come il risultato di un processo di analisi economica e di valutazione delle modalità di funzionamento delle piccole e medie imprese, considerate nell’ambiente economico in cui vivono ed operano.
• Questo processo è finalizzato a rilevare la capacità produttiva dell’azienda nonché il grado di efficienza.
• In sostanza lo studio di settore valuta la capacità di realizzare ricavi o compensi tenuto conto dei prodotti, dei processi produttivi, delle risorse disponibili, dei vincoli operativi, dei mercati e della situazione degli stessi, oltre che del territorio in cui l’azienda opera.
CARATTERISTICHE E FINALITÀDEGLI STUDI DI SETTORE
Determinazione del “ricavo / compenso potenziale” delle imprese e dei lavoratori autonomi all’interno dei singoli settori economici, tenendo conto di:•variabili di natura contabile;•variabili strutturali,•informazioni qualitative in grado di influenzare il risultato di una impresa (ad es. il processo produttivo, l’area di vendita, orario dell’attività, l’andamento della domanda, il livello dei prezzi, la concorrenza, ecc).
Attualmente si applicano alle impresecon ricavi fino a 5.164.569 Euro.
GLI STUDI DI SETTORE PER IL COMPARTO TURISTICO
• UG44U – Alberghi e affittacamere• TG60U - Gestione di stabilimenti balneari • TG58U - Villaggi turistici, campeggi
Altri studi collegati al comparto turistico:
• SG78U - Attività delle agenzie di viaggio e turismo• TK26U - Attività delle guide e degli accompagnatori turistici • TG36U - Ristorazione
* Dati anagrafe tributaria Agenzia delle entrate
PERIODO DI IMPOSTA 2006 – DATI NAZIONALI
19,89%80,11%8621.943
TG58U - villaggi turistici, campeggi
22,22%77,78%5435.477
TG60U- Gestione di stabilimenti balneari
26,0%74,0%10.67630.331TG44U-Alberghi
Soggetti non congrui
Soggetti congrui (anche con adeguamento)
Ricavi dichiarati (milioni di euro)
Numero soggetti con modello sds
STUDI DI SETTORE UG44U(esercizi alberghieri, affittacamere e
case per vacanze)
• SG44U in vigore a decorrere dall’anno di imposta 19 99 e fino all’anno 2002
• TG44U in vigore a decorrere dall’anno di imposta 20 03 e fino all’anno di imposta 2006
•UG44U è stato elaborato sulla base dei dati dichiara ti nel modello Studi di settore relativi all’anno di impos ta 2005
Lo studio di settore UG44U, analogamente al previgente studio TG44U, si applica anche ai contribuenti che svolgono, unitamente alle attività oggetto dello studio, una o più delle seguenti attività complementari:
• Ristorazione con somministrazione, codice attività56.10.11; • Gelaterie e pasticcerie, codice attività 56.10.30;• Bar e altri esercizi simili senza cucina, codice at tività56.30.00.
Lo studio UG44U si applica, in presenza delle predette attività complementari, se i ricavi delle attività oggetto dello studio sono prevalenti rispetto a quelli derivanti dalle attivitàcomplementari.
LA FASI DI COSTRUZIONE DELLO STUDIO
• Identificazione dei gruppi omogenei (cluster)
• Individuazione del campione di regressione
• Definizione della funzione di ricavo
STUDIO UG44U – Alberghi Identificazione dei gruppi omogenei
Principali elementi strutturaliPrincipali elementi strutturali
TIPOLOGIA DELLE TIPOLOGIA DELLE STRUTTURE RICETTIVESTRUTTURE RICETTIVE
• esercizi alberghieri • strutture ricettive formate da unità abitative dotate di servizi igienici e di cucina autonomi• affittacamere• case e appartamenti per vacanze
TIPOLOGIA DI SERVIZI TIPOLOGIA DI SERVIZI OFFERTIOFFERTI
• mezza pensione e pensione completa • pernottamento e prima colazione• ristorazione alla clientela non alloggiata • servizi accessori quali fangoterapia e cure termali
CLASSIFICAZIONE IN CLASSIFICAZIONE IN STELLE STELLE
• categoria medio bassa• categoria intermedia• categoria medio alta
DIMENSIONE DIMENSIONE
• numero di unità abitative• numero di camere• dimensione della struttura ricettiva
IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
Cluster 2Grandi cat. media
Cluster 9 cat. Medio bassa
Cluster 10cat. Media
Cluster 6 cat. Medio alta
Servizio di mezza pensione e pensione
completa
Cluster 12 Termali
Termali
Servizio di pernottamento e prima colazione
Cluster 14 cat. Medio bassa
Cluster 3 cat. media
Cluster 8 cat. medio alta
Ristorazione alla
clientela non alloggiata
Cluster 5 cat. Medio bassa
Cluster 11 cat. Media
Unità abitative dotate di servizi
autonomi
Cluster 4 Piccoli
Cluster 1Grandi Ricezione
non alberghiera
Ricezione non
alberghiera
Cluster 7 affittacamere
Cluster 13Case per vacanze
Ricezione alberghiera
INDIVIDUAZIONE DEL CAMPIONE DI REGRESSIONE
Indicatori per la selezione del campione di regressione
Indicatori UG44U
� Durata delle scorte (in giorni)
� Valore aggiunto per addetto (in migliaia di euro)� Ricavi per presenza
Esclusione dei contribuenti con valori anomali rispetto alla distribuzione ventilica del cluster d i appartenenza
APPLICAZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
I risultati di GERICO
• Analisi discriminante
• Analisi della coerenza
• Analisi della normalità economica
• Analisi della congruità
ANALISI DISCRIMINANTE
�L’analisi Discriminante consente di assegnare ciascun contribuente al cluster (o ai cluster) di riferimento più affine per caratteristiche strutturali
�Ogni contribuente viene collocato all’interno di un modello organizzativo specifico del settore, rendendo quindi possibile la stima del suo ricavo teorico e minimo
ANALISI DELLA CONGRUITÀ
Lo studio di settore stima per il singolo soggetto, applicando la funzione di ricavo, un ricavo puntuale di riferimento e un ricavo minimo ammissibile, determinato sulla base dell’intervallo di confidenza
Al ricavo puntuale di riferimento e al ricavo minimo ammissibile, stimati con l’analisi della congruità, vengono aggiunti gli eventuali maggiori ricavi derivanti dall’applicazione dell’analisi della normalitàeconomica.
ANALISI DELLA COERENZA E DELLA NORMALITÀ – UG44U
L’analisi della coerenzapermette di valutare
l’impresa sulla base di un set di indicatori economico-
contabili specifici del settore
L’analisi di normalità economica,
mirata ad individuare la correttezza dei dati dichiarati, èfondata sulla applicazione di un
set di indicatori che contribuiscono, con l’analisi della congruità, alla determinazione
del ricavo stimato
�Durata delle scorte (in giorni)
�Valore aggiunto per addetto (in migliaia di euro)
�Mol per addetto non dipendente (in migliaia di euro)
�Ricavi per presenza
�Tasso medio di occupazione
�Incidenza dei costi di disponibilità dei beni strumentali mobili rispetto al valore storico degli stessi (in percentuale)
�Durata delle scorte (in giorni)
�Incidenza dei costi residuali di gestione sui ricavi (in percentuale)
ANALISI DELLA NORMALITÀECONOMICA
Incidenza dei costi di disponibilitàdei beni strumentali mobili rispetto al valore storico degli stessi
Controllo di coerenza tra i Costi di disponibilità dei beni strumentali mobili(Ammortamenti per beni strumentali mobili + Costo per beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria) e il Valore dei beni strumentali mobili (al netto del valore relativo a beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria)
Nel caso in cui il valore dichiarato dei Costi di disponibilità dei beni strumentali mobili si posizioni al di sopra del valore massimo ammissibile, la parte dei costi eccedente tale valore costituisce parametro di riferimento per la determinazione di maggiori ricavi da normalità economica
Indicatore Come agisce Effetti
ANALISI DELLA NORMALITÀECONOMICA
Indicatore Come agisce Effetti
Durata delle scorte
Controllo di coerenza della durata delle scorte(giacenza media del magazzino moltiplicata per 365 diviso costo del venduto + costo produzione servizi) rispetto ad una soglia massima
Per i soggetti che presentano un incremento delle rimanenze finali rispetto alle relative esistenze iniziali cui si accompagna una incoerenza nell’indicatore, il costo del venduto viene aumentato per un importo pari all'incremento del magazzino.L'incremento del magazzino sarà utilizzato come parametro di riferimento per la determinazione di maggiori ricavi da normalità economica, attraverso una riapplicazione della funzione di regressione
ANALISI DELLA NORMALITÀECONOMICA
Indicatore Come agisce Effetti
Incidenza dei costi residuali di gestione sui ricavi
Controllo di coerenza tra i Costi residuali di gestione(oneri diversi di gestione + altre componenti negative al netto degli utili agli associati) e i ricavi (da congruità e da normalità)
Nel caso in cui il valore dichiarato dei Costi residuali di gestione si posizioni al di sopra del valore massimo ammissibile, la parte dei costi eccedente tale valore costituisce parametro di riferimento per la determinazione di maggiori ricavi da normalità economica
CORRETTIVI STUDIO UG44U
CORRETTIVO PER GRUPPI E CLIENTELA INTERMEDIATA
A tale fattore correttivo accedono automaticamente tutte le imprese se la percentuale delle presenze riferite a “Gruppi non intermediati” e “Clientela intermediata da tour oper ator e agenzie di viaggi” è maggiore del 30%
il correttivo consiste in un abbattimento della variabile “Presenze”
CORRETTIVO SU “ALTRI COSTI PER SERVIZI”
Il correttivo viene introdotto in applicazione, in modo non automatico, ai soggetti non congrui e in linea con gli indicatori di normalità
Consiste nella neutralizzazione delle spese legate alla manutenzione, riparazione, ammodernamento e trasformazione di beni immobili (richieste nel nuov o modello UG44U) dalla variabile “Altri costi per servizi” ai fini della stima dei ricavi.
STUDIO UG44UPrincipali variabili risultate
significative nella funzione di ricavo
�Costo del venduto + costo per la produzione di servizi + spese per acquisti di servizi
�Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente
�Altri costi per servizi, Costo per il godimento di beni di terziacquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria (noli)
�Valore dei beni strumentali (decurtato del valore relativo a beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria)
�Personale non dipendente (collaboratori, soci e associati) calcolato utilizzando la percentuale di lavoro prestato e ponderato per i giorni di apertura in cui sono state registrate presenze
�Presenze
LE TARIFFE MEDIE
Al fine di cogliere le differenze legate alla fasci a qualitativa del servizio offerto e le differenze co nnesse all’ubicazione dell’esercizio, nella definizione de lla “funzione di ricavo”, si è tenuto conto delle tariffe medierilevate attraverso il modello TG44U.
Il livello delle tariffe della singola impresa ha p ermesso di identificare fattori correttivi da applicare al coe fficiente della variabile “presenze”.
Tale fattore correttivo permette di modulare, nella funzione di regressione, l’apporto della variabile “presenze” rispetto a differenti tariffe: quanto più le tariffe riportate dal singolo contribuente sono ele vate tanto più il fattore correttivo diventa significativ o aumentando l’apporto della variabile presenze.
STUDIO DI SETTORE TG60U STABILIMENTI BALNEARI, MARITTIMI, LACUALI E
FLUVIALILo studio di settore TG60U si applica anche alle se guenti attività:
a) “Ristorazione con somministrazione” – codice attività 56.10.11;b) “Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto” – codice attività 56.10.20;c) “Gelaterie e pasticcerie” – codice attività 56.10.30;d) “Gelaterie e pasticcerie ambulanti” – codice attività 56.10.41;e) “Ristorazione ambulante” – codice attività 56.10.42;f) “Bar e altri esercizi simili senza cucina” – codice attività 56.30.00.
Le attività rientrano tra quelle per le quali si app lica il presente studio di settore, solo se svolte da contribuenti titolari di concessione per l'esercizio della attività di Gestione di stabilimenti balneari: marittimi, lacuali e fluviali.
Si applica lo studio TG60U anche se l'attività di ge stione di stabilimenti balneari non e' prevalente, in termini di ricavi, r ispetto alle attivitàprecedentemente elencate.
STUDIO TG60U – STABILIMENTI BALNEARI
Sono stati definiti 8 cluster individuati in relazione alla:
Tipologia di servizi offerti (stabilimenti con solo servizi di balneazione, affitto di ombrelloni, sdraio e lettin i e stabilimenti che forniscono anche servizi di bar, ristorazione, piscina, ecc.)
Modalità di gestione dei servizi accessori (stabilimenti che gestiscono direttamente il bar e ristorazione e stabilimenti con gestione indiretta di bar e ristor azione)
Dimensione (in relazione al numero dei lettini, superficie, numero di addetti, distinguendo tra grandi e piccol i)
Modalità di fruizione dei servizi (stabilimenti che operano prevalentemente con abbonamenti stagionali)
MODELLI ORGANIZZATIVI
SERVIZI DI SPIAGGIA
SERVIZI AGGIUNTIVI
Abbonamenti stagionali
Cluster 3
Piccoli
Cluster 5
Grandi
Cluster 2
Grandi con bar
Cluster 1
Piccoli con bar
Cluster 8
Bar e ristorazione a gestione indiretta
Cluster 4Con piscina
Cluster 6
Bar e ristorazione a gestione
diretta
Cluster 7
TG60U - GLI INDICATORI DI COERENZA
• Valore aggiunto per addetto
• Incidenza percentuale dei costi e spese sui ricavi
• Giornate teoriche di pieno utilizzo delle strutture di base
TG60U - LA FUNZIONE DI RICAVO
Nella definizione della funzione di ricavo èstato analizzato l’effetto dovuto:
� All’influenza della fascia qualitativa e all’ubicazione della struttura (le tariffe applicate)
� Alla caratteristica di stagionalità (peso dei beni strumentali in relazione ai giorni di apertura dell’attività)
LE VARIABILI PRINCIPALI DELLA FUNZIONE DI RICAVO – TG60U
• Costo del venduto e costo della produzione dei servizi
• Spese per acquisti di servizi
• Spese di lavoro dipendente
• Valore dei beni strumentali
• Numero delle cabine, sedie a sdraio e lettini
TURISMO: PER IMPRESE INDISPENSABILE RIVEDERE GLI STUDI DI SETTORE
“Ombrelloni chiusi, alberghi semivuoti, campeggi deserti: comincia male la stagione
turistica 2008 ed i primi consuntivi non lasciano presagire nulla di buono. E’ l’allarme
lanciato dagli imprenditori del settore turistico balneare e ricettivo con carattere di stagionalità che, a causa del tardivo arrivo
dell’estate, si trovano a fare i conti con disdette e calo delle prenotazioni e delle
presenze. Alle condizioni atmosferiche inclementi, che hanno penalizzato molte regioni italiane, si aggiunge la ridotta capacità di spesa dei
turisti e la forte concorrenza degli altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.”
GLI OSSERVATORI REGIONALI
Provvedimento del Direttore dell’Agenzia del 8 ottobre 2007
Circolare n. 58 del 2007
OSSERVATORI REGIONALI
Gli Osservatori regionali per gli studi di settore individuano, in ambito territoriale, l’eventuale esistenza di specifiche condizioni di esercizio delle attività economiche rilevanti per la revisione degli studi di settore e per la relativa applicazione in sede di accertamento
OSSERVATORI REGIONALIFUNZIONI
� individuare le modalità di svolgimento delle attività caratteristiche di specifiche aree geografiche o distretti produttivi;
� intercettare le situazioni economiche di specifiche aree geografiche o distretti produttivi, caratterizzate da crisi così come da particolare sviluppo ed espansione;
� cogliere le problematiche di varia natura, collegate all’ambito territoriale della Regione, che possano incidere in modo significativo sull’applicazione degli studi di settore.
OSSERVATORI REGIONALI
�Gli Osservatori segnalano eventuali anomalie applicative degli studi di settore o particolarità relative a determinate attività che potranno essere utilizzate nello svolgimento dell’attività di controllo degli Uffici locali
�Gli Osservatori regionali hanno una funzione propositiva rilevante per l’applicazione degli studi
OSSERVATORI REGIONALI
Obiettivi dei nuovi organismi :
� implementare l’efficacia della tradizionale funzione degli Osservatori provinciali (il monitoraggio delle realtàeconomiche territoriali per fornire elementi utili alla revisione degli studi di settore)
� ampliare le competenze degli Osservatori esistenti (e attualmente soppressi), estendendola alla raccolta di informazioni utili a migliorare l’applicazione degli studi di settore in sede di accertamento
• Il contraddittorio con il contribuente
• Le cause giustificative previste nelle circolari
Top Related