CUORE DI PIETRA
La casa, tra le valli Aurina e Tures
ai piedi delle montagne di Predoi,
è costruita con la pietra locale
e rivestita in larice. Nella pagina
accanto, la cucina al piano terra
collegata con la stube tramite
un passa-vivande. Le pareti sono
annerite dal camino, un tempo
usato per affumicare lo speck.
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IN ALTO ADIGE, UN RAFFINATO RESTAURO RIDÀ VITA A UNA EX CANONICA DEL ’500. DOVE IL LEGNO PROFUMA D’ABETE, LARICE E CIRMOLODI MARTINA HUNGLINGER - FOTO MADS MOGENSEN - TESTI DANILO ASCANI
NUOVE RADICI
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TINTE NEUTRE E LINEE CONTEMPORANEE PER ARREDI CHE SMORZANO I TONI PIÙ CALDI DELLA BOISERIE
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DENTRO IL GUSCIO
Per arredare il living tutto
boiserie al primo piano,
i proprietari hanno scelto una
palette sofisticata di grigi e neri:
chiari i divani Flexform, scuri
i pouf Roberto Cavalli Casa,
le lampade Clouseau di Inside,
il tappeto e la poltroncina
sistemata nel bow-window.
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COMFORT E RELAX
La camera è arredata con letto
e armadio su progetto. In alto,
il living al primo piano dominato
dal volume della stufa. Nella
pagina accanto, l’angolo lettura
nel corridio con poltrona sacco,
lampada Firefly di Inside, e una
zona relax sotto le antiche volte.
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i piedi delle montagne di Predoi, una vecchia
canonica in legno e pietra datata 1495. Tra queste mura,
nel comune più a nord d’Italia, una coppia di imprenditori
trevigiani ha trovato la situazione ideale «per dare forma
a una casa dove trascorrere le vacanze con i figli, i nipoti
e gli amici, a un centinaio di chilometri da Bolzano».
A parlare di un luogo incantato, nell’ultimo paese di
confine tra la Valle Aurina e la Val di Tures, è Heinrich
Mutschlechner, dello studio EM2 Architetti di Brunico
che ha curato la ristrutturazione. Affidarsi a lui, per
i proprietari, è stata una scelta naturale, poiché
il progettista conosce bene questa terra e i materiali di cui
è prodiga, «risorse imprescindibili per portare a termine
un restauro conservativo, che non snaturasse lo spirito
della casa». Per compiere i lavori «ci sono voluti tre anni,
perché l’edificio era vecchio, disabitato, umido e senza
fondamenta», racconta. Avvalendosi di artigiani locali,
Mutschlechner ha recuperato vecchie travi provenienti
dall’antico fienile costruito accanto alla canonica, spazio
trasformato in dépendance per gli ospiti. Disposte su
due livelli più un basso sottotetto, sia la casa principale
che quella attigua sono state ristrutturate «con i legni
tipici di cui son fatti i masi valligiani». Abete, cirmolo e
larice, le essenze preferite dall’architetto per coniugare
funzionalità ed estetica. «Molto robusto e resistente alle
intemperie, il larice riveste gli esterni, mentre l’abete e
il cirmolo sono stati congeniali per realizzare la boiserie
in diversi ambienti della casa». Di sicuro effetto anche
il recupero della pietra di Predoi, che al piano terra
enfatizza un mix materico ben calibrato. «Ruvida e
annerita, questa roccia dà carattere alla cucina del piano
terra, dove un tempo si affumicava lo speck». Disegnando
gli spazi, l’architetto ha valorizzato anche le due stufe,
con una struttura in legno attorno a quella antica, dove
montare letto e daybed, o con quella più squadrata che fa
da appoggio a una panca angolare nel living con bow-
window. Per non compromettere l’eleganza degli spazi
«e per rispettare i vincoli di un edificio sotto tutela, anche
l’impianto radiante a pavimento è sembrata la soluzione
idonea per riscaldare con discrezione». Nel rigore del
progetto rientrano anche gli arredi su disegno, «presenze
discrete tra soffitti a volta, travi e antichi dettagli in
muratura». Per risolvere «uno spazio dove le pareti non
seguivano le normali linee rette, ogni decisione è stata
presa con la consulenza del falegname e dell’impiantista.
Correggendo e variando il progetto iniziale». Step by step.
A
GEOMETRIE ESSENZIALI
Collegata con il living, la zona
pranzo al primo piano è arredata
con tavolo in larice dello studio
EM2 Architetti e sedie Catifa 46,
design Lievore Altherr Molina,
Arper. Le superfici bianche della
cucina in corian e i mobili rigorosi
danno eleganza a un ambiente
in cui protagonista è il legno.
VOLUMI NITIDI E SUPERFICI CONTINUEDANNO UN LOOK FRESCO E ATTUALE ALLA ZONA PRANZO
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BOW-WINDOW LUMINOSO
È un tipo particolare di finestra a sporto, cioè
avanzata rispetto al filo della facciata, una
sorta di balcone coperto e chiuso, che, grazie
al suo aggetto nel vuoto, cattura più luce e
crea un mini vano all’interno dell’abitazione.
Visto dall’esterno, è posizionato sullo spigolo
dell’edificio, dove nobilita la facciata
movimentandola. Si realizza con l’ausilio di
mensole in ferro, pietra o calcestruzzo,
con tamponamenti in muratura coibentata.
BOISERIE TERMOISOLANTE
Montata anche a soffitto, la boiserie è una
buona soluzione per isolare dal freddo.
Si tratta di fodere in legno di spessore ridotto,
incastrate tra di loro e incollate a formare
pannelli di cm 110x110. Un listello di cm 10x3
nasconde poi le fughe, creando un décor a
cassettoni. A soffitto il sostegno è assicurato
da viti. Importante che i pannelli siano
su misura, per evitare antiestetiche giunture.
la casa vista dall’architetto DI ELISABETTA PINCHERLE
LUCERNARIO EXTRALARGE
Di forma rettangolare allungata, il lucernario
illumina il sottotetto. Realizzato con vetro-
camera, misura circa cm 70x300 ed è studiato
per reggere il peso della neve. Non grava
sulle travi strutturali che sorreggono le falde,
ma è posizionato a filo del rivestimento
esterno in legno, protetto ai lati con neoprene,
materiale elastico e impermeabile.
DIS
EG
NO
AN
DR
EA
RU
I
STUFE STRATEGICHE
In questa casa sono due: una antica al piano
terra, l’altra moderna nel living. Tipiche
dell’Alto Adige (stube il locale che le ospita),
le grandi stufe in maiolica si compongono
di una camera di combustione, dove brucia
la legna, e dei “giri di fumo”, stretti cunicoli
in pietra in cui scorrono i fumi roventi che,
per convezione, cedono il calore all’ambiente.
SCELTE ILLUMINATE
Dall’alto, in senso orario, l’open
space del sottotetto con ampio
lucernario e una parete in pietra
dietro la quale si cela la porta
del bagno; un angolo attrezzato
con elementi in corian realizzati
su disegno; il disimpegno
con soffitto a volte che dà sulla
camera da letto al primo piano.
DETTAGLI D’EPOCA
SI MESCOLANO CON
PARTICOLARI HI-TECH
PER ENFATIZZARE LO
SPIRITO DEL LUOGO
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FASCINO D’ANTAN
Nel living al piano terra, una
struttura in legno incornicia la
vecchia stufa e fa da pratico
appoggio per letto e daybed.
Alla parete è visibile l’apertura
che collega alla cucina. Materassi
e cuscini sono stati realizzati
su disegno dei proprietari,
imprenditori nel settore tessile.
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