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VIOLETTA, IL MIO DIARIOUN ANNO DOPO

© 2014 DisneyPubblicato da: The Walt Disney Company Italia S.r.l.Via Ferrante Aporti, 6/8 – 20125 Milano

Testi: Lucia Vaccarino Coordinamento editoriale: Antonella Sgarzi Progetto e coordinamento grafico: Emanuela FecchioRealizzazione grafica: co-d S.r.l. - Milano

Stampato da: Arti grafiche Johnson S.p.A. - Seriate (BG)

www.disneychannel.it

UN ANNO DOPOIl mio diario

Ancora una volta mi risveglio qui, nel mio mondo, e non mi fermerò, perché voglio vivere fino in fondo il mio destino. Sono nata per cantare, la musica è il mio legame con il passato e la stella che illumina i miei passi verso il futuro.

Mi chiamo

e questa sono io.Violetta,

Il sogno continuacapitolo 1

1010

Eccomi qui,non riesco a credere che sia già passato un anno.

Anche se di cose ne sono successe tante, così tante che per ricordarle

tutte non saprei proprio da dove cominciare! Da quando io e papà ci siamo

trasferiti a Buenos Aires la mia vita è davvero cambiata.

ADDIO Violetta bambina, così insicura, sballottata da un capo all’al-

tro del mondo, timorosa di tutto e di tutti! BENVENUTA Violetta grande,

sicura di sé, forte e decisa, senza paure!

Ma no, chi voglio prendere in giro... ci sono ancora un sacco di cose

che mi spaventano...

• I film di paura.

• I cani molto grandi quando abbaiano

all’improvviso proprio mentre sto passando.

• Gli esami di fine anno.

• I ragni e le cavallette.

• Essere a casa da sola quando fa buio.

• Le incomprensioni con papà.

• I battiti fortissimi del mio cuore

quando sono vicina a Leon.

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Quando mi capita di avere paura faccio un respiro profondo

e mi dico che è normale, sono un'adolescente! E in quasi diciassette anni,

ma soprattutto in quest’ultimo incredibile, turbinoso, emozionantissimo

anno appena trascorso, ho lottato per i miei sentimenti, ho vinto le mie

insicurezze e ho scoperto la mia vocazione.

Insomma, posso dire che ne avrò di cose da festeggiare, quando spegnerò

la diciassettesima candelina.

Q U A S I 17

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Festeggerò soprattutto le cose che devono ancora succedere, ma che già

mi fanno saltellare al ritmo del mio cuore, mentre attraverso l’aeroporto fra

turisti spaesati, famigliole allegre e serissimi uomini d’affari in completo scuro.

Perché... sì, sono proprio all’aeroporto, e sì, sono pronta a partire di nuovo!

Madrid? Roma? Timbuktu? Ma no, UN NUOVO ANNO ALLO STUDIO! Mi

è mancato tantissimo, anche perché per gran parte dell'estate sono rimasta

a Buenos Aires a causa degli impegni di lavoro di papà.

A volte mi sembra che lavori veramente troppo! Poi si innervosisce, ma

credo che gli piaccia molto quello che fa. Vorrei che stesse più con me.

Lui però dice che lo fa per noi e credo che gli piaccia molto il suo lavoro.

È un ingegnere ambientale e progettare è la sua passione.

Anche se devo ammettere che quando si è accorto che stavo appas-

sendo dentro casa, pallida come un lenzuolo e annoiata come un cana-

rino in gabbia, MI HA FATTO UNA SUPER SORPRESA: ha prenotato

una settimana al mare, in un hotel bellissimo sulla spiaggia. Ci siamo di-

vertiti un sacco, abbiamo nuotato, preso il sole e fatto delle splendide

gite in barca. Una sera abbiamo perfino duettato al karaoke! Anche

se sospetto che papà sia salito sul palco solo perché era convinto

che i ragazzi presenti mi stessero guardando un po’ troppo...

Ogni tanto ho il timore che esageri!

Un po’ come per me lo è cantare...

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Ma ormai le vacanze sono finite.Ed eccomi qui, ad aspettare Francesca, la mia migliore amica. È di

ritorno dall’Italia, il suo paese d’origine. Oh, accidenti, com’è tardi!

Francesca dovrebbe essere atterrata pochi minuti fa...

Chi si aspettava di avere tutto questo successo con l'esibizione che

l'anno scorso abbiamo lanciato sul portale YOUMIX? All’aeroporto, al-

cune ragazze hanno chiesto l’AUTOGRAFO a ME e FRANCESCA.

Mi ha fatto piacere però, vuol dire che quello che faccio è una cosa

bella non solo per me, ma anche per gli altri...

Che IMBARAZZ !

L’autografo!!!

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Quindi, come ogni ciclone che si rispetti, ogni tanto fa qualche disa-

stro! Ha perso la sua valigia e per sbaglio ne ha presa una molto simile,

però piena di indumenti maschili! Proprio quando mancavano poche ore

alla festa che aspettavamo da mesi...

è proprio un ciclone!

Francesca

La festa in stile anni 80 organizzata dallo Studio!

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Per fortuna io avevo dei vestiti anche per Francesca, grazie ad

Angie che mi ha portato un sacco di cose carine. La zia se li ricor-

da bene gli anni 80, anche se era piccola.

I consigli di Angie per un perfetto look da festa anni 80:

• capelli stile frisé

• scaldamuscoli

• colore, colore, colore! Sì al fuxia, al blu elettrico e al fluo

• leggings e gonnelline vaporose

• paillettes per brillare come stelle

• braccialetti, orecchini, anelli di plastica.

...Ma non tutto insieme! L’importante è non esagerare...

la regola vale per ogni epoca!

Mentre rovistavamo insieme nelle scatole in cui conserva i suoi ricordi,

alla ricerca di braccialetti fluo e cerchietti colorati, Angie ha trovato

una foto della mamma da ragazza. Aveva un’acconciatura vaporosissima,

un vestito rosa e un paio di leggings (anche se all’epoca li chiamavano

fuseaux). Come era bella, anche con quella criniera enorme! Sono certo

che papà se n’è innamorato al primo sguardo.

Perché mi sento lo stomaco sottosopra e faccio cose stupide? Come

cadere nel bel mezzo della pista da motocross mentre sta passando lui,

quando volevo solo farmi notare discretamente per chiedergli di venire alla

festa? Che paura ho avuto, all’elenco delle cose che mi spaventano forse

dovrei aggiungere: “MOTOCICLETTE TROPPO VELOCI”.

Leon... Leon... Perché è così difficile stargli accanto? ? ?

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Per tutta l’estate ho pensato che quando ci saremmo rivisti sarebbe

stato tutto perfetto, ci saremmo scambiati uno sguardo pieno di signifi-

cato e avremmo capito di non potere più fare a meno l’una dell’altro. Op-

pure ci saremmo scambiati un’amichevole stretta di mano, accorgendoci

di non essere nient’altro che ottimi amici per sempre.

Ma forse sono solo io a essere confusa, mentre Leon ha tutto chiaro

in mente. Oggi, infatti, abbiamo parlato e mi sono accorta che di me non

gli importa più. Leon non sente niente per me, o non vuole sentire niente

per me, comunque è lo stesso. Ma adesso basta! La nuova Violetta, che

ha ben (quasi) diciassette anni, non si farà certo rovinare il giorno della

festa dai pensieri tristi. E nemmeno i giorni successivi!

LA VERITÀ È CHE SONO UNA SCIOCCA.

INVECE NO, È TUTTO COSÌ COMPLICATO...

Voglio che quest’anno sia perfetto e che nessuno me lo rovini.

Voglio essere felice, felice veramente.

1818

Che cos’è davvero

1919

la felicità?

2020

be', non proprio orribile…

Ho incontrato un ragazzo

orribile…È comparso all’improvviso e per colpa sua… ho perso una scarpa. Ma

la cosa peggiore è che Leon si è arrabbiato con me. Che cosa devo fare

con lui? Ma ripartiamo dall’inizio...

È strano ed emozionante uscire da sola, vedermi

con gli amici fuori dallo Studio… VEDERE LEON.

Non capisco perché succede sempre qualcosa

che rovina tutto!

2121

La festa anni 80 è stata davvero incredibile!

I miei amici erano bellissimi, tutti vestiti e acconciati

nelle maniere più estrose. Soprattutto Leon, nonostante

facesse un po' ridere con quella parrucca gigantesca.

Quando finalmente siamo riusciti a parlare un po’ noi due da soli, lon-

tani dalla musica e dalla confusione della pista da ballo, è arrivato un

tipo davvero assurdo! Si chiama DIEGO e si è messo a fare un sacco di

commenti a sproposito, pensando di essere carino e brillante.

Invece è solo un pallone gonfiato.

Come ho scritto prima, avevo perso una scarpa e lui, che l'ha trovata, me

la voleva ridare a tutti i costi. Forse pensava che io fossi Cenerentola

e lui il principe azzurro, perché era certo di avermi conquistata.

Me ne sono andata subito dopo senza

scarpa, togliendo anche l’altra e attraversan-

do la pista da ballo a piedi nudi, giusto

perché fosse chiaro il messaggio!

Ma si sbagliava di grosso!!!

Soprattutto Leon.

2222

Sono proprio sfortunata certe volte... anche più di Cenerentola, visto

che lei doveva rientrare a mezzanotte, io addirittura molto prima!

Invece di una carrozza che si trasforma in zucca, a riportarmi alla real-

tà ci ha pensato papà, in uno dei suoi attacchi di gelosia immotivata.

È piombato alla festa come un matto e non c’è stato modo di fargli

cambiare idea. Risultato: sono stata la prima ad andare via!

PER GIUNTA SCORTATA DA PAPÀ!

quando riusciremo a riprendere il nostro discorso?

Leonnnnn,

IMBARAZZOTREMENDO!

CHE

2323

Però in macchina, ripensando alla scena, mentre gli tenevo il muso, mi

è venuto da ridere. Ho cercato di trattenermi, per fargli capire che ero

proprio arrabbiata, ma poi sono scoppiata... e in un attimo ridevamo in-

sieme senza riuscire a fermarci!

Poi, quando sono riuscita finalmente a rimettere il muso, perché fosse

chiaro che ero davvero arrabbiata con lui, papà è venuto a scusarsi. Lui è

iperprotettivo e decisamente esagerato, ma sta pian piano migliorando,

devo avere pazienza con lui. Dopotutto un anno fa non mi avrebbe nem-

meno mandata alla festa...

Però gli voglio

bene.

È STATA PROPRIO UNA BRUTTA FIGURA

x TUTTI e 2 !!!

iperprotettivo

esagerato

2424

C’è una cosa che non ho mai ammesso con qualcuno. Nemmeno con

Francesca e Camilla. Nemmeno con Angie.

NEMMENO CON ME STESSA FORSE, PRIMA DI ADESSO.

Qualche volta mi torna in mente il suo viso, mentre mi addormento.

Chissà che cosa sta facendo in Spagna, se continua a cantare, se ha

trovato qualcun'altra che gli fa battere il cuore. E, anche se non sono

più innamorata di lui, sono contenta di averlo conosciuto. Non rimpian-

go i momenti passati insieme ma un po' mi mancano, perché hanno con-

tribuito a creare la persona che sono adesso.

Io non ho mai ammessoche ogni tanto penso

ancora a

Custodirò sempre il suo ricordo e gli auguro di essere felice.

Molto

La prima volta che...

Quest

o spaz

io è per

i tuoi ric

ordi.

... ricordo di essere stata felice.

C’è un ricordo che mi fa compagnia quando sono triste, che

mi dà una sensazione di calore e protezione ed è sempre in

grado di mettermi di buonumore. Ero molto piccola, avrò

avuto due o forse tre anni. Non volevo andare a dormire

perché aspettavo la mamma di ritorno da una delle sue

tournée. Ma era tardi, mi si chiudevano gli occhi. Olga mi ha

messo una coperta sulle spalle e devo essermi appisolata.

Quando ho riaperto gli occhi, la mamma era lì

con me, come se fosse apparsa per

magia. Ricordo perfettamente il suo

meraviglioso sorriso e la gioia

intensa della sorpresa.

A volte chiudo gli occhi,

immaginando di vederla

vicino a me come in

quel piccolo momento

perfetto.

Per gentile concessione di Disney Libri