XII CONGRESSO NAZIONALE SIMEUP I nuovi modelli di Triage · • 12-12-2012: il Ministero della...
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I nuovi modelli di Triage
Angela PanuccioMinistero della Salute
Luciano Pinto
Antonio Urbino
Riccardo Lubrano
Battista Guidi
Stefania Zampogna
Barbara Cantoni SIMEUP
XII CONGRESSO NAZIONALE SIMEUP
• 12-12-2012: il Ministero della Salute istituisce un Gruppo di
Lavoro per
– elaborare le Linee Guida Nazionali per l’Osservazione
Breve
– aggiornare le Linee Guida sul Triage del 2001
• Partecipanti :
– Ministero della Salute
– Agenas
– 8 Società Scientifiche dell’area di emergenza-urgenza, fra
cui la Simeup in rappresentanza della pediatria
– Esperti delle Regioni
Gruppo di Lavoro Linee Guida Nazionali OBI
Aggiornamento Linee Guida Triage
Proposta di Aggiornamentodelle Linee Guida del Triage del 2001
All’esame della Conferenza Stato-Regioni
Il Triage è stata la prima risposta al sovraffollamento del Pronto Soccorso che si sta verificando in Italia ed in altri paesi
Cause del sovraffollamento
• la progressiva riduzione del numero degli ospedali e dei posti letto ospedalieri
• l’ incremento degli accessi al Pronto Soccorso (PS)
Effetti
• sovraffollamento non programmabile dell'area di emergenza ed urgenza ospedaliera
• prolungato stazionamento dei pazienti nel PS per mancanza di posti-letto disponibili nei reparti
• ritardo di accesso alle cure e disagi per coloro che hanno una reale necessità di prestazioni ospedaliere
ACCORDO Stato-Regioni 25/10/2001
Triage intraospedaliero : valutazione gravità all'ingresso
• “strumento organizzativo rivolto al governo degli accessi non programmati
ad un servizio per acuti”
• “i pazienti vengono selezionati e classificati in base al tipo ed all'urgenza
delle loro condizioni”
• “è da distinguere dalla visita medica, in quanto l'obiettivo del "triage” la
definizione della priorità con cui il paziente verrà visitato dal medico
• Tale funzione dovrà essere assicurata continuamente nei presidi con oltre
25.000 accessi per anno.
• Gli ospedali al di sotto dei 25.000 accessi per anno, che si trovano ad
operare in condizioni di flussi periodicamente elevati ed irregolari (turismo
stagionale, fiere, manifestazioni, ecc.) devono garantire la funzione di
triage proporzionalmente alle necessità
Chi è responsabile del Triage?
• un infermiere esperto, specificatamente formato .. che opera sotto la supervisione del medico, responsabile dell'attività, e secondo protocolli...approvati dal responsabile del servizio, attribuisce un codice di gravità al fine di stabilire le priorità di accesso alla visita medica.
Triage intraospedaliero, modello in uso
• In Italia è stato introdotto nel 1996, con le “Linee Guida sul sistema Emergenza Sanitaria in applicazione del DPR 27/3/92”
• Ha trovato una definitiva strutturazione nel2001, con le “Linee Guida sul Triage intraospedaliero per gli utenti che accedono direttamente al Pronto Soccorso”. Accordo Stato-
Regioni 25/10/2001. G.U. n. 285 del 7/12/2001
I 4 codici colore“E' necessario …che tale criterio coincida con i codici utilizzati nella fase extraospedaliera”
Codici colore• rosso: molto critico, pericolo di vita, priorità massima,
accesso immediato alle cure;• giallo: mediamente critico, presenza di rischio evolutivo,
possibile pericolo di vita;• verde: poco critico, assenza di rischi evolutivi, prestazioni
differibili;• bianco: non critico, pazienti non urgenti• gestione dell'attesa: per la rivalutazione delle condizioni dei
pazienti che possono mutare durante l'attesa.
I codici verdi costituisconoil 70 – 80 % degli accessi
al Pronto Soccorso
Questo modello di Triage, nato con l’obiettivo di identificare primariamente i pazienti che giungono al PS in emergenza
oggi è in grave difficoltà !
• Non consente di differenziare nell’ambito dei “codici verdi” i
soggetti che hanno realmente bisogno dell’assistenza offerta
da un PS
• Nelle ore diurne, nei giorni prefestivi e festivi, in particolari
periodi dell’anno (mesi invernali, epidemie), il maggior
afflusso è rappresentato da accessi non urgenti per
patologie di criticità clinica medio-bassa che potrebbero
trovare una risposta nell’ambito delle cure primarie: i
Codici Bianchi ed una parte dei Codici Verdi (Accordo Stato
Regioni 7 febbraio 2013)
Questo modello di Triage, nato con l’obiettivo di identificare primariamente i pazienti che giungono al PS in emergenza
oggi è in grave difficoltà !
• E’ privo di riferimenti al Triage di un paziente in età
pediatrica, laddove è possibile che un minore venga
accolto in un PS Generale da un infermiere privo di
formazione e di esperienza nel Triage Pediatrico
Appare quindi necessario:
• utilizzare un nuovo sistema di Triage, in linea con le più moderne esperienze internazionali
• formare in Triage Pediatrico tutti gli infermieri addetti al Triage, anche quelli che operano in un Ospedale Generale senza Pronto Soccorso Pediatrico
per ottenere una sempre maggiore affidabilità e
validità sono state sviluppati altri modelli di Triage
• Altri paesi adottano da anni un Triage a 5 livelli di priorità, con modelli diversi fra di loro e costantemente perfezionati
• 1994 Australia Australasian Triage Scale
• 1997 Canada Canadian Triage and Acuity Scale
• 1997 Inghilterra Manchester Triage Scale
• 2000 USA Emergency Severity Index
2012
Le nuove Linee Guida : La funzione di Triage
deve • essere attiva presso tutte le strutture sede di PS e garantita continuativamente nelle 24 ore.
è• una funzione infermieristica, svolta da personale con appropriate competenze sulla base di linee guida e protocolli in continuo aggiornamento
• l’infermiere di Triage è dotato di autonomia professionale
pu• o essere autorizzato alla somministrazione di alcuni farmaci, all’esecuzione di prelievi ematici ed all’inizio di trattamenti, qualora siano attivita previste da protocolli interni
Il codice di priorita assegnato al Triage
Non necessariamente • corrisponde alla gravitàdel paziente
Solo • la successiva visita medica, permettera di disporre degli elementi necessari per formulare un giudizio di gravità clinica
In • nessun caso il codice di priorita puo essere usato per scopi diversi dall’ individuazione della priorita dell’ accesso alle cure.
Da 4 codici colore “di gravitàa 5 codici numerici “di priorità”
Codice Denominazione Definizione
1 EMERGENZAINTERRUZIONE O COMPROMISSIONE DI UNA O PIÙ
FUNZIONI VITALI
2 URGENZARISCHIO DI COMPROMISSIONE DELLE FUNZIONI VITALI.
CONDIZIONE STABILE CON RISCHIO EVOLUTIVO O
DOLORE SEVERO
3URGENZA
DIFFERIBILE
CONDIZIONE STABILE SENZA RISCHIO EVOLUTIVO CON
SOFFERENZA E RICADUTA SULLO STATO GENERALE CHE
SOLITAMENTE RICHIEDE PRESTAZIONI COMPLESSE
4URGENZA
MINORE
CONDIZIONE STABILE SENZA RISCHIO EVOLUTIVO CHE
SOLITAMENTE RICHIEDE PRESTAZIONI DIAGNOSTICO
TERAPEUTICHE SEMPLICI MONO-SPECIALISTICHE
5 NON URGENZAPROBLEMA NON URGENTE O DI MINIMA RILEVANZA
CLINICA
Le 4 fasi del processo di Triage
Valutazione • immediata (c.d. sulla porta): deve esser garantita di norma entro 5 minuti a tutti coloro che accedono al Pronto Soccorso
Valutazione • soggettiva e oggettiva
Decisione • di Triage assegnazione – del codice di priorita
attuazione dei – provvedimenti assistenziali necessari
eventuale attivazione – di percorsi diagnostico-terapeutici
Rivalutazione •
Il nuovo modello di Triage
• L’infermiere di Triage attribuisce un «codice di priorità all’accesso delle cure» in relazione alle condizioni cliniche del paziente, al rischio evolutivo e alla disponibilità delle risorse.
• Con l’attività di Triage si configura la presa in carico del paziente.
• Nell’ambito del Triage, vengono attuati i provvedimenti assistenziali utili a migliorare il comfort e le condizioni psicofisiche degli assistiti durante l’attesa
Codice Denominazione DefinizioneTempo Massimo di attesa
per l’accesso alle aree di
trattamento
1 EMERGENZAINTERRUZIONE O COMPROMISSIONE DI UNA O
PIÙ FUNZIONI VITALIACCESSO IMMEDIATO
2 URGENZARISCHIO DI COMPROMISSIONE DELLE FUNZIONI
VITALI. CONDIZIONE STABILE CON RISCHIO
EVOLUTIVO O DOLORE SEVERO15 MINUTI
3URGENZA
DIFFERIBILE
CONDIZIONE STABILE SENZA RISCHIO
EVOLUTIVO CON SOFFERENZA E RICADUTA
SULLO STATO GENERALE CHE SOLITAMENTE
RICHIEDE PRESTAZIONI COMPLESSE
60 MINUTI
4URGENZA
MINORE
CONDIZIONE STABILE SENZA RISCHIO
EVOLUTIVO CHE SOLITAMENTE RICHIEDE
PRESTAZIONI DIAGNOSTICO TERAPEUTICHE
SEMPLICI MONO-SPECIALISTICHE
120 MINUTI
5 NON URGENZAPROBLEMA NON URGENTE O DI MINIMA
RILEVANZA CLINICA240 MINUTI
5 codici numerici “di priorità” : tempi massimi di attesa
Rivalutazione del paziente in attesa dopo l’attribuzione del codice di Triage
• L’infermiere di Triage attribuisce un «codice di priorità all’accesso delle cure» in relazione alle condizioni cliniche del paziente, al rischio evolutivo e alla disponibilità delle risorse.La funzione di Triage : attiva • nelle 24 ore in tutte le strutture di PS Inizio del Triage : di norma • entro 5 minuti dall’accesso al PS.PS.Con l• ’attività di Triage si configura la presa in carico del paziente. Nell• ’ambito del Triage, vengono attuati i provvedimenti assistenziali utili a migliorare il comfort e le condizioni psicofisiche degli assistiti durante l’attesa
Attivazione di percorsi diagnostico-terapeutici dopo l’assegnazione del codice di priorità
• L’infermiere, assegnato il codice di Triage, può attivare il percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) più appropriato tra quelli previsti, fra cui vi possono essere dei percorsi rapidi per prestazioni a bassa complessità quali:
See and Treat : il paziente è accolto in un’area specifica del PS dall’infermiere, che in autonomia valuta l’appropriatezza dell’accesso, ed attua le procedure previste dai protocolli, fino alla dimissione
Fast Track : nelle urgenze minori di tipo mono-specialistico, si attiva nella fase di Triage un percorso che prevede la consulenza specialistica e la dimissione diretta del paziente da parte dello specialista, salvo i casi che necessitano della presa in carico da parte del medico del PS
Triage pediatrico
Per la prima volta si tiene conto
• della specificità del Triage pediatrico
• del dover valutare parametri, segni e sintomi diversi da quelli dell’adulto e peculiari delle diverse fasi dell’accrescimento (neonato, lattante, bambino, adolescente)
• del dover trattare il dolore pediatrico utilizzando scale validate, specifiche per fascia di età
• della necessità di rivalutare con attenzione il bambino in attesa, prevedendo la ripetizione della rilevazione di uno o più parametri vitali, nonché dell’esame fisico, per confermare o modificare il codice di priorità assegnato all’ingresso
• della necessità che il Triage pediatrico venga effettuato da un infermiere specificamente formato
Altri aspetti : il Triage nelle condizioni di fragilità
maltrattamenti e abusi su minori, donne ed anziani, •
disturbi della sfera psichica nell• ’adolescente e
nell’adulto
L’infermiere di Triage concorre ad identificare tali
condizioni, rileva gli indicatori anamnestici e clinici di
sospetto abuso, ed attiva dai primi istanti un
percorso di sostegno personalizzato
Una diversa accoglienza del PS
sale riservate ai pazienti pediatrici, ai pazienti affetti da •
malattie potenzialmente contagiose, alle persone in condizioni di fragilità e vittime di abuso
locali per gli assistenti sociali, per la comunicazione dei lutti o •
delle gravi malattie, per le necessità sociali degli accompagnatori
servizi igienici, anche per disabili, punti acqua e ristoro •
facilmente accessibili dalla sala di attesa
• display per conoscere in tempo reale il numero di postazioni di emergenza impegnate, il numero di pazienti nelle sale visita o in attesa di ricovero
• volontari, mediatori culturali, etc.
• Unico per adulti e pediatrico• Differente per obiettivi e
contenuti
Il nuovo modello di formazione
Corsi di Formazione Simeupdi Triage Pediatrico per Esecutori sanitari
•Durata complessiva 8 ore
•Ogni corso è costituito da una parte teorica e un addestramento pratico su casi clinici simulati e discussi con gli Istruttori.
•rapporto teoria/addestramento di circa 2:1
•frequenza ai Corsi di Retraining ogni 2-3 anni,
Proposta di Formazione in Triage
Per accedere alla Formazione :titolo di studio ed abilitazione alla professione di •infermiere, infermiere pediatrico, ostetricoesperienza lavorativa in Pronto Soccorso (una volta •assolto il periodo di prova) di almeno sei mesititolo certificato alle manovre di Supporto Vitale di Base •nell’adulto e nel bambino
Formazione di accesso Corso Teorico di accesso residenziale corso della durata
minima di 16 ore realizzato con metodologie frontali ed interattive. Affiancamento non inferiore a 36 ore con un infermiere esperto in Triage, con almeno 2 anni di esperienza
Formazione permanente incontri periodici fra operatori, per la realizzazione di
audit professionali con discussione di casi, eventi critici/sentinella ed analisi di dati statistici;
entro 2 anni Corsi di supporto vitale di base per adulti e pediatrico, sulla gestione avanzata delle emergenze mediche, cardiologiche, traumatologiche e pediatriche
Nei PS generali cui afferiscono pazienti pediatrici è necessaria la frequenza di un corso sul Triage pediatrico di almeno 6 ore.
Per quanto riguarda gli ambiti pediatrici le attività formative sono svolte da istruttori certificati in Triage pediatrico.
Simeup News – 8 maggio 2016
Verso un nuovo modello di Triage intraospedaliero
Raccomandazione n° 15 , febbraio 2013
Il modello di Triage proposto è perfettamente in linea con le indicazioni della
Raccomandazione n° 15 del Ministero della Salute