Voltana On Line n.20-2012
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20
2012 Voltana On Line www.voltanaonline.it
ILVA: l'Italia deve sapere
Alessandro Marescotti, figlio di un voltane-
se ora a Taranto, tramite www.peacelink.it
ci informa che …
Agosto è un momento classico dove
l'attenzione agli eventi declina inevi-
tabilmente. Ma non è il caldo torrido
di questo agosto che ci preoccupa.
Ci preoccupa che la vicenda di Ta-
ranto venga compresa in tutti i suoi
aspetti e che i cittadini italiani siano
informati su quello che sta succeden-
do.
In questo senso chiediamo a noi
stessi come persone implicate nell'in-
formazione e nella società civile, e a
tutti i media, il cui dovere è dare gli
elementi di giudizio ai loro lettori:
la più ampia informazione sull'azio-ne della magistratura
il resoconto delle
Don Gregorio ed Elisir d’Amore di
Donizetti a Bergamo e la tournée in
Giappone sono una tappa importan-
te. La scoperta della direzione è in
linea con la sua “attitudine da
leader”, come ammette. [Nel sito
www.famigliacristiana.it è attivo un
collegamento che rende possibile
ascoltare dalla sua viva voce che co-
sa ha detto della nuova esperienza].
È di questo biennio la consacra-
zione all’Opera de Lyon, uno dei grandi teatri francesi, che lo chiama
per la trilogia Mozart-Da Ponte (Nozze di Figaro, Don Giovanni e
Così fan tutte). Poi il sovrintendente
e direttore artistico Serge Dorny (un
uomo di teatro che sa quanto
l’opera lirica si debba inventare con
alchimie anche azzardate) gli fa una
proposta che modifica i suoi oriz-
zonti: una Carmen di Bizet. Montana-
ri accetta la sfida ed il risultato è un
grande successo che gli schiude
ulteriori scenari futuri: in un allesti-
mento del quale si sono occupati in
Musica, l'Italia giovane che "dirige" La scuola italiana di direzione d'orchestra è rappresentata da giovani che il mondo ci invidia e chiama alla testa delle più prestigiose formazioni. Ecco il "nuovo" che avanza.
Stefano Montanari nasce come violinista, anzi, come grande violini-
sta. Specialista del repertorio ba-
rocco, e primo violino alla Accade-
mia Bizantina di Ravenna, uno dei
complessi più titolati e apprezzati
nel mondo, ha ottenuto un Diapason
D’Or (una sorta di Oscar della musi-
ca) e numerosi riconoscimenti inter-
nazionali. Come solista è stato ed
è ospite delle grandi sale da con-
certo: e la sua passione per la musi-ca barocca è testimoniata da tante
esecuzioni. Poi, la svolta. Sale sul
podio e comincia a essere apprez-
zato e richiesto in tutto il mondo:
molti in Italia, anche in virtù della
regia di Olivier Py (studi di filoso-fia e teologia, drammaturgo, lette-
rato e futuro direttore del Festival
di Avignone), con protagonista Jo-
sé Maria Lo Monaco e un cast più che mai spinto a recitare, oltreché
cantare. E la sua popolarità ha tra-
valicato la sala del teatro, visto che
lo scorso 7 di luglio la sua Carmen è
stata trasmessa sulle piazze di tutta
la regione.
S e n t i a m o [ n e l s i t o
www.famigliacristiana.it è attivo un
collegamento che rende possibile
ascoltare un brano della La Carmen
diretta da Montanari] un passaggio
di questa Carmen, vibrante, asciut-
ta, drammatica, come è nel tempe-
ramento musicale di Montanari che,
a fronte di una nuova partitura, dice
semplicemente: «la apro e la sco-
pro pagina per pagina».
Pubblicato sul Famiglia Cristiana del
21/07/2012 e disponibile nel sito
www.famigliacristiana.it
Stefano Montanari, la svolta dopo il repertorio barocco
di Voltana
STEFANO MONTANARI
Festa al Santuario Madonna dell’Arginino
La grande risorsa del territorio Voltanese: i volontari. Nell’immagine di
Massimo Zannoni un gruppo di volontarie all’opera, il giorno di Ferragosto. ( Segue a pag. 2 )
posizioni in campo sui
problemi della salute, dell'occupa-
zione e della qualità della vita di
quella martoriata città
la massima informazione sugli ele-menti tecnici della questione dell'IL-
VA e sulle sue possibili soluzioni.
Dobbiamo purtroppo sottolineare
che questi elementi essenziali sono
stati spesso disattesi in questi giorni
da molti mezzi di informazione e,
sopratutto, dagli stessi attori della
questione che hanno rilasciato di-
chiarazioni e diffuso notizie inesatte o
evidentemente errate.
Vorremmo anche denunciare una
campagna di discredito dell'azione
della Magistratura; alla Magistratura
di Taranto, al suo attento e scrupolo-
so operato vanno la nostra solidarie-
tà e il nostro rispetto; vorremmo ma-
nifestare, come persone, la nostra
vicinanza alla gente di Taranto, in
particolare a chi ha perso una perso-
na cara, a chi è malato, a chi teme
per il suo posto di lavoro come per la
vita dei suoi figli
Chiediamo al Governo di riflettere
sugli eventi in corso e di lavorare, nel
più breve tempo possibile, per una
soluzione che abbia come priorità la
difesa della salute, il diritto a un la-
voro degno e non pericoloso, la qua-
lità della vita urbana, il rispetto e la
cura dell'ambiente.
ILVA: l'Italia deve sapere
Pagina 2 www.voltanaonline.it n. 20 - 2012
La società con la moneta di plastica di Mario Paganini Gran Bretagna hanno stipulato del-
le convenzioni che prevedono la
tassazione di parte degli interessi,
corrisposti ai depositi in istituzioni
finanziarie svizzere, facenti capo a
cittadini tedeschi o inglesi.
Tutti gli abitanti di eurolandia,
con dei conti in Svizzera (od altro
Paese), dovrebbero essere sogget-
ti alle medesime regole. Oppure
assisteremo impotenti a dei trasfe-
rimenti di ricchezza.
All’estero l’uso delle carte di cre-
dito, per tutti i pagamenti, è diffu-
sissimo.
Se i corrispettivi sono versati in
banca, tutti i pagamenti lasciano
una traccia.
Inoltre quando fai un prelievo di
contanti, può accadere che il costo
dell’operatore allo sportello sia
direttamente ed immediatamente a
tuo carico. Persone anziane sono diventate abilissime nell’eseguire,
a casa propria, operazioni con il
computer, stando in rete. Evidente-
mente pagare, anche se poco, per
un prelievo, ossia per rientrare in
possesso di una somma di denaro
in precedenza depositata, sprona la
volontà e risveglia capacità sopite.
Intuibili i vantaggi: certezza degli
“Privacy ?” “Ma quale privacy ?!”
Sì, esiste la privacy, ma non per te.
Tu, che hai bisogno di tante cose e
tanti servizi, sei sempre lì a firmare
… in deroga alla privacy. Insomma
hai realizzato, oppure no, che la
privacy è per altre persone, non
per i lavoratori, gli impiegati, i pen-
sionati e le categorie socialmente deboli ? Dunque: se la privacy è un
rito inutile ed una perdita di tempo,
qual é il tuo vantaggio ? Allora per-
ché partecipare o subire una messa
in scena che tutela altri soggetti
sociali, con ben altre caratteristi-
che?
Si parla con insistenza di controlli
delle disponibilità presso le ban-
che e le istituzioni simili ...
Difficile raggiungere un obiettivo
se si commettendo degli errori ! Se
quello che vuoi mettere in atto è un
provvedimento “decisamente anti-
patico”, devi parlare poco ed agire
in fretta. Senza aspettare che i “soliti furbi” fuggano o trovino
l’escamotage per aggirare la nor-
ma. Non solo, ma prima di agire,
metti in atto le necessarie cautele e,
nello specifico, stipula le opportune
convenzioni.
Ad esempio: la Germania e la
In Sud Africa il Ministro del Commercio ha dato il suo assenso alla misura per consentire ai consumatori di sa-
pere che l'origine dei prodotto non è Israele, ha spiegato alla stampa il portavoce Jimmy Manyi: "Questo è in li-
nea con la posizione del Sudafrica che riconosce i confini del 1948 definiti dalle Nazioni Unite e non riconosce i ter-
ritori occupati oltre quei confini come parte dello stato di Israele". Il Governo Sudafricano, che in passato ha tenu-
to una posizione di stretta neutralità nel conflitto israelo-palestinese, si è basato, sostiene ufficialmente, su una
Legge del 2008 a tutela dei consumatori.
Dunque: niente più provenienza israeliana. Il Sudafrica ha bandito l'etichetta “made in Israel” dalle confezioni
dei prodotti provenienti dagli insediamenti dei coloni ebrei nei Territori palestinesi occupati: insediamenti con-
siderati illegali dalla comunità internazionale. Al suo posto, sui prodotti importati ci sarà la scritta: “prodotto nei
Territori palestinesi occupati”.
Il Governo del Sudafrica farà modificare la scritta sulle etichette con la frase "Prodotto nei Territori
palestinesi occupati". La scelta in base a una legge sulla trasparenza a tutela dei consumatori.
incassi e dei pagamenti.
Ogni reddito può essere depurato
di tutti i costi sostenuti.
Le spese degli uni diventano le
entrate degli altri. Forse qualche
cosa potrebbe ancora sfuggire, ma
sarebbe poca cosa.
“E la privacy ?” Beh, hai già di-
menticato che, per te, non esiste e
non è mai esistita ?!
Immagine trovata su
Internet e segnalata da
Rita
( Segue da pag. 1 )
Pagina 3 www.voltanaonline.it n. 20 - 2012
Per favore: premete quel bottone di Mario Paganini mobilistici esistono e da molto tem-
po. Così come esiste un registro
navale e quello aereo. E così via ...
Dunque, sarebbe sufficiente coor-
dinare tutti questi dati. Occorre la
volontà e … premere un bottone!
Mi chiedo che senso ha mobilitare
uomini e mezzi per controllare gli
scontrini fiscali. Una volta quelli e-messi nella rinomata località sciisti-
ca. Un’altra volta quelli della nota
località balneare. Poi quelli degli
esercizi nell’isola dei V.I.P. Ed ora
anche nel mercato delle pulci di
fuori porta. Di per sé: poco.
Probabilmente è … pubblicità de-
terrente. Lo voglio credere.
Chi “faceva il furbo” ora percepi-
sce chiaramente che le cose stanno
cambiando.
In nessun Paese si pagano volen-
tieri le tasse. Ma in molti Paesi il senso civico è assai più forte. Lo
Stato eroga servizi di qualità.
L’amministrazione pubblica funzio-
na. E allora le imposte sono pagate.
Non è possibile stare in Europa
senza possedere standard europei !
L’Unione monetaria esige il rispet-
to di impegni onerosi.
Il piedino di Cenerentola calzava
la scarpetta di cristallo, ma non sap-
piamo se avesse la gamba buona,
capace di seguire il passo.
In Italia la favola dell’Euro sta di-
ventando un incubo. Se non voglia-
mo diventi un dramma occorrono
cambiamenti profondi. Molte rifor-
me e … adeguarsi in modo spedito.
È risaputo: non riuscivano a pro-
vare che fosse un criminale, ma Al
Capone finì in galera perché … e-
vasore fiscale. Già più di mezzo se-
colo fa, negli States, il Fisco (I.R.S.)
funzionava e le leggi contro gli eva-
sori erano severe.
Non così nel nostro Paese. Per-
ché? Perché non c’è mai stata la vo-
lontà politica di fare questa scelta !
Una Italia parallela ha deciso. E,
accanto ai politici e agli amministra-tori, anche le strutture dello Stato
(ossia: pagate con le tasse di alcuni)
preposte allo scopo, non riceveva-
no gli input necessari. “Se pagano
tutti, tutti pagano meno tasse”, uno
slogan suggestivo che però non ha
avuto seguito.
Quante barzellette sono state fatte
sui Carabinieri ? Tante ! Non ne ho
mai sentita una su di un Finanziere.
Non è un caso … Però mi è capitato
di sentire storie gustose di persone
che casualmente indossavano pan-
taloni grigi e camicie con decori
tipo spalline. Divertenti le reazioni
ed i comportamenti di coloro con i
quali venivano a contatto ...
Eppure gli strumenti esistono. E
da molto tempo.
Su Google un qualsiasi utente può
vedere molte caratteristiche di un edificio. L’aerofotogrammetria fa
miracoli !
Qualsiasi abitazione, poi, necessi-
ta di utenze: acqua, luce, gas, tele-
fono. E dalla quantità dei consumi si
può capire molto.
Gli albi dei registri pubblici auto-
Nel sito The pirate bay era possi-
bile trovare molto materiale (film,
canzoni, ecc.) protetto dal cosiddetto
Copy Right. Si sono mosse Procure,
magistrati, avvocati ecc. Ora la baia,
un sito da anni online e visitato da
milioni di persone da tutto il mondo,
è diventata irraggiungibile. C’è una
sorta di censura che impedisce ai più
di accedervi dall’Italia e non solo.
Stessa sorte per altri siti, come ad
esempio: linkstreaming.com. In
questo caso, anzi, notiamo che era
online da nove mesi ... tuttavia è di-
ventato irraggiungibili mentre era-no ancora in corso due procedi-
menti giudiziari, quindi senza at-
tendere la sentenza.
Il sito italia-programmi attua delle
pratiche commerciali a dire poco
discutibili. Per i neofiti della rete so-
no vere e proprie trappole. Migliaia
di segnalazioni alle associazioni dei
consumatori e tantissime le denunce
alle autorità, ma nessuno fa niente e
le truffe continuano.
Domanda: perché ?
Due pesi, due misure
Nell’immagine di Massimo
Zannoni un momento della
Festa al Santuario Madonna
dell’Arginino. 15/08/2012 .
Neil Armstrong se
ne è andato, di nuo-
vo. Simbolo di una
terra e di un'epoca
in cui era ancora
permesso sognare
(e realizzare i so-
gni).
Serena Fagnocchi
That's one small step for [a] man, one
giant leap for mankind.
Questo è un piccolo passo per un uomo,
ma un balzo da gigante per l'umanità.
Pagina 4 www.voltanaonline.it n. 20 - 2012
Per saperne di più visita il sito:
http://www.giampa.it/GCLugo/G
CLugo.asp
“Oltre l’austerità”, un ebook gratuito per capire la crisi blici siano causa ultima della crisi, e
di mostrare come questi sacrifici a
nulla porteranno tranne che a un
avvitamento verso il basso della
crisi, in una spirale di cui non si ve-
de la fine. Interessi nazionali, voglia
di farla finita con Sindacati e Stato
Sociale, una totale assenza di lungi-
miranza politica e anche tanta igno-
ranza, spiegano tutto questo.
Non il processo d’integrazione
politica ed economica europeo vie-
ne messo sotto accusa nel libro –
anzi riteniamo che il volume sia pro-
fondamente europeista – bensì il
processo di unificazione monetaria.
Quest'ultimo è stato progettato e si è
dispiegato male. Ma non casual-
mente. Da parte dei Governi italiani
esso è stato interpretato come stru-
mento di disciplina sindacale e so-
ciale. In questo gioco i tedeschi han-
no vinto, e noi abbiamo perso. Ora
la crisi costituisce una nuova e più
ghiotta occasione per perseguire il
medesimo obiettivo.
Il volume nasce da un anno
d’incontri, ma il gruppo non ha mai
ritenuto che esso dovesse avere una
tesi precostituita. Al di là di alcune
differenziazioni, tuttavia, la pura di-
sanima degli scenari che il Paese ha
davanti ha fatto prevalere in molti
contributi l’idea che in questa unio-
ne monetaria non c’è spazio per il
nostro Paese, pena il suo rapido e
drammatico degrado. Non è peral-
tro affatto escluso che l’euro non
crolli da solo. Gli autori disegnano e
auspicano altre soluzioni, del tutto
possibili, che potrebbero garantire
crescita, occupazione e sviluppo
e c o l o g i c a m e n t e s o s t e n i b i l e
all’Europa, contribuendo alla stabi-
lità dell’economia globale. Ci pare
tuttavia inutile accarezzare disegni
che non hanno alcuna possibilità di
prevalere. Serve più coraggio per
guardare le cose come stanno. Que-
sta è la nostra denuncia. Domandia-
mo alle forze politiche della sinistra
quali altri sacrifici ritengono il Paese
debba inutilmente affrontare prima
di assumersi le proprie responsabi-
lità davanti alla realtà.
Il grosso degli autori gode di soli-
da notorietà nella comunità interna-
zionale degli economisti eterodossi.
La sintesi dei loro contributi è
n e l l ’ i n t r o d u z i o n e . È s t a t a
un’esperienza per noi importante,
in un Paese in cui non solo la sini-
stra è disinteressata a un lavoro
intellettuale di lunga lena, ma nel
quale anche il dibattito accademico
si è impoverito con la progressiva
formazione strettamente neoclassi-
ca delle giovani generazioni di eco-
nomisti e la scomparsa di scena di
grandi studiosi come Paolo Sylos
Labini o Federico Caffè.
Il nostro lavoro continuerà in au-
tunno perché tante sono le questio-
ni su cui, riteniamo, vi sia da far
luce con riguardo sia al recente
passato che, in questa luce, alle
prospettive. Al grande maestro di
molti di noi, scomparso lo scorso
novembre, Pierangelo Garegnani –
l’allievo prediletto di Piero Sraffa –
abbiamo dedicato il volume pro-
prio per ricordare come solo
dall’associazione, che egli suggeri-
va, di una solida ricerca teorica con
un’attenta analisi empirica, econo-
mica e storico-politica, entrambe
motivate da un forte senso
d’impegno civile, possano scaturire
risultati solidi e duraturi. Speriamo
che questo volume e il nostro lavo-
ro futuro, possa costituire strumen-
to di studio e di agitazione politica
per un popolo di sinistra desidero-
so di opporsi al preoccupante cor-
so degli eventi. Esso è anche dedi-
cato ai nostri figli e a tutti i giovani.
Scaricabile in formato PDF
- dal sito http://temi.repubblica.it/
micromega-online
- dal sito www.mariopaganini.it
Disponibile nel sito di MicroMega
tornato ad essere regolarmente ag-
giornato, dopo la pausa estiva, da
lunedì 27 agosto.
Oltre l’austerità" è in primo luogo
un libro di denuncia delle politiche
folli che in Europa e in Italia porte-
ranno inevitabilmente – e in pro-
porzioni sconosciute da generazio-
ni – ad alti livelli di disoccupazione,
crollo degli standard di consumo e
dei servizi sociali e degrado delle
nostre comunità. È un passato che
tristemente ritorna. Chi porti la re-
sponsabilità politica di questo, se la
Merkel o Monti (e con lui le forze
che lo sostengono), oppure ancora
i gruppi dirigenti della sinistra ra-
dicale europea, in gran parte su-
perficiali e disinteressati ai temi
reali, non è nostro compito dire.
Così come non vogliamo giudicare
quante responsabilità, per essere
giunti a questo punto, vadano attri-
buite agli ignominiosi governi Ber-
lusconi, oppure ai governi ulivisti
di centrosinistra, che della unifica-
zione monetaria europea hanno
fatto la propria bandiera subordi-
nando a essa gli obiettivi della pie-
na occupazione, di una più equa
distribuzione del reddito e aprendo
così la strada al ciclico ritorno del
Cavaliere.
Il nostro proposito è stato di
smentire le sciocchezze in nome
delle quali si chiedono sacrifici, in
particolare che spesa e debiti pub-
Un calendario, aggiornato, degli
eventi pubblici a Voltana ?
Lo trovi nel sito facendo click in
AGENDA !
Pagina 5 www.voltanaonline.it n. 20 - 2012
Il modo più sicuro per corrompere
un giovane è quello di insegnargli
che vanno stimati di più coloro che
la pensano allo stesso modo, che
quelli che la pensano diversamen-
te. Friedrich Nietzsche
Una tassa sul contante per combattere l'evasione.
stato così bravo da pagare tutto in
modo tracciabile."
La giornalista conclude il proprio
intervento "ricordano" ai lettori che
"solo tre categorie umane non pos-
sono fare a meno del contante: lo
spacciatore, il delinquente, l'eva-
sore".
L'idea lanciata della curatrice di
Report fa discutere e c'è chi (come
Tosti su Italia Oggi, Famularo su
Linkiesta.it, Borghi su Il Giornale),
definendo “talebana”, “antipatica”,
“illusoria” la proposta, aggiunge a
coloro che non possono fare a me-
no del contante la categoria umana
della gente onesta.
La tracciabilità evoca scenari da
Grande Fratello; l'acquisto di un
chilo di pane col bancomat in Italia
sembra fantascienza; tassare versa-
Massima tracciabilità e riduzione
ai minimi termini dell'uso del con-
tante rendendo "obbligatoria per
chi svolge attività commerciale la
postazione Pos per accettare ban-
comat e carte di credito". È la pro-
posta di Milena Gabanelli per com-
battere l'evasione fiscale, avanza-ta sul Corriere.it.
Ma come fare a rendere preferi-
bile un pagamento tracciabile? "Applicando a tutti i prelievi e de-
positi di contante una tassa del
33%, che però viene contempora-neamente restituita, sotto forma di
sgravio fiscale, per i primi 150 euro
al mese a testa, quello che serve
cash per le piccole spese quotidia-
ne, come l’autobus, il giornale o il
parcheggio. Sono 50 euro che ogni
cittadino, ogni mese, ha in più se è
menti e prelievi in banca non ha
effetti contro gli evasori perché i
soldi in nero non transitano dalle
banche, ma costituiscono un circui-to parallelo che si autoalimenta.
Sono solo alcune delle obiezioni
sollevate.
Eppure buona parte del
"sommerso" in Italia è costituito
dalle piccoli transazioni quotidiane
e il tetto dei 1000 euro per i paga-
menti in contante introdotto dal Governo Monti per combattere l'e-
vasione è facilmente aggirabile.
Il sommerso vive di contante, è
possibile farlo emergere cambian-
do le abitudini degli italiani?
Tassare il contante per combat-
tere l'evasione fiscale può essere
una soluzione ?
dal sito http://economia.virgilio.it
Proposta “talebana” o provvedimento risolutivo ?
Segreto bancario, il lungo addio
"Lo Stato totalitario fa di tutto per
controllare i pensieri e le emozioni
dei propri sudditi in modo persino
più completo di come ne controlla
le azioni".
George Orwell
Due pesi, due misure
"Per colpa degli studi di settore ho
dovuto chiudere la mia attività e
vendere gli strumenti per pagare
quanto richiestomi dall' Agenzia
delle Entrate. Ora a 50 anni sono
disoccupato, senza soldi per inizia-
re una nuova attività e a questa età
chi mi assume? Notate che in tutti
gli anni di attività non ho mai man-cato ad una scadenza INPS, INAIL,
IRPEF e così via con notevoli sacrifi-
ci dovuti a ritardi nei pagamenti.
Poi un giorno leggo sul giornale
che agli evasori VERI era stato con-
cesso il cosiddetto scudo fiscale
pagando un misero 5%. Fate voi."
Vincent V., Novara
dal sito www.beppegrillo.it
esclusi i pagamenti con bollettini
postali inferiori ai 1.500 euro.
In questo modo l’amministrazione
tributaria avrà accesso diretto ai
dati contenuti in circa 40 milioni di
conti correnti. Ad accogliere que-sta valanga di informazioni ci sarà
Serpico, il super computer della Sogei, la società informatica del
Ministero dell'Economia. Con i suoi
2.000 server e una potenza com-
plessiva di 1 milione di giga, Ser-pico (acronimo di "Servizi per i
contribuenti") è in grado di elabo-
rare le 22.200 informazioni al se-
condo che transitano sui suoi pro-
cessori e di segnalare le posizioni
"a rischio", cioè che richiedono un controllo più mirato.
L'obiettivo è recuperare una parte
dei 120 miliardi di euro che - se-
condo le dichiarazioni del ministro
Passera - vengono sottratti al fisco ogni anno (in media 3mila per ogni
contribuente italiano). Una cifra che
da sola basterebbe a pagare gli
interessi su tutto il nostro debito
La misura che ha deciso la traspa-
renza dei conti correnti era stata
scritta alla fine dell'anno scorso dal-
la manovra “salva Italia”.
Nell'ambito della lotta all'evasione
fiscale, l'art. 11 del decreto ha reso
automatico il controllo delle movi-mentazioni finanziarie. Banche, Po-
ste, Sim, ecc. devono comunicare
regolarmente al fisco le operazioni
relative ai rapporti di tutti i clienti.
Il Garante per la privacy, aveva espresso fin dall'inizio forti preoc-
cupazioni per l'attuazione di questa
misura. "Mi piacerebbe - aveva di-
chiarato all'indomani del varo - che
il Paese fosse consapevole del costo
altissimo, ma necessario, che questa
misura rappresenta. Per la lotta
all’evasione stiamo rinunciando
allo stato di diritto".
Malgrado questo, l'Agenzia riba-
disce che devono essere trasmessi
gli importi delle movimentazioni
nei conti e di tutte le operazioni
fuori conto (es. cambi di valuta estera o incasso di assegni). Sono
pubblico.
Ma si tratta a tutti gli effetti di una
rivoluzione nei rapporti tra il Fisco
e il correntista-contribuente. D'ora
in poi l'Agenzia delle Entrate userà
i dati bancari non solo per avere
conferma nell'ambito di accerta-
menti già in corso su specifici con-
tribuenti, ma come fonte diretta per
selezionare i potenziali evasori. Fa una bella differenza. […]
dal sito http://economia.virgilio.it
Pagina 6 www.voltanaonline.it n. 20 - 2012
dall’Euro. Il ritorno alle monete nazionali renderebbe nuovamente
disponibile ai singoli Paesi lo stru-
mento della politica monetaria per garantire il debito pubblico
mediante l’intervento della propria
Banca Centrale. Questa strategia
può presentare una serie di critici-
tà. La principale è che colpirebbe
pesantemente il ceto medio, lo stesso che ora sta pagando i sacrifi-
ci richiesti dalla strategia di austeri-
tà. Questo gruppo di persone ver-
rebbe colpito sia direttamente che
indirettamente. Direttamente, dato
che i titoli di Stato sono la forma di
risparmio principale dei piccoli risparmiatori (l’incidenza dei titoli
di Stato italiani nel portafoglio di un
grande imprenditore, che può per-
mettersi di investire all’estero o
portare le proprie attività in Lus-
semburgo o alle Isole Cayman, è
minima rispetto all’incidenza sul
portafoglio di un piccolo risparmia-
tore). Il default dovrebbe quindi
essere “selettivo”, per colpire solo i
titoli posseduti da alcuni soggetti
(ad esempio: le istituzioni finanzia-
rie estere) e ripagarli invece se
posseduti da altri (ad esempio: la-
voratori e pensionati). Al danno
diretto si aggiungerebbero una
serie di danni indiretti. L’uscita
dall’Euro, propedeutica ad una
svalutazione della moneta (una
nuova lira o un euro dei PIGS?) che
faccia recuperare competitività al
Paese, porterebbe nell’immediato
ad una probabile impennata
dell’inflazione (le materie prime quali petrolio e gas, sarebbero
molto più care) e ad un peggiora-
mento del potere d’acquisto e degli
standard di vita. Inoltre, anche
l’effetto benefico sulle esportazioni
nel medio periodo potrebbe non
avere la stessa ampiezza ottenuta
dalla svalutazione del 1992, quando
la competizione di prezzo dei Paesi
Emergenti non aveva raggiunto i
livelli degli anni 2000, dopo
l’ingresso della Cina nel WTO. Un
default implicherebbe una perdita
di credibilità sui mercati interna-zionali che, per un certo periodo,
eviterebbero di finanziarci (se non
a tassi elevatissimi). La mancanza di
credito e di investimenti potrebbe
acuire la recessione. Infine, l’uscita
dall’Euro dell’Italia sarebbe proba-
bilmente causa dell’archiviazione
"Cosa accadrà in caso di default
ed abbandono dell’euro? Come uscire dalla crisi sfruttando
l’opportunità del cambiamento?
Non proponiamo nuove strategie di
crescita, ma un diverso modo di
vivere e produrre. A tal fine, indivi-
duiamo una strategia dal basso (da
noi tutti, abitanti questo Pianeta) ed
una dall’alto.
La diminuzione del tasso di profit-
to del settore reale nei Paesi avan-
zati ha generato un'espansione del
settore finanziario che ha garantito
la tenuta del sistema fino allo scop-
pio della bolla immobiliare nel
2007. La crescita del profitto ha portato alla necessità di reinvestire
i risparmi accumulati. Il rallenta-
mento dell’economia reale nei Paesi avanzati ha implicato una fuo-
riuscita di risorse da questo settore
non più remunerativo, incentivando
la delocalizzazione produttiva e
l’investimento finanziario in attività
sempre più rischiose e complesse.
L’iniezione di liquidità effettuata a
più riprese dalle Banche Centrali,
americana ed europea, non ha sor-
tito rilevanti effetti positivi
sull’economia reale dei Paesi Occi-
dentali, mentre le banche hanno
ripreso a speculare grazie alla maggiore liquidità a disposizione,
accrescendo i propri profitti. Il sal-
vataggio delle banche, con la con-
seguente socializzazione di per-
dite private, è importante per la salvaguardia del risparmio del ceto
medio. Però non è da escludere
un’azione di indirizzo pubblico da
parte dello Stato che ha investito
risorse per salvare il sistema. Inol-
tre, il salvataggio bancario non è in
grado di risolvere da solo l’attuale
crisi. Infatti, non influisce sul pro-
blema di fondo, cioè una divergen-
za tra una produttività crescente
e una capacità di acquisto sta-
gnante o calante. In aggiunta, il salvataggio delle banche da parte
degli Stati ha fatto lievitare il debi-
to pubblico, già elevato in alcuni Paesi come l’Italia. Quindi un pro-
blema è diventato ridurre il peso
del debito pubblico rispetto al pro-
dotto interno.
La strada che i governanti europei
stanno seguendo è quella
dell’austerità, alcuni hanno propo-
sto il ripudio del debito e l’uscita
dell’esperienza della moneta u-
nica, il che potrebbe implicare la fine del processo di integrazione
europea, poggiato principalmente
su basi economiche.
L’attuale modello di sviluppo, ba-
sato sull'utopica credenza di una
crescita senza fine, che non distin-gue beni da merci, genera insoste-
nibili disuguaglianze e provoca
sempre più forti criticità ambienta-
l i . B i s o g n e r e b b e p u n t a r e
all’innovazione, alla cultura ed
ai servizi, beni prevalentemente immateriali, ma che spesso hanno
un forte legame con i territori. Ciò
che proponiamo come un abbozzo
per un nuovo modo di vivere si può
riassumere nella frase: "Lavorino le
macchine, noi godiamoci la vita". A
tal fine occorre ripensare e ridise-
gnare in modo integrale la vita u-
mana dominata dall’imperativo
dell’accumulo di denaro, della pro-
duzione e dell’acquisto di merci.
Ma in tutti i continenti, in tutte le
nazioni, oltre al malessere dovuto
ad un tale modello di vita, stanno
emergendo fermenti creativi che spingono in altre direzioni: i movi-
menti delle popolazioni di Centro e
Sud America contro lo sfruttamento
dei suoli e delle acque, il microcre-
dito nato in Asia e affermatosi an-
che nel mondo occidentale, i Grup-
pi di Acquisto Solidale che mettono
al centro i principi di eticità e soste-
nibilità, ricostruendo la relazione
tra il consumatore, spesso urbaniz-
zato, e i produttori, i Movimenti
per la decrescita che propongono cambiamenti dal basso, azioni pra-
tiche per stili di vita sobri e sosteni-
bili, a chi sperimenta una vita senza
petrolio nelle "transition town".
Ci sono comportamenti di
cittadini/consumatori/produttori,
che potrebbero innescare, soprat-
tutto in questa situazione di crisi, il
virus del cambiamento, ma anche
nuovi punti di vista di Governi che
stanno ricercando indicatori più
adatti del PIL per misurare il be-nessere di una nazione. Nel Bhutan
il "Gross National Happiness",
L’Ecuador e la Bolivia che mettono
il "buen vivir" nelle loro Costituzio-
ni, l’Australia con "Measures of
Australia’s progress", il "Canadian
Index of Wellbeing". Misure che
dovrebbero esser
Cosa accadrà in caso di default ed abbandono dell’euro? Intervento di Joe Stiglitz e Mauro Gallegati
( Segue a pag. 7 )
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differenti da Paese a
Paese. Ricordava Fuà [1]: "Un sin-
golo modello di sviluppo e di vita
(oggi quello concentrato sulla cre-
scita delle merci) viene proposto ed
accettato come l’unico valido; biso-
gnerebbe invece apprezzare che
ogni popolazione cerchi la via corri-
spondente alla sua storia ai suoi ca-
ratteri, alle sue circostanze e non si
senta inferiore ad un’altra per il solo
fatto che quella produce più merci."
Poiché viviamo un momento di
transizione, tra un’economia delle merci ed un’economia dei servizi,
occorrerà inventare nuovi lavori,
magari a ritmi più umani, demate-rializzando le nostre produzioni.
Per il nostro Paese, un’indicazione
ci può venire dal recentissimo Rap-
porto 2012 sull’Industria culturale
in Italia: "L’Italia che verrà", di U-
nioncamere, Fondazione Symbola e
Regione Marche. I settori coinvolti
da questa indagine, sono quelli
classici dei Beni culturali: architet-tura, design, industrie creative e
culturali che, in contro tendenza,
mostrano il livello dell’occupazione
(il 5,6% del totale degli occupati)
salito dello 0,8%, a fronte di un arretramento medio dello 0,4%
(periodo 2008-2011). Allargando il
campo ad altri settori dell’unicità
italiana, produzioni agricole tipiche,
il turismo legato alla capacità attrat-
tiva della cultura, le attività legate al
recupero del patrimonio storico,
attività di formazione collegate, gli
occupati salgono al 18,1% degli
occupati a livello nazionale. Ritor-
nando alla frase di Fuà, non sarebbe
il caso di individuare nel valore ag-
giunto del settore cultura, alla sua
unicità, in quello del suo indotto e
dei comparti meno formali che ad
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esso possono essere legati, la nostra
vera fonte di ricchezza? I tempi del
cambiamento sono lunghi. Un'acce-
lerazione può venire solo dall’alto.
In questa prospettiva, ci si dovrà
attrezzare per utilizzare gli incre-
menti di produttività per lavorare di
meno, redistribuire il reddito via
fiscalità (vedi J.E.Stiglitz, The price
of inequality Norton, 2012), promuo-
vere la progressiva introduzione del
reddito di cittadinanza e della par-
tecipazione agli utili di impresa. Solo se riusciremo a cambiare il mo-
do di vivere di oggi avremo un do-
mani. Ma per far ciò abbiamo tutti
bisogno di un movimento che aiuti a
renderci consapevoli e che cambi il modo di far politica. Come prova-
no a fare gli Indignados, gli Occupy
Wall Street e il M5S".
Joe Stiglitz e Mauro Gallegati
[1] Crescita economica. Le insidie delle cifre,
Giorgio Fuà, Il Mulino, 1993
Pubblicato nel sito
www.beppegrillo.it
( Segue da pag. 6 )
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