Vivaldi Murialdo” - Città di Torino - Servizio …doc/depliant-in...Giralibro” e la libreria...

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La La casa casa sull’albero… sull’albero… Istituto Comprensivo Statale “ Vivaldi - Murialdo” scuola primaria e secondaria di 1° grado - Via Casteldelfino 24 - Torino © elaborazione grafica ins. Fabrizio Blasi Il romanzo Il barone Rampante è ambientato in un paese immaginario della riviera ligure, Ombro- sa. La vicenda narrata, inizia il 15 giugno 1767, quando il figlio di un nobile ligure, il Baroncino Cosimo Piovasco di Rondò ancora dodicenne, de- cide per protesta di andare a rifugiarsi su un albero e di non scendere più. I genitori si accorgono ben presto che l’atto del figlio non è solo una protesta, ma molto di più: Cosimo, infatti, decide che non metterà mai più piede a terra. Da questa profonda convinzione è condizionata tutta la sua vita sugli alberi, che si rivelerà piena d’avventure ma co- munque molto simile a quella terrena. Il primo giorno, spostandosi da un ramo all’altro, arriva nel giardino della famiglia Ondariva dove conosce la graziosa Viola di cui si innamora, ma che se ne andrà presto. Durante le sue avventure gira su gran parte del territorio ligure spostandosi da ramo in ramo divenendo sempre più abile, e cercando di migliorare la sua condizione con comode inven- zioni. Si accompagna con un bassotto di nome Ottimo Massimo che lo aiuta nella caccia e che lo segue fedelmente da terra; Cosimo conosce le bande di ragazzi ladri di frutta, istruisce alla lettu- ra il pericoloso brigante Gian dei Brughi, sconfig- ge pirati, spegne incendi, si interessa delle correnti di pensiero europee e conosce degli esiliati spa- gnoli costretti a vivere sugli alberi ad Olivabassa, tra cui Ursula, di cui si innamora ma che è costret- to a lasciare terminato il periodo di esilio. Nel frat- tempo, la fama del barone rampante si diffonde con grande rapidità, e se inizialmente Cosimo ave- va ragione d'imbarazzo per la famiglia, in seguito arriva a intrattenere rapporti con personaggi del calibro di Denis Diderot, Jean-Jacques Rousseau, Napoleone Bonaparte e lo Zar di Russia. Da vec- chio è diventato ormai una persona celebre per la sua stravaganza anche all’estero, ma ormai fatica a muoversi e trascorre le sue giornate sull’albero al centro della piazza di Ombrosa, fino a quando una mongolfiera passa vicino alla cima dell’albero e Cosimo con un balzo vi si attacca, facendo perde- re per sempre le sue tracce. Il progetto è la realizzazione di un sogno dell’alunno Francesco Silvestri della attuale clas- se 3ª C, in seguito alla lettura dello scrittore Ita- lo Calvino :“Il Barone Rampante”. Rimasto affa- scinato dalle avventure di Cosimo Pivasco di Rondò, Francesco immagina di rivivere quelle vicende sognando di costruire una casa sull’albero all’interno della scuola. Chiede l’intervento della circoscrizione 5 del Comune di Torino , con il supporto del Dirigente Scolastico Prof.ssa Cristina Cerruti, e della prof.ssa Luciana Bianchetti,il progetto prende forma e prosegue fino alla sua realizzazione. Oggi siamo felici di festeggiare la concretizzazione e il compimento di un’opera che ha visto due anni di impegno da parte dei soggetti coinvolti. progetto realizzato da

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La La

casa casa

sull’albero…sull’albero…

Istituto Comprensivo Statale

“ Vivaldi - Murialdo” scuola primaria e secondaria di 1° grado

- Via Casteldelfino 24 - Torino

© elaborazione grafica ins. Fabrizio Blasi

Il romanzo Il barone Rampante è ambientato in

un paese immaginario della riviera ligure, Ombro-

sa. La vicenda narrata, inizia il 15 giugno 1767,

quando il figlio di un nobile ligure, il Baroncino

Cosimo Piovasco di Rondò ancora dodicenne, de-

cide per protesta di andare a rifugiarsi su un albero

e di non scendere più. I genitori si accorgono ben

presto che l’atto del figlio non è solo una protesta,

ma molto di più: Cosimo, infatti, decide che non

metterà mai più piede a terra. Da questa profonda

convinzione è condizionata tutta la sua vita sugli

alberi, che si rivelerà piena d’avventure ma co-

munque molto simile a quella terrena. Il primo

giorno, spostandosi da un ramo all’altro, arriva nel

giardino della famiglia Ondariva dove conosce la

graziosa Viola di cui si innamora, ma che se ne

andrà presto. Durante le sue avventure gira su

gran parte del territorio ligure spostandosi da ramo

in ramo divenendo sempre più abile, e cercando di

migliorare la sua condizione con comode inven-

zioni. Si accompagna con un bassotto di nome

Ottimo Massimo che lo aiuta nella caccia e che lo

segue fedelmente da terra; Cosimo conosce le

bande di ragazzi ladri di frutta, istruisce alla lettu-

ra il pericoloso brigante Gian dei Brughi, sconfig-

ge pirati, spegne incendi, si interessa delle correnti

di pensiero europee e conosce degli esiliati spa-

gnoli costretti a vivere sugli alberi ad Olivabassa,

tra cui Ursula, di cui si innamora ma che è costret-

to a lasciare terminato il periodo di esilio. Nel frat-

tempo, la fama del barone rampante si diffonde

con grande rapidità, e se inizialmente Cosimo ave-

va ragione d'imbarazzo per la famiglia, in seguito

arriva a intrattenere rapporti con personaggi del

calibro di Denis Diderot, Jean-Jacques Rousseau,

Napoleone Bonaparte e lo Zar di Russia. Da vec-

chio è diventato ormai una persona celebre per la

sua stravaganza anche all’estero, ma ormai fatica a

muoversi e trascorre le sue giornate sull’albero al

centro della piazza di Ombrosa, fino a quando una

mongolfiera passa vicino alla cima dell’albero e

Cosimo con un balzo vi si attacca, facendo perde-

re per sempre le sue tracce.

Il progetto è la realizzazione di un sogno

dell’alunno Francesco Silvestri della attuale clas-

se 3ª C, in seguito alla lettura dello scrittore Ita-

lo Calvino :“Il Barone Rampante”. Rimasto affa-

scinato dalle avventure di Cosimo Pivasco di

Rondò, Francesco immagina di rivivere quelle

vicende sognando di costruire una casa

sull’albero all’interno della scuola. Chiede

l’intervento della circoscrizione 5 del Comune di

Torino , con il supporto del Dirigente Scolastico

Prof.ssa Cristina Cerruti, e della prof.ssa Luciana

Bianchetti,il progetto prende forma e prosegue

fino alla sua realizzazione. Oggi siamo felici di

festeggiare la concretizzazione e il compimento

di un’opera che ha visto due anni di impegno da

parte dei soggetti coinvolti.

progetto realizzato da

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La scuola “Vivaldi “ ha riservato, da sempre,

un’attenzione particolare nei confronti della pro-

mozione della lettura.

Fin dalla emanazione della ormai lontana

circ.min.n.105 del 27/03/1995, (Piano per la pro-

mozione della lettura nelle scuole di ogni ordine

e grado) ci si è attivati per offrire ai ragazzi la

possibilità di un approccio piacevole ed accatti-

vante ad una attività dalla valenza formativa ine-

quivocabile quale , appunto, la lettura.

26 ottobre

2011

Ore 10,00

Saluto di benvenuto

Prof.ssa Cristina Cerruti

Dirigente scolastico

Istituto Comprensivo

“Vivaldi -Murialdo”

gli alunni della classe 3ª C

rileggono per noi le prime pagine

de Il Barone Rampante

di Italo Calvino

Intermezzo musicale della

Orchestra Vivaldi

dirige il M. Leonardo Lopriore Interventi delle

autorità presenti :

Dott. Roberto Placido

Vice presidente del

Consiglio Regionale

della Regione Piemonte

Dott.ssa Paola Bragantini

Presidente Circoscrizione 5

Dott.ssa Claudia Bertolotto Dirigente settore verde pubblico

Inaugurazione

Un Saluto...

Le attività sono state molteplici e differenziate

nel corso degli anni: laboratorio di lettura, “un

libro per amico”, incontri con autori di narrativa

giovanile, visite e contatti con le biblioteche del

territorio, mostre-mercato,concorsi a premi

,interni ed esterni,attività ponte con la scuola

primaria...

Sono state altresì create reti di collaborazione

con enti pubblici e privati come l’associazione “il

Giralibro” e la libreria “la Torre di Abele”, senza

mai tralasciare i rapporti con i servizi educativi

del Comune.

E’ ,quindi, con soddisfazione che accogliamo

questo “nuovo” spazio per la lettura:nato dalle

riflessioni su una pagina scritta, durante l’ora di

narrativa, arricchita dalla fantasia e dal “sogno”

di un adolescente , reso concreto dalla disponi-

bilità dell’amministrazione comunale.

Mi auguro che, nel futuro,altri giovani lettori del

nostro Istituto ne raccolgano l’eredità sognando

tra i rami della nostra quercia con un libro tra le

mani.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO