Visita al sito archeologico di Cuma
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Cuma
“dritte” per una visita speciale
Un ambiente e una natura speciali
Nella Macchia mediterraneaLeccio, cornioli, ginestre, agavi, cespugli…
Luogo ideale dal clima miteIn posizione strategicaFavorito dalla presenza del mare
Che un tempo giungeva fin sotto la rupe
Insomma… un incanto!
Cuma
Una sintesi della gitaUn po’ di storiaGli elementi importanti da visitareQualche leggendaQualche curiosità… per non viaggiare con gli occhi chiusi
Cuma al tempo dei Romani
Quando il Lago Lucrino era un “signor lago”Quando il monte Nuovo doveva ancora nascere
Storia di Cuma / fondazione
è tra le più antiche aree archeologiche d’Italia. Il luogo era già abitato nell’Età del Ferroprobabilmente, fin dal periodo del Bronzo finale (XI-X sec. a.C.)Una colonia viene fondata nell’VIII secolo a.C. da un gruppo di greciProvenienti dalla Calcidia
Passando per Ischia, troppo esposta ai terremoti
È la più antica colonia greca in Italia
Cuma / epoca greca
Dell’Acropoli di Cuma restano ancora le mura greche, della fine del V sec. a.C.Il tempio di Apollo e di Giovecon rifacimenti successivi in epoca sannitica È alleata degli EtruschiNel 421 a.C cade sotto i CampaniPoi viene conquistata da Roma
La Storia di Cuma / romana
Verso la fine della repubblica vive l’epoca del massimo splendore augusteoTutto ruota intorno al Porto Giulio e alla flotta romana che qui trova riparoSotto la rocca troviamo la Cripta Romana
Fortificazione militare navale e passaggioUniva i porti di Cuma ai laghi Averno e LucrinoProgetto del Canale di Nerone (Napoli <->Roma!)
Nella pianura cresce la città, lo provano i resti di grandiose terme di età imperialeil Foro, di recente esploratoUn grande Anfiteatro (90 m) Numerosi sepolcri di cittadini Greci e Romani
La Storia di Cuma / decadenza
Ma presto il porto di Pozzuoli diventa il principale per Roma (merci e grano)Dopo il III sec. d.C cresce l’importanza di Napoli Cuma inizia a decadere anche perché il porto si rovina (si trasforma in palude)Viene rioccupata in età bizantina durante la guerra greco-gotica (VI sec. d.C.) Altra occupazione da parte dei ‘barbari in epoca longobarda (VII-VIII sec. d.C.), Viene distrutta dai Saraceni (IX-X sec. d.C.)Rimane un covo di pirati… e luogo da saccheggiareDistrutta da una lega navale campana nel 1207
Itinerario della visita
Antro della Sibilla Crypta Romana, via SacraTempio di Apollo, Tempio di GioveIl Foro con le terme
Antro della SibillaIl DROMOS (corridoio), di 130 m.le 6 aperture
A sinistra Cieche = cisterne, cimiteri cristianiA destra, aperte Per difesa (catapulte),aerazione, luce
Alla fine la sala dell’Oracolo
Antro della Sibilla
E’ un corridoio (“Dromos” ) lungo circa 135 mopera a fini militari (accesso protetto al Porto Giulio)2 fasi nella costruzione
parte più antica (realizzata dagli Osci)è quella superiore sezione trapezoidale In epoca augustea viene abbassato il livellosi scava la parte inferiore a sez. rett.
Lungo la parete destra 6 finestre a forma di trapezioPer il gioco delle luci sembrano raddoppiarsi
Alla fine si giunge alla stanza degli oracoli.tre vani: a croce latina con il corridoioQui risiedeva la Sibilla, figura misteriosa ed affascinante. probabilmente donne sacerdotesse malate di epilessia ("morbo sacro“) Gli oracoli (le cose dette dalla Sibilla) erano incomprensibili
forse perchè il linguaggio dei locali era sconosciuto ai greci e ai romani.
Scavo più recente
Scavo più antico
La leggenda della Sibilla
Apollo si era innamorato di lei e le aveva offerto di realizzare qualunque desiderioLei domandò allora di vivere tanti anni quanti erano i granelli di sabbia che poteva stringere nel pugnoInsomma, chiese l’immortalità ma non la giovinezza, così…diventò tanto vecchia che non volle mai più farsi vedere in pubblico.
In pratica le Sibille dovevano essere più di unaIn questo modo i pellegrini avrebberocreduto alla sua straordinaria longevità
I vaticini della Sibilla
Erano scritti su foglie
Che venivano sparse dal vento
La Sibilla nell’Eneide
Insomma, è legata al culto di Apollo ma anche a quello di un'antica dea madre. ENel suo antro ispirata dalla divinità, trascriveva le sue profezie in versi, su foglie di palma.In Virgilio, nel libro VI dell'Eneide, la Sibilla Cumana è il personaggio centrale, con la doppia funzione di veggente e di guida di Enea nell'oltretombaD’altra parte la porta degli Inferi era qui a due passi, nel lago Averno!La cornice dell’Antro suggerisce un'immagine di paura ma allo stesso tempo di mistero… ancora oggi!
Crypta Romana
Un tempo a livello del portocollegava il porto di Cuma al porto Giulio, sul lago LucrinoConsentiva spostamenti sicuri e segreti dell’esercitoFaceva parte del sistema dei laghi Averno e Lucrino
Con le altre gallerie di collegamento
Qui c’era la flotta imperiale
Tempio di Apollo
Epoca di fondazione: grecaattribuito all’architetto Dedalo
proprio quello del famoso labirinto!
rifacimenti sannitici, e poi romaniCaratteristiche le colonne trilobate
Fusione di 3 colonne in una
poi nel V sec. diventa chiesa cristianaLo dimostrano le piccole fosse nel pavimento usate come sepoltura
Tempio di Giove
Seguendo la via Sacra si giunge all’AcropoliConserva il Tempio di Giove, V sec. a. C., rifatto nel I sec. d.C. Nel V sec. d.C. viene trasformato in basilica cristiana
dedicata a s.MassimoConserva un battistero Con i simbolici 7 gradini
Il Foro – le Terme
edifici del Foro, costruito tra il II e il I sec. a.C., Masseria del Gigante, forse un impianto termale di età imperiale, e le Terme, del II secolo d.C.il Capitolium, di epoca sannitica (IV-III sec. a.C.), poi ristrutturato dai RomaniI grandi busti marmorei qui rinvenuti (Giove, Demetra…) risalgono al I-II sec. d.C.,
sono ora al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Sulla lato a sud ci sono resti di un Tempio con Porticonella città bassa si vedono i resti dell’Anfiteatro risalente al II sec
Arco Felice – le strade
intagliato nel Monte Grillo, Collega Cuma con la Domitiana
che porta a Roma o Pozzuoli e Napoli
il lastricato in basalto è ancora oggi perfettamente conservato Una leggenda dice che…
chi passando sotto l’arco, bacia la propria amatasarà felice per tutta la vita
Sguardo storico – linea del tempo
1000 a.C – età del bronzo…800 a.C – epoca greca400 a.C epoca sannitica300 a.C – il foro100 d.C – massimo sviluppo500 d.C – decadenza1200 d.C - abbandono
L’Anfiteatro
Cuma romana era una città importante, lo dimostra la presenza di questo grande anfiteatro,È ancora ben conservato e riconoscibile, ma non è stato ancora scavato; non è possibile visitarlo pubblicamente (è in una proprietà privata), ma si può vedere con Google.Mapsprivo di sotterranei, simile a quello di Pompei e il minore di Pozzuoli; appartenendo al tipo più antico; va datato tra la fine del II sec. a.C. e l’inizio del I.sfrutta sul lato nord, la pendenza naturale. La fila di archi su pilastri che si conserva è fondata direttamente sul terreno,asse maggiore m. 90, orientamento nord-sud; gradinate prive dei rivestimenti – anfiteatro semplicela cavea è attualmente occupata da un frutteto
Ma lo sapevi che…
L’ultimo re di Roma, Tarquinio il Superbo, visse i suoi ultimi anni in esilio a CumaSembra che un famoso ed antico libro cristiano (il Pastore di Hermas) venne ispirato e scritto proprio quiIl promontorio affacciato sul mare, durante la II Guerra mondiale fu usato come bunker per posizionare cannoni E la storia dei calendari lunari???