Progetto di legge: modifica ordinamento Province, Città metropolitane e Unioni di Comuni
Università degli Studi di Napoli FEDERICO II DIST – Dipartimento di Ingegneria Strutturale...
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Università degli Studi di Napoli Università degli Studi di Napoli “FEDERICO II”“FEDERICO II”
DIST – Dipartimento di Ingegneria StrutturaleDIST – Dipartimento di Ingegneria Strutturale
INDAGINE SPERIMENTALE SUL COMPORTAMENTO A INDAGINE SPERIMENTALE SUL COMPORTAMENTO A TAGLIO DI UNIONI CHIODATE IN ACCIAIOTAGLIO DI UNIONI CHIODATE IN ACCIAIO
CANDIDATOCANDIDATO
Fabio PapaFabio Papa
Matr. 520/541Matr. 520/541
RELATORIRELATORI
Ch.mo. Prof. Ing. Federico M. MazzolaniCh.mo. Prof. Ing. Federico M. Mazzolani
Ch.mo. Prof. Ing. Raffaele LandolfoCh.mo. Prof. Ing. Raffaele Landolfo
CORRELATORICORRELATORI
Dr. Ing. Luigi FiorinoDr. Ing. Luigi Fiorino
Dr. Ing. Mario D’AnielloDr. Ing. Mario D’Aniello
Facoltà di IngegneriaFacoltà di Ingegneria
Tesi di laureaTesi di laurea
Le strutture storiche in carpenteria metallica costituiscono un patrimonio architettonico di grande rilievo nel nostro paese. Tra queste si riconoscono essenzialmente due tipologie strutturali: i ponti e le grandi coperture. Tali strutture esibiscono in genere uno stato di degrado ed insufficienza statica, in particolare a carico dei collegamenti, che sono realizzati in composizione chiodata.
Da qui deriva l’esigenza di approfondire il comportamento della risposta meccanica delle unioni chiodate.
Pertanto, si è intrapresa una ricerca sperimentale al fine di caratterizzare i parametri chiave che influenzano il comportamento delle unioni chiodate, da cui trarne strumenti di previsione e calcolo.
MOTIVAZIONE E OBIETTIVI
1889 Torre Eiffel
STRUTTURE METALLICHE STORICHE
Primo ponte in ferro, simbolo della rivoluzione industriale e del progresso dell’industria siderurgica .
1779 Coalbrookdale Bridge
1890 Forth Bridge
Per la costruzione del ponte furono utilizzati otto milioni di chiodi.
Per l’assemblaggio delle parti metalliche furono impiegati 300 metalmeccanici che lavorarono 18038 pezzi di ferro forgiato, utilizzando per i collegamenti due milioni e mezzo di chiodi.
Fine XVIII secolo: Rivoluzione industriale
Le scoperte fatte in quegli anni facilitarono la produzione di leghe metalliche, tra cui l’acciaio
Materiale più leggero e più resistente
Apertura a nuove soluzioni e applicazioni
- Semplicità del processo di preparazione degli elementi;- Possibilità di realizzare giunzioni senza sovrapposizioni;-Minor peso e costo;-Alto rischio nei cantieri, posa in opera complicata.
SALDATURA
BULLONATURA
Con l’avvento dei bulloni ad alta resistenza, tale sistema è stato preferito alla chiodatura, in quanto la loro messa in opera avviene a freddo e consente una agevole trasformazione delle strutture grazie alla facilità dello smontaggio.
CHIODATURA
Primo sistema di collegamento nelle strutture metalliche. Utilizzato fino alla prima metà del XX secolo.
SISTEMI CLASSICI DI UNIONE IN CARPENTERIA METALLICA
TECNOLOGIA CHIODATURA: MODALITA’ DI POSA IN OPERA
- Le parti da collegare vengono bloccate nella morsa, avendo cura di far coincidere i fori;
- Il chiodo viene riscaldato, in una apposita forgia, fino ad una temperatura di 1100 °C;
- Il chiodo viene prelevato dalla forgia e, con una certa rapidità, inserito all’interno del foro con il contributo di qualche colpo di martello;
- Posizionamento di un fermo detto “reggicontro”;
Fasi della posa in opera
- Ribattitura del chiodo.
Prove sulle unioni chiodate
Materiale dei ChiodiProve sui materiali
INDAGINE SPERIMENTALE
Materiale delle lamiere
Le prove sono state effettuate presso i laboratori dell’ Università degli studi di Napoli “Federico II”, in particolare, quelle relative ai materiali sono state eseguite nei laboratori della Facoltà di Ingegneria, quelle relative alle unioni chiodate presso i laboratori della Facoltà di Architettura.
L’indagine sperimentale rientra in una attività di ricerca in cui il responsabile scientifico è il Prof. Ing. Raffaele Landolfo, il coordinatore è il Prof. Ing. Federico Massimo Mazzolani.
I chiodi risalgono agli anni ’50 – ’60 e provengono dal deposito della RFI (Rete Ferroviaria Italiana).
Materiale dei chiodi
PROVE SUI MATERIALI
Sono di tre diametri diversi: 16 mm, 19 mm, 22 mm
Per ogni diametro sono stati lavorati tre provini, e per ognuno di essi è stata filettata l’estremità che a sua volta è stata connessa con dei manicotti appositamente progettati per assicurare un buon ammorsamento nella macchina di prova.
Dal diagramma appare evidente che non è rispettato un trend continuo delle caratteristiche del materiale in funzione dei differenti diametri dei provini, per cui per la definizione delle caratteristiche del materiale dei chiodi verranno scelti i valori ottenuti dalla media dei valori ricavati per i tre diversi diametri.
0
50
100
150
200
250
300
350
400
450
500
0,00 0,04 0,08 0,12 0,16 0,20 0,24 0,28 0,32 0,36 0,40
s(N/mm2)
e
C16-01 C16-02 C16-03
C19-01 C19-02 C19-03
C22-01 C22-02 C22-03
Materiale delle lamiere
PROVE SUI MATERIALI
Le lamiere, anch’esse prelevate dal deposito della RFI (Rete Ferroviaria Italiana), risalgono agli anni ’70 e ‘80
Sono di due spessori : 10 mm e 12 mm
Per ogni spessore, sono stati lavorati 5 provini sui quali sono state effettuate le prove di trazione.La misurazione degli allungamenti è stata affidata a due trasduttori di spostamento (LVDT), uno collegato alla macchina, l’altro al provino. Inoltre, sui provini è stato applicato uno “strain gage” per una misura della deformazione più accurata.
Confronto curve
0
0,05
0,1
0,15
0,2
0,25
0,3
0,35
0,4
0,45
0,5
0 0,05 0,1 0,15 0,2 0,25 0,3epsilon
sig
ma
[k
N/m
mq
]
S10_01
S10_02
S10_03
S10_04
S10_05
Confronto grafici
0
0,05
0,1
0,15
0,2
0,25
0,3
0,35
0,4
0,45
0,5
0 0,05 0,1 0,15 0,2 0,25 0,3epsilon
sig
ma
[k
N/m
mq
]S12_02
S12_03
S12_04
S12_05
S12_01
Il grafico caratteristico del materiale dei piatti da 10 mm è stato ottenuto utilizzando i valori medi relativi ai cinque provini, analogamente per i piatti da 12 mm.
PROVE SULLE UNIONI CHIODATE
DESCRIZIONE PROVE
Provini
I provini sono rappresentativi delle unioni elementari di due strutture:
Ponte ferroviario sul fiume Gesso (FG)
Galleria “Umberto I” di Napoli
Ad ogni provino è stato assegnato un codice identificativo
SymmetricUnsymmetric Diametro
dei chiodiSpessore della lamiera
Numero dei chiodi
S 116 10
• Provini con chiodo singolo, simmetrici e non simmetrici • Provini con chiodi in fila singola,simmetrici e non simmetriciS-16-10-1_A S-16-10-1_B S-16-10-1_C
U-19-10-2-90U-19-10-2-60
Per ogni tipologia di collegamento sono stati realizzati tre provini
Per i provini non simmetrici con diametro dei chiodi pari a 19 mm e spessore della lamiera di 10 mm con due e quattro chiodi avremo una stessa etichetta ma differenti caratteristiche geometriche.
U-19-10-4-90U-19-10-4-60
DESCRIZIONI PROVE
Provini simmetrici con chiodo singolo Provini non simmetrici con chiodo singolo
45
90
45
19
S-19-10-1
19
S-19-12-1
19
35
35 7
0
35
4422
S-22-10-1
22
35
35 7
0
35
3819
S-22-12-1
44
45
45
90
45
3819
35
35 7
0
35
16
16
32
35
230
70
160
90
150
240
150
240
160
230
160
230
35
23070
35
23070
45
38
90
240
45
38
90
240
70230
32
38
4422
10
10
10
10
12
12
10
10
10
10
12
12
12
12
10
45
S-16-10-1
35
3235
16
35
35 7
0
230
160
70
70230
32
16
10
10
19
45
45
90
45
3819 45
90
150
240
38
90240
10
10
45
19
38
45
45
90
45
3819
150
240
90240
12
12
35
35 7
0
35
4422
44
160
230
35
230 70
22
10
10
35
35 7
0
35
3819 35
160
230
23070
4422
12
12
U-19-10-1
U-19-12-1
U-22-10-1
U-22-12-1
DESCRIZIONE PROVE
Provini non simmetrici con chiodi in fila singola Provini simmetrici con chiodi in fila singola
45
118
45208
118 4545
4545444
118 4545
3544
3544
35160
35160
35
35
35340
35340
44
90 90 90
90 90 90
90
45
45 9
0
38 38
38 38
430
430
45
45 9
0118354
38 38 38 38118 118
38383838665
665
44
44
380
380
35
35 7
0
444444
35
35 7
0
560
44444444560
10
10
10
10
10
10
12
12
12
12
12
12
90
S-19-10-2
S -22-12-2
S -22-12-4
S -19-10-4
118118
19 19
19 19 19 19
19 19
19 19 19 19
22 22
22 22 22 22
22 22
22 22 22 22
U-16-10-2
35
35
32
35210 32
21032
16
140
35
430
430
35
35 7
0
32 101
0
140
35
35
140
35490
490
140 140
3532 32 32 32
35
35 7
0
32323232
710
710
101
0
140 140 140
45
45
45
3819
118
45208
45 118 45
90
38430
430
38 38 101
0U-19-10-2-90
U-19-10-2-60
30
30
175
30235
30
30 30235
60
3838455
4553838 1
010
45
118
45444
45
45 9
0118 118354
38 38 38 38118 4545 118 118
38
665
38 38 38665
101
0
U-19-10-4-90
U-19-10-4-60
175
30 30
30 175 30585
175 175
175 17538 38 38 38
585 38 38 3819
38
805
805
30
30 6
0
101
0
U-22-12-2
3535160
35 35160
90
444422
380
38044 44 1
212
90
U-22-12-4
35
35
35
90 90 90
35340
34090 90 9044444444
35
35 7
0
2244444444
560
560
121
2
U-16-10-43
53
5 70
19
19 19
19 19 19 19
19 19 19 19
16
16 16 16 16
22
22 22 22 22
222222
22 22
191919
19191919
1919
19 19
16161616
16 16
PROGRAMMA PROVE
CHIODI SINGOLI mm mm mm mm mm
S-16-10-1 o 16 10 70 35 - 1 3 (A-B-C)
U-16-10-1 o 16 10 70 35 - 1 3 (A-B-C)
S-19-10-1 o 19 10 90 45 - 1 3 (A-B-C)
U-19-10-1 o 19 10 90 45 - 1 3 (A-B-C)
S-19-12-1 o 19 12 90 45 - 1 3 (A-B-C)
U-19-12-1 o 19 12 90 45 - 1 3 (A-B-C)
S-22-10-1 o 22 10 70 35 - 1 3 (A-B-C)
U-22-10-1 o 22 10 70 35 - 1 2 (A-B)
S-22-12-1 o 22 12 70 35 - 1 2 (A-B)
U-22-12-1 o 22 12 70 35 - 1 3 (A-B-C)
CHIODI IN FILA SINGOLA
U-16-10-2 o 16 10 70 35 140 2 3 (A-B-C)
U-16-10-4 o 16 10 70 35 140 4 3 (A-B-C)
S-19-10-2 o 19 10 90 45 118 2 3 (A-B-C)
U-19-10-2-90 o 19 10 90 45 118 2 3 (A-B-C)
U-19-10-2-60 o 19 10 60 30 175 2 3 (A-B-C)
S-19-10-4 o 19 10 90 45 118 4 3 (A-B-C)
U-19-10-4-90 o 19 10 90 45 118 4 3 (A-B-C)
U-19-10-4-60 o 19 10 60 30 175 4 3 (A-B-C)
S-22-12-2 o 22 12 70 35 90 2 3 (A-B-C)
U-22-12-2 o 22 12 70 35 90 2 3 (A-B-C)
S-22-12-4 o 22 12 70 35 90 4 3 (A-B-C)
U-22-12-4 o 22 12 70 35 90 4 3 (A-B-C)
Totale Prove
64
N° Prove N° ChiodiTIPO DI PROVASimmetrico (Symmetric)
Non simmetrico (Unsymmetric)
Diametro Chiodi
Spessore Piatto
Larghezza Piatto
Distanza dal bordo
Interasse
PROVE SULLE UNIONI CHIODATE
Macchina di prova
La macchina utilizzata è una Zwick/Roell elettromeccanica
Strumentazione
La strumentazione è costituita da due LVDT (Linear Variable Differential Transformer), tramite i quali è possibile leggere gli spostamenti lungo la direzione di applicazione della forza.
Tali dispositivi vengono posizionati per mezzo di squadrette e rimandi incollati al provino stessoProvino inserito nella macchina di prova con e senza la strumentazione.
DESCRIZIONE DEI RISULTATI
PARAMETRI SIGNIFICATIVI
Picco
Limite ultimo
Limite elastico
Rigidezza 0,8 * Fp
F [ kN ]
d [ mm ]
Fp
dp2 du2
Fu
Curva LVDT 2
0,8 * Fp
d [ mm ]
Fp
dp1 du1
Fu
Curva LVDT 1
Curva LVDT 2
F [ kN ]
0,8 * Fp
d [ mm ]
Fp
dpm dum
Fu
Curva macchina
Curva LVDT 1
Curva LVDT 2
F [ kN ]
dy2
Fy2
F [ kN ]
d [ mm ]
Curva LVDT 2
dy1
Fy1
d [ mm ]
Curva LVDT 1
Curva LVDT 2
F [ kN ]
dym
Fym
d [ mm ]
Curva macchina
Curva LVDT 1
Curva LVDT 2
F [ kN ]
Fymedio
dy2med
d [ mm ]dy1med dymmed
Curva macchina
Curva LVDT 1
Curva LVDT 2
F [ kN ]
KLVDT2 KLVDT1 Km
F [ kN ]
d [ mm ]
Curva macchina
Curva LVDT 1
Curva LVDT 2
y
x0
Curva macchina
y'
x'0'
DESCRIZIONE DEI RISULTATI
MECCANISMI DI COLLASSO
La rottura è avvenuta per tre tipologie di collasso
TAGLIO DEI CHIODI RIFOLLAMENTO DELLA LAMIERA TRAZIONE DELLA LAMIERA
TIPO PROVINOMECCANISMI DI COLLASSO
(Sperimentali)
CHIODI SINGOLI
S-16-10-1 Taglio chiodo
U-16-10-1 Taglio chiodo
S-19-10-1 Rifollamento lamiera
U-19-10-1 Taglio chiodo
S-19-12-1 Rifollamento lamiera
U-19-12-1 Taglio chiodo
S-22-10-1 Rifollamento lamiera
U-22-10-1 Taglio chiodo
S-22-12-1 Rifollamento lamiera
U-22-12-1 Taglio chiodo
TIPO PROVINOMECCANISMI DI COLLASSO
(Sperimentali)
CHIODI IN FILA SINGOLA
U-16-10-2 Taglio chiodi
U-16-10-4 Trazione lamiera
S-19-10-2 Trazione lamiera
U-19-10-2-90 Taglio chiodi
U-19-10-2-60 Trazione lamiera
S-19-10-4 Trazione lamiera
U-19-10-4-90 Trazione lamiera
U-19-10-4-60 Trazione lamiera
S-22-12-2 Trazione lamiera
U-22-12-2 Taglio chiodi
S-22-12-4 Trazione lamiera
U-22-12-4 Trazione lamiera
DESCRIZIONE DEI RISULTATI
MECCANISMI DI COLLASSO
Provino U-19-12-1_B
Provino S-16-10-1_A
Taglio del chiodo
Provino S-19-10-1_C
Con conseguente rottura a taglio del chiodo
Provino S-19-10-1_B
Con conseguente rottura della lamiera
DESCRIZIONE DEI RISULTATI
MECCANISMI DI COLLASSO
Rifollamento lamiera
DESCRIZIONE DEI RISULTATI
Taglio dei chiodi
Trazione della lamiera
Provino U-19-10-2-90_A
Provino U-19-10-2-60_A
MECCANISMI DI COLLASSO
Provino S-22-12-2_A
Provino U-22-12-4_C
DESCRIZIONE DEI RISULTATI
Trazione della lamiera
Provino S-22-12-4_B
MECCANISMI DI COLLASSO
Informazioni generali, provino, modalità di prova Informazioni generali Etichetta provino: S-19-12-1_B Data prova: 25/06/2008
Informazioni provino Tipo provino: asimmetrico simmetrico Numero chiodi 1 2 4
Diametro chiodi (mm) 16 19 22
Spessore lamiera t (mm) 10 12 Larghezza lamiera w (mm) 60 70 90 Distanza dal bordo a (mm) 30 35 45
Interasse s (mm) 90 118 140 175 Disegno provino
19
4545
90
45
3819
150
45
38
90240
1212
12
Elenco fotografie eseguite Fotografie provino – apparato di prova
Informazioni prova Note: Il foro del piatto interno si è rifollato ed è di dimensioni 19x22,5 mm
Numero Carico [ kN ]
1 0
2 120
3 150
4 175
5 200
6 Rottura
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
DESCRIZIONE DEI RISULTATI
SCHEDA DI PROVA
Risultati prova Curve carico – spostamento
Parametri significativi
Picco: [kN]
Fp = 207,19 dpm = 12,13 dp1 = 7,28 dp2 = 6,58
Limite elastico: [kN]
Fymedio = 125,35 dymmedio= 3,74 dy1medio = 0,56 dy2medio = 0,44
Limite ultimo: [kN]
Fu = 165,74 dum = 13,00 du1 = 8,30 du2 = 7,59
Rigidezze [kN/mm]
Km = 33,67 KLVDT1 = 257,15 KLVDT2 = 239,94
0
20
40
60
80
100
120
140
160
180
200
220
0 2 4 6 8 10 12 14 16
Car
ico
(kN
)
Spostamento (mm)
Macchina S-19-12-1_B
LVDT 1 S-19-12-1_B
LVDT 2 S-19-12-1_B
Fotografie significative
Meccanismo di collasso Meccanismo prevalente Taglio chiodo Rifollamento lamiera Trazione lamiera Taglio lamiera Meccanismo secondario Taglio chiodo Rifollamento lamiera Trazione lamiera Taglio lamiera
DESCRIZIONE DEI RISULTATI
SCHEDA DI PROVA
CONFRONTO SPERIMENTAZIONE – PREVISIONE TEORICA
RESISTENZA A TRAZIONE DELLA LAMIERA
RESISTENZA A RIFOLLAMENTO DELLA LAMIERA
Resistenze secondo la normativa prEN 1993-1-8
Resistenze sperimentali
Sono stati ricavati, per ogni provino, il valore massimo, minimo e medio.
COEFFICIENTE DI VARIAZIONE ( CV )
Fv,Rd = 0,6 fur A0
Mr
Ft,Rd = fu Anetta Fb,Rd = M
r
2,5 fu d0 t
RESISTENZA A TAGLIO
DEVIAZIONE STANDARD ( σ )
( xi – x )2
n – 1i=1
n
xi n i=1
n
= x 1σ =s
MediaCV =
Inoltre, sono stati calcolati, come segue, la deviazione standard e il coefficiente di variazione:
CONFRONTO SPERIMENTAZIONE – PREVISIONE TEORICA
TIPO PROVINOMECCANISMI DI
COLLASSO (Sperimentali)
CHIODI SINGOLI MAX MIN MEDIA s CV Fv,Rd Ft,Rd Fb,Rb
S-16-10-1 147,99 131,43 141,83 9,06 0,06 99,31 233,65 126,20 Taglio chiodo
U-16-10-1 83,95 76,71 80,22 3,62 0,05 49,66 233,65 126,20 Taglio chiodo
S-19-10-1 232,35 180,45 206,64 25,95 0,13 140,05 307,21 162,26 Rifollamento lamiera
U-19-10-1 108,93 86,99 101,48 12,55 0,12 70,02 307,21 162,26 Taglio chiodo
S-19-12-1 225,16 207,17 216,51 9,01 0,04 140,05 368,65 194,71 Rifollamento lamiera
U-19-12-1 145,28 100,63 117,58 24,18 0,21 70,02 368,65 194,71 Taglio chiodo
S-22-10-1 190,89 173,59 183,02 8,76 0,05 187,77 207,69 126,20 Rifollamento lamiera
U-22-10-1 146,43 143,13 144,78 2,33 0,02 93,88 207,69 126,20 Taglio chiodo
S-22-12-1 238,23 236,18 237,21 1,45 0,01 187,77 249,23 151,44 Rifollamento lamiera
U-22-12-1 148,61 128,74 140,25 10,30 0,07 93,88 249,23 151,44 Taglio chiodoCHIODI IN FILA
SINGOLAU-16-10-2 162,23 141,87 155,16 11,52 0,07 99,31 233,65 252,40 Taglio chiodi
U-16-10-4 242,85 236,56 240,18 3,25 0,01 187,46 233,65 504,80 Trazione lamiera
S-19-10-2 346,02 332,60 338,41 6,89 0,02 280,10 307,21 324,51 Trazione lamiera
U-19-10-2-90 232,35 196,22 210,04 19,50 0,09 140,05 307,21 324,51 Taglio chiodi
U-19-10-2-60 190,09 184,23 187,74 3,10 0,02 140,05 177,40 216,34 Trazione lamiera
S-19-10-4 354,63 352,96 353,62 0,89 0,00 550,02 307,21 649,02 Trazione lamiera
U-19-10-4-90 356,61 355,12 355,75 0,77 0,00 275,01 307,21 649,02 Trazione lamiera
U-19-10-4-60 184,37 178,42 181,96 3,13 0,02 262,41 177,40 432,68 Trazione lamiera
S-22-12-2 298,35 278,89 291,37 10,84 0,04 357,53 249,23 302,88 Trazione lamiera
U-22-12-2 280,77 255,24 271,69 14,27 0,05 187,77 249,23 302,88 Taglio chiodi
S-22-12-4 308,94 298,54 303,66 5,20 0,02 751,07 249,23 605,76 Trazione lamiera
U-22-12-4 308,94 303,59 305,40 3,07 0,01 375,53 249,23 605,76 Trazione lamiera
RESISTENZA SPERIMENTALE RESISTENZA TEORICA
CONFRONTO SPERIMENTAZIONE – PREVISIONE TEORICA
VV
VV
V V
0,00
0,20
0,40
0,60
0,80
1,00
1,20
1,40
1,60
1,80
2,00
U-1
6-10
-1U
-19-
10-1
U-1
9-12
-1U
-22-
10-1
U-2
2-12
-1S-
16-1
0-1
S-19
-10-
1S-
19-1
2-1
S-22
-10-
1S-
22-1
2-1
U-1
6-10
-2U
-19-
10-2
-90
U-1
9-10
-2-6
0U
-22-
12-2
S-19
-10-
2S-
22-1
2-2
U-1
6-10
-4U
-19-
10-4
-90
U-1
9-10
-4-6
0U
-22-
12-4
S-19
-10-
4S-
22-1
2-4
Meccanismo di collasso(Osservazione sperimentale)
Taglio chiodi
• Rifollamento lamiera
Trazione lamiera
Media
Meccanismo teorico previsto(Se diverso da quello sperimentale)
V Taglio chiodi
B Rifollamento lamiera
T Trazione lamiera
F exp
/ F t
eo
Numero sezioni resistenti
< 2 > 2
2 2 4 4 81
CONCLUSIONI
E’ stata condotta una campagna sperimentale al fine di approfondire il comportamento meccanico delle unioni chiodate, soggette a taglio. Tre meccanismi di collasso sono stati riscontrati sperimentalmente:
Taglio del chiodo o dei chiodi,
Rifollamento della lamiera;
Trazione della lamiera.
E’ stato effettuato un confronto tra la sperimentazione e le previsioni teoriche. Da tale confronto è emerso che le previsioni teoriche sottostimano quelle sperimentali. In particolare:
Nel caso di provini con un numero di sezioni resistenti minori di 2, le previsioni teoriche sottostimano in media di 1,5 volte quelli sperimentali;
Nel caso di provini con un numero di sezioni resistenti maggiori di 2, le previsioni teoriche sottostimano in media di 1,2 volte quelli sperimentali.
Inoltre, si può riconoscere un andamento simile per i provini costituiti da due e quattro chiodi (collasso per trazione della lamiera).
In aggiunta una sperimentazione numerica sarà intrapresa per approfondire la risposta meccanica dei collegamenti chiodati.
SVILUPPI FUTURI
I risultati dell’indagine sperimentale hanno fornito i dati preliminari che porteranno alla messa a punto di modelli teorici, predittivi della risposta in termini di resistenza, rigidezza e deformazione ultima.
Pertanto, analisi ad elementi finiti saranno condotte su modelli che, calibrati sulla base dei risultati ottenuti sperimentalmente, consentiranno una analisi di dettaglio.
RINGRAZIAMENTI
L’attività di ricerca presentata è stata sviluppata grazie ai seguenti soggetti:
PROHITECH project “Earthquake Protection of Historical Buildings by Reversible Mixed Technologies”co-ordinated by Prof. F.M.Mazzolani;
PRIN prot. 2005087058_004 “Vulnerability and reversible consolidation techniques for historical metal structures”; Responsabile unità di ricerca: Prof. R. Landolfo
Eng. Antonio D’Aniello, Direttore compartimentale di Napoli di rete ferroviaria italiana (RFI).
GRAZIE PER L’ATTENZIONE