un - ASSOCIAZIONE PITAGORICA E SCRITTI/serate di IS... · dimentichi che la chiesa rifiuta il...

5
I D E A S P I . R I T U A L I S T A Stralci stenografi ci . Lezione n. 325 del 27 . 1 . 1 9 56 Innalzi amo lo spirit o n ostro : "Padre , princ iio e- terno di ogni vita , noi Ti preghiamo di benere c on il rag gio Tuo sant o la vi ta della nos tra anima che verso di Te si s t o.ll e , -r i c ercando. nelle int ime origini del Tuo essere i suc- chi vitali . Ti preghiamo di benedire le nuove vite che s i so- no dischiuse . Preghiamo che l a Tµa grazia si estenda miseri c ordi osa soprattto su coloro che cercano il Tu o anelit o. A - men" , . r · -Lezione di polis-etica ( polit ica ) f N All ' aurora de lle civiltà , il monarca rappresentò ne c e ssariamente il principio incarnativo delle civiltà stesse. Praticamente , non vi c"ivil tà che non avesse avuto il suo .t nizio nella m o chia . L ' umanità espresse l ' ero e e successiv� mente il sacerdote ; ma quando volle esprimere la p ossibilità di una sociale convivenza, e spre sse il re. Nel precedente in- contr o, abbiamo vist o come solo gli uomini , vere nte degni di que sto nome , poss ono esser e d ei "sudditi " perchè sol o uom ni che abbio compiuto l or o stessi p ossono del egare ad un a tro lor medesi mo la mas sima autorità . A que . sto riardo , bel- liss ima è là def inizio ne ingle s e : "il re primo fra i pari 1 1, e null ' altro effet tivamente può e deve essere il re s e non pri - mo tra i pari . Indubbiamente , le ragioni sentimentali poss ono µltuare p ens ando a quant o bilc , splendent s , �ovette essere l a .primit iva civiltà , capace di esprimere degl i uomini d i - sposti ad obbedire liberamente e cosc ientement e ad un uomo . E ' una cosa singolare che nella c oncezione del monac a, gli uo - mini non preser o in cons ideraz ione l ' eroe e nemmeno il sacer- dote , ma c onsiderarono il monarca simile ad a ltri uomini , na- to ed operante in mezzo ad altri u omini co n gli stessi diritti ed un più alt o dovere . Ad e s empio , . il Fara one è una delle più a lte mer - chi e ; però, abbiamo. una netta separazi one fra il potere re li- gi os o e quello di stat o, in quant o la dinasti a f'raonic a era, si , per diritto divino, non per peculiare dir itto del sa -� cerdote . Queste bel lissime cose de caddero con Ramsete I I, per chè il tempio prese il s opraent o sulla reggi a. Abbiamo la c olli s i one fra i due poteri ogni qual v olta i l re , monarca , r ceve ·1a corona dal sacerdote o dal pontefice . In realtà , il re deve ricevere la corona dal proprio padre o dal pop ol o che lo d el e ga a qu elle funzi oni . Il ramo sacerdotale rappres enta un altro genere di monarchia e d è una monarchia molto peric o- losa, in quanto che il ramo sacerdotale tende ad interferi re sul temporale , non già divi dendo dirittl e doveri , rischì benefici , . ma attribuendo al "temporale " doveri e rischi èd �1

Transcript of un - ASSOCIAZIONE PITAGORICA E SCRITTI/serate di IS... · dimentichi che la chiesa rifiuta il...

I D E A S P I . R I T U A L I S T A

Stral ci stenografi ci . L e zione n . 3 2 5 del 27 . 1 . 1 9 56

Innalziamo l o spirito nostro : "Padre , princi:Pi o e­t erno di ogni vita , noi Ti pr e ghiamo di b enedire con il rag gi o Tuo sant o la vi ta della nos tra anima che verso di T e si � s t o.lle , -ric ercand o . nelle int ime ori gini del Tuo e s s ere i suc ­chi vi tali . T i pr e ghiamo d i bened ire le nuove vi t e che si s o -no dischiu s e . Pre ghiamo che l a Tµa grazia si e st enda mi s eri c ordi o sa so prattut t o su c o loro che cercano il Tuo anelit o . A -men" ,

. .;l r · -Le zi one di poli s -etica (polit ica) f N

All ' aurora delle c iviltà , il monarca rappr e s ent ò ne c e ssariamente il principi o inc arnativo de lle civiltà s te s s e . Prat icament e , non vi fu c"ivil tà che non ave s s e avuto il suo .t ni zi o nella monar chia . L ' umanità e spre s s e l ' ero e e suc c e ssiv� mente il sac er dote ; ma quando volle e sprimere la p o ssibilità di una social e c onvivenza , e spre s s e il re . Nel pre c e d ent e in­contro , abbi amo vi st o c ome s ol o gli uomini , v eramente de gni di que st o nome , p o s s ono e s s ere dei " sudditi " p erchè s olo uom.!, ni che abbiano compiuto lor o st e s si p o s s ono delegare ad un a.1, tro lor mede simo la ma s sima autori tà . A que. st o ri guardo , b el­li s s ima è là definizi one ingle s e : "il re primo fra i pari 11 , e null ' altro effet tivamente pu ò e d eve e s s ere i l re s e non pri ­mo tra i pari . Indubbiament e , le ragi oni s entimentali p os sono tumultuare p ensando a quant o nobilc , splendent s , �ovette es sere la .primit iva c iviltà , capac e di e sprimere d e gli uomini di -spo sti ad obb edire lib erament e e c o s c i e ntement e ad un uomo . E ' una c osa s ingolare che ne lla c onc e zione de l monar:ca , gli uo -mini non pr e s er o in cons i d erazi one l ' ero e e nemmeno il sac er­dote , ma c ons i d erar ono il monar ca s imile ad altri uomini , na­to e d op erant e i n me zzo ad altri uomini con gli s te s si diri t ti e d un più alt o dovere .

Ad e s empi o , . il Faraone è una de lle più alte menar -chi e ; per ò , abbiamo . una ne tta s eparazi one fra i l pot ere reli­gi os o e que ll o di stat o , in quant o la dinastia f'.J.ra onica era , si , per dir it t o d ivino , ma non p er peculiar e diri t t o del sa -� c erdot e . Que s t e b ellis sime c o s e d e c addero con Rams ete II , per chè il temp i o pre s e il s opravvent o sulla reggia . Abbiamo la c olli si one fra i du e po teri ogni qual volt a il re , monarca , r.!, c eve ·1a corona dal sac erdote o dal pont efic e . In realtà , il r e d eve ric evere la c orona dal propri o padre o dal popol o che lo del e ga a qu elle funzi oni . I l ramo sac erdotale rappres enta un altr o gene re di monarchia e d è una monarchia molt o peri c o ­losa , in quant o che il ramo sac erdotale tend e ad int erferire sul temp oral e , non già divi d endo dirittl e d.overi , ri schì 'e b enefici , . ma attribuendo al " t emporale " doveri e ri s chi è d �1.

- 2 -

sac erdotale t ut ti · i b en efi zi e d i diritti . Ad un c erto punto , nella storia d e ll ' umanità vediamo gli uomini che si stancano del potere t e o crati c o e que st o è molto important e , in quant o che il dis tac c o degli uomini da quel potere cominc ia a seg� �e il do�inio della ragi one da parte degli u omini . Pratic a -mente , avvi ene que st o f enomeno molto imp ortante : gli uomini , da bambini , dive ntano maggi orenni , a dulti e al lora il pot ere sac.erdotale , ri tenuto tale in quanto azi one magi ca · o s trego"'." ne sca , decade . Infatt i , la storia delle monarchi e è la sto -ria dei c ontra sti fra il pot ere t e ocratic o e q uello monarchi co .

E 1 suddi to , sotto que s t • a:spett o , il monarchic o che fa del . monarca la sua gui da e per qu esto volontariato di sudditanz a ,· abbiamo una so rta d� c on sacrazi one s ec o lare d el Cavali erat o , i nte s o non s e c ondo quant o di c eva il buon Vi tto­ri o Emanuel e II e c i o è : "la cro c e ed il sigaro si danno a c hi li vuol e" ma int e s o c ome ·la leggenda della "Tavola roto!.! ò.a" dei do dici c onti paladini che sta a t es timoniar e ; la gl.2, ria di_ una vera sudditanza . Fra la grand e z za d i Carl o Magno

, e q uella dei c onti paladini non s o quale s i a la maggiore . I l c onc etto di r e c e s sa ogni qual volta la sudditanza s i e sten­dé all e ma s s e e sub entra allora quello di imp erat ore .

I l di ttat ore pur e è un ' e spre s si one della ma s sa e p o s siamo avere un · dit tat ore anche in una repubbli ca . N ol-1 ' e s empi o di C arl o Magno e dei c onti paladini si ha la ste s­.sa c onc e zi one d ei " l ords" ingl e si , i quali s ono sud diti del­la .corona , ma non del re ; il re è nulla di più c he il primo f�a i pari . I l re gno ingl e s e è un vero e s empi o di aut'9nti c a democrazia parl amentare , in ' quant o che i diri tti de lla c o r o ­�a s ono tali s oltanto s e sanci t i dalla camera de i l ords ; ab­biamo veramen t e uomini c he r inunc iano in favore di un uomo .

N el laicato .n'on c 1 è più e s empio di suddi tanza . La tragi c a deb o l e z za del lai cat o pr e d).. sp one a tutte le dittatu­r e . Nella chi e sa , invece , si può parlare di sud diti . N on si diment i c hi c he la chi e sa ri fiuta il p o t ere t emporale c ome d o vere· p er ac c e t tarl o c ome di ri t t o . Di cons eguenza , abbiamo un potere teoc rat ico che ha t errib ili add ent ellat i c o n il pote-

_ re degli ant ichi maghi e stregoni . Un popolo potrà avere i due poteri d i s t inti s oltant o quand o espr imerà da s e. il re , A gii alb ori , c ' è il re , al t ermine de lla c ivili tà , c i è l ' imp� rat or e . ·

In un piano di monarchia pura , il re s c eglie gli uomini migli ori . Il valore d ella valut azi one non può avveni ­re dal bas s o · vers o l ' alto .

La r epubb lica è la. grande utopia d e gli uomini . La repubbli c a . è tl g ov erno di tut ti e , prati came nte , è l ' ideale più alto d ell ' anarchia . N on dime nti cate che ho detto che l ' a · narchia , come la monarchia , rappre.s enta l ì ari s t o crazia umana . Un uomo della pleb e non potrà mai e s ser e . anarchi c o (da non col)fond er e con il nihili sta che . è la deviazi one dol l i anarchia ) . L ' anarchico non è il dinamitardo , ma è c olui che non ha ·:rie s su

- 3 -

no s opra di s è , che governa da s è ; non ha ne s suno che gli dà ordini , p erchè è l ' or dine . Una r epubblica umana la pos siamo inte ndere s o ltant o fatta di re e quindi abbiamo l ' anarchia . In prati c a , qual ' è il c oncet to di anarchia? E ' qu ello dell ' u omo che , mediante vir tù e c ono s c enza , ri e sc e a c ono sc ere e a pad­dro ne ggiare se st e s s o s ì da non avere b i sogno di leggi divine o umane . E • quindi una c onc e.zi one altamente ari sto cratica . N ella sua d eviazi one , che è la nihilista , la vediamo attuata dalla mas sa . Abbi amo il pro totipo della vera �epubblica anar­chi c a nella T ebaide e , sotto c erti aspe tti , anch e nei trappi­sti , ne i c ert o sini . N ei conventi , parti c olarment e maschili , di monaci l ' anarchia non significa dis truzione di valori ; signi ­fica che ogni mona c o pu ò rive stire quella partic olare caric a , dall ' ultimo fratello c onv er s o aì primo degli ab ati . Que sto è l ' ordine monastic o e non que llo d e lla chi e sa . Anche fra i mo-

' naci Ci s terc ensi , si ri tiene ch e dall ' ultimo fratello c onver­so all ' abate non vi s ia una differ enza so stanziale . In una r� pubb1ica anarchica , l ' ultimo spa z zino p otrebb e fare il pre si ­d ente della r epubbl ica od avere quella capaci tà d i governo CE.. me il pre si d ente della repubbl ica . Tut ti i valori d ell ' u omo d ovrebb ero e s s er e e c c itati e qu e s t o è pos sib ile nel la comuni ­tà mona stica . La p olit ica è una e.os a terribile .

1 5 . a lezi one d el programma

" GLI . INGANNI DELLA PERSONALITA 1 11 Ini zi o il mi o dire c o n un vo to e d un auguri o : il VE.,

t o che in que ste riuni oni si acc entui s empre · più , insieme al­la s€ri età , il de sideri o di v eramente apprend ere . Qui non si s o stiene nè si abbat t e alcuni e sarebbe opportuno che ognuno si t ene s s e in cu ore i pr opri s entimenti di par te . Qui sono a­boliti tant o gli appla�s i quant o i mormorii , s ec ondo la legge spiritual ista , in Idea Spiri tuali s ta si dev e parlar e di tut t o c on l a mas sima t oll eranza e l a mas s ima dec enz a . L ' augurio è che tùtti gl i aderenti di I dea Spiri tuali sta r e ali z zino qual­c o sa di più grande di una vi t a c o nc epit a s ol o sul piano c ontin­gentale , in modo da portare un r e spir o nuovo nel mond o •

. Abb i amo vi s to che la mente ha degli strumenti e qu� sti strumenti s ono : l ' intelle tto , la ragi one , l ' irruna gina zi onG e la fantasia . Però , que sti strumenti de lla ment e p o s s ono e s ­s ere adoperati anche dalla psi c h e . Paragonerò l ' u omo a d ùn • of ficina c on du o proprietari : la me nte e la p s i che . Sul banc o

­

di lav oro srn.o c oll ocati d egl i strumenti . Ora , è l o gi c o che que s ti strumenti p o s s ono e ss ere ado perati da ll ' uno c o m.e dalle altro pro prietari o . La pers onali tà non può a do perarli , ma , li fa adoperare dalla psiche . La pers o nalità ai s erve ci o è del -

- 4 -

l ' anima per a d.operare gli s trumenti d ella mento . N on dimenti ­chiamo che l ' anima è qualc o sa di s empli ce in c onfr onto alla pers onalità che è qualco sa di c ompl e s so ) .

O gni qualv olta noi vediamo applicati al mal e gli strumenti de lla mente , noi p os siamo facilmente c ompre ndere ch e non è la mente che si s erv e dei su o i strumenti por faro. il male e p o s si amo pensare ch e sia l ' anima che vo glia il ma -lo ; pe:r , l ' an:i,ma· · vi è ind b tta· dalla p ersonalità . Adamo è mente ; Eva è anima e d il s erp ente è la pers onalità . S i ha cho 11 s erpQnte · ( p er s onalità ) si s erve d e ll o mani di Eva ( anima ) p er · c o gli .ere il p omo èhe sarà ma ngiato da Adamo c i o è , la per.-: sonali tà si s erve del l ' anima p er ado perar e gli' strumenti d el ':' la mente per c o rrompore la me nte s te s sa . Prati c .3.lll ente , abb ia-· mo l i alb ero d ella c on o s c enza c he deve Ern s or e adì t o . s ol tant o dalla men te quando e s sa abb ia raggiunto . la maturità giusta e la mente aspett er ebb e la matur ità per divo rare i frutti della c onos c enza , ma la monte non è s ola ; ha 'g.ene rat o qua'lco sa . che è 1 ' anima ( Eva , nat a dalla c o st o la di Adamo ) .

Quando ora parl o di men t e , non parl o d el la monte p er ec c ellenza , ma di qu ella frantumata ne gl i uomini . Non vo ­gl i o dire che c i s o no due menti ; inten d o dir e che ci sono due modi di e s s ere de lla . mento . La mo nto è il princ ipi o assolut o fondrun ontale . U so un parag one : mento = fi ore ; imma giniamo cho que st o fiore la sci cadere d c i s emi . sul t err eno ( t erreno = a -nimalità , mat eri a , c reazio ne , c ome vo l ete ) . Ora , qu o sti s emi sono della s t e s sa natura del fi ore o c ont engono tu t t o i l fi o ­r e ; porò , s o no semi , prati cament e pulvi s c ol o , e per f o rmar e il f i ore b i s ogna che maturino . C osì , abbiamo la ment o e le me,g ti . Gli strumenti di que sta g ermtnazi one pos sono e s sere ad ope rati impro priam ent e dall ' anima sviata dalla pe r so nalità . La per so nalità , valend o si degli · strumenti de lla mente , ad opera l e mani dell '· anima :Per usarli e farne dei me zzi per permanere . Per la per sonali tà è imp ortant e e s ibirsi , af fermars i e , qu in­di , farà qualunque c o sa pur di inter o s sare l e al tro persona­lità a sè . P er la .p ersonali tà non ha alcuna importanza anche l ' a s s ere umiliata ; può anzi provar e piac ere nel c er c are l ' umi liazione . I nfatti , la dofo rma zi'one della s e s sualità , il ma so-: chi smo , è il pia c ere di e s s ere msi,ltrattato e d umiliat o . " S e t i pre o c cup o ( è l a p er s o nalità che psr la ) devi o c cupar ti di mc e s i c c ome i o ho bi s o grto . che tu ti occupi di me , non ha . im­portanza che tu mi batta o mi l o di " .

Eff ettiva.me nt e , se o s s 0rviamo anche ne ll ' ordine de l governo umano , il fr eddo , one st o , ri gido ammini s tratore s enza voli non è ama t o . Si vuol e c olui che impre s sioni for tement e , che fac cia vibrare , che at tiri amore o odio . Ed in gonere , gli uomini si met t ono in condi z i o ne di attirare amor e o odi o , p e_E chè la stima è mer c e che trova po chi acqui r enti sul mar cat o , c a s o mai , e s si vogli ono e s s c;ro onòrati ; vogliono c omunque uno s timolo che p o s sa sus ci tare l ' altrui intere s s e .

·

Vi s ono varie memori e ; alla memoria d ella pers o nali tà appartengono tutt e l� off e s e subite e gli onori ri c evuti ;

- 5 -

alla memoria dell ' anima spet tano i s e ntimenti sofferti . L ' an! ma di una ma dr e ric orderà il dol ore della pe rdi ta di un fi gli o ; la p er so nalità di quella ste s sa madre , ric ord erà i c om­plimenti di un c orteggia tore o l ' off e s e d el mari to .

La per s onalità nas c e dalla materia ch e tend e a di -vantare sp i rit o ; l ' anima na sc e dallo spirito che va v ers o la materia , ad un c erto punt o , si i nco ntrano . I l d o ngi ovanni ha la sua pers onalità che si lu s-i nga del la. c onqui s ta di molt e donne ; ma , nella sua disincarnazi one , l ' anima del do ngi ovanni piange , p erch è ri c orderà l o lacrime ch e ha fat t o versare e s e ne vergognerà . Il ri s pe t t o umano è c oll egat o alla pers onali -tà , mentre l ' amore del pro s si mo è c ollegato all ' anima . La p e� s onal ità è vanagl ori o sa , amb i s c e alla gl oria d a ll ' apparenza •

La gius ta causa e la giu sta funzi onali tà d ella per­s onali tà è quella di pot enziar e la singola individualità , ci o è l ' aspetto d e ll ' anima razi o cinant e , l ' indivi duo , l ' Ggo . L a pe� senal i tà e si st e s olo in funz i one del l e al tre pers onalità in cui si rifle tte e ne ri cava gl oria . S e l ' uomo fo s se solo nel mondo , non vi sarebb e p er s onal i tà e non vi s arebb e nemmeno la e salt azi one di qu ei s entimenti e d� que gli asp et ti s ec o ndari d ell ' anima che ne c os t itui sc ono la caratt eri sti c a .

Prati cament e , non e si s t erebbe neppure la virtù ; e si s t erebber o soltanto l o tre pa s si oni f i s iche che sarebb ero s o ­l o manife s tazi one di i s ti nti e nulla dis tinguerebbe l ' u omo dal brut o . S enza la pers onali ià sare bb e , pe r ò , impos sibile la c onviv enza umana . S enza la p ers onaliià , l ' u omo sareb b e un i -diot a ; non si s arebber o f ormat i nemmeno qu e gli e 1o·me nt i enc e.­fali c i atti a p erme tt ere la sua e spr e s si one nel mond o . La fi l o s of ia della s t oria è il ri sultat o de lle p er s onalità d0 ll ' uomo: Che c o sa d ev e far e il vero spiri tuali s ta? P o t en ziare la sua p ers onali tà per p oi di struggerla . Oggi abbiamo creato p er s ona lità standard che son o legate s ol o al fattore anagrafi co : " io sono il t al e , e d ho impor tanz a ; i o non .ne ho , per chè sono n . n . 11

N on d eve c ontare che i o sia cavaliere o che abbi a un qualsi as i · altro ti t olo onori fi c o , anc or che venut o por mi o meri t o ;oove c ont nre 1a c apa cità di ac qui sire que l ti tolo e non il tito l o . Una b en pic c ola p ersonal ità è qu ella ch e c ompra i tit oli ! La per s onalit à d ell ' u omo c onsci o è quella che sa me -ritarsi i l tit olo onorif i c o e sa rifiutarlo . Generalme nte , la personalità umana , al mome nto attualo , è b a s ata su : " quello che altri pensano di me , i o nono " ; c o s ì , creiamo l ' uomo stan­dard .

In Amer i ca , s oprattut t o , gli uomini e lo donne hanno il sacro t errore di e s s ere "in divi duali " Per l oro è molt o im­p ortante e s s er e p op olari , v e st ire c ome v e st ono tutti , b ere , mangi ar e , p e c car e , e s ser e affettuos i c ome tut t i . L o stac c ar s i dal tipo standard dà l oro un s en s o d i paura .

Qu e s t o bi s ogno d ell ' unif ormarsi è la carat t eri stica d ella per s onal i tà in decad enz a .

I. s.