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Dipartimento di Management
MARKETING Le decisioni di marketing strategico: definizione del
business e segmentazione della domanda (Ud4)
Prof. Francesco Ricotta
A.A. 2012/2013
ORIGINI DELLA SEGMENTAZIONE
PRINCÌPI ECONOMICI
Moventi d’acquisto
e di consumo
Domanda
Eterogeneità della funzione del valore
Differenti Benefici Ricercati nell’Offerta
Differente Sensibilità Agli Stimoli di Mktg
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LA SEGMENTAZIONE DELLA
DOMANDA
Segmento 7
Mercato di massa
One-to-One
Segmentazione e identificazione di gruppi con funzioni di domanda eterogenee
Segmento 1 Segmento 2 Segmento 3 Segmento 4 Segmento 5 Segmento 6
Target
Offerta dell’impresa
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I TRE LIVELLI
DEL PROCESSO DI SEGMENTAZIONE
Targeting
Segmentazione della domanda
Segmentazione strategica nell’arena competitiva
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SEGMENTAZIONE STRATEGICA:
UNA DEFINIZIONE
E’ la segmentazione nell’arena competitiva e consiste nell’identificazione
e nella selezione di una o più combinazioni
“Prodotto/Mercato/Tecnologia”, nelle quali operare concentrando le risorse
aziendali. E’ in sostanza la definizione dell’ASA o delle ASA (Area
Strategica d’Affari) che costituiranno il campo d’azione dell’impresa.
Funzione d’uso
Gruppi di clienti Tecnologia
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UN ESEMPIO
Funzione d’uso
Gruppi di clienti
Tecnologia
Trattamento frutta Spalmare
Accompagnare i pasti
“Impasti/ripieni”
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SEGMENTAZIONE E TARGETING: I
PRINCIPI MANAGERIALI
I presupposti fondamentali della segmentazione di marketing e del targeting (selezione dei mercati obiettivo) sono:
L’eterogeneità della domanda, cui consegue una differente elasticità di risposta agli stimoli di marketing (prezzi, prodotti, servizi distributivi e comunicazione)
La capacità dell’impresa di differenziare la sua offerta, al fine di rendersi preferibile dai clienti (azionabilità manageriale della segmentazione)
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IGNORARE L’ETEROGENEITÀ
DELLA DOMANDA: LA FORD “T”
“Puoi avere l’auto che desideri… fintanto che sia una Ford
modello “T” di colore nero!”
Henry Ford
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GOVERNARE PRO-ATTIVAMENTE
L’ETEROGENEITÀ DELLA DOMANDA:
LA FORD MODELLO “TAURUS”
“Puoi avere l’auto che desideri… in 62.548 versioni differenti!”
Henry Ford Jr.
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GOVERNARE L’ETEROGENEITÀ
DELLA DOMANDA:
Edonisti
Trasgressivi
Igienisti
Protesici
Socievoli
Salutisti
Cosmopoliti (anche aspiranti)
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GOVERNARE L’ETEROGENEITÀ DELLA DOMANDA:
I tradizionalisti I bambini vivaci
Bambini e adulti Peter Pan Gli amanti della forma fisica
Gli “imbarazzati”
salutisti
I golosi comunque
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SEGMENTAZIONE DI MARKETING E TARGETING:
UNA DEFINIZIONE
La segmentazione di marketing consiste nella suddivisione della
domanda in sottoinsiemi distinti di consumatori-clienti,
omogenei al loro interno ma disomogenei tra loro, dove ogni
segmento può essere scelto quale obiettivo da raggiungere con
una particolare configurazione di valore, attraverso le variabili
del marketing mix.
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SEGMENTAZIONE DI MARKETING E
TARGETING: I BENEFICI
Ottimizzazione del rapporto Risultati/Risorse
Aumenta la sensibilità dell’impresa ai mutamenti della domanda favorendo l’adattamento sistematico dell’offerta (reattività e differenziazione)
Consente di effettuare confronti con la concorrenza, differenziando l’offerta e ricercando con efficacia vantaggi competitivi
Costringe l’impresa ad un’accurata definizione del mercato e dei bisogni del consumatore, stimolando comportamenti proattivi
Consente una valutazione comparata delle alternative di specializzazione/differenziazioni
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SEGMENTAZIONE DI MARKETING E TARGETING:
IL CRITERIO DELLA “CORRELAZIONE”
Consiste nell’aggregazione dei consumatori in segmenti sulla base di caratteristiche:
Geografiche (area territoriale, dimensione dell’area, tipologia urbana, densità)
Socio-Demografiche (età, sesso, reddito, professione, istruzione)
Comportamentali (frequenza d’uso, status del cliente, fedeltà alla marca)
Psicografiche (personalità, stile di vita)
ritenendo che individui simili sotto l’aspetto
geo/socio-demografico, e/o psicografico, e/o comportamentale, lo siano altrettanto nei comportamenti di consumo.
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SEGMENTAZIONE DI MARKETING E TARGETING: IL CRITERIO
DELLA “STRUMENTALITÀ DELPRODOTTO”
Ricerca le ragioni d’essere di un segmento, tentando di individuare e selezionare i nessi di causalità che regolano il comportamento del consumatore. In altre parole tenta di identificare la relazione funzionale tra atteggiamenti (pensiero) e comportamenti (azione).
I segmenti vengono definiti in funzione dei benefici e degli attributi ricercati nel prodotto e solo successivamente descritti sulla base delle
loro caratteristiche:
Geografiche
Socio-Demografiche
Psicografiche
Comportamentali
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SEGMENTAZIONE GEOGRAFICA
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CASO ILLY CAFFÈ IN CINA
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SEGMENTAZIONE
DEMOGRAFICA
• Età e Fase del Ciclo di Vita
• Stadio del Ciclo di Vita
• Sesso
• Reddito
• Generazione
• Etnia e Cultura
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ETÀ E FASE DEL CICLO DI VITA
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STADIO DEL CICLO DI VITA
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SESSO
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CASO VICTORIA’S SECRET
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REDDITO
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GENERAZIONE
• Generazione Silenziosa (1925-1945)
• Baby Boomers (1946-1964)
• Generazione X (1964-1978)
• (Generazione Y) – (1979-1994)
• Generazione del Nuovo Millennio
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CASO FIAT 500
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ETNIA E CULTURA
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CASO KRAFT
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IL PROFILO DEL MERCATO MULTICULTURALE Ispano-americani Asiatico-americani Afro-americani
Popolazione stimata – 2007
46,9 milioni 15,2 milioni 40,7 milioni
Popolazione stimata – 2050
132,8 milioni 40,6 milioni 65,7 milioni
Numero di imprenditori appartenenti a minoranze nel 2002
1,6 milioni 1,1 milioni 1,2 milioni
Ricavi generati da imprese appartenenti a membri delle minoranze nel 2002
$222 miliardi $326 miliardi $89 miliardi
Reddito medio delle famiglie nel 2007
$38.679 $66.103 $33.916
Tasso di povertà nel 2007
21,5% 10,2% 24,5%
Percentuale dei maggiori di 25 anni in possesso di diploma di scuola superiore nel 2008
62% 86% 82%
Numero di veterani delle forze armate statunitensi
1.100.000 277.751 2.400.000
Età media nel 2008
27,7
35,4
30,3 Percentuale della popolazione sotto i 18 anni nel 2008
34%
26%
30%
Potere di spesa nel 2008
$863 miliardi
$847 miliardi
$509 miliardi
SEGMENTAZIONE
PSICOGRAFICA
• Tratti Psicologici
• Stili di Vita
• Valori
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LA PIATTAFORMA VALS
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SEGMENTAZIONE
COMPORTAMENTALE
Utilizzatori e
Utilizzo
Bisogni e Benefici
Ruoli Decisionali
Iniziatore
Influenzatore
Decisore Acquirente
Utilizzatore
Occasioni
Status dell’Utilizzatore
Intensità di Utilizzo
Propensione all’acquisto
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SEGMENTAZIONE VALUE-BASED
Le Fasi della
Segmentazione
Value-Based
Valori e Benefici
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ATTEGGIAMENTO RISPETTO AI
BENEFICI E VALORE
Entusiasta Positivo Indifferente Negativo Ostile
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LE BASI PER LA SEGMENTAZIONE
DEI MERCATI DELLE IMPRESE
Demografiche
Variabili Operative
Approcci all’Acquisto
Fattori Contingenti
Caratteristiche Personali
Settori, Dimensioni dell’Impresa,
Localizzazione
Tecnologia, Status dell’Utilizzatore, Capacità
del Cliente
Struttura del Potere, Natura delle Relazioni
Esistenti, Politiche di Acquisto, ecc
Urgenza, Applicazioni Specifiche,
Domensioni dell’Ordine
Analogia Acquirente – Venditore, Fedeltà,
Attitudine al Rischio
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IMBUTI
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SEGMENTAZIONE COMPORTAMENTALE
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LA DEFINIZIONE DEI MERCATI
OBIETTIVO:
TARGETING
Per una segmentazione efficace, i segmenti devono
essere:
• Misurabili
• Rilevanti
• Accessibili
• Differenti
• Preticabili
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SEGMENTAZIONE DI MARKETING E TARGETING: QUADRO
SINOTTICO SUI METODI
Correlazione Strumentalità
Scelta del n° di segmenti “A priori” “A posteriori”
Tipo di dati Secondari Primari
Tipo di ricerca Desk Field
Variabili Base Indipendenti Dipendenti
Variabili Descrittori Dipendenti Indipendenti
Logica
Presuntiva/ Deduttiva…
Coincide tutto, ma ci mancano le
prove!
Empirista/ Induttiva…
Ho capito qual è il movente!
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Vantaggi
Tempi di realizzazione e costi ridotti
Facilità di descrizione dei segmenti
Svantaggi
I segmenti possono manifestare differenti comportamenti di
consumo
VANTAGGI E SVANTAGGI DEL CRITERIO DELLA
CORRELAZIONE
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VANTAGGI E SVANTAGGI DEL CRITERIO DELLA STRUMENTALITÀ
Vantaggi
Conoscenza dei attributi/benefici che determinano le preferenze (nessi causali fra atteggiamenti e comportamenti)
Solidità del modello empirico
Alto grado di omogeneità dei segmenti
Svantaggi
Difficoltà nella descrizione dei segmenti
Costo
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CRITERI, MODELLI E TECNICHE DI SEGMENTAZIONE
Criterio della
“correlazione”
Criterio della
“strumentalità del
prodotto”
Modelli di
segmentazione “a
priori”
Modelli di
segmentazione
flessibile
Modelli di
segmentazione
clustering based
(classici)
Tecniche di statistica descrittiva
Tecniche di statistica multivariata (factor
analisys/cluster analisys)
Tecniche di statistica univariata e multivariata
(misurazioni à la Fishbein, conjoint analisys, cluster
analysis)
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CRITERIO DELLA CORRELAZIONE:
MODELLI DI SEGMENTAZIONE “A PRIORI”
Processo di Segmentazione
Selezione a priori di una base per la segmentazione (ex.
età, genere, reddito)
Scelta delle variabili da utilizzare per descrivere i segmenti
(ex. frequenza d’acquisto, stile di vita)
Raccolta dei dati secondari
Formazione dei segmenti
Descrizione del profilo dei segmenti
Selezione dei segmenti (targeting)
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CRITERIO DELLA STRUMENTALITÀ DEL PRODOTTO:
MODELLI DI SEGMENTAZIONE CLUSTERING BASED
Fase di ricerca qualitativa
Definizione della gerarchia valoriale (ricostruzione del sistema percettivo, motivante, valoriale e valutativo); Tecnica: Laddering
Fase di ricerca quantitativa Campionamento, piloting questionario
Rilevazione del profilo ideale attraverso la valutazione di importanza sugli attributi; Tecnica: Scala di importanza o Differenziale Semantico
Riduzione del numero di attributi in in fattori e interpretazione dei benefici ricercati; Tecnica: Factor Analisys + Laddering
Aggregazione dei “profili ideali” sulla base dei fattori individuati ed interpretati; Tecnica: Cluster Analysis
Descrizione dei clusters individuati in base a variabili descrittori (Socio-demo/Geografiche; Psicografiche; Comportamentali)
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FASE DELLA RICERCA
QUALITATIVA: UN “ESTRATTO”
DI LADDERING NEL CASO DI TELEFONI CELLULARI
Peso
Dimensione
Colori
Vibracall
WAP
Dotaz. Auricolare
Display
Maneg. Tastiera
Giochi
Prezzo
Attivaz. Vocale
Capacità di memorizz.
Radio
Autonomia
Indipendenza da rubriche, generatori
Mobilità
Libertà
Individualismo
Utilizzo senza impegnare le
mani
Risparmio di tempo
Produttività
Guadagno e realizzazione
Valori
Benefici
Attributi
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RILEVAZIONE DEL GRADO DI
IMPORTANZA DEGLI ATTRIBUTI
Attributi
Peso 1 2 3 4 5 6 7
Dimensioni 1 2 3 4 5 6 7
Colori 1 2 3 4 5 6 7
Funzione Vibracall 1 2 3 4 5 6 7
WAP 1 2 3 4 5 6 7
Dotaz. Auricolare 1 2 3 4 5 6 7
Ampiezza Display 1 2 3 4 5 6 7
Manegevol. Tastiera 1 2 3 4 5 6 7
Giochi 1 2 3 4 5 6 7
Prezzo 1 2 3 4 5 6 7
Attivaz. Vocale 1 2 3 4 5 6 7
Capacità di memoria 1 2 3 4 5 6 7
Autonomia 1 2 3 4 5 6 7
Funzione Radio 1 2 3 4 5 6 7
Per nulla
importante
Estremamente
importante
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LA FACTOR ANALYSIS
Mira a sintetizzare opportunamente l’insieme delle variabili
originarie attraverso lo studio delle interrelazioni tra esse.
L’obiettivo è quello di trovare un insieme, di dimensioni minori
rispetto a quello di partenza, che consenta di individuare i
“pilastri” intorno ai quali si formano i giudizi dei consumatori.
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I RISULTATI DELLA FACTOR ANALYSIS
CONDOTTA SUGLI ATTRIBUTI
DELL’OFFERTA
Attributi Fattore 1
(Ludico)
Fattore 2
(Estetico/ tecnologico)
Fattore 3
(Mobilità)
Colori 0,786 0,302 0,047
Giochi 0,875 0,102 -0,270
Prezzo 0,685 -0,201 0,102
Funzione Radio 0,599 0,001 0,003
Ampiezza Display 0,709 0,398 0,203
Peso 0,298 0,782 0,330
Dimensioni 0,156 0,839 0,410
WAP 0,165 0,998 0,290
Manegevol. Tastiera 0,198 0,778 0,102
Attivaz. Vocale 0,002 0,309 0,517
Funzione Vibracall 0,092 0,209 0,819
Dotaz. Auricolare 0,118 0,001 0,728
Capacità di memoria 0,310 0,102 0,653
Autonomia 0,012 0,203 0,829
Varianza Spiegata
Varianza Cumulata
15,8%
15,8%
18,0%
33,8%
21,1%
54,9%
Factor Loading
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LA CLUSTER ANALYSIS
Suddivide un insieme di oggetti (individui) di partenza in tanti sottogruppi, in
relazione a determinate caratteristiche (importanza degli attributi), e tali per
cui:
1) Il numero di sottoinsiemi finali è inferiore al numero degli oggetti
(individui) di partenza;
2) Ogni individuo deve appartenere ad un solo cluster;
3) L’unione dei sottogruppi deve dare l’insieme di partenza
I cluster finali devono inoltre possedere due caratteristiche:
Compattezza Interna
Respingenza Esterna
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I CLUSTER COSTRUITI SUI
FACTOR LOADINGS
Cluster Fattore 1
(Ludico)
Fattore 2
(Estetico/ tecnologico
)
Fattore 3
(Mobilità)
1 -0,2081 0,3928 0,8045
2 0,7363 0,3412 0,0012
3 0,1249 0,7289 0,3110
Variabile Cluster MS Error MS F
Fatt. 1 428,5027 0,489 874,7566
Fatt. 2 374,3152 0,554 675,0211
Fatt. 3 419,7729 0,500 839,091
Centri finali dei Clusters
Varianza TRA
i gruppi
Varianza ENTRO i gruppi Varianza ENTRO i gruppi
Varianza TRA i gruppi
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DESCRIZIONE DEI SEGMENTI
Cluster 1
Professionals
Cluster 2
Edonisti
Cluster 3
3rd Generation
Caratteristiche demografiche
Adulti
Alto Reddito
Teen Agers
(ragazze)
Giovani
(ragazzi)
Caratteristiche di comportamento
Alto Traffico Voce I/O
Alto Traffico Voce Inbound
Alto uso SMS
Caratteristiche di stile di vita
Individualisti Socievoli Ostentativi
Principali Benefici Funzionali
(mobilità) Ludici
Tecno-Simbolici
Marche preferite Motorola NOKIA
Ericsonn
Samsung
Siemens
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SELEZIONE DEI SEGMENTI OBIETTIVO (TARGETING):
I REQUISITI
Azionabilità manageriale
Misurabilità
Accessibilità (fisica, mediatica)
Dimensioni economiche attuali e potenziali
Posizione/compatibilità attuale e potenziale
Pressione competitiva attuale e prospettica
Ritorni di immagine attuali e potenziali
Generazione di conoscenza attuale/potenziale
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LA SELEZIONE DEI SEGMENTI
DI MERCATO
La strategia di copertura del mercato equivale alla scelta tra tutte le possibili combinazioni prodotto/mercato:
1. Concentrazione su un solo segmento
2. Specializzazione di prodotto
3. Specializzazione di mercato
4. Specializzazione selettiva
5. Copertura totale del mercato
Prodotto
Mercato
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VALUTAZIONE E SELEZIONE DEI SEGMENTI DI MERCATO
Copertura Completa del
Mercato
Specializzazione su
Segmenti Multipli
Concentrazione
Mono-Segmento Marketing One-to-One
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STRATEGIE COMMERCIALI DELL’IMPRESA
Marketing
Indifferenziato Differenziato Concentrato
Risorse dell’Impresa Elevate X X
Scarse X
Differenziabilità del
prodotto
Elevata X X
Scarsa X
Omogeneità dei bisogni Elevata X
Scarsa X X
Strategia di Marketing
dei concorrenti
Indiff. X X
Diff. X X
Conc. X X X
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