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14 Febbraio 2017 Anno III N 2 allegato a TravelQuotidiano n 10 - 11 del 17 - 22 Febbraio 2017 Prezzo per copia Euro 0,10 WWW.EXPEDIA:IT/TAAP tel.: 02 9995 3708/ext. 1 mail: [email protected] ...CI GUADAGNI SEMPRE! TUTTI GLI APPROFONDIMENTI SU www.travelopendaily.com www.travelquotidiano.com TRAVEL OPEN DAY, PROSSIME DATE: 17 FEBBRAIO 2017 - BERGAMO 22 FEBBRAIO 2017 - VERONA Si parla d’amore tutti i giorni da Idee per Viaggiare, da circa trenta anni. «Perché non c’è coppia di innamorati che non sogni un viaggio insieme, lontani da tutto. E il nostro modo di concepire il prodotto crea percorsi ed esperienze che realizzano fino in fondo questo sogno, ogni volta diverso perché ogni amore è unico, e ogni coppia è speciale». Danilo Curzi, fondatore e amministratore dello storico tour operator romano – nella foto con Roberto Maccari, cofondatore – spiega così il senso di una vocazione che ha ispirato una linea di prodotto tra le più ricche e varie sul mercato . a pag. 4 e 5 Si vota nei TOD! Scegliete il sales del cuore! a pag. 7 «Caro cliente ti scrivo»: perché in adv è meglio a pag. 9 Monferrato eccellente con Aleramicworld Tour a pag. 6 Il marketing Facile di Valentina a pag. 8 Gli sposi son tornati! Idee per Viaggiare: «Qui si parla d’amore» Per la prima volta nel 2015, dopo sette anni filati di calo consistente, i matrimoni in Italia sono tornati ad aumentare: lo certifica l’Istat. In più ora si aggiungo- no le unioni civili che sanciscono i diritti del mondo gay e lesbian, e offrono nuove opportunità di vendi- ta. Gli effetti si vedono nelle agenzie, dove il viaggio di nozze aveva già tenuto dignitosamente contro la crisi, e ora tende a divenire una quota consistente del fatturato, per molti un vero zoccolo duro, molto affidabile. Le agenzie ci parlano di mete e tendenze. a pag. 4 e 5 I due maggiori gruppi italiani del tour operating incorporano marchi minori: un processo che preserva professionalità e cultura di un’industria indebolita ma sempre raffinata e ricchissima di contenuti. Le agenzie di viaggi vivono il fenomeno con sentimenti contrastanti, tra l’esigenza di concentrare volumi di vendita per fare margini, e un bisogno di libertà crescente che alcuni esprimono in forme anche origi - nali. E intanto stanno a vedere. a pag. 10 e 11 DUE SOLI GRANDI GRUPPI: E LE AGENZIE STANNO A VEDERE

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14 febbraio 2017

14 Febbraio 2017 Anno III N 2allegato a TravelQuotidiano n 10 - 11 del 17 - 22 Febbraio 2017

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TRAVEL OPEN DAY, PROSSIME DATE:17 FEBBRAIO 2017 - BERGAMO

22 FEBBRAIO 2017 - VERONA

Si parla d’amore tutti i giorni da Idee per Viaggiare, da circa trenta anni. «Perché non c’è coppia di innamorati che non sogni un viaggio insieme, lontani da tutto. E il nostro modo di concepire il prodotto crea percorsi ed esperienze che realizzano fino in fondo questo sogno, ogni volta diverso perché ogni amore è

unico, e ogni coppia è speciale». Danilo Curzi, fondatore e amministratore dello storico tour operator romano – nella foto con Roberto Maccari, cofondatore – spiega così il senso di una vocazione che ha ispirato una linea di prodotto tra le più ricche e varie sul mercato . a pag. 4 e 5

Si vota nei TOD!Scegliete il sales

del cuore! a pag. 7

«Caro cliente ti scrivo»:perché in adv è meglio

a pag. 9

Monferrato eccellentecon Aleramicworld Tour

a pag. 6

Il marketing Faciledi Valentina

a pag. 8

Gli sposi son tornati!

Idee per Viaggiare:«Qui si parla d’amore»

Per la prima volta nel 2015, dopo sette anni filati di calo consistente, i matrimoni in Italia sono tornati ad aumentare: lo certifica l’Istat. In più ora si aggiungo-no le unioni civili che sanciscono i diritti del mondo gay e lesbian, e offrono nuove opportunità di vendi-ta. Gli effetti si vedono nelle agenzie, dove il viaggio di nozze aveva già tenuto dignitosamente contro la crisi, e ora tende a divenire una quota consistente del fatturato, per molti un vero zoccolo duro, molto affidabile. Le agenzie ci parlano di mete e tendenze. a pag. 4 e 5

I due maggiori gruppi italiani del tour operating incorporano marchi minori: un processo che preserva professionalità e cultura di un’industria indebolita ma sempre raffinata e ricchissima di contenuti. Le agenzie di viaggi vivono il fenomeno con sentimenti contrastanti, tra l’esigenza di concentrare volumi di vendita per fare margini, e un bisogno di libertà crescente che alcuni esprimono in forme anche origi-nali. E intanto stanno a vedere. a pag. 10 e 11

DUE SOLI GRANDI GRUPPI:E LE AGENZIE STANNO A VEDERE

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LA PAROLA A... IDEE PER VIAGGIARE

L’imprevisto è prevedibileUn approccio in cui nulla si improvvisa: «Da noi l’imprevisto ha una soluzione prevista in anticipo, frutto di una cura scrupolosa per l’organizzazione e il dettaglio. Qualsiasi cosa accada abbiamo sempre pronto un piano B, una soluzione che magari trasforma l’imprevisto in una variante di viaggio divertente», grazie all’assistenza sulla quale il cliente può contare H24 lungo tutto il percorso, e alla lunga consuetudine con fornitori e corrispondenti selezionati con grande attenzione che supportano costantemente i clienti. Inoltre alle Maldive, Seychelles e Mauritius i viaggiatori possono contare su assistenti residenti in loco che IPV ha in esclusiva gran parte italiani e tutti padroni di un ottimo italiano.

«Dunque i viaggi di nozze e degli innamorati – continua Danilo – da noi valgono circa il 40% del fatturato e della produzione, una quota costante negli anni. Anche grazie alla fedeltà e alla collaborazione delle agenzie di viaggi che lavorano con noi».

«Con le agenzie nelle fieree sul territorio»Una fedeltà consolidata da anni di impegno condiviso, che Idee per Viaggiare coltiva assiduamente sul territorio. «Siamo sempre vicini ai nostri partner della distribuzione – spiega Danilo - dalla nostra base operativa, con una assistenza numerosa e sempre pronta, preparata e costantemente aggiornata, una struttura produttiva versatile e molto efficiente, pur nella complessità.

Siamo con loro sul territorio, con le campagne di comunicazione e anche per fare marketing insieme, per far crescere il portafoglio clienti e costruire fedeltà».

Idee per Viaggiare è con il trade anche nelle fiere dedicate agli sposi, nelle grandi città come in provincia: «Veniamo ora da Roma Sposa, siamo stati a Milano, prossimamente a Campobasso, e così via. Alle agenzie che puntano su di noi offriamo sostegno economico e materiale personalizzato, spesso promo dedicate, cofanetti di plus assortiti per i clienti e anche sconti per gli agenti. E coinvolgiamo nell’impegno i nostri partner, vettori aerei, enti del turismo, gruppi alberghieri, che aggiungono spessore all’immagine che portiamo insieme in fiera. Chi ci sceglie su di noi può contare per davvero».

«Solo B2B, ma noi preferiamol’H2H, e vi portiamo il cliente»E può contare su un supporto tecnologico avanzato, anche sul web, dedicato solo ed esclusivamente al trade: «Si sa che il nostro unico cliente è l’agenzia di viaggi – insiste Danilo – anche i nostri portali Archimede e Ar.go! sono strumenti di vendita esclusivi per loro. E lo è anche il nostro nuovo portale per gli sposi, uno strumento che offre alle coppie tutte le informazioni necessarie per poi finalizzare in agenzia. E con gli agenti in un mondo fatto di B2B, B2C, B2B2C, noi preferiamo l’H2H, human to human, perché le relazioni non solo sono necessarie, ma nel nostro lavoro sono assolutamente fondamentali».

Danilo Curzi,fondatore e amministratore

di Idee Per Viaggiare

Idee per Viaggiare:«qui si parla d’amore»Si parla d’amore tutti i giorni da Idee per Viaggiare, da circa trenta anni. «Perché non c’è coppia di innamorati che non sogni un viaggio insieme, magari lontani dal mondo. E il nostro modo di concepire il prodotto crea percorsi ed esperienze che realizzano fino in fondo questo sogno, ogni volta diverso perché ogni amore è unico, come unica e speciale è ogni coppia». Danilo Curzi, fondatore e amministratore dello storico operatore romano, spiega così il senso di una vocazione che ha ispirato una linea di prodotto tra le più ricche e varie sul mercato: «Nel viaggio degli sposi e degli innamorati, quali che siano la loro età e il loro percorso esistenziale, tutto deve essere perfetto per lasciare spazio alla gioia, alla scoperta e riscoperta dell’altro. Qui ci aiuta la nostra lunghissima esperienza in un tailor made di valore, giocato sulla creatività nella scelta di mete, esperienze e strutture: il mare più bello del mondo, quasi sempre esotico, la natura ma anche i resort più raffinati, che non devono essere necessariamente esclusivi ma sono sempre di grande suggestione, scelti per rispondere a gusto e cultura diversi».

ideeperviaggiare.viaggidinozze.itNel nuovo portale ideeperviaggiare.viaggidinozze.it, prossimamente on-line,c’è tutta la vastissima gamma di prodotto Idee per Viaggiare dedicata agli sposi, che spazia dagli Usa al Pacifico all’Oriente, dalle crociere al matrimonio all’estero: un’opzione questa sempre più richiesta, spiegano in programmazione, perché a conti fatti può costare meno di un matrimonio tradizionale con il pranzo di nozze, lasciando ricordi straordinari agli sposi, alle loro famiglie e agli amici più cari. Anche perché il matrimonio ha valore legale in tante località come Mauritius, Seychelles o anche in Polinesia dove ci si sposa in municipio come in Francia. Non lo è alle Maldive, ideali tuttavia per un romantico rinnovo dei voti, e per uno splendido viaggio d’amore.Il portale presenta anzitutto una serie di offerte, che ogni coppia potrà richiedere di variare e personalizzare secondo il proprio gusto e le proprie esigenze. In alternativa ideeperviaggiare.viaggidinozze.it guida il cliente nella costruzione del suo viaggio d’amore, con gli strumenti per scegliere destinazione, itinerario, durata del viaggio, ma anche budget e altre varianti. Una volta elaborato un primo progetto la coppia sceglierà l’agenzia cui rivolgersi per ricevere consulenza e per prenotare.

La voce delle agenzie2 14 febbraio 2017

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LA PAROLA A... IDEE PER VIAGGIARE

Il Giapponecreativo di Vanessa

Le mille Australiedi Barbara

«Il Giappone ti innamora, lo vendi, fai i numeri e ed ecco qui che ne viene fuori una vera linea di prodotto»: Vanessa Bruni, product manager Giappone e Polinesia, racconta con passione la piega creativa che il Giappone sta prendendo da Idee per Viaggiare, per superare il format classico, sempre più richiesto ma fatalmente uguale a se stesso. «L’esiguità di guide in italiano, circa 40 tra Tokyo e Kyoto, potrebbe non invogliare il viaggiatore italiano a visitare questo splendido Paese. Per questo stiamo lavorando a fondo con il nostro corrispondente, per offrire una versione più originale e più gratificante della destinazione». Impresa sfidante che conta su alcuni plus importanti del Giappone.«Come la gentilezza superlativa dei giapponesi, immensamente disponibili e sempre pronti a dare una mano, sicuramente un elemento da tenere sempre presente. Poi l’infrastruttura tecnologica molto avanzata: io consiglio di noleggiare in Italia il router giapponese, che contiene i giga utili per orientarsi facilmente sulle strade con le mappe digitali. E anche il Japan Rail Pass, perché i treni sono pulitissimi, veloci, capillari e totalmente affidabili. In più c’è il fatto che l’offerta ricettiva è molto varia e a costi niente affatto esorbitanti che volendo consentono di contenere i prezzi di un viaggio di nozze, dove il volo di solito incide meno di quel che si crede. Per una coppia di ragazzi siamo riusciti a creare un bell’itinerario di nove notti sotto i 5mila euro». La varietà dell’ hôtellerie aiuta anche a costruire itinerari alternativi: «Ad esempio utilizzando ryokan meno noti come il Takaragawa Onsen Osenkaku (nella foto a fianco) con le sue vasche

termali in un paesaggio montano da fiaba in riva al fiume, a Nord di Tokyo. Alternativa al più conosciuto Takayama. Abbiamo ryokan in molte altre zone del Giappone altrettanto invitanti, e che accettano ospiti tatuati, utili in un Paese che per cultura e tradizione collega il tatuaggio all’appartenenza alla Yakuza. Infine per le coppie innamorate il Giappone si abbina benissimo a soggiorni mare in destinazioni da sogno, come la Polinesia o la Thailandia senza dimenticare che con Air Thaiti Nui si riesce a creare una sorta di giro del mondo con tariffe molto molto interessanti… provare per credere!”

«L’Australia era un vecchio amore – dice la product manager Barbara Massucci – un anno e mezzo fa sono tornata giù a rivedere tutto e l’estate scorsa abbiamo varato il prodotto, che sta andando bene davvero». Anche perché, sposi a parte, IPV ha da far contenta una folta base di repeater, fedeli al brand e avidi di novità: «L’Australia è un vero e proprio universo, da scoprire in molti modi diversi. Noi li conosciamo tutti». Scenario grandioso per la natura e le belle città: «E per certe cose che non puoi proprio perdere. Come l’immenso Uluru, il massiccio roccioso nell’outback sacro agli aborigeni, che vira in tutta la gamma di colori dal rosso all’oro con il moto del sole e le stagioni. Oppure le centinaia di pinguini che a sera si arrampicano verso le loro tane dal maresulla costa di Phillip Island, tra stormi di gabbiani. Lo spettacolo richiama tutti i giorni centinaia di turisti e di australiani, un popolo che per carattere ti fa sentire un ospite, mai uno straniero, in un Paese tanto grande da non darti mai la sensazione del turismo di massa».Immenso e spettacolare, ma anche facile da esplorare. «Una formula ideale per gli sposi è il tour self-drive – suggerisce Barbara – affidabile e sicuro in una nazione multietnica ma con la testa in Europa, ad alta efficienza e qualità di vita, dove qualche pensiero lo danno forse gli animali, mai gli umani. Ad esempio nel nord del Queensland, che ogni tanto si allaga, tra i villaggi con le case a “palafitte” con piccole barche sul balcone, lungo le strade che costeggiano le pisagge trovi le cassette

del pronto soccorso ‘pubbliche’, a disposizione di tutti. Poi in Australia ogni stagione ha il suo mare perfetto, anche certe spiagge candide e acque cristalline protette dal reef per sguazzare come da noi, o certi isolotti con il loro resort di sogno per il supertop di gamma, oppure il B&B di charme e il 3 stelle di qualità». Insomma un viaggio importante e sorprendente: «Almeno15 giorni, si ragiona intorno ai 7/8mila euro per coppia. Superlativa l’accoppiata con la Polinesia, o con le più economiche Fiji. Se possibile con una tappa al ParkHyatt di Sydney, di fronte all’Opera House, a Uluru lo straordinario campo tendato, e per sposi avventurosi c’è anche il tour in tenda. Tutto sempre testato da Idee per Viaggiare, che in Australia ha un’assistente italiana reperibile H24».

La voce delle agenzie 314 febbraio 2017

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4 14 febbraio 2017La voce delle agenzie

OBIETTIVO: SPOSI

Il matrimonio è tornato di moda, l’amore vince. E le lune di miele sono ormai lo zoccolo duro del turismo organizzato. Questo, in sintesi, risluta dalla nostra inchiesta tra gli adv italiani. Che confermano: l’honeymoon è il viaggio della vita, cui si dedicano più tempo e più sogni. E più soldi. Anche grazie al mutamento di costume per cui la convivenza pre-nozze è collauda-ta, quindi la casa è già bell’e pronta e la lista si fa esclusivamente in agen-zia. La meta deve essere esotica, costosa e lontana. Di solito appartenente

all’immaginario tradizionale, con la Polinesia in testa e le camere overwater quando è possibile. Raramente, ci si avventura in sogni meno addomesticati, perfino avventurosi; talvolta si va con idee poco chiare e ci si affida all’agen-te che finalmente può dar fiato alla sua professionalità e alla sua capacità di interpretare le fantasticherie dei clienti seduti di fronte. E intanto, zitto zitto, si apre il nuovo mercato, promettente,dei viaggi di nozze per coppie gay e lesbian, legalizzate dalle nuove norme sulle unioni civili.

«Il lungo raggio sempre piùcore business dell’agenzia»«Da dopo la Befana è un boom, lavoriamo 14 ore al giorno. Non solo i viaggi di nozze trai-nano le vendite, direi che il lungo raggio deve diventare sempre di più il core business dell’a-genzia. Il corto raggio ormai si compra online. E poi meno charter e più tailor made: quando prospettiamo ai nostri sposi il viaggio che possono fare con la linea sgranano gli occhi e si entusiasmano. Il pacchetto tranquillo con il charter andrà bene con i figli o più in là con l’età». Fabiana Raffani di Avventure Esotiche ad Aprilia, hinterland romano, non ha dubbi sul fatto che il viaggio va costruito con il cliente, scegliendo l’hotel più adatto, e tutto persona-lizzato. «Anche mettendo a budget qualcosa in più: essere molto professionali paga. Noi guadagniamo di più, e soprattutto la coppia è più felice». Matrimoni all’estero ne fate? «Solo un paio alle Barbados, i pacchetti Sandals con cerimonia inclusa…ma qui siamo tradizionalisti e si preferisce essere circondati dai parenti».

«Tanto tailor made, ma solo in filiera»«Qualche anno fa nessuno si sposava più. Poi per fortuna sono arrivate le convivenze, che hanno già la casa, e la lista di nozze in agenzia ha favorito una forte ripresa. Con un bel budget di 10-15 mila euro a coppia», dice Marco Losi, titolare di Mara-caibo Viaggi. L’agenzia piacentina, che ai più esperti propone lune di miele particolari – dall’albero nella foresta thailandese agli ‘ovetti’ in Giappone – vende soprattutto tailor made in filiera: «per avere mag-giori garanzie, migliore scontistica, assistenza in loco, per evitare overbooking e riprogrammazione. L’offerta è ampia e varia. Sta a noi agenti scegliere per il cliente che hai di fronte il t.o. più adatto». Ognuno in agenzia è esperto di un’area specifica esplorata di persona. Nicola Foletti, specialista di Oriente e Sudamerica, è anche molto introdotto nella comunità gay: «Abbiamo già organizzato tre honeymoon per unioni civili: una coppia di uomini, già clienti fedeli, e due coppie lesbiche catturate in una fiera sposi, molto giovani e inesperte, che hanno optato per viaggi tradizionali».

Fabiana RaffaniAVVENTUREESOTICHE

Aprilia, Latina

Marco Losi&Nicola Foletti

MARACAIBO VIAGGI Piacenza

E ora il matrimonio fa tendenzaLa bella notizia è che gli italiani hanno ripreso a sposarsi. Il 2015 è stato l’ultimo anno senza unioni civili, ma anche il primo, dal 2008, in cui sono aumentati i matrimoni. In Italia – dato Istat – se ne sono celebrati 194.377, circa 4.600 in più rispetto al 2014. Una sorpresa, perché fino al 2013 continuavano a diminuire al ritmo di quasi 10mila l’anno. Dice sempre l’Istat che questi nuovi sposi hanno in media due anni in più rispetto al 2008: gli uomini sui 35 anni, le ragazze 32. Anche le seconde e terze nozze, quelle dei recidivi, sono state 33.579 nel 2015. Quasi tremila in più (+9%) dell’an-no prima. Picco di crescita in Piemonte (+8,1%) e in Sicilia (+6,4%). In controtendenza Molise, Puglia Umbria, dove i matrimoni continuano a diminuire. Dunque operatori e agenzie possono essere ottimisti: il segmento innamorati aveva già tenuto alla crisi - oltre 350mila viaggi l’anno, a una media tra i 6mila e gli 8mila euro a coppia, per un giro d’affari stimato di oltre 2 miliardi di euro - e ora non potrà che prosperare, datoche l’85% delle coppie non vi rinuncerebbe, il 60% dei viaggi supera i 12 giorni, la gran parte si fa tra giugno e ottobre. Gli honeymooner sono un target importante: perché il 76% di loro preferisce affidarsi ai professionisti del turismo organizzato, e varca convinto le porte dell’agenzia dove apre anche la propria lista nozze.

Gli sposi son tornati!

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514 febbraio 2017 La voce delle agenzie

OBIETTIVO: SPOSI«Le unioni civili sonouna nuova opportunità»Arianna Bernabini, Jabalì di Grosseto, vede nei viaggi di nozze l’unica spinta in controten-denza alla flessione generale della domanda: «grazie alla lista di nozze che ormaali fanno praticamente tutti. Ora per fortuna si apre anche il canale delle unioni civili: al momento abbiamo seguito solo tre coppie ma è un filone assolutamente da seguire. Anche perché si tratta di un target interessante, in genere sono persone grandi e senza figli che fanno questo passo per sistemare questioni economiche, spesso optano per cerimonie di grande sceno-grafia. Mentre la coppia giovane tende a incas-sare le quote-lista in eccedenza, la coppia gay le lascia a noi per un viaggio successivo». Rare invece le richieste di honeymoon fuori dell’or-dinario: «Mi viene in mente uno sposo con la fobia del volo: abbiamo organizzato un viaggio in treno in Europa all’insegna del Grand Tour con lussuosi hotel d’antan. È stato inusuale e divertente».

«Si sbrigano a partire primadi avere bambini»«Il viaggio di nozze è un must. L’unico al quale nessuno vuole rinunciare. Per questo è stato e rimane uno zoccolo duro nel fatturato d’a-genzia», dice Luciano Carlicchi, titolare di Grifo Viaggi a Perugia. Che continua: «Semmai cambia la tipologia degli sposi: ultimamente è aumentata l’età media, spesso già convivono, dunque non devono mettere su casa e possono concentrarsi su un bel viaggio lungo raggio con una buona disponibilità di tempo e, grazie alle liste di nozze anche di budget, prima che na-scano dei bambini». L’agenzia di solito si affida alle proposte dei tour operator «tranne che per soggiorni più alla nostra portata sul corto rag-gio, di cui siamo direttamente intermediari”. Tra le destinazioni richieste all’agenzia peru-gina, tengono banco gli Stai Uniti, i Caraibi, il Giappone, la Polinesia.

“Negano di essere sposiper paura delle fregature”È una voce fuori dal coro quella di Fracassi Viaggi, Arezzo: «Quest’anno i viaggi di nozze zoppicano un po’. Sono partiti con grande ri-tardo, e con i prezzi in piena evoluzione», spie-ga Daniela Manichi. «D’altra parte – aggiunge – non è che i matrimoni siano lo stesso umero tutti gli anni. Quello che invece è cambiato di poco sono le mete, un po’ scontate, quasi da supermercato: Stati Uniti con estensione mare ai Caraibi, Australia, Polinesia. Anche se per fortuna c’è qualche richiesta più smart come il Sudamerica archeologico o il Giappone più mare». In passato c’è stata qualche cerimonia all’estero, «ripetizioni scenografiche a ma-trimonio già celebrato, alle Seychelles o alle Maldive, anche con 6-7 invitati», ora c’è più oculatezza. «Gli sposi sono molto attenti anche all’eccedenza delle liste. E c’è perfino chi nega che sia un viaggio di nozze per paura che ne approfittiamo aumentando il prezzo. Che dire? No comment”.

«Soldi e tempo ne fannoil viaggione della vita»«Resta il punto di forza del turismo organizzato» dice Livia Malvezzi, direttore tecnico della napole-tana La Milleviaggi, «e probabilmente sarà sempre così perché è il viaggio della vita, il viaggione, quel-lo con più tempo e più soldi e quindi con più aspet-tative. Per le destinazioni si va un po’ con le mode: l’anno scorso tutti in Giappone, quest’anno meno. Australia e Polinesia sono gli evergreen. E comun-que più che la meta conta l’albergo, overwater è meglio». La Milleviaggi fa molto tailor made disintermediato, ma non per gli sposi: «Meglio le offerte dei t.o. anche se le presentiamo al cliente solo dopo averle vagliate e personalizzate sui gusti della coppia». Viaggi di nozze per e unioni civili? “Magari! Quello è un bel business, anche se ancora non ci è capitato. Ma ci stiamo lavorando».

«Tanti preventivi per puntare solo sul prezzo basso»I viaggi di nozze vanno alla grande ma, osserva Annamaria Lorenzini di Another Globe, Maranello, «purtroppo anche qui domina il malcostume di chiedere duemila preventivi dove l’unico discri-mine non è la qualità ma il prezzo». Pur con uno zoccolo duro di clientela medio-alta, il 70 per cento delle coppie entra con in testa la meta di moda tra gli amici, esotica perlopiù, possibilmen-te poco costosa. «E difficilmente c’è spazio per un consiglio. Di solito ci affidiamo agli operatori, anche se nel caso di mete come gli Usa on the road spacchettizziamo, per farli risparmiare. C’è poi qualche coppia che opta per le crociere: ai Carai-bi, e se il budget non basta, anche Mediterraneo». Coppie gay? «Giusto ora due donne, nostre clienti da vent’anni e non sapevamo fossero una coppia, preparano l’unione civile. Lo abbiamo saputo dalle amiche che hanno aperto da noi una lista di nozze. Avrebbero voluto le Maldive, ma una delle spose ha genitori anziani, così hanno ripiegato per un bellissimo resort in Puglia. Tanto di viaggi belli ne hanno fatti tanti, e ne faranno ancora».

Arianna BernabiniJABALI’

Grosseto

Luciano Carlicchi GRIFO VIAGGI

Perugia

Daniela Manichi FRACASSI VIAGGI

Arezzo

Sonia Natali ALISEI VIAGGI

Genova

Livia Malvezzi LA MILLEVIAGGI

Napoli

Simonetta eAnnamaria Lorenzini

ANOTHER GLOBEMaranello

«Chiediamo sconti ancheper i figli degli sposi»«Si prenota con largo anticipo, e deve essere in un luogo lontano. Anche perché la lista di nozze assicura un budget eccezionale», dice Sonia Natali di Alisei Viaggi di Genova,che vorrebbe più perso-nalizzazione da parte dei t.o. «magari con qulche omaggio, o nei servizi in hotel. E più elasticità: per esempio per le coppie con figli, ormai frequenti, i bambini andrebbero compresi nello sconto noz-

ze». Matrimoni all’estero? «Una volta ne faceva-mo. Ma era la riproduzione della cerimonia con l’abito tradizionale del luogo, una grande cavallo di battaglia di Francorosso. Ora si preferisce spendere per altri servizi. Ma capitano anche lune di miele particolari, in barca a vela, il trekking in Islanda, Lofoten o Canarie». Finora nessuna richiesta per le unioni civili: «anche se di viaggi per gay, spesso con sconti offerti dalle compagnie aeree, ne abbiamo organizzati tanti. Una coppia di ragazze ha voluto festeggiare l’anniversario alle Canarie con tanto di cena romantica e camera extralusso».

«Ma ai fidanzati non bisogna più rompere le scatole»«Siamo stati pochi giorni fa a Roma Sposa, e per certi versi è stato inquietante»: Angela Farris, amministratore unico dell’agenzia romana H24 Travels, segnala una tendenza a che somiglia a un autogol. «Il problema è che in fiera, come in ogni altra occasione utile, le coppie di fidanzati vengono letteral-mente aggredite dall’offerta di turismo. Lo si vede a occhio nudo, tutti fanno in modo di catturare i loro contatti, poi li tempestano di mail, li assediano. È il modo migliore per perderli». Così H24 Tra-vels ha cambiato strategia: «In fiera abbiamo solo distribuito bigliet-ti e cataloghi senza assillare nessuno, e abbiamo lanciato la nostra operazione intitolata Weddingrtravelsnostress: tre domeniche filate di apertura, un invito in agenzia senza impegni, senza ansia e sen-za alcuna pressione. Abbiamo avuto la fila, è andata benissimo».

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6 14 febbraio 2017La voce delle agenzie

Aleramicworld Tour: «Vi porto trale eccellenze del Monferrato»

Francesco Conta«Abbiamo rotte di sentieri stupende,

per amatori e per trekker esperti.Per non dire della cultura

e della nostra celebreenogastronomia»

Di necessità virtù e, quando la virtù è tanta la fortuna non può che assistere.Questo in un mondo ideale, nel mondo reale occorrono anche tanta tenacia e una forza di volontà “indistruttibile”, soprattutto se sei un agente di viaggio con la vocazione del libero professionista e vuoi spingere un territorio ricco ma sconosciuto, come quello della provincia di Alessandria.Si può riassumere così la vicen-da professionale di Francesco Conta che con la sua Alerami-cworld Tour sta lavorando su un progetto di incoming desti-nato a far parlare di sé.

Da Alessandria un potenziale sconosciuto«Dalla provincia di Alessandria si può andare ovunque – affer-ma con fierezza Conta -, il po-tenziale è enorme e purtroppo ancora sconosciuto ai circuiti

turistici. Ma dal punto di vista naturalistico ab-biamo rotte di sentieri stupende, per tutti i livelli, da amatori ad esperti di trekking, così come per quanto riguarda la cultura o ancora l’enogastro-nomia, con le eccellenze straordinarie del Mon-ferrato».

Francesco ha rinunciato da tempo all’agenzia su strada e il suo lavoro è itinerante, come i tour che

propone. «Lavoro sempre, sette giorni su sette – racconta -. Quando non sono in giro per appun-tamenti sfrutto il week end per accompagnare in prima persona i gruppi».

«Qui per l’incoming siamo molto indietro»Gruppi che vanno via via facendosi più numerosi e delineandosi verso una tipologia «più di viaggia-tori che di turisti, che vogliono dedicarsi qualche giorno e amano il concetto dello slow tourism».«Incontro associazioni, cral e pro loco – spiega Conta -. Dal punto di vista turistico siamo molto indietro, alle volte è complicato anche solo recuperare il materiale informativo. L’incoming in Piemonte non passa dalla nostra provincia e anche luoghi più blasonati, come le Langhe e Alba, si muovono in autonomia».

Entro un anno la promozione in Nord EuropaFrancesco Conta non demorde e sa dove mirare. «Per adesso lavoro solo per il mercato italiano ma entro la fine del 2017 sarò operativo anche in Nord Europa. Già lavoro con il mercato fran-cese, dove lo slow tourism è una realtà ben più affermata».Parallelamente l’agente cerca di fare gruppo con i colleghi italiani. «Anche in Italia ci sono gruppi di guide che si riuniscono per proporre itinerari del genere – osserva -, si vedono meno agenzie e operatori che lavorano in questa direzione. Nel mio piccolo cerco di fare networking con i col-leghi, spiegando i punti di forza di questo tipo di lavoro». Stefano Gianuario

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714 febbraio 2017 La voce delle agenzie

VOTATE I SALES DEL CUORE!Chiara Gelmetti, Emilio La Scala, Silvia Festa

Luca Manchi e Chiara Martello Nives Pesic

Seconda edizione del sondaggio di Travel Open Daily per eleggere i commerciali e il fornitore più amati dalle agenzie

Si vota di nuovo per The King & The Queen, i promotori preferiti tra quelli che partecipano ai nostri Travel Open Day nelle città. La novità è che quest’anno si vota anche nel corso dei Travel Open Day, con le schede cartacee compilate a conclusioen di ogni workshop. Nello stesso modo si raccolgono i voti per The Kingdom, il fornitore più apprezzato.Tutti i voti saranno sommati per la graduatoria finale con quelli che rice-veremo online: stiamo per aprire le votazioni – che si concluderanno a fine aprile – sull’apposita sezione di Travelopendaily.com, la versione online di Travel Open Daily, il giornale delle agenzie. Anche quest’anno The King & The Queen saranno incoronati nel Travel Vip Day 2017, a fine aprile in una destinazione a sorpresa. Ecco intanto chi sono King, Queen e Kingdom votati dalle agenzie nei primi Travel Open Day del 2017.A Lugano The Queen ex aequo sono Deborah Dottoreso, Viamilano Parking, e Desirée Pernorio, Gateway; The King è Aaron Uazeua, di LifeClass Hotels, che è anche The Kingdom per il suo gruppo.A Torino The Queen è Ilaria Bruno di Viamilano Parking; Xavier Cura di MSC è The King; e anche il titolo The Kingdom va a MSC Crociere.A Napoli di nuovo MSC Crociere piglia(quasi)tutto: nomination per The Kingdom, e Emilio La Scala è The King. Nomination The Queen exaequo a Chiara Gelmetti di Gardaland, e a Silvia Festa di Interrail (peraltro con un solo punto di scarto).A Roma addirittura quattro exaequo per The Queen: Maya Francione di Malta Tourism Authority; Nives Pesic di Albatravel; Cristina Favero di Expedia; Chiara Martello di Travel United. The King incontrastato è Luca Manchi di Karisma Travelnet, primo caso di titolare premiato come fosse un sales; The Kingdom di nuovo MSC Crociere, ad alto gradimento.

A Caserta The Queen è Tiziana Della Serra, Rephouse, ex aequo con Roberta Cinagli, Air Transat e Chiara Gelmetti di Gardaland. The Kin-gdom ancora una volta è MSC Crociere.Questo per cominciare, le vota-zioni proseguono in tutte le prossime tappe dei Travel Open Day.

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8 14 febbraio 2017La voce delle agenzie

STORIE DI AGENZIA

Per scaldare l’early booking«Fare marketing sul territorio non è così difficile – dice Valentina – se i tour operator ti aiutano con i loro sales. L’inizio dell’anno è il momento giusto per scaldare la relazione con i clienti, ricordare che per trovare posto e fare affari bisogna prenotare molto prima. Proprio ora che sta partendo l’early booking dei tour operator, e basta un acconto minimo per assicurarsi le vacanze: ho persino clienti che mi portano un po’ di soldi ogni tanto, e si ritrovano con il viaggio saldato entro i termini. In più ho creato buoni vacanza che mariti e mogli si regalano nelle ricorrenze, abbiamo liste anche per compleanni, per le comunioni e per le feste dei 18 anni». Il che si applica a tutta la gamma di prodotto: «Lavoro molto in filiera, qui da noi vanno i marchi classici. Poi il quartiere è in espansione, arrivano nuove coppie e poco alla volta ci specializziamo in viaggi di nozze, anche gay. A ottobre eravamo al Gay Wedding all’Ergife, grazie alla Camera di Commercio abbiamo preso uno stand con altre agenzie».Dunque effetto ‘wow’ in agenzia per i bambini con la grossa Pantera Vera, il pupazzo di Veratour. Ma c’era anche Nicolino di Nicolaus, e i bambini hanno ricevuto Do Re Mi, la mascotte in pelouche di MSC Crociere. «Io ho offerto un buono da 100 euro e una Regalbox, ma hanno collaborato con i loro gadget anche Disneyland, Eden Viaggi, Futura Vacanze, Costa Crociere, Jambo e Swantour, Viaggi dell’Airone e Ares Viaggi. Gardaland ci ha dato le immagini di Prezzemolo da colorare che poi i bambini si sono portati a casa. Alcuni operatori hanno offerto buoni sconto o extra che abbiamo messo in palio con una riffa riservata ai genitori. Sono plus anche minimi, che in realtà aggiungono valore al mio lavoro e fanno sentire più curati i miei clienti». Al catering ha provveduto il Forno Di Livio: «Ossia mio papà, insomma in totale credo di aver investito un budget intorno ai 300 euro, non di più».

Il marketing faciledi Valentina«Dopo l’istituto tecnico per il turismo, i tirocini e l’esperienza da dipendente ho aperto la mia agenzia con un network: cinque anni e poi è saltato. Così da due anni sono libera e basta, ora me la cavo da me». E se la cava bene Valentina Di Livio, titolare di Fly & Travel Valentina a Castelverde, hinterland Est di Roma, «una zona residenziale vicina ai centri commerciali – spiega – con un potere di spesa di tutto rispetto, imprenditori e commercianti che con la famiglia fanno anche tre viaggi l’anno». L’abbiamo raggiunta in agenzia insieme a una frotta animatissima di bambini con i loro genitori, invitati a una festa in piena regola con tanto di giochi, truccatrice, buffet, cotillon, e la calza gigante della Befana colma di sacchetti di dolci.

Agenti di viaggi americani negli anni ‘50

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914 febbraio 2017 La voce delle agenzie

PROTAGONISTI

Per chi se lo fosse perso, ci pare utile riportare uno degli ultimi e più efficaci interventi contro le molte Cassandre che ripetutamente da ormai venti anni predicono la fine delle agenzie di viaggi in tutto il mondo. Da ultimo ci ha riprovato l’autorevole Financial Times, accomunando nel destino finale le agenzie con le officine meccaniche, i ‘venditori di RC auto’ e perfino con gli intermediari finanziari, che sarebbero sostituiti da piattaforme attrezzate di sofisticati algoritmi.

Sul tema è intervenuto Bruno Gaddi, noto presi-dente del Gruppo Agenzie di Viaggio di Confcom-mercio Lecco, con un’intervista al Resegoneonline, nella quale ricorda che le agenzie hanno accesso a tariffe spesso competitive con i grandi portali, e nel contempo offrono consulenza competente, assi-stenza prima, durante e dopo il viaggio, e supporto al cliente in qualsiasi controversia, dedicandosi al cliente come nessun altro fornitore. E per dare va-lore a questo pensiero e sfatare le false convinzioni dei clienti, le adv di Confcommercio Lecco hanno stilato un decalogo «per riscattare il ruolo ed evi-denziare il valore aggiunto che solo le agenzie di viaggio e turismo possono dare».

Il decalogo del turismo organizzatoIl tutto si declina nel decalogo “Viaggiare sicuri e informati”, compilato ad uso dei viaggiatori dal Gruppo Agenzie di Viaggio di Confcommercio Lec-co. Vale la pena di riportarne una sintesi.

1 – Le agenzie viaggi sono l’unico riferimen-to legale e professionale per l’organizzazione e la vendita di pacchetti turistici. Perché per farlo è obbligatoria per tutti la licenza di agenzia viaggi: devono averla associazioni, enti pubblici, privati,

parrocchie, in pacchetti turistici, insomma chiun-que venda pacchetti turistici.

2 – Verifica che l’agenzia viaggi sia in rego-la con le norme. Ossia che abbia autorizzazione con licenza rilasciata dalla provincia, polizza di responsabilità civile a garanzia copertura dei rischi ed eventuale inadempienza degli obblighi assunti verso i clienti, nell’osservanza di tutte le norme, anche europee. Le agenzie devono avere copertu-ra anche contro l’eventuale insolvenza propria e del fornitore, per garantire rimborso ed eventuale rientro del cliente.

3 – Scegli un’agenzia viaggi con cui creare un rapporto di consulenza serio e vantaggioso. Se ab-biamo il dentista di fiducia, il meccanico di fiducia, ecc… perché non si può avere l’agente di viaggi di fiducia?.

4 -Non fidarti di enti, associazioni o priva-ti che commercializzano pacchetti senza averne titolo giuridico-legale. La vendita di pacchetti turistici è assoggettata a un regime fiscale speciale: solo le agenzie di viaggi sono autorizzate a gestirla. Tutti gli altri soggetti non sono in regola né con la normativa del contratto di viaggio né con il fisco, non sono intitolati ad alcuna copertura assicurativa per disservizio, sinistro o incidente, che ricadono totalmente sul cliente.

5 – Non guardare solo al prezzo più bas-so, impara a cogliere qualità dei servizi e valore aggiunto inclusi. La prima tentazione è il risparmio. Ma il turismo non è tutto uguale, e chi viaggia deve chiedersi: che viaggio sto acquistando? con che organizzazione sto partendo? posso contare sull’e-sperienza di qualcuno che quel viaggio lo conosca a fondo?

6 – Sei sicuro che il web sia più economi-

co? Questo può accadere, ma non sempre. Molte agenzie hanno accordi con hotel, compagnie aeree e tour operator che assicurano prezzi in linea con il web, e in più includono consulenza, garanzie e tutela legale per qualsiasi controversia.

7 - Un’agenzia viaggi ti assiste prima, du-rante e dopo il viaggio. In vacanza ci si potrebbe però trovare in situazioni difficili da gestire. È fondamentale avere qualcuno cui chiedere aiuto: l’agenzia viaggi ti guiderà durante tutto il viag-gio, risolvendo tempestivamente ogni problema e imprevisto, pronta ad intervenire h24 perché è responsabile del buon andamento del tuo viaggio, fino al tuo rientro a casa.

8 -Attenzione al rischio con gli acquisti sul web. In caso di contenzioso in agenzia di viaggi ci sono persone che “ci mettono la faccia”, che ti aiutano in caso di imprevisti come la perdita di una coincidenza, uno sciopero improvviso, un evento climatico, un hotel in overbooking, ecc… gli acqui-sti sul web non ti mettono al fianco una persona nota per assisterti.

9 -Attenzione alla prenotazione su web con operatori stranieri. Un contenzioso con una società straniera potrebbe implicare l’avvio di cause internazionali a costi elevati, senza alcuna assistenza dal fornitore e con poche possibilità di risoluzione positiva.

10 - Un altro punto di vista. Con questi 9 punti ti sarai fatto un’idea riguardo l’agenzia di viaggi, forse compreso il valore del suo ruoloprofessiona-le, soprattutto avrai la maggiore consapevolezza di avere dalla tua parte un partner attendibile che persegue il tuo obiettivo: quello di farti vivere, in sicurezza il piacere di una fantastica esperienza di viaggio/vacanza.

Stefano Gianuario

Bruno Gaddi

«Caro cliente,ti spiego perché

con l’agenziaè meglio»

Agenti di viaggi americani negli anni ‘50

Negli Usa i Millennial preferisconole agenzie per i loro viaggi più importanti

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10 14 febbraio 2017La voce delle agenzie

INCHIESTA

I due maggiori gruppi italiani del tour operating incorporano marchi minori: un processo che pre-serva know how e professionalità, storia e cultura di un’industria indebolita ma sempre raffinata e ricchissima di contenuti. Le agenzie di viaggi vivono il processo con sentimenti contrastanti, tra l’esigenza di concentrare volumi di vendita per fare margini, e un bisogno di libertà crescente che alcuni esprimono in forme anche originali. Ecco un’idea dell’aria che tira intorno al consolidamento dell’offerta italiana in due soli gruppi: per ora, a quanto sembra, le agenzie stanno a guardare.

Solo due grandi poli: e le agenzie stanno a vedere

«Forse alla lunganon ci guadagnerannoneanche loro»Non è entusiasta neppure Mario Caprioglio, Vince Viaggi di Casale Monferrato. «La ten-denza è la stessa che si vede sul campo dei network. Di fatto il consolidamento tende a schiacciare i piccoli operatori, ci mette in condizioni di non poterli più vendere, anche se ne avremmo bisogno. Così veniamo spinti a lavorare direttamente con le DMC. È una scelta economica che implica mag-giore rischio imprenditoriale, ma almeno sono libero di costruire e personalizzare il prodotto sul cliente. Che a certe attenzioni rinuncia solo in cambio di un prodotto tipo Voyager di Viaggidea, o di quel livello». E secondo Caprioglio non è neanche certo che il consolidamento farà bene ai grandi gruppi: «Con le acquisizioni cresce la loro massa cri-tica, ma non è detto che basterà a sostenere le maggiori responsabilità. Poi le dimensioni rischiano di aggravare certe rigidezze e lo vediamo, l’offerta tende a banalizzarsi».

«Abbiamo più futuro noi agenzie dei grandi t.o.»«Non so quali obiettivi si pongano davvero certi gruppi, come vedano il loro futuro. Io credo che di futuro noi agenzie ne abbiamo più di loro». Parla fuori dai denti Pierluigi Cruciani, come d’abitudine, e aggiunge: «I grandi t.o. non capiscono che affrontiamo tutti i giorni clienti più informati di loro e di noi messi insieme. Prima o poi ti offrono tutti gli stessi hotel, perdono ancora originalità e dina-

«Forse ora la smetterannocon le offerte?»«Fanno gli europei, ti dicono che in prospet-tiva la frammentazione indebolisce, ma alla lunga dovranno dare a ogni marchio un valo-re diverso. Swan e Alpitour si confondono ad esempio…». Giulio Paganotti, Conoz Travel di Bussero, Milano, si aspetta anche altro dal con-solidamento: «Il regime commissionale di Alpi-tour ora punisce le vendite sotto data, a meno di 30 giorni. Ma le offerte le hanno inventate loro, i tour operator, e ora vogliono recupera-re margini a nostre spese. Ecco chissà che con più massa critica non riescano a eliminarle le offerte… ti dicono che non ne faranno più, semmai adeguate al prenota prima, ma non c’è mai nulla di certo. Il network fa di tutto per aiutarti, Uvet si dedica con più attenzione alle affiliate, ma non basta a recuperare».

«Il marchio nonconta più nulla,vale solo il servizio»Stefania Scarcella, CSG di Torino, viaggia da sola, fuori dai network. «E va benissimo così. Concentro fedelmente le vendite sui t.o. che lavorano meglio e mi ascoltano, ad esempio Naar e Idee per Viaggiare, che mi seguono il cliente prima, durante e dopo il viaggio. E i volumi vengono fuori da soli, non per ordini di scuderia. Perché per me il cliente è al primo, al secondo e anche al terzo posto nella lista delle priorità». Il che si riflette pragmaticamente sull’approccio ai grandi marchi, e ai grandi gruppi. «Qualche vantag-gio potrebbe esserci: forse più prodotto da vendere, si fa prima a centrare gli obiettivi. E poi il prodotto in sé non si appiattisce se non lo appiattiamo noi, se conosciamo bene il nostro cliente e sappiamo consigliarlo. Ma certo per il cliente non cambia niente, non c’è più una cosa che si possa definire ‘fedeltà al marchio’, se glielo chiedi non se ne ricor-dano neppure dopo che lo hanno sperimen-tato. A meno che non sia un monoprodotto in duopolio come MSC e Costa Crociere. Siamo troppo subissati da messaggi e pub-blicità, si diventa sordi. Invece i miei clienti si ricordano di me, e conta il servizio, il solo discrimine è il valore».

«Non è cambiato niente, spacchetteremo di più»«Si, magari per noi che siamo in Geo TN ci sarà più prodotto in Win4All, con i nuovi acquisti di Alpitour. Ma da tutto questo noi agenti non guadagnamo nulla»: è scettico Francesco Sonego, Loggiatour di Conegliano. «Piuttosto i clienti chiedono una flessibili-tà che loro non ci danno, e e sono sempre troppo lenti: un preventivo un po’ fuori dagli schemi sull’Oceano Indiano mi va bene se arriva in 72 ore. E perderei il cliente, che

Mario CaprioglioVince Viaggi

Casale Monferrato

Pierluigi CrucianiH24 Travels

Roma

Giulio PaganozziConoz Travel

Bussero, Milano

Stafania ScarcellaCGS

Torino

Francesco SonegoLoggiatourConegliano

se lo aspetta in 7 minuti. Sono ingessati, ci obbligano a lavorare da soli, con i fornito-ri online B2B efficienti come Traveltool e anche on le DMC. Insomma con le nuove acquisizioni non è cambiato nulla, salvo che forse noi agenti stiamo perdendo ancora un po’ di potere contrattuale».

mismo. Allora vengono avanti altri piccoli operatori, alcuni storici, efficienti e garbati, che non guasta. Soprattutto in centro Italia, imprese di valore con solide specializzazioni come Mappamondo, Metamondo e Mosai-co, per il Sudamerica Azeta. Faticano a farsi vedere ma ci danno qualità e valore, esten-dono gli orari di booking, sono flessibili e si personalizza tutto. Intanto i grandi gruppi, senza parere, spingono tutti sull’incoming, visto che sull’outgoing ormai c’è poco da contare. E insistono anche nel B2C».

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1114 febbraio 2017 La voce delle agenzie

INCHIESTA

Solo due grandi poli: e le agenzie stanno a vedere

«Alpitour e Eden,due storie differenti»Entra nei dettagli Laura Sivilotti, Legnone Tours di Colico, sette punti vendita: «La questione è controversa, una medaglia a due facce». E racconta: «Siamo stati in Corso Italia a Milano, per conoscere un’Hotelplan reduce da mol-te burrasche, che vendevamo sempre molto poco. Nardo Filippetti ci ha dato ragioni molto valide per i suoi acquisti: anzitutto certi marchi sono un valore da non perdere. Inoltre TClub è il prodotto diverso per il cliente che non ama il villaggio Eden. Hotelplan fa sartoria e ti affianca il product manager, è diverso anche da Eden Made. Così Eden estende la gamma di offerta e ne eleva il valore medio, per cogliere il cliente che cerca un prodotto di nicchia. Fa bene anche a noi, che faremo più fatturato con lo stesso fornitore, e più margini». Diverso lo sguardo su Alpitour: «Che patisce più sovrapposizioni: Press Tours ha un’identità forte, ma condivide in parte il mercato con Viaggidea, si fa qualche confusione tra Bravo e Swan, e su Cuba sono in quattro. Resta da chiarire quale marchio fa cosa. Poi nel com-plesso il nuovo assetto un po’ spaventa, sembra costringerci di qua o dilà, farebbe molto co-modo un terzo polo. E se per caso, pur senza intenzione, dovessero armonizzare la politica commerciale per noi resterebbe davvero poco spazio di manovra…per dire, sull’Iva si sono già armonizzati». E guardando oltre: «Cresce-

«Meglio lavorare con chi non integra tutta la filiera»«L’unica vera integrazione verticale è quella di Alptour, che controla distribuzione e vettore aereo. E spingerà sempre più le agenzie a di-ventare piccoli specialisti, in cerca di anco-raggi per non diventare di fatto proprietà del gruppo, pur di sopravvivere»: parla il vete-rano Eliseo Capretti, titolare Ocean Viaggi, sette agenzie tra il bresciano e Mantova. «E tutto questo – considera – potrebbe di-ventare prima o poi materia per l’antitrust». Diverso il caso di Eden: «Non hanno il vet-tore, che è sempre stato la spina nel fianco dell’integrazione verticale. Molti gruppi europei si sono creati le banche voli, in cui può pescare posti quasi qualsiasi tour opera-tor, e così hanno salvato il charter. Comun-que in questo momento lavorare con chi non ha la filiera completa a noi agenti lascia più libertà». Così affiora e prende piede nella

Laura SilviottiLegnone Tours

Colico

Eliseo CaprettiOcean Viaggi

Brescia

ranno i piccoli operatori, quelli che resisteran-no, con linea e low cost per far felice ogni sin-golo cliente. Dato che spesso i grandi marchi lo scontentano, con processi di lavoro lunghi e complessi, generalisti dove a noi servirebbero più specialisti. Di buono c’è Hotelplan che sta tornando a fare consulenza per le agenzie, e Quality Group – siamo stati due giorni an-che con loro – che piazza il pm a fianco del booking. Ed è a questi che si rivolgeranno le agenzie. Oppure c’è la grande industria, ma da qualche tempo manca una vera fiducia».

distribuzione una nuova strategia di difesa: «Nascono piccole reti sul territorio – spiega Capretti – è l’aggregazione di secondo livel-lo, spontanea e trasversale ai network. Si fa sinergia in tutti i modi, si recuperano margi-ni in assoluta trasparenza».

«Consolidati o no,i problemi sono altri»«Magari tutto questo ci dà un aspetto un po’ più europeo, ma in Europa i grandi gruppi possiedono migliaia di agenzie. Qui invece pochi network e noi agenti molto anarchi-ci. Hanno un bel da fare i t.o per reprimere il nostro shopping…certo se continuano a offrirci remunerazioni così misere ci spin-geranno sempre più a spacchettare e disin-termediare. Perché neppure con i due o tre punti in più dei network potremmo farcela»: parla Pietro Giglio, Plem Viaggi, e si spiega. «Consolidati o no i grandi gruppi non com-petono più con il nostro tailor made di linea. Non solo nei prezzi, quanto per flessibilità e personalizzazione, indispensabili per questi clienti che non conoscono più affatto i brand dei tour operator, soprattutto i giovani, non ne hanno idea. C’è anche il fatto che linea e low cost non mi chiedono adeguamenti car-burante dieci giorni dopo il saldo. Insomma i problemi sono più seri dell’eventuale cartel-lo dei due gruppi maggiori, che rischiano un bel boomerang, se è vero che bene o male nelle agenzie transita ancora il 60% del loro prodotto, e i clienti sono nostri».

Pietro GiglioPlem ViaggiMaddaloni

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12 14 febbraio 2017La voce delle agenzie