Trilli nell'azzurro - n°6/2014

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www.legadelfilodoro.it Da 50 anni, la voce di chi non vede e non sente C ari amici, l’anno del 50esimo della Lega del Filo d’Oro sta per conclu- dersi, ed è il momento giusto per trac- ciare un bilancio che riguardi non solo la no- stra associazione, ma anche il mondo del non profit italiano. È infatti un momento impor- tante e ricco di passaggi decisivi. Un elemento positivo è costituito dall’at- tenzione che il governo riserva a questo set- tore, che si è concretizzata in Parlamento con il disegno di legge delega sul Terzo Settore e con alcuni provvedimenti inseriti nella Legge di Stabilità. Tra questi c’è la stabilizzazione del 5 per mille, misura fiscale che ha incon- trato un grande favore da parte dei contri- buenti, e che sarà resa stabile con un limite di raccolta portato dagli attuali 400 a 500 mi- lioni di euro. Si tratta di una decisione che accogliamo con favore, perché garantisce ai contribuenti che quanto da loro destinato vada interamente alle organizzazioni non profit, consentendo di programmare meglio le proprie attività a vantaggio di tanti. Quanto alla riforma del Terzo Settore, la Lega del Filo d’Oro auspica che sia presto approvata, an- che perché il non profit è un volano per la crescita del nostro Paese, sempre che venga sostenuto e non penalizzato da un regime fi- scale sfavorevole: a questo proposito occorre affrontare questioni come l’Iva, l’Irap e altre tassazioni che incidono sensibilmente sui co- sti del non profit. La Lega del Filo d’Oro nel 2015 proseguirà nel cammino di sviluppo ed espansione, per essere sempre più vicina alle persone sordo- cieche e pluriminorate psicosensoriali. Stiamo lavorando a tanti progetti: la nuova sede della Linguetta, l’apertura di un’altra sede a Padova, la messa a regime del Centro di Modena e il potenziamento dei servizi, so- prattutto in Lazio e Campania. Con questo numero speciale di Trilli vogliamo augurare a tutti voi un felice anno nuovo, certi di poter contare come sempre sulla vostra amicizia e sostegno. Auguri a tutti! di Rossano Bartoli Buon 2015: sarà ricco di sfide entusiasmanti NESSUNO è AUTORIZZATO A RISCUOTERE CONTRIBUTI in nome o per conto della Lega del Filo d’Oro. Chi intende effettuare donazioni può farlo mediante il c/c postale 358606 intestato a: Lega del Filo d’Oro - Osimo (AN) Nicolò e quel sorriso che sembrava impossibile PAGINA 4 SEDE via Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN) TELEFONO 071.72451 - FAX 071.717102 INTERNET www.legadelfilodoro.it E-MAIL [email protected] Siamo anche su: PER CONTATTARE LA LEGA DEL FILO D’ORO FESTEGGIATE CON NOI I NOSTRI PRIMI 50 ANNI I l 20 dicembre 2014 è il cinquantesimo compleanno della Lega del Filo d’Oro. Un traguardo significativo, reso possibile dal sostegno di centinaia di migliaia di italiani che hanno creduto nella nostra Associazione e nel suo impegno per offrire alle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali una vita diversa, più piena e degna di essere vissuta. Tante le testimonianze di famiglie e utenti che ci ringraziano, ma il grazie più sentito e l’augurio di un sereno 2015 va prima di tutto a voi sostenitori. PAGINA 3 IN PRIMO PIANO. Un Trilli d’oro per un compleanno speciale. Ma l’augurio più bello è per tutti i sostenitori: senza di voi non saremmo arrivati fin qui EDITORIALE NUMERO 6 Trilli nell Azzurro LA STORIA

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Il magazine bimestrale della Lega del Filo d'Oro

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www.legadelfilodoro.it Da 50 anni, la voce di chi non vede e non sente

Cari amici, l’anno del 50esimo dellaLega del Filo d’Oro sta per conclu-dersi, ed è il momento giusto per trac-

ciare un bilancio che riguardi non solo la no-stra associazione, ma anche il mondo del nonprofit italiano. È infatti un momento impor-tante e ricco di passaggi decisivi.

Un elemento positivo è costituito dall’at-tenzione che il governo riserva a questo set-tore, che si è concretizzata in Parlamento conil disegno di legge delega sul Terzo Settore econ alcuni provvedimenti inseriti nella Leggedi Stabilità. Tra questi c’è la stabilizzazionedel 5 per mille, misura fiscale che ha incon-trato un grande favore da parte dei contri-buenti, e che sarà resa stabile con un limite diraccolta portato dagli attuali 400 a 500 mi-lioni di euro. Si tratta di una decisione cheaccogliamo con favore, perché garantisce aicontribuenti che quanto da loro destinatovada interamente alle organizzazioni nonprofit, consentendo di programmare megliole proprie attività a vantaggio di tanti. Quantoalla riforma del Terzo Settore, la Lega del Filod’Oro auspica che sia presto approvata, an-che perché il non profit è un volano per lacrescita del nostro Paese, sempre che vengasostenuto e non penalizzato da un regime fi-scale sfavorevole: a questo proposito occorreaffrontare questioni come l’Iva, l’Irap e altretassazioni che incidono sensibilmente sui co-sti del non profit.

La Lega del Filo d’Oro nel 2015 proseguirànel cammino di sviluppo ed espansione, peressere sempre più vicina alle persone sordo-cieche e pluriminorate psicosensoriali.Stiamo lavorando a tanti progetti: la nuovasede della Linguetta, l’apertura di un’altrasede a Padova, la messa a regime del Centrodi Modena e il potenziamento dei servizi, so-prattutto in Lazio e Campania. Con questonumero speciale di Trilli vogliamo augurare atutti voi un felice anno nuovo, certi di potercontare come sempre sulla vostra amicizia esostegno. Auguri a tutti!

di rossano Bartoli

Buon 2015: sarà ricco di sfideentusiasmanti

nessuno è autorizzato a riscuotere contributi in nome o per conto della lega del Filo d’oro. chi intende effettuare donazioni può farlo mediante il c/c postale 358606 intestato a: lega del Filo d’oro - osimo (an)

Nicolò e quel sorrisoche sembrava impossibile PAGINA 4

Sede via Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN)TelefONO 071.72451 - fAx 071.717102INTerNeT www.legadelfilodoro.ite-MAIl [email protected]

Siamo anche su:

PER CONTATTARE LA LEGA DEL FILO D’ORO

FESTEGGIATE CON NOII NOSTRI PRIMI 50 ANNI

Il 20 dicembre 2014 è il cinquantesimo compleannodella Lega del Filo d’Oro. Un traguardo significativo,reso possibile dal sostegno di centinaia di migliaia

di italiani che hanno creduto nella nostra Associazionee nel suo impegno per offrire alle persone sordociechee pluriminorate psicosensoriali una vita diversa, piùpiena e degna di essere vissuta. Tante le testimonianzedi famiglie e utenti che ci ringraziano, ma il grazie piùsentito e l’augurio di un sereno 2015 va prima di tuttoa voi sostenitori. PAGINA 3

IN PRIMO PIANO.un trilli d’oro per un compleanno speciale. ma l’augurio più bello è per tutti i sostenitori:senza di voi non saremmo arrivati fin qui

editoriale

numero

6 Trilli nell’Azzurro

LA STORIA

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FILO DIRETTO2

dieci anni di espansione:da Osimo al resto d’ItaliaL’ultimo decennio di storia della Lega del Filo d’Oro ècaratterizzato dallo sviluppo e diffusione nazionaledell’Associazione: nel novembre 2004 inizia infattil’attività il Centro Socio Sanitario Residenziale diLesmo, presso Monza (nella foto), sorto come rispostaalla domanda di servizi per i sordociechi e i plurimi-norati psicosensoriali del Nord Italia. Tre anni dopo cisi sposta a Sud, dove viene inaugurato il Centro diMolfetta e nel 2010 il nuovo Centro sanitario residen-ziale di Termini Imerese (Pa), punto di riferimento persordociechi e pluriminorati psicosensoriali residenti inSicilia. L’anno dopo si completano i lavori al Centro diModena, che inizia ufficialmente le attività nel gen-naio 2013. E sempre nel 2013 a Osimo parte ilgrande progetto (tuttora in corso) della Linguetta, lanuova sede della “Lega”.

Nel Suotestamento si ricordidelle personesordocieche

Per avere più informazioni,richieda l’opuscolo lasciti a:

U�cioComunicazionee Raccolta Fondi071 7231763

Il Suo testamento può diventare qualcosa di molto importante. Infatti, con un lascito alla Lega del Filo d’Oro lei assicura un futuro migliore a tante persone sordocieche che possono contare solo sul nostro aiuto. Anche grazieai lasciti siamo riusciti a realizzare i Centri di Lesmo, Molfetta, Termini Imerese e Modena. Ma tanti altri progetti aspettano ancora le risorse necessarie.

http://lasciti.legadel�lodoro.it

l’assistente sociale.

Fulvia: genitori, ritrovate ognisperanza voi che entrate

la sua è la seconda scrivaniadavanti alla quale si siedonole famiglie dei bambini sor-

dociechi che arrivano per la primavolta alla Lega del Filo d’Oro. «Maè la prima davanti a cui hanno unacertezza: il loro figlio starà con noiper un po’ e faremo il possibileperché stia meglio». Fulvia Accor-roni, 59 anni, è l’assistente socialeincaricata (anche se non fa soloquesto) di assistere e accompa-gnare le famiglie degli ospiti che sisottopongono a un trattamento in-tensivo nella sede di Osimo, fa-cendo da punto di riferimento perogni esigenza, anche pratica.

Quando la incontrano, i geni-tori hanno già affrontato un primoscreening al Centro Diagnostico,che stabilisce l’idoneità del lorocongiunto al trattamento riabilita-tivo. Una postazione di frontierache Fulvia occupa da sedici anni,senza esserne logorata: «Arrivopresto ed esco tardi», sorride, «enon mi abituo mai. Conosco situa-

zioni difficili, drammatiche. Avolte le mamme che incontro sonopiù giovani dei miei figli, a volte cisono famiglie che oltre a un figliosordocieco si ritrovano con un an-ziano malato in casa, o hannoperso il lavoro». Allora anche unaprofessionista come lei non puòfare appello a quello che ha stu-diato sui libri. «Spesso rimangozitta», confessa. «E mi chiedo:come lo riempio questo buconero? Poi però una strada per ri-partire insieme si trova sempre».

Una strada fatta, secondo Ful-via, di quattro parole: «Attenzione,comunicazione, ascolto, acco-glienza», scandisce. «Perché a pre-scindere dalla situazione dipartenza, la cosa che le famiglievogliono sentirsi dire è una sola:che il loro bambino potrà miglio-rare, che c’è un modo per tirarefuori quello che ha dentro, e quialla Lega del Filo d’Oro lo trove-remo. Allora vedo tornare il sor-riso anche sul volto più teso». •

Punti di riferimento. ogni sede territoriale della lega del Filo d’orofavorisce l’integrazione deisordociechi con lestrutture e i servizi delterritorio. le assistentisociali e gli operatoriraccolgono le richieste diaiuto e contattanocomune, scuole estrutture pubbliche eprivate per realizzare il progetto più utile allapersona e alla sua famiglia

SI PUÒFARE

50 ANNI D’ORO .

«Davanti a certidrammi restosenza parole. Mapoi una stradaper ricominciaresi trova sempre»

CON FILO D’ORO PERCHÉ...

OGGI E DOMANI .

Si è svolta dal 20 al 23novembre a Senigallia(An) la VII ConferenzaNazionale delle personesordocieche sul tema “Li-bertà e partecipazione”(nella foto, la valigia sim-bolo dell’evento). Un temafondamentale per i con-venuti, che ne hanno di-scusso declinandolo nelmondo del lavoro, nella

La sede della Lega delFilo d’Oro di Napoli haun nuovo indirizzo: daviale Kennedy 5 si è tra-sferita infatti in via Ni-cola e Tullio Porcelli20-22, nello stesso quar-tiere Fuori Grotta. Neinuovi locali, più ade-guati, sarà possibile in-tensificare le attività eavviare diversi laboratori.

vita sociale e degliscambi tra paesi. Il tuttosenza dimenticare i 50anni della “Lega”, per cuila partecipazione è va-lore imprescindibile.

la sfida dellapartecipazione

Nuovo indirizzo per Napoli

PASSIONE E METODO

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IN PRIMO PIANO 3

«La Lega del Filo d’Oro per noi è statatutto. Ha fatto rinascere mio figlio, eha salvato la vita anche a me». Non

esagera, Gabriella. Come raramente esageranoi genitori dei ragazzi sordociechi quando par-lano del loro dramma a lieto fine. «Carlo eraingestibile, violento, spaccava tutto e non dor-miva mai… ero talmente disperata che avevoperfino pensato al suicidio. Finché un giornoho incontrato la “Lega”…». E tutto è cambiato. Carlo oggi ha 41 anni, vive nel Centro di

Modena ed è un altro: è tranquillo, comunica,svolge semplici lavori, va al ristorante e a fareshopping. «Ero abituata alle botte, quelle chedava e quelle che si infliggeva da solo», ricordaGabriella con un brivido. «Adesso Carlo micoccola, è affettuoso, lo porto in giro e mi sentouna regina. Vorrei abbracciare tutti quelli della“Lega”, uno a uno. Mi hanno ridato mio figlio». «All’inizio lo davo per perso», racconta Gian-

franco parlando del figlio Alberto, uno dei sor-dociechi più famosi perché protagonista dimolti spot con Renzo Arbore. «Da piccolo tuttilo prendevano in giro e nessuno ci dava spe-ranze. Alla “Lega” sono diversi: loro guardanola persona, non l’handicap, vanno a cercarla ela tirano fuori. Perché questi ragazzi sono per-sone». Tanto persone che oggi, a 40 anni, comequalsiasi coetaneo Alberto è andato a vivere“da solo” in un appartamentino sotto quellodei genitori, «e vuole anche la lavatrice, per la-varsi i panni da sé», sorride il padre. Carlo e Alberto: solo due storie tra le tante

che in 50 anni hanno incrociato l’orizzontedella Lega del Filo d’Oro, significando l’alba diuna vita nuova e degna. Nonostante le difficoltà. Una prospettiva impensabile anni fa, quando

il destino dei sordociechi e pluriminorati psi-cosensoriali, soprattutto se affetti da disturbidel comportamento, era ben più oscuro: «Lestrade erano due, o gli istituti tipo Cottolengoo i manicomi», spiega Patrizia Ceccarani, di-rettore del Centro di Riabilitazione di Osimo.«Oltre alla casa dei genitori, dove spesso questepersone vivevano segregate». Del resto, conti-nua, «per la medicina e la pedagogia di alloraquesti soggetti erano “irrecuperabili”, quindibisognava solo accudirli e dar loro da man-giare». Una follia, a leggerla oggi alla luce deitraguardi raggiunti: «Prima di conoscere la“Lega” ero isolato», testimonia Amerigo Iannola,sordocieco over 60 che l’epoca della “reclu-

Testimonianze.

Vite cambiate e unanuova dignità: il grazie di amici e sostenitoriDal 1964 il destino di molti sordociechi è cambiato grazie alla “Lega”. A cui però serve sempre il sostegno di tutti

Parla il grande Renzo.

«Carissimi, la mia famiglia siete voi»Dopo 25 anni da testimonial e amico, Arbore racconta a cuore aperto cosa ha significato per lui incontrare la “Lega”

L’analisi .

Legge 107/2010:bella ma inapplicataUn “primo passo” ancora insufficiente.Questa l’opinione di Francesco Mercurio,presidente del Comitato delle Personesordocieche della “Lega”, sulla legge 107del 2010 che per la prima volta ha ricono-sciuto la sordocecità quale disabilità unica.Mercurio, la 107 è una buona legge?È una legge che pone un principio e rico-nosce, pur con tutti i suoi limiti, la specificacondizione di persona sordocieca. Inoltreprevede che gli enti locali nella eroga-zione dei servizi tengano conto della con-dizione di sordocecità e parla diguide-interpreti.  Quali sono i problemi?All’articolo 2 la legge definisce sordocie-che le persone cui siano riconosciute en-trambe le minorazioni sulla base dellalegislazione in materia di sordità e cecitàcivile. Solo che, per la legislazione vigente,si è riconosciuti sordi civili solo se lo si di-venta prima dei 12 anni, quindi la 107 nonsi applica ai sordociechi acquisiti che per-dono l’udito dai 13 anni. Inoltre la legge èinapplicata perché manca ancora la modu-listica per l’effettivo riconoscimento.   

sione” l’ha vissuta sulla pelle, «poi è cambiatotutto, ora ho una vita più soddisfacente e di-vertente. Tanto che quando incontro un sor-docieco come me lo sollecito sempre ad andarea conoscere la nostra Associazione». Un’Associazione che da 50 anni è al fianco

delle persone come Amerigo, Alberto e Carlo evuole continuare su questa strada: «Abbiamotanti progetti di sviluppo, perché non vogliamocerto fermarci ai nostri primi 50 anni», con-clude il presidente Francesco Marchesi. «DallaLinguetta al potenziamento di tutti i servizi,all’apertura di una nuova sede a Padova, laLega del Filo d’Oro guarda al futuro con otti-mismo e voglia di fare, ma ha bisogno comesempre del prezioso aiuto dei sostenitori, chesperiamo rimarranno con noi anche nell’annoche sta per iniziare. Tanti auguri quindi perchéil 2015 porti pace e serenità a tutti». •

Con lo smartphoneGuardate lo spotrealizzato da RenzoArbore con alcuniospiti sordociechiper i 50 anni della“Lega” cliccando il codice qui sotto

La campagna

Il nuovo video

Renzo Arbore ormai da venti-cinque anni è il noto e amatotestimonial della Lega del Filo

d’Oro. Anzi, più che un semplice te-stimonial, è un vero sostenitore. Come è cominciata questa storia diamicizia?Non conoscevo questa associazione,e ricordo che allargai le braccia quandoseppi che c’erano bambini e degliadulti che non vedevano, non senti-vano, non parlavano. Poi sono venutoa Osimo, ho visto quello che la “Lega”faceva per loro, mi sono emozionatoe ho capito che la vita vince, anche inquesto caso. Sono stato fortunato aessere stato scelto come testimonialdella Lega del Filo d’Oro, perché dopoaver vinto tanti premi per la comuni-

cazione, e avendo fatto la televisione,la musica, la radio, finalmente housato la comunicazione per uno scopoimportante: per aiutare i sordociechi. Quali sono i suoi sentimenti verso isordociechi della Lega del Filo d’Oro?Li considera degli amici?Di più, direi. Io non ho realizzato unafamiglia, e sento un po’ come miaquesta famiglia della Lega del Filod’Oro di Osimo e i suoi ospiti. Credoche visitare una delle sedi della “Lega”faccia bene perché ti apre il cuore, ecapisci che sei stato fortunato, e nonpuoi più lamentarti delle piccole coseche ti capitano nella vita.Recentemente lei ha visitato il cantieredella Linguetta, la nuova “casa” dellaLega del Filo d’Oro. Che impressione

le ha fatto? Ce ne vuole parlare?Il Progetto Linguetta è l’avvenire dellaLega del Filo d’Oro. Un grande com-plesso, un importante centro polifun-zionale che ospiterà il maggior numeropossibile di sordociechi. La Linguetta,che si sta costruendo velocemente esarà terminata in due, massimo treanni, è stata resa possibile grazie allasolidarietà di tanti: di aziende generose,delle istituzioni, della vostra solidarietà,lettori di Trilli, e anche dei lasciti te-stamentari, che sono stati di grandis-simo aiuto per l’edificazione di questoprogetto, che sarà il futuro della nostraamata Lega del Filo d’Oro.Per concludere...Che dire? Auguri a tutti, ma soprattuttoa tutti i sostenitori della “Lega”. •

RAGAZZO FORTUNATO. «Visitare una delle sedidella “Lega” apre il cuore, capisci che sei fortunato e non puoi più lamentarti delle piccole cose»

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LA STORIA4

«In tre settimane ho capito che eramio figlio. Lo conoscevo da unanno e mezzo, ma quello che mi

dicevano di lui non c’entrava niente conquello che ho visto dopo un giorno allaLega del Filo d’Oro».

Antonella si ricorda bene quel mo-mento, arrivato dopo diciotto mesi disofferenze e interrogativi a cui i mediciavevano tolto il lieto fine. Suo figlio Ni-colò, nato il 7 settembre 2010 dopo unagravidanza apparentemente senza pro-blemi, non aveva né occhi né nervo ot-tico, non udiva e non si muoveva. Nes-suna sindrome o malattia rara,semplicemente una condizione fisica gra-vemente compromessa, le cui reali causesono ancora oggi oggetto di indagine.Per i dottori, comunque, una serie di“non” da declinare anche al futuro: nonvedrà, non parlerà, non sentirà, nonmangerà mai da solo... «Signora, chevuole fare. Lo porti a casa, tanti auguri».

Solo una pallina di cicciaUna sentenza senza appello che però

le stava stretta: «Ti scontri con questaparola odiosa, “vegetale”, parli con per-sone che non ti capiscono, che allarganole braccia. Ma io mi dicevo: possibileche nessuno possa prendersi cura di Ni-colò come persona, così com’è?». Dopo

un anno e mezzo di visite e pensieri, unotorino la indirizza finalmente verso«quell’Istituto che a Osimo lavora con isordociechi», e la vita di Antonella (e diNicolò, e del papà Stefano) prende unanuova direzione. «Era tre anni fa, ottobre2011», racconta, «Nicolò era la mia “pal-lina di ciccia”, come lo chiamavo io,

Bornasco (PV).

Mamma, eccomi:finalmente ti facciovedere chi sonoa mamma antonella era stato detto che il suo bambino non avrebbecamminato, né sentito, né mangiato da solo. ma quando è arrivata alla lega del Filo d’oro ha scoperto una realtà diversa. e oggi nicolò stupisce tutti

stava sdraiato o piegato su sé stesso.Dopo tre giorni alla “Lega” stava in piedi.E dicevano che non si sarebbe maimosso!».

Quasi urla, questa mamma 39ennedalla parlantina sciolta e la grinta di unmastino, quando ritorna con la menteal momento in cui quello che aveva sem-pre sognato era lì, davanti ai suoi occhi.«Nicolò sapeva, poteva fare qualcosa.Quando ho visto che si è girato per toc-care un giocattolo quasi mi si fermava ilcuore. A Osimo abbiamo scoperto la sti-molazione sensoriale, la logopedia, lamusicoterapia. Aveva la peg perché midicevano che non si sarebbe mai ali-mentato normalmente, adesso mangiacome un lupo e non ha nessun problemadi deglutizione. Sa qual è la differenza?Che alla “Lega” non ti dicono quello chetuo figlio non può fare, ma quello chepuò fare. E non importa se è tanto opoco».

Finalmente una vacanza da soliEppure la famiglia di Nicolò vive in

provincia di Pavia, una zona dove nonmancano certo le strutture sanitarie oriabilitative. Ma secondo la mamma nes-suna di queste realtà aveva l’approccioglobale che invece la Lega del Filo d’Oromette in campo per ogni utente: «C’era

chi lo curava per la cecità, chi per i pro-blemi uditivi, chi per l’ipotonia musco-lare… spesso senza parlarsi. Dopo averconosciuto il “metodo Filo d’Oro” sonotornata a casa carica, e ho preteso cheanche i servizi locali fossero all’altezza,andando a cercare gli specialisti più ade-guati».

I risultati, dopo tre soggiorni intensivia Osimo e il lavoro a domicilio, si ve-dono: oggi, a quattro anni, Nicolò va allascuola materna, si alimenta con il cuc-chiaino, afferra i giocattoli, nuota, ha ini-ziato a “lallare” e a muovere qualchepasso, tanto che i genitori stanno giàpensando al girello. Ed è arrivato a sentire60 decibel dall’orecchio destro. «Non ve-drà mai, su questo non posso farmi illu-sioni», ammette Antonella, «e probabil-mente non vivrà mai da solo. Ma è felice,allegro: il suono della sua risata per me èil concerto più melodioso del mondo. Eanche sull’autonomia ha fatto passi dagigante».

Tempo fa infatti Nicolò rifiutava il con-tatto con chiunque che non fosse lamamma, e voleva stare sempre in braccioa lei, tanto da costringere Antonella afare la doccia con il sottofondo delle sueurla disperate anche per quel brevissimodistacco. Una situazione che l’aveva por-tata sull’orlo dell’esaurimento fisico e

la canzone.

La vita è una lottama la “Lega” c’èHa vinto il festival di sanremo 2014la canzone di arisa Controventoche la mamma di nicolò dedica allalega del Filo d’oro. eccone alcunistralci: «io non credo nei miracoli (...)Questa vita lascia i lividi questamette i brividi certe volte è più uncombattimento(...)/il mondo è controte e tu non sai il perché, lo so me loricordo bene/lo sono qui/perascoltare un sogno/non parlerò/senon ne avrai bisogno/ma cisarò/perché così mi sento/accanto ate viaggiando controvento/risolverò/magari poco o niente/maci sarò/e questo è l’importante».

«Prima erodepressa. Adessoriesco a scherzaresu Nicolò, lochiamo il mio mister Magoo»

CON FILO D’ORO PERCHÉ...

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PORTE APERTE 5

mentale, e dal quale l’ha salvata semprela Lega del Filo d’Oro. «A settembre,sembra incredibile, io e mio marito siamoriusciti a ritagliarci una vacanza da soliall’estero», racconta felice, «e Nicolò èstato dalla nonna senza problemi. Nonha fatto neanche un capriccio!».

La depressione è alle spalleInsomma, un orizzonte che si è rasse-

renato (pur senza cancellare le nuvole) eche permette ad Antonella anche di es-sere più leggera: «Io per scherzo lochiamo Mister Magoo, come il perso-naggio dei cartoni animati», continua,«e ho anche ricominciato a fare l’anima-trice per feste di compleanno travestitada pagliaccio. Riesco a ridere, a prenderloe a prendermi in giro. Come unamamma normale, una famiglia normale.E se sono riuscita a riprendermi da unperiodo di depressione e rabbia, lo devosoprattutto alla Lega del Filo d’Oro».

Una riconoscenza che Antonellaesprime dedicando alla “Lega” Contro-vento, la canzone di Arisa che ha vintol’ultimo Festival di Sanremo. «Loro cisono, sempre», conclude, «accanto a noiche dobbiamo per forza viaggiare con-trovento. E non importa se risolvonopoco o tanto, l’importante è che non ciabbandonino mai». •

Osim

o

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odoro.itodoro.it

2 31 763 ontatta

lo scorso 25 ottobre si sono svolte leelezioni per il rinnovo del Comitatodei Familiari delle persone sordocie-

che della Lega del Filo d’Oro, ed è statoconfermato il presidente, il veronese Va-lentino Cavalca. Il Comitato, costituito da9 membri soci, è un organo permanentedel Consiglio di Amministrazione, che hafunzioni propositive e consultive sulle pro-blematiche e i bisogni dei familiari e sullaorganizzazione dei servizi per i sordociechie pluriminorati psicosensoriali.

Un ruolo anche di tutela dei diritti,come sa bene il presidente Cavalca, chespesso insieme agli altri familiari alza lavoce per chiedere che quanto spetta aisordociechi sia garantito. Uno dei temiche stanno più a cuore al Comitato è infattiquello della difficoltà di ottenere da partedelle strutture sociosanitarie di molte re-gioni le autorizzazioni necessarie per gliinterventi alla Lega del Filo d’Oro: «Spessosi ricevono “non risposte”, risposte dila-torie o per tempi insufficienti, e perfinorisposte negative», sottolinea ValentinoCavalca. «E le eventuali alternative,quando proposte, sono inadeguate». I sor-

dociechi infatti, che necessitano di inter-venti specifici e personalizzati come pre-visto dalla legge 107/2010 (vedi a pag. 3),vengono spesso dirottati verso strutturedi assistenza “generica” o destinate ad altrideficit o patologie. «Chiediamo dunque»,conclude il presidente del Comitato, «chei servizi sociosanitari competenti noncreino ostacoli alle richieste di ricoveronelle strutture della Lega del Filo d’Oro,dando concreta attuazione alla legge siaper quanto riguarda la modulistica chel’assistenza personalizzata». •

Osimo.

Comitato dei familiari,i diritti prima di tuttosi rinnova il comitato, organo consultivo che svolge attività di sensibilizzazionee tutela. il presidente : «regioni, garantite quanto spetta ai sordociechi»

Giro di tavolo.nella foto, scattata allariunione del 25ottobre, si riconosconoil presidente Valentinocavalca (secondo dadestra), la vice rosaFrancioli (in blu) e allasua destra donatellalivieri, carlo mormile e angela tomasso. Gli altri membri delcomitato sono danieleorlandini, Graziaugolini, Giovanniambrosini, GioacchinoPalano e i supplentimichele Pallotta e liviomarini

Che felicità stare in piedi. sopra e a fianco, il piccolo nicolò, 4 anni, durante un soggiorno riabilitativo a osimo. a sinistra, felice in città e sotto alla chitarra

esattamente dieci anni fa, il 4 novembre 2004Laura Mella, 36enne sordocieca milanese, en-trava come prima ospite del Centro di Lesmo

(MB), aperto da pochissimo. La struttura brianzoladella Lega del Filo d’Oro ha quindi festeggiato il de-cimo compleanno ricevendo gli auguri di tanti, e dellafamiglia Mella in particolare: «Aspettavamo da anniche la “Lega” aprisse un centro in Lombardia», rac-conta mamma Carla. «Prima Laura era a Osimo, e noifacevamo 800 chilometri avanti e indietro per andarea trovarla… adesso invece in mezz’ora siamo da lei epossiamo portarla a casa più spesso. Poi si è inseritabenissimo: gli operatori sono stati eccezionali nel farlasentire subito a casa. Che dire? Grazie a tutti».

lesmo.

Una dimora accoglienteaperta da dieci anni

Incontrare le famiglie dei ragazzi sordociechi e coin-volgerle in una giornata dedicata a loro, in cui stareinsieme e affrontare argomenti utili alla gestione del

quotidiano. È questo il senso delle “Giornate con lefamiglie” che si svolgono due volte l’anno nelle sediterritoriali di Roma e Napoli con l’aiuto dei volontariche, mentre i genitori sono riuniti, intrattengono ifigli. «Gli argomenti sono sollecitati dalle famiglie»,spiega la referente della sede romana, Monica DiCapua, «perché interessano la vita di famiglia». Loscorso ottobre nella capitale si è parlato del delicatotema della sessualità, mentre a Napoli si è discusso diproblemi comportamentali.Visto l’interesse e la parte-cipazione, le Giornate torneranno anche nel 2015.

roma e Napoli.

Tornano le Giornate insiemeper parlare un po’ di noi

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6 COME AIUTARCI

bastano 28centesimi al giorno,molto meno di uncaffè, per attivareuna donazioneperiodica a favoredella lega del Filod’oro. come? con ilcoupon allegato aquesto numero ditrilli oppure sul sitohttp://donazioni.legadelfilodoro.it

Il numero

0,28EURO

Info: Ufficio raccolta fondi - tel. 071.7231763

In onda.

Spot, ospitate e speciali:cercateci in televisione

In tanti hanno visto il nuovo spot tele-visivo sul 50esimo della Lega del Filod’Oro (in alto, un fotogramma) chevede come protagonista Renzo Arboree alcuni ospiti giovani e meno giovanidell’Associazione, trasmesso sulle retiRai e Mediaset tra i mesi di ottobre enovembre. Ora la “Lega” è di nuovo inonda con speciali e interventi in tra-smissioni tv per ricordare agli italianidi continuare a sostenerla. Info: www.legadelfilodoro.it/come-sostenerci

Al mercato.

Pasta della Bontà, il gusto di fare del bene

Torna anche quest’anno la “Pasta dellaBontà”, la raccolta fondi per la Lega delFilo d’Oro realizzata con la FondazioneCampagna Amica di Coldiretti. Neimercati Campagna Amica di tutta Italiai clienti riceveranno, a fronte di una do-nazione di 5 euro, una confezione da 1kg di pasta di grano duro 100% italianoe contribuiranno così in modo gustosoa sostenere le attività della “Lega”.Info: www.pastadellabonta.it

SPECIALE 50ESIMO .

Per Natale, fai un regalo che duratutto l’anno: una donazione pe-riodica. È questo l’appello ai so-

stenitori della Lega del Filo d’Oro, chevuole sottolineare l’importanza di questostrumento per il prosieguo e il potenzia-mento delle proprie attività.

L’idea è semplice: rendere perma-nente, stabile, il proprio sostegno allanostra Associazione tramite un impegnoa versare mensilmente (o annualmente,o con altra periodicità purché fissa) unasomma liberamente scelta, direttamentedal proprio conto corrente o dalla cartadi credito. Una sorta di “adozione a di-stanza” dei progetti della Lega del Filod’Oro, particolarmente importante per-ché permette di contare su uno “zoccoloduro” di amici fedeli e quindi di entratesicure, base irrinunciabile per qualsiasiprogettualità e programmazione.

«Sì, per noi è uno strumento decisivo,su cui investire», conferma AlessandraPiccioni, responsabile dell’Area DonatoriPrivati dell’Ufficio Raccolta Fondi. «Tantoè vero che l’abbiamo sostenuto con unacampagna mirata, caratterizzata dallo slo-gan “Adotta un mondo di sì”, che sotto-linea come la nostra Associazione dicatante volte sì alle persone sordocieche ealle loro potenzialità, anche dove altrimagari dicono no. Allo stesso modo,chiediamo ai nostri sostenitori di dire sìa questa semplice modalità di sostegno,che oltretutto è senza costi».

Da tempo utilizzata con successo al-l’estero, la donazione periodica fino apochi mesi si chiamava RID (Rapportointerbancario diretto), sfruttato da molti

italiani per il pagamento, ad esempio,delle bollette; dal 1° febbraio, il RID èdiventato SDD Core, un nome più diffi-cile che però esprime lo stesso concetto.

«La Lega del Filo d’Oro ha potutotoccare con mano quanto sia decisivoquesto canale», continua Alessandra,«grazie alle migliaia di persone che giàl’hanno attivato: speriamo comunqueche diventino molti di più per conti-nuare a sviluppare i nostri progetti,primo fra tutti quello della Linguetta».Per fare quindi un regalo che dura tuttol’anno alla Lega del Filo d’Oro, basta at-tivare una donazione periodica. Per sa-pere come, contattate l’Ufficio RaccoltaFondi. •

Modi nuovi di festeggiare

Questo Natale scegli un regalo che non si butta dopo la Befanala lega del Filo d’oro dice tanti sì alle persone sordocieche e alle loropotenzialità, anche dove altri dicono di no. Fatelo anche voi con una donazioneperiodica da conto corrente. ecco perché è così importante, soprattutto ora

Osim

o

Notiziario ufficiale della Lega del Filo d’Oro ONLUSAssociazione Nazionale riconosciutacon D.P.R. n. 516 del 19.5.1967

Via Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN)tel. 07172451 - fax 071717102 c/c postale 358606

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Direttore responsabile Rossano Bartoli

Comitato di redazioneMaria Giulia Agostinelli, Chiara Ambrogini, Anna Maria Catena, Gianluca de Tollis, Alessandra Piccioni,Maria Laura Volpini

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Fotografie Nicolas Tarantino e Archivio Lega del Filo d’Oro

Stampa Tecnostampa s.r.l. - Loreto (AN)Questo numero è stato chiuso in redazione il 12 novembre2014 ed è stato tirato in 376.000 copie. Autorizzazione delTribunale di Ancona 29.7.1981 n.15. Bimestrale - PosteItaliane SpA - Spedizione in A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n°46) art.1, comma 2 - DCB Milano

Per garantire la privacyi dati sono trattati per le attività di raccolta fondi, sia in formatocartaceo che elettronico, da responsabili ed incaricati a ciòpreposti e possono essere comunicati a società di marketingdiretto che effettuano l’invio di nostro materiale. Per esercitare idiritti di cui all’articolo 7 del d. lgs. 196/2003 (tra cui modificare ocancellare i dati) scrivere al responsabile comunicazione eraccolta Fondi (responsabile del trattamento) presso lega delFilo d’oro onlus Via montecerno, 1 60027 osimo - an (titolaredel trattamento).

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

la lis (lingua italia dei segni) - comeormai molti sanno - serve alle personesorde per comunicare attraverso igesti delle mani. ma quando una per-sona non udente perde la vista (adesempio nella sindrome di usher), isegni improvvisamente vengono in-ghiottiti dal buio, e occorre “inven-tarsi” una soluzione. ecco quindi che proprio dai sordocie-chi di tutto il mondo è partita gradual-mente l’idea di creare una lis tattile(list), che desse la possibilità a chi“ascolta” (il sordocieco) di toccare conle proprie mani le mani di chi “parla”(l’interprete). una variante preziosadella lis che prevede anche una seriedi accorgimenti per sopperire alla im-possibilità di vedere, come per esem-pio segni particolari che esprimonoanche le espressioni facciali.

Scopri tutti i modiper comunicare.La Lis Tattile

Trilli nell’Azzurro

PARLA CON ME

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IN AZIONE 7

enrico Finzi, sociologo e presidente di AstraRicerche, non ha dubbi: «Quasi due italianisu tre apprezzano le imprese che aiutano chi

fa del bene, e più di uno su due preferisce acqui-starne i prodotti». Conviene dunque alle aziendeimpegnarsi per soddisfare i criteri della responsabi-lità sociale di impresa (Csr nell’acronimo inglese)legando il proprio nome a un’organizzazione nonprofit affidabile, seria e nota. «L’identikit della Legadel Filo d’Oro», conferma Luca Cioccolanti, refe-rente per le aziende dell’Ufficio Raccolta Fondi.«Sempre secondo Astra Ricerche, infatti, la nostraassociazione è conosciuta da quasi 3 italiani su 4, eben il 97% di chi la conosce la apprezza. Quindi

associare il nome della propria azienda a quello, ri-spettato e amato, della “Lega” aiuta ad accrescere lareputazione etica, razionale ed emozionale».

Non solo: la Lega del Filo d’Oro è promossa apieni voti dall’Osservatorio Socialis, piattaforma on-line che mette in rete esperienze di incontro traprofit e non profit e organizza il Premio Socialis,primo riconoscimento italiano per tesi di laureasulla Csr. «Con i suoi 500 dipendenti la Lega delFilo d’Oro è a tutti gli effetti un’azienda», dice AnitaFiaschetti dell’Osservatorio, «e costituisce un mo-dello nel panorama del non profit italiano».

Info: www.legadelfilodoro.it/come-sostenerci/sei-un-azienda

Giancarlo Trucchia, osimano doc.

Che bello avere la “Lega”come vicina di casa

responsabilità sociale.

Le aziende “buone” valgono di più

Adesso abita in una bella uni-familiare con giardino,prima stava in una casetta

più modesta, ma si è spostato solodi un centinaio di metri in 66 annidi vita, Giancarlo Trucchia: osi-mano doc, vive da sempre nellafrazione di S. Stefano, a pochi passidalla sede della Lega del Filod’Oro. Qui, su questa collina cheaffaccia sulla vallata, Giancarlo havisto arrivare i primi volontari,operatori e ospiti della “Lega”, neglianni ’70.

«Conoscevo don Dino Marabini,che allora si dava da fare perquest’opera», ricorda Giancarlo. «Enoi giovani andavamo di casa incasa a chiedere aiuto… era entusia-smante. Lo facevamo per amicizia,ma anche perché vedevamo i geni-tori che portavano qui i bambinisordociechi e intuivamo il loro do-lore pieno di speranza». Di famiglieche si sono arrampicate fino a S.Stefano per bussare alle porte della“Lega”, Trucchia ne ha viste tante, e

con tante ha scambiato un sorrisoo un saluto. «Bastava un buon-giorno per strada», dice, «per farlisentire i benvenuti». Poi, con iltempo, Giancarlo si sposa conOriana e arrivano quattro figli; unavita intensa fatta di lavoro (da rap-presentante di prodotti per fale-gnamerie) e volontariato (prima as-sistendo i nonni centenari, poi lamamma, ma anche con Caritas eUnitalsi), fedele al suo motto: «Sefaccio qualcosa per gli altri, sonofelice». Finché, sei anni fa, la deci-sione di diventare volontario ancheper la Lega del Filo d’Oro: «È statonaturale», spiega, «in fondo SantoStefano è la “Lega”, quindi è un po’casa mia». Oggi Giancarlo fa l’auti-sta quando serve, e la domenicaaccompagna i ragazzi dell’Associa-zione a messa. Con la gioia nelcuore, e un unico cruccio: che traun po’ aprirà la sede della Lin-guetta. «Mi dispiace che la “Lega”se ne vada. Anzi, non ci devo pen-sare, sennò mi commuovo...». •

Cambio nel 2017. da oltre 40 anni la legadel Filo d’oro ha la suasede principale a osimoin una villa già sede di unseminario vescovile nellafrazione di santo stefano.il trasferimento però èvicino: nel 2017 è previstainfatti l’apertura del nuovocentro di via linguetta,sempre a osimo, dovemolte attività sarannoriunite in un unico, grandepolo multifunzionalewww.legadelfilodoro.it

SI PUÒFARE

«Sono unvolontario perchévi conosco dasempre. E un po’mi dispiace checambiate sede...»

BUONE IDEE .

CON FILO D’ORO PERCHÉ...

VISTI DA VICINO

Tennis.

Sfide su terra rossa per dalilae tutti gli amici della “lega”

Oltre 200 persone tra giocatori e tifosi hanno presoparte, il 18 e 19 ottobre, al terzo torneo di tennis Me-morial Dalila Concilio, organizzato dal papà Angelo,presso lo Sporting Poseidon di Ercolano (Napoli). Da-lila era una bambina sordocieca accolta dalla Lega delFilo d’Oro piccolissima, e scomparsa nel 2010. Per ri-cordarla, Angelo ha fondato un ente non profit il cuiscopo è raccogliere fondi per la Lega del Filo d’Oroanche grazie all’annuale torneo di tennis. «È stata unabella manifestazione, e il ricavato è stato superiore aquello degli altri anni», spiega Angelo, che dà unamano alle famiglie dei sordociechi anche mettendo adisposizione gratuitamente la propria professionalitàdi commercialista. Bravo!

Solidarietà.

Migliaia di donne alleate per sostenere la lega del filo d’Oro

Da luglio 2014 a giugno 2015 Inner Wheel, la piùgrande organizzazione femminile di servizio nelmondo (con oltre 100mila socie in 103 paesi, suddi-vise in Distretti territoriali e club), sostiene la Lega delFilo d’Oro. Il Distretto 209 (cui fanno capo Emilia Ro-magna, Toscana, Marche, Umbria, Abruzzo e Molise)l’ha scelta come destinataria del progetto di solidarietà2014-2015: i 30 club Inner Wheel del Distretto orga-nizzeranno quindi a suo favore eventi e manifestazionidi raccolta fondi. «La “Lega” fa uno splendido lavoro,con amore e alta professionalità», ha detto la governa-trice, Simonetta Tomassini Cristofani (nella foto). Lapresentazione del progetto è avvenuta a San Benedettodel Tronto (Ap), nel corso di una serata a cui ha parte-cipato il segretario generale Rossano Bartoli.

Anniversari.

Armando e Gina, 50 anni d’amoresenza dimenticare il prossimo

Una grande festa in famiglia, un bel pranzo in un ri-storante di Jesi (An) per una cinquantina di parenti eamici e alla fine l’annuncio: non vogliamo regali, fateuna donazione alla Lega del Filo d’Oro. Così Ar-mando e Gina, due coniugi marchigiani settantenniche a settembre hanno festeggiato le nozze d’oro,hanno voluto ricordarsi delle persone sordocieche ecompiere un gesto nobile apprezzato da tutti. «Arri-vati alla nostra età grazie a Dio non abbiamo bisognodi niente», dice Armando a Trilli. «E poi tanti regali ri-cevuti per i 25 anni di matrimonio non li abbiamoneanche aperti... così invece festeggiamo davvero».Che dire? Un esempio straordinario, tutto da imitare.

fATelO ANChe VOIGrazie a chi ci dato una mano! Per avere più informazionisu come organizzare eventi a nostro favore è possibilecontattare l’Ufficio raccolta fondi allo 071.7231763

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FRA DI NOI8

PUOI AIUTARCI IN TANTI MODI

PIÙ DONI, MENO VERSIle agevolazioni fiscali (lg. n.80 del14/05/05) per chiunque, azienda o privato,faccia una donazione a una Onlus crescono con l’importo della donazione.

i centri della lega del Filo d’oro sonofrequentati da persone sordocieche diogni età, per cui le scale rappresen-tano un elemento di difficoltà, o quan-tomeno di attenzione. Per questo, quando si tratta di salire oscendere dei gradini è necessarioprevedere segnali e accorgimenti par-ticolari: il doppio corrimano, peresempio, uno più in basso per i bam-bini e uno più in alto per gli adulti, persostenersi; i profili in gomma antisci-volo prima di ogni dislivello; gli zerbiniin cocco all’inizio e alla fine di ognirampa, che permettono di cogliere su-bito, sotto il piede, la differenza di su-perficie con il pavimento liscio. ma attenzione: ogni zerbino è inseritoin un apposito alloggiamento e nonsemplicemente appoggiato a terra,per evitare che ci si possa inciampare.

CC POSTALE n. 358606 intestato a Lega del Filo d’Oro Onlus

BONIFICO BANCARIO intestato a Lega del Filo d’Oro Onlus presso

UniCredit S.p.A.IBAN IT05K0200837498000001014852

CARTA DI CREDITOnumero verde 800.90.44.50 oppure

con coupon nel bollettino allegato al giornale

DONAZIONI ON LINEsul sito donazioni.legadelfilodoro.it

DONAZIONI PERIODICHEcon Carta di credito

o Conto Corrente bancariotelefona al numero 071.7231763

o vai sul sito donazioni.legadelfilodoro.it

Se la vita è fatta a scale, meglio chesiano tutte sicure

IL PARTICOLARE

Anche dopo vent’anni riuscitesempre a commuovermi Cari amici, ho 54 anni e sono vostro sostenitore daquasi vent’anni. Da 16 anni ho “imposto” ai miei col-leghi di destinare parte delle spese dei regali di Nataledel Cral Aziendale alla Nostra Associazione. Nel 2000ho visto da vicino quello che fate, trascorrendo unameravigliosa giornata a Osimo. Emozioni me ne aveteregalate tante; io penso sempre di esserne diventatoimmune, e invece no. Ogni volta che arriva Trilli nel-l’Azzurro e leggo le storie che pubblicate, la posta deisoci... gli occhi si riempiono di lacrime, riuscite an-cora ad emozionarmi. Grazie per quello che fate! Gra-zie anche per le lacrime.

FernandoCarissimo Fernando, meno male che non ha perso la ca-pacità di emozionarsi! Grazie del suo impegno così gene-roso.

la mia ricompensa è un sorrisoSono veramente felice di aver contribuito a mettere unmattoncino nella vostra casa. Il sorriso di una personaè la ricompensa più bella che si possa avere. Ho incon-trato la “Lega” tenendo per mano mio figlio e, consa-pevole della gioia che provavo come genitore nel ve-derlo crescere armonicamente, mi ha fatto rifletterequanto doveva essere dura la vita di una famiglia conun bambino (e persona) che richiede una costantepresenza famigliare e sanitaria. Poi meditando su unpasso del Vangelo «....e chi avrà dato anche solo unbicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, per-

chè è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderàla sua ricompensa...», ho pensato che la mia ricom-pensa l’ho già ricevuta nel constatare che persone bi-sognose sorridono.

Gian Piero Caro Gian Piero, è proprio così: sono i piccoli gesti diamore per gli altri che ci rendono più felici. Grazie diaver pensato alla Lega del Filo d’Oro.

Sono grata di avervi conosciutoCarissimi, non conoscevo assolutamente questo tipodi disabilità e mi sono commossa nel vedere ciò chefate per queste persone. Siete un’associazione in cuisi vede da subito l’amore che manifestate nei con-fronti di chi ne ha bisogno, oltre alla preparazioneprofessionale. Sono grata di aver incontrato sullamia strada la vostra conoscenza e davvero con tuttoil cuore desidero di poter un giorno farne parte...Davvero siete meravigliosi. Grazie.

MinaGentile Mina, le sue parole sono meravigliose. Grazie alsuo sostegno lei fa già parte della nostra grande famiglia!

date un bacio ad AgostinoCari amici di Trilli, ho letto la storia di Agostino (vediTrilli n° 3/2014) e mi ha commosso. Penso che unadonna meravigliosa come la mamma di questo bam-bino non abbia bisogno di incoraggiamento ma diprove concrete, affinchè i vostri sforzi continuino consempre maggior impegno per arrivare ai risultati rag-giunti da Agostino. La sua storia è simile a quella ditanti vostri piccoli ospiti, i genitori dei quali si affi-dano alle vostre cure, sostenuti dalla speranza, spe-ranza che Papa Francesco raccomanda a tutti e che,come per Agostino, riserva grandi risultati. Vi augurodi cuore buon lavoro! Ed un bacetto ad Agostino.

FiorenzaCarissima Fiorenza gireremo il bacetto ad Agostino! Si-curamente sarà contento di sapere che tante personecome lei gli vogliono bene.

LA POSTA

Penso di non emozionarmi più, poi arriva Trilli, lo leggo e gli occhimi si riempiono di lacrime, riusciteancora ad emozionarmi. Grazie di tutto! Anche delle lacrime.

“”

Scrivete le vostre lettere aLega del Filo d’Oro - Via Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN)

Potete inviare un fax al numero 071 717102o una e-mail a [email protected]

Se non hai ancora deciso, fallo subito!Vai sul sito momenti.legadelfilodoro.it

oppure contatta l’Ufficio Comunicazione e Raccolta Fondi 071 72 31 763

[email protected]

Grazie e tanti auguri di Buone Festea chi ci sostiene.Vogliamo dire grazie a chi, privato o azienda, ha scelto i regali di Natale tra le proposte del nostro Catalogo. Grazie, perché il vostro contributo è un aiuto prezioso e uno stimolo a proseguire nel nostro impegno.

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