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Torino, 9 luglio 2013 Gentili Signori, Ho il piacere di segnalare che, nel corrente mese di luglio 2013, è stato pubblicato da Aracne editrice S.r.l. Ariccia (Rm) il mio libro “La Triade interattiva del mondo inquinato contro la salute”. Il prezzo di copertina è stato stabilito dall’editore in 15,00 euro. Copie dell’opera possono essere acquistate presso le librerie di cui al link: http://95.110.202.188/aracneweb/index.php/rete-vendita.html. Ritengo utile, a scopo informativo per i lettori interessati all’argomento, riportare, oltre alla copertina e alla quarta di copertina del volume, anche l’indice, la presentazione e l’introduzione dell’opera. Grazie per l’attenzione Giancarlo Ugazio La triade interattiva del mondo inquinato contro la salute L ’opera illustra le patologie umane causate dall’esposizione a tre dei principali tipi di agenti nocivi per il nostro organismo: quelli le- gati alla perdita di tolleranza ai composti ambientali esogeni (SCM), l’asbesto, i campi elettromagnetici. Sono considerate sia le esposizio- ni occupazionali, sia quelle extralavorative. Inoltre sono descritte la multifattorialità eziologica e la multisistemicità delle condizioni cli- niche; soprattutto è prestata attenzione al sinergismo tossicologico (ef- fetto cocktail) tra i tre tipi di agenti, tra loro e con altri patogeni. L’ef- fetto perossidativo è il principale file rouge d’interazione tra i tre tipi suddetti di veleni. Un altro fattore condiviso dai tre è che tutti sono legati al progresso e a quel profitto imprenditoriale che si attua attra- verso lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, accuratamente occultato con la congiura del silenzio. L’uomo della strada (Green Man) potrebbe solo sperare che tutte queste conoscenze siano in grado di agevolare la sua salute per mezzo della prevenzione dei rischi. G iancarlo Ugazio si è laureato in Medicina a Pavia nel 1957. È stato assistente straordinario (1959) e poi ordinario (1962) in Patologia generale di Medicina a Cagliari, quindi a Siena (1964), infine a Torino (1966). Research Fellow in Pathology a Pittsburgh (PA) nel 1963. Libero docente di Patologia generale dal 1964. As- sistent Professor in Physiology a Cleveland (Ohio) nel 1970. Pro- fessore incaricato di Patologia generale in SMFN a Sassari nel 1971. Professore aggregato di Patologia a Torino dal 1975, poi straordinario dal 1976, infine ordinario dal 1979 al 2007, fino alla quiescenza. Autore di circa 220 pubblicazioni scientifiche. ARACNE euro xx,00 ISBN 978-88-548-xxxx-x Giancarlo Ugazio Ugazio La triade interattiva del mondo inquinato contro la salute COPERTINA: ARACNE EDITRICE SRL LA TRIADE INTERATTIVA DEL MONDO INQUINATO CONTRO LA SALUTE A06 2013-707 copertina_A 170 mastro copertine 01/07/13 17:51 Pagina 1

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Torino, 9 luglio 2013 Gentili Signori, Ho il piacere di segnalare che, nel corrente mese di luglio 2013, è stato pubblicato da Aracne editrice S.r.l. Ariccia (Rm) il mio libro “La Triade interattiva del mondo inquinato contro la salute”. Il prezzo di copertina è stato stabilito dall’editore in 15,00 euro. Copie dell’opera possono essere acquistate presso le librerie di cui al link: http://95.110.202.188/aracneweb/index.php/rete-vendita.html.

Ritengo utile, a scopo informativo per i lettori interessati all’argomento, riportare, oltre alla copertina e alla quarta di copertina del volume, anche l’indice, la presentazione e l’introduzione dell’opera.

Grazie per l’attenzione Giancarlo Ugazio

La triade interattiva del mondo inquinato contro la salute

L ’opera illustra le patologie umane causate dall’esposizione a tre deiprincipali tipi di agenti nocivi per il nostro organismo: quelli le-

gati alla perdita di tolleranza ai composti ambientali esogeni (SCM),l’asbesto, i campi elettromagnetici. Sono considerate sia le esposizio-ni occupazionali, sia quelle extralavorative. Inoltre sono descritte lamultifattorialità eziologica e la multisistemicità delle condizioni cli-niche; soprattutto è prestata attenzione al sinergismo tossicologico (ef-fetto cocktail) tra i tre tipi di agenti, tra loro e con altri patogeni. L’ef-fetto perossidativo è il principale file rouge d’interazione tra i tre tipisuddetti di veleni. Un altro fattore condiviso dai tre è che tutti sonolegati al progresso e a quel profitto imprenditoriale che si attua attra-verso lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, accuratamente occultato conla congiura del silenzio. L’uomo della strada (Green Man) potrebbe solosperare che tutte queste conoscenze siano in grado di agevolare la suasalute per mezzo della prevenzione dei rischi.

G iancarlo Ugazio si è laureato in Medicina a Pavia nel 1957.È stato assistente straordinario (1959) e poi ordinario (1962)

in Patologia generale di Medicina a Cagliari, quindi a Siena (1964),infine a Torino (1966). Research Fellow in Pathology a Pittsburgh(PA) nel 1963. Libero docente di Patologia generale dal 1964. As-sistent Professor in Physiology a Cleveland (Ohio) nel 1970. Pro-fessore incaricato di Patologia generale in SMFN a Sassari nel1971. Professore aggregato di Patologia a Torino dal 1975, poistraordinario dal 1976, infine ordinario dal 1979 al 2007, finoalla quiescenza. Autore di circa 220 pubblicazioni scientifiche.

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NEeuro xx,00

ISBN 978-88-548-xxxx-x

Giancarlo Ugazio

Ugazio La triade interattiva del m

ondo inquinato contro la salute

COPERTINA: ARACN

E EDITRICE SRL

LA TRIADE INTERATTIVADEL MONDO INQUINATO

CONTRO LA SALUTE

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CONTENUTO

Copertina. Indice. 3. Introduzione di Giancarlo Ugazio. 7. Presentazione di Michele Michelino. 9. Medaglione dell’autore. 11. Capitolo I: Visione panoramica del mondo inquinato in rapporto con la salute. 31. Capitolo II: Sensibilità Chimica Multipla – Perdita della Tolleranza ai Veleni Ambientali (MCS - TILT). 59. Capitolo III: Patologie da Asbesto. 81. Capitolo IV: Campi Elettro-Magnetici. 105. Capitolo V: Epicrisi sulla Triade interattiva. 127. Appendice I: Spiccioli d’asbesto. 143. Appendice II: Spiccioli di ferro. 153. Appendice III: Spiccioli di piombo. 169. Appendice IV: Spiccioli di mercurio. 199. Appendice V: L’azione di un difensore civico. 201. Appendice VI: La congiura del silenzio. 203. Appendice VII: La tabella dei poteri forti che remano a favore del loro profitto, quasi mai della salute della collettività. 205. Quarta di copertina. INTRODUZIONE Lo scorso 1 giugno 2012, a seguito di un precedente intervento divulgativo sul tema dei rischi dell’esposizione ad asbesto, tenuto il 27 aprile 2012 a Palazzo Marino, a Milano, un documentarista del M5S mi chiese di intervistarmi presso la mia abitazione. Quell’intervista –divulgata mediante You Tube - si sviluppò su un’unica domanda: “Mi parli degli aspetti etici e sociali dell’inquinamento dell’ambiente”. Tale sollecitazione non mi colse impreparato, giacché sempre, nella mia attività professionale di ricerca e d’insegnamento, avevo prestato attenzione non solo agli aspetti prettamente scientifici della patologia ambientale, motivati per la tutela preventiva della salute ambientale, ma anche a quelli etico-sociali. Infatti, quando ho incontrato qualcosa di strano, a scapito dell’ambiente e della salute, di regola, non mi sono mai nascosto nel chiuso del laboratorio, ma mi sono domandato: “Cui prodest?”. Di conseguenza, ho approfondito la

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conoscenza di tali problemi attingendo informazioni non solo dalle comuni fonti bibliografiche ma anche dalla rete informatica. Questo mio quinto libro “La triade interattiva” è lo strumento di divulgazione di molte delle informazioni che ho raccolto durante tanti anni di lavoro ed anche dopo la pubblicazione del libro sull’asbesto del 2012, di cui esso è uno sviluppo. Il primo capitolo tratta della visione panoramica dell’ambiente inquinato del mondo d’oggi, dilaniato tra il progresso della rivoluzione industriale, da un lato, e il pareggio del bilancio economico-finanziario, dall’altro. Di regola, il profitto prevale sulla qualità dell’ambiente e della salute. La congiura del silenzio è la colonna sonora che funge da atmosfera di tutto lo sfacelo in cui viviamo noi e in cui sono destinati a vivere i nostri figli e i nostri nipoti. Poiché questi aspetti peculiari sono generalmente occultati dagli imprenditori che si godono il profitto, la trattazione della visione panoramica è offerta al lettore in sei lingue oltre all’italiano, affinché l’informazione non sia ostacolata dalla conoscenza della sola lingua del Belpaese. Il secondo capitolo tratta di una delle principali icone che esemplificano queste criticità: la SCM (Sensibilità Chimica Multipla), riferita dall’acronimo inglese MCS, sindrome devastante multi-fattoriale e multisistemica. Una moltitudine di agenti patogeni ambientali, derivati dal progresso, o sviluppo che dir si voglia, da soli o in presenza simultanea, anche a dosi infinitesime, in condizioni di sinergismo e/o di potenziamento, provocano nell’organismo geneticamente predisposto la perdita della tolleranza agli agenti chimici e fisici. La SCM è una delle principali cause per cui “l’attesa di vita sana” alla nascita, dal 2003, ha subito un grande accorciamento, sebbene l’attesa di vita grezza (totale) continui ad aumentare. L‘autore illustra i più importanti agenti patogeni, così come le più frequenti manifestazioni morbose. La consapevolezza su queste informazioni è l’unico strumento che permette la diagnosi (su base anamnestica) e il trattamento di evitamento di un’ulteriore esposizione agli agenti patogeni, una volta identificati. Nel terzo capitolo sono illustrate le più comuni patologie da asbesto. L’asbesto (alias amianto), un minerale dotato di splendide proprietà tecnologiche e piuttosto diffuso nella crosta terrestre, da più di un secolo, è stato sfruttato con profitto in moltissime applicazioni tecnologiche. Prima, durante, e dopo l’uso dei manufatti che lo contengono [nell’attività mineraria, nella fabbricazione dei manufatti, nel loro utilizzo, nel loro smaltimento alla fine della vita d’impiego] le minutissime fibrille che compongono il minerale possono disperdersi nell’aria, nell’acqua, e nei cibi ed entrare nel nostro organismo. Esse possono essere inalate e/o ingerite, oppure ancora oltrepassare la mucosa di organi cavi del corpo che comunicano con l’esterno e il cui rivestimento, bagnato da acqua “potabile” eventualmente contaminata, usata per scopi igienici, è una porta d’ingresso sussidiaria ma importante per le fibrille. Dopo questa tappa, ogni tessuto raggiunto dal minerale per via vascolare può diventare bersaglio della sua azione patogena, soprattutto quella di tipo cancerogeno. È assodato che tale processo morboso prenda inizio attraverso una reazione perossidativa che altera la molecola del DNA, il fenomeno d’innesco del processo

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tumorale. La storia naturale della cancerogenesi può procedere in un delicato equilibrio tra l’azione cancerogena suddetta, da un lato, coadiuvata da tanti fattori sinergici, come taluni metalli pesanti compresenti, o alcuni microrganismi patogeni, oppure ancora fattori perossidativi. Dall’altro lato operano gli inibitori della cancerogenesi: in primis gli enzimi riparatori della molecola del DNA, in secundis il sistema immunitario. Dalla tenuta o dalla rottura dell’equilibrio di questo importante “tiro alla fune” biologico dipende la vita sana o l’exitus dell’individuo esposto alle fibrille del minerale. Secondo la letteratura biomedica, i principali organi bersaglio dell’azione patogena dell’asbesto, cancerogena e/o non tumorale, sono localizzati non solo nella cassa toracica [polmone, pleura, cuore, pericardio], ma anche in altri distretti dell’organismo [cervello, laringe, esofago, mammella, rene, stomaco, pancreas, peritoneo, intestino tenue, colon-retto, prostata, ovaio, testicolo, tonaca vaginale del testicolo, vescica, vagina]. Tra le più importanti affezioni non tumorali si annoverano: il morbo di Alzheimer e l‘autismo, e la Sclerosi Laterale Amiotrofica. La SCM e le patologie da asbesto hanno in comune, da un lato, una manifestazione clinica, un vero e proprio anello di congiunzione, la fibromialgia, dall’altro, una peculiare suscettibilità allo squilibrio della bilancia perossidativa. Nella prima condizione clinica compare il ciclo del cosiddetto NOO-O-NO (o del perossinitrito) nella seconda, è proprio l’esordio della patologia, l’innesco della cancerogenesi, cioè l’alterazione iniziale del DNA, che è tutt’uno con il fenomeno perossidativo. Va da sè che un soggetto predisposto geneticamente ad ammalarsi, di una qualunque delle due condizioni cliniche suddette, deve essere protetto dal sanitario per mezzo di quella consapevolezza che permetta di evitare tutte le condizioni di sinergismo dei fattori patogeni, o di depressione dell’azione anticancro. Un altro fattore che assimila le due condizioni cliniche è un polimorfismo genetico, specifico per ciascuna di esse, che azzera le capacità di difesa contro gli agenti patogeni. Infine non si deve dimenticare che le condizioni cliniche causate dalla triade interattiva possono derivare da esposizioni ad agenti patogeni sia in ambiente occupazionale sia extra-lavorativo. Il quarto capitolo descrive alcune delle patologie causate direttamente o indirettamente dall’esposizione ai C.E.M. [Campi Elettro Magnetici]. Questo tipo di agente patogeno potrebbe operare in entrambi i settori di questa importante contesa riferiti in precedenza. Infatti, si sa che tali agenti fisici possono sia stimolare la formazione dei radicali liberi dell’ossigeno, così come avviene a seguito di una terapia marziale, sia ridurre l’increzione epifisaria dell’ormone melatonina, ormone noto quale valido baluardo contro la progressione del cancro. Il quinto capitolo costituisce un’epicrisi delle varie interazioni degli agenti patogeni, sia a livello di sinergismo sia di potenziamento tossicologico. Le diverse tappe biomediche, implicate nel “tiro alla fune” tra i patogeni e le difese dell’organismo, sono riferite soprattutto in funzione delle conseguenze per la salute della collettività, vale a dire le alterazioni dell’attesa di vita, non solo quella grezza, ma soprattutto di quella “sana”. Lo scopo ultimativo è la preservazione della salute ambientale, il reciproco della patologia ambientale.

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La serie delle appendici (da I a VI) offre un ampio ventaglio d’informazioni biomediche che integrano il contenuto dei capitoli precedenti. I primi quattro evidenziano la bibliografia scientifica sull’azione patogena di un minerale (asbesto) e di tre metalli pesanti (ferro, piombo, e mercurio). Non è casuale la presentazione collettiva di questi quattro agenti patogeni insieme con i tre principali veleni ambientali propri della triade interattiva. La scelta ha una chiara finalità: vuol far sapere a chi ignora i rischi ambientali, per ignoranza passiva, e lo vorrebbe far conoscere a chi si dedica all’ignoranza attiva che l’organismo umano può essere esposto a più agenti patogeni contemporaneamente o in modo subentrante, ricavandone gli effetti del sinergismo e/o del potenziamento tossicologico. L’immagine di San Sebastiano, trafitto da molte frecce, che illustra la copertina di “Patologia Ambientale, come prevenirla” (Ugazio, 2006) rappresenta l’essere umano esposto a molteplici agenti patogeni, situazione del tutto comune. Per inciso, è poi opportuno che il lettore sappia che i nostri tessuti, di fronte ai veleni ambientali, non si comportano in ossequio ai limiti di legge, bensì alle leggi della natura, e nell’ambito di un “tiro alla fune” tra i patogeni e le difese naturali [cfr Capitolo V, Epicrisi della Triade]. Seguono le tre ultime appendici: da V a VII. La V, con l’allegoria del greenman, rappresenta la funzione razionale, non fideistica, dell’autore nei panni del difensore civico dei cittadini che sono a rischio di perdere la salute per causa dell’inquinamento ambientale, troppo spesso derivato dallo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, per il profitto. La VI presenta un quadro sconsolante dei rapporti tra la forma passiva e quella attiva dell’ignoranza, quanto ai rischi ambientali. L’ultima (VII) schematizza un elenco dei titolari dei poteri forti globalizzati, la cui consociazione affonda le sue radici nel Rapporto Flexner del 1910 (Griffin, 2010), si sviluppa col cartello di Bruxelles (Rath, 2012), attraversa i due conflitti mondiali del XX secolo, e sfocia con la fondazione del Club Bilderberg, con Trilaterale (1954), da parte di una centuria di ricchi imprenditori che hanno progettato e stanno edificando quel Nuovo Ordine Mondiale (Estulin, 2009) tratteggiato nel capitolo I.

Giancarlo Ugazio                          

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PRESENTAZIONE  di  Michele  Michelino  MORTI  DI  PROGRESSO    Anni   di   lotte   operaie   contro   la   nocività   in   fabbrica,   e   in   seguito   nel   territorio,   ci   hanno  insegnato  che   la  prevenzione  primaria  e   la   rimozione  delle   sostanze  cancerogene  e  nocive  che  provocano  le  patologie  costituiscono  la  vera  tutela  della  salute.    Nella  “civile”   Italia  si  continua  a  morire  di   lavoro  e  per   il   lavoro,  si  continua  a  morire  per   il  profitto  e  in  nome  del  “progresso”.      Una  delle  cause  è  la  ricerca  del  massimo  profitto  da  parte  d’imprenditori  senza  scrupoli  e  la  colpevole   complicità   di   governi,   amministratori   pubblici,   uomini   politici,   sindacalisti   che   in  nome  della  ragione  di  stato  accettano  come  inevitabile  e  normale  che  molte  persone,  degli  esseri  umani,   si   ammalino  e  muoiano  ogni  giorno     in  nome  del   “progresso”.    Ormai  anche  per  chi  dovrebbe  essere  preposto  alla  tutela  della  salute;  in  particolare  i  “rappresentanti  dei  lavoratori”,  cioè  i  sindacati,  la  tutela  della  salute  dei  lavoratori  non  è  più  una  priorità.  Siamo   tornati   indietro   di   sessantasei   anni.   Nell’ormai   lontano   1947   l’Organizzazione  Mondiale  della  Sanità  così  dichiarava  riguardo  al  diritto  alla  salute:  “Gli  Stati  partecipanti  alla  presente   costituzione   dichiarano,   conformemente   alla   Carta   delle   Nazioni   Unite,   che   alla  base   della   felicità   dei   popoli,   delle   loro   relazioni   armoniose   e   della   loro   sicurezza,   stanno   i  principi  seguenti:  la  sanità  è  uno  stato  di  completo  benessere  fisico,  mentale  e  sociale,  e  non  consiste  solo  in  un’assenza  di  malattia  o  d’infermità.  Il  possesso  del  migliore   stato  di   sanità  possibile   costituisce  un  diritto   fondamentale  di  ogni  essere   umano,   senza   distinzione   di   razza,   di   religione,   d’opinioni   politiche,   di   condizione  economica  o  sociale.  La  sanità  di  tutti  i  popoli  è  una  condizione  fondamentale  della  pace  del  mondo  e  della  sicurezza;  essa  dipende  dalla  più  stretta  cooperazione  possibile  tra  i  singoli  e  tra  gli  Stati.  I   risultati   raggiunti   da   ogni   Stato   nel   miglioramento   e   nella   protezione   della   sanità   sono  preziosi  per  tutti.  La   disparità   nei   diversi   paesi   per   quanto   concerne   il   miglioramento   della   sanità   e   la   lotta  contro   le  malattie,   in  particolare  contro   le  malattie   trasmissibili,   costituisce  un  pericolo  per  tutti.   Lo   sviluppo   sano   del   fanciullo   è   d’importanza   fondamentale;   l’attitudine   a   vivere   a  vivere  in  armonia  con  un  ambiente  in  piena  trasformazione  è  essenziale  per  questo  sviluppo.  Per  raggiungere  il  più  alto  grado  di  sanità  è  indispensabile  rendere  accessibili  a  tutti  i  popoli  le  cognizioni  acquistate  dalle  scienze  mediche,  psicologiche  ed  affini.    Un’opinione  pubblica  illuminata  ed  una  cooperazione  attiva  del  pubblico  sono  d’importanza  capitale  per  il  miglioramento  della  sanità  dei  popoli.  I  governi  sono  responsabili  della  sanità  dei   loro  popoli;   essi   possono   fare   fronte  a  questa   responsabilità,   unicamente  prendendo   le  misure  sanitarie  e  sociali  adeguate”.  Gli  stessi  articoli  della  Costituzione  italiana,  come  l’art.  32  che  recita:  “la  Repubblica  tutela  la  salute  come  fondamentale  diritto  dell’individuo  e  interesse  della  collettività”  -­‐  insieme  all’art.  41,  II  comma  -­‐  che  dichiara  che  l’iniziativa  economica  privata,  pur  essendo  libera,  “non  può  svolgersi   in   contrasto   con   l’utilità   sociale   o   in   modo   da   recare   danno   alla   sicurezza,   alla  libertà,  alla  dignità  umana”,  sono  completamente  disattesi  e  inapplicati.      Oggi  l’unico  diritto  riconosciuto  dallo  Stato  è  quello  degli  industriali  a  fare  profitti  sulla  pelle  degli   esseri   umani.  Non   possiamo   accettare   senza   combattere   che  milioni   di   lavoratori,   le  loro   famiglie   e   i   cittadini   continuino   ad   essere   sottoposti   al   pericolo   di   contrarre  malattie  derivanti  da  sostanze  cancerogene  e  da  agenti  patogeni  ambientali,  come  è  stato  ed  in  molti  casi  succede  ancora.    

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Le  nuove  malattie  dovute  al  progresso  non  sono  inevitabili.  E’  ormai  dimostrato  che  i  nuovi  prodotti,   le   nuove   merci   costruiti   con   nuove   sostanze   e   nuovi   materiali   nei   processi  produttivi  e  messi  sul  mercato,  senza  essere  stati  testati  o  collaudati  riguardo  ai  loro  effetti  sulla   salute   sono   portatori   di   nuove   patologie.   Facciamo   un   esempio.   Da   decenni   tutti   i  governi   italiani   che   si   sono   succeduti   -­‐   dopo   aver   calpestato   e   offeso   anche   l’art.   11   della  Costituzione  che  recita  “L'Italia  ripudia  la  guerra  come  strumento  di  offesa  alla  libertà  degli  altri   popoli   e   come   mezzo   di   risoluzione   delle   controversie   internazionali”   -­‐   importano  rottami  di  metalli   ferrosi  provenienti  da  tutto   il  mondo  da  fondere  e  riusare  per   l’industria  nazionale.  In  particolare  metalli  e  materie  prime  provenienti  dalle  zone  dove  si  sono  svolte  le   “nostre”   “missioni   di   pace”   (l’ipocrisia   chiama   così   le   guerre   moderne)   sotto   l’egida  dell’ONU  e  della  NATO.    Prima  si  distruggono,  s’inquinano  gli  esseri  umani  e   la  natura  con  le  bombe  e  i  proiettili  ad  uranio   impoverito,   poi   si   importano   a   poco   prezzo   i   rottami   di   metalli   contaminati   senza  alcun   controllo   alle   frontiere.   Così,   dopo   aver   ammazzato   all’estero,   si   riportano   a   casa  veleni  e  cancerogeni  che  faranno  ammalare  e  morire  anche  la  propria  popolazione.      La  vita  e  l’umanità  di  certi  imprenditori  non  è  dettata  dai  battiti  del  cuore  ma  dalla  velocità  con  cui  il  capitale,  sfruttando  i  lavoratori,  si  valorizza.  La  perdita  di  vite  umane  nel  processo  produttivo,   nel   conflitto   fra   capitale   e   lavoro,   è   considerata   “fisiologica”   dal   sistema,   e   le  nuove   malattie   che   colpiscono   lavoratori   e   cittadini   rappresentano   la   possibilità   di   nuovi  affari  per  le  multinazionali  farmaceutiche.    Il  progressivo  tentativo  di  smantellamento  della  sanità  pubblica  a  favore  di  quella  privata  va  in  questa  direzione.  Togliere   il   controllo  delle  ASL   sulle   industrie  e   sui   cittadini  passandolo  alle   società   di   certificazione   privata   nel   settore   degli   elevatori   /   ascensori,   ad   esempio,  l’ispezione   e   le   verifiche   sugli   impianti   non   sono   più   fatti   dai   tecnici   ex   ISPESL   ora   passati  all’Inail,  né  da  quelli  dell’Arpa,  ma  da  società  di  professionisti)  è  un  ulteriore  passo  verso  la  privatizzazione  e  la  commercializzazione  della  sicurezza.    Le  malattie   professionali   diluiscono   le  morti   nel   tempo   e,   per   esposizione   o   contatto   con  sostanze   nocive   e   cancerogene   nel   processo   di   produzione,   l’ILO   stima   che   ogni   anno  perdano  la  vita  circa  438.000  lavoratori,  cifra  senz’altro  in  difetto  rispetto  alla  realtà.  L’amianto,  in  particolare,è  responsabile  della  morte  di  100.000  persone  l’anno  (più  di  4.000  nella   sola   Italia),  mentre   la   silicosi   continua   a   colpire  milioni   di   lavoratori   e   pensionati   nel  mondo    Dietro  il  sistema  democratico  che  professa  l’uguaglianza  dei  cittadini  si  nasconde  la  brutalità  e   la   violenza   di   un   sistema   che,   attraverso   leggi   che   santificano   il   profitto,   concede  l’immunità  e  la  licenza  di  uccidere  in  nome  del  “libero  mercato”  e  del  “progresso”.  Anche  se  ogni   tanto  succede  che  alcuni  padroni   responsabili  delle  morti  di   lavoratori   sono  condannati,  non  si  è  mai  visto  in  Italia  un  imprenditore  o  un  politico  riconosciuto  colpevole  di  omicidio  colposo  andare  in  galera.    Quando   un   operaio   è   ucciso   sul   posto   di   lavoro   a   causa   di   un   infortunio   o   malattia  professionale,  una  volta  risarcite  le  vittime  e  le  famiglie  o  -­‐  in  caso  di  processo  -­‐  risarcite  le  parti  civili  per  toglierle  di  mezzo,  cala  il  silenzio.  E  attraverso  i  cavilli  legali,  i  ritardi  consueti  della  macchina  della  giustizia  o   si   finisce   in  prescrizione  e   si   assiste  a  pene   irrisorie.  Ancor  peggio  succede  per  i  cittadini  colpiti  dalle  sostanze  nocive  e  cancerogene  usate  nell’industria  e  disperse  nell’aria,  nell’etere  e  nelle  falde  acquifere.      Il   rapporto   con   i   lavoratori   e   i   cittadini   ha   contribuito   a   rafforzare   la   battaglia   per   la  prevenzione  primaria.  Con  questo  nuovo  libro  -­‐  che  approfondisce  e  sintetizza  le  conoscenze  sulle   cause   dell’ambiente   inquinato,   sulla   Sensibilità   Chimica   Multipla   che   comporta   la  

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perdita  di  tolleranza  ai  veleni  ambientali  e  chimici,  sull’estensione  della  ricerca  riguardo  sia  alle  patologie  asbesto   correlate,   sia  alla   ricerca   sui   campi  elettromagnetici,   e   che  mette   in  evidenza  l’importanza  del  sinergismo  patogeno  dell’interazione  tra  i  tre  tipi  di  agenti  nocivi  -­‐  chi  lotta  in  difesa  della  salute  e  dell’ambiente  ha  un’arma  in  più.    Al  professor  Giancarlo  Ugazio,  medico  non  pentito  di   tutelare   la   salute  e   scienziato  non   in  vendita,  membro  onorario   del   nostro  Comitato   e   compagno  di   tante  battaglie   al   fianco  di  lavoratori  e  cittadini,  va  quindi  una  volta  di  più  la  nostra  stima  e  totale  riconoscenza.    

Michele  Michelino  Presidente  del  Comitato  per  la  Difesa  della  Salute  nei  Luoghi  di  Lavoro  e  nel  Territorio  

Sesto  San  Giovanni  (MI)  ([email protected])