Torino, 9 luglio 2013 Gentili Signori, Ho il piacere di ... · principali tipi di agenti nocivi per...
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Torino, 9 luglio 2013 Gentili Signori, Ho il piacere di segnalare che, nel corrente mese di luglio 2013, è stato pubblicato da Aracne editrice S.r.l. Ariccia (Rm) il mio libro “La Triade interattiva del mondo inquinato contro la salute”. Il prezzo di copertina è stato stabilito dall’editore in 15,00 euro. Copie dell’opera possono essere acquistate presso le librerie di cui al link: http://95.110.202.188/aracneweb/index.php/rete-vendita.html.
Ritengo utile, a scopo informativo per i lettori interessati all’argomento, riportare, oltre alla copertina e alla quarta di copertina del volume, anche l’indice, la presentazione e l’introduzione dell’opera.
Grazie per l’attenzione Giancarlo Ugazio
La triade interattiva del mondo inquinato contro la salute
L ’opera illustra le patologie umane causate dall’esposizione a tre deiprincipali tipi di agenti nocivi per il nostro organismo: quelli le-
gati alla perdita di tolleranza ai composti ambientali esogeni (SCM),l’asbesto, i campi elettromagnetici. Sono considerate sia le esposizio-ni occupazionali, sia quelle extralavorative. Inoltre sono descritte lamultifattorialità eziologica e la multisistemicità delle condizioni cli-niche; soprattutto è prestata attenzione al sinergismo tossicologico (ef-fetto cocktail) tra i tre tipi di agenti, tra loro e con altri patogeni. L’ef-fetto perossidativo è il principale file rouge d’interazione tra i tre tipisuddetti di veleni. Un altro fattore condiviso dai tre è che tutti sonolegati al progresso e a quel profitto imprenditoriale che si attua attra-verso lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, accuratamente occultato conla congiura del silenzio. L’uomo della strada (Green Man) potrebbe solosperare che tutte queste conoscenze siano in grado di agevolare la suasalute per mezzo della prevenzione dei rischi.
G iancarlo Ugazio si è laureato in Medicina a Pavia nel 1957.È stato assistente straordinario (1959) e poi ordinario (1962)
in Patologia generale di Medicina a Cagliari, quindi a Siena (1964),infine a Torino (1966). Research Fellow in Pathology a Pittsburgh(PA) nel 1963. Libero docente di Patologia generale dal 1964. As-sistent Professor in Physiology a Cleveland (Ohio) nel 1970. Pro-fessore incaricato di Patologia generale in SMFN a Sassari nel1971. Professore aggregato di Patologia a Torino dal 1975, poistraordinario dal 1976, infine ordinario dal 1979 al 2007, finoalla quiescenza. Autore di circa 220 pubblicazioni scientifiche.
AR
AC
NEeuro xx,00
ISBN 978-88-548-xxxx-x
Giancarlo Ugazio
Ugazio La triade interattiva del m
ondo inquinato contro la salute
COPERTINA: ARACN
E EDITRICE SRL
LA TRIADE INTERATTIVADEL MONDO INQUINATO
CONTRO LA SALUTE
A06
2013-707 copertina_A 170 mastro copertine 01/07/13 17:51 Pagina 1
CONTENUTO
Copertina. Indice. 3. Introduzione di Giancarlo Ugazio. 7. Presentazione di Michele Michelino. 9. Medaglione dell’autore. 11. Capitolo I: Visione panoramica del mondo inquinato in rapporto con la salute. 31. Capitolo II: Sensibilità Chimica Multipla – Perdita della Tolleranza ai Veleni Ambientali (MCS - TILT). 59. Capitolo III: Patologie da Asbesto. 81. Capitolo IV: Campi Elettro-Magnetici. 105. Capitolo V: Epicrisi sulla Triade interattiva. 127. Appendice I: Spiccioli d’asbesto. 143. Appendice II: Spiccioli di ferro. 153. Appendice III: Spiccioli di piombo. 169. Appendice IV: Spiccioli di mercurio. 199. Appendice V: L’azione di un difensore civico. 201. Appendice VI: La congiura del silenzio. 203. Appendice VII: La tabella dei poteri forti che remano a favore del loro profitto, quasi mai della salute della collettività. 205. Quarta di copertina. INTRODUZIONE Lo scorso 1 giugno 2012, a seguito di un precedente intervento divulgativo sul tema dei rischi dell’esposizione ad asbesto, tenuto il 27 aprile 2012 a Palazzo Marino, a Milano, un documentarista del M5S mi chiese di intervistarmi presso la mia abitazione. Quell’intervista –divulgata mediante You Tube - si sviluppò su un’unica domanda: “Mi parli degli aspetti etici e sociali dell’inquinamento dell’ambiente”. Tale sollecitazione non mi colse impreparato, giacché sempre, nella mia attività professionale di ricerca e d’insegnamento, avevo prestato attenzione non solo agli aspetti prettamente scientifici della patologia ambientale, motivati per la tutela preventiva della salute ambientale, ma anche a quelli etico-sociali. Infatti, quando ho incontrato qualcosa di strano, a scapito dell’ambiente e della salute, di regola, non mi sono mai nascosto nel chiuso del laboratorio, ma mi sono domandato: “Cui prodest?”. Di conseguenza, ho approfondito la
conoscenza di tali problemi attingendo informazioni non solo dalle comuni fonti bibliografiche ma anche dalla rete informatica. Questo mio quinto libro “La triade interattiva” è lo strumento di divulgazione di molte delle informazioni che ho raccolto durante tanti anni di lavoro ed anche dopo la pubblicazione del libro sull’asbesto del 2012, di cui esso è uno sviluppo. Il primo capitolo tratta della visione panoramica dell’ambiente inquinato del mondo d’oggi, dilaniato tra il progresso della rivoluzione industriale, da un lato, e il pareggio del bilancio economico-finanziario, dall’altro. Di regola, il profitto prevale sulla qualità dell’ambiente e della salute. La congiura del silenzio è la colonna sonora che funge da atmosfera di tutto lo sfacelo in cui viviamo noi e in cui sono destinati a vivere i nostri figli e i nostri nipoti. Poiché questi aspetti peculiari sono generalmente occultati dagli imprenditori che si godono il profitto, la trattazione della visione panoramica è offerta al lettore in sei lingue oltre all’italiano, affinché l’informazione non sia ostacolata dalla conoscenza della sola lingua del Belpaese. Il secondo capitolo tratta di una delle principali icone che esemplificano queste criticità: la SCM (Sensibilità Chimica Multipla), riferita dall’acronimo inglese MCS, sindrome devastante multi-fattoriale e multisistemica. Una moltitudine di agenti patogeni ambientali, derivati dal progresso, o sviluppo che dir si voglia, da soli o in presenza simultanea, anche a dosi infinitesime, in condizioni di sinergismo e/o di potenziamento, provocano nell’organismo geneticamente predisposto la perdita della tolleranza agli agenti chimici e fisici. La SCM è una delle principali cause per cui “l’attesa di vita sana” alla nascita, dal 2003, ha subito un grande accorciamento, sebbene l’attesa di vita grezza (totale) continui ad aumentare. L‘autore illustra i più importanti agenti patogeni, così come le più frequenti manifestazioni morbose. La consapevolezza su queste informazioni è l’unico strumento che permette la diagnosi (su base anamnestica) e il trattamento di evitamento di un’ulteriore esposizione agli agenti patogeni, una volta identificati. Nel terzo capitolo sono illustrate le più comuni patologie da asbesto. L’asbesto (alias amianto), un minerale dotato di splendide proprietà tecnologiche e piuttosto diffuso nella crosta terrestre, da più di un secolo, è stato sfruttato con profitto in moltissime applicazioni tecnologiche. Prima, durante, e dopo l’uso dei manufatti che lo contengono [nell’attività mineraria, nella fabbricazione dei manufatti, nel loro utilizzo, nel loro smaltimento alla fine della vita d’impiego] le minutissime fibrille che compongono il minerale possono disperdersi nell’aria, nell’acqua, e nei cibi ed entrare nel nostro organismo. Esse possono essere inalate e/o ingerite, oppure ancora oltrepassare la mucosa di organi cavi del corpo che comunicano con l’esterno e il cui rivestimento, bagnato da acqua “potabile” eventualmente contaminata, usata per scopi igienici, è una porta d’ingresso sussidiaria ma importante per le fibrille. Dopo questa tappa, ogni tessuto raggiunto dal minerale per via vascolare può diventare bersaglio della sua azione patogena, soprattutto quella di tipo cancerogeno. È assodato che tale processo morboso prenda inizio attraverso una reazione perossidativa che altera la molecola del DNA, il fenomeno d’innesco del processo
tumorale. La storia naturale della cancerogenesi può procedere in un delicato equilibrio tra l’azione cancerogena suddetta, da un lato, coadiuvata da tanti fattori sinergici, come taluni metalli pesanti compresenti, o alcuni microrganismi patogeni, oppure ancora fattori perossidativi. Dall’altro lato operano gli inibitori della cancerogenesi: in primis gli enzimi riparatori della molecola del DNA, in secundis il sistema immunitario. Dalla tenuta o dalla rottura dell’equilibrio di questo importante “tiro alla fune” biologico dipende la vita sana o l’exitus dell’individuo esposto alle fibrille del minerale. Secondo la letteratura biomedica, i principali organi bersaglio dell’azione patogena dell’asbesto, cancerogena e/o non tumorale, sono localizzati non solo nella cassa toracica [polmone, pleura, cuore, pericardio], ma anche in altri distretti dell’organismo [cervello, laringe, esofago, mammella, rene, stomaco, pancreas, peritoneo, intestino tenue, colon-retto, prostata, ovaio, testicolo, tonaca vaginale del testicolo, vescica, vagina]. Tra le più importanti affezioni non tumorali si annoverano: il morbo di Alzheimer e l‘autismo, e la Sclerosi Laterale Amiotrofica. La SCM e le patologie da asbesto hanno in comune, da un lato, una manifestazione clinica, un vero e proprio anello di congiunzione, la fibromialgia, dall’altro, una peculiare suscettibilità allo squilibrio della bilancia perossidativa. Nella prima condizione clinica compare il ciclo del cosiddetto NOO-O-NO (o del perossinitrito) nella seconda, è proprio l’esordio della patologia, l’innesco della cancerogenesi, cioè l’alterazione iniziale del DNA, che è tutt’uno con il fenomeno perossidativo. Va da sè che un soggetto predisposto geneticamente ad ammalarsi, di una qualunque delle due condizioni cliniche suddette, deve essere protetto dal sanitario per mezzo di quella consapevolezza che permetta di evitare tutte le condizioni di sinergismo dei fattori patogeni, o di depressione dell’azione anticancro. Un altro fattore che assimila le due condizioni cliniche è un polimorfismo genetico, specifico per ciascuna di esse, che azzera le capacità di difesa contro gli agenti patogeni. Infine non si deve dimenticare che le condizioni cliniche causate dalla triade interattiva possono derivare da esposizioni ad agenti patogeni sia in ambiente occupazionale sia extra-lavorativo. Il quarto capitolo descrive alcune delle patologie causate direttamente o indirettamente dall’esposizione ai C.E.M. [Campi Elettro Magnetici]. Questo tipo di agente patogeno potrebbe operare in entrambi i settori di questa importante contesa riferiti in precedenza. Infatti, si sa che tali agenti fisici possono sia stimolare la formazione dei radicali liberi dell’ossigeno, così come avviene a seguito di una terapia marziale, sia ridurre l’increzione epifisaria dell’ormone melatonina, ormone noto quale valido baluardo contro la progressione del cancro. Il quinto capitolo costituisce un’epicrisi delle varie interazioni degli agenti patogeni, sia a livello di sinergismo sia di potenziamento tossicologico. Le diverse tappe biomediche, implicate nel “tiro alla fune” tra i patogeni e le difese dell’organismo, sono riferite soprattutto in funzione delle conseguenze per la salute della collettività, vale a dire le alterazioni dell’attesa di vita, non solo quella grezza, ma soprattutto di quella “sana”. Lo scopo ultimativo è la preservazione della salute ambientale, il reciproco della patologia ambientale.
La serie delle appendici (da I a VI) offre un ampio ventaglio d’informazioni biomediche che integrano il contenuto dei capitoli precedenti. I primi quattro evidenziano la bibliografia scientifica sull’azione patogena di un minerale (asbesto) e di tre metalli pesanti (ferro, piombo, e mercurio). Non è casuale la presentazione collettiva di questi quattro agenti patogeni insieme con i tre principali veleni ambientali propri della triade interattiva. La scelta ha una chiara finalità: vuol far sapere a chi ignora i rischi ambientali, per ignoranza passiva, e lo vorrebbe far conoscere a chi si dedica all’ignoranza attiva che l’organismo umano può essere esposto a più agenti patogeni contemporaneamente o in modo subentrante, ricavandone gli effetti del sinergismo e/o del potenziamento tossicologico. L’immagine di San Sebastiano, trafitto da molte frecce, che illustra la copertina di “Patologia Ambientale, come prevenirla” (Ugazio, 2006) rappresenta l’essere umano esposto a molteplici agenti patogeni, situazione del tutto comune. Per inciso, è poi opportuno che il lettore sappia che i nostri tessuti, di fronte ai veleni ambientali, non si comportano in ossequio ai limiti di legge, bensì alle leggi della natura, e nell’ambito di un “tiro alla fune” tra i patogeni e le difese naturali [cfr Capitolo V, Epicrisi della Triade]. Seguono le tre ultime appendici: da V a VII. La V, con l’allegoria del greenman, rappresenta la funzione razionale, non fideistica, dell’autore nei panni del difensore civico dei cittadini che sono a rischio di perdere la salute per causa dell’inquinamento ambientale, troppo spesso derivato dallo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, per il profitto. La VI presenta un quadro sconsolante dei rapporti tra la forma passiva e quella attiva dell’ignoranza, quanto ai rischi ambientali. L’ultima (VII) schematizza un elenco dei titolari dei poteri forti globalizzati, la cui consociazione affonda le sue radici nel Rapporto Flexner del 1910 (Griffin, 2010), si sviluppa col cartello di Bruxelles (Rath, 2012), attraversa i due conflitti mondiali del XX secolo, e sfocia con la fondazione del Club Bilderberg, con Trilaterale (1954), da parte di una centuria di ricchi imprenditori che hanno progettato e stanno edificando quel Nuovo Ordine Mondiale (Estulin, 2009) tratteggiato nel capitolo I.
Giancarlo Ugazio
PRESENTAZIONE di Michele Michelino MORTI DI PROGRESSO Anni di lotte operaie contro la nocività in fabbrica, e in seguito nel territorio, ci hanno insegnato che la prevenzione primaria e la rimozione delle sostanze cancerogene e nocive che provocano le patologie costituiscono la vera tutela della salute. Nella “civile” Italia si continua a morire di lavoro e per il lavoro, si continua a morire per il profitto e in nome del “progresso”. Una delle cause è la ricerca del massimo profitto da parte d’imprenditori senza scrupoli e la colpevole complicità di governi, amministratori pubblici, uomini politici, sindacalisti che in nome della ragione di stato accettano come inevitabile e normale che molte persone, degli esseri umani, si ammalino e muoiano ogni giorno in nome del “progresso”. Ormai anche per chi dovrebbe essere preposto alla tutela della salute; in particolare i “rappresentanti dei lavoratori”, cioè i sindacati, la tutela della salute dei lavoratori non è più una priorità. Siamo tornati indietro di sessantasei anni. Nell’ormai lontano 1947 l’Organizzazione Mondiale della Sanità così dichiarava riguardo al diritto alla salute: “Gli Stati partecipanti alla presente costituzione dichiarano, conformemente alla Carta delle Nazioni Unite, che alla base della felicità dei popoli, delle loro relazioni armoniose e della loro sicurezza, stanno i principi seguenti: la sanità è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non consiste solo in un’assenza di malattia o d’infermità. Il possesso del migliore stato di sanità possibile costituisce un diritto fondamentale di ogni essere umano, senza distinzione di razza, di religione, d’opinioni politiche, di condizione economica o sociale. La sanità di tutti i popoli è una condizione fondamentale della pace del mondo e della sicurezza; essa dipende dalla più stretta cooperazione possibile tra i singoli e tra gli Stati. I risultati raggiunti da ogni Stato nel miglioramento e nella protezione della sanità sono preziosi per tutti. La disparità nei diversi paesi per quanto concerne il miglioramento della sanità e la lotta contro le malattie, in particolare contro le malattie trasmissibili, costituisce un pericolo per tutti. Lo sviluppo sano del fanciullo è d’importanza fondamentale; l’attitudine a vivere a vivere in armonia con un ambiente in piena trasformazione è essenziale per questo sviluppo. Per raggiungere il più alto grado di sanità è indispensabile rendere accessibili a tutti i popoli le cognizioni acquistate dalle scienze mediche, psicologiche ed affini. Un’opinione pubblica illuminata ed una cooperazione attiva del pubblico sono d’importanza capitale per il miglioramento della sanità dei popoli. I governi sono responsabili della sanità dei loro popoli; essi possono fare fronte a questa responsabilità, unicamente prendendo le misure sanitarie e sociali adeguate”. Gli stessi articoli della Costituzione italiana, come l’art. 32 che recita: “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività” -‐ insieme all’art. 41, II comma -‐ che dichiara che l’iniziativa economica privata, pur essendo libera, “non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”, sono completamente disattesi e inapplicati. Oggi l’unico diritto riconosciuto dallo Stato è quello degli industriali a fare profitti sulla pelle degli esseri umani. Non possiamo accettare senza combattere che milioni di lavoratori, le loro famiglie e i cittadini continuino ad essere sottoposti al pericolo di contrarre malattie derivanti da sostanze cancerogene e da agenti patogeni ambientali, come è stato ed in molti casi succede ancora.
Le nuove malattie dovute al progresso non sono inevitabili. E’ ormai dimostrato che i nuovi prodotti, le nuove merci costruiti con nuove sostanze e nuovi materiali nei processi produttivi e messi sul mercato, senza essere stati testati o collaudati riguardo ai loro effetti sulla salute sono portatori di nuove patologie. Facciamo un esempio. Da decenni tutti i governi italiani che si sono succeduti -‐ dopo aver calpestato e offeso anche l’art. 11 della Costituzione che recita “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” -‐ importano rottami di metalli ferrosi provenienti da tutto il mondo da fondere e riusare per l’industria nazionale. In particolare metalli e materie prime provenienti dalle zone dove si sono svolte le “nostre” “missioni di pace” (l’ipocrisia chiama così le guerre moderne) sotto l’egida dell’ONU e della NATO. Prima si distruggono, s’inquinano gli esseri umani e la natura con le bombe e i proiettili ad uranio impoverito, poi si importano a poco prezzo i rottami di metalli contaminati senza alcun controllo alle frontiere. Così, dopo aver ammazzato all’estero, si riportano a casa veleni e cancerogeni che faranno ammalare e morire anche la propria popolazione. La vita e l’umanità di certi imprenditori non è dettata dai battiti del cuore ma dalla velocità con cui il capitale, sfruttando i lavoratori, si valorizza. La perdita di vite umane nel processo produttivo, nel conflitto fra capitale e lavoro, è considerata “fisiologica” dal sistema, e le nuove malattie che colpiscono lavoratori e cittadini rappresentano la possibilità di nuovi affari per le multinazionali farmaceutiche. Il progressivo tentativo di smantellamento della sanità pubblica a favore di quella privata va in questa direzione. Togliere il controllo delle ASL sulle industrie e sui cittadini passandolo alle società di certificazione privata nel settore degli elevatori / ascensori, ad esempio, l’ispezione e le verifiche sugli impianti non sono più fatti dai tecnici ex ISPESL ora passati all’Inail, né da quelli dell’Arpa, ma da società di professionisti) è un ulteriore passo verso la privatizzazione e la commercializzazione della sicurezza. Le malattie professionali diluiscono le morti nel tempo e, per esposizione o contatto con sostanze nocive e cancerogene nel processo di produzione, l’ILO stima che ogni anno perdano la vita circa 438.000 lavoratori, cifra senz’altro in difetto rispetto alla realtà. L’amianto, in particolare,è responsabile della morte di 100.000 persone l’anno (più di 4.000 nella sola Italia), mentre la silicosi continua a colpire milioni di lavoratori e pensionati nel mondo Dietro il sistema democratico che professa l’uguaglianza dei cittadini si nasconde la brutalità e la violenza di un sistema che, attraverso leggi che santificano il profitto, concede l’immunità e la licenza di uccidere in nome del “libero mercato” e del “progresso”. Anche se ogni tanto succede che alcuni padroni responsabili delle morti di lavoratori sono condannati, non si è mai visto in Italia un imprenditore o un politico riconosciuto colpevole di omicidio colposo andare in galera. Quando un operaio è ucciso sul posto di lavoro a causa di un infortunio o malattia professionale, una volta risarcite le vittime e le famiglie o -‐ in caso di processo -‐ risarcite le parti civili per toglierle di mezzo, cala il silenzio. E attraverso i cavilli legali, i ritardi consueti della macchina della giustizia o si finisce in prescrizione e si assiste a pene irrisorie. Ancor peggio succede per i cittadini colpiti dalle sostanze nocive e cancerogene usate nell’industria e disperse nell’aria, nell’etere e nelle falde acquifere. Il rapporto con i lavoratori e i cittadini ha contribuito a rafforzare la battaglia per la prevenzione primaria. Con questo nuovo libro -‐ che approfondisce e sintetizza le conoscenze sulle cause dell’ambiente inquinato, sulla Sensibilità Chimica Multipla che comporta la
perdita di tolleranza ai veleni ambientali e chimici, sull’estensione della ricerca riguardo sia alle patologie asbesto correlate, sia alla ricerca sui campi elettromagnetici, e che mette in evidenza l’importanza del sinergismo patogeno dell’interazione tra i tre tipi di agenti nocivi -‐ chi lotta in difesa della salute e dell’ambiente ha un’arma in più. Al professor Giancarlo Ugazio, medico non pentito di tutelare la salute e scienziato non in vendita, membro onorario del nostro Comitato e compagno di tante battaglie al fianco di lavoratori e cittadini, va quindi una volta di più la nostra stima e totale riconoscenza.
Michele Michelino Presidente del Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio
Sesto San Giovanni (MI) ([email protected])