Topografia e Orientamento Lezione curata da: Gianni Perelli Ercolini Rielaborazione: CAI Corsico.
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Topografia e Orientamento
Lezione curata da:Gianni Perelli ErcoliniRielaborazione:CAI Corsico
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.-
Topografia:
Scienza della rappresentazione del territorio al fine di consentire l’esatta individuazione dei luoghi per mezzo di modelli semplificati (carte, mappe, ecc.).
Di cosa parliamo
Orientamento:
Insieme delle conoscenze e delle capacità necessarie per individuare:
la propria posizione
la meta prestabilita
il percorso per raggiungerla
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Generalità – La Rosa dei Venti
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Generalità – Latitudine e Longitudine
La latitudine geografica è la distanza angolare di un punto (P) dall'equatore misurata lungo il meridiano che passa per quel punto.
La longitudine geografica di un luogo (P) è la l'angolo tra il meridiano del luogo e il meridiano fondamentale (di Greenwich), è positiva a ovest e negativa a est di Greenwich.
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Generalità – Meridiano e Parallelo
Per meridiano geografico si intende una semicirconferenza compresa tra i due poli. I punti lungo un meridiano hanno uguale longitudine.
Il parallelo geografico è un cerchio minore parallelo al piano dell'equatore. I punti lungo un parallelo hanno uguale latitudine.
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Generalità – Meridiano e Parallelo
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Topografia
Le carte geografiche
• Scala Numerica
Rapporto tra la lunghezza misurata sulla carta e quella corrispondente misurata sul terreno
• Scala Grafica
Segmento diviso in parti corrispondenti a distanze sul terreno
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Topografia
CLASSIFICAZIONE DELLE
CARTE
• MAPPE
• TOPOGRAFICHE
• COROGRAFICHE
• GEOGRAFICHE
– scala > di 1:10.000
– scala tra 1:10.000 e 1:150.000
– scala tra 1:150.000 e 1:1.000.000
– scala tra 1:1.000.000 e 1:30.000.000
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Scala 1:25.000
La dimensione dell’oggetto misurata sulla carta é 25.000
volte più piccola di quella reale
250 m = 25.000 cm = 1 cm
Scala 1:50.000
La dimensione dell’oggetto misurata sulla carta é 50.000
volte più piccola di quella reale
500 m = 50.000 cm = 1 cm
Topografia
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Topografia
Tipi di carte
1:25.000
1:50.000
1:100.000 escursionistica
1:50.000 valanghe
1:50.000 sci alpinistica
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Come si realizzano oggi le carte topografiche
Topografia
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E’ impossibile rappresentare una superficie curva, come la terra, su di
un piano senza deformarla!
Le carte topografiche costituiscono allora un modello semplificato (e deformato) del territorio cui si riferiscono, ottenuto attraverso la proiezione dei punti della
superficie terrestre su di un piano
Topografia
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E’ impossibile rappresentare una superficie curva, come la terra, su di un piano senza deformarla
Esempio
Topografia
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E’ impossibile rappresentare una superficie curva, come la
terra, su di un piano senza deformarla……
se sono necessarie precisioni elevate (cosa che non accade nella pratica dello sci alpinismo) diventa importante conoscere le regole con cui viene effettuata la
deformazione!
Topografia
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La differenza nel sistema di proiezione, ovvero di deformazione, scelto comporta una differenza nella rappresentazione ottenuta
Topografia
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I PRINCIPALI SISTEMI DI PROIEZIONE
Topografia
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Topografia
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Topografia
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Topografia
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Le Carte topografiche sono sempre realizzate in modo da presentare il Nord (settentrione, mezzanotte) sul loro bordo superiore, in alto per chi sta guardando la carta stessa, di
conseguenza a destra troveremo l’Est (oriente, levante), in basso il Sud (meridione, mezzogiorno) e a sinistra l’Ovest (occidente,
ponente)
N
S
EO
Topografia
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Guardando una carta
N
S
EW
Per leggere bene una carta è necessario riuscire ad immaginarsi al
suo interno
Altre informazioni (scala, declinazione, riferimenti, aggiornamenti, …)
Reticolo chilometrico
Curve di livello
Curve di livello
Curve di livello
2795MonteRosahu
tte(Betempshutt
e)SAC
Meridiani
Para
lleli
Topografia
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Lettura di una carta
Simbologia : Imparare a riconoscere i principali simboli
- Tipo di terreno (bosco, prato, roccia, ghiacciaio)
- Strade, sentieri, confini, elettrodotti, ……
- Costruzioni (rifugi, dighe,…………)
- Fiumi, laghi,………………
- Crepacci
Orografia : Imparare a riconoscere la struttura del terreno
- Curve di livello (altitudini, pendenze)
- Conformazione (dossi, valli, salite, discese)
- Versanti
- Zone pericolose4000
4071 +
Topografia
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Topografia
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Topografia
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Topografia
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Topografia
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Curve di livello e pendenze
20
m20
m20
m20
m20
m
40004071 +
20
m20
m20
m20
m20
m
Le carte rappresentano la superficie del territorio vista dall’alto in due dimensioni (piatta), attraverso le curve di livello si cerca di individuare la terza dimensione (altezza o profondità)
Topografia
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Le pendenze possono essere espresse in percentuale o, come é prassi nell’alpinismo, in gradi (inclinazione)
B
H
B
H
B
H
HB
x 100 = 50 % HB
x 100 = 100 % HB
x 100 = 200 %
Angolo = 27° Angolo = 45° Angolo = 63°
H = B/2 H = B H = 2B
Topografia
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Curve di livello e pendenze
Inclinazione =
30°Pendenza = 57 %
1 : 25.000
4 mm
Inclinazione =
45°
Pendenza = 100
%
1 : 25.000
7 mm
TopografiaD
isliv
ello
= 1
00 m
Distanza 4 mm = 100 m
Dis
livello
= 1
00 m
Distanza 7 mm = 175 m
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Topografia
20 m
20 m
La pendenza valutata sulla carta può essere molto diversa da quella reale dei singoli tratti, dalla carta si ricava solo la pendenza
media
4 mm = 45° 4 mm = 45°
Curve di livello e pendenze
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Topografia
Le valutazione delle distanze
Distanza planimetrica
Le distanze reali sono sempre maggiori di quelle misurate sulla carta, sono uguali solo in assenza di
dislivello
Questa é tutta
strada in più
rispetto a quella
valutata sulla carta
… e finisce
tutta nelle
gambe!
Distanza corretta con la pendenza
Distanza reale
A
B
C
A B C
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Topografia
Leggere una carta non ha nulla di magico e proprio per questo non ci si deve aspettare che la carta possieda poteri magici.
… non intentate una causa all’Istituto di cartografia se siete caduti in un crepaccio che secondo voi sulla carta non era riportato!
In altre parole:
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Individuare la meta
Orientamento
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OrientamentoIndividuare la meta
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Orientamento
Scegliere il percorso
?
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Orientamento
Gli strumenti fondamentali per l’orientamento:
BussolaAltimetro
Carta
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Orientamento
Le carte
A casa per:
Preparare la gita
Progettare l’itinerario
Studiare la zona
Sul posto per:
Individuare l’itinerario
Riconoscere la zona
Individuare alternative
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Orientamento
L’altimetro
Strumento che misura l’altezza rispetto al livello del mare, attraverso una misura della pressione atmosferica (è un barometro).
Serve per:
Rilevare la quota
Misurare il dislivello
Controllare l’andamento della pressione atmosferica (meteo)
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Orientamento
L’altimetro deve essere:
tarato ogni volta possibile
guardato solo quando serve
Uso della suoneria
di allarme
Uso della suoneria
di allarme
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Orientamento
La bussola
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Orientamento
La bussola
La bussola serve per:
1. Individuare il Nord
2. Misurare degli angoli
3. Mantenere la direzione di marcia
Linea di mira
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Orientamento
Uso della bussolaPunti cardinali (da ricordare a memoria)
N
S
EO
N-E
S-ES-O
N-O
Italiano
N
S
EW
N-E
S-ES-W
N-W
Internazionale
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Orientamento
Punti cardinali - La stella polare
Stella Polare
Cassiopea
Orsa Maggiore
Orsa Minore
N.B. posizione delle stelle nelle prime ore notturne invernali
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Il Polo Nord Magnetico, cioè quello individuato dall’ago della bussola, attualmente si trova a circa 2.200 km in direzione W (isola di Bathurst- Canada).
A latitudini prossime al Circolo Polare Artico diventa fondamentale correggere l’errore dovuto alla declinazione magnetica.
Alle nostre latitudini e per i fini alpinistici l’errore dovuto alla declinazione magnetica è irrilevante.
Orientamento
Punti cardinali – Polo Nord e declinazione magnetica
Polo Nord
geografico
Polo Nord
magnetico
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Orientamento
Punti cardinali – Polo Nord e declinazione magnetica
Polo Nord
geografico
Polo Nord
magnetico
Nr = Nord Reticolo
N = Nord Geografico
Nm = Nord Magnetico
= Declinazione Magnetica
= Convergenza Magnetica
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Orientamento
Uso della bussola
10
18
28
36 24
6
8
12
141620
22
24
26
3032
34
N
Polo Nord (magnetico)
In piano
Lontana da oggetti di ferro
Mirare un punto significa individuare la linea (linea di mira) che passa per l’osservatore (Punto O) e per il punto stesso (punto P)
P
O
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Orientamento
Uso della bussola : l’azimut di un punto sul terreno
Polo Nord (magnetico)
Azimut = misura, in senso orario, dell’angolo (75 °)
P
101828
362
4 6 8
1214
16
20
222426
3032
34
N
P1018
28 362
4
6
8
121416
20
22
24
26
30 32 34
N
Polo Nord (magnetico)
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10
18
28
36 24
6
8
12
141620
2224
26
3032
34
N
Orientamento
Uso della bussolaI principali azimut (da ricordare a memoria)
N
S
EW
N-E
S-ES-W
N-W
0°
270° 90°
180°
45°
135°225°
315°
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Orientamento
Uso della bussola - Caso 1
Individuazione di un punto P sul terreno a partire dalla conoscenza del punto in cui vi trovate e del punto P sulla carta
PVoi siete qui e volete trovare sul terreno il punto P dopo
averlo individuato sulla
carta
O
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Orientamento
1 - Si rileva l’azimut del punto P sulla carta (angolo ) con la bussola
=75°
P
O
Uso della bussola - Caso 1
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Orientamento
2 - Attraverso la linea di mira della bussola si individua la direzione verso la quale guardare, il punto cercato é certamente sulla linea di mira, le informazioni ricavabili dalla carta (quota, orografia) permettono di individuare il punto cercato, se quest’ultimo si vede, in caso contrario siete comunque in grado di individuare la direzione verso la quale muoversi.
10
18
28
36 24
6
8
1214
162022
24
26
3032
34
N
O
Uso della bussola - Caso 1
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Orientamento
Uso della bussola - Caso 2
Riconoscere un punto sul terreno attraverso la carta
Voi siete qui e vorreste sapere il
nomedel rifugio che si
trova sulla montagna di
fronte
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1018
28
362
4
6 8
1214
16
20
22
2426
3032
34
N
Orientamento
Uso della bussola - Caso 2
1 - Con la bussola si mira il rifugio e se ne rileva l’azimut
Azimut del rifugio = angolo = 85°
10
18
28
36 24
6
8
12
141620
22
24
26
3032
34
N
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Orientamento
Uso della bussola - Caso 2
O
2 - Si riporta sulla carta mediante la bussola l’azimut rilevato cioè si traccia una linea a partire dal punto O con inclinazione pari all’azimut (angolo ).
Questa linea incontrerà sulla carta il rifugio cercato e di cui potete leggere il nome (se quest’ultimo è indicato!).
R. Città di Busto
Rif. Mores
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Orientamento
Uso della bussola - Caso 3Individuazione della propria posizione sulla carta a partire da due punti noti sul terreno (P e Q)
Es: P é un vetta a voi nota, Q un rifugio a voi noto, ma voi dove siete?
P
Q
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Orientamento
Individuazione della propria posizione sulla carta a partire da due punti noti sul terreno (P e Q)
1 - Si rileva l’azimut di P e lo si riporta sulla carta, cioè a partire dal punto P sulla carta si traccia una linea della stessa inclinazione dell’azimut appena letto per P
2 - Si rileva l’azimut di Q e lo si riporta sulla carta, cioè a partire dal punto Q sulla carta si traccia una linea della stessa inclinazione dell’azimut appena letto per Q
Uso della bussola - Caso 3
PQ
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Orientamento
Concettualmente non c'è proprio niente di nuovo
A
B
C
D
1 2 3 4 5 6 7 8
Uso della bussola - Caso 3
C - 7 : Colpita e affondata !!!!
Incrociatore
Torpediniera
Portaerei
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Orientamento
Individuazione della propria posizione sulla carta a partire da due punti noti sul terreno (P e Q)
1 - Si rileva l’azimut di P e lo si riporta sulla carta, cioè a partire dal punto P sulla carta si traccia una linea della stessa inclinazione dell’azimut appena letto per P: es. AZIMUT DI P = 30°
2 - Si rileva l’azimut di Q e lo si riporta sulla carta, cioè a partire dal punto Q sulla carta si traccia una linea della stessa inclinazione dell’azimut appena letto per Q: es. AZIMUT DI Q = 290°
3 - Il punto di incrocio tra le due linee rappresenta il punto O in cui vi trovate
Uso della bussola - Caso 3
PQ
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Orientamento
Individuazione della propria posizione sulla carta a partire da due punti noti sul terreno (P e Q)
Uso della bussola - Caso 3
I due punti noti devono, se possibile, differire di un azimut di circa 90° (o 270°)
tra di loro
30°
290°
P
Q
O
Voi siete qui
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Orientamento
Individuazione della propria posizione sulla carta a partire da due punti noti sul terreno (P e Q)
Uso della bussola - Caso 3 bis
I due punti noti non devono differire di un azimut di 180° tra di
loro
Voi siete qui?
O
oppure qui?
O
oppure qui?
O PQ
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Orientamento
Individuazione della propria posizione sulla carta a partire da tre punti noti sul terreno (P,Q,R)
PQ
Uso della bussola - Caso 3 ter
R
Se la triangolazione è stata fatta accuratamente la superficie dell’area è di pochi metri quadrati
Voi siete in questa area
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Orientamento
Cosa si deve fare:
Il compagno si sposta di un centinaio di metri (visibilità permettendo) mantenendo la stessa quota e si ferma in un punto.
Voi, dalla stessa quota del compagno, rilevate il suo azimut.
A questo punto disponete di una quota e di un azimut e con questi due dati potete individuare la vostra posizione sulla carta.
Uso della bussola - Caso 4
Individuazione della propria posizione sulla carta a partire dalla quota e dalla curva di livello (Metodo delle tangenti)
Situazione:
Siete arrivati ad un certo punto del vostro itinerario, avete la bussola e l’altimetro, tarato di recente, e volete individuare la vostra posizione sulla carta.
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Orientamento
Individuazione della propria posizione sulla carta a partire dalle curve di livello (metodo delle tangenti)
Uso della bussola - Caso 4
N
Curva di livello
immaginaria
Azimut delCompagno
(110°)
Voi
Compagn
o
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Orientamento
Indicazione altimetro: 2180 m.Azimut compagno: 290°Provenienza: Sud
Uso della bussola - Caso 4
2200
Voi dove siete? A, B, C, D ?
A
BD
C
Perchénon
poteteessere qui?
Perchè
non poteteessere qui?
290°
Voi siete qui!
210°
290°
Perchè
non poteteessere qui?
N
S
EW
2268 +
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Orientamento
Mantenere la rotta di marcia sul terreno, lungo un percorso prestabilito sulla carta
Uso della bussola - Caso 5
Voi
300 m400 m
200 m
100 m
200 m
Rifugio
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Orientamento
Mantenere la rotta di marcia sul terreno, lungo un percorso prestabilito sulla carta
Uso della bussola - Caso 5
Voi
Rifugio
Errore300 m
20°
400 m
200 m
90°
100 m
145°
200 mN
S
EW
…… meglio non puntare direttamente sulla meta finale (errore calcolato) !
90°
90°
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Orientamento
Il Global Positioning System
Strumento basato sulla trasmissione satellitare che consente di individuare la propria posizione (latitudine, longitudine e quota) e di impostare
una rotta da seguire.
Spesso comprende anche bussola e altimetro
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ORIENTAMENTO - GPSIl Global Positioning System: Funzionamento
24 + 3 satelliti, 1 rotazione completa ogni 12 ore (11h e 58’), 6 piani orbitali,
da ogni punto della terra ne sono sempre “visibili” almeno 5 (massimo 8)
Il GPS attraverso il segnale di 4 satelliti è in grado di calcolare la propria posizione: longitudine, latitudine e quota
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ORIENTAMENTO - GPS
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ORIENTAMENTO - GPS
SEGMENTO SPAZIALE
FUNZIONI PRINCIPALI
• Trasmettere varie informazioni agli utilizzatori attraverso l’invio di diversi segnali • Ricevere e memorizzare le informazioni trasmesse dal segmento di controllo• Mantenere un segnale di tempo molto accurato utilizzando i 4 oscillatori in dotazione ad ogni satellite
• Eseguire manovre di correzione di orbita con i razzi guidati dal segmento di controllo
La geometria della costellazione assicura che siano sempre visibili 4 satelliti: 3 per il posizionamento e 1 per la perfetta sincronizzazione tra gli orologi dei satelliti, quelli degli apparati ricevitori e dei segnali a terra
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A single satellite can establish range, locating the detector on a sphere.
ORIENTAMENTO - GPS
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Two satellites can locate the detector on the intersection of two spheres.
ORIENTAMENTO - GPS
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Adding a third as in the GPS system locates it at one of two discrete points where the three spheres intersect. The correct one is easily chosen to get a precise location. The 24 GPS satellites carry atomic clocks to give them the accuracy necessary for position measurement.
ORIENTAMENTO - GPS
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GPS
SEGMENTO DI CONTROLLO – n STAZIONI A TERRA
FUNZIONI PRINCIPALI 1
• Monitoraggio dei segnali di tutti i satelliti con elevata precisione e predizione della loro orbita
• Valutazione dell’effetto troposferico sulla ricezione dei segnali mediante sofisticati strumenti meteorologici
ORIENTAMENTO - GPS
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GPS
SEGMENTO DI CONTROLLO – n STAZIONI A TERRA
FUNZIONI PRINCIPALI 2
• Stazione principale di controllo (MSC) a Colorado Springs per la raccolta dati dalle altre stazioni e loro compensazione
• Invio ai satelliti di vari parametri di correzione
La geometria della costellazione assicura che siano sempre visibili 4 satelliti: 3 per il posizionamento e 1 per la perfetta sincronizzazione tra gli orologi dei satelliti, quelli degli apparati ricevitori e dei segnali a terra
ORIENTAMENTO - GPS
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SEGMENTO DI UTILIZZO
Tale segmento è costituito da tutti gli utenti civili e militari.
Ogni utente è dotato di un equipaggiamento più o meno sofisticato, che in ogni caso comprende un’antenna ed un ricevitore capaci di ricevere i segnali emessi dai satelliti per ottenere il posizionamento tridimensionale in tempo reale e di raccogliere dati per una compensazione successiva che fornisce risultati più precisi
ORIENTAMENTO - GPS
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Orientamento
Il Global Positioning System
Pregi: immediatezza, precisione
Conclusione: per un corretto ed efficace utilizzo sono necessarie conoscenze e capacità superiori a
quelle richieste per la normale consultazione di carte, bussola e altimetro.
Il GPS da solo serve a ben poco!In ogni caso non riduce la difficoltà della gita!
Difetti: illusione di sicurezza, necessità di carte con coordinate geografiche, autonomia batterie.
In futuro, anche grazie alla continua riduzione dei costi, sarà molto probabile
doversi confrontare con questa nuova tecnologia
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GIS – GLOBAL INFORMATION SYSTEM
Sistema realizzato allo scopo di archiviare, gestire, analizzare e presentare dati in un contesto topologico e spaziale
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GIS – GLOBAL INFORMATION SYSTEM
IN PARTICOLARE:
I dati geografici e le informazioni alfanumeriche ad essi associate possono essere acquisiti dall’utente o acquistati da un fornitore
Il SW memorizza, analizza, aggrega e visualizza le informazioni geografiche
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GIS – GLOBAL INFORMATION SYSTEM
USO DEL GIS IN CARTOGRAFIA:
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GIS – GLOBAL INFORMATION SYSTEM
COME FUNZIONA:
Memorizza informazioni geografiche attraverso strati logicamente separati. Ad ogni elemento geografico vengono associate le coordinate ed attributi o elementi descrittivi.
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GIS – GLOBAL INFORMATION SYSTEM
FUNZIONI DEL GIS
Inserimento
Trattamento
Gestione
Ricerca e analisi
Visualizzazione
Il modello vettoriale descrive fenomeni discreti (es. punti, linee, poligoni)
Il modello raster descrive fenomeni continui cioè le grandezze che variano continuamente nello spazio (es. temperatura)
Il GIS lavora con 2 modelli dati:
Scuola Interregionale di Alpinismo e Sci Alpinismo – L.P.V.-
GIS – GLOBAL INFORMATION SYSTEM
IN PARTICOLARE:
I dati geografici e le informazioni alfanumeriche ad essi associate possono essere acquisiti dall’utente o acquistati da un fornitoreIl SW memorizza, analizza, aggrega e visualizza le informazioni geografiche
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TOPOGRAFIA E ORIENTAMENTO
BUONANOTTE