Tesi Italiano Decadentismo e d'Annunzio
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Gabriele d’Annunzio è il simbolo del
Decadentismo italiano ed è un eroe
di guerra. Uomo Poliedrico è
soprannominato Il Vate: “il
profeta”…
Judith
Holofernes di
Gustav Klimt
Il Decadentismo è una corrente artistica che si diffonde in Europa tra il
1870 ed il 1920.Gli autori decadenti risentono del periodo storico in cui la civiltà è in declino e vogliono esprimere il malessere fisico e psicologico, ma vedono nella bellezza una ragione di vita.
Si occupano esclusivamente dell’analisi soggettiva (sui propri pensieri e sentimenti). E’ Freud che scoprendo la vita dell’inconscio e fondando la psicoanalisi influenza questa corrente.
E’ il periodo storico in cui l’idea di nazione e l’amor di patria degenerano nel nazionalismo e si diffonde il mito della razza.
Sono individualisti: esaltano il proprio io, sono eroi negativi della noia e dell’angoscia o superuomini che si sentono superiori alla “massa”
Nietzsche elabora il mito del superuomo. Esalta la volontà di potenza del singolo.
I Caratteri del Decadentismo
in Gabriele d’Annunzio•L’Estetismo: L’arte e la bellezza sono i valori più importanti della vita.
•Il Sensualismo: Esaltare il piacere dei sensi avendo la capacità di tradurre in parole tutte le sensazioni che il corpo è in grado di provare.
•Il Superomismo: il culto della propria personalità, la convinzione di essere un individuo eccezionale, destinato per le proprie capacità a dominare sugli altri uomini.
•Il nuovo linguaggio: vengono usati simboli, analogie suoni suggestivi e ritmi musicali per riprodurre le sensazioni scaturite nell’intimo.
Gabriele d’Annunzio
nasce a Pescara nel 1863, poeta,
scrittore, combattente.
Personaggio imprevedibile, uomo di vizi e virtù. La sua fama diviene immensa a tal
punto da riuscire ad infiammare le masse ed essere osannato quasi quanto un dio.
Per questo motivo Mussolini lo tiene lontano
dalla politica attiva (non vuole essere oscurato).
Il suo vero nome è Gabriele Rapagnetta ma lo
cambia con il più nobile d’Annunzio.
E’ già poeta a sedici anni, pubblica l’opera:
Primo vere
(inizio della primavera in riferimento ai
primi amori della sua età giovanile)
il successo del libro è assicurato
con un espediente: diffonde la falsa notizia della propria
morte per una caduta da cavallo.
““Vivere ardendo e non
Vivere ardendo e non
bruciarsi mai”bruciarsi mai”
La Vita
In molte sue opereNarra dei suoi amori, e Carducci, massimo poeta dell’epoca, lo giudica “indecente”
Costruisce la propria vita per creare effetto sul pubblico: le improvvise prese di posizione politica, gli eroismi di guerra, lo scandalo di alcuni amori vissuti pubblicamente e trascritti nei suoi libri.
Nulla è lasciato al caso ma tutto è accuratamente progettato per stupire e restare sulla cresta dell’onda, riesce a diventare un vero divo dell’epoca, conosciuto in tutta Europa.
Nel Nel 18811881 frequenta a frequenta a Roma la la facoltà di lettere, si fa conoscere facoltà di lettere, si fa conoscere
come scrittore, diventa giornalista di cronaca di cronaca
mondana mondana ““una miserabile fatica quotidianauna miserabile fatica quotidiana” ”
per sostentarsi.per sostentarsi.
E’ un cronista acuto e si occupa di E’ un cronista acuto e si occupa di moda.moda.
Scrive di donne e per le donneScrive di donne e per le donne
E’ privo di scrupoli
e scaltro: I suoi
manoscritti,vengon
o collezionati e lui
ne produce più
copie dello stesso
per trarne più
profitti.
Lascia Roma per
Sfuggire ai
creditori.
Frequenta i migliori salotti e conduce una vita dispendiosaed eccentrica
A 20 anni sposa una duchessa che fugge di casa per lui, ma benchè gli dia 3 figli, la lascia…
ROMA
Nel 1897 inizia una relazione con la celebre attrice Eleonora Duse, sono gli anni più fecondi per la sua produzione letteraria. Per vivere accanto a lei , D'Annunzio si trasferisce a Firenze, dove affitta la villa "La Capponcina", trasformandola in un monumento del gusto estetico decadente; resterà famosa per il lusso sfrenato e per i levrieri ed i cavalli che acquista senza badare a spese.
Solo saltuariamente segue la Duse in tournee e si consola con altre amanti mentre lei è assente.
La relazione con Eleonora Duse si incrina nel 1904, dopo la pubblicazione del romanzo Il fuoco, in cui il poeta descrive la loro relazione.
Travolto da altri amori e debiti si rifugia in Francia. In fuga dai creditori che gli stanno per mettere all’asta gli arredi della Capponcina, nel 1910 Gabriele d’Annunzio va a Parigi dove trova un’accoglienza calorosa e si gode la sua notorietà riprendendo la solita vita brillante tra la società più esclusiva . Torna in patria nel 1915.
L’amore…L’amore…D’Annunzio afferma che l’amore è la molla del mondo. Il sesso, fermenta in lui l’aspirazione artistica.
Cambia più volte
luoghi di residenza
ed amori…
A causa di un incidente durante un atterraggio di fortuna perde un
occhio e durante la degenza scrive:
Il notturno su strisce di carta
nella più completa oscurità assistito solo dalla figlia
Renata.
La GuerraLa GuerraAlle soglie della I Guerra Mondiale tiene infiammati discorsi a favore dell’interventismo.Si arruola come volontario all’età di 52 anni e partecipa ad imprese rischiose ed esemplari per mantenere alto il morale del popolo e dei soldati al fronte.
•Il Volo su Vienna
D’Annunzio insieme alla sua squadra faceva dimostrazioni aeree e navali, famoso il volo su
Vienna del 9 agosto 1918. Dopo 10 ore di viaggio, 11 aviatori tentarono di sganciare le
bombe, ma scoprirono che erano state sostituite da D’annunzio con volantini
tricolori.
Svariate sono le imprese cui partecipa…
•L’impresa di Fiume contro la vittoria mutilata
"O Fiume o morte!" Mio caro compagno,il dado è tratto!Parto ora. Domattinaprenderò Fiume con le armi.Il Dio d'Italia ci assista.Mi levo dal letto, febbricitante.Ma non è possibile differire.Anche una volta lo spiritodomerà la carne miserabile. Gabriele D'Annunzio11 settembre 1919
Gli Arditi: Fanteria del Regio Esercito durante la I Guerra Mondiale
Deluso delle condizioni di pace sottoscritte dall’Italia: della cessione di Fiume alla Jugoslavia, contro la volontà del Governo, con alcuni reparti dell’esercito, occupa la città di Fiume creando lo “Stato libero ed indipendente di Fiume”
Nel ventennio fascista rimane Nel ventennio fascista rimane lontano dai centri del potere anche lontano dai centri del potere anche se il Fascismo si fregia del prestigio se il Fascismo si fregia del prestigio
del suo nome.del suo nome.Del Fascismo aveva anticipato molti Del Fascismo aveva anticipato molti aspetti: ideologia anti-democratica, aspetti: ideologia anti-democratica, adunate con orazioni infiammate, adunate con orazioni infiammate,
mito mito della guerra.della guerra. Io ho quello che ho donato Inciso sul frontone all'ingresso del Vittoriale, è questo il più celebre dei motti dannunziani.
Alla affermazione è legata l'idea della generosità e della munificenza a cui il Poeta si ispirò sopratutto negli ultimi anni trascorsi al Vittoriale. Il motto si trova impresso anche sui sigilli, sulla carta da lettere e su tutte le
sue opere. Il Poeta affermò di aver trovato la frase
incisa su una pietra di focolare appartenente a un camino del Quattrocento. Mussolini non lo ha mai sottovalutato e lo
fa porre sotto un controllo strettissimodalla polizia fascista con la scusante
della scorta.
Dopo la Guerra, con l’ascesa del Fascismo D’Annunzio si ritira presso il Vittoriale sul Garda fino alla morte nel ’38.
Il Vittoriale
Con la compagna, la pianista Luisa Baccara. trascorre gli ultimi anni al Vittoriale
Gli fanno visita molti personaggi della cultura dell’epoca
Mussolini si reca da lui quattro volte
D’annunzio rende il Vittoriale: Museo della sua vita e delle sue imprese e lo lascia in dono allo Stato dopo la sua morte (1938).
D’Annunzio sperimentò tutte le forme e i generi letterari per star dietro ai desideri del pubblico e alle tendenze letterarie del momento, assimilando le novità provenienti dall’Europa.
““Ricorda di osare sempre”Ricorda di osare sempre”
E’ stato l’Autore Italiano più aperto alla modernità perché ha voluto conoscere e provare nelle sue opere le teorie delle correnti culturali a lui contemporanee.
La produzione di d’Annunzio stupisce per la sua straordinaria vastità e varietà.
D’Annunzio ha esercitato grande influenza sul gusto del suo tempo: sia per le opere, che per il suo stile di vita, le sue pose da snob, il suo genio, la sua passione per gli eccessi ed i suoi atteggiamenti da protagonista e da “superuomo”.
Le sue opere letterarieRomanzi principali:
•Il piacere (1889) massima espressione dell’estetismo
•L’innocente sul modello della letteratura russa di Dostoevskij
•Trionfo della morte e Le vergini delle rocce con la tematica del superuomo su ispirazione di Nietzsche
•Il fuoco racconto del suo amore con la Duse
Raccolte poetiche:
•Primo vere
•Canto novo
•Laudi
•Notturno prosa autobiografica scritta su striscioline di carta durante la convalescenza al buio per la ferita ad un occhio subita in guerra
Opere teatrali e cinematografiche
Tragedie:
•La città morta
•La figlia di Iorio
Il Piacere massimo esempio dell’ estetismo
italiano
E’ il primo romanzo di D’annunzio pubblicato nel 1889, (richiama A rebours :Controcorrente , un romanzo decadente francese di Huysmans e Il ritratto di Doria Gray di Oscar Wilde)
E’ un romanzo anti-naturalista: Lo stile è ricco e prezioso, sente gli influssi dell’esperienza di giornalista mondano (le lussuose descrizioni della Roma salottiera) infatti usa pezzi già scritti per i giornali.
TRAMATRAMA La vicenda La vicenda
propone un eroe propone un eroe contemporaneo, contemporaneo,
un esteta un esteta aristocratico e aristocratico e colto, Andrea colto, Andrea Sperelli, diviso Sperelli, diviso tra la passione tra la passione
per Elena, per Elena, l’amante di un l’amante di un
tempo tempo ricomparsa in ricomparsa in
città ormai città ormai sposata, e il sposata, e il
fascino di Maria, fascino di Maria, una donna pura una donna pura
e fedele. e fedele. Andrea finisce Andrea finisce per mescolare i per mescolare i
due amori due amori tentando di tentando di
crearne un terzo, crearne un terzo, immaginario e immaginario e
perfetto. perfetto.
Nell’ultimo Nell’ultimo incontro incontro
amoroso con amoroso con Maria prima che Maria prima che
la donna sia la donna sia costretta a costretta a
lasciare Roma, lasciare Roma, Andrea si lascia Andrea si lascia
scappare il nome scappare il nome della rivale.della rivale.
•L’autore non si preoccupa che l’opera trasmetta un messaggio o dei valori positivi. Ad esempio il protagonista è un individuo amorale
che pensa solo a soddisfare i propri istinti.
• Non si sofferma sui fatti della trama ma privilegia la descrizione di stati psicologici o
di particolari di ambienti e atmosfere
Le raccolte poetiche: Laudi del cielo, del mare, della terra e degli eroi, Alcyone è artisticamente il migliore.
Il titolo Laudi fa riferimento al testo di San Francesco che tesseva le
lodi di Dio attraverso la natura.
Alcyone racconta attraverso le poesie, un’estate trascorsa dal poeta in Versilia con la Duse.Viene celebrata l’estate e il suo progressivo esaurirsi nell’autunno.
Caratteristiche fondamentali:attenzione all’ aspetto sonoro del testo: le parole sono scelte per il loro valore fonico, per i significati che i suoni suggeriscono piuttosto che per il significato preciso del termine; molte poesie non hanno sviluppo narrativo, non raccontano qualcosa ma rappresentano sensazioni
Le Laudi
Il Panismo: fusione dell’uomo con la natura, metamorfosi e passaggi dall’umano al naturale e viceversa. La natura viene descritta con caratteristiche umane e viceversa.
Alcyone:
La Pioggia nel Pineto
Il Gabriele D'annunzio
Pubblicitario :
Coniatore di Neologismi
e Motti Pubblicitari.
• Il nome “La Rinascente”, fu suggerito da Gabriele d'Annunzio. I magazzini milanesi chiamati " magazzini Bocconi" furono distrutti da un incendio. In occasione della riapertura, vennero ribattezzati La Rinascente.
•Fu testimonial dell'Amaro Montenegro e dell' Amaretto di Saronno.
•D'Annunzio lanciò una propria linea di profumi, l'Acqua Nunzia.
•Coniò il nome Saiwa per l'azienda di biscotti
D’Annunzio si occupò
Anche di CinemaCinema
Nel 1914 Giovanni Pastrone girò la prima versione del film Cabiria, il primo grande kolossal del cinema delle origini.
Con un’astuta strategia promozionale egli ingaggiò il famosissimo d’Annunzio il quale redasse le cosiddette “didascalie vergate”, supervisionò soggetto e sceneggiatura.
Cabiria (nata dalle fiamme) è ambientata al tempo della I Guerra Punica (III Secolo).
Il film fu presentato in sala così: CABIRIA Visione storica del III secolo a.C. Film di Gabriele d’Annunzio.