Terapia con Ipoglicemizzanti Orali: quali raccomandazioni...
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Terapia con Ipoglicemizzanti Orali:
quali raccomandazioni dalle linee guida?
Dott.Donato Zocchi MMG
Contenuti della presentazione
• Stili di vita nel diabetico
• Cosa dicono le linee guida sugli Ipoglicemizzanti Orali (IpO)
• Quando iniziare• Che obbiettivo perseguire• Con quale farmaco iniziare• Come modificare la monoterapia• Raccomandazioni sulla sicurezza
• Conclusioni
Linee Guida
Come e dove le abbiamo cercate e selezionate
(ricerca sistematica)
Abbiamo considerato solo quelle che …
– Contenevano raccomandazioni su IpO
– Avevano una buona qualità metodologica
– Includevano popolazioni caucasiche (simili ai nostri pazienti)
– Erano state pubblicate dopo il 2001
Reperite 49 linee guida
Escluse 42
7 linee guidaanalizzate
Linee Guida
Come abbiamo valutato la Qualità delle Linee Guida
Panel multidisciplinareTutte le figure (mediche e non-mediche) importanti nel percorso di cura sonopresenti
Presenza di MMG nel panel
GradingViene esplicitato con che forza vengono espresse leraccomandazioni, e da che tipo di prove (livello di prova) sono state ricavate
Ricerca sistematicale raccomandazioni sono formulate a partire da una revisione sistematica della letteratura
2007 . . .
2007 .
2008 2003 .
2006 .
2003
Panel multidisciplinare Presenza di MMG nel panel Grading Ricerca sistematica
2006
National Institute for Clinical Excellence (UK)
American Diabetes Association (USA)
Canadian Diabetes Association (CAN)
Associazione Medici Diabetologi (I)
Department of Veterans Affairs (USA) Institute for Clinical Systems Improvement (USA)
Haute Autorité de Santé (F)
Il nostro uomo …
A. Fisiologica:48 anni, artigiano. Svolge un’attività sedentaria. E’ sposato, ha problemi familiari. Alimentazione disordinata e non equilibrata. Non ha mai fumato.
A. Familiare:madre diabetica e ipertesa.
A.P. Remota:da 20 anni sovrappeso.Da 1 anno diabete, in buon compenso senza farmaci. Normoteso. Esegue regolarmente gli esami ematochimici e i controlli pressori.
Esame Obiettivo
Peso: 85 kg
Altezza: 182 cm
BMI: 25.7 kg/m2
PA: 130/80 mmHg
Non lesioni al piede.
Non segni di neuropatia periferica.
Polsi arteriosi periferici normo-isosfigmici
Eseguito un ECG, riferito dal paziente nella norma
Esami in visione
Glicemia a digiuno: 150 mg/dl HbA1c: 7.8%Colesterolo totale: 268 mg/dl HDL: 41 mg/dlTrigliceridi: 205 mg/dl LDL (calc.): 186 mg/dlAST: 38 UI/l ALT: 40 UI/lUricemia: 6.2 mg/dl Es. urine: nella normaMicroalbuminuria: 10 mg/l Creatinina: 0.8 mg/dl
Fundus Oculi: non retinopatia diabetica.ECG: tracciato nei limiti della norma.ECD TSA: modesta sclerosi dei vasi esaminati con ispessimento intimale diffuso. Non lesioni stenosanti.
Elementi in ingresso
• Alimentazione scorretta, vita sedentaria, stress
• Paziente giovane con recente diagnosi di diabete
• Diabete tipo 2, dislipidemia, sovrappeso corporeo
Come procediamo?
• Schema alimentare senza farmaci
• Schema alimentare con farmaci
Quando iniziare una terapia con IpO?
la correzione degli stili di vita deve precedereed accompagnare le terapie farmacologiche
TUTTE LE LINEE GUIDA CONCORDANO
La nostra scelta…
• Schema alimentare
• Raccomandazioni su regolare attività fisica
Terapia medica non farmacologica
modificazione stile di vita
Riduzione apporto calorico
Aumento attività fisica
Calo ponderale
Moderata riduzione dell’apporto calorico
(riduzione di 500/1000 kcal/die)
lenta ma progressiva riduzione del peso
(-0.45/0.90 kg/settimana)
Non indicate diete a basso contenuto di carboidrati (>130 g/die)
Attività fisica
• inizialmente modesta • intensità tarata sul paziente• aumentata gradualmente • distribuita in almeno 3
giorni/settimana (non più di 2 giorni consecutivi senza attività)
Perché promuovere attività fisica e dieta?Quali prove di efficacia?
HbA1c si riduce significativamente (0.5%-1%) agendo intensivamente sugli stili di vita (attività fisica e/o dieta)
Peso corporeo, valori di PA, circonferenza vitatendenzialmente si riducono, ma senza differenze statisticamentesignificative (disponibili pochi studi con pochi pazienti)
Risultati di quattro revisioni sistematiche:Moore 2004, Norris 2005, Snowling 2006, Thomas 2006
…e naturalmente:astensione dal fumo
• Non esistono studi che ne
abbiano misurato gli effetti
positivi sui pazienti diabetici
• I vantaggi dell’astensione dal
fumo sono trasferibili a tutti
6 mesi dopo …
A.P. Recente:Non modifica del peso e dei parametri metabolici
Come procediamo?
• Schema alimentare senza farmaci
• Metformina
• Secretagogo
• Glitazone
• Associazione tra più farmaci
• Insulina
Quando iniziareuna terapia con IpO?
Quando iniziare una terapia con IpO?
HbA1c: parametro da considerare quale obiettivo da raggiungere per ogni paziente
TUTTE LE LINEE GUIDA CONCORDANO
Terapia con IpO: quale obiettivo perseguire?
CAN 2003
VET2003
HAS2006
ICSI2006
ADA 2007
AMD 2007
NICE 2008
<7% 7.0% 6.5% <7.0% 7.0% 7.0% 6.5%
Fino a 9% se complicanze microvasco-
lari e/o aspettativa
di vita ridotta
<7.0%in tri-
terapia
Livelli superiori
se ipoglicemia
grave, ridotta
aspettativa di vita, gravi
comorbilità
<7.5%in bi-
terapia
Valori di HbA1c
Da quali prove derivano queste raccomandazioni?
Studio UKPDS 35Stratton, BMJ 2000;321:405-12
Disegnoosservazionale prospettico
Pazienti4585
Follow-up mediano10 anni
Outcome primarioQualsiasi evento o morte legato al diabete + mortalità totale
Valore medio di HbA1c (concentrazione %)
Inci
denz
a st
anda
rdiz
zata
x 1
000
anni
/per
sona
(%)
nnn
Riduzione dell’1% di HbA1c = riduzione relativa media del 21% (95%IC 17%-24%) complicanze
cliniche legate al diabete
Con quale farmaco iniziare?
CAN 2003
VET2003
ICSI2006
HAS 2006
ADA 2007
AMD 2007
NICE 2008
BMI≥25 BMI>25 Tutti i pazienti
Tutti i pazienti BMI>25 Pazienti
obesi
. METin tutti i pazienti obesi e
non
TUTTE LE LINEE GUIDA CONCORDANO
La metformina è di I° sceltanei pazienti sovrappeso
CAN 2003
VET2003
ICSI 2006
HAS 2006
ADA 2007
AMD 2007
NICE 2008
Qualsiasi IpO,
insulina, biterapia
MET,SULF
MET MET
Qualsiasi IpO,
insulinaparimenti efficaci
MET,SULF
(SULF di I°scelta se
necessaria risposta rapida)
insulina anche
in mono-terapia
SULF, GLIT
se METContro-indicata
Opzione SULF, GLIN
se BMI <27
METin tutti i pazienti obesi e
non
…e nei pazienti non obesi o non sovrappeso?
Da quali prove derivano queste raccomandazioni?
N°pazienti
Ogni evento correlato al diabete Mortalità Infarto
miocardico
MET vs trattamento intensivo conSULF / INS
1293Riduzione assoluta
del rischio 8%NNT 12
Riduzione assoluta del rischio 5%
NNT 19
Non significativo
MET vs trattamento non intensivo
753Riduzione assoluta
del rischio 10%NNT 10
Riduzione assoluta del rischio 7%
NNT 14
a a Riduzione assoluta del rischio 6%
NNT 16
Metforminaprove di efficacia su outcomes clinici
RCT in aperto, Follow-up mediano 11 anni
Studio UKPDS 34Turner, The Lancet 1998;352(9131):854-65
METFORMINAMolti pazienti
Follow-up lungo (11 anni)Risultati “robusti” su outcomes clinici (non surrogati)
La nostra scelta…
• Schema alimentare
• Raccomandazioni sulla regolare attività fisica
• Metformina 500 mg x 3/die
Due anni dopo …
A.P. Recente:da 2 anni in trattamento con metformina.Normoteso. Dislipidemia in trattamento con statina. Esegue regolarmente gli esami ematochimici e i controlli pressori.Non assume sempre con regolarità la terapia prescritta.
Ha avuto un progressivo peggioramento del quadrometabolico nell’ultimo anno.
Esami in visione
Glicemia a digiuno: 195 mg/dl HbA1c: 8.5%Colesterolo totale: 182 mg/dl HDL: 38 mg/dlTrigliceridi: 133 mg/dl LDL (calc.): 117 mg/dlAST: 19 UI/l ALT: 20 UI/lUricemia: 5.2 mg/dl Es. urine: nella normaMicroalbuminuria: 9 mg/l Creatinina: 0.7 mg/dl
Come procediamo?
• Aumento dosaggio metformina
• Associazione metformina con un altro farmaco
• Insulina
Veterans 2003 ICSI 2006
Iniziare: 500mg x 2/dieIncrementi di 500mg/ settimana fino a 1000mg x 2/die
Dose max: 2550mg/die
Iniziare: 500mg x1 o x 2/dieMax dose normalmente efficace: 1000mg x2/die
Dose max: 2550mg/die o 1000mg x2/die
Dosaggi della metforminaCosa consigliano le linee guida?
In scheda tecnica, dose massima giornaliera: 2500 – 3000 mg / die
La nostra scelta…
• Schema alimentare e regolare attività fisica
• Metformina a 850 mg x 3/die
Il paziente dopo 6 mesi
Ha seguito con difficoltà la dieta e non riesce ad incrementare l’attività fisica. Assume regolarmente la metformina secondo la prescrizione.
Peso: 89 kg (in diminuzione lieve)
BMI: 26.9 kg/m2
PA: 125/80 mmHg
HbA1c: 8.0%
Quale farmaco associare?
• Metformina + secretagogo
• Metformina + glitazone
• Metformina + Acarbose
• Insulina +/- Metformina
CAN 2003
VET2003
ICSI 2006
ADA 2007
AMD 2007
NICE 2008
HAS 2006
Metformina + qualsiasi IpO
Quale farmaco associare?....
Cosa dicono le LG
Obesi:
MET+GLIToppureMET+ACARB
Non obesi:
MET+ SULFoppureMET+GLINoppureSULF+GLIT
MET + SULF
se con SULF compare ipoglicemia: MET + GLIT
Sicurezza degli IpO
quando decidiamo di usare una sulfonilurea
le linee guida fanno distinzioni tra diverse molecole?
Tutte le linee guida• eguale efficacia ipoglicemizzante delle diverse
molecole di questa classe
Alcune linee guidacautela nell’uso, per maggior rischio di ipoglicemia, in pazienti
• anziani• con insufficienza renale• maggior rischio di episodi di ipoglicemia con le
molecole a lunga durata d’azione rispetto a quelle a breve durata
SULFONILUREE
SULFONILUREE
• nei pazienti anziani non è opportuno
utilizzare la clorpropamide e glibenclamide
• preferibili gliclazide e glimepiride
Cosa ci dicono le linee guida sulla metformina?
METFORMINA e scompenso cardiaco
NICE 2008“In caso di disfunzione cardiaca il beneficio della terapia con metformina dovrebbe essere discusso con il paziente”
ADA 2007“Nei pazienti in trattamento per scompenso cardiaco la metformina è controindicata”
Metformina: cautela nei pazienti con insufficienza renale o epatica
– Rivalutare dose se creatinina >1,5 mg/dl o VFG<45 ml/min/1.73 m2
– Interrompere se creatinina >1,7 mg/dl o VFG <30 ml/min/1.73 m2
– Cautela se rischio di rapido deterioramento della funzione renale, o di declino di VFG<45 ml/min/1.73 m2
– Nei pazienti con insufficienza epatica lieve / moderata il beneficio della terapia dovrebbe essere discusso
Anziani: non opportuna se creatinina >1,5mg/dl (>1,4 mg/dl se femmine) o se la clearancedella creatinina è suggestiva di ridotta funzionalitàrenalecontrollo della creatininemia almeno una volta all’annoe in caso di incremento posologico (misurare la clearance della creatinina se età >80 anni o ridottamassa muscolare)
Metformina
e rischio di acidosi lattica
Quanto è clinicamente rilevante il problema?
Metformina e acidosi lattica
L’uso di metformina non ha prodotto alcun evento di acidosi lattica in 47.846 pazienti-anno
(osservazione da 206 studi)
Risk of fatal and nonfatal lactic acidosis with metformin use in type 2 diabetes mellitus
Salpeter 2006
Un rischio molto basso
In sintesi
• Nelle principali LG la concordanza delle raccomandazioni è maggiore (anche se non completa) su aspetti generali della strategia terapeutica (stili di vita, livelli glicemici target, e utilizzo della metformina)
• Nella scelta di associazioni farmacologiche tutti gli IpO (anche i più recenti) vengono presentati come sovrapponbili in termini di efficacia