Strategie Di Investimento Gennaio 2010
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Profilo di Rischio: Dinamico
Data di pubblicazione: Gennaio 2010
STRATEGIE DI INVESTIMENTO
Gennaio 2010
Vedasi avvertenza in ultima pagina Il presente documento è strettamente personale; esso, e/o ogni singola informazione ivi presente, non possono pertanto essere riprodotto, distribuite a nessun’altra persona, pubblicate e più generale diffuse direttamente in tutto o in parte.
Strategie di investimento Profilo di rischio dinamico
Pagina 2
Indice
Scenario macroeconomico .................................................................................................................... pag. 3
Mercati obbligazionari............................................................................................................................ pag. 6
Mercati azionari .................................................................................................................................... pag. 7
Portafoglio azionario internazionale ...................................................................................................... pag. 9
Mercati valutari ..................................................................................................................................... pag. 11
Commodities ......................................................................................................................................... pag. 15
Asset allocation suggerita e Bond & Equity selection ........................................................................... pag. 16
Gennaio 2010
Vedasi avvertenza in ultima pagina Il presente documento è strettamente personale; esso, e/o ogni singola informazione ivi presente, non possono pertanto essere riprodotto, distribuite a nessun’altra persona, pubblicate e più generale diffuse direttamente in tutto o in parte.
Strategie di investimento Profilo di rischio dinamico
Pagina 3
Paese
2 0 0 8 2 0 0 9 2 0 10 2 0 11 2 0 0 8 2 0 0 9 2 0 10 2 0 11 2 0 0 8 2 0 0 9 2 0 10 2 0 11 2 0 0 8 2 0 0 9 2 0 10 2 0 11
Europa 0,60 -3,90 1,20 - 0,29 0,30 1,35 - 7,55 9,40 10,50 - 2,50 1,00 1,50 -
It al ia 0,80 -4,80 0,90 1,10 0,77 0,80 1,35 0,30 6,78 7,70 8,60 8,60 - - - -
Regno Unit o 0,60 -4,60 1,20 1,95 3,61 2,10 2,05 1,75 5,59 7,70 8,20 8,75 2,00 0,50 1,00 -
Usa 0,40 -2,50 2,70 2,90 -0,35 -0,30 2,10 2,00 9,30 9,30 10,00 9,10 0,25 0,25 0,75 -
Cina 9,00 8,50 9,40 8,70 5,90 -0,65 2,75 3,00 4,20 - - - 5,31 5,00 5,25 -
Giappone -1,13 -5,30 1,35 1,55 1,38 -1,30 -1,30 -0,30 3,98 5,10 5,60 5,00 0,10 0,10 0,10 -
Fonte: Bloomberg
Previsioni sulle principali variabili macroeconomichePil Inf laz ione D isoccupaz ione Tasso Banca Cent rale
Scenario Macroeconomico
• Mercati azionari, credito e attività rischiose continuano a beneficiare dello scenario “reflazionistico” che ha caratterizzato la seconda metà del 2009
• Nel 2010 tuttavia probabile minor direzionalità dell’equity e rendimenti più contenuti per tutte le asset class: valutazioni meno generose, incerta strategia di uscita dagli squilibri che lo stesso superamento della crisi ha creato
• Dati segnalano crescente divergenza tra economie emergenti in forte crescita ed economie avanzate in ripresa più graduale, specie nell’area Euro
• Scenario macro giustifica tassi ufficiali G3 invariati per periodo prolungato
Benchè caratterizzato dalla peggior recessione economica dal dopoguerra ad oggi, il 2009 si è concluso con rendimenti ampiamente positivi per tutte le principali classi di attività finaziarie, che hanno beneficiato in diverso modo di uno sforzo espansivo senza precedenti da parte dei policy maker mondiali. La performance annua dei mercati azionari globali ha superato 22% nella media dei mercati avanzati (con un andamento sensibilmente migliore in USA ed area Euro rispetto al Giappone) e oltre 60% nella media degli emergenti (indici Morgan Stanley in valuta locale). Anche il settore del credito ha registrato rendimenti a doppia cifra (mediamente 15% nel comparto High Grade Euro) con performance eccezionalmente elevate nei comparti più speculativi (oltre 58% per High Yield globale), indici JP Morgan). Politiche monetarie espansive, debolezza ciclica e pressioni disinflattive hanno consentito rendimenti apprezzabili anche all’obbligazionario Euro (circa 4%), a fronte invece di una flessione del bond USA dai massimi di fine 2008, quando nella fase acuta della crisi finanziaria i rischi sistemici erano particolarmente elevati. Per un investitore in euro nei mercati globali il contributo delle valute nell’anno trascorso è stato complessivamente contenuto, poichè il contributo positivo della sterlina inglese è stato compensato da quello negativo di yen giapponese e dollaro USA (-2.5%). Anche il 2010 inizia con un contesto generalmente favorevole alle attività rischiose, che continuano a beneficiare dei fattori che abbiamo ampiamente discusso lo scorso mese, e che qui brevemente sintetizziamo: elevata liquidità, flussi di asset allocation in uscita dal monetario verso attività finanziarie a più elevato rischio-rendimento, e
politiche economiche volte a reflazionare le attività reali e finanziarie. Dati i bassi tassi d’interesse correnti e attesi, e il venir meno dei rischi di sistema, il “costo opportunità” del detenere moneta è elevato. I dati economici confermano il proseguimento della ripresa, ma resta incerta la capacità di recupero della domanda interna nei principali paesi industriali; questo giustifica politiche fiscali e monetarie ancora espansive. La forte crescita di produttività tipica delle fasi di uscita dalla recessione ha inoltre consentito un netto recupero della profittabilità delle imprese; questo dovrebbe innescare quella ripresa degli investimenti che è vitale per la sostenibilità della ripresa nascente, specie nei paesi avanzati. Il nostro scenario macroeconomico privilegia il proseguimento dell’espansione nel 2010 rispetto a una ricaduta recessiva dell’economia globale, poiché riteniamo possa proseguire il circolo virtuoso tra recupero dei mercati finanziari ed economia reale. La salita del prezzo delle attività finanziarie sostiene la ricchezza delle famiglie, la fiducia e il merito di credito degli agenti economici, e il bilancio delle istituzioni finanziarie. Questo promuove una graduale espansione del credito, a beneficio dell’economia e degli asset finanziari, instaurando nuovamente tale circolo virtuoso. Anche scontando tale scenario costruttivo, diversi fattori suggeriscono tuttavia che il 2010 sarà per gli investitori un anno di rendimenti più contenuti rispetto al 2009, e possibilmente con minor direzionalità nei mercati:
• Lo scorso anno è stato caratterizzato da un fortissimo repricing delle attività finanziarie, che lo sforzo sempre più intenso e concertato delle autorità di politica economica ha consentito. Il mercato ha scontato con crescente probabilità un netto
Mercati azionari e obbligazionari globali
530
610
690
770
850
930
1010
30/8/2008 28/12/2008 27/4/2009 25/8/2009 23/12/2009
207
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225
Azionario
Obbligazionario
Gennaio 2010
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Strategie di investimento Profilo di rischio dinamico
Pagina 4
DAGLI INDICATORI COMPORTAMENTALI PERMANGONO SEGNALI DI PRUDENZA NEL BREVE
PER L’AZIONARIO
I segnali che giungono dal mercato azionario da un punto di vista tecnico continuano ad essere negativi per il breve (3 mesi). Abbiamo mostrato, nelle ultime settimane e da metà Ottobre in poi (da quando cioè abbiamo richiamato gli i nvest i to r i a l la cautela tat t ica nell’intraprendere nuove posizioni), di come tutta una serie di pattern suggerivano ancora mercati azionari positivi nel medio-lungo periodo (9-12 mesi) ma di come, allo stesso tempo, su un timeframe più contenuto le performance potevano subire ridimensionamenti più o meno ampi. Fra questi citiamo la lettura del sondaggio settimanale sul sentiment degli advisor a Wall Street, curato dalla newyorkese Investors Intelligence che mostra come i ribassisti siano oramai una rarità: il 15.6% del totale a fine anno, la terza lettura più bassa dal 1987. In linea di principio, nonchè matematica, una così bassa proporzione di ribassisti suggerisce cautela: se prendiamo le dieci letture storiche più basse di questo indicatore e
andiamo a vedere, storicamente, cosa è successo allo S&P500 nei tre mesi successivi ci accorgiamo che la performance media è pari a 0. Sempre a riguardo del sentiment degli operatori s o t t o l i n e i am o c om e a nc h e i l posizionamento degli investitori privati, secondo l’ultimo sondaggio di inizio gennaio della AAII (American Association Of Individual Investors), sia ritornato particolarmente bullish e su un livello che negli ultimi dodici mesi ha sempre contraddistinto (in ottica contrarian) picchi importanti dell’indice S&P500. Ma l’estrema positività non è visibile oggi solo negli investitori privati, ma anche fra I money manager (gestori di fondi). Le ultime letture dell’options speculation index mostrano come sia i piccoli investitori privati sia quelli istituzionali, stiano acquistando troppe Call rispetto alle Put. Storicamente questo segnale non è mai stato particolarmente positivo per la borsa nei successivi cinque/sei mesi (orientamento a Maggio-Giugno circa). Questo aspetto di estrema positività fra i money manager la si può trovare anche nell’allocazione suggerita verso la borsa che, a fine Dicembre, sebbene non sia elevatissima su canoni storici, ha registrato una variazione su base
settimanale del 5%. Uno shift positivo così forte si è registrato solo altre tre volte dal 1998 ed in tutti i casi il mercato azionario 5/6 mesi dopo (ottica Maggio-Giugno ancora) non ha messo a segno importanti guadagni. La stessa posizione in cash degli stessi investitori privati si è ridotta ad un punto tale che, negli ultimi 5 anni, ha generato punti di svolta in negativo per il mercato azionario come documentato nel grafico sottostante. Insomma da queste indicazioni, tatticamente, non si dovrebbero registrare ritorni positivi (parliamo di quota 1150 punti di S&P500) con ottica alla fine di Maggio 2010.
• cambiamento di scenario, da prolungata recessione e deflazione a ripresa. Nel 2010 il focus del mercato si sposterà invece sull’intensità e sul grado di sincronizzazione di tale ripresa e sulle relative implicazioni di politica monetaria.
• Nei paesi industrializzati un importante freno all’espansione viene dalla debolezza del mercato del lavoro e dal proseguire del processo di ristrutturazione dei debiti di famiglie e istituzioni finanziarie. Nel 2010 il tasso di crescita economica nei G3 resterà probabilmente inferiore a trend, specie nell’area Euro e in Giappone
• Recessione e crisi creditizia lasciano un’eredità difficile ai policy maker mondiali, a cui risposta influenzerà non solo gli sviluppi ciclici di breve periodo, ma anche i trend strutturali di finanza pubblica e inflazione del prossimo decennio. Nei prossimi trimestri i mercati dovranno soprattutto confrontarsi con la capacità delle banche centrali di rimuovere l’eccezionale stimolo monetario senza compromettere la ripresa nascente, e con la capacità dei governi di fronteggiare il drammatico deterioramento dei trend di deficit e debito pubblico.
In prospettiva, questo contesto sembra preludere a maggior volatilità, e minor direzionalità dei mercati azionari rispetto ai trimestri centrali del 2009. In primo luogo, come abbiamo argomentato lo scorso dicembre, non esiste più l’estrema sottovalutazione che fino alla scorsa estate caratterizzava i mercati, quando il rischio di deflazione era ancora elevato, e prevaleva il pessimismo tra gli investitori (per un’analisi degli indicatori recenti
di sentiment vedi Box “Dagli Indicatori Comportamentali Permangono Segnali di prudenza nel Breve per l’Azionario” di A. Nilo). Alle attuali valutazioni, un recupero sostenibile dell’azionario dovrà quindi essere sostenuto da un’adeguata crescita del fatturato e degli utili (per un approfondimento sulla relazione tra utili attesi e mercati azionari, vedi Box Probabile Picco nel Q1-2010 della Revisione degli Uitli: Quali Impatti sugli investimenti? di A. Nilo). Il forte recupero dei margini di profitto è stato infatti finora realizzato con uno sforzo straordinario di ristrutturazione e taglio dei costi. Una prima indicazione in proposito verrà dall’andamento degli utili riportati dalle aziende nel quarto trimestre 2009, la cui pubblicazione è iniziata negli USA (ad oggi ha riportato circa 5% delle aziende incluse nello S&P, con un utile per azione stimato prossimo a 15.8 USD). Nei paragrafi successivi approfondiamo i recenti sviluppi macroeconomici. I dati congiunturali rilasciati nel mese trascorso evidenziano una crescente differenziazione geografica tra economie emergenti ed avanzate, in contrasto con l’impressionante sincronia che aveva caratterizzato la caduta produttiva tra fine 2008 e inizio 2009. In questa fase la crescita era crollata non solo nei paesi direttamente coinvolti nella crisi creditizia, ma anche in quelli emergenti, benchè relativamente meno esposti ai rischi di “contagio sistemico”. Da un lato il crollo della propensione al rischio e il conseguente flight to quality degli investitori avevano provocato un deflusso netto di capitale fuori da questi paesi, a favore di investimenti meno speculativi. Dall’altro, l’interruzione dei flussi di commercio internazionale aveva fortemente penalizzato l’attività economica anche nell’area emergente.
Gennaio 2010
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Strategie di investimento Profilo di rischio dinamico
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PROBABILE PICCO DNEL Q1/2010 DELLA REVISIONE DEGLI UTILI : QUALI
IMPATTI SUGLI INVESTIMENTI ?
Abbiamo vissuto lo scorso anno quella che è stata una delle più forti recessione sul fronte degli utili societari (EPS). Quello che emerge da una analisi storica di questi comportamenti (si veda la tabella a fianco, dal 1877) è che, sebbene ogni ciclo sia storia a sè, esistono comunque delle caratteristiche comuni. Ad esempio, effettuare un nuovo picco degli EPS dopo un calo vertiginoso degli stessi necessità di molto più tempo di essere recuperato, della velocità del ribasso stesso. In particolare mediamente servono fra i tre e i sei anni per ritornare al picco dei guadagni aziendali precedenti. In altre parole, occorrerà attendere il 2012 prima eventualmente rivedere le aziende guadagnare quanto guadagnavano nel 2007. L’11 Gennaio scorso Alcoa ha dato (tristemente) il via negli Stati Uniti a quello che è probabilmente il driver più importante per la salute dei mercati azionari nel primo trimestre del 2009: la earning season relativa al Q4/09. Le revisioni nette degli utili (rapporto fra upgrade e downgrade degli EPS) da parte degli analisti finanziari hanno subito da Maggio scorso, complice la progressiva uscita dalla recessione
economica americana, una forte accelerazione tale da aver portato il dato complessivo oggi a ridosso dei massimi di tutti i tempi. Storicamente, in queste condizioni di insostenibilità del momentum (picchi delle revisioni nette degli utili) lo S&P500 a distanza
di sei e dodici mesi difficilmente ha registrato performance negative mentre nel breve (entro tre mesi) è altrettanto difficile registrare performance positive eclatanti fattore che conferma, ancora una volta, il nostro scenario tattico e strategico sulla borsa. Un picco nel processo di upgrading rispetto ai
downgrading nelle revisioni degli analisti tende, inoltre, ad avere storicamente un impatto ben definito sullo stile di investimento in borsa: un forte e rapido rialzo nel momentum delle revisioni tende a supportare le small cap rispetto alle big cap e a
premiare titoli value (ovvero quei titoli appartenenti a società con ingenti patrimoni e a t t i v i t à , che spesso operano in settori maturi e che perciò hanno di solito ridotti m a r g i n i d i r e d d i t i v i t à ) p ro fondamen te sottovalutati sul price/book. In
particolare le società che saranno in grado di sovrapeformare in queste condizioni con ottica al Q3/2010 crediamo saranno delle big caps nelle quali il ROE (Return On Equity, il quoziente di massima sintesi della performance aziendale) è particolarmente elevato.
Nella successiva fase di ripresa, e soprattutto nei mesi finali del 2009, i dati hanno invece evidenziato una crescente asimmetria tra paesi emergenti ed avanzati, specie nel confronto tra Asia ex-Giappone ed area Euro. La crescita eccezionale della produzione industriale globale - pari a +3% annualizzato nel terzo trimestre e stimabile a 7% nel quarto - pur interessando tutte le principali economie riflette soprattutto la ripresa del commercio mondiale e il contributo dell’area emergente. Nell’area asiatica si segnalano non solo un forte recupero delle esportazioni nette, ma anche un progressivo rafforzamento della domanda interna. In Cina la crescita del PIL potrebbe aver raggiunto il 10% (annualizzato) nel quarto trimestre (dati di prossima pubblicazione). Gli indicatori anticipatori (indici PMI) sono consistenti con il proseguimento dell’espansione a ritmi molto sostenuti anche nel 2010, tanto da ipotizzare un tasso di crescita più che doppio nella media degli emergenti rispetto a quello stimabile nella media dei paesi industrializzati. Questa divergenza ciclica si traduce naturalmente in diversi trend inflazionistici. Nei prossimi mesi il tasso di inflazione headline è destinato a salire globalmente per effetto dei maggiori prezzi energetici ed alimentari, e di un confronto particolarmente sfavorevole con i livelli dell’anno precedente (a fine 2008 il prezzo del petrolio scese ai minimi da oltre quattro anni). Al netto delle componenti volatili tuttavia, le tensioni inflattive appaiono molto contenute nei G3, dato il livello straordinariamente basso di utilizzo delle risorse produttive (capitale e lavoro). Nei paesi dell’Asia emergente invece la capacità in eccesso appare più contenuta, dati anche i livelli più elevati di utilizzo antecedenti alla recessione. Il ciclo di normalizzazione dei tassi è destinato quindi a procedere con maggior rapidità in questi paesi, che hanno anche beneficiato di un fortissimo apprezzamento degli asset finanziari (nella media EM, attualmente i mercati azionari si trovano solo –8% circa sotto i livelli pre-crisi di luglio 2007).
Nonostante tali pressioni alla rimozione dello stimolo monetario, è probabile che anche in questi paesi le banche centrali procederanno con gradualismo al rialzo dei tassi, privilegiando misure di contenimento della liquidità e altri strumenti amministrativi. In diversi paesi l’autorità monetaria appare infatti ancora riluttante a consentire l’apprezzamento del cambio domestico dato il contributo ancora fondamentale della domanda estera, e la persistente incertezza sulla sostenibilità dell’espansione nei partner avanzati. Per questi ultimi infatti, i dati congiunturali confermano una ripresa ancora fragile, non tanto nell’intensità quanto nella composizione, che vede ancora nel settore industriale il motore principale di attività, a fronte di una domanda interna ancora incerta. Negli USA - dove il momentum ciclico è realtivamente più forte - la crescita del PIL è stimabile sopra 4% (annual.) nel quarto trimestre, ma principalmente grazie al contributo delle scorte industriali. Inoltre, dopo sei mesi dall’avvento della ripresa, e nonostante un tasso di crescita medio prossimo a 3% nel periodo, l’occupazione non ha ripreso a crescere. In dicembre il tasso di disoccupazione è rimasto al 10%, e solo il calo del “tasso di partecipazione” ne ha impedito un aumento. Nell’area Euro, nonostante alcuni segni di stabilizzazione del mercato del lavoro, i dati sono consistenti con una crescita del PIL prossima a 1% (annual.) nel Q4, con una ripresa solo molto graduale dei consumi. Se confermati, questi dati avvalorerebbero lo scenario estremamente cauto incorporato nelle previsioni economiche della BCE (crescita del PIL aggregato Euro prossima a 1% nel 2010-2011). In questo contesto, e dato il permanere di aspettative di inflazione contenute, continuiamo a ritenere che i tassi ufficiali resteranno invariati nei G3 almeno per tutta la prima metà del 2010, come suggerito questa settimana dalla Banca Centrale Europea, rimandando a marzo eventuali decisioni sulla gestione della liquidità.
Gennaio 2010
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Strategie di investimento Profilo di rischio dinamico
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Mercati obbligazionari
ANALISI TECNICA
La struttura tecnica del Bund Future permane ancora rialzista nel medio periodo, ovvero rivolta
ad un calo dei rendimenti sulla parte lunga della curva nonostante il r ia lzo reg istra t i inaspettatavamente a fine anno. Restiamo dell’avviso, dunquem che i corsi possano raggiungere dapprima quota 124.59/57 ma, più probabilmente, spingersi nel corso dell’anno sino quota 125.27/125.71. Da questi livelli (che rappresentano circa il 3.02/3.04 percento di rendimento sul decennale benchmark tedesco) cominceranno a diminuire le probabilità che il trend di prezzo persista ancora al rialzo indicando, in altre parole, che sarà più saggio vendere il mercato piuttosto che acquistarlo. Per far sì che questa view resti tecnicamente inalterata è necessario che il Bund Future non faccia segnare una chiusura settimanale al di sotto dell’area di supporto posta attorno a quota 120.75. A livello di ciclcità settimanale segnaliamo una importante scadenza per la settimana del 19 Febbraio che potrebbe consegnarci un derivato tedesco su livelli superiori a quelli attuali (122 circa).
Curva Titoli Governa tivi G7
GER ITA USD GBP
2Y 1,39 1,67 0,89 1,35
3Y 1,90 2,11 1,46 1,86 5Y 2,75 2,69 2,43 2,89 7Y 3,30 3,34 3,17 3,50 10Y 3,57 4,06 3,68 4,04 30Y 4,15 4,86 4,60 4,44
Curva Titoli Corpora te
EUR USDAAA 3,70 5,17 AA 3,58 6,22 A 3,65 5,75
BBB 4,14 -1-3YR 2,23 -5-7 YR 4,01 -> 10YR 4,24 -
Quale impostazione di curva adottare e in quali aree investire ?
I mercati obbligazionari, in particolare i titoli con scadenza fra i 7-10 anni, riteniamo abbiano ancora spazi di miglioramento (rendimenti in calo) nel corso dei primi 7-9 mesi del 2010 e, per tale motivo, il recente rialzo dei rendimenti crediamo abbia fornito una interessante opportunità di investimento. Le motivazioni che ci spingono a tale posizione sono molteplici. Innanzitutto perchè le politiche monetarie delle principali Banche Centrali mondiali (Usa e area Euro in primis) resteranno espansive quanto meno sino al termine dei primi nove mesi del 2010; in secondo luogo perchè le spinte deflazionistiche core resteranno all’opera ancora per diversi mesi (almeno sino al Q4/2010) per effetto della caduta dell’utilizzo di capacità degli impianti; in terzo luogo abbiamo dimostrato (Daily Briefing, 3 Dicembre) come il rendimento del decennale Usa stia seguendo lo stesso pattern dell’uscita dalla recessione del 2001 e quindi rivolto ad un calo dello yield a distanza di 18 mesi circa (ottobre 2010); allo stesso modo il comportamento del decennale americano benchmark è generalmente rivolto al ribasso dopo un picco dei nuovi ordinativi rispetto alle scorte, effetto che dovrebbe rimanere in auge quanto meno sino a Marzo; in quarto luogo, sebbene ritardi ancora a venire, dovremmo essere a ridosso di un picco delle aspettative sull’Ifo tedesco, mentre si è già confermato il picco dello Zew a Settembre scorso. Questi elementi sono storicamente in grado di portare rendimenti in calo sui titoli decennali con orientamento a Maggio prossimo (Daily Briefing, 29 Settembre); in quinto luogo il deficit pubblico attuale degli Stati Uniti, che si attesta al 10% (un livello record) non crediamo sarà una criticità nell’immediato. Non solo perchè il deficit di bilancio degli Stati Uniti sarà ridotto dall’amministrazione Obama al 3% in rapporto al Pil nel medio termine, ma anche perchè le banche non detengono ancora una percentuale sufficientemente ampia dei loro asset in titoli governativi, elemento questo che
storicamente indicherebbe un regime di restrizione del credito ai privati tale da determinare un aumento dei rendimenti sulla parte lunga della curva. Questo aspetto dovrebbe materializzarsi appena all’inizio del 2011; in sesto luogo secondo il FMI la disoccupazione crescerà ancora ed in modo permanente nei paesi avanzati. La nostra sensazione, a riguardo, è che la disoccupazione USA abbia formato un picco a novembre ma non prevediamo un calo significativo della stessa tale da supportare un rialzo dei rendimenti sulla parte lunga della curva. I NonFarm Payrolls non crediamo, infatti, supereranno le 100k buste nuove paga al mese per tutto il 2010: resta inoltre probabile che proprio sul finire del Q1/2010 i Payrolls registreranno la loro variazione mensile migliore dei primi nove mesi del 2010. Questo per effetto di un nuovo rialzo che contraddistinguerà i sussidi alla disoccupazione nel corso dei prossimi mesi. In termini di posizionamento di curva abbiamo modificato ad inizio dicembre la nostra impostazione di flattening aperta a giugno scorso, a favore di uno irripidimento delle curve dei Paesi G7 con orientamento alla fine del Q3/2010. Iniziamente, nei primi due mesi del 2010, questo irripidimento dovrebbe essere accompagnato da un calo generalizzato e moderato dei rendimenti dei titoli di Stato americani (bull steepening). Come abbiamo già avuto modo di ribadire all’interno delle nostre strategie di investimento non ci attendiamo che questa fase di steepening sia particolarmente accentuata. Con i tassi pressochè a zero nelle scadenze a breve e l’elevato differenziale, da un punto di vista storico, di rendimento fra i titoli a 2 e 10 anni appare difficile poter scommettere su una fase accentuata di steepening. Ad ogni modo in questo nuovo movimento di curva ci appare logico attendersi un sostanziale retest dei livelli di Giugno. Riteniamo, infine, che possano esservi ulteriori spazi di miglioramento (con ottica Giugno) per gli spreads investment grade corporate, confermando quando già espresso a riguardo il mese scorso (sovrappeso dalla prima decade di Dicembre 2008).
Gennaio 2010
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Strategie di investimento Profilo di rischio dinamico
Pagina 7
Mercati Azionari Come approcciare all’investimento azionario ? Tatticamente restiamo dell’idea che i mercati azionari non offrano ancora, a maggior ragione ai livelli della prima decade di gennaio, un buon rapporto di rischio/rendimento per intraprendere nuove posizioni al rialzo. Questo fattore potrebbe, infatti, dare luogo a ridimensionamenti delle quotazioni più o meno intensi quanto meno nei prossimi 2-3 mesi. Tuttavia, in ottica strategica e strutturale, crediamo che il 2010 riserverà ulteriori performance positive rispetto alla chiusura del 2009 (indice S&P500 a 1115 punti) e, pertanto, investitori di lungo periodo dovrebbero mantenere le loro posizioni. A riguardo, di recente, sono emersi dalla nostra analisi ulteriori elementi a supporto di questa ultima tipologia di investitori. Lo S&P500, per esempio, ha chiuso il Q4/09 in territorio positivo per il terzo trimestre consecutivo. Una simile sequenza si è registrata altre 23 volte dal 1950 ed in tutti i casi tranne uno lo S&P500 si è ritrovato su livelli ulteriormente superiori a distanza di tre trimestri. Da aprile in poi, inoltre, lo S&P500 ha realizzato nove massimi mensili consecutivi. Dal 1950 i casi registrati sono soltanto nove ed in tutti lo S&P500 ha reagito collocandosi su livelli ben superiori a distanza di sei e di dodici mesi. Allo stesso modo dicembre ha segnato il nono mese di rialzo di questo bull market, il ventesimo più lungo della storia (dal 1900). In tutti i casi, tranne uno (frequenza del 95%), l’azionario è stato positivo a distanza di ulteriori dodici mesi (ottica fine anno) con un rialzo medio nell’ordine del 16%, fattore che implicherebbe obiettivi intorno a quota 1300 di S&P500 per fine 2010. Riguardo ai possibili cali solamente nel 31% dei casi il mercato ha ceduto, entro i dodici mesi successivi, più del 10%. La conclusione a cui giungiamo è che correzioni dello S&P500 in area 1100-1030 sarebbero una buona occasione per incrementare le proprie posizioni con ottica fine anno. Quel impostazione geografica mantenere ? In termini di posizionamento geografico continuiamo a preferire la zona euro, rispetto agli Stati Uniti anche se, tuttavia, includendo l’impatto dovuto all’andamento del cambio è probabile che tatticamente (almeno nei prossimi 1-3 mesi) sia il
mercato azionario americano a registrare le migliori performance. Un aspetto questo che potrà essere colto solo da investitori più dinamici e speculativi, mentre per investitori di lungo periodo suggeriamo di mantenere l’attuale impostazione a favore dei mercati europei. Fra le diverse aree geografiche in zona euro crediamo che il picco delle aspettative di crescita dello Zew impatteranno negativamente sulla performance della Germania favorendo, al contrario, quelle dell’Inghilterra (considerando anche l’apprezzamento della sterlina sino a Febbraio), Paese sul quale rimaniamo dunque in sovrappeso. Nonostante le valutazioni fondamentali siano migliori per la zona Euro riteniamo che l’Europa Ex-Uk sottoperformerà a causa dell’impatto che il “caro euro” avrà sugli utili aziendali nei prossimi mesi. Il mercato francese rimane il nostro principale sovrappeso in zona Euro in particolare rispetto alla Germania sino almeno al termine del Q1/10. Manteniamo, infine, un orientamento piuttosto cauto verso i mercati emergenti in ottica prettamente tattica. Sebbene nel lungo periodo (orientamento a cavallo fra il Q3 e il Q4 2010) vi siano ancora ragioni per credere in un miglioramento delle quotazioni, non vi sono sufficienti ragioni al momento perchè la performance di questo comparto possa essere altrettanto premiante nel breve (orientamento a Marzo) rispetto ai mercati industrializzati. Le motivazioni sono svariate: in termini fondamentali il Price Book dei Mercati Emergenti è a premio (2x) rispetto a quello dei mercati industrializzati (1.5x): il ratio fra i due sta, fra l’altro, per raggiungere il picco del 1994, un livello che sancì un top secolare per le performance relative dei mercati emergenti; in secondo luogo vi è un sentiment globale troppo ottimista sugli emerging markets, espresso in flussi di investimento che si dirigono verso queste aree rispetto al mondo nel suo complesso. Tale variazione e l’intensità dei flussi di investimento anticipano di dodici mesi le performance relative del mercato in questione. Manteniamo, in conclusione, un approccio difensivo sino a Febbraio/Marzo almeno con un sovrappeso sull’India a scapito della Corea Del Sud, mentre restiamo in sovrappeso nelle posizioni più legate alle commodities e ai solidi fondamentali ovvero Brasile e Russia (Depositary Receipts in EUR, Global Titans).
ANALISI TECNICA
Come già indicato a Dicembre l’outlook tecnico non vede motivi per cambiare le attuali
attesi di un azionario complessivamente orientato al rialzo nel lungo periodo (orizzonte a Settembre 2010). Nel breve la struttura tecnica permane deteriorata, ovvero a rischio di correzione più o meno intensa che potrebbe sfociare fra la fine di Febbraio e l’inizio di Marzo prima di un nuovo rally che maturi nel mese di Aprile. Dopo la sorprendente violazione ad inizio anno dei target di medio periodo dello S&P500 posti fra quota 1095 e 1121.50, le quotazioni sono ora indirizzate, come già scritto il mese scorso, verso quota a 1158.76/1167.68, probabilmente verso la fine del mese di Aprile. In caso di storni effettivi fra Febbraio e Marzo obiettivi sono al momento individuabili a partire da quota 1110.20 punti. A livello di scadenze cicliche, quindi di prossimi punti di svolta dei mercati e di opportunità di investimento tattiche, i nostri modelli attualmente ci indicano che riveste di notevole importanza il periodo compreso fra il 25 Febbraio e il 4 Marzo prossimo e successivamente l’ultima settimana di Aprile e la prima di Maggio.
Gennaio 2010
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Mercati azionari settoriali Come è noto a livello settoriale il mutare prospettico delle condizioni economiche del nostro scenario, in particolare relativamente al momentum della crescita economica americana, ha richiesto un aggiustamento di alcuni sovrappesi/sottopesi. Per tali motivazioni ci manteniamo in sottopeso, da ottobre scorso, sull’Information Technology (Nasdaq) e sui titoli Finanziari europei con orizzonte a Marzo prossimo; al contempo abbiamo assunto (sempre da ottobre) un sovrappeso sulla telefonia con orizzonte almeno a fine gennaio. Fra i settori più ciclici abbiamo mantenuto da Febbraio dello scorso anno una posizione core su materiali (specialmente i titoli legati ai minerali preziosi) e sugli industriali (in particolare i trasporti in ogni forma); questi a scapito, sempre da Febbraio scorso, di settori difensivi quali healthcare ed alimentari. A metà Novembre abbiamo suggerito una ulteriore rotazione promuovendo un sovrappeso sulle utilities europee, specialmente a scapito della tecnologia con orizzonte fra Febbraio e Maggio prossimo. Riteniamo sia giunto nuovamente il momento di modificare alcune di queste impostazioni al sopraggiungere di ulteriori condizioni macro economiche. Una di queste è relativa al fatto che a Novembre i Non-Farm Payrolls (il numero di nuove buste paga del settore non agricolo americano) hanno raggiunto un livello positivo (+4k), fattore che dovrebbe manifestarsi nuovamente fra Febbraio e Marzo. Storicamente il settore della farmaceutica è stato il migliore in Europa a distanza di sei mesi da questo evento post uscita da una recessione, mentre i finanziari (sui quali manteniamo, a maggior ragione, un sottopeso) i peggiori. Fra l’altro, in termini di valutazione globale, il P/E del settore farmaceutico si trova ai minimi degli ultimi vent’anni indicando quindi come, anche da un punto di vista fondamentale, vi siano ragioni per riportare alla neutralità il nostro giudizio. Da segnalare che dopo questo pattern economico anche il settore della telefonia (attualmente in sovrappeso) ha mostrato di essere il secondo miglior settore europeo nei sei mesi successivi. Un altro evento importante a livello macro è il probabile picco a Novembre del tasso di disoccupazione negli Stati Uniti elemento che, storicamente, decreta come miglior settore a sei/dodici mesi (sempre nei soli casi post recessione) quello degli Industriali (che manteniamo, dunque, in sovrappeso) e premia anche i farmaceutici (sei mesi dopo) e i materiali (dodici mesi dopo).
Indici Azionari MondialiCountry Close M TD 3M YTD View
MSCI World MSCI World Index 1198,22 2,55 2,36 2,55 Neutrale
Asia/PacificoCountry Close M TD 3M YTD View
Australia HANGSENG ENT 4861,20 -0,19 1,43 -0,19 Neutrale
Cina HANGSENG ENT 12600,76 -1,51 -2,68 -1,51 Neutrale
Sud Corea MSCI KOREA 486,03 1,09 4,30 1,09 Neutrale
Giappone TOPIX 949,76 4,65 4,85 4,65 Neutrale
Hong Kong HANG SENG 21677,98 -0,89 -2,35 -0,89 Neutrale
India SENSEX 30 17486,06 0,12 0,92 0,12 Sovrappesare
Malaysia KLCI COMP. 1300,35 2,17 3,08 2,17 Neutrale
Singapore STRAITS TIM ES 2912,92 0,53 7,42 0,53 Neutrale
Thailandia SET 50 519,82 -0,17 -0,50 -0,17 Neutrale
Taiwan MSCI TAIWAN 296,90 0,32 5,55 0,32 Neutrale
Europa/Africa/Medio OrienteCountry Close M TD 3M YTD View
Austria SOFIX 2674,56 7,17 -2,38 7,17 Neutrale
Bulgaria SOFIX 433,86 1,54 -9,93 1,54 Neutrale
Cece CECE 1961,31 7,28 7,84 7,28 Neutrale
Egitto CASE 6852,72 10,37 -3,74 10,37 Neutrale
Europa STOXX 50 2931,21 -1,14 -0,55 -1,14 Sovrappesare
Francia CAC40 3942,16 0,15 1,28 0,15 Sovrappesare
Finlandia OMX HELSINKI 6614,95 2,46 5,27 2,46 Neutrale
Rep. Ceca PX 1200,60 7,46 4,22 7,46 Neutrale
Germania DAX 5865,34 -1,55 0,22 -1,55 Neutrale
Italia SPM IB 23279,87 0,14 -4,69 0,14 Neutrale
Norvegia OBX 343,78 1,31 8,78 1,31 Neutrale
Olanda AEX 336,79 0,44 2,98 0,44 Neutrale
Polonia WIG20 2459,81 2,98 5,93 2,98 Neutrale
Regno Unito FTSE 100 5444,24 0,58 3,08 0,58 Sovrappesare
Russia RDX 1394,87 6,88 7,66 6,88 Sovrappesare
Spagna IBEX 11787,90 -1,27 -0,82 -1,27 Neutrale
Sud Af rica TOP 40 25390,30 1,57 6,85 1,57 Neutrale
Svezia OMX 964,24 1,32 2,40 1,32 Neutrale
Svizzera SM I 6541,61 -0,07 1,64 -0,07 Neutrale
Turchia DJ TURKEY 20 638,32 4,45 6,53 4,45 Neutrale
Ungheria BUX 22754,90 7,20 6,31 7,20 Neutrale
AmericheCountry Close M TD 3M YTD View
Brasile DAXGLOB. BRIC 69400,93 1,18 3,21 1,18 Sovrappesare
Bric DAXGLOB. BRIC 416,55 2,26 2,36 2,26 Neutrale
Canada S&P TSX 60 686,62 -0,95 -0,10 -0,95 Neutrale
Messico BOLSA 32482,73 1,13 5,03 1,13 Neutrale
Stat i Unit i S&P500 1136,03 1,88 4,45 1,88 Sottopesare
Settori europaPrincipal i ind icat or i Last M TD 3M Y TD V iew
Aut omobil i 241,86 2,41 -4,90 2,41 Neutrale
Banche 223,58 0,71 -7,17 0,71 Sottopesare
M ater ial i d i Base 525,88 4,80 18,42 4,80 Sovrappesare
Chimici 450,94 -2,64 6,66 -2,64 Neutrale
Cost ruz ioni 280,09 1,21 1,13 1,21 Neutrale
Energ ia 340,41 2,82 5,61 2,82 Neutrale
Serviz i F inanz iar i 233,86 -0,01 -4,78 -0,01 Sottopesare
Aliment ar i 304,05 -0,31 9,46 -0,31 Neutrale
Indust rial i 252,71 2,08 3,68 2,08 Sovrappesare
Assicurat ivi 153,41 0,87 -6,16 0,87 Neutrale
M edia 160,22 0,41 3,98 0,41 Neutrale
Farmaceut ici 371,34 1,20 8,07 1,20 Neutrale
Tecno log ia 190,71 3,30 -0,33 3,30 Sottopesare
Telecom 255,68 -2,10 2,24 -2,10 Sovrappesare
Ut i li t ies 338,94 -1,18 5,76 -1,18 Sovrappesare
Personal & Househo ld 341,22 3,25 9,73 3,25 Neutrale
Ret ai l 248,27 1,78 9,46 1,78 Neutrale
V iagg i & Tur ismo 110,24 3,11 4,96 3,11 Neutrale
Gennaio 2010
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Portafoglio Azionario Internazionale
Source Reuters
FAD TARGET & STOP LOSS
TGT-S TGT-L Exit
- 74.40 60.40
RWE
(GER)
Alimentari - Neutrale
Danone è una delle società più dinamiche del settore alimentare. Nel 2008 conta 160 stabilimenti produttivi e circa 80.000 dipendenti nel mondo. Danone occupa posizioni di leadership in ben quattro business del settore dell’alimentazione salutistica: i Prodotti Lattieri Freschi (n°1 al mondo), le Acque (n°2 sul mercato delle acque imbottigliate), la Nutrizione Infantile e la Nutrizione Clinica. I motivi che ci spingono a mantenere il titolo in portafoglio sono: caratteristiche difensive, capacità di sovraperformare in contesto economico di rallentamento, crescita anche in periodo di crisi.
Source Reuters
FAD TARGET & STOP LOSS
TGT-S TGT-L Exit
44.95 45.85 38.15
DANONE
(FRA)
Energia - Neutrale
La Total SA è una compagnia petrolifera francese, con sede a Parigi. È una delle prime quattro aziende mondiali operanti nel petrolio e nel gas naturale. La società opera nella produzione del gas e del petrolio, dalla ricerca di nuovi giacimenti alla vendita al dettaglio dei prodotti derivati. I motivi che ci spingono a mantenere il titolo in portafoglio sono: capacità di sovraperformare in contesto economico di rallentamento, fondamentali migliori rispetto ai grandi competitor.
Source Reuters
FAD TARGET & STOP LOSS
TGT-S TGT-L Exit
- 47.28 40.0
Materiali - Sovrappesare
Air Liquide è un’azienda francese che si occupa della produzione dei gas utilizzati negli impianti industriali, nei laboratori chimici, nella produzione di componenti elettronici, per la saldatura e per la sanità. Es:(ossigeno, azoto, idrogeno, argon, elio, silano ecc.). È presente in più di 70 paesi ed è la prima azienda al mondo nel suo settore. I motivi che ci spingono a mantenere il titolo in portafoglio sono: capacità di sovraperformare in contesto economico di rallentamento, fondamentali migliori rispetto ai grandi competitor.
Source Reuters
FAD TARGET & STOP LOSS
TGT-S TGT-L Exit
Raggiunto 86.94 72.00
TOTAL FINA
(FRA)
AIR LIQUIDE
(FRA)
Utilities - Sovrappesare
Rwe è il secondo maggior produttore di elettricità tedesco. Tramite le sue società controllate, distribuisce elettricità (ma anche gas e acqua) principalmente in Europa e Nord America. La RWE è I motivi che ci spingono a mantenere il titolo in portafoglio sono: solidità degli utili e capacità di mantenere profitti anche in periodi di crisi come, ad esempio, nel 2009; capacità di sovraperformare in contesto economico di rallentamento degli indicatori di leading tedeschi (Zew); sconto sui multipli di settore.
Gennaio 2010
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Portafoglio Azionario Internazionale
Retail - Neutrale
Colgate-Palmolive è una delle più grandi aziende di largo consumo incentrata sui business dell'igiene orale, della cura della persona, della detergenza casa, della detergenza tessuti, e degli alimenti per animali. La Colgate vende i suoi prodotti in più di 200 paesi con marchi noti in tutto il mondo. I motivi che ci spingono a mantenere il titolo in portafoglio sono: caratteristiche difensive, capacità di sovraperformare in contesto economico di rallentamento, possibilità di essere acquisita (oggetto di M&A), ROE decisamente superiore ai competitors, consenso analisti positivo.
Source Reuters
FAD TARGET & STOP LOSS
TGT-S TGT-L Exit
- 88.25 75.80
COLGATE
(USA)
Alimentari - Neutrale
La McDonald's Corporation è una società statunitense attiva nei servizi di ristorazione. Gestisce, direttamente o per mezzo del franchising, la maggiore catena di fast food al mondo. I ristoranti McDonald's sono diffusi in tutto il mondo e sono diventati uno dei simboli più riconoscibili e contestati della cosiddetta globalizzazione. I motivi che ci spingono a mantenere il titolo in portafoglio sono: caratteristiche difensive, capacità di sovraperformare in contesto economico di rallentamento, crescita degli utili anche in periodo di crisi, consenso degli analisti positivo.
Source Reuters
FAD TARGET & STOP LOSS
TGT-S TGT-L Exit
- 69.00 57.45
MC DONALDS
(USA)
Industriali - Sovrappesare
Abertis è un gruppo multinazionale spagnolo concentrato sulla gestione e sfruttamento di infrastrutture di trasporto.La società spagnola gestisce le autostrade del Paese iberico. I motivi che ci spingono a mantenere il titolo in portafoglio sono: capacità di sovraperformare in contesto economico di rallentamento, crescita degli utili anche in periodo di crisi, consenso degli analisti positivo.
Source Reuters
FAD TARGET & STOP LOSS
TGT-S TGT-L Exit
- 16.95 14.00
ABERTIS
(SPA)
Telecom - Sovrappesare
Telefónica S.A. è una compagnia di telecomunicazioni spagnola. Opera principalmente in Spagna e America latina. È una delle più grandi società di telecomunicazioni fissa e mobile, quarta in termini di numero di clienti e quinta nel valore di mercato totale. Dal 1997 il governo spagnolo ha privatizzato il mercato e attualmente Telefónica è una public company, senza un azionista di controllo. I motivi che ci spingono a mantenere il titolo in portafoglio sono: caratteristiche difensive, situazione settoriale positiva, fondamentali migliori dei competitors.
Source Reuters
FAD TARGET & STOP LOSS
TGT-S TGT-L Exit
20.29 21.05 17.70
TELEFONICA
(SPA)
Gennaio 2010
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Valute Principali
Dollaro americano Neutrale
Sterlina inglese Neutrale
Agenzia di rating Outlook
Standar & Poor’s Stabile
Moody’s Stabile
Rating
AAA
Aaa Fitch AAA Stabile
Agenzia di rating Outlook
Standar & Poor’s Negativo
Moody’s Stabile
Rating
AAA
Aaa Fitch AAA Stabile
La Sterlina è tatticamente interessante con orientamento a Feb/10
Come da attese, la Bank of England ha lasciato i tassi fermi allo 0,50% in Gennaio e ha mantenuto invariato l’ammontare dei fondi per l’APF a 200 miliardi di sterline. Inoltre, come anche a dicembre, si è astenuta dal rilasciare commenti nello statement, dove si è limitata semplicemente a comunicare la decisione. Questo è probabilmente da leggersi come un segnale che all’interno del comitato l’atteggiamento verso le prospettive di crescita sta diventando più prudenziale. Infatti, i rischi verso il basso sono molti, e non sono solo di origine squisitamente macro. La gravità dei problemi che l’economia britannica deve affrontare dopo questa crisi sta trovando ampio eco anche all’interno del confronto (scontro) politico: in vista delle elezioni di maggio i temi della campagna elettorale sono più che mai quelli economici (si rendono necessarie manovre per aumentare la tassazione e tagliare la spesa del settore pubblico). Questa cautela appare ulteriormente e pienamente comprensibile, stanti le condizioni relative al pessimo stato dei conti pubblici. Nonostante il deprezzamento della sterlina ed una timida e ripresa degli indicatori economici, le famiglie e gli istituti di credito inglesi sono mediamente più indebitati rispetto agli Stati Uniti ed all’Europa. La nostra aspettative sui dati dell’economia inglese, tuttavia, non muta: progressivamente continueremo a registrare un netto miglioramento dei dati macro in particolare nelle vendite al dettaglio (a/a) che prevediamo in continuo miglioramento sino a Giugno grazie al miglioramento del mercato immobiliare (solo sino al termine del Q1/10) e della fiducia dei consumatori. Questo aspetto, unito all’effetto positivo generato dalla aggresività delle manovre straordinari messe in atto, può permettere alla BoE di modificare la sua retorica e a considerare prima di altre banche centrali (ad esempio della BCE) di rimuovere gli stimoli monetari adottati nel corso del 2009. Per tale motivo ci aspettiamo ancora (da ottobre, a partire dal 0.9120) che la sterlina sconti
USD Neutralità intrapresa il 3/12 a 1.5000
Il dollaro sta mantenendo i guadagni messi a segno da quando ha cominciato a recuperare terreno un mese fa, confermando dunque le nostre attese che vedevano quota 1.5000 come un livello tatticamente interessante per posizioni di brevissimo a favore della divisa americana (ottica a Gennaio/Marzo). Al momento, infatti, le condizioni perchè il dollaro rimanga sottopressione nel corso del 2010 non sono mutate, in particolare a partire da fine Marzo con ottica a Novembre con obiettivi verso quota 1.5300 circa. In altre parole la positività del dollaro potrebbe continuare nelle prossime settimane per raggiungere indicativamente area 1.4100 livello che ci pare essere sufficiente per la formazione del minimo dell’anno contro la moneta unica. A riguardo dell’andamento del cross è cruciale, per l’Europa, che la moneta unica ritorni verso valori più bilanciati (attualmente è sopravvalutato di circa il 15% sulla parità del potere d’acquisto) per poter garantire una completa uscita dalla recessione attraverso una crescita sufficientemente adeguata. Restiamo dell’avviso, dunque, che il quadro di medio periodo sia ancora negativo per il biglietto verde mentre quello di brevissimo (1-3 mesi) sia ancora favorevole grazie alla fase di momentanea perdita di momentum che registreremo nei prossimi mesi sugli indicatori di leading (per effetto della fine del boost dettato dalle politiche fiscali e dalle scorte), sarà sufficiente a riportare gli operatori ad aumentare la loro avversione al rischio, rifugiandosi nuovamente sulla divisa americana. In secondo luogo vi sono segnali anticipatori che si possono derivare dal differenziale di tassi reali fra Giappone e Stati Uniti sull’andamento del cross USDJPY che impatteranno, indirettamente, anche sull’andamento dell’EUR. In terzo luogo fino a quando non si assisterà ad una modifica della politica monetaria americana, che sta determinando un netto outflow degli investimenti in dollari, il capital account americano non subirà modifiche in positivo. In conclusione al momento il cross EURUSD si trova sostanzialmente intorno alla metà
Principali indicatori Data LastPil a/ a 30/09/2009 -2,60
Pil t / t 30/09/2009 2,20
Disoccupazione 31/12/2009 10,00
V end it e al det t ag lio a/ a 31/12/2009 -0,30
Tasso Ref i 15/01/2010 0,25
Fiducia dei consumat ori a/ a 31/12/2009 52,90
Bilancia Commerciale 30/11/2009 -36,40
Inf lazione a/ a 31/12/2009 2,70
Produz ione ind . a/ a 31/12/2009 0,60
Principali indicatori Data LastPil a/ a 30/09/2009 -5,10
Pil t / t 30/09/2009 -0,20
Disoccupaz ione 30/11/2009 5,00
V endit e al det t ag l io a/ a 30/11/2009 3,10
Tasso Ref i 19/01/2010 0,50
F iducia dei consumato ri a/ a 31/12/2009 -19,00
Bilancia Commerciale 30/11/2009 -6784,00
Inf laz ione a/ a 31/12/2009 2,90
Produz ione ind . a/ a 30/11/2009 -6,00
del trading range previsto per il primo semestre del 2010 fattore che esprime la nostra neutralità sulla divisa statunitense in questo momento come la scelta più adegauta.
.
anticipatamente questi aspetti continuando moderatamente ad apprezzarsi con ottica Febbraio. I nostri modelli nonostante un miglioramento delle condizioni economiche inglesi indicano che la sterlina dovrebbe tornare poi ad indebolirsi nuovamente con ottica Maggio/Giugno. Continuiamo, dunque, a sfruttare questo aspetto di positività moderata attesa delle divisa inglese mantenendo la posizione sul mercato azionario britannico.
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Valute Principali
Yen Neutrale
Forecast sulle principali valute mondiali
Agenzia di rating Outlook Standar & Poor’s Stabile Moody’s Stabile
Rating AA Aaa
Fitch AA Stabile
JPY Neutrali da Novembre 2009, quota 132: ancora pochi spunti.
Le ultime dichiarazioni di inizio anno del Ministro delle Finanze Kan, appena insediatosi dopo le dimissioni di Fujii. Kan, che è anche vice-primo ministro, sono state particolarmente interessanti perchè denotano una necessità per il Paese nipponico di gradire un modesto indebolimento dello yen. Secondo Kan infatti questo consentirebbe di evitare un double dip (ricaduta in recessione), anche alla luce del fatto che (come Kan ha esplicitamente detto) per la maggior parte delle imprese un fair value del cambio si collocherebbe intorno a 95 USD/JPY. Più o meno implicitamente il Ministro delle Finanze ha anche mostrato favore per una politica fiscale che sia di stimolo per la domanda interna, aggiungendo che sarebbe auspicabile una “collaborazione” da parte della banca centrale (intendendo politica monetaria ancora espansiva, sia sul fronte tassi/quantitative easing sia – eventualmente – sul fronte “cambio”). Diversi modelli continuano ad indicarci un andamento negativo per la divisa nipponica con orizzonte Q3/10. Ma al tempo stesso un eventuale moderato peggioramento del quadro economico globale, possibile secondo i nostri forecast, avrebbe come conseguenza un aumento dell’avversione al rischio ed un successivo smontaggio dei carry trade, provocando certamente volatilità (improvvisi rialzi) sullo Yen. In tal senso crediamo che un approccio neutrale sia da preferire al momento perchè non si individuano spunti a carattere univoco tali da far spostare l’ago della bilancia verso una chiara direzione.
Principali indicatori Data LastPil a/ a - 1,30
Pil t / t - 0,30
Disoccupazione 30/11/2009 5,20
V endit e al det t ag lio a/ a 30/11/2009 -1,00
Tasso Ref i 19/01/2010 0,10
F iducia dei consumatori a/ a 31/12/2009 37,90
Bilancia Commerciale 30/11/2009 490,60
Inf laz ione a/ a 30/11/2009 -1,90
Produz ione ind . a/ a 29/11/2009 -4,20
Q 4/09 Q 1/10 Q2/10 Q 3/10EURUSD 1,5000 1,4700 1,4800 1,4600
EURGBP 0,9100 0,9000 0,9000 0,8800
EURJPY 135,8100 133,6600 135,4200 136,5000
EURCHF 1,5200 1,5000 1,5100 1,5200
EURNOK 8,3000 8,1700 8,0800 8,0000
EURSEK 10,2000 10,0500 9,9000 9,8300
Fonte: B loom berg
Gennaio 2010
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Strategie di investimento Profilo di rischio dinamico
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Principali indicatori Data LastPil a/ a - 0,90
Pil t / t - 0,90
Disoccupaz ione 31/10/2009 3,20
V endit e al det t ag lio a/ a 31/08/2009 3,30
Tasso Ref i 16/12/2009 1,75
Fiducia dei consumatori a/ a - -
Bilancia Commerciale - -
Inf lazione a/ a 31/12/2009 2,00
Produz ione ind . a/ a 30/11/2009 -4,30
Valute Minori
Corona norvegese Neutrale
Lira Turca Sovrappesare
NOK – La Banca Centrale Norvegese ha iniziato ad ottobre un ciclo di rialzo del costo del denaro, diventando la prima Banca Centrale europea ad iniziare un ciclo di questo tipo sui tassi. Questo si è reso necessario grazie al fatto che il paese scandinavo è riuscito ad attraversare la crisi economica globale in modo davvero rimarchevole. In questo momento il Paese è in ripresa grazie al settore export e a prezzi del petrolio particolarmente elevati, al miglioramento del mercato del lavoro ed una moderazione dell’inflazione. Che continua a rimanere al di sotto del target della banca centrale su base a/a (2.5%). Le condizioni monetarie sono, quindi, ancora particolarmente espansive e, pertanto, appare necessario un aggiustamento verso l’alto del tasso di riferimento che arriverà con manovre graduali per un totale di altri 200bp nel corso del 2010. La divisa norvegese, in questo contesto, resta fra le più interessanti del panorama Europeo ma riteniamo possa ora iniziare una fase di sottoperformance rispetto alla divisa svedese. Per tale motivo intraprendiamo una posizione di sovrappeso sulla SEK (vedi relativo commento nella prossima pagina) a scapito, appunto, della NOK suggerendo di prendere profitto fra 8.33 e 8.145 nel corso del mese di Gennaio.
TRY – La divisa turca riteniamo possa avere una serie di motivazioni per apprezzarsi nel corso dei prossimi mesi ma sarà cruciale la scelta del timing dell’investimento. Data l’elevata rischiosita che riveste questa divisa occorre mantenere, in linea di massima, un outlook di investimento di breve periodo (3/6 mesi al massimo). La CBRT (la Banca Centrale Turca) dopo aver tagliato cumulativamente i tassi di oltre 1000bp negli ultimi mesi in risposta alla crisi economica (il Pil del 2009 provbabilmente segnerà un calo del 5.5%, in linea a quello di altri Paesi della zona Euro come, ad esempio, la Germania), ha modificato il suo bias in neutrale in Dicembre indicando che probabilmente l’inflazione ha segnato un minimo (attorno al 5%, il livello più basso degli ultimi 40 anni) e che, dunque, non siano più necessarie altre manovre espansive. Nello specifico, inoltre, il Pil dovrebbe crescere del 5.5% nel corso del 2010 sovraperformando non solo quello della stragrande maggioranza dei patners commerciali ma anche di diversi Paesi Dell’Europa dell’Est e dell’Asia. Quello dell’inflazione è il problema maggiore della CBRT che ha fissato un target al 6.5%. Infatti nei prossimi mesi riteniamo che questa possa accelerare nuovamente in scia all’aumento delle tasse imposte dal governo l’anno scorso che avrà impatti sul settore alimentare e del tabacco. Tale mossa governativa si è resa necessaria per far fronte all’altro squilibrio importante del Paese, ovvero il deficit sul Pil. Quest’ultimo lo prevediamo in nuovo ampliamento ma non dovrebbe essere un rischio particolarmente forte nel primo semestre di quest’anno per la TRY. In questo scenario riteniamo che la CBRT non possa mantenere invariato a lungo il costo del denaro iniziando a proclamare un possibile rialzo dei tassi a partire dal Aprile prossimo. Questo aspetto dovrebbe favorire un progressivo apprezzamento del cambio fra l’ultima decade di Febbraio e la prima decade di Luglio. Attendiamo un ritorno del cross EURTRY a quota 2.22 per portare la lira in sovrappeso con un obiettivo di apprezzamento compreso fra il 5 e il 10% entro Luglio.
Agenzia di rating Outlook
Standar & Poor’s Stabile
Moody’s Stabile
Rating
AAA
Aaa Fitch AAA Stabile
Agenzia di rating Outlook
Standar & Poor’s Stabile
Moody’s Stabile
Rating
BB-
Ba2
Fitch BB+ Stabile
Principali indicatori Data LastPil a/ a 30/09/2009 -3,30
Pil t / t 30/09/2009 16,50
Disoccupazione 31/10/2009 13,00
V endit e al det t aglio a/ a - -
Tasso Ref i 18/01/2010 6,50
Fiducia dei consumatori a/ a - -
Bilancia Commerciale - -3705,00
Inf laz ione a/ a 31/12/2009 6,53
Produzione ind. a/ a 30/11/2009 -2,21
Gennaio 2010
Vedasi avvertenza in ultima pagina Il presente documento è strettamente personale; esso, e/o ogni singola informazione ivi presente, non possono pertanto essere riprodotto, distribuite a nessun’altra persona, pubblicate e più generale diffuse direttamente in tutto o in parte.
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Valute Minori
Corona svedese Neutrale
SEK – I dati economici pubblicati negli ultimi mesi mostrano ancora più segnali di vita dopo essere stati duramente colpiti durante il periodo di crisi economica. Nel 2009, infatti, la Svezia dovrebbe registrare una contrazione del Pil attorno al 4%. I bassi tassi di interesse, le misure fiscali, l’indebolimento della corona e il basso debito dei consumatori locali stanno finalmente avendo effetto sui dati determinando una rapida accelerazione della crescita. In particolare ci attendiamo una crescita del 2.2% del Pil svedese nel corso del 2010, superiore dunque a quella di altre aree europee fattore che ci crediamo possa dare luce in Europa alle performance della corona. L’inflazione headline, dal canto suo, è prevista in aumento nei prossimi mesi ma prevalentamente per effetti di base, dovrebbe comunque mantenersi sostanzialmente stabile non riservando preoccupazioni particolari. In questo contesto la politica monetaria per il momento dovrebbe restare neutrale, sebbene vi sia una divergenza fra i vari membri del Board della Banca Centrale sulla tipologia della ripresa. Questo riteniamo possa determinare un rialzo dei tassi entro fine anno dallo 0.25% attuale all’1.5%, fattore che andrebbe ulteriormente a premiare la divisa del Paese scandinavo. In termini valutari riteniamo sia il momento per spostarsi da un sovrappeso sulla Norvegia (prendendo profitto) a quello sulla corona svedese. Si tratta di una scelta che riflette la nostra view strategica di ridurre i rischi di portafoglio quanto meno nel corso dei prossimi 3 mesi. La divisa svedese infatti, in momenti di aumento dell’avversione al rischio, tende a sovraperformare le altre divise europee grazie al current account surplus che contraddistingue la Svezia dal 1994. Per tale motivo la corona oggi appare sottovalutata: in particolare il cambio EURSEK, stando a queste valutazioni macro, dovrebbe scambiare attorno a 8.85 un livello che ci poniamo come target, al momento, per Novembre 2010.
Agenzia di rating Outlook
Standar & Poor’s Stabile
Moody’s Stabile
Rating
AAA
Aaa Fitch AAA Stabile
Principali indicatori Data LastPil a/ a 30/09/2009 -5,20
Pil t / t 30/09/2009 0,20
Disoccupazione 31/12/2008 6,17
V end it e al det t ag lio a/ a 30/11/2009 3,60
Tasso Ref i 19/01/2010 0,25
Fiducia dei consumatori a/ a 31/12/2009 8,80
Bilancia Commerciale - -
Inf lazione a/ a 31/12/2009 -0,28
Produz ione ind . a/ a 30/11/2009 -12,60
Dollaro australiano Sovrappesare
AUD – La recente attività economica conferma la forza dell’economia australiana e la sua resilenza alle difficoltà che hanno, al contario, contraddistinto tutte le economie più industrializzate del mondo negli ultimi dodici mesi. Dopo una probabile espansione dell’1% nel 2009 ci attendiamo che la crescita del Paese possa spingersi quest’anno sino al 3.5% in un contesto nel quale l’inflazione resterà sotto controllo sebbene probabilmente nella parte alta della forchetta della RBA (3%). In termini di politica monetaria questo si riflette nella necessità, da parte della RBA, di continuare la sua politica di irrigidimento monetario dopo il rialzo di 75bp cumulato degli ultimi mesi. In particolare è possibile che la Banca Centrale Australiana effettui altri 75 bp di rialzo del tasso di riferimento nei prossimi tre meeting (target al 4.50%). Questo è uno dei fattori che ha permesso e permetterà ancora all’AUD di apprezzarsi contro la moneta unica nei prossimi mesi. Altri fattori sono appunto la crescita economica migliore rispetto a quella prevista in zona euro, la ripresa del ciclo industriale globale e il forte inflow di investimenti provenienti in particolare dalla Cina grazie alla ripresa delle materie prime. Ricordiamo che la nostra posizione di sovrappeso sulla divisa australiana è stata ribadita più volte nel Q4/08 e, in particolare, a partire da quota 1.9500. Dopo le recenti evoluzioni economiche e il breakout di livelli tecnici importanti, siamo dell’avviso che il rafforzamento della divisa australiana possa continuare ancora con orizzonte alla fine del Q2/2010 dove si formerà, molto probabilmente, un massimo rilevante di lungo periodo. Non escludiamo che tale massimo possa materializzarsi al di sotto di quota 1.4300.
Agenzia di rating Outlook Standar & Poor’s Stabile
Moody’s Stabile
Rating AAA
Aaa
Fitch AA+ Stabile
Principali indicatori Data LastPil a/ a - 0,50
Pil t / t - -
D isoccupaz io ne 31/12/2009 5,50
V end it e al d et t ag l io a/ a 30/11/2008 0,10
Tasso R ef i 08/04/2009 3,00
F id ucia d ei consumat o r i a / a - -
B ilancia C ommerciale - -
Inf laz io ne a/ a 31/12/2009 2,60
Pro duz ione ind . a/ a 31/12/2009 0,60
Gennaio 2010
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Materie prime Commodities, un outlook ancora bullish per il primo semestre Il fattore che ha favorito l’aumento dei prezzi delle materie prime nel corso del 2009 è stata la forte domanda dai paesi emergenti, in particolare per il petrolio, il rame, il ferro, il carbone (per le fonderie), lo zinco, i cereali (mais) ed i semi di soia, mentre la domanda dai paesi sviluppati è stata inferiore. Un altro importante fattore è stata la scarsità dell’offerta, dal momento che non sono aumentate le fonti delle materie prime nella fase di recessione. Anche nel 2010, questi fattori uniti a funding cost relativamente bassi, ripresa economica e mercati immobiliari in ripresa, supporteranno l’andamento dei prezzi grazie al processo di reflazione messo in atto negli ultimi due anni da Governi e Banche Centrali più industrializzate. Nel breve, tuttavia, la presenza di scadenze cicliche sull’indice CRB, diversi pattern tecnici ed una stagionalità negativa, potrebbero spingere l’intero comparto a registrare una contrazione dei corsi quanto meno sino a quando non si registreranno nuovi massimi dell’anno (cautela, dunque, verso nuove posizioni). Stando alle capacità previsive dell’M2 cinese e ai segnali anticipatori che giungono dall’azionario coreano riteniamo si registrerà una migliore performance dei metalli industriali (LMEX) rispetto alle materie prime energetiche (petrolio, benzina verde) con orizzonte al Q4/2010. I metalli preziosi (come oro e argento), nel loro complesso, dovrebbero da Gennaio iniziare a recuperare visibilità e performare, a loro volta, meglio del comparto dei metalli industriali (rame e zinco) per effetto di un nuovo rallentamento del momentum degli indicatori di crescita mondiale OECD e di ripresa del ribasso dei rendimenti sulla parte lunga della curva obbligazionaria su base a/a. Questo scenario, salvo un nuovo rafforzamento degli indicatori economici di momentum, è strategico ed ha un orientamento fra fine 2010 e il primo trimestre del 2011. Un segnale tecnico strategicamente molto bullish per l’oro si avrebbe con un superamento deciso dei massimi del 2009 (1230$ l’oncia). Al tempo stesso un segnale altrettanto bullish (che suggerisce di intraprendere nuove posizioni al rialzo) si otterrebbe attraverso un breakout deciso dei massimi sull’argento spot a quota 19.10$. Fra le materie prime agricole manteniamo il sovrappeso nel Frumento aperto a metà settembre scorso. Il Frumento dovrebbe, infatti, beneficiare ancora di un miglioramento dei consumi e delle condizioni dello spread fra i produttori (Long/Short) sul futures, tornate a Gennaio su un livello consono a sostenere le quotazioni ancora per un paio di mesi circa. Particolarmente interessante, fra le commodities agricole, anche lo zucchero che presenta un forte squilibrio sulle scorte in un contesto di aumento della domanda. Un eventuale storno nelle prossime 5/6 settimane offrirebbe una ottima occasione di investimento sfruttando il periodo stagionalmente positivo che si determina a partire dal periodo della semina (Marzo/Aprile).
Forecast Consensus Commodities Metalli Forecast Consensus Commodities Energetiche
Commodities
Energetiche C lose M TD 3M Y TD
Petro lio WTI Crude 77,61 -2,21 -5,13 -2,21
Gas Naturale 5,57 -0,02 -8,59 -0,02
Metalli preziosi
Argento 18,70 10,83 4,86 10,83
Oro 1134,60 3,43 6,62 3,43
Palladio 459,23 12,61 37,60 12,61
P latino 1630,55 11,26 20,07 11,26
Rame 77,61 -2,21 -5,13 -2,21
Metalli non ferrosi
Alluminio 2303,50 3,30 20,92 3,30
Nickel 18890,00 1,97 1,02 1,97
P iombo 2465,00 1,36 11,84 1,36
Rame 7500,00 1,69 20,39 1,69
Zinco 2481,00 -3,09 20,85 -3,09
Agricole
Frumento 507,00 -6,37 -5,68 -6,37
M ais 372,50 -10,13 -7,18 -10,13
So ia 974,50 -7,06 -3,35 -7,06
Zucchero 28,14 4,42 16,43 4,42
Indici
CRB Index 281,41 -0,70 1,92 -0,70
DJ Commodity Index 138,09 -0,79 2,80 -0,79
Rici Index 3228,89 -1,40 2,14 -1,40
Rici Agricultur Index 957,96 -3,60 1,88 -3,60
Rici Energy Index 736,67 -1,82 -3,49 -1,82
Rici M etal Index 2395,34 3,15 14,95 3,15
Gennaio 2010
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Asset allocation suggerita e Bond & Equity Selection
Gennaio 2010
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Asset allocation suggerita
Asset Class Classi di rischio
Legenda: RL: Rendimento Lordo, CL: Cedola Lorda, Mid Price: prezzi indicativi medi di mercato con valuta 09/12/2009, in fase di negoziazione, andranno aggiornati. *** Covered bond.
Monetario
ISIN Emittente R.L. C.L. Scadenza Mid Price Rating Valuta Taglio Rischio
XS0457111457 BANCA DELLE M ARCHE 1,35 1,680 19/10/2011 100,58 A3 EUR 50.000 M edio basso
XS0291639440 INTESA SANPAOLO SPA 1,18 0,832 19/03/2014 98,47 Aa2 EUR 50.000 M edio basso
Obbligazionario a breve termine
ISIN Emittente R.L. C.L. Scadenza Mid Price Rating Valuta Taglio Rischio
IT0004508971 BUONI POLIENNALI DEL TES 1,80 2,500 01/07/2012 101,68 AA2 EUR 1.000 Basso
XS0470624205 INTESA SANPAOLO SPA 2,40 2,625 04/12/2012 100,62 Aa2 EUR 50.000 Basso
Obbligazionario a medio lungo termine
ISIN Emittente R.L. C.L. Scadenza Mid Price Rating Valuta Taglio Rischio
XS0472940617 UNIPOL GRUPPO FINANZIA 4,6086 5,00 11/01/2017 102,27 Baa1 EUR 50.000 M edio alto
XS0459200035 BANCO POPOLARE SC 3,8098 4,13 22/10/2014 101,33 A2 EUR 50.000 M edio basso
NL0009058122 ABN AM RO BANK NV 3,59 3,40 31/07/2014 101,40 - EUR 1.000 M edio basso
IT0006703208 BARCLAYS BANK PLC 5,1 6,00 22/07/2019 106,60 - EUR 50.000 M edio
LU0290358653 ETF DB Trackers II ITRAXX Europe 5Y - - - 107,53 - EUR - M edio alto
Flessibili
ISIN Emittente R.L. C.L. Scadenza Mid Price Rating Valuta Taglio Rischio
Consultare il piano finanziario M ultibrand
Azionario
ISIN Emittente R.L. C.L. Scadenza Mid Price Rating Valuta Taglio Rischio
FR0007054358 Lyxor ETF DJ Euro Stoxx 50 - - - 29,75 - EUR - A lto
FR0010438127 LYXOR ETF FTSE 100 - - - 6,35 - EUR - A lto
Obbligazionario BT15%
Obbligazionario MT30%
Azionario 35%
Flessibile / Alternativo
10%Monetario
10%
Basso10%
Medio basso15%
Medio30%
Alto45%
Gennaio 2010
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Obbligazioni monetarie
ETF e certificates
Legenda: RL: Rendimento Lordo, CL: Cedola Lorda, Mid Price: prezzi indicativi medi di mercato con valuta 21/01/2010 pertanto, in fase di negoziazione, andranno aggiornati, ASW: Asset Swap calcolati per valuta 21/01/2010, Racc: Raccomandazione Financial Advisory desk, Racc. Prec: Raccomandazione Financial
Advisory desk relativa alla precedente release.
AaaISIN Emittente Settore R.L. C.L. Scadenza Mid
PriceRating Valuta Taglio Asw Racc. Racc.
Prec.Rischio
XS0220958549 KFW Banks 7,746 7,75 08/06/2010 99,86 27,9228 Aaa ZAR 28 Tenere - Alto
BaaISIN Emittente Settore R.L. C.L. Scadenza Mid
PriceRating Valuta Taglio Asw Rac. Racc.
Prec.Rischio
HU0000402391 HUNGARY GOVERNM ENT BOND Sovereign 6,171 6,75 12/04/2010 100,09 -23,07 Baa1 HUF -23 Tenere - M edio alto
Monetario
ISIN Prodotto Strumento f inanziario Mid Price Valuta Racc. Racc. Prec. Classe di rischio
FR0010510800 Lyxor ETF Euro Cash EuroM TS Eo ETF 105,68 EUR Tenere - Basso
Obbligazionario a medio lungo termine
ISIN Prodotto Strumento f inanziario Mid Price Valuta Racc. Racc. Prec. Classe di rischio
LU0290358653 db x-trackers II - ITraxx Euro 5Y ETF 107,63 EUR Tenere - M edio alto
LU0290359032 db x-trackers II - ITraxx Cros Xover ETF 113,79 EUR Vendere Tenere Alto
IE0032523478 ishares - iShares EURO Corpora ETF 121,07 EUR Tenere - M edio
LU0321462953 db x-trackers II - Emerging M a ETF 224,9 EUR Tenere - A lto
Gennaio 2010
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Obbligazioni a tasso variabile
Legenda: RL: Rendimento Lordo, CL: Cedola Lorda, Mid Price: prezzi indicativi medi di mercato con valuta 21/01/2010 pertanto, in fase di negoziazione, andranno aggiornati, ASW: Asset Swap calcolati per valuta 21/01/2010, Racc: Raccomandazione Financial Advisory desk, Racc. Prec: Raccomandazione Financial
Advisory desk relativa alla precedente release, *: titolo subordinato Lower Tier 2 il cui rendimento (disc margin) è calcolato alla prima data di call/scadenza finale.
MonetarioISIN Emittente Settore R.L. C.L. Scadenza Mid
PriceRating Valuta Taglio Asw Racc. Racc.
Prec.Rischio
XS0244141247 UNICREDIT SPA Banks 0,9736141 0,84 21/02/2011 99,84 Aa3 EUR 50.000 30 Comprare - M edio basso
XS0451430150 EFG HELLAS PLC Banks 3,7454415 1,96 15/03/2011 97,97 A2 EUR 50000 307 Tenere - M edio basso
XS0193944765 ATLANTIA SPA Commercial Services1,0718953 1,17 09/06/2011 100,11 A3 EUR 100.000 39 Comprare - M edio
XS0457111457 BANCA DELLE M ARCHE Banks 1,3475882 1,68 19/10/2011 100,58 A3 EUR 50.000 67 Comprare - M edio basso
XS0273441278 UNICREDIT SPA Banks 1,0345643 0,84 07/11/2011 99,60 Aa3 EUR 1.000 36 Comprare - M edio basso
XS0474145801 BBVA SENIOR FINANCE SA Banks 0,9469816 1,01 23/12/2011 100,09 Aa2 EUR 50.000 27 Tenere - M edio basso
XS0257808500 VODAFONE GROUP PLC Telecommunications1,1420419 1,09 13/01/2012 99,88 Baa1 EUR 50.000 47 Comprare - M edio
XS0293632260 DEUTSCHE TELEKOM INT FIN Telecommunications1,1433744 0,99 28/03/2012 99,62 Baa1 EUR 1.000 47 Comprare - M edio
XS0297483066 DEUTSCHE BANK AG LONDON Banks 0,9834737 0,65 26/04/2012 99,28 Aa1 /*- GBP 50.000 37 Tenere - M edio alto
XS0291639440 INTESA SANPAOLO SPA Banks 1,1765846 0,83 19/03/2014 98,47 Aa2 EUR 50.000 50 Tenere - M edio basso
IT0006703216 BARCLAYS BANK PLC Banks 2,01 2,18 21/07/2014 100,70 - EUR 1.000 103 Comprare - M edio alto
XS0201271045 BANCA INTESA SPA Banks 1,175904 0,90 01/10/2014 98,64 Aa2 EUR 1.000 50 Tenere - M edio basso
NL0009054899 ABN AM RO BANK NV Banks 1,89 2,68 20/04/2014 103,21 Aa2e EUR 1.000 122 Comprare - M edio alto
XS0439139998 EUROPEAN INVESTM ENT BANK M ulti-National 0,6633992 0,89 09/01/2015 101,07 Aaa EUR 1.000 -1 Tenere - M edio basso
XS0212401920 UNICREDIT SPA Banks 1,3781196 0,89 18/02/2015 97,41 Aa3 EUR 10.000 70 Comprare - M edio basso
XS0247757718 UNICREDIT SPA Banks 1,4521319 0,94 15/03/2016 96,76 Aa3 EUR 50.000 78 Comprare - M edio basso
XS0441736625 EUROPEAN INVESTM ENT BANK M ulti-National 0,701834 0,98 27/01/2017 101,57 Aaa EUR 1.000 2 Tenere - M edio
Obbligazionario a breve termineISIN Emittente Settore R.L. C.L. Scadenza Mid
PriceRating Valuta Taglio Asw Rac. Racc.
Prec.Rischio
XS0249857094 UNICREDIT SPA * Banks "1,71/3,21" 1,00 07/04/2016 97,34 A1 EUR 1.000 "101/251" Tenere - M edio alto
XS0256368050 BANCO POPOLARE SCARL * Banks "2,73/5,97" 1,11 15/06/2016 93,69 A3 EUR 50.000 "203/527" Tenere - Alto
Obbligazionario a medio lungo termineISIN Emittente Settore R.L. C.L. Scadenza Mid
PriceRating Valuta Taglio Asw Rac. Racc.
Prec.Rischio
XS0246688435 INTESA SANPAOLO SPA Banks 1,143118 0,81 15/03/2013 98,88 Aa2 EUR 50.000 47 Tenere - M edio basso
XS0449594455 EUROPEAN INVESTM ENT BANK M ulti-National 0,7090333 0,90 15/01/2020 101,42 Aaa EUR 1.000 3 Tenere - M edio alto
Gennaio 2010
Vedasi avvertenza in ultima pagina Il presente documento è strettamente personale; esso, e/o ogni singola informazione ivi presente, non possono pertanto essere riprodotto, distribuite a nessun’altra persona, pubblicate e più generale diffuse direttamente in tutto o in parte.
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Pagina 20
AaaISIN Emittente Settore R.L. C.L. Scadenza Mid
PriceRating Valuta Taglio Asw Racc. Racc.
Prec.Rischio
XS0453795824 REPUBLIC OF AUSTRIA Sovereign 1,68 2,000 15/11/2012 100,86 Aaa USD 1.000 4 Tenere - M edio alto
AaISIN Emittente Settore R.L. C.L. Scadenza Mid
PriceRating Valuta Taglio Asw Rac. Racc.
Prec.Rischio
XS0245125256 BANCA INTESA SPA Banks 1,36 3,500 24/02/2011 102,31 Aa2 EUR 50.000 9 Tenere - Basso
XS0355879346 BNP PARIBAS Banks 1,28 4,750 04/04/2011 104,10 Aa1 /*- EUR 1.000 -3 Tenere - Basso
XS0435538953 DEXIA CREDIT LOCAL ** Banks 1,27 2,375 23/09/2011 101,82 Aa1 USD 100.000 23 Tenere - M edio alto
XS0431154482 DEXIA CREDIT LOCAL ** Banks 1,68 2,500 27/10/2011 101,41 Aa1 GBP 50.000 4 Tenere - M edio alto
XS0412982604 DEXIA CREDIT LOCAL** Banks 1,57 3,125 28/10/2011 102,69 Aa1 EUR 50.000 2 Tenere - Basso
XS0425413621 UNICREDIT SPA Banks 2,35 4,125 27/04/2012 103,86 Aa3 EUR 50.000 60 Tenere Comprare M edio basso
NL0009056555 ABN AM RO BANK NV Banks 2,99 3,500 26/06/2012 101,19 Aa2e EUR 1.000 117 Comprare - M edio basso
XS0229097208 CRED SUISSE GP FIN (US) Banks 2,35 3,125 14/09/2012 101,96 Aa2 EUR 50.000 44 Tenere - M edio basso
XS0470624205 INTESA SANPAOLO SPA Banks 2,41 2,625 04/12/2012 100,60 Aa2 EUR 50.000 40 Comprare - Basso
AISIN Emittente Settore R.L. C.L. Scadenza Mid
PriceRating Valuta Taglio Asw Rac. Racc.
Prec.Rischio
XS0286704787 FRANCE TELECOM Telec 1,98 4,375 21/02/2012 104,83 A3 EUR 50.000 31 Vendere - M edio
XS0419179972 PHILIP M ORRIS INTL INC Agriculture 2,16 4,250 23/03/2012 104,38 A2 EUR 50.000 45 Tenere - M edio basso
XS0443820088 BANCO POPOLARE SC Banks 3,09 3,750 07/08/2012 101,59 A2 EUR 50.000 121 Comprare - M edio basso
BaaISIN Emittente Settore R.L. C.L. Scadenza Mid
PriceRating Valuta Taglio Asw Rac. Racc.
Prec.Rischio
XS0455227768 BANQUE PSA FINANCE Div Fin 2,86 3,625 14/10/2011 101,26 Baa1 EUR 50.000 132 Tenere - M edio
FR0010160929 VIVENDI M edia 2,37 3,875 15/02/2012 103,00 Baa2 EUR 1.000 70 Tenere - M edio alto
XS0435179378 IM PERIAL TOBACCO FINANCE Industrial 2,51 5,000 25/06/2012 105,77 Baa3 EUR 50.000 71 Vendere - M edio alto
XS0458747028 GAS NATURAL CAPITAL Div Fin 2,42 3,125 02/11/2012 101,87 Baa2 EUR 50.000 45 Tenere - M edio alto
XS0236598164 VODAFONE GROUP PLC Telec 2,36 3,63 29/11/2012 103,45 Baa1 EUR 50.000 37 Tenere - M edio
Obbligazioni B.T. (1 - 3 anni) “corporate investment grade”
Legenda: RL: Rendimento Lordo, CL: Cedola Lorda, Mid Price: prezzi indicativi medi di mercato con valuta 21/01/2010 pertanto, in fase di negoziazione, andranno aggiornati, ASW: Asset Swap calcolati per valuta 21/01/2010, Racc: Raccomandazione Financial Advisory desk, Racc. Prec: Raccomandazione Financial
Advisory desk relativa alla precedente release, **: Titoli garantiti dal Governo del Paese di emissione
Gennaio 2010
Vedasi avvertenza in ultima pagina Il presente documento è strettamente personale; esso, e/o ogni singola informazione ivi presente, non possono pertanto essere riprodotto, distribuite a nessun’altra persona, pubblicate e più generale diffuse direttamente in tutto o in parte.
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AaaISIN Emittente Settore R.L. C.L. Scadenza Mid
PriceRating Valuta Taglio Asw Racc. Racc.
Prec.Rischio
XS0429465163 SWEDBANK AB ** Banks 2,66 3,375 27/05/2014 102,89 Aaa EUR 50.000 20 Tenere - M edio basso
IT0004533896 UBI BANCA SPCA *** Banks 3,51 3,625 23/09/2016 100,63 Aaa EUR 50.000 52 Tenere - Basso
IT0004540289 BANCA POPOLARE DI M ILANO *** Banks 3,51 3,500 17/10/2016 99,93 Aaa EUR 50.000 49 Tenere - Basso
AaISIN Emittente Settore R.L. C.L. Scadenza Mid
PriceRating Valuta Taglio Asw Rac. Racc.
Prec.Rischio
XS0185030698 UNICREDIT SPA Banks 2,99 4,375 10/02/2014 105,22 Aa3 EUR 50.000 62 Tenere - M edio basso
NL0009058122 ABN AM RO BANK NV Banks 3,59 3,400 31/07/2014 101,40 - EUR 1.000 108 Comprare - M edio basso
XS0446860826 SOCIETE GENERALE Banks 2,92 3,750 21/08/2014 103,52 Aa2 EUR 50.000 40 Comprare - M edio basso
XS0411044653 ENI SPA Oil&Gas 3,35 5,000 28/01/2016 108,86 Aa2 EUR 50.000 53 Tenere - M edio
AISIN Emittente Settore R.L. C.L. Scadenza Mid
PriceRating Valuta Taglio Asw Rac. Racc.
Prec.Rischio
XS0247812836 DAIM LER FINANCE NA LLC Auto M an 3,01 4,375 21/03/2013 104,05 A3 EUR 50.000 91 Tenere - M edio
XS0426505102 M ONTE DEI PASCHI SIENA Banks 3,28 4,750 30/04/2014 105,75 A1 EUR 50.000 87 Tenere - M edio basso
XS0436012024 UBI BANCA SPCA Banks 3,4 4,939 25/06/2014 106,20 A1 EUR 50.000 95 Tenere - M edio basso
XS0459200035 BANCO POPOLARE SC Banks 3,83 4,125 22/10/2014 101,26 A2 EUR 50.000 124 Comprare - M edio basso
XS0416215910 ASSICURAZIONI GENERALI Insurance 3,06 4,875 11/11/2014 107,97 A1 EUR 50.000 51 Tenere - M edio basso
XS0434882014 AXA SA Insurance 3,25 4,500 23/01/2015 105,70 A2 EUR 50.000 63 Tenere - M edio
XS0438140526 GLAXOSM ITHKLINE CAPITAL Pharm 3,21 3,875 06/07/2015 103,27 A1 EUR 50.000 48 Tenere - M edio
XS0427290357 ATLANTIA SPA Comm Serv 3,66 5,625 06/05/2016 110,86 A3 EUR 50.000 80 Tenere - M edio
XS0445463887 EADS FINANCE B.V. Ho ld.Comp.Div 3,96 4,625 12/08/2016 103,73 A1 EUR 50.000 101 Vendere - M edio
XS0435879605 EDP FINANCE BV Electric 3,69 4,750 26/09/2016 106,16 A3 EUR 50.000 73 Vendere - M edio alto
XS0452187759 ENEL FINANCE INTL SA Electric 3,51 4,000 14/09/2016 102,86 A2 EUR 50.000 53 Tenere - M edio
XS0463509959 A2A SPA Electric 4 4,500 02/11/2016 102,92 A3 EUR 50.000 99 Tenere - M edio
BaaISIN Emittente Settore R.L. C.L. Scadenza Mid
PriceRating Valuta Taglio Asw Rac. Racc.
Prec.Rischio
XS0435008726 ERICSSON LM Telec 2,93 5,000 24/06/2013 106,62 Baa1 EUR 50.000 78 Tenere - M edio
XS0410258833 TELEFONICA EM ISIONES SAU Telec 3,1 5,431 03/02/2014 108,71 Baa1 EUR 50.000 76 Vendere - M edio
XS0441402681 EDISON SPA Electric 3,34 4,250 22/07/2014 103,72 Baa2 EUR 50.000 85 Tenere - M edio alto
XS0433216339 BRITISH TELECOM PLC Telec 3,75 6,125 11/07/2014 109,58 Baa2 EUR 50.000 133 Tenere - M edio alto
XS0254905846 TELECOM ITALIA SPA Telec 3,38 4,750 19/05/2014 105,42 Baa2 EUR 50.000 95 Tenere - M edio alto
XS0247308595 BAT HOLDINGS BV Diversified Finan Serv3,25 4,375 15/09/2014 104,77 Baa1 EUR 50.000 72 Tenere - M edio
FR0010801761 ALSTOM M achinery-Diversified3,31 4,000 23/09/2014 102,91 Baa1 EUR 50.000 77 Vendere - M edio
XS0458748851 GAS NATURAL CAPITAL Diversified Finan Serv3,93 4,375 02/11/2016 102,59 Baa2 EUR 50.000 92 Tenere - M edio alto
XS0434974217 LAFARGE SA Building M aterials 4,62 7,625 24/11/2016 117,26 Baa3 EUR 50.000 178 Vendere - M edio alto
FR0010830042 VIVENDI M edia 4,04 4,250 01/12/2016 101,21 Baa2 EUR 50.000 100 Tenere - M edio alto
XS0471074822 LOTTOM ATICA SPA Entertainment 4,55 5,375 05/12/2016 104,76 Baa3 EUR 50.000 154 Tenere - M edio alto
XS0472940617 UNIPOL GRUPPO FINANZIA Insurance 4,62 5,000 11/01/2017 102,21 Baa1 EUR 50.000 156 Comprare - M edio alto
Obbligazioni 3 - 7 anni “corporate investment grade”
Legenda: RL: Rendimento Lordo, CL: Cedola Lorda, Mid Price: prezzi indicativi medi di mercato con valuta 21/01/2010 pertanto, in fase di negoziazione, andranno aggiornati, ASW: Asset Swap calcolati per valuta 21/01/2010, Racc: Raccomandazione Financial Advisory desk, Racc. Prec: Raccomandazione Financial
Advisory desk relativa alla precedente release. **: Titoli garantiti dal Governo del Paese di emissione. *** Covered bond
Gennaio 2010
Vedasi avvertenza in ultima pagina Il presente documento è strettamente personale; esso, e/o ogni singola informazione ivi presente, non possono pertanto essere riprodotto, distribuite a nessun’altra persona, pubblicate e più generale diffuse direttamente in tutto o in parte.
Strategie di investimento Profilo di rischio dinamico
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Obbligazioni oltre 7 anni “corporate investment grade”
Legenda: RL: Rendimento Lordo, CL: Cedola Lorda, Mid Price: prezzi indicativi medi di mercato con valuta 09/12/2009pertanto, in fase di negoziazione, andranno aggiornati, ASW: Asset Swap calcolati per valuta 09/12/2009, Racc: Raccomandazione Financial Advisory desk, Racc. Prec: Raccomandazione Financial Advisory desk relativa alla precedente release.
AaISIN Emittente Settore R.L. C.L. Scadenza Mid
PriceRating Valuta Taglio Asw Rac. Racc.
Prec.Rischio
IT0006703208 BARCLAYS BANK PLC Banks 5,10 6,00 22/07/2019 106,60 - EUR 1.000 176 Comprare - M edio
XS0444030646 CREDIT SUISSE LONDON Banks 4,36 4,75 05/08/2019 102,96 Aa1 EUR 50.000 96 Tenere - M edio
XS0451457435 ENI SPA Oil&Gas 3,84 4,125 16/09/2019 102,22 Aa2 EUR 50.000 43 Vendere - M edio
AISIN Emittente Settore R.L. C.L. Scadenza Mid
PriceRating Valuta Taglio Asw Rac. Racc.
Prec.Rischio
XS0286705321 FRANCE TELECOM Telec 3,73 4,750 21/02/2017 106,27 A3 EUR 50.000 69 Vendere - M edio alto
XS0306644344 ENEL-SOCIETA PER AZIONI Electric 3,71 5,250 20/06/2017 109,77 A2 EUR 50.000 65 Tenere - M edio alto
XS0436320278 TERNA SPA Electric 4,12 4,875 03/10/2019 105,88 A2 EUR 50.000 73 Tenere - M edio alto
XS0452187916 ENEL FINANCE INTL SA Electric 4,47 5,000 14/09/2022 105,04 A2 EUR 50.000 80 Tenere - M edio alto
XS0452314536 ASSICURAZIONI GENERALI Insurance 4,53 5,125 16/09/2024 106,28 A1 EUR 50.000 74 Tenere - M edio alto
BaaISIN Emittente Settore R.L. C.L. Scadenza Mid
PriceRating Valuta Taglio Asw Rac. Racc.
Prec.Rischio
XS0275164084 KONINKLIJKE KPN NV Telec 3,94 4,750 17/01/2017 104,85 Baa2 EUR 50.000 91 Vendere - A lto
XS0287409212 REPSOL INTL FINANCE Oil&Gas 4,11 4,750 16/02/2017 103,87 Baa1 EUR 50.000 106 Tenere - M edio alto
XS0462994343 PORTUGAL TELECOM INT FIN Telec 4,81 5,000 04/11/2019 101,41 Baa2 EUR 50.000 137 Tenere - A lto
Gennaio 2010
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Strategie di investimento Profilo di rischio dinamico
Pagina 23
Obbligazioni 1 - 3 anni “sopranazionali e governativi”
Legenda: RL: Rendimento Lordo, CL: Cedola Lorda, Mid Price: prezzi indicativi medi di mercato con valuta 21/01/2010 pertanto, in fase di negoziazione, andranno aggiornati, ASW: Asset Swap calcolati per valuta 21/01/2010, Racc: Raccomandazione Financial Advisory desk, Racc. Prec: Raccomandazione Financial Advisory desk relativa alla precedente release.
AaaISIN Emittente Settore R.L. C.L. Scadenza Mid Price Rating Valuta Taglio Asw Racc. Racc.
Prec.Rischio
US298785EU68 EUROPEAN INVESTM ENT BANK M ulti-National 1,11 2,00 10/02/2012 101,81 Aaa USD 1.000 -4 Tenere - M edio alto
XS0417871554 EUROPEAN INVESTM ENT BANK M ulti-National 1,41 2,50 15/04/2012 102,38 Aaa EUR 1.000 -33 Tenere - Basso
AaISIN Emittente R.L. C.L. Scadenza Mid Price Rating Valuta Taglio Asw Rac. Racc.
Prec.Rischio
IT0004480858 CERT DI CREDITO DEL TES Sovereign 0,97 0,00 31/03/2011 98,86 Aa2 EUR 1.000 -34 Tenere - Basso
IT0004509219 CERT DI CREDITO DEL TES Sovereign 1,2 0,00 30/06/2011 98,30 Aa2 EUR 1.000 -20 Tenere - Basso
IT0004536931 CERT DI CREDITO DEL TES Sovereign 1,4 0,00 30/09/2011 97,67 Aa2 EUR 1.000 -10 Tenere Basso
IT0004508971 BUONI POLIENNALI DEL TES Sovereign 1,81 2,50 01/07/2012 101,65 Aa2 EUR 1.000 -1 Tenere - Basso
AISIN Emittente R.L. C.L. Scadenza Mid Price Rating Valuta Taglio Asw Racc. Racc.
Prec.Rischio
GR0114019442 HELLENIC REPUBLIC Sovereign 4 3,90 20/08/2011 99,84 A2 EUR 1.000 250 Tenere - M edio basso
GR0114020457 HELLENIC REPUBLIC Sovereign 4,72 4,10 20/08/2012 98,50 A2 EUR 1.000 275 Tenere - M edio basso
BaaISIN Emittente R.L. C.L. Scadenza Mid Price Rating Valuta Taglio Asw Racc. Racc.
Prec.Rischio
XS0204418791 REPUBLIC OF HUNGARY Sovereign 2,57 3,63 28/10/2011 101,80 Baa1 EUR 1.000 102 Tenere - M edio
Gennaio 2010
Vedasi avvertenza in ultima pagina Il presente documento è strettamente personale; esso, e/o ogni singola informazione ivi presente, non possono pertanto essere riprodotto, distribuite a nessun’altra persona, pubblicate e più generale diffuse direttamente in tutto o in parte.
Strategie di investimento Profilo di rischio dinamico
Pagina 24
Obbligazioni 3 - 7 anni “sopranazionali e governativi”
AaaISIN Emittente Settore R.L. C.L. Scadenza Mid
PriceRating Valuta Taglio Asw Racc. Racc.
Prec.Rischio
DE000A0XXM 38 KFW Banks 2,36 3,13 25/02/2014 102,97 Aaa EUR 1.000 -3 Tenere - M edio basso
XS0417728325 KINGDOM OF DENM ARK Sovereign 2,3 3,13 17/03/2014 103,21 Aaa EUR 50.000 -9 Tenere - M edio basso
US298785EY80 EUROPEAN INVESTM ENT BANK M ulti-National 2,47 3,13 04/06/2014 102,70 Aaa USD 1.000 4 Tenere - M edio alto
BE6000356335 BELGIUM KINGDOM Sovereign 2,64 2,88 15/09/2014 101,03 Aa1e USD 1.000 6 Tenere - M edio alto
EU000A0T74M 4 EUROPEAN COM M UNITY Sovereign 2,53 3,25 07/11/2014 103,19 Aaa EUR 1.000 -3 Tenere - M edio basso
XS0228330576 EUROPEAN INVESTM ENT BANK M ulti-National 7,76 0,00 01/09/2015 65,75 Aaa M XN 10.000 -20 Tenere - M olto alto
XS0230228933 EUROPEAN INVESTM ENT BANK M ulti-National 2,77 3,13 15/10/2015 101,88 Aaa EUR 1.000 -2 Tenere - M edio
XS0468848253 EUROPEAN INVESTM ENT BANK M ulti-National 3,36 3,13 15/12/2016 98,54 Aaae USD 1.000 9 Tenere - M edio alto
AaISIN Emittente Settore R.L. C.L. Scadenza Mid
PriceRating Valuta Taglio Asw Racc. Racc.
Prec.Rischio
IT0004448863 BUONI POLIENNALI DEL TES Sovereign 2,49 3,75 15/12/2013 104,72 Aa2 EUR 1.000 17 Comprare - M edio basso
IT0004505076 BUONI POLIENNALI DEL TES Sovereign 2,66 3,50 01/06/2014 103,50 Aa2 EUR 1.000 21 Comprare - M edio basso
AISIN Emittente Settore R.L. C.L. Scadenza Mid
PriceRating Valuta Taglio Asw Racc. Racc.
Prec.Rischio
XS0242491230 REPUBLIC OF POLAND Sovereign 3,76 3,63 01/02/2016 99,27 A2 EUR 1.000 88 Tenere - M edio
BaaISIN Emittente Settore R.L. C.L. Scadenza Mid
PriceRating Valuta Taglio Asw Racc. Racc.
Prec.Rischio
XS0441511200 REPUBLIC OF HUNGARY Sovereign 4,35 6,75 28/07/2014 109,60 Baa1e EUR 1.000 195 Comprare - M edio
Legenda: RL: Rendimento Lordo, CL: Cedola Lorda, Mid Price: prezzi indicativi medi di mercato con valuta 21/01/2010 pertanto, in fase di negoziazione, andranno aggiornati, ASW: Asset Swap calcolati per valuta 21/01/2010, Racc: Raccomandazione Financial Advisory desk, Racc. Prec: Raccomandazione Financial Advisory desk relativa alla precedente release.
Gennaio 2010
Vedasi avvertenza in ultima pagina Il presente documento è strettamente personale; esso, e/o ogni singola informazione ivi presente, non possono pertanto essere riprodotto, distribuite a nessun’altra persona, pubblicate e più generale diffuse direttamente in tutto o in parte.
Strategie di investimento Profilo di rischio dinamico
Pagina 25
Obbligazioni oltre 7 anni “sopranazionali e governativi”
Legenda: RL: Rendimento Lordo, CL: Cedola Lorda, Mid Price: prezzi indicativi medi di mercato con valuta 21/01/2010 pertanto, in fase di negoziazione, andranno aggiornati, ASW: Asset Swap calcolati per valuta 21/01/2010, Racc: Raccomandazione Financial Advisory desk, Racc. Prec: Raccomandazione Financial Advisory desk relativa alla precedente release.
AaaISIN Emittente Settore R.L. C.L. Scadenza Mid Price Rating Valuta Taglio Asw Racc. Racc.
Prec.Rischio
XS0429114530 INTL BK RECON & DEVELOP M ulti-National 3,52 3,88 20/05/2019 102,78 Aaa EUR 1.000 15 Tenere - M edio
XS0290050524 EUROPEAN INVESTM ENT BANK M ulti-National 3,95 4,13 15/04/2024 101,82 Aaa EUR 1.000 17 Tenere - M edio alto
AaISIN Emittente Settore R.L. C.L. Scadenza Mid Price Rating Valuta Taglio Asw Racc. Racc.
Prec.Rischio
IT0004085210 BUONI POLIENNALI DEL TES INFL Sovereign - 2,10 15/09/2017 103,90 Aa2 EUR 1.000 Tenere - M edio alto
IT0004380546 BUONI POLIENNALI DEL TES INFL Sovereign - 2,35 15/09/2019 103,85 Aa2 EUR 1.000 Tenere - M edio alto
IT0004536949 BUONI POLIENNALI DEL TES Sovereign 4,04 4,25 01/03/2020 102,02 Aa2 EUR 1.000 58 Tenere M edio alto
IT0004356843 BUONI POLIENNALI DEL TES Sovereign 4,37 4,75 01/08/2023 104,31 Aa2 EUR 1.000 64 Tenere - M edio alto
IT0004243512 BUONI POLIENNALI DEL TES INFL Sovereign - 2,60 15/09/2023 104,63 Aa2 EUR 1.000 Tenere - Alto
IT0003934657 BUONI POLIENNALI DEL TES Sovereign 4,76 4,00 01/02/2037 89,28 Aa2 EUR 1.000 75 Tenere - Alto
IT0004286966 BUONI POLIENNALI DEL TES Sovereign 4,81 5,00 01/08/2039 103,83 Aa2 EUR 1.000 93 Tenere - Alto
BaaISIN Emittente Settore R.L. C.L. Scadenza Mid Price Rating Valuta Taglio Asw Racc. Racc.
Prec.Rischio
XS0206170390 UNITED M EXICAN STATES Sovereign 5,02 5,50 17/02/2020 103,75 Baa1 EUR 1.000 157 Tenere - M edio alto
Gennaio 2010
Vedasi avvertenza in ultima pagina Il presente documento è strettamente personale; esso, e/o ogni singola informazione ivi presente, non possono pertanto essere riprodotto, distribuite a nessun’altra persona, pubblicate e più generale diffuse direttamente in tutto o in parte.
Strategie di investimento Profilo di rischio dinamico
Pagina 26
ETF e certificati - azionario e materie prime
Legenda: Mid Price: prezzi indicativi medi di mercato con valuta 21/01/2010, in fase di negoziazione, andranno aggiornati, Racc: Raccomandazione Financial Advisory desk, Racc. Prec: Raccomandazione Financial Advisory desk relativa alla precedente release.
Azionari
ISIN Prodotto Strumento finanziarioMid Price Valuta Racc. Racc. Prec. Rischio
IE0008471009 iShares II plc - iShares DJ Eu ETF 29,74 EUR Tenere - Alto
IE0074344205 BETA1 ETFund - B1-M SCI Euro-Pa ETF 101,78 EUR Tenere - Alto
FR0010010827 Lyxor ETF FTSE M IB ETF 23,64 EUR Tenere - Alto
FR0010438127 LYXOR ETF FTSE100 ETF 6,35 EUR Tenere - Alto
IE00B0M 62S72 iShares DJ Euro STOXX Select D ETF 19,13 EUR Tenere - Alto
FR0007052782 Lyxor ETF CAC 40 ETF 40,00 EUR Tenere - Alto
IE0031442068 iShares S&P 500 Index Fund ETF 7,91 EUR Tenere - Alto
FR0007054358 Lyxor ETF DJ Euro Stoxx 50 ETF 29,73 EUR Tenere - Alto
LU0292106753 db x-trackers - DJ EURO STOXX ETF 34,58 EUR Tenere - Alto
DE0005933931 ISHARES DAX DE ETF 55,19 EUR Vendere Tenere Alto
ES0105336038 BBVA Accion Ibex 35 ETF ETF 12,06 EUR Vendere Tenere Alto
DE000A0F5T44 iShares DJ STOXX 600 Industria ETF 38,69 EUR Tenere - M olto alto
DE000A0D8Q72 iShares DJ STOXX 600 Basic Res ETF 89,73 EUR Tenere - M olto alto
DE000A0F5T77 iShares DJ STOXX 600 Oil & Gas ETF 62,01 EUR Tenere - M olto alto
DE000A0F5UD0 iShares DJ STOXX 600 Utilities ETF 65,72 EUR Tenere - M olto alto
DE000A0F5T51 iShares DJ STOXX 600 Insurance ETF 24,14 EUR Vendere Tenere M olto alto
DE000A0F5UB4 iShares DJ STOXX 600 Telecommu ETF 43,75 EUR Tenere - M olto alto
IE00B02KXM 00 iShares DJ EuroSTOXX Small Cap ETF 23,18 EUR Tenere - M olto alto
DE000A0F5T93 iShares DJ STOXX 600 Retail Sw ETF 39,88 EUR Tenere - M olto alto
FR0010326140 Lyxor ETF Russia ETF 28,41 EUR Tenere - M olto alto
IE00B0M 63391 iShares M SCI Korea ETF 21,82 EUR Vendere Tenere M olto alto
IE00B14X4T88 IShares PLC - iShares DJ Asia/ ETF 18,89 EUR Tenere - M olto alto
FR0010204073 Lyxor ETF Eastern Europe CECE ETF 19,58 EUR Vendere Tenere M olto alto
FR0010408799 Lyxor ETF Brazil Ibovespa ETF 27,17 EUR Tenere - M olto alto
FR0010204081 Lyxor ETF China Enterprise HSC ETF 111,11 EUR Vendere Tenere M olto alto
LU0269999958 M arket Access Daxglobal Russia ETF 41,25 EUR Tenere M olto alto
FR0010270033 LYXOR ETF Commodities CRB ETF 19,00 EUR Tenere - M olto alto
Materie prime
ISIN Prodotto Strumento finanziarioMid Price Valuta Racc. Racc. Prec. Rischio
GB00B15KYF40 ETFS Precious M etals DJ-AIGSM ETF 12,32 EUR Tenere - M olto alto
GB00B15KYG56 ETFS Industrial M etals DJ-AIGS ETF 12,77 EUR Tenere - M olto alto
Per gli altri prodotti e strumenti finanziari emessi e/o collocati da Credem, l’elenco aggiornato degli stessi, ivi inclusa l’indicazione delle date di offerta, è disponibile presso le filiali, le reti di promotori finanziari di CREDITO EMILIANO SpA e sul sito internet www.credem.it (Investire / prodotti in collocamento). Per una informativa di sintesi circa le caratteristiche ed i rischi di tali strumenti e prodotti finanziari si rimanda a specifiche “schede prodotto” redatte da Credito Emiliano SpA che saranno presentate al cliente nell’ambito del servizio di consulenza in materia di investimenti. Ulteriori informazioni compresi i costi, le caratteristiche dei prodotti ed i rischi tipici dell’investimento, sono reperibili nella modulistica e contrattualistica ufficiale redatta ai sensi della normativa vigente, che può essere richiesta gratuitamente presso la sede e le filiali di CREDITO EMILIANO S.p.A. nonché reperibile sul sito internet www.credem.it.
Gennaio 2010 Strategie di investimento Profilo di rischio dinamico
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Qualora tali scopi ed obiettivi siano variati rispetto a quelli noti alla Banca, La/Vi preghiamo di comunicare prontamente alla banca tali variazioni prima di effettuare qualsiasi tipo di investimento. Nel caso di titoli in collocamento, prima dell’eventuale adesione leggere il prospetto informativo, le schede sintetiche, le note informative e gli altri documenti d’offerta contrattuali. I dati, le percentuali ed i rendimenti riportati nel presente documento potrebbero essere non esatti od aggiornati e comunque sono da intendersi come meramente indicativi e frutto di analisi statistico/matematiche e pertanto non rappresentano una garanzia di rendimenti futuri. Il presente documento è strettamente personale e riservato alla clientela di Credito Emiliano cui è erogato il servizio di consulenza in materia d’investimenti. 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La classe di rischio degli strumenti finanziari, quale sintesi delle diverse tipologie di rischio sottostanti l’investimento in detti strumenti (principalmente: rischio di mercato, rischio emittente, rischio di cambio etc.), viene determinata dalla Banca, in base alla tipologia dello strumento finanziario, considerando differenti parametri quali: la volatilità attesa dello strumento finanziario, il rating assegnato dalle principali agenzie di rating all'emissione o all'emittente/garante, la divisa di trattazione dello strumento finanziario, il suo livello di complessità. La classe di rischio può variare nel tempo. La Banca non avrà l’obbligo di verificare se, per effetto dell’esecuzione delle raccomandazioni fornite ai sensi del servizio di consulenza, siano acquisite dal Cliente (o raggiunte in seguito) partecipazioni societarie in relazione alle quali vi siano obblighi di comunicazione ad Organi di Vigilanza di qualsiasi natura, né ove gli obblighi di comunicazione per il Cliente sorgano per effetto di successiva variazione in aumento o in diminuzione delle partecipazioni per le quali sia stata effettuata la comunicazione di cui sopra. La Banca, nel fornire raccomandazioni sui prodotti di sopra indicati, si trova in una situazione di conflitto d’interessi con il cliente. Per ulteriori dettagli si fa rinvio all’elenco dei conflitti di interesse riportati nel presente documento, in aggiunta all’allegato “documento informativo sui conflitti di interesse e sulla strategia di esecuzione e trasmissione degli ordini” già consegnatole. Lista conflitti al 31/12/2009 - Prot. 27 Si riportano qui di seguito le situazioni generanti conflitto di interesse: UNICREDITO ITALIANO SPA:Strumenti finanziari emessi da un soggetto nei cui organi sociali partecipano esponenti del Gruppo Credem. BANCA DELLE MARCHE:Strumenti finanziari collocati da una Società del Gruppo Credem, con assunzione a fermo o prestazione di garanzia nei confronti dell'emittente. BARCLAYS BANK PLC:Strumenti finanziari collocati da una Società del Gruppo Credem, con assunzione a fermo o prestazione di garanzia nei confronti dell'emittente. GENERALI:Strumenti finanziari emessi da un soggetto nei cui organi sociali partecipano esponenti del Gruppo Credem. BNP PARIBAS ARBITRAGE ISSUANCE: Strumenti finanziari collocati da una Società del Gruppo Credem, con assunzione a fermo o prestazione di garanzia nei confronti dell'emittente.