Societa Solidale n 3 - maggio/giugno 2014

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La rivista del CSV Società Solidale della provincia di Cuneo.

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  • ocietPERIODICO DINFORMAZIONEDEL CENTRO SERVIZIPER IL VOLONTARIATO SOCIET SOLIDALE SOLIDALEPoste italiane S.p.A.Spedizione Abbonamento Postale D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1,comma 2, DCB/CN

    Anno XII - N. 3Maggio - Giugno 2014

    Progettare nel sociale La Giornata del Donatore Speciale Riforma del Terzo Settore

    Progettare nel sociale La Giornata del Donatore Speciale Riforma del Terzo Settore

    Progettare nel sociale La Giornata del Donatore Speciale Riforma del Terzo Settore

    Progettare nel sociale La Giornata del Donatore Speciale Riforma del Terzo Settore

    Poste italiane S.p.A.Spedizione Abbonamento Postale D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1,comma 2, DCB/CN

    Anno XII - N. 3Maggio - Giugno 2014

    Poste italiane S.p.A.Spedizione Abbonamento Postale D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1,comma 2, DCB/CN

    Anno XII - N. 3Maggio - Giugno 2014

    Poste italiane S.p.A.Spedizione Abbonamento Postale D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1,comma 2, DCB/CN

    Anno XII - N. 3Maggio - Giugno 2014

  • Societ Solidale N. 3/2014 - 3Societ Solidale N. 1/2014 - 3

    edito

    riale

    n Google Bene Comune genera circa 700.000 risultati.Cercando le News dellultimo mese non ci sorprende trovare oltre 1.500 ri-sultati.Ma cosa identifica la gente con il Bene Comune?

    * La famiglia* Servizi sociali efficienti* Somma di interessi privati* Salvaguardia dellambiente* Servizio per realizzare un programma elettorale* Regole istituzionali nuove

    Ma le domande che si levano dalla societ a volte non sono esaminate secondo i cri-teri di giustizia e di moralit, ma piuttosto secondo la forza elettorale o finanziaria deigruppi che le sostengonoNe risulta la crescente incapacit di inquadrare gli interes-si particolari in una coerente visione del bene comune (Giovanni Paolo II Centesi-mus Annus). possibile parlare ancora oggi del bene comune come principio ispirativo fondamentaledell'agire politico? Se si guarda agli scenari e ai protagonisti della politica italiana di que-sti ultimi tempi, si sarebbe tentati di dire di no. La gente comune sente distante il dibattitopolitico, non concentrato sui problemi reali delle famiglie: lavoro, salute, casa, giova-ni, scuola, sanit, anziani. Intere aree del paese aspettano dal potere centrale un'atten-zione che non c', ma non bisogna demonizzare la politica che Paolo VI definiva lapi grande manifestazione della carit ed ancora oggi tante persone si impegnano peril bene comune ma le cose vanno conquistate con gradualit e la del "tutto e subito" haspesso motivato promesse non mantenute, quando non la violenza e l'insuccesso di cau-

    se anche giuste. Occorre puntare al fine con perseveranza e rigore, senza cedere a compromessi morali eritardi ingiustificati e senza mai ricorrere a mezzi iniqui. Ogni scelta fatta in vista del "bene comune" nonva misurata sulla sola efficacia immediata, ma soprattutto sulla sua valenza e il ruolo educativo al serviziodi tutti. Cos, in particolare, l'impegno per i valori fondamentali della tutela della vita umana in tutte le suefasi, della promozione della famiglia, della giustizia per tutti, del rifiuto della guerra e della violenza in ogniforma e dellimpegno per la pace.Leducazione al bene comune imprescindibile se si vuole restituire speranza agli uomini ed alle donnedel nostro tempo ed orientare il nostro mondo verso un di pi di umanit. A tal proposito si dovr far fron-te con ottimismo, con rinnovato interesse e con passione educativa ad alcune sfide:

    Riconoscere il valore supremo della dignit umana, illuminata dalla fede e lottare per farla divenire me-ta di ogni azione riflessiva ed educativa.

    Credere profondamente nellessere umano, nelle sue capacit e risorse. Credervi anche quando la fragilit,limperfezione e la miseria umana sembrano aver preso il sopravvento ed offuscato la sua dignit.

    Educare a vere relazioni interpersonali. Creare spazi (soprattutto in famiglia) in cui intessere trame di rap-porti nutrienti ove si impari lalfabeto dellessere e del bene.

    Costruire una cultura della responsabilit, della fraternit e della solidariet, dando valore al volontaria-to, al gratuito ed al servizio.

    Educare alla diversit, alla tolleranza, alla convivenza pacifica, allintegrazione. Educare allecologia attraverso una riduzione dei consumi, la condivisione delle risorse, uno stile sobrio,la difesa dellambiente

    perch L'ordine sociale e il suo progresso debbono sempre lasciar prevalere il bene delle persone, poi-ch l'ordine delle cose deve essere subordinato all'ordine delle persone e non l'inverso, (). Quellordi-ne da sviluppare sempre pi, deve avere per base la verit, realizzarsi nella giustizia, essere vivificatodall'amore, deve trovare un equilibrio sempre pi umano nella libert. Per raggiungere tale scopo bisognalavorare al rinnovamento della mentalit e intraprendere profondi mutamenti della societ (Gaudium edSpes).

    Il volontariatoper il bene comune

    I

    Giorgio GroppoPresidenteCSV Societ Solidale

    Societa_Solidale_gen_feb_14.qxp:Layout 1 26-02-2014 12:35 Pagina 3

    SE IL SEME MUORE, PORTER FRUTTOScrivo l'editoriale da Gerusalemme in un periodo nel quale si pu solo parlare di Pace. nuovamente scoppiata la guerra tra Hamas e Israele e si vivono giorni difficili, si sentono i razzi sopra le nostre teste, si sentono per la prima volta le sirene, si va per la prima volta in un rifugio.

    Leggerlo sui giornali molto pi semplice che viverlo sulla propria pelle, anche perch la pace non pende n da destra n da sinistra, ma so-prattutto condivisione e rispetto. I giornali non aiutano molto alla com-prensione del problema sotto l'aspetto sociologico, per cui i palestinesi vengono sempre fotografati come dei poveri contadini che spingono un carretto, mentre gli israeliani come un soldato in mimetica, casco e mitra, ma il bene e il giusto ci sono da ambo le parti.Israeliani e palestinesi desiderano vivere in pace, le persone comuni non seminano l'odio e la violenza, ma il bene.

    L'altro giorno, passeggiando a Ben Juda, ho visto giovani giapponesi fare un coro per la pace e giovani israeliani stavano scrivendo sull'asfalto la parola "pace" a caratteri cubitali. I giovani hanno gli occhi puliti e sanno rappresentare con poche parole quello che sentono, vivono, desiderano.

    Questi due episodi non andranno mai sui giornali, ma quanto desiderano tutte le per-sone di buona volont.

    Beati i costruttori di pace! E se ciascuno desiderasse prima di tutto il bene dell'altro, cosi come lo facciamo quando amiamo una persona, guarderemmo il mondo con occhi diversi.Oggi apprendo sui giornali che la prima vittima israeliana un volontario di 37 anni impe-gnato in un'associazione di volontariato umanitaria, che portava i viveri ai soldati israelia-ni al confine nord di Gaza, stato colpito al valico di Erez. Ed morto sul colpo. Non era un soldato israeliano, ma un volontario e sono convinto che non odiava nessuno, non odiava il nemico, ma era l semplicemente perch voleva fare il bene e soprattutto perch amava la vita.

    Il chicco di grano che muore, porter frutto.Speriamo che la vita di questo volontario, porti la capacit di comprendere che con la guerra tutto perso, mentre con la pace si pu tutto.

  • Periodico dinformazionedel Centro di Serviziper il Volontariatodella Provincia di CuneoPubblicazione registratapresso il Tribunale di Cuneo:n. 564 del 6/05/2003

    Direttore EditorialeGiorgio [email protected]

    Direttore ResponsabileGiorgia [email protected]

    Coordinamento redazioneDebora [email protected]

    DirezioneAmministrazioneRedazioneSociet SolidaleVia Mazzini, 3 CUNEOTel. 0171-605660 Fax 0171-648441.E-mail: [email protected]

    Progetto Grafico e Stampa:AGA Grafica - Cuneo

    Hanno Collaborato:

    Cinzia AlloccoBarbara BedinoSerena BersezioManuela BiadeneValentina FidaMara GarelliElisa GirardoPaola IsaiaClara NapoliDanilo PaparelliSusanna RuffinoSamanta SilvestriNoemi Tallone

    La rivista stampatain 4400 copie eviene inviata gratuitamente

    IN COPERTINA:Alcune immagini della Fieradel Volontariato 2014

    Questo numero,marzo-aprile 2014 stato chiuso in redazioneil 29 aprile 2014

    Societ Solidale IN QUESTO NUMERO

    Inconsapevole

    Consigli per gli acquisti

    Un pulmino per la Tanzaniacon il contributodellassociazioneNoi con Voi

    SpecialeFiera del Volontariato

    Progettare nel sociale

    Notizie dal CSV

    News dalle Associazioni

    Appuntamenti solidali

    Comunicare nel sociale

    Libri Solidali

    Periodico dinformazione del Centro di Servizi per il Volontariato della Provincia di CuneoPubblicazione registrata presso il Tribunale di Cuneo: n. 564 del 6/05/2003

    Direttore EditorialeGiorgio [email protected]

    Direttore ResponsabileGiorgia [email protected]

    Coordinamento RedazioneDebora [email protected]

    DirezioneAmministrazioneRedazioneSociet Solidale Via Mazzini, 3 - CUNEOTel. 0171-605660 Fax 0171-648441E-mail: [email protected]

    Progetto grafico e stampa:TEC ARTI GRAFICHE SRL www.tec-artigrafiche.it

    Hanno collaborato:Cinzia Allocco,Barbara BedinoSerena BersezioManuela BiadeneValentina FidaMara Garelli,Elisa Girardo,Paola IsaiaClara NapoliDanilo PaparelliSusanna RuffinoSamanta SilvestriNoemi Tallone

    La rivista stampata in 3500 copie e viene inviata gratuitamente

    IN COPERTINA: unimmagine dei Volontari dellAnnunziata. In piccolo uno scatto durante la Giornata del Naso Rosso

    Questo numero, maggio-giugno 2014 stato chiuso in redazioneil 16 luglio 2014

    Editoriale

    Sommario

    Scrivilo a Societ Solidale

    Ripartire dalla strada

    Giornata del Donatore

    Chiedilo a Societ Solidale

    Gioco e solidariet

    La Giornata del Naso Rosso

    La Festa dei Popoli

    Lanniversario dellAcat Alba Langhe e Roero

    Gira in Provincia e... Prendi la vita al volo

    Volontariato in Piazza

    Progettare nel Sociale

    Speciale Riforma del Terzo Settore

    La storia di tre giovani ghanesi profughi dalla Libia

    Notizie dal Csv

    DallAvo Mondov un kit per pazienti fragili

    I volontari Expo 2015

    Famiglia 6 Granda

    News dalle Associazioni

    Appuntamenti solidali

    Comunicare nel sociale

    Libri Solidali

    3457

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  • Societ Solidale N. 3/2014 - 5

    Grazie e le auguro di continuare per tanto tempo il suo positi-vo cammino. Cordiali saluti

    Liliana SaraccoPresidente Aiart

    LASSOCIAZIONE BOTTEGA DI ELIACOMPIE VENTANNIGennaio 1993, in unaula della Parrocchia di Cristo Re ebbeinizio lavventura dellassociazione Bottega di Elia. Sono tra-scorsi venti anni e mi viene da pensare che tempo di fare un pic-colo resoconto guardando la strada percorsa fin qui.Anzitutto la scintilla per creare uno spazio cos stata ed un no-stro desiderio: il desiderio di aiutare chi non aveva tanta forza perlottare con le difficolt della vita, chi si sentiva solo, abbandonato,chi non sapeva dove andare e potergli offrire cos unora di buo-na compagnia. Abbiamo messo a disposizione tutto quello cheavevamo cio noi stessi: la nostra volont, il tempo per ascolta-re, per far capire che non siamo soli, che c qualcuno a cui im-porta la nostra vita. Crediamo nelle persone, camminiamo accantoa loro ce ne facciamo carico e creiamo un dialogo con le istitu-zioni. Quel desiderio sbocciato dentro di noi ed divenuto re-alt. Le persone accolte hanno condiviso con fiducia le loroesperienze di vita in uno scambio profondo, autentico, vivo.Come non amarle? Insieme abbiamo recuperato quel disegno divita sgualcito dalla solitudine, dal buio del malessere per ridonarglicoloro e non abbandonarlo a una fine che sembrava gi scritta.Nata la relazione, ce ne prendiamo cura e laltro, chiunque siasente che gli vogliamo bene. Ci possiamo anche scontrare, ar-rabbiare perch le difficolt ci sono e sono tantema se alla ba-se amiamo, laltro lo sa, lo capisce e capisce che il dialogolaiuto sono tentativi che permettono ad oguno di ritrovarsi ri-scoprire le proprie capacit per poter essere migliori.Fare un tratto di strada insieme, essere disponibili per davvero,senza pregiudizi, senza dire tante parole, perch le parole siperdono. La nostra presenza, vera, concreta, la nostra passioneper la vita lunica risposta che laltro cerca, vuole, al di l deirisultati, delle mete cos difficili e faticose da raggiungere.

    Abbiamo cercato di balbettare insieme delle risposte, ma luni-ca realt concreta sempre rimasta la ricerca del bene disinte-ressato, il vero balsamo per ogni ferita.Il bene ricevuto proprio da chi non aveva niente, da chi era si-curo di non avere proprio niente da dare stata la nostra crescita,la nostra luce, la nostra forza per andare contro corrente, per an-dare oltre, come testimonia Ges, oltre tutte le miserie della no-stra povera vita.Offriamo al Signore, tutti noi, che operiamo in questa piccola as-sociazione, il nostro servizio passato e quello futuro. Attraversodi Lui, nei tratti bui della vita, possiamo essere una piccola fiam-mella di luce per i nostri fardelli.Lassociazione Bottega di Elia opera dal 1993 nella citt di Al-ba per prevenire e ridurre le situazioni di disagio, attraverso lac-coglienza e lascolto di persone con problemi relazionali e sociali.Gli obiettivi del progetto sono: sostegno alla persona in difficol-t per prevenire processi di aggravamento e istituzionalizzazio-ni; offerta di uno spazio protetto di ascolto e di confronto con altrepersone in ordine a problemi personali e famigliari; elaborazio-ne con le persone, di progetti individuali che comprendono il per-corso, i mezzi e leventuale riferimento ai servizi del territorio;acquisizione di strumenti concreti per recuperare lautostima elautonomia attraverso lagire quotidiano; invito a svilupparelappartenenza a un gruppo di riferimento per sperimentare ca-pacit manuali e relazionali; sensibilizzazione delle realt loca-li, di parrocchie e altri enti di volontariato per favorirelinserimento nel proprio contesto di vita delle persone seguite dal-lassociazione; collaborazione con i servizi sociali e sanitari delterritorio.La prima sede dellassociazione stata nella parrocchia di CristoRe poi nella parrocchia di San Giovanni. Nel mese di maggio2010 ci siamo trasferiti in piazza Monsignor Grassi n.9 presso lasede della Caritas Diocesana. Don Gigi Alessandria ci ha messoa disposizione due locali ben ristrutturati, consentendoci di po-ter portare avanti il nostro operato e per questo lo ringraziamomolto, insieme ad altri responsabili che ci hanno accolto. Nel2007 abbiamo pubblicato un libro Dalla persona alla persona,cultura e pratica del volontariato di Antonella Saracco che ri-percorre le tracce degli incontri di formazione avvenuti dal 2002al 2006 (progetti finanziati dalla Provincia di Cuneo) e che han-no coinvolto un nutrito gruppo di volontari albesi a confrontar-si su diverse tematiche e stili di vita che fondano e sostengono lacultura del volontariato.La nostra avventura continua quindi in questa nuova sede, doveal centro ci sono le persone, questi nostri fratelli cos feriti dallavita, cos bisognosi di affetto e di attenzione che ci fanno capirele nostre potenzialit e quando dobbiamo loro restituire.Siamo ben lieti di accogliere chiunque voglia visitare e capire que-sta realt di volontariato.

    La responsabile Laura Carluccio

    Societ Solidale N. 1/2014 - 5

    Scrivilo a Societ Solidale una rubrica di dialogo diretto tra redazione e Organizzazioni di Volontariato, uno spazio aperto per riflessioni, commenti, esigenze ed informazioni. Per inviare il proprio contributo: [email protected].

    Marco Borgogno: dallAitf Cuneo a Presidente dellAitf Nazionale

    Domenica 13 aprile 2014 presso la sala Fabris dellOspedale Molinet-te di Torino , si svolta lassemblea generale dellAitf Nazionale. Tra i punti allordine del giorno risultava il rinnovo delle cariche sociali con-seguenti alle avvenute dimissioni dellIng. Carlo Maffeo da presidente. Carlo Maffeo, trapiantato di fegato dal Professor Salizzoni a Bruxelles 27 anni fa, stato il fondatore dellAitf

    nazionale. Lassociazione ha superato i 26 anni di attivit e ha rag-giunto i livelli di efficienza e funzionalit attuali. LAitf presente nelle Istituzioni nazionali del settore ,ha 14 delegazioni regionali e provinciali in tutta Italia dal Friuli alla Sicilia e una addirittura in Inghilterra. Durante la sua presidenza stato un efficiente grup-po di volontari che opera nei vari reparti dellOspedale Molinette a supporto degli operatori sanitari e in collaborazione con comu-ne di Torino , con il contributo di banche e enti pubblici e privati stata realizzata la Residenza Cimabue che accoglie i pazienti in attesa di trapianto e trapiantati con le famiglie provenienti da re-gioni lontane . Il consiglio Direttivo eletto in sede di assemblea ha eletto al suo interno Marco Borgogno quale Presidente dellAitf nazionale. Su proposta del neo Presidente Borgogno, Carlo Maf-feo stato nominato Presidente Onorario. La Delegazione di Cuneo orgogliosa di aver espresso un com-ponente del suo Consiglio Direttivo a Presidente Nazionale. Sia-mo consapevoli che Marco Borgogno si assunto un compito impegnativo e noi tutti gli garantiamo la pi leale e fattiva col-laborazione. Siamo certi che con la sua esperienza come si pu vedere dal suo curriculum sapr dare nuovo impulso allassocia-zione e mantenere saldi i collegamenti con le varie delegazioni. Nato a Borgo San Dalmazzo Marco Borgogno stato trapiantato dallequipe di Salizzoni nel 2001. Fa parte del direttivo della De-legazione di Cuneo dell Aitf . Ha diviso il suo impegno tra il suo lavoro di imprenditore nel settore del legno e incarichi pubblici. consigliere comunale del Comune di Borgo S. Dalmazzo dal 1970, ove stato sindaco nel periodo dal 1982 al 2002, ricopren-do inoltre funzioni come amministratore di Comunit Montana. stato tra i fondatori del Parco Regionale delle Alpi Marittime , confinante con il francese Parco del Mercantour, una delle aree naturalistiche pi grandi dEuropa. Scrittore dilettante collabora con diverse testate locali ed un fautore della normalit di vita del trapiantato e paladino della donazione degli organi. Le sue prose narrano spesso delle sue avventure sulle sue montagne sia nel periodo estivo che sugli sci dinverno o delle sue galoppate motociclistiche in terre lontane.

    Elvio MarchettoAitf Delezione di Cuneo

    LANPA SEZIONE ALBA LANGHE E ROERO:La Fiera del Volontariato utile per lo scambio di esperienze con le altre associazioni animaliste presenti alla rassegna

    Anche questanno, come consuetudine, lAnpa (Associazione nazionale protezione animali e am-biente) Sezione di Alba, Langhe e Roero, ha par-tecipato al Fiera del Vo-lontariato che si svolta a Saluzzo il 4-5-6-aprile. stata unoccasione im-portante di visibilit per le Associazioni di Volon-tariato che hanno avuto modo di presentare le proprie attivit ai visitatori, ma soprat-tutto si avuta lopportunit di conoscersi e confrontarsi fra Associazioni presenti sul territorio. In particolare riteniamo sia stata molto proficua la conoscenza e lo scambio di esperienze con le altre associazioni animaliste presenti alla rassegna. Infatti, con esse, c stata lopportunit di dialogare e gettare le basi di una fattiva collaborazione futura. In un mondo sempre pi complesso, ma nello stesso tempo sempre pi frammentato e individualista, fondamentale creare opportunit di scambio e di aiuto reciproci al fine di ottimizzare e mettere in comune le ri-sorse che, come spesso purtroppo accade nel mondo del volon-tariato, sono sempre insufficienti a far fronte a tutte le urgenze che quotidianamente ci si trova ad affrontare. LAnpa ringrazia gli organizzatori della Fiera del Volontariato che, come sempre, hanno lavorato con grande impegno per la riuscita della ma-nifestazione che un appuntamento annuale gradito e atteso.

    I volontari Anpa

    La lettera che Ernesto Olivero ha voluto dedicare a tutti gli amici in occasione dei 50 anni del Sermig

    Cari amici,50 anni in un amen.50 anni di amicizia con Dio, allinizio inconsapevole e giovane, ma gi pienamente vera.Mentre lentamente noi crescevamo, la sua mano, la mano di Dio, il suo volto si faceva intravedere e poi vedere faccia a fac-cia attraverso il volto dei primi amici che si sono appassiona-ti, belli, fedeli, puliti. Poi attraverso il volto di tanti altri amici e soprattutto attraverso il volto di migliaia di persone sofferenti. Le sofferenze hanno colpito anche noi e il nostro entusiasmo, fin dallinizio. Ma imparavamo sotto i colpi vigliacchi che dietro

    Marco Borgogno

  • Un augurio affettuoso da tutti i volontari CVA, a chi pu esibire con orgoglio la tua et e dimostrare insieme il vigore, lenergia e la vitalit sufficiente per ricominciare a contare gli anni da zero.

    Augurissimi a Isidoro Rossotti decano del CVA di Alba

    Al carissimo Isidoro, volontario sempre presente, il Csv Socie-t Solidale augura di continuare il prezioso impegno nel Cva e la sua gradita presenza nel mondo della solidariet perch di Lui, della sua testimonianza garbata e sorridente, abbiamo tutti bisogno.

    Il presidente Csv Giorgio Groppo

    6 - Societ Solidale N. 3/2014

    ogni patimento cera un appuntamento con Dio, cera la mise-ricordia di Dio che ci voleva bambini e maturi, freschi e lucidi, sognatori e realisti. 50 anni di storia con Dio. Il nostro compito ora restare fedeli e fermi come rocce, di una fedelt umile da minuto per minuto. Solo cos possiamo compiere quello che Dio sogna: che chi ci vede vivere possa stupirsi di noi, perch un pugno di donne e uomini che restano puliti dimostrano che Dio esiste ed amore. Solo se trova fedelt e piccolezza Dio fa meraviglie. Sono timido, ignorante e impacciato, e se Dio mi ha fatto credibile perch sono uno sparito nel cuore di Dio. Sono uno che ha fatto mille sbagli e li ha riconosciuti, chiedendo ogni volta scusa, chiedendo ogni volta la grazia di rialzarmi e rico-minciare, di non arrendermi, di continuare a credere allamore. E Dio venuto sempre a riempire la mia debolezza. 50 anni, ma abbiamo appena cominciato. Non ci sono mai state divisioni tra noi, abbiamo litigato, discutiamo animatamente ma alla fine ci riconciliamo, e la verit avanza. Perch manteniamo il nostro cuore pieno di Dio. Siamo uniti tra noi e con Dio misericordia. Lui in noi aspetta pieno di speranza che chiunque possa rico-noscerlo come fine ultimo e primo. Ora il momento di unirci ancor pi tra di noi ed attaccarci ancor pi a Dio, abbandonarci di pi. il momento di contare ancor meno sulle nostre forze personali, che possono mancare, di non spaventarci della nostra debolezza. Siamo piccoli, insicuri, paurosi. E allora? Solo davanti alla consapevolezza del nostro nulla Dio agisce e fa grandi cose. Quante lacrime, quante persone violentate dalla vita ci manda perch le consoliamo!Viviamo in un tempo difficile ma non peggiore di altri. In questo mondo di pecore smarrite noi vogliamo essere porta sempre aperta, braccia spalancate. Nessuno deve mai trovare in noi unaporta chiusa, un occupato, un torna domani, un per te qui non c posto perch non la pensi come noi, perch chiami Dio in un modo diverso dal nostro. Nessuno deve trovare in noi rabbia orassegnazione. Il nostro compito farci mangiare, diventare pane per chi ha fame di Dio anche se non lo sa, che creda o non creda, che chiami Dio in mille modi diversi o che lo ignori. Il nostro compito essere come siamo, un orologio senza orario, un piccolo numero, gente semplice e fragile. Se la nostra fedelt feriale far gustare il sapore di un mistero o far sorgere una do-manda in qualche cuore, i nostri 50 anni diventeranno eternit nel cuore di Dio. Grazie amici. Ci benediciamo reciprocamente con tanto affetto e riconoscenza.

    Ernesto OliveroPresidente Sermig

    Festa del volontariato delle associazionidel Comune di Grinzane Cavour

    Grazie per la vostra collaborazione; abbiamo stampato il ma-teriale pubblicitario come da vostre istruzioni per la suddetta manifestazione e tutti i Gruppi dei volontari ne sono stati entu-siasti. Finalmente abbiamo potuto reclamizzare la manifestazio-ne nei dovuti modi. La manifestazione stata organizzata dal nostro Gruppo Argos in collaborazione con il Gruppo Fidas e con il Comune di Grinzane Cavour.

    Vi ringraziamo sentitamente.

    Il presidenteMarco Fontanone

    S.O.S. Volontari per lestate

    Egr. Direttore,questanno lassociazione Volontari dellAnnunziata festeggia 10 anni di attivit, ci consenta fruire di uno spazio nel Suo gior-nale per ringraziare chi ci ha permesso di arrivare a questo tra-guardo. Prima di tutto pensiamo a chi ci offre gratuitamente gli spazi per poter realizzare i nostri eventi: il sig. La Rosa, gestore del Cinema Lux di Busca dove ogni anno ci aspetta la Festa dei volontari e delle persone della terza et, listituto musicale dove si tiene invece la mostra invernale Sguardi e colori, lammini-strazione comunale, la parrocchia, il Centro Anziani e lOspedale Civile per la possibilit di utilizzare le sale per gli altri eventi.La nostra associazione, poi, non potrebbe esistere se non ci fos-sero persone disposte a offrire gratuitamente parte del proprio tempo nella realizzazione dei progetti e infine ringraziamo tutti coloro che partecipano alle nostre attivit e che sono sempre pi numerosi segno tangibile che le nostre fatiche sono ap-prezzate. Ogni occasione buona poi, sig. Direttore, per lanciare nuovi appelli a chi ha voglia di riorganizzare in meglio la propria vita. Durante lestate cerchiamo persone disposte ad accompa-gnare gli anziani in passeggiate protette o ad affiancare le fi-sioterapiste nelle lezioni allaperto di ginnastica dolce. Le nostre porte sono aperte a chiunque dica io ci sono. RingraziandoLa per lo spazio dedicato, porgiamo distinti saluti.

    La presidente dei Volontari dellAnnunziataIvana Audisio

  • Societ Solidale N. 3/2014 - 7

    Il CSV Societ Solidale ha presentato leprime conclusioni relative al ciclo diincontri Ripartire dalla strada, che si svolto sul territorio provinciale nei me-si di settembre e ottobre. Undici appun-tamenti che si proponevano di ascoltare ibisogni e le richieste dei volontari e dei cit-tadini, di raccogliere idee e progetti daavviare per il bene comune e di dare spun-to alla realizzazione di collaborazioni e direti tra i diversi soggetti del territorio. Ilprogetto ha visto la partecipazione di 230Associazioni (in rappresentanza delle di-verse tipologie di volontariato) e di 30rappresentanti delle Istituzioni (comuni,consorzi socio assistenziali, ASL).

    Giorgio Groppo, presidente del CSV, inapertura di conferenza stampa: Il ciclo diincontri aveva lobiettivo di incontrare ivolontari e la gente per ripartire dalle esi-genze reali e dai bisogni delle persone:tutti gli appuntamenti sono stati partecipatie proficui e hanno fornito idee valide dacui partire per realizzare progetti condi-visi. Il CSV si propone di svolgere unruolo di coordinamento tra associazioni eistituzioni per condividere le richieste emettere in rete le risorse gi presenti, mache talvolta non si conoscono. Il volon-tariato deve affiancare gli enti pubblici

    senza per sostituirsi. linterlocutore pri-vilegiato delle esigenze della popolazio-ne. Con Ripartire dalla strada confidiamodi trovare soluzioni percorribili dandopriorit alle politiche giovanili, agli an-ziani e alle categorie sociali deboli, aquanti hanno perso il lavoro e devonoreinventare una professione, con lobiet-tivo di arrivare alla sperimentazione di

    vie nuove, come le fondazioni di comu-nit o le Fondazioni di Welfare.Il confronto ha fornito importanti spunti diriflessione: si parlato a lungo della pro-mozione di un tavolo di lavoro per indi-viduare strategie comuni e facilitare laconoscenza reciproca delle OdV sul ter-ritorio, di incaricare il CSV ad interloqui-re con Enti quali Inps, Inail e altri per

    Societ Solidale N. 3/2014 - 7

    Facilitare il lavoro di retetra associazioni ed enti del territorioper rispondere alle esigenzedella popolazione

    Presentatele risultanzedegli incontriche il CSV ha fattosul territoriocon il ProgettoRipartiredalla strada

    Incontro a BRA

    Incontro a ALBA

  • facilitare lazione del volontariato, in-centivare la creazione di servizi e agevo-lare il coordinamento tra associazioni.Le sfide di cui il CSV si preso carico ri-guardano in primis la realizzazione diazioni mirate a facilitare il coordinamen-to e ad implementare la rete tra OdV e traAssociazioni e istituzioni: per fare questoSociet Solidale si propone di organizza-re un tavolo di lavoro con rappresentantidi associazioni, comuni, consorzi socioassistenziali, Caritas, enti locali e Fonda-zioni bancarie.Un altro punto, richiamato pi volte nelcorso degli appuntamenti, riguarda lat-tenzione alle fasce pi deboli della po-polazione (quali anziani, persone condisabilit). Un obiettivo che si pensa diraggiungere quello di mettere in rete lerisorse umane delle associazioni con le ri-sorse strumentali gi presenti. In questomodo ci si propone di rispondere, adesempio, alla carenza di trasporto pub-blico nelle zone periferiche e montane,per gli anziani e gli ammalati: un servizioprezioso che si pu realizzare senza stan-ziare particolari risorse economiche.Le Associazioni presenti agli appunta-menti hanno inoltre messo in luce lim-portanza dellazione di promozione delvolontariato tra le fasce giovani della po-polazione: in questambito il CSV si im-pegna a continuare il lavoro nelle scuoleper incentivare lazione e limpegno gio-vanile, ponendo particolare attenzione allinguaggio da loro utilizzato e realizzan-do eventi specifici a loro dedicati.Il progetto ha messo in luce anche la ma-turit del volontariato di fronte allattualesituazione economica e sociale: le asso-ciazioni hanno proposto di predisporreun progetto di accompagnamento allim-pegno nel volontariato per i neo pensio-nati e per le persone che rimangono senzalavoro (prevenzione del disagio), in mododa dare una risposta concreta a chi si ri-trova in situazione di emergenza, creandoopportunit di specializzazione.

    Elisa Girardo

    8 - Societ Solidale N. 3/2014

    Incontro a BORGO SAN DALMAZZO

    Incontro a CUNEO

    Incontro a SALUZZO

    Incontro a MONDOV

    8 - Societ Solidale N. 3/2014

  • Societ Solidale N. 3/2014 - 9Societ Solidale N. 3/2014 - 9

    SINTESI DEL CICLO DI INCONTRIRIPARTIRE DALLA STRADA

    Provincia di Cuneo19 settembre/31 ottobre 2013

    Il ciclo di incontri Ripartire dalla Strada si svolto sul ter-ritorio della provincia di Cuneo dal 19 settembre al 31ottobre e precisamente a:

    ALBA, 19 settembre 2013 SALUZZO, 1 ottobre 2013 BORGO SAN DALMAZZO, 3 ottobre 2013 BUSCA, 10 ottobre 2013 FOSSANO, 12 ottobre 2013 BRA, 15 ottobre 2013 CUNEO, 17 ottobre 2013 MONDOVI, 19 ottobre 2013 LEQUIO BERRIA, 22 ottobre 2013 SAVIGLIANO, 26 ottobre 2013 CEVA, 31 ottobre 2013.

    Hanno preso parte al ciclo di incontri circa 230 asso-ciazioni, rappresentative dei vari settori del volontaria-to, e circa 30 rappresentanti delle istituzioni (Comuni,Consorzi Socio Assistenziali, ASL, ecc) provenienti dasettori eterogenei

    Le riflessioni scaturite durante le riunioni sul territoriopossono essere raggruppate in 4 macro aree:- Bisogni/richieste del territorio e delle OdV della pro-vincia di Cuneo

    - Idee/progetti da implementare/avviare per il bene co-mune

    - Ipotesi di collaborazione/rete tra i soggetti del territorio- Ruolo del CSV Societ Solidale

    BISOGNI/RICHIESTE DEL TERRITORIOE DELLE ODV DELLA PROVINCIA DI CUNEO.- Non abusare della pazienza delle OdV (molte riunioniconvocate da pi Enti, scarso seguito a quanto discussonelle riunioni, ecc), cercando invece di ottimizzaretempi e risorse

    - Chiarire e ridefinire costantemente il rapporto tra OdVe Istituzioni (OdV non in sostituzione delle Istituzioni,ecc)

    - Allentare la richiesta di burocrazia per le OdV (soprat-tutto in alcuni settori, ad es. OdV operanti in struttu-re ospedaliere, ecc)

    - Fare conoscere e rendere visibile loperato dei volon-tari delle OdV, sia in ambito giovanile (es. Scuola), sianegli altri ambiti (es. istituzioni, imprese, ecc)

    Incontro a BUSCA

    Incontro a FOSSANO

    Incontro a LEQUIO

    Incontro a SAVIGLIANO

  • 10 - Societ Solidale N. 3/2014

    - Formare culturalmente le OdV affinch siano consce(e mettano in atto strategie in tal senso) del fatto chela societ sta cambiando e occorre andare avanti in-sieme al cambiamento

    - Offrire ai bisogni del territorio risposte organizzate e co-ordinate; necessit del creare reti

    - Prestaremaggiore attenzione al mondo giovanile ed in-centivare laggregazione giovanile anche in ottica diricambio generazionale nel volontariato e di forma-zione ai valori solidali

    - Arginare la tendenza a far diventare la crisi economi-ca una crisi di valori (lavoro sulla cultura dei valori)

    - Prestare attenzione ai disagi delle zone montane (ser-vizi eliminati, ecc)

    - Contrastare la demotivazione dei volontari conse-guente al taglio dei servizi degli Enti in ragione del-labbattimento costi

    - Necessit di raccordare i tempi veloci del volontaria-to (per dare pronta risposta a bisogni impellenti) e itempi lunghi delle Istituzioni (burocrazia)

    - Non diversificare il volontariato: ogni OdV ha il me-desimo peso

    IDEE/PROGETTI DA AVVIARE/IMPLEMENTAREPER IL BENE COMUNE.- Creazione di un movimento di sollecitazione ampioper ripristinare alcune attivit utili alla formazioneculturale e di vita dei giovani (es. Servizio Civile)

    - Incentivare il microcredito sul territorio- Attivazione di percorsi di sostegno al bisogno che sia-no improntati alla sostenibilit futura (no a inter-venti spot)

    - Lasciare ai giovani ed ai volontari spazi fisici/strut-ture adeguati, al momento inutilizzati (Comune),per incentivare limpegno sociale/solidale

    - Incentivare la creazione di servizi e agevolazioni perle OdV (es. piani telefonici, ecc)

    - Predisporre un progetto di accompagnamento/for-mazione allimpegno nel volontariato per i neo pen-sionati e delle persone che rimangono senza lavoro(prevenzione del disagio). Necessit di adesione didiverse OdV e appoggio dei Comuni per visibili-t/promozione

    - Progettare modalit condivise per abbattere gli spre-chi della societ attuale (sprechi alimentari, di ri-sorse umane, ecc)

    - Promuovere il buon esempio dato da chi gi prati-ca il volontariato in modo che possa essere da mo-tivazione ai giovani per inserirsi in ambito associativoe contrastare il problema del ricambio generazio-nale nelle OdV

    - Progetti di Vita Positiva per i bambini/ragazzi (ele-mentari e medie) in collaborazione con le Scuoleper impostare da subito una cultura della solidarie-t (nuova materia scolastica: V.I.T.A.?)

    - Convegno sugli Animatori di Comunit- Punto/Spazio nelle Strutture Ospedaliere da metterea disposizione delle OdV operanti in ambito sanita-

    rio che a turno possono essere presenti, promuoverela propria attivit e sostenere i bisognosi

    - Dare vita a manifestazioni/eventi/incontri creati ap-positamente per i giovani (con attenzione quindianche al linguaggio da loro utilizzato) per incentivarelimpegno giovanile

    IPOTESI DI COLLABORAZIONE/RETETRA I SOGGETTI DEL TERRITORIO.- Creare piani strategici fattibili per un maggiore coor-dinamento e implementare la rete tra le OdV e tra leOdV e le istituzioni (non creare doppioni di interven-to e conseguente dispersione delle risorse, salvaguar-dare le rispettive autonomie)

    - Ambiti di possibile collaborazione tra OdV e Istituzio-ni: domiciliarit (es. pratiche di buon vicinato con se-gnalazione ai Servizi dei casi pi gravi, ecc)

    - Individuare un Ente, una Istituzione che si prenda ilcompito di raggruppare e creare una rete tra OdV (es.Consulte Comunali del Volontariato, ecc)

    - Individuare forme e modalit con cui condividere traOdV i mezzi e le attrezzature gi in possesso di alcuneOdV

    - Promuovere tavoli di confronto di cui si faccia pro-motore un ente/istituzione per individuare strategie co-muni e facilitare la conoscenza reciproca delle OdVsul territorio

    - Dare nuova vita, implementare i Piani di Zona gi pre-visti e reti gi esistenti

    - Incentivare la rete tra gli Enti/Istituzioni per la pro-gettazione sociale e per la burocrazia (condivisa, nonritrovarsi a dover presentare ogni volta ad ogni Ente deidocumenti diversi -> dati condivisi)

    - Fiera del Volontariato come spazio per Tavole Roton-de tra OdV divise per settore di attivit

    - Azioni per stemperare il forte campanilismo presentetra le OdV ed educare al lavoro di rete

    RUOLO DEL CSV SOCIET SOLIDALE.- Ampliare la conoscenza del CSV sul territorio (affinchtutte le OdV possano usufruire dei servizi)

    - Promotore di tavoli di confronto per individuare stra-tegie comuni e facilitare la conoscenza reciproca del-le OdV sul territorio

    - Fiera del Volontariato come spazio per Tavole Roton-de tra OdV divise per settore di attivit

    - Interlocutore con Enti quali INSP, INAIL e altri a soste-gno del volontariato

    - Dare maggiore ambito di operativit ai CSV- Incentivare le OdV a non vedere il CSV come unicosoggetto erogatore di risorse sul territorio

    Sulla base delle riflessioni emerse dagli incontri, il CSV So-ciet Solidale si impegner per proporre nel corso deiprossimi anni progetti/iniziative per dare seguito a quan-to richiesto dalle OdV, nel rispetto del ruolo di ogni sog-getto partecipante.

    10 - Societ Solidale N. 3/2014

  • Societ Solidale N. 3/2014 - 11

    CELEBRATA A BOVES LA GIORNATA DEL DONATORE DI SANGuE: PRESENTI ALLA MANIFESTAZIONE CENTINAIA DI VOLONTARI

    N eanche la pioggia battente riuscita a smorzare lentu-siasmo dei donatori di sangue della Granda che, dome-nica 15 giugno a Boves nel corso dellVIII edizione della Giornata provinciale del donatore di sangue, hanno testimonia-to, con la loro massiccia presenza, limportanza della donazione e la bellezza di questo gesto universale damore. La manifestazione, organizzata in occasione della giornata na-zionale, promossa dal Centro Servizi per il Volontariato So-ciet Solidale, in collaborazione con lAvis, la Fidas, i Donatori di sangue della Croce Rossa, lSOS Sangue e il Gruppo Autonomo Sangue Mombracco e con il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e della Citt di Boves.Dallarea mercatale di Via Borella i donatori di sangue, con un colorato corteo di labari e ombrelli, si sono diretti verso la Chiesa di San Bartolomeo, nel centro della citt, dove si svolta la Santa Messa e la celebrazione ufficiale della manifestazione con i di-scorsi di autorit e rappresentanti delle associazioni.Nonostante le cattive condizioni atmosferiche emerso con forza lo spirito di amicizia e di collaborazione che caratterizza la giornata e la motivazione di quanti, con grande generosit, donano una parte di s agli altri. Sul palco si sono susseguiti i rappresentanti delle istituzioni: il Sindaco di Boves Maurizio Paoletti e Alberto Valmaggia, nella doppia veste di neo assesso-re regionale e storico donatore di sangue. A seguire sono intervenuti i rappresentanti delle Associazioni dei donatori di sangue: Alessandro Biadene, Presidente Provin-ciale Fidas, ha evidenziato limportanza di sfilare tutti insieme, senza distinzioni di bandiere, con lunico scopo di reclutare nuo-ve leve, soprattutto giovani per testimoniare a tutti la necessit di dover compiere un gesto di amore verso il prossimo meno fortunato di noi.Fare volontariato e donare il sangue pu far riaffiorare la speran-za dentro il cuore della gente. I donatori, infatti, non offrono solo il loro tempo, ma danno una parte di s compiendo un gesto di alto valore civico. Lappello alla generosit riesce a mobilitare le masse senza proclami urlati: la tenacia dei volontari, la loro presenza oggi nonostante la pioggia, hanno dato alla cittadinanza una testimo-nianza forte di solidariet. Ha dichiarato Giorgio Groppo, Presi-dente provinciale e regionale Avis. Sono inoltre intervenuti Francesco Aquilina, rappresentante del gruppo dei donatori di sangue della Croce Rossa, Fabrizio Folco, Presidente SOS Sangue, Giuseppe Audisio, Presidente del Gasm (Gruppo autonomo Sangue Mombracco) e Graziano Dutto, Pre-sidente Avis Boves.

    Elisa Girardo

    DONARE SIGNIFICA DIFFONDERE I VALORI DELLA SOLIDARIET

    Il 15 giugno si svolta a Boves la giornata del donatore di san-gue. Peccato che il forte maltempo e una temperatura tuttaltro che estiva abbiano quasi vanificato quanto era stato meticolo-samente programmato per dare il giusto risalto ad un evento cos importante. Nonostante le avverse condizioni meteorolo-giche, tuttavia, i donatori della Granda non hanno rinunciato a testimoniare con la loro presenza e costanza limportanza della donazione. I donatori hanno sfilato ugualmente sotto la piog-gia battente, e in un colorato corteo di labari e ombrelli hanno raggiunto la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo per la Mes-sa dopo la quale, grazie al parroco Don Bruno, abbiamo potuto ascoltare il saluto di tutte le autorit intervenute. Terminata la messa la chiesa rimasta gremita di persone che hanno ascoltato il messaggio delle associazioni dei donatori: nonostante il maltempo lobiettivo stato raggiunto, e il mes-saggio di speranza arrivato a tante persone, forse pi che negli anni benedetti dal sole. Al termine ci siamo ritrovati sotto larea mercatale per trascorre-re un ultimo momento conviviale grazie allottimo pranzo che ci stato servito. Accantonata la delusione personale causata dalle impietose condizioni meteo, colgo loccasione per ringra-ziare tutti coloro che hanno collaborato per la buona riuscita di questa giornata. Un grazie particolare ai donatori e alle autori-t intervenute che nonostante il forte maltempo hanno voluto essere ugualmente presenti dimostrando cos un forte attacca-mento ai nostri sodalizi.

    DALLAVIS DI BOVES.

  • 12 - Societ Solidale N. 3/2014

    DONARE IL SANGuE COME REGALARE uN SORRISO, NON COSTA NuLLACome ogni anno in concomitanza con la festa mondiale dei do-natori di sangue che cade il 14 giugno, si svolta a Boves l VIII giornata provinciale dei donatori di sangue con la presenza di tutte le associazioni presenti sul territorio.Nonostante un clima non molto favorevole, ancora una volta i donatori hanno voluto dare un segnale molto forte di attacca-mento a quelli che sono gli obiettivi comuni delle diverse asso-ciazioni. Si sono presentati molto numerosi!Come gi ricordato pi volte, ma vale la pena dirlo una volta in pi, la nostra provincia lunica a riuscire ad organizzare una manifestazione che unisca tutte le differenti associazioni di do-natori il cui ideale comune principalmente quello di sensibiliz-zare la popolazione alla donazione.In questo contesto tutte le associazioni hanno cercato con la propria presenza di fare arrivare il messaggio che importantis-simo limpegno da parte di tutti per convincere nuovi donatori, soprattutto i pi giovani a fare il primo passo per avvicinarsi a questo tipo di gesto, gratuito ma immenso. fondamentale per-ch, stando ai dati, let media continua ad alzarsi e non si pu considerare un rassicurante segnale per il futuro.Come si dice, lunione fa la forza, pertanto si continui cos e con costanza. Grazie ancora a chi con cura e attenzione ha organiz-zato questa importante giornata.

    DAI DONATORI CROCE ROSSA 14 GIuGNO 1868: NASCE A VIENNA KARL LANDSTEINER il biologo austriaco che scopr lesistenza dei gruppi sanguigni, meritando il premio Nobel nel 1930 ma soprattutto aprendo la strada alla moderna medicina trasfusionale. Il valore degli studi compiuti da Karl Landsteiner sar ulterior-mente riconosciuto nel 2004, quando fu istituita la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue nel corso della 58a Assem-blea Mondiale della Salute. Il 14 giugno 2014, a dieci anni dalli-stituzione, la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue costitu-isce un momento di verifica e riflessione per tutte le componenti del Sistema Sangue italiano: la vicinanza con le ferie estive, accompagnata dal sensibile calo di donazioni, ricor-da quanto sia cruciale poter contare sulla generosit di donatori di sangue periodici, non-remunerati e,sopratutto, consapevoli del valore del loro gesto. Il tema del 2014 riassunto nel claim scelto dallOrganizzazione Mondiale della Sanit: Donare san-gue sicuro per chi dona la vita, in modo che sia sempre e ovun-que garantito laccesso al sangue e ai suoi componenti per le cure mediche occorrenti alle madri: nel mondo, i decessi causati da complicazioni legate alla gravidanza o al parto sono stimati in circa 800 al giorno. Secondo i dati dellOms, dal 2004 a oggi, le donazioni di sangue sono cresciute del 25% nel mondo: dalle 80 milioni di sacche del 2004 a oltre 108 milioni stimate questan-no. Lambizioso obiettivo di giungere a contare solamente su sangue proveniente da donatori periodici e non-remunerati in tutto il mondo, entro lanno 2020. La Giornata Mondiale del Donatore di Sangue uniniziativa promossa dallOrganizzazione Mondiale della Sanit (Oms), dal-la Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Ros-

    DAL S.O.S. SANGuE..

    sa (IFRC), dalla Federazione Internazionale delle Organizzazioni di Donatori di Sangue (IFDBO) e dalla Societ Internazionale di Medicina Trasfusionale (ISBT). Croce Rossa Italiana impegnata nello sforzo, comune alle altre Associazioni e Federazioni di Do-natori, di rendere migliore il Sistema Sangue Italiano, attraverso la promozione della cultura del dono e degli stili di vita che con-traddistinguono le donne e gli uomini che compiono un gesto di cos alto valore etico e morale.

    DALLA FIDASDONATORI DELLA GRANDA, EROI DEL VOLONTARIATODomenica 15 giugno scorso i nostri donatori di sangue , di tutte le Associazioni presenti sul territorio, hanno dato lennesima dimo-strazione di quale pasta sia fatta la nostra gente!Neanche il tempo pi ostile ha fatto desistere i partecipanti alle celebrazione dell ottava Giornata del Donatore dal prendere parte alla manifestazione che, come sempre stata organizzata al meglio dalle ragazze del Centro Servizi per il Volontariato di Cuneo. Lorganizzazione del Csv nulla ha per potuto contro lin-clemenza del tempo contro il quale i nostri eroi hanno combat-tuto strenuamente, tanto da fare comunque la sfilata sotto una pioggia scrosciante contro la quale gli ombrelli sono serviti a mol-to poco! La conseguenza stata che tutti, Sindaci in testa, siamo arrivati in Chiesa per la celebrazione della Messa e per i discorsi di rito, bagnati come pulcini , con le scarpe intrise dacqua. Leven-to ha avuto un successo insperato; nessuno si spaventato per linclemenza del tempo e nessuno ha abbandonato anzitempo la cerimonia e tutti si sono presentati regolarmente al banchetto fi-nale , dove si festeggiato alla temperatura di 14 gradi! Tutto ci di sprone per continuare questa ormai consolidata manifestazio-ne anche negli anni venturi... sperando comunque in un tempo meteorologico pi favorevole. A conclusione credo sia dovuto un grande ringraziamento al Csv e pi ancora ai nostri eroici Dona-tori di Sangue per la loro tenacia.

    DAL GASM.Il tempo non stato certamente favorevole, ma i donatori di san-gue sono persone che al sacrificio sono abituate: lo hanno dimo-strato nonostante la pioggia battente, sfilando per le vie cittadine fino alla chiesa per assistere alla Messa. una dimostrazione della disponibilit dei nostri donatori, una garanzia per le sfide del futuro.Solo in questo modo, restando uniti, saremo in grado di dare delle risposte positive ai nostri ospedali e ai centri trasfusionali.Per il futuro dovremo programmare le nostre attivit in collabora-zione con i centri di raccolta del sangue e del plasma; ogni asso-ciazione dovr lavorare serenamente con i propri donatori per lo stesso obiettivo finale. La giornata del donatore deve essere uno stimolo di collaborazione ai problemi continui che incombono su un un gesto cos altamente umanitario. Siamo volontari che lavoriamo in silenzio, ma una volta allanno possiamo dire che esistiamo: non solo in una giornata di festa, ma soprattutto nei momenti del bisogno.

  • Societ Solidale N. 3/2014 - 13

    GuIDE CuLTuRALI E TuRISTICHE VOLONTARIE

    Ha risposto in merito lAvvocato Cinzia Alesiani, consulen-te legale del Csv Societ Solidale.Le attivit professionali di servizio al turista, tra cui rientra la

    figura della guida turistica, sono disciplinate dalla legge regio-

    nale 26 novembre 2011, n. 33. La normativa prevede un corso

    di abilitazione, un esame con prove pratiche, scritte e orali, li-

    scrizione in appositi albi e un percorso di formazione perma-

    nente.

    Lesercizio delle attivit senza la predetta abilitazione viene

    sanzionato con pene pecuniarie a carico del singolo e degli

    operatori turistici, che si avvalessero del professionista non in

    regola, con sanzioni da euro 516 a euro 5.162.

    Sempre la disciplina regionale prevede alcune eccezioni, lart.

    9 comma I, punto b infatti recita le disposizioni della presen-

    te legge non si applicano: [] a coloro che svolgono, a titolo

    gratuito, le attivit disciplinate dalla presente legge a favore di

    soci ed assistiti di enti ed organismi, che operano senza fine di

    lucro per finalit ricreative, culturali religiose e sociali ovvero

    operino, su incarico di un ente locale, in ragione di conoscenze

    specialistiche;

    , quindi, possibile come volontario, a titolo gratuito lattivit

    di guida turistica, senza dover ottenere labilitazione ed essere

    iscritti nelle liste regionali, ma con la limitazione di esercitare

    tale servizio a favore di soci o assistiti di associazioni o organi-

    smi, oppure su incarico di un ente locale (comune, provincia

    e regione). vero per che lart. 9, I comma, utilizza locuzioni

    generiche e informali, quali assistiti, che possono intendersi

    anche gruppi occasionali, formati al momento, che si avvalgo-

    no dellassociazione di volontariato di cui fa parte la guida turi-

    stica volontaria oppure incarico di un ente locale che potreb-

    be esser anche il semplice nulla osta, spesso tacito, dellente

    locale proprietario o gestore del monumento o del museo,

    allaccesso del volontario nei locali.

    In conclusione non si riscontrano preclusioni nellesercizio

    dellattivit, come volontario, di guida turistica purch si ri-

    manga allinterno dei parametri normativi indicati dallart. 9,

    comma I, lettera b.

    Cinzia Alesiani

    Nellottica di privilegiare gli strumenti di dialogo, che anche una rivista cartacea pu adottare, si propone la rubrica Chiedilo a

    Societ Solidale. Il Csv raggruppa i quesiti pi ricorrenti nel periodo di riferimento e lo staff del Centro Servizi provvede, di volta

    in volta, a rispondere.

    Su questo numero la redazione di Societ Solidale indaga la possibilit per un volontario di prestare servizio come guida cul-

    turale e/o turistica senza entrare in conflitto con gli operatori che svolgono tale attivit a livello professionale.

    Sono numerose le Organizzazioni di Volontariato in provincia di Cuneo in cui i volontari sono impegnati in attivit culturali in

    qualit di guide/accompagnatori a titolo gratuito, senza retribuzione, per visite museali, a castelli, per iniziative di promozione

    culturale del territorio e del patrimonio storico-artistico e cos via. Di recente, stata sollevata limpossibilit di svolgere tale

    ruolo in qualit di semplici volontari poich non professionalmente abilitati, in base alla legge relativa alle professioni turistiche

    e alla loro tutela (Legge regionale 26 novembre 2001 n. 33), consultabile sul sito della Provincia allindirizzo:

    www.provincia.cuneo.gov.it/turismo-promozione-territorio/normativa-turismo-promozione-territorio

  • 14 - Societ Solidale N. 3/2014

    Gioco e SolidarietLa rubrica di Societ Solidale propone il legame tra gioco e solidariet, ac-comunabili da valori, chiavi di lettura e modelli: la creativit, lo spirito di squa-dra, il superamento degli schemi.

    Per inviare giochi, disegni, barzellette, rompicapo, test possibile contattare la redazionedi Societ Solidale: [email protected].

    Su questo numero riportiamo due simpatiche vignette del vignettista Danilo Paparelliche riguardano il Compleanno della Nutella e la Pace.e due bellissimi disegni del volontariodel CVA di Alba Piero Piano sulle vacanze.

  • Societ Solidale N. 3/2014 - 15

    u n naso rosso. Anzi molti di pi. E per ogni naso un sor-riso disteso sul volto. Questi sono i due ingredienti ba-silari che hanno reso possibile la riuscita della Giornata del Naso Rosso, tenutasi domenica 8 giugno a Villanova. Una volta allanno, infatti, tutte le associazioni di clown terapia VIP scendono nelle piazze dItalia per diffondere il loro messaggio: Vivere In Positivo. Cos, anche i nasi rossi di MondoVip sono usciti sotto un sole rovente con le maniche a righe dei camici cariche di abbracci.Uno per ogni persona giunta a osservare questesplosione di colori e risate. Tra antichi giochi rispolverati, palloncini, truc-chi, laboratori creativi, baby dance, favole che prendono vita, ogni distinzione det venuta meno: ognuno si ricalato in quellentusiasmo semplice tipico dellinfanzia.A proposito dinfanzia, nel corso della serata, tra la polenta degli alpini e la banda musicale di Villanova, MondoVip ha premiato lassociazione Girotondo per il suo impegno nel prendersi cura dei bambini bielorussi. Sempre nellambito del volontariato che travalica le frontiere, MondoVip patrocina inoltre la missione Romania: un gruppo di clown da tutta Italia partir a fine agosto al fine di diffondere nei giovani i valori VIP per affrontare disagi e difficolt.Domenica certamente il secondo dei sette valori VIP stato messo in pratica: uniti per crescere insieme. Sulla piazza sem-plici nasi di plastica rossa hanno reso ununica entit persone sconosciute tra loro. stato un abbraccio che ha scaldato il cuore mentre il sole cuoceva la pelle. Giunta la sera a essere stanchi erano solo i corpi sotto i camici VIP: lo spirito era carico di energia positiva. Perci grazie a tutti coloro che hanno alimentato questenergia.

    LE GIORNATE DEL NASO ROSSO A MONDOV, ALBA E CuNEO

    NASI ROSSI DI MONDOVIP INVADONO VILLANOVA

  • LA CLOWN TERAPIA DELLARCOBALENO VIP DI ALBA

    16 - Societ Solidale N. 3/2014

    Domenica 18 maggio i volontari dellasso-ciazione Arcobaleno Vip erano in Piazza Savona ad Alba per la Giornata del naso Rosso. La giornata allinsegna del sorriso, nata nel 2005 orga-nizzata dallAssocia-zione Arcobaleno Vip in collaborazione con il Csv Societ Solidale e si prefigge di far co-noscere e sostenere

    la clown terapia e di sensibilizzare allimportanza del volon-tariato verso il prossimo. Nel corso della manifestazione, arri-vata questanno alla 10 edizione e che si svolta in 53 citt italiane, i volontari vip erano presenti con il loro naso rosso per far sorridere bambini e adulti. Sono 3700 i clown che pre-stano servizio in oltre 170 ospedali e strutture socio sanitarie in Italia. La sensibilizzazione un momento importante per far conoscere lattivit e lo spirito dellassociazione: i clown di cor-sia, creando un mondo di fantasia, trasformano gli ambienti colorandoli e risvegliando in chi incontrano la creativit e la speranza necessarie per reagire alla sofferenza, al degrado, alla malattia, alla solitudine. La giornata dunque finalizzata alla raccolta di fondi per sostenere le attivit dellAssociazioni e per formare nuovi clown portatori di gioia. Durante la giornata i clown hanno trasmesso il loro esempio di vita positiva con giochi e alle-gria per tutti i bambini ma cercheranno anche di arrivare al cuore dei grandi per far riscoprire il bambino che ognuno ha dentro di noi e per far emergere la fantasia, la creativit e la capacit di vedere in positivo le cose.

  • GIORNATA CON IL NASO ROSSOPER CuNIVIP

    Societ Solidale N. 3/2014 - 17

    Domenica 18 maggio a Cuneo nel parco Villa Sara dalle 10

    alle 19 i volontari dellAssociazione Conivip hanno organizza-

    to la Giornata del naso Rosso. A fianco delle attivit classiche

    dellAssociazione negli ospedali e nelle case di riposo, i vo-

    lontari di Conivip si occupano anche di volontariato interna-

    zionale, in particolare in Guatemala, paese in cui il 50% delle

    famiglie vive in case insufficienti e inadeguate e nelle quali

    mancano in gran parte acqua potabile ed elettricit.

    Attraverso la Tourne Conivip circus i Vipcuneesi sono riusciti

    a trovare il modo per costruire una casa adeguata alla famiglia

    Patzn Chum, incontrata in una delle loro tante visite nel pae-

    se. Unione, fratellanza, gioia, divertimento, solidariet, abbrac-

    ci, giochi, arti circensi, colore, musica, teatro... tutto questo ed

    altre sorprese sono stati i protagonisti nel Parco Villa Sara di

    Cuneo per la Giornata del Naso Rosso. Grazie anche alla bella giornata primaverile, stata una gior-

    nata gradevolissima tanto per le persone che sono venute a

    trovare i volontari Clown di corsia dell'associazione "Cni Vip

    Onlus", federata in Vip Italia, quanto per i volontari stessi.

    Al di l della raccolta fondi, finalizzata a progetti inerenti la for-

    mazione dei volontari e "missioni del sorriso" in alcuni luoghi

    particolarmente disagiati, la Giornata con il Naso Rosso da

    sempre l'occasione per promuovere le attivit della Federazio-

    ne e diffondere lo spirito del vivere in positivo che alla base

    della peculiare attivit di volontariato di tutte le associazioni

    che afferiscono a Vip Italia.

    Cni VIP infatti non che una delle 53 associazioni che opera-

    no in oltre 170 strutture ospedaliere e socioassistenziali in tut-

    to il territorio nazionale, per un totale di 3700 volontari attivi.

  • 18 - Societ Solidale N. 3/2014

    Dal tardo pomeriggio di sabato 28 giugno il Parco Europa di Mondov si animato delle musiche e dei colori della Festa dei popoli, che anche questanno ha sfidato vittoriosa le previsioni meteo avverse. Sul palco il rap di MondoVip e dei Giorni Con-tati, la break dance di Mini e il dj set di Jailrock, la Capoeira con Luiz Claudio Amaral Rocha e Rildson Lima de Freita. Grande successo per il buffet realizzato dalle volontarie e dai volontari di MondoQui: i partecipanti hanno gustato squisi-tezze da tutto il mondo, seduti ai tavoli tra gli alberi del Par-co. Dopo cena, le musiche dei Marines de leternel, gruppo giovanile della Chiesa pentecostale di Carassone: il pubblico non ha potuto resistere al ritmo e in molti hanno danzato davanti al palco. Ha chiuso la Festa la sofisticata esibizione jazzmanouche di tre elementi della carovana Balacaval. Il grazie degli orga-nizzatori va a tutti i volontari che hanno lavorato per rendere possibile la manifestazione e agli sponsor.Liniziativa organizzata dallAssociazione MondoQui (grazie a un progetto parzialmente finanziato dal Csv Societ soli-dale) con laiuto del gruppo Scout Mondov, di Libera, Dalla Parte dellEducare e Antenna Missiomondo, la partecipazio-ne di Bottega Colibr, Ministere de la Reconciliation, Edo State Community, Amali, e con il sostegno di Caritas, Acli, LUnione Monregalese, Gastaldi Assicurazioni.

    Tratto da Lunione Monregalese di Mondov

    MONDOVCon Mondoqui al Parco Europa

    LE FESTE DEI POPOLI

    MONDOV e ALBA

  • Societ Solidale N. 3/2014 - 19

    ALBA Benvenuti a Macram tra intrecci e relazioni interculturali

    Dal 23 al 31 maggio Alba si svolta una grande festa inter-culturale nata e realizzata dalla sinergia tra enti pubblici, as-sociazioni e realt del terzo settore: Benvenuti a Macram tra intrecci e relazioni interculturali. Le iniziative: venerd 23 maggio, nella sala Beppe Fenoglio, incontrodibattito pubblico Un Mo(n)do per crescere sui di-ritti dei bambini nel mondo, promosso dalla Settimana della Comunicazione, dal Servizio Stranieri Comune di Alba e dal Progetto Mondo MLAL, con il contributo delle realt del vo-lontariato albese. Lassociazione di volontariato Stranivari, ha presentato il pro-getto di educazione e animazione rivolto ai bambini della Bosnia; lassociazione Ampelos Onlus, ha parlato dei lavori di ristrutturazione degli edifici scolastici in Etiopia e in Eritrea; lassociazione Amici di Pier ha invece descritto il progetto in Bolivia sulla gestione delle scuole di calcio per lo sviluppo psi-co-fisico dei ragazzi; il gruppo insegnanti Integrazione scola-stica minori stranieri ed educazione interculturale ha presen-tato lattivit Io Non Mangio da solo. Infine, il progetto Mondo Mlal, ha portato la sua esperienza nel Manthoc, Movimento dei bambini e adolescenti lavoratori del Per, approfondendo il tema dei diritti e del protagonismo dellinfanzia.

    Sabato 24 maggio, inaugurazione della mostra didattica Un-children. Infanzia negata nella sala polifunzionale Don Gaia del Liceo delle Scienze Sociali e linguistico Leonardo da Vinci, in piazza Garibaldi. Stefania Stefan, espone su tavole illustra-te, le immagini stilizzate delle tragedie pi infami che colpi-scono i bambini in ogni parte del mondo. Gioved 29 maggio, nella Sala Cinema Moretta, in piazzale Madonna di Moretta, proiezione del film Al ha gli occhi azzurri, con la regia di Clau-dio Giovannesi. In collaborazione con Progetto Mondo MLAL Movimento laici America latina. Venerd 30 maggio, al centro giovani H Zone aperitivo informativo dal titolo Intolleranze elementari - Scopri il tuo livello di intolleranza, una quizz-con-ference sul tema della lotta alla discriminazione. Liniziativa fa parte del progetto Immagina della cooperativa sociale Orso. Sabato 31 maggio, in piazza Savona dalle ore 16 alle 18, Un anno di attivit interculturali. Le scuole dellinfanzia, primarie e medie, con laiuto del gruppo insegnanti, hanno potuto rac-contare la loro esperienza e propongono laboratori di anima-zione interculturale.Le associazioni hanno allestito stand informativi e approfondi-menti sulla lingua araba. Nel pomeriggio si sono svolte attivit creative e laboratori sul tema dellintercultura.Sempre nel pomeriggio: Emanuele Luzzati. Alba, il mondo in una citt. Workshop di rielaborazione grafica delle immagini fotografiche della citt di Alba e delle sue contaminazioni dal mondo. Due laboratori dove bambini e ragazzi si sono cimen-tati nella realizzazione di una vera e propria scenografia della citt e delle diverse realt che in essa vi convivono. A cura dellOfficina didattica Museo Luzzati a Porta Siberia e Settimana della comunicazione/Parole a colori.Gli altri appuntamenti della giornata: Vice-versa. A proposito di pregiudizi animazione in collaborazione con la Settimana della comunicazione/Parole a colori, per una comunicazione a servizio di unautentica cultura dellincontro e merenda con la Cooperativa Quetzal; azione teatrale Frammenti generazio-nali a cura del laboratorio teatrale Albatros, in collaborazione con lassociazione Il Campo, lassociazione culturale Espres-sione Hip Hop. La manifestazione, organizzata dal Servizio Stranieri e Ufficio della Pace del Comune di Alba - Consulta comunale del Volon-tariato, gruppo insegnanti Integrazione scolastica minori stra-nieri ed educazione interculturale con la collaborazione del Centro Servizi Volontariato Societ Solidale, Settimana della comunicazione/Parole a colori e il contributo di tanti enti e re-alt associative del territorio albese, si proposta di realizzare opportunit di incontro, conoscenza e dialogo con la cittadi-nanza, promuovendo occasioni di conoscenza e valorizzazioni degli enti e delle associazioni.

  • Riportiamo uno stralcio dellintervento del dottor Mario Bertani, fautore del Cat 176 di Canale

    20 - Societ Solidale N. 3/2014

  • Societ Solidale N. 3/2014 - 21

    salute e che da alcuni anni ha lanciato lo slogan Less is better cio meno me-glio, proprio per sottolineare che bere di meno causa meno problemi a tutti i livelli: fisico, familiare, sociale, lavorativo. Se uno sa che bere un rischio pu decidere se bere o non bere. Se decide di bere una sua scelta, potremo non condividerla, ma va rispettata. Uno libero di correre an-che dei rischi. Se per affermiamo che il vino ha degli effetti benefici diciamo una cosa non vera e non aiutiamo le persone a fare delle scelte consapevoli e respon-sabili. Ma torniamo ai Club. Che cosa il Club? una comunit multifamiliare che sincontra una volta alla settimana per unora e mezza, alla presenza di un servitore-insegnante formato rispetto alle problematiche alcol correlate, con lobiettivo di stimolare in tutti i parteci-panti il cambiamento dello stile di vita. Ora questo cambiamento non avviene nel Club, ma nella comunit locale dove la famiglia vive, lavora, incontra gli amici, partecipa alle diverse attivit. Lapproccio su cui si basa il Club e che costituisce una sua caratteristica viene chiamato ecolo-gico-sociale in quanto considera le pro-blematiche alcol correlate come forme di comportamento, di stili di vita determina-ti dalle relazioni e dalle interazioni che av-vengono nelle famiglie e nella comunit. Per questo tutto il sistema familiare deve partecipare al Club. Infatti il comporta-mento legato al consumo delle bevande alcoliche viene considerato come parte del comportamento del sistema familiare. Per raggiungere e consolidare nel tempo

    il cambiamento dello stile di vita neces-sario, da parte di tutti i familiari, risvegliare la solidariet, riscoprire lamore, riattivare lamicizia e impegnarsi quotidianamen-te per una convivenza migliore e per la pace. Sono questi gli strumenti, le me-dicine come le chiamiamo noi, che sono utilizzate nei Club. Questi sono obiettivi alti e perci fondamentale che la par-tecipazione al Club non si limiti a pochi mesi, ma prosegua nel tempo perch la crescita personale e spirituale di quanti vi partecipano non ha mai fine. Oggi festeg-giamo i 25 anni dalla nascita del primo Club ad Alba e i 20 anni della nostra Acat che lassociazione dei Club presenti sul nostro territorio. Anche la nostra Associa-zione, come molte altre, ha attraversato in questarco di tempo momenti di crisi e altri di sviluppo. Da un unico Club, che ha visto la luce nel 1.989, siamo arrivati a sei per poi ridurci attualmente a quattro. Negli ultimi anni c stata una crisi nello sviluppo dei Club sia a livello regionale sia nazionale. Forse questo un riflesso della grave crisi economica e sociale che lItalia sta attraversando da un po di tem-po. Si dice spesso che la crisi dovrebbe sti-molarci a riscoprire e rivivere i valori fon-damentali che, guarda caso, sono propri quelli dei Club, amicizia, amore, solidarie-t. Ma se centinaia di migliaia di persone hanno perso il lavoro e quasi un giovane su due non riesce a trovarlo e se altrettan-te non ce la fanno ad arrivare a fine mese succede, come stiamo osservando, che le persone si lascino sopraffare dallo sco-raggiamento e dalla disperazione, si chiu-

    dano in se stesse e magari cerchino di uscire da questa situazione di sconforto tentando la fortuna con il gioco, aggiun-gendo cos ai loro problemi un ulteriore problema. Venticinque anni sono tanti e molte cose sono cambiate. Il terapeuta diventato operatore poi servitore e infine servitore-insegnante. Anche il Club ha cambiato nome. Se prima Cat stava per Club alcolisti in trattamento ora la sigla di Club alcologici territoriali. Non un cambiamento solo nominale. La parola alcolista il pi delle volte uno stigma, un marchio che tende ad escludere, a emar-ginare quanti hanno un problema con lalcol e non rappresenta certo uno stimo-lo e un aiuto al cambiamento. Il Club che inizialmente era nato per le famiglie che avevano problemi alcol correlati (il primo stato aperto da Hudolin, psichiatra croa-to, a Zagabria nel 1.964), ha accolto anche le famiglie con problemi di droga illegale (non dimentichiamoci per che lalcol a tutti gli effetti una droga e come tale classificato dallOms) e poi le famiglie con problemi di gioco dazzardo. Lapproccio ecologico-sociale su cui si basano i Cat un approccio in continua evoluzione e questi cambiamenti, che sono avvenuti nel corso degli anni, non sono stati calati dallalto, ma hanno visto la partecipazio-ne di migliaia di famiglie per cui possia-mo immaginare che altri ce ne saranno nei prossimi anni. Oggi festeggiamo an-che i 20 di vita del Cat di Canale e anche in questo caso ci sono stati diversi cam-biamenti. cambiata pi volte la sede, sono cam-biate le famiglie, cambiato pi volte il numero dei partecipanti. Le uniche cose che sono rimaste sempre uguali sono sta-te il giorno della riunione (mercoled sera alle 21) e il servitore-insegnante che sono io. Certo lentusiasmo non pi quello di una volta e il peso degli anni e i problemi di salute si fanno sentire. In diverse occa-sioni avrei voluto mollare, ma poi sono rimasto e sono ancora qui. Devo am-mettere che non vedo lora di lasciare il testimone a qualcuno pi giovane di me, che porti aria nuova, idee nuove, nuovo entusiasmo. Ce ne sarebbe veramente bisogno e non solo per il Cat di Canale, ma per tutta la nostra Associazione. Let media degli attuali servitori oltre i 50 e anche gran parte delle famiglie che frequentano i Club hanno alle spalle diverse primavere.

    Foto di Cinzia Grande

  • 22 - Societ Solidale N. 3/2014

    Ma se allorizzonte non si vedono forze nuove forse un po di autocritica non ci farebbe male. Qualche sbaglio o forse pi di qualcuno labbiamo fatto se non siamo stai in grado finora di far nascere forze nuove. Prima di salutarvi vorrei fare i miei ringraziamenti. Ringrazio le famiglie che in tutti questi anni ho conosciuto. Non so quanto io ho dato a loro, ma so quello che loro hanno dato a me e vi assicuro che stato e continua a essere molto. Ringrazio tutti membri dellAssociazione, a comin-ciare dal nostro presidente Mario Nizza

    che tanto si impegnato e continua a impegnarsi per farla crescere. Ringrazio tutti i componenti del Direttivo, quelli passati e quelli presenti. Ringrazio tutti i servitori-insegnanti, quelli del passato e quelli attuali, quelli che hanno dato il loro contributo per pochi mesi e quelli che lhanno dato per parecchi anni e conti-nuano a darlo, seppur con fatica, ancora. Ringrazio il dottor Carlo Milordini, che mi ha permesso di continuare ad Alba la mia avventura nei Club, iniziata a Verona. Mi ricordo che molti anni fa quando ci incon-

    travamo con Carlo e Fernanda per parlare dei Club avevamo in mente di aprire un Club in ogni paese. Era un progetto ambi-zioso forse pi che un progetto il nostro era un sogno, unutopia. Era anche il so-gno di Hudolin perch dove c un Club ci sono meno problemi legati allalcol e dove ci sono meno problemi di questo tipo ci sono meno disagi, meno conflit-ti, meno sofferenze. Un mondo con pi amore, pi amicizia, pi solidariet. Un mondo pi sobrio, pi felice e in pace, in cui tutti potremo vivere meglio>>.

    Nel 1.964 in Croazia e dal 1.979 in Italia, concretamente iniziata in campo alcologico lesperienza dei Club degli alcolisti in trattamento che oggi rappresenta uno dei mo-delli operativi pi significativi nellambito dei program-mi per i problemi alcol correlati e complessi. Il professor Vladimir Hudolin, neuropsichiatra delluniversit di Za-gabria, nel prendere atto della rilevanza epidemiologica dellalcolismo, della difficolt ad affrontare questo pro-blema con approcci tradizionali, spesso mono orienta-ti, sia in senso etico repressivo (alcolismo come vizio) o anche sanitario terapeutico (alcolismo come malattia), ha dato lavvio allesperienza, appunto, dei Club degli Al-colisti in Trattamento. Lesperienza, agli inizi, ha attraver-sato una fase pi sanitaria, testimoniata tra laltro dalla nascita tra le mura della clinica di Neurologia, Psichiatria, alcologia e altre dipendenze delluniversit di Zagabria e anche dallo sviluppo iniziale, in ambito ospedaliero, dellesperienza italiana, con lavvio, nel Nord Italia, del-le esperienze presso lospedale di udine - Castellerio e dellospedale di San Daniele del Friuli.Negli anni successivi, tuttavia, i programmi per i problemi alcol correlati e complessi secondo lapproccio ecologico sociale hanno avuto un progressivo e costante processo di territorializzazione, cui , in modo parallelo, corrispo-sto uno sviluppo geografico che ha avuto il suo inizio a Trieste, si rapidamente diffuso al Friuli e al Veneto e si esteso, negli anni successivi, pur con qualche diso-mogeneit, con un fronte donda che ha oggi coinvolto tutte le regioni italiane; ai giorni nostri stato ampia-mente superato, in Italia, il traguardo dei 2.000 club, con un coinvolgimento di almeno 20.000 famiglie. Premesse basilari del metodo ecologico socialesono: la teoria ge-nerale dei sistemi da un lato (Von Bertalannfy) e le comu-nit terapeutiche (M. Jones) ed ancor pi i gruppi socio terapeutici (J. Bierer) dallaltro. In queste radici insita lidea che determinati problemi di tipo sanitario e sociale potessero essere concretamente affrontati da coloro che ne erano portatori in prima persona. un ruolo di primo piano in questo approccio stato giocato dai problemi

    psichiatrici, ma anche nel caso dei problemi alcol correla-ti lesperienza risale indietro nel tempo, fino a giungere al 1.935, anno in cui Bill e Bob hanno iniziato ad Akron lesperienza degli alcolisti anonimi.Raramente un problema alcol correlato isolato e molto pi spesso accompagnato, nella stessa persona o nella stessa famiglia, da altri problemi, come quelli legati allu-so delle altre sostanze psicoattive ed al disagio psichico. In considerazione di ci daglinizi degli anni novanta si deciso di allargare lesperienza dei Club anche a questi problemi, purch combinati con i problemi alcol correlati. Ci che in definitiva avvenuto stato il superamento del rapporto individuale con questa o quella sostanza psico-attiva, per focalizzare lattenzione sulla persona nella sua totalit e nella sua complessit, compresi i suoi livelli di integrazione sociale, primo tra tutti quello rappresentato dalla famiglia.Lattenzione alluomo nel suo complesso ha comportato unapprofondita riflessione non solo sulla sua parte bio-fisica, ma anche sullinsieme degli aspetti comportamen-tali e culturali, costitutivi della natura umana, compresi quelli religiosi e, in genere, legati alla trascendenza.Ridefinire in termini di disagio spirituale i problemi alcol correlati e complessi ha permesso di recuperare un con-cetto, quello di ecologia individuale, familiare e sociale, che permette una piena e definitiva identit del Club con la collettivit di appartenenza, da sempre ricercato in questo tipo di approccio.Corollario di ci che il Club impegnato non pi solo nel perseguimento e mantenimento di una condizione di astinenza dalle sostanze psicoattive, ma soprattutto nel cambiamento della cultura generale e sanitaria della collettivit per quanto riguarda il rapporto con le stesse sostanze, attraverso il superamento di un paradigma da sempre in vigore: scientifico solo ci che misurabile, osservabile, con particolare ed esclusivo riferimento alla sfera biologica.

    FONTE: www.aicat.net

    STORIA DEL METODO HuDOLIN

  • Societ Solidale N. 3/2014 - 23

    N el 2013 il Life for flying ha spen-to 10 candeline. Un anniversario importante, che ha segnato un punto di svolta per la manifestazione verzuolese. Lo storico staff ha lanciato una sfida ai giovani partecipanti chie-dendo di prendere in mano lorganiz-zazione dellevento e permettergli cos di rinnovarsi e continuare ad esistere. Se lappello fosse caduto nel vuoto la ma-nifestazione si sarebbe conclusa con la decima edizione che rappresentava un po il punto di arrivo di un percorso ini-ziato sulla scia emotiva della perdita di due giovani compagni di scuola.Ma il Life era entrato nel cuore dei gio-vani, che, nella tre giorni di sport, non solo si erano divertiti ma avevano anche imparato il valore dellimpegno e del volontariato e cos la manifestazione si rigenerata evolvendosi nel Life 2.0Tanti ex partecipanti hanno preso parte allorganizzazione e attraverso incontri, riunioni serali, telefonate hanno realiz-zato la vulcanica edizione 2014 della manifestazione.Un gruppo numeroso ed entusiasta che ha dato fiducia agli storici volontari di Segnaletica: Limpegno dei ragazzi ci ha riempito di gioia spiega il Presiden-te Alberto Botta ci ha ridato la carica dellinizio e siamo davvero felici di aver raggiunto lobiettivo di sensibilizzare e responsabilizzare i giovani. Alcuni di loro stanno pensando di entrare nel direttivo dellassociazione, una gran-de soddisfazione. Purtroppo, come ci dimostrano anche i tristi eventi degli ultimi giorni, non bisogna abbassare la guardia, il cammino imboccato quel-

    lo giusto e la drastica diminuzione del numero degli incidenti il dato a cui dobbiamo guardare. Il Life di questan-no prevedeva anche la presentazione ufficiale del progetto Falla girare, mi-rato alla realizzazione di una rotonda sullincrocio tra Villanovetta Verzuolo e Piasco. Spiega Nicola, uno dei ragazzi che hanno lavorato a questo percorso: Lo scorso anno la nostra squadra ha vinto il concorso Modello rotonda. Du-rante lanno ci siamo incontrati, abbia-mo lavorato tanto e, in questa edizione del Life, abbiamo presentato il nostro plastico: un progetto bello esteticamen-te, utile e sicuro. Vogliamo che ricordi le vittime della strada e lanci un messag-gio: quando si guida bisogna essere lu-cidi ed necessario pensare. Speriamo davvero che si riesca a realizzarloTra i giovani dello staff ci sono alcuni ra-gazzi che hanno partecipato alla prima edizione della manifestazione: La prima volta che ho partecipato avevo 14 anni ci spiega Flavia iniziato come un gioco e poi diventata una cosa impor-tante per me. Quando ho superato let per partecipare ero davvero triste, ormai il life mi era entrato nel cuore. Cos ho deciso di seguire lesempio di alcuni amici e diventare parte attiva della stes-sa: e cos eccomi nello staff.!!Divertirsi, giocare, fare amicizie, riflet-tere sono da sempre i punti fissi delle-vento, una manifestazione che lascia il segno anche a chi a Verzuolo appena arrivato, come Vittorio, 15 anni, che ha incontrato i ragazzi nel laboratorio di parcour ed stato subito inglobato nel gruppo: davvero una bellissima ma-

    nifestazione, mi sono divertito tanto e ho potuto conoscere tante persone e farmi degli amici. Il Life 2014 un risul-tato importante per SegnalEtica: dopo anni di impegno per sensibilizzare e tra-smettere il valore del vivere sano i primi alunnidellAssociazione si sono uniti a loro nella lotta per limitare le vittime de-gli incidenti stradali.La trasformazione del Life ha avuto il successo sperato ma il suo effetto be-nefico non si chiude con la tre giorni di sport: durante tutto il corso dellanno lassociazione opera attivamente sul territorio, per i giovani e con i giovani per trasmettere il suo messaggio di soli-dariet e speranza.

    Elisa Girardo

    Promozione del volontariato per la sicurezza stradale

    Gira in provincia e

    Prendi la vita al volo!Proseguono in tutta la provincia le iniziative legate al progetto Prendi la Vita al Volo realizzato dal CSV Societ Solidale in collaborazione con le Associazioni della Granda attive nella promozione del Volontariato per la sicurezza stradale.Per informazioni contattare la Sede CSV di Cuneo (tel. 0171-60.56.60).

    IL LIFE FOR FLYING RESTA NEL CuORELedizione 2014 ha ampliato lo staff includendo tanti ex partecipanti della manifestazione

  • 24 - Societ Solidale N. 3/2014

    Domenica primo giugno erano le 17.30 circa, in chiusura di Life 2.0 Safety First, una evoluzione di Life for Flying, a Ver-zuolo, quando mi e toccato, dal palco della premiazione, ai ragazzi che per 3 giorni avevano giocato, scherzato, ga-reggiato parlando di sicurezza stradale ricordando gli amici morti sulle strade, comunicare lincidente che aveva, nella notte, portato via Ronny e a quellora stava accadendo la tragedia a due ra-gazzi, loro coetanei, di Sanfront, noi non lo sapevamo ancora...Abbiamo recitato una preghiera, tutti insieme, abbiamo modificato leterno riposo in eterna gioia dona loro o Si-gnore... perch la gioia che tutti, indi-pendentemente dallet anagrafica cer-chiamo vivendo. Ho detto ai ragazzi che lo sgomento era forte e capivo il dolore, lo smarrimento e la voglia di mollare, la

    voglia di pensare che le manifestazioni, le conferenze i dibattiti sulla sicurezza stradale sono inutili, capivo ma sapevo che invece proprio adesso che biso-gna insistere e non mollare. Negli anni 70 i morti sulle strade erano circa 17.000

    lanno scorso sono stati circa 3.800..... Sono numeri sempre altissimi ma quan-ti in meno, quanto dolore risparmiato allumanit....Ho ricordato che lanima che ci sostiene quando organizziamo percorsi tipo Life 2.0 o, a Saluzzo, la Wey Cup, e la Speran-za del Meglio, del Bello, del Buono! Secondo SantAgostino la Speranza ha due figli, uno si chiama Rabbia e vede con sdegno come vanno le cose, laltro Coraggio e vede come le cose potreb-bero andare, cos la Speranza agisce e prosegue nonostante il dolore e lo sbi-gottimento. Dobbiamo onorare i ragazzi di Scarnafigi e Sanfront ricordandoli e imparando lezioni, dobbiamo chiedere quale comportamento ha ridotto la si-curezza e aumentato il rischio! La Sicu-rezza Stradale NON ESISTE, esiste solo il pericolo, la sicurezza va creata, inventata ogni istante con i no-stri comportamenti e con i nostri atteg-giamenti di cura ed affetto.Adesso in tutti noi altissima lintel-ligenza emotiva e vorremmo cambiare molte cose e molte abitudini, il rischio grande e che il peso di queste emozioni sia troppo elevato e presto la maggio-ranza di noi preferir alleggerirsi il cuore dimenticando e tor-nando a comportarsi come prima, questa e la cosa pi impor-tante da evitare se si vogliono onorare i ragazzi! Per loro e con loro bisogna

    sviluppare una forte intelligenza affet-tiva e, tenendoli stretti nel cuore, dob-biamo dora in poi mettere pi affetto possibile in tutte le cose che facciamo, costruiamo, progettiamo, solo con una grande carica di intelligenza affettiva riusciremo a discernere comportamenti sicuri per noi e per gli altri e, nello stes-so tempo, trasformeremo il dolore della loro scomparsa in testimonianza utile a tutti, non saranno morti invano e saran-no parte fattiva del nostro futuro.Credo quindi che limpegno a favore della Sicurezza stradale non sia inutile e vano e debba semmai essere potenzia-to e adottato da TUTTE le agenzie edu-cative come punto essenziale del loro particolare percorso formativo!

    Per Segnaletica onlusAlberto Botta

    SICuREZZA STRADALE... DOPO SCARNAFIGI E SANFRONT...

  • Societ Solidale N. 3/2014 - 25

    LEQuIO IN PIAZZALequio In Piazza. Incontro in alta Langa. Festa del Volontariato organizzata dalle associazioni del paese dellalta Langa in colla-borazione con il Comune e il Csv Societ Solidale, stata rinviata dal 15 al 22 giugno, in previsione del maltempo. Cos i sodalizi le-quiesi, Gruppo Fidas, Volontari Fascino di Langa, Squadra Aib, as-sociazione Centro studi G. F. Pressenda, associazione Il Pastello, Gruppo di protezione civile, Gruppo Ana, Tricircolo, hanno avuto la possibilit di scendere in piazza, sin dal mattino, per presen-tarsi alla cittadinanza e ai visitatori. stata una giornata allinse-gna della solidariet, dellarte, della musica che ha vivacizzato le vie del centro storico. Grande successo hanno ottenuto i trucca bimbi. Lequio In Piazza si concluso con un suggestivo spet-tacolo pirotecnico.

    VO LO N TA R I ATO I N P I A Z Z A

    AD ALBA IL PRIMO GIUGNO IN PIAZZA GARIBALDI

    La Consulta Comunale del Volontariato di Alba

    e il Centro Servizi per il Volontariato Societ

    Solidale di Cuneo hanno organizzato la terza

    edizione di Volontariato in piazza.

    Lappuntamento si svolto il 1 giugno ad Alba, in Piazza Garibaldi e piazza San Francesco, per tutta la giornata. Si tratta di uniniziativa che consente alle realt del volon-tariato albese di conoscersi e farsi conoscere, di avvicinare nuovi volontari e promuovere i valori importanti che contraddistinguo-no il mondo dellassociazionismo, il tutto con stand informativi e dimostrativi, in un clima di festa e di condivisione. LAssociazione Arcobaleno Vip, lAssociazione Familupis e lAssociazione In_Flus-so hanno cura lanimazione per far divertire, sopratutto i pi pic-coli. Hanno partecipato a Volontariato in piazza: Centro Volontari Assistenza Alba, Associazione Arcobaleno Alba, Associazione Bakhita Alba, Nucleo di Protezione Civile Associazione Naz.

    Carabinieri Alba, G.C.V.P.C. I Lupi Alba, Associazione Volon-tariato Cottolenghino Alba, Associazione Proteggere Insieme, SMILE per la Bielorussia Gruppo Alba Langhe e Roero, Amnesty International Alba, Croce Rossa Italiana Alba, ACAT Alba Lan-ghe e Roero, Gruppo Volontari Monteacutese, AMPELOS Alba, Misericordia S. Chiara Alba, ANPA Associazione Naz. Protezione Animali e Ambiente Sez. di Alba Langhe e Roero, Associazione Cani Rubini Alba, Associazione In_Flusso Alba. Volontariato in piazza si collegava questanno alla grande festa interculturale Macram, conclusasi il 31 maggio. Due iniziative con in comune il lavoro di collegamento e sinergia tra le associazioni no profit, negli svariati ambiti della solidariet.

    CENTRO SERVIZI PER IL VOLONTARIATO

    SOCIET SOLIDALE

    CITT DI ALBA(PROVINCIA DI CUNEO)

    Medaglia dOro al V.M.

    VOLONTARIATOIN PIAZZA 2014Domenica 1 giugno

    Iniziativa svolta in collaborazione con il CSV Societ Solid

    ale

    ALBA - Piazza Garibaldie Piazza San FrancescoOre 10,00 - 17,00

  • Cittdi Cavallermaggiore

    Centro Servizi per il VolontariatoSociet Solidale

    Stampato grazie al CSV Societ Solidale

    Consiglio Regionaledel Volontariato

    CAVALLERMAGGIORE27 aprile 2014

    Via Roma dalle ore 8.30 alle ore 18.30

    2014

    tipo

    gra

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    Cyan Magenta

    Giallo

    Nero

    Grinzane CavourEXallieve

    GRINZANE CAVOURDOMENICA 8 GIUGNOin piazza della Chiesa

    seconda edizione

    le ASSOCIAZIONI di VOLONTARIATO

    FESTA DELLE ASSOCIAZIONI DIGRINZANE CAVOUR

    Infanol ti is leA a Ji or sa M

    Judo Grinzane

    BIBLIOTECA COMUNALEGrinzane Cavour

    ARGOS-FIDAS-PRO-LOCO-GALLO CALCIO-ACLI-GRUPPO JUDO-PROTEZIONE CIVILE-POLISPO

    RTIVA PGS-EX ALLIEVE

    FREELANGHER-ASILO INFANTILE MARIA JOSE-ORGANICANTUM-BIBLIOTECA COMUNALE

    IN COLLABORAZIONE CON IL COMUNE DI GRINZANE CAVOUR DARANNO VITA A:

    si canta... si gioca... si mangia...

    ci divertiamo

    TUTTI IN PIAZZA

    TUTTI IN PIAZZA

    CON PRESENTAZIONE DELLE ATTIVITA

    GRUPPO GRINZANE CAVOUR

    STAMPATO GRAZIE A:CSV- SOCIETA SOLIDALE

    26 - Societ Solidale N. 3/2014

    LA FESTA DELLE ASSOCIAZIONI A GRINZANE CAVOuRL 8 giugno con il patrocinio del Comune stata organizzata la seconda edizione della festa delle Associazioni di Volontariato di Grinzane Cavour La manifestazione era alla seconda edizione e ha avuto molto interesse tra il pubblico essendo coinvolte molte associazioni. Le varie associazioni presenti, durante la giornata hanno potuto presentare le proprie attivit. Divertimento, esi-bizioni, spettacoli e buon cibo hanno contribuito a rendere la giornata ancora pi bella.

    VOLONTARIATO IN PIAZZA A CAVALLERMAGGIOREIl 27 aprile scorso in via Roma si svolta con successo la manife-stazione Volontariato in piazza. Presenti tutte le associazioni di volontariato della citt che hanno potuto, attraverso il proprio stand, fare conoscere maggiormente le proprie attivit e incu-riosire nuovi potenziali volontari.

  • Societ Solidale N. 3/2014 - 27

    I l Csv Societ Solidale ha organizzato, in collaborazione con lassociazione Sportiamo di Bra, un corso di formazio-ne dal titolo Capire per saper aiutare. Il 10 aprile 2014 abbiamo assistito al pri-mo incontro, condotto dalleducatrice Beatrice Barattini, molto partecipato, con la presenza di 25 volontari e aspiranti volontari; la lezione era incentrata sulla relazione e sulla comunicazione. Le altre date sono state: 15 aprile, sempre con lEP Barattini sul tema del volontariato; 8,15,22 e 29 maggio, con la dott.ssa Tor-terolo Miriam, psicologa psicoterapeuta, che ha affrontato le tematiche della di-sabilit, della menomazione intellettiva, della relazione daiuto e delle dinamiche di gruppo.Gli obiettivi sono stati: fornire conoscenze ai volontari sulle di-verse disabilit per favorire uninterazio-ne migliore e lavorare sulle aspettative e le percezioni del disabile nel rapporto con il volontario; formare delle persone che conosca-no non solo le caratte