Società Solidale Luglio Agosto

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Rivista bimestrale del CSV di Cuneo

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società solidale N. 4/2011 - 3

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editoriale

o riletto recentemente il discorso che Steeve Jobs, fondatore e direttore generaledella Apple Computers ha fatto a Standford Report il 14 giugno 2005 nel giornodi conferimento delle Lauree in una delle migliori università del mondo.

È di poche settimane fa l’annuncio delle sue dimissioni da Amministratore delegatodella Apple per motivi di salute. Rimarrà presidente, consigliere e impiegato del-l’azienda.Quel discorso, seppure di poche pagine, lo ritengo molto importante perché racchiudetutta l’essenza del pensiero di Jobs, una delle persone più geniali al mondo, ed in es-so racconta in poche righe le gioie ed i dolori della sua vita, la fama e la ricchezza, maanche le delusioni e la malattia, con il cancro che lo sta corrodendo poco a poco.È un discorso straordinario che meriterebbe essere letto da tutti perché dà una caricaincredibile, affermando tra l’altro che tutti dobbiamo avere un sogno e “Dovete crederein qualcosa: il vostro ombelico, il vostro karma, la vostra vita, il vostro destino, chia-matelo come volete... questo approccio non mi ha mai lasciato a terra, e ha fatto ladifferenza nella mia vita”.I grandi personaggi della storia hanno sempre avuto un grande sogno e non si sono maiarresi a nulla, nemmeno alla sfortuna ed alla malattia e mentre altri per questo si de-primevano, loro trovavano la forza per ricominciare ed andare avanti, a guardarel’orizzonte, a ripartire nuovamente.“Sono convinto che l'unica cosa che mi ha aiutato ad andare avanti sia stato l'amoreper ciò che facevo. Dovete trovare le vostre passioni, e questo è vero tanto per il/lavostro/a findanzato/a che per il vostro lavoro. Il vostro lavoro occuperà una parte ri-levante delle vostre vite, e l'unico modo per esserne davvero soddisfatti sarà fare ungran bel lavoro. E l'unico modo di fare un gran bel lavoro è amare quello che fate. Senon avete ancora trovato ciò che fa per voi, continuate a cercare, non fermatevi, comecapita per le faccende di cuore, saprete di averlo trovato non appena ce l'avrete da-vanti. E, come le grandi storie d'amore, diventerà sempre meglio col passare degli an-ni. Quindi continuate a cercare finché non lo trovate. Non accontentatevi. “Non so se Steeve Jobs sia religioso, ma se lo fosse mi farebbe molto piacere perché nel-l’epoca del relativismo, c’è di molto religioso in quello che dice e tutta la sua vita èstato un atto di fede, perché anche nei momenti di tristezza e di amarezza, e di dolorefisico, non ha mai smesso di sperare e la speranza cristiana non è ingenua. Il credenteè un uomo lucido, che discerne il potere del male del dolore, e della morte in quantol’uomo è un essere di desiderio.Nonostante le avverse condizioni della vita o particolari momenti della vita che ci pos-sono portare allo scoramento, non dobbiamo abbandonarci alla sfiducia, ma dobbiamosempre trovare la forza per rialzarci e guardare avanti.Trovare le motivazioni forti in tutto quello che facciamo e attraverso la qualità delnostro lavoro, dire ciò che siamo.Non bisogna nemmeno perdere tempo a lamentarci di non avere più questo o quello,o rimuginare sui nostri errori o sul male che ci hanno fatto gli altri. Sbagli ne facciamotutti e cattiverie ne riceviamo tutti. Non è semplice ottimismo: dobbiamo fare le coseche ci piacciono, che ci stimolano e lasciare perdere il resto se c' è qualcosa che pernoi ha realmente valore, dobbiamo lottare per realizzarlo. Non è una questione di etàperché sei vivo a novant' anni come a venti. Dobbiamo lottare senza paura, col piacere,con il gusto di farlo.Ma dobbiamo fare in fretta, perché “Il vostro tempo è limitato, perciò non sprecatelovivendo la vita di qualcun'altro. Non rimanete intrappolati nei dogmi, che vi porte-ranno a vivere secondo il pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumoredelle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore. E, ancora più importante, ab-biate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione, loro vi guiderannoin qualche modo nel conoscere cosa veramente vorrete diventare. Tutto il resto è se-condario.”Vivere la propria vita, non quella di qualcun’altro, non dobbiamo cercare di rincorrerele stelle che sono belle da guardare in cielo ma irraggiungibili, dobbiamo invece viverela nostra vita in prima persona e da protagonisti, fino in fondo e non per finta, anchese alle volte c’è da disgustarsi.Ma in fondo, la vita è bella anche così.

“Dovete credere in qualcosa”

H

Giorgio GroppoPresidente CSV Società Solidale

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Periodico d’informazionedel Centro di Serviziper il Volontariatodella Provincia di CuneoPubblicazione registratapresso il Tribunale di Cuneo:n. 564 del 6/05/2003

Direttore EditorialeGiorgio Groppo

Direttore ResponsabileGiorgia Barile

DirezioneAmministrazioneRedazioneSocietà SolidaleVia Mazzini, 3 – CUNEOTel. 0171-605660Fax 0171-648441E-mail:[email protected]

Progetto Grafico e Stampa:AGA Grafica - Cuneo

Hanno Collaborato:Cinzia AlloccoBarbara BedinoSerena BersezioManuela BiadeneMara GarelliElisa GirardoPaola IsaiaDanilo PaparelliPiero PianoSusanna RuffinoDebora SattaminoSamanta SilvestriAlice SusennaNoemi Tallone

La rivista è stampatain 4600 copie eviene inviatagratuitamente

Questo numero,luglio-agosto 2011,è stato chiuso in redazioneil 15 settembre 2011

Editoriale 3Sommario 4Scrivilo a Società Solidale 5Chiedilo a Società Solidale 7La Notte Biancadella solidarietà a Busca 8Intervista a Banca Etica 10Convegno CSV di ottobre:Il Volontariatonel panorama europeo 12Il tour europeo del Volontariatoe la settimana del Volontariatoper la Protezione civile 14Alba for by 15Sguardo non profit 17La marcia della pacePerugia-Assisi 20Il rapporto sull’Innovazionesociale in provincia 21Gioco & Solidarietà 23Scatti Solidali 24Un’indagine del Cnel:Il lavoro volontario vale oro 28Non c’è futuro senza solidarietàa Torino 30Il Csv alla Grande Fiera d’estate 32Notizie dal Csv 33Quando il bene non fa notiziama c’è 36Una testimonianza da Lourdes 37Gira in provincia…e pendi la vita al volo! 38Progettare nel Sociale 40Olimpiadi delle Città gemelle 43Anpa Alba: “A serviziodegli animali e della collettività” 44News dalle Associazioni 45Appuntamenti solidali 50Il documento:il discorso di Steve Jobs 58Comunicare nel sociale 61Libri Solidali 62

Società Solidale IN QUESTO NUMERO

Domenica 5 giugno, sotto un temporalebirichino, è stato benedetto il pilone del-la borgata San Pietro, a Magliano Alfie-ri, dedicato a San Marco. Il pilone, instato di degrado e abbandono, è statorestaurato a cura del “Laboratorio In-contro”, nato circa dieci anni fa a Ma-gliano con l’obiettivo principale di farrivivere momenti socializzanti nel no-stro paese. Noi donne che vi aderiamo,riunendoci nel Circolo di S.Antonio, ab-biamo realizzato e poi venduto nei mer-catini parrocchiali piccoli lavori di cucitoe ricamo, raccontandoci, durante il la-voro, storie di vita quotidiana, come fa-cevano le nostre nonne nei pomeriggi esere invernali. Il ricavato di questi lavo-ri è stato devoluto alla ricerca, alla co-munità “Mamma e bimbi”, a borse speseper famiglie in difficoltà. L’anno passatosi era deciso che avremmo fatto qualco-

sa per il nostro paese: è così nato il pro-getto “Pilone San Marco”, articolato indiversi momenti: risanamento della strut-tura esterna, costruzione della scala eristrutturazione della porta, sistemazionedel terreno per lo scolo delle acque, tin-teggiatura e pittura.Il pilone fu costruito un centinaio d’an-ni fa e dedicato a San Marco, protettoredella campagna; nei giorni 25, 26 e 27aprile, a partire dal pilone, si facevano lerogazioni per richiedere la benedizio-ne della campagna, la protezione dalleavversità atmosferiche e la fecondazio-ne delle sementi dei bachi da seta, conla suggestiva invocazione “…ad fulgoreet tempestate libera nos, Domine”.Non riuscirò mai a descrivere l’entusia-smo che questo progetto ha portato nelgruppo e mando un grande abbraccio atutte le donne che vi si sono impegnate.

Il 2011 è l’Anno europeo del Volontariatoe noi del “Laboratorio Incontro” voglia-mo ricordare tutti i volontari che impe-gnano un pò del loro tempo a serviziodegli altri, nell’ambito civile o religiosoo per la salvaguardia del patrimonio ar-chitettonico e culturale del nostro paese.Un grazie di cuore a tutti quelli che cihanno aiutato, a Stefano Massucco, elet-to rettore del pilone, e a quelli che conle loro offerte hanno partecipato alla rea-lizzazione del progetto.Su un muro del pilone restaurato è sta-ta impressa la scritta: “ ANNO EURO-PEO DEL VOLONTARIATO 2011. ILTEMPO SPESO PER GLI ALTRI NON E’TEMPO PERSO – Le volontarie del la-boratorio Incontro in ricordo di Clau-dio Daniele che aveva creduto in questoprogetto”.

Agostina Massucco

(estratto dal n. 4/ luglio 2011del bimestrale roerino “Il Paese”)

MAGLIANO ALFIERI: RESTAURATO IL PILONE DI S. PIETRO“Il tempo speso per gli altri non è tempo perso”

“Al cuore del desiderio” era lo slogan cheha lanciato ed accompagnato l’8° fieradel volontariato promossa dal CSV So-cietà Solidale di Cuneo, svoltasi a Saluz-zo dall’8 al 10 aprile 2011.Prossimi al centinaio gli stand di altret-tante Associazioni dislocati nelle scude-rie della ex Caserma Musso.Anche l’Associazione San Biagio e MariaVergine di Miroglio di Frabosa Sottana èstata parte di questa avventura ed ha vo-luto abbeverarsi alla fonte del desiderio diamore, di partecipazione e di altruismo,che solamente il volontariato fa fluirespontaneamente verso il prossimo e che,in queste occasioni nelle quali ci si in-contra, confronta e solidarizza, ne esaltail significato e l’importanza.Lo stand assegnato all’Associazione è sta-to allestito con pannelli che illustravanofotograficamente, seppur sommariamen-te, le varie attività che l’Associazionesvolge a favore del territorio e della suapopolazione mentre, in contemporanea,venivano proiettate immagini del picco-lo borgo e delle attività promosse nel-l’arco dell’intero anno solare, destinate

a coinvolgere residenti ed ospiti: dal gio-co per i bambini alle manifestazioni cul-turali, dalle serate musicali alle attivitàespositive ed a quelle gastronomiche.I simboli esteriori dell’Associazione, lostriscione con la denominazione e la nuo-va bandiera sociale inaugurata in occa-sione della festività di San Biagio diquest’anno mentre, erano ben visibili ecompletavano l’allestimento coreografico;a disposizione dei visitatori, erano i pie-ghevoli che promuovono e fanno cono-scere l’Associazione e la sua attività.A due mesi di distanza dall’evento, aven-do sedimentato l’entusiasmo e valutatocon maggiore razionalità l’accaduto, cre-do sia giusto ma anche doveroso dire - al-meno per l’esperienza personale vissuta –che se la fiera intendeva trasmettere a co-loro che l’hanno vissuta dall’interno, co-me a coloro che l’hanno semplicemente,ma significativamente, visitata, il mes-saggio che al centro di ogni azione deveessere sempre esserci il concetto di ser-vizio, inteso nella sua accezione più com-pleta, l’obiettivo è stato conseguito.Da esperienze come quelle della fiera

del volontariato se ne trae sempre linfa edesperienza per migliorare il proprio agiree per chi è ancora agli inizi di un cam-mino in parte sconosciuto, che però, co-me intende fare l’Associazione San Biagio,vuole percorrerlo con diligenza, impe-gno e tanta umiltà, non può che essereutile e costruttivo.La partecipazione alla fiera è stata certa-mente una esperienza utile e costruttiva,anche se faticosa per il rilevante impe-gno che ha chiesto; vissuta intensamentee totalmente nella consapevolezza di es-sere pur un piccolo, insignificante ma ne-cessario tassello per il mosaico che tutticostruiamo.L’insegnamento ricevuto è anche statoquello di comprendere che in qualchemisura si è sempre necessari agli altri co-me gli altri sono necessari a noi, per unainformazione, per una parola di conforto,per una spiegazione, per l’illustrazionedi un messaggio o la spiegazione di unaimmagine.Vivere la fiera è stato capire che ci sonouomini che, per quanto fanno o hannofatto nel corso della loro vita, per il lorocarattere e la loro spiccata personalità of-ferta in dono agli altri, per la semplicitàdei comportamenti tenuti, sempre scevri

“Scrivilo a Società Solidale” è una rubrica di dialogo diretto tra redazione e Organizzazionidi Volontariato, uno spazio aperto per riflessioni, commenti, esigenze ed informazioni.Per inviare il proprio contributo: [email protected].

L’ASSOCIAZIONE SAN BIAGIOE M. V. ALL’8ª FIERA DEL VOLONTARIATO

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Nellʼottica di privilegiare gli strumenti di dialogo, che anche una rivistacartacea può adottare, si propone la rubrica “Chiedilo a Società Solidale”. Il CSV raggrup-pa i quesiti più ricorrenti nel periodo di riferimento e lo staff del Centro Servizi provvede,di volta in volta, a rispondere.

da ogni arroganza e la gentilezza dei lo-ro insegnamenti sempre offerti e mai im-posti, sono persone uniche ed esemplari.Grazie CSV per quello che, attraverso lacompetenza e la professionalità di tutticoloro che ne sono parte, hai fatto, stai fa-cendo e continuerai a fare per tutti noi.

Alberto Verardo

FILO DI ARIANNASabato 14 maggio al polifunzionale Ar-pino giornata di chiusura del progettodella Consulta comunale del Volonta-riato di Bra. Tante emozioni, per chi, co-me me, la disabilità la esperimenta infamiglia da 18 anni. Si è parlato delladisabilita minorile, e finalmente se ne èparlato con naturalezza e apertamente.Finchè non siamo toccati personalmen-te, si è portati a pensare che la disabili-tà, è un qualcosa… che appartiene aglialtri. Parlandone abbiamo visto invececome questo argomento dovrebbe coin-volgere tutti, ma proprio tutti, anche i“normodotati”che tanto possono fareper chi è diversamente abile.Lo dico per mia esperienza personale,un giorno, la nostra vita, è totalmentecambiata, abbiamo fatto esperienza dicosa significa essere e avere da affrontareogni giorno la disabilità. Mio marito,una mattina del 23 Settembre del 1993è partito per andare al lavoro e causa unincidente stradale, a pochi chilometrida casa, è finito all’ ospedale e un mesedopo si è svegliato dal coma e si è tro-vato “diversamente abile”. Ma non hasmesso di amare, di essere papà, marito,nonno, persona. Abbiamo cominciatouna nuova vita, sia pur diversa, ma…con

più bisogno di amore, di attenzioni, diessere accolti e accettati con i propri li-miti. Confesso che è stato difficile, ri-cordo che mi vergognavo ad esporre iltalloncino del disabile sul vetro per ilparcheggio, quasi fosse stato un diso-nore. La difficoltà di accettare di esserediverso, hai bisogno di essere amato ecompreso, questo ti aiuta, ti sostiene.La disabilita, quando arriva in una fa-miglia è come un uragano che ti investe,ti distrugge e tu rimani lì attonito a guar-dare: niente è più come prima. Devi pe-rò reagire, iniziare a costruire una nuovavita, hai bisogno di tempo, di più tempo,di altri tempi, di pazienza, di forza, di fe-de in Dio che in quei momenti invochicon tutto il cuore e con il suo aiuto rie-sci a superare tutti gli ostacoli che in-contri. Più le difficoltà sono gravi, piùamore devi dare e più amore avresti bi-sogno di ricevere, amore, non compas-sione.C’è bisogno di amore, di tanto amore daparte di tutti, perché non c’è nulla in queimomenti che ti può sostenere, senon….l’amore. Una sola cosa abbiamobisogno tutti: di amare e di essere amati.Vorrei lasciarvi un pensiero che puòaiutarci a riflettere sul tema , un pensieroscritto da un Santo piemontese, San Lui-gi Orione, che è vissuto qui a Bra pertanti anni e ha fatto cose straordinarie intutto il mondo, e ora il suo corpo ripo-sa a Tortona, mentre il suo cuore è sta-to portato in Argentina dove noiabbiamo avuto la grazia di andare a ve-derlo e sotto quell’urna c’e una scritta di5 parole: Solo l’amore può salvare ilmondo!Sono trascorsi 18 anni da quel tragicoincidente, il percorso di accettazione èstato lento, tutti i giorni c’è da combat-

tere con i propri limiti, ma con l’aiuto diDio e con l’amore dei fratelli, posso te-stimoniare che, questa sofferenza, hacambiato il nostro cuore, il nostro mo-do di pensare. Abbiamo imparato adapprezzare ogni attimo della vita, ognigiorno insieme è un dono, sovente rin-graziamo Dio e ci diciamo: oggi ci sia-mo ancora tutti e due!Abbiamo scoperto che l’amore è la no-stra forza e cerchiamo di amarci e ri-spettarci ogni giorno sempre di più equesto ci rende felici e sempre più uni-ti. Come dice Chiara Lubic: l’amore ren-de felici, se ami sempre, sei felicesempre.Che bello scoprire che i veri valori so-no l’amore, la famiglia, il perdono, i fi-gli. Noi abbiamo due figlie e anche inloro questa sofferenza ha cambiato com-pletamente modo di pensare, condivi-diamo gli stessi valori, gli stessisentimenti, la felicità non c è la dà ilmondo ma la troviamo dentro di noiamando gli altri e sostenendoci a vi-cenda.Nel 2004 nasce a Bra un’AssociazioneSportiva Dilettantistica “Sportiamo” On-lus, per la divulgazione dello sport perdisabili fisici e mentali, Maurizio è unodei soci fondatori insieme ad altre fa-miglie. Io Francesca, inizialmente nonvolevo essere coinvolta, ora sono il Pre-sidente di questa Associazione. Ringra-zio il Signore perché abbiamoconosciuto tante persone, che con laloro vita ci stanno insegnando tantissi-mo, famiglie , che con tanta dignità por-tano questa sofferenza nel loro cuore, ecombattono contro il pietismo del mon-do. C’è bisogno di realismo nelle per-sone, nelle istituzioni per aiutarel’inserimento, l’accompagnamento e ilsostegno del disabile, che è un personae come tale va accolta e aiutata a su-perare i propri limiti. L’insegnamentoche abbiamo da queste persone diver-samente abili è incredibile. La loro co-stanza, la tenacia, la perseveranza aportare avanti con tanta fatica, direi condoppia fatica gli impegni, che di loro vo-lontà intraprendono, è per tutti noi unesempio davvero ammirevole. La lorogioia, il loro affetto e la loro ricono-scenza sono cose che ti toccano il cuo-re e ti fanno pensare al mondo, a chi siconsidera “abile” e non sa più dire gra-zie, e non è mai contento….Ringrazia-mo il Signore per le esperienze d’amoreche stiamo vivendo.

Francesca

Su questo numero lʼAvvocato Cinzia Alesiani,consulente del CSV “Società Solidale”, appro-fondisce il tema delle donazioni.

Lʼargomento è stato posto da unʼassociazione erivolto alla valutazione dellʼavvocato tramite lostaff del CSV.

Il codice civile regolamenta gli atti di li-beralità individuandone tre categorie:

a) le liberalità d’uso caratterizzate dalfatto che colui che le compie inten-de osservare un uso, adeguarsi a uncostume vigente nell’ambiente so-ciale di appartenenza: sono i doni, adesempio, tra moglie e marito o i regalidi nozze. Dette liberalità non deb-bono osservare particolari forme, esi compiono con la consegna del-l’oggetto, del bene mobile;

b) le donazioni vere e proprie, atti di li-beralità di solito determinati da unsentimento di gratitudine, di ricono-scenza, che necessitano a pena dinullità dell’atto pubblico;

c) le donazioni di modico valore, per lequali non è richiesta la forma del-l’atto pubblico, ma la semplice con-segna del bene. Il valore modico vaaccertato alla stregua di due criteri:quello oggettivo, per il quale si tieneconto del valore del bene donato equello soggettivo, per il quale si tie-ne conto delle condizioni economi-che del donante. Ne consegue chel’atto di liberalità, per essere consi-

derato di modico valore, non devemai incidere in modo apprezzabilesul patrimonio del donante.

E’, pertanto, essenziale prima di dispor-re della somma donata verificare il ri-spetto dei requisiti di legge perché possaconsiderarsi o una donazione: l’atto pub-blico; o una donazione di modico valo-re: la somma donata non modifical’entità del patrimonio dell’associazionedonante. Ciò premesso per rispondere alquesito è sempre possibile gravare ladonazione di un onere (c.d. donazionemodale ex art. 793 c.c.) come in questocaso imporne l’uso per il pagamento deicorsi di formazione. Unico limite l’one-re non può essere eccessivamente gra-voso, deve rimanere nei limiti del valoredella cosa donata. In merito alla verificadelle condizioni economiche non è unfatto semplice, anche perché i parame-tri possono essere i più vari. Una solu-zione potrebbe essere il modulo ISEE,ovviamente alla consegna sarà neces-sario farsi rilasciare un’autorizzazioneal trattamento dei dati. Ancora, non trat-tandosi di denaro pubblico è indispen-sabile essere trasparenti, ma i criteri diindividuazione potranno essere sceltidiscrezionalmente, e predeterminati an-che sulla base di valutazioni di oppor-tunità (es numero figli, immobili diproprietà, reddito dichiarato annuo,ecc.). Infine, ad avviso della scrivente, ilpagamento del corso di formazione puòessere fatto rientrare tra le spese che al-

trimenti dovrebbe affrontare direttamenteil volontario, contribuzione ammessadall’art. 2, comma II della legge266/1991.

Avv. Cinzia Alesiani

QUESITO:Le donazioni

Si ricorda, inoltre, che il CSV Società Solidale mette adisposizione delle Organizzazioni di Volontariato un ap-posito servizio di CONSULENZA FISCALE fornita daprofessionisti di settore.Le consulenze fiscali offerte dagli esperti necessitanospesso di più incontri ed esigono un’attenzione parti-colare al singolo caso.Per questi motivi, si prevede, a seguito della richiestapresentata dall’Organizzazione di Volontariato, l’ac-cordo con il professionista per uno specifico appunta-

mento che può avvenire:• presso la Sede CSV di Cuneo (la disponibilità, previaprenotazione, è di due volte al mese il mercoledì po-meriggio).Per informazioni e prenotazioni: 0171-605660.

• presso le Sedi CSV di Alba (un martedì pomeriggio almese da concordare previa richiesta) e di Bra (un lu-nedì pomeriggio al mese da concordare previa ri-chiesta).Per informazioni e prenotazioni: 0173-366901.

Si ricorda cheil CONSULENTE LEGALEè disponibile presso la SedeCSV di Cuneo(Via Mazzini 3) ogni primomartedì del mese, dalle ore15 alle ore 18, su appunta-mento, per rispondere ai que-siti ed alle richieste diinformazioni legali delle OdV.

Per richiedere un appunta-mento con l'Avvocato è ne-cessario presentare al CSVuna richiesta scritta.Accolta la domanda, il CSVprovvederà a comunicare ladata e l'ora dell'appunta-mento.

Per informazioni:0171-60.56.60.

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valori con la convinzione cheper eliminare le ingiustizie bi-sogna cercare di costruire lapace.”

Una serata sentita e parteci-pata soprattutto durante lafiaccolata che, come ha detto

il Presidente Groppo, non èstata organizzata “controqualcuno , ma a favore diqualcosa” animata dall’Asso-ciazione Comunità Papa Gio-vanni XXIII: centinaia lepersone ed i volontari chehanno illuminato le vie del

centro storico di Busca con leloro fiaccole ascoltando ilmessaggio di speranza tra-smesso dai ragazzi della Co-munità Papa Giovanni XXIIIattraverso canti e testimo-nianze. Tante le persone chesi sono fermate nella loro pas-seggiata serale e si sono uni-

te spontaneamente al corteo;forti le emozioni nel percepi-re dietro il tremolio di questeluci il forte messaggio dellatestimonianza che il volonta-riato c’è, esiste e riesce acoinvolgere anche in una se-ra d’estate.

Elisa Girardo

La voglia di riflettere di-vertendosi, l’entusiasmodei giovani e la magia

della notte con il filo condut-tore della solidarietà sono sta-ti gli ingredienti della 2ª Nottebianca della solidarietà orga-nizzata dal Centro Servizi peril Volontariato “Società Soli-dale” in collaborazione conl’Assessorato al volontariatodel Comune di Busca sabato9 luglio 2011.

“Dopo il sole sorge la solida-rietà” è stato lo slogan dellamanifestazione che ha visto

una città ed un territorio infesta: la Notte bianca dellasolidarietà ha messo in primopiano l’anima del volontaria-to che è coinvolgimento epartecipazione e, grazie alletante iniziative rivolte ancheai giovani, è stata l’occasio-ne per avvicinare questa im-portante fascia di popolazionead una realtà troppo spesso aloro sconosciuta.

La serata è stata inauguratain Piazza Armando Diaz da-gli interventi delle autoritàpresenti. Sul palco si sono

susseguiti Luca Gosso, Sin-daco Città di Busca, GiorgioGroppo, Presidente CentroServizi per il Volontariato“Società Solidale”, Giuseppe

Lauria, Assessore provincia-le al Volontariato, GiuseppeDelfino, Assessore al volon-tariato del Comune di Buscae l’Onorevole Teresio Delfi-no. Il Momento ufficiale del-la manifestazione si èconcluso con la premiazionedelle Associazioni parteci-panti alla manifestazione conuna targa offerta dal Comu-ne di Busca.

Significativo l’intervento diGuido Morganti, cofondato-re del Sermig di Torino cheha spiegato come il Sermigsia nato da un sogno, condi-viso con molti, di sconfiggerela fame con opere di giusti-zia e di sviluppo, vivere la so-lidarietà verso i più poveri edare una speciale attenzioneai giovani cercando insieme aloro le vie della pace. “Chibussa alla porta dell’arsenale– ha poi spiegato Morganti -non è mai un problema, è unapersona. Nelle nostre struttu-re cerchiamo di trovare ri-sposte ai drammi che hannocaratterizzato la vita dei gio-vani che si rivolgono a noi,cerchiamo si trasmettere dei

Una notte magica a Busca:in scena la solidarietà

Grande successo di pubblico alla 2ª Notte bianca della solidarietà

Quale significato Lei oggi conferisce alla solidarietà e quan-to è importante all'interno della nostra società?La molla che fa scattare la solidarietà è la “commozione”. Nonè solo un sentimento, è azione. Con la stessa naturalezzacon cui respiriamo, ci facciamo carico dell’altro, che nonaiutiamo in un momento e basta. La solidarietà diventa unqualcosa di continuo, da 24 ore su 24, non solo relegata a cer-ti momenti della giornata o della settimana.Solidarietà è entrare nella visuale che l’altro posso essere an-ch’io. Io mangio ogni giorno, io voglio essere curato se mi am-malo, io voglio mandare mio figlio a scuola… La solidarietàè quindi farsi carico dei problemi, delle sofferenze, delle vio-lenze, delle ingiustizie dei singoli assumendosene la respon-sabilità, ma anche aprirsi alla mondialità e non rassegnarsi difronte ai 100.000 morti di fame e di malnutrizione al giorno,ai bambini soldato, al commercio di organi, allo sfruttamen-to sessuale dei bambini, al terrorismo, alla guerra, alle ingiu-stizie di ogni genere.La solidarietà oggi non può prescindere dalla scelta decisa econsapevole della pace. Pace significa fare gesti di pace. Pa-ce preventiva è giustizia preventiva, è perdono preventivo. Lapace, che è frutto della giustizia, cammina con le nostre gam-be, è il nostro farci prossimi ai più deboli e con loro indiriz-zare gli sforzi per sradicare le ingiustizie, la violenza e perpromuovere i diritti umani universali, cominciando dal dirit-to di credere o di non credere. La solidarietà diventa servizioe azione per il bene comune e quindi, in senso lato, proget-to sociale, politico, culturale. La solidarietà è moca se non c’èl’impegno affinché la politica e le istituzioni rimuovano, conil mio contributo, tutte quelle situazioni in cui gli altri, i po-poli, non hanno la possibilità di vivere una vita piena di di-gnità.Per chi è cristiano, per chi fa riferimento alla parabola del buonsamaritano per vivere la solidarietà, il “meccanismo” è sem-

plice anche se arduo. Quando Gesù trova spazio in noi e ciabita, vediamo con i suoi occhi, sentiamo con le sue orecchie,diventiamo contemplativi, viviamo alla presenza di Dio. Spin-ti da Lui, spinti dalla carità ci adoperiamo per dar da mangiareall’affamato, dar da bere all’assetato, visitare il carcerato, ve-stire chi è nudo…, come ci ricorda il vangelo di Matteo al cap.25.Nel Sermig chi bussa alla porta non è un problema, ma unapersona a cui prestare tutta l’attenzione. Non sempre si puòdare una risposta immediata e positiva a ciò che chiede, malo si ascolta, lo si tratta come una persona e non come uno chescoccia. Ci si lascia commuovere, come il samaritano delvangelo. Ci si sente solidali.E la solidarietà diventa anche “restituzione”: il tempo, le risorsemateriali e spirituali, la creatività non li uso solo per me stes-so, ma li investo nella solidarietà che, certamente, è dar damangiare all’affamato, accogliere lo straniero, vestire gli ignu-di, visitare i carcerati, come ci ricorda il vangelo di Matteo; masolidarietà è anche

Lei pensa che serate come la Notte Bianca siano utili per lapromozione del volontariato e per incentivare la solidarietà?Non ho potuto partecipare alla fiaccolata perché dovevo rien-trare a Torino. Attraversando il centro di Busca a piedi per tor-nare alla macchina ho notato quanta gente e quanti giovaninon si erano coinvolti nell’iniziativa proposta. Senza voler da-re dei giudici, ho pensato che si confrontavano, a distanza, sti-li di vita differenti. Penso che la serata e il riconoscimentopubblico e da parte delle autorità di persone e associazioni im-pegnate a costruire una società migliore sia un segno chepossa aiutare a riflettere tutti e, nello stesso tempo, a inco-raggiare i volontari a fare il bene sempre più bene.

Debora Sattamino

Abbiamo posto due domande a Guido Morganti,co-fondatore del Sermig (Servizio Missionario Giovani).Il Sermig è nato nel 1964 da un'intuizione di Ernesto Olivero e da un sogno condiviso con molti: sconfiggere la fame con ope-re di giustizia e di sviluppo, vivere la solidarietà verso i più poveri e dare una speciale attenzione ai giovani cercando insie-me a loro le vie della pace.

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“Società Solidale” haintervistato GimmiMolinari, Banchiere

ambulante di Banca Etica perla provincia di Cuneo (nellefoto il secondo da sinistra).

Banca Etica ispira la propriaattività alla finanza etica. Co-me si può definire una finanzaetica?La Finanza Etica è un modo difare finanza che non punta al-la massimizzazione del profit-to ad ogni costo. Nella FinanzaEtica le valutazione puramen-te economiche sono sempreaffiancati da valutazioni sul-l’impatto sociale e ambientaledelle operazioni che si com-piono. Banca Etica in partico-lare raccoglie il risparmio dicittadini e organizzazioni e loimpiega esclusivamente per fi-nanziare progetti di imprendi-toria sociale o del terzo settorechiaramente orientati al benecomune.

Quali sono le motivazioni chehanno portato Banca Etica al-la creazione del “Conto So-cial”? Chi sono i destinatari?Il Conto Social è un conto ri-volto ai “clienti al dettaglio nonconsumatori”. È pensato persoddisfare le esigenze di ge-stione di enti, organizzazioni,cooperative ed altre società dipiccole dimensioni/con una li-

mitata operatività. Senza ca-none mensile, prevede dei co-sti per ogni singola operazione(con una soglia minima) e, gra-tuiti, i servizi base di InternetBanking (Inbank Base). A di-screzione dell’organizzazionecollegare gli altri servizi pre-visti (ad es. Bancomat, prepa-gata, carta di credito). Puòessere utilizzato anche comeconto di appoggio per i pro-dotti di investimento di BancaEtica (certificati di deposito,obbligazioni). Le somme de-positate sono disponibili a vi-sta.

Quali sono le agevolazioni e ivantaggi offerti con questoprodotto?Per i dettagli ed i confronti, sirimanda alla consultazione delsito www.bancaetica.it dove sipossono valutare tutti i pro-spetti di sintesi che permettonodi conoscere i dettagli. Sonosenz’altro condizioni interes-santi.

Ci sono altre soluzioni per ilmondo del volontariato? Perle organizzazioni?Per organizzazioni, associazio-ni, cooperative, società di pic-cole e medie dimensioni BancaEtica offre diversi tipi di contocorrente: il Conto Social per chiprevede una ridotta operativitàsul conto; il Conto Fair per chi

10 - società solidale N. 4/2011

Finanza e volontariato sono duebinari paralleli oppure esistono deipunti di incontro? È una domandache la redazione di “Società Soli-dale” pone ai protagonisti delmondo bancario.Continua la car-rellata di approfondimenti sulle pro-poste finanziarie delle principalibanche italiane e sugli strumentiideati per andare incontro alle esi-genze del mondo non profit.Su questo numero si approfondi-sce l’offerta di Banca Etica.

Una Bancaorientataal benecomune

Intervista a Banca Popolare Etica vuole poter scegliere i servizi daabbinare al conto corrente; ilConto Global per una comple-ta e autonoma operatività an-che a distanza tramite i servizi diInternet banking. Ci sono poi ilConto Raccolta Soci, dedicatoalla raccolta fondi e Fund Faci-lity, l'innovativo prodotto inte-grato per la gestione delleattività di incasso commercialee di raccolta fondi, destinato al-le Organizzazioni che lavoranocon Banca Etica. Permette di ge-stire, in modo autonomo e si-curo, le operazioni e i flussiprovenienti dai diversi sistemidi pagamento – online con car-ta di credito, RID, bonifici ban-cari, MAV, bollettini postali,bollettini freccia, contanti, car-ta prepagata. La descrizione det-tagliata di tutti prodotti e i servizidi Banca Etica può essere con-sultata sul sito all’indirizzo:www.bancaetica.it

Chi sono i banchieri ambu-lanti?Il Banchiere Ambulante è unpromotore finanziario ed è unafigura indispensabile alla strut-tura di Banca Etica, in quantocostituisce il punto più avan-zato della rete: in qualità di"banchiere" è in grado di forni-re dati, analisi, risorse finan-ziarie, opportunità di impieghiper lo sviluppo della rete; inquanto "ambulante" si fa caricodi trasportare dalla periferia alcentro e viceversa tutto ciò chesocialmente e culturalmenteanima la rete. Questa figura in-terviene soprattutto nelle aree

non coperte da filiali ed ha ilcompito d'incontrare chi ne-cessita del sostegno finanzia-rio, di raccoglierne le istanze,analizzarle, farne una pre-va-lutazione ed istruttoria, seguir-ne l'iter a distanza, in sinergiacon i valutatori socio-ambien-tali e in collaborazione con lestrutture interne della banca.

Le Organizzazioni di Volon-tariato della provincia di Cu-neo possono utilizzare questoprodotto? Chi si può contat-tare?Sì, le Organizzazioni di Vo-lontariato possono utilizzare ilprodotto.Il responsabile del coordina-mento soci della provincia diCuneo è Mario Tretola (nellafoto in alto il primo a sinistra)349-35.87.622,[email protected].È possibile contattarmiai seguenti recapiti:[email protected],cell. 334-20.76.993,tel/fax 01996677.I primi tre giovedì di ogni me-se sono disponibile presso lasede Acli provinciale di Cu-neo, in Piazza Virginio 13, tel0171-45.26.11. Inoltre, ad Al-ba, dal 7 giugno, presso la li-breria “La Torre” (P.zza E.Pertinace, 8/D) è presente unbanchiere ambulante il primolunedì di ogni mese dalle14.30 alle 17.30. È necessarioconcordare un appuntamento:tel. 0173-33.658, [email protected].

Giorgia Barile

BANCA POPOLARE ETICA

DAL SITO www.bancaetica.itBanca Etica, per la sua complessità, puòessere paragonata ad una comunità umana,di cui fanno parte soci, clienti, risparmiatori,amministratori, dipendenti, fornitori, ecc.Fra gli elementi che costituiscono il 'le-gante' di questa comunità vanno valorizzatele modalità con cui questi soggetti intera-giscono: la trasparenza, la definizione chia-ra degli interessi in gioco e la realedisponibilità a rimetterli in discussione infunzione di una più alta e condivisa finali-tà o interesse, il rispetto delle pari oppor-tunità, la soluzione dei conflitti attraverso ildialogo e il confronto continui.(Dal Mani-festo politico-strategico di Banca Etica)

Una banca innovativa, l’unica in Italia - equalcuno dice nel mondo - ad ispirare tut-ta la sua attività, sia operativa che cultura-le, ai principi della Finanza Etica:trasparenza, diritto di accesso al credito,efficienza e attenzione alle conseguenzenon economiche delle azioni economiche.Il fine? Gestire il risparmio orientandoloverso le iniziative socio economiche cheperseguono finalità sociali e che operanonel pieno rispetto della dignità umana edella natura.Convinte che un mondo diverso è possibi-le, non solo a parole ma anche nei fatti,22 organizzazioni del mondo non profit ealcune finanziarie - col sostegno di miglia-

ia di cittadini responsabili - diedero vita,nel 1999, a Banca Etica, una banca capa-ce di parlare direttamente ai soci e ai ri-sparmiatori.Oggi quel sogno conta 14 filiali e una retecapillare di promotori finanziari, chiamati“banchieri ambulanti”, su tutto il territorionazionale. A dodici anni dalla sua nascita,Banca Etica ha raggiunto una raccolta di ca-pitale sociale di oltre 31 milioni di euro,conferito da oltre 35mila soci, di cui circa5.200 sono persone giuridiche. L’Istitutoraccoglie oltre 660 milioni di euro di de-positi e sta finanziando più di 4.700 progettidell’economia solidale per un valore su-periore ai 645 milioni di euro.

società solidale N. 4/2011 - 11

ORGANIZZAZIONE

Banca Etica è una banca popolare che opera a livello na-zionale, nel rispetto delle finalità di cooperazione e soli-

darietà, come previsto dalla legislazione italiana.

Questa forma giuridica garantisce:• la forte partecipazione dei soci nel capitale della banca.• la diffusione dei soci su tutto il territorio nazionale.• un processo decisionale democratico.Nelle banche popolari vige la cosiddetta supremazia dei so-ci. Indipendentemente dal numero di azioni detenute, du-rante le votazioni tutti gli azionisti hanno lo stesso diritto divoto secondo il principio "una testa, un voto".

Gli organi• Consiglio di Amministrazione• Comitato Esecutivo• Collegio Sindacale• Comitato dei Probiviri• Direzione Generale• Comitato Etico• Assemblea dei Soci• Comitato Parti Correlate

La struttura operativaBanca Etica offre tutti i principali prodotti/servizi bancari, di-stinguendosi oltre che per le finalità etiche anche per diver-se competenze specifiche. Banca Etica ha la sua sede centralea Padova ed è presente su tutto il territorio nazionale con 13filiali e una rete di promotori finanziari, chiamati "banchieriambulanti", che portano la banca laddove non sia presentecon un proprio sportello. La rete territoriale è integrata da al-tri soggetti esterni che condividono i valori di Banca Etica ehanno sin dall'inizio appoggiato la sua azione. Tra questi al-cuni consorzi garanzia fidi e alcune banche partner che, tra-mite apposite convenzioni, garantiscono il collocamento deiprodotti di raccolta di Banca Etica. Infine, i correntisti di Ban-ca Etica possono effettuare operazioni di versamento in con-tanti presso tutti gli Uffici Postali tramite apposito bollettino.http://www.bancaetica.com/Content.ep3?CAT_ID=31844&ID=771201

Page 7: Società Solidale Luglio Agosto

Dal 28 al 30 ottobre 2011 ilCentro incontri della Provinciadi Cuneo ospiterà i lavori delConvegno Europeo “Il volon-tariato nel panorama europeo:Confronto tra esperienze”.L’evento è organizzato nel-l’ambito dell’Anno europeo delvolontariato dal Centro ServiziVolontariato “Società Solida-le” della provincia di Cuneo,in collaborazione con il Mini-stero del Lavoro e delle Politi-che sociali, Acri (Ass. diFondazioni e di Casse di Ri-sparmio) CSVnet, CSV Pie-monte.Net. Inserito nel PianoItalia, il convegno si proponedi concentrare l’attenzione suazioni e ruoli dei diversi sog-getti operanti nel mondo delvolontariato a livello europeo,alternando sessioni di lavoro

a testimonianze e momenti diconfronto ad occasioni di co-noscenza reciproca.La tre giorni di dibattiti, scambie confronti, a cui interverrannopersonaggi di levatura interna-zionale del mondo del volon-tariato, sarà l’occasione per ilvolontariato locale e nazionaledi confrontarsi con le diverseesperienze del panorama euro-peo. Tra gli argomenti trattati ilvalore economico della gratui-tà e della responsabilità socialeall’interno dell’Euroregione, ilvolontariato all’interno dellanormativa europea e il ruolo dirilievo che hanno le fondazionibancarie per lo sviluppo dellasolidarietà e della comunità.Ampio spazio sarà dedicato albinomio giovani e volontaria-to nell’ottica della creazione

della cittadinanza attiva e al-l’importanza che ad oggi rive-ste la promozione per ilvolontariato.La partecipazione al convegnoè gratuita, ma è necessario ef-fettuare la registrazione (entroil 5 ottobre p.v.) compilandola scheda di partecipazione(scaricabile dal sito CSV “So-cietà Solidale” www.csvsoc-solidale.it) e inviandola [email protected] – Segreteria organiz-zativa del Convegno, tel.011-44.00.111. Per maggioriinformazioni relative ai conte-nuti del convegno contattareil CSV di Cuneo, telefono0171-60.56.60, email [email protected].

Elisa Girardo

a

Il volontariatonel panoramaeuropeo.Confronto tra esperienze

società solidale N. 3/2011 - 13

MODERATORE:Marco DemarieResponsabile Ufficio Studi Compagnia di San PaoloRELATORI:Pier Virgilio Dastoli, Presidente del Consiglio Italia-no Movimento EuropeoSusana Szabo, France BenevolatVice Presidente CEV EuropeCentro Europeo del VolontariatoMariapaola TripoliVice Presidente Consiglio Regionaledel Volontariato PiemonteRenato FrisancoFondazione Roma – Terzo Settore

Colazione di lavoro a buffet

3ª SESSIONEIl ruolo delle fondazioni bancarie come soggetto partner nellosviluppo della solidarietà e della comunitàThe Foundations of banking origin as community and solidarity de-velopment partners

MODERATORE:Alide Lupo, Componente CdA Fondazione CRTorinoRELATORI:Gerry Salole, Chef executive of the European Foun-dation CentreLuca Remmert, Comitato di Presidenza ACRIAss. di Fondazioni e Casse di RisparmioMaurizio Carrara, Presidente Unicredit FoundationEzio Falco, Presidente Fondazione CRCuneo

Coffe break

4ª SESSIONE(in collaborazione con la Segreteria Tecnica dell’Osservatorio Na-zionale per il Volontariato)

Giovani e volontariato: laboratorio della cittadi-nanza partecipataYoung people and volunteering: a laboratory of par-ticipated citizenshipMODERATORE:Silvio Magliano, Vice Presidente Consiglio Comunaledi Torino, Coordinatore CSVPiemonte.NetRELATORI:Ugo Ascoli, Università di AnconaGiancarlo Rovati, Università Cattolica S.Cuore diMilanoVincenzo Saturni, Presidente Nazionale AVIS –Ass. Volontari Italiani SangueSabina Polidori, Segreteria Tecnica OsservatorioNazionale Volontariato

Cena di Gala con intrattenimento(previsto servizio di navetta da prenotare all’atto dell’iscrizione)

DOMENICA 30 OTTOBRE 2011Inizio lavori

5ª SESSIONEPromozione e rappresentanza del volontariatoPromotion and Representation of the voluntary work sector

MODERATORE:Luciano Dematteis,Vice Presidente Nazionale Anpas

RELATORI:Emma Cavallaro,Presidente Convol – Conferenza PermanentePresidenti Associazioni e FederazioniNazionali di VolontariatoAndrea Olivero,Presidente Forum Terzo SettoreAntonio Miglio,Vice Presidente ACRI - Ass. di Fondazionie Casse di RisparmioMarco Granelli Assessore al Volontariato,Politiche Sociali e PC Città di MilanoEmauele Alecci Vice PresidenteCommissione Politiche Sociali CNEL

CONCLUSIONE DEI LAVORIRoberto Cota,Presidente Regione PiemonteMichel Vauzelle,Presidente Euroregione AlpiMediterraneo(in attesa di conferma)Nello Musumeci, SottosegretarioMinistero Lavoro e Politiche SocialiI (in attesa di conferma)

Aperitivo di salutoore 12,30

ore 11,30

ore 9,30

ore 9,00

ore 20,00

ore 17,00

ore 16,30

ore 15,00

ore 13,00

Conto alla rovesciaper il Convegno Europeoche si terrà a Cuneo,a fine ottobre, nell’ambitodell’Anno europeodel Volontariato

QUANDODal 28 al 30 ottobre 2011

DOVECentro Incontridella Provincia di CuneoC.so Dante, 41Cuneo

ISCRIZIONIQuote di iscrizione• Partecipazione

al convegno: gratuita• Partecipazione cena

di gala del 29 ottobre:gratuita

• Servizio navettaper/dal ristorantecena di galadel 29 ottobre: gratuita

• Pernottamento in hotel:a pagamento

Relazione introduttivaGiorgio Groppo, Consigliere CNEL,Osservatorio Nazionale Volontariato1ª SESSIONE

Il contesto socio economico e il valore economico della gratuità edella responsabilità socialeThe economic value of social responsibility and voluntary work in Europe.

MODERATORE:Francesco Sansone, Università di PisaRelatori:Ferruccio Dardanello, Presidente UnioncamereGianpaolo Gualaccini, Comitato di Presidenza CNEL– Consiglio nazionale dell’economia e del lavoroRaffaella Vitale, Direttore Assessorato Politiche So-ciali Regione PiemonteMauro Battuello, Presidente Comitato di GestioneFondo Speciale per il Volontariato PiemonteCoffe break2ª SESSIONE

Il volontariato all’interno della normativa europeaVoluntary Work in the framework of European Regulation

ore 9,15

ore 11,30

ore 11,00

ore 9,30VENERDÌ 28 OTTOBRE 2011

aperitivo di benvenuto c/o Salone d’Onoredella Città di Cuneo, via Roma, 28 - Cuneo

SABATO 29 OTTOBRE 2011Registrazione partecipanti

Saluti autoritàAlberto Valmaggia, Sindaco della Città di CuneoGianna Gancia, Presidente Provincia di Cuneo

ore 9,00

ore 8,30

ore 18,00

PROGRAMMA

Informazioni ed iscrizioniSegreteria OrganizzativaConsorzio Beni Culturali ItaliaTel. 011-44.00.111 Fax 011-44.00.222Email [email protected] www.csvsocsolidale.it

12 - società solidale N. 4/2011

Page 8: Società Solidale Luglio Agosto

Sono state le organizzazioni di volon-tariato di protezione civile a inaugu-rare, l’ 8 luglio scorso, le iniziative

programmate in Italia per l'Anno europeodel volontariato, istituito dal Consiglio del-l'Unione europea e coordinato nel nostroPaese dal Ministero del Lavoro. Oltre 400le iniziative che le associazioni e i gruppicomunali hanno realizzato su tutto il ter-ritorio nazionale dall'8 al 14 luglio, perun totale di 10 mila volontari e volontariecoinvolti. Le manifestazioni sono state in-centrate sulla prevenzione dei rischi. Inprogramma incontri aperti a tutta la po-polazione per diffondere la cultura di pro-tezione civile, attività di formazione per glioperatori, esercitazioni, dimostrazioni diattività di soccorso, simulazioni di acco-glienza della popolazione in emergenza,monitoraggio e presidio del territorio inmateria di anti-incendio boschivo. È conquesti eventi che il volontariato di prote-zione civile aderisce all'anno europeo del

volontariato - ancora più significativo vistala concomitanza con il 150° anniversariodell'Unità d'Italia - insieme al Diparti-mento della Protezione Civile, a Regioni eProvince Autonome, a Upi (Unione Pro-vince d'Italia), ad Anci (Associazione Na-zionale Comuni Italiani), a Uncem (UnioneNazionale Comuni Comunità Enti Mon-tani) e alla Consulta Nazionale del Vo-lontariato. Nel pomeriggio di venerdì 8luglio, il Capo Dipartimento, Prefetto Fran-co Gabrielli, ha inaugurato la settimanadi appuntamenti presso il Centro Regionaledi Protezione civile di Foligno, insiemeall'onorevole Giuseppe Zamberletti, alPresidente della Regione Umbria, CatiusciaMarini, al Presidente della Consulta Na-zionale del Volontariato, Simone Andreotti,e al Presidente della Consulta Regionale,Fabio Militoni. Nel nostro Paese i volontaridi protezione civile sono una risorsa fon-damentale, con oltre 800mila associati sututto il territorio e più di 4.000 organizza-

zioni iscritte all'elenco nazionale del Di-partimento della Protezione Civile. Natosotto la spinta delle grandi emergenze chehanno colpito l'Italia negli ultimi 50 anni,il volontariato di protezione civile ha as-sunto con la legge n. 225 del 24 febbraio1992, istitutiva del Servizio Nazionale del-la Protezione Civile, il ruolo di "strutturaoperativa nazionale" diventando parte in-tegrante del sistema Paese. Le organizza-zioni di volontariato di protezione civile siintegrano con gli altri livelli territoriali diintervento previsti nell'organizzazione delsistema nazionale della protezione civile,in base al principio della sussidiarietà ver-ticale, per favorire una pronta risposta incaso di emergenza in tutta Italia. Inoltre,svolgono un ruolo rilevante sul proprioterritorio di appartenenza, favorendo il ra-dicamento di una cultura diffusa di prote-zione civile e proteggendo la comunità incollaborazione con le istituzioni.

Una delle iniziative piùimportanti che la Com-missione Europea ha

approvato per la celebrazionedell'Anno Europeo delle Atti-vità di Volontariato che pro-

muovono la Cittadinanza At-tiva è il Tour dell’Aev.La tappa italiana del Tour, cheper tutto il 2011 toccherà lecapitali dei 27 paesi del-l'Unione Europea, si è svolta

a Roma dall'11 al 14 luglio nelComprensorio dell'ex ospeda-le San Giovanni – Addolorata.Per i quattro giorni del tour sisono svolti eventi, incontri, di-battiti, riflessioni e divertimen-to; occasioni per crearemomenti di incontro, scambioe conoscenza tra volontari,non volontari o aspiranti tali,con l'obiettivo di diffondere ivalori del volontariato e della

cittadinanza attiva.L´iniziativa è organizzata dalMinistero del Lavoro e dellePolitiche Sociali (OrganismoNazionale di Coordinamentodell´Aev per l´Italia) in colla-borazione con l´OsservatorioNazionale per il Volontariato,l´Alleanza 2011 Italia e altreistituzioni impegnate per va-lorizzare l´Anno Europeo delVolontariato in Italia.

Il tour europeodell’AEV hafatto tappaa Romadall'11 al 14 luglio 2011

società solidale N. 4/2011 - 1514 - società solidale N. 4/2011

Durante l’estate appena conclusa si sono svolti due importanti appun-tamenti itineranti, di grande significato per il mondo del volontariato edella solidarietà. Il Tour Europeo dell’Anno Europeo del Volontariato hafatto tappa a Roma dall’11 al 14 luglio, mentre l’8 luglio è avvenutal’inaugurazione della settimana delvolontariato di Protezione civile.

Grande evento per la no-stra associazione e per ilgruppo Alba-Langhe-

Roero!!!Essendo la nostra associazionepiemontese e avendo gruppisparsi su gran parte del territorioregionale si è cercata una cittàcentrale che fosse facile da rag-giungere e questo è uno dei mo-tivi per cui è stata scelta Alba.Una seconda motivazione stanel fatto che, negli ultimi anni,la maggioranza delle famiglievolontarie dell'associazione èdella provincia di Cuneo, si ècercata quindi una città che po-tesse rappresentare anche laprovincia con il maggior nume-ro di minori ospitati. Quindi ilnostro gruppo ALBA-LANGHE-ROERO ha organizzato, proprioper il 25° anniversario del disa-stro di Chernobyl, una serie dimanifestazioni con l'intento ditenere vivo il ricordo e, soprat-tutto, per ribadire che, a distan-za di venticinque anni, non ètutto finito. Con lo scopo di farincontrare le diverse associa-zioni che, come la nostra, ope-rano a favore dei minori dellaBielorussia; con l'intenzione dicoinvolgere con momenti di in-formazione, aggregazione ed in-trattenimento, non solo i ragazzi“ospiti” delle famiglie volontariedell'associazione (l'evento si èsvolto proprio durante il cicloestivo di ospitalità), ma anchetutte le persone presenti per da-re loro la possibilità di cono-scere il nostro “modusoperandi”, rendendoci visibili e

dimostrando, con la presenzadei “nostri bambini”, che nonci limitiamo solo a “dire e a rac-contare”, ma che operiamo sulterritorio cercando di donare ilsorriso sincero che è tanto pre-zioso quanto indispensabile.Il nostro intento principale quin-di era quello di fare intervenirequanta piu' gente possibile perpoter azionare, ancora una vol-ta, la grande “ruota della soli-darietà” e poter trovare nuovinuclei familiari volontari inte-ressati alle future ospitalità.Pos-siamo dire che pian pianoquesta “ruota ” sta cominciandoa girare: abbiamo ricevuto ri-chieste specifiche da parte di al-cune famiglie a cui piacerebbemettersi “in gioco”; in funzionedi questo stiamo organizzandouna serata (molto probabilmen-te nei mesi di ottobre/novem-bre) a cui saranno invitate tutte lefamiglie e le persone non soloquelle più motivate, ma anchequelle solo interessate o incu-riosite, che permetterà a noi didescrivere scopi, motivazioni edemozioni e ai presenti di cono-scere le informazioni relative al-l'ospitalità.

Festa nazionaledel volontariatoper laBielorussia

ALBA FOR BY - 9 e 10 luglio Alba

PROTEZIONE CIVILE: 10.000 in campo per la settimana del volontariato

Descrizioneprogramma evento.Sabato 9 la manifestazione siè aperta alle 10 presso la Saladella Resistenza del PalazzoMunicipale di Alba con la con-ferenza-dibattito dal titolo”L'accoglienza temporanea deiminori in Italia 25 anni dopoChernobyl” in cui sono stateesposte alcune statistiche rile-vate da una ricerca eseguita se-guendo i dati raccolti dalComitato per i Minori Stranieridel Ministero del Lavoro e del-le Politiche Sociali, sono statipresentati aspetti, benefici, dif-ficoltà relativi all'ospitalità; èstata motivata l'importanza del-la perseveranza e della conti-nuazione in queste attività divolontariato e solidarietà. Dalpunto di vista fenomenologiconel corso degli anni gli obietti-vi dell'accoglienza si sono tra-sformati: accanto allo scopoprimario del risanamento fisi-co esiste la volontà delle fami-glie ospitanti italiane diconsentire ai minori che vivono

in situazioni di povertà mate-riale e psichica, di abbandono,di insicurezza sociale di crearenuovi legami affettivi che se-guono il minore oltre il periododel soggiorno per sostenerlo an-che quando torna al suo paesed'origine. È stata evidenziata ladifficoltà degli ultimi tempi neltrovare nuovi volontari, anchese le famiglie italiane hannomostrato impegno e costanzadi fronte all'esperienza di soli-darietà internazionale che nonha riscontro in altri paesi euro-pei. Dal punto di vista territo-riale si può constatare che iminori accolti non provengo-no solo dalla Bielorussia, maanche da altri paesi: Ucraina,Bosnia Erzegovina, Russia, Al-geria, Kazakhistan, Croazia,Macedonia, Georgia, Serbia,Montenegro, Benin.Dal punto di vista istituzionalenel 1999 nasce il Comitato peri minori Stranieri con l'intentodi regolare il fenomeno dellapresenza di minori stranieri inItalia; per la realizzazione di

A riguardo lasciamo i nostri re-capiti telefonici in modo chepossiate contattarci per poterpartecipare all'incontro:Bruna: tel. 0173-28.37.62

cell. 346-61.42.175;Franco: tel. 0173-33.328

cell. 333-12.03.311;Roberto: cell. 333-60.07.342

Page 9: Società Solidale Luglio Agosto

programmi solidaristici di ac-coglienza temporanea il Co-mitato ha emanato nel 2004 leLinee Guida tutt’oggi in vigoreche regolano l'attività renden-do più snelle, efficaci e traspa-renti le procedure relativeall'approvazione e alla gestio-ne dei progetti di solidarietàpromossi da enti e associazio-ni che in Italia ospitano o in-tendono ospitare.Relatori ed ospiti intervenutialla conferenza: Marello Mau-rizio (Sindaco della Città di Al-ba); Barazzotto Davide(Presidente Smile); Platini Mas-simo (Vice Presidente Smile);Barbirato Sandro (Responsabi-le coordinatore gruppi Smile);Gilardino Alberto (TesoriereSmile); Faletto Katia (Dott.ssapsicologa Smile); Palombi Fran-cesca (Progetto redazionale Mi-nori Stranieri); On. DelfinoTeresio (Socio Volontario Ospi-tante Smile); Iosa Raffaele (Pre-sidente Avib: Federazione delleassociazioni di volontariato ita-liane per la Bielorussia); Gior-gio Groppo (Presidente CSVCentro Servizi per il Volonta-riato); tra il pubblico sono pre-senti Bonardi Pierangelo,

Tibaldi Claudio, Tripaldi Fabio(Consiglio Comunale Città diAlba).Alle 17 i volontari dell'Asso-ciazione Familupis Onlus diAlba hanno intrattenuto gliospiti presentando il loro pro-gramma di “giocoleria”; alle19.00 l'Amministrazione Co-munale ha portato il suo salu-to agli ospiti; in seguitol'Associazione Misericordiedella Protezione Civile di Al-ba ha cucinato un’ottima ce-na; la serata è stata allietata dalgruppo “GKC Eventi musicali”(live tribute in concerto); alleore 22 Special Guests Leonar-do Manera di “Zelig” ha reci-tato uno spettacolo di cabaret.La giornata di domenica 10 ècominciata alle 9.30 presso ilcampo sportivo Michele Cop-

pino di Alba con le grandi “par-tite dell’amicizia” che hannovisto impegnati i ragazzi dellaBielorussia contro i ragazzi del-la società sportiva Albese Cal-cio: grandi atleti, grande tifo egran divertimento! L'Associa-zione Misericordie ha conces-so il bis preparando unpranzetto prelibato; il pome-riggio è stato caratterizzato dal-lo spettacolo del gruppo “StarWheels” che si è esibito condanze “alternative” molto rit-mate ed accattivanti, a seguirei ragazzi ospiti hanno presen-tato uno spettacolo artisticodella cultura bielorussa. Perconcludere l'estrazione dei bi-glietti vincenti della “lotteriadel sorriso” e come gran finalel'immancabile e gustosissimo“Nutella-party” offerto dallaFerrero. Durante tutte le attivi-tà relative all'evento siamo sta-ti assistiti dai Volontari dellaCroce Rossa di Alba, che, conil loro servizio hanno “messo insicurezza” la manifestazione.Durante i preparativi, l'allesti-mento e lo svolgimento dellamanifestazione abbiamo co-nosciuto persone molto attentee disponibili che ci hanno aiu-tati a “costruire” il percorsooperativo in modo ottimale; perquesto il nostro ringraziamen-to e riconoscimento alle istitu-zioni, associazioni, società,persone e volontari che congrande serieta' ed impegnohanno contribuito per una buo-na riuscita della stessa.Vorrei ancora spendere alcuneparole per dire che si sta con-cludendo il ciclo di ospitalitàestiva con la partenza dei mi-nori che sono stati accolti nelmese di agosto o nei due mesidi luglio-agosto. Il nostro grup-po vedrà partire le ultime duebambine il 29 agosto, mentre iminori che si sono fermati unmese sono tornati a casa il 27luglio.Il gruppo Alba-Langhe-Roeroha ospitato 18 minori ed un’in-terprete-accompagnatrice. Ilprogramma delle attività nel

mese di luglio è stato ricco edinteressante, siamo partiti allagrande sabato 2 partecipandoalla giornata che l'Associazio-ne Argos ci ha dedicato, in-trattenendo i nostri ragazzi conuna parte di programma di“pet-therapy”, una simulazionedi ricerca persone con unita'cinofile e per finire... tutti a ca-vallo!!!Lunedì 4 visita alla cantina pro-duttori di Barbaresco; sabato 9e domenica 10 ALBA for BY;mercoledì 13 partecipazioneattiva del gruppo alla festa fi-nale di Estate Ragazzi con pre-sentazione di una canzone inlingua bielorussa; venerdì 15pizza offerta dal ristorante-piz-zeria “I Sioneri” di Cornelianod'Alba; lunedì 18 ”merenda si-noira” con grandioso buffet of-ferto da “tendaggi Lusso” diVaccheria e fo-caccia alla nu-tella offerto da“Il Jolly” di Pinodi Vaccheria;martedì 19 sera-ta al PalasportBowling di Ca-stagnito congrandi sfide sullepiste; giovedì 21serata a teatroofferta dall'Am-ministrazionecomunale diMontelupo Albese dove lacompagnia “'d Flipot “ di Rod-di ha presentato la commedia “Desvijte Torolo”; lunedì 25 gi-ta a Genova con visita all'Ac-quario in mattinata, passeggiatalungomare e shopping nel po-meriggio.

Ogni famiglia volontaria delnostro gruppo ha affrontatol'ospitalità con grande atten-zione, volontà, disponibilità eserenità, tenendo sempre sottocontrollo la situazione, dandoil giusto spazio alle emozioni.Anche la nostra interprete Ka-tia ci è stata di grande aiuto:con la sua freschezza visto lagiovane età, è diventata il col-legamento tra minore e fami-glia ospitante nonché il puntodi riferimento dei bambini du-rante le attività e i momenti diritrovo, la sua dolcezza l’haaiutata con i nuovi arrivati chehanno trovato in lei una sorel-la maggiore capace di badare aloro. Con la collaborazionedelle famiglie volontarie e labuona volontà di Katya il sog-giorno è trascorso serenamen-te e anche i momenti più

concitati si so-no superatiegregiamente.Quindi è a loroche rivolgiamola nostra grati-tudine perchéun gruppo sen-za intesa nonpuo' definirsitale. Per questoauguriamo atutte le famiglievolontarie chepossano affron-

tare sempre le situazioni conla stessa serietà ed energia concui stanno affrontando questaesperienza che a volte e sì fa-ticosa, ma soprattutto entusia-smante e gratificante.

Aimasso Roberto,Destefanis Bruna,

Bolla Franco,Cortese Bruna

SMILE.UN SORRISO

PER CHERNOBYLGRUPPO

ALBA-LANGHE-ROERO

società solidale N. 4/2011 - 1716 - società solidale N. 4/2011

Uno sguardo solidale sul mondo globale e locale

Società Solidale allarga il propriosguardo anche sulla globalità del-la solidarietà passando in rasse-gna ciò che riguarda la situazioneinternazionale, nazionale, regio-nale e provinciale.

L’attenzione di Società Solidale spa-zia nell’universo Non profit, pas-sando dal globale al locale,raccogliendo le notizie e gli avve-nimenti che riguardano il territorioregionale.

Caramagna PiemonteIniziano in questi giorni i la-vori per le “sedi delle asso-ciazioni”, sopra gli spogliatoidel calcio nel bocciodromo. Ilprogetto, redatto dall’ing.Franco Picotto dello studioSIA di Cavour, prevede di ri-cavare sei sale di diverse di-mensioni da utilizzare comesedi delle numerose associa-zioni caramagnesi, in primisquelle sportive.A queste sedi si aggiungonouna sala riunioni e due bloc-chi bagno e un ampio corri-doio che, con vista sui campida bocce interni, collegheràle varie sale, a cui si potrà ac-cedere dalla scala esterna esi-stente o dalla nuova che verràrealizzata in prossimità del-l’ingresso degli attuali spo-gliatoi.L’importo a base d’asta era dieuro 283.000: la ditta Razzet-ti Costruzioni Generali di San-tena si è aggiudicata il lavorocon un ribasso del 21.85%.

“Si completa così un’altra par-te importante degli impiantisportivi che quest’anno hannovisto anche la realizzazionedel nuovo campo da beachvolley e del campo libero dicalcetto in punta al palasport, dichiara l’assessore Osella.Insieme alle nuove sale prov-vederemo anche a chiuderel’intercapedine tra la muratu-ra esterna del bocciodromoe il solaio del blocco spo-gliatoi realizzando un’unicafinestratura anziché l’insolitadoppia finestra inutile e pocofunzionale. Ricordo che que-sto intervento è stato reso pos-sibile grazie al contributoeconomico di € 260.000 (giàin cassa) ottenuto dal Comu-ne grazie all’interessamentodel sen. Pietro Marcenaro,con i fondi della 5ª commis-sione permanente del Senatodella Repubblica (art. 13comma 3 del Dl 112/08) a cuisi aggiungono euro 23.000 difondi propri del Comune.”

L’ultima tappa dellaseconda edizione delGiro d’Italia di Handbikesi è svolta ad Albadomenica 28 agostoLa partenza per l’ultima tap-pa del Giro d’Italia di Han-dbike, in programma ad Alba,si è svolta alle 10 in Corso Ita-lia, lo schieramento di parten-za era verso Viale Vico fino adarrivare in Corso Piave. La ga-ra ha attraversato Via Rossini,poi Corso Europa direzioneSan Cassiano. Svoltando in ViaDario Scaglione, il percorso siè snodato in Via Ognissanti fi-no a Corso Banska Bystrika inzona Parco Sobrino. In segui-to, il cavalcavia ferroviario diVia Einaudi verso Piazza Sa-vona fino all’arrivo in CorsoItalia. Tutto il circuito com-prendeva circa 3 chilometri e100 metri “La formula di garaè del tipo Criterium, ovvero‘1 ora+1 giro’. Significa chegli atleti hanno girato nel cir-cuito cittadino per un’ora, al-

lo scadere della quale è statasuonata la campana dell’ulti-mo giro per tutti. Terminata lacompetizione sono state asse-gnate le maglie rosa per ognicategoria e le maglie bianchedei traguardi volanti” spie-ga Alberto Carbone DirettoreSportivo dell’AssociazioneSportAbili Alba, società orga-nizzatrice dell’ultima tappa.Mentre la Presidente della As-sociazione stessa, Cristiana Gi-lardi, parla degli atleti chehanno partecipato all’even-to: “Gli atleti erano circa uncentinaio, provenienti da tut-ta Italia. Molti fanno parte del-la nazionale, quindi è statauna performance di altissimolivello”. “Il 2011 è un annostraordinario per il ciclismo inPiemonte – commenta Alber-to Cirio, assessore allo Sporte Turismo della Regione - lapartenza da Torino del Girod’Italia, lo sconfinamento delTour de France e ora ad Albail Giro d’Italia di Handbike.

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Occasioni uniche sia per valore sportivoche per la ricaduta turistica che genera-no su questo territorio dalla tradizioneciclistica storica. Ma anche eventi chehanno rappresentato, nel corso di questo2011 così speciale, uno dei modi miglioriper festeggiare i 150 anni di Italia uni-ta”. Maurizio Marello, Sindaco di Alba,parla a nome della città: “Alba è fiera diospitare anche quest’anno una tappa delGiro d’Italia di Handbike. Riteniamo siaper noi un punto d’onore appoggiareSportabili in questa benemerita iniziativae dimostrare a tutti i cittadini la straordi-naria forza d’animo e di volontà con cuiquesti atleti superano ogni sfavorevolesituazione. Un benvenuto di cuore a tut-ti loro, ed un grazie a chi si è tanto im-pegnato per organizzare questamanifestazione”. La Cerimonia di Premi-azione e il Pranzo di Gala si sono tenutepresso il Pala Miroglio, via Santa Barba-ra ad Alba.

Convegno per Capo VerdeDomenica 12 giugno si è tenuto un in-contro con tutti coloro che hanno contri-buito alla realizzazione dei progetti Amsesdi questi ultimi anni: il Centro Socio Sa-nitario Ospedale San Francesco d’Assisi aFogo, La Vigna Maria Chavez e della Can-tina del Monte Barro a Fogo, il progetto diSantiago Donna Bambino a Santa Cruz.Presenti i protagonisti, i tecnici e gli ani-matori di queste iniziative che devonoancora essere sostenute dall’entusiasmo edall’impegno di tutti.Attraverso gli interventi sono stati descritti:la situazione attuale, i traguardi raggiun-ti e le novità relative all’avanzamento deiprogetti e tutto documentato da video-clip prodotti dalla NOVA-T, da sempreal fianco di Amses nel raccontare le sfidee “i sogni” da realizzare.Padre Ottavio Fasano è l’instancabile ani-ma, il motore appassionato di progetti chestanno cambiando il volto di Capo Verdesul piano sociale, umano e spirituale.Da qualche mese, la sua esperienza lun-ga e consolidata è comunicata anche at-traverso una nuova trasmissione dal titoloTre minuti con padre Ottavio, in ondaogni sabato alle 19,30 e ogni domenicaalle 12 su Telecupole. Le puntate sonoanche disponibili in streaming sul canalededicato di Youtube e sul sito dell’asso-ciazione Amses una settimana dopo laloro messa in onda televisiva.

VALE LA PENA?Seminario sul lavoro dentro e fuoridal carcere giovedì 23 giugno,in mattinata, a Serralunga d’AlbaUn seminario, dal titolo “Vale la pena?”,per riflettere e confrontarsi sulle espe-

rienze di lavoro dentro e fuori dal carce-re. Si è svolto a Serralunga d’Alba, pres-so le cantine Fontanafredda, giovedì 23giugno. Dopo i saluti del sindaco di Bra,Bruna Sibille, e del vice sindaco di Alba,Mariangela Roggero Domini, la direttricedella casa circondariale di Alba, la dot-toressa Giuseppina Piscioneri, ha preso laparola per ricordare, assieme a DanielaGiordano ed Elena Saglietti, le esperien-ze portate avanti sul territorio albese ebraidese nel corso degli ultimi anni.Dopo di loro, Pietro Parente, del proget-to Liberamensa coop Ecosol della casacircondariale di Torino, e Marco Girar-dello, del progetto Banda biscotti per lafondazione Casa di carità che opera pres-so la casa circondariale di Verbania, han-no portato la loro esperienza all’interno eall’esterno dei carceri, prima di lasciare laparola a Stefano Lenci, presidente dellacooperativa Lazzaria che opera presso lacasa circondariale di Velletri, e Lucia Ca-stellano, direttrice casa di reclusione diMilano Bollate, per illustrare i progetti direinserimento avviati al di fuori del terri-torio piemontese.A chiudere la mattinata, una tavola ro-tonda che ha coinvolto l’assessore regio-nale Claudia Porchietto, delegata allaformazione e lavoro della giunta Cota, lapresidente della provincia di Cuneo,Gianna Gancia, il dottor Aldo Fabozziprovveditore dell’amministrazione peni-tenziaria del Piemonte, e i vice presiden-ti delle fondazioni Cassa di risparmio diCuneo, Antonio Degiacomi, e Cassa dirisparmio di Bra, Livio Sartirano. Il dibat-tito è stato moderato dal giornalista escrittore Tiziano Gaia, che lascerà al pre-sidente di Cis - Compagnia di iniziativesociali, Alessandro Durando, il compito ditirare le conclusioni.Prima dell’inizio del seminario è statapresentata la mostra fotografica “DalGambero Nero a Sapori Reclusi” del fo-tografo fossanese Davide Dutto. “Vale lapena?” è un’iniziativa promossa dalle am-ministrazioni comunali di Alba e Bra, dalCis – Compagnia di iniziative sociali, dalMinistero di Giustizia e dalla RegionePiemonte. L’attività è inserita nel proget-to “In out”, realizzato con il contributodella Regione Piemonte. L’ingresso è li-bero ma è gradita la prenotazione è gra-dita ai numeri telefonici 0173.292357

Passaggio in India,Forum economico giuridico e fisca-le sui rapporti tra Italia e India.Sabato 11 giugno si è svolto “Passaggio inIndia” un forum economico giuridico e fi-scale sui rapporti tra Italia e India pressola sala convegni del Centro ricerche Fer-rero a Alba.Erano Presenti il dottor Shri Debabrata

Saha ambasciatore dell’India in Italia, ildottor Sanjay Kumar Verma console ge-nerale dell’India in Italia; ha presieduto ilavori la dottoressa Micaela Cappellinide “Il Sole 24 ore”. Tra gli interventi ilprofessor Rodolfo Helg e professor Na-rinder Sharma dell’Università Carlo Cat-taneo Castellanza (VA), gli avvocatiCarmelo Raimondo, Massimo Antonini,Mayank Kumar dello studio legale Chio-menti.

Gruppo AbeleA partire dai prossimi mesi il Gruppo Abe-le inaugurerà una struttura residenziale chevuole proporsi come spazio di sosta e dipensiero, la Certosa. Si tratta di uno spazioricco di storia, cultura e spiritualità neipressi di Avigliana (To). Sono già state pre-disposte alcune proposte formative cheverranno attivate nell’autunno: Le dipen-denze senza sostanze: dipendenze affetti-ve e stalking (26 e 27 settembre);Dipendenze telematiche (27 e 28 ottobre);Dipendenze sessuali (21 e 22 novembre2011); Il rientro volontario dei migrantiin difficoltà (10 e 11 novembre 2011); Laviolenza e i suoi linguaggi (17-19 novem-bre 2011); L’agire aggressivo nella rela-zione d’aiuto (15 e 16 dicembre 2011).Per informazioni e iscrizioni: www.grup-poabele.org [email protected]

AssociazioneGruppo Abele Onlus

Associazionedi promozione sociale“La bottega del possibile”Da Settembre fino alla fine dell’anno avre-mo dei seminari molto interessanti a cuimerita partecipare.In particolare cominciamo a segnalarvenealcuni:21-22 Settembre (e 23 Novembre)“L’assistente sociale agente di cambia-mento. Le responsabilità dell’assistentesociale tra complessità dei bisogni, ledifficoltà vissute e il disinvestire dei de-cisori politici. Mantenere le motivazio-ni per proseguire il cammino con ilcoraggio della speranza”. Presso HotelResidence Villa Glicini, Via Val Pellice68/a, San Secondo di Pinerolo (TO).

5 Ottobre(prima previsto per il 22 giugno scorso):“Una casa «altra». Bisogni e desideri”.Presso FORCOOP, Via Gressoney 29b,Torino.

19 Ottobre“Rosetta sta meglio: perché? L’efficaciadei servizi alla persona: valutare il ben-essere”.Presso Hotel Residence VillaGlicini, Via Val Pellice 68/a, San Se-condo di Pinerolo (TO).

Estate 2011: obiettivo solidarietà a km 0Con Alternativa Sostenibilee Auser la solidarietà non va in vacanza.

È partito il 20 luglio e continuerà fino al 20 settembre l’iniziati-va “Estate 2011: obiettivo solidarietà a Km zero” promossa dalportale d’informazione green a 360° Alternativa Sostenibile chesi occupa di tutela e salvaguardia ambientale, efficienza e ri-sparmio energetico, raccolte differenziate, energie alternative erinnovabili, consumo e turismo responsabile e del benesseredell’uomo all’interno del proprio ecosistema, e dall’associazio-ne di volontariato e promozione sociale a favore dell’invec-chiamento attivo degli anziani Auser.I lettori del portale e tutti coloro che abbracciano gli obiettivi del-l’Auser che si impegneranno almeno un giorno a settimana acompiere un gesto (visita, spesa, passeggiata, trasporto, e tuttociò che può essere utile) a favore di un vicino, amico o familiareanziano e solo, potranno inviare contenuti (foto, video, resocontidell’esperienza, commenti) che rendano testimonianza del-l’esperienza e che trasmettano l’emozione nel compiere e nel ri-cevere una buona azione, all’indirizzo di posta [email protected]. Il materiale per-venuto sarà selezionato e pubblicato a scadenza settimanalesul sito alternativasostenibile.it e sulla pagina Facebook.Questo progetto nasce alla luce dei dati emersi dal 4° Rappor-

to Nazionale Filo d’Argento, il Servizio di Telefonia Sociale at-tivo in tutta Italia che risponde al numero verde nazionale gra-tuito 800-995988, che offre una chiara visione di bisogni edisagi degli anziani in Italia, sempre più legati ai problemi eco-nomici e di solitudine. Sono oltre 433mila infatti, per la mag-gior parte donne con più di 75 anni e a forte rischio diemarginazione, coloro che hanno chiamato nel 2010 spinti daun grande bisogno di compagnia e alla ricerca della possibilitàdi muoversi nel territorio.L’aumento delle telefonate e della richiesta di assistenza, pur-troppo, collima con le risorse in continua diminuzione per il set-tore sociale e per le associazioni di volontariato in particolare.Inoltre, i mesi estivi sono quelli nei quali il problema della so-litudine si acuisce per gli anziani, spesso abbandonati da fami-liari e amici per l’esodo vacanze. Ed è proprio in questo contestoche si colloca l’iniziativa “Estate 2011: obiettivo solidarietà a Kmzero” che chiama tutti ad una prima azione di volontariato dal20 luglio al 20 settembre, che rispetti i valori di alternativaso-stenibile.it e di Auser: sostenibilità e rispetto per l’ambiente e pertutti gli esseri viventi, considerando l’uomo soggetto attivo del-l’ecosistema in cui vive, e volontariato e promozione dell’in-vecchiamento attivo.Per maggiori info:responsabile di progetto: Mara G. Urriani [email protected].

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Sono seminari che, grazie ai temi moltointeressanti e innovativi, e ai relatori moltocompetenti e motivati che hanno accetta-to di “venire con noi”, avranno un’alta qua-lità; lo diciamo con consapevolezza e perciò ci terremmo di avere “anche voi connoi”.Naturalmente è necessario provvedere su-bito all’iscrizione utilizzando il modulo al-legato.Vi aspettiamo, con i migliori saluti.

Salvatore Rao Vice PresidenteMariena Scassellati Sforzolini Presidente

Amses a MoiolaIl 4 settembre a Moiola in Piazza IV No-vembre si è svolta una manifestazione or-ganizzata dagli Amici di Monserrato diBorgo San Dalmazzo con l’AssociazioneMissionaria Solidarietà e Sviluppo (AMSES)e la Pro-Loco di Moiola, a scopo beneficoper la costruzione della casa famiglia inSanta Cruz a Capo Verde (Africa).Il programma ha previsto alle 19 cena abase di bruschette e alle 21 un concertocon una cover band dei Nomadi.

Dipendenze affettivee stalking a cura del Gruppo AbeleIl Gruppo Abele organizza per il 26 e 27settembre presso la Certosa Gruppo Abeledi Avigliana un convegno sulle dipenden-ze affettive e stalking. Dietro a comporta-menti, prevalentemente maschili,riconducibili alla nuova configurazione

giuridica del reato di stalking emergono di-sturbi dell’affettività e della relazione ri-conducibili a disfunzioni relative allaproblematica dell’attaccamento. Il semi-nario affronta il tema sotto un duplice pro-filo. Da una parte la casistica giuridica cheevidenzia un’ampia serie di comportamentie fornisce un quadro dell’ampiezza del fe-nomeno e delle difficoltà nel renderlo ri-conoscibile e oggetto di azioni istituzionale.Dall’altro gli aspetti psicodinamici e pato-logici e le opportunità offerte dalla cura,con l’individuazione dei servizi che se neoccupano. La tematica dello stalking è sem-pre di più agli onori della cronaca quoti-diana, gli atti di violenza fisica (diretta allapersona o ai suoi oggetti) e psicologica di-mostrano che la problematica affettiva nonrisolta si traduce in continui “acting” com-portamentali. SI suppone che sullo sfondoagiscano alcune tendenze che ormai ca-ratterizzano molta della quotidianità dellenostre relazioni: una cultura narcisisticaspinta allo spasimo, che non tollera le fru-strazioni registrate invece come profonde fe-rite del sé; una valutazione di culturanarcisistiche tradizionali in cui la parità deiruoli e dei diritti tra i sessi costituisce ancoraun sovvertimento in debito di valori “natu-rali” e si traduce in un vissuto insopporta-bile di umiliazioni. Il programma prevedel’accoglienza nella struttura il 26 mattina,poi introduzione al tema per mezzo di Leo-poldo Groppo, si parlerà poi di dipenden-ze affettive nel contesto dello sviluppopsicolosessuale a cura di Jole Baldaro Ver-de; nel pomeriggio: la casistica incontrata

con elementi comuni e evidenziazione del-le molte differenze a cura di Loredana Bo-rinato, dall’imputazione di stalking alprocesso: il quadro giuridico, esecuzionedell’eventuale pena e le osservazioni dei reie delle vittime (Livia Locci). Il giorno se-guente si parlerà di cura degli stalkers, di-sagi relazionai del maschile e forme diviolenza, la perizia psicologica. Al terminedomande e conclusione lavori.Per ogni informazione:[email protected]. 011-384.10.83.

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Haun carattere particolare quest’annola tradizionale Marcia della Pace chesi tiene il 25 settembre da Perugia

ad Assisi. Si compiono infatti 50 anni dallaprima edizione, promossada Aldo Capitini (padre del-la nonviolenza in Italia) nel1961, con lo slogan “Per laPace e la Fratellanza tra ipopoli”, titolo ripreso dallaMarcia di quest’anno.In questi 50 anni più di 20volte il popolo della pace siè ritrovato in cammino sui 25 chilometriche separano Perugia da Assisi. Anche da Al-ba, a partire dagli anni ’90, vi è stata quasisempre una partecipazione collettiva, grazieall’organizzazione dell’Ufficio della Pace;questa volta, anche grazie all’impegno del-le Associazioni Donne in nero ed Emergen-cy e di alcuni volontari, l’adesione è statadavvero eccezionale, tanto da richiedere laprenotazione di due pullman. Così sono piùdi 90 i cittadini e le cittadine di Alba e din-torni che cammineranno il 25 settembre conil popolo della pace.Perché?Cosa spinge migliaia di persone a incon-trarsi e camminare insieme così?Non si tratta di un semplice desiderio di ce-lebrazione della pace o di autocompiaci-mento. Ogni volta la Marcia ha posto

all’attenzione della politica e della nazionei fatti concreti da superare o da cambiareper contrastare la guerra e la sua prepara-zione e sviluppare le basi necessarie alla

pace.La Marcia del 1961 era per-fettamente inserita nel suotempo (la guerra fredda, ilmondo diviso in blocchi ne-mici, la corsa agli arma-menti nucleari …). Dopo lacaduta del muro di Berlino ela fine del blocco sovietico

le varie Marce hanno denunciato l’ipocrisiadelle guerre cosiddette “umanitarie”, con illoro carico di sofferenze per le popolazioni,mentre prosperano gli affari dei “signori del-la guerra”. Chi partecipa quest’anno alla Pe-rugia-Assisi vuol richiamare l’attenzione sulfatto che il nostro Paese sta oggi attivamen-te partecipando al sistema di guerra: sta fa-cendo la guerra (in Afghanistan, in Libia),sta sostenendo la guerra (ci sono più di 150basi militari sul suolo italiano, alcune con ar-mi atomiche, e un’altra enorme è in costru-zione a Vicenza), si sta dotando diarmamenti offensivi (è stato deciso l’acqui-sto di 130 cacciabombardieri F35 da utiliz-zare per attacchi anche con bombe nucleari).E tutto questo in contrasto con l’art.11 dellaCostituzione e con grande spreco di risorseumane ed economiche, mentre si taglia il fi-

nanziamento di ogni altra spesa pubblica.Si cammina quindi con queste idee, per di-scutere e costruire, per rivolgersi insieme auna classe politica che sembra aver perso labussola e ad un’opinione pubblica che sem-bra essersi adattata all’idea che la guerra èinevitabile; per far presente che esiste unpopolo numeroso e consapevole, il qualeesige il rispetto della Costituzione: vuole ilripudio effettivo della guerra e della suapreparazione - e chiede che le risorse spre-cate per preparare e usare strumenti di mor-te siano invece utilizzate per combattere ledisparità e le ingiustizie e per preparare cor-pi civili di pace, capaci di intervenire neiconflitti, locali e internazionali, per aiutarele parti a trovare soluzioni non distruttive.Il rifiuto della guerra è il primo passo versoun società nonviolenta, cioè una società che- come diceva Capitini - “sceglie un mododi pensare e di agire che non sia oppressio-ne o distruzione di qualsiasi essere vivente,in particolare di esseri umani”.

Noi da Albaverso la Perugia Assisi

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Ripudiamola guerra,non laCostituzione

25 settembre 2011 - Marcia della Pace Perugia Assisi

Pubblichiamo la testimonianza diun gruppo di volontari albesi chepartecipa attivamente alla Marciadella Pace Perugia-Assisi. Anchequest’anno è stata presente al-l’evento che celebra i 50 anni. LaMarcia della Pace si svolge il 25settembre.

1º Rapportosull’Innovazionesocialein provinciadi Cuneo

Il 12 luglio, allo Spazio Incontri del-la Cassa di Risparmio di Cuneo èstato presentato il 1° Rapporto sul-l’Innovazione sociale in provinciadi Cuneo, pubblicato con il n. 12nella collana Quaderni della Fon-dazione CRC.La sua realizzazione è stata pro-mossa dal Centro Studi della Fon-dazione, il cui responsabile èFranco Chittolina, e attuata dal-l’IRES Piemonte.

A cura di Debora Sattamino

La redazione di Società Solidale ha posto alcune domande a Elena Bottasso che si occupa della programmazione e realizza-zione delle ricerche socio-economiche promosse direttamente dal Centro Studi, che vengono individuate in funzione dellapertinenza rispetto alle priorità di intervento della Fondazione e del territorio di riferimento; questo affinchè possano essere

garantite effettive ricadute sul territorio, capaci di “promuovere una cultura della progettualità e dell’innovazione non limitata al-le tecnologie ma estesa anche alla società e all’economia”.

Cosa si intende per Innovazionesociale? e come mai è nata l’esi-genza di stilare un rapporto ariguardo?Assumendo l’efficace definizio-ne dei processi e fenomeni diinnovazione sociale come “nuo-ve idee che funzionano”, il Rap-porto affronta un tema centraledel dibattito pubblico: qualinuove idee sono state trovate opossono essere individuate perdare risposte alle domande so-ciali emergenti, che le istituzio-ni e le politiche tradizionali nonsono più in grado di affrontare,in un contesto economico se-gnato da forti evoluzioni e ingenerale da una contrazionedelle risorse disponibili?Nel lavoro realizzato, per an-dare alla ricerca di esperienzedi innovazione sociale in pro-vincia di Cuneo, sono staticonsiderati interventi che af-frontino in modo innovativoproblemi irrisolti in campo so-ciale o diano risposta ad aspi-razioni non soddisfatte,avvalendosi del coinvolgi-mento dei soggetti beneficiatidall’intervento, attivando nuo-ve risorse in precedenza po-co valorizzate, generandonuove forme di relazione, inparticolare tra soggetti pubbli-ci e privati, e utilizzando stru-

menti finanziari non conven-zionali.Negli ultimi anni le Fondazionidi origine bancaria – in virtù del-la loro peculiare natura di isti-tuzioni private che perseguonofinalità di utilità sociale – hannoiniziato a interrogarsi sulla pro-pria funzione nell’attuale sce-nario, e sul ruolo che possonogiocare nel sostenere un ap-proccio pluralista allo sviluppo ealla diffusione dell’innovazionesociale.La Fondazione Cassa di Rispar-mio di Cuneo, già nel program-ma dello scorso mandato2006-2011, e con più vigore nel-le attuali linee guida per il man-dato 2011-2016 “Un Patto con il

territorio” si è posta l’obiettivo di“proseguire sulla strada dell’in-novazione sociale, educativa eculturale e nel sostegno allo svi-luppo del territorio”, avviata inquesti anni con la promozionedi iniziative sperimentali propriee con il supporto a esperienzeterritoriali significative.A partire da tale impostazione, èscaturita la proposta del CentroStudi di dotarsi di un quadro diriferimento chiaro, sia sul con-cetto di innovazione sociale siadi conoscenza dello “stato at-tuale” di innovazione sociale inprovincia di Cuneo, a partire dalquale avviare riflessioni per laprogrammazione e l’attività del-la Fondazione. E’ così stata pro-

mossa una ricognizione sul cam-po, realizzata dall’IRES Piemon-te, che ha considerato inparticolare quattro ambiti – sa-lute, welfare, istruzione-forma-zione, housing sociale – ritenutiprioritari in base al confrontoiniziale con gli stessi soggetti lo-cali coinvolti (comuni, consorzisocio assistenziali, asl, associa-zioni varie).

Ogni quanto deve essere rea-lizzato un lavoro del genere?La ricerca, prima di addentrarsinell’analisi sull’innovazione, hapreso forma da una lettura d’in-sieme della qualità dello svilup-po sociale in provincia diCuneo, realizzata attraverso

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un’applicazione su scala pro-vinciale del modello di indicatoriSISREG dell’IRES Piemonte. Gra-zie a tale sistema, è stato rico-struito un quadro dellaprovincia, comparata con altreprovincie italiane, di dati ag-giornati relativi al contesto terri-toriale, all’inclusione, allasicurezza, alla salute e all’am-biente e così via, individuandopunti di forza e di debolezza, epossibili aree di miglioramento.Inoltre, il Rapporto attuale haapprofondito quattro ambiti, mamolti altri potrebbero essere ana-lizzati attraverso la lente dell’in-novazione. Sarebbe interessantese questo lavoro rappresentassesolo il primo Rapporto di un’in-dagine periodica, realizzata ognidue-tre anni in provincia di Cu-neo, attraverso cui fare il puntosulla qualità dello sviluppo so-ciale del territorio e sul livellodi innovazione raggiunta, ap-profondendo di volta in voltasettori diversi da quelli già con-siderati. Il Rapporto periodicopotrebbe divenire un appunta-mento e un’occasione per tutti isoggetti pubblici, privati e delterzo settore, a partire dalla Fon-dazione stessa, di lettura dellasituazione del territorio e di ri-flessione su come favorire sem-pre di più interventi e processi diinnovazione sociale necessariper lo sviluppo socio-economi-co e sostenibile della nostra pro-vincia.

In provincia di Cuneo in che ter-mini si parla di Innovazione so-ciale e attraverso quali forme?Il rapporto presenta moltepliciinterventi realizzati nel cuneesecaratterizzati da aspetti innova-tivi. L’obiettivo non è stato quel-lo di pervenire a un censimentoesaustivo delle iniziative pre-senti, quanto di raccolta di ele-menti utili a individuare gliaspetti caratterizzanti l’innova-zione sociale in provincia di Cu-neo in alcuni settori.Nell’ambito del welfare, peresempio, sono stati individuatiprocessi di programmazione ter-ritoriale partecipata, in cui il ter-zo settore prende parte allaprogrammazione e assume re-sponsabilità sulla realizzazionedelle azioni che ne derivano;casi in cui il tessuto associativo

è al centro di azioni innovativee si è attivato per realizzare ser-vizi di interesse della comunitàlocale in molti campi, dalla si-curezza urbana al riuso di edificipubblici dismessi, dai servizi peranziani al contrasto della po-vertà. Sono state inoltre citatealcune iniziative di welfareaziendale. In generale, sembrache il welfare locale abbia unabuona capacità di trovare ri-sposte concrete ai problemiemergenti. Rispetto alla salute,sono stati presi in considerazio-ne ambiti come la programma-zione partecipata, lacomunicazione con i pazienti,la continuità assistenziale,l’umanizzazione delle cure, leiniziative di prevenzione, la frui-bilità dei servizi da parte dei cit-tadini più deboli e degli stranierie molti altri. L’analisi ha evi-denziato aspetti positivi comela capacità di coinvolgere ampipartenariati, di trovare coerenzatra le analisi dei problemi dimaggiore rilevanza e gli inter-venti su cui investire, di coin-volgere la società civile inesperienze di innovazione sani-taria. Come criticità, è stato sot-tolineato il rischio che lerestrizioni dei budget sanitari sa-crifichino gli interventi più in-novativi, in particolare in ambitodi prevenzione, o che le Azien-de sanitarie considerino l’inno-vazione solo dal punto di vistadella riorganizzazione interna.Nei campi dell’istruzione e for-mazione, si sono evidenziatiprogetti formativi innovativi elaboratori, situazioni in cui leistituzioni sono state in grado dimettersi in rete per affrontare in-sieme questioni quali il contra-sto alla dispersione scolastica,l’orientamento dei giovani oesperienze di connessione trascuola e aziende, interventi di

coinvolgimento dei genitori nel-le attività scolastiche e di inte-grazione familiare, come peresempio nel caso delle famigliedi bambini di origine straniera.Infine, nell’ambito abitativo, ilRapporto evidenzia l’esistenzadi alcune esperienze rilevantiispirate a criteri di mix sociale odi percorsi di reinserimento so-ciale attraverso la risposta casa,anche se meno numerose chein altri contesti territoriali. In al-cuni casi si tratta di scelte di so-lidarietà e reciprocità, in altredi interventi di intermediazionesociale all’abitare svolte da or-ganizzazioni del terzo settoreche ricoprono il ruolo di garan-ti per permettere a fasce debolidella popolazione di accederealla casa.

Il volontariato che ruolo ha nel-l’Innovazione sociale? È attoredel cambiamento o soggetto at-tuatore?La provincia di Cuneo si carat-terizza per la numerosità e mol-teplicità di organizzazioni divolontariato, e in generale diesperienze di associazionismoe mutualità ricche e ben radi-cate sul territorio. Nel comples-so, la ricerca evidenzia chebuona parte delle esperienze in-novative origina dall’iniziativaspontanea di gruppi e associa-zioni che “inventano” e forni-scono risposte nuove a bisogninon ancora soddisfatti. Il volon-tariato riveste un ruolo fonda-mentale, sia come promotore diinnovazione sociale, sia comesoggetto a cui l’ente pubblico siappoggia per la realizzazione diservizi e interventi, in tutti gliambiti indagati. Alcuni testimo-ni hanno messo in luce, oltre al-la ricchezza del fenomeno delvolontariato sul territorio, anchealcuni nodi critici come una dif-

fusione disomogenea con rife-rimento ai bisogni, che privilegiai centri maggiori rispetto ai ter-ritorio decentrati; la presenza,a fronte di organizzazioni con-solidate e affiliate a strutture dicoordinamento, di organizza-zioni con una dimensione ri-dotta e un bacino di azionecomunale con difficoltà di co-ordinamento e supporto reci-proco; la difficoltà disostenibilità economica, cre-sciuta in questo momento di cri-si. Inoltre, l’analisi delleesperienze di innovazione so-ciale realizzate in provincia diCuneo mette in evidenza comea volte le politiche pubbliche ele iniziative del volontariato, mapiù in generale del terzo settore,fatichino a incontrarsi e soste-nersi reciprocamente, mentre irisultati maggiori sono raggiun-ti quando esse si integrano, ot-tenendo un effetto moltiplicatoredi grande impatto sociale. Leesperienze più significative edurature sono quelle in cui lecomunità locali sono state ingrado di valorizzare la capacitàdi stimolo, radicamento e di ini-ziativa delle organizzazioni delvolontariato con quella di ac-compagnamento e supporto daparte degli enti pubblici, con-sentendo il consolidamento, lacontinuità e la diffusione delleazioni.Il Rapporto suggerisce, per in-traprendere la strada dell’inno-vazione sociale, di sosteneresempre di più la creazione dipartenariati non formali, veri estabili, che coinvolgano societàcivile e destinatari nella pro-grammazione e gestione delleazioni, e di sviluppare scambie reti, anche oltre i confini pro-vinciali, per diffondere l’inno-vazione che esiste in altricontesti territoriali.

La rubrica di “Società Solidale” propone il legame tra gioco e solidarietà, ac-comunabili da valori, chiavi di lettura e modelli: la creatività, lo spirito di squa-dra, il superamento degli schemi.

Gioco e Solidarietà

Nel numerodi luglio-agosto 2011di “Società Solidale”riportiamo tre vignettedi Danilo Paparelliche sceglie temilegati strettamentea questo periodo:“Autunno caldo”(tratto da La Guida),“Ritorno a scuola”(Idea) e “Postferie”(Braoggi).

Anche il volontarioPiero Piano del C.V.A.di Alba proponecome sempre,un suo specialedisegno: questa voltail tema da lui sceltoè il futuro dei giovaniche tratta in modosimpatico e ironico.

Per inviare giochi, disegni,barzellette, rompicapo, test è possibile

contattare la redazione di “Società Solidale”: [email protected].

Piero Pianosocietà solidale N. 4/2011 - 23

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Il CSV Società Solidale an-che quest’anno ha organiz-zato il concorso fotografico

Bilancio Sociale CSV “ScattiSolidali” giunto alla 5ª edi-zione, con l’intento di rende-re ancora protagoniste leassociazioni di volontariato:la finalità è appunto quella diintegrare iconograficamenteil documento con immaginiche arrivano direttamente dalmondo del volontariato pro-vinciale.Il volontariato combatte quo-tidianamente una sfida im-

portante: contribuire a defi-nire un modello di società ba-sato sulla giustizia sociale, suidiritti e sui doveri per e di tut-ti, a partire dagli “ultimi”, maal di fuori di ogni ipotesi dimisura riservate ad essi.Il volontariato si caratterizzaprincipalmente come gratuità,vissuta silenziosamente nonsolo dal punto di vista eco-nomico come lavoro non pa-gato, ma come scelta direalizzazione personale, inuna prospettiva di relazionisolidali con gli altri, di svi-

luppo di valorizzazione delbene comune, di ben-esseredella comunità di cui si è par-te. Il Centro Servizi per il Vo-lontariato Società Solidale haorientato le proprie attivitàverso un sostegno sempre piùforte a questo volontariato si-lenzioso: per questo motivopropone un invito ai volon-tari ed alle Associazioni diVolontariato della Provinciadi Cuneo ad interpretare que-sto tema tenendo presenti lemodalità, l’ambito territorialeed i settori di operatività del

CSV Società Solidale.Obiettivo del concorso è inestrema sintesi comunicare larealtà del volontariato nei di-versi campi di intervento del-la attività del CSV SocietàSolidale.Gli scatti solidali partecipan-ti al concorso sono stati vi-sionati da una giuria internaal CSV, composta da fotogra-fi, da rappresentati del CSV"Società Solidale" e del mon-do del volontariato.

società solidale N. 4/2011 - 2524 - società solidale N. 4/2011

5° concorso fotografico Bilancio Sociale CSV “Scatti Solidali”

I gestiquotidianie silenziosidel volontariato

I partecipanti e i finalisti verrannopremiati in occasione della pre-sentazione del Bilancio Sociale pre-vista a Savigliano (Sala ConferenzePalazzo Taffini d’Acceglio) marte-dì 11 ottobre 2011 alle ore 21.

Gli scatti originali sono visibili pres-so la sede del CSV a Cuneo.Le foto sono inoltre pubblicate sul-l'edizione annuale del Bilancio edi Missione che è disponibile pres-so gli sportelli e presso la sede delCSV (Via Mazzini, 3 - Cuneo,tel. 0171-60.56.60).

1° PREMIO:“Insieme si può 2”Ass. AITF Alba

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società solidale N. 4/2011 - 27

MENZIONE SPECIALE:“Asti 21 maggio 2010Atletica” Ass. Sportiamo Bra

3° PREMIO:“Ginnastica all’aperto”Ass. Volontari dell’Annunziata Busca

2° PREMIO:“Grazie”

Verardo Alberto - Ass. San Biagio e Maria Vergine

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società solidale N. 4/2011 - 2928 - società solidale N. 4/2011

Dottor Gualaccini, com’è natal’idea di un’indagine sul valoreeconomico del volontariato?La ricerca dell’Osservatorio sul-l’Economia Sociale del Cnel ènata dal rapporto con alcuniricercatori del’Istat che l’hannorealizzata in risposta a un in-terrogativo che da tempo nu-merosi esponenti del settore (enon solo) si stavano ponendo:è possibile valorizzare econo-micamente l’attività di volon-tariato di milioni di persone?Questa è stata la sfida lanciatail 26 ottobre scorso da LesterSalamon, Direttore del “Cen-ter for Civil Society Studies”della John Hopkins University(il più importante Centro di stu-dio e di elaborazione a livellomondiale sull’economia so-ciale non profit). Infatti solo ciòche si può contare e misurareconta davvero; solo ciò che sipuò misurare si può gestire e,attraverso i dati, i numeri e lestatistiche è possibile capirel’ordine di grandezza, la com-posizione e, dunque, l’impattoche il volontariato ha sulla no-stra società.

Qual è stata la metodologiautilizzata per la ricerca?Il metodo impiegato si basa sulcosto di sostituzione. In pratica,si assegna un valore economi-

co al tempo offerto dai volon-tari, per ogni tipo di funzioneche assolvono, in accordo conil costo che sarebbe necessariopagare qualora si acquistasse-ro gli stessi servizi di mercato.Una seconda variante del me-todo basato sul costo di sosti-tuzione propone di assegnarela retribuzione di una profes-sione “vicina” o comunque si-mile alla mansione che ivolontari normalmente svol-gono. Per ovviare alla caren-za di dati e alle difficoltà della

stima, sono state valorizzate leore di volontariato con il sala-rio “ombra” pari alla retribu-zione lorda di un addettoimpegnato nel campo dei ser-vizi sociali e dei lavori di co-munità. Nel dettaglio, per ognisettore di attività prevalente èstato calcolato un monte di701.918.839 ore, corrispon-denti in termini di ULA (unitàdi lavoro equivalente) a384.824 unità (equiparabili aindividui che lavorino full-ti-me per 38 ore settimanali e 48

settimane lavorative annue) ilcui valore mediano è pari a7,779 miliardi di euro.

Quali sono i principali risul-tati ottenuti?Il volontariato “vale” lo 0,7%del PIL, riferito al 1999 e, sesommata al totale del valoredella produzione di tutte le or-ganizzazioni nonprofit, con-durrebbe a quantificare laricchezza prodotta da questosettore in Italia al di sopra del4% del prodotto interno lordo.Per quanto riguarda i risultatidella ricerca, questi permetto-no di rappresentare in modopiù realistico la rilevanza eco-nomica dell’economia socialein Italia. Se si sommano le uni-tà di lavoro equivalente delvolontariato (384.824 unità) alpersonale retribuito impiega-to (629.412 persone) si può ri-tenere che nel 1999 il settorenonprofit presentasse una ca-pacità occupazionale di oltreun milione di addetti. Inoltre,con i dati ottenuti si potrebbequantificare il peso economicodel settore al di sopra del 4%del prodotto interno lordo aiprezzi di mercato (pari a1.127.091 milioni di euro).Inoltre è da considerare che lapropensione degli italiani asvolgere attività di volontaria-

IL LAVOROVOLONTARIOVALE OROLo dimostrail censimentodi Cnel e Istat

to è triplicata nell’arco delquindicennio compreso tra il1993 e il 2008 (Istat, 2009).Infine l’indicatore VIVA - pa-ri a 11,8 – indica che, in me-dia, a un euro rimborsato ospeso per i volontari corri-sponde un ritorno economi-co di circa 12 euro.

Secondo Lei il valore econo-mico del Non profit potrà mairientrare nel calcolo del Pil?A mio avviso sì. Con l’istitu-zione del Comitato mistoCnel-Istat stiamo cercando, in-fatti, di inserire tra gli indica-tori di benessere “Oltre il Pil”la “propensione al volontaria-to”, segno di civiltà e ricchez-za di un Paese.

Nell’attuale contesto di crisieconomica, il Non profit puòrappresentare uno spiraglio diluce per la ripresa e lo svilup-po?Nell’ambito della Big societyitaliana il non profit è semprestato motivo di crescita ancheprima della crisi economicaperché la gratuità è il supre-mo interesse che ha. Nel con-testo attuale, dunque, si senteancora più la necessità che ilprincipio di sussidiarietà ven-ga attuato e che una conce-zione positiva dell’uomo(capace di gratuità) prevalgasulla filosofia dell’homo ho-mini lupus.

Secondo Lei c’è il rischio cheanche la solidarietà organiz-zata prima o poi entri in crisidi fronte ai problemi della so-cietà?Il rischio c’è se il mondo delnon profit perde la coscienzadella radice culturale e idealeche l’ha generato e glielo spie-go con una similitudine. Ilmondo del non profit è comeuna pianta: cresce e diventagrande, capace di rispondereai bisogni di tanti, solo se ha

radici ideali profonde.

Come vede il futuro del Nonprofit?Molto positivo se viene dav-vero rispettata la sussidiarietàdi cui si parla nella Costitu-zione, cioè se la politica e leistituzioni accettano di prati-care realmente il principio disussidiarietà.

Qual è la Sua personale espe-rienza nel mondo del non

profit?Ho seguito il non profit tuttala vita sia istituzionalmente,sia con l’impegno personale,cercando di rispondere a tutticoloro che mi chiedevano aiu-to. Personalmente mi occupoanche di sostenere l’esperien-za del Banco Alimentare attra-verso i “banchi di solidarietà”nei confronti di persone indi-genti.

Giorgia Barile

CNEL e ISTAT hanno misurato il valore dell’opera volontaria

Cnel – Consiglio Nazionale Eco-nomia e Lavoro - e Istat hanno,di recente, pubblicato un origi-nale censimento incentrato sulvalore economico del non pro-fit, una realtà viva che quotidia-namente produce benessere,anche in tempo di crisi. La re-dazione di “Società Solidale”haintervistato Gian Paolo Gualac-cini Coordinatore del Comitato“Osservatorio sull’Economia So-ciale” del Cnel che ha curatol’indagine.

CHE COS’È IL CNEL?Il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro - CNEL- è previsto dall'articolo 99 della Costituzione della Re-pubblica Italiana:"Il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro è com-posto, nei modi stabiliti dalla legge, di esperti e di rappre-sentanti delle categorie produttive, in misura che tengaconto della loro importanza numerica e qualitativa.È organo di consulenza delle Camere e del Governo per lematerie e secondo le funzioni che gli sono attribuite dallalegge.Ha l'iniziativa legislativa e può contribuire alla elabora-zione della legislazione economica e sociale secondo iprincipi ed entro i limiti stabiliti dalla legge."Il CNEL è stato istituito dalla legge n. 33 del 5 gennaio1957. La composizione e le attribuzioni sono disciplinatedalla legge n. 936 del 30 dicembre 1986, dalla legge n. 383del 7 dicembre 2000 e dalla legge 15 del 4 marzo 2009.Il Consiglio è composto da centoventuno consiglieri:• Dodici esperti, scelti fra qualificati esponenti della culturaeconomica, sociale e giuridica di cui otto nominati dal

Presidente della Repubblica e quattro, nominati dal Pre-sidente della Repubblica, su proposta dal Presidente delConsiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consi-glio dei Ministri.

• Novantanove rappresentanti delle categorie produttivedi beni e servizi nei settori pubblico e privato, dei qualiquarantaquattro in rappresentanza del lavoro dipenden-te, diciotto in rappresentanza del lavoro autonomo; tren-tasette in rappresentanza delle imprese, nominati conDecreto del Presidente della Repubblica, su proposta delPresidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazio-ne del Consiglio dei Ministri.

• Dieci in rappresentanza delle associazioni di promozio-ne sociale e delle organizzazioni del volontariato, no-minati con Decreto del Presidente della Repubblica, suproposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, previadeliberazione del Consiglio dei Ministri.

I membri del Consiglio durano in carica 5 anni e possonoessere riconfermati.FONTE: www.cnel.it

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società solidale N. 4/2011 - 3130 - società solidale N. 4/2011

Buone pratiche, gratuità,relazioni, bene pubblico,economia sociale, creati-

vità, dono, responsabilità que-sti i tag di “Non c’è futuro senzasolidarietà”, il raduno naziona-le del volontariato e del terzosettore italiano che si è svolto aTorino, in piazza San Carlo, il25 giugno e che ha visto coin-volte, tra festa in piazza edeventi collaterali, oltre tremilapersone.L’evento, organizzato dal Co-mitato 2011 Unità dell’Italia So-lidale si è aperto con l’ingressoin piazza San Carlo del colo-rato corteo dei volontari delmondo dell’associazionismo,della cooperazione sociale, del-la protezione civile, della soli-darietà internazionale, dellafinanza etica, del commercioequo e solidale. Tante le sigledel non profit e volontariato,ma con un obiettivo comune:creare una società più giusta,equa e solidale perché “non c’èfuturo senza solidarietà”.Gianfranco Cattai, coordinato-re del Comitato 2011 Unità del-l’Italia Solidale nel salutare irappresentanti dei diversi enti eistituzioni intervenuti ha affer-mato: «Con la partecipazioneunitaria a questa manifestazio-ne di tutte le sigle nazionalidell’universo del volontariatoe del non profit abbiamo crea-to un importante precedente.Auspichiamo che questa posi-tiva esperienza possa essere ri-petuta, un segnale senz’altro

positivo per il nostro Paese. Unringraziamento particolare vaad Associazione delle Fonda-zioni delle Casse di RisparmioPiemontesi e a Fondazione conil Sud che sono stati vitali per larealizzazione dell’evento». Fa-brizio Frizzi ha condotto dalpalco il momento centrale del-l’evento organizzato nell’am-bito di Esperienza Italia 150 edell’Anno europeo del volon-tariato 2011.Per l’occasione, il Comitato2011 Unità dell’Italia Solidaleha selezionato 45 storie di soli-darietà provenienti da tutta Ita-lia e le ha riprodotte su pannelliesposti in piazza San Carlo.Le storie sono state tutte an-nunciate da Fabrizio Frizzi ec’è stata la possibilità per alcu-ne persone di prendere la pa-rola per pochi minuti ciascuno.Tra tutte le storie, ne sono stateindividuate 8, i cui protagonistidelle relative associazioni so-no stati brevemente intervistatidal presentatore Frizzi. Le storiesono state scelte tenendo contodella provenienza, dell’età edell’ambito di intervento. A te-stimonianza delle storie dei vo-lontari erano presenti, tra glialtri, Valentino Castellani pre-sidente Comitato Olimpiadi In-vernali Torino 2006, PierluigiDovis direttore Caritas Dioce-sana Torino, Suor Giuliana Gal-li vicepresidente dellaCompagnia San Paolo, ErminioLonghini fondatore Federavo,Don Antonio Mazzi presidente

della Fondazione Exodus On-lus, Tiziana Nasi presidente Fe-derazione Italiana SportInvernali Paralimpici (Fisip) edErnesto Olivero del Sermig diTorino.I racconti sono stati in-tervallati da momenti di intrat-tenimento a cura dell’orchestradi Paolo Belli e del Laborato-rio del Suono del Sermig. Nonc’è futuro senza solidarietà, ini-ziato il 24 giugno, si conclude-rà con gli eventi collaterali didomenica 26 giugno. L’eventoè stato promosso dal “Comitato2011 – Unità dell’Italia Solida-le” composto da: Forum Na-zionale del Terzo Settore,Consulta Nazionale per il Vo-lontariato presso il Forum Na-zionale del Terzo Settore,Forum del Terzo Settore Regio-ne Piemonte, Forum Interregio-nale Permanente delVolontariato Piemonte e Valled’Aosta, Comitato I Giorni del-la Solidarietà. Tra i soggetti pro-motori anche CSVnet, ConVol,il Centro Servizi VolontariatoIdea Solidale e il Centro Servi-zi Volontariato VSSP, entrambidella Provincia di Torino, Co-ordinamento delle Associazio-ni di Volontariato di Protezione

Civile della Regione Piemonte,Osservatorio Economia Civiledella Camera di Commercio diTorino. La manifestazione «Nonc’è futuro senza solidarietà» si èsvolta nell’ambito dell’Anno eu-ropeo del volontariato 2011 e diEsperienza Italia 150 con il con-tributo di Fondazione con ilSud, Associazione delle Fon-dazioni delle Casse di Rispar-mio Piemontesi, EsperienzaItalia 150 e Compagnia di SanPaolo; con la collaborazione diAnpas (Associazione Naziona-le Pubbliche Assistenze) – cheha garantito l’assistenza sanita-ria nella giornata del 25 giugno– della Consulta VolontariOlimpici, di Fircb (Federazio-ne Italiana Ricetrasmissioni Ci-tizen’s Band), del DipartimentoNazionale di Protezione Civile,del Movi, della Cittadella delleCiviltà e della Consulta Nazio-nale Volontariato Protezione Ci-vile.Contributi audio sono ascolta-bili sul sito internet www.im-prontadigitale.orgLa galleria fotografica comple-ta dell’evento è disponibile suFacebook: “Comitato 2011 Uni-tà dell’Italia Solidale”.

Undici Enti Nazionalidel volontariato enon profit promotori di

NON C’ÈFUTURO SENZASOLIDARIETÀ

Torino, Piazza San Carlo 25 giugno 2011 CROCE BIANCA FOSSANO: La Storia di Eugenio Ortu e del figlio Lucaa «Non C’è Futuro Senza Solidarietà»

“Da padre in figlio” è il titoloscelto dal Comitato 2011 U-nità dell’Italia Solidale per la

storia di Eugenio Ortu e di suo figlio Lucadella Croce Bianca di Fossano – PubblicaAssistenza aderente all’Anpas (Associa-zione nazionale pubbliche assistenze) –scelta, insieme ad altre sette, quale storiarappresentativa della manifestazione “Nonc’è futuro senza solidarietà”, in programmaa Torino dal 24 al 26 giugno. Il 20 agosto2007, Eugenio Ortu, volontario della Pub-blica Assistenza Croce Bianca di Fossano,ha perso la vita mentre si accingeva a ef-fettuare, in qualità di autista, un servizio diemergenza sanitaria 118 in ambulanza, su indicazione della localeCentrale Operativa. Il decesso è avvenuto per schiacciamento daribaltamento dell’ambulanza caduta lungo la scarpata laterale, aseguito di perdita di controllo del mezzo causato dalle disastrosecondizioni del manto stradale, reso impraticabile dal flusso difango e acqua causato dalle forti piogge in corso e dalla scarsa re-sistenza delle protezioni laterali alla carreggiata. In quel medesi-mo tratto di strada una precedente ambulanza del Sistema 118 egli stessi Vigili del Fuoco avevano già riscontrato specifiche diffi-coltà durante il transito e sono state assolutamente escluse re-sponsabilità per imperizia o imprudenza del volontario.Eugenio, in qualità di cittadino attento e partecipe in prima persona,grazie alla sua attività prestata continuativamente dal 22 ottobre2001 al 20 agosto 2007 effettuando un totale di 5.182 ore di ser-vizio volontario e gratuito, ha permesso la continuità e la gestio-ne di un servizio pubblico di assoluta importanza, come il soccorsodi emergenza ai propri concittadini. Ha saputo donare agli altri ilproprio tempo, gratuitamente e senza altro compenso della con-sapevolezza del proprio impegno, fino all’estremo sacrificio del-la vita. Oggi a continuare questo servizio di emergenza sanitariaè il figlio Luca, in memoria del padre e del suo sacrificio. Comespiega Luca Ortu: «Per citare Luciano Dematteis, che nel perio-do dell’incidente accaduto a mio padre era presidente dell’AnpasPiemonte, “è in giorni come questo che comprendiamo quanto siaimportante la scelta che migliaia di cittadini fanno quando deci-dono di dedicarsi volontariamente e gratuitamente agli altri. Rin-grazio Luciano Dematteis e il presidente della Croce Bianca diFossano, Giovanni Della Valle, per essermi stati vicini in un mo-mento così difficile e ringrazio il Comitato 2011 per aver dato vo-ce alla storia di mio padre, volontario della Pubblica Assistenzadi Fossano».Sabato 25 giugno a Torino in piazza San Carlo Fabrizio Frizzi hacondotto il momento centrale del Raduno nazionale del volonta-riato e del non profit italiano organizzato dal Comitato 2011 Unitàdell’Italia Solidale, in programma a Torino dal 24 al 26 giugno nel-l’ambito di Esperienza Italia 150 e dell’Anno europeo del volon-tariato 2011. Per l’occasione, il Comitato 2011 Unità dell’ItaliaSolidale, coordinato da Gianfranco Cattai, ha selezionato 45 Storiedi solidarietà provenienti da tutta Italia e riprodotte su pannelli chesaranno esposti in piazza San Carlo. Le storie sono state tutte ri-chiamate dal palco con la possibilità – dovuta al contingenta-mento dei tempi a disposizione e della diretta televisiva via satellitesu Telepace – per alcune persone di prendere la parola per tre mi-nuti ciascuno, tra questi anche Luca Ortu, il figlio di Eugenio, di-ventato volontario della Croce Bianca di Fossano in seguito altragico evento che ha sconvolto la sua famiglia. Le storie sono sta-te scelte tenendo conto della provenienza, dell’età e dell’ambito

di intervento.Oltre alla storia di Eugenio Ortu, le al-tre menzionate sono le seguenti:*I diversi colori dell’arcobaleno. L’eco-nomia sociale è un paradosso. Unascommessa che sembra contraddirsi. Èuna frattura logica, un corto circuito.Come un cuore che pensa. MaurizioGozzelino – Coop. Sociale Arcobale-no. Torino*Viaggiando... si impara a stare insieme,a condividere e superare le disabilità.Un gruppo di amici abbattono le bar-riere materiali e morali della disabilità.Sono ragazzi disabili e normodotati che

partono insieme per un viaggio, un’occasione rara e importanteper i giovani con problemi motori, un momento fondamentale disocializzazione e di scoperta. Valentina Alessandria e Luca Moc-cia – Forum Interregionale Permanente del Volontariato Piemontee Valle D’Aosta. Torino e provincia*Le ali della libertà. Per libertà si intende genericamente la con-dizione per cui un individuo può decidere di pensare, esprimer-si ed agire senza costrizioni, usando la volontà di ideare e metterein atto un’azione, ricorrendo ad una libera scelta dei fini e deglistrumenti che ritiene utili a metterla in atto. Giuseppe Pezzotti –Confcooperative. Brescia*Giocare a hockey… in carrozzina. Il Sen Martin è una squadradi hockey particolare: tutti i giocatori dono affetti da gravi pato-logie motorie e si muovono in carrozzina. Ma questo né li sco-raggia, né li blocca: giocano e… vincono! Lorenzo Vandelli,Modena – Centro Sportivo Italiano, Comitato Centrale. Territorionazionale italiano*Quando la solidarietà diventa uno stile di vita. Gli amici Renzoe Nuccia, da sempre accanto a quella umanità dolente che siincontra per strada, hanno operato come volontari in molti e di-versi ambiti di intervento. Nuccia e Renzo Trinello – Associazio-ne U.G.I. (Unione Genitori Italiani)- Associazione Giobbe. Torinoe Provincia.*Croce Bianca, quando competenze e strumenti si incontrano.L’acquisto di nuovi strumenti e la formazione dei volontari dellaCroce Bianca assicurano un sistema efficiente di primo soccorsoche migliora anno dopo anno. Rammlmair Georg – Associazio-ne Provinciale di Soccorso - Croce Bianca Onlus Bolzano. Bolzano*Ci vuole stoffa. Ha imparato i trucchi del mestiere da Versace eha dato vita al primo caso di “maison solidale”. Il segreto di Vin-cenzo? Opporre alla potenza delle grandi griffes la secolare cul-turale del telaio e le nenie delle tessitrici della Locride. VincenzoLinarello – Consorzio Goel – Confcooperative Reggio Calabria.Reggio Calabria.A testimonianza delle storie dei volontari erano presenti, tra gli al-tri, Valentino Castellani presidente Comitato Olimpiadi InvernaliTorino 2006, Pierluigi Dovis direttore Caritas Diocesana Torino,Suor Giuliana Galli vicepresidente della Compagnia San Paolo, Er-minio Longhini fondatore Federavo, Don Antonio Mazzi presidentedella Fondazione Exodus Onlus, Tiziana Nasi presidente Federa-zione Italiana Sport Invernali Paralimpici (Fisip) ed Ernesto Oliv-ero del Sermig di Torino.I racconti sono stati intervallati da momenti di intrattenimento a cu-ra dell’orchestra di Paolo Belli e del Laboratorio del Suono del Ser-mig.

Luciana SalatoUfficio stampa Anpas - Comitato Regionale Piemonte

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società solidale N. 4/2011 - 33

AUTORIZZAZIONI AL TRATTAMENTODEI DATI SENSIBILI E GIUDIZIARISono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale del 14luglio le autorizzazioni al trattamento dei dati sen-sibili e giudiziari valide dal 1° luglio 2011 fino al 31dicembre 2012. Tra i sette provvedimenti uno è l’“Autorizzazio-ne al trattamento dei dati sensibili da parte degli organismi di ti-po associativo e delle fondazioni”. Le autorizzazioni rinnovate nonmodificano gli adempimenti a carico delle OdV. Sono state ap-portate soltanto alcune circoscritte integrazioni relative a variazioninormative intervenute nei settori considerati. FONTE: www.ce-svot.it

GUIDA ALLE ONLUSÈ disponibile l'ottava edizione della "Guida alle Onlus" di PaoloSciumé e Damiano Zazzeron. Le Onlus costituiscono un model-lo di impresa per la gestione delle più diverse attività a sostegnodel sociale. La mancanza dello scopo di lucro è la condizione chepermette l'accesso a numerose agevolazioni, soprattutto di ca-rattere fiscale. L'ottava edizione offre al lettore uno strumentoancor più agile nella consultazione e completo nei contenuti.Aggiornato con le principali novità normative ed interpretative cheriguardano l'attività e la gestione non solo delle Onlus ma di tut-to il Terzo settore in termini più generali, tra le novità si segnala-no: la riproposizione del 5 per mille e le modalità direndicontazione, il primo principio contabile degli enti non pro-fit, il D.P.C.M. n. 51/2011 che ha ridisegnato nome e competen-ze dell'Agenzia per le Onlus (ora Agenzia per il Terzo settore), inuovi presupposti territoriali per gli enti non commerciali, un'ana-lisi del disegno di legge approvato il 31 marzo 2011 sulla riformadel Titolo II, Libro I, del Codice Civile. Ogni capitolo, corredatoda numerosi box con legislazione, prassi e dottrina più recenti, èchiuso da un'ampia rassegna di "Casi e questioni" e "Formule e mo-delli" sull'argomento.Il Cd-Rom allegato contiene, oltre al for-mulario, la normativa, la prassi e la dottrina dì riferimento. FONTE:www.confinionline.it.

COSTITUITA LA NUOVA COMMISSIONEDI INDAGINE SULL'ESCLUSIONE SOCIALECon un decreto del 5 aprile 2011 (comunicato sulla GazzettaUfficiale del 30 giugno), il Ministro del Lavoro e delle Politiche so-ciali ha costituito la nuova Commissione di indaginesull'esclusionesociale. Il provvedimento è consultabile sul sito www.lavoro.gov.it.FONTE: www.confinionline.it.

2012: ANNO EUROPEO DELL’INVECCHIAMENTOATTIVO E DELLA SOLIDARIETÀ TRA GENERAZIONIPrincipali obiettivi: valorizzare il contributo delle persone anzia-ne nella comunità attraverso il volontariato e il lavoro, e il ruoloimportante dei giovani nella creazione di una società intergene-razionale. Il 2012 è stato dichiarato "Anno Europeo dell’Invec-chiamento Attivo e della Solidarietà tra Generazioni".Questo il sito web della Commissione europea dedicato all’An-no 2012: http://ec.europa.eu/social/ey2012.jsp. La Rete europeache sta coordinando le attività è Age Platform, insieme ad altre (peril momento 20) organizzazioni europee che, insieme, hannocreato la Coalizione EY2012. Il Centro Europeo per il volontariato(CEV) è tra i componenti di questa Coalizione. Perché questoanno è importante? L'Anno europeo proposto è stato progettatoper:• aumentare la consapevolezza sul contributo delle persone an-

ziane alla società e il ruolo importante che i giovanisvolgono per la società nel suo insieme;• individuare e diffondere buone prassi;• mobilitare politici e stakeholders a tutti i livelli perpromuovere l'invecchiamento attivo;

• richiedere una maggiore cooperazione e solidarietà tra le ge-nerazioni.

Una vasta gamma di soggetti (autorità nazionali, regionali e locali,datori di lavoro e sindacati, imprese, organizzazioni della so-cietà civile, ricercatori) dovrebbero usare questa opportunità perproporre azioni di sostegno all'invecchiamento attivo nel cam-po dell’occupazione, della protezione sociale, delle politicheper la famiglia, dell'istruzione e formazione, della sanità e deiservizi sociali, così come edilizia, trasporti, tempo libero, e in-frastrutture pubbliche.

In risposta alla sfida demografica che i Paesi dell'UE si trovano adaffrontare l’Anno europeo cercherà inoltre di:

• promuovere l'invecchiamento attivo nel mondo del lavoro• promuovere l'invecchiamento attivo nella comunità attraversoil volontariato • promuovere un invecchiamento sano e una vi-ta indipendente

• rafforzare la solidarietà tra generazioni al fine di creare una so-cietà per tutte le età. Commissione europea

Dalla Proposta di Decisione della Commissione al Consiglio e alParlamento europei per l’Anno Europeo 2012 si leggono i se-guenti obiettivi:

• sensibilizzare maggiormente in merito all'importanza dell'in-vecchiamento attivo al fine di sottolineare l'utile contributodegli anziani alla società e all'economia, per promuovere l'in-vecchiamento attivo e per adoperarsi di più per mobilitare il po-tenziale degli anziani;

• promuovere il dibattito e potenziare l'apprendimento recipro-co tra Stati membri e parti in causa a tutti i livelli al fine di pro-muovere politiche sull'invecchiamento attivo, identificare ediffondere le buone pratiche e sostenere la cooperazione e lesinergie;

• fornire un quadro favorevole all'impegno ed agire concretamenteaffinché gli Stati membri e le parti in causa a tutti i livelli pos-sano elaborare politiche attraverso attività specifiche e possa-no impegnarsi in merito ad obiettivi specifici connessiall'invecchiamento attivo.

Che cosa significa Invecchiamento attivo?L'invecchiamento attivo è stato definito dall’OrganizzazioneMondiale della Sanità come “il processo di opportunità per la sa-lute, per la partecipazione e per la sicurezza al fine di migliora-re la qualità della vita mentre le persone invecchiano”.Permette alle persone di realizzare il loro potenziale per starebene in tutta la loro vita e di partecipare alla società secondo i lo-ro bisogni, desideri e capacità, fornendo loro una adeguata pro-tezione, sicurezza e cura quando hanno bisogno di assistenza.E implica l'ottimizzazione di opportunità per la salute fisica, so-ciale e mentale per consentire agli anziani di svolgere un ruolo at-tivo nella società, senza discriminazione e di godere di una vitadi qualità e indipendente. D'altra parte, la creazione di una societàintergenerazionale ha bisogno della consapevolezza di tutti ri-guardo a quello che si può fare per avere una società per tutte leetà, di adattamenti urgenti nelle politiche per la famiglia e di so-luzioni innovative per le nuove carriere lavorative. Il 2012 saràdunque un anno nel quale, per il mondo del volontariato, l’at-tenzione sarà giustamente puntata sul ruolo fondamentale che ivolontari senior rivestono all’interno delle realtà anche a livello

NOVITÀNORMATIVE

NOTIZIE dal CSV a cura di Giorgia Barile

32 - società solidale N. 4/2011

Il Centro Serviziper il Volontariatodi Cuneoporta in fierala solidarietà

Il mondo del volontariato haattirato e coinvolto tantissi-mi visitatori alla Grande

Fiera d’Estate.Il CSV ha scelto di essere nuo-vamente presente all’impor-tante evento fieristico delcuneese per dare visibilità aiservizi offerti a tutte le asso-ciazioni di volontariato dellaprovincia e per offrire la pos-sibilità ai visitatori di cono-

scere il vasto mondo del vo-lontariato locale e le associa-zioni operanti nella Granda.Per tutti gli undici giorni diapertura il Centro Servizi peril Volontariato “Società Soli-dale” di Cuneo è stato pre-sente alla GFE con uno standdalla grafica accattivante ericco di colore che, anchequest’anno, ha suscitato l’in-teresse del pubblico delMIAC: tante le persone che si

sono rivolte al personale peravere informazioni sui serviziche Società Solidale offre alleassociazioni e ai volontari.

Dal 25 agosto al 4 settembrelo staff del CSV ha distribuitomateriale informativo (volan-tini, opuscoli e libri dedicati alvolontariato) e dato consiglie indicazioni sul variegatomondo dell’associazionismolocale.Una grande soddisfazione peril Centro Servizi per il Volon-tariato, che anche quest’annoha scelto di essere presentealla Grande Fiera d’Estate persfruttare un’ importante vetri-na, per dare visibilità al mon-do del volontariato provincialee per promuovere e per far co-

noscere maggiormente la pro-pria attività soprattutto ai gio-vani.

Elisa Girardo

“Società Solidale”al maggioreavvenimento fieristico del cuneeseper promuovere il volontariato

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società solidale N. 4/2011 - 3534 - società solidale N. 4/2011

locale. Non va dimenticato, infatti, che lo zoccolo duro del vo-lontariato è spesso rappresentato proprio dalle fasce di età che van-no dai 54 ai 65 anni e da quella che va dai 64 anni in su: nelcomplesso queste due classi di età rappresentano circa la metà deivolontari attivi, sia tra gli uomini che tra le donne. Tanti sono gliesempi che si possono fare: dai nonni vigili dell’Auser ai giova-ni pensionati attivi trasversalmente in tutte le organizzazioni di vo-lontariato, sono molti a volersi impegnare in attività al servizio deglialtri potendo contare su tempo ed energie. Anche il mondo del vo-lontariato è chiamato ad approfittare di questa opportunità per pro-porre azioni di sostegno all'invecchiamento attivo in campi econtesti specifici. L’attenzione per il mondo del volontariato si fo-calizza dunque sul fondamentale contributo del volontariato e del-l’essere attivi nella propria comunità locale per favorire lasolidarietà tra generazioni e sul nesso che ciò ha nel rimanere per-sone attive e sane. www.age-platform.eu/en.

PROGETTI SPERIMENTALIDI VOLONTARIATOPubblicata sulla Gazzetta Ufficiale laDirettiva 2011 per la presentazione diprogetti sperimentali di Volontariato

finanziati con il Fondo per il volontariato, ai sensi della Legge266/91. Per il finanziamento dei progetti è stato confermato unostanziamento di risorse di circa 2.300.000 euro. Il termine ultimoper la presentazione delle proposte è fissato al 4 ottobre 2011. Èconfermata la possibilità da parte delle Organizzazioni di Vo-lontariato di portare a cofinanziamento delle proposte proget-tuali presentate, la valorizzazione dell'attività volontaria. Grandenovità sarà la possibilità di presentare i progetti attraverso una piat-taforma informatica. Per informazioni contattare i seguenti numeri:DIVISIONE III - VOLONTARIATO Segreteria Tecnica Commis-sione di verifica contabile-amministrativa (rendicontazione sociale)tel. 06-46.83.40.46/40.91, fax 06-46.83.43.53, [email protected] della Segreteria Tecnica dell’Osservatorio Nazionaleper il Volontariato (assistenza tecnica sul ciclo e la gestione del pro-getto, contenuti, rimodulazioni, verifiche relazioni intermedie efinali) tel. 06-46.83.40.91/40.46/56.50, fax 06-46.83.43.53, [email protected].

30 GIUGNO PRESENTATO A TORINO IL COMPENDIOSTATISTICO SUI CSV E SUI COGEFONTE: www.consultacoge.itPresentato il Compendio statistico sui Centri di Servizio del Vo-lontariato e sui Comitati di gestione dei Fondi speciali per il Vo-lontariatoCrescono le organizzazioni di volontariato in Italia, in partico-lare in Calabria, Umbria, Lazio, Veneto e Marche. È quantoemerge dal censimento realizzato dalla Consulta nazionale deiComitati di gestione. Crescono le organizzazioni di volontaria-to in Italia: nel 2009, infatti, se ne contano 43.323 (il 3% in piùdel 2008 quando ne risultavano 42.056). Aumentano in parti-colare in Calabria (1.696, pari a +19,3% rispetto l'anno prece-dente), in Umbria (1.112, pari a +16,2%), nel Lazio (2.336, paria +14,1%), in Veneto (3.123, +13,9%) e nelle Marche (1.740,+13,1%). Il 63% di questo "universo", vale a dire 27.309 unità,risultano iscritte ai registri pubblici (+4,5% rispetto al 2008 e+11,4% rispetto al 2007). È quanto emerge dai dati raccolti daiComitati di gestione dei fondi speciali per il volontariato in col-laborazione con i Centri di servizio per il volontariato. I 78 Cen-tri di Servizio presenti in Italia in tutte le regioni operano sulterritorio nazionale attraverso 432 punti di servizio (sedi princi-pali, delegazioni e sportelli periferici), in media 1 ogni 138mi-

la abitanti e 1 ogni 100 organizzazioni di volontariato. A questicentri nel 2009 sono stati erogati dalle Fondazioni di origine ban-caria oltre 93milioni di euro (il 9% in meno rispetto l'anno pre-cedente) ma, tenendo conto delle disponibilità di eserciziprecedenti o di altri fondi di altri soggetti, i CSV hanno potuto di-sporre complessivamente di 133.290.565 euro (-4,5% rispetto il2008). Il "censimento" del volontariato italiano è raccolto nelCompendio statistico sui Centri di Servizio del Volontariato e suiComitati di gestione dei Fondi speciali per il Volontariato, rea-lizzato dalla Consulta nazionale dei Comitati di gestione e pre-sentato giovedì 30 giugno a Torino nel corso di una conferenzastampa presso la Fondazione CRT Cassa di Risparmio di Torino."È la seconda volta (la prima edizione è stata presentata nel2010) che la Consulta si cimenta in un'opera di raccolta siste-matica dei dati di funzionamento, dispersi in una molteplicità diluoghi e di archivi, di tutti i "sistemi regionali" preposti alla ge-stione dei fondi speciali per il volontariato (ex L. 266/91) - spie-ga il presidente Carlo Vimercati - Si tratta di uno strumentomolto utile perché fa da ponte tra i Centri di servizio, che sonogli attuatori finali del processo, e gli stakeholder che si trovanoa monte a a valle dello stesso (Fondazioni bancarie, Enti locali,Organizzazioni di volontariato), per i quali risulta molto diffici-le avere una visione unitaria del sistema dei fondi speciali. Es-so infatti si presenta come una sommatoria di tanti sistemiregionali che non sempre sono in grado di dialogare tra loro inmodo efficiente. La legislazione sul volontariato presenta mol-te lacune al riguardo, a cui noi abbiamo cercato di ovviare cre-ando uno spazio di lavoro comune tra i Comitati di gestione ei Centri di servizio. Il Compendio è uno dei risultati a cui siamoarrivati". Nella prima parte del Compendio viene descritto il"bacino d'utenza" dei Centri di Servizio per il Volontariato nel-le regioni italiane, mentre nella seconda parte si passa ad ana-lizzare l'operatività dei Centri stessi. Secondo i dati raccolti,quasi tutti i CSV sono dotati di un sito web attraverso il quale for-niscono alla cittadinanza e alle associazioni informazioni sulleattività e le iniziative. Nel 2009 i 78 Centri contano complessi-vamente sull'equivalente di 833,4 addetti a tempo pieno, di cuiil 94,2% costituito da dipendenti o parasubordinati a tempopieno o part time, e il restante 5,8% da operatori autonomi o daprofessionisti-consultenti: circa 1,4 addetto per 100mila abi-tanti a livello nazionale. Il 69,2% degli operatori sono impiegatinell'attività di front office e quindi a diretto contatto con le or-ganizzazioni di volontariato e gli utenti, il restante 30,8% è im-pegnato in mansioni amministrative o di archivio dati edocumentazione. In una parte della ricerca vengono analizza-ti, con un modello semplificato di analisi delle priorità espres-se, i bisogni manifestati dalle organizzazioni di volontariato e iservizi resi dai Centri di Servizio: le associazioni del terzo settorechiedono in particolare consulenze per il sostegno alle prassi am-ministrative, adempimenti di legge, aspetti legali e, sempre di più,anche supporto alla partecipazione ai bandi e alla progettazio-ne sociale; il secondo tipo di bisogno è quello della promozio-ne del volontariato e delle singole organizzazioni di volontariatoe, a seguire, la formazione; solo al quarto posto della graduato-ria viene indicata l'esigenza di avere più finanziamenti; agli ul-timi due posti si collocano l'esigenza di servizi tecnico-logisticie il bisogno di informazione/documentazione. La terza partedel Compendio analizza l'operatività dei Comitati regionali di ge-stione dei Fondi speciali per il Volontariato che svolgono una de-licata funzione di regolazione e controllo del sistema in qualitàdi amministratori dello stesso. Essi provvedono, tra l'altro, ad as-segnare annualmente i fondi ai Centri di servizio sulla base deiprogrammi di attività da questi presentati, e a controllare i rela-tivi rendiconti. Per lo svolgimento delle proprie funzioni i Co-

NOTIZIE dal CSVmitati di gestione, composti ciascuno da 15 membri impegnatia titolo gratuito, si avvalgono di 61 operatori dedicati (tra di-pendenti e consulenti), e di strutture particolarmente snelle. Lamaggior parte dei Coge regionali dispone di un sito web per la

comunicazione delle proprie attività o per la diffusione di ma-teriale informativo (leggi, pareri, delibere, bandi...). Nel 2009 icosti di funzionamento dei Comitati di gestione hanno inciso peril 3,9% sul totale delle somme assegnate ai Centri di servizio.

CORSI DI FORMAZIONE CSVI corsi sono rivolti ai volontari delle Associazioni diVolontariato della provincia di Cuneo operanti in ba-se alla L. 266/91.Per iscrizioni e/o informazioni contattare la Referente della For-mazione Susanna Ruffino: 0171-60.56.60 – 339-76.23.653 [email protected]

PROSSIMI CORSI IN PARTENZA:Associazioni di Volontariato & Aspetti amministrativi-contabiliSede: FOSSANO c/o Società OperaiaVia Roma, 74 (interno cortile)Data: Sabato 01 Ottobre 2011 (orario indicativo: 9-13)

Sede: BRA c/o Sportello CSV Società Solidale – Via Magenta, 35Data: Sabato 19 Novembre 2011 (orario indicativo: 9-13)

AGGIORNAMENTO INFORMATICO AVANZATOSede: FOSSANOc/o CNOS FAPVia Verdi, 22Date: dal 04 Ottobreal 15 Novembre 2011Giorni: martedì e giovedì(20.00 – 22.30)

Sede:MONDOVÌc/o CFP Cebano-Monre-galeseVia Villanova, 11.Date: dal 14 Novembre al 14 Dicembre 2011Giorni: lunedì e mercoledì (20–23)

Elementi di Primo Soccorso per le Associazioni di VolontariatoSede:MONDOVI’ c/o Sede Croce Rossa ItalianaDate: Venerdì 18 Novembre 2011 (orario indicativo: 19.30-23.30)Sabato 19 Novembre 2011 (orario indicativo: 9-13 / 14-18)

Associazioni di Volontariato & Comunicazioneparlare in pubblicoSede: SAVIGLIANO c/o Sportello CSV Società SolidaleVia Garibaldi, 35Date: Sabato 05 Novembre 2011 (orario indicativo: 9-13 / 14-18)Domenica 06 Novembre 2011 (orario indicativo: 9-13)

Aspetti legali per i coordinatori delle OdVoperanti in Protezione CivileSede: CUNEO c/o Sede CSV Società Solidale – Via Mazzini, 3Data: Sabato 12 Novembre 2011 (orario indicativo: 9-12)

Associazioni di Volontariato & Reclutamentomotivazione VolontariSede: ALBA c/o Sportello CSV Società Solidale – C.so Europa, 92Data: Sabato 26 Novembre 2011 (orario indicativo: 9.30-13.30/ 14.30-17.30).

BANDI CSV 2011Pubblicati i bandi 2011 del CSV “Società Solidale”.Possono accedere ai bandi le Organizzazioni di

Volontariato iscritte al Registro Regionale e le Organizzazionidi Volontariato non iscritte al Registro Regionale, ma aventi unostatuto conforme alla Legge 266 del 1991..Di seguito l’elenco dei bandi:BANDO FORMAZIONE - Scadenza: 12/09/2011BANDO PER LA RICHIESTA STAMPAGIORNALI DEL VOLON-TARIATO - Scadenza: 03/10/2011BANDO PER LA RICHIESTA DI ATTREZZATURA INFORMATI-CA - Scadenza: 07/11/2011BANDO PER LA RICHIESTA DI ATTREZZATURA ESPOSITIVAPROMOZIONALE - Scadenza: 07/11/2011BANDO di CO PROGETTAZIONE - Scadenza 1ª sessione:20/09/2011; scadenza 2ª sessione: 18/11/2011 (data di emana-zione 27 luglio 2011)BANDO DI PROGETTAZIONE SOCIALEA SCADENZA UNICAScadenza: 15/10/2011 (data di emanazione 30 giugno 2011)Per maggiori informazioni e per scaricare la modulistica visitarela nuova sezione “I bandi del CSV Società Solidale”.Per informazioni e/o consulenze specifiche contattare il personaleCSV presso la sede e gli sportelli territoriali.

BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONEDEL CSV SOCIETÀ SOLIDALEIl Bilancio Sociale e di Missione 2011 è il sesto del CSV SocietàSolidale. Si riferisce all’esercizio 2010. Osservazioni, infor-mazioni, suggerimenti o chiarimenti possono essere richiestitramite email all’indirizzo [email protected] op-pure compilando e inviando il Questionario di valutazione dei let-tori disponibile sul sito CSV, sezione “Chi siamo”/ Bilancio sociale.Copie del Bilancio sono disponibili, su richiesta, presso la sedee gli sportelli CSV.Il Bilancio sociale è uno strumento di controllo interno destina-to alle OdV socie per: controllo della gestione, dell’organizzazionee dei risultati conseguiti;verifica e valutazione diobiettivi di natura ex-traeconomica ed eroga-zione di servizi nonmisurabili quantitativa-mente.Il Bilancio sociale è stru-mento destinato al-l’esterno, ai vari portatoridi interesse per: infor-mare delle qualità equantità dei risultati con-seguiti; verificare la tra-sparenza delle attivitàgestionali, condizionebase per la legittimazio-ne dell’attività dell’Ente.

NOVITÀVARIE

NOTIZIEDAL CSV

Page 19: Società Solidale Luglio Agosto

La Grotta di Massabielle èforse il posto più conosciu-to di Lourdes ed è ancora

uno dei luoghi più importantidove le persone riescono adunirsi a Dio attraverso la mater-nità spirituale di Maria, senzaintermediari, guardandoci “infaccia”, cuore a cuore.Non sono i luoghi dove vedia-mo la presenza di Dio, perchéLui è ovunque, nella grotta diMassabielle ma anche in ogniposto di lavoro, persino alle Ac-ciaierie Thyssen Krupp, ma aLourdes come in altri luoghi ma-

riani, lo sentiamo più vicino, ecosì la Madonna, perché ab-bandoniamo l’esteriorità e i fra-stuoni della vita di tutti i giorni,per guardarci dentro e fare unpo’ di pulizia dentro il nostrocuore.La statua della Madonna collo-cata in quella fessura della Grot-ta, non è che un simbolo dellaNostra Signora di Lourdes e nonpiaceva nemmeno a Bernardet-ta in quanto non rispettava lecaratteristiche della Sua visio-ne, ma nella sua semplicità,quella statura rappresenta pie-

namente la purezza e la sem-plicità di Maria, con le manigiunte in perenne preghiera peri mali che affliggono il mondo.Attorno alla grotta vedo tantasuperficialità, tante persone chesi abbandonano al semplice se-gno della croce, ad una pre-ghiera con l’accensione dellacandela e via, alternate a tantepersone con una incrollabile fe-de che sovrasta le più granditragedie della nostra esistenza,ma seppure in questa confusio-ne di molteplicità di fedeli, quel-la grotta ci ricorda quella diGesù e la povertà di Betlemme.La ruvida roccia è diventata li-scia per il segno perenne di tan-te mani che l’hanno toccata perun ricordo, una preghiera, unagrazia: una tenera coppia si in-ginocchia sul cemento con ilRosario in mano verso la statuain cerca di consolazione, un di-sabile in carrozzina fa la visitaalla grotta e uscendo, guardan-do la statua si commuove, ungiovane padre con la foto di suafiglia affetta da una grave ma-lattia la indica verso di Lei chie-

dendo la grazia di salvarla, chie-dendo di sacrificare lui al postosuo… la Madonna accoglie tut-ti in un immenso abbraccio econtinua a parlare e consolarequanti hanno la pazienza di sa-perla ascoltare.Molte volte si dice che le per-sone non vogliono andare aLourdes perché è diventata trop-po commerciale, piena zeppadi negozi ed è verità, ma all’in-terno del recinto del Santuariodella Nostra Signora di Lourdes,c’è solo spazio per la preghierae la meditazione e quindi di-venta un luogo di tutti, dove nonè possibile spendere e compe-rare nulla se non una candela daoffrire alla Madonna affinché lafiammella che scalda il cuoreed è portatrice di speranza, nonsi spenga mai.La paura forse è che trovandosisoli con se stessi, si abbia pau-ra di scrutare l’infinito e inter-pellare la nostra conoscenza,fino a raggiungere la richiestache ci viene fatta di un dono.

Giorgio Groppo

Qualche tempo fa, ave-vo letto su un quoti-diano nazionale la

notizia che un’Azienda licen-ziava tutte le dipen-denti che andavanoin maternità, dan-done ampio risaltoin un articolo cheriempiva più dimezza pagina...d’impeto scrive-vo al Direttoreraccontandolela “nostra sto-ria”, ma non ri-sultò carpire lasua attenzione,perché il benenon fa notizia.Si dice chegiornalis t ica-mente una buona notizia nonfa notizia, ma a forza di pub-blicare brutte notizie, le per-

sone credono che alla soffe-renza non c’è rimedio e fine,che non merita di sperare inun futuro migliore e quindil’unico rimedio è abbando-

narsi alla rassegna-zione.Ed inve-ce il be-ne nonfa notiziama c’è.La nostrastoria èmolto sem-plice ed alCSV abbia-mo messoin pratica ivalori neiquali abbia-mo semprecreduto.

In Italia ci lamentiamo del bas-so indice di natalità, giunto aiminimi storici, ma non creia-

mo politicheadeguate per lafamiglia o sem-plici condizioniper dare la possi-bilità alle donnedi coniugare il la-voro con il lororuolo di mamma.Per noi i figli so-no un dono equindi quandoarrivano, è unafesta per tutti, peri famigliari, pergli amici, ma an-che per gli am-ministratori.Al CSV il primoarrivo è stato Sa-muele, nato nel2006, figlio di Sa-manta, che si oc-

cupa di Progettazione: quan-to è nato “Samu”, il primo del-la “combriccola” è stataveramente una gioia per tutti equando Samanta in maternitàce lo portava a vedere, era ve-ramente una gioia per tutti, poinel 2009 è nata Emma, la so-rellina di Samu e quindi nel2010 Diletta la figlia di Gior-gia, che si occupa della Dele-gazione di Alba e della rivistae per finire Nina, nata que-st’anno, la figlia di Clara che sioccupa della Segreteria ed inarrivo a fine ottobre la bimbadi Mara , che si occupa dellosportello di Mondovì, mentre ilprossimo anno arriverà unanuova sorpresa...Tutti questi bambini li abbiamovisti crescere ed anche nelperiodo della maternità, veni-vano a trovarci in ufficio conla loro mamma, spesso perfesteggiare il loro primo com-pleanno…che gioia per tuttinoi!Abbiamo sempre cercato diagevolare le esigenze dellemamme ed a richiesta, abbia-mo sempre concesso la ‘ma-ternità facoltativa’ed in segui-to il part-ti-me od oraril a v o r a t i v iche permet-tessero loro dicrescere benei loro figli , tro-vando anche lecondizioni fa-vorevoli per far-lo.Ci sarebbe pia-ciuto fare ancheun “baby parking”in sede per dareloro la possibilitàdi lavorare avendo vicino lasicurezza dei loro figli e so-prattutto il loro sorriso, ma cisiamo persi in permessi e in-combenze troppo onerose.I bimbi tra loro si conosconoperché si frequentano i genitoried anche i volontari spesso livedono in braccio alla loromamma a qualche manifesta-zione organizzata dal CSV e“Samu” il più grandicello, nonsi perde un ballo alla manife-stazione “Muri di Cartapesta”sotto l’occhio vigile di suo pa-pà.

Il bene va fatto ma va anchedetto per evitare che solo gliepisodi spiacevoli occupino leprime pagine dei giornali.Non pensiamo di aver fattouna rivoluzione, ma solo diaver agevolato le mamme nellavorare meglio e serenamen-te, perché molte volte non èla presenza sul luogo di lavo-ro che favorisce la produttivi-tà, ma il lavorare serenamente,portandosi al lavoro la gioiadei loro bimbi, ma negli oc-

chi e nel cuoreil loro sorrisoche vedranno alloro ritorno acasa.

GiorgioGroppo

36 - società solidale N. 4/2011 società solidale N. 4/2011 - 37

Quando il benenon fa notiziama c’è

Considerazionidavantialla GROTTA

LA GROTTA IN CIFRE

La roccia nella quale la Grot-ta è scavata si chiama Mas-sabielle, che significa: vecchiaroccia. In questo massiccio di27 metri di altezza, la Grottamisura 3,80 metri d'altezza,9,50 metri di profondità e 9,85metri di larghezza. Si compo-ne di 3 aperture disuguali: lapiù grande è diventata il luogodi celebrazione della messa.Sopra, un po' a destra, si situaun posto ogivale di 2 metrid'altezza. È il posto dove laVergine Maria apparve a Ber-nardetta tra l'11 febbraio ed il

16 luglio 1858. La statua, di1,88 metri d'altezza, rappre-senta l’Apparizione nell'atteg-giamento che ha preso quandoha detto: “Io sono l'Immaco-lata Concezione”. Fu installa-ta in questo posto il 4 aprile1864. dono di 2 persone diLione, fu realizzata da JosephFabisch, professore della Scuo-la delle Belle Arti di Lione.Sul suolo, a sinistra di frontealla Grotta, la posizione esattadove si trovava Bernardetta èricordato da una lapide: "quipregava Bernardetta l'11 feb-

braio 1858". In fondo allaGrotta, a sinistra dell’altare, sipuò vedere scaturire la fonteche Bernardetta scoprì su in-dicazione della Madonna, il25 febbraio 1858. Quest'ac-qua è oggi incanalata verso lefontane, le piscine ed il cam-mino dell'acqua. Dietro l’alta-re, si trova uno scrigno doveciascuno può depositare le sueintenzioni di preghiera. Di-nanzi all’altare, una targa ri-corda la visita del papaGiovanni Paolo II, il 15 agosto1983.

Emma

Diletta

Samuele

Nina...ancora in attesa

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38 - società solidale N. 4/2011

Nonostante la pioggia battente,i ragazzi hanno chiesto di con-cludere i tornei di beach volley,tramutatisi in una battaglia nelfango. Tra una gara e l’altra in-tanto continuava a diffondersinell’aria tanta musica, con pro-tagonisti il vocalist FedericoGrosso e il dj Yari Rizzi: balli egiochi sono continuati sotto iltendone, approfittando il vener-dì della cena animata e il saba-to del concerto delle band localiemergenti. Si rinnovava così lamagia del festival più amato daigiovani che hanno a cura la si-curezza stradale, kermesse ca-pace di coinvolgere nellatre-giorni circa 250 ragazzi datutto il Saluzzese, in un perfettomix di note e improvvisazione,sport e riflessione, competizionee amicizia.Il Life for flying 2011 è stato piùforte anche del maltempo, rega-lando grandi emozioni, durantee dopo la messa all’aperto, nel-

la chiusura della domenica,maanche performance di livello sulpiano sportivo e musicale. An-cora una volta Segnal’etica hafatto centro, ma in vista dellanona edizione del festival dellasicurezza stradale (new entry diquest’anno il comitato guida di-fensiva e le sue simulazioni inpiazza) conta di allargare anco-ra di più le fila (e abbassare lamedia età) del gruppo organiz-zatore, che ha contato per que-sta rassegna quasi 50 volontari,per oltre 250 partecipanti.

Andrea Caponnetto

L’Associazione Gruppo Volon-tari Monteacutese in collabora-zione con Acat Alba, Langhe eRoero e il Centro Servizi per ilVolontariato Società Solidale,ha organizzato il 26 agosto “NoAlcol si party” - sta notte scelgodi non bere. Il programma haprevisto un concerto a VezzaD’Alba con tributo a Ligabue“100% Liga”. Ecco il discorsodi presentazione della serata:“Buona sera a tutti, ciao ragaz-zi, con l’Associazione Acat Lan-ghe e Roero e il Centro ServiziVolontariato Società Solidale diCuneo, vogliamo offrirvi questaserata analcolica per lanciarviun messaggio (qualcuno pense-rà che stres! La solita predica).Il messaggio è di un diverti-mento sano e consapevole x tut-ti “FESTA È DIVERTIMENTO ENON SINONIMO DI ALCOL”È un progetto che si vuole por-tare avanti affinché voi giovanipossiate ricevere ascolto, per-correre un percorso strutturato,con stili di vita sereni e costrut-tivi, trasformando le serate inmomenti di incontro, diverti-mento e non di pericolo.Inoltre promuovere la culturadella solidariètà, attraverso il vo-lontariato, che rappresenta per igiovani un’occasione di cresci-ta e maturazione personale.Vogliamo inoltre dedicare an-

che questa serata in memoriadi tutte la famiglie che hannoperso un loro familiare in inci-denti stradali...Cari ragazzi, ve lo dico peresperienza, non è l’alcol enemmeno le sostanze stupefa-centi che risolvono i proble-mi... ma sarà l’amore per la vitache giorno per giorno ti spingea lottare… La vita la dobbia-mo apprezzare quando siamoin tempo, e dobbiamo amarlaquando ci ama. La nostra as-sociazione promuove iniziativedi carattere sociale, all’accom-pagnamento di anziani pressostrutture mediche, emergenzedi priorità con generi alimen-tari, uscite per una giornata disvago per la persone che risie-dono in comunità, e l’ultimadomenica di ogni mese si pro-pone presso casa serena unmomento di fraternità ed ani-mazione per gli anziani. Inoltrecollaboriamo con il Sert e i ser-vizi socio assistenziali... e pro-prio in questi giorni con iservizi socio assistenziali, conl'associazione Acat siamo infase di preparazione di un nuo-vo progetto ...RIFLETTIAMO at-traverso 2 giovani volontari cherappresentano LA SPERANZA,L’AMORE PER LA VITA, L’AMI-CIZIA, LA SOLIDARIETÀ EFRATELLANZA”.

Gira in provincia e…

Prendi lavita al volo!

Promozione del volontariato per la sicurezza stradale

Proseguono in tutta la provincia le iniziative legate alprogetto “Prendi la Vita al Volo", realizzato dal CSV“Società Solidale” in collaborazione con le Asso-ciazioni della Granda attive nella promozione delVo-lontariato per la sicurezza stradale: interventi nellescuole, animazione di serate sul tema, partecipazio-ne a tavoli di lavoro istituzionali, allestimento itineran-te della mostra, proiezione del film edito dal CSV,promozione del sito Web www.vitaalvolo.it.Per informazioni contattare la Sede CSV di Cuneo (tel. 0171-60.56.60).

QUANDO LA RUOTA GIRA CONTROVENTO A CORTEMILIA

Sabato 17 settembre alle 21 alNuovo Teatro di Cortemilia (viaVittorio Alfieri) l’associazione Te-rapia d’Arte si è esibita con lacommedia “tragiscomoda” ”Quan-do la ruota gira controvento- siviaggia per il cosmo nel segno de-gli angeli in lotta sindacale. Da untesto surreale di Carlo MarianoSartoris. L’offerta era libera e i pro-venti della serata verranno devo-luto all’associazione ItalianaSclerosi Multipla sezione di Cu-neo per finanziare la ricerca scien-tifica e le numerose iniziativedell’associzione. La commedia èalla sua 22° replica e ogni voltariscontra un successo molto altodovuto anche ai contenuti moltoforti che fanno riflettere sui temidella sicurezza stradale e della sal-vaguardia della vita.

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VERZUOLO LIFE FOR FLYING 2011

NO ALCOL SI PARTY STASERA SCELGO DI NON BERE

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L’Associazione Genitori Pro Handi-cap di Cuneo ha proposto al CSVSocietà Solidale, nell’ambito del

bando ex comunicazione Turco 2009, ilprogetto “Mamma, Papà… è domenica,io esco!”.Tale iniziativa ha previsto molte uscitesul territorio rivolte ai ragazzi diversa-mente abili per impegnare il tempo libe-ro in attività strutturate e divertenti con icoetanei, senza la presenza dei genitori.I volontari dell’OdV ci spiegano le moti-vazioni che hanno indotto a pensare taleattività: «I ragazzi crescendo acquistanomaggiore indipendenza e libertà distac-

candosi dalla tutela dei genitori, fino adacquisire la totale autonomia dopo l’in-gresso nel mondo del lavoro. I giovanidisabili invece rimangono legati ai lorogenitori sia per carenze personali di au-tonomia ma soprattutto per la quasi im-possibilità di integrarsi con gli altri. Lafamiglia spesso rimane il loro unico rife-rimento senza permettere il raggiungi-mento di alcuna autonomia. Gliadolescenti con disabilità anche lievi so-no così “condannati” a crescere sempresotto la tutela dei genitori, perdendo ilcontatto con il mondo esterno e con icoetanei. Il progetto si rivolge alle fami-

La rubrica “Progettare nel sociale” vuole essere una finestra sulle attività che le Orga-nizzazioni di Volontariato svolgono sul territorio. Il Centro Servizi per il Volontariato met-te a disposizione delle OdV un servizio di affiancamento nella fase di attuazione deiprogetti, seguito dalla Dottoressa Paola Isaia. È possibile contattarla via e-mail all’indi-rizzo [email protected] o telefonicamente al numero 339-76.20.960. Un’in-terfaccia, dunque, tra il CSV e le Organizzazioni di volontariato finalizzata a creare unlavoro di rete sul territorio della provincia di Cuneo,monitorando le varie tappe e do-cumentando le attività effettuate con fotografie ed articoli. In tal modo si condividonole risorse e le idee, per un volontariato sempre più integrato e diffuso.

GENITORI PRO HANDICAP - “Mamma, papà... è domenica, io esco!” - Cuneo

SOMMARIO

Mamma, papà... è domenica, io esco!

di Paola Isaia

glie con adolescenti offrendo ai figli di-sabili la possibilità di vivere nel tempo li-bero le esperienze come e con i lorocoetanei».Gli obiettivi del progetto sono:• favorire l’integrazione sociale dellapersona disabile ponendo l’accento sulsuo ruolo di “consumatore” presso lenormali agenzie del tempo libero;

• contribuire alla socializzazione fra lepersone disabili e i coetanei all’internodi un contesto di svago e di apprendi-mento di nuove competenze sociali erelazionali;

• promuovere ed esercitare le compe-tenze, le conoscenze e le abilità ne-cessarie per una gestione produttiva equanto più autonoma del tempo libero;

• promuovere spazi di condivisione incui sia possibile instaurare relazioni ilpiù possibile simmetriche tra volonta-ri e disabili;

• potenziare i servizi offerti alle famigliecon un membro disabile creando unacontinuità temporale dell’intervento;

• offrire ai genitori la possibilità di alcu-ne ore di vita in libertà senza doveraccudire il figlio disabile.

Parliamo con il Presidente dell’OdV Ro-berto Beltritti e con la volontaria Miche-la Giraudo che ci illustrano quanto fatto:dal 31 luglio 2010 al 30 giugno 2011 so-no state svolte ben 22 uscite in allegria eamicizia tra ragazzi diversamente abili,volontari e educatori. I luoghi scelti prio-ritariamente per le attività sono le Casci-ne didattiche, ma sia per le condizionimeteorologiche che per gli impegni la-vorativi degli agricoltori non è stato sem-

pre possibile passare tutte le domenichenelle cascine didattiche.In alternativa si sono scelti luoghi in cuisi svolgono attività tipiche del tempo li-bero quali piscine all’aperto, attività nel-la natura quali canoa sul fiume, giochisulla neve e anche momenti di cono-scenza quali la visita al centro di docu-mentazione sul lupo e alla caserma deipompieri di Cuneo.I ragazzi e i volontari si sono divertitimolto soprattutto nelle attività a contattocon la natura, giocando con gli animali osvolgendo attività pratico manuali, co-me la produzione del formaggio, la pre-parazione di pane e pizza.Ecco le uscite svolte finora: il 31 luglio2010 si è svolta la gita inaugurale condiscesa in gommone dello Stura; il 22agosto giornata presso la piscina scoper-ta di Piasco; il 29 agosto bob estivo ad Ar-tesina; il 12 settembre giornata allacascina didattica Lungaserra a ChiusaPesio; domenica 26 settembre giornata al-le Cascine didattiche Salerin e Vanet; do-menica 10 ottobre giornata alla Cascinadidattica Rullo di Monforte d’Alba; do-menica 24 ottobre giornata alla Cascinadidattica Vanet di Demonte; domenica3 novembre viaggio a Cisano sul Neva;domenica 14 novembre giornata pressola cascina didattica Al Bus di Tarantasca;domenica 28 novembre percorso avven-tura con i fuoristrada lungo il torrenteStura a Borgo S. Dalmazzo; domenica12 dicembre giornata alla cascina Lausèdi Demonte; domenica 9 gennaio gior-nata sulla neve ad Entracque; domenica23 gennaio 2011 visita al centro di do-

cumentazione sul lupo ad Entracque ecinema nel pomeriggio; domenica 13febbraio giornata alla Cascina DidatticaMontina di Cisano sul Neva; domenica 6marzo visita alla caserma dei pompieri diCuneo; domenica 20 marzo giornata al-la cascina didattica Albus di Tarantasca;domenica 3 aprile alla cascina didatticaCeraglio di frazione San Vittore Fossa-no; domenica 17 aprile alla cascina di-dattica L’Impronta di Tetti Tederei Moiola;domenica 8 maggio alla cascina didatti-ca San Biagio di Morozzo; domenica 22maggio alle Cascine didattiche Salerin eVanet; domenica 5 giugno gita in barca aSavona e domenica 19 giugno alla ca-scina didattica Lause di Demonte.Nel progetto sono stati coinvolti una ven-tina di bambini e ragazzi dagli 8 ai 30 an-ni, con la responsabilizzazione deiragazzi più grandi verso i piccini.Sono sempre stati presenti molti volontari,quelli già attivi nell’associazione primadell’avvio del progetto e quelli reclutatisuccessivamente, garantendo pratica-mente un rapporto numerico 1:1. I vo-lontari ritengono che gli obiettiviprincipali siano stati raggiunti: sono sta-te fornite occasioni di tempo libero strut-turato, i ragazzi si sono sentiti tra pari, ladifferenza di età non si è sentita e il grup-po si è amalgamato bene, tutti si sonoimpegnati con lo stesso divertimento nel-le attività. È stato positivo anche per ivolontari stessi: «abbiamo avuto l’occa-sione di metterci in gioco in modo di-verso rispetto al solito nei confronti deidisabili, è avvenuto un arricchimento re-ciproco con la costruzione di legami pro-fondi, nella condivisione di esperienze didivertimento, conoscenza e crescita, inun clima di scambio gratuito».

L’Associazione Genitori Pro Handicap ènata nel 2003 dall’incontro di un gruppo

PROGETTARE NEL SOCIALE • PROGETTARE NEL SOCIALE

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di famiglie con persone disabili che, do-po aver affrontato per anni da soli unproblema così grande, hanno compresoche l’unico modo per non sentirsi impo-tenti era quello di condividere le diffi-coltà e ricercare insieme le soluzioni aiproblemi.L’associazione, ispirandosi ai principidella solidarietà umana, si prefigge comescopo di sostenere e promuovere inizia-tive a favore delle persone portatrici dihandicap nell’intento di migliorare la lo-ro qualità di vita. L’associazione svolge inprevalenza il proprio operato sul territo-rio di responsabilità dell’Azienda Sani-taria Locale CN1.In particolare per la realizzazione delloscopo prefisso l’Associazione si proponedi:- difendere i diritti e le pari opportunitàper le persone portatrici di handicap,ispirandosi alla Legge 5 febbraio 1992,

n. 104 "Legge quadro per l'assistenza,l'integrazione sociale e i diritti dellepersone handicappate", a tutti i D.P.R.,D.L. e Circolari Ministeriali trattantil’argomento handicap;

- promuovere la sensibilizzazione dellepersone interessate alle problematichedell’handicap;

- stabilire stretti rapporti di collaborazio-ne, collegamento e consulenza con en-ti pubblici e privati per promuovere lacreazione di servizi finalizzati;

- promuovere la piena partecipazione al-la vita sociale e lavorativa dei sogget-ti portatori di handicap e dei lorofamigliari.

Chi volesse ulteriori informazioni sul pro-getto o in generale sull’OdV può rivol-gersi al Presidente Roberto Beltritti alnumero 0171-63.42.30 o scrivere una e-mail a [email protected]

Paola Isaia

Speciale testimonianze

Dacirca tre anni un gruppo di allievi del liceo Classi-co Silvio Pellico di Cuneo si offre come volontario perle famiglie dell’Associazione Genitori Pro Handi-

cap. Si tratta di una esperienza diversa dalle solite di vo-lontariato, ogni allievo un pomeriggio alla settimana vadalla famiglia e passa alcune ore con il figlio disabile aiu-tandolo a fare i compiti, chiacchierando, ascoltando musi-ca e altro.Di seguito leggiamo una testimonianza che i ragazzi hannoscritto, dando risalto a una delle tante azioni nascoste ma digrande valore che svolgono i volontari.

«Tre anni fa l’Associazione “Genitori Pro Handicap” si èmessa in contatto con il Liceo Classico Pellico per sensibi-lizzare gli studenti al volontariato con ragazzi diversamen-te abili. Da subito abbiamo pensato che sarebbe stata unabuona occasione per provare a rendersi utili, mettendosialla prova per aiutare ragazzi certamente meno fortunati dinoi.Dopo un incontro con il Presidente dell’associazione, che ciha illustrato quali sarebbero stati i nostri compiti, abbiamoconosciuto i ragazzi che sono poi stati affidati a noi per tra-scorrere insieme un po’ del nostro tempo.Certo all’inizio tutti noi avevamo un po’ paura: paura dinon essere all’altezza, di sbagliare l’approccio, di non faremagari i movimenti giusti per aiutarli ad alzarsi, a sedersi, afare un po’ di movimenti. Si trattava insomma di venire a con-tatto con un mondo molto diverso dal nostro, che ci appa-riva lontano. Ma abbiamo deciso di accettare la sfida, primadi tutto con noi stessi. Sono bastati un paio di incontri per ca-pire che la decisione di dare la nostra disponibilità, di con-vogliare la nostra “voglia di fare” per aiutare Pietro, Stefano,Camilla, Nicola ( i nomi sono inventati, certo!), era stata unascelta che ci avrebbe arricchito. Sicuramente il percorso in-

sieme non è stato sempre facile, a volte abbiamo avuto pau-ra di urtare la loro sensibilità, magari raccontando cose del-la nostra vita difficili da comprendere, da fare per loro, chemagari non possono camminare, né parlare. Ma non ci sia-mo arresi e poco per volta siamo riusciti a creare un rapportodi amicizia vero, di complicità e di fiducia: è bello sapere dipoterli confortare nei momenti difficili, ma anche di poter ri-dere con loro nei tanti momenti di spensieratezza trascorsipasseggiando sul Viale, ma anche semplicemente rimanen-do tra le mura di una cameretta.Abbiamo capito che possiamo imparare molto dai nostrinuovi amici, per prima cosa la positività con cui affrontanoostacoli insormontabili, sempre con il sorriso sulle labbra.E a volte ci siamo sentiti egoisti e meschini, ed abbiamo im-parato anche ad apprezzare le piccole cose della vita.Tutti dovremmo prendere come esempio queste persone:loro vedono con il cuore, e non con gli occhi; ascoltano conl’anima, e non con le orecchie; non giudicano a prescindere,e aiutano- loro - gli altri senza chiedere nulla in cambio. So-no dotati di una sensibilità che noi non possiamo neancheimmaginare.Consiglieremmo questa esperienza?Sì, a tutti. A chi vuole aiutare il prossimo, a chi vuole im-pegnare bene il proprio tempo, a chi desidera mettersi allaprova, ma anche a chi reputa di non essere in grado.Secondo noi ognuno dovrebbe, almeno una volta nella vi-ta, passare un’ora con un bambino come Nicola, Sandro, En-rico o Maria.Vi insegneranno moltissimo, non con le parole magari, macon un sorriso ed uno sguardo; vi insegneranno, come han-no fatto con noi, che una bella risata è meglio di un litigioper un capriccio. E apprezzerete di più ciò che avete. Saràcome fare un piccolo investimento per il futuro, perché,come dice il proverbio “fare del bene porta bene”».

Si sono concluse da poco leOlimpiadi delle Città Gemelle.Qual è il ricordo che conserva?La parte più suggestiva è stata lacerimonia inaugurale per il coin-volgimento, anche emotivo, de-gli atleti, dei volontari e deitecnici. Si respirava un’atmosfe-ra molto bella. È stato l’inizio,dopo un’attesa abbastanza sen-tita, soprattutto da chi era coin-volto nella parte organizzativa.Era la prova per verificare sequello che avevamo previsto sa-rebbe stato sufficiente sia dalpunto di vista dell’accoglienzache della logistica. Tutti sono sta-ti molto coinvolti.

Quanti erano i volontari?Esclusi i volontari delle societàsportive, erano circa 350.

Quali mansioni svolgevano i vo-lontari delle Olimpiadi?La Protezione civile si è occu-pata della logistica: allestimen-

to dormitori, sorveglianza, af-fiancamento nelle cerimonie diapertura e chiusura e nelle dueserate organizzate dai giovani alCentro giovani “H-zone”. I vo-lontari “generici” si occupava-no invece: dell’assistenza suicampi di gara, della gestionedell’acqua, della verifica deglispogliatoi, della raccolta delladifferenziata. Avvisavano lo staffquando mancava qualcosa eseguivano il pubblico sugli spal-ti. Poi le infermiere volontariedella Croce Rossa garantivanola presenza di due volontarieper dormitorio. Dormivano lì,equipaggiate con il kit del Pron-to soccorso. I “pionieri” dellaCri, i giovani volontari, assiste-vano gli sportivi e il pubblicopresso i campi di gara. Lo stes-so servizio era offerto in mensadurante i pasti. Ciò ha evitato didover ricorrere all’ambulanzao al Pronto soccorso in diversicasi.

Qual era l’età media dei volon-tari?Oltre ad alcuni studenti inserititramite le scuole come stagisti,c’erano molti giovani volontari.Anche il gruppo dei nonni vigi-li ha coperto il servizio mensa.Alcuni volontari erano giovanipensionati.

È la prima esperienza di “vo-lontariato civico” messa in cam-po dal Comune di Alba?Sì, nelle altre edizioni delleOlimpiadi, ad esempio, c’eranosoltanto i volontari delle societàsportive. È comunque la primavolta che si ha un dispiegamen-to così ampio di volontari.

Si sta pensando ad altre inizia-tive che coinvolgano i volonta-ri?L’ottimo risultato e la risposta diAlba, oltre a far piacere agli or-ganizzatori, fa pensare che in al-tre occasioni si potrebbe sfruttarequesta forza, anche per mante-nere il bel clima che si è creato.Quando i volontari non eranoin servizio partecipavano ugual-mente e in massa alle varie ini-ziative. È stata una risposta

quantitativa, ma anche qualita-tiva. Abbiamo avuto il ricono-scimento da parte dalle societàsportive per la professionalità e ladisponibilità dei volontari. Sicu-ramente fa loro onore. Abbiamouna buona base su cui operare.

Che cosa pensate di fare per nondisperdere questa risorsa?Una parte di volontari è già atti-va in associazioni. Per gli altri,soprattutto i giovani, cerchere-mo di farli incontrare con i so-dalizi per trovare il modo dicontinuare a fare volontariatotutto l’anno. È stata senz’altroun’occasione importante per farincontrare le associazioni e i po-tenziali volontari che, grazie aquesto evento, sono stati invo-gliati a partecipare. Il periodonon è stato felicissimo per viadegli esami di maturità, delle fe-rie…ci siamo comunque orien-tati verso volontari maggiorenniper ragioni di tranquillità. Addi-rittura alcuni sportivi affermatisi sono messi a disposizione co-me volontari.La risposta è stata sorprendente.

Giorgia Barile

Olimpiadi delle Città Gemelle - Alba

SPORT E VOLONTARIATO:un sodalizio vincente

Dal 27 al 31 luglio si sono svolte ad Alba le Olim-piadi delle Città Gemelle, un grande eventointernazionale che ha coinvolto tanti giovani,ma non solo, uniti dal legame tra sport e vo-lontariato. Le Olimpiadi si organizzano ogni treanni in una delle sette città europee coinvolte:Alba (Italia), Bergama (Turchia), Böblingen (Ger-mania), Glenrothes (Scozia), Krems (Austria),Pontoise (Francia) e Sittard-Geleen (Paesi Bas-si). L’organizzazione albese si è avvalsa dellacollaborazione di numerosi volontari coinvol-gendo sia numerosi ragazzi, sia volontari giàattivi in organizzazioni di volontariato.La redazione di Società Solidale ha intervistatoSergio Taricco Presidente della Consulta co-munale del Volontariato di Alba e componen-te del comitato olimpico.

PROGETTARE NEL SOCIALE • PROGETTARE NEL SOCIALE

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Quindi meno randagi, più fon-di per i Comuni?Sì. Questi soldi risparmiati po-trebbero essere utilizzati per glianziani, per i bisognosi, per itanti che hanno la pensione mi-nima. Se tutti i cittadini fosseropiù civili e ci fossero meno ran-dagi si risparmierebbe tutti. Sa-rebbe importante soprattuttoper i piccoli Comuni.

L’Anpa di Alba opera in colla-borazione con il rifugio “Dog’sworld” di località Vaccheria.

IL SOCCORSO RADIO SALUZZOENTRA A FAR PARTE DELL’ANPASL’Anpas, Associazione nazionale pubbliche assistenze da il ben-venuto nella propria organizzazione a Soccorso Radio Saluzzo,Associazione che da anni opera in regime di convenzione conla Città di Saluzzo per l’attività di protezione civile.L’ammissione di Soccorso Radio Saluzzo ad Anpas, deliberata dalConsiglio nazionale Anpas svoltosi il 16 aprile 2011 a Perugia,era vincolata, fra le altre procedure richieste, alla formale certi-ficazione della correttezza fiscale, economica e gestionale del-l’Associazione, da parte di un professionista abilitato esterno, inaccordo alle linee guida sulla trasparenza nelle aziende nonprofit emanato dal Consiglio nazionale dei dottori commercia-listi, come richiesto dal regolamento regionale Anpas.Il Soccorso Radio Saluzzo, fondato nel 1992, ha progressiva-mente ampliato le sue attività nel settore della protezione civi-le passando dall’allestimento di reti di comunicazione radioalternative a breve distanza, in emergenza, alla partecipazionea operazioni di soccorso alla cittadinanza in ambito nazionaleed estero, ricerca persone scomparse ed interventi di prevenzionealluvionale, bonificando e mettendo in sicurezza sponde e alveidi corsi d’acqua. Il Soccorso Radio Saluzzo può contare sul-l’impegno di 27 volontari in servizio attivo, collabora inoltrecon le Forze dell’Ordine durante manifestazioni ed eventi ecoltiva i rapporti con le istituzioni scolastiche di Saluzzo orga-nizzando prove di evacuazione e giornate dimostrative per glistudenti.«Siamo molto felici e onorati di essere entrati a fare parte del-la grande famiglia Anpas, – ha affermato il presidente di SoccorsoRadio Saluzzo, Andrea Avagnina – tutti i volontari sono ansio-si di poter dare il loro piccolo contributo a questa grande orga-nizzazione. Inoltre, con questa adesione potremo potenziare ilnostro già ottimo rapporto di collaborazione con dirigenti e vo-lontari della Croce Verde di Saluzzo dei quali abbiamo potutoconoscere, già da tempo, la professionalità, competenza e di-sponibilità».Tra le dotazioni di Soccorso Radio Saluzzo troviamo un ToyotaHi Lux Double Cab 4x4, di proprietà dell’Associazione, attrez-zato con materiale di primo intervento e due ricetrasmittentiveicolari a uso civile in banda Vhf; il primo apparato trasmettesui 43 MHz e viene utilizzato per comunicare con le altre squa-dre di protezione civile, mentre il secondo opera su una fre-quenza a uso civile assegnata specificatamente dal Ministerodelle Comunicazioni al Soccorso Radio Saluzzo e grazie a unponte radio posto sulla collina saluzzese, permette collegamentisicuri nel raggio di molti chilometri tra le varie squadre a terra,dotate di portatile, e la sala operativa del Com (Centro operati-vo misto).Soccorso Radio Saluzzo dispone inoltre di un Mitsubishi Pick UpL 200 4x4, doppia cabina, di proprietà comunale con possibi-lità di utilizzo anche per i volontari del Soccorso Radio Saluz-zo. È dotato di hard top per il ricovero del materiale, gancio trainoe apparato ricetrasmittente a uso civile in banda Vhf. Tra le at-trezzature di primo intervento una tenda da campo completa dicamera interna, impianto elettrico e di illuminazione, impiantodi riscaldamento, tavolo con panche e brandine da campo in-dispensabile per creare un minimo di autonomia agli operatoriimpegnati in missioni di soccorso; un gruppo elettrogeno, unamotopompa autoadescante fornita di manichetta da 20 metri condotazione completa di attrezzi per riparazioni di emergenza.L’Anpas comprende al momento 866 Associazioni di Pubblica

Assistenza distribuite su tutto il territorio nazionale, annovera trale sue attività portanti anche quella della protezione civile che,dopo i servizi di trasporto sanitario, rappresenta l’ambito che im-pegna il maggior numero di volontari e mezzi.L’Anpas Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 80 as-sociazioni di volontariato, 8.637 volontari, 11.179 soci, 329 di-pendenti che, con 403 autoambulanze, 91 automezzi per iltrasporto disabili e 186 automezzi per il trasporto persone e diprotezione civile, svolgono annualmente 370 mila servizi conuna percorrenza complessiva di oltre 12 milioni di chilometri.Per informazioni su Soccorso Radio Saluzzo: [email protected] ; www.soccorsoradiosaluzzo.it

LE GIORNATE DI DONAZIONEPER LA FIDAS DI BRAL’associazione Fidas di Bra intende comunicare i giorni in cui ver-ranno eseguiti i prelievi di sangue e plasma presso la sede in viaPalma di Cesnola.Da settembre a dicembre i prelievi di sanguesi svolgeranno dalle 8 alle 11 nei giorni: venerdì 23 e domeni-ca 25 settembre, venerdì 21 e domenica 23 ottobre, venerdì 18e domenica 20 novembre, venerdì 23 e sabato 24 dicembre. Iprelievi di plasma si svolgeranno invece dalle 8 alle 10 nei gior-ni: lunedì 12, martedì 13, mercoledì 14, giovedì 15 e venerdì 16settembre e lunedì 7, martedì 8, mercoledì 9, giovedì 10 e ve-nerdì 11 novembre.

RACCOLTA FOTO PER IL CALENDARIO 2012I volontari dell’Annunziata Onlus - di Busca stanno raccoglien-do foto e documenti per realizzare il nuovo calendario 2012giunto ormai all’ottava edizione. L’argomento questa volta sonole famiglie numerose. Ogni fotografia, se possibile, dovrà esse-re corredata del nome della famiglia, anno di scatto, luogo e ditutte le informazini necessarie per meglio conoscere i protago-nisti. Naturalmente tutto il materiale verrà restituito. Più foto cisaranno, più bello sarà il calendario!

SCAMBIO GIOVANILE PER L’ASSOCIAZIONEPAPA GIOVANNI XXIIIL’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII cerca dieci ragazzicittadini italiani, tra i 18 e i 30 anni per uno scambio giovanileche avrà luogo in Italia, presso la Casa della Pace di MercatinoConca (PU).Date dello scambio giovanile:27 settembre (arrivo) – 06 ottobre 2011 (partenza)Un gruppo di 8 ragazzi/e rumeni incontrerà 10 giovani italianiper confrontarsi ed approfondire i temi dell’immigrazione, del-la cittadinanza attiva e lotta all’emarginazione attraverso nu-merose iniziative.

PRIMO CONCERTO DI SOLIDARIETÀdell’ASSOCIAZIONE IDEE.COMVenerdì 9 settembre si è svolto a Busca nel piazzale degli impiantisportivi, il I° concerto di solidarietà organizzato dall’AssociazioneIdee.Comunità e dall’Associazione Papa Giovanni XXIII in col-laborazione con il Centro Servizi Volontariato di Cuneo. L’arti-

dalle ASSOCIAZIONIA servizio deglianimali, ma anchedella collettività

Non abbandonarei cani conviene a tutti

UNA STORIA DI VOLONTARIATO CHE DURA 22 ANNI

L’associazione Anpa – Associazione Na-zionale protezione animali e ambiente– di Alba-Langhe e Roero è stata fondatadall’attuale presidente e dalla moglie Rena-ta Cortinovis, scomparsa lo scorso 23 gen-naio (nella terza foto la prima a destra). Iprimi passi sono stati mossi nel 1989 comevolontari presso “Cuore di cane”, rifugio diCinzano. La Cortinovis e il marito, con altri

volontari, andavano a dare da mangiare a270-280 cani. Esisteva già un presidentedell’Anpa a Villanovetta con il quale si col-laborava. Poi è nata l’Anpa di Fossano. In-fine, Renata Cortinovis si fece promotricedella costituzione di una sezione dell’asso-ciazione nella zona albese.Da allora, il sodalizio protegge gli animali edha in attivo numerose battaglie. Nel 1993

l’Anpa richiese di far tatuare tutti i cani delterritorio dell’ex Asl 18. Quando si seppeche in alcune Regioni si promuoveva il mi-crochip, l’Anpa fece una raccolta di firmeraggruppandone 700 per metterlo in pratica.Presso il rifugio di Località Vaccheria, grazieal sostegno della Provincia di Cuneo, l’An-pa ha realizzato un’area “senzaguinzaglio” adatta ai bambini.

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Quanti sono i randagi?In Vaccheria ce ne sono 110 eprovengono da: Mondovì, dal-la Comunità montana di Bos-solasco e Cortemilia, da SanDamiano d’Asti e da altri pae-si dell’astigiano. Oltre a que-sti, si dovrebbero contare quellidelle altre strutture del territo-rio di Alba-Langhe-Roero, aSanta Vittoria, a Ceresole e delcanile sanitario di Pollenzo.In tempi di tagli e manovre… iconti sono presto fatti!

Giorgia Barile

La campagna dell’Anpa contro il randagismo

Laredazione di Società So-lidale ha intervistato Ce-sare Parizia, Presidente

dell’associazione Anpa Alba-Langhe-Roero da sempre pro-motrice della campagna control’abbandono degli animali, fe-nomeno illecito purtroppo an-cora praticato, in modoparticolare durante l’estate. Ilnodo centrale,per l’associa-zione, non sa-rebbe soltantola difesa dei ca-ni, ma il rispar-mio collettivoche si otterrebbese si evitasse o ri-ducesse il randagi-smo.“Se i Comuni fosse-ro più interessati asollecitare i cittadiniad effettuare il mi-crochip – ha detto Pa-rizia - e i vigili acontrollare, si avrebbeun enorme risparmio.Grazie al microchip sipuò risalire al proprie-tario e così si può inibi-re l’abbandono”.

In che termini si avrebbe un ri-sparmio?Ad esempio, il Comune diMondovì conta 50 randagi. Perogni cane occorre pagare unapensione presso il rifugio pri-vato di competenza. Si arriva aspendere sui 30.000 euro al-l’anno. È un obbligo previstodalla Legge 281 del 14 agosto1991 "Legge quadro in mate-ria di animali di affezione eprevenzione del randagismo".

Come funzio-na il conteggiodei cani randa-gi per Comu-ne?Quando si tro-va un cane ab-bandonato icittadini avvi-sano il Comu-ne che è tenutoa contattare ilgestore cheprovvederà al-la cattura entrotre ore.I randagi ven-gono registratiin Comune.

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società solidale N. 4/2011 - 4746 - società solidale N. 4/2011

Proprio grazie ad una sua donazione siamo arrivati ad avere tut-to questo. Gliene saremo sempre grati noi e gli animali cheescono dal casello sani e salvi e possono riprendere la libertà op-pure trovano una famiglia che li adotta.Il Signor Massimo Ramello a nome della Lida Nazionale e il re-sponsabile della Vigilanza Roberto Russo hanno voluto portarealla nostra sezione un “riconoscimento di merito” per l’impegnoprofuso ad ottenere, nel Comune di Garessio, un locale idoneoallo svolgimento delle attività istituzionali di volontariato a tu-tela degli animali senza preferenza di specie, contribuendo a da-re lustro a questa Associazione a livello locale e nazionale”. Èuna cosa che non ci aspettavamo e ci ha fatto molto piacere co-me la gioia che proviamo ogni volta che salviamo la vita ad unanimale.

Paola Odasso

MIROGLIO IN FIORECON L’ASSOCIAZIONE SAN BIAGIOAgosto ballerino dal punto divista climatologico ma intensoe partecipato da quello umano,sociale e religioso, quello diMiroglio di Frabosa Sottana.Sebbene racchiuso nelle soledue settimane a cavallo del fer-ragosto, i residenti ed i villeg-gianti del piccolo Borgo e dellaValle Maudagna hanno potutogodere di numerose iniziativeche la locale Associazione SanBiagio e M.V., talune diretta-mente altre in collaborazionecon la Parrocchia, ha promos-so ed attuato con rilevante par-tecipazione.La direttrice attorno alla qualesi sono sviluppate le attività èstata, come consueto, quelladi “Miroglio in fiore”; promos-sa a metà luglio, premiata ametà agosto, portata a compi-mento con la festività patrona-le del Nome di Maria didomenica 11 settembre.Si è iniziato con la “Domenica del Pane” che è una benedizio-ne di Dio, calendariata all’ultima domenica di luglio per metterlain sintonia con il Vangelo di Matteo riguardante la moltiplica-zione dei pani e dei pesci (il pane è stato generosamente offer-to dalla Panetteria Ponzo di Pratonevoso che di Miroglio èoriginaria e mantiene salde radici nel Borgo), per poi prosegui-re con altre iniziative tra le quali le serate dedicate ai “Viaggi inpoltrona” durante i quali bellissime immagini di luoghi cono-sciuti, ma anche di località meno note, sono state visitate co-modamente seduti, dai numerosi presenti alle curatissimevideoproiezioni predisposte per l’occasione.Non sono mancate le serate di canto e ballo, nelle quali, gran-di e piccini hanno avuto modo di cimentarsi ed esibirsi sulle no-te di vari tipi di musica.Particolare rilievo ha avuto la serata dedicata al “Dolce e sala-to” che ha visto il ripetersi del successo degli scorsi anni per le“Torte in pista” (oltre venti) e per i “Prodotti dei nostri orti” (cir-ca una decina di cesti con prodotti assortiti); come ogni com-petizione degna di questo nome, alle prime tre torte, classificatetali dall’insindacabile giudizio di una giuria composta da residentie villeggianti, sono stati assegnati premi specifici.Il mese di agosto celebra anche una importante solennità reli-giosa: Maria Assunta in cielo; nel giorno di ferragosto sono sta-te celebrate le solenni e partecipate sante Messe nella Chiesa diSan Biagio ed al campo, davanti all’edicola della Madonna diLourdes, fortemente voluta negli anni ottanta del secolo scorsodall’allora Parroco, don Giuseppe Albarello e realizzata, con ope-ra volontaria, tra gli altri, dal compianto signor Bruno Francesco.A sera la tradizionale processione “aux flambeau” per le viedel Paese con la recita del santo Rosario; nella circostanza, unnumero impressionante di fiaccole (ovviamente per la dimensionedel Borgo) si sono sistematicamente levate al cielo in onore del-la Madonna.

sta che si è esibito è Niccolò Bossini, già noto al pubblico co-me giovane e talentuoso chitarrista elettrico di Luciano Ligabue,che si presenta ora nell’inedita veste di cantautore. Francesco Ler-da, Presidente dell’Associazione Idee.Comunità ci spiega: “In-tendiamo con questa iniziativa proporre una volta all’anno unconcerto per promuovere la solidarietà. Il “Concerto di solida-rietà” dovrebbe essere uno strumento per fare conoscere altre re-altà di solidarietà o di impegno sociale del territorio. Per il primoanno ci proponiamo di presentare, oltre al nostro gruppo di vo-lontariato, l’Associazione Papa Giovanni XXIII che ha aperto, nel-l’ultimo periodo, due Case famiglia a Busca e una Casa diaccoglienza a Ceretto a pochi km da Busca, realtà che la mag-gior parte dei Buschesi ignora.”Tale iniziativa viene realizzata nel mese di settembre nell’ambitodella Festa del Volontariato che il Comune organizza annual-mente.Aggiunge Lerda: “Non bisogna dimenticare il patrocinio delComune e di Busca Eventi che ci stanno dando una mano nel-l’organizzazione della serata.”

CARAGLIO FESTA DEL VOLONTARIATO 2011Sabato 17 e domenica 18 set-tembre si è svolta a Caraglio laFesta del Volontariato. Il pro-gramma di sabato ha previstodalle 8 alle 14 presso la zonaFontanile una esercitazionecongiunta di Protezione civilecomunale, Protezione civileGruppo Ana, Valle Grana, Aib,Guardia di Finanza, GuardiaForestale, Vigili del Fuoco diCuneo, Croce Rossa, Carabinieri, Soccorso Alpino, GuardiaCaccia, Vigili del fuoco sezione distaccata di Caraglio. Alle 15in piazza San Paolo si è svolto Pompieropoli, il corso di primosoccorso anticenti per bambini a cura dell’associazione Nazio-nale Vigili del Fuoco. Poi Sport in Piazza a cura delle associa-zioni sportive di Caraglio, con un Nutella Party. Domenica 18settembre alle 9,30 è stata celebrata la messa alla Parrocchia Ma-ria Vergine Assunta al termine è in programma una sfilata delleassociazioni di volontariato di Caraglio. Alle 12.30 all’area delPellerin in piazza Cavour polentata, salsiccia e dolce offerti a tut-ti i volontari dall’Amministrazione comunale (per gli altri prez-zo 5 euro). Ale 14.30 ballo occitano in piazza San Paolo con i“Raskass”. Sempre in piazza San Paolo a partire dalle 15 di sa-bato a cura delle associazioni di Volontariato esposizione del-le attività associative e promozione del volontariato. L’iniziativarientra tra le manifestazioni Volontariato in Piazza promossedal CSV Società Solidale.

“LA TERRA HA MUSICAPER COLORO CHE ASCOLTANO”Sabato 10 settembre serata di aggregazionee musica dell’associazione GiarintussiàSabato 10 Settembre alle 21 in Piazza del Popolo a Manta l’As-sociazione Giarintussià e il gruppo Charleston, in collabora-zione con il Centro Servizi Volontariato “Società Solidale”, haorganizzato la serata “La terra ha musica per coloro che ascol-

tano” che ha visto la partecipazione dei Lou Seriol e il coinvol-gimento attivo di gruppi musicali locali.

L’evento, rivolto a tutta la comunità mantese, aveva lo scopo dicoinvolgere i giovani e le loro famiglie promuovendo un posi-tivo scambio intergenerazionale volto a far vivere momenti di di-vertimento positivo.La musica, infatti, rappresenta per i giovani uno straordinariomezzo di espressione e comunicazione. Poterla conoscere epraticare a partire dal proprio territorio permette ai ragazzi di ave-re uno strumento in più per crescere in maniera sana ed equili-brata e per sviluppare storie di protagonismo che si irradino nelpaese e poi ritornino alla musica come nuove idee, strumenti eprogetti.I Lou Seriol inoltre hanno dato la loro disponibilità per incontrarei gruppi emergenti e per sviluppare con loro un dibattito co-struttivo.

INAUGURATA LA NUOVA SEDEDELLA LIDA DI GARESSIOIl 6 agosto a Garessio pomeriggio dedicato agli animali.Numerosi e di tutti i tipi i cani partecipanti alla “passeggiatabestiale” partita da piazza Marconi per raggiungere il casello fer-roviario in località Sant’Erasmo dove si è svolta l’inaugurazionedella sede della locale sezione LIDA.Dopo la merenda a base di pane e Nutella per tutti, il presidentedella sezione Lida di Garessio ha ringraziato tutti coloro che han-no reso possibile la realizzazione dell’ambulatorio veterinario perle cure degli animali randagi sito al pian terreno del casello, inparticolare l’amministrazione comunale che ha messo a dispo-sizione i locali e tutte le persone che ogni giorno collaborano inogni modo con l’associazione : la Polizia Municipale, i Carabi-nieri, il Corpo Forestale dello Stato perché grazie a loro si pos-sono sanare situazioni di maltrattamento e abbandono, iveterinari, i volontari e le “gattare” che sfamano e curano i gat-ti delle numerose colonie feline sparse sul territorio.“Ma un ringraziamento particolare spetta a Vanni Penone che al-cuni anni fa ci ha spinti a cercare i locali idonei per un “rifugio”,come lo chiamiamo noi, per poterci prendere cura di tutti que-gli animali meno fortunati , lasciati ai bordi delle strade affamatie malati.

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zione realizzando una settantina di pietre dipinte, di varia for-ma e misura, tutte originali, dalle quali traspaiono la semplici-tà degli artisti, il loro estro, ma principalmente la loro spontaneaingenuità che ha reso ognuna di quelle pietre delle vere e pro-prie opere d’arte.In tutte le circostanze è stato entusiasmante assistere alla ricer-ca del necessario per costruire le varie opere, leggere nellosguardo di questi piccoli improvvisati artisti, ciò che l’immagi-nazione stava realizzando nella loro mente, percepire la ricer-ca del conforto, di un aiuto indiretto, di un consenso per lescelte compiute negli occhi dei genitori o dei nonni che assi-stevano.L’apprezzamento per i lavori è stato unanime ed in particolareè stato confermato dalle molte persone presenti alla serata du-rante la quale sono state effettuate le premiazioni, applauditis-sime, di tutti i partecipanti a ciascuna delle iniziative e nei giornisuccessivi quando, allestite le esposizioni dei lavori nei locali atale scopo destinati (g.c. dall’Amministrazione Comunale diFrabosa Sottana), localizzati nel piano sottostante il Museo del-la Montagna e della sua Gente allestito nelle ex scuole ele-mentari di Miroglio, i numerosi visitatori, residenti, villeggiantied ospiti occasionali, hanno potuto soffermarsi con calma ed at-tenzione su ciascuno degli elaborati di loro particolare interes-se, avendo anche una significativa visione di insiemedell’impegno profuso dai piccoli “artisti”.

Alberto Verardo

A.S.D. SPORTIAMO A CHATILLONII TROFEO VALLE D’AOSTA BASKINSabato 10 e domenica 11 si è svolta a Chatillon la II edizione delTrofeo Valle d’Aosta 2011 di Baskin. L’Associazione SportivaDilettantistica Sportiamo Onlus anche quest’anno ha partecipatoall’evento nazionale con le due squadre di Baskin: medie e su-periori.Partite in contemporanea sui tre campi del palasport di Chatil-lon. Per le scuole medie sono scesi in campo insieme a Bra, Ao-sta, Cremona e Fano, mentre per le superiori hanno gareggiatonel girone A: Bra, Aosta, Pesaro e nel girone B: Cremona, Fanoe Lago Maggiore.Il trofeo organizzato dall’ass. aspert, dalla polisportiva Ecole duSport, dallo CSEN VDA e dal Comune di Chatillon, è stato un

confronto molto importante tra le diverse realtà del Baskin in Ita-lia, ed è stato anche occasione per la prima riunione ufficiale delComitato Nazionale di Baskin.Sportiamo ringrazia il CSV, i tanti volontari e i tecnici RaccaMaria Grazia e Filippone Gaetano.

A.S.D. Sportiamo Onlus

Altre importanti e partecipate iniziative hanno poi caratteriz-zato il periodo, ma queste fanno parte di un’altra storia legata adavvenimenti specifici quali il ricordo del 150° anniversario del-l’Unità d’Italia, la ricorrenza del 50° anniversario dell’esperimentoscientifico delle “700 ore in Grotta” condotto dall’Università diTorino nelle grotte del Caudano ed il ciclo delle iniziative rivolteai numerosissimi bambini che quest’anno hanno vivacizzatoed animato il Borgo.

Alberto Verardo

CONCORSO DI DISEGNO“VI RACCONTO LA MIA ESTATE”Nel corso della stagione estiva di Miroglio, particolare attenzioneè stata riservata quest’anno alle attività manuali dei numerosibambini residenti o presenti per la villeggiatura nel piccolo Bor-go della Valle Maudagna.Tre le principali iniziative proposte dall’Associazione San Biagioe M.V. alle quali hanno aderito complessivamente una sessan-tina di bambini di varia età partecipando alla loro realizzazio-ne.Si è iniziato con il concorso di disegno a tema fisso “Vi raccontola mia estate” lasciando alle abilità pittoriche dei piccoli l’utilizzodi pastelli, colori, acquarelli e quant’altro ritenuto di loro mag-gior gradimento; quarantasei sono stati gli elaborati presentati,appartenenti a trentasei pittori in erba.La seconda iniziativa ha riguardato la costruzione de “Il mio spa-ventapasseri”, realizzati per gruppi di bambini costituitisi in par-te spontaneamente ed in parte per nucleo familiare.Quindici sono stati prototipi costruiti con passione ed innegabileestro nell’arco di poco più di un paio di ore; è giusto segnalarecome i genitori ed i nonni, pur partecipando alla realizzazione

delle opere non abbiamo influenzato le scelte dei loro figli e ni-poti, assecondandone l’inventiva ed adoperandosi per recupe-rare con loro i materiali ritenuti maggiormente adatti allo scopo.Infine il cimento pittorico che è stato denominato “Dipingiamole pietre”.Un pomeriggio assolato ha visto raccogliersi attorno ad un tavolo,appositamente predisposto ed allestito, oltre trenta bambini cheutilizzando pietre preventivamente raccolte dagli organizzato-ri ed opportunamente pulite, hanno liberato la loro immagina-

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CROAZIA E NON SOLO CON L’AVIS BRATre nazioni, città ricche di fascino, parchi mozzafiato e la spiri-tualità mariana. Questo il riassunto di un viaggio ricco di espe-rienze ed emozioni. L’Avis Bra ancora una volta ha organizzatouna gita che rimarrà impressa nella memoria dei partecipanti.Tre nazioni: frutto della divisione della ex Jugoslavia, si sono at-traversate più volte diverse frontiere, quella della Slovenia, del-la Croazia e della Bosnia-Erzegovina. Dubrovnik, racchiusacome un gioiello nelle sue mura, ma non da meno Trogir col suoportale romanico, Mostar, col suo ponte di pietra simbolo disperanza, il cuore antico ma pulsante del Palazzo di Dioclezianoa Spalato e Pola, col suo imponente anfiteatro. Ma il paesaggioè ciò che ci ha maggiormente colpiti: montagne solcate da pro-fonde cavità che assorbono interi corsi d’acqua, come abbiamovisto a Postumia; una miriade di isole, come l’arcipelago delleBrioni, amate anche dal Presidente Tito, ma soprattutto il parcodei laghi di Plitvice dove si cammina sull’acqua sospesi su pas-serelle di legno seguendo la riva di laghi verdi come smeraldoed ascoltando il rumore di cascate e ruscelli. Ed infine la spiri-tualità di Medjugorje dove non si può rimanere insensibili alladevozione di migliaia di persone e dove si può anche riuscire adincontrare una veggente.

Stefania CassinePASSO: HANDBIKE IN PROVINCIA GRANDALa settima tappa del Giro d’Italia di Handbike sul collaudato cir-cuito fossanese che ha visto al via quasi tutti i migliori interpreti ita-liani della disciplina ciclistica per disabili non ha tradito le attese.Uno spettacolo di colori e di pubblico, assiepato su gran parte delpercorso che nella centralissima Via Roma ha tributato un calorosoed entusiasmante applauso a tutti gli atleti e le atlete che si sonodati appuntamento per quella che è diventata una delle più bellegare del circuito rosa. Nato lo scorso anno, il Giro d’Italia d’Han-dbike fa tappa nella provincia Granda, grazie alla organizzazionedell’Associazione Sportiva Dilettantistica P.A.S.S.O. Cuneo cheda anni è di casa a Fossano. La manifestazione infatti è nata conil “memorial Serena” trofeo “Autocarrozzeria Franco”, già provaunica assoluta di Campionato Italiano. Ed anche se il beniaminodi casa, Sergio Anfossi ha dovuto arrendersi per rottura meccani-ca al secondo giro, gli atleti del sodalizio cuneese hanno ben fi-gurato con piazzamenti di rilievo nelle varie classifiche di categoriae nella classifica a squadre. In una giornata calda ed afosa, la fa-tica si è fatta sentire per gli handbikers, messi a dura prova sui 32,5km della gara che si sviluppava su un tracciato che non lasciavaun attimo di respiro, con salite, discese e tratti di pavè sul rettili-neo di via Roma. Nella categoria maschile H3, a lenire la rabbiadello sfortunatoAnfossi, ci ha pen-sato Gianfranco Pi-gozzo con unottimo quarto po-sto finale. Il torine-se della P.a.s.s.o.ha concluso la suaprova con una rag-guardevole mediadi 31,932 Km/hnella prova vintada Sannino che habattuto allo sprintCratassa alla stra-tosferica mediaoraria di 34,121.Hanno completa-

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to la buona prova di squadrai i cuneesi Maurizio Tallone giunto 9°e Alessandro Borlino, tredicesimo. Alle loro spalle Mangili Davi-de ed il centallese Massimo Giacoma (rispettivamente 16° e 17°)ed ha chiuso 24° Christian Coccato. In classifica generale guida-ta saldamente da Sannino, Pigozzo dopo 7 prove è 6° mentre An-fossi (che non ha potuto andare a punti) è 10°. Nella categoria H2Maschile buone notizie anche per il sommarivese Claudio Mira-bile, giunto 11° nella gara dominata da Cecchetto che ha chiusola prova ad oltre 32 orari di media. Decimo posto per l’altro por-tacolori P.a.s.s.o. il ligure Francesco Fieramosca. Nella generale Mi-rabile è 9° e Fieramosca 28°, su ben 72 atleti della classifica.Ancora un terzo posto nella categoria H4 per Diego Colombari nel-la gara vinta da Re Calegari.Purtroppo la sfortuna non si è accanitasolo contro Anfossi, anche nelle categorie femminile, l’atletaP.a.s.s.o. Silvana Taravelli, giunta seconda dietro ad Anna Turco (ca-tegoria H3 femminile) ma la morozzose è stata attardata da un gua-sto meccanico e nonostante tutto non si è persa d’animo ed ha finitoper confermare il terzo posto nella classifica generale. Sempre incampo femminile, da segnalare anche la vittoria (ma ormai non èpiù una novità vista la valenza dell’alteta) della portacolori dellaSportabili Alba, la campionessa azzurra Francesca Fenocchio,nella categoria H2 femminile. Soddisfatto, a fine gara il coordinatoretecnico della P.a.s.s.o. Cuneo, Remo Merlo per gli ottimi risultatidel sodalizio cuneese. Il gruppo di atleti (nonostante qualche de-fezione) negli ultimi due anni è cresciuto ed il lavoro svolto èconfortato da progressi ben evidenziati dai risultati. La P.a.s.s.o. in-fatti, anche nella classifica a squadre della corsa rosasi attesa al 5°posto su ben 35 società. La bella giornata di sport si è conclusa conuna grandiosa atmosfera di festa con le premiazioni, la consegnadelle maglie rosa di categoria, oltre ad un raduno conviviale al qua-le hanno preso parte molti atleti, parenti, amici oltre alle autoritàpolitiche fossanesi e della Provincia nel suggestivo scenario del Ca-stello degli Acaja.

CROCE BIANCA ORMEAIn occasione dei 150 anni dell’unità d’ Italia la Croce Bianca diOrmea ha ospitato nei giorni 29-30-31 luglio 2011 la BandieraNazionale Anpas. Il programma ha previsto venerdì 29 alle 20arrivo della Bandiera, poi presso le ex scuole in via Dott Bassila presentazione del progetto Anpas Piemonte Prevenzione rischisanitari e formazione al primo soccorso”. Sabato 30 dalle 14,30accoglienza consorelle presso la casa del volontariato (vialeCagna ex deposito ferroviario) apposizione distintivi, alle 15,30sfilata per il centro storico con la Bandiera. Si sono svolti giochi

campestri e una merenda sinoira per tutti (rinfresco con cucinalocale). Domenica 31 dalle 9 esposizione della bandiera in viaRoma e saluto alla bandiera delle autorità, ore 16 presso le exscuole in via Dott. Bassi si è parlato in un convegno di rischi sa-nitari.

PROTEGGERE INSIEMENell’ambito delle attività di formazione per l’anno in corso, Pro-teggere Insieme O.n.l.u.s. ha organizzato il “1° corso di for-mazione per volontari di Protezione civile dei Beni Culturali perla tutela, salvaguardia e conservazione del patrimonio culturalemobile ed immobile”. E’ stata una esperienza che ha coinvol-to circa 20 volontari e che ha dato modo di costituire a livel-lo provinciale il Primo” Nucleo volontari Beni Culturali diProtezione Civile”. Il corso che e’ stato della durata di circa 5settimane ha permesso di conoscere una realtà in continuosviluppo dove molteplici sono le possibilità di intervento e diqualificazione del volontario stesso attribuendogli una spe-cializzazione quanto mai utile nei casi di calamità a livello na-zionale. Dopo circa 16 anni di attività costante nel campodella protezione civile era maturata la volontà di ricercarenuovi stimoli forti dell’esperienza vissuta in Abruzzo nel 2009dove l’associazione forte di oltre 130 presenze complessiva-mente aveva gestito il campo di Accoglienza ITALTEL 2 con ol-tre 430 persone per oltre tre mesi su incarico diretto delDipartimento di Protezione Civile di Roma. Da questa espe-rienza e’maturata la volontà di offrire nuove opportunità ai vo-lontari avendo visto di persona a operare sui beni culturalilesionati dal sisma altre organizzazioni nazionali come Le-gambiente e gruppi speciali ,e cosi’ a distanza di tempo si e’ riu-sciti nell’intento di formare un gruppo di persone motivate ecomunque gia’ da tempo inserite nell’organigramma operativo.I nominativi che hanno partecipato con successo al corso so-no i seguenti: Poggio Pierino Cavallotto Gaudenzio, PascaleGiuseppe, Nannerini Maurizio Capra Giovanni Paolo, Mas-succo Enrico, Mastropietro Gerardo,Pera Elisa, Dabo Moisse,Revello Paolo, Oberto Fernanda, Ferrino Claudio, Folli Giu-seppeina, Dogliani Ornella, Brezzo Vincenzo, Destefanis Gra-ziella, Carmino Gian Mario, Bettero Franco. Il corso ha avutoil patrocinio del Dipartimento della Protezione civile di Roma,della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e della Cit-tà di Alba.

Il presidenteRoberto Cerrato

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FESTA DI FINE STAGIONE PER L’ASSOCIAZIONESPORTIAMO ONLUSSabato 25 giugno, ospite presso il centro polisportivo di Fra-zione S. Michele di Bra, Sportiamo ha concluso la stagionesportiva 2010-2011 con il pranzo sociale organizzato in colla-borazione con il Comitato di Quartiere S. Michele. Atleti, fami-liari, volontari, istruttori e tanti amici hanno proseguito la bellagiornata in allegria con la lotteria e alcune “partitelle” di baskete baskin. Presenti gli assessori comunali Gianni Fogliato e Mas-simo Borrelli, il presidente del Unvs sez. di Bra Gianfranco Ver-gnano con una piccola delegazione, il presidente del Panathlondi Bra Gina Spitaleri e il consigliere provinciale Pio Giverso. Spor-tiamo ringrazia il Big Store di Bra, la Panetteria Gigliutti Massi-mo di Borgo S. Martino, la Banca d’Alba e l’Unvs sez. di Bra etutte le persone che hanno contribuito alla buona riuscita dellagiornata. Un arrivederci a Settembre!!!

POLENTATA A FRASSINO

In una giornata splendida, con un sole magnifico, domenica 3luglio ha avuto luogo a Frassino l’ annuale giornata in monta-gna dei Donatori di Sangue Piemonte di Bra della Fidas. Comesempre molto numerosi i partecipanti, ai quali è stato servito:polenta , l’impareggiabile salciccia di Bra offerta dal Cav. Ga-briele Racca, le squisite trote in carpione offerte dalla Pe-scheria di Emiliana Rampado di via Pollenzo, salame cottoofferto dalla macelleria di Roberto Galliano Roreto di Che-rasco, come dolce le Tortine offerte dal Cav. Dino Zorgniot-ti e mele. Il pomeriggio è stato dedicato ai più piccoli, conrottura di sacchetti di carta con sorprese varie, offerte dalle Dit-te Mondo Rubber e Ferreo s.p.a. di Alba e gadget della Fidas.A tutti quanti hanno collaborato, con beni materiali e manod’opera, per la buona riuscita della giornata, vanno i nostri piùsentiti Ringraziamenti.

Il presidente Fidas BraTommaso Allocco

TORINO:150 ANNI DI STORIACON L’AVIS BRAL’Avis Bra promuove la commemorazio-ne dei 150 anni dell’Unità d’Italia orga-nizzando una giornata insieme allascoperta di Torino e di Venaria Reale. Lavisita si è svolta per domenica 11 set-

tembre con partenza da Bra in bus alla volta di VENARIA REA-LE per la visita guidata della splendida Reggia e dei suoi Giar-dini, del Potajer Royal (orto reale) e della mostra “LA BELLAITALIA”. Nell’imponente cornice delle Scuderie Juvarriane del-la Reggia, oltre trecento capolavori tracciano un percorso che vadall’Antichità alla vigilia del 1861 attraverso le capitali preuni-tarie: Torino, Firenze, Roma e poi Milano, Venezia, Genova,Bologna, Napoli e Palermo. Ognuna di queste città è stata rap-presentativa delle differenti identità che hanno caratterizzato laPenisola prima del 1861. Identità che univano vicende stori-che, fenomeni letterari ed artistici, temperamenti dei popoli,destini, attese e speranze che sarebbero confluiti in un’unica Na-zione. Questa sfaccettata visione d’identità e differenze prendevita nelle opere di grandi artisti: Giotto, Beato Angelico, Dona-tello, Botticelli, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Correggio,Bronzino, Tiziano, Veronese, Caravaggio, Rubens, Tiepolo, Ca-nova, Hayez e tanti altri. Al termine pranzo a TORINO presso il«Convitto della Consolata », uno dei luoghi di culto più antichidella città e vero capolavoro del barocco piemontese, e visita gui-data della prestigiosa Basilica Santuario. A seguire si è svolta lavisita del “Caffè Al Bicerin”, il locale più storico della città chedal 1763 tiene salde le tradizioni piemontesi, dove si potrà de-gustare il tipico “Bicerin”, bevanda di propria invenzione di-ventata uno dei simboli della città. Proseguimento con l’ingressoe visita guidata di Palazzo Madama e del suo Scalone Juvarria-no: In occasione del 150° anniversario dell’unità d’Italia Palaz-zo Madama presenta una esposizione dedicata alla Sala delSenato, il grande ambiente al piano nobile del palazzo che dal1848 ospitò il Senato Subalpino, poi divenuto il primo Senato delRegno d’Italia (1861-1864).

ESERCITAZONE DI PROTEZIONE CIVILE UNITARIAIl 16 e 17 Luglio a Castagnito CN, l’Anpana Associazione Na-zionale Protezione Animali Natura Ambiente, in collaborazio-ne con il Coordinamento Provinciale della Protezione Civile diCuneo, della Croce Rossa Militare comitato locale di BRA, delGruppo di Protezione Civile di Castagnito, il tutto patrocinato dalComune di Castagnito, ha organizzato una esercitazione di Pro-tezione Civile unita a corsi di Formazione e di perfezionamen-to dei volontari. L’esercitazione ha visto montare un vero e

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proprio campo nella splendida cornice del Lago Isola Verde, contende ministeriali, li i volontari hanno dormito e bivaccato du-rante le due giornate di corso ed esercitazione. Di fatto l’Anpanaspinta a formare sempre più i volontari di protezione civile, e adottenere una professionalità garantita anche in ambito di pro-tezione civile per gli animali, ha organizzato dei corsi di for-mazione sulla movimentazione di grossi animali dagliallevamenti in caso di calamità, al riconoscimento e cattura diserpenti esotici e pericolosi rilasciati in natura da sconsiderati ac-quirenti, e non è mancato il corso di Primo soccorso eseguitoegregiamente dalla Croce Rossa di Bra.L’esercitazione organizzata appositamente di notte ha volutotestare al meglio le capacità operative dei volontari delle SezioniProvinciali Anpana di Cuneo, Torino, Asti, Novara, Lucca, Pisa,Cremona che hanno partecipato fianco a fianco con volontari maivisti e conosciuti prima, ma con massima sinergia e professio-nalità. Cinque sono stati i teatri operativi dell’esercitazione, in unosi è simulata una esondazione del fiume che ha visto colpire unallevamento di Cavalli, e i volontari hanno dimostrato abilità eprofessionalità nell’evacuare la stalla in fretta salvando gli ani-mali, altri due scenari operativi hanno visto impegnati i gruppicinofili dell’ Anpana con i cani da ricerca e molecolari, chehanno salvato la vita a una ragazzina dispersa dopo la piena delfiume e ad un uomo finito su un isolotto con una gamba rotta,mentre altri volontari divisi in altre due squadre salvavano la vi-ta ad animali intrappolati e a due pescatori adoperando barchee zattere di salvataggio.I cinque scenari per fortuna erano solo una finzione, ma grazieai volontari della Protezione Civile Anpana, e non, tutto è fini-to bene, gli organizzatori hanno anche simulato a sorpresa il fe-rimento di un volontario all’insaputa di tutti, e anche in quel casola massima professionalità è stata dimostrata. La Croce Rossa Ita-liana ha come sempre dimostrato abile e celere intervento nelsoccorrere ben 3 persone a tempo di record e in situazioni ve-ramente disagiate, i radioamatori del gruppo PC di Castagnitohanno mantenuto le comunicazioni radio e gestito in collabo-razione con l’ Anpana una Centrale operativa che non ha per-so colpi, insomma alle 4 l’esercitazione è terminata e i volontarisono andati a dormire alcune ore nelle tende per poi svegliarsialle ore 8 per partire e andare a Fossano Comune ove ha sedeil coordinamento della Protezione Civile di Cuneo, li la colon-na si è fermata per eseguire ancora della formazione in materiadi sicurezza durante le operazioni di soccorso, e poi tutti insie-me in uno speciale pranzo egregiamente preparato dai cuochidel Coordinamento.“Sono felice di aver organizzato in Provincia di Cuneo questo

evento, ha dichiarato il Presidente Nazionale dell’ ANPANAFrancesco Pellecchia , terra di spiacevoli e numerosi eventicon esondazioni e calamità causate dai fiumi, e sono lieto di avervisto una professionalità nei nostri volontari sempre maggiore,affinché anche gli allevamenti di animali possano avere deiprofessionisti che li aiutino in caso di necessità, perché troppospesso passano in secondo piano nelle emergenze causando lamorte i molti animali e un danno economico non indifferente agliallevatori, ma da oggi l’ Anpana potrà dare il suo contributo an-che in queste situazioni. Un grazie speciale a tutti gli enti e i aipiù di 100 volontari che hanno partecipato all’evento.Per info www.anpana.piemonte.it – [email protected] 338.8614253 fax 1782717985

MOSTRADAL PARAGUAYSi è inaugurata sabato 30 lu-glio, alle ore 17, a Valdieri, unaMostra di Manufatti Paragua-yani. La mostra, aperta fino al21 agosto, è allestita in “CasaLovera”, Piazza della Resi-stenza n. 30. Il titolo della mo-stra è “Lavorando Insieme”,con la traduzione in guarani(mba’apo’joaju): il guarani è lalingua degli indios paraguaya-ni, ma è anche lingua ufficiale- assieme allo spagnolo - delPaese al centro dell’AmericaLatina, l’unico ad aver ufficia-lizzato la lingua indigena. Eproprio dagli indigeni arrivano questi preziosi lavori artigiana-li, che vengono messi in mostra a Valdieri, raccolti da Lalo Pa-lacio, paraguayano che opera tra Alba e Asuncion, e che hacollaborato alla realizzazione del film “La Terra degli Uomini Ros-si” di Marco Bechis, ispirato proprio ai nativi del Sud America.In Paraguay, in particolare nel “Chaco” poverissimo, ne vivonotante tribù, con le loro tradizioni e le loro lingue e con i loro pre-ziosi prodotti artiglianali. Presente all’inaugurazione il SindacoEmanuel Parracone.

A SAVIGLIANO PIAZZALE INTITOLATO ALL’AVIS

Foto Doriano Mandrile

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Il Sindaco di Savigliano Sergio Soave, durante la festa del 19 set-tembre 2010 per la ricorrenza dei 65 anni di fondazione della se-zione Avis di Savigliano, aveva annunciato davanti a centinaia diavisini e autorità che un piazzale cittadino sarebbe stato intitola-to all’Avis. Così è stato: sabato 4 giugno 2011 è stato inauguratoil nuovo parcheggio antistante l’ingresso del pronto soccorso e delcentro trasfusionale dell’ospedale SS. Annunziata con il nome di“Piazzale Avis”.In questo piazzale, dove sono stati installati dei pannelli fotovol-taici per la generazione di energia elettrica, possono parcheggia-re gratuitamente 400 autovetture.Il piazzale, che per molti anni era denominato ex area Sacoop giu-stamente avrebbe dovuto ricevere una intitolazione e a questo

ha pensato il consigliere comunale Udc Massimiliano Gosio chedurante un consiglio comunale ha fatto la proposta di dedicarlo al-la sezione Avis saviglianese, la prima fondata in provincia di Cu-neo.Tutti i capigruppo dei partiti si sono espressi in modo favorevolee così pure la commissione toponomastica, così l’ex area Sacoopè diventata “Piazzale Avis”.Il direttivo della locale sezione Avis è stato molto contento di que-sta iniziativa che rende onore a tutta la grande famiglia Avisina.

Il direttivo Avis Savigliano

GRANDE SUCCESSO DI PUBBLICO E ARTISTIPER LO“SMILAB.SHOW“, GALÀ MAGICOBENEFICO, ORGANIZZATODALLA FONDAZIONE MAGO SALESPur in presenza di una giornata caratterizzata dal maltempo,un numeroso pubblico ha sfidato l’acqua e ha confermato ilproprio gradimento allo spettacolo e alle iniziative benefi-che della Fondazione Mago Sales, organizzatrice con MagoSales della quarta edizione dello SMILAB SHOW svoltati aCherasco domenica 4 settembre. Alla presenza di Arturo Bra-chetti raccolti oltre 3mila euro destinati all’emergenza “Cor-no d’Africa”.Come sempre l’inizio dello spettacolo destava curiosità inquanto tutti erano interessati a vedere come il Mago Sales e

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Marco Berry si sarebbero presentati, ma le impietose condizionimeterologiche non hanno consentita la performance studiatadai due artisti, che hanno condotto due tranche dello spetta-colo nel Teatro Salomone.“Abbiamo voluto con gli amici artisti, dare una mano allaFondazione Mago Sales, con lo spettacolo a favore di inizia-tive mirate per l’emergenza “Corno d’Africa”. – afferma sod-disfatto Don Silvio Mantelli – I Tre paesi in Africa Orientale(Etiopia, Somalia e Kenya n.d.r.) sono oggi colpiti dalla peg-giore siccità registrata negli ultimi 60 anni, e si trovano infat-ti a fronteggiare una crisi che riguarda oltre 12 milioni dipersone. Io ero già stato ospite nelle missioni collegate per “re-galare un sorriso ai bambini”, ma ora dobbiamo pensare di in-tervenire in concreto.”La giornata era iniziata nella mattinata, con la concelebra-zione di Don Silvio ad una Messa di ringraziamento presso lasuggestiva Basilica di Sant’Agostino, alla quale hanno parte-cipato gli artisti e le tante famiglie.Nel pomeriggio molti artisti hanno sfidato l’acqua esibendosisotto i secenteschi portici di Cherasco, mentre nel gremitoTeatro Salomone si sono svolti due spettacoli, condotti conmaestria da un bravissimo ed esilarante, Marco Berry, che havisto l’esibizione di artisti internazionali, quali Marco Aimone(Presidente del Circolo Magico di Torino) IVAN (giovane pro-messa della magia italiana), Beppe Brondino e Madame Zorà(con una simpatica parodia magiace del Signore degli Anelli),NATALINO CONTINI (magia con i bambini, simpaticissimo)ed uno scatenatissimo e divertente SKIZZO.Inoltre, proprio a Cherasco, ad opera della neo AssociazioneSmilab Onlus sta nascendo la “casa del sorriso”.Nei locali del restaurando vecchio asilo sito in via Cavour, so-no infatti iniziati i corsi della SCHOOL OF SMILAB, il primocorso dedicato a operatori sociali, soci associazioni di vo-lontariato, insegnanti, docenti, animatori a vari livelli, singo-

li ed appassionati.“Iniziamo un vero percorso formativo dedicato a tutti coloroche vogliono fare un grande dono all’umanità, ossia “regala-re un sorriso”, che è una cosa dal valore inestimabile” – af-ferma con grande soddisfazione il Mago Sales – “Una cosa checosta poco, ma che vale moltissimo. Ma sono in programmaulteriori corsi che vedranno inizio nei prossimi mesi: uno de-dicato ai bambini e l’altro ai nonni.”Per maggiori informazioni www.sales.it - www.smilab.ito telefonare direttamente al Mago Sales al numero 335 473784

“LUNEDÌ DI SAN PAOLO”VERSO IL CENTENARIO DELLA FONDAZIONEDELLA FAMIGLIA PAOLINA 1914-2014“L’azione pastorale mira a far sì che il pensiero umano, lascienza, la filosofia, ecc., siano cristiani: essa mira a far cristianii desideri, gli affetti, la volontà, le opere tutte dell’uomo; es-sa tutto vuol innalzare e santificare… E questo perché? Pergiungere a quel luogo che Gesù Cristo ha preparato a ciascuno:“Io vado a prepararvi un posto” (Gv 14,2. (Don Giacomo Al-berione “Appunti di Teologia Pastorale”). Le tematiche, inprogramma fino a febbraio, sono tratte dagli “Orientamenti pa-storali” della Conferenza Episcopale Italiana per gli anni 2010-2020. Il 10 ottobre: “Identità a rischio”- La scottante questionedel gender (identità sessuale, relatore: “l’uomo di pace” ErnestoOlivero del “Sermig” (Servizio Missionario Giovani) di Torino.Il 14 novembre: “L’eclissi di Dio”, La ricerca dell’uomo el’apertura al trascendente, relatore: Sua Eminenza il Cardina-le Severino Poletto, Arcivescovo Emerito di Torino. Il 12 di-cembre: “Educare alla scelta”, le giovani generazioni el’illusione della neutralità; relatore don Antonio Mazzi, Fon-datore della Comunità “Exodus”. Il 9 gennaio 2012: “Un uo-mo a pezzi”, la separazione tra corporeità, razionalità espiritualità; relatore: Sua Eccellenza Mons. Giuseppe Versal-di, Vescovo di Alessandria. Il 13 febbraio: “L’alleanza neces-saria”, Fede e cultura: il dialogo vincente; relatore: Dr. RosarioCarello, giornalista professionista e conduttore televisivo. Il 12marzo: “I media tra inganni e risorse”, educare al senso criti-co; relatore: Prof. Adriano Fabris, Ordinario di filosofia mora-le all’Università di Pisa.

PRESENZA AMICAFESTEGGIA GLI ANZIANI A PRIOCCAContinua il tour organizzato dalla associazione albese Pre-senza Amica far musica e solidarietà Onlus presso i centri diincontro comunali e le residenze di riposo della terza età delterritorio. Giovedì 23 giugno è stata la volta del comune diPriocca presso il salone della residenza Santo Stefano alle ore15.30. Nell’ambito del progetto regionale “La storia di una vi-ta - le grandi feste del buon compleanno con il cantastorie” ecol patrocinio della ASL CN2, sono stati festeggiati gli ospiti del-la struttura e gli anziani del paese che con gli amici ed i vo-lontari vorranno essere presenti. Per l’importante occasionec’era il maestro Luigi d’Alba che con il suo frizzante spettacolo“cansun e tradisiun, le più belle melodie di ieri e di oggi” cheha coinvolto tutti gli ospiti presenti con allegria e simpatia.

Cris Gallo [email protected]

I DONATORI SANGUE ADASDomenica 26 giugno scorso i Donatori del Sangue dell’ Adas -Saluzzo- FIDAS si sono radunati , come ormai fanno da 5 an-ni , presso il Santaurio di Valmala .L’ appuntamento , patrocinato dal Comune di Valmala è ormaiinserito in pianta stabile nelle manifestazioni ufficiali del San-tuario , nell’ultima domenica di giugno di ogni anno .Il rettore Don Paolo Gerardo ha celebrato le Santa Messa alle 11, nella quale erano presenti i rappresentanti dei 23 gruppi co-munali dell’Adas che operano nel Saluzzese .

Successivamente sono state distribuite 550 porzioni di polenta, in una giornata splendida di sole , di allegria e amicizia .Questa giornata ha lo scopo di promuovere il dono del sanguenel territorio e di ringraziare la Madonna per la salute che con-cede ai donatori e che permette loro di fare del bene a chi ne habisogno in forma anonima , gratuita e volontaria . In Italia si fan-no mediamente 9.300 trasfusioni ogni giorno : questo dato do-vrebbe essere più che sufficiente per dimostrare l’importanza deldono del Sangue e della necessità di donarlo “

Luciano Biadene

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L’ADMO IN PIAZZASabato 24 settembre intutte le piazze d’Italia tracui Alba, Alessandria,Casale Monferrato,Mondovì, Pinerolo e To-rino si svolgerà l’inizia-tiva “Ehi, tu! Haimidollo?”, una giornatadi sensibilizzazione allaDonazione di MidolloOsseo/cellule stamili. Iclown di corsia ti aspet-tano insieme ai volon-tari Admo: durante tuttala giornata saranno a di-sposizione le emotechemobili presso le quali ef-fettuare un sempliceprelievo di sangue edessere così insieriti nella

banca dati del Registro Nazionale Donatori di Midollo osseo ecellule staminali. Possono diventare potenziali donatori i giovanicon un’età compresa tra i 18 a 40 anni.

VOLONTARI DELL’ANNUNZIATAONLUS BUSCAEcco, abbiamo finito la festa. Eravamo nuovamente più di 150,in allegria abbiamo riso, cantato, scherzato, giocato e mangia-to. questo è poi tutto il succo e sentire gente ormai più che ot-tantenne ammettere che scherzare come bambini è la cosa piùbella e sana, è davvero gratificante. I grazie si sprecano a tuttiquelli che hanno fatto di tutto per la riuscita (Cooperativa agri-cola per la carne, La Casalinda per gli accessori, Eurofrutta perla frutta) , agli ospiti graditi: Rosso Angelo, Boccardo Alessandra,Casavecchia Ernesto e Claretto Luigi (artefice della polenta) e For-nero Adriano (gli ultimi amministratori della Casa di riposo) vi-cario, Don Mauro., presidente Centro Anziani, Alda dell’Istituto

musicale buschese. Un saluto dal Direttore della CRS filiale diBusca che si è stupito della quantità di gente. Le nostre feste poiterminano con canzoni in compagnia, tombola o giochi a car-te. Ognuno sceglie quello che vuole..... grazie ancora a tutti, alprossimo appuntamento: 18 settembre a Busca in Piazza.

Ivana per i Volontari dell’Annunziata

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56 - società solidale N. 4/2011

L’ ESTATE DELL’AVIS COMUNALE DI CUNEOL’AVIS Comunale di Cuneo, nei mesi estivi, è stata più voltesollecitata dall’Ospedale per il reperimento di sangue. Per que-sto sono stati inoltrati sms e cartoline per ricordare la donazio-ne; grazie all’attento riscontro dei donatori, abbiamo supportatoal meglio il Centro Trasfusionale di Cuneo. E anche ora, a fineestate, chiediamo l’intervento, in particolare, dei Gruppi Zero,perché l’Ospedale ne ha ancora bisogno.

Da luglio i parcheggi intorno all’ospedale sono diventati “blu”,per i donatori l’Azienda Ospedaliera ha riservato alcuni po-steggi auto nel cortile con entrata da Via Coppino. Chi è inte-ressato può parcheggiare, andare al Centro Trasfusionale erichiedere il pass da apporre sull’auto che dovrà poi essere re-stituito a donazione effettuata. Il Presidente Corrado Cosa in-terviene: “Il Consiglio Direttivo sta valutando altre possibilità perrendere il più agevole possibile il posteggio per gli avisini, peril momento chiediamo ai soci la massima pazienza e collabo-razione”. Nei mesi scorsi sono state diverse le iniziative propo-ste, a cominciare dal 12 giugno quando la nostra città ha ospitatola V Giornata Provinciale del Donatore di Sangue. Nei giovedìsera di luglio si è allestito l’info-point in Corso Nizza. Grande suc-cesso di partecipazione ha avuto la Giornata in Montagna, svol-tasi il 17 luglio ai Perdioni di Demonte: un grazie a tutti coloroche hanno reso possibile questa festa. L’AVIS Comunale di Cu-neo continua con soddisfazione a sostenere l’atleta in hand-bi-ke Alessandro Borlino, che negli ultimi mesi, nonostante un po’di sfortuna, ha ottenuto buoni risultati. Il 9 luglio, nella gara a Fos-sano, si è classificato 28° assoluto e 13° di categoria. A fine set-tembre Alessandro porterà i colori dell’AVIS Cuneo nella gara aBerlino…in bocca al lupo! Per concludere l’estate il ConsiglioDirettivo propone una gita socio-culturale al Museo Navale diLa Spezia con pranzo a base di pesce e visita pomeridiana a Por-tovenere. Per informazioni e prenotazioni telefonare in sede(via Bruni n° 15- Cuneo 0171/66288 orario: dal lunedì al venerdì9,00 – 14,00 e sabato 9,00 – 12,00).

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STANDFORD REPORT,14 giugno 2005

Sono onorato di essere quicon voi oggi, nel giornodella vostra laurea presso

una delle migliori università delmondo. A dir la verità, io nonmi sono mai laureato. Questa èl'occasione in cui mi sono dipiù avvicinato ad un conferi-mento di titolo accademico.Oggi voglio raccontarvi tre epi-sodi della mia vita. Tutto qui,nulla di speciale. Solo tre storie.La prima storia parla di “unire ipuntini”. Ho abbandonato glistudi al Reed College dopo seimesi, ma vi sono rimasto comeimbucato per altri diciotto me-si, prima di lasciarlo definitiva-mente. Allora perchè ho

smesso? Tutto è cominciato pri-ma che io nascessi. La mia ma-dre biologica era laureanda maragazza-madre, decise perciòdi darmi in adozione. Deside-rava ardentemente che io fossiadottato da laureati, così tutto fuapprontato affinché ciò avve-nisse alla mia nascita da partedi un avvocato e di sua moglie.All'ultimo minuto, appena nato,questi ultimi decisero cheavrebbero preferito una fem-minuccia. Così quelli che poisarebbero diventati i miei “veri”genitori, che allora si trovavanoin una lista d'attesa per l'ado-zione, furono chiamati nel belmezzo della notte e venne chie-sto loro: “Abbiamo un bimbo,un maschietto, ‘non previsto';volete adottarlo?”. Risposero:

“Certamente”. La mia madrebiologica venne a sapere suc-cessivamente che mia mammanon aveva mai ottenuto la lau-rea e che mio padre non si eramai diplomato: per questo si ri-fiutò di firmare i documenti de-finitivi per l'adozione. Tornòsulla sua decisione solo qualchemese dopo, quando i miei ge-nitori adottivi le promisero cheun giorno sarei andato all'uni-versità. Infine, diciassette annidopo ci andai. Ingenuamentescelsi un'università che era co-stosa quanto Stanford, così tut-ti i risparmi dei miei genitorisarebbero stati spesi per la miaistruzione accademica. Doposei mesi, non riuscivo a com-prenderne il valore: non avevoidea di cosa avrei fatto nellamia vita e non avevo idea dicome l'università mi avrebbeaiutato a scoprirlo. Inoltre, co-me ho detto, stavo spendendo isoldi che i miei genitori aveva-no risparmiato per tutta la vita,così decisi di abbandonare,avendo fiducia che tutto sareb-be andato bene lo stesso. Ok,ero piuttosto terrorizzato al-l'epoca, ma guardandomi in-dietro credo sia stata una dellemigliori decisioni che abbia maipreso. Nell'istante in cui ab-bandonai, potei smettere di as-sistere alle lezioni obbligatoriee cominciai a seguire quelleche mi sembravano interessan-

ti. Non era tutto così romanticoal tempo. Non avevo una stan-za nel dormitorio, perciò dor-mivo sul pavimento dellecamere dei miei amici; portavoindietro i vuoti delle bottigliedi coca-cola per raccoglierequei cinque cent di depositoche mi avrebbero permesso dicomprarmi da mangiare; ognidomenica camminavo per set-te miglia attraverso la città peravere l'unico pasto decente nel-la settimana presso il tempioHare Krishna.Ma mi piaceva. Gran parte del-le cose che trovai sulla miastrada per caso o grazie all'in-tuizione in quel periodo si so-no rivelate inestimabili piùavanti. Lasciate che vi facciaun esempio: il Reed College aquel tempo offriva probabil-mente i migliori corsi di calli-grafia del paese. Nel campusogni poster, ogni etichetta suogni cassetto, erano scritti insplendida calligrafia. Siccomeavevo abbandonato i miei stu-di ‘ufficiali' e pertanto non do-vevo seguire le classi da pianostudi, decisi di seguire un cor-so di calligrafia per impararecome riprodurre quanto di bel-lo visto là attorno. Ho impara-to dei caratteri serif e sans serif,a come variare la spaziatura tradifferenti combinazioni di let-tere, e che cosa rende la mi-gliore tipografia così grande.

Di seguito il testo preparatoper la cerimonia di laureadel 12 giugno 2005da Steeve Jobs,ex direttore generaledi Apple Computerse dello studiodi animazione della Pixar.

Era bellissimo, antico e così ar-tisticamente delicato che lascienza non avrebbe potuto‘catturarlo', e trovavo ciò affa-scinante. Nulla di tutto questosembrava avere speranza di ap-plicazione pratica nella mia vi-ta, ma diecianni dopo,quando stava-mo progettan-do il primocomputer Ma-chintosh, mitornò utile. Pro-gettammo cosìil Mac: era ilprimo compu-ter dalla bellatipografia. Senon avessi abbandonato gli stu-di, il Mac non avrebbe avutomultipli caratteri e font spa-zialmente proporzionate. E seWindows non avesse copiatoil Mac, nessun personal com-puter ora le avrebbe. Se nonavessi abbandonato, se nonfossi incappato in quel corsodi calligrafia, i computer ogginon avrebbero quella splendi-da tipografia che ora possiedo-no. Certamente non erapossibile all'epoca ‘unire i pun-tini' e avere un quadro di cosasarebbe successo, ma tutto di-ventò molto chiaro guardan-dosi alle spalle dieci anni dopo.Vi ripeto, non potete sperare diunire i puntini guardando avan-ti, potete farlo solo guardando-vi alle spalle: dovete quindiavere fiducia che, nel futuro, ipuntini che ora vi paiono sen-za senso possano in qualchemodo unirsi nel futuro. Dovetecredere in qualcosa: il vostroombelico, il vostro karma, lavostra vita, il vostro destino,chiamatelo come volete... que-sto approccio non mi ha mailasciato a terra, e ha fatto la dif-ferenza nella mia vita. La miaseconda storia parla di amore edi perdita. Fui molto fortunato- ho trovato cosa mi piacessefare nella vita piuttosto in fret-ta. Io e Woz fondammo la Ap-ple nel garage dei miei genitoriquando avevo appena ven-t'anni. Abbiamo lavorato duro,e in dieci anni Apple è cre-sciuta da noi due soli in un ga-rage sino ad una compagniada due miliardi di dollari con

oltre quattromila dipendenti.Avevamo appena rilasciato lanostra migliore creazione - ilMacintosh - un anno prima, eavevo appena compiuto tren-t'anni... quando venni licen-ziato. Come può una persona

essere licen-ziata da unaSocietà che hafondato? Beh,quando Applesi sviluppò as-sumemmo unapersona - chep e n s a v a m ofosse di grandetalento - perdirigere lac o m p a g n i a

con me, e per il primo anno lecose andarono bene. In segui-to però le nostre visioni sul fu-turo cominciarono a divergerefinché non ci scontrammo.Quando successe, il nostroConsiglio di Amministrazione sischierò con lui. Così a tren-t'anni ero a spasso. E in ma-niera plateale. Ciò che avevafocalizzato la mia intera vitaadulta non c'era più, e tuttoquesto fu devastante. Non ave-vo la benché minima idea dicosa avrei fatto, per qualchemese. Sentivo di aver tradito laprecedente generazione di im-prenditori, che avevo lasciatocadere il testimone che mi erastato passato. Mi incontrai conDavid Packard e Bob Noyce eprovai a scusarmi per avermandato all'aria tutto così ma-lamente: era stato un vero fal-limento pubblico, e arrivaiaddirittura a pensare di andar-mene dalla Silicon Valley. Maqualcosa cominciò a farsi stra-da dentro me: amavo ancoraquello che avevo fatto, e ciòche era successo alla Applenon aveva cambiato questo diun nulla. Ero stato rifiutato, maero ancora innamorato. Cosìdecisi di ricominciare. Non po-tevo accorgermene allora, mavenne fuori che essere licen-ziato dalla Apple era la cosamigliore che mi sarebbe potu-ta capitare. La pesantezza delsuccesso fu sostituita dalla soa-vità di essere di nuovo un ini-ziatore, mi rese libero di entrarein uno dei periodi più creatividella mia vita. Nei cinque an-

ni successivi fondai una Socie-tà chiamata NeXT, un'altrachiamata Pixar, e mi innamoraidi una splendida ragazza chesarebbe diventata mia moglie.La Pixar produsse il primo filmdi animazione interamentecreato al computer, Toy Story,ed è ora lo studio di animazio-ne di maggior successo nelmondo. In una mirabile suc-cessione di accadimenti, Ap-ple comprò NeXT, ritornai inApple e la tecnologia che svi-luppammo alla NeXT è nelcuore dell'attuale rinascimentodi Apple. E io e Laurene ab-biamo una splendida famigliainsieme. Sono abbastanza si-curo che niente di tutto questomi sarebbe accaduto se nonfossi stato licenziato dalla Ap-ple. Fu una medicina con unsaporaccio, ma presumo che‘il paziente'ne avesse bisogno.

Ogni tanto la vita vi colpiscesulla testa con un mattone. Nonperdete la fiducia, però. Sonoconvinto che l'unica cosa chemi ha aiutato ad andare avan-ti sia stato l'amore per ciò chefacevo. Dovete trovare le vo-stre passioni, e questo è verotanto per il/la vostro/a findan-zato/a che per il vostro lavoro.Il vostro lavoro occuperà unaparte rilevante delle vostre vite,e l'unico modo per essernedavvero soddisfatti sarà fare ungran bel lavoro. E l'unico mo-do di fare un gran bel lavoro èamare quello che fate. Se nonavete ancora trovato ciò che faper voi, continuate a cercare,non fermatevi, come capita perle faccende di cuore, sapretedi averlo trovato non appenace l'avrete davanti. E, come legrandi storie d'amore, divente-rà sempre meglio col passare

“Dovete scoprirecosa amate”dice Jobs

IL DOCUMENTO

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società solidale N. 4/2011 - 6160 - società solidale N. 4/2011

Nel mondo della

SOLIDARIETÀattraverso iMEDIA

COMUNICARE NEL SOCIALE

È la rubrica dedicata alla comu-nicazione sociale,una navigazionenel mondo dei mass media locali,nazionali e internazionali, dal pun-to di vista della solidarietà.Ciò chequa e là, dunque, il Volontariatopropone attraverso i diversi mezzi dicomunicazione di massa.

NASCE LA PRIMA ENCICLOPEDIAONLINE RIGUARDANTEL’EMERGENZA, IL SOCCORSOE IL VOLONTARIATOÈ nata EmsPedia, la prima enci-clopedia online al mondo riguar-dante l’emergenza, il soccorso e leassociazioni di volontariato(http://it.emspedia.com/wiki/Pagi-na_principale) il cui scopo è crea-re una comunità che possainteragire e collaborare, non solovirtualmente. All’interno di Em-sPedia le associazioni possonocreare gratuitamente e in autono-mia la propria pagina.

PROGETTO “ANCHE IOVOLONTARIO IN EUROPA”:LANCIO DEL SITO WEB“Anche io volontario in Europa” èil progetto promosso dall’Ufficiod’Informazione in Italia del Parla-mento europeo, dalla Commissioneeuropea e dal Dipartimento per lePolitiche Europee della Presidenzadel Consiglio in occasione del-l’Anno europeo del Volontariato.L’’iniziativa mira non solo a evi-denziare l’attività e le iniziative svol-te dalle associazioni di volontariatodegli Stati membri UE che contri-buiscono a rafforzare il sentimentodi cittadinanza europea, ma anchea favorire la mobilità degli operatoridelle associazioni di volontariato ecreare una rete europea di infor-mazione sulle suddette attività ediniziative intraprese in questo set-tore. Nel progetto rientra anche illancio di un sito web il cui scopo èdi dare la possibilità a ogni asso-ciazione volontaristica e senza sco-po di lucro operante in Italia dimettere in evidenza le proprie atti-vità ed iniziative di servizio e favo-rire così lo scambio esperienze alivello europeo. Per le associazioniinteressate è possibile iscriversi otrovare maggiori informazioni alwebsite Volontario in Europa. FON-TE: www.europaregioni.it.

Sono stati distribuiti i giornalini realizzati daiconsorzi di OdV che hanno ottenuto il so-stegno del CSV tramite il Bando 2010 “Gior-nali del Volontariato”. I sette periodici resipossibili dalla collaborazione con il CSV So-cietà Solidale sono diffusi gratuitamente. Co-pie di ogni numero sono disponibili presso lasede di Cuneo. Di seguito l’elenco delle ulti-me uscite:

• A luglio è stato distribuito il quarto e ultimonumero, nell’ambito del Bando CSV 2010,del periodico Più vita per tutti realizzato dal-le associazioni Cielo in Terra e Cav - Centrodi Aiuto alla Vita – di Savigliano e da Movi-mento per la vita di Cuneo per diffondereuna cultura della vita e della solidarietà.

• Pubblicata a luglio anche la quarta uscitadel giornalino “Muffin”. È ideata e realizzatadalle associazioni: Associazione VolontariOspedalieri – A.V.O. di Mondovì, AntennaMissiomondo, Mente in pace e Diapsi. Il pe-riodico è la “voce del volontariato cuneeseper la salute mentale”.

Il CSV Società Solidale ha creato unanuova pagina sul sito www.csvsocsoli-

dale.it. È nella sezione “Chi siamo” e s’in-titola “I Bandi del CSV Società Solidale”.Ha un richiamo in Home page con un ban-ner. Nella pagina sono indicati tutti i ban-di del CSV tradizionali e i nuovi bandi diprogettazione sociale completi di modu-listica. È presente anche una pagina diquesiti più frequenti posti dalle OdV.

BANDO 2010 DEL CSV SOCIETÀ SOLIDALE “GIORNALI DEL VOLONTARIATO”

NUOVA PAGINA SUL SITOCSV RELATIVA AI BANDI DI SOCIETÀ SOLIDALE

a cura di Giorgia Bariledegli anni. Quindi continuate acercare finché non lo trovate.Non accontentatevi.

La mia terza storia parla dellamorte. Quando avevo dicias-sette anni, ho letto una cita-zione che recitava: “Se viviogni giorno come se fosse l'ul-timo, uno di questi c'avrai az-zeccato”. Mi fece una granimpressione, e da quel mo-mento, per i successivi trentatrèanni, mi sono guardato allospecchio ogni giorno e mi sonochiesto: “Se oggi fosse l'ultimogiorno della mia vita, vorrei fa-re quello che sto per fare og-gi?”. E ogni volta che la rispostaera “No” per troppi giorni con-secutivi, sapevo di dover cam-biare qualcosa. Ricordare chesarei morto presto è stato lostrumento più utile che abbiamai trovato per aiutarmi nel fa-re le scelte importanti nella vi-ta. Perché quasi tutto - tutte leaspettative esteriori, l'orgoglio,la paura e l'imbarazzo per ilfallimento - sono cose che sci-volano via di fronte alla morte,lasciando solamente ciò che èdavvero importante. Ricordar-vi che state per morire è il mi-glior modo per evitare latrappola rappresentata dalla

convinzione che abbiate qual-cosa da perdere. Siete già nudi.Non c'è ragione perché nonseguiate il vostro cuore. Un an-no fa mi è stato diagnosticatoun cancro. Effettuai una scan-sione alle sette e trenta del mat-tino, e mostrava chiaramenteun tumore nel mio pancreas.Fino ad allora non sapevo nem-meno cosa fosse un pancreas. Idottori mi dissero che con ogniprobabilità era un tipo di can-cro incurabile, e avevoun'aspettativa di vita non su-periore ai tre-sei mesi. Il miodottore mi consigliò di tornarea casa ‘a sistemare i miei affa-ri', che è un modo per i medi-ci di dirti di prepararti a morire.Significa che devi cercare didire ai tuoi figli tutto quello cheavresti potuto nei successividieci anni in pochi mesi. Si-gnifica che devi fare in modoche tutto sia a posto, così darendere la cosa più sempliceper la tua famiglia. Significache devi pronunciare i tuoi ‘ad-dio'. Ho vissuto con quella spa-da di Damocle per tutto ilgiorno. In seguito quella seraho fatto una biopsia, dove miinfilarono un tubicino nella go-la, attraverso il mio stomacofin dentro l'intestino, inserirono

una sonda nel pancreas e pre-levarono alcune cellule del tu-more. Ero in anestesia totale,ma mia moglie, che era lì, midisse che quando videro le cel-lule al microscopio, i dottoricominciarono a gridare perchévenne fuori che si trattava unaforma molto rara di cancro cu-rabile attraverso la chirurgia.Così mi sono operato e ora stobene. Questa è stata la volta incui mi sono trovato più vicinoalla morte, e spero lo sia permolti decenni ancora. Essen-doci passato, posso dirvi oraqualcosa con maggiore certez-za rispetto a quando la morteper me era solo un puro con-cetto intellettuale: nessuno vuo-le morire.Anche le persone che deside-rano andare in paradiso nonvogliono morire per andarci. Enonostante tutto la morte rap-presenta l'unica destinazioneche noi tutti condividiamo, nes-suno è mai sfuggito ad essa.Questo perché è come dovreb-be essere: la Morte è la miglio-re invenzione della Vita. Èl'agente di cambio della Vita:fa piazza pulita del vecchio peraprire la strada al nuovo.

Ora come ora ‘il nuovo' siete

voi, ma un giorno non troppolontano da oggi, gradualmentediventerete ‘il vecchio' e saretemessi da parte. Mi dispiace es-sere così drammatico, ma èpressappoco la verità. Il vostrotempo è limitato, perciò nonsprecatelo vivendo la vita diqualcun'altro.Non rimanete intrappolati neidogmi, che vi porteranno a vi-vere secondo il pensiero di al-tre persone. Non lasciate che ilrumore delle opinioni altruizittisca la vostra voce interio-re. E, ancora più importante,abbiate il coraggio di seguire ilvostro cuore e la vostra intui-zione loro vi guideranno inqualche modo nel conoscerecosa veramente vorrete diven-tare. Tutto il resto è secondario.Quando ero giovane, c'erauna pubblicazione splendidache si chiamava The WholeEarth Catalog, che è stata unadelle bibbie della mia genera-zione. Fu creata da StewardBrand, non molto distante daqui, a Menlo Park, e costui ap-portò ad essa il suo senso poe-tico della vita. Era la fine deglianni Sessanta, prima dei per-sonal computer, ed era fattotutto con le macchine da scri-vere, le forbici e le fotocame-re polaroid: era una specie diGoogle formato volume, tren-tacinque anni prima che Goo-gle venisse fuori. Era idealista,e pieno di concetti chiari e no-zioni speciali. Steward e il suoteam pubblicarono diversi nu-meri di The Whole Earth Ca-talog e, quando concluse il suotempo, fecero uscire il nume-ro finale. Era la metà degli an-ni Settanta e io avevopressappoco la vostra età. Nel-la quarta di copertina del nu-mero finale c'era unafotografia di una strada di cam-pagna nel primo mattino, deltipo che potete trovare facen-do autostop se siete dei tipicosì avventurosi. Sotto, le se-guenti parole: “Siate affamati.Siate folli”. Era il loro addio.“Siate affamati. Siate folli”. Ioho sperato sempre questo perme. Ora, nel giorno della vo-stra laurea, pronti nel comin-ciare una nuova avventura,auguro questo a voi. Siate af-famati. Siate folli.

Steven Paul Jobs

Ènato a San Francisco,il 24 febbraio1955; è un imprenditore e informatico

statunitense. È il co-fondatore e ammini-stratore delegato diApple, è stato pro-prietario di NeXTComputer (poi ac-quisita da Apple almomento del suo ri-torno dopo quasi 12anni), nonché am-ministratore delega-to di Pixar primadell'acquisto da par-te della Disney. Halasciato di recente ilruolo di direttoreoperativo per moti-vi di salute. È inol-tre membro delconsiglio d'ammini-strazione della Walt

Disney Company, di cui è la persona fisi-ca con il maggior numero di azioni. È no-

to per aver fattoprodurre e cono-scere al grandepubblico il primocomputer conmouse e interfacciaa icone.

È di poche settima-ne fa l’annuncio diSteeve Jobs dellesue dimissioni daAmministratore de-legato della Appleper motivi di salute.Rimarrà presidente,consigliere e impie-gato dell’azienda.Come successore èstato designato TimCook.

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62 - società solidale N. 4/2011

Cristiano CaltabianoALTRUISTISENZA DIVISAStorie di italiani impegnatinel volontariato informaleCarocci editore, Roma 2006pp. 157 - € 14,80

Il nostro paese si è abituato alla pre-senza del volontariato “ufficiale”.L’impegno profuso dai volontari del-la Caritas o dagli attivisti di Legam-biente viene oggi riconosciuto dalmondo della politica, godendo an-che di un diffuso sostegno popola-re. Meno conosciuta, e valorizzata,è invece l’esperienza di quei “citta-dini impegnati” che non operano all’interno delle associazio-ni volontarie più rinomate.Il volume intende ricostruire la vicenda di questi “altruistisenza divisa”, che agiscono in modo individuale o in piccoligruppi informali. Grazie ad una ricerca qualitativa sul territo-rio nazionale, l’autore ha raccolto le storie di trenta persone.Donne e uomini, studenti e giovani-adulti, casalinghe e pen-

sionati, dirigenti e lavoratori che vivono in contestigeografici molto differenti e con un retroterra socia-le variegato, dediti ciascuno a quattro inedite prati-che d’altruismo: la riparazione – di un’assenza dicomunicazione tra istituzioni e cittadino; il contrasto– di situazioni sociali “estreme”; l’iniziazione – nei luo-ghi del disagio dove si coltiva la speranza; e l’inter-connessione – tra l’Occidente sviluppato e leinnumerevoli “periferie” del mondo.

LʼAutoreCristiano Caltabiano, è responsabilie scientifico del-lʼIREF (Istituto di ricerche educative e formative) diRoma. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Lʼattiva-zione della solidarietà, Milano 2001; Ulisse e le sirenedigitali, Milano 2002; Le imprese della famiglia italiana,Milano 2002; Il sottile filo della responsabilità civica, Mi-lano 2003.

IndiceIntroduzione. Il volto invisibile dell’altruismo – I. Invito alla lettu-ra: storie di volontari che recitano a soggetto – II. La praticadell’altruismo: le coordinate teoriche della ricerca – III. La ripa-razione – IV. Il contrasto – V. L’iniziazione – VI. L’interconnessio-ne – Conclusioni. Il richiamo dell’altro – Appendice. Cronistoriadi una ricerca - Bibliografia.

Mathilde MonaqueVIVERE NON SERVEMORIRE NEMMENOLa depressione a 14 anni:diario di una guarigioneSonzogno Editore, 2007pp. 201 - € 14,00

Mathilde Monaque è una adolescente fran-cese assolutamente normale, con una famiglianormale – papà, mamma, due sorelle e trefratelli - ed è bravissima a scuola. Di colpo, a14 anni, si sente crollare il mondo addosso:smette di mangiare e avverte un vuoto scon-finato dentro di sé, provando indifferenza ver-so tutto e tutti.Ad attanagliarla è il terribile nemico che mi-naccia l’8% dei suoi coetanei: la depressioneadolescenziale. Quando l’anoressia – che è una delle forme incui questa malattia si manifesta – la porta a pesare 38 chili, i ge-nitori la ricoverano in ospedale. Qui Mathilde vuole solo dormi-re, annullarsi, scomparire.Eppure, proprio in quel momento ha inizio il suo lungo cammi-no verso la guarigione. Il viaggio di un anno intero che la ricon-

duce ad amare la vita. Con l’aiuto degli specia-listi dell’ospedale, a poco a poco Mathilde rico-mincia a provare interesse per ciò che lacirconda e riprende gradualmente una routinequotidiana. Nel contempo si domanda che co-sa abbia provocato quel potentissimo terremo-to nella sua testa: l’ansia di perfezione per farcontenti gli altri? il desiderio di sentirsi amata perquello che è? un’idea sbagliata di purezza?Non trova una risposta.Ma ciò che conta è che,dopo un anno, può tornare a casa e a scuola.Mathilde ha combattuto e vinto contro quel brut-to male oscuro, e oggi vuole vivere. Ne è tal-mente convinta che ha deciso di aiutare gli altripubblicando il diario della propria guarigione.Con la sua viva voce Mathilde offre una testi-monianza di eccezionale importanza: per i suoicoetanei finiti nello stesso baratro, per i genito-ri, per gli insegnanti, per chiunque voglia pe-netrare negli angoli bui della mente degliadolescenti ed essere preparato ad affiancarli inquesta fase della vita tanto cruciale e feconda,

quanto vulnerabile e irta di difficoltà.

IndiceLa fatica di crescere – Ho cominciato questo resoconto…Diario di una depressione – Epilogo - Postfazione

LIBRI SOLIDALIdal Centro di documentazione CSV A cura di Susanna Ruffino

Il Centro di documentazione dedicato al non profit è disponibile presso la sede del Cen-tro Servizi per il Volontariato “Società Solidale” con un’ampia scelta. I libri si possono con-sultare o richiedere in prestito. Per informazioni: 0171-605660. La Biblioteca è consultabileanche on line nell’apposita sezione sul sito www.csvsocsolidale.it.

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UUNN AANNNNOO DDII VVIITTAA CCOONN LLEE AASSSSOOCCIIAAZZIIOONNII

DDII VVOOLLOONNTTAARRIIAATTOO

NNEELL NNUUOOVVOO BBIILLAANNCCIIOO SSOOCCIIAALLEE

DDEELL CCSSVV SSOOCCIIEETTAA’’ SSOOLLIIDDAALLEE

RRiicchhiieeddiilloo aaggllii ssppoorrtteellllii oo pprreessssoo llaa sseeddee ddeell CCSSVV

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Sala Conferenze Palazzo Taffini D’Acceglio Via S. Andrea, 53 – Savigliano

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