Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) Progetto in rete ... · Progetto in rete per l’ attuazione...
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Sistema Nazionale di Valutazione (SNV)
Progetto in rete per l’ attuazione dei Piani di
Miglioramento (PdM)
«Innovazione didattica per il successo
degli studenti»
a.s. 2015/2016
Scuole in rete
• I.C. ‘Europa’ Faenza,(RA), Scuola capofila
• I.C. ‘Carchidio – Strocchi’ Faenza(RA)
• I.C. ‘Matteucci’ Faenza(RA)
• I.C. ‘San Rocco’ Faenza(RA)
• I.C. ‘Pascoli’ Riolo Terme(RA)
• I.C. ‘Bassi’ Castelbolognese (RA)
• I.C. ‘Sant’ Umiltà’ (Scuola paritaria)
Faenza(RA)
Il progetto
Il progetto si presenta come percorso di pianificazione e
sviluppo di azioni di miglioramento dinamiche, che
muovono dagli esiti dei processi di autovalutazione e
dalle priorità e dai traguardi comuni, individuati nei
Rapporti di Autovalutazione (RAV), dalle Istituzioni
scolastiche proponenti. Il nucleo portante è
l’introduzione e la condivisione, a livello verticale e
orizzontale, di nuove pratiche didattiche e, in
particolare, la progettazione per Unità di
Apprendimento (UdA).
Priorità individuate
• Migliorare le competenze chiave e di cittadinanza:
1. nell’individuare la complessità dei problemi, le
varietà delle relazioni e le possibilità di azioni;
2. nell’attivare percorsi trasversali alle discipline;
3. nel promuovere il protagonismo dei ragazzi
nell’individuazione dei problemi e nella ricerca della
soluzioni;
4. nell’attivare percorsi educativi in collaborazione con
istituzioni ed enti extrascolastici.
Priorità individuate
Ambito: COSTRUZIONE DEL SE’
1. IMPARARE A IMPARARE (organizzare il proprio
apprendimento, individuando, scegliendo ed
utilizzando varie fonti e modalità di informazione e di
formazione, formale, non formale ed informale, anche
in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie
e del proprio metodo di studio e di lavoro).
Priorità individuate
Ambito: RELAZIONE CON GLI ALTRI
2. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE -
SPIRITO D’INIZIATIVA E INTRAPRENDENZA (Sapersi
inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale
e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni
riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità
comuni, i limiti, le regole, le responsabilità).
Priorità individuate
Ambito: RELAZIONE CON GLI ALTRI
3. COLLABORARE E PARTECIPARE - COMPETENZE
SOCIALI E CIVICHE (rispettare le regole, interagire in
gruppo, comprendendo i diversi punti di vista,
valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la
conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune
ed alla realizzazione delle attività collettive, nel
riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri).
Traguardi
1) Avere un curricolo integrato che promuova le
competenze chiave individuate, cogliendo il contributo
delle diverse discipline, per modificare l’atteggiamento
delle giovani generazioni verso le aree significative del
sapere e tradurne in comportamenti concreti le
conoscenze e le competenze.
Obiettivi generali
1) Potenziare la cultura della valutazione, intesa come
processo virtuoso di valutazione formativa e di
miglioramento;
2) Promuovere l’ implementazione dell’ SNV, con
particolare riferimento alla progettazione e all’
attuazione dei PdM delle scuole in rete delle città di
Faenza, Castelbolognese e Riolo Terme e, in generale,
della provincia di Ravenna;
Obiettivi generali
3) Sviluppare e mettere a regime il procedimento di
valutazione delle scuole, di cui all’ art. 6 del D.P.R. 20
marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorità strategiche
di cui alla Direttiva n. 11 del 18/09/2014.
Obiettivi specifici
1) Implementare prassi inerenti attività di ricerca sulla
cultura valutativa delle competenze chiave di
cittadinanza individuate dalle scuole in rete;
2) Organizzare ambienti di apprendimento adeguati a
favorire l'esercizio delle competenze chiave di
cittadinanza;
Obiettivi specifici
3) Favorire lo sviluppo completo, “pieno” ed armonico
degli allievi, sia nella dimensione interiore (“nella
costruzione del sé”), che nella dimensione relazionale
(nella costruzione “di corrette e significative relazioni
con gli altri”), nonché nella costruzione “di una positiva
interazione con la realtà naturale e sociale”, in qualità di
cittadini sia italiani che europei e del mondo;
Obiettivi specifici
4) Attuare pratiche innovative di mediazione didattica
che consentano agli allievi di avvalersi delle loro
conoscenze e abilità in situazioni contingenti e agli
insegnanti di promuovere e valutare le competenze
chiave di cittadinanza;
Obiettivi specifici
5) Valutare le conoscenze e le abilità acquisite dagli
alunni in “contesti nuovi”, da “problem solving”al fine
di operare su esperienze significative e documentare,
in modo ostensibile, il conseguimento dei traguardi per
lo sviluppo delle competenze, attraverso la
realizzazione di prodotti e materiali riferiti ad attività
reali.
Obiettivi specifici
6) Costruire rubriche valutative e/o griglie di
osservazione e valutazione comuni, sia in orizzontale
che in verticale, a livello d’istituto, delle competenze
chiave di cittadinanza e delle abilità sociali, per valutare
la capacità di compiere scelte funzionali, il dinamismo
conoscitivo, l’ apprendimento in tempo reale, l’
organizzazione e interconnessione delle conoscenze e
la capacità di affrontare situazioni problematiche e
complesse con argomentazioni e ragionamenti
adeguati;
Obiettivi specifici
7) Elaborare modelli valutativi delle competenze,
comuni, a livello verticale, in modo da diminuire la
disparità di valutazione degli alunni tra scuola primaria
e scuola secondaria, partendo dai seguenti indicatori:
a) Capacità di interagire con gli altri per affrontare dei
compiti o risolvere dei problemi;
b) Capacità di mobilitare la sfera cognitiva ed
intellettuale, ma anche quella emotiva, sociale,
estetica, morale e religiosa;
Obiettivi specifici
c) Capacità di cogliere l’unità complessa dei compiti o
dei problemi ‘parziali’ che si incontrano nella
quotidianità;
8) Promuovere processi di metacognizione, esplicitando
agli alunni finalità, contenuti, metodologie e criteri
valutativi in ogni fase dell'apprendimento.
Risultati attesi
Ricadute sugli studenti
• Ricadute sugli studenti:
1) Miglioramento dell’autonomia e delle spirito di
intraprendenza degli alunni, attraverso pratiche
didattiche innovative e più motivanti, di tipo
laboratoriale e basate sull'esperienza;
2) Acquisizione di una maggiore consapevolezza delle
proprie potenzialità ma anche dell’importanza del
lavoro di gruppo e della collaborazione tra pari;
Risultati attesi
Ricadute sugli studenti
3 )Miglioramento delle performance degli alunni anche
attraverso attività di autovalutazione e metacognizione.
Tempi e modalità di attuazione
Il progetto si svilupperà nel corso dell'anno scolastico
2015/16 e porterà alla messa a punto di procedure e
strumenti che saranno poi utilizzati negli anni
successivi, al fine di creare modalità operative il più
possibile comuni e condivise tra le scuole primarie e le
secondarie di primo grado degli Istituti in rete. Nello
specifico, si costruiranno UdA che saranno condivise dai
docenti degli Istituti in rete, sia in orizzontale che in
verticale.
Attività previste
1) Formazione di un gruppo di docenti, provenienti
dalle varie scuole, sulle competenze di cittadinanza;
2) Elaborazione, in gruppo, di percorsi di lavoro attenti
ad evidenziare l’ organizzazione dell'ambiente di
apprendimento, implementando le attività su alcune
classi;
3) Costruzione di strumenti di lavoro (modello di
progettazione, griglie di osservazione, strumenti per gli
studenti, rubriche valutative).
Collaborazioni
Le scuole in rete si avvarranno del supporto dell’
INDIRE, dell’ INVALSI e del MIUR e attiveranno
collaborazioni molteplici, per sviluppare le azioni del
progetto, stipulando convenzioni e protocolli d’ intesa
con Enti, Istituzioni, l’ Università ‘Alma Mater
Studiorum’ di Bologna, Centri di ricerca, quali il CNR,
sede di Faenza, agenzie educative e associazioni del
territorio di Faenza, di Riolo Terme, di Castelbolognese,
di Ravenna e della Regione. Costante sarà la
collaborazione con l’ USR – ER e con l’ UAT di Ravenna.
Carattere innovativo del progetto
• Modalità di presentazione dei contenuti volte a
superare i limiti disciplinari e quelli della lezione
frontale, coinvolgendo più figure di docenti, e
motivando fortemente gli alunni;
• Organizzazione di ambienti di apprendimento in cui
coinvolgere gli alunni in attività di ricerca,
significative, vicine alla loro esperienza e basate sulla
risoluzione di problemi, sulla scoperta di nuove
risorse e sulla produzione di nuove conoscenze;
Carattere innovativo del progetto
• Pianificazione delle attività attraverso UDA,
finalizzate allo sviluppo di competenze e alla
promozione di atteggiamenti che ne testimonino il
conseguimento;
• Attivazione di procedure didattiche di tipo
laboratoriale attraverso l’ uso di metodologie quali:
il cooperative learning, l’ outdoor education, la peer
education;
• Valorizzazione delle potenzialità e degli stili di
apprendimento di ogni alunno;
Carattere innovativo del progetto
• Valorizzazione e potenziamento delle competenze
linguistiche, anche attraverso l'uso della
metodologia CLIL;
• Promozione dell'uso delle nuove tecnologie come
strumento di ricerca, di riflessione, di esposizione e
rielaborazione delle conoscenze;
• Previsione, in itinere, di tappe di autovalutazione in
cui siano esplicitati obiettivi, contenuti, metodologie
e criteri valutativi, anche per promuovere l’
autovalutazione da parte degli alunni.
Strategie, metodologie, strumenti
1) Attività di ricerca individuale e di gruppo;
2) Selezione ed elaborazione in gruppo dei materiali;
3) Lezioni frontali con spiegazioni dei risultati da parte
dell’insegnante e degli alunni;
4) Lavori di gruppo di produzione di elaborati di vario
genere;
5) Attività di autocorrezione e autoanalisi del lavoro
singolo e di gruppo;
6) Riflessione e discussione degli argomenti trattati.
Strumenti da utilizzare
1. Testi di vario genere;
2. documenti autentici;
3. supporti audio-video,
4. strumenti informatici;
5. LIM,
6. videoproiettori.
Indicatori per il monitoraggio e la valutazione
• Il monitoraggio e la valutazione dei risultati
dell’intervento formativo avverranno su 3 distinte
aree di ricerca:
1. Relazioni tra i partecipanti;
2. Apprendimento/cambiamento;
3. Cambiamento dell’organizzazione a livello
sistemico.
Parametri prima area:
Relazioni dei partecipanti
Insieme dei vissuti , delle percezioni e dei giudizi
espressi dai partecipanti sui diversi aspetti dell’azione
formativa alla quale parteciperanno: contenuti,
durata, metodi e modalità didattiche, docenti,
supporti didattici, attrezzature, sede, pianificazione
dell’intervento (orari , durata , break ecc.).
Parametri seconda area:
L’ apprendimento/cambiamento
Insieme degli effetti prodotti dalla partecipazione
formativa nei singoli allievi, nei genitori e nei docenti
in termini di miglioramento delle loro conoscenze ,
comportamenti, atteggiamenti e competenze.
Parametri terza area:
Il cambiamento dell’organizzazione
Impatto che l’intervento formativo avrà sulla realtà
degli stakeholders e delle istituzioni partecipanti e sul
loro funzionamento , per ciò che riguarderà in
particolar modo gli aspetti culturali, sociali, civili e
quelli della convivenza e dell’ organizzazione in
generale.
Griglie di osservazione e valutazione
Saranno predisposte delle griglie di osservazione e
valutazione ex – ante, in itinere e finali del lavoro
individuale e di gruppo per i docenti che focalizzeranno
essenzialmente i seguenti indicatori e descrittori e le
seguenti fonti:
• Indicatori
• 1) Presenza di progettazione relativa alle
competenze;
• Adozione di strumenti di valutazione pertinenti;
• Adozione di criteri comuni di valutazione per
l’assegnazione dei voti;
Indicatori
• Condivisione e confronto dei risultati.
• Rilevazione dei livelli delle competenze chiave e di
cittadinanza;
• Rilevazione delle differenze tra classi, sezioni, plessi e
ordini di scuola;
• Controllo e verifica di andamenti ed esiti rispetto alla
fase di progettazione;
• Coordinamento delle fasi del lavoro nel rispetto dei
tempi;
Le competenze
Le competenze sono “saperi agiti”, in quanto indicano
ciò che lo studente è effettivamente capace di fare, di
pensare, di agire davanti alla complessità dei problemi
e delle situazioni che si trova ad affrontare e a risolvere,
mobilitando la sua sfera cognitiva ed intellettuale, ma
anche la sua parte emotiva, sociale, estetica, etica,
valoriale.
Le competenze chiave di cittadinanza
Le competenze chiave sono quelle di cui ogni
persona ha bisogno per la realizzazione e lo sviluppo
personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e
l’occupazione e che rinforzano il percorso di
apprendimento continuo che si prolunga per l’intero
arco della vita (lifelong learning). La quotidianità
didattica, il contenuto e le modalità di trasmissioni
disciplinari sostengono l'attivazione e il
riconoscimento delle competenze di cittadinanza.
La valutazione delle competenze
La sfida a cui è chiamata la valutazione scolastica nel
passaggio da una “scuola delle conoscenze” ad una
“scuola delle competenze” è sintetizzata bene da una
frase di Grant Wiggins: “Si tratta di accertare non ciò
che lo studente sa, ma ciò che sa fare con ciò che sa”
(G. Wiggins (1993). Assessing student performance:
Exploring the purpose and limits of testing, San
Francisco, CA: Jossey-Bass).
Valutazione delle competenze di cittadinanza
I docenti
Agli insegnanti viene chiesto di aiutare gli studenti a
riflettere sulle loro esperienze di apprendimento e di
valutare le competenze acquisite, osservandoli al lavoro
e individuando, nel loro agire, opportuni indicatori di
competenza. Tale valutazione dovrà riguardare i
progressi dello studenti non solo attraverso
l’esame delle “prestazioni finali”, ma anche dei processi
e delle strategie messe in atto, dei progressi compiuti,
delle circostanze e dei tempi nei quali le competenze si
sono sviluppate.
Valutazione delle competenze di cittadinanza
I docenti
Per consentire agli insegnanti di esaminare e valutare
i processi di apprendimento degli studenti è
necessario, quindi, che essi abbiano a disposizione
testimonianze/
documenti/prove ottenute attraverso una
molteplicità di attività e di prestazioni.
Valutazione delle competenze di cittadinanza
I docenti
Assegnare compiti di apprendimento che implichino
l’esercizio di una competenza, guidando la
transizione da compiti chiusi, caratterizzati dalla
riproduzione di determinati apprendimenti e dalla
semplicità della situazione problematica posta, a
compiti aperti, caratterizzati dalla rielaborazione del
proprio sapere e dalla complessità delle situazioni
proposte.
Il Consiglio di classe
Il Consiglio di classe dovrà rilevare le competenze
chiave di cittadinanza, ma anche promuoverle,
incrementarle, consolidarle, non come qualcosa di
separato e di aggiuntivo rispetto alla dimensione
disciplinare/conoscitiva, ma come un risultato
perseguito consapevolmente attraverso e all'interno
delle attività disciplinari.
La rubrica valutativa
La rubrica valutativa è il dispositivo attraverso il quale
viene esplicitato il significato attribuito alla
competenza oggetto di osservazione e precisato il
livello di padronanza atteso in rapporto a quel
particolare soggetto o insieme di soggetti. La rubrica
assicura unitarietà e coerenza all’ intero impianto di
valutazione.
Costruzione delle rubriche valutative
Per la costruzione delle rubriche valutative si devono
considerare:
• La dimensione soggettiva;
• La dimensione intersoggettiva;
• La dimensione oggettiva.
Costruzione delle rubriche valutative
Dimensione soggettiva
• Riguardo alla dimensione soggettiva, ci si può riferire a forme di autovalutazione, attraverso cui coinvolgere l’ alunno nell’accertamento della propria competenza, utilizzando strumenti quali:
• I diari di bordo;
• le autobiografie;
• i questionari di autopercezione;
• i giudizi più o meno strutturati sulle proprie prestazioni e sulla loro adeguatezza in rapporto ai compiti richiesti.
Costruzione delle rubriche valutative
Dimensione intersoggettiva
Riguardo alla dimensione intersoggettiva, ci si può riferire a modalità di osservazione e valutazione delle prestazioni dell’ alunno da partedegli altri soggetti implicati nel processo formativo:
• gli insegnanti, in primis;
• gli altri allievi;
• i genitori,
• altre figure che interagiscono con il soggetto in formazione e hanno l’opportunità di osservarlo in azione.
Costruzione delle rubriche valutative
Strumenti
• In merito agli strumenti, questi possono comprendere:
• protocolli di osservazione strutturati e non strutturati,
• questionari o interviste intesi a rilevare le percezioni dei diversi soggetti,
• note e commenti valutativi
• forme di codificazione dei comportamenti osservati nel soggetto in formazione.
Strumenti per gli altri attori coinvolti
nell’esperienza di apprendimento
Si tratta di dispositivi rivolti agli altri attori coinvolti
nell’esperienza di apprendimento:
• docenti,
• genitori,
• gruppo dei pari,
• interlocutori esterni e orientati a registrare le loro
aspettative verso la competenza del soggetto e le
relative osservazioni e giudizi sui processi attivati e i
risultati raggiunti.
Costruzione delle rubriche valutative
Dimensione oggettiva
Riguardo alla dimensione oggettiva, ci si può riferire
a strumenti di analisi delle prestazioni dell’individuo
in rapporto allo svolgimento di compiti operativi:
• prove di verifica, più o meno strutturate;
• compiti di realtà richiesti al soggetto;
• realizzazione di manufatti o prodotti assunti come
• espressione di competenza;
• selezione di lavori svolti nell’arco di un determinato
processo formativo.
Riferimenti normativi
• Indicazioni nazionali per il curricolo
• C.M. 28/07/14: Introduzione della certificazione
delle competenze al termine della scuola secondaria
di primo grado
• D.M. 435, art..25 del 16/06/2015
• D. M. n.139 del 22/08/07- Allegato2 (Competenze
chiave di cittadinanza da acquisire al termine
dell’istruzione obbligatoria
• Nota MIUR.AOODGOSV.Reg. Uff. (U).0007904.01-09-
2015
Riferimenti normativi
• Avviso pubblico del 15/09/15, prot. n. 937
• Nota 13417 dell’ 8/10/15 dell’ USR – ER «Avviso
pubblico del 15/09/15, prot. 937 per la
presentazione, da parte delle istituzioni scolastiche,
di proposte progettuali riguardanti l’ attuazione dei
Piani di Miglioramento elaborati in esito al processo
di Autovalutazione di cui alla lettera a) dell’ art. 25,
comma 2 del DM 16 giugno 2015, n. 435»
Riferimenti normativi
• D.D.G. n. 563 del 26/11/15
• Allegato 1 al D.D.G. n. 563 del 26/11/2015,
Graduatoria dei «Progetti per l’ attuazione dei piani
di miglioramento», in cui il progetto, «Innovazione
didattica per il successo degli studenti», si posiziona
al posto n. 11/142 con 92 punti
Riferimenti normativi
• Allegato 2 al D.D.G. n. 563 del 26/11/2015, Elenco
degli istituti destinatari di finanziamento per l’
attuazione dei piani di miglioramento», con il quale
al progetto viene assegnato un finanziamento pari ad
euro 6250
• Art. 38 del DM 435/2015, in base al quale la
Direzione Generale verserà un acconto pari al 50%
dell’ importo assegnato