“Sento parlare di yoga, t’ai chi, shiatsu possono giovani oltre... · Introduzione Terapie...

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“Sento parlare di yoga, t’ai chi, shiatsu... possono

servire per la SM? Le persone con SM le possono fare

o sono dannose?”

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Introduzione

Terapie fisiche complementari e sclerosi multipla

E’ naturale provare un sentimento di impotenza di frontea una malattia cronica e imprevedibile come la sclerosimultipla. Soprattutto quando si è giovani. Ed è altrettan-to naturale, a un certo punto, sentire l’esigenza di speri-mentare, in parallelo con le cure offerte dalla medicinaufficiale e con i farmaci tradizionali, strade alternative col-tivando la speranza di ottenere un po’ di benessere fisicoe psicologico, se non addirittura il sollievo dai sintomi dif-ficili da sopportare.

Lungi dal voler esaurire un tema così complesso esfaccettato, questa guida si propone di approfondire laparte relativa ad alcune terapie fisiche complementari,presentando alcune discipline di derivazione orientale –come l’agopuntura, lo shiatsu, lo yoga, il T’ai Chi, la rifles-sologia – e alcune manipolazioni nate invece in Occidente– come la chiropratica, il metodo Feldenkrais, l’osteopatiae la terapia craniosacrale.

Saranno utili? Faranno male? Sono stati pubblica-ti studi scientifici tali da stabilire la loro efficacia per laSM? Su quali basi giudicare rischi e benefici di questepratiche?

L’offerta di terapie fisiche complementari è ormaimolto diffusa nelle città di tutta Italia, così come nei pic-coli centri abitati, con costi molto variabili. Va ricordatoche il Servizio Sanitario Nazionale non rimborsa le spesesostenute da chi decide di frequentare corsi di yoga, trat-tamenti di osteopatia e così via. Rivolgendosi alle sezioniAISM è possibile, il più delle volte, ottenere informazionisui centri eventualmente presenti sul territorio in cui lavo-ra personale sensibilizzato alle problematiche delle perso-ne con SM.

Infine, per evitare brutte sorprese, andrebbe valu-tata attentamente la professionalità di chi propone questeterapie fisiche complementari: una visita preliminare alcentro o allo studio dove si eseguono i trattamenti e uncolloquio sereno con i responsabili può diventare l’occa-sione per esplicitare i propri obiettivi e le necessità, inrelazione alla condizione di persona con SM.

L’obiettivo della guida è dare, di ciascuna terapiafisica complementare, una breve definizione e un inqua-dramento storico per poi precisare quali sono (se ci sono)

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le basi scientifiche che dimostrano l’utilità per la SM e irischi eventuali.

Lo spirito è rendere esplicito, con approccio prag-matico e rigoroso, ciò che giova alla persona con SMrispetto a ciò che è ininfluente o addirittura dannoso perla sua salute.

Cosa si intende per terapie complementariDa qualche decennio a questa parte, è diventata quasi unamoda affiancare la medicina tradizionale alle terapie com-plementari (dette anche terapie alternative o terapie nonconvenzionali). E’ una definizione elastica che cela unoscenario molto variegato.

Le terapie complementari comprendono infattiun’ampia varietà di pratiche che vanno dall’omeopatia aifiori di Bach, dall’agopuntura alla chiropratica, dall’osteo-patia a qualsiasi altro trattamento venga proposto comesoluzione a un malessere, o a una condizione di malattia,senza essere riconosciuto come rimedio efficace dallamedicina ufficiale.

Le terapie complementari sono spesso oggetto diattenzione da parte di giornali, Internet e TV. Si rischia

quindi di essere sommersi da informazioni non sempreunivoche o corrispondenti alla realtà.

Per valutare l’efficacia di una terapia è importanteavere presente la differenza sostanziale tra sperimentazio-ne scientifica e testimonianze individuali. Ovvero: unacosa è affermare che una certa pratica è utile perché unostudio clinico ha dimostrato la sua efficacia testandola suun gruppo di persone e rispettando severe regole metodo-logiche; un’altra cosa è affermare che la stessa praticacomplementare fa bene per “sentito dire”, perché lo dicel’amico o perché c’è scritto su Internet. Senza nulla toglie-re alla buona fede di chi testimonia di aver avuto un effet-to positivo adoperando un certo tipo di terapie o di prati-ca, va sottolineato che la scienza si muove su un pianodiverso, puntellato da prove cliniche e dimostrazionidocumentate.

Si consiglia perciò a una persona con SM che senteil desiderio di accostarsi a una terapia complementare di:

· parlare delle proprie intenzioni con il neurologo econ il fisiatra che, in base a una valutazione gene-rale dello stato di salute e della progressione dellamalattia, distingue le pratiche utili da quelle, vice-versa, da evitare;

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· stabilire insieme con il neurologo quali terapiecomplementari affiancare in tutta sicurezza con ifarmaci che già si prendono;

· diffidare di testimonianze mirabolanti, di tratta-menti eccessivamente costosi o che richiedono lasospensione di terapie farmacologiche;

· basare il giudizio su informazioni provenienti dafonti autorevoli (neurologo, fisiatra, associazione).

Alcune terapie complementari sono classificatecome terapie fisiche perché rivolte al corpo o il movimen-to, parte essenziale di una vita sana, con o senza sclerosimultipla.

La debolezza, la difficoltà a muoversi o a stare inequilibrio possono indurre una persona con SM a rinun-ciare a priori a dedicarsi a pratiche come lo yoga o il T’aiChi, per paura di farsi del male o per evitare si sentirsi inimbarazzo di fronte agli altri. L’atteggiamo corretto non èquello di scoraggiarsi ma di informarsi.

Mettere in rapporto corpo, mente ed energia La medicina tradizionale cinese, e di molte pratiche di ori-gine orientale tra cui lo yoga e lo shiatsu, si basa sullastretta correlazione tra spirito e corpo. Fin dall’antichità,sono state sviluppate tecniche per guarire, per riequilibra-re il corpo e per aumentare l’energia vitale dell’individuo.Sulla base di queste teorie sono state sviluppate pratichefisiche, respiratorie e mentali che, rafforzando l’organi-smo sano e trattando quello malato, aiutano la circolazio-ne di quella che viene definita energia vitale, che scorreattraverso un sistema di canali che percorrono il corpo.Attraverso particolari tecniche di respirazione, postura,movimento, meditazione sviluppate nel corso di millenni,la medicina orientale e alcune terapie complementarimirano a mantenere in salute il corpo e la mente.

Una cooperazione di corpo e respiro che aiutereb-be a eliminare i blocchi nei canali del sistema energetico.A questa teoria si rifanno le tre principali terapie fisichecomplementari, agopuntura, yoga e shiatsu, che vengonotrattate di seguito.

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Agopuntura

DefinizioneL’agopuntura è la stimolazione di alcuni punti ben precisidel corpo tramite l’infissione di sottilissimi aghi sterili neitessuti. Secondo la tradizione cinese, la stimolazionedovrebbe ripristinare l’equilibrio energetico che risultaalterato dalla presenza della malattia. Si pratica con aghidiversi a seconda dell’effetto che si vuole ottenere, daquello sedativo a quello eccitante. L’ago deve penetrareper pochi millimetri e viene ritirato poco dopo senza pro-vocare dolore né perdita di sangue. Dal 1990, l’agopuntu-ra può essere praticata da un medico all’interno di qual-siasi USL italiana che si sia attivata per l’apertura di que-sto servizio o all’interno di strutture sanitarie pubbliche oprivate convenzionate con le USL.

Cenni storici L’agopuntura è una pratica della medicina tradizionalecinese molto popolare e diffusa in tutto il mondo. Si basasu testi che risalgono al 2.500 a. C, secondo cui la salutedel corpo è legata all’equilibrio tra due forze vitali: Yang,che rappresenta l’energia mentale, e Yin, che identifical’energia legata alla materia. Chi si rifà a questa disciplina,sostiene che le malattie dipenderebbero da un eccesso dienergia prodotta dagli organi, mal distribuita nell’organi-smo e che gli aghi vanno ad armonizzare, come interrutto-ri che si aprono e si chiudono, la circolazione energeticadel nostro organismo.

La funzione dell’agopuntura sarebbe perciò diripristinare un equilibrio tra queste due forme di energia.Tale effetto si ottiene stimolando con gli aghi dei punti,circa 400, posti sui cosiddetti meridiani, 14 canali imma-ginari attraverso cui fluisce l’energia vitale e che corri-spondono, per ogni lato, agli organi e alle viscere.

Studi clinici Per spiegare gli effetti dell’agopuntura si teorizza che que-sta pratica potrebbe modificare il livello di alcuni neuro-trasmettitori nel sistema nervoso centrale stimolando il

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rilascio di endorfine (oppioidi), sostanze con azione anal-gesica prodotte dal corpo.

Altri ritengono che l’efficacia dell’agopuntura siafrutto dell’effetto placebo (cioè che dipenda solo dal con-vincimento del paziente) perché finora non è stata dimo-strata l’esistenza di recettori speciali nello spessore dellacute dove agirebbero gli aghi e il concetto di energia vita-le non ha consistenza scientifica.

Studi in persone con SMNon ci sono molti studi clinici relativi all’efficacia del-l’agopuntura su persone con SM.

Tra quelli disponibili, alcuni sono di piccoledimensioni. Per esempio uno studio canadese condotto su41 persone con SM che ha mostrato buoni risultati del-l’agopuntura sui sintomi dell’incontinenza e sulla vescicaiperattiva, spesso responsabili di una marcata riduzionedella qualità di vita.

In altre ricerche (meno rigorose perché basate solosu interviste e non su test di confronto) sono stati riferitimiglioramenti nei sintomi di dolore, spasticità, formico-lio, fatica, difficoltà a camminare, depressione, ansia,insonnia, disturbi vescicali e intestinali.

La maggior parte degli studi disponibili si riferisceinvece a persone senza SM, in cui l’agopuntura è stataproposta come trattamento di vari disturbi, in particolareil dolore, il mal di testa, l’artrosi, l’ansia e così via.

Studi in persone senza SMAlcuni ricercatori statunitensi hanno per esempio testatol’agopuntura su 50 pazienti con dolore dovuto a fibro-mialgia proponendo sei sedute di agopuntura nell’arco di2-3 settimane. Lo studio era controllato con un altro grup-po di pazienti cui invece veniva praticata una simulazione.Oltre al controllo del dolore, lo scopo era valutare l’even-tuale azione sugli altri aspetti della malattia. Dopo unmese dal trattamento, si è avuto un risultato positivo sudolore, spossatezza, ansia, con un miglioramento rilevan-te della qualità di vita.

L’agopuntura è usata anche per alleviare i sintomidella cefalea tensiva. In uno studio su 273 pazienti si ècercato di chiarire se l’agopuntura riduce le frequenzadegli episodi: la sperimentazione si è svolta in Germania eil campione è stato diviso in tre gruppi dei quali il primo(n = 132) è stato sottoposto a cicli di agopuntura tradizio-nale, il secondo (n = 63) a terapia minimale e il terzo (n =

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75) è stato messo in lista d’attesa. Il numero di giorni incui i pazienti hanno lamentato la presenza di una cefaleatensiva si è ridotto di 7,2 giorni e di 1,5 giorni tra coloroche non hanno ricevuto alcun trattamento. I dati hannoconfermato la validità della terapia. Risultati positivi sisono ottenuti anche per il trattamento della nevralgia deltrigemino.

Un altro studio su 570 pazienti con artrosi delginocchio ha dimostrato che il ricorso all’agopuntura puòessere una via alternativa sufficientemente valida da meri-tare attenzione.

Un lavoro canadese condotto su 30 soggetti ha evi-denziato che grazie all’agopuntura si ottiene una maggio-re sincronia dei movimenti e un miglioramento dell’attivi-tà muscolare; un altro studio ha evidenziato invece l’incre-mento nella forza di contrazione della muscolatura lom-bare in pazienti con mal di schiena anche durante la gra-vidanza.

Nonostante l’agopuntura non possa curare inmodo completo la sclerosi multipla, è però efficace nell’al-leviare qualche sintomo. L’agopuntura non modifica ildecorso della sclerosi multipla ma può rivelarsi efficaceper curare alcuni disturbi legati a essa, come la nevralgiadel trigemino.

Utilità Per una persona con SM, l’agopuntura potrebbe dimo-strarsi utile per calmare il dolore neuropatico che puòcomparire nelle varie fasi della malattia, ed è causato dallalesione delle vie sensitive o delle vie discendenti di con-trollo degli impulsi dolorosi. L’azione degli aghi sembraaumentare la soglia di risposta al dolore, tant’è che l’ago-puntura viene utilizzata anche per trattare altre condizio-ni legate o meno alla SM come la nevralgia del trigemino,i dolori muscolari e quelli mestruali. Altri effetti positivisono stati dimostrati nel trattamento di nausea, vomito,fatica, stitichezza, ansia, depressione e insonnia. Oppureper ridurre la spasticità dei muscoli, per migliorare idisturbi urinari.

L’agopuntura non influenza il numero o la gravitàdi ricadute o la progressione della SM.

Controindicazioni, precauzioni e consigliDurante l’infissione degli aghi non si dovrebbe avvertiredolore ma solo una sensazione di graffio leggero. In gene-rale l’agopuntura è ben tollerata soprattutto se praticatada una persona esperta. In oltre 20 anni, sono stati pochis-simi i casi di effetti collaterali gravi.

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Tuttavia, in uno studio su 28 persone con SM l’agopuntu-ra ha provocato aumento di sensibilità nei punti della cutedove venivano inseriti gli aghi oltre a spasmi e contrazio-ni muscolari delle estremità. In un altro, condotto su 217pazienti con SM, il 10 per cento di essi ha riferito il peg-gioramento dei sintomi, oltre a dolore e sonnolenza.

Quindi, prima di decidere, è opportuno parlarnecon il proprio medico. Bisogna inoltre prestare moltaattenzione alle condizioni igieniche perché gli aghi devo-no essere sterili o si rischia di contrarre malattie trasmissi-bili come epatite e AIDS.

L’agopuntura è controindicata per i portatori divalvole cardiache, pace-maker o in terapia con anticoagu-lanti. Va fatta con cautela nel primo trimestre di gravidan-za o in caso di allergia ai metalli.

Shiatsu

DefinizioneE’ un termine giapponese (Shi = dito e atsu = pressione)che significa “pressione con le dita” che si effettua con ilpollice sui punti analoghi a quelli dell’agopuntura dove,secondo le dottrine orientali, fluisce l’energia vitale. Lapersona viene fatta sdraiare a terra su un materassino. Pereffettuare la manipolazione è possibile usare anche altreparti del corpo: il palmo, quando la zona da trattare è piùampia oppure il gomito, quando occorre utilizzare una sti-molazione più forte per sbloccare un significativo accu-mulo di energia.

Lo shiatsu è eseguito senza sforzo muscolare,impiegando unicamente il peso del corpo di chi opera esempre perpendicolarmente rispetto alla zona o al puntoche viene trattato.

Il trattamento non è doloroso, ma ci sono alcunipunti di pressione più sensibili rispetto ad altri per cuil’operatore dovrà regolare l’intensità della pressione eser-citata.

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Cenni storiciAll’inizio del Novecento, Tamai Tempaku elaborò questatecnica manuale di tipo pressorio definita shiatsu ma cheha le sue origini nelle antiche tecniche manipolatorie cine-si. Nel 1955 è stata riconosciuta dal Ministero della Sanitàgiapponese e, a partire dagli Settanta, lo shiatsu si è diffu-so in tutto il mondo.

Studi cliniciNon sono disponibili studi clinici che indagano l’efficaciadello shiatsu nella SM. Questa manipolazione viene pro-posta per ripristinare il flusso di energia lungo i canali discorrimento e migliorare il benessere complessivo di unapersona in modo naturale. Di solito viene indicato per iltrattamento di mal di schiena, mal di testa, dolorimestruali ma anche ansia e depressione.

Utilità Per una persona con SM lo shiatsu può essere utile per:

· allentare la tensione psicologica e lo stress;

· migliorare il tono dell’umore.

Controindicazioni, precauzioni e consigliLo shiatsu è controindicato in caso di osteoporosi, flebite,malattie tumorali. Nel 1990 è stata fondata la FederazioneItaliana Shiatsu per diffondere lo sviluppo di questa disci-plina e promuovere una preparazione professionale quali-ficata. Nella scelta dell’operatore bisogna fare attenzioneperché non è previsto un curriculum di accesso ai corsi.Chiunque può iscriversi indipendentemente dalla sua for-mazione di base.

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Yoga

DefinizioneE’ un insieme di esercizi fisici, respiratori e mentali chemira a riequilibrare le energie della sfera fisica ed emoti-va. I movimenti sono lenti e si pone molta attenzione allarespirazione e alla postura. Ci sono diversi tipi di yoga enon è affatto vero che, chi non è in grado di assumere uncerto tipo di postura o non ha forza negli arti, non puòpraticarlo.

Esiste una particolare corrente, lo Iyengar yoga,adatto per persone con SM, che incoraggia a muoversioltre i confini delle limitazioni funzionali senza pressionipsicologiche, che utilizza sostegni per rendere le posizioniaccessibili.

Lo yoga è un’opportunità per riacquistare unsenso di autocontrollo e miglioramento energetico chepuò aiutare a fornire sollievo.

Cenni storici La parola Yoga deriva da “yuj” che in sanscrito significa“unione o unificazione dell’anima individuale con il prin-cipio divino”. Nasce come corrente spirituale in India,5.000 anni fa. Alla fine dell’Ottocento si diffonde in occi-dente dando origine a varie branche convertendosi, perlo più, in una pratica utilizzata per raggiungere il benes-sere. In India, l’energia vitale, prana, è descritta comefluire attraverso migliaia di sottili canali energetici, i nadi.

Uno degli scopi dello yoga è accumulare piùprana attraverso esercizi di controllo del respiro (yogapranayama) e posizioni fisiche (yoga asana). Allo studen-te viene anche insegnato come conservare il prana, comenon sprecare sia quello innato, genetico, sia quello acqui-sito attraverso la meditazione. Alcuni yogi credono che aciascuno sia stato dato un certo numero di respirazionidalla nascita. Se si impara a respirare più lentamente, sivive dunque di più. Tutte le correnti dello yoga hannocome fine ultimo la realizzazione dell’uomo. Yoga vuoldire unione e questa unione si realizza purificando corpoe mente per farne potenti strumenti dell’anima. Con lapratica dello yoga si tende al raggiungimento dell’equili-brio psicofisico, di una maggiore consapevolezza dei pro-

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cessi vitali, fisiologici e, più in generale, del corpo in ognisua parte. Ci sono notevoli paralleli tra lo yoga e la teoriacinese dello yin-yang.

Studi su persone con SM Nel 2004 è stato pubblicato un studio su 70 persone conSM per verificare l’efficacia di un corso di yoga della dura-ta di sei mesi. La maggior parte dei partecipanti ha avutoun miglioramento significativo del sintomo della fatica. Inaltri lavori più piccoli lo yoga ha dimostrato di ridurre,nelle persone con SM, il livello di ansia, lo stress e la rigi-dità muscolare

Studi su persone senza SMUn’ampia revisione di vari studi ha dimostrato che la pra-tica dello yoga è efficace nel ridurre l’ansia, la depressio-ne e la sindrome da stress post traumatico in persone cheavevano subito un trauma o avevano una storia di abusoalle spalle. In sostanza, le sedute di yoga servivano a fartornare il buon umore e migliorare la resistenza allo stress.

Un altro studio ha valutato l’effetto dello yoga sul

mal di schiena. Dopo 12 settimane, le persone che prati-cavano yoga hanno avuto un miglioramento che persiste-va a distanza di mesi. Lo stesso effetto positivo è statoriscontrato anche nelle donne in gravidanza.

UtilitàDecidere di praticare lo yoga è un’ottima scelta per le per-sone con SM, praticamente a tutti i diversi livelli di abili-tà. Da un punto di vista fisico, lo yoga armonizza i movi-menti, rende il corpo più elastico, favorisce la flessibilità emigliora l’equilibrio. Può aumentare l’elasticità grazie aialle posizioni che richiedono streching (allungamentomuscolare).

Inoltre, non essendo esclusivamente una disciplinafisica e agendo parecchio sulla respirazione, aiuta a ridur-re lo stress, contribuendo in maniera sostanziale ad allen-tare la tensione e migliorare la qualità di vita. Le personecon SM che praticano yoga testimoniano di sentirsi piùrilassate, di accettare meglio la malattia, di trovare piùfacilmente un equilibrio e un benessere emotivo.

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Controindicazioni, precauzioni e consigli I corsi di yoga possono essere molto diversi tra loro aseconda della corrente di riferimento: alcuni privilegianogli esercizi aerobici, altri la meditazione, altri il manteni-mento della posizione. Il consiglio è: chiedere al fisiatra seci sono eventuali controindicazioni in base alle proprieabilità, informarsi sull’esperienza dell’insegnante e sullapossibilità di frequentare il corso anche quando si ha dif-ficoltà a muoversi, seduti o appoggiati al muro. Evitare disforzarsi al di là delle reali potenzialità e, quando si sentedolore, smettere.

Chiropratica

DefinizioneIl termine chiropratica deriva dal greco “keir” (mano) e“praxis” (agire) e significa trattamento con le mani. E’ unadisciplina che, attraverso specifiche manovre svolte dalchiropratico sulle vertebre e su altre strutture osteoarti-colari, rimuove le cause meccaniche all’origine dei distur-bi che provocano dolore e difficoltà di movimento. Vieneconsigliata per curare torcicollo, dolori alla cervicale, maldi schiena, tendiniti, dolori alle articolazioni e al bacino ecosì via.

Cenni storiciLa chiropratica moderna è stata fondata nel 1895 daDaniel David Palmer che curò un paziente sordo con unamanovra sulle vertebre cervicali, ipotizzando che la com-pressione del nervo uditivo fosse all’origine del disturbo.La disciplina si basa sul principio che basta una minimaalterazione nella struttura della colonna per comprimere ilmidollo spinale, i nervi periferici o i vasi (che passano

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attraverso le vertebre) provocando dolore e altre anoma-lie dell’apparato locomotore. Attraverso la manipolazio-ne, il chiropratico elimina i difetti riscontrati nella struttu-ra della colonna vertebrale cercando di rimuovere la causadi disturbi e malesseri.

Studi cliniciLa chiropratica non migliora il decorso della SM. Glistudi scientifici su questo tema sono pochi e si basano sutestimonianze individuali. Dunque non ci sono elementisufficienti per consigliare, a una persona con SM, di rivol-gersi a un chiropratico per alleviare i sintomi tipici dellamalattia. Può invece essere utile per trattare altri disturbiche non sono in relazione con la SM.

UtilitàNelle persone con SM, la chiropratica può essere indicataper trattare le lombalgie (dolore nella parte bassa dellaschiena). La sua efficacia sul dolore al collo e per il mal ditesta non è stata dimostrata.

Controindicazioni, precauzioni e consigliIn Italia non c’è una legge che regola la professione di chi-ropratico e il titolo di dottore può essere conseguito soloall’estero. Il pericolo maggiore è di finire in mani sbaglia-te, di persone non qualificate che hanno seguito in corsoper poche settimane. Per cui la prima cosa è accertarsi chel’operatore sia qualificato, contattando l’associazione ita-liana chiropratici (numero verde 800-017806; www.asso-ciazionechiropratici.it) o facendosi consigliare dal propriomedico. Prima della manipolazione, il chiropraticodovrebbe fare un esame clinico accurato, anche con l’au-silio di radiografie e altri accertamenti.

In generale la pratica è ben tollerata comunquechiedere sempre un parare al fisiatra o all’ortopedicoprima di decidere di iniziare con le sedute. Uno degli effet-ti collaterali più comuni è il dolore muscolare che persisteper qualche giorno dopo la seduta. La chiropraticadovrebbe essere evitata durante la gravidanza, in presenzadi osteoporosi, ernia del disco, tumori, infezioni alle ossa.

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Metodo Feldenkrais

DefinizioneIl metodo Feldenkrais, o “presa di coscienza per mezzodel movimento”, è un sistema innovativo che utilizza ilmovimento per migliorare la qualità di vita. Le lezionidurano da 30 a 60 minuti e consistono in sequenze dimovimenti e posizioni da eseguire senza sforzo per svilup-pare una coscienza di sé nell’ambiente.

Cenni storiciIl metodo prende nome dal suo ideatore, MosheFeldenkrais, un ebreo russo nato ai primi del Novecento.Lo scopo del metodo è superare gli schemi abituali e lerigidità per scoprire nuovi modi di muoversi nello spazio.

Studi cliniciSono pochi gli studi scientifici che hanno valutato il meto-do nella sclerosi multipla. Uno di questi ha coinvolto 20persone con SM che hanno partecipato alle sedute perotto settimane: non ci sono stati effetti evidenti sulla capa-

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cità di muoversi o su altri sintomi della SM ma solomiglioramenti nel tono dell’umore e nell’ansia.

Utilità Il metodo Feldenkrais si indirizza a tutti coloro che desi-derano aumentare le proprie potenzialità anche nei limitiimposti da una disabilità. La persona con SM, per mezzo della creazione di schemidi movimento non utilizzati, può ridurre le conseguenzedella disabilità.Può aiutare a:

· ridurre lo stress;

· migliorare l’equilibrio;

· perfeziona la sensibilità ai movimenti nello spazio.

Controindicazioni, precauzioni e consigliNon ci sono controindicazioni o precauzioni particolarida prendere. Il metodo è sicuro.

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Osteopatia

DefinizioneSecondo l’osteopatia ogni processo patologico nel corpoè un’espressione di una disfunzione muscolo scheletricapiù o meno pronunciata, che contribuisce al manteni-mento della stessa malattia. Il ruolo dell’osteopata è cer-care le disarmonie interne e ridare al corpo la forza vita-le per autoripararsi. Il trattamento osteopatico si avvaledi un sistema di tecniche esclusivamente manuali eserci-tate su ossa, articolazioni, muscoli, tessuto connettivo eorgani interni che mirano a correggere meccanicamentele variazioni strutturali o i disordini capaci di provocarele malattie.

Cenni storiciLa parola osteopatia deriva dall’unione di “osteon” (osso,in greco) e “pathos” (sofferenza). Fu introdotta negli StatiUniti nel 1874 dal dottor Andrew Taylor Still convintoche la malattia avesse origine nel corpo e che lo stessocorpo dovesse guarirla. L’osteopatia intende l’uomo comeun’unica unità funzionale, nel quale le varie parti che locompongono (muscoli, ossa, visceri, sistema circolatorio,nervoso eccetera), sono in relazione e collaborano tra loroper mantenere l’armonia e il benessere.

Studi cliniciIn un piccolissimo studio clinico su osteopatia e SM èstato offerto un trattamento osteopatico due volte la setti-mana per 12 settimane a sette donne con sclerosi multiplaottenendo un miglioramento nel valore della forza musco-lare ma non nei sintomi della fatica. In generale, l’osteopatia viene proposta per il trattamentodi dolore viscerale, nevralgie, artrosi, mal di schiena,disturbi digestivi, sinusiti, cefalea miotensiva.

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UtilitàL’osteopatia è consigliata alle persone con SM per il trat-tamento di patologie ortopediche come l’artrosi, il mal dischiena e la cefalea.

Controindicazioni, precauzioni e consigliLa manipolazione delle vertebre da parte di persone nonqualificate è una pratica pericolosa. L’osteopatia non èuna disciplina medica riconosciuta in Italia però esiste unregistro degli operatori osteopati italiani (www.roi.it). Adifferenza di altre discipline alternative. l’accesso ai corsiè riservata ad alcune professioni sanitarie (fisiatra, medi-ci, kinesiterapisti, massaggiatori eccetera) e la scuola durasei anni.

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Riflessologia

Definizione E’ una pratica che, tramite la stimolazione di precisi“punti riflessi” sul piede, vuole stimolare specifici canalienergetici che attraversano il corpo. Il terapeuta, nel corsodi una seduta di riflessologia, esercita una pressione sualcune zone del piede senza spostare il dito, con un movi-mento a scatto, seguendo una concezione analoga all’ago-puntura e allo shiatsu.

Cenni storiciFin dall’antichità i piedi, grazie alla loro ricchezza in ter-minazioni nervose, sono stati identificati come sede dizone in collegamento con altre parti del corpo. Si partedalla testa, che è riflessa nelle dita, e si arriva fino al baci-no che ha il suo punto riflesso nella zona del calcagno. DalNovecento in poi la pratica della riflessologia si è diffusanegli Stati Uniti grazie a William Fitzgerald ed EuniceIngham.

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Studi cliniciUna ricerca su 71 persone, di cui la metà con SM, hadimostrato che un trattamento di riflessologia della dura-ta di 11 settimane, è efficace nel migliorare i sintomi diincontinenza, dolore o di sensibilità.Altri studi, basati su testimonianze e non verificati congruppi di controllo, hanno portato risultati analoghi.

Utilità Oltre agli effetti descritti sopra, la riflessologia viene pro-posta, e in qualche caso può dimostrarsi utile, per tratta-re il dolore, migliorare la qualità del sonno e mitigare lanausea.

Controindicazioni, precauzioni e consigliNon ci sono particolari precauzioni o controindicazioni.

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T’ai Chi Chuan

DefinizioneIl T’ai Chi Chuan è un’antica disciplina taoista che siesplica in movimenti circolatori, morbidi e lenti del corpo,accompagnati da una respirazione profonda. Viene prati-cato in piedi, con le ginocchia leggermente piegate e ilbusto eretto inclinato in avanti. I movimenti delle bracciasono rilassati e armonici. Lo scopo del T’ai Chi Chuan èarmonizzare il corpo attraverso il movimento e la menteattraverso la respirazione.

Cenni storiciT’ai Chi Chuan significa “la strada dell’armonia dell’ener-gia”. La leggenda racconta che questa disciplina fu inven-tata intorno al 1200 d. C dal monaco Chang San Feng che,osservando un combattimento tra un serpente e una gru,concluse che il rettile aveva la meglio perché era più sciol-to e concentrato sull’avversario.

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Studi cliniciUn piccolo studio del 1999, su 19 persone con SM, hadimostrato che otto settimane di T’ai Chi Chuan hannopotenziato complessivamente le condizioni psicofisichedel gruppo: è migliorata la capacità di camminare piùvelocemente del 21 per cento ed è diminuita, del 28 percento, la rigidità muscolare. Nel complesso è aumentata laqualità di vita e le interazioni sociali.Altre ricerche, che hanno preso in esame gli effetti suglianziani ma che possono essere estese anche alle personecon SM, dimostrano un miglioramento nell’equilibrio enella confidenza a muoversi. Una revisione Chochrane ha preso in esame la sicurezza el’efficacia del T’ai Chi Chuan nell’artrite reumatoide, con-cludendo che esercitare questa disciplina porta a un signi-ficativo miglioramento dei movimenti delle gambe e delleanche; uno studio israeliano ha confermato la validità delT’ai Chi Chuan nel recupero delle funzionalità generalidopo un ictus.

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Terapie fisiche complementari e sclerosi multipla

Utilità Per le persone con SM, seguire un corso di T’ai ChiChuan può rappresentare un modo piacevole per:

· rilassarsi;

· diminuire lo stress, l’ansia e la rigidità muscolare;

· aumentare la sensibilità dei propri movimentinello spazio;

· migliorare la qualità e la quantità di sonno;

· affinare la capacità di muoversi senza affanno e lacoordinazione;

L’esecuzione di questa disciplina porta inoltre a un miglio-ramento del tono e dell’elasticità muscolare e dell’equili-brio.

Controindicazioni, precauzioni e consigliA dispetto delle apparenze, per praticare il T’ai Chi Chuannon è richiesta una grande agilità ed è possibile trovarecorsi adatti anche a persone con diversi livelli di abilità(cominciando a fare esercizi da seduti) o individuali. Non ci sono controindicazioni particolari. L’unico effettoindesiderato nelle persone con SM potrebbe essere unincremento della fatica.

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Terapia craniosacrale

DefinizioneIl metodo, che fa parte dell’osteopatia, si basa sulla perce-zione del movimento fisiologico delle ossa del cranio. Conuna manipolazione delicata e leggera, il terapista si con-centra sulle ossa della testa, della spina dorsale e del baci-no con l’obiettivo di favorire una corretta circolazione delliquido cerebrospinale (il fluido che circonda e proteggeencefalo e midollo spinale).

Cenni storiciSviluppata all’inizio del XX secolo, è una branca partico-lare dell’osteopatia proposta da William GardnerSutherland, uno studente di medicina. Negli anni settan-ta, la terapia craniosacrale è stata aggiornata da JohnUpledger, un medico statunitense. In accordo a questa teoria, le ossa del cranio non sonoimmobili e saldate fra loro ma animate da minimi movi-menti di espansione e contrazione regolari che formanouna sorta di respirazione ritmica. Da essa dipenderebbe

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la libera circolazione del liquido cerebrospinale cheinfluenzerebbe in modo positivo l’attività del sistema ner-voso e del sistema immunitario.

Studi cliniciLa teoria secondo cui alcune malattie dipendano da un’al-terazione della circolazione del liquido cerebrospinalenon è dimostrata scientificamente. Così come non ci sonoprove che il trattamento craniosacrale sia in grado dimodificare le caratteristiche del flusso cerebrospinale.Non esistono studi che mettono in relazione SM e terapiacraniosacrale: gli unici dati sono frutto di testimonianze dipersone che riferiscono un miglioramento dei sintomidolorosi.

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Utilità La terapia craniosacrale viene consigliata per il trattamen-to di: nevralgia del trigemino, sinusiti, tensioni oculari,vertigini, malocclusioni dentali, cefalea.

Controindicazioni, precauzioni e consigliA volte può dare mal di testa e vertigini.

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RispostaDomanda&

Cosa si intende per terapia complementare?

Tra le terapie complementari rientrano, per esempio,l’omeopatia, l’idroterapia, i fiori di Bach, l’agopuntura, lachiropratica, l’osteopatia o qualsiasi altra cosa venga pro-posta come soluzione a uno stato di malessere o a unamalattia, senza essere riconosciuta dalla medicina ufficia-le. Alcune di esse vengono classificate terapie fisiche per-ché sono rivolte al corpo o riguardano il movimento.

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Da dove nasce il bisogno di terapie complementari?

In parte nasce dall’insoddisfazione verso la medicina tra-dizionale, ma più frequentemente da un sentimento diimpotenza nei confronti della malattia. E’ inoltre diffusala convinzione che le terapie complementari siano prive dirischi anche se non è vero.

Le terapie fisiche complementari sono esenti da rischi?

No, ogni trattamento porta con sé dei possibili rischi. Peralcune terapie inoltre non sono disponibili studi scientifi-ci adeguati che abbiano dimostrato reali benefici rispettoalla loro sicurezza. In ogni caso la persona con SM cheintenda avvicinarsi a questi trattamenti complementaridovrebbe contattare preventivamente il neurologo o ilfisiatra.

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L’agopuntura può essere utile alle persone con SM?

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Sì, per affrontare alcuni sintomi della malattia. L’ago-puntura potrebbe dimostrarsi utile per calmare il doloreneuropatico, per ridurre la spasticità dei muscoli, permigliorare la funzionalità della vescica. L’azione degli aghisembra aumentare la soglia di risposta al dolore, tant’èche l’agopuntura viene utilizzata anche per trattare lanevralgia del trigemino, i dolori muscolari e quellimestruali. Altri effetti positivi sono stati dimostrati neltrattamento di nausea, vomito, fatica, stitichezza, ansia,depressione e insonnia.

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Nell’agopuntura l’inserzione dell’ago è dolorosa?

L’inserzione dell’ago, se praticata correttamente, non èassolutamente dolorosa. Gli aghi impiegati sono di accia-io, non sono cavi e presentano un diametro di pochi deci-mi di millimetro. L’ago da agopuntura, in virtù di questesue peculiari caratteristiche, si insinua tra i tessuti senzatraumatizzarli, differentemente da quanto avviene per gliaghi cavi e taglienti impiegati nelle comuni terapie endo-venose e intramuscolari. Durante l’infissione si può avver-tire una sensazione di graffio leggero.

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Con l’agopuntura ci sono rischi di infezioni?

Questo rischio è strettamente correlato alle condizioniigieniche delle strutture in cui viene svolta la pratica. Inparticolare bisogna assicurarsi che gli aghi siano sterili emonouso per evitare di contrarre malattie trasmissibilicon il sangue come epatite e AIDS.

Qual è lo scopo dello shiatsu?

Il trattamento shiatsu, attraverso la pressione esercitatadall’operatore, è usato per riequilibrare le disarmoniedell’energia vitale che si ritiene possano essere causa dimalessere.

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Lo shiatsu può aiutare le persone con SM?

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In generale lo shiatsu è indicato per il trattamento di maldi schiena, mal di testa, dolori mestruali ma anche ansia edepressione. Per una persona con SM lo shiatsu può esse-re utile per allentare la tensione psicologica e lo stress emigliorare il tono dell’umore.

Lo shiatsu è doloroso?

In generale il trattamento shiatsu non è doloroso, ma cipossono essere alcuni punti di pressione più sensibilirispetto ad altri per cui l’operatore dovrà regolare l’inten-sità della pressione esercitata.

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Con quale criterio devo scegliere un operatore shiatsu?

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Dal momento che lo shiatsu non è riconosciuto dalla legi-slazione italiana, non ci sono limitazioni o restrizioni suchi si può improvvisare operatore. Un buon metodo discelta è contattare gli albi professionali (privati) e chiede-re se, nella propria zona di residenza, è presente un ope-ratore che ha conseguito il diploma seguendo l’iter forma-tivo europeo.

Una persona con SM può praticare lo yoga?

Sì, decidere di praticare lo yoga è un’ottima scelta per lepersone con SM, praticamente a tutti i diversi livelli diabilità. Da un punto di vista fisico, lo yoga armonizza imovimenti, rende il corpo più elastico, favorisce la flessi-bilità e migliora l’equilibrio. Inoltre produce potenzamuscolare senza indurire le articolazioni. Chi lo pratica sviluppa grandi capacità di resistenza allosforzo prolungato grazie alla maggiore consapevolezza delcorpo e al controllo del movimento.

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Perché la corrente Iyengar Yoga è adatta alle persone con SM?

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Questa particolare corrente è nota soprattutto per l’im-portanza attribuita alla correttezza dell’allineamento delcorpo nell’asana che permette di raggiungere un miglioreequilibrio con un minore sforzo muscolare. Pur facendomeno fatica è possibile raggiungere una maggiore stabili-tà. Un aspetto caratteristico di questa pratica è l’uso disemplici sostegni, o attrezzi. Proprio mediante l’uso diquesti attrezzi anche una persona con SM eventualmentedisabile può trarre beneficio dall’asana perché riesce amantenere più a lungo una posizione.

Tutti possono avvicinarsi alla chiropratica?

In generale questa terapia fisica, se eseguita da un profes-sionista, è ben tollerata. La chiropratica dovrebbe essereevitata durante la gravidanza, in presenza di osteoporosi,ernia del disco, tumori, infezioni alle ossa. Uno degli effet-ti collaterali più comuni è il dolore muscolare che persisteper qualche giorno dopo la seduta.

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Che cosa dice la ricerca scientifica sulla chiropratica?

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La ricerca scientifica ha dimostrato che la chiropratica èutile nei casi di lombalgie (mal di schiena), mentre ci sonopochi studi scientifici su chiropratica e sclerosi multipla epertanto mancano ancora prove sufficienti per consigliarequesto trattamento alle persone con SM.

Su quali principi si basa il metodo Feldenkrais e a cosa serve in caso di SM?

Il metodo Feldenkrais è un sistema che si basa sul princi-pio della presa di coscienza per mezzo del movimento.Sono pochi gli studi clinici che hanno valutato il metodonella SM ma può essere utile avvicinarlo per ridurre lostress, migliorare l’equilibrio e aumentare le propriepotenzialità.

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Il trattamento osteopatico è utile solo per le ossa e per i muscoli?

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L’osteopatia è una medicina olistica, cioè considera l’uo-mo come un’unica unità funzionale nella quale le diverseparti sono in relazione tra loro per mantenere l’armonia eil benessere. Anche se l’intervento principale è applicatosull’apparato locomotore, il suo effetto benefico riguardatutto l’organismo.

L’osteopatia è controindicata nelle persone con SM?

No, ma la manipolazione delle vertebre è una pratica peri-colosa se fatta da persone non qualificate. Può essere con-sigliabile per il trattamento di patologie ortopediche comel’artrosi e il mal di schiena.

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In quali casi si consiglia la riflessologia?

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Una ricerca scientifica ha dimostrato che un trattamentodi riflessologia è efficace nel migliorare i sintomi di incon-tinenza. Le persone con SM possono trovare beneficionella riflessologia per trattare anche il dolore neuropatico,migliorare la qualità del sonno e mitigare la nausea.

Cos’è il T’ai Chi Chuan?

E’ un’antica disciplina taoista che si esplica in movimenticircolatori, morbidi e lenti del corpo, accompagnati dauna respirazione profonda. Viene praticato in piedi, conle ginocchia leggermente piegate e il busto eretto inclina-to in avanti. Scopo del T’ai Chi Chuan è armonizzare ilcorpo attraverso il movimento e la mente attraverso larespirazione.

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Le persone con SM possono seguire un corso di T’ai Chi Chuan?

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Sì. Può essere un modo piacevole per rilassarsi, diminuirelo stress, affinare la capacità di muoversi senza affanno emigliorare la coordinazione. Le persone con SM dovran-no trovare corsi adatti alle proprie abilità.

Nella SM è utile la terapia craniosacrale?

Non esistono studi clinici su questo tema ma alcune per-sone con SM testimoniano di avere avuto un giovamentoper trattare alcuni sintomi, per esempio la nevralgia deltrigemino.

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A cura diLaura Lopes

Hanno collaborato:Grazia Rocca, Marvi Tonus

Progetto Grafico:Michela Tozzini

Finito di stampare nel maggio 2006Grafiche G7Via G. Rossa, 13A 16012 Sarissola Busalla (GE)

AISMAssociazione ItalianaSclerosi Multipla - OnlusSede NazionaleVia Operai, 4016149 GenovaNumero Verde 800 80 30 [email protected]

©Edizioni AISM Servizi Srl 2006ISBN 88-86318-05-7