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1 SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “ASCANIO GRANDI” Scuola ad Indirizzo Musicale VIA PATITARI n°. 2 - 73100 LECCE TEL 0832/346889 FAX 0832/231441 C.F. 80009890759 - COD.MEC. LEMM00600E Sito: www.ascaniograndi.it - e_mail: [email protected] Posta Elettronica Certificata: [email protected] 1. PROGETTO ACCOGLIENZA Pag. 2 2. PROGETTO CINEFORUM Pag. 3 3. PROGETTO C.L.I.L. Pag. 6 4. PROGETTO ORIENTAMENTO Pag. 9 5. PROGETTO DI PREVENZIONE SELETTIVA Pag. 13 6. PROGETTO EDUCAZIONE MOTORIA Pag. 15 7. PROGETTO “IN CAMMINO CON LA MUSICA” Pag. 17 8. PROGETTO ADOTTA UN MONUMENTO Pag. 20 9. PERCORSO TRASVERSALE DI CITTADINANZA Pag. 22 10. CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI Pag. 38 11. PROGETTO BIBLIOTECA “GRANDI STORIE” Pag. 40 12. LA SCUOLA IN CUI CREDIAMO Pag. 41 13. FESTA DELLO SPORT … A COLORI Pag. 42 14. REGOLAMENTO CORSI MUSICALI Pag. 43 15. CERTIFICAZIONE COMPETENZE (MODELLI) Pag. 46 16. PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (MODELLI) Pag. 50 17. ANALISI DEL TERRITORIO E DATI STATISTICI Pag. 60 Unione Europea

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SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “ASCANIO GRANDI” Scuola ad Indirizzo Musicale

VIA PATITARI n°. 2 - 73100 LECCE TEL 0832/346889 – FAX 0832/231441 C.F. 80009890759 - COD.MEC. LEMM00600E Sito: www.ascaniograndi.it - e_mail: [email protected] Posta Elettronica Certificata: [email protected]

1. PROGETTO ACCOGLIENZA Pag. 2

2. PROGETTO CINEFORUM Pag. 3

3. PROGETTO C.L.I.L. Pag. 6

4. PROGETTO ORIENTAMENTO Pag. 9

5. PROGETTO DI PREVENZIONE SELETTIVA Pag. 13

6. PROGETTO EDUCAZIONE MOTORIA Pag. 15

7. PROGETTO “IN CAMMINO CON LA MUSICA” Pag. 17

8. PROGETTO ADOTTA UN MONUMENTO Pag. 20

9. PERCORSO TRASVERSALE DI CITTADINANZA Pag. 22

10. CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI Pag. 38

11. PROGETTO BIBLIOTECA “GRANDI STORIE” Pag. 40

12. LA SCUOLA IN CUI CREDIAMO Pag. 41

13. FESTA DELLO SPORT … A COLORI Pag. 42

14. REGOLAMENTO CORSI MUSICALI Pag. 43

15. CERTIFICAZIONE COMPETENZE (MODELLI) Pag. 46

16. PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (MODELLI) Pag. 50

17. ANALISI DEL TERRITORIO E DATI STATISTICI Pag. 60

Unione Europea

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PROGETTO ACCOGLIENZA CLASSI PRIME Sezione 1 – Descrittiva 1.1 Denominazione progetto e destinatari PROGETTO ACCOGLIENZA DESTINATARI: Allievi delle classi prime Tempo di svolgimento delle attività di accoglienza: giorni 16, 17, 18, 21, 22 settembre 2015 1.2 Responsabili progetto Gruppo di progetto:

- Prof.ssa Maria Concetta Caione - Prof.ssa Adelmaria Natali

1.3 Obiettivi Finalità e obiettivi

- favorire la reciproca conoscenza alunno-docente - favorire la socializzazione tra gli allievi del gruppo classe - far acquisire agli allievi una prima essenziale conoscenza degli aspetti organizzativi, didattici e logistici che

caratterizzano la nuova scuola - consentire ai docenti di accertare e valutare alcuni prerequisiti di base: competenze di lettura,

comprensione, analisi di un testo, produzione del testo; capacità di orientamento spazio-temporale, capacità di stabilire relazioni tra fatti e situazioni; capacità logiche; competenze linguistico - espressive sia nei linguaggi verbali che nei linguaggi non verbali

- Attività o ricerca, selezione, preparazione e diffusione del materiale didattico necessario alle attività di

accoglienza degli alunni delle prime classi o preparazione di quantificatori per la valutazione delle prove somministrate nella settimana

dell’accoglienza o preparazione delle griglie di raccolta dei giudizi sintetici per la valutazione complessiva delle

prove di ingresso ad opera dei docenti delle classi prime o fascicolazione del materiale prodotto

1.4 Durata Attività di preparazione delle attività di accoglienza: dal 2 settembre al 11 settembre 2015

1.5 Risorse umane Gruppo di lavoro costituito dai docenti Maria Concetta Caione, Adelmaria Natali

1.6 Costi

- Prof.ssa Maria Concetta Caione - Prof.ssa Adelmaria Natali

n. ore 20

n. ore 20

Totale = ore 40

1.7 Beni e servizi Risorse logistiche: locali della scuola Risorse organizzative: computer, stampante, fotocopiatrice

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PROGETTO CINEFORUM RASSEGNA 2015-2016

Denominazione progetto

ALLA SCOPERTA DI SE’ E DELL’ALTRO “Immagini per comprendere, immagini per pensare”

Verso un mondo migliore – storie di amicizia, formazione e rispetto

DESTINATARI: CLASSI PRIME, SECONDE E TERZE

• Saper riflettere su di sé e sul proprio progetto di vita; • riconoscere i propri punti di forza e di debolezza; • sapersi relazionare con gli altri nei diversi contesti di vita: famiglia, scuola, coetanei; • saper vivere in armonia con l’ambiente; • riconoscere l’importanza di norme, regole e leggi del vivere civile; • essere consapevoli dei diritti e dei doveri propri e altrui e assumere comportamenti improntati al

rispetto degli altri e della “diversità” intesa come valore; • saper riflettere e discutere sui problemi culturali, storici e sociali della società contemporanea e

sull’importanza dei diritti umani per la costruzione di un futuro migliore.

RESPONSABILI PROGETTO Prof.sse MARIA CONCETTA CAIONE -MARIA CRISTINA DI NAPOLI- ADELMARIA NATALI

MOTIVAZIONE GENERALE

• Promuovere l’interesse degli allievi per il cinema quale fenomeno culturale e artistico che caratterizza il mondo della comunicazione nell’età contemporanea

• Promuovere negli allievi la capacità di comprendere la complessità del reale attraverso il testo filmico ed il suo linguaggio

• Educare gli allievi a perseguire il benessere psico-fisico-sociale proprio e altrui adottando stili di vita positivi

• Educare gli allievi ad assumere comportamenti critici ma responsabili su norme, regole e leggi della società civile.

• Educare gli allievi a riflettere sull’importanza dei diritti umani universali. FINALITA’ specifiche

• Educare alla comprensione, analisi e valutazione del prodotto filmico come testo complesso caratterizzato da linguaggi verbali e non verbali

• Far acquisire agli allievi autocontrollo emozionale in relazione alla visione di un film • Far acquisire agli allievi capacità di riflettere su se stessi e sulla realtà affettivo-relazionale e

sociale in cui vivono, • Far riflettere gli allievi - attraverso le tematiche dei film proposti – su scelte e comportamenti atti

ad assicurare condizioni di benessere per sé e per gli altri. • Far riflettere gli allievi sulla necessità del rispetto regole e sull’importanza dei diritti per una civile

convivenza • Favorire la formazione di uno spettatore consapevole, capace di accostarsi al cinema in modo

critico per imparare a valutare e scegliere, tra la vastissima produzione contemporanea, le opere che possono comunicare valori, conoscenze ed emozioni.

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OBIETTIVI Conoscenze.

• Conoscenza generale dei generi letterari e cinematografici. • Conoscenze di base degli elementi del linguaggio cinematografico: inquadrature, piani e campi,

luce e colore, movimenti di macchina, dialoghi e colonna sonora. • Conoscenza delle dinamiche sociali della contemporaneità. • Conoscenza di opere letterarie soggetto di sceneggiature cinematografiche.

Competenze. • Saper leggere e comprendere un testo filmico, individuando eventi, personaggi, epoca e luoghi,

tecniche narrative utilizzate; • saper selezionare le sequenze più significative; • saper individuare il tema o i temi di un film; • saper cogliere l’intenzione comunicativa dell’autore-regista e i messaggi impliciti ed espliciti; • saper utilizzare le conoscenze del linguaggio cinematografico (genere, inquadrature, colonna

sonora…) per leggere e interpretare un film; • saper riconoscere le differenze tra testo scritto (codice linguistico) e prodotto cinematografico

(linguaggio misto); • saper esprimere valutazioni e giudizi sugli aspetti contenutistici e formali, confrontando con altri il

punto di vista, le idee, le valutazioni, nel corso di un dibattito e di una discussione guidata; • saper produrre recensioni scritte, relazioni, commenti, risposte congruenti a questionari.

METODOLOGIE : Metodo della comunicazione (letture, dibattiti, discussioni guidate…) , della ricerca, della operatività, della creatività. MODALITA’ DI VALUTAZIONE: Si valuteranno le capacità di comprensione, analisi, interpretazione e valutazione di un testo filmico, le capacità di riflettere su se stesso, il proprio vissuto e la realtà culturale, storica e sociale attraverso: questionari di accertamento dei prerequisiti, questionari di comprensione, interpretazione, proposti agli allievi la cui valutazione sarà registrata a cura dei tutor su apposita scheda di rilevazione delle competenze acquisite, fornita dai referenti dopo ogni incontro di cineforum; test di valutazione degli esiti del Progetto al termine dell’esperienza. MODALITA’ DI DOCUMENTAZIONE: Schede di rilevazione delle competenze acquisite nella comprensione, analisi/interpretazione e valutazione del testo filmico, a cura degli insegnanti di Materie Letterarie delle classi prime, seconde e terze. Produzione grafica di scene e sequenze significative a cura dei docenti di arte e immagine. Tabulazione dei risultati, desunti dalle suddette schede di rilevazione delle competenze, e relazione finale a cura dei referenti. MODALITA’ DI PUBBLICIZZAZIONE: Produzione di articoli e recensioni da pubblicare sul giornale scolastico on-line e su quotidiani locali.

DURATA DEL PROGETTO: Anno scolastico 2015-2016 : tre incontri al cinema per tre proiezioni suddivise per classi parallele FASI OPERATIVE: RASSEGNA 2015-2016

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• Visione e selezione dei film in base alle tematiche prescelte a cura dei docenti coinvolti e con la

collaborazione di esperti per: • n.1 incontri per gli alunni delle classi prime • n.1 incontri per gli alunni delle classi seconde • n.1 incontri per gli alunni delle classi terze

• Organizzazione dell’uscita didattica: trasporto con i bus, circolari, raccolta quote, consegna delle

stesse.

• Organizzazione del fascicolo illustrativo del film, con la scelta di immagini e recensioni. Fotocopia dei fascicoli per tutti i docenti di lettere.

• Questionario di comprensione, valutazione e interpretazione del film. Fotocopie per tutti gli

alunni. • Visione del film presso una delle sale cinematografiche della città, preceduta da una breve

presentazione.

• Contatti e accordi con l’esperto conduttore del dibattito sulle tematiche da affrontare. • Dibattito, condotto dagli esperti collaboratori, sul film e sui suoi aspetti formali e contenutistici. A

tale dibattito sono invitati a partecipare gli studenti, i docenti accompagnatori. • Compilazione a cura degli allievi di schede di comprensione, analisi, valutazione dopo ogni film

(classi prime, seconde e terze). • Attività di classe: discussioni, questionari, prove strutturate, ricerche, cartellonistica, grafici e

disegni, realizzazione di relazioni sull’esperienza, recensioni e testi di tipo interpretativo - valutativo.

• Monitoraggio e tabulazione dei risultati, desunti dalle schede di rilevazione delle competenze

fornite dai referenti.

RISORSE UMANE Referenti del progetto: Prof.sse Maria Concetta Caione, Maria Cristina Di Napoli, Adelmaria Natali Docenti dei Consigli di classe delle 1°, 2° e 3° classi.

BENI E SERVIZI Risorse logistiche: Cine Teatro “Don Bosco” Lecce Trasporto: bus urbani

Lecce, 2 Ottobre 2015

RESPONSABILI DEL PROGETTO Maria Concetta Caione

Maria Cristina Di Napoli Adelmaria Natali

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CONTENT AND LANGUAGE INTEGRATED LEARNING

C L I L

PROPOSTA DI SPERIMENTAZIONE

Vivendo l’era della globalizzazione, siamo soggetti a cambiamenti relativi agli spazi destinati alle singole lingue negli ambiti sociali. Di conseguenza appare indispensabile che i sistemi d’istruzione si adattino alle necessità emergenti; in particolare, la Lingua Inglese è sempre più considerata una competenza base e ormai imprescindibile.

In Europa (e non solo), già da un decennio è vivo l’interesse per l’approccio educativo denominato CLIL, acronimo per Content and Language Integrated Learning, ovvero Apprendimento Integrato di Lingua e Contenuto. Tale metodologia comporta l’apprendimento delle discipline (storia, geografia, scienze o qualunque altra), attraverso una lingua diversa da quella propria. Un’altra denominazione corrente di tale approccio è Double-focussed Education, Istruzione a Doppio Focus, che persegue cioè due obiettivi contemporaneamente: uno disciplinare e uno linguistico.

CONSIDERAZIONI GENERALI

Nell’ambito della vasta quantità di studi circa l’apprendimento delle lingue, un punto fermo è certamente la differenza tra acquisire una lingua e imparare una lingua. A partire dai primissimi anni di vita, i bambini dimostrano grandi capacità di acquisire la lingua che viene usata in casa, in famiglia, il che porta spesso a credere che sia più facile imparare le lingue in giovane o giovanissima età. Diversamente dall’acquisizione della lingua madre, i bambini divenuti ragazzi, poi adulti, impareranno altre lingue a scuola, in corsi specifici, o al computer attraverso appositi programmi. E pur dando per scontate le accresciute capacità di un cervello adulto, non è da sottovalutare l’aspetto delle diverse modalità in cui avviene il secondo tipo di apprendimento. Ed è qui che l’approccio CLIL assume una posizione di rilievo. I bambini molto piccoli afferrano con facilità le strutture linguistiche in situazioni di estrema naturalezza, in pratica passivamente (un bambino di cinque anni è in grado di produrre frasi strutturalmente esatte del tipo: “se fossi ricco comprerei molti giocattoli”, ignorando i concetti di congiuntivo, condizionale e di grammatica in senso lato). In tutti gli stadi successivi, le strutture linguistiche saranno trasmesse da insegnanti con modalità scolastiche, spesso attraverso difficoltosi processi di produzione di suoni e vocaboli, dunque in situazioni tutt’altro che naturali. In più, le ore di lezione destinate alle lingue, molto limitate, non permettono di andare oltre la trasmissione degli elementi basilari, quelli da cui, se ci fosse il tempo, si dovrebbe appena partire per costruire una competenza linguistica.. Purtroppo molti studenti ancora oggi lasciano la scuola senza saper usare più di tanto la lingua o le lingue oggetto di studio per diversi anni. L’approccio CLIL si propone di offrire ai discenti l’opportunità di usare un’altra lingua in modo naturale, e questo può avvenire solo se si focalizza l’interesse sull’argomento da trasmettere e non sulla lingua stessa. Alcune ore di lezione, allora possono essere dedicate allo studio di una disciplina attraverso l’uso di una lingua diversa da quella propria. E le sperimentazioni già avviate a livello europeo e anche italiano (con la Lombardia regione pioniera a partire dal 2001), hanno sortito risultati molto positivi.

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Del resto, è certamente superfluo soffermarsi sull’imprescindibilità dell’aspetto esperienziale dell’apprendimento. Come imparare il pianoforte senza toccarne la tastiera? Come imparare a giocare a calcio senza dare calci a un pallone? E allora come imparare una lingua senza praticarla? Come già accennato, è noto come l’abilità linguistica prescinda dalla competenza grammaticale o strutturale. Un bambino a due anni di età possiede capacità comunicative straordinarie pur usando un vocabolario limitato e ignorando la grammatica. L’incoraggiamento che gli proviene dall’efficacia della sua comunicazione e che si traduce in termini di soddisfacimento dei propri bisogni, lo incoraggia a perseguire e a specializzare le competenze. Un bambino le cui richieste non venissero comprese e i cui bisogni non fossero soddisfatti, subirebbe un’involuzione nelle competenze, fino forse a non parlare più, venendo meno quello che in psicologia si definisce ‘rinforzo’, cioè risposta positiva da parte dell’ambiente nei confronti di un comportamento individuale. Non è possibile dunque che i discenti aspettino di sentirsi sufficientemente preparati nella lingua per iniziare a praticarla; piuttosto la useranno il più presto possibile, anche se con prestazioni modeste, come mezzo di comunicazione, dunque con il focus sull’idea da trasmettere e non sul mezzo che la veicola.

L’approccio CLIL può essere dunque utilizzato qualunque sia l’ordine e il grado d’istruzione o l’età dei discenti. La metodologia in questione inoltre, non promuove solo competenze linguistiche: in termini di orizzonti mentali, usare un’altra lingua può avere effetti sulla concettualizzazione, cioè sul ‘modo in cui pensiamo’; è come essere in grado di guardare allo stesso fenomeno da diverse angolazioni (è stata usata la metafora dei diversi occhiali linguistici); pensare in lingue diverse può arricchire la comprensione e aiutare ad allargare le mappe concettuali, mediante migliori o diversi associazioni di concetti. In conclusione, il metodo CLIL offre l’opportunità di pensare in lingua straniera, invece che pensare alla lingua straniera.

DALLA TEORIA AI FATTI

Auspicando un futuro in cui ogni insegnante possa avere una doppia abilitazione (L2 + disciplina specifica), varie sono le modalità organizzative messe in atto da varie scuole ai fini della realizzazione della sperimentazione in questione. Più facilmente attuabile sarebbe una futura formazione del personale in modo che il docente disciplinare, in possesso di una sufficiente competenza in L2, potesse gestire personalmente il nuovo tipo di approccio nell’ambito delle proprie ore curriculari. Prima che ciò avvenga, la soluzione diffusamente scelta è quella del lavoro in compresenza tra docente della disciplina e docente di L2. Ma non sempre positivi sono gli esiti: la differenziazione di ruoli tipica degli ambiti istituzionali permane; notevoli inoltre risultano essere le difficoltà organizzative. Godendo di autonomia organizzativa, ogni istituzione scolastica può, volendolo, scegliere il modo più adatto per portare avanti un progetto.

IL NOSTRO CASO

Disponendo la nostra istituzione scolastica di un’unità docente in più (rappresentata dalla scrivente in quanto docente di Lingua Inglese con utilizzazione ad altri compiti) in possesso di formazione linguistica, di buone capacità relazionali in L2 e auto-formazione relativamente alla metodologia CLIL, la modalità che si propone ai fini dell’eventuale sperimentazione, appare di facile realizzazione e priva di alcuna difficoltà organizzativa.

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FINALITA’ GENERALI

- Sviluppo di competenze trasversali. - Visione interculturale del sapere. - Accrescimento della motivazione. - Integrazione linguistica e socio culturale (soprattutto con riferimento a classi

multietniche). OBIETTIVI

Obiettivo fondamentale è la doppia focalizzazione su contenuto ed esposizione alla lingua.

DESTINATARI

Alunni delle classi terze, in considerazione del fatto che essi possono partecipare più consapevolmente alle lezioni, avendo già acquisito le strutture linguistiche essenziali.

MODALITA’ DI REALIZZAZIONE

1. Individuazione di docenti interessati a collaborare.

2. Individuazione del monte orario annuo da dedicare a ciascuna classe (6/8 ore) 3. Scelta di moduli tematici o singoli argomenti relativi alla disciplina da trattare in L2.

4. Reperimento di materiale (a cura del docente CLIL).

5. Didattizzazione del materiale in base a prerequisiti e obiettivi disciplinari e linguistici relativi al gruppo classe di riferimento (docente CLIL).

6. Elaborazione di dispense in fotocopie per alunni e docenti sia della disciplina, sia della L2

curriculare (docente CLIL).

7. Elaborazione di un calendario degli interventi.

8. Svolgimento di attività in L2 da parte del docente CLIL in compresenza con il docente disciplinare. Presentazione di argomenti non in forma espositiva ma esperienziale, mediante l’uso di supporti grafici, mappe concettuali a sostegno della comprensione, supporti multimediali. Possibilità che gli alunni o il docente disciplinare interagiscano in L1 o con modalità di code-switching, cioè passaggio da un codice linguistico all’altro.

VALUTAZIONE

- L’insegnante disciplinare valuterà le risposte in L1 degli allievi relativamente agli obiettivi specifici della propria disciplina. - L’insegnante curriculare di L2 potrà valutare la produzione orale in L2 o riutilizzare il materiale didattico in base a obiettivi specifici curriculari. - Una valutazione a parte spetterà all’esperimento in se stesso, sia relativamente alle finalità e agli obiettivi generali, sia relativamente a situazioni che si verificheranno in itinere, senza escludere la possibile formazione sul campo di docenti disciplinari con una pregressa conoscenza della L2. Responsabile del Progetto Prof.ssa Daniela Cretì

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PROGETTO “UNO-DUE-TRE:STELLA!”

PROPOSTE PER L’ORIENTAMENTO E LA CONTINUITÁ La scuola, nel nuovo scenario caratterizzato da una “società liquida” in cui emergono molteplici cambiamenti e discontinuità, ha l’arduo compito di orientare e ri-orientare bambini e adolescenti che sempre più acquisiscono le loro competenze al di fuori dei contesti scolastici. Le nuove indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione ribadiscono come sia importante stabilire nuovamente un’interazione tra famiglia e scuola per condividere intenti educativi e strategie idonee alla crescita psico-fisica dei giovani che si affacciano al mondo. È in questa dimensione che il progetto per l’Orientamento e la Continuità si sviluppa e si articola in modalità trasversali dalla prima alla classe terza della scuola secondaria di primo grado. I dati di contesto della nostra realtà scolastica, come si evince anche dalla consultazione del nostro Rapporto di Autovalutazione, non denunciano situazioni di disagio socio economico e tantomeno culturale eppure, in una situazione di grande ricchezza formativa, i ragazzi cercano la loro identità tra molteplicità di culture e di lingue accanto ad un senso di inadeguatezza che ne sottolinea la fragilità. Accanto alla cura e al consolidamento dei saperi di base, i docenti – educatori porranno come obiettivo irrinunciabile lo sviluppo della consapevolezza e dell’identità di ogni singolo alunno per permettergli di diventare un cittadino capace e responsabile, in grado di orientarsi sulle opportunità di istruzione in tutta Europa e durante tutta la vita (cfr. Commissione Europea 2000, Messaggio chiave n. 5) Sono di lontana memoria i riferimenti all’orientamento e alla progettazione di interventi educativi in tal senso, e il PECUP ‘morattiano’ sembrava avere in mente un ragazzo che raggiunti i 14 anni aveva operato una maturazione, che talvolta non sembra essere presente neanche in individui adulti. Le Indicazioni per il Curricolo ridimensionano un po’ ciò che, in effetti, nella scuola dell’autonomia, priva di standard di livello e di valutazione nazionali, era troppo ambizioso. Elaborare un curricolo vuol dire definire un progetto su misura della propria realtà, nel quale sono quindi recepite le Indicazioni che il centro fornisce a garanzia dell’unitarietà del sistema. Ecco dunque la necessità di giungere alla capacità progettuale attraverso una piena e consapevole conoscenza del sé ed alla conseguente manifestazione di ciò che si è.

Nasce così “Uno- due- tre: Stella!” progetto di Continuità e Orientamento, che guida gli alunni nel corso del triennio alla scelta autonoma e consapevole dell’indirizzo di studi successivo da seguire, già ipotizzando uno sbocco universitario o nel mondo del lavoro. I ragazzi impareranno che ogni loro scelta, ogni loro errore o vittoria, condiziona lo sviluppo di situazioni ed opportunità e come in una partita a scacchi, la mossa iniziale, l’apertura, porrà le basi dello sviluppo successivo e in un certo qual modo condizionerà anche la risposta dell’ “avversario”. Sarà dunque importante scegliere e soprattutto scegliere bene tra le molteplici professioni nel campo scientifico e sociale, tra i molteplici indirizzi e specializzazioni per poter vivere in armonia con se stessi e con gli altri, partecipando attivamente allo sviluppo del territorio inteso come “bene comune”.

Si è ritenuto necessario proporre un percorso orientativo di carattere formativo inteso come proseguimento di un lavoro trasversale destinato a tutte e tre le classi. Si articola in Orientamento in entrata e in uscita: il primo rivolto agli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria, il secondo destinato agli allievi di tutte le classi della Scuola secondaria di primo

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grado. Orientamento in entrata:

• Periodo: gennaio/febbraio. Incontro con i genitori degli alunni delle classi V, volto alla presentazione dell’organizzazione e della struttura della scuola secondaria di primo grado. Consegna dell’estratto del POF d’Istituto e del manifesto programmatico dell’ “Ascanio Grandi”. Intervento di alunni scelti tra le classi prime del corso musicale per condividere riflessioni ed esperienze.

• Periodo: maggio. Gli alunni delle classi V assistono a delle lezioni con i compagni delle classi prime della scuola secondaria; vengono accompagnati dai compagni più grandi ad una visita della scuola.

Orientamento in uscita: L’attività ha durata triennale; è un percorso educativo e formativo, per promuovere e potenziare negli alunni le capacità di autoconoscenza e di autovalutazione, atte a favorire una migliore riuscita scolastica e la competenza critica di scelta. Attività promosse dalla scuola:

• visite guidate presso Aziende o Enti • giornata studio presso le scuole superiori (stage) • libera e autonoma frequentazione da parte degli allievi di “Scuole aperte” presenti nel territorio

Obiettivi: • Promuovere il benessere dei ragazzi, facilitando la conoscenza di sé e la valorizzazione dell’io • Aiutare l’alunno ad acquisire consapevolezza della realtà • Favorire l’inserimento, individuando ed esplicitando eventuali elementi di disagio e aiutando a

risolvere i conflitti relazionali • Favorire l’acquisizione da parte degli alunni di un efficace metodo di studio • Abituare l’alunno a riflettere sul proprio percorso scolastico, evidenziando le caratteristiche del

suo operare e modo di pensare ai fini dell’orientamento • Guidare l’alunno, in collaborazione con la famiglia e con eventuali figure di riferimento

professionale, verso una scelta adeguata rispetto alle attitudini, agli interessi o qualità posseduti • Favorire nell’alunno la ricerca delle informazioni utili (in cartaceo e sul web) ai fini

dell’orientamento personale, rendendolo autonomo nella scelta della propria strada.

Azioni Classi prime: lettura di testi espositivi di tipo giornalistico, narrativo e storico. Analisi testuale di brani antologici, percependo le problematiche esposte. Allenamento alla capacità di ascolto. Allenamento emotivo, anche attraverso l’avvio di un percorso sulla individuazione delle emozioni. Riconoscere sé, l’altro, la realtà. Avvio di un percorso sul metodo di studio. Autovalutazione del proprio operato. Avvio, ove lo si ritenesse opportuno, alla pratica degli scacchi per sviluppare maggiore concentrazione ed autocontrollo anche in situazioni critiche. Classi seconde: ripresa e l’approfondimento delle tematiche affrontate nelle classi prime. Analisi di testi letterari, narrativi quali la lettera e il diario, che si prestano a “confidare” stati

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d’animo, rapporti interpersonali, valori come amicizia e rapporto col mondo degli adulti. L’adolescenza e la percezione di sé in un momento di cambiamento fisico. Incontri con gli operatori di ASL e SER.T, con discussione di tematiche inerenti all’orientamento personale e all’educazione a manifestare le proprie emozioni. Classi terze: Analisi degli interessi anche attraverso la compilazione di un questionario. L’analisi dei risultati di quest’ultimo potrà dare l’avvio alla discussione coi singoli docenti sui nodi fondanti delle singole discipline. Si favorirà la creazione di un legame tra aspirazioni individuali e bisogni della società, tra benessere individuale e “bene comune” in una visione di scuola e di società che tendono unitariamente alla formazione del cittadino e del lavoratore di domani. Modelli di riferimento e possibilità di ottenere informazioni sulle scuole del Territorio e possibilità lavorative. Attività di counseling (incontri dei singoli allievi più in difficoltà con gli operatori di ASL e SER.T) e momenti informativi consultando il sito del MIUR dedicato all’Orientamento e fornendo i calendari di “Scuole Aperte”. Frequentazione libera di “Scuole Aperte” e partecipazione a giornate di studio organizzate dagli Istituti superiori. Partecipazione a progetti organizzati dall’Istituto Statale “Olivetti” con cui la scuola ha stretto un gemellaggio.

Coinvolgimento genitori Inoltre, per i genitori e gli allievi, saranno dedicati due incontri pomeridiani (nel periodo dicembre/gennaio) ai quali parteciperanno i docenti Referenti per l’Orientamento delle Scuole Superiori del territorio che offriranno utili informazioni sulle offerte formative dei propri Istituti e orienteranno gli studenti verso una consapevole scelta dell’indirizzo di studio.

Risultati attesi

• Controllo della dispersione scolastica. • Riduzione della dispersione attraverso scelte più consapevoli e mirate. • Configurazione, nella realtà sociale circostante, della scuola come polo formativo sia per

garantire il raggiungimento del successo formativo scolastico ed axtrascolastico e sia per limitare il determinarsi, tra i giovani, di situazioni di disagio, di emarginazione o di autoesclusione.

• Aumentare il livello di consapevolezza dello studente rispetto alle variabili che intervengono nelle scelte formative e professionali (risorse e caratteristiche personali cui fare riferimento nel presente, per progettare il proprio futuro).

• Promuovere un processo di autoconoscenza e consapevolezza di sè. • Promuovere abilità che consentano al giovane di sviluppare adeguati processi decisionali.

Metodologia Concretamente ogni docente potrà utilizzare:

• Test e questionari di autovalutazione e autoanalisi • Test preliminari di autorientamento • Lavoro di gruppo (cooperative learning) e di piccolo gruppo tutorato, tendente alla

valorizzazione delle differenti competenze già possedute dagli alunni • Uso dei libri di testo e materiale sussidiario alternativo • Metodo induttivo e deduttivo

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• Esemplificazioni • Discussione libera e guidata • Intervento di esperti (per esempio le psicologhe e le operatrici del SER.T ) • Affidamento di responsabilità • Utilizzo del computer e della Rete • Attività di laboratorio • Visite alle scuole aperte

Valutazione Alla fine di ogni anno scolastico si avvierà la valutazione del progetto per poter definire una eventuale riprogettazione, per rendere spendibile il percorso proposto, in linea con le finalità da esso perseguite. È inoltre previsto un momento di valutazione in itinere. Si coinvolgeranno in questa fase i colleghi dei singoli Consigli di classe per considerare:

• che la disciplina è orientativa quando consapevolmente adotta una didattica attiva; • che la disciplina è orientativa quando si fa carico di alcuni aspetti dell’orientamento riguardanti

la conoscenza di sé, l’educazione alla scelta, la conoscenza del mondo produttivo, con attività specifiche e programmate (per classe e per disciplina, in sede di consiglio di classe, avviene la condivisione di attività e compiti);

• che il curricolo prevede che l’Orientamento si realizzi attraverso le discipline curando le abilità trasversali.

A cura della F.S. Area 2 (Rosa GIULIANA)

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PROGETTO DI PREVENZIONE SELETTIVA

“IL BENESSERE DEI GIOVANI ALL’INTERNO DI RELAZIONI SOCIALI”

“ Se l’altro ride di te, puoi averne pietà; ma se sei tu che ridi di lui, non potrai perdonartelo. Se l’altro ti offende, puoi dimenticare; ma se sei tu che offendi, ricorderai per sempre. In verità l’altro è la parte più sensibile di te vestita di un altro corpo.” Khalil Gibran Premessa I fatti di cyberbullismo che stanno interessando negli ultimi anni anche le nostre scuole, configurano un quadro preoccupante dal punto di vista relazionale che richiama l'attenzione di tutti : famiglia, scuola e territorio. Di conseguenza si pone la necessità di supportare le istituzioni scolastiche con risorse e strumenti che consentano di rispondere ai bisogni educativi spesso influenzati dalla larga diffusione delle nuove tecnologie che hanno modificato le relazioni interpersonali e i comportamenti degli adolescenti. La scuola, la famiglia e le altre istituzioni educative possono diventare i luoghi in cui attuare interventi orientativi per migliorare la qualità della vita e promuovere il benessere psico-fisico del giovane. Il progetto “Il benessere dei giovani all’interno delle relazioni sociali” ha la finalità di sensibilizzare i giovani ad un uso responsabile delle tecnologie informatiche, di internet e dei social-network, perché sviluppino competenze sociali e civiche di cittadinanza nell'ambito della rete ed un comportamento di rispetto e di educazione alla convivenza civile. L’effetto di un mancato rispetto ed equilibrio spesso si manifesta come uno stato generale di sofferenza psichica ( debolezza mentale, depressione, fragilità emotiva) o come patologie più o meno gravi frutto di particolari situazioni personali, familiari e sociali ( trasgressioni sociali, violenze, assunzioni di sostanze alcoliche e stupefacenti). Per quanto sopra esposto l'equipe, nell'anno scolastico 2015/2016, propone i seguenti interventi:

- Sportello d'ascolto ( CIC) per i ragazzi che presentano difficoltà evolutive e per i genitori che ne facciano richiesta; verrà attivato nella giornata di martedì;

- Laboratorio pomeridiano sulle dipendenze digitali rivolto agli alunni delle seconde classi nella giornata di giovedì dalle 15.00 alle 17.00 a cura della cooperativa “Arcobaleno”;

- Laboratorio sui fattori di protezione da rischi sociali e comportamentali, rivolto agli alunni delle

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terze classi, nei giorni di martedì e giovedì a cura degli esperti delle dipendenze patologiche .

OBIETTIVI DEL PROGETTO

− Sviluppare e stimolare le abilità comunicative e sociali funzionali ad una più corretta gestione dei problemi interpersonali con il gruppo dei pari.

− Sviluppare e rinforzare la capacità critica e decisionale per la tutela della propria salute psico-fisica e la costruzione della propria identità.

− Valorizzare le risorse del gruppo facilitandone processi di imitazione e di identificazione in modo positivo e creativo.

− Educare al rispetto, al dialogo alla solidarietà promuovendo l’autostima e l’interazione positiva con gli altri.

Gli operatori coinvolti nel progetto sono: Dott.ssa Adriana Serra - Assistente Sociale Dott.ssa Fiammetta Perrone - Educatore professionale

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PROGETTO PER L’EDUCAZIONE MOTORIA, FISICA E SPORTIVA

1 Finalità Il progetto proposto, attraverso l’attività sportiva, mira a:

• potenziare la formazione globale della personalità degli allievi favorendo i processi di socializzazione, valutazione ed autovalutazione;

• contribuire alla strutturazione dei meccanismi logico-sincretici dell’intelligenza ed alla formazione o meglio, modellazione del carattere, inteso come sommatoria di qualità morali quali: la costanza nello sforzo, la tenacia, la volontà, il coraggio, l’autocontrollo, il rispetto degli altri e delle regole.

Il progetto valorizza lo sport scolastico inteso come opportunità educativa che non vede l’attività agonistica come fine a se stessa ma come mezzo attraverso la quale ciascun allievo impara ad esercitare la propria efficacia sull’ambiente attraverso la padronanza della motricità e ad agire secondo la propria volontà nei limiti delle regole definite e liberamente accettate. 2 Obiettivi Obiettivo primario è coinvolgere nelle attività sportive un maggior numero di alunni con particolare attenzione rivolta agli studenti che non hanno avuto occasione di praticare alcun tipo di attività, compreso i meno dotati, coinvolgendo anche gli alunni portatori di handicap. Obiettivi secondari:

• Potenziare le fasi d’istituto delle diverse discipline sportive • Incentivare la presenza degli studenti a scuola nelle ore pomeridiane anche in un’ottica di

lotta alla dispersione scolastica. • Aderire ad un maggior numero di discipline dei giochi sportivi e studenteschi.

3 Contenuti Tornei interni di pallavolo. Manifestazione d’Istituto di corsa campestre. Manifestazione d’Istituto di atletica leggera. Attività ed esercitazioni finalizzate alla preparazione e alla partecipazione ai giochi sportivi studenteschi per le discipline di:

• Pallacanestro maschile • Pallavolo femminile • Pallavolo maschile • Atletica leggera maschile e femminile • Corsa campestre maschile e femminile • Nuoto

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Tempi di realizzazione Le attività si svolgeranno da ottobre a maggio presso la palestra della scuola, il campo sportivo di S. ROSA ed eventuali impianti sportivi successivamente reperibili idonei alle attività programmate, per un massimo di 6 ( sei ) ore settimanali per ciascun Insegnante. I giorni e gli orari di preparazione ai Giochi Sportivi Studenteschi svolti dai docenti di educazione fisica come anche le specialità seguite potranno essere variate in base all’effettiva partecipazione degli allievi; ordine di servizi; urgenti impegni personali. Le ore non svolte per impedimenti su indicati potranno essere recuperate in altri giorni della stessa settimana rispettando il limite massimo di n. 6 ore settimanali. 5 Soggetti coinvolti: Prof. D’Errico Maurizio Docenti di educazione motoria Alunni iscritti e frequentanti. Genitori degli alunni e altro personale della scuola. 6 Mezzi e strumenti - impianti sportivi coperti e scoperti della scuola. - Campo Scuola di S. ROSA- LECCE - eventuali altri impianti sportivi specifici disponibili per le discipline programmate. - attrezzatura presente in palestra e sui campi. 7 Parteciperanno gli alunni coinvolti alle attività aderite e tutte le classi della scuola che sono coinvolte nei tornei d’Istituto e nelle fasi d’Istituto di campestre e di atletica. 8 Preventivo di spesa Le ore degli insegnanti saranno pagate in base alla normativa vigente.

Prof. D’Errico Maurizio

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PROGETTO “In Cammino con la Musica” a.s. 2015/ 2016

I corsi ad indirizzo musicale si collocano nel quadro del progetto complessivo di formazione della persona secondo i principi generali della scuola di istruzione secondaria di primo grado, in modo da fornire agli alunni, in un mondo fortemente caratterizzato dalla presenza della musica come veicolo di comunicazione, una maggiore capacità di lettura attiva e critica della realtà ed una più completa crescita emotiva, sociale e culturale. Per questo motivo l’attività musicale di questa scuola si sviluppa in momenti diversi ognuno dei quali finalizzato alla valorizzazione della musica come opportunità educativa che contribuisce alla formazione della personalità degli alunni favorendo processi di socializzazione, valutazione ed autovalutazione. Prendere consapevolezza del sé, riconoscendo le proprie potenzialità e i propri limiti, esercitare l’autocontrollo, sviluppare il senso di responsabilità nel rispetto della persona, delle cose, degli ambienti, interagire, collaborare, interessarsi, impegnarsi sono obiettivi educativi trasversali perseguibili anche grazie allo studio della musica. L’attività complessiva del progetto si svilupperà durante il corso dell’anno scolastico 2015/16 e si articolerà, per grandi linee, secondo il seguente schema:

1. Preparazione del Concerto di Natale (novembre - dicembre) 2. Varie attività di promozione e integrazione del progetto:

attività di promozione sul territorio nelle scuole, collaborazioni con associazioni intervenendo in manifestazioni culturali, partecipazione a prove generali della stagione sinfonica o lirica, incontri con musicisti professionisti (gennaio – aprile)

3. Partecipazione a Concorsi Regionali o Nazionali per orchestre giovanili o in, alternativa, alla Rassegna Nazionale delle Scuole ad indirizzo musicale eventualmente in abbinamento con il viaggio di istruzione di 1/3 giorni (aprile/maggio)

4. Concerto di fine anno (maggio/giugno)

1. Preparazione del Concerto di Natale

Il concerto di Natale è la prima occasione per promuovere l’attività musicale della nostra scuola sul territorio ai fini di una scelta orientata e consapevole da parte degli alunni delle scuole elementari. La scelta del periodo natalizio è legata alla valorizzazione di una tradizione popolare intensamente sentita che per gli alunni rappresenta un periodo ricco di emozioni, di attese e di gioia. La scelta del repertorio, vario per generi (classico, popolare e leggero ) prevederà, ad opera dei docenti coinvolti, la trascrizione, revisione ed elaborazione del materiale per adattarlo agli strumenti ed alle capacità dei ragazzi. Gli alunni verranno impegnati, in una prima fase, nella pratica strumentale, corale individuale e per piccoli gruppi e successivamente in prove d’insieme con le diverse specialità strumentali e con il coro.

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I destinatari saranno quindi tutti i ragazzi dei corsi B/D ad indirizzo musicale della nostra scuola ed i ragazzi delle classi quinte elementari delle scuole leccesi potenzialmente interessati al progetto che verranno informati ed invitati tramite comunicazione del Dirigente. Il periodo di attuazione previsto per tale fase del progetto che coinvolge tutti i docenti dei corsi musicali inizia dalla metà del mese di novembre con attività d’insieme che si svolgeranno nelle ore pomeridiane secondo un calendario appositamente preparato sia per l’orchestra che per il coro nel quale potranno partecipare gli alunni delle quinte elementari preventivamente contattati. Il concerto finale previsto nei giorni prossimi al Natale potrà essere realizzato in un’unica manifestazione cittadina o in più interventi itineranti individuando contenitori e situazioni appropriate alla valorizzazione del lavoro dei ragazzi.

2. Varie attività di promozione e integrazione del progetto

A partire dal mese di gennaio si organizzeranno interventi presso le scuole elementari in cui i ragazzi potranno esibirsi da protagonisti proponendo parte del lavoro realizzato in piccoli gruppi orchestrali al fine di rendere visibile la qualità del percorso musicale realizzato nella nostra scuola. Inoltre si valuteranno le occasioni di partecipazione a varie manifestazioni culturali organizzate sul territorio. Tra gli appuntamenti più interessanti anche la partecipazione a prove generali della stagione sinfonica o lirica previo contatti con gli enti organizzatori. A scuola sarà possibile integrare le attività didattiche con incontri musicali con musicisti professionisti in forma di lezioni concerto appositamente pensate per i nostri ragazzi. Questa fase del lavoro offrirà un approccio consapevole a generi musicali differenti e a volte poco noti attraverso varie occasioni di ascolto diretto. Oltre allo sviluppo della capacità di ascolto, del senso critico, obiettivo ulteriore di tale attività sarà quello di insegnare ai ragazzi ad avere il giusto atteggiamento fisico e mentale ai fini di una corretta fruizione del messaggio musicale. Ai fini del conseguimento degli obiettivi proposti saranno coinvolti i docenti di musica dei corsi ad indirizzo musicale che collaboreranno a tali occasioni di approfondimento culturale contestualizzando storicamente l’ascolto.

3. Partecipazione a Concorsi Regionali o Nazionali per orchestre giovanili

La terza fase del progetto prevede la partecipazione ad un Concorso di rilevanza regionale o nazionale per orchestre scolastiche e giovanili o alla Rassegna Nazionale delle scuole ad Indirizzo Musicale che potrà coincidere anche con il viaggio d’istruzione delle classi terze B/D. Le finalità proprie di questa fase del progetto saranno quelle di promuovere la conoscenza di realtà sociali, culturali ed ambientali diverse dal contesto territoriale della nostra scuola, scoprendo e approfondendo gli elementi di somiglianza e diversità che le caratterizzano, mettere in contatto gli alunni con altre scolaresche attraverso lo scambio delle rispettive esperienze musicali.

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4 . Concerto di fine anno

Naturale conclusione dell’attività musicale del corso, in particolare per quel che riguarda il lavoro orchestrale, è il Concerto di fine anno scolastico. Un appuntamento ormai consolidato che permette ai ragazzi di esibirsi in un contesto pubblico di rilievo avvalorato dalla scelta di spazi cittadini di prestigio e dalla consueta collaborazione con enti pubblici al fine di ottenere un risultato organizzativo e musicale premiante del lavoro svolto. Da un punto di vista didattico il concerto rappresenta un momento di verifica sia dei progressi strumentali individuali che della maturazione della personalità dei ragazzi; essi dimostreranno la capacità di gestire i comportamenti in un contesto pubblico e l’assimilazione di un metodo di lavoro d’insieme al fine di raggiungere risultati condivisi. E’ prevista la eventuale partecipazione di musicisti esterni che possano supportare ed arricchire la qualità dell’orchestra e la sua varietà timbrica. Le tematiche saranno scelte dai docenti e potranno spaziare da repertori legati alla musica classica, alla storia del jazz o del musical, alla musica leggera e popolare. Nell’ambito di una visione interdisciplinare della didattica svolta si apriranno spazi che coinvolgano attività artistiche svolte in collaborazione con colleghi di musica, arte, religione, italiano che affiancheranno il discorso musicale per completare l’articolazione dello spettacolo. Il prodotto realizzato potrà essere certificato da una registrazione audio-visiva della performance realizzando un dvd per le famiglie degli alunni.

Lecce, 14 0tt0bre 2015 Il referente del progetto prof. Stefano Manieri

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PROGETTO ADOTTA UN MONUMENTO

Sezione 1 – Descrittiva 1.8 Denominazione progetto

“La Scuola adotta un monumento” Si adottano Torre del Parco e la Chiesa di San Pasquale, situati nel quartiere di residenza scolastica e riferimento storico e civile della nostra città. I monumenti sono stati già oggetto di osservazione e studio nei due anni precedenti e si ritiene opportuno approfondire ulteriormente le caratteristiche estetiche delle opere e il loro significato urbanistico. 1.9 Responsabile progetto

Prof.ssa Fanciullo Caterina 1.10 Durata

Febbraio - Maggio 2016 1.11 Obiettivi

Attraverso il percorso programmato, si porteranno gli alunni a:

- acquisire la consapevolezza che l’arte rappresenta il pensiero e l’identità civile di un Paese; - “vedere” i beni culturali come espressione di una Comunità e veicolo di sentimenti di

appartenenza, di solidarietà, di condivisione; - rafforzare la cultura per la tutela, il rispetto e la fruizione del patrimonio storico-artistico; - rivalutare l’importanza dei luoghi come spazi di vita e cultura; - sviluppare la capacità di ricerca e di indagine storico-artistica attraverso il processo della

documentazione; - valutare e selezionare le informazioni acquisite; - costruire mappe cognitive per rappresentare conoscenze storiche e sociali; - utilizzare le conoscenze per stimolare percorsi creativi; - riprodurre, attraverso vari linguaggi (verbali, musicali, visivi..), le opere analizzate; - potenziare la rete di rapporti tra Scuola, Istituzioni, Territorio; - fornire servizio di custodia e di guida dei monumenti adottati durante la giornata stabilita per

la visita di altri Istituti; - produrre materiale che documenti il lavoro svolto.

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1.12 Articolazione del progetto

Il progetto sarà articolato in più fasi e si svolgerà in aula, direttamente presso i monumenti, nel laboratorio multimediale. Gli allievi, lavorando sia individualmente che in gruppo, attiveranno percorsi di:

- Lettura - Memorizzazione - Drammatizzazione in costume - Lingua straniera - Riproduzione grafica - Musica - Sonorizzazione - Montaggio video

1.13 Beni e servizi

Risorse logistiche: aula, laboratorio multimediale, siti adottati. Risorse organizzative: computer, stampanti, fotocopiatrice, strumentazione audio-visiva, materiale grafico e costumi di scena. 1.14 Risorse Umane

Docente responsabile del progetto e docenti collaboratori

IL RESPONSABILE DEL PROGETTO Caterina Fanciullo

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Percorso interdisciplinare

Il diritto di diventare…Grandi Durata: anno scolastico 2015-2016 Motivazione della scelta

Nelle “Indicazioni nazionali per il curricolo” del 4 settembre 2012 si afferma che è compito del primo ciclo scolastico “porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva”. Attraverso il percorso interdisciplinare “Il diritto di diventare… GRANDI”, la nostra scuola intende promuovere esperienze significative che consentano agli allievi di acquisire la cultura della responsabilità e dell’impegno, della partecipazione personale, creativa, appassionata alla vita sociale e politica, riaffermando valori spesso disattesi nella società in cui ci troviamo a vivere: senso della legalità, etica della responsabilità individuale e collettiva, acquisizione del concetto di “bene comune”. Tutte le discipline e tutti i docenti sono coinvolti nel percorso didattico che, incentrato sui temi e i valori della legalità, è finalizzato a sviluppare le competenze chiave di cittadinanza: 1. Imparare ad imparare 2. Progettare 3. Comunicare 4. Collaborare e partecipare 5. Agire in modo autonomo e responsabile 6. Risolvere problemi 7. Individuare collegamenti e relazioni 8. Acquisire ed interpretare l’informazione

Per favorire un clima relazionale positivo nel lavoro d’aula, si avverte inoltre l’esigenza di progettare situazioni e compiti in cui la costituzione di piccoli gruppi, formali ed informali, possa stimolare l’apprendimento cooperativo degli studenti che, lavorando insieme, migliorano reciprocamente il loro apprendimento.

Risorse umane - Gruppo di Progettazione: docenti con Funzione strumentale e referenti dei Distretti

disciplinari. - Partecipano alla realizzazione del progetto, oltre agli insegnanti del gruppo di

progettazione, tutti i docenti dei Consigli di classe.

Funzioni del gruppo di progetto: § progettare, pianificare le attività relative alle classi prime, seconde, terze;

§ organizzare fasi di lavoro e tempi. Funzioni dei docenti coinvolti nelle attività in classe:

§ organizzare le attività relative alle singole discipline; § osservare le modalità di lavoro;

§ verificare il lavoro svolto individualmente o in gruppo.

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Risorse materiali

Aule scolastiche Laboratorio multimediale

Sala cinematografica Autobus per visite guidate

Macchine fotografiche, videocamera, registratore … Materiale di facile consumo

Destinatari del progetto Il percorso ha come destinatari: - il Collegio docenti come comunità professionale - tutte le classi dell’Istituto

Attività e contenuti del percorso

PROGETTAZIONE I FASE

- Proposta al Collegio del percorso trasversale da realizzare nell’a.s. 2015-2016 - Definizione da parte dei Distretti disciplinari delle tematiche da sviluppare (settembre 2015)

II FASE - Revisione delle Unità di apprendimento (settembre 2015)

- Calendarizzazione delle attività previste dalle unità di apprendimento - Presentazione degli obiettivi e delle azioni che verranno intraprese (Distretti

disciplinari o Collegio) - - Presentazione del progetto ai genitori degli allievi nel primo Consiglio di classe

ATTUAZIONE

Fasi del percorso didattico Il percorso didattico si articola in fasi:

a. motivazione degli studenti attraverso la proposta di un problema cognitivamente interessante;

b. brainstorming ed esplicitazione delle conoscenze possedute dagli studenti; c. condivisione degli scopi e delle modalità di lavoro; d. lavoro individuale e/o cooperativo in piccolo gruppo o in coppia; e. riflessione metacognitiva sul percorso fatto con l’aiuto dell’insegnante; f. valutazione dei processi e, eventualmente, del prodotto finale.

Azioni dei docenti:

§ Motivazione degli studenti attraverso l’esplicitazione degli scopi dell’attività § Focalizzazione dell’attenzione sulle competenze chiave di cittadinanza

§ Condivisione di regole, modalità di lavoro e tempi di esecuzione

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§ Eventuale formazione di piccoli gruppi formali ed informali in base alle caratteristiche cognitive e relazionali

§ Assegnazione dei compiti ai singoli o ai gruppi

§ Ricostruzione del percorso fatto e momento di riflessione meta cognitiva § Organizzazione di visite guidate

§ Organizzazione di incontri con esperti Compiti degli allievi:

§ Selezione, organizzazione e rielaborazione delle informazioni § Reperimento di altre informazioni

§ Visite guidate ed esecuzione dei compiti assegnati § Incontri con esperti

§ Eventuali prodotti finali da esporre in una mostra finale

MONITORAGGIO Le attività svolte in classe saranno monitorate attraverso griglie di osservazione.

VALUTAZIONE

a. valutazione relativa ai processi b. eventualmente, valutazione relativa al prodotto

Finalità generali

a) condividere i valori sanciti dalla Costituzione b) costruire e sviluppare il senso di legalità c) aver cura e rispetto di se stessi, degli oggetti e dell’ambiente d) rispettare le regole condivise e) rispettare gli altri e sviluppare atteggiamenti positivi e collaborativi, in un’ottica di

dialogo e rispetto reciproco f) sviluppare un’etica della responsabilità attraverso il senso del dovere e la capacità

di portare a termine gli impegni assunti g) valorizzare il patrimonio culturale h) accrescere le opportunità di didattica laboratoriale per gli studenti

Obiettivi specifici

§ Collaborazione tra docenti - progettare per competenze: proporre “compiti di realtà” complessi che coinvolgano diverse

abilità.

§ Star bene in classe - migliorare la motivazione e il coinvolgimento degli studenti attraverso proposte

di didattica laboratoriale in aula e la formazione di piccoli gruppi cooperativi.

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§ Competenze di cittadinanza

1. Imparare ad imparare: acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro 2. Progettare: utilizzare le conoscenze apprese per darsi obiettivi significativi e realistici 3. Comunicare: comprendere messaggi di genere e complessità diversi nelle varie forme

comunicative 4. Collaborare e partecipare: saper interagire con gli altri comprendendone i diversi punti di

vista 5. Agire in modo autonomo e responsabile: saper riconoscere il valore delle regole e della

responsabilità personale 6. Risolvere problemi: saper affrontare situazioni problematiche e saper contribuire a risolverle 7. Individuare collegamenti e relazioni: possedere strumenti che permettano di affrontare la

complessità del vivere nella società globale del nostro tempo 8. Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente

l’informazione ricevuta, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni

Risultati attesi In relazione alla progettazione:

- realizzare un percorso didattico finalizzato alla promozione delle competenze chiave di cittadinanza.

In relazione agli studenti: - migliorare la motivazione e la partecipazione

- migliorare la qualità degli apprendimenti - favorire l’acquisizione delle competenze di cittadinanza

Metodi di valutazione In relazione agli studenti

Verranno rilevate e valutate le modalità di lavoro individuale e di gruppo degli studenti; eventualmente, verrà valutato il prodotto finale.

In relazione alla scuola e al Collegio

A conclusione del percorso, nella fase di autoanalisi d’Istituto, si valuteranno criticità e/o aspetti positivi e se l’attività ha suscitato interesse/disinteresse.

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CLASSE I - “ I diritti dell’ambiente” SINTESI DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

COMPETENZA DI CITTADINANZA

1. IMPARARE AD IMPARARE

Competenze specifiche Abilità Acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro. Organizzare il proprio apprendimento utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione (formale, non formale)

• Reperire informazioni da varie fonti • Diventare consapevoli di come e dove trovare materiale

informativo, comprenderne lo scopo • Organizzare le informazioni provenienti da diverse fonti e da

diverse aree disciplinari • Comprendere i concetti di base collegati all’argomento preso

in esame • Applicare strategie di studio • Utilizzare strategie di memorizzazione

COMPETENZA DI CITTADINANZA

2. PROGETTARE Competenze specifiche Abilità Pianificare e organizzare il proprio lavoro; realizzare semplici progetti.

• Utilizzando le conoscenze apprese, elaborare un nuovo

prodotto o realizzare progetti (azioni di volontariato, conferenze, mostre…), verificando i risultati raggiunti.

• Formulare domande per un’intervista. • Attivare le capacità creative per esprimere le proprie

potenzialità.

COMPETENZA DI CITTADINANZA 3. COMUNICARE Competenze specifiche Abilità Leggere testi di vario genere e tipologia, ricavandone informazioni. Comunicare in modo efficace.

• Utilizzare diverse strategie di lettura • Leggere e comprendere testi scritti di vario tipo (a stampa ed

elettronici, testi continui e testi misti, di tipo informativo e pragmatico) • Usare gli strumenti espressivi indispensabili per gestire

l’interazione comunicativa verbale e non verbale in vari contesti.

• Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.

• Utilizzare una lingua straniera per semplici scopi comunicativi.

• Rappresentare eventi, fenomeni, concetti utilizzando linguaggi diversi e diverse conoscenze disciplinari

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COMPETENZA DI CITTADINANZA

4. COLLABORARE E PARTECIPARE Competenze specifiche Abilità Sviluppare la cultura della cooperazione nel rispetto di regole condivise e funzionali al raggiungimento degli obiettivi.

• Sapere interagire in gruppo e relazionarsi con i coetanei

superando eventuali pregiudizi. • Comprendere i diversi punti di vista, valorizzando le proprie

e le altrui capacità e gestendo la conflittualità.

• Contribuire all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive.

• Comprendere che riconoscere i propri errori è il primo passo verso la legalità.

• Riconoscere di essere titolare di diritti e di doveri nei limiti di un rapporto corretto con i coetanei e con gli adulti

COMPETENZA DI CITTADINANZA

5. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE

Competenze specifiche Abilità Comprendere il significato delle regole per la convivenza sociale e rispettarle. Comprendere il valore della responsabilità personale.

• Agire per promuovere e difendere l’ambiente

comprendendo il valore del contributo individuale per il cambiamento sociale

• Sapersi inserire in modo attivo e responsabile nei diversi contesti in cui si agisce

COMPETENZA DI CITTADINANZA

6. RISOLVERE PROBLEMI

Competenze specifiche Abilità Adottare strategie di problem solving

• Cogliere punti forti e punti deboli di una

situazione problematica. • Fare e verificare ipotesi, raccogliere dati,

proporre soluzioni.

COMPETENZA DI CITTADINANZA

7. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI

Competenze specifiche Abilità Organizzare le informazioni (ordinare – confrontare – collegare)

• Ordinare e classificare le informazioni. • Collegare, confrontare le informazioni

tratte da testi diversi (spostando l’attenzione da “ciò che dice un testo” a “ciò che dicono più testi”)

• Elaborare semplici mappe concettuali • Rappresentare i dati attraverso grafici,

sviluppando capacità di transcodifica

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COMPETENZA DI CITTADINANZA

8. ACQUISIRE ED INTERPRETARE L’INFORMAZIONE Competenze specifiche Abilità Acquisire ed interpretare l’informazione

• Confrontare informazioni provenienti da fonti

diverse; selezionarle in base al proprio scopo, distinguendo fatti e opinioni

• Guidate dall’insegnante, cercare informazioni in rete e valutarne l’attendibilità

• Esprimere riflessioni, formarsi opinioni

Conoscenze

Contenuti Discipline Attività Strategie e

metodologie didattiche

Esempi di

compiti significativi

Conoscereilsignificatodeltermineambiente,intesocomespaziofisico,socialeeculturaleincontinuaevoluzione Conoscere i principi ecologici di base Conoscere il lessico specifico in lingua italiana e nelle lingue straniere Conoscere le situazioni problematiche relative all’ambiente Conoscenza delle funzioni delle varie istituzioni esistenti a difesa e tutela dell’ambiente

DefinizionedispaziogeograficoTipologieambientalieloroelementicostitutivi:fauna,flora,acque,clima,popolazioni.Aria,acqua,suoloConcettidiecosistema,habitatedecologiaL’equilibriobiologicoinrelazionea:attivitàumane,inquinamentoecatastrofinaturali. Principali problematiche relative all’ambiente Documenti riguardanti la tutela dell’ambiente Normeitalianeedeuropeeperlasalvaguardiadell’ambiente Istituzioni Locali, Organismi Nazionali ed internazionali. Ruolo delle associazioni in difesa dell’ambiente

Italiano Geografia Religione Scienze Lingue comunitarie Storia

Lettura di testimonianze, di articoli di giornale e di brani tratti da vari testi. Lettura di testimonianze, di articoli di giornale e di brani tratti da vari testi (Libro della Genesi, Cantico delle creature…) Attività operative basate sulla partecipazione ed interattività. Conoscenza dei termini relativi all’ambiente. Approfondimento del tema attraverso letture su inquinamento, raccolta differenziata, salvaguardia dell’ambiente. Esecuzione di cartelloni e grafici. Visione di documentari Lettura di testimonianze, di articoli di giornale e di brani tratti da vari testi riguardanti problematiche ambientali. Lettura di testimonianze, di articoli di giornale e di brani tratti da vari testi in tema di protezione dell’ambiente Incontri con esperti .

Cooperative

learning

Discussione

Didattica

laboratoriale

Lezione

frontale

Problem

solving

Studio di caso

Brainstorming

Aula

Aula

multimediale

Visite guidate

Dato un tema, reperire le informazioni utili per comprenderlo ed esprimere riflessioni. Dato un compito da svolgere, reperire le informazioni necessarie provenienti da fonti diverse; selezionarle a seconda delle priorità e dello scopo. Costruzionidiglossarirelativiallediverseunitàdelpercorso. Organizzare le informazioni in schematizzazioni diverse: mappe, scalette, grafici o, viceversa, costruire un testo espositivo a partire da schemi, grafici, tabelle, altre rappresentazioni. Realizzare una mostra contenente disegni, pensieri/riflessioni sull’ambiente. Partecipare ad attività, attinenti i temi trattati, organizzate nel territorio.

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Saper presentare, illustrare idee, progetti. Saper ideare, progettare e realizzare un prodotto / progetto Rispettare lo spazio (palestra, spogliatoi, ambienti adiacenti). Utilizzare correttamente e consapevolmente gli attrezzi. Educare ad un maggiore controllo vocale durante le attività.

Il paesaggio L’arte che riqualifica e recupera le periferie; il graffitismo come denuncia degli stati di degrado di alcune zone. Inquinamento acustico Ideazione, progettazione e realizzazione di un prodotto/progetto per una campagna di sensibilizzazione sulla difesa dell’ambiente

Matematica Arte e immagine Musica Tecnologia Arte e Immagine Educazione fisica

Incontri con operatori di Enti, di associazioni e istituzioni pubbliche che operano nel campo della difesa dell’ambiente. Elaborazione di semplici grafici Interpretazione personale del paesaggio. Rappresentare l’emozione provata nel contemplare un paesaggio, nell’udire suoni e rumori e nel cogliere i profumi nell’aria. Riciclaggio di carta, plastica ed altri materiali per realizzare oggetti. Conoscenza degli artisti salentini attraverso opere pittoriche sul paesaggio. Realizzazione di murales. Ascolto attivo di brani riguardanti la natura e gli ambienti con particolare attenzione agli ambienti sonori del Salento e alle tradizioni musicali salentine Progettazione ed esecuzione di semplici sonorizzazioni per caratterizzare ambienti sonori, testi poetici. Descrizione e rappresentazione grafica di brani relativi alle tematiche trattate. Esecuzione ritmica e vocale di canti realizzati dai testi dei poeti salentini. Costruzione di strumenti musicali tipici del Salento con materiale povero. “Adozione” di un’aiuola nel cortile dell’Istituto. A turno, incarichi di responsabilità nell’utilizzo degli attrezzi. Tutoraggio

Effettuare comunicazioni verbali e/o scritte, in contesti significativi, ad esempio: visite a istituzioni, interviste a persone.. Produrre testi per diversi scopi comunicativi, anche utilizzando a complemento, canali e supporti diversi (musica, immagini, tecnologie), col supporto dell’insegnante: narrazioni di genere diverso, poesie, testi per convincere (pubblicità), slogan, testi regolativi, esposizioni, relazioni… Predisporre schede informative a corredo di mostre, esposizioni, organizzate nell’ambito di attività scolastiche. Utilizzare i mezzi informatici per redigere i testi delle ricerche, delle relazioni,… Utilizzare power point per effettuare semplici presentazioni. Costruire semplici ipertesti Preparare una pubblicità pro-gresso sulla tutela dell’ambiente Progettare un depliant informativo su attività eco-sostenibili

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CLASSE II - “ I diritti dei minori” SINTESI DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

COMPETENZA DI CITTADINANZA

1. IMPARARE AD IMPARARE

Competenze specifiche Abilità Acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro. Organizzare il proprio apprendimento, utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione (formale, non formale)

• Reperire informazioni da varie fonti • Diventare consapevoli di come e dove trovare materiale

informativo, comprenderne lo scopo • Comprendere i concetti di base collegati all’argomento

preso in esame • Applicare strategie di studio • Utilizzare strategie di memorizzazione • Contestualizzare le informazioni provenienti

da diverse fonti e da diverse aree disciplinari

COMPETENZA DI CITTADINANZA 2. PROGETTARE Competenze specifiche Abilità Pianificare e organizzare il proprio lavoro; realizzare semplici progetti.

• Utilizzando le conoscenze apprese, elaborare un nuovo prodotto o realizzare progetti (azioni di volontariato, conferenze, mostre…), definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.

• Formulare domande per un’intervista. • Attivare le capacità creative per esprimere

appieno le proprie potenzialità.

COMPETENZA DI CITTADINANZA

3. COMUNICARE Competenze specifiche Abilità Leggere testi di vario genere e tipologia, ricavandone informazioni ed esprimendo giudizi. Comunicare in modo efficace.

• Utilizzare diverse strategie di lettura • Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo(a

stampa ed elettronici, testi continui e testi misti, di tipo informativo e pragmatico) • Usare gli strumenti espressivi indispensabili per gestire

l’interazione comunicativa verbale e non verbale in vari contesti. • Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi

comunicativi. • Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi

comunicativi ed operativi. • Rappresentare eventi, fenomeni, concetti utilizzando linguaggi

diversi e diverse conoscenze disciplinari

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COMPETENZA DI CITTADINANZA

4. COLLABORARE E PARTECIPARE Competenze specifiche Abilità Sviluppare la cultura della cooperazione nel rispetto di regole condivise e funzionali al raggiungimento degli obiettivi.

• Sapere interagire in gruppo e relazionarsi con i coetanei

superando eventuali pregiudizi. • Comprendere i diversi punti di vista, valorizzando le

proprie e le altrui capacità e gestendo la conflittualità. • Contribuire all’apprendimento comune ed alla

realizzazione delle attività collettive. • Comprendere che riconoscere i propri errori

è il primo passo verso la legalità.

COMPETENZA DI CITTADINANZA 5. RISOLVERE PROBLEMI

Competenze specifiche Abilità Adottare strategie di problem solving

• Cogliere punti forti e punti deboli di una situazione

problematica. • Affrontare situazioni problematiche costruendo

e verificando ipotesi, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni.

COMPETENZA DI CITTADINANZA

6. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI

Competenze specifiche Abilità Organizzare le informazioni (ordinare – confrontare – collegare)

• Ordinare e classificare le informazioni. • Collegare, confrontare le informazioni tratte

da testi diversi (spostando l’attenzione da “ciò che dice un testo” a “ciò che dicono più testi”)

• Correlare le conoscenze provenienti da diverse fonti elaborando mappe concettuali

• Elaborare dati e rappresentarli attraverso grafici, sviluppando capacità di transcodifica

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COMPETENZA DI CITTADINANZA

8. ACQUISIRE ED INTERPRETARE L’INFORMAZIONE Competenze specifiche Abilità Acquisire ed interpretare l’informazione

• Confrontare le informazioni provenienti da fonti

diverse; selezionarle in base al proprio scopo, distinguendo fatti e opinioni

• Con la guida dell’insegnante cercare informazioni in rete e valutarne l’attendibilità

• Esprimere riflessioni, formarsi opinioni, apportando un proprio originale e positivo contributo

Conoscenze Contenuti Discipline Attività

Strategie e metodologie didattiche

Esempi di compiti

significativi Conoscere e rispettare la funzione delle regole e delle norme. Rispettare gli altri: diversi e non Conoscere i diritti dei minori. Conoscere le situazioni problematiche relative alla difesa/violazione dei diritti dei minori: i minori migranti, i minori in situazione di povertà, i minori in

Regolamento di classe Le regole nel gioco I diritti dei minori attraverso la Convenzione Internazionale sui Diritti dell'infanzia. I diritti negati ai minori: lo sfruttamento del lavoro minorile, i bambini soldato, … Bambini migranti: storia del fenomeno dell’emigrazione italiana

Cittadinanza Educazione fisica Italiano Storia Geografia

Stesura di un regolamento di classe Giochi di squadra. Arbitraggio autogestito. Lettura dei documenti riconosciuti a livello internazionale sui diritti dei minori. Lettura di testimonianze, di articoli di giornale e brani tratti da testi sull’argomento. Incontri con esperti. Visione di un film. Attività operative basate sulla partecipazione ed interattività.

Cooperative learning

Discussione

Didattica

laboratoriale

Lezione frontale

Problem solving

Studio di caso

Brainstorming

Aula

Aula multimediale

Dato un tema, reperire tutte le informazioni utili per comprenderlo ed esprimere valutazioni e riflessioni. Dato un compito da svolgere, reperire tutte le informazioni necessarie provenienti da fonti diverse: confrontarle per stabilirne l’attendibilità; selezionarle a seconda delle priorità e dello scopo. Organizzare le informazioni in schematizzazioni

COMPETENZA DI CITTADINANZA 7. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE Competenze specifiche Abilità Comprendere il significato delle regole per la convivenza sociale e rispettarle. Comprendere il valore della responsabilità personale.

• Sapersi inserire in modo attivo e consapevole

nei diversi contesti in cui si agisce, facendo valere i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.

• Controllare le proprie reazioni di fronte a contrarietà, frustrazioni, insuccessi, adottando modalità assertive di comunicazione.

• Diffondere la cultura della tolleranza e del rispetto reciproco

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situazione di detenzione… Conoscenza delle Istituzioni Locali, Nazionali ed Internazionali in difesa dei Diritti dei minori Saper ideare, progettare e realizzare un prodotto/progetto

e confronto con il fenomeno dell’immigrazione nel nostro Paese. Paesi di provenienza degli immigrati Istituzioni Locali, Nazionali ed Internazionali in difesa dei Diritti dei minori

Ideazione, progettazione e realizzazione di un prodotto/progetto per una campagna di sensibilizzazione sulla difesa dei diritti dei minori.

Lingue comunitarie Matematica Educazione alla Cittadinanza Religione Scienze e tecnologia Musica Arte e immagine Tecnologia Italiano

Trattazione di temi relativi ai diritti dei minori attraverso canzoni in lingua. Lettura e commento della “Dichiarazione sui Diritti dell’Infanzia”. Selezione dei passi significativi. Presentazione delle Organizzazioni a tutela dei minori Elaborazione di grafici e cartelloni Elaborazione di grafici Incontri con operatori di Enti, associazioni umanitarie e istituzioni pubbliche che operano nel campo della difesa dei diritti dei minori. Uscita didattica Visione di un film Il diritto ad una sana e corretta alimentazione. I problemi connessi alla malnutrizione. La fame nel mondo: una piaga da debellare. Esecuzione strumentale di brani relativi alle tematiche trattate. Riduzione musicale dei testi letti (canti, rap) Elaborati grafici e pittorici sui diritti dei minori.

diverse: mappe, scalette, grafici o, viceversa, costruire un testo espositivo a partire da schemi, grafici, tabelle, altre rappresentazioni. Realizzare una mostra contenente disegni, pensieri/riflessioni sui diritti dei minori. Partecipare ad attività ,attinenti i temi trattati, organizzate nel territorio. Effettuare comunicazioni verbali e/o scritte, in contesti significativi, ad esempio: visite a istituzioni, interviste a persone. Produrre testi per diversi scopi comunicativi, anche utilizzando a complemento canali e supporti diversi (musica, immagini, tecnologie), col supporto dell’insegnante: narrazioni di genere diverso, poesie, testi per convincere (pubblicità), esposizioni, relazioni… Predisporre schede informative a corredo di mostre, esposizioni, organizzate nell’ambito di attività scolastiche. Utilizzare i mezzi informatici per redigere i testi delle ricerche, delle relazioni,… Utilizzare power point per effettuare semplici presentazioni. Costruire semplici ipertesti Realizzare un cartellone pubblicitario sulla tutela dei diritti dei minori.

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CLASSE III - “ I diritti umani” SINTESI DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

COMPETENZA DI CITTADINANZA

1. IMPARARE AD IMPARARE

Competenze specifiche Abilità Acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro. Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo e utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione (formale, non formale) anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie

• Reperire informazioni da varie fonti • Diventare consapevoli di come e dove trovare materiale

informativo, comprenderne lo scopo • Organizzare le informazioni provenienti da diverse fonti

e da diverse aree disciplinari • Utilizzare le informazioni per valutare diverse situazioni

inerenti l’argomento studiato • Riflettere sul proprio lavoro cogliendo il processo personale

svolto • Applicare strategie di studio • Utilizzare strategie di memorizzazione

COMPETENZA DI CITTADINANZA

2. PROGETTARE Competenze specifiche Abilità Pianificare e organizzare il proprio lavoro; realizzare semplici progetti.

• Utilizzando le conoscenze apprese, elaborare un nuovo prodotto o realizzare progetti (azioni di volontariato, conferenze, mostre…), definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.

• Formulare domande per un’intervista. • Attivare le capacità creative per esprimere appieno le

proprie potenzialità.

COMPETENZA DI CITTADINANZA

3. COMUNICARE

Competenze specifiche Abilità Leggere testi di vario genere e tipologia, ricavandone informazioni ed esprimendo giudizi. Comunicare in modo efficace.

• Utilizzare diverse strategie di lettura • Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo(a

stampa ed elettronici, testi continui e testi misti, di tipo informativo e pragmatico) • Usare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per

gestire l’interazione comunicativa verbale e non verbale in vari contesti.

• Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.

• Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi.

• Rappresentare eventi, fenomeni, concetti utilizzando linguaggi diversi e diverse conoscenze disciplinari

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COMPETENZA DI CITTADINANZA 4. COLLABORARE E PARTECIPARE Competenze specifiche Abilità

Sviluppare la cultura della cooperazione nel rispetto di regole condivise e funzionali al raggiungimento degli obiettivi.

• Sapere interagire in gruppo e relazionarsi con i coetanei superando eventuali pregiudizi.

• Comprendere i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità e gestendo la conflittualità.

• Contribuire all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive.

• Comprendere che riconoscere i propri errori è il primo passo verso la legalità.

• Riconoscere di essere titolare di diritti e di doveri nei limiti di un rapporto corretto con i coetanei e con gli adulti

• Diffondere la cultura della tolleranza e del rispetto dell’altro.

COMPETENZA DI CITTADINANZA 5. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE

Competenze specifiche Abilità Comprendere il significato delle regole per la convivenza sociale e rispettarle. Comprendere il valore della responsabilità personale.

• Agire per promuovere e difendere i diritti umani comprendendo il valore del contributo individuale per il cambiamento sociale

• Sapersi inserire in modo attivo, consapevole e responsabile nei diversi contesti in cui si agisce, facendo valere i propri diritti e bisogni e riconoscendo al contempo quelli altrui.

• Controllare le proprie reazioni di fronte a contrarietà, frustrazioni, insuccessi, adottando modalità assertive di comunicazione.

COMPETENZA DI CITTADINANZA

6. RISOLVERE PROBLEMI

Competenze specifiche Abilità Adottare strategie di problem solving

• Cogliere punti forti e punti deboli di una situazione problematica.

• Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni, utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.

COMPETENZA DI CITTADINANZA

7. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI

Competenze specifiche Abilità Organizzare le informazioni (ordinare – confrontare – collegare)

• Ordinare e classificare le informazioni. • Collegare, confrontare le informazioni tratte da

testi diversi (spostando l’attenzione da “ciò che dice un testo” a “ciò che dicono più testi”)

• Correlare le conoscenze provenienti da diverse fonti elaborando mappe concettuali

• Elaborare dati e rappresentarli attraverso grafici, sviluppando capacità di transcodifica

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COMPETENZA DI CITTADINANZA 8. ACQUISIRE ED INTERPRETARE L’INFORMAZIONE Competenze specifiche Abilità Acquisire ed interpretare l’informazione

• Confrontare le informazioni provenienti da fonti diverse; selezionarle in base al proprio scopo, distinguendo fatti e opinioni

• Cercare informazioni in rete e valutarne l’attendibilità • Esprimere riflessioni, formarsi opinioni, interpretare

criticamente un’informazione apportando un proprio originale e positivo contributo

Conoscenze Contenuti Discipline Attività

Strategie e metodologie didattiche

Esempi di compiti significativi

Conoscere i diritti umani. Conoscere le situazioni problematiche relative alla difesa/viola-zione dei diritti umani Legalità e nuove povertà e conseguenze delle guerre.

Costituzione italiana I diritti umani attraverso la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo. I diritti negati Storia del fenomeno dell’emigrazione italiana e confronto con il fenomeno dell’immigra-zione nel nostro Paese. I Paesi di provenienza degli immigrati. Principali problematiche relative all’integrazio-ne e alla tutela dei diritti umani. Conoscenza delle Istituzioni Locali, Nazionali ed Internazionali in difesa dei Diritti umani Ruolo delle Organizzazioni internazionali

Storia e Cittadinanza Italiano Storia Geografia Religione Lingue comunitarie Musica

Lettura dei documenti riconosciuti a livello internazionale sui diritti umani. Lettura di testimonianze, di articoli di giornale e di brani tratti da testi sull’argomento. Riflessione sulle tematiche trattate. Produzione di canzoni Incontri con esperti. Incontri con operatori di Enti, associazioni umanitarie e istituzioni pubbliche che operano nel campo della difesa dei diritti umani. Attività operative basate sulla partecipazione ed interattività. Visione di un film Presentazione e commento della Dichiarazione sui diritti dell’uomo. Letture significative relative ai temi trattati. Realizzazione di grafici e cartelloni. Progettazione ed esecuzione di sonorizzazioni dei testi poetici trattati e degli

Cooperative learning

Discussione

Didattica laboratoriale

Lezione frontale

Problem solving

Studio di caso

Brainstorming

Aula

Aula multimediale

Dato un tema, reperire tutte le informazioni utili per comprenderlo ed esprimere valutazioni e riflessioni. Dato un compito da svolgere, reperire tutte le informazioni necessarie provenienti da fonti diverse: confrontarle per stabilirne l’attendibilità; selezionarle a seconda delle priorità e dello scopo. Organizzare le informazioni in schematizzazioni diverse: mappe, scalette, grafici o, viceversa, costruire un testo espositivo a partire da schemi, grafici, tabelle, altre rappresentazioni. Realizzare una mostra contenente disegni, pensieri/riflessioni sui diritti dei minori. Partecipare ad attività, attinenti i temi trattati, organizzate nel territorio Effettuare comunicazioni verbali e/o scritte, in contesti significativi, ad esempio: visite a istituzioni, interviste a persone.. Produrre testi per diversi scopi comunicativi, anche utilizzando a complemento canali e supporti diversi (musica, immagini, tecnologie), col supporto dell’insegnante: narrazioni di genere diverso, poesie, testi per convincere (pubblicità), esposizioni, relazioni… Predisporre schede informative a corredo di mostre, esposizioni, organizzate nell’ambito di attività scolastiche. Utilizzare i mezzi informatici per redigere i testi delle ricerche, delle relazioni,… Utilizzare power point per effettuare semplici presentazioni.

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Saper presentare, illustrare idee, progetti Saper ideare, progettare e realizzare un prodotto /progetto Rispettare gli altri: diversi e non

Ideazione, progettazione e realizzazione di un prodotto/progetto per una campagna di sensibilizzazione sulla difesa dei diritti dei minori

Matematica Scienze e tecnologia Arte e immagine Tecnologia Italiano Educazione fisica

articoli della Dichiarazione sui diritti dell’uomo. Esecuzione vocale, ritmica e strumentale di brani relativi alle tematiche trattate. Sonorizzazione di immagini. Ascolto e analisi di brani musicali proposti con rappresentazione grafica. Elaborazione di grafici Ambiente ed energia. Il diritto ad un ambiente salubre e il dovere di conservarlo tale. Realizzazione di un cartellone pubblicitario sulla tutela dei diritti umani Giochi di squadra Arbitraggio autogestito.

Costruire semplici ipertesti Preparare una pubblicità progresso sulla tutela dei diritti umani Progettare una campagna di sensibilizzazione dei diritti umani

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PROGETTO

“CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI”

IL CCR: CONTENUTI E OBIETTIVI DI UN’ESPERIENZA DI CITTADINANZA ATTIVA Il Consiglio Comunale dei Ragazzi (CCR) è un organo consultivo dell’Amministrazione Comunale, riconosciuto all’interno dello Statuto del Comune e, dunque, parte integrante dell’Amministrazione stessa. Esso costituisce prima di tutto un’esperienza educativa, che si propone di promuovere la partecipazione attiva dei bambini, dei ragazzi e dei giovani per dare loro pieno diritto di cittadinanza, secondo le finalità della Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia, ratificata dall’Italia con la L. 179 del 27 maggio 1991. L’organismo del CCR permette di attivare forme di partecipazione permanenti delle ragazze e dei ragazzi alla vita della comunità locale ed è in grado di determinare condizioni che permettano loro di esprimere liberamente le proprie opinioni e sperimentare la propria soggettività progettuale. I Consiglieri eletti sono chiamati a dare il proprio contributo e punto di vista di ragazzi/e al miglioramento della qualità di vita all’interno della propria comunità. Il processo ha, perciò, finalità generali che vanno oltre le riunioni dei Consiglieri e coinvolgono più soggetti:

a) educare alla democrazia e alla cittadinanza attiva e responsabile, in collaborazione con la scuola, usando la città e il territorio come laboratorio per comprendere la realtà sociale e urbana e

adoperandosi in prima persona per migliorare il presente e progettare il futuro (“Un buon CCR non chiede: fa!”)

b) educare bambini e ragazzi alla legalità e al senso di appartenenza, attraverso una pedagogia dell’ascolto praticata da adulti capaci di mettersi in gioco e di predisporre forme di apprendimento esperienziale che aiutino i ragazzi a comprendere il senso delle regole democratiche e a percepire che il territorio e le strutture pubbliche appartengono anche a loro.

Nel corso del processo che li vede protagonisti i Consiglieri eletti hanno l’opportunità di confrontarsi: tra di loro (il gruppo è formato da età eterogenee: bambine/i di quarta elementare e ragazze/i di prima media); con il proprio elettorato (ne sono i rappresentanti); con le esigenze di una comunità e non dei singoli; con i responsabili e/o i politici dell’Amministrazione (direttamente o indirettamente); con la fattibilità delle idee, le difficoltà e le opportunità connesse alla loro realizzazione. Attraverso gli incontri i bambini e i ragazzi condivideranno un documento unitario (la mappa delle idee del CCR) con tutte le possibili azioni e idee da approfondire nel corso del mandato elettorale. Successivamente delineeranno un tema progettuale e lo svilupperanno, col supporto di un facilitatore, nell’arco dell’intero mandato, dando progressiva concretezza alle azioni, implementandole attraverso il coinvolgimento del proprio elettorato e mantenendo la comunicazione con esso. Un importante obiettivo operativo è impostare con i Consiglieri una progettazione che consenta loro di vedere i risultati del proprio lavoro in un arco temporale breve, possibilmente coincidente con i tempi del mandato. Da questa considerazione derivano, quasi sempre, le scelte progettuali, guidate essenzialmente da criteri di fattibilità (non solo economica) e da principi di coinvolgimento e partecipazione dell’elettorato.

Nella sua operatività il CCR è affiancato dal Settore Pubblica Istruzione del Comune di Lecce che in collaborazione con gli Insegnanti referenti accompagnano, facilitano e supportano il lavoro dei Consiglieri per tutta la sua durata, non per indirizzarne le scelte e le azioni ma, al

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contrario, per supportarne l’attuazione e renderle “fattibili” in relazione al contesto specifico nel quale intendono lavorare. Il contributo di tutto il corpo insegnante (non solo dei referenti) facilita il collegamento con la scuola e, in ambito progettuale, la compatibilità con la programmazione e i tempi scolastici delle attività di coinvolgimento dell’elettorato proposte dal CCR (e dunque, di nuovo, la loro fattibilità).

Particolare cura viene dedicata all’evitare di scivolare nell’errore frequente di considerare o trattare i Consiglieri come “ piccoli architetti/urbanisti” o “politici in erba”: sono bambini e ragazzi e sono interpellati come tali, ciò che interessa è il loro punto di vista. L’attenzione al linguaggio dei ragazzi e loro ai tempi (molto diversi da quelli degli adulti) aggiunge un ulteriore elemento di complessità. È chiaro che, nei termini sopra descritti, un Consiglio Comunale dei Ragazzi si configura come un percorso di particolare complessità, in cui risulta particolarmente importante valorizzare i risultati di processo più che il progetto finale. In quanto processo (e non progetto) che coinvolge soggetti diversi, ognuno con tempi e linguaggi propri, è, evidentemente, in evoluzione continua. MODALITÀ DI GESTIONE (le riunioni, la comunicazione, i progetti…); L’organizzazione operativa delle attività del CCR, così come previsto dal regolamento, si articola in incontri con cadenza almeno mensile (ogni tre settimane circa), alternando all’occorrenza incontri di laboratorio (più operativi) con sedute formali in plenaria (per condividere e prendere decisioni): l’eventuale divisione in gruppi di lavoro viene concordata durante le riunioni nelle modalità ritenute più opportune. Si fa presente, tuttavia, che la frequenza degli incontri potrebbe intensificarsi (o subire variazioni) in relazione a fasi e/o esigenze specifiche del processo progettuale oppure a causa del calendario scolastico (vacanze, ponti, ecc.)

LE RIUNIONI del CCR si tengono di solito: • di martedì e/o giovedì. • in orario extra-scolastico generalmente tra le 16.00 alle 18.00, per le sedute in plenaria; dalle

15.30 alle 19.00 nel caso di laboratori con eventuale divisione in gruppi di lavoro. • Gli incontri di laboratorio si tengono presso l’Assessorato Pubblica Istruzione sito in Viale Ugo

Foscolo 31/a o nella sala Open Space del Comune di Lecce in piazza Sant’Oronzo, mentre gli incontri formali del CCR nella Sala Consigliare del Comune di Lecce a Palazzo Carafa.

Ogni appuntamento sarà preceduto da una specifica convocazione che ciascun/a Consigliere/a riceverà a scuola alcuni giorni prima della riunione; alla convocazione verrà allegato il verbale della riunione precedente. La partecipazione continuativa agli incontri di CCR è innanzitutto indice di serietà da parte del Consigliere eletto nei confronti del ruolo che ha assunto, dei compagni che lo hanno votato (rappresentatività), della scuola nel suo insieme e degli altri Consiglieri, con cui ha intrapreso un percorso. Inoltre consente ai bambini e ai ragazzi di “tenere il filo” di un processo complesso che si articola in un tempo non breve (due anni scolastici) e che comporta tempi “tecnici” non sempre di immediata comprensione. Partecipare saltuariamente mette il consigliere di fronte a scelte operate da altri e ad un percorso di cui è sempre meno protagonista. Nel corso del mandato sono normali e abbastanza inevitabili i cali di entusiasmo o di interesse da parte dei Consiglieri, sia perché l’impegno, anche se non è quotidiano, è comunque gravoso, sia perché non è sempre facile cogliere la continuità del percorso e avere chiarezza sugli obiettivi per cui il gruppo sta lavorando. A questo proposito gli insegnanti possono certamente fornire un supporto motivazionale, responsabilizzando i bambini al ruolo assunto.

Prof.ssa Isabella Alberone

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Progetto Biblioteca

Grandi Storie

Responsabile prof.ssa Daniela Cretì

Obiettivi: Promuovere il piacere per la lettura Sviluppare fantasia e creatività Incrementare l’abitudine e la passione per il libro. Favorire la crescita globale integrando aspetti cognitivi e aspetti socio-relazionali. Durata: intero anno scolastico Risorse umane: Docenti Beni e servizi: Patrimonio librario della scuola; “Speaker’s corner” nell’atrio, punto di aggregazione ; luogo di apprendimento e di conoscenza dove sviluppare l’autonomia e l’autoefficacia con una modalità di lavoro incentrata sulla crescita globale mediante l’integrazione degli aspetti cognitivi e di apprendimento con quelli motivazionali e sociali.

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PROGETTO “LA SCUOLA IN CUI CREDIAMO”

Progetto: “La scuola in cui crediamo”: realizzazione del CD Multilingue Responsabile del progetto:

Elena Cavallo Alunni coinvolti:

tutti gli alunni delle prime, seconde e terze classi Docenti coinvolti nel progetto: Elena Cavallo, Arianna Donno, Amedeo Rizzo e Giovanni Epifani , tecnici multimediali. Docenti interessati al progetto: • Docenti di musica • Docenti di lingua francese, inglese e spagnolo • Docenti di arte e immagine • Docenti esperti nelle tecnologie multimediali

Partecipanti attivi: Coro di 35 alunni esecutori vocali

Tempi di realizzazione:

II Quadrimestre Obiettivi: 1. Consolidare il senso di appartenenza alla propria scuola, attraverso la musica di insieme come

promozione di atteggiamenti di autostima, confronto costruttivo, rispetto verso gli altri; 2. Sviluppo delle capacità di ascolto (ascoltarsi ed ascoltare), e del senso del ritmo; 3. Sviluppo dell’orecchio musicale e della comunicazione individuale attraverso il canto; 4. Uso della verbalizzazione nelle lingue per lo sviluppo e l’arricchimento delle capacità

fonetiche; 5. Sviluppo delle capacità osservative-creative e grafico-pittoriche per il potenziamento delle

capacità artistiche.

Finalità: Necessità di avere un CD audio di riferimento per consentire a tutti i docenti di insegnare l’inno in maniera univoca a tutti gli alunni.

L’inno è già patrimonio della nostra scuola da 6 anni e tutti gli alunni lo cantano in italiano. Ai ragazzi del coro sarà spiegata la necessità di adattare alla linea melodica dell’inno la pronuncia e gli accenti fonetici nelle diverse lingue

Responsabile del progetto Elena Cavallo

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PROGETTO

FESTA DELLO SPORT … A COLORI

È una manifestazione che serve a migliorare lo spirito di squadra e il lavoro di gruppo, a rispettare le regole, a gestire al meglio la vittoria o accettare la sconfitta, abituare al fair play.

È una giornata all’insegna dello sport all’aperto e dell’arte di cui, sicuramente, i ragazzi si ricorderanno piacevolmente.

Il trofeo è riservato alle classi terze, con gare di atletica, di abilità, di forza, di destrezza, contemporaneamente ad una estemporanea di pittura su tema sportivo.

Il luogo è il Campo scuola CONI (L. Montefusco) di Lecce.

Il periodo previsto Aprile 2016 nell’orario scolastico (8.00 – 14.00 escluso sabato)

I docenti impegnati dovrebbero essere quelli di Scienze motorie e di Arte + 1 docente responsabile per ogni terza classe con sostegno (se necessario).

Sarà necessaria la presenza di un collaboratore e di assistenti per i disabili.

I ragazzi saranno accompagnati e ripresi dai genitori, nell’orario scolastico, direttamente presso la struttura sportiva.

Il docente responsabile della classe accoglierà, farà l’appello e controllerà i ragazzi fino al termine della manifestazione (ore 14.00).

I ragazzi diversabili, che saranno accompagnati e ripresi dagli appositi pulmini o dai genitori, parteciperanno ad attività mirate e/o pittoriche.

Tutti i vincitori saranno premiati con una medaglia (I, II e III posto).

La classe 1^ classificata conquisterà il “Trofeo Ascanio Grandi 2016” .

Responsabile del progetto Prof. Maurizio D’Errico

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REGOLAMENTO DEI CORSI AD INDIRIZZO MUSICALE

- Vista la normativa vigente in materia di inserimento dello strumento musicale nella secondaria di primo grado alla data di adozione del presente regolamento:

D.M 8/9/75; D.M. 3/8/79; D.M. 6/8/99, n. 201 - Visto il POF adottato dall’Istituto Ascanio Grandi; - Vista la delibera di adozione del regolamento da parte del Consiglio d’Istituto; - Vista la delibera del Collegio dei docenti,

Il Consiglio d’istituto delibera

L’adozione del seguente regolamento quale parte integrante del Regolamento d’Istituto della Scuola.

PREMESSA

Dal D.M. n. 201 del 1999: “L’insegnamento strumentale costituisce integrazione ed arricchimento dell’insegnamento obbligatorio di Educazione Musicale nel più ampio quadro delle finalità della Scuola secondaria di I grado e del progetto complessivo di formazione della persona. Esso concorre, pertanto, alla più consapevole appropriazione del linguaggio musicale, di cui fornisce all’alunno una piena conoscenza, integrando i suoi aspetti tecnico – pratici con quelli teorici, lessicali, storici e culturali che, insieme, costituiscono la complessiva valenza dell’educazione musicale; orienta quindi le finalità di quest’ultima anche in funzione di un più adeguato apporto alle specifiche finalità dell’insegnamento strumentale stesso. Sviluppare l’insegnamento musicale significa fornire agli alunni destinati a crescere in un mondo fortemente segnato dalla presenza della musica come veicolo di comunicazione , spesso soltanto subita, una maggiore capacità di lettura attiva e critica del reale, un ulteriore possibilità di conoscenza, espressione e coscienza razionale ed emotiva di sé”. Obiettivo del corso triennale, quindi, una volta fornita una completa e consapevole alfabetizzazione musicale, è porre alcuni traguardi essenziali che dovranno essere raggiunti da tutti. Il rispetto delle finalità generali di carattere orientativo della S.M. non esclude la valorizzazione delle eccellenze. L’organizzazione dei corsi ad indirizzo musicale deve essere sorretta da forti motivazioni pedagogiche e deve mirare ad un’offerta formativa di qualità. I corsi ad indirizzo musicale offrono l’opportunità agli alunni di approfondire lo studio di uno strumento musicale a scelta tra i seguenti: chitarra, clarinetto, flauto traverso, pianoforte, violino. Durante il triennio si organizzano iniziative che vedono protagonisti gli alunni dei corsi ad indirizzo musicale: 1) Concerto di Natale 2) Concerto di fine anno 3) Uscite didattiche di carattere musicale (concerti, musei, mostre) 4) Partecipazione a concorsi, rassegne ed eventi cittadini di particolare rilievo.

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Art. 1 Il corso ad indirizzo musicale è opzionale. Esso ha la durata di tre anni ed è parte integrante del piano di studio e materia degli Esami di Stato al termine del I ciclo di istruzione. La volontà di frequentare i corsi di ordinamento ad indirizzo musicale è espressa all’atto dell’iscrizione alla classe prima. Art. 2 Le lezioni dei corsi ad indirizzo musicale (B / D) si svolgono in orario pomeridiano dal lunedì al venerdì con:

1. Lezioni individuali e/o in piccoli gruppi; 2. Orchestra; 3. Musica d’insieme 4. Solfeggio

Gli alunni che si iscrivono a un corso ad indirizzo musicale svolgono un tempo scuola settimanale di 33 ore. Art. 3 Si accede ai corsi ad indirizzo musicale previo superamento di una prova di ammissione orientativo – attitudinale. La commissione esaminatrice è composta dai docenti di strumento e presieduta dal D. S. Art. 4 All’atto dell’iscrizione è possibile esprimere l’ordine di preferenza degli strumenti; le indicazioni hanno, tuttavia, valore orientativo ma non vincolante. L’assegnazione dello strumento è determinata dai risultati della prova orientativo – attitudinale. La Scuola predispone la prova entro il termine previsto dalla C. M. relativa alle iscrizioni. Art. 5 Gli esiti della prova e l’attribuzione dello strumento di studio vengono pubblicati all’albo ed al sito dell’Istituzione scolastica. Entro 10 giorni dalle date di pubblicazione è ammessa rinuncia da parte della famiglia alla frequenza al corso. Art. 6 Le comunicazioni Scuola – famiglia e la valutazione periodica mensile degli esiti viene fatta tramite il “Libretto delle comunicazioni di strumento musicale”. Esso deve essere sempre portato a scuola durante le lezioni di strumento. Art. 7 La frequenza del corso ad indirizzo musicale comporta lo svolgimento delle seguenti attività: saggi, concerto, concorsi, stage, partecipazione ad eventi cittadini. Tali attività, organizzate dalla Scuola, potranno richiedere per la loro realizzazione, la collaborazione delle famiglie. I membri dell’orchestra e coro, in sede di esibizione, indosseranno una divisa costituita da jeans blu e camicia bianca. I docenti, al termine delle attività extra-scolastiche, presenteranno alla D.S. una relazione dettagliata sullo svolgimento degli eventi; il programma dei concerti dovrà essere presentato alla D.S. con ragionevole anticipo, con le distribuzioni dei compiti previsti per ciascun docente.

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Art. 8 La Scuola organizza attività di orientamento per le famiglie degli alunni e di continuità formativa per gli allievi della Scuola primaria, per illustrare il percorso di studio e le modalità organizzative dei corsi e familiarizzare allo studio di uno strumento. Art. 9 L’acquisto degli strumenti è a carico delle famiglie. I docenti indicheranno le caratteristiche per facilitarne l’acquisto stesso. La Scuola potrà fornire, in casi particolari, alcuni strumenti in comodato d’uso. Art. 10 I docenti di strumento musicale partecipano ai lavori del Collegio nelle sue diverse articolazioni (dipartimenti, commissioni di lavoro, consigli di classe, formazione e aggiornamento). Lo studio dello strumento musicale si svolge secondo le linee programmatiche presenti nel P.O.F, documento vincolante per l’Istituto. I docenti partecipano alle attività extra – scolastiche (concerti, concorsi, rassegne, manifestazioni) dando la disponibilità ad accompagnare gli alunni. Per il viaggio di istruzione previsto di norma per le classi terze, la disponibilità sarà richiesta all’inizio di ogni anno scolastico (si prevede la presenza di docenti curriculari e almeno 3 docenti di strumento musicale). Sarà praticato il criterio della turnazione per la partecipazione a manifestazioni nazionali e internazionali. Qualora non fosse possibile, per motivi organizzativi, realizzare viaggi di istruzione nazionali o internazionali, si garantisce la partecipazione a rassegne e/o concorsi in ambito regionale. La Dirigente Scolastica

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SCUOLA SECONDARIA STATALE DI 1° GRADO “ASCANIO GRANDI” ScuolaadIndirizzoMusicale

VIA PATITARI n°. 2 - 73100 LECCE TEL 0832/346889 – FAX 0832/231441 C.F. 80009890759 - COD.MEC. LEMM00600E Sito: www.ascaniograndi.it - e_mail: [email protected] Posta Elettronica Certificata: [email protected]

Il Dirigente scolastico e il Presidente della Commissione d’esame Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti, ai giudizi definiti dal Consiglio di classe, agli esiti

conseguiti e alle documentazioni acquisite in sede d’esame di Stato:

CERTIFICANO L’alunna/o .................................................................................nat… a………………..………… il ……………… ha superato l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione con il voto finale di……………………….(1) Tenuto conto del percorso scolastico e delle prove di esame, ha conseguito i seguenti livelli di competenza:

1. AREA DELLA COMUNICAZIONE

COMPETENZA

LIVELLO (2)

BASE INTERMEDIO AVANZATO a) Comprende ed usa in maniera corretta e funzionale la lingua italiana

orale e scritta per produrre testi di vario tipo in funzione dei differenti contesti e scopi comunicativi.

b) Comprende e comunica in lingua inglese in maniera funzionale ai

contesti; produce semplici testi scritti adeguati a scopo e destinatario.

c) Comprende e comunica nella seconda lingua comunitaria (Francese/Spagnolo); produce brevi testi per gli scopi comunicativi essenziali.

d) Usa i linguaggi espressivi non verbali (linguaggio musicale, artistico e

motorio) e tecniche differenti per rappresentare realtà ed esperienze, acquisire e trasmettere informazioni e conoscenze.

(Solo per gli alunni dei corsi ad indirizzo musicale) e) Utilizza lo strumento ed il linguaggio musicale per rappresentare e

comunicare la propria dimensione espressivo-creativa.

2. AREA MATEMATICO - SCIENTIFICA

COMPETENZA LIVELLO

BASE INTERMEDIO AVANZATO Individua e risolve situazioni problematiche pratiche e di natura logica, matematica e scientifica utilizzando, anche in maniera integrata ed in diversi contesti, metodi, procedure, simboli, linguaggio, abilità e conoscenze specifiche.

3. AREA TECNOLOGICO - INFORMATICA

COMPETENZA LIVELLO

BASE INTERMEDIO AVANZATO Affronta e risolve problematiche di natura tecnica e tecnologica, nei vari settori e in diversi contesti. Conosce ed utilizza le tecniche di rappresentazione grafica. Utilizza le tecnologie informatiche per acquisire informazioni ed elaborarle.

Unione Europea

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4. AREA STORICO-GEOGRAFICA

COMPETENZA LIVELLO

BASE INTERMEDIO AVANZATO Si orienta nel tempo e nello spazio; comprende, analizza ed interpreta eventi e fenomeni e ne coglie le relazioni; valuta l’intervento dell’uomo nella società e nell’ambiente naturale, del quale individua gli elementi da tutelare e valorizzare. Riconosce i valori di convivenza civile sanciti dalla Costituzione.

Le competenze di base relative alle diverse aree culturali sopra indicate, sono state acquisite dallo studente con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza: 1) imparare ad imparare; 2) progettare; 3) comunicare; 4) collaborare e partecipare; 5) agire in modo autonomo e responsabile; 6) risolvere problemi; 7) individuare collegamenti e relazioni; 8) acquisire e interpretare informazioni.

5. MATURAZIONE GLOBALE LIVELLO BASE INTERMEDIO AVANZATO

Inoltre l’allievo ha maturato crediti formativi, partecipando con successo ai seguenti corsi di eccellenza /concorsi /progetti specifici (3) : Data ………………………….. Il Dirigente scolastico IL Presidente di Commissione (Dott.ssa Anna Lucia Graziuso) (…………………………………………….) ……………………………………………. ……………………………………………… - NOTE -

(1) Voto espresso in decimi (trascritto in lettere) (2) Esprimere i livelli di competenze corrispondenti ai voti numerici in decimi appresso specificati. LIVELLO BASE - VOTO 6

LIVELLO INTERMEDIO – VOTO 7/8 LIVELLO AVANZATO – VOTO 9/10

Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali.

Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note , compie scelte con buona padronanza, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

Lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere decisioni autonome e consapevoli.

Indicare la partecipazione a: Gare sportive, Corsi di eccellenza PON Italiano/ Matematica/Lingue straniere, Progetto “La scuola dei

suoni”, Progetto Ket, Progetto Delf, Dele (Spagnolo), Olimpiadi di Matematica, Olimpiadi/gare di lingue straniere, altri progetti “Scuole aperte”, manifestazioni culturali con attestato di partecipazione

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SCUOLA SECONDARIA STATALE DI 1° GRADO “ASCANIO GRANDI”

ScuolaadIndirizzoMusicale

VIA PATITARI n°. 2 - 73100 LECCE TEL 0832/346889 – FAX 0832/231441 C.F. 80009890759 - COD.MEC. LEMM00600E Sito: www.ascaniograndi.it - e_mail: [email protected] Posta Elettronica Certificata: [email protected]

Il Dirigente scolastico e il Presidente della Commissione d’esame Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti, ai giudizi definiti dal Consiglio di classe, agli esiti conseguiti e alle

documentazioni acquisite in sede d’esame di Stato: CERTIFICANO

L’alunna/o .................................................................................nat… a………………..………… il ……………… ha superato l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione con il voto finale di……………………….(1) Tenuto conto del percorso scolastico e delle prove di esame, ha conseguito i seguenti livelli di competenza:

6. AREA DELLA COMUNICAZIONE

COMPETENZA

LIVELLO (2)

BASE INTERMEDIO AVANZATO f) Comprende in forma guidata semplici testi di genere diverso. g) Produce semplici testi scritti di vario tipo.

h) Comprende in forma guidata semplici messaggi in lingua inglese.

i) Comprende in forma guidata semplici messaggi nella seconda lingua comunitaria (Francese/Spagnolo).

j) Comprende e usa in forma guidata semplici linguaggi espressivi non verbali

(linguaggio musicale, artistico e motorio).

7. AREA MATEMATICO - SCIENTIFICA

COMPETENZA LIVELLO

BASE INTERMEDIO AVANZATO Riconosce e risolve in forma guidata semplici situazioni problematiche pratiche. Applica i principali procedimenti di calcolo, utilizzando la calcolatrice.

8. AREA TECNOLOGICO - INFORMATICA

COMPETENZA LIVELLO

BASE INTERMEDIO AVANZATO Riconosce e risolve in forma guidata semplici situazioni problematiche di natura tecnica e tecnologica. Utilizza in forma guidata alcune delle principali funzioni informatiche per acquisire informazioni.

9. AREA STORICO-GEOGRAFICA

COMPETENZA LIVELLO

BASE INTERMEDIO AVANZATO In forma guidata si orienta nello spazio e riconosce le principali caratteristiche fisiche di un territorio. In forma guidata si orienta nel tempo e comprende alcuni semplici eventi storici.

Unione Europea

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10. MATURAZIONE GLOBALE LIVELLO BASE INTERMEDIO AVANZATO

Inoltre l’allievo ha maturato crediti formativi, partecipando con successo ai seguenti corsi di eccellenza /concorsi /progetti specifici (3) : Data ………………………….. Il Dirigente scolastico IL Presidente di Commissione (Dott.ssa Anna Lucia Graziuso) (…………………………………………….) ……………………………………………. ……………………………………………… - NOTE -

(3) Voto espresso in decimi (trascritto in lettere) (4) Esprimere i livelli di competenze corrispondenti ai voti numerici in decimi appresso specificati. LIVELLO BASE - VOTO 6 LIVELLO INTERMEDIO – VOTO 7/8 LIVELLO AVANZATO – VOTO 9/10 Lo studente , guidato, svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di aver acquisito conoscenze ed abilità essenziali.

Lo studente, guidato, svolge compiti e risolve semplici problemi in situazioni note, mostrando di aver acquisito più che sufficienti conoscenze e abilità.

Lo studente, guidato, svolge compiti e risolve semplici problemi in situazioni note, mostrando di aver acquisito buone conoscenze e abilità.

(5) Indicare la partecipazione a: Gare sportive, Corsi di eccellenza PON Italiano/ Matematica/Lingue straniere, Progetto “La

scuola dei suoni”, Progetto Ket, Progetto Delf, Dele (Spagnolo), Olimpiadi di Matematica, Olimpiadi/gare di lingue straniere, altri progetti “Scuole aperte”, manifestazioni culturali con attestato di partecipazione…….

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ISTITUTO SECONDARIO DI I° GRADO ”ASCANIO GRANDI” LECCE

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO per alunni con DSA

ANNO SCOLASTICO 2015-2016

DATI RELATIVI ALL’ALUNNO/A

Cognome e nome:

Data e luogo di nascita: ________________________________________________________

Residente a: ________________________________________________________

Telefono: ________________________________________________________

Scuola: ________________________________________________________

Classe: ________________________________________________________

Diagnosi redatta da Dott.:

________________________________________________________

specialista in: ________________________________________________________

presso: ________________________________________________________

recapiti: ________________________________________________________

RIFERIMENTI NORMATIVI MINIMI: MIUR LINEE GUIDA 3 OTTOBRE 2010 In base alla normativa vigente il piano didattico personalizzato è riservato ad allievi con DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO; il

PDP ha lo scopo di facilitare il percorso scolastico e predisporre le condizioni che favoriscano il successo formativo di questi alunni, all’interno di un sistema educativo che, in coerenza con le attitudini e le scelte personali, promuove l’apprendimento ed assicura a tutti pari opportunità.

La normativa precisa che il piano “personalizzato” (1) implica l’adozione di tutte le misure dispensative e compensative appropriate all’entità e al profilo specifico della difficoltà; la valutazione delle prove di verifica (scritte e orali) deve essere fatta in coerenza con i provvedimenti dispensativi e compensativi adottati (2); in sede d’esame le Commissioni sono invitate ad adottare “ogni opportuna iniziativa, idonea a ridurre il più possibile le difficoltà degli studenti” (3).

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DATI DELLA SEGNALAZIONE SPECIALISTICA ALLA SCUOLA (o diagnosi) Segnalazione diagnostica alla scuola redatta da: ________________________________________________________________________________ (ASL o privato) il: _________________ a _______________________________________________

(data) (città) dal/dalla dott. : ________________________________________________________ (nome del medico) in qualità di: ____________________________________________________

(neuropsichiatria o psicologo)

TIPOLOGIA DEL DISTURBO (dalla diagnosi o dalla segnalazione specialistica)

□ Dislessia di grado □ lieve □ medio □grave

□ Disgrafia di grado □ lieve □ medio □ grave

□ Disortografia di grado □ lieve □ medio □ grave

□ Discalculia di grado □ lieve □ medio □ grave

INTERVENTIEXTRASCOLASTICIEDUCATIVO-RIABILITATIVI

□ Logopedia

□ Altri interventi riabilitativi in orario extrascolastico

Operatore di riferimento: ______________________________________________

Tempi: ____________________________________________________________

Modalità: __________________________________________________________

Referente del rapporto scuola/operatore: _________________________________

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OSSERVAZIONEDELLEABILITA'STRUMENTALI

Lettura□stentata□lenta□coninversioni□consostituzioni□conomissioni□altro

Scrittura□lentaCondifficoltàortografiche:□errorifonologici(omissioni,sostituzioni,omissioni/aggiunte,inversioni)□errorinonfonologici□errorifonetici(doppie,accenti)□difficoltàacomporretesti□difficoltànelseguireladettatura□difficoltànellacopia(lavagna/testo...)□difficoltàgrammaticaliesintattiche□problemidilentezzanelloscrivere□problemidirealizzazionedeltrattografico□problemidiregolaritàdeltrattografico□altro______________________________Calcolo□Difficoltànelragionamentologico□Erroridielaborazionenumerica(leggereescrivereinumeri,difficoltànegliaspetti

cardinalieordinalideinumeri,corrispondenzatranumeronaturaleequantità)□Difficoltàdiusodeglialgoritmidibasedelcalcolo(scrittoeamente)□Difficoltànellamemorizzazionedelletabelline□altro_________________________________Proprietàlinguistica□Difficoltàdiesposizioneorale□Confusionenelricordarenomiedate□Limitataproprietàlessicale□altro_________________________

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CARATTERISTICHEDELPROCESSODIAPPRENDIMENTO□ Lentezzaederrorinellaletturacuipuòconseguiredifficoltànellacomprensionedel

testo.□ Difficoltàneiprocessidiautomatizzazionedellaletto-scritturacherendedifficileo

impossibileeseguirecontemporaneamentedueprocedimenti(ascoltareescrivere,ascoltareeseguireuntesto).

□ Difficoltànelricordarelecategorizzazioni,inomideitempiverbali,dellestrutturegrammaticaliitalianeestraniere,deicomplementi.

□ Difficoltànelmemorizzaretabelline,formule,sequenzeeprocedure,formegrammaticalienelrecuperarerapidamentenellamemorianozionigiàacquisiteecomprese,cuiconseguedifficoltàelentezzanell'esposizioneduranteleinterrogazioni.

□ Difficoltànell'espressionedellalinguascritta.Disortografiaedisgrafia.□ Facilmentestancabile,contempidirecuperolunghi.□ Difficoltànellalinguastraniera.CONSAPEVOLEZZADELDIVERSOMETODODIAPPRENDIMENTODapartedeigenitori:□ acquisita□ darafforzare□ dasviluppareDapartedell'alunno/a:□ acquisita□ darafforzare□ dasviluppareAutostimadell'alunno/a□ Nulla□ Scarsa□ Sufficiente□ Buona□ IpervalutazioneGliinsegnantiguiderannoesosterrannol'alunno/aaffinchéimpari:§ aconoscerelepropriemodalitàdiapprendimento,iprocessielestrategiementalipiù

adeguatiefunzionaliperlosvolgimentodeicompitirichiesti;§ adapplicareconsapevolmentecomportamentiestrategieoperativeadeguateal

propriostilecognitivo;§ aricercareinmodoviaviapiùautonomostrategiepersonalipercompensarele

specifichedifficoltà;

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§ adaccettareinmodoserenoeconsapevolelepropriespecificitàefaremergeresoprattuttogliaspettipositividellepropriepotenzialitàedellacapacitàdiraggiungerecomunquegliobiettiviprefissati.

CONTRATTO FORMATIVO (STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE)

Tutti gli insegnanti opereranno affinché alunno/a sia messo/a in condizione di seguire la stessa programmazione di classe attraverso un atteggiamento di sensibile attenzione alle specifiche difficoltà per stimolare l'autostima ed evitare frustrazioni attraverso l'attivazione di particolari accorgimenti: § creare un clima di apprendimento sereno, nel riconoscimento e nel rispetto delle singole

diversità; § organizzare attività in coppia o a piccolo gruppo, nell’ottica di una didattica inclusiva; § adeguare ed eventualmente dilatare i tempi dati a disposizione per le richieste operative; § utilizzare differenti modalità comunicative e attivare più canali sensoriali nel momento delle

spiegazioni; § controllare che i compiti e tutte le comunicazioni alle famiglie siano trascritti correttamente; § avviare all'uso della videoscrittura, soprattutto per la produzione testuale o nei momenti di

particolare stanchezza/illeggibilità del tratto grafico; § promuovere la conoscenza e l'utilizzo di tutti quei mediatori didattici che possano metterlo/a in

una serena condizione di apprendere (immagini, schemi, mappe,...)

PROGRAMMAZIONE Composizionedelconsigliodellaclasse/teamdocenti:

NOMECOGNOME DISCIPLINA EVENTUALIMODIFICHEDEGLIOBIETTIVI

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MISURE COMPENSATIVE e DISPENSATIVE Dopo un'attenta valutazione svolta a cura di ogni componente del consiglio di classe, si analizzano le possibili MISURE COMPENSATIVE e DISPENSATIVE proposte (secondo la normativa ministeriale) e si effettua la scelta di quelle ritenute più idonee (mettere un x accanto a quelle proposte e, a consuntivo d'anno, mettere la x accanto a quelle adottate, motivando nelle note le difformità).

DIF

FIC

OL

TA

'

STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI

PRO

POST

E

AD

OT

TA

TE

Lentezza ed errori nella lettura, cui può conseguire difficoltà nella comprensione del testo

Evitare un uso del corsivo precoce e rigido

Limitare od evitare la lettura ad alta voce

Incentivare a casa ed in classe l'utilizzo di computer con sintesi vocale, di cassette con testi registrati, di dizionari digitalizzati

Sintetizzare i concetti con l'uso di mappe concettuali e/o mentali, eventualmente anche favorendo l'uso di software specifici dotati di sintesi vocale in grado di leggere anche le lingue straniere

Leggere le consegne degli esercizi e/o fornire durante le verifiche prove su supporto digitalizzato

Nelle verifiche ridurre il numero o semplificare gli esercizi, senza modificare gli obiettivi

Privilegiare le verifiche orali consentendo l'uso di mappe durante l'interrogazione

Favorire l'uso di altri linguaggi e tecniche (ad esempio il linguaggio iconico) come veicoli che possono sostenere la comprensione dei testi

Difficoltà nei processi di au-tomatizzazione della letto-scrittura che

Limitare e/o evitare di far prendere appunti, ricopiare testi o espressioni matematiche

In caso di necessità di integrazione dei libri di testo, fornire appunti su supporto digitalizzato o cartaceo stampato (arial 12 – 14; interlinea 1,5)

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rende difficile o impossibile eseguire contempora-neamente due procedimenti (ascoltare e scrivere; ascoltare e seguire un testo)

Consentire l'uso del registratore

Limitare ed, ove necessario, evitare la scrittura sotto dettatura

Modificare opportunamente le "prove di ascolto" delle lingue straniere

Riduzione delle pagine da studiare

Dispensa dalla lettura ad alta voce

Uso del pc con videoscrittura e correttore ortografico, sintesi vocale, predispostone della parola

Utilizzo dei libri digitali per lo studio o digitalizzati con OCR

Difficoltà nel ricordare le categorizzazioni, i nomi dei tempi verbali, delle strutture grammaticali italiane e straniere, dei complementi.

Favorire l'uso di schemi

Privilegiare l'utilizzo corretto delle forme grammaticali sulle acquisizioni teoriche delle stesse

Utilizzare per le verifiche scritte domande a risposta multipla e/o con possibilità di completamento e/o arricchimento orale

Discalculia, difficoltà nel memorizzare tabelline, formule, sequenze e procedure, forme grammaticali e nel recuperare rapidamente nella memoria nozioni già acquisite e comprese, cui consegue diffi-coltà e lentezza nell'esposizione durante le interrogazioni

Incentivare l'utilizzo di mappe e schemi durante l'interrogazione, anche eventualmente su supporto digitalizzato, come previsto anche nel colloquio per l'esame di stato, per facilitare il recupero delle informazioni e migliorare l'espressione verbale che tende ad essere scarna

Limitare ed, ove necessario, evitare lo studio mnemonico, tenere presente che vi è una notevole difficoltà nel ricordare nomi, termini tecnici e definizioni

Consentire nella misura necessaria l'uso di calcolatrice, tavole, tabelle e formulari delle varie discipline scientifiche durante le verifiche, mappe nelle interrogazioni

Utilizzare prove a risposta multipla

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Difficoltà nell'espressione della lingua scritta. Disortografia e disgrafia

Favorire l'uso di schemi testuali Favorire l'utilizzo di programmi di video-scrittura con correttore ortografico per l'italiano e le lingue straniere

Favorire l'uso di altri linguaggi e tecniche (ad esempio il linguaggio iconico) come veicoli che possono sostenere la comprensione dei testi

Facile stancabilità e lunghezza dei tempi di recupero

Fissare interrogazioni e compiti programmati evitando di spostare le date

Evitare la sovrapposizione di compiti e interrogazioni delle varie materie evitando possibilmente di richiedere prestazioni nelle ultime ore

Elasticità nella richiesta di esecuzione dei compiti a casa, per i quali è necessario istituire un produttivo rapporto scuola-tutor-famiglia

Controllo nella gestione del diario Motivare l'autostima valorizzando i successi sugli insuccessi Favorire situazioni di apprendimento cooperativo anche con diversi ruoli

Difficoltà nella lingua straniera

Privilegiare la forma orale, utilizzare prove a scelta multipla

Utilizzare dizionari in cd-rom su computer (traduttori)

Note: ___________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ CRITERI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE Si concorda l'applicazione delle misure compensative e dispensative sopra citate, si esclude esplicitamente la valutazione della correttezza ortografica e sintattica (per alunni disgrafici e disortografici) nelle valutazioni delle prove scritte, valutandone il contenuto. Nelle materie scientifiche si valuteranno i procedimenti utilizzati escludendo dalla valutazione gli errori di calcolo e/o copiatura (per alunni discalculici). Si darà maggiore valutazione alle prove orali rispetto a quelle scritte rispettando le prerogative dell'oralità delle materie (le materie che comportano un solo voto quadrimestrale all'orale), questo in particolare nella valutazione delle lingue straniere. Si applicheranno le "buone prassi" consistenti in:

§ Evitarediconsegnarematerialescrittoamano,prediligendoquellostampato(arial12,14,interlinea1,5)odigitale,oregistrato.

§ Concordareleinterrogazioni.§ Accordarsisuitempidelleverifiche:megliosarebberidurreilmaterialevalutatodellaprova,conla

possibilitàdiutilizzarediversisupporti(pc,correttoreortografico,sintesivocale,mappe,schemi,formulari).Inalcunicasisipuòconcordareuntempomaggiore,maènecessariotenerecontodell'affaticamento.

CONSENSO DELLA FAMIGLIA AL PERCORSO DI CONDIVISIONE CON LA CLASSE E DI ELABORAZIONE DEL PDP: SI □ NO □

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PATTO CON LA FAMIGLIA Nelle attività domestiche l’alunno:

□ nonèseguitodauntutor□ èseguitodauntutornelleseguentidiscipline:_____________________________________

□ concadenzaquotidiana□ concadenzasettimanale□ ogni_______giorni□ altro:_________________________________________________________________

□ èseguitodallafamiglianelleseguentidiscipline:__________________________________ Nello studio domestico:

□ nonusastrumenticompensativi□ usastrumenticompensativi:□ sarebbeconsigliatol’usodomesticodeiseguentistrumenticompensativi:

_________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________

Interrogazioni e verifiche programmate (modalità, tempi):

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

Il presente Piano Didattico Personalizzato è stato concordato e redatto da: NOME COGNOME FIRMA FAMIGLIA: PADRE MADRE OPERATORI: INSEGNANTI: DIRIGENTE:

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INDICAZIONI PER LO SVOLGIMENTO DELLE PROVE SCRITTE ED ORALI PER L'ESAME DI STATO CONCLUSIONE DEL PRIMO CICLO

D’ISTRUZIONE - Duranteleproved'esameperl'alunnocondiagnosiosegnalazionespecialisticadiDSA,vengono

impiegatelemisuredispensativeeglistrumenticompensativi,cosìcomeindicatonellenoteministerialicoerentementeconquantoutilizzatoincorsod'anno,inparticolareèimportantelaletturaadaltavocedapartedeidocentidelleproveelapresentazionedelmaterialescrittosuformatodigitaleleggibileconlasintesivocale.

- Larelazionefinaledipresentazionedellaclassedovràcontenereilpercorsoscolasticodell'alunno,tuttelenotizierelativealpercorsotriennale,aglistrumenticompensativi,alledispensemesseinatto,alleverificheaitempiealsistemavalutativo.

- Isistemivalutativiutilizzatinelcorsodeltrienniosonoutilizzabiliancheinseded'esame(notaMIUR1787/05).

- Certificazionedellecompetenze:èopportunotenercontodellecaratteristicheedelleabilitàdell'allievoconDSA.

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Statistiche Demografiche

Popolazione Lecce 2001-2012

Andamento demografico della popolazione residente nel comune di Lecce dal 2001 al 2012. Grafici e statistiche su dati ISTAT al 31 dicembre di ogni anno.

La popolazione residente a Lecce al Censimento 2011, rilevata il giorno 9 ottobre 2011, è risultata composta da 89.916 individui, mentre alle Anagrafi comunali ne risultavano registrati95.753. Si è, dunque, verificata una differenza negativa fra popolazione censita e popolazione anagrafica pari a 5.837 unità (-6,10%). Per eliminare la discontinuità che si è venuta a creare fra la serie storica della popolazione del decennio intercensuario 2001-2011 con i dati registrati in Anagrafe negli anni successivi, si ricorre ad operazioni di ricostruzione intercensuaria della popolazione. I grafici e le tabelle di questa pagina riportano i dati effettivamente registrati in Anagrafe.

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La tabella in basso riporta il dettaglio della variazione della popolazione residente al 31 dicembre di ogni anno. Vengono riportate ulteriori due righe con i dati rilevati il giorno dell'ultimo censimento della popolazione e quelli registrati in anagrafe il giorno precedente.

Anno Data rilevamento Popolazione residente

Variazione assoluta

Variazione percentuale

Numero Famiglie

Media componenti

per famiglia

2001 31 dicembre 83.137 - - - -

2002 31 dicembre 83.923 +786 +0,95% - -

2003 31 dicembre 90.300 +6.377 +7,60% 37.561 2,39

2004 31 dicembre 91.570 +1.270 +1,41% 39.228 2,32

2005 31 dicembre 92.688 +1.118 +1,22% 40.320 2,28

2006 31 dicembre 93.529 +841 +0,91% 40.372 2,30

2007 31 dicembre 94.178 +649 +0,69% 41.169 2,27

2008 31 dicembre 94.775 +597 +0,63% 42.166 2,23

2009 31 dicembre 94.949 +174 +0,18% 42.583 2,21

2010 31 dicembre 95.520 +571 +0,60% 43.417 2,18

2011 (¹) 8 ottobre 95.753 +233 +0,24% 43.406 2,19

2011 (²) 9 ottobre 89.916 -5.837 -6,10% - -

2011 31 dicembre 89.615 -301 -0,33% 43.708 2,03

2012 31 dicembre 89.598 -17 -0,02% 44.139 2,02 (¹) popolazione anagrafica al 8 ottobre 2011, giorno prima del censimento 2011. (²) popolazione censita il 9 ottobre 2011, data di riferimento del censimento 2011.

Variazione percentuale della popolazione Le variazioni annuali della popolazione di Lecce espresse in percentuale a confronto con le variazioni della popolazione della provincia di Lecce e della regione Puglia.

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Flusso migratorio della popolazione Il grafico in basso visualizza il numero dei trasferimenti di residenza da e verso il comune di Lecce negli ultimi anni. I trasferimenti di residenza sono riportati come iscritti e cancellatidall'Anagrafe del comune. Fra gli iscritti, sono evidenziati con colore diverso i trasferimenti di residenza da altri comuni, quelli dall'estero e quelli dovuti per altri motivi (ad esempio per rettifiche amministrative).

La tabella seguente riporta il dettaglio del comportamento migratorio dal 2002 al 2012. Vengono riportate anche le righe con i dati ISTAT rilevati in anagrafe prima e dopo l'ultimo censimento della popolazione.

Anno 1 gen-31 dic

Iscritti Cancellati Saldo Migratorio

con l'estero

Saldo Migratorio

totale DA altri comuni

DA estero

per altri motivi

PER altri comuni

PER estero

per altri motivi

2002 2.443 377 0 1.896 99 0 +278 +825

2003 1.667 549 6.729 2.345 70 11 +479 +6.519

2004 1.751 496 1.189 1.982 52 131 +444 +1.271

2005 1.754 358 1.210 2.039 58 4 +300 +1.221

2006 2.278 424 560 2.326 78 21 +346 +837

2007 2.147 555 316 2.174 75 3 +480 +766

2008 2.110 715 522 2.620 77 31 +638 +619

2009 2.056 667 65 2.413 87 15 +580 +273

2010 2.063 726 304 2.333 71 29 +655 +660

2011 (¹) 1.277 296 304 1.383 62 123 +234 +309

2011 (²) 400 108 8 528 18 213 +90 -243

2011 (³) 1.677 404 312 1.911 80 336 +324 +66

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2012 2.827 539 66 2.575 141 216 +398 +500

(¹) bilancio demografico pre-censimento 2011 (dal 1 gennaio al 8 ottobre) (²) bilancio demografico post-censimento 2011 (dal 9 ottobre al 31 dicembre) (³) bilancio demografico 2011 (dal 1 gennaio al 31 dicembre). È la somma delle due righe precedenti.

Movimento naturale della popolazione Il movimento naturale di una popolazione in un anno è determinato dalla differenza fra le nascite ed i decessi ed è detto anche saldo naturale. Le due linee del grafico in basso riportano l'andamento delle nascite e dei decessi negli ultimi anni. L'andamento del saldo naturale è visualizzato dall'area compresa fra le due linee.

La tabella seguente riporta il dettaglio delle nascite e dei decessi dal 2002 al 2012. Vengono riportate anche le righe con i dati ISTAT rilevati in anagrafe prima e dopo l'ultimo censimento della popolazione. Anno Bilancio demografico Nascite Decessi Saldo Naturale

2002 1 gennaio-31 dicembre 779 818 -39

2003 1 gennaio-31 dicembre 786 928 -142

2004 1 gennaio-31 dicembre 815 816 -1

2005 1 gennaio-31 dicembre 749 852 -103

2006 1 gennaio-31 dicembre 764 760 +4

2007 1 gennaio-31 dicembre 749 866 -117

2008 1 gennaio-31 dicembre 801 823 -22

2009 1 gennaio-31 dicembre 770 869 -99

2010 1 gennaio-31 dicembre 781 870 -89

2011 (¹) 1 gennaio-8 ottobre 512 588 -76

2011 (²) 9 ottobre-31 dicembre 149 207 -58

2011 (³) 1 gennaio-31 dicembre 661 795 -134

2012 1 gennaio-31 dicembre 791 902 -111

(¹) bilancio demografico pre-censimento 2011 (dal 1 gennaio al 8 ottobre) (²) bilancio demografico post-censimento 2011 (dal 9 ottobre al 31 dicembre) (³) bilancio demografico 2011 (dal 1 gennaio al 31 dicembre). È la somma delle due righe precedenti.

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Statistiche Demografiche - Lecce Popolazione per età, sesso e stato civile 2012 Il grafico in basso, detto Piramide delle Età, rappresenta la distribuzione della popolazione residente a Lecce per età, sesso e stato civile al 1° gennaio 2012. La popolazione è riportata per classi quinquennali di età sull'asse Y, mentre sull'asse X sono riportati due grafici a barre a specchio con i maschi (a sinistra) e le femmine (a destra). I diversi colori evidenziano la distribuzione della popolazione per stato civile: celibi e nubili, coniugati, vedovi e divorziati.

In generale, la forma di questo tipo di grafico dipende dall'andamento demografico di una popolazione, con variazioni visibili in periodi di forte crescita demografica o di cali delle nascite per guerre o altri eventi. In Italia ha avuto la forma simile ad una piramide fino agli anni '60, cioè fino agli anni del boom demografico.

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Distribuzione della popolazione 2012 - Lecce Età Celibi

/Nubili Coniugati

/e Vedovi

/e Divorziati

/e Maschi Femmine Totale

% % %

0-4 3.610 0 0 0 1.834 50,8% 1.776 49,2% 3.610 4,0%

5-9 3.699 0 0 0 1.900 51,4% 1.799 48,6% 3.699 4,1%

10-14 3.682 0 0 0 1.907 51,8% 1.775 48,2% 3.682 4,1%

15-19 4.076 4 0 0 2.049 50,2% 2.031 49,8% 4.080 4,6%

20-24 4.444 105 0 0 2.255 49,6% 2.294 50,4% 4.549 5,1%

25-29 4.325 561 0 6 2.423 49,5% 2.469 50,5% 4.892 5,5%

30-34 3.852 1.767 8 19 2.723 48,2% 2.923 51,8% 5.646 6,3%

35-39 3.097 3.508 12 83 3.221 48,1% 3.479 51,9% 6.700 7,5%

40-44 2.215 4.541 40 157 3.233 46,5% 3.720 53,5% 6.953 7,8%

45-49 1.606 5.067 79 339 3.391 47,8% 3.700 52,2% 7.091 7,9%

50-54 1.025 4.579 130 303 2.759 45,7% 3.278 54,3% 6.037 6,7%

55-59 706 4.638 223 296 2.638 45,0% 3.225 55,0% 5.863 6,5%

60-64 574 4.943 420 249 2.770 44,8% 3.416 55,2% 6.186 6,9%

65-69 470 4.161 634 201 2.447 44,8% 3.019 55,2% 5.466 6,1%

70-74 481 3.565 973 151 2.207 42,7% 2.963 57,3% 5.170 5,8%

75-79 347 2.349 1.225 88 1.619 40,4% 2.390 59,6% 4.009 4,5%

80-84 307 1.449 1.366 46 1.215 38,4% 1.953 61,6% 3.168 3,5%

85-89 225 580 1.067 20 592 31,3% 1.300 68,7% 1.892 2,1%

90-94 77 148 466 9 203 29,0% 497 71,0% 700 0,8%

95-99 25 25 135 1 40 21,5% 146 78,5% 186 0,2%

100+ 7 3 26 0 6 16,7% 30 83,3% 36 0,0%

Totale 38.850 41.993 6.804 1.968 41.432 46,2% 48.183 53,8% 89.615

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Statistiche Demografiche - Lecce Popolazione per classi di età scolastica 2012 Distribuzione della popolazione di Lecce per classi di età da 0 a 18 anni al 1° gennaio 2012. Elaborazioni su dati ISTAT. Il grafico in basso riporta la potenziale utenza per le scuole di Lecce, evidenziando con colori diversi i differenti cicli scolastici (asilo nido, scuola dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I e II grado) e gli individui con cittadinanza straniera.

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Distribuzione della popolazione per età scolastica 2012 Età Maschi Femmine Totale

0 359 376 735

1 375 337 712

2 350 357 707

3 362 363 725

4 388 343 731

5 341 359 700

6 385 331 716

7 380 375 755

8 395 380 775

9 399 354 753

10 391 374 765

11 392 375 767

12 374 339 713

13 366 321 687

14 384 366 750

15 344 372 716

16 420 337 757

17 400 463 863

18 443 426 869

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Indici demografici e Struttura di Lecce Struttura della popolazione e indicatori demografici di Lecce negli ultimi anni. Elaborazioni su dati ISTAT.

Struttura della popolazione dal 2002 al 2012 L'analisi della struttura per età di una popolazione considera tre fasce di età: giovani 0-14 anni, adulti 15-64 anni e anziani 65 anni ed oltre. In base alle diverse proporzioni fra tali fasce di età, la struttura di una popolazione viene definita di tipo progressiva, stazionaria o regressivaa seconda che la popolazione giovane sia maggiore, equivalente o minore di quella anziana. Lo studio di tali rapporti è importante per valutare alcuni impatti sul sistema sociale, ad esempio sul sistema lavorativo o su quello sanitario.

Anno 1° gennaio

0-14 anni 15-64 anni 65+ anni Totale residenti

Età media

2002 10.679 56.555 15.903 83.137 42,2

2003 10.758 56.504 16.661 83.923 42,6

2004 11.514 60.592 18.194 90.300 42,7

2005 11.695 61.868 18.007 91.570 42,6

2006 11.686 62.369 18.633 92.688 42,9

2007 11.687 62.701 19.141 93.529 43,2

2008 11.640 62.972 19.566 94.178 43,5

2009 11.700 63.018 20.057 94.775 43,8

2010 11.567 63.049 20.333 94.949 44,0

2011 11.567 63.188 20.765 95.520 44,3

2012 10.991 57.997 20.627 89.615 44,9

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Indicatori demografici Principali indici demografici calcolati sulla popolazione residente a Lecce.

Anno Indice di vecchiaia

Indice di dipendenza strutturale

Indice di ricambio

della popolazione

attiva

Indice di struttura

della popolazione

attiva

Indice di carico di figli

per donna

feconda

Indice di natalità (x 1.000 ab.)

Indice di mortalità

(x 1.000 ab.)

1° gennaio 1° gennaio 1° gennaio 1° gennaio 1° gennaio 1 gen-31 dic 1 gen-31 dic

2002 148,9 47,0 118,6 98,4 22,1 9,3 9,8

2003 154,9 48,5 124,4 100,3 21,5 9,0 10,7

2004 158,0 49,0 124,2 98,7 21,0 9,0 9,0

2005 154,0 48,0 122,3 100,8 20,4 8,1 9,2

2006 159,4 48,6 126,0 103,3 19,9 8,2 8,2

2007 163,8 49,2 128,9 106,5 20,1 8,0 9,2

2008 168,1 49,6 134,8 109,4 20,1 8,5 8,7

2009 171,4 50,4 140,5 113,2 19,9 8,1 9,2

2010 175,8 50,6 142,8 116,2 20,0 8,2 9,1

2011 179,5 51,2 148,5 119,8 19,8 7,1 8,6

2012 187,7 54,5 151,6 124,2 19,8 8,8 10,1

Glossario

Indice di vecchiaia Rappresenta il grado di invecchiamento di una popolazione. È il rapporto percentuale tra il numero degli ultrassessantacinquenni ed il numero dei giovani fino ai 14 anni. Ad esempio, nel 2012 l'indice di vecchiaia per il comune di Lecce dice che ci sono 187,7 anziani ogni 100 giovani.

Indice di dipendenza strutturale Rappresenta il carico sociale ed economico della popolazione non attiva (0-14 anni e 65 anni ed oltre) su quella attiva (15-64 anni). Ad esempio, teoricamente, a Lecce nel 2012 ci sono 54,5 individui a carico, ogni 100 che lavorano.

Indice di ricambio della popolazione attiva Rappresenta il rapporto percentuale tra la fascia di popolazione che sta per andare in pensione (55-64 anni) e quella che sta per entrare nel mondo del lavoro (15-24 anni). La popolazione attiva è tanto più giovane quanto più l'indicatore è minore di 100. Ad esempio, a Lecce nel 2012 l'indice di ricambio è 151,6 e significa che la popolazione in età lavorativa è molto anziana.

Indice di struttura della popolazione attiva Rappresenta il grado di invecchiamento della popolazione in età lavorativa. È il rapporto percentuale tra la parte di popolazione in età lavorativa più anziana (40-64 anni) e quella più giovane (15-39 anni).

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Carico di figli per donna feconda È il rapporto percentuale tra il numero dei bambini fino a 4 anni ed il numero di donne in età feconda (15-49 anni). Stima il carico dei figli in età prescolare per le mamme lavoratrici.

Indice di natalità Rappresenta il numero medio di nascite in un anno ogni mille abitanti.

Indice di mortalità Rappresenta il numero medio di decessi in un anno ogni mille abitanti.

Età media È la media delle età di una popolazione, calcolata come il rapporto tra la somma delle età di tutti gli individui e il numero della popolazione residente. Da non confondere con l'aspettativa di vita di una popolazione. Cittadini stranieri Lecce 2011 Popolazione straniera residente a Lecce al 1° gennaio 2011. Sono considerati cittadini stranieri le persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in Italia.

Distribuzione per area geografica di cittadinanza Gli stranieri residenti a Lecce al 1° gennaio 2011 sono 6.058 e rappresentano il 6,3% della popolazione residente.

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La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dall'Albania con il 14,9% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalle Filippine (10,3%) e dallo Sri Lanka (ex Ceylon)(9,5%).

Paesi di provenienza

Distribuzione della popolazione straniera per età e sesso In basso è riportata la piramide delle età con la distribuzione della popolazione straniera residente a Lecce per età e sesso al 1° gennaio 2011 su dati ISTAT.

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Età Stranieri

Maschi Femmine Totale %

0-4 158 130 288 4,8%

5-9 134 127 261 4,3%

10-14 127 115 242 4,0%

15-19 187 145 332 5,5%

20-24 254 234 488 8,1%

25-29 350 388 738 12,2%

30-34 402 434 836 13,8%

35-39 347 361 708 11,7%

40-44 331 330 661 10,9%

45-49 253 294 547 9,0%

50-54 190 198 388 6,4%

55-59 94 133 227 3,7%

60-64 71 82 153 2,5%

65-69 28 43 71 1,2%

70-74 27 32 59 1,0%

75-79 23 12 35 0,6%

80-84 4 8 12 0,2%

85-89 3 6 9 0,1%

90-94 1 2 3 0,0%

95-99 0 0 0 0,0%

100+ 0 0 0 0,0%

Totale 2.984 3.074 6.058 100%

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Censimenti popolazione Lecce 1861-2011 Andamento demografico storico dei censimenti della popolazione di Lecce dal 1861 al 2011. Variazioni percentuali della popolazione, grafici e statistiche su dati ISTAT.

I censimenti della popolazione italiana hanno avuto cadenza decennale a partire dal 1861 ad oggi, con l'eccezione del censimento del 1936 che si tenne dopo soli cinque anni per regio decreto n.1503/1930. Inoltre, non furono effettuati i censimenti del 1891 e del 1941 per difficoltà finanziarie il primo e per cause belliche il secondo.

Variazione percentuale popolazione ai censimenti dal 1861 al 2011 Le variazioni della popolazione di Lecce negli anni di censimento espresse in percentuale a confronto con le variazioni della provincia di Lecce e della regione Puglia.

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Censimento 2011 Lecce

Il 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, più brevemente Censimento 2011, fotografa la popolazione italiana al 9 ottobre 2011. I dati definitivi della popolazione legale di ogni comune italiano sono stati diffusi dall'Istat il 19 dicembre 2012, mentre la presentazione completa di tutti i dati rimanenti è prevista per il 31 marzo 2014. È stato il primo censimento online, nel senso che i questionari potevano essere compilati ed inviati anche via web.

Variazione demografica del comune al censimento 2011 Variazione della popolazione di Lecce rispetto al censimento 2001. Puoi anche confrontare le variazioni demografiche dei comuni in provincia di Lecce. Comune Censimento Var

% 2001 2011

Lecce 83.303 89.916 +7,9%

Popolazione legale dei Comuni La popolazione legale di un Comune italiano è determinata dalla popolazione residente risultante dall'ultimo censimento generale ed è ufficializzata con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale di un apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. L'attuale sistema elettorale prevede modalità diverse in base alla popolazione legale di un Comune. Nei Comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti il sindaco viene eletto in un turno unico (un secondo turno è previsto soltanto in caso di parità di voti). Nei comuni con popolazione oltre tale soglia il sistema prevede un turno di ballottaggio tra i candidati sindaci, qualora nessuno di essi ottenga la maggioranza assoluta dei voti validi. In Sicilia la soglia della popolazione legale è di 10.000 abitanti, mentre nella Provincia autonoma di Trento la soglia scende a 3.000 abitanti.