SCUOLA DELL’INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI I GRADO · 2016-03-05 · B. PROFILI IN USCITA DEGLI...

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SCUOLA DELL’INFANZIA – PRIMARIA – SECONDARIA DI I GRADO

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Sommario

PREMESSA 2

I. IDENTITÀ 3

II. ASSETTO ORGANIZZATIVO 4

1. ORGANIGRAMMA 4

2. IL FUNZIONIGRAMMA 5

A. DIRIGENZA 5

B. PERSONALE ATA 5

C. STAFF DI DIREZIONE ED ORGANIZZATIVO 5

D. COMPITI DELLE FUNZIONI STRUMENTALI 6

E. ORGANISMI SCOLASTICI 7

F. STRUTTURE DI SUPPORTO: CTI E CTS 8

III. PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, EDUCATIVA ED

ORGANIZZATIVA 9

A. FINALITÀ 9

B. PROFILI IN USCITA DEGLI STUDENTI AL TERMINE DELLA S CUOLA DELL’INFANZIA,

DELLA SCUOLA PRIMARIA E DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO, COERENTI

CON LE FINALITÀ INDICATE 10

C. ATTIVITÀ E PROGETTI 14

D. ORGANIZZAZIONE DIDATTICA 16

IV. DAL RAV AL PIANO DI MIGLIORAMENTO: PRIORITÀ, TRAGUARDI, OBIETTIVI 19

V. PIANO DI MIGLIORAMENTO 22

VI. FABBISOGNO DI ORGANICO 24

VII. FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI 28

VIII. AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE 28

IX. FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO 31

X. ALLEGATO E: “DOCUMENTI PER LA VALUTAZIONE” 33

A. LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI: DOCUMENTI E CRITERI 34

B. VALUTAZIONE DEL SISTEMA SCUOLA 48

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PREMESSA

Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa, relativo all’Istituto Comprensivo Falconara

Centro è elaborato ai sensi della legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema na-

zionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”.

Il piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola

e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio “Atto di

indirizzo triennio 2016-2019” del dicembre 2015 protocollo, tenuto conto delle proposte e dei pa-

reri formulati dagli Enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche

operanti nel territorio nel rispetto delle esigenze dell’utenza.

Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale

dell’Istituto:

- esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le

singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia;

- orienta e descrive lo scenario futuro, l’identità dell’istituto auspicata al termine del trien-

nio di riferimento, i processi di miglioramento che si intendono perseguire.

Il Piano triennale dell’offerta formativa dell’Istituto Comprensivo Falconara Centro:

- è stato deliberato dal Collegio dei docenti nella seduta del 19/1/2015;

- è stato approvato dal Consiglio d’istituto nella seduta del 20/1/2015 ;

- a seguito dell’approvazione è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed

in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato.

- all’esito della verifica in questione, verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.

Il Piano è integrato dai seguenti documenti:

a. Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico

b. Schede dei progetti approvati per l’a.s. 2015-2016

c. Regolamento d’Istituto

d. Patto di corresponsabilità

e. Documenti per la valutazione

f. Carta dei servizi

g. Curricolo verticale per aree disciplinari

h. Bilancio sociale a.s. 2013-2014

i. Piano annuale per l’Inclusione relativo all’a.s. 2014-2015

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I. IDENTITÀ1

L’Istituto Comprensivo Falconara Centro nasce nel 1995 dalla fusione di più scuole di ordine

diverso in un’unica entità amministrativa.

Esso è attualmente costituito da sette plessi:

due scuole dell’infanzia: Scuola dell’infanzia Falconara Alta

Scuola dell’infanzia Peter Pan

due scuole primarie: Scuola primaria Dante Alighieri

Scuola primaria Giacomo Leopardi

una scuola secondaria di 1°: Scuola secondaria di primo grado Caio Giulio

Cesare

due plessi di scuola speciale infanzia e primaria:

all’interno dell’istituto Bignamini Don Gnocchi

di Falconara

Per storia e collocazione nel territorio, l’Istituto rappresenta un po’ il ‘cuore’ di Falconara; le

scuole gravitano tutte attorno ai due nuclei più antichi dello sviluppo della nostra città: il borgo di

Falconara Alta ed i quartieri centrali di Falconara Marittima e sono state le prime, negli anni i m-

mediatamente successivi all’Unità d’Italia, ad accogliere ed educare tanti cittadini di Falconara.

Oggi l’utenza dell’Istituto si caratterizza anche per la presenza di alunni di nazionalità non ita-

liana di 1° o 2° generazione per circa il 25% del totale , percentuale costante da più di un qui n-

quennio.

La nostra comunità scolastica si distingue per l’eterogeneità della sua popolazione, complessa e

portatrice di culture e valori plurimi.

Da qui la definizione della mission dell’Istituto: viversi come una comunità d’apprendimento

inclusiva e solidale, impegnata a formare “cittadini consapevoli, capaci e competenti”, indivi-

duando nella relazione efficace tra le persone, nell’inclusione, nell’integrazione tra le culture e

nell’innovazione la risorsa fondamentale per il proprio sviluppo.

La storia dell’istituto parte quindi da lontano per arrivare fino ad oggi, riflettendo gli innume-

revoli cambiamenti determinati da una società sempre più complessa e ricca di identità e vuole

proiettarsi in avanti, aggiornando strategie, mezzi e strumenti per accogliere, crescere e formare le

nuove generazioni: i cittadini del futuro.

1 Si rimanda al RAV - Rapporto di Autovalutazione, pubblicato sul portale istituzionale La Scuola In Chiaro, per

un’analisi più approfondita del contesto in cui opera l’istituto, per l ’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, p er gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, per la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.

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II. ASSETTO ORGANIZZATIVO

1. ORGANIGRAMMA

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2. IL FUNZIONIGRAMMA

A. Dirigenza

Dirigente scolastico Pino De Stavola

Assicura la gestione unitaria dell’istituto.

È responsabile della gestione delle risorse

finanziarie e strumentali.

È responsabile dei risultati del servizio.

Direttore

dei servizi generali

e amministrativi

Velia Esposito

Sovrintende ai servizi amministrativo-

contabili e ne cura l’organizzazione.

Coadiuva il Dirigente nelle proprie funzioni

amministrative e organizzative.

B. Personale ATA

L’Ufficio amministrativo è organizzato in tre aree:

docenti

alunni

contabilità

ed è gestito da quattro assistenti amministrativi.

Si contano in organico provvisorio due LSU con funzioni di supporto e collaborazione.

Collaboratori scolastici

L’istituto ha in organico 20 collaboratori scolastici distribuiti su cinque plessi con funzioni di custodia,

accoglienza, sorveglianza, pulizia e collaborazione con i docenti.

C. Staff di direzione ed organizzativo

Lo Staff di direzione è composto da:

Un primo collaboratore con funzioni vicario e supporto alla dirigenza.

Un secondo collaboratore per il coordinamento della scuola dell’infanzia e primaria e segreta-

rio verbalizzante.

Coordinatori di plesso con compiti di vigilanza e supervisione.

Coordinatori di classe, referenti presso le famiglie e responsabili del Consiglio di Classe.

Funzioni strumentali: docenti che coordinano, organizzano e promuovono attività ed iniziative

nei settori di loro competenza.

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D. Compiti delle funzioni strumentali

FS 1: (due docenti)

POF /

AUTOANALISI D’ISTITUTO

Elaborazione, aggiornamento e gestione

del POF/RAV/PDM

Responsabile dei progetti d’istituto

Referente della rete Aumire

Referente INVALSI

Progetto di miglioramento d'istituto

FS 2: (due docenti)

AGIO SCOLASTICO

CONTINUITA’- INTERCULTURA

EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE

Coordinamento delle attività di accoglien-

za ed orientamento.

Recupero / L 2

Teatro

Educazione interculturale e allo sviluppo

sostenibile

Educazione ambientale

Eco schooL

FS 3: (due docenti)

INCLUSIONE

Inclusione scolastica

FS 4:

WEB

Gestione e aggiornamento del sito Web

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E. Organismi scolastici

ORGANO COMPITI

CONSIGLIO D’ISTITUTO

- Dirigente scolastico - Otto rappresentanti dei genitori - Otto rappresentanti dei docenti - Un rappresentante del personale

ATA

Il Consiglio di Istituto delibera (D.Int. 44/2001) il “Pro-gramma annuale” in ordine all'impiego dei mezzi finan-ziari.

Approva il PTOF.

Ha potere deliberante in merito ad ogni iniziativa scola-stica che coinvolga aspetti organizzativi: viaggi d’istruzione, orari, criteri per la formazione delle classi, calendario scolastico, utilizzo degli spazi scolastici.

Indica tre componenti il nucleo di valutazione un do-centi e due genitori.

GIUNTA ESECUTIVA

- Dirigente scolastico - Direttore amministrativo - Un genitore - Un docente

Propone eventuali variazioni al programma annuale. Predispone il bilancio preventivo e il conto.

Prepara i lavori del Consiglio d’istituto.

COLLEGIO DEI DOCENTI

- E’ composto dai docenti di ruolo e non di ruolo e di sostegno.

Elabora e rivede annualmente il Ptof.

Ha potere deliberante in merito a: - programmazione educativo – didattica; - suddivisione anno scolastico in trimestri o quadrimestri; - criteri di valutazione degli alunni; - provvedere all’adozione dei libri di testo; - promuove corsi di formazione per docenti; - indicare due docenti per la costituzione del “Nucleo di

valutazione”.

CONSIGLIO DI CLASSE s.s. 1°

- E’ formato da tutti gli insegnanti del plesso e da quattro genitori eletti per ogni classe.

Programmazione delle attività didattiche, e degli stru-menti di lavoro comuni.

Verifica periodica dell’andamento didattico nelle classi di competenza e della situazione degli alunni.

Compilazione ed aggiornamento della scheda personale di ciascun alunno della classe.

Valutazione quadrimestrale e valutazione finale degli a-lunni Assunzione di provvedimenti disciplinari a carico degli alunni.

CONSIGLIO D’INTERCLASSE Scuola primaria CONSIGLIO D’INTERSEZIONE Scuola dell’infanzia

- E’ formato da tutti gli insegnanti del plesso e da un genitore eletto rap-presentante per ogni classe.

I rappresentanti dei genitori svolgono funzioni di coordi-namento tra la classe e le famiglie.

Esprime parere favorevole in merito alle uscite didatti-che e gite scolastiche.

Esprime parere favorevole per l’adozione dei libri di te-sto (scuola primaria).

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F. Strutture di supporto: CTI e CTS

C. T. I. Centro territoriale integrato

I Centri Territoriali per l'Integrazione sono il prodotto dell'esperienza maturata entro le

scuole nel lavoro quotidiano con persone diversamente abili. Voluti ed istituiti dalle Dire-

zioni Scolastiche Regionali, i C.T.I. sono un’associazione territoriale costituita da una rete

mista di scuole, enti locali e associazioni, e rappresentano l’interfaccia fra

l’Amministrazione e le scuole stesse, coordinando le proprie attività con Province, Comu-

ni, Municipi, Servizi Sanitari, Associazioni delle persone con disabilità, Centri di ricerca, di

formazione e di documentazione in tema di Bisogni Educativi Speciali (Direttiva

27/12/2012) coordinando le iniziative finalizzate all'integrazione di queste persone.

Il C.T.I. collabora, a livello distrettuale, con il Centro Territoriale di Supporto alle disabi-

lità che risiede nello stesso Istituto. ll CTI dipende dall’Ufficio Scolastico Regionale, che ne

coordina l’azione, pur mantenendo la propria libertà di azione, per quanto riguarda la

formazione, le relazioni di rete, le attività di promozione, il sostegno alle famiglie,

l’acquisto e l’utilizzo di attrezzature e sussidi didattici specifici da offrire in comodato

d’uso alle scuole che ne fanno richiesta.

C.T.S. Centro territoriale di supporto

In relazione al progetto “Nuove tecnologie e Disabilità” l’Ufficio Scolastico della Regio-

ne Marche ha costituito nel 2005 il Centro Territoriale di Supporto, per soddisfare adegua-

tamente le esigenze di tutte le istituzioni scolastiche. ll Centro ha lo scopo di valorizzare il

ruolo che le nuove tecnologie possono svolgere nell’inclusione degli studenti con disturbi

di apprendimento, offrendo consulenze e formazione a insegnanti, genitori e alunni sul

tema delle tecnologie applicate.

Le scuole individuate come CTS gestiscono le risorse economiche da destinare ad atti-

vità di formazione per il personale docente e per acquisti di ausili didattici per la disabilità.

Le risorse vengono assegnate sulla base di progetti articolati mirati a favorire la piena in-

tegrazione degli alunni disabili.

Il Centro offre uno sportello di consulenza (previo appuntamento) sulle nuove tecnolo-

gie e disabilità e indicazioni riguardo i software e gli ausili di tipo informatico rivolti alla

didattica speciale.

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III. PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, EDUCATIVA ED ORGANIZZATIVA

Il curricolo dell’IC Falconara Centro ha lo scopo di garantire il diritto democratico alla cono-

scenza per tutti.

Gli insegnanti del team didattico e del Consiglio di classe programmano e ridefiniscono peri o-

dicamente la proposta formativa nell’ottica di una didattica fortemente inclusiva, che accolga in

modo organico nella progettazione di classe le attività personalizzate ( cfr. Piano annuale

dell’Inclusione allegato).

Le conoscenze vengono proposte in un’ottica interdisciplinare che consenta agli studenti di

interpretare la complessità del reale ed evitare l’inadeguatezza dei saperi disgiunti, frazionati,

suddivisi in discipline da una parte, e realtà o problemi sempre più pluridisciplinari, trasversali,

globali dall’altra.

La verticalità del curricolo garantisce il continuum pedagogico – didattico tra i diversi ordini di

scuola presenti nell’Istituto per la definizione di saperi e valori che possano risultare comuni a tutti

i cittadini, indipendentemente dalla religione, dall’etnia, dallo stato sociale, dal sesso;

l’orizzontalità delle discipline garantisce l’unitarietà del sapere per un’educazione globale della

persona all’intercultura, all’ambiente, alla pace, alla democrazia.

A. Finalità

Il presente documento, a seguito di una approfondita analisi di contesto che ha rilevato una

marcata disomogeneità dell’utenza sul piano socio-culturale ed economico, nella consapevolezza

della necessità di offrire a tutti gli studenti medesime opportunità educative, per contrastare le

disuguaglianze e favorire il diritto allo studio, fa proprie le finalità previste dalla legge 107/2015

art. 1, declinandole nelle tre macroaree seguenti:

Sviluppo degli strumenti culturali per la formazione di un cittadino competente, capace di

scelte ed opinioni attraverso l’acquisizione del linguaggio e degli strumenti delle varie discipline,

nel rispetto degli stili e dei tempi di apprendimento, e con azioni volte al contrasto

dell’abbandono e della dispersione scolastica.

Promozione del senso dell’esperienza educativa che si esplicita nella capacità di mettersi

in relazione autonoma e collaborativa con gli altri e la comunità di riferimento, anche attraverso

percorsi di sperimentazione e innovazione nel rispetto delle diverse abilità e delle diverse forme

di comunicazione.

Sviluppo delle competenze di cittadinanza maturate attraverso l’ascolto, la partecipazione

per contrastare le disuguaglianze e combattere ogni forma di discriminazione.

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B. Profili in uscita degli studenti al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e

della scuola secondaria di 1° grado, coerenti con le finalità indicate:

Profilo in uscita al termine della scuola dell’infanzia

Mercatino di Natale – 2015

CENTRALITÀ DELLA PERSONA:

il senso dell’esperienza

educativa

NUOVA CITTADINANZA:

una scuola aperta alle famiglie

e al territorio

PER UN NUOVO UMANESIMO:

strumenti culturali

Ha coscienza di sé e delle pro-

prie esperienze.

Ascolta le indicazioni dell’adulto. Acquisisce linguaggi simbolici.

Rafforza i processi di costru-

zione dell’identità e sviluppa la

capacità di affrontare in auto-

nomia i problemi.

Rispetta le comuni regole della

convivenza civile.

Ha l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee.

Acquisire le competenze impa-

rando a riflettere sulle espe-

rienze attraverso l’esplorazione

e la manipolazione

Sviluppare l’autonomia intellettu-

ale, il pensiero critico e

dell’equilibrio affettivo.

Sviluppa la creatività utilizzando la propria fantasia ed immaginazio-ne, organizzando le conoscenze in modo personale e originale.

Educare al senso di cittadinanza

per porre le basi verso un com-

portamento eticamente orientato

al rispetto di sé, degli altri e

dell’ambiente.

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Profilo in uscita al termine della scuola primaria

CENTRALITÀ DELLA PERSONA:

il senso dell’esperienza

educativa

NUOVA CITTADINANZA:

una scuola aperta alle famiglie

e al territorio

PER UN NUOVO UMANESIMO:

strumenti culturali

Ha coscienza di sé e delle proprie

esperienze.

Ascolta le opinioni altrui e si con-

fronta con gli altri.

Acquisisce linguaggi simbolici della nostra cultura, in un processo siner-gico con le altre culture presenti nel suo contesto di vita.

Sviluppa la capacità di leggere e

comunicare e gestire le proprie

emozioni.

Interagisce e collabora con i coeta-

nei nella consapevolezza che per

praticare la convivenza civile è ne-

cessaria l’adesione a valori condivisi

e ad atteggiamenti collaborativi e

cooperativi.

Ha l’opportunità di sviluppare le di-mensioni cognitive, emotive, affetti-ve, sociali, corporee, etiche e religio-se e di acquisire i saperi irrinunciabi-li.

Esercita la capacità di affrontare

e risolvere in autonomia i pro-

blemi personali.

Sviluppa il senso della legalità e

l’etica della responsabilità.

Attraverso gli alfabeti delle discipline è in grado di esercitare differenti

linguaggi.

Promuove il senso di responsabi-

lità che si traduce in azioni di cura

verso di sé e dell’ambiente in cui

vive sia naturale che sociale.

Rispetta le comuni regole della con-

vivenza civile.

Sviluppa la creatività (utilizzando la propria fantasia ed immaginazione, organizzando le conoscenze in modo personale e originale, trovando mo-dalità di risposta non convenzionali)

Sa collaborare nel gruppo indivi-

duando quegli atteggiamenti che

ostacolano il rispetto reciproco e

la dignità della persona.

Impara a conoscere e rispettare i va-

lori sanciti dalla Costituzione della

Repubblica Italiana.

Utilizza le conoscenze acquisite in un particolare ambito in contesti diffe-renti, ponendo così le premesse per

il pensiero riflessivo e critico

Sviluppino un pensiero critico an-

che attraverso il confronto con i

pari e i sistemi di comunicazione.

Raggiunge un adeguato uso e con-

trollo della lingua italiana in rappor-

to di complementarietà con gli idio-

mi nativi e le lingue comunitarie nel-

la consapevolezza che l’accesso ai

saperi avviene attraverso la lingua

italiana.

Anche se vive in situazioni di svan-taggio ha la possibilità di avere soli-de strumentalità dalla scuola in mo-do tale che siano maggiori le proba-bilità di inclusione sociale e cultura-le attraverso il sistema dell’istruzione.

Siano affascinati dal pensiero

creativo e divergente

E’ responsabile verso l’esecuzione

del lavoro proposto che esegue

rispettando consegne e tempi.

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Profilo in uscita al termine della scuola secondaria di 1° grado

CENTRALITÀ DELLA PERSONA:

il senso dell’esperienza

educativa

NUOVA CITTADINANZA:

una scuola aperta alle famiglie

e al territorio

PER UN NUOVO UMANESIMO:

strumenti culturali

Comunica i propri vissuti e le

proprie esperienze emotive.

Ascolta e rispetta le opinioni degli

altri, accetta la diversità.

Comprende i linguaggi delle di-

verse discipline.

È in grado di autocontrollarsi in

classe e fuori.

Collabora con i compagni e con gli

insegnanti.

Comunica con linguaggi verbali

e non verbali.

Riconosce le proprie abilità e i

propri interessi.

Rispetta l’ambiente. Utilizza procedimenti logici in

contesti diversi.

Costruisce il suo percorso sco-

lastico e formativo confron-

tandosi con docenti e genitori.

Contribuisce a mantenere pulito ed

ordinato l’ambiente scolastico nelle

differenti situazioni di lavoro.

Utilizza gli strumenti delle varie

discipline.

È consapevole dei risultati e

delle conseguenze delle pro-

prie azioni

Rispetta se stesso e gli altri per vi-

vere nella società civile.

Esegue i lavori rispettando

consegne e tempi.

Rispetta le comuni regole della con-

vivenza civile.

Dispone di materiali e stru-

menti e li utilizza in modo re-

sponsabile.

Letture, musica e canto per…’Fantasia di natale’

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Profilo in uscita al termine della scuola speciale infanzia e primaria Bignamini

CENTRALITÀ DELLA PERSONA: il senso dell’esperienza

educativa

NUOVA CITTADINANZA: una scuola aperta alle famiglie

e al territorio

PER UN NUOVO UMANESIMO: strumenti culturali

Risponde emotivamente e mo-toriamente ad esperienze sen-soriali.

Rispetta le principali regole di vita sociale.

Ha l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose.

Instaura relazioni significative nel piccolo/grande gruppo.

Controlla il comportamento auto ed etero aggressivo.

È in grado di utilizzare linguaggi integrativi/alternativi (Comunica-zione Aumentativa Alternativa CAA, linguaggio mimico – gestua-le).

Sviluppa la capacità di relazio-narsi con l’altro in autonomia chiedendo aiuti e prendendo iniziative in situazioni non strutturate.

Utilizza le regole sociali in vari contesti.

Utilizza le competenze acquisite in contesti differenti.

Sa collaborare nel gruppo ed è in grado di effettuare scelte e discriminazioni.

Ha la possibilità di avere strumen-talità dalla scuola in modo tale che siano maggiori le probabilità di Inclusione.

Esegue il lavoro proposto ri-spettando consegne e tempi.

È capace di interagire in contesti sonori ristrutturati.

Sa organizzarsi negli spazi co-nosciuti.

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Tali finalità saranno perseguite attraverso la piena attuazione dell’autonomia scolastica

L.59/1997 e nel rispetto dei limiti finanziari assegnati sia nello sviluppo ordinario del curricolo sco-

lastico che attraverso specifiche azioni progettuali di seguito descritte.

C. Attività e progetti

a.s. 2015 – 2016

L’Istituto Comprensivo Falconara Centro oltre ai progetti elencati, coerenti con le finalità edu-cative e rivolti a tutti gli alunni, è attivo con ulteriori iniziative progettuali e attività volte a rendere l’offerta formativa ampia e stimolante.

FINALITA’

CENTRALITÀ DELLA PERSONA:

il senso dell’esperienza

educativa

NUOVA CITTADINANZA:

una scuola aperta alle famiglie

e al territorio

PER UN NUOVO UMANESIMO:

strumenti culturali

ACCOGLIENZA / CONTINUITÀ

“Percorsi per accogliere, accompa-

gnare e orientare”.

SCREENING DSA:

Individuare e promuovere il succes-

so formativo degli alunni con distur-

bi specifici di apprendimento .

CVM: UN SOLO MONDO UN SOLO

FUTURO

Educare alla cittadinanza mondiale

nella scuola.

BUONO PER TE SOSTENIBILE

PER IL PIANETA

Riflettere su un nuovo modello di

sviluppo.

LE PAROLE DELLA SCIENZA:

Progetto in rete per migliorare la di-

dattica delle scienze sperimentali.

RECUPERO ED INCLUSIONE:

Attenzione e sostegno per gli alunni in

difficoltà di apprendimento.

L 2 SOSTEGNO LINGUISTICO:

Migliorare l'inserimento e favorire

l ’apprendimento degli alunni stranieri

nelle scuole.

PROVE CONDIVISE

Somministrazione a tutti gli alunni di

prove comuni per i l monitoraggio de-

gli apprendimenti.

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PROGETTI/ATTIVITÀ IN ORARIO SCOLASTICO:

PET TERAPY: per gli alunni della scuola speciale Bignamini e dell’infanzia di Falconara Alta.

MUSICOTERAPIA: per gli alunni della scuola speciale Bignamini.

CL@SSI 2.0: progetto nazionale per una classe della scuola secondaria di 1° grado, con dotazione informatica avanzata.

INCONTRO CREATIVO: gli alunni della scuola Bignamini incontrano i compagni delle scuole primarie dell’Istituto.

PROGETTI/ATTIVITÀ IN ORARIO EXTRASCOLASTICO: la scuola si apre al territorio

ATTIVITÀ SPORTIVE: Classi in Gioco, Tornei sportivi interclasse, Olimpiadi della danza.

TEATRO: con laboratori extrascolastici per alunni e genitori.

ECOBAND: laboratorio con strumenti ritmici costruiti con materiale di riciclo.

ECO-COMITATO: per riflettere e progettare azioni a difesa dell’ambiente e del territorio.

PROGETTI PRESENTATI AL MIUR/USR IN BASE AL DM. 435 del 16/6/2015, per i quali si resta in attesa di conferma del finanziamento :

TEATRO: insieme nel palco.

INCLUSIONE: educazione di tutti e di ciascuno.

CITTADINANZA ATTIVA E LEGALITÀ:

Amico Web Cyberbullismo

INTEGRAZIONE ED INCLU-SIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ:

potenziare: una strategia vincente. Conoscere e riconoscere i segnali per un buon apprendimento. Interventi educativi e strategie di insegnamento nei disturbi dello spettro au-tistico.

SPORT: Sport per un corretto stile di vita.

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE E FORMA-ZIONE DEI DIRIGENTI SCO-LASTICI E DEI NUCLEI DI VALUTAZIONE:

RETE AUMIRE : 54 scuole marchigiane si confrontano per migliorare. L’Istituto Comprensivo Falconara Centro ha sempre dimostrato interesse ed attenzione ai percorsi di autovalutazione, per questo partecipa alla Rete re-gionale AUMIRE dal 2010 con specifiche attività formative sulla valutazione e l’autovalutazione; indagini di contesto per conoscere e approfondire le esi-genze dell’utenza; questionari per monitorare la soddisfazione degli stake-holder rispetto all’offerta formativa; progettazione e attuazione di progetti di miglioramento, rendicontazione sociale ( vedi Bilancio Sociale in allegato) Dal prossimo anno scolastico 2016-17 la Rete AUMIRE sosterrà con propri tu-tor i piani di miglioramento che l’Istituto intenderà attivare rispetto alle prio-rità definite nel RAV.

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D. Organizzazione didattica

SCUOLE ORARI SERVIZI

SCUOLA INFANZIA PETER PAN, FAL-

CONARA ALTA

LUNEDÌ - VENERDÌ

7.30 - 15.30

MENSA

SCUOLA SPECIALE INFANZIA

BIGNAMINI

LUNEDI - VENERDI

9.00 - 16.00

TRASPORTO

MENSA

SCUOLA PRIMARIA LEOPARDI

TEMPO PIENO

40 ORE SETTIMANALI

LUNEDI - VENERDI’

8.15 - 16.15

TRASPORTO

MENSA

SCUOLA PRIMARIA LEOPARDI

TEMPO NORMALE

27 ORE SETTIMANALI

LUNEDÌ - SABATO

8.15 - 12.45

TRASPORTO

SCUOLA PRIMARIA DANTE ALIGHIERI

TEMPO NORMALE

27 ORE SETTIMANALI

LUNEDÌ - SABATO

8.30 - 13.00

TRASPORTO PRESCUOLA

A RICHIESTA

MENSA

(Si attiva con un numero minimo

di iscritti)

SCUOLA SPECIALE PRIMARIA

BIGNAMINI

LUNEDÌ - VENERDÌ

9.00 - 17.00

TRASPORTO

MENSA

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

C. GIULIO CESARE

30 ORE SETTIMANALI

LUNEDÌ - SABATO

8.00 -13.00

TRASPORTO

ISTITUTO COMPRENSIVO FALCONARA CENTRO

SCUOLA DELL’INFANZIA – PRIMARIA – SECONDARIA DI I GRADO

17

Distribuzione oraria delle discipline:

Scuola Primaria

Tempo scuola di 27 ore:

CLASSI 1° Ore CLASSI 2° Ore CLASSI 3° - 4° - 5° Ore

Italiano 8 Italiano 7 Italiano 6

Inglese 1 Inglese 2 Inglese 3

Matematica 5 Matematica 5 Matematica 6

Scienze 2 Scienze 2 Scienze 2

Geografia 2 Geografia 2 Geografia 2

Storia 2 Storia 2 Storia 2

Musica 1 Musica 1 Musica 1

Arte e immagine 1 Arte e immagine 1 Arte e immagine 1

Attività motoria 2 Attività motoria 2 Attività motoria 1

Informatica 1 Informatica 1 Informatica 1

Religione 2 Religione 2 Religione 2

TOTALE 27 TOTALE 27 TOTALE 27

Tempo scuola di 40 ore:

CLASSI 1° Ore CLASSI 2° Ore CLASSI 3° - 4° - 5° Ore

Italiano 9 Italiano 8 Italiano 7

Inglese 1 Inglese 2 Inglese 3

Matematica 6 Matematica 6 Matematica 7

Scienze 2 Scienze 2 Scienze 2

Geografia 2 Geografia 2 Geografia 2

Storia 2 Storia 2 Storia 2

Musica 1 Musica 1 Musica 1

Arte e immagine 2 Arte e immagine 2 Arte e immagine 1

Attività motoria 2 Attività motoria 2 Attività motoria 2

Informatica 1 Informatica 1 Informatica 1

IRC 2 IRC 2 IRC 2

Mensa 10 Mensa 10 Mensa 10

ISTITUTO COMPRENSIVO FALCONARA CENTRO

SCUOLA DELL’INFANZIA – PRIMARIA – SECONDARIA DI I GRADO

18

Scuola secondaria di 1° grado

Tempo scuola di 30 ore:

CLASSI 1° - 2° - 3° Ore

Italiano, storia, geografia 9

Inglese 3

Francese o Spagnolo 2

Approfondimento materie letterarie 1

Religione 1

Matematica 4

Scienze 2

Tecnologia 2

Musica 2

Arte e Immagine 2

Scienze motorie e sportive 2

TOTALE 30

Cittadinanza e Costituzione è svolta all’interno delle diverse aree disciplinari

ISTITUTO COMPRENSIVO FALCONARA CENTRO

SCUOLA DELL’INFANZIA – PRIMARIA – SECONDARIA DI I GRADO

19

IV. DAL RAV AL PIANO DI MIGLIORAMENTO: PRIORITÀ, TRAGUARDI, OBIETTIVI

Con la stesura del RAV, Rapporto di autovalutazione relativo all’anno scolastico 2014-2015,

l’istituto ha avviato un percorso di riflessione sull’offerta formativa, rispetto alle finalità e agli o-

biettivi declinati nel POF annuale.

In modo particolare l’attenzione è rivolta all’implementazione della finalità n° 1 “Sviluppo de-

gli strumenti culturali … per il recupero dell’abbandono e della dispersione scolastica.”

Si riportano qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano di Mi-

glioramento gli elementi conclusivi del RAV e cioè:

Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo .

1. Individuazione delle priorità e dei traguardi triennali:

AREA DI INTERVENTO:

ESITI DEGLI STUDENTI

DESCRIZIONE DELLA PRIORITÀ

TRAGUARDO TRIENNALE

Risultati scolastici

Ridurre le non ammissioni alla scuola

primaria.

Ridurre la percentuale di non ammis-

sioni nella scuola primaria per conse-

guire, nel prossimo triennio, un alline-

amento alla media nazionale.

Innalzare la percentuale di alunni

che negli esiti dell'Esame di stato

conseguono una votazione di fascia

media 7-8.

Portare il 10% annuo di studenti dalla

fascia voto bassa (votazione '6'), alla

fascia media (7/8) negli esiti dell'Esa-

me di Stato.

Risultati nelle prove

standardizzate nazionali

Migliorare gli esiti nelle prove nazio-

nali di matematica e di italiano nella

scuola primaria.

Ridurre nel triennio scolastico prossi-

mo del 70% il gap con la media nazio-

nale.

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

Le priorità individuate prevedono azioni di intervento rispetto ai risultati scolastici degli stu-

denti e ai risultati nelle prove standardizzate nazionali. Si tratta delle due aree nelle quali la valuta-

zione numerica attribuita è più bassa, collocandosi nel livello 3 ( situazione che presenta qualche

criticità), a causa della alta percentuale di non ammissioni e di trasferimenti degli alunni in corso

d'anno; di una concentrazione anomala degli studenti nei due livelli di fascia bassa ( 5-6) o alta (9-

10); di una distanza dalle medie nazionali percentualmente significativa negli esiti delle prove IN-

VALSI della scuola primaria; di una variabilità accentuata negli esiti a seconda delle classi e dei

plessi di appartenenza. Tali risultati si pongono come ostacoli rispetto alla possibilità di raggiunge-

re la finalità n° 1, organica al curricolo dell’Istituto Falconara centro.

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20

2. Individuazione degli obiettivi di processo

Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha individuato in vista del raggiungimento dei traguardi sono:

Relativamente all’area di processo

Curricolo, progettazione e valutazione:

Sperimentare forme di flessibilità oraria e di 'apertura' di classi per itinerari didattici c o-

muni rivolti a specifici gruppi di studenti.

Predisporre curricoli alternativi per studenti in situazione di svantaggio socio-culturale,

BES, a rischio o in condizione di dispersione scolastica.

Relativamente all’area di processo

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane:

Organizzare un corso di formazione di carattere laboratoriale per l'acquisizione di prati-

che didattiche innovative in contesti classe complessi

Relativamente all’area di processo

Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie:

Promuovere un patto con famiglie e amministrazione locale per garantire una più omo-

genea distribuzione degli studenti BES negli istituti della città.

Rendere più organica la collaborazione fra scuola e associazioni di volontariato che org a-

nizzano attività di doposcuola rivolte ad alunni svantaggiati.

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

L’omogenea distribuzione degli studenti BES (stranieri non italofoni, migranti interni, Rom, di-

sagiati a livello socio-economico) negli istituti del territorio consentirebbe una razionalizzazione

dei servizi di supporto offerti dall’Ente Locale e dalle associazioni di volontariato ed una più prof i-

cua azione metodologica-didattica dei docenti per il miglioramento degli esiti, soprattutto nelle

classi e nei plessi nei quali si va facendo sempre più marcata la concentrazione di alunni in situa-

zione di disagio socio-culturale.

Contestualmente ad un'azione 'esterna' di riequilibrio dell'utenza gli insegnanti, attraverso

una costante azione di aggiornamento, dovranno rivedere e migliorare le proprie pratiche didatti-

che; sperimentarne di nuove, adattandole ai bisogni di classi sempre più eterogenee e complesse.

Risorse umane ed economiche andranno rivolte alla creazione di un modello orario meno rigido e

di classi più aperte, nell'ottica di una gestione integrata degli alunni e di una didattica più mirata ai

bisogni formativi e di apprendimento di specifici gruppi.

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21

Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza

L’Istituto Comprensivo si pone al centro di una fitta rete di collaborazione con

l’amministrazione comunale, l’ASUR e le associazioni di volontariato presenti nel territorio, in una

prospettiva di ascolto volta a rendere coerente l’azione della scuola con bisogni e priorità espresse

dalla comunità d’appartenenza, per migliorare l’efficacia della propria azione educativa.

Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati sentiti rappresentanti

del territorio e dell’utenza come di seguito specificati:

Rappresentanti dei genitori eletti in seno al Consiglio d’Istituto

Rappresentanti dell’Amministrazione locale

Nel corso di tali contatti, sono state formulate le seguenti proposte:

Patto per la scuola

Comitato mensa

Organizzazione del trasporto

Attività ed iniziative per la promozione dell’immagine della scuola e l’ampliamento

dell’offerta formativa

Attivazione di una sezione ad indirizzo musicale nella scuola secondaria di primo grado.

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22

V. PIANO DI MIGLIORAMENTO

Coerentemente con le priorità indicate nel RAV il Collegio dei docenti ha definito ed approva-

to le linee generali per l’elaborazione, la realizzazione e la verifica di percorsi di miglioramento per

il triennio 2016-2019, secondo le cinque criticità individuate come prioritarie:

Area di

processo

Obiettivo (1) Risultati attesi Indicatori di

monitoraggio

Modalità di

rilevazione

Cu

rric

olo

, pro

gett

azio

ne

e v

alu

tazi

one

Sperimentare forme

di flessibilità oraria e

di 'apertura' di classi

per itinerari didattici

comuni rivolti a spe-

cifici gruppi di stu-

denti.

Miglioramento della

collaborazione fra in-

segnanti.

Maggiore coerenza fra

le proposte didattiche,

i bisogni educativi, le

attitudini degli alunni.

Miglioramento degli

esiti degli alunni: re-

cupero di abilità e co-

noscenze; potenzia-

mento e approfondi-

mento.

Numero di classi, inse-

gnanti e discipline coin-

volti.

Miglioramento delle

prestazioni rispetto agli

obiettivi prefissati.

Gradimento di alunni e

docenti.

Esiti nelle discipline

coinvolte.

Questionari di gra-

dimento.

Predisporre curricoli

alternativi per stu-

denti in situazione di

svantaggio socio-

culturale, BES, a ri-

schio o in condizione

di dispersione scola-

stica.

Favorire la frequenza

scolastica ed il succes-

so formativo degli a-

lunni a rischio disper-

sione; nella scuola se-

condaria, condurli

all'ottenimento del di-

ploma.

Formalizzazione dei

curricoli.

Aumento dei giorni di

presenza a scuola degli

alunni a rischio di di-

spersione scolastica.

Diminuzione del nume-

ro di alunni che non

vengono ammessi

all'anno successivo o all'

Esame di Stato per

mancata frequenza.

Numero di interven-

ti attivati

Numero di assenze

da registro elettro-

nico.

Esiti alla fine di ogni

quadrimestre.

Frequenza corsi in-

dividualizzati, anche

in orario extracurri-

colare.

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23

Svil

up

po

e v

alo

rizz

azio

ne

de

lle r

iso

rse

um

ane

Organizzare un corso

di formazione di ca-

rattere laboratoriale

per l'acquisizione di

pratiche didattiche

innovative in contesti

classe complessi.

Acquisizione di prati-

che didattiche innova-

tive.

Applicazione delle

buone pratiche speri-

mentate.

Adesione dei docenti

delle classi individuate

al percorso formativo.

Numero di ore di pre-

senza al corso.

Efficacia percepita dai

docenti e dagli alunni

rispetto al percorso

svolto.

Questionario di gra-

dimento.

Autobiografia cogni-

tiva del docente sul

percorso sperimen-

tato in classe.

Inte

graz

ione

co

n il

te

rrit

ori

o e

rap

po

rti c

on

le f

amig

lie:

Promuovere un patto

con famiglie e ammi-

nistrazione locale per

garantire una più

omogenea distribu-

zione degli studenti

BES negli istituti della

città

Migliore distribuzione

tra plessi scolastici

degli alunni BES (in

particolare: in situa-

zione di svantaggio so-

cio culturale; prove-

nienti da famiglie che

non conoscono la lin-

gua italiana).

Maggiore integrazione

fra le diverse identità .

Riduzione progressiva

della differenza percen-

tuale nei vari plessi del

numero relativo ad a-

lunni individuati come

BES

Per l'individuazione

degli alunni BES: ri-

cognizione dei PDP.

Dati numerici forniti

dalla segreteria di-

dattica

Rendere più organica

la collaborazione fra

scuola e associazioni

di volontariato che

organizzano attività

di doposcuola rivolte

ad alunni svantaggia-

ti

Istituzionalizzare al-

meno due incontri fra

gli insegnanti e gli o-

peratori del doposcuo-

la, all'inizio ed alla fine

dell'anno scolastico.

Rendere più efficace

l'azione educativa e

didattica rivolta agli

alunni in difficoltà.

Partecipazione agli in-

contri programmati.

Miglioramento nei risul-

tati scolastici / benesse-

re scolastico / motiva-

zione degli alunni

Foglio presenze in-

segnanti agli incon-

tri.

Focus group inse-

gnanti/operatori

doposcuola/ alunni

(1) Obiettivo di processo in via di attuazione

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24

VI. FABBISOGNO DI ORGANICO

a. posti comuni e di sostegno

SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA

Anno scolastico 2015-2016

Scuola infanzia

Classi 8

Alunni 140

Alunni diversamente abili SEI

Docenti posto comune 11 + IRC

Docenti posto sostegno 6

Scuola primaria

Classi 18

Alunni 329

Alunni diversamente abili 9

Docenti posto comune 28 + IRC

Docenti posto sostegno 6

Scuola infanzia speciale

Bignamini

Gruppi 2

Alunni 10

Docenti posto di sostegno 6

Scuola primaria speciale

Bignamini

Gruppi 5

Alunni 19

Docenti posto di sostegno 17 + IRC (2 h)

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SCUOLA DELL’INFANZIA – PRIMARIA – SECONDARIA DI I GRADO

25

Annualità

Fabbisogno per il

triennio DESCRIZIONE

Posto

comune

Posto di

sostegno

Si prevede la conferma del numero di iscritti

per la scuola dell’infanzia.

La tendenza delle iscrizioni relative all’ultimo

quinquennio permette di ipotizzare una con-

ferma del numero di alunni di lingua madre

non italiana.

Si conferma il numero tendenziale degli a-

lunni diversamente abili.

In aumento il numero degli alunni BES.

Scuola

dell’infanzia

a.s. 2016-17 12 6

a.s. 2017-18 12 6

a.s. 2018-19 12 6

Scuola

primaria

a.s. 2016-17 29 29

Si ipotizza un aumento delle classi di scuola

primaria fino ad arrivare al numero di 20

classi nell’anno scolastico 2017-2018.

La previsione si fonda sulla presenza di un

nuovo plesso moderno e funzionale che sta

interessando l’utenza.

La tendenza delle iscrizioni relative all’ultimo

quinquennio permette di ipotizzare una con-

ferma del numero di alunni di lingua madre

non italiana

Si ipotizza un aumento degli alunni BES in

coerenza con l’incremento costante degli ul-

timi anni.

Si conferma un flusso costante di arrivi in

corso d’anno di alunni non italiani con

bisogno di sostegno linguistico L2.

a.s. 2017-18 29 29

a.s. 2018-19 29 29

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26

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Classe di concorso

/sostegno

a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione: indicare il piano delle

classi previste e le loro caratteristiche

AD00 5 6 6 Si prevede il mantenimento delle nove

classi a tempo normale: tre per ogni

corso , di cui un corso ad indirizzo mu-

sicale* per un totale di nove classi.

*La classe ad indirizzo musicale sarà

attivata in relazione alla assegnazione

di un docente per la classe di concorso

A077 / AI77 / AJ77 / AK77

A043 5 5 5

A345 2 2 2

A245 1 1 1

A445 1 1 1

A059 3 3 3

A028 1 1 1

A033 1 1 1

A030 1 1 1

A032 2 2 2

AI77 1 1 1

AJ77 1 1 1

AK77 1 1 1

Scuola secondaria di 1° grado

Classi 9

Alunni 219

Alunni diversamente abili 10

Docenti posto comune 19

Docenti posto sostegno 5

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SCUOLA DELL’INFANZIA – PRIMARIA – SECONDARIA DI I GRADO

27

b. Posti per il potenziamento

Tipologia (es. posto comune

primaria, classe di concorso

scuola secondaria, sostegno…)

n. docenti PRIORITA’ STRATEGICHE

Innalzare la percentuale degli studenti che negli esiti

all’Esame di Sato conseguono una votazione di fascia media

7-8.

Migliorare gli esiti nelle prove nazionali di matematica e di

italiano nella scuola primaria.

POSTO COMUNE PRIMARIA 4

Migliorare gli esiti nelle prove nazionali di matematica e di

italiano nella scuola primaria come previsto dal Piano di mi-

glioramento.

Sperimentare forme di flessibilità oraria e di 'apertura' di

classi per itinerari didattici comuni rivolti a specifici gruppi di

studenti.

Potenziamento della lingua italiana per gli alunni dell’ultimo

anno della scuola dell’anno dell’infanzia.

POSTO COMUNE SCUOLA

SECONDARIA DI 1° GRADO 3

Un docente della classe di concorso A077 / AI77 / AJ77/

AK77, per l’attivazione della sezione musicale.

Due docenti della classe di concorso A043 (Italiano), A059

(Scienze matematiche), A345 (inglese), per sperimentare

forme di flessibilità oraria e di 'apertura' di classi per itinerari

didattici comuni rivolti a specifici gruppi di studenti.

Esigenza dovuta alla complessità delle’istituzione è anche

quella di prevedere semiesonero per il docente collaboratore

del DS.

POSTI DI SOSTEGNO 2 Presenza di numerosi alunni BES DSA oltre ad alunni diversa-

mente abili.

c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri

come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.

Tipologia n.

Assistente amministrativo 1

Collaboratore scolastico 1

Assistente tecnico e relativo profilo

(solo scuole superiori)

Altro

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SCUOLA DELL’INFANZIA – PRIMARIA – SECONDARIA DI I GRADO

28

VII. FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI

Infrastruttura /

attrezzatura

Motivazione, in riferimento alle

priorità strategiche del capo I e alla

progettazione del capo III.

Fonti di finanziamento

LIM

Realizzazione di ambienti di ap-

prendimento.

Statali / Regionali / FSRE

TABLET

Implementazione del progetto clas-

si 2.0 portando da una a tre le classi

del progetto.

Statali / Regionali / FSRE

VIII. AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

Le esperienze pregresse

L’Istituto Comprensivo Falconara Centro, negli ultimi anni ha visto un incremento di progetti

di innovazione didattica centrati sull’utilizzo delle tecnologie, in particolare modo con:

1. “INNOVASCUOLA PRIMARIA”, l’Istituto ha aderito alla rete facente capo all’IC Senigallia

Sud, risultata unica per la Provincia di Ancona e tra le prime venti in Italia, per favorire

l’adozione e l’integrazione delle nuove tecnologie nei processi di insegnamen-

to/apprendimento.

2. “CL@SSI 2.0” sperimentazione del MIUR dalla durata triennale. Nell’Istituto Comprensivo

Falconara Centro sono state finanziate 2 sperimentazioni di cl@ssi 2.0, una alla scuola pri-

maria ed una alla scuola secondaria di primo grado, mentre è attualmente in fase di svol-

gimento una terza sperimentazione presso la scuola secondaria “C. G. Cesare”

In quasi tutte le classi delle scuole primarie ed in tutte le classi della scuola secondaria, sono

state installate lavagne interattive multimediali e la maggior parte dei docenti ha frequentato corsi

di formazione per le LIM fornite dal ministero.

L’Istituto Comprensivo Falconara Centro è inoltre Centro Territoriale di Supporto in ambito

provinciale, per le nuove tecnologie informatiche in relazione alle disabilità (decreto prot. n.

9096/A36 del 6 luglio 2006). Si occupa di ricerca, documentazione e formazione sulle tematiche

dell'informatica applicata alla didattica speciale.

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29

La progettazione per il triennio 2016/2019

Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD), è un documento pensato per guidare le scuole

in un percorso di innovazione e digitalizzazione, come previsto nella riforma della Scuola approva-

ta quest’anno (legge 107/2015 – La Buona Scuola). Il documento ha funzione di indirizzo; punta a

introdurre le nuove tecnologie nelle scuole, a diffondere l’idea di apprendimento permanente

(life-long learning) ed estendere il concetto di scuola dal luogo fisico a spazi di apprendimento vi r-

tuali. Le azioni previste, (35 punti), sono state già finanziate, attingendo alle risorse messe a dispo-

sizione dalla legge La Buona Scuola e dai Fondi strutturali Europei (Pon Istruzione 2014-2020) per

un totale di un miliardo di euro.

L’animatore Digitale, previsto dall’azione 28 del Piano nazionale Scuola Digitale, è un docente

che avrà un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione a scuola.

Sarà formato attraverso un percorso dedicato su quelli che sono i temi del PNSD, per soste-

nerne la visione complessiva.

Il Dirigente scolastico ha individuato e nominato la figura dell’animatore digitale, prof.ssa Ga-

briella Guaglione.

La progettualità sarà sviluppata su tre campi d’azione:

1. FORMAZIONE INTERNA

• Pubblicizzazione e socializzazione fra i docenti, ATA, studenti e famiglie del PNSD anche

attraverso la creazione di un’area dedicata al PNSD sul sito della scuola.

• Raccolta di istanze su strategie didattiche e innovazione da parte dei docenti attraverso la

compilazione di un questionario

• Proporre percorsi adeguati alle diverse esigenze, con le tecnologie esistenti e la sperimen-

tazione di nuove soluzioni e metodologie.

• Laboratorio formativo per docenti e studenti su “configurazione e uso servizio Gmail”

• Formazione sulle Google App for Education (GAfE)

A titolo esemplificativo: - Drive (archiviazione cloud e backup)..

- Office (documenti, fogli, presentazioni, disegni, moduli)

- Social (Google+, Gruppi, Contatti, Hanguts, Blogger)

- Altri (calendari, Sites, Google maps, ….)

• Formazione di base sulle piattaforme digitale per la didattica (docenti) [Azione # 22]

A titolo esemplificativo : - Google Classroom; Edmodo; Fidenia;

• Insegnare ed apprendere con le Web App didattiche [docenti, studenti]

A titolo esemplificativo : - Padlet,- Thinglink, Prezi, Powtoon, Popplet, Blendspace, etc.

• Formazione: didattica multimediale e DSA [docenti, studenti, genitori]

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30

2. COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA

DOCENTI:

- creazione di uno staff di PNSD formato da Dirigente Scolastico, 4 docenti, 3 alunni e 2

genitori

- Creazione di una piattaforma cloud per la condivisione delle buone pratiche;

- Aiuto al coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione.

- Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.

STUDENTI:

- didattica laboratoriale:

a) promuovere la costruzione di laboratori gestiti dagli alunni per stimolare la creatività

aperti in orario extra-scolastico (creazione di video-lab / radio-lab /immersive-lab);

b) creazione di spazi didattici per la peer education;

c) creazione di un “laboratorio Digitale” in orario extra-scolastico con corsi di: editing

immagini e video; creazione siti internet, blog, wiki, coding;

d) uso consapevole delle TIC

FAMIGLIE:

- organizzazione di eventi aperti al territorio sui temi del PNSD (cittadinanza digitale,

sicurezza, social network, educazione ai media, Cyberbullismo)

3. CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE

Ricerca, selezione, organizzazione di informazioni dal mondo della scuola, corsi, siti, app,

sofware per la didattica.

Policy E-Safety per giungere ad una condivisioni di regole e comportamenti.

Studio di fattibilità su nuovi modelli organizzativi, innovativi (spazi, tempi, strategie dida t-

tiche, ….)

Promozione di politiche di BYOD (BRING YOUR OWN DEVICE)

Promozione della didattica per competenze secondo un framework comune

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31

IX. FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO

Una delle novità più rilevanti della legge riguarda la formazione degli insegnanti, che il comma

124 definisce come “obbligatoria, permanente e strutturale”. Tale disposizione è entrata in vigore

con la legge 107 luglio/2015.

Per l’anno scolastico in corso 2015-16 la proposta di formazione ed aggiornamento riguarderà

le competenze digitali per passare, come si afferma nel PNSD, “da una didattica principalmente

trasmissiva ad una didattica attiva promuovendo ambienti digitali flessibili”.

A tale scopo è stato individuato dal Collegio dei docenti “ l’animatore digitale” con il compito

non solo di favorire il processo di digitalizzazione nelle scuole, e di diffondere politiche legate

all’innovazione didattica, ma anche di promuovere percorsi per il miglioramento delle competen-

ze didattiche dei docenti anche attraverso la creazione di appositi gruppi di lavoro, e organizzazio-

ne di percorsi per l’aggiornamento. Il corso di formazione avrà l’obiettivo di rafforzare la prepara-

zione del personale della scuola in materia di competenze digitali cercando di raggiungere tutti gli

operatori della comunità scolastica

A partire dall’anno scolastico 2016/17 le proposte di aggiornamento , tenuto conto del “Piano

triennale per la formazione dei docenti del MIUR” saranno coerenti con le priorità individuate nel

RAV, quindi finalizzate al miglioramento della didattica d’aula in situazioni complesse con partico-

lare riferimento all’italiano e alla matematica così come previsto anche nel dal Piano di migliora-

mento triennale d’istituto.

I corsi di formazione potranno prevedere, laboratori, workshop, peer review, percorsi di ricer-

ca-azione… Sono rivolti a tutti i docenti i quali potranno alternare, in un equilibrio sinergico, pa r-

tecipazione ai corsi organizzati dall’istituto, attività in presenza, studio personale, lavoro in rete..;

I docenti potranno liberamente frequentare corsi di formazione a loro scelta anche con

l’utilizzo della carta elettronica di 500 euro , purché siano organizzati da Enti accreditati per la

formazione e abbiano come finalità quella del miglioramento della didattica e quindi della qualità

dell’insegnamento.

La soglia minima annuale prevista per la formazione e l’aggiornamento dei docenti è di 20 ore

annue.

L’istituto monitorerà in modo progressivo, l’efficacia della azioni di formazione ed aggiorna-

mento attraverso le seguenti azioni:

• questionari di soddisfazione dei docenti

• rapporto di autovalutazione

• numero di ore di aggiornamento complessive

• numero di ore di aggiornamento pro-capite

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32

Descrizione dettagliata delle proposte di aggiornamento

Nel corso del triennio di riferimento l’Istituto propone l’organizzazione delle seguenti attività

formative, che saranno specificate nei tempi e modalità nella programmazione dettagliata all’inizio

di ogni anno scolastico.

Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategiche correlate

Potenziamento delle

competenze di base con

particolare riferimento

alle abiltà di lettura e

comprensione, alle com-

petenze logico argomen-

tative; alle competenze

matematiche degli stu-

denti.

Docenti dell’istituto Migliorare gli esiti nelle prove nazionali di mate-

matica e di italiano nella scuola primaria.

Ridurre le non ammissioni alla scuola primaria.

Innalzare la percentuale di alunni che negli esiti

dell'Esame di stato conseguono una votazione di

fascia media 7-8.

Inclusione, disabilità, in-

tegrazione .

In collaborazione con il

CTS d’Istituto

Docenti dell’istituto Migliorare gli esiti nelle prove nazionali di mate-

matica e di italiano nella scuola primaria.

Ridurre le non ammissioni alla scuola primaria.

Innalzare la percentuale di alunni che negli esiti

dell'Esame di stato conseguono una votazione di

fascia media 7-8.

Formazione digitale Docenti dell’istituto Migliorare gli esiti nelle prove nazionali di mate-

matica e di italiano nella scuola primaria.

Ridurre le non ammissioni alla scuola primaria.

Innalzare la percentuale di alunni che negli esiti

dell'Esame di stato conseguono una votazione di

fascia media 7-8.

Clausola di salvaguardia

L’effettiva realizzazione del piano, nei termini indicati, resta comunque condizionata alla

concreta destinazione a questa istituzione scolastica, da parte delle autorità competenti, delle ri-

sorse umane e strumentali, con esso individuate e richieste.

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SCUOLA DELL’INFANZIA – PRIMARIA – SECONDARIA DI I GRADO

33

Allegato e: “Documenti per la valutazione”

Indice

La valutazione degli alunni: documenti e criteri pag. 34

La valutazione del sistema scuola pag. 48

Elaborato dalla Commissione Pof/Autovalutazione d’Istituto

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SCUOLA DELL’INFANZIA – PRIMARIA – SECONDARIA DI I GRADO

34

La valutazione degli alunni: documenti e criteri

PREMESSA

La valutazione accompagna il percorso formativo e di apprendimento di ogni alunno e il lavoro degli

insegnanti.

È un elemento essenziale che riguarda la qualità del processo formativo e dell'istituzione scolastica nel

suo insieme come gli studenti e le studentesse, in quanto destinatari finali del processo di insegnamen-

to/apprendimento.

La valutazione svolge una funzione di accertamento rispetto agli obiettivi formativi e di revisione delle

strategie didattiche, attraverso una funzione periodica di controllo e di riequilibrio della programmazione.

Essa viene proposta agli alunni come processo in grado di comunicare traguardi da raggiungere, di

chiarire i percorsi da effettuare e di ristrutturarli in caso di necessità, affinché a ciascun studente possa es-

sere garantita la massima espressione delle proprie potenzialità.

Nel processo di valutazione vanno distinte:

la MISURAZIONE: assunzione di dati ed informazioni con il massimo di “oggettività” possibile, riferiti

agli obiettivi di apprendimento;

la VALUTAZIONE: interpretazione dell’insegnante e del Consiglio di Classe degli elementi forniti da l-

la misurazione.

Sono oggetto della valutazione:

L’apprendimento.

I fattori che influenzano l’apprendimento: tanto i fattori non cognitivi riferiti agli studenti, che

l’impianto didattico messo in atto dalla scuola.

La valutazione del processo formativo risponde alla finalità di far conoscere:

allo studente, in ogni momento, la sua posizione nei confronti degli obiettivi prefissati rispetto al

comportamento tenuto, ai percorsi disciplinari e interdisciplinari attuati, alle competenze perso-

nali maturate e testimoniate in precise situazioni di compito.

ai docenti, l’efficacia delle strategie adottate per eventualmente adeguare le metodologie di insegnamento,

alla famiglia, i livelli conseguiti in funzione di abilità / capacità, conoscenze, comportamenti.

La valutazione quindi:

rappresenta uno degli strumenti che determinano la qualità dell’apprendimento;

è un atto conoscitivo che necessita della condivisione e della consapevolezza degli obiettivi da

parte di tutti i soggetti : insegnanti, studenti e genitori.

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35

Criteri Generali

La valutazione degli studenti, intesa sia come verifica dei risultati, sia come valutazione dei processi

cognitivi, è orientativa, viene preceduta da opportune prove di controllo/verifica effettuate nell’ambito de-

gli specifici settori di apprendimento/insegnamento ed è strettamente collegata alla programmazione edu-

cativa e didattica.

Lo standard nazionale è utilizzato come punto di riferimento per realizzare una rigorosa autovalutazi o-

ne dei processi di apprendimento attivati in risposta ai bisogni formativi degli allievi e ai risultati ottenuti.

I Consigli di classe e Interclasse concordano sistemi di riferimento il più possibile omogenei, sia per e-

laborare le prove di verifica, sia per stabilire criteri di valutazione condivisi.

Dall’anno scolastico 2009-2010 è, a tal fine, in atto presso il nostro Istituto un progetto per

l’elaborazione e la somministrazione di prove di verifica comuni fra classi parallele.

Le classi seconde e quinte della Scuola primaria e le classi prime della Scuola secondaria di primo gra-

do sono inoltre annualmente sottoposte alla somministrazione delle prove nazionali Invalsi.

La raccolta dei dati circa l'apprendimento ed il comportamento degli alunni, oltre a realizzarsi con pre-

cisi atti nella quotidianità della vita scolastica, assume valenze e forme particolari in alcuni momenti :

ad inizio di anno scolastico: valutazione diagnostica, volta all’accertamento del possesso dei prere-

quisiti ,al fine di delineare un quadro delle competenze con cui si accede alla scuola e di organizza-

re eventualmente un loro recupero, più in generale , è il punto di partenza per la predisposizione

della programmazione;

durante le attività didattiche : valutazione formativa, finalizzata al controllo dell’efficacia e

dell’adeguatezza della programmazione;

valutazione quadrimestrale, espressa in modo collegiale da tutti i membri del Consiglio di classe

sulla base della proposta di voto riferita alla misurazione attraverso le verifiche dai singoli docenti;

al termine dell’anno scolastico o del ciclo di studi: valutazione finale o sommativa, per il confronto

fra risultati ottenuti e previsti e la misurazione dell’eventuale distanza degli apprendimenti

dell’alunno dallo standard di riferimento, tenendo conto delle condizioni di partenza e per

l’attestazione degli esiti raggiunti .

Gli strumenti di verifica, opportunamente integrati da osservazioni sistematiche significative, sono in

genere rappresentati da:

prove non strutturate: dialogo, discussione di gruppo, produzioni personali sia orali che scritte, in-

terventi alla lavagna;

prove semistrutturate: questionari a risposta aperta, compilazione di tabelle, creazione e lettura di

mappe;

prove strutturate: questionari a risposta multipla, a completamento, a correzione d’errore, di corri-

spondenza a risposta vero/falso.

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36

Ai fini della valutazione, viene utilizzata una scala numerica espressa in decimi, tarata secondo le

seguenti corrispondenze:

I risultati delle verifiche periodiche saranno utilizzati ai fini della valutazione quadrimestrale, oltre che

per eventuali interventi di recupero e di sostegno.

La valutazione globale terrà conto della situazione di partenza, delle reali capacità dell’alunno,

dell’impegno dimostrato e dell’efficacia dell’azione formativa.

Valutazione in

decimi

Giudizio Conoscenze, Abilità, Competenze

4/10 Gravemente

insufficiente

Conoscenze scarse, lacunose e frammentarie dei contenuti più signi-

ficativi della disciplina.

Abilità scarse ed incapacità di operare collegamenti.

Difficoltà nella comprensione ed uso dei testi.

5/10 Non sufficiente Conoscenze superficiali ed incomplete dei contenuti di una discipli-

na. Insufficenti abilità nel proporre ed elaborare i contenuti.

Difficoltà nel collegamento delle conoscenze.

Linguaggio specifico improprio.

6/10 Sufficiente Conoscenza dei contenuti minimi di una disciplina.

Abilità essenziali.

Comprensione delle relazioni tra i contenuti ma mancanza di auto-

nomia nelle valutazioni. Linguaggio specifico funzionale.

7/10 Discreto Conoscenza ordinata ma non approfondita dei contenuti.

Abilità complessivamente acquisite.

Capacità di operare collegamenti senza spiccate doti di sintesi.

Linguaggio specifico corretto.

8/10 Buono Conoscenza abbastanza approfondita dei contenuti. Abilità ed ap-

plicazione delle conoscenze consolidate. Capacità di operare colle-

gamenti con autonomia.

Linguaggio specifico preciso.

9/10 Distinto Conoscenza completa. Capacità di operare collegamenti. Autonomia

nella rielaborazione delle conoscenze.

Sicurezza espressiva ed adeguato registro linguistico.

10/10 Ottimo Conoscenza completa ed approfondita dei contenuti. Capacità di

stabilire in modo autonomo collegamenti e relazioni tra le cono-

scenze, con apporti di ordine personale.

Ricchezza ed adeguatezza del registro linguistico.

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37

Per gli alunni in situazione di disagio e per gli alunni stranieri vengono progettati percorsi formativi

individualizzati.

In particolare, per la valutazione degli alunni stranieri si dispone di:

utilizzare brevi e semplici messaggi orali ripetitivi nella quotidianità;

utilizzare nell’esposizione orale, termini relativi all’ambiente scolastico e familiare. formulando

semplici frasi funzionali alla comunicazione quotidiana;

operare attraverso gli strumenti di base della letto-scrittura e delle tecniche operative dell’area

logico- matematica;

invitare a riferire con il racconto orale e per iscritto di esperienze personali e di gruppo.

Per la valutazione degli alunni diversamente abili, per i DSA e per i BES si considera:

di graduare e differenziare le prove che verranno somministrate;

che i Consigli di Classe/ Interclasse dichiarino gli obiettivi minimi previsti per gli alunni che siano

destinatari, ai fini della valutazione, di percorsi didattici personalizzati ( per gli alunni con disabi-

lità, vedi PEI);

di utilizzare strumenti dispensativi e compensativi;

di segmentare le consegne in relazione ai tempi di attenzione.

Fattori per la valutazione del comportamento.

Frequenza dei comportamenti elencati nel Regolamento d’Istituto come non conformi con le regole di-

sciplinari vigenti, ed ai quali corrispondono sanzioni disciplinari graduate:

ritardi ripetuti.

ripetute assenze saltuarie e periodiche (tranne casi di particolari patologie).

assenze o ritardi non giustificati.

mancanza del materiale occorrente.

non rispetto delle consegne a casa.

non rispetto delle consegne a scuola.

disturbo delle attività didattiche.

alterazione della firma dei genitori sul libretto delle giustificazioni.

linguaggio irriguardoso ed offensivo verso gli altri.

violenze fisiche e/o psicologiche verso gli altri.

reati e compromissione dell’incolumità delle persone.

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38

Scala per la valutazione del comportamento

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

Voto Descrittori

9/10

Partecipa attivamente al lavoro scolastico

È responsabile del proprio materiale ed osserva sempre le regole di convivenza civile

Rispetta gli altri e collabora con compagni e docenti

Utilizza responsabilmente strutture e spazi comini

Si comporta consapevolmente anche nelle attività extracurricolari

8 Partecipa al lavoro scolastico

È sostanzialmente responsabile del proprio materiale e in genere osserva le regole di

convivenza civile

Rispetta compagni e docenti

Utilizza correttamente strutture e spazi comuni

Si comporta consapevolmente anche nelle attività extracurricolari

7 Partecipa saltuariamente al lavoro scolastico

Non è sempre responsabile del proprio materiale e talvolta non osserva le regole di convivenza

civile

È a volte poco rispettoso verso i compagni ed i docenti

Utilizza in modo poco adeguato strutture e spazi comuni

Si comporta in modo poco responsabile anche nelle attività extracurricolari

6 Disturba spesso il lavoro scolastico

Non è responsabile del proprio materiale e non osserva adeguatamente le regole di

convivenza civile

È a volte irrispettoso verso i compagni ed i docenti

Utilizza in modo scorretto strutture e spazi comuni

Non si comporta responsabilmente neanche nelle attività extracurricolari

5 Disturba continuamente il lavoro scolastico

E’ incurante del proprio materiale e talvolta non osserva le regole di convivenza civile

È irrispettoso verso i compagni ed i docenti

Danneggia le strutture scolastiche e gli spazi comuni

È irresponsabile e non controllato anche nelle attività extracurricolari

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39

Validità dell’anno scolastico

Secondo quanto previsto dalla normativa ( D.P.R. 122/2009 art. 2, comma 10), prima di procedere, in

sede di scrutinio finale, alla valutazione degli apprendimenti e del comportamento, i docenti devono preli-

minarmente verificare la validità dell’anno scolastico per ciascun alunno, accertando che vi sia stata la pre-

senza a scuola per almeno tre quarti delle ore annue di lezione.

In sede di verifica della validità dell’anno scolastico, i docenti applicano i criteri di deroga straordinaria

approvati dal Collegio dei Docenti del 20 dicembre 2010 per giustificare particolari assenze degli alunni:

“Ai fini della validità dell'anno, per la valutazione degli allievi della scuola secondaria di 1° è richiesta la

frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato. Dato che, per casi eccezionali, le istituzio-

ni scolastiche possono autonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto limite, purché non sia pre-

giudicata la possibilità di valutazione degli alunni, il Collegio nel 2008 aveva stabilito di aumentare del 15%

il numero massimo delle assenze per:

gravi motivi di salute documentati da adeguato certificato medico o foglio di ricovero della ASL

competente

assenze dovute ad arrivi in Italia da paesi stranieri ad anno scolastico inoltrato o a lunghi soggiorni

fuori dall’Italia per situazioni particolari (necessità di recarsi nel proprio paese d’origine, ecc.)

gravi motivi familiari (lutti o malattie di persone della famiglia).

Il Collegio delibera di mantenere tale deroghe, escludendo però del tutto le assenze per gravi

motivi di salute, documentati da adeguato certificato medico o foglio di ricovero della ASL

competente, dal computo delle ore.”

Ammissione alla classe successiva ed all’esame di licenza

(Legge 169/2008- D.P.R: 122/2009)

Primaria Secondaria I grado

Alla classe successiva

Voto apprendimenti Sufficienza in ogni disciplina

Sufficienza in ogni disciplina

Voto comportamento Sufficienza Sufficienza

Ammissione con insufficienze

Eccezionale, motivata, decisione unanime docenti della classe

Consiglio di classe a maggioranza

All’esame

Voto apprendimenti Sufficienza in ogni disciplina

Voto comportamento Sufficienza

Ammissione con insufficienze

Consiglio di classe a maggioranza

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40

Strumenti di valutazione

(Legge 169/2008- D.P.R: 122/2009- C.M 49/2010)

1. Registro Personale dell’insegnante 2. Scheda personale di valutazione, secondo il modello predisposto dall’Istituto, integrata da una

nota esplicativa nel caso di ammissione deliberata dal Consiglio di Classe nonostante la presenza di insufficienze.

3. Certificazione delle competenze, espressa con un voto in decimi, sia al termine della scuola pri-maria che della secondaria di primo grado, secondo i modelli d’Istituto

Descrizione dei livelli adottati per la certificazione del livello di competenze al termine del primo ciclo. ( delibera del Collegio Docenti del 20 dicembre 2010)

Competenze in lingua italiana

Livello Elementare

(* rif. Livello A2/B1 per le lin-

gue, OCSE-PISA)

È in grado di comprendere gli elementi essenziali di un messaggio inerente al pro-prio vissuto e di comunicarli in forma lineare, ma chiara. Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti a lui familiari o di suo interesse.

Livello Intermedio (* rif. Livello B2 per le lingue,

OCSE-PISA)

È in grado di comprendere le idee fondamentali di testi complessi su argomenti sia

concreti che astratti e sa comunicarli in modo logicamente strutturato. Sa produrre testi chiari e coerenti, esprimendo opinioni personali su varie tematiche.

Livello Avanzato

(* rif. Livello C2 per le lingue, OCSE-PISA)

È in grado di comprendere testi complessi e di ricavarne il significato implicito. Si esprime in modo appropriato e corretto. Sa produrre testi chiari, ben strutturati ed articolati, mostrando di possedere spiri to critico e capacità di rielaborazione.

Competenze in inglese e seconda lingua comunitaria

Livello Elementare

Riesce a comprendere e utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e formule molto comuni. Sa presentare se stesso e gli altri ed è in grado di fare domande e rispondere di dati personali (es.: dove abita, le persone che conosce, le cose che possiede..). Interagisce in modo semplice, purché l’interlocutore parli lentamente e

chiaramente e sia disposto a collaborare.

Livello Intermedio

Comprende frasi ed espressioni usate frequentemente relative ad ambiti di imme-diata rilevanza (es.:informazioni personali e familiari di base, fare la spesa, la geo-

grafia locale, il lavoro). Comunica in attività semplici e di routine che richiedono uno scambio di informazioni su argomenti familiari comuni. Sa descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto, dell’ambiente circostante e sa esprimere bis o-

gni immediati.

Livello Avanzato

E’ in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari riguardanti il lavoro, la scuola e il tempo libero. Sa produrre te-

sti semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari o di suo interesse. E’ in grado di descrivere esperienze e avvenimenti , speranze, ambizioni e di spiegare brevemente le ragioni delle sue opinioni e dei suoi progetti.

Competenze matematiche

Livello Elementare

(* rif. Livello A1/ A2 per la ma-tematica, OCSE-PISA)

A1: Risponde a domande formulate in un contesto familiare, contenenti tutte le in-formazioni pertinenti e definite chiaramente. Svolge procedimenti di routine s e-

condo istruzione dirette. A2: Ricava e comprende informazioni pertinenti da un’unica fonte. Applica algori t-mi, formule, procedure fondamentali .

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41

Livello Intermedio

Svolge procedure descritte chiaramente, comprese quelle che presuppongono dec i-

sioni sequenziali. Utilizza ed interpreta informazioni provenienti da varie fonti di informazioni; è capace di trarre delle conclusioni.

Livello Avanzato

Sceglie, confronta e valuta strategie opportune per affrontare problemi complessi. Utilizza le forme di rappresentazione più adatte e applica conoscenze riferite alle diverse situazioni.

Competenze scientifiche

Livello Elementare

Osserva e descrive un fenomeno scientifico utilizzando un linguaggio semplice e familiare.

Livello Intermedio

Riconosce e comunica problemi che possono essere affrontati con l’indagine scien-tifica. Sa formulare quesiti ai quali si può dare una risposta per mezzo di un proce-

dimento scientifico.

Livello Avanzato

E’ in grado di elaborare previsioni e di fornire spiegazioni, comunicandole con un

linguaggio adeguato. Sa analizzare indagini scientifiche in relazione al loro impianto sperimentale, si ser-ve dei dati in suo possesso per valutare punti di vista alternativi, differenti prospet-tive e relative implicazioni e sa comunicare le proprie valutazioni con precisione.

Competenze tecnologiche

Livello Elementare

Sa osservare la realtà tecnologica per cogliere le strutture di base, stabilire confron-

ti, individuare relazioni tra oggetti con l’uso di linguaggi specifici.

Livello Intermedio

Conosce i sistemi produttivi, le trasformazioni e gli impieghi dei diversi materiali. Sa produrre ed utilizzare il linguaggio grafico e simbolico per esprimere idee e trovare soluzioni di un problema.

Livello Avanzato

Sa individuare, analizzare e verificare negli oggetti elementi di tipo formale, struttu-rale, funzionale ed economico; ha acquisito ordine nel pensare, predisporre e orga-nizzare qualsiasi attività.

Competenze storico-geografiche

Livello Elementare

Osserva, identifica e descrive le caratteristiche fisico-antropologiche di un territo-rio. Comprende ed usa in modo essenziale i linguaggi specifici delle discipline

Livello Intermedio

Osserva, identifica e descrive le caratteristiche fisico-antropologiche di un territorio, cogliendone le relazioni. Comprende ed usa in modo adeguato i linguaggi specifici.

Livello Avanzato

Osserva, identifica e analizza le caratteristiche fisico-antropologiche di un territorio, individuandone relazioni e problematiche. Comprende ed usa in modo appropriato ed efficace i linguaggi specifici delle discipline.

Competenze artistiche

Livello Elementare

Sa osservare gli elementi del codice visuale e sa descrivere immagini utilizzando la

terminologia specifica, anche se con qualche incertezza. Sa produrre messaggi visivi semplici utilizzando le tecniche grafiche e gli strumenti in modo semplice. Sa ric o-noscere in un’opera d’arte le tecniche espressive e le principali caratteristiche del linguaggio visuale in modo corretto ma parziale.

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42

Livello Intermedio

Sa osservare gli elementi del codice visuale e sa descrivere immagini utilizzando la

terminologia specifica, in modo corretto, ma non del tutto completo. Sa produrre messaggi visivi personali utilizzando le tecniche grafiche e gli strumenti in modo a u-tonomo ed ordinato. Sa riconoscere in un’opera d’arte le tecniche espressive e le

principali caratteristiche del linguaggi o visuale in modo autonomo e corretto.

Livello Avanzato

Sa osservare gli elementi del codice visuale e sa descrivere immagini utilizzando la terminologia specifica in modo autonomo, corretto e completo. Sa produrre mes-

saggi visivi complessi ed originali utilizzando le tecniche grafiche e gli strumenti in modo autonomo, ordinato e creativo. Sa riconoscere in un’opera d’arte le tecniche espressive e le principali caratteristiche del linguaggio visuale in modo autonomo, corretto e completo.

Competenze musicali

Livello Elementare

Riconosce alcuni elementi del linguaggio specifico riuscendo, anche se aiutato, a

leggere strutture ritmiche di base ed osservare gli elementi fondamentali costitutivi di un brano musicale.

Livello Intermedio

Esegue semplici sequenze in maniera autonoma, con la voce o con uno strumento; sa inoltre riconoscere gli elementi fondamentali dei vari stili musicali.

Livello Avanzato

Possiede una buona conoscenza del linguaggio musicale e delle tecniche esecutive, anche in relazione ad altri linguaggi conosciuti. Colloca correttamente autori ed o-pere nei vari contesti storici.

Competenze motorie

Livello Elementare

Coordinazione motoria semplice; Conoscenza di alcuni grandi giochi, regole di gioco

e rispetto dell 'avversario. Orientamento spazio-temporale.

Livello Intermedio

Coordinazione motoria complessa; Conoscenza regole di gioco delle maggiori disci-

pline sportive; Abilità generali; Equilibrio; Tecnica dei principali sport; Mobilità arti-colare.

Livello Avanzato

Capacità condizionali (forza, velocità, resistenza); Arbitraggio; Apparato scheletrico

e muscolare; Strategie di gioco; Coordinazione motoria fine; Abilità specifiche.

Di seguito il documento deliberato dal Collegio dei docenti dell’Istituto comprensivo Falconara Centro,

per la certificazione delle competenze al termine della scuola secondaria di 1° grado.

Per la scuola primaria il documento è in fase di elaborazione.

Nota : A parti re dall ’anno scolastico 2016-2017 il Ministero della Pubblica Is truzione emanerà un documento ufficiale per la

certi ficazione delle competenze al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di 1° grado .

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43

Distretto scolastico n. 9

IS TITUTO COMPRENS IVO STATALE FALCONARA CENTRO

Via della Repubblica n. 6 - 60015 Falconara M.ma (AN)

Tel. 071.9174415 – Fax 071.9166187

www.icfalconaracentro.it e-mail: [email protected] C. F. 93084770424 – C. M. ANIC82500D

IL DIRIGENTE SCOLASTICO E IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’ESAME

Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti, ai giudizi definiti dal Consiglio di classe, ag li esiti

conseguiti ed alle documentazioni acquisite in sede d’esame di Stato,

CERTIFICANO

che

l’alunno/a………………………………………………………………………………………………………………..

nato/a a…………………………………………………………………………. Prov.(……) il………/………/….........

ha superato l’esame di

Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione con valutazione finale di ………………………………/10 .................../10.

(lettere) (cifre)

Tenuto conto del percorso scolastico e delle prove d’esame, ha conseguito, nelle discipline di studio,

i seguenti livelli di competenze:

ITALIANO

TRAGUARDI LIVELLO CONSEGUITO

Utilizzare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire

l ’interazione comunicativa verbale in vari contesti

base

intermedio

avanzato

esperto

Leggere, comprendere ed interpretare testi di vario tipo

base

intermedio

avanzato

esperto

Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

base

intermedio

avanzato

esperto

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44

STORIA E GEOGRAFIA

TRAGUARDI LIVELLO CONSEGUITO

Utilizzare e analizzare concetti di natura storico-geografico aprendosi al confron-

to con l’altro, attraverso la conoscenza dei diversi contesti ambientali e sociocul-

turali, superando stereotipi e pregiudizi.

base

intermedio

avanzato

esperto

Utilizzare le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente

e per comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici collocandoli

secondo le coordinate spazio-temporali.

base

intermedio

avanzato

esperto

PRIMA LINGUA COMUNITARIA (INGLESE)

TRAGUARDI LIVELLO CONSEGUITO

Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi

ed operativi

base

intermedio

avanzato

esperto

SECONDA LINGUA COMUNITARIA (FRANCESE)

TRAGUARDI

LIVELLO CONSEGUITO

Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed

operativi

base

intermedio

avanzato

esperto

MATEMATICA

TRAGUARDI LIVELLO CONSEGUITO

Utilizzare gli strumenti matematici nelle situazioni reali.

ba-

interme-

avanza-

esperto

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45

se dio to

Riconoscere e risolvere i problemi di vario genere analizzando la situazione e tr a-

ducendola in termini matematici spiegando anche in forma scritta il procedimen-

to seguito.

ba-

se

interme-

dio

avanza-

to

esperto

Confrontare procedimenti diversi e produrre formalizzazioni che consentono di

passare da un problema specifico a una classe di problemi.

ba-

se

interme-

dio

avanza-

to

esperto

SCIENZE

TRAGUARDI LIVELLO CONSEGUITO

Utilizzare le tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi dati, sia in si-

tuazione di osservazione e monitoraggio, sia in situazioni controllate di labora-

torio.

base

intermedio

avanzato

esperto

Esplicitare, affrontare e risolvere situazioni problematiche sia in ambito scola-

stico che nell’esperienza quotidiana; interpretare lo svolgersi dei fenomeni

ambientali o sperimentalmente controllati.

base

intermedio

avanzato

esperto

TECNOLOGIA

TRAGUARDI LIVELLO CONSEGUITO

Utilizzare le nuove tecnologie e i l inguaggi multimediali per risolvere problemi

concreti e attinenti ad altre discipline

base

intermedio

avanzato

esperto

Analizzare qualitativamente e quantitativamente i problemi legati alla produ-

zione e trasformazione di energia ed evidenziare consapevolezza per i problemi

ecologici, economici e della salute legati alle varie forme e modalità di produ-

zione.

base

intermedio

avanzato

esperto

Predisporre processi e procedure atte a progettare e realizzare oggetti fisici e

grafici con corretta ed opportuna metodologia

base

intermedio

avanzato

esperto

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46

ARTE E IMMAGINE

TRAGUARDI LIVELLO CONSEGUITO

Realizzare un elaborato personale e creativo, applicando le regole del lingua g-

gio visivo, utilizzando tecniche e materiali differenti anche con l’interazione di

più media e codici espressivi.

base

intermedio

avanzato

esperto

Leggere, descrivere e commentare l ’opera d’arte utilizzando il linguaggio ver-

bale specifico.

base

intermedio

avanzato

esperto

MUSICA

TRAGUARDI LIVELLO CONSEGUITO

Realizzare esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di

brani strumentali e vocali di varia tipologia.

base

intermedio

avanzato

esperto

Analizzare gli aspetti formali e strutturali insiti negli eventi e nei materiali musi-

cali, facendo uso di un lessico appropriato e adottando codici rappresentativi

diversi.

base

intermedio

avanzato

esperto

Saper dare significato alle proprie esperienze musicali, dimostrando capacità di

comprensione di eventi ed opere musicali riconoscendone i significati, anche in

relazione al contesto storico-culturale.

base

intermedio

avanzato

esperto

SCIENZE MOTORIE

TRAGUARDI LIVELLO CONSEGUITO

Costruire la propria identità personale e la consapevolezza delle pro-

prie competenze motorie e dei propri limiti.

base

intermedio

avanzato

esperto

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47

Concretizzare le abilità conseguite anche nei contesti di vita quotidi a-

na in riferimento all’educazione alla salute, all’instaurare di corretti

rapporti interpersonali, all’ adottare comportamenti equilibrati dal

punto di vista fisico-emotivo-cognitivo.

base

intermedio

avanzato

esperto

Utilizzare gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio-

sportivo.

base

intermedio

avanzato

esperto

Il piano di studi seguito nell’ultimo anno si è caratterizzato in particolare per la partecipazione a:

tempo scuola (settimanale complessivo)

altre attività significative……………………………………………………………………………………………..

Falconara M.ma,

Il Dirigente Scolastico Il Presidente della Commissione d’Esame

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48

Valutazione del sistema scuola

Il 28 marzo del 2013 è stato approvato il Regolamento del “Sistema nazionale di valutazione delle

scuole”. L’Italia si allinea così agli altri Paesi Europei sul versante della valutazione dei sistemi formativi

pubblici. Dopo una prima fase sperimentale dall’anno 2014-15 tutte gli istituti scolastici si sono adoperati

nella compilazione del RAV “ Rapporto di autovalutazione” così come previsto dall’art. 6 del citato Rego-

lamento.

Il Sistema Nazionale di Valutazione ha lo scopo di:

superare l’insuccesso scolastico considerato sia nelle sue forme patologiche: ripetenze e abban-

doni; che nelle sue forme latenti: dispersione scolastica, deficit formativi, bisogni ignorati.

permettere ad ogni scuola di tenere sotto controllo gli indicatori di efficacia e di efficienza della

sua offerta formativa ed impegnarsi nel miglioramento per recuperare la funzionalità

dell’organizzazione scolastica e dare al Paese una scuola migliore.

fornire all'Amministrazione scolastica, agli Uffici competenti, le informazioni utili a progettare a-

zioni di sostegno per le scuole in difficoltà;

promuovere la trasparenza tra la scuola e la società civile ai fini di un rapporto sinergico tra ap-

prezzamento delle famiglie e organizzazione scolastica verso un miglioramento condiviso. (Scuola

in chiaro – sito WEB ).

valutare i dirigenti scolastici e offrire alla società civile e ai decisori politici la dovuta rendiconta-

zione sulla effettiva identità del sistema di istruzione e formazione.

La valutazione perchè “Non ci sono venti favorevoli per coloro che non sanno dove andare.”

Così Castoldi, citando Seneca, mette in evidenza che ogni processo di miglioramento deve avere una dire-

zione verso cui tendere. Riflettere su quello che si sta facendo, condividere l’idea che la valutazione è ele-

mento essenziale per comprendere il senso profondo delle proprie scelte, e di regolarle progressivamente

in corso d’opera è un impegno imprescindibile per tutti gli operatori della scuola.

All’interno del “Regolamento per la valutazione” delle scuole si distinguono quattro aree d’interesse:

1. autovalutazione

2. valutazione esterna

3. piano di miglioramento

4. rendicontazione sociale RAV

I processi di autoanalisi/valutazione sono una risorsa essenziale per lo sviluppo qualitativo dell'offe r-

ta formativa tramite l'introduzione di concetti di riflessione e analisi delle prassi; essi favoriscono la crescita

professionale dei docenti e lo sviluppo organizzativo della scuola.

ISTITUTO COMPRENSIVO FALCONARA CENTRO

SCUOLA DELL’INFANZIA – PRIMARIA – SECONDARIA DI I GRADO

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I.C. Falconara Centro “Autovalutazione e miglioramento 2009-2014”

Dal 2019-2010 l’istituto aderendo alla Rete AUMIRE ha attivato percorsi di riflessione e analisi della

propria offerta formativa attraverso confronti strutturati tra docenti, con gli alunni i genitori e il personale

ATA.

Di seguito in sintesi le azioni messe in campo in linea con le indicazioni generali contenute nel “Rego-

lamento DPR 80/ 2013”:

AUTOVALUTAZIONE

Compilazione del RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE attraverso le azioni elencate di fianco.

Partecipazione alla rete regionale AUMI con la raccolta annuale di oltre cento indicatori di qualità che vengono poi messi in rete e confrontati con i livelli raggiunti dalle scuole della rete. Questo permette all’istituto di avere la percezione degli standard di qualità raggiunti in relazione a scuole omogenee per utenza e/o territorio. Partecipazione alle prove nazionali INVALSI e riflessione ragionata ri-spetto ai risultati ottenuti anche attraverso la comparazione storica dei dati. Prove di valutazione comuni, somministrate a tutti gli alunni in due momenti dell’anno – novembre e aprile- e conseguente riflessione sui risultati raggiunti e sui processi attivati.( peer review) Questionario per alunni genitori docenti e personale ATA per studiare punti di forza e di debolezza dell’istituto nelle tre dimensioni: ORGA-NIZZATIVA, DIDATTICA E RELAZIONALE. ( MAPPA DELLA QUALITA’)

MIGLIORAMENTO Predisposizione di azioni di miglioramento degli esiti scolastici attra-verso l’uso ragionato delle risorse e la realizzazione di appositi progetti. Indagine a fine anno sui livelli di successo dei progetti realizzati.

RENDICONTAZIONE SOCIALE

Predisposizione del BILANCIO SOCIALE 2012- 2013; 2013-2014 da ren-dicontare a tutti i soggetti interessati. docenti, famiglie, studenti, per-sonale ATA, soggetti esterni. Il Bilancio sociale è uno strumento di veri-fica dell’efficacia e della qualità delle azioni condotte e spunto oggettivo per nuove azioni di miglioramento. Nota: Nell’anno scolastico 2014-2015 l’istituto ha rendicontato il pro-prio lavoro attraverso il RAV

Per autovalutazione del sistema scuola si intende, quindi, un’azione complessa non riconducibile alla

sola valutazione delle performance degli studenti.

Gli esiti degli apprendimenti, pur importanti, quindi, vanno considerati l’epifenomeno di processi

molto più complessi e articolati. E’ fondamentale distinguere, quanto gli esiti siano determinati da situa-

zioni di contesto non modificabili” i cosiddetti vincoli, quando invece è il processo insegnamen-

to/apprendimento a dover essere migliorato.

ISTITUTO COMPRENSIVO FALCONARA CENTRO

SCUOLA DELL’INFANZIA – PRIMARIA – SECONDARIA DI I GRADO

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Cuore del processo di autovalutazione la predisposizione di un piano di miglioramento altrimenti

la valutazione resta una fotografia immutabile dell’esistente senza opportune azioni capaci di superare le

debolezze evidenziate.

I.C. FALCONARA CENTRO: "Autovalutazione e miglioramento dall’anno scolastico 2014- 2015”

A partire dall’anno scolastico 2014-2015 si è data piena attuazione al Regolamento per la valutazio-

ne del sistema scuola ( DPR 80-2013); gli istituti scolastici saranno supportati nelle loro azioni di valutazione

e miglioramento dall’INVALSI e dall’INDIRE attraverso sistemi strutturati per la valutazione del sistema

scuola e la predisposizione del Piano di miglioramento.

Le azioni previste oltre al monitoraggio degli apprendimenti in un tempo specifico dell’anno attra-

verso le “ PROVE INVALSI”, sono le seguenti:

compilazione e pubblicazione del RAV

predisposizione del PDM Piano di miglioramento

istituzione presso le scuole del “Comitato di valutazione” presieduto dal Dirigente scolastico e

composto da tre docenti due scelti dal Collegio dei docenti e uno dai genitori, due rappresen-

tanti dei genitori e un componente esterno con il compito stabilire criteri per la valutazione dei

docenti( art.129 L. 107/2015)

valutazione dei Dirigenti scolastici.

La legge 107/2015 inoltre definisce la pubblicazione del PIANO TRIANNALE DELL’OFFERTA FORMATI-

VA cosiddetto PTOF dove tutte le azioni di valutazione e miglioramento trovano la sintesi operativa (Vedi

PTOF).