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Scienza e ricchezza Ricerca, innovazione e sviluppo dei popoli San Miniato, Scuola Normale Superiore...
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Scienza e ricchezzaRicerca, innovazione e sviluppo dei popoli
San Miniato, Scuola Normale Superiore12 settembre 2005
Andrea BonaccorsiUniversità di Pisa
Indice
1. La scienza è utile?
2. Lo sviluppo economico dipende dalla scienza?
3. Può la scienza ridurre il divario di sviluppo con i paesi poveri?
Noi abbiamo conquistato la realtà e perduto il sogno. Non stiamo più sdraiati sotto un albero a contemplare il cielo attraverso le dita dei piedi, ma lavoriamo e fatichiamo.È precisamente come se la vecchia inetta umanità si fosse addormentata su un formicaio; sicché da allora è costretta a compiere i moti più violenti senza potersi liberare da quella sordida smania di animalesca laboriosità.Non occorre davvero dilungarsi troppo sull’argomento, giacché quasi tutti gli uomini oggi si rendono ben conto che la matematica è entrata come un demone in tutte le applicazioni della vita.
Robert Musil, L’uomo senza qualità
La scienza rappresenta il tratto distintivo dell’epoca moderna e della organizzazione della vita economica e sociale dei paesi avanzati.
Oggi tuttavia la scienza è oggetto di critica e scetticismo da parte di molti.
• Forse i benefici della scienza sono ristretti ad una èlite privilegiata che decide autonomamente su quali problemi investire, senza rispondere a nessuno?• Se la potenza della conoscenza scientifica è così elevata, perché non viene messa a servizio di cause propriamente umane?• Quali sono i ritorni economici della scienza?
La scienza è utile?
Soltanto la scienza può risolvere i problemi della fame e della povertà, della mancanza di igiene e dell’analfabetismo, della superstizione e di un consumo e di una tradizione mortificanti, delle vaste risorse che vanno sprecate, di un paese ricco abitato da gente che soffre la fame…Chi in verità oggi potrebbe permettersi di ignorare la scienza?A ogni passo dobbiamo cercarne l’aiuto…Il futuro appartiene alla scienza e a coloro che se la fanno amica.
Jawaharlal Nehru (1889-1964)
A. Produzione alimentare
• In India tra 1945 e 1981 la popolazione è aumentata da 300 a 750 milioni di persone.• Nonostante questo, la quantità di cereali commestibili pro-capite è aumentata costantemente, al punto che il paese ha raggiunto la autosufficienza alimentare e ha scorte a sufficienza per i casi di inondazione e siccità.• Il merito è da attribuire alla Rivoluzione Verde, un vasto processo di applicazione sistematica di conoscenze scientifiche alla produzione agricola.• La produzione di riso è passata da 10-20 quintali per ettaro a circa 60 quintali.• Dopo la morte di Mao i raccolti di cereali in Cina sono aumentati del 7% l’anno e la produttività per addetto all’agricoltura del 12%.
Paese Variazione (%)
Indonesia 5,2
Corea 5,0
Pakistan 4,3
Gambia - 0,3
Zambia - 2,2
Ghana - 2,4
Variazione media annua nella produzione di grano,1971-1984
Fonte: FAO
B. Salute
Tavola della speranza di vita a Breslavia nel 1690
Su ogni 100 nati:
- 51 erano ancora vivi all’età di 10 anni
- 43 arrivavano a 30 anni
- 28 arrivavano a 50 anni
- solo 11 arrivavano a 70 anni e 3 a 80 anni
Edmund Halley, astronomo, Philosophical Transactions of the Royal Society, 1693
Malattia 1930-36 1976
Polmonite 165 21,2
Meningite 7,4 0,9
Tubercolosi 156 4,7
Poliomelite 19,5* 0,03
Mortalità annua in Germania per 100.000 abitanti
Dato al 1956.Fonte: Max Perutz, E’ necessaria la scienza?
Ma il criterio di verità della scienza non è l’utilità
È innegabile che una buona parte della matematica elementare (…) ha una considerevole utilità pratica. Questa parte della matematica in complesso è piuttosto noiosa ed è proprio quella che ha minore valore estetico.
La “vera” matematica dei “veri” matematici, quella di Fermat, di Eulero, di Gauss, di Abel e di Riemann, è quasi totalmente “inutile”.
Non è possibile giustificare la vita di nessun vero matematico professionista sulla base dell’utilità del suo lavoro.
Godfrey H. Hardy, Apologia di un matematico
Non ho mai fatto niente di “utile”.
Nessuna mia scoperta ha aggiunto qualcosa, né verosimilmente aggiungerà qualcosa, direttamente o indirettamente, nel bene e nel male, alle attrattive del mondo.
Giudicato secondo tutti i parametri pratici, il valore della mia vita matematica è nullo; e al di fuori della matematica è assolutamente insignificante.
La sola difesa della mia vita (…) è dunque questa: ho aggiunto qualcosa al sapere e ho aiutato altri ad aumentarlo ancora.
Utilità della scienza
Incerta
Indiretta e differita
Inappropriabile
Non intenzionale
Internet al CERN
Casi di serendipity
Teoria dei numeriCrittografia
Ritorno economico della ricerca
Tutte le analisi economiche indicano che il “tasso di rendimento” dell’investimento in ricerca è enormemente elevato:
- rendimento dell’investimento privato (propria ricerca e sviluppo): 20-50%
- rendimento dell’investimento effettuato da altri (spillover): 40-80%
- total social return to R&D: 70-100%
Fonte: Griliches (1992), Jones e Williams (1998),Nadiri (1992)
Lo sviluppo economico dipende dalla scienza?
NO
La scienza produce conoscenza (provvisoria) sulla realtà.
Lo sviluppo economico si basa sulla applicazione della conoscenza ai bisogni, cioè sulla creazione di funzioni di uso.
Ciò richiede la presenza di incentivi economici alla iniziativa imprenditoriale.
Cfr. Russia e paesi dell’Est Europa (Darwin, n.2/2004)
Lo sviluppo economico dipende dalla scienza?
NO
Sovente lo sviluppo di tecnologie è avvenuto senza una adeguata conoscenza scientifica dei fenomeni sottostanti.
La tecnologia è una forma di conoscenza (relativamente) indipendente dalla scienza.
La tecnologia “precede la scienza”.
Cfr. motore jet
Cfr. teoria fluidodinamica della turbolenza
Lo sviluppo economico dipende dalla scienza?
NO
Molte importanti innovazioni sono state introdotte da imprenditori creativi ma privi di una formazione scientifica compiuta:
• Steve Wozniak, fondatore di Apple “was an undistinguished engineer at Hewlett-Packard”
• Steve Jobs “had just worked part-time at a video-game company and had not graduated from college”
• Bill Gates “had dropped out of Harvard to start Microsoft”
• Michael Dell “quit the University of Texas in his freshman year to start Dell Computers”
Fonte: Bhidé (2000)
Lo sviluppo economico dipende dalla scienza?
NO
Lo sviluppo economico dipende principalmente da altri fattori:
• Investimento in capitale fisico
• Investimento in capitale umano
• Istituzioni (stato di diritto, diritti di proprietà, sistema bancario, sistema giudiziario)
In ultima istanza dipende da:
• Progresso tecnologico
Fonte: Gordon (2004), Barro e Sala-i-Martin (1995), Jones (2002), Mokyr (2003)
Lo sviluppo economico dipende dalla scienza?
SI
L’aumento della istruzione scolastica non è sufficiente perché un paese diventi in grado di generare e/o assorbire il progresso tecnologico.
La qualificazione del capitale umano richiede che la istruzione (superiore e universitaria) sia associata alla soluzione di problemi scientifici originali (R&S pubblica) e alla esperienza pratica nella ricerca industriale (R&S privata).
Cfr. Corea, Singapore, Taiwan, Cina, India
Fonte:Easterlin (2003), Bonaccorsi (2003).
Lo sviluppo economico dipende dalla scienza?
SI
… è aumentato il contenuto di conoscenza dei prodotti che usiamo tutti i giorni
… è aumentato il fabbisogno di conoscenza necessario per produrre beni e servizi
… è diminuito il tempo necessario per passare da scoperte scientifiche ad applicazioni industriali
… il confine tra ricerca fondamentale, ricerca finalizzata e sviluppo industriale si è fatto mobile e permeabile in numerose aree di punta (biotecnologie, scienza dei materiali, nanotecnologie, informatica e telecomunicazioni, semiconduttori).
Historical Milestones of Technology and Mathematics Leading to Cellular Systems
1844
TelegraphMorse
1870
ElectromagnetismMaxwell
1888
ElectromagneticwavesHertz
1896
WirelesstelegraphyMarconi
1904
Electron tube Fleming
1925
RadarAppletonBarnett
1948
TransistorBardeenBrattain
Shockley
1981
Analogcellular
SystemsNMT andAMPS arelaunched
The age ofDigital
CellularSystems isstarting, firstGSM call in
Helsinki
1876
TelephoneBell
1917
1947
CellularsystemconceptAT&T
1958
IntegratedcircuitsTexas
Instruments
1971
The firstmicro
processorIntel 4004
FourierAnalysisFourier
InformationTheory
ShannonSamplingTheoryNyquist
1928
SpectralAnalysisWiener
1930
Algorithms andcomputation
Turing
1936 1948
EstimationTheoryWiener
1942
1940
First concepts forspread spectrum
systems
1822
TeletrafficTheoryErlang
Digital signalprocessor
TexasInstruments
1983 1991
CodingTheory
Hamming
1950
FastFourier
TransformCooleyTukey
1965
MarkovChain
StochasticProcessMarkov
1900
PoissonProcessPoisson
1837
1933
FMmodulationArmstrong
GaloisField
Galois
1846
Science Linkage - Key industry growth 1990-1999
0
100
200
300
400
500
600
700
800
900
Biotechnology
Chemicals
Food, Bev. & Tobacco
Health Care
Misc. Companies
Pharmaceuticals
Semiconductors
Telecommunications
Biotechnology
Health careFood Bev
Pharmaceuticals
Miscellaneous
Semiconductors
Chemicals
Telecommunications
Source: Bonaccorsi (2001) on TechLine data
Intensità di conoscenza scientifica nella produzione industriale (citazioni a pubblicazioni scientifiche nei brevetti)
0 2 4 6 8 10 12 14
Biotechnology
Pharmaceuticals
Misc. Companies
Health Care
Food, Bev. & Tobacco
Semiconductors
Telecommunications
Conglomerates
Chemicals
Textiles
Energy
Computers
Instrument. & Optical
Aerospace
Materials
Electronics
Forest & Paper Prods.
Electrical
Engrng., Oil Field Svcs.
Metals
Machinery
Consumer Products
Automotive
Science Linkage - Rank of Industries 1999
28,11
Source: Our elaborations from Techline
Science Strenght - Key industries 1990-1999
0
100
200
300
400
500
600
700
800
900
1000
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
Biotechnology
Chemicals
Computers
Conglomerates
Health Care
Pharmaceuticals
Semiconductors
Telecommunications
Pharmaceuticals
Biotechnology
Conglomerates
Computers
Semiconductors
Health CareChemicals
Telecommunications
Source: Our elaborations from Techline
0 100 200 300 400 500 600 700 800
Biotechnology
Conglomerates
Semiconductors
Health Care
Instrument. & Optical
Electronics
Food, Bev. & Tobacco
Aerospace
Textiles
Forest & Paper Prods.
Machinery
Consumer Products
Science Strenght - Rank of Industries 1999
Source: Our elaborations from Techline
Science Strenght - Key industries growth 1990-1999
0
500
1000
1500
2000
2500
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
Biotechnology
Chemicals
Computers
Conglomerates
Health Care
Pharmaceuticals
Semiconductors
Telecommunications
Biotechnology
ComputersHealth Care
Conglomerates
Chemicals
Semiconductors
Pharmaceuticals
Telecommunications
Source: Our elaborations from Techline
Science Linkage - Region 1990-1999
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
US
EUROPE
JAPAN
OTHERS
Source: Bonaccorsi (2001) on TechLine data
Intensità di conoscenza scientifica nella produzione industriale (citazioni a pubblicazioni scientifiche nei brevetti)
Science Linkage - Regions Growth 1990-1999
0
50
100
150
200
250
300
350
400
450
500
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
Europe
Japan
United States
Others
EUROPE
Japan
Others
US
Source: Our elaborations from Techline
Science Strenght - Regions 1990-1999
0
50
100
150
200
250
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
US
EUROPE
JAPAN
OTHERS
Source: Our elaborations from Techline
Science Strenght - Regions growth 1990-1999
0
100
200
300
400
500
600
700
800
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
Europe
Japan
United States
Others
EUROPE
JAPAN
US
Others
Source: Our elaborations from Techline
1st 2nd 3rdAerospace USAAutomotive JAPAN
BiotechnologyChemicalsComputersConglomerates FRANCE GERMANY GERMANY
Consumer ProductsElectrical JAPAN
ElectronicsEnergy JAPAN UK
Engrng., Oil Field Svcs. FRANCE
Food, Bev. & Tobacco JAPAN JAPAN
Forest & Paper Prods.Health CareInstrument. & OpticalMachinery JAPAN
Materials UK
Metals JAPAN JAPAN
Misc. Companies SWEDEN
Pharmaceuticals JAPAN
SemiconductorsTelecommunications UK
Textiles JAPAN JAPAN AUSTRIA
SCIENCE LINKAGE - TOP 3 COMPANIES
Source: Our elaborations from Techline
Il caso delle nanotecnologie
Crescita esponenziale degli articoli scientifici, 1986-1995.
Principali paesi attivi nella ricerca scientifica
Papers 1992-2001 Share
USA 29.574 29.4%Japan 16.437 16.3%Germany 13.427 13.3%France 7.909 7.9%China 7.688 7.6%United Kingdom 6.671 6.6%Russian Federation 4.948 4.9%Italy 3.165 3.1%Korea 2.508 2.5%
Fonte: Glanzel et al. (2003)
Il caso delle nanotecnologie
• Su 8.678 brevetti depositati, ben 3.994 provengono da inventori che hanno anche pubblicato come autori sulle riviste scientifiche (scienziati-inventori)
• Su 413 fondatori di imprese nanotech, ben 144 sono anche autori di pubblicazioni scientifiche (scienziati- imprenditori)
• Il fenomeno è più forte in Europa che negli Stati Uniti: in Europa su 101 imprese identificate, 49 sono state fondate da scienziati.
Fonte: Bonaccorsi e Thoma (2004)
Può la scienza ridurre il divario di sviluppo con i paesi poveri?
Il paradosso della conoscenza
La conoscenza scientifica è libera, circola senza restrizioni nella letteratura aperta (open science), può essere acquisita da chiunque.
Allo stesso tempo per acquisire la conoscenza scientifica occorrono prolungati investimenti in istruzione superiore, istituzioni scientifiche di livello internazionale, continuità di investimenti.
Il divario tra i paesi è aumentato, non diminuito.
Può la scienza ridurre il divario di sviluppo con i paesi poveri?
Ragioni di aggravamento del divario con i paesi poveri
Basso livello di risparmio pro capite (poverty trap)
Distorsioni negli incentivi
Carriere politiche, militari, legali vs. produttive
Mancanza di investimenti complementari nella istruzione
Paesi Poveri Paesi Ricchi
75% della popolazione
mondiale
25% della popolazione
mondiale
Diventeranno sempre più poveri
Diventeranno sempre più ricchi
A partire dal 1980 si è avuto in circa quindici paesi uno spettacolare impulso alla crescita economica che ha rapidamente incrementato il reddito di gran parte di un miliardo e mezzo di persone, circa un quarto della popolazione mondiale. Al contrario un declino si è avuto durante lo stesso periodo in circa cento paesi nei quali è stato ridotto il reddito di quasi un miliardo e seicento milioni di persone, più di un quarto della popolazione mondiale. Dei 23 mila miliardi di PIL globale 18 appartengono ai paesi industrializzati e solo 5 ai paesi in via di sviluppo che rappresentano l’80% della popolazione mondiale. Il 20% più povero della popolazione mondiale ha visto la propria quota di reddito globale declinare dal 2,3% all’ 1,4% nei passati trent’anni. Per conto la quota del 20% più ricco è salita dal 70 all’85%. Tutto questo significa un raddoppio del rapporto tra le quote dei più ricchi e dei più poveri: da 30:1 a 61:1. Il divario nei redditi pro capite tra il mondo industrializzato e il mondo in via di sviluppo è triplicato da 5,700 dollari nel 1960 a 15,400 dollari nel 1993.
Paesi ricchi
Facciamo un esempio
Nato nel 1980 in Nigeria, aveva al
momento della nascita un
Reddito Pro Capite di circa
164$ annui pari a 0,45$ giornalieri
Nato nel 1980 in USA, aveva
al momento della nascita
un Reddito Pro Capite di circa 7300$ annui pari a 20$ giornalieri
Cos’ è cambiato dopo 24 anni?Nel 2004, sempre
che sia stato fortunato cioè che la
mortalità infantile del 12% non l’abbia
colpito è giunto a metà della sua vita, economicamente il suo Reddito Pro
Capite da 164$ di 24 anni prima è calato a
109$ che equivalgono a 0,3 $
giornalieri.
Nel 2004 è a un terzo della propria vita, la
mortalità infantile quasi sicuramente non l’avrà
colpito visto che è dell’ordine del’1%,
economicamente aveva al momento della nascita un Reddito Pro Capite di
circa 7300$ annui ora sono aumentati a 13400$ che equivalgono a circa
36$ giornalieri.
Questo andamento non riguarda purtroppo solo la Nigeria ma tutta l’Africa Subsahariana e l’America latina.
Andamento di crescita media dal 1980 in poi.
Distribuzione della popolazione mondiale (asse orizzontale) rispetto alla % di
popolazione alfabetizzata (asse verticale). Fonte: grafico elaborato da Mariutti (2001) su dati UNESCO
c. confronto tra redditi pro-capite al 1960 e al 1990 rispetto all'indice di scolarizzazione
0
25
50
75
100
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Anni di scolarizzazione al 1960
red
dit
o 1
96
0 -
re
dd
ito
19
90
scolarizzazione 1960 reddito 1960 scolarizzazione 1960 reddito 1990
Poli. (scolarizzazione 1960 reddito 1990) Poli. (scolarizzazione 1960 reddito 1960)
Confronto tra reddito pro-capite al 1960 e 1990 rispetto agli anni di scolarizzazione Fonte: Integlia - Mariutti (2004)
b. confronto tra reddito pro-capite al 1960 e 1990
0
20
40
60
80
100
0 5 10 15 20 25 30 35
% della popolazione con terziaria al 1960
red
dit
o p
ro-c
ap
ite
19
60
- 1
99
0
Secondaria 1960 - Y 1960 Secondaria 1960 - Y 1990
Poli. (Secondaria 1960 - Y 1990) Poli. (Secondaria 1960 - Y 1960)
Confronto tra reddito pro-capite al 1990 rispetto all’indice di scolarizzazione terziaria al 1960
a. terziaria 60 e reddito pro-capite 1990
0
25
50
75
100
0 5 10 15 20 25 30 35
% della popolazione con istruzione terziaria al 60
red
dito
pro
-cap
ite 1
990
Reddito pro-capite al 1990 e indice di scolarizzazione terziaria al 1960
Co-authorships Are Increasing
0
5
10
15
20
25
30
35
40
1986-88 1989-91 1992-94 1995-97Per
cent
age
of n
atio
nal a
rtic
les
that
are
in
tern
atio
nall
y co
-aut
hore
d
United States
United Kingdom
France
Russia
Japan
Germany
Canada
Italy
Australia
Netherlands
Data source: National Science Board, 2002
A Global Network has Emerged
Source: Wagner (2002)
The Network has a Strong Core
Source: Wagner (2002)
The Core has a “inner core” made by Western countries
Source: Wagner (2002)
Conclusioni
Il perseguimento della conoscenza scientifica è un bene in sé e merita tutte le energie possibili.
Allo stesso tempo occorre essere consapevoli che il perseguimento della scienza è un privilegio consentito ad una minoranza di persone che vivono in paesi ricchi, in parte per i loro meriti e il loro talento, ma in parte anche senza alcun merito personale.
Da ciò dipende una “responsabilità universale” verso gli altri.
Occorre in un certo senso “restituire” quanto non dipende dai nostri meriti ma dalla sorte.
Molte sono probabilmente le ragioni, tutte degne del più grande rispetto, che possono indurre gli uomini a intraprendere una ricerca, ma tre di esse sono molto più importanti di tutte le altre.
La prima (senza la quale le altre non contano nulla) è la curiosità intellettuale, il desiderio di conoscere la verità.
Poi viene l’orgoglio professionale, l’ansia, il bisogno di essere soddisfatti del proprio lavoro, la vergogna che prova qualsiasi artigiano rispettoso di se stesso quando la sua opera non è all’altezza del suo talento.
Infine l’ambizione, il desiderio di una gloria che porti a occupare una posizione nella società…
Godfrey H.Hardy, Apologia di un matematico
Sapete, sapete voi che senza l’inglese l’umanità può ancora vivere, può vivere senza la Germania, può vivere anche troppo facilmente senza i russi, può vivere senza la scienza, può vivere senza pane,
ma soltanto senza la bellezza non potrebbe vivere, perché non ci sarebbe più nulla da fare al mondo?Tutto il segreto è qui, tutta la storia è qui!
La scienza stessa non sussisterebbe un momento senza la bellezza.
Fedor Dostoevskij, I demoni