Rivista casaclima klimahaus aprile 2011

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N˚ 2 Aprile 2011 Offizielles Organ der KlimaHaus Agentur, Autonome Provinz Bozen Rivista ufficiale dell’Agenzia CasaClima, Provincia Autonoma di Bolzano Novità: Porta Qualità CasaClima Da archeologia industriale a CasaClima A Termografia per il risanamento energetico N˚ 2 – aprile 2011 IV anno Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A. P. 70% – CNS Bolzano Prezzo singolo 6 EFFICIENZA ENERGETICA | COMFORT ABITATIVO | TUTELA DEL CLIMA Risanamento: perché conviene In caso di mancato recapito restituire a Bolzano CPO per la restituzione al mittente, previo pagamento resi. TASSA PAGATA / TAXE PERCUE

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N˚ 2 – Aprile 2011

Offi zielles Organ der KlimaHaus Agentur,Autonome Provinz BozenRivista uffi ciale dell’Agenzia CasaClima, Provincia Autonoma di Bolzano

Novità: Porta Qualità CasaClima

Da archeologia industriale a CasaClima A

Termografi a per il risanamento energetico

N˚ 2 – aprile 2011IV annoPoste Italiane S.p.A. Spedizione in A. P. 70% – CNS BolzanoPrezzo singolo 6€

EFFICIENZA ENERGETICA | COMFORT ABITATIVO | TUTELA DEL CLIMA

Risanamento: perché conviene

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4 KlimaHaus | CasaClima 02/2011

ATTUALITÀ

6 Come difendersi dagli aumenti del prezzo dell'energia

11 Energy-check per gli impianti di riscaldamento

15 Una nuova casa per i pipistrelli

26 Il coraggio di cambiare

31 Da archeologia industriale a CasaClima A

Porta Qualità CasaClimaDa inizio aprile è scaricabile dal sito dell’Agenzia CasaClima il regolamento per la concessione del sigillo “Porta Qualità CasaClima”. Le porte sono un punto delicato nella realizzazione di una CasaClima in quanto separano gli ambienti riscaldati all’interno dell’edifi cio dall’aria esterna.

Il coraggio di cambiare

Attraverso l'intelligente applicazione di nuovi metodi e tecnologie è stato

possibile sfruttare tutto il potenziale di effi cienza presente in un edifi cio

degli anni '80.

Da archeologia industriale a CasaClima A

Una vecchia fabbrica di scarpe ormai in disuso si trasforma nella

moderna e innovativa sede di uno studio di architettura e design.

AGENZIA CASACLIMA

36 Inforoom CasaClima

44 Novità Agenzia CasaClima

46 Il vetro e la Finestra Qualità CasaClima

50 Porta Qualità CasaClima

53 “CasaClima Network” una realtà in forte crescita

56 Nuove targhette

66 Facts & Figures

67 Cos’è una CasaClima?

SERIE

57 La termografi a (1)

62 Il serramento (6) 41

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5KlimaHaus | CasaClima 02/2011

Ci dicevano: le centrali nucleari sono sicure. Con la tecnica dominiamo la natura. Petro-lio ne abbiamo a suffi cienza. Anche senza il dramma di Fukushima avremmo dovuto sa-pere che non saremo stati in grado di doma-re il fuoco nucleare. Il suo bruciare non lascia ceneri ma radiazioni mortali. Hiroshima, Nagasaki, Chernobyl e ora il disastro nuclea-re giapponese. Cosa ci serve ancora? Io penso che non serva molto, basterebbe il buon senso. Questa è la strada sbagliata: intelligenza e sapere sono diventati nell'ul-timo secolo una religione e quindi crediamo di poter dominare anche la natura. Ma l'in-telligenza a servizio della stupidità è disa-strosa sia verso l'interno, contro noi stessi, sia verso l'esterno.Quest'anno per la prima volta il numero degli abitanti della Terra supererà la soglia dei 7 miliardi e noi combattiamo contro un'ininterrotta successione di crisi e cata-strofi . Dove stiamo andando? Il mondo è in una fase di grande trasformazione. La do-manda chiave per il nostro futuro è: come possiamo ottenere energia sicura, pagabile e che non danneggia l'ambiente? Ma pri-ma vale la pena risolvere un'altra questione. Quando impareremo a darci un limite? A tenere a freno i nostri smisurati bisogni che costano così tanta energia?

Norbert Lantschner

Norbert Lantschner

Basta con le menzogne!

Termografi a per il risanamento energeticoLa diagnosi energetica si può avvalere della tecnica termografi ca al fi ne di defi nire al meglio la reale situazione termica dell'immobile.

SERVIZI | PR

20 Wolf Haus, Campo di Trens

22 Tip Top Fenster, Rio di Pusteria

24 Monier, Chienes

38 Laterlite, Rubbiano di Fornovo

40 Röfi x, Parcines

41 Rubner Türen, Chienes

42 Schiedel, Truccazzano

42 Alpi Fenster, Rifi ano

43 Naturalia Bau, Merano

54 Simeonato Serramenti, Camposampiero

55 Hella, Laives

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e vale la pena risolverando impareremo a darci un limite?

nere a freno i nostri smisurati bisogni che stano così tanta energia?

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6 KlimaHaus | CasaClima 02/2011

Non solo in Alto Adige, ma anche in mol-te altre zone d'Italia, una buona parte

degli edifi ci esistenti si trova in una pessi-ma situazione dal punto di vista energetico. Spesso non si riscalda per soddisfare i reali fabbisogni ma si arriva a riscaldare solo in base a quanto si è disposti a pagare per il riscaldamento o meglio in base a quanto ci si può effettivamente permettere di spen-dere a questo scopo. Elevati consumi e uti-lizzo quasi esclusivo di fonti energetiche di origine fossile fanno sì che le emissioni di CO2 delle costruzioni esistenti siano signifi -cative. Solo il fabbisogno di riscaldamento di questi edifi ci si attesta su valori di circa 8-10 volte maggiori rispetto ai moderni standard CasaClima. Per questo un intervento di risa-namento energetico è sempre una soluzione auspi cabile. Molti proprietari rimangono però scet-tici in tal senso soprattutto se non ben informati sui costi/benefi ci di tali in-

terventi. Quando si parla di calcoli di reddittività nei risanamenti, oltre a ri-nunciare spesso alla determinazione pre-cisa e realistica dei costi dell'intervento si omettono anche i vantaggi futuri in termini di riduzione dei costi che si dovranno af-frontare durante il periodo di vita dell'edi-fi cio. Diversamente da altri oggetti di inve-stimento, la casa ha una durata di utilizzo e quindi economica di gran lunga più elevata. I costi di acquisto, ossia i costi di progetta-zione e realizzazione, sono relativamente bassi se confrontati con i costi che sorgeran-no nel corso dell'utilizzo. Tutte le spese che noi dobbiamo affrontare per riscaldamento, raffrescamento, acqua calda sanitaria, ener-gia elettrica, manutenzione, trasformazione rappresentano circa l' 80% dei costi compu-tati per l'intero ciclo di vita di un edifi cio. Siccome questi costi vengono facilmente sottovalutati è di enorme importanza una progettazione lungimirante, che porti ad

Come difendersi dagli aumenti del prezzo dell'energiaPer tutti i proprietari di un'abitazione si pone prima o poi la domanda se e quali lavori di manutenzione intraprendere per il proprio edifi cio. Al primo posto dovrebbe sempre esserci un risanamento energetico. Comfort termico e costi energetici futuri sono questioni centrali.

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7KlimaHaus | CasaClima 02/2011

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una costruzione energeticamente ottimiz-zata e questo non solo a vantaggio della nostra, ma anche delle future generazioni.

Benessere e comfort abitativo

Nei calcoli di reddittività vengono quasi sempre considerati solo i costi energetici risparmiati senza alcun riferimento ad altri importanti vantaggi di un intervento di ri-sanamento energetico come ad esempio il maggior benessere termico ottenibile. Se fuori la temperatura va sotto zero, indossa-re un pesante cappotto ci permette di sop-portare meglio il freddo. Ma se scegliere un abbigliamento caldo nella stagione fredda è un'ovvietà, lo stesso concetto applicato agli edifi ci si sta imponendo molto lentamente. L'isolamento termico delle pareti ester-ne e del tetto è una protezione effi cace nei confronti delle perdite di calore, decisiva anche per la qualità abitativa. L'isolamen-to termico evita infatti bruschi raffredda-menti dei muri: di conseguenza le superfi ci interne rimangono più calde, nello spazio abitativo si ottiene una più omogenea di-stribuzione delle temperature e questo per il nostro corpo signifi ca un maggior grado di benessere. L'isolamento termico posto

sul lato esterno protegge inoltre l'involu-cro dell'edifi cio da forti oscillazioni termi-che e ne aumenta conseguentemente la durata di vita.

Chi si può permettere di riscaldare?

Oggi non aumentano solo le esigenze di comfort, ma in un prossimo futuro tutti i proprietari di case dovranno rifl ettere sulle diffi coltà di approvvigionamento e sui mag-giori costi dell'energia utilizzata per riscal-dare le abitazioni. Molti studi dimostrano come i costi dell'energia sono destinati ine-vitabilmente a salire e in modo esponenzia-le. Con spese per i combustibili in aumento una casa non risanata non potrà che diven-tare antieconomica. Affi nché tutto questo non si trasformi in una questione rilevante, è necessario mantenere bassi i costi per il riscaldamento. E la soluzione non può che essere un risanamento energetico globale della nostra abitazione.I molteplici vantaggi di un risanamento energetico sono evidenti:

• risparmio a lungo termine grazie a un consumo energetico ridotto;

• innalzamento del comfort abitativo e maggior salubrità negli spazi interni;

Possibili vantaggi derivanti dai provvedimenti di miglioramento energetico

miglior qualità dell'aria spazi esterni più grandi

ampliamento della superfi cie abitabile

maggior comfort termico

miglior comfort acustico

difesa dalle intrusioni aumento di valore tutela della materia costruttiva

risparmio dei costi energetici

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• eventuale maggior protezione dalle in-trusioni e dal rumore.

Progetto di risanamento e obiettivi

Un intervento sulla materia costrutti-va va preparato in modo adeguato sia dal punto di vista fi nanziario che tecnico. Chi opta per un risanamento deve rivolgersi ad una fi gura competente. Un consulente energetico può redigere una perizia tec-nica, basata su un'attenta analisi dell'esi-stente, per stimare l'effi cienza energetica delle strutture di un edifi cio. A partire da questa si possono individuare i provvedi-menti possibili e economicamente ragio-nevoli, i materiali che si possono utilizza-re, la successione con cui devono essere realizzati i lavori e quale sarà il loro costo. Per un profano è diffi cile rispondere a queste domande poiché dipendono in modo sostanziale dalle caratteristiche dell'edifi cio esistente. Con in mano un progetto ben dettagliato il proprietario dell'abitazione può invece dare avvio in modo sistematico a un risanamento inca-ricando gli artigiani competenti per le di-verse lavorazioni. Prima però è necessario farsi qualche domanda anche sui fi nan-ziamenti. Chi vuole portare il proprio edi-fi cio agli standard di effi cienza energetica attualmente previsti, deve fare i conti con consistenti costi di investimento. Incenti-vi pubblici e possibilità di accedere a de-trazioni fi scali aiutano nelle decisioni. Per la maggior parte degli incentivi, il legisla-tore prevede venga redatto un certifi cato energetico, in modo che i miglioramenti previsti possano essere anche controllati e documentati. Ulteriori aspetti che devono essere con-trollati in fase di progettazione sono le esigenze degli abitanti e i loro compor-tamenti d'utilizzo. Come verrà utilizzato l'edifi cio, quali esigenze deve soddisfare, un ampliamento ha senso e cosa potrebbe essere migliorato? E infi ne: cosa si vuole raggiungere con un risanamento? Un risa-namento energetico va condotto su ampia scala, questo signifi ca dover defi nire quale classe CasaClima sia l'obiettivo più appro-priato per l'oggetto in questione. Nel caso di un edifi cio che ha più di cento anni, ad esempio, sarà possibile raggiungere l'o-biettivo CasaClima Oro solo con grandi sforzi: per questo bisognerà ben rifl ettere se questo dispendio e i relativi costi siano giustifi cati.

• protezione della materia costruttiva e quindi anche conservazione delle risorse;

• protezione del clima per la riduzione delle emissioni (per il minore consumo energetico, la copertura con energie rin-novabili e un' impiantistica effi ciente);

• possibilità di trasformazione per cam-biamenti delle esigenze e richieste degli abitanti legate all'età;

• trasformazioni estetiche o funzionali (es. nuovi balconi);

• creazione di nuova fl essibilità d'uso o ampliamento della superfi cie abita tiva;

• investimento sicuro e incremento di va-lore nel tempo;

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Finalità del programma dell'IEA ( Inter-national Energy Agency) ECBCS – An-

nex 50 – “Prefabricated Systems for Low Energy Renovation of Residential Buil-dings” è quello di percorrere nuove strade nel risanamento sostenibile degli edifi ci residenziali, sviluppando nuovi concetti so-prattutto per interventi su edifi ci plurifami-lari che richiedono un recupero energetico complessivo. Gli obiettivi che il progetto intende perse-guire sono molteplici:

• riduzione dei consumi energetici del patrimonio edilizio esistente (standard 30-50 kWh/m²a per riscaldamento, raf-frescamento e acqua calda sanitaria);

• utilizzo intensivo dell'energia solare;• sfruttamento ottimale dello spazio in-

terno;• miglioramento del comfort termico e

acustico, buona qualità dell'aria, mi-glior sfruttamento della luce naturale;

• processo costruttivo veloce, preciso, di valore e a costi attendibili.

Il programma, lanciato nel 2007 e ancora in corso, ha previsto, dopo una fase di anali-si e rilievo dell'esistente, l'elaborazione e la successiva applicazione a progetti pilota di sistemi modulari altamente prefabbri-

cati da integrare in copertura e in faccia-ta. Questi moduli sono studiati in modo da contenere al proprio interno o nelle intercapedini fra i moduli e le strutture esi-stenti componenti quali fi nestre, ventilazio-ne meccanica controllata, sistemi di distri-buzione ed emissione per riscaldamento e raffrescamento, pannelli solari termici e fo-tovoltaici, isolamento termico ecc.I vantaggi derivanti dall'applicazione di tali sistemi potrebbero essere molteplici e così riassumibili:

• garanzia di sistemi ottimizzati sia dal punto di vista energetico che della fi -sica tecnica, senza problemi di ponti termici;

• nessuna perdita di spazio interno; • elevata sicurezza sui costi e buon rap-

porto costi/ prestazioni;• potenziale per un cambiamento dell'im-

magine architettonica dell'edifi cio;• possibilità di portare avanti i lavori sen-

za trasferire altrove gli abitanti;• chiare responsabilità grazie ad un inter-

locutore unico per i lavori.Il progetto vede impegnati una decina di stati europei con una stretta collaborazione fra istituti di ricerca, progettisti e partner in-dustriali.

Moduli prefabbricati: il futuro del retrofi t energetico?

Risanamento energetico comeintervento globale

Un risanamento energetico è da mol-ti punti di vista un investimento di va-lore nel futuro. La cosa più importan-te è pianifi care contemporaneamente i diversi interventi, in quanto provve-dimenti singoli non sortiscono spes-so l'effetto desiderato. In alcuni casi si possono addirittura creare problemi, ad esempio quando si sostituiscono le fi nestre senza andare ad isolare le pa-reti esterne: in molti casi può compa-rire la muffa sulle pareti più fredde per la maggior tenuta all'aria dell'edifi cio. Quando si prevede l'allestimento di un ponteggio per realizzare l'isolamen-to termico delle facciate, allora si può pensare anche ad un ammodernamen-to della copertura. In questo modo il

costo dei ponteggi sarà computato una sola volta.Oltre ai diversi provvedimenti previsti non si devono dimenticare altri aspetti del costrui re sostenibile come ad esem-pio l'utilizzo di materiali naturali, la fl essibilità di utilizzo, la durabilità, la salubrità, la facilità di riparazione o so-stituzione degli elementi costruttivi, la riciclabilità, ma anche la qualità archi-tettonica. Per i committenti che deci-dono di intraprendere un risanamento energetico tutto questo si trasforma nel dover prendere numerose e complesse decisioni. Per i tecnici incaricati signifi -ca invece essere in grado di offrire una progettazione lungimirante e multidi-sciplinare. Una grossa sfi da a cui l'at-tuale cultura progettuale è spesso an-cora impreparata ma a cui non si può di certo sottrare.

Dieselweg, Graz - GAP Solution

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La garanzia di un ottimale funzionamento dell’impianto di riscaldamento può esse-

re ottenuta solo con un attento controllo e successiva analisi di tutte le componenti di cui è costituito. Per questo un energy-check degli impianti di riscaldamento deve misu-rare e controllare le prestazioni:

• del generatore di calore, ossia della caldaia;

• degli accumulatori;• dei sistemi di distribuzione e

regolazione;• dei sistemi di emissione (radiatori).

Il motto per un’effi cace intervento di riqua-lifi cazione/ottimizzazione degli impianti di riscaldamento esistenti è sempre: prima mi-surare, poi intervenire. Come primo passo è quindi sempre neces-sario un monitoraggio attento del funzio-namento dell’impianto, sia con misurazioni che con controlli a vista, da affi dare ad un tecnico qualifi cato. Una dettagliata anali-si dei risultati metterà in luce le condizioni dell’impianto in riferimento all’effi cienza energetica, rilevandone i punti deboli. Il check energetico dovrebbe concludersi con la formulazione di raccomandazioni per l’ottimizzazione dell’impianto e il calcolo dei possibili potenziali di risparmio per ogni provvedimento di miglioramento suggerito.

Cosa è importante rilevare?

Per valutare le prestazioni energetiche di un generatore di calore è importante che nell’ambito dei controlli e della manuten-zione periodica,oltre ai valori di emissione di gas in atmosfera, sia anche verifi cato il reale rendimento della caldaia per confron-tarlo con quello dichiarato dal produttore. Va inoltre controllato se, nel caso di caldaie a condensazione, il fenomeno della conden-sazione effettivamente si verifi chi. E’ sempre consigliabile rilevare anche sovradimen-

Energy-check per gli impianti di riscaldamentoNegli impianti esistenti si nasconde un elevato potenziale di risparmio energetico che può essere portato alla luce con un’attenta analisi del funzionamento di ogni componente, dalla caldaia alle pompe di circolazione, dagli accumulatori alle valvole termostatiche.

sionamenti o sottodimensionamenti della caldaia esistente rispetto alle prestazioni ri-chieste. Quando la caldaia è attivata in fun-zione della temperatura esterna tenere sotto controllo i consumi settimanali permette di verifi care se questi si modifi chino o meno in conseguenza del cambiamento delle condi-zioni climatiche esterne. Anche il controllo delle pompe di circolazio-ne e del loro funzionamento può far scoprire potenziali di risparmio non indifferenti. Le pompe di circolazione installate nelle no-stre case sono generalmente impostate sul livello massimo di potenza, anche se ciò non è sempre indispensabile. Questo errore di regolazione è fonte di consumi energetici superiori al necessario, che nel caso di una famiglia tipo determinano un sovraccosto annuale che può variare dai 30€ ai 60€. Quasi tutte le pompe installate sono inoltre sovradimensionate e risultano ormai obso-lete rispetto a ciò che oggi il mercato può of-frire. Sostituire una vecchia pompa con una

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Diagramma di monitoraggio nelle 24h di una caldaia a gasolio. Fonte: Ökopoint

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nuova ad alta effi cienza permette di ridurne i costi elettrici annui di circa il 90%. Anche il costo per la sostituzione della vecchia pom-pa di circolazione con una pompa di nuova generazione è vantaggioso poiché ammor-tizzabile nel giro di pochi anni.

Quali i problemi più frequenti?

Per garantire la piena effi cienza di un im-pianto è necessario che ogni suo elemento sia armonizzato in modo ottimale con gli altri. Spesso questo negli impianti esisten-ti non succede. La maggior parte degli im-pianti di riscaldamento installati nelle nostre case non risulta essere regolata in modo cor-retto e questo porta notevoli svantaggi quali ad esempio:

• una distribuzione non uniforme del ca-lore nelle diverse stanze;

• la perdita di comfort;• fastidiosi rumori legati al fl usso

dell’acqua;• elevati costi di riscaldamento.

Se si rileva che alcuni radiatori diventano troppo caldi mentre altri invece, pur aven-do la stessa superfi cie, rimangono appena tiepidi anche se completamente aperti, si tratterà probabilmente di un problema di regolazione non ottimale dell’impianto. Le conseguenze non riguardano solo il comfort termico all’interno degli ambienti ma in ma-niera pervasiva il corretto funzionamento dell’intero impianto. L’impianto funzionerà

infatti a temperature più elevate per com-pensare la sottoalimentazione di alcune parti, e questo si ripercuoterà in un minor rendimento della caldaia poiché le tempera-ture più elevate si accompagnano a volumi di fl usso più bassi. Le temperature di man-data e ritorno saranno inoltre così elevate da ridurre in modo drastico il grado di utiliz-zo delle caldaie a condensazione. Anche le pompe di circolazione consumeranno di più.Nel caso gli utenti rilevino tali anomalie è consigliabile far intervenire un tecnico qua-lifi cato in grado di procedere ad un bilan-ciamento idraulico del sistema. Scopo del bilanciamento idraulico è consentire che tutti i radiatori e tutte le sezioni dell’impian-to siano alimentate con la giusta pressione e la giusta quantità d’acqua necessarie per raggiungere la temperatura di comfort ri-chiesta per ogni stanza. In questo modo anche il consumo energetico si ridurrà in modo drastico. Attraverso la procedura di bilanciamento idraulico è inoltre possibile evidenziare molti aspetti che pregiudicano o limitano il funzionamento di un impianto. In altre parole, il bilanciamento idraulico non garantisce soltanto il clima interno deside-rato al minor costo possibile, ma aiuta anche a localizzare guasti e anomalie, a stabilirne le cause e a mettere in atto contromisure adeguate.

Impianti come parte integrante del sistema uomo-edifi cio

L’analisi del funzionamento di un impianto di riscaldamento al fi ne di un’ottimizzazio-ne energetica è imprescindibile da un’analisi dei comportamenti degli utenti e della qua-lità energetica dell’involucro edilizio. I tre aspetti sono infatti strettamente correlati.In particolare quando si affronta un inter-vento di risanamento globale, prima di pro-cedere con interventi di ammodernamento degli impianti è sempre consigliabile elabo-rare un concetto unitario che preveda prima di tutto la riduzione del fabbisogno energe-tico dell’involucro e solo in seconda battuta il miglioramento dell’impiantistica secondo criteri di effi cienza energetica. Solo in que-sto modo si potrà sfruttare fi no in fondo il potenziale di risparmio energetico di ogni edifi cio. Nello stesso tempo si potranno otti-mizzare anche i costi del risanamento senza sprecare prezioso denaro in provvedimen-ti di miglioramento impiantistico che non considerano i fabbisogni ridotti dell’edifi cio una volta risanato. Vecchio impianto di riscaldamento in fase di smantellamento e sostituzione

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Comfort su misura

veltasiccus HD nasce come soluzione per le ristrutturazioni di edifi ci con problemi di spessore per la sua posa, infatti,

servono soli 35 mm di spessore totale comprensivo di massetto a secco composto da un doppio strato di lastre di calcio-

silicato. Tutti i sistemi di riscaldamento e raffrescamento radianti Velta forniscono la risposta ottimale per ottenere il mas-

simo grado di comfort con un effettivo risparmio grazie alla riduzione dei costi di gestione dovuti ad un minore consumo

energetico. Per un benessere senza tempo, capace di creare la giusta complicità in ogni situazione.

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MODULO 5Tipologie e metodi di intervento per il risanamento dell’involucro 4 oreMateriali e soluzioni per il risparmio ener-getico nell‘involucro Materiali e soluzioni per la riduzione di ponti termiciMateriali e soluzioni per migliorare la tenuta all‘aria dell‘involucroAccorgimenti per la protezione dall‘umi-ditàAccorgimenti per l‘isolamento acusticoAccorgimenti per la prevenzione incendioValutazione degli interventi secondo criteri economici ed ecologici

MODULO 6Tipologie impianti di edifi ci esistenti e i loro punti deboli 2 oreFonti energeticheCentrale termicaDistribuzione/regolazioneSuperfi ci radiantiVentilazioneAcqua calda sanitariaIncentiviEsempi concreti

Durata del corso: 48 ore di formazioneSede del corso: Agenzia CasaClima, BolzanoQuota di partecipazione: € 1.100,00 + 20% IVARequisiti: diploma del corso base e avanzato CasaClima per progettisti

Annotazioni: La partecipazione al “Corso base Casa-Clima per progettisti” e “Corso avanzato CasaClima per progettisti” è propedeuti-ca per la partecipazione a questo corso.A fi ne corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

INFO

Il corso si rivolge a progettisti che in-tendono approfondire le proprie co-

noscenze sul risanamento energetico degli edifici. Durante le lezioni saranno affrontate tutte le tematiche riguardanti il risanamento - dalla diagnosi dei pun-ti energeticamente “deboli” dell’edificio

Corso „Il risanamento energetico di edifi ci esistenti“

MODULO 1Introduzione 4 ore

MODULO 2Metodi di valutazione qualitativa e quantitativa degli edifi ci esistenti 4 oreAudit energetico di un edifi cio da risa-nare, calcolo semplifi cato per una stima dell’effi cienza energetica dell’involucro e l’energia primaria (sistema CasaClima e Docet)

MODULO 3aStrumenti di diagnosi 4 oreTermografi aTermo igrometroBlower Door testMisurazione del valore U in operaMisurazione della concentrazione d’umidità nei materiali

MODULO 3bStrumenti di calcolo 4 oreTherm ed Iris:- calcolo della temperatura superfi ciale di

ponti termici con Therm- condensa interstiziale e superfi ciale:

norme e calcolo con esempi- Wufi : calcolo dinamico delle condense

interstiziali

MODULO 4Tipologie di costruzione di edifi ci 4 oreDati sui consumi energetici e potenzia-le di risparmio nel patrimonio edilizio esistenteAudit energetico: analisi e valutazione dei dati rilevati Bilancio energetico e riferimenti norma-tivi (CasaClima, Legge 10, DL192, DL311, DPR59, Linee guida, …)

passando attraverso il calcolo, la tipo-logia dell’edificio, il relativo intervento da effettuarsi, gli impianti ed un work-shop di progettazione finale. Con que-sto corso si forma una figura competente nel risanamento di edifici dal punto di vi-sta energetico.

I prossimi corsi di „Risanamento energetico di edifi ci esistenti“ iniziano a maggio 2011

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Il 2011 è stato proclamato dall’UNEP (Uni-ted Nations Environment Programme)

l’anno del pipistrello. Un animale fra i più minacciati del pianeta e spesso perseguitato per via di falsi miti. Fra i più diffusi la creden-za che si attacchi ai capelli e sia portatore di malattie. In realtà si tratta di un mammifero assolutamente innocuo e particolarmente utile per l’uomo nella lotta contro la pro-liferazione delle zanzare. I pipistrelli sono infatti grandi divoratori di insetti e svolgo-no quindi un ruolo chiave per l’agricoltura in tutto il mondo: ogni anno grazie a questi animali possono essere risparmiati milioni di dollari di pesticidi.

Una specie da tutelare, anche in casa

In Italia sono presenti più di 30 specie di pi-pistrelli. Queste rappresentano circa un ter-zo delle specie mammifere selvatiche autoc-tone presenti sul nostro territorio. Purtroppo

Una nuova casa per i pipistrelliAvete mai pensato quali conseguenze può avere per gli animali il risanamento di un edifi cio?

molte di queste specie sono in pericolo, qual-cuna è destinata all’estinzione e una è addi-rittura già scomparsa. Questo nonostante in Italia i pipistrelli siano una specie protetta sin dal 1939. I motivi di tale provvedimen-to risiedono proprio nel riconoscimento del loro ruolo di regolatori naturali delle peri-colose popolazioni di zanzara, che all’epoca fl agellavano molte zone umide italiane e che erano veicolo della malaria. La protezione e la tutela delle specie autoctone di pipistrel-lo rappresenta un importante contributo al mantenimento di una ricca biodiversità “ap-pena fuori dalla porta di casa”. Quando si risana un edifi cio andando a mettere un cappotto esterno sulle facciate, è inevitabile che eventuali rifugi di queste specie protette vengano distrutti o come mi-nimo chiusi. Per ricreare un ambiente adat-to ad accogliere nuovamente questi animali è consigliabile intervenire con dei rifugi o quartieri artifi ciali da inserire nel nuovo edi-

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fi cio. Sul mercato esistono ormai numerose soluzioni compresa la possibilità di integrare delle bat-houses nel sistema di isolamento termico a cappotto esterno. In questo caso il loro inserimento deve essere considerato già in fase di progettazione, in modo da ela-borare precise soluzioni di dettaglio che non peggiorino le prestazioni termiche dell’edi-fi cio.

Rifugi per pipistrelli nel cappotto termico

I rifugi o i quartieri inseriti direttamen-te nella facciata sono protetti dagli infl ussi climatici e vengono accettati volentieri dai pipistrelli perché molto simili ai luoghi na-turali da loro scelti come rifugio. Elementi direttamente incassati nella muratura o nel cappotto si integrano perfettamente dal punto di vista ottico con il resto della fac-ciata e per questo possono essere inseriti anche in edifi ci sotto tutela. Una volta stesa la rete e intonacato, ciò che rimane visibi-le è solo una piccola apertura per l’ingresso dei pipistrelli, generalmente collocata nella parte bassa dell’elemento. I materiali utiliz-zabili per la realizzazione di questi elementi ad incasso devono essere piuttosto leggeri e soprattutto biocompatibili: i pipistrelli sono infatti animali molto sensibili alle sostanze chimiche, soprattutto se odorose e tossi-

che. Generalmente si utilizzano impasti di cemento e legno, cemento e fi bre vegetali, pannelli leggeri in fi bra di legno o argilla cotta. I modelli presenti sul mercato si diffe-renziano inoltre per le differenti dimensioni e forme delle cavità di ingresso. Le dimen-sioni dell’elemento ad incasso andranno scelte in funzione dello spessore dell’isola-mento termico. Generalmente i moduli ad incasso da integrare nel sistema a cappotto hanno una profondità che può variare dai 10 ai 16 cm e hanno sempre un pannello po-steriore per evitare che gli animali entrino in contatto diretto con l’isolamento termico retrostante. Alcuni centimetri di isolamento termico anche dietro l’elemento ad incasso riducono il possibile ponte termico. Per limi-tare ulteriormente le dispersioni di calore in corrispondenza della bat-house è consiglia-bile inserire sul retro un materiale isolante con conducibilità termica molto bassa.I nuovi rifugi vengono visti in molti casi con un certo sospetto da parte dei pipi-strelli e non sempre vengono abitati. Per ridurre la diffi denza dei futuri abitanti è consigliabile inserire gli elementi sostituti-vi nella stessa posizione di eventuali rifugi preesistenti. Questo signifi ca interessarsi della presenza di questi animali e osser-vare i luoghi da loro scelti per dormire an-cor prima di intraprendere il risanamento dell’edifi cio.

Bat-box inserita nel cappotto termico

• Costruire i nuovi nidi o quartieri in alto vicino al tetto, in luoghi protetti dalle intemperie e dalla luce nelle ore not-turne.

• Accertarsi che ci siano suffi cienti spazi per l’avvicinamento e l’allontanamento in volo degli animali, meglio se alme-no 3 metri verso il basso e di fronte. Va sempre evitato un forte irraggiamento solare e nel caso di luoghi non protetti dalle intemperie anche il lato più espo-sto al vento.

• Quando si creano nuovi rifugi o quartie-ri è sempre sensato collocarli nello stes-so posto (stessa facciata, stessa altezza e posizione) di quelli che già esistevano, poiché i pipistrelli sono animali molto

Consigli per l’installazione di una bat-house

fedeli ai luoghi. I lavori dovrebbero inol-tre iniziare dopo il periodo riproduttivo e concludersi prima del successivo pe-riodo di fecondazione.

• Dato che i pipistrelli amano vivere in colonie, è consigliabile procedere alla rea lizzazione di più rifugi o quartieri. Per questo si possono integrare nell’iso-lamento termico più elementi ad incas-so in orizzontale o in verticale, con circa 30-50 cm di distanza sui diversi lati fra i diversi ingressi.

• Gli elementi ad incasso vanno fi ssati in modo sicuro alla muratura portante (ad esempio con tasselli). Per le fi niture su-perfi ciali vanno utilizzati materiali eco-logici e non tossici.

Isolamento termico

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Per una posa da manuale……ci vuole un manuale di posa! Compilate la cartolina allegata a questo numero di CasaClima e richiedete a Maico il “Manuale di posa dei serramenti esterni”: dalle norme alle isoterme, tutto quello che deve sapere chi progetta l’effi cienza energetica del serramento. Con 24 disegni tecnici integrabili nel progetto.

Perché serve

Un edifi cio a basso consumo energetico e serramenti isolanti non bastano. Affi nché le performance di involucro e infi ssi non siano penalizzate da un’installazione sbrigativa che lascia spazio a infi ltrazioni e dispersioni, c’è bisogno di un metodo di posa accurato. Per questo Maico – azienda che distribuisce prodotti per costruire e installare serramen-ti energeticamente effi cienti – ha pubblicato una guida ad hoc.

Com’è fatto

Il “Manuale di posa dei serramenti esterni” di Maico affronta l’installazione degli infi ssi dai principi teorici fi no alle proposte prati-che per come progettare e realizzare il deli-cato collegamento serramento-muro.

Un quadro legislativo completo

La prima sezione del manuale fa il punto sulle responsabilità che la normativa europea e na-zionale attribuisce alle diverse fi gure che lavora-no sull’edifi cio, dal progettista al direttore lavo-ri, dal produttore degli infi ssi fi no al costruttore edile. Per esempio, come scegliere la tipologia di fi nestra giusta per una specifi ca costruzione? Con l’aiuto della norma UNI 11173:2005, che

defi nisce le classi minime di permeabilità all’aria, tenuta all’acqua e resistenza ai

carichi del vento per ciascuna zona climatica, zona di vento e altezza dell’edifi cio.

Modelli per la contrattualistica

La sezione sulla contrattualistica contiene pagine “pronte all’uso” con

modelli di accordi e contratti utili a gestire

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Maico SrlZona Artigianale 1539015 S. Leonardo (BZ)Tel. 0473 651200Fax 0473 [email protected]

INFO

i rapporti tra costruttore di serramenti, posa-tori, direttore lavori e progettista.

Isolare senza condensa né muffa

Un ampio approfondimento è dedicato alle problematiche derivanti dalla posa scorretta dei serramenti. Tra queste la condensa e la muffa, che si possono prevedere e preveni-re in fase di progetto calcolando isoterme e punto di rugiada. Il manuale analizza anche le sollecitazioni cui è sottoposto l’infi sso, la sicurezza del sistema di fi ssaggio e l’uso cor-retto dei materiali per una posa di qualità.

24 disegni tecnici anche su cd

Fiore all’occhiello del manuale sono i dise-gni che riproducono 24 varianti di installa-zione, diverse per posizione dell’infi sso e tipo di parete:

• in mattoni forati riempiti di materiale isolante

• in blocchi di laterizio con cappotto ter-mico

• a doppio strato con aria e isolamento• a doppio strato con isolamento• in legno multistrato con cappotto• con intelaiatura in legno con cappotto.

I disegni coprono le situazioni di posa pre-viste nel regolamento per la concessione del marchio “Finestra Qualità CasaClima” e sono forniti sia in forma stampata sia digi-tale (fi le dxf su cd), in modo da poter essere importati nel progetto dell’edifi cio.

Come acquistarlo

Basta compilare la cartolina allegata a questo numero della rivista CasaClima e inviarla a Maico: il manuale per una posa da manuale sarà vostro!

La posa del serramento deve garantire una separazione netta tra piano esterno, intermedio e interno

Il manuale spiega le cause di condensa e muffa e indica i fattori sui quali intervenire per prevenirle

Disegno di fi nestra montata su parete in mattone in presenza di cassonetto per le tapparelle

La posa del serramento deve ti i tt t

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Il diritto della persona ad un’abitazione, così come ad un lavoro, è un cardine im-

prescindibile per una società moderna, ed è arrivato il momento per l’Italia di segnare una svolta e trasformare quella che fi nora è stata una problematica in uno strumento per lo sviluppo sociale ed economico di un’inte-ra nazione.La Wolf Haus, l'azienda altoatesina leader di costruzioni in bioedilizia, crede che la risposta a questa crescente domanda sia il Social Housing, attraverso la realizzazione di un’edilizia residenziale in classe energe-tica A che sia da traino alla riqualifi cazione urbana delle nostre città, che consenta alle persone di abitare in quartieri moderni, ca-ratterizzati da un elevato livello di qualità in termini di vivibilità, salubrità, sicurezza, ma soprattutto di sostenibilità ambientale ed effi cienza energetica. La risposta del “nuovo” Social Housing sarà convincente se, e solo se, riuscirà a coniu-gare la necessità di un alloggio a prezzi ac-cessibili con la questione, altrettanto seria ed attuale, di trovare soluzioni ai problemi ambientali ed alle diffi coltà di approvvigio-

Social Housing GREENIl futuro dell’edilizia sociale secondo Wolf Haus. L’espansione delle grandi città e la continua crescita socio-demografi ca hanno determinato negli ultimi anni una crescente richiesta di alloggi da fasce della popolazione sempre più ampie.

namento energetico. Questi temi, insieme all’esigenza abitativa, rappresentano il futu-ro della società moderna, e quindi una gran-de responsabilità nei confronti delle future generazioni. In questo senso la Wolf Haus, forte dell'espe-rienza del Progetto C.a.s.e. dell'Aquila, sta collaborando con grandi studi di architettura per elaborare soluzioni che siano di grande innovazione in termini eco-sostenibili. Inoltre alla base del Social Housing Green c’è anche un solido concetto fi nanziario, che facilita agli enti interessati di intraprendere questa strada. Queste qualità rendono unica l'offerta della Wolf Haus, che si caratterizza da sempre per i tempi di realizzazione veloci, con scadenze fi ssate e rispettate, e per i criteri più alti in termini di sostenibilità ambientale e certifi -cazione energetica degli edifi ci, grazie all’u-so di una tecnologia moderna e versatile, che permette di adattare ogni singolo pro-getto alle necessità specifi che di una zona o di un territorio, inserendolo in un contesto di integrazione sociale, che resta alla base del vivere civile.

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economicità e sostenibilità ambientale

velocità di costruzione

forte valore sociale

struttura antisismica

classe energetica A con certifi cazione CasaClima A

ridotti costi di gestione (-90%)

effi cienza e comfort abitativo

basso impatto ambientale (bassissime emissioni di CO2)

fl essibilità e modularità del progetto

garanzia di 30 anni (per legge 10 anni)

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Costruiamo il futuro da vivere all’insegna della sostenibilità

wolfhaus.itWolf Haus, zona industriale 1, 39040 Campo di Trens (BZ), Tel. 0472 064 000, Fax 0472 064 900, [email protected]

10 ragioni per scegliere Social Housing GREEN

Premio specialeCasaClima Award 2010

Premio RealEstate Award 2010Miglior Progetto Sostenibile ed Antisismico

Miglior Progetto per l’Infanzia

Un Bosco per Kyoto 2009/10Premio per la sostenibilità

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Materiali pregiati come legno di larice e di abete o legno e alluminio; soluzio-

ni innovative e all’avanguardia per un design moderno e rispettoso delle esigenze esteti-che. Il tutto garantendo uno standard elevato di qualità, la più alta effi cienza energetica e sostenibilità ambientale. Ci sono poi soluzio-ni dal cuore moderno ma dall’aspetto tradi-zionale per una simbiosi perfetta tra antico e moderno, per case storiche o sotto tutela delle belle arti. Dal 2008 infatti la Tip Top Fenster è partner di CasaClima Alto Adige. I clienti sono alberghi, ditte appaltatrici, ma anche privati o architetti alla ricerca di soluzioni individuali ed estetica-mente valide senza per questo rinunciare alla garanzia di qualità. La maggior parte dei clien-

ti sta in Alto Adige o nel Nord Italia, ma anche nel sud della Germania o in Austria i clienti apprezzano la qualità delle fi nestre Tip Top.L’azienda familiare si trova a Maranza, piccolo comprensorio sciistico in Val Pusteria a 1500 metri di quota. E la sede dello stabilimento è la migliore pubblicità del marchio Tip Top. Si tratta di un edifi cio moderno con ampie fi ne-stre che inquadrano uno dei panorami più belli dell’Alto Adige. Augustin Rieder, fondatore dell’azienda, ha iniziato 40 anni fa come fale-gname per poi specializzarsi nella costruzione di fi nestre per clienti desiderosi di un prodotto esclusivo. Dai tre collaboratori iniziali, l’azien-da è cresciuta sino agli 80 attuali e i giovani che hanno voglia di imparare un mestiere con un futuro certo, qui trovano sempre le porte aper-

Finestre Tip TopPiù vetro – più luce – più vita: questa è la fi losofi a dell’azienda Tip Top di Maranza. Partita 40 anni fa come piccola falegnameria, l’azienda oggi è specializzata nella produzione di fi nestre e conta più di 80 dipendenti. Un team giovane, convinto del proprio knowhow e sempre pronto a trovare soluzioni individuali per ogni cliente.

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te. Il fi glio Andreas ha puntato con decisione sulla qualità coniugandola col risparmio ener-getico nel rispetto dell’ambiente. Dopo essere diventato partner di CasaClima, la Tip Top dal 2010 è stata certifi cata ISO per il management di qualità e ogni fi nestra che lascia lo stabili-mento è garantita in base agli standard dell’I-stituto per Finestre di Rosenheim, IFT.Le fi nestre di Tip Top si distinguono non solo per il design ma anche per le caratteristiche tecniche: telai che rimangono praticamente invisibili, porte alzanti scorrevoli con soglia in fi bra di resina a fi lo pavimento, vetrate ampie per ogni tipo di giardino d’inverno, verande o piscine:

• I falsi telai CasaClima per una maggiore effi cienza energetica

• I profi li a tre fresature per un ottimo iso-lamento termoacustico

• I profi li stretti e di minima larghezza• La maggiore superfi cie vetrata• Le tre guarnizioni perimetrali che garan-

tiscono ottimi valori di isolamento• I gocciolatoi non a contatto con la guar-

nizione• Le vetrature di pregio scelte ad hoc dal

cliente• La protezione antieffrazione e sicurezza

già nella versione base• La certifi cazione delle fi nestre con relati-

vo certifi cato di posa.Per CasaClima i tecnici di Tip Top hanno svi-luppato insieme al fornitore di alluminio dei profi li particolari, così stretti che risultano quasi invisibili ma nello stesso tempo con-

sentono una perfetta coibentazione evitando la formazione di ponti termici. Finestre ideali quindi per soddisfare le esigenze di una casa secondo gli standard ClimaHaus Gold o ad-dirittura di una casa passiva.Il cliente può scegliere la sua fi nestra anche nello showroom di Maranza. Le fi nestre in le-gno Topline con legno lamellare a tre strati o Climatop con legno lamellare a quattro strati si distinguono per i valori Uw fi no a 0,72. Le fi nestre in legno – alluminio Alutop o Alucli-ma per i valori Uw di 1,1 o 0,7. Le fi nestre del-la linea Belle Arti garantiscono invece valori Uw di 1,1 e 1,3. Per soluzioni chiavi in mano la Tip Top forni-sce anche fi nestre in PVC per cantine o gara-ge e persiane in legno, avvolgibili o veneziane esterne o in vetrocamera.Clienti esigenti come l’Hotel Adler a Ortisei, il Biohotel Theiner a Gargazzone o l’Hotel Terme a Merano hanno scelto la qualità Tip Top per le loro fi nestre.

Tip Top Fenster srlVia Waldeler 8 - Maranza39037 Rio di PusteriaTe. 0472 520283Fax 0472 [email protected]

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24 KlimaHaus | CasaClima 02/2011

È proprio il caso di dire che Monier (www.monier.it) ha messo in pista sul mercato

italiano 2 assoluti top performer nel panorama dei collettori solari termici per produrre acqua sanitaria ad uso domestico o integrazione al riscaldamento: un trend edilizio in continua crescita, dettato dall’imperativo di abbattere l’impatto ambientale e le bollette energetiche. Le due new entry sono il TCC-IN e il TCC-ON, nuovi prodotti di punta della già ampiamente collaudata e vincente gamma Innosol Monier. Certamente si tratta dei modelli da battere, in quanto dotati di accorgimenti tali da renderli i più effi cienti del mercato e i più competitivi nelle performance, grazie alle dimensioni im-portanti (fi no a 8 m di larghezza, con altezze diverse tra 1 e 3 m) che, tra l’altro, ne rendono preferibile la collocazione al posto di tanti pic-coli pannelli, abbattendo tempi e costi di posa in opera. Proposti in ben 38 soluzioni standard (da incasso e da esterno), o a richiesta su mi-sura, in dimensioni e formati particolari (es. trapezi, triangoli, ecc.), si possono installare su tetto, a parete o in modo indipendente (es. su tetto piano, su un balcone). L’integrazione estetica è sempre armoniosa e compatibile con villette ed eleganti condomini.

La formula 1 dei collettori solari termiciMonier lancia due nuovi modelli con prestazioni di ineguagliata grandezza. Come i bolidi da corsa, sono testati nel tunnel del vento, per garantirne i più elevati standard di impermeabilità anche nelle più avverse condizioni atmosferiche.

Tecnologia e vantaggi

• Vetro solare di sicurezza, ad altissima tra-sparenza che ottimizza il rendimento del sistema.

• L’Assorbitore è rame-rame e avvolge i tubi a 360° per la massima trasmissione del calore, a differenza dei comuni assor-bitori alluminio/rame, meno effi cienti.

• Sigillo di qualità SWISS QUALITY LABEL ottenuto in seguito a severi test in fase di produzione e verifi che di istituti indi-pendenti.

• Isolamento di fondo di 6 cm e non di 4 o 5 cm, e isolamento laterale.

• Fornitura con tubazioni inox fl essibili, per mandata e ritorno, già saldate nel pannello

• Possibilità di scegliere dove avere le con-nessioni, senza costi aggiuntivi.

• I collettori non lavorano in serie, ma in parallelo

• Non dovendo raccordare molti pannelli, ma potendone utilizzare uno grande, si aumenta l’effi cienza del sistema, evitan-do improduttive dispersioni.

• L’installatore non deve più dividere in fi le più pannelli, con il conseguente utilizzo di valvole di bilanciamento, ma può usufrui-re di un’unica mandata e un unico ritorno.

Servizi e garanzie

Per i pannelli TCC-IN e TCC-ON, Monier mette a disposizione anche il servizio di montaggio per l’impresa o l’installatore stes-so. Quanto alla garanzia di prodotto, l’eleva-ta qualità dei materiali utilizzati e l’accurato processo di produzione consentono di fornire una garanzia di 10 anni sui difetti di fabbri-cazione e una durata di vita di oltre 30 anni. Per ulteriori informazioni www.monier.it/prodotti/innosol.html. Per richiedere l’invio gratuito di una brochure tecnica di prodotto www.monier.it/contattaci.html.

Page 25: Rivista casaclima klimahaus aprile 2011

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26 KlimaHaus | CasaClima 02/2011

La casa di abitazione “Von Troyer”, costrui ta in “stile dell'Oltradige”, era caratterizzata

da una copertura a padiglione, massicci ag-getti murari, balconi in gran numero. La ma-teria costruttiva era ben conservata ma i costi per il riscaldamento dell'edifi cio erano ele-vati. A partire dal desiderio dei committenti di lasciare ai propri fi gli un'eredità anche per il futuro, è stato elaborato per l'edifi cio un concetto di risanamento globale. I consulen-ti energetici incaricati si sono occupati per tutto il lungo e intenso periodo della proget-tazione di rispondere al meglio ai desideri e alle necessità dei committenti. Il risultato non è solo un risanamento energetico ma anche la creazione di un nuovo spazio abita-tivo di qualità attraverso la sopraelevazione dell'edifi cio. Copertura e sottotetto esistenti sono stati smantellati e la casa è stata sopra-elevata di un intero piano con una struttura

Il coraggio di cambiareAttraverso l'intelligente applicazione di nuovi metodi e tecnologie è stato possibile sfruttare tutto il potenziale di effi cienza presente in un edifi cio degli anni '80.

in legno. In questo modo l'aspetto dell'edifi -cio è cambiato in modo radicale: una nuova immagine alla quale gli stessi proprietari per primi hanno dovuto abituarsi. La creazio-ne di una nuova unità abitativa li ha però convinti alla fi ne a compiere questo passo coraggioso.

Attenzione all'isolamento termico

La parte di edifi cio esistente (piano terra e primo piano) è stata risanata con compo-nenti dalle elevate prestazioni in termini di isolamento termico. Per le murature esterne in laterizio è stato scelto un isolamento ter-mico a cappotto con pannelli in silicato di calcio. Alla base di questa decisione il de-siderio di utilizzare un materiale riciclabile e non infi ammabile. Lo spessore dell'iso-lamento termico raggiunge i 20 cm: questo

CasaClima A- RisanamentoIndice termico prima dell'intervento: 135 kWh/ m2a (1212 m3)Indice termico dopo il risanamento: 20,5 kWh/ m2a (1515 m3)Ubicazione: Appiano (BZ)Committente: Oswald von TroyerProgettazione: Arch. Barbara Wörndle –Ing. Oscar Stuffer/Solarraum

INFO

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L'edifi cio prima dell'intervento di risanamento

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era lo spessore maggiore disponibile per i pannelli ed è stato scelto principalmente per motivi economici, in modo da evitare una messa in opera in doppio strato, più costosa.Nelle zone a contatto con il terreno si è fatta molta attenzione ad una corretta e accura-ta esecuzione dei dettagli. Tutto il perimetro dell'edifi cio è stato dissotterrato e le strut-ture delle bocche di lupo sono state tagliate per eliminare i ponti termici ad esse corre-lati. La cantina non è stata coibentata, poi-ché non riscaldata, mentre si è provveduto a isolare con 20 cm di polistirene espanso il solaio fra cantina e piano terra, in modo da minimizzare il fl usso di calore dall'apparta-mento verso la cantina.Le vecchie fi nestre sono state sostituite con fi nestre termoisolanti in legno-alluminio con triplo vetro. I cassonetti degli avvolgibili esistenti sono stati mantenuti nella loro po-sizione e riempiti con materiale isolante. I nuovi cassonetti per le veneziane sono stati invece montati all'esterno. Anche i numerosi ponti termici in facciata ( 90 m lineari) sono stati di conseguenza rimossi: i balconi in calcestruzzo esistenti sono stati tagliati e so-stituiti con balconi in legno , le parti di mu-ratura in aggetto sono state rimosse e anche le bocche di lupo sono state termicamente disgiunte. Il sottotetto è stato realizzato con sistema prefabbricato in legno dalle elevate per-formance termoisolanti. L'elevato grado di prefabbricazione ha consentito di ridurre in modo consistente i tempi di costruzione. Gli elementi prefabbricati sono stati porta-ti in posizione e montanti con l'utilizzo di un'autogrù. Gli elementi prefabbricati, uti-lizzati sia per le murature che per la coper-tura, sono costituiti da montanti TJI e da un

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Nuova impiantistica

Il ricambio d'aria è garantito in tutto l'edifi -cio, compreso un piccolo ambito in cantina, da una ventilazione meccanica controllata. Per ognuna della quattro unità abitative è stata infatti installata una macchina di ven-tilazione con recupero di calore. La nuova superfi cie piana della copertura offre oggi nuovi spazi di vita e viene utiliz-zata dagli abitanti anche come terrazza. Una parte del tetto è realizzato con verde esten-sivo, la rimanente parte viene utilizzata per l'alloggiamento dei pannelli solari. Anche l'impiantistica è stata completamente rinno-vata andando a sostituire la caldaia a gasolio presente. Per motivi economici e di spazio si è rinunciato a una pompa di calore con sonde geotermiche. Si è quindi deciso di in-serire una caldaia a gas, più economica, visto anche il fabbisogno molto limitato dell'edi-fi cio. La produzione dell'acqua calda sanita-ria viene integrata con l'ausilio dei collettori

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solari posti sul tetto piano. La distribuzione del calore avviene con un sistema radiante a pavimento già presente e che è stato solo completato per il piano del sottotetto.

Una nuova-vecchia CasaClima A

Da un edifi cio altamente energivoro e con metri e metri di ponti termici si è ottenuto

un edifi cio effi ciente, dall'immagine moder-na e dai piacevoli spazi interni. Un desiderio della committenza era l'utilizzo di materiali da costruzione ecologici , e la cosa si è po-tuta realizzare con successo, ad esclusione dell'isolamento del solaio della cantina. Una progettazione precisa e una buona collabo-razione con gli artigiani ha contribuito alla risoluzione di dettagli anche complicati. In questo modo è stato possibile abbattere il precedente fabbisogno per riscaldamento dell'edifi cio non risanato pari a 135 kWh/m²a portandolo a soli 20,5 kWh/m²a. Ne è ri-sultato un nuovo spazio abitativo che ha anche il vantaggio di non sperperare suolo prezioso, un fattore importante in una re-gione dove solo il 6% del territorio risulta fabbricabile. Con coraggio e lungimiranza i committenti hanno reso possibile un ot-timizzazione dell'edifi cio esistente, sia nel senso di maggior effi cienza energetica sia di mancato consumo di nuovo territorio. In cambio essi sono stati ricompensati con un elevato comfort abitativo e con la consegna di un premio di riconoscimento nell'ambito dei CasaClima Awards 2010. Taglio termico sulla bocca di lupo

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Una vecchia fabbrica di scarpe ormai in disuso si trasforma nella moderna e innovativa sede di uno studio di architettura e design.

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Da archeologia industriale a CasaClima A

La nuova sede di 3ndy Studio, inaugurata nel settembre del 2010 a Vigonovo, in pro-

vincia di Venezia, è l’esempio riuscito dell’ap-plicazione ed integrazione del sistema di certifi cazione CasaClima, come mezzo attra-verso il quale il Comune di Vigonovo è riusci-to ad elevare la qualità energetica degli edifi ci

costruiti nel suo territorio. L’edifi cio, oltre ad essere il primo Certifi cato CasaClima a Vigo-novo, spicca nel panorama architettonico lo-cale come esempio di recupero architettonico e riqualifi cazione energetica del patrimonio archeologico industriale esistente.

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Un progetto di recupero che valorizza la struttura originaria

Il tutto nasce dalla ristrutturazione di un’ex fabbrica di scarpe dismessa, un elemento certamente caratterizzante per il tessuto ur-bano e produttivo della Riviera del Brenta, situato in zona strategica su una strada pro-vinciale ad alta frequentazione che collega Padova a Venezia. Al momento dell’acquisizione l’edifi cio si presentava in condizioni strutturali discrete, tuttavia il disuso e il conseguente abbando-no degli ultimi 10 anni avevano contribuito all’insorgere di una situazione di degrado grave. Il sito si presentava come una disca-rica a cielo aperto, con scarti di lavorazione delle pelli che emanavano cattivo odore e liquami pericolosi ed infi ammabili abban-donati.Il progetto di recupero si è prefi sso l’obiet-tivo di sintetizzare, attraverso una lettura contemporanea, l’originaria struttura dell’e-difi cio, restituendo alla contemporaneità una memoria storica altrimenti persa per sempre. La ristrutturazione dell’immobile ha permesso di migliorare la qualità di vita

L'interno prima e dopo il risanamento

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Tiroler Versicherungen

degli abitanti del quartiere e di salvaguarda-re, allo stesso tempo, una parte importante della memoria collettiva della città. Inoltre, aspetto non di poco conto, la riconversio-ne ha comportato un notevole risparmio di energia consumata nelle varie fasi all’inter-no del processo di edifi cazione grazie al re-cupero di materie prime esistenti, il miglior uso delle infrastrutture esistenti, un minor ricorso a trasporto e logistica, la riduzione dei rifi uti prodotti.

CasaClima A-RisanamentoIndice termico invernale:26 kWh/m2aIndice termico estivo:37,8 kWh/m2aIndice di emissioni CO2:-28 kg/ m2a Ubicazione:Vigonovo (VE)Progetto architettonico:3ndy StudioResponsabile di progetto:arch. Alessandro LazzariProgettazione strutturale:3ndy studioProgettazione impiantistica:Studio Grigoletto di p.ind. Grigoletto Stefano

INFO

Risparmio energetico e risparmio economico

Per 7 mesi un team di architetti ed ingegneri ha lavorato costantemente per studiare ogni singolo nodo e componente delle strutture, con il fi ne ultimo di ottimizzare le presta-zioni energetiche dell'involucro. Un per-corso doppiamente complesso e faticoso, trattandosi di una ristrutturazione, ma che ha permesso alla nuova sede 3ndy Studio

Impianto fotovoltaico integrato in copertura

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di raggiungere con successo la “Classe A” CasaClima, con un fabbisogno termico per riscaldamento di 26 kWh/m2a a fronte dei 180 kWh/m2a consumati dall’edifi cio prima dell’intervento.Le pareti esterne esistenti in laterizio sono state completate con un cappotto termico in EPS con grafi te che è stato risvoltato sia in corrispondenza dei fori di porte e fi nestre sia sulle cornici perimetrali della copertura a volta per garantire la continuità dell'in-volucro coibentato. Particolare attenzione è stata posta anche alla risoluzione dei ponti termici in corrispondenza della copertura piana praticabile e dell'attacco a terra delle murature perimetrali.A lavori ultimati l’edifi cio è stato sottoposto al “Blower-Door Test” per verifi care la tenuta all’aria dell’involucro, ottenendo un valore di tenuta n50 di circa 0,63/h, valore normalmen-

te richiesto per un edifi cio CasaClima Oro.376 pannelli fotovoltaici integrati nella co-pertura sono il motore energetico dell’e-difi cio. Si tratta di pannelli detti “amorfi ” che producono energia elettrica anche in assenza di luce solare diretta, poiché mag-giormente sensibili a bassi livelli di irraggia-mento solare e alla luce diffusa. L’impianto fotovoltaico, accoppiato con pompa di calore ad alto rendimento, oltre a soddisfare pie-namente la richiesta energetica dell’edifi cio durante l’intera giornata, si auto-fi nanzia nel tempo grazie agli incentivi statali . La ventilazione meccanica controllata è stata integrata completamente nell’edifi cio, ope-razione alquanto complessa su una struttura preesistente dalla forma già ben defi nita. Il risultato ottenuto è un edifi cio moderno e tecnologico, ad impatto ambientale nullo e autonomo dal punto di vista energetico, che

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35KlimaHaus | CasaClima 02/2011wwww.dowxenergy.it®™ Marchio registrato di The Dow Chemical Company (“Dow”) o qualsiasi filiale di Dow

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XENERGY fornisce ad architetti e costruttori soluzioni di isolamento che

soddisfano i nuovi requisiti imposti dalla normativa sul risparmio energetico,

ottenendo gli stessi valori di resistenza termica dichiarata, RD, con un minore

spessore. La gamma di prodotti XENERGY rappresenta, oggi, la migliore

offerta in polistirene estruso in termini di prestazioni termiche ed impatto

ambientale.

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durante il suo utilizzo non produce CO2, né alcun inquinante derivante dalla combustio-ne di idrocarburi.

Altri punti di forza

Un “cervello” domotico permette ai vari di-spositivi installati nell'edifi cio di funzionare in maniera ottimale e di interagire tra loro in modo automatizzato ed effi ciente. La cura dell’interfaccia utente e l’immediatezza del sistema di gestione rende l’uso delle tec-nologie semplice ed intuitivo per tutti. Dal computer di ogni collaboratore dello studio è possibile utilizzare un programma che per-mette il controllo di tutto il funzionamento della struttura e la gestione del sistema.Altro punto di forza dell’intervento di re-cupero è l’eliminazione di oltre 250 metri quadri di pavimentazione esterna in calce-struzzo, con il conseguente ripristino della superfi cie permeabile esterna, realizzazio-ne di parcheggi in greenpark ombreggiati, di un’area verde alberata, e piantumazione di una siepe di gelsomino profumato lungo tutta la recinzione. Grazie ad un sistema di raccolta dell’acqua meteorica in un serbatoio

interrato carrabile, l’acqua piovana viene ri-utilizzata, dopo essere stata fi ltrata, per l’irri-gazione delle aree verdi del giardino evitan-do così l'utilizzo a questo scopo di preziosa acqua potabile.

La consegna del „Premio all'Innovazione Amica dell'Ambiente“ ideato da Legambiente

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CasaClima WineLa certifi cazione CasaClima Wine è il sigillo di qualità di cantine vinicole sostenibili, che oltre a valutare l’impatto ambientale dell’edifi co e il benessere dell’uomo che ci lavora o la visita, considera gli aspetti dell’energia e dell’acqua durante tutto il processo di vinifi cazione.

ClimaHotelÈ il sigillo di qualità per un turismo consapevole. Uno strumento per costruire e gestire le strutture alberghiere in modo sostenibile sia dal punto di vista dell’ecologia e dell’economia, sia degli aspetti socio-culturali.

Il certifi cato energetico con sigillo di qualità CasaClima garantisce ai committenti e agli utenti spazi di vita confortevoli e che risparmiano energia. L’uso intelligente delle risorse contribuisce alla tutela del clima e dell’ambiente.

CasaClima: la certifi cazio

Le verifi che accurate di ogni progetto e gli audit di controllo durante la fase co-struttiva attestano l’elevato livello qualitativo ed il grado di effi cienza raggiunto. In quanto organo certifi catore pubblico e indipendente, l'Agenzia CasaClima è garanzia di neutralità e trasparenza per i cittadini.

CasaClima natureCertifi ca un edifi cio non solo dal punto di vista dell’effi cienza energetica, ma anche degli impatti sull’ambiente e sulla salute dell’uomo. Per questo ai fi ni della valutazione è importante l’impiego di materiali da costruzione ecocompatibili e un uso attento delle risorse acqua e suolo.

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RisanamentoRisanare energeticamente un edifi cio secondo lo standard CasaClima permette di adeguare la costruzione alle nuove esigenze degli abitanti in termini di spazi e di comfort abitativo. Si ottiene nel contempo un notevole risparmio energetico e un incremento del valore dell’immobile.

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Nuove costruzioniUna CasaClima si caratterizza per un elevato comfort abitativo e per le ottime prestazioni energetiche. L’attenta realizzazione dell’involucro assicura un basso fabbisogno termico che viene coperto da un’impiantistica effi ciente sfruttando al massimo le fonti energetiche rinnovabili.

CasaClima HabitatValuta la sostenibilità globale di estese aree abitative, certifi cando le buone pratiche di progettazione e di gestione basate su standard innovativi sia a livello di misure tecniche che strategiche.

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Finestra Qualità Valuta non solo la qualità energetica della fi nestra con requisiti minimi migliorativi rispetto alle normative nazionali ma controlla anche la formazione e la progettazione della posa in opera a regola d’arte. Offre inoltre una garanzia di 4 anni.

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MobileHomeÈ una moderna interpretazione di bungalow, arricchita con design e autosuffi cienza energetica. Non più edifi ci in plastica o metallo, simili spesso a baracche nel paesaggio, ma piccole vere CaseClima con prestazioni elevate e altissimo grado di ecologia.

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Con l’entrata in vigore del D.Lgs 311/06 sull’isolamento termico ed il risparmio

energetico, l’esigenza di isolare termicamen-te anche i sottofondi posti a diretto contatto con il terreno è divenuta di primario interesse ed importanza.La realizzazione di una struttura posta contro terra ha origine con la formazione del vespaio che, oltre alle necessarie prestazioni di isola-mento termico, dovrà coniugare resistenza meccanica e barriera alla risalita di umidità per capillarità; sicurezza e facilità/velocità di posa in opera costituiscono il migliore com-pletamento della soluzione.La soluzione del sistema costruttivo in Leca TermoPiù (la speciale argilla espansa caratte-rizzata da un processo produttivo specifi co) è stata scelta a Parma, per la costruzione di un nuovo Hotel di 1.200 m2 di superfi cie, nel quale il progettista ha potuto assicurare ele-vate prestazioni di isolamento termico nel pieno rispetto della facilità realizzativa.Partendo dalla volontà di conseguire uno standard termico molto importante, trasmit-tanza termica U≤0,33 W/m2K abbinando spessori contenuti ed economie costruttive, la soluzione progettata ed eseguita è stata quella di realizzare un unico strato di Leca TermoPiù dello spessore di 20 cm sul quale formare una soletta in calcestruzzo di 10 cm.

Leca TermoPiù: l’umidità resta giùLeca TermoPiù è la speciale argilla espansa antirisalita di umidità per la formazione di vespai contro terra isolati termicamente, ad elevata resistenza meccanica e certifi cati ecobiocompatibili.

Sul terreno, opportunamente compattato, è stato posato un tessuto non tessuto e quindi l’argilla espansa pompata in opera da speciali mezzi cisternati con produttività di 40 m3/h: i complessivi 240 m3 di argilla espansa, ripartiti nello spessore di 20 cm su una superfi cie di 1.200 m2, sono stati messi in opera in 6 ore di lavoro consentendo l’esecuzione dell’intero sistema in una sola giornata lavorativa.Rifi nita la superfi cie con semplice staggiatura nel livello progettato, le lavorazioni hanno vi-sto la stesa di un tessuto non tessuto con rete metallica e successivo getto di calcestruzzo (spessore 10 cm) per la formazione della so-letta di ripartizione dei carichi).La soluzione in argilla espansa, sfruttando il basso valore di conducibilità di Leca Termo-Più (λ=0,09 W/mK certifi cato) e l’antirisalita di umidità per capillarità (h≤3 cm determina-ta in accordo alla normativa di riferimento), si è rivelata effi ciente sia sotto il profi lo tecnico che esecutivo.Con due semplici strati, Leca TermoPiù e so-letta in calcestruzzo, ed uno spessore conte-nuto, soli 30 cm, si è raggiunto un livello di isolamento termico molto elevato, trasmit-tanza termica U=0,24 W/m2K, e la sicurezza di uno strato che mantiene inalterate le pro-prie caratteristiche tecniche per l’intera vita utile dell’edifi cio.

Page 39: Rivista casaclima klimahaus aprile 2011

Leca TermoPiù è la speciale argilla espansa antirisalita di umidità per la formazione di sottofondi e vespai isolati contro terra a norma di legge. Il risultato è un vespaio che offre prestazioni d’eccellenza: isolamento termico anche in spessori contenuti, ef ficace bar riera alla risalita d’umidità, elevata resistenza. Grazie alla flessibilità applicativa, la posa in opera è più semplice e veloce rispetto alle soluzioni tradizionali. Scopri tutte le novità su www.leca.it: Leca TermoPiù, più isolamento in meno tempo.

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Il RÖFIX 650 è un intonaco da risanamen-to bianco, premiscelato, idrorepellente con

inerti minerali pregiati (0-2 mm). Funge da intonaco risanante bianco per superfi ci intona-cate quando sussiste umidità di risalita (in par-ticolare per zoccolature, ad es. in chiese, vec-chi edifi ci, ecc.) per interni ed esterni ed è un perfetto intonaco risanante per edifi ci vecchi e nuovi su pareti con elevati valori di umidità (quali ad es. cantine, ecc.). Le principali carat-teristiche sono: elevata permeabilità al vapo-re, idrorepellente, lavorabilità, sabbia calcarea pregiata, elevata resistenza ai sali e conformità WTA 2.9.04.RÖFIX 650 è l’unico intonaco risanante macro-poroso bianco: intonaco, fi nitura e colore in un unico prodotto. Una soluzione ideale e veloce per il risanamento di murature soggette a cari-co salino e di umidità, su facciate esterne e su-perfi ci interne. I vantaggi principali di RÖFIX 650 sono dati dal fatto che è lavorabile a mano e a macchina ed è considerabile come intona-co, fi nitura e pittura in un unico prodotto; è ap-plicabile in un unico strato, è frattazzabile ed inoltre è adatto sia per nuove che per vecchie costruzioni.Per quanto riguarda il sottofondo, è bene de-molire il vecchio intonaco fi no a circa 100 cm sopra i segni dell‘umidità e raschiare le fughe di malta friabile nella muratura per una pro-fondità di ca. 2-3 cm. In seguito alla fase di pu-litura, per migliorare l‘aderenza ed equilibrare il potere assorbente del sottofondo si suggerisce l’applicazione di un rinzaffo parziale (copertu-ra ca. 60 %) con RÖFIX 671 Malta da rinzaffo

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per risanamento. Infi ne per livellare e riempire grosse irregolarità meglio utilizzare RÖFIX 648 Intonaco antisale.

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Si tratta di malta fi brorinforzata per il ripristino del calcestruzzo con microsilica, classe R3 secon-do la UNI EN 1504-3. Quando il calcestruzzo ha bisogno di un intervento, l’utilizzo di CreteoRe-pair CC 130 di RÖFIX è una soluzione ottimale. Questo prodotto è costituito da malta pregiata a base minerale con additivi aggrappanti per ripa-razione del calcestruzzo, garantendo la massima effi cacia in un solo prodotto. Il materiale di base include cemento, sabbie selezionate, additivi per migliorarne la lavorazione.In particolare i vantaggi di CreteoRepair CC 130 sono una buona adesione senza ponte d’a-derenza, il fatto che è applicabile in uno o più strati, lo spessore da 3 a 40 mm in un’unica mano, una lavorazione migliorata e la dispo-nibilità in sacco o silo. Mentre le caratteristiche principali sono la resistenza al gelo e ai sali scongelanti, la resistenza all’umidità permanen-te, la conformità alla normativa EN 1504-3. Cre-teoRepair CC 130, un prodotto ideale anche per il ripristino di strutture in calcestruzzo portanti.Riguardo all’applicazione, il calcestruzzo per riparazione va utilizzato con un idoneo attrez-zo sulla superfi cie di calcestruzzo danneggiata preventivamente bagnata. La malta va poi ap-plicata a mano oppure a macchina, costipata e spianata con una spatola, infi ne rifi nita con un frattazzo.

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41KlimaHaus | CasaClima 02/2011

La costruzione del monastero iniziò nel lontano 1741 sotto la guida di 3 orsoline,

e quattro anni dopo fu inaugurato come mo-nastero, scuola, centro di formazione e colle-gio femminile. Oggigiorno il Monastero delle Orsoline gestisce una scuola media equipa-rata, un doposcuola per i scolari della scuola media ed un collegio per le studentesse delle superiori. Nel 2008 è iniziata un’importante ristrutturazione con l’ambizioso obiettivo di donare ad un palazzo sotto tutela monumen-tale un interno moderno in tempi molto bre-vi. L’architetto Rudolf Perktold e la direttrice del collegio, Johanna Brunner, hanno assisti-to passo per passo i lavori, e hanno saputo gestire questa sfi da nel migliore dei modi.

RUBNER PORTE per il Monastero delle Orsoline a BrunicoCome sarebbero i centri delle città e dei paesi senza i palazzi e i simboli del passato? Essi conferiscono identità e creano un senso di fi ducia nella gente del luogo come pure nei turisti. Nella presente relazione RUBNER Porte mostra come è possibile arrivare ad un accorto adattamento delle porte agli standard moderni.

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42 KlimaHaus | CasaClima 02/2011

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pato appositamente abbiamo risolto il punto debole del foro e dell’interfaccia tra fi nestra e muro, così l’involucro diventa continuo. La particolarità della nuova fi nestra, che rag-giunge valori eccellenti di trasmittanza termi-ca da Uw 1,2 a 0,8 W/m²K con doppio o triplo vetro, sta nel fatto che forma un’unità con l’involucro grazie all’accurata progettazione e costruzione del telaio e dell’anta e grazie an-che al sistema d’installazione ponderato. Anche per questa nuova fi nestra offriamo so-luzioni di sistema e sono disponibili avvolgibi-li, raffstore, zanzariere e gli appositi cassonetti. I vantaggi:

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terno• Fatta per case passive

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43KlimaHaus | CasaClima 02/2011

Cappotto NaturaWall

Naturalia-BAU segna una nuova tap-pa nell’evoluzione degli isolamenti a

cappotto con NaturaWall: il primo cappotto rispettoso dell’ambiente, traspirante e certi-fi cato ETA.Cuore tecnologico del sistema è PAVA-WALL, il pannello termoisolante in fi bre di legno intonacabile che alle eccellenti pre-stazioni coibenti contro freddo e caldo uni-sce traspirabilità e protezione acustica. La stratigrafi a del sistema NaturaWall ne pre-vede l’accoppiamento con NaturaKALK-POR, malta adesiva e rasante a base di calce idraulica naturale NHL 3,5 e Natura-KALK–SILICATI, intonachino decorativo traspirante.Concepito per la realizzazione di isola-menti a cappotto continuo senza ponti termici e senza formazione di condensa,

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44 KlimaHaus | CasaClima 02/2011

Si è conclusa domenica 20 febbraio 2011 la prima edizione del Salone ComoCasaCli-

ma, il primo evento organizzato a Como in collaborazione con l’Agenzia CasaClima. Per tre giorni Villa Erba e il lago di Como han-no fatto da prestigiosa cornice a esposizioni, convegni, workshop e dimostrazioni prati-che sul tema dell’edilizia eco-compatibile e dell’effi cienza energetica che hanno visto la partecipazione di oltre 5000 persone. L´Agenzia CasaClima ha proposto uno sguardo sulle certifi cazioni, sulle offerte di consulenza e sui corsi specifi ci per la forma-zione. Sono inoltre stati presentati i sigilli

Primo Salone ComoCasaClima

di qualità come il ClimaHotel o la Finestra Qualità CasaClima. Il modello CasaClima, proprio perché incen-trato sulla trasparenza e la tutela degli inte-ressi dei consumatori, è un concetto molto richiesto in tutta Italia. La consegna ai com-mittenti locali delle targhette CasaClima nelle classi di effi cienza più elevate è la di-mostrazione che la fi ducia in questo marchio è già presente in questo territorio. Anche per questo nei prossimi anni ComoCasaClima è destinato a diventare un punto di incontro importante per il settore costruttivo che gra-vita attorno al lago di Como.

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IMADal 1 al 3 marzo 2011 l’Agenzia CasaCli-

ma ha partecipato alla Fiera Ecobuild, evento dedicato ai settori del design, dell’edi-lizia ecosostenibile e delle energie rinnovabi-li. Quest’anno la manifestazione si è tenuta al Centro fi era ExCeL nella parte Est di Londra, la più grande struttura per eventi disponibile nella capitale britannica. Rispetto all’anno precedente il numero de-gli espositori è impressionante - oltre 1.300 aziende hanno voluto offrire ai visitatori i loro prodotti per un costruire sostenibile. Anche il numero dei visitatori è cresciuto, raggiungendo le 50000 presenze. Questo di-mostra che anche in Gran Bretagna i temi dell’effi cienza energetica e della progetta-zione innovativa sono attuali nonostante la crisi.Il programma dei convegni della fi era si è dimostrato molto coinvolgente. I visitatori hanno potuto prender parte gratuitamen-te a oltre 100 diverse manifestazioni. Molti esperti del settore hanno messo a disposi-zione le loro conoscenze.Per CasaClima partecipare ad Ecobuild si-gnifi ca intervenire alla più grande e com-pleta vetrina a livello mondiale del settore. Per CasaClima i tre giorni sono stati molto

Nel settore edile da qualche anno a que-sta parte si sta assistendo ad una nuo-

va affermazione delle costruzioni in legno. In Alto Adige l’edilizia in legno ad alta ef-fi cienza energetica non è più un settore di nicchia e lentamente questo trend si sta dif-fondendo in tutta Italia. Il 26 e il 27 mag-gio 2011 architetti e tecnici del settore edile potranno conoscere da vicino le innovazioni dell’edilizia in legno, grazie ad un’escursio-ne organizzata dal TIS innovaton park di Bolzano nell’ambito del progetto enertour. Il programma dell’escursione prevede la visita a cinque diverse realizzazioni in Alto Adige, presentate personalmente dai progettisti e dai tecnici delle aziende costruttrici. In que-sto modo si potranno conoscere attraverso esempi pratici, i vantaggi delle costruzioni in

Visita guidata: le innovazioni dell’edilizia in legno

legno e le caratteristiche delle diverse tipo-logie costruttive esistenti. Tra gli oggetti della visita, anche il cantiere di un edifi cio su più piani realizzato ad inte-laiatura in legno. Si tratta della futura sede di un'azienda Partner CasaClima, uno dei primi edifi ci ad essere classifi cato nel nuovo standard CasaClima nature. Il tour porterà poi al sito di produzione per case prefabbri-cati in legno, per vedere dal vivo come ven-gono assemblate le componenti delle pareti nelle sale di montaggio. Il progetto enertour del TIS ha lo scopo di diffondere soluzioni innovative e buone pratiche per promuovere il settore dell’ef-fi cienza energetica e delle fonti rinnovabili. Per il programma dettagliato dell’escursione e per l’iscrizione: www.enertour.bz.it.

Ecobuild 2011 – ExCeL London

Uno degli edifi ci in legno visitati nell'ambito dell'enertour a maggio

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produttivi: molte persone si sono infatti in-teressate alla certifi cazione di qualità e agli edifi ci costruiti secondo lo standard Casa-Clima presentati in fi era. Uno stimolo per continuare anche in futuro nella divulgazio-ne dell’esperienza CasaClima non solo sul territorio italiano.

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Il vetro e la Finestra Qualità CasaClimaPer la Finestra Qualità CasaClima si richiede un valore di trasmittanza termica del vetro Ug ≤ 1,1 W/(m2K) secondo la norma UNI EN 673. Con il marchio CE il vetraio dichiara inoltre che il suo vetro isolante è conforme alla norma UNI EN 1279.

Finestra Qualità CasaClima

Le fi nestre sono ad oggi il punto più de-bole dell’involucro di una CasaClima per

quanto concerne le dispersioni di calore. Il valore di trasmittanza termica complessiva di un serramento non è infatti, allo stato della tecnica, ancora paragonabile agli altri elementi costruttivi.In ogni caso negli ultimi anni si è assistito ad una grossa evoluzione soprattutto nel cam-po dei vetri: dal vetro singolo, con una tra-smittanza termica Ug fi no a 5,80 W/(m²K), si è passati al vetro doppio con intercapedine riempita d’aria e quindi al vetro termoiso-

lante riempito con gas nobile che è oggi lo standard. Con vetri termoisolanti a doppia lastra i valori di trasmittanza termica si atte-stano generalmente attorno a 1,10 W/(m²K), che possono arrivare a 0,40 W/(m²K) per vetri termoisolanti a tripla lastra.

Come essere sicuri della qualità del vetro?

La Direttiva 89/106/CEE prevede che il ve-tro utilizzato nelle costruzioni soddisfi i requisiti minimi essenziali prescritti dalle

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Prestazione energetica della “Finestra Qualità CasaClima”

Finestra Qualità CasaClima

Uf W/(m2K)

UgW/(m2K)

Classe B ≤ 1.4 ≤ 1.1

Classe A ≤ 1.2 ≤ 1.1

Gold (*) ≤ 1.0 ≤ 0.6

(*) solo Partner CasaClima.

norme pertinenti mediante un’attestazione di conformità di prodotto, quindi l’obbli-go di marcatura CE. La marcatura CE però non è un marchio di qualità e si limita a garantire solo gli aspetti compresi nei re-quisiti essenziali in un’autodichiarazione di conformità dopo che il prodotto ha almeno superato le prove iniziali di tipo ITT (Initial Type Test) effettuate da un laboratorio di prova notifi cato.L’Agenzia CasaClima, ma anche il serra-mentista nonché il cliente fi nale, come pos-sono allora essere sicuri dei valori e delle qualità dichiarate per il vetro?E soprattutto: i risultati ottenuti con le prove iniziali di tipo ITT saranno possibili ed at-tendibili anche nella produzione quotidiana e garantiranno prestazioni durevoli negli anni?Per poter rispondere alle due domande l’A-genzia CasaClima richiederà controlli ester-ni sulla produzione dei vetri isolanti. I criteri di valutazione sono stati sviluppati con la collaborazione dell’esperto Ennio Mognato, responsabile del settore vetro per edilizia della Stazione Sperimentazione del Vetro, ente pubblico di ricerca con laboratori ac-creditati.

Requisiti prestazionali dei vetri per la Finestra Qualità CasaClima

Entro il 1.7.2012 si richiedono certifi cati ri-lasciati da ente notifi cato secondo la norma UNI EN 1279-2 e 1279-3, con prove effet-tuate su una vetrata isolante composta da almeno un vetro basso emissivo magne-tronico sbordato, riempita con gas argon e con distanziatore a giunto caldo. Su queste tipologie si richiederanno prove di invec-chiamento e requisiti per la penetrazione del vapor d'acqua nonché requisiti per la ve-locità di perdita di gas e per le tolleranze di concentrazione del gas.Nella Finestra Qualità CasaClima avran-no titolo preferenziale le vetrate isolan-ti prodotte da vetrerie in possesso di una certifi cazione di prodotto, in conformità alle norme applicabili della serie UNI EN 1279, che preveda la sorveglianza della produzione. Tale certifi cazione deve es-sere rilasciata da un organismo indipen-dente accreditato per la certifi cazione di prodotto nel settore vetro per costruzioni che utilizzi laboratori di prova accreditati e notifi cati ed approvato dall’Agenzia Ca-saClima. L’accreditamento può essere ri-lasciato da un qualsiasi organismo facente

parte dell’EA - European Cooperation for Accreditation. Per un periodo transitorio (fi no a dicembre 2013) sono accettate vetrate isolanti da ve-trerie che abbiano in corso la procedura di certifi cazione documentata dalla richiesta all’ente terzo e da una verifi ca ad hoc della produzione da parte dell’Agenzia CasaCli-ma (o suo ente delegato). Dopo tale data le vetrerie debbono essere certifi cate.Oltre ai prelievi annuali presso le vetrerie durante le ispezioni per le prove di durabilità sulle vetrate, l’Agenzia CasaClima si riserva di prelevare, prima del montaggio, vetrate da sottoporre a:

a) verifi ca della quantità di gasb) verifi ca del tipo di vetro basso emissivoc) verifi ca del canalino a bordo caldod) verifi ca del valore di calcolo Ug effettivo

Per ulteriori informazioni sul vetro e la cer-tifi cazione di prodotti Qualità CasaClima prego rivolgersi al dott. Andreas Franzelin, fi [email protected]

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codice Produttore Luogo Prov. Prodotto Classe0001 WOLF FENSTER Naz-Sciaves BZ holz 88 A0002 WOLF FENSTER Naz-Sciaves BZ holz/alu 101 A0003 WOLF FENSTER Naz-Sciaves BZ holz/alu 115 Gold

0004 L'INFISSO snc Pietramurata di Dro TN Energy Wood Gold

0005 ROSIN srl Jesolo VE Perfect 70 B0006 ROSIN srl Jesolo VE Perfect 80 A

0007 FINSTRAL AG/SpA Auna di Sotto/Renon BZ TOP72 200

Classic-line A

0008 UNIFORM SpA Minerbe VR UNI ONE B

Attualmente le seguenti Finestra Qualità CasaClima certifi cate avrebbero la possibilità di richiedere la certifi cazione anche della porta fi nestra e dell’alzante scorrevole:

Prestazione Norma per la prova

Norma di classifi cazione Risultato minimo

Permeabilità all’ aria UNI EN 1026 UNI EN 12207 Classe 4Tenuta all’ acqua UNI EN 1027 UNI EN 12208 Classe 6 AResistenza al carico del vento EN 12211 EN 12210 3 BProva all’urto EN 13049 Classe 3

Novità Regolamento ver. 1.4: certifi cazione della porta fi nestra ed alzante scorrevole

La versione 1.4 attuale del Regolamento per la concessione del marchio Finestra

Qualità CasaClima, prevede l’estensione d’utilizzo del marchio anche per la porta fi -nestra nonché per l’alzante scorrevole.Senza alcun ulteriore costo sarà possibile estendere l’utilizzo del marchio ottenuto per una Finestra Qualità CasaClima an-che alla porta fi nestra dello stesso model-lo a condizione che rispetti i requisiti della

tabella attraverso prove di un laboratorio notifi cato e quindi anche con prove all’ur-to. Queste prestazioni minime sono richie-ste anche per l’alzante scorrevole che, per quanto riguarda la tariffa di certifi cazione, viene considerata come un ulteriore modello di fi nestra.Per queste tipologie di fi nestre è inoltre ri-chiesto un vetro di sicurezza su entrambi i lati in quanto i vetri si trovano a meno di 1 metro di altezza dal pavimento. Dovrà es-sere inoltre dimostrata la soluzione prevista per il taglio termico in corrispondenza della soglia, dove va generalmente previsto uno spessore di almeno 15 mm di isolamento verso l’interno.Nell’appendice n. 11 del Regolamento è presente lo schema con indicata la posizione per il calcolo del Theta 1, che deve essere di almeno 12,5°C. Nell’appendice n. 12 è ripor-tato invece lo schema per le verifi che delle isoterme per l’alzante scorrevole.Per la progettazione delle soluzioni di posa per il nodo inferiore sarà richiesto anche l’inserimento di un listello di montaggio in materiale termoisolante come quarto lato del controtelaio.

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Actis

In isolamento, il progresso é anche saper ispirarsi alla natura.

Per ricevere gratuitamente la nostra documentazione a casa vostra

Nome ................................................... Cognome ...................................................................................................................

Indirizzo ...................................................................................................................................................................................

Codice postale ...................................... Città ................................................... Provincia .......................................................

Telefono ............................................... email .......................................................................................................................... CASA

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P A N N E L L I I S O L A N T I I N F I B R A D I L E G N O S Y LV A C T I S

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Anche il sigillo “Porta Qualità CasaClima” è un marchio volontario di qualità certifi cata

che si basa su criteri di trasparenza, professio-nalità e imparzialità garantiti dall’Agenzia Ca-saClima per la tutela del consumatore fi nale.Il marchio è applicabile solo a porte fabbrica-te in serie ai sensi della marcatura CE secon-do la EN 14351-1/A1. Tutti i sigilli di qualità rilasciati vengono riportati sul sito internet dell’Agenzia CasaClima. In questo modo i

Porta Qualità CasaClimaDa inizio aprile è scaricabile dal sito dell’Agenzia CasaClima il regolamento per la concessione del sigillo “Porta Qualità CasaClima”. Le porte sono un punto delicato nella realizzazione di una CasaClima in quanto separano gli ambienti riscaldati all’interno dell’edifi cio dall’aria esterna.

consumatori avranno la possibilità di verifi -care se un prodotto di una particolare azienda ha realmente ricevuto il marchio di qualità.Il marchio „Porta Qualità CasaClima” ha una durata di tre anni dalla data di rilascio del certifi cato. Trascorso questo periodo è previ-sta una nuova verifi ca di idoneità, superata la quale sarà possibile prolungare la marcatura per ulteriori tre anni.

Requisiti prestazionali della “Porta Qualità CasaClima”

Per l`ottenimento del marchio sono richieste delle prestazioni minime in funzione delle tre classi di “Porta Qualità CasaClima” pre-viste: B, A e Gold. Come già succede per la Finestra Qualità CasaClima, la classe Gold è riservata ai soli Partner CasaClima.

FinestraQualità CasaClima

UD W/(m2K)

Uf (**)

W/(m2K)

Ug W/(m2K)

UpW/(m2K)

Classe B ≤ 1,6 ≤ 2,2 ≤ 1,4 ≤ 1,4

Classe A ≤ 1,2 ≤ 1,8 ≤ 1,1 ≤ 1,1

Gold (*) ≤ 0,8 ≤ 1,3 ≤ 0,7 ≤ 0,7

(*) solo Partner CasaClima.(**) in base alla norma EN 10077-1 o 10077-2; valore medio Uf laterale e superiore.

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Nella tabella 1 il regolamento elenca i singo-li coeffi cienti di trasmittanza termica massi-mi ammessi.Oltre a questa prescrizione, la porta che in-tende ricevere il marchio „Porta Qualità Ca-saClima” deve rispettare anche dei requisiti minimi in base alla norma di prodotto EN 14351-1/A1 come riportato nella tabella 2.Per la verifi ca dovranno essere forniti all’A-genzia CasaClima, in allegato alla domanda, le copie dei rapporti di prova ITT (Initial Type Test).Per l’antieffrazione non sono richieste classi specifi che poiché essa dipende dalle esigen-ze di sicurezza individuali del consumatore. Indipendentemente da ciò deve essere in ogni caso allegat o alla domanda il rapporto di prova con la relativa classe di WK.

Le prestazioni del serramento dovranno essere certifi cate mediante prove condotte da laboratori notifi cati presso la Comunità Europea per la Norma EN 14351-1: 2010 e presenti sul sito di Nando.Il Cascading non è ammesso per la “Porta Qualità CasaClima”.

Vetro di sicurezza

Per l’ottenimento del marchio “Porta Qua-lità CasaClima” è necessario che il vetro venga installato sulla porta in azienda e non in cantiere. Per minimizzare la con-densa il canalino distanziatore deve essere in materiale a bassa conducibilità termica (λ ≤ 0,06 W/mK). Le vetrate devono essere dotate di vetri di sicurezza su entrambi i lati

PrestazioneRiferimento per la prova

Norma di classifi ca-zione del risultato

KlimaHaus QualitätsTürPorta Qualità CasaClima

EN EN B A GoldResistenza al carico del vento 12 211 12 210 B2 B3 B4

Tenuta all’acqua 1 027 12 208 3A/3B 4A/4B 4A/4B

Permeabilità dell’aria(chiuso e bloccato) 1 026 12 207 2 3 4

Resistenza agli urti se vetro 13 049 13 049 2 3 4

Sostanze dannose 14 351-1/A1 14 351-1/A1 nessuna nessuna nessunaCapacità portante dei dispositivi di sicurezza 14 609 14 351-1 350N 350N 350N

Acustica RwPEN ISO

140-3

EN ISO

717-132dB 32dB 32dB

Termica UD W/m2K EN ISO

10077-2≤ 1,6 ≤ 1,2 ≤ 0,8

Funzione continua 1 191 12 400 100 000 100 000 100 000

Resistenza meccanica 947/948 949/950 2 3 4

Forze di manovra 12 046-2 12 217 2 2 3

Clima di differenza 1 121 12 219 2 3 3

Requisiti minimi in base alla norma di prodotto EN 14351-1 /A1

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se si trovano a meno di 1 m di altezza dal pa-vimento e se hanno una lunghezza laterale maggiore di 20 cm.Qualora si utilizzi un controtelaio questo deve essere continuo sui 4 lati per le nuovi costru-zioni e continuo su 3 lati nel risanamento, ad eccezione degli elementi di fi ssaggio.Il fabbricante deve corredare la porta di un Manuale di istruzioni per l´uso e la manu-

tenzione per garantire un utilizzo semplice, durevole e sicuro della porta. Inoltre il consu-matore fi nale riceverà una garanzia di cinque anni. Durante il periodo di garanzia previsto il produttore deve riparare eventuali danni causati da imperfezioni del prodotto, dei ma-teriali o della posa, coperti da garanzia, senza ulteriori costi per il consumatore.

La corretta posa della porta

Una corretta posa è fondamentale per ave-re delle prestazioni non inferiori a quelle dichiarate in etichetta CE e verifi cate con le prove di laboratorio.Il manuale di posa deve contenere tutti gli aspetti rilevanti per il montaggio della porta.Devono essere presenti disegni e istruzioni di montaggio in considerazione delle stra-tigrafi e di parete richieste, le caratteristiche dei materiali e componenti da utilizzare nonché le indicazioni sulle sigillature.Alla domanda devono essere allegati i det-tagli costruttivi con indicate tutte le guar-nizioni e gli elementi di fi ssaggio per le di-verse tipologie di parete. Per il pavimento deve essere inoltre disegnato un particolare della soglia a taglio termico con il listello di montaggio in materiale termoisolante per il taglio termico del pavimento.

Rappresentazione schematica dei dettagli richiesti

telaio (Uf)

PROSPETTO porta

PARTICOLARE II

PARTICOLARE III

vetro (Ug)

soglia (λ ≤ 0.50 W/mK)pavimento

fi nito

este

rno

este

rno

inte

rno

inte

rno

SEZIONEorizzontale

SEZI

ONE

vert

icale

SEZIONEverticale

contro telaio (λ ≤ 0.19 W/mK)

soglia

controtelaiotaglio termico

solaio grezzo

4° lato

porta (Up)

PARTICOLARE I

esterno

interno

SEZIONEorizzontale

parte tipo vedi appendice 10

Soglia a taglio termico con listello di montaggio in materiale termoisolante per il taglio termico del pavimento

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53KlimaHaus | CasaClima 02/2011

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Sembra lontano il 5 luglio 2010 quando an-dava a costituirsi il primo Network Casa-

Clima in Italia, il Network CasaClima sezione Trento.Ad oggi si sono aggiunti ben sette Network CasaClima: Sezione Piemonte-Valle d'Aosta, Sezione La Spezia, Sezione Brescia, Sezio-ne Molise, Sezione Belluno, Sezione Fermo, Sezione Abruzzo e a breve si costituiran-no i Network: CasaClima Network Sezione Abruzzo, le Sezioni relative alle province della Lombardia, delle province del Veneto, la Toscana, l’Emilia Romagna.L’Agenzia CasaClima è estremamente con-tenta del successo di questa iniziativa.In fondo ogni territorio, ogni provincia italia-na, rappresenta una realtà sociale unica, che solo le persone di quel territorio sono in gra-do di comprendere e vivere al meglio. Le associazioni CasaClima Network nascono proprio con questo obbiettivo: promuovere il “progetto” CasaClima su un determinato territorio attraverso le persone del territorio stesso.Ma le associazioni non sono solo questo. Esse a livello locale sono gli interlocutori privile-giati per l'organizzazione di corsi rivolti agli artigiani o ai professionisti, per l'organizza-zione di fi ere o iniziative pubbliche (Cubo di Ghiaccio ecc.), per sensibilizzare le istituzioni, per la consulenza energetica e per promuo-vere le aziende sul territorio, che sostengono il “progetto” CasaClima.

“CasaClima Network”: una realtà in forte crescitaLe associazioni costituite o in fase di imminente costituzione diventano sempre più numerose.

®Tutti coloro che desiderassero avere infor-mazioni più dettagliate o diventare capo-fi la per la costituzione di un Network nel-la propria provincia o nel proprio territorio, sono pregati di inviare una mail all’indirizzo: [email protected].

Evento costituzione CasaClima Network Piemonte Valle d'Aosta

Page 54: Rivista casaclima klimahaus aprile 2011

54 KlimaHaus | CasaClima 02/2011

L’iniziativa del “Cantiere Vivente” ha rap-presentato quest’anno un’interessante

novità alla Fiera KlimaHouse di Bolzano. Nel corso della giornata alcuni produttori di diverse tipologie di materiali in ambi-to CasaClima hanno dato vita ad una di-mostrazione pratica di installazione in un vero e proprio cantiere simulato, mentre un tecnico esperto CasaClima illustra-va al pubblico le diverse fasi dell’opera e le specifiche tecniche del prodotto.Simeonato serramenti ha aderito con en-tusiasmo ed un suo tecnico ha più volte montato e smontato su una parete appo-sitamente realizzata un serramento se-zionato orizzontalmente per consentire ai presenti di valutarne ancor meglio le particolarità.Il folto pubblico presente ha dimostrato di apprezzare molto l’iniziativa, osser-

Simeonato al Klimahouse 2011Simeonato serramenti SpA al cantiere vivente della Fiera KlimaHouse 2011

vando con attenzione ogni singola fase della posa e intrattenendosi poi - a lavo-ro ultimato - con i tecnici Simeonato per ottenere informazioni, suggerimenti e consigli. Oltre che nel “cantiere vivente” Si-meonato serramenti ha esposto an-che alcuni angolari di serramento nel-le isole denominate “giusto/sbagliato”, appositamente progettate per esem-plificare varie modalità di installa-zione corrette, a fronte di equivalenti metodologie sbagliate. L’iniziativa ha incontrato notevole successo; tecnici, costruttori ed anche consumatori inte-ressati a conoscere meglio il prodotto che andranno ad acquistare, hanno af-follato lo stand piacevolmente incurio-siti da questa innovativa modalità di presentazione.

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I prodotti HELLA colpiscono per la loro qua-lità d'eccellenza assoluta e per la perfetta

funzionalità. Essi rispettano tutti i criteri di un prodotto di punta: longevità, elevata qualità di design ed effi cienza energetica.Le tapparelle HELLA offrono insieme protezio-ne da luce, vista, rumore e intemperie. Allo stes-so tempo queste tapparelle sono vere specialiste di risparmio energetico. Le innovative tapparel-le da giorno permettono inoltre di regolare in modo continuo l'incidenza luminosa.Le vene-ziane esterne HELLA coniugano in modo otti-male i vantaggi della tapparella con quelli della veneziana e sono di uso assai confortevole.

Comfort abitativo, risparmio durevoleI moderni sistemi di protezione dal sole e dalle intemperie permettono una regolazione personalizzata di luce e ombra, proteggono da sguardi indiscreti e, grazie all’ottimo isolamento termico, fanno risparmiare. HELLA è un trendsetter del settore.

Un sistema particolarmente intelligente è inol-tre HELLA-trav: un cassonetto per fi nestre e porte disponibile in tutte le misure. Con le tende da sole HELLA anche il balcone o la terrazza si trasformano in uno spazio abita-tivo all'aria aperta dove sentirsi a proprio agio.HELLA realizza i propri prodotti di protezione dal sole e dalle intemperie su misura utilizzan-do materiali di pregio, personalizzabili quanto personalizzati sono gli appartamenti e uffi ci dei suoi clienti. Per questo può essere garantito un servizio di assistenza a lungo termine. E c'è un altro vantaggio: HELLA ha due sedi in Alto Adi-ge, a Laives e a Brunico. www.hella.info

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Adottando il protocollo CasaClima il com-mittente ha voluto confermare che co-

struire edifi ci a basso consumo energetico è una sfi da vincente e può diventare un modello di riferimento per tutti coloro che vogliono dare un fattivo contributo ad un vivere più so-stenibile.

Involucro

Parete esterna tipo 1: muratura in calce-struzzo autoclavato 24 cm + cappotto isolante in EPS 20 cm U= 0,13 W/m2KParete esterna tipo 2: muratura in calce-struzzo autoclavato 24 cm + cappotto isolante in fi bra di cellulosa 20 cm + listelli in legno di larice U= 0,16 W/m2KTetto a falda: isolamento in fi bra di legno 20 cm U= 0,18 W/m2KTerrazzo: isolamento sopra la caldana in cls 10 cm di calcestruzzo cellulare + 20 cm di XPS U= 0,15 W/m2K

Prima CasaClima A in Provincia di Vercelli

Nuove targhette

Serramenti: triplo vetro con gas argon Ug = 0,7 W/m2K triplo vetro con gas krypton Ug = 0,6 W/m2K

Impiantistica

Riscaldamento radiante a parete alimenta-to da una piccola caldaia a condensazione a gas con potenza modulante, integrata con 4 collettori solari e serbatoio di accumulo da 500 litri, sia per la produzione di acqua calda sanitaria che per il riscaldamento. Impianto di ventilazione meccanica controllata con re-cupero del calore.

Misurazione

Gli edifi ci sono stati sottoposti al test di tenuta all’aria (Blower Door Test) ed han-no superato le prove rientrando nel pa-rametro richiesto per CasaClima classe A (n50,lim = 1h-1)

Ubicazione: Trino (Vercelli)Intervento: edifi ci residenzia-li monofamiliariSuperfi cie netta riscaldata: 184,77 m2

Classe energetica: CasaClima AIndice termico: 23 KWh/m2aIndice di emissione di CO2: 18 kg/m2a

Committente: SIL COSTRUZIONI s.r.l.Progettazione architettonica e direzione lavori: Arch. Gianni Carlo La LoggiaProgettazione impianti: Ing. Renato ScarabottiConsulente CasaClima: Arch. Gianni Carlo La LoggiaRealizzazione: Impresa La Loggia Giuseppe

INFO

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57KlimaHaus | CasaClima 02/2011

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Nell'ambito di una politica volta alla ri-duzione integrale dei consumi energe-

tici in edilizia la parte del leone sarà in futu-ro rivestita sempre più dalla riqualifi cazione energetica del patrimonio edilizio esistente. Basti considerare che ad oggi il 90% degli edifi ci è in una situazione pessima dal punto di vista dei consumi energetici.Lo stato di attuale crisi del settore produt-tivo edilizio non deve far dimenticare che crisi signifi ca cambiamento, quindi, se il modello edilizio delle nuove costruzioni è in forte rallentamento gli operatori del settore dovrebbero rifl ettere sul fatto che esiste un enorme parco edilizio da riqualifi care ovvero una grande opportunità da cogliere.Gli interventi sul patrimonio esistente si possono sintetizzare in tre macro voci: manutenzione, riqualifi cazione e, a sca-

Termografi a per il risanamento energeticoLa diagnosi energetica si può avvalere della tecnica termografi ca al fi ne di defi nire al meglio la reale situazione termica dell'immobile.

Quadro normativo di riferimento

UNI EN 473 Prove non distruttive - Qualifi cazione e certifi cazione del personale addetto alle prove non distruttive - Principi generali.

UNI 9252 Rilievo e analisi qualitativa delle irregolarità termiche negli involucri degli edifi ci. Metodo della termografi a all'infrarosso.

UNI 13788 Temperatura superfi ciale interna per evitare l’umiditàsuperfi ciale critica e condensazione interstiziale

UNI 10824-1 Prove non distruttive. Termografi a all'infrarosso. Termini e defi nizioni.

UNI 13187 Rivelazione qualitativa delle irregolarità termiche degli involucri edilizi. Metodo dell'infrarosso.

9,19°C8

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210-1-2

-3,27

San Bonifacio – Verona

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la urbanistica, demolizione e ricostruzione di intere aree urbane.

L'importanza della diagnosi

In qualunque intervento di manutenzione e di risanamento si dovrebbe passare attraver-so una diagnosi dello stato di fatto dell'im-mobile.La diagnosi riguarderà principalmente l'invo-lucro, ma anche l'aspetto impiantistico.Se è vero che a un tecnico esperto le pro-blematiche “classiche”, quali ponti termici ecc., risultano immediatamente riscontra-bili, sarà solo attraverso una corretta dia-gnosi che si individueranno i punti deboli. In particolare con l'analisi termografi ca si possono individuare le irregolarità che non appaiono ad occhio nudo e sopratutto va-

Serie tecnica a fascicoliLA TERMOGRAFIA - 1

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58 KlimaHaus | CasaClima 02/2011

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lutarne l'entità in relazione alla struttura dell'edifi cio.La fase di diagnosi dell'immobile dovrebbe essere preceduta da una ricognizione nel vi-sibile rilevando l'impiantistica, la qualità dei serramenti, delle partizioni verticali e oriz-zontali dell'immobile evidenziando i nodi sensibili di possibile dispersione, il posiziona-mento della caldaia e dei terminali erogatori di calore.

Le potenzialità della termografi a nelle fasi del risanamento

Se opportunamente impiegata, la termografi a possiede notevoli potenzialità di fornire infor-mazioni al progettista ancora in fase di progetto.Oltre l'aspetto energetico è infatti possibile:

1. la verifi ca del degrado dell'immobile do-vuto a presenza di infi ltrazioni;

2. la verifi ca dello stato di adesione dei pa-ramenti esterni: intonaci o rivestimenti ceramici piuttosto che lapidei;

3. la defi nizione della presenza di differen-ze di omogeneità della struttura;

4. la presenza di umidità di risalita;5. la verifi ca della presenza di ponti termici;6. la verifi ca del regime termoigrometrico,

della presenza di zone con concentrazioni di umidità per verifi care se le temperature superfi ciali soddisfano o meno le condi-zioni imposte dalla normativa (UNI 13788 e dal d.lgs. 311/06).

Queste informazioni acquistano fondamenta-le importanza soprattutto in situazioni ove vi sia la presenza di un vincolo storico che im-pedisca l'azione diretta su uno o su entrambi i lati della struttura, permettendo quindi di va-lutare con attenzione altri interventi.In questo articolo non entreremo nell'aspetto operativo della tecnica ma ci soffermeremo sulla valutazione delle indagini termografi -che eseguibili prima di effettuare un inter-vento di riqualifi cazione energetica.

Nella fase di diagnosi è certamente possibile determinare la presenza e la gravità di even-tuali ponti termici ma è anche altrettanto im-portante determinare la presenza di eventuali infi ltrazioni/risalite di umidità al fi ne di po-terle eliminare o mitigare. Infatti, se presenti, tali problematiche potrebbero compromettere l'effi cacia dei materiali isolanti e al contempo causare danni. In particolar modo potrebbero causare il danneggiamento delle strutture iso-lanti a causa del degrado dei collanti dovuto alla spinta della migrazione di sali.Altrettanto importante è defi nire la presenza o meno di infi ltrazioni o perdite da impianti. Lo studio del comportamento termico dell'e-difi cio verte sostanzialmente sulla deter-minazione della verifi ca dei ponti termici e sull'analisi delle cause che li determinano al fi ne di poter valutarne correttamente i rimedi.I ponti termici possono essere difatti di va-ria natura, ovvero generati dalla presenza di una discontinuità di materiale, dalla varia-zione dello spessore dell'involucro, da una variazione geometrica oppure dalla presen-za di un fenomeno defi nito thermal bypass, evento che si verifca quando l’aria esterna o non penetra affatto o solo parzialmente tramite fessure lo spessore dell’involucro edilizio.

Ciò signifi ca che l’aria transita all’interno di intercapedini nei muri o nel tetto (per conve-zione naturale o per differenza di pressione), causando un raffreddamento delle intercape-

Foto di muffe sviluppatesi lungo un ponte termico: si noti la linea di arresto della crescita in basso a sinistra.

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illo6,08

°C5

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3

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Foto di intonaci con distacchi dovuti all'umidità di risalita.

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Foto del fenomeno di thermal bypass

11,81 °C

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7,09 °C

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dini, delle superfi ci interne ed un deperimen-to delle prestazioni termiche dell’immobile, con l'aggravante di essere il prodomo alla ge-nesi di ulteriori problematiche quali la forma-zione di condense interstiziali o superfi ciali e la possibile formazione di microrganismi fungini.È il caso ad esempio di coperture isolate con materiali fi brosi quali la fi bra di legno e non accuratamente protetti dalle infi ltrazioni di aria mediante appositi teli antivento traspi-ranti, oppure il comportamento dei cassonetti passanti la muratura e collegati direttamente con le intercapedini nella tipologia costruttiva defi nita “a cassetta”

Altri interventi che spesso vengono poco con-siderati sono la possibilità di utilizzare la ter-mografi a per la mappatura dell'impiantistica, al fi ne di evidenziare il percorso delle tubazio-ni ma anche alcune anomalie soprattutto in abitazioni con impianti datati e non isolati.Nel caso di edifi ci che non necessitano di un intervento di riqualifi cazione integrale po-

Zone fredde al di sotto del telo traspirante per ingresso di aria esterna a livello del tavolato interno e del foro di inserimento del lucernario.

Davi

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nzon

i

Davi

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nzon

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In un cappotto ben posato non emergono differenze di temperatura.

Verifi ca termografi ca su un edifi cio certifi cato CasaClima Classe A. sulla sinistra; mentre sull'edifi cio di destra si possono osservare le forti dispersioni termiche nella porzione di immobile adiacente non oggetto dell'intervento.

Carlo

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Carlo

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trebbe essere indicato già in fase diagnostica eseguire un “Blower Door Test” fi nalizzato alla determinazione delle fonti e delle dispersio-ni di aria dall'involucro. Durante l'esecuzione del Blower Door Test la termografi a permette di evidenziare con grande riduzione dei tem-pi la ricerca dei punti di discontinuità dell'in-volucro.

13,16°C12

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10

9

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7

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5,06

impianto

Foto di un immobile che necessita di un radicale intervento di riqualifi cazione energetica: si possono scorgere le tubazioni dell'impianto nel soffi tto al di sopra della fi nestra oltre alla dispersione provocata dal radiatore in parete.

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livello per operare e fi rmare le relazioni; in secondo luogo, secondo la norma UNI 13187 l'operatore, per valutare il responso e l'interpretazione dei risultati, deve ave-re una specifi ca preparazione o comun-que aver ricevuto un'idonea formazio-ne al fi ne di saper valutare eventuali falsi positivi.Le irregolarità termiche sono generate so-stanzialmente da:

• fl ussi di aria dall'interno all'esterno• difetti di isolamento• umidità• variazioni di spessore• variazioni di materiale

Esistono ulteriori requisiti generali di prova da rispettare in funzione di:

• specifi che della macchina • caratteristiche degli spessori dei mate-

riali isolanti• proprietà radianti dei materiali di rive-

stimento• fattori climatici • facilità di accesso all'oggetto da rile-

vare• infl uenza ambientale (vento ecc..)

La termografi a non dovrebbe essere mai fat-ta in presenza di irraggiamento diretto, che genererebbe accumuli solari, a meno che non vi sia una grande esperienza dell'ope-ratore che permetta di saper cogliere i punti critici. Questo è valido in particolare per le strutture pesanti ove è necessario conside-rare la capacità di accumulo termico dei ma-teriali.

Il report

Il report fi nale dovrebbe contenere almeno le seguenti informazioni:1. Analisi della difettologia con individua-

zione delle cause dei problemi di:• infi ltrazioni d'aria • mancanza di isolamento • umidità • thermal bypass

2. Evidenziare le irregolarità defi nendone le cause che principalmente possono ricon-dursi a questi quattro casi:• uniformità delle temperature con valori

signifi cativamente differenti da quelli attesi;

• ponti termici strutturali;• deve essere evidenziato il ΔT tra le dif-

ferenti aree termiche;• devono essere evidenziati eventua-

li scostamenti rispetto ai requisiti di prova.

La fase post intervento

Se riveste una notevole importanza nella fase precedente l'intervento, la termogra-fi a esprime ulteriori potenzialità nella fase di verifi ca degli interventi di risanamento energetico appena eseguiti. Diventa infatti un sensazionale strumento di misura della bontà costruttiva, consentendo di individua-re eventuali ammaloramenti e/o problema-tiche.

Non solo ponti termici

Riassumendo possiamo ritenere che l'azio-ne diagnostica della termografi a non si limiti alla semplice evidenziazione dei ponti ter-mici, potendo fornire le seguenti informa-zioni:

• fenomeni di umidità di risalita per effet-to di capillarità;

• fenomeni di condensazione;• ponti termici;• impianti; • thermal bypass;• verifi ca delle opere;• determinazione delle condizioni interne

dell'edifi cio in relazione alla UNI 13788.

I requisiti di una corretta prova termografi ca

Innanzi tutto l'operatore dovrebbe pos-sedere la certifi cazione UNI EN 473 di II

Presenza di ponti termici nella verifi ca di un edifi cio nel quale non sono stati curati attentamente i particolari relativi ai ponti termici. Si noti che nella Linea 1, misurata su una parete coibentata mediante cappotto esterno, si ha un ΔT di oltre 1,5° C, segno evidente che i pannelli isolanti non sono stati accostati correttamente.

8,96°C

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Sicurezza e protezione garantite a vita.Per chiunque desideri vivere serenamente, godendosi il calore di una

casa sicura e protetta da intrusi o dalle intemperie, Quartieri Luigi offre

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Permeabilitàall’aria UNI EN 1026 UNI EN 12207 CLASSE 4

Tenuta all’acqua UNI EN 1027 UNI EN 12208 CLASSE 9A

Resistenza alcarico del vento

UNI EN 12211 UNI EN 12210 CLASSE C5

Resistenza allatorsione statica

UNI EN 948 UNI EN 14351-1 CLASSE passa

Trasmittanza termica UNI EN ISO 10077-1 UNI EN ISO 10077-2 U=1,6 W/mK

Potere fonoisolante UNI EN 140/3:2006 db. 46

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Cosa non si può fare con la termografi a e i limiti operativi della norma

Infi ne vediamo di fare chiarezza su quello che non si può fare con la termografi a e con i limiti operativi della norma. Con la tecnica termografi ca, ad esempio, non si può deter-minare la trasmittanza degli elementi, anche se esistono delle sperimentazioni in tal senso. Per ottenere tali informazioni meglio impie-gare altre tecniche come il termofl ussimetro, anch'esso soggetto comunque a potenziali errori di misura, o ricorrere al calcolo analitico partendo da dati tabellari.La norma UNI 13187 prescrive alcune con-dizioni di prova riscontrabili solo in pochi casi nella pratica professionale. La tensione verso l'ottimo prevista dalla norma non deve però essere vista come un ostacolo, bensì come una indicazione per un corretto ope-rare. La norma indica ad esempio che, prima di iniziare con le operazioni di rilevazione, si disponga dei progetti dell'immobile, ele-mento non sempre possibile o per motivi di privacy o di diffi coltà di accesso alla docu-mentazione.Viene altresì indicato di confrontare i ter-mogrammi di rilievo con dei termogrammi di riferimento eseguiti su strutture che pos-siedono difetti noti. Questo fattore è di dif-fi cile attuazione sopratutto se pensiamo alla notevole quantità di particolari architettonici presenti nell'ambito edilizio.Verrebbe inoltre richiesto di avere le pareti delle abitazioni sgombere da mobili o quadri, condizione diffi cilmente riscontrabile oltre che in contrasto con la conduzione normale dell'immobile.Senza dilungarci ulteriormente, preme sotto-lineare come la presenza di rigide prescrizioni non deve far pensare a una inapplicabilità di queste nella quotidiana pratica operativa. Si ritiene invece di evidenziare come la norma costituisca un preciso punto di riferimento per uno standard di qualità in un settore che purtroppo tocca denunciarlo, mostra più di qualche persona improvvisata tra le sue fi la.L'operatore diligente si curerà di valutare con attenzione la possibilità di applicare o meno le specifi che previste dalla norma e laddove alcune di queste non fossero applicabili prov-vederà ad evidenziare la non possibile appli-cazione delle stesse indicandone il motivo.Questo permetterà all'esperto lettore di poter correttamente valutare i dati riportati nel re-port termografi co.

Arch. Carlo Di PilloAuditore autorizzato CasaClima

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62 KlimaHaus | CasaClima 02/2011

Serie tecnica a fascicoliIL SERRAMENTO - 6

Come sottolineato nei precedenti articoli di questa serie il modo più effi ciente di ridur-

re il carico termico generato dalla radiazione solare è quello di intercettare il fl usso radiante prima che questo raggiunga la superfi cie ve-trata e passi nell’ambiente interno. Le scher-mature solari poste all'esterno della vetrata sono in questo senso le più effi caci poiché bloccano la radiazione solare e dissipano verso l'esterno gran parte del calore assorbito.

Schermature solari interne

Una volta attraversato il vetro, la radiazione solare si trasforma in calore che rimane intrap-polato all’interno della stanza e può essere dis-

Se le schermature solari esterne rimangono ad oggi il sistema di ombreggiamento più diffuso negli edifi ci residenziali per i molteplici vantaggi offerti, non si possono trascurare altri sistemi come le schermature interne, le schermature integrate e le schermature vegetali.

sipato solo ventilando l’ambiente naturalmente o utilizzando un sistema meccanico di raffre-scamento. Per questo l’utilizzo di schermature interne è poco effi cace nel contrastare i carichi termici estivi ma risulta più appropriato per regolare il fl usso luminoso, proteggendo gli occupanti dagli effetti sgradevoli provocati dalla radiazione solare diretta e quindi evitando feno-meni di abbagliamento all'interno delle stanze. Le schermature interne sono di diverso tipo a seconda del modello e delle caratteristiche dei tessuti. I modelli più diffusi sono le tende alla veneziana, a rullo, plissettate in verticale e orizzontale, a pannelli scorrevoli e a pacchetto.Le tende interne sono facilmente manovrabi-li e regolabili: a seconda delle esigenze degli

Protezione termica ma non solo

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63KlimaHaus | CasaClima 02/2011

Esempio di schermatura solare mobile integrata al vetro

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utenti possono essere utilizzate solo quando è presente un'elevata radiazione solare diretta, quando ci si vuole riparare dagli sguardi dei vicini o semplicemente quando si vuole creare ambienti più bui.

Tipo: TENDA INTERNADescrizione funzionale: Le tende interne possono svolgere diverse funzioni fra cui :

• riparare un ambiente interno esposto di frequente al sole dalla luce diretta;

• riparare le zone interne di una casa da sguardi indiscreti.

Composizione: Una tenda interna è compo-sta da meccanismi che possono essere a so-spensione o a manovra; il telo è movimentato tramite corde o nastri di sollevamento.Installazione: Possono essere installate sul serramento, in nicchia, fuori nicchia, sempre parallelamente al vetro.Materiali: Tende in tessuto o di materiale pla-stico.Manutenzione: Poca manutenzione.Costo: Varia in funzione del tipo di tenda che si decide installare.Prestazione solare: Secondo UNI EN 14501; UNI EN 13363.1-2

Schermature solari integrate

Le schermature solari integrate possono esse-re principalmente di due tipi:

• schermature solari mobili integrate al ve-trocamera

• schermature solari integrate rigideNel primo caso si tratta di sistemi che ven-gono inseriti nel vetrocamera, ottenendo un sistema che è un tutt'uno con il serramento.

Le vetrate hanno, infatti, una prima lastra vetrata all’esterno, una schermatura sola-re nell'intercapedine e un’altra lastra vetrata all’interno. Questo tipo di sistema viene utiliz-zato soprattutto per quelle applicazioni dove lo spazio a disposizione per la schermatura è minimo. Tramite un sistema meccanico è possibile manovrare le lamelle o il tendaggio in modo da controllare l’immissione della ra-diazione solare. L’effi cacia di tale dispositivo schermante nella riduzione dei carichi termici interni è, in linea teorica, maggiore di quella delle schermature interne. Data la comples-sità e l’elevata sollecitazione solare cui sono sottoposti sono sistemi abbastanza delicati e presentano lo svantaggio di una non sempre facile manutenzione, in quanto per risolvere taluni guasti va necessariamente smontato l'intero infi sso. L’impiego di questo tipo di schermatura solare è ancor oggi limitato, non solo per il costo, ma soprattutto per le restri-zioni dimensionali che non ne consentono l'uso su tutte le tipologie di serramento.Per quanto riguarda le schermature solari inte-grate rigide queste a loro volta si suddividono in materiali e componenti a rifrazione lumino-sa e materiali a comportamento o caratteristi-che variabili.Nella prima tipologia rientrano:

• i cosiddetti vetri o pannelli prismatici che consentono di bloccare e far cambiare la direzione della radiazione solare evi-tando così l`innalzamento della tempera-tura interna degli ambienti, senza ridurre l`apporto luminoso necessario in relazio-ne alle esigenze di luminosità. Le superfi ci trasparenti a prismi sono costituite da lastre realizzate con resine acriliche e sono ca-ratterizzate da una faccia piana e una a prismi. Le superfi ci a prismi possono pre-sentare differenti morfologie e confi gura-zioni che determinano una più o meno elevata quota parte di radiazione solare luminosa che si diffonde in ambiente;

• i sistemi fi ltranti (pellicole, fi lm sola-ri): consentono di ottenere un bilan-ciamento tra la necessità di ottimiz-zazione dell’isolamento termico delle vetrate e il controllo della componente solare e luminosa. I fi ltri solari sono in grado di: - lasciar fi ltrare solo la luce visibile

necessaria limitando gli apporti ener-getici;

- limitare quasi totalmente il passaggio degli ultravioletti;

- respingere un’alta percentuale di raggi infrarossi .

Tipo TENDA INTERNA

Tende interna

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64 KlimaHaus | CasaClima 02/2011

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• i TIM (Transparent Insulation Materials): si tratta di materiali caratterizzati da una conducibilità termica molto bassa e con-temporaneamente da un’elevata capacità di trasmissione della luce diffusa. Posizio-nati all’interno di due lastre di vetro evita-no fenomeni di abbagliamento luminoso per gli utenti all’interno dei diversi am-bienti ma non consentono la visione ver-so l’esterno perché non completamente trasparenti. Dei TIM fanno parte anche gli aerogels.In questo ambito si evidenzia in particolare l’aerogel di silice,un materiale inorganico caratterizzato da una struttura porosa costituita da sfere di silice micro-scopiche. L’aerogel presenta un coeffi -ciente di trasmissione termica molto basso (variabile tra 0,4 e 0,9 W/m²K) e un co-effi ciente di trasmissione solare superiore all’80%. Un sistema vetrato composto da un doppio vetro con intercapedine, all’in-terno della quale è posto un pannello TIM, può raggiungere valori di trasmit-tanza termica intorno ai 0,8 W/m2K.

Fanno invece parte dei materiali a comporta-mento variabile i cosiddetti vetri cromogenici (termocromici, fotocromici, elettrocromici). Questi hanno come caratteristica principale la capacità di modifi care le proprietà ottiche, quin-di la trasmissione luminosa e solare, in conse-guenza della variazione, sempre reversibile, di un campo elettrico (cristalli liquidi e elettrocro-mici), dell’intensità luminosa incidente (cristalli fotocromici) o della temperatura (cristalli termo-cromici). I vetri fotocromici e termocromici sono dispositivi che si autoregolano in funzione delle condizioni al contorno, cosicché, nel momento in cui sono esposti alla luce solare, diventano di colore grigio agendo da fi ltro soprattutto per le radiazioni infrarosse. Il processo ha carattere reversibile e il vetro, una volta cessato l’irrag-giamento solare, torna alla sua confi gurazione

originaria. Per quanto riguarda i vetri elettrocro-mici questi sono i più promettenti tra i materiali a trasmissione variabile perché combinano la tecnologia fotovoltaica con l’effetto elettrocro-mico del biossido di titanio. La luce solare, in virtù dell’effetto fotovoltaico, induce all’interno del materiale una circolazione di corrente che causa l’oscuramento del biossido. Attivando un circuito elettrico si può evitare l’oscuramen-to del vetro in modo da mantenere la fi nestra trasparente alla radiazione solare nella stagione invernale, con un visibile vantaggio rispetto al vetro fotocromico. Tale apertura del circuito può funzionare manualmente oppure tramite sen-sori che reagiscono all’intensità luminosa.

Schermature naturali

La protezione solare diretta può essere otte-nuta anche con la corretta disposizione di ele-menti naturali come la vegetazione. L’utilizzo delle alberature per l’ombreggiatura degli edi-fi ci viene indicata per proteggere aperture non solo a sud, ma anche a est ed ovest, di norma le più problematiche.Per ottenere delle schermature vegetali che siano effi caci, è consigliabile applicare le se-guenti strategie:

• disporre in posizione opportuna, negli spazi antistanti l’immobile, piante ad alto fusto;

• piantare uno o più rampicanti in modo che si aggrappino direttamente alla fac-ciata o ad una struttura leggera che può essere realizzata a pochi centimetri di di-stanza dalla facciata;

• proteggere coperture e terrazze con per-golati su cui far crescere in senso orizzon-tale piante rampicanti.

È fondamentale che il progetto di piantumazio-ne tenga conto sia delle necessità di scherma-tura estiva, sia di quelle di guadagno solare pas-

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65KlimaHaus | CasaClima 02/2011

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sivo in inverno e d’illuminazione naturale degli ambienti interni. Per questo le piante devono essere possibilmente a foglia caduca, in modo tale che d’estate ci sia un buon ombreggia-mento e sia impedito il surriscaldamento delle pareti, mentre in inverno, quando gli alberi per-dono il fogliame, l’edifi cio possa avvantaggiarsi appieno di un completo soleggiamento. Ombreggiare gli edifi ci con la vegetazione è un effi ciente sistema passivo di controllo solare: l’intensa coltre vegetale intercetta le radiazioni prima che queste raggiungano le pareti, ridu-cendo la temperatura dell’involucro e la quan-tità di calore trasmessa all’interno dell’edifi cio. L' evapo-traspirazione delle piante fa inoltre sì che la temperatura dell’aria si abbassi, miglio-rando le condizioni microclimatiche nell'in-torno dell'edifi cio.Oltre al risparmio di energia per raffrescamen-to che si può ottenere con l’uso accorto della vegetazione come dispositivo di ombreggia-mento, si dovrebbero anche considerare i be-nefi ci generali per l’ambiente e per il paesag-gio urbano derivante dalla piantumazione di alberi.La vegetazione può essere molto utile anche per direzionare i venti e creare le condizioni di pressione necessarie all’attivazione della circolazione d’aria in luoghi dove, per diverse ragioni, non è stato possibile disporre l’edifi cio in maniera ottimale. Per modifi care parzial-mente la direzione del vento è necessario di-sporre piante di alto e medio fusto, con foglia-me denso, a ridosso delle facciate sottovento, in modo da creare zone in sovrappressione. Sul lato opposto, la vegetazione deve esse-re disposta in sopravento, così da creare una differenza di pressione tra aperture opposte dell’edifi cio.

I costi di una schermatura naturale sono limi-tati all’acquisto delle piante e alla loro cura. Molto spesso sono costi già pianifi cati e quindi si tratta solo di studiare la posizione esatta per le varie piantumazioni, per sfruttarne al me-glio i benefi ci anche in termini di ombreggia-mento.

Conclusioni

L’analisi proposta in questa serie tecnica si pone come obiettivo primario la sensibilizza-zione dei progettisti nei confronti della tema-tica delle schermature solari, ponendo in par-ticolare l’accento sulle possibili implicazioni energetiche che una scelta progettuale corretta può avere.Anche se la schermatura solare costituisce a tutti gli effetti un elemento integrato nel di-segno complessivo dell'edifi cio e per questo deve essere sempre previsto già in fase proget-tuale, in edifi ci esistenti può essere adottato come rimedio a posteriori, in grado di risolvere situazioni di disagio per gli abitanti, sia sotto il profi lo del comfort termico e luminoso, sia della privacy.

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(6)

Inverno Estate

Page 66: Rivista casaclima klimahaus aprile 2011

66 KlimaHaus | CasaClima 02/2011

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ZIA

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altro1%

uso cucina5%

Facts & Figures

evaporazione

espansione

compressione

3/4

aria acqua terreno

3/4 energia dall’ambiente

calore per riscaldamento ed acqua calda sanitaria

4/4

condensazione

4/4 energia termica

Principio di funzionamento della pompa di calore per riscaldamento:

da un kWh di energia elettrica se ne ottengono 4 di energia termica

1/4

energia elettrica

Con una pompa di calore a compressione si può sfruttare il calore presen-te nell‘ambiente (acqua, aria, terreno) per il riscaldamento degli edifi ci.

Riduzione delle emissioni diCO2-mediante gli standard CasaClima (Edifi cio in zona climatica E con 6 unità abitative)

fl uido frigorigeno allo stato liquido

fl uido frigorigeno allo stato gassoso

Consumo giornaliero pro capite di acqua potabile Consumi energetici delle abitazioni in Italia

Perdita di calore di una casa “tradizionale”Emissioni di CO2 di diversi vettori energeticiin grammi per chilowattora

12%lavaggio biancheria

30%WC e pulizia domestica

6%altri utilizzi

30%bagno - doccia

5%igiene personale

16%usi elettrici

5%lavare i piatti

10%irrigazione giardino

67%riscaldamentosostituibile con acqua piovana

11%acqua calda

cucinare - bere 2%

Perdite della caldaia10-12%

Tetto/solaio dell'ultimo piano 10-15%

Pareti esterne 20-25%

Finestre 20-25%

Cantina 5-6%

Aerazione 20-30%

647Corrente elettrica

Olio combustibile leggero

Gas metano

Gas liquido (GPL)

303

263

249

55 Briketts / legna in ceppi

42 Pellets

35 Cippato

Agen

zia C

asaC

lima

ENEA

Agen

zia C

asaC

lima

ENEA

CasaClima A5.058 kg/a

CasaClima B8.430 kg/a

edifi ci esistenti35.406 kg/a

Page 67: Rivista casaclima klimahaus aprile 2011

67KlimaHaus | CasaClima 02/2011

I valori di trasmittanza termica e gli spessori di isolamento sono indicativi e si riferiscono ad un edifi cio mono o bifamiliare in zone climatiche E o F.

Una CasaClima è un edifi cio con ottime prestazioni energetiche che permette di risparmiare sui costi di riscaldamento e raffrescamento. Inoltre tutela il clima e l’ambiente.

Una CasaClima è caratterizzata da una buona coibentazione e tenuta all’aria

dell’involucro e dall’assenza di ponti termici. Di uguale importanza è il massimo sfrutta-mento possibile dell’energia rinnovabile. In-fi ne, ma non meno importante, le CaseClima si contraddistinguono per un’impiantistica innovativa. Tutte queste caratteristiche ren-dono la vita in una CasaClima particolar-mente confortevole e piacevole.

Cos’è una CasaClima?

Solo il certifi cato energetico CasaClima con sigillo di qualità e la relativa targhetta assicurano che l’edifi cio è una CasaClima

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Page 68: Rivista casaclima klimahaus aprile 2011

Vi invitiamo a conoscereil nuovo periodico“KlimaHaus-CasaClima”,

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CasaClima, Provincia Autonoma di

Bolzano. I quattro numeri annui a 20 €.

È possibile abbonarsi online ai quattro numeri annui del periodico

“KlimaHaus – CasaClima” al prezzo di 20 €compilando l’apposito modulo sul sito:www.agenziacasaclima.it

Agenzia CasaClimaVia degli Artigiani, 31 | 39100 Bolzano (BZ) Tel. 0471 062140 | Fax 0471 062141

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Riceverà una E-mail di conferma dell’avvenuta iscrizione con tutte le informazioni necessarie.

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uscirà a luglio

il n° 3/2011

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Page 69: Rivista casaclima klimahaus aprile 2011

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CasaClima e RiLAQUILA - i primi corsi uffi ciali

prendente nti at-que-re-a

Tutto esaurito a L'Aquila per il primo corso base CasaClima, che è stato inaugurato il 15 e 16 marzo nel Centro Compe-tenze Sostenibilità di RiLA-QUILA dal direttore di Casa-Clima Norbert Lantschner e dal direttore di RiLAQUILA Johann Waldner.Il corso, che segna il primo atto dell'accordo siglato tra l'A-genzia CasaClima e la stessa RiLAQUILA, l'associazione Onlus protagonista nel capo-luogo abruzzese di importanti iniziative per la rinascita socia-

le ed economica, rappresenta un'enorme opportunità per tutti i tecnici, i progettisti, gli ingegneri, gli architetti, i geo-metri del Centro Sud Italia.Il grande successo di questo pri-mo corso, che ha fatto registrare il tutto esaurito in pochi giorni, ha obbligato i responsabili Ri-LAQUILA e CasaClima a fi ssare già le date per il prossimo, che si terrà il 2 e 3 maggio sempre a L'Aquila, dove è previsto anche il corso avanzato per progettisti fra fi ne maggio e metà giugno. www.rilaquila.it

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Arch. Rudi Zancan

CasaClima Cartoon

SERVIZIO-PR & PUBBLICITÀ

La redazione non si assume alcuna responsabilità sulle notizie e sui dati pubblicati che sono stati forniti dalle singole aziende.

È vietata la riproduzione, anche parziale, di quanto contenuto nella presente rivista senza preventiva autorizzazione da richiedersi per iscritto alla Redazione.

IMPRESSUMEditore: Agenzia CasaClima, 39100 Bolzano n° 03/08 del 15.04.2008

Coordinamento progetto: Dir. Norbert Lantschner

Dir. Responsabile: Michaela Falkensteiner

Coordinatore redazione:Gebhard Platter

Redazione: Donata Bancher, Ulrich Klammsteiner, Norbert Lantschner

Hanno collaborato: A. Franzelin, G. Zuddas, C. Di Pillo, C. Dario

Annunci: Marita Wimmer Tel. 0471 941139, [email protected]

Foto: Georg Hofer, Agenzia CasaClima

Copertina: www.shutterstock.com

Concetto/Realizzazione: King Laurin S.r.l., Appiano (BZ)

Grafi ca & Impaginazione: Friedl Raffeiner Grafi k StudioVerena Premstaller

Casa Editrice/Produzione: Athesiadruck S.r.l., Bolzano

Tiratura: 25.000

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CONTATTOAgenzia CasaClima Via degli Artigiani. 31I – 39100 BOLZANOTel.: +39 0471 062 140Fax: +39 0471 062 [email protected]

Actis, Limoux (F) 49

Alpi Fenster, Rifi ano 42

Damiani-holz&ko, Bressanone 9

Diquigiovanni, Castelgomberto 43

Dow, Milano 35

Finstral, Renon 3

Hella, Laives 55

I.C.iT, Bolzano 65

Isodoms, Gais 51

Laterlite, Rubbiano di Fornovo 39

L'Infi sso, Pietramurata di Dro 59

Maico, S. Leonardo i. P. 18

Monier, Chienes 25

Naturalia Bau, Merano 43

Roccheggiani, Camerano 71

Röfi x, Parcines 2

Roverplastik, Volano 27

Rubner Türen, Chienes 41

Schiedel, Truccazzano 42

Simeonato Serramenti, Camposampiero 54

Swegon, Kvänum (S) 17

Tip Top Fenster, Rio di Pusteria 22

Tiroler Versicherung, Bolzano 33

Velta, Terlano 13

Wolf Haus, Campo di Trens 21

Zehnder Technosystems, Campogalliano 29

Page 71: Rivista casaclima klimahaus aprile 2011

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