RIFORMA DELLA SCUOLA (L - icalbanella.gov.it · RIFORMA DELLA SCUOLA (L. n^107/2015) (pubblicata...
Transcript of RIFORMA DELLA SCUOLA (L - icalbanella.gov.it · RIFORMA DELLA SCUOLA (L. n^107/2015) (pubblicata...
RIFORMA DELLA SCUOLA (L. n^107/2015)
(pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n.162 del 15-7-2015)
in vigore dal 16 luglio 2015
SINTESI a cura della dott. ssa Mattea Pelosi
SLOGAN: Più MERITO, Più AUTONOMIA (Renzi)
“Più autonomia, più trasparenza, più responsabilità, più valutazione, più merito (Faraone)
A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi
COSA CAMBIA PER GLI STUDENTI
No classi pollaio
Il Dirigente può ridurre il numero degli studenti per classe, anche al di sotto dei limiti fissati,
nei limiti dell‟organico dell‟autonomia di cui dispone.
Di fatto, la norma consente interventi personalizzati per il trattamento della disabilità, ma
obbliga a recuperare aumentando il numero di studenti nelle classi.
Curriculum studente
Per l'esame di Stato delle scuole superiori la commissione d'esame terrà conto del curriculum
dello studente.
Materie opzionali
Le scuole introdurranno, anche utilizzando la quota di autonomia, insegnamenti opzionali nel
secondo biennio e nell' ultimo anno delle scuole superiori.
A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi
Potenziamento lingue UE
Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento
all'italiano, “nonché alla lingua inglese e alle altre lingue comunitarie”, anche mediante utilizzo
della metodologia Content language integrated learning.(CLIL)
Più attività laboratoriali
Il testo, in particolare all'articolo 2 (sull'autonomia scolastica) prevede il “potenziamento delle
metodologie laboratoriali e della attività di laboratorio”.
Stop a cyberbullismo e dispersione scolastica
Tra gli obiettivi nazionali che le scuole dovranno garantire dovrà esserci il “contrasto” della
dispersione scolastica e dovrà essere garantita “la più ampia inclusione scolastica”. Le scuole
dovranno garantire il diritto allo studio degli alunni “con bisogni educativi speciali” attraverso
specifici percorsi individualizzati e personalizzati.
A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi
Potenziamento lingua inglese, della musica e dell'educazione motoria nella
scuola primaria
La nuova legge sulla scuola stabilisce che oltre a studiare l'italiano, la matematica, la storia, le
scienze ed altre discipline di base, materie fondamentali, gli studentisi devono "imparare" a
cantare e a suonare La musica riscatterà la scuola italiana, l'esperienza artistica completerà la
formazione della persona.
La legge afferma, inoltre, che "per l'insegnamento della musica sono utilizzati docenti abilitati in
possesso di competenze certificate, nonché abilitati all'insegnamento anche per altri gradi di
istruzione".Un'offerta formativa più ricca che guarda alla tradizione (più Musica e Arte
Motoria), ma anche al futuro (più Lingue, competenze digitali, Diritto, Economia).
Viene poi dato più spazio all’educazione ai corretti stili di vita, alla cittadinanza attiva,
all’educazione ambientale, e si guarda al domani attraverso lo sviluppo delle competenze
digitali degli studenti (pensiero computazionale, utilizzo critico e consapevole dei social
network e dei media).
A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi
COSA CAMBIA PER I DOCENTI
Formazione obbligatoria
La formazione in servizio dei docenti di ruolo diventa obbligatoria, permanente e strutturale.
Le attività di formazione saranno definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il
piano triennale dell'offerta formativa.
Bonus annuale
500 euro annui per ciascun anno scolastico per l'aggiornamento e la formazione dei docenti di
ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. Tale somma dovrà essere utilizzata per
l’acquisto di libri, testi, strumenti digitali, iscrizione a corsi, ingressi a mostre ed eventi
culturali.
La somma in questione non costituisce retribuzione accessoria (non si contratta), né reddito
imponibile (è al netto).
A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi
Supplenze fino a dieci giorni
In sostituzione dei colleghi assenti nell‟istituzione scolastica.
Premi di produttività
Il dirigente avrà il potere di distribuire dei premi in denaro ai docenti giudicati più meritevoli.
Punti di particolare rilievo per i premi di produttività:
- il Comitato di valutazione dei docenti individua criteri, ma non le persone da premiare;
- il Comitato di valutazione dei docenti, per questa funzione, include genitori e studenti +
l’esterno (comma 129);
- il Dirigente è il decisore ultimo circa le persone da premiare e gli importi;
- il premio costituisce “retribuzione accessoria”.
A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi
Curricula
I curricula dei professori saranno pubblicati online.
Carriera
Gli scatti di carriera (cioè gli aumenti di stipendio) non saranno più legati solo all‟anzianità ma
anche ai crediti formativi e didattici che gli insegnanti acquisiranno nel tempo.
Anno di prova
Dopo la nomina in ruolo, il personale docente effettua un anno di formazione e prova ai fini della
conferma nel ruolo. Per la validità del periodo di prova sono richiesti almeno 180 giorni di
servizio effettivo, di cui almeno 120 di attività didattiche (questa è un‟innovazione rispetto ad
ora).
A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi
La valutazione del periodo di prova è competenza del dirigente, sentito il parere del comitato
di valutazione (la cui composizione è variata a partire da quest‟anno).
Le novità principali sono:
- composizione del comitato (tre docenti + tutor + Dirigente);
- distinzione fra servizio ed attività didattiche ai fini della validità del periodo;
- diritto di ripetere il periodo di prova in caso di esito sfavorevole solo per una volta (è
nuovo);
- dovere di ripetere (in questo caso) anche le attività di formazione.
A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi
Il comitato di valutazione dei docenti È formato:
dal dirigente scolastico, tre docenti di cui due scelti (non più eletti ) dal collegio docenti e uno
dal consiglio di istituto (scompaiono i membri supplenti), due genitori per la scuola del 1^ciclo ed
un esperto esterno nominato dall'URS di competenza (docente- dirigente -ispettore tecnico)
Dura in carica tre anni.
Il nuovo sistema sarà attivo fin da quest'anno.
Svolge tre funzioni:
- esprime parere sul superamento dell’anno di formazione e prova;
- valuta, a richiesta dell’interessato, il servizio prestato dal personale docente ed eventuale
riabilitazione;
- formula i criteri per l’attribuzione ai docenti del bonus premiale.
Non è più previsto il segretario.
QUANDO SI ESPRIME SUL SUPERAMENTO DEL PERIODO DI PROVA, È COMPOSTO UNICAMENTE DAL
DIRIGENTE E DAI TRE DOCENTI, INTEGRATI DAL DOCENTE TUTOR che dovrà presentare un'istruttoria.
A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi
Il Comitato individua i criteri per la valorizzazione del merito sulla base di:
a) la qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica,
nonché del successo formativo e scolastico degli studenti;
b) i risultati ottenuti nel potenziamento delle competenze degli alunni e dell‟innovazione
didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e
alla diffusione di buone pratiche didattiche;
c) le responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del
personale.
A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi
COSA CAMBIA PER PERSONALE ATA
"Reti" dal 2016: meno segreterie, più mobilità
Dal 2016 partiranno a regime gli ambiti territoriali sub-provinciali (e inferiori alle città
metropolitane) e le Reti di scuole (queste potranno utilizzare gli stessi docenti e accorpare le
segreterie amministrative). Con il maxiemendamento entro il 30 giugno 2016 gli URS dovranno
definire l'ampiezza degli “ambiti territoriali” - che dovranno essere “inferiori” alla provincia -
e dentro i quali saranno istituite le Reti di scuole. Queste potranno sottoscrivere accordi per la
gestione delle “risorse professionali” (il personale), le attività amministrative (segreterie) e le
iniziative didattiche.
A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi
Come saranno formati gli ambiti territoriali
I futuri ambiti territoriali (a regime dal 2016/2017) saranno definiti in base a tre criteri: la
popolazione scolastica; la prossimità (quindi la vicinanza) delle istituzioni scolastiche; e le
caratteristiche del territorio.
Quindi sarà tenuto conto - prevede l'emendamento - anche “delle specificità delle aree interne,
montane e delle piccole isole, della presenza di scuole in carcere, nonché di ulteriori situazioni o
esperienze territoriali già in essere”.
A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi
Le reti di scuola
All'interno degli “ambiti” si formeranno le reti di scuole.
Sarà il MIUR, entro 120 giorni dall'approvazione del DDL, a emanare le linee guida con i criteri
di cui dovranno tenere conto i futuri accordi.
Le convenzioni conterranno i “criteri” e le “modalità” per l'utilizzo dei docenti all'interno della
rete; in altre parole, i professori potranno muoversi all'interno delle Rete che corrisponderà a un
determinato territorio, che potrà ovviamente comprendere più città.
E ancora:
Le reti si accorderanno anche sugli insegnamenti opzionali, quelli specialistici, di
coordinamento e di progettazione funzionali ai piani dell'offerta formativa.
A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi
Anche la formazione dei docenti potrà essere “condivisa” e quindi ai docenti potrà essere chiesta
maggiore mobilità anche per la propria formazione.
Stessa cosa per le risorse: saranno destinate all'intera rete che dovrà gestirle “per il perseguimento
delle proprie finalità” e che dovrà rendere pubblici i rendiconti e le decisioni.
Da notare che le scuole non sono “obbligate” a costituirsi in rete. Di fatto, sarà difficile
resistere alle prevedibili pressioni dell’USR, anche in vista del trasferimento alle stesse reti di
una serie di funzioni amministrative.
A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi
COSA CAMBIA PER IL DIRIGENTE
la funzione di indirizzo nel percorso di formazione del piano triennale dell’offerta;
l‟attribuzione della titolarità nella gestione del bonus premiale, “sentiti” i criteri del
Comitato;
la facoltà, a regime, di individuare sull'organico dell‟autonomia alcuni docenti da chiamare
per il piano triennale dell‟offerta;
la possibilità di nominare i propri collaboratori in una misura che può andare fino al 10%
dell‟organico;
il ruolo di primo piano attribuito al dirigente nella gestione dell’alternanza scuola-lavoro.
Libertà maggiore rispetto a quella che era prevista finora nella gestione degli edifici, della
didattica, dei progetti formativi e dei fondi a disposizione di ogni singola scuola.
A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi
Piano dell'offerta formativa
Il POF, che sarà triennale, dovrà essere elaborato concretamente dal Collegio docenti e
approvato dal Consiglio d'istituto sulla base degli indirizzi del Dirigente scolastico.
L'avvio del nuovo POF avverrà il prossimo anno scolastico e dovrà essere elaborato entro ottobre
del 2015 per gli anni 2016/19.
Per il 2015/16 varranno ancora le vecchie regole.
.
Valorizzazione dei docenti e premialità
Il comitato di valutazione elaborerà i criteri, ma sarà sempre il Dirigente ad assegnare i premi ai
docenti.
Il comitato di valutazione esprimerà un parere sull'anno di prova ma sarà il Dirigente a valutare.
A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi
Individuazione dei collaboratori scolastici
Il Dirigente potrà scegliere i propri collaboratori, fino al 10% dell'intero collegio docenti. I
collaboratori dovranno rientrare nel computo dell'organico dell'autonomia.
Alternanza scuola- lavoro
Nelle secondarie consentirà l'avvio dell'apprendistato per 400 ore in tre anni per tecnici e
professionali e 200 per i licei. Anche qui il Dirigente avrà un ruolo di primo piano, infatti
dovrà stipulare le convenzioni con le azienda, occuparsi dei rapporti tra azienda e scuola per
quanto riguarda la didattica e i calendari, redigere una valutazione sulla collaborazione.
A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi
Chiamata dei docenti
I docenti saranno incaricati dai Dirigenti Scolastici attraverso i curriculum e non più per
scorrimento di graduatoria. L'avvio della chiamata avverrà dal prossimo anno scolastico
individuando, sui posti che si liberano ogni anno, i docenti con il curriculum più adatto a realizzare
il progetto formativo del loro istituto.
Le assunzioni per il 2015/16 avverranno secondo le vecchie regole.
No incarichi a parenti
Il Dirigente Scolastico, nel conferire gli incarichi ai docenti di ruolo assegnati all'ambito
territoriale di riferimento “è tenuto a dichiarare l'assenza di cause di incompatibilità derivanti
da rapporti di parentela o affinità entro il secondo grado con i docenti iscritti nel relativo
ambito territoriale”.
A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi
Valutazione dei dirigenti
I Dirigenti Scolastici saranno giudicati in base al miglioramento formativo e scolastico degli
studenti, sulla direzione unitaria della scuola, le competenze gestionali e organizzative e la
valorizzazione dei meriti del personale dell'istituto. Per la loro valutazione, per il triennio 2016-
2018, potranno essere affidati incarichi ispettivi a tecnici del Ministero dell'Istruzione.
Gli indicatori utilizzati per valutare i dirigenti
a) contributo al raggiungimento degli obiettivi di miglioramento del RAV;
b) competenze gestionali ed organizzative finalizzate al raggiungimento dei risultati, correttezza
trasparenza, efficienza ed efficacia, dell‟azione dirigenziale, in relazione agli obiettivi assegnati
nell‟incarico triennale;
c) valorizzazione dell’impegno e dei meriti professionali del personale dell‟istituto, sotto il
profilo individuale e negli ambiti collegiali;
d) apprezzamento del proprio operato all‟interno della comunità professionale e sociale;
A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi
e) contributo al miglioramento del successo formativo e scolastico degli studenti e dei processi
organizzativi e didattici, nell‟ambito dei sistemi di autovalutazione, valutazione e rendicontazione
sociale;
f) direzione unitaria della scuola, promozione della partecipazione e della collaborazione tra le
diverse componenti della comunità scolastica, dei rapporti con il contesto sociale e nella rete di
scuola.
Aumento del fondo unico nazionale per D.S
Aumento delle risorse del fondo unico nazionale per la retribuzione della posizione, fissa e
variabile, e della retribuzione di risultato dei Dirigenti Scolastici.
A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi
ALTRO
Un piano straordinario di assunzioni per oltre 100.000 insegnanti. Risorse stabili per la
formazione e la valorizzazione dei docenti. Investimenti ad hoc per laboratori e digitale.
Investimento dello Stato sull'edilizia scolastica, con fondi per gli interventi di manutenzione, ma
anche per la costruzione di strutture innovative.
Le istituzioni scolastiche, nei periodi di sospensione dell’attività didattica, in collaborazione
con famiglie, realtà associative e del terzo settore potranno organizzare attività educative,
ricreative e culturali nei loro spazi.
La creazione di un Portale unico dei dati della scuola con la pubblicazione di tutte le
informazioni relative al sistema di istruzione. Uno strumento di trasparenza nei confronti dei
cittadini e di responsabilizzazione degli istituti.
A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi
Il portale unico dovrà, tra l’altro, contenere
dati relativi al curricolo di ciascuno studente, condivisi con le scuole;
- dati relativi al fascicolo di ciascun docente;
- bilanci di ciascuna scuola;
- dati del Sistema Nazionale di Valutazione;
- normativa, circolari e comunicazioni varie;
- anagrafe dell’edilizia scolastica;
- anagrafe degli studenti;
- piani dell’offerta formativa;
- incarichi di docenza;
- ecc..
A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi
Entro 18 mesi: Gennaio 2017 Emanazione dei decreti delegati relativi a:
a) nuovo testo unico dell‟istruzione;
b) formazione iniziale e immissione in ruolo dei docenti;
c) promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità;
d) revisione dei percorsi dell'istruzione professionale;
e) istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni;
f) garanzia dell'effettività del diritto allo studio su tutto il territorio nazionale;
g) promozione e diffusione della cultura umanistica, valorizzazione del patrimonio e della
produzione culturali, musicali, teatrali, coreutici e cinematografici;
h) revisione, riordino e adeguamento della normativa in materia di istituzioni e iniziative
scolastiche italiane all'estero;
i) adeguamento della normativa in materia di valutazione e certificazione delle competenze degli
studenti, nonché degli esami di Stato.
A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi
RIFLESSIONI
Molto dipenderà dalla volontà di mettersi in gioco di DS e Docenti, evitando – i primi – tendenze
ad una leadership personale e autoritaria (che, tra l‟altro, non porta da nessuna parte) e
recuperando – i secondi – il valore di una professione che ha nella cooperazione e nella
dimensione collegiale dell‟”impresa scuola” i propri elementi fondanti.
Ma molto dipenderà anche dalla disponibilità / capacità di associazioni e organizzazioni del
mondo della scuola a sostenere lo sforzo di valorizzare le scelte positive di questa riforma e di
costruire proposte concrete per superarne rischi e criticità.
In tali scenari diventano fondamentali la visione che il DS ha del suo ruolo e la consapevolezza
che la sua forza non è tanto nei suoi poteri – che pure sono necessari nella gestione delle risorse –
quanto nella capacità di coinvolgere e creare intese col personale su un progetto condiviso.
In Italia ci sono ottimi insegnanti, alcuni sono maestri nel senso pieno della parola: appassionati,
colti, motivati, pronti a sacrificarsi. Ma ci sono anche troppe situazioni garantite da collusioni
A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi
interne, da coperture sindacali anacronistiche, da una sorta di rassegnazione che serpeggia anche
tra i migliori.
I “migliori” tra studenti e insegnanti, devono sgomitare non per farsi valere, ma per esistere. Per
non essere ostracizzati, tacciati di personalismo e arrivismo.
Il principio che a scuola non solo gli studenti ma anche gli insegnanti debbano esser sottoposti a
valutazioni periodiche sui risultati raggiunti, non è solo giusto, è sacrosanto.
Ma fin quando continueranno a avere la meglio le sacche di assenteismo, sindacalismo,
ideologismo ed egualitarismo, la scuola italiana continuerà a scendere la china che la sta portando
a fondo.
A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi
Il POF triennale (PTOF)
“Le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico
precedente al triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa”
La legge individua numerosi obiettivi che le istituzioni scolastiche autonome possono inserire nel
piano triennale.
In base alle prioritarie esigenze formative individuate, le istituzioni possono inserire nel loro piano
alcuni di questi obiettivi educativo-didattici, indicati nel comma 7 della legge:
a) valorizzazione delle competenze linguistiche e utilizzo della metodologia CLIL,
b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche,
c) potenziamento delle competenze nella musica, nell'arte, nel cinema,
d) valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze,
e) rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale,
f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;
A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi
g) potenziamento delle discipline motorie,
h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti,
i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione,
m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio,
n) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per
classe,
o) incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;
p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni,
q) individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli
alunni,
r) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda,
s) definizione di un sistema di orientamento.
A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi
Le principali novità del PTOF da un punto di vista organizzativo;
a) durata triennale anziché annuale (può comunque essere rivisto ogni anno entro ottobre)
b) comprende il fabbisogno di posti comuni, di sostegno e di potenziamento (docenti)
c) comprende il fabbisogno di personale ATA
d)formazione sulla sicurezza
e) indica il fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali
f) incorpora i piani di miglioramento di cui al RAV (DPR 80/13) ed il piano di integrazione
scolastica
g) prevede i percorsi di alternanza scuola-lavoro (DLgs. 77/05) (SS2°grado)
h) prevede azioni coerenti con il Piano nazionale per la scuola digitale (comma 57).
i)deve essere pubblicato anche sul Portale Unico che sarà predisposto dal MIUR
Pertanto viene capovolto l’impianto attuale (il consiglio dava gli indirizzi, il collegio elaborava
ed il consiglio adottava). Ora gli indirizzi li dà il dirigente, anche per le attività della scuola in
generale (e non solo per quelle gestionali ed amministrative), il collegio elabora (come prima),
ma il consiglio approva (e quindi – sembra di capire – potrebbe anche modificare, cosa che era
esclusa quando “adottava”).
A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi
Già dal prossimo anno scolastico 2015-16 ,quindi, le istituzioni scolastiche dovranno provvedere
alla definizione del Piano per il triennio 2016-17, 2017-18, 2018-19.
Per la realizzazione degli obiettivi inclusi nel piano le istituzioni scolastiche si possono avvalere
di un organico potenziato di docenti da richiedere a supporto delle attività di attuazione.
Tale organico aggiuntivo, funzionale al conseguimento degli obiettivi, deve essere individuato
nel piano come risorsa professionale necessaria e funzionale al raggiungimento degli obiettivi
Da evidenziare:
“I docenti dell'organico dell'autonomia concorrono alla realizzazione del piano triennale
dell'offerta formativa con attività di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di
organizzazione, di progettazione e di coordinamento”
A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi
Rispetto al vecchio POF
Sono stati confermati:
-la natura del Piano (identità culturale e progettuale dell‟istituzione scolastica;
-il rapporto con gli obiettivi generali del sistema „istruzione;
- i soggetti preposti alla sua definizione;
-i rapporti istituzionali del dirigente nella fase costituente ,la pubblicità del Piano (che non va più
presentato e consegnato alle famiglie in fase di iscrizione);
Sono stati aggiunti:
-la triennalità del piano;
-l‟indicazione del fabbisogno di posti comuni, sostegno e aggiuntivi;
-l‟indicazione dei posti di organico Ata e del fabbisogno di infrastrutture e attrezzature materiali.
A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi
Nota bene:
In arrivo dal MIUR :
circolare e modello unico di PTOF per tutte le II.SS. a cui il team che si impegnerà nella sua
compilazione dovrà attenersi in maniera rigida.
Il modello sarà diverso solo per ordine di scuola.
In esso si dovranno inserire reali e motivati bisogni per ogni area disciplinare(non per classe
di concorso) sia per quanto riguarda le risorse materiali, sia per quelle professionali.
Tale modello, opportunamente compilato in ogni sua parte, dovrà essere inserito sul sito
istituzionale della scuola (oltre che sul portale unico) per la sua massima diffusione e come
garanzia di trasparenza per famiglie che per docenti ed ATA.