RIFORMA DELLA SCUOLA (L - icalbanella.gov.it · RIFORMA DELLA SCUOLA (L. n^107/2015) (pubblicata...

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RIFORMA DELLA SCUOLA (L. n^107/2015) (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n.162 del 15-7-2015) in vigore dal 16 luglio 2015 SINTESI a cura della dott. ssa Mattea Pelosi SLOGAN: Più MERITO, Più AUTONOMIA (Renzi) “Più autonomia, più trasparenza, più responsabilità, più valutazione, più merito (Faraone)

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RIFORMA DELLA SCUOLA (L. n^107/2015)

(pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n.162 del 15-7-2015)

in vigore dal 16 luglio 2015

SINTESI a cura della dott. ssa Mattea Pelosi

SLOGAN: Più MERITO, Più AUTONOMIA (Renzi)

“Più autonomia, più trasparenza, più responsabilità, più valutazione, più merito (Faraone)

A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi

A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi

COSA CAMBIA PER GLI STUDENTI

No classi pollaio

Il Dirigente può ridurre il numero degli studenti per classe, anche al di sotto dei limiti fissati,

nei limiti dell‟organico dell‟autonomia di cui dispone.

Di fatto, la norma consente interventi personalizzati per il trattamento della disabilità, ma

obbliga a recuperare aumentando il numero di studenti nelle classi.

Curriculum studente

Per l'esame di Stato delle scuole superiori la commissione d'esame terrà conto del curriculum

dello studente.

Materie opzionali

Le scuole introdurranno, anche utilizzando la quota di autonomia, insegnamenti opzionali nel

secondo biennio e nell' ultimo anno delle scuole superiori.

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Potenziamento lingue UE

Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento

all'italiano, “nonché alla lingua inglese e alle altre lingue comunitarie”, anche mediante utilizzo

della metodologia Content language integrated learning.(CLIL)

Più attività laboratoriali

Il testo, in particolare all'articolo 2 (sull'autonomia scolastica) prevede il “potenziamento delle

metodologie laboratoriali e della attività di laboratorio”.

Stop a cyberbullismo e dispersione scolastica

Tra gli obiettivi nazionali che le scuole dovranno garantire dovrà esserci il “contrasto” della

dispersione scolastica e dovrà essere garantita “la più ampia inclusione scolastica”. Le scuole

dovranno garantire il diritto allo studio degli alunni “con bisogni educativi speciali” attraverso

specifici percorsi individualizzati e personalizzati.

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Potenziamento lingua inglese, della musica e dell'educazione motoria nella

scuola primaria

La nuova legge sulla scuola stabilisce che oltre a studiare l'italiano, la matematica, la storia, le

scienze ed altre discipline di base, materie fondamentali, gli studentisi devono "imparare" a

cantare e a suonare La musica riscatterà la scuola italiana, l'esperienza artistica completerà la

formazione della persona.

La legge afferma, inoltre, che "per l'insegnamento della musica sono utilizzati docenti abilitati in

possesso di competenze certificate, nonché abilitati all'insegnamento anche per altri gradi di

istruzione".Un'offerta formativa più ricca che guarda alla tradizione (più Musica e Arte

Motoria), ma anche al futuro (più Lingue, competenze digitali, Diritto, Economia).

Viene poi dato più spazio all’educazione ai corretti stili di vita, alla cittadinanza attiva,

all’educazione ambientale, e si guarda al domani attraverso lo sviluppo delle competenze

digitali degli studenti (pensiero computazionale, utilizzo critico e consapevole dei social

network e dei media).

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COSA CAMBIA PER I DOCENTI

Formazione obbligatoria

La formazione in servizio dei docenti di ruolo diventa obbligatoria, permanente e strutturale.

Le attività di formazione saranno definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il

piano triennale dell'offerta formativa.

Bonus annuale

500 euro annui per ciascun anno scolastico per l'aggiornamento e la formazione dei docenti di

ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. Tale somma dovrà essere utilizzata per

l’acquisto di libri, testi, strumenti digitali, iscrizione a corsi, ingressi a mostre ed eventi

culturali.

La somma in questione non costituisce retribuzione accessoria (non si contratta), né reddito

imponibile (è al netto).

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Supplenze fino a dieci giorni

In sostituzione dei colleghi assenti nell‟istituzione scolastica.

Premi di produttività

Il dirigente avrà il potere di distribuire dei premi in denaro ai docenti giudicati più meritevoli.

Punti di particolare rilievo per i premi di produttività:

- il Comitato di valutazione dei docenti individua criteri, ma non le persone da premiare;

- il Comitato di valutazione dei docenti, per questa funzione, include genitori e studenti +

l’esterno (comma 129);

- il Dirigente è il decisore ultimo circa le persone da premiare e gli importi;

- il premio costituisce “retribuzione accessoria”.

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Curricula

I curricula dei professori saranno pubblicati online.

Carriera

Gli scatti di carriera (cioè gli aumenti di stipendio) non saranno più legati solo all‟anzianità ma

anche ai crediti formativi e didattici che gli insegnanti acquisiranno nel tempo.

Anno di prova

Dopo la nomina in ruolo, il personale docente effettua un anno di formazione e prova ai fini della

conferma nel ruolo. Per la validità del periodo di prova sono richiesti almeno 180 giorni di

servizio effettivo, di cui almeno 120 di attività didattiche (questa è un‟innovazione rispetto ad

ora).

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La valutazione del periodo di prova è competenza del dirigente, sentito il parere del comitato

di valutazione (la cui composizione è variata a partire da quest‟anno).

Le novità principali sono:

- composizione del comitato (tre docenti + tutor + Dirigente);

- distinzione fra servizio ed attività didattiche ai fini della validità del periodo;

- diritto di ripetere il periodo di prova in caso di esito sfavorevole solo per una volta (è

nuovo);

- dovere di ripetere (in questo caso) anche le attività di formazione.

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Il comitato di valutazione dei docenti È formato:

dal dirigente scolastico, tre docenti di cui due scelti (non più eletti ) dal collegio docenti e uno

dal consiglio di istituto (scompaiono i membri supplenti), due genitori per la scuola del 1^ciclo ed

un esperto esterno nominato dall'URS di competenza (docente- dirigente -ispettore tecnico)

Dura in carica tre anni.

Il nuovo sistema sarà attivo fin da quest'anno.

Svolge tre funzioni:

- esprime parere sul superamento dell’anno di formazione e prova;

- valuta, a richiesta dell’interessato, il servizio prestato dal personale docente ed eventuale

riabilitazione;

- formula i criteri per l’attribuzione ai docenti del bonus premiale.

Non è più previsto il segretario.

QUANDO SI ESPRIME SUL SUPERAMENTO DEL PERIODO DI PROVA, È COMPOSTO UNICAMENTE DAL

DIRIGENTE E DAI TRE DOCENTI, INTEGRATI DAL DOCENTE TUTOR che dovrà presentare un'istruttoria.

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Il Comitato individua i criteri per la valorizzazione del merito sulla base di:

a) la qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica,

nonché del successo formativo e scolastico degli studenti;

b) i risultati ottenuti nel potenziamento delle competenze degli alunni e dell‟innovazione

didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e

alla diffusione di buone pratiche didattiche;

c) le responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del

personale.

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COSA CAMBIA PER PERSONALE ATA

"Reti" dal 2016: meno segreterie, più mobilità

Dal 2016 partiranno a regime gli ambiti territoriali sub-provinciali (e inferiori alle città

metropolitane) e le Reti di scuole (queste potranno utilizzare gli stessi docenti e accorpare le

segreterie amministrative). Con il maxiemendamento entro il 30 giugno 2016 gli URS dovranno

definire l'ampiezza degli “ambiti territoriali” - che dovranno essere “inferiori” alla provincia -

e dentro i quali saranno istituite le Reti di scuole. Queste potranno sottoscrivere accordi per la

gestione delle “risorse professionali” (il personale), le attività amministrative (segreterie) e le

iniziative didattiche.

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Come saranno formati gli ambiti territoriali

I futuri ambiti territoriali (a regime dal 2016/2017) saranno definiti in base a tre criteri: la

popolazione scolastica; la prossimità (quindi la vicinanza) delle istituzioni scolastiche; e le

caratteristiche del territorio.

Quindi sarà tenuto conto - prevede l'emendamento - anche “delle specificità delle aree interne,

montane e delle piccole isole, della presenza di scuole in carcere, nonché di ulteriori situazioni o

esperienze territoriali già in essere”.

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Le reti di scuola

All'interno degli “ambiti” si formeranno le reti di scuole.

Sarà il MIUR, entro 120 giorni dall'approvazione del DDL, a emanare le linee guida con i criteri

di cui dovranno tenere conto i futuri accordi.

Le convenzioni conterranno i “criteri” e le “modalità” per l'utilizzo dei docenti all'interno della

rete; in altre parole, i professori potranno muoversi all'interno delle Rete che corrisponderà a un

determinato territorio, che potrà ovviamente comprendere più città.

E ancora:

Le reti si accorderanno anche sugli insegnamenti opzionali, quelli specialistici, di

coordinamento e di progettazione funzionali ai piani dell'offerta formativa.

A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi

Anche la formazione dei docenti potrà essere “condivisa” e quindi ai docenti potrà essere chiesta

maggiore mobilità anche per la propria formazione.

Stessa cosa per le risorse: saranno destinate all'intera rete che dovrà gestirle “per il perseguimento

delle proprie finalità” e che dovrà rendere pubblici i rendiconti e le decisioni.

Da notare che le scuole non sono “obbligate” a costituirsi in rete. Di fatto, sarà difficile

resistere alle prevedibili pressioni dell’USR, anche in vista del trasferimento alle stesse reti di

una serie di funzioni amministrative.

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COSA CAMBIA PER IL DIRIGENTE

la funzione di indirizzo nel percorso di formazione del piano triennale dell’offerta;

l‟attribuzione della titolarità nella gestione del bonus premiale, “sentiti” i criteri del

Comitato;

la facoltà, a regime, di individuare sull'organico dell‟autonomia alcuni docenti da chiamare

per il piano triennale dell‟offerta;

la possibilità di nominare i propri collaboratori in una misura che può andare fino al 10%

dell‟organico;

il ruolo di primo piano attribuito al dirigente nella gestione dell’alternanza scuola-lavoro.

Libertà maggiore rispetto a quella che era prevista finora nella gestione degli edifici, della

didattica, dei progetti formativi e dei fondi a disposizione di ogni singola scuola.

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Piano dell'offerta formativa

Il POF, che sarà triennale, dovrà essere elaborato concretamente dal Collegio docenti e

approvato dal Consiglio d'istituto sulla base degli indirizzi del Dirigente scolastico.

L'avvio del nuovo POF avverrà il prossimo anno scolastico e dovrà essere elaborato entro ottobre

del 2015 per gli anni 2016/19.

Per il 2015/16 varranno ancora le vecchie regole.

.

Valorizzazione dei docenti e premialità

Il comitato di valutazione elaborerà i criteri, ma sarà sempre il Dirigente ad assegnare i premi ai

docenti.

Il comitato di valutazione esprimerà un parere sull'anno di prova ma sarà il Dirigente a valutare.

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Individuazione dei collaboratori scolastici

Il Dirigente potrà scegliere i propri collaboratori, fino al 10% dell'intero collegio docenti. I

collaboratori dovranno rientrare nel computo dell'organico dell'autonomia.

Alternanza scuola- lavoro

Nelle secondarie consentirà l'avvio dell'apprendistato per 400 ore in tre anni per tecnici e

professionali e 200 per i licei. Anche qui il Dirigente avrà un ruolo di primo piano, infatti

dovrà stipulare le convenzioni con le azienda, occuparsi dei rapporti tra azienda e scuola per

quanto riguarda la didattica e i calendari, redigere una valutazione sulla collaborazione.

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Chiamata dei docenti

I docenti saranno incaricati dai Dirigenti Scolastici attraverso i curriculum e non più per

scorrimento di graduatoria. L'avvio della chiamata avverrà dal prossimo anno scolastico

individuando, sui posti che si liberano ogni anno, i docenti con il curriculum più adatto a realizzare

il progetto formativo del loro istituto.

Le assunzioni per il 2015/16 avverranno secondo le vecchie regole.

No incarichi a parenti

Il Dirigente Scolastico, nel conferire gli incarichi ai docenti di ruolo assegnati all'ambito

territoriale di riferimento “è tenuto a dichiarare l'assenza di cause di incompatibilità derivanti

da rapporti di parentela o affinità entro il secondo grado con i docenti iscritti nel relativo

ambito territoriale”.

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Valutazione dei dirigenti

I Dirigenti Scolastici saranno giudicati in base al miglioramento formativo e scolastico degli

studenti, sulla direzione unitaria della scuola, le competenze gestionali e organizzative e la

valorizzazione dei meriti del personale dell'istituto. Per la loro valutazione, per il triennio 2016-

2018, potranno essere affidati incarichi ispettivi a tecnici del Ministero dell'Istruzione.

Gli indicatori utilizzati per valutare i dirigenti

a) contributo al raggiungimento degli obiettivi di miglioramento del RAV;

b) competenze gestionali ed organizzative finalizzate al raggiungimento dei risultati, correttezza

trasparenza, efficienza ed efficacia, dell‟azione dirigenziale, in relazione agli obiettivi assegnati

nell‟incarico triennale;

c) valorizzazione dell’impegno e dei meriti professionali del personale dell‟istituto, sotto il

profilo individuale e negli ambiti collegiali;

d) apprezzamento del proprio operato all‟interno della comunità professionale e sociale;

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e) contributo al miglioramento del successo formativo e scolastico degli studenti e dei processi

organizzativi e didattici, nell‟ambito dei sistemi di autovalutazione, valutazione e rendicontazione

sociale;

f) direzione unitaria della scuola, promozione della partecipazione e della collaborazione tra le

diverse componenti della comunità scolastica, dei rapporti con il contesto sociale e nella rete di

scuola.

Aumento del fondo unico nazionale per D.S

Aumento delle risorse del fondo unico nazionale per la retribuzione della posizione, fissa e

variabile, e della retribuzione di risultato dei Dirigenti Scolastici.

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ALTRO

Un piano straordinario di assunzioni per oltre 100.000 insegnanti. Risorse stabili per la

formazione e la valorizzazione dei docenti. Investimenti ad hoc per laboratori e digitale.

Investimento dello Stato sull'edilizia scolastica, con fondi per gli interventi di manutenzione, ma

anche per la costruzione di strutture innovative.

Le istituzioni scolastiche, nei periodi di sospensione dell’attività didattica, in collaborazione

con famiglie, realtà associative e del terzo settore potranno organizzare attività educative,

ricreative e culturali nei loro spazi.

La creazione di un Portale unico dei dati della scuola con la pubblicazione di tutte le

informazioni relative al sistema di istruzione. Uno strumento di trasparenza nei confronti dei

cittadini e di responsabilizzazione degli istituti.

A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi

Il portale unico dovrà, tra l’altro, contenere

dati relativi al curricolo di ciascuno studente, condivisi con le scuole;

- dati relativi al fascicolo di ciascun docente;

- bilanci di ciascuna scuola;

- dati del Sistema Nazionale di Valutazione;

- normativa, circolari e comunicazioni varie;

- anagrafe dell’edilizia scolastica;

- anagrafe degli studenti;

- piani dell’offerta formativa;

- incarichi di docenza;

- ecc..

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Entro 18 mesi: Gennaio 2017 Emanazione dei decreti delegati relativi a:

a) nuovo testo unico dell‟istruzione;

b) formazione iniziale e immissione in ruolo dei docenti;

c) promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità;

d) revisione dei percorsi dell'istruzione professionale;

e) istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni;

f) garanzia dell'effettività del diritto allo studio su tutto il territorio nazionale;

g) promozione e diffusione della cultura umanistica, valorizzazione del patrimonio e della

produzione culturali, musicali, teatrali, coreutici e cinematografici;

h) revisione, riordino e adeguamento della normativa in materia di istituzioni e iniziative

scolastiche italiane all'estero;

i) adeguamento della normativa in materia di valutazione e certificazione delle competenze degli

studenti, nonché degli esami di Stato.

A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi

RIFLESSIONI

Molto dipenderà dalla volontà di mettersi in gioco di DS e Docenti, evitando – i primi – tendenze

ad una leadership personale e autoritaria (che, tra l‟altro, non porta da nessuna parte) e

recuperando – i secondi – il valore di una professione che ha nella cooperazione e nella

dimensione collegiale dell‟”impresa scuola” i propri elementi fondanti.

Ma molto dipenderà anche dalla disponibilità / capacità di associazioni e organizzazioni del

mondo della scuola a sostenere lo sforzo di valorizzare le scelte positive di questa riforma e di

costruire proposte concrete per superarne rischi e criticità.

In tali scenari diventano fondamentali la visione che il DS ha del suo ruolo e la consapevolezza

che la sua forza non è tanto nei suoi poteri – che pure sono necessari nella gestione delle risorse –

quanto nella capacità di coinvolgere e creare intese col personale su un progetto condiviso.

In Italia ci sono ottimi insegnanti, alcuni sono maestri nel senso pieno della parola: appassionati,

colti, motivati, pronti a sacrificarsi. Ma ci sono anche troppe situazioni garantite da collusioni

A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi

interne, da coperture sindacali anacronistiche, da una sorta di rassegnazione che serpeggia anche

tra i migliori.

I “migliori” tra studenti e insegnanti, devono sgomitare non per farsi valere, ma per esistere. Per

non essere ostracizzati, tacciati di personalismo e arrivismo.

Il principio che a scuola non solo gli studenti ma anche gli insegnanti debbano esser sottoposti a

valutazioni periodiche sui risultati raggiunti, non è solo giusto, è sacrosanto.

Ma fin quando continueranno a avere la meglio le sacche di assenteismo, sindacalismo,

ideologismo ed egualitarismo, la scuola italiana continuerà a scendere la china che la sta portando

a fondo.

A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi

Il POF triennale (PTOF)

“Le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico

precedente al triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa”

La legge individua numerosi obiettivi che le istituzioni scolastiche autonome possono inserire nel

piano triennale.

In base alle prioritarie esigenze formative individuate, le istituzioni possono inserire nel loro piano

alcuni di questi obiettivi educativo-didattici, indicati nel comma 7 della legge:

a) valorizzazione delle competenze linguistiche e utilizzo della metodologia CLIL,

b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche,

c) potenziamento delle competenze nella musica, nell'arte, nel cinema,

d) valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze,

e) rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale,

f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;

A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi

g) potenziamento delle discipline motorie,

h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti,

i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione,

m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio,

n) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per

classe,

o) incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;

p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni,

q) individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli

alunni,

r) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda,

s) definizione di un sistema di orientamento.

A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi

Le principali novità del PTOF da un punto di vista organizzativo;

a) durata triennale anziché annuale (può comunque essere rivisto ogni anno entro ottobre)

b) comprende il fabbisogno di posti comuni, di sostegno e di potenziamento (docenti)

c) comprende il fabbisogno di personale ATA

d)formazione sulla sicurezza

e) indica il fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali

f) incorpora i piani di miglioramento di cui al RAV (DPR 80/13) ed il piano di integrazione

scolastica

g) prevede i percorsi di alternanza scuola-lavoro (DLgs. 77/05) (SS2°grado)

h) prevede azioni coerenti con il Piano nazionale per la scuola digitale (comma 57).

i)deve essere pubblicato anche sul Portale Unico che sarà predisposto dal MIUR

Pertanto viene capovolto l’impianto attuale (il consiglio dava gli indirizzi, il collegio elaborava

ed il consiglio adottava). Ora gli indirizzi li dà il dirigente, anche per le attività della scuola in

generale (e non solo per quelle gestionali ed amministrative), il collegio elabora (come prima),

ma il consiglio approva (e quindi – sembra di capire – potrebbe anche modificare, cosa che era

esclusa quando “adottava”).

A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi

Già dal prossimo anno scolastico 2015-16 ,quindi, le istituzioni scolastiche dovranno provvedere

alla definizione del Piano per il triennio 2016-17, 2017-18, 2018-19.

Per la realizzazione degli obiettivi inclusi nel piano le istituzioni scolastiche si possono avvalere

di un organico potenziato di docenti da richiedere a supporto delle attività di attuazione.

Tale organico aggiuntivo, funzionale al conseguimento degli obiettivi, deve essere individuato

nel piano come risorsa professionale necessaria e funzionale al raggiungimento degli obiettivi

Da evidenziare:

“I docenti dell'organico dell'autonomia concorrono alla realizzazione del piano triennale

dell'offerta formativa con attività di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di

organizzazione, di progettazione e di coordinamento”

A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi

Rispetto al vecchio POF

Sono stati confermati:

-la natura del Piano (identità culturale e progettuale dell‟istituzione scolastica;

-il rapporto con gli obiettivi generali del sistema „istruzione;

- i soggetti preposti alla sua definizione;

-i rapporti istituzionali del dirigente nella fase costituente ,la pubblicità del Piano (che non va più

presentato e consegnato alle famiglie in fase di iscrizione);

Sono stati aggiunti:

-la triennalità del piano;

-l‟indicazione del fabbisogno di posti comuni, sostegno e aggiuntivi;

-l‟indicazione dei posti di organico Ata e del fabbisogno di infrastrutture e attrezzature materiali.

A.S. 2015/2016 02/09/2015 Dott.ssa Mattea Pelosi

Nota bene:

In arrivo dal MIUR :

circolare e modello unico di PTOF per tutte le II.SS. a cui il team che si impegnerà nella sua

compilazione dovrà attenersi in maniera rigida.

Il modello sarà diverso solo per ordine di scuola.

In esso si dovranno inserire reali e motivati bisogni per ogni area disciplinare(non per classe

di concorso) sia per quanto riguarda le risorse materiali, sia per quelle professionali.

Tale modello, opportunamente compilato in ogni sua parte, dovrà essere inserito sul sito

istituzionale della scuola (oltre che sul portale unico) per la sua massima diffusione e come

garanzia di trasparenza per famiglie che per docenti ed ATA.