Resoconto Intermedio di Gestione del Gruppo ACEA al 30 ... · L’andamento del periodo, ......
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Indice
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
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Indice
Organi Sociali pag. 3
Sintesi dei risultati pag. 4
Flash sull’andamento delle Aree Industriali pag. 5
Andamento della gestione nel periodo pag. 12
Informativa di settore pag. 79
Forma, struttura e perimetro di riferimento pag. 80
Criteri e procedure di consolidamento pag. 83
Area di consolidamento pag. 87
Prospetto di Conto Economico Consolidato pag. 89
Prospetto di Conto Economico Complessivo Consolidato pag. 90
Prospetto di Conto Economico Trimestrale Consolidato pag. 91
Prospetto di Conto Economico Complessivo Trimestrale Consolidato pag. 92
Prospetto di Stato Patrimoniale Consolidato pag. 93
Rendiconto Finanziario Consolidato pag. 94
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto Consolidato pag. 95
Note al Conto Economico Consolidato pag. 96
Note alla Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata pag. 128
Fatti di rilievo intervenuti nel periodo pag. 154
Fatti di rilievo intervenuti successivamente alla chiusura del periodo pag. 159
Evoluzione prevedibile della gestione e della
situazione finanziaria pag. 161
Dichiarazione del Dirigente Preposto pag. 164
Allegato 1 - Società incluse nell’area di consolidamento pag. 165
Allegato 2 – Informativa di settore: Prospetti di Stato Patrimoniale
e Conto Economico pag. 168
Organi sociali
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Organi sociali
Consiglio di Amministrazione
Giancarlo Cremonesi Presidente
Marco Staderini Amministratore Delegato
Paolo Giorgio Bassi Consigliere
Francesco Caltagirone Consigliere
Jean Louis Chaussade Consigliere
Giovanni Giani * Consigliere
Paolo Di Benedetto Consigliere
Luigi Pelaggi Consigliere
Andrea Peruzy Consigliere
* nominato dall’Assemblea dei Soci del 4 maggio 2012 (già cooptato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 29
novembre 2011)
Direttore Generale
Paolo Gallo
Collegio Sindacale
Enrico Laghi Presidente
Corrado Gatti Sindaco Effettivo
Alberto Romano Sindaco Effettivo
Gianluca Marini Sindaco Supplente
Leonardo Quagliata Sindaco Supplente
Dirigente preposto
Iolanda Papalini *
* nominata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 3 settembre 2012
Sintesi dei risultati
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Sintesi dei risultati
30.09.12 31.12.11 Var. %
Capitale Investito Netto 4.017,3 3.637,3 10,4%
Indebitamento Finanziario Netto 2.659,5 2.325,8 14,3%
Patrimonio Netto Consolidato 1.357,8 1.311,5 3,5%
Importi in milioni di Euro
I dati sotto riportati non tengono conto delle classificazioni imposte da IFRS 5
relativamente all’esercizio 2011.
30.09.12 30.09.11 Var. %
Ricavi consolidati 2.651,3 2.483,3 6,8%
Costi operativi consolidati 2.166,4 2.011,5 7,7%
Proventi (Oneri) da gestione rischio commodity (0,3) (0,3) 0,0%
EBITDA 484,6 470,1 3,1%
EBIT 221,3 136,5 62,1%
Risultato netto 63,2 68,9 -8,2%
Utile (perdita) di competenza di terzi 6,8 5,5 24,1%
Risultato netto di competenza del Gruppo 56,4 63,4 -11,0% Importi in milioni di Euro
Si informa che nel corso del terzo trimestre è stata pubblicata la sentenza del Consiglio di
Stato che ribalta la precedente decisione del TAR e conferma la sanzione comminata
dall’AGCM ad ACEA e a Suez Environnement nel 2007 perché ritenute responsabili di
un’intesa restrittiva della concorrenza, avendo partecipato congiuntamente alla gara del
Comune di Firenze per l’acquisizione del 40% di Publiacqua, società di gestione dei servizi
idrici a Firenze. Tale sanzione ammonta per ACEA a € 8,3 milioni. Contro la sentenza del
Consiglio di Stato verranno promosse tutte le possibili azioni nelle diverse sedi
competenti.
L’andamento del periodo, epurato degli effetti negativi prodotti dalla suddetta sanzione,
sarebbe stato il seguente.
DATI ECONOMICI PRO-FORMA 30.09.12 30.09.11 Var. %
EBITDA 492,9 470,1 4,8%
EBIT 229,6 136,5 68,2%
Risultato netto pro - formato 71,5 68,9 3,8%
Utile (perdita) di competenza di terzi 6,8 5,5 24,1%
Risultato netto di competenza del Gruppo 64,7 63,4 2,1%
Sanzione AGCM 8,3
100,0%
Risultato netto di competenza del Gruppo post
sanzione 56,4 63,4 -11,0%
Importi in milioni di Euro
Flash sull’andamento delle Aree Industriali
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
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Flash sull’andamento delle Aree Industriali
I risultati economici, patrimoniali e finanziari al 30 settembre 2012 per Area Industriale,
sono commentati non considerando gli effetti della sanzione comminata ad ACEA
dall’AGCM.
Si ricorda altresì che i dati economici al 30 settembre 2011 comprendevano quelli
prodotti dal 1° gennaio e fino alla data del closing dalle società della disciolta joint
venture tra ACEA e GDF Suez: per questo motivo viene fornito di seguito il dettaglio delle
variazioni utili a pro formare l’EBITDA del 2011 al fine di rendere più proficuo il confronto.
In particolare si è proceduto alla eliminazione dell’EBITDA delle società cedute e ad
esporre i dati di quelle acquisite sulla base della percentuale di possesso attuale.
Si segnala, inoltre, che nella tabella di posizione finanziaria netta per area, il valore di
indebitamento di ACEA S.p.A. è comprensivo dei flussi relativi all’Illuminazione Pubblica.
€ milioni 30.09.2012 30.09.2011 Variazione
EBITDA consolidato 492,9 470,1 22,8
Variazione perimetro:
Energia: 0,0 (0,3) 0,3
Produzione 0,0 2,7 (2,7)
Trading (JV) 0,0 (6,6) 6,6
Vendita 0,0 3,6 (3,6)
Ingegneria 0,0 (0,2) 0,2
Totale variazione Perimetro 0,0 (0,5) 0,5
EBITDA pro-formato delle variazioni di perimetro
492,9 469,6 23,3
VARIAZIONE EBITDA A PARITA' DI PERIMETRO
€ milioni 30.09.2012 30.09.2011 Variazione
RETI 189,9 186,3 3,6
ENERGIA 41,6 46,1 (4,5)
Produzione 22,4 16,6 5,8
Trading (JV)/Energy management (5,1) (0,3) (4,8)
Vendita 24,3 29,8 (5,5)
INGEGNERIA 6,1 5,3 0,7
IDRICO: 229,8 230,9 (1,1)
Estero 7,6 5,9 1,7
Flash sull’andamento delle Aree Industriali
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€ milioni 30.09.2012 30.09.2011 Variazione
Lazio - Campania 159,6 167,6 (8,0)
Toscana - Umbria 62,5 57,4 5,1
AMBIENTE 35,7 17,2 18,5
ACEA (Corporate) (10,1) (16,2) 6,1
Totale EBITDA a parità di perimetro 492,9 469,6 23,3
Posizione finanziaria netta (€ milioni) 30.09.2012 31.12.2011 Variazione
RETI * (910,6) (853,8) (56,8)
ENERGIA (388,9) (229,6) (159,2)
Produzione (159,6) (149,2) (10,4)
Energy Management/AEH 47,7 34,0 13,8
Vendita (277,1) (114,4) (162,6)
INGEGNERIA (9,6) (7,4) (2,2)
IDRICO: (753,8) (626,7) (127,1)
Estero 3,8 1,7 2,0
Lazio - Campania (550,7) (436,8) (113,9)
Toscana - Umbria (206,9) (191,6) (15,3)
AMBIENTE (183,0) (218,7) 35,7
ACEA (413,6) (389,5) (24,0)
Totale (2.659,5) (2.325,8) (333,7)
* Non comprende la quota di indebitamento relativo al ramo IP di ACEA.
Investimenti (€ milioni) 30.09.2012 30.09.2011 VARIAZIONE
RETI 72,4 87,7 (15,2)
ENERGIA 23,6 12,2 11,4
Produzione 17,4 6,5 10,9
Energy Management/AEH 0,4 1,0 (0,6)
Vendita 5,8 4,7 1,1
INGEGNERIA 0,5 0,2 0,3
IDRICO: 164,1 153,5 10,6
Estero 0,3 0,4 (0,2)
Lazio - Campania 112,7 108,5 4,2
Toscana - Umbria 51,1 44,5 6,6
AMBIENTE 25,2 16,1 9,2
ACEA 119,6 5,5 114,1
Totale 405,4 275,2 130,2
Flash sull’andamento delle Aree Industriali
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Area Industriale Reti
L’EBITDA al 30 settembre 2012 si è attestato a € 189,9 milioni e si è incremento di € 3,6
milioni rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente, principalmente per effetto
della crescita registrata da ACEA Distribuzione (+ € 4,5 milioni) in conseguenza
dell’incremento del margine energia dell’attività di distribuzione e misura. Tale margine
infatti è stimato in ossequio a quanto deliberato con ARG/elt 199/11 dall’Autorità
dell’energia elettrica e per il gas in riferimento quarto periodo regolatorio 2012 – 2015.
Per quanto attiene ARSE si segnala una riduzione del margine operativo lordo di € 2,2
milioni essenzialmente dovuto alle minori attività svolte nell’ambito del business del
fotovoltaico.
La pubblica illuminazione nel Comune di Roma registra un EBITDA – pari a € 2,7 milioni -
sostanzialmente in linea rispetto a quello del 30 settembre 2011 (€ 3,5 milioni).
Con riferimento all’organico la consistenza media a settembre è pari a 1.420 unità
inferiore di 67 unità rispetto al medesimo periodo del precedente esercizio, attribuibili
interamente ad ACEA Distribuzione.
L’indebitamento finanziario netto del periodo è pari a € 910,6 milioni e si incrementa
rispetto alla fine dell’esercizio 2011 di € 56,8 milioni attribuibile all’effetto prodotto dal
pagamento dei dividendi complessivamente pari a € 42,9 milioni (€ 32 milioni da ACEA
Distribuzione e € 10,9 milioni da ARSE) e dai maggiori pagamenti a fornitori dell’Area per
circa € 50 milioni, parzialmente compensati dagli incassi derivanti dall’attività di
realizzazione di impianti fotovoltaici per conto di terzi (+ € 8 milioni) ed ai maggiori
incassi ricevuti nel periodo dai grossisti (+ € 30 milioni).
Gli investimenti dell’Area si attestano a € 72,4 milioni e si riducono di € 15,2 milioni: la
variazione è prevalentemente attribuibile ad ARSE per € 12,2 milioni con riferimento agli
impianti di produzione fotovoltaici. Registrano una lieve riduzione di € 2,4 milioni gli
investimenti di ACEA Distribuzione.
Area Industriale Energia
L’Area chiude il periodo con un livello di EBITDA pari a € 41,6 milioni in diminuzione,
rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente, di € 4,5 milioni a parità di
perimetro; la riduzione discende dall’effetto netto dei seguenti fenomeni:
Flash sull’andamento delle Aree Industriali
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l’attività di generazione, svolta da Acea Produzione, registra un incremento di €
5,8 milioni in conseguenza dell’iscrizione dei ricavi per certificati verdi maturati
dagli impianti di Salisano ed Orte,
il settore della vendita, comprensivo dell’attività di Energy Management, riduce
l’EBITDA per complessivi € 10,3 milioni, principalmente per effetto dell’incremento
dei costi esterni sostenuti nel periodo (€ 5,2 milioni), della chiusura negativa
registrata dall’attività di trading (€ 2,6 milioni), nonché del risultato della
valutazione a fair value dei contratti di copertura del portafoglio che produce un
impatto negativo di circa € 0,2 milioni. Contribuiscono al peggioramento
dell’EBITDA di periodo i maggiori costi esterni registrati da Acea8cento, in parte
legati alle attività svolte dall’outsourcer, per complessivi € 2,3 milioni.
Con riferimento all’organico la consistenza media a settembre si è attestata a 514 unità
inferiori di 63 unità rispetto al 30 settembre 2011.
L’indebitamento finanziario netto del periodo si attesta a € 388,9 milioni e si incrementa,
rispetto alla fine del 2011, di € 159,2 milioni. La variazione in aumento si registra in tutte
le aree di attività con particolare riferimento alla vendita (complessivamente + € 148,8
milioni) essenzialmente per effetto della crescita del capitale circolante netto di Acea
Energia.
All’incremento contribuisce anche Acea Produzione (+ € 10,4 milioni) per effetto del
pagamento degli investimenti di repowering delle centrali di Salisano e Orte.
Gli investimenti dell’Area si attestano a € 23,6 milioni e crescono di 11,4 milioni
essenzialmente attribuibili ad Acea Produzione.
Area Industriale Idrico (ivi compresa la Funzione Ingegneria e Servizi)
L’EBITDA dell’Area si è attestato al 30 settembre 2012 a € 235,9 milioni e decresce di €
0,4 milioni rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. L’incremento risulta così
articolato:
Gestioni idriche Lazio - Campania - € 8,0 milioni
Gestioni idriche Toscana - Umbria + € 5,1 milioni
Gestioni idriche estero + € 1,7 milioni
Ingegneria e Servizi + € 0,8 milioni
Flash sull’andamento delle Aree Industriali
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I ricavi aumentano di € 26,5 milioni principalmente per effetto dell’incremento tariffario;
registrano una crescita quelli operanti nel Lazio - Campania per € 15,1 milioni, in
particolare: ACEA Ato2 per € 13,5 milioni ed ACEA Ato5 per € 1,5 milioni: le società
operanti in Toscana ed Umbria contribuiscono alla crescita per € 7,6 milioni, nel
dettaglio: Publiacqua per € 3,4 milioni, Acquedotto del Fiora per € 2 milioni, il Gruppo
Acque per € 1,9 milioni, Umbra Acque e Nuove Acque complessivamente per € 1,8
milioni. Contribuiscono all’incremento le Società Estere per € 2,7 milioni e le Società di
Ingegneria per € 1,1 milioni.
I costi operativi aumentano complessivamente di € 18,1 milioni: la variazione è
essenzialmente attribuibile ad ACEA Ato2 (+ € 17,2 milioni) quale conseguenza
dell’emergenza idrica che ha caratterizzato l’estate 2012 che ha comportato il
sostenimento di maggiori costi di acquisto di energia elettrica, nonché per gli oneri
sostenuti nel periodo in conseguenza del sequestro dei depuratori del Bacino Sud.
Contribuiscono alla variazione anche (i) ACEA Ato5 che registra un aumento dei costi per
servizi, in particolare per consumi di energia elettrica, di € 2,2 milioni, (ii) Publiacqua per
€ 1,9 milioni, (iii) GORI per € 1,7 milioni. Tutte le società idriche hanno sopportato nel
periodo di osservazione le conseguenza della siccità estiva.
L’organico medio dell’Area si attesta a 4.528 unità inferiore rispetto al medesimo periodo
del precedente esercizio di 203 unità, riferibile principalmente ad Agua Azul Bogotà E
ACEA Ato2.
Gli investimenti dell’Area si attestano a € 164,6 milioni e crescono di € 10,9 milioni
rispetto al corrispondente periodo dello scorso esercizio. L’incremento risulta così
articolato:
Gestioni idriche Lazio - Campania + € 4,2 milioni
Gestioni idriche Toscana - Umbria + € 6,6 milioni
Gestioni idriche estero - € 0,2 milioni
Ingegneria e Servizi + € 0,3 milioni
L’indebitamento finanziario dell’Area si attesta, al termine del terzo trimestre
dell’esercizio, a € 763,4 milioni e cresce di € 129,3 milioni, rispetto alla fine del
precedente esercizio, in quanto ammontava a € 634,1 milioni. L’incremento risulta così
articolato:
Gestioni idriche Lazio - Campania + € 113,9 milioni
Flash sull’andamento delle Aree Industriali
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Gestioni idriche Toscana - Umbria + € 15,3 milioni
Gestioni idriche estero - € 2,0 milioni
Ingegneria e Servizi + € 2,2 milioni
La principale crescita è attribuibile ad ACEA Ato2 per € 109,9 milioni in conseguenza del
fabbisogno generato dal pagamento dei dividendi 2011 (€ 48,4 milioni) e dei fornitori. Si
segnala altresì l’incremento dell’indebitamento delle Società del Gruppo Acque (+ € 12,9
milioni).
Area Industriale Ambiente
L’Area chiude il periodo in esame con un livello di EBITDA pari a € 35,7 milioni e registra
una sensibile crescita rispetto al medesimo periodo del 2011, pari complessivamente a €
18,5 milioni per effetto principalmente dell’aumento del margine industriale dell’impianto
di San Vittore (+ € 15,2 milioni) in conseguenza del funzionamento delle nuove linee
entrate in funzione ad aprile e luglio 2011. Contribuiscono al risultato del periodo anche
SAO (+ € 0,5 milioni) che registra un maggior margine industriale, prevalentemente
attribuibile alla riduzione dei costi operativi sostenuti per manutenzioni e smaltimenti, ed
il Gruppo Aquaser (+ € 1 milione) anche grazie al contributo di ISA acquisita nel mese di
aprile 2011.
L’organico medio del periodo si attesta a 200 unità e risulta in crescita di 6 unità
principalmente attribuibili all’espansione dell’organico in forza alla Società ISA.
Gli investimenti dell’Area si attestano a € 25,2 milioni e registrano una crescita di € 9,1
milioni rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente, principalmente per effetto
degli interventi di revamping in corso sull’impianto termovalorizzatore di Terni e sulla
prima linea di quello di San Vittore, che hanno avuto un accelerazione nel corso del terzo
trimestre.
L’indebitamento finanziario dell’Area si è attestato a € 183 milioni e si riduce di € 35,7
milioni rispetto alla fine dell’esercizio 2011 (ammontava € 218,7 milioni) essenzialmente
per effetto dell’incasso dei crediti vantati da ARIA verso il GSE in seguito alla
sottoscrizione della Convenzione definitiva in regime CIP 6/92 che regola il ritiro
dell’energia delle due nuove linee dell’impianto di termovalorizzazione di San Vittore del
Lazio.
Flash sull’andamento delle Aree Industriali
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Si segnala un miglioramento dell’indebitamento registrato da SAO (€ 6,5 milioni) in
conseguenza dei maggiori incassi ricevuti nel periodo di osservazione. Il Gruppo Aquaser
contribuisce alla variazione dell’indebitamento di Area per complessivi + € 0,2 milioni.
ACEA Corporate
ACEA chiude il periodo in osservazione con un livello di EBITDA negativo per € 10,1
milioni rispetto a € 16,2 milioni del 30 settembre 2011. Il miglioramento di € 6,1 milioni
è il risultato dell’effetto combinato (i) dell’aumento dei ricavi per contratti di servizio (€
5,9 milioni), (ii) della diminuzione dei costi per consulenze e spese di comunicazione (€
4,1 milioni) in conseguenza della politica di contenimento dei costi adottata nel corso del
2012, (iii) della riduzione dei canoni di locazione (€ 4,8 milioni) per effetto dell’acquisto
della sede aziendale in data 23 gennaio 2012, compensati (iv) dell’incremento dei costi
operativi legati alle attività c.d. di Facility Management (€ 1,1 milioni) e (v)
dall’incremento del costo del lavoro (+ € 6,6 milioni) registrata rispetto al 30 settembre
2011 in larga parte attribuibile al reintegro dei dipendenti del ramo d’azienda affittato a
Marco Polo (+ € 4,9 milioni), il cui contratto è scaduto al 31 dicembre 2011, nonché per
effetto dell’aumento dell’organico.
L’organico medio al 30 settembre 2012 si attesta a 677 unità e registra una crescita
rispetto al medesimo periodo del 2011 di 130 unità, dovuto come in precedenza
descritto, all’accentramento delle funzioni aziendali anche in riferimento alle attività
svolte in precedenza da Marco Polo.
L’indebitamento finanziario netto del periodo è pari a € 413,6 milioni e registra una
crescita rispetto alla chiusura dell’esercizio precedente di € 24,0 milioni (era € 389,5
milioni), in conseguenza dagli eventi straordinari avvenuti nel corso del periodo, quale
l’acquisto della Sede societaria (- € 110 milioni) ed il pagamento a GDF Suez Energia
Italia, in data 3 agosto 2012, a fronte di fornitura di energia elettrica (- € 44 milioni),
nonché le variazioni di fair value degli strumenti finanziari (- € 13,6 milioni),
parzialmente mitigati dall’incasso dei dividendi 2011, complessivamente pari a circa €
128 milioni.
Gli investimenti di periodo si attestano a € 119,6 milioni e rispetto al 30 settembre 2011
registrano un incremento di € 114,1 milioni, attribuibili principalmente all’acquisto della
Sede societaria in Roma.
Andamento della gestione nel periodo 12
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
Andamento della gestione nel periodo
Andamento dei mercati azionari internazionali e del titolo ACEA
Nei primi nove mesi del 2012, le Borse internazionali hanno attraversato fasi
contrastanti. Dopo un iniziale clima di ottimismo, l’andamento dei mercati azionari ha
risentito dell’incertezza sui tempi e sulle modalità di uscita dalla crisi dell’Eurozona. Dal
mese di marzo, in particolare, il riaccendersi delle preoccupazioni della Comunità
finanziaria per una possibile uscita della Grecia dall’Eurozona, per la crisi in Spagna e
Portogallo e per l’“inasprimento” in Italia del dibattito politico sulle riforme da realizzare,
hanno provocato una risalita dei differenziali di rendimento sia dei BTP che dei Bonos
rispetto ai corrispondenti Bund tedeschi.
Tuttavia, il saldo complessivo del periodo oggetto di analisi è risultato positivo, grazie
alle misure adottate dall’Unione Europea e dai Paesi Membri e all’intervento della Banca
Centrale Europea (BCE), che ha impresso una svolta fondamentale alla politica di
sostegno dei debiti sovrani.
Nei primi nove mesi del 2012, gli indici della Borsa Italiana hanno registrato le seguenti
variazioni: FTSE Italia All Share +0,9%, FTSE Italia Mid Cap -4,9% e il FTSE MIB è
rimasto sostanzialmente invariato.
In tale contesto macroeconomico, gli investitori hanno mostrato in generale un minor
interesse verso le utilities, che hanno evidenziato nel trimestre una performance
sostanzialmente negativa.
Il titolo ACEA ha registrato il 30 settembre 2012 un prezzo di riferimento pari a € 4,650
(capitalizzazione: € 990,3 milioni) in flessione, rispetto al 31 dicembre 2011, del
4,87%. Nei primi nove mesi del 2012, il valore massimo di € 5,385 è stato raggiunto il
15 marzo, mentre il valore minimo di € 3,64 il 13 giugno.
Nel corso del periodo oggetto di analisi, i volumi medi giornalieri sono stati pari a
128.187 (293.783 nei primi nove mesi del 2011).
Andamento della gestione nel periodo 13
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
(fonte: Bloomberg)
Si riportano di seguito i grafici normalizzati sull’andamento del titolo ACEA confrontato
con gli indici di Borsa.
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
7,0
30/12/11 19/01/12 08/02/12 28/02/12 19/03/12 10/04/12 30/04/12 21/05/12 08/06/12 28/06/12 18/07/12 07/08/12 28/08/12 17/09/12
Acea
2,0
2,5
3,0
3,5
4,0
4,5
5,0
5,5
6,0
6,5
7,0
7,5
8,0
30/12/2011 27/01/2012 24/02/2012 23/03/2012 24/04/2012 23/05/2012 20/06/2012 18/07/2012 16/08/2012 13/09/2012
Acea FTSE Italia Mid Cap
FTSE Italia All Share
FTSE Mib
(euro)
(grafico normalizzato ai valori di Acea – Fonte Bloomberg)
(euro)
Andamento della gestione nel periodo 14
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
Nel corso dei primi nove mesi del 2012 sono stati pubblicati circa 90 studi/note sul titolo
ACEA.
Nel terzo trimestre 2012 il titolo ACEA registra, rispetto al 30 giugno 2012, una
flessione pari allo 0,90%.
Nel periodo il valore massimo di € 5,005 è stato raggiunto il 13 settembre mentre, il
valore minimo di € 3,966 il 24 luglio. I volumi medi giornalieri sono stati pari a 65.209
(sensibilmente inferiori rispetto ai 293.585 del terzo trimestre 2011).
Var.% 30/9/2012
(rispetto al 31/12/11)
Acea -4,87%
FTSE Italia All Share +0,93%
FTSE Mib +0,04%
FTSE Italia Mid Cap -4,87%
Var.% 30/9/2012
(rispetto al 30/6/12)
Acea -0,90%
FTSE Italia All Share +5,36%
FTSE Mib +5,75%
FTSE Italia Mid Cap +6,29%
(fonte: Bloomberg)
(fonte: Bloomberg)
Andamento della gestione nel periodo 15
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
Contesto di riferimento
Nei primi nove mesi del 2012 la domanda di energia elettrica in Italia (245.680 GWh) 1
ha mostrato un decremento del 2,3%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente;
in termini decalendarizzati la variazione in diminuzione è pari al 2,7%. La potenza
massima richiesta sulla rete nazionale, pari a 48.207MW, e registrata il 12 settembre,
alle ore 12.00, è stata inferiore di circa l’8% rispetto alla punta massima registrata nel
corrispondente mese dell’anno precedente. Il fabbisogno di energia elettrica è stato
coperto per l’87,8% con la produzione nazionale (per il 63,6% con energia
termoelettrica, per il 12,7% con fonti idroelettriche e per l’11,5% con produzione
geotermica e da altre fonti rinnovabili) e per la quota restante, pari al 12,2%, facendo
ricorso alle importazioni dall’estero.
In tale contesto, la produzione nazionale netta (217.544 GWh) evidenzia un decremento,
pari all’1,6%, contenuto rispetto al saldo con l’estero che presenta un decremento più
significativo e pari al 6,6%. La fonte idroelettrica (- 16,2%), quella termoelettrica (-
4,3%) e quella geotermoelettrica (- 1,3%) hanno mostrato un decremento rispetto al
medesimo periodo dello scorso anno; le altre fonti energetiche hanno invece mostrato un
significativo incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Da segnalare, in
particolare, la rilevante crescita della produzione fotovoltaica (+91,3%).
1 Fonte: Terna – Settembre 2012, rapporto mensile sul sistema elettrico
GWh GEN - SETT
2012 GEN - SETT
2011 Var. %
2012/2011
Produzione Netta
-Idroelettrica 31.512 37.599 (16,2)
-Termoelettrica 157.631 164.778 (4,3)
-Geotermoelettrica 3.930 3.981 (1,3)
-Eolica 9.092 6.628 37,2
-Fotovoltaica 15.379 8.040 91.3
Produzione Netta Totale 217.544 221.026 (1,6)
Importazione 32.160 33.591 (4,3)
Esportazione 1.985 1.301 52,6
Saldo Estero 30.175 32.290 (6,6)
Consumo pompaggi 2.039 1.790 13,9
Richiesta di Energia Elettrica 245.680 251.526 (2,8)
Andamento della gestione nel periodo 16
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
Nel corso dei primi nove mesi del 2012 l’energia elettrica scambiata nel Mercato del
Giorno Prima è stata mediamente inferiore rispetto al medesimo periodo del 2011. La
fase di bassa domanda elettrica con volumi di energia scambiati in flessione del 7,1% su
base annua è principalmente da ascrivere alla fase economica recessiva. Il prezzo di
acquisto dell’energia elettrica nella borsa italiana (prezzo PUN) ha così fatto registrare
una sensibile flessione portandosi a 76,77 €/MWh, con una flessione di quasi 9 €/MWh
rispetto al mese precedente.
Liquidità su MGP 2
Per quanto attiene alla borsa elettrica il prezzo medio di acquisto (PUN), dopo i rialzi del
trimestre giugno – agosto, è sceso a 76,77 €/MWh, e presenta a settembre 2012 una
riduzione di 4,54 €/MWh rispetto allo stesso mese del 2011 (- 5,6%). L’analisi per gruppi
di ore rivela una diminuzione sia su base annua di 7,66 €/MWh (- 8,3%) nelle ore di
picco che di 2,07 €/MWh (- 2,8%) nelle ore fuori picco, con prezzi che si attestano
rispettivamente a 85,23 €/MWh e 72,53 €/MWh. Il rapporto del prezzo picco/baseload, è
1,11 risalito dopo l’1,02 che rappresenta il minimo storico fatto registrare nel mese di
agosto. I prezzi medi di vendita in tutte le zone hanno evidenziato un calo sia rispetto al
medesimo periodo di un anno fa che rispetto ai mesi estivi.
In Sardegna, la bassa domanda e la rimozione delle limitazioni sul transito con il
continente, hanno portato ad una riduzione consistente del prezzo che si attesta a €
74,93 €/MWh, riallineandosi ai prezzi delle zone continentali dove i prezzi oscillano tra i
72,24 €/MWh del Sud ed i 76,03 €/MWh del Nord.
2 Fonte: GME – Settembre 2012, Newsletter del GME
Andamento della gestione nel periodo 17
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
Prezzo di acquisto PUN 2
Prezzo sulle Borse Elettriche Europee (media aritmetica €/MWh) 2
Volumi Annuali e Mensili sui mercati spot sulle Borse Elettriche Europee 2
IPEX: Italian Power Exchange, borsa elettrica italiana;
EEX: European Energy Exchange, borsa elettrica tedesca;
PowerNext: borsa elettrica francese;
Andamento della gestione nel periodo 18
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
OMEL: Compañía Operadora del Mercado Español de Electricidad, borsa elettrica spagnola;
NordPool: borsa elettrica scandinava (Norvegia, Svezia, Danimarca, Finlandia);
A settembre 2012 il prezzo del petrolio europeo di riferimento si mantiene intorno al 113
$/bbl, rallentando la dinamica rialzista registrata nel corso dei due mesi precedenti e
uguagliando il livello toccato nel 2011.
Sulle Borse elettriche il mese di settembre evidenzia movimenti congiunturali di rilievo
esclusivamente sul prezzo italiano, attestato a 76,77 €/MWh e in calo circa del 10%, a
fronte di variazioni decisamente più contenute apprezzate nel resto d’Europa (44/48
€/MWh, -4/+4%). Più omogenee, invece, le dinamiche tendenziali che rivelano una
generale contrazione dei prezzi in tutto il continente, più marcate in Spagna e nell’area
tedesca (-15/-18%) e meno intensa in Italia e Francia (-6/-7%).
L’attuale divario tra le quotazioni italiane ed europee è previsto in diminuzione dai
mercati futures nel corso del 2013, per effetto di un calo del prezzo italiano, concentrato
soprattutto nel primo trimestre del nuovo anno.
I consumi di gas di settembre, in fisiologico aumento rispetto ad agosto, segnano il
maggior ribasso tendenziale (-12%) da cinque mesi a queste parte, trainato dalla
contrazione del settore termoelettrico. Il conseguente riempimento degli stoccaggi, ormai
oltre la soglia del 90%, rallenta il flusso di iniezione rispetto ai mesi precedenti.
La domanda aggregata (4.456 mcm) risulta in fisiologico aumento rispetto ad agosto
(+11%) ma in netto calo rispetto al mese di settembre dell’anno precedente (- 12%),
confermando così il calo tendenziale mediamente già registrato nei primi otto mesi
dell’anno. Riflettendo le tipiche dinamiche stagionali, i principali prelievi continuano a
risultare quelli del settore termoelettrico (2.122 mcm che rappresentano il 48% del totale
prelevato), stabili rispetto ad agosto ma in netta flessione (-19%) su base tendenziale,
confermando l’andamento in essere da inizio anno e la condizione del settore
termoelettrico, compresso tra bassi consumi e aumento della produzione rinnovabile. La
domanda civile risulta in linea con i livelli stagionali registrando il tipico aumento rispetto
ad agosto (+36%).
Andamento della gestione nel periodo 19
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
Mercato del Gas Italiano 2
La quotazione mensile del PSV, dopo l’interruzione ad agosto del trend al ribasso in atto
da inizio anno, a settembre si attesta a 27,32 €/MWh, risultando in leggero aumento
congiunturale (+1,6%) e in marcato calo tendenziale del 10%. La quotazione
relativamente bassa, a fronte di una ripresa più intensa delle quotazioni sulle altre piazze
europee, porta l’ordinario disallineamento con queste ultime ai minimi storici, registrando
un valore medio di poco superiore ad 1 €/MWh.
Andamento del greggio e del tasso di cambio. Media aritmetica 2
In merito ai mercati energetici europei si registrano a settembre prezzi stabili sul Brent, a
fronte di incrementi sia congiunturali che tendenziali osservati sui mercati dei derivati
Andamento della gestione nel periodo 20
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
petroliferi e, soprattutto, del gas. Su questi ultimi si segnala in particolare il graduale
allineamento delle quotazioni del PSV, storicamente più elevate, agli hub centro-europei.
Sulle borse elettriche, tutte in significativo calo rispetto al 2011, variazioni congiunturali
di rilievo si evidenziano esclusivamente sul mercato italiano, dove i prezzi si riportano sui
livelli minimi degli ultimi quattro mesi.
Andamento della gestione nel periodo 21
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
Area Industriale Reti
Distribuzione di energia elettrica
Quadro normativo
Si rinvia al Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2012 e al Bilancio Consolidato
Semestrale Abbreviato 2012 per la descrizione delle delibere adottate dell’Autorità per
l’energia e il gas (AEEG) nel corso rispettivamente del primo e del secondo trimestre
2012.
Di seguito le delibere adottate ed i documenti di consultazione emanati dall’AEEG nel
corso del terzo trimestre 2012.
3 luglio 2012 – Determina 3/DIEG/2012: Standardizzazione dei contenuti e
delle modalità operative dei flussi informativi tra distributori e venditori di
energia elettrica di cui all’Allegato A alla deliberazione dell’Autorità 1 marzo
2012, 65/2012/R/eel.
In esito agli incontri svolti dall’AEEG con gli operatori, sono stati definiti i formati dei
flussi informativi relativi alla messa a disposizione da parte dei distributori dei dati di
misura dei punti di prelievo. Inoltre, la determina ha:
stabilito tempistiche di entrata in vigore differenziate, in modo da mitigare
l’impatto dovuto dalla contemporanea entrata in vigore. I primi flussi che saranno
operativi riguardano i dati di misura relativi ai punti di prelievo trattati orari
(flusso periodico e flusso di rettifica), il cui avvio è previsto dal 1° febbraio 2013;
modificato ed integrato alcune delle disposizioni definite dalla delibera
65/2012/R/eel. In particolare, è stata inserita anche l’indicazione in merito al fatto
che il dato di misura abbia superato o meno il processo di validazione previsto dal
distributore. Tale informazioni si affianca agli attributi del dato di misura già
previsti (dato “effettivo” oppure dato “stimato”).
5 luglio 2012 – Delibera 280/2012/E/com: Avvio di procedimento per
l’attuazione delle disposizioni in materia di piani di sviluppo delle reti di
distribuzione dell’energia elettrica.
L’AEEG ha avviato un procedimento finalizzato all’adozione di strutture e formati
standardizzati per la predisposizione dei piani di sviluppo da parte delle imprese di
distribuzione, al fine di incrementare gli strumenti di controllo della fase di pianificazione
Andamento della gestione nel periodo 22
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
dello sviluppo delle reti di distribuzione e di rendicontazione degli investimenti ai fini dei
riconoscimenti tariffari.
Nell’ambito del procedimento, l’AEEG intende analizzare i criteri di individuazione delle
esigenze di investimento, i criteri di valutazione delle priorità di investimento, i criteri di
valutazione dei costi e dei benefici connessi a ciascun investimento programmato, le
modalità di coordinamento con Terna S.p.A. e con altre imprese distributrici e le modalità
di presentazione e formato dei piani di sviluppo.
12 luglio 2012: Delibera 287/2012/R/eel: Restituzione dell’incentivo per
l’utilizzo dei misuratori elettronici ai fini della continuità del servizio di
distribuzione dell’energia elettrica, erogato all’impresa A.I.M. Servizi a rete
S.r.l. con la deliberazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas 15
dicembre 2011, ARG/elt 184/11.
In esito alla verifica ispettiva svolta presso la sede della società di distribuzione AIM
Vicenza, l’AEEG ha disposto la restituzione dell’incentivo già erogato per il
raggiungimento dell’obiettivo di rilevazione delle interruzioni tramite misuratori elettronici
di almeno l’85% dei clienti BT effettivamente interrotti entro il 31 dicembre 2010 (pari a
209.084,22 euro).
L’esito negativo della verifica è dovuto alla non conformità del controllo relativo
all’accertamento che tutti i clienti BT coinvolti nelle interruzioni lunghe o brevi siano stati
registrati come disalimentati.
Nello specifico, l’errore commesso da AIM Vicenza nel registrare il numero di clienti BT
interrotti per l’anno 2011 è risultato superiore all’errore massimo ammissibile del 7,5%
rispetto a tutte le interruzioni oggetto del controllo a campione.
19 luglio 2012 – Delibera 294/2012/R/eel : Disposizioni urgenti in materia di
regolazione delle connessioni temporanee alle reti di distribuzione dell’energia
elettrica in media e bassa tensione.
In tema di connessioni temporanee in media e bassa tensione, l’AEEG ha apportato, con
decorrenza immediata, le seguenti modifiche alla regolazione vigente:
sospensione dell’obbligo di misura dei consumi, e quindi di installazione dei
misuratori, per le forniture temporanee i cui kWh vengono valorizzati tramite
forfait;
estensione alle connessioni temporanee destinate ad usi domestici
dell’agevolazione prevista sino al 31 dicembre 2012 per gli spettacoli viaggianti in
merito all’applicazione del contributo in quota fissa per disattivazioni e attivazioni
Andamento della gestione nel periodo 23
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
a seguito di morosità di cui alla Tabella 8, lettera a), del TIC e del corrispettivo in
quota fissa a copertura dei costi amministrativi di cui alla Tabella 2 del TIC;
modifica da 30 kW a 40 kW del limite di potenza disponibile richiesta al di sotto
della quale si evita, per la determinazione dei corrispettivi per la connessione, il
ricorso al criterio della spesa relativa;
introduzione di indicatori di qualità specifici per le connessioni temporanee (TIQE);
applicazione del preventivo rapido a cura del venditore per l’energizzazione,
l’aumento o la diminuzione di potenza delle connessioni temporanee esistenti, per
potenze disponibili prima e dopo l’attivazione o la variazione entro i 40 kW.
26 luglio 2012 – Delibera 311/2012/R/eel: Determinazione dei livelli
tendenziali di continuità del servizio di distribuzione di energia elettrica, degli
ambiti territoriali soggetti ad incentivazione speciale e degli ambiti territoriali
soggetti alla decelerazione dell’incentivazione.
Sono stati determinati i livelli di partenza ed i livelli obiettivo per gli anni 2012-2015 per
ciascun ambito territoriale (in alta, media e bassa concentrazione) delle imprese
distributrici per le quali si applica la regolazione incentivante della durata e del numero
delle interruzioni senza preavviso.
Con riferimento ad ACEA Distribuzione, il livello di partenza delle interruzioni per utente
BT:
per la durata, è superiore ai livelli obiettivo definiti per l’anno 2012 in tutti gli
ambiti territoriali;
per il numero, è inferiore rispetto ai livelli obiettivo definiti per l’anno 2012 in tutti
gli ambiti territoriali.
L’AEEG ha inoltre individuato gli ambiti territoriali – caratterizzati da livello di partenza al
2012 superiore ad una volta e mezza rispetto al livello obiettivo da raggiungere entro il
2015 – per i quali si prevede un’extra-remunerazione nel caso di raggiungimento del
livello obiettivo previsto al 2015.
Per ACEA Distribuzione, tale incentivazione speciale riguarda la durata annua delle
interruzioni per utente BT:
in alta concentrazione, dove il livello di partenza è di 41,28 minuti (a fronte di un
livello obiettivo di 25 minuti);
in bassa concentrazione, dove il livello di partenza è 95,47 minuti (a fronte di un
livello obiettivo al 2015 di 60 minuti).
Andamento della gestione nel periodo 24
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
26 luglio 2012 – Delibera 328/2012/R/eel: Disposizioni di attuazione della
deliberazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas 226/2012/R/eel,
relative alla saturazione virtuale delle reti elettriche.
L’AEEG è intervenuta nuovamente in materia di connessione degli impianti di produzione,
al fine di superare il problema della saturazione virtuale della rete elettrica (dovuta ad un
eccesso di preventivi accettati per impianti di produzione). Con decorrenza 27 luglio u.s.,
sono state apportate le seguenti modifiche al TICA:
ripristino delle cause di decadenza dei preventivi accettati per mancanza del
rispetto, da parte del richiedente, dei tempi di comunicazione al gestore di rete
dell’avvio dei procedimenti autorizzativi e dei lavori di realizzazione dell’impianto
di produzione;
reintroduzione dell’obbligo di sollecito da parte del gestore di rete qualora le
suddette comunicazioni non vengano inviate, entro le tempistiche indicate, dal
richiedente, pena la decadenza del preventivo;
revisione dei criteri di prenotazione della capacità di rete che diviene definitiva,
all’atto di accettazione del preventivo, per le connessioni di impianti con potenza
nominale non superiore ad 1 MW, mentre rimane temporanea in tutti gli altri casi,
nei quali la soluzione tecnica definita dal gestore di rete assumerà un valore
indicativo, con la possibilità di quest’ultimo di poter modificare, confermare ovvero
far decadere la STMG oggetto di autorizzazione.
26 luglio 2012 – Documento per la consultazione 322/2012/R/eel: Revisione
del Testo integrato per lo scambio sul posto.
L’AEEG ha formulato le proprie proposte di modifica della disciplina dello scambio sul
posto, prevedendo in particolare:
l’introduzione di corrispettivi unitari di scambio forfetario per valorizzazione del
contributo erogato a ciascun punto di scambio. Tali corrispettivi saranno definiti e
pubblicati dall’AEEG in funzione della tipologia del punto di prelievo nella titolarità
del cliente finale, dei valori di potenza disponibile e della potenza impegnata e
della tipologia di tariffa applicata (D2 o D3 nel caso di utenze domestiche in bassa
tensione). Ai fini della valorizzazione, per ciascun punto di scambio le predette
informazioni dovranno essere comunicate al GSE dalle imprese di distribuzione;
l’introduzione di penali a carico delle imprese di distribuzione, nel caso di ritardi
nella messa a disposizione dei dati di misura al GSE entro determinate
tempistiche.
Andamento della gestione nel periodo 25
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
2 agosto 2012 – Delibera 336/2012/R/eel: Modificazioni all’Allegato A alla
deliberazione 29 dicembre 2011, Arg/elt 198/11, in materia di rimborsi
automatici agli utenti per interruzioni prolungate e di tensioni di fornitura in
bassa tensione.
Con riferimento alla qualità del servizio, l’AEEG ha modificato il TIQE, disponendo:
l’applicazione della Norma CEI 8-6 in materia di tensioni di alimentazione nelle reti
di distribuzione in BT;
l’esclusione del rimborso automatico per le interruzioni su utenti BT c.d.
prolungate estese anche alle interruzioni dovute ad ordini impartiti per
accertamenti inerenti all’impianto d’utenza o all’utente medesimo.
2 agosto 2012 – Delibera 338/2012/R/eel: Determinazione dell’ammontare di
perequazione dei costi commerciali della distribuzione elettrica, sostenuti per la
clientela in bassa tensione per l’anno 2009.
L’AEEG ha comunicato la determinazione dell’ammontare di perequazione dei costi
commerciali della distribuzione elettrica, sostenuti per la clientela in BT per l’anno 2009.
Per ACEA Distribuzione l’ammontare è pari a zero. L’AEEG ha precisato di non aver
riconosciuto alla società gli oneri legati alla “Funzione operativa condivisa tecnica di
telecontrollo, di manutenzione e servizi tecnici”, attribuiti al comparto “operazioni
commerciali funzionali all'erogazione del servizio di distribuzione e attività finalizzate alla
costruzione dei bilanci energetici delle reti di distribuzione”.
2 agosto 2012 – Delibera 339/2012/R/eel: Disposizioni urgenti in materia di
servizio di misura dell’energia elettrica prodotta e immessa nelle reti e
integrazioni alla deliberazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas n.
88/07 e all’allegato B alla deliberazione ARG/elt 199/11 (TIME).
Con riferimento agli impianti di produzione entrati in esercizio a partire dal 27 agosto
2012 (data di decorrenza delle nuove modalità di incentivazione previste dal c.d. Quinto
Conto Energia) l’AEEG ha introdotto alcune modifiche in tema di responsabilità del
servizio di misura dell’energia immessa e prodotta, prevedendo che:
la responsabilità dell’installazione e manutenzione dei misuratori sia a carico dei
distributori per tutti gli impianti di produzione in BT e per gli impianti di
produzione in MT e AT con potenza nominale fino a 20 kW;
la responsabilità del servizio di raccolta e validazione sia sempre a carico del
distributore, con l’obbligo che le apparecchiature di misura installate dai titolari
Andamento della gestione nel periodo 26
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
degli impianti di produzione (ove responsabili dell’installazione) siano compatibili
con i sistemi di telegestione dei distributori.
Inoltre, entro il 30 novembre di ciascun anno, con riferimento all’anno successivo, i
distributori sono tenuti a pubblicare e trasmettere all’Autorità il corrispettivo previsto per
i casi in cui il produttore – seppur responsabile dell’installazione e della manutenzione –
decida di avvalersi del distributore per le suddette attività.
2 agosto 2012 – Delibera 344/2012/R/eel: Approvazione della modifica
all’Allegato A70 e dell’Allegato A72 al Codice di rete. Modifica della
deliberazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas 8 marzo 2012,
84/2012/R/eel.
L’AEEG è intervenuta in materia di generazione distribuita disponendo:
la modifica dell’Allegato A70 del Codice di Rete (“Regolazione tecnica dei requisiti
di sistema della generazione distribuita”);
l’ufficializzazione dell’Allegato A72 del Codice di Rete (“Procedura per la Riduzione
della Generazione Distribuita in condizioni di emergenza del Sistema Elettrico
Nazionale (RIGEDI), che prevede che i distributori eseguano ordini di distacco di
impianti di produzione non programmabili;
la modifica di alcune prescrizioni in merito all’applicazione dell’Allegato A70 agli
impianti connessi in BT ed MT e che entrano in esercizio in data successiva al 31
marzo 2012;
la definizione delle modalità di gestione dei casi di esito negativo del sopralluogo
svolto dalle imprese di distribuzione per verificare l’effettivo adeguamento degli
impianti di produzione in MT con potenza > 50 kW entrati in esercizio entro il 31
marzo 2012.
2 agosto 2012 – Delibera 350/2012/R/eel: Modalità applicative del regime di
compensazione della spesa per la fornitura di energia elettrica sostenuta dai
clienti domestici in gravi condizioni di salute.
L’AEEG ha introdotto modifiche alla disciplina del bonus elettrico per i clienti in gravi
condizioni di salute di cui al decreto interministeriale 28 dicembre 2007, in applicazione al
decreto del Ministero della Salute 13 gennaio 2011. In sintesi:
viene disposta la sostituzione, a decorrere dal 1° gennaio 2013, dell’Allegato A
alla delibera ARG/elt 117/08;
Andamento della gestione nel periodo 27
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
viene introdotto un nuovo meccanismo di compensazione che individua 3 gruppi di
consumi medi annui associati a ciascuna apparecchiatura salvavita e differenziati
in funzione della potenza impegnata (inferiore o superiore a 3 kW);
permane l’obbligo del distributore, prima di procedere all’erogazione del bonus, di
verificare il rispetto delle condizioni per l’ammissione alla compensazione con
riferimento a tutte le informazioni a propria disposizione affinché risultino allineate
a quelle del venditore;
è confermato l’obbligo per le imprese distributrici di dare pubblicità alle
disposizioni dell’AEEG anche tramite il proprio sito internet.
20 settembre 2012 – Delibera 367/2012/R/efr: Verifica del conseguimento, da
parte dei distributori obbligati per l’anno 2011, degli obiettivi specifici
aggiornati di risparmio energetico e disposizioni alla Cassa conguaglio per il
settore elettrico in materia di erogazione del relativo contributo tariffario.
L’AEEG ha determinato l’entità del contributo tariffario da corrispondere alle imprese di
distribuzione per il conseguimento dell’obiettivo di risparmio di energia primaria fissato
per l’anno 2011.
Con riferimento ad ACEA Distribuzione è stato riconosciuto l’importo di circa € 13,5
milioni, da erogarsi da parte di CCSE entro 30 giorni dalla data di notifica del
provvedimento.
27 settembre 2012 – Delibera 394/2012/E/rht: Riordino delle disposizioni in
materia di vigilanza sulla puntuale osservanza del divieto di traslazione della
maggiorazione d’imposta, di cui all’articolo 81, comma 18, del decreto-legge 25
giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni in legge 6 agosto 2008, n.
133.
L’AEEG ha riordinato le disposizioni in materia di vigilanza sull’osservanza del divieto di
traslazione della maggiorazione d’imposta Ires. La disciplina in oggetto – che si applica
anche alle imprese di distribuzione – sostituisce i precedenti provvedimenti in materia
(delibere VIS 109/08 e VIS 133/09).
Con specifico riferimento al provvedimento emanato dall’AEEG, si segnala:
la modifica del riferimento normativo per l’accesso al regime semplificato, che
consente di comunicare il valore dei ricavi e dell’energia distribuita su base
semestrale in un unico invio annuale (entro 45 giorni dal termine civilistico di
approvazione del bilancio di esercizio). Infatti, il riferimento è costituito ora dal
provvedimento relativo alle soglie di fatturato emanato dall’AGCM in attuazione
Andamento della gestione nel periodo 28
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
dell’art. 16 della l. 287/90. Per l’anno 2011 l’AGCM, con provvedimento del 12
settembre 2012, ha aggiornato tale soglia di fatturato fissandola a 474 milioni di
euro;
la possibilità per gli operatori ed i soggetti interessati di presentare osservazioni e
proposte entro 60 giorni dalla pubblicazione del provvedimento in oggetto, al fine
di migliorare ed integrare la disciplina in materia.
Tariffe per il servizio di trasporto
L’anno 2012 rappresenta il primo anno in cui trova applicazione la nuova struttura
tariffaria definita dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (Autorità) per il periodo di
regolazione 2012 - 2015. Le disposizioni normative sono articolate in tre Testi Integrati:
Il “Testo Integrato delle disposizioni dell’Autorità per l’erogazione dei servizi di
trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica (TIT)”, Allegato A alla deliberazione
ARG/elt/199/11, “ Il Testo Integrato delle disposizioni dell’Autorità per l’erogazione del
servizio di misura dell’energia elettrica (TIME)”, Allegato B alla deliberazione
ARG/elt/199/11, e il “ Testo Integrato delle disposizioni dell’Autorità delle condizioni
economiche per l’erogazione del servizio di connessione” (TIC), Allegato C alla
deliberazione ARG/elt/199/11 pubblicata il 29 Dicembre 2011.
L’AEEG ha confermato per il servizio di distribuzione il disaccoppiamento della tariffa
applicata ai clienti finali (c.d. tariffa obbligatoria) rispetto alla tariffa di riferimento per la
determinazione del vincolo ai ricavi ammessi per ciascuna impresa (c.d. tariffa di
riferimento).
La principale novità introdotta rispetto al precedente periodo di regolazione (2008-2011),
è rappresentata dall’introduzione della tariffa di riferimento per il servizio di distribuzione
per impresa, che sostituisce il precedente meccanismo di determinazione dei ricavi
ammessi basato sulla tariffa media nazionale integrata dalle perequazioni generali sulla
distribuzione in AT, AT/MT e BT e dalla perequazione specifica aziendale.
La nuova tariffa, per il primo anno del quarto periodo regolatorio, riconosce per impresa:
il capitale investito netto della filiera di media e bassa tensione ricostruito al 2007
con un criterio parametrico, e quello effettivo a partire dal 2008;
il capitale investito netto effettivo al 2010 sulla filiera di alta tensione e di
trasformazione dalla alta alla media tensione.
Il tasso di remunerazione del capitale investito netto (wacc) è previsto pari al 7,6% per il
servizio di distribuzione sugli investimenti effettuati fino al 31 dicembre 2011, e all’8,6%
sugli investimenti realizzati negli anni successivi. L’incremento dell’1% è legato
all’obiettivo dell’AEEG di compensare il lag temporale esistente tra la realizzazione
Andamento della gestione nel periodo 29
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
dell’investimento e la copertura tariffaria del costo (cd. lag regolatorio). In relazione alla
straordinaria congiuntura economico finanziaria, l’AEEG ha introdotto un meccanismo di
revisione del wacc a metà del periodo regolatorio, basato sull’aggiornamento del
parametro relativo al tasso delle attività prive di rischio.
Sul fronte dei costi operativi, la nuova tariffa per impresa copre i costi specifici attraverso
un coefficiente di modulazione dei costi medi nazionali, che è determinato dall’AEEG in
funzione dei costi effettivi dell’impresa, come risultanti dai conti annuali separati e
riconosciuti nella perequazione specifica aziendale nel 2010, e delle variabili di scala
all’anno 2010.
Ulteriore novità introdotta a partire dal quarto ciclo regolatorio riguarda l’articolazione
della tariffa in base ai punti di prelievo (ad eccezione della tipologia relativa
all’illuminazione pubblica), a differenza del precedente ciclo in cui la tariffa di riferimento
di distribuzione era differenziata oltre che sui punti di prelievo, sul consumo e la potenza.
La scelta è motivata dall’esigenza di stabilizzare i ricavi di distribuzione utilizzando una
variabile meno soggetta alle fluttuazioni della domanda di energia.
L’AEEG con la delibera 157/2012 del 26 Aprile ha approvato la tariffa di riferimento di
ACEA Distribuzione, la quale pur tuttavia riveste ancora carattere di provvisorietà: infatti
la definitiva approvazione è legata alla chiusura del processo di certificazione dei cespiti
che prevede l’invio da parte dell’AEEG delle stratificazioni puntuali delle infrastrutture
entrate in esercizio successivamente al 31 dicembre 2007 utilizzate per il calcolo delle
tariffe di riferimento, ai fini della verifica da parte delle imprese distributrici della
coerenza con le informazioni contabili. La delibera prevede che le eventuali
rideterminazioni della tariffa debbano avvenire in tempo utile per il calcolo degli importi
di perequazione 2012 e comunque entro la scadenza prevista dal TIT per la fissazione
delle tariffe di riferimento per l’anno 2013 (marzo 2013).
A Luglio 2012, l’AEEG ha comunicato la stratificazione degli incrementi patrimoniali
relativi a terreni, linee di distribuzione di alta tensione, stazioni di trasformazione
alta/media tensione entrate in esercizio fino al 31 dicembre 2007 utilizzate per il calcolo
delle tariffe di riferimento 2012. ACEA Distribuzione ha riscontrato alcune incongruenze
e, come previsto dalla delibera 157/2012, ha presentato apposita istanza ai fini della
rettifica/integrazione dei dati.
L’aggiornamento della tariffa di riferimento di distribuzione per gli anni successivi al
primo avverrà individualmente in base agli incrementi patrimoniali comunicati dalle
Andamento della gestione nel periodo 30
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
imprese nell’ambito delle raccolte dati sulla RAB. Il criterio di aggiornamento prevede
che:
la quota della tariffa a copertura dei costi operativi sia aggiornata mediante il
meccanismo del price-cap (con un obiettivo di recupero di produttività del 2,8%);
la parte a copertura dei costi relativi alla remunerazione del capitale investito sia
aggiornata mediante il deflatore degli investimenti fissi lordi, la variazione dei
volumi del servizio erogato, gli investimenti lordi realizzati entrati in esercizio e
differenziati per livello di tensione ed il tasso di variazione collegato alla maggiore
remunerazione riconosciuta agli investimenti incentivati;
la parte a copertura degli ammortamenti sia aggiornata mediante il deflatore degli
investimenti fissi lordi, la variazione dei volumi del servizio erogato, il tasso di
variazione collegato alla riduzione del capitale investito lordo per effetto di
alienazioni, dismissioni e fine vita utile e il tasso di variazione collegato agli
investimenti lordi entrati in esercizio.
L’introduzione della tariffa per impresa semplifica il sistema perequativo dal momento
che la nuova tariffa ingloba parte delle perequazioni generali e la perequazione specifica
aziendale.
L’AEEG conferma il meccanismo, già introdotto nel terzo ciclo regolatorio, di maggiore
remunerazione di alcune categorie di investimenti, ampliandone la casistica e
prevedendo, oltre ai progetti smart grids, la maggiore remunerazione per interventi di
rinnovo e potenziamento delle reti in media tensione nei centri storici.
La tariffa a copertura dei costi di commercializzazione è basata sui costi standard
nazionali, differenziati in funzione dell’erogazione del servizio di vendita per la maggior
tutela in forma “integrata” o funzionalmente separata dal servizio di distribuzione. L’AEEG
ha eliminato la perequazione per l’attività di commercializzazione e ha previsto
l’azzeramento del recupero di produttività sui costi di commercializzazione. La copertura
degli investimenti sostenuti è garantita in maniera diretta attraverso la perequazione
della commercializzazione fino al 2011, in maniera indiretta e con il lag temporale di due
anni a partire dagli investimenti realizzati dal 2012.
Sul fronte della tariffa di trasmissione, l’AEEG ha previsto l’introduzione di una tariffa
binomia (potenza e consumo) per i clienti in alta tensione, e la modifica della struttura
della tariffa di costo per il servizio di trasmissione verso Terna (CTR) introducendo un
Andamento della gestione nel periodo 31
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
corrispettivo anch’esso binomio. La revisione delle due tariffe ha comportato
l’introduzione di un nuovo meccanismo di perequazione.
I meccanismi di perequazione generale dei costi e ricavi di distribuzione per il nuovo ciclo
regolatorio si articolano in:
perequazione dei ricavi relativi al servizio di distribuzione;
perequazione dei ricavi per la fornitura dell’energia elettrica ai clienti domestici;
perequazione dei costi di trasmissione;
perequazione del valore della differenza tra perdite effettive e perdite standard.
La perequazione dei ricavi relativi al servizio di distribuzione ha l’obiettivo di perequare il
gettito derivante dal confronto tra i ricavi fatturati all’utenza attraverso la tariffa
obbligatoria e i ricavi ammessi del distributore, calcolati attraverso la tariffa di
riferimento dell’impresa.
La perequazione dei ricavi per la fornitura dell’energia elettrica ai clienti domestici ha
l’obiettivo di perequare il gettito derivante dal confronto delle tariffe obbligatorie fatturate
all’utenza domestica e i ricavi valorizzati nella tariffa di riferimento.
La perequazione dei costi di trasmissione ha l’obiettivo di rendere passante per il
distributore il costo riconosciuto a Terna per il servizio di trasmissione (CTR) con quanto
versato dai clienti finali attraverso la tariffa obbligatoria di trasmissione (TRAS).
La perequazione del valore della differenza tra perdite effettive e perdite standard,
disciplinata nel Testo Integrato della Vendita (TIV), delibera 156/07, consente di
perequare la differenza tra le perdite effettive conseguite sulla rete di distribuzione
rispetto alle perdite standard definite dall’AEEG.
In proposito l’AEEG, con deliberazione 196/11, ha previsto l’abbassamento delle perdite
standard sulle reti di alta e altissima tensione e la revisione temporanea delle perdite
standard MT/BT conseguenti al cambio di quelle di alta tensione, con l’obiettivo di
effettuare ulteriori approfondimenti nel corso del 2012, per definire nuove modalità di
valorizzazione della perequazione che tengano conto della diversificazione territoriale
degli operatori. Con la delibera 175/2012/r/eel ha allungato i tempi del processo di
consultazione rimandando a successivi provvedimenti da emanarsi entro il 30 settembre
2013 l’ulteriore revisione dei fattori di perdita standard da applicare all’energia elettrica
prelevata dalle reti in media e bassa tensione.
Solo per l’anno 2012, in attesa di una successiva revisione della modalità di copertura dei
costi connessi all’utilizzo dell’energia elettrica per gli usi propri, continua ad essere
Andamento della gestione nel periodo 32
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
disciplinata la perequazione dell’acquisto dell’energia elettrica fornita agli usi propri della
trasmissione e della distribuzione. La disciplina del load profiling prevede che l’energia
elettrica destinata al mercato di maggior tutela sia determinata residualmente ed includa
anche l’energia elettrica corrispondente ai consumi propri di distribuzione e di
trasmissione. L’Autorità ha confermato senza modifiche la modalità di calcolo della
perequazione del costo di acquisto dell’energia elettrica a carico delle imprese distributrici
ed assorbita dagli usi propri della trasmissione e della distribuzione, secondo quanto
stabilito nel TIV.
Nel nuovo Testo Integrato del Trasporto, l’Autorità ha previsto un meccanismo di
riconoscimento in acconto, con cadenza bimestrale, dei saldi di perequazione relativi alla
perequazione dei ricavi relativi al servizio di distribuzione e dei costi di trasmissione. Con
la delibera 157/2012 ha posticipato dal 30 aprile 2012 al 30 aprile 2013 i tempi a
disposizione dell’AEEG per disciplinare le modalità operative di gestione dei meccanismi di
perequazione con la CCSE.
Il Testo Integrato di Misura (TIME) disciplina le tariffe per il servizio di misura articolate
nelle attività di installazione e manutenzione dei misuratori, raccolta, validazione e
registrazione delle misure. Il Testo Integrato prevede il passaggio a Terna del servizio di
raccolta, registrazione e validazione delle misure relative ai punti di interconnessione tra
le reti delle imprese di distribuzione e la RTN; tale modifica sarà resa operativa con
successivi provvedimenti, per cui al momento rimane in capo all’ impresa di distribuzione
lo svolgimento dell’intero servizio di misura.
La struttura dei corrispettivi risulta invariata rispetto al precedente ciclo ad eccezione
dell’introduzione di una componente tariffaria a copertura del valore residuo non
ammortizzato dei misuratori elettromeccanici sostituiti prima della conclusione della loro
vita utile con misuratori elettronici, c.d. MIS (RES), da fatturare ai clienti finali in BT. Il
Testo Integrato di misura prevede la possibilità di anticipare in un'unica soluzione il
gettito derivante da questa integrazione tariffaria.
ACEA Distribuzione ha richiesto e ottenuto alla fine del mese di Maggio l’anticipo in unica
soluzione del gettito derivante dall’integrazione tariffaria MIS (RES).
L’AEEG ha confermato la determinazione delle tariffe del servizio di misura sulla base di
costi nazionali, pertanto ha mantenuto anche per il quarto ciclo regolatorio la
perequazione di misura. Il meccanismo di perequazione è finalizzato a garantire che la
remunerazione degli investimenti in misuratori e sistemi elettronici di raccolta delle
Andamento della gestione nel periodo 33
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
misure sia attribuita alle imprese distributrici che li hanno effettivamente realizzati,
secondo le tempistiche previste per la sostituzione del parco contatori.
Le tariffe a copertura del servizio di misura si aggiornano, come per il servizio di
distribuzione, con il meccanismo del price-cap per la quota a copertura dei costi operativi
(con un obiettivo di recupero di produttività del 7,1%) e con il deflatore, la variazione del
capitale investito e il tasso di variazione dei volumi per la parte a copertura del capitale
investito e degli ammortamenti. Il tasso di remunerazione del capitale di misura è
equivalente a quello del servizio di distribuzione.
Il “Testo Integrato delle disposizioni dell’Autorità delle condizioni economiche per
l’erogazione del servizio di connessione” (TIC), Allegato C alla deliberazione
ARG/elt/199/11, disciplina le condizioni economiche per l’erogazione del servizio di
connessione e di prestazioni specifiche (spostamenti di impianto di rete richiesti da
utente, volture, subentri, disattivazione ecc …) delle utenze passive, in sostanziale
continuità rispetto al precedente periodo regolatorio.
Bilancio dell’energia
Come evidenziato nella tabella sottostante, al 30 settembre 2012 ACEA Distribuzione ha
immesso in rete 8.969,3 GWh registrando un aumento pari allo 0,83% rispetto al
medesimo periodo del precedente esercizio.
GWh 30.09.2012 30.09.2011 Variazione %
Fonte A.U. 2.523,2 2.628,2 - 4,00
Altre fonti 324,5 323,3 0,37
Mercato di maggior tutela 2.847,7 2.951,5 - 3,52
Mercato libero 6.119,7 5.942,0 2,99
Distributori sottesi 2,0 2,1 - 4,76
Totale generale 8.969,3 8.895,6 0,83
Andamento della gestione nel periodo 34
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
Progetto Contatori Digitali
Si segnala che nel corso del periodo sono stati installati circa 9.800 contatori e 87 armadi
concentratori.
Inoltre, sono stati eseguiti interventi di manutenzione del sistema e di “fine tuning” del
medesimo per il miglioramento della raggiungibilità e lettura dei contatori.
Illuminazione Pubblica
Il 15 marzo 2011 ACEA e Roma Capitale hanno stipulato l’adeguamento del Contratto di
Servizio di pubblica illuminazione.
I punti salienti della rinegoziazione sono:
l’allungamento del contratto fino al 2027, rendendolo coerente con la
Concessione, prolungando quindi la durata residua da 4 anni e 5 mesi a 17 anni;
la revisione dei parametri contrattuali, allineandoli a quelli del capitolato CONSIP
della gara “Servizio Luce 2”,
la certezza del titolo di poter eseguire direttamente le attività connesse ad
ampliamenti di rete, che, vigente la precedente versione del contratto, erano per
Roma Capitale soggette a gara,
il riconoscimento, alla scadenza del contratto, naturale o meno, del valore non
ammortizzato degli investimenti effettuati da ACEA (nella precedente versione non
era previsto tale riconoscimento),
la sterilizzazione del c.d. “rischio-prezzo” dell’energia elettrica per l’alimentazione
dell’impianto di illuminazione pubblica,
la previsione di un indennizzo a favore di ACEA in caso di risoluzione anticipata del
contratto per fatto di Roma Capitale, calcolato sulla base della marginalità
attualizzata degli anni a scadenza (ovvero al 31 dicembre 2027).
Con riferimento al modello di funzionamento del servizio di pubblica illuminazione
l’attività dei primi tre trimestri del 2012 si è concentrata su una direttrice esterna ed una
interna: quella esterna ha riguardato i rapporti con Roma Capitale con particolare
riferimento alla quantificazione dei fondi necessari alla copertura delle attività del cd.
Piano Luce; quella interna ha condotto all’individuazione del modello di funzionamento e,
a tal fine, è stata individuata la società Acea Illuminazione Pubblica quale soggetto
giuridico deputato alla gestione del contratto. Il Consiglio di Amministrazione di ACEA,
nella seduta del 21 marzo 2012, ha approvato la riorganizzazione dell’attività prevedendo
Andamento della gestione nel periodo 35
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
la scissione parziale di ACEA Distribuzione mediante assegnazione del ramo di azienda
alla beneficiaria Acea Illuminazione Pubblica.
Con riferimento alle attività svolte nel periodo si segnala:
ammodernamento Rete: è stato eseguito il rifacimento di 86 punti luce;
dismissione rete 8,4 kV: prosegue il programma che prevede l’attivazione di
forniture elettriche in BT, con la progressiva dismissione della rete di
alimentazione a 8,4 kV; nel corso del 2012 sono state attivate 117 ulteriori
forniture in BT;
telecontrollo impianti di Illuminazione Pubblica: nel periodo gennaio – settembre
2012 è continuata la fase di installazione di nuove unità periferiche di telecontrollo
degli impianti IP. In totale dall’inizio dell’anno sono stati installati 43 moduli di
telecontrollo nei quadri di alimentazione di nuovi impianti anche con tecnologia
LED;
bonifica impianti: l’attività prevede l’ispezione, la manutenzione straordinaria e
l’eventuale rifacimento in classe II dei punti luce gestiti per conto di Roma
Capitale; sono stati installati 151 nuovi quadri di alimentazione e sono state
effettuate bonifiche di 4.028 punti luce e riqualifiche di altri 2.565;
manutenzione di impianti: le attività di manutenzione hanno interessato in
particolare la manutenzione programmata, la manutenzione accidentale e la
manutenzione straordinaria;
manutenzione artistica: sono stati effettuati interventi sugli impianti per un totale
di 1.828 punti luce. Inoltre è stato effettuato l’ammodernamento degli impianti
artistici, fra cui si evidenziano gli interventi della Chiesa di S. Giovanni a Porta
Latina, il Monumento ai caduti di Nassirya, Ponte Sisto, proiettori esterni del
Colosseo, Porta Pinciana, Giardino di Via Carlo Felice, Parco degli Acquedotti,
Parco Bergamin, Piazza Trilussa, per un totale di 417 punti luce, mentre con
tecnologia LED è stata ammodernata la Fontana del Quirinale;
nuove realizzazioni di impianti: sono stati realizzati complessivamente 923 punti
luce relativi a richieste pervenute principalmente dal Dipartimento SIMU. Inoltre
per i clienti terzi, quali principalmente Metro B1 e RFI, sono stati realizzati nei
primi nove mesi dell’anno complessivamente 672 punti luce;
comprensori: sono state stipulate 5 nuove convenzioni per comprensori, corredate
di relativo contratto di manutenzione, condizionato all’ultimazione dei lavori.
Andamento della gestione nel periodo 36
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
Fotovoltaico
Quadro normativo
Si rinvia al Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2012 e al Bilancio Consolidato
Semestrale Abbreviato 2012 per la descrizione delle delibere adottate dell’Autorità per
l’energia e il gas (AEEG) nel corso rispettivamente del primo e del secondo trimestre
2012.
Di seguito le delibere adottate ed i documenti di consultazione emanati dall’AEEG nel
corso del terzo trimestre 2012.
12 luglio 2012 – Delibera 292/2012/R/efr: Determinazione della data in cui il
costo cumulato annuo degli incentivi spettanti agli impianti fotovoltaici ha
raggiunto il valore annuale di 6 miliardi di euro e della decorrenza delle
modalità di incentivazione disciplinate dal decreto del Ministro dello Sviluppo
Economico, di concerto con il Ministro dell’ambiente e della Tutela del Territorio
e del Mare 5 luglio 2012.
L’AEEG ha individuato nel 27 agosto 2012 la data di decorrenza delle modalità di
incentivazione degli impianti fotovoltaici secondo le disposizioni del decreto ministeriale 5
luglio 2012 (c.d. Quinto Conto Energia). Il predetto decreto cesserà di essere efficace
decorsi 30 giorni solari dalla data di raggiungimento di un costo indicativo cumulato di
6,7 miliardi di euro l’anno; tale data sarà determinata sempre dall’AEEG, sulla base degli
elementi forniti dal GSE.
5 luglio 2012 Delibera 281/2012/R/efr - Revisione del servizio di
dispacciamento dell’energia elettrica per le unità di produzione di energia
elettrica alimentate da fonti rinnovabili non programmabili.
Viene ridefinita l'applicazione dei corrispettivi di sbilanciamento per le fonti rinnovabili
non programmabili, al fine di promuovere una maggiore responsabilizzazione dei
produttori in relazione alla efficiente previsione dell'energia elettrica immessa in rete,
evitando che i connessi costi di sbilanciamento continuino a gravare sui soli consumatori
di energia elettrica.
E’ da evidenziare che per gli impianti la cui entrata in esercizio è successiva al 27 agosto
2012 entra in vigore il quinto conto energia (DM 5 luglio 2012).
Andamento della gestione nel periodo 37
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
Andamento del periodo
Le principali novità riguardano sostanzialmente la rimodulazione dei tetti di spesa e
l’accesso agli incentivi per gli impianti superiori a 12 kWp tramite l’iscrizione ad appositi
registri ed in predeterminati limiti quantitativi di potenza annua.
Il quarto conto energia continua ad applicarsi agli impianti realizzati su edifici pubblici e
area pubbliche delle amministrazioni pubbliche che entrano in esercizio entro il 31
dicembre 2012.
Tale clausola ci permette di proseguire con le realizzazioni già individuate come:
realizzazione di impianti FV presso edifici dell’Università “La Sapienza” di Roma,
per una potenza complessiva di 2 MWp circa;
realizzazione e gestione di impianti fotovoltaici, mediante locazione finanziaria di
cui all’art. 160 bis del D. Lgs. 163/2006, su coperture di edifici scolastici di
proprietà di Roma Capitale secondo le indicazioni del progetto preliminare
approvato con deliberazione di G.C. n. 208 del 22.06.2011 e successive modifiche
della stima dei costi d’investimento e del capitolato speciale prestazioni di cui alla
deliberazione di G.C. n. 393 07.12.2011.
Tutti gli impianti ad oggi connessi sono regolarmente in esercizio e la loro produzione è in
linea con le previsioni. In particolare l’energia prodotta nel periodo è stata pari a GWh
50,8 in aumento di GWh 11 rispetto al medesimo periodo del precedente esercizio.
Come previsto dal Piano Industriale, ACEA sta valutando l’ipotesi di cessione delle attività
fotovoltaiche; per altre informazioni si rinvia a quanto descritto nelle Note al Conto
Economico Consolidato al punto n. 10 – Risultato Netto Attività Discontinue.
Risparmio energetico
Quadro normativo
Oltre a quanto già illustrato nel Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2012 e nel
Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato 2012 si segnala che
il 7 giugno 2012 l’AEEG ha emanato la delibera 239/2012/A/efr contenente
disposizioni urgenti in materia di organizzazione e gestione delle attività di
valutazione e certificazione dei risparmi energetici. Il provvedimento dispone la
proroga fino al 31/12/2012 dell'avvalimento di Enea a supporto delle attività di
Andamento della gestione nel periodo 38
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
valutazione delle proposte di progetto a consuntivo e delle richieste di verifica e
certificazione presentate nell'ambito del meccanismo dei TEE e delle connesse attività
di controllo,
l’11 settembre 2012 è stata emanata la Direttiva UE Efficienza Energetica che
contiene misure obbligatorie di risparmio energetico tra cui interventi di restauro degli
edifici pubblici, sistemi di risparmio energetico per le utilities, audit energetici per
tutte le imprese di grandi dimensioni, interventi che nel complesso dovranno portare
ad una riduzione dei consumi del 20% facendo risparmiare all’Europa 50 miliardi di
euro l’anno.
Andamento del periodo
Si è ancora in attesa del decreto che prolunghi ed integri il meccanismo del risparmio
energetico attraverso i Certificati Bianchi, nonostante gli sviluppi normativi nel settore
dell’efficienza energetica sembrino riconoscere il sistema dei certificati bianchi quale
strumento necessario per le strategie energetiche nazionali.
A tale scopo la società segue con attenzione gli sviluppi normativi, anche attraverso la
partecipazione diretta a incontri promossi da Enti e/o Associazioni di categoria come
Federutility ed effettua, nel contempo, valutazioni tecnico-economiche su diversi
interventi nel settore del risparmio energetico.
In tale contesto è proseguita la rendicontazione all’AEEG dei progetti in essere, con
particolare riguardo a quelli con certificazione a consuntivo.
Cogenerazione
La gestione operativa di Ecogena nel corso del periodo in oggetto è stata concentrata su
due principali aree, il monitoraggio tecnico-economico degli impianti in esercizio ed i
nuovi progetti in corso di realizzazione.
Il percorso operativo attuato nel controllo tecnico e funzionale degli impianti in esercizio
ha assicurato un buon livello di performance degli impianti attivi, traducendo una buona
relazione operativa ed istituzionale con i clienti in un sostanziale raggiungimento della
produzione attesa.
In relazione alle nuove iniziative, è continuata nel periodo l'attività di project
management per la costruzione degli impianti previsti per il complesso Europarco.
Andamento della gestione nel periodo 39
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
E’ ancora in corso l’iter per l’ottenimento dell’autorizzazione unica alla Provincia di Roma
per la costruzione e l’esercizio dell’impianto di trigenerazione a servizio di Sogei.
Sono infine in corso di ultimazione le attività di progettazione definitiva per le due
iniziative Laurentino e Cinecittà, per le quali si prevede di affidare i lavori di costruzione a
società specializzate del settore entro l’anno corrente o il primo trimestre dell’anno
prossimo.
Qualità dell’aria
Le attività gestite dal settore Qualità dell’Aria, “Sanacaldaia” e “Caldaie Sicure”, causa
scadenza del contratto sono ufficialmente terminate il 31 dicembre 2011.
Successivamente, tramite lettera urgente, Roma Capitale ha comunicato le seguenti
disposizioni:
1) rimborsare tutti i manutentori ancora in possesso di Bollini “Caldaie Sicure” venduti
da ARSE nel periodo dal 1 settembre 2011 al 31 dicembre 2011 e inutilizzati dai
manutentori;
2) acquisire tutti i Rapporti di Controllo Tecnico, validati con il relativo bollino acquistato
nel periodo dal 1 settembre 2011 al 31 dicembre 2011 e relativi a manutenzione
effettuate fino al 31 dicembre 2011;
3) acquisire i Rapporti di Controllo Tecnico, validati con il relativo bollino acquistato nel
periodo dal 1 settembre 2011 al 31 dicembre 2011 per l manutenzioni effettuate dal
1 gennaio 2012 al 16 febbraio 2012.
Andamento della gestione nel periodo 40
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
Area Industriale Energia
Energy Management
A seguito del nuovo assetto societario successivo allo scioglimento della Joint Venture tra
ACEA e GdF, è stata individuata Acea Energia Holding come il soggetto giuridico,
nell’ambito dell’Area Energia, deputato a svolgere le attività di trading, gestione del
portafoglio e più in generale di “Energy Management”, risultando le stesse necessarie per
il funzionamento delle operazioni del Gruppo, con particolare riguardo alle società di
vendita (Acea Energia) e di produzione (Acea Produzione).
In particolare Acea Energia Holding ha per oggetto l’acquisto e la vendita - in qualunque
forma - di energia elettrica, calore, gas metano ed altri combustibili o vettori energetici
per il mercato nazionale ed estero.
In particolare, la Società, a condizione che almeno l’80% del suo fatturato medio derivi
da forniture dei beni summenzionati in favore di società soggette all’influenza dominante
di Acea S.p.A. in virtù di rapporti di proprietà, di partecipazione finanziaria ovvero di
norme interne, potrà rendersi affidataria in via diretta, ai sensi dell’art. 218 del Decreto
Legislativo 12 aprile 2006 n. 163, dei relativi appalti di fornitura da parte delle suddette
società che siano altresì enti aggiudicatori come definiti all’art. 3, comma 29, del citato
Decreto Legislativo.
A tal fine, la Società provvede, direttamente o indirettamente, alla stipula di contratti di
dispacciamento, trasporto e stoccaggio con i soggetti gestori della rete di trasporto
nazionale e gli operatori istituzionali del mercato, il tutto anche in nome e/o per conto
delle società controllate e/o collegate ai sensi dell’art. 2359 del codice civile e/o di terzi.
Inoltre, la Società opera in particolar modo in favore delle società da essa controllate
svolgendo le seguenti principali attività:
la commercializzazione dell’energia elettrica prodotta dagli impianti termoelettrici
di Tor di Valle e Montemartini e dall’impianto idroelettrico di S. Angelo,
la negoziazione dei contratti per l’approvvigionamento di combustibili per gli
impianti di generazione,
l’approvvigionamento di gas naturale ed energia elettrica per la società di vendita
ai clienti finali,
la commercializzazione di titoli ambientali (certificati verdi, diritti di emissione e
certificati di produzione da fonte rinnovabile) per Acea Energia ed Acea
Produzione,
l’ottimizzazione del portafoglio degli approvvigionamenti di energia elettrica
nonché la gestione del profilo di rischio delle società dell’Area Energia.
Andamento della gestione nel periodo 41
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
La Società svolge inoltre la funzione di interfaccia con il Gestore dei Mercati Energetici
(GME) e con TERNA S.p.A.; verso quest’ultimo soggetto istituzionale la Società è Utente
del Dispacciamento in immissione per conto di Acea Produzione.
Nel corso del periodo la Società ha effettuato acquisti complessivamente per 8.198 GWh
di cui 6.825 GWh dal mercato tramite contratti bilaterali e 1.373 GWh da Borsa. Le
vendite sono state principalmente effettuate, come indicato in precedenza, a favore delle
società del Gruppo: verso Acea Energia per 7.458 GWh, verso ACEA Ato2 e ACEA Ato5
per complessivi 278 GWh.
Produzione di energia elettrica
Il sistema di produzione di Acea Produzione è costituito da un insieme di impianti di
generazione, con una potenza installata complessiva di 344,8 MW, composto da cinque
centrali idroelettriche (tre delle quali situate nel Lazio, una in Umbria e una in Abruzzo),
due impianti c.d. “mini idro”, Cecchina e Madonna del Rosario, due centrali
termoelettriche, Montemartini e Tor di Valle (quest’ultima provvista di un modulo a ciclo
combinato dotata di spillamento sulla turbina a vapore e di un modulo turbogas a ciclo
aperto che fornisce in cogenerazione il servizio di teleriscaldamento ai quartieri di Torrino
Sud, Mostacciano e Torrino-Mezzocammino nel Comune di Roma).
Nel primi nove mesi dell’esercizio 2012 la Società ha realizzato, tramite gli impianti
direttamente posseduti, un volume di produzione pari a 266,3 GWh di cui (i) da impianti
idroelettrici per 257,5 GWh, (ii) da impianti c.d. mini idro per 1,6 GWh e (iii) da
produzione termoelettrica per 7,2 GWh.
Per quanto riguarda l’attività di teleriscaldamento la Società, attraverso il modulo di
cogenerazione della centrale Tor di Valle, ha fornito calore nelle aree Torrino Sud,
Mostacciano e Mezzocammino (ubicati nella zona sud di Roma) per complessivi 52,4
GWht, per un totale di 2.276 utenze servite (232 condomini e 2.044 unità immobiliari).
Il comparto idroelettrico ha registrato una produzione pari a 259,1 GWh beneficiando
del contributo fornito alla produzione da parte della Centrale di Salisano ad acqua fluente
potabile rientrata in esercizio a fine 2011 ed in linea con le media storica decennale
(+1,5 %). La produzione degli impianti fluenti di Castel Madama, Mandela ed Orte è stata
Andamento della gestione nel periodo 42
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
significativamente minore (- 29,7 %) di quella media decennale per effetto di un ridotto
livello degli apporti idrici per le centrali del bacino del Tevere (fiumi Aniene e Nera).
Ulteriormente ridotta rispetto alle medie decennali, infine, la produzione della centrale S.
Angelo (- 31,4 %) con 80,0 GWh.
Il bacino imbrifero che alimenta la Centrale di S.Angelo, infatti, ha registrato nel periodo
Gennaio/Settembre 2012 scarsi valori di apporti idrici dovuti all’andamento climatico
particolarmente siccitoso ad eccezione dell’intensa perturbazione nevosa di febbraio. I
valori medi degli apporti idrici giornalieri nel periodo in questione sono stati di 3.6 mc/s
per il Bacino di Casoli e 5.7 mc/s per il Bacino di Bomba, che evidenziano la ridotta
piovosità rispetto gli anni precedenti.
Andamento della gestione nel periodo 43
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
Nel corso dei primi nove mesi del 2012 si sono verificati nella centrale di S.Angelo due
eventi di guasto rilevanti:
a gennaio un guasto sul supporto di spinta Mitchell ha reso indisponibile per circa
20 giorni il gruppo n. 1 (29 MW) della centrale;
a febbraio un guasto dell’interruttore sulla sbarra a 150 kV ha reso indisponibile
per circa 10 giorni il gruppo n. 2 (29 MW) della centrale.
Sono proseguite, infine, le consuete attività di controllo e ispezione dei gruppi di
produzione, le manutenzioni ordinarie di natura impiantistica presso le unità di
produzione, il controllo e la gestione dei bacini idroelettrici e relativi sbarramenti, mentre
l’attività straordinaria ha riguardato la gestione delle situazioni di emergenza sorte a
seguito dei guasti che hanno interessato la Centrale di Sant’Angelo.
Si informa che nel mese di ottobre il GSE ha comunicato ad Acea Produzione l’avvio di un
procedimento, ai sensi dell’articolo 7 L. 241/1990, per lo svolgimento delle attività di
controllo mediante verifica documentale, ai sensi dell’articolo 18, comma 1 del DM
18/12/2008, degli impianti idroelettrici di Salisano e Orte.
La produzione termoelettrica della società è risultata pari a 7,2 GWh al 30 settembre
2012.
Nel 2012 si conferma il trend negativo della produzione per il ciclo combinato della
centrale Tor di Valle non più adeguato a sostenere l’impatto del mercato per il gap di
efficienza rispetto ai moderni cicli combinati di ultima generazione che si accentua nella
contingenza di prezzi di mercato in discesa. Inoltre, i prezzi di mercato particolarmente
Andamento della gestione nel periodo 44
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
bassi hanno condizionato anche la produzione della sezione di cogenerazione che registra
un’ulteriore diminuzione di produzione rispetto all’utilizzo passato; il vincolo posto in
termini di emissioni di massa di NOx al gruppo TG3 della sezione di cogenerazione,
inoltre, ha reso necessario il ricorso alle caldaie ausiliarie per la produzione del calore
destinato al teleriscaldamento.
Il 2012 rappresenta il quinto anno di esercizio della Centrale Montemartini quale Unità
Essenziale per la Sicurezza del Sistema Elettrico, ai sensi della Deliberazione AEEG. n.
111/06, nell’ambito del Piano di Sicurezza del Sistema Elettrico Nazionale - Piano di
Emergenza della Città di Roma. Le unità TG1, TG2 e TG3 della Centrale sono state
pertanto asservite agli ordini del Dispacciamento Terna, salvo brevi periodi per
manutenzioni e prove di “black start up”. La produzione dell’impianto si è pertanto
limitata esclusivamente agli ordini di dispacciamento provenienti dalla società Terna,
oltre quella funzionale alle attività di prova, il risultato economico è comunque assicurato
dalla reintegrazione dei costi riconosciuta dall’AEEG.
La strategia di gestione dei titoli di emissione CO2 ha previsto per il secondo semestre
2012 la vendita di 100.000 quote EUA sul mercato spot, lo swap di 30.000 EUA/ERU sul
mercato spot e la vendita di 100.000 quote EUA sul mercato a termine (consegna
dicembre 2012).
Nel corso dei primi nove mesi del 2012, relativamente al progetto di “rifacimento
parziale” della Centrale di Orte avviato nel 2010, si è concluso il montaggio dei due
gruppi turbina-generatore di pari potenza nominale (10 MW); per entrambi i gruppi è
stato effettuato il primo parallelo con avvio in esercizio commerciale il 1 aprile 2012.
Nei primi nove mesi del 2012 è proseguito inoltre il progetto di estensione della rete di
teleriscaldamento nel comprensorio di Mezzocammino nella zona sud di Roma che vedrà
la Società impegnata per il prossimo triennio.
Vendita di energia elettrica e gas
Per quanto concerne il mercato della vendita, nel periodo è proseguita la strategia di
espansione di Acea Energia sul territorio nazionale attraverso la sinergia di competenze
con attori locali affermati, caratterizzati da un brand riconosciuto, da un forte
radicamento territoriale e da un parco clienti consolidato. Queste alleanze hanno
permesso ai partner locali di beneficiare del prestigio e della dimensione di Acea Energia
anche in termini di capacità di sourcing e, a quest’ultima, di fare leva sulle competenze e
sul know how strettamente legati al territorio. Inoltre, grazie a questi accordi, i clienti sul
Andamento della gestione nel periodo 45
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
mercato libero possono rivolgersi a un fornitore capace di offrire loro soluzioni complete,
personalizzate e vantaggiose.
Questa l’articolazione della presenza sul territorio:
Umbria Energy (50%): opera in tutto il territorio umbro e nasce il 24 settembre
2004 dalla joint venture tra ASM Terni S.p.A. ed Acea Energia.
Voghera Energia Vendita (50%): è attiva nei territori delle province di Pavia
ed Alessandria e nasce il 17 marzo 2005 dall’accordo tra ASM Voghera ed Acea
Energia.
Elgasud (49%): opera in Puglia e Basilicata e nasce il 10 novembre 2006
dall’accordo tra Amgas Bari, Amet ed Acea Energia.
In materia di tariffe di distribuzione sono stati applicati ai clienti finali del mercato di
Maggior Tutela le tariffe obbligatorie di distribuzione aggiornate trimestralmente secondo
quanto previsto dall’Autorità dall’ allegato A del TIT e valevoli per tutto l’anno 2012.
Per quanto attiene ai contributi di allacciamento e in quota fissa sono stati utilizzati i
parametri definiti dall’Autorità con la deliberazione n. 348/2007 allegato B (TIC) e
valevoli per tutto l’anno 2012.
Nel corso del periodo la vendita di energia elettrica sul mercato della Maggior
Tutela è stata pari a 2.603 GWh. Il numero dei Clienti è pari a 1.094.661 unità (erano
1.199.428 al 31 dicembre 2011). La riduzione è connessa alla apertura del mercato
conseguente l’ormai completato processo di liberalizzazione del settore.
Per contro, la vendita di energia elettrica sul Mercato Libero si è attestata a 7.021
GWh per Acea Energia e 685 GWh per le Joint Venture di vendita, per un totale di 7.706
GWh e ha riguardato 300.548 punti di prelievo rilevati al 30 settembre 2012 (al 31
dicembre 2011 gli stessi erano 328.356).
Il numero dei clienti si attesta al termine del periodo a 234.689 (al 31 dicembre erano
218.105). Nel corso del periodo le utenze passate dal mercato vincolato al mercato
Libero (c.d. switching) sono state 70.846, per un volume complessivo su base annua pari
a 251,6 GWh. Il 46,6% è rimasto all’interno del perimetro di Acea Energia.
La Società ha infine venduto 61 milioni di standard metri cubi (smc) di gas a clienti
finali e grossisti. Il numero di clienti è pari a 96.605 unità.
Andamento della gestione nel periodo 46
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
Il margine energia complessivo registrato al 30 settembre 2012 è pari a € 68,8 milioni.
Quello relativo al mercato della Maggior Tutela si è attestato a € 21,5 milioni e risulta in
leggero aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (€ 1,5 milioni).
Il margine energia relativo al mercato Libero è pari a € 41,9 milioni e mostra una
flessione in diminuzione di € 4,1 milioni rispetto al 30 settembre 2011.
Infine, il margine relativo al mercato del Gas risulta pari a € 5,4 milioni e presenta un
significativo incremento rispetto al medesimo periodo del 2011 (il margine era pari a €
2,8 milioni) principalmente legato alle maggiori vendite nonché al maggior numero di
clienti serviti.
Andamento della gestione nel periodo 47
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
Area Industriale Idrico
Contesto di riferimento
Si informa che l’AEEG, che ha assunto con Legge n. 214/2011 le funzioni dell’Agenzia
nazionale per la regolazione e la vigilanza in materia di acqua, ha avviato la sua attività
nel settore idrico all’inizio del 2012 istituendo un gruppo di lavoro con la finalità di
effettuare una ricognizione della situazione del settore, di tracciare una mappatura degli
operatori e degli stakeholder del settore e di proporre possibili schemi organizzativi per lo
svolgimento delle nuove competenze affidate all’AEEG.
Con deliberazione del 1° marzo 2012, n. 74/2012/R/idr, AEEG ha avviato un
procedimento per l’adozione di provvedimenti tariffari e per l’avvio delle attività di
raccolta dati e informazioni in materia di servizi idrici a cui sono seguiti diversi documenti
di consultazione pubblica.
Alla data odierna l’AEEG ha posto in consultazione:
in data 22 maggio 2012 il documento n. 204/2012/R/idr nel quale sono contenute le
proposte di modifica al sistema tariffario per accogliere i risultati del referendum del
giugno 2011 e, al contempo, dare certezze per il reperimento delle risorse finanziarie
utili a realizzare gli investimenti necessari allo sviluppo del servizio idrico. Nel
documento di consultazione l’AEEG ha chiarito che, a regime, la regolazione dovrà
basarsi su tre “pilastri”: (i) la separazione contabile, (ii) la qualità del servizio e (iii) la
regolazione tariffaria. Data la necessità di una consistente raccolta di dati e di una
loro analisi la tempistica di revisione dell’attuale metodo non può essere immediata:
infatti il documento di consultazione prevede che la nuova regolazione entri in vigore
a partire dal 1° gennaio 2014 e, nelle more del perfezionamento del nuovo assetto
nonché al fine di dare soluzione all’esito dei referendum del 12 e 13 giugno 2011,
rinvia ad un regime transitorio oggetto di un successivo documento di consultazione
(vedi infra),
in data 12 luglio 2012 il documento n. 290/2012/R/idr nel quale sono contenute le
proposte di metodologia tariffaria transitoria valida per il periodo 1° gennaio 2012 –
31 dicembre 2013. Sostanzialmente la metodologia transitoria proposta presenta le
seguenti caratteristiche:
1) determina per ogni gestore un coefficiente moltiplicativo delle tariffe
attualmente applicate tale da garantire la copertura integrale, sulla base
delle variabili di scala rilevate nel 2011, dei costi di investimento e di
esercizio del gestore stesso in una prospettiva di passaggio graduale dalla
precedente metodologia tariffaria alla metodologia definitiva che prevede la
Andamento della gestione nel periodo 48
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
valutazione a consuntivo dei costi da coprire con i ricavi tariffari,
2) ha efficacia sulle tariffe applicate a partire dal 1° gennaio 2013
3) per quanto riguarda il 2012, la tariffa transitoria si traduce in una tariffa di
riferimento che non incide sul corrispettivo applicato dal Gestore all’utenza
ma serve a determinare eventuali scostamenti che saranno compensati a
valere sui ricavi riconosciuti (e quindi sulle tariffe applicate) per il 2014
4) in ossequio agli esiti referendari è previsto il recupero della quota parte di
remunerazione del capitale investito riconosciuta in tariffa nel 2011 con
riferimento al periodo 21 luglio - 31 dicembre 2011, eccedente rispetto agli
oneri finanziari e a quelli fiscali effettivamente sostenuti,
5) per quanto riguarda i conguagli tariffari maturati fino al 2011 compreso, a
meno che la loro quantificazione non abbia già trovato un avallo o una
giustificazione istituzionale entro il 31 dicembre 2011, si prevede di avviare
un’apposita consultazione (è intenzione dell’AEEG valutare ed approvare i
conguagli deliberati post 31/12/2011). Il tenore generale del documento non
sembra disconoscere,quindi, il diritto alla percezione dei conguagli maturati
sotto la vigenza del vecchio Metodo Normalizzato ma definisce in maniera
puntuale il recupero già a valere sulla tariffa transitoria solo per quelli
“attestati” dal soggetto istituzionale preposto entro il 31 dicembre 2011,
6) è prevista l’applicazione di un meccanismo di gradualità, a tutela degli utenti,
della durata di 4 anni (2012-2015) per mitigare gli effetti derivanti
dall’applicazione della nuova metodologia tariffaria sul potenziale aumento
dei ricavi per i gestori,
7) viene disciplinato in via generale ed omogenea l’istituto del deposito
cauzionale, già presente in modalità diverse in molti regolamenti di utenza,
in data 2 agosto 2012 il documento n. 348/2012/R/idr nel quale sono contenute le
proposte per l’adozione di provvedimenti in materia di contenuti minimi e
trasparenza dei documenti di fatturazione del servizio idrico integrato.
L’Autorità ha infine emanato nel mese di agosto e nel mese di ottobre due determine
volte alla definizione dei contenuti informativi e delle procedure di raccolta dati in materia
di servizio idrico integrato.
Per ulteriori informazioni in merito alla normativa in materia di servizi idrici si rinvia al a
quanto illustrato nel paragrafo “Informativa sui servizi in concessione” del Bilancio
Consolidato Semestrale Abbreviato 2012.
Andamento della gestione nel periodo 49
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
Non essendo ancora disponibile la versione definitiva del provvedimento dell’AEEG sul
metodo transitorio, la presente situazione trimestrale consolidata non tiene conto di
eventuali effetti che tale provvedimento potrebbe avere sui ricavi dell’esercizio 2012 delle
società idriche.
ACEA Ato2
Territorio gestito
Al 30 settembre 2012 la situazione complessiva risulta dalla seguente tabella:
La Regione Lazio, nel mese di marzo 2012, ha inviato ai Comuni non ancora acquisiti al
S.I.I., una nota nella quale gli stessi venivano invitati a trasferire i servizi ad ACEA Ato2.
Sulla base di tale nota la Segreteria Tecnica Operativa ha provveduto a convocare, i
restanti Comuni, ad una serie di incontri che si sono svolti (nel corso dei mesi tra aprile e
giugno) con la presenza dei Responsabili dei Bacini. Nel corso degli incontri il
Responsabile Tecnico della S.T.O. ha precisato che per:
i Comuni al di sotto dei 1.000 abitanti devono far pervenire in breve tempo una
nota riportante l’espressione della loro volontà di aderire e voler trasferire o meno
il S.I.I. ad ACEA Ato2;
i Comuni, che ad oggi non hanno ancora approvato la Convenzione di Gestione,
devono indicare la loro volontà di approvare o meno tale Convenzione di Gestione
e/o dare eventuale seguito o applicazione alla stessa qualora fosse già stata
approvata da tempo;
i Comuni che hanno già adempiuto agli atti preliminari al trasferimento del S.I.I.
al Gestore (così come indicato nei due punti precedenti) è necessario rimuovere
Situazione acquisizioni n° comuni
Comuni interamente acquisiti al S.I.I. 73
Comuni parzialmente acquisiti nei quali ACEA Ato2 svolge uno o più servizi:
Comuni nei quali viene svolto il solo servizio del consorzio acquisito 5
Comuni parzialmente acquisiti ma con Soggetto Tutelato 9
Comuni parzialmente acquisiti 7
Comuni in cui ACEA Ato2 non gestisce alcun servizio 13
Comuni che hanno dichiarato di non voler entrare nel S.I.I.* 5
* Sono comuni sotto i 1.000 abitanti che potevano esprimere la loro volontà in base al comma 5 del D.Lgs. 152/06.
Andamento della gestione nel periodo 50
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
tutte le difficoltà ostative al completamento del trasferimento dei servizi comunali
al Gestore medesimo.
Acqua potabile, fognatura e depurazione
ACEA Ato2 cura il servizio di distribuzione di acqua potabile nella sua interezza
(captazione, adduzione, distribuzione al dettaglio e all’ingrosso). L’acqua è derivata dalle
sorgenti in virtù di concessioni a durata pluriennale.
Le dieci fonti di approvvigionamento forniscono l’acqua potabile a circa 3.000.000 di
abitanti in Roma e Fiumicino e in più di 60 Comuni del Lazio, attraverso quattro
acquedotti ed un gerarchizzato sistema di condotte in pressione.
Tre ulteriori fonti di approvvigionamento forniscono la risorsa non potabile da immettere
nella rete di innaffiamento di Roma.
Il servizio di fognatura consta di circa 6030 km di rete fognaria (di cui circa 4060 km di
rete a servizio del Comune di Roma) e di oltre 300 km di collettori.
La Società gestisce il sistema depurativo e gli impianti di sollevamento annessi alla rete
ed ai collettori fognari.
Nel corso dei primi nove mesi dell’anno 2012 i principali impianti di depurazione hanno
trattato un volume di acqua pari a circa 384 milioni di mc, con un decremento di circa il
14 % rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Tale decremento è riconducibile
alla scarsità di eventi piovosi registrati nei primi nove mesi del 2012 rispetto al medesimo
periodo dell’anno precedente.
La produzione di fanghi, sabbie e grigliati relativa a tutti gli impianti gestiti, sempre nei
primi nove mesi del 2012, è stata pari a 111.895 tonnellate.
A fine settembre 2012 ACEA Ato2 gestisce un totale di 494 impianti di sollevamento
fognari, di cui 172 nel Comune di Roma ed un totale di 174 impianti di depurazione di cui
36 nel Comune di Roma.
Nel corso del periodo la gestione della Società è stata caratterizzata da alcuni eventi
significativi di carattere straordinario che hanno comportato il sostenimento di costi
operativi di rilevante ammontare. In particolare:
eventi nevosi del mese di febbraio 2012: in linea con il Piano di Emergenza neve
ghiaccio inverno 2011 – 2012, la Società ha messo in atto ogni iniziativa per il
contenere i disagi agli utenti e per la rimessa in esercizio degli impianti oggetto di
interruzione di alimentazione elettrica. Sono stati messi in esercizio numerosi gruppi
elettrogeni sostitutivi dell’alimentazione elettrica che hanno permesso di contenere i
Andamento della gestione nel periodo 51
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
tempi di fermo degli impianti di sollevamento o, in alcuni casi, per quelli già installati
e tenuti costantemente in telecontrollo, di scongiurare eventuali gravosi fuori servizio.
Sono infatti entrati in funzione il gruppo elettrogeno a servizio delle sorgenti del
Peschiera (portata sollevata attualmente circa 2.000 l/s) e quello dell’impianto di
Fiumetto (portata sollevata attualmente circa 700 l/s) che hanno garantito quindi la
perfetta continuità di alimentazione idrica dell’intera città di Roma.
emergenza idrica: a partire dal mese di giugno, in relazione all’incremento delle
temperature, si sono registrati alti consumi e diminuzione della risorsa idrica presso le
fonti di approvvigionamento locali. Di conseguenza, in alcune località della provincia
di Roma, si è verificata una situazione di emergenza idrica con temporanei
abbassamenti di pressione e/o mancanza d’acqua, come previsto nel “Piano di
Emergenza crisi idrica ATO2 Lazio Centrale Roma Anno 2012”. La Società ha messo in
campo ogni azione per garantire il servizio idrico potabile e per contenere i disagi.
sequestro di alcuni impianti di depurazione: la complessità del sistema fognario e
depurativo acquisito dalle precedenti gestioni locali, principalmente dovuto allo
sviluppo urbanistico degli anni ’90, in un contesto territoriale privo di infrastrutture
igienico-sanitarie, ed al più recente inasprimento della normativa (e della sua
interpretazione da parte dell’Autorità Giudiziaria) hanno concorso a rendere più
difficile l’operato di ACEA Ato2 per la cogenza dei tempi di adeguamento alla
normativa vigente ed hanno esposto la Società (ed i suoi Dirigenti preposti) a
numerosi procedimenti giudiziari per responsabilità non direttamente imputabili. Le
non conformità rilevate e/o contestate dall’Autorità giudiziaria sugli impianti e sulle
reti sono state recepite attraverso la ripianificazione degli investimenti previsti nel
Piano d’Ambito finanziati in parte con nuovi incrementi tariffari . La natura pluriennale
del Piano d’Ambito non permette l’adeguamento nei tempi dettati dall’evoluzione
normativa tanto che negli ultimi anni le diverse situazioni emergenziali, legate
soprattutto ad interventi della magistratura, hanno obbligato la Società a focalizzare
priorità, risorse umane ed investimenti sugli impianti oggetto di indagine e/o
sequestro preventivo comportando anche un considerevole incremento dei costi di
gestione. In particolare, al 30 settembre 2012, sono sotto sequestro 12 impianti e 8
scarichi non depurati, per due dei quali (depuratore Fontanelle nel Comune di
Montecompatri e depuratore Santa Maria in Fornarola nel Comune di Albano) è stata
disposta dalla magistratura la chiusura totale o parziale dello scarico creando l’obbligo
in capo ad ACEA Ato2 dello smaltimento dei reflui mediante servizio di auto spurgo
presso altri impianti di depurazione. Il costo di questa operazione, alla luce dell’ultimo
Andamento della gestione nel periodo 52
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
sequestro risalente a fine giugno, alla fine del terzo trimestre è valutabile in € 8,7
milioni dei quali è stato richiesto riconoscimento all’Autorità d’Ambito.
Tariffa
Dal 1° gennaio 2011 è in vigore la tariffa unica di ambito adottata dalla Conferenza dei
Sindaci nella seduta del 14 dicembre 2010 (delibera n. 6/2010).
Il 17 aprile 2012 si è tenuta la Conferenza dei Sindaci che ha, tra l’altro, approvato la
nuova tariffa media del periodo 2012 – 2032 con particolare riferimento a:
a) il mancato riconoscimento della remunerazione del 7% del capitale investito sugli
investimenti deliberati successivamente all’esito referendario con il riconoscimento
del solo ammortamento: a tal proposito l’ammontare previsto dalla deliberazione di
revisione tariffaria fissa è pari a € 440 milioni; la conferenza dei Sindaci ha inoltre
stabilito di mantenere inalterata la remunerazione degli investimenti già deliberati
precedentemente
b) il parametro MALL: è stato deciso che l’ammontare delle penali determinate
applicando il parametro ai costi operativi sia destinato ad investimenti riguardanti
l’eliminazione degli scarichi fognari non a norma e per l’adeguamento dei depuratori
alla normativa vigente: tali investimenti sono stati determinati in complessivi € 21
milioni e saranno completamente a carico del Gestore senza alcun riconoscimento
nella tariffa del S.I.I,
c) i conguagli tariffari: risultano ampiamente coperti dalla deliberazione i conguagli
iscritti al 31 dicembre 2011; la delibera prevede la restituzione dei mancati ricavi del
Gestore, ivi compresi quelli maturati in conseguenza della Sentenza n. 335/2008 della
Corte Costituzionale, in un periodo di sei anni a rate costanti maggiorati degli
interessi. Si informa che ACEA Ato2 ha iscritto, a tutto il 31 dicembre 2011, conguagli
tariffari per l’importo di € 53,6 milioni; detto ammontare rappresenta il differenziale
tra i ricavi effettivi e quelli garantiti determinati sulla base dei dati ufficiali approvati
nelle delibere delle Conferenze dei Sindaci, tenendo conto dei servizi comunali
effettivamente trasferiti. I conguagli complessivamente riconosciuti dall’Autorità
d’Ambito nel documento di revisione sopra descritto ammontano a € 94 milioni
determinando, quindi, uno scostamento, a favore di ACEA Ato2, di circa € 40 milioni.
Tale differenziale deriva dalla rideterminazione dei ricavi garantiti del periodo 2006 –
2011 in conseguenza dell’applicazione di diverse modalità rispetto a quelle utilizzate
nella precedente revisione tariffaria: l’importo di € 40 milioni rappresenta quindi
un’attività potenziale non iscritta tra i ricavi del periodo in attesa di conoscere più in
Andamento della gestione nel periodo 53
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
dettaglio le modalità e la tempistica che l’AEEG intende adottare nel metodo tariffario
transitorio. L’AEEG, con il documento di consultazione n. 290/2012/R/idr, a proposito
dei conguagli tariffari maturati fino al 2011 compreso, prevede di avviare un’apposita
consultazione a meno che la loro quantificazione non abbia già trovato un avallo o
una giustificazione istituzionale entro il 31 dicembre 2011. Il tenore generale del
documento non sembra disconoscere, quindi, il diritto alla percezione dei conguagli
maturati sotto la vigenza del vecchio Metodo Normalizzato ma definisce in maniera
puntuale il recupero già a valere sulla tariffa transitoria solo per quelli “attestati” dal
soggetto istituzionale preposto entro il 31 dicembre 2011.
La tariffa media per le tre annualità oggetto della deliberazione della conferenza dei
sindaci è la seguente: (i) cent. €/m3 118,29 per il 2012, (ii) cent. €/m3 122,35 per il
2013 e (iii) cent. €/m3 126,11 per il 2014.
Per maggiori approfondimenti si rimanda a quanto dettagliatamente esposto nel
paragrafo “Informativa sui servizi in concessione” del Bilancio Consolidato Semestrale
Abbreviato 2012.
ACEA Ato5
ACEA Ato5 svolge il servizio idrico integrato sulla base di una convenzione per
l’affidamento del servizio di durata trentennale sottoscritta il 27 giugno 2003 tra la
società e la provincia di Frosinone (in rappresentanza dell’Autorità d’Ambito costituita da
86 comuni). A fronte dell’affidamento del servizio, ACEA Ato5 corrisponde un canone di
concessione a tutti i Comuni in base alla data di effettiva acquisizione della gestione.
Territorio gestito
La gestione del servizio idrico integrato sul territorio dell’ATO 5 – Lazio Meridionale -
Frosinone interessa un totale di 85 comuni (restano ancora da rilevare le gestioni ai
Comuni di Atina, Paliano e Cassino Centro Urbano limitatamente al servizio idrico) per
una popolazione complessiva di circa 480.000 abitanti, una popolazione servita pari a
circa 450.000 abitanti ed un numero di utenze pari a circa 188.900.
Nel corso del periodo non sono state formalizzate nuove acquisizioni.
Acqua potabile, fognatura e depurazione
Il sistema idrico - potabile è costituito da impianti e reti, di adduzione e distribuzione, che
fanno capo a 7 fonti principali da cui hanno origine altrettanti sistemi acquedottistici
(adduzione Nord, adduzione Sud); impianti minori alimentano alcuni sistemi locali.
Andamento della gestione nel periodo 54
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
La copertura di tale servizio è di circa il 97%.
Il sistema fognario - depurativo consta di una rete di collettori e fognatura collegati a
impianti terminali di depurazione delle acque reflue.
A seguito delle ricognizioni e relativo censimento delle utenze allacciate alla rete fognaria
(per effetto delle Sentenza della Corte Costituzionale n. 335/2008) è emerso che la
copertura di tale servizio è di circa il 68% rispetto alle Utenze acquedotto.
Per tutto il periodo di osservazione l’attività gestionale sulle reti idriche e fognarie è stata
condizionata dall’impossibilità del gestore - causa il protrarsi dell’inerzia dell’Ente
concedente che non ha ancora provveduto alla revisione del Piano d’Ambito - di
programmare ed attuare un piano di interventi utile a risolvere, per il servizio idrico, le
forti criticità impiantistiche e, per il servizio fognatura, i notevoli gap infrastrutturali.
Ciò nonostante, le reti idriche e fognarie sono state oggetto di particolare attenzione
gestionale e hanno visto l’attuazione di alcuni interventi di bonifica. Tuttavia, le reti
continuano ad evidenziare situazioni di crisi elevate, costringendo il Gestore a un
notevole impegno nell’attività manutentiva di natura sia ordinaria che straordinaria.
Per quanto riguarda gli impianti di depurazione continuano, senza soluzione di continuità,
sistematiche attività di rifunzionalizzazione e adeguamento alla normativa vigente.
Dal fronte del settore idropotabile, la scarsa piovosità dei mesi invernali non ha
consentito alla Società di poter far fronte ai picchi di richiesta previsti già all’inizio
dell’estate. A ciò vanno aggiunte le criticità strutturali riscontrate in precedenza: carenza
di volumi di compenso dei serbatoi e della ristrutturazione delle reti (fatiscenti e
diffusamente obsolete).
Le citate criticità hanno spostato l’azione gestionale, più che sul controllo dei flussi idrici,
sulla loro migliore razionalizzazione finalizzata a contenere il disagio alla clientela tramite
l’adozione di sistemi di turnazione e chiusura programmata per permettere il periodico
ripascimento notturno dei livelli nei serbatoi di distribuzione.
E’ stata implementata l’automazione delle regolazioni dei flussi idrici sulle principali reti
soggette a “turnazioni” tramite la programmazione della installazione di valvole
motorizzate con temporizzazione, ciò allo scopo di ridurre gl’interventi manuali da parte
dei dipendenti.
Andamento della gestione nel periodo 55
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
Tariffa
In conseguenza delle note vicende legate alla legittimità delle tariffe applicate, in merito
alle quali si rinvia a quanto illustrato nel Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato
2012, la Società, ai fini della fatturazione, ha applicato fino al 31 dicembre 2011 la tariffa
così come pubblicata per l’anno 2005, concordemente alle imposizioni dell’ente,
valutando, però, i propri ricavi sulla base dei volumi minimi garantiti dal piano posto a
base di gara valorizzati alla TRM pari a quella di offerta incrementata dell’inflazione
programmata e cumulata.
Per l’anno 2012, invece, sulla base del “Decreto prot. N. F66 del 8 marzo 2012 –
Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato applicabile per l’anno 2012
nell’ATO 5 Lazio Meridionale-Frosinone” del Commissario ad acta nominato dal TAR
Latina, ACEA Ato5 provvederà a fatturare sulla base della tariffa reale media (TRM) e
della relativa articolazione tariffaria definita “nel rispetto delle norme e dei rapporti
contrattuali vigenti”.
Nello specifico la stessa è “stata effettuata con lo scopo di far fronte in tempi rapidi ad
una condizione di squilibrio economico finanziario del servizio, causata dal mancato
aggiornamento della tariffa in base all’andamento dell’inflazione ed alle previsioni del
Piano d’ambito e della Convenzione di gestione. Pertanto, la determinazione della TRM
effettuata in questa sede si limita a ristabilire le normali condizioni contrattuali di
continuità della gestione e non tiene in considerazione la differenza tra investimenti
pianificati e realizzati e, in generale, tra le previsioni di Piano d’ambito e l’andamento
effettivo della gestione negli anni precedenti, in quanto si tratta di obblighi da adempiere
in sede di revisione.” “Ciò, tuttavia, non comporta alcun pregiudizio rispetto ad ulteriori e
successivi atti di revisione della pianificazione d’ambito che saranno adottati dal
Commissario ad acta, in cui saranno adempiuti tutti gli obblighi derivanti dalla revisione
ordinaria e straordinaria.”
Il Commissario ad acta ha ricostruito l’andamento della curva tariffaria dal 2003 al 2012
a valori correnti, applicando ai valori di TRM previsti nel Piano d’ambito originario il
fattore inflattivo cumulato relativo a ciascun anno di effettiva gestione.
Conseguentemente la TRM per il 2012 è stata individuata dal Commissario, sulla base del
Piano d’ambito originario, in 1,359 €/mc sulla base della quale sono stati iscritti i ricavi
nella presente relazione trimestrale.
Si informa che l’Autorità d’Ambito ha presentato ricorso al Consiglio di Stato avverso
l’Ordinanza del TAR Latina che ha respinto l’istanza cautelare, chiesta dalla medesima
Andamento della gestione nel periodo 56
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
Autorità, di sospensione dell’efficacia della determinazione del Commissario ad acta dell’8
marzo 2012: a seguito dell’udienza tenutasi il 26 settembre 2012, con Ordinanza n.
3831/2012, il Consiglio di Stato ha respinto l’appello ritenendo che “l’esecuzione del
decreto commissariale impugnato "non risulti idoneo ad arrecare un pregiudizio grave e
irreparabile nelle more della definizione del giudizio di merito" e reputando, in
particolare, che "la previsione, contenuta nella determinazione commissariale gravata,
dell’accantonamento degli importi tariffari riscossi dal gestore a titolo di remunerazione
del capitale investito costituisce […] misura cautelativa volta a contemperare gli interessi
in rilievo in guisa da escludere la sussistenza del presupposto del periculum in mora".
Nello svolgimento del suo incarico, in data 28 giugno il Commissario ad acta ha
predisposto una Relazione - F 129/2012 - concernente la “scelta dei criteri, verifiche
tariffarie e della gestione degli anni dal 2006 al 2011, stima dei conguagli e dei livelli di
servizio”. Dopo aver ricostruito i poteri attribuitigli dalla Sentenza n. 529/2011 e i
successivi atti amministrativi posti in essere, ha verificato (i) la TRM e relativi atti di
pianificazione dal 2006 e (ii) l'andamento della gestione 2006 - 2011.
In sintesi, sono stati stimati a favore della Società € 56,6 milioni da conteggiare nella
definizione delle grandezze del nuovo Piano d’Ambito ed € 32,7 milioni non sanabili in
sede di revisione, ma a valere nei confronti dell’Ente d’Ambito, per effetto del
provvedimento dell’A.ATO n. 3/2010 con cui veniva fissata per il 2010 la TRM relativa
all’anno 2005.
Dall’importo riconosciuto alla Società è esclusa la quota relativa al canone di concessione,
la cui revisione non è stata ancora conclusa dalla S.T.O. dell’ATO 5.
L’A.ATO ha presentato ricorso per motivi aggiunti nel giudizio R.G. 402/2012, pendente
dinanzi al TAR Latina, chiedendo l’annullamento della citata Relazione del Commissario
ad acta sullo stato di avanzamento dei lavori.
Ad oggi il ricorso non è stato ancora depositato e, in ogni caso, non è stata richiesta la
sospensiva della Relazione suddetta.
In data 4 giugno u.s., con Nota prot. F124, il Commissario ha presentato formale
richiesta di dimissioni dall’incarico affidatogli.
Nel corso dell’udienza svoltasi il 26 luglio, il TAR Lazio, Sez. Latina, ha accettato le
dimissioni e, con Ordinanza n. 607/2012, ha nominato quale nuovo Commissario ad acta
il Presidente dell’Autorità per l’Energia Elettrica e Gas (o funzionario da lui delegato), il
quale provvederà a concludere il procedimento entro il termine di sei mesi dalla
comunicazione in via amministrativa o notificazione dell’Ordinanza suddetta.
Andamento della gestione nel periodo 57
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
Si informa che ACEA Ato5 ha stanziato a tutto il 31 dicembre 2011 un fondo rischi pari a
circa € 30 milioni che potrebbe subire riduzioni all’esito del perfezionamento dell’iter di
individuazione delle modalità e tempistiche di recupero dei conguagli quantificato dal
Commissario ad acta con il documento del 28 giugno 2012.
Con riferimento al decreto ingiuntivo promosso per il recupero del credito derivante
dall’atto transattivo del 2002, oltre a quanto già illustrato nel paragrafo “Aggiornamento
delle principali vertenze giudiziali” del Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato 2012,
si informa che A seguito dell’udienza di citazione svoltasi il 17 luglio 2012, il Giudice - con
Ordinanza depositata il 24 luglio - ha sospeso la provvisoria esecutività del decreto
ingiuntivo e ha rinviato al 9 ottobre p.v. la trattazione nel merito della questione.
Nel corso di tale udienza, l’A.ATO ha depositato istanza ex art. 186 bis c.p.c., per la
concessione di un’ordinanza di pagamento immediato delle somme che - a suo dire –
risulterebbero non contestate in giudizio dalla Società.
Il giudice, su richiesta dei legali della Società, ha rinviato l’udienza al 23 novembre 2012
e ha concesso alla Società la possibilità di presentare note critiche fino a dieci giorni
prima dell’udienza suddetta.
GORI
Sulla base di apposita convenzione stipulata con l’Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano il
30/09/2002, la società è affidataria per un periodo di 30 anni del servizio idrico integrato
afferente 76 Comuni fra le province di Napoli e Salerno. Il perimetro di gestione è
rimasto sostanzialmente invariato rispetto al precedente esercizio avendo ormai concluso
il processo di acquisizione delle gestioni, infatti i comuni gestiti sono 76 e cioè tutti quelli
ricadenti nell’ATO n. 3 della Regione Campania.
Provvedimenti tariffari 2011
In data 2 agosto 2011, con delibera n. 5, l’Assemblea dell’Ente d’Ambito Sarnese
Vesuviano (EASV) ha approvato, previo emendamento, la proposta di manovra tariffaria
del Consiglio di Amministrazione dell’EASV, come approvata dal medesimo Consiglio di
Amministrazione il 30 dicembre 2010 con Delibera n. 34. In particolare, tale Assemblea
ha deliberato, tra le altre cose:
di invitare GORI a sottoscrivere un piano di efficientamento della gestione del SII
dell'A.T.O. 3 che preveda un importo dei costi totali in tariffa riferiti all'esercizio 2011
Andamento della gestione nel periodo 58
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
(costi operativi, ammortamenti e remunerazione del capitale già investito) non
superiore a € 130 milioni (quota Gruppo € 48,2 milioni). La delibera del Consiglio di
Amministrazione di dicembre 2010 prevedeva un ammontare di ricavi pari a € 136
milioni (quota Gruppo € 50,4 milioni),
di approvare il seguente regime tariffario, ritenuto adeguato alla copertura dei
predetti costi totali in tariffa, salvo conguaglio all'esito dell'approvazione del regime
tariffario conseguente alla revisione del piano d'ambito in corso:
bacini tariffari: è confermata la ripartizione dei comuni dell'A.T.O. 3 nei
due bacini tariffari di cui alla delibera di Assemblea 10 luglio 2009, n. 9;
con il regime tariffario seguente:
Tariffa base bacino "A": Tb = €/mc 1,3210
Tariffa base bacino “B”: Tb = €/mc 1,1719
Coefficiente di articolazione tariffaria prima fascia uso domestico: 0,6 che
annulla e sostituisce il corrispondente coefficiente pari a 0,5
nell'articolazione tariffaria approvata con delibera di assemblea 10 luglio
2009, n.9,
Il valore medio d'ambito riferito alle Tb vigenti nel "bacino A” e nel “bacino
B" ai sensi delibera di Assemblea 10 luglio 2009, n, 9, è pari a €/mc
1,2795 (era fissata pari a 1,3210 €/mc nella delibera del Consiglio di
Amministrazione di dicembre 2010).
La suddetta delibera assembleare n. 5 del 2011 è stata impugnata, innanzi al TAR
Campania – Napoli che, in accoglimento del ricorso, ha annullato tale delibera con
sentenza 18 aprile 2012 n. 1809. In particolare, la sentenza evidenzia, innanzitutto,
quale motivo assorbente dell’annullamento, la mancanza del quorum deliberativo stabilito
dallo Statuto dell’Assemblea dell’Ente d’Ambito nell’adozione della citata deliberazione n.
5.
Sia l’Ente che GORI hanno provveduto ad impugnare la predetta sentenza n. 1809 del
2012 con ricorso in appello innanzi il Consiglio di Stato, chiedendo altresì l’adozione di
un’ordinanza cautelare di sospensione degli effetti della sentenza fino alla decisione finale
nel merito.
In ogni caso, la Società ha immediatamente provveduto a rappresentare alle varie
Istituzioni pubbliche competenti - Ente d’Ambito, Regione Campania, e Autorità per
l’energia elettrica e il gas (AEEG) - la delicatezza della questione e a chiedere
conseguenti urgenti interventi finalizzati ad evitare crisi finanziarie.
A tal proposito si evidenzia che la Società ha richiesto:
Andamento della gestione nel periodo 59
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
all’Ente d’Ambito di convocare i propri organi deliberativi al fine di: (i) ripristinare la
delibera tariffaria annullata dal TAR, (ii) procedere alla conclusione dell’attività di
revisione del Piano d’Ambito in modo da risolvere definitivamente ogni problematica
tariffaria, (iii) approvare l’accordo già condiviso con la Regione Campania relativo alla
regolarizzazione dei rapporti con GORI e con l’Ente;
alla Regione Campania e all’AEEG di esercitare, in caso di perdurante inerzia da parte
dell’Ente, i poteri sostitutivi previsti, rispettivamente, dalla normativa regionale e
nazionale.
Peraltro, l’AEEG, con nota prot. n. 17029 del 5 giugno 2012, sulla base delle istanze della
GORI, ha ritenuto “[…] necessario, al fine di valutare gli eventuali presupposti per
interventi di competenza dell’Autorità, acquisire preliminarmente la documentazione di
interesse, le informazioni utili e i dati relativi alla determinazione e all’aggiornamento
delle tariffe per il servizio idrico integrato nell’Ambito territoriale ottimale in oggetto per il
periodo 2007-2012 […]” e, quindi, ha richiesto “[…] all’Ente d’Ambito di trasmettere
all’Autorità la documentazione di interesse, le informazioni utili e i dati relativi alla
determinazione e all’aggiornamento delle tariffe per il servizio idrico integrato nell’ambito
territoriale ottimale Sarnese Vesuviano n. 3 della Campania in relazione al periodo 2007-
2012, con particolare riferimento ai seguenti aspetti: a. modalità di definizione
dell’articolazione tariffaria per gli anni 2008-2012, con specifico riguardo alle attività
istruttorie svolte al fine di accertare la corrispondenza tra le tariffe applicate e la Tariffa
Reale Media prevista nel vigente Piano d’Ambito; b. modalità con cui sono state
esaminate ed evase le istanze trasmesse dal gestore nel periodo 2008-2012, con
particolare riguardo alla citata problematica relativa all’adeguatezza dell’articolazione
tariffaria; c. modalità di determinazione della tariffa approvata con Delibera
dell’Assemblea d’Ambito Sarnese Vesuviano n. 5 del 2 agosto 2011, oggetto della
sentenza del TAR Campania 18 aprile 2012 n. 1809 […]”.
A seguito della richiesta dell’AEEG, l’Ente d’Ambito ha avviato l’iter per la determinazione
delle tariffe per l’anno 2012 richiedendo alla Società, con nota n. 5103 del 28/6/2012, le
informazioni necessarie per procedere in tal senso.
Si rappresenta inoltre che, sulla base del ricorso presentato dalla Società e dall’Ente
d’Ambito Sarnese Vesuviano, il Consiglio di Stato ha sospeso gli effetti della sentenza del
TAR Campania che aveva annullato la precitata delibera dell’Ente d’Ambito Sarnese
Vesuviano n. 5 del 2011, rinviando la discussione nel merito al 18 dicembre 2012. Si
evidenzia che l’ordinanza di sospensione del Consiglio di Stato degli effetti della sentenza
Andamento della gestione nel periodo 60
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
del TAR, ha consentito di riprendere le fatturazioni applicando le tariffe deliberate con la
delibera n. 5/2011, con indubbio beneficio dal punto di vista finanziario.
Provvedimenti tariffari 2012
In data 27 ottobre 2012, l’Assemblea dell’Ente d’Ambito ha approvato le proposte
formulate dalla dal Consiglio di Amministrazione del medesimo Ente nella seduta del 12
ottobre. Le decisioni assunte riguardano:
il nuovo regime tariffario per l’anno 2012 che prevede un livello di ricavi annui
pari a € 127,3 milioni (quota Gruppo € 47,2 milioni),
l’istruttoria della determinazione dei conguagli tariffari iscritti da GORI con
riferimento agli esercizi 2003-2011; tale istruttoria ha comportato (i) il
riconoscimento dei crediti per conguagli tariffari, fino all’esercizio 2008, nella
misura corrispondente a quanto già iscritto nei relativi bilanci (complessivamente
€ 75,4 milioni di cui quota Gruppo € 27,9 milioni) e (ii) il riconoscimento, per gli
anni 2009, 2010 e 2011, di un ammontare pari a € 73,5 milioni (quota Gruppo €
27,2 milioni) tenuto conto dell’annullamento da parte del TAR della tariffa 2011
approvata dall’Assemblea dell’Ente in data 2 agosto 2011. Complessivamente,
quindi, i conguagli tariffari del periodo 2003 – 2011 sono stati accertati
dall’Assemblea dell’Ente in € 148,9 milioni (quota Gruppo € 55,2 milioni) maggiori
di € 13,1 milioni (quota Gruppo € 4,9 milioni) rispetto all’importo iscritto a tutto il
31 dicembre 2011,
l’approvazione dello schema di accordo con la Regione Campania volto alla
normalizzazione dei rapporti relativi ai servizi di fornitura di acqua all’ingrosso e di
collettamento e depurazione delle acque reflue effettuati attraverso impianti in
gestione regionale.
Nell’ambito dell’istruttoria predisposta dall’Ente d’Ambito, che ha rideterminato i
conguagli sopra evidenziati, sono stati individuati, tenuto anche conto dei documenti di
consultazione nel frattempo emanati dall’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas, nuovi
criteri volti alla definizione delle componenti di costo che sono alla base della
determinazione della tariffa. La modifica più significativa ha riguardato il trattamento
delle quote dei mutui, da rimborsare ai Comuni, stipulati per la realizzazione delle
infrastrutture del S.I.I.: tali oneri, con riferimento alla quota accertata, sono stati inclusi
tra i costi operativi mentre, sulla base delle precedenti modalità di determinazione della
tariffa, erano inclusi tra i costi pluriennali. Tale mutata classificazione ha comportato
l’iscrizione di una sopravvenienza passiva netta di € 9,1 milioni (quota Gruppo € 3,4
milioni).
Andamento della gestione nel periodo 61
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
Rapporti con la Regione Campania
Con riferimento alla definizione dell’accordo di regolazione per la normalizzazione dei
rapporti tra la Regione (e, per essa, con la concessionaria regionale Acqua Campania
S.p.A.), l’Ente d’Ambito e la GORI in ordine ai servizi di fornitura di acqua all’ingrosso e di
collettamento e depurazione delle acque reflue, effettuati attraverso impianti in gestione
regionale, si informa che si è pervenuti alla condivisione di tale schema di accordo
all’esito di un intenso lavoro nell’ambito del Tavolo Tecnico istituito presso la Regione; lo
schema di accordo - approvato sia dal Consiglio di Amministrazione della Società che dal
Consiglio di Amministrazione e dall’Assemblea dell’Ente - prevede:
la rinuncia a tutti i contenziosi in corso ed il riconoscimento espresso da parte
dell’Ente d’Ambito e di GORI del debito maturato verso la Regione, con la
conseguente riconciliazione tra la contabilità della Regione e la contabilità della GORI
e il riconoscimento da parte dell’Ente d’Ambito e della GORI della tariffe regionali
approvate con delibera Giunta regionale n. 2196 del 27/06/2003 (poi sostituita e
superata dalla Delibera Giunta regionale n. 1488 del 25/09/2009),
la espressa riduzione da parte della Regione del debito regionale (calcolato sulle
predette tariffe approvate dalla Giunta), con contestuale riduzione dei conguagli
tariffari maturati da GORI,
la definizione di un piano di rientro ventennale del debito residuo (pari a circa 40
milioni di euro) da parte di GORI verso la Regione, con rate annuali progressivamente
crescenti fino ad un valore di regime,
l’impegno del Gestore a contrattualizzare le utenze per i servizi regionali di adduzione
idrica e collettamento e depurazione delle acque reflue,
l’emersione e conseguente definizione della problematica afferente il servizio di
depurazione reso dalla Regione in favore dell’A.T.O. n. 3 mediante i sistemi depurativi
comprensoriali (anche extra A.T.O. n. 3), atteso che fino ad oggi non era mai stato
rendicontato e fatturato alcunché: nell’ambito dell’istruttoria effettuata dalla Regione
con l’Ente d’Ambito e la GORI si è pervenuti infatti alla ricognizione degli utenti serviti
dai sistemi depurativi comprensoriali,
il trasferimento a GORI delle infrastrutture di adduzione idrica e dei sistemi depurativi
comprensoriali ricadenti nell’A.T.O. n. 3 e, allo stato, ancora in gestione regionale e il
trasferimento del personale (circa 400 unità) impiegato su tali opere regionali;
l’impegno di GORI a costituire un nuovo apposito soggetto giuridico (“New.Co.”),
controllato dalla medesima Società, al quale trasferire in conduzione le opere
regionali e il personale; la New.Co. dovrà poi assicurare, in un periodo di 6 anni,
Andamento della gestione nel periodo 62
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
l’efficientamento delle opere regionali, i cui costi verranno progressivamente trasferiti
sulla tariffa del S.I.I.: per i primi 3 anni saranno a totale carico della Regione e,
successivamente, saranno riversati sulla tariffa del S.I.I. progressivamente nella
misura del 30%, del 60% e del 100% dal 4° al 6° anno;
l’impegno dell’Ente d’Ambito:
a garantire l’adozione dei provvedimenti tariffari utili a consentire a GORI il
pagamento del debito corrente e delle rate dell’anzidetto piano di rientro, in
particolare definendo un piano di recupero dei residui conguagli tariffari correlato
al piano di rientro in esame,
più in generale, di adeguare il Piano d’Ambito tenendo conto dei maggiori costi
delle opere regionali, secondo la progressione del piano di efficientamento di cui
sopra; in particolare, l’Ente dovrà approvare le tariffe e relative
articolazioni/modulazioni per l’intero periodo di regolazione (un triennio).
Prestito ponte
In merito alla problematica del prestito ponte si segnala che con nota n. 17548 del 6
marzo 2012, GORI ha chiesto a BIIS una proroga tecnica fino al 30 giugno 2012 del
finanziamento ponte di € 40 milioni scaduto il 30 giugno 2011, allegando alla stessa una
specifica proposta di ristrutturazione del debito, predisposta su richiesta dell’Istituto di
credito e sulla base di alcune indicazioni fornite dalla medesima Banca, che prevede la
restituzione con prima rata di ammortamento al 31 dicembre 2012 e scadenza finale al
30 giugno 2018; a tal proposito, la Banca ha comunicato di aver sottoposto la proposta ai
propri organi deliberanti. GORI ha recentemente inviato alla Banca la documentazione
relativa alle decisioni assunte dall’Assemblea dell’Ente d’Ambito al fine di sollecitare una
pronta definizione della ristrutturazione del debito.
Si ricorda che, per fronteggiare le incertezze che caratterizzano GORI, ACEA ha ritenuto
opportuno stanziare nell’esercizio 2011 l’importo di € 44,1 milioni che sono stati utilizzati
per € 4,9 milioni in conseguenza dell’iscrizione nel bilancio 2011 di GORI, recentemente
approvato dall’assemblea dei soci, di un ammontare di ricavi pari a € 108 milioni in luogo
di quelli stabiliti (€ 130 milioni) dalla delibera del 2 agosto 2011 annullata dal TAR
Campania nel mese di aprile 2012.
Andamento della gestione nel periodo 63
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
Acque
In data 28 dicembre 2001 Acque ha sottoscritto la convenzione di gestione, entrata in
vigore il 1°gennaio 2002, avente durata ventennale. Sulla base di tale convenzione il
Gestore riceve in affidamento in via esclusiva il servizio idrico integrato dell’ATO n. 2
costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di
acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue. Dell’Ambito fanno
parte 57 comuni. A fronte dell’affidamento del servizio, Acque corrisponde un canone di
concessione a tutti i Comuni comprensivo delle passività pregresse a carico delle gestioni
preesistenti all’affidamento.
Il 6 dicembre 2011 l’assemblea dell’Autorità ha approvato la terza revisione tariffaria
relativa agli anni 2008-2010. Anche in questa revisione sono state effettuate verifiche
sull’effettivo volume degli investimenti realizzati, dei costi operativi, dei ricavi e degli
incassi conseguiti, dell’entità dei volumi fatturati e degli standard tecnici e organizzativi
raggiunti. Sulla base di quanto risultante da tali verifiche, si è proceduto alla
determinazione del conguaglio (positivo per il Gestore) dei mancati ricavi 2008-2010, al
riconoscimento in tariffa dei mancati incassi iscritti a perdita nei bilanci 2008-2010 e dei
rimborsi richiesti fino al 31/12/2010 per effetto della sentenza 335/2008 della Corte
Costituzionale dagli aventi diritto. Il rimborso previsto da Acque nel triennio 2011-2013
è pari a poco più di € 0,3 milioni. Nella terza revisione si è anche provveduto ad
incrementare i costi operativi per gli anni a partire dal 2012, inoltre sono state applicate,
come previsto in Convenzione, penalità per il mancato raggiungimento di alcuni standard
tecnici e organizzativi.
La revisione tariffaria è stata accompagnata dalla revisione del Piano d’Ambito che è
stata effettuata in due ipotesi distinte. La prima (Piano 2026) prevede un allungamento
della concessione di 5 anni (fino al 2026) con un incremento degli investimenti previsti di
circa € 250 milioni nel periodo 2011-2026. La seconda (Piano 2021) prevede un
ammontare degli investimenti invariato rispetto al piano originario e già finanziato ma
con una rimodulazione che fa sì che il triennio 2011-2013 coincida con quello dell’ipotesi
precedente ed una successiva riduzione nel periodo residuo.
Nel triennio 2011-2013 sono previsti in tal modo circa € 40 milioni di investimento in più
del piano originario.
Il Piano 2026 diverrà efficace solo a seguito:
dell’approvazione da parte degli attuali Enti Finanziatori
della verifica della finanziabilità del piano stesso
Nel caso in cui non si verifichino le condizioni sopra esposte sarà efficace il Piano 2021.
Andamento della gestione nel periodo 64
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
I due piani differiscono solo per la parte relativa agli investimenti mentre coincidono per
tutti gli altri aspetti compresa la tariffa da applicarsi nel primo triennio 2011-2013.
Nel Piano 2021, che prevede nel primo triennio ammortamenti superiori a causa della
minor durata dell’ammortamento finanziario, al fine di non superare il limite K di
incremento della tariffa fissato da Metodo Normalizzato pari al 5%, è prevista la riduzione
del canone a favore dei comuni con recupero negli anni successivi.
Nel corso del periodo, a seguito dell’adozione delle Deliberazioni 12 e 13 da parte
dell’AATO, sono stati presentati due ricorsi:
ricorso presentato dalla Federconsumatori Utenti Toscana contro l’AATO 2 e nei
confronti di Acque che contesta la legittimità della Deliberazione 12 con cui l’AATO
2 ha esteso al 2026 la durata della concessione ad Acque e ne chiede
l’annullamento.
ricorso presentato dal Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua e da alcune
persone fisiche residenti nell’ATO 2 contro la AIT e l’AATO 2 e nei confronti di
Acque che è a più ampio raggio rispetto al precedente e contesta la legittimità, tra
l’altro, delle Deliberazioni 12 e 13, chiedendone l’annullamento e contesta anche il
fatto che nelle revisioni della tariffa le Deliberazioni 12 e 13 tengono conto della
componente di remunerazione del capitale investito, nonostante l’esito
referendario di giugno 2011.
Nel mese di ottobre 2006 Acque ha sottoscritto con una cordata di banche un contratto
che prevede la concessione di un finanziamento complessivo di € 255 milioni destinato a
coprire le esigenze finanziarie del piano di investimenti dal 2005 al 2021 pari a circa €
670 milioni. Al 30 settembre 2012 il tiraggio effettivo è stato pari a € 204 milioni.
Publiacqua
In data 20 dicembre 2001 è stata sottoscritta la convenzione di gestione, entrata in
vigore il 1° gennaio 2002, avente durata ventennale. Sulla base di tale convenzione il
Gestore riceve in affidamento in via esclusiva il servizio idrico integrato dell’ATO n. 3
costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di
acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue. Dell’Ambito fanno
parte 49 comuni, di cui 6 gestiti tramite contratti ereditati dalla precedente gestione di
Fiorentinagas. A fronte dell’affidamento del servizio il Gestore corrisponde un canone di
Andamento della gestione nel periodo 65
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
concessione a tutti i Comuni comprensivo delle passività pregresse a carico delle gestioni
preesistenti all’affidamento.
Nel giugno 2006 si è conclusa l’operazione per l’ingresso di ACEA – per il tramite del
veicolo Acque Blu Fiorentine S.p.A. - nel capitale della società.
Con riferimento alle tariffe si segnala che, in data 17 dicembre 2010, l’assemblea
dell’Autorità di Ambito ha approvato lo sviluppo tariffario 2010-2021. L’assemblea ha
affidato al Consiglio di Amministrazione l’incarico di provvedere alla redazione del nuovo
testo del Capitolo 6 del Piano di Ambito, contenente il commento e il dettaglio relati-vo al
profilo tariffario approvato, nonché le ulteriori tabelle relative al piano economico
finanziario di cui all’art. 149 comma 4 del D. Lgs. 152/2006.
Tale documento è stato parzialmente approvato (manca infatti il piano economico
finanziario) con delibera del Consiglio di Amministrazione dell’Autorità di Ambito n°
4/2011 del 23 febbraio 2011.
L’Autorità di Ambito ha previsto inoltre un importo pari a € 10,2 milioni da destinare alla
copertura delle richieste di rimborso della tariffa di depurazione da parte di utenti non
allacciati ad un depuratore oppure allacciati ad un depuratore temporaneamente inattivo.
Tale importo copre circa il 50% dell’importo massimo stimato da rimborsare (€ 21,6
milioni iva inclusa). Nel caso in cui l’importo inserito in tariffa a questo titolo sia inferiore
a quello effettivamente erogato dal gestore agli utenti, la differenza sarà utilizzata per
ridurre i conguagli sui mancati ricavi del passato. In caso di richieste superiori alle
previsioni il gestore potrà richiedere un conguaglio con la revisione successiva. Questi
rimborsi sono iniziati a partire da giugno 2012.
Contro la delibera del Consiglio di Amministrazione dell’Autorità di Ambito, Publiacqua ha
proposto ricorso presso il TAR Toscana. Il ricorso è motivato da diversi fattori quali, il
difetto di competenza (essendo l’oggetto della delibera materia di Assemblea e non di
Consiglio di Amministrazione), il mancato adeguamento dell’analisi delle criticità del
servizio e degli obiettivi degli investimenti, e quindi l’incompletezza del documento, che si
evince anche dall’assenza di definizione degli investimenti da realizzare.
Sempre sul fronte regolatorio, si evidenzia inoltre che il Conviri ha proposto ricorso di
secondo grado presso il Consiglio di Stato contro il pronunciamento del TAR Firenze che
aveva annullato, con sentenza 6863 del 23 dicembre 2010, la delibera dello stesso
Comitato n° 3 del 16 luglio 2008. La delibera aveva dichiarato illegittima la transazione
stipulata tra AATO e Publiacqua, in ordine alla chiusura di numerose partite controverse,
con il riconoscimento a favore del Gestore di un importo pari a € 6,2 milioni. La sentenza
Andamento della gestione nel periodo 66
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
del Consiglio di Stato n° 5788 del 27/10/2011 ha ribaltato il pronunciamento del TAR
Toscana.
Publiacqua ha proceduto a notificare ricorso in Cassazione avverso la sentenza
sopracitata. Nei rapporti con l’Autorità idrica regionale, si evidenzia come la sentenza non
abbia ad oggi prodotto alcun effetto: Publiacqua ritiene che l’inefficacia della transazione
del marzo 2007 determini riviviscenza di tutte le originarie richieste formulate all’Autorità
di Ambito nel 2006. Tale questione sarà affrontata con gli organi della nuova Autorità,
una volta che questi saranno insediati.
Nel mese di luglio 2011 il Consiglio di Amministrazione dell’Autorità di Ambito ha
approvato il Piano Economico Finanziario, andando quindi ad integrare solo parzialmente
la revisione del Piano d’Ambito, mancando ancora l’aggiornamento delle criticità del
servizio e gli obbiettivi degli investimenti, analisi propedeutica anche all’individuazione
del livello e della tipologia di investimento. Ricordando come il Piano Economico
Finanziario sia un documento di Convenzione, e quindi debba essere condiviso dal
gestore e la sua approvazione sia materia dell’Assemblea dell’Autorità, Publiacqua ha
presentato motivi aggiunti al ricorso già proposto contro la deliberazione 4/2011
dell’Autorità di Ambito.
Per quanto attiene le tariffe, l’Autorità di Ambito ha formalmente comunicato al gestore la
legittimità di quelle applicate anche alla luce del voto referendario, in attesa delle
necessarie modifiche normative. L’Autorità Idrica Toscana ha deliberato in merito
all’articolazione tariffaria 2012 confermando quanto già comunicato in precedenza circa il
mantenimento, in attesa di modifiche normative, della remune-razione del capitale nel
calcolo della tariffa stessa..
Con il decreto n.8 del 14 marzo 2012 l’Autorità Idrica Toscana ha approvato il pia-no
degli interventi 2010-2021. Ricordando come questo atto discenda dal piano economico
finanziario contro cui Publiacqua ha proposto ricorso, anche in questo caso la società
presenterà motivi aggiunti al ricorso già proposto.
Infine si evidenzia come, a conclusione della ispezione finalizzata all’accertamento delle
modalità di contabilizzazione dei costi di investimento, con lettera del 9 marzo l’Autorità
idrica regionale abbia comunicato al gestore di voler riconoscere esclusivamente i costi
effettivi sostenuti dalla società di Ingegneria a fronte delle varie prestazioni erogate a
Publiacqua, introducendo quindi una variazione all’attuale sistema regolatorio, previsto in
Andamento della gestione nel periodo 67
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
convenzione, non concordato con il gestore. L’azienda ha già inviato risposta puntuale
diffidando l’AIT da modificare unilateralmente il dispositivo della convenzione di
affidamento.
La Direzione generale per la tutela del territorio e delle risorse idriche ha concluso nel
mese di gennaio, pubblicandola sul sito del Conviri, l'istruttoria di verifica sulla corretta
redazione della revisione ordinaria del Piano di Ambito dell'ATO 3 medio Valdarno.
Nella determina sono effettuate alcune prescrizioni, di cui le principali, per gli impatti
sulla capacità economica-finanziaria della società sono:
modificare il metodo di calcolo della tariffa reale media escludendo dallo stesso il
c.d profit sharing, ovvero il sistema di distribuzione dell’economie di gestione
realizzate nel triennio precedente alla revisione tra gestore e utente,
escludere dal calcolo tariffario la componente di remunerazione del capitale
investito relativo alle immobilizzazioni in corso con conseguente danno
sull’effettiva copertura dei costi connessi alla realizzazione delle opere,
modificare il termine entro il quale il gestore ha la facoltà di aggiornare i ricavi
effettivi entro un massimo di tre anni,
eliminare il riconoscimento delle perdite su crediti fino ad un massimo del 2%
annuo che determinano uno scostamento tra incasso previsto e incasso effettivo,
eliminare le sopravvenienze attive e passive straordinarie dal calcolo dei costi,
modificare il sistema di calcolo dell’indennizzo spettante al gestore al termine
dell’affidamento, materia quindi non rientrante nella valutazione del Piano perché
non oggetto di composizione della tariffa media, escludendo la rivalutazione
monetaria del capitale non ammortizzato,
escludere dal calcolo tariffario le componenti di ammortamento e remunerazione
degli allacciamenti realizzati nel periodo 2005-2007 e non coperti da contributo.
E’ da rilevare infine che la stessa istruttoria si conclude con la censura dei canoni ai
Comuni che non siano collegati all'effettiva copertura delle rate di mutui pregressi accesi
per interventi idrici
Le prescrizioni contenute, molte delle quali già oggetto di verifica in altri piani di ambito
da parte del Conviri senza analoghe censure, riguardano materie che non sono definite
dalla normativa di settore ma che rientrano pertanto nel potere pattizio delle parti.
Contro tale decreto, Publiacqua ha presentato istanza di autotutela e, lo scorso 2 aprile,
ha proposto ricorso per l’annullamento dell’atto.
Con il Decreto Prot. 3265/TRI/Di/viri il Ministero ha riaperto l’istruttoria su nuovi elementi
di valutazione presentati dall’Autorità Idrica Toscana con nota n. 1061/2012. In
Andamento della gestione nel periodo 68
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
particolare l’istruttoria è stata riaperta sulle questioni concernenti le immobilizzazioni in
corso, le perdite su crediti e il riconoscimento dei canoni di concessione ai Comuni.
Publiacqua, ha presentato richiesta al Ministero di riaprire il procedimento sull’insieme
delle prescrizioni effettuate, anche alla luce del documento di consultazione redatto
dall’AEEG che sembra riconoscere la legittimità dei punti contestati dal Ministero.
Sotto il profilo delle fonti di finanziamento il 24 febbraio 2011 la società ha rinnovato per
6 mesi il finanziamento ponte, fino al 24 agosto 2011. Alla scadenza è stato nuovamente
rinnovato per ulteriori 15 mesi con scadenza 24 novembre 2012. Il finanziamento è stato
stipulato per un importo di € 60 milioni e prevede un pre-ammortamento complessivo di
€ 5 milioni erogato in data 24 febbraio 2012 per € 2,5 milioni ed in data 24 agosto 2012
per la restante parte.
Acquedotto del Fiora
Sulla base della convenzione di gestione, sottoscritta il 28 dicembre 2001, il Gestore
(Acquedotto del Fiora) ha ricevuto in affidamento in via esclusiva il servizio idrico
integrato dell’ATO n. 6 costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione
e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue.
La convenzione di gestione ha una durata di venticinque anni decorrenti dal 1° gennaio
2002.
Nell’agosto 2004 si è conclusa l’operazione per l’ingresso di ACEA – per il tramite del
veicolo Ombrone S.p.A. – nel capitale della società.
Nel mese di dicembre 2011 l’Autorità d’Ambito ha provveduto all’approvazione della
nuova Revisione Tariffaria del Triennio 2008-2010 ed alla revisione del Piano d’Ambito e
del Piano degli Investimenti 2011-2026, in armonia con i principi di sostenibilità e
dell’equilibrio economico-finanziario di medio/lungo termine. In tal sede l’AATO ha colto
l’occasione, cosa da tempo sollecitata da ADF, per ridurre le residue discrepanze fra la
programmazione del Gestore (Piano Economico Finanziario per l’ottenimento del Project
Financing) e quella del Regolatore (Piano Economico Finanziario dell’AATO).
I volumi di acqua venduta inseriti dall’Autorità nel nuovo Piano d’Ambito sono pertanto
allineati a quelli attesi da Acquedotto del Fiora.
Sul fronte finanziario il Gestore ha sottoscritto, in data 5 marzo 2012, la proroga, per
ulteriori 18 mesi ovvero fino a settembre 2013, del contratto di finanziamento ponte che
è passato da € 80 milioni a € 92,8 milioni essendo stato erogato l’ulteriore importo di €
Andamento della gestione nel periodo 69
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
12,8 milioni. Il Gestore continua inoltre a lavorare per la definizione di un’operazione di
“Project Financing” che consenta di sostenere il fabbisogno finanziario della Società fino
al termine della concessione, assicurando la realizzazione dell’intero Piano degli
Investimenti.
Umbra Acque
In data 26 novembre 2007 ACEA S.p.A. si è aggiudicata definitivamente la gara indetta
dall’Autorità d’Ambito per la scelta del socio privato industriale di minoranza di Umbra
Acque S.p.A. La procedura di gara prevedeva a carico dell’aggiudicatario la sottoscrizione
di un aumento del 11,335% del capitale sociale di Umbra Acque S.p.A. post aumento
nonché l’acquisto di 4.457.339 azioni di proprietà dei soci privati uscenti (ACEA era
presente nel capitale di Umbra Acque attraverso la propria controllata Crea)
corrispondenti al 28,665% del capitale sociale di Umbra Acque S.p.A. post aumento.
ACEA ha compiuto entro la fine del 2007 le operazioni di sottoscrizione dell’aumento di
capitale e di acquisto delle azioni dai soci privati uscenti, venendo così ad acquisire la
titolarità del 40,00000257% del capitale sociale di Umbra Acque S.p.A.
La situazione al 30 settembre 2012 chiude con un risultato soddisfacente dal punto di
vista economico, anche se l’impatto dei costi energetici, in crescita, comincia a incidere
con maggior rilevanza sui costi operativi complessivi. L’emergenza idrica estiva ha avuto
un elevato impatto sui costi energetici e sui costi relativi all’utilizzo di autobotti per
l’approvvigionamento delle aree non coperte dal servizio idrico attraverso un sistema
interconnesso. Si conferma l’incremento dei costi del carburante, mentre – proprio a
causa dell’emergenza idrica estiva – non è stato e non sarà possibile riassorbire
l’incremento del costo del personale per attività straordinarie dovute all’emergenza
“neve” del primo trimestre dell’anno.
Nel mese di aprile l’Autorità ha concluso i controlli relativi al periodo tariffario 2003-2007,
riscontrando un conguaglio in favore della Società di circa € 7 milioni. Il diritto a ricevere
tali somme, già iscritte a bilancio negli anni precedenti, viene così confermato da un atto
formale dell’Assemblea dei Sindaci.
GEAL S.p.A., Azga Nord S.p.A. e Lunigiana Acque S.p.A.
La società GEAL S.p.A., gestore del Servizio Idrico Integrato nel territorio comunale di
Lucca, non è soggetto gestore di Ambito ai sensi della Legge 36/1994 (ora D.Lgs 152/06)
Andamento della gestione nel periodo 70
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
e conseguentemente non è immediatamente applicabile ad essa il cd “metodo
normalizzato” di cui al DM LL.PP. 01.08.1996 (Metodo Normalizzato) per la revisione
tariffaria, trovando a tal fine invece applicazione l’intera metodologia basata sulle
deliberazioni del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE).
Al termine di un lungo contenzioso con l’Autorità di Ambito2, GEAL nel 2011, anche a
seguito dell’abrogazione dell’art. 23 bis del DL 112/2008 convertito in L 133/2008 e
successive modificazioni intervenuta a seguito della consultazione referendaria del 12 e
13 giugno dello scorso anno, ha definitivamente consolidato la propria gestione nel
territorio del Comune di Lucca, garantendosi, nell’attuale quadro normativo di
riferimento, la continuità gestionale fino alla sua naturale scadenza del 31 dicembre 2025
contenuta nell’attuale concessione di affidamento.
Il 29 dicembre 2011, in un contesto quindi di nuovi e più sereni rapporti con l’Autorità di
Ambito conseguenti alla definizione del contenzioso, GEAL ha sottoscritto con la
medesima e con il Comune di Lucca concedente il servizio idrico, un Protocollo di Intesa
con il quale si sono trasferiti all’Autorità di Ambito i poteri di programmazione (da
esercitarsi tuttavia di concerto con il Comune di Lucca) e di controllo della gestione sul
territorio comunale di Lucca, a fronte dell’introduzione per GEAL della metodologia
tariffaria basata sul DM LL.PP. 01.08.1996, in sostituzione di quella oramai cessata ex
lege basata sulle deliberazioni del CIPE, in modo così da garantire alla società, anche nel
futuro, condizioni di crescita e di sviluppo.
Con deliberazione n. 18 del 30 aprile 2012 il Commissario dell’Autorità Idrica Toscana –
Conferenza Territoriale n. 1 “Toscana Nord”, subentrata alla precedente AATO n. 1
“Toscana Nord” ai sensi della LR 69/2011, ha approvato il Piano di Ambito a valere per il
solo territorio comunale di Lucca unitamente alla nuova tariffa.
Le concessioni di affidamento a Lunigiana Acque S.p.A. del Servizio Idrico Integrato nei
Comuni di Aulla, Podenzana e Tresana (MS), sono tutte decadute anticipatamente al
31.12.2010 così come stabilito dalla Determina del Direttore dell’Autorità di Ambito n.
104 del 21.10.2010, ai sensi dell’art. 23 bis comma 8 lettera e) del DL 112/2008
convertito in L 133/2008 e smi.
Il 30 marzo 2012 tra la società Lunigiana Acque e GAIA, nelle more dell’acquisizione da
parte di quest’ultima del ramo d’azienda, al fine di garantire agli utenti la continuità del
2 Il contenzioso ha preso avvio in quanto l’Autorità di Ambito n. 1 “Toscana Nord”, con deliberazioni della
propria Assemblea consortile n. 18 e 19 del 25.11.2004, aveva compreso il territorio comunale di Lucca, il cui servizio idrico è gestito appunto da GEAL, all’interno del perimetro oggetto dell’affidamento alla società GAIA, quest’ultima interamente partecipata dagli Enti Locali (escluso il Comune di Lucca).
Andamento della gestione nel periodo 71
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
servizio, è stato sottoscritto, a seguito del perfezionamento delle procedure per il
trasferimento del personale ai sensi dell’art. 2112 c.c., un contratto di affitto di ramo
d’azienda con previsione di acquisto entro il 30.09.2012.
Ai sensi del contratto sottoscritto, spetta a Lunigiana Acque il rimborso del valore netto
contabile delle opere, impianti ed attrezzature realizzati a spese della società.
Il 31 marzo 2012 Lunigiana Acque ha definitivamente cessato la propria gestione.
Anche per la società AZGA Nord, gestore del Servizio Idrico Integrato nel Comune di
Pontremoli (MS), le relative concessioni di affidamento sono tutte decadute
anticipatamente al 31 dicembre 2010 così come stabilito dalla Determina del Direttore
dell’Autorità di Ambito n. 105 del 21.10.2010, ai sensi dell’art. 23 bis comma 8 lettera e)
del D.L. 112/2008 convertito in Legge 133/2008 e successive modificazioni.
In ragione del venir meno degli affidamenti, oltre che per la situazione patrimoniale della
società, AZGA Nord è stata messa in liquidazione con deliberazione dell’Assemblea
straordinaria degli azionisti del 15 dicembre 2010.
Ancorché in liquidazione, la gestione è comunque proseguita al fine di garantire la
continuità nell’erogazione di un servizio pubblico essenziale, in attesa dell’affidamento del
Servizio Idrico Integrato ad un nuovo operatore.
Allo stato sono in corso consultazioni tra Autorità di Ambito (ora Autorità Idrica Toscana),
Comune di Pontremoli (azionista di maggioranza di AZGA Nord) e GAIA, per il
trasferimento a quest’ultima della gestione del Servizio Idrico Integrato che ad oggi non
risulta ancora perfezionato.
Come per Lunigiana Acque, spetta al concessionario il rimborso del valore netto contabile
delle opere, impianti ed attrezzature realizzati a spese del concessionario stesso.
Andamento della gestione nel periodo 72
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
Area Industriale Ambiente
ARIA
Nel rispetto delle linee guida del piano strategico 2011-2013, approvate dal Consiglio di
Amministrazione di ACEA S.p.A., si rammenta che in un’ottica di semplificazione,
ottimizzazione e razionalizzazione della struttura societaria si è proceduto, con efficacia
dal 1° settembre 2011, alla fusione per incorporazione di Terni ENA, EALL,
Enercombustibili ed Ergo ENA in ARIA nonché alla messa in liquidazione della Società
controllata Ecoenergie.
Si ricorda che alla fine del mese di aprile 2012 è stata sottoscritta la Convenzione
definitiva in regime CIP 6/92 che regola il ritiro dell’energia delle due nuove linee
dell’impianto di termovalorizzazione di San Vittore del Lazio.
Si informa altresì che nel corso del periodo la Società ha intrattenuto rapporti di
commercializzazione di energia elettrica con la Società del Gruppo Acea Energia Holding,
che svolge attività di operatore di mercato, per i volumi di Energia prodotta dalle due
nuove linee dell’impianto di San Vittore del Lazio in eccedenza rispetto a quella ritirata
dal GSE in regime di CIP 6/92.
Impianto di termovalorizzazione di Terni (UL1)
L’attività dell’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti risulta ancora sospesa per effetto
delle attività di revamping impiantistico; la ripresa delle attività è prevista nel corso
dell’ultimo trimestre. L’entrata in esercizio dell’impianto, con l’impiego del pulper di
cartiera consentirà alla società di beneficiare del regime di incentivazione con
riconoscimento di certificati verdi per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili
ai sensi di quanto previsto dall’art. 25 del D.Lgs. 28/2011. E’ invece in corso l’ attività
dell’impianto fotovoltaico installato nel sito.
Impianto di produzione CDR di Paliano (UL2)
L’autorizzazione in regime ordinario per la produzione di Combustibile da Rifiuto (CDR)
nell’impianto di Paliano ha scadenza 30 giugno 2018.
Per effetto delle attività di adeguamento degli impianti l’attività del primo semestre
risulta rallentata, ma in linea con le aspettative. Si evidenzia che nel terzo trimestre è
proseguita l’attività dell’impianto con il trattamento della frazione secca combustibile
proveniente dal territorio della Regione Lazio e prodotta da AMA.
Il CDR prodotto viene destinato all’alimentazione dell’impianto di San Vittore del Lazio. Le
quantità di rifiuti trattati nel corso del periodo gennaio – settembre 2012 si sono
Andamento della gestione nel periodo 73
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
attestate a 3.888 tonnellate, fatturati ad un prezzo medio di conferimento pari a €
64/ton.
Impianto di termovalorizzazione di San Vittore del Lazio (UL3)
L’impianto di termovalorizzazione di San Vittore del Lazio è destinato alla produzione di
energia elettrica da fonti rinnovabili ed in particolare da CDR.
Sono di seguito riportati i principali dati operativi che hanno caratterizzato il periodo
gennaio- settembre 2012 (confrontati con il medesimo periodo dello scorso anno):
L’esame dei dati operativi permette di rilevare il significativo aumento del quantitativo del
CDR conferito da soggetti terzi, in aggiunta a quello conferito da SAF S.p.A., nonché
l’incremento del potenziale di produttività rispetto a quello ottenuto nel medesimo
periodo del 2011, per effetto dell’entrata in funzione, ad aprile e luglio 2011, delle 2 linee
di impianto.
SAO
In conformità con quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione di SAO, tenutosi nel
mese di marzo 2012, è stato ceduto, con effetto dal 1° maggio 2012, il ramo d’azienda
relativo ai Servizi di Igiene Urbana che non costituiva più attività strategica nel contesto
dei piani di sviluppo della società.
Per realizzare l’intervento di revamping dell’impianto di trattamento di Orvieto in
conformità con le autorizzazioni rilasciate dagli Enti competenti, a decorrere dal 3 marzo
2012, il trattamento finalizzato al recupero della frazione organica e del verde provenienti
dalla raccolta differenziata viene effettuato presso impianti terzi regolarmente autorizzati
e, a decorrere dal 2 aprile 2012, il regolare conferimento dei rifiuti solidi urbani
indifferenziati viene garantito effettuando un trattamento alternativo.
Nel mese di giugno è stata confermata alla Provincia di Terni l’intenzione di procrastinare
l’intervento di revamping dell’impianto di trattamento rifiuti di Orvieto al secondo
U.M. 2012 2011
Ore direttamente operative in parallelo h 11.604 7.177
E.E. prodotta MWh 161.151 92.534
E.E. ceduta MWh 139.203 79.026
CDR conferito SAF Ton 56.511 52.391
CDR conferito ALTRI Ton 89.673 46.947
CDR prodotto dall’impianto di Paliano Ton 12.251 390
Andamento della gestione nel periodo 74
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
semestre 2013 con avvio delle attività del nuovo impianto nel gennaio 2014 per
consentire la progressiva attivazione del nuovo impianto entro la fine del mese di agosto
2014. La posticipazione dell’intervento si è resa necessaria a fronte delle
indeterminatezze ancora persistenti, circa il contesto pianificatorio a livello di ambito
territoriale e le incentivazioni per le fonti rinnovabili di energia. Alla luce della
posticipazione dell’intervento di revamping dell’impianto di trattamento rifiuti di Orvieto,
è stata avviata la realizzazione di alcuni interventi di manutenzione straordinaria
strettamente necessari per ripristinare la funzionalità dell’impianto di trattamento
esistente. Tali interventi sono stati ultimati il 16 luglio 2012. Nello stesso giorno
l’impianto esistente ha ripreso il normale funzionamento e pertanto è cessato il
trattamento alternativo dei rifiuti solidi urbani ed il trattamento di recupero presso
impianti terzi della frazione organica e del verde provenienti dalla raccolta differenziata.
È da segnalare inoltre che:
nel mese di luglio sono stati ultimati e collaudati con esito positivo i lavori di
realizzazione del 9° gradone della discarica in esercizio. Tali lavori costituiscono il
primo intervento previsto nel progetto di revamping approvato dalla Provincia di Terni
con l’Autorizzazione Integrata Ambientale dell’11 agosto 2011;
con deliberazione del 02.08.2012 l'Assemblea dell'ATI ha adottato il Piano di Ambito
per la gestione integrata dei rifiuti urbani. La proposta di Piano è stata pertanto
inviata ai consigli dei Comuni che compongono lo stesso ATI per l’espressione del
parere di competenza ed è stata pubblicata sul B.U.R. Umbria del 2 ottobre 2012 per
consentire l’invio delle osservazioni e dei contributi da parte dei soggetti interessati
entro 60 giorni dalla medesima data di pubblicazione. Si rammenta che nel mese di
aprile 2012 l'ATI 4 ha richiesto a SAO e ad ASM Terni di elaborare un’ulteriore
revisione del Piano Economico Finanziario (PEF) dei rispettivi progetti sulla base di
diversi flussi di rifiuti e diversa configurazione impiantistica. In particolare, per quanto
riguarda le attività di SAO, l’ATI4 ha richiesto di revisionare il PEF considerando di
conferire e smaltire, presso la discarica di Orvieto, in sostituzione dei Rifiuti Speciali,
tutta la frazione secca combustibile derivante dalla selezione del rifiuto solido urbano
indifferenziato. La società ha ultimato la revisione del PEF richiesta con il supporto
delle competenti strutture della capogruppo ed ha rimesso tale documentazione
all’ATI4. Successivamente l'ATI4, ha chiesto a SAO di recepire, nella citata
elaborazione del PEF, alcuni ribassi percentuali relativi all’importo dei lavori; ciò nel
contesto di una verifica di congruità dei prezzi praticati contenuti nel citato PEF
condotta dall’ATI 4 stessa a partire dall’analisi dei ribassi medi praticati in Umbria.
SAO ha trasmesso all’ATI tale ulteriore revisione, verificando, con il supporto delle
Andamento della gestione nel periodo 75
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
competenti strutture della Capogruppo, la redditività degli interventi previsti nei
progetti autorizzati dagli Enti competenti con le ulteriori modifiche richieste dall'ATI4.
Le tariffe di conferimento dei rifiuti relative all’ultima revisione del PEF sono riportate
nel Piano d’Ambito adottato dall’Assemblea dell’ATI4 sopra citato;
il 21 agosto è stata presentata al Comune di Orvieto richiesta di dichiarazione di
compatibilità urbanistica relativa alla procedura di verifica di assoggettabilità per la
realizzazione di una cava di argilla, presso il polo impiantistico SAO di Orvieto, ai
sensi dell’art. 21 del regolamento regionale Umbria n° 3/2005 per il soddisfacimento
del fabbisogno straordinario per la gestione della discarica in esercizio;
il 23 agosto 2012, presso la sede della provincia di Terni, si è tenuta la prima riunione
della conferenza dei servizi relativa al potenziamento dell’impianto di sfruttamento
energetico del biogas prodotto dalla discarica di Orvieto. L’istanza per l’ottenimento
dell’autorizzazione unica ai sensi dell’art. 12 comma 3 del D.Lgs 29/12/2003 n° 387 e
s.m.i. è stata presentata agli Enti competenti dalla società I.C.Q. Holding S.p.A. di
Roma che, si rammenta, è l’attuale proprietaria, titolare dell’autorizzazione e gestore
dello stesso impianto di recupero energetico di cui si richiede il potenziamento;
il 3 settembre sono stati avviati i lavori di manutenzione straordinaria della discarica
esaurita e riambientata ubicata nel polo impiantistico sopra citato;
con comunicazione del 20 settembre 2012, il servizio Gestione Rifiuti, Emissioni ed
AIA della Provincia di Terni ha richiesto alla società SAO di confermare la tempistica
per la realizzazione dell’intervento di revamping dell’impianto di trattamento rifiuti
comunicata dalla società allo stesso Ente il 4 giugno 2012;
Si è infine proceduto alla trasformazione della forma giuridica della società in Società a
responsabilità limitata.
Aquaser
Le attività di recupero vengono svolte prevalentemente mediante il conferimento ad
impianti di compostaggio prevalentemente di terzi e lo spandimento di fanghi in
agricoltura su autorizzazioni anche esse prevalentemente di terzi.
Aquaser svolge l’attività di trattamento rifiuti attraverso società Solemme e Kyklos
nonché l’attività di trattamento fanghi per le Società del Gruppo ACEA Ato2 e ACEA Ato5,
Acquedotto del Fiora, Umbra Acque, Crea Gestioni, Sogea ed ASA.
Grazie ad un ulteriore 11% nel capitale sociale della società ISA Srl, Aquaser ha
raggiunto una quota di partecipazione pari al 51% del capitale sociale della stessa
Andamento della gestione nel periodo 76
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
acquisendo di fatto il controllo. Ha così rafforzato la redditività della filiera gestita
svolgendo anche l’attività di logistica e trasporto dei rifiuti.
Si segnala che, per quanto riguarda, la controllata SOLEMME, nel mese di febbraio si è
tenuta la conferenza dei servizi decisoria che ha approvato la realizzazione e l’esercizio
dell’impianto con potenzialità di 70.000 tonnellate annue condizionandone la
realizzazione alle procedure urbanistiche.
La società si è attivata per procedere con quanto necessario richiamando
l’amministrazione comunale al rispetto dei tempi procedurali.
In particolare per quanto riguarda il Lazio, oltre allo sviluppo della società KYKLOS, si è
conclusa la due diligence della società SAMACE.
Il closing dell’operazione è previsto per l’inizio del 2013.
Si segnala infine che la società ha ottenuto un finanziamento di 320.000 euro dal
Ministero dell’Ambiente per la realizzazione di un impianto sperimentale di compostaggio
presso Città del Messico: l’avvio dei lavori per la realizzazione è previsto entro la fine
dell’anno.
KYKLOS
La Società svolge la propria attività in località Nettuno Ferriere ad Aprilia in forza di
un’autorizzazione ottenuta dalla Regione Lazio per il recupero di 66.000 ton/annuo.
Nel corso degli esercizi la Società ha incrementato e consolidato i volumi di rifiuti
recuperati all’interno del proprio impianto, incrementando anche il proprio fatturato.
Rispetto al medesimo periodo del 2011 ha registrato un incremento del Valore della
Produzione del 4,6% e del risultato netto del 14,5% attestandosi alla fine del periodo a €
0,4 milioni.
Nel periodo in oggetto la sostanziale assenza di altri impianti similari sul territorio
regionale ha fatto di Kyklos l’impianto di riferimento per la Provincia di Roma e di Latina;
la disponibilità di Kyklos ha evitato per le due province l’emergenza rifiuti organici. E’
ancora in corso l’iter autorizzativo per l’adeguamento dell’attuale impianto e
l’ampliamento della potenzialità fino a120.000 tonnellate anno mediante la realizzazione
di una sezione di digestione anaerobica con recupero di energia elettrica e termica.
Le attività svolte nel corso del primo semestre 2012 e le attività di collaborazione, grazie
anche all’aiuto della controllante Aquaser, con l’Università della Tuscia hanno consentito
alla società di sviluppare ed affermare sempre di più il nuovo punto di vista nella gestione
dei rifiuti organici organizzando il processo produttivo con l’ottimizzazione del fertilizzante
prodotto secondo un approccio innovativo non dal lato dei rifiuti ma dal lato del prodotto.
Andamento della gestione nel periodo 77
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
SOLEMME
La società chiude il periodo gennaio – settembre 2012 con un risultato netto negativo
pari a € 0,6 milioni a causa delle condizioni ambientali in cui la società sta operando,
caratterizzate da una forte opposizione locale principalmente diretta ad impedire lo
sviluppo della società e inizialmente la realizzazione del nuovo impianto di valorizzazione
energetica dei fanghi, ma anche a contrastare la gestione dell’attuale impianto di
compostaggio ed il suo adeguamento mediante inserimento di un comparto di digestione
anaerobica.
In questo contesto deve essere compresa anche la questione sollevatasi intorno alla
sanzione amministrativa, contestata dalla società, è stata comminata dal Ministero delle
Politiche Agricole e Forestali nel corso del 2011, relativamente all’impiego nella miscela
per la produzione dell’ammendante compostato misto di una percentuale di fanghi
superiore al 35% p/p. La società, anche avvalendosi delle sinergie con la società Kyklos,
ha avviato il conferimento di nuove tipologie di rifiuti, e, si sta attivando presso tutte le
sedi istituzionali per chiarire l’interpretazione delle modalità di produzione del
fertilizzante, al fine di riavviare al più presto la produzione a regime.
Il nuovo piano industriale prevede l’ampliamento dell’attuale impianto di compostaggio,
con un investimento di circa € 12 milioni da realizzarsi nel corso del 2013 ed in parte
nell’anno successivo e che permetterà la produzione di energia elettrica per una capacità
di ca. 0,5 MW.
In data 14 febbraio 2012 la Provincia di Grosseto in sede di conferenza di servizi
decisoria ha approvato la realizzazione e l’esercizio dell’impianto con potenzialità di
70.000 tonnellate annue condizionandone la realizzazione al perfezionamento delle
procedure urbanistiche.
La conclusione della conferenza dei servizi, evidentemente positivo per la società,
determina di fatto la possibilità di realizzare l’adeguamento impiantistico proposto.
In data 11 settembre 2012 il comune di Monterotondo Marittimo ha comunicato la
conclusione della fase preliminare della procedura di VAS relativa al piano attuativo e la
richiesta di implementazione del Rapporto Ambientale.
E’ pertanto ipotizzabile l’avvio delle attività per la realizzazione dell’adeguamento
impiantistico nel breve periodo.
Gli investimenti realizzati dalla società nel corso del periodo si riferiscono
prevalentemente ad interventi di manutenzione straordinaria sull’attuale impianto di
compostaggio necessari al fine di conseguire il corretto mantenimento dell’attuale
impianto.
Andamento della gestione nel periodo 78
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
ISA
La Società opera nel settore dei servizi ed in particolare in quello dei trasporti oltre che
nel predisporre soluzioni a servizio di opere civili ed industriali, anche attraverso l’utilizzo
di reti e sistemi informatizzati, per migliorare servizi di logistica e nella gestione di
impianti meccanici ed elettrici complessi.
L’incontro delle esperienze maturate dalla società con le esigenze del nuovo socio
Aquaser S.r.l, che ha inteso rafforzare la propria organizzazione per svolgere in maniera
più autonoma i propri servizi, non solo quelli di trasporto ma anche quelli relativi ad altre
attività connesse e complementari quali lo spandimento fanghi in agricoltura, la
manutenzione dei letti di essiccamento e servizi di auto spurgo, hanno determinato una
crescita significativa delle attività svolte.
Per quanto riguarda gli investimenti si segnala che attualmente la società dispone di un
proprio parco mezzi per lo svolgimento delle attività di autotrasporto.
Nel corso del periodo la Società si è dotata di ulteriori cassoni per il trasporto dei fanghi
che incrementano di fatto la propria dotazione patrimoniale rafforzando la
specializzazione della società nel settore gestionale e logistico.
Informativa di settore
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
79
Informativa di settore
Per una migliore comprensione della separazione operata in tale paragrafo si precisa che:
generazione, trading/energy management e vendita riferiscono all’Area Industriale
Energia responsabile, sotto il profilo organizzativo, delle Società Acea Energia
Holding, Acea Energia, Umbria Energy, Voghera Energia Vendite, Elga Sud e Acea
Produzione,
distribuzione, illuminazione pubblica (Roma e Napoli) e fotovoltaico riferiscono
all’Area Industriale Reti responsabile, sotto il profilo organizzativo, di ACEA
Distribuzione, ARSE, Ecogena e Acea Illuminazione Pubblica,
servizi di analisi e ricerca si riferisce alla Funzione Ingegneria e Servizi responsabile,
sotto il profilo organizzativo di Laboratori S.p.A. e dei consorzi di ricerca,
gestioni idriche Estero si riferisce all’Area Industriale Idrico responsabile, sotto il
profilo organizzativo, anche delle Società idriche operanti all’estero,
gestioni idriche Italia si riferisce all’Area industriale Idrico, responsabile, sotto il
profilo organizzativo, delle società idriche operanti nel Lazio, Campania, Toscana e
Umbria e di AceaGori Servizi,
ambiente si riferisce all’omonima Area Industriale responsabile, sotto il profilo
organizzativo, delle società del Gruppo A.R.I.A. e del Gruppo Aquaser.
Si informa che il totale dei ricavi riportato nella tabella che segue differisce
dall’ammontare dei ricavi netti consolidati del Conto Economico Consolidato per effetto
dell’inclusione dei proventi da fair value derivanti dalla gestione del rischio commodity.
Gli schemi di Stato patrimoniale al 30 settembre 2012 e al 31 dicembre 2011 nonché
quelli di conto economico al 30 settembre 2012 ed al 30 settembre 2011 sono riportati
tra gli allegati.
Forma, struttura e perimetro di riferimento
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
80
Forma, struttura e perimetro di riferimento
Informazioni generali
Il Resoconto Intermedio di Gestione del Gruppo ACEA al 30 settembre 2012 è stato
approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 12 novembre 2012. La
Capogruppo ACEA S.p.A. è una società italiana le cui azioni sono negoziate alla borsa di
Milano.
I principali settori di attività in cui opera il Gruppo ACEA sono descritti nel paragrafo
“Andamento della Gestione nel periodo”.
Conformità agli IAS/IFRS
Il presente Resoconto Intermedio di Gestione, redatto su base consolidata, è predisposto
in conformità ai principi contabili internazionali efficaci alla data di bilancio, approvati
dall’International Accounting Standards Board (IASB) ed adottati dall’Unione Europea,
costituiti dagli International Financial Reporting Standards (IFRS) e dalle interpretazioni
dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standing
Interpretations Committee (SIC), collettivamente indicati “IFRS”. Nella predisposizione
del presente bilancio intermedio, redatto in conformità allo IAS 34, applicabile per
l’informativa finanziaria infrannuale, sono stati applicati gli stesi principi contabili adottati
ai fini della redazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011, ai quali si rinvia per
completezza di trattazione e, pertanto, deve essere letto congiuntamente ad esso. Il
presente Resoconto Intermedio di Gestione è redatto nella forma prevista dallo IAS 34.
Basi di presentazione
Il Resoconto Intermedio di Gestione è costituito Prospetto della Situazione Patrimoniale e
Finanziaria Consolidata, dal Prospetto di Conto economico Consolidato e dal Prospetto di
Conto economico Complessivo Consolidato, dal Prospetto del Rendiconto finanziario
Consolidato e dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto Consolidato, nonché
dalle note illustrative ed integrative, redatte secondo quanto previsto dallo IAS 34.
Si specifica che il Conto economico è classificato in base alla natura dei costi, la
Situazione Patrimoniale e Finanziaria sulla base del criterio di liquidità con suddivisione
delle poste tra corrente e non corrente, mentre il rendiconto finanziario è presentato
utilizzando il metodo indiretto.
Forma, struttura e perimetro di riferimento
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
81
Il Resoconto Intermedio di Gestione è redatto in euro; i valori dei prospetti di conto
economico e stato patrimoniale sono arrotondati alle migliaia di euro mentre quelli delle
note di commento sono arrotondati in milioni di euro.
Principi contabili e criteri di valutazione
I criteri di rilevazione e valutazione adottati per la presentazione del Resoconto
Intermedio di Gestione sono quelli adottati per la redazione del Bilancio Consolidato al 31
dicembre 2011 al quale si fa rinvio per la descrizione di quelli più significativi.
Indicatori alternativi di performance
Di seguito, in linea con la raccomandazione del CESR/05-178b, si illustrano il contenuto
ed il significato delle misure di risultato non-GAAP e degli altri indicatori alternativi di
performance utilizzati nel presente bilancio:
1. il margine operativo lordo rappresenta per il Gruppo ACEA un indicatore della
performance operativa ed è determinato sommando al Risultato operativo gli
“Ammortamenti, Accantonamenti e Svalutazioni”;
2. la posizione finanziaria netta rappresenta un indicatore della struttura finanziaria del
Gruppo ACEA e si ottiene dalla somma dei Debiti e Passività finanziarie non correnti al
netto delle Attività finanziarie non correnti (crediti finanziari e titoli diversi da
partecipazioni), dei Debiti Finanziari Correnti e delle Altre passività correnti al netto
delle attività finanziarie correnti e delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti;
3. il capitale investito netto è definito come somma delle “Attività correnti”, delle
“Attività non correnti”e delle Attività e Passività destinate alla vendita al netto delle
“Passività correnti” e delle “Passività non correnti”, escludendo le voci considerate
nella determinazione della posizione finanziaria netta.
Uso di stime
La redazione del Resoconto Intermedio di Gestione, in applicazione agli IFRS, richiede
l’effettuazione di stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle
passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di
riferimento. I risultati di consuntivo potrebbero differire da tali stime. Le stime sono
utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di
magazzino, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, fair value degli strumenti
derivati, imposte ed altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni sono riviste
periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a conto economico.
Forma, struttura e perimetro di riferimento
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
82
Si segnala inoltre che taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la
determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti, sono generalmente
effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, salvo i casi in
cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un’immediata valutazione di eventuali
perdite di valore.
Si segnala infine che le stime effettuate nel presente documento potrebbero differire da
quelle che verranno eseguite nell’ultimo trimestre del presente esercizio in conseguenza
sia della situazione di incertezza, sotto il profilo tariffario, che caratterizza alcune gestioni
idriche, sia della situazione di incertezza, sotto il profilo regolatorio, prodotta dalla
emananda normativa, da parte della AEEG, di modificazione del metodo normalizzato e
dell’introduzione di una tariffa idrica provvisoria. In particolare le differenze potranno
determinarsi con riferimento agli effetti della revisione tariffaria di ACEA Ato2 intervenuta
il 17 aprile 2012 ivi inclusi i conguagli tariffari relativi al periodo 2006 – 2011 nonché, più
in generale, all’ammontare dei ricavi 2012 delle società idriche.
Le imposte di periodo rappresentano la somma delle imposte correnti e differite calcolate
sulla base delle aliquote attese per l’esercizio in corso.
Effetti della stagionalità delle operazioni
Per il tipo di business nel quale opera, il Gruppo ACEA non è soggetto a significativi
fenomeni di stagionalità. Tuttavia, alcuni specifici settori di attività possono risentire di
andamenti non uniformi lungo l’intero arco temporale annuale.
In particolare, il settore della generazione può essere soggetto a fenomeni di stagionalità
in relazione alla disponibilità delle centrali di produzione, le quali possono risentire sia di
variabili endogene (fermate di manutenzione programmate, etc.) che di variabili esogene
(idraulicità, rotture o altri imprevisti, oltre che richieste di fermata da parte di Terna
nell’ambito della sua attività di gestione della rete). Si rinvia a quanto illustrato
nell’apposito paragrafo “Andamento della gestione nel periodo”.
Il Resoconto Intermedio di Gestione non è sottoposto a revisione contabile.
Criteri e procedure di consolidamento
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
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Criteri e procedure di consolidamento
Criteri di consolidamento
Società controllate
L’area di consolidamento comprende la Capogruppo ACEA S.p.A. e le società nelle quali la
stessa esercita direttamente o indirettamente un controllo attraverso la maggioranza dei
diritti di voto.
Le società controllate sono consolidate a partire dalla data in cui il controllo è stato
effettivamente trasferito al Gruppo, e cessano di essere consolidate dalla data in cui il
controllo è trasferito al di fuori del Gruppo. Laddove si riscontri una perdita di controllo di
una società rientrante nell'area di consolidamento, il Bilancio Consolidato include il
risultato dell'esercizio in proporzione al periodo dell'esercizio nel quale il Gruppo ACEA ne
ha mantenuto il controllo.
Imprese a controllo congiunto
Riguardano società sulle cui attività il Gruppo detiene un controllo congiunto con terzi
(cosiddette Joint Ventures), ovvero quando in base ad accordi contrattuali, le decisioni
finanziarie, gestionali e strategiche possono essere assunte unicamente con il consenso
unanime di tutte le parti che ne condividono il controllo. Il bilancio consolidato include la
quota di pertinenza del Gruppo dei risultati delle società a controllo congiunto,
contabilizzata con il metodo proporzionale. Vengono pertanto incluse tutte le attività, le
passività ed i risultati economici di tali società, in misura proporzionale alla quota di
competenza del Gruppo e classificate a seconda della loro natura. Quando un’impresa del
Gruppo intraprende le proprie attività direttamente tramite accordi di Joint ventures le
passività ed i costi sostenuti direttamente rispetto alle attività controllate congiuntamente
sono rilevati in base al principio della competenza. Le quote di utile derivanti dalla
vendita o dall’uso delle risorse prodotte dalla Joint venture, al netto delle relative quote
di spese, sono riconosciute quando è probabile che i benefici economici derivanti dalle
operazioni affluiscano al Gruppo ed il loro importo può essere misurato attendibilmente.
Qualora gli accordi di Joint Venture prevedano la costituzione di un’entità separata, le
attività, passività, costi e ricavi delle imprese a controllo congiunto è integrata linea per
linea con le voci equivalenti del bilancio consolidato. Con riferimento alle operazioni
intercorse fra un’impresa del Gruppo ed un’impresa a controllo congiunto, gli utili e le
perdite non realizzati sono eliminati in misura pari alla percentuale di partecipazione del
Criteri e procedure di consolidamento
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
84
Gruppo nell’impresa a controllo congiunto, ad eccezione del caso in cui le perdite non
realizzate costituiscano l’evidenza di una riduzione nel valore dell’attività trasferita.
Società collegate
Le Partecipazioni in società collegate, sono quelle nelle quali si esercita un’influenza
notevole, ma non il controllo né il controllo congiunto, attraverso la partecipazione alle
decisioni sulle politiche finanziarie ed operative della partecipata. Il bilancio consolidato
include la quota di pertinenza del Gruppo dei risultati delle collegate, contabilizzata con il
metodo del Patrimonio netto, ad eccezione dei casi in cui sono classificate come detenute
per la vendita, a partire dalla data in cui ha avuto inizio l’influenza notevole fino al
momento in cui cessa di esistere.
Qualora la quota di perdita di pertinenza del Gruppo ecceda il valore contabile della
Partecipazione, quest’ultimo deve essere annullato e l’eventuale eccedenza deve essere
coperta tramite accantonamenti nella misura in cui il Gruppo abbia obbligazioni legali o
implicite nei confronti della partecipata a coprire le sue perdite o, comunque, ad
effettuare pagamenti per suo conto. L’eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla
percentuale spettante al Gruppo del valore corrente delle attività, passività e passività
potenziali identificabili della collegata alla data di acquisizione, è riconosciuta come
avviamento. L’avviamento è incluso nel valore di carico dell’investimento ed è
assoggettata a test di impairment. Il minor valore del costo di acquisizione rispetto alla
percentuale di spettanza del Gruppo del fair value delle attività, passività e passività
potenziali identificabili della collegata alla data di acquisizione è accreditato a conto
economico nell’esercizio dell’acquisizione.
Con riferimento alle operazioni intercorse fra un’impresa del Gruppo e una collegata, gli
utili e le perdite non realizzati sono eliminati in misura pari alla percentuale di
partecipazione del Gruppo nella collegata, ad eccezione del caso in cui le perdite non
realizzate costituiscano l’evidenza di una riduzione nel valore dell’attività trasferita.
Criteri e procedure di consolidamento
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
85
Procedure di consolidamento
Procedura generale
I bilanci delle controllate, collegate e Joint ventures del Gruppo sono redatti adottando
per ciascuna chiusura contabile i medesimi principi contabili della controllante; eventuali
rettifiche di consolidamento sono apportate per rendere omogenee le voci che sono
influenzate dall’applicazione di principi contabili differenti.
Tutti i saldi e le transazioni infragruppo, inclusi eventuali utili non realizzati derivanti da
rapporti intrattenuti tra società del Gruppo, sono completamente eliminati. Le perdite non
realizzate sono eliminate ad eccezione del caso in cui esse non potranno essere
recuperate in seguito.
Il valore contabile della partecipazione in ciascuna delle controllate è eliminato a fronte
della corrispondente quota di patrimonio netto di ciascuna delle controllate comprensiva
degli eventuali adeguamenti al fair value alla data di acquisizione; la differenza
emergente deve essere trattata come un avviamento e come tale contabilizzata ai fini
dell’IFRS 3.
La quota di interessenza degli azionisti di minoranza nelle attività nette delle controllate
consolidate è identificata separatamente rispetto al patrimonio netto di Gruppo. Tale
interessenza viene determinata in base alla percentuale da essi detenuta nei fair value
delle attività e passività iscritte alla data dell’acquisizione originaria e nelle variazioni di
patrimonio netto dopo tale data. Successivamente le perdite attribuibili agli azionisti di
minoranza eccedenti il patrimonio netto di loro spettanza sono attribuite al patrimonio
netto di Gruppo ad eccezione dei casi in cui le minoranze hanno un’obbligazione
vincolante e sono in grado di fare ulteriori investimenti per coprire le perdite.
Procedura di consolidamento delle attività e passività detenute per la vendita
(IFRS5)
Le attività e le passività non correnti sono classificate come possedute per la vendita,
secondo quanto previsto nell’IFRS 5.
Consolidamento d’imprese estere
Tutte le attività e le passività d’imprese estere in moneta diversa dall’euro sono
convertite utilizzando i tassi di cambio vigenti alla data di riferimento del bilancio.
I ricavi ed i costi sono convertiti al cambio medio dell’esercizio. Le differenze di
conversione risultanti vengono incluse in una voce di Patrimonio netto fino all’eventuale
cessione della partecipazione.
Criteri e procedure di consolidamento
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
86
In sede di prima applicazione degli IFRS le differenze cumulative di conversione
generate dal consolidamento di imprese estere sono state azzerate, pertanto la riserva
iscritta nel bilancio consolidato comprenderà solo le plusvalenze o minusvalenze
generatesi a partire dal 1° gennaio 2004.
Le operazioni in valuta estera sono contabilizzate al tasso di cambio in vigore alla data
dell’operazione. Le attività e passività in valuta estera sono poi convertite al tasso di
cambio vigente alla data di chiusura del bilancio. Sono rilevate nel conto economico,
ovvero nella gestione finanziaria, le differenze di cambio generate dalla conversione e
quelle realizzate al momento dall’estinzione dell’operazione.
Area di consolidamento
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
87
Area di consolidamento
Il Resoconto Intermedio di Gestione del Gruppo ACEA include il bilancio della Capogruppo
ACEA ed i bilanci delle società controllate italiane ed estere, delle quali si dispone
direttamente o indirettamente la maggioranza dei diritti di voto esercitabili in assemblea
ordinaria disponendo quindi del potere di determinare le scelte finanziarie e gestionali
ottenendone i relativi benefici. Inoltre sono consolidate con il metodo proporzionale le
società sulle quali la Capogruppo esercita il controllo congiuntamente con altri soci.
L’Area di consolidamento del Gruppo è suddivisa in aree:
A. Variazioni dell’area di consolidamento
L’area di consolidamento al 30 settembre 2012 ha subito modifiche rispetto a quella del
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2011 in conseguenza, principalmente,
dell’avvenuta esecuzione, in data 31 marzo 2011, dell’operazione di scioglimento del
contratto di Joint Venture firmato nel 2002 e dei reciproci rapporti, posizioni, diritti e
obblighi ad esso connessi (per maggiori informazioni si rinvia a quanto ampiamente
descritto nel Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011); pertanto i dati economici non
sono immediatamente confrontabili con quelli dei primi nove mesi del 2011.
Le modifiche dell’area di consolidamento hanno inoltre riguardato:
l’acquisto, avvenuto nel mese di marzo 2011, da parte di ACEA del 70% di Acea
Servizi Acqua S.r.l. da Smeco Lazio S.r.l.,
l’acquisto, avvenuto alla fine di marzo 2011, da parte di Aquaser del 40% della
società di Innovazione Sostenibilità Ambientale S.r.l. (ISA),
lo scioglimento dei consorzi Acea Ato5 Servizi e Acea Ricerca Perdite avvenuto
rispettivamente nel mese di dicembre 2011 e nel mese di maggio 2012.
B. Partecipazioni escluse dall’area di consolidamento
In sede di applicazione delle procedure di consolidamento sopra enunciate e del metodo
del patrimonio netto sono state escluse, rispettivamente, le società controllate e collegate
che sono pertanto iscritte al loro costo. E’ stato possibile ricorrere a questa
semplificazione applicativa tenuto conto che le partecipate sotto elencate sono non
operative (tutte in liquidazione) e/o non significative, considerate sia individualmente e
sia su base aggregata, avuto riguardo a fattori qualitativi e quantitativi:
Area di consolidamento
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
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1) Luce Napoli, posseduta da ACEA al 70%, si segnala che la società è stata posta
in liquidazione nel mese di novembre 2008;
2) Tirana Acque S.c.a.r.l. in liquidazione posseduta al 40% da ACEA.
Prospetto di Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
89
Prospetto di Conto Economico Consolidato
Importi in migliaia di Euro
IFRS5 30.09.2012 30.09.2011 Variazione Variazione
Percentuale
Ricavi da vendita e prestazioni 2.597.842 2.191.464 406.378 18,5%
Altri ricavi e proventi 53.471 41.977 11.494 27,4%
Ricavi netti consolidati 2.651.313 2.233.441 417.872 18,7%
Costo del lavoro 217.029 215.137 1.891 0,9%
Costi esterni 1.949.369 1.459.911 489.459 33,5%
Costi operativi consolidati 2.166.398 1.675.048 491.350 29,3%
Proventi/(Oneri) netti da gestione rischio
commodity (332) 246 (577) -235,0%
Margine Operativo Lordo 484.583 558.638 (74.055) -13,3%
Ammortamenti, Accantonamenti e Svalutazioni 263.327 326.307 (62.979) -19,3%
Risultato operativo 221.256 232.331 (11.076) -4,8%
(Oneri)/Proventi Finanziari (91.143) (80.325) (10.818) 13,5%
(Oneri)/Proventi Finanziari tipici (91.143) (80.325) (10.818) 13,5%
(Oneri)/Proventi Finanziari atipici 0 0 0 0,0%
(Oneri)/Proventi da Partecipazioni 1.119 7.597 (6.479) -85,3%
Risultato ante imposte 131.232 159.604 (28.372) -17,8%
Imposte sul Reddito 68.048 35.744 32.305 90,4%
Risultato netto Attività in Funzionamento 63.183 123.860 (60.677) -49,0%
Risultato netto Attività Discontinue 0 (55.009) 55.009 -100,0%
Risultato Netto 63.183 68.851 (5.668) -8,2%
Utile/(Perdita) di competenza di terzi 6.790 5.470 1.320 24,1%
Risultato netto di Competenza del Gruppo 56.393 63.381 (6.987) -11,0%
Utile (perdita) per azione attribuibile agli azionisti
della Capogruppo
di base 0,2648 0,2976 -0,0328
diluito 0,2648 0,2976 -0,0328
Utile (perdita) per azione di Attività in
funzionamento attribuibile agli azionisti della
Capogruppo:
di base 0,2648 0,5559 -0,2911
diluito 0,2648 0,5559 -0,2911
Prospetto di Conto Economico Complessivo Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
90
Prospetto di Conto Economico Complessivo Consolidato
Importi in migliaia di Euro
30.09.2012 30.09.2011 Variazione
Risultato Netto 63.183 68.851 (5.668)
Utili/ perdite derivanti dalla conversione dei bilanci esteri 469 1.305 (835)
Utili/ perdite derivanti dalla rideterminazione di attività finanziarie
disponibili per la vendita 0 0 0
Utili/ perdite derivanti dalla parte efficace sugli strumenti di
copertura (19.458) (19.172) (286)
Utili/perdite attuariali su piani pensionistici a benefici definiti 0 0 0
Imposte 5.351 5.270 81
Totale Utile di conto economico complessivo al netto delle imposte (13.638) (12.598) (1.040)
Totale Utile complessivo al netto delle imposte 49.546 56.253 (6.708)
Risultato netto del Conto Economico complessivo al netto
delle imposte attribuibile a:
Terzi 6.286 5.611 675
Gruppo 43.260 50.642 (7.382)
Prospetto di Conto Economico Trimestrale Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
91
Prospetto di Conto Economico Trimestrale Consolidato
IFRS5 III trim 2012 III trim 2011 Variazione
Ricavi da vendita e prestazioni 943.294 861.175 82.119
Altri ricavi e proventi 19.166 16.091 3.075
Ricavi netti consolidati 962.460 877.266 85.195
Costo del lavoro 67.184 69.365 (2.181)
Costi esterni 731.447 626.678 104.769
Costi operativi consolidati 798.631 696.043 102.589
Proventi/(Oneri) netti da gestione rischio commodity 19 0 19
Margine Operativo Lordo 163.848 181.223 (17.375)
Ammortamenti, Accantonamenti e Svalutazioni 85.383 75.176 10.207
Risultato operativo 78.465 106.047 (27.582)
(Oneri)/Proventi Finanziari (27.743) (25.541) (2.202)
(Oneri)/Proventi Finanziari tipici (27.743) (25.541) (2.202)
(Oneri)/Proventi Finanziari atipici 0
(Oneri)/Proventi da Partecipazioni 458 (335) 793
Risultato ante imposte 51.181 80.171 (28.990)
Imposte sul Reddito 26.259 27.776 (1.517)
Risultato netto Attività in Funzionamento 24.922 52.395 (27.473)
Risultato netto Attività Discontinue 0 0 0
Risultato Netto 24.922 52.395 (27.473)
Utile/(Perdita) di competenza di terzi 2.579 2.192 387
Risultato netto di Competenza del Gruppo 22.343 50.204 (27.861)
Utile (perdita) per azione attribuibile agli azionisti della
Capogruppo
di base 0,1049 0,2357 -0,1308
diluito 0,1049 0,2357 -0,1308
Utile (perdita) per azione di Attività in funzionamento
attribuibile agli azionisti della Capogruppo:
di base 0,1049 0,2357 -0,1308
diluito 0,1049 0,2357 -0,1308
Importi in migliaia di Euro
Prospetto di Conto Economico Complessivo Trimestrale Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
92
Prospetto di Conto Economico Complessivo Trimestrale
Consolidato
III trim 2012 III trim 2011 Variazione
Risultato Netto 24.922 52.395 (27.473)
Utili/ perdite derivanti dalla conversione dei bilanci esteri (771) 758 (1.529)
Utili/ perdite derivanti dalla rideterminazione di attività
finanziarie disponibili per la vendita 0 0 0
Utili/ perdite derivanti dalla parte efficace sugli strumenti
di copertura (6.375) (19.720) 13.345
Utili/perdite attuariali su piani pensionistici a benefici
definiti 0 0 0
Imposte 1.753 5.423 (3.670)
Totale Utile di Conto Economico complessivo al netto
delle imposte 19.529 38.856 (19.327)
Risultato netto del Conto Economico complessivo al
netto delle imposte attribuibile a:
Terzi 2.585 2.264 322
Gruppo 16.944 36.592 (19.649)
Importi in migliaia di Euro
Prospetto di Stato Patrimoniale Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
93
Prospetto di Stato Patrimoniale Consolidato
ATTIVITA' 30 .09.2012 31.12.2011 Variazione Variazione
Percentuale
Immobilizzazioni Materiali 2.134.351 2.021.364 112.987 5,6%
Investimenti Immobiliari 2.948 2.993 (45) -1,5%
Avviamento 147.082 151.244 (4.162) -2,8%
Concessioni 1.644.739 1.553.946 90.793 5,8%
Altre immobilizzazioni Immateriali 116.395 115.067 1.328 1,2%
Partecipazioni in controllate e collegate 16.716 14.795 1.921 13,0%
Altre partecipazioni 4.746 4.686 60 1,3%
Imposte differite Attive 384.017 353.648 30.369 8,6%
Attività Finanziarie 25.039 19.939 5.100 25,6%
Altre Attività 58.868 63.189 (4.321) -6,8%
ATTIVITA' NON CORRENTI 4.534.900 4.300.870 234.030 5,4%
Rimanenze 57.759 66.106 (8.347) -12,6%
Crediti Commerciali 1.616.299 1.510.012 106.287 7,0%
Altre Attività Correnti 156.607 189.518 (32.911) -17,4%
Attività per imposte correnti 77.639 57.089 20.550 36,0%
Attività Finanziarie Correnti 200.313 172.768 27.545 15,9%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 86.115 321.022 (234.907) -73,2%
ATTIVITA' CORRENTI 2.194.731 2.316.514 (121.783) -5,3%
Attività non correnti destinate alla vendita 0 0 0 0,0%
TOTALE ATTIVITA' 6.729.631 6.617.384 112.247 1,7%
PASSIVITA' 30 .09.2012 31.12.2011 Variazione Variazione
Percentuale
Patrimonio Netto
capitale sociale 1.098.899 1.098.899 0 0,0%
riserva legale 165.070 113.731 51.339 45,1%
altre riserve (433.869) (375.802) (58.067) 15,5%
utile (perdita) relativa a esercizi precedenti 393.587 314.009 79.578 25,3%
utile (perdita) dell'esercizio 56.393 85.958 (29.564) -34,4%
Totale Patrimonio Netto del Gruppo 1.280.081 1.236.795 43.286 3,5%
Patrimonio Netto di Terzi 77.737 74.661 3.075 4,1%
Totale Patrimonio Netto 1.357.818 1.311.457 46.361 3,5%
Trattamento di fine rapporto ed altri piani
a benefici definiti 107.939 104.776 3.162 3,0%
Fondo per rischi ed oneri 244.912 250.892 (5.980) -2,4%
Debiti e passività Finanziarie 2.428.777 2.298.916 129.861 5,6%
Altre passività 276.746 278.415 (1.669) -0,6%
Fondo imposte differite 102.186 98.826 3.360 3,4%
PASSIVITA' NON CORRENTI 3.160.560 3.031.825 128.735 4,2%
Debiti fornitori 1.235.045 1.344.785 (109.740) -8,2%
Altre passività correnti 284.432 286.441 (2.008) -0,7%
Debiti finanziari 542.190 540.645 1.545 0,3%
Debiti Tributari 149.586 102.232 47.354 46,3%
PASSIVITA' CORRENTI 2.211.253 2.274.102 (62.850) -2,8%
Passività direttamente associate ad attività
destinate alla vendita 0 0 0 0,0%
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 6.729.631 6.617.384 112.247 1,7%
Importi in migliaia di Euro
Rendiconto Finanziario Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
94
Rendiconto Finanziario Consolidato
30.09.2012 30.09.2011 Variazioni
Flusso monetario per attività di esercizio
Utile prima delle imposte attività in funzionamento 131.232 159.604 (28.372)
Utile prima delle imposte Attività discontinue 0 (50.174) 50.174
Ammortamenti 195.489 180.102 15.386
Rivalutazioni/Svalutazioni 38.273 (18.988) 57.261
Variazione fondo rischi (5.945) 86.775 (92.720)
Variazione netta del TFR (541) (2.955) 2.414
Plusvalenze da realizzo 0 0 0
Interessi passivi finanziari netti 91.143 82.478 8.665
Imposte corrisposte (37.856) (79.463) 41.607
Flussi finanziari generati da attività operativa ante variazioni 411.795 357.379 54.416
Incremento dei crediti inclusi nell'attivo circolante (144.123) (202.660) 58.538
Incremento /decremento dei debiti inclusi nel passivo circolante (109.740) (68.438) (41.303)
Incremento/(Decremento) scorte 8.347 (11.882) 20.229
Variazione del capitale circolante (245.516) (282.980) 37.464
Variazione di altre attività/passività di esercizio (10.521) (65.141) 54.619
TOTALE FLUSSO MONETARIO ATTIVITA' ESERCIZIO 155.757 9.258 146.499
Flusso monetario per attività di investimento
Acquisto/cessione immobilizzazioni materiali (229.104) (59.055) (170.049)
Acquisto/cessione immobilizzazioni immateriali (167.286) (280.438) 113.152
Partecipazioni (862) 27.272 (28.134)
Acquisto/Cessione partecipazioni in imprese controllate 0 0 0
Incassi/pagamenti derivanti da altri investimenti finanziari (32.323) 258.443 (290.767)
Dividendi incassati 823 1.463 (640)
Interessi attivi incassati 21.227 21.434 (206)
TOTALE (407.525) (30.881) (376.643)
Flusso monetario da attività di finanziamento
Quota di terzi aumento capitale società controllate 0 583 (583)
Rimborso mutui e debiti finanziari a lungo 8.886 (23.136) 32.022
Erogazione di mutui/altri debiti e medio lungo termine 100.000 0 100.000
Diminuzione/Aumento di altri debiti finanziari a breve 1.545 141.649 (140.103)
Interessi passivi pagati (90.393) (81.927) (8.467)
Pagamento dividendi (3.178) (100.016) 96.838
TOTALE FLUSSO MONETARIO 16.860 (62.847) 79.707
Variazioni di patrimonio netto al netto dell'utile 0 0 (0)
Flusso monetario del periodo (234.907) (84.470) (150.437)
Disponibilità monetaria netta iniziale 321.022 296.522 24.500
Disponibilità monetaria netta finale 86.115 212.053 (125.938)
Importi in migliaia di Euro
Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
95
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto Consolidato
Capitale
Sociale
Riserva
Legale
Altre
Riserve
Utili
dell'esercizio Totale
Patrimonio
Netto di
Terzi
Totale
Patrimonio
Netto
Saldi al 01 gennaio 2012 1.098.899 113.731 (47.599) 71.764 1.236.795 74.662 1.311.457
Utili di conto economico
22.387 22.387 1.792 24.179
Altri utili (perdite) complessivi
(13.825) (13.825) (278) (14.103)
Totale utile (perdita)complessivo 0 0 0 8.562 8.562 1.514 10.076
Destinazione Risultato 2011
338 71.426 (71.764) 0
0
Distribuzione Dividendi
0
0
Variazione perimetro consolidamento
0
0
Saldi al 31 marzo 2012 1.098.899 114.069 23.827 8.562 1.245.357 76.176 1.321.533
Utili di conto economico
11.664 11.664 2.419 14.082
Altri utili (perdite) complessivi
6.091 6.091 (233) 5.858
Totale utile (perdita)complessivo 0 0 0 17.754 17.754 2.186 19.940
Destinazione Risultato 2011
51.090 (51.090)
0
0
Distribuzione Dividendi
0 (3.178) (3.178)
Variazione perimetro consolidamento
34
34 (35) (1)
Saldi al 30 giugno 2012 1.098.899 165.159 (27.229) 26.316 1.263.146 75.149 1.338.294
Utili di conto economico
22.343 22.343 2.579 24.922
Altri utili (perdite) complessivi
(5.399) (5.399) 6 (5.393)
Totale utile (perdita)complessivo 0 0 0 16.944 16.944 2.585 19.529
Destinazione Risultato 2011
0
0
Distribuzione Dividendi
0
0
Variazione perimetro consolidamento
(89) 81
(8) 3 (5)
Saldi al 30 settembre 2012 1.098.899 165.070 (27.148) 43.260 1.280.081 77.737 1.357.819
Importi in migliaia di Euro
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
96
Note al Conto Economico Consolidato
Nel seguito viene fornito il commento all’andamento economico dei periodo confrontando
i dati al 30 settembre 2012 con quelli del medesimo periodo del precedente esercizio
esposti al lordo delle riclassifiche IFRS5; in altri termini i dati economici al 30 settembre
2011 riportati nella tabella che segue includono quelli prodotti dalle società cedute.
Rif.
Nota 30.09.2012 30.09.2011 Variazione
1 Ricavi da vendita e prestazioni 2.597.842 2.439.067 158.775
2 Altri ricavi e proventi 53.471 44.225 9.246
Ricavi netti consolidati 2.651.313 2.483.293 168.020
3 Costo del lavoro 217.029 217.779 (750)
4 Costi esterni 1.949.369 1.793.711 155.658
Costi operativi consolidati 2.166.398 2.011.490 154.908
5 Proventi/(Oneri) netti da gestione rischio
commodity (332) (1.712) 1.381
Margine Operativo Lordo 484.583 470.090 14.493
6 Ammortamenti, Accantonamenti e Svalutazioni 263.327 333.601 (70.273)
Risultato operativo 221.256 136.490 84.766
7 (Oneri)/Proventi Finanziari (91.143) (82.478) (8.665)
(Oneri)/Proventi Finanziari tipici (91.143) (82.478) (8.665)
(Oneri)/Proventi Finanziari atipici 0 0 0
8 (Oneri)/Proventi da Partecipazioni 1.119 55.417 (54.299)
Risultato ante imposte 131.232 109.429 21.802
9 Imposte sul Reddito 68.048 40.578 27.470
Risultato netto attività in funzionamento 63.183 68.851 (5.668)
10 Risultato netto Attività Discontinue 0 0 0
Risultato Netto 63.183 68.851 (5.668)
Utile/(Perdita) di competenza di terzi 6.790 5.470 1.320
Risultato netto di Competenza del gruppo 56.393 63.381 (6.987)
11 Utile (perdita) per azione (in euro)
di base 0,2648 0,2976 -0,0328
diluito 0,2648 0,2976 -0,0328
Importi in migliaia di Euro
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
97
Ricavi netti consolidati
I ricavi del periodo ammontano complessivamente a € 2.651,3 milioni (erano € 2.483,3
milioni al 30 settembre 2011); essi registrano un incremento di € 168,0 milioni (+
6,8%) rispetto al medesimo periodo del precedente esercizio e sono composti come
segue.
€ milioni 30.09.2012 30.09.2011 Variazioni
assolute Variazioni %
Ricavi da vendita e prestazioni 2.597,8 2.439,1 158,8 6,5%
Altri ricavi e proventi 53,5 44,2 9,2 20,9%
Ricavi netti consolidati 2.651,3 2.483,3 168,0 6,8%
La variazione del periodo è essenzialmente determinata:
dall’aumento dei ricavi da vendita di energia elettrica e gas (+ € 162,1 milioni) per
effetto dell’andamento dei prezzi pur in presenza di una riduzione delle quantità
vendute, parzialmente mitigata dalla variazione dell’area di consolidamento (- € 59,6
milioni),
dall’aumento dei ricavi delle gestioni idriche in Italia e all’estero (+ € 19,4 milioni) per
effetto della crescita delle tariffe,
dall’aumento di € 14,4 milioni dei ricavi da vendita certificati e diritti essenzialmente
per l’effetto dell’iscrizione dei certificati verdi di Acea Produzione (€ 8,4 milioni) e
dalla crescita dei proventi derivanti dai certificati bianchi (+ € 6,0 milioni) ottenuti per
la realizzazione di progetti a risparmio energetico. La variazione dell’area di
consolidamento prodotta dalle società cedute produce una riduzione di tale voce pari
a € 0,9 milioni,
dall’aumento dei ricavi relativi delle società del Gruppo ARIA (+ € 3,6 milioni) in
conseguenza della piena operatività, nel periodo di osservazione, dell’impianto di San
Vittore, essenzialmente per il funzionamento della seconda e terza linea,
dalla diminuzione delle altre voci di ricavo (- € 40,8 milioni), con particolare
riferimento ai ricavi da prestazioni a clienti, in conseguenza principalmente della
riduzione dell’attività di commercializzazione e fornitura in opera dei pannelli
fotovoltaici svolta da ARSE.
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
98
1. Ricavi delle vendite e prestazioni – € 2.597,8 milioni
Tale voce presenta un incremento di € 158,8 milioni (+6,5%) rispetto al 30 settembre
2011 ( € 2.439,1 milioni).
Essi sono composti come riportato dalla tabella che segue.
€ milioni 30.09.2012 30.09.2011 Variazioni
assolute Variazioni %
Ricavi da vendita e prestazioni di energia elettrica 1.797,7 1.555,2 242,6 15,6%
Ricavi da vendita gas 39,1 119,5 (80,4) -67,3%
Ricavi da vendita certificati e diritti 29,3 14,9 14,4 96,9%
Ricavi da Servizio Idrico Integrato 555,6 538,2 17,4 3,2%
Ricavi da gestioni idriche estero 28,9 26,9 2,0 7,5%
Ricavi da conferimento rifiuti e gestione discarica 23,7 20,1 3,6 17,9%
Ricavi da prestazioni a clienti 97,0 135,9 (38,9) -28,6%
Contributi di allacciamento 26,5 28,4 (1,9) -6,7%
Ricavi da vendite e prestazioni 2.597,8 2.439,1 158,8 6,5%
Ricavi da vendita e prestazioni di energia elettrica
Ammontano a € 1.797,7 milioni e, al netto delle elisioni infragruppo, sono essenzialmente
composti come di seguito indicato:
€ 29,1 milioni (€ 51 milioni al 30 settembre 2011) relativi all’attività di generazione di
energia elettrica e calore con particolare riferimento agli impianti termoelettrici ed
idroelettrici di Acea Produzione. La variazione in diminuzione è determinata
essenzialmente dalla variazione dell’area di consolidamento prodotta dallo
scioglimento della joint venture, parzialmente compensata da un aumento delle
quantità prodotte, in conseguenza del fermo impianti per repowering nel precedente
esercizio delle centrali idroelettriche di Salisano ed Orte. Nei primi nove mesi
dell’esercizio 2012 la società ha realizzato, tramite gli impianti direttamente
posseduti, un volume di produzione pari a 266,3 GWh,
€ 284,7 milioni (€ 266,7 milioni al 30 settembre 2011 comprensivo della
perequazione specifica) relativi all’attività di trasporto e misura dell’energia destinata
ai mercati tutelato, libero e di salvaguardia. Tali maggiori ricavi sono generati
dall’effetto combinato dell’aumento dell’energia immessa in rete (+ 0,83%) ma
soprattutto dall’effetto dell’applicazione della nuova struttura tariffaria in riferimento
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
99
al Quarto Ciclo Regolatorio, così come definita dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il
Gas (AEEG) per il periodo di regolazione 2012-2015.
La principale novità introdotta rispetto al precedente periodo di regolazione (2008-
2011), è rappresentata dall’introduzione della tariffa di riferimento per il servizio di
distribuzione per impresa, che sostituisce il precedente meccanismo di
determinazione dei ricavi ammessi, basato sulla tariffa media nazionale integrata
dalle perequazioni generali sulla distribuzione in AT, AT/MT e BT e dalla perequazione
specifica aziendale;l’articolazione della tariffa è in base ai punti di prelievo (ad
eccezione della tipologia relativa all’illuminazione pubblica), a differenza del
precedente ciclo in cui la tariffa di riferimento di distribuzione era differenziata oltre
che sui punti di prelievo, sul consumo e la potenza (variabili troppo soggette a
fluttuazioni di domanda).
La stima della perequazione generale del periodo, compresi gli ammontari relativi ai
recuperi degli anni precedenti (€ 2,6 milioni), è positiva per € 30,7 milioni e
determina una crescita dei ricavi di € 17 milioni rispetto al 2011; la variazione è
principalmente imputabile: (i) per € 21,4 milioni all’incremento determinato dalle
formule perequative di trasmissione, distribuzione e misura calcolate secondo le
nuove modalità dettate dall’AEEG per il Quarto Ciclo Regolatorio, (ii) per € 1 milione
all’incremento netto della perequazione relativa all’applicazione delle tariffe D2-D3, a
quella relativa all’acquisto dell’energia relativa agli usi propri e alla perequazione
relativa al “delta perdite”, (iii) per € 5,4 milioni la riduzione della componente di
perequazione relativa ad anni precedenti. Come detto la perequazione specifica
aziendale per il periodo di osservazione non è valorizzata in conseguenza delle
modifiche introdotte dal nuovo ciclo regolatorio: al 30 settembre 2011 era stimata
pari a € 29,5 milioni.
Con riferimento ai mercati serviti si informa che, per quanto riguarda il mercato libero
e di salvaguardia, si registra una crescita delle quantità distribuite del 3% essendo
passate da € 5.612 GWh del 30 settembre 2011 agli attuali 5.783 GWh; si segnala
inoltre che il numero medio dei clienti liberi è aumentato di 104.831 unità rispetto al
medesimo periodo del precedente esercizio. L’energia distribuita ai clienti del mercato
tutelato (2.603,2 KWh) si riduce, invece, del 4% rispetto allo stesso periodo del
precedente esercizio essenzialmente in conseguenza della sostanziale diminuzione
delle dimensioni di tale mercato post liberalizzazione.
€ 1.445,8 milioni derivanti dall’attività di vendita dell’energia al mercato tutelato e
libero: tale attività fa registrare una crescita di € 228,1 milioni attribuibile
essenzialmente alla variazione dell’area di consolidamento (+ € 173,5 milioni). Le
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
100
quantità vendute sul mercato libero dal Gruppo ACEA Energia sono pari a € 7.706
GWh in riduzione di circa il 19,5% rispetto al 30 settembre 2011, tale riduzione è
però compensata da un aumento del prezzo medio.
Con riferimento ad ulteriori dettagli relativi alle quantità fisiche si rinvia a quanto
illustrato nel paragrafo “Andamento della gestione nel periodo”.
Le componenti economiche relative a tale voce prodotte dalle società cedute ammontano
complessivamente a € 146,4 milioni.
Sono inclusi tra i ricavi da vendita e prestazioni di energia elettrica:
i proventi derivanti dall’energia prodotta dagli impianti di proprietà del Gruppo
A.R.I.A. pari a € 33,6 milioni. Tali ricavi sono costituiti essenzialmente dalla cessione
di energia elettrica al GSE nel periodo gennaio – settembre e risultano aumentati di €
18,9 milioni per effetto delle quantità prodotte dalle due nuove linee di S. Vittore
(entrate in esercizio ad aprile e luglio 2011).
Per quanto attiene gli altri ricavi relativi a tale comparto si informa che essi trovano
allocazione nella voce Ricavi da conferimento rifiuti e gestione discarica,
i ricavi conseguiti da ARSE ed Ecogena per la cessione di energia prodotta da impianti
fotovoltaici e di cogenerazione (complessivamente € 4,4 milioni) sono in linea rispetto
al medesimo periodo del precedente esercizio.
Ricavi da vendita di gas
Ammontano ad € 39,1 milioni si segnala una riduzione dei ricavi di € 80,4 milioni
derivante per € 87,1 milioni alla variazione dell’area di consolidamento. Il Gruppo Acea
Energia registra nel periodo una crescita, a parità di percentuale di consolidamento, pari
ad € 6,6 milioni attribuibile principalmente ad un aumento dei prezzi medi di vendita che
compensano la riduzione delle quantità cedute.
Le componenti economiche relative a tale voce, prodotte dalle società cedute,
ammontavano al 30 settembre 2011 a € 95,2 milioni.
Ricavi da vendita certificati e diritti
Ammontano a € 29,3 milioni e risultano aumentati di € 14,4 milioni rispetto al medesimo
periodo del precedente esercizio.
La voce include la valorizzazione dei certificati bianchi (TEE Titoli di Efficienza Energetica)
ottenuti tramite la realizzazione di progetti di risparmio energetico per € 20 milioni (+ €
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
101
6,1 milioni) anche in riferimento agli accordi stipulati tra ENEL ed ARSE di cessione di
TEE.
Contribuisce alla variazione positiva l’iscrizione dei ricavi per certificati verdi di Acea
Produzione (+ € 8,3 milioni) maturati in relazione all’energia prodotta dalla centrale di
Salisano e di quella di Orte in seguito al repowering.
Di seguito si evidenza il dettaglio per natura:
€ milioni 30.09.2012 30.09.2011 Variazione
Certificati verdi 8,4 0,9 7,5
Diritti Co2 1,0 0,1 0,9
TEE 20 13,9 6,0
Totale 29,3 14,9 14,4
L’ammontare di tali proventi iscritti al 30 settembre 2011 nelle società cedute è pari a €
0,9 milioni.
Ricavi da Servizio Idrico Integrato
Sono prodotti dalle Società che gestiscono il servizio in Toscana e Umbria, Lazio e
Campania.
Tali proventi ammontano complessivamente a € 555,6 milioni e risultano aumentati di €
17,4 milioni (+ 3,2%) rispetto al medesimo periodo del precedente esercizio (€ 538,2
milioni) essenzialmente per effetto della crescita delle tariffe.
Le Società operanti nel Lazio e nella Campania conseguono un volume complessivo di
ricavi di € 414,7 milioni (+ € 9,7 milioni) e quelle della Toscana e Umbria chiudono il
periodo con l’ammontare di € 140,9 milioni (+ € 7,8 milioni).
Nel seguito vengono fornite informazioni di dettaglio relativamente alla composizione per
società.
€/milioni 30.09.2012 30.09.2011 Variazioni
assolute Variazioni %
ACEA Ato2 338,7 329,0 9,7 2,9%
Publiacqua 55,6 52,3 3,3 6,4%
Acque 36,5 34,5 2,0 5,8%
ACEA Ato5 34,0 33,1 1,0 2,9%
GORI 35,4 36,1 (0,7) -2,1%
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
102
€/milioni 30.09.2012 30.09.2011 Variazioni
assolute Variazioni %
Acquedotto del Fiora 23,9 22,1 1,8 8,1%
Umbra Acque 19,1 18,0 1,1 6,4%
Nuove Acque 5,4 4,7 0,6 13,6%
Gesesa 4,4 4,3 0,1 1,9%
Altre minori 2,6 4,1 (1,5) -35,8%
Ricavi da Servizio Idrico Integrato 555,6 538,2 17,4 3,2%
La riduzione registrata da GORI discende dalla valutazione dei ricavi complessivi calcolati
sulla base del nuovo regime tariffario per l’anno 2012 pari ad € 127,3 milioni annui
(quota gruppo € 47,2 milioni), come previsto dalle decisioni assunte dall’Assemblea
dell’Ente nella seduta del 27 ottobre 2012; al 30 settembre 2011 erano stati iscritti ricavi
garantiti annui per € 130 milioni (quota Gruppo € 48,2 milioni) in ossequio delle decisioni
assunte dall’Assemblea dell’Ente nella seduta del 2 agosto 2011. Si ricorda che tale
manovra tariffaria è stata annullata dal TAR nel mese di aprile 2012.
Si rinvia a quanto illustrato nel paragrafo “Andamento della gestione del periodo” del
presente documento per maggiori approfondimenti relativi alle problematiche relative a
GORI e ad ACEA Ato5..
La variazione registrata dalla società idriche minori si riferisce prevalentemente a
Lunigiana che, a far data dal 1° aprile 2012, ha cessato il servizio il quale ex lege è
scaduto il 31 dicembre 2010.
Si segnala infine che le stime effettuate nel presente documento potrebbero differire da
quelle che verranno eseguite nei trimestri successivi del presente esercizio in
conseguenza della situazione di incertezza, sotto il profilo regolatorio, prodotta dalla
emananda normativa, da parte della AEEG, di modificazione del metodo normalizzato e
dell’introduzione di una tariffa idrica provvisoria.
Ricavi derivanti dalle gestioni idriche all’estero
Ammontano a € 28,9 milioni e si incrementano di € 2,0 milioni rispetto al medesimo
periodo del precedente esercizio (€ 26,9 milioni).
La variazione deriva essenzialmente da un tasso di cambio favorevole, in conseguenza
del deprezzamento del valore dell’Euro, per tutte le società operanti in America Latina.
Tale voce di ricavo è formata per (i) € 24,6 milioni da Aguazul Bogotà comprensiva della
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
103
quota di Conazul (+ € 1,5 milioni), (ii) € 2,1 milioni da Acea Dominicana (+ € 0,2
milioni) e (iii) € 2,1 milioni da Consorcio Agua Azul (+€ 0,3 milioni)
Ricavi da conferimento rifiuti e gestione discarica
Ammontano a € 23,7 milioni e risultano aumentati di € 3,6 milioni rispetto al medesimo
periodo del precedente esercizio (€ 20,1 milioni).
Sono conseguiti dal Gruppo Aquaser per € 5,8 milioni (+ € 0,1 milioni) e dalle Società
facenti capo al Gruppo A.R.I.A. per complessivi € 18 milioni (+ € 3,5 milioni).
L’andamento del periodo è determinato sostanzialmente dall’aumento sia delle quantità
conferite sia del prezzo medio, legati anche all’entrata in esercizio della seconda e terza
linea dell’impianto di San Vittore.
Ricavi da prestazioni a clienti
Ammontano a € 97,0 milioni (€ 135,9 milioni al 30 settembre 2011) e decrescono di €
38,9 milioni.
Tale tipologia di ricavo è composta:
per € 46,0 milioni dai proventi derivanti dall’attività di pubblica illuminazione resa
verso Roma Capitale: tale voce registra un incremento di € 2,4 milioni rispetto al 30
settembre 2011 in conseguenza, essenzialmente, dell’incremento del corrispettivo per
il contratto di servizio (+ € 4,7 milioni), parzialmente mitigato dalla riduzione dei
ricavi derivanti dalle prestazioni su richiesta per le nuove realizzazioni e investimenti
(- € 2,3 milioni),
per € 6,0 milioni dai proventi conseguiti nell’ambito del contratto di appalto per la
gestione del servizio di pubblica illuminazione nel Comune di Napoli. Tale voce
aumenta di € 1,5 milioni ed è comprensiva anche del riaddebito dell’energia elettrica
utilizzata nell’ambito della gestione del servizio,
per € 22,1 milioni dai ricavi da prestazioni effettuate su richiesta di terzi: tale
tipologia di ricavi è aumentata di € 1,7 milioni per effetto dei lavori affidati da terzi,
per € 3,4 milioni dai ricavi da prestazioni infragruppo e da contratti di servizio: tale
tipologia di proventi si riduce di € 5,7 milioni sostanzialmente per effetto della
variazione dell’area di consolidamento prodotta dallo scioglimento della joint venture,
per € 13,8 milioni (- € 39 milioni rispetto al medesimo periodo del 2011 che chiudeva
con un ammontare di € 52,8 milioni) dai proventi conseguiti da Arse per l’attività di
commercializzazione e di installazione conto terzi di pannelli fotovoltaici, in netta
diminuzione anche in conseguenza della conclusione degli impianti precedentemente
in corso di realizzazione,
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
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per € 5,7 milioni dai ricavi derivanti dalla gestione di impianti di illuminazione
cimiteriale con un incremento di € 0,2 milioni rispetto al 30 settembre 2011,
per € 4,4 milioni dai ricavi relativi ad altre prestazioni a clienti, con un incremento di
€ 0,7 milioni.
Con riferimento alla composizione di tale voce per Area Industriale si veda la tabella che
segue:
€/milioni 30.09.2012 30.09.2011 Variazioni
assolute Variazioni %
Reti 22,6 61,6 (39,0) -63,3%
Energia 1,7 2,6 (0,9) -35,8%
Idrico Italia 18,0 14,9 3,1 20,9%
Ambiente 1,4 1,4 0,0 0,1%
Ingegneria e servizi 0,1 0,4 (0,2) -66,3%
Capogruppo 53,1 54,9 (1,8) -3,3%
Ricavi da prestazioni a clienti 97,0 135,8 (38,8) -28,6%
Contributi di allacciamento
Ammontano a € 26,5 milioni e decrescono di € 1,9 milioni. Sono conseguiti come segue:
mercato libero, di salvaguardia e tutelato: € 21,3 milioni (- € 2,4 milioni rispetto
al 30 settembre 2011),
idrici: € 5,2 milioni (+ € 0,3 milioni rispetto al medesimo periodo del precedente
esercizio).
2. Altri ricavi e proventi - € 53,5 milioni
Tale voce registra un incremento di € 9,2 milione (+20,9%) rispetto al 30 settembre
2011 (€ 44,2 milioni).
La variazione rispetto al 30 settembre 2011 è determinata:
(i) dall’aumento del conto energia per € 3,3 milioni in conseguenza dell’entrata in
esercizio di alcuni impianti fotovoltaici di proprietà di ARSE,
(ii) dall’aumento delle sopravvenienze attive per € 5,3 milioni – essenzialmente per la
rilevazione di insussistenze relative a costi accantonati negli esercizi precedenti e
per i ricavi di competenza di esercizi precedenti, nonché per partite energetiche. E’
allocato in tale voce il risultato netto (€ 1,5 milioni) prodotto dai provvedimenti
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
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tariffari del 27 ottobre 2012 assunti dall’Assemblea dell’Ente d’Ambito Sarnese
Vesuviano.
Nella tabella seguente viene fornita la composizione di tale voce confrontata con il
medesimo periodo del 2011.
€/milioni 30.09.2012 30.09.2011 Variazioni Variazioni %
Proventi immobiliari 1,9 1,9 (0,1) -2,7%
Proventi da utenze 0,5 0,7 (0,2) -27,7%
Plusvalenze da cessione beni 0,1 0,0 0,0 151,0%
Caldaie 0,0 0,3 (0,3) -99,6%
Sopravvenienze attive e altri ricavi 16,7 11,4 5,3 46,6%
Rimborsi per danni, penalità e rivalse 4,6 3,7 0,9 23,0%
Ricavi accessori utenze elettriche e idriche 0,0 0,1 (0,0) -67,2%
Contributo statale ex DPCM 23/04/04 3,3 3,2 0,0 1,5%
Contributi regionali 4,6 4,8 (0,1) -2,6%
Conto energia 17,7 14,5 3,3 22,6%
Personale distaccato 2,0 1,5 0,5 30,7%
Riaddebito oneri per cariche sociali 0,7 0,5 0,1 27,5%
Margine IFRIC 12 1,5 1,6 (0,1) -7,5%
Totale Altri ricavi e proventi 53,5 44,2 9,2 20,9%
Le attività cessate contribuiscono al decremento di tale voce per € 2,2 milioni, tale
variazione è mitigata dall’incremento della percentuale di consolidamento del Gruppo
Acea Energia (+€ 0,9 milioni).
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
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Costi operativi consolidati
Al 30 settembre 2012 ammontano ad € 2.166,4 milioni (erano € 2.011,5 milioni al 30
settembre 2011) e registrano un incremento di € 154,9 milioni (+ 7,7%).
Essi sono composti come risulta dalla tabella che segue.
La variazione risente della modifica dell’area di consolidamento a seguito dello
scioglimento della joint venture.
3. Costo del lavoro - € 217,0 milioni
€ milioni 30.09.2012 30.09.2011 Variazioni
assolute
Variazioni
%
Costo del lavoro al lordo dei costi capitalizzati 267,5 260,5 7,0 3%
Costi capitalizzati (53,0) (45,4) (7,6) 17%
Costo del lavoro a parità di perimetro 214,5 215,1 (0,6) 0%
Variazione dell'area di consolidamento
prodotta dalle Società cedute nell'ambito
dell'operazione di scioglimento
0,0 2,6 (2,6) -100%
Variazione dell'area di consolidamento prodotta dalle Società acquisite nell'ambito
dell'operazione di scioglimento
2,5 0,0 2,5 100%
Totale variazione area di consolidamento 2,5 2,6 (0,1) -4%
Costo del lavoro 217,0 217,8 (0,8) 0%
€/milioni 30.09.2012 30.09.2011 Variazioni
assolute Variazioni
%
Costo del lavoro 217,0 217,8 (0,8) -0,3%
Costi esterni 1.949,4 1.793,7 155,7 8,7%
Costi operativi consolidati 2.166,4 2.011,5 154,9 7,7%
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
107
L’incremento del costo del lavoro, al lordo dei costi capitalizzati e a parità di perimetro, si
attesta a € 6,9 milioni ed è sostanzialmente determinato da ACEA e dalle società idriche.
L’andamento per Area Industriale è evidenziato come segue:
Reti € 66,5 milioni (- € 2,8 milioni)
Energia € 18,4 milioni (- € 0,5 milioni))
Idrico Italia € 118,3 milioni (+ 1,5 milioni)
Idrico Estero € 9,5 milioni (+ € 1,5 milioni)
Ingegneria e servizi € 6,8 milioni (+ € 0,3 milioni)
Ambiente € 7,4 milioni (+ € 0,1 milioni)
Capogruppo € 42,1 milioni (+ € 6,7 milioni)
Il costo del lavoro del periodo è influenzato dalla riduzione dell’organico nonché
dall’aumento dei costi medi pro capite in conseguenza dei rinnovi dei contratti di lavoro e
delle politiche retributive e da alcuni fattori di tipo gestionale quali straordinari e
reperibilità.
Il costo del lavoro delle società idriche risente delle situazioni di carattere straordinario
che hanno caratterizzato il periodo di osservazione.
Oltre a quanto già detto, la variazione registrata da ACEA è influenzata, tra l’altro, al
reintegro dei dipendenti rientranti nel ramo d’azienda affittato a Marco Polo, il cui
contratto è scaduto al 31 dicembre 2011: la variazione attinente al rientro del citato
ramo si attesta a circa € 4,9 milioni. Influenza infine la variazione della Capogruppo
l’accentramento di alcune funzioni prima allocate nelle singole società operative che ha
determinato un aumento dell’organico di ACEA.
Per quanto riguarda i costi capitalizzati si segnala una crescita di € 7,6 milioni (a parità di
perimetro), determinata sostanzialmente dalle società idriche (+ € 8,1 milioni) mitigata
dal decremento delle società dell’Area Reti (- € 0,6 milioni).
Nei prospetti che seguono è evidenziata la consistenza media dei dipendenti per Area
Industriale, confrontata con quella del corrispondente periodo del precedente esercizio. E’
altresì riportata la consistenza effettiva alla fine del periodo.
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
108
Consistenza media del periodo
30.09.2012 30.09.2011
Reti 1.438 1.531 (93)
Energia 514 578 (63)
Idrico 4.528 4.732 (203)
Lazio - Campania 2.172 2.241 (69)
Toscana - Umbria 869 871 (1)
Estero 1.335 1.472 (136)
Ingegneria e Servizi 151 148 4
Ambiente 200 194 6
Capogruppo 677 547 130
TOTALE 7.358 7.582 (223)
Consistenza finale del periodo
30.09.2012 30.09.2011
Reti 1.420 1.487 (67)
Energia 523 488 35
Idrico 4.505 4.711 (206)
Lazio - Campania 2.149 2.216 (67)
Toscana - Umbria 872 868 4
Estero 1.328 1.479 (151)
Ingegneria e Servizi 156 148 8
Ambiente 193 203 (10)
Capogruppo 688 570 118
TOTALE 7.329 7.459 (130)
4. Costi esterni - € 1.949,4 milioni
Tale voce presenta un incremento complessivo di € 23,9 milioni (+3,9%) (erano €
613,1 milioni al 31 marzo 2011).
La variazione è sostanzialmente determinata dall’ incremento dei costi di acquisto di
energia, gas e combustibili (+ € 163 milioni) parzialmente compensata dalla diminuzione
delle altre voci di costo (complessivamente - € 7,4 milioni).
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
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€ milioni 30.09.2012 30.09.2011 Variazioni
assolute Variazioni %
Energia, gas e combustibili 1.546,4 1.383,3 163,0 11,8%
Materie 47,7 68,6 (20,8) -30,4%
Servizi 251,5 248,7 2,8 1,1%
Canoni di concessione 47,2 45,0 2,2 4,8%
Godimento Beni di terzi 22,2 25,0 (2,8) -11,3%
Oneri diversi di Gestione 34,3 23,0 11,3 49,3%
Costi operativi consolidati 1.949,4 1.793,7 155,7 8,7%
Costi di energia, gas e combustibili
La voce comprende:
gli oneri relativi all’approvvigionamento dell’energia elettrica per il mercato tutelato,
libero, di salvaguardia ed i relativi costi di trasporto (complessivamente € 1.491,1
milioni contro € 1.209,0 milioni al 30 settembre 2011). I costi relativi all’Acquirente
Unico, escludendo l’effetto della perequazione energia, ammontano a € 235,0 milioni
(€ 180,1 milioni al 30 settembre 2011 ed € 213,6 milioni a parità di perimetro); la
perequazione relativa all’energia elettrica destinata al mercato tutelato nel periodo
produce una diminuzione dei costi di € 2,8 milioni mentre, nel medesimo periodo
dell’esercizio 2011, contribuivano all’aumento dei costi per € 9,2 milioni (€ 11,2
milioni a parità di perimetro),
il costo di acquisto del gas destinato alla rivendita e alla produzione di energia
elettrica nonché il costo degli altri combustibili consumati nel periodo dalle centrali (€
33,8 milioni contro € 157,0 milioni al 30 settembre 2011). Il decremento è
influenzato principalmente dalla variazione dell’area di consolidamento.
L’andamento di tale voce risente dell’andamento dei prezzi nonché delle quantità
prodotte nel periodo.
Completano l’analisi di tale voce
(i) gli oneri relativi all’acquisto di certificati bianchi che ammontano ad € 11,3 milioni (€
3,3 milioni al 30 settembre 2011): l’incremento di € 8,0 milioni è da attribuire ad
ARSE per l’acquisto di TEE (Titoli di Efficienza Energetica) da Enel Distribuzione
secondo quanto stabilito dal contratto di compravendita di TEE stipulato a maggio
2012,
(ii) gli altri costi legati all’acquisto di energia, gas e combustibili (€ 10,2 milioni contro €
10,1 milioni al 30 settembre 2011).
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
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Le società cedute in data 30 settembre 2011 nell’ambito dell’Accordo Quadro di
scioglimento della joint venture tra ACEA e GSEI contribuiscono a tale voce per un
ammontare, al netto delle elisioni infragruppo, di € 326,8 milioni.
Costi per materie
Ammontano a € 47,7 milioni e rappresentano i consumi di materiali del periodo al netto
dei costi destinati ad investimento; il tutto come illustrato dalla tabella che segue.
L’andamento di tale voce è sostanzialmente determinato da ARSE che registra una
diminuzione complessiva di € 25,4 milioni per effetto dei minori acquisti di pannelli
fotovoltaici utilizzati per produrre impianti di proprietà o per essere destinati alla vendita,
parzialmente compensato dal fabbisogno generato dalle attività legate al “Piano Luce”
commissionato da Roma Capitale ad ACEA ( + € 1,1 milioni)
La componente degli acquisti di materiali prima dei costi capitalizzati diminuisce di € 30,0
milioni tutti sostanzialmente prodotti da ARSE per € 26 milioni e da ACEA Distribuzione
per € 6,8 milioni parzialmente compensati da un incremento degli acquisti effettuati dalle
società dell’area idrico (+ € 4 milioni) e ambiente ( + € 1,5 milioni).
Anche i costi capitalizzati registrano una flessione di € 9,1 milioni determinato
sostanzialmente dalle società dell’Area Reti per effetto della riduzione degli investimenti
di ARSE.
Le società dell’Area Energia cedute nel periodo precedente contribuiscono al decremento
di tale voce per € 0,4 milioni.
I costi per materie sostenuti dalle Aree Industriali nel periodo di osservazione sono
dettagliati come di seguito riportato.
€/milioni 30.09.2012 30.09.2011 Variazioni
assolute Variazioni %
Acquisti di materiali 71,2 98,0 (26,8) -27,4%
Variazione delle rimanenze (1,6) 1,6 (3,2) -199,4%
Totale 69,6 99,6 (30,0) -30,1%
Costi capitalizzati (21,9) (31,0) 9,1 -29,5%
TOTALE 47,7 68,6 (20,8) -30,4%
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
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€/milioni 30.09.2012 30.09.2011 Variazioni
assolute Variazioni
%
Reti 20,3 47,7 (27,4) -57,4%
Energia 0,7 0,7 (0,0) -1,8%
Idrico 22,7 18,8 3,9 20,8%
Ambiente 2,8 1,7 1,1 65,2%
Capogruppo 1,3 (0,3) 1,6 -613,4%
Costi per materie 47,7 68,6 (20,8) -30,4%
Servizi ed appalti
Ammontano a € 251,5 milioni e risultano aumentati complessivamente di € 2,8 milioni
essendo pari a € 248,7 milioni al 30 settembre 2011.
Tale variazione risente della variazione del perimetro di consolidamento per lo
scioglimento della Joint Venture con GDF Suez Energia che si attesta complessivamente
a - € 8,4 milioni, comprensivo anche delle differenze generate dal cambiamento di
percentuale sulle elisioni di consolidato.
Passando all’analisi della composizione si rileva quanto segue:
i lavori eseguiti in appalto ammontano a € 50,9 milioni e risultano diminuiti di € 3,7
milioni rispetto al medesimo periodo del precedente esercizio. La variazione è da
imputare essenzialmente: i) alla diminuzione registrata dalle società operanti
nell’Area Idrico operanti in Italia per € 2,3 milioni di cui ACEA Ato2 (- € 1,6 milioni)
per effetto della riduzione del numero di interventi di manutenzione ordinaria
effettuati sia sulla rete idrica che su quella fognaria; ii) alle società estere (- € 0,7
milioni) con particolare riferimento ad Aguazul Bogotà; iii) ad ACEA Distribuzione ( -
€ 1,8 milioni) a seguito della diminuzione delle prestazioni richieste per l’attività di
distribuzione; iv) ai costi per lavori relativi alle società cedute a seguito dello
scioglimento della Joint venture che al 30 settembre 2011 erano pari a € 1,6 milioni;
tale effetto è parzialmente compensato dall’incremento dei costi sostenuti dalla
Capogruppo sia per l’attività di gestione e manutenzione degli impianti di pubblica
Illuminazione di Napoli, sia per lo svolgimento dell’attività di Facility management, i
cui servizi erano precedentemente svolti dalla società Marco Polo,
consumi elettrici, idrici e gas per € 44,9 milioni (+ € 10,4 milioni). La variazione
deriva dall’incremento di € 6,1 milioni registrato dalle società idriche operanti in
Italia), determinato principalmente dall’aumento dei volumi prodotto dalla grave
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
112
situazione di siccità che ha caratterizzato l’estate 2012, nonché dall’aumento dei
corrispettivi per contributi d’allaccio di ACEA Energia,
servizi infragruppo per € 5,2 milioni (- € 7,7 milioni rispetto al 30 settembre 2011): la
variazione deriva essenzialmente dall’azzeramento dei costi relativi alle prestazioni
rese dalla Società Marco Polo con riferimento ai servizi di facility management in
conseguenza del rientro del ramo affittato, a partire dal 1° gennaio 2012: il costo
complessivo di tali servizi resi alla Capogruppo al 30 settembre 2011 era pari a € 5,0
milioni. Trovano allocazione tra i servizi infragruppo anche i servizi svoltii dalla
consortile che gestisce operativamente, da luglio 2010, l’appalto di pubblica
illuminazione a Napoli: i costi maturati nel periodo a tale titolo ammontano a € 4,2
milioni e crescono di € 1,4 milioni rispetto al terzo trimestre del 2011. La variazione è
altresì influenzata dalle società dell’area Energia ( - € 2,6 milioni);
servizi al personale per € 13,0 milioni (+ € 0,2 milioni rispetto al 30 settembre 2011),
spese telefoniche, tipografiche, postali e bancarie per € 13,4 milioni (+ € 0,4 milioni);
la variazione è sostanzialmente determinata dalle spese bancarie (+ € 0,3 milioni),
smaltimento e trasporto fanghi, scorie, ceneri e rifiuti, pulizia e facchinaggio per €
36,6 milioni (+ € 9,7 milioni). La variazione è determinata principalmente dall’entrata
in esercizio della seconda e terza linea dell’impianto di San Vittore ed al riutilizzo
dell’impianto di Paliano per il trattamento di rifiuti speciali (+ € 3,2 milioni), la
restante variazione deriva da ACEA Ato2 (+ € 5,8 milioni) a causa degli oneri
aggiuntivi sostenuti in conseguenza del sequestro del depuratore del bacino sud.
Contribuiscono alla voce anche i costi sostenuti dalla Capogruppo (+ € 2,1 milioni)
che nell’esercizio precedente rientravano nelle prestazioni rese dalla società Marco
Polo,
assicurazioni per € 12,0 milioni (+ € 2,1 milioni),
prestazioni tecniche e amministrative (ivi comprese consulenze e collaborazioni) per €
32,8 milioni (- € 8,7 milioni). La variazione deriva da fenomeni di segno opposto: da
un lato il decremento dei costi sostenuti da: (i) ARSE per € 8,6 milioni per lavori
relativi all’installazione di pannelli fotovoltaici ed ai costi sostenuti per la custodia
degli stessi in giacenza presso il magazzino, (ii) ACEA per € 1,8 milioni in quanto al
30 settembre 2011 erano stati sostenuti costi per l’assistenza alla partecipazione alla
gara di affidamento della gestione del gas nel Comune di Roma e costi per consulenza
alla predisposizione del Piano Industriale oltre che per la politica di contenimento dei
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
113
costi; dall’altro si registra l’incremento di costi di (iii) Acea8cento per € 2,5 milioni
per prestazioni tecniche degli outsourcers (gestione overflow chiamate),
sottendimento energia per € 5,0 milioni (+ € 0,5 milioni),
spese pubblicitarie e sponsorizzazioni per € 4,1 milioni (- € 0,9 milioni), a seguito
dell’attuazione della politica di contenimento costi,
rilevazione letture per € 1,5 milioni (+ € 0,3 milioni). La variazione è prodotta
essenzialmente da ACEA Ato2,
canoni di manutenzione per € 3,3 milioni (+ € 0,4 milioni),
spese di viaggio e trasferta per € 0,8 milioni (in linea con il medesimo periodo del
precedente esercizio),
costi di gestione del magazzino di ACEA Distribuzione per € 1,4 milioni (- € 0,2
milioni),
costi per stampa bollette per € 5,1 milioni (+ € 0,7 milioni). La variazione deriva
principalmente da Acea Energia (+ € 0,8), di cui € 0,2 milioni per effetto dell’aumento
della percentuale di consolidamento della stessa,
compensi spettanti agli organi sociali del Gruppo € 4,3 milioni ( + € 0,2 milioni).
A quanto sopra commentato si aggiungano gli altri costi per servizi sostenuti dalle
Società: (i) dell’Area Energia per € 2,1 milioni (+ € 1,1 milioni), (ii) che gestiscono il
servizio idrico in Italia per € 7,4 milioni (- € 3,4 milioni), (iii) che gestiscono il servizio
idrico all’estero per € 1,7 milioni (+ € 0,4 milioni), (iv) dell’Area Ambiente per € 2 milioni
(- € 0,1 milioni) e (v) ACEA per € 2,1 milioni (+ € 0,9 milioni).
Canone di concessione
Ammonta a € 47,2 milioni (€ 45 milioni al 30 settembre 2011) è riferito alle Società che
gestiscono in concessione alcuni Ambiti Territoriali nel Lazio e Campania, in Toscana e
nell’Umbria.
La tabella che segue indica la composizione per società confrontata con quella del
precedente esercizio:
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
114
€ milioni 30.09.2012 30.09.2011 Variazioni
assolute
ACEA Ato2 25,0 24,7 0,3
ACEA Ato5 4,1 4,1 0,0
Gori 3,0 0,4 2,6
Gesesa 0,2 0,2 0,0
Crea Gestioni 0,0 0,0 (0,0)
Area Lazio - Campania 32,4 29,5 2,9
Publiacqua 9,2 8,8 0,4
Acque 2,4 3,4 (0,9)
Acquedotto del Fiora 1,6 1,6 0,0
Umbra Acque 1,0 1,2 (0,2)
Nuove Acque 0,5 0,5 0,0
Lunigiana 0,0 0,1 (0,0)
Area Toscana - Umbria 14,8 15,5 (0,8)
Canone di concessione 47,2 45,0 2,2
L’aumento di € 2,6 milioni registrato da GORI è determinato dalle decisioni assunte
dall’Assemblea dell’Ente nella seduta del 27 ottobre 2012. Si rinvia a quanto illustrato
nell’apposito paragrafo denominato “Andamento della gestione nel periodo”.
Godimento Beni di Terzi
Ammonta a € 22,2 milioni e diminuisce di € 2,8 milioni rispetto al medesimo periodo del
precedente esercizio (€ 25 milioni).
La tabella che segue espone le variazioni per Area Industriale:
€/milioni 30.09.2012 30.09.2011 Variazioni
assolute Variazioni
%
Reti 3,8 3,4 0,4 11,9%
Energia 5,4 4,8 0,6 13,5%
Idrico 6,5 6,0 0,5 8,2%
Ambiente 0,6 0,4 0,1 22,6%
Capogruppo 5,9 10,4 (4,5) -43,0%
Godimento beni di terzi 22,2 25,0 (2,8) -11,3%
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
115
Tale voce contiene canoni di locazione per € 10,4 milioni che diminuiscono di € 4,6
milioni per effetto prevalentemente dell’azzeramento del canone di locazione della sede a
seguito dell’acquisizione della stessa, avvenuto nel mese di gennaio 2012.
Contiene altresì oneri relativi ad altri canoni e noleggi per € 11,8 milioni che aumentano
di € 1,7 milioni rispetto al medesimo periodo del precedente esercizio, per effetto della
diversa modalità di riaddebito dei canoni di derivazione.
Si segnala un incremento di tale voce in tutte le altre aree, in particolare per le società
ACEA Distribuzione (+ € 0,6 milioni), ACEA Ato2 (+0,5 milioni) ed Acea Energia Holding
(+ € 0,4 milioni).
Oneri diversi di gestione
Al 30 settembre 2012 si attestano ad € 34,3 milioni e registrano un incremento di € 11,3
milioni rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio che ammontava ad €
23,0 milioni.
La tabella che segue dettaglia tale voce per natura.
€ milioni 30.09.2012 30.09.2011 Variazioni
assolute Variazioni
%
Imposte e tasse 9,0 6,2 2,8 45,2%
Multe e ammende 8,7 0,3 8,5 2833,3%
Contributi erogati e quote associative 2,2 2,2 0,1 4,5%
Risarcimento danni ed esborsi per vertenze giudiziarie
1,2 1,6 -0,4 -25,0%
Minusvalenze su alienazioni beni 0,2 0,0 0,2 100,0%
Spese generali 12,8 12,7 0,1 0,8%
Totale oneri diversi di gestione 34,3 23,0 11,3 49,1%
La variazione del periodo deriva:
(i) per € 8,3 milioni dalla sanzione pecuniaria dovuta all’Autorità Garante della
Concorrenza e del Mercato comminata ad ACEA e Suez Environnement con
provvedimento n. 17623 del 22 novembre 2007, in merito a irregolarità commesse
durante le gare per l’aggiudicazione dei servizi idrici in Toscana svolte nel periodo
2001 – 2004. Il 24 settembre 2012 è stata infatti depositata la sentenza del
Consiglio di Stato che annulla la decisione del TAR favorevole ad ACEA.,
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
116
(ii) per € 1,5 milioni dai maggiori versamenti IMU dovuti, sia alla maggiore aliquota
rispetto all’ICI (imposta vigente al 30 settembre 2011), che all’acquisto della sede
da parte della Capogruppo,
(iii) per la restante parte dai costi di competenza degli esercizi precedenti e da rettifiche
di ricavi precedentemente iscritti, in particolare ACEA Ato2 (+ € 1,1 milioni) e l’area
Energia ( + € 1,7 milioni).
Il saldo risente della variazione dell’area di consolidamento a seguito dell’operazione di
scioglimento della Joint Venture ( - € 1,4 milioni).
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
117
5. Proventi / (Oneri) netti da gestione rischio commodity - € (0,3) milioni
Al 30 settembre 2012 la variazione della valutazione a fair value di quei contratti
finanziari che viene iscritta nel conto economico consolidato è negativa per € 0,3 milioni.
Tale importo riguarda i contratti stipulati da Acea Energia con il supporto di
AceaElectrabel Trading nell’ambito della disciolta joint venture e da Acea Energia Holding
che ha assunto nel corso del 2011 la funzione di Energy management.
Di seguito si riportano tutte le informazioni utili alla descrizione delle operazioni poste in
essere aggregate per indice coperto ovvero viene fornita la valutazione del portafoglio
delle coperture con indicazione della tipologia di contabilizzazione.
Per maggiori dettagli si rinvia a quanto illustrato nel paragrafo “Informativa integrativa
sugli strumenti finanziari e politiche di gestione dei rischi” del Bilancio Consolidato 2011.
Swap Finalità Acquisti/Vendite Fair Value in € milioni
Quota a
Patrimonio
Netto
Quota a
Conto
Economico
ITRemix Hedge power
portfolio
acquisto/ vendita
energia elettrica (2,1) (1,5) (0,6)
GRP901 Hedge power
portfolio
acquisto/ vendita
energia elettrica (0,7) (0,7) 0,0
GRP903 Hedge power
portfolio
acquisto/ vendita
energia elettrica (0,1) (0,1) 0,0
ITEC Hedge power
portfolio
acquisto/ vendita
energia elettrica (0,2) (0,4) 0,2
PUN Hedge power
portfolio
acquisto/ vendita
energia elettrica (1,9) (2,1) 0,2
PWT Hedge power
portfolio
acquisto/ vendita
energia elettrica (0,0) (0,0) (0,0)
EEX Hedge power
portfolio
acquisto/ vendita
energia elettrica (0,0) 0 (0,0)
CONSIP Hedge power
portfolio
acquisto/ vendita
energia elettrica 0,8 0,6 0,1
(4,3) (4,2) (0,1)
Per maggiori dettagli si rinvia a quanto illustrato nel paragrafo “Informativa integrativa
sugli strumenti finanziari e politiche di gestione dei rischi” del Bilancio Consolidato 2011.
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
118
6. Ammortamenti, Accantonamenti e Svalutazioni - € 263,3 milioni
Gli ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni si attestano complessivamente a €
263,3 milioni, registrano un decremento di € 70,3 milioni, essendo nel terzo trimestre del
2011 pari a € 333,6 milioni.
Di seguito la composizione:
€ milioni 30.09.2012 30.09.2011 Variazioni
assolute Variazioni
%
Ammortamenti immateriali e materiali 198,3 182,9 15,4 8,4%
Svalutazione crediti 39,4 36,4 3,0 8,1%
Accantonamento per rischi 25,6 114,3 (88,7) -77,6%
TOTALE 263,3 333,6 (70,3) -21,1%
Ammortamenti immateriali e materiali
Ammontano a € 198,3 milioni, di cui € 116,2 milioni di natura materiale e la rimanente
parte immateriale. Si evidenzia nella tabella a seguire la composizione per aree
industriali:
€/milioni 30.09.2012 30.09.2012 Variazioni assolute
Variazioni %
Reti 83,6 77,9 5,7 7,3%
Energia 19,8 21,1 (1,2) -5,8%
Idrico 67,5 58,4 9,1 15,6%
Ambiente 18,4 16,9 1,4 8,5%
Capogruppo 8,9 8,5 0,4 4,6%
Ammortamenti immateriali e materiali 198,3 182,9 15,4 8,4%
La variazione in aumento degli ammortamenti è legata:
per € 9,1 milioni alle società operanti nell’Area Idrico: in particolare, si registrano
maggiori ammortamenti in ACEA Ato2 (+ € 6,4 milioni) per attività di
ampliamento e manutenzione straordinaria legate alla rete idrica ed agli impianti
di depurazione e opere di bonifica e ampliamento sulla rete fognaria, nel Gruppo
Acque (+ € 0,9 milioni) e in Publiacqua (+ € 0,7 milioni),
per € 5,7 milioni alle società dell’Area Reti, essenzialmente ACEA Distribuzione (+
€ 4,4 milioni) a seguito dell’entrata in esercizio dei sistemi a supporto dell’attività
di misura ed ARSE (+ € 1,3 milioni),
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
119
per € 1,4 milioni alle società dell’Area Ambiente per effetto dell’entrata in
esercizio, rispettivamente ad aprile e a luglio dell’esercizio precedente, della
seconda e terza linea dell’impianto di San Vittore. La variazione è parzialmente
compensata dalle svalutazioni effettuate lo scorso esercizio con riferimento
all’impianto di termovalorizzazione di Terni per € 2,7 milioni,
di segno opposto è l’andamento delle società dell’Area Energia che diminuiscono
gli ammortamenti per € 1,2 milioni: tale riduzione deriva dalla variazione dell’area
di consolidamento a seguito dello scioglimento della Joint Venture che ha
comportato: minori costi per effetto della cessione delle società (- € 8,7 milioni),
parzialmente compensato dalla diversa percentuale di consolidamento delle
società del Gruppo Acea Energia (+ € 5,2 milioni). Completa il saldo l’incremento
degli ammortamenti di Acea Energia per l’acquisto di software utilizzati per il
mercato libero (+ € 2,8 milioni).
È da segnalare che con legge n. 134 (pubblicata in Gazzetta Ufficiale il giorno 11 agosto)
è stato convertito il Decreto-Legge 22 giugno 2012, n.83 recante misure urgenti per la
crescita del Paese. Nello specifico all’articolo 37, commi 4-5-6-7, sono riportate
disposizioni in materia di concessioni idroelettriche con particolare riferimento alla
tempistica con cui gli Enti concedenti devono mettere a gara la concessione nonché alla
determinazione degli ammontari spettanti al concessionario uscenti.
Svalutazione crediti
Ammontano a € 39,4 milioni e registra un incremento di € 3,0 milioni che passa
attraverso fenomeni di segno opposto: (i) l’incremento di € 5,1 milioni delle società
dell’area Energia, di cui € 2,9 milioni per effetto della variazione del perimetro di
consolidamento, (ii) la riduzione registrata dalle società idriche per € 2,0 milioni con
particolare riferimento ad ACEA Ato2 (- € 3,3 milioni) e (iii) la diminuzione delle società
dell’area Reti per € 0,3 milioni tutta imputabile ad ACEA Distribuzione.
Di seguito la composizione per aree industriali:
€/milioni 30.09.2012 30.09.2011 Variazioni assolute
Variazioni %
Reti 1,9 2,2 (0,3) -14,1%
Energia 17,6 12,5 5,1 41,1%
Idrico 19,8 21,7 (2,0) -9,0%
Ambiente 0,1 0,0 0,1 100,0%
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
120
€/milioni 30.09.2012 30.09.2011 Variazioni assolute
Variazioni %
Svalutazione crediti 39,4 36,4 3,0 8,1%
Accantonamento per rischi
Sono pari a € 25,6 milioni, e registrano un decremento di € 88,7 milioni che
sostanzialmente discende:
dall’iscrizione al 30 settembre 2011 di € 26,0 milioni relativamente agli oneri derivanti
dalle procedure di esodo e di mobilità volontaria aventi scadenza a dicembre 2012,
dallo stanziamento effettuato il medesimo periodo del precedente esercizio di € 64,1
milioni per fronteggiare il rischio, relativo a GORI (€ 44,1 milioni) e ad ACEA Ato5 (€
20 milioni). L’importo complessivo era riferito per € 12 milioni alla copertura del
rischio di mancato riconoscimento delle tariffe e connessi conguagli e per € 52,1
milioni alla valutazione dei rischi connessi alla precaria situazione finanziaria.
Nella tabella che segue viene fornita la composizione degli accantonamenti per natura:
€ milioni 30.09.2012 30.09.2011 Variazione
Legale 7,8 5,2 2,5
Fiscale 0,6 0,0 0,6
Rischi regolatori idrici 0,5 64,1 (63,6)
Rischi contributivi 4,6 3,8 0,8
Esodo e mobilità 0,0 26,0 (26,0)
Appalti e forniture 2,3 5,1 (2,8)
Franchigie assicurative 0,5 1,0 (0,4)
Altri rischi ed oneri 0,4 1,2 (0,7)
TOTALE 16,7 106,4 (89,6)
Oneri di ripristino Ifric12 8,9 7,9 0,9
TOTALE ACCANTONAMENTI 25,6 114,3 (88,7)
Gli accantonamenti dell’Area Idrico ammontano a € 17,0 milioni, di cui € 8,9 milioni
attribuibili agli oneri necessari a mantenere in buono stato l’infrastruttura utilizzata
nell’ambito della gestione del servizio idrico. La restante parte si riferisce essenzialmente
alle seguenti società:
ACEA Ato2 (€ 3,6 milioni) principalmente per potenziali passività relativi a
problematiche di natura contributiva,
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
121
GORI (€ 1,6 milioni) essenzialmente per accantonamenti relativi al contenzioso con la
Regione Campania e a franchigie assicurative,
Publiacqua (€ 1,6 milioni) in relazione alla istruttoria di verifica sulla corretta
redazione della revisione ordinaria del Piano di Ambito espletata dalla Direzione
generale per la tutela del territorio e delle risorse idriche sulla revisione tariffaria e
per effetto degli oneri a copertura dei rischi di contenzioso legale.
Gli accantonamenti dell’Area Reti ammontano a € 2,2 milioni e sono principalmente
imputabili ad ACEA Distribuzione in particolare per problematiche di contribuzione
previdenziale.
Gli accantonamenti della Capogruppo sono pari a € 5,2 milioni attribuibili principalmente
a rischi di natura legale, a rischi su appalti e di contribuzione previdenziale.
Nella tabella che segue viene riportata la composizione degli accantonamenti per Area
Industriale:
€/milioni 30.09.2012 30.09.2012 Variazioni Variazioni
%
Reti 2,2 15,2 (13,0) -85,6%
Energia 0,6 1,8 (1,3) -69,3%
Idrico 17,0 35,8 (18,8) -52,6%
Ambiente 0,7 1,7 (1,0) -57,7%
Capogruppo 5,2 59,8 (54,7) -91,4%
Accantonamenti per rischi 25,6 114,3 (88,7) -77,6%
Per maggiori dettagli si rinvia a quanto illustrato nel paragrafo “Aggiornamento delle
principali vertenze giudiziali” del Bilancio Consolidato 2011 e del Bilancio Consolidato
Semestrale Abbreviato 2012.
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
122
7. Oneri e Proventi Finanziari - € (91,1) milioni
€ milioni 30.09.2012 30.09.2011 Variazione
Oneri / (Proventi ) finanziari relativi all'indebitamento (A) 68,6 56,6 12,0
Oneri (Proventi) su Interest Rate Swap 4,7 5,0 (0,2)
Interessi su prestiti obbligazionari 31,8 31,7 0,1
Interessi su indebitamento a medio - lungo termine 32,5 27,8 4,7
Interessi su indebitamento a breve termine 13,8 6,1 7,6
Oneri finanziari su operazioni a termine 0,0 0,2 (0,2)
Interessi su crediti verso clienti (12,2) (9,1) (3,1)
Interessi su crediti Finanziari (1,6) (4,2) 2,6
Interessi Attivi Bancari (0,4) (1,0) 0,5
Altri Oneri / (Proventi) finanziari (B) 22,6 25,9 (3,4)
Interessi verso utenti 0,9 0,6 0,3
Interessi moratori e dilatori 4,1 1,5 2,7
Interest cost al netto degli utili e perdite attuariali 3,4 3,8 (0,4)
Commissioni su crediti ceduti 17,2 10,9 6,3
Interessi di ritardato pagamento su controversie fiscali 0,0 0,0 0,0
Interessi su crediti diversi (2,2) (1,4) (0,8)
Altri oneri / (proventi) 1,0 1,7 (0,7)
Oneri/(Proventi) da attualizzazione crediti finanziari Pubblica Illuminazione
(1,8) 8,8 (10,6)
Oneri finanziari netti (A) + (B) 91,1 82,5 8,7
Gli oneri finanziari netti ammontano complessivamente a € 91,1 milioni e registrano un
incremento di € 8,7 milioni rispetto al 30 settembre 2011. Tale variazione nel suo
complesso discende:
dai maggiori interessi maturati sull’indebitamento sia nella componente a medio -
lungo termine che in quella a breve, che complessivamente hanno registrato una
variazione pari a € 12,4 milioni, per effetto essenzialmente del fabbisogno generato
dall’acquisto della sede che ha comportato il tiraggio della seconda tranche di un
finanziamento contratto dalla Capogruppo (€ 100 milioni) e, più in generale un
incremento dell’indebitamento medio (a breve ed a medio termine) nel corso del
periodo. L’aumento degli spread applicati dagli istituti bancari, caratterizzante la fase
macroeconomica rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, è stato in gran
parte contenuto attraverso un significativo effetto positivo dato dalla discesa del tassi
Euribor a breve, a cui è parametrata la porzione a tasso variabile del debito bancario,
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
123
dai maggiori oneri derivanti dalle operazioni di cessione dei crediti (+ € 6,3 milioni)
che recepisce l’effetto della variazione dell’area di consolidamento conseguente
all’acquisto del 100% di Acea Energia ( + € 1,8 milioni) e dei maggiori volumi ceduti.
Si segnala che nel corso dell’esercizio ed in continuità con il precedente, al fine di
ridurre il rischio credito nei riguardi della Pubblica Amministrazione, sono state
effettuate una serie di cessioni di crediti pro-soluto, con notifica notarile, relative ad
una porzione di crediti maturati e scaduti verso la Pubblica Amministrazione. Il
relativo costo sostenuto è rappresentato quasi per intero dalla componente interesse
applicata al DSO, ossia al tempo di pagamento della fattura stimato dalla Banca. Si
tratta pertanto di un costo approssimativamente pari a quello che il Gruppo avrebbe
comunque sostenuto
all’iscrizione, nel corso dell’esercizio 2011, degli oneri derivanti dall’attualizzazione dei
crediti relativi alla Pubblica Illuminazione (€ 9,3 milioni) a seguito della sottoscrizione
del contratto integrativo tra ACEA e Roma Capitale, che ha allineato la scadenza del
contratto di servizio a quella della concessione (2027); tale accordo integrativo ha
comportato, come noto, l’applicazione del metodo finanziario puro (IFRIC12) in luogo
di quello misto (intangibile e finanziario) applicato fino al 31 dicembre 2010),
dalla riduzione degli interessi maturati su crediti finanziari (- € 2,6 milioni),
determinata sostanzialmente dalla variazione dell’area di consolidamento prodotta
dallo scioglimento della joint venture.
Il costo globale medio "all in" del debito del Gruppo ACEA si è attestato al 30 settembre
2012 al 3,50% contro il 3,54% del medesimo periodo dell’esercizio precedente.
Con riferimento agli oneri finanziari relativi all’indebitamento si segnala quanto segue:
gli oneri netti da swap (€ 4,7 milioni) sono generati dai flussi scambiati nel periodo
relativamente agli strumenti di cash flow hedge a copertura del rischio tasso e del
rischio cambio,
gli interessi su prestiti obbligazionari sono in linea con quelli del medesimo periodo
del precedente esercizio, attestandosi a € 31,8 milioni, e sono essenzialmente
composti come segue:
o prestito obbligazionario di € 300 milioni a tasso fisso collocato da ACEA nel
2004 (rimborso bullet a dieci anni): € 10,9 milioni,
o prestito obbligazionario di € 500 milioni a tasso fisso collocato da ACEA nel
mese di marzo 2010 (rimborso bullet a dieci anni): € 16,9 milioni,
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
124
o private placement di 20 miliardi di yen perfezionato da ACEA nel mese di
marzo 2010 (rimborso bullet a quindici anni): € 3,6 milioni senza considerare
le coperture allocate nella voce oneri netti da swap,
gli interessi sull’ indebitamento a medio – lungo termine ammontano a € 32,5 milioni
e crescono di € 4,7 milioni,
gli interessi sull’indebitamento a breve termine verso banche e su altri debiti
finanziari sono pari a € 13,8 milioni di cui attribuibili ad ACEA € 11 milioni e
aumentano di € 7,6 milioni.
In riferimento agli oneri derivanti dalle cessioni dei crediti, che complessivamente si
attestano a € 17,2 milioni, si segnala di seguito la composizione per Società:
Acea Energia € 13,5 milioni (€ 7,4 milioni al 30 settembre 2011, € 8,5 milioni a
parità di perimetro),
ACEA Ato2 € 3,2 milioni (€ 2,8 milioni al 30 settembre 2011),
ACEA Distribuzione € 0,5 milioni (€ 0,7 milioni al 30 settembre 2011).
Si segnala, altresì, la crescita (i) dei proventi verso clienti (pari a € 3,1 milioni), in
conseguenza dell’aumento degli interessi applicati da Acea Energia ai propri clienti e (ii)
degli interessi moratori e dilatori (€ 2,7 milioni) per effetto principalmente dell’iscrizione
di quanto applicato da Equitalia sulle rateizzazioni finalizzate sul finire dell’esercizio 2011
nonché dello sconto applicato dall’AEEG (circa € 1 milione) per il pagamento anticipato,
richiesto da ACEA Distribuzione, del contributo a copertura degli oneri di sostituzione dei
contatori elettromeccanici.
Con riferimento alla composizione per Area Industriale si veda la tabella seguente
€/milioni 30.09.2012 30.09.2012 Variazioni
assolute Variazioni
%
Reti 17,8 17,1 0,7 4,0%
Energia 6,6 5,1 1,5 28,6%
Idrico 7,1 7,1 (0,0) -0,4%
Ambiente 0,8 0,4 0,4 91,7%
Capogruppo 58,9 52,7 6,2 11,7%
Oneri/(proventi) finanziari 91,1 82,5 8,7 10,5%
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
125
8. Oneri e Proventi da Partecipazioni – € 1,1 milioni
Si riferiscono al consolidamento secondo il metodo del patrimonio netto di alcune società
del Gruppo, con particolare riferimento ad Agua de San Pedro. Al 30 settembre 2011
erano iscritte in tale voce le plusvalenze derivanti dall’operazione di scioglimento della
Joint venture con GDF Suez Energia Italia ed il positivo risultato della valutazione a fair
value della quota di possesso di Acea Energia già detenuta dal Gruppo
(complessivamente € 55,3 milioni).
9. Imposte sul reddito - € 68,0 milioni
Il carico fiscale del periodo è stimato pari complessivamente a € 68 milioni contro € 40,6
milioni al 30 settembre 2011.
L’incremento complessivo registrato nel periodo, pari a € 27,5 milioni, deriva dall’effetto
combinato dell’incremento dell’utile ante imposte e da eventi straordinari che hanno
influenzato negativamente (ovvero incrementandolo) il tax rate del periodo di confronto.
Tra le cause che hanno contribuito ad incrementare le imposte si segnala l’estensione
dell’addizionale Ires ai soggetti operanti nei settori della trasmissione e dispacciamento e
della distribuzione di energia elettrica e ai soggetti operanti nei settori della produzione di
energia elettrica da fonti fotovoltaiche o eoliche.
La normativa, introdotta dall’articolo 7 del D.L. 13 agosto 2011 n. 138, convertito nella
Legge 14 settembre 2011 n. 148, era già presente nel periodo di confronto, ma esplica
tutti i suoi effetti a partire dall’esercizio 2012 non trovando alcuna mitigazione dal punto
di vista economico, così come avvenuto nel periodo di confronto, nel ricalcolo della
fiscalità differita. Le maggiori imposte iscritte in relazione all’addizionale Ires sono pari ad
€ 5,1 milioni e corrispondono a 4 punti percentuali di tax rate.
Si segnala tra le cause di incremento delle imposte la sanzione comminata dall’AGCM cui
corrisponde una maggiore imposta di 2,7 milioni pari 2 punti percentuali di tax rate
A quanto sopra descritto si aggiunga che il periodo di confronto è stato positivamente
influenzato da alcuni eventi straordinari che hanno ridotto in modo sensibile il tax rate: ci
si riferisce in modo particolare all’iscrizione delle plusvalenze derivanti dalla cessione
delle società oggetto dell’Accordo Quadro sottoscritto tra ACEA e GSEI che presentano i
requisiti previsti dall’articolo 87 del D.P.R. 917/1986 per l’applicazione della participation
exemption: in sintesi la tassazione è applicata sul 5% del provento realizzato.
Il tax rate del periodo si attesta quindi intorno al 52% (37,1% nel 2011).
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
126
10. Risultato Netto Attività discontinue - € 0,0 milioni
Come previsto dal Piano Industriale del Gruppo relativo al periodo 2012 – 2016
approvato dal Consiglio di Amministrazione di ACEA S.p.A. lo scorso 22 febbraio 2012, la
Capogruppo sta valutando l’ipotesi di una cessione delle attività fotovoltaiche da operarsi
entro la fine dell’anno. A tal fine è stata avviata una procedura competitiva che ha come
oggetto la dismissione di alcuni impianti di proprietà di ARSE.
I principali dati economici e patrimoniali al 30 settembre 2012 relativi al perimetro
potenziale oggetto di cessione sono i seguenti:
Totale assets patrimoniali oggetti di cessione: € 138 milioni;
Margine operativo lordo: circa € 17 milioni
Note al Conto Economico Consolidato
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
127
11. Utile (perdita) per azione
al 30.09.2012 al 30.09.2011 Variazioni
Utile del periodo di Gruppo da attività in funzionamento (in migliaia di euro)
56.393 118.390 -61.996
Utile del periodo di Gruppo di spettanza delle azioni ordinarie (in migliaia di euro) (A)
56.393 118.390 -61.996
Numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione ai fini del calcolo dell’utile per azione
- di base (B) 212.964.900 212.964.900 0
- diluito (C) 212.964.900 212.964.900 0
Utile per azione (in euro)
- di base (A/B) 0,2648 0,5559 -0,2911
- diluito (A/C) 0,2648 0,5559 -0,2911
al 30.09.2012 al 30.09.2011 Variazioni
Utile del periodo di Gruppo (in migliaia di euro) 56.393 63.381 -6.987
Utile del periodo di Gruppo di spettanza delle azioni ordinarie (in migliaia di euro) (A)
56.393 63.381 -6.987
Numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione ai fini del calcolo dell’utile per azione
- di base (B) 212.964.900 212.964.900 0
- diluito (C) 212.964.900 212.964.900 0
Utile per azione (in euro)
- di base (A/B) 0,2648 0,2976 -0,0328
- diluito (A/C) 0,2648 0,2976 -0,0328
Note alla Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
128
Note alla Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata
Rif Nota
GRUPPO ACEA STATO PATRIMONIALE (importi in milioni di €)
30.09.2012 (a)
31.12.2011 (b)
Variazioni (a) - (b)
Variazioni %
ATTIVITA' E PASSIVITA' NON
CORRENTI 3.778,1 3.548,0 230,1 6,5%
12 Immobilizzazioni materiali/immateriali 4.045,5 3.844,6 200,9 5,2%
13 Partecipazioni 21,5 19,5 2,0 10,2%
14 Altre attività non correnti 442,9 416,8 26,0 6,2%
15 Tfr e altri piani a benefici definiti (107,9) (104,8) (3,2) 3,0%
16 Fondi rischi e oneri (244,9) (250,9) 6,0 (2,4%)
17 Altre passività non correnti (378,9) (377,2) (1,7) 0,4%
CIRCOLANTE NETTO 239,2 89,3 150,0 168,0%
18 Crediti correnti 1.616,3 1.510,0 106,3 7,0%
19 Rimanenze 57,8 66,1 (8,3) (12,6%)
20 Altre attività correnti 234,2 246,6 (12,4) (5,0%)
21 Debiti correnti (1.235,0) (1.344,8) 109,7 (8,2%)
22 Altre passività correnti (434,0) (388,7) (45,3) 11,7%
CAPITALE INVESTITO 4.017,3 3.637,3 380,0 10,4%
23 INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (2.659,5) (2.325,8) (333,7) 14,3%
Crediti finanziari medio lungo termine 25,0 19,9 5,1 25,6%
Debiti finanziari a medio lungo termine (2.428,8) (2.298,9) (129,9) 5,6%
Crediti finanziari a breve termine 200,3 172,8 27,5 15,9%
Disponibilità liquide 86,1 321,0 (234,9) (73,2%)
Debiti finanziari a breve termine (542,2) (540,6) (1,5) 0,3%
24 Totale Patrimonio Netto (1.357,8) (1.311,5) (46,4) 3,5%
COPERTURE (4.017,3) (3.637,3) (380,0) 10,4%
Importi in milioni di Euro
Lo Stato Patrimoniale sopra riportato è stato riclassificato mostrando le voci del capitale
investito e le corrispondenti coperture finanziarie.
In particolare è stato sommato il valore netto delle attività immobilizzate al valore del
circolante netto costituito dalle voci dei crediti correnti, degli altri crediti, delle rimanenze,
dei debiti correnti e la parte a breve dei debiti a lungo termine.
Note alla Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
129
Il valore ottenuto di capitale investito è confrontato con i corrispondenti valori relativi ai
mezzi propri ed alla posizione finanziaria netta evidenziando in tal modo il peso delle
coperture.
La situazione patrimoniale del Gruppo ACEA evidenzia un incremento del capitale
investito, rispetto al 31 dicembre 2011, pari a € 380 milioni (+ 10,4%). Tale incremento
è la risultante dell’aumento che si registra nell’attivo fisso netto (€ 230,1 milioni) e nel
capitale circolante netto (€ 150,0 milioni).
Attività e passività non correnti - € 3.778,1 milioni
Ammontano ad € 3.778,1 milioni e registrano una variazione positiva per € 230,1 milioni
rispetto al 31 dicembre 2011 (+ 6,5%) e sono composte come segue.
12. Immobilizzazioni materiali/immateriali - € 4.045,5 milioni
Tale voce si incrementa rispetto alla fine dell’esercizio precedente di € 200,9 milioni.
Alla variazione contribuiscono gli investimenti del periodo (€ 405,4 milioni) al netto degli
ammortamenti e delle svalutazioni (€ 198,3 milioni) e la riduzione delle immobilizzazioni
immateriali registrata da GORI (- € 15,1 milioni) relativamente ai costi pluriennali ove
trovavano allocazione gli oneri relativi alle rate di mutuo da rimborsare ai Comuni; tale
riduzione è stata determinata dalle decisioni assunte dall’Assemblea dell’Ente nella
seduta del 27 ottobre 2012. Per maggiori informazioni si rinvia al paragrafo denominato
“Andamento della gestione nel periodo”.
La tabella che segue evidenzia, per Area Industriale e Società, il livello degli investimenti
realizzati al 30 settembre 2012 confrontati con il medesimo periodo del 2011.
Area Industriale Società 30.09.2012 30.09.2011 Variazione
Reti
ACEA Distribuzione 70,1 72,6 (2,4)
ACEA – Illuminazione Pubblica 0,0 0,0 0,0
ARSE 2,1 14,2 (12,2)
Ecogena 0,2 0,9 (0,6)
Totale Area Reti 72,4 87,7 (15,2)
Energia
Acea Produzione 17,4 6,5 10,9
Acea Energia Holding 0,4 1,0 (0,6)
Acea Energia 5,8 4,7 1,1
Acea800 0,0 0,0 0,0
Totale Area Energia 23,6 12,2 11,4
Note alla Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
130
Area Industriale Società 30.09.2012 30.09.2011 Variazione
Ambiente
Aria 21,7 13,6 8,0
SAO 1,8 1,6 0,3
Aquaser 0,1 0,1 0,0
Kyklos 0,9 0,5 0,4
Solemme 0,4 0,2 0,2
I.S.A. 0,3 0,1 0,2
A.p.i.c.e. 0,0 0,0 0,0
Totale Area Ambiente 25,2 16,1 9,2
Idrico
ACEA Ato2 104,5 100,4 4,1
ACEA Ato5 4,9 3,9 1,0
Gori 2,8 3,9 (1,1)
Minori 0,6 0,4 0,2
Totale idrico Lazio - Campania 112,7 108,5 4,2
Acque 17,6 19,2 (1,6)
Publiacqua 17,8 15,3 2,5
Ingegnerie toscane 3,0 0,0 3,0
Umbra Acque 3,2 2,1 1,1
Nuove Acque 1,3 1,6 (0,3)
Acquedotto del Fiora 8,1 6,3 1,8
Minori 0,0 0,0 0,0
Totale Idrico Toscana - Umbria 51,1 44,5 6,6
Gestioni Idriche estero 0,3 0,4 (0,2)
Totale Area Idrico 164,1 153,5 10,6
Ingegneria e Servizi Laboratori 0,5 0,2 0,3
Totale 0,5 0,2 0,3
Corporate ACEA 119,6 5,5 114,1
Totale 119,6 5,5 114,1
TOTALE GRUPPO ACEA 405,4 275,2 130,2
La variazione è conseguente all’incremento degli investimenti che ha interessato tutte le
aree industriali, con particolare riferimento alla Capogruppo (+ € 114,1 milioni), ad
eccezione dell’area Reti che registra una riduzione complessivamente pari a € 15,2
milioni. Tale riduzione è da imputare principalmente ad ARSE (- € 12,2 milioni) per
effetto del completamento degli impianti di proprietà.
L’apporto della Capogruppo all’incremento degli investimenti risiede principalmente nel
perfezionamento, avvenuto in data 23 gennaio 2012, del contratto di compravendita
della sede di Piazzale Ostiense ed annessa autorimessa (complessivamente per € 112
milioni). ACEA ha inoltre effettuato investimenti di miglioria sugli impianti specifici
dell’edificio della Sede, nonché in hardware e software necessari ai progetti di
miglioramento ed alla evoluzione della rete informatica e dei sistemi applicativi.
L’Area Idrico ha effettuato, rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, maggiori
investimenti complessivamente per € 10,6 milioni. L’incremento è principalmente
riconducibile alle Società operanti nel territorio Toscana e Umbria (complessivamente pari
Note alla Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
131
a € 6,6 milioni), con particolare riferimento a Publiacqua (+ € 2,5 milioni) relativamente
agli interventi di manutenzione straordinaria ed alle estensioni ed ampliamenti effettuati
principalmente sulle condotte idriche, sulle reti fognarie e sui depuratori e a Ingegnerie
Toscane (+ € 3,0 milioni) inerenti principalmente all’acquisto in leasing della nuova sede
aziendale. Si segnala un incremento degli investimenti delle Società dell’Area Idrico Lazio
– Campania per complessivi € 4,2 milioni, di cui € 4,1 milioni attribuibili ad ACEA Ato2.
Sono in aumento anche gli investimenti dell’Area Energia (+ € 11,4 milioni) e riguardano
principalmente Acea Produzione (+ € 10,9 milioni) per il repowering delle centrali
idroelettriche di Salisano e Orte ed Acea Energia (+ € 1,1 milioni) per la sostituzione del
sistema di fatturazione ai clienti del mercato di maggior tutela e per l’aggiornamento di
licenze informatiche.
L’Area Ambiente registra un aumento degli investimenti complessivamente pari a € 9,2
milioni, attribuibili principalmente ai costi, sostenuti prevalentemente nel terzo trimestre
2012, legati alle attività di revamping in corso sull’impianto di termovalorizzazione di
Terni e sulla prima linea di quello di San Vittore del Lazio.
13. Partecipazioni - € 21,5 milioni
Rispetto al 31 dicembre 2011 aumentano di € 2 milioni per effetto dell’aumento del
capitale sociale della Società Eur Power detenuto da Ecogena (+ € 0,7 milioni) e delle
valutazioni ad Equity principalmente di Agua de San Pedro e Geal.
14. Altre attività non correnti - € 442,9 milioni
Il saldo di tale voce è riepilogato come segue:
€ milioni 30.09.2012 31.12.2011 Variazioni
Imposte differite Attive 384,0 353,6 30,4
Crediti verso altri 52,8 56,1 (3,3)
Ratei/Risconti Attivi 6,0 7,1 (1,0)
Totale Attività non correnti 442,9 416,8 26,0
I crediti verso altri rappresentano il complesso degli investimenti effettuati, fino al 31
dicembre 2010, nell’ambito del contratto di servizio di Illuminazione Pubblica: tali crediti
sono stati iscritti in conseguenza dell’applicazione dell’IFRIC 12 con il metodo finanziario
al citato servizio.
Note alla Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
132
I risconti e ratei attivi sono prevalentemente riferiti alle attività di produzione dei
certificati bianchi.
L’incremento della voce rispetto alla fine del precedente esercizio è pari a € 26 milioni (+
6,2%) e deriva principalmente dallo stanziamento di periodo delle imposte differite
attive.
15. TFR e altri piani a benefici definiti - € 107,9 milioni
L’incremento dello stock, rispetto alla fine del precedente esercizio, ammonta ad € 3,2
milioni che deriva dall’effetto netto di
+ € 3,3 milioni relativi al TFR,
- € 1,1 milione riferito alle agevolazioni tariffarie,
e, infine, + € 1 milione relativo al Piano di Incentivazione a medio – lungo
termine.
L’andamento delle prime due voci è influenzato sensibilmente, oltre che
dall’accantonamento del periodo pari a € 11,7 milioni, dalle uscite verificatesi nel periodo
in conseguenza dell’attuazione delle procedure di mobilità volontaria di ACEA Ato2 e
ACEA Distribuzione e dal reintegro dei dipendenti rientranti nel ramo d’azienda affittato,
fino al 31 dicembre 2011, a Marco Polo (€ 1,9 milioni).
16. Fondo rischi e oneri - € 244,9 milioni
Rispetto all’esercizio precedente, registra una variazione in diminuzione pari a € 6,0
milioni che deriva principalmente dagli accantonamenti del periodo (€ 25,6 milioni) al
netto degli utilizzi ed altri movimenti (complessivamente pari a € 31,7 milioni) con
riferimento agli stanziamenti effettuati nei precedenti esercizi a titolo di mobilità, per
vertenze giudiziarie, oneri concessori e a copertura di rischi su appalti.
Le principali variazioni si riferiscono a:
il fondo accantonato in GORI relativo agli stanziamenti operati in precedenti
esercizi a fronte delle quote dei mutui non accertate da rimborsare ai Comuni (- €
11,8 milioni). Tale cancellazione è stata effettuata in conseguenza delle decisioni
assunte dall’Assemblea dell’Ente nella seduta del 27 ottobre 2012. Per maggiori
informazioni si rinvia al paragrafo denominato “Andamento della gestione nel
periodo”,
Note alla Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
133
il fondo accantonato per affrontare gli oneri derivanti dal piano di esodo e
mobilità che subisce una diminuzione di € 6,6 milioni a seguito degli utilizzi
effettuati principalmente in ACEA Ato2, ACEA Distribuzione e nella Capogruppo,
il fondo rischi partecipate (- € 4,2 milioni) essenzialmente in conseguenza
dell’utilizzo, per € 4,9 milioni, del fondo accantonato lo scorso esercizio per
fronteggiare i rischi relativi ai differenziali tra la tariffa garantita e quella effettiva
di GORI,
il fondo accantonato per affrontare le problematiche di natura contributiva che
subisce un aumento netto pari ad € 3,6 milioni in seguito all’accantonamento del
periodo pari a € 4,6 milioni,
il fondo oneri di ripristino in seguito agli accantonamenti per € 8,9 milioni relativi
agli oneri necessari al mantenimento in buono stato dell’infrastruttura utilizzata
nell’ambito della gestione del servizio idrico.
La tabella di seguito riportata dettaglia la composizione del fondo rischi per natura.
Natura del fondo 30.09.2012 31.12.2011 Variazioni
Legale 27,9 25,4 2,5
Fiscale 2,0 2,4 (0,4)
Partecipate 76,5 80,7 (4,2)
Rischi contributivi 30,1 26,5 3,6
Esodo e mobilità 6,0 12,6 (6,6)
Post mortem 15,4 15,4 0,0
Canoni di concessione 0,0 11,8 (11,8)
Altri rischi ed oneri 23,5 21,5 2,0
TOTALE 181,4 196,4 (14,9)
Fondo Oneri di Ripristino 63,5 54,5 8,9
TOTALE FONDO 244,9 250,9 (6,0)
Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo denominato “Aggiornamento sulle principali
vertenze giudiziali” del Bilancio Consolidato 2011 e del Bilancio Consolidato Semestrale
Abbreviato 2012.
Note alla Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
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17. Altre passività non correnti - € 378,9 milioni
Contribuiscono alla riduzione del capitale investito netto per € 378,9 milioni e, rispetto al
31 dicembre 2011, presentano un incremento di € 1,7 milioni (+ 0,4 %).
La voce è composta come segue:
€ milioni 30.09.2012 31.12.2011 Variazioni
Fondo Imposte Differite 102,2 98,8 3,4
Acconti 124,5 130,0 (5,5)
Ratei/Risconti Passivi 37,1 26,7 10,5
Contributi di allacciamento idrici 49,1 54,9 (5,8)
Contributi in conto impianti 66,0 66,8 (0,9)
Totale Passività non correnti 378,9 377,2 1,7
Nella voce acconti è compreso l’ammontare dei depositi cauzionali e anticipo consumi
oggetto di adeguamento da parte delle società idriche.
I ratei e risconti passivi, pari a € 37,1 milioni, si riferiscono ai contributi ricevuti, rilasciati
a conto economico in misura pari all’ammortamento generato dall’investimento a cui essi
sono collegati. L’incremento di € 10,5 milioni è attribuibile principalmente all’iscrizione, in
ACEA Distribuzione, del risconto relativo al contributo ottenuto a fronte dell’attività di
sostituzione dei misuratori elettromeccanici con quelli elettronici ai sensi della
deliberazione n. 292/06. Sulla base della normativa in vigore la Società ha chiesto il
pagamento anticipato di tale somma al netto di uno sconto di € 1 milione allocato tra gli
oneri finanziari.
Circolante netto- € 239,2 milioni
Si incrementa di € 150,0 milioni rispetto alla fine dell’esercizio precedente. La crescita è
legata, da un lato, alla riduzione dei debiti correnti per € 109,7 milioni (- 8,2%) e alla
crescita dei crediti correnti per € 106,3 milioni (+ 7%), parzialmente mitigata dalla
riduzione delle rimanenze per € 8,3 milioni (- 12,6%), delle altre attività correnti per €
12,4 milioni (- 5%), nonché dall’aumento delle altre passività correnti per € 45,3 milioni
(+ 11,7%).
Note alla Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
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18. Crediti correnti - € 1.616,3 milioni
€ milioni 30.09.2012 31.12.2011 Variazioni
assolute Variazioni
%
Crediti verso utenti e clienti 1.414,5 1.304,7 109,8 8,4%
Crediti verso Roma Capitale 169,9 160,1 9,8 6,1%
Crediti verso collegate 5,7 7,4 (1,7) (22,7%)
Crediti verso controllate 26,3 37,9 (11,6) (30,7%)
Totale Crediti Correnti 1.616,3 1.510,0 106,3 7,0%
18.a - Crediti verso utenti e clienti
Con riferimento alla variazione in aumento di € 109,8 milioni si riporta di seguito la
tabella di dettaglio che illustra l’andamento per Area Industriale.
€ milioni
30/09/2012 31/12/2011 Variazione
Utenti Clienti Totale
Utenti Clienti Totale (a)- (c ) (b) - (d) Totale
(a) (b) ( c ) (d)
Area Reti 71,4 62,5 133,9 27,9 73,3 101,3 43,4 (10,8) 32,6
Area Energia 551,2 60,5 611,7 551,7 61,2 612,9 (0,4) (0,7) (1,2)
Area Idrico 513,9 64,0 577,9 439,2 52,2 491,4 74,6 11,9 86,5
Area Ambiente 0,0 42,5 42,5 0,0 60,3 60,3 0,0 (17,7) (17,7)
Corporate 0,0 48,4 48,4 0,0 38,9 38,9 0,0 9,5 9,5
Totale 1.136,4 278,0 1.414,5 1.018,8 285,9 1.304,7 117,6 (7,8) 109,8
l’Area Reti mostra una crescita complessivamente pari a € 32,6 milioni,
principalmente attribuibile all’aumento registrato da ACEA Distribuzione (+ € 44,1
milioni), determinato da alcune problematiche relative al sistema di fatturazione, e
alla diminuzione prodotta da ARSE (€ 11,4 milioni) che ha incassato nel corso nel
periodo di osservazione un rilevante ammontare di crediti, per lo più generato nel
2011, derivanti da contratti di fornitura in opera di impianti fotovoltaici. Il fondo
svalutazione crediti dell’Area si attesta a € 6,3 milioni. S’informa che nel periodo
gennaio – settembre sono stati ceduti da ACEA Distribuzione, nell’ambito del
contratto di cartolarizzazione, crediti per € 123 milioni,
l’Area Energia mitiga la crescita dello stock riducendo complessivamente l’esposizione
per € 1,2 milioni. L’andamento del periodo è determinato dalla diminuzione pari a €
7,6 milioni dei crediti del Gruppo Acea Energia con particolare riferimento alle
Note alla Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
136
controllate e, di segno opposto, dalla crescita dei crediti di Acea Energia Holding e
Acea Produzione per complessivi € 6,5 milioni. La diminuzione del Gruppo Acea
Energia discende dalla contrazione del portafoglio vendite delle società controllate e
dalla riduzione dei volumi venduti da Acea Energia solo parzialmente compensati dalla
crescita dei prezzi di vendita inclusivi delle componenti accessorie. L’importo
complessivo del fondo svalutazione crediti si è attestato, al termine del terzo
trimestre, a € 75,4 milioni ed è relativo ad Acea Energia per € 74,2 milioni. Si informa
che da gennaio a settembre Acea Energia ha ceduto, nell’ambito del contratto di
cartolarizzazione stipulato nel 2009, crediti vantati verso i privati per € 383,3 milioni
ed ha posto in essere operazioni di cessione spot sulla base delle quali sono stati
ceduti crediti verso la Pubblica Amministrazione per € 147,3 milioni. Si informa inoltre
che Acea Energia ha proceduto alla radiazione di crediti per l’importo di € 24,5
milioni,
l’Area Idrico aumenta lo stock di € 86,5 milioni, in particolare di quelli per utenza per
complessivi € 74,6 milioni. Tale aumento discende (i) per € 25,3 milioni dalla
riallocazione dalla voce “Altri crediti” dei conguagli tariffari di ACEA Ato5, relativi al
periodo 2006 – 2011 iscritti al 31 dicembre 2011, definiti dal Commissario ad acta
con Relazione - F 129/2012 - concernente la “scelta dei criteri, verifiche tariffarie e
della gestione degli anni dal 2006 al 2011, stima dei conguagli e dei livelli di servizio”
rilasciata il 28 giugno, nonché dall’iscrizione dei ricavi di periodo pari a € 8,4 milioni,
(ii) per € 29 milioni in conseguenza degli incrementi tariffari applicati da ACEA Ato2 e
(iii) dalla crescita dei crediti di GORI (€ 6,5 milioni), per effetto dell’iscrizione dei
ricavi garantiti così come approvati dall’assemblea dell’Ente d’Ambito in data 27
ottobre 2012.
Si segnala altresì la crescita dei crediti utenza delle gestioni idriche in Toscana e
Umbria, dovuto agli effetti migliorativi delle tariffe applicate, in particolare di
Publiacqua (+ € 7,6 milioni), Acque (+ € 3,5 milioni), parzialmente compensati dalla
riduzione dello stock dei crediti per utenza di Acquedotto del Fiora (€ 3,1 milioni) e
Umbra Acque (€ 1,9 milioni).
Il Fondo svalutazione crediti dell’Area si attesta al termine di questo terzo trimestre a
€ 91,2 milioni.
Si informa che ACEA Ato2 ha effettuato nel periodo cessioni di crediti utenza verso
Pubbliche Amministrazioni, Comuni e privati per complessivi € 218 milioni e radiazioni
per € 1,8 milioni le cui prospettive di recupero sono sostanzialmente nulle. Per
maggiori informazioni in merito alle problematiche tariffarie di ACEA Ato5 e GORI
nonché per la revisione tariffaria di ACEA Ato2 si rinvia a quanto illustrato nei
Note alla Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
137
paragrafi “Informativa sui servizi in concessione” e “Aggiornamenti sulle principali
vertenze giudiziali” del Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato 2012 nonché al
paragrafo “Andamento della gestione nel periodo” del presente documento,
l’Area Ambiente riduce sensibilmente il suo stock di crediti rispetto al 31 dicembre
2011 (- € 17,7 milioni di cui € 11,9 milioni attribuibile ad ARIA), per effetto
dell’incasso dei crediti verso il GSE in seguito alla sottoscrizione della Convenzione
definitiva in regime CIP 6/92 che regola il ritiro dell’energia delle due nuove linee
dell’impianto di termovalorizzazione di San Vittore del Lazio e a SAO per € 6 milioni in
seguito ai maggiori incassi ottenuti nel periodo,
la Corporate contribuisce alla crescita dello stock dei crediti verso Clienti per € 9,5
milioni. L’incremento è prevalentemente riferito (i) alle attività svolte nel periodo
nell’ambito del servizio di pubblica illuminazione nel Comune di Napoli (+ € 6,4
milioni) ed (ii) alle due operazioni di acquisizione dei crediti maturati da Acea Energia
verso ATAC complessivamente pari a € 7,3 milioni, perfezionate nei mesi di marzo e
settembre, di cui già incassati € 3,3 milioni.
Sono contenuti in tale voce i crediti in contestazione che, al 30 settembre 2012, sono
pari a € 20,6 milioni e sono relativi alla nota controversia con lo Stato Città del
Vaticano.
Il Fondo svalutazione crediti si attesta al 30 settembre a € 4,7 milioni.
Si segnala infine che, nel periodo in osservazione, ACEA ha proceduto a radiare crediti
completamente svalutati per l’importo complessivo di € 17,4 milioni.
18.b - Crediti verso controllante Roma Capitale
Al 30 settembre 2012 i crediti commerciali verso Roma Capitale, sia con riferimento alla
gestione ordinaria che a quella commissariale, ammontano complessivamente ad € 169,9
milioni (al 31 dicembre 2011 erano pari ad € 160,1 milioni).
L’ammontare complessivo dei crediti, inclusi quelli finanziari derivanti dal contratto di
pubblica illuminazione sia a breve che a medio – lungo termine, è di € 333,5 milioni
contro € 292,7 milioni alla fine del precedente esercizio.
La tabella che segue espone congiuntamente le consistenze scaturenti dai rapporti
intrattenuti con Roma Capitale dal Gruppo ACEA, sia per quanto riguarda l’esposizione
creditoria sia per quella debitoria ivi comprese le partite di natura finanziaria.
Note alla Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
138
A credito verso Roma Capitale ( € milioni)
30.09.2012 31.12.2011 Variazione
Crediti per utenze 76,5 66,1 10,5
Crediti per lavori 45,0 44,4 0,5
Crediti per servizi 9,8 13,1 (3,3)
Crediti diversi 1,4 1,4 0,0
Totale prestazioni fatturate 132,7 125,0 7,7
Crediti per contributi 14,1 14,1 0,0
Crediti per addizionali 0,0 0,0 0,0
Totale prestazioni richieste 146,8 139,1 7,7
Totale prestazioni da fatturare 19,4 19,5 (0,1)
Anticipi 2,1 0,0 2,1
Nuovo regolamento cavi stradali 1,1 1,4 (0,4)
Crediti per Equitalia 0,5 0,0 0,5
Totale Crediti commerciali 169,9 160,1 9,8
Crediti finanziari verso il Comune di Roma 140,7 114,7 26,0
Totale Crediti esigibili entro l'esercizio successivo (A)
310,5 274,7 35,8
A debito verso Roma Capitale ( € milioni)
30.09.2012 31.12.2011 Variazione
Debiti per canoni fognature e depurazione 32,7 32,7 (4,0)
Debiti per addizionali energia elettrica 33,8 52,8 (18.961,3)
Debiti diversi 1,5 1,5 0,0
Nuovo Regolamento Cavi Stradali 1,1 0,8 0,2
Debiti per Cosap 0,4 0,4 0,0
Debiti per affitto sede aziendale 0,0 0,0 0,0
Debiti per canone di Concessione 23,9 24,1 (0,2)
Totale debiti commerciali 93,3 112,3 (19,0)
Debiti finanziari (compresi dividendi) 2,2 16,0 (13,8)
Totale Debiti esigibili entro l'esercizio successivo (B)
95,5 128,3 (32,7)
TOTALE (A) - (B) 215,0 146,4 68,5
Crediti finanziari a medio - lungo termine per Illuminazione Pubblica
22,9 18,0 4,9
Debiti per canone di depurazione e fognatura in contestazione Città del Vaticano
(20,5) (20,5) 0,0
Saldo netto 217,4 144,0 73,5
Note alla Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
139
Per quanto riguarda l’andamento del periodo del saldo netto con riferimento alle singole
Società del Gruppo si segnala che:
Capogruppo: + € 178 milioni (+ € 46,4 milioni rispetto al 2011)
ACEA Distribuzione: + 3,1 milioni (- € 1,2 milioni rispetto al 2011)
ACEA Ato2: + € 24,9 milioni (+ € 1,8 milioni rispetto al 2011)
ACEA Energia: + € 11,4 milioni (+ € 26,4 milioni rispetto al 2011).
Nel periodo di riferimento sono state effettuate compensazioni amministrative, per
l’importo complessivo di € 63,6 milioni.
18.c - Crediti verso collegate
Ammontano a € 5,7 milioni (erano € 7,4 milioni al 31 dicembre 2011) e si riferiscono
principalmente ai crediti verso Marco Polo per € 1,1 milioni (+ € 0,2 milioni), Agua de San
Pedro per € 1 milione (- € 0,2 milioni) e Sienergia per € 0,6 milioni.
Completano il saldo i crediti vantati dalle società collegate di Crea Gestioni per € 1,8
milioni (+ € 0,2 mila) e i crediti di SAO per € 0,3 milioni.
18.d - Crediti verso controllate
Ammontano a € 26,3 milioni (€ 37,9 milioni del 31 dicembre 2011) e risultano diminuiti
di € 11,6 milioni. Si riferiscono a crediti vantati nei confronti delle società consolidate con
il metodo proporzionale. In particolare la voce comprende sostanzialmente i crediti iscritti
(i) in Acea Energia verso le sue controllate per € 20,8 milioni (- € 11,5 milioni), (ii) in
Sarnese Vesuviano verso GORI per € 4,3 milioni (- € 0,1 milioni) e (iii) in ACEA per € 0,9
milioni (- € 0,2 milioni).
19. Rimanenze - € 57,8 milioni
Il saldo di tale voce si riduce di € 8,3 milioni per effetto della contrazione delle attività di
ARSE nel campo fotovoltaico sia con riferimento alla realizzazione degli impianti in
proprietà che a quelle di EPC a favore di terzi. ARSE infatti registra una riduzione dello
stock di € 12,5 milioni. Nella tabella che segue si riepilogano le variazioni per area
industriale:
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€ milioni 30.09.2012 31.12.2011 Variazioni
Reti 35,4 47,4 (11,9)
Energia 2,8 2,9 (0,2)
Idrico 16,5 13,0 3,5
Ambiente 3,1 2,8 0,3
Totale Rimanenze 57,8 66,1 (8,3)
20. Altre attività correnti - € 234,2 milioni
€ milioni 30.09.2012 31.12.2011 Variazioni
assolute Variazioni
%
Crediti verso altri 136,8 179,3 (42,6) (23,7%)
Ratei e risconti attivi 19,6 9,5 10,1 106,8%
Crediti per derivati su commodities 0,3 0,7 (0,5) (64,4%)
Crediti tributari 77,6 57,1 20,5 36,0%
Totale Altri crediti e attività correnti 234,2 246,6 (12,4) (5,0%)
20.a - Crediti verso altri
Si attestano a € 136,8 e rispetto al 31 dicembre 2011 (erano 179,3 milioni) decrescono
di € 42,6 milioni. Tale riduzione recepisce la riclassifica (- € 25,3 milioni) di parte dei
crediti di ACEA Ato5 iscritti nel 2011 verso l’Autorità d’Ambito a fronte della definizione
da parte del Commissario ad acta dei costi operativi ammessi e non ammessi a revisione;
l’ammontare rimasto sulla voce in commento ammonta a € 32,7 milioni ed afferisce ai
costi operativi non sanabili in sede di revisione tariffaria a carico degli utenti.
Concorrono altresì alla riduzione dei crediti verso altri l’anticipo versato a GSE da ACEA
Distribuzione a fronte del corrispettivo per “componente A3” di competenza agosto 2011
(- € 21,7 milioni) e l’anticipo versato da ACEA a dicembre 2011 per l’acquisto della Sede
( - € 11 milioni) entrambi compensati nel primo semestre 2012 con i debiti maturati.
Di seguito si analizzano le principali voci che contribuiscono allo stock al 30 settembre
2012:
€ 32,7 milioni in ACEA Ato5 si riferiscono ai “crediti verso l’Autorità d’Ambito” relativi
ai costi operativi non sanabili in sede di revisione. Tale voce è stata oggetto di
riallocazione per € 25,3 milioni in conseguenza della pubblicazione del documento
F129 del Commissario ad acta in data 21 giugno 2012,
€ 32,1 milioni in ACEA Distribuzione rappresenta la quota di crediti relativi alla
perequazione specifica aziendale degli anni 2011 e 2012 vantata nei confronti di
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Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
141
Cassa Conguaglio; si ricorda che nel primo semestre del 2012 ACEA Distribuzione ha
incassato il credito residuo di perequazione specifica aziendale 2009 (€ 1,5 milioni) e
il credito residuo di perequazione specifica aziendale 2010 (€ 2,2 milioni),
€ 13,2 milioni per crediti verso Cassa Conguaglio di ACEA Distribuzione relativi al
raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica assegnati,
€ 10,3 milioni iscritti da ACEA nel 2010 in conseguenza della cessione dell’immobile
che accoglie il parco auto della Società. L’importo rappresenta il saldo del prezzo della
citata cessione che il cessionario avrebbe dovuto versare entro il 31 dicembre 2011:
sono state avviate le azioni giudiziarie volte al recupero del credito,
€ 9,4 milioni relativi ai crediti della controllata Gori di cui € 7,1 mila verso i comuni
dell’ATO per fondi ex articolo 14 Legge 36/1994,
€ 5,6 milioni afferenti i contributi regionali ricevuti ma non ancora incassati, in
particolare da ACEA Ato2 (€ 1,6 milioni), Umbra Acque (€ 2,7 milioni) e Acquedotto
del Fiora (€ 0,8 milioni),
€ 4,6 milioni derivanti dall’effetto del rientro del Ramo d’azienda affittato a Marco Polo
a tutto il 31 dicembre 2011; il valore rispecchia le risultanze dell’attivo e del passivo,
comprensivo dei debiti verso il personale reintegrato, del bilancio dell’esercizio 2011
della Società certificato,
€ 4,4 milioni in ACEA Distribuzione rappresenta la quota di crediti relativi alla
perequazione specifica aziendale che sono stati ceduti pro-solvendo,
€ 3,3 milioni in Acea Produzione derivanti dall’operazione di Scioglimento della Joint
Venture con GDF Suez Italia,
€ 3,3 milioni a crediti verso istituti previdenziali diversi per somme corrisposte come
anticipazioni sui versamenti da effettuarsi,
€ 3,3 milioni in ACEA Distribuzione per crediti verso la pubblica amministrazione
pignorati dalla Gerit a seguito di procedimenti in fase di definizione,
€ 2,7 milioni in ACEA per crediti verso Equitalia Gerit che si riferiscono agli incassi
derivanti dalle amministrazioni pubbliche pignorati ai sensi dell’art. 48-bis del D.P.R
29 settembre 1973 n. 602. Tali incassi sono stati utilizzati per estinguere una cartella
di pagamento relativa all’addebito di presunti minori versamenti di Iva a carico del
consolidato di ACEA: contro tale cartella è stato presentato ricorso presso la
Commissione Tributaria Provinciale di Roma che è ancora pendente essendo in corso
l’attività tecnica affidata al CTU. ACEA ritiene che ci siano buoni margini di ottenere il
rimborso di quanto pignorato,
€ 2,8 milioni relativi ad anticipi corrisposti a fornitori e depositi cauzionali.
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142
20.b - Ratei e Risconti attivi
Ammontano a € 19,6 milioni (€ 9,5 milioni al 31 dicembre 2011) e si riferiscono
principalmente a canoni demaniali, canoni di locazione e assicurazioni.
La variazione risulta positiva (€ 10,1 milioni) ed è imputabile ad ACEA Ato2 (+ € 7,3
milioni), ad ACEA Distribuzione (+ € 1 milioni), alla Capogruppo (+ € 0,7 milioni) e ad
Acea Produzione (+ € 0,5 milioni).
20.c - Crediti per derivati su commodities
Il valore del fair value dei contratti su commodities al 30 settembre 2012 è pari a € 0,3
milioni ed è riferito alla Società Acea Energia Holding (- € 0,5 milioni rispetto al 31
dicembre 2011).
20.d - Crediti tributari
Ammontano a € 77,6 milioni (+ € 20,5 milioni) e comprendono i crediti per IVA non
oggetto di richieste di rimborso verso l’Erario per € 21,2 milioni e crediti per IRAP e IRES
complessivamente pari a € 43,6 milioni.
21. Debiti correnti - € 1.235 milioni
€ milioni 30.09.2012 31.12.2011 Variazioni Variazioni
%
Debiti verso fornitori terzi 1.101,8 1.185,0 (83,2) (7,0%)
Debiti verso controllante Roma Capitale 113,8 132,8 (19,0) (14,3%)
Debiti verso controllate 2,3 4,9 (2,6) (53,5%)
Debiti verso collegate 17,2 22,1 (4,9) (22,2%)
TOTALE 1.235,0 1.344,8 (109,7) (8,2%)
21.a - Debiti verso fornitori terzi
I debiti verso fornitori ammontano a € 1.101,8 milioni (al 31 dicembre 2011 erano pari a
€ 1.185 milioni).
La tabella di seguito illustra la composizione per aree industriali:
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143
€/milioni 30.09.2012 31.12.2011 Variazione
Reti 292,6 285,6 7,0
Energia 320,6 430,0 (109,4)
Idrico 360,2 364,5 (4,3)
Ambiente 53,2 36,2 17,0
ACEA 75,1 68,6 6,5
Debiti verso fornitori terzi 1.101,8 1.185,0 (83,2)
La variazione complessiva, pari a - € 83,2 milioni, è data da fenomeni di segno opposto
come di seguito evidenziato:
Reti: crescono di € 7 milioni, principalmente attribuibili all’effetto netto tra
l’incremento dei debiti registrato da ACEA Distribuzione per € 37,8 milioni,
parzialmente compensato dalla riduzione di quelli di ARSE per € 31,1 milioni,
Energia: il decremento di € 109,4 milioni è dato dalla riduzione dei debiti di Acea
Energia (- € 232 milioni) parzialmente mitigato dall’aumento registrato da Acea
Energia Holding (+ € 113,1 milioni); la variazione è determinata dalla riduzione
del fabbisogno di energia elettrica e di gas oggetto di cessione ai clienti. Acea
Produzione incrementa lo stock di debiti per € 7,8 milioni,
Idrico: si riducono di € 4,3 milioni rispetto al 31 dicembre 2011. La variazione è
prevalentemente attribuibile alle Società dell’area Lazio – Campania (- € 4,7
milioni), in particolare si segnala ACEA Ato2, (- € 9,4 milioni) e GORI (+ € 5,1
milioni),
Ambiente: l’aumento di € 17 milioni è imputabile essenzialmente ai debiti verso
fornitori maturati da ARIA verso gli appaltatori che stanno svolgendo le attività di
revamping dell’impianto termovalorizzatore di Terni ed alla prima linea di quello di
San Vittore del Lazio,
Capogruppo ACEA: registra un aumento di € 6,5 milioni rispetto alla fine
dell’esercizio 2011, di cui € 2,3 milioni afferenti i debiti verso fornitori risultanti dal
ramo d’azienda affittato a Marco Polo, il cui contratto è scaduto con decorrenza 1
gennaio 2012.
21.b - Debiti verso Controllante Roma Capitale
Ammontano ad € 113,8 milioni per i quali si rimanda a quanto già commentato nella nota
n. 18.b del presente documento.
Note alla Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
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21.c - Debiti verso imprese controllate
I debiti verso controllate ammontano a € 2,3 milioni e includono principalmente i debiti di
Acque verso le sue Controllate.
21.d - Debiti verso imprese collegate
Comprendono essenzialmente i debiti verso Marco Polo per i servizi di pulizia e
manutenzione fabbricati svolti in esercizi precedenti per ACEA (€ 3,8 milioni), ACEA Ato5
(€ 1,4 milioni), ACEA Distribuzione (€ 1 milione), ARIA (€ 0,6 milioni) e Laboratori (€ 0,1
milioni); sono altresì compresi debiti verso la collegata Citelum Napoli Pubblica
Illuminazione (€ 4,9 milioni). Rispetto al 31 dicembre 2011 si registra una riduzione di €
4,9 milioni e si riferisce ai minori debiti verso la collegata Marco Polo per effetto della
scadenza alla fine del precedente esercizio del ramo di azienda affittato da ACEA.
22. Altre passività correnti - € 434 milioni
Registrano una crescita di € 45,3 milioni (pari all’11,7%). Nella tabella che segue si
evidenziano le principali voci che compongono tale saldo nonché la variazione rispetto al
31 dicembre 2011.
€ milioni 30.09.2012 31.12.2011 Variazione Variazioni
%
Debiti tributari 149,6 102,2 47,4 46,3%
Altre passività correnti 262,4 254,0 8,4 3,3%
Ratei/risconti passivi 1,7 4,6 (2,9) (62,5%)
Debiti verso Istituti di previdenza e sicurezza sociale 11,1 20,1 (9,0) (44,6%)
Debiti verso utenti per restituzione vincoli tariffari 4,6 4,5 0,1 1,9%
Debiti per derivati su commodities 4,6 3,2 1,4 42,6%
TOTALE 434,0 388,7 45,3 11,7%
22.a - Debiti tributari
Ammontano a € 149,6 milioni (€ 102,2 milioni al 31 dicembre 2011) ed accolgono il
carico fiscale del periodo relativamente all’IRES e IRAP per € 80,9 milioni e all’IVA per €
49,8 milioni. La restante parte comprende per € 9,5 milioni e per € 3 milioni i residui
debiti per accertamento con adesione rateizzato rispettivamente di ACEA ed Acea
Energia. Completano il saldo i debiti per imposte dirette delle altre società.
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22.b - Altre Passività correnti e ratei e risconti passivi
Ammontano a € 264,1 milioni e crescono di € 5,5 milioni rispetto a € 258,6 milioni del 31
dicembre 2011. La voce è composta essenzialmente da:
debiti verso Comuni diversi per € 108,4 milioni. Si precisa che il saldo comprende
€ 70,2 milioni relativi ai canoni di concessione di: (i) ACEA Ato2 (€ 21,1 milioni),
(ii) ACEA Ato5 (€ 23,8 milioni), (iii) Publiacqua (€ 14,7 milioni) verso i Comuni
dei rispettivi ambiti e (iv) GORI (€ 9,6 milioni) comprensivi dei debiti verso
comuni per mutui SII e dei debiti verso l’Ente d’Ambito per il canone di
concessione. La restante parte, pari a € 38,1 milioni, è essenzialmente
rappresentata da debiti verso i Comuni per depurazione, fognatura e
collettamento di GORI (€ 21 milioni), di ACEA Ato2 (€ 7,6 milioni) e Gesesa (€ 2,1
milioni). Il saldo comprende anche l’importo di € 1,7 milioni relativo al debito per
“l’aggio ambientale” che, come disciplinato dall’art. 10 della convenzione ATI4 del
13 agosto 2007, SAO riconosce al Comune di Orvieto ed ai Comuni che formano
l’ATI stesso. Tale importo scaturisce dalla maggiorazione sulla tariffa della
componente “aggio” così come previsto dall’articolo della Convezione medesima,
debiti verso il personale per € 43,8 milioni (+ € 5,4 milioni),
stock di incassi da utenti per € 26,6 milioni (+ € 4,2 milioni). Trattasi di incassi
per i quali sono in corso le normali verifiche di attribuzione/restituzione,
debiti rateizzati verso Equitalia iscritti principalmente in: ACEA Distribuzione,
ACEA, ACEA Ato2 e GORI per complessivi € 17,4 milioni,
debiti verso Cassa Conguaglio per € 14,2 milioni (- € 26,7 milioni),
debiti verso l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per € 8,3 milioni
iscritti dalla Capogruppo, quale sanzione pecuniaria comminata ad ACEA e Suez
Environnement con provvedimento n. 17623 del 22 novembre 2007, in merito a
irregolarità commesse durante le gare per l’aggiudicazione dei servizi idrici in
Toscana svolte nel periodo 2001 – 2004. Tale sanzione fu pagata da ACEA in data
25 febbraio 2008, in data 26 giugno 2008, con sentenza n. 6238, il TAR Lazio
annullava il procedimento dell’Autorità e la somma corrisposta fu restituita ad
ACEA. Il Consiglio di Stato, con sentenza 5067/2012, depositata in data 24
settembre 2012 ha di fatto confermato il provvedimento dell’Autorità n. 17623 del
22 novembre 2007, condannando pertanto ACEA al versamento della sanzione
pecuniaria,
debiti verso la STO in ACEA Ato2 per € 6,9 milioni derivanti da ricavi relativi
all’applicazione del contributo di solidarietà (tali ricavi sono destinati ad un fondo
per le agevolazioni tariffarie alle famiglie disagiate),
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ratei e risconti correnti per € 1,7 milioni ( - € 2,9 milioni),
debiti per 0,9 milioni, principalmente in ACEA Distribuzione per il risarcimento
della carta dei servizi.
22.c - Debiti verso Istituti di previdenza e sicurezza sociale
Ammontano a € 11,1 milioni (€ 20,1 milioni a dicembre 2011) e sono così ripartiti per
Aree industriali:
€/milioni 30.09.2012 31.12.2011 Variazione
Reti 2,0 5,8 (3,8)
Energia 0,7 1,4 (0,8)
Idrico 6,8 9,7 (2,9)
Ambiente 0,4 0,6 (0,2)
ACEA 1,2 2,6 (1,4)
Debiti verso Istituti di previdenza e sicurezza 11,1 20,1 (9,0)
22.d - Debiti verso utenti per vincoli tariffari
È iscritto in tale voce il debito verso i clienti del mercato tutelato e libero per la
restituzione dei ricavi eccedentari. L’importo complessivo di € 4,6 milioni è relativo ai
ricavi eccedentari 2001 da restituire ai clienti del mercato vincolato. Si precisa che, come
previsto dalla delibera 180/2002 dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas, tale debito
non è ancora divenuto certo in quanto l’Autorità non ha ancora emanato il Ct medio per
l’anno 2001 sulla base del quale i distributori potranno quantificare definitivamente il
proprio debito verso i clienti del mercato vincolato. È plausibile ritenere che,
successivamente alla pubblicazione degli elementi necessari per la definizione, alla
restituzione procederà ACEA Energia.
L’applicazione dei ricavi eccedentari è terminata con il secondo ciclo regolatorio.
22.e - Debiti per derivati su commodities
Tale voce ammonta a € 4,6 milioni e rappresenta il fair value di alcuni contratti finanziari
stipulati da Acea Energia Holding.
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23. Posizione finanziaria netta - € (2.659,5) milioni
L’indebitamento del Gruppo registra, al termine del terzo trimestre 2012, una crescita di
€ 333,7 milioni, passando da € 2.325,8 milioni della fine dell’esercizio 2011 a € 2.659,5
milioni.
La tabella di seguito riportata illustra la composizione delle voci :
€ milioni 30.09.2012 31.12.2011 Variazioni
Attività (Passività) finanziarie non correnti 1,9 1,9 0,0
Attività (Passività) finanziarie non correnti infragruppo 23,1 18,0 5,1
Debiti e passività finanziarie non correnti (2.428,8) (2.298,9) (129,9)
Posizione finanziaria a medio - lungo termine (2.403,7) (2.279,0) (124,8)
Disponibilità liquide e titoli 86,2 321,1 (234,9)
Indebitamento a breve verso banche (466,5) (448,9) (17,6)
Attività (Passività) finanziarie correnti (24,8) (26,8) 2,0
Attività (Passività) finanziarie correnti infragruppo 149,3 107,7 41,6
Posizione finanziaria a breve termine (255,8) (46,9) (208,9)
Totale posizione finanziaria netta (2.659,5) (2.325,8) (333,7)
L’aumento dell’indebitamento è conseguenza del fabbisogno derivante dalla gestione del
circolante, dagli investimenti effettuati sulla rete di distribuzione elettrica e nel settore
idrico nonché dal versamento del saldo (€ 100 milioni) effettuato dalla Capogruppo per
l’acquisto della sede aziendale.
Per quanto riguarda la componente a medio – lungo termine, si informa che:
la voce attività / (passività) finanziarie non correnti presenta un saldo pari a € 1,9
milioni (in linea rispetto al valore di dicembre 2011), ed accoglie i crediti per oneri di
concessione immobilizzati verso lo Stato (€ 1 milione) ed i crediti IVA richiesti a
rimborso ( € 0,9 milioni),
le attività / (passività) finanziarie infragruppo non correnti infragruppo accolgono i
crediti verso Roma Capitale afferenti gli interventi per l’adeguamento degli impianti
alla sicurezza ed alla normativa e le nuove realizzazioni così come concepite
nell’addendum al contratto di Illuminazione Pubblica. Tale credito si riferisce alla
quota a lungo termine scaturita dall’applicazione del metodo finanziario previsto
dall’IFRIC 12 in materia di Servizi in Concessione e si incrementa di € 5,1 milioni
rispetto al 31 dicembre 2011.
Note alla Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
148
i debiti e passività finanziarie non correnti ammontano complessivamente ad €
2.428,8 milioni (€ 2.298,9 milioni al 31 dicembre 2011) e sono composte come
segue:
€ milioni 30.09.2012 31.12.2011 Variazione
Obbligazioni 990,3 988,7 1,6
Finanziamenti a medio – lungo termine 1.438,5 1.310,3 128,2
Finanziamenti da terzi a medio – lungo termine 0,0 0,0 0,0
Totale 2.428,8 2.298,9 129,9
Obbligazioni - € 990,3 milioni
Comprendono gli strumenti già esistenti alla fine del precedente esercizio; in particolare:
per € 299,8 milioni al prestito obbligazionario emesso da ACEA nel 2004. Si informa
che la quota di interessi maturata nel periodo è pari a € 10,9 milioni,
per € 511,8 milioni (comprensivo del rateo di interessi maturato) relativi al prestito
obbligazionario emesso da ACEA nel mese di marzo 2010, della durata di 10 anni con
scadenza il 16 marzo 2020. La quota di interessi maturata nel periodo è pari a € 16,9
milioni,
€ 199,7 milioni (€ 176,2 milioni compreso il fair value del derivato di copertura)
derivanti dal Private Placement e relativa copertura. Al 30 settembre 2012, il fair
value dello strumento di copertura è positivo per € 23,5 milioni (- € 11,2 milioni
rispetto al 31 dicembre 2011) ed è allocato in un apposita riserva di patrimonio
netto. In apposita riserva cambio è allocata la differenza di cambio, negativa per €
34,1 milioni, dello strumento coperto calcolato al 30 settembre 2012. La quota
interessi maturata nel periodo è pari € 3,6 milioni,
€ 2,6 milioni relativi all’emissione del prestito obbligazionario emesso dal Consorcio
Agua Azul con durata pari a dodici anni senza rilascio di garanzie da parte dei soci.
Finanziamenti a medio – lungo termine - € 1.438,5 milioni
Alla fine del terzo trimestre registrano una crescita di € 128,2 milioni, rispetto a €
1.310,3 dell’esercizio 2011 e sono composti come segue:
€ 1.407,4 milioni sono i debiti per quote capitale delle rate non ancora rimborsate
alla fine dell’esercizio e scadenti oltre i dodici mesi (nel 2011 € 1.286,7 milioni),
€ 31,0 milioni è il valore dei fair value degli strumenti derivati accesi per coprire il
rischio tasso di interesse e cambio.
Note alla Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
149
Nella tabella che segue viene esposta la situazione dell’indebitamento finanziario a medio
– lungo termine, comprensivo delle quote a breve termine, suddiviso per scadenza e per
tipologia di tasso di interesse:
Finanziamenti Bancari: DEBITO
RESIDUO TOTALE
ENTRO IL
30.09.2013
DAL 30.09.2013
AL 30.09.2017
OLTRE IL 30.09.2017
a tasso fisso 389,0 28,8 88,4 271,8
a tasso variabile 846,5 34,4 513,2 298,9
a tasso variabile verso fisso 267,7 1,5 67,1 199,1
Totale 1.503,1 64,7 668,7 769,8
L’incremento è da attribuire principalmente al tiraggio della seconda tranche del
finanziamento contratto dalla Capogruppo di importo pari a € 100 milioni. Tale
finanziamento, contratto nel 2009 per sostenere il piano quadriennale (2008 - 2011) di
investimenti della rete elettrica del Comune di Roma, è stato deliberato dalla BEI in due
tranche di uguale importo. La prima tranche ha le caratteristiche di un prestito
direttamente concesso ad ACEA senza essere assistito da alcuna garanzia bancaria
(“Prestito Diretto”). La seconda tranche ha anch’essa la caratteristica di mutuo concesso
direttamente ad ACEA, ma controgarantito da una primaria banca accettabile per la BEI
(“Prestito Garantito”). Il rimborso avverrà secondo quote capitale costanti semestrali a
partire dal 15 dicembre 2015 fino al 15 dicembre 2026.
Nella tabella seguente sono esposti, per società, i fair value degli strumenti derivati di
copertura confrontati con i valori al 31 dicembre 2011.
€ milioni 30.09.2012 31.12.2011 Variazione
Acque (15,1) (10,7) (4,4)
Nuove Acque (1,5) (1,2) (0,3)
Umbra Acque (1,1) (0,8) (0,3)
ACEA (13,3) (10,9) (2,4)
Totale (31,0) (23,5) (7,5)
Acque ha swappato a tasso fisso l’80% del finanziamento sottoscritto a fine 2006. La
società ha sottoscritto due distinti strumenti il fair value dei quali è stimato in € 15,1
(€ 10,7 milioni al 31 dicembre 2011) allocati in apposita riserva del patrimonio netto,
Note alla Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
150
Nuove Acque ha swappato a tasso fisso il Project financing sottoscritto nel 2005
relativamente alla linea base e revolving. La durata dello swap va dal 15 marzo 2005
al 15 settembre 2021 con un tasso fisso pari al 4,115%. Il valore al 30 settembre
2012 ammonta ad € 1,5 milioni ed è allocato in apposita riserva di patrimonio netto,
ACEA che ha swappato a tasso fisso il finanziamento sottoscritto il 27 dicembre 2007
di € 100 milioni. Lo swap è stato stipulato il 24 aprile 2008 con decorrenza 31 marzo
2008 (data del tiraggio del sottostante) e scade il 21 dicembre 2021. Il fair value di
tale strumento è negativo per € 13,3 milioni (€ 10,9 milioni al 31 dicembre 2011)
allocati in apposita riserva di patrimonio netto,
Umbra Acque: che ha swappato a tasso fisso. Il fair value di tale strumento è
negativo per € 1,1 milioni allocati nella gestione finanziaria del conto economico.
Per le condizioni dei finanziamenti a medio – lungo termine nonché dei prestiti
obbligazionari si rinvia a quanto illustrato nel Bilancio Consolidato 2011 e nel Bilancio
Consolidato Semestrale Abbreviato 2012.
La componente a breve termine contribuisce all’aumento dell’indebitamento finanziario
netto per € 255,8 milioni. Rispetto al 31 dicembre 2011 la variazione di € 208,9 milioni è
imputabile principalmente alla riduzione delle disponibilità liquide e dell’indebitamento a
breve verso le banche (complessivamente - € 252,5 milioni).
Nella tabella a seguire è illustrata la composizione delle disponibilità liquide per Aree
Industriali:
€ milioni 30.09.2012 31.12.2011 Variazione
Reti 0,5 0,3 0,2
Energia 0,9 0,4 0,5
Idrico 39,9 34,5 5,4
Ambiente 2,1 1,6 0,4
ACEA 42,8 284,2 (241,4)
Disponibilità liquide 86,1 321,0 (234,9)
La variazione in diminuzione è determinata principalmente dalla Capogruppo (- € 241,4
milioni); fra gli eventi di maggior rilievo intervenuti nel periodo si ricorda l’acquisto della
sede aziendale, avvenuto nel mese di gennaio 2012, il pagamento a GDF Suez Energia
Note alla Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
151
Italia, in data 3 agosto 2012, di € 44 milioni a fronte di fornitura di energia elettrica
maturato a tutto il 31 dicembre 2011 nonché il pagamento a favore di dipendenti esodati
nel corso del periodo.
Si segnala, inoltre, una crescita nell’Area Idrico per € 5,4 milioni.
L’indebitamento verso banche a breve è pari a € 466,5 milioni con la seguente
composizione:
€ milioni 30.09.2012 31.12.2011 Variazione
Debiti finanziari v/banche 401,8 374,5 27,3
Quota corrente Mutui 64,7 74,4 (9,7)
Indebitamento a breve verso banche 466,5 448,9 17,6
Di seguito la composizione per Area Industriale:
€ milioni 30.09.2012 31.12.2011 Variazione
Reti 25,0 36,6 (11,6)
Energia 7,5 13,0 (5,6)
Idrico 65,5 92,4 (26,9)
Ambiente 10,3 9,7 0,6
ACEA 358,3 297,2 61,1
Indebitamento a breve verso banche 466,5 448,9 17,6
Al termine del terzo trimestre 2012, si registra un andamento crescente dei debiti verso
banche sul breve termine complessivamente pari a € 17,6 milioni. Tale effetto discende
da fenomeni di segno opposto: da un lato la riduzione dell’esposizione debitoria dell’Area
Reti (- € 11,6 milioni) attribuibile al pagamento, a fine luglio, della rata interessi su
mutui, la diminuzione dell’indebitamento verso le banche delle società dell’Area Idrico,
con particolare riferimento ad Acquedotto del Fiora, per la proroga della scadenza del
finanziamento (settembre 2013) e, di contro, dalla crescita dell’esposizione debitoria
della Capogruppo dovuto al maggior fabbisogno intervenuto nel corso del periodo (+ €
61,1 milioni).
Si informa che al 30 settembre 2012 la Capogruppo dispone di linee di credito
uncommitted e committed rispettivamente per € 1.135,4 milioni e € 695 milioni nonché
di scoperti di conto corrente utilizzati per € 65,1 milioni. Per l’ottenimento di tali linee non
Note alla Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
152
sono state rilasciate garanzie.
Le linee uncommitted risultano utilizzate per € 309,1 milioni al 30 settembre 2012.
Le linee committed, utilizzate per € 145 milioni, sono di tipo revolving ed hanno durata
contrattuale triennale dalla sottoscrizione; la disponibilità di tali linee scade (i) per € 100
milioni nel 2012, (ii) per € 245 milioni entro il primo semestre 2013, (iii) per € 150
milioni nel 2014 e (iv) per i restanti € 200 milioni fra il 2015 e il 2016.
Nel corso del mese di ottobre ACEA ha ottenuto dal sistema bancario ulteriori linee
committed per € 250 milioni,
Le attività e passività finanziarie correnti registrano un saldo alla fine del periodo di
osservazione che incrementa l’indebitamento di € 24,8 milioni (€ 26,8 milioni al 31
dicembre 2011). La diminuzione di € 2,0 milioni discende da un lato dalla riduzione
dell’esposizione verso i factor per crediti ceduti delle Società dell’Area Energia (€ 16,3
milioni), parzialmente compensata dalla crescita di quella delle Società dell’Area Idrico (€
13,6 milioni).
Di seguito la composizione e le variazioni per Area Industriale.
€ milioni 30.09.2012 31.12.2011 Variazione
Reti 6,7 4,4 2,3
Energia (33,4) (49,6) 16,3
Idrico (22,5) (8,8) (13,6)
Ambiente 0,0 0,0 0,0
ACEA 24,3 27,3 (3,0)
Attività/(Passività) finanziarie correnti (24,8) (26,8) 2,0
Le attività e passività finanziarie correnti infragruppo riducono l’indebitamento di €
149,3 milioni e comprendono i crediti finanziari verso Roma Capitale (€ 140,7 milioni).
€ milioni 30.09.2012 31.12.2011 Variazione
Attività finanziarie correnti verso controllate 5,1 3,6 1,5
Attività finanziarie correnti verso collegate 5,8 5,4 0,3
Crediti finanziari verso Roma Capitale 140,7 114,7 26,0
Debiti finanziari verso Roma Capitale (2,2) (16,0) 13,8
Attività (Passività) finanziarie correnti infragruppo
149,3 107,7 41,6
La variazione complessiva di € 41,6 milioni, discende dall’effetto combinato (i) della
Note alla Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
153
riduzione dei debiti per dividendi verso Roma Capitale di € 13,8 milioni, in seguito ad una
compensazione effettuata in data 29 febbraio 2012, (ii) dell’aumento dei crediti finanziari
verso Roma Capitale (+ € 26 milioni) e (iii) della crescita dei crediti delle società
dell’Area Idrico per dividendi (+ € 1,5 milioni).
24. Patrimonio netto – € 1.354,3 milioni
Le variazioni intervenute nel corso del periodo pari a € 46,4 milioni, sono analiticamente
illustrate nell’apposita tabella.
La variazione, al netto dell’utile di periodo (pari a € 59,7 milioni), deriva essenzialmente
dalla movimentazione della riserva cash flow hedge relativa agli strumenti finanziari per -
€ 13 milioni e per - € 1,1 milioni da quella relativa alla valutazione al Fair value dei
contratti derivati di Acea Energia Holding.
Fatti di rilievo intervenuti nel periodo
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
154
Fatti di rilievo intervenuti nel periodo
Acquisto della Sede
Il 23 gennaio 2012 è stato perfezionato l’atto di compravendita della sede di Piazzale
Ostiense cogliendo l’opportunità offerta dalla dismissione effettuata da Beni Stabili
esercitando il diritto di prelazione previsto nel contratto di locazione. Il prezzo di acquisto
ammonta a € 110 milioni.
Approvazione Piano Industriale del Gruppo ACEA 2012 - 2016
Il 22 febbraio 2012 il Consiglio di Amministrazione di ACEA S.p.A. ha approvato il Piano
Industriale del Gruppo relativo al periodo 2012-2016.
Il Piano Strategico - Industriale 2012-2016 è stato realizzato attraverso la definizione di
concreti e realistici obiettivi che generano crescita di valore per gli azionisti. Il business
plan descrive le linee strategiche e gli obiettivi prefissati per il prossimo quinquennio:
crescita organica in tutti i settori di attività, con particolare focalizzazione sulle attività
regolamentate che generano attualmente circa l’80% dell’EBITDA consolidato; forte
commitment orientato all’efficienza operativa ed organizzativa, nonché al miglioramento
della qualità dei servizi; consolidamento del Gruppo come realtà efficiente e al servizio
del territorio, con una forte attenzione alla sostenibilità e alla valorizzazione delle
opportunità di espansione.
Il Corporate Strategy di ACEA, attraverso una adeguata pianificazione strategica attenta
ad indirizzare al meglio le risorse e a prevedere e gestire i futuri cambiamenti del settore,
ha orientato lo sviluppo del Gruppo nelle seguenti principali linee strategiche:
implementazione di progetti già avviati nell’area Ambiente e sviluppo di nuove
iniziative con particolare focus alla Regione Lazio, anche al fine di superare
l’imminente emergenza rifiuti;
focus sull’efficienza energetica volta alla riduzione dei consumi di energia e sullo
sviluppo di nuove tecnologie (smart grid, batterie di accumulo, ...);
potenziale partnership con l’aggiudicatario del servizio di gestione della
distribuzione del gas nella città di Roma;
rafforzamento della “relazione con il cliente”, con strumenti di “customer
satisfaction & loyalty” per migliorare il servizio offerto, anche valutando
partnership con operatori specializzati in ottica di outsourcing selettivo;
rafforzamento della posizione di leadership nel settore idrico in Italia e
dell’eccellenza operativa nell’attività di distribuzione elettrica;
Fatti di rilievo intervenuti nel periodo
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
155
“copertura” della vendita retail attraverso accordi e/o valutazioni di opportunità
che il mercato italiano potrà offrire nell’up-stream energetico
Determinazione tariffa 2012 ACEA Ato5
In data 8 marzo 2012, a seguito di risposta affermativa contenuta nell’ordinanza
collegiale del 13 febbraio 2012 il Commissario ad acta ha firmato un decreto avente ad
oggetto “Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato applicabile per l’anno
2012 nell’ATO 5 Lazio Meridionale – Frosinone” che è stato notificato alla Società in data
9 marzo 2012.
Il Commissario ad acta ha ricostruito l’andamento della curva tariffaria dal 2003 al 2012
a valori correnti, applicando ai valori di TRM previsti nel Piano d’ambito originario il
fattore inflattivo cumulato relativo a ciascun anno di effettiva gestione.
Conseguentemente la TRM per il 2012 è stata individuata dal Commissario, sulla base del
Piano d’ambito originario, in 1,359 €/mc al fine di far fronte in tempi rapidi ad una
condizione di squilibrio economico – finanziario del servizio, causato dal mancato
aggiornamento della tariffa in base all’andamento dell’inflazione e alle previsioni del piano
di ambito e della convenzione di gestione.
Accordo ACEA – ENEL: Auto elettriche
E’ stato siglato in data 3 aprile 2012 un protocollo d’intesa tra ACEA, Enel e Comune di
Roma per l’installazione di .200 colonnine per la ricarica degli autoveicoli elettrici,
promuovendone in tal modo lo sviluppo, in questo momento di caro benzina che
caratterizza il Paese.
I nuovi distributori (100 installati da ACEA e 100 da Enel) si aggiungono alle 102
colonnine pubbliche già installate sul territorio (42 di Atac, gratuite, e 59 di Enel, a
tariffa). Una volta che l’installazione delle nuove 200 colonnine sarà ultimata, Roma
raggiungerà quota 300 colonnine: “Il numero più alto in Italia e tra i maggiori in Europa”.
ARIA - Incentivi CIP6/92
Il 16 aprile è stata sottoscritta tra ARIA e GSE la Convenzione che regola il ritiro
dell’energia della seconda e terza linea dell’impianto di San Vittore del Lazio.
La Convenzione ha decorrenza a partire dal 20 aprile 2011 e fino al 19 aprile 2019.
Approvazione tariffa ATO2
Il 17 aprile 2012 la Conferenza dei Sindaci ha approvato la nuova tariffa media del
periodo 2012 – 2032 con particolare riferimento a:
Fatti di rilievo intervenuti nel periodo
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
156
a) il mancato riconoscimento della remunerazione del 7% del capitale investito sugli
investimenti inseriti in tariffa successivamente all’esito referendario con il
riconoscimento del solo ammortamento: a tal proposito l’ammontare previsto
dalla deliberazione di revisione tariffaria fissa è pari a € 440 milioni,
b) il parametro MALL: è stato deciso che l’ammontare delle penali determinate
applicando il parametro ai costi operativi sia destinato ad investimenti riguardanti
l’eliminazione degli scarichi fognari non a norma e per l’adeguamento dei
depuratori alla normativa vigente: tali investimenti sono stati determinati in
complessivi € 21 milioni e saranno completamente a carico del Gestore senza
alcun riconoscimento nella tariffa del S.I.I,
c) i conguagli tariffari: risultano coperti dalla deliberazione i conguagli iscritti al 31
dicembre 2011.
Per maggiori dettagli si rimanda alla situazione relativa all’andamento dell’Area.
TAR Regione Campania - GORI
Il 18 aprile 2012 è stata depositata la sentenza del TAR Campania che ha accolto il
ricorso presentato, dal Comitato per l’acqua pubblica, alcune associazioni di consumatori
ed il comune di Visciano, per l’annullamento della delibera dell’Assemblea dell’Ente
Sarnese – Vesuviano n. 5 del 2 agosto 2011 nella parte in cui ha approvato l’aumento
delle tariffe del S.I.I.. In particolare le questioni sottoposte dai ricorrenti all’esame del
TAR possono riassumersi come di seguito riportato:
a) approvazione della deliberazione a maggioranza semplice anziché qualificata: il
tribunale ha accolto il punto,
b) impossibilità di far retroagire l’efficacia dell’aumento tariffario al 1° gennaio 2011:
il tribunale ha respinto il punto in quanto la retroattività è ammissibile a
determinate condizioni in corso di esercizio,
c) mancata indicazione delle ragioni sulla base delle quali è stato determinato
l’aumento tariffario approvato con delibera n. 5 del 2 agosto 2011: il TAR ha
accolto tale motivo di ricorso.
Sia l’Ente che GORI hanno provveduto ad impugnare la predetta sentenza n. 1809 del
2012 con ricorso in appello innanzi il Consiglio di Stato, chiedendo altresì l’adozione di
un’ordinanza cautelare di sospensione degli effetti della sentenza fino alla decisione finale
nel merito.
Il Consiglio di Stato ha sospeso gli effetti della sentenza del TAR Campania nell’udienza
tenutasi alla fine del mese di giugno ed ha fissato la discussione del merito al 18
dicembre 2012.
Fatti di rilievo intervenuti nel periodo
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
157
Istruttoria Antitrust su acquisto Publiacqua
Il 24 settembre 2012 è stata depositata la sentenza del Consiglio di Stato al quale è stato
presentato appello da parte dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato
(AGCM) contro la decisione del TAR che aveva annullato il provvedimento dell’AGCM di
condanna di ACEA (e di Suez Environnement) al pagamento di una sanzione di € 8,3
milioni (e di € 3 milioni).
Il Consiglio di Stato ha annullato la sentenza del TAR, al quale ACEA aveva fatto ricorso,
e respinge il ricorso incidentale presentato da ACEA.
La multa di € 8,3 milioni dovrà essere versata da ACEA nel mese di novembre 2012.
Rating
Il 7 marzo 2012 Fitch comunica di aver ridotto il rating a lungo termine di ACEA da “A”
ad “A-”, con outlook negativo.
Tale modifica è imputabile, tra l’altro, alle seguenti ragioni: l’attuale incertezza
regolatoria del settore idrico; il nuovo “profilo di business” nell’Area Energia, meno
bilanciato tra produzione e vendita di energia; l’incertezza legata alla futura politica dei
dividendi, ed il downgrade subito dall’Italia. Per quanto riguarda l’Area Ambiente, nella
quale ACEA prevede uno sviluppo rilevante, l’Agenzia evidenzia un quadro regolatorio
non ancora stabile. L’outlook negativo riflette le aspettative di Fitch relativamente ad un
quadro economico generale particolarmente difficile.
Il 16 marzo 2012 Standard & Poor’s comunica di aver ridotto il rating a lungo termine di
ACEA da “A-“ a “BBB+“.
La modifica del giudizio di merito, secondo l’Agenzia, è imputabile essenzialmente alle
avverse condizioni di mercato e alle conseguenti maggiori future difficoltà ad incassare i
crediti emessi – soprattutto relativi alla Pubblica Amministrazione – che potrebbero
causare un aumento del capitale circolante e della posizione finanziaria netta della
Società.
L’outlook viene confermato “negativo”, in considerazione: (i) di una possibile ulteriore
revisione del rating legata all’eventuale downgrade di Roma Capitale e ad una possibile
negativa evoluzione della normativa nel settore idrico; (ii) della previsione di un livello di
debito che resterà elevato a causa delle potenziali sfavorevoli dinamiche del circolante in
un contesto macroeconomico particolarmente difficile.
L’Agenzia giudica comunque “solido” il profilo business della Società ed “adeguata” la
struttura finanziaria.
Fatti di rilievo intervenuti nel periodo
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
158
Il 16 luglio 2012, Moody’s comunica di aver ridotto il rating a lungo termine di ACEA da
“Baa1“ a “Baa2“. La modifica del giudizio di merito fa seguito alla revisione al ribasso del
rating sul debito sovrano della Repubblica Italiana, disposta dalla stessa Agenzia.
Fatti di rilievo intervenuti successivamente alla chiusura del periodo
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
159
Fatti di rilievo intervenuti successivamente alla chiusura del
periodo
Provvedimenti tariffari 2012 - GORI
In data 27 ottobre 2012, l’Assemblea dell’Ente d’Ambito ha approvato le proposte
formulate dalla dal Consiglio di Amministrazione del medesimo Ente nella seduta del 12
ottobre. Le decisioni assunte riguardano:
il nuovo regime tariffario per l’anno 2012 che prevede un livello di ricavi annui
pari a € 127,3 milioni (quota Gruppo € 47,2 milioni),
l’istruttoria della determinazione dei conguagli tariffari iscritti da GORI con
riferimento agli esercizi 2003-2011; tale istruttoria ha comportato (i) il
riconoscimento dei crediti per conguagli tariffari, fino all’esercizio 2008, nella
misura corrispondente a quanto già iscritto nei relativi bilanci (complessivamente
€ 75,4 milioni di cui quota Gruppo € 27,9 milioni) e (ii) il riconoscimento, per gli
anni 2009, 2010 e 2011, di un ammontare pari a € 73,5 milioni (quota Gruppo €
27,2 milioni) tenuto conto dell’annullamento da parte del TAR della tariffa 2011
approvata dall’Assemblea dell’Ente in data 2 agosto 2011. Complessivamente,
quindi, i conguagli tariffari del periodo 2003 – 2011 sono stati accertati
dall’Assemblea dell’Ente in € 148,9 milioni (quota Gruppo € 55,2 milioni) maggiori
di € 13,1 milioni (quota Gruppo € 4,9 milioni) rispetto all’importo iscritto a tutto il
31 dicembre 2011,
l’approvazione dello schema di accordo con la Regione Campania volto alla
normalizzazione dei rapporti relativi ai servizi di fornitura di acqua all’ingrosso e di
collettamento e depurazione delle acque reflue effettuati attraverso impianti in
gestione regionale.
Rating
Il 30 ottobre 2012 Moody’s conferma il rating a lungo termine di ACEA pari a “Baa2“,
con outlook negativo. Con tale decisione, l’Agenzia conclude il processo di revisione del
giudizio di merito iniziato lo scorso 16 luglio.
La conferma del rating, secondo Moody’s, riflette l’impegno e gli sforzi della Società tesi
al rafforzamento della struttura finanziaria e al miglioramento del capitale circolante,
mediante: la realizzazione di misure volte al superamento delle difficoltà ad incassare i
crediti emessi – soprattutto verso la Pubblica Amministrazione – in un contesto
macroeconomico particolarmente difficile; la soluzione dei problemi derivanti
dall’implementazione di un nuovo sistema informativo nell’area Energia.
Fatti di rilievo intervenuti successivamente alla chiusura del periodo
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
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Il 31 ottobre 2012 Standard & Poor’s comunica di aver ridotto il rating a lungo termine
di ACEA da “BBB+“ a “BBB-”, con outlook negativo.
Secondo l’Agenzia, la revisione del giudizio di merito riflette principalmente il livello di
indebitamento e l’aumento del capitale circolante determinato anche dalle attuali
difficoltà ad incassare i crediti emessi, in un contesto economico e finanziario
particolarmente complesso.
Evoluzione prevedibile della gestione e della situazione finanziaria
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
161
Evoluzione prevedibile della gestione e della situazione finanziaria
I risultati raggiunti dal Gruppo Acea in questi primi nove mesi del 2012 sono lievemente
inferiori agli obiettivi indicati nel Piano Industriale del Gruppo relativo al periodo 2012 –
2016 approvato dal Consiglio di Amministrazione di ACEA S.p.A. lo scorso 22 febbraio
2012.
Per quanto attiene alla gestione delle reti, il 2012 presenta alcuni elementi di
indeterminatezza legati da un lato alla provvisorietà della tariffa per impresa, pur mitigati
a seguito della pubblicazione della delibera 157/2012 dell’AEEG del 26 Aprile che ha di
fatto approvato la tariffa di riferimento di ACEA Distribuzione, e, dall’altro, dalle difficoltà
di contesto operativo per il mantenimento del livello degli indicatori tecnico gestionali. Le
azioni principali da intraprendere continueranno a riguardare, come nel recente passato,
gli investimenti, i processi e l’organizzazione.
Come previsto dal Piano Industriale del Gruppo relativo al periodo 2012 – 2016, è in fase
di valutazione l’ipotesi di una cessione delle attività fotovoltaiche da operarsi entro la fine
dell’anno.
Nel settore della generazione elettrica, si segnala la conclusione dei lavori di
repowering che hanno interessato le centrali idroelettriche di Salisano ed Orte nonché la
prosecuzione dei lavori relativi all’estensione della rete del teleriscaldamento. Tale
progetto ha una durata di almeno tre anni e consentirà una estensione del servizio a
tutto il comprensorio di Mezzocammino nella zona sud di Roma. Il repowering degli
impianti consentirà un incremento della attuale quota di generazione di energia elettrica
prodotta da fonti rinnovabili nonché garantirà la produzione di certificati verdi.
Per quanto riguarda il mercato della vendita energia elettrica sarà sempre più intenso
l’impegno nella gestione del portafoglio clienti e nel suo sviluppo in un contesto di
evoluzione del mercato che, con l’estensione della liberalizzazione anche ai clienti
residenziali, impone un elevato livello di servizio offerto a tale tipologia di clienti.
Obiettivo dei prossimi mesi sarà quello di porre in essere tutte le azioni volte a
contrastare gli effetti della crisi, al consolidamento della quota di mercato raggiunta ad
una attenta gestione e contenimento del circolante nonchè ad una gestione del
portafoglio vendite 2012 in ottica di fidelizzazione clienti con l’intento di consolidare le
quote di mercato attualmente raggiunte. Nei prossimi mesi si proseguirà nelle azioni di
normalizzazione e stabilizzazione dei rapporti amministrativi e commerciali con i clienti.
Evoluzione prevedibile della gestione e della situazione finanziaria
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
162
Nel settore dei servizi idrici il Gruppo ha sostanzialmente completato l’acquisizione delle
rimanenti gestioni imponendosi come primo player nazionale. Obiettivo prioritario sarà
nei prossimi mesi la risoluzione delle problematiche di natura tariffaria che attualmente
caratterizzano alcuni ambiti territoriali, nonché l’attuazione delle azioni necessarie al
contenimento del circolante. I risultati del 2012 delle gestioni idriche potranno essere
influenzati dalla novità in materia tariffaria che saranno introdotte dall’AEEG a seguito
dell’assunzione delle funzioni di regolazione del settore.
Con riferimento al settore ambiente, in considerazione dell’attuale situazione in materia
di smaltimento di rifiuti nella Regione Lazio, l’impianto di Paliano sta esercitando una
funzione fondamentale per la continuità di esercizio, a pieno regime, dell’impianto di
termovalorizzazione di San Vittore.
Per quanto attiene alla disciplina economica del servizio di trattamento e smaltimento
rifiuti effettuato dalla società S.A.O. si segnala che il Servizio Gestione Rifiuti, Emissioni
ed AIA della Provincia di Terni conferma il ruolo strategico del polo impiantistico di
Orvieto nel sistema regionale Umbro, anche alla luce dell’intervento di revamping
dell’impianto di trattamento rifiuti da realizzarsi, auspicabilmente, ad inizio del 2014.
Per quanto riguarda le società Kyklos e Solemme, l’obiettivo dei prossimi mesi sarà
quello di proseguire nel consolidamento delle attività svolte, garantendo l’entrata a
regime degli impianti che hanno, nel caso di Kyklos, l’obiettivo di raddoppiare la capacità
di trattamento.
In continuità con gli anni precedenti, il Gruppo ACEA sta proseguendo nella
razionalizzazione dei processi di business ed efficienza operativa con l’obiettivo di
contrastare gli effetti della crisi posizionandosi comunque a fine 2012 in linea con quanto
previsto nel Piano Industriale.
La struttura finanziaria del Gruppo ACEA è per gli anni futuri estremamente solida, in
quanto l’intera posizione debitoria risulta posizionata sul lungo termine con una vita
media di circa 10 anni, coprendo il 100% delle attività fisse almeno fino al 2013. Il debito
è regolato per il 56% a tasso fisso in modo da garantire la protezione dal citato aumento
dei tassi di interesse e da eventuali volatilità finanziarie o creditizie.
ACEA dispone alla data odierna di linee di credito committed e uncommitted per circa €
1,4 miliardi di cui aventi scadenza oltre il 2013 € 650 milioni..
Evoluzione prevedibile della gestione e della situazione finanziaria
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
163
I Rating assegnati ad ACEA sul lungo termine dalle tre principali Agenzie di Rating
Internazionali sono i seguenti:
Standard & Poor’s: “BBB-”;
Fitch “A-”
Moody’s “Baa2”
Dichiarazione del Dirigente Preposto
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
164
Dichiarazione del dirigente preposto alla redazione dei documenti
contabili societari a norma delle disposizioni dell’articolo 154-bis,
2° comma, del D.Lgs. 58/1998
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Iolanda Papalini
dichiara, ai sensi dell’articolo 154-bis, 2° comma del Testo Unico della Finanza, che
l’informativa contenuta nel presente Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre
2012 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
Allegato 1: Società incluse nell’area di consolidamento
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
165
Allegato 1: Società incluse nell’area di consolidamento
Denominazione Sede
Capitale
Sociale
Quota di
partecipazione Quota
consolidato
di Gruppo
Metodo di
Consolidamento
ACEA Distribuzione S.p.A. P.le Ostiense, 2 - Roma 345.000.000 100,00% 100,00% Integrale
ACEA Ato2 S.p.A. P.le Ostiense, 2 - Roma 362.834.320 96,46% 100,00% Integrale
Acea Reti e Servizi Energetici
S.p.A. P.le Ostiense, 2 - Roma 300.120.000 100,00% 100,00% Integrale
Acque Blu Arno Basso S.p.A. P.le Ostiense, 2 - Roma 8.000.000 69,00% 100,00% Integrale
Acque Blu Fiorentine S.p.A. P.le Ostiense, 2 - Roma 15.153.400 69,00% 100,00% Integrale
Ombrone S.p.A. P.le Ostiense, 2 - Roma 6.500.000 84,57% 100,00% Integrale
LaboratoRI S.p.A. Via Vitorchiano – Roma 2.444.000 100,00% 100,00% Integrale
ACEA Ato5 S.p.A. Viale Roma -Frosinone 120.000 94,48% 100,00% Integrale
Sarnese Vesuviano S.r.l. P.le Ostiense, 2 - Roma 100.000 95,79% 100,00% Integrale
CREA S.p.A. P.le Ostiense, 2 - Roma 2.678.958 100,00% 100,00% Integrale
Crea Gestioni S.r.l. P.le Ostiense, 2 - Roma 100.000 100,00% 100,00% Integrale
Gesesa S.p.A. Z.I. Pezzapiana -
Benevento 520.632 59,67% 100,00% Integrale
Lunigiana S.p.A. Via Nazionale 173/A – Aulla (MS)
750.000 95,79% 100,00% Integrale
Aguaazul Bogotà S.A. Esp Bogotà- Colombia 1.516.174 51,00% 100,00% Integrale
Acea Dominicana Santo Domingo 644.937 100,00% 100,00% Integrale
ARIA S.p.A. Via g. Bruno 7- Terni 2.224.992 100,00% 100,00% Integrale
S.A.O. S.p.A. Piazza del Commercio n.21
- Orvieto 7.524.400 100,00% 100,00% Integrale
Ecoenergie S.r.l. Via San Francesco d'Assisi
15 C - Paliano (FR) 10.000 90,00% 100,00% Integrale
Aquaser S.r.l. Via dei Sarti, 15 – Volterra
(PI) 3.050.000 84,21% 100,00% Integrale
Kyklos S.r.L Via Ferriere – Nettuno n.
km 15 Aprilia (LT) 500.000 51,00% 100,00% Integrale
Solemme S.p.A.
Località Carboni in
Monterotondo Marittimo
(GR)
761.400 100,00% 100,00% Integrale
Acea8cento S.p.A. P.le Ostiense, 2 - Roma 120.000 100,00% 100,00% Integrale
Acea Gori Servizi Scarl
Via ex Aeroporto s.n.c.
località Area "Consorzio
Sole" - Pomigliano d'Arco
1.000.000 69,82% 100,00% Integrale
Acea Illuminazione Pubblica
S.p.A. P.le Ostiense, 2 - Roma 120.000 100,00% 100,00% Integrale
Acea Produzione S.p.A. P.le Ostiense, 2 - Roma 5.000.000 100,00% 100,00% Integrale
Acea Energia Holding S.p.A. Via dell’Aeronautica, 7 –
Roma 153.500.000 100,00% 100,00% Integrale
Acea Energia S.p.A. P.le Ostiense, 2 - Roma 45.000.000 100,00% 100,00% Integrale
Acea Servizi Acqua S.r.l. P.le Ostiense, 2 - Roma 10.000 70,00% 100,00% Integrale
Acque Blu S.r.l. Via U.Bassi,34 -
Montecatini Terme 10.000 55,00% 100,00% Integrale
Innovazione Sostenibilità Ambientale S.r.l.
Via Ravano K.m. 2,400 - Pontecorvo (FR)
91.800 51,00% 100,00% Integrale
Allegato 1: Società incluse nell’area di consolidamento
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
166
Denominazione Sede
Capitale
Sociale
Quota di
partecipazione Quota
consolidato
di Gruppo
Metodo di
Consolidamento
Acque S.p.A. Via Bellatalla,1- Pisa 9.953.116 45,00% 45,00%[1] Proporzionale
Acque Industriali S.r.l. Via Bellatalla,1- Pisa 100.000 100,00% 45,00% Proporzionale
Acque Servizi S.r.l. Via Bellatalla,1- Pisa 400.000 100,00% 45,00% Proporzionale
Consorcio Agua Azul Los Pinos 399 – 27 Lima -
Perù 17.380.827 25,50% 25,50% Proporzionale
Umbria Energy S.p.A. Via B. Capponi, 100- Terni 1.000.000 50,00% 50,00%[2] Proporzionale
Voghera Energia Vendita
S.p.A.
Largo Toscanini, 5 –
Voghera (PV) 250.000 50,00% 50,00%[2] Proporzionale
Elga Sud S.p.A. Via Montegrappa, 6 – Trani 250.000 49,00% 49,00%[2] Proporzionale
Ecogena S.p.A. P.le Ostiense, 2 - Roma 1.000.000 51,00% 51,00%[3] Proporzionale
Ecomed S.r.l. P.le Ostiense, 2 - Roma 50.094 50,00% 50,00% Proporzionale
Publiacqua S.p.A. Via Villamagna 90/c -
Firenze 150.280.000 40,00% 40,00%[4] Proporzionale
Publiutenti S.r.l. Via Villamagna 90/c -
Firenze 100.000 100,00% 40,00% Proporzionale
GORI S.p.A. Via Dante, 1 – Torre Annunziata
44.999.971 37,05% 37,05%[5] Proporzionale
Umbra Acque S.p.A. Via G. Benucci,162 (PG) 15.549.889 40,00% 40,00% Proporzionale
A.P.I.C.E S.r.l. P.le Ostiense, 2 - Roma 83.113 50,00% 50,00% Proporzionale
Intesa Aretina Scarl. Via F.Petrarca, 22A -
Milano 18.112.000 35,00% 35,00% Proporzionale
Nuove Acque S.p.A. Loc.Cuculo - Arezzo 34.450.389 46,16% 16,16%[6] Proporzionale
Ingegnerie Toscane S.r.l. Via Bellatalla,1- Firenze 100.000 43,01% 43,01% Proporzionale
CONSORCIO AZB-HCI
(Conazul)
Cal. 21 Nro. 751- San Sidro
Lima-Perù 750.786 60,00% 60,00% Proporzionale
Acquedotto del Fiora S.p.A. Via Mameli,10 Grosseto 1.730.520 40,00% 40,00%[7] Proporzionale
[1] Attraverso ABAB
[2] Attraverso Acea Energia
[3] Attraverso ARSE
[4] Attraverso ABF
[5] Attraverso Sarnese Vesuviano
[6] Attraverso Intesa Aretina
[7] Attraverso Ombrone
Allegato 1: Società incluse nell’area di consolidamento
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
167
Sono inoltre consolidate con il metodo del patrimonio netto:
Denominazione Sede
Capitale Sociale Quota di
partecipazione (in Euro)
SI(E)NERGIA S.p.A. Str. S.ta Lucia 1/ter – Perugia 132.000 42,08%
Cesap Vendita Gas S.p.A. Str. S.ta Lucia 1/ter – Perugia 80.000 42,08%
Azga Nord S.p.A. P.zza Repubblica – Pontremoli (Massa
Carrara) 217.500 49,00%
Geal S.p.A. Viale Leporini, 1348 - LUCCA 1.450.000 28,80%
Sogea S.p.A. Via Mercatanti, 8 - RIETI 260.000 49,00%
Aguas de San Pedro SA Las Palmas, 3 - San Pedro (Honduras) 6.162.657 31,00%
Umbriadue Servizi Idrici scarl Strada Sabbione ona ind. A72 - TERNI 100.000 34,00%
Coema P.le Ostiense, 2 - Roma 10.000 33,50%
Amea S.p.A. Via San Francesco d'Assisi 15 C -
Frosinone 2.635.000 33,00%
Arkesia S.p.A. Via San Francesco d'Assisi 17 C -
Frosinone 170.827 33,00%
Citelum Napoli Pubblica
Illuminazione scarl Via Monteverdi, 11 Milano 90.000 32,18%
Eur power S.r.l. P.le Ostiense, 2 - Roma 4.100.000 25,00%
Le Soluzioni Via Garigliano,1 - Empoli 250.678 30,50%
Sinergetica Srl Via Fratelli Cairoli, 24 - Perugia 10.000 21,46%
Sinergetica Gubbio Srl Via Fratelli Cairoli, 24 - Perugia 15.000 21,46%
Sinergetica Project Srl Via Fratelli Cairoli, 24 - Perugia 40.000 21,46%
Informativa di settore
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
168
Allegato 2
Informativa di settore: Prospetti di Stato Patrimoniale e Conto
Economico
Allegato 2: Informativa di settore
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
169
Stato patrimoniale 2011 – Attività
€ migliaia GENERAZIONE DISTRIBUZIONE VENDITA ILLUMINAZIONE
PUBBLICA IDRICO ITALIA
IDRICO ESTERO
INGEGNERIA E
SERVIZI CORPORATE AMBIENTE FOTOVOLTAICO
TOTALE ATTIVITA’
ELISIONI DI
CONSOLIDATO
TOTALE GRUPPO
Investimenti 11.240 103.600 11.250 0 229.700 200 400 10.500 20.600 25.400 412.956 0 412.956
Attività di settore
Immobilizzazioni Materiali 160.775 1.356.688 2.234 0 62.563 2.061 1.814 55.419 204.580 143.488 1.989.623 34.723 2.024.346
Immobilizzazioni Immateriali 1.304 116.938 33.500 0 1.739.304 7.906 290 10.393 9.576 0 1.919.211 (98.945) 1.820.267
Immobilizzazioni Finanziarie valutate
a Patrimonio Netto 0 0 0
0 0
0 0 14.795
Immobilizzazioni Finanziarie 4.685
Altre attività commerciali non correnti 416.837
Altre attività finanziarie non correnti 19.940
Rimanenze 2.926 16.601 0 7.068 13.656 1.831 0 (0) 2.806 23.706 68.594 (2.489) 66.106
Crediti commerciali verso terzi 10.864 142.288 642.359 10.666 489.451 6.160 22.636 27.977 77.189 63.662 1.493.252 (188.561) 1.304.691
Crediti commerciali v/controllante 0 4.596 38.903 37.349 76.674 0 72 8.865 105 0 166.564 (6.504) 160.060
Crediti v/controllate e collegate 0 13.517 32.988 224 7.520 92 60 53.659 140 0 108.200 (62.939) 45.261
Altre attività commerciali correnti 246.607
Altre attività finanziarie correnti 172.768
Disponibilità Liquide 321.022
Totale Attività 175.869 1.650.629 749.983 55.307 2.389.168 18.050 24.873 156.313 294.395 230.857 5.745.444 (324.714) 6.617.384
Allegato 2: Informativa di settore
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
170
Stato patrimoniale 2011 - Passività
€ migliaia GENERAZIONE DISTRIBUZIONE VENDITA ILLUMINAZIONE
PUBBLICA IDRICO ITALIA
IDRICO ESTERO
INGENGERIA E SERVIZI
CORPORATE AMBIENTE FOTOVOLTAICO TOTALE ELISIONI
DI CONSOLIDATO
TOTALE GRUPPO
Passività di settore
Debiti commerciali verso terzi 11.434 169.461 516.132 73.416 430.766 1.682 2.092 61.720 39.369 58.637 1.364.708 (179.733) 1.184.975
Debiti commerciali v/ controllante 725 15.796 56.547 0 66.958 567 497 31.395 877 0 173.361 (40.565) 132.796
Debiti Commerciali V/controllate e collegate 0 3.468 824 8.537 10.277 15 323 16.785 534 0 40.763 (13.750) 27.014
Altre passività commerciali correnti 388.673
Altre passività finanziarie correnti 540.645
Trattamento di fine rapporto e altri piani a benefici definiti 1.857 28.471 4.576 3.754 37.892 221 2.552 23.551 1.901 0 104.776 0 104.776
Altri Fondi 1.428 15.842 3.257 1.799 145.308 690 2.355 70.680 19.293 0 260.650 (9.758) 250.892
Fondo Imposte Differite 98.826
Altre passività commerciali non correnti 278.415
Altre passività finanziarie non correnti 2.298.916
Patrimonio Netto 1.311.457
Totale Passività e Netto 15.444 233.039 581.335 87.506 691.202 3.174 7.818 204.131 61.974 58.637 1.944.259 (243.806) 6.617.384
Allegato 2: Informativa di settore
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
171
Conto economico al 30 settembre 2011
GENERAZIONE DISTRIBUZIONE VENDITA TRADING ILLUMINAZIONE
PUBBLICA IDRICO ITALIA
IDRICO ESTERO
INGEGNERIA E SERVIZI
AMBIENTE FOTOVOLTAICO CORPORATE Totale Gruppo
Rettifiche di
consolidato
TOTALE CONSOLIDATO
Ricavi v/Terzi 5.002 132.280 151.599 52.159 572.986 26.947 588 55.814 69.381 7.970 1.074.728 (47.656) 1.027.072
Vendite Intersettoriali 16.676 181.334 1.188.558 (0) 4.164 0 16.359 18 0 62.092 1.469.200 (262.585) 1.206.615
Costo del lavoro 3.138 47.172 14.126 8.369 97.889 7.934 6.530 6.646 124 35.528 227.456 (12.318) 215.137
Acquisto energia 3.945 45.147 1.206.181 0 256 0 0 873 2.138 268 1.258.807 (202.289) 1.056.518
Costi Esterni diversi 3.650 59.093 94.183 40.069 253.988 13.137 4.847 31.122 46.295 50.958 597.342 (193.949) 403.393
Margine operativo Attività in funzionamento 10.945 162.202 25.667 0 3.722 225.016 5.876 5.570 17.192 20.824 (16.691) 460.323 98.315 558.638
Ammortamenti 10.806 90.008 17.309 743 114.442 837 652 18.594 4.563 68.353 326.307 (0) 326.307
Risultato operativo 139 72.194 8.358 0 2.979 110.574 5.039 4.918 (1.402) 16.261 (85.045) 134.016 98.315 232.331
(Oneri)/Proventi Finanziari (80.325)
Partecipazioni valutate con il metodo del
patrimonio netto
(Oneri)/Proventi da partecipazioni 192 7.458 (242) 311 (122) 7.597 7.597
Risultato ante imposte 139 72.387 15.816 2.979 110.332 5.350 4.918 (1.524) 16.261 (85.045) 141.613 98.315 159.604
Imposte 35.744
Risultato Netto Attività destinate alla vendita (6.616) 22 3.525 (3.069) (51.940) (55.009)
Margine operativo Gruppo Acea 68.851
Allegato 2: Informativa di settore
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
172
Stato patrimoniale al 30 settembre 2012 – Attività
GENERAZIONE DISTRIBUZIONE VENDITA ENERGY
MANAGEMENT ILLUMINAZIONE
PUBBLICA IDRICO ITALIA
IDRICO ESTERO
INGEGNERIA E
SERVIZI CORPORATE AMBIENTE FOTOVOLTAICO TOTALE
ELISIONI DI
CONSOLIDATO
TOTALE GRUPPO
Investimenti 17.434 72.435 5.770 353 0 163.807 261 496 119.593 25.246 0 405.395 0 405.395
Attività di settore
Immobilizzazioni Materiali 163.445 1.347.742 656 1.450 0 60.235 1.759 1.827 170.547 252.343 139.589 2.139.594 (2.306) 2.137.288
Immobilizzazioni Immateriali 6.962 37.179 92.631 870 0 2.087.804 7.896 241 9.082 (15.106) 0 2.227.559 (319.333) 1.908.226
Immobilizzazioni Finanziarie
valutate a Patrimonio Netto 0 0 1.971.955 (1.955.239) 16.716
Immobilizzazioni Finanziarie 4.746
Altre attività commerciali non correnti 442.885
Altre attività finanziarie non correnti 25.039
Rimanenze 2.775 16.076 0 0 7.204 15.087 1.371 0 (0) 3.096 12.150 57.759 (0) 57.759
Crediti commerciali verso terzi 13.421 223.044 610.222 26.278 16.715 571.305 9.861 26.791 31.553 56.944 39.920 1.626.056 (211.583) 1.414.473
Crediti commerciali v/controllante 461 3.583 61.180 293 44.407 74.022 0 31 9.384 186 0 193.548 (23.694) 169.854
Crediti v/controllate e collegate 0 0 20.842 77.881 168 6.294 104 0 56.919 159 0 162.367 (130.396) 31.972
Altre attività commerciali correnti 234.245
Altre attività finanziarie correnti 200.313
Disponibilità Liquide 86.115
Totale Attività 187.064 1.627.623 785.532 106.773 68.494 2.814.749 20.991 28.891 277.485 297.623 191.659 8.378.838 (2.642.550) 6.729.631
Allegato 2: Informativa di settore
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
173
Stato patrimoniale al 30 settembre 2012 - Passività
GENERAZIONE DISTRIBUZIONE VENDITA ENERGY
MANAGEMENT ILLUMINAZIONE
PUBBLICA IDRICO ITALIA
IDRICO ESTERO
INGEGNERIA E
SERVIZI CORPORATE AMBIENTE FOTOVOLTAICO TOTALE
ELISIONI DI
CONSOLIDATO
TOTALE GRUPPO
Passività di settore
Debiti commerciali verso terzi 19.166 217.795 290.549 139.605 64.954 427.694 1.931 2.608 70.617 56.149 21.797 1.312.865 (211.110) 1.101.755
Debiti commerciali v/ controllante 555 23.379 110.874 286 2.805 67.958 273 503 31.395 488 0 238.517 (124.697) 113.819
Debiti Commerciali V/controllate e collegate
0 1.052 68 11.732 9.245 6.422 26 118 14.895 766 0 44.323 (24.852) 19.471
Altre passività commerciali correnti 434.018
Altre passività finanziarie correnti 542.190
Trattamento di fine rapporto e altri
piani a benefici definiti 1.894 28.163 4.363 267 4.495 38.050 231 2.579 26.003 1.905 0 107.951 (12) 107.939
Altri Fondi 1.460 12.618 2.101 166 2.237 145.883 593 2.495 39.238 19.863 551 227.205 17.707 244.912
Fondo Imposte Differite 102.186
Altre passività commerciali non
correnti 276.746
Altre passività finanziarie non
correnti 2.428.777
Patrimonio Netto 1.357.818
Totale Passività e Netto 23.075 283.008 407.955 152.056 83.736 686.008 3.052 8.303 182.148 79.171 22.348 1.930.861 (342.966) 6.729.631
Allegato 2: Informativa di settore
Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012
174
Conto economico al 30 settembre 2012
GENERAZIONE DISTRIBUZIONE VENDITA ENERGY
MANAGEMENT
ILLUMINAZIONE
PUBBLICA
IDRICO
ITALIA
IDRICO
ESTERO
Ingegneria
e Servizi AMBIENTE FOTOVOLTAICO CORPORATE
Totale
Gruppo
Rettifiche
di
consolidato
TOTALE
CONSOLIDATO
Ricavi v/Terzi 23.366 125.789 224.379 635.471 55.225 596.395 29.630 268 80.877 35.450 9.148 1.815.999 (657.607) 1.158.392
Vendite Intersettoriali 15.393 208.553 1.479.600 85.116 0 3.412 0 18.192 94 0 69.641 1.880.002 (386.329) 1.493.673
Costo del lavoro 3.207 45.747 13.901 1.332 8.147 93.830 9.473 6.818 6.713 0 42.129 231.299 (14.270) 217.029
Acquisto energia 4.580 61.574 1.443.836 716.695 0 203 0 0 1.153 22 279 2.228.342 (681.955) 1.546.387
Costi Esterni diversi 8.548 62.409 221.931 7.711 43.716 283.538 12.533 5.576 37.432 13.471 54.973 751.839 (347.773) 404.065
Margine operativo 22.424 164.612 24.311 (5.150) 3.362 222.237 7.624 6.065 35.672 21.957 (18.591) 484.522 61 484.583
Ammortamenti 12.936 81.910 23.897 1.198 0 102.562 1.057 690 17.291 5.812 15.974 263.327 0 263.327
Risultato operativo 9.487 82.701 414 (6.348) 3.362 119.674 6.567 5.376 18.381 16.145 (34.565) 221.194 61 221.256
(Oneri)/Proventi Finanziari (91.143)
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto
(Oneri)/Proventi da partecipazioni (30) 228 346 765 (9) (181) 1.119 1.119
Risultato netto attività discontinue 0
Risultato ante imposte 9.487 82.701 414 (6.348) 3.362 119.674 6.567 5.376 18.381 16.145 (34.565) 221.194 61 131.232
Imposte 68.048
Risultato netto 63.183