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REPUBBLICA ITALIANA C O R T E D E I C O N T I SEZIONE DEL CONTROLLO PER LA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Indagine di controllo successivo sulla gestione del patrimonio immobiliare del Comune di Nuoro per gli esercizi 2005, 2006 e 2007. Deliberazione della Sezione del controllo per la Regione Autonoma della Sardegna n. 478/2007 RELATORE: Consigliere Nicola Leone

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REPUBBLICA ITALIANA

C O R T E D E I C O N T I

SEZIONE DEL CONTROLLO

PER LA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

Indagine di controllo successivo sulla gestione

del patrimonio immobiliare del Comune di Nuoro

per gli esercizi 2005, 2006 e 2007.

Deliberazione della Sezione del controllo per la

Regione Autonoma della Sardegna n. 478/2007

RELATORE:

Consigliere Nicola Leone

2

Hanno collaborato:

Dott.ssa Silvana Gaviano

Dott. Giuseppe Feliciati

Sig. Efisio Luigi Dentoni

Sig. Ignazio Nioi

SOMMARIO

PREMESSA E OGGETTO DELL’INDAGINE ............................................................. 4

ATTIVITÀ ISTRUTTORIA..................................................................................... 6

QUADRO NORMATIVO......................................................................................... 8

REGOLAMENTO PER L’ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE ............ 17

IL PATRIMONIO IMMOBILIARE ........................................................................ 22

I RENDICONTI 2005/2006/2007 ..................................................................... 40

Parametri gestionali...........................................................................................57

CONCLUSIONI .................................................................................................. 59

LE RISULTANZE DELL’ADUNANZA PUBBLICA E CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE66

4

PREMESSA E OGGETTO DELL’INDAGINE

Con la deliberazione n. 478/2007, adottata nell’adunanza del 4 dicembre 2007, la

Sezione del controllo per la Regione autonoma della Sardegna ha incluso nel programma di

controllo sulla gestione degli enti pubblici, ai sensi dell’art. 3 comma 4 della L. 20/1994,

l’indagine sulla gestione del patrimonio immobiliare (disponibile e indisponibile) del comune di

Nuoro.

L’ indagine di controllo successivo sulla gestione del patrimonio immobiliare, che fa

riferimento al periodo cronologico comprendente gli anni 2005, 2006 e 2007, è stata

deliberata con le finalità di verificare, anzitutto, la consistenza del patrimonio immobiliare

comunale anche in relazione alle specifiche necessità legate all’azione amministrativa, nonché

l’efficacia, l’efficienza e l’economicità dell’utilizzo dei propri beni da parte del Comune di Nuoro,

in dipendenza del mutato contesto normativo, che impone agli enti pubblici (segnatamente con

riferimento ai beni disponibili) una gestione in senso economico dei beni stessi. Perciò il fine

dell’indagine è quello di individuare se sussistano o meno nel comune di Nuoro delle condizioni

di sana e corretta gestione del patrimonio immobiliare, in modo da garantire un utilizzo dello

stesso non solo per il conseguimento di fini di interesse pubblico e sociale, ma anche per

individuare le potenziali capacità di reddito degli immobili gestiti.

Gli enti locali devono inventariare i beni del loro demanio e patrimonio, con specifica

distinzione in relazione alla natura del bene: è infatti previsto l’obbligo annuale di

aggiornamento degli inventari1, dove sono registrati tutti i beni demaniali e patrimoniali,

mobili e immobili; infatti gli inventari consentono la quantificazione dell’entità patrimoniale del

comune e sono fondamentali per la compilazione del conto generale del patrimonio e dei

relativi riepiloghi allegati al bilancio di previsione ed al conto consuntivo.

Le regole per la valutazione dei beni patrimoniali sono stabilite all’art. 230 del Testo

unico degli enti locali (D.lgs. 267/2000).

L’affidamento in concessione o in locazione, a seconda della natura giuridica degli

immobili, rappresenta il metodo più tradizionale di gestione del patrimonio immobiliare degli

enti locali.

Si ritiene opportuno ricordare che il controllo sulla gestione esercitato dalla Corte dei

Conti, ai sensi dell’art. 3 comma 4 della L. 20/1994, riveste carattere precipuamente

collaborativo, secondo quanto precisato dalla sentenza n. 29/1995 della Corte Costituzionale in

1 L’art. 9 ex lege n. 537\1993 stabilisce l’obbligo di aggiornamento annuale, a decorrere dal 1 gennaio 1994, dei canoni relativi agli immobili dello Stato, della regione e degli Enti locali, sulla base dei prezzi di mercato e, in ogni caso, in misura non inferiore all’equo canone; dal 1° gennaio 1995 gli stessi canoni sono aggiornati in misura pari al 75% delle variazioni dell’indice ISTAT.

5

quanto finalizzato a proporre e suggerire l’introduzione di correttivi a eventuali irregolarità,

inefficienze e diseconomie riscontrate.

La fase esecutiva è stata realizzata mediante accertamenti diretti presso la sede

dell’Amministrazione controllata, mentre nell’ambito della procedura contraddittoria, lo schema

della presente relazione sarà sottoposto all’Amministrazione Comunale, onde acquisire le

controdeduzioni delle parti interessate.

6

ATTIVITÀ ISTRUTTORIA

Con nota n. 201/III/14 del 5 marzo 2008, indirizzata al Sindaco ed al Segretario

generale del comune di Nuoro, la Sezione richiedeva l’invio della seguente documentazione, da

prodursi entro sessanta giorni dal ricevimento della nota istruttoria:

1. certificazione attestante la consistenza del numero e tipologia degli immobili da

ascrivere al patrimonio comunale; distinti gli immobili ad uso abitativo da quelli ad uso

diverso (commerciale, artigianale ed altro);

2. relazione su eventuali casi di morosità sulla base dei contratti di locazione stipulati;

3. relazione su eventuali casi di inquilini, o comunque, soggetti che occupino immobili

comunali senza contratto o senza titolo, nonché, in caso di mancanza di titolo quale sia

il canone che l’occupante avrebbe, comunque, dovuto pagare, in base alla sua posizione

reddituale;

4. si chiedeva, altresì, di comunicare se l’Amministrazione comunale avesse effettuato

azioni recuperatorie; quale esito avessero dato le azioni di recupero dei crediti; quali

spese fossero state sostenute per le dette azioni giudiziarie; se le stesse fossero poi

state portate a compimento, ovvero abbandonate senza esito: in quest’ultima ipotesi si

chiedeva di evidenziare se la mancata prosecuzione dell’azione giudiziaria in sede

esecutiva fosse dipesa da incapienza del debitore o se sussistessero altre ragioni, da

acclarare;

5. con riferimento agli immobili dell’Amministrazione a destinazione diversa

dall’abitazione, oltre la morosità;

6. doveva evidenziarsi se i canoni di locazione fossero in linea con i valori di mercato e se

gli stessi avessero subito gli incrementi in base all’andamento dell’indice ISTAT, come

previsto dalla L. 392/1978;

7. si dovevano segnalare eventuali posizioni di occupazione sine titulo anche per gli

immobili da ultimo indicati;

8. notizie sul sistema di inventariazione dei beni immobili patrimoniali (disponibili e non

disponibili);

9. relazione sull’organizzazione dell’Ufficio che provvede alla gestione del complessivo

patrimonio immobiliare;

10. elenco dei beni demaniali del comune;

11. copia aggiornata del regolamento per la gestione del patrimonio immobiliare, (demanio,

patrimonio disponibile; patrimonio indisponibile).

7

Il comune di Nuoro riscontrava la suddetta nota, pervenuta al Settore Economico

Finanziario in data 11 Marzo 2008, con lettera di risposta prot. n. 24700 del 9 Maggio 2008.

I riscontri istruttori forniti dal Comune in tale occasione, seppur sufficienti a fornire un

primo quadro generale della situazione del patrimonio immobiliare comunale hanno reso

necessario un sopralluogo presso gli Ufficio comunali ai sensi del comma 8 della L. n. 3/1994,

effettuato dall’Ufficio istruttore in data 23 ottobre 2008. Nel corso dell’incontro con i Dirigenti

responsabili del settore patrimoniale, sono stati illustrati i criteri gestionali utilizzati

dall’Amministrazione comunale in materia di patrimonio e sono state discusse le problematiche

esistenti, soprattutto in materia di edilizia residenziale, ma anche in relazione alla stessa

organizzazione comunale che, in materia di patrimonio, non può prescindere dalle esigenze

rappresentate da tutte le branche amministrative, per cui la gestione stessa appare ripartita

tra i vari settori e di cui, nel corso dell’incontro è stato fornito un quadro piuttosto esaustivo.

L’accesso ha consentito anche un sopralluogo presso l’edificio dell’ex Banca d’Italia,

situato nella piazza V. Emanuele. Si tratta di un edificio di pregio, acquistato dal Comune per

circa 600.000 €, il cui stato attuale si presenta piuttosto fatiscente e che una volta adattato

sembra destinato all’utilizzo da parte del Comune per funzioni di rappresentanza.

Nel corso dell’incontro sono state altresì precisate le ulteriori necessità istruttorie

necessarie per la definizione dell’indagine da parte della Sezione, per cui è stato fornito, da

parte dell’amministrazione, anche il database riguardante l’intero patrimonio immobiliare

comunale, comprensivo di tutti i dati catastali e le relative mappe.

Successivamente il Comune ha fornito ulteriore documentazione integrativa necessaria

al fine di fornire un quadro esaustivo del patrimonio immobiliare comunale.

Nel complesso può infine affermarsi una buona collaborazione dell’Amministrazione

comunale nell’attività istruttoria concernente l’indagine di cui trattasi.

8

QUADRO NORMATIVO

Partendo dal principio costituzionale per cui la proprietà è pubblica o privata (art. 42) i

comuni hanno un proprio patrimonio attribuito secondo i principi generali determinati dalla

legge dello Stato (art. 119) 2.

I beni pubblici del Comune sono classificati secondo le categorie del codice civile3 in

beni demaniali e patrimoniali. Tutti i beni elencati all’articolo 8224, oltre ai cimiteri e ai mercati

comunali, in quanto appartenenti al Comune, sono soggetti al regime del demanio pubblico

(art. 824) e seguono la condizione giuridica di inalienabilità e di non poter formare oggetto di

diritti a favore di terzi.

Rientrano, viceversa, nel patrimonio disponibile e indisponibile (art. 826)5 del Comune i

restanti beni appartenenti all’ente e soggetti alle regole particolari che li concernono e, in

quanto non è diversamente disposto, alle regole del presente codice (art. 828).

I beni demaniali possono, inoltre, passare al patrimonio comunale con provvedimento

pubblicato nei modi stabiliti per i regolamenti comunali (art. 829).

Il patrimonio immobiliare del Comune è indisponibile, quindi, qualora sia destinato a

pubblico servizio, mentre il patrimonio immobiliare disponibile è di norma, assimilato al

trattamento giuridico di beni di proprietà privata.

Il patrimonio del Comune, deve risultare dal conto del patrimonio in modo da

evidenziarne la consistenza e le variazioni e al fine di valutare i risultati nell’ambito della

generale gestione patrimoniale, come dettato dal decreto legislativo n. 267 del 18 agosto 2000

– Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (Tuel)6, che raccoglie le norme sulle

2 Articolo così modificato dalla legge costituzionale n. 3/2001, articolo 5. 3 Libro Terzo Della proprietà, Titolo I Dei beni, Capo II Dei beni appartenenti allo Stato, agli Enti pubblici e agli Enti ecclesiastici. 4 Appartengono allo Stato e fanno parte del demanio pubblico il lido del mare, la spiaggia, le rade e i porti; i fiumi, i torrenti, i laghi e le altre acque definite pubbliche dalle leggi in materia (Cod. Nav. artt. 28, 692); le opere destinate alla difesa nazionale. Fanno parimenti parte del demanio pubblico, se appartengono allo Stato, le strade, le autostrade e le strade ferrate; gli aerodromi (Cod. Nav. art. 692 a); gli acquedotti; gli immobili riconosciuti d'interesse storico, archeologico e artistico a norma delle leggi in materia; le raccolte dei musei, delle pinacoteche, degli archivi, delle biblioteche; e infine gli altri beni che sono dalla legge assoggettati al regime proprio del demanio pubblico. 5 I beni appartenenti allo Stato, alle province e ai comuni, i quali non siano della specie di quelli indicati dagli articoli precedenti, costituiscono il patrimonio dello Stato o, rispettivamente, delle province e dei comuni. Fanno parte del patrimonio indisponibile dello Stato le foreste che a norma delle leggi in materia costituiscono il demanio forestale dello Stato, le miniere, le cave e torbiere quando la disponibilità ne è sottratta al proprietario del fondo, le cose d'interesse storico, archeologico, paletnologico, paleontologico e artistico, da chiunque e in qualunque modo ritrovate nel sottosuolo, i beni costituenti la dotazione della presidenza della Repubblica (Costit. art. 84), le caserme, gli armamenti, gli aeromobili militari (Cod. Nav. art. 745) e le navi da guerra. Fanno parte del patrimonio indisponibile dello Stato o, rispettivamente, delle province e dei comuni, secondo la loro appartenenza, gli edifici destinati a sede di uffici pubblici, con i loro arredi, e gli altri beni destinati a pubblico servizio. 6 Pubblicato nella G.U. 28 settembre 2000, n. 227. Il Testo unico ha unificato le seguenti leggi: n. 142/1990 Ordinamento delle autonomie locali; n. 81/1993 Elezione diretta del sindaco, del presidente della provincia, del consiglio comunale e del consiglio provinciale; n. 77/1995 Ordinamento finanziario e contabile degli enti locali; n. 127/1997 Misure urgenti per lo snellimento dell’attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo; n. 265/1999 Disposizioni in materia di autonomia e ordinamento degli enti locali, nonché modifiche alla legge 8 giugno 1990, n.142.

9

autonomie locali e inerenti anche la gestione patrimoniale, in particolare nel Titolo VI –

Rilevazione e dimostrazione dei risultati di gestione (articoli 227 - 233).

Il modello relativo al conto del patrimonio deve essere approvato con regolamento (c.

9, art. 230) ai sensi dell’articolo 160 del Testo unico e, ai fini dell’armonizzazione dei bilanci

pubblici e della finanza pubblica, deve adeguarsi ai principi fondamentali indicati all’articolo 32

del decreto legislativo n. 170 del 12 aprile 20067: il modello, nel caso specifico, deve garantire

la rappresentazione patrimoniale dell’ente locale.

L’articolo 230 – Conto del patrimonio e conti patrimoniali speciali, definisce il patrimonio

degli enti locali come il complesso dei beni e dei rapporti giuridici, attivi e passivi, di

pertinenza di ciascun ente, suscettibili di valutazione ed attraverso la cui rappresentazione

contabile ed il relativo risultato finale differenziale è determinata la consistenza netta della

dotazione patrimoniale (c. 2).

Anche i beni demaniali devono essere inclusi nel conto del patrimonio, seppur distinti

dai beni patrimoniali (c. 3), e seguire i metodi di valutazione prescritti al comma 4 dello stesso

articolo, di seguito riportato:

a) i beni demaniali già acquisiti all’ente alla data di entrata in vigore del decreto legislativo 25 febbraio 1995, n. 77, sono valutati in misura pari all’ammontare del residuo debito dei mutui ancora in estinzione per lo stesso titolo; i beni demaniali acquisiti all’ente successivamente sono valutati al costo;

b) i terreni già acquisiti all’ente alla data di entrata in vigore del decreto legislativo 25 febbraio 1995, n.77, sono valutati al valore catastale, rivalutato secondo le norme fiscali; per i terreni già acquisiti all’ente ai quali non è possibile attribuire la rendita catastale la valutazione si effettua con le modalità dei beni demaniali già acquisiti all’ente; i terreni acquisiti successivamente alla data di entrata in vigore del decreto legislativo 25 febbraio 1995, n. 77, sono valutati al costo;

c) i fabbricati già acquisiti all’ente alla data di entrata in vigore del decreto legislativo 25 febbraio 1995, n. 77, sono valutati al valore catastale, rivalutato secondo le norme fiscali; i fabbricati acquisiti successivamente sono valutati al costo;

d) i mobili sono valutati al costo;

e) i crediti sono valutati al valore nominale;

f) i censi, livelli ed enfiteusi sono valutati in base alla capitalizzazione della rendita al tasso legale;

g) le rimanenze, i ratei ed i risconti sono valutati secondo le norme del codice civile;

7 Ricognizione dei principi fondamentali in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici, a norma dell’articolo 1 della legge 5 giugno 2003, n. 131 (G.U. n. 109 del 12/5/2006).

10

h) i debiti sono valutati secondo il valore residuo.

Il comma 7 dell’articolo 230, inoltre, prescrive l’aggiornamento annuale degli inventari

cui sono tenuti gli enti locali, che costituisce il presupposto per la corretta compilazione del

Modello n. 20 relativo al conto del patrimonio delle province, dei comuni, delle comunità

montane, delle unioni di comuni e delle città metropolitane, approvato dal decreto del

Presidente della Repubblica 31 gennaio 1996, n. 194, Regolamento per l’approvazione dei

modelli di cui all’art. 114 del Decreto legislativo 25 febbraio 1995, n. 77, concernente

l’ordinamento finanziario e contabile degli enti locali.

I modelli sono stati rivisti dall’Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali,

istituito presso il Ministero dell’Interno (Tuel, art. 154, c. 1) con il compito di promuovere la

corretta gestione delle risorse finanziarie, strumentali ed umane, la salvaguardia degli equilibri

di bilancio, l’applicazione dei princìpi contabili e la congruità degli strumenti applicativi, nonché

la sperimentazione di nuovi modelli contabili. L’Osservatorio adotta iniziative di divulgazione e

di approfondimento finalizzate ad agevolare l’applicazione ed il recepimento delle norme (Tuel,

art. 154, c. 2).

Il Modello 20, su cui non risultano apportate modifiche rispetto all’originale, distingue

un prospetto per il conto del patrimonio attivo e uno per il passivo. Nella parte attiva vengono

iscritte le immobilizzazioni (immateriali, materiali, finanziarie), l’attivo circolante (rimanenze,

crediti, attività finanziarie, disponibilità liquide), i ratei e risconti attivi. Nel passivo troviamo il

patrimonio netto, i conferimenti, i debiti, i ratei e risconti passivi.

Per quanto concerne la compilazione degli inventari, a parte l’obbligatorietà degli stessi,

non vengono dettati, dall’attuale disciplina normativa, modelli specifici, per cui è lasciato

all’ente un margine discrezionale per la scelta della modulistica, integrata, ultimamente, con

programmi informatici dedicati, ma che in sostanza si affida ancora alle direttive contenute

nella circolare del Ministero dell’Interno n. 15200/2 risalente al 1904, che prevedeva con

riferimento al patrimonio immobiliare:

Modello A (beni immobili demaniali)

Modello B (beni immobili patrimoniali indisponibili)

Modello C (beni immobili patrimoniali disponibili)

Il ruolo del patrimonio immobiliare legato alla sua puntuale conoscenza, in effetti, ha

assunto sempre più particolare rilevanza, in quanto considerato strumento dinamico atto a

ottimizzare le risorse finanziarie dell’ente e, nel contempo, rimediare alle problematiche

connesse alla gestione del patrimonio stesso, quali, per citare le più ricorrenti: la legalità

dell’occupazione degli immobili; il pagamento di canoni ed oneri accessori ed eventuale

11

morosità dell’utenza nell’adempimento delle obbligazioni; i criteri di quantificazione dei canoni

di locazione; la manutenzione degli immobili, onde evitarne il degrado, quale espressione di

cura e attenzione della gestione a tutela degli interessi patrimoniali pubblici.

Per questo motivo, si sono susseguiti diversi interventi normativi finalizzati alla

accelerazione e semplificazione delle procedure di dismissione per il patrimonio da alienare e

ulteriori disposizioni per migliorarne la gestione.

L’ultimo intervento legislativo in questo settore, la legge n. 133 del 6 agosto 2008, di

conversione del decreto legge n. 112 del 25 giugno 2008, contiene delle misure specifiche per

la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico.

Si tratta, in particolare, degli articoli 13 Misure per valorizzare il patrimonio residenziale

pubblico e 58 Ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di regioni, comuni ed

altri enti locali.

L’articolo 13, comma 1, mira alla semplificazione delle procedure di alienazione degli

immobili di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari, al fine di raggiungere

l’obiettivo della valorizzazione degli immobili residenziali e favorire, nel contempo, il

soddisfacimento dei fabbisogni abitativi. Le misure sono rappresentate da accordi, in sede di

Conferenza unificata, tra il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro per i rapporti

con le regioni, le regioni e gli enti locali. È data facoltà a questi ultimi di stipulare convenzioni

con società di settore per lo svolgimento delle attività strumentali alla vendita dei singoli beni

immobili (c. 3).

Tra i criteri stabiliti per la conclusione degli accordi (c. 2), oltre alla determinazione del

prezzo di vendita delle unità immobiliari in proporzione al canone di locazione e il

riconoscimento del diritto di opzione all’acquisto, rileva il punto c) per cui i proventi derivanti

dalle alienazioni devono essere destinati alla realizzazione di interventi volti ad alleviare il

disagio abitativo.

Particolarmente rimarchevole l’articolo 58, e nello specifico i commi 1 e 2, con cui si

dispone che i comuni, tra gli altri enti territoriali, debbano allegare al bilancio di previsione il

Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, redatto sulla base di un apposito elenco in

cui siano iscritti i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali

all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero di

dismissione (c. 1).

I beni immobili inseriti sono, automaticamente, classificati patrimonio disponibile

dell’ente, e la deliberazione del consiglio comunale di approvazione del Piano costituisce

variante allo strumento urbanistico generale, senza bisogno di verifica di conformità agli

eventuali atti di pianificazione sovraordinata di competenza delle province e delle regioni

eccetto nei casi di varianti relative a terreni classificati come agricoli e qualora le variazioni

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volumetriche siano superiori al 10 per cento del volumi previsti dallo strumento urbanistico

vigente (c. 2).

Tali disposizioni hanno suscitato perplessità e timori, in relazione al fatto che la

semplificazione nelle procedure delle varianti al piano urbanistico, possa far venir meno le

garanzie legate alla tutela di alcuni beni del patrimonio immobiliare pubblico. Senza tralasciare

che, in situazione di particolare emergenza finanziaria, quale quella in cui si trovano molti

comuni attualmente o nell’eventualità futura, sarebbe un sistema veloce di fare cassa,

sganciato da procedure di controllo.

L’iscrizione dei beni negli elenchi di cui al comma 1, produce gli effetti della trascrizione

come previsto dall’articolo 2644 del codice civile e costituisce effetto dichiarativo di proprietà,

in assenza di trascrizione precedente, nonché effetto sostitutivo dell’iscrizione del bene in

catasto (comma 3).

Oltre alle disposizioni già citate, si segnalano le seguenti norme:

legge 11 giugno 1962, n. 588 Piano straordinario per favorire la rinascita economica e

sociale della Sardegna, in attuazione dell’art. 13 della L. cost. 26 febbraio 1948, n. 3. Il Piano

rifinanziato, integrato e modificato con la legge 24 giugno 1974 n. 268, concede, tra l’altro,

contributi ai Comuni per la sistemazione o ricostruzione di abitazioni e per la costruzione di

abitazioni di tipo popolare (Titolo II, capo IV Edilizia e sistemazione ambientale);

d.lgs. 30/12/1992 n. 504 Riordino della finanza degli enti territoriali. Istituzione

dell’imposta comunale sugli immobili (ICI);

legge 24 dicembre 1993 n.537 Interventi correttivi di finanza pubblica. L’articolo 9

specifico per il patrimonio pubblico, disciplina l’uso dei beni pubblici e il canone degli alloggi. I

canoni di locazione, in particolare, devono essere aggiornati annualmente (c. 3);

legge 31 dicembre 1993, n. 579 Norme per il trasferimento agli enti locali ed alle

regioni di beni immobili demaniali e patrimoniali dello Stato;

legge 23 dicembre 1994, n. 724, Misure di razionalizzazione della finanza pubblica.

L’articolo 32 Beni patrimoniali e demaniali, dispone, al comma 8, che a decorrere dal 1°

gennaio 1995 i canoni annui per i beni appartenenti al patrimonio indisponibile dei comuni

sono, in deroga alle disposizioni di legge in vigore, determinati dai comuni in rapporto alle

caratteristiche dei beni, ad un valore comunque non inferiore a quello di mercato, fatti salvi gli

scopi sociali;

legge 28 dicembre 1995, n. 549 Misure di razionalizzazione della finanza pubblica.

L’articolo 2, comma 37 dispone: Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentiti i

Ministri competenti, sono trasferiti in proprietà ai comuni prioritariamente, o ad altri enti locali

che ne facciano richiesta, i beni immobili demaniali e patrimoniali dello Stato che risultino non

utilizzati alla data del 30 giugno 1995 o che, anche successivamente a tale data, risultino non

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più utili ai fini istituzionali delle Amministrazioni dello Stato. Il prezzo di cessione è fissato in

misura pari ai due terzi del valore determinato dall’Ufficio tecnico erariale competente per

territorio;

legge 15 marzo 1997, n. 59 Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti

alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione

amministrativa;

legge 23 novembre 2001, n. 410 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-

legge 25 settembre 2001, n. 351, recante disposizioni urgenti in materia di privatizzazione e

valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e di sviluppo dei fondi comuni di

investimento immobiliare;

legge 23 dicembre 2000, n. 388 (legge finanziaria 2001): capo IX Disposizioni in

materia di vendite di immobili e di alloggi, articolo 43 (Dismissione di beni e diritti

immobiliari);

legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003): articolo 84 (Privatizzazione

del patrimonio immobiliare delle regioni, degli enti locali e degli altri enti pubblici);

legge 24 dicembre n. 350 (legge finanziaria 2004): articolo 3, comma 28: Gli enti locali

di cui all’articolo 2, comma 1, del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui

al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, hanno facoltà di utilizzare le entrate derivanti dal

plusvalore realizzato con l’alienazione di beni patrimoniali, inclusi i beni immobili, per spese,

aventi carattere non permanente, connesse alle finalità di cui all’articolo 187, comma 2, del

citato testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;

legge 30 dicembre 2004, n. 311 (legge finanziaria 2005): articolo 1, comma 26: Gli

enti possono eccedere i limiti di spesa stabiliti dai commi 22 e 23 solo per spese di

investimento e nei limiti dei proventi derivanti da alienazione di beni immobili, mobili, nonché

delle erogazioni a titolo gratuito e liberalità; comma 66: Gli enti locali di cui all’articolo 2,

comma 1, del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, hanno facoltà di

utilizzare le entrate derivanti dal plusvalore realizzato con l’alienazione di beni patrimoniali,

inclusi i beni immobili, per il rimborso della quota di capitale delle rate di ammortamento dei

mutui;

legge 23 dicembre 2005 n. 266 (finanziaria 2006): gli enti locali dovranno valutare con

maggiore attenzione gli acquisti immobiliari, giacché le nuove acquisizioni comportano la

corrispondente riduzione dei contributi erariali. Infatti, gli enti territoriali soggetti al patto di

stabilità interno, vedranno decurtati i trasferimenti erariali a qualsiasi titolo spettanti, in misura

pari alla differenza tra la spesa sostenuta nel 2006 per l’acquisto da terzi di immobili e la spesa

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media sostenuta nel precedente quinquennio per la stessa finalità. La disposizione, tuttavia,

non si applica all’acquisto di immobili da destinare a sedi di ospedali, ospizi, scuole o asili.

Per assicurare la corretta applicazione del precetto impartito, è previsto il monitoraggio

della Ragioneria generale dello Stato alla quale, a cadenza trimestrale, dovranno essere inviati

in via telematica i dati sugli immobili acquistati e venduti; la comunicazione è inviata anche

all’Agenzia del Territorio per una verifica di congruità sui prezzi dalla quale potrebbero

scaturire azioni di responsabilità per danno erariale a carico dei funzionari e degli

amministratori che hanno proceduto ad acquisti immobiliari a prezzi valutati non congrui

(commi 23, 24, 25, 26). Con la successiva legge finanziaria 2007 i commi ora citati sono stati

abrogati (art. 1, c. 694, legge 27 dicembre 2006, n. 296).

Con i commi 597, 598, 599 e 600 dell’art. 1 della stessa legge 266/2005 (Edilizia

residenziale – IACP), il legislatore introduce ulteriori facilitazioni, aggiuntive a quelle già

dettate con la Finanziaria 2005, per soddisfare la domanda di abitazioni, con particolare

riferimento alle aree metropolitane ad alta tensione abitativa, e per agevolare la mobilità del

personale dipendente dalle P.A. dello Stato.

Sono semplificate le procedure per la vendita degli immobili appartenenti agli ex IACP8,

individuando i criteri di preferenza nella vendita, il calcolo del prezzo, e la destinazione dei

proventi; gli enti e gli istituti proprietari possono, inoltre, affidarsi a società competenti

nell’edilizia residenziale pubblica per la gestione delle attività necessarie al censimento, alla

regolarizzazione ed alla vendita dei singoli beni immobili.

I commi dal 597 al 600 sono stati dichiarati illegittimi dalla Corte costituzionale con

sentenza n. 94 del 7 marzo 2007.

Legge 27 dicembre 2006 n. 296 (legge finanziaria 2007), articolo 1:

il comma 194 apporta modifiche al decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112

Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in

attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59. Gli enti locali oltre alle funzioni relative

alla conservazione, alla utilizzazione ed all’aggiornamento degli atti catastali, partecipano al

processo di determinazione degli estimi catastali, fermo restando le funzioni mantenute in capo

allo Stato;

i commi 195-200 riguardano le modalità di esercizio delle funzioni catastali conferite

agli enti locali. A decorrere dal 1° novembre 2007 i comuni esercitano direttamente le funzioni

catastali; possono stipulare convenzioni non onerose con l’Agenzia del territorio, la quale è

tenuta ad informare il Ministro dell’economia e delle finanze delle attività esercitata tramite

una relazione annuale con la collaborazione dei comuni; 8 Legge regionale 8 agosto n. 12, Norme generali in materia di edilizia residenziale pubblica e trasformazione

degli Istituti autonomi per le case popolari (IACP) in Azienda regionale per l’edilizia abitativa (AREA).

15

i commi 201-219 contengono disposizioni in materia di immobili. Viene rivista la

disciplina in materia di confisca dei beni immobili nei confronti dei mafiosi (legge n. 575/1965

e successive modificazioni). I beni immobili possono essere trasferiti per fini istituzionali o

sociali, con diritto di priorità, al patrimonio del Comune nel cui territorio insistono, oppure a

quello della provincia o della regione;

i commi 250-261 intervengono in materia di demanio marittimo e di altri beni pubblici e

valorizzazione del patrimonio pubblico;

legge 24 dicembre 2007 n. 244 (legge finanziaria 2008): l’articolo 1 prevede con i

commi dal 313 al 320 il Piano di valorizzazione dei beni pubblici per la promozione e lo

sviluppo dei sistemi locali, al fine di avviare il recupero e il riuso di beni immobili pubblici. Il

Ministro dell’economia e delle finanze di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali,

tramite l’Agenzia del demanio, nel rispetto delle attribuzioni costituzionali delle regioni, d’intesa

con gli enti territoriali interessati, e nel rispetto dei piani urbanistici comunali, individua ambiti

di interesse nazionale nei quali sono presenti beni immobili di proprietà dello Stato e di altri

soggetti pubblici per promuovere un programma unitario di valorizzazione.

Il comma 379, introduce diverse modifiche al patto di stabilità interno degli enti locali

della precedente legge finanziaria (legge n. 296/2006). In particolare, accordando agli enti che

hanno avuto un saldo positivo nel triennio 2003/2005 ed avendo nel contempo entrate

derivanti da dismissioni del patrimonio immobiliare e mobiliare, la possibilità di ridurre gli

obiettivi fissati dal patto di una misura che è pari al surplus che hanno registrato nel triennio.

L’articolo 2, comma 15 prevede il trasferimento in proprietà ai comuni, a titolo gratuito,

degli alloggi statali destinati per essere assegnati ai profughi (legge n. 350/2003). I comuni

devono procedere, entro 120 giorni dalla data della voltura all’accertamento di eventuali

difformità urbanistico-edilizie.

Il comma 594 dello stesso articolo 2, prevede che ai fini del contenimento delle spese di

funzionamento delle proprie strutture, le amministrazioni pubbliche, tra cui i comuni9, adottino

piani triennali per l’individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazione dell’utilizzo dei

beni immobili ad uso abitativo o di servizio (lettera c). Le stesse amministrazioni dovranno

comunicare al Ministero dell’Economia e delle Finanze i dati relativi agli immobili:

a) sui quali vantino a qualunque titolo diritti reali, distinguendoli in base al relativo titolo,

determinandone la consistenza complessiva ed indicando gli eventuali proventi

annualmente ritratti dalla cessione in locazione o in ogni caso dalla costituzione in

relazione agli stessi di diritti in favore di terzi;

9 Decreto legislativo n. 165/2001, articolo 1, comma 2.

16

b) dei quali abbiano a qualunque titolo la disponibilità, distinguendoli in base al relativo

titolo e determinandone la consistenza complessiva, nonché quantificando gli oneri

annui complessivamente sostenuti a qualunque titolo per assicurarne la disponibilità.

17

REGOLAMENTO PER L’ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE

Il Regolamento per l’alienazione del patrimonio immobiliare del Comune di Nuoro, è

pubblicato sul sito web istituzionale a cura dei Servizi Assistenza Organi Istituzionali, Ufficio di

Presidenza del Consiglio e Innovazione Informatica: non è rilevabile il riferimento temporale di

adozione, ma i richiami normativi indicati precedono l’adozione del TUEL approvato con D.Lgs.

267 del 18 agosto 2000, precludendo quindi di apprezzarne l’attualità alle esigenze dell’ente.

Al di là di questa osservazione, seppur apprezzando l’intento informativo, non può

sottacersi la intempestività di un documento /regolamento non aggiornato. Il TUEL 267/2000

indica specifiche disposizioni, in riguardo ai principi in materia di contabilità, art. 151 e ss., con

rimando ai risultati di gestione (punto 5) al conto del bilancio e al conto del patrimonio; e in

riguardo al conto del patrimonio e alla sua gestione (art. 230).

L’evoluzione normativa impone una rivisitazione alla luce delle recenti innovazioni, in

particolare delle leggi finanziarie e dei vincoli sul patrimonio e correlata gestione della

contabilità economica degli enti locali, nonché in ultimo la disposizione della L. 133 del 06

agosto 2008. All’articolo 58 è imposto agli Enti Locali (Regioni, Province, Comuni e altri Enti

locali), di procedere al riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare. L’ente

locale deve predisporre apposito elenco dei beni immobili ricadenti nel territorio di

competenza, che non siano strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, e che

siano suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione. Da qui discende l’obbligo di redigere il

piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, che deve essere allegato al bilancio di

previsione.

L’ambito temporale dell’indagine attiene ad un periodo precedente alla novità

dispositiva della recente legge 133/06.08.2008, pertanto di seguito si argomenta sul

regolamento in essere e tuttora vigente, seppur non aggiornato, per il Comune di Nuoro.

Il Regolamento per l’alienazione del patrimonio immobiliare è incluso tra i Regolamenti

adottati e operativi per il Settore Economico Finanziario:

ICI (Imposta Comunale Immobili);

TARSU (Tassa Rifiuti solidi Urbani);

Piano Generali degli Impianti Pubblicitari;

Regolamento TOSAP 2004 (Tassa Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche);

Regolamento Comunale per le pubblicità e affissioni);

Regolamento di Contabilità;

Regolamento per l’alienazione del Patrimonio Immobiliare.

18

Il Regolamento per l’alienazione del Patrimonio Immobiliare si compone di 10 articoli, e

trae fondamento dall’art. 12 della L.127/15.05.1997 (Disposizioni in materia di alienazione

degli immobili di proprietà pubblica), che al punto 2 specificamente dispone che i comuni e le

province possono procedere alle alienazioni del proprio patrimonio immobiliare anche in deroga

a preesistenti norme (L. 24.12.1908 n. 783 e correlato regolamento approvato con R.D. del

17.06.1909 n. 454), fermi restando i principi generali dell’ordinamento giuridico contabile. La

legge dispone inoltre che con apposito Regolamento dell’ente interessato sono assicurati criteri

di trasparenza e adeguate forme di pubblicità per acquisire e valutare concorrenti proposte di

acquisto. 10

INDICE

Art. 1 Oggetto del Regolamento

Art. 2 Beni da alienare

Art. 3 Individuazione del prezzo

Art. 4 Beni vincolati

Art. 5 Vendita di beni soggetti a diritto di prelazione

Art. 6 Procedure di vendita

Art. 7 Asta pubblica

Art. 8 Trattativa privata

Art. 9 Trattativa privata diretta

Art. 10 Vendita unità immobiliari ad uso residenziale

Definito (all’art. 1) l’oggetto del Regolamento, e cioè la disciplina - a termini dell’art.

12, c. 2 della L. 127/1997 - della alienazione del patrimonio immobiliare dell’ente, al

successivo art. 2 sono indicati i beni da alienare, ovvero il patrimonio comunale ad uso

residenziale e non, il relativo valore indicato in bilancio di previsione, sulla base della stima di

massima effettuata dal settore competente. I beni da alienare devono essere indicati in

10 Art. 12. (L.127/15.05.1997) (Disposizioni in materia di alienazione degli immobili di proprietà pubblica)

1. Dopo il comma 2 dell'articolo 1 della legge 24 dicembre 1993, n. 560, è inserito il seguente:

"2-bis. Le disposizioni della presente legge non si applicano alle unità immobiliari degli enti pubblici territoriali che non

abbiano finalità di edilizia residenziale pubblica. Agli immobili urbani pubblici e a quelli sottoposti a tutela ai sensi

dell'articolo 4 della legge 1o giugno 1939, n. 1089, adibiti a uso diverso da quello di edilizia residenziale si applicano le

disposizioni degli articoli 38 e 40 della legge 27 luglio 1978, n. 392, e successive modificazioni".

2. I comuni e le province possono procedere alle alienazioni del proprio patrimonio immobiliare anche in deroga alle

norme di cui alla legge 24 dicembre 1908, n. 783, e successive modificazioni, ed al regolamento approvato con regio

decreto 17 giugno 1909, n. 454, e successive modificazioni, nonché alle norme sulla contabilità generale degli enti

locali, fermi restando i princìpi generali dell'ordinamento giuridico-contabile. A tal fine sono assicurati criteri di

trasparenza e adeguate forme di pubblicità per acquisire e valutare concorrenti proposte di acquisto, da definire con

regolamento dell'ente interessato.

19

apposito elenco predisposto dalla giunta comunale e allegato agli atti del bilancio, e indicando

anche la specifica forma di dismissione da attivare.

L’art. 3 stabilisce i criteri per la individuazione del prezzo, da determinarsi appunto con

apposita perizia estimativa redatta con riferimento ai valori correnti di mercato; detto prezzo

costituisce il prezzo di vendita a base d’asta, al quale saranno aggiunte, a carico

dell’aggiudicatario, le spese tecniche del frazionamento, di perizia tecnica, catastali, già

sostenute o da sostenere.

Gli articoli 4 e 5 trattano rispettivamente della vendita di beni vincolati e della

liberazione dal medesimo vincolo, e dell’eventuale diritto di prelazione.

L’art. 6 individua le procedure di vendita in rapporto all’appetibilità del bene, mediante

asta pubblica, trattativa privata e trattativa privata diretta.

I successivi articoli 7, 8 e 9 trattano dei presupposti e modalità delle distinte procedure

di vendita, rispettivamente: asta pubblica, trattativa privata, trattativa privata diretta.

Il sistema dell’asta pubblica (art. 7) è adottato quando il potenziale interesse

all’acquisto del bene offerto è, per la natura del bene stesso, per la sua potenziale utilizzazione

e/o il valore venale, riconducibile ad un mercato vasto a livello nazionale o internazionale; alla

gara è data ampia ed appropriata pubblicità.

Si procede alla vendita con il sistema della trattativa privata (art. 8), quando la

commerciabilità del bene, per l’ubicazione, la consistenza ed il limitato valore, sia di ridotto

interesse e il suo valore di stima determinato dal miglior prezzo di mercato, non superi i

150.000,00 euro.

Si ricorre alla trattativa privata diretta, qualora la condizione giuridica e/o quella di fatto

del bene da alienare rendano non praticabile o non conveniente per il Comune il ricorso a uno

dei sistemi di vendita precedentemente descritti, anche se con un solo soggetto in determinati

casi eccezionali.

La trattativa privata diretta è inoltre ammessa anche con più soggetti, nei casi in cui sia

stata effettuata l’asta pubblica e la stessa sia stata dichiarata deserta, ovvero siano state

presentate unicamente offerte irregolari o non valide. In tali ipotesi il prezzo indicato nella

perizia di stima potrà essere diminuito nel corso della trattativa fino ad un massimo del 20%.

All’art. 10 è disciplinata la vendita delle unità immobiliari ad uso residenziale,

prevedendo il preliminare diritto di opzione degli attuali conduttori, il prezzo di vendita secondo

le valutazione correnti di mercato e previa applicazione di percentuale riduttiva del 30%;

prevedendo inoltre la permanenza nell’uso per i nuclei familiari meno abbienti. L’unità

immobiliare ad uso residenziale potrà essere venduta agli attuali conduttori o soggetti ivi

residenti da almeno 5 anni e non potrà essere trasferita a terzi se non dopo il decorso di

almeno 10 anni dalla stipula del contratto di acquisto.

20

La gestione dei beni immobili trova il riferimento dispositivo nel Regolamento comunale

di Contabilità, che al CAPO IX tratta della gestione patrimoniale. La materia in esame è

riferibile alle disposizioni attinenti ai consegnatari dei beni, in capo ai quali sono attribuite

specifiche responsabilità e incombenze. Infatti a termini dell’art. 82 del Regolamento di

Contabilità è disposto che “i beni immobili e mobili, esclusi i materiali ed oggetti di consumo,

sono dati in consegna e gestione, con apposito verbale, ad agenti responsabili”, appunto i

Consegnatari dei beni.

L’individuazione dei consegnatari dei beni immobili e mobili è effettuata secondo le

norme della legge e del presente regolamento in ordine ai responsabili della gestione nei

servizi operativi e di supporto e strumentali .

I consegnatari sono responsabili della corretta e regolare manutenzione e conservazione

dei beni loro affidati. Curano la tenuta di apposite schede d’inventario, che sono redatte in

duplice esemplare di cui uno è conservato presso il servizio finanziario e l’altro, appunto,

dall’agente contabile responsabile dei beni ricevuti in consegna e gestione. All’art. 83 sono

definite le operazioni di inventario e gestione:

I beni demaniali e patrimoniali mobili e immobili, nonché crediti, debiti e altre attività e

passività patrimoniali sono iscritti e descritti in appositi inventari costituiti da schede, suddivise

per categorie e sotto categorie di beni e rapporti giuridici, contenenti per ogni unità elementare

di rilevazione i dati ritenuti necessari alla sua esatta identificazione e iscrizione.

Saranno indicati, in particolare, i riferimenti al servizio o centro di costo al cui

funzionamento il bene è destinato o al quale il rapporto giuridico è attribuito, in base alle

norme sulla responsabilità di gestione nella direzione dei servizi o centri di costo di cui alla

legge e ai presente regolamento.

L’inventario generale offre la dimostrazione della consistenza patrimoniale nell’analisi di

tutte le componenti e si suddivide in inventari settoriali o di servizio.

Le variazioni inventariali dell’anno finanziario sono comunicate dai responsabili dei

servizi entro due mesi dalla chiusura dell’anno finanziario, alla competente unità organizzativa

del servizio finanziano.

Le schede inventariali, le variazioni e le informazioni di cui ai precedenti commi possono

essere predisposte e movimentate con strumenti informatici.

Con invio di documentazione integrativa è stato acquisito dall’ufficio istruttore il

Regolamento per la determinazione dei criteri di assegnazione alloggi in situazioni di

emergenza. Approvato con deliberazione del consiglio comunale del 27.03.1997, ha

individuato i criteri per la assegnazione degli alloggi di proprietà comunale o a qualunque titolo

detenuti dall’amministrazione comunale, a favore di nuclei familiari in condizione di grave

disagio socio abitativo. Le situazioni di disagio disciplinate riguardano:

21

disagio sociale connesso all’impegno del nucleo familiare per la cura nei confronti di

persone anziane, inabili e/o affette da gravi patologie;

sfratto, per il quale sia stata disposta l’esecuzione di rilascio dell’immobile urbano

adibito ad uso abitazione, o sia stato emesso provvedimento pretoriale di convalida per finita

locazione;

disagio abitativo, riferito a inidoneità, affollamento, degrado dell’alloggio, condizione di

stato di necessità;

disagio economico.

Le assegnazioni dirette in alloggi di proprietà comunali vengono appunto disposte per

tutelare situazioni di grave disagio socio economico dei nuclei familiari che non rientrano nei

benefici della normativa ERP o che pur rientrandovi non possono attendere i tempi di

assegnazione in base all’ordine di graduatoria. Sono disciplinate le condizioni generali di

ammissibilità e le modalità di valutazione, nonché i parametri di valutazione per la

predisposizione di apposita graduatoria; è inoltre indicata la modalità di determinazione del

canone, della durata della concessione e della decadenza della stessa.

22

IL PATRIMONIO IMMOBILIARE

Con nota n. 24700 del 9 Maggio 2008 il comune di Nuoro, come si è già in precedenza

accennato, riscontrava la prima lettera istruttoria della Corte, precisando, anzitutto, in merito

agli Immobili E.R.P. (Edilizia residenziale pubblica) l’esistenza di 160 unità abitative gestite

direttamente dall’Ente, più 80 gestiti da A.R.E.A. (Azienda regionale per l’edilizia abitativa,

acquisiti direttamente dallo stato) per un totale di 240 unità.

Con la stessa nota veniva evidenziato un tasso di morosità, riferito agli alloggi gestiti

direttamente dall’Amministrazione, del 30%, aggiungendo che i morosi sono 52, di cui 25

occupano alloggi destinati all’emergenza abitativa. In merito l’Amministrazione faceva altresì

presente che si procederà, entro l’anno 2008, all’iscrizione a ruolo dei morosi.

Ancora si evidenziava che, relativamente ai 160 alloggi gestiti direttamente, 11 sono

occupati abusivamente (di cui 7 riguardano appartamenti di E.R.P destinati ad emergenza

abitativa e 4 relativi alla graduatoria ordinaria); il canone non può essere stabilito poiché gli

autori degli abusi non hanno mai risposto alle richieste formali delle loro posizioni reddituali.

L’Amministrazione ha fatto presente, inoltre, che sono state compiute 7 diffide di rilascio

alloggio e 4 ordinanze di sgombero.

Inoltre, dalla menzionata nota, risulta che non sono state ancora completate le attività

di verifica dei beni immobili, in particolare: a) dei titoli giuridici attestanti la proprietà degli

stessi, ritardo dovuto alla presenza di contenziosi non risolti circa la proprietà degli immobili;

b) delle caratteristiche e della destinazione d’uso dei vari beni ai fini del successivo

ammortamento e aggiornamento dell’inventario

Dalla delibera 36/07 della Sezione del Controllo per la regione Sardegna, inerente il

conto consuntivo dell’esercizio 2005, poteva evincersi che l’inventario era aggiornato solo fino

al 2001.11

Con deliberazione del Consiglio Comunale del 2 luglio 2007 è stata assegnata la somma

di € 100.000,00, a valere su fondi della L.R. 37/1998 art. 19, finalizzata alla verifica ed

aggiornamento contabile del patrimonio mobiliare ed immobiliare dell’ente. Con successiva

determinazione dirigenziale del settore economico finanziario del 5 giugno 2008, l’ente ha

bandito un concorso pubblico per l’assegnazione di incarichi di collaborazione coordinata e

continuativa, ai sensi del D.Lgs. 165/2001, art. 7, comma 6, finalizzati alla verifica ed

aggiornamento contabile del patrimonio e finalizzati anche alla conoscenza del territorio e del

11 Si tratta della specifica pronuncia ai sensi dell’art. 1, commi 166 ss della l. 266/2005 – legge finanziaria per il 2006.

23

relativo patrimonio immobiliare nonchè al recupero di nuove risorse finanziarie; a parte

analoghi incarichi tesi all’implementazione del sistema del controllo di gestione.

Dalla documentazione integrativa trasmessa all’Ufficio istruttore a seguito dell’accesso

diretto del 23 ottobre 2008, acquisita in data 20 novembre 2008 (Prot. 784/III/14), si evince

che già precedentemente agli incarichi su richiamati, il Comune, con delibera del Consiglio

comunale del 05.04.2004 n. 24, nel corso dell’attività di programmazione per l’utilizzo dei fondi

di cui alla L.R. 37/1998, annualità 2001, approvava, tra l’altro, l’intervento di cui alla scheda 1,

- riorganizzazione del sistema informativo patrimoniale del Comune - per un importo di €

868.000. Il relativo progetto era suddiviso in tre moduli:

• aggiornamento dell’inventario e individuazione e schedatura dei reliquati

stradali;

• riordino e informatizzazione delle pratiche di esproprio;

• realizzazione di un GIS (Sistema Informativo Geografico) del patrimonio.

Con successivi atti l’ente ha disposto la rimodulazione del programma relativo al 2003,

includendo l’intervento per il sistema informativo del patrimonio, relativamente al primo

modulo del progetto. La prosecuzione dell’intervento è stata confermata anche nel programma

2004. Con determinazione del responsabile del settore finanziario del 28.05.2005, si è

pervenuti alla stipula di una convenzione e all’assunzione del relativo impegno di spesa, pari a

complessivi € 208.800. Le prestazioni incluse nella convenzione, stipulata a seguito di

trattativa privata in data 29.04.2005 con l’aggiudicataria Lariter srl, sono indicate all’art. 2:

� aggiornamento dell’inventario del patrimonio immobiliare comunale, disponibile e

indisponibile, sia con riferimento agli immobili già inventariati nell’ultimo censimento del

1996, sia per quelli acquisiti dal comune successivamente;

� individuazione e schedatura di tutti i reliquati stradali presenti nel centro abitato

di Nuoro;

� inserimento dei dati censiti in un software individuato dall’amministrazione che

sia di facile utilizzo da parte del personale dell’ente.

Il dettaglio della prestazione impone (art. 3), all’aggiudicataria Lariter srl, di effettuare

per ciascun immobile già incluso nell’inventario, la verifica – sulla base degli atti d’ufficio e di

quelli rinvenibili presso l’ufficio del Catasto e presso la Conservatoria RR.II. - della situazione

fisica e giuridica del bene stesso, in relazione allo stato di consistenza, al valore, alla titolarità

ed eventuale sussistenza di diritti altrui, di natura reale e obbligatoria, con eliminazione di quei

beni che non risultassero più di proprietà del comune. La prestazione prevede ancora che le

modifiche intervenute dall’ultimo censimento del patrimonio, siano riversate sul software di

gestione del patrimonio e annotate sui fascicoli cartacei, allo scopo di agevolare la redazione

del conto del patrimonio dell’ente, da parte degli uffici preposti. Per i beni di nuova

24

acquisizione, la Lariter srl deve predisporre apposito fascicolo che contenga: descrizione

sintetica dell’immobile, localizzazione, dati catastali, zona urbanistica, mappa catastale, stralcio

aerofotogrammetrico e documentazione fotografica.

In riferimento ai reliquati stradali, l’aggiudicataria dovrà provvedere alla individuazione

degli uffici/archivi e alle informazioni in essi disponibili su detti reliquati; alla acquisizione della

documentazione cartacea e/o informatizzata e scansione dei documenti cartacei;

individuazione in loco, con relative misurazioni; rilievi grafici, indici di fabbricazione ed

accertamento della proprietà; predisposizione per ogni reliquato di apposito fascicolo

informatico espositivo dell’iter amministrativo e tecnico; realizzazione di una banca dati

informatizzata, contenente gli elementi utili per la gestione/dismissione dei reliquati rinvenuti e

censiti.

In ultimo, la Lariter, per l’esecuzione dell’incarico affidato e per la sua durata, deve

mantenere presso gli uffici comunali un numero di almeno quattro addetti, sulla cui

professionalità l’amministrazione si riserva di esaminare ed esprimere parere relativamente ai

curricula acquisiti.

L’incarico affidato dal Comune alla Lariter srl presuppone quindi, insieme alla fornitura

di specifico e idoneo software, anche la prestazione professionale degli addetti di ricognizione e

catalogazione dei beni immobili censiti.

L’esito della prestazione è esposto in apposita Relazione tecnica integrativa della

Relazione finale, redatta dalla Lariter srl in data 31.05.2006, acquisita agli atti del Comune di

Nuoro in data 23.06.2006, e trasmessa in seguito all’accesso diretto agli atti dell’Ufficio

istruttore, in allegato alla nota Prot.784/20.11.2008 suindicata.

Riguardo all’aggiornamento dell’inventario viene attestato:

• che tutte le attività sono state completate; i beni immobiliari dei 39 complessi

già facenti parte del precedente inventario, sono stati aggiornati, e sono stati individuati e

censiti ulteriori 32 nuovi complessi;

• l’aggiornamento ha riguardato, di massima, la regolarizzazione dell’acquisito

delle aree e, in due casi, la cessione in diritto di proprietà ai precedenti assegnatari,

nell’ambito di interventi inclusi in Piano di zona;

• i beni di nuova individuazione e acquisizione attengono a beni acquisiti per la

realizzazione della rete stradale e a quattro cabine elettriche, a due casermette (Marreri e Su

Grumene), all’acquisizione delle aree per le opere di urbanizzazione in quattro lottizzazioni. Le

acquisizioni più rilevanti sono quelle delle aree per il Parco del Monte Ortobene, del Palazzetto

dello sport, dell’area Fieristica e della scuola materna a Perda Istrada.

In linea di massima la documentazione risultava completa, anche se in diversi casi non

risultavano aggiornati i dati del Catasto Censuario.

25

In apposita Tabella risultano elencati i beni censiti e inclusi nell’inventario, distinti per

servizio comunale cui è riferibile la gestione e utilizzo. Inoltre è indicata la tipologia della

struttura, la localizzazione, l’utilizzo previsto, la forma di gestione, l’utilizzo attuale effettivo.

In riferimento all’individuazione dei reliquati stradali, la relazione tecnica attesta che le

attività di contratto sono state completate ed è stato predisposto un carteggio per ogni

reliquato, contenente i dati e le prescrizioni di contratto (descrizione sintetica dell’immobile,

localizzazione, dati catastali, zona urbanistica, mappa catastale, rilievo topografico,

documentazione fotografica, note di trascrizione della conservatoria..). Attesta inoltre che sono

stati individuati 148 mappali. Per 113 di questi è stata reperita tutta la documentazione

necessaria ad una compiuta definizione; dei restanti 35, la documentazione è solo parziale, per

cui non risulta possibile definirne la provenienza, né individuarli catastalmente.

La successiva relazione integrativa attesta :

• a fronte di apposito elenco fornito dagli uffici, sono stati esaminati i

contratti e le note della Conservatoria per determinare le modalità di acquisizione del

bene da parte del Comune e verficare che la proprietà fosse “perfetta”. Nei casi di

documentazione carente o assente, si è verificato se i terreni originari facessero parte

dei terreni di antico possesso dell’ente, e quindi già inseriti nei registri del cessato

catasto;

• l’acquisizione della documentazione catastale, planimetrie e dati censuari,

per una precisa localizzazione dei terreni individuati;

• l’esecuzione di rilievi topografici per la determinazione delle superfici;

riprese fotografiche e annotazione dei reliquati con recinzione;

• l’inserimento e georeferenziazione dei terreni sulla copia

dell’aerofotogrammetria digitale fornita dall’ufficio urbanistica e individuazione della

zona urbanistica.

Sono state analizzate 127 richieste di acquisto da parte di privati e di

condomini/cooperative, relative a 125 porzioni di particelle catastali. Per 85 richieste è stata

rinvenuta la documentazione completa sia di acquisizione dell’area che catastale. Per 42

richieste la documentazione risulta incompleta (mancano gli atti relatvi all’acquisizione

dell’area; mappali non aggiornati o non rinvenibili al catasto; assenza dell’atto notarile).

La Relazione evidenzia che per i beni la cui documentazione è completa e la cessione è

possibile, di massima non si tratta di veri reliquati stradali bensì di parcheggi sulla pubblica via,

di aree potenzialmente edificabili, di porzioni di marciapiede.

Il Comune dovrà quindi stabilire quali terreni intende cedere. Allo scopo l’iter

necessario, individuato in relazione tecnica dalla Lariter srl, risulta essere il seguente e con

incombenza a carico del Consiglio comunale :

26

• variazione di destinazione urbanistica;

• sdemanializzazione delle aree;

• approvazione di un Regolamento per la cessione dei beni che preveda le

modalità di pubblicizzazione del bene da dismettere;

• cessione secondo quanto previsto dal Regolamento, con incombenza a

cura dei servizi amministrativi dell’ente.

Le tabelle predisposte dalla società incaricata danno conferma del lavoro eseguito dalla

stessa riguardo al censimento dell’inventario relativo ai reliquati stradali, con l’indicazione di

riferimenti catastali, localizzazione e dati dei privati che hanno inoltrato richiesta di acquisto,

nonché la situazione del sito e la sua accessibilità; mentre per gli altri reliquati è data notizia

delle carenze documentali riscontrate.

Con nota successiva il Comune di Nuoro ha ulteriormente evidenziato che:

Relativamente al procedimento di vendita dei reliquati stradali, dopo una complessa istruttoria,

è stata fatta richiesta al Settore Urbanistica dei certificati attestanti la destinazione delle

singole particelle e che buona parte di queste non sono risultate alienabili trattandosi di aree

destinate a servizi, a verde pubblico, a strada ecc. Si è proceduto, quindi, ad effettuare una

ricerca presso la Conservatoria dei RR.II. per verificare la proprietà e in molti casi si è dovuto

constatare l’incerta provenienza, ovvero, la mancanza di dati relativi all’effettiva proprietà di

taluni reliquati.

Alla citata nota, acquisita dall’ufficio istruttore in data 20.11.2008, è accluso specifico

elenco dei beni immobili di proprietà comunale, con indicazione del servizio amministrativo di

riferimento, della natura della struttura, della localizzazione, dell’utilizzo previsto, della forma

di gestione nonché dell’utilizzo effettivo attuale.

I Servizi Sociali dispongono di 11 immobili, destinati ad asili nido, a centro polivalente,

casa protetta per anziani, campo nomadi, centro di aggregazione giovanile. Per questi la

gestione è diretta, solo per due casi è esternalizzata; di queste 11 strutture, 8 sono utilizzate

con la prevista destinazione, le altre sono indisponibili per esecuzione di lavori.

Con riguardo, in particolare, alla casa protetta per anziani, la stessa risulta gestita da

un consorzio privato, in virtù della convenzione stipulata con il Comune in data 1 febbraio

2001. Le spese a carico del Comune previste dalla convenzione, ammontano a € 651.505,76,

mentre è pari a 25 il numero massimo di utenti ospitabili contemporaneamente.

27

Il Servizio della Pubblica Istruzione dispone di 23 immobili, di cui 11 adibiti a scuola

materna, 8 a scuola elementare, 4 a scuola media, tutte utilizzate e in esercizio, con gestione

diretta.

Il Servizio Cultura gestisce 13 strutture a fini culturali: centro polivalente, anfiteatro,

cine-teatro, scuola civica di musica, biblioteca; di queste 9 sono gestite direttamente, 4

esternalizzate e sono tutte in utilizzo ad eccezione dell’ostello della gioventù.

Il Servizio per lo Sport dispone di 20 immobili adibiti ad impianti sportivi, in diverse

discipline: calcio, nuoto, atletica, pallacanestro, pallavolo, bocce, ippica, ginnastica e

taekwondo. Tutte le strutture sono utilizzate regolarmente.

Per quanto concerne le modalità di utilizzo delle strutture sportive di proprietà

comunale, in mancanza di un apposito regolamento comunale che ne disciplini le modalità di

gestione, queste risultano stabilite per ogni singolo impianto con appositi provvedimenti

emanati dagli organi comunali. In particolare, per quanto concerne le palestre annesse alle

scuole, ovvero:

- Palestra sc. Media n. 2

- Palestra sc. Media n. 4

- Palestra sc. El. F. Podda

- Palestra sc. El. S. Pietro

- Palestra sc. El. Calamida

- Palestra sc. El. Mereu

- Palestra sc. El. M. Gurtei

- Palestra sc. El. Biscollai

le stesse sono utilizzate da numerose società sportive, con autorizzazione stagionale del

Dirigente del Settore Servizi Sociali del Comune.

Per quanto concerne, invece, gli impianti sportivi di maggior rilevanza, la situazione

appare abbastanza variegata.

La gestione dello stadio comunale “Quadrivio” o “Franco Frogheri” risultava affidata in

appalto, a decorrere dal 1 ottobre 2003 e per la durata di 5 anni (contratto stipulato il

17/2/2004), alla Associazione Sportiva Nuorese Calcio, alla quale il Comune corrispondeva la

somma annua di € 25.564,00. Il servizio di affidamento è terminato il 30 settembre 2008. Con

deliberazione della Giunta comunale del 17 dicembre 2008, la gestione dello stadio è stata

assegnata in affidamento provvisorio alla U.S.D. Nuorese Calcio per il periodo 1/10/08 –

30/6/09. Per il servizio di gestione è stato assegnato alla stessa società un contributo di €

19.173,00.

28

Analoghe modalità risultano utilizzate per la gestione del Campo di calcio Sa' e Sulis,

per il campo di calcio Città Giardino, per la piscina Comunale via Lombardia, per i campi di

calcio comunali La Solitudine e per il campo scuola di piazza Veneto, come più analiticamente

specificato nella tabella che segue.

Impianto Gestore Contributo annuo

comunale

Piscina Comunale via Lombardia Ditta G.T.N. di Deiana & C £ 35.000.000 (€ 18.075)

Campi di calcio La Solitudine Polisportiva Puri e Forti € 8.250,00

Campo di calcio Città Giardino G.S. Sadosan € 6.195,00

Campo di calcio Sa' e Sulis Polisportiva Santu Predu € 6.245,00

Stadio comunale Franco Frogheri

U.S.D. Nuorese Calcio (fino al 2008 A.S. Nuoprese Calcio) € 19.173,00

Campo scuola piazza Veneto Handbal Club Nuorese € 19.625,37

TOTALE € 77.563,00

Diverse modalità di gestione risultano invece previste per le sottoelencate strutture, per

le quali si è adottato o il criterio della concessione, previo pagamento di un canone annuo,

oppure la formula, abbastanza singolare, della concessione condizionata all’effettuazione di

interventi di manutenzione straordinaria per un certo importo annuo prefissato nei relativi atti

di concessione.

Tale ultima procedura suscita non poche perplessità ed il Comune dovrà fornire

adeguate spiegazioni in merito alla ratio di tali modalità di gestione delle strutture in oggetto.

Palestra comunale polifunzionale Gestita da Handbal Club Nuorese

La società è impegnata ad eseguire interventi di manutenzione straordinaria annuali per £ 28.500.000 (€ 14.719,02)

Palestra comunale di via Lazio Gestita da Lokomotiv Onlus

La società è impegnata ad eseguire interventi di manutenzione straordinaria annuali per € 13.563,33

Campi da Tennis Stadio comunale Gestiti da A. S. Tennis Club Nuoro 94

La società corrisponde un canone annuo di € 1.500,00

Impianti sportivi Farcana Gestita da A.S. Rari Nantes

La società corrisponde un canone annuo di € 3.253,68

Bocciodromo comunale via Lombardia Gestito da Ass. Sportiva Bocciofila "Calamida"

La società corrisponde un canone annuo di € 1.200,00

Bocciodromo comunale via Sardegna

Gestito da Ass. Sportiva dilettantistica "Ortobene-Pasquale Cocco"

La società corrisponde un canone annuo di € 1.200,00

Galoppatoio comunale Prato Sardo

Gestito da Ass. Sportiva dilettantistica "Gruppo Ippico Nuorese"

La società corrisponde un canone annuo di € 1.050,00

29

Dall’esame dei conti consuntivi relativi agli esercizi 2005, 2006 e 2007 si rileva, in

particolare, come siano sempre pari a 0 euro le entrate relative alla voce “Piscine comunali”

(per il 2007 la voce risulta soppressa), mentre le previsioni relative alla voce “Stadio

comunale, palazzo dello sport ed altri impianti”, estremamente variabili nei vari anni, non

trovano riscontro nelle corrispondenti riscossioni, sempre pari a 0 euro.

Comune di Nuoro - Estratto dai conti consuntivi 2005/2006/2007 - Entrate

3000000 TITOLO III - ENTRATE EXTRATRIBUTARIE 3010000 CATEGORIA 1^ - Proventi dei servizi pubblici 3010580 PISCINE COMUNALI

2005 2006 2007

Res. Iniz. Stanz. Accert. Riscoss.

Res. Iniz. Stanz. Accert. Riscoss.

Res. Iniz. Stanz. Accert. Riscoss.

Res. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Comp. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Tot. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Voce non presente

3010590 STADIO COMUNALE, PALAZZO DELLO SPORT ED ALTRI IMPIANTI

2005 2006 2007

Res. Iniz. Stanz. Accert. Riscoss.

Res. Iniz. Stanz. Accert. Riscoss.

Res. Iniz. Stanz. Accert. Riscoss.

Res. 13.716,72 13.716,72 0,00 13.716,72 220,06 0,00 220,06 220,06 0,00 Comp. 0,00 0,00 0,00 30.000,00 0,00 0,00 9.000,00 0,00 0,00 Tot. 13.716,72 13.716,72 0,00 43.716,72 220,06 0,00 9.220,06 220,06 0,00

Comune di Nuoro - Estratto dai conti consuntivi 2005/2006/2007 - Spese correnti

1060000 FUNZIONI NEL SETTORE SPORTIVO E RICREATIVO 1060100 PISCINE COMUNALI 1060103 prestazioni di servizi

2005 2006 2007

Res. Iniz. Stanz. Impegni Pagam.

Res. Iniz. Stanz. Impegni Pagam.

Res. Iniz. Stanz. Impegni Pagam.

Res. 12.580,90 12.580,89 0,00 12.580,90 12.580,89 0,00 12.580,89 12.580,89 0,00 Comp. 18.871,84 18.871,34 18.871,33 18.871,84 18.871,33 18.871,33 18.871,84 18.871,84 14.853,63 Tot. 31.452,74 31.452,23 18.871,33 31.452,74 31.452,22 18.871,33 31.452,73 31.452,73 14.853,63

1060200 STADIO COMUNALE, PALAZZO DELLO SPORT ED ALTRI IMPIANTI 1060203 prestazioni di servizi

2005 2006 2007

Res. Iniz. Stanz. Impegni Pagam.

Res. Iniz. Stanz. Impegni Pagam.

Res. Iniz. Stanz. Impegni Pagam.

Res. 48.415,43 48.334,69 20.293,26 53.248,70 53.248,69 19.587,81 48.148,90 48.036,28 13.951,02 Comp. 83.876,52 83.501,53 57.664,26 83.239,79 75.681,37 61.193,35 93.876,52 90.883,94 61.092,88 Tot. 132.291,95 131.836,22 77.957,52 136.488,49 128.930,06 80.781,16 142.025,42 138.920,22 75.043,90

Il Servizio Demanio ha attribuiti 5 immobili, dei quali solo il cimitero e l’officina

comunale sono in normale utilizzo con gestione diretta; gli altri sono inutilizzati o in fase di

ristrutturazione (mercato civico).

30

Il Servizio Ambiente e Manutenzione ha in assegnazione 10 immobili, dei quali 6 sono

inutilizzati (di questi, 3 sono definiti ruderi) e solo 2 risultano utilizzati: uno è esternalizzato al

gestore del servizio bar ristoro ed uno è ad uso residenziale del custode della Casa S.Onofrio;

due sono destinati a falegnameria comunale, gestiti direttamente, ma allo stato non utilizzati.

Il Servizio Lavori Pubblici dispone di 6 immobili con utilizzo diverso: quattro ad uso

socio-culturale, di cui 3 gestiti direttamente, ed uno non utilizzato; gli altri 2, a destinazione

residenziale, sono inutilizzati, la ex colonia è definita rudere.

Il Servizio Bilancio – Patrimonio risulta titolare di 23 immobili con diversificate finalità

d’uso; di questi, 8 sono inutilizzati; 4 sono adibiti a scuola con gestione esternalizzata; 5

fabbricati a destinazione residenziale non sono utilizzati,due sono ruderi); la Caserma dei CC è

esternalizzata e regolarmente utilizzata.

Il comune di Nuoro risulta proprietario di strutture adibite a parcheggio sotterraneo

situate nella p.zza V. Emanuele e nella piazza Italia, gestite dal Consorzio ATP di Nuoro

(Azienda Trasporti Pubblici). Come si rileva dalla documentazione istruttoria inviata dal

Comune, con deliberazione della Giunta comunale in data 15 settembre 2005, venne disposto

l’affidamento semestrale, a carattere sperimentale, in comodato d’uso, dei parcheggi

sotterranei e la relativa gestione, peraltro già precedentemente affidata allo stesso Consorzio

ATP. Con la stessa deliberazione venivano anche determinate le tariffe da applicare al pubblico

per l’utilizzo di dette strutture. A seguito di convenzione stipulata in data 1 marzo 2006 (n.

rep. 518/2006), il Comune, nuovamente, concedeva al consorzio ATP, a titolo di comodato

d’uso, i parcheggi sotterranei di proprietà comunale e riaffidava allo stesso consorzio il servizio

di gestione dei parcheggi stessi. Dalla premesse della stessa convenzione si rileva che il

servizio di gestione delle aree comunali destinate a parcheggio era già stato affidato al

Consorzio ATP dall’anno 1998, in esecuzione del piano di risanamento del Consorzio Azienda

Trasposrti Pubblici, approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 17 del 26 marzo

2002.

Con determinazione del Dirigente del Settore Economico Finanziario – Servizio Bilancio

e Patrimonio in data 29 dicembre 2006, veniva concessa una proroga per l’affidamento, fino al

30 giugno 2007. Con deliberazione del Consiglio comunale n. 45 del 11 luglio 2007,

l’affidamento temporaneo al Consorzio veniva prorogato fino al 31 dicmbre 2007, nelle more

della definizione delle procedure di trasformazione del Consorzio ATP in società per azioni al

fine dell’affidamento “in house” dei servizi di gestione dei parcheggi, ai sensi dell’art. 113 del

TUEL. La stessa deliberazione stabiliva che entro il mese di ottobre dovesse concludersi l’iter

per la trasformazione del Consorzio in s.p.a. e prevedeva, altresì, che in assenza di tale

trasformazione, entro il 31 ottobre si procedesse ad una gara per l’affidamento dei servizi

31

gestiti dall’ATP. Tali tempi non risultarono rispettati, tanto che, con deliberazione della Giunta

comunale del 29 dicembre 2007, veniva dato indirizzo ai dirigenti competenti affinché si

procedesse ad un nuovo affidamento temporaneo della gestione dei parcheggi per altri due

mesi, fino al 29 febbraio 2008, successivamente, parrebbe, ancora prorogati. Allo stato non si

comprende se la trasformazione del Consorzio ATP in società per azioni si sia concretizzata.

Anche se sembra di poter affermare che il termine del 31 ottobre previsto dalla deliberazione

C.C. 45/2007 sopra citata non sia stato rispettato e non sia stata bandita la prevista gara per

l’affidamento del servizio.

Dalla nota n. 24700 del 9 maggio 2008, si evince che l’Amministrazione comunale è

proprietaria di 160 immobili destinati ad uso abitativo, più altri 80 gestiti da A.R.E.A. (acquisiti

gratuitamente dallo Stato in data 30/10/2003, ai sensi delle Leggi n. 449 del 27/12/2007 e n.

388 del 23/12/2000), mentre nella stessa nota si dichiara che l’Amministrazione comunale non

dispone di immobili E.R.P. adibiti ad uso commerciale.

Dai dati successivamente comunicati dal Comune, le unità immobiliari il cui utilizzo

attuale è classificato “residenziale”, dovrebbero essere 199. Di queste, 14 sono destinate ad

uso pubblico (casa custode), benché alcune, pare siano utilizzate da soggetti non aventi più

diritto. Degli altri immobili classificati ad utilizzo residenziale, 172 risultano dati in affitto o in

concessione, mentre ulteriori 13 unità sembrerebbero occupate abusivamente (11 occupazioni

abusive risultanti dalla nota 24700 del 9 maggio 2008). In sede di sopralluogo presso il

comune di Nuoro venne tuttavia riferito che 13 immobili risultavano alienati.

Sempre dalla suddetta nota n. 24700, risulta che il tasso di morosità, riferito agli alloggi

gestiti direttamente dall’amministrazione comunale, è pari al 30%. Gli assegnatari non in

regola con il pagamento del canone di locazione sono 52. Di questi, 25 occupano gli alloggi

destinati all’emergenza abitativa siti in via Togliatti e via Rossini.

Lo stato di conservazione generale degli immobili risulta, per oltre il 60% degli stessi,

mediocre, mentre i canoni annui, espressi in lire nella documentazione inviata, sembrano

estremamente ridotti, anche tenendo conto dello stato e della tipologia degli immobili e vanno

da un minimo di £ 192.000 (€99,16) ad un massimo di £ 1.920.000 (€ 991,60). Non risulta se

i canoni siano stati aggiornati nel tempo.

I canoni complessivamente riscossi dal Comune di Nuoro, relativi agli immobili destinati

ad abitazione, dovrebbero ammontare, stando ai dati rilevati dall’elenco dei beni patrimoniali

del comune di Nuoro a £ 120.180.000 (€ 62.067,79). Tale cifra è calcolata in base alla mera

somma dei canoni dovuti, rilevati dagli elenchi suddetti e non tiene conto, quindi, di eventuali

morosità e/o eventuali mutamenti di destinazione degli immobili, né di eventuali cessioni. Il

32

dato deve quindi essere considerato quale mero indicatore dei canoni teoricamente da

corrispondere.

Successivamente il comune ha trasmesso i dati relativi ai canoni mensili, corrispondenti

alla seguente tabella, e concordanti, in linea di massima con i dati già esposti:

Comune di Nuoro Canoni alloggi comunali

Case Monte Gurtei (3 camere) 15,49 Case Monte Gurtei (2 camere) 12,39 Case via Torres 8,26 Alloggio via Emilia 36 Alloggio via Emilia 88,26 Alloggi via Chironi (2) 12,39 Alloggio via Chironi 25,31 Alloggi via Deffenu (2) 8,26 Alloggio via Deffenu 15,49 Alloggio via Deffenu 14,46 Alloggio via Deffenu 28,92 Alloggio via Deffenu 16,53 Alloggi via Rossini 82,63 Alloggi via Togliatti 82,63

Il comune di Nuoro ha altresì comunicato i dati contabili desunti dai Consuntivi degli

esercizi 2005, 2006 e 2007, relativi alle entrate patrimoniali ed alle spese per manutenzioni

ordinarie e straordinarie del patrimonio immobiliare del Comune di Nuoro e che sono

illustrati più avanti.

Dalla documentazione acquisita risulta che il Comune dispone di 22 unità immobiliari

classificate ad uso commerciale e/o artigianale, di cui 4 cabine di trasformazione elettrica in

uso da parte dell’ENEL, una unità immobiliare adibita a deposito, gestita dal Consorzio

Acquedotto Govossai e ulteriori 6 unità immobiliari funzionali alle attività istituzionali del

Comune e dallo stesso gestite direttamente. Secondo quanto specificato dall’Amministrazione, i

negozi di proprietà comunale situati presso il mercato civico, rilevabili dall’elenco degli immobili

di proprietà comunale, non sono più esistenti a seguito dei lavori di ristrutturazione che stanno

attualmente interessando lo stesso mercato. Le 10 restanti unità immobiliari risultano in uso

totale da parte di terzi, in affitto o in concessione. Di queste, una risulta adibita a deposito, 3,

facenti parte dello stesso complesso immobiliare sito nella Piazza Su Connottu, a laboratorio

artigianale. A proposito di tale complesso, che occupa una superficie complessiva di 70 mq. La

relazione della Lariter precisa che in relazione a tale fabbricato nessun tipo di atto giustifica il

diritto di proprietà ed inoltre non risulta avviata nessuna pratica espropriativa sul predetto

immobile, il Comune di Nuoro è da considerarsi titolare sull’area del solo diritto di possesso. I

tre box artigianali sono stati ceduti in affitto a terzi.

33

I restanti 6 immobili risultavano adibiti a locali commerciali. I canoni annui pagati dai

concessionari e/o affittuari vanno da £ 10.094.640 (€ 5.213,45), per un locale adibito a

farmacia nella centrale via La Marmora a £ 518.400 (€ 267,73) per un laboratorio artigianale di

soli 29 mq. situato in centro città (P.zza Su Connottu). Da rimarcare la gestione, da parte di

privati, del locale commerciale facente parte del complesso degli impianti sportivi di Farcana,

interamente di proprietà del Comune e per i quali viene corrisposto un canone annuo

complessivo di £ 6.100.000 (€ 3.150,39).

Il totale delle entrate derivanti dal fitto e/o dalla concessione dei locali commerciali

dovrebbe ammontare, secondo la documentazione acquisita, a £ 16.953.120 (€ 8.755,56).

Come già ricordato, il database non sembra aggiornato. Il Comune, peraltro, non ha fornito

dati sulle entrate e le eventuali spese relative agli anni oggetto di indagine relativi ai locali

commerciali/artigianali in uso da parte di terzi.

Con riguardo ai dati finanziari forniti dal comune di Nuoro e di seguito riportati, relativi

alle entrate ed alle spese per manutenzioni ordinarie e straordinarie del patrimonio immobiliare

desunti dai Consuntivi degli esercizi 2005, 2006 e 2007, occorre precisare che i dati sono

relativi alla “gestione di cassa”, e concernono, perciò, cumulativamente, gli introiti ed i

pagamenti sui residui e sulle competenze registrati negli esercizi 2005 – 2007.

La tabella che segue riporta i dati forniti dal comune di Nuoro, relativi alle entrate

patrimoniali. Anzitutto, come si può agevolmente rilevare, le entrate risultano in diminuzione,

dato che si è passati dai 309.611,47 euro del 2005 ai 258.928,15 euro del 2007, con una

variazione in diminuzione pari a meno 50.683,32 euro, corrispondente, in termini percentuali,

a meno 16,37%. Per quanto riguarda i proventi derivanti da “Fitti Alloggi ERP”, nel 2007 si

registra un incremento di 7.889,69 euro (+25,50%) rispetto al 2005. In proposito il Comune

ha precisato che tale incremento è principalmente dovuto a incassi relativi ad anni precedenti.

Sempre nel 2007, compare fra le voci di entrata il canone di locazione relativo alla località

Parco S. Onofrio.

Il decremento più rilevante da registrare per le entrate patrimoniali riguarda la voce

Proventi e Cessioni uso spazi e conc. Loculi cimiteriali, diminuiti nel 2007 di ben 92.804,02

euro rispetto al 2005 (-33,70%) . Nel merito il Comune12 ha precisato che la diminuzione delle

entrate relative a tale voce è conseguenza di due fattori principali:

a) volontà e necessità dei soggetti privati di acquisire aree o loculi;

b) disponibilità di aree e loculi da assegnare da parte dell’Amministrazione comunale

(compresi i problemi tecnici, organizzativi ed amministrativi collegati ai procedimenti

suddetti).

12 Nota prot. 11545 del 26/2/2009.

34

Il Comune precisa, tuttavia, di non essere in grado, allo stato, di fare considerazioni

sulla diminuzione delle entrate registrate nel 2007 per tale voce. Precisa, comunque, che le

entrate comunicate sono quelle rilevate secondo il criterio della cassa.

Nel 2007 si registra, invece, un incremento notevolissimo, rispetto agli esercizi

precedenti, delle entrate derivanti da “fitti terreni e concessioni aree”, incrementate di

27.885,41 euro rispetto al 2005 (+99,45%) e di 33.160,51 euro (+145,66% ) rispetto al

2006. Molto probabilmente anche per le ragioni specificate dal Comune e appena sopra

riportate con riguardo agli spazi cimiteriali.

I proventi per cessioni uso spazi e concessioni loculi cimiteriali, nonostante il citato

decremento del 2007, rappresentano la più importante voce fra le entrate patrimoniali. Negli

esercizi 2005 e 2006 questa voce rappresentava oltre il 70% degli interi proventi patrimoniali,

nel 2007 la stessa si è ridotta a poco più del 50%, compensata dalla voce “Fitti terreni e

concessioni aree”, come già precedentemente sottolineato.

Comune di Nuoro - Entrate Patrimoniali

Anno 2005 Incassi -

(competenza+ residui)

Fitti Alloggi ERP € 30.939,16

Fitto caserma" Su Grumene" € 21.691,20

Fitto Loc. centro Polifunzionale. € 295,00

Fitti terreni e concessioni aree € 28.040,11

Proventi cessioni uso spazi e conc. loculi cimiteriali € 228.646,00

Totale € 309.611,47

Anno 2006

Fitti Alloggi ERP € 29.846,11

Fitto caserma "Su Grumene" € 21.691,00

Fitto Loc. Centro Polifunzionale € 245,00

Fitti terreni e concessioni aree € 22.765,01

Proventi cessioni uso spazi e conc.loculi cimiteriali € 204.880,00

Totale € 279.427,32

Anno 2007

Fitti Alloggi ERP € 38.828,85

Fitto caserma "Su Grumene" € 21.691,20

Fitto Loc. Centro Polifunzionale € 340,60

Fitti terreni econcessioni aree € 55.925,52

Canone loc. Loc. Parco S. Onofrio € 6.300,00

Proventi cessioni uso spazi e conc. Loculi cimiteriali € 135.841,98

Totale € 258.928,15

Fonte: Comune di Nuoro

35

Le tabelle che seguono si riferiscono invece ai dati relativi alle spese per le

manutenzioni, ordinarie e straordinarie, esposte secondo il criterio della cassa, sostenute dal

comune di Nuoro per la manutenzione del proprio patrimonio immobiliare. Dall’esame delle

stesse e dal confronto con la tabella delle entrate si può osservare che queste ultime

presentano sempre un rapporto inferiore al 10% rispetto alle spese sostenute. Si tratta,

ovviamente, di un parametro meramente indicativo, dal momento che non è pensabile

mantenere un rapporto di equilibrio tra entrate e spese nell’ambito della gestione del

patrimonio immobiliare, costituito in prevalenza da immobili destinati ad uso pubblico e in

prevalenza non suscettibili di utilizzo “economico”. Quello che invece si palesa immediatamente

è il notevole incremento dei costi di manutenzione registrato nell’esercizio 2007, rispetto ai

due esercizi precedenti. Mentre, infatti, le spese complessive per manutenzioni (ordinarie e

straordinarie) si sono mantenute al di sotto dei 4 milioni di euro nel 2005 e nel 2006, nel 2007,

lo stesso valore ammontava complessivamente a 5.979.445,37, con un incremento del

50,89% rispetto al 2005 e del 66,36% rispetto al 2006.

Analizzando in modo più particolareggiato le tabelle che seguono, può osservarsi che,

per quanto riguarda gli alloggi classificati edilizia residenziale pubblica, le spese per

manutenzioni ordinarie risultano coperte dalle entrate derivanti dalla riscossione dei fitti,

mentre, anche in questo caso particolare, il fine di utilità pubblica non consente di pretendere

un equilibrio fra entrate e uscite per quanto concerne le spese per manutenzioni straordinarie.

Riguardo a tali incrementi il Comune ha fatto presente13 che nell’anno 2007 vi è stato un

notevole incremento delle spese di manutenzione in quanto, in tale periodo, è stato dato

maggiore impulso e attenzione al problema degli alloggi E.R.P. e sono stati portati a termine

numerosi interventi relativi agli impianti sportivi.

Con riguardo al restante patrimonio immobiliare comunale, le spese di manutenzione

più consistenti negli anni di riferimento riguardano gli edifici scolastici, la viabilità e

l’illuminazione pubblica, la manutenzione degli impianti sportivi. Per quanto concerne questi

ultimi, nel 2007 la spesa per manutenzioni straordinarie è risultata pari a 3.907.532,41 euro,

ovvero il 66,13% di tutte le spese per manutenzioni affrontate dal Comune nel 2007. Tale

incremento, pari al 218,23% rispetto al 2006 e addirittura quasi al mille per cento rispetto al

2005, sembra essere compensato, almeno in parte, dalla riduzione della spesa per

manutenzioni agli edifici scolastici, la cui riduzione, nel complesso, si pone intorno al 60%

rispetto agli esercizi precedenti. Per quanto concerne le spese per la manutenzione di viabilità

13 Nota prot. 11545 del 26/2/2009.

36

ed illuminazione pubblica, si può osservare una diminuzione di circa il 50% rispetto al 2005,

ma un incremento di quasi il 45% rispetto al 2006.

Manutenzione Patrimonio Immobiliare comune di Nuoro

Anno 2005 Pagamenti

(Competenza + Residui) Manutenzioni ordinarie Alloggi ERP + vari € 21.912,78 Scuola Elementare € 3.697,05 Scuola Media € 1.848,53 Servizio Viabilità € 21.120,17 Servizio Illuminazione Pubblica € 995,50 Servizio Asili Nido € 888,00 Servizio Casa di Riposo € 2.109,87

Servizi Cimiteriali € 9.250,63 Mattatoio € 402,13

Tot. Manutenzioni ordinarie € 62.224,66 Manutenzioni straordinarie Palazzo Comunale + edifici vari € 122.373,05 Alloggi ERP € 123.802,67 Edifici Scolastici € 1.446.245,25 Ostello Gioventù € 31.200,00 Cinema Teatro Eliseo € 68.975,40 Impianti Sportivi € 371.241,51

Viabilità € 1.165.033,47 Illuminazione Pubblica € 452.224,25 Asili Nido € 16.762,77 Villa Melis-Servizi Sociali € 30.718,12 Cimitero Comunale € 71.991,02 Tot. Manutenzioni straordinarie € 3.900.567,51

TOTALE ESERCIZIO 2005 € 3.962.792,17

37

Anno 2006 Pagamenti

(Competenza + Residui) Manutenzioni ordinarie Alloggi ERP + vari € 16.189,69 Scuola Elementare € 2.464,71 Scuole Medie € 1.232,38 Viabilità € 36.245,84 Illuminazione Pubblica € 43.596,65 Asili Nido € 924,26 Casa di Riposo € 616,17 Cimitero € 15.523,22

Tot. Manutenzioni ordinarie € 116.792,92 Manutenzioni Straordinarie Palazzo Civico € 65.711,10 Edifici Scolastici € 1.428.872,02 Alloggi ERP € 70.943,93 Asilo Nido € 140.295,92 Cine Teatro Eliseo € 2.460,85 Casa di Riposo Anziani € 4.730,00 Cultura € 26.534,29 Viabilità € 414.401,87 Illuminazione Pubblica € 95.661,38 Impianti Sportivi 1227887,98 Tot. Manutenzioni straordinarie € 3.477.499,34

TOTALE ESERCIZIO 2006 € 3.594.292,26 Fonte: Comune di Nuoro

Anno 2007 Pagamenti

( Competenza + Residui ) Manutenzioni Ordinarie Alloggi ERP + vari € 18.410,17 Scuole Elementari € 5.060,84 Scuole Medie € 4.091,78 Impianti Sportivi € 886,73 Viabilità € 10.656,70 Illuminazione Pubblica € 17.065,24 Asili Nido € 1.308,09 Casa di Riposo € 3.115,95 Cimitero € 10.332,41

Tot. Manutenzioni ordinarie € 70.927,91 Manutenzioni Straordinarie Palazzo Comunale +edifici vari € 113.644,68 Alloggi ERP € 224.402,06 Viabilità € 555.101,41 Edifici Scolastici € 571.209,68 Impianti Sportivi € 3.907.532,41 Casa S. Satta € 117.871,22 Illuminazione Pubblica € 271.154,30 Anfiteatro Comunale € 19.024,12 Asili Nido € 106.633,63 Cimitero € 19.251,00 Mattatoio € 2.692,95 Tot. Manutenzioni straordinarie € 5.908.517,46

TOTALE ESERCIZIO 2007 € 5.979.445,37 Fonte: Comune di Nuoro

38

Comune di Nuoro. Spese per manutenzioni (ordinarie e straordinarie) del patrimonio immobiliare comunale

€ 0,00

€ 1.000,00

€ 2.000,00

€ 3.000,00

€ 4.000,00

€ 5.000,00

€ 6.000,00

€ 7.000,00M

iglia

ia d

i eur

o

Anni

Spese per manutenzioni € 3.962.792,17 € 3.594.292,26 € 5.979.445,37

2005 2006 2007

Com une di Nuoro - Spese per m anutenzioni (ord. e s traord.) patrim onio im m obiliare

€ 0,00

€ 500,00

€ 1.000,00

€ 1.500,00

€ 2.000,00

€ 2.500,00

€ 3.000,00

€ 3.500,00

€ 4.000,00

2005 2006 2007

Mig

liaia

di e

uro

Edif iciScolastici

ImpiantiSportivi

V iabilità

Illuminazione Pubblica

Altri

39

Comune di Nuoro - entrate e spese per manutenzioni immobili Edilizia Residenziale Pubblica

2005 2006 2007

Entrate da fitti Alloggi ERP € 30.939,16 € 29.846,11 € 38.828,85 Spese per manutenzioni ordinarie alloggi ERP+vari € 21.912,78 € 16.189,69 € 18.410,17 Spese per manutenzioni straordinarie alloggi ERP € 123.802,67 € 70.943,93 € 224.402,06

Tot spese € 145.715,45 € 87.133,62 € 242.812,23

Rapporto Tot. Spese/Entrate da fitti 21,23% 34,25% 15,99% Fonte: Comune di Nuoro

40

I RENDICONTI 2005/2006/2007

Dall’esame dei rendiconti riferiti al triennio oggetto di indagine e dalle allegate relazioni,

sono state estrapolate diverse informazioni utili a valutare la gestione del patrimonio

immobiliare operata dall’ente, con riferimento al conto del bilancio, al conto economico e al

conto del patrimonio.

Le contabilità finanziaria ed economico-patrimoniale sono raccordate tramite il

prospetto di conciliazione (accluso al conto economico) il quale, sinteticamente, espone gli

accertamenti (entrata) e gli impegni (spese) che provocando un provento o un costo vanno a

incidere sul conto del patrimonio. Ogni variazione positiva e/o negativa determinata dalla

differenza tra accertamenti/ricavi e impegni/costi, viene evidenziata anche sul conto del

patrimonio.

Nell’esposizione si riportano i dati del triennio 2005/2006/2007 relativi al patrimonio

immobiliare, ricavati dal conto del bilancio, dal conto economico e dal conto del patrimonio.

Il conto del patrimonio, in particolare, quale parte del rendiconto della gestione,

evidenzia i risultati della gestione patrimoniale nei suoi valori attivi (immobilizzazioni + attivo

circolante + ratei e risconti) e passivi (patrimonio netto + conferimenti + debiti + ratei e

risconti), indicando la consistenza iniziale e finale con le relative variazioni.

Le immobilizzazioni rappresentano la parte più consistente dell’attivo e in particolare le

immobilizzazioni materiali tra le cui componenti - beni demaniali, patrimonio disponibile e

indisponibile - è compreso il patrimonio immobiliare.

Il documento è stato redatto secondo i criteri previsti dal decreto legislativo n.

267/2000, e sulla base del modello e schema contabile approvati con il d.p.r. n. 194/1996, già

citati nella parte relativa al Quadro normativo.

2005

Conto del bilancio. Il Conto del Bilancio dimostra i risultati finali della gestione

autorizzatoria contenuta nel bilancio annuale rispetto alle previsioni. In questa analisi si

evidenziano alcune entrate e alcune spese riguardanti il patrimonio immobiliare del comune.

Tra le entrate, vi sono gli accertamenti di competenza e residui corrispondenti al:

- Titolo III Entrate extratributarie, Categoria 301 Proventi dei servizi pubblici per un

totale pari a 2.269.559,12 euro (competenza 2.053.395,58 euro) di cui 347.981,59

euro da proventi dagli asili nido, servizi per l’infanzia e per i minori (competenza

309.607,50 euro), 121.490 euro per il servizio necroscopico e cimiteriale (competenza

117.000 euro). A questo riguardo si riporta il prospetto dei Servizi a domanda

41

individuale come ricavato dalla Relazione al conto del bilancio, in cui sono esposti i

proventi e i costi e la percentuale di copertura realizzata

Servizi a domanda individuale Proventi Costi Saldo

% copertura realizzata

Asilo nido 309.607,50 2.614.905,60 - 2.305.298,10 11,84%

Impianti sportivi - 400.246,69 - 400.246,69 0,00

Mattatoi pubblici 8.073,51 30.500,00 - 22.426,49 26,47%

Mense scolastiche 216.000,00 700.120,42 - 484.120,42 30,85%

Altri servizi 1.519.714,57 569.014,22 950.700,35 267,08%

Da segnalare che la voce “Altri servizi”, come sopra evidenziata, è stata ricalcolata,

relativamente al saldo ed alla percentuale di copertura (segno -), dall’Ufficio istruttore

della Corte dei conti, in quanto sembrerebbero non congruenti i dati riportati, sia nella

relazione tecnica al rendiconto della gestione 2005, sia nella relazione del collegio dei

revisori dei conti e che sotto si riportano integralmente:

Altri servizi 1.519.714,57 - 569.014,22 -2.088.728,79 -267,08

Sarà eventualmente cura dell’Amministrazione comunale verificare i dati ed apportare le

eventuali, necessarie correzioni,

Nella stessa relazione si segnala che l’amministrazione non dispone di un sistema di

contabilità economica integrato che consenta la misurazione dei livelli di efficacia ed

efficienza dell’azione amministrativa per un loro costante monitoraggio e miglioramento,

derivante da una carente dotazione di risorse umane;

- Categoria 302 Proventi dei beni dell’Ente per un totale accertato di 348.762,96 euro

(competenza 321.650,52 euro) di cui 79.037,96 euro (competenza 52.501,52 euro)

dalla gestione dei fabbricati, 40.000 euro (competenza e totale) dalla gestione dei

terreni, 229.725 euro (competenza 229.149 euro) dalla gestione di beni diversi. Con

riferimento alla verifica delle entrate relative alle rendite del patrimonio comunale, la

relazione al bilancio segnala che è in via di definizione la revisione dei canoni del

patrimonio immobiliare e che l’ente ha affidato l’attività di riaccertamento ai fini della

redazione dell’inventario ad una società esterna, ivi comprese le condizioni giuridico-

amministrative dei singoli beni;

- Titolo IV Entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossione di

crediti, Categoria 401 Alienazione dei beni patrimoniali per un totale di 6.606.571,17

euro (competenza 197.445,96 euro) di cui 6.470.480,93 euro (competenza 73.746,96

euro) da alienazione di beni immobili e diritti reali su beni immobili, 136.090,24 euro

(competenza 123.700 euro) da concessione di beni demaniali.

- Tra le spese si rilevano gli impegni relativi a:

42

- Titolo I Spese correnti, Servizio 0105 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali per

un totale di 110.040,12 euro (competenza 49.111,38 euro), di cui 88.649,53 euro

(competenza 30.522,47 euro) per prestazioni di servizi;

- Titolo II Spese c/capitale, si riporta l’elenco delle spese classificate per servizio con

riferimento all’intervento Acquisizione di beni immobili:

Servizio Competenza Residui Totale 0101 Servizio organi istituzionali, partec. e decentramento - 744.022,87 744.022,87

0105 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali 32.848,21 1.084.935,04 1.117.783,25 0108 Altri servizi generali 2.242.756,41 13.107.575,69 15.350.332,10 0201 Uffici giudiziari - 176.676,43 176.676,43 0401 Istruzione materna - 136.515,75 136.515,75 0402 Istruzione elementare - 740.986,92 740.986,92 0403 Istruzione media - 600.460,01 600.460,01 0404 Istruzione secondaria superiore 4.000.000,00 12.901.228,30 16.901.228,30 0405 Assistenza scolastica, trasporto,ecc. - 2.003.579,00 2.003.579,00 0501 Biblioteca, Musei e Pinacoteche - 830.440,20 830.440,20 0502 Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale 3.000,00 1.261.795,12 1.264.795,12 0601 Piscine comunali 150.000,00 204.076,01 354.076,01 0602 Stadio comunale, palazzo dello sport ed altri impianti 835.000,00 5.235.486,46 6.070.486,46 0801 Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi 3.563.004,28 7.549.440,65 11.112.444,93

0802 Illuminazione pubblica e servizi connessi - 555.970,98 555.970,98 0901 Urbanistica e gestione del territorio 1.330.640,49 10.557.554,85 11.888.195,34 0902 Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico popolare - 2.598.292,18 2.598.292,18 0904 Servizio idrico integrato 3.300.782,00 1.543.523,94 4.844.305,94 0905 Servizio smaltimento rifiuti - 365.025,47 365.025,47

0906 Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde, altri servizi relativi al territorio 384.200,00 336.237,21 720.437,21

1001 Asili nido, servizi per l'infanzia e per minori - 355.606,45 355.606,45

1003 Strutture residenz. e ricoveri per anziani - 4.237,00 4.237,00 1004 Assistenza beneficenza pubblica e servizi alla persona - 465.265,69 465.265,69

1005 Servizio necroscopico e cimiteriale 15.000,00 201.174,99 216.174,99 1102 Fiere mercati e servizi connessi - 2.828.403,13 2.828.403,13 1103 Mattatoio e servizi connessi - 1.208.313,01 1.208.313,01 1105 Servizi relativi al commercio - 453,43 453,43 1201 Distribuzione gas - 107.634,89 107.634,89 Totale 15.857.231,39 67.704.911,67 83.562.143,06

Riepilogo Spese Titolo II - Acquisizione di beni immobili 2005

43

Conto economico. Il conto evidenzia i componenti positivi e negativi dell’attività

dell’ente attraverso gli accertamenti e gli impegni del conto del bilancio rettificati, le

insussistenze e sopravvenienze derivanti dalla gestione dei residui e gli elementi economici non

rilevati nel conto del bilancio.

Il risultato economico dell’esercizio 2005 è pari a –416.525.52 euro (nel 2004 –

1.151.784,63), determinato secondo i risultati così sintetizzati:

Tra i dati dei componenti positivi del conto economico si rilevano i proventi dei servizi

pubblici per 1.994.420,39 euro e i proventi da gestione patrimoniale per 321.650,52 euro,

nell’ambito dei proventi della gestione; le plusvalenze patrimoniali per 47.052,52 euro tra i

proventi ed oneri straordinari.

Conto del patrimonio. Nel conto del patrimonio sono rilevati gli elementi dell’attivo e del

passivo con le variazioni determinatesi per effetto della gestione. Il totale delle attività al

31.12.2005 di 223.344.121,17 euro, presenta l’incremento del 7,92% rispetto alla consistenza

iniziale 2004 pari a 206.945.326,38 euro.

Le immobilizzazioni finali sono pari a 199.113.141,30 euro, determinate in gran parte

dalla consistenza di quelle materiali corrispondenti a 119.140.995,40 (incremento del 8,40%);

l’attivo circolante ammonta a 24.230.979,87 euro, composto prevalentemente da crediti

(22.826.647,99 euro).

Fanno parte delle immobilizzazioni materiali, come evidenziato nella tabella specifica, i

beni demaniali, il patrimonio disponibile e indisponibile distinto in terreni e fabbricati, per un

totale finale dei beni immobili pari a 95.805.962,21 euro, con la variazione del 21.53% sul

risultato del 2004 (78.834.017,94 euro). L’incidenza sul totale delle immobilizzazioni materiali

raggiunge l’80%: in particolare, la percentuale dei beni demaniali incide per il 26.77%, i

fabbricati indisponibili per il 37,62% e quelli disponibili per il 13,93%.

Si segnalano le variazioni in aumento di 5.925.379,11 euro dei beni demaniali, ma

soprattutto il 75,5% di incremento per i fabbricati disponibili. In diminuzione, invece, le

Conto economico 2005

A) Proventi della gestione 38.651.478,43

B) Costi della gestione 34.491.626,86

Risultato della gestione (A-B) 4.159.851,57

C) Proventi e oneri da aziende speciali e partecipate 326.982,17

Risultato gestione operativa (A-B+/-C) 3.832.869,40

D) Proventi ed oneri finanziari 2.001.579,39-

E) Proventi ed oneri straordinari 2.247.815,53- Risultato economico dell'esercizio (A-B+/-C+/-D+/-E) 416.525,52-

44

immobilizzazioni in corso (le spese sostenute dall’Ente per la realizzazione di uno o più cespiti

che, alla data di chiusura dell’esercizio, non sono ancora conclusi) corrispondenti a

21.421.124,44 euro (-26,16 % sulla consistenza iniziale).

Per quanto concerne la voce B) Attivo circolante, la componente Crediti, pari a

22.826.647,99 euro, comprende crediti verso utenti da beni patrimoniali per 39.151,49 euro.

Il valore del patrimonio netto di 41.434.093,93 euro, presenta il decremento dell’ 1%,

corrispondente alla variazione di –416.525,52 euro.

45

Consistenza iniziale Variazioni Consistenza finale %A) Immobilizzazioni

I) Immobilizzazioni immateriali 1.469.458,59 296.524,08 1.765.982,67 20,18 II) Immobilizzazioni materiali 109.911.595,34 9.229.400,06 119.140.995,40 8,40 III) Immobilizzazioni finanziarie 3.180.409,37 75.025.753,86 78.206.163,23 2.359,00 Totale Immobilizzazioni 114.561.463,30 84.551.678,00 199.113.141,30 73,80

B) Attivo circolante - I) Rimanenze - II) Crediti 87.092.489,25 64.265.841,26- 22.826.647,99 73,79-

III) Attività finanz. che non costituiscono imm. - IV) Disponibilità liquide 5.214.532,12 3.810.200,24- 1.404.331,88 73,07- Totale Attivo circolante 92.307.021,37 68.076.041,50- 24.230.979,87 73,75-

C) Ratei e Risconti - I) Ratei attivi - II) Risconti attivi 76.841,71 76.841,71- - Totale Ratei e Risconti 76.841,71 76.841,71 - TOTALE ATTIVO (A+B+C) 206.945.326,38 16.398.794,79 223.344.121,17 7,92

Consistenza iniziale variazioni Consistenza finaleA) Patrimonio nettoI) Netto patrimonialeII) Netto da beni demaniali 41.850.619,45 416.525,52- 41.434.093,93 1,00- Totale Patrimonio netto 41.850.619,45 416.525,52- 41.434.093,93 1,00- B) Conferimenti -

I) Conferimenti da trasf. In c/capitale 108.856.264,82 12.417.387,28 121.273.652,10 11,41

II) Conferimenti da concess. da edificare 11.278.411,66 1.050.380,19 12.328.791,85 9,31 Totale Conferimenti 120.134.676,48 13.467.767,47 133.602.443,95 11,21 C) Debiti - I) Debiti di finanziamento 31.534.223,19 291.427,97 31.825.651,16 0,92 II) Debiti di funzionamento 11.956.468,43 2.013.577,91 13.970.046,34 16,84 III) Debiti per I.V.A. 22.669,85 22.669,85 -

IV) Debiti per anticipazioni di cassa -

V) Debiti per somme anticipate da terzi 1.446.668,98 1.042.546,96 2.489.215,94 72,07

VI) Debiti v/so impr.contr., colleg. e altri - VII)Altri debiti - Totale Debiti 44.960.030,45 3.347.552,84 48.307.583,29 7,45 D) Ratei e Risconti - I) Ratei passivi - II) Risconti passivi - Totale Ratei e Risconti - TOTALE PASSIVO (A+B+C+D) 206.945.326,38 16.398.794,79 223.344.121,17 7,92

Conto del patrimonio (Attivo)- 2005

Conto del patrimonio (Passivo)- 2005

46

Immobilizzazioni materiali Consistenza iniziale Variazioni Consistenza finale%Variazione iniziale/finale

% iniziale / Tot.

% finale / Tot.

Beni demaniali 25.963.564,61 5.925.379,11 31.888.943,72 22,82 23,62 26,77

Terreni (patrim. Indisp.) 2.169.942,53 5.569,29 2.175.511,82 0,26 1,97 1,83

Terreni (patrim. disp.) 326.277,80 326.277,80 - 0,30 0,27

Fabbricati (patrim. Indisp.) 40.920.858,76 3.899.410,61 44.820.269,37 9,53 37,23 37,62

Fabbricati (patrim. disp.) 9.453.374,24 7.141.585,26 16.594.959,50 75,55 8,60 13,93

Totale Beni Immobili 78.834.017,94 16.971.944,27 95.805.962,21 21,53 71,72 80,41

Macchinari, attrezzature, impianti 523.632,20 48.963,84- 474.668,36 9,35-

Attrezzature e sistemi informatici 405.994,80 46.088,14- 359.906,66 11,35-

Automezzi e motomezzi 330.904,92 55.252,07- 275.652,85 16,70-

Mobili e macchine da ufficio 647.095,66 14.321,07- 632.774,59 2,21-

Universalità dei beni 158.660,41 12.245,88 170.906,29 7,72

Immobilizzazioni in corso 29.011.289,41 7.590.164,97- 21.421.124,44 26,16-

Totale 109.911.595,34 9.229.400,06 119.140.995,40 8,40

Conto del patrimonio 2005 - attivo - Immobilizzazioni materiali

47

2006

Conto del bilancio. Tra le entrate, con riguardo agli accertamenti di competenza e

residui relativi al patrimonio immobiliare del comune si evidenziano:

- Titolo III Entrate extratributarie, Categoria 301 Proventi dei servizi pubblici per un

totale pari a 2.574.355,20 euro (competenza 2.274.022,26 euro) di cui 359.273,37

euro da proventi dagli asili nido, servizi per l’infanzia e per i minori (competenza

346.136,23 euro), 332.570,62 euro di competenza da strutture residenziali e ricovero

per anziani, 200.000 euro dalla scuola materna. A questo riguardo si riporta il

prospetto dei Servizi a domanda individuale come ricavato dalla Relazione al conto del

bilancio, in cui sono esposti i proventi e i costi e la percentuale di copertura realizzata

Servizi a domanda individuale Proventi Costi Saldo

% copertura realizzata

Asilo nido

1.220.322,01 2.297.750,78 1.077.428,77 53,11%

Impianti sportivi 124.433,57 124.433,57

Mattatoi pubblici 10.494,26 10.494,26

Mense scolastiche 344.811 713.647,95 368.836,95 48,32%

Altri servizi 397.504,08 564.738,84 167.234,76 70,39%

- Categoria 302 Proventi dei beni dell’Ente per un totale accertato di 365.297,76 euro

(competenza 326.163,52 euro) di cui 100.091,87 euro (competenza 73.996,52 euro)

dalla gestione dei fabbricati, 43.044,89 euro (competenza 31.085 euro) dalla

gestione dei terreni, 222.161 euro (competenza 221.082 euro) dalla gestione di beni

diversi. Con riferimento alla verifica delle entrate relative alle rendite del patrimonio

comunale, la relazione al bilancio segnala che le entrate accertate nell’anno 2006

sono aumentate di 4.153 euro rispetto al 2005 a seguito di maggiori accertamenti per

cessione spazi cimiteriali e che è in via di definizione la revisione dei canoni del

patrimonio immobiliare;

- Titolo IV Entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossione di

crediti, Categoria 401 Alienazione dei beni patrimoniali per un totale di 6.019.412,66

euro (competenza 89.315,61 euro), di cui 5.976.412,66 euro (competenza 64.315,61

euro) da alienazione di beni immobili e diritti reali su beni immobili, 43.000 euro

(competenza 25.000 euro) da concessione di beni demaniali.

Tra le spese si rilevano gli impegni relativi a:

- Titolo I Spese correnti, Servizio 0105 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali per

un totale di 151.682,53 euro (competenza 81.314,28 euro), di cui 102.964,31 euro

(competenza 45.100 euro) per prestazioni di servizi;

48

- Titolo II Spese c/capitale, si riporta l’elenco delle spese classificate per servizio con

riferimento all’intervento Acquisizione di beni immobili:

Servizio Competenza Residui Totale0101 Servizio organi istituzionali, partec. E decentramento 148.739,60 744.022,87 892.762,47 0102 Segreteria generale personale e organizzazione 13.595,99 985.042,06 998.638,05

0108 Altri servizi generali 265.000,00 13.207.239,15 13.472.239,15 0201 Uffici giudiziari 176.676,43

0301 Polizia municipale -

0401 Istruzione materna 160.000,00 136.515,75 296.515,75

0402 Istruzione elementare 1.187.297,63 728.113,38 1.915.411,01

0403 Istruzione media 53.000,00 160.529,02 213.529,02

0405 Assistenza scolastica, trasporto 1.363.577,42 0502 Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale 36.457,68 575.431,36 611.889,04 0601 Piscine 354.076,01 0602 Stadio comunale, palazzo dello sport ed altri impianti 5.727.192,90 5.727.192,90

0701 Servizi turistici - 0801 Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi 6.062.175,31 9.785.644,34 15.847.819,65

0802 Illuminazione pubblica e servizi connessi 517.062,00 103.745,35 620.807,35

0901 Urbanistica e gestione del territorio 10.015.000,00 8.978.663,04 18.993.663,04 0902 Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico popolare 2.582.284,50 2.582.284,50

0904 Servizio idrico integrato 250.000,00 4.209.694,29 4.459.694,29

0905 Servizio smaltimento rifiuti 50.000,00 351.865,76 401.865,76

0906 Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde, altri servizi relativi al territorio 171.000,00 611.726,47 782.726,47 1001 Asili nido, servizi per l'infanzia e per minori 72.000,00 338.843,68 410.843,68

1004 Assistenza beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona 344.016,18 344.016,18 1005 Servizio necroscopico e cimiteriale 19.251,00 143.283,97 162.534,97 1102 Fiere mercati e servizi connessi 2.792.372,13 2.792.372,13

1103 Mattatoio e servizi connessi 430.013,28

1105 Servizi relativi al commercio 453,43

1200 Distribuzione gas 44.120,88

Totale 18.858.243,62 54.400.556,06 73.258.799,68

Riepilogo Spese Titolo II - Acquisizione di beni immobili 2006

49

Conto economico. Il conto evidenzia i componenti positivi e negativi dell’attività

dell’ente secondo criteri di competenza economica.

Il risultato economico dell’esercizio 2006 è pari a 2.292.484,40 euro (nel 2005 -

416.525,52 euro), determinato secondo i risultati così sintetizzati:

Conto economico 2006

A) Proventi della gestione 40.369.046,03

B) Costi della gestione 34.524.261,54

Risultato della gestione (A-B) 5.844.784,49

C) Proventi e oneri da aziende speciali e partecipate - 286.455,09

Risultato gestione operativa (A-B+/-C) 5.558.329,40

D) Proventi ed oneri finanziari - 1.808.999,37

E) Proventi ed oneri straordinari - 1.456.845,63

Risultato economico dell'esercizio 2.292.484,40

Tra i dati dei proventi della gestione si rilevano i proventi dei servizi pubblici per

2.240.342,26 euro e i proventi da gestione patrimoniale per 326.163,52 euro.

Conto del patrimonio. Nel conto del patrimonio sono rilevati gli elementi dell’attivo e del

passivo con le variazioni determinatesi per effetto della gestione.

Il totale delle attività al 31.12.2006 di 247.145.147,48 euro, presenta l’incremento del

10,66% rispetto alla consistenza iniziale 2005 (223.344.121,17 euro).

Le immobilizzazioni finali sono pari a 208.494.703,03 euro, determinate in gran parte

dalla consistenza di quelle materiali corrispondenti a 127.149.173,85 (incremento del 6,72%).

Fanno parte delle immobilizzazioni materiali, come evidenziato nella tabella specifica, i

beni demaniali, il patrimonio disponibile e indisponibile distinto in terreni e fabbricati, per un

totale finale dei beni immobili pari a 105.075.265,08 euro, con la variazione del 9,68% sul

risultato del 2005 (95.805.962,21 euro). L’incidenza sul totale delle immobilizzazioni materiali

supera l’82%: in particolare, la percentuale dei beni demaniali incide per il 29,12%, i fabbricati

indisponibili per il 36,50% e quelli disponibili per il 12,66%.

Si segnalano le variazioni in aumento di 5.133.912,48 euro dei beni demaniali, ma

soprattutto il 140% circa di incremento per i terreni indisponibili. In diminuzione di

497.028,11 euro la consistenza dei fabbricati disponibili, così come le immobilizzazioni in corso

(le spese sostenute dall’Ente per la realizzazione di uno o più cespiti che, alla data di chiusura

dell’esercizio, non sono ancora conclusi) corrispondenti a 20.153.177,22 euro (-5,92 % sulla

consistenza iniziale).

50

Per quanto concerne la voce B) Attivo circolante, la componente Crediti, pari a

33.575.099,10 euro, comprende crediti verso utenti da beni patrimoniali per 85.870,44 euro.

Il valore del patrimonio netto di 43.726.578,33 euro, presenta l’incremento del 5,53%,

corrispondente alla variazione di 2.292.484,40 euro.

Immobilizzazioni materiali Consistenza iniziale Variazioni Consistenza finale%Variazione iniziale/finale

% iniziale / Tot.

% finale / Tot.

Beni demaniali 31.888.943,72 5.133.912,48 37.022.856,20 16,10 26,77 29,12

Terreni (patrim. Indisp.) 2.175.511,82 3.045.330,84 5.220.842,66 139,98 1,83 4,11

Terreni (patrim. disp.) 326.277,80 2.460,85 328.738,65 0,75 0,27 0,26

Fabbricati (patrim. Indisp.) 44.820.269,37 1.584.626,81 46.404.896,18 3,54 37,62 36,50

Fabbricati (patrim. disp.) 16.594.959,50 497.028,11- 16.097.931,39 3,00- 13,93 12,66

Totale Beni Immobili 95.805.962,21 9.269.302,87 105.075.265,08 9,68 80,41 82,64

Macchinari, attrezzature, impianti 474.668,36 199.750,41 674.418,77 42,08

Attrezzature e sistemi informatici 359.906,66 22.939,14 382.845,80 6,37

Automezzi e motomezzi 275.652,85 55.130,57- 220.522,28 20,00-

Mobili e macchine da ufficio 632.774,59 126.554,92- 506.219,67 20,00-

Universalità dei beni 170.906,29 34.181,26- 136.725,03 20,00-

Immobilizzazioni in corso 21.421.124,44 1.267.947,22- 20.153.177,22 5,92-

Totale 119.140.995,40 8.008.178,45 127.149.173,85 6,72

Conto del patrimonio 2006 - attivo - Immobilizzazioni materiali

51

Consistenza iniziale Variazioni Consistenza finale %A) Immobilizzazioni

I) Immobilizzazioni immateriali 1.765.982,67 654.422,16 2.420.404,83 37,06 II) Immobilizzazioni materiali 119.140.995,40 8.008.178,45 127.149.173,85 6,72 III) Immobilizzazioni finanziarie 78.206.163,23 718.961,12 78.925.124,35 0,92 Totale Immobilizzazioni 199.113.141,30 9.381.561,73 208.494.703,03 4,71

B) Attivo circolanteI) RimanenzeII) Crediti 22.826.647,99 10.748.451,11 33.575.099,10 47,09

III) Attività finanz. che non costituiscono imm.IV) Disponibilità liquide 1.404.331,88 3.637.336,51 5.041.668,39 259,01 Totale Attivo circolante 24.230.979,87 14.385.787,62 38.616.767,49 59,37

C) Ratei e RiscontiI) Ratei attiviII) Risconti attiviTotale Ratei e Risconti 33.676,96 33.676,96 TOTALE ATTIVO (A+B+C) 223.344.121,17 23.801.026,31 247.145.147,48 10,66

Consistenza iniziale variazioni Consistenza finaleA) Patrimonio netto

I) Netto patrimoniale 9.545.150,21 2.292.484,40 11.837.634,61 24,02 II) Netto da beni demaniali 31.888.943,72 Totale Patrimonio netto 41.434.093,93 2.292.484,40 43.726.578,33 5,53

B) Conferimenti

I) Conferimenti da trasf. In c/capitale 121.273.652,10 13.611.206,92 134.884.859,02 11,22

II) Conferimenti da concess. da edificare 12.328.791,85 876.285,28 13.205.077,13 7,11 Totale Conferimenti 133.602.443,95 14.487.492,20 148.089.936,15 10,84

C) Debiti - I) Debiti di finanziamento 31.825.651,16 525.559,36 32.351.210,52 1,65 II) Debiti di funzionamento 13.970.046,34 462.483,27 14.432.529,61 3,31 III) Debiti per I.V.A. 22.669,85 24.035,69 46.705,54 106,02

IV) Debiti per anticipazioni di cassa

V) Debiti per somme anticipate da terzi 2.489.215,94 5.919.112,43 8.408.328,37 237,79

VI) Debiti v/so impr.contr., colleg. e altri 60.156,96 60.156,96 VII)Altri debitiTotale Debiti 48.307.583,29 6.991.347,71 55.298.931,00 14,47

D) Ratei e RiscontiI) Ratei passivi 29.702,00 29.702,00 II) Risconti passiviTotale Ratei e Risconti 29.702,00 29.702,00 TOTALE PASSIVO (A+B+C+D) 223.344.121,17 23.801.026,31 247.145.147,48 10,66

Conto del patrimonio (Attivo)- 2006

Conto del patrimonio (Passivo)- 2006

52

2007

Conto del bilancio. Tra le entrate, con riguardo agli accertamenti di competenza e

residui derivanti dai sevizi pubblici del comune, si evidenziano:

- Titolo III Entrate extratributarie, Categoria 301 Proventi dei servizi pubblici per un

totale pari a 2.757.511,62 euro (competenza 2.385.506,04 euro) di cui 340.724,34

euro da proventi dagli asili nido, servizi per l’infanzia e per i minori (competenza

282.933,90 euro); 247.872,38 euro (competenza 219.943,83 euro) da strutture

residenziali e ricovero per anziani; 220.319,60 euro (competenza 165.000 euro) dalla

scuola materna. A questo riguardo si riporta il prospetto dei Servizi a domanda

individuale come ricavato dalla Relazione al conto del bilancio, in cui sono esposti i

proventi e i costi e la percentuale di copertura realizzata14

Servizi a domanda individuale Proventi Costi Saldo

% copertura realizzata

Asilo nido

1.167.933,81 2.298.606,13 -1.130.672,32 50%

Impianti sportivi 109.750,71 -109.750,71

Mattatoi pubblici 10.500,00 10.500,00

Mense scolastiche 165.000,00 274.000,00 -109.000,00 60%

Altri servizi 1.483.815,98 2.268.612,51 -784.796,53 65%

- Categoria 302 Proventi dei beni dell’Ente per un totale accertato di 328.135,26 euro

(competenza 242.654,82 euro) di cui 95.016,82 euro (competenza 46.707,26 euro)

dalla gestione dei fabbricati, 87.167,44 euro (competenza 66.887,56 euro) dalla

gestione dei terreni, 145.951 euro (competenza 129.060 euro) dalla gestione di beni

diversi. Le entrate accertate nell’anno 2007 sono diminuite di 83.508,70 euro rispetto

a quelle dell’esercizio 2006. Con riferimento alla verifica delle entrate relative alle

rendite del patrimonio comunale, la relazione al bilancio segnala che è in via di

definizione la revisione dei canoni del patrimonio immobiliare e la verifica delle

situazioni debitorie pregresse relative ai contratti e alle concessioni in essere;

- Titolo IV Entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossione di

crediti, Categoria 401 Alienazione dei beni patrimoniali per un totale di 5.659.270,05

euro (competenza 588.629,08 euro), di cui 5.657.670,05 euro (competenza

587.029,08 euro) da alienazione di beni immobili e diritti reali su beni immobili.

14 Dalla relazione al rendiconto 2007 dell’Organo di revisione: Si attesta che l’ente non essendo in dissesto finanziario, né strutturalmente deficitario in quanto non supera oltre la metà dei parametri obiettivi definiti dal decreto del Ministero dell’Interno n. 217 del 10/6/2003, ed avendo presentato il certificato del rendiconto 2006 entro i termini di legge, non ha l’obbligo di assicurare la copertura minima dei costi dei servizi a domanda individuale, acquedotto e smaltimento rifiuti.

53

Tra le spese si rilevano gli impegni relativi a:

- Titolo I Spese correnti, Servizio 0105 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali per

un totale di 212.247,51 euro (competenza 117.828,80 euro), di cui 155.650,28 euro

(competenza 65.986,52 euro) per prestazioni di servizi;

- Titolo II Spese c/capitale, si riporta l’elenco delle spese classificate per servizio con

riferimento all’intervento Acquisizione di beni immobili:

Servizio Competenza Residui Totale0101 Organi istituzionali e decentramento 324,87 324,87

0105Gestione dei beni demaniali e patrimoniali 616.385,78 793.525,17 1.409.910,950106 Ufficio tecnico 9.466.890,00 9.466.890,000108 Altri servizi generali 1.898.936,90 11.454.221,63 13.353.158,530201 Uffici giudiziari 95.000,00 176.676,43 271.676,43

0301 Polizia municipale 0,00

0401 Istruzione materna 226.241,23 226.241,23

0402 Istruzione elementare 1.831.353,89 1.831.353,89

0403 Istruzione media 135.789,99 135.789,99

0404 Istruzione secondaria superiore 16.677.793,52 16.677.793,52

0405 Assistenza scolastica, trasporto 366.726,54 366.726,54

0501 Servizio biblioteca 2.000.000,00 139.474,62 2.139.474,62

0502 Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale 40.000,00 599.024,57 639.024,570601 Piscine 354.076,01 354.076,01

0602 Stadio comunale, palazzo dello sport ed altri impianti 5.000,00 4.563.804,92 4.568.804,920801 Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi 260.000,00 15.372.114,72 15.632.114,72

0802 Illuminazione pubblica e servizi connessi 140.593,18 588.982,45 729.575,63

0901 Urbanistica e gestione del territorio 18.494.472,99 18.494.472,990902 Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico popolare 2.582.284,50 2.582.284,50

0904 Servizio idrico integrato 3.266.254,17 3.266.254,17

0905 Servizio smaltimento rifiuti 259.830,46 56.842,25 316.672,710906 Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde, altri servizi relativi al territorio 65.000,00 673.584,25 738.584,25

1001 Asili nido, servizi per l'infanzia e per minori 272.167,76 272.167,76

1004 Assistenza beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona 305.576,96 305.576,96

1005 Servizio necroscopico e cimiteriale 162.534,97 162.534,97

1102 Fiere mercati e servizi connessi 2.658.967,48 2.658.967,48

1103 Mattatoio e servizi connessi 420.917,71 420.917,71

1105 Servizi relativi al commercio 453,43 453,43

1200 Distribuzione gas 44.120,88 44.120,88

Totale 14.847.636,32 82.217.983,04 97.065.619,36

Riepilogo Spese Titolo II - Acquisizione di beni immobili 2007

54

Conto economico. Il conto evidenzia i componenti positivi e negativi dell’attività

dell’ente secondo criteri di competenza economica.

Il risultato economico dell’esercizio 2007 è pari a 1.175.712,32 euro (nel 2006

2.292.484,40 euro), determinato secondo i risultati così sintetizzati:

Conto economico 2007

A) Proventi della gestione 43.863.248,66

B) Costi della gestione 39.422.879,64

Risultato della gestione (A-B) 4.440.369,02

C) Proventi e oneri da aziende speciali e partecipate - 2.334,84

Risultato gestione operativa (A-B+/-C) 4.438.034,18

D) Proventi ed oneri finanziari - 1.533.214,61

E) Proventi ed oneri straordinari - 1.729.107,25

Risultato economico dell'esercizio 1.175.712,32

Tra i dati dei proventi della gestione si rilevano i proventi dei servizi pubblici per

2.219.257,04 euro e i proventi da gestione patrimoniale per 242.654,82 euro.

Conto del patrimonio. Nel conto del patrimonio sono rilevati gli elementi dell’attivo e del

passivo con le variazioni determinatesi per effetto della gestione.

Il totale delle attività al 31.12.2007 di 263.724.342 euro, presenta l’incremento del

6,71% rispetto alla consistenza iniziale 2006 (247.145.147 euro).

Il totale delle immobilizzazioni è pari a 218.504.003 euro (incremento del 4,80% sul

2006), determinato, in gran parte, dalla consistenza delle immobilizzazioni materiali

corrispondenti a 133.826.856 euro.

Fanno parte delle immobilizzazioni materiali, come evidenziato nella tabella specifica, i

beni demaniali, il patrimonio disponibile e indisponibile distinto in terreni e fabbricati, per un

totale finale dei beni immobili pari a 109.467.269,16 euro, con la variazione del 4,18% sul

risultato del 2006 (105.075.265,08 euro). L’incidenza sul totale delle immobilizzazioni materiali

diminuisce dall’82,6% del 2006 all’81,80% nel 2007 : in particolare, la percentuale dei beni

demaniali incide per il 29,61%, i fabbricati indisponibili per il 36,24% e quelli disponibili per l’

11,6%.

Si segnalano: le variazioni in aumento di 2.606.440,96 euro dei beni demaniali

(7,04%), e di 2.093.721,18 euro relativi ai fabbricati indisponibili (4,50%); la diminuzione di

570.665,45 euro (-3,54%) della consistenza dei fabbricati disponibili; l’incremento del 12%

sulle immobilizzazioni in corso (le spese sostenute dall’Ente per la realizzazione di uno o più

55

cespiti che, alla data di chiusura dell’esercizio, non sono ancora conclusi) corrispondenti a

22.577.682,79 euro.

Dalla relazione tecnica al rendiconto si conferma quanto già asserito per gli esercizi

precedenti riguardo alla carenza del personale che impedisce l’aggiornamento concomitante

dell’inventario dell’ente e la redazione del conto del patrimonio in forma più agevole e

attendibile, oltre che rilevare i fatti di gestione sotto l’aspetto economico patrimoniale.

L’amministrazione segnala, inoltre, che l’apposito software per la gestione dei beni patrimoniali

ha presentato notevoli anomalie tecniche che hanno determinato un’improvvisa perdita di

informazioni, ricostruite con notevole difficoltà da parte dell’ufficio competente. Infine, non

risulta ancora completata la verifica della consistenza dei beni immobili e dell’attuale stato

d’uso a causa delle particolari difficoltà nel reperimento di atti pubblici (talvolta inesistenti)

relativi ai beni dell’ente.

Per quanto concerne la voce B) Attivo circolante, la componente Crediti, pari a

32.614.120 euro, comprende crediti verso utenti da beni patrimoniali per 69.207,11 euro.

Il valore del patrimonio netto di 44.902.290,65 euro, presenta l’incremento del 2,69%,

corrispondente alla variazione di 1.175.712,32 euro.

Immobilizzazioni materiali Consistenza iniziale Variazioni Consistenza finale%Variazione iniziale/finale

% iniziale / Tot.

% finale / Tot.

Beni demaniali 37.022.856,20 2.606.440,96 39.629.297,16 7,04 29,12 29,61

Terreni (patrim. Indisp.) 5.220.842,66 262.507,39 5.483.350,05 5,03 4,11 4,10

Terreni (patrim. disp.) 328.738,65 328.738,65 - 0,26 0,25

Fabbricati (patrim. Indisp.) 46.404.896,18 2.093.721,18 48.498.617,36 4,51 36,50 36,24

Fabbricati (patrim. disp.) 16.097.931,39 570.665,45- 15.527.265,94 3,54- 12,66 11,60

Totale Beni Immobili 105.075.265,08 4.392.004,08 109.467.269,16 4,18 82,64 81,80

Macchinari, attrezzature, impianti 674.418,77 97.609,39- 576.809,38 14,47-

Attrezzature e sistemi informatici 382.845,80 99.536,16 482.381,96 26,00

Automezzi e motomezzi 220.522,28 18.410,23- 202.112,05 8,35-

Mobili e macchine da ufficio 506.219,67 94.998,89- 411.220,78 18,77-

Universalità dei beni 136.725,03 27.345,01- 109.380,02 20,00-

Immobilizzazioni in corso 20.153.177,22 2.424.505,57 22.577.682,79 12,03

Totale 127.149.173,85 2.285.678,21 133.826.856,14 5,25

Conto del patrimonio 2007 - attivo - Immobilizzazioni materiali

56

Consistenza iniziale Variazioni Consistenza finale %A) Immobilizzazioni

I) Immobilizzazioni immateriali 2.420.406 62.355 2.482.761 2,58 II) Immobilizzazioni materiali 127.149.174 6.677.682 133.826.856 5,25 III) Immobilizzazioni finanziarie 78.925.124 3.269.263 82.194.387 4,14 Totale Immobilizzazioni 208.494.704 10.009.300 218.504.004 4,80

B) Attivo circolanteI) RimanenzeII) Crediti 33.575.099 960.979- 32.614.120 2,86-

III) Attività finanz. che non costituiscono imm.IV) Disponibilità liquide 5.041.668 7.530.873 12.572.541 149,37 Totale Attivo circolante 38.616.767 6.569.894 45.186.661 17,01

C) Ratei e RiscontiI) Ratei attiviII) Risconti attiviTotale Ratei e Risconti 33.677 - 33.677 TOTALE ATTIVO (A+B+C) 247.145.148 16.579.194 263.724.342 6,71

Consistenza iniziale variazioni Consistenza finaleA) Patrimonio netto

I) Netto patrimoniale 11.837.635 1.175.712 13.013.347 9,93 II) Netto da beni demaniali 31.888.944 - 31.888.944 Totale Patrimonio netto 43.726.578 1.175.712 44.902.291 2,69

B) Conferimenti

I) Conferimenti da trasf. In c/capitale 134.884.859 11.347.953 146.232.812 8,41

II) Conferimenti da concess. da edificare 13.205.077 522.384 13.727.461 3,96 Totale Conferimenti 148.089.936 11.870.336 159.960.273 8,02

C) Debiti 157.253- I) Debiti di finanziamento 32.351.211 1.358.149- 30.993.062 4,20- II) Debiti di funzionamento 14.432.530 2.726.079 17.158.609 18,89 III) Debiti per I.V.A. 46.706 46.706

IV) Debiti per anticipazioni di cassa

V) Debiti per somme anticipate da terzi 8.408.328 1.611.962 10.020.290 19,17

VI) Debiti v/so impr.contr., colleg. e altri 60.157 710.507 770.664 1.181,09 VII)Altri debitiTotale Debiti 55.298.931 3.533.146 58.832.077 6,39

D) Ratei e RiscontiI) Ratei passivi 29.702 29.702 II) Risconti passivi - Totale Ratei e Risconti 29.702 29.702 TOTALE PASSIVO (A+B+C+D) 247.145.147 263.724.342 6,71

Conto del patrimonio (Attivo)- 2007

Conto del patrimonio (Passivo)- 2007

57

PARAMETRI GESTIONALI

L’articolo 228, comma 5 del decreto legislativo 267 del 2000 (Testo unico delle leggi

sull’ordinamento degli enti locali) dispone che al conto del bilancio siano annesse le tabelle dei

parametri gestionali con andamento triennale.

Si tratta di indicatori di efficacia ed efficienza riguardanti alcuni aspetti sia dell’entrata

che di alcuni servizi, distinti in indispensabili, a domanda individuale e diversi.

Poiché tali tabelle non risultano tra gli allegati ai bilanci inviati dall’ente, sono stati

elaborati da questo ufficio istruttore, con riferimento alla gestione del patrimonio, gli indicatori

relativi alla redditività del patrimonio, al patrimonio indisponibile pro capite, al patrimonio

disponibile pro capite, al patrimonio demaniale pro capite.

Come esposto, la redditività del patrimonio è misurata rapportando le entrate

patrimoniali (corrispondenti agli accertamenti di competenza del Titolo III – Entrate

extratributarie del conto di bilancio) con la consistenza del patrimonio disponibile (terreni +

fabbricati) rilevata dal conto del patrimonio. L’indice nel triennio risulta condizionato dalla

consistenza delle entrate patrimoniali; consistenza particolarmente elevata nel 2005 (39%),

ridotta nel 2006 (24,73%) e in ripresa nel 2007 con la percentuale che sfiora il 30%.

Con riferimento ai parametri pro capite, calcolati rapportando la consistenza dei terreni

e i fabbricati disponibili e indisponibili con la popolazione, risultano in continuo aumento i valori

Parametri 2005 2006 2007

Entrate patrimoniali 6.601.551,14 4.061.701,96 4.753.131,26 Valore patrimonio

disponibile 16.921.237,30 16.426.670,03 15.856.004,58 Indice % 39,01 24,73 29,98 Valore beni patrimoniali indisponibili 46.995.781,19 51.625.738,84 53.981.967,42

Popolazione 36.567 36.565 36.497 Indice 1.285,20 1.411,89 1.479,08

Valore beni patrimoniali disponibili 16.921.237,30 16.426.670,03 15.856.004,58

Popolazione 36.567 36.565 36.497 Indice 462,75 449,25 434,45

Valore beni demaniali 31.888.943,72 37.022.856,19 39.629.297,16

Popolazione 36.567 36.565 36.497 Indice 872,07 1.012,52 1.085,82

Parametri gestionali 2005/2006/2007

Denominazione

Gestione del patrimonio

Redditività del patrimonio

Patrimonio indisponibile pro

capite

Patrimonio disponibile pro

capite

Patrimonio demaniale pro

capite

58

riferiti al patrimonio indisponibile e al patrimonio demaniale, mentre è in leggero calo l’indice

del patrimonio disponibile dovuto, stante la popolazione pressoché invariata, alla diminuzione

del valore dei beni, sceso da 16.921.237 euro del 2005 a 15.856.004 euro nel 2007.

59

CONCLUSIONI

Scopo precipuo di un’indagine di controllo successivo sulla gestione è quello di valutare

l’efficienza, l’efficacia e l’economicità dell’attività pubblica. Nel caso di un’indagine sul

patrimonio comunale, l’efficienza dovrebbe essere intesa quale rapporto tra le risorse

necessarie per l’utilizzazione e lo sfruttamento dei beni e il grado di utilità, intesa in termini di

soddisfazione delle esigenze istituzionali, che gli stessi beni sono in grado di offrire, in

relazione agli usi ai quali sono destinati. In questi termini si è dato conto, in primo luogo, delle

spese di manutenzione, ordinaria e straordinaria, affrontate dall’Amministrazione comunale,

per le quali, come già visto, risulta una spesa complessiva, dedotte le entrate derivanti da fitti,

canoni e concessioni di beni di proprietà comunale, pari a 3.653.180,70 euro nel 2005,

3.314.864,94 euro nel 2006 e 5.720.517,22 euro nel 2007, pari ad una spesa per abitante di

circa 100 euro l’anno negli esercizi 2005 e 2006 e che sale a quasi 160 euro per l’anno nel

200715.

A fronte di tale “sacrificio” richiesto ai cittadini, che non tiene conto, peraltro, delle

ulteriori spese di gestione necessarie per il funzionamento degli edifici comunali (energia

elettrica, servizi di pulizia, acqua, ecc.), occorre verificare quali utilità pervengono agli stessi

cittadini grazie al patrimonio immobiliare comunale.

Con riferimento agli edifici destinati ai servizi di pubblica istruzione, come già riferito, il

comune dispone di 12 immobili adibiti a scuola materna, 7 immobili adibiti a scuola elementare

e 3 a scuola media, destinati a soddisfare una popolazione complessiva media, nel triennio di

oltre 3.800 studenti. A questi devono aggiungersi 5 immobili destinati ad asilo nido e i 2

destinati ad ospitare istituti di istruzione superiore. Per la manutenzione degli edifici scolastici,

esclusi quindi gli asili nido, risultano spesi, complessivamente, 1.451.790,83 euro nel 2005,

1.432.569,11 euro nel 2006, e, solo 580.362,30 euro nel 2007. Nel 2005 risultano quindi

spesi, per manutenzioni ordinarie e straordinarie, 367,91 euro a studente ridotti di quasi due

terzi nel 2007.

15 Considerata una popolazione media, nel triennio, di circa 36.500 abitanti

60

Comune di Nuoro - situazione scolastica

Scuole materne 2005 2006 2007 Media triennio

Scuole 12 12 12

Sezioni 39 37 36

Alunni (scuole statali) 814 772 706 764

Rapporto Alunni/Sezioni 20,9 20,9 19,6

Rapporto Alunni/Sezioni (Sardegna) 20,6 20,6 20,2

Rapporto Alunni/Sezioni (Italia) 23,2 22,9 22,8

Scuole elementari

Scuole 7 7 7

Aule 116 116 116

Classi 99 97 95

Alunni 1.835 1.791 1.810 1.812

Rapporto Alunni/Classi 18,5 18,5 19,1

Rapporto Alunni/Classi (Sardegna) 16,9 16,9 16,8

Rapporto Alunni/Classi (Italia) 18,5 18,6 18,7

Scuole medie

Scuole 3 3 3

Aule 100 100 100

Classi 58 56 54

Alunni 1.179 1.158 1.121 1.153

Rapporto Alunni/Classi 20,3 20,7 20,8

Rapporto Alunni/Classi (Sardegna) 19,1 19,0 18,9

Rapporto Alunni/Classi (Italia) 21,1 20,9 21,0

Tot. Alunni 3.828 3.721 3.637 3.729

Tot. Spese manutenzioni 1.451.790,83 1.432.569,11 580.362,30 1.154.907

Rapp. Manut./Alunni 379,26 385,00 159,57 307,94 Asili nido Asili nido 5 5 5 Tot. Utenti 213 210 208 210 Tot. Spese manutenzioni 17.650,77 141.220,18 107.941,72 88.937,56 Rapp. Manut./Utenti 82,87 672,48 518,95 424,77

I dati appena esposti in merito agli edifici scolastici, che peraltro non tengono conto

delle spese di gestione, nonché i dati relativi a popolazione scolastica, numero di classi e di

aule sopra evidenziati, inducono a prospettare se non sia necessaria un’operazione di

razionalizzazione degli immobili ad uso scolastico, per fini, oltrechè puramente economici,

anche di maggiore efficienza degli stessi servizi da destinare alle scuole.

Tra gli edifici comunali risultano, come già peraltro anticipato, anche 5 asili nido, per i

quali scaturiscono spese di manutenzione estremamente variabili nei tre esercizi considerati.

Per il 2005 gli utenti risultavano complessivamente 213, con un rapporto di 82,87 euro a

61

utente per le spese manutentive. Lo stesso rapporto risulta però di oltre 660 euro nel 2006 e di

poco superiore a 500 euro nel 2007.

Con riguardo agli alloggi destinati ad utilizzo residenziale, i dati forniti evidenziano la

particolare onerosità in capo al Comune della gestione di un gran numero di unità immobiliari

di tale tipo, anche se le considerazioni di carattere esclusivamente economico non possono del

tutto prevalere sulle necessità, spesso non rinviabili, dettate da vere e proprie emergenze in

materia di edilizia abitativa che si manifestano in città.

Il comune ha fornito i seguenti dati relativi allo stato di attuazione del piano di

alienazione degli alloggi E.R.P.

A) Numero totale alloggi inseriti in piano di vendita: n° 107+18 = 125

Di questi n° 32 siti in Via Torres non rientrano più fra quelli che l’ Amministrazione

Comunale intende alienare. Totale alienabili n° 93.

Ubicazione alloggi alienabili

- n° 76 in via Ragazzi del 99 - n° 10 in via Deffenu - n° 4 in via Emilia - n° 3 in via Chironi

B) Numero alloggi alienati ( contratti firmati) al 31/12/2008

- n° 15 in via Ragazzi del 99 - n° 8 in via Martiri della libertà * - n° I in via Abruzzi* - n° 2 in via Emilia - n° 4 in via Deffenu

Per un totale di 30 alloggi alienati.

* Gli alloggi alienati in via Martiri della Libertà, e in via Abruzzi rientrano nel piano di vendita a

suo tempo predisposto dall’ ex I.A.C.P di Nuoro che curava la gestione degli alloggi di proprietà

dello Stato divenuti nell’ Ottobre 2003 proprietà del Comune di Nuoro.

Con riguardo alla gestione del patrimonio comunale occorre sottolineare, altresì, la

mancanza di una regolamentazione che stabilisca i criteri generali per la concessione di

impianti sportivi comunali. Al riguardo, come sopra meglio specificato, è da rilevare come, in

alcuni casi, il Comune provveda a versare ai concessionari un canone annuo quale contributo

per le spese di gestione, in altri casi è il Comune che percepisce il canone annuo da parte dei

concessionari, oppure l’Amministrazione sembra richiedere, in cambio della concessione,

l’esecuzione, da parte delle Società sportive, di lavori di manutenzione straordinaria per un

importo prefissato. Nel merito pur non contestando, allo stato degli atti, l’eventuale

opportunità di procedere, per ogni singolo impianto, con le modalità fino ad ora adottate,

tuttavia, sembrano mancare, si ribadisce, anche ai fini della trasparenza dell’azione

62

amministrativa, delle disposizioni che stabiliscano criteri uniformi di scelta dei concessionari e

di modalità di gestione degli impianti.

Sempre a proposito degli impianti sportivi, si è già rilevato come le previsioni d’entrata

rilevabili dai conti consuntivi al capitolo 3010590 “stadio comunale, palazzo dello sport ed altri

impianti” non trovino riscontro nei dati relativi alle corrispondenti riscossioni, sempre pari a 0

euro così come il capitolo 3010580 “Piscine comunali”. Nel merito il Comune dovrà fornire

adeguati chiarimenti circa il mancato rispetto delle previsioni di entrata, anche con riguardo ai

canoni dovuti dai concessionari degli impianti sportivi o se tali proventi risultino inclusi in altre

voci di bilancio. Analoghi chiarimenti dovranno essere forniti circa i capitoli di spesa correnti

1060103 “Prestazioni di servizi – piscine comunali” e 1060200 “Prestazioni di servizi – stadio

comunale, palazzo dello sport ed altri impianti”, con particolare riguardo alle voci che

compongono tali spese, che non trovano riscontro nella documentazione fornita dal comune,

riguardante i contributi concessi alle società sportive.

Notevoli perplessità suscita l’affidamento in comodato gratuito e la gestione dei

parcheggi sotterranei assegnata al Consorzio Azienda Trasporti Pubblici di Nuoro e di cui si è

precedentemente accennato. L’affidamento di tale servizio e delle stesse strutture sotterranee,

risale, sembra, al 1998, nell’ambito di un progetto di risanamento dell’Azienda Trasporti

Pubblici e successivamente prorogato fino al 31 dicembre 2007, data entro la quale doveva

essere definito il nuovo assetto dell’ATP mediante trasformazione della stessa in S.p.A. al quale

definitivamente affidare il servizio con procedura “in house”. Tale procedura, al 31 dicembre

2007 non risultava definita, mentre il sistema di gestione precedentemente adottato prevedeva

che i proventi derivanti dalla gestione sarebbero stati riscossi dall’ATP a titolo di anticipazione

del contributo in c/esercizio, previsto dalla convenzione sottoscritta con il comune e dallo

statuto dell’Azienda, salvo conguaglio. Tale particolare aspetto della gestione, in unione con la

concessione delle strutture sotterranee in comodato d’uso da parte del Comune, suscita

qualche interrogativo. In particolare riguarda la dubbia configurazione giuridica della

concessione delle strutture a titolo di comodato gratuito, quando poi è previsto che verranno

utilizzati i proventi derivanti dalla gestione dei parcheggi al fine di “compensare” il contributo in

c/esercizio da parte del Comune.

Il Comune dispone, infine, di un certo numero di immobili, attualmente non utilizzati,

alcuni anche di notevole pregio e situati in buona posizione in centro città. Tra questi è da

segnalare l’edificio dell’ex Banca d’Italia, oggetto di sopralluogo da parte dell’Ufficio istruttore;

immobile indubbiamente di pregio, ma che necessita di urgenti interventi di ristrutturazione e

ripristino di notevole impegno finanziario e soprattutto di una risoluzione dell’Amministrazione

63

in merito all’effettiva destinazione d’uso. Non occorrono grandi considerazioni per poter

comprendere come per tali edifici sia assolutamente necessario assumere in tempi brevi delle

decisioni circa il loro utilizzo. Occorre che il Comune valuti al più presto la convenienza del loro

mantenimento in capo al patrimonio comunale in relazione all’effettiva necessità per i fini

propri dell’Amministrazione comunale ed agli sforzi finanziari necessari per consentire il loro

ripristino in tempi relativamente brevi consentendone la valorizzandone anche, eventualmente,

attraverso variazioni urbanistiche o di destinazione d’uso ed eludendo l’inevitabile degrado

derivante dall’attuale stato di abbandono.

La razionalizzazione e l’ottimizzazione delle procedure di gestione del patrimonio

immobiliare della Città, anche attraverso la dismissione degli immobili non strategici, si

presentano come obiettivi irrinunciabili, che potrebbero far conseguire all’Amministrazione

comunale, notevolissimi risparmi in termini di risorse finanziarie.

Dalla relazione dell’organo di revisione sullo schema di rendiconto per l’esercizio

finanziario 2005 si legge testualmente:

L’ente non si è dotato di idonee procedure contabili per la compilazione e la tenuta

dell’inventario. Allo stato le rilevazioni risultano essere abbastanza carenti e non molto

aggiornate sullo stato della effettiva consistenza del patrimonio dell’ente; nota già evidenziata

nella precedente relazione al conto consuntivo relativo all’anno 2004.

E ancora:

Permangono le difficoltà nell’utilizzo dell’attuale programma di contabilità e di

rilevazione patrimoniale.

In dipendenza di quanto precede, anche se quest’anno è stato completato manualmente

l’inventario fisico dell’ente, non è stato possibile raggiungere la conciliazione dei valori per

rendere del tutto attendibile la consistenza patrimoniale. Non risulta ancora aggiornato

l’inventario mobiliare.

Analoghe considerazioni si rilevano anche dalla relazione dello stesso organo per il

2007:

Continua ad esistere un notevole ritardo nella regolare tenuta e nell’aggiornamento

degli inventari, sia nel campo dei beni immobili che in quello dei beni mobili. Questa situazione

impedisce all’Amministrazione di avere oltre ad un quadro completo delle sue proprietà anche

quello di porlo nella condizione di perseguire puntualmente e tempestivamente quando si

possono verificare occupazioni abusive di aree appartenenti al patrimonio comunale.

Occorre altresì porre un consistente sforzo al fine di migliorare la gestione degli

immobili comunali locati o concessi a soggetti pubblici e privati, nonché rendere più efficiente

64

l’incasso dei canoni mediante un’attenta gestione dei flussi ed un’incisiva lotta alla morosità ed

al ritardo nei pagamenti e recuperare le annualità accertate e non incassate precedentemente.

Al proposito, dalla relazione illustrativa della Giunta Comunale al rendiconto della

gestione 2005 si evince che: Al fine di arginare il fenomeno delle occupazioni abusive degli

alloggi costituenti il patrimonio dell’edilizia abitativa pubblica, è stato promosso un

monitoraggio finalizzato ad individuare gli alloggi disabitati, occupati abusivamente o

saltuariamente dagli assegnatari.

Sono state tenute n. 3 conferenze di servizio con lo IACP e l’Ufficio Patrimonio dell’Ente

Sono stati sottoposti a controllo n. 60 alloggi con 120 sovralluoghi in loco e svolti c.a.

1000 accertamenti informativi concernenti le posizioni anagrafiche, reddituali e catastali.

La revisione del sistema informativo del patrimonio sembra quindi il primo necessario

passo per il perfezionamento delle procedure di gestione degli immobili comunali. Questo

costituisce, infatti, un importante strumento per una moderna organizzazione del patrimonio

stesso, poiché consente un più celere ed agevole accesso alle informazioni, tale da redbnere

più rapidi i tempi di istruttoria e le decisioni da adottare per la corretta ed efficiente gestione

degli immobili.

La realizzazione di un efficiente sistema informativo sembra oltremodo necessario anche

in relazione all’attuale organizzazione degli uffici comunali in materia, dato che la gestione dei

singoli immobili, come già esposto, è di competenza del settore dell’amministrazione che in

concreto li utilizza. Tale procedura organizzativa, che può essere più o meno funzionale alla

concreta azione amministrativa, potrebbe non consentire, tuttavia, una visione complessiva

delle problematiche gestionali legate alla tenuta del patrimonio immobiliare e che comportano

una necessaria pianificazione degli interventi di manutenzione ordinaria e soprattutto

straordinaria, quasi sempre di notevole impegno finanziario.

Si debbono effettuare alcune altre notazioni.

Si è rilevata, nella relazione, la necessità di aggiornare il regolamento per la gestione

del patrimonio. Sembra in contrasto con norme del codice degli appalti (per es. art. 56 d. lgs.

163/2006) – e, quindi, con norme comunitarie – la previsione della possibilità di stipulare a

trattativa privata quando l’asta pubblica sia andata deserta o siano state presentate offerte

irregolari o non valide, con riduzione del prezzo del venti per cento.

Il ricorso alla trattativa privata (procedura negoziata) non consente la modifica

sostanziale delle clausole della gara.

L’art. 10 del regolamento, disciplinando la vendita degli immobili, non sembra

prevedere il caso dei conduttori morosi, ai quali dovrebbe essere precluso l’acquisto, se non

previa sanatoria della morosità (pag. 20 della presente relazione).

65

Si chiede se il consegnatario, ai sensi dell’articolo 233 del TUEL presenti il conto

giudiziale della gestione.

Desta perplessità l’impossibilità di accertare i redditi degli inquilini abusivi e, comunque,

sembrano occorrere, per evidenti ragioni di giustizia sostanziale, provvedimenti risolutivi.

E’ necessario che l’Amministrazione, in sede di deduzioni, fornisca chiarimenti sulla

gestione della casa protetta per anziani: se l’accesso sia limitato ad anziani autosufficienti e se

gli ospiti paghino un corrispettivo. La spesa media sostenuta dal Comune con il finanziamento

a titolo di contributo ammonta a 71 euro giornaliero per anziano.

Non vi è dubbio che, ferma restando la propria autonomia, il Comune dovrebbe

assumersi l’onere di valutare l’esistenza o la mancanza di utilità economica e sociale dei propri

beni ed adottare i conseguenti atti gestori fino alla eventuale decisione di alienare quei beni

per i quali la suddetta valutazione abbia sortito esito negativo e per lo meno con riguardo a

quelli (non tutti lo sono) che sono appetibili sul mercato.

Sembra, inoltre, necessario rendere adeguata alla consistenza del patrimonio

immobiliare da amministrare, la capacità degli uffici che se ne occupano.

Per quanto riguarda, in particolarel’edificio già sede della Banca d’Italia, si rileva che

l’acquisto sarebbe dovuto avvenire nell’ambito di un programma che oltre ad indicare la

destinazione da dare all’immobile, al fine della sua fruizione, avrebbe dovuto prevedere e

stanziare le somme per la sua ristrutturazione ai fini dell’uso individuato e anche il costo della

successiva gestione, nonché i mezzi di bilancio con cui fare fronti ai costi della gestione.

In sede di deduzioni, l’Amministrazione ben potrà fornire chiarimenti.

Infine, l’Amministrazione comunale potrà in sede di deduzioni e di adunanza pubblica,

indicare quali iniziative abbia preso o sia per prendere in relazione all’articolo 58 del d.l. 25

giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.

Tale norma dispone che gli enti locali (e non solo), con delibera dell’Organo di governo

individua, redigendo apposito elenco, … i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di propria

competenza, non strumentali all0’esercizio delle proprie funzioni istituzionale, suscettibili di

valorizzazione ovvero di dismissione. Viene così redatto il piano delle alienazioni e

valorizzazioni immobiliari allegato al bilancio di previsione.

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LE RISULTANZE DELL’ADUNANZA PUBBLICA E CONSIDERAZIONI

CONCLUSIVE

All’adunanza pubblica del 15 luglio 2009 per il Comune di Nuoro sono comparsi il signor Gianni

Angioni, Assessore al bilancio, patrimonio e tributi del Comune e la dottoressa Irene

Marcomini, Responsabile del Servizio Finanziaria e patrimonio.

Il Comune non si è avvalso della facoltà di depositare deduzioni scritte prima dell’adunanza.

Ottenuta la parola dal Presidente, dopo l’esposizione del Relatore, l’Assessore Sig. Angioni

espone che l’Ufficio patrimonio del Comune di Nuoro presenta alcune carenze e che ciascun

Assessorato gestisce direttamente gli impianti connessi al proprio ambito di attività.

Per quanto concerne la specifica competenza del Settore Patrimonio, esso si occupa degli

immobili ad uso abitativo e dei c.d. reliquati.

L’Assessore afferma che non intende sminuire la portata delle osservazioni che sono state

mosse, in relazione, all’organizzazione della gestione del patrimonio e che si farà portatore,

presso la Giunta municipale, dei problemi individuati.

Circa gli alloggi popolari, l’Amministrazione ha iniziato una campagna di alienazioni. Gli

immobili risalgono anche agli anni ’50 e ’60 e non sono in buone condizioni di manutenzione.

Gli introiti vengono destinati alla manutenzione degli immobili che non sono alienabili perché

destinati all’emergenza abitativa.

Si tratta di alloggi destinati a soggetti in situazione sociale di marginalità. L’Amministrazione

solleciterà il pagamento dei canoni, ma si può dubitare che si potrà realizzare qualcosa.

E’ stata fatto anche un intervento presso la Prefettura, data la delicatezza sociale della

questione. Gli occupanti non sono certamente in condizioni di pagare alcunché e si tratta di

alloggi in condizioni estremamente precarie.

Per gli altri alloggi, da alienare, sono stati individuati alloggi destinati a soggetti non morosi nel

pagamento dei canoni. I prezzi sono intorno ai 17.000 euro, ma non c’è stata la corsa

all’acquisto. Si tratta di alloggi abitati da pensionati con scarse disponibilità economiche o

giovani con lavori precari. Il Comune ha provato anche a sensibilizzare l’istituto bancario

tesoriere.

Si cercherà di individuare forme di pagamento che facilitino la vendita.

Per quanto riguarda gli impianti sportivi, come già detto, ogni Assessorato gestisce

direttamente gli edifici connessi alla propria attività. Così è l’Assessorato alla Sport che

gestisce tali impianti.

In molte convenzioni è stata inserita la clausola per cui i canoni per il godimento dell’impianto

devono essere utilizzati per l’effettuazione di lavori di manutenzione.

Il Servizio Patrimonio gestisce solo alcuni segmenti di tutto il patrimonio immobiliare.

67

Circa i c.d reliquati – gestiti direttamente dal “Patrimonio”, l’Assessore riferisce che

recentemente si è arrivati, anche attraverso incarichi professionali, ad individuare la reale

proprietà di tali reliquati. Si tratta, talvolta, di porzioni residuali di opere stradali del passato.

Un’altra parte dei reliquati è stata vincolata dall’Urbanistica o dalla Polizia Municipale per

l’allargamento di strade o marciapiedi e, quindi, si è stabilità l’inalienabilità.

Per altri ancora, mancano gli atti di compravendita. Solo una ventina di tali beni sono

effettivamente alienabili.

L’Assessore riferisce di aver proposto la modifica del regolamento per la cessione. Il problema

è se tali reliquati possano determinare incremento della cubatura edificabile, con conseguenze

sul loro valore. Ci sono discussioni sulle scelte urbanistiche. Peraltro, l’Ufficio Patrimonio ha

completato il monitoraggio. Da un mese a questa parte il Servizio patrimonio è stato

ristrutturato per l’aggiornamento dell’inventario.

Per quanto riguarda la Casa protetta per anziani, in passato era un “ospizio” per vecchi in

condizioni economiche disagiate. L’Assessore riferisce di non conoscere i particolari, perché la

Casa è gestita dai Servizi sociali del Comune. Storicamente sono destinati all’Istituto coloro che

non hanno una buona situazione economica e sono in stato di abbandono dalla famiglia.

L’Assessore non è in grado di riferire se si tratta di ospiti autosufficienti o meno (in relazione

alla retta pagata dal Comune, come rilevato in relazione, infra.)

Anche per il Teatro Eliseo il problema è che esso è gestito da Servizio diverso dal “Patrimonio”.

Il Presidente della Sezione osserva che non si è dedotto sulla rilevata obsolescenza del

regolamento.

Per quanto riguarda l’ATP, con l’attribuzione ad essa di servizi (quali la gestione dei parcheggi

sotterranei e c.d. strisce blu), il Comune ha potuto ridurre il contributo per la gestione del

trasporto pubblico urbano.

L’Assessore riferisce ancora che uno dei parcheggi sotterranei è chiuso per difetti progettuali

che riguardano l’agibilità (è stato realizzato un piano in più abbassando però l’altezza dei

singoli soffitti). Il secondo parcheggio è ampiamente utilizzato dall’ATP. Sui trasferimenti delle

somme non nasconde che vi è un continuo confronto tra il Comune e l’azienda. In pratica,

attraverso l’affidamento della gestione dei parcheggi, l’ATP ottiene parte delle somme che il

Comune versa con notevole ritardo.

All’esito delle risultanze dell’adunanza pubblica e delle deduzioni orali dell’Amministrazione

comunale si confermano le conclusioni già sopra esposte e ne esce rafforzata la necessità di

una visione globale della gestione del patrimonio immobiliare e, quindi, quanto meno la

necessità di un coordinamento tra Assessorati e, comunque, è necessario che venga rivisto e

aggiornato il regolamento per la gestione del patrimonio.

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Il regolamento dovrà anche farsi carico della determinazione dei corrispettivi per l’uso degli

immobili e impianti comunali.

Si è già, sopra, manifestata perplessità per le modalità di affidamento della gestione,

soprattutto degli impianti sportivi, con corrispettivo a carico dell’assegnatario consistente

nell’esecuzione di lavori di manutenzione. Quali lavori, fino a quali importi, da chi attestati

costituiscono tutti elementi che il regolamento dovrà risolvere.

Parimenti, per quanto riguarda i rapporti tra ATP e Comune per la gestione dei parcheggi, si è

rilevato, nel corso dell’adunanza pubblica, come, sostanzialmente si realizzi una gestione fuori

bilancio delle somme che l’ATP introita per tale attività e trattiene in conto del contributo per il

servizio di trasporto pubblico, ma dove sembra mancare qualsivoglia attività di

rendicontazione.