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REPUBBLICA ITALIANA
C O R T E D E I C O N T I
SEZIONE DEL CONTROLLO
PER LA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Indagine di controllo successivo sulla gestione
del patrimonio immobiliare del Comune di Nuoro
per gli esercizi 2005, 2006 e 2007.
Deliberazione della Sezione del controllo per la
Regione Autonoma della Sardegna n. 478/2007
RELATORE:
Consigliere Nicola Leone
2
Hanno collaborato:
Dott.ssa Silvana Gaviano
Dott. Giuseppe Feliciati
Sig. Efisio Luigi Dentoni
Sig. Ignazio Nioi
SOMMARIO
PREMESSA E OGGETTO DELL’INDAGINE ............................................................. 4
ATTIVITÀ ISTRUTTORIA..................................................................................... 6
QUADRO NORMATIVO......................................................................................... 8
REGOLAMENTO PER L’ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE ............ 17
IL PATRIMONIO IMMOBILIARE ........................................................................ 22
I RENDICONTI 2005/2006/2007 ..................................................................... 40
Parametri gestionali...........................................................................................57
CONCLUSIONI .................................................................................................. 59
LE RISULTANZE DELL’ADUNANZA PUBBLICA E CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE66
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PREMESSA E OGGETTO DELL’INDAGINE
Con la deliberazione n. 478/2007, adottata nell’adunanza del 4 dicembre 2007, la
Sezione del controllo per la Regione autonoma della Sardegna ha incluso nel programma di
controllo sulla gestione degli enti pubblici, ai sensi dell’art. 3 comma 4 della L. 20/1994,
l’indagine sulla gestione del patrimonio immobiliare (disponibile e indisponibile) del comune di
Nuoro.
L’ indagine di controllo successivo sulla gestione del patrimonio immobiliare, che fa
riferimento al periodo cronologico comprendente gli anni 2005, 2006 e 2007, è stata
deliberata con le finalità di verificare, anzitutto, la consistenza del patrimonio immobiliare
comunale anche in relazione alle specifiche necessità legate all’azione amministrativa, nonché
l’efficacia, l’efficienza e l’economicità dell’utilizzo dei propri beni da parte del Comune di Nuoro,
in dipendenza del mutato contesto normativo, che impone agli enti pubblici (segnatamente con
riferimento ai beni disponibili) una gestione in senso economico dei beni stessi. Perciò il fine
dell’indagine è quello di individuare se sussistano o meno nel comune di Nuoro delle condizioni
di sana e corretta gestione del patrimonio immobiliare, in modo da garantire un utilizzo dello
stesso non solo per il conseguimento di fini di interesse pubblico e sociale, ma anche per
individuare le potenziali capacità di reddito degli immobili gestiti.
Gli enti locali devono inventariare i beni del loro demanio e patrimonio, con specifica
distinzione in relazione alla natura del bene: è infatti previsto l’obbligo annuale di
aggiornamento degli inventari1, dove sono registrati tutti i beni demaniali e patrimoniali,
mobili e immobili; infatti gli inventari consentono la quantificazione dell’entità patrimoniale del
comune e sono fondamentali per la compilazione del conto generale del patrimonio e dei
relativi riepiloghi allegati al bilancio di previsione ed al conto consuntivo.
Le regole per la valutazione dei beni patrimoniali sono stabilite all’art. 230 del Testo
unico degli enti locali (D.lgs. 267/2000).
L’affidamento in concessione o in locazione, a seconda della natura giuridica degli
immobili, rappresenta il metodo più tradizionale di gestione del patrimonio immobiliare degli
enti locali.
Si ritiene opportuno ricordare che il controllo sulla gestione esercitato dalla Corte dei
Conti, ai sensi dell’art. 3 comma 4 della L. 20/1994, riveste carattere precipuamente
collaborativo, secondo quanto precisato dalla sentenza n. 29/1995 della Corte Costituzionale in
1 L’art. 9 ex lege n. 537\1993 stabilisce l’obbligo di aggiornamento annuale, a decorrere dal 1 gennaio 1994, dei canoni relativi agli immobili dello Stato, della regione e degli Enti locali, sulla base dei prezzi di mercato e, in ogni caso, in misura non inferiore all’equo canone; dal 1° gennaio 1995 gli stessi canoni sono aggiornati in misura pari al 75% delle variazioni dell’indice ISTAT.
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quanto finalizzato a proporre e suggerire l’introduzione di correttivi a eventuali irregolarità,
inefficienze e diseconomie riscontrate.
La fase esecutiva è stata realizzata mediante accertamenti diretti presso la sede
dell’Amministrazione controllata, mentre nell’ambito della procedura contraddittoria, lo schema
della presente relazione sarà sottoposto all’Amministrazione Comunale, onde acquisire le
controdeduzioni delle parti interessate.
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ATTIVITÀ ISTRUTTORIA
Con nota n. 201/III/14 del 5 marzo 2008, indirizzata al Sindaco ed al Segretario
generale del comune di Nuoro, la Sezione richiedeva l’invio della seguente documentazione, da
prodursi entro sessanta giorni dal ricevimento della nota istruttoria:
1. certificazione attestante la consistenza del numero e tipologia degli immobili da
ascrivere al patrimonio comunale; distinti gli immobili ad uso abitativo da quelli ad uso
diverso (commerciale, artigianale ed altro);
2. relazione su eventuali casi di morosità sulla base dei contratti di locazione stipulati;
3. relazione su eventuali casi di inquilini, o comunque, soggetti che occupino immobili
comunali senza contratto o senza titolo, nonché, in caso di mancanza di titolo quale sia
il canone che l’occupante avrebbe, comunque, dovuto pagare, in base alla sua posizione
reddituale;
4. si chiedeva, altresì, di comunicare se l’Amministrazione comunale avesse effettuato
azioni recuperatorie; quale esito avessero dato le azioni di recupero dei crediti; quali
spese fossero state sostenute per le dette azioni giudiziarie; se le stesse fossero poi
state portate a compimento, ovvero abbandonate senza esito: in quest’ultima ipotesi si
chiedeva di evidenziare se la mancata prosecuzione dell’azione giudiziaria in sede
esecutiva fosse dipesa da incapienza del debitore o se sussistessero altre ragioni, da
acclarare;
5. con riferimento agli immobili dell’Amministrazione a destinazione diversa
dall’abitazione, oltre la morosità;
6. doveva evidenziarsi se i canoni di locazione fossero in linea con i valori di mercato e se
gli stessi avessero subito gli incrementi in base all’andamento dell’indice ISTAT, come
previsto dalla L. 392/1978;
7. si dovevano segnalare eventuali posizioni di occupazione sine titulo anche per gli
immobili da ultimo indicati;
8. notizie sul sistema di inventariazione dei beni immobili patrimoniali (disponibili e non
disponibili);
9. relazione sull’organizzazione dell’Ufficio che provvede alla gestione del complessivo
patrimonio immobiliare;
10. elenco dei beni demaniali del comune;
11. copia aggiornata del regolamento per la gestione del patrimonio immobiliare, (demanio,
patrimonio disponibile; patrimonio indisponibile).
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Il comune di Nuoro riscontrava la suddetta nota, pervenuta al Settore Economico
Finanziario in data 11 Marzo 2008, con lettera di risposta prot. n. 24700 del 9 Maggio 2008.
I riscontri istruttori forniti dal Comune in tale occasione, seppur sufficienti a fornire un
primo quadro generale della situazione del patrimonio immobiliare comunale hanno reso
necessario un sopralluogo presso gli Ufficio comunali ai sensi del comma 8 della L. n. 3/1994,
effettuato dall’Ufficio istruttore in data 23 ottobre 2008. Nel corso dell’incontro con i Dirigenti
responsabili del settore patrimoniale, sono stati illustrati i criteri gestionali utilizzati
dall’Amministrazione comunale in materia di patrimonio e sono state discusse le problematiche
esistenti, soprattutto in materia di edilizia residenziale, ma anche in relazione alla stessa
organizzazione comunale che, in materia di patrimonio, non può prescindere dalle esigenze
rappresentate da tutte le branche amministrative, per cui la gestione stessa appare ripartita
tra i vari settori e di cui, nel corso dell’incontro è stato fornito un quadro piuttosto esaustivo.
L’accesso ha consentito anche un sopralluogo presso l’edificio dell’ex Banca d’Italia,
situato nella piazza V. Emanuele. Si tratta di un edificio di pregio, acquistato dal Comune per
circa 600.000 €, il cui stato attuale si presenta piuttosto fatiscente e che una volta adattato
sembra destinato all’utilizzo da parte del Comune per funzioni di rappresentanza.
Nel corso dell’incontro sono state altresì precisate le ulteriori necessità istruttorie
necessarie per la definizione dell’indagine da parte della Sezione, per cui è stato fornito, da
parte dell’amministrazione, anche il database riguardante l’intero patrimonio immobiliare
comunale, comprensivo di tutti i dati catastali e le relative mappe.
Successivamente il Comune ha fornito ulteriore documentazione integrativa necessaria
al fine di fornire un quadro esaustivo del patrimonio immobiliare comunale.
Nel complesso può infine affermarsi una buona collaborazione dell’Amministrazione
comunale nell’attività istruttoria concernente l’indagine di cui trattasi.
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QUADRO NORMATIVO
Partendo dal principio costituzionale per cui la proprietà è pubblica o privata (art. 42) i
comuni hanno un proprio patrimonio attribuito secondo i principi generali determinati dalla
legge dello Stato (art. 119) 2.
I beni pubblici del Comune sono classificati secondo le categorie del codice civile3 in
beni demaniali e patrimoniali. Tutti i beni elencati all’articolo 8224, oltre ai cimiteri e ai mercati
comunali, in quanto appartenenti al Comune, sono soggetti al regime del demanio pubblico
(art. 824) e seguono la condizione giuridica di inalienabilità e di non poter formare oggetto di
diritti a favore di terzi.
Rientrano, viceversa, nel patrimonio disponibile e indisponibile (art. 826)5 del Comune i
restanti beni appartenenti all’ente e soggetti alle regole particolari che li concernono e, in
quanto non è diversamente disposto, alle regole del presente codice (art. 828).
I beni demaniali possono, inoltre, passare al patrimonio comunale con provvedimento
pubblicato nei modi stabiliti per i regolamenti comunali (art. 829).
Il patrimonio immobiliare del Comune è indisponibile, quindi, qualora sia destinato a
pubblico servizio, mentre il patrimonio immobiliare disponibile è di norma, assimilato al
trattamento giuridico di beni di proprietà privata.
Il patrimonio del Comune, deve risultare dal conto del patrimonio in modo da
evidenziarne la consistenza e le variazioni e al fine di valutare i risultati nell’ambito della
generale gestione patrimoniale, come dettato dal decreto legislativo n. 267 del 18 agosto 2000
– Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (Tuel)6, che raccoglie le norme sulle
2 Articolo così modificato dalla legge costituzionale n. 3/2001, articolo 5. 3 Libro Terzo Della proprietà, Titolo I Dei beni, Capo II Dei beni appartenenti allo Stato, agli Enti pubblici e agli Enti ecclesiastici. 4 Appartengono allo Stato e fanno parte del demanio pubblico il lido del mare, la spiaggia, le rade e i porti; i fiumi, i torrenti, i laghi e le altre acque definite pubbliche dalle leggi in materia (Cod. Nav. artt. 28, 692); le opere destinate alla difesa nazionale. Fanno parimenti parte del demanio pubblico, se appartengono allo Stato, le strade, le autostrade e le strade ferrate; gli aerodromi (Cod. Nav. art. 692 a); gli acquedotti; gli immobili riconosciuti d'interesse storico, archeologico e artistico a norma delle leggi in materia; le raccolte dei musei, delle pinacoteche, degli archivi, delle biblioteche; e infine gli altri beni che sono dalla legge assoggettati al regime proprio del demanio pubblico. 5 I beni appartenenti allo Stato, alle province e ai comuni, i quali non siano della specie di quelli indicati dagli articoli precedenti, costituiscono il patrimonio dello Stato o, rispettivamente, delle province e dei comuni. Fanno parte del patrimonio indisponibile dello Stato le foreste che a norma delle leggi in materia costituiscono il demanio forestale dello Stato, le miniere, le cave e torbiere quando la disponibilità ne è sottratta al proprietario del fondo, le cose d'interesse storico, archeologico, paletnologico, paleontologico e artistico, da chiunque e in qualunque modo ritrovate nel sottosuolo, i beni costituenti la dotazione della presidenza della Repubblica (Costit. art. 84), le caserme, gli armamenti, gli aeromobili militari (Cod. Nav. art. 745) e le navi da guerra. Fanno parte del patrimonio indisponibile dello Stato o, rispettivamente, delle province e dei comuni, secondo la loro appartenenza, gli edifici destinati a sede di uffici pubblici, con i loro arredi, e gli altri beni destinati a pubblico servizio. 6 Pubblicato nella G.U. 28 settembre 2000, n. 227. Il Testo unico ha unificato le seguenti leggi: n. 142/1990 Ordinamento delle autonomie locali; n. 81/1993 Elezione diretta del sindaco, del presidente della provincia, del consiglio comunale e del consiglio provinciale; n. 77/1995 Ordinamento finanziario e contabile degli enti locali; n. 127/1997 Misure urgenti per lo snellimento dell’attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo; n. 265/1999 Disposizioni in materia di autonomia e ordinamento degli enti locali, nonché modifiche alla legge 8 giugno 1990, n.142.
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autonomie locali e inerenti anche la gestione patrimoniale, in particolare nel Titolo VI –
Rilevazione e dimostrazione dei risultati di gestione (articoli 227 - 233).
Il modello relativo al conto del patrimonio deve essere approvato con regolamento (c.
9, art. 230) ai sensi dell’articolo 160 del Testo unico e, ai fini dell’armonizzazione dei bilanci
pubblici e della finanza pubblica, deve adeguarsi ai principi fondamentali indicati all’articolo 32
del decreto legislativo n. 170 del 12 aprile 20067: il modello, nel caso specifico, deve garantire
la rappresentazione patrimoniale dell’ente locale.
L’articolo 230 – Conto del patrimonio e conti patrimoniali speciali, definisce il patrimonio
degli enti locali come il complesso dei beni e dei rapporti giuridici, attivi e passivi, di
pertinenza di ciascun ente, suscettibili di valutazione ed attraverso la cui rappresentazione
contabile ed il relativo risultato finale differenziale è determinata la consistenza netta della
dotazione patrimoniale (c. 2).
Anche i beni demaniali devono essere inclusi nel conto del patrimonio, seppur distinti
dai beni patrimoniali (c. 3), e seguire i metodi di valutazione prescritti al comma 4 dello stesso
articolo, di seguito riportato:
a) i beni demaniali già acquisiti all’ente alla data di entrata in vigore del decreto legislativo 25 febbraio 1995, n. 77, sono valutati in misura pari all’ammontare del residuo debito dei mutui ancora in estinzione per lo stesso titolo; i beni demaniali acquisiti all’ente successivamente sono valutati al costo;
b) i terreni già acquisiti all’ente alla data di entrata in vigore del decreto legislativo 25 febbraio 1995, n.77, sono valutati al valore catastale, rivalutato secondo le norme fiscali; per i terreni già acquisiti all’ente ai quali non è possibile attribuire la rendita catastale la valutazione si effettua con le modalità dei beni demaniali già acquisiti all’ente; i terreni acquisiti successivamente alla data di entrata in vigore del decreto legislativo 25 febbraio 1995, n. 77, sono valutati al costo;
c) i fabbricati già acquisiti all’ente alla data di entrata in vigore del decreto legislativo 25 febbraio 1995, n. 77, sono valutati al valore catastale, rivalutato secondo le norme fiscali; i fabbricati acquisiti successivamente sono valutati al costo;
d) i mobili sono valutati al costo;
e) i crediti sono valutati al valore nominale;
f) i censi, livelli ed enfiteusi sono valutati in base alla capitalizzazione della rendita al tasso legale;
g) le rimanenze, i ratei ed i risconti sono valutati secondo le norme del codice civile;
7 Ricognizione dei principi fondamentali in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici, a norma dell’articolo 1 della legge 5 giugno 2003, n. 131 (G.U. n. 109 del 12/5/2006).
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h) i debiti sono valutati secondo il valore residuo.
Il comma 7 dell’articolo 230, inoltre, prescrive l’aggiornamento annuale degli inventari
cui sono tenuti gli enti locali, che costituisce il presupposto per la corretta compilazione del
Modello n. 20 relativo al conto del patrimonio delle province, dei comuni, delle comunità
montane, delle unioni di comuni e delle città metropolitane, approvato dal decreto del
Presidente della Repubblica 31 gennaio 1996, n. 194, Regolamento per l’approvazione dei
modelli di cui all’art. 114 del Decreto legislativo 25 febbraio 1995, n. 77, concernente
l’ordinamento finanziario e contabile degli enti locali.
I modelli sono stati rivisti dall’Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali,
istituito presso il Ministero dell’Interno (Tuel, art. 154, c. 1) con il compito di promuovere la
corretta gestione delle risorse finanziarie, strumentali ed umane, la salvaguardia degli equilibri
di bilancio, l’applicazione dei princìpi contabili e la congruità degli strumenti applicativi, nonché
la sperimentazione di nuovi modelli contabili. L’Osservatorio adotta iniziative di divulgazione e
di approfondimento finalizzate ad agevolare l’applicazione ed il recepimento delle norme (Tuel,
art. 154, c. 2).
Il Modello 20, su cui non risultano apportate modifiche rispetto all’originale, distingue
un prospetto per il conto del patrimonio attivo e uno per il passivo. Nella parte attiva vengono
iscritte le immobilizzazioni (immateriali, materiali, finanziarie), l’attivo circolante (rimanenze,
crediti, attività finanziarie, disponibilità liquide), i ratei e risconti attivi. Nel passivo troviamo il
patrimonio netto, i conferimenti, i debiti, i ratei e risconti passivi.
Per quanto concerne la compilazione degli inventari, a parte l’obbligatorietà degli stessi,
non vengono dettati, dall’attuale disciplina normativa, modelli specifici, per cui è lasciato
all’ente un margine discrezionale per la scelta della modulistica, integrata, ultimamente, con
programmi informatici dedicati, ma che in sostanza si affida ancora alle direttive contenute
nella circolare del Ministero dell’Interno n. 15200/2 risalente al 1904, che prevedeva con
riferimento al patrimonio immobiliare:
Modello A (beni immobili demaniali)
Modello B (beni immobili patrimoniali indisponibili)
Modello C (beni immobili patrimoniali disponibili)
Il ruolo del patrimonio immobiliare legato alla sua puntuale conoscenza, in effetti, ha
assunto sempre più particolare rilevanza, in quanto considerato strumento dinamico atto a
ottimizzare le risorse finanziarie dell’ente e, nel contempo, rimediare alle problematiche
connesse alla gestione del patrimonio stesso, quali, per citare le più ricorrenti: la legalità
dell’occupazione degli immobili; il pagamento di canoni ed oneri accessori ed eventuale
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morosità dell’utenza nell’adempimento delle obbligazioni; i criteri di quantificazione dei canoni
di locazione; la manutenzione degli immobili, onde evitarne il degrado, quale espressione di
cura e attenzione della gestione a tutela degli interessi patrimoniali pubblici.
Per questo motivo, si sono susseguiti diversi interventi normativi finalizzati alla
accelerazione e semplificazione delle procedure di dismissione per il patrimonio da alienare e
ulteriori disposizioni per migliorarne la gestione.
L’ultimo intervento legislativo in questo settore, la legge n. 133 del 6 agosto 2008, di
conversione del decreto legge n. 112 del 25 giugno 2008, contiene delle misure specifiche per
la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico.
Si tratta, in particolare, degli articoli 13 Misure per valorizzare il patrimonio residenziale
pubblico e 58 Ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di regioni, comuni ed
altri enti locali.
L’articolo 13, comma 1, mira alla semplificazione delle procedure di alienazione degli
immobili di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari, al fine di raggiungere
l’obiettivo della valorizzazione degli immobili residenziali e favorire, nel contempo, il
soddisfacimento dei fabbisogni abitativi. Le misure sono rappresentate da accordi, in sede di
Conferenza unificata, tra il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro per i rapporti
con le regioni, le regioni e gli enti locali. È data facoltà a questi ultimi di stipulare convenzioni
con società di settore per lo svolgimento delle attività strumentali alla vendita dei singoli beni
immobili (c. 3).
Tra i criteri stabiliti per la conclusione degli accordi (c. 2), oltre alla determinazione del
prezzo di vendita delle unità immobiliari in proporzione al canone di locazione e il
riconoscimento del diritto di opzione all’acquisto, rileva il punto c) per cui i proventi derivanti
dalle alienazioni devono essere destinati alla realizzazione di interventi volti ad alleviare il
disagio abitativo.
Particolarmente rimarchevole l’articolo 58, e nello specifico i commi 1 e 2, con cui si
dispone che i comuni, tra gli altri enti territoriali, debbano allegare al bilancio di previsione il
Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, redatto sulla base di un apposito elenco in
cui siano iscritti i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali
all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero di
dismissione (c. 1).
I beni immobili inseriti sono, automaticamente, classificati patrimonio disponibile
dell’ente, e la deliberazione del consiglio comunale di approvazione del Piano costituisce
variante allo strumento urbanistico generale, senza bisogno di verifica di conformità agli
eventuali atti di pianificazione sovraordinata di competenza delle province e delle regioni
eccetto nei casi di varianti relative a terreni classificati come agricoli e qualora le variazioni
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volumetriche siano superiori al 10 per cento del volumi previsti dallo strumento urbanistico
vigente (c. 2).
Tali disposizioni hanno suscitato perplessità e timori, in relazione al fatto che la
semplificazione nelle procedure delle varianti al piano urbanistico, possa far venir meno le
garanzie legate alla tutela di alcuni beni del patrimonio immobiliare pubblico. Senza tralasciare
che, in situazione di particolare emergenza finanziaria, quale quella in cui si trovano molti
comuni attualmente o nell’eventualità futura, sarebbe un sistema veloce di fare cassa,
sganciato da procedure di controllo.
L’iscrizione dei beni negli elenchi di cui al comma 1, produce gli effetti della trascrizione
come previsto dall’articolo 2644 del codice civile e costituisce effetto dichiarativo di proprietà,
in assenza di trascrizione precedente, nonché effetto sostitutivo dell’iscrizione del bene in
catasto (comma 3).
Oltre alle disposizioni già citate, si segnalano le seguenti norme:
legge 11 giugno 1962, n. 588 Piano straordinario per favorire la rinascita economica e
sociale della Sardegna, in attuazione dell’art. 13 della L. cost. 26 febbraio 1948, n. 3. Il Piano
rifinanziato, integrato e modificato con la legge 24 giugno 1974 n. 268, concede, tra l’altro,
contributi ai Comuni per la sistemazione o ricostruzione di abitazioni e per la costruzione di
abitazioni di tipo popolare (Titolo II, capo IV Edilizia e sistemazione ambientale);
d.lgs. 30/12/1992 n. 504 Riordino della finanza degli enti territoriali. Istituzione
dell’imposta comunale sugli immobili (ICI);
legge 24 dicembre 1993 n.537 Interventi correttivi di finanza pubblica. L’articolo 9
specifico per il patrimonio pubblico, disciplina l’uso dei beni pubblici e il canone degli alloggi. I
canoni di locazione, in particolare, devono essere aggiornati annualmente (c. 3);
legge 31 dicembre 1993, n. 579 Norme per il trasferimento agli enti locali ed alle
regioni di beni immobili demaniali e patrimoniali dello Stato;
legge 23 dicembre 1994, n. 724, Misure di razionalizzazione della finanza pubblica.
L’articolo 32 Beni patrimoniali e demaniali, dispone, al comma 8, che a decorrere dal 1°
gennaio 1995 i canoni annui per i beni appartenenti al patrimonio indisponibile dei comuni
sono, in deroga alle disposizioni di legge in vigore, determinati dai comuni in rapporto alle
caratteristiche dei beni, ad un valore comunque non inferiore a quello di mercato, fatti salvi gli
scopi sociali;
legge 28 dicembre 1995, n. 549 Misure di razionalizzazione della finanza pubblica.
L’articolo 2, comma 37 dispone: Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentiti i
Ministri competenti, sono trasferiti in proprietà ai comuni prioritariamente, o ad altri enti locali
che ne facciano richiesta, i beni immobili demaniali e patrimoniali dello Stato che risultino non
utilizzati alla data del 30 giugno 1995 o che, anche successivamente a tale data, risultino non
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più utili ai fini istituzionali delle Amministrazioni dello Stato. Il prezzo di cessione è fissato in
misura pari ai due terzi del valore determinato dall’Ufficio tecnico erariale competente per
territorio;
legge 15 marzo 1997, n. 59 Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti
alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione
amministrativa;
legge 23 novembre 2001, n. 410 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-
legge 25 settembre 2001, n. 351, recante disposizioni urgenti in materia di privatizzazione e
valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e di sviluppo dei fondi comuni di
investimento immobiliare;
legge 23 dicembre 2000, n. 388 (legge finanziaria 2001): capo IX Disposizioni in
materia di vendite di immobili e di alloggi, articolo 43 (Dismissione di beni e diritti
immobiliari);
legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003): articolo 84 (Privatizzazione
del patrimonio immobiliare delle regioni, degli enti locali e degli altri enti pubblici);
legge 24 dicembre n. 350 (legge finanziaria 2004): articolo 3, comma 28: Gli enti locali
di cui all’articolo 2, comma 1, del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui
al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, hanno facoltà di utilizzare le entrate derivanti dal
plusvalore realizzato con l’alienazione di beni patrimoniali, inclusi i beni immobili, per spese,
aventi carattere non permanente, connesse alle finalità di cui all’articolo 187, comma 2, del
citato testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
legge 30 dicembre 2004, n. 311 (legge finanziaria 2005): articolo 1, comma 26: Gli
enti possono eccedere i limiti di spesa stabiliti dai commi 22 e 23 solo per spese di
investimento e nei limiti dei proventi derivanti da alienazione di beni immobili, mobili, nonché
delle erogazioni a titolo gratuito e liberalità; comma 66: Gli enti locali di cui all’articolo 2,
comma 1, del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, hanno facoltà di
utilizzare le entrate derivanti dal plusvalore realizzato con l’alienazione di beni patrimoniali,
inclusi i beni immobili, per il rimborso della quota di capitale delle rate di ammortamento dei
mutui;
legge 23 dicembre 2005 n. 266 (finanziaria 2006): gli enti locali dovranno valutare con
maggiore attenzione gli acquisti immobiliari, giacché le nuove acquisizioni comportano la
corrispondente riduzione dei contributi erariali. Infatti, gli enti territoriali soggetti al patto di
stabilità interno, vedranno decurtati i trasferimenti erariali a qualsiasi titolo spettanti, in misura
pari alla differenza tra la spesa sostenuta nel 2006 per l’acquisto da terzi di immobili e la spesa
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media sostenuta nel precedente quinquennio per la stessa finalità. La disposizione, tuttavia,
non si applica all’acquisto di immobili da destinare a sedi di ospedali, ospizi, scuole o asili.
Per assicurare la corretta applicazione del precetto impartito, è previsto il monitoraggio
della Ragioneria generale dello Stato alla quale, a cadenza trimestrale, dovranno essere inviati
in via telematica i dati sugli immobili acquistati e venduti; la comunicazione è inviata anche
all’Agenzia del Territorio per una verifica di congruità sui prezzi dalla quale potrebbero
scaturire azioni di responsabilità per danno erariale a carico dei funzionari e degli
amministratori che hanno proceduto ad acquisti immobiliari a prezzi valutati non congrui
(commi 23, 24, 25, 26). Con la successiva legge finanziaria 2007 i commi ora citati sono stati
abrogati (art. 1, c. 694, legge 27 dicembre 2006, n. 296).
Con i commi 597, 598, 599 e 600 dell’art. 1 della stessa legge 266/2005 (Edilizia
residenziale – IACP), il legislatore introduce ulteriori facilitazioni, aggiuntive a quelle già
dettate con la Finanziaria 2005, per soddisfare la domanda di abitazioni, con particolare
riferimento alle aree metropolitane ad alta tensione abitativa, e per agevolare la mobilità del
personale dipendente dalle P.A. dello Stato.
Sono semplificate le procedure per la vendita degli immobili appartenenti agli ex IACP8,
individuando i criteri di preferenza nella vendita, il calcolo del prezzo, e la destinazione dei
proventi; gli enti e gli istituti proprietari possono, inoltre, affidarsi a società competenti
nell’edilizia residenziale pubblica per la gestione delle attività necessarie al censimento, alla
regolarizzazione ed alla vendita dei singoli beni immobili.
I commi dal 597 al 600 sono stati dichiarati illegittimi dalla Corte costituzionale con
sentenza n. 94 del 7 marzo 2007.
Legge 27 dicembre 2006 n. 296 (legge finanziaria 2007), articolo 1:
il comma 194 apporta modifiche al decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112
Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in
attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59. Gli enti locali oltre alle funzioni relative
alla conservazione, alla utilizzazione ed all’aggiornamento degli atti catastali, partecipano al
processo di determinazione degli estimi catastali, fermo restando le funzioni mantenute in capo
allo Stato;
i commi 195-200 riguardano le modalità di esercizio delle funzioni catastali conferite
agli enti locali. A decorrere dal 1° novembre 2007 i comuni esercitano direttamente le funzioni
catastali; possono stipulare convenzioni non onerose con l’Agenzia del territorio, la quale è
tenuta ad informare il Ministro dell’economia e delle finanze delle attività esercitata tramite
una relazione annuale con la collaborazione dei comuni; 8 Legge regionale 8 agosto n. 12, Norme generali in materia di edilizia residenziale pubblica e trasformazione
degli Istituti autonomi per le case popolari (IACP) in Azienda regionale per l’edilizia abitativa (AREA).
15
i commi 201-219 contengono disposizioni in materia di immobili. Viene rivista la
disciplina in materia di confisca dei beni immobili nei confronti dei mafiosi (legge n. 575/1965
e successive modificazioni). I beni immobili possono essere trasferiti per fini istituzionali o
sociali, con diritto di priorità, al patrimonio del Comune nel cui territorio insistono, oppure a
quello della provincia o della regione;
i commi 250-261 intervengono in materia di demanio marittimo e di altri beni pubblici e
valorizzazione del patrimonio pubblico;
legge 24 dicembre 2007 n. 244 (legge finanziaria 2008): l’articolo 1 prevede con i
commi dal 313 al 320 il Piano di valorizzazione dei beni pubblici per la promozione e lo
sviluppo dei sistemi locali, al fine di avviare il recupero e il riuso di beni immobili pubblici. Il
Ministro dell’economia e delle finanze di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali,
tramite l’Agenzia del demanio, nel rispetto delle attribuzioni costituzionali delle regioni, d’intesa
con gli enti territoriali interessati, e nel rispetto dei piani urbanistici comunali, individua ambiti
di interesse nazionale nei quali sono presenti beni immobili di proprietà dello Stato e di altri
soggetti pubblici per promuovere un programma unitario di valorizzazione.
Il comma 379, introduce diverse modifiche al patto di stabilità interno degli enti locali
della precedente legge finanziaria (legge n. 296/2006). In particolare, accordando agli enti che
hanno avuto un saldo positivo nel triennio 2003/2005 ed avendo nel contempo entrate
derivanti da dismissioni del patrimonio immobiliare e mobiliare, la possibilità di ridurre gli
obiettivi fissati dal patto di una misura che è pari al surplus che hanno registrato nel triennio.
L’articolo 2, comma 15 prevede il trasferimento in proprietà ai comuni, a titolo gratuito,
degli alloggi statali destinati per essere assegnati ai profughi (legge n. 350/2003). I comuni
devono procedere, entro 120 giorni dalla data della voltura all’accertamento di eventuali
difformità urbanistico-edilizie.
Il comma 594 dello stesso articolo 2, prevede che ai fini del contenimento delle spese di
funzionamento delle proprie strutture, le amministrazioni pubbliche, tra cui i comuni9, adottino
piani triennali per l’individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazione dell’utilizzo dei
beni immobili ad uso abitativo o di servizio (lettera c). Le stesse amministrazioni dovranno
comunicare al Ministero dell’Economia e delle Finanze i dati relativi agli immobili:
a) sui quali vantino a qualunque titolo diritti reali, distinguendoli in base al relativo titolo,
determinandone la consistenza complessiva ed indicando gli eventuali proventi
annualmente ritratti dalla cessione in locazione o in ogni caso dalla costituzione in
relazione agli stessi di diritti in favore di terzi;
9 Decreto legislativo n. 165/2001, articolo 1, comma 2.
16
b) dei quali abbiano a qualunque titolo la disponibilità, distinguendoli in base al relativo
titolo e determinandone la consistenza complessiva, nonché quantificando gli oneri
annui complessivamente sostenuti a qualunque titolo per assicurarne la disponibilità.
17
REGOLAMENTO PER L’ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE
Il Regolamento per l’alienazione del patrimonio immobiliare del Comune di Nuoro, è
pubblicato sul sito web istituzionale a cura dei Servizi Assistenza Organi Istituzionali, Ufficio di
Presidenza del Consiglio e Innovazione Informatica: non è rilevabile il riferimento temporale di
adozione, ma i richiami normativi indicati precedono l’adozione del TUEL approvato con D.Lgs.
267 del 18 agosto 2000, precludendo quindi di apprezzarne l’attualità alle esigenze dell’ente.
Al di là di questa osservazione, seppur apprezzando l’intento informativo, non può
sottacersi la intempestività di un documento /regolamento non aggiornato. Il TUEL 267/2000
indica specifiche disposizioni, in riguardo ai principi in materia di contabilità, art. 151 e ss., con
rimando ai risultati di gestione (punto 5) al conto del bilancio e al conto del patrimonio; e in
riguardo al conto del patrimonio e alla sua gestione (art. 230).
L’evoluzione normativa impone una rivisitazione alla luce delle recenti innovazioni, in
particolare delle leggi finanziarie e dei vincoli sul patrimonio e correlata gestione della
contabilità economica degli enti locali, nonché in ultimo la disposizione della L. 133 del 06
agosto 2008. All’articolo 58 è imposto agli Enti Locali (Regioni, Province, Comuni e altri Enti
locali), di procedere al riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare. L’ente
locale deve predisporre apposito elenco dei beni immobili ricadenti nel territorio di
competenza, che non siano strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, e che
siano suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione. Da qui discende l’obbligo di redigere il
piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, che deve essere allegato al bilancio di
previsione.
L’ambito temporale dell’indagine attiene ad un periodo precedente alla novità
dispositiva della recente legge 133/06.08.2008, pertanto di seguito si argomenta sul
regolamento in essere e tuttora vigente, seppur non aggiornato, per il Comune di Nuoro.
Il Regolamento per l’alienazione del patrimonio immobiliare è incluso tra i Regolamenti
adottati e operativi per il Settore Economico Finanziario:
ICI (Imposta Comunale Immobili);
TARSU (Tassa Rifiuti solidi Urbani);
Piano Generali degli Impianti Pubblicitari;
Regolamento TOSAP 2004 (Tassa Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche);
Regolamento Comunale per le pubblicità e affissioni);
Regolamento di Contabilità;
Regolamento per l’alienazione del Patrimonio Immobiliare.
18
Il Regolamento per l’alienazione del Patrimonio Immobiliare si compone di 10 articoli, e
trae fondamento dall’art. 12 della L.127/15.05.1997 (Disposizioni in materia di alienazione
degli immobili di proprietà pubblica), che al punto 2 specificamente dispone che i comuni e le
province possono procedere alle alienazioni del proprio patrimonio immobiliare anche in deroga
a preesistenti norme (L. 24.12.1908 n. 783 e correlato regolamento approvato con R.D. del
17.06.1909 n. 454), fermi restando i principi generali dell’ordinamento giuridico contabile. La
legge dispone inoltre che con apposito Regolamento dell’ente interessato sono assicurati criteri
di trasparenza e adeguate forme di pubblicità per acquisire e valutare concorrenti proposte di
acquisto. 10
INDICE
Art. 1 Oggetto del Regolamento
Art. 2 Beni da alienare
Art. 3 Individuazione del prezzo
Art. 4 Beni vincolati
Art. 5 Vendita di beni soggetti a diritto di prelazione
Art. 6 Procedure di vendita
Art. 7 Asta pubblica
Art. 8 Trattativa privata
Art. 9 Trattativa privata diretta
Art. 10 Vendita unità immobiliari ad uso residenziale
Definito (all’art. 1) l’oggetto del Regolamento, e cioè la disciplina - a termini dell’art.
12, c. 2 della L. 127/1997 - della alienazione del patrimonio immobiliare dell’ente, al
successivo art. 2 sono indicati i beni da alienare, ovvero il patrimonio comunale ad uso
residenziale e non, il relativo valore indicato in bilancio di previsione, sulla base della stima di
massima effettuata dal settore competente. I beni da alienare devono essere indicati in
10 Art. 12. (L.127/15.05.1997) (Disposizioni in materia di alienazione degli immobili di proprietà pubblica)
1. Dopo il comma 2 dell'articolo 1 della legge 24 dicembre 1993, n. 560, è inserito il seguente:
"2-bis. Le disposizioni della presente legge non si applicano alle unità immobiliari degli enti pubblici territoriali che non
abbiano finalità di edilizia residenziale pubblica. Agli immobili urbani pubblici e a quelli sottoposti a tutela ai sensi
dell'articolo 4 della legge 1o giugno 1939, n. 1089, adibiti a uso diverso da quello di edilizia residenziale si applicano le
disposizioni degli articoli 38 e 40 della legge 27 luglio 1978, n. 392, e successive modificazioni".
2. I comuni e le province possono procedere alle alienazioni del proprio patrimonio immobiliare anche in deroga alle
norme di cui alla legge 24 dicembre 1908, n. 783, e successive modificazioni, ed al regolamento approvato con regio
decreto 17 giugno 1909, n. 454, e successive modificazioni, nonché alle norme sulla contabilità generale degli enti
locali, fermi restando i princìpi generali dell'ordinamento giuridico-contabile. A tal fine sono assicurati criteri di
trasparenza e adeguate forme di pubblicità per acquisire e valutare concorrenti proposte di acquisto, da definire con
regolamento dell'ente interessato.
19
apposito elenco predisposto dalla giunta comunale e allegato agli atti del bilancio, e indicando
anche la specifica forma di dismissione da attivare.
L’art. 3 stabilisce i criteri per la individuazione del prezzo, da determinarsi appunto con
apposita perizia estimativa redatta con riferimento ai valori correnti di mercato; detto prezzo
costituisce il prezzo di vendita a base d’asta, al quale saranno aggiunte, a carico
dell’aggiudicatario, le spese tecniche del frazionamento, di perizia tecnica, catastali, già
sostenute o da sostenere.
Gli articoli 4 e 5 trattano rispettivamente della vendita di beni vincolati e della
liberazione dal medesimo vincolo, e dell’eventuale diritto di prelazione.
L’art. 6 individua le procedure di vendita in rapporto all’appetibilità del bene, mediante
asta pubblica, trattativa privata e trattativa privata diretta.
I successivi articoli 7, 8 e 9 trattano dei presupposti e modalità delle distinte procedure
di vendita, rispettivamente: asta pubblica, trattativa privata, trattativa privata diretta.
Il sistema dell’asta pubblica (art. 7) è adottato quando il potenziale interesse
all’acquisto del bene offerto è, per la natura del bene stesso, per la sua potenziale utilizzazione
e/o il valore venale, riconducibile ad un mercato vasto a livello nazionale o internazionale; alla
gara è data ampia ed appropriata pubblicità.
Si procede alla vendita con il sistema della trattativa privata (art. 8), quando la
commerciabilità del bene, per l’ubicazione, la consistenza ed il limitato valore, sia di ridotto
interesse e il suo valore di stima determinato dal miglior prezzo di mercato, non superi i
150.000,00 euro.
Si ricorre alla trattativa privata diretta, qualora la condizione giuridica e/o quella di fatto
del bene da alienare rendano non praticabile o non conveniente per il Comune il ricorso a uno
dei sistemi di vendita precedentemente descritti, anche se con un solo soggetto in determinati
casi eccezionali.
La trattativa privata diretta è inoltre ammessa anche con più soggetti, nei casi in cui sia
stata effettuata l’asta pubblica e la stessa sia stata dichiarata deserta, ovvero siano state
presentate unicamente offerte irregolari o non valide. In tali ipotesi il prezzo indicato nella
perizia di stima potrà essere diminuito nel corso della trattativa fino ad un massimo del 20%.
All’art. 10 è disciplinata la vendita delle unità immobiliari ad uso residenziale,
prevedendo il preliminare diritto di opzione degli attuali conduttori, il prezzo di vendita secondo
le valutazione correnti di mercato e previa applicazione di percentuale riduttiva del 30%;
prevedendo inoltre la permanenza nell’uso per i nuclei familiari meno abbienti. L’unità
immobiliare ad uso residenziale potrà essere venduta agli attuali conduttori o soggetti ivi
residenti da almeno 5 anni e non potrà essere trasferita a terzi se non dopo il decorso di
almeno 10 anni dalla stipula del contratto di acquisto.
20
La gestione dei beni immobili trova il riferimento dispositivo nel Regolamento comunale
di Contabilità, che al CAPO IX tratta della gestione patrimoniale. La materia in esame è
riferibile alle disposizioni attinenti ai consegnatari dei beni, in capo ai quali sono attribuite
specifiche responsabilità e incombenze. Infatti a termini dell’art. 82 del Regolamento di
Contabilità è disposto che “i beni immobili e mobili, esclusi i materiali ed oggetti di consumo,
sono dati in consegna e gestione, con apposito verbale, ad agenti responsabili”, appunto i
Consegnatari dei beni.
L’individuazione dei consegnatari dei beni immobili e mobili è effettuata secondo le
norme della legge e del presente regolamento in ordine ai responsabili della gestione nei
servizi operativi e di supporto e strumentali .
I consegnatari sono responsabili della corretta e regolare manutenzione e conservazione
dei beni loro affidati. Curano la tenuta di apposite schede d’inventario, che sono redatte in
duplice esemplare di cui uno è conservato presso il servizio finanziario e l’altro, appunto,
dall’agente contabile responsabile dei beni ricevuti in consegna e gestione. All’art. 83 sono
definite le operazioni di inventario e gestione:
I beni demaniali e patrimoniali mobili e immobili, nonché crediti, debiti e altre attività e
passività patrimoniali sono iscritti e descritti in appositi inventari costituiti da schede, suddivise
per categorie e sotto categorie di beni e rapporti giuridici, contenenti per ogni unità elementare
di rilevazione i dati ritenuti necessari alla sua esatta identificazione e iscrizione.
Saranno indicati, in particolare, i riferimenti al servizio o centro di costo al cui
funzionamento il bene è destinato o al quale il rapporto giuridico è attribuito, in base alle
norme sulla responsabilità di gestione nella direzione dei servizi o centri di costo di cui alla
legge e ai presente regolamento.
L’inventario generale offre la dimostrazione della consistenza patrimoniale nell’analisi di
tutte le componenti e si suddivide in inventari settoriali o di servizio.
Le variazioni inventariali dell’anno finanziario sono comunicate dai responsabili dei
servizi entro due mesi dalla chiusura dell’anno finanziario, alla competente unità organizzativa
del servizio finanziano.
Le schede inventariali, le variazioni e le informazioni di cui ai precedenti commi possono
essere predisposte e movimentate con strumenti informatici.
Con invio di documentazione integrativa è stato acquisito dall’ufficio istruttore il
Regolamento per la determinazione dei criteri di assegnazione alloggi in situazioni di
emergenza. Approvato con deliberazione del consiglio comunale del 27.03.1997, ha
individuato i criteri per la assegnazione degli alloggi di proprietà comunale o a qualunque titolo
detenuti dall’amministrazione comunale, a favore di nuclei familiari in condizione di grave
disagio socio abitativo. Le situazioni di disagio disciplinate riguardano:
21
disagio sociale connesso all’impegno del nucleo familiare per la cura nei confronti di
persone anziane, inabili e/o affette da gravi patologie;
sfratto, per il quale sia stata disposta l’esecuzione di rilascio dell’immobile urbano
adibito ad uso abitazione, o sia stato emesso provvedimento pretoriale di convalida per finita
locazione;
disagio abitativo, riferito a inidoneità, affollamento, degrado dell’alloggio, condizione di
stato di necessità;
disagio economico.
Le assegnazioni dirette in alloggi di proprietà comunali vengono appunto disposte per
tutelare situazioni di grave disagio socio economico dei nuclei familiari che non rientrano nei
benefici della normativa ERP o che pur rientrandovi non possono attendere i tempi di
assegnazione in base all’ordine di graduatoria. Sono disciplinate le condizioni generali di
ammissibilità e le modalità di valutazione, nonché i parametri di valutazione per la
predisposizione di apposita graduatoria; è inoltre indicata la modalità di determinazione del
canone, della durata della concessione e della decadenza della stessa.
22
IL PATRIMONIO IMMOBILIARE
Con nota n. 24700 del 9 Maggio 2008 il comune di Nuoro, come si è già in precedenza
accennato, riscontrava la prima lettera istruttoria della Corte, precisando, anzitutto, in merito
agli Immobili E.R.P. (Edilizia residenziale pubblica) l’esistenza di 160 unità abitative gestite
direttamente dall’Ente, più 80 gestiti da A.R.E.A. (Azienda regionale per l’edilizia abitativa,
acquisiti direttamente dallo stato) per un totale di 240 unità.
Con la stessa nota veniva evidenziato un tasso di morosità, riferito agli alloggi gestiti
direttamente dall’Amministrazione, del 30%, aggiungendo che i morosi sono 52, di cui 25
occupano alloggi destinati all’emergenza abitativa. In merito l’Amministrazione faceva altresì
presente che si procederà, entro l’anno 2008, all’iscrizione a ruolo dei morosi.
Ancora si evidenziava che, relativamente ai 160 alloggi gestiti direttamente, 11 sono
occupati abusivamente (di cui 7 riguardano appartamenti di E.R.P destinati ad emergenza
abitativa e 4 relativi alla graduatoria ordinaria); il canone non può essere stabilito poiché gli
autori degli abusi non hanno mai risposto alle richieste formali delle loro posizioni reddituali.
L’Amministrazione ha fatto presente, inoltre, che sono state compiute 7 diffide di rilascio
alloggio e 4 ordinanze di sgombero.
Inoltre, dalla menzionata nota, risulta che non sono state ancora completate le attività
di verifica dei beni immobili, in particolare: a) dei titoli giuridici attestanti la proprietà degli
stessi, ritardo dovuto alla presenza di contenziosi non risolti circa la proprietà degli immobili;
b) delle caratteristiche e della destinazione d’uso dei vari beni ai fini del successivo
ammortamento e aggiornamento dell’inventario
Dalla delibera 36/07 della Sezione del Controllo per la regione Sardegna, inerente il
conto consuntivo dell’esercizio 2005, poteva evincersi che l’inventario era aggiornato solo fino
al 2001.11
Con deliberazione del Consiglio Comunale del 2 luglio 2007 è stata assegnata la somma
di € 100.000,00, a valere su fondi della L.R. 37/1998 art. 19, finalizzata alla verifica ed
aggiornamento contabile del patrimonio mobiliare ed immobiliare dell’ente. Con successiva
determinazione dirigenziale del settore economico finanziario del 5 giugno 2008, l’ente ha
bandito un concorso pubblico per l’assegnazione di incarichi di collaborazione coordinata e
continuativa, ai sensi del D.Lgs. 165/2001, art. 7, comma 6, finalizzati alla verifica ed
aggiornamento contabile del patrimonio e finalizzati anche alla conoscenza del territorio e del
11 Si tratta della specifica pronuncia ai sensi dell’art. 1, commi 166 ss della l. 266/2005 – legge finanziaria per il 2006.
23
relativo patrimonio immobiliare nonchè al recupero di nuove risorse finanziarie; a parte
analoghi incarichi tesi all’implementazione del sistema del controllo di gestione.
Dalla documentazione integrativa trasmessa all’Ufficio istruttore a seguito dell’accesso
diretto del 23 ottobre 2008, acquisita in data 20 novembre 2008 (Prot. 784/III/14), si evince
che già precedentemente agli incarichi su richiamati, il Comune, con delibera del Consiglio
comunale del 05.04.2004 n. 24, nel corso dell’attività di programmazione per l’utilizzo dei fondi
di cui alla L.R. 37/1998, annualità 2001, approvava, tra l’altro, l’intervento di cui alla scheda 1,
- riorganizzazione del sistema informativo patrimoniale del Comune - per un importo di €
868.000. Il relativo progetto era suddiviso in tre moduli:
• aggiornamento dell’inventario e individuazione e schedatura dei reliquati
stradali;
• riordino e informatizzazione delle pratiche di esproprio;
• realizzazione di un GIS (Sistema Informativo Geografico) del patrimonio.
Con successivi atti l’ente ha disposto la rimodulazione del programma relativo al 2003,
includendo l’intervento per il sistema informativo del patrimonio, relativamente al primo
modulo del progetto. La prosecuzione dell’intervento è stata confermata anche nel programma
2004. Con determinazione del responsabile del settore finanziario del 28.05.2005, si è
pervenuti alla stipula di una convenzione e all’assunzione del relativo impegno di spesa, pari a
complessivi € 208.800. Le prestazioni incluse nella convenzione, stipulata a seguito di
trattativa privata in data 29.04.2005 con l’aggiudicataria Lariter srl, sono indicate all’art. 2:
� aggiornamento dell’inventario del patrimonio immobiliare comunale, disponibile e
indisponibile, sia con riferimento agli immobili già inventariati nell’ultimo censimento del
1996, sia per quelli acquisiti dal comune successivamente;
� individuazione e schedatura di tutti i reliquati stradali presenti nel centro abitato
di Nuoro;
� inserimento dei dati censiti in un software individuato dall’amministrazione che
sia di facile utilizzo da parte del personale dell’ente.
Il dettaglio della prestazione impone (art. 3), all’aggiudicataria Lariter srl, di effettuare
per ciascun immobile già incluso nell’inventario, la verifica – sulla base degli atti d’ufficio e di
quelli rinvenibili presso l’ufficio del Catasto e presso la Conservatoria RR.II. - della situazione
fisica e giuridica del bene stesso, in relazione allo stato di consistenza, al valore, alla titolarità
ed eventuale sussistenza di diritti altrui, di natura reale e obbligatoria, con eliminazione di quei
beni che non risultassero più di proprietà del comune. La prestazione prevede ancora che le
modifiche intervenute dall’ultimo censimento del patrimonio, siano riversate sul software di
gestione del patrimonio e annotate sui fascicoli cartacei, allo scopo di agevolare la redazione
del conto del patrimonio dell’ente, da parte degli uffici preposti. Per i beni di nuova
24
acquisizione, la Lariter srl deve predisporre apposito fascicolo che contenga: descrizione
sintetica dell’immobile, localizzazione, dati catastali, zona urbanistica, mappa catastale, stralcio
aerofotogrammetrico e documentazione fotografica.
In riferimento ai reliquati stradali, l’aggiudicataria dovrà provvedere alla individuazione
degli uffici/archivi e alle informazioni in essi disponibili su detti reliquati; alla acquisizione della
documentazione cartacea e/o informatizzata e scansione dei documenti cartacei;
individuazione in loco, con relative misurazioni; rilievi grafici, indici di fabbricazione ed
accertamento della proprietà; predisposizione per ogni reliquato di apposito fascicolo
informatico espositivo dell’iter amministrativo e tecnico; realizzazione di una banca dati
informatizzata, contenente gli elementi utili per la gestione/dismissione dei reliquati rinvenuti e
censiti.
In ultimo, la Lariter, per l’esecuzione dell’incarico affidato e per la sua durata, deve
mantenere presso gli uffici comunali un numero di almeno quattro addetti, sulla cui
professionalità l’amministrazione si riserva di esaminare ed esprimere parere relativamente ai
curricula acquisiti.
L’incarico affidato dal Comune alla Lariter srl presuppone quindi, insieme alla fornitura
di specifico e idoneo software, anche la prestazione professionale degli addetti di ricognizione e
catalogazione dei beni immobili censiti.
L’esito della prestazione è esposto in apposita Relazione tecnica integrativa della
Relazione finale, redatta dalla Lariter srl in data 31.05.2006, acquisita agli atti del Comune di
Nuoro in data 23.06.2006, e trasmessa in seguito all’accesso diretto agli atti dell’Ufficio
istruttore, in allegato alla nota Prot.784/20.11.2008 suindicata.
Riguardo all’aggiornamento dell’inventario viene attestato:
• che tutte le attività sono state completate; i beni immobiliari dei 39 complessi
già facenti parte del precedente inventario, sono stati aggiornati, e sono stati individuati e
censiti ulteriori 32 nuovi complessi;
• l’aggiornamento ha riguardato, di massima, la regolarizzazione dell’acquisito
delle aree e, in due casi, la cessione in diritto di proprietà ai precedenti assegnatari,
nell’ambito di interventi inclusi in Piano di zona;
• i beni di nuova individuazione e acquisizione attengono a beni acquisiti per la
realizzazione della rete stradale e a quattro cabine elettriche, a due casermette (Marreri e Su
Grumene), all’acquisizione delle aree per le opere di urbanizzazione in quattro lottizzazioni. Le
acquisizioni più rilevanti sono quelle delle aree per il Parco del Monte Ortobene, del Palazzetto
dello sport, dell’area Fieristica e della scuola materna a Perda Istrada.
In linea di massima la documentazione risultava completa, anche se in diversi casi non
risultavano aggiornati i dati del Catasto Censuario.
25
In apposita Tabella risultano elencati i beni censiti e inclusi nell’inventario, distinti per
servizio comunale cui è riferibile la gestione e utilizzo. Inoltre è indicata la tipologia della
struttura, la localizzazione, l’utilizzo previsto, la forma di gestione, l’utilizzo attuale effettivo.
In riferimento all’individuazione dei reliquati stradali, la relazione tecnica attesta che le
attività di contratto sono state completate ed è stato predisposto un carteggio per ogni
reliquato, contenente i dati e le prescrizioni di contratto (descrizione sintetica dell’immobile,
localizzazione, dati catastali, zona urbanistica, mappa catastale, rilievo topografico,
documentazione fotografica, note di trascrizione della conservatoria..). Attesta inoltre che sono
stati individuati 148 mappali. Per 113 di questi è stata reperita tutta la documentazione
necessaria ad una compiuta definizione; dei restanti 35, la documentazione è solo parziale, per
cui non risulta possibile definirne la provenienza, né individuarli catastalmente.
La successiva relazione integrativa attesta :
• a fronte di apposito elenco fornito dagli uffici, sono stati esaminati i
contratti e le note della Conservatoria per determinare le modalità di acquisizione del
bene da parte del Comune e verficare che la proprietà fosse “perfetta”. Nei casi di
documentazione carente o assente, si è verificato se i terreni originari facessero parte
dei terreni di antico possesso dell’ente, e quindi già inseriti nei registri del cessato
catasto;
• l’acquisizione della documentazione catastale, planimetrie e dati censuari,
per una precisa localizzazione dei terreni individuati;
• l’esecuzione di rilievi topografici per la determinazione delle superfici;
riprese fotografiche e annotazione dei reliquati con recinzione;
• l’inserimento e georeferenziazione dei terreni sulla copia
dell’aerofotogrammetria digitale fornita dall’ufficio urbanistica e individuazione della
zona urbanistica.
Sono state analizzate 127 richieste di acquisto da parte di privati e di
condomini/cooperative, relative a 125 porzioni di particelle catastali. Per 85 richieste è stata
rinvenuta la documentazione completa sia di acquisizione dell’area che catastale. Per 42
richieste la documentazione risulta incompleta (mancano gli atti relatvi all’acquisizione
dell’area; mappali non aggiornati o non rinvenibili al catasto; assenza dell’atto notarile).
La Relazione evidenzia che per i beni la cui documentazione è completa e la cessione è
possibile, di massima non si tratta di veri reliquati stradali bensì di parcheggi sulla pubblica via,
di aree potenzialmente edificabili, di porzioni di marciapiede.
Il Comune dovrà quindi stabilire quali terreni intende cedere. Allo scopo l’iter
necessario, individuato in relazione tecnica dalla Lariter srl, risulta essere il seguente e con
incombenza a carico del Consiglio comunale :
26
• variazione di destinazione urbanistica;
• sdemanializzazione delle aree;
• approvazione di un Regolamento per la cessione dei beni che preveda le
modalità di pubblicizzazione del bene da dismettere;
• cessione secondo quanto previsto dal Regolamento, con incombenza a
cura dei servizi amministrativi dell’ente.
Le tabelle predisposte dalla società incaricata danno conferma del lavoro eseguito dalla
stessa riguardo al censimento dell’inventario relativo ai reliquati stradali, con l’indicazione di
riferimenti catastali, localizzazione e dati dei privati che hanno inoltrato richiesta di acquisto,
nonché la situazione del sito e la sua accessibilità; mentre per gli altri reliquati è data notizia
delle carenze documentali riscontrate.
Con nota successiva il Comune di Nuoro ha ulteriormente evidenziato che:
Relativamente al procedimento di vendita dei reliquati stradali, dopo una complessa istruttoria,
è stata fatta richiesta al Settore Urbanistica dei certificati attestanti la destinazione delle
singole particelle e che buona parte di queste non sono risultate alienabili trattandosi di aree
destinate a servizi, a verde pubblico, a strada ecc. Si è proceduto, quindi, ad effettuare una
ricerca presso la Conservatoria dei RR.II. per verificare la proprietà e in molti casi si è dovuto
constatare l’incerta provenienza, ovvero, la mancanza di dati relativi all’effettiva proprietà di
taluni reliquati.
Alla citata nota, acquisita dall’ufficio istruttore in data 20.11.2008, è accluso specifico
elenco dei beni immobili di proprietà comunale, con indicazione del servizio amministrativo di
riferimento, della natura della struttura, della localizzazione, dell’utilizzo previsto, della forma
di gestione nonché dell’utilizzo effettivo attuale.
I Servizi Sociali dispongono di 11 immobili, destinati ad asili nido, a centro polivalente,
casa protetta per anziani, campo nomadi, centro di aggregazione giovanile. Per questi la
gestione è diretta, solo per due casi è esternalizzata; di queste 11 strutture, 8 sono utilizzate
con la prevista destinazione, le altre sono indisponibili per esecuzione di lavori.
Con riguardo, in particolare, alla casa protetta per anziani, la stessa risulta gestita da
un consorzio privato, in virtù della convenzione stipulata con il Comune in data 1 febbraio
2001. Le spese a carico del Comune previste dalla convenzione, ammontano a € 651.505,76,
mentre è pari a 25 il numero massimo di utenti ospitabili contemporaneamente.
27
Il Servizio della Pubblica Istruzione dispone di 23 immobili, di cui 11 adibiti a scuola
materna, 8 a scuola elementare, 4 a scuola media, tutte utilizzate e in esercizio, con gestione
diretta.
Il Servizio Cultura gestisce 13 strutture a fini culturali: centro polivalente, anfiteatro,
cine-teatro, scuola civica di musica, biblioteca; di queste 9 sono gestite direttamente, 4
esternalizzate e sono tutte in utilizzo ad eccezione dell’ostello della gioventù.
Il Servizio per lo Sport dispone di 20 immobili adibiti ad impianti sportivi, in diverse
discipline: calcio, nuoto, atletica, pallacanestro, pallavolo, bocce, ippica, ginnastica e
taekwondo. Tutte le strutture sono utilizzate regolarmente.
Per quanto concerne le modalità di utilizzo delle strutture sportive di proprietà
comunale, in mancanza di un apposito regolamento comunale che ne disciplini le modalità di
gestione, queste risultano stabilite per ogni singolo impianto con appositi provvedimenti
emanati dagli organi comunali. In particolare, per quanto concerne le palestre annesse alle
scuole, ovvero:
- Palestra sc. Media n. 2
- Palestra sc. Media n. 4
- Palestra sc. El. F. Podda
- Palestra sc. El. S. Pietro
- Palestra sc. El. Calamida
- Palestra sc. El. Mereu
- Palestra sc. El. M. Gurtei
- Palestra sc. El. Biscollai
le stesse sono utilizzate da numerose società sportive, con autorizzazione stagionale del
Dirigente del Settore Servizi Sociali del Comune.
Per quanto concerne, invece, gli impianti sportivi di maggior rilevanza, la situazione
appare abbastanza variegata.
La gestione dello stadio comunale “Quadrivio” o “Franco Frogheri” risultava affidata in
appalto, a decorrere dal 1 ottobre 2003 e per la durata di 5 anni (contratto stipulato il
17/2/2004), alla Associazione Sportiva Nuorese Calcio, alla quale il Comune corrispondeva la
somma annua di € 25.564,00. Il servizio di affidamento è terminato il 30 settembre 2008. Con
deliberazione della Giunta comunale del 17 dicembre 2008, la gestione dello stadio è stata
assegnata in affidamento provvisorio alla U.S.D. Nuorese Calcio per il periodo 1/10/08 –
30/6/09. Per il servizio di gestione è stato assegnato alla stessa società un contributo di €
19.173,00.
28
Analoghe modalità risultano utilizzate per la gestione del Campo di calcio Sa' e Sulis,
per il campo di calcio Città Giardino, per la piscina Comunale via Lombardia, per i campi di
calcio comunali La Solitudine e per il campo scuola di piazza Veneto, come più analiticamente
specificato nella tabella che segue.
Impianto Gestore Contributo annuo
comunale
Piscina Comunale via Lombardia Ditta G.T.N. di Deiana & C £ 35.000.000 (€ 18.075)
Campi di calcio La Solitudine Polisportiva Puri e Forti € 8.250,00
Campo di calcio Città Giardino G.S. Sadosan € 6.195,00
Campo di calcio Sa' e Sulis Polisportiva Santu Predu € 6.245,00
Stadio comunale Franco Frogheri
U.S.D. Nuorese Calcio (fino al 2008 A.S. Nuoprese Calcio) € 19.173,00
Campo scuola piazza Veneto Handbal Club Nuorese € 19.625,37
TOTALE € 77.563,00
Diverse modalità di gestione risultano invece previste per le sottoelencate strutture, per
le quali si è adottato o il criterio della concessione, previo pagamento di un canone annuo,
oppure la formula, abbastanza singolare, della concessione condizionata all’effettuazione di
interventi di manutenzione straordinaria per un certo importo annuo prefissato nei relativi atti
di concessione.
Tale ultima procedura suscita non poche perplessità ed il Comune dovrà fornire
adeguate spiegazioni in merito alla ratio di tali modalità di gestione delle strutture in oggetto.
Palestra comunale polifunzionale Gestita da Handbal Club Nuorese
La società è impegnata ad eseguire interventi di manutenzione straordinaria annuali per £ 28.500.000 (€ 14.719,02)
Palestra comunale di via Lazio Gestita da Lokomotiv Onlus
La società è impegnata ad eseguire interventi di manutenzione straordinaria annuali per € 13.563,33
Campi da Tennis Stadio comunale Gestiti da A. S. Tennis Club Nuoro 94
La società corrisponde un canone annuo di € 1.500,00
Impianti sportivi Farcana Gestita da A.S. Rari Nantes
La società corrisponde un canone annuo di € 3.253,68
Bocciodromo comunale via Lombardia Gestito da Ass. Sportiva Bocciofila "Calamida"
La società corrisponde un canone annuo di € 1.200,00
Bocciodromo comunale via Sardegna
Gestito da Ass. Sportiva dilettantistica "Ortobene-Pasquale Cocco"
La società corrisponde un canone annuo di € 1.200,00
Galoppatoio comunale Prato Sardo
Gestito da Ass. Sportiva dilettantistica "Gruppo Ippico Nuorese"
La società corrisponde un canone annuo di € 1.050,00
29
Dall’esame dei conti consuntivi relativi agli esercizi 2005, 2006 e 2007 si rileva, in
particolare, come siano sempre pari a 0 euro le entrate relative alla voce “Piscine comunali”
(per il 2007 la voce risulta soppressa), mentre le previsioni relative alla voce “Stadio
comunale, palazzo dello sport ed altri impianti”, estremamente variabili nei vari anni, non
trovano riscontro nelle corrispondenti riscossioni, sempre pari a 0 euro.
Comune di Nuoro - Estratto dai conti consuntivi 2005/2006/2007 - Entrate
3000000 TITOLO III - ENTRATE EXTRATRIBUTARIE 3010000 CATEGORIA 1^ - Proventi dei servizi pubblici 3010580 PISCINE COMUNALI
2005 2006 2007
Res. Iniz. Stanz. Accert. Riscoss.
Res. Iniz. Stanz. Accert. Riscoss.
Res. Iniz. Stanz. Accert. Riscoss.
Res. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Comp. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Tot. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Voce non presente
3010590 STADIO COMUNALE, PALAZZO DELLO SPORT ED ALTRI IMPIANTI
2005 2006 2007
Res. Iniz. Stanz. Accert. Riscoss.
Res. Iniz. Stanz. Accert. Riscoss.
Res. Iniz. Stanz. Accert. Riscoss.
Res. 13.716,72 13.716,72 0,00 13.716,72 220,06 0,00 220,06 220,06 0,00 Comp. 0,00 0,00 0,00 30.000,00 0,00 0,00 9.000,00 0,00 0,00 Tot. 13.716,72 13.716,72 0,00 43.716,72 220,06 0,00 9.220,06 220,06 0,00
Comune di Nuoro - Estratto dai conti consuntivi 2005/2006/2007 - Spese correnti
1060000 FUNZIONI NEL SETTORE SPORTIVO E RICREATIVO 1060100 PISCINE COMUNALI 1060103 prestazioni di servizi
2005 2006 2007
Res. Iniz. Stanz. Impegni Pagam.
Res. Iniz. Stanz. Impegni Pagam.
Res. Iniz. Stanz. Impegni Pagam.
Res. 12.580,90 12.580,89 0,00 12.580,90 12.580,89 0,00 12.580,89 12.580,89 0,00 Comp. 18.871,84 18.871,34 18.871,33 18.871,84 18.871,33 18.871,33 18.871,84 18.871,84 14.853,63 Tot. 31.452,74 31.452,23 18.871,33 31.452,74 31.452,22 18.871,33 31.452,73 31.452,73 14.853,63
1060200 STADIO COMUNALE, PALAZZO DELLO SPORT ED ALTRI IMPIANTI 1060203 prestazioni di servizi
2005 2006 2007
Res. Iniz. Stanz. Impegni Pagam.
Res. Iniz. Stanz. Impegni Pagam.
Res. Iniz. Stanz. Impegni Pagam.
Res. 48.415,43 48.334,69 20.293,26 53.248,70 53.248,69 19.587,81 48.148,90 48.036,28 13.951,02 Comp. 83.876,52 83.501,53 57.664,26 83.239,79 75.681,37 61.193,35 93.876,52 90.883,94 61.092,88 Tot. 132.291,95 131.836,22 77.957,52 136.488,49 128.930,06 80.781,16 142.025,42 138.920,22 75.043,90
Il Servizio Demanio ha attribuiti 5 immobili, dei quali solo il cimitero e l’officina
comunale sono in normale utilizzo con gestione diretta; gli altri sono inutilizzati o in fase di
ristrutturazione (mercato civico).
30
Il Servizio Ambiente e Manutenzione ha in assegnazione 10 immobili, dei quali 6 sono
inutilizzati (di questi, 3 sono definiti ruderi) e solo 2 risultano utilizzati: uno è esternalizzato al
gestore del servizio bar ristoro ed uno è ad uso residenziale del custode della Casa S.Onofrio;
due sono destinati a falegnameria comunale, gestiti direttamente, ma allo stato non utilizzati.
Il Servizio Lavori Pubblici dispone di 6 immobili con utilizzo diverso: quattro ad uso
socio-culturale, di cui 3 gestiti direttamente, ed uno non utilizzato; gli altri 2, a destinazione
residenziale, sono inutilizzati, la ex colonia è definita rudere.
Il Servizio Bilancio – Patrimonio risulta titolare di 23 immobili con diversificate finalità
d’uso; di questi, 8 sono inutilizzati; 4 sono adibiti a scuola con gestione esternalizzata; 5
fabbricati a destinazione residenziale non sono utilizzati,due sono ruderi); la Caserma dei CC è
esternalizzata e regolarmente utilizzata.
Il comune di Nuoro risulta proprietario di strutture adibite a parcheggio sotterraneo
situate nella p.zza V. Emanuele e nella piazza Italia, gestite dal Consorzio ATP di Nuoro
(Azienda Trasporti Pubblici). Come si rileva dalla documentazione istruttoria inviata dal
Comune, con deliberazione della Giunta comunale in data 15 settembre 2005, venne disposto
l’affidamento semestrale, a carattere sperimentale, in comodato d’uso, dei parcheggi
sotterranei e la relativa gestione, peraltro già precedentemente affidata allo stesso Consorzio
ATP. Con la stessa deliberazione venivano anche determinate le tariffe da applicare al pubblico
per l’utilizzo di dette strutture. A seguito di convenzione stipulata in data 1 marzo 2006 (n.
rep. 518/2006), il Comune, nuovamente, concedeva al consorzio ATP, a titolo di comodato
d’uso, i parcheggi sotterranei di proprietà comunale e riaffidava allo stesso consorzio il servizio
di gestione dei parcheggi stessi. Dalla premesse della stessa convenzione si rileva che il
servizio di gestione delle aree comunali destinate a parcheggio era già stato affidato al
Consorzio ATP dall’anno 1998, in esecuzione del piano di risanamento del Consorzio Azienda
Trasposrti Pubblici, approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 17 del 26 marzo
2002.
Con determinazione del Dirigente del Settore Economico Finanziario – Servizio Bilancio
e Patrimonio in data 29 dicembre 2006, veniva concessa una proroga per l’affidamento, fino al
30 giugno 2007. Con deliberazione del Consiglio comunale n. 45 del 11 luglio 2007,
l’affidamento temporaneo al Consorzio veniva prorogato fino al 31 dicmbre 2007, nelle more
della definizione delle procedure di trasformazione del Consorzio ATP in società per azioni al
fine dell’affidamento “in house” dei servizi di gestione dei parcheggi, ai sensi dell’art. 113 del
TUEL. La stessa deliberazione stabiliva che entro il mese di ottobre dovesse concludersi l’iter
per la trasformazione del Consorzio in s.p.a. e prevedeva, altresì, che in assenza di tale
trasformazione, entro il 31 ottobre si procedesse ad una gara per l’affidamento dei servizi
31
gestiti dall’ATP. Tali tempi non risultarono rispettati, tanto che, con deliberazione della Giunta
comunale del 29 dicembre 2007, veniva dato indirizzo ai dirigenti competenti affinché si
procedesse ad un nuovo affidamento temporaneo della gestione dei parcheggi per altri due
mesi, fino al 29 febbraio 2008, successivamente, parrebbe, ancora prorogati. Allo stato non si
comprende se la trasformazione del Consorzio ATP in società per azioni si sia concretizzata.
Anche se sembra di poter affermare che il termine del 31 ottobre previsto dalla deliberazione
C.C. 45/2007 sopra citata non sia stato rispettato e non sia stata bandita la prevista gara per
l’affidamento del servizio.
Dalla nota n. 24700 del 9 maggio 2008, si evince che l’Amministrazione comunale è
proprietaria di 160 immobili destinati ad uso abitativo, più altri 80 gestiti da A.R.E.A. (acquisiti
gratuitamente dallo Stato in data 30/10/2003, ai sensi delle Leggi n. 449 del 27/12/2007 e n.
388 del 23/12/2000), mentre nella stessa nota si dichiara che l’Amministrazione comunale non
dispone di immobili E.R.P. adibiti ad uso commerciale.
Dai dati successivamente comunicati dal Comune, le unità immobiliari il cui utilizzo
attuale è classificato “residenziale”, dovrebbero essere 199. Di queste, 14 sono destinate ad
uso pubblico (casa custode), benché alcune, pare siano utilizzate da soggetti non aventi più
diritto. Degli altri immobili classificati ad utilizzo residenziale, 172 risultano dati in affitto o in
concessione, mentre ulteriori 13 unità sembrerebbero occupate abusivamente (11 occupazioni
abusive risultanti dalla nota 24700 del 9 maggio 2008). In sede di sopralluogo presso il
comune di Nuoro venne tuttavia riferito che 13 immobili risultavano alienati.
Sempre dalla suddetta nota n. 24700, risulta che il tasso di morosità, riferito agli alloggi
gestiti direttamente dall’amministrazione comunale, è pari al 30%. Gli assegnatari non in
regola con il pagamento del canone di locazione sono 52. Di questi, 25 occupano gli alloggi
destinati all’emergenza abitativa siti in via Togliatti e via Rossini.
Lo stato di conservazione generale degli immobili risulta, per oltre il 60% degli stessi,
mediocre, mentre i canoni annui, espressi in lire nella documentazione inviata, sembrano
estremamente ridotti, anche tenendo conto dello stato e della tipologia degli immobili e vanno
da un minimo di £ 192.000 (€99,16) ad un massimo di £ 1.920.000 (€ 991,60). Non risulta se
i canoni siano stati aggiornati nel tempo.
I canoni complessivamente riscossi dal Comune di Nuoro, relativi agli immobili destinati
ad abitazione, dovrebbero ammontare, stando ai dati rilevati dall’elenco dei beni patrimoniali
del comune di Nuoro a £ 120.180.000 (€ 62.067,79). Tale cifra è calcolata in base alla mera
somma dei canoni dovuti, rilevati dagli elenchi suddetti e non tiene conto, quindi, di eventuali
morosità e/o eventuali mutamenti di destinazione degli immobili, né di eventuali cessioni. Il
32
dato deve quindi essere considerato quale mero indicatore dei canoni teoricamente da
corrispondere.
Successivamente il comune ha trasmesso i dati relativi ai canoni mensili, corrispondenti
alla seguente tabella, e concordanti, in linea di massima con i dati già esposti:
Comune di Nuoro Canoni alloggi comunali
Case Monte Gurtei (3 camere) 15,49 Case Monte Gurtei (2 camere) 12,39 Case via Torres 8,26 Alloggio via Emilia 36 Alloggio via Emilia 88,26 Alloggi via Chironi (2) 12,39 Alloggio via Chironi 25,31 Alloggi via Deffenu (2) 8,26 Alloggio via Deffenu 15,49 Alloggio via Deffenu 14,46 Alloggio via Deffenu 28,92 Alloggio via Deffenu 16,53 Alloggi via Rossini 82,63 Alloggi via Togliatti 82,63
Il comune di Nuoro ha altresì comunicato i dati contabili desunti dai Consuntivi degli
esercizi 2005, 2006 e 2007, relativi alle entrate patrimoniali ed alle spese per manutenzioni
ordinarie e straordinarie del patrimonio immobiliare del Comune di Nuoro e che sono
illustrati più avanti.
Dalla documentazione acquisita risulta che il Comune dispone di 22 unità immobiliari
classificate ad uso commerciale e/o artigianale, di cui 4 cabine di trasformazione elettrica in
uso da parte dell’ENEL, una unità immobiliare adibita a deposito, gestita dal Consorzio
Acquedotto Govossai e ulteriori 6 unità immobiliari funzionali alle attività istituzionali del
Comune e dallo stesso gestite direttamente. Secondo quanto specificato dall’Amministrazione, i
negozi di proprietà comunale situati presso il mercato civico, rilevabili dall’elenco degli immobili
di proprietà comunale, non sono più esistenti a seguito dei lavori di ristrutturazione che stanno
attualmente interessando lo stesso mercato. Le 10 restanti unità immobiliari risultano in uso
totale da parte di terzi, in affitto o in concessione. Di queste, una risulta adibita a deposito, 3,
facenti parte dello stesso complesso immobiliare sito nella Piazza Su Connottu, a laboratorio
artigianale. A proposito di tale complesso, che occupa una superficie complessiva di 70 mq. La
relazione della Lariter precisa che in relazione a tale fabbricato nessun tipo di atto giustifica il
diritto di proprietà ed inoltre non risulta avviata nessuna pratica espropriativa sul predetto
immobile, il Comune di Nuoro è da considerarsi titolare sull’area del solo diritto di possesso. I
tre box artigianali sono stati ceduti in affitto a terzi.
33
I restanti 6 immobili risultavano adibiti a locali commerciali. I canoni annui pagati dai
concessionari e/o affittuari vanno da £ 10.094.640 (€ 5.213,45), per un locale adibito a
farmacia nella centrale via La Marmora a £ 518.400 (€ 267,73) per un laboratorio artigianale di
soli 29 mq. situato in centro città (P.zza Su Connottu). Da rimarcare la gestione, da parte di
privati, del locale commerciale facente parte del complesso degli impianti sportivi di Farcana,
interamente di proprietà del Comune e per i quali viene corrisposto un canone annuo
complessivo di £ 6.100.000 (€ 3.150,39).
Il totale delle entrate derivanti dal fitto e/o dalla concessione dei locali commerciali
dovrebbe ammontare, secondo la documentazione acquisita, a £ 16.953.120 (€ 8.755,56).
Come già ricordato, il database non sembra aggiornato. Il Comune, peraltro, non ha fornito
dati sulle entrate e le eventuali spese relative agli anni oggetto di indagine relativi ai locali
commerciali/artigianali in uso da parte di terzi.
Con riguardo ai dati finanziari forniti dal comune di Nuoro e di seguito riportati, relativi
alle entrate ed alle spese per manutenzioni ordinarie e straordinarie del patrimonio immobiliare
desunti dai Consuntivi degli esercizi 2005, 2006 e 2007, occorre precisare che i dati sono
relativi alla “gestione di cassa”, e concernono, perciò, cumulativamente, gli introiti ed i
pagamenti sui residui e sulle competenze registrati negli esercizi 2005 – 2007.
La tabella che segue riporta i dati forniti dal comune di Nuoro, relativi alle entrate
patrimoniali. Anzitutto, come si può agevolmente rilevare, le entrate risultano in diminuzione,
dato che si è passati dai 309.611,47 euro del 2005 ai 258.928,15 euro del 2007, con una
variazione in diminuzione pari a meno 50.683,32 euro, corrispondente, in termini percentuali,
a meno 16,37%. Per quanto riguarda i proventi derivanti da “Fitti Alloggi ERP”, nel 2007 si
registra un incremento di 7.889,69 euro (+25,50%) rispetto al 2005. In proposito il Comune
ha precisato che tale incremento è principalmente dovuto a incassi relativi ad anni precedenti.
Sempre nel 2007, compare fra le voci di entrata il canone di locazione relativo alla località
Parco S. Onofrio.
Il decremento più rilevante da registrare per le entrate patrimoniali riguarda la voce
Proventi e Cessioni uso spazi e conc. Loculi cimiteriali, diminuiti nel 2007 di ben 92.804,02
euro rispetto al 2005 (-33,70%) . Nel merito il Comune12 ha precisato che la diminuzione delle
entrate relative a tale voce è conseguenza di due fattori principali:
a) volontà e necessità dei soggetti privati di acquisire aree o loculi;
b) disponibilità di aree e loculi da assegnare da parte dell’Amministrazione comunale
(compresi i problemi tecnici, organizzativi ed amministrativi collegati ai procedimenti
suddetti).
12 Nota prot. 11545 del 26/2/2009.
34
Il Comune precisa, tuttavia, di non essere in grado, allo stato, di fare considerazioni
sulla diminuzione delle entrate registrate nel 2007 per tale voce. Precisa, comunque, che le
entrate comunicate sono quelle rilevate secondo il criterio della cassa.
Nel 2007 si registra, invece, un incremento notevolissimo, rispetto agli esercizi
precedenti, delle entrate derivanti da “fitti terreni e concessioni aree”, incrementate di
27.885,41 euro rispetto al 2005 (+99,45%) e di 33.160,51 euro (+145,66% ) rispetto al
2006. Molto probabilmente anche per le ragioni specificate dal Comune e appena sopra
riportate con riguardo agli spazi cimiteriali.
I proventi per cessioni uso spazi e concessioni loculi cimiteriali, nonostante il citato
decremento del 2007, rappresentano la più importante voce fra le entrate patrimoniali. Negli
esercizi 2005 e 2006 questa voce rappresentava oltre il 70% degli interi proventi patrimoniali,
nel 2007 la stessa si è ridotta a poco più del 50%, compensata dalla voce “Fitti terreni e
concessioni aree”, come già precedentemente sottolineato.
Comune di Nuoro - Entrate Patrimoniali
Anno 2005 Incassi -
(competenza+ residui)
Fitti Alloggi ERP € 30.939,16
Fitto caserma" Su Grumene" € 21.691,20
Fitto Loc. centro Polifunzionale. € 295,00
Fitti terreni e concessioni aree € 28.040,11
Proventi cessioni uso spazi e conc. loculi cimiteriali € 228.646,00
Totale € 309.611,47
Anno 2006
Fitti Alloggi ERP € 29.846,11
Fitto caserma "Su Grumene" € 21.691,00
Fitto Loc. Centro Polifunzionale € 245,00
Fitti terreni e concessioni aree € 22.765,01
Proventi cessioni uso spazi e conc.loculi cimiteriali € 204.880,00
Totale € 279.427,32
Anno 2007
Fitti Alloggi ERP € 38.828,85
Fitto caserma "Su Grumene" € 21.691,20
Fitto Loc. Centro Polifunzionale € 340,60
Fitti terreni econcessioni aree € 55.925,52
Canone loc. Loc. Parco S. Onofrio € 6.300,00
Proventi cessioni uso spazi e conc. Loculi cimiteriali € 135.841,98
Totale € 258.928,15
Fonte: Comune di Nuoro
35
Le tabelle che seguono si riferiscono invece ai dati relativi alle spese per le
manutenzioni, ordinarie e straordinarie, esposte secondo il criterio della cassa, sostenute dal
comune di Nuoro per la manutenzione del proprio patrimonio immobiliare. Dall’esame delle
stesse e dal confronto con la tabella delle entrate si può osservare che queste ultime
presentano sempre un rapporto inferiore al 10% rispetto alle spese sostenute. Si tratta,
ovviamente, di un parametro meramente indicativo, dal momento che non è pensabile
mantenere un rapporto di equilibrio tra entrate e spese nell’ambito della gestione del
patrimonio immobiliare, costituito in prevalenza da immobili destinati ad uso pubblico e in
prevalenza non suscettibili di utilizzo “economico”. Quello che invece si palesa immediatamente
è il notevole incremento dei costi di manutenzione registrato nell’esercizio 2007, rispetto ai
due esercizi precedenti. Mentre, infatti, le spese complessive per manutenzioni (ordinarie e
straordinarie) si sono mantenute al di sotto dei 4 milioni di euro nel 2005 e nel 2006, nel 2007,
lo stesso valore ammontava complessivamente a 5.979.445,37, con un incremento del
50,89% rispetto al 2005 e del 66,36% rispetto al 2006.
Analizzando in modo più particolareggiato le tabelle che seguono, può osservarsi che,
per quanto riguarda gli alloggi classificati edilizia residenziale pubblica, le spese per
manutenzioni ordinarie risultano coperte dalle entrate derivanti dalla riscossione dei fitti,
mentre, anche in questo caso particolare, il fine di utilità pubblica non consente di pretendere
un equilibrio fra entrate e uscite per quanto concerne le spese per manutenzioni straordinarie.
Riguardo a tali incrementi il Comune ha fatto presente13 che nell’anno 2007 vi è stato un
notevole incremento delle spese di manutenzione in quanto, in tale periodo, è stato dato
maggiore impulso e attenzione al problema degli alloggi E.R.P. e sono stati portati a termine
numerosi interventi relativi agli impianti sportivi.
Con riguardo al restante patrimonio immobiliare comunale, le spese di manutenzione
più consistenti negli anni di riferimento riguardano gli edifici scolastici, la viabilità e
l’illuminazione pubblica, la manutenzione degli impianti sportivi. Per quanto concerne questi
ultimi, nel 2007 la spesa per manutenzioni straordinarie è risultata pari a 3.907.532,41 euro,
ovvero il 66,13% di tutte le spese per manutenzioni affrontate dal Comune nel 2007. Tale
incremento, pari al 218,23% rispetto al 2006 e addirittura quasi al mille per cento rispetto al
2005, sembra essere compensato, almeno in parte, dalla riduzione della spesa per
manutenzioni agli edifici scolastici, la cui riduzione, nel complesso, si pone intorno al 60%
rispetto agli esercizi precedenti. Per quanto concerne le spese per la manutenzione di viabilità
13 Nota prot. 11545 del 26/2/2009.
36
ed illuminazione pubblica, si può osservare una diminuzione di circa il 50% rispetto al 2005,
ma un incremento di quasi il 45% rispetto al 2006.
Manutenzione Patrimonio Immobiliare comune di Nuoro
Anno 2005 Pagamenti
(Competenza + Residui) Manutenzioni ordinarie Alloggi ERP + vari € 21.912,78 Scuola Elementare € 3.697,05 Scuola Media € 1.848,53 Servizio Viabilità € 21.120,17 Servizio Illuminazione Pubblica € 995,50 Servizio Asili Nido € 888,00 Servizio Casa di Riposo € 2.109,87
Servizi Cimiteriali € 9.250,63 Mattatoio € 402,13
Tot. Manutenzioni ordinarie € 62.224,66 Manutenzioni straordinarie Palazzo Comunale + edifici vari € 122.373,05 Alloggi ERP € 123.802,67 Edifici Scolastici € 1.446.245,25 Ostello Gioventù € 31.200,00 Cinema Teatro Eliseo € 68.975,40 Impianti Sportivi € 371.241,51
Viabilità € 1.165.033,47 Illuminazione Pubblica € 452.224,25 Asili Nido € 16.762,77 Villa Melis-Servizi Sociali € 30.718,12 Cimitero Comunale € 71.991,02 Tot. Manutenzioni straordinarie € 3.900.567,51
TOTALE ESERCIZIO 2005 € 3.962.792,17
37
Anno 2006 Pagamenti
(Competenza + Residui) Manutenzioni ordinarie Alloggi ERP + vari € 16.189,69 Scuola Elementare € 2.464,71 Scuole Medie € 1.232,38 Viabilità € 36.245,84 Illuminazione Pubblica € 43.596,65 Asili Nido € 924,26 Casa di Riposo € 616,17 Cimitero € 15.523,22
Tot. Manutenzioni ordinarie € 116.792,92 Manutenzioni Straordinarie Palazzo Civico € 65.711,10 Edifici Scolastici € 1.428.872,02 Alloggi ERP € 70.943,93 Asilo Nido € 140.295,92 Cine Teatro Eliseo € 2.460,85 Casa di Riposo Anziani € 4.730,00 Cultura € 26.534,29 Viabilità € 414.401,87 Illuminazione Pubblica € 95.661,38 Impianti Sportivi 1227887,98 Tot. Manutenzioni straordinarie € 3.477.499,34
TOTALE ESERCIZIO 2006 € 3.594.292,26 Fonte: Comune di Nuoro
Anno 2007 Pagamenti
( Competenza + Residui ) Manutenzioni Ordinarie Alloggi ERP + vari € 18.410,17 Scuole Elementari € 5.060,84 Scuole Medie € 4.091,78 Impianti Sportivi € 886,73 Viabilità € 10.656,70 Illuminazione Pubblica € 17.065,24 Asili Nido € 1.308,09 Casa di Riposo € 3.115,95 Cimitero € 10.332,41
Tot. Manutenzioni ordinarie € 70.927,91 Manutenzioni Straordinarie Palazzo Comunale +edifici vari € 113.644,68 Alloggi ERP € 224.402,06 Viabilità € 555.101,41 Edifici Scolastici € 571.209,68 Impianti Sportivi € 3.907.532,41 Casa S. Satta € 117.871,22 Illuminazione Pubblica € 271.154,30 Anfiteatro Comunale € 19.024,12 Asili Nido € 106.633,63 Cimitero € 19.251,00 Mattatoio € 2.692,95 Tot. Manutenzioni straordinarie € 5.908.517,46
TOTALE ESERCIZIO 2007 € 5.979.445,37 Fonte: Comune di Nuoro
38
Comune di Nuoro. Spese per manutenzioni (ordinarie e straordinarie) del patrimonio immobiliare comunale
€ 0,00
€ 1.000,00
€ 2.000,00
€ 3.000,00
€ 4.000,00
€ 5.000,00
€ 6.000,00
€ 7.000,00M
iglia
ia d
i eur
o
Anni
Spese per manutenzioni € 3.962.792,17 € 3.594.292,26 € 5.979.445,37
2005 2006 2007
Com une di Nuoro - Spese per m anutenzioni (ord. e s traord.) patrim onio im m obiliare
€ 0,00
€ 500,00
€ 1.000,00
€ 1.500,00
€ 2.000,00
€ 2.500,00
€ 3.000,00
€ 3.500,00
€ 4.000,00
2005 2006 2007
Mig
liaia
di e
uro
Edif iciScolastici
ImpiantiSportivi
V iabilità
Illuminazione Pubblica
Altri
39
Comune di Nuoro - entrate e spese per manutenzioni immobili Edilizia Residenziale Pubblica
2005 2006 2007
Entrate da fitti Alloggi ERP € 30.939,16 € 29.846,11 € 38.828,85 Spese per manutenzioni ordinarie alloggi ERP+vari € 21.912,78 € 16.189,69 € 18.410,17 Spese per manutenzioni straordinarie alloggi ERP € 123.802,67 € 70.943,93 € 224.402,06
Tot spese € 145.715,45 € 87.133,62 € 242.812,23
Rapporto Tot. Spese/Entrate da fitti 21,23% 34,25% 15,99% Fonte: Comune di Nuoro
40
I RENDICONTI 2005/2006/2007
Dall’esame dei rendiconti riferiti al triennio oggetto di indagine e dalle allegate relazioni,
sono state estrapolate diverse informazioni utili a valutare la gestione del patrimonio
immobiliare operata dall’ente, con riferimento al conto del bilancio, al conto economico e al
conto del patrimonio.
Le contabilità finanziaria ed economico-patrimoniale sono raccordate tramite il
prospetto di conciliazione (accluso al conto economico) il quale, sinteticamente, espone gli
accertamenti (entrata) e gli impegni (spese) che provocando un provento o un costo vanno a
incidere sul conto del patrimonio. Ogni variazione positiva e/o negativa determinata dalla
differenza tra accertamenti/ricavi e impegni/costi, viene evidenziata anche sul conto del
patrimonio.
Nell’esposizione si riportano i dati del triennio 2005/2006/2007 relativi al patrimonio
immobiliare, ricavati dal conto del bilancio, dal conto economico e dal conto del patrimonio.
Il conto del patrimonio, in particolare, quale parte del rendiconto della gestione,
evidenzia i risultati della gestione patrimoniale nei suoi valori attivi (immobilizzazioni + attivo
circolante + ratei e risconti) e passivi (patrimonio netto + conferimenti + debiti + ratei e
risconti), indicando la consistenza iniziale e finale con le relative variazioni.
Le immobilizzazioni rappresentano la parte più consistente dell’attivo e in particolare le
immobilizzazioni materiali tra le cui componenti - beni demaniali, patrimonio disponibile e
indisponibile - è compreso il patrimonio immobiliare.
Il documento è stato redatto secondo i criteri previsti dal decreto legislativo n.
267/2000, e sulla base del modello e schema contabile approvati con il d.p.r. n. 194/1996, già
citati nella parte relativa al Quadro normativo.
2005
Conto del bilancio. Il Conto del Bilancio dimostra i risultati finali della gestione
autorizzatoria contenuta nel bilancio annuale rispetto alle previsioni. In questa analisi si
evidenziano alcune entrate e alcune spese riguardanti il patrimonio immobiliare del comune.
Tra le entrate, vi sono gli accertamenti di competenza e residui corrispondenti al:
- Titolo III Entrate extratributarie, Categoria 301 Proventi dei servizi pubblici per un
totale pari a 2.269.559,12 euro (competenza 2.053.395,58 euro) di cui 347.981,59
euro da proventi dagli asili nido, servizi per l’infanzia e per i minori (competenza
309.607,50 euro), 121.490 euro per il servizio necroscopico e cimiteriale (competenza
117.000 euro). A questo riguardo si riporta il prospetto dei Servizi a domanda
41
individuale come ricavato dalla Relazione al conto del bilancio, in cui sono esposti i
proventi e i costi e la percentuale di copertura realizzata
Servizi a domanda individuale Proventi Costi Saldo
% copertura realizzata
Asilo nido 309.607,50 2.614.905,60 - 2.305.298,10 11,84%
Impianti sportivi - 400.246,69 - 400.246,69 0,00
Mattatoi pubblici 8.073,51 30.500,00 - 22.426,49 26,47%
Mense scolastiche 216.000,00 700.120,42 - 484.120,42 30,85%
Altri servizi 1.519.714,57 569.014,22 950.700,35 267,08%
Da segnalare che la voce “Altri servizi”, come sopra evidenziata, è stata ricalcolata,
relativamente al saldo ed alla percentuale di copertura (segno -), dall’Ufficio istruttore
della Corte dei conti, in quanto sembrerebbero non congruenti i dati riportati, sia nella
relazione tecnica al rendiconto della gestione 2005, sia nella relazione del collegio dei
revisori dei conti e che sotto si riportano integralmente:
Altri servizi 1.519.714,57 - 569.014,22 -2.088.728,79 -267,08
Sarà eventualmente cura dell’Amministrazione comunale verificare i dati ed apportare le
eventuali, necessarie correzioni,
Nella stessa relazione si segnala che l’amministrazione non dispone di un sistema di
contabilità economica integrato che consenta la misurazione dei livelli di efficacia ed
efficienza dell’azione amministrativa per un loro costante monitoraggio e miglioramento,
derivante da una carente dotazione di risorse umane;
- Categoria 302 Proventi dei beni dell’Ente per un totale accertato di 348.762,96 euro
(competenza 321.650,52 euro) di cui 79.037,96 euro (competenza 52.501,52 euro)
dalla gestione dei fabbricati, 40.000 euro (competenza e totale) dalla gestione dei
terreni, 229.725 euro (competenza 229.149 euro) dalla gestione di beni diversi. Con
riferimento alla verifica delle entrate relative alle rendite del patrimonio comunale, la
relazione al bilancio segnala che è in via di definizione la revisione dei canoni del
patrimonio immobiliare e che l’ente ha affidato l’attività di riaccertamento ai fini della
redazione dell’inventario ad una società esterna, ivi comprese le condizioni giuridico-
amministrative dei singoli beni;
- Titolo IV Entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossione di
crediti, Categoria 401 Alienazione dei beni patrimoniali per un totale di 6.606.571,17
euro (competenza 197.445,96 euro) di cui 6.470.480,93 euro (competenza 73.746,96
euro) da alienazione di beni immobili e diritti reali su beni immobili, 136.090,24 euro
(competenza 123.700 euro) da concessione di beni demaniali.
- Tra le spese si rilevano gli impegni relativi a:
42
- Titolo I Spese correnti, Servizio 0105 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali per
un totale di 110.040,12 euro (competenza 49.111,38 euro), di cui 88.649,53 euro
(competenza 30.522,47 euro) per prestazioni di servizi;
- Titolo II Spese c/capitale, si riporta l’elenco delle spese classificate per servizio con
riferimento all’intervento Acquisizione di beni immobili:
Servizio Competenza Residui Totale 0101 Servizio organi istituzionali, partec. e decentramento - 744.022,87 744.022,87
0105 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali 32.848,21 1.084.935,04 1.117.783,25 0108 Altri servizi generali 2.242.756,41 13.107.575,69 15.350.332,10 0201 Uffici giudiziari - 176.676,43 176.676,43 0401 Istruzione materna - 136.515,75 136.515,75 0402 Istruzione elementare - 740.986,92 740.986,92 0403 Istruzione media - 600.460,01 600.460,01 0404 Istruzione secondaria superiore 4.000.000,00 12.901.228,30 16.901.228,30 0405 Assistenza scolastica, trasporto,ecc. - 2.003.579,00 2.003.579,00 0501 Biblioteca, Musei e Pinacoteche - 830.440,20 830.440,20 0502 Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale 3.000,00 1.261.795,12 1.264.795,12 0601 Piscine comunali 150.000,00 204.076,01 354.076,01 0602 Stadio comunale, palazzo dello sport ed altri impianti 835.000,00 5.235.486,46 6.070.486,46 0801 Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi 3.563.004,28 7.549.440,65 11.112.444,93
0802 Illuminazione pubblica e servizi connessi - 555.970,98 555.970,98 0901 Urbanistica e gestione del territorio 1.330.640,49 10.557.554,85 11.888.195,34 0902 Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico popolare - 2.598.292,18 2.598.292,18 0904 Servizio idrico integrato 3.300.782,00 1.543.523,94 4.844.305,94 0905 Servizio smaltimento rifiuti - 365.025,47 365.025,47
0906 Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde, altri servizi relativi al territorio 384.200,00 336.237,21 720.437,21
1001 Asili nido, servizi per l'infanzia e per minori - 355.606,45 355.606,45
1003 Strutture residenz. e ricoveri per anziani - 4.237,00 4.237,00 1004 Assistenza beneficenza pubblica e servizi alla persona - 465.265,69 465.265,69
1005 Servizio necroscopico e cimiteriale 15.000,00 201.174,99 216.174,99 1102 Fiere mercati e servizi connessi - 2.828.403,13 2.828.403,13 1103 Mattatoio e servizi connessi - 1.208.313,01 1.208.313,01 1105 Servizi relativi al commercio - 453,43 453,43 1201 Distribuzione gas - 107.634,89 107.634,89 Totale 15.857.231,39 67.704.911,67 83.562.143,06
Riepilogo Spese Titolo II - Acquisizione di beni immobili 2005
43
Conto economico. Il conto evidenzia i componenti positivi e negativi dell’attività
dell’ente attraverso gli accertamenti e gli impegni del conto del bilancio rettificati, le
insussistenze e sopravvenienze derivanti dalla gestione dei residui e gli elementi economici non
rilevati nel conto del bilancio.
Il risultato economico dell’esercizio 2005 è pari a –416.525.52 euro (nel 2004 –
1.151.784,63), determinato secondo i risultati così sintetizzati:
Tra i dati dei componenti positivi del conto economico si rilevano i proventi dei servizi
pubblici per 1.994.420,39 euro e i proventi da gestione patrimoniale per 321.650,52 euro,
nell’ambito dei proventi della gestione; le plusvalenze patrimoniali per 47.052,52 euro tra i
proventi ed oneri straordinari.
Conto del patrimonio. Nel conto del patrimonio sono rilevati gli elementi dell’attivo e del
passivo con le variazioni determinatesi per effetto della gestione. Il totale delle attività al
31.12.2005 di 223.344.121,17 euro, presenta l’incremento del 7,92% rispetto alla consistenza
iniziale 2004 pari a 206.945.326,38 euro.
Le immobilizzazioni finali sono pari a 199.113.141,30 euro, determinate in gran parte
dalla consistenza di quelle materiali corrispondenti a 119.140.995,40 (incremento del 8,40%);
l’attivo circolante ammonta a 24.230.979,87 euro, composto prevalentemente da crediti
(22.826.647,99 euro).
Fanno parte delle immobilizzazioni materiali, come evidenziato nella tabella specifica, i
beni demaniali, il patrimonio disponibile e indisponibile distinto in terreni e fabbricati, per un
totale finale dei beni immobili pari a 95.805.962,21 euro, con la variazione del 21.53% sul
risultato del 2004 (78.834.017,94 euro). L’incidenza sul totale delle immobilizzazioni materiali
raggiunge l’80%: in particolare, la percentuale dei beni demaniali incide per il 26.77%, i
fabbricati indisponibili per il 37,62% e quelli disponibili per il 13,93%.
Si segnalano le variazioni in aumento di 5.925.379,11 euro dei beni demaniali, ma
soprattutto il 75,5% di incremento per i fabbricati disponibili. In diminuzione, invece, le
Conto economico 2005
A) Proventi della gestione 38.651.478,43
B) Costi della gestione 34.491.626,86
Risultato della gestione (A-B) 4.159.851,57
C) Proventi e oneri da aziende speciali e partecipate 326.982,17
Risultato gestione operativa (A-B+/-C) 3.832.869,40
D) Proventi ed oneri finanziari 2.001.579,39-
E) Proventi ed oneri straordinari 2.247.815,53- Risultato economico dell'esercizio (A-B+/-C+/-D+/-E) 416.525,52-
44
immobilizzazioni in corso (le spese sostenute dall’Ente per la realizzazione di uno o più cespiti
che, alla data di chiusura dell’esercizio, non sono ancora conclusi) corrispondenti a
21.421.124,44 euro (-26,16 % sulla consistenza iniziale).
Per quanto concerne la voce B) Attivo circolante, la componente Crediti, pari a
22.826.647,99 euro, comprende crediti verso utenti da beni patrimoniali per 39.151,49 euro.
Il valore del patrimonio netto di 41.434.093,93 euro, presenta il decremento dell’ 1%,
corrispondente alla variazione di –416.525,52 euro.
45
Consistenza iniziale Variazioni Consistenza finale %A) Immobilizzazioni
I) Immobilizzazioni immateriali 1.469.458,59 296.524,08 1.765.982,67 20,18 II) Immobilizzazioni materiali 109.911.595,34 9.229.400,06 119.140.995,40 8,40 III) Immobilizzazioni finanziarie 3.180.409,37 75.025.753,86 78.206.163,23 2.359,00 Totale Immobilizzazioni 114.561.463,30 84.551.678,00 199.113.141,30 73,80
B) Attivo circolante - I) Rimanenze - II) Crediti 87.092.489,25 64.265.841,26- 22.826.647,99 73,79-
III) Attività finanz. che non costituiscono imm. - IV) Disponibilità liquide 5.214.532,12 3.810.200,24- 1.404.331,88 73,07- Totale Attivo circolante 92.307.021,37 68.076.041,50- 24.230.979,87 73,75-
C) Ratei e Risconti - I) Ratei attivi - II) Risconti attivi 76.841,71 76.841,71- - Totale Ratei e Risconti 76.841,71 76.841,71 - TOTALE ATTIVO (A+B+C) 206.945.326,38 16.398.794,79 223.344.121,17 7,92
Consistenza iniziale variazioni Consistenza finaleA) Patrimonio nettoI) Netto patrimonialeII) Netto da beni demaniali 41.850.619,45 416.525,52- 41.434.093,93 1,00- Totale Patrimonio netto 41.850.619,45 416.525,52- 41.434.093,93 1,00- B) Conferimenti -
I) Conferimenti da trasf. In c/capitale 108.856.264,82 12.417.387,28 121.273.652,10 11,41
II) Conferimenti da concess. da edificare 11.278.411,66 1.050.380,19 12.328.791,85 9,31 Totale Conferimenti 120.134.676,48 13.467.767,47 133.602.443,95 11,21 C) Debiti - I) Debiti di finanziamento 31.534.223,19 291.427,97 31.825.651,16 0,92 II) Debiti di funzionamento 11.956.468,43 2.013.577,91 13.970.046,34 16,84 III) Debiti per I.V.A. 22.669,85 22.669,85 -
IV) Debiti per anticipazioni di cassa -
V) Debiti per somme anticipate da terzi 1.446.668,98 1.042.546,96 2.489.215,94 72,07
VI) Debiti v/so impr.contr., colleg. e altri - VII)Altri debiti - Totale Debiti 44.960.030,45 3.347.552,84 48.307.583,29 7,45 D) Ratei e Risconti - I) Ratei passivi - II) Risconti passivi - Totale Ratei e Risconti - TOTALE PASSIVO (A+B+C+D) 206.945.326,38 16.398.794,79 223.344.121,17 7,92
Conto del patrimonio (Attivo)- 2005
Conto del patrimonio (Passivo)- 2005
46
Immobilizzazioni materiali Consistenza iniziale Variazioni Consistenza finale%Variazione iniziale/finale
% iniziale / Tot.
% finale / Tot.
Beni demaniali 25.963.564,61 5.925.379,11 31.888.943,72 22,82 23,62 26,77
Terreni (patrim. Indisp.) 2.169.942,53 5.569,29 2.175.511,82 0,26 1,97 1,83
Terreni (patrim. disp.) 326.277,80 326.277,80 - 0,30 0,27
Fabbricati (patrim. Indisp.) 40.920.858,76 3.899.410,61 44.820.269,37 9,53 37,23 37,62
Fabbricati (patrim. disp.) 9.453.374,24 7.141.585,26 16.594.959,50 75,55 8,60 13,93
Totale Beni Immobili 78.834.017,94 16.971.944,27 95.805.962,21 21,53 71,72 80,41
Macchinari, attrezzature, impianti 523.632,20 48.963,84- 474.668,36 9,35-
Attrezzature e sistemi informatici 405.994,80 46.088,14- 359.906,66 11,35-
Automezzi e motomezzi 330.904,92 55.252,07- 275.652,85 16,70-
Mobili e macchine da ufficio 647.095,66 14.321,07- 632.774,59 2,21-
Universalità dei beni 158.660,41 12.245,88 170.906,29 7,72
Immobilizzazioni in corso 29.011.289,41 7.590.164,97- 21.421.124,44 26,16-
Totale 109.911.595,34 9.229.400,06 119.140.995,40 8,40
Conto del patrimonio 2005 - attivo - Immobilizzazioni materiali
47
2006
Conto del bilancio. Tra le entrate, con riguardo agli accertamenti di competenza e
residui relativi al patrimonio immobiliare del comune si evidenziano:
- Titolo III Entrate extratributarie, Categoria 301 Proventi dei servizi pubblici per un
totale pari a 2.574.355,20 euro (competenza 2.274.022,26 euro) di cui 359.273,37
euro da proventi dagli asili nido, servizi per l’infanzia e per i minori (competenza
346.136,23 euro), 332.570,62 euro di competenza da strutture residenziali e ricovero
per anziani, 200.000 euro dalla scuola materna. A questo riguardo si riporta il
prospetto dei Servizi a domanda individuale come ricavato dalla Relazione al conto del
bilancio, in cui sono esposti i proventi e i costi e la percentuale di copertura realizzata
Servizi a domanda individuale Proventi Costi Saldo
% copertura realizzata
Asilo nido
1.220.322,01 2.297.750,78 1.077.428,77 53,11%
Impianti sportivi 124.433,57 124.433,57
Mattatoi pubblici 10.494,26 10.494,26
Mense scolastiche 344.811 713.647,95 368.836,95 48,32%
Altri servizi 397.504,08 564.738,84 167.234,76 70,39%
- Categoria 302 Proventi dei beni dell’Ente per un totale accertato di 365.297,76 euro
(competenza 326.163,52 euro) di cui 100.091,87 euro (competenza 73.996,52 euro)
dalla gestione dei fabbricati, 43.044,89 euro (competenza 31.085 euro) dalla
gestione dei terreni, 222.161 euro (competenza 221.082 euro) dalla gestione di beni
diversi. Con riferimento alla verifica delle entrate relative alle rendite del patrimonio
comunale, la relazione al bilancio segnala che le entrate accertate nell’anno 2006
sono aumentate di 4.153 euro rispetto al 2005 a seguito di maggiori accertamenti per
cessione spazi cimiteriali e che è in via di definizione la revisione dei canoni del
patrimonio immobiliare;
- Titolo IV Entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossione di
crediti, Categoria 401 Alienazione dei beni patrimoniali per un totale di 6.019.412,66
euro (competenza 89.315,61 euro), di cui 5.976.412,66 euro (competenza 64.315,61
euro) da alienazione di beni immobili e diritti reali su beni immobili, 43.000 euro
(competenza 25.000 euro) da concessione di beni demaniali.
Tra le spese si rilevano gli impegni relativi a:
- Titolo I Spese correnti, Servizio 0105 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali per
un totale di 151.682,53 euro (competenza 81.314,28 euro), di cui 102.964,31 euro
(competenza 45.100 euro) per prestazioni di servizi;
48
- Titolo II Spese c/capitale, si riporta l’elenco delle spese classificate per servizio con
riferimento all’intervento Acquisizione di beni immobili:
Servizio Competenza Residui Totale0101 Servizio organi istituzionali, partec. E decentramento 148.739,60 744.022,87 892.762,47 0102 Segreteria generale personale e organizzazione 13.595,99 985.042,06 998.638,05
0108 Altri servizi generali 265.000,00 13.207.239,15 13.472.239,15 0201 Uffici giudiziari 176.676,43
0301 Polizia municipale -
0401 Istruzione materna 160.000,00 136.515,75 296.515,75
0402 Istruzione elementare 1.187.297,63 728.113,38 1.915.411,01
0403 Istruzione media 53.000,00 160.529,02 213.529,02
0405 Assistenza scolastica, trasporto 1.363.577,42 0502 Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale 36.457,68 575.431,36 611.889,04 0601 Piscine 354.076,01 0602 Stadio comunale, palazzo dello sport ed altri impianti 5.727.192,90 5.727.192,90
0701 Servizi turistici - 0801 Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi 6.062.175,31 9.785.644,34 15.847.819,65
0802 Illuminazione pubblica e servizi connessi 517.062,00 103.745,35 620.807,35
0901 Urbanistica e gestione del territorio 10.015.000,00 8.978.663,04 18.993.663,04 0902 Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico popolare 2.582.284,50 2.582.284,50
0904 Servizio idrico integrato 250.000,00 4.209.694,29 4.459.694,29
0905 Servizio smaltimento rifiuti 50.000,00 351.865,76 401.865,76
0906 Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde, altri servizi relativi al territorio 171.000,00 611.726,47 782.726,47 1001 Asili nido, servizi per l'infanzia e per minori 72.000,00 338.843,68 410.843,68
1004 Assistenza beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona 344.016,18 344.016,18 1005 Servizio necroscopico e cimiteriale 19.251,00 143.283,97 162.534,97 1102 Fiere mercati e servizi connessi 2.792.372,13 2.792.372,13
1103 Mattatoio e servizi connessi 430.013,28
1105 Servizi relativi al commercio 453,43
1200 Distribuzione gas 44.120,88
Totale 18.858.243,62 54.400.556,06 73.258.799,68
Riepilogo Spese Titolo II - Acquisizione di beni immobili 2006
49
Conto economico. Il conto evidenzia i componenti positivi e negativi dell’attività
dell’ente secondo criteri di competenza economica.
Il risultato economico dell’esercizio 2006 è pari a 2.292.484,40 euro (nel 2005 -
416.525,52 euro), determinato secondo i risultati così sintetizzati:
Conto economico 2006
A) Proventi della gestione 40.369.046,03
B) Costi della gestione 34.524.261,54
Risultato della gestione (A-B) 5.844.784,49
C) Proventi e oneri da aziende speciali e partecipate - 286.455,09
Risultato gestione operativa (A-B+/-C) 5.558.329,40
D) Proventi ed oneri finanziari - 1.808.999,37
E) Proventi ed oneri straordinari - 1.456.845,63
Risultato economico dell'esercizio 2.292.484,40
Tra i dati dei proventi della gestione si rilevano i proventi dei servizi pubblici per
2.240.342,26 euro e i proventi da gestione patrimoniale per 326.163,52 euro.
Conto del patrimonio. Nel conto del patrimonio sono rilevati gli elementi dell’attivo e del
passivo con le variazioni determinatesi per effetto della gestione.
Il totale delle attività al 31.12.2006 di 247.145.147,48 euro, presenta l’incremento del
10,66% rispetto alla consistenza iniziale 2005 (223.344.121,17 euro).
Le immobilizzazioni finali sono pari a 208.494.703,03 euro, determinate in gran parte
dalla consistenza di quelle materiali corrispondenti a 127.149.173,85 (incremento del 6,72%).
Fanno parte delle immobilizzazioni materiali, come evidenziato nella tabella specifica, i
beni demaniali, il patrimonio disponibile e indisponibile distinto in terreni e fabbricati, per un
totale finale dei beni immobili pari a 105.075.265,08 euro, con la variazione del 9,68% sul
risultato del 2005 (95.805.962,21 euro). L’incidenza sul totale delle immobilizzazioni materiali
supera l’82%: in particolare, la percentuale dei beni demaniali incide per il 29,12%, i fabbricati
indisponibili per il 36,50% e quelli disponibili per il 12,66%.
Si segnalano le variazioni in aumento di 5.133.912,48 euro dei beni demaniali, ma
soprattutto il 140% circa di incremento per i terreni indisponibili. In diminuzione di
497.028,11 euro la consistenza dei fabbricati disponibili, così come le immobilizzazioni in corso
(le spese sostenute dall’Ente per la realizzazione di uno o più cespiti che, alla data di chiusura
dell’esercizio, non sono ancora conclusi) corrispondenti a 20.153.177,22 euro (-5,92 % sulla
consistenza iniziale).
50
Per quanto concerne la voce B) Attivo circolante, la componente Crediti, pari a
33.575.099,10 euro, comprende crediti verso utenti da beni patrimoniali per 85.870,44 euro.
Il valore del patrimonio netto di 43.726.578,33 euro, presenta l’incremento del 5,53%,
corrispondente alla variazione di 2.292.484,40 euro.
Immobilizzazioni materiali Consistenza iniziale Variazioni Consistenza finale%Variazione iniziale/finale
% iniziale / Tot.
% finale / Tot.
Beni demaniali 31.888.943,72 5.133.912,48 37.022.856,20 16,10 26,77 29,12
Terreni (patrim. Indisp.) 2.175.511,82 3.045.330,84 5.220.842,66 139,98 1,83 4,11
Terreni (patrim. disp.) 326.277,80 2.460,85 328.738,65 0,75 0,27 0,26
Fabbricati (patrim. Indisp.) 44.820.269,37 1.584.626,81 46.404.896,18 3,54 37,62 36,50
Fabbricati (patrim. disp.) 16.594.959,50 497.028,11- 16.097.931,39 3,00- 13,93 12,66
Totale Beni Immobili 95.805.962,21 9.269.302,87 105.075.265,08 9,68 80,41 82,64
Macchinari, attrezzature, impianti 474.668,36 199.750,41 674.418,77 42,08
Attrezzature e sistemi informatici 359.906,66 22.939,14 382.845,80 6,37
Automezzi e motomezzi 275.652,85 55.130,57- 220.522,28 20,00-
Mobili e macchine da ufficio 632.774,59 126.554,92- 506.219,67 20,00-
Universalità dei beni 170.906,29 34.181,26- 136.725,03 20,00-
Immobilizzazioni in corso 21.421.124,44 1.267.947,22- 20.153.177,22 5,92-
Totale 119.140.995,40 8.008.178,45 127.149.173,85 6,72
Conto del patrimonio 2006 - attivo - Immobilizzazioni materiali
51
Consistenza iniziale Variazioni Consistenza finale %A) Immobilizzazioni
I) Immobilizzazioni immateriali 1.765.982,67 654.422,16 2.420.404,83 37,06 II) Immobilizzazioni materiali 119.140.995,40 8.008.178,45 127.149.173,85 6,72 III) Immobilizzazioni finanziarie 78.206.163,23 718.961,12 78.925.124,35 0,92 Totale Immobilizzazioni 199.113.141,30 9.381.561,73 208.494.703,03 4,71
B) Attivo circolanteI) RimanenzeII) Crediti 22.826.647,99 10.748.451,11 33.575.099,10 47,09
III) Attività finanz. che non costituiscono imm.IV) Disponibilità liquide 1.404.331,88 3.637.336,51 5.041.668,39 259,01 Totale Attivo circolante 24.230.979,87 14.385.787,62 38.616.767,49 59,37
C) Ratei e RiscontiI) Ratei attiviII) Risconti attiviTotale Ratei e Risconti 33.676,96 33.676,96 TOTALE ATTIVO (A+B+C) 223.344.121,17 23.801.026,31 247.145.147,48 10,66
Consistenza iniziale variazioni Consistenza finaleA) Patrimonio netto
I) Netto patrimoniale 9.545.150,21 2.292.484,40 11.837.634,61 24,02 II) Netto da beni demaniali 31.888.943,72 Totale Patrimonio netto 41.434.093,93 2.292.484,40 43.726.578,33 5,53
B) Conferimenti
I) Conferimenti da trasf. In c/capitale 121.273.652,10 13.611.206,92 134.884.859,02 11,22
II) Conferimenti da concess. da edificare 12.328.791,85 876.285,28 13.205.077,13 7,11 Totale Conferimenti 133.602.443,95 14.487.492,20 148.089.936,15 10,84
C) Debiti - I) Debiti di finanziamento 31.825.651,16 525.559,36 32.351.210,52 1,65 II) Debiti di funzionamento 13.970.046,34 462.483,27 14.432.529,61 3,31 III) Debiti per I.V.A. 22.669,85 24.035,69 46.705,54 106,02
IV) Debiti per anticipazioni di cassa
V) Debiti per somme anticipate da terzi 2.489.215,94 5.919.112,43 8.408.328,37 237,79
VI) Debiti v/so impr.contr., colleg. e altri 60.156,96 60.156,96 VII)Altri debitiTotale Debiti 48.307.583,29 6.991.347,71 55.298.931,00 14,47
D) Ratei e RiscontiI) Ratei passivi 29.702,00 29.702,00 II) Risconti passiviTotale Ratei e Risconti 29.702,00 29.702,00 TOTALE PASSIVO (A+B+C+D) 223.344.121,17 23.801.026,31 247.145.147,48 10,66
Conto del patrimonio (Attivo)- 2006
Conto del patrimonio (Passivo)- 2006
52
2007
Conto del bilancio. Tra le entrate, con riguardo agli accertamenti di competenza e
residui derivanti dai sevizi pubblici del comune, si evidenziano:
- Titolo III Entrate extratributarie, Categoria 301 Proventi dei servizi pubblici per un
totale pari a 2.757.511,62 euro (competenza 2.385.506,04 euro) di cui 340.724,34
euro da proventi dagli asili nido, servizi per l’infanzia e per i minori (competenza
282.933,90 euro); 247.872,38 euro (competenza 219.943,83 euro) da strutture
residenziali e ricovero per anziani; 220.319,60 euro (competenza 165.000 euro) dalla
scuola materna. A questo riguardo si riporta il prospetto dei Servizi a domanda
individuale come ricavato dalla Relazione al conto del bilancio, in cui sono esposti i
proventi e i costi e la percentuale di copertura realizzata14
Servizi a domanda individuale Proventi Costi Saldo
% copertura realizzata
Asilo nido
1.167.933,81 2.298.606,13 -1.130.672,32 50%
Impianti sportivi 109.750,71 -109.750,71
Mattatoi pubblici 10.500,00 10.500,00
Mense scolastiche 165.000,00 274.000,00 -109.000,00 60%
Altri servizi 1.483.815,98 2.268.612,51 -784.796,53 65%
- Categoria 302 Proventi dei beni dell’Ente per un totale accertato di 328.135,26 euro
(competenza 242.654,82 euro) di cui 95.016,82 euro (competenza 46.707,26 euro)
dalla gestione dei fabbricati, 87.167,44 euro (competenza 66.887,56 euro) dalla
gestione dei terreni, 145.951 euro (competenza 129.060 euro) dalla gestione di beni
diversi. Le entrate accertate nell’anno 2007 sono diminuite di 83.508,70 euro rispetto
a quelle dell’esercizio 2006. Con riferimento alla verifica delle entrate relative alle
rendite del patrimonio comunale, la relazione al bilancio segnala che è in via di
definizione la revisione dei canoni del patrimonio immobiliare e la verifica delle
situazioni debitorie pregresse relative ai contratti e alle concessioni in essere;
- Titolo IV Entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossione di
crediti, Categoria 401 Alienazione dei beni patrimoniali per un totale di 5.659.270,05
euro (competenza 588.629,08 euro), di cui 5.657.670,05 euro (competenza
587.029,08 euro) da alienazione di beni immobili e diritti reali su beni immobili.
14 Dalla relazione al rendiconto 2007 dell’Organo di revisione: Si attesta che l’ente non essendo in dissesto finanziario, né strutturalmente deficitario in quanto non supera oltre la metà dei parametri obiettivi definiti dal decreto del Ministero dell’Interno n. 217 del 10/6/2003, ed avendo presentato il certificato del rendiconto 2006 entro i termini di legge, non ha l’obbligo di assicurare la copertura minima dei costi dei servizi a domanda individuale, acquedotto e smaltimento rifiuti.
53
Tra le spese si rilevano gli impegni relativi a:
- Titolo I Spese correnti, Servizio 0105 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali per
un totale di 212.247,51 euro (competenza 117.828,80 euro), di cui 155.650,28 euro
(competenza 65.986,52 euro) per prestazioni di servizi;
- Titolo II Spese c/capitale, si riporta l’elenco delle spese classificate per servizio con
riferimento all’intervento Acquisizione di beni immobili:
Servizio Competenza Residui Totale0101 Organi istituzionali e decentramento 324,87 324,87
0105Gestione dei beni demaniali e patrimoniali 616.385,78 793.525,17 1.409.910,950106 Ufficio tecnico 9.466.890,00 9.466.890,000108 Altri servizi generali 1.898.936,90 11.454.221,63 13.353.158,530201 Uffici giudiziari 95.000,00 176.676,43 271.676,43
0301 Polizia municipale 0,00
0401 Istruzione materna 226.241,23 226.241,23
0402 Istruzione elementare 1.831.353,89 1.831.353,89
0403 Istruzione media 135.789,99 135.789,99
0404 Istruzione secondaria superiore 16.677.793,52 16.677.793,52
0405 Assistenza scolastica, trasporto 366.726,54 366.726,54
0501 Servizio biblioteca 2.000.000,00 139.474,62 2.139.474,62
0502 Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale 40.000,00 599.024,57 639.024,570601 Piscine 354.076,01 354.076,01
0602 Stadio comunale, palazzo dello sport ed altri impianti 5.000,00 4.563.804,92 4.568.804,920801 Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi 260.000,00 15.372.114,72 15.632.114,72
0802 Illuminazione pubblica e servizi connessi 140.593,18 588.982,45 729.575,63
0901 Urbanistica e gestione del territorio 18.494.472,99 18.494.472,990902 Edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico popolare 2.582.284,50 2.582.284,50
0904 Servizio idrico integrato 3.266.254,17 3.266.254,17
0905 Servizio smaltimento rifiuti 259.830,46 56.842,25 316.672,710906 Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde, altri servizi relativi al territorio 65.000,00 673.584,25 738.584,25
1001 Asili nido, servizi per l'infanzia e per minori 272.167,76 272.167,76
1004 Assistenza beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona 305.576,96 305.576,96
1005 Servizio necroscopico e cimiteriale 162.534,97 162.534,97
1102 Fiere mercati e servizi connessi 2.658.967,48 2.658.967,48
1103 Mattatoio e servizi connessi 420.917,71 420.917,71
1105 Servizi relativi al commercio 453,43 453,43
1200 Distribuzione gas 44.120,88 44.120,88
Totale 14.847.636,32 82.217.983,04 97.065.619,36
Riepilogo Spese Titolo II - Acquisizione di beni immobili 2007
54
Conto economico. Il conto evidenzia i componenti positivi e negativi dell’attività
dell’ente secondo criteri di competenza economica.
Il risultato economico dell’esercizio 2007 è pari a 1.175.712,32 euro (nel 2006
2.292.484,40 euro), determinato secondo i risultati così sintetizzati:
Conto economico 2007
A) Proventi della gestione 43.863.248,66
B) Costi della gestione 39.422.879,64
Risultato della gestione (A-B) 4.440.369,02
C) Proventi e oneri da aziende speciali e partecipate - 2.334,84
Risultato gestione operativa (A-B+/-C) 4.438.034,18
D) Proventi ed oneri finanziari - 1.533.214,61
E) Proventi ed oneri straordinari - 1.729.107,25
Risultato economico dell'esercizio 1.175.712,32
Tra i dati dei proventi della gestione si rilevano i proventi dei servizi pubblici per
2.219.257,04 euro e i proventi da gestione patrimoniale per 242.654,82 euro.
Conto del patrimonio. Nel conto del patrimonio sono rilevati gli elementi dell’attivo e del
passivo con le variazioni determinatesi per effetto della gestione.
Il totale delle attività al 31.12.2007 di 263.724.342 euro, presenta l’incremento del
6,71% rispetto alla consistenza iniziale 2006 (247.145.147 euro).
Il totale delle immobilizzazioni è pari a 218.504.003 euro (incremento del 4,80% sul
2006), determinato, in gran parte, dalla consistenza delle immobilizzazioni materiali
corrispondenti a 133.826.856 euro.
Fanno parte delle immobilizzazioni materiali, come evidenziato nella tabella specifica, i
beni demaniali, il patrimonio disponibile e indisponibile distinto in terreni e fabbricati, per un
totale finale dei beni immobili pari a 109.467.269,16 euro, con la variazione del 4,18% sul
risultato del 2006 (105.075.265,08 euro). L’incidenza sul totale delle immobilizzazioni materiali
diminuisce dall’82,6% del 2006 all’81,80% nel 2007 : in particolare, la percentuale dei beni
demaniali incide per il 29,61%, i fabbricati indisponibili per il 36,24% e quelli disponibili per l’
11,6%.
Si segnalano: le variazioni in aumento di 2.606.440,96 euro dei beni demaniali
(7,04%), e di 2.093.721,18 euro relativi ai fabbricati indisponibili (4,50%); la diminuzione di
570.665,45 euro (-3,54%) della consistenza dei fabbricati disponibili; l’incremento del 12%
sulle immobilizzazioni in corso (le spese sostenute dall’Ente per la realizzazione di uno o più
55
cespiti che, alla data di chiusura dell’esercizio, non sono ancora conclusi) corrispondenti a
22.577.682,79 euro.
Dalla relazione tecnica al rendiconto si conferma quanto già asserito per gli esercizi
precedenti riguardo alla carenza del personale che impedisce l’aggiornamento concomitante
dell’inventario dell’ente e la redazione del conto del patrimonio in forma più agevole e
attendibile, oltre che rilevare i fatti di gestione sotto l’aspetto economico patrimoniale.
L’amministrazione segnala, inoltre, che l’apposito software per la gestione dei beni patrimoniali
ha presentato notevoli anomalie tecniche che hanno determinato un’improvvisa perdita di
informazioni, ricostruite con notevole difficoltà da parte dell’ufficio competente. Infine, non
risulta ancora completata la verifica della consistenza dei beni immobili e dell’attuale stato
d’uso a causa delle particolari difficoltà nel reperimento di atti pubblici (talvolta inesistenti)
relativi ai beni dell’ente.
Per quanto concerne la voce B) Attivo circolante, la componente Crediti, pari a
32.614.120 euro, comprende crediti verso utenti da beni patrimoniali per 69.207,11 euro.
Il valore del patrimonio netto di 44.902.290,65 euro, presenta l’incremento del 2,69%,
corrispondente alla variazione di 1.175.712,32 euro.
Immobilizzazioni materiali Consistenza iniziale Variazioni Consistenza finale%Variazione iniziale/finale
% iniziale / Tot.
% finale / Tot.
Beni demaniali 37.022.856,20 2.606.440,96 39.629.297,16 7,04 29,12 29,61
Terreni (patrim. Indisp.) 5.220.842,66 262.507,39 5.483.350,05 5,03 4,11 4,10
Terreni (patrim. disp.) 328.738,65 328.738,65 - 0,26 0,25
Fabbricati (patrim. Indisp.) 46.404.896,18 2.093.721,18 48.498.617,36 4,51 36,50 36,24
Fabbricati (patrim. disp.) 16.097.931,39 570.665,45- 15.527.265,94 3,54- 12,66 11,60
Totale Beni Immobili 105.075.265,08 4.392.004,08 109.467.269,16 4,18 82,64 81,80
Macchinari, attrezzature, impianti 674.418,77 97.609,39- 576.809,38 14,47-
Attrezzature e sistemi informatici 382.845,80 99.536,16 482.381,96 26,00
Automezzi e motomezzi 220.522,28 18.410,23- 202.112,05 8,35-
Mobili e macchine da ufficio 506.219,67 94.998,89- 411.220,78 18,77-
Universalità dei beni 136.725,03 27.345,01- 109.380,02 20,00-
Immobilizzazioni in corso 20.153.177,22 2.424.505,57 22.577.682,79 12,03
Totale 127.149.173,85 2.285.678,21 133.826.856,14 5,25
Conto del patrimonio 2007 - attivo - Immobilizzazioni materiali
56
Consistenza iniziale Variazioni Consistenza finale %A) Immobilizzazioni
I) Immobilizzazioni immateriali 2.420.406 62.355 2.482.761 2,58 II) Immobilizzazioni materiali 127.149.174 6.677.682 133.826.856 5,25 III) Immobilizzazioni finanziarie 78.925.124 3.269.263 82.194.387 4,14 Totale Immobilizzazioni 208.494.704 10.009.300 218.504.004 4,80
B) Attivo circolanteI) RimanenzeII) Crediti 33.575.099 960.979- 32.614.120 2,86-
III) Attività finanz. che non costituiscono imm.IV) Disponibilità liquide 5.041.668 7.530.873 12.572.541 149,37 Totale Attivo circolante 38.616.767 6.569.894 45.186.661 17,01
C) Ratei e RiscontiI) Ratei attiviII) Risconti attiviTotale Ratei e Risconti 33.677 - 33.677 TOTALE ATTIVO (A+B+C) 247.145.148 16.579.194 263.724.342 6,71
Consistenza iniziale variazioni Consistenza finaleA) Patrimonio netto
I) Netto patrimoniale 11.837.635 1.175.712 13.013.347 9,93 II) Netto da beni demaniali 31.888.944 - 31.888.944 Totale Patrimonio netto 43.726.578 1.175.712 44.902.291 2,69
B) Conferimenti
I) Conferimenti da trasf. In c/capitale 134.884.859 11.347.953 146.232.812 8,41
II) Conferimenti da concess. da edificare 13.205.077 522.384 13.727.461 3,96 Totale Conferimenti 148.089.936 11.870.336 159.960.273 8,02
C) Debiti 157.253- I) Debiti di finanziamento 32.351.211 1.358.149- 30.993.062 4,20- II) Debiti di funzionamento 14.432.530 2.726.079 17.158.609 18,89 III) Debiti per I.V.A. 46.706 46.706
IV) Debiti per anticipazioni di cassa
V) Debiti per somme anticipate da terzi 8.408.328 1.611.962 10.020.290 19,17
VI) Debiti v/so impr.contr., colleg. e altri 60.157 710.507 770.664 1.181,09 VII)Altri debitiTotale Debiti 55.298.931 3.533.146 58.832.077 6,39
D) Ratei e RiscontiI) Ratei passivi 29.702 29.702 II) Risconti passivi - Totale Ratei e Risconti 29.702 29.702 TOTALE PASSIVO (A+B+C+D) 247.145.147 263.724.342 6,71
Conto del patrimonio (Attivo)- 2007
Conto del patrimonio (Passivo)- 2007
57
PARAMETRI GESTIONALI
L’articolo 228, comma 5 del decreto legislativo 267 del 2000 (Testo unico delle leggi
sull’ordinamento degli enti locali) dispone che al conto del bilancio siano annesse le tabelle dei
parametri gestionali con andamento triennale.
Si tratta di indicatori di efficacia ed efficienza riguardanti alcuni aspetti sia dell’entrata
che di alcuni servizi, distinti in indispensabili, a domanda individuale e diversi.
Poiché tali tabelle non risultano tra gli allegati ai bilanci inviati dall’ente, sono stati
elaborati da questo ufficio istruttore, con riferimento alla gestione del patrimonio, gli indicatori
relativi alla redditività del patrimonio, al patrimonio indisponibile pro capite, al patrimonio
disponibile pro capite, al patrimonio demaniale pro capite.
Come esposto, la redditività del patrimonio è misurata rapportando le entrate
patrimoniali (corrispondenti agli accertamenti di competenza del Titolo III – Entrate
extratributarie del conto di bilancio) con la consistenza del patrimonio disponibile (terreni +
fabbricati) rilevata dal conto del patrimonio. L’indice nel triennio risulta condizionato dalla
consistenza delle entrate patrimoniali; consistenza particolarmente elevata nel 2005 (39%),
ridotta nel 2006 (24,73%) e in ripresa nel 2007 con la percentuale che sfiora il 30%.
Con riferimento ai parametri pro capite, calcolati rapportando la consistenza dei terreni
e i fabbricati disponibili e indisponibili con la popolazione, risultano in continuo aumento i valori
Parametri 2005 2006 2007
Entrate patrimoniali 6.601.551,14 4.061.701,96 4.753.131,26 Valore patrimonio
disponibile 16.921.237,30 16.426.670,03 15.856.004,58 Indice % 39,01 24,73 29,98 Valore beni patrimoniali indisponibili 46.995.781,19 51.625.738,84 53.981.967,42
Popolazione 36.567 36.565 36.497 Indice 1.285,20 1.411,89 1.479,08
Valore beni patrimoniali disponibili 16.921.237,30 16.426.670,03 15.856.004,58
Popolazione 36.567 36.565 36.497 Indice 462,75 449,25 434,45
Valore beni demaniali 31.888.943,72 37.022.856,19 39.629.297,16
Popolazione 36.567 36.565 36.497 Indice 872,07 1.012,52 1.085,82
Parametri gestionali 2005/2006/2007
Denominazione
Gestione del patrimonio
Redditività del patrimonio
Patrimonio indisponibile pro
capite
Patrimonio disponibile pro
capite
Patrimonio demaniale pro
capite
58
riferiti al patrimonio indisponibile e al patrimonio demaniale, mentre è in leggero calo l’indice
del patrimonio disponibile dovuto, stante la popolazione pressoché invariata, alla diminuzione
del valore dei beni, sceso da 16.921.237 euro del 2005 a 15.856.004 euro nel 2007.
59
CONCLUSIONI
Scopo precipuo di un’indagine di controllo successivo sulla gestione è quello di valutare
l’efficienza, l’efficacia e l’economicità dell’attività pubblica. Nel caso di un’indagine sul
patrimonio comunale, l’efficienza dovrebbe essere intesa quale rapporto tra le risorse
necessarie per l’utilizzazione e lo sfruttamento dei beni e il grado di utilità, intesa in termini di
soddisfazione delle esigenze istituzionali, che gli stessi beni sono in grado di offrire, in
relazione agli usi ai quali sono destinati. In questi termini si è dato conto, in primo luogo, delle
spese di manutenzione, ordinaria e straordinaria, affrontate dall’Amministrazione comunale,
per le quali, come già visto, risulta una spesa complessiva, dedotte le entrate derivanti da fitti,
canoni e concessioni di beni di proprietà comunale, pari a 3.653.180,70 euro nel 2005,
3.314.864,94 euro nel 2006 e 5.720.517,22 euro nel 2007, pari ad una spesa per abitante di
circa 100 euro l’anno negli esercizi 2005 e 2006 e che sale a quasi 160 euro per l’anno nel
200715.
A fronte di tale “sacrificio” richiesto ai cittadini, che non tiene conto, peraltro, delle
ulteriori spese di gestione necessarie per il funzionamento degli edifici comunali (energia
elettrica, servizi di pulizia, acqua, ecc.), occorre verificare quali utilità pervengono agli stessi
cittadini grazie al patrimonio immobiliare comunale.
Con riferimento agli edifici destinati ai servizi di pubblica istruzione, come già riferito, il
comune dispone di 12 immobili adibiti a scuola materna, 7 immobili adibiti a scuola elementare
e 3 a scuola media, destinati a soddisfare una popolazione complessiva media, nel triennio di
oltre 3.800 studenti. A questi devono aggiungersi 5 immobili destinati ad asilo nido e i 2
destinati ad ospitare istituti di istruzione superiore. Per la manutenzione degli edifici scolastici,
esclusi quindi gli asili nido, risultano spesi, complessivamente, 1.451.790,83 euro nel 2005,
1.432.569,11 euro nel 2006, e, solo 580.362,30 euro nel 2007. Nel 2005 risultano quindi
spesi, per manutenzioni ordinarie e straordinarie, 367,91 euro a studente ridotti di quasi due
terzi nel 2007.
15 Considerata una popolazione media, nel triennio, di circa 36.500 abitanti
60
Comune di Nuoro - situazione scolastica
Scuole materne 2005 2006 2007 Media triennio
Scuole 12 12 12
Sezioni 39 37 36
Alunni (scuole statali) 814 772 706 764
Rapporto Alunni/Sezioni 20,9 20,9 19,6
Rapporto Alunni/Sezioni (Sardegna) 20,6 20,6 20,2
Rapporto Alunni/Sezioni (Italia) 23,2 22,9 22,8
Scuole elementari
Scuole 7 7 7
Aule 116 116 116
Classi 99 97 95
Alunni 1.835 1.791 1.810 1.812
Rapporto Alunni/Classi 18,5 18,5 19,1
Rapporto Alunni/Classi (Sardegna) 16,9 16,9 16,8
Rapporto Alunni/Classi (Italia) 18,5 18,6 18,7
Scuole medie
Scuole 3 3 3
Aule 100 100 100
Classi 58 56 54
Alunni 1.179 1.158 1.121 1.153
Rapporto Alunni/Classi 20,3 20,7 20,8
Rapporto Alunni/Classi (Sardegna) 19,1 19,0 18,9
Rapporto Alunni/Classi (Italia) 21,1 20,9 21,0
Tot. Alunni 3.828 3.721 3.637 3.729
Tot. Spese manutenzioni 1.451.790,83 1.432.569,11 580.362,30 1.154.907
Rapp. Manut./Alunni 379,26 385,00 159,57 307,94 Asili nido Asili nido 5 5 5 Tot. Utenti 213 210 208 210 Tot. Spese manutenzioni 17.650,77 141.220,18 107.941,72 88.937,56 Rapp. Manut./Utenti 82,87 672,48 518,95 424,77
I dati appena esposti in merito agli edifici scolastici, che peraltro non tengono conto
delle spese di gestione, nonché i dati relativi a popolazione scolastica, numero di classi e di
aule sopra evidenziati, inducono a prospettare se non sia necessaria un’operazione di
razionalizzazione degli immobili ad uso scolastico, per fini, oltrechè puramente economici,
anche di maggiore efficienza degli stessi servizi da destinare alle scuole.
Tra gli edifici comunali risultano, come già peraltro anticipato, anche 5 asili nido, per i
quali scaturiscono spese di manutenzione estremamente variabili nei tre esercizi considerati.
Per il 2005 gli utenti risultavano complessivamente 213, con un rapporto di 82,87 euro a
61
utente per le spese manutentive. Lo stesso rapporto risulta però di oltre 660 euro nel 2006 e di
poco superiore a 500 euro nel 2007.
Con riguardo agli alloggi destinati ad utilizzo residenziale, i dati forniti evidenziano la
particolare onerosità in capo al Comune della gestione di un gran numero di unità immobiliari
di tale tipo, anche se le considerazioni di carattere esclusivamente economico non possono del
tutto prevalere sulle necessità, spesso non rinviabili, dettate da vere e proprie emergenze in
materia di edilizia abitativa che si manifestano in città.
Il comune ha fornito i seguenti dati relativi allo stato di attuazione del piano di
alienazione degli alloggi E.R.P.
A) Numero totale alloggi inseriti in piano di vendita: n° 107+18 = 125
Di questi n° 32 siti in Via Torres non rientrano più fra quelli che l’ Amministrazione
Comunale intende alienare. Totale alienabili n° 93.
Ubicazione alloggi alienabili
- n° 76 in via Ragazzi del 99 - n° 10 in via Deffenu - n° 4 in via Emilia - n° 3 in via Chironi
B) Numero alloggi alienati ( contratti firmati) al 31/12/2008
- n° 15 in via Ragazzi del 99 - n° 8 in via Martiri della libertà * - n° I in via Abruzzi* - n° 2 in via Emilia - n° 4 in via Deffenu
Per un totale di 30 alloggi alienati.
* Gli alloggi alienati in via Martiri della Libertà, e in via Abruzzi rientrano nel piano di vendita a
suo tempo predisposto dall’ ex I.A.C.P di Nuoro che curava la gestione degli alloggi di proprietà
dello Stato divenuti nell’ Ottobre 2003 proprietà del Comune di Nuoro.
Con riguardo alla gestione del patrimonio comunale occorre sottolineare, altresì, la
mancanza di una regolamentazione che stabilisca i criteri generali per la concessione di
impianti sportivi comunali. Al riguardo, come sopra meglio specificato, è da rilevare come, in
alcuni casi, il Comune provveda a versare ai concessionari un canone annuo quale contributo
per le spese di gestione, in altri casi è il Comune che percepisce il canone annuo da parte dei
concessionari, oppure l’Amministrazione sembra richiedere, in cambio della concessione,
l’esecuzione, da parte delle Società sportive, di lavori di manutenzione straordinaria per un
importo prefissato. Nel merito pur non contestando, allo stato degli atti, l’eventuale
opportunità di procedere, per ogni singolo impianto, con le modalità fino ad ora adottate,
tuttavia, sembrano mancare, si ribadisce, anche ai fini della trasparenza dell’azione
62
amministrativa, delle disposizioni che stabiliscano criteri uniformi di scelta dei concessionari e
di modalità di gestione degli impianti.
Sempre a proposito degli impianti sportivi, si è già rilevato come le previsioni d’entrata
rilevabili dai conti consuntivi al capitolo 3010590 “stadio comunale, palazzo dello sport ed altri
impianti” non trovino riscontro nei dati relativi alle corrispondenti riscossioni, sempre pari a 0
euro così come il capitolo 3010580 “Piscine comunali”. Nel merito il Comune dovrà fornire
adeguati chiarimenti circa il mancato rispetto delle previsioni di entrata, anche con riguardo ai
canoni dovuti dai concessionari degli impianti sportivi o se tali proventi risultino inclusi in altre
voci di bilancio. Analoghi chiarimenti dovranno essere forniti circa i capitoli di spesa correnti
1060103 “Prestazioni di servizi – piscine comunali” e 1060200 “Prestazioni di servizi – stadio
comunale, palazzo dello sport ed altri impianti”, con particolare riguardo alle voci che
compongono tali spese, che non trovano riscontro nella documentazione fornita dal comune,
riguardante i contributi concessi alle società sportive.
Notevoli perplessità suscita l’affidamento in comodato gratuito e la gestione dei
parcheggi sotterranei assegnata al Consorzio Azienda Trasporti Pubblici di Nuoro e di cui si è
precedentemente accennato. L’affidamento di tale servizio e delle stesse strutture sotterranee,
risale, sembra, al 1998, nell’ambito di un progetto di risanamento dell’Azienda Trasporti
Pubblici e successivamente prorogato fino al 31 dicembre 2007, data entro la quale doveva
essere definito il nuovo assetto dell’ATP mediante trasformazione della stessa in S.p.A. al quale
definitivamente affidare il servizio con procedura “in house”. Tale procedura, al 31 dicembre
2007 non risultava definita, mentre il sistema di gestione precedentemente adottato prevedeva
che i proventi derivanti dalla gestione sarebbero stati riscossi dall’ATP a titolo di anticipazione
del contributo in c/esercizio, previsto dalla convenzione sottoscritta con il comune e dallo
statuto dell’Azienda, salvo conguaglio. Tale particolare aspetto della gestione, in unione con la
concessione delle strutture sotterranee in comodato d’uso da parte del Comune, suscita
qualche interrogativo. In particolare riguarda la dubbia configurazione giuridica della
concessione delle strutture a titolo di comodato gratuito, quando poi è previsto che verranno
utilizzati i proventi derivanti dalla gestione dei parcheggi al fine di “compensare” il contributo in
c/esercizio da parte del Comune.
Il Comune dispone, infine, di un certo numero di immobili, attualmente non utilizzati,
alcuni anche di notevole pregio e situati in buona posizione in centro città. Tra questi è da
segnalare l’edificio dell’ex Banca d’Italia, oggetto di sopralluogo da parte dell’Ufficio istruttore;
immobile indubbiamente di pregio, ma che necessita di urgenti interventi di ristrutturazione e
ripristino di notevole impegno finanziario e soprattutto di una risoluzione dell’Amministrazione
63
in merito all’effettiva destinazione d’uso. Non occorrono grandi considerazioni per poter
comprendere come per tali edifici sia assolutamente necessario assumere in tempi brevi delle
decisioni circa il loro utilizzo. Occorre che il Comune valuti al più presto la convenienza del loro
mantenimento in capo al patrimonio comunale in relazione all’effettiva necessità per i fini
propri dell’Amministrazione comunale ed agli sforzi finanziari necessari per consentire il loro
ripristino in tempi relativamente brevi consentendone la valorizzandone anche, eventualmente,
attraverso variazioni urbanistiche o di destinazione d’uso ed eludendo l’inevitabile degrado
derivante dall’attuale stato di abbandono.
La razionalizzazione e l’ottimizzazione delle procedure di gestione del patrimonio
immobiliare della Città, anche attraverso la dismissione degli immobili non strategici, si
presentano come obiettivi irrinunciabili, che potrebbero far conseguire all’Amministrazione
comunale, notevolissimi risparmi in termini di risorse finanziarie.
Dalla relazione dell’organo di revisione sullo schema di rendiconto per l’esercizio
finanziario 2005 si legge testualmente:
L’ente non si è dotato di idonee procedure contabili per la compilazione e la tenuta
dell’inventario. Allo stato le rilevazioni risultano essere abbastanza carenti e non molto
aggiornate sullo stato della effettiva consistenza del patrimonio dell’ente; nota già evidenziata
nella precedente relazione al conto consuntivo relativo all’anno 2004.
E ancora:
Permangono le difficoltà nell’utilizzo dell’attuale programma di contabilità e di
rilevazione patrimoniale.
In dipendenza di quanto precede, anche se quest’anno è stato completato manualmente
l’inventario fisico dell’ente, non è stato possibile raggiungere la conciliazione dei valori per
rendere del tutto attendibile la consistenza patrimoniale. Non risulta ancora aggiornato
l’inventario mobiliare.
Analoghe considerazioni si rilevano anche dalla relazione dello stesso organo per il
2007:
Continua ad esistere un notevole ritardo nella regolare tenuta e nell’aggiornamento
degli inventari, sia nel campo dei beni immobili che in quello dei beni mobili. Questa situazione
impedisce all’Amministrazione di avere oltre ad un quadro completo delle sue proprietà anche
quello di porlo nella condizione di perseguire puntualmente e tempestivamente quando si
possono verificare occupazioni abusive di aree appartenenti al patrimonio comunale.
Occorre altresì porre un consistente sforzo al fine di migliorare la gestione degli
immobili comunali locati o concessi a soggetti pubblici e privati, nonché rendere più efficiente
64
l’incasso dei canoni mediante un’attenta gestione dei flussi ed un’incisiva lotta alla morosità ed
al ritardo nei pagamenti e recuperare le annualità accertate e non incassate precedentemente.
Al proposito, dalla relazione illustrativa della Giunta Comunale al rendiconto della
gestione 2005 si evince che: Al fine di arginare il fenomeno delle occupazioni abusive degli
alloggi costituenti il patrimonio dell’edilizia abitativa pubblica, è stato promosso un
monitoraggio finalizzato ad individuare gli alloggi disabitati, occupati abusivamente o
saltuariamente dagli assegnatari.
Sono state tenute n. 3 conferenze di servizio con lo IACP e l’Ufficio Patrimonio dell’Ente
Sono stati sottoposti a controllo n. 60 alloggi con 120 sovralluoghi in loco e svolti c.a.
1000 accertamenti informativi concernenti le posizioni anagrafiche, reddituali e catastali.
La revisione del sistema informativo del patrimonio sembra quindi il primo necessario
passo per il perfezionamento delle procedure di gestione degli immobili comunali. Questo
costituisce, infatti, un importante strumento per una moderna organizzazione del patrimonio
stesso, poiché consente un più celere ed agevole accesso alle informazioni, tale da redbnere
più rapidi i tempi di istruttoria e le decisioni da adottare per la corretta ed efficiente gestione
degli immobili.
La realizzazione di un efficiente sistema informativo sembra oltremodo necessario anche
in relazione all’attuale organizzazione degli uffici comunali in materia, dato che la gestione dei
singoli immobili, come già esposto, è di competenza del settore dell’amministrazione che in
concreto li utilizza. Tale procedura organizzativa, che può essere più o meno funzionale alla
concreta azione amministrativa, potrebbe non consentire, tuttavia, una visione complessiva
delle problematiche gestionali legate alla tenuta del patrimonio immobiliare e che comportano
una necessaria pianificazione degli interventi di manutenzione ordinaria e soprattutto
straordinaria, quasi sempre di notevole impegno finanziario.
Si debbono effettuare alcune altre notazioni.
Si è rilevata, nella relazione, la necessità di aggiornare il regolamento per la gestione
del patrimonio. Sembra in contrasto con norme del codice degli appalti (per es. art. 56 d. lgs.
163/2006) – e, quindi, con norme comunitarie – la previsione della possibilità di stipulare a
trattativa privata quando l’asta pubblica sia andata deserta o siano state presentate offerte
irregolari o non valide, con riduzione del prezzo del venti per cento.
Il ricorso alla trattativa privata (procedura negoziata) non consente la modifica
sostanziale delle clausole della gara.
L’art. 10 del regolamento, disciplinando la vendita degli immobili, non sembra
prevedere il caso dei conduttori morosi, ai quali dovrebbe essere precluso l’acquisto, se non
previa sanatoria della morosità (pag. 20 della presente relazione).
65
Si chiede se il consegnatario, ai sensi dell’articolo 233 del TUEL presenti il conto
giudiziale della gestione.
Desta perplessità l’impossibilità di accertare i redditi degli inquilini abusivi e, comunque,
sembrano occorrere, per evidenti ragioni di giustizia sostanziale, provvedimenti risolutivi.
E’ necessario che l’Amministrazione, in sede di deduzioni, fornisca chiarimenti sulla
gestione della casa protetta per anziani: se l’accesso sia limitato ad anziani autosufficienti e se
gli ospiti paghino un corrispettivo. La spesa media sostenuta dal Comune con il finanziamento
a titolo di contributo ammonta a 71 euro giornaliero per anziano.
Non vi è dubbio che, ferma restando la propria autonomia, il Comune dovrebbe
assumersi l’onere di valutare l’esistenza o la mancanza di utilità economica e sociale dei propri
beni ed adottare i conseguenti atti gestori fino alla eventuale decisione di alienare quei beni
per i quali la suddetta valutazione abbia sortito esito negativo e per lo meno con riguardo a
quelli (non tutti lo sono) che sono appetibili sul mercato.
Sembra, inoltre, necessario rendere adeguata alla consistenza del patrimonio
immobiliare da amministrare, la capacità degli uffici che se ne occupano.
Per quanto riguarda, in particolarel’edificio già sede della Banca d’Italia, si rileva che
l’acquisto sarebbe dovuto avvenire nell’ambito di un programma che oltre ad indicare la
destinazione da dare all’immobile, al fine della sua fruizione, avrebbe dovuto prevedere e
stanziare le somme per la sua ristrutturazione ai fini dell’uso individuato e anche il costo della
successiva gestione, nonché i mezzi di bilancio con cui fare fronti ai costi della gestione.
In sede di deduzioni, l’Amministrazione ben potrà fornire chiarimenti.
Infine, l’Amministrazione comunale potrà in sede di deduzioni e di adunanza pubblica,
indicare quali iniziative abbia preso o sia per prendere in relazione all’articolo 58 del d.l. 25
giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
Tale norma dispone che gli enti locali (e non solo), con delibera dell’Organo di governo
individua, redigendo apposito elenco, … i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di propria
competenza, non strumentali all0’esercizio delle proprie funzioni istituzionale, suscettibili di
valorizzazione ovvero di dismissione. Viene così redatto il piano delle alienazioni e
valorizzazioni immobiliari allegato al bilancio di previsione.
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LE RISULTANZE DELL’ADUNANZA PUBBLICA E CONSIDERAZIONI
CONCLUSIVE
All’adunanza pubblica del 15 luglio 2009 per il Comune di Nuoro sono comparsi il signor Gianni
Angioni, Assessore al bilancio, patrimonio e tributi del Comune e la dottoressa Irene
Marcomini, Responsabile del Servizio Finanziaria e patrimonio.
Il Comune non si è avvalso della facoltà di depositare deduzioni scritte prima dell’adunanza.
Ottenuta la parola dal Presidente, dopo l’esposizione del Relatore, l’Assessore Sig. Angioni
espone che l’Ufficio patrimonio del Comune di Nuoro presenta alcune carenze e che ciascun
Assessorato gestisce direttamente gli impianti connessi al proprio ambito di attività.
Per quanto concerne la specifica competenza del Settore Patrimonio, esso si occupa degli
immobili ad uso abitativo e dei c.d. reliquati.
L’Assessore afferma che non intende sminuire la portata delle osservazioni che sono state
mosse, in relazione, all’organizzazione della gestione del patrimonio e che si farà portatore,
presso la Giunta municipale, dei problemi individuati.
Circa gli alloggi popolari, l’Amministrazione ha iniziato una campagna di alienazioni. Gli
immobili risalgono anche agli anni ’50 e ’60 e non sono in buone condizioni di manutenzione.
Gli introiti vengono destinati alla manutenzione degli immobili che non sono alienabili perché
destinati all’emergenza abitativa.
Si tratta di alloggi destinati a soggetti in situazione sociale di marginalità. L’Amministrazione
solleciterà il pagamento dei canoni, ma si può dubitare che si potrà realizzare qualcosa.
E’ stata fatto anche un intervento presso la Prefettura, data la delicatezza sociale della
questione. Gli occupanti non sono certamente in condizioni di pagare alcunché e si tratta di
alloggi in condizioni estremamente precarie.
Per gli altri alloggi, da alienare, sono stati individuati alloggi destinati a soggetti non morosi nel
pagamento dei canoni. I prezzi sono intorno ai 17.000 euro, ma non c’è stata la corsa
all’acquisto. Si tratta di alloggi abitati da pensionati con scarse disponibilità economiche o
giovani con lavori precari. Il Comune ha provato anche a sensibilizzare l’istituto bancario
tesoriere.
Si cercherà di individuare forme di pagamento che facilitino la vendita.
Per quanto riguarda gli impianti sportivi, come già detto, ogni Assessorato gestisce
direttamente gli edifici connessi alla propria attività. Così è l’Assessorato alla Sport che
gestisce tali impianti.
In molte convenzioni è stata inserita la clausola per cui i canoni per il godimento dell’impianto
devono essere utilizzati per l’effettuazione di lavori di manutenzione.
Il Servizio Patrimonio gestisce solo alcuni segmenti di tutto il patrimonio immobiliare.
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Circa i c.d reliquati – gestiti direttamente dal “Patrimonio”, l’Assessore riferisce che
recentemente si è arrivati, anche attraverso incarichi professionali, ad individuare la reale
proprietà di tali reliquati. Si tratta, talvolta, di porzioni residuali di opere stradali del passato.
Un’altra parte dei reliquati è stata vincolata dall’Urbanistica o dalla Polizia Municipale per
l’allargamento di strade o marciapiedi e, quindi, si è stabilità l’inalienabilità.
Per altri ancora, mancano gli atti di compravendita. Solo una ventina di tali beni sono
effettivamente alienabili.
L’Assessore riferisce di aver proposto la modifica del regolamento per la cessione. Il problema
è se tali reliquati possano determinare incremento della cubatura edificabile, con conseguenze
sul loro valore. Ci sono discussioni sulle scelte urbanistiche. Peraltro, l’Ufficio Patrimonio ha
completato il monitoraggio. Da un mese a questa parte il Servizio patrimonio è stato
ristrutturato per l’aggiornamento dell’inventario.
Per quanto riguarda la Casa protetta per anziani, in passato era un “ospizio” per vecchi in
condizioni economiche disagiate. L’Assessore riferisce di non conoscere i particolari, perché la
Casa è gestita dai Servizi sociali del Comune. Storicamente sono destinati all’Istituto coloro che
non hanno una buona situazione economica e sono in stato di abbandono dalla famiglia.
L’Assessore non è in grado di riferire se si tratta di ospiti autosufficienti o meno (in relazione
alla retta pagata dal Comune, come rilevato in relazione, infra.)
Anche per il Teatro Eliseo il problema è che esso è gestito da Servizio diverso dal “Patrimonio”.
Il Presidente della Sezione osserva che non si è dedotto sulla rilevata obsolescenza del
regolamento.
Per quanto riguarda l’ATP, con l’attribuzione ad essa di servizi (quali la gestione dei parcheggi
sotterranei e c.d. strisce blu), il Comune ha potuto ridurre il contributo per la gestione del
trasporto pubblico urbano.
L’Assessore riferisce ancora che uno dei parcheggi sotterranei è chiuso per difetti progettuali
che riguardano l’agibilità (è stato realizzato un piano in più abbassando però l’altezza dei
singoli soffitti). Il secondo parcheggio è ampiamente utilizzato dall’ATP. Sui trasferimenti delle
somme non nasconde che vi è un continuo confronto tra il Comune e l’azienda. In pratica,
attraverso l’affidamento della gestione dei parcheggi, l’ATP ottiene parte delle somme che il
Comune versa con notevole ritardo.
All’esito delle risultanze dell’adunanza pubblica e delle deduzioni orali dell’Amministrazione
comunale si confermano le conclusioni già sopra esposte e ne esce rafforzata la necessità di
una visione globale della gestione del patrimonio immobiliare e, quindi, quanto meno la
necessità di un coordinamento tra Assessorati e, comunque, è necessario che venga rivisto e
aggiornato il regolamento per la gestione del patrimonio.
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Il regolamento dovrà anche farsi carico della determinazione dei corrispettivi per l’uso degli
immobili e impianti comunali.
Si è già, sopra, manifestata perplessità per le modalità di affidamento della gestione,
soprattutto degli impianti sportivi, con corrispettivo a carico dell’assegnatario consistente
nell’esecuzione di lavori di manutenzione. Quali lavori, fino a quali importi, da chi attestati
costituiscono tutti elementi che il regolamento dovrà risolvere.
Parimenti, per quanto riguarda i rapporti tra ATP e Comune per la gestione dei parcheggi, si è
rilevato, nel corso dell’adunanza pubblica, come, sostanzialmente si realizzi una gestione fuori
bilancio delle somme che l’ATP introita per tale attività e trattiene in conto del contributo per il
servizio di trasporto pubblico, ma dove sembra mancare qualsivoglia attività di
rendicontazione.