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mercoledì, 19 dicembre 2012 Firenze Parte Seconda n. 51 Anno XLIII Bollettino Ufficiale: piazza dell'Unità Italiana, 1 - 50123 Firenze - Fax: 055 - 4384620 BOLLETTINO UFFICIALE della Regione Toscana Repubblica Italiana E-mail: [email protected] Il Bollettino Ufficiale della Regione Toscana è pubblicato esclusivamente in forma digitale, la pubblica- zione avviene di norma il mercoledì, o comunque ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità, ed è diviso in tre parti separate. L’accesso alle edizioni del B.U.R.T., disponibili sul sito WEB della Regione Toscana, è libero, gra- tuito e senza limiti di tempo. Nella Parte Prima si pubblicano lo Statuto regionale, le leggi e i regolamenti della Regione, nonché gli eventuali testi coordinati, il P.R.S. e gli atti di programmazione degli Organi politici, atti degli Organi politici relativi all'interpretazione di norme giuridiche, atti relativi ai referendum, nonché atti della Corte Costituzionale e degli Organi giurisdizionali per gli atti normativi coinvolgenti la Regione Toscana, le ordi- nanze degli organi regionali. Nella Parte Seconda si pubblicano gli atti della Regione, degli Enti Locali, di Enti pubblici o di altri Enti ed Organi la cui pubblicazione sia prevista in leggi e regolamenti dello Stato o della Regione, gli atti della Regione aventi carattere diffusivo generale, atti degli Organi di direzione amministrativa della Regione aventi carattere organizzativo generale. Nella Parte Terza si pubblicano i bandi e gli avvisi di concorso, i bandi e gli avvisi per l’attribuzione di borse di studio, incarichi, contributi, sovvenzioni, benefici economici e finanziari e le relative graduatorie della Regione, degli Enti Locali e degli altri Enti pubblici, si pubblicano inoltre ai fini della loro massima conoscibilità, anche i bandi e gli avvisi disciplinati dalla legge regionale 13 luglio 2007, n. 38 (Norme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolarità del lavoro). Ciascuna parte, comprende la stampa di Supplementi, abbinata all’edizione ordinaria di riferimento, per la pubblicazione di atti di particolare voluminosità e complessità, o in presenza di specifiche esigenze connesse alla tipologia degli atti.

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mercoledì, 19 dicembre 2012 Firenze

Parte Seconda n. 51

Anno XLIII

Bollettino Ufficiale: piazza dell'Unità Italiana, 1 - 50123 Firenze - Fax: 055 - 4384620

BOLLETTINO UFFICIALEdella Regione Toscana

Repubblica Italiana

E-mail: [email protected]

Il Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana è pubblicato esclusivamente in forma digitale, la pubblica-zione avviene di norma il mercoledì, o comunque ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità, ed è diviso in tre parti separate.

L’accesso alle edizioni del B.U.R.T., disponibili sul sito WEB della Regione Toscana, è libero, gra-tuito e senza limiti di tempo.

Nella Parte Prima si pubblicano lo Statuto regionale, le leggi e i regolamenti della Regione, nonché gli eventuali testi coordinati, il P.R.S. e gli atti di programmazione degli Organi politici, atti degli Organi politici relativi all'interpretazione di norme giuridiche, atti relativi ai referendum, nonché atti della Corte Costituzionale e degli Organi giurisdizionali per gli atti normativi coinvolgenti la Regione Toscana, le ordi-nanze degli organi regionali.

Nella Parte Seconda si pubblicano gli atti della Regione, degli Enti Locali, di Enti pubblici o di altri Enti ed Organi la cui pubblicazione sia prevista in leggi e regolamenti dello Stato o della Regione, gli atti della Regione aventi carattere diffusivo generale, atti degli Organi di direzione amministrativa della Regione aventi carattere organizzativo generale.

Nella Parte Terza si pubblicano i bandi e gli avvisi di concorso, i bandi e gli avvisi per l’attribuzione di borse di studio, incarichi, contributi, sovvenzioni, benefi ci economici e fi nanziari e le relative graduatorie della Regione, degli Enti Locali e degli altri Enti pubblici, si pubblicano inoltre ai fi ni della loro massima conoscibilità, anche i bandi e gli avvisi disciplinati dalla legge regionale 13 luglio 2007, n. 38 (Norme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolarità del lavoro).

Ciascuna parte, comprende la stampa di Supplementi, abbinata all’edizione ordinaria di riferimento, per la pubblicazione di atti di particolare voluminosità e complessità, o in presenza di specifi che esigenze connesse alla tipologia degli atti.

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2 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

SOMMARIO

SEZIONE I

CONSIGLIO REGIONALE- Mozioni

MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 338

In merito ai pedaggi sulla rete autostradale toscana. pag. 10

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MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 384

In merito all’attuazione della sentenza della Corte Costituzionale 12 gennaio 2011, n. 26, al riguardo del rispetto degli esiti referendari relativi all’abrogazione dell’adeguata remunerazione del capitale investito nella tariffa del servizio idrico. ” 10

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MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 405

In merito alla necessità di un incremento dell’assistenza sanitaria e psicologica nelle strutture detentive toscane. ” 11

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MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 423

In merito alla realizzazione di un sito web di raccolta dei bandi pubblici di aiuti e fi nanziamento alla collettività. ” 12

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MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 444

In merito all’aliquota dellimposta municipale propria (IMU) ridotta per gli anziani che acquisiscono la residenza anagrafi ca presso istituti di cura o sanitari a seguito di ricovero permanente. ” 12

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MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 448

In merito alle misure di emergenza economia. ” 13

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MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 457

Esenzione pagamento dell’Imposta municipale unica (IMU) per gli alluvionati dei territori della Toscana. ” 14

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MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 466

Salvaguardia del Museo dell’Opera di Santa Croce. ” 15

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MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 468

Abolizione canone speciale RAI. ” 16_____________

MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 481

Sull’anticipo dei risarcimenti alle famiglie danneggiate dall’esplosione del metanodotto del Mulino. ” 17

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MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 483

In merito alla situazione ed alle prospettive produttive ed occupazionali dell’azienda Edilcentro di Chiusi. ” 17

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MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 484

In merito agli sviluppi della vicenda riguardante la perdita dei bidoni dal cargo Venezia nel mare toscano. ” 19

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MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 496

In merito a nuove misure per la crescita dell’Italia improntate ad una maggiore equità. ” 20

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MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 503

Omofobia e transfobia: educazione delle nuove generazioni e formazione d’insegnanti e genitori. ” 21

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MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 517

In merito alla situazione del carcere di Porto Azzurro. ” 22

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MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 529

In merito alla drammatica situazione dei precari nella scuola. ” 23

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319.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

DELIBERAZIONE 3 dicembre 2012, n. 1066

Accordo tra la Regione Liguria e la Regione Toscana ai sensi dell’art. 182 comma 3 del D.Lgs. 152/2006 e dell’art. 17 della L.R. 25/1998 per operazioni interregionali di gestione dei rifi uti. ” 38

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DELIBERAZIONE 3 dicembre 2012, n. 1068

Sostegno della Regione Toscana all’innalzamento della sicurezza delle micro e piccole imprese del settore orafo operanti in Toscana. ” 45

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DELIBERAZIONE 3 dicembre 2012, n. 1071

Attuazione Progetto Integrato di Sviluppo “Contrasto all’evasione fi scale ed all’illegalità economica”: aggiornamento. ” 46

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DELIBERAZIONE 3 dicembre 2012, n. 1072

D.Lgs. 102 del 29/03/2004; D.lgs. 82 del 18/04/2008. Richiesta al MiPAAF del riconoscimento dell’evento calamitoso alluvione del 11-12 - e 27 -28 novembre 2012 per alcuni comuni delle Province di Grosseto, Siena e Massa-Carrara. ” 82

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DELIBERAZIONE 3 dicembre 2012, n. 1073

D.G.R. n. 373/2012. PIS Grandi Poli industriali. Piano di reindustrializzazione della Provincia di Massa Carrara ex legge 99/2009. Cofi nanziamento all’ I.M.M Carrara SpA per la realizzazione dell’intervento denominato “Centro tecnologico interprovinciale per il trasferimento dell’innovazione e per la caratterizzazione dei materiali lapidei”. ” 84

- Dirigenza-Decreti

Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e Coesione SocialeArea di Coordinamento Sistema Socio-Sanitario RegionaleSettore Governo Clinico, Programmazione e Ricerca

DECRETO 28 novembre 2012, n. 5705certifi cato il 07-12-2012

L.R. 26/2009 - Approvazione esiti istruttoria ammissibilità progetti strutturanti - asse 2 - Cooperazione Sanitaria, di cui al punto 4.3.3. lettera

MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 538

In merito alla prevista soppressione del nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco di Grosseto. ” 23

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MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 549

Per un effettivo abbattimento delle barriere della comunicazione e per una maggiore inclusione sociale. ” 24

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MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 555

Centralità dell’istruzione pubblica e ascolto del mondo della scuola. ” 27

PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE- Decreti

DECRETO 4 dicembre 2012, n. 207

L.R. 66/2012 - Approvazione del nuovo testo integrato delle disposizioni per l’attivazione degli interventi del piano di cui al D.P.G.R. 201/2012. ” 27

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DECRETO 5 dicembre 2012, n. 208

Comitato regionale per le discipline del benessere e bionaturali. Costituzione. ” 35

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DECRETO 6 dicembre 2012, n. 209

Associazione “Avviso Pubblico” Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafi e. Delega a partecipare alle sedute dell’assemblea nazionale. ” 36

GIUNTA REGIONALE- Deliberazioni

DELIBERAZIONE 3 dicembre 2012, n. 1064

Decreto legislativo 8 marzo 2010, n.61 recante la “Tutela delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografi che dei vini”. Disposizioni concernenti la rivendicazione delle produzioni DOP e IGP relative alla campagna vendemmiale 2012/2013. ” 36

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4 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

ENTE PARCO REGIONALE DELLA MAREMMA

Procedura di verifi ca di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi dell’articolo 48 della legge regionale 12 febbraio 2010 n. 10 così come modifi cata dalla legge regionale 17 febbraio 2012 n. 6 sul progetto: lotto 290 e - f: - programma di interventi prioritari di recupero e riequilibrio del litorale - d.c.r. 47/2003 - progetto n. 20 “foce del fi ume Ombrone” - realizzazione pennelli a mare e a terra. ” 112

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RETE FERROVIARIA ITALIANA S.p.A. UFFICIO TERRITORIALE PER LE ESPROPRIAZIONI FIRENZE

ORDINANZA 30 novembre 2012, n. 356

Ordine di pagamento diretto delle Indennità di espropriazione. ” 112

ALTRI AVVISI

ASA S.P.A. LIVORNO

Avviso al pubblico di istanza di avvio del procedimento di verifi ca di assoggettabilità alla procedura di V.I.A. -(Art. 48 c. 7 L.R. n.10/2010 e ss.mm.ii). Rinnovo autorizzazione allo scarico depuratore di Bibbona Fontaccia. ” 116

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Avviso al pubblico di istanza di avvio del procedimento di verifi ca di assoggettabilita alla procedura di v.i.a. (art. 48 c. 7 l.r. N.10/2010 e ss.mm.ii). Rinnovo autorizzazione allo scarico depuratore di Campo alla Croce. ” 116

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Avviso al pubblico di istanza di avvio del procedimento di verifi ca di assoggettabilita alla procedura di V.I.A. (Art. 48 c. 7 L.R. n.10/2010 e ss.mm.ii). Rinnovo autorizzazione allo scarico depuratore di Marina di Castagneto. ” 117

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Avviso al pubblico di istanza di avvio del procedimento di verifi ca di assoggettabilita alla procedura di V.I.A. - (Art. 48 c. 7 L.R. n.10/2010 e ss.mm.ii). Rinnovo autorizzazione allo scarico depuratore di Ferriere. ” 117

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Avviso al pubblico di istanza di avvio del procedimento di verifi ca di assoggettabilita alla

b) del PIAI (DGR 26/2012) relativamente alle risorse allocate con DGR 559/2012. ” 87

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Direzione Generale Organizzazione

DECRETO 10 dicembre 2012, n. 5787certifi cato il 11-12-2012

Ulteriore riassetto organizzativo settori Area di coordinamento “Organizzazione. Personale. Sistemi informativi”. ” 89

- Comunicati

Direzione Generale PresidenzaArea di Coordinamento Attività Legislative, Giuridiche ed IstituzionaliSettore Attività Legislativa e Giuridica II

Pubblicità della situazione patrimoniale, relativa all’anno 2011, dei soggetti nominati dal Presidente della Giunta regionale. ” 94

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Direzione Generale Politiche Territoriali Ambientali e per la MobilitàArea di Coordinamento Ambiente Energia e Cambiamenti Climatici

Integrazione e proroga della scadenza per la con-clusione della fase delle consultazioni della Proposta di Piano Ambientale ed Energetico Regionale - PAER 2012-2015. ” 108

ALTRI ENTI

A.R.T.E.A. AGENZIA REGIONALE TOSCANA EROGAZIONI IN AGRICOLTURA

DECRETO 7 dicembre 2012, n. 2299

Reg. (CE) 73/09 e Reg. (CE) 1122/09 - Regimi di sostegno diretto nell’ambito della politica agricola comune - Domanda Unica Campagna 2011. Applicazione di riduzioni di cui al regime condizionalità in riferimento al Decreto dirigenziale n. 144 del 19 novembre 2012. ” 109

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AUTORITA’ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA

Avviso relativo all’adozione della Delibera di Comitato istituzionale n. 15 del 22.11.12. ” 112

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519.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

bientale di competenza comunale, ai sensi degli arti-coli 48 e 49 della L.R.T. 10/2010 e s.m.i., del “Progetto di proroga dell’attività estrattiva nella cava di pietra VAL VALIGIE DI SOPRA” in località Giugnola nel Comune di Firenzuola. ” 121

- Decreti

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DIAREZZO

DECRETO 5 dicembre 2012, n. 601

Lavori di irrigazione del 3° Stralcio e del 2° Lotto del I Distretto Irriguo del Comprensorio Montedo-glio. 4° Raggruppamento lett. B. Pagamento diretto indennità di asservimento e di occupazione. ” 121

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DECRETO 5 dicembre 2012, n. 602

Lavori urgenti per il riassetto idraulico del torren-te Foenna mediante il sopralzo ed il ringrosso delle arginature nel tratto compreso tra il ponte della su-perstrada ed il ponte di Guazzino in Comune di Sina-lunga. Deposito indennità di espropriazione. ” 121

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AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DIPISTOIA

DECRETO 6 dicembre 2012, n. 1279

Decreto di esproprio relativo ai lavori di “Colle-gamento tra la SR 66 Pistoiese, la SP Variante Prate-se e la SP 9 Montalbano per il superamento dei cen-tri abitati compresi tra il sottopasso autostradale ed il centro di Pistoia”. Immobili siti in comune di Pi-stoia, foglio 254, mappali 476, 837 e 883. Pronuncia di espropriazione ai sensi dei combinati art. 20 c14, art. 26 c.11 e artt. 22, 22bis e 23 del DPR 327/2001 e s.m.i. ” 122

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COMUNE DI STAZZEMA (Lucca)

DECRETO 6 dicembre 2012, n. 4

Realizzazione di impianto idroelettrico nella Frazione del Cardoso. Decreto di Esproprio ai sensi dell’art. 22 del D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327. ” 123

- Determinazioni

procedura di V.I.A. - (Art. 48 c. 7 L.R. n. 10/2010 e ss.mm.ii). Rinnovo autorizzazione allo scarico depuratore di Guardamare. ” 118

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Avviso al pubblico di istanza di avvio del procedimento di verifi ca di assoggettabilita alla procedura di V.I.A. (art. 48 c. 7 l.r. n.10/2010 e ss.mm.ii). Rinnovo autorizzazione allo scarico depuratore di lentisco. ” 119

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EFFEDUE S.R.L. LASTRA A SIGNA (Firenze)

Avviso al pubblico di istanza di avvio del procedimento di verifi ca di assoggettabilità alla procedura di V.I.A. (art. 48 comma 4 l.r. 10/2020). Progetto preliminare per la riattivazione della cava di pietra ornamentale denominata Ponte a Cosce Località Ponte a Cosce S.P. Val di Forfora Comune di Pescia Provincia di Pistoia. ” 119

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MASSINI & GORI S.R.L.MONTEVARCHI (Arezzo)

Avviso di presentazione di istanza di verifi ca di assoggettabilità alla V.I.A. di competenza provinciale - art. 48 e seguenti della L.R.Toscana n. 10/2010 e ss.mm.ii., relativa al progetto di realizzazione di un impianto idroelettrico ad acqua fl uente sul fi ume Arno in loc. Montanina nei comuni di Castel Focognano (AR) e Subbiano (AR). ” 120

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VIVAZ S.R.L. MILANO

L.R. 10/2010 e smi, artt. 48 e 49, Procedimento di verifi ca di assoggettabilità. Avviso di avvenuto deposito della documentazione relativa allistanza per il rilascio del permesso di ricerca di acque termali denominato “Podere Banditella”, presentato da VIVAZ srl con Sede Legale in Milano alla Piazza Armando DIAZ n. 7 cap 20123. ” 120

SEZIONE II

- Deliberazioni

COMUNE DI FIRENZUOLA (Firenze)

DELIBERAZIONE 30 novembre 2012, n. 117

Provvedimento conclusivo della procedura di veri-fi ca di assoggettabilità alla valutazione di impatto am-

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6 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Montalla per uso Servizi Igienici-. Ditta: AZ. AGRI-TUR. I PAGLIAI. Pratica n. csa2012_00049. ” 133

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T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche. Domanda in data 22/05/2012 per concessione di deri-vazione di acqua sotterranea in Comune di Anghiari loc. San Lorenzo per uso Consumo Umano-. Ditta: AZ. AGR. IL SASSO DI PACI SILVIA pratica n. csa2010_00020. ” 133

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T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche. Domanda in data per concessione di derivazione di acqua sotterranea in Comune di Cortona loc. San Pietro a Cegliolo per uso Servizi Igienici-. dit-ta: AZ. AGRITUR. BORGO ELENA. Pratica n. csa2012_00052. ” 133

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T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche. Do-manda in data 07/12/2012 per concessione di deriva-zione di acqua sotterranea in Comune di San Giovan-ni Valdarno loc. Corso Italia, 20 per uso Irrigazione Verde Pubblico. Ditta: CASSA DI RISPARMIO DI FIRENZE. Pratica n. csa2011_00026. ” 133

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Approvazione del Piano Faunistico Venatorio Pro-vinciale 2012-2015. ” 134

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AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DIFIRENZE

Avviso relativo a domanda di concessione di deri-vazione d’acqua pubblica. Pratica n. 837. ” 134

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AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DIGROSSETO

Concessione preferenziale di derivazione di acqua pubblica dal pozzo ubicato in loc. S. Antonio, nel Co-mune di Campagnatico intestata alla Ditta Carresi Gabriele. Prat. 896/2010. ” 134

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Concessione preferenziale di derivazione di acqua pubblica dal pozzo ubicato in loc. S. Antonio, nel Co-mune di Campagnatico intestata alla Ditta Carresi Gabriele. Prat. 6512/2010. ” 134

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Concessione preferenziale di derivazione di acqua pubblica dal pozzo ubicato in loc. Alberese, Str. del

COMUNE DI CAMPO NELL’ELBA (Livorno)

DETERMINAZIONE 4 dicembre 2012, n. 281

Sostituzione isole ecologiche a scomparsa danneg-giate dall’alluvione del 7/11/2011- approvazione pro-getto preliminare/defi nitivo-. ” 125

- Disposizioni

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DIFIRENZE

DISPOSIZIONE 19 agosto 2012, n. 2370

Declassifi cazione della via di Gondilagi, di una porzione relitta di via San Quirichino e della ex stra-da vicinale denominata di Bozzola Stradoncino nel comune di Firenze. ” 129

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DISPOSIZIONE 4 dicembre 2012, n. 4524

Dismissione di relitto stradale posto in Firenze via di Montione. ” 130

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AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA

DISPOSIZIONE 27 novembre 2012, n. 1637

Classifi cazione a strada comunale di un tratto del-la S.P. 62 “di Castelnuovo Berardenga” compreso dal-la progressiva km. 10+200 al km. 10+700 - Sviluppo interno al centro abitato di Castelnuovo Berardenga in loc. Il Romito, via dellArbia. ” 131

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DISPOSIZIONE 27 novembre 2012, n. 1638

Classifi cazione e trasferimento della proprietà al Comune di Monteroni d’Arbia di un tratto del vec-chio tracciato della S.R. 2 “Cassia” dal km. 211+484 al km. 212+245. ” 132

- Avvisi

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DIAREZZO

T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche. Do-manda in data 16/11/2012 per concessione di deriva-zione di acqua sotterranea in Comune di Cortona loc.

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719.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Domanda presentata dalla Società Semplice Ber-gonza per concessione derivazione acqua. Pratica n. 21220. ” 137

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COMUNE DI CAMPI BISENZIO (Firenze)

Approvazione del Piano di Recupero “Ex-Tin-toria Magni” proponente: Poliarma scarl. località: Sant’Angelo a Lecore - via Mammoli. ” 137

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COMUNE DI CAPOLIVERI (Livorno)

Avviso pubblico delibera C.C. n. 84/2012. ” 137_____________

COMUNE DI CASTEL DEL PIANO (Grosseto)

Approvazione variante art. 25 del Regolamento Urbanistico “Risparmio energetico ed energie rinno-vabili”. ” 138

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COMUNE DI CASTELFIORENTINO (Firenze)

4° Variante al Regolamento Urbanistico. Appro-vazione del provvedimento ai sensi dell’art. 17 della L.R. 1/2005. ” 138

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COMUNE DI CASTELL’AZZARA (Grosseto)

Piano di Recupero di iniziativa comunale del pa-trimonio edilizio esistente del Centro Storico di Ca-stell’Azzara - L.R. 1/2005 - Approvazione. ” 138

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COMUNE DI CAVRIGLIA (Arezzo)

Adozione del piano attuativo di iniziativa privata per la realizzazione di un complesso ricettivo in zona FTA1, località Poggio ai Frati, via dei Colli, con con-testuale variante al Regolamento Urbanistico. ” 139

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COMUNE DI GREVE IN CHIANTI (Firenze)

Asservimento degli immobili necessari per i lavori di costruzione ed esercizio di un elettrodotto in cavo aereo MT 15 Kv e sotterraneo BT (400 V) compreso un nuovo posto di trasformazione sul palo (PTP) in loc. Ferrone nel Comune di Greve in Chianti. Decreto di asservimento n. 02 del 13.09.2012. Autorizzazione al deposito indennità provvisoria presso la Cassa De-positi e Prestiti. ” 139

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Mare, nel Comune di Grosseto, intestata alla Ditta Nocchi Stefano, Michele, Andrea, Massimiliano, Giu-lia S. S. Agr. Prat. 10/2010. ” 135

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Concessione preferenziale di derivazione di acqua pubblica dal pozzo ubicato in loc. Alberese, Str. del Mare, nel Comune di Grosseto, intestata alla Ditta Nocchi Stefano, Michele, Andrea, Massimiliano, Giu-lia S. S. Agr. Prat. 1495/2010. ” 135

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Ditta Soc. Agr. A.r.l. Capalbiofattoria. Domanda di Concessione di derivazione di acque sotterranee. Pratica n. 008/2012. ” 135

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Concessione di derivazione di acqua pubblica dal fosso della Dolcina in loc. Pescia Fiorentina nel Co-mune di Capalbio intestata alla Ditta Bei Patrizia. Pratica PC 030/2009. ” 135

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AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DIPISTOIA

Domanda presentata dalla ditta Gualtiero Gradi & C. S.r.l. per concessione utilizzazione acqua. Prati-ca n. 5316. ” 136

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AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA

Domanda presentata dalla Soc. Enel Distribuzione s.p.a. - zona di Siena - per concessione di derivazione acqua. Pratica n. 21307. ” 136

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Domanda presentata dalla Società Semplice Casa-nuova per concessione derivazione acqua. Pratica n. 21309. ” 136

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Domanda presentata dalla Soc. Jaipur per conces-sione derivazione acqua. Pratica n. 21310. ” 136

_____________

Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale - Modifi ca della disciplina di piano per l’individuazio-ne dei termini per gli adempimenti conseguenti all’en-trata in vigore del P.T.C.P. - Adozione. ” 136

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Domanda presentata dalla Soc. Terre Toscane So-cietà Agricola s.r.l. per concessione derivazione acqua. Pratica n. 21308. ” 137

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8 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Variante al Piano di Lottizzazione denominato “Le Lari”, in località Prunetta - Approvazione (Legge Regionale 3 gennaio 2005, n.1, art. 69). ” 142

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COMUNE DI POGGIBONSI (Siena)

Approvazione decima variante al Regolamento Urbanistico comunale - Avviso di deposito ai sensi dell’art. 17 della L.R. n. 1/2005. ” 143

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COMUNE DI SAN GIOVANNI VALDARNO(Arezzo)

Adozione del Piano di Recupero in zona agricola in loc. “La Casella”. ” 143

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COMUNE DI SAN ROMANO GARFAGNANA (Lucca)

Adozione di variante urbanistica al P. di F. vigente ai sensi dell’art. 6 L.R. n. 8/2012. ” 143

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COMUNE DI SEGGIANO (Grosseto)

Avviso di approvazione del Piano di Recupero del patrimonio edilizio esistentedei centri storici di Altore e Tre Fonti. ” 144

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COMUNE DI SERAVEZZA (Lucca)

Adozione della Variante al Regolamento Urbani-stico comunale vigente relativa alla modifi ca carto-grafi ca e alla scheda norma n. 9 del R.U. per l’area “ex Comid” a Querceta. ” 144

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Regolamento Urbanistico Comunale approva-to con D.C. n. 101 del 02/12/2009. Correzione degli elaborati grafi ci a seguito del pronunciamento sulle osservazioni - ERRATA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA ZONA RR6 A POZZI - APPROVAZIONE RETTIFICA (D.C. n. 80 del 15/11/2012). ” 145

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Adozione del Piano Attuativo di iniziativa priva-ta per l’area DQ_Henraux, in frazione Querceta, ai sensi degli articoli 67 e 70 della legge regionale n. 1/2005. ” 145

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Adozione del Piano di Recupero di iniziativa pri-vata ai sensi degli articoli 67 e 73 della legge regiona-

COMUNE DI LORO CIUFFENNA (Arezzo)

Avviso di adozione di variante n. 7 al Regolamen-to Urbanistico per modifi ca dell’art. 17 delle norme generali.-Adozione della variante con il procedimento di cui agli articoli 16 e 17 della L.R. 1/2005. ” 139

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COMUNE DI MONTALCINO (Siena)

Avviso di avvenuta approvazione con Delib. C.C. n. 72 in data 12.12.2012 del P.A.P.M.A.A. con valore di P.A. dell’Azienda Agricola Caprili di F.lli Bartolo-mei in loc. Podere Caprili - S. Restituta a Montalcino (SI). ” 140

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Avviso di avvenuta approvazione con Delib. C.C. n. 71 in data 12.12.2012 del P.A.P.M.A.A. con valore di P.A. dell’Azienda Agricola della S.A. Castello Ro-mitorio srl in loc. Castello Romitorio-Podere Poggio di Sopra a Montalcino (SI). ” 140

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COMUNE DI MULAZZO (Massa Carrara)

Approvazione di un Piano di recupero ad iniziati-va privata del patrimonio edilizio esistente in località Montale di Canossa, presentato da Argilla Alessan-dra. ” 141

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Approvazione Piano di Recupero del Centro Stori-co di Pieve, Foce e Terceretoli. ” 141

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Approvazione Piano di Recupero del Centro Stori-co di Busatica. ” 141

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COMUNE DI PALAIA (Pisa)

Avviso di adozione variante al Regolamento Urba-nistico U.T.O.E. Forcoli/Baccanella - “R6 - via Geri”. ” 142

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COMUNE DI PIEVE SANTO STEFANO (Arezzo)

Approvazione defi nitiva variante per revisione del Piano Strutturale e del Regolamento Urbanistico per inserimento di una nuova area destinata alla realizza-zione di garage pertinenziali in forma coordinata in via A.M. Camaiti nel capoluogo allegato 1L facente parte della variante n. 1/2011. ” 142

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COMUNE DI PITEGLIO (Pistoia)

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919.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

SUPPLEMENTI

Supplemento n. 166 al B.U. n. 51 del 19/12/2012

CONSIGLIO REGIONALE- Deliberazioni

DELIBERAZIONE 4 dicembre 2012, n. 104

Programma regionale per la promozione e lo svi-luppo dell’amministrazione elettronica e della società dell’informazione e della conoscenza nel sistema re-gionale 2012 - 2015.

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- Risoluzioni

RISOLUZIONE 4 dicembre 2012, n. 169

Collegata alla deliberazione 4 dicembre 2012, n. 104 (Programma regionale per la promozione e lo svi-luppo dell’amministrazione elettronica e della società dell’informazione e della conoscenza nel sistema re-gionale 2012 - 2015).

Supplemento n. 167 al B.U. n. 51 del 19/12/2012

- Statuti

UNIONE DEI COMUNI VALDICHIANA SENESE (Siena)

Statuto dell’Unione.

le n. 1/2005, per la riqualifi cazione di un’ area posta nella frazione di Querceta, denominata RR7 “ex Co-mid”. ” 145

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Adozione del Piano di Lottizzazione di iniziativa privata per l’area denominata CR4, in frazione Quer-ceta, via Federigi, ai sensi degli articoli 67 e 70 della legge regionale n. 1/2005. ” 146

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COMUNE DI ZERI (Massa Carrara)

Avviso di deposito della variante al Regolamento Edilizio Comunale. ” 146

AVVISI DI RETTIFICA

GIUNTA REGIONALE- Deliberazioni

DELIBERAZIONE 22 ottobre 2012, n. 932

Organizzazione Comune di Mercato del settore vi-tivinicolo - campagna 2012 - 2013. Ripartizione delle risorse fi nanziarie assegnate alla Regione Toscana dal Piano Nazionale di Sostegno per le misure previste dal regolamento (CE) n. 1234/2007 come modifi cato dal regolamento (CE) n. 491/2009 e disposizioni attuative della misura investimenti di cui all’articolo 103 duo-vicies del regolamento (CE) n. 1234/2007. (Pubblicata sul B.U. n. 44 del 31/10/2012). ” 146

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10 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

SEZIONE I

CONSIGLIO REGIONALE- Mozioni

MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 338

In merito ai pedaggi sulla rete autostradale toscana.

IL CONSIGLIO REGIONALE

Premesso che dal 1° gennaio 2012 i pedaggi autostradali hanno subito un forte rincaro a causa dell’adeguamento tariffario per l’anno in corso, pari al 3,51 per cento. L’adeguamento tariffario applicato da Autostrade per l’Italia è il risultato di alcune componenti, tra cui l’infl azione (1,47 per cento pari al 70 per cento dell’infl azione registrata nel periodo 1° luglio 2010 – 30 giugno 2011), gli investimenti addizionali inseriti nel IV atto aggiuntivo del 2002 (1,99 per cento) della convenzione unica vigente e la remunerazione dei nuovi investimenti previsti dalla convenzione (0,05 per cento).

Visto che quest’ultimo adeguamento tariffario infl uisce fi no al 6 per cento sul costo del pedaggio dei tratti più brevi, come ad esempio nel caso del tratto dell’A1 tra Firenze Nord a Firenze Sud, il cui pedaggio è passato da 1,70 a 1,80 euro (+5,88 per cento) o nel tratto dell’A12 tra Livorno e Pisa centro, il cui pedaggio è passato da 1,60 a 1,70 euro (+6,25 per cento).

Considerato inoltre che:- le vie alternative per gli autotreni lungo la costa

toscana sono poco percorribili e presentano diversi inconvenienti, anche per il traffi co ordinario dei pendolari, poiché attraversano cittadine e paesi costieri;

- dal 1° gennaio 2012 i costi per gli spostamenti, sia per i pendolari sia per gli autotrasportatori. sono lievitati anche a causa dell’aumento del prezzo dei carburanti

IMPEGNAIL PRESIDENTE

DELLA GIUNTA REGIONALE

a farsi promotore presso il Governo affi nché ridiscuta la convenzione con Autostrade per l’Italia che regola le tariffe.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca

dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007

Il PresidenteGiuliano Fedeli

I SegretariDaniela Lastri

Mauro Romanelli

MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 384

In merito all’attuazione della sentenza della Corte Costituzionale 12 gennaio 2011, n. 26, al riguardo del rispetto degli esiti referendari relativi all’abrogazione dell’adeguata remunerazione del capitale investito nella tariffa del servizio idrico.

IL CONSIGLIO REGIONALE

Ricordato l’esito dei referendum tenutisi il 12 e 13 giugno 2011 attraverso i quali i cittadini si sono espressi in netta maggioranza, fra l’altro, per l’eliminazione, dalla tariffa per il servizio idrico pagata dai cittadini, della quota relativa alla “adeguata remunerazione del capitale investito”, ovvero i profi tti garantiti in tariffa per i soggetti gestori;

Considerato che:- il risultato del referendum è vincolante e quindi

che si debba dare piena attuazione all’esito referendario medesimo;

- il testo del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1 (Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività), sulle cosiddette “liberalizzazioni, convertito, con modifi cazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, nella parte che riguarda la materia idrica (articolo 25), è venuto a confi gurarsi, nella sostanza prevalente, come contrario al rispetto della volontà popolare espressa sul punto dall’esito referendario;

- per contro, il Ministro dell’ambiente Corrado Clini ha inviato una missiva all’Autorità per l’energia elettrica e il gas e ai presidenti delle regioni al fi ne di “segnalare l’esigenza di dare attuazione a quanto stabilito dalla Corte Costituzionale, con la sentenza 26/2011, in merito all’abrogazione del comma 1 dell’articolo 154 del d.lgs 152/06, relativo all’adeguata remunerazione del capitale investito, così come stabilito dal d.p.r. 18 luglio 2011, n. 116”, e quindi di rispettare l’esito referendario sul punto adempiendo alla suddetta sentenza della Corte Costituzionale;

- si è fi nalmente registrato un atto nella direzione del rispetto dell’esito referendario sul punto da parte di un Autorità d’ambito territoriale ottimale del servizio idrico, quella dell’Alto Veneto, che ha deliberato, lo scorso mese

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1119.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

di febbraio, la “ricalibrazione della tariffa del servizio idrico integrato, escludendo la remunerazione del capitale investito dal calcolo della stessa, per rispettare l’esito referendario in merito al secondo quesito”.

IMPEGNALA GIUNTA REGIONALE

ad attivarsi - per quanto di diretta, competenza ed in tutte le sedi deputate - al fi ne di dare attuazione alla sentenza della Corte Costituzionale, n. 26/2011 e così contribuire a dare sul punto attuazione dell’esito referendario dello scorso giugno.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007

Il PresidenteGiuliano Fedeli

I SegretariDaniela Lastri

Mauro Romanelli

MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 405

In merito alla necessità di un incremento dell’as-sistenza sanitaria e psicologica nelle strutture deten-tive toscane.

IL CONSIGLIO REGIONALE

Premesso che:- il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri

del 1° aprile 2008 (Modalità e criteri per il trasferimento al Servizio sanitario nazionale delle funzioni sanitarie, dei rapporti di lavoro, delle risorse fi nanziarie e delle attrezzature e beni strumentali in materia di sanità penitenziaria), riguardante il trasferimento al Servizio sanitario nazionale della sanità penitenziaria fi no ad allora nella competenza del Ministero di giustizia, Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, ne ha attribuito il relativo governo e le relative funzioni alle regioni attraverso il servizio sanitario regionale;

- la suddetta riforma è stata fortemente voluta sia a livello politico che della società civile nell’ottica di migliorare le prestazioni garantendo la piena attuazione del diritto alla salute attraverso l’adeguata organizzazione di una serie di servizi che riguardano il pronto intervento, il medico di base e gli specialisti richiesti dal detenuto e dallo stesso medico di base;

- è nota la situazione di grave sovraffollamento attualmente esistente nelle strutture detentive (istituti di pena, centri diagnostici e terapeutici “CDT” e ospedali psichiatrici giudiziari “OPG”) anche in Toscana, con un conseguente deterioramento delle condizioni di accoglienza ed igienico sanitarie, l’aumento dei casi di violenza ed una grave ripercussione sulla salute fi sica e psichica delle persone detenute, evidenziata da un tragico bollettino riguardante episodi di autolesionismo e suicidi;

- nella grave situazione di disagio sopra descritta vi è un peggioramento anche delle condizioni di lavoro e di salute del personale di polizia penitenziaria, esposto personalmente e continuativamente e quindi costretto a supplire alla carenza dei servizi che sostengano i detenuti in fase di prevenzione e assistenza del malessere psicofìsico;

- dalle drammatiche condizioni in cui opera il personale di polizia penitenziaria, sempre più spesso oggetto di aggressioni e violenze da parte dei reclusi e senza una profi lassi dei rischi connessi al lavoro (tbc, scabbia, epatite, hiv, etc.), costretto a turni massacranti ed a uno stress che a volte diventa insopportabile, emerge un dato signifi cativo riguardante i casi di suicidio tra lo stesso personale di polizia penitenziaria, calcolato a livello nazionale in ottantacinque unità nell’ultimo decennio;

- se è importante la certezza della pena per chi sia stato ritenuto colpevole di reato, è altrettanto importante il rispetto dell’articolo 27 della nostra Costituzione, secondo il quale “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”, così come è importante la garanzia del pieno rispetto del diritto alla salute e della dignità della persona, comprendendo sia le persone trattenute che il personale di polizia penitenziaria presente nelle strutture detentive;

- la Regione Toscana deve ribadire, anche nel contesto penitenziario il suo ruolo da protagonista nella garanzia dei diritti e del benessere dei propri cittadini, rafforzando l’impegno del servizio sanitario regionale per supplire al meglio alle diffi coltà attualmente esistenti attraverso una adeguata azione di promozione della salute, prevenzione e assistenza.

IMPEGNALA GIUNTA REGIONALE

ad incrementare la presenza e l’impegno del servizio sanitario regionale all’interno delle strutture detentive, per rispondere alla situazione in esse realmente esistente sia in termini di presenze sia di disagio psicofi sico e di profi lassi dei detenuti e del personale di polizia penitenziaria;

a predisporre camere di sicurezza attrezzate in tutti i nosocomi della regione ove siano presenti istituti penitenziari al fi ne di assicurare garanzia nel lavoro di ordine pubblico da parte degli operatori di polizia.

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12 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007

Il PresidenteGiuliano Fedeli

I SegretariDaniela Lastri

Mauro Romanelli

MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 423

In merito alla realizzazione di un sito web di raccolta dei bandi pubblici di aiuti e fi nanziamento alla collettività.

IL CONSIGLIO REGIONALE

Considerato che:- la crisi economica che negli ultimi anni ha investito

l’Italia, e più in generale l’Europa, ha reso sempre più essenziale il ruolo di sostegno e stimolo all’economia che rivestono i bandi pubblici per fi nanziamenti e, più in generale, tutte le agevolazioni economiche a favore dei singoli individui. delle associazioni e delle imprese;

- viviamo nella cosiddetta società dell’informazione e della conoscenza in cui le tecnologie dell’informazione, in particolare internet, rivestono un’importanza ormai strategica per il corretto svolgimento e la comunicazione ai cittadini di tutta l’attività della pubblica amministrazione;

- la Regione Toscana e gli enti locali si sono attrezzati negli ultimi anni allo scopo di facilitare e migliorare la comunicazione con i cittadini e rendere più fruibili ed accessibili i servizi a loro destinati, nel tentativo di dare corso alla normativa sull’amministrazione digitale o e-governmentt il sistema di gestione digitalizzata della pubblica amministrazione, il quale, unitamente ad azioni di cambiamento organizzativo, consente di trattare la documentazione e di gestire i procedimenti con sistemi informatici, allo scopo di offrire agli utenti (cittadini, imprese, associazioni) sia servizi più rapidi che nuovi servizi, attraverso, ad esempio, i siti web delle amministrazioni interessate;

- ad oggi buona parte degli aiuti economici ed i fi nanziamenti alla collettività che provengono dai fondi europei, nazionali, regionali e locali, vengono gestiti ed erogati dalle singole amministrazioni centrali, regionali, provinciali e comunali;

- la Regione Toscana e gli enti locali danno notizia e promuovono i bandi pubblici per l’assegnazione delle risorse attraverso degli appositi spazi dedicati all’interno dei propri portali internet;

- l’amministrazione digitale o e-govemment è un processo “indivenire” (che dipende anche dagli aggiornamenti messi a disposizione dalle tecnologie informatiche) che, per sua natura, può essere migliorato nel tempo, tenendo presente sempre lo scopo di migliorare la fruibilità e l’accesso agli atti ed ai servizi messi a disposizione dalla pubblica amministrativa per i cittadini e le imprese.

IMPEGNALA GIUNTA REGIONALE

a valutare la possibilità di realizzare, attraverso le professionalità e le competenze già presenti nella strutture regionali, un unico sito dedicato alla raccolta di tutti i bandi pubblici relativi agli aiuti economici ed ai fi nanziamenti erogati dalla Regione e da tutti gli enti locali del territorio regionale rivolti a tutti i potenziali portatori di interessi, siano essi soggetti singoli o associati, pubblici o privati, con o senza fi nalità di lucro;

ad attivarsi per coinvolgere gli enti locali nella sottoscrizione di un accordo che preveda la compartecipazione degli stessi alla creazione, all’alimentazione ed all’aggiornamento continuo del sito web.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007

Il PresidenteRoberto Giuseppe Benedetti

Il SegretarioDaniela Lastri

MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 444

In merito all’aliquota dell’imposta municipale propria (IMU) ridotta per gli anziani che acquisiscono la residenza anagrafi ca presso istituti di cura o sanitari a seguito di ricovero permanente.

IL CONSIGLIO REGIONALE

Visti gli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 (Disposizioni in materia di federalismo Fiscale Municipale), che hanno istituito e disciplinato l’imposta municipale propria (IMU) introducendo il sistema del federalismo fi scale municipale;

Considerato che il provvedimento suddetto ne fi ssa la decorrenza dal 2014, attribuendo il relativo gettito ai comuni dalla medesima data;

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1319.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Preso atto che il decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 (Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici), convertito, con modifi cazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, all’articolo 13, commi 1 -17 (Anticipazione sperimentale dell’imposta municipale propria), anticipa al 2012 l’applicazione dell’IMU, fi no al 2014 in via sperimentale, ed a pieno regime, invece. dal 2015;

Visto l’emendamento presentato dal gruppo consiliare del Partito democratico alla Camera presso la Commissione Finanze al disegno di legge C. 5109, recante “Disposizioni urgenti in materia di semplifi cazioni tributarie, di effi cientamento e potenziamento delle procedure di accertamento”, dove si richiede l’adozione di una aliquota IMU ridotta per gli anziani che acquisiscono la residenza anagrafi ca presso istituti di cura o sanitari a seguito di ricovero permanente;

Considerata la particolarità del calcolo dell’lMU, dove l’aliquota sulla prima abitazione è fi ssa allo 0,4 per cento con un margine massimo dello 0,2 per cento (in più o in meno) riservato alla discrezione dei sindaci, che però sulla prima casa consente la possibilità di una detrazione pari a 50 euro per ciascun fi glio (minore di 26 anni), fi no ad un massimo di 200 euro;

Valutato che, invece per la seconda casa l’aliquota ordinaria, fi ssata allo 0,76 per cento si applica su un valore catastale maggiorato in media del 60 per cento, dove occorre conoscere la rendita catastale al primo gennaio dell’anno del 2011, incrementarla del 5 per cento e moltiplicarla per un coeffi ciente affi ancato alla tipologia del fabbricato in questione, imposta che riguarda tutto il mondo immobiliare;

Preso atto dei calcoli suddetti, si evidenzia che i più penalizzati dalla nuova imposta sono le persone anziane che vivono sole, perché non possono usufruire della detrazione per i fi gli e che molto spesso abitano in case più grandi, che abitavano quando i fi gli erano conviventi e quindi sovradimensionate rispetto alle proprie esigenze;

Considerati i dati dell’istituto nazionale di statistica (ISTAT), secondo i quali risulta che le famiglie italiane composte di soli anziani sono circa un terzo del totale;

Valutato che chi possiede una sola casa ma ha la residenza altrove, come gli anziani che non risiedono nella loro casa perché si sono dovuti trasferire in una casa di riposo o in un istituto di cura, deve pagare su quell’unica casa di cui è proprietario l’IMU nella versione più cara prevista per la seconda abitazione;

Appurato che per gli anziani ricoverati in ospizio la nuova tassa rischia di tradursi in una vera e propria beffa., perché,

hanno dovuto spostare la loro residenza nella casa di riposo e sono proprietari di un’ abitazione, questa verrà tassata come se fosse una seconda casa, dunque con aliquota più alta e senza detrazioni;

Considerato che se il ricovero dell’anziano è permanente, la casa lasciata vuota va valutata come una seconda casa, e quindi l’IMU da pagare passa dal 4 per mille al 7,6 per mille, quasi il doppio e per circa trecentomila anziani ricoverati in via permanente arriverà una stangata di parecchie migliaia di euro;

Valutato, che secondo i calcoli ISTAT, gli anziani in questione, considerate anche le addizionali dei singoli comuni, potrebbero dover pagare tra i 1500 e i 2000 euro in più rispetto a quelli che avrebbero dovuto pagare se l’imposta fosse stata calcolata sulla prima casa., spese che vanno ad aggiungersi alle rette, sempre più care, delle case di riposo private e pubbliche, che costano in media duemila euro al mese;

Considerati anche i recenti fatti di cronaca che ci forniscono, uno spaccato dei disagi che in tempo di recessione si riversano maggiormente sui soggetti più deboli come gli anziani, portandoli anche a mettere in atto gesti estremi;

IMPEGNALA GIUNTA REGIONALE

ad attivarsi presso il Parlamento ed il Governo per consentire la modifi ca della norma, introducendo la possibilità di non considerare l’adozione di una aliquota IMU calcolata come seconda casa per il periodo di ricovero in cui gli anziani acquisiscono la residenza anagrafi ca presso istituti di cura o sanitari.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007.

Il PresidenteRoberto Giuseppe Benedetti

Il SegretarioMarco Carraresi

MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 448

In merito alle misure di emergenza economia.

IL CONSIGLIO REGIONALE

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14 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Considerato che:- una delle conseguenze più evidenti della crisi

economica generale che da tempo sta attraversando il Paese è rappresentata dalla stretta creditizia e dai crescenti costi di utilizzo del credito a cui sono sottoposte le imprese e le famiglie;

- questa situazione si rifl ette, in particolare, anche sulle imprese della nostra regione, che spesso sono penalizzate anche dalla loro dimensione;

- in questo contesto, le diffi coltà di accesso al credito si manifestano, non solo nel caso di rilevanti iniziative di investimento, ma anche per richieste di liquidità a supporto dell’ordinaria gestione.

Preso atto che:- la Giunta regionale con deliberazione 9 dicembre

2008, n. 1027 (Approvazione dello schema di Protocollo di Intesa “Emergenza Economia” tra Regione Toscana e sistema bancario operante in Toscana), ha approvato lo schema di protocollo di intesa emergenza economia tra Regione Toscana e sistema bancario operante in Toscana, nella quale valutava tra le necessità più sentite dalle imprese, l’esigenza di supportare la domanda di consolidamento del debito a breve termine, nonché lo smobilizzo dei crediti vantati dalle imprese toscane verso la pubblica amministrazione;

- la Giunta regionale con deliberazione 9 gennaio 2012, n. 10 (Interventi di garanzia per la liquidità e per gli investimenti delle imprese”. Modifi ca delle direttive per l`attuazione), ha modiicato le direttive per l`attuazione degli interventi di garanzia per la liquidità e per gli investimenti delle imprese;

- all’interno della sopracitata deliberazione non è presente la casistica dei crediti che le imprese hanno maturato verso la pubblica amministrazione, che rappresentano una forte causa di crisi di liquidità;

- la stretta creditizia sta assumendo proporzioni inaccettabili rischiando altresì di minare la stabilità sociale del Paese, come confermano i recenti fatti di cronaca che vedono protagonisti imprenditori che hanno deciso di togliersi la vita o che sono disposti a perpetrare atti dolosi di giustizia sommaria contro le istituzioni e gli enti da queste rappresentati.

IMPEGNAIL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

a relazionare in tempi brevi al Consiglio regionale sul sistema regionale degli aiuti alle imprese debitamente correlato dal monitoraggio delle azioni intraprese, accompagnando tale relazione da auspicabili proposte di ulteriori interventi che prevedano altresì un maggiore utilizzo di fondi rotativi;

a dare una più concreta attuazione a quanto già previsto nel protocollo d’intesa emergenza economia in

merito allo smobilizzo dei crediti vantati dalle imprese verso la pubblica amministrazione;

a proporre possibili modifi che della normativa regionale atte a favorire, con criteri di maggiore economicità e semplifi cazione burocratica, la cessione di detti crediti ad operatori specializzati del settore;

a mettere in atto iniziative concrete per il sostegno al pagamento delle rate dei mutui immobiliari contratte dalle famiglie toscane in diffi coltà;

ad istituire un numero verde che sia in grado di dare orientamento alle imprese ed alle famiglie in diffi coltà economiche sulle misure messe in atto dalla regione.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007.

Il PresidenteRoberto Giuseppe Benedetti

I SegretariMarco Carraresi

Daniela Lastri

MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 457

Esenzione pagamento dell’Imposta municipale unica (IMU) per gli alluvionati dei territori della Toscana.

IL CONSIGLIO REGIONALE

Premesso che il 26 ottobre 2011, il territorio di Aulla è stato colpito da una grave alluvione che ha severamente danneggiato l’intero tessuto socio-economico della città. Analogamente per quanto accaduto ad Aulla, anche l’Isola d’Elba, nella prima settimana di novembre 2011, è stata teatro della medesima calamità, che ha portato alla distruzione di ponti, case, attività commerciali, chiese e strade, isolando interi paesi;

Considerato che:- la ricostruzione di questi territori è ancora in fase di

attuazione;- gli immobili lesionati dalle due alluvioni

dell’ottobre e novembre scorso: esercizi commerciali, prime e seconde abitazioni, sono già stati ristrutturati a spese dei proprietari, o vertono in uno stato di completa inagibilità;

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1519.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

- secondo la normativa vigente, i cittadini colpiti da calamità non possono benefi ciare di alcuno sgravio fi scale;

- non è ancora arrivato nessun rimborso alle famiglie ed alle imprese che hanno dovuto sostenere ingenti spese per le ristrutturazione;

- alcune famiglie sono tutt’ora sfollate;

Ritenuto inammissibile ed amorale costringere i cittadini vittime di calamità naturale, al pagamento dell’IMU, visto che questi si sono trovati costretti a ristrutturare con grande sacrifi cio i beni oggetto dell’imposta;

IMPEGNALA GIUNTA REGIONALE

a farsi promotrice nei confronti del Governo e degli enti preposti affi nché i cittadini delle località colpite da alluvione siano esentati al pagamento dell’IMU per un periodo di almeno due anni, in riferimento agli immobili danneggiati nel corso delle calamità.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007.

Il PresidenteRoberto Giuseppe Benedetti

I SegretariDaniela Lastri

Mauro Romanelli

MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 466

Salvaguardia del Museo dell’Opera di Santa Croce.

IL CONSIGLIO REGIONALE

Premesso che:- inaugurato nel 1900, il Museo dell’Opera di Santa

Croce, occupa l’antico refettorio dell’omonima Basilica fi orentina e l’ala del convento che divide i due chiostri. Qui sono custoditi alcuni tra i più preziosi capolavori rinascimentali: l’antico refettorio, in particolare, o Cenacolo, custodisce le opere più signifi cative del museo, tra cui il celeberrimo Crocifi sso di Cimabue;

- la chiesa di Santa Croce tutta e il Crocifi sso di Cimabue in particolare divennero il simbolo della devastazione provocata dall’alluvione del 1966;

- da allora, per stessa ammissione dei membri dell’Opera di Santa Croce, Onlus che gestisce e tutela la Basilica e l’annesso museo, poco è cambiato;

- a parte il meccanismo manovrabile che consente di sollevare il Cristo di Cimabue, non molto è stato fatto dal punto di vista della prevenzione del rischio e della messa in sicurezza dei capolavori di Santa Croce. Secondo le parole del segretario generale dell’Opera, Giuseppe De Micheli, “allo stato attuale, i tempi di preavviso non ci consentirebbero alcuna azione effi cace per la messa in sicurezza delle grandi opere”;

- a fronte di un’alluvione analoga a quella del ’66, secondo gli esperti dell’Opera di Santa Croce, ci troveremmo di fronte agli stessi risultati. In pratica la discesa agli inferi di Cristo del Bronzino, le deposizioni di Alessandro Allori e di Francesco Salviati e tutti gli altri grandi dipinti custoditi nel cenacolo di Santa Croce fi nirebbero inesorabilmente sott’acqua.

Considerato che:- il complesso di Santa Croce è gestito e amministrato

fi n dal XIV secolo dall’Opera di Santa Croce, istituzione laica che si occupa della sua tutela e valorizzazione. In quanto fabbriceria, l’Opera è amministrata da un organo collegiale composto di sette consiglieri nominati ogni tre anni con decreto del Ministro dell’interno ed è regolata da un proprio statuto che defi nisce come suo fi ne istituzionale “la concorrenza alla tutela, promozione e valorizzazione, nelle funzioni religiosa, civile, culturale e storica, della Basilica e del complesso monumentale di Santa Croce, nonché di tutti gli altri beni culturali, mobili e immobili nella disponibilità della fabbriceria”;

- mentre in passato le attività dell’ente erano sostenute dai fondi del Governo e da lasciti e offerte dei privati, oggi l’Opera può continuare ad adempiere alla propria funzione prevalentemente grazie al contributo dei visitatori oltre a contributi privati e pubblici;

- dal 1998 l’Opera di Santa Croce è riconosciuta giuridicamente Organizzazione non a fi ni di lucro (ONLUS);

- gli ambiti di azione dell’Opera di Santa Croce per l’adempimento dei fi ni istituzionali sono, infi ne, regolati da rapporti convenzionali con gli enti proprietari del complesso (Fondo edifi ci per il culto del Ministero dell’Interno e Comune di Firenze).

IMPEGNALA GIUNTA REGIONALE

a farsi promotrice presso il Ministero dell’interno affi nché prenda in considerazione il grave rischio a cui sono sottoposti il Museo di Santa Croce e le opere in esso custodite e prenda urgentemente provvedimenti per la messa in sicurezza dei locali e delle opere stesse.

a fare tutto ciò che le compete, di concerto con le province, l’Autorità di bacino e i comuni competenti,

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16 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

per accelerare le operazioni di messa in sicurezza del bacino dell’Arno, con particolare riferimento alla città di Firenze.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007.

Il PresidenteGiuliano Fedeli

I SegretariDaniela Lastri

Gian Luca Lazzeri

MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 468

Abolizione canone speciale RAI.

IL CONSIGLIO REGIONALE

Premesso che:- il pagamento del canone RAI trova il proprio

fondamento giuridico nel regio decreto 21 febbraio 1938, n. 246 (Disciplina degli abbonamenti alle radioaudizioni) convertito, con modifi cazioni, dall legge 4 giugno 1938, n. 880;

- la norma, partorita sedici anni prima dell’avvento della tv in Italia e quasi cinquanta anni prima della diffusione dei computer e di internet, recita, all’articolo 1: “Chiunque detenga uno o più apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni è obbligato al pagamento del canone di abbonamento, giusta le norme di cui al presente decreto. La presenza di un impianto aereo atto alla captazione o trasmissione di onde elettriche o di un dispositivo idoneo a sostituire l’impianto aereo, ovvero di linee interne per il funzionamento di apparecchi radioelettrici, fa presumere la detenzione o l’utenza di un apparecchio radioricevente”;

- appigliandosi al r.d. 246/1938, all’inizio del 2012, la Rai ha ritenuto opportuno esigere il pagamento del canone da parte di tutti coloro che, per l’esercizio della propria attività lavorativa, detengono e fanno uso di dispositivi video quali computer, videofonini, ipad e addirittura sistemi di videosorveglianza.

Considerato che:- in seguito alle proteste dei cittadini la Rai è tornata

indietro sul cosiddetto “canone speciale”, dichiarando pubblicamente che avrebbe rinunciato all’esazione relativa a pc, videofonini etc.;

- fi nché il Governo non modifi cherà il decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 (Disposizioni urgenti per la

crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici), convertito, con modifi cazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, decreto cosiddetto “manovra salva Italia”, la norma resterà in vigore. L’articolo 17 del suddetto decreto recita infatti: “Le imprese e le società, ai sensi di quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, nella relativa dichiarazione dei redditi, devono indicare il numero di abbonamento speciale alla radio o alla televisione la categoria di appartenenza ai fi ni dell’applicazione della tariffa di abbonamento radiotelevisivo speciale, nonché gli altri elementi che saranno eventualmente indicati nel provvedimento di approvazione del modello per la dichiarazione dei redditi, ai fi ni della verifi ca del pagamento del canone di abbonamento radiotelevisivo speciale”. Ciò signifi ca che, se il Governo non interviene, imprese, società, partite IVA, ma anche famiglie, potrebbero essere costrette a pagare comunque il canone speciale relativo a pc e altri apparecchi diversi dalla tv;

- fi no all’anno scorso la Rai sosteneva che per essere soggetti al pagamento bastava il possesso di un sistema adattabile alla ricezione, mentre adesso è necessario che l’apparecchio sia effettivamente adattato. Ma i terminali più moderni sono tutti automaticamente adattati alla ricezione;

- nonostante la retromarcia della Rai sul canone speciale, durante gli scorsi mesi i titolari di diversi tipi di attività si sono visti recapitare il bollettino per il pagamento;

- dal punto di vista giuridico il canone Rai non potrebbe neanche esistere: dalla Corte di cassazione fi no alla Corte europea è stato stabilito che non si tratta di un abbonamento, ma di una vera e propria imposta;

- le condizioni stabilite per evitare di pagare questa imposta non sono cambiate rispetto al r.d. 246/1938: il cittadino deve chiedere il suggellamelo del proprio televisore o denunciarne la cessione a terzi;

- trattandosi di una tassa sul possesso dell’apparecchio, non sul servizio, il contribuente è costretto a pagare anche nel caso in cui non riceva il servizio, com’è il caso delle zone di montagna o dei piccoli comuni, non sempre coperti dal segnale Rai.

IMPEGNALA GIUNTA REGIONALE

a farsi promotrice presso il Governo, anche attraverso la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, affi nché intervenga sul testo del d.l. 201/2011 abrogando l’articolo 17, così da abolire il canone speciale RAI.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca

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1719.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007.

Il PresidenteGiuliano Fedeli

I SegretariDaniela Lastri

Gian Luca Lazzeri

MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 481

Sull’anticipo dei risarcimenti alle famiglie danneggiate dall’esplosione del metanodotto del Mulino.

IL CONSIGLIO REGIONALE

Dato atto che, in data 31 gennaio 2012, il Presidente della Regione Toscana si è dichiarato pronto ad anticipare il risarcimento che la società proprietaria della rete gas è chiamata a riconoscere agli abitanti della zona interessata dall’esplosione come da decreto del Presidente della Giunta regionale 5 marzo 2012, n. 72 (Esplosione della conduttura di un metanodotto verifi catasi il giorno 18 gennaio 2012 nel comune di Tresana. Dichiarazione di stato di emergenza regionale ai sensi dell’art. 11, comma 2, lett. a) L.R. 67/2003);

Riscontrato che:- alcuni residenti lamentano il sostanziale immobilismo

delle istituzioni preposte a sostenere le loro ragioni ed i loro bisogni;

- il 5 marzo 2012, con d.p.g.r. 72/2012, si rimandava a successiva deliberazione della Giunta regionale l’individuazione delle iniziative da assumere;

- nonostante la richiesta di alcune persone rimaste ustionale nello scoppio all’ASL 1 di Massa Carrara, di assistenza per i presidi farmacologici specifi ci e costosi prescritti, il Presidente della Commissione nonché Direttore della Società della Salute abbia respinto queste istanze;

ESPRIME

rincrescimento per la sostanziale latitanza delle misure degli interventi promessi ai residenti danneggiati dall’esplosione al metanodotto del Mulino nel Comune di Tresana ed il grave atteggiamento tenuto dalla dirigenza dell’ASL n. 1 di Massa Carrara nei confronti di richieste legittime ed urgenti cui sarebbe stato necessario rispondere con prontezza in modo da assicurare ai feriti l’assistenza dovuta;

INVITA

IL PRESIDENTE ENRICO ROSSIE L’ASSESSORE LUIGI MARRONI

a dare precise disposizioni all’ASL n. 1 di Massa Carrara affi nché le richieste dei feriti a causa dell’esplosione al metanodotto siano accolte ed ad anticipare ai residenti i risarcimenti dei danni subiti.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007.

Il PresidenteGiuliano Fedeli

I SegretariDaniela Lastri

Gian Luca Lazzeri

MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 483

In merito alla situazione ed alle prospettive produttive ed occupazionali dell’azienda Edilcentro di Chiusi.

IL CONSIGLIO REGIONALE

Premesso che dalla lettura del Report trimestrale (luglio – settembre 2011) relativo al quadro economico della Provincia di Siena elaborato dall’Amministrazione provinciale e dalla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Siena, si evinceva che al termine del citato trimestre i dati del settore manifatturiero, seppur contrastanti risultavano indicativi di una leggera ripresa “riguardante in termini tendenziali sia la produzione che gli ordinativi, mentre il fatturato diminuiva rispetto allo stesso periodo dell’ anno precedente, ed anche il numero delle imprese attive si riduceva, a fronte però di un livello d’occupazione in crescita a partire dal primo trimestre del 2011;

Ricordato che a partire dalla seconda metà del 2011, l’economia internazionale è rapidamente entrata in una nuova fase di diffi coltà che ha avuto quale implicazione un crescente clima di sfi ducia nei riguardi della possibilità di recuperare gli effetti della precedente crisi, ed andando di fatto ad impattare su una situazione regionale al limite della stagnazione;

Ricordato che il nuovo rapporto su “La situazione economica della Toscana. Consuntivo anno 2011. Previsioni 2012 – 2013” elaborato dall’Istituto regionale programmazione economica della Toscana (IRPET) ed

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18 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Unioncamere, mette chiaramente in luce come la nostra regione sia stata “colpita in modo signifi cativo da un contesto di deciso peggioramento”, consegnandoci, in virtù dei dati del secondo semestre del 2011, un’economia “alle porte di una nuova recessione”, e con prospettive di un PIL regionale al meno 1,7 per cento per l’anno 2012;

Ricordato altresì che, contestualmente alle dinamiche strettamente congiunturali, a destare preoccupazione sono le problematiche connesse alla gestione della liquidità e all’accesso al fi nanziamento ed al credito, con le inevitabili ripercussioni sulle prospettive di medio termine;

Richiamato il “Rapporto economico Siena 2012” della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Siena con particolare riferimento al dato relativo al prodotto interno lordo provinciale dal quale si evince “il basso livello di crescita del sistema economico locale “, tant’è che per quasi tutto il 2011 “le variazioni tendenziali del PIL risultano dì segno positivo, ma di piccola entità”. per giungere aduna “variazione tendenziale negativa” nell’ultimo trimestre dell’anno;

Considerato che il suddetto “Rapporto economico Siena 2012” in merito agli indicatori relativi sia alle imprese che al mercato del lavoro nell’anno 2011 ci consegna il seguente quadro: tasso di crescita delle imprese, Siena (-0,2 per cento), Toscana (0,0 per cento); tasso di natalità delle imprese, Siena (5,6 per cento), Toscana (6,9 per cento); tasso di mortalità delle imprese Siena (5,8 per cento), Toscana (6,9 per cento); mentre per quanto attiene il mercato del lavoro il quadro risulta così determinato: tasso di attività, Siena (69 per cento), Toscana (68,1 per cento); tasso di occupazione, Siena (64,3 per cento), Toscana (63,6 per cento); tasso di disoccupazione, Siena (6,6 per cento), Toscana (6,5 per cento); occupati (dati in migliaia), Siena (114), Toscana (1.554,9);

Ricordato inoltre come già da tempo studi condotti sul sistema economico senese abbiano evidenziato tra i fattori di rischio per i comparti manifatturieri e produttivi le situazioni di forte concorrenza esterna connesse a dinamiche legate ai processi di globalizzazione;

Considerato che tra le principali realtà produttive presenti in provincia di Siena può essere inserita l’impresa Edilcentro s.n.c., la quale si articola su tre comparti produttivi principali: metalmeccanico, commercio e trasporti;

Ricordato che i rami d’azienda relativi alla metalmeccanica ed ai trasporti hanno di recente richiesto per un anno, a partire del 4 giugno 2012 al 3 giugno 2013, il riconoscimento della cassa integrazione straordinaria per “cessazione attività” e contestualmente l’attivazione del

percorso di mobilità per circa cento dipendenti, i quali non percepiscono stipendio dal febbraio ultimo scorso;

Ricordato altresì che per tutti i lavoratori in cassa integrazione ordinaria, dal 5 dicembre 2011, si è reso necessario richiedere la corresponsione diretta all’INPS dal momento che la proprietà non ha mantenuto fede agli impegni assunti sottoscrivendo uno specifi co accordo che la impegnava ad anticipare l’importo della cassa integrazione;

Ricordato che per la Provincia di Siena le ore di cassa integrazione presentano i seguenti valori assoluti in termini di ore autorizzate e relative al periodo 2010 – 2012: anno 2010, cassa integrazione guadagni ordinaria 338.505, ore cassa integrazione straordinaria e in deroga 347.565 (totale 686.070); anno 2011, cassa integrazione guadagni ordinaria 289.513, cassa integrazione straordinaria e in deroga 387.375 (totale 676.888); anno 2012, cassa integrazione guadagni ordinaria 179.924, cassa integrazione straordinaria e in deroga 720.542 (totale 900.466);

Alla luce della concreta possibilità che l’azienda Edilcentro s.n.c. possa avanzare la richiesta di concordato preventivo e dell’eventuale interessamento di gruppi industriali, anche stranieri, a rilevare nello specifi co il comparto metalmeccanico;

Preso atto con favore delle azioni promosse sia da parte degli enti locali interessati per territorio, sia da parte delle organizzazioni sindacali, e volte ad analizzare compiutamente il complesso dei fattori che hanno condotto in una situazione di crisi una società caratterizzata da un consistente patrimonio occupazionale frutto anche di forti investimenti di capitale;

IMPEGNALA GIUNTA REGIONALE

ad attivare, di concerto con gli enti locali e le organizzazioni di categoria, sia economiche che sociali, tutte le opportune iniziative al fi ne di monitorare l’evolversi della situazione in atto e sostenere, nei limiti delle proprie competenze, le eventuali ipotesi di soluzione alla crisi in cui versa l’azienda Edilcentro s.n.c., ponendo. anche alla luce del patto per lo sviluppo locale (PASL) della Provincia di Siena, particolare attenzione alla salvaguardia dei posti di lavoro ed alla permanenza in loco di una delle più importanti realtà produttive, non solo per la Valdichiana, bensì per l’intera area senese.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca

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1919.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

- i bidoni tossici vanno necessariamente recuperati, non possono essere abbandonati nei fondali a qualche miglio dal mare protetto di Pianosa ed in pieno Santuario internazionale dei mammiferi marini Pelagos, in un’area di mare anche traffi cata dai pescherecci e interessata dal fenomeno dell’upwelling, dove la risalita delle acque profonde favorisce la produttività biologica e la presenza di krill e piccoli pesci che attirano le grandi balenottere ed i delfi ni. Un pericolo quindi da scongiurare per l’intera catena alimentare marina e conseguentemente anche per la salute delle persone.

Rilevato altresì che tutto questo ripropone, con serietà, il problema del numero sorprendente di perdite di carico e affondamenti (venticinque in trentaquattro anni) segnalati da reporter impegnati nelle inchieste sui traffi ci di rifi uti tossici;

Considerato che:- il traffi co marittimo ha regole ormai inadeguate o

comunque insuffi cienti, in materia di acque territoriali e che pertanto servono norme vincolanti per garantire navigazione in sicurezza e tutela ambientale. Altrettanto si dovrebbe fare anche per le aree demaniali, a difesa degli interessi generali e del bene comune secondo il principio del “chi inquina paga”;

- per monitorare con continuità le conseguenze possibili risulta indispensabile conoscere con esatta precisione la tipologia delle sostanze contenute nei bidoni, iniziando ad analizzare i residui presenti nell’unico bidone recuperato. Anche il monitoraggio ARPAT, che dovrebbe essere esteso alle zone interessate dalle correnti ed essere costante, richiede parametri e ipotesi di partenza sui quali costruire modelli di rilevazione, altrimenti gli stessi controlli potrebbero risultare poco attendibili;

- l’ambiente rappresenta una rilevante ricchezza del nostro paese che va salvaguardata e curata anche per ragioni economiche oltre che etiche e di tutela della salute.

Ricordato l’impegno della Regione Toscana in merito a tutta la vicenda, sia per quanto riguarda la sollecitazione al Governo al fi ne di emanare e o rendere operativi provvedimenti che scongiurino nuovamente simili accadimenti, sia la sollecitazione all’intervento della marina militare per la ricerca e recupero dei bidoni ancora non reperiti;

Appreso che:- sulla questione dei fusti ancora da individuare è stata

inviata nei giorni scorsi una lettera uffi ciale al Presidente del Consiglio dei Ministri da parte della Regione Toscana, Provincie di Pisa e Livorno, Comuni di Pisa e Livorno, in cui “si invita il Governo ad attivarsi con tutti i mezzi a disposizione, compreso l’eventuale utilizzo della Marina militare, per consentire il recupero dei fusti tossici persi al largo di Gorgona nel minor tempo possibile”;

dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007.

Il PresidenteGiuliano Fedeli

I SegretariDaniela Lastri

Gian Luca Lazzeri

MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 484

In merito agli sviluppi della vicenda riguardante la perdita dei bidoni dal cargo Venezia nel mare toscano.

IL CONSIGLIO REGIONALE

Premesso che:- in riferimento al disastro ambientale, avvenuto nella

notte del 17 dicembre 2011 a nord dell’isola di Gorgona, le ultime vicende suggeriscono scenari inquietanti in quanto all’orizzonte non sembra esserci ancora una soluzione concreta;

- ancora ci sono centodue bidoni carichi di sostanze tossiche abbandonati nei nostri fondali;

- la dinamica sulla caduta dei fusti tossici in mare è ancora tutta da chiarire, in particolare per quanto attiene al fronte delle indagini sulle cause e responsabilità, dinamica che risulta, ancora ad oggi, piena di punti oscuri, a partire dal fatto di come fosse stato possibile trasportare un carico simile con un mare così agitato, nonché la imprecisa indicazione successiva della zona dove è avvenuto il fatto, i ritardi nelle informazioni, etc.;

- nonostante le ultime analisi dell’Istituto superiore della sanità non abbiano rilevato anomalie sulle acque campionate e sui pesci, resta in ogni caso il rischio che nel lungo periodo quei bidoni possano trasformarsi in una bomba ecologica, capace di compromettere l’ecosistema di buona parte del Mar Tirreno e di conseguenza anche l’economia legata a pesca e turismo;

- nel dossier intitolato “Rischi” redatto dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (ARPAT) nel mese di febbraio, i tecnici dell’Agenzia esprimevano la preoccupazione di come il rischio contaminazione “potrebbe diventare più consistente se il carico in fondo al mare dovesse rimanervi a lungo”. In questo caso gli effetti sull’ambiente e la biodiversità potrebbero avere gravi ricadute anche per la riserva marina, santuario dei cetacei.

Preso atto che:- a causa delle correnti, del fondo sabbioso e mobile,

dei ritardi nelle ricerche, aumenta di giorno in giorno il rischio che i carichi persi non siano più recuperati;

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20 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 496

In merito a nuove misure per la crescita dell’Italia improntate ad una maggiore equità.

IL CONSIGLIO REGIONALE

Preso atto- del quadro di grave crisi economica e di recessione

conclamata che sta attanagliando l’Italia, dal quale discendono diffi coltà sempre crescenti per i cittadini in termini di pressione fi scale, mancanza di occupazione, contrazione forzata dei consumi, diffi coltà crescenti nell’accesso al credito bancario;

- della ridotta capacità del Governo, in un contesto di grave emergenza, di agire al di fuori dei parametri imposti dalla comunità internazionale e dall’Unione europea, ed apprezzata la sua tempestiva azione di messa in sicurezza dei conti dello Stato.

Ritenuto che:- dopo il tempo del rigore, sia necessario e

indispensabile avviare una nuova fase caratterizzata da provvedimenti fi nalizzati alla crescita e al rilancio dell’economia e improntati ad una maggiore equità e, quindi, ad una redistribuzione della ricchezza;

- tale fase debba prevedere un allentamento dei vincoli imposti dal Governo al sistema delle autonomie locali ed un conseguente rilancio delle istituzioni locali come motori di una nuova crescita;

- l’introduzione dell’imposta municipale unica (IMU) ed il blocco degli investimenti imposto dalle regole del patto di stabilità costituiscano due elementi di forte penalizzazione per gli enti locali: da una parte una tassa, l’IMU, che va a colpire la prima casa, per la schiacciante maggioranza dei cittadini frutto di enormi sacrifi ci ed unico sbocco per i risparmi di una vita, e che al contempo non bilancia gli ingenti tagli imposti dal Governo negli ultimi anni; dall’altra il patto di stabilità che, bloccando gli investimenti, impedisce lo sviluppo del territorio;

- anziché tassare la casa con un’imposta sulle cui modalità di applicazione persistono, peraltro, numerose incertezze, sia da considerare, come un elemento di maggiore equità, l’introduzione di una tassa patrimoniale applicata alle grandi ricchezze e ispirata al principio secondo il quale chi più possiede deve contribuire in maniera maggiore.

IMPEGNALA GIUNTA REGIONALE

a farsi portatrice nei confronti del Governo dell’esigenza, condivisa dagli amministratori locali e da un numero sempre crescente di soggetti del mondo politico, economico, sindacale e della società civile, di

- nella missiva si evidenzia infatti come “in questa situazione critica si inseriscono in queste ore le diffi coltà addotte dall’armatore a continuare la ricerca a causa degli alti costi” e che “le ricerche sono state quindi interrotte col rischio costante di vedere peggiorare lo stato ambientale di un ecosistema particolarmente delicato come quello dell’Arcipelago Toscano”.

Considerato:- infi ne la grande preoccupazione in merito al

perdurare della permanenza in mare dei numerosi fusti sopra ricordati, una vera e propria bomba ecologica che potrebbe far scaturire gravissime conseguenze le cui probabilità certo aumentano costantemente col trascorrere del tempo;

- che quindi sia necessario agire in ogni sede al fi ne di accelerare la ricerca e il recupero dei fusti non ancora individuati.

IMPEGNALA GIUNTA REGIONALE

a proseguire risolutamente nell’azione di coinvol-gimento del Governo affi nché si impegni concretamente a trovare una soluzione per recuperare celermente e mettere in sicurezza questi bidoni, nonché a porre in atto ogni azione affi nché i costi non ricadano sulla collettività e siano addebitati ai responsabili;

a avviare in tempi brevi l’iter, di concerto, per quanto di competenza, col Consiglio regionale e coinvolgendo le amministrazioni locali interessate, per giungere il prima possibile alla defi nizione di uno strumento regolatore per le acque territoriali toscane, che riguardi tutto l’arcipelago, con uno sviluppo costiero di 561 km e un’estensione del mare pari a 15.000 km2, fi no alle coste Corse, gettando le basi per una più stretta collaborazione con la Francia per la difesa del santuario dei cetacei;

a far sì che il Consiglio regionale sia puntualmente informato sullo stato delle ricerche e del recupero, sulle indagini in corso e sugli sviluppi giudiziari della vicenda.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007.

Il PresidenteGiuliano Fedeli

I SegretariDaniela Lastri

Gian Luca Lazzeri

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2119.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Omofobia e transfobia: educazione delle nuove generazioni e formazione d’insegnanti e genitori.

IL CONSIGLIO REGIONALE

Premesso che:- Parlamento Europeo, con più risoluzioni, ha invitato

gli stati membri ad agire per contrastare i diversi fenomeni in cui l’omo-transfobia si manifesta;

- la stessa Unione Europea ha recentemente e di nuovo richiamato il nostro paese a legiferare sulle unioni tra persone dello stesso sesso, in particolare sottolineando, al paragrafo 7 del rapporto UE sulla parità di genere che: “È inammissibile che i governi mettano in atto defi nizioni restrittive della defi nizione di ‘famiglia’ allo scopo di negare la protezione legale alle coppie dello stesso sesso e ai loro bambini”;

- la Costituzione della Repubblica Italiana, la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, in più passaggi ugualmente sanciscono l’eguaglianza di tutti i cittadini e la condanna di qualsiasi discriminazione, senza distinzione alcuna tra le condizioni personali e gli orientamenti sessuali;

- da tempo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato l’omosessualità una “variante naturale del comportamento umano”, depennandola da ogni tipo di classifi cazione patologica;

- la Regione Toscana è più volte intervenuta contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere.

Considerato che:- in Italia vige, purtroppo, ancora oggi una cultura

diffusa che tende a considerare le persone omosessuali., transessuali e transgender come perverse o malate, rendendole spesso oggetto di scherno e discriminazione e obbligandole a nascondersi e spesso a rinunciare, per paura di essere scoperte, al diritto di denunciare maltrattamenti, percosse, furti o ricatti;

- gli episodi di emofobia, da anni, sono in costante e progressivo aumento e che anche la Regione Toscana, non è stata purtroppo immune da fatti così gravi.

Considerato il dato ormai consolidato, di suicidi e tentati suicidi, nell’età dell’adolescenza, frequentemente causati da o in relazione a fenomeni di bullismo, e/o mancanza di punti di riferimento, negli adulti e negli educatori, spesso inadatti a consigliare o stare vicino a un ragazzo o una ragazza nella fase della scoperta del proprio orientamento sessuale:

Considerato che le iniziative e i progetti sulla questione dei diritti d’identità sessuale lesbica, gay, bisessuale e trans gender messi in atto negli anni dalla

avviare una nuova fase di politica economica ispirata alla crescita e all’equità;

a formulare, nei confronti dello stesso Governo, proposte specifi che fi nalizzate a:

- abolire l’IMU sulla prima casa e ad introdurre una tassa patrimoniale sulle grandi ricchezze;

- prevedere strumenti che, nel rispetto dei limiti di bilancio e nell’ottica di allentare la stretta del patto di stabilità, possano creare fi nalmente le condizioni per la ripresa degli investimenti promossi dagli enti locali;

- garantire misure che, in un’ottica di spending review e nel rispetto del necessario rigore di bilancio, siano in grado di individuare e limitare la spesa pubblica improduttiva degli enti locali, nonché procedere al taglio dei costi delle attività non necessarie per l’effi cienza della macchina amministrativa e dei servizi pubblici locali;

- intervenire in maniera non frammentaria nelle disposizioni normative, in modo tale da permettere una programmazione effi ciente degli enti locali in tempi brevi e garantire la certezza delle regole;

- introdurre misure normative e procedure chiare volte a rendere più effi caci gli investimenti attraverso il meccanismo del “project fi nancing”, anche prevedendo agevolazioni per coloro i quali ritengono necessario ricorrere a tale strumento;

- prevedere interventi legislativi in grado di snellire gli adempimenti burocratici e la tempistica necessari all’autorizzazione di investimenti sui territori degli enti locali;

- emanare direttive in tema di contabilità degli enti locali orientate a rendere obbligatoria l’adozione del bilancio consolidato per evitare che si scarichino sulle società partecipate i debiti degli enti stessi;

- prevedere meccanismi premianti per gli enti più virtuosi basati, non solo sull’effi cienza della spesa, quanto anche sull’effi cacia dei servizi pubblici offerti ai cittadini.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007.

Il PresidenteGiuliano Fedeli

I SegretariDaniela Lastri

Gian Luca Lazzeri

MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 503

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22 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

IL CONSIGLIO REGIONALE

Premesso che tutte le strutture penitenziarie della Toscana sono accomunate dallo stesso malessere: sovraffollamento, carenza di personale, e strutture obsolete;

Visto che in data 27 luglio 2012 una delegazione sindacale, unitamente al consigliere regionale Paolo Marini, ha effettuato un sopralluogo presso l’istituto penale “Forte S. Giacomo” di Porto Azzurro;

Rilevato come dalla visita sia emerso un dato sconcertante in ordine a questi gravi problemi:

- detenuti letteralmente stipati, con il solo scopo di saperli in carcere, senza possibilità, da parte della struttura, di qualsiasi forma di recupero;

- attività lavorativa limitata solo a una cinquantina di detenuti, utilizzati in attività ordinarie come scopini, cucina, sopravitto eccetera, con turni di quattro ore;

- all’interno della seconda e terza sezione vi sono circa trecento detenuti che, durante le ore diurne sono liberi di muoversi per i ballatoi, controllati – si fa per dire – da due unità di personale della polizia penitenziaria e, quindi, con assoluta mancanza di assicurazioni di incolumità per quest’ultimi e per i detenuti;

- completa assenza di un nucleo traduzioni, soprattutto per i detenuti stranieri, per tradurli e piantonarli nelle strutture sanitarie;

- detenuti con lunghe pene da scontare che stanno gomito a gomito con persone che hanno brevi pene e soggetti ad alta formazione criminogena;

- struttura retta da equilibri letteralmente precari, a partire dalla professionalità del personale che, con impegno, si adopera per cercare di tamponare le grosse diffi coltà e le carenze gestionali;

- scarsità e razionamento dell’acqua che, ovviamente, crea ulteriori problemi sia di ordine sanitario, sia di igiene;

- condizioni strutturali inadeguate degli ambulatori medici;

Considerato che, per quanto sopra descritto, la delegazione è arrivata alla conclusione che il carcere di Porto Azzurro meriti solo di essere chiuso e che la priorità sia lo svuotamento della struttura, provvedendo immediatamente agli interventi strutturali urgenti per poter assegnare successivamente al carcere il numero giusto di detenuti per scontare la pena loro comminata con tutte le garanzie previste dalla Costituzione;

CHIEDEAL PRESIDENTE

E A TUTTA LA GIUNTA REGIONALE

di attivarsi con iniziative concrete per favorire la ristrutturazione capillare del carcere di Porto Azzurro

Regione Toscana hanno bisogno di nuovo slancio e aggiornamento;

IMPEGNALA GIUNTA REGIONALE

a predisporre una capillare campagna comunicativa e

socio-culturale per contrastare il fenomeno dell’emofobia e della transfobia, che preveda iniziative formative nelle scuole, nella pubblica amministrazione, tra le forze dell’ordine e nei luoghi di lavoro;

a promuovere, anche in coordinamento con le associazioni e gli organismi operanti nel settore, iniziative destinate a sensibilizzare l’opinione pubblica verso la cultura delle differenze, la prevenzione e la condanna degli atteggiamenti e dei comportamenti di natura omofobica e trans fobica, la formazione degli adulti, degli insegnanti e degli educatori a rapportarsi con i giovani rispetto al tema dell’orientamento sessuale;

a promuovere, in collaborazione con gli organismi istituzionali di competenza, interventi nella scuola, perché istituzione deputata all’educazione dei futuri cittadini a una cultura delle diversità e quindi luogo principale per lo sviluppo d’iniziative dedicate alla lotta contro le discriminazioni;

ad affrontare in maniera specifi ca tematiche come l’intersessualità, ovvero la condizione relativa a persone nate con sesso incerto o non defi nibile come “maschile” o “femminile”;

a riferire al Consiglio, entro sei mesi dall’approvazione della presente mozione, sulle iniziative messe in campo e le risorse stanziate.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007.

Il PresidenteGiuliano Fedeli

I SegretariDaniela Lastri

Gian Luca Lazzeri

MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 517

In merito alla situazione del carcere di Porto Azzurro.

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2319.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Ritenuto doveroso dare immediate risposte sulla stabilizzazione del personale della scuola, al di là del “concorsone” proposto che, da solo, non può corrispondere alle reali esigenze di stabilità nella scuola;

CHIEDEAL PRESIDENTE DELLA GIUNTA E

ALL’ASSESSORE COMPETENTE

di sostenere le legittime richieste dei docenti precari della nostra regione;

di attivarsi presso le istituzioni scolastiche, in primis il Ministero e gli uffi ci scolastici provinciali, per favorire un’adeguata soluzione a questo grave problema della scuola.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007.

Il PresidenteGiuliano Fedeli

I SegretariDaniela Lastri

Gian Luca Lazzeri

MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 538

In merito alla prevista soppressione del nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco di Grosseto.

IL CONSIGLIO REGIONALE

Preso atto che il piano del Dipartimento dei Vigili del fuoco del Ministero dell’Interno prevede la chiusura di sette nuclei sommozzatori, tra cui quello di Grosseto, attivo sul territorio da trentasette anni;

Considerato che:- tale paventata chiusura risulta incompatibile con

le esigenze di tempestività del soccorso in un’area così importante del territorio italiano, in considerazione del fatto che si tratta di un’estensione di costa di circa 225 km, lungo la quale, solo nell’anno 2012, sono state effettuate più di cento ore di immersione da parte del nucleo grossetano;

- l’eventualità della chiusura del nucleo sommozzatori di Grosseto si tradurrebbe inevitabilmente in un pericoloso abbassamento dei livelli di sicurezza per le emergenze

fi nalizzata alla realizzazione di migliori e più umane condizioni di vita dei detenuti con possibilità di reinserimento nella società e di migliori garanzie di lavoro per tutto il personale del carcere, sia amministrativo che di polizia penitenziaria.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007.

Il PresidenteGiuliano Fedeli

I SegretariDaniela Lastri

Mauro Romanelli

MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 529

In merito alla drammatica situazione dei precari nella scuola.

IL CONSIGLIO REGIONALE

Vista la situazione drammatica dei precari della scuola, diventata insostenibile a causa, da un lato dei continui tagli, dall’altro dalla mancata assunzione in ruolo negli anni di migliaia di docenti che garantiscono il servizio e sono in possesso dei requisiti e delle competenze necessarie;

Tenuto conto che, proprio a causa di questa drammaticità, le conseguenze più evidenti sul mondo della scuola sono:

- diminuzioni continue del monte ore di molte discipline, dei laboratori e del sostegno ai disabili;

- tagli negli organici del personale ATA (collaboratori scolastici e amministrativi);

- mancati investimenti nell’edilizia scolastica e nella sicurezza;

- insuffi cienza delle risorse per l’integrazione;- utilizzazione di personale sovrannumerario e non

qualifi cato per il sostegno;- utilizzazione del personale docente inidoneo nelle

mansioni amministrative;

Rilevato che la legge fi nanziaria per l’anno 2007 prevedeva la stabilizzazione in tre anni di 150mila precari, mentre i successivi provvedimenti hanno bloccato il piano di assunzioni senza prevedere soluzioni per la copertura di posti di lavoro disponibili, ma coperti dai precari delle graduatorie ad esaurimento, che ogni anno consentono lo svolgersi di un regolare servizio scolastico;

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24 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Considerato infi ne che il 25 settembre 2012 il Consiglio regionale ha approvato una mozione inerente la chiusura del nucleo sommozzatori vigili del fuoco di Grosseto, presentata dal Gruppo consiliare del Pdl, con cui si impegna la Giunta a - testualmente - “farsi promotrice di un’azione di sensibilizzazione verso l’Amministrazione competente e verso il Governo per scongiurare la chiusura del nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco di Grosseto; a farsi garante del mantenimento dello standard di sicurezza necessaria in un territorio costiero vasto e fortemente frequentato sia per attività economiche che ricreative”;

IMPEGNALA GIUNTA REGIONALE

a richiedere il pagamento degli emolumenti spettanti al personale dei comandi provinciali toscani dei VVF, nonché agli altri vigili accorsi da fuori regione, in seguito agli interventi effettuati in occasione del naufragio della nave Costa Concordia il 13 gennaio scorso;

a farsi promotrice presso il Ministero dell’Interno affi nché venga valutata la creazione di un fondo emergenze specifi co da cui attingere le risorse necessarie ai pagamenti dei vigili del fuoco, senza dover attendere i tempi e le modalità di pagamento dei vari soggetti delegati a gestire la parte burocratica e fi nanziaria delle emergenze.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007.

Il PresidenteGiuliano Fedeli

I SegretariDaniela Lastri

Gian Luca Lazzeri

MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 549

Per un effettivo abbattimento delle barriere della comunicazione e per una maggiore inclusione sociale.

IL CONSIGLIO REGIONALE

Premesso che:- la legge 5 febbraio 1992, n. 104 (Legge-quadro per

l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone

che riguardano i cittadini di tutto il territorio attualmente coperto dal nucleo stesso;

- la vicenda della nave Costa Concordia, naufragata dinanzi all’Isola del Giglio il 13 gennaio scorso – occasione in cui i primi ad arrivare furono proprio i sette sommozzatori del nucleo grossetano, rendendo possibile il salvataggio di alcune vite umane – dimostra come la presenza sul territorio dei presidi di soccorso del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco sia indispensabile per portare, in modo celere e professionale, il soccorso ai cittadini in ogni scenario di intervento e che quindi gli specialisti dei vigili del fuoco non risultano certamente essere una unità “superfl ua” per la sicurezza del territorio;

- desta una certa perplessità, se non addirittura dello stupore, la motivazione per la quale il Ministero intenderebbe sopprimere il nucleo grossetano, e cioè che nell’area comprendente la Provincia di Grosseto, quella di Arezzo, parte dell’Umbria e parte dell’Isola d’Elba, vi sarebbe un “rischio acquatico” minore rispetto a quello della città di Firenze, il secondo dei tre nuclei toscani (il terzo è quello di Livorno).

Considerato inoltre che:- il Governo non ha mai dimostrato nessuna intenzione

di riconoscere maggiore attenzione e di impegnarsi, anche economicamente, per un lavoro diffi cile, rischioso e professionalmente qualifi cato come quello dei vigili del fuoco;

- il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco della Toscana denuncia da tempo una situazione di grave carenza organica e strutturale;

- come esempio - ed è solo l’ultimo in ordine di tempo – della scarsa attenzione dal parte del Ministero verso il Corpo dei Vigili del fuoco basta ricordare come (al pari di quanto successo in occasione della strage ferroviaria di Viareggio, dell’alluvione del Serchio del dicembre 2009 e del terremoto in Abruzzo), proprio il personale dei comandi provinciali toscani dei vigili del fuoco, nonché gli altri vigili accorsi da fuori regione in occasione del naufragio della Costa Concordia, non abbiano ancora ricevuto le spettanze e le indennità dovute per il lavoro svolto oltre otto mesi fa e che il Dipartimento dei VVF abbia comunicato che tali emolumenti verranno liquidati dalla struttura commissariale solo dopo che le compagnie assicuratrici avranno liquidato il dovuto. Una decisione questa che ha rappresentato una vera umiliazione per i vigili del fuoco che sono dipendenti del Ministero dell’Interno;

Preso atto della proclamazione dello stato di agitazione

da parte di alcune organizzazioni sindacali della Toscana e dell’intenzione di indire uno sciopero regionale insieme alla richiesta della preventiva procedura di raffreddamento e conciliazione delle controversie;

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2519.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Visto l’articolo 13 del citato contratto relativo “all’offerta dedicata alle persone con disabilità e programmazione sociale” con il quale la RAI si impegnava, tra l’altro, a: 1) sottotitolare almeno una edizione al giorno di Tg1, Tg2 e Tg3 e ad assicurare una ulteriore edizione giornaliera per ciascuna delle suddette testate nel periodo di vigenza del presente Contratto; 2) tradurre in lingua dei segni (LIS) almeno una edizione al giorno di Tg1, Tg2 e Tg3; 3) procedere, nel più breve tempo possibile, a sottotitolare almeno una edizione giornaliera di un notiziario di contenuto sportivo sulle reti generaliste e di un notiziario sul canale Rai News; 4) procedere, nel più breve tempo possibile, a sperimentare la sottotitolazione o la traduzione in LIS del TGR regionale; ed ancora “… La RAI individua opportune modalità e soluzioni tecniche affi nché nel passaggio al sistema digitale le persone con disabilità sensoriali possano continuare ad usufruire del servizio di sottotitolazione, di Televideo, traduzione LIS e tele software e non siano esclusi eventuali servizi di televisione interattiva che dovessero essere implementati in futuro, garantendo l’accessibilità dei decoder, fi n dal momento della progettazione;

Preso atto che la televisione rappresenta il luogo della comunicazione per eccellenza dal momento che in ogni abitazione risulta installato almeno un apparecchio, mentre a fronte di tale situazione la RAI, in base al citato contratto in vigore, risulta impegnata ad incrementare progressivamente il volume della programmazione sottotitolata fi no al raggiungimento, al termine del 2012, di una quota pari ad almeno il 70 per cento della programmazione complessiva delle reti generaliste tra le ore 6,00 e le ore 24,00, al netto dei messaggi pubblicitari e di servizio;

Rilevato che l’obbiettivo di quota 70 per cento sembrerebbe ad oggi non raggiunto dall’emittente di Stato, mentre una percentuale inferiore al 60 per cento caratterizzerebbe la programmazione Mediaset, per poi approssimarsi allo zero per tutte le altre emittenti;

Rilevato che dall’utilizzo dei sottotitoli potrebbero trarre benefi cio anche tutte quelle persone anziane che a causa dell’età sono state colpite da una sensibile riduzione delle capacità uditive oltreché da persone di ogni età che per cause varie hanno subito la diminuzione della capacità uditiva, per giungere poi agli effetti positivi che ne deriverebbero per quanti, stranieri in primis, non conoscono a suffi cienza la nostra lingua;

Considerato che in altri paesi la sottotitolazione è una pratica molto diffusa e accettata nel comune vivere quotidiano, a differenza di quanto avviene in Italia dove tale pratica continua a ricevere ancora una certa resistenza. Negli Stati Uniti, ad esempio, i sottotitoli in

handicappate), all’articolo 1 ha inteso sancire il pieno rispetto dei diritti, delle libertà e delle autonomie della persona portatrice di handicap, promuovendone la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società;

- lo Statuto della Regione Toscana, all’articolo 4, tra le fi nalità principali sancisce “il diritto delle persone con disabilità e delle persone anziane ad interventi intesi a garantirne la vita indipendente e la cittadinanza attiva”;

- citando una recente nota di FIADDA (Famiglie italiane associate per la difesa dei diritti degli audiolesi) Toscana onlus, in materia di miglioramento di accessibilità degli enti e delle istituzioni pubbliche e private per le persone sorde: “fi no a 40 anni fa chi nasceva sordo profondo non aveva la possibilità di imparare a parlare e doveva esprimersi attraverso il linguaggio mimico gestuale, rimanendo di fatto isolato dal resto del mondo….” mentre “oggi invece tutte le persone sorde, anche quelle che nascono con una sordità profonda, se seguono un adeguato protocollo sanitario e logopedico possono imparare in modo adeguato la lingua orale”;

Considerato che ad oggi le persone sorde possono parlare come tutti, fermo restando però la necessità della lettura labiale, passaggio indispensabile per comprendere il messaggio linguistico. In molti casi, tuttavia, ne consegue che per una persona sorda è impossibile seguire un fi lm, dal momento che il volto degli attori non sempre è visibile e soprattutto in virtù del fatto che la stragrande maggioranza dei fi lm è prodotta in paesi anglofoni e successivamente doppiata in italiano, determinando di fatto la mancata corrispondenza del movimento labiale alla lingua sentita; analogamente risulta impossibile seguire uno spettacolo teatrale, uno spettacolo in prosa, un evento pubblico, un discorso pubblico allorché chi parla risulti lontano o non ben visibile. Quindi tutte le persone con sordità profonda o grave bilaterale risultano impossibilitate a seguire questi eventi senza l’aiuto della sottotitolazione;

Rilevato che la sottotitolazione rappresenta l’unico atto di progettazione inclusiva e universale e che la lingua scritta, e quindi la sottotitolazione, è l’unico strumento in grado di eliminare ogni discriminazione in pregiudizio delle persone con disabilità uditiva;

Ricordato che il contratto di servizio 2007-2009 fi ssava al 60 per cento della programmazione complessiva delle tre reti RAI la misura dei programmi da sottotitolare e/o tradurre in lingua dei segni per i non udenti e da audiodescrivere per i non vedenti entro la fi ne del 2009;

Richiamato il contratto nazionale di servizio stipulato il 6 aprile 2011 tra il Ministero dello Sviluppo Economico e la RAI- Radiotelevisione italiana S.p.A. per il periodo 1° gennaio 2010 - 31 dicembre 2012;

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26 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

- il Dragon Naturally Speaking: software di riconoscimento vocale in grado di riconoscere la voce e trascrivere istantaneamente quanto viene detto, la cui applicazione consentirebbe, in occasione di grandi eventi politici, culturali, mediatici, di avere un pieno accesso da parte di tutto il pubblico, nessuno escluso. Lo stesso software potrebbe essere un valido strumento per la promozione culturale del sottotitolo e rendere accessibili tutte le manifestazioni pubbliche (o almeno quelle più importanti) sia in ambito politico che culturale;

- la Stenotipia: sistema adoperato per trascrivere rapidamente ciò che viene detto attraverso l’utilizzo di un apparecchio in grado di proiettare il testo scritto su uno schermo bianco;

- il Movie Reading: applicazione da scaricare sui cellulari smartphones o sui tablets in grado di fare apparire sullo schermo del proprio dispositivo i sottotitoli del fi lm.

IMPEGNAIL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE

ad attivarsi presso la Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi al fi ne di stimolare la RAI ad individuare le azioni idonee ad incrementare l’utilizzo dei sottotitoli nel pieno rispetto dell’articolo 13 del citato contratto di servizio relativo al periodo 2010-2012 e contestualmente adoperarsi per la promozione culturale del sottotitolo presso le emittenti locali con sede in Toscana;

a proseguire, anche in prospettiva del nuovo piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, nella sfi da di offrire ai cittadini toscani una società “a misura di persona”, prestando particolare attenzione alle persone affette da disabilità sensoriale uditiva e favorendo l’attivazione dei servizi sopra enunciati al fi ne di rendere universale la fruizione dei servizi messi a disposizione dalla moderna comunicazione;

a verifi care la funzionalità degli strumenti innovativi ed a promuovere il loro utilizzo nel campo della comunicazione per rendere accessibile la comprensione anche alle persone sorde in occasione di manifestazioni pubbliche di rilievo, specie se queste vedono la partecipazione diretta della Regione;

ad incentivare, studiando opportune forme di intervento, i gestori di sale cinematografi che e di teatri, anche nell’ottica di una offerta di qualità, ad utilizzare e pubblicizzare lo strumento del sottotitolo quale strumento di comunicazione e di inclusione sociale.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul

Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca

TV sono presenti nel 100 per cento dei casi, comprese le pubblicità;

Ricordato che è compito della Repubblica, mediante le proprie articolazioni istituzionali locali, individuare e predisporre interventi volti al superamento di situazioni e di esclusione sociale delle persone con disabilità fi siche;

Ricordato che la Regione Toscana, con la legge regionale 9 dicembre 2002, n. 42 (Disciplina delle Associazioni di promozione sociale. Modifi ca all’ articolo 9 della legge regionale 3 ottobre 1997, n. 72 “Organizzazione e promozione di un sistema di diritti di cittadinanza e di pari opportunità: riordino dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari integrati”, all’articolo 12, comma 4, ha previsto la possibilità di attivare forme specifi che di collaborazione, nel perseguimento di obbiettivi di valenza sociale, da attuarsi anche mediante la stipula di accordi di collaborazione con associazioni di rilevanza nazionale, comunque operanti in Toscana ed iscritte nel registro regionale delle associazioni;

Richiamata la legge regionale 24 febbraio 2005, n. 41 (Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale) che all’articolo 55 prevede la promozione da parte della Regione Toscana di interventi di politica sociale fi nalizzati “al recupero delle diverse abilità, al superamento delle barriere ed alla creazione di tutte le condizioni che favoriscono l’accessibilità”;

Valutate positivamente recenti iniziative come la web-tv del Comune di Pontassieve, “Pontassieve 24”, trasmissione sottotitolata in modo da permettere l’accesso al programma televisivo anche a tutte le persone sorde, nessuna esclusa e, a livello nazionale, il sistema di sottotitolazione adottato dal 7 novembre scorso dall’Accademia della Crusca per tutti i video inseriti all’interno del proprio sito istituzionale in modo da rendere i contenuti fruibili a tutti, con indubbi benefi ci anche per le persone anziane o straniere in termini d’accesso anche ad un’informazione scritta;

Ricordato alcuni dei servizi attivi sul territorio regionale, come i “sovratitoli” per le opere liriche straniere, i quali potrebbero essere estesi a tutta la rappresentazione lirica in generale;

Considerato che nell’ambito di rassegne cinematografi che in lingua inglese vengono periodicamente effettuate proiezioni sottotitolate e approntate periodicamente proiezioni di opere liriche in diretta da altri teatri con sovra titoli;

Considerati ulteriori servizi che potrebbero essere incentivati come ad esempio:

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2719.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

delle istituzioni scolastiche e la libertà di scelta educativa delle famiglie, nonché per la riforma dello stato giuridico dei docenti) non sia convertita in legge se non si verifi cano le condizioni espresse in premessa;

- siano evitati tagli alla scuola pubblica nella legge di stabilità per il 2013, garantendo organici e diritti dei lavoratori precari;

- si discuta il rinnovo contrattuale e il ripristino degli scatti d’anzianità;

- si ponga rimedio alle problematiche emerse nel concorso di reclutamento;

- si predisponga un piano d’investimenti in istruzione pubblica, università e ricerca.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul

Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007.

Il PresidenteRoberto Giuseppe Benedetti

I SegretariMarco Carraresi

Mauro Romanelli

PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE- Decreti

DECRETO 4 dicembre 2012, n. 207

L.R. 66/2012 - Approvazione del nuovo testo integrato delle disposizioni per l’attivazione degli interventi del piano di cui al D.P.G.R. 201/2012.

IL PRESIDENTEDELLA GIUNTA REGIONALE

Vista la Legge n. 225/1992 “Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile”;

Vista la Legge Regionale n. 67 del 29.12.2003 “Ordinamento del sistema regionale della protezione civile e disciplina della relativa attività”;

Considerato che dal giorno 10 novembre nubifragi intensi hanno interessato le province di Massa-Carrara, Lucca, Grosseto, Arezzo, Siena, Pisa e Pistoia, provocando la formazione di eventi di piena signifi cativi sui corsi d’acqua più importanti e sul reticolo minore oltre a fenomeni di frana molto diffusi, causando gravi disagi alla popolazione e danni al sistema delle infrastrutture pubbliche;

dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007.

Il PresidenteRoberto Giuseppe Benedetti

Il SegretarioMarco Carraresi

MOZIONE 5 dicembre 2012, n. 555

Centralità dell’istruzione pubblica e ascolto del mondo della scuola.

IL CONSIGLIO REGIONALE

Considerato che da troppo tempo la scuola pubblica in Italia versa in condizioni gravi e viene considerata terreno di disinvestimento e risparmio, con pregiudizio per la qualità dell’insegnamento e per i diritti di lavoratori, studenti e famiglie;

Ricordato che:- negli anni sono stati tagliati gli organici del personale

ed è stato aumentato il numero di alunni per classe, con conseguenti rischi per la sicurezza e il rispetto delle norme sanitarie;

- non è garantito, ad oggi, il sostegno per gli alunni svantaggiati;

- l’attuale Governo ha previsto un concorso (Decreto del direttore generale per il personale scolastico n. 82 del 24 settembre 2012, “Indizione dei concorsi a posti e cattedre, per titoli ed esami, fi nalizzati al reclutamento del personale docente nelle scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di I e II grado”), molto oneroso per lo Stato, per assumere meno insegnanti di quanti entrerebbero stabilizzando i precari già idonei grazie al percorso delle scuole di specializzazione all’insegnamento secondario;

Valutato, inoltre, che la riforma degli organi collegiali meriti di essere oggetto delle più ampie consultazioni del mondo della scuola, in tutte le sue articolazioni, non limitandosi a quelle già previste in sede di commissione parlamentare, per giungere ad una condivisione responsabile e consapevole;

Ricordato che questi mesi sono caratterizzati da grandi mobilitazioni del mondo della scuola, che richiede di dare attenzione e centralità all’istruzione pubblica come volano per la rinascita civile del Paese.

IMPEGNALA GIUNTA REGIONALE

Ad attivarsi presso Governo e Parlamento affi nché:- la proposta di legge 953 (Norme per l’autogoverno

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28 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

disposizioni ai soggetti attuatori delle opere previste nel piano straordinario per l’immediato avvio e la celere realizzazione degli interventi;

Ritenuto, pertanto, di approvare il nuovo testo integrato delle disposizioni per l’attuazione degli interventi del Piano, allegato A parte integrante e sostanziale del presente atto, in sostituzione di quello contenuto nell’allegato B al D.P.G.R. 201/2012;

Ritenuto di riservarsi con successivo atto l’eventuale ulteriore integrazione e modifi ca delle disposizioni per l’attuazione degli interventi, anche in considerazione dell’evoluzione del contesto emergenziale e di eventuali nuove necessità che dovessero presentarsi;

DECRETA

- di approvare il nuovo testo integrato delle disposizioni per l’attuazione degli interventi del Piano, allegato A parte integrante e sostanziale del presente atto, in sostituzione di quello contenuto nell’allegato B al D.P.G.R. 201/2012;

- di riservarsi con successivo atto l’eventuale ulteriore integrazione e modifi ca delle disposizioni per l’attuazione degli interventi, anche in considerazione dell’evoluzione del contesto emergenziale e di eventuali nuove necessità che dovessero presentarsi;

- di trasmettere il presente atto agli enti interessati e di darne comunicazione alla Giunta regionale e al Consiglio regionale.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5 comma 1 lett. c della LR 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima LR 23/2007.

Il PresidenteEnrico Rossi

SEGUE ALLEGATO

Visto che in conseguenza dei suddetti eventi il Presidente della Giunta regionale con proprio decreto n. 196 del 13 novembre 2012 ha dichiarato lo stato di emergenza regionale ai sensi dell’articolo 11, comma 2 lettera a) della l.r. 67/03 per i territori delle Province Massa-Carrara, Lucca e Grosseto e con proprio decreto n. 199 del 15 novembre 2012 ha provveduto ad integrare la dichiarazione di stato di emergenza regionale anche per i territori delle province di Arezzo, Pisa, Pistoia e Siena;

Visto che per consentire l’attuazione degli interventi urgenti e indifferibili fi nalizzati al ripristino dei danni e alla messa in sicurezza idrogeologica, è stata approvata la legge regionale 26 novembre 2012, n. 66 (Interventi indifferibili e urgenti per fronteggiare le conseguenze degli eventi alluvionali del novembre 2012 in Toscana. Modifi che alla l.r. 66/2011);

Visto il comma 1 dell’art. 2 della LR n. 66/2012 che prevede che il Presidente della Giunta regionale approvi il piano straordinario degli interventi urgenti e indifferibili che può ricomprendere anche gli interventi avviati dagli enti competenti nell’immediatezza dell’evento;

Visto il D.P.G.R. n. 201 del 27/11/2012 che ha provveduto ad approvare il piano straordinario degli interventi ex art. 2 comma 1 della L.R. 66/2012 e le “disposizioni per l’attuazione degli interventi ricompresi nel piano straordinario di interventi pubblici urgenti e indifferibili di ripristino e di messa in sicurezza idrogeologica” ex art. 2 commi 3 e 4 della citata L.R. 66/2012;

Visto che nel D.P.G.R. 201/2012 si prevede la possibilità di provvedere, con successivi atti, alla modifi ca o integrazione delle disposizioni per l’attuazione degli interventi di cui all’allegato B a detto D.P.G.R.;

Ritenuto in attesa della formalizzazione dell’eventuale dichiarazione dello stato di emergenza ex L. 225/1992 relativamente agli eventi metereologici avversi del novembre 2012 in Toscana, di dover dettare ulteriori

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2919.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

ALLEGATO A

DISPOSIZIONI PER L’ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI RICOMPRESI NEL “PIANOSTRAORDINARIO DI INTERVENTI PUBBLICI URGENTI E INDIFFERIBILI DI

RIPRISTINO E DI MESSA IN SICUREZZA IDROGEOLOGICA” DI CUI ALLA L.R. 26 novembre 2012 n. 66 “Interventi indifferibili e urgenti per fronteggiare le conseguenze degli

eventi alluvionali del novembre 2012 in Toscana. Modifiche alla l.r. 66/2011”

Art. 1 - Disposizioni generali1. Le presenti disposizioni si applicano a tutte le attività finalizzate all’attuazione delle opere

previste dal “Piano straordinario di interventi pubblici urgenti e indifferibili di ripristino e di messa in sicurezza idrogeologica” di cui alla L.R. 26 novembre 2012 n. 66 “Interventi indifferibili e urgenti per fronteggiare le conseguenze degli eventi alluvionali del novembre 2012 in Toscana. Modifiche alla l.r. 66/2011” (di seguito “Piano”).

2. Gli interventi oggetto del Piano approvato con DPGR n. 201/2012 costituiscono interventi urgenti e indifferibili di ripristino e di messa in sicurezza idrogeologica resesi necessari a seguito degli eccezionali eventi metereologici che hanno colpito la Regione nel mese di novembre 2012. Tali interventi, nel scongiurare ulteriori aggravamenti e il persistere degli attuali pericoli per l’incolumità pubblica, hanno anche l’obiettivo di dare una risposta concreta all’esigenza del territorio di una maggiore sicurezza idraulica e idrogeologica.

3. Nell’Allegato A al DPGR n. 201/2012 sono individuati, per ogni intervento, il relativo soggettoattuatore. L’individuazione quale soggetto attuatore comporta la competenza di quest’ultimo, nel rispetto delle presenti disposizioni, in ordine a tutte le fasi procedurali finalizzate alla realizzazione dell’opera o dell’attività comprese nel Piano, con la conseguente titolarità dei poteri e delle responsabilità ad esse connesse.In particolare sono di competenza del soggetto attuatore:- la redazione ed approvazione del progetto dell’opera;- l’affidamento dei lavori, la direzione e il collaudo dei medesimi;- le eventuali procedure di occupazione ed espropriazione;- i pagamenti conseguenti le attività sopra indicate;- la rendicontazione dell’intervento;- trasmissioni dei dati di monitoraggio.

4. La realizzazione delle opere è vincolata alla copertura finanziaria indicata per ciascuna di esse nel piano di cui all'Allegato A al DPGR n. 201/2012; salvo esplicita autorizzazione del Presidente della Giunta regionale, non sono consentiti aumenti di spesa e, se effettuati, sono posti a carico del soggetto attuatore, ferme le conseguenti responsabilità.

5. Ciascun soggetto attuatore, per ogni intervento di propria competenza, nomina all’interno della propria struttura, il Responsabile Unico del Procedimento e lo comunica al Settore Prevenzione Rischio Idraulico e Idrogeologico ed all’Ufficio tecnico del Genio Civile indicato nel Piano (nelseguito “Ufficio tecnico del Genio Civile”).

6. Gli interventi previsti nel Piano possono essere attuati anche per stralci funzionali ove ne ricorrano le ragioni di opportunità e convenienza, dandone comunicazione al Responsabile del Settore Prevenzione Rischio Idraulico e Idrogeologico ed al Responsabile dell’Ufficio tecnico del Genio Civile.

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30 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Art. 2 - Progettazione degli interventi1. Per tutte le attività tecniche di progettazione degli interventi, di indagine, di redazione del piano

di sicurezza e coordinamento, di direzione e contabilità dei lavori, emissione del certificato di regolare esecuzione o collaudo, di coordinamento per la sicurezza in fase di esecuzione, comunque da rendicontare ai sensi del successivo articolo 9 è riservata una quota massima pari al 10% dell’ammontare complessivo del finanziamento previsto nel Piano.

2. Ai fini del rispetto del termine del 7 dicembre fissato dal DPGR n. 201/2012, i soggetti attuatori applicheranno la facoltà prevista dall’art. 93 comma 2 D. Lgs. 163/2006 (d’ora in avanti Codice) che consente di omettere uno dei primi due livelli di progettazione previsti dal comma 1 del medesimo articolo, purchè il livello successivo contenga tutti gli elementi previsti per il livello omesso e siano garantiti i requisiti di cui al comma 1 lettere a), b), e c). Dunque la stazione appaltante può omettere il progetto preliminare, predisponendo direttamente un progetto definitivo che assorba anche gli elementi fondamentali del progetto preliminare e, successivamente:

a. procedere alla redazione del progetto esecutivo, nel caso in cui si intenda andare ad un appalto di sola esecuzione;

b. o, in alternativa, procedere ad appalto integrato con le modalità di cui al successivo articolo 5 sulla base del progetto definitivo.

3. I soggetti attuatori, completata la fase di progettazione e prima di procedere alla relativa approvazione, trasmettono il progetto, dandone comunicazione al settore Prevenzione Rischio Idraulico e Idrogeologico, all’Ufficio tecnico del Genio Civile, specificando altresì se l’intervento da realizzare è conforme alle previsioni urbanistiche e se necessita della procedura di VIA o di verifica di assoggettabilità.

4. L’Ufficio tecnico del Genio Civile verifica, entro i 3 giorni successivi al ricevimento, che ilprogetto:

- sia coerente con quanto previsto dal Piano degli interventi;- rispetti i limiti del finanziamento assegnato e il limite del 10% di cui al comma 1;

comunicando gli esiti delle verifiche sia al soggetto attuatore che al settore Prevenzione RischioIdraulico e Idrogeologico.

5. Resta ferma la procedura per la validazione dei progetti di cui agli articoli 44 e s.s. del DPR n.207/2010.

Art. 3 - Approvazione dei progetti1. Ove si proceda all’approvazione del progetto tramite conferenza dei servizi, la medesima deve

essere convocata nel più breve tempo possibile, nel rispetto del termine minimo (5 giorni) previsto dall’art. 14 ter comma 2 L. 241/1990. I soggetti attuatori si adopereranno per concludere i lavori della conferenza già nella prima seduta o comunque nel più breve tempo possibile, data l’urgenza degli interventi da eseguirsi.

2. La convocazione della conferenza dei servizi è estesa all’Ufficio tecnico del Genio Civile per l’eventuale partecipazione, a prescindere dalla convocazione per l’espletamento degliadempimenti ordinari di competenza.

3. Il soggetto attuatore provvede alla comunicazione dell’avvenuta approvazione del progetto al settore Prevenzione Rischio Idraulico e Idrogeologico e all’Ufficio tecnico del Genio Civile.

Art. 4 - Monitoraggio e controllo sull’attuazione dell’intervento e poteri sostitutivi1. Entro il termine del 7 dicembre p.v. i soggetti attuatori provvedono all’invio del Documento

operativo previsto dalla legge regionale n. 35/2011 al settore Prevenzione Rischio Idraulico e Idrogeologico, che procede alla relativa approvazione in conformità alle disposizioni operative di attuazione della LR n. 35/2011, nonchè all’Ufficio tecnico del Genio Civile.

2. Al fine di assicurare le ulteriori verifiche previste dalla LR n. 66/2012, i soggetti attuatoriprovvedono altresì, immediatamente dopo l’approvazione del progetto esecutivo, all’invio, al

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3119.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

settore Prevenzione Rischio Idraulico e Idrogeologico e all’Ufficio tecnico del Genio Civile, delcronoprogramma delle lavorazioni di cui all’art. 40 del DPR 5 ottobre 2010, n. 207.

3. Gli interventi del Piano, oltre che alle procedure di monitoraggio sul rispetto del Documento operativo, previste in attuazione della L.R. 1 agosto 2011, n. 35, sono infatti soggetti alla verifica circa il rispetto delle fasi di lavorazione nei tempi previsti dal cronoprogramma di cui alprecedente comma 2, anche attraverso sopralluoghi nei cantieri da parte dell’Ufficio tecnico del genio civile, secondo le modalità definite dal responsabile dell’Area di coordinamentoAmbiente, energia e cambiamenti climatici, d’intesa con i responsabili degli Uffici medesimi, che comunque devono assicurare l’individuazione, per ciascun intervento, di un referenteregionale che costituisce il soggetto di riferimento regionale per il Responsabile Unico delProcedimento.

4. Il Responsabile Unico del Procedimento fornisce tempestivamente al referente regionale tutte le informazioni richieste e necessarie ai fini della sua attività.

5. Nell’ambito delle modalità definite dal responsabile dell’Area di coordinamento Ambiente,energia e cambiamenti climatici sono stabilite la frequenza delle verifiche sull’andamento dei lavori e i relativi flussi informativi interni, assicurando comunque la segnalazione di ogni scostamento temporale dal cronoprogramma delle lavorazioni superiore a 15 giorni.

6. I risultati dell’attività di monitoraggio saranno resi disponibili al pubblico attraverso un’appositapagina web pubblicata sul portale della Regione Toscana da cui sarà possibile accedere alle informazioni georeferenziate disponibili per ciascun intervento.

Art. 5 - Modalità di affidamento lavori pubblici di importo inferiore alla soglia di rilievo comunitario (importo inferiore a 5 milioni di euro)1. Per l’attuazione degli interventi si segnalano qui di seguito le procedure da seguire nel rispetto delle esigenze di celerità e urgenza e delle disposizioni della normativa statale di riferimento (D.Lgs. n. 163/2006):

a) Procedura negoziata senza previa pubblicazione di bando di gara (art. 122, comma 7, D.Lgs. n. 163/2006): fino a un importo complessivo inferiore a 1 milione di euro

a.1) Appalto di sola esecuzione (criterio del prezzo più basso) in caso di disponibilità di progetto esecutivo già approvato e validatoFasi:

- Selezione di un numero di operatori economici superiore a 10 in possesso di idonea qualificazione ai sensi dell’art. 40 del Codice (attestazione SOA), individuati attingendo alla banca dati disponibile sul sito dell’AVCP.

- Invio lettera di invito (art. 57, comma 6, Codice) assegnando agli operatori economici untermine di 10 giorni per la presentazione delle offerte, fatto comunque salvo quanto previsto dall’art. 122, comma 6, lettera d, del Codice.

- In presenza di un numero di offerte ammesse non inferiore a 10 è possibile applicare indicandolo nella lettera di invito il meccanismo di esclusione automatica delle offerte anomale previsto dall’art. 122, comma 9, del Codice; se invece le offerte ammesse sono in numero inferiore a 10 si applicherà l’art. 86, comma 3, del Codice.

- Individuazione dell’operatore economico aggiudicatario provvisorio, approvazione dell’aggiudicazione definitiva con previsione della consegna dei lavori in via d’urgenza (art. 11, comma 9, Codice) ed invio comunicazioni ex art. 79 Codice (dalla data di invio dell’ultima delle comunicazioni di aggiudicazione definitiva decorre il termine dilatorio di 35 giorni ex art. 11, comma 10, Codice per la stipula del contratto).

- Avvio dei controlli di idoneità giuridica sull’aggiudicatario ai sensi dell’art. 38 del Codice.

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32 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

- Effettuazione consegna dei lavori in via d’urgenza previa acquisizione della garanzia fideiussoria per l’esecuzione del contratto, della polizza assicurativa per danni e responsabilità civile verso terzi, delle eventuali proposte integrative del Piano di sicurezza e coordinamento e del Piano Operativo di Sicurezza (POS).

- Dopo che l’aggiudicazione definitiva è divenuta efficace, stipula del contratto (in ogni caso, dopo il decorso del termine dilatorio di cui sopra).

b) Procedura negoziata senza previa pubblicazione di bando di gara (art. 57, comma 2, lett c, D.Lgs. n. 163/2006): da un importo complessivo pari o superiore a 1 milione di euro fino a un importo complessivo inferiore a 5 milioni di euro

b.1) Appalto di sola esecuzione (criterio del prezzo più basso) in caso di disponibilità di progetto esecutivo già approvato e validatoFasi:

- Selezione di un numero superiore a 10 operatori economici in possesso di idonea qualificazione ai sensi dell’art. 40 del Codice (attestazione SOA), individuati attingendo alla banca dati disponibile sul sito dell’AVCP.

- Invio lettera di invito (art. 57, comma 6, Codice) assegnando agli operatori economici un termine di 10 giorni per la presentazione delle offerte, fatto comunque salvo quanto previsto dall’art. 122, comma 6, lettera d, del Codice.

- In presenza di un numero di offerte ammesse non inferiore a 10 è possibile applicare indicandolo nella lettera di invito il meccanismo di esclusione automatica delle offerte anomale previsto dall’art. 122, comma 9, del Codice1; se invece le offerte ammesse sono innumero inferiore a 10 si applicherà l’art. 86, comma 3, del Codice.

- Individuazione dell’operatore economico aggiudicatario provvisorio, approvazione dell’aggiudicazione definitiva con previsione della consegna dei lavori in via d’urgenza (art. 11, comma 9, Codice) ed invio comunicazioni ex art. 79 Codice (dalla data di invio dell’ultima delle comunicazioni di aggiudicazione definitiva decorre il termine dilatorio di 35 giorni ex art. 11, comma 10, Codice per la stipula del contratto).

- Avvio dei controlli di idoneità giuridica sull’aggiudicatario ai sensi dell’art. 38 del Codice.- Effettuazione consegna dei lavori in via d’urgenza previa acquisizione della garanzia

fideiussoria per l’esecuzione del contratto, della polizza assicurativa per danni e responsabilità civile verso terzi, delle eventuali proposte integrative del Piano di sicurezza e coordinamento e del Piano Operativo di Sicurezza (POS).

- Dopo che l’aggiudicazione definitiva è divenuta efficace, stipula del contratto (in ogni caso, dopo il decorso del termine dilatorio di cui sopra).

b.2) Appalto di progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori (appalto integrato col criterio del prezzo più basso) in caso di disponibilità di progetto definitivo già approvato e validato.

- Selezione di un numero superiore a 10 operatori economici in possesso di idonea qualificazione ai sensi dell’art. 40 del Codice e dell’art. 61 del D.P.R. n. 207/2010 (attestazione SOA), individuati attingendo alla banca dati disponibile sul sito dell’AVCP: si ritiene opportuno, in questo caso, invitare solo operatori economici in possesso di attestazione SOA per progettazione e costruzione, i quali dovranno, comunque, dimostrare il possesso dei requisiti economico-finanziari e tecnico-organizzativi relativi alla progettazione richiesti dalla lettera d’invito.

1 La soglia di 1 milione di Euro prevista dall’art. 122, comma 9, del Codice per applicare il meccanismo di esclusione automatica delle offerte anomale è stata elevata a 5 milioni di Euro (soglia comunitaria) dall’art. 253, comma 20-bis, del Codice fino al 31 dicembre 2013.

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3319.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

- Invio lettera di invito (art. 57, comma 6, Codice) assegnando agli operatori economici un termine di 40 giorni per la presentazione delle offerte, fatto comunque salvo quanto previsto dall’art. 122, comma 6, lettera e, del Codice, che dovranno avere ad oggetto sia il prezzo richiesto per la redazione della progettazione esecutiva sia il prezzo richiesto per l’esecuzione dei lavori.

- In presenza di un numero di offerte ammesse non inferiore a 10 è possibile applicare indicandolo nella lettera di invito il meccanismo di esclusione automatica delle offerte anomale previsto dall’art. 122, comma 9, del Codice2; se invece le offerte ammesse sono in numero inferiore a 10 si applicherà l’art. 86, comma 3, del Codice.

- Individuazione dell’operatore economico aggiudicatario provvisorio, approvazione dell’aggiudicazione definitiva con previsione della consegna in via d’urgenza, con ordine di servizio del RUP (art. 169, comma 1, D.P.R. n. 207/2010, d’ora in avanti “Regolamento”), della progettazione esecutiva (art. 11, comma 9, Codice) ed invio comunicazioni ex art. 79 Codice (dalla data di invio dell’ultima delle comunicazioni di aggiudicazione definitiva decorre il termine dilatorio di 35 giorni ex art. 11, comma 10, Codice per la stipula del contratto).

- Avvio dei controlli di idoneità giuridica sull’aggiudicatario, ai sensi dell’art. 38 del Codice, e dei controlli sugli specifici requisiti economico-finanziari e tecnico-organizzativi relativi alla progettazione richiesti dalla lettera d’invito sia sull’aggiudicatario sia sul secondo classificato, ai sensi dell’art. 48, comma 2, del Codice.

- Effettuazione consegna della progettazione esecutiva in via d’urgenza previa acquisizione da parte dell’affidatario della polizza di responsabilità civile professionale con specifico riferimento ai lavori progettati (articoli 111 Codice e 269 Regolamento) rilasciata da una compagnia di assicurazione autorizzata all’esercizio del ramo responsabilità civile generale nel territorio della UE.

- Dopo che l’aggiudicazione definitiva è divenuta efficace, stipula del contratto (in ogni caso, dopo il decorso del termine dilatorio di cui sopra).

- Redazione della progettazione esecutiva nei tempi previsti dallo schema di contratto.- Verifica da parte della stazione appaltante del progetto esecutivo redatto dall’affidatario.- Approvazione da parte della stazione appaltante, entro il termine fissato dallo schema di

contratto, del progetto esecutivo redatto dall’affidatario, dopo aver sentito il progettista del definitivo (art. 169, comma 5, Regolamento).

- Dalla data di approvazione del progetto esecutivo è possibile procedere alla consegna dei lavori, previa acquisizione della garanzia fideiussoria per l’esecuzione del contratto, della polizza assicurativa per danni e responsabilità civile verso terzi, delle eventuali proposte integrative del Piano di sicurezza e coordinamento e del Piano Operativo di Sicurezza (POS).

Art. 6 - Procedure espropriative ed occupazione d’urgenza1. Per gli interventi ricompresi nel Piano, per i quali risulti sussistente il vincolo preordinato

all’esproprio, si procede, ai sensi dell’art. 22-bis del DPR 327/2001 e ss.mm.ii e sulla base di quanto ivi disposto, all’emanazione, senza particolari indagini e formalità, del decreto motivato che determina in via provvisoria l'indennità di espropriazione e che dispone anche l'occupazione anticipata dei beni immobili necessari.

Art. 7 - Interventi di somma urgenza1. Ove per la realizzazione dell’intervento siano state attivate le procedure della somma urgenza,

entro il termine del 7 dicembre p.v. i soggetti attuatori trasmettono al settore PrevenzioneRischio Idraulico ed Idrogeologico e all’Ufficio tecnico del Genio Civile:

2 Vedi nota 1.

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34 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

a. la perizia;b. la deliberazione della giunta dell’ente di cui all’art.191, comma 3 del TUEL;c. un cronoprogramma dei lavori avente i contenuti analoghi al cronoprogramma delle

lavorazioni di cui all’art. 2.

2. Fuori dai casi di cui al comma 1, ove il soggetto attuatore verifichi che ricorrono le condizioni previste dalla normativa vigente per l’avvio di una parte di un intervento previsto nel Piano secondo le procedure della somma urgenza, ne dà immediata comunicazione al Settore Prevenzione Rischio Idraulico e Idrogeologico e all’Ufficio tecnico del Genio Civile e trasmettela documentazione di cui al comma 1.

3. Nei casi di cui al comma 2, la spesa relativa alla somma urgenza è imputata allo stanziamento finanziario complessivo previsto nel Piano per l’intervento.

Art. 8 - Rimodulazione del quadro finanziario del piano e varianti in corso d’opera1. Il quadro finanziario del piano è soggetto a rimodulazione, anche per stralci, a seguito della

definizione del fabbisogno finanziario dei singoli interventi successiva alla relativa aggiudicazione.

2. Il soggetto attuatore, a seguito dell’aggiudicazione dei lavori, può rimodulare il quadro economico dell’intervento adeguando, fino al massimo del 5% dell’importo contrattuale, la somma a disposizione per imprevisti, attingendo dal ribasso d’asta al netto del 50% del ribasso conseguito. Qualora il soggetto attuatore proceda a tale rimodulazione ne dà specifica comunicazione, trasmettendo il quadro economico aggiornato, al Settore Prevenzione Rischio Idraulico ed Idrogeologico ed all’Ufficio tecnico del Genio Civile.

3. I soggetti attuatori possono procedere direttamente all’approvazione di varianti che, nel rispetto di quanto indicato all’art. 132 comma 3, secondo periodo, del D.Lgs. 163/2006, prevedano un aumento della spesa contenuto all’interno dell'accantonamento per imprevisti fissato nel quadro economico, eventualmente rimodulato a seguito di quanto indicato al comma precedente, e comunque non superiore al 5% dell'importo originario del contratto. Tali varianti dovranno essere comunque comunicate al settore Prevenzione Rischio Idraulico ed Idrogeologico ed all’Ufficio tecnico del Genio Civile.

4. Per tutte le altre varianti, non ricomprese in quelle di cui al precedente comma 3, i soggetti attuatori possono procedere alla relativa approvazione soltanto previa verifica positiva di cui ai commi 3 e 4 dell’art. 2.

5. I ribassi d’asta ulteriori rispetto a quelli mantenuti nel quadro economico dei singoli interventi ai sensi del comma 2 sono destinati per il 50% a fondo di riserva per la copertura delle eventuali occorrenze relative all’attuazione del piano, per l’altro 50% possono essere destinate al finanziamento di ulteriori interventi urgenti e indifferibili.

Art. 9 - Impegno, erogazione e rendicontazione delle risorse e disposizioni operative1. Con successivi atti del Settore Prevenzione Rischio Idraulico e Idrogeologico saranno definite le

modalità di impegno, erogazione e rendicontazione delle risorse. Le modalità di erogazione dovranno tener conto dell’esigenze di rispetto del patto di stabilità da parte dei soggetti attuatori e pertanto prevedere che le erogazioni siano effettuate, a seguito di specifica richiesta, sulla base dei pagamenti da eseguirsi da parte del soggetto attuatore.

2. Con i medesimi atti potranno essere approvate disposizioni operative per l’attuazione del presente provvedimento.

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3519.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

scadono il centocinquantesimo giorno successivo alla data della prima seduta del nuovo Consiglio regionale;

Vista la nota dell’8 ottobre 2012 del Direttore generale della direzione generale Diritti di cittadinanza e coesione sociale con la quale:

- vengono trasmesse le designazioni pervenute, nel rispetto del principio della parità di genere, dai soggetti aventi titolo per la nomina dei membri di cui alle lettere b) e c) dell’articolo 4 della L.R. n. 2/2005,

- vengono proposti i nominativi per la nomina dei membri di cui alla lettera d) dell’articolo 4 della L.R. n. 2/2005;

Preso atto delle dichiarazioni rese, ai sensi dell’articolo 47 d.p.r. 445/2000, con le quali i soggetti, oltre ad accettare l’incarico attestano, in ottemperanza a quanto disposto dalla L.R. 5/2008, il possesso dei requisiti richiesti per la nomina in questione e l’assenza di cause ostative alla stessa;

Preso atto che per l’incarico di cui al presente provvedimento non è prevista l’erogazione di alcun compenso;

Visto l’articolo 34 dello Statuto regionale;

DECRETA

di costituire il Comitato regionale per le discipline del benessere e bio-naturali del quale sono membri di diritto:

- i direttori generali delle direzioni regionali competenti in materia sanitaria, di sviluppo economico e di politiche formative (lett. a);

di nominare quali componenti del Comitato:- due rappresentanti designati dagli organismi regionali

delle associazioni dei consumatori maggiormente rappresentative (lett. b):

Stefano SCIMONEElena FRANCI - due rappresentanti designati dagli organismi

regionali maggiormente rappresentativi degli artigiani (lett. c):

Daniela SANTONIPierluigi MARZOCCHI- tre esperti nelle discipline del benessere e bio-

naturali, su proposta della direzione generale competente in materia sanitaria (lett. d):

Andrea MASCAROGabriele LAGUZZIMaria Grazia CAMPUS.Il Comitato regionale per le discipline del benessere e

bio-naturali resterà in carica, ai sensi dell’articolo 18 della

DECRETO 5 dicembre 2012, n. 208

Comitato regionale per le discipline del benessere e bionaturali. Costituzione.

IL PRESIDENTEDELLA GIUNTA REGIONALE

Vista la legge regionale 3 gennaio 2005, n. 2 “Discipline del benessere e bio-naturali”, ed in particolare l’articolo 4 che prevede l’istituzione, presso la direzione generale competente in materia sanitaria, del Comitato regionale per le discipline del benessere e bio-naturali, nominato dal Presidente della Giunta regionale, e ne stabilisce la seguente composizione:

a) i direttori generali delle direzioni regionali competenti in materia sanitaria, di sviluppo economico e di politiche formative;

b) due rappresentanti designati dagli organismi regionali delle associazioni dei consumatori maggiormente rappresentative;

c) due rappresentanti designati dagli organismi regionali maggiormente rappresentativi degli artigiani;

d) tre esperti nelle discipline del benessere e bio-naturali, su proposta della direzione generale competente in materia sanitaria;

Vista la legge regionale 8 febbraio 2008, n. 5 “Norme in materia di nomine e designazioni e di rinnovo degli organi amministrativi di competenza della Regione”, ed in particolare:

- l’articolo 1, comma 1-bis, lettera b), per il quale le designazioni dei membri di cui alle lettere b) e c) nel Comitato in oggetto, in quanto relative ad organismo disciplinato esclusivamente dalla normativa regionale, devono contenere, a pena di inammissibilità, un numero pari di nominativi di entrambi i generi;

- l’articolo 7, comma 1, lettera a), in forza del quale la nomina dei membri di cui alle lettere b) e c) nel Comitato regionale per le discipline del benessere e bio-naturali, in quanto relativa ad organismo disciplinato esclusivamente dalla normativa regionale e conseguente a designazioni vincolanti espresse dai soggetti aventi titolo, non deve essere preceduta dalla presentazione di candidature a seguito di avviso pubblico;

- l’articolo 7, comma 1, lettera e), in forza del quale la nomina dei membri di cui alla lettera d) nel Comitato in oggetto, in quanto relativa ad organismo che svolge funzioni di natura tecnica, non deve essere preceduta dalla presentazione di candidature a seguito di avviso pubblico;

- l’articolo 1, comma 1-bis, lettera c), in forza del quale alla nomina dei membri di cui alla lettera a), in quanto effettuata in ragione dell’uffi cio da questi ricoperto, non si applicano le disposizioni della medesima;

- l’articolo 18, commi 1 e 2, in base al quale gli incarichi per i quali non è previsto alcun termine di scadenza,

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36 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

di cultura della legalità, è stato delegato a partecipare alle sedute dell’Assemblea nazionale dell’Associazione in interesse;

Considerato che la cultura della legalità è oggi di competenza del Settore “Politiche di Welfare regionale e cultura della legalità” della Direzione Generale “Diritti di cittadinanza e coesione sociale”;

Ritenuto opportuno, pertanto, in caso di assenza o impedimento del Presidente della Giunta regionale, delegare il Dirigente regionale Giovanni Pasqualetti, Responsabile del Settore “Politiche di Welfare regionale e cultura della legalità” della Direzione Generale “Diritti di cittadinanza e coesione sociale”, con competenze in materia di cultura della legalità, a partecipare alle sedute dell’Assemblea nazionale dell’Associazione “Avviso Pubblico” Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafi e;

DECRETA

In caso di assenza o impedimento del Presidente della Giunta regionale, il Dirigente regionale Giovanni Pasqualetti, Responsabile del Settore “Politiche di Welfare regionale e cultura della legalità” della Direzione Generale “Diritti di cittadinanza e coesione sociale”, con competenze in materia di cultura della legalità, è delegato a partecipare alle sedute dell’Assemblea nazionale dell’Associazione “Avviso Pubblico” Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafi e.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5, comma 1 – lett c) della legge regionale n. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18, comma 2, della medesima legge regionale.

Il PresidenteEnrico Rossi

GIUNTA REGIONALE- Deliberazioni

DELIBERAZIONE 3 dicembre 2012, n. 1064

Decreto legislativo 8 marzo 2010, n. 61 recante la “Tutela delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografi che dei vini”. Disposizioni concernenti la rivendicazione delle produzioni DOP e IGP relative alla campagna vendemmiale 2012/2013.

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la legge regionale 16 marzo 2009 “Disciplina per la gestione ed il controllo del potenziale viticolo”;

legge regionale n. 5/2008, fi no al centocinquantesimo giorno successivo alla data della prima seduta del nuovo Consiglio regionale.

Il presente provvedimento è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi dell’articolo 5 comma 1 lett. c) della legge regionale 23/2007 e nella banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’articolo18 comma 2 della stessa legge.

Il Presidente Enrico Rossi

DECRETO 6 dicembre 2012, n. 209

Associazione “Avviso Pubblico” Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafi e. Delega a partecipare alle sedute dell’assemblea nazionale.

IL PRESIDENTEDELLA GIUNTA REGIONALE

Visto lo Statuto dell’Associazione “Avviso Pubblico” Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafi e, approvato il 19 novembre 2010, e in particolare l’articolo 8 che stabilisce che l’Assemblea è composta da un rappresentante di ogni ente Socio ordinario o Socio collaboratore;

Vista la Delibera della Giunta regionale n. 711 del 06 agosto 2012, con cui la Regione Toscana aderisce per l’anno 2012 all’Associazione “Avviso Pubblico” Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafi e;

Vista la legge regionale n. 20 del 28 aprile 2008 “Disciplina della partecipazione regionale a società, associazioni, fondazioni e altri organismi di diritto privato, ai sensi dell’articolo 51, comma 1 dello Statuto. Norme in materia di componenti degli organi amministrativi delle società a partecipazione regionale,” che all’articolo 13 stabilisce che la Regione esercita le prerogative di socio nelle associazioni tramite il Presidente della Giunta o l’assessore da lui delegato e che, in caso di impedimento di quest’ultimo, il Presidente può delegare a rappresentarlo il dirigente competente;

Considerato che la materia “Politiche per la sicurezza dei cittadini e cultura della legalità” è di competenza diretta del Presidente della Giunta Regionale;

Richiamato il proprio precedente decreto n. 209 del 01 dicembre 2011, con cui, in caso di assenza o impedimento del Presidente della Giunta regionale, il Dirigente regionale Ezio Vinicio Biagi, Coordinatore dell’Area “Progetti speciali regionali” della Direzione Generale della Presidenza, allora competente in materia

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3719.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

per l’allineamento fra le superfi ci vitate registrate nello schedario viticolo e la superfi cie dei poligoni grafi ci dei vigneti presenti nel GIS (articolo 31, comma 4 del Decreto legislativo 8 aprile 2010, n. 61 - articolo 22 del Decreto ministeriale 16 dicembre 2010);

Richiamato l’articolo 4 comma 11 del DM 16 dicembre 2010 che prevede che laddove non sia possibile l’identifi cazione certa delle superfi ci vitate oggetto di dichiarazione di vendemmia e/o produzione e di rivendicazione attraverso il sistema GIS, ai fi ni della rivendicazione, sia possibile utilizzare in via provvisoria il dato dichiarato dal produttore;

Richiamato il punto 3.1 dell’allegato A approvato con la citata deliberazione Giunta Regionale n. 689 del 30 luglio 2012, in cui si dispone che ai fi ni della dichiarazione di vendemmia e/o di produzione e per la rivendicazione delle produzioni DOP ed IGP limitatamente alla vendemmia 2012 il dato di superfi cie da prendere come riferimento è quello registrato nello schedario vitivinicolo di cui alla legge L.R. 9/09 sopra citata, in considerazione che le operazioni di allineamento tra il dato alfanumerico presente nello schedario e il dato grafi co (GIS) in Toscana sono tuttora in corso;

Richiamato l’articolo 10 commi 1 e 2 della L.R. 9/09 sopra citata che dispone che le superfi ci vitate destinate alla produzione dei vini DOP ed IGP devono essere iscritte agli albi dei vini DOP e agli elenchi delle vigne IGP ai fi ni della rivendicazione dei rispettivi vini entro la data di inizio della raccolta;

Richiamata la Delibera di Giunta regionale n. 653 del 23 luglio 2012 “Determinazione del periodo vendemmiale e del periodo di fermentazione e rifermentazione per la campagna 2012” che stabilisce che per la campagna vendemmiale 2012, il periodo vendemmiale decorre dal 1 agosto 2012 fi no al 31 dicembre 2012;

Richiamato l’articolo 15 comma 1 del DM 16 dicembre 2010 che stabilisce che la rivendicazione delle produzioni dei vini a DOP e IGP venga effettuata con riferimento al “vigneto”, inteso ai fi ni della rivendicazione, come insieme di unità vitate compatibile con le condizioni previste dal relativo disciplinare di produzione;

Richiamato l’articolo 18 del DM 16 dicembre 2010 che prevede che tra varie DOP e IGP coesistenti sulle medesime aree di produzione, il sistema informativo assicuri di rivendicare le produzioni a DOP e/o IGP, nei limiti di resa previsti dai rispettivi disciplinari di produzione e che nel caso in cui da uno stesso vigneto vengano rivendicate contemporaneamente più produzioni a DOP e IGP sia applicato l’abbattimento di resa previsto dall’articolo 14, comma 3 del D.lgs 61/2010;

Visto il Decreto legislativo 8 aprile 2010, n. 61, “Tutela delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografi che dei vini in attuazione dell’art. 15 della legge 7 luglio 2009, n. 88” e in particolare gli articoli 12 e 14 relativi rispettivamente allo schedario viticolo ed alle modalità di rivendicazione delle produzioni dei prodotti a Denominazione di origine Protetta (DOP) e ad Indicazione Geografi ca Protetta (IGP);

Visto in particolare il comma 1 dell’art. 14 del D.Lgs n. 61/2010 che prevede che la rivendicazione delle produzioni DOP e IGP sia effettuata annualmente, a cura dei produttori interessati, contestualmente alla dichiarazione di vendemmia e/o alla dichiarazione di produzione prevista dal regolamento (CE) n. 436/2009, mediante i servizi del SIAN, sulla base dei dati dello schedario viticolo e che venga resa disponibile alle Regioni ed agli altri Enti ed organismi autorizzati preposti alla gestione ed al controllo delle rispettive DOP e IGP, agli organi dello Stato preposti ai controlli, nonché ai consorzi di tutela riconosciuti ai sensi dell’art. 17 in riferimento alle singole denominazioni di competenza;

Visto il DM 16 dicembre 2010 “Disposizioni applicative del D.lgs 61/2010 relativo alla tutela delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografi che dei vini, per quanto concerne la disciplina dello schedario viticolo e della rivendicazione annuale delle produzioni”;

Visto il modello di dichiarazione unico per la vendemmia e produzione relativo alla campagna vendemmiale 2012/2013 approvato con decreto del direttore di Artea n. 123 del 1 ottobre 2012 ;

Rilevato che tale modello e’ strutturato anche per consentire la rivendicazione delle produzioni DOP ed IGP;

Ritenuto pertanto opportuno che il modello di dichiarazione unico predisposto da Artea venga utilizzato anche per la rivendicazione delle produzioni DOP ed IGP;

Considerato che in Regione Toscana ai sensi della Delibera di Giunta regionale n. 532 del 14 luglio 2008 e successive modifi cazioni si è conclusa al 15 gennaio 2009 l’operazione di strutturazione dello schedario viticolo, attraverso l’allineamento dei dati del potenziale viticolo con le informazioni inerenti gli albi dei vigneti DOP ed elenchi delle vigne IGP e le informazioni contenute nel fascicolo elettronico di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 503 del 1 dicembre 1999;

Vista la Delibera Giunta Regionale n. 689 del 30 luglio 2012 con la quale è stato approvato il ”Piano operativo

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38 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

applichi l’abbattimento di resa previsto dall’articolo 14, comma 3 del D.lgs 61/2010;

d) i dati delle dichiarazioni siano resi disponibili, mediante i servizi del sistema informativo di Artea, alla Regione Toscana, agli organismi di controllo autorizzati per le DOP e IGP di propria competenza, all’Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti Agroalimentari, nonché ai Consorzi di tutela riconosciuti in riferimento alle singole DOP e IGP di competenza;

2. di trasmettere il presente provvedimento ai competenti Dipartimenti del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, ad Agea, agli Organismi di Controllo per le DOP e IGP di competenza e ad Artea;

3. di disporre la pubblicazione del presente atto integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5 comma 1 lett. f) della LR 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima LR 23/2007.

Segreteria della Giunta Il Direttore Generale

Antonio Davide Barretta

DELIBERAZIONE 3 dicembre 2012, n. 1066

Accordo tra la Regione Liguria e la Regione Toscana ai sensi dell’art. 182 comma 3 del D.Lgs. 152/2006 e dell’art. 17 della L.R. 25/1998 per opera-zioni interregionali di gestione dei rifi uti.

LA GIUNTA REGIONALE

Visto il D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 “Norme in materia ambientale” ed in particolare la parte quarta “Norme in materia di gestione dei rifi uti e di bonifi ca dei siti inquinati”;

Visto che il suddetto D.Lgs. n.152/2006 prevede - all’art.182, comma 3 - che è vietato smaltire i rifi uti urbani non pericolosi in Regioni diverse da quelle dove gli stessi sono prodotti, fatti salvi eventuali accordi regionali o internazionali, qualora gli aspetti territoriali e l’opportunità tecnico-economica di raggiungere livelli ottimali di utenza servita lo richiedano;

Vista la L.R. Toscana 18/05/1998 n. 25 che all’art. 17 prevede che “Negli impianti localizzati nel territorio regionale lo smaltimento dei rifi uti urbani e di materiali di risulta della lavorazione degli stessi, prodotti in altre regioni, può essere consentito esclusivamente previa defi nizione di specifi che intese, convenzioni o accordi

Rilevato che i controlli effettuati dal sistema informativo di Artea sulla dichiarazioni vitivinicola non possono essere esaustivi di tutte le disposizioni contenute nei disciplinari di produzione dei vini DOP e IGP;

Richiamata pertanto la necessità, che in fase di compilazione della dichiarazione vitivinicola, il produttore garantisca il rispetto delle disposizioni contenute nei disciplinari di produzione dei vini DOP e IGP;

Richiamato l’articolo 6 comma 8 del D.lgs 61/2010 che stabilisce che la menzione “vigna” o i suoi sinonimi, seguita dal relativo toponimo o nome tradizionale possa essere utilizzata soltanto nella presentazione e designazione dei vini DOP ottenuti dalla superfi cie vitata che corrisponde al toponimo o nome tradizionale, purché sia rivendicata nella denuncia annuale di produzione delle uve prevista dall’articolo 14 del medesimo decreto legislativo, a condizione che la vinifi cazione delle uve corrispondenti avvenga separatamente e che sia previsto un apposito elenco positivo a livello regionale;

Visto l’elenco positivo regionale delle vigne valido per la campagna vitivinicola 2012/2013 pubblicato sul sito di Artea;

A voti unanimi

DELIBERA

1. di disporre per la campagna vendemmiale 2012/2013 che:

a) la rivendicazione delle produzioni DOP e IGP sia effettuata, a cura dei produttori interessati, contestualmente alla dichiarazione di vendemmia e/o alla dichiarazione di produzione prevista dal regolamento (CE) n. 436/2009 mediante il modello di dichiarazione unico per la vendemmia e produzione e per la rivendicazione delle produzioni DOP e IGP approvato con il Decreto del Direttore di Artea n. 123 del 1 ottobre 2012, sulla base dei dati dello schedario viticolo;

b) l’unità di base ai fi ni della rivendicazione è il “vigneto”, costituito da una o più unità vitate, anche non contigue, compatibili con le condizioni previste dal relativo disciplinare di produzione. Il “vigneto” deve essere totalmente iscritto agli albi DOP ed elenchi IGP per i quali si intende rivendicare, anche parzialmente, la produzione e pertanto nel suo complesso deve rispettare la base ampelografi ca prevista dai relativi disciplinari di produzione. La produzione di una unità vitata può essere parzialmente compresa in più “vigneti”;

c) il sistema informativo di Artea assicuri di rivendicare le produzioni a DOP e/o IGP, nei limiti di resa previsti dai rispettivi disciplinari di produzione e nel caso in cui da uno stesso vigneto vengano rivendicate contemporaneamente più produzioni a DOP e IGP

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3919.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

sviluppo che dovrebbero portare alla soluzione delle problematiche sopraesposte e nel periodo transitorio, per ovviare alle criticità evidenziate, viene formalizzata la richiesta di sottoscrizione di un nuovo accordo di programma regionale, valido sino al 31/12/2014, che consenta il conferimento verso impianti siti in Toscana di 50.000 tonnellate complessive di RSU;

Considerato che con nota prot. AOOGRT/0270227/P.070.030 del 04/10/2012, veniva comunicato alla Regione Liguria che la sottoscrizione del nuovo accordo era vincolata al nulla osta della Provincia di Massa e dell’Autorità di Ambito Toscana Costa per il conferimento del quantitativo di rifi uti richiesto per gli anni 2013 e 2014;

Preso atto che con deliberazione provinciale n. 239/2012 del 09/11/2012 la Provincia di Massa Carrara ha espresso parere positivo per la sottoscrizione di un nuovo accordo tra Regione Liguria e Regione Toscana per il conferimento di rifi uti urbani indifferenziati provenienti dalla Provincia di La Spezia negli impianti della Provincia di Massa per un quantitativo pari a 50.000 tonnellate e fi no alla data del 31/12/2014, precisando che tali conferimenti non dovranno in alcun modo rallentare i conferimenti di rifi uti urbani indifferenziati prodotti dai Comuni del territorio provinciale o interferire negativamente con la gestione degli stessi, in particolar modo nel periodo estivo;

Considerato che la Provincia di Massa individua l’impianto Cermec di Massa quale impianto destinatario dei rifi uti provenienti dalla Provincia di La Spezia, nel rispetto dei limiti quantitativi fi ssati dalla vigente autorizzazione, e nel rispetto della programmazione dei fl ussi dall’ATO Toscana Costa per l’anno 2013, in corso di defi nizione;

Considerato che la Provincia di Massa Carrara ha valutato gli accordi interistituzionali intercorsi alla presenza dei comuni di Massa, di Carrara e dell’Unione di Comuni Montana Lunigiana nella riunione del 30/10/2012 presso la Presidenza della Provincia di Massa;

Preso atto che in data 22/11/2012 con prot. 0001939 del 16/11/2012 L’Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifi uti urbani Ambito Territoriale Ottimale “Toscana Costa”, ha inviato il nulla osta alla stipula dell’Accordo con la Regione Liguria per operazioni interregionali di gestione dei rifi uti per un quantitativo pari a 50.000 tonnellate fi no al 31/12/2014, da conferire all’impianto Cermec spa sito in Comune di Massa subordinando il nulla osta alle seguenti condizioni:

- che l’accordo individui soluzioni periodiche per il conferimento rivolte ad escludere criticità gestionali che potrebbero verifi carsi in particolare nel periodo estivo in

di programma tra la Regione Toscana e le altre Regioni interessate.”;

Vista la L.R. Liguria n. 18 del 21 giugno 1999, che all’articolo 45 prevede che “negli impianti localizzati nel territorio regionale lo smaltimento dei rifi uti urbani e di materiali di risulta della lavorazione degli stessi, prodotti in altre regioni, può essere consentito esclusivamente previa defi nizione di specifi che intese, convenzioni o accordi di programma tra la Regione Liguria, la Provincia ligure e le altre regioni interessate, previo parere obbligatorio del Comune sede dell’impianto. Con le stesse modalità può essere richiesto e consentito lo smaltimento in impianti localizzati in altre regioni dei rifi uti urbani e di materiali di risulta delle lavorazioni degli stessi prodotti nel territorio regionale ligure”;

Visto l’Accordo interregionale sottoscritto in data 26.10.2009 dai Presidenti delle Regioni Liguria e Toscana successivamente prorogato a tutto il 2010;

Vista la nota dell’Assessore all’Ambiente della Regione Liguria prot. n. 58407 del 17 aprile 2012, con la quale è stato richiesto alla Regione Toscana di stipulare un nuovo accordo interregionale per il conferimento dei rifi uti provenienti dalla Provincia di La Spezia, quale soluzione transitoria per il periodo strettamente necessario a garantire il fabbisogno di smaltimento, durante il quale si svolgeranno le attività manutentive programmate sull’impianto di Saliceti;

Considerato che con DGRT n. 383 del 07/05/2012 è stato approvato lo schema di accordo tra la Regione Liguria e la Regione Toscana per operazioni interregionali di gestione dei rifi uti, per un quantitativo complessivo di rifi uti di 5000 tonnellate di rifi uto indifferenziato, pari alla produzione stimata nel periodo di fermo dell’impianto di Saliceti, prorogato fi no a dicembre 2012;

Preso atto che in data 26/09/2012 con prot. PG/2012/136463, l’Assessore all’Ambiente della Regione Liguria, ha inviato una nota con la quale richiedeva la sottoscrizione di un nuovo accordo di programma pluriennale che consentisse alla Provincia di La Spezia di evitare il continuo ricorso a soluzioni di emergenza per le seguenti motivazioni:

- il mancato raggiungimento delle quote di raccolta differenziata, che comporta una quota di indifferenziato da trattare presso l’impianto di produzione di CDR di Saliceti superiore alle capacità dell’impianto;

- la mancanza di una discarica di servizio da utilizzare oltre che per la frazione organica stabilizzata prodotta, anche per gestire i periodi di fermo per manutenzione dell’impianto di Saliceti;

Considerato che nella suddetta nota viene precisato che sono in corso di attuazione diversi progetti di

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40 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

A voti unanimi

DELIBERA

1. di approvare per quanto in premessa e per fornire un contributo alla risoluzione delle criticità nella gestione dei rifi uti verifi catesi nella Regione Liguria lo schema di accordo, allegato come parte integrante e sostanziale del presente atto e denominato Allegato A, fi ssando a dicembre 2014 il termine di scadenza dell’accordo;

2. di prendere atto che lo schema di accordo di cui trattasi risponde agli obiettivi e motivazioni di cui al D.lgs 152/2006 ed alla L.R. 25/98 s.m.i citati in premessa;

3. di dare mandato al Presidente o suo delegato di sottoscrivere il predetto accordo.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5 comma 1 lettera f) della L.R. 23/2007 e nella banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima legge regionale.

Segreteria della GiuntaIl Direttore Generale

Antonio Davide Barretta

SEGUE ALLEGATO

concomitanza di picchi di produzione di rifi uto interne all’ambito;

- che la lavorazione del quantitativo di RSU proveniente dall’area ligure non intervenga negativamente sui profi li prestazionali medi dell’impiantistica di destinazione, in particolare sul processo di stabilizzazione dei rifi uti conferiti dai gestori dell’Ambito Toscana Costa;

Rilevato che è in corso la procedura da parte dell’ATO Toscana Costa per l’affi damento del servizio di gestione integrata dei rifi uti;

Considerato che l’Accordo potrà essere rivisto nel caso che, prima della sua scadenza, siano completate le procedure di gara per l’affi damento al gestore unico del servizio di gestione integrata dei rifi uti urbani dell’ATO Toscana Costa;

Visto lo schema di accordo di cui all’ Allegato A al presente atto e facente parte integrante;

Vista la D.G.R. della Regione Liguria n. 1397 del 23/11/2012 “Accordo tra il Presidente della Regione Liguria e il Presidente della Regione Toscana per operazioni interregionali di trattamento e smaltimento di rifi uti urbani. Periodo 2012-2014”;

Visto il parere positivo del CTD del 29.11.2012;

Dato atto che tale accordo non ha ricadute sul bilancio regionale né in termini di entrata né in termini di spesa;

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4119.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Allegato A

ACCORDO TRA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LIGURIA E IL PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA

Richiamati:- il decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 “Norme in materia ambientale, ed in particolare la parte

quarta “Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati” che prevede all’art.182, comma, 3 il divieto di smaltire i rifiuti urbani non pericolosi in regioni diverse da quelle dove gli stessi sono prodotti, fatti salvi eventuali accordi regionali o internazionali, qualora gli aspetti territoriali e l’opportunità tecnico-economica di raggiungere livelli ottimali di utenza servita lo richiedano;

- la legge regionale della Regione Toscana n. 25 del 18 maggio 1998 che all’art. 17 prevede che “negli impianti localizzati nel territorio regionale lo smaltimento dei rifiuti urbani e di materiali di risulta della lavorazione degli stessi, prodotti in altre regioni, può essere consentito esclusivamente previa definizione di specifiche intese, convenzioni o accordi di programma tra la Regione Toscana e le altre regioni interessate”;

- la legge regionale della Regione Toscana n. 61/2007, che prevede che il servizio di gestione integrata dei rifiuti dovrà essere affidato ad un solo gestore per ciascun ambito territoriale ottimale;

- la legge regionale della Regione Liguria n. 18 del 21 giugno 1999, che all’articolo 45 prevede che “negli impianti localizzati nel territorio regionale lo smaltimento dei rifiuti urbani e di materiali di risulta della lavorazione degli stessi, prodotti in altre regioni, può essere consentito esclusivamente previa definizione di specifiche intese, convenzioni o accordi di programma tra la Regione Liguria, la Provincia ligure e le altre regioni interessate, previo parere obbligatorio del comune sede dell’impianto. Con le stesse modalità può essere richiesto e consentito lo smaltimento in impianti localizzati in altre regioni dei rifiuti urbani e di materiali di risulta delle lavorazioni degli stessi prodotti nel territorio regionale ligure”;

VISTI gli Accordi interregionali sottoscritti dai Presidenti delle Regioni Liguria e Toscana, rispettivamente, in data 26/10/2009, in data 19/11/2010 ed in data 16/03/2011;

CONSIDERATO CHE la Regione Liguria, con nota prot. PG /2012/136463 del 26 settembre 2012 harappresentato una situazione di criticità nel conferimento di RSU da parte dei comuni della provincia di La Spezia dovuta al mancato raggiungimento delle quote di RD, che comporta una quota di indifferenziato da trattare presso l’impianto di produzione di CDR di Saliceti, talvolta superiore alle capacità di trattamento dell’impianto e alla mancanza di una discarica di servizio da utilizzare anche per gestire i periodo di fermo impianto per manutenzione di Saliceti, che ritiene possa perdurare ancora per un biennio;

TENUTO CONTO che :- la stima relativa al fabbisogno di smaltimento della provincia di La Spezia, a fronte di quanto sopra descritto, evidenzia, per effetto delle iniziative rivolte alla domiciliarizzazione dei servizi, unaprospettiva di diminuzione rispetto al trend storico;

- Il periodo necessario affinché le iniziative in oggetto producano gli effetti desiderati sul sistema gestionale provinciale può essere stimato in 24 mesi , durante i quali permane la necessità di fare affidamento a soluzioni esterne in grado di integrare le carenze del sistema a disposizione;

RITENUTO, pertanto, necessario sottoscrivere, ai sensi delle normative nazionali e regionali citate in premessa, un nuovo accordo con la Regione Toscana, al fine di garantire al sistema gestionale dei rifiuti prodotti dai Comuni della Provincia di La Spezia condizioni di stabilità, evitando situazioni di

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42 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

emergenza a causa della temporanea indisponibilità dell’unico impianto di conferimento del rifiuto indifferenziato, nel periodo necessario alla esecuzione delle attività manutentive programmate;

TENUTO CONTO che l’Accordo avrà validità biennale estesa per un periodo di 24 mesi dalla data di sottoscrizione, per un quantitativo complessivo di rifiuti stimato in 50.000 tonnellate di rifiuto indifferenziato;

VISTE:- la nota del Settore Ambiente della Provincia di La Spezia prot n.137614 del 3.10.2012 con la quale

si richiede alla Regione Liguria di stipulare un nuovo accordo interregionale per consentire ilconferimento del citato quantitativo di rifiuti urbani indifferenziati ;

- la nota dell’Assessore all’Ambiente della Regione Liguria prot. n. PG/2012/136463 del 26/09/2012 con la quale è stato richiesto alla Regione Toscana di stipulare un accordo interregionale per il conferimento dei rifiuti provenienti dalla Provincia di La Spezia,

- la nota dell’Assessore all’Ambiente della Regione Toscana prot AOO-GRT/0270227/P.070.030 del 04/10/2012;

- la nota prot. 31377 del 15/11/2012 inviata dalla Provincia di Massa;- la nota prot. 0001939 del 16/11/2012 inviata dall’Autorità per il servizio di gestione integrata dei

rifiuti urbani Ambito Territoriale Ottimale “Toscana Costa”;

Considerato che la Provincia di Massa Carrara ha acquisito i nulla osta dei Sindaci di Massa, di Carrara e del Presidente dell’Unione di Comuni Montana Lunigiana;

Considerato che per la sua vicinanza all’area di raccolta dei rifiuti della Provincia di La Spezia, nonché per la capacità di trattamento, sulla base delle valutazioni effettuate dalla Provincia di Massa Carrara e dall’Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, anche in relazione al perseguimento degli obiettivi di riduzione dei rifiuti urbani biodegradabili (R.U.B.) conferiti in discarica previsti dalla normativa vigente, si individua quale impianto di destinazione dei rifiuti oggetto dell’accordo l’impianto di selezione e compostaggio dei rifiuti urbani del Cermec spa sito in via Dorsale nel Comune di Massa, Provincia di Massa Carrara;

Considerato che il nulla osta rilasciato dall’ATO Toscana Costa è subordinato alle seguenti condizioni, che devono essere definite in accordo tra Regione Toscana – Settore Rifiuti e Bonifiche, ATO Toscana Costa e Provincia di Massa:

- che l’Accordo individui soluzioni periodiche per il conferimento rivolte ad escludere criticitàgestionali che potrebbero verificarsi in particolare nel periodo estivo in concomitanza di picchi di produzione di rifiuto interne all’ambito;

- che la lavorazione del quantitativo dei RU proveniente dall’area ligure non intervenga negativamente sui profili prestazionali medi dell’impiantistica di destinazione, in particolare sul processo di stabilizzazione dei rifiuti conferiti dai gestori dell’Ambito Toscana Costa;

Sentite da parte delle Regioni, per quanto di rispettiva competenza, le Amministrazioni e le ATO interessate;

Vista la DGR della Liguria n. 1397 del 23/11/2012 avente per oggetto “Accordo tra presidente della Regione Liguria e Presidente della Regione Toscana per operazioni interregionali di trattamento e smaltimento di rifiuti urbani”;

Vista la DGR della Toscana n.___ del ______ avente per oggetto “Accordo tra presidente della Regione Liguria e Presidente della regione Toscana per operazioni interregionali di trattamento e smaltimento di rifiuti urbani”;

Tutto ciò premesso e considerato, il Presidente della Regione Liguria ed il Presidente della Regione Toscana

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4319.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

CONCORDANO

ART. 1

di consentire, per quanto indicato in premessa e sino a tutto l’anno 2014, il conferimento di rifiuti urbani di cui al successivo art. 3, provenienti dai Comuni della Provincia di La Spezia, all’impianto di selezione e compostaggio del Cermec spa sito in via Dorsale nel Comune di Massa.

ART. 2

Il quantitativo di rifiuti conferibile complessivamente negli impianti toscani è stabilito fino ad un massimo di 50.000 tonnellate.

I quantitativi globali dei suddetti rifiuti saranno costituiti esclusivamente da tipologie di rifiuti urbani indifferenziati codice CER 200301 provenienti dai Comuni della Provincia di La Spezia, e dovranno essere conferiti dall’azienda/e concessionarie del servizio di igiene urbana degli Enti locali liguri nel rispetto di quanto previsto al successivo art. 5.

ART. 3

L’eventuale accertamento della non corrispondenza della provenienza, della tipologia dei flussi di rifiuti, ed il mancato rispetto delle autorizzazioni di cui al d.lgs. 152/2006 e s.m.i. comporterà l’automatica risoluzione del presente accordo.

ART. 4

I rifiuti residui in uscita dall’impianto Cermec spa derivanti dal trattamento dei quantitativi suddetti e destinati allo smaltimento in discarica dovranno tornare in impianti ubicati nel territorio della Regione Liguria.

ART. 5

Le modalità tecniche operative e le condizioni di conferimento dei rifiuti agli impianti individuati, con particolare riferimento alle quantità giornaliere massime accettabili e a quant’altro non previsto nel presente accordo (orari di accesso, garanzie, collocazione del CDR in specifica, modalità di smaltimento dei rifiuti residui del trattamento etc…), saranno definite direttamente dal gestore dell’impianto di destinazione e dalla Soc. ACAM di La Spezia, soggetto conferitore, mediante sottoscrizione di specifica convenzione, nel rispetto delle caratteristiche tecnologiche degli impianti stessi e delle prescrizioni contenute nelle relative autorizzazioni, nonché nel rispetto scrupoloso delle norme statali e regionali vigenti in materia.

I conferimenti dovranno comunque essere oggetto di apposita programmazione tale da consentire la corretta operatività dello smaltimento ed escludere criticità gestionali che potrebbero verificarsi in particolare nel periodo estivo in concomitanza di picchi di produzione di rifiuto.

Sarà cura dei soggetti gestori provvedere, ciascuno per quanto di competenza, ad inviare tempestivamente alle Province di Massa e Carrara e di La Spezia, nonché ad ARPAT e ad ARPAL, e per conoscenza alle Regioni, le convenzioni di cui sopra, ai fini dell’attività di verifica e controllo che tali soggetti dovranno svolgere ai sensi del successivo art. 8.

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44 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Il trasporto dei rifiuti dovrà avvenire esclusivamente a mezzo di imprese di trasporto autorizzate e munite dell’iscrizione, per le categorie corrispondenti, presso le Sezioni Regionali territorialmente competenti dell’Albo delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti.

ART. 7

I costi di trattamento dei rifiuti e di conferimento dei residui a discarica saranno direttamente pattuiti tra i conferitori ed i gestori degli impianti. Al costo del trattamento dovrà essere aggiunto quanto stabilito dalla Provincia di Massa Carrara per il conferimento extra ATO.

ART. 8

I controlli relativi all’attuazione ed al rispetto del presente accordo sono affidati alle Province di Massa e Carrara e La Spezia, ai sensi della normativa nazionale e regionale vigente, che si avvalgono dell’ARPAT e dell’ARPAL. A tal fine l’azienda destinataria dei rifiuti dovrà presentare mensilmente alle Province di Massa e Carrara e La Spezia nonché ad ARPAT e ARPAL una relazione controfirmata dal legale rappresentante che riepiloghi i quantitativi dei rifiuti in ingresso, i quantitativi e le destinazioni del CDR prodotto con tali rifiuti, nonché i quantitativi dei rifiuti in uscita dall’impianto, compreso il CDR fuori specifica.

ART. 9

Il presente accordo sarà notificato, a cura degli uffici della Regione Toscana e della Regione Liguria, rispettivamente per i territori di competenza, alle Province di Massa Carrara e La Spezia, al Comune di Massa e ai Comuni interessati della Provincia di La Spezia, alle rispettive ATO nonché al gestore dell’impianto individuato ed al/ai conferitori dei rifiuti provenienti dalla Provincia di La Spezia.

Per il Presidente della Regione Liguria Per il Presidente della Regione ToscanaAssessore all'Ambiente e sviluppo sostenibile, Assessore all’ambiente e energiaattività di protezione civile, caccia e pesca acque Anna Rita Brameriniinterne, altra economia e stili di vita consapevoli Renata Briano

……………, lì………………

ART. 6

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imprese ma che nel contempo la loro installazione su base territorialmente diffusa appare fondamentale ai fi ni della reale messa in sicurezza di un’intera area;

Preso atto che analoghi fenomeni si sono registrati in altre aree della Regione;

Vista la L.R. 35/2000 e s.m.i e in particolare l’art. 5 bis;

Tenuto conto che sul bilancio di previsione 2012 risultano allocate sul cap 51613/U, associato alla citata linea di intervento 1.2 a del PRSE 2012 – 2015, euro 951.600,00 e sul cap 51607/U euro 48.400,00;

Ritenuto pertanto opportuno utilizzare tali risorse- per la concessione di contributi in conto capitale

nella misura massima del 40% delle spese ammissibili, alle micro e piccole imprese come defi nite dall’allegato 1 del Reg. CE n. 800/2008 della Commissione europea, del settore orafo nella Regione Toscana che realizzano un programma di investimento fi nalizzato alla tutela della sicurezza mediante l’innalzamento della protezione volumetrica e perimetrale delle aziende, nonché l’istallazione di sistemi di segnalazione alternativi e ridondanti da affi ancare a quelli esistenti;

- per la gestione dell’agevolazione di cui al capoverso precedente;

Ritenuto altresì di stabilire che qualora si verifi chi l’impossibilità di far fronte, con le citate risorse disponibili, a tutte le richieste dei progetti valutati ammissibili, di ridurre la percentuale di contributo, al fi ne di estendere l’agevolazione a tutti gli aventi diritto. Qualora le risorse disponibili risultino comunque insuffi cienti ad erogare a tutti gli aventi diritto il contributo minimo che sarà indicato nel bando, sarà effettuata una selezione sulla base dei seguenti criteri:

a) dimensione dell’impresa (precedenza delle micro imprese sulle piccole imprese);

b) all’interno della stessa categoria di imprese: numero di addetti (precedenza alle imprese con il minor numero di addetti).

A voti unanimi

DELIBERA

1. di approvare, per le motivazioni espresse in narrativa, un intervento rivolto al potenziamento dei sistemi di sicurezza delle micro e piccole aziende del settore orafo della Regione Toscana come defi nite dall’allegato 1 del Reg. CE n. 800/2008 della Commissione europea;

2. di individuare nelle micro e piccole imprese del settore orafo con unità locale nella Regione Toscana i benefi ciari dell’intervento di cui al punto 1;

DELIBERAZIONE 3 dicembre 2012, n. 1068

Sostegno della Regione Toscana all’innalzamento della sicurezza delle micro e piccole imprese del settore orafo operanti in Toscana.

LA GIUNTA REGIONALE

Visto il PRSE 2012 – 2015 approvato con delibera del Consiglio Regionale n. 59/2012 e in particolare la linea 1.2 a - Sostegno ai programmi di sviluppo delle PMI industriali, artigiane e cooperative;

Vista la D.G.R. 431/2012 la quale, tra l’altro, prevede lo stanziamento di Euro 1.000.000,00 per il sostegno al potenziamento dei sistemi di sicurezza delle aziende del settore orafo;

Considerato l’intensifi carsi di episodi di violenza ai danni di imprese del settore orafo, (particolarmente ricorrenti nell’area aretina), che hanno posto all’attenzione il problema della sicurezza delle imprese del settore orafo nella Regione Toscana;

Vista la nota prot. n. 11527 del 21/09/2012 nella quale i Presidenti dell’Amministrazione Provinciale e della C.C.I.A.A. di Arezzo, nonché il Sindaco di Arezzo illustrano la preoccupante escalation di furti ai danni delle aziende orafe verifi catesi nel loro territorio e mettono in evidenza che, a partire dalla metà del 2010, tali aggressioni hanno acquisito modalità, intensità e tempismo tali da sconvolgere il sistema generale di sicurezza del territorio, fi no a quel momento soddisfacente;

Tenuto conto che per far fronte alla grave situazione verifi catasi nella Provincia di Arezzo è stato costituito il “Tavolo per la sicurezza” che, coordinato dal Questore, vede operare in forma integrata le Forze dell’Ordine, i rappresentanti delle Associazioni di categoria riuniti nella Consulta dei produttori orafi , la Camera di Commercio e le Istituzioni territoriali;

Considerato che le soluzioni più confacenti a garantire il mantenimento di un livello adeguato di sicurezza preventiva a favore delle imprese orafe e dei loro proprietari, come esaminate e condivise nel citato Tavolo, consistono nell’innalzamento della protezione volumetrica e perimetrale delle aziende, nonché nell’istallazione di sistemi di segnalazione alternativi e ridondanti da affi ancare a quelli esistenti;

Precisato che le aziende di cui trattasi sono quelle classifi cate nei Codici ATECORI 2007: C 32.11, C 24.41 e C 32.12;

Considerato che l’installazione di tali strumenti risulta particolarmente onerosa soprattutto per le micro e piccole

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derivanti dell’implementazione dello stesso nel corso dell’anno 2012, anche in conseguenza dell’evoluzione del quadro socio-economico o della normativa di riferimento;

Vista la Legge Regionale 68/2011 “Norme sul sistema delle autonomie locali” che disciplina, al Titolo II, principi e regole alla base della cooperazione fi nanziaria tra Regione ed Enti Locali;

Visto in particolare l’articolo 15 della suddetta legge regionale, che prevede la realizzazione di un sistema integrato Regione-Enti Locali di contrasto all’evasione;

Visto altresì il Regolamento n. 62/R, attuativo del sopra menzionato articolo 15, emanato con Decreto del Presidente della Giunta Regionale del 12.11.2012 , che prevede interventi suscettibili di essere inseriti quali nuove azioni del PIS;

Preso atto della valutazione positiva circa la fattibilità di un modello di gestione integrata delle tasse automobilistiche con l’Imposta Provinciale di Trascrizione e l’Imposta sull’RCAuto, di cui all’intesa Regione-Upi Toscana-Province toscane sottoscritta in data 24 .02.2012;

Visto il parere favorevole del C.T.D. espresso nella seduta del 22.11.2012;

Vista la L.R. n. 67 del 27.12.2011, relativa all’approvazione del bilancio di previsione anno 2012 e pluriennale 2012-2014;

Vista la Delibera G.R. n. 2 del 9.01.2012, relativa all’approvazione del bilancio gestionale anno 2012 e pluriennale 2012-2014;

Considerato che la presente delibera, dando attuazione al PIS “Contrasto all’evasione e all’illegalità economica”, ha carattere meramente ricognitivo rispetto alle risorse fi nanziarie previste in precedenti atti;

A voti unanimi

DELIBERA

1) di aggiornare il Progetto Integrato di Sviluppo “Contrasto all’evasione e all’illegalità economica” - di cui alla delibera di Giunta regionale n. 1210 del 27.12.2011 - al fi ne della realizzazione degli obiettivi in esso indicati tramite riformulazione o sostituzione delle azioni già previste e inserimento di nuove, come da all’Allegato 1, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

3. di destinare pertanto:- per la concessione alle imprese orafe (Codici

ATECORI 2007: C 32.11, C 24.41 e C 32.12) nella Regione Toscana di agevolazioni a fondo perduto nella misura massima del 40% delle spese ammissibili, fi nalizzate all’innalzamento della protezione volumetrica e perimetrale delle aziende, nonché all’istallazione di sistemi di segnalazione alternativi e ridondanti da affi ancare a quelli esistenti, la somma di euro 951.600,00 da prenotarsi sul capitolo di spesa 51613 del bilancio 2012 che presenta la necessaria disponibilità;

- per la gestione dell’agevolazione di cui al capoverso precedente la somma di euro 48.400,00 da prenotarsi sul capitolo di spesa 51607 del bilancio 2012 che presenta la necessaria disponibilità;

4. di incaricare il competente Settore della Direzione Generale Competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze di assumere i conseguenti atti per l’attuazione dell’intervento.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’articolo 5 comma 1 lett. F della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2, della medesima L.R. 23/2007.

Segreteria della GiuntaIl Direttore Generale

Antonio Davide Barretta

DELIBERAZIONE 3 dicembre 2012, n. 1071

Attuazione Progetto Integrato di Sviluppo “Contrasto all’evasione fi scale ed all’illegalità economica”: aggiornamento.

LA GIUNTA REGIONALE

Considerato che il PRS 2011-2015, individua il contrasto all’evasione e all’illegalità economica come progetto di interesse generale nell’ambito dei progetti integrati di sviluppo, attribuendo conseguentemente ad esso carattere di priorità nel corso dell’attuale legislatura;

Vista la Delibera di Giunta Regionale n. 1210 del 27.12.2011 avente ad oggetto la “Attuazione Progetto Integrato di Sviluppo Contrasto all’evasione fi scale ed all’illegalità economica”, che individua le Azioni fi nalizzate alla realizzazione degli obiettivi del PIS medesimo;

Considerato che la suddetta delibera prevede la possibilità di aggiornare tali Azioni in relazione agli effetti

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all’Allegato 1 precedentemente richiamato, in conformità alle modalità, procedure e strumenti individuati nelle Schede medesime.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5, comma 1, lettera f), della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta Regionale ai sensi dell’art. 18, comma 2, della medesima L.R. 23/2007.

Segreteria della GiuntaIl Direttore Generale

Antonio Davide Barretta

SEGUE ALLEGATO

2) di disporre, conseguentemente, la revoca della deliberazione G.R. 1210/2011 in considerazione del fatto che quanto in essa previsto è sostituito integralmente dai contenuti del presente atto e dal suo Allegato 1;

3) di prevedere l’aggiornamento del summenzionato progetto laddove ciò si rendesse necessario, o se ne valutasse l’opportunità in relazione agli effetti derivanti dell’implementazione dello stesso nel corso dell’anno 2013, anche in conseguenza dell’evoluzione del quadro socio-economico o della normativa di riferimento;

4) di dare mandato ai competenti Settori delle Direzioni Generali Presidenza e Diritti di cittadinanza e coesione sociale di provvedere alla realizzazione delle Azioni stesse, come descritte nelle relative Schede di cui

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48 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

ALLEGATO 1

Progetto Integrato di Sviluppo “ Contrasto all’evasione ed all’illegalità economica”

in attuazione del PRS 2011-2015

PremessaLe azioni operative individuate all’interno delle linee di intervento del Progetto si innestano

- a realizzare un assetto strutturalmente coerente e integrato - su di un nucleo di scelte e soluzioni

applicative già implementate negli ultimi anni e oggetto di una prima sistemazione con l’adozione

della D.G.R. 1210/2011, che ha approvato la prima versione del Progetto stesso.

L’esperienza del primo anno di messa in atto degli interventi, unitamente alle nuove azioni

di contrasto all’evasione disciplinate dalla recente L.R. 68/2011 “Norme sul sistema delle autonomie

locali”, ha reso necessaria una generale rivisitazione del Progetto. Un ulteriore stimolo alla revisione

del PIS è dato dalle innovazioni della normativa statale, ad iniziare dal riordino delle province, che

rende necessario operare ripensamenti sulle fasi di talune azioni individuate con la D.G.R. 1210/2011

o sulla necessità della sussistenza di altre attività. Per quanto attiene al primo aspetto, si è proceduto

alla revisione del modello di gestione integrata dei tributi connessi al possesso e alla circolazione dei

veicoli (Azione 1.1). Per quanto riguarda invece il secondo aspetto, l’azione relativa ai Patti Territoriali

Antievasione, tenuto conto dei tre tavoli sperimentali attivati nel corso del 2012, è stata

completamente ridefinita, ripartendo gli obiettivi a cui era indirizzata in più azioni, distinte in base ai

livelli di governo interessati (Azioni 4.3 e 4.4).

Uno degli elementi di maggiore riflessione emerso dall’attività svolta nel 2012, è quello

relativo al ruolo dell’Ente Regione, che nonostante il difficile passaggio istituzionale, ha la potenziali tà

per acquisire una legittimazione crescente quale fulcro tra il livello stale e quello locale, in particolare

in termini di incidenza sulle normative e sulle procedure per ottenere l’accesso ai dati a diffusione

nazionale. La revisione in senso ampliativo del Progetto Integrato di Sviluppo “Contrasto all’evasione

e all’illegalità economica”, punta su questa visione del ruolo regionale e sulla validità dell’approccio in

termini di cooperazione tra i diversi livelli di governo. Non è da sottovalutare la sfida di una vera

transizione culturale, decisiva nel passaggio da un approccio parcellizzato al problema evasione

fiscale, condotto a livello di singolo ente, ad una visione dello stesso coordinata, collaborativa e

multilivello. L’esperienza toscana può costituire una sperimentazione riproponibile a livello nazionale.

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Una ultima sottolineatura sul rapporto tra questo Progetto e lo scenario di crisi della

finanza pubblica in corso. Le prospettive finanziarie per i prossimi anni renderanno necessario il

ricorso a manovre di bilancio di significativo impatto sulla fiscalità, mediante l’innalzamento delle

aliquote di tributi regionali e locali, oltre a quello già avvenuto relativo ai tributi statali. In questo

contesto, l’intensificazione delle attività di recupero tributario degli uffici regionali e degli enti locali, il

rinnovamento della normativa regionale in materia di cooperazione finanziaria (L.R. 68/2011), le

collaborazioni con i diversi soggetti pubblici operanti nell’ambito del contrasto all’evasione potranno

compensare, almeno in parte, il decremento delle risorse disponibili conseguente ai pesanti tagli alle

risorse pubbliche, così da contenere, per il futuro, il ricorso alla stessa leva fiscale, ripartendo il carico

tributario in modo più equo rispetto al passato.

Descrizione sintetica del progettoSi è proceduto ad un significativo aggiornamento dei contenuti attuativi del progetto, già individuati

con D.G.R. 1210/2011, anche in considerazione del fatto che gli stessi esplicavano i loro effetti

prevalentemente nell’orizzonte temporale del biennio 2012-2013. In tal modo, si è inteso completare

la proiezione temporale del progetto medesimo su tutta la legislatura regionale.

L’insieme della azioni del progetto, dà attuazione alla strategia interistituzionale di contrasto

all’evasione ed all’illegalità economica, fondata sulla cooperazione tra amministrazioni statali, regione

ed enti locali ed indirizzata:

a. al sostegno all’innovazione dei processi e delle procedure di gestione tributaria delle

amministrazioni;

b. all’integrazione dei sistemi tributari, particolarmente nei termini di condivisione delle basi dati

informative;

c. alla crescita della cultura della legalità economica;

d. all’equità del sistema fiscale ed alla competitività del sistema economico, contrastando la

concorrenza sleale di chi compete attraverso l’evasione.

L’obiettivo finale del PIS è il recupero delle entrate fiscali e contributive di tutte le amministrazioni

impositrici presenti sul territorio regionale, realizzato mantenendo centrale l’attenzione sul cittadino–

contribuente, al fine di evitare aggravi di prelievo e puntando nel contempo alla semplificazione degli

adempimenti fiscali, anche tramite facilitazioni all’accesso a canali di pagamento di tributi e a servizi

di assistenza al contribuente (sia territoriale sia telematica). Le azioni progettuali all’interno delle linee

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di intervento convergono in un assetto sistemico, al cui centro si pone la cooperazione

interistituzionale.

Linee di intervento individuate nel PRS e nel DPEF:1. Recupero basi imponibili regionali e locali

Attraverso le azioni ricomprese in questa linea di intervento si persegue:

- il recupero di risorse regionali e locali sia di natura tributaria, attraverso l’interscambio dei dati

relativi ai tributi regionali e provinciali sui veicoli e la rilevazione del tax gap, che relative alla

compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria (ticket);

- il sostegno, disciplinato dall’articolo 15 della L.R. 68/2011, ad iniziative degli enti locali e delle loro

associazioni rappresentative in materia di contrasto all’evasione.

2. Competitività del sistema produttivo toscano

Analogamente alla previsione della precedente Delibera di Giunta regionale numero 1210 del 27

dicembre 2011 di prima attuazione del PIS “Contrasto all’evasione e all’illegalità economica”, a causa

della perdurante situazione economica sfavorevole che non consente alcuna riduzione della

pressione fiscale, il presente atto non contiene Azioni progettuali in attuazione di questa linea di

intervento.

3. Compliance Fiscale - Conoscenza del sistema fiscale toscano

Le due azioni che strutturano questa linea di intervento puntano ad agevolare i rapporti tra

contribuente ed amministrazioni (sia regione che enti locali), tramite la realizzazione di un portale del

contribuente per facilitare la comunicazione on line e la realizzazione di una infrastruttura telematica

dei pagamenti, che integri la riscossione dei tributi regionali e di tutte le entrate dei comuni e delle

province, facilitando il pagamento da parte dei cittadini, ed aumentando il tasso di adempimento

spontaneo delle obbligazioni tributarie.

4.Cooperazione - Interoperabilità – Collaborazioni tra gli Enti e Istituzione

Gli elementi portanti di questa linea di intervento sono rappresentati, da un lato, dalla collaborazione

della regione con i diversi livelli di governo locali e dall’altro lato, dagli accordi con le amministrazioni

statali in materia di contrasto all’evasione fiscale e contributiva.

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5119.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Per quanto riguarda il progetto “Sistema informativo catasto e fiscalità”, se in prima attuazione del

PIS si puntava a svilupparne il dispiegamento tra i comuni toscani, adesso si cerca di supportarne e

ottimizzarne l’utilizzo.

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Scheda Azione 1.1

Linea di intervento 1. Recupero basi imponibili regionali e locali

Azione 1.1 Sviluppo sistema GTART - Integrazione con banche dati dei tributi provinciali sui veicoli.

Descrizione

In relazione al processo di piena entrata a regime del sistema GTART e vista la valuzione positiva circa la fattibilità di un modello di gestione integrata delle tasse automobilistiche con l’Imposta Provinciale di Trascrizione e l’Imposta sull’RCAuto, si procede verso la concreta predisposione di tale gestione integrata attraverso un passaggio intermedio che prevede la costruzione di un datamart operante su GTART e sull’archivio costituito presso la Regione e riguardante i dati IPT. Il tutto è formalizzato per il tramite di accordi/convenzioni sull’interscambio dati stipulate tra i diversi soggetti pubblici coinvolti.

Modalità e strumenti di attuazione

• Stipula accordi/convenzioni finalizzate al reciproco utilizzo dei dati tra le Amministrazioni coinvolte;

• Collaborazione con il Settore Sistemi informativi e tecnologie della conoscenza e il Settore Sistema informativo di supporto alle decisioni per la gestione tecnica dell’impianto di interscambio/integrazione dati;

• Adozione di un modello di alimentazione multi fonte (Motorizzazione, Agenzia delle Entrate e PRA) per la certificazione e l’arricchimento dei dati dell’archivio;

• Introduzione di motori di bonifica in grado di applicare metodi di data clearing per la normalizzazione delle informazioni;

• Attuazione di campagne di controllo puntuali volte allo studio dei fenomeni di evasione e alla progettazione di strumenti di contrasto alla stessa;

• Efficentamento del processo di recupero accertativo al fine di ridurre i tempi di riscossione del tributo evaso.

Soggetti esterni coinvolti

• Automobile club D’Italia;

• Province ed UPI Toscana;

• Agenzia delle Entrate;

• M.T.C.T.

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5319.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Data inizio ottobre 2012

Data fine prevista dicembre 2014

Fasi procedurali

numero fase descrizione fase Inizio Previsto Fine Prevista

1Stipula accordi per l’interscambio dei dati con le province fornitura gestione dati relativi all’IPT e RCAuto

01/10/2012 31/12/2013

2 Creazione banca dati IPT provinciali e RCauto 30/06/2013 30/06/2014

3Costruzione datamart su banca dati IPT provinciali – Rcauto e GTART regionale

01/09/2013 31/12/2013

4

Stipula convenzione con ACI e PRA per l’integrazione del GTART e la gestione della tassa automobilistica regionale

01/01/2013 31/12/2014

5

Stipula convenzione con MTCT per l’integrazione/aggiornamento/certificazione dei dati anagrafici e tecnici relativi alla tassa automobilistica regionale

01/01/2013 31/12/2013

6

Entrata a regime, in parallelo allo svolgimento delle precedenti fasi, delmodulo di integrazione in GTART per la gestione informatica integrata dei tributi connessi al possesso e alla circolazione dei veicoli

31/12/2014

7Anticipo dell’avvio del processo di recupero bonario e coattivo dell’anno d’imposta 2011

31/12/2013

Risorse finanziarie certe

Anno Capitolo Atto Importo2012 73006 Convenzione con ACI 4.700.000,002013 73006 Convenzione con ACI 4.700.000,00

Indicatori

Descrizione Valore attesoAccordi con province per forniture dati IPT e RCAuto

Rilevazione di N° 5 accordi effettuati nel 2013

Verifica delle posizioni irregolari a seguito dell’incrocio banche dati dei tributi regionali e provinciali sui veicoli

Rilevazione di N° 1000 posizioni irregolari nel 2014

Veicoli immatricolati su DTT ma privi di Rilevazione, nel corso del 2013, di N° 500

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54 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

formalità PRA per i quali non è stata applicata la norma del Codice della Strada che prevede il ritiro di targa e carta di circolazione su strada.

posizioni irregolari con un incremento della base imponibile di circa Euro 80’000

Veicoli con omissione di pagamento non sottoposti al processo di radiazione di ufficio anche in presenza delle condizioni normative che prevedevano il ritiro del mezzo

Rilevazione, nel corso del 2013 di N° 500 posizioni irregolari con un incremento della base imponibile di circa Euro 80’000

Veicoli Speciali, erroneamente classificati nel precedente sistema di gestione della tassa automobilistica, per i quali non era possibile procedere con il pagamento

Rilevazione, nel corso del 2013 di N° 500 posizioni con un incremento della base imponibile di circa Euro 80’000

Sanzionamento dei concessionari auto che inviano tardivamente le richieste di ingresso dei veicoli in rivendita

Rilevazione, nel corso del 2012 di N° 80 posizioni irregolari con un incremento della base imponibile di circa Euro 20’000

Recupero del gettito connesso assegnazioni erronee di esenzioni per invalidità

Rilevazione, nel corso del 2012, di N° 100 posizioni irregolari con un incremento della base imponibile di circa Euro 18’000

Applicazione della legge regionale 35/2012 in merito alla soggezione al pagamento del tributo anche ai veicoli soggetti a fermo amministrativo

Emissione di N°10.000 Avvisi di recupero nel 2013

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5519.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Scheda Azione 1.2

Linea di intervento 1 “Recupero basi imponibili regionali e locali”

Azione 1.2 “Recupero e controllo della base imponibile dell’imposta regionale sulle concessioni demaniali: ottimizzazione degli archivi regionali, ampliamento della collaborazione con gli Enti di vigilanza”

Descrizione

Si intende consolidare e velocizzare recupero e controllo della base imponibile dell’imposta regionale sulle concessioni demaniali operando attraverso il rafforzamento della collaborazione con gli Enti di vigilanza (Guardia di Finanza). Particolare attenzione verrà data al controllo delle concessioni temporanee, abusive e a quelle rilasciate negli ambiti idi competenza delle Autorità Portuali. Si intende inoltre ridurre i tempi dell’azione di accertamento dell’imposta non pagata.

Strumenti e modalità di attuazione

• Protocollo intesa Regione - Enti di vigilanza;

• Protocollo intesa Regione- Enti titolari del rilascio;

Soggetti esterni coinvolti:

Comuni;

Capitanerie di Porto e Autorità Portuali;

Guardia di Finanza.

Data di inizio prevista: 01/12/2011

Data di fine prevista: 31/12/2014

Fasi procedurali

numerofase descrizione fase Inizio Previsto Fine Prevista

1

Ampliamento della collaborazione con Enti di vigilanza (in particolare Guardia di Finanza) anche tramite la stipula di protocolli in via sperimentale

31/03/2012 31/12/2013

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56 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

2

Realizzazione del controllo di merito periodo di imposta 2008-2011

01/02/2013 31/12/2014

Risorse finanziarie certe:

Anno E/U Capitolo Atto Importo2011 U 14143 Decreto

dirigenziale4803/2011

36.000 €

Indicatori di realizzazione fisica

1. incremento accertamenti imposta regionale rispetto agli accertamenti dell’anno 2011:

al 31/12/2012: 50.000 €;al 31/12/2013: 300.000 €.

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5719.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Scheda Azione 1.3

Linea di intervento 1 Recupero basi imponibili regionali e locali.

Azione 1.3 Sostegno agli interventi degli Enti Locali relativi allo svolgimento delle attività di controllo e ispettive della polizia locale inerenti la verifica degli adempimenti tributari.

Descrizione

L’articolo 15 della legge regionale 27 dicembre 2011, n. 68 consente alla Regione di promuovere azioni di contrasto all’evasione fiscale e contributiva, in un’ottica integrata di sistema Regione-Enti Locali, anche sostenendole finanziariamente, ove necessario. Tra le azioni sostenute finanziariamente dalla Regione sono previsti interventi a supporto della progettazione degli Enti Locali e delle loro Associazioni rappresentative in materia di contrasto all’evasione (comma 2, lettera d).Con il regolamento attuativo del suddetto articolo 15, emanato con D.P.G.R. n. 62/R del 12.11.2012sono state disciplinate le modalità di realizzazione e di monitoraggio di questa azione.

Scopo di questo intervento é quello di rafforzare il ruolo della polizia locale sostenendo azioni progettuali specifiche volte a potenziarne e a qualificarne le capacità di intervento nell’ambito delle attività di contrasto all’evasione.

Modalità e strumenti di attuazione

• Proposte progettuali da parte di Comuni singoli o associati e Province.

• Delibera di Giunta Regionale di individuazione delle necessità annue di intervento

• Decreto dirigenziale annuo di concessione del sostegno finanziario.

• Relazioni annue dei soggetti beneficiari sugli interventi finanziati

• Relazione annua da parte della Giunta Regionale sui risultati dei progetti realizzati

Soggetti esterni coinvolti

• Comuni singoli o associati;

• Province;

Data inizio novembre 2012

Data fine prevista dicembre 2014

Fasi procedurali

per l’anno 2012

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58 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Descrizione Inizio previsto fine previstaPresentazione delle proposte progettuali da parte di Comuni

capoluogo Entro il 30 novembre 2012

Decreto dirigenziale di concessione dei contributi e dei

sostegni finanziari31.12.2012

per gli anni successivi al 2012

Descrizione Inizio previsto fine previstaPredisposizione Delibera di

Giunta Regionale di individuazione delle necessità

annue di interventoEntro il 31 marzo

Comunicazione alla Regione Toscana delle relazioni annue

sugli interventi finanziatiEntro il 60° giorno dal termine degli interventi

Redazione da parte della Giunta Regionale della

relazione annua sui risultati dei progetti ammessi a

finanziamento

Entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello di ammissione dei progetti a finanziamento

Secondo le necessitàindividuate dalla Regione, presentazione di proposte

progettuali da parte di Comuni singoli o associati e Province

Entro il 45° giorno dalla data di approvazione della delibera di cui al primo punto

Decreto dirigenziale di concessione dei contributi e dei

sostegni finanziariEntro il 30 settembre

Risorse finanziarie

Allo stato attuale risultano previste e formalmente allocate, per l’attuazione dell’articolo 15 della L.R. 68/2011, le seguenti risorse finanziarie:

Anno Capitolo Atto Importo 2012 11287 Futura predisposizione 200.000,00 2013 11287 Futura predisposizione 100.000,00 2014 11287 Futura predisposizione 100.000,00

Indicatori

Descrizione Valore atteso Numero di proposte progettuali presentate

annualmenteN° 5 proposte

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5919.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Diffusione territoriale delle proposte presentate dai comuni annualmente1

proposte presentate in almeno la metà delle province toscane

Numero proposte progettuali finanziate annualmente N° 5 proposte

Diffusione territoriale delle proposte presentatedai comuni finanziate annualmente1

proposte presentate in almeno la metà delle province toscane

1 Da intendersi come presenza delle proposte presentate e accettate in tutte o in un certo numero di province toscane.

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60 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Scheda Azione 1.4

Linea di intervento 1 Recupero basi imponibili regionali e locali.

Azione 1.4 Sostegno agli interventi degli Enti Locali e delle loro Associazioni rappresentative relativi a progetti di contrasto all’evasione.

Descrizione

L’articolo 15 della legge regionale 27 dicembre 2011, n. 68 consente alla Regione di promuovere azioni di contrasto all’evasione fiscale e contributiva, in un’ottica integrata di sistema Regione-Enti Locali, anche sostenendole finanziariamente, ove necessario. Tra le azioni sostenute finanziariamente dalla Regione sono previsti interventi a supporto della progettazione degli Enti Locali e delle loro Associazioni rappresentative in materia di contrasto all’evasione (comma 2, lettera d).Con il regolamento attuativo del suddetto articolo 15, emanato con D.P.G.R. n. 62/R del 12.11.2012sono state disciplinate le modalità di realizzazione e di monitoraggio di questa azione.

Scopo precipuo di questo intervento é quello di raccogliere e dare sostanza alle suggestioni, agli stimoli e alle iniziative espresse direttamente dagli enti del territorio o per il tramite delle loro Associazioni rappresentative, così da ricondurre le istanze, le esigenze e le competenze specifiche e diffuse entro il più ampio quadro di coordinamento impostato a livello regionale.

Modalità e strumenti di attuazione

• Proposte progettuali da parte di Comuni singoli o associati, Province e articolazioni territoriali delle Associazioni Rappresentative degli Enti Locali.

• Delibera di Giunta Regionale di individuazione delle necessità annue di intervento

• Decreto dirigenziale annuo di concessione del sostegno finanziario.

• Relazioni annue dei soggetti beneficiari sugli interventi finanziati

• Relazione annua da parte della Giunta Regionale sui risultati dei progetti realizzati

Soggetti esterni coinvolti

• Comuni singoli o associati;

• Province;

• Articolazioni territoriali delle Associazioni rappresentative degli Enti Locali di cui all’articolo 4 L.R. 68/2011;

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6119.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Data inizio novembre 2012

Data fine prevista dicembre 2014

Fasi procedurali

per l’anno 2012

Descrizione Inizio previsto fine previstaPresentazione delle proposte progettuali da parte di Comuni singoli o associati, Province e articolazioni territoriali delle

Associazioni Rappresentative degli Enti Locali

Entro il 15 novembre 2012

Decreto dirigenziale di concessione dei contributi e dei

sostegni finanziariEntro il 31 dicembre 2012

per gli anni successivi al 2012

Descrizione Inizio previsto fine previstaPredisposizione Delibera di

Giunta Regionale di individuazione delle necessità

annue di intervento

Entro il 31 marzo

Comunicazione alla Regione Toscana delle relazioni annue

sugli interventi finanziatiEntro il 60° giorno dal termine degli interventi

Redazione da parte della Giunta Regionale della

relazione annua sui risultati dei progetti ammessi a

finanziamento

Entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello di ammissione dei progetti a finanziamento

Secondo le necessitàindividuate dalla Regione, presentazione di proposte

progettuali da parte di Comuni singoli o associati, Province e articolazioni territoriali delle

Associazioni Rappresentative degli Enti Locali

Entro il 60° giorno dalla data di approvazione della delibera di cui al primo punto

Decreto dirigenziale di concessione dei contributi e dei

sostegni finanziariEntro il 30 settembre

Risorse finanziarie

Allo stato attuale risultano previste e formalmente allocate, per l’attuazione dell’articolo 15, comma 2, lettera d), della L.R. 68/2011, le seguenti risorse finanziarie:

Anno Capitolo Atto Importo 2012 11289 Futura predisposizione 50.000,00

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62 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

2012 11290 Futura predisposizione 310.000,00 2013 11289 Futura predisposizione 20.000,00 2013 11290 Futura predisposizione 50.000,00 2014 11289 Futura predisposizione 2014 11290 Futura predisposizione 20.000,00

Indicatori

Descrizione Valore atteso Numero di proposte progettuali presentate

annualmente N° 5

Diffusione territoriale delle proposte presentate dai comuni annualmente1

proposte presentate in almeno la metà delle province toscane

Numero proposte progettuali finanziate annualmente N° 5

Diffusione territoriale delle proposte presentate dai comuni finanziate annualmente2

proposte presentate in almeno la metà delle province toscane

2 Da intendersi come presenza delle proposte presentate e accettate in tutte o in un certo numero di province toscane.

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6319.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Scheda Azione 1.5

Linea di intervento 1 Recupero basi imponibili regionali e locali.

Azione 1.5 Realizzazione di una base dati per misurare il “tax gap” a livello locale

Descrizione

Al fine di stimare la perdita di gettito potenziale dei tributi locali e di programmare conseguentemente le azioni più efficaci per fare emergere le basi imponibili, si intende predisporre una banca dati riepilogativa delle informazioni richieste ai sensi del primo comma, lettera d), dell’articolo 9 della L.R. 68/2011, con le modalità indicate nella Delibera di Giunta Regionale n. 577 del 2.07.2012.

Modalità e strumenti di attuazione

• Richiesta annuale delle informazioni necessarie per la costruzione e il mantenimento di archivi regionali utilizzati per il contrasto all’evasione.

Soggetti esterni coinvolti

• Comuni, singoli o associati;

• Province;

Data inizio ottobre 2012

Data fine prevista dicembre 2014

Fasi procedurali

Descrizione Inizio previsto fine previstaRaccolta dati per alimentare e aggiornare gli archivi regionali Entro il 10 ottobre di ogni anno

Realizzazione archivi regionali finalizzati a misurare il “tax gap”

a livello locale01/10/2012 31/12/2013

Attività annuale di analisi dei dati al fine di misurare il “tax

gap”01/01/2013 31/12/2014

Risorse finanziarie

Allo stato attuale non risultano previste risorse finanziarie.

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64 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Indicatori

Descrizione Valore atteso

Grado di completezza ed esaustività dei dati Dati pervenuti da almeno il 90% degli enti toscani

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6519.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Scheda Azione 1.6

Linea di intervento 1 Recupero basi imponibili regionali e locali.

Azione 1.6 Realizzazione del sistema di gestione integrata dei ticket sanitari.

Descrizione

Uniformare le seguenti procedure:di riscossione al fine di migliorare anche il rapporto con il cittadino, in modo da rendere più semplice l’accesso ai servizi;di controllo del corretto pagamento dei ticket sanitari;di recupero delle somme evase.

Modalità e strumenti di attuazione

• Delibera di Giunta Regionale con indicazione degli indirizzi da dare alle Aziende;

• Protocollo d’intesa tra la Regione Toscana ed Equitalia per il recupero coattivo;

• Razionalizzazione delle procedure di pagamento;

• Relazione annuale da parte delle Aziende sull’applicazione delle linee guida regionali.

Soggetti esterni coinvolti

• 12 Aziende Sanitarie Locali;

• 4 Aziende Ospedaliere;

• I.S.P.O.;

• Fondazione Monasterio;

• Equitalia.

Data inizio ottobre 2012

Data fine prevista dicembre 2014

Fasi procedurali

Descrizione Inizio previsto Fine previstaDelibera con indirizzi per le Aziende Entro il 30 marzo 2013

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66 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Protocollo intesa con Equitalia Entro il 30 giugno 2013

Relazione delle Aziende Entro il 31 marzo di ogni anno

Risorse finanziarie

Allo stato attuale non risultano previste risorse finanziarie.

Indicatori

Descrizione Valore atteso Numero aziende che adottano procedure di recupero entro il 31.12.2013 N° 18

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6719.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Scheda Azione 3.1

Linea di intervento 3 “Compliance fiscale – diffusione conoscenza del sistema fiscale toscano”

Azione 3.1 “Diffusione delle informazioni tributarie tramite una piattaforma di comunicazione on line, per migliorare il tasso di adempimento spontaneo da parte dei contribuenti”

Descrizione

Realizzazione di una nuova piattaforma di comunicazione “on line” fra P.A. e cittadini ed imprese. Tale canale di comunicazione sarà fruibile dai cittadini e dalle imprese toscane nonché da Enti pubblici che collaborano alle attività istruttorie e di accertamento dei tributi regionali. Promozione e dispiegamento sul territorio delle informazioni e delle funzionalità rese dalla suddetta piattaforma, in un’ottica di integrazione e di recepimento anche delle esigenzedegli Enti Locali.

Strumenti e modalità di attuazione

Protocollo di Intesa con EE.LL. e Agenzia delle Entrate,;

Procedura aperta indetta con decreto n. 4481/2008 ai sensi degli artt. 55 comma 1 e 83 del D.Lgs 163/2006, avente ad oggetto lo “Sviluppo e realizzazione di sistemi informativi relativi ai tributi regionali e alla gestione delle tasse automobilistiche e dei moduli software previsti nei Progetti ELI-CAT ed ELI-FIS in attuazione del Programma Nazionale Elisa”, e affidata con decreto n. 643/2009, ad Engineering Ingegneria Informatica Spa con cui è stato sottoscritto il relativo contratto il 22/04/2009 avente durata fino al 21/04/2012 ( n. 7279 di Rep e n. 3487 di Racc);

Soggetti esterni coinvolti:

• Enti locali;

• Agenzia delle Entrate

• Engineering Spa (in qualità di società aggiudicataria dell’appalto di servizio per la realizzazione del sistema informativo in relazione al Progetto ELISA Contratto del 22/04/2009 ( n. 7279 di Rep e n. 3487 di Racc .)

Data di inizio prevista: 01/06/2011

Data di fine prevista: 31/12/2015

Fasi procedurali

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68 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

numero fase descrizione fase Inizio Previsto Fine Prevista

1

Definizione della struttura informativa e delle funzionalità della piattaforma di comunicazione

01/06/2011 01/03/2012

2

Condivisione del progetto con la Redazione web e con la “software house”

01/06/2011 31/07/2012

3

Realizzazione dello piattaforma di comunicazione(incluso rilascio della versione “beta”, test)

01/01/2012 31/12/2013

4

Promozione e dispiegamento dellapiattaforma di comunicazionemediante la stipula di protocolli di intesa con gli Enti locali

31/12/2013 31/12/2015

Risorse finanziarie certe

Anno E/U Capitolo Atto Importo 2011 U 71070 d.d. 643/2009 162.838,00 quota parte del

finanziamento del contrattoin essere con Engineering Ingegneria Informatica spa per la realizzazione dello sportello del contribuente sistema di alert

2012 U 71070 d.d. 4805/2011 42.628,00 quota parte del finanziamento del contratto in essere con Engineering Ingegneria Informatica spa per la realizzazione dello sportello del contribuente

Nota: non ancora individuate eventuali risorse necessarie negli anni successivi al 2012

Indicatori di realizzazione fisica

1. numero complessivo di utenti registrati allo Sportello: - entro il 31/12/2012: 500

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6919.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

- entro il 31/12/2013: 5.0002. numero accessi alla pagina dello Sportello:

- entro il 31/12/2013: 10.0003. numero enti del territorio sottoscrittori del protocollo

- valore atteso: sottoscrizione del Protocollo con almeno quindici enti entro il 31/12/2015

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70 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Scheda Azione 3.2

Linea di intervento 3. “Compliance fiscale – diffusione conoscenza del sistema fiscale toscano”

Azione 3.2 “Sistema integrato di riscossione dei tributi regionali e locali”

Descrizione

Integrazione del sistema di riscossione dei tributi regionali e locali, (in ogni sua fase: riscossione spontanea, sollecitata e coattiva) con l’infrastruttura telematica dei pagamenti promossa dalla Regione, cosicché il contribuente sia messo in condizione di effettuare i pagamenti, anche di natura non tributaria, disponendo di uno strumento d’interfaccia unico, accurato nelle informazioni e in grado di offrire una gamma differenziata di canali e possibilità di pagamento. Si prevede un avvio sperimentale effettuato sulle posizioni debitorie provenienti dall’archivio regionale delle Tasse Automobilistiche, per poi procedere all’integrazione sulla piattaforma degli archivi dei tributi locali (congiuntamente EE.LL. che aderiranno alla piattaforma telematica regionale) nonché delle altre entrate regionali.

Strumenti e modalità di attuazione:

Decisione di Giunta Regionale n. 17 del 27/06/2011;

Decreto n. 6188 del 16/12/2008 con oggetto affidamento al RTI TAS Tecnologia Avanzata dei Sistemi S.p.A. (capogruppo) e Liberologico S.r.l. (già Sistemi Informativi S.r.l.) “Fornitura di una infrastruttura per l’erogazione di servizi di pagamento” di cui al contratto sottoscritto il 30/01/2009 rep 7236 racc 3420 esecutivo dal 30/6/2009, data del collaudo positivo dell’infrastruttura;

Soggetti esterni coinvolti:

TAS Spa e Liberologico Srl (raggruppamento aggiudicatario dell’appalto di servizio per la realizzazione dell’infrastruttura telematica dei pagamenti);

banche tesoriere (in qualità di “terzo soggetto” finanziario all’interno del sistema regionale dei pagamenti telematici);

Data di inizio prevista: 01/07/2011

Data di fine prevista: 31/12/2015

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7119.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Fasi procedurali

numero fase descrizione fase InizioPrevisto Fine Prevista

1

Attività di analisicontinua delle esigenze informative in relazione alle dinamiche dei sistemi tributari regionali e locali condotta a fini evolutivi delle funzionalità proprie della piattaforma

1/7/2011 31/12/2015

2Avvio del nuovo sistema di pagamento delle TT.AA

1/12/2011 31/12/2012

3Avvio operatività della piattaforma con la tassa automobilistica

30/06/2012 31/12/2013

4

Avvio operatività della piattaforma con altri tributi regionali diversi dalle tasse auto

30/06/2012 31/12/2013

5Avvio operatività della piattaforma con tributi locali

01/01/2014 31/12/2015

Risorse finanziarie certe:

Anno E/U Capitolo Atto Importo2011 U 14220 Atto di finanziamento

in corso di predisposizione[IRIS]

421.000

2009 U 14143 Decreto dirigenziale6188/2008a valere sull’impegno7289/2009

214.250

Indicatori di realizzazione fisica

1. numero di transazioni relative alle TT.AA. effettuate sulla piattaforma fino al 30/06/2013 – valore atteso: 12.000

2. numero di transazioni relative a tutti tributi regionali effettuate sulla piattaformafino al 30/06/2014 – valore atteso: 50.000

3. numero di transazioni relative ai tributi locali effettuate sulla piattaforma fino al 31/12/2015 – valore atteso: 100.000

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72 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Scheda Azione 4.1

Linea di intervento 4. Cooperazione - Interoperabilità – Collaborazioni tra gli Enti e Istituzione

Azione 4.1 Dispiegamento nei comuni toscani e supporto all’utilizzo del sistema TOSCA (Sistema informativo catasto, fiscalità e territorio).

Descrizione

Azione rivolta ai comuni toscani al fine dello sviluppo, del dispiegamento e del supporto all’utilizzo delSistema informativo Catasto, Fiscalità e Territorio, quest’ultimo introdotto ai sensi dell’articolo 15 L.R. 68/2011 e del relativo Regolamento attuativo, emanato con D.P.G.R. n. 62/R del 12.11.2012.Tale sistema informatico, di completa proprietà pubblica, opera a supporto dell’attività di contrasto all’evasione, rendendo possibile la condivisione ed il miglioramento qualitativo delle basi informative detenute dalla Pubblica Amministrazione, al fine di favorire la concreta individuazione delle situazioni di evasione e di supportare la verifica della veridicità delle dichiarazioni.

Modalità e strumenti di attuazione

Procedura aperta indetta con decreto n. 4481/2008 ai sensi degli artt. 55 comma 1 e 83 del D.Lgs 163/2006, avente ad oggetto lo “Sviluppo e realizzazione di sistemi informativi relativi ai tributi regionali e alla gestione delle tasse automobilistiche e dei moduli software previsti nei Progetti ELI-CAT ed ELI-FIS in attuazione del Programma Nazionale Elisa”, e affidata con decreto n. 643/2009, ad Engineering Ingegneria Informatica Spa con cui è stato sottoscritto il relativo contratto il 22/04/2009 avente durata fino al 21/04/2012 eprorogato nei termini di scadenza con D.D. n. 965 del 14.03.2012;

Delibera G.R. di approvazione dello schema di convenzione per l’attività di dispiegamento del sistema;

• Proposte progettuali per l’ottimizzazione del sistema da parte delle Associazioni Rappresentative degli Enti Locali;

• Decreto dirigenziale annuo di approvazione dello schema di convenzione e di concessione del sostegno finanziario per l’ottimizzazione del sistema;

Stipula convenzioni:o per il dispiegamento e la realizzazione del sistema;o per l’adesione al sistema: tra Regione Toscana e Comuni;o per il supporto all’utilizzo del sistema: tra Regione Toscana e Associazioni

Rappresentative degli Enti Locali;

• Delibera di Giunta Regionale di individuazione delle necessità annue di intervento per l’ottimizzazione;

• Relazioni annue dei soggetti beneficiari sugli interventi per l’ottimizzazione del sistema finanziati;

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7319.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

• Relazione annua da parte della Giunta Regionale sui risultati dei progetti per l’ottimizzazione del sistema realizzati.

Soggetti esterni coinvolti

Comuni;

Associazioni Rappresentative degli Enti Locali;

Data inizio 01/11/2011

Data fine prevista 31/12/2014

Fasi procedurali

1: attività di dispiegamento

Le fasi procedurali sotto indicate sono riferite al periodo di vigenza di un singolo pianoesecutivo annuale. Il primo anno è già stato completato, per le annualità 2012-2013 e 2013-2014 le fasi vengono reiterate in attuazione dei relativi piani esecutivi annuali.

In considerazione della copertura finanziaria individuata e dai tempi di dispiegamento stimate in ragione della potenziale adesione di tutti i comuni toscani originariamente erano previsti 3 piani esecutivi successivi fino al 2014.

Piano esecutivo annuale

descrizione Inizio previsto fine previstaRedazione progetto

esecutivo Entro il 31.12 di ciascun anno

Dispiegamento del sistema tra gli enti (e formazione addetti)

Entro un anno dalla presentazione del progetto esecutivo

Monitoraggiotrimestrale In corso d’anno di vigenza del progetto

esecutivo

Valutazione annua Entro il trimestre successivo al termine di vigenza del progetto esecutivo

2: attività di supporto all’utilizzo art. 15 L.R. 68/2011

per l’anno 2012

Descrizione Inizio previsto fine previstaPredisposizione di proposte

progettuali da parte dellearticolazioni territoriali delle

Associazioni Rappresentative degli Enti Locali

Entro il 30 novembre 2012

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74 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Decreto dirigenziale di approvazione dello schema tipo

di convenzione e diconcessione del sostegno

finanziario

Entro il 15 dicembre 2012

Stipula di Convenzioni Entro il 31.12.2012

per gli anni successivi al 2012

Descrizione Inizio previsto fine previstaPredisposizione Delibera di

Giunta Regionale di individuazione delle necessità

annue di intervento

Entro il 31 marzo

Comunicazione alla Regione Toscana delle relazioni annue

sugli interventi finanziatiEntro il 60° giorno dal termine degli interventi

Redazione da parte della Giunta Regionale della

relazione annua sui risultati dei progetti ammessi a

finanziamento

Entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello di ammissione dei progetti a finanziamento e per ogni anno di

durata del progetto

Secondo le necessità individuate dalla Regione,

predisposizione di proposte progettuali da parte delle

articolazioni territoriali delle Associazioni Rappresentative

degli Enti Locali

Entro la data prevista dalla Delibera annuale

Decreto dirigenziale di approvazione dello schema tipo

di convenzione e di concessione dei contributi e dei

sostegni finanziari

Entro il 30 settembre dell’anno di riferimento

Stipula di Convenzioni Entro il 31.12 dell’anno di riferimento

Risorse finanziarie certe

Costi a carico Regione Toscana

1: attività di dispiegamento

Per le poste finanziarie già allocate nel 2011 si rimanda alla Delibera GR n. 1210 del 27.12.2011.

Anno Capitolo Atto Importo2012 14193 Futura predisposizione 1.443.598,082012 14110 Dd 6106/2011 40.000,002012 14127 Futura predisposizione 3.346,862013 14127 Futura predisposizione 2.548,262014 14127 Futura predisposizione 2.548,262012 14031 d.d. 1491/2011 imp. 2509/2012 80.000,002013 14031 d.d. 1491/2011 imp. 2509/2013 80.000,00

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7519.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

2012 14127 Dd 6749/2011 22.349,912013 14127 Dd 6749/2011 22.349,912012 14127 Da impegnare 1.153,232013 14127 Da impegnare 342.351,832014 14127 Da impegnare 342.351,862012 14261 Da impegnare 315.921,00

A questi costi deve essere aggiunta la compartecipazione dei Comuni aderenti, nella misura del 50% rispetto al contributo regionale

2: attività di supporto all’utilizzo art. 15 L.R. 68/2011

Anno Capitolo Atto Importo 2012 11288 Futura predisposizione 160.000,00 2013 11288 Futura predisposizione 260.000,00 2014 11288 Futura predisposizione 160.000,00

Indicatori di realizzazione (valori per periodo di vigenza di ogni progetto esecutivo)

Indicatore Valore attesoN° di enti annualmente avviati sul Sistema 60

N° enti che hanno partecipato interamente alle azioni formative 40

N° enti che hanno avviato azioni di contrasto all’evasione basate sugli strumenti resi

disponibili dal Sistema 40

N° di segnalazioni qualificate trasmesse (tramite siatel) 1000

N° segnalazioni prese in carico (valutate fondate) dall’Agenzia delle Entrate 800

Valore degli accertamenti derivanti dal contrasto all’evasione dei tributi locali € 650.000,00

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76 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Scheda Azione 4.2

Linea di intervento 4. Cooperazione- Interoperabilità – collaborazione fra enti e istituzioni

Azione 4.2 Sostegno alla gestione in forma associata delle funzioni afferenti all’attività di contrasto all’evasione fiscale dei Comuni

Descrizione

L’articolo 15 della legge regionale 27 dicembre 2011, n. 68 consente alla Regione di promuovere azioni di contrasto all’evasione fiscale e contributiva, in un’ottica integrata di sistema Regione-Enti Locali, anche sostenendole finanziariamente, ove necessario. Tra le azioni sostenute finanziariamente dalla Regione sono previsti interventi a supporto della gestione in forma associatadelle funzioni afferenti all’attività di contrasto all’evasione fiscale (comma 2, lettera a).Con il regolamento attuativo del suddetto articolo 15, emanato con D.P.G.R. n. 62/R del 12.11.2012sono state disciplinate le modalità di realizzazione e di monitoraggio di questa azione.

Partendo dal presupposto che ci sono funzioni, tra quelle svolte dai Comuni, che possono giovarsi di economie di scala se svolte congiuntamente da più enti, scopo di questo intervento é di incentivare quelle riconducibili al contrasto all’evasione - gestione tributi e polizia locale - nella convinzione che la modalità di gestione associata contribuisca a rendere più efficace l’azione di contrasto nei confronti di tutti coloro che non adempiono ai loro doveri di contribuente.

Modalità e strumenti di attuazione

• Comunicazione alla Regione Toscana delle Convenzioni stipulate tra Enti Locali toscani oppure delle modifiche statutarie delle Unioni di Comuni toscane

• Decreto dirigenziale annuo di concessione dei contributi

• Relazioni annue dei soggetti beneficiari finalizzate a dimostrare lo svolgimento delle attività di contrasto all’evasione e i risultati conseguiti

• Relazione annua da parte della Giunta Regionale sui risultati delle gestioni associate realizzate

Soggetti esterni coinvolti

• Comuni singoli o associati;

Data inizio novembre 2012

Data fine prevista dicembre 2014

Fasi procedurali

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7719.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

per l’anno 2012

Descrizione Inizio previsto fine previstaComunicazione alla Regione Toscana delle Convenzioni o

degli Statuti15 novembre 2012

Decreto dirigenziale di concessione dei contributi 30 novembre 2012

per gli anni successivi al 2012

Descrizione Inizio previsto fine previstaComunicazione alla Regione

Toscana delle relazioni annue finalizzate a dimostrare lo

svolgimento delle attività di contrasto all’evasione e i

risultati conseguiti

Entro il 1 marzo

Redazione da parte della Giunta Regionale della

relazione annua sui risultati dei progetti realizzatii per tutte e

quattro le azioni

Entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello di ammissione dei progetti a finanziamento

Comunicazione alla RegioneToscana delle Convenzioni o

degli Statuti se non già presenti agli atti degli uffici regionali

Entro il 1 marzo

Decreto dirigenziale di concessione dei contributi e

sostegni finanziariEntro il 60° giorno dalla data del 1 marzo

Risorse finanziarie

Allo stato attuale risultano previste e formalmente allocate, per l’attuazione dell’articolo 15, comma 2, lettera a), della L.R. 68/2011, le seguenti risorse finanziarie:

Anno Capitolo Atto Importo 2012 11291 Futura predisposizione 100.000,00 2013 11291 Futura predisposizione 300.000,00 2014 11291 Futura predisposizione 300.000,00

Indicatori

Descrizione Valore atteso Numero gestioni associate attivate in ragione di anno N° 2

Diffusione territoriale delle gestioni associate dall’anno 2013

gestioni associate in almeno un terzo delle province toscane

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78 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Scheda Azione 4.3

Linea di intervento 4. Cooperazione- Interoperabilità – collaborazione fra enti e istituzioni

Azione 4.3 Collaborazione tecnica interistituzionale tra i diversi livelli di governo territoriale ai fini del contrasto all’evasione

Descrizione

Incentivare la collaborazione e lo scambio di esperienze, professionalità e buone pratiche tra gli enti locali toscani impegnati nella lotta all’evasione con il coordinamento della regione.

L’azione progettuale si raccorda con l’esperienza dei Tavoli territoriali antievasione realizzata a livello provinciale.

Le Intese, operanti a livello intercomunale, anche grazie al supporto delle Associazioni rappresentative degli enti locali, favoriranno il confronto tecnico sulle tematiche del contrasto all’evasione, la creazione di sinergie, la realizzazione di economie di scala, l’uniformità di comportamenti e l’efficienza delle azioni.

Particolare attenzione sarà data anche all’attività formativa dei funzionari istituzionalmente preposti a svolgere attività di contrasto all’evasione, tenuto conto che tale esigenza è emersa con chiarezza nei tavoli pilota.

Modalità e strumenti di attuazione

• Stipula di Intese tra Regione Toscana, Enti Locali toscani e Associazioni Rappresentative degli Enti Locali per scambio e collaborazione

Soggetti esterni coinvolti

• Comuni;

• Province;

• ANCI TOSCANA;

• UPI TOSCANA;

Data inizio gennaio 2013

Data fine prevista dicembre 2014

Fasi procedurali

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7919.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Descrizione Inizio previsto fine previstaRealizzazione Intese operative

intercomunali per collaborazione e scambio

esperienze

01/01/2013 31/12/2015

Costituzione gruppo di progetto Regione – UPI Toscana – Anci Toscana per definire contenuti

attività formativa

01/01/2013 30/09/2013

Stipula intesa Regione – Upi Toscana – Anci Toscana per

attività formativa31/10/2013

Avvio svolgimento attività di formazione degli operatori degli

enti partecipanti01/11/2013 31/12/2015

Risorse finanziarie

Allo stato attuale non risultano previste risorse finanziarie.

Indicatori

Descrizione Valore atteso

Numero intese operative sottoscritte per ciascun anno 2013-2014

N° 1

Numero attività formative realizzate sottoscritte per ciascun anno 2013-2014

N° 1

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80 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Scheda Azione 4.4

Linea di intervento 4. Cooperazione- Interoperabilità – collaborazione fra enti e istituzioni

Azione 4.5 Accordi con le Amministrazioni dello Stato in materia di contrasto all’evasione

Descrizione

L’azione progettuale è volta a incentivare la collaborazione e lo scambio di esperienze, professionalità e buone pratiche tra la Regione e le Amministrazioni dello Stato impegnate nella lotta all’evasione. Essa si raccorda anche con l’esperienza dei Tavoli antievasione per favorire il confronto tecnico sulle tematiche del contrasto all’evasione, la creazione di sinergie e l’efficienza delle azioni.

Gli elementi cardine già individuati per la concreta attuazione dell’azione sono rappresentati dalle convenzioni con l’Agenzia delle Entrate per la gestione dell’IRAP e dell’Addizionale regionale IRPEF;il Protocollo d’Intesa con la Guardia di Finanza sulla verifica degli adempimenti sui tributi regionali; il Protocollo d’Intesa con l’INPS per la verifica delle posizioni ISEE. In particolare, saranno revisionate le convenzioni con l’Agenzia delle Entrate per l’adeguamento al D.Lgs 68/2011 ed il Protocollo d’Intesa con la Guardia di Finanza per le verifiche delle posizioni reddituali e patrimoniali dei beneficiari delle prestazioni a titolarità regionale.

Sarà avviato un percorso di analisi e confronto per valutare la fattibilità per addivenire ad un Protocollo di Intesa con l’Agenzia delle Dogane volto a rafforzare, nell’ambito dell’addizionale regionale sul Gas Metano, l’attuale collaborazione, con l’obiettivo di incrementare lo scambio dei dati e delle informazioni presenti negli archivi tributari.

Soggetti esterni coinvolti

Agenzia delle entrate;

Guardia di Finanza;

INPS;

Agenzia delle Dogane.

Data inizio gennaio 2013

Data fine prevista 31/12/2014

Fasi procedurali

descrizione Inizio previsto fine previstaPredisposizione e sottoscrizione

atto di rinnovo dell’attuale convenzione con

Agenzia delle Entrate

Entro il 30.06.2013

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8119.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Predisposizione e sottoscrizione delProtocollo d’Intesa con la Guardia di

FinanzaEntro il 30.06.2013

Analisi di fattibilità del Protocollod’Intesa con Agenzia delle Dogane Entro il 30.06.2013

Risorse finanziarie certe

Anno Fonte Capitolo Atto Importo2013 Nuova convenzione con

Agenzia Entrate73002 Atto di futura

predisposizione4.700.000,00

2014 Nuova convenzione con Agenzia Entrate

73002 Atto di futura predisposizione

4.700.000,00

Indicatori

Attribuzione del gettito derivante dall’attività di contrasto all’evasione in materia di IVA riferibile al concorso della

regione all’attività di recupero1 milione di Euro stimati per il 2013

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82 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

nel medio e lungo periodo per meglio affrontare tale fenomeno;

Visto che in diverse zone delle suddette Province

si sono registrate nel giro di poche ore precipitazioni estremamente elevate ed anomale tanto da assumere il carattere di veri nubifragi;

Tenuto conto che l’agricoltura delle suddette province già pesantemente colpita dalle recenti e ricorrenti avverse condizioni climatiche sta progressivamente entrando in una profonda crisi produttiva ed economica che sarà ulteriormente aggravata da questo ultimo evento meteorico che ha pesantemente danneggiato, a seconda delle zone, le semine autunnali, gli impianti collinari viticoli e olivicoli, il settore della produzione ittica, gli allevamenti zootecnici con perdite di bestiame foraggi e mangimi, le attrezzature agricole, gli impianti di trasformazione lattiero caseari e ortofrutticoli, le cantine, gli oleifi ci, le serre, le sistemazioni e la viabilità rurale nonché le canalizzazioni e la rete irrigua, le produzioni orticole e fl orovivaistiche;

Tenuto altresì conto che in Provincia di Grosseto nei Consorzi di bonifi ca dell’Osa Albegna, Bonifi ca Grossetana, Colline del Fiora, si sono verifi cati danni ingenti anche alle opere pubbliche classifi cate in bonifi ca e alla rete idraulica scolante;

Considerato che i danni arrecati alle aziende agricole delle suddette province di Massa Carrara, Grosseto e Siena riguardano principalmente le infrastrutture e strutture produttive aziendali per il cui ripristino occorre un congruo arco di tempo con una incidenza sui mancati redditi che si protrarrà a lungo negli anni;

Preso atto che tra le aree colpite vi è anche la laguna di Orbetello dove si sono verifi cati danni alla locale produzione ittica;

Considerato quindi che queste ultime piogge alluvionali dell’11-12 e 27-28 novembre 2012 rischiano di mettere in crisi economica tante aziende agricole situate nei comuni delle province di Massa Carrara, Grosseto e Siena interessati dall’evento calamitoso;

Preso atto che le Amministrazioni Provinciali di Massa Carrara, Grosseto e Siena hanno inviato relazioni tecniche presenti agli atti dell’uffi cio regionale competente in cui è stimato per i comuni interessati una situazione di crisi con un danno al momento valutabile come riportato nella seguente tabella e documentato da relazioni:

SEGUE TABELLA

DELIBERAZIONE 3 dicembre 2012, n. 1072

D.Lgs. 102 del 29/03/2004; D.lgs. 82 del 18/04/2008. Richiesta al MiPAAF del riconoscimento dell’evento calamitoso alluvione del 11-12 - e 27 -28 novembre 2012 per alcuni comuni delle Province di Grosseto, Siena e Massa-Carrara.

LA GIUNTA REGIONALE

Visto l’art. 70 del D.P.R. n. 616 del 24 luglio 1977, relativo alle funzioni trasferite dallo Stato alle Regioni in materia di calamità naturali ed avversità atmosferiche;

Visti il Decreto Legislativo n. 102 del 29 marzo 2004 e il Decreto Legislativo n. 82 del 18 aprile 2008 relativi a interventi fi nanziari a sostegno delle imprese agricole, a norma dell’art. 1, comma 2, lettera i della Legge n. 38 del 7 marzo 2003;

Vista la nota n. 102204 del 15 luglio 2004 del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MiPAAF) “Decreto Legislativo 29 marzo 2004 n. 102 Nuova normativa per la difesa dei redditi agricoli dalle calamità - Nota esplicativa” con la quale si specifi ca che deve avvenire al MiPAAF la comunicazione entro 20 giorni dal termine dell’evento sull’avversità ritenuta presumibilmente eccezionale prima di procedere alle indagini tecniche i cui risultati dovranno essere inviati nei termini previsti dall’art. 5 comma 1 del D.lgs 102/2004;

Considerato che in Toscana dopo un lungo periodo di siccità iniziato nell’autunno del 2011 e protrattosi per tutta la primavera - estate 2012 si sono prima verifi cate piogge non molto abbondanti nei mesi di settembre ed ottobre e dopo a novembre nei giorni 11-12 e 27-28 si sono registrate nel giro di poche ore precipitazioni alluvionali molto abbondanti e di elevata intensità che in suoli ancora prevalentemente asciutti hanno portato all’impossibilità di essere assorbite e gradualmente rilasciate in un adeguato arco temporale causando frane, smottamenti e una forte erosione superfi ciale dei suoli con un improvviso aumento del volume di acqua nei torrenti, fi umi e lagune naturali che ha di conseguenza prodotto esondazioni delle acque con estesi allagamenti che hanno particolarmente interessato i territori delle province di Massa Carrara, Grosseto e Siena;

Valutato che il frequente susseguirsi delle eccezionali avversità atmosferiche di questi ultimi anni conferma l’evolversi del cambiamento climatico in atto con la necessità di prevedere adeguati interventi strutturali

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8319.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

- l’aumento della dotazione fi nanziaria del fondo di solidarietà nazionale;

Ritenuto quindi opportuno chiedere al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali la declaratoria di riconoscimento dell’eccezionale avversità atmosferica per le piogge alluvionali dell’11-12 e 27-28 novembre 2012 nei comuni suddetti delle Province di Massa Carrara, Grosseto e Siena e quindi di attivare le procedure per l’emanazione del relativo Decreto Ministeriale;

A voti unanimi

DELIBERA

1. di chiedere al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali la declaratoria di riconoscimento dell’eccezionale avversità atmosferica per le piogge alluvionali dell’11-12 e 27-28 novembre 2012 verifi catasi sui territori di competenza delle Amministrazioni Provinciali di Massa Carrara, Grosseto e Siena riportati nella seguente tabella insieme al danno come è al momento stimabile:

SEGUE TABELLA

Considerato che i rappresentanti delle Organizzazione Sindacali e Professionali del mondo agricolo hanno richiesto la dichiarazione dello stato di crisi per le Province colpite dalle piogge alluvionali e torrenziali dell’11-12 e 27-28 novembre 2012 da inviare al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali al fi ne di attivare le procedure conseguenti;

Considerata la situazione sopra descritta si ritiene opportuno richiedere che vengano poste in essere tutte le iniziative utili a risolvere le suddette situazioni di crisi, e che vengano fatte salve comunque in ogni caso:

- l’attivazione delle misure di riduzione degli oneri previdenziali e assistenziali;

- l’agevolazione al credito anche attraverso le disponibilità e gli strumenti della Cassa Depositi e Prestiti;

- la previzione di interventi strutturali di medio e lungo periodo diretti a fronteggiare il cambiamento climatico in atto (tema della gestione dell’acqua, manutenzione delle infrastrutture idriche esistenti e avvio di nuove infrastrutture, rilascio delle assicurazioni agevolate e loro inserimento tra le misure della nuova PAC 2014-202);

Province Descrizione danno Comuni interessati Stima danni in euro

MassaCarrara

impianti viticoli e olivicoli, attrezzature, scorte morte, serre,

produzioni ortive, produzioni di trote ed elicicoltura, moria bestiame,

semine autunnali

Massa, Carrara, Montignoso, Aulla,

Fosdinovo, Villafranca in L., Fivizzano,

Mulazzo, Bagnone, Licciana Nardi

3.630.000

Grosseto

danni alle opere pubbliche classificate in bonifica e alla rete idrica scolante;

fabbricati agricoli, infrastrutture, strutture agrituristiche, stalle, fienili,

coop agricole di trasformazione, serre, vivaio, impianti arborei, erosioni

terreni, strade, impianti irrigazioni, recinsioni, moria bestiame,

attrezzature, scorte morte, produzioni agricole e orto florovivaistiche

Grosseto, Orbetello, Manciano, Capalbio,

Scansano,Semproniano, Campagnatico,

Castiglion della Pescaia e in altri comuni i

terreni posti lungo le principali aree fluviali

34.520.979,87

Siena infrastrutture agricole, vivai

Chiusi, San Casciano dei Bagni,

Montepulciano,Cetona, Torrita,

Sinalunga, Chianciano, Sarteano, Pienza,

Trequanda

7.200.000

TOTALE 45.350.979,87

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84 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Province Descrizione danno Comuni interessati Stima danni in euro

MassaCarrara

impianti viticoli e olivicoli, attrezzature, scorte morte, serre,

produzioni ortive, produzioni di trote ed elicicoltura, moria bestiame,

semine autunnali

Massa, Carrara, Montignoso, Aulla,

Fosdinovo, Villafranca in L., Fivizzano,

Mulazzo, Bagnone, Licciana Nardi

3.630.000

Grosseto

danni alle opere pubbliche classificate in bonifica e alla rete idrica scolante;

fabbricati agricoli, infrastrutture, strutture agrituristiche, stalle, fienili,

coop agricole di trasformazione, serre, vivaio, impianti arborei, erosioni

terreni, strade, impianti irrigazioni, recinsioni, moria bestiame,

attrezzature, scorte morte, produzioni agricole e orto florovivaistiche

Grosseto, Orbetello, Manciano, Capalbio,

Scansano,Semproniano, Campagnatico,

Castiglion della Pescaia e in altri comuni i

terreni posti lungo le principali aste fluviali

34.520.979,87

Siena infrastrutture agricole, vivai

Chiusi, San Casciano dei Bagni,

Montepulciano,Cetona, Torrita,

Sinalunga, Chianciano, Sarteano, Pienza,

Trequanda

7.200.000

TOTALE 45.350.979,87

DELIBERAZIONE 3 dicembre 2012, n. 1073

D.G.R. n. 373/2012. PIS Grandi Poli industriali. Piano di reindustrializzazione della Provincia di Massa Carrara ex legge 99/2009. Cofi nanziamento all’I.M.M Carrara SpA per la realizzazione dell’inter-vento denominato “Centro tecnologico interpro-vinciale per il trasferimento dell’innovazione e per la caratterizzazione dei materiali lapidei”.

LA GIUNTA REGIONALE

Visto il Programma Regionale di Sviluppo 2011-2015 approvato dal Consiglio Regionale con risoluzione n. 49/2011;

Visto il PRSE 2012-2015 approvato con deliberazione del Consiglio Regionale dell’11 luglio 2012 n. 59, il quale prevede che nelle “aree di crisi come individuate dalla legislazione nazionale e regionale e dalla Regione, si possono attivare un complesso integrato di attività e di strumenti afferenti al PRSE e ad altri piani di settore”;

Visto l’art. 2 della legge 23 luglio 2009 n. 99;

Vista la DGR n. 1156 del 28 dicembre 2010 con la quale è stata avviata, ai sensi dell’art. 4, comma 1 del decreto ministeriale del 24 marzo 2010, la procedura per l’accertamento di situazioni di crisi, con impatto signifi cativo sulla politica industriale nazionale, nell’area di Massa-Carrara e nel distretto tessile di Prato;

2. di chiedere al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali di porre in essere tutte le iniziative a favore degli imprenditori agricoli, atte a risolvere le situazioni di crisi sopra evidenziate, con l’emanazione del Decreto che fi ssa lo stato di eccezionale avversità atmosferica e che vengano fatte salve comunque in ogni caso l’attivazione delle misure di riduzione degli oneri previdenziali e assistenziali, l’agevolazione al credito anche attraverso le disponibilità e gli strumenti della Cassa Depositi e Prestiti, la previzione di interventi strutturali di medio e lungo periodo diretti a fronteggiare il cambiamento climatico in atto (tema della gestione dell’acqua, manutenzione delle infrastrutture idriche esistenti e avvio di nuove infrastrutture, rilascio delle assicurazioni agevolate e loro inserimento tra le misure della nuova PAC 2014-202), l’aumento della dotazione fi nanziaria del fondo di solidarietà nazionale.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana ai sensi dell’art. 5 comma 1, lettera f della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale, ai sensi dell’art. 18, comma 2, della medesima L.R. 23/2007.

Segreteria della GiuntaIl Direttore Generale

Antonio Davide Barretta

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8519.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Regionale del Fondo Aree Sottoutilizzate (PAR FAS) 2007/2013: approvazione a seguito della conclusione della negoziazione con il MISE;

Vista la decisione della giunta regionale n. 2 del 28.12.2010 “Indirizzi alle Autorità di Gestione per la revisione dei programmi operativi comunitari e del programma attuativo FAS”;

Vista la delibera di G.R n. 1110 del 12.12.2011 “Approvazione revisione PAR FAS 2007/2013”;

Visto il Documento di dettaglio del PAR FAS 2007-2013, approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 990 del 19.11.2012- Versione 4;

Vista la delibera di G.R n. 924 del 19/10/2009 avente ad oggetto: “PRSE 2007/2010. Linee di intervento 1.5 e 3.3 “infrastrutture per lo sviluppo economico”. Approvazione linee di indirizzo e priorità (All. A) per la costituzione di un Fondo per le infrastrutture produttive e relativo disciplinare (All. B)”;

Viste le successive deliberazioni di G.R. n. 700 del 26/07/2010, n. 117 del 28/02/2011, n. 253 del 11/04/2011 e n. 290 del 10/04/2012 di integrazione del Fondo per le infrastrutture costituito con D.G.R n. 924/2009;

Vista la L.R. 20/03/2000 n. 35 come modifi cata dalla L.R. n. 38/2012 (Disciplina degli interventi regionali in materia di attività produttive e competitività delle imprese);

Vista la delibera di G.R n. 964 del 29/10/2012 di sostituzione degli allegati alla D.G.R n. 924/2009 “Fondo per le infrastrutture produttive” alla luce delle modifi che alla L.R n. 35/2000 intervenute con la L.R. 38 del 19/07/2012;

Considerato che al par. 4 lett b) dell’allegato 1 della sopra citata delibera si prevede che gli interventi sono individuati dalla Giunta regionale a condizione che:

1) abbiano carattere innovativo e strategico nell’ambito delle politiche per il miglioramento della competitività dei territori e dei sistemi produttivi;

2) siano previsti nell’ambito delle priorità del DPEF o in un accordo di programma;

3) abbiano i requisiti formali e le tipologie di spesa ammissibili previsti dalla linea di attività cofi nanziata dal Fondo;

Visto il “Nuovo Patto per lo sviluppo qualifi cato e maggiori e migliori lavori in Toscana” (di seguito Patto) sottoscritto in data 30.3.2004 tra la Regione Toscana, le istituzioni locali e le rappresentanze dei lavoratori e degli imprenditori ed in particolare l’area progettuale n.

Vista l’istanza presentata al Ministero dello Sviluppo Economico in data 4 febbraio 2011 per il riconoscimento della Provincia di Massa-Carrara e del distretto di Prato quali aree di crisi industriale complessa ai sensi dell’art. 2 della Legge 99/2009 e a seguito dell’adozione della succitata DGR n. 1156/2010;

Visto il Decreto del Direttore Generale Ministero dello Sviluppo Economico del 13 aprile 2011, che ha riconosciuto l’area di Massa-Carrara quale area di “crisi complessa nonché con impatto signifi cativo sulla politica industriale nazionale”;

Ricordato il percorso da tempo intrapreso congiuntamente dal Ministero dello Sviluppo Economico - Direzione generale per la politica industriale e la competitività - dalla Regione e dagli Enti Locali competenti, al fi ne di individuare i fattori di crisi e gli scenari di sviluppo dell’area di crisi industriale complessa della Provincia di Massa Carrara;

Considerato che il PRS 2011-2015, approvato con risoluzione C.R. n. 49/2011, prevede, all’interno del PIS “Progetti di riqualifi cazione dei grandi poli industriali”, per l’area di Massa Carrara, la defi nizione di un piano di reindustrializzazione e rilancio del territorio, per dare continuità produttiva alle aziende già insediate e creare un ambiente economico ed infrastrutturale favorevole alla nascita di nuova occupazione e all’insediamento di nuove attività;

Vista la DGR n. 373 del 7 maggio 2012, con cui la Giunta ha approvato, nell’ambito del PIS Grandi Poli industriali - Progetto Massa-Carrara del PRS 2011-2015, il Piano di reindustrializzazione della Provincia di Massa-Carrara ex legge 99/2009;

Considerato che tale Piano di reindustrializzazione prevede, al par. 5.2, tra gli interventi per il settore lapideo, il cofi nanziamento del Centro Tecnologico interprovinciale per il trasferimento dell’innovazione e per la caratterizzazione dei materiali lapidei, “da realizzarsi presso la sede della Soc. Internazionale Marmi e Macchine S.p.A. (soggetto attuatore dell’intervento)”;

Visto il Programma Attuativo Regionale (PAR) del FAS (Fondo Aree sottoutilizzate) 2007-2013 approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 529 del 07/07/2009 con la quale l’Area Programmazione e Controllo della D.G. Presidenza è stata incaricata di aprire la negoziazione con il Ministero dello Sviluppo Economico/Dipartimento Politiche di Sviluppo (MISE/DPS);

Vista la delibera di Giunta Regionale n. 178 del 23/02/2010 avente ad oggetto “Programma Attuativo

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86 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Macchine) del Piano di reindustrializzazione di Massa Carrara (ex D.G.R n. 373/2012);

Vista la richiesta di fi nanziamento per l’intervento sopra indicato presentato dalla I.M.M Carrara SpA al Settore “Infrastrutture per lo sviluppo economico e il Trasferimento Tecnologico” della D.G Competitività del Sistema Regionale e Sviluppo delle competenze per un investimento complessivo di euro 443.816,50;

Vista l’istruttoria favorevole del settore competente agli atti d’uffi cio;

Ritenuto opportuno riconoscere all’I.M.M Carrara SpA un cofi nanziamento pari ad euro 336.268,00 per la realizzazione dell’intervento denominato: “Centro tecnologico interprovinciale per il trasferimento dell’innovazione e per la caratterizzazione dei materiali lapidei” avente un investimento complessivo di euro 443.816,50;

Ritenuto opportuno assumere, nell’ambito delle risorse già destinate ad ARTEA per il Fondo per le Infrastrutture produttive con la citata DGR n. 253/2011, la copertura fi nanziaria pari ad euro 336.268,00 imputandola alla prenotazione specifi ca 20121140 del bilancio pluriennale 2012-2014 sul capitolo 51459 (annualità 2013);

Vista la L.R. n. 67 del 27 dicembre 2011, relativa al bilancio di previsione per l’anno fi nanziario 2012 e bilancio pluriennale 2012/2014;

Vista la delibera della Giunta Regionale n. 2 del 09/01/2012 e ss.mm.ii relativa all’approvazione del bilancio gestionale 2012 e pluriennale 2012 /2014;

Ritenuto opportuno incaricare il Settore “Infrastrutture per lo sviluppo economico ed il trasferimento tecnologico” della D.G Competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze titolare della gestione del Fondo per le Infrastrutture Produttive, di assumere gli atti necessari per fi ssare i tempi e le modalità di erogazione del contributo in funzione dell’attuazione del progetto sopra indicato;

A voti unanimi

DELIBERA

1. di riconoscere all’I.M.M Carrara SpA un cofi nanziamento pari ad euro 336.268,00 per la realizzazione dell’intervento denominato: “Centro tecnologico interprovinciale per il trasferimento dell’innovazione e per la caratterizzazione dei materiali lapidei” avente un investimento complessivo di euro 443.816,50;

6 “Riorganizzazione dei distretti industriali e dei sistemi produttivi locali;

Visto l’Avviso per la manifestazione di interesse per il cofi nanziamento di interventi a favore del sistema produttivo regionale e fi nalizzati al rafforzamento della competitività dei contesti territoriali locali (Nuovo Patto per lo Sviluppo – Area progettuale n. 6) approvato con decreto n. 5960 del 8/11/2005;

Considerato che con decreto dirigenziale n. 2156 del 09.05.2006 e successive modifi cazioni ed integrazioni, è stato ammesso a fi nanziamento, nell’ambito dell’Avviso per la Manifestazione di interesse sopra citato, l’intervento denominato “Realizzazione di un Centro Prove sperimentali e Test Tecnologici per i materiali lapidei”, presentato dalla Provincia di Massa Carrara, per un investimento ammissibile di euro 1.200.000,00 a fronte di un contributo ammissibile di euro 720.000,00;

Visto il decreto n. 1468 del 21/04/2011 avente ad oggetto: “Nuovo Patto per lo Sviluppo Area progettuale n. 6- Decreto n. 2156/2006. Decadenza intervento “Realizzazione di un Centro Prove Sperimentali e test tecnologici per i materiali lapidei” presentato dalla Provincia di Massa Carrara per scadenza dei termini per la presentazione della documentazione integrativa richiesta;

Visto il verbale di incontro del 28/11/2011 per la strutturazione di un Centro Tecnologico interprovinciale per il Trasferimento dell’innovazione e per la caratterizzazione dei materiali lapidei tra Regione Toscana, Provincia di Massa Carrara, Comune di Massa, Comune di Carrara, Gal Garfagnana, Internazionale Marmi e Macchine Carrara SpA (I.M.M Carrara SpA);

Preso atto che in tale occasione le parti hanno convenuto sull’opportunità di porre in essere tutte le possibili attività di razionalizzazione del sistema dell’innovazione e del trasferimento tecnologico per le attività del Distretto Lapideo Apuo-Versiliese coinvolgendo quali soggetti attori principali il Gal Garfagnana e la I.M.M Carrara SpA, la quale si è impegnata a presentare alla Regione Toscana un programma di strutturazione di un “Centro tecnologico interprovinciale per il trasferimento dell’innovazione e per la caratterizzazione dei materiali lapidei” per un investimento complessivo pari a circa 400.000,00;

Visto il Documento di programmazione economica e fi nanziaria 2013 adottato con D.G.R n. 968 del 09/11/2012 che, all’allegato A) - linea 4 “Aree per insediamenti produttivi”, prevede quale intervento di carattere innovativo e strategico, tra gli altri, il laboratorio caratterizzazione materiali (Internazionale Marmo e

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8719.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Vista la L.R. n. 26/2009 (Disciplina delle attività europee e di rilievo internazionale della Regione Toscana);

Visto il Piano Integrato delle Attività Internazionali 2012-2015, approvato dal Consiglio Regionale con Deliberazione n. 26 del 4 aprile 2012;

Vista la delibera della G.R. n. 299 del 16/04/2012 che approva la strategia regionale di cooperazione sanitaria internazionale;

Vista la DGR n. 559 del 25 giugno 2012 con la quale si approva il Documento di attuazione del Piano Integrato della Attività Internazionali 2012;

Visto il Decreto n. 3617/2012, con cui è stato pubblicato l’avviso per la presentazione dei Progetti Strutturanti - Asse 2 - Cooperazione Sanitaria, di cui al punto 4.3.3 lett. B) del Piano Integrato delle Attività Internazionali adottato con D.C.R. n. 26 del 4/4/2012, relativamente alle risorse allocate con D.G.R. 559/2012;

Visti i risultati dell’istruttoria per l’ammissibilità formale dei progetti presentati, effettuata dal Centro Regionale di Salute Globale, applicando i criteri previsti al punto 2 dell’allegato 2 del Piano Integrato delle Attività Internazionali 2012/2015 sopra citato;

Preso atto che si è provveduto all’individuazione dei progetti validamente presentati come elencati nell’Allegato A), “Elenco Progetti ammissibili”, allegato che è parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

Preso atto che tutti i progetti presentati sono risultati ammissibili;

DECRETA

1. di approvare l’Allegato A) “Elenco dei Progetti ammissibili”, parte integrante del presente provvedimento, che comprende l’elenco dei Progetti Strutturanti - Asse 2 - Cooperazione Sanitaria, di cui al punto 4.3.3 lett. B) del Piano Integrato delle Attività Internazionali adottato con D.C.R. n. 26 del 4/4/2012, relativamente alle risorse allocate con D.G.R. 559/2012 validamente presentati dai soggetti terzi.

Il presente atto e il suo allegato A) è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5 comma 1 lett. f) della L. R. n. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 e succ. modifi che della medesima L. R. n. 23/2007.

Il DirigenteMassimo Silvestri

SEGUE ALLEGATO

2. di assumere, nell’ambito delle risorse già destinate ad ARTEA per il Fondo per le Infrastrutture produttive con la citata DGR n. 253/2011, la copertura fi nanziaria pari ad euro 336.268,00 imputandola alla prenotazione specifi ca 20121140 del bilancio pluriennale 2012-2014 sul capitolo 51459 (annualità 2013);

3. di incaricare il Settore “Infrastrutture per lo sviluppo economico ed il trasferimento tecnologico” della D.G. Competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze titolare della gestione del Fondo per le Infrastrutture Produttive, di assumere gli atti necessari per fi ssare i tempi e le modalità di erogazione del contributo in funzione dell’attuazione del progetto di cui al punto 1).

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’articolo 5, comma 1, lett f) della l.r. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale, ai sensi dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007.

Segreteria della GiuntaIl Direttore Generale

Antonio Davide Barretta

- Dirigenza-Decreti

Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e Coesione SocialeArea di Coordinamento Sistema Socio-Sanitario RegionaleSettore Governo Clinico, Programmazione e Ricerca

DECRETO 28 novembre 2012, n. 5705certifi cato il 07-12-2012

L.R. 26/2009 - Approvazione esiti istruttoria ammissibilità progetti strutturanti - asse 2 - Cooperazione Sanitaria, di cui al punto 4.3.3. lettera b) del PIAI (DGR 26/2012) relativamente alle risorse allocate con DGR 559/2012.

IL DIRIGENTE

Visto quanto disposto dall’art. 2 della L.R. n. 1/2009 “Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento del personale”, che defi nisce i rapporti tra gli organi di direzione politica e la dirigenza;

Visto quanto disposto dagli artt. 6 e 9 della sopra citata L.R. n. 1/2009, inerenti le competenze dei responsabili di settore;

Visto il decreto del Direttore Generale n. 3554 del 09/08/2012, con il quale al sottoscritto è stata conferita la responsabilità del Settore Governo clinico, Programmazione e Ricerca;

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8919.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

posizione organizzativa in Regione Toscana” sottoscritto in data 2 febbraio 2005, in particolare il punto 5 dove tra l’altro si prevede, a seguito della verifi ca della rispondenza della declaratoria della P.O. alla sfera di competenze effettive della struttura, la possibilità di procedere ad eventuali conseguenti modifi che, specifi cando che tale intervento possa effettuarsi anche a seguito di modifi che organizzative o di attribuzione di nuove funzioni;

Visto il successivo verbale di concertazione sullo “Sviluppo e revisione del sistema delle posizioni organizzative del 28.2.2008 che conferma l’intervento sopra delineato collegandolo altresì all’eventuale mutamento della rilevanza dei confi ni di contenuto della posizione organizzativa;

Considerato che la diversa attribuzione del presidio delle competenze in materia di statistica stabilita con il presente provvedimento rende necessario un contestuale intervento di diversa collocazione, nonché di modifi ca della denominazione e/o della declaratoria, delle posizioni organizzative incaricate delle relative funzioni;

Visto il parere favorevole espresso dal CTD nella seduta del 6 dicembre 2012;

DECRETA

per le motivazioni espresse in narrativa:1. di ridefi nire la declaratoria di competenze del Settore

“Sistemi informativi e tecnologie della conoscenza” nonché la denominazione e la declaratoria di competenze del Settore “Sistema informativo di supporto alle decisioni”, entrambi afferenti all’Area di coordinamento “Organizzazione. Personale. Sistemi informativi”, in virtù dell’attribuzione alla seconda struttura delle funzioni in materia di statistica, come specifi cato nell’allegato A al presente provvedimento di cui costituisce parte integrante e sostanziale, confermando gli incarichi degli attuali dirigenti responsabili;

2. di allocare la posizione organizzativa “Sistema informativo statistico regionale” e la posizione organizzativa “Metodologie statistiche e indagini campionarie”, attualmente all’interno del Settore “Sistemi informativi e tecnologie della conoscenza”, nell’ambito del Settore “Sistema informativo di supporto alle decisioni”, come modifi cato ai sensi del punto 1, confermandone la responsabilità fi no alla naturale scadenza del 30 aprile 2013 alle dipendenti attualmente incaricate (Franci Maria e Daurù Claudia);

3. di allocare la posizione organizzativa “Metodologie e strumenti per l’attività di osservazione”, attualmente costituita all’interno del Settore “Sistemi informativi e tecnologie della conoscenza”, nell’ambito del Settore

Direzione Generale Organizzazione

DECRETO 10 dicembre 2012, n. 5787certifi cato il 11-12-2012

Ulteriore riassetto organizzativo settori Area di coordinamento “Organizzazione. Personale. Sistemi informativi”.

IL DIRETTORE GENERALE

Visto l’articolo 7 della L.R. 8 gennaio 2009, n. 1 (Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento del personale);

Visto il D.P.G.R. n. 103 del 21/06/2010 con il quale alla sottoscritta, con decorrenza 15 luglio 2010, è stato conferito l’incarico di direttore generale della D.G. Organizzazione e risorse, ridenominata Organizzazione con delibera G.R. n. 332 del 23/04/2012;

Richiamato il proprio decreto n. 5145 del 21/10/2010, e successive modifi che ed integrazioni, con il quale è stato defi nito l’assetto organizzativo della Direzione Generale “Organizzazione e risorse”;

Richiamato altresì il proprio decreto n. 1796 del 04/05/2012 con il quale è stato defi nito l’assetto organizzativo complessivo delle strutture dirigenziali della Direzione Generale Organizzazione, come modifi cato da ultimo dal decreto n. 4104 del 12/09/2012;

Vista la deliberazione G.R. n. 602 del 14/06/2010, e successive modifi che ed integrazioni, con la quale sono state individuate le direzioni generali e le aree di coordinamento e ne sono state defi nite le relative competenze;

Ritenuto di proseguire nella revisione dell’assetto organizzativo dell’Area di coordinamento “Organizzazione. Personale. Sistemi informativi”, acquisita la relativa proposta del dirigente responsabile dell’area medesima, con riferimento al presidio delle funzioni in materia di statistica, procedendo all’attribuzione di tali competenze, attualmente assegnate al Settore “Sistemi informativi e tecnologie della conoscenza”, al Settore “Sistema informativo di supporto alle decisioni”, ed alla conseguente modifi ca della declaratoria di funzioni e/o della denominazione delle strutture interessate, come specifi cato nell’allegato A al presente provvedimento di cui costituisce parte integrante e sostanziale, confermando gli incarichi degli attuali dirigenti responsabili;

Visto l’accordo relativo alla “Defi nizione di responsabilità, ruolo e funzioni degli incaricati di

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90 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5, comma 1 lett. e) della L.R. 7/2003 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18, comma 2, della medesima L.R. 23/2007.

Il Direttore GeneraleCarla Donati

SEGUE ALLEGATO

“Infrastrutture e tecnologie per lo sviluppo della società dell’informazione” modifi candone la denominazione e la declaratoria di funzioni, come specifi cato nel già citato allegato A al presente decreto, e confermandone la responsabilità fi no alla naturale scadenza del 30 aprile 2013 alla dipendente attualmente incaricata (Tronu Paola);

4. di far decorrere gli effetti del presente provvedimento dalla data del 12 dicembre 2012.

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9119.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

ALLEGATO A

DIREZIONE GENERALE ORGANIZZAZIONE

AREA DI COORDINAMENTO “ORGANIZZAZIONE. PERSONALE. SISTEMI INFORMATIVI”

Interventi di riassetto SETTORI afferenti:

1. “SISTEMI INFORMATIVI E TECNOLOGIE DELLA CONOSCENZA” (responsabile BorselliLeonardo)

attuale declaratoria funzioni: SVILUPPO DEI SISTEMI INFORMATIVI GESTIONALI A SUPPORTO DELLE FUNZIONI REGIONALI E DEI SOGGETTI DIPENDENTI. SISTEMI E SERVIZI DI AMMINISTRAZIONE DIGITALE. PROGETTAZIONE E SVILUPPO DEI SISTEMI INFORMATIVI E DEI SERVIZI A SUPPORTO DELLE POLITICHE REGIONALI QUALI LAVORO, FORMAZIONE, SANITA' ECC. SVILUPPO DI SERVIZI DI INTEROPERABILITA' FRA I SOGGETTI DEL SISTEMA REGIONALE IN PARTICOLARE AGENZIE REGIONALI E AZIENDE SANITARIE. PROGETTI DI INNOVAZIONE APPLICATIVA E TECNOLOGICA. BANCHE DATI DI INTERESSE REGIONALE. SISTEMI GEORIFERITI E DI ANALISI GEOGRAFICA DELLE INFORMAZIONI WEBGIS. SERVIZI INFORMATIVI E DI INTEGRAZIONE DELLA CONOSCENZA. SISTEMI ANAGRAFICI E DI RICOMPOSIZIONE INFORMATIVA. PUBBLICAZIONE CON TECNOLOGIE ICT DELLE BANCHE DATI E DELLE INFORMAZIONI REGIONALI, ANCHE GEOREFERENZIATE. ACCESSO ALLE PROPRIE INFORMAZIONI DA PARTE DI CITTADINI, IMPRESE, ALTRI SOGGETTI. RACCORDO CON I SETTORI DELLA REGIONE PER IL COORDINAMENTO INFORMATIVO E DELLE BASI DI CONOSCENZA. ESERCIZIO DELLE FUNZIONIDELL'UFFICIO REGIONALE DI STATISTICA. PRESIDIO GIURIDICO-LEGISLATIVOSULLE MATERIE DI COMPETENZA. RAPPORTI A LIVELLO TECNICO NEGLI ORGANISMI NAZIONALI E INTERREGIONALI.

nuova declaratoria funzioni: SVILUPPO DEI SISTEMI INFORMATIVI GESTIONALI A SUPPORTO DELLE FUNZIONI REGIONALI E DEI SOGGETTI DIPENDENTI. SISTEMI E SERVIZI DI AMMINISTRAZIONE DIGITALE. PROGETTAZIONE E SVILUPPO DEI SISTEMI INFORMATIVI E DEI SERVIZI A SUPPORTO DELLE POLITICHE REGIONALI QUALI LAVORO, FORMAZIONE, SANITA' ECC. SVILUPPO DI SERVIZI DI INTEROPERABILITA' FRA I SOGGETTI DEL SISTEMA REGIONALE IN PARTICOLARE AGENZIE REGIONALI E AZIENDE SANITARIE. PROGETTI DI INNOVAZIONE APPLICATIVA E TECNOLOGICA. BANCHE DATI DI INTERESSE REGIONALE. SISTEMI GEORIFERITI E DI ANALISI GEOGRAFICA DELLEINFORMAZIONI WEBGIS. SERVIZI INFORMATIVI E DI INTEGRAZIONE DELLA CONOSCENZA. SISTEMI ANAGRAFICI E DI RICOMPOSIZIONE INFORMATIVA. PUBBLICAZIONE CON TECNOLOGIE ICT DELLE BANCHE DATI E DELLE INFORMAZIONI REGIONALI, ANCHE GEOREFERENZIATE. ACCESSO ALLE PROPRIE INFORMAZIONI DA PARTE DI CITTADINI, IMPRESE, ALTRI SOGGETTI. RACCORDO CON I SETTORI DELLA REGIONE PER IL COORDINAMENTO INFORMATIVO E DELLE BASI DI CONOSCENZA. PRESIDIO GIURIDICO-

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LEGISLATIVO SULLE MATERIE DI COMPETENZA. RAPPORTI A LIVELLO TECNICO NEGLI ORGANISMI NAZIONALI E INTERREGIONALI.

-.-.-.-.-.-

2. “SISTEMA INFORMATIVO DI SUPPORTO ALLE DECISIONI” (attuale denominazione –responsabile Lippi Danilo)

attuale declaratoria funzioni: SVILUPPO DEL SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE DELL'AMMINISTRAZIONE REGIONALE DI SUPPORTO ALLE DECISIONI. AZIONI PER L'INTEGRAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE REGIONALE CON I SISTEMI DEGLI ENTI STRUMENTALI, DELLE AGENZIE REGIONALI E DEGLI ENTI TERRITORIALI. PRESIDIO GIURIDICO LEGISLATIVO SULLE MATERIE DI COMPETENZA. RAPPORTI A LIVELLO TECNICO NEGLI ORGANISMI NAZIONALI E INTERREGIONALI.

nuova denominazione: SISTEMA INFORMATIVO DI SUPPORTO ALLE DECISIONI. UFFICIO REGIONALE DI STATISTICA

nuova declaratoria funzioni: SVILUPPO DEL SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE DELL'AMMINISTRAZIONE REGIONALE DI SUPPORTO ALLE DECISIONI. AZIONI PER L'INTEGRAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE REGIONALE CON I SISTEMI DEGLI ENTI STRUMENTALI, DELLE AGENZIE REGIONALI E DEGLI ENTI TERRITORIALI. ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DELL' UFFICIO REGIONALE DI STATISTICA. PRESIDIO GIURIDICO-LEGISLATIVO SULLE MATERIE DI COMPETENZA. RAPPORTI A LIVELLO TECNICO NEGLI ORGANISMI NAZIONALI E INTERREGIONALI.

PP.OO. in ingresso (ex attuale Settore “Sistemi informativi e tecnologie della conoscenza”):

P.O.O. “SISTEMA INFORMATIVO STATISTICO REGIONALE” (responsabile FranciMaria)

P.O.O. “METODOLOGIE STATISTICHE E INDAGINI CAMPIONARIE” (responsabileDaurù Claudia)

-.-.-.-.-.-

3. “INFRASTRUTTURE E TECNOLOGIE PER LO SVILUPPO DELLA SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE” (responsabile Castellani Laura)

PP.OO. in ingresso con modifica della relativa denominazione e declaratoria funzioni (ex attuale Settore “Sistemi informativi e tecnologie della conoscenza”):

P.O.O. “METODOLOGIE E STRUMENTI PER L'ATTIVITA' DI OSSERVAZIONE”(attuale denominazione - responsabile TRONU Paola)

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9319.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

attuale declaratoria funzioni: METODOLOGIE E STRUMENTI STATISTICI E QUALITATIVI, PROGETTAZIONE E CONDUZIONE DI PROGETTI PER I SISTEMI REGIONALI DI OSSERVAZIONE E DI CONOSCENZA.

nuova denominazione: METODOLOGIE E STRUMENTI PER L'ATTIVITA' DI OSSERVAZIONE NELL'AMBITO DEL PROGRAMMA DELLA SOCIETA' DELL'INFORMAZIONE

nuova declaratoria funzioni: METODOLOGIE E STRUMENTI STATISTICI E QUALITATIVI, PROGETTAZIONE E CONDUZIONE DI PROGETTI PER ATTIVITA' DI OSSERVAZIONE NELL'AMBITO DELLA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE

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94 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

- Comunicati

Direzione Generale PresidenzaArea di Coordinamento Attività Legislative, Giuridiche ed IstituzionaliSettore Attività Legislativa e Giuridica II

Pubblicità della situazione patrimoniale, relativa all’anno 2011, dei soggetti nominati dal Presidente della Giunta regionale.

SEGUE ALLEGATO

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9519.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

DIREZIONE GENERALE DELLA PRESIDENZAArea di coordinamento Attività legislative, giuridicheed istituzionali Settore Attività legislativa e giuridica II

PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

Pubblicità della situazione patrimoniale, relativa all’anno 2011, dei soggetti nominati dal Presidente della Giunta regionale. Legge regionale 21 giugno 1983, n. 49 (Disposizioni per la pubblicità della situazione patrimoniale dei titolari di cariche elettive e di cariche direttive in alcuni enti).

SOGGETTI IN CARICA NELL’ANNO 2011Aggiornamento annuale della situazione patrimoniale

AMUNNI Gianni

Carica: Direttore generale

Ente: Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica – ISPO

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. Persone Fisiche 2012 rigo RN1) € 183.797,00

AVENA Giovanni Maria

Carica: Membro del Consiglio di amministrazione

Ente: Azienda regionale per il diritto allo studio universitario – ARDSU

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. Persone Fisiche 2012 rigo RN1) € 5.909,00

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96 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

BALDACCHINI Brunero

Carica: Direttore generale

Ente: Estav Nordovest

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale(da Mod. 730/2012 rigo 11) € 141.449,00

BARCA Giovanni

Carica: Direttore generale

Ente: Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana - ARPAT

Dichiara le seguenti VARIAZIONI intervenute nella propria situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente relativamente a :

Beni immobili+/- Natura del diritto Descrizione dell’immobile Comune e Provincia- Proprietà 100% Appartamento Cat. A2 Cervia

Situazione reddituale (da Mod. Persone Fisiche 2012 rigo RN 1) € 142.875,00

BONADIO Giovanni Battista

Carica: Amministratore delegato

Ente: Logistica Toscana

Dichiara le seguenti VARIAZIONI intervenute nella propria situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente relativamente a :

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Beni mobili iscritti in pubblici registri+/- Descrizione KW o CV fiscali Anno immatricolazione+ Alfa Romeo Mito 100% 55 KW 2009

Partecipazioni a società+/- Società Azioni N. Quote %- RESVI S.r.l. 97%

Dichiara le seguenti VARIAZIONI intervenute nell’esercizio di funzioni di amministratore o sindaco di società rispetto all’anno precedente relativamente a :

Esercizio di funzioni di amministratore o sindaco di società+/- Denominazione della società Natura dell’incarico- RESVI S.r.l. Amministratore unico

Situazione reddituale (da Mod. Persone Fisiche 2012 rigo RN 1) € 111.847,00

BAUDONE Maurizio

Carica: Amministratore unico

Ente: Consorzio Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale per lo

sviluppo sostenibile - LaMMa

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. Persone Fisiche 2012 rigo RN1) € 190.145,00

BRUZZESI Stefano

Carica: Direttore

Ente: Agenzia Regionale Recupero Risorse - ARRR

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale

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98 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

(da Mod. 730/2012 rigo 11) € 109.759,00

CALAMAI Monica

Carica: Direttore generale

Ente: Azienda USL 6 Livorno

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. 730/2012 rigo 11) € 155.812,00

CASINI BENVENUTI Stefano

Carica: Direttore

Ente: Istituto regionale per la programmazione economica della Toscana – IRPET

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. 730/2012 rigo 11) € 105.510,00

CIPRIANI Francesco

Carica: Direttore

Ente: Agenzia regionale di sanità - ARS

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. 730/2012 rigo 11) € 120.910,00

PANCHETTI Laura Giuseppina

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9919.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Coniuge non separato di Cipriani Francesco

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. 730/2012 rigo 11) € 26.618,00

CONSANI Simone

Carica: Membro del Consiglio di amministrazione

Ente: Azienda regionale per il diritto allo studio universitario – ARDSU

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. 730/2012 rigo 11) € 27.411,00

CONSANI Samuele Figlio convivente di Consani Simone

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. 730/2012 rigo 11) € 10.839,00

CRAVEDI Bruno

Carica: Direttore generale

Ente: Azienda USL 4 Prato

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. 730/2012 rigo 11) € 184.578,00

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DAMONE Rocco Donato

Carica: Direttore generale

Ente: Azienda USL 5 Pisa

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. Persone Fisiche 2012 rigo RN 1) € 156.440,00

TANCREDI Raffaella Coniuge non separato di Damone Rocco Donato

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. Persone Fisiche 2012 rigo RN 1) € 64.627,00

DE LAURETIS Maria Teresa

Carica: Direttore generale

Ente: Azienda USL 1 Massa Carrara

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. Persone Fisiche 2012 rigo RN 1) € 168.810,00

DESIDERI Enrico

Carica: Direttore generale

Ente: Azienda USL 8 Arezzo

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VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. 730/2012 rigo 11) € 153.864,00

DI IACOVO Francesco

Carica: Membro del Consiglio di amministrazione

Ente: Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle regioni Lazio e Toscana

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. Persone Fisiche 2012 rigo RN 1) € 62.024,00

GALANTI Daniela

Carica: Membro del Consiglio di amministrazione

Ente: Azienda regionale per il diritto allo studio universitario – ARDSU

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale(da Mod. 730/2012 rigo 11) € 22.378,00

GIOVANNELLI Stefano

Carica: Direttore

Ente: Agenzia Promozione Economica della Toscana - APET

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

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102 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Situazione reddituale (da Mod. 730/2012 rigo 11) € 96.090,00

LANDI Leonardo

Carica: Membro del Consiglio di amministrazione

Ente: Azienda regionale per il diritto allo studio universitario – ARDSU

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Dichiara inoltre di non essere tenuto all’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi ai fini IRPEF

LANGIANO Tommaso

Carica: Direttore generale

Ente: Azienda Ospedaliero-universitaria Meyer

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. Persone Fisiche 2012 rigo RN 1) € 146.494,00

MARIOTTI Fausto

Carica: Direttore generale

Ente: Azienda USL 9 Grosseto

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale

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(da Mod. 730/2012 rigo 11) € 164.098,00

MORELLO Marchese Paolo

Carica: Direttore generale

Ente: Azienda Ospedaliero Universitaria Senese

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. 730/2012 rigo 11) € 153.192,00

MORETTI Marco

Carica: Presidente del Consiglio di amministrazione

Ente: Azienda regionale per il diritto allo studio universitario – ARDSU

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. Persone Fisiche 2012 rigo RN 1) € 31.933,00

NOZZOLI Anna

Carica: Membro del Consiglio di amministrazione

Ente: Azienda regionale per il diritto allo studio universitario – ARDSU

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. 730/2012 rigo 11) € 81.482,00

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FIDECICCHI Saverio Figlio convivente di Anna Nozzoli

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Dichiara inoltre di non essere tenuto all’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi ai fini IRPEF

PAGANELLI Paola

Carica: Amministratore unico

Ente: Terme di Montecatini S.p.A.

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Dichiara inoltre di non essere tenuta all’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi ai fini IRPEF

PIOVI Monica

Carica: Direttore generale

Ente: Estav Centro

Dichiara le seguenti VARIAZIONI intervenute nella propria situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente relativamente a :

Beni immobili+/- Natura del diritto Descrizione dell’immobile Comune e Provincia+ Proprietà 10% Appartamento Cat. A2 Incisa Valdarno (FI)

Situazione reddituale (da Mod. 730/2012 rigo 11) € 135.271,00

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PORFIDO Eugenio

Carica: Direttore generale

Ente: Azienda USL 11 Empoli

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. 730/2012 rigo 11) € 164.290,00

SIANI Antonella

Carica: Membro del Consiglio di amministrazione

Ente: Azienda regionale per il diritto allo studio universitario – ARDSU

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Dichiara inoltre di non essere tenuta all’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi ai fini IRPEF

TELLARINI Vittorio

Carica: Membro del Consiglio di amministrazione

Ente: Istituto Zooprofilattico sperimentale delle regioni Lazio e Toscana

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. Persone Fisiche 2012 rigo RN 1) € 84.095,00

PUGLIESE AdrianaConiuge non separato di Vittorio Tellarini

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106 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. Persone Fisiche 2011 rigo RN 1) € 20.787,00

TOMASSINI Carlo Rinaldo

Carica: Direttore generale

Ente: Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. Persone Fisiche 2012 rigo RN 1) € 163.829,00

VIGNOZZI Giovanni

Carica: Direttore

Ente: Agenzia Regionale per le Erogazioni in Agricoltura - ARTEA

Dichiara le seguenti VARIAZIONI intervenute nella propria situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente relativamente a :

Beni mobili iscritti in pubblici registri+/- Descrizione KW o CV fiscali Anno immatricolazione

+ Fiat 600 Young 29 1999

Situazione reddituale (da Mod. 730/2012 rigo 11) € 111.807,00

PICCHI Maria Laura Coniuge non separato di Giovanni Vignozzi

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

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10719.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Situazione reddituale (da Mod. 730/2012 rigo 11) € 11.104,00

VIGNOZZI TeresaFiglia convivente di Giovanni Vignozzi

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Dichiara inoltre di non essere tenuta all’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi ai fini IRPEF

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108 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

- A partire dal giorno 24 ottobre chiunque può presentare osservazioni e pareri ai seguenti indirizzi:

per le amministrazioni pubbliche tramite protocollo interoperabile, per gli Enti attivi sul sistema InterPRO (http://web.rete.toscana.it/indice-aoo/) con l’indicazione dei due destinatari:

- Autorità competente per la VAS: Presidente del NURV della Regione Toscana piazza dell’Unità n. 1 - 50123

- Area di Coordinamento Ambiente, Energia e Cambiamenti Climatici, Direzione Generale Politiche Territoriale Ambientali e per la Mobilità, Regione Toscana Via Novoli n. 26 – 50127 [email protected] con l’indicazione dei due destinatari:

- Autorità competente per la VAS: Presidente del NURV della Regione Toscana piazza dell’Unità n. 1 - 50123

- Area di Coordinamento Ambiente, Energia e Cambiamenti Climatici, Direzione Generale Politiche Territoriale Ambientali e per la Mobilità, Regione Toscana Via Novoli n. 26 – 50127 per il pubblico, a entrambi gli indirizzi di seguito riportati:

- Autorità competente per la VAS: [email protected]

- Area di Coordinamento Ambiente, Energia e Cambiamenti Climatici, Direzione Generale Politiche Territoriale Ambientali e per la Mobilità: [email protected];

RENDE NOTO CHE

- a partire dalla pubblicazione del presente avviso la Proposta di Piano Ambientale ed Energetico Regionale - PAER 2012-2015 è integrata con il seguente Allegato: “Aree non idonee per l’installazione degli impianti fotovoltaici a terra”;

- l’Allegato di cui al punto precedente comma non costituisce una novità essendo i suoi contenuti integralmente richiamati nella legge regionale 21 marzo 2011, n. 11 “Disposizioni in materia di installazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili di energia. Modifi che alla legge regionale 24 febbraio 2005, n.39 (Disposizioni in materia di energia) e alla legge regionale 3 gennaio 2005, n.1 (Norme per il governo del territorio);

- l’inserimento dell’Allegato ha il fi ne di integrare il quadro delle aree non idonee per impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili all’interno di uno stesso atto di programmazione, il Piano Ambientale ed Energetico Regionale 2012-2015;

- a seguito dell’inserimento di cui ai precedenti commi è integrata la Proposta di Piano Ambientale ed Energetico Regionale - 2012-2015, il Rapporto Ambientale ai fi ni della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e la Sintesi non tecnica del Rapporto Ambientale;

Direzione Generale Politiche Territoriali Ambientali e per la MobilitàArea di Coordinamento Ambiente Energia e Cambiamenti Climatici

Integrazione e proroga della scadenza per la con-clusione della fase delle consultazioni della Proposta di Piano Ambientale ed Energetico Regionale - PAER 2012-2015.

IL DIRIGENTE

ai sensi della L.R.T. n. 10/2010 e s.m.i.;

PRESO ATTO CHE

- In data 24 ottobre 2012 è stato pubblicato sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana (B.U.R.T.) n.43 parte II l’avviso per l’avvio delle consultazioni ai sensi dell’art. 25 della L.R.T. n. 10/2010 in riferimento alla Proposta di Piano Ambientale ed Energetico Regionale - PAER 2012-2015, ai sensi delle disposizioni contenute nella L.R.T. n. 14/2007 e s.m.i.;

- L’Autorità Procedente è la Regione Toscana – Area di Coordinamento Ambiente Energia e Cambiamenti Climatici – DG Politiche Territoriali Ambientali e per la Mobilità e il Consiglio Regionale;

- l’Autorità Competente per la VAS è il Nucleo Unifi cato Regionale di Valutazione e Verifi ca (NURV) della Regione Toscana;

- Contestualmente alla pubblicazione dell’avviso di cui al precedente comma la Proposta di Piano Ambientale ed Energetico Regionale - 2012-2015, il Rapporto Ambientale ai fi ni della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e la Sintesi non tecnica del Rapporto Ambientale sono stati depositati presso:

1) l’Uffi cio Relazioni con il Pubblico (URP) del Consiglio Regionale, Via Cavour n. 26 Firenze;

2) l’Uffi cio Relazioni con il Pubblico (URP) della Giunta Regionale, Via di Novoli n. 26 Firenze;

3) gli Uffi ci dell’Area di Coordinamento Ambiente Energia e Cambiamenti Climatici, Direzione Generale Politiche Territoriali e Ambientali e per la Mobilità, Palazzo B, VI piano

4) gli uffi ci per l’Autorità competente per la VAS (NURV) presso il settore strumenti della valutazione, programmazione negoziata e controlli comunitari ove chiunque può prenderne visione durante l’orario di uffi cio;

- Contestualmente tale documentazione è stata pubblicata sul Sito Web della Regione Toscana, all’indirizzo www.regione.toscana/paer;

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10919.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Considerato che gli esiti contenuti nel Decreto n. 144/2012 sono già stati oggetto di notifi ca puntuale alle 5 Aziende di cui all’Allegato 1 al presente provvedimento e, pertanto, tale atto ai fi ni della conoscenza dei contenuti del medesimo da parte delle suddette 5 Aziende sarà pubblicato sul BURT, sul sito di ARTEA e trasmesso ai CAA tenutari dei fascicoli aziendali;

Dato atto che i fascicoli relativi alle domande di cui al presente provvedimento sono conservati presso gli Uffi ci di ARTEA;

Ritenuto, pertanto per tutto quanto sopra esposto e considerato, di autorizzare l’applicazione delle riduzioni di cui al regime condizionalità di cui all’Allegato 1 così come disposto in narrativa

DECRETA

1) di autorizzare le riduzioni alle Aziende di cui all’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto, per gli importi e sui capitoli ivi indicati, per le motivazioni espresse in premessa;

2) di autorizzare il recupero delle riduzioni di cui all’Allegato 1 anche tramite compensazione con pagamenti sospesi o futuri;

3) di autorizzare per l’Azienda LUCHERINI SERAFINO CUAA LCHSFN33S11B693S di cui al progressivo n. 3 dell’Allegato 1 l’applicazione della condizionalità pari ad € 12,86= (Euro dodici/86=) tramite compensazione con il pagamento dell’istanza 2011RPU2011LCHSFN33S11B693S0000000004 autorizzata con Decreto n. 2252 del 03/12/2012 per la quale ancora non è stato emesso il mandato di pagamento;

4) di ritenere assolto l’obbligo di notifi ca mediante la pubblicazione sul BURT, sul sito di ARTEA e la notifi ca ai CAA tenutari del fascicolo aziendale per le motivazioni espresse in premessa;

5) di trasmettere il presente atto all’P.O. Ragioneria e alla P.O. Supporto gestionale e Revisione Contabile di ARTEA per gli adempimenti di competenza.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5 comma 1 lett. f della LR 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi dell’ARTEA ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima LR 23/2007.

Il Dirigente del SettoreAiuti Diretti ed Interventi di Mercato

Monica Pecorini

SEGUE ALLEGATO

- al fi ne di consentire a chiunque di prendere visione delle modifi che, i tempi per la presentazione di osservazioni e pareri vengono prorogati di un tempo congruo di venti giorni dal termine originariamente previsto;

- la scadenza per la conclusione della fase delle consultazioni di cui all’art. 25 è quindi prorogata dal 24 dicembre 2012 al 14 gennaio 2013;

Si richiede la pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana (B.U.R.T.), ai sensi della L.R.T. n. 10/2010 e s.m.i.

Il DirigenteEdo Bernini

ALTRI ENTI

A.R.T.E.A. AGENZIA REGIONALE TOSCANA EROGAZIONI IN AGRICOLTURA

DECRETO 7 dicembre 2012, n. 2299

Reg. (CE) 73/09 e Reg. (CE) 1122/09 - Regimi di sostegno diretto nell’ambito della politica agricola comune - Domanda Unica Campagna 2011. Applicazione di riduzioni di cui al regime condizionalità in riferimento al Decreto dirigenziale n. 144 del 19 novembre 2012.

IL DIRIGENTE

Visto il Decreto dirigenziale n. 144 del 19 novembre 2012 avente ad oggetto “Reg.(CE) n.73/2009 – Reg.(CE) n.1122/2009. Campagna controlli 2011. Condizionalità: Defi nizione della riduzione dei pagamenti per le aziende soggette a controlli oggettivi con esito non positivo”;

Considerato che in base ai suddetti Decreti per le Aziende di cui all’Allegato 1 al presente provvedimento, di cui forma parte integrante e sostanziale, identifi cate dai numeri progressivi da 1 a 5 sono state applicate le riduzioni ivi indicate su pagamenti effettuati con propri provvedimenti antecedenti agli esiti di cui al Decreto 144/2012 di cui al punto precedente;

Visto che in riferimento all’Azienda LUCHERINI SERAFINO CUAA LCHSFN33S11B693S di cui al progressivo n. 3 dell’Allegato 1 per l’istanza 2011RPU2011LCHSFN33S11B693S0000000004 autorizzata con Decreto n. 2252 del 03/12/2012 non è stato ancora emesso il mandato di pagamento, pertanto, l’applicazione della condizionalità pari ad € 12,86= (Euro dodici/86=) dovrà essere effettuata tramite compensazione con il pagamento dell’istanza 2011RPU2011LCHSFN33S11B693S0000000004 stessa;

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112 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

riequilibrio del litorale - d.c.r. 47/2003 - progetto n. 20 “foce del fi ume Ombrone” - realizzazione pennelli a mare e a terra.

Il Consiglio Direttivo dell’Ente Parco Regionale della Maremma, con propria deliberazione n. 57 del 27 novembre 2012, ha escluso dalla procedura di valutazione di impatto ambientale di cui agli articoli 52 e seguenti della legge regionale 12 febbraio 2010 n. 10 così come modifi cata dalla legge regionale 17 febbraio 2012 n. 6, ai sensi e per gli effetti dell’art. 49 della medesima legge regionale n. 10/2010, il progetto defi nitivo denominato Lotto 290 E - F: - programma di interventi prioritari di recupero e riequilibrio del litorale - D.C.R. 47/2003 - progetto n. 20 “foce del fi ume Ombrone” - realizzazione pennelli a mare e a terra.

Sono contestualmente state approvate le prescrizioni, le misure di mitigazione, le misure di compensazione ed il piano di monitoraggio, defi niti dal Comitato Scientifi co del Parco Regionale della Maremma nel parere espresso in data 19 novembre 2012 ai sensi dell’articolo 47 della legge regionale 12 febbraio 2010 n. 10 così come modifi cata dalla legge regionale 17 febbraio 2012 n. 6; lo stesso parere del Comitato Scientifi co è stato integralmente recepito all’interno del verbale della conferenza di servizi interna redatto in data 22 novembre 2012.

Il provvedimento conclusivo della procedura di ve-rifi ca di assoggettabilità a VIA viene pubblicato dall’Ente Parco Regionale della Maremma, in qualità di Autorità Competente, mediante il presente sintetico avviso sul BURT e sul sito web dello stesso Ente Parco; si precisa che all’interno del sito risulta pubblicato integralmente il provvedimento conclusivo e la documentazione ad esso allegata (deliberazione di CD n. 57 del 27/11/2012, verbale di conferenza di servizi interna contenete integralmente il parere del Comitato Scientifi co, allegato n. 1 contenente il piano di monitoraggio).

RETE FERROVIARIA ITALIANA S.p.A. UFFICIO TERRITORIALE PER LE ESPROPRIAZIONI FIRENZE

ORDINANZA 30 novembre 2012, n. 356

Ordine di pagamento diretto delle Indennità di espropriazione.

IL DIRIGENTE

- Visto l’Atto di Concessione ministeriale di cui al DM n. 138-T del 31.10.2000 così come integrato dal DM n. 60-T del 28.11.2002, con il quale sono stati delegati a RFI S.p.A., concessionaria dell’infrastruttura ferroviaria nazionale, i poteri espropriativi ai sensi dell’art. 6 comma 8 del DPR 327/2001 e s.m.i.;

AUTORITA’ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA

Avviso relativo all’adozione della Delibera di Comitato istituzionale n. 15 del 22.11.12.

Aggiornamento del quadro conoscitivo del PAI, settore geomorfologico. Approvazione di modifi che conseguenti all’evento alluvionale del 25 ottobre 2011 alle seguenti cartografi e di cui all’art. 4, comma 1, lettera c) delle NdA del PAI: Tav. 3 “Carta della pericolosità geomorfologica” - Tav. 6 “Carta del rischio geomorfologico molto elevato ed elevato” - Sezioni 233030 “Pontremoli”, 233060 “Coloretta”, 233070 “Mulazzo”, 233090 “Sesta Godano Zignago”, 233100 “Vezzola”, 233110 “Parana”, 233120 “Villafranca in Lunigiana”, 233130 “Borghetto Vara – Brugnato”, 233140 “Beverone – Castiglione Vara”, 233150 “Groppo – Calice al Cornoviglio”, 248010 “Pignone”, 248020 “Riccò del Golfo”. Indizione delle opportune forme di pubblicità.”.

Si dà avviso che con la Delibera di cui sopra il Comitato Istituzionale di questa Autorità di Bacino ha adottato le modifi che cartografi che di cui all’oggetto.

Tali modifi che riguardano la perimetrazione delle aree interessate da dissesti verifi catisi in occasione dell’evento alluvionale del 25 ottobre 2011.

Eventuali osservazioni possono essere presentate:- a questa Autorità di Bacino, entro 30 giorni dalla

data di pubblicazione del presente avviso sul BURT e sul BURL;

- in alternativa, al Comune territorialmente competente, entro 30 giorni dall’affi ssione della delibera stessa all’Albo Pretorio.

I Comuni interessati sono i seguenti:in territorio ligure:Beverino, Brugnato, Borghetto Vara, Calice al

Cornoviglio, Pignone, Rocchetta Vara, Sesta Godano e Zignago

in territorio toscano:Mulazzo, Pontremoli, Tresana e Zeri.Le cartografi e possono essere consultate sul sito www.

adbmagra.it, cliccando alla voce PAINEWS, presente sulla home page, quindi su “procedure di inchiesta pubblica in corso”.

Il Segretario GeneraleAlessandro Fignani

ENTE PARCO REGIONALE DELLA MAREMMA

Procedura di verifi ca di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi dell’articolo 48 della legge regionale 12 febbraio 2010 n. 10 così come modifi cata dalla legge regionale 17 febbraio 2012 n. 6 sul progetto: lotto 290 e - f: - programma di interventi prioritari di recupero e

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11319.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Il pagamento delle indennità defi nitive di esproprio e di occupazione temporanea alle Ditte interessate aventi diritto indicate nell’ allegato “A”.

Dispone inoltre – ai sensi del Comma 7 dell’Art. 26 del DPR 327/2001 - che agli eventuali terzi titolari di diritti sia data comunicazione del presente provvedimento e che un estratto venga pubblicato nel Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana. Decorsi 30 giorni da tale formalità, senza che siano prodotte opposizioni da terzi, la presente ordinanza diventerà esecutiva.

Il DirigenteMassimo Del Prete

SEGUE ALLEGATO

- Vista la Delibera n. 187 del 16/04/2008 con la quale il Referente di Progetto ha dichiarato la pubblica utilità ed approvato il progetto defi nitivo della “Interconnessione Rete Ferroviaria Territorio Lucchese (Scalo merci Capannori – Porcari) ”;

- Visti gli Atti di Accettazione con i quali i proprietari hanno condiviso le indennità di espropriazione;

- Viste le dichiarazioni di piena ed esclusiva proprietà, nonché l’assunzione di ogni e qualsiasi responsabilità in ordine ad eventuali diritti di terzi prodotte dai proprietari dei beni da espropriare e la relativa documentazione comprovante la proprietà;

- Visto l’art 26 del D.P.R. 327/2001 e s.m.i.;

ORDINA

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116 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

del presente avviso presso gli uffi ci suddetti, per la presentazione in forma scritta di eventuali osservazioni o memorie da far pervenire presso l’U.O. Industria, Ambiente e sicurezza – Settore Valutazione Impatto Ambientale, sito in Via G. Galilei 40 – 57122 Livorno.

Il ProponentePer ASA spa

Il Direttore GeneraleMichele Caturegli

ASA S.P.A. LIVORNO

Avviso al pubblico di istanza di avvio del procedimento di verifi ca di assoggettabilità alla pro-cedura di v.i.a. (art. 48 c. 7 l.r. n. 10/2010 e ss.mm.ii). Rinnovo autorizzazione allo scarico depuratore di Campo alla Croce.

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 48 comma 7 della L.R. n.10/2010 e ss.mm.ii, la Società ASA spa con sede legale in Livorno, Via del Gazometro,9, tel 0586242111, fax 0586242632 in qualità di “Proponente” dell’opera in progetto.

RENDE NOTO CHE

il giorno 19/12/2012 ha depositato presso l’Autorità competente – Provincia di Livorno - U.S. Tutela dell’Ambiente - U.O. Industria, Ambiente e Sicurezza sito in Via G.Galilei,40 57100 Livorno – la richiesta di Verifi ca di Assoggettabilità alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale corredata dal dallo “studio preliminare ambientale” e dai relativi elaborati, in merito al progetto avente come oggetto:

“RINNOVO AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO PER L’IMPIANTO DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE DI CAMPO ALLA CROCE”, localizzato nel territorio comunale di Campiglia Marittima (LI), concernente il rinnovo quadriennale dell’autorizzazione allo scarico relative all’esercizio di attività per le quali all’ epoca del rilascio non sia stata effettuata nessuna valutazione di impatto ambientale e che attualmente rientrino nel campo di applicazione delle norme vigenti in materia di VIA.

Tale procedura si rende necessaria in quanto il progetto rientra tra quelli elencati nell’allegato B2 della L.R. n.10/2010 e ss.mm.ii. al punto bh) “Impianti di depurazione delle acque con potenzialità superiore a 10.000 abitanti equivalenti”.

Rende altresì noto che la copia integrale degli atti allegata alla richiesta è stata trasmessa ai seguenti Enti e sarà disponibile per la consultazione presso:

- COMUNE DI CAMPIGLIA MARITTIMA, Via Roma, 5 - 57021 Campiglia Marittima (LI).

ALTRI AVVISI

ASA S.P.A. LIVORNO

Avviso al pubblico di istanza di avvio del procedimento di verifi ca di assoggettabilità alla pro-cedura di V.I.A. - (Art. 48 c. 7 L.R. n. 10/2010 e ss.mm.ii). Rinnovo autorizzazione allo scarico depuratore di Bibbona Fontaccia.

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 48 comma 7 della L.R. n.10/2010 e ss.mm.ii, la Società ASA spa con sede legale in Livorno, Via del Gazometro,9, tel 0586242111, fax 0586242632 in qualità di “Proponente” dell’opera in progetto,

RENDE NOTO CHE

il giorno 19/12/2012 ha depositato presso l’Autorità competente – Provincia di Livorno - U.S. Tutela dell’Ambiente - U.O. Industria, Ambiente e Sicurezza sito in Via G.Galilei,40 57100 Livorno – la richiesta di Verifi ca di Assoggettabilità alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale corredata dallo “studio preliminare ambientale” e dai relativi elaborati , in merito al progetto avente come oggetto:

“RINNOVO AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO PER L’IMPIANTO DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE DI BIBBONA – FONTACCIA”, localizzato nel territorio comunale di Bibbona (LI), concernente il rinnovo quadriennale dell’autorizzazione allo scarico relative all’esercizio di attività per le quali all’ epoca del rilascio non sia stata effettuata nessuna valutazione di impatto ambientale e che attualmente rientrino nel campo di applicazione delle norme vigenti in materia di VIA.

Tale procedura si rende necessaria in quanto il progetto rientra tra quelli elencati nell’allegato B2 della L.R. n.10/2010 e ss.mm.ii. al punto bh) “Impianti di depurazione delle acque con potenzialità superiore a 10.000 abitanti equivalenti”.

Rende altresì noto che la copia integrale degli atti allegata alla richiesta, è stata trasmessa ai seguenti Enti e sarà disponibile per la consultazione presso:

- COMUNE DI BIBBONA, Piazza Colombo, 1 - 57020 Bibbona (LI)

- Autorità Idrica Toscana - V.le Carducci 112, 57124 Livorno

-ARPAT- Dipartimento di Livorno- Via Marradi 114, 57126 LIVORNO

-A.S.L. n. 6 Bassa Val di Cecina, Dipartimento della Prevenzione, Via Savonarola, 82- 57023 CECINA.

I principali elaborati e lo studio preliminare ambientale, come previsto all’art. 48 comma 8 della L.R. n.10/2010 e ss.mm.ii, sono pubblicati infi ne anche sul sito web della Provincia di Livorno.

Tali atti sono consultabili entro il termine di 45 (quarantacinque) giorni dalla data di pubblicazione

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11719.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

ambientale e che attualmente rientrino nel campo di applicazione delle norme vigenti in materia di VIA.

Tale procedura si rende necessaria in quanto il progetto rientra tra quelli elencati nell’allegato B2 della L.R. n. 10/2010 e ss.mm.ii. al punto bh) “Impianti di depurazione delle acque con potenzialità superiore a 10.000 abitanti equivalenti”.

Rende altresì noto che la copia integrale degli atti allegata alla richiesta, è stata trasmessa ai seguenti Enti e sarà disponibile per la consultazione presso:

- COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI, Via Marconi, 4 - 57022 Castagneto Carducci (LI)

-Autorità Idrica Toscana - V.le Carducci 112, 57124 Livorno

- ARPAT- Dipartimento di Livorno- Via Marradi 114, 57126 LIVORNO

- A.S.L. n. 6 Bassa Val di Cecina, Dipartimento della Prevenzione, Via Savonarola, 82- 57023 CECINA.

I principali elaborati e lo studio preliminare ambientale, come previsto all’art. 48 comma 8 della L.R. n.10/2010 e ss.mm.ii, sono pubblicati infi ne anche sul sito web della Provincia di Livorno.

Tali atti sono consultabili entro il termine di 45 (quarantacinque) giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso presso gli uffi ci suddetti, per la presentazione in forma scritta di eventuali osservazioni o memorie da far pervenire presso l’U.O. Industria, Ambiente e sicurezza – Settore Valutazione Impatto Ambientale, sito in Via G. Galilei 40 – 57122 Livorno.

Il ProponentePer ASA spa

Il Direttore GeneraleMichele Caturegli

ASA S.P.A. LIVORNO

Avviso al pubblico di istanza di avvio del procedimento di verifi ca di assoggettabilità alla pro-cedura di V.I.A. - (Art. 48 c. 7 L.R. n. 10/2010 e ss.mm.ii). Rinnovo autorizzazione allo scarico depuratore di Ferriere.

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 48 comma 7 della L.R. n.10/2010 e ss.mm.ii, la Società ASA spa con sede legale in Livorno, Via del Gazometro, 9, tel 0586242111, fax 0586242632 in qualità di “Proponente” dell’opera in progetto,

RENDE NOTO CHE

il giorno 19/12/2012 ha depositato presso l’Autorità competente – Provincia di Livorno - U.S. Tutela dell’Ambiente - U.O. Industria, Ambiente e Sicurezza sito in Via G.Galilei,40 57100 Livorno – la richiesta di

-Autorità Idrica Toscana - V.le Carducci 112, 57124 Livorno

- ARPAT- Dipartimento di Piombino - Via Adige, 12 - 57025 Piombino (LI)

- A.S.L. n. 6 Val di Cornia, Dipartimento della Prevenzione, Via Fucini, 23/B - 57025 Piombino LI

I principali elaborati e lo studio preliminare ambie-ntale, come previsto all’art. 48 comma 8 della L.R. n.10/2010 e ss.mm.ii, sono pubblicati infi ne anche sul sito web della Provincia di Livorno.

Tali atti sono consultabili entro il termine di 45 (quarantacinque) giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso presso gli uffi ci suddetti, per la presentazione in forma scritta di eventuali osservazioni o memorie da far pervenire presso l’U.O. Industria, Ambiente e sicurezza – Settore Valutazione Impatto Ambientale, sito in Via G. Galilei 40 – 57122 Livorno.

Il ProponentePer ASA spa

Il Direttore GeneraleMichele Caturegli

ASA S.P.A. LIVORNO

Avviso al pubblico di istanza di avvio del procedimento di verifi ca di assoggettabilità alla pro-cedura di V.I.A. (Art. 48 c. 7 L.R. n. 10/2010 e ss.mm.ii). Rinnovo autorizzazione allo scarico depuratore di Marina di Castagneto.

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 48 comma 7 della L.R. n.10/2010 e ss.mm.ii, la Società ASA spa con sede legale in Livorno, Via del Gazometro,9, tel 0586242111, fax 0586242632 in qualità di “Proponente” dell’opera in progetto,

RENDE NOTO CHE

il giorno 19/12/2012 ha depositato presso l’Autorità competente – Provincia di Livorno - U.S. Tutela dell’Ambiente - U.O. Industria, Ambiente e Sicurezza sito in Via G.Galilei,40 57100 Livorno – la richiesta di Verifi ca di Assoggettabilità alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale corredata dallo “studio preliminare ambientale” e dai relativi elaborati, in merito al progetto avente come oggetto:

“RINNOVO AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO PER L’IMPIANTO DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE DI MARINA DI CASTAGNETO – CASONE.”, localizzato nel territorio comunale di Castagneto Carducci (LI), concernente il rinnovo quadriennale dell’autorizzazione allo scarico relative all’esercizio di attività per le quali all’epoca del rilascio non sia stata effettuata nessuna valutazione di impatto

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118 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

legale in Livorno, Via del Gazometro,9, tel 0586242111, fax 0586242632 in qualità di “Proponente” dell’opera in progetto,

RENDE NOTO CHE

il giorno 19/12/2012 ha depositato presso l’Autorità competente – Provincia di Livorno - U.S. Tutela dell’Ambiente - U.O. Industria, Ambiente e Sicurezza sito in Via G.Galilei,40 57100 Livorno – la richiesta di Verifi ca di Assoggettabilità alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale corredata dallo “studio preliminare ambientale” e dai relativi elaborati , in merito al progetto avente come oggetto:

“RINNOVO AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO PER L’IMPIANTO DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE DI GUARDAMARE”, localizzato nel territorio comunale di San Vincenzo (LI), concernente il rinnovo quadriennale dell’autorizzazione allo scarico relative all’esercizio di attività per le quali all’ epoca del rilascio non sia stata effettuata nessuna valutazione di impatto ambientale e che attualmente rientrino nel campo di applicazione delle norme vigenti in materia di VIA.

Tale procedura si rende necessaria in quanto il progetto rientra tra quelli elencati nell’allegato B2 della L.R. n.10/2010 e ss.mm.ii. al punto bh) “Impianti di depurazione delle acque con potenzialità superiore a 10.000 abitanti equivalenti”.

Rende altresì noto che la copia integrale degli atti allegata alla richiesta, è stata trasmessa ai seguenti Enti e sarà disponibile per la consultazione presso:

- COMUNE DI SAN VINCENZO, Via Beatrice Alliata, 4 - 57027 San Vincenzo (LI)

- Autorità Idrica Toscana - V.le Carducci 112, 57124 Livorno

-ARPAT- Dipartimento di Piombino - Via Adige, 12 - 57025 Piombino (LI)

- A.S.L. n. 6 Val di Cornia, Dipartimento della Prevenzione, Via Fucini, 23/B - 57025 Piombino LI.

I principali elaborati e lo studio preliminare ambientale, come previsto all’art. 48 comma 8 della L.R. n.10/2010 e ss.mm.ii, sono pubblicati infi ne anche sul sito web della Provincia di Livorno.

Tali atti sono consultabili entro il termine di 45 (quarantacinque) giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso presso gli uffi ci suddetti, per la presentazione in forma scritta di eventuali osservazioni o memorie da far pervenire presso l’U.O. Industria, Ambiente e sicurezza – Settore Valutazione Impatto Ambientale, sito in Via G. Galilei 40 – 57122 Livorno.

Il ProponentePer ASA spa

Il Direttore GeneraleMichele Caturegli

Verifi ca di Assoggettabilità alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale corredata dallo “studio preliminare ambientale” e dai relativi elaborati , in merito al progetto avente come oggetto:

“RINNOVO AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO PER L’IMPIANTO DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE DI FERRIERE”, localizzato nel territorio comunale di Piombino (LI), concernente il rinnovo quadriennale dell’autorizzazione allo scarico relative all’esercizio di attività per le quali all’epoca del rilascio non sia stata effettuata nessuna valutazione di impatto ambientale e che attualmente rientrino nel campo di applicazione delle norme vigenti in materia di VIA.

Tale procedura si rende necessaria in quanto il progetto rientra tra quelli elencati nell’allegato B2 della L.R. n. 10/2010 e ss.mm.ii. al punto bh) “Impianti di depurazione delle acque con potenzialità superiore a 10.000 abitanti equivalenti”.

Rende altresì noto che la copia integrale degli atti allegata alla richiesta, è stata trasmessa ai seguenti Enti e sarà disponibile per la consultazione presso:

- COMUNE DI PIOMBINO , Via Ferruccio, 4 - 57025 Piombino (LI)

- Autorità Idrica Toscana - V.le Carducci 112, 57124 Livorno

- ARPAT- Dipartimento di Piombino - Via Adige, 12 - 57025 Piombino (LI)

- A.S.L. n. 6 Val di Cornia, Dipartimento della Prevenzione, Via Fucini, 23/B - 57025 Piombino LI.

I principali elaborati e lo studio preliminare ambie-ntale, come previsto all’art. 48 comma 8 della L.R. n.10/2010 e ss.mm.ii, sono pubblicati infi ne anche sul sito web della Provincia di Livorno.

Tali atti sono consultabili entro il termine di 45 (quarantacinque) giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso presso gli uffi ci suddetti, per la presentazione in forma scritta di eventuali osservazioni o memorie da far pervenire presso l’U.O. Industria, Ambiente e sicurezza – Settore Valutazione Impatto Ambientale, sito in Via G. Galilei 40 – 57122 Livorno.

Il ProponentePer ASA spa

Il Direttore GeneraleMichele Caturegli

ASA S.P.A. LIVORNO

Avviso al pubblico di istanza di avvio del procedimento di verifi ca di assoggettabilità alla pro-cedura di V.I.A. - (Art. 48 c. 7 L.R. n. 10/2010 e ss.mm.ii). Rinnovo autorizzazione allo scarico depuratore di Guardamare.

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 48 comma 7 della L.R. n.10/2010 e ss.mm.ii, la Società ASA spa con sede

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ntale, come previsto all’art. 48 comma 8 della L.R. n. 10/2010 e ss.mm.ii, sono pubblicati infi ne anche sul sito web della Provincia di Livorno.

Tali atti sono consultabili entro il termine di 45 (quarantacinque) giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso presso gli uffi ci suddetti, per la presentazione in forma scritta di eventuali osservazioni o memorie da far pervenire presso l’U.O. Industria, Ambiente e sicurezza – Settore Valutazione Impatto Ambientale, sito in Via G. Galilei 40 – 57122 Livorno.

Il ProponentePer ASA spa

Il Direttore GeneraleMichele Caturegli

EFFEDUE S.R.L. LASTRA A SIGNA (Firenze)

Avviso al pubblico di istanza di avvio del pro-cedimento di verifi ca di assoggettabilità alla procedura di V.I.A. (art. 48 comma 4 l.r. 10/2020). Progetto preliminare per la riattivazione della cava di pietra ornamentale denominata “Ponte a Cosce” Località Ponte a Cosce - S.P. Val di Forfora Comune di Pescia - Provincia di Pistoia.

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 48 comma 4 del L.R. 10/2010, la Società Effedue S.r.l., con sede in Lastra a Signa (FI), via Livornese 767, in qualità di “Proponente” dell’opera in progetto

RENDE NOTO CHE

il giorno 06/11/2012 ha depositato presso l’Autorità competente – Comune di Pescia – SUAP – Piazza Obizzi, 9 – 51017 Pescia (PT) – la richiesta di Verifi ca di Assoggettabilità alla Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale corredata dal “progetto preliminare” dell’opera, dai relativi elaborati e dallo “studio preliminare ambientale”, in merito al progetto avente come oggetto: “riattivazione della cava di pietra ornamentale denominata Ponte a Cosce”, in omonima località del Comune di Pescia.

Fa presente che congiuntamente al progetto preliminare e allo studio preliminare ambientale della cava “Ponte a Cosce” è depositato anche lo studio di incidenza ai sensi del DPR 357/1997, trovandosi l’area d’intervento in prossimità del pSIC127 (SIR IT 5130008) “Alta valle del Torrente Pescia di Pescia”.

Rende altresì noto che copia integrale degli atti è stata contestualmente depositata per la consultazione presso il SUAP del Comune di Pescia – Piazza Obizzi, 9 – 51017 Pescia (PT). I principali elaborati del progetto e lo studio preliminare ambientale, come previsto all’art. 48 comma 5 della L.R. 10/2010, sono pubblicati infi ne anche sul sito

ASA S.P.A. LIVORNO

Avviso al pubblico di istanza di avvio del procedimento di verifi ca di assoggettabilità alla pro cedura di V.I.A. (art. 48 c. 7 l.r. n. 10/2010 e ss.mm.ii). rinnovo autorizzazione allo scarico depuratore di Lentisco.

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 48 comma 7 della L.R. n.10/2010 e ss.mm.ii, la Società ASA spa con sede legale in Livorno, Via del Gazometro,9, tel 0586242111, fax 0586242632 in qualità di “Proponente” dell’opera in progetto,

RENDE NOTO CHE

il giorno 19/12/2012 ha depositato presso l’Autorità competente – Provincia di Livorno - U.S. Tutela dell’Ambiente - U.O. Industria, Ambiente e Sicurezza sito in Via G.Galilei,40 57100 Livorno – la richiesta di Verifi ca di Assoggettabilità alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale corredata dallo “studio preliminare ambientale” e dai relativi elaborati , in merito al progetto avente come oggetto:

“RINNOVO AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO PER L’IMPIANTO DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE DI LENTISCO”, localizzato nel territorio comunale di Campo nell’ Elba (LI), concernente il rinnovo quadriennale dell’autorizzazione allo scarico relative all’esercizio di attività per le quali all’epoca del rilascio non sia stata effettuata nessuna valutazione di impatto ambientale e che attualmente rientrino nel campo di applicazione delle norme vigenti in materia di VIA.

Tale procedura si rende necessaria in quanto il progetto rientra tra quelli elencati nell’allegato B2 della L.R. n.10/2010 e ss.mm.ii. al punto bh) “Impianti di depurazione delle acque con potenzialità superiore a 10.000 abitanti equivalenti”.

Rende altresì noto che la copia integrale degli atti allegata alla richiesta, è stata trasmessa ai seguenti Enti e sarà disponibile per la consultazione presso:

PROVINCIA DI LIVORNO - U.S. Tutela dell’Ambiente - U.O. Industria, Ambiente e Sicurezza sito in Via G. Galilei 40 57122 Livorno – Autorità competente ai sensi della L.R. 10/2010 e smi

- COMUNE DI CAMPO NELL’ ELBA , Piazza Dante Alighieri, 1 - 57034 Campo nell’ Elba (LI)

- Autorità Idrica Toscana - V.le Carducci 112, 57124 Livorno

- ARPAT- Dipartimento di Piombino - Via Adige, 12 - 57025 Piombino (LI)

- A.S.L. n. 6 Elba, Dipartimento della Prevenzione, Via Manganaro, 9 - 57037 Portoferraio (LI).

I principali elaborati e lo studio preliminare ambie-

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VIVAZ S.R.L. MILANO

L.R. 10/2010 e smi, artt. 48 e 49, Procedimento di verifi ca di assoggettabilità. Avviso di avvenuto deposito della documentazione relativa all’istanza per il rilascio del permesso di ricerca di acque termali denominato “Podere Banditella”, presentato da VIVAZ srl con Sede Legale in Milano alla Piazza Armando DIAZ n. 7 cap 20123.

Secondo quanto previsto dall’art. 48 comma 7 della L.R. 10/2010, la Società Vivaz a r.l., con Sede in Milano alla Piazza Armando DIAZ n. 7 cap 20123 tel. 339-7332780 fax. 0862/380045 e-mail [email protected] referente geom. Giovanni Di Tommaso, ha provveduto in data 11 dicembre 2012 a richiedere alla Regione Toscana l’attivazione del procedimento di verifi ca di assoggettabilità relativamente al progetto: istanza per il rilascio del permesso di ricerca di acque termali denominato “Podere Banditella”, depositando la prescritta documentazione.

Il progetto prevede il rilascio del permesso di ricerca di acque termali denominato “Podere Banditella” in località Podere Banditella, Comune di Castell’Azzara nella Provincia di Grosseto.

Il progetto interessa fi sicamente il territorio del Comune di Castell’Azzara Provincia di Grosseto.

Copia della documentazione è, dalla data doerna, a disposizione del pubblico per la consultazione presso:

- Regione Toscana, Settore Valutazione di Impatto Ambientale, Piazza dell’Unità Italiana 1, 50123 Firenze;

- Comune di Castell’Azzara, Via Guglielmo Marconi 2, 58034 Castell’Azzara (GR).

I principali elaborati sono inoltre pubblicati sul sito web della Regione Toscana all’indirizzo:

www.regione.toscana.it/via.Chiunque abbia interesse può presentare, entro 45

giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso, osservazioni e memorie scritte relative al progetto depositato a:

Regione Toscana, Settore Valutazione di Impatto Ambientale, Piazza dell’Unità Italiana 1, 50123 Firenze.

Il ResponsabileGiovanni Di Tommaso

web del Comune di Pescia alla pagina dell’Albo Pretorio on-line.

Tali atti sono consultabili entro il termine di 45 (quarantacinque) giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso, per la presentazione in forma scritta di eventuali osservazioni o memorie da far pervenire presso il SUAP del Comune di Pescia – Piazza Obizzi, 9 – 51017 Pescia (PT).

Il ProponenteEffedue srl

MASSINI GORI S.R.L. MONTEVARCHI (Arezzo)

Avviso di presentazione di istanza di verifi ca di assoggettabilità alla V.I.A. di competenza provinciale - art. 48 e seguenti della L.R. Toscana n. 10/2010 e ss.mm.ii., relativa al progetto di realizzazione di un impianto idroelettrico ad acqua fl uente sul fi ume Arno in loc. Montanina nei comuni di Castel Focognano (AR) e Subbiano (AR).

Massini & Gori Srl, CF/P.IVA: 00089950513, con sede in Via F.lli Alinari 73-75-77, 52025 Montevarchi (AR), rende noto che ha presentato istanza di verifi ca di assoggettabilità a VIA per il proprio progetto di derivazione ad uso idroelettrico dal fi ume Arno con potenza installata pari a 898 kW, da ubicarsi in riva idrografi ca destra in località Montanina nel comune di Castel Focognano (AR); il comune di Subbiano (AR) è marginalmente interessato dalla prevista opera trasversale di fi ssazione del fondo alveo, in quanto il confi ne comunale coincide con la mezzeria dell’asta fl uviale.

La documentazione del progetto è disponibile presso i comuni interessati e presso il servizio Programmazione Territoriale della Provincia, all’indirizzo sotto riportato.

Entro 45 giorni dalla pubblicazione nel BURT del presente avviso, chiunque ne abbia interesse può inviare osservazioni in forma scritta al seguente indirizzo:

Provincia di Arezzo-Servizio Programmazione Territoriale e Urbanistica via S. Lorentino 25 - 52100 Arezzo.

Il Legale RappresentanteMassini & Gori S.r.l.

Riccardo Massini

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12119.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

SEZIONE II

- Deliberazioni

COMUNE DI FIRENZUOLA (Firenze)

DELIBERAZIONE 30 novembre 2012, n. 117

Provvedimento conclusivo della procedura di veri-fi ca di assoggettabilità alla valutazione di impatto am-bientale di competenza comunale, ai sensi degli arti-coli 48 e 49 della L.R.T. 10/2010 e s.m.i., del “Progetto di proroga dell’attività estrattiva nella cava di pietra VAL VALIGIE DI SOPRA” in località Giugnola nel Comune di Firenzuola.

IL SINDACO PRESIDENTE

Omissis

Dopo di che,

LA GIUNTA COMUNALE

Omissis

DELIBERA

1. Di escludere, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 49 della legge regionale toscana 12 febbraio 2010 n. 10 e sulla base della documentazione presentata, dalla procedura di valutazione di impatto ambientale, di cui agli articoli 52 e seguenti della medesima legge, il “Progetto di proroga dell’attività estrattiva nella cava di pietra Val Valigie di Sopra - loc. Giugnola”, proposto dalla ditta Berti Sisto & C. -Industria Pietra Serena S.r.l., per le motivazioni espresse in premessa, subordinandone la realizzazione, previo rilascio di apposita autorizzazione, al rispetto delle prescrizioni e raccomandazioni formulate in narrativa e esplicitate nei pareri allegati al presente provvedimento;

2. Di dare atto che: -copia del presente provvedimento sarà trasmessa al proponente e a tutti gli Enti o Amministrazioni che sono stati chiamati ad esprimere, per l’intervento in oggetto, i relativi pareri, nulla osta o atti di assenso; - il presente provvedimento, ai sensi dell’articolo 49 comma 7 della legge regionale 12 febbraio 2012 n. 10, è soggetto a pubblicazione sul sito internet dell’Amministrazione e a sintetico avviso sul BURT;

3. Di dare atto che il responsabile del procedimento è il Responsabile del Settore 3 - Ing. Paolo Del Zanna;

4. Di dichiarare, stante l’urgenza di provvedere, con

successiva separata ed unanime votazione, la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134- 4° comma del D.Lgs. 267 del 18/08/2000.

Il Funzionario TecnicoPaolo Del Zanna

- Decreti

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI AREZZO

DECRETO 5 dicembre 2012, n. 601

Lavori di irrigazione del 3° Stralcio e del 2° Lotto del I Distretto Irriguo del Comprensorio Montedo-glio. 4° Raggruppamento lett. B. Pagamento diretto indennità di asservimento e di occupazione.

IL SEGRETARIO GENERALE DELLA PROVINCIA DI AREZZO

Omissis

DECRETA

1) Di provvedere al pagamento delle seguenti som-me:

€ 643,26= a favore di Sorini Gian Luca - € 50,59= a favore di Valdambrini Fernanda.

2) Di dare atto che su tali somme non dovrà essere effettuata la ritenuta del 20% di cui all’art. 35 del DPR 327/2001 in quanto trattasi di terreni non ricadenti nelle zone urbanistiche di cui allo stesso articolo di legge o, in alternativa, trattasi di terreni ricadenti nelle menzionate zone urbanistiche, per i quali tuttavia l’indennità di espro prio è stata calcolata come se si trattasse di terreni agricoli.

3) Di dare immediata notizia - ai sensi dell’art. 26 comma 7 del D.P.R. 327/2001 - del presente provve-dimento ad eventuali terzi che risultino titolari di un diritto e di provvedere alla pubblicazione per estratto nel B.U.R.T. Il provvedimento diverrà esecutivo nel termine di 30 giorni dal compimento delle predette formalità se non è proposta da terzi opposizione per l’ammontare dell’indennità.

Il Segretario GeneraleGabriele Chianucci

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI AREZZO

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122 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

DECRETO 5 dicembre 2012, n. 602

Lavori urgenti per il riassetto idraulico del torren-te Foenna mediante il sopralzo ed il ringrosso delle arginature nel tratto compreso tra il ponte della su-perstrada ed il ponte di Guazzino in Comune di Sina-lunga. Deposito indennità di espropriazione.

IL SEGRETARIO GENERALE DELLA PROVINCIA DI AREZZO

Omissis

DECRETA

1) Di provvedere al deposito presso la Cassa DD.PP. della seguente somma:

2) Di dare atto che su tale somma non dovrà essere effettuata la ritenuta del 20% di cui all’art. 35 del D.P.R. 327/2001, in quanto trattasi di terreni non ricadenti nelle zone urbanistiche di cui allo stesso articolo di legge.

3) Di dare immediata notizia - ai sensi dell’art. 26 com ma 7 del D.P.R. 327/2001 - del presente provvedi-mento ad eventuali terzi che risultino titolari di un dirit-to e di provvedere alla pubblicazione per estratto nel B.U.R.T. Il provvedimento diverrà esecutivo nel termine di 30 giorni dal compimento delle predette formalità se non è proposta da terzi opposizione per l’ammontare dell’indennità.

Il Segretario GeneraleGabriele Chianucci

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PISTOIA

DECRETO 6 dicembre 2012, n. 1279

Decreto di esproprio relativo ai lavori di “Collega-mento tra la SR 66 Pistoiese, la SP Variante Pratese e la SP 9 Montalbano per il superamento dei centri abitati compresi tra il sottopasso autostradale ed il centro di Pistoia”. Immobili siti in comune di Pisto-ia, foglio 254, mappali 476, 837 e 883. Pronuncia di espropriazione ai sensi dei combinati art. 20 c14, art. 26 c.11 e artt. 22, 22bis e 23 del DPR 327/2001 e s.m.i.

IL DIRIGENTE

Omissis

Vista la Determina Dirigenziale n. 1760 del 05/12/2006 con la quale è stato approvato il progetto defi nitivo e dichiarata la pubblica utilità dell’opera stabilendone il termine al 05.12.2011 e vista inoltre la successiva determinazione dirigenziale n. 1307 del 22.11.2011 con la quale veniva stabilito il nuovo termine di scadenza della pubblica utilità il 05.12.2013.

Vista la nota prot. 148027 del 12/12/2006 con la quale i proprietari sono stati informati dell’avvenuta dichiara-zione di pubblica utilità ai sensi dell’art. 17 del DPR 327/2001 e s.m.i.

Vista la determinazione dirigenziale n. 390 del 16/03/2007 con la quale è stata determinata in via provvi-soria l’indennità di esproprio e disposta l’occupa zione d’urgenza dei beni immobili necessari alla realizza zione dei lavori di cui all’oggetto.

Preso atto che il 29 maggio 2007, in esecuzione della precitata determinazione n. 390 del 16/03/2007, sono state eseguite le operazioni di immissione in possesso e di redazione degli stati di consistenza.

Vista la determinazione dirigenziale n. 2046 del 19.12.2007, con la quale veniva offerta l’indennità provvisoria di esproprio, quantifi cata in € …….omissis……per la particella 476 ed € …….omissis……per la particella 837 e 883 (ex 228) e che con successiva nota del 6.02.2008, il sig. Capecchi Marco Luca dichiarava di non accettare l’indennità provvisoria come sopra determinata, chiedendo l’istituzione del collegio ex art. 21 T.U. Espropri.

Dato atto che il Collegio dei Tecnici, all’esito dei propri lavori, in data 14.11.2008 approvava a maggioranza (stante il dissenso espresso del tecnico designato dalla Provincia) la relazione di stima, nella quale l’indennità di esproprio veniva determinata in complessivi € …….omissis……e che tale importo veniva formalmente accettato dal sig. Capecchi Marco Luca in data 15.01.2009.

Preso atto che la somma stimata dal Collegio dei Tecnici non veniva pagata dalla Provincia di Pistoia, poiché questa, non avendola condivisa, si riservava di valutare se proporre opposizione ai sensi dell’art. 54 D.P.R. 327/2001 e visto inoltre che nel frattempo, essendo stati i terreni in questione occupati ex art. 22 bis, con atto di citazione notifi cato il 30.06.2011, il sig. Capecchi Marco Luca conveniva in giudizio la Provincia di Pistoia, per la determinazione giudiziale e la conseguente corresponsione dell’indennità d’occupazione d’urgenza, quantifi cata in € …….omissis…….

Preso atto che tale controversia, R.G. 1420/2011, veniva assegnata alla Sezione I della Corte d’Appello

I.L.R. Industrie Laterizi Riunite S.p.A.

con sede in Roma Via Claudio Monteverdi n. 15 c.f.

00451160584

€ 135,99=

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12319.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

di Firenze (C.I. Dr. Adone Orsucci) e la prima udienza veniva fi ssata per il 19 dicembre 2011.

Visto che tra i legali ed i tecnici delle parti si sono svolti numerosi incontri, all’esito dei quali è emersa la volontà comune di addivenire ad un accordo per la defi nitiva composizione della vertenza, con abbandono del giudizio pendente davanti alla Corte d’appello di Firenze, secondo quanto di seguito riportato.

Visto l’accordo transattivo stipulato in data 29/12/2011 tra questa Amministrazione ed il sig. Capec-chi Marco Luca nel quale la Provincia di Pistoia si impe-gnava a corrispondere una indennità complessiva di espro prio pari ad € …….omissis……ed il sig. Capecchi Marco Luca si impegnava ad accettare tale importo a saldo e stralcio di ogni e qualsivoglia pretesa nonché ad abbandonare la causa pendente promossa contro questa Amministrazione.

Omissis

Viste le determinazioni dirigenziali n. 2887/2011 e n. 389/2012, con le quali è stato pagato rispettivamente l’acconto dell’80 % dell’indennità di esproprio ed il saldo della stessa indennità di esproprio.

DECRETA

1. E’ disposta a favore della Provincia di Pistoia, c.f. 00236340477, l’espropriazione defi nitiva dei beni immobili necessari alla realizzazione dei lavori di “Collegamento tra la SR 66 Pistoiese, la SP Variante Pratese e la SP 9 Montalbano per il superamento dei centri abitati compresi tra il sottopasso autostradale ed il centro di Pistoia” di seguito indicati e meglio identifi cati in colore rosso nell’allegata planimetria:

- Comune di Pistoia, foglio di mappa n. 254:a) Particelle 476, 837 e 883 intestate a: CAPECCHI

Marco Luca nato a MILANO il 18/10/1962 c.f. CPCMCL62R18F205R, proprietà 1/1. Residente in Via Fiorentina 291/b - 51100 Pistoia. Indennità € …….omissis…….

Omissis

Il Dirigente del ServizioAlessandro Morelli Morelli

COMUNE DI STAZZEMA (Lucca)

DECRETO 6 dicembre 2012, n. 4

Realizzazione di impianto idroelettrico nella Fra-

zio ne del Cardoso. Decreto di Esproprio ai sensi dell’art. 22 del D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327.

IL DIRIGENTE AREA TERRITORIO

Vista la deliberazione della G.C. n. 44 del 02.05.2002 di approvazione per la realizzazione di un impianto idroelettrico nella frazione di Cardoso;

Vista la deliberazione della G.C. n. 14 del 01.04.2003 di approvazione del progetto esecutivo ai sensi dell’art.1 della L. n. 1/78 e dichiarata la pubblica utilità, urgenza e indifferibilità dei lavori;

Considerato che è stato dato l’avvio del procedimento in data 19/10/2004;

Visto il verbale di presa di possesso redatto in data 15/11/2004 effettuato a seguito del Decreto del Responsa-bile del Servizio n. 32/U.T. del 21/10/2004, relativamente alla presa di possesso delle particelle 688, 689 e 691 individuate nel foglio 36 al Catasto Terreni del Comune di Stazzema in Lucca di proprietà di ENEL;

Visto il contratto rep. 1656 del 13 dicembre 2005 di concessione di lavori pubblici inerente il completamento progettuale, la realizzazione e gestione economica della centrale idroelettrica in frazione di Cardoso, stipulato fra Comune di Stazzema ed il Consorzio Cooperative Costruzioni, con sede in Bologna quale Impresa capogruppo capofi la A.T.I., composta da Consorzio Cooperative Costruzioni Io.Ge. Pi. Srl, V.E.A. Energia Ambiente srl, Versilia Acque S.p.A., S.T.A.I. Studio Tecnico Architettura e Ingegneria;

Constatato che l’indennità di espropriazione è stata calcolata complessivamente per l’importo base di € 478,50 come previsto dal comma 3 dell’art. 40 del D.P.R. 327/01, che se accettata fruisce dell’aumento previsto ai sensi del comma 2 lettera C dell’art. 45 pari al 50%, per un importo di € 717,75. La suddetta indennità è stata comunicata con Determina n. 84 di Registro di Sevizio e n. 390 di Registro Generale del 15/11/2012 notifi cata al soggetto espropriato nei modi di legge;

Rilevato che la Società “ENEL Servizi S.r.l. con sede in Roma” ha condiviso l’indennità di esproprio come da comunicazione prevenuta a mezzo e-mail in data 4/12/2012 protocollata al comune di Stazzema in data 5.12.2012 al n. 8646 rinviando le modalità di pagamento in tempi successivi con ulteriore istanza;

Vista la determina n. 417 del 5.12.2012 di liquidazione delle somme dovute agli espropriati;

Si rende necessario pertanto procedere all’esproprio

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124 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

delle seguenti particelle catastale intestate tutte alla ditta “E.N.E.L. Servizi S.r.l. con sede in Roma” ed individuate all’Agenzia del Territorio di Lucca al Catasto del Comune di Stazzema nel foglio 36/B dalle seguenti particelle: 688 di mq. 40; 1108 di 30 mq.; 1139 di 359 mq.; 1140 di 11 mq.; 691 di 36 mq.;

Rilevato che la Soc. Hydroversilia s.r.l. ha provveduto a mettere a disposizione del soggetto espropriato presso la tesoreria comunale di Stazzema ( Banca della Versilia e della Lunigiana con sede a Stzzema) la somma di € 717,75 come da bonifi co effettuato in data 23/11/2012 n. di C.R.O. 58194023001;

Si rende necessario pertanto procedere all’esproprio delle seguenti particelle catastale intestate tutte alla Società E.N.E.L. Servizi S.r.l. con sede in Roma ed individuate all’Agenzia del Territorio di Lucca al Catasto del Comune di Stazzema nel foglio 36/B dalle seguenti particelle: 688 di mq. 40; 1108 di 30 mq.; 1139 di 359 mq.; 1140 di 11 mq.; 691 di 36 mq.;

Considerata la precorsa corrispondenza con ENEL S.p.A. e prima ancora con Dalmazia Trieste per la cessio-ne bonaria delle aree;

Visti:La Legge 25/06/1865, n. 2359;Il T.U. 25/07/1904, n. 523;La Legge 22/10/1971, n. 865;Il D.P.R. 15/01/1972, n. 8;Il D.P.R. 24/07/1977, n. 616;La Legge 08/08/1992 n. 359;Il D.Lgs. 18/08/2000, n. 267;Il D.P.R. 08/06/2001, n. 327;La L.R. 18/02/2005, n. 30 ed in particolare l’art. 3 sul

conferimento delle funzioni espropriative;

Visto il Decreto sindacale di nomina dei Responsabili del Servizio per l’anno 2012;

Preso atto delle procedure seguite e ritenuto che sussistano i requisiti per emettere il presente provvedimento;

DECRETA

Art. 1Sono defi nitivamente espropriati e quindi trasferiti a

favore del COMUNE DI STAZZEMA - codice fi scale 00398340463 i seguenti immobili, intestati ed identifi cati come segue:

Appezzamento di terreno della superfi cie di mq. 476 posto in Stazzema nella Frazione del Cardoso località “alla centrale” di proprietà della Società E.N.E.L. Servizi S.r.l. con sede in Roma, partita IVA 06377691008, terreni

individuati all’Agenzia del Territorio di Lucca al Catasto del Comune di Stazzema nel foglio 36/B dalle seguenti particelle : 688 di mq. 40 qualità ente urbano ; particella 1108 di 30 mq. qualità ente urbano; particella 1139 di 359 mq. Qualità di Prato Arborato Classe Unica Reddito Domenicale € 0,93 e Reddito Agrario di € 0,17; particella 1140 di 11 mq. Qualità di Prato Arborato Classe Unica, Reddito Domenicale € 0,03 e Reddito Agrario di € 0,01; particella 691 di 36 mq. che risulta ancora al Catasto Urbano unito alle particelle 688 e 689 con la Categoria D/1 e la Rendita Catastale di € 566,04 anche se il fabbricato è stato demolito con gli eventi alluvionali del 1996.

Art. 2Il presente Decreto, a cura del Comune di Stazzema,

ed a spese della Società Hydroversilia - sarà registrato presso l’Agenzia delle Entrate di Pietrasanta, trascritto, in termini di urgenza, presso l’Agenzia del Territorio - Uffi cio provinciale di Pisa e volturato, nonché affi sso all’Albo Pretorio e pubblicato per estratto sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana (art. 5 L.R. 10/2007).

Il presente Decreto, inoltre, sarà notifi cato agli inte-res sa ti, a cura dell’Uffi cio Tecnico del Comune di Staz-zema.

Art. 3Al presente decreto si applicano le agevolazioni

previste dai seguenti:- art. 22 Tabella b) DPR 642/1972 e succ. mod. che

esenta dall’imposta di bollo gli atti relativi alle procedure di esproprio;

- art. 1 Tariffa, parte I, DPR 131/1986 che assoggetta tali atti all’imposta di registro in misura fi ssa;

- art. 2 Tariffa D.Lgs. 347/1990 che assoggetta tali atti all’imposta ipotecaria in misura fi ssa.

RENDE ALTRESÌ NOTO

- Che avverso il presente decreto è ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana nel termine di 60 giorni dalla notifi ca o dall’avvenuta conoscenza oppure ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla medesima notifi ca o avvenuta conoscenza.

- Che una volta trascritto il presente decreto, tutti i diritti relativi agli immobili espropriati potranno essere fatti valere esclusivamente sull’indennità.

Il fascicolo, consultabile con le modalità previste dalle vigenti normative, è conservato presso l’uffi cio Lavori Pubblici del Comune di Stazzema.

Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso in opposizione, entro trenta giorni, al dirigente che l’ha emanato, ai sensi dell’art.45 comma 7 dello Statuto

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comunale. E’ fatta salva in ogni caso la facoltà di ricorso giurisdizionale al TAR entro 60 giorni o, in alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro centoventi giorni dalla data di notifi ca.

Il DirigenteClaudio Forghieri

- Determinazioni

COMUNE DI CAMPO NELL’ELBA (Livorno)

DETERMINAZIONE 4 dicembre 2012, n. 281

Sostituzione isole ecologiche a scomparsa danneg-giate dall’alluvione del 7/11/2011- approvazione pro-getto preliminare/defi nitivo-.

IL RESPONSABILE MALTINTI ARCH. SANDRA

Premesso:- che nella giornata di lunedì 7 novembre 2011 nel

territorio del Comune di Campo nell’Elba si è verifi cato un evento alluvionale di straordinaria ed eccezionale portata con esondazione dei fossi presenti nel territorio Comunale;

- che l’evento alluvionale ha causato l’interruzione di numerosi collegamenti stradali, della viabilità provinciale e locale, con il crollo e l’inagibilità di ponti oltreché la sospensione nell’erogazione dei servizi pubblici a rete e ingenti danni ad immobili Pubblici e non;

- che l’Amministrazione Comunale si è adoperata im-me dia tamente predisponendo gli atti necessari ed urgen-ti per far fronte alla situazione di criticità ed emer genza predetta;

Visti:- il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri

del 25/11/2011, ai sensi dell’articolo 5 della legge 225/1992, con il quale è stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale per gli eccezionali eventi alluvionali che hanno colpito il territorio dell’Isola d’Elba come sopra descritto;

- l’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3974 del 5 novembre 2011, pubblicata sulla Gazzetta Uffi ciale n. 262 del 10 novembre 2011, con cui il Presidente della Regione Toscana è stato nomi-nato Commissario delegato, nell’ambito territoriale di competenza, per il superamento dell’emergenza derivan-te dal suddetto evento e viene, inoltre, consentito al Commissario delegato, per lo svolgimento delle attività di propria competenza, di avvalersi di Soggetti attuatori dallo stesso nominati, che agiscono sulla base di specifi che direttive e indicazioni ad essi impartite;

- l’Ordinanza commissariale n. 38 del 29 dicembre

2011 con cui il Commissario delegato ha approvato il Piano generale degli interventi per il superamento del-l’emer genza, ai sensi dell’articolo 1, comma 3, del-l’O.P.C.M. n. 3974/2011, esecutivo a seguito del visto ap po sto dalla sezione di controllo regionale della Corte dei Conti;

- l’Ordinanza commissariale n. 2 del 27 gennaio 2012 con cui il Commissario delegato ha approvato il “Disci-plinare per gli interventi eseguiti dal Commissario dele-gato e dai soggetti attuatori”;

- l’Ordinanza n. 3 del 13 febbraio 2012 con la quale il Commissario delegato ha proceduto all’individuazione puntuale, nell’allegato 1, di una parte degli interventi previsti nel piano generale di cui alla O.P.G.R. n. 38 del 29.12.2011 e, nell’allegato 2, all’approvazione di “Disposizioni per l’attuazione delle opere previste dal Piano degli interventi per il superamento dell’emer-genza”;

- l’Ordinanza commissariale n. 12 del 22 marzo 2012 con la quale sono stati individuati, ai sensi dell’art. 1 com ma 2 della citata OPCM n. 4002/2012 i comuni dan-neg giati dal succitato evento;

- l’Ordinanza commissariale n. 15 del 30 marzo 2012 “Eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito l’Isola d’Elba il 7/11/2011. DPCM 25/11/2011.OPCM n. 4002/2012. Approvazione del Piano generale degli interventi di cui all’art. 1 comma 3 OPCM n. 4002/2012. Approvazione di un primo stralcio del Piano generale degli interventi”;

- l’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 4015 del 23.03.2012, pubblicata sulla Gazzetta Uffi ciale n. 83 del 7/4/2012 con cui sono stati assegnati al Commissario delegato euro 3.000.000,00;

- l’Ordinanza n. 23 del 24 aprile 2012, con la quale il Commissario delegato ha approvato un nuovo testo dell’allegato 1 che sostituisce quello in precedenza appro-vato con la predetta ordinanza commissariale n. 3/2012, e che comprende anche le modifi che apportate con le ordinanze n. 7 del 29/02/2012 e n. 9 del 12/03/2012;

- l’Ordinanza Commissariale n. 30 dell’8 maggio 2012 “OPCM 4002/2012. Modifi che OPGRT n. 15 del 30 marzo 2012 e avvio interventi”, con cui il Commissario, ai sensi dell’articolo 1 comma 1 della citata O.P.C.M. n. 4002/2012, ha provveduto ad individuare le strutture regionali costituenti l’uffi cio per la gestione commissariale dell’emergenza conseguente gli eventi del 7 novembre 2011 nonché ad approvare il Piano generale degli interventi di cui all’art. 1 comma 3 OPCM n. 4002/2012 con l’esatta elencazione degli interventi già eseguiti e di quelli da eseguire da parte degli specifi ci soggetti attuatori, individuati per gli enti locali nei responsabili degli uffi ci competenti da un punto di vista tecnico, e l’indicazione del Settore regionale di riferimento;

Considerato che prima della data di pubblicazione (24.02.2012) dell’OPCM 4002/2012 il Comune, ha

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126 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

dovuto sostenere alcune spese tramite fondi propri, come meglio specifi cato ed approvato nella sopramenzionata Ordinanza 30/2012 - Allegato B - Parte Prima -;

Dato atto che tra le spese già sostenute dall’Amministra-zione Comunale è stato affi dato, con Determina AT - LL.PP./AMBIENTE n. 29 del 15.02.2012 all’Arch. Luca Frappi l’incarico per la redazione di un progetto preliminare/defi nitivo per la “realizzazione e sostituzione di isole ecologiche a scomparsa per la raccolta RSU” per un importo pari ad € 7.435,00, come meglio specifi cato nell’Allegato B - Parte Prima - Ordinanza n. 30/2012;

Ritenuto opportuno, in qualità di soggetto attuatore, fare propri tutti gli atti amministrativi redatti e pubblicati precedentemente la data di pubblicazione dell’ordinanza commissariale n. 4002/2012 del 24/02/2012;

Dato atto altresì che nell’allegato B, “Parte A - I PIANO STRALCIO - Parte seconda - Interventi di ripri stino e manutenzione straordinaria da eseguire”, dell’Ordinanza n. 30/2012 succitata è stato individuato l’intervento in oggetto “Sostituzione isole a scomparsa per raccolta RSU” per un importo di € 343.565,00 per il quale il Comune di Campo nell’Elba risulta esserne il soggetto attuatore nella persona del Responsabile dell’Area Tecnica LL.PP./Ambiente, Arch. Sandra Maltinti in qualità di Responsabile Unico degli Interventi approvati dalla stessa Ordinanza n. 30/2012;

Dato atto che il progettista Arch. Luca Frappi ha consegnato con nota prot. n. 8082 del 12.06.2012 gli elaborati tecnici inerenti la progettazione preliminare/defi nitiva del progetto denominato “REALIZZAZIONE NUOVE ISOLE ECOLOGICHE E SOSTITUZIONE DELLE ISOLE ECOLOGICHE PER LA RACCOLTA RSU” a seguito dei danni provocati dall’alluvione del 7.11.2011 di cui alle premesse e così composto:

RIMOZIONE ISOLE ECOLOGICHE Elenco elaborati- Relazione descrittiva;- Documentazione fotografi ca;- Autorizzazione paesaggistica;- Inquadramento territoriale;- Punto raccolta: P.za Granatieri - stato attuale e di

progetto;

- Punto raccolta: Loc. Vapelo - stato attuale e di pro-get to;

- Computo metrico estimativo;- Elenco prezzi ed analisi nuovi prezzi;- Disciplinare descrittivo e prestazionale degli ele-

menti tecnici;- Prime indicazioni riguardanti la sicurezza;FORNITURA CONTENITORI SUPERFICIALI ED

INTERRATI:- Relazione descrittiva;- Documentazione fotografi ca;- Autorizzazione paesaggistica;- Computo metrico;- Elenco prezzi ed analisi nuovi prezzi;- Disciplinare descrittivo e prestazionale degli ele-

menti tecnici;- Prime indicazioni riguardanti la sicurezza;- Tipologia contenitori superfi ciali ed interrati;REALIZZAZIONE DI NUOVE ISOLE ECOLO-

GICHE:Elenco elaborati- Relazione descrittiva;- Documentazione fotografi ca;- Autorizzazione paesaggistica;- Computo metrico estimativo;- Elenco prezzi ed analisi nuovi prezzi;- Disciplinare descrittivo e prestazionale degli ele-

menti tecnici;- Prime indicazioni riguardanti la sicurezza;- TAVOLA Inquadramento territoriale;- TAVOLA Punto raccolta: Via Fucini - stato attuale,

di progetto e verifi ca spazi di manovra;- TAVOLA Punto raccolta: p.za Granatieri - stato

attuale, di progetto e verifi ca ingombri;- TAVOLA Punto raccolta: Loc. Vapelo - stato attuale,

di progetto e verifi ca ingombri- TAVOLA Punto raccolta: Via Albarelli - stato

attuale, di progetto e verifi ca ingombri;- TAVOLA Punto raccolta: V.le Etruschi - stato

attuale, di progetto e verifi ca ingombri;- TAVOLA Punto raccolta: Porto - stato attuale, di

progetto;Dettagli descrittivi;

Visto il Quadro economico come di seguito riporta to:

SEGUE TABELLA

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12719.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

LAVORI OPERE EDILI di cui : Demolizioni e ricostruzioni € 133.722,47

Cantierizzazione € 2.707,81

Totale€ 136.430,28

ONERI DELLA SICUREZZA NON SOGGETTI A RIBASSO € 6.800,72

INCIDENZA MANODOPERA € 35.449,29

TOTALE LAVORI A BASE D'ASTA (A) € 129.629,56COSTO SICUREZZA (non ribasso) (A1) € 6.800,00Totale lavori con oneri sicurezza € 136.430,28SOMME A DISPOSIZIONE IVA sui lavori edili – 10% €13.643,03Imprevisti sui lavori 5% € 6.821,51Fornitura contenitori superficiali ed interrati € 121.709,00Iva su fornitura contenitori 21% € 25.558,89Saggi, indagini e relazioni geologiche-geotecniche (cassa4% e Iva 21% comprese) € 3.775,20Acquisizione e occupazioni aree € 0,00Allacci pubblici servizi e arr. € 0,00Lavori in economia € 14.865,48Spese per attività specialistiche di supporto (iva compresa) € 0,00Spese tecniche di prog. Integrale e coordinata (rilievi, definitivo) € 20.000,00DD.LL., sic. in fase esecutiva, misura e contabilità (iva 21% e Cnpaia 4% su spese tecniche) € 5.168,00

Art. 92 D.Lgs 163/06 2%

diA)A1) € 2.728,61

Collaudo statico e tecnico amministrativo (iva e cnpaia compresi) € 0,00Spese per commissioni giudicatrici, verifica e validazione € 0,00Spese per opere d’arte € 0,00Spese per pubblicità depositi, pubblicazioni, copie cartacee e AVCP € 300,00TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE € 214.569,72TOTALE PROGETTO € 351.000,00

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128 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Dato atto che il totale del Quadro economico è pari ad € 351.000,00 in quanto la spesa per la progettazione preliminare/defi nitiva, pari ad € 7.435,00, già sostenuta precedentemente dall’Amministrazione, come da determina AT LL.PP./Ambiente n. 29 del 15.02.2012 di cui ai punti precedenti, è compresa nello stesso;

Visto altresì il parere favorevole della Commissione per il paesaggio nella seduta del 09/10/2012 verbale n. 4 ed il parere favorevole della competente Sovrintendenza di Pisa a prot. n. 14949 - 34.19.04/29.9,11 del 07 novembre 2012 espresso come segue: “parere favorevole”;

Vista l’Autorizzazione Paesaggistica rilasciata dal Responsabile dell’Area Tecnica Urbanistica ed Edilizia Privata, arch. Valerio Biagini al Prot. n. 16354 in data 13 novembre 2012;

Visto il Verbale di Verifi ca e Validazione del proget-to preliminare/defi nitivo “REALIZZAZIONE NUO VE ISOLE ECOLOGICHE E SOSTITUZIONE DEL LE ISOLE ECOLOGICHE PER LA RACCOLTA RSU” A SE GUI TO DEI DANNI PROVOCATI DALL’ALLU-VIONE DEL 7.11.2011 redatto e sottoscritto il giorno 14/11/2012 ai sensi dell’art. 52/53/54 e 55 del D.P.R. 207/2010 e depositato agli atti dell’Uffi cio Tecnico LL.PP.;

Dato atto che il progetto de quo trova copertura fi nanziaria all’Intervento/cap. 2.08.01.01/170 del Bilan-cio 2012 - “Reimpiego contributi regionali per l’evento cala mitoso del 7.11.2011 - Risorsa 2560/2560”;

Ritenuto di dover approvare il progetto in oggetto al fi ne di concludere regolarmente il procedimento tecnico- amministrativo per la cantierizzazione dell’opera;

Considerato altresì che la predetta Determina è soggetta al controllo preventivo di legittimità della Sezio ne regionale di controllo della Corte dei Conti ai sensi dell’art. 3 comma 1 lett. C-bis della legge 20/1994 ed acquisisce effi cacia in conformità a quanto previsto dall’art. 27 comma 1della L.n. 340/2000;

Dato atto che ai sensi di quanto previsto dall’art. 27, comma 1, della L. n. 340/2000, il presente atto è provvi-soriamente effi cace, in attesa dell’esito dei controlli di legittimità di cui al punto precedente, in considerazione della necessità di avviare quanto prima le procedure di affi damento dei lavori;

Visti:- il D.Lgs. 163/2006 e s.m.i. ;- il Regolamento di attuazione di cui al D.P.R.

207/2010;

- lo Statuto ed i vigenti Regolamenti Comunali di contabilità e dei contratti;

DETERMINA

1. Di approvare e fare propria, in qualità di soggetto attuatore dell’intervento da realizzare in oggetto, di cui all’ordinanza commissariale n. 15/2012, del 30/03/2012 successivamente modifi cata con Ordinanza del Presiden-te della Giunta Regionale n. 30 del 08 Maggio 2012, la Determina AT LL.PP./Ambiente n. 29/2012 di cui alle premesse propedeutica al procedimento per la realizzazione della progettazione e della esecuzione dell’opera in questione;

2. Di approvare il progetto preliminare/defi nitivo allegato al presente atto, per farne parte integrante e sostanziale, per i lavori di “REALIZZAZIONE NUO-VE ISOLE ECOLOGICHE E SOSTITUZIONE DELLE ISOLE ECOLOGICHE PER LA RACCOLTA RSU” A SEGUITO DEI DANNI PROVOCATI DALL’ALLU-VIONE DEL 7.11.2011 e redatto dall’Arch. Luca Frappi e composto dai seguenti elaborati tecnici e grafi ci ai sensi del D.P.R. 207/2010:

RIMOZIONE ISOLE ECOLOGICHE Elenco elaborati- Relazione descrittiva;- Documentazione fotografi ca;- Autorizzazione paesaggistica;- Inquadramento territoriale;- Punto raccolta: P.za Granatieri - stato attuale e di

pro getto;- Punto raccolta: Loc. Vapelo - stato attuale e di

progetto;- Computo metrico estimativo;- Elenco prezzi ed analisi nuovi prezzi;- Disciplinare descrittivo e prestazionale degli

elementi tecnici;- Prime indicazioni riguardanti la sicurezza;FORNITURA CONTENITORI SUPERFICIALI ED

INTERRATI:- Relazione descrittiva;- Documentazione fotografi ca;- Autorizzazione paesaggistica;- Computo metrico;- Elenco prezzi ed analisi nuovi prezzi;- Disciplinare descrittivo e prestazionale degli

elementi tecnici;- Prime indicazioni riguardanti la sicurezza;- Tipologia contenitori superfi ciali ed interrati;REALIZZAZIONE DI NUOVE ISOLE ECOLO-

GICHE:Elenco elaborati- Relazione descrittiva;- Documentazione fotografi ca;- Autorizzazione paesaggistica;

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12919.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

- Computo metrico estimativo;- Elenco prezzi ed analisi nuovi prezzi;- Disciplinare descrittivo e prestazionale degli

elementi tecnici;- Prime indicazioni riguardanti la sicurezza;- TAVOLA Inquadramento territoriale;- TAVOLA Punto raccolta: Via Fucini - stato attuale,

di progetto e verifi ca spazi di manovra;- TAVOLA Punto raccolta: p.za Granatieri - stato

attuale, di progetto e verifi ca ingombri;- TAVOLA Punto raccolta: Loc. Vapelo - stato attuale,

di progetto e verifi ca ingombri- TAVOLA Punto raccolta: Via Albarelli - stato

attuale, di progetto e verifi ca ingombri;- TAVOLA Punto raccolta: V.le Etruschi - stato

attuale, di progetto e verifi ca ingombri;- TAVOLA Punto raccolta: Porto - stato attuale, di

progetto;- Dettagli descrittivi;

3. Di approvare il totale del Quadro Economico di € 351.000,00 comprendente la spesa relativa alla progettazione preliminare e defi nitiva, di cui alla Deter-mina AT LL.PP./Ambiente n. 29 del 15.02.2012;

4. Di approvare il Verbale di Verifi ca e Validazione del progetto in oggetto redatto e sottoscritto il giorno 14/11/2012 ai sensi dell’art. 52/53/54 e 55 del D.P.R. 207/2010 e depositato agli atti dell’Uffi cio Tecnico LL.PP.;

5. Di dare atto che le opere in questione sono state autorizzate da parte degli Enti competenti ai sensi del D.Lgs,n. 42/2004 come da atti depositato agli atti dell’Uffi cio Tecnico LL.PP. comunale;

6. Di dare atto che il progetto de quo trova copertura fi nanziaria all’Intervento/cap. 2.08.01.01/170 del Bilan-cio 2012 - “Reimpiego contributi regionali per l’evento calamitoso del 7.11.2011 - Risorsa 2560/2560”;

7. Di dare atto altresì, che la presente Determina è soggetta al controllo preventivo di legittimità della Se-zione regionale di controllo della Corte dei Conti, ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. c-bis), della legge n. 20/1994 ed acquisisce effi cacia in conformità a quanto previsto dall’art. 27, comma 1, della legge n. 340/2000;

8. Di dichiarare, ai sensi di quanto previsto dall’art. 27, comma 1, della L. n. 340/2000, provvisoriamente ef-fi cace il presente atto, in attesa dell’esito dei controlli di legit timità di cui al punto precedente, in considerazione della necessità di avviare quanto prima le procedure di affi damento dei lavori.

9. Di dare comunicazione del presente atto ai soggetti interessati e al Dipartimento della Protezione Civile.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi della L.R. n. 23/2007 e successive modifi che ed integrazioni e all’Albo Pretorio online del Comune.”

- Disposizioni

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE

DISPOSIZIONE 19 agosto 2012, n. 2370

Declassifi cazione della via di Gondilagi, di una porzione relitta di via San Quirichino e della ex stra-da vicinale denominata di Bozzola Stradoncino nel comune di Firenze.

Visti:- il Decreto Legislativo 30.04.1992 n. 285 “Nuovo

Codice della Strada” e successive modifi cazioni ed integrazioni;

- il D.P.R. 16.12.1992 n. 495 “Regolamento di esecuzione e attuazione del Nuovo Codice della Strada”;

- la L.R. n. 88/98 art. 23 Comma 1, che attribuisce la competenza alle Province;

- la nota protocollo RU n. 2858 dell’ 11/06/2002 pervenuta a quest’Amministrazione da parte del Comune di Firenze e protocollata in arrivo al n. 47844 in data 19/06/2002;

- la Deliberazione della Giunta Municipale n. 126/79 del 19/02/2002 del Comune di Firenze, che richiede alla Provincia di Firenze la declassifi cazione delle aree sottoindicate:

1. porzione di terreno, già costituente la sede stradale comunale della Via di Gondilagi, iscritta al n. 658 dell’elenco delle strade comunali, terreno posto in Firenze nel Quartiere 5, loc. Olmatello, e rappresentato al N.C.T. del Comune di Firenze al Foglio 19 in parte alla partita “5 strade” e in parte identifi cato dalle particelle 341, 342 e 204, come risulta dall’ estratto di planimetria catastale e della Carta Tecnica Regionale, allegati n. 1 e 2 alla delibera della Giunta Municipale n. 126/79 del 19/02/2002 del Comune di Firenze;

2. porzione di terreno, già costituente la sede stradale comunale della Via San Quirichino, iscritta al n. 1362 dell’elenco delle strade comunali, terreno posto in Firenze nel Quartiere 3, loc. Marignolle, e rappresentato al N.C.T. del Comune di Firenze al Foglio 129 dalla particella 352 e da porzione delle particelle 26 e 158, come risulta dagli estratti di planimetria catastale e della Carta Tecnica Regionale, allegati n. 3, 4 e 5 alla delibera della Giunta Municipale n. 126/79 del 19/02/2002 del Comune di Firenze;

3. porzione di terreno, già costituente la sede stradale della Strada Vicinale denominata catastalmente Strada vicinale di Bozzola Stradoncino, non iscritta nell’elenco

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130 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

delle strade comunali, terreno posto in Firenze nel Quartiere 5, loc. Le Piagge, e rappresentato al N.C.T. del Comune di Firenze al Foglio 39 alla partita “5 strade” e in parte identifi cato dalle particelle 341, 342 e 204, come risulta dagli estratti di planimetria catastale e della Carta Tecnica Regionale, allegati n. 6 e 7 alla delibera della Giunta Municipale n, 126/79 del 19/02/2002 del Comune di Firenze;

- la cartografi a in opportuna scala allegata, con evidenziato il tratto di strada oggetto di declassifi ca-zione;

- gli atti d’Uffi cio;

e per quanto di competenza

DISPONE

la declassifi cazione delle aree sottoindicate:1. porzione di terreno, già costituente la sede strada-

le comunale della Via di Gondilagi, iscritta al n. 658 dell’elenco delle strade comunali, terreno posto in Firen-ze nel Quartiere 5, loc. Olmatello, e rappresentato al N.C.T. del Comune di Firenze al Foglio 19 in parte alla partita “5 strade” e in parte identifi cato dalle particelle 341, 342 e 204, come risulta dall’ estratto di planimetria catastale e della Carta Tecnica Regionale, allegati n. 1 e 2 alla delibera della Giunta Municipale n. 126/79 del 19/02/2002 del Comune di Firenze;

2. porzione di terreno, già costituente la sede stradale comunale della Via San Quirichino, iscritta al n. 1362 dell’elenco delle strade comunali, terreno posto in Firenze nel Quartiere 3, loc. Marignolle, e rappresentato al N.C.T. del Comune di Firenze al Foglio 129 dalla particella 352 e da porzione delle particelle 26 e 158, come risulta dagli estratti di planimetria catastale e della Carta Tecnica Regionale, allegati n. 3, 4 e 5 alla delibera della Giunta Municipale n. 126/79 del 19/02/2002 del Co mu ne di Firenze;

3. porzione di terreno, già costituente la sede stradale della Strada Vicinale denominata catastalmente Strada vicinale di Bozzola Stradoncino, non iscritta nell’elenco delle strade comunali, terreno posto in Firenze nel Quar-tiere 5, loc. Le Piagge, e rappresentato al N.C.T. del Co-mune di Firenze al Foglio 39 alla partita “5 strade” e in parte identifi cato dalle particelle 341, 342 e 204, come risulta dagli estratti di planimetria catastale e della Carta Tecnica Regionale, allegati n. 6 e 7 alla delibera della Giunta Municipale n. 126/79 del 19/02/2002 del Comune di Firenze;

Dà atto che le porzioni di terreno sopra descritte saranno eliminate dall’elenco delle Strade Comunali e saranno assunte al patrimonio disponibile di detto Comune, il tutto ai sensi dell’art. 2 del D.Lgs n. 285/92, degli artt. 3 e 4 del D.P.R. n. 495/92 Regolamento di Esecuzione ed Attuazione del Nuovo Codice della

Strada, modifi cato con D.P.R. n. 610 del 16.09.1996, della L.R. n. 88/98 art. 23 Comma 1, che attribuisce la compe tenza alle Province, e secondo le precisazioni e moti vazioni contenute nella deliberazione comunale di cui in premessa;

Si riserva altresì l’applicazione di eventuali precisa-zioni e prescrizioni.

Il Responsabile della Direzione Progettazione Viabilità e Sicurezza

Alfredo Bellacci

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE

DISPOSIZIONE 4 dicembre 2012, n. 4524

Dismissione di relitto stradale posto in Firenze via di Montione.

Premesso che:- il Decreto Legislativo 30.04.1992 n. 285 “Nuovo

Codice della Strada” e successive modifi cazioni ed integrazioni all’art. 2, comma 8, prevede che “Il Ministero dei lavori pubblici, nel termine indicato dall’articolo 13, comma 5, procede alla classifi cazione delle strade statali ai sensi del comma 5, seguendo i criteri di cui ai commi 5, 6 e 7, sentiti il Consiglio superiore dei lavori pubblici, il consiglio di amministrazione dell’Azienda nazionale autonoma per le strade sta tali, le regioni interessate, nei casi e con le modalità indicate dal regolamento. Le regioni, nel termine e con gli stessi criteri indicati, procedono, sentiti gli enti locali, alle classifi cazioni delle rimanenti strade ai sensi del comma 5. Le strade così classifi cate sono iscritte nell’archivio nazionale delle strade previsto dall’articolo 226”;

- il DPR 16.12.1992 n. 495 “Regolamento di esecuzione e attuazione del Nuovo Codice della Strada” all’art. 2, commi 5 e 6, prevede che “5). La classifi cazione amministrativa delle strade provinciali, esistenti e di nuova costruzione, è effettuata dagli organi regionali competenti. Viene rispettata la ulteriore procedura prevista dal comma 4. 6). La classifi cazione amministrativa delle strade comunali, esistenti e di nuova costruzione, è effettuata dagli organi regionali competenti. Viene rispettata la ulteriore procedura prevista dal comma 4”;

- il DPR 16.12.1992 n. 495 “Regolamento di esecu-zio ne e attuazione del Nuovo Codice della Strada” all’art. 4, comma 2 prevede in materia di dismissione che “Per le strade non statali il decreto è emanato dal Presidente della regione competente su proposta degli enti proprietari interessati, con le modalità previste dall’articolo 2, commi 4, 5, e 6”;

- la Legge Regione Toscana n. 88/98 art. 23 comma

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13119.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

1 lettera b) attribuisce la competenza alle Province in materia di classifi cazione, declassifi cazione e dismissione delle strade comunali, con le modalità specifi cate dal Regolamento Regionale approvato con DPGR n. 41/R del 02/08/2004;

Dato atto che il Comune di Firenze ha chiesto alla Provincia di Firenze, in quanto organo competente ai sensi dell’art. 23 della L.R. 88/98, di provvedere alla “[…] declassifi cazione delle porzioni stradali relitte, già costituenti porzione della strada comunale del Comune di Firenze denominata “Via Di Montione” oggi rappresentata al Catasto Terreni del Comune di Firenze come segue: Foglio di Mappa 20 dalle particelle 2266, 2267, 2268, 2269 e 2270, tutte con qualità relitto stradale, prive di classa mento e rendita […]”;

Precisato che con determinazione n. 2012/DD/10728, il Dirigente della “Direzione Patrimonio Immobiliare, Servizio gestione e Patrimonio” del Comune di Firenze ha avviato l’iter per la dismissione del tratto di viabilità sopra richiamato;

Vista la documentazione allegata alla richiamata determinazione;

Visto l’art. 107 del D.Lgs. 267/2000, in merito alle competenze dei Dirigenti e ravvisata la propria competenza in materia

DISPONE

Ai sensi dell’art. 23 comma 1 lettera b) della L.R. n. 88/98 e ss.mm.ii. e del Regolamento Regionale approvato con DPGR n. 41/R del 02/08/2004:

1. la dismissione delle porzioni stradali relitte, già costituenti porzione della strada comunale del Comune di Firenze denominata “Via di Montione”, rappresentata al Catasto Terreni del Comune di Firenze come segue:

- Foglio di Mappa 20 dalle particelle 2266, 2267, 2268, 2269 e 2270, tutte con qualità relitto stradale, prive di classamento e rendita;

2. di precisare che:- il presente provvedimento sarà pubblicato sul

Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana ai sensi dell’art. 25 comma 1 del DPGR 41/R del 02/08/2004;

- lo stesso avrà effetto, ai sensi dell’art. 4 comma 2 del Dpr 495/92 e dell’art. 25 comma 2 del DPGR sopracitato, dall’inizio del secondo mese successivo a quello nel quale è stato pubblicato sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana;

- il Responsabile del Procedimento è la sottoscritta;

3. di trasmettere il presente provvedimento:

- al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Ispettorato Generale per la Circolazione e la Sicurezza Stradale, ai sensi dell’art. 4 comma 2 del Dpr 495/92, per l’aggiornamento dell’archivio nazionale di cui all’articolo 226 del D.Lgs. 285/92;

- al Comune di Firenze;

4. l’inoltro del medesimo all’Uffi cio Segreteria per la relativa pubblicazione e raccolta.

Direzione ViabilitàMaria Teresa Carosella

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA

DISPOSIZIONE 27 novembre 2012, n. 1637

Classifi cazione a strada comunale di un tratto della S.P. 62 “di Castelnuovo Berardenga” compreso dalla progressiva km. 10+200 al km. 10+700 - Sviluppo in-terno al centro abitato di Castelnuovo Berardenga in loc. Il Romito, via dell’Arbia.

IL DIRIGENTE

Omissis

Vista la richiesta del Comune di Castelnuovo Berardenga (prot. 66782 del 08.04.2010) relativa all’avvio delle procedure fi nalizzate all’acquisizione al patrimonio comunale di un tratto della S.P. 62 “di Castelnuovo Berardenga” compreso dalla progressiva km. 10+200 al km. 10+700 - sviluppo interno al centro abitato del Capoluogo. Percorrenza di ml. 500,00 (denominato Via dell’ Arbia);

Vista la Deliberazione Consiliare del Comune di Castelnuovo Berardenga n. 40 del 02.03.2011 “Viabilità - declassifi cazione strada provinciale N. 62 - tratto ricadente nel centro urbano di Castelnuovo Loc. Romito - assenso all’acquisizione al demanio comunale ed alla gestione diretta”;

Vista la Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 81 del 12.07.2012 relativa alla declassifi cazione a strada comunale del tratto di strada provinciale di cui trattasi;

Visto il Decreto della Regione Toscana n. 3966 del 04.09.2012, pubblicato sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana n. 38 del 19.09.2012 “declassifi cazione di un tratto della S.P. 62 “di Castelnuovo Berardenga” interna al centro abitato del capoluogo del Comune di Castelnuovo Berardenga, in Provincia di Siena, ai sensi della L.R. 88/98”;

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132 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

Vista la nota della Regione Toscana - Direzione Ge-ne ra le delle Politiche Territoriali, Ambientali e per la Mo bi li tà - n. A00/GRT/2630016/0/050/040/010 del 27.09.2012 (prot. 158063), in atti;

Ritenuto di procedere alla classifi cazione a strada comu nale di un tratto della S.P. 62 “di Castelnuovo Berardenga” compreso dalla progressiva km. 10+200 al km. 10+700 - sviluppo interno al centro abitato del Capoluogo. Percorrenza di ml. 500,00 (denominato Via dell’Arbia);

Omissis

DISPONE

1) di classifi care strada comunale il tratto della S.P. 62 “di Castelnuovo Berardenga” compreso dalla progressiva km. 10+200 al km. 10+700 - sviluppo interno al centro abitato del Capoluogo. Percorrenza di ml. 500,00 (denominato Via dell’ Arbia), come da elaborati tecnici allegati;

2) di dare atto che il Comune di Castelnuovo Berar-denga, con la sottoscrizione di apposito verbale di conse-gna relativo al sopra menzionato tratto di strada clas-sifi cato come comunale, diviene titolare e responsabile della gestione attiva e passiva, della sorveglianza e della manutenzione;

3) di pubblicare sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana, per estratto, il presente provvedimento, soggetto a pubblicità ai sensi dell’art. 3 comma 4 de DPR n. 495/92, così come previsto dall’art. 25 del citato regolamento R.T. n. 41/R;

Omissis

documento integrale su www.provincia.siena.it - archivio atti.

Il Dirigente del ServizioTommaso Stufano

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA

DISPOSIZIONE 27 novembre 2012, n. 1638

Classifi cazione e trasferimento della proprietà al Comune di Monteroni d’Arbia di un tratto del vec-chio tracciato della S.R. 2 “Cassia” dal km. 211+484 al km. 212+245.

IL DIRIGENTE

Omissis

Vista la nota del Settore Lavori Pubblici (prot. 119510 del 01.07.2010), con la quale si dà atto della sussistenza delle condizioni per l’adozione degli atti necessari a:

a) declassifi cazione e trasferimento della proprietà al Comune di Monteroni d’Arbia di un tratto della S.R. 2 “Cassia” dal km. 211+484 al km. 212+245 di ml. 761,00, costituenti il vecchio tracciato;

b) classifi cazione a strada regionale del nuovo tratto di variante che collega la rotatoria in Loc. Lucignano d’Arbia al vecchio tratto (svincolo Monteroni d’Arbia sud zona industriale), con presa in carico della gestione;

Vista la Deliberazione Consiliare del Comune di Monteroni d’Arbia n. 90 del 30.11.2009 con cui è espresso l’assenso all’acquisizione nel patrimonio comunale ed alla gestione diretta del tratto di strada in zona industriale sud del Capoluogo - S.R.T. 2 “Cassia” dal km. 211+484 al km. 212+245 (vecchio tracciato);

Vista la Deliberazione Giunta Provinciale n. 246 del Settembre 2010 S.R. 2 - Cassia - Atto di assenso per la classifi cazione nuovo tratto di variante e presa in carico della gestione e la declassifi cazione e trasferimento della proprietà al Comune di Monteroni d’Arbia del vecchio tracciato sostituito dalla variante;

Visto il Decreto della Regione Toscana n. 2656 del 20.06.2012 “classifi cazione a strada regionale n. 2 “Cassia” del nuovo tratto in variante posto fra la rotatoria in località Lucignano d’Arbia e lo svincolo di Monteroni Sud, con declassifi cazione del tracciato originario sotteso alla variante, ai sensi della L.R. 88/98”;

Vista la nota della Regione Toscana – Direzione Generale delle Politiche Territoriali, Ambientali e per la Mobilità - n. A00/GRT/210894/0/050/040/010 del 25.07.2012 (prot. 125968), in atti;

Ritenuto di procedere alla classifi cazione a strada comunale del vecchio tracciato della S.R.T. 2 “Cassia” dal km. 211+484 al km. 212+245 (lunghezza 761,00 ml.) e relativa cessione al Comune di Monteroni d’Arbia;

Omissis

DISPONE

1) di classifi care strada comunale il tratto della S.R. 2 “Cassia” dal km. 211+484 al km. 212+245 di ml. 761,00 posto nel comune di Monteroni d’Arbia, costituenti il vecchio tracciato, ai sensi dell’art.23, comma 1, lett.b, L.R. n. 88/1998 e dell’ art.20 del Regolamento Regionale 02.08.2004 n. 41/R , come da elaborati tecnici allegati;

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13319.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

2) di dare atto che:- il Comune di Monteroni d’Arbia, con la sottoscrizione

di apposito verbale di consegna relativo al sopra menzionato tratto di strada classifi cato come comunale, diviene titolare e responsabile della gestione attiva e passiva, della sorveglianza e della manutenzione;

- contestualmente si avviano le procedure per la consegna da parte della Regione Toscana alla Provincia di Siena della gestione del nuovo tratto esterno, classifi cato a S.R. 2 “Cassia”;

3) di pubblicare sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana, per estratto, il presente provvedimento, soggetto a pubblicità ai sensi dell’art. 3 comma 4 de DPR n. 495/92, così come previsto dall’art. 25 del citato regolamento R.T. n. 41/R;

Omissis

documento integrale su www.provincia.siena.it - archivio atti.

Il Dirigente del ServizioTommaso Stufano

- Avvisi

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI AREZZO

T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche. Do-manda in data 16/11/2012 per concessione di deriva-zione di acqua sotterranea in Comune di Cortona loc. Montalla per uso Servizi Igienici-. Ditta: AZ. AGRI-TUR. I PAGLIAI. Pratica n. csa2012_00049.

La Ditta AZ. AGRITUR. I PAGLIAI, residente in LOC. SAN MARCO IN VILLA, 12/A - CORTONA - ha presentato in data 16/11/2012 domanda per la concessione di derivazione di acqua sotterranea da n. 1 pozzo in località Montalla in Comune di Cortona per uso Servizi Igienici-, per un consumo medio giornaliero di 3 metri cubi.

Il DirigenteLeandro Radicchi

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI AREZZO

T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche. Domanda in data 22/05/2012 per concessione di deri-vazione di acqua sotterranea in Comune di Anghiari loc. San Lorenzo per uso Consumo Umano-. Ditta:

AZ. AGR. IL SASSO DI PACI SILVIA pratica n. csa2010_00020.

La Ditta AZ. AGR. IL SASSO DI PACI SILVIA, resi-dente in Loc. San Lorenzo, 38 - ANGHIARI - ha pre-sentato in data 22/05/2012 domanda per la concessio ne di derivazione di acqua sotterranea da n. 1 pozzo in località San Lorenzo in Comune di Anghiari per uso Consumo Umano-, per una portata massima di 1 litri/secondo.

Il DirigenteLeandro Radicchi

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI AREZZO

T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche. Do-manda in data per concessione di derivazione di ac-qua sotterranea in Comune di Cortona loc. San Pietro a Cegliolo per uso Servizi Igienici-. ditta: AZ. AGRI-TUR. BORGO ELENA. Pratica n. csa2012_00052.

La Ditta AZ. AGRITUR. BORGO ELENA, residente in LOC. S. PIETRO A CEGLIOLO - CORTONA - ha presentato in data 7/11/2012 domanda per la concessione di derivazione di acqua sotterranea da n. 1 pozzo in località San Pietro a Cegliolo in Comune di Cortona per uso Servizi Igienici-, per una portata massima di 0,50 litri/secondo.

Il DirigenteLeandro Radicchi

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI AREZZO

T.U. 11/12/1933 n. 1775 sulle acque pubbliche. Do-manda in data 07/12/2012 per concessione di deriva-zione di acqua sotterranea in Comune di San Giovan-ni Valdarno loc. Corso Italia, 20 per uso Irrigazione Verde Pubblico. Ditta: CASSA DI RISPARMIO DI FIRENZE. Pratica n. csa2011_00026.

La Ditta CASSA DI RISPARMIO DI FIRENZE, residente in FIRENZE, Via Carlo Magno 7 ha presentato in data 07/12/2012 domanda per la concessione di derivazione di acqua sotterranea da n. 1 pozzo in località Corso Italia, 20 in Comune di San Giovanni Valdarno per uso Irrigazione Verde Pubblico-, per una portata massima di 0.5 litri/secondo.

Il DirigenteLeandro Radicchi

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134 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI AREZZO

Approvazione del Piano Faunistico Venatorio Pro-vinciale 2012-2015.

La Provincia di Arezzo con Deliberazione C.P. n. 107 del 30.11.2012 “Approvazione del Piano Faunistico Venatorio Provinciale 2012-2015, del Rapporto Ambientale comprensivo dello studio e valutazione di incidenza e della Dichiarazione di sintesi della procedura di valutazione ambientale strategica di cui alla L.r. 10/2010” ha concluso la procedura di VAS del proprio Piano faunistico venatorio valevole per il periodo 2012-2015.

L’intera documentazione è pubblicata sul sito WEB della Provincia di Arezzo all’indirizzo: http://caccia.provincia.arezzo.it/ ed è costituita dai seguenti docu-menti:

- V Piano Faunistico Venatorio Provinciale 2012-2015 - Parte I, “Comprensori, Destinazione differenziata del territorio, Istituti faunistici”;

- V Piano Faunistico Venatorio Provinciale 2012-2015 - Parte II, “Appostamenti fi ssi, Vocazioni faunistiche del territorio, gestione delle specie, danni e miglioramenti ambientali, prevenzione e controllo della fauna”;

- Allegato I al PFVP 2012-2015 - Protocollo tecnico tra la Provincia di Arezzo e l’ISPRA per la gestione dei cervidi e bovidi

- Allegato II al PFVP 2012-2015 - Piano poliennale di gestione del cervo 2009-2014 del comprensorio ACATER orientale

- Allegato III al PFVP 2012-2015 - Linee di intervento sul contenimento numerico delle popolazioni in attuazione delle disposizioni dell’ Art. 37 della L.r. 3/1994

- Rapporto Ambientale di valutazione ambientale strategica (Art. 24 della L.r. 10/2010);

- Studio e valutazione di incidenza (Art. 5, DPR 357/1997 e Art. 6, DPR 129/2003);

- Dichiarazione di sintesi (Art. 27 della l.r. 10/2010);- Parere motivato dell’autorità competente (Art. 2

della l.r. 10/2010).I documenti sono consultabili in forma cartacea presso

la sede della Provincia di Arezzo, Uffi cio Pianifi cazione faunistico venatoria, P.za della Libertà 3, Arezzo, Dott. Luca Mattioli, 0575-392259, [email protected].

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FIRENZE

Avviso relativo a domanda di concessione di deri-vazione d’acqua pubblica. Pratica n. 837.

Il richiedente Pezzati Stefano Paolo, in qualità di lega-le rappresentante della COOPERATIVA AGRICOLA IL

FORTETO - SOCIETA’ AGRICOLA COOPERATIVA (P.I. 01408150488), con sede in frazione Rossoio, 6 - Vicchio (FI) ha presentato domanda, per ottenere la concessione Nuova a prelevare un quantitativo di 3,33 l/s pari ai seguenti quantitativi giornalieri:

- 4 mc/giorno nel mese di gennaio - 8 mc/giorno nei mesi di febbraio, novembre e

dicembre- 12 mc/giorno nei mesi di marzo, ottobre- 16 mc/giorno nel mese di aprile- 24 mc/giorno nei mesi di maggio e settembre- 32 mc/giorno nei mesi di giugno, luglio e agostoda prelevare tutti i giorni nell’arco delle 24 ore

giornaliere, corrispondenti a 6.468 mc/anno di acqua ad uso VIVAISTICO-IRRIGUO VERDE PRIVATO mediante n. 1 pozzo ubicato in area di subalveo del Fiume Sieve in terreno di sua proprietà posto nel Comune di VICCHIO località Case Fiamma e individuato nei mappali del N.C.T al foglio 102 particella 108.

Presso l’Uffi cio Direzione “Difesa del Suolo e Protezione Civile” è possibile visionare la domanda e gli elaborati progettuali. Le osservazioni e opposizioni dovranno pervenire in forma scritta alla suddetta Direzione entro 30 giorni dalla data di pubblicazione sul B.U.R.T ovvero entro il termine indicato nell’atto di pubblicazione all’albo pretorio del comune di VICCHIO.

Ai sensi del Legge 241/90 il responsabile del procedimento è il Dott. Alfredo Galli.

Il Responsabile P.O. Risorse IdricheFrancesco Pugi

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI GROSSETO

Concessione preferenziale di derivazione di acqua pubblica dal pozzo ubicato in loc. S. Antonio, nel Co-mune di Campagnatico intestata alla Ditta Carresi Gabriele. Prat. 896/2010.

Con Determinazione Dirigenziale n. 3460 del 07/12/2012 la ditta Carresi Gabriele è stata oggetto di Concessione preferenziale pluriennale a derivare acqua pubblica dal pozzo ubicato nel Comune di Campagnatico, loc S.Antonio per moduli 0,012 (1,20 l/s) per uso igienico ed assimilati. Pratica 896/2010.

Il Dirigente Renzo Ricciardi

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI GROSSETO

Concessione preferenziale di derivazione di acqua

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13519.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

pubblica dal pozzo ubicato in loc. S. Antonio, nel Co-mune di Campagnatico intestata alla Ditta Carresi Gabriele. Prat. 6512/2010.

Con Determinazione Dirigenziale n. 3463 del 07/12/2012 la ditta Carresi Gabriele è stata oggetto di Con ces sio ne preferenziale pluriennale a derivare acqua pubblica dal pozzo ubicato nel Comune di Campagnatico, loc S. Antonio per moduli 0,10 (10,00 l/s) per uso irriguo. Pratica 6512/2010.

Il Dirigente Renzo Ricciardi

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI GROSSETO

Concessione preferenziale di derivazione di acqua pubblica dal pozzo ubicato in loc. Alberese, Str. del Mare, nel Comune di Grosseto, intestata alla Ditta Nocchi Stefano, Michele, Andrea, Massimiliano, Giu-lia S. S. Agr. Prat. 10/2010.

Con Determinazione Dirigenziale n. 3486 del 10/12/2012 la ditta Nocchi Stefano, Michele, Andrea, Massimiliano, Giulia S. S. Agr. è stata oggetto di Concessione preferenziale pluriennale a derivare acqua pubblica dal pozzo nel Comune di Grosseto, loc. Alberese, Str. del Mare, per moduli 0,01 (1,00 l/s) per uso igienico ed assimilati. Pratica 10/2010.

Il Dirigente Renzo Ricciardi

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI GROSSETO

Concessione preferenziale di derivazione di acqua pubblica dal pozzo ubicato in loc. Alberese, Str. del Mare, nel Comune di Grosseto, intestata alla Ditta Nocchi Stefano, Michele, Andrea, Massimiliano, Giu-lia S. S. Agr. Prat. 1495/2010.

Con Determinazione Dirigenziale n. 3487 del 10/12/2012 la ditta Nocchi Stefano, Michele, Andrea, Mas si miliano, Giulia S. S. Agr. è stata oggetto di Conces-sio ne preferenziale pluriennale a derivare acqua pubblica dal pozzo nel Comune di Grosseto, loc. Alberese, Str. del Mare, per moduli 0,015 (1,50 l/s) per uso irriguo. Pratica 1495/2010.

Il Dirigente Renzo Ricciardi

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI GROSSETO

Ditta Soc. Agr. A.r.l. Capalbiofattoria. Domanda di Concessione di derivazione di acque sotterranee. Pratica n. 008/2012.

Visto il quarto comma dell’art. 7 del R.D. 11.12.1933 n. 1775

Visto l’art. 14 della L.R.T.11.12.1998 n. 91 “Norme per la Tutela del Suolo”

Visto l’art. 16 comma 2 della L.R. 23/2007 “Nuovo Ordinamento BURT e Norme per la Pubblicazione Atti”

SI RENDE NOTO

che la ditta Soc. Agr. A.r.l. Capalbiofattoria ha presentato richiesta di Concessione di derivazione di acqua pubblica da un pozzo, ad uso irriguo per moduli 0,1 (10,00 l/sec.), in Loc. Caprai nel Comune di Orbetello.

L’originale della domanda ed i documenti allegati saranno depositati presso la Provincia di Grosseto - U.P. Risorse Idriche - Piazza dei Martiri d’Istia, 1 - Grosseto, per 20 (venti) giorni consecutivi a decorrere dalla data della presente pubblicazione.

Le eventuali osservazioni, opposizioni ed eventuali domande concorrenti dovranno essere presentate a questo Uffi cio, dagli interessati, entro 30 (trenta) giorni dalla data di pubblicazione del presente Avviso.

Responsabile, per questa fase del procedimento, è l’Istruttore Tecnico Geom. Paolo Minozzi.

Il DirigenteRenzo Ricciardi

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI GROSSETO

Concessione di derivazione di acqua pubblica dal fosso della Dolcina in loc. Pescia Fiorentina nel Co-mune di Capalbio intestata alla Ditta Bei Patrizia. Pratica PC 030/2009.

Con Determinazione Dirigenziale n. 3392 del 06.12.2012 la ditta Bei Patrizia è stata oggetto di Concessione pluriennale a derivare acqua pubblica dal fosso della Dolcina in loc. Pescia Fiorentina nel Comune di Capalbio per moduli 0,06 (6,00 l/s) per uso zootecnico. Pratica PC 030/2009.

Il Dirigente Renzo Ricciardi

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136 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PISTOIA

Domanda presentata dalla ditta Gualtiero Gradi C. S.r.l. per concessione utilizzazione acqua. Pratica n. 5316.

Il richiedente GUALTIERO GRADI & C,.SRL (pratica n. 5316) residente in Comune di QUARRATA in data 13/07/2004 ha presentato domanda di Concessione per utilizzare un prelievo medio annuo pari a 0,01 litri al secondo di acqua dalle acque sotterranee in località MASTROMARCO del Comune di LAMPORECCHIO per uso BENI E SERVIZI.

Il Responsabile del Procedimento è il Dirigente dello scrivente Dipartimento Ing. Delfo Valori.

La domanda e gli allegati tecnici relativi sono depositati, ai fi ni di eventuale visione, all’ uffi cio del Demanio Idrico dell’ Amministrazione Provinciale; tale visione sarà possibile solo dopo il trentesimo giorno dalla avvenuta presente pubblicazione.

Chiunque abbia interesse, può presentare all’ uffi cio suddetto, osservazioni, reclami o opposizioni entro cinquanta giorni dalla avvenuta presente pubblicazione, oppure al Comune di LAMPORECCHIO nei termini previsti nell’ ordinanza istruttoria.

Il FunzionarioMichele Caramelli

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA

Domanda presentata dalla Soc. Enel Distribuzione s.p.a. - zona di Siena - per concessione di derivazione acqua. Pratica n. 21307.

La Soc. Enel Distribuzione s.p.a. - zona di Siena, ha presentato in data 14.11.2012 domanda per ottenere la concessione di derivazione in sanatoria di acqua sotterranea tramite pozzo esistente (Foglio n. 48 Particel-la n. 61) per una portata totale di mod. 0,0002 pari a l/sec 0,02 e una quantità massima di 1 mc/anno, senza restituzione in località Mulinaccio, del Comune di Gaiole in Chianti per uso igienico e simili. Pratica n. 21307.

Il Dirigente del Servizio Patrimonio e Demanio Tommaso Stufano

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA

Domanda presentata dalla Società Semplice Casa-nuova per concessione derivazione acqua. Pratica n. 21309.

La Società Semplice Casanuova, ha presentato in data 22.11.2012 domanda per ottenere la concessione di derivazione di acqua sotterranea tramite due pozzi esistenti ( Foglio n. 120 Particella n. 11) e (Foglio n. 118 Particella n. 31) per una portata totale di mod.0,0035 pari a l/sec 0,35 e una quantità massima di 2500 mc/anno, senza restituzione in località Bergonza e Filicaia, del Comune di Casole D’Elsa per uso potabile e irrigazione aree verdi. Pratica n. 21309.

Il Dirigente del Servizio Patrimonio e Demanio Tommaso Stufano

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA

Domanda presentata dalla Soc. Jaipur per conces-sione derivazione acqua. Pratica n. 21310.

La Soc. Jaipur s.r.l., ha presentato in data 22.11.2012 domanda per ottenere la concessione di derivazione di acqua sotterranea tramite due pozzi esistenti ( Foglio n. 120 Particella n. 11) e (Foglio n. 118 Particella n. 31) per una portata totale di mod. 0,0035 pari a l/sec 0,35 e una quantità massima di 2500 mc/anno, senza restituzione in località Bergonza e Filicaia, del Comune di Casole D’Elsa per uso potabile e irriguo. Pratica n. 21310.

Il Dirigente del Servizio Patrimonio e Demanio Tommaso Stufano

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA

Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale - Modifi ca della disciplina di piano per l’individuazio-ne dei termini per gli adempimenti conseguenti all’en-trata in vigore del P.T.C.P. - Adozione.

IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO ASSETTO DEL TERRITORIO

Vista la Legge Regionale 3 gennaio 2005, n. 1, art. 17, commi 4, 5, 6 e 7

RENDE NOTO

che con delibera del Consiglio Provinciale n. 129 del 30 novembre 2012, ai sensi dell’art. 17 della L.R. n. 1/2005 è stata adottata la modifi ca della disciplina di Piano, per l’individuazione dei termini per gli adempimenti conseguenti all’entrata in vigore del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Siena.

AVVISA

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13719.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

che il suddetto atto è depositato in libera visione al pubblico, presso la segreteria dell’Ente oppure consultabili sul sito: www.provincia.siena.it. per sessanta giorni consecutivi, decorrenti dalla data di pubblicazione del presente avviso sul B.U.R.T., ovvero dal 19/12/2012.

Durante tale periodo chiunque ha facoltà di prendere visione degli atti e fare osservazioni.

Il Dirigente ad interim del Servizio OO.PP. - Assetto del Territorio

Tommaso Stufano

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA

Domanda presentata dalla Soc. Terre Toscane So-cietà Agricola s.r.l. per concessione derivazione acqua. Pratica n. 21308.

La Soc. Terre Toscane Società Agricola s.r.l., ha presentato in data 02.11.2012 domanda per ottenere la concessione di derivazione di acqua sotterranea tramite pozzo da realizzare ( Foglio n. 120 Particella n. 30) per una portata totale di mod. 0,0035 pari a l/sec 0,35 e una quantità massima di 2500 mc/anno, senza restituzione in località Podere San Giancarlo, del Comune di Casole D’Elsa per uso potabile e irriguo. Pratica n. 21308.

Il Dirigente del Servizio Patrimonio e Demanio Tommaso Stufano

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA

Domanda presentata dalla Società Semplice Ber-gonza per concessione derivazione acqua. Pratica n. 21220.

La Società Semplice Bergonza, ha presentato in data 22.11.2012 domanda per ottenere la variante sostanziale della concessione di derivazione di acqua sotterranea tramite due pozzi esistenti ( Foglio n. 120 Particella n. 11) e (Foglio n. 118 Particella n. 31) per una portata totale di mod. 0,0035 pari a l/sec 0,35 e una quantità massima di 2500 mc/anno, senza restituzione in località Bergonza e Filicaia, del Comune di Casole D’Elsa per uso potabile e irrigazione aree verdi. Pratica n. 21220.

Il Dirigente del Servizio Patrimonio e DemanioTommaso Stufano

COMUNE DI CAMPI BISENZIO (Firenze)

Approvazione del Piano di Recupero “Ex-Tin-

toria Magni” proponente: Poliarma scarl. località: Sant’Angelo a Lecore - via Mammoli.

Il DIRIGENTE DEL SETTORE GESTIONE DEL TERRITORIO

Visto il 6° comma dell’art. 69 della legge regionale n. 1/2005;

RENDE NOTO

- che con deliberazione della Giunta Comunale n. 266 del 28.11.2012, esecutiva, è stato approvato, ai sensi dell’art. 69 della L.R. 03.01.2005 n. 1, il Piano di Recupero (PdR) a destinazione residenziale “Ex- Tintoria Magni” Proponente: Poliarma scarl. Località: Sant’Angelo a Lecore- via Mammoli;

- il suddetto atto di governo del territorio acquista effi cacia dalla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana.

La deliberazione sopra richiamata e gli elaborati del Piano di Recupero sono depositati presso la Segreteria Generale del Comune di Campi Bisenzio.

Il Dirigente del Settore “Gestione del Territorio” Rodolfo Baldi

COMUNE DI CAPOLIVERI (Livorno)

Avviso pubblico delibera C.C. n. 84/2012.

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO

RENDE NOTO

- che con delibera di C.C. n. 84 del 30/11/2012 si è provveduto all’adozione, ai sensi dell’art. 17 della L.R. 1/2005, della Variante Urbanistica al Programma di Fabbricazione “per il cambio di destinazione d’uso di terreni di proprietà comunale, da zona territoriale omogenea per l’istruzione/zona agricola, a zona territoriale omogenea “B0” di completamento;

- che la predetta delibera ed i relativi elaborati sono depositati presso l’Uffi cio Urbanistica, a libera visione del pubblico per la durata di 60 gg. consecutivi dalla data di pubblicazione del presente avviso sul BURT, ai sensi del comma 2 dell’art. 17 della L.R. 1/05.

- che entro e non oltre il termine perentorio di 60 gg. dalla data di pubblicazione del presente avviso sul BURT, chiunque può prenderne visione, presentando le osservazioni indirizzate al comune di Capoliveri, in ordine alle quali il C.C. decide in sede di approvazione della variante, a norma del comma 5 art. 17 della L.R. n. 1 del 03/01/2005;

- che la predetta deliberazione ed i relativi atti sono

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138 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

trasmessi in copia alla Provincia di Livorno ed alla Regione Toscana, ai sensi dell’art. 17 comma 1 della L.R. 1/05.

Il Responsabile del ProcedimentoFederica Messina

COMUNE DI CASTEL DEL PIANO (Grosseto)

Approvazione variante art. 25 del Regolamento Urbanistico “Risparmio energetico ed energie rinno-vabili”.

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

Vista la Delibera Consiliare n. 4 del 27.01.12, con la quale veniva approvato il documento di adozione ai sensi dell’ art. 15 della L. R. 1/2005, della variante al Piano Strutturale e al Regolamento Urbanistico per le modifi che all’art. 25 del Regolamento Urbanistico”risparmio energetico ed energie rinnovabili”.

Visto che con nota prot. 9209 del 22.10.12, veniva inviata la documentazione integrativa richiesta del 03/09/12 dalla Regione Toscana e visto inoltre che, non risultano pervenute osservazioni e/o contributi in me-rito alla suddetta deliberazione da parte della Amm.ne Provinciale e della Regione Toscana.

RENDE NOTO

Che, con Delibera Consiliare n 61 del 30/11/12, è stata APPROVATA ai sensi l’ art. 15, della L.R. 1/2005, la Variante al Piano Strutturale ed al Regolamento Urbanistico per le modifi che all’art. 25 del Regolamento Urbanistico ”risparmio energetico ed energie rinnovabili”.

Che, la suddetta deliberazione è divenuta esecutiva il giorno 11/12/12 ai sensi dell’art. 134, c. 4 D.lg. 267/2000) e che, acquisterà effi cacia dalla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana.

Il Responsabile del ProcedimentoPaolo Pericci

COMUNE DI CASTELFIORENTINO (Firenze)

4° Variante al Regolamento Urbanistico. Appro-vazione del provvedimento ai sensi dell’art. 17 della L.R. 1/2005.

IL DIRIGENTE RESPONSABILE DEL SERVIZIO ASSETTO DEL TERRITORIO

Visti gli atti d’Uffi cio;

Viste le disposizioni di cui alla Legge Regionale 3 gennaio 2005 n. 1

RENDE NOTO

Che il Consiglio Comunale di Castelfi orentino, nella seduta del 13.11.2012, con Deliberazione n. 40, ha defi nitivamente approvato la “ 4°VARIANTE AL REGO-LAMENTO URBANISTICO, adottata con Delibera-zione del Consiglio Comunale n. 66 del 6.12.2011.

Che la Variante al regolamento Urbanistico in oggetto è depositata nella sede comunale - Servizio Assetto del Territorio e pubblicata sul sito istituzionale del Comune alla URL:

h t tp : / /www.comune . ca s t e l f i o r en t i no . f i . i t /castelfi orentino/comune.jsp?IdDoc=224&IsEle=0&Where=IdDoc%3D728&Titolo=REGOLAMENTO+URBANISTICO&idExt=202

La Variante al Regolamento Urbanistico in oggetto diventerà effi cace dalla data di pubblicazione dell’avviso di avvenuta approvazione sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana.

Il Dirigente Responsabile del Servizio Assetto del Territorio

Michela Brachi

COMUNE DI CASTELL’AZZARA (Grosseto)

Piano di Recupero di iniziativa comunale del pa-trimonio edilizio esistente del Centro Storico di Ca-stell’Azzara - L.R. 1/2005 - Approvazione.

IL RESPONSABILE DEL SETTORE TECNICO

Vista la L.R. 03/01/2005 n. 1 ed in particolare il comma 6 dell’ art. 69

RENDE NOTO

Che con deliberazione del Consiglio Comunale nr. 31 del 30/11/2012 nel disposto della L.R. 03/01/2005 nr. 1 art. 69 comma 5 è stato APPROVATO il Piano di Recupero di iniziativa comunale del patrimonio edilizio

esistente del centro storico di Castell’ Azzara, come già Adottato con la delibera di C.C. nr. 25 del 24/09/2012.

Il Responsabile dell’ Uffi cio L’ Assessore

Emiliano Sargentoni

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13919.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

COMUNE DI CAVRIGLIA (Arezzo)

Adozione del piano attuativo di iniziativa privata per la realizzazione di un complesso ricettivo in zona FTA1, località Poggio ai Frati, via dei Colli, con conte-stuale variante al Regolamento Urbanistico.

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTOnominato ai sensi dell’art. 16 della L.R. 03.01.2005 n. 1

Vista la Legge Regionale Toscana n. 1 del 2005 “Norme per il Governo del Territorio” e s.m.i.;

Vista la Legge Regionale n. 10 del 2010 “Norme in materia di valutazione ambientale strategica (VAS), di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione di incidenza.”;

Visto il D.P.R. 327/2001 e s.m.i. “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità”;

Vista la L.R. 30/2005 “Disposizioni in materia di espropriazione per pubblica utilità”;

Visto il D.Lgs. 267/2000 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”;

RENDE NOTO

che con deliberazione di Consiglio Comunale n. 46 del 29/11/2012 è stata adottato il piano attuativo di iniziativa privata per la realizzazione di un complesso ricettivo in zona FTA1, località Poggio ai Frati, via dei Colli, con contestuale variante al Regolamento Urbanistico;

che la deliberazione sopra citata e gli atti adottati sono depositati presso l’Uffi cio Urbanistica del Comune di Cavriglia per 60 giorni a partire dalla data odierna (orario d’uffi cio) ai sensi dell’art. 17 della L.R. 1/2005 e del combinato disposto dell’art. 11 del DPR 327/2001 e dell’art. 8 della L.R. 30/2005.

Entro e non oltre tale termine chiunque può prenderne visione presentando le osservazioni che ritenga opportune.

Per i soggetti la cui proprietà è interessata dal vincolo preordinato all’esproprio il termine di 60 giorni previsto per la presentazione delle osservazioni decorre dalla data di ricevimento della comunicazione trasmessa dal Comune ai sensi del combinato disposto dell’art. 11 del DPR 327/2001 e dell’art. 8 della L.R. 30/2005.

Il Responsabile del ProcedimentoPiero Secciani

COMUNE DI GREVE IN CHIANTI (Firenze)

Asservimento degli immobili necessari per i lavori di costruzione ed esercizio di un elettrodotto in cavo aereo MT 15 Kv e sotterraneo BT (400 V) compreso un nuovo posto di trasformazione sul palo (PTP) in loc. Ferrone nel Comune di Greve in Chianti. Decreto di asservimento n. 02 del 13.09.2012. Autorizzazione al deposito indennità provvisoria presso la Cassa De-positi e Prestiti.

IL RESPONSABILE DEL SETTORE N. 6 - SERVIZI ALLE INFRA STRUTTURE ED ALLE

OPERE PUBBLICHE

Richiamato il Decreto di asservimento n. 02 del 13.09.2012 con il quale è stata imposta la servitù sui beni immobili interessati alla realizzazione delle opere indicate in oggetto

Omissis

Accertato che il decreto è stato regolarmente notifi cato ed è stata eseguita l’immissione in possesso degli immobili in data 01.10.2012 ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 24 del DPR 327/2001;

Dato atto che non è pervenuta a questa Amministrazione comunicazione da parte dei proprietari relativamente all’accettazione dell’indennità provvisoria stabilita nel decreto nei termini di legge e che i proprietari non hanno chiesto, con il procedimento previsto dall’art. 21 del DPR 327/2001, la nomina dei tecnici.

Ritenuta pertanto rifi utata l’indennità provvisoria;

Autorizza

la società Enel Distribuzione S.p.A.

Omissis

a depositare la somma

Omissis

a titolo di indennità provvisoria di servitù, presso la Cassa Depositi e Prestiti.

Omissis

Il Responsabile del SettoreGianfranco Ermini

COMUNE DI LORO CIUFFENNA (Arezzo)

Avviso di adozione di variante n. 7 al Regolamen-to Urbanistico per modifi ca dell’art. 17 delle norme

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140 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

generali.-Adozione della variante con il procedimento di cui agli articoli 16 e 17 della L.R. 1/2005.

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO

Vista la Legge Regionale n. 1 del 03/01/2005,

RENDE NOTO

- Che con deliberazione di C.C. n. 47 del 27/11/2012 è stata adottata la variante n. 7 al Regolamento Urbanistico . Adozione della variante con il procedimento di cui agli articoli 16 e 17 della L.R. 1/2005;

- Che gli atti e gli elaborati relativi alla variante n. 7 al Regolamento Urbanistico sono depositati presso la casa comunale dalla data di pubblicazione del presente avviso nel bollettino uffi ciale della Regione Toscana, per sessanta giorni consecutivi, durante i quali chiunque ha facoltà di prenderne visione e di presentare osservazioni.

Il Responsabile del Servizio U.T.CGian Franco Del Sala

COMUNE DI MONTALCINO (Siena)

Avviso di avvenuta approvazione con Delib. C.C. n. 72 in data 12.12.2012 del P.A.P.M.A.A. con valore di P.A. dell’Azienda Agricola Caprili di F.lli Bartolo-mei in loc. Podere Caprili - S. Restituta a Montalcino (SI).

IL RESPONSABILE DELL’U.T.C. - SERVIZIO EDILIZIA PRIVATA, URBANISTICA, AMBIENTE,

ai sensi e per gli effetti dell’art. 22 c.5 della L.R. 12.02.2010 n. 10 e dell’art. 69 c.6 della L.R. 03.01.2005 n. 1, con s.m.,

RENDE NOTO CHE - con Determinazione n. 103 in data 07.12.2012

dell’Auto rità competente in materia di V.A.S. e rela-tive verifi che di assoggettabilità, in persona del Respon-sabile dell’U.T.C. - Servizio Lavori pubblici, Patri-monio Manutenzioni, che si è pronunciata a seguito dell’acqui sizione del parere obbligatorio ma non vin-colante della Commissione per le V.A.S. e relative verifi che di assoggettabilità, come previsto dalla Delib.C.C.n.48/2012, a seguito delle verifi che prescritte dalla normativa vigente in materia, per il PA-PAPMAA in oggetto è stata esclusa la VAS ai sensi degli artt.12-18 del D.lgs. n. 152/2006 e della L.R. 12.02.2010 n. 10 con s.m., con alcune condizioni e prescrizioni;

- con Delibera di Consiglio Comunale n. 72 in data 12.12.2012 immediatamente eseguibile è stato defi nitiva-

mente approvato, ai sensi del Titolo IV Capo III e dell’art. 69 c.5 della L.R.n.1/2005, Programma Aziendale Pluriennale di Miglioramento Agricolo Ambientale (P.A.P.M.A.A.) con valore di Piano Attuativo (P.A.) dell’Azienda Agricola Caprili di F.lli Bartolomei in loc. Podere Caprili - S.Restituta a Montalcino (SI);

- la Determinazione n. 103 in data 07.12.2012 dell’Autorità competente in materia di V.A.S. e relative verifi che di assoggettabilità, la Delib. di C.C. n. 72 in data 12.12.2012, e tutti gli altri atti ed elaborati relativi al suddetto P.A. - P.A.P.M.A.A. defi nitivamente approvato, sono depositati presso l’Uffi cio Tecnico Comunale - Servizio Urbanistica dalla data di pubblicazione del presente avviso sul B.U.R.T., e sono resi pubblici sul sito web del Comune di Montalcino con indirizzi www.comunedimontalcino.it o www.montalcinonet.com;

- copia della Determinazione n. 103 in data 07.12.2012 dell’Autorità competente in materia di V.A.S. e relative verifi che di assoggettabilità, della Delib. di C.C. n. 72 in data 12.12.2012, e degli altri atti ed elaborati relativi al suddetto P.A. - P.A.P.M.A.A. defi nitivamente approvato se non già precedentemente trasmessi a seguito della relativa adozione, con comunicazione dell’avvenuta approvazione defi nitiva del suddetto P.A. - P.A.P.M.A.A., sono stati trasmessi alla Provincia di Siena, Soggetto istituzionale competente di cui all’art. 7 della stessa L.R. n. 1/2005;

- ai sensi dell’art. 69 comma 6 della L.R.T. n. 1/2005 con s.m., il P.A. - P.A.P.M.A.A. suddetto, defi nitivamente approvato, è pertanto effi cace dalla pubblicazione sul B.U.R.T. del presente avviso.

Il Responsabile del procedimentoFausto De Andreis

COMUNE DI MONTALCINO (Siena)

Avviso di avvenuta approvazione con Delib. C.C. n. 71 in data 12.12.2012 del P.A.P.M.A.A. con valore di P.A. dell’Azienda Agricola della S.A. Castello Ro-mitorio srl in loc. Castello Romitorio-Podere Poggio di Sopra a Montalcino (SI).

IL RESPONSABILE DELL’U.T.C. - SERVIZIO EDILIZIA PRIVATA, URBANISTICA, AMBIENTE,

ai sensi e per gli effetti dell’art. 22 c.5 della L.R. 12.02.2010 n. 10 e dell’art. 69 c.6 della L.R. 03.01.2005 n. 1, con s.m.,

RENDE NOTO CHE - con Determinazioni n. 102 in data 07.12.2012 e

n. 104 in data 10.12.2012 dell’Autorità competente in materia di V.A.S. e relative verifi che di assoggettabilità,

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14119.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

in persona del Responsabile dell’U.T.C. - Servizio Lavori pubblici, Patrimonio Manutenzioni, che si è pronunciata a seguito dell’acquisizione del parere obbligatorio ma non vincolante della Commissione per le V.A.S. e relative verifi che di assoggettabilità, come previsto dalla Delib. C.C. n. 48/2012, a seguito delle verifi che prescritte dalla normativa vigente in materia, per il PA-PAPMAA in oggetto è stata esclusa la VAS ai sensi degli artt.12-18 del D.lgs. n. 152/2006 e della L.R. 12.02.2010 n.10 con s.m., con alcune condizioni e prescrizioni;

- con Delibera di Consiglio Comunale n. 71 in data 12.12.2012 immediatamente eseguibile è stato defi niti-vamente approvato, ai sensi del Titolo IV Capo III e dell’art. 69 c.5 della L.R. n. 1/2005, Programma Aziendale Pluriennale di Miglioramento Agricolo Ambientale (P.A.P.M.A.A.) con valore di Piano Attuativo (P.A.) dell’Azienda Agricola della Società Agricola Castello Romitorio srl in loc. Castello Romitorio-Podere Poggio di Sopra a Montalcino (SI);

- le Determinazioni n. 102 in data 07.12.2012 e n. 104 in data 10.12.2012 dell’Autorità competente in materia di V.A.S. e relative verifi che di assoggettabilità, la Delib. di C.C. n. 71 in data 12.12.2012, e tutti gli altri atti ed elaborati relativi al suddetto P.A. - P.A.P.M.A.A. defi nitivamente approvato, sono depositati presso l’Uffi cio Tecnico Comunale - Servizio Urbanistica dalla data di pubblicazione del presente avviso sul B.U.R.T., e sono resi pubblici sul sito web del Comune di Montalcino con indirizzi www.comunedimontalcino.it o www.montalcinonet.com;

- copia delle Determinazioni n. 102 in data 07.12.2012 e n. 104 in data 10.12.2012 dell’Autorità competente in materia di V.A.S. e relative verifi che di assoggettabilità, della Delib. di C.C. n. 71 in data 12.12.2012, e degli altri atti ed elaborati relativi al suddetto P.A. - P.A.P.M.A.A. defi nitivamente approvato se non già precedentemente trasmessi a seguito della relativa adozione, con comunicazione dell’avvenuta approvazione defi nitiva del suddetto P.A. - P.A.P.M.A.A., sono stati trasmessi alla Provincia di Siena, Soggetto istituzionale competente di cui all’art. 7 della stessa L.R. n. 1/2005;

- ai sensi dell’art. 69 comma 6 della L.R.T. n. 1/2005 con s.m., il P.A. - P.A.P.M.A.A. suddetto, defi nitivamente approvato, è pertanto effi cace dalla pubblicazione sul B.U.R.T. del presente avviso.

Il Responsabile del procedimentoFausto De Andreis

COMUNE DI MULAZZO (Massa Carrara)

Approvazione di un Piano di recupero ad iniziati-va privata del patrimonio edilizio esistente in località Montale di Canossa, presentato da Argilla Alessan-dra.

IL RESPONSABILE AREA TECNICA

RENDE NOTO

Che con deliberazione del Consiglio Comunale n. 33 del 29 settembre 2012, esecutiva nei termini di legge, è stato adottato il piano di recupero di iniziativa privata in località Montale di Canossa, presentato da Argilla Alessandra.

Che la predetta delibera e i relativi elaborati sono stati depositati presso l’uffi cio urbanistica, a libera visione del pubblico per la durata di 45 gg. consecutivi dalla data di pubblicazione sul BURT ai sensi dell’art. 69 comma 3 della L.R. 1/2005.

Che nei predetti termini è pervenuta n. 1 osservazione e con deliberazione del C.C. n. 44 del 30/11/2012 il Piano di Recupero è stato defi nitivamente approvato.

Il Responsabile del ServizioMarco Galeotti

COMUNE DI MULAZZO (Massa Carrara)

Approvazione Piano di Recupero del Centro Stori-co di Pieve, Foce e Terceretoli.

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO

RENDE NOTO

- che con delibera del C.C. n. 37 del 29/09/2012, è stato adottato il Piano di Recupero del centro storico di Pieve, Foce e Terceretoli;

- che la predetta delibera e i relativi elaborati sono stati depositati presso l’uffi cio urbanistica, a libera visione del pubblico per la durata di 45 gg. consecutivi dalla data di pubblicazione sul BURT ai sensi dell’art. 69 comma 3 della L.R. 1/2005;

- che nei predetti termini non sono state presentate osservazioni e con deliberazione del C.C. n. 45 del 30/11/2012 il Piano di Recupero è stato defi nitivamente approvato.

Il Responsabile del ServizioMarco Galeotti

COMUNE DI MULAZZO (Massa Carrara)

Approvazione Piano di Recupero del Centro Sto-rico di Busatica.

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO

RENDE NOTO

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142 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

- che con delibera del C.C. n. 38 del 29/09/2012, è stato adottato il Piano di Recupero del centro storico di Busatica;

- che la predetta delibera e i relativi elaborati sono stati depositati presso l’uffi cio urbanistica, a libera visione del pubblico per la durata di 45 gg. consecutivi dalla data di pubblicazione sul BURT ai sensi dell’art. 69 comma 3 della L.R. 1/2005;

- che nei predetti termini non sono state presentate osservazioni e con deliberazione del C.C. n. 46 del 30/11/2012 il Piano di Recupero è stato defi nitivamente approvato.

Il Responsabile del ServizioMarco Galeotti

COMUNE DI PALAIA (Pisa)

Avviso di adozione variante al Regolamento Urba-nistico U.T.O.E. Forcoli/Baccanella - “R6 - via Geri”.

IL RESPONSABILE SERVIZIO URBANISTICA

Visto l’art. 17 della L.R.T. 1/2005;

RENDE NOTO

- che con deliberazione Consiliare n. 48 del 30/11/2012 è stata adottata, ai sensi dell’art. 17 della L.R.T. n. 1/2005, la “Variante al Regolamento Urbanistico” di cui all’oggetto redatta ai sensi dell’art. 16 della suddetta legge regionale 1;

- che la deliberazione sopra citata, unitamente agli elaborati della variante urbanistica, è depositata presso l’amministrazione comunale per 60 giorni consecutivi dalla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino uffi ciale della Regione Toscana;

- che la documentazione potrà essere consultata nel-l’ora rio d’uffi cio, dal lunedì al sabato, nel periodo sud-detto, da chiunque ne sia interessato;

- che chiunque potrà presentare osservazioni scritte, redatte in carta da bollo, che dovranno essere indirizzate al Responsabile del Servizio Urbanistico e che dovranno pervenire all’uffi cio protocollo del Comune di Palaia nel termine perentorio di 60 (sessanta) giorni dalla data di pubblicazione sul B.U.R.T.

Il ResponsabileMichele Borsacchi

COMUNE DI PIEVE SANTO STEFANO (Arezzo)

Approvazione defi nitiva variante per revisione del Piano Strutturale e del Regolamento Urbanistico per

inserimento di una nuova area destinata alla realizza-zione di garage pertinenziali in forma coordinata in via A.M. Camaiti nel capoluogo allegato 1L facente parte della variante n. 1/2011.

IL SINDACO

Vista la delibera del Consiglio Comunale n. 24 del 30/4/2012, con la quale è stata adottata variante per revisione del Piano Strutturale e del Regolamento Urbani stico n. 1/2011 per inserimento di una nuova area destinata alla realizzazione di garage pertinenziali in forma coordinata in Via A.M. Camaiti nel capoluogo allegato 1L;

Richiamato l’articolo 69, della Legge Regionale n. 1 del 3/1/2005;

RENDE NOTO

- che con deliberazione n. 57 del 28/9/2012 il Consi-glio Comunale di Pieve Santo Stefano ha approvato defi nitivamente la variante in oggetto e che i relativi atti ed elaborati saranno depositati presso l’Uffi cio Tecnico Comunale a libera visione del pubblico;

- che detta variante è effi cace dalla pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana.

Il SindacoAlbano Bragagni

COMUNE DI PITEGLIO (Pistoia)

Variante al Piano di Lottizzazione denominato “Le Lari”, in località Prunetta - Approvazione (Legge Regionale 3 gennaio 2005, n. 1, art. 69).

IL RESPONSABILE DELL’UFFICIO TECNICO

ai sensi e per gli effetti dell’art. 69 comma 6 della Legge Regionale n. 1/2005,

RICHIAMATA

la Delibera di Consiglio Comunale n. 8 del 26/02/2010, con cui veniva adottata la Variante al Piano di Lottiz zazione in oggetto, relativa a minime rettifi che alle perimetrazioni dei singoli lotti edifi cabili e delle aree destinate ad opere di urbanizzazione primaria e secondaria, ma senza aumento delle quantità edifi cabili già autorizzate,

RENDE NOTO

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14319.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

che, essendo decorsi i termini di cui al comma 2 dell’art. 69 della Legge Regionale n. 1/2005 senza che pervenissero osservazioni o pareri che rendessero necessaria la modifi ca degli atti adottati,, il Consiglio Comunale, con delibera n. 44 del 26 novembre 2012, ha approvato in via defi nitiva, ai sensi del comma 5 del citato art. 69, la Variante al Piano di Lottizzazione denominato “Le Lari”, in località Prunetta,

che la Variante si intende immediatamente effi cace dalla pubblicazione sul BURT del presente avviso.

Il Responsabile dell’Uffi cio TecnicoCristiano Vannucchi

COMUNE DI POGGIBONSI (Siena)

Approvazione decima variante al Regolamento Urbanistico comunale - Avviso di deposito ai sensi dell’art. 17 della L.R. n. 1/2005.

IL DIRIGENTE DEL SETTORE EDILIZIA E URBANISTICA

DEL COMUNE DI POGGIBONSI (SI)

Vista la L.R. n. 1 del 03.01.2005 e ss.mm.ii.;

RENDE NOTO

- che la Decima Variante al Regolamento Urbanistico comunale in oggetto è stata adottata, ai sensi dell’art. 17 della L.R. 3.1.2005 n. 1 e ss.mm.ii., con deliberazione del Consiglio Comunale n. 6 del 24/02/2012, pubblicata all’Albo Online comunale;

- che la variante adottata è stata depositata presso la Segreteria del Comune, in libera visione, per quarantacin-que giorni consecutivi, dal giorno 21 marzo 2012;

- che il deposito è stato reso noto mediante pubblica-zio ne sul B.U.R.T. n. 12 del 21/03/2012;

- che nei termini di legge sono pervenute n.5 osser-vazioni;

- che la variante è stata approvata dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 67 del 16 novembre 2012, pubblicata all’Albo Online comunale;

- che il presente avviso è pubblicato trascorsi i tempi di cui ai commi 6 e 7 dell’art. 17 della L.R. n. 1/2005 e ss.mm.ii.;

- che garante della comunicazione, ai sensi dell’art. 19 della L.R. n. 1/2005 e ss.mm.ii., è la Dr.ssa Tatiana Marsili - P.O. Servizi informatici e Servizi al Cittadino.

Il Dirigente del Settore Edilizia e UrbanisticaFabio Galli

COMUNE DI SAN GIOVANNI VALDARNO (Arezzo)

Adozione del Piano di Recupero in zona agricola in loc. “La Casella”.

IL DIRIGENTE

Visto l’art. 69 della L.R. 03/01/2005, n. 1;

Vista la deliberazione consiliare del 29/11/2012 n. 89 di adozione;

RENDE NOTO

Che nell’Uffi cio Segreteria sono depositati, ai sensi e per gli effetti della L.R. 03/01/2005, n. 1, gli atti relativi al Piano di Recupero richiamato in oggetto.

Chiunque può prendere visione della documentazione sopra indicata che resterà depositata per 45 giorni, presso la Segreteria già detta, dalla data di pubblicazione del presente avviso nel Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana del 19/12/2012.

Possono essere presentate osservazioni scritte entro e non oltre la data di scadenza del periodo di deposito.

Le osservazioni, in forma scritta, potranno essere inviate o presentate personalmente all’indirizzo:

Comune di San Giovanni Valdarno, via Battisti 1, 52027 San Giovanni Valdarno (Arezzo) o tramite posta elettronica all’indirizzo: [email protected]

Il DirigenteVito Disabato

COMUNE DI SAN ROMANO GARFAGNANA (Lucca)

Adozione di variante urbanistica al P. di F. vigente ai sensi dell’art. 6 L.R. n. 8/2012.

IL GARANTE DELLA COMUNICAZIONE

RENDE NOTO

1. che con deliberazione n. 22 del 27.11.2012, immediatamente esecutiva, il Consiglio Comunale ha approvato un’integrazione al Piano delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio immobiliare comunale per l’anno 2012 con l’inserimento nell’anzidetto Piano della ex scuola elementare di Vibbiana e dell’ex scuola materna di San Romano capoluogo;

2. che, con la medesima delibera, il Consiglio Comunale contestualmente ha adottato, ai sensi dell’art. 6 della L.R. Toscana n.8/2012, la variante urbanistica al P. di F. vigente riguardante i suddetti immobili;

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144 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

3. che, in adempimento a quanto previsto dall’art. 6 comma 3 della L.R. n. 8/2012, la variante urbanistica adottata è depositata nella sede comunale presso il Settore Territorio e Ambiente per 30 (trenta) giorni consecutivi decorrenti dal giorno 19.12.2012, data di pubblicazione sul BURT, e i relativi atti sono contestualmente pubblicati e resi accessibili sul sito internet del Comune all’indirizzo www.comune.san-romano-in-garfagnana.lu.it

4. che entro e non oltre il periodo di deposito chiunque ha facoltà di presentare osservazioni in merito alla variante all’Uffi cio Protocollo del Comune.

Il Garante della ComunicazioneMilena Coltelli

COMUNE DI SEGGIANO (Grosseto)

Avviso di approvazione del Piano di Recupero del patrimonio edilizio esistentedei centri storici di Altore e Tre Fonti.

IL RESPONSABILE DELL’UFFICIO TECNICO - URBANISTICA

Vista la deliberazione del Consiglio Comunale n. Del. C.C. n. 50 del 29/11/12 “APPROVAZIONE PIANO DI RECUPERO DEI CENTRI STORICI DI ALTORE E TRE FONTI”;

Visto che nel periodo di deposito non sono pervenute osservazioni, e che quindi gli elaborati progettuali sono rimasti immutati;

RENDE NOTO

1) Procedere all’Approvazione del Piano di Recupero dei centri storici di Altore e Tre Fonti - composta dai sotto elencati elaborati:

- Relazione del responsabile del Procedimento- Relazione Illustrativa - Schedatura delle Unità Minime di Intervento- Elaborati Cartografi ciA. Quadro ConoscitivoTav. 1 - Inquadramento territoriale e localizzazione

del P.d.RTav. 2 - Estratto di Mappa CatastaleTav. 3 - Stralcio del P.S.Tav. 4 - Aggiornamento dell’estratto di mappa e

individuazione delle Unità Minime di InterventoTav. 5 - Datazione degli edifi ciTav. 6 - Uso prevalente degli edifi ciTav. 7 - Classifi cazione degli edifi ciTav. 8 - Stato di conservazione degli edifi ciTav. 9 - Spazi pertinenziali e connessi agli edifi ciB. Quadro Progettuale

Tav. 10 - Categorie di Intervento degli edifi ciTav. 11 - Opere di urbanizzazione- Norme Tecniche di Attuazione- Prontuario tecnico;2) Di disporre che copia della deliberazione di ado-

zione e degli atti allegati vengano trasmessi alla Regio ne Toscana e alla Provincia di Grosseto ai sensi dell’art. 17 comma 1 e comma 7 e resi accessibile ai cittadi ni per via telematica con pubblicazione sul sito uffi ciale del Comune;

3) Di disporre che gli atti costituenti la variante siano depositati presso la Sede Comunale per 45 giorni a far data dalla pubblicazione sul BURT;

4) Di pubblicare sul B.U.R.T. l’avviso dell’approva-zione del piano di recupero.

Il Responsabile dell’Uffi cio Tecnico - UrbanisticaFabio Menchetti

COMUNE DI SERAVEZZA (Lucca)

Adozione della Variante al Regolamento Urbani-stico comunale vigente relativa alla modifi ca carto-grafi ca e alla scheda norma n. 9 del R.U. per l’area “ex Comid” a Querceta.

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO GESTIONE E TUTELA DEL TERRITORIO

- Vista la Legge Regionale 3 gennaio 2005, n. 1 ed in particolare l’articolo 17;

AVVISA

- che in data 15 Novembre 2012, con delibera del Consi glio comunale n. 85, è stata adottata la Variante al Rego lamento Urbanistico comunale vigente per la modifi ca cartografi ca e alla scheda norma n. 9 del R.U. relativamente all’area “ex Comid” posta in fraz. Quer-ceta;

- che la deliberazione sopraddetta, corredata di tutti gli allegati, sarà depositata presso la segreteria comunale per 60 (sessanta) giorni consecutivi decorrenti dalla data di pubblicazione sul B.U.R.T. del presente avviso;

- che entro tale termine chiunque può prenderne visione, presentando le osservazioni che ritenga opportu-ne, redatte in triplice esemplare, facendole pervenire al Comune di Seravezza, Settore Gestione e tutela del terri-torio, Via XXIV maggio, 22, 55047 Seravezza (Lucca).

Il presente avviso viene pubblicato sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana (BURT).

Il Funzionario ResponsabileAndrea Tenerini

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14519.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

COMUNE DI SERAVEZZA (Lucca)

Regolamento Urbanistico Comunale approva-to con D.C. n. 101 del 02/12/2009. Correzione degli elaborati grafi ci a seguito del pronunciamento sulle osservazioni - ERRATA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA ZONA RR6 A POZZI - APPROVAZIONE RETTIFICA (D.C. n. 80 del 15/11/2012).

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO GESTIONE E TUTELA DEL TERRITORIO

- Vista la Legge Regionale 3 gennaio 2005, n. 1 e i regolamenti di attuazione della medesima emanati con D.P.G.R.;

- Viste le Sentenze del Consiglio di Stato sez. V 7 Aprile 2004 n. 1968 e sez. IV, 11 marzo 2010 n. 1452;

AVVISA

- che in data 15 novembre 2012, con delibera del Consiglio comunale n. 80, è stata rettifi cata all’interno dell’appendice 5D del Regolamento Urbanistico vigente (Estratti cartografi ci delle modifi che apportate agli elaborati degli atti di governo del territorio recepiti e confermati dal R. U.: Piano di recupero del Centro Storico di Pozzi) l’area contraddistinta dalla sigla RR6, come indicato nell’allegato “A” alla delibera di cui sopra, per i motivi esposti nella scheda informativa allegata alla medesima delibera sotto la lettera “B”.

Il presente avviso viene pubblicato sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana (BURT).

Il Funzionario ResponsabileAndrea Tenerini

COMUNE DI SERAVEZZA (Lucca)

Adozione del Piano Attuativo di iniziativa privata per l’area DQ_Henraux, in frazione Querceta, ai sensi degli articoli 67 e 70 della legge regionale n. 1/2005.

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO GESTIONE E TUTELA DEL TERRITORIO

- Vista la Legge Regionale 3 gennaio 2005, n. 1 ed in particolare gli articoli 67 e 70;

AVVISA

- che in data 15 novembre 2012, con delibera del Consiglio comunale n. 87, è stato adottato il Piano Attuativo di iniziativa privata per l’area DQ_Henraux,

in frazione Querceta ai sensi degli articoli 67 e 70 della legge regionale n. 1/2005;

- che la deliberazione sopraddetta, corredata di tutti gli allegati, sarà depositata presso la segreteria comunale per 45 (quarantacinque) giorni consecutivi decorrenti dalla data di pubblicazione sul B.U.R.T. del presente avviso;

- che entro tale termine chiunque può prenderne visione, presentando le osservazioni che ritenga oppor-tune, redatte in triplice esemplare, facendole pervenire al Comune di Seravezza, Settore Gestione e tutela del territorio, Via XXIV maggio, 22, 55047 Seravezza (Lucca).

Il presente avviso viene pubblicato sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana (BURT).

Il Funzionario ResponsabileAndrea Tenerini

COMUNE DI SERAVEZZA (Lucca)

Adozione del Piano di Recupero di iniziativa pri-vata ai sensi degli articoli 67 e 73 della legge regionale n. 1/2005, per la riqualifi cazione di un’area posta nella frazione di Querceta, denominata RR7 “ex Comid”.

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO GESTIONE E TUTELA DEL TERRITORIO

- Vista la Legge Regionale 3 gennaio 2005, n. 1 ed in particolare gli articoli 67 e 73;

AVVISA

- che in data 15 novembre 2012, con delibera del Consiglio comunale n. 86, è stato adottato il Piano di Recupero di iniziativa privata per la riqualifi cazione di un area posta nella frazione di Querceta, denominata RR7 “ex Comid”, ai sensi degli articoli 67 e 73 della legge regionale n. 1/2005;

- che la deliberazione sopraddetta, corredata di tutti gli allegati, sarà depositata presso la segreteria comunale per 45 (quarantacinque) giorni consecutivi decorrenti dalla data di pubblicazione sul B.U.R.T. del presente avviso;

- che entro tale termine chiunque può prenderne visione, presentando le osservazioni che ritenga opportune, redatte in triplice esemplare, facendole pervenire al Comune di Seravezza, Settore Gestione e tutela del territorio, Via XXIV maggio, 22, 55047 Seravezza (Lucca).

Il presente avviso viene pubblicato sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana (BURT).

Il Funzionario ResponsabileAndrea Tenerini

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146 19.12.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 51

COMUNE DI SERAVEZZA (Lucca)

Adozione del Piano di Lottizzazione di iniziativa privata per l’area denominata CR4, in frazione Quer-ceta, via Federigi, ai sensi degli articoli 67 e 70 della legge regionale n. 1/2005.

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO GESTIONE E TUTELA DEL TERRITORIO

- Vista la Legge Regionale 3 gennaio 2005, n. 1 ed in particolare gli articoli 67 e 70;

AVVISA

- che in data 15 novembre 2012, con delibera del Consiglio comunale n. 84, è stato adottato il Piano di Lottizzazione di iniziativa privata per l’area denominata CR4, in frazione Querceta, via Federigi, ai sensi degli articoli 67 e 70 della legge regionale n. 1/2005;

- che la deliberazione sopraddetta, corredata di tutti gli allegati, sarà depositata presso la segreteria comunale per 45 (quarantacinque) giorni consecutivi decorrenti dalla data di pubblicazione sul B.U.R.T. del presente avviso;

- che entro tale termine chiunque può prenderne visione, presentando le osservazioni che ritenga oppor-tune, redatte in triplice esemplare, facendole pervenire al Comune di Seravezza, Settore Gestione e tutela del territorio, Via XXIV maggio, 22, 55047 Seravezza (Lucca).

Il presente avviso viene pubblicato sul Bollettino Uffi ciale della Regione Toscana (BURT).

Il Funzionario ResponsabileAndrea Tenerini

COMUNE DI ZERI (Massa Carrara)

Avviso di deposito della variante al Regolamento Edilizio Comunale.

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO URBANISTICA

Vista la Legge n. 457/78;

Vista la Legge Regionale n. 01/2005 del 03/01/2005;

RENDE NOTO

Che con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 38

del 23/11/2012, è stato adottata la variante al Regolamento Edilizio Comunale.

Che la suddetta deliberazione con i relativi elaborati grafi ci allegati sono depositati presso la segreteria comunale per quarantacinque (45) giorni consecutivi, a partire dal mercoledì 19/12/2012, affi nché chiunque che ne abbia interesse, possa prenderne visione.

Nel termine perentorio dei sopraccitati 45 giorni gli interessati possono anche presentare osservazioni ed opposizioni.

Il Responsabile del Servizio UrbanisticaRuggero Pezzati

AVVISI DI RETTIFICA

GIUNTA REGIONALE- Deliberazioni

DELIBERAZIONE 22 ottobre 2012, n. 932

Organizzazione Comune di Mercato del settore vi-tivinicolo - campagna 2012 - 2013. Ripartizione delle risorse fi nanziarie assegnate alla Regione Toscana dal Piano Nazionale di Sostegno per le misure previste dal regolamento (CE) n. 1234/2007 come modifi cato dal regolamento (CE) n. 491/2009 e disposizioni attuative della misura investimenti di cui all’articolo 103 duo-vicies del regolamento (CE) n. 1234/2007. (Pubblicata sul B.U. n. 44 del 31/10/2012).

Si comunica che, nella delibera in oggetto, pubblicata sul B.U. n. 44 del 31 ottobre 2012 sono da apportare le seguenti modifi che:

Nell’allegato B al punto 5.4, primo alinea, le parole “realizzazione delle strutture necessarie per la” sono cassate;

al punto 9.1.1. lettera A “Condizione relativa al conduttore dell’impresa” le parole “al momento della presentazione della domanda” sono sostituite con le parole “alla data del 31 dicembre 2012”.

Il Direttore GeneraleAntonio Davide Barretta

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MODALITÀ TECNICHE PER L’INVIO DEGLI ATTI

DESTINATI ALLA PUBBLICAZIONE Con l’entrata in vigore dal 1 gennaio 2008 della L.R. n. 23 del 23 aprile 2007 “Nuovo ordinamento del Bollettino

Ufficiale della Regione Toscana e norme per la pubblicazione degli atti. Modifiche alla legge regionale 20 gennaio 1995, n. 9 (Disposizioni in materia di procedimento amministrativo e di accesso agli atti)”, cambiano le tariffe e le modalità per l’invio degli atti destinati alla pubblicazione sul B.U.R.T.

Tutti gli Enti inserzionisti devono inviare i loro atti per la pubblicazione sul B.U.R.T. in formato esclusivamente digitale. Le modalità tecniche per l'invio elettronico degli atti destinati alla pubblicazione sono state stabilite con Decreto Dirigenziale n. 5615 del 12 novembre 2007. L’invio elettronico avviene mediante interoperabilità dei sistemi di protocollo informatici (DPR 445/2000 artt. 14 e 55) nell’ambito della infrastruttura di Cooperazione Applicativa Regionale Toscana. Le richieste di pubblicazione firmate digitalmente (D.lgs 82/2005) hanno come allegato digitale l'atto di cui è richiesta la pubblicazione. E’ fatta transitoriamente eccezione alle modalità di cui sopra per gli enti ancora non dotati del protocollo elettronico, per i quali resta utilizzabile, la trasmissione elettronica all’indirizzo [email protected].

Il materiale da pubblicare deve pervenire all’Ufficio del B.U.R.T. entro il mercoledì per poter essere pubblicato il mercoledì della settimana successiva.

Il calcolo per le tariffe di inserzione è determinato in base al numero complessivo dei caratteri, spazi,simboli di interlinea ecc. di cui è composto il testo da pubblicare. La tariffa unitaria per carattere, spazi ecc. è di Euro 0,010, il costo per la pubblicazione di tabelle, elenchi, prospetti diversi sarà computato moltiplicando la tariffa unitaria per 2.000 per ogni pagina di formato A/4 anche se le dimensioni delle tabelle, ecc. non dovessero occupare interamente la pagina A/4 (Euro 20).

Per le inserzioni a pagamento il versamento dovrà essere fatto sul C/C postale n. 14357503 intestato a: Regione Toscana - Bollettino Ufficiale - piazza dell'Unità Italiana, 1 50123 - Firenze.

L’attestazione del pagamento dovrà essere inviata via fax al n. 0554384620 contestualmente al materiale da pubblicare inviato in formato digitale.

L’art. 16, comma 2, della L.R. n. 23/2007 stabilisce che gli atti degli enti locali e degli altri enti pubblici la cui pubblicazione è obbligatoria per previsione di legge o di regolamento è effettuata senza oneri per l’interessato, in tal caso nella richiesta di pubblicazione deve essere indicata la norma che la rende obbligatoria.

L’art. 16, comma 3, della L.R. n. 23/2007, stabilisce viceversa che sono soggetti a pagamento gli atti di cui all’art.5, comma 1, lettere h), i), j), e k), ed in particolare:

1) bandi ed avvisi di concorso e relativi provvedimenti di approvazione; 2) bandi ed avvisi per l’attribuzione di borse di studio, contributi, sovvenzioni, benefici economici e i relativi

provvedimenti di approvazione; 3) i provvedimenti di approvazione delle graduatorie relativi ai procedimenti di cui sopra; 4) gli avvisi di conferimento di incarichi esterni o di collaborazione coordinata e continuativa, ove previsto dalla

disciplina della materia. I testi da pubblicare, trasmessi unitamente alla istanza di pubblicazione, devono possedere i seguenti requisiti

formali: • testo - in forma integrale o per estratto (ove consentito o espressamente richiesto); • collocazione fuori dai margini del testo da pubblicare di firme autografe, timbri, loghi o altre segnature; • utilizzo di un carattere chiaro tondo preferibilmente times newroman, corpo 10; • indicazione, all’inizio del testo, della denominazione dell’ente emettitore e dell’oggetto dell’atto sintetizzato nei

dati essenziali; • inserimento nel testo di un unico atto o avviso; più atti o avvisi possono essere inseriti nello stesso testo se

raggruppati per categorie o tipologie omogenee. Per ogni eventuale chiarimento rivolgersi alla redazione del B.U.R.T. tel. n. 0554384611-4631