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RELAZIONE SUL FENOMENO DELLE DIPENDENZE IN VALLECAMONICA Periodico n.9/gennaio 2009 OSSERVATORIO DELLE DIPENDENZE ASL VALLECAMONICA SEBINO A cura di Maura Richini Marina Salada Luigia Cotti Laura Gatti 1

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RELAZIONE SUL FENOMENO DELLE

DIPENDENZE IN VALLECAMONICA

Periodico n.9/gennaio 2009

OSSERVATORIO DELLE DIPENDENZE ASL VALLECAMONICA SEBINO

A cura di

Maura Richini Marina Salada Luigia Cotti

Laura Gatti

1

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INDICE

Pagina 1.Attività dell’Osservatorio delle Dipendenze dell’ASL di Vallecamonica- Sebino 3 2. L’organizzazione del Servizio Dipendenze: la Guida al Servizio 4 3. La certificazione di Qualità del Servizio Dipendenze 5

4. La soddisfazione dell’utente nel Servizio Dipendenze 6

5. Aggiornamento dei dati sull’utenza del Servizio Dipendenze: dati statistici anno 2008 8 5.1 Utenza presa in carico (Tav. 1–2–3–4) 8 5.2 Nuova utenza presa in carico (Tav. 5-6-7-8) 10 5.3 Utenza trattata distribuita per tipologia di sostanze d’uso (Tav. 9-10-11)

13 5. Alcol e guida. Soggetti con provvedimenti legati alla 15 sospensione della patente di guida (Tav. 12-13-14) 7. Soggetti segnalati dalla Prefettura al Servizio Dipendenze 17 in base agli artt.75 e 121 del T.U. 309/90 (Tav.15-16-17)

8. Dati utenza inseriti in strutture terapeutiche presenti sul territorio – 19 Anno 2008- 9. Rapporto Regione Lombardia sulle attività dei Servizi accreditati per le 26 dipendenze –Anno 2004/2007- 9.1 Rapporto popolazione utenza –Anno 2007- 27 9.2 Sintesi epidemiologica –Anno 2008- 28 10. Attività di prevenzione –Anno 2008- e programmazione triennale 28

10.1 Gruppo tecnico Regione Lombardia 28

10.2 Rete Regionale prevenzione e programmazione degli interventi – 29 2009/2011-

10.3 Progetto “Progettare con qualità e valutare l’efficacia” 29

10.4 Relazione conclusiva progetto “Contatto 2” 30

10.5 Relazione conclusiva progetto “Duff” 34

11. Piano integrato di salute 37

11.1 Intervento di prevenzione dipendenze rivolto alla popolazione 40 giovanile

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1 - ATTIVITA’ DELL’OSSERVATORIO DELLE DIPENDENZE DI VALLECAMONICA

Il Progetto Osservatorio delle Dipendenze Patologiche è attualmente al termine del quarto anno di attività. Sono stati pubblicati, reperibili sul sito dell’ASL di Vallecamonica, otto reports che offrono una conoscenza epidemiologica del fenomeno in Vallecamonica. Nei propri compiti istituzionali il Servizio Dipendenze deve assolvere al debito informativo con la Regione Lombardia adeguandosi alla nuova concezione di “nodo” della rete regionale, con un supporto tecnico di operatori addestrati all’osservazione dei dati raccolti. I dati elaborati dall’Osservatorio delle Dipendenze Patologiche, il confronto con i Dipartimenti Dipendenze di altre ASL regionali e nazionali e con i dati recenti della letteratura in materia, oltre che la continua collaborazione “sul campo” dei professionisti del Servizio Dipendenze con gli operatori delle altre realtà del nostro territorio (Cooperative Sociali,Volontariato,Comuni,Scuole) che si occupano di problemi correlati alle dipendenze patologiche, consentono al Servizio Dipendenze di effettuare l’analisi del bisogno e di proporre progetti per contrastare il fenomeno. L’elaborazione di questo Report Osservatorio intende fornire ulteriori elementi informativi necessari all’approfondimento epidemiologico del fenomeno delle dipendenze in Vallecamonica e alla conoscenza dell’articolazione delle unità di offerta del Servizio Dipendenze. Nello specifico sono trattati:

• dati relativi alla tipologia di utenza che nel corso dell’anno 2008 è stata in carico al Servizio Dipendenze;

• dati relativi al numero di utenti presenti nelle strutture terapeutiche di questo territorio; • Rapporto Regione Lombardia sulle attività dei Servizi accreditati per le dipendenze anno

2004/2007; • soddisfazione dell’utente del SERD rispetto al prodotto/servizio ricevuto anno2008;

La novità presente in questo nuovo Report Osservatorio riguarda l’utenza che nel corso del 2008 ha avviato un percorso comunitario presso una delle tre strutture presenti su questo territorio. I dati relativi all’utenza sono stati forniti direttamente dalle Comunità Terapeutiche (Exodus e Cooperativa di Bessimo) su richiesta di questo SERD, in un ottica di collaborazione, di rete e di circuito informativo efficace alla programmazione di interventi specifici. Nell’elaborazione dei dati ci si è avvalsi dell’accesso al sito www.famiglia.regione.lombardia.it/religo/ (Realizzazione a titolo sperimentale di una rete sociale nell’area delle dipendenze), al sito demo.istat.it. La documentazione fornita dalla Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale relativa all’attività dei servizi accreditati per le dipendenze (Anno 2004-2007) e il documento prodotto dalla Comunità Montana di Vallecamonica “Quadro socio-demografico e profilo dell’offerta dei servizi (anno 2008)” hanno permesso di conoscere il rapporto tra l’utenza in carico e il numero della popolazione della Vallecamonica di età compresa tra i 14 e i 64 anni nel corso del 2007. Tale dato ha permesso una riflessione all’interno del servizio sulla ricerca di elementi predittivi dell’evoluzione del fenomeno delle dipendenze. Per la certificazione di qualità il Servizio Dipendenze ha costantemente collaborato con l’Ufficio Qualità dell’ASL di Vallecamonica, usufruendo della documentazione messa a disposizione, della consulenza professionale fornita e di formazione specifica. Per la rilevazione della soddisfazione dell’utente il Servizio Dipendenze ha elaborato un questionario di gradimento che, a seguito di somministrazione all’utenza e raccolta, è stato elaborato, ponendo una particolare attenzione verso la misurazione della qualità nell’erogazione dell’assistenza socio-sanitaria.

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2 - L’ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO PER LE DIPENDENZE :

Guida al Servizio

La Guida al Servizio è a disposizione di tutti coloro che sono interessati alla prevenzione e cura e trattamento degli stati di dipendenza. In particolar modo vengono dotati di Guida al Servizio tutti gli utenti che accedono per la prima volta al SERD con richiesta di presa in carico e di progetto terapeutico. Il Servizio delle Dipendenze formula e realizza progetti di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione rivolti a persone con problemi di uso, abuso e dipendenza da sostanze legali ed illegali e a coloro che manifestano altri comportamenti additivi, secondo un modello bio-psico-sociale. Fornisce prestazioni di carattere socio-sanitario integrato in collaborazione con altre agenzie territoriali, esercitando un ruolo di coordinamento degli interventi, socialmente riconosciuto. Realizza interventi di prevenzione, diagnosi e cura delle patologie correlate all’abuso ed alla dipendenza e interventi orientati al trattamento della eventuale comorbilità psichiatrica. I contesti nel cui ambito sono attivate le prestazioni a favore di soggetti che possono accedere al servizio sia in modo volontario, che non volontario, per effetto dell’applicazione della normativa vigente e dei relativi regolamenti sono:ambulatoriale, territoriale, domiciliare, carcerario, ospedaliero (ospedale di Vallecamonica), comunitario residenziale e cooperative di inserimento lavorativo. Il Dipartimento Dipendenze, si articola in due unità operative: Servizio Tossicodipendenze – SERT con sede a Darfo B.T via Cercovi, 2, tel 0364/540236. Servizio Alcoldipendenze – SERAL con sede a Darfo in via Cercovi,2. tel 0364/540236 e a Malonno in via Frosseno,2 tel 0364/65580. Gli operatori di entrambi i servizi sono presenti dal lunedì al venerdi e ricevono su appuntamento telefonico o a presentazione diretta volontaria o per obblighi di legge. Viene garantito il libero accesso con garanzia di tutela della privacy, l’accoglienza, l’orientamento della domanda, la diagnosi, la presa in carico e il progetto terapeutico integrato socio-sanitario. Nel corso del 2008 sono state aggiunte per mandato istituzionale le seguenti funzioni: A) CERTIFICAZIONE DI TIPO DIAGNOSTICO DI ASSENZA DI TOSSICODIPENDENZA,

ABUSO O DIPENDENZA DA SOSTANZE SU RICHIESTA DEL MEDICO COMPETENTE

AZIENDALE (G.U. N. 266 DEL 15.11.2007)

La costruzione del percorso di accertamento di stato di tossicodipendenza è conforme alle disposizioni contenute nel “Provvedimento 30 ottobre 2007. Intesa, ai sensi dell’art. 8 comma 6 Legge 5 giugno 2003 n. 131, in materia di accertamento di assenza di tossicodipendenza. (G.U. n.266 del 15.11.2007)” ed alle “Prime indicazioni Regione Lombardia Prot. G1.2008.0005013 del 9 aprile 2008”. Nel caso di diagnosi di abuso di sostanze stupefacenti, l'utente potrà sottoporsi ad un Programma Terapeutico Individualizzato Durante il PTI il Medico del SERT potrà certificare semestralmente all’utente l’andamento del Programma stesso e, al termine positivo della presa in carico, l’esito del PTI. L’utente potrà utilizzare la certificazione come documentazione da presentare al Medico competente aziendale. Nei casi in cui l'utente, inviato dal Medico competente aziendale, non si presenti al SERT o non si sottoponga, senza giustificato motivo, all'accertamento sanitario, il Medico SERT dispone entro 10 giorni la comunicazione scritta al Medico competente aziendale. B) CERTIFICAZIONE DI TIPO DIAGNOSTICO SULLO STATO DI ABUSO O DIPENDENZA

DA ALCOL, RILASCIATA ALL’UTENTE AL FINE DELL’ESPRESSIONE DI PARERE

DELLA COMMISSIONE MEDICA

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Nel caso di invio di un soggetto da parte della Commissione Medica Locale Competente per i provvedimenti legati alla sospensione della patente il servizio di Alcologia interviene per quanto di competenza alla presa in carico del paziente. In caso di diagnosi di dipendenza da alcol il Medico, in accordo con l'équipe multiprofessionale, propone la realizzazione di un PTI a lungo termine. In caso di diagnosi di abuso di sostanze alcoliche viene effettuato un PTI a breve termine. A conclusione del PTI il Medico emette una certificazione che il soggetto dovrà consegnare alla Commissione Medica Competente. C) CERTIFICAZIONE SULLO STATO DI DIPENDENZA COME PREVISTO DALLA D.G.R.

5509/2007 “Determinazioni relative ai servizi accreditati nell’area dipendenze”.

E’ una certificazione rilasciata direttamente all’utente a fini clinici. Secondo le indicazioni della Regione Lombardia deve riportare: - la diagnosi medica integrata; - l’indicazione della tipologia di servizio residenziale o semiresidenziale adatto per il percorso terapeutico riabilitativo. Ha validità di un anno e deve essere rilasciata all’ingresso in un servizio residenziale o semiresidenziale. Se l’utente intende scegliere una struttura extraregionale e non afferente ad Enti accreditati in Lombardia, la certificazione deve essere necessariamente corredata ed è vincolata al nulla osta del Dipartimento Dipendenze dell’ASL di residenza.

3 – LA CERTIFICAZIONE DI QUALITA’ DEL SERVIZIO DIPENDENZE

In novembre 2006 il Servizio Dipendenze ha effettuato l’audit di Ente Terzo ed ha ottenuto la certificazione di qualità. Negli anni successivi, a seguito di audit interno e di visita ispettiva effettuata da ente terzo è stata riconfermata la qualità del Servizio Dipendenze. L’attività di rivalutazione ha avuto lo scopo di verificare, analizzando i processi gestiti, il livello di applicazione della norma UNI EN ISO 9001: 2000. I principali obiettivi della verifica hanno riguardato il grado di conoscenza e di applicazione delle procedure predisposte, la validità e l’efficacia del controllo sui processi operativi. Il verbale redatto dall’ente certificatore sottolinea che l’implementazione del sistema di gestione della qualità è entrato a far parte del bagaglio culturale di tutto il Servizio.

4 - LA SODDISFAZIONE DELL'UTENTE NEL SERVIZIO DIPENDENZE

Il questionari somministrati cono stati 181, pari al 25% dell’utenza in carico e quelli debitamente compilati dagli utenti,nel rispetto dell’anonimato sono stati 143, pari al 19.8% dell’utenza in carico. Il campione in esame è composto da 71 maschi (16%) e 19 femmine (4.3%) tossicodipendenti, da 31 maschi (10.8%) e 22 femmine (7.6%) alcoldipendenti. Ogni intervistato è stato chiamato a dichiarare il proprio accordo o disaccordo in merito ad affermazioni su una scala che va da 1 (per niente) a 4 (molto); abbiamo identificato come valore che discrimina soddisfazione da insoddisfazione il 2.50.

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Qualità delle strutture

Media Ser.T Media Ser.Al Media Ser.Al Darfo B.T Darfo.B.T Malonno 2004 2005 2006 2007 2008 2004 2005 2006 2007 2008 2004 2005 2006 2007 2008

Gli orari di apertura del servizio sono adeguati.

2.51

2.56

3.50

3.65

3.66

3.35

3.40

3.17

2.84 2.50 2.83 2.84

3.30

3.67

3.64 2.80

3.04

3.18

3.12

2.92

La posizione del servizio garantisce l’anonimato.

3.35

3.10

3.71

3.62

3.66

3.64

3.82

3.53 3.60

3.78

I locali (uffici, infermeria, servizi igienici)sono adeguati.

3.25

3.37

3.4

3.72

3.89

3.62

3.57

3.78

3.60

3.46

2.96

3.18 3.25 3.15

3.54

Organizzazione del SERD

Media Ser.T Darfo B.T

Media Ser.Al Darfo.B.T

Media Ser.Al Malonno

2004 2005 2006 2007 2008 2004 2005 2006 2007 2008 2004 2005 2006 2007 2008

Mi è facile mettermi in contatto con l’operatore che mi segue.

3.35

3.22

3.37

3.77

3.33

3.70

3.42

3.75

3.65

3.26

3.71

3.40

3.60

3.42

3.70

I tempi di attesa fra la prenotazione e la prestazione (colloqui, visita) sono brevi.

3.07

3.00

3.11

2.80

2.94

3.11

2.47

3.72

3.28

3.66

3.42

2.63

3.64

3.64

3.45

Il tempo dedicatomi dagli operatori è adeguato.

3.14

3.06

3.36

3.18

3.39

3.64

3.36

3.89

3.79

3.66

3.78

3.74

3.66 3.85 3.81

Rapporto con gli operatori

Media Ser.T Darfo B.T

Media Ser.Al Darfo.B.T

Media Ser.Al Malonno

2004 2005 2006 2007

2008

2004 2005 2006 2007

2008 2004 2005 2006 2007

2008

Ritengo che gli operatori mi stiano aiutando a risolvere i miei problemi.

3.10

3.06

3.54

2,71

3.32

3.61

3.21

3.75

3.79

3.46

3.78

3.40

3.75

3.60

3.81

Nei momenti di difficoltà mi sento seguito dagli operatori.

3.08

3.02

3.34

3,06

3.08

3.55

3.21

3.72

3.82

3.53

3.57

3.73

3.75

3.67

3.81

6

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Capacità di intervenire sulla dipendenza

Media Ser.T Darfo B.T

Media Ser.Al Darfo.B.T

Media Ser.Al Malonno

2004 2005 2006 2007

2008

2004 2005 2006 2007

2008

2004 2005 2006 2007

2008

Chi ha problemi di dipendenza può trovare al servizio un valido aiuto.

3.35

3.19

3.45

3.33

3.38

3.61

3.31

3.79

3.72

3.53

3.85

3.66

3.71

3.39

3.81

Il servizio è attento alle caratteristiche dei singoli tossicodipendenti/alcooldipendenti nel proporre il percorso terapeutico

3.14

3.15

3.34

3.03

3.19

3.55

3.36

3.51

3.68

3.60

3.71

3.40

3.78

3.57

3.76

Soddisfazione complessiva

Media Ser.T Darfo B.T

Media Ser.Al Darfo.B.T

Media Ser.Al Malonno

2004 2005 2006 2007

2008 2004 2005 2006 2007 2008 2004

2005 2006 2007

2008

Complessivamente quanto si ritiene soddisfatto del Sevizio.

3.14

3.30

3.44

3.14

3.27

3.66

3.21

3.68

3.82

3.60

3.92

3.53

3.71

3.82

3.89

Conclusioni Complessivamente tutti gli item hanno raggiunto punteggi medi indicativi di un livello di soddisfazione buono. L’item riferito all’adeguatezza degli orari di apertura del Ser.T. di Darfo raggiunge un punteggio medio pari a 2.56 raggiungendo quasi l’insoddisfazione. L’adeguamento di orari ambulatoriali di somministrazione della terapia farmacologica con gli orari di lavoro degli utenti rimane un nodo problematico abbastanza fisiologico. Molti utenti si recano al lavoro infatti molto presto il mattino perché lavorano a Brescia o a Milano.

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5 – AGGIORNAMENTO DEI DATI SULL’UTENZA DEL SERVIZIO DIPENDENZE: DATI STATISTICI ANNO 2008

5.1 UTENZA PRESA IN CARICO (Tav. 1–2–3–4) In particolare nell’anno 2008 il Dipartimento Dipendenze ha trattato n. 727 soggetti residenti nel territorio di Vallecamonica Sebino, di cui n.440 per problematiche connesse all’uso problematico di sostanze stupefacenti e n. 287 per dipendenza da sostanze alcoliche. Si evidenzia una maggior incidenza dell’utenza di sesso maschile sul totale dei soggetti in trattamento, distribuita in fasce d’età che comprende l'età minore fino gli over 39 anni. Si assiste progressivamente ad un invecchiamento dell’utenza e ad un innalzamento dell’età media dei soggetti trattati, tale dato rispecchia la realtà del fenomeno dipendenza a livello Regionale e Nazionale. Gli utenti in carico al servizio hanno prevalentemente un’età oltre i 39 anni. Il fenomeno della diffusione delle sostanze stupefacenti e psicotrope ha progressivamente assunto, negli ultimi anni connotati di crescente complessità relativamente alla comparsa di nuove sostanze e di nuove modalità d’uso. Con riferimento alla tipologia dell’utenza in carico, si rileva una stabilità numerica di quella femminile, mentre, con riguardo alle sostanze, si riscontra un aumento dei soggetti dipendenti da sostanze diverse dall’eroina, in particolare si rileva una diminuzione del numero di assuntori di eroina ed un aumento del numero di soggetti che di presentano al Servizio per uso di cannabinoidi. Il dato relativo alla voce “altro” è in progressivo aumento negli anni e si riferisce prevalentemente a soggetti segnalati dalla Prefettura. L’atteggiamento delle nuove generazione verso l’uso e l’abuso di sostanze stupefacenti si presenta mutato rispetto al passato e sembra polarizzarsi verso nuove tendenze che richiedono opportune strategie di prevenzione e di intervento. Tav.1- TOTALE UTENTI IN CARICO ANNI 2002–2008

Anni 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

N. totale utenti in carico

390

401

425

440

486

560

727

390 401 425 440486

560

727

0

100

200

300

400

500

600

700

800

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Totale

8

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Tav. 2 - UTENTI TOSSICODIPENDENTI ED ALCOLISTI IN

CARICO ANNI 2002 - 2008

Anni 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 N. utenti tossicodipendenti

279 280 273 297 306 348 440

N. utenti alcolisti 111 121 152 143 180 212 287 N. utenti totale 390 401 425 440 486 560 727

279 280 273 297 306348

440

111 121152 143

180212

287

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Tossicodipendenti Alcolisti

Tav. 3 - TREND ANNUO UTENTI DISTRIBUITI PER SESSO IN

CARICO AL SERD ANNI 2002 - 2008

Anni 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Maschi 321 328 340 354 386 447 572 Femmine 69 73 85 86 100 113 155

0

100

200

300

400

500

600

700

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Maschi Femmine

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Tav. 4 - SUDDIVISIONE PER FASCE D’ETA’ DEGLI UTENTI IN CARICO AL SERD (ANNO 2004-2008)

< 19 anni 20 /29 anni 30 /39anni Over

39 anni Totale Anni

10 72 175 168 425 2004

12 2005 80 183 165 440 2006 15 83 185 203 486 2007 17 128 150 265 560 2008 24 135 211 357 727

0

50

100

150

200

250

300

350

400

<19 20/29 30/39 >39

2004 2005 2006 2007 2008

5.2 NUOVA UTENZA PRESA IN CARICO (Tav. 5–6–7–8) Costituisce un dato significativo l’andamento del fenomeno negli ultimi anni. Nel 2006 la nuova utenza era di 126 soggetti trattati, nel 2007 di 194, mentre nel 2008 i soggetti trattati sono 262. Si rileva un aumento considerevole della nuova utenza, che rappresenta il 36% dell’utenza totale presa in carico nel corso del 2008. Nel 2008 si rileva sia l’aumento del numero di nuovi soggetti con problemi di dipendenza da sostanze stupefacenti e sia l’aumento del numero di nuovi soggetti con problemi di alcoldipendenza. Il 78.6% della nuova utenza è rappresentata dal sesso maschile ed il 21.4% da quella femminile, distribuita in fasce d’età comprese tra l'età minore e l’over 39. Si evidenzia come l’utenza maschile è in lieve calo rispetto all’anno precedente, mentre è in aumento quella femminile. In alcuni soggetti si registra una data d’inizio d’uso di sostanze stupefacenti ed alcoliche in età avanzata, ma la maggior parte dei soggetti colloca l’inizio d’uso di sostanze in età adolescenziale e solo in età adulta si rivolge al Servizio. Si registra rispetto all’anno 2007 un aumento pari al 1.4% di nuovi soggetti presi in carico e una diminuzione pari al 2.4% di casi in trattamento dall’anno precedente. Tale dato è giustificato dalla chiusura dei programmi terapeutici di soggetti in carico. La Tav.7 evidenzia l’ aumento del numero di soggetti over 39 in carico, si tratta prevalentemente di utenti alcoldipendenti che spesso presentano anche grave disagio sociale.

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Tav.5 - TREND ANNUO NUOVI UTENTI IN CARICO AL SERD

Anni 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 N. utenti tossicodipendenti

57 41 50 69 58 123 173

N. utenti alcolisti 86 71 58 63 68 71 89 143 112 108 N. utenti totale 132 126 194 262

5741 50

69 58

123

173

8671

58 63 68 7189

0

50

100

150

200

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Tossicodipendenti Alcolisti

Tav.6 - NUOVI UTENTI DISTRIBUITI PER SESSO IN CARICO AL SERD

0

20

40

60

80

100

120

140

160

180

2005 2006 2007 2008

Maschi Femmina

Sesso Maschi Femmine Totale 80,4% 19,6% 100% Anno 2005

76,1% 23,9% 100% Anno 2006

82,4% 17,6% 100% Anno2007

78.6% 21.4% 100% Anno 2008

11

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Tav.7 - SUDDIVISIONE PER FASCE D’ETA’ NUOVI UTENTI IN CARICO AL SERD

<di 19 anni 20 / i 29 anni 30/ 39 anni Over 39

anni Totale Anni

8 2004 26 32 43 109 2005 10 24 46 52 132 2006 5 30 50 41 126 2007 14 77 40 63 194 2008 19 64 88 90 262

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

< 19 20/29 30/39 >39

2004 2005 2006 2007 2008

Tav. 8 - CONFRONTO % CASI NUOVI E CASI IN CARICO DALL’ANNO PRECEDENTE

Anni Nuovi casi Casi in trattamento dall’anno precedente

25,6% 74,4% 2004

30% 70% 2005

25,9% 74,1% 2006

34,6% 66,4% 2007

2008 36% 64%

12

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0

10

20

30

40

50

60

70

80

2004 2005 2006 2007 2008

nuovi casi già in tratt.

5.3 UTENZA TRATTATA DISTRIBUITA PER TIPOLOGIA DI SOSTANZE D’USO (Tav. 9–10–11) Sono state elaborate due tavole distinte per soggetti con dipendenza da sostanze stupefacenti e soggetti con problemi di alcoldipendenza. I dati risultano in linea con l’evoluzione del fenomeno a livello Regionale, Nazionale ed Europeo. Si rileva infatti una diminuzione sensibile del numero di soggetti che presenta una dipendenza da eroina per via parenterale (52.9%) rispetto agli anni precedenti ed anche una diminuzione nel numero di assuntori di cocaina. Da sottolineare nel contempo un graduale aumento negli anni di soggetti che si presentano al servizio con problemi legati all’uso di cannabinoidi. Tale dato è giustificato dall’aumento del numero delle segnalazioni da parte delle Forze dell’Ordine alla Prefettura. La maggior parte delle persone che fa uso di cannabis, dichiara di farne soltanto un uso occasionale, per periodi limitati di tempo. Emerge chiaramente come i modelli di consumo di stupefacenti continuano ad evolvere. In anni passati i consumatori problematici di stupefacenti erano tossicodipendenti cronici da eroina, attualmente si trovano in misura crescente poliassuntori o consumatori di sostanze stimolanti. Gli alcoldipendenti nel 2008 hanno presentato prevalentemente una dipendenza da vino (54%) e da birra (34.9%). L’abuso di birra è in netto aumento rispetto agli anni precedenti, in lieve calo l’abuso di vino e di superalcolici.

13

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Tav. 9 - SUDDIVISIONE PER SOSTANZA PRIMARIA D’ABUSO

Sostanza Eroina Cocaina Cannab. Crack Altro 77,4 16,4 6,2 0 0 2002

76,9 17,5 5,2 0,3 0,3 2003

70 2004 23 4 0 3 2005 62,2 27,5 8,5 0 1,8 2006 60,4 28,1 9,8 0 1,7

56,6 26 14,9 0 2,5 2007 2008 52.9 24.6 18.1 0 3.9

0102030405060708090

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Eroina Cocaina Cannab. Crack Altro

Tav. 10 – MONITORAGGIO ESAMI TOSSICOLOGICI

Monitoraggio esami tossicologici di soggetti in trattamento N. soggetti in

trattamento % di esami urina negativi % esami urina positivi

Buprenorfina 27 75.16% 24.84% Metadone 161 85.76% 14.24%

Buprenorfina Metadone

positivo

negativo

14

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Tav. 11 - SUDDIVISIONE PER SOSTANZA PRIMARIA D’ABUSO (ALCOLICI)

Alcolici Superalc. Aperitivi Vini Birra 20,7 0 71,2 8,1 2002 11,6 0 67,7 20,7 2003

2004 17,2 0 63 19,8 11,8 0 61,7 26,5 2005

2006 11,1 0 71,6 17,3 18,5 0 61,3 20,2 2007 11.1 0 54 34.9 2008

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Superalc. Aperitivi Vini Birra

6 –AlCOL E GUIDA. SOGGETTI CON PROVVEDIMENTI LEGATI ALLA SOSPENSIONE DELLA PATENTE DI GUIDA (Tav. 12 - 13 - 14) L’alcol è il peggior nemico degli automobilisti perché le modificazioni comportamentali, che si verificano nell’individuo che ha bevuto, sono incompatibili con la guida. E’ stato calcolato che nel 40% circa degli incidenti stradali l’alcol ha avuto un ruolo determinante nell’alterazione della capacità di guida. Il tasso di alcol consentito per chi è alla guida viene abbassato da 0,8 a 0,5 grammi per litro. Superato tale limite si configura il reato di guida in stato di ebbrezza (reato penale). Qualora gli organi di polizia stradale abbiano motivo di ritenere che il conducente di un veicolo si trovi in stato di alterazione psico-fisica derivante dall’influenza dell’alcol, hanno facoltà di effettuare l’accertamento con strumenti e procedure determinanti l’uso alcolico. Tav.12 – SOGGETTI CON PROVVEDIMENTI PATENTE DI GUIDA Nel corso del 2008 si sono presentati su invio dalla Commissione Medica Locale 42 soggetti con provvedimenti legati alla sospensione della patente di guida per fermo in stato di ebbrezza alcolica. Soltanto due di questi soggetti era gia in carico al Servizio di Alcologia.

NUMERO SOGGETTI CON PROVVEDIMENTO PATENTE DI GUIDA Maschi Femmine

40 2 42

15

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Tav. 13 – DISTRIBUZIONE ETA’ DEI SOGGETTI CON PORVVEDIMENTI

PATENTE DI GUIDA

Prevalentemente maschi di età compresa tra i 19 anni e over 39 anni. I fermi da parte delle Forze dell’Ordine, vengono prevalentemente effettuati in orario notturno e di sabato notte. Questo dato in parte giustifica l’ elevato numero di segnalati tra soggetti in età giovanile. Si stima che circa il 30% di questi soggetti abbiano provocato incidenti sulla strada (Tamponamenti ecc….). Di questi soggetti per circa 1/3 è stata effettuata una diagnosi di dipendenza da sostanze alcoliche e continua presso il SERAL la presa in carico e trattamento di recupero. Per 5 di questi soggetti è stato richiesto dalla Commissione Medica Locale anche il controllo tossicologico per uso di sostanze stupefacenti illegali (Cannabinoidi ecc.)

<di 19 anni 20 / i 29 anni 30/ 39 anni Over 39 anni

Totale Anni

19 10 16 16 42 2008

Tav. 14 - NUMERO DI SOGGETTI SOTTOPOSTI A RITIRO PATENTE NEL CORSO DEL 2008 Si registra un forte trend in aumento nel corso degli anni del numero di soggetti segnalati alla Commissione Patenti dalle Forze di Polizia.

Anno2006 Anno 2007 Anno 2008 N. totale soggetti con

ritiro patente

6

11

42 % 3.3% 5.1% 14.6%

6

11

42

Anno2006Anno 2007Anno 2008

16

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7-SOGGETTI SEGNALATI DALLA PREFETTURA AL SERVIZIO DIPENDENZE IN BASE AGLI ARTT. 75 E 121 DEL T.U. 309/90 (Tav. 15–16–17) Il Numero di soggetti segnalati nel corso del 2008 dalle Prefetture per violazione art. 75 e 121 del T.U 309/1990 è di 96 soggetti. Tale dato è in lieve calo rispetto al dato dell’anno precedente. Si registra un lieve aumento del numero di soggetti segnalati per uso di cannabis che risulta essere la droga d’uso più comune. Per quanto riguarda la cocaina si registra un numero di soggetti in calo rispetto al numero segnalato nell’anno precedente. Il dato relativo alla casella “altro”, in diminuzione rispetto all’anno precedente riguarda segnalazioni (art. 121) di soggetti assuntori di sostanze stupefacenti che si presentano al servizio con verbale nel quale non viene specificata la sostanza d'abuso. Presso la Prefettura è costituito un Nucleo Dipendenze Prefettura che, a seguito della segnalazione degli Organi di Pubblica Sicurezza, convoca per un colloquio la persona trovata in possesso di sostanza stupefacente, per accertare le ragioni della violazione. Se dal colloquio emergono elementi tali da far presumere che la persona si asterrà per il futuro dal consumo di stupefacenti e la sostanza sequestratagli è compresa nella II° o IV° Tabella, il Prefetto, per una sola volta, definisce il procedimento con il formale invito a non fare più uso di sostanze stupefacenti, omettendo l'applicazione delle sanzioni previste. Nel corso del colloquio viene illustrata la possibilità, in alternativa alla applicazione della sanzione amministrativa, di intraprendere un percorso terapeutico presso il Servizio Dipendenze (SERD.). In tal caso, il Nucleo Dipendenze Prefettura concorda un ulteriore appuntamento con il soggetto durante il quale verifica che lo stesso abbia intrapreso e concluso un programma terapeutico presso il Servizio Dipendenze. Tav. 15 – N. SOGGETTI SEGNALATI DALLA PREFETTURA

Anni 2003 2004 2005 2006 2007 2008

N. soggetti segnalati dalla Prefettura

88 83 108 98 113 96

0

20

40

60

80

100

120

2003 2004 2005 2006 2007 2008

N. soggetti segnalati

17

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Tav. 16- SUDDIVISIONE PER SOSTANZA SOGGETTI SEGNALATI

Anni 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Cannabis 66 60 61 56 41 55 Cocaina 10 14 24 31 30 18 Eroina 3 4 1 4 3 3

1 0 0 0 1 0 Ecstasy 3 5 3 3 Policonsumo 6 8

Anfetamina 0 0 1 0 0 1 0 0 18 Altro 4 32 11

0

10

20

30

40

50

60

70

2003 2004 2005 2006 2007 2008

Cannabis Cocaina Eroina Ecstasy Policonsumo Anfetamina Altro

Tav. 17 - SUDDIVISIONE PER FASCE D’ETA’

Fasce d’età Minori Tra i 18 e i 25 anni

Più di 25 anni

18 43 22 2004 19 2005 55 34

2006 0 42 56 2007 2 49 62 2008 3 37 56

0

10

20

30

40

50

60

70

Minori Tra i 18 e i 25 anni Più di 25 anni

2004 2005 2006 2007 2008

18

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8 - DATI UTENZA INSERITI IN STRUTTURE TERAPEUTICHE PRESENTI

SUL TERRITORIO ANNO 2008: Cooperativa Exodus e Cooperativa

di Bessimo

I dati qui di seguito riportati rappresentano l’ aspetto innovativo del report Osservatorio. Su richiesta del SERD le Comunità Terapeutiche presenti nel territorio dell’ASL di Vallecamonica hanno fornito dati sull’andamento dei programmi terapeutici in corso nell’anno 2008. Le comunità terapeutiche prese in considerazione hanno rispettivamente i seguenti numeri di posti accreditati:

• CT Casa di Beniamino Coop. Exodus: 12 posti accreditati; • CT Capo di Ponte Coop. di Bessimo: 20 posti accreditati; • CT Cividate Camuno Coop. di Bessimo: 11 posti accreditati.

Tav. 18 - NUMERO UTENTI IN PROGRAMMA COMUNITARIO

Dati utenza in programma comunitario Anno 2008

Sede Maschi Femmine Totale C.T Casa di Beniamino Coop. Exodus Malonno

21 5 26

C.T Capo di Ponte Coop. Bessimo

80 0 80

C.T Cividate Camuno Coop. Bessimo

0 22 22

101 27 128 Totale

Tav. 19 - PROVENIENZA UTENTI

Si registra sul totale di 128 soggetti in programma comunitario una percentuale pari al 9.3% inviata da Servizi extra Regione Lombardia. Sul un totale di 128 soggetti che nel corso dell’anno 2008 hanno affrontato un percorso comunitario l’11.8%, pari a 15 utenti, proviene dal Servizio Dipendenze di questa ASL.

Provenienza utenti in programma comunitario Anno 2008

Sede Regione Lombardia Extra Regione Lombardia

Totale

C.T Casa di Beniamino Coop. Exodus Malonno

18 8 26

C.T Capo di Ponte Coop. Bessimo

78 2 80

C.T Cividate Camuno Coop. Bessimo

20 2 22

Totale 116 12 128

19

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Tav. 20- ESITI PROGRAMMA COMUNITARIO

Esito programma comunitario utenza trattata Anno 2008 Sede Abbandono Terminato Trasferito Programma in

corso Carcere

C.T Casa di Beniamino Coop. Exodus Malonno

7 9 0 10 0

C.T Capo di Ponte Coop. Bessimo

22 30 11 17 0

C.T Cividate Camuno Coop. Bessimo

4 5 3 10 0

33 44 14 37 0 Totale

Tav. 21 – ESITI PROGRAMMA COMUNITARIO AD EXODUS

Si registra una percentuale del 38.5% di programmi comunitari in corso a fronte del 34.6% di programmi terminati.

Andamento del programma comunitario presso la struttura di Exodus

espresso in percentuale Anno 2008

Abbandono Terminato Trasferito Programma in corso

Carcere

26.9% 34.6% 0 38.5% 0

05

1015202530354045

Abbandono Terminato Trasferito Programma incorso

Carcere

Tav. 22 - ESITI PROGRAMMA COMUNITARIO A CAPO DI PONTE

Si registra una percentuale del 21.5% di programmi comunitari in corso a fronte del 34.3% di programmi terminati.

Andamento del programma comunitario presso la struttura di Capo di

Ponte espresso in percentuale Anno 2008

Abbandono Terminato Trasferito Programma in corso

Carcere

27.5% 34.3% 13.7% 21.5% 0

20

Page 21: RELAZIONE SUL FENOMENO DELLE DIPENDENZE IN … · 10.1 Gruppo tecnico Regione Lombardia 28 10.2 Rete Regionale prevenzione e programmazione degli interventi – 29 ... Nel corso del

05

10152025303540

Abbandono Terminato Trasferito Programma incorso

Carcere

Tav. 23 – ESITI PROGRAMMA COMUNITARIO A CIVIDATE CAMUNO Si registra una percentuale del 45 % di programmi comunitari in corso a fronte del 34. % di programmi terminati.

Andamento del programma comunitario presso la struttura di Cividate

Camuno espresso in percentuale Anno 2008

Abbandono Terminato Trasferito Programma in corso

Carcere

18.2% 22.8% 13.6% 45.4% 0

05

101520253035404550

Abbandono Terminato Trasferito Programma incorso

Carcere

Tav. 24 – RIEPILOGO DEGLI ESITI Le diversità emerse dalle tre comunità riferite ai dati relativi agli esiti di programma comunitario sono determinati dalla tipologia d’utenza e dalle conseguenti differenziazioni di programma residenziale.

Riepilogo andamento Programma Terapeutico presso le strutture

comunitarie site in Vallecamonica Anno 2008

Abbandono Terminato Trasferito Programma in corso

Carcere

25.7%

34.3% 10.9% 28.9% 0

21

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05

10152025303540

Abbandono Terminato Trasferito Programma incorso

Carcere

Tav. 25 – UTENTI DISTRIBUITI PER FASCE D’ETA’ –CT EXODUS-

Utenza trattata distribuita in fasce d’età - Anno 2008

Casa di Beniamino Exodus

Minori 18-21 22-25 26-30 31-35 36-40 41-45 Oltre 46

0 1 1 0 8 10 5 1

Tav. 26 - UTENTI DISTRIBUITI PER FASCE D’ETA’ –CT CAPO DI PONTE-

Utenza trattata distribuita in fasce d’età - Anno 2008

Comunità Capo di Ponte

Minori 18-21 22-25 26-30 31-35 36-40 41-45 Oltre 46

0 1 4 15 14 19 18 9

Tav. 27 - UTENTI DISTRIBUITI PER FASCE D’ETA’ –CT CIVIDATE

CAMUNO-

Utenza trattata distribuita in fasce d’età - Anno 2008

Comunità di Cividate Camuno

Minori 18-21 22-25 26-30 31-35 36-40 41-45 Oltre 46

0 3 1 4 7 6 0 0

Tav. 28 – TOTALE UTENZA DISTRIBUITA PER FASCE D’ETA’

Si conferma stabile il dato riferito ad un invecchiamento progressivo dell’utenza inserita in Struttura, da sottolineare che l’utenza femminile di Cividate Camuno si concentra maggiormente nella fascia d’età compresa tra i 31-35 anni. Tale comunità terapeutica ospita donne con figli minori.

22

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Totale Utenza trattata distribuita in fasce d’età - Anno 2008-

Strutture residenziali Vallecamonica

Minori 18-21 22-25 26-30 31-35 36-40 41-45 Oltre 46

0 5 6 19 29 35 23 10

05 6

19

2935

23

10

0

10

20

30

40

Minori 18-21 22-25 26-30 31-35 36-40 41-45 Oltre 46

Tav. 29 – UTENTI SERD INSERITI NELLE STRUTTURE COMUNITARIE

Dei 15 soggetti inviati da questo SERD presso le strutture comunitarie presenti sul territorio si evidenzia una netta prevalenza di soggetti tossicodipendenti, rispetto ai pazienti con dipendenza da alcol.

Utenti in carico al SERD e inseriti nelle strutture residenziali

N. ut alcolisti N. ut tossicodipendenti

CT Capo di Ponte 4 3

CT Exodus 1 6

CT Cividate Camuno 0 1

Totale 5 10

43

1

6

01

5

10

0

2

4

6

8

10

12

N. ut alcolisti N. ut tossicodipendenti

CT Capo diPonteCT Exodus

CT CividateCamunoTotale

23

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Tav. 30 –DISTRIBUZIONE UTENTI SERD INSERITI NELLE STRUTTURE

COMUNITARIE

Distribuzione di genere di utenti in carico al SERD e inseriti nelle

strutture residenziali della Vallecamonica

N. Maschi N. Femmine

CT Capo di Ponte 7 0

CT Exodus 4 3

CT Cividate Camuno 0 1

Totale 11 4

Tav. 31 – UTENTI INSERITI IN STRUTTURA SOCIO-ASSISTENZIALE

Da sottolineare la presenza di altre strutture residenziali presenti in Vallecamonica. La Cooperativa “Il Bucaneve” ha accolto nel corso del 2008, 15 soggetti con problematiche di disagio sociale che necessitano di supporto socio-assistenziale. Di questi 15 soggetti, 14 presentano problemi di alcoldipendenza.

Utenti in carico al SERD inseriti in struttura socio-assistenziale

Maschi Femmine

N.ut alcolisti N.ut tossicodipendenti

Coop.

“Il Bucaneve”

8

7

14

1

Tav. 32 – UTENTI INSERITI IN STRUTTURA PSICHIATRICA

La comunità “Il Castelletto” ha accolto nel corso del 2008, 6 soggetti con problemi di tossicodipendenza e 4 con problematiche correlate all’alcodipendenza.

Utenti in carico al SERD inseriti in struttura psichiatrica

Maschi Femmine

N.ut alcolisti

N.ut

tossicodipendenti

Comunità “Il

Castelletto”

1

5

4

2

Tav. 33 –UTENTI DISTRIBUITI PER SEDE DI TRATTAMENTO –ANNO

2008-

Si evidenza che il 92% dei soggetti è seguito dagli operatori del SERD a livello territoriale e l’8% è collocato in altre sedi di trattamento. Tale fascia d’utenza (8%) è rappresentata maggiormente da soggetti con problematiche di cronicità e recidiva, correlate anche a patologie sanitarie.

24

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Utenti distribuiti per sede del trattamento -Anno 2008-

Servizio Pubblico Carcere Strutture riabilitative

N.ut % N.ut % N.ut %

699 92.1% 22 3 36 4.9

SERD92%

Cercere3%

Strutture5%

25

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9- RAPPORTO REGIONE LOMBARDIA SULLE ATTIVITA’ DEI SERVIZI

ACCREDITATI PER LE DIPENDENZE ANNO 2004/2007

Si riporta uno stralcio dell’elaborato a cura della Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale sull’attività dei SERD della Regione Lombardia nell’anno 2007. Utenti: la capacità di presa in carico delle sedi SERT, nel corso del quadriennio, si mantiene sostanzialmente stabile (+0,5%), mentre aumenta notevolmente quella dei NOA (+17%), nei SERT alcune fasce di età sono in deciso aumento (utenti maschi sotto i 15 anni, utenti maschi e femmine oltre i 39 anni nei SERT il 40% di aumento degli utenti oltre i 39 anni testimonia di un posticipato approccio e incontro con il servizio ( per i nuovi utenti) o di una capacità di ritenzione del servizio (per gli utenti già in carico) anche se i consumi di sostanze illecite si vanno velocemente modificando, gli eroinomani rimangono nei SERT gli utenti maggiormente rappresentati (oltre il 50%), seguiti dai cocainomani ( 25%): un utente su 2 usa eroina come sostanza primaria, uno su 4 utilizza cocaina come sostanza primaria nei NOA oltre il 50% degli utenti in carico utilizza il vino come sostanza d’abuso prevalente, mentre il 23% usa la birra: un utente su 2 usa il vino, 1 su 4 usa la birra. Trattamenti:

nei SERT, si registra una diminuzione dei trattamenti picosociali e sociali/riabilitativi, un incremento di trattamento farmacologico, più considerevole per Naltrexone, Clonidina, altri farmaci sostitutivi e Brupernorfina che per il Metadone, questo trend va letto anche in relazione alla tipologia e numerosità del personale operante in rapporto al numero utenti mediamente ogni sede SERT nel 2007 ha effettuato 660 trattamenti, con una media di 2 trattamenti per utente nei NOA, nel quadriennio si evidenzia un incremento complessivo dei trattamenti psicosocio riabilitativi individuali e/o di gruppo, accompagnato da una diminuzione dei trattamenti medico-farmacologico ambulatoriale e dai ricoveri ospedalieri e in case di cura mediamente ogni sede NOA eroga circa 400 trattamenti , con una media poco superiore a 2 trattamenti per utente. Operatori:

dalla rilevazione ministeriali si evince che complessivamente sono impiegati nei: SERT circa 1000 operatori (gli operatori a tempo pieno sono il doppio di quelli a tempo parziale NOA circa 300 operatori (gli operatori a tempo pieno sono sensibilmente inferiori a quelli a tempo parziale). Quadro dell’offerta:

il quadro dell’offerta di conferma sostanzialmente stabile nel tempo ed è costituito da 68 SERT, 55 NOA e 134 servizi residenziali e semiresidenziali accreditati per complessivi 2530 posti SERT: presenza di 0,71sedi/100.000 abitanti - NOA: presenza di 0,58 sedi/100.000 abitanti complessivamente il sistema di intervento costituito sia dai SERT che dai NOA: mette a disposizione 11 operatori ogni 100.000 abitanti è in grado di prendersi carico di 300 utenti per sede rende disponibile un operatore, in grado di seguire 30 utenti all’anno eroga mediamente 2 trattamenti ogni utente. Il 2007 in cifre

In Regione Lombardia, la risorsa rappresentata dai Servizi per le Dipendenze accreditati è così sintetizzabile:

• 35.000 utenti dipendenti da sostanze d’abuso lecite e illecite (alcoldipendenti e tossicodipendenti):

• 26000 persone tossicodipendenti • 9000 persone alcoldipendenti • 30.000 di sesso maschile • 5.000 di sesso femminile • 800 nuovi utenti presi in carico dai servizi

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• 25.200 utenti già in carico • 16.300 abusatori di eroina • 6.600 abusatori di cocaina • 2.000 abusatori di cannabinoidi • 5.200 abusatori di vino • 2.200 abusatori di birra • 1.600 abusatori di superalcolici, aperitivi, amari e digestivi • 1.100 abusatori di altre sostanze stupefacenti

• 67.000 trattamenti: • 46.000 trattamenti per tossicodipendenti • 21.000 trattamenti per alcoldipendenti • operatori impiegati rapportati a tempo pieno: • 700 operatori equivalenti nei SERT • 300 operatori equivalenti nei NOA

Sedi diffuse su tutto il territorio

• 68 sedi SERT • 55 sedi NOA • 134 Comunità terapeutiche, per complessivi 2530 posti residenziali e • semiresidenziali accreditate.

9.1- RAPPORTO POPOLAZIONE UTENZA ANNO 2007

In Vallecamonica si rileva un rapporto tra utenza e popolazione di età compresa tra i 14 e i 64 anni (anno 2007) pari allo 0.8%. Tale dato conferma l’andamento del fenomeno delle dipendenze a livello Regionale.

ASL Tot. Popolazione n. utentin.utenti

/100.000 abitanti

BG 1.044.820 3.511 336BS 1.096.634 3.372 307CO 572.441 2.127 372CR 350.368 2.356 672LC 327.510 882 269LO 222.909 1.658 744MN 397.533 1.379 347MIC 1.303.437 5.262 404MI1 969.674 2.537 262MI2 546.091 1.926 353MI3 1.057.756 2.573 243PV 521.296 3.329 639SO 180.429 873 484VA 855.400 3.691 431

VALC 99.143 560 565Regione 9.545.441 36.036 378

n. utenti SERT + NOA ogni 100.000 abitanti -anno 2007

0

100

200

300

400

500

600

700

800

ASL

n. utentiSERT + NOA/100.000 abitanti

Tav- 34 RAPPORTO POPOLAZIONE-UTENZA

Rapporto utenza – popolazione (14-64 anni) anno 2007 Tot Pop Lombardia (14 e i 64 anni)

Tot utenza Lombardia Tot Pop VC (14 e i 64 anni)

Tot Utenza VC

6.434.363 36.036 67.165 560

0.5%

0.8%

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9.2- SINTESI EPIDEMIOLOGICA Ai fini dell’analisi è importante tener conto della specificità della situazione locale e provinciale, ma anche contestualizzarla all’ interno del quadro più generale nazionale ed internazionale, considerato che il fenomeno non conosce confini di stato. In particolare si evidenzia:

• Un’ampia diffusione di cannabinoidi (1 su 14 soggetti in Europa), in particolare tra i giovanissimi.

• Una tendenza verso un aumento del consumo di cocaina. • Un nuovo aumento del consumo di eroina, in particolare per le fasce giovanili. • La diffusione di una poliassunzione.

L’utenza del SERD è costituita per il 60.5% da tossicodipendenti, dal 39.5% da alcoldipendenti e sono prevalentemente persone già in trattamento dall’anno precedente o rientrate in trattamento nel corso dell’anno a causa di recidiva. Si tratta prevalentemente di soggetti di genere maschile 78.6% di nazionalità italiana, con età media tra i 35 e i 40 anni d’età. Il 36% dei soggetti accedono per la prima volta al Servizio. Rispetto alla nuova utenza il 33.9% riguarda soggetti alcolisti, mentre il 66.1% riguarda soggetti con problemi di tossicodipendenza. Nel corso del 2008 si sono presentati 42 soggetti con provvedimenti legati alla sospensione della patente di guida per fermo in stato di ebrezza alcolica. Prevalentemente maschi di età compresa tra i 19 anni e over 39 anni. Soltanto due di questi soggetti erano gia in carico al Servizio di Alcologia. Si stima che circa il 30% di questi soggetti abbiano provocato incidenti sulla strada (Tamponamenti ecc….). Di questi soggetti circa 1/3 risulta dipendente da alcol e continua presso il SERAL la presa in carico con interventi di recupero da alcol.

10- ATTIVITA’ DI PREVENZIONE ANNO 2008 E PROGRAMMAZIONE

TRIENNALE

10.1- GRUPPO TECNICO REGIONALE PREVENZIONE

Per dare concretezza alle indicazioni contenute nel Piano Socio Sanitario 2007-2009, la D.G Famiglia e Solidarietà Sociale nel corso del 2007 ha costituito un Gruppo Tecnico Regionale Prevenzione (ASL di Bergamo, ASL di Brescia, ASL di Mantova, ASL di Città di Milano, ASL di Vallecamonica-Sebino, Coordinamento Enti Ausiliari Lombardia) che ha redatto le Linee Guida Regionali di Prevenzione delle diverse forme di dipendenza nella popolazione preadolescenziale e adolescenziale (D.G.R. N.7/006219 del 19/12/2007). Le Linee Guida propongono una strategia complessiva di intervento culturale, educativo, sociale e socio-sanitario che:

• preveda una molteplicità d'interventi in ambiti differenti (famiglia, territorio, aggregazioni informali, scuola, ecc.)

• coinvolga attivamente sia i destinatari diretti (preadolescenti e adolescenti) sia gli adulti che ricoprono un ruolo educativo nei loro confronti (genitori, insegnanti, educatori ecc.)

• promuova una consapevolezza della progressiva e massiccia diffusione di comportamenti d'abuso nella popolazione “normale”, senza cedere alla tentazione di facili semplificazioni.

Il Gruppo Tecnico Regionale Prevenzione attualmente è impegnato nell’elaborazione di linee guida regionali delle diverse forme di dipendenza nella popolazione generale, ponendo particolare attenzione al consumo e dipendenza da alcol.

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10.2- RETE REGIONALE PREVENZIONE E PROGRAMMAZIONE DEGLI

INTERVENTI 2009-2011

Le azioni svolte da questo SERD per rendere concreta la diffusione e l'applicazione delle Linee Guida Regionali, sono state quelle di incontrare, previo accordo con la Direzione Sociale di questa ASL l'Ufficio di Piano del territorio della Vallecamonica, il Forum del Terzo Settore di Vallecamonica, (Associazione famiglie Camune, Cooperativa di Bessimo) Ufficio Scolastico Provinciale di Brescia e i Dirigenti degli Istituti Comprensivi di Breno, Cividate Camuno e Darfo Boario Terme al fine di costruire una collaborazione propositiva e stabile nel processo di programmazione degli interventi preventivi. A seguito di vari incontri avvenuti presso la sede SERD con l'Ufficio di Piano, con la Cooperativa di Bessimo, con il Consorzio Sol.Co Camunia e la Cooperativa Orizzonti quali progettatori e realizzatori degli anni scorsi di progetti di prevenzione delle dipendenze, è stato elaborato dal SERD un documento inviato all'Ufficio di Piano Vallecamonica in cui compaiono indicazioni tecnico-operative per il proseguo di interventi di prevenzione per l'anno 2008/2009. Tale documento è stato elaborato a partire dall'analisi dei progetti di prevenzione realizzati negli anni precedenti, dall'analisi dei dati emersi e dalla valutazione di processo effettuata sul Progetto Contatto realizzato dal SERD di questa ASL e sul Progetto Duff realizzato dalla Cooperativa di Bessimo in rete con altre Cooperative. Con queste valutazioni si è rilevata la necessità condivisa con gli attori sopra citati di procedere per l'anno 2008/2009 con la programmazione di un progetto unico di prevenzione –Duff 2008/09- rivolto agli studenti delle scuole secondarie di 1° e di 2°. In termini operativi la strategia d'intervento condivisa è la seguente: • Laboratori per gruppi classe, gruppi omogenei, gruppi interclasse. • Percorsi formativi per docenti, genitori e personale non docente. • Percorso formativo rivolto agli educatori del “Progetto Duff 2008/09”. • Sperimentazione di percorsi educativi /peer - education per gruppi di studenti di Istituti Professionali (CFP e Istituto Alberghiero di Darfo). La partecipazione al Tavolo d'area del Piano di Zona 2009/2011 del Referente Prevenzione del SERD ha facilitato l'attività relativa alla programmazione triennale dei Piani di Zona per ciò che concerne l'intervento preventivo nell'ambito delle dipendenze.

10.3- PROGETTO “PROGETTARE CON QUALITA’ E VALUTARE

L’EFFICACIA”

Si sottolinea che in riferimento al Progetto “Progettare con qualità e valutare l'efficacia” questa ASL ha aderito con la nomina del Referente Prevenzione SERD per la collaborazione all'attuazione del Progetto stesso. A seguito di approvazione da parte della Direzione Sociale e vari incontri preliminari con le realtà interessate alla formazione prevista dal Progetto sono stati effettuati incontri tra “Progettisti” e “Specialisti” per favorire il confronto tra enti di diversa natura su tematiche delle quali a vario titolo si occupano istituzionalmente. Il Referente Prevenzione SERD fornendo indicazioni documentali e aggiornamenti in merito alle Linee Guida ha proposto, in accordo con il Responsabile SERD, al gruppo in formazione, di occuparsi congiuntamente al SERD di programmazione degli interventi di prevenzione nel territorio dell'ASL di Vallecamonica Sebino. Il Gruppo che si incontra periodicamente presso la sede SERD ha avviato un processo in rete e di messa in comune dei bisogni preventivi rilevati nell'ambito di appartenenza lavorativa, ha approfondito con la presenza del “Referente Prevenzione” SERD il report semestrale Osservatorio delle Dipendenze Patologiche ed ha espresso la necessità di ampliare il numero dei componenti anche ad altri soggetti rappresentativi delle realtà territoriali.

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Il “Gruppo” è attualmente costituito da: • Operatori sociali del Servizio Dipendenze (Assistente Sociale SERT ed Educatore

Professionale SERAL) individuati dal Responsabile del Servizio per affinità lavorative • Dirigenti Scolastici degli Istituti Comprensivi di Darfo e di Cividate Camuno. La Referente

Prevenzione SERD ha preliminarmente incontrato la Responsabile dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Brescia che condividendo gli obiettivi indicati, ha sollecitato la costituzione di una rete prevenzione con la presenza della scuola

• Rappresentante dell’Azienda Speciale “Dimensione Sociale” e dell'Azienda Territoriale “Servizi alla persona”.

• Operatori del Terzo Settore nominati a seguito di incontri con il Forum del Terzo Settore operante nel territorio della Vallecamonica e di incontri con la Cooperativa di Bessimo, il Consorzio Sol.Co Camunia, Cooperativa Orizzonti e l'Associazione Famiglie Camune.

Il “Gruppo” sulla base di un'analisi dei bisogni e in un'ottica di ottimizzazione delle risorse umane e materiali ha previsto di concludere gli interventi in corso entro l'ultima annualità del Piano di Zona e di promuovere un unico progetto a durata triennale da proporre al Tavolo d'Area di programmazione zonale. La partecipazione del Referente “Prevenzione Dipendenze” e di alcuni componenti del “Gruppo” al Tavolo D'Area Dipendenze costituito dall'Ufficio di Piano ha permesso di intervenire congiuntamente nella progettazione a livello locale, identificando il target su cui intervenire, la strategia e i tempi di attuazione degli interventi. L'attività preventiva che si intende sviluppare è a sostegno della famiglia nelle politiche di contrasto della diffusione delle droghe e intende :

• migliorare l'accesso ad attività formative ed educative ai genitori di preadolescenti e adolescenti che più difficilmente sono coinvolti dal sistema scolastico e dai servizi;

• sostenere la famiglia con una particolare attenzione a quelle con figli minori, attraverso la prevenzione del disagio basata su metodologie di lavoro di rete, sviluppo di comunità, attivazione di reti solidali, potenziamento del sostegno e valorizzazione del ruolo educativo;

• promuovere programmi preventivi che tengono conto dei bisogni dei genitori e delle famiglie anche di quelle straniere, valorizzando il tessuto e la rete relazionale;

• mirare interventi per genitori di adolescenti e preadolescenti segnalati dall'istituzione scolastica, fermati dalle Forze dell'Ordine, o per genitori di figli minori segnalati dalla Prefettura;

• finalizzare e sperimentare percorsi mirati a includere i genitori in percorsi di socializzazione e/o supporto a livello territoriale dell'associazionismo famigliare già presente

Il Responsabile del SERD in accordo con il Direttore Sociale ha direttamente comunicato al “Gruppo” la necessità di promuovere l'attività fino ad oggi svolta, in lavoro tecnico a presidio della funzione “Prevenzione Dipendenze” e di identificare il “Gruppo” come organismo interno alla struttura organizzativa con compiti relativi alla programmazione degli interventi di prevenzione.

10.4- RELAZIONE CONCLUSIVA PROGETTO CONTATTO 2

Nel corso degli anni 2006/2007 il SERD ha realizzato un progetto “Progetto Contatto” che ha coinvolto gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado della Vallecamonica. La finalità era quella di individuare con un certo anticipo i casi critici presenti nei gruppi classe, fornendo ipotesi di trattamento ad uno stadio precoce e latente dello sviluppo del disturbo. Sono stati avviati momenti formativi/informativi con le scuole, contatti con gli studenti, incontri con le famiglie e gestiti spazi di ascolto per adolescenti problematici. Gli psicologi del Servizio Dipendenze, dopo aver analizzato i fattori specifici correlati all’uso ed abuso di sostanze (lista proposta dal NIDA) e ritenendo fondamentale un intervento precoce finalizzato al superamento di comportamenti a rischio per l’uso di droga, hanno somministrato un

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questionario di personalità (MMPI-A) a 203 studenti delle prime classi di scuole secondarie di secondo grado. Dall’elaborazione dei test sono emersi dati che segnalavano situazioni di disagio individuale e indici di criticità significativi relativamente a parametri evolutivi. Il 20% dei questionari (4 Liceo/11 IPSIA/12 Alberghiera/ 15 ITCG) riportava dati di disagio. L’individuazione oggettiva di un certo numero di studenti che presentavano situazioni di criticità e vulnerabilità sul piano personale, unita alla percezione dei professionisti che vi fossero segni di approvazione nei confronti del consumo di sostanze psicoattive, in ambito famigliare, scolastico, dei pari e della comunità, hanno reso possibile la continuità realizzativa del progetto all’interno di uno spazio di ascolto dedicato agli studenti evidenziati quali portatori di un disagio individuale. Al fine di offrire agli studenti e alle loro famiglie un contatto neutrale e riservato, è stato adibito uno spazio all’ascolto al di fuori della struttura scolastica e del servizio dipendenze Questi adolescenti e le loro famiglie sono stati contattati direttamente dai professionisti del SERD, senza intermediazione scolastica. Gli incontri con lo psicologo sono avvenuti con la finalità di accrescere le competenze dei soggetti e renderli capaci di adottare comportamenti di autotutela. La finalità ultima consisteva nell’orientare l’adolescente in accordo con la famiglia verso un percorso di modifica del comportamento a rischio e di aumento delle conoscenze della consapevolezza di effetti negativi ad essi conseguenti. Gli studenti e le famiglie che hanno accettato l’invito dello psicologo per colloqui individuali sulle criticità emerse dal test sono 10. Un buon numero pur accettando in prima battuta non si è presentato in fase di colloquio. L’avvio sperimentale del progetto ha rilevato l’adeguatezza e la significatività dell’intervento mirato e specifico a favore di studenti convocati per il colloquio di approfondimento e di restituzione dei dati emersi dal test compilato. Nei colloqui individuali sono state confermate le criticità evolutive rilevate dallo strumento testistico ed è stato possibile avviare un processo di riflessione soggettiva che si è concretizzato nella consulenza psicologica individuale ai ragazzi e ai genitori. Nel corso dell’anno 2007/2008 la continuazione del progetto “Contatto 2” ha rilevato quanto segue: È emersa una discrepanza tra i 298 studenti ipotizzati e incontrati nella fase preliminare di sensibilizzazione e i 228 studenti a cui è stato effettivamente somministrato il questionario.

0

25

50

75

100

125

150

175

200

225

250228

70

QUESTIONARI

Questionari pervenutiQuestionari non pervenuti

questionari pervenuti e non pervenuti

quan

itità

I 70 questionari non pervenuti corrispondono a circa il 24 % del campione e questo dato è da imputare a varie ragioni quali: non adesioni volontarie, ritiro scolastico o assenza, ed è da riferire come un possibile indice di un disagio sommerso.

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Rifiuto di massa – 1° d Alberghiera 32,86%

Moduli di adesione non consegnati 45,71%

Non adesioni volantarie 2,86%

Assenza 18,57%

QUESTIONARI NON PERVENUTI

Rifiuto di massa – 1° d Al-berghiera Moduli di adesione non con-segnati Non adesioni volantarie Assenza

Le scuole inserite nel progetto e i ragazzi effettivamente coinvolti sono stati:

• Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione “Putelli” di Darfo con n. 23 studenti effettivi (10 %).

• Istituto Professionale di Stato per l'Industria e l'Artigianato “Tassara” (I.P.S.I.A.) di Breno e Pisogne con n. 26 studenti effettivi (11 %).

• Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri “Olivelli” (I.T.C.G.) di Darfo con n. 65 studenti effettivi (29 %).

• Centro Formativo Provinciale “Zanardelli” (C.F.P.) di Darfo con n. 14 studenti (6 %). • Liceo Statale “Golgi” di Breno con n. 35 studenti effettivi (15 %). • Istituto d'Istruzione Superiore “Meneghini” di Edolo con n. 65 studenti effettivi (29 %).

IPSIA BRENO e PISOGNE 11,40%

ITCG DARFO 28,51%

ALBERGHIERA DARFO 10,09%

LICEO BRENO 15,35%

CFP DARFO 6,14%

ISTITUTO EDOLO 28,51%

PROVENIENZA SCOLASTICA del TARGET

IPSIA BRENO e PISOGNE ITCG DARFO ALBERGHIERA DARFO LICEO BRENO CFP DARFO ISTITUTO EDOLO

I questionari somministrati si sono così distribuiti rispetto ai risultati emersi: n. 153 nella norma (67 %); n. 41 con indici di disagio (18 %); n. 42 non valutabili (15 %).

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Questi ultimi risultano non sottoponibili ad elaborazione per mancanza di risposte (mancato raggiungimento del numero di risposte necessarie allo scoring dei dati) o per incoerenza delle risposte che ha reso il profilo non valido.

Vista la diversa proporzione dei soggetti provenienti dai vari istituti, è utile rappresentare la percentuale di disagio raccolta in ogni singola scuola.

Nella norma 67,11%

Con indici di disagio 17,98%

Non valutabili 14,91%

QUESTIONARI SOMMINISTRATI

Nella norma Con indici di disagio Non valutabili

IPSIA BRENO e PISOGNE

ITCG DARFO ALBER-GHIERA

LICEO BRENO CFP DARFO ISTITUTO EDOLO

02,5

57,510

12,515

17,520

22,525

27,530

32,535

37,5

IPSIA BRENO e PISOGNE 11,53

ITCG DARFO 16,92

ALBERGHIERA DARFO 26,08

LICEO BRENO 14,28

CFP DARFO 35,71

ISTITUTO EDOLO 16,92

Proporzione del disagio

PE

RC

EN

TUA

LE D

ISA

GIO

Come risulta dal grafico precedente, le scuole che mostrano maggiori indici di disagio sono: • Centro Formativo Provinciale “Zanardelli” (CFP) di Darfo. • Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione “Putelli” di Darfo. A conferma degli obiettivi fissati in fase di progettazione, è stata evidenziata una fascia di adolescenti a “rischio” per quel che attiene all'uso di sostanze, fascia che si attesta sui valori della media nazionale. È stato inoltre possibile entrare in contatto con la popolazione individuata attraverso colloqui consulenziali, per fare prevenzione mirata ai bisogni soggettivi. Nella fase di convocazione degli adolescenti il cui questionario di personalità evidenziava indici di disagio, abbiamo ritrovato alcune criticità già emerse nel precedente progetto “Contatto” e alle quali si era cercato di sopperire attraverso la fase iniziale di sensibilizzazione del progetto stesso. Tali criticità corrispondono a: numeri di telefono indicati nel test errati, inesistenti o irraggiungibili, rifiuto esplicito o disinteresse alla proposta di colloquio sia da parte di alcuni ragazzi sia da parte di alcuni genitori.

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Il nostro obiettivo principale è stato quello di rilevare i fattori di rischio individuale e valutare i fattori di protezione famigliari per intervenire in modo mirato e selettivo sulla popolazione che evidenzia un disagio adolescenziale significativo e quindi maggiormente a rischio di incorrere in problematiche di alcol e tossicodipendenza. La letteratura scientifica indica che esistono dei fattori di rischio che possono predisporre un soggetto allo sviluppo di problemi con alcol e droga e sottolinea, di conseguenza, la correlazione tra aspetti psico-comportamentali del soggetto in crescita e il potenziale sviluppo di comportamenti devianti nella prima età adulta. Nello specifico, per gli adolescenti troviamo tra i tanti fattori di rischio: problemi comportamentali (aggessività-impulsività), difficoltà di adattamento, bassa autostima, basse aspirazioni, ridotto controllo degli impulsi, timidezza inappropriata, difficoltà familiari, scarso supporto familiare, mancanza di una relazione significativa con gli adulti, mancanza di supervisione genitoriale, relazioni scarse o difficili con i coetanei, problemi scolastici e scarso rendimento scolastico, abbandono scolastico, scarse abilità sociali e comportamento sociale inadeguato, affiliazione a un gruppo di pari devianti, disponibilità di sostanze negli ambienti di frequentazione, attribuzione di valenze positive ai comportamenti legati all'uso di droghe...Naturalmente la correlazione tra tali aspetti e la dipendenza non è lineare ma potenziale! Nei colloqui individuali effettuati con quei ragazzi i cui test avevano mostrato alcune criticità evolutive di rilievo si è cercato di offrire una consulenza psicologica sia ai ragazzi che ai loro genitori, scandagliando soprattutto i fattori di rischio evidenziati e valutando l'intero sistema familiare, analizzando quanto la famiglia potesse essere usata come risorsa in un passaggio evolutivo delicato e difficile quale è l'adolescenza. La fase consulenziale inoltre serviva come momento di restituzione di quanto il questionario aveva rilevato. Gli indici di disagio riscontrati più frequentemente nel nostro campione hanno riguardato le seguenti aree: ipocondria, depressione, deviazione psicopatica e problemi di comportamento, ipomania, ansia, problemi di condotta, problemi familiari, problemi scolastici, bassa autostima, basse aspirazioni e tendenza all'abuso di alcol e droga. I dati evidenziano, ad esempio, una forte correlazione tra problemi di comportamento (sia a casa che a scuola) e una tendenza all'abuso; così come significativo è il legame tra un'autostima bassa e una disposizione alla dipendenza. I dati raccolti confermano il legame tra determinati fattori di rischio e la predisposizione all'uso/abuso di sostanze. 10.5- RELAZIONE CONCLUSIVA PROGETTO DUFF

Il secondo trimestre del Progetto Duff ha visto il proseguimento delle attività avviate nel trimestre precedente ovvero: la realizzazione dei laboratori calendarizzati, la calendarizzazione di altri laboratori nelle scuole che hanno aderito al progetto, le restituzioni agli insegnanti relative ai laboratori conclusi, le equipe e le attività di coordinamento. Tali attività e le considerazioni desunte dalle verifiche fatte dal coordinatore con l’equipe educativa, con gli insegnanti referenti, con i rappresentanti degli enti partners sono oggetto della presente relazione. L’adolescenza, come fase della vita, già difficile per i numerosi cambiamenti che comporta in ambito fisico, psichico e sociale, è altamente correlata al rischio di uso di sostanze stupefacenti. Il progetto Duff Scuola, in linea con i precedenti progetti, si è posto come obiettivi principali informare e sensibilizzare i ragazzi rispetto al complesso tema delle sostanze psicotrope legali e illegali . Sensibilizzare e informare per aiutare i ragazzi a divenire più consapevoli non solo degli effetti ricercati, ma anche di quelle che possono essere le conseguenze a breve e a lungo termine derivanti dall’uso. L’intento del progetto è stato quello di creare momenti di condivisione, di riflessione che possano favorire lo sviluppo di maggiore coscienza critica, una crescente consapevolezza rispetto al tema delle sostanze ed un rafforzamento delle life skill I Laboratori

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La struttura dei laboratori condotti presso le scuole medie e superiori si è articolata come di consueto in 3 incontri di 2 ore per ogni classe ed ha avuto, pur con metodologie e strumenti diversificati, caratteristiche di attivazione, sensibilizzazione ed emersione di stili ed immaginari, con attività animative e formative basate sulla “circolarità”, in un contesto di sospensione del giudizio. Particolare cura è stata riservata ai fenomeni di consumo\abuso di bevande alcoliche. La metodologia utilizzata all’interno dei laboratori ha previsto che si alternassero momenti informativi ad altri nei quali vi è stata la partecipazione attiva di tutti gli studenti. Particolare attenzione è stata data al rispetto ed all’accettazione dei contributi apportati da ogni partecipante. Questo ha permesso di creare spazi di riflessione individuali che successivamente sono stati condivisi tra i ragazzi e con gli educatori. Di seguito sono elencati i laboratori realizzati ed il numero di studenti incontrati. TAV. A – LABORATORI REALIZZATI

Istituti Scolastici n° Classi e n° Studenti

MEDIE SUPERIORI N°classi/n°studenti Istituto Comprensivo Darfo 1 4 80 Stud. IPSSAR “Romolo

Putelli” Darfo B.T. 3 60 Stud.

Sede di Gianico 1 21 Stud. Istituto Professionale Statale “G.Ghislandi” Breno

5 98 Stud.

2 50 Stud. 4 94 Stud. Istituto Comprensivo Darfo 2 Sede di Boario

Liceo “Golgi” Breno

3 65 stud. 6 122 Stud. Istituto Comprensivo Artogne ISt. Istr. Sup. “Meneghini” Edolo

2 38 stud 1 19 Stud. Istituto Comprensivo Borno CFP Edolo 2 37 Stud. Tot. Superiori 19 Stud. 393 Istituto Comprensivo Esine 2 47 Stud. Tot. Generale 56 Classi 1099

Studenti Sede Pian Borno

3 53 Stud. Istituto Comprensivo Pisogne 1 25 Stud. Sede di Gratacasolo 2 35 Stud. Istituto Comprensivo Cividate 1 20 Stud. Sede di Malegno 2 44 Stud. Istituto Comprensivo Edolo 2 38 Stud. Sede di Malonno 1 14 Stud. Sede di Corteno 2 32 Stud. Istituto Comprensivo Bienno 1 21 Stud. Sede di Berzo Inferiore 1 19 Stud. Istituto Comprensivo Breno

Sede di Niardo 1 19 Stud. Istituto Comprensivo Ponte di

Legno Sede di Vezza D’Oglio

3 34 Stud. Istituto Comprensivo Capo di Ponte

1 14 Stud. Conservatorio Darfo Tot. Medie 37 Stud. 706 Si rileva, in merito al numero di laboratori attivati, la mancata adesione al progetto da parte di alcune scuole, in particolare di alcuni Istituti Superiori. Tale assenza in alcuni casi è dovuta al fatto che l’Istituto a cui sono stati proposti gli interventi del Progetto Duff ha ritenuto di non poter

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disporre della quota di co-finanziamento (150 euro) chiesta per ciascun laboratorio oppure ha preferito inserire nel POF quei progetti che non comportavano nessun costo per l’Istituto stesso. La valutazione si è articolata su vari livelli: - Incontri di verifica periodici tra l’equipe educativa (composta da educatori, coordinatore, resp.

scientifico e responsabile) e, ad un altro livello e con differente frequenza, l’equipe di coordinamento composta dai rappresentanti di ogni singolo ente partner del progetto.

- E’ stato mantenuto il questionario sul gradimento contenente alcune semplici domande, comuni per gli Istituti Superiori e per le scuole Medie, atte a rilevare la partecipazione agli incontri, l’utilità del percorso ed eventuali suggerimenti o critiche. Il questionario è stato utilizzato per la restituzione delle attività svolte nei singoli Istituti. Da questi infatti sono stati rilevati, oltre al gradimento ed all’utilità dei percorsi, alcune critiche e suggerimenti. Le indicazioni più diffuse riguardavano l’aumento degli incontri e l’apprezzamento di alcuni strumenti (ad esempio l’identikit del consumatore). Ogni laboratorio ha previsto una restituzione, da parte degli educatori, alla scuola. L’incontro di restituzione è consistito in un confronto tra educatori, coordinatore ed insegnanti ed è stato centrato sulla verifica dei laboratori realizzati, sia dal punto di vista del gradimento delle classi che della validità dei contenuti e della metodologia adottata.

Le restituzioni fino ad ora realizzate hanno consentito di raccogliere un buon livello di apprezzamento delle attività svolte ed alcuni nodi critici. Sono emerse, dalle restituzioni agli insegnanti, ma anche supportate dai suggerimenti dei questionari compilati dagli studenti, richieste di più velocità nella gestione degli incontri e ottimizzazione delle attività. Secondo alcuni docenti parti dei moduli risultavano troppo lente e necessitavano del supporto di immagini che mostrassero le droghe come si presentano sul mercato. Questo tipo di richieste si scontra con quelle di altri docenti che vorrebbero al contrario, più tempo per riflettere ed elaborare le informazioni ricevute. Inoltre le immagini, soprattutto nelle scuole medie, sono uno strumento da utilizzare con discrezione. Nelle Scuole Medie grazie all’utilizzo della metodologia di lavoro attiva, si è osservato nelle classi un abbassamento delle difese verso l’argomento sostanze e ciò ha consentito ai ragazzi di manifestare il loro modo di vedere e percepire le diverse realtà che gli ruotano intorno. Dai ragazzi è stata molto apprezzata la dimensione del gioco in quanto percepita come altra modalità per esprimere più liberamente le proprie idee e sentirsi maggiormente coinvolti nelle attività. I ragazzi hanno espresso il bisogno di sapere e di conoscere, di scegliere e di confrontarsi. Rispetto alle relazioni con gli adulti, i ragazzi osservano e fanno emergere evidenti contraddizioni. Viene così ad assumere una notevole importanza il gruppo. Questo rappresenta una rete sociale di aggancio che permette ai ragazzi di crescere, di sperimentarsi, di provarsi in un contesto alla pari. Il gruppo rappresenta inoltre la possibilità di essere accettato, scelto, apprezzato, desiderato, integrato, e può proteggere da alcune solitudini, ma al contempo il costo che viene richiesto per “far parte del gruppo” può essere il totale adeguamento allo stesso. In merito a questo aspetto i ragazzi hanno espresso posizioni diverse:alcuni sentono maggiormente la loro stabilità che consente di non accettare le posizioni non condivise, di separarsi dal gruppo e ricercare altri riferimenti nel caso in cui i condizionamenti vengano vissuti come troppo invasivi; altri trovano difficoltà a porsi in modo assertivo nel gruppo, temono la solitudine e per questo accettano compagnie non sempre soddisfacenti che possono portarli ad esperienze che diversamente non avrebbero fatto. Un aspetto che è emerso nella maggioranza degli incontri con i ragazzi delle scuole medie è la difficoltà a concepire come pericolose sostanze legali, comunemente presenti e offerte dal mercato o consumate in famiglia, quali sigarette e alcolici. L’alcool in quanto sostanza che viene pubblicizzata dalla/nella società come mezzo/strumento per riuscire a rilassarsi, divertirsi ed entrare in relazione con l’altro viene sminuito nella sua pericolosità

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e le bevande con bassa gradazione alcolica non sono riconosciute come sostanze psicoattive che possono creare dipendenza. Lo stesso discorso vale per le sigarette che a detta dei ragazzi non rappresentano un rischio, né dal punto di vista della salute fisica, né da quello della dipendenza. Nelle Scuole Superiori emerge fortemente il tema della trasgressione delle regole.Molti ragazzi si avvicinano alle sostanze perché sembrano vederle come un mezzo per divertirsi, mentre altri, anche se in minoranza vi si avvicinano con un atteggiamento “curativo”, cioè le utilizzano come medicinali per far fronte ad eventuali malesseri. Si rileva un consumo legato a determinate situazioni e luoghi (pub, discoteche, giardini pubblici), ma dalle nostre osservazioni sembra emergere un consumo che non sempre è pubblico e condiviso, ma è legato anche al singolo e alla dimensione del privato (casa, cascina). I ragazzi espongono le loro posizioni in maniera molto esplicita sostenendo e argomentando le loro idee e sottolineando che non sono disposti a considerare dei cambiamenti. Spesso rileviamo la difficoltà da parte dei ragazzi a “mettersi in gioco”, non solo nell’esporre le proprie opinioni, ma anche per quanto riguarda la partecipazione alle attività previste all’interno dei laboratori. Infatti, nelle classi delle scuole superiori la modalità di lavoro attiva con l’utilizzo del cerchio, non sempre è stata gradita e questo ha in certi casi causato difficoltà nella gestione dei moduli. Spesso la causa di questi atteggiamenti risiede nelle dinamiche del singolo gruppo-classe, nella incapacità di rispettare l’altro e posizioni differenti dalla propria. Emergendo posizioni giudicanti accompagnate da commenti e/o frasi di scherno è naturale che si comprometta la disponibilità del gruppo al confronto. In questi casi il compito dell’educatore, prima di portare il gruppo sui temi oggetto del progetto, è quello di favorire un clima ed un’apertura tali da consentire a tutti un confronto ed una partecipazione sereni. Dal racconto riportato da alcun gruppi emerge la loro osservazione di un fenomeno non soltanto legato al consumo ma anche, a volte, a forme di attività illecite quale può essere lo spaccio. Questo và a confermare quanto si trova spesso anche sui mass media che ci descrivono una realtà in cui giovani e adolescenti si fanno coinvolgere in questo tipo di attività. Per i ragazzi concepire il limite è faticoso, sembra un’operazione astratta che non riescono a comprendere completamente e che viene spostato sempre più distante da loro. Il rischio nel quale si possono trovare i ragazzi è quello di essere già troppo vicini o troppo “dentro” a situazioni rischiose, nella convinzione di esserne invece distanti, capaci di proteggersi e decidere dei propri stili di vita e di consumo. Sembra che l’inosservanza delle leggi da parte di chi dovrebbe farle rispettare e tutelare i giovani, li porti ad essere confusi. Il fatto ad esempio che vengano somministrate e vendute sostanze alcoliche ai minori di 16 anni viene riportata come una contraddizione. I ragazzi utilizzano la discrepanza tra le regole, il comportamento adulto e le informazioni che arrivano dai media che sembrano favorire lo sballo, per legittimare i loro possibili atteggiamenti di consumo. I giovani escludono la messa in discussione dei loro comportamenti da parte degli adulti proprio perché ravvisano la contraddizione negli stessi.(es.: genitore tabagista che proibisce al figlio di fumare).

11- PIANO INTEGRATO DI SALUTE

Il Responsabile SERD e il Referente Prevenzione SERD di questa ASL componenti del Gruppo di Lavoro “Promozione della Salute” coordinato dal Dipartimento di Prevenzione di questa ASL e costituito da rappresentanti di ogni Dipartimento e/o Servizio territoriale e ospedaliero ha collaborato alla stesura del Piano Integrato di Salute ASL tenendo conto e aggiornando il gruppo di lavoro circa le indicazioni tecnico-operative previste dalle Linee Guida Regionali.

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La condivisione tra i contenuti delle Linee Guida Regionali e quelli previsti dalle Raccomandazioni “Valutazioni di efficacia e definizione di modello integrato di promozione della salute” (Deliberazione n° VIII/006222 del 19.12.2007) ha permesso di promuovere l'avvio di un tavolo di lavoro “Scuola e Territorio” coordinato dal Dipartimento di Prevenzione Medica al fine di avviare progetti educativi in un'ottica sistemica basata su strategie d' interventi a più livelli: educativo, sociale, socio-sanitario e ambientale. L'avvio del “Tavolo Scuola Territorio” è stata promossa attraverso il Seminario: Progettiamo salute: L'interazione fra scuola, sanità e territorio. In data 6.11.2008 si è tenuto presso la Sala Polifunzionale del palazzo della Cultura con sede a Breno il seminario rivolto agli operatori scolastici che progettano percorsi educativi per promuovere sani stili di vita. L'iniziativa seminariale è stata promossa dal Dipartimento Prevenzione Medica dell'ASL di Vallecamonica Sebino, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Provinciale di Brescia, con il Centro di Coordinamento dei Servizi Scolastici della Valle Camonica e ha visto la partecipazione attiva di più di 60 docenti e dirigenti scolastici. Gli interventi richiedevano l'impegno di tutti i presenti ad una formazione e progettazione comune e fra le proposte avanzate per migliorare la qualità delle azioni congiunte si è ritenuta fondamentale la nomina in ogni Istituto Scolastico del Referente per la Salute. La finalità del seminario è stata quella di divulgare alla comunità educativa della Vallecamonica gli impegni assunti dalla Scuola e dalla Sanità con il “protocollo d’intesa relativo alle attività di promozione ed educazione alla salute nelle scuole”, stipulato fra l’Assessorato alla Sanità della Regione Lombardia e l’Ufficio Scolastico Regionale il 22/03/2006 ed i conseguenti provvedimenti a livello provinciale (protocollo d’intesa locale). Nel Piano Integrato di Salute ASL Vallecamonica Sebino viene trattato il tema delle Dipendenze e vengono proposti interventi di prevenzione atti a ridurre l’uso di sostanze stupefacenti ( tabagismo, all’abuso di farmaci e alle sostanze illecite ecc.) Nell'ottica di un potenziamento della funzione preventiva nella scuola si propone di valorizzare la funzione educativa e di sviluppare programmi di intervento preventivo mirato e coerente della funzione docente nella prevenzione. Concretamente il Servizio di Alcologia del SERD realizzerà spazi informativi specificatamente rivolti al personale docente in alternativa al target preadolescenziale- adolescenziale. Verrà prevista l'utilizzo di metodologie attive e interattive con consegna di materiale informativo, quali strumenti che permettano un miglior coinvolgimento dei diversi target dell'azione formativa (Docenti) e preventiva nei confronti del target finale ( studenti). L'interattività permetterà un reale confronto tra le percezioni espresse dai docenti in merito alle tematiche affrontate. Il Servizio di Alcologia del SERD interverrà all'interno delle scuole secondarie di 1° grado con docenti referenti del Corso patentino, ai quali verrà fornito materiale cartaceo informativo utilizzabile come strumento - guida per interventi specifici di riduzione dell'uso di alcol da realizzare durante le varie fasi evolutive Per quanto riguarda la programmazione degli interventi in integrazione con i Dipartimenti di questa ASL si riporta quanto sotto descritto. TAV.- B PROPOSTE ANNO SCOLASTICO 2008/2009

Destinatari Finali Alunni della scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di I e II grado Genitori degli stessi

Destinatari Intermedi Docenti Dipartimenti coinvolti DIP.ASSI

Dipendenze Dipartimento Salute Mentale Dipartimento di Prevenzione Medico

Setting Ambito scolastico Alleanze Esterne PLS

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Piani di Zona Associazioni di volontariato Terzo Settore Provincia Assessorati ai Servizi Sociali e alla Cultura dei Comuni

Area di intervento prioritari Prevenzione del tabagismo

Promozione di una sana alimentazione ed attività fisica Promozione salute Orale Promozione della Sicurezza Prevenzione di situazione di disagio per difficoltà di apprendimento e/o di relazione Promozione dell’armonico sviluppo della persona e della sana espressione della sessualità ed affettività in età adolescenziale Promozione del benessere in ambito scolastico del bambino adottato Prevenzione delle dipendenze

Alla conquista del pass per la città del sole (Scuola dell’Infanzia) Mr. Star Bene e il Club dei Vincenti (Scuola Primaria

classe IV) Io non fumo e tu? (Scuola Secondaria di I° classe I e II)Liberi di decidere (Scuola Secondaria di II°)

Crescer bene sai si può mangia bene muoviti un po’(S. Infanzia) Mangia sano e andrai lontano (Scuola Primaria classe II)Vai con la merenda (Scuola Primaria classe IV) I denti un bene prezioso (Scuola Infanzia e Primaria classe I) Il bambino Serafino e la stellina prudente (Scuola Infanzia)Mi sento sicuro nella scuola Fase I (Scuola Primaria classe III)Mi sento sicuro nella scuola Fase II (Scuola Primaria classe V)La percezione dei rischi nell’ambiente di vita e di lavoro (scuola secondaria di I°grado) Progetto Pinocchio (Scuola Infanzia) Spazio Adolescenti 6 (Scuole Secondaria di II grado) Parlare di adozione a scuola(scuola infanzia,primaria,secondaria di I° grado Campagna informativa sulla prevenzione dell’alcool (Scuola secondaria di I grado classe III)Progetto Duff (scuola secondaria di I e II grado)

Tipologia di intervento Formazione dei formatori

La Rete Territoriale ritiene fondamentale coinvolgere e sostenere la famiglia nelle politiche di contrasto della diffusione delle droghe definendo alcune aree prioritarie d'intervento riportate in tabella.

TAV.C- INTERVENTO DI PREVENZIONE INTEGRATO SULLE DIPENDENZE

PER IL TRIENNIO 2008/2011

Destinatari Finali Adolescenti e preadolescenti Destinatari Intermedi Famiglia di adolescenti e preadolescenti Dipartimenti coinvolti DIP. ASSI

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Dipendenze Dipartimento Salute Mentale

Dipartimento di Prevenzione Medico Setting Ambito scolastico

Associazionismo Familiare Spazi per il tempo libero

Alleanze Esterne Piani di Zona Associazioni di volontariato Forze dell’ordine

Area di intervento prioritari - migliorare l'accesso ad attività formative ed educative ai genitori di preadolescenti e adolescenti che più difficilmente sono coinvolti dal sistema scolastico e dai servizi;

- sostenere la famiglia problematica con una particolare attenzione a quelle con figli minori, attraverso la prevenzione del disagio basata su metodologie di lavoro di rete, sviluppo di comunità, attivazione di reti solidali, potenziamento del sostegno e valorizzazione del ruolo educativo; - promuovere programmi preventivi che tengono conto dei bisogni dei genitori e delle famiglie anche di quelle straniere, valorizzando il tessuto e la rete relazionale; - mirare interventi per genitori di adolescenti e preadolescenti segnalati dall'istituzione scolastica, fermati dalle Forze dell'Ordine, o per genitori di figli minori segnalati dalla Prefettura; - finalizzare e sperimentare percorsi mirati a includere i genitori in percorsi di socializzazione e/o supporto a livello territoriale dell'associazionismo famigliare già presente

Tipologia di intervento Potenziamento del sostegno e valorizzazione del ruolo educativo Percorsi di socializzazione

11.1- INTERVENTO DI PREVENZIONE DIPENDENZE RIVOLTO ALLA

POPOLAZIONE GIOVANILE

Programmare un percorso di prevenzione diretto a questo specifico target, significa interagire con le realtà nelle quali i giovani si ritrovano: dai luoghi di lavoro, del divertimento, del tempo libero (social network-facebook -condivisione di contenuti, creazione e mantenimento di relazioni) alle realtà aggregative e dell' extrascuola. A partire dall'analisi dell'abuso di droga-alcol e dalla rilevazione dei fattori di rischio della comunità è possibile promuovere una maggior consapevolezza della comunità sulla natura e gravità del problema e orientare la programmazione verso i bisogni della comunità. Il SERD rilevata la gravità del fenomeno d'abuso descritta semestralmente sul Report Osservatorio delle Dipendenze Patologiche redatto da questo SERD e documenta dagli esiti della Campagna Informativa ALCOL realizzata annualmente da questo SERD durante il mese della prevenzione -alcol, intende promuovere un intervento ponendo attenzione sia alle droghe legali sia a quelle illegali all'interno di specifici contesti di ritrovo giovanile. L'intervento preventivo proposto sarà rivolto alla popolazione giovanile che frequenta le società sportive o le palestre, con l'obiettivo di ampliare il campo dell'intervento alla riduzione del consumo di sostanze legali (alcol e farmaci). Molteplici ricerche e l'esperienza diretta di chi lavora sul campo ci fanno considerare l'utilizzo di sostanze a scopi prestazionali come parte di un più ampio atteggiamento dei giovani e dunque l'utilizzo di sostanze dopanti ha molti elementi di trasversalità con il più grande tema delle sostanze di abuso.

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Gli operatori del SERD intendono proporre un percorso informativo-formativo pensato per i dirigenti e gli allenatori delle Società Sportive con l'obiettivo di costruire in collaborazione concrete azioni di prevenzione che abbiano come destinatari i giovani iscritti presso le singole società sportive. Si prevede l'ingaggio di “figure-chiave” appartenenti al contesto dei destinatari dell'intervento da intendersi come “ moltiplicatori dell'azione preventiva” in quanto previa formazione saranno dotate di adeguate conoscenze e competenze finalizzate ad azioni di tipo preventivo da realizzare nel contesto al quale appartengono. Il SERD in accordo con le società sportive, accrescendo il proprio grado di conoscenza dei bisogni giovanili, stimolerà le potenzialità preventive su iniziative integrate e sinergiche a livello locale, che rafforzino le attitudini antidroga e l'impegno dei giovani contro l'abuso di droga. In tal senso, superando la logica dell'intervento spot, i vari punti di riferimento sportivo per i giovani potranno diventare ambiti di prevenzione adottando “dispositivi ambientali”, strutturali e comunicativi capaci di promuovere salute e sicurezza in chi li frequenta. L’iniziativa intende fornire a tutte le realtà sportive, strumenti di comunicazione validi (cartelloni, depliant, opuscoli, questionari, siti Internet) che possano incidere efficacemente a modificare stili di vita dannosi.

TAV. D- ATTIVITA’ DI PREVENZIONE RIVOLTA ALLA POPOLAZIONE

GIOVANILE

Destinatari Finali Giovani Destinatari Intermedi Allenatori e dirigenti sportivi Dipartimenti coinvolti

Dipartimento Dipendenze Dipartimento Prevenzione

Setting Palestre e Società Sportive Alleanze Esterne Terzo Settore

Enti Locali Area di intervento prioritari

Prevenzione delle dipendenze e riduzione del consumo di sostanze legali (alcol, farmaci e doping...)

Tipologia di intervento Percorsi formativi- informativi e iniziative rivolte ai giovani finalizzate al rafforzamento delle attitudini antidroga e al potenziamento dell'impegno personale contro l'abuso di droga

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