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Ufficio stampa Rassegna stampa venerdì 21 ottobre 2011 Pagina 1 di 19

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Ufficio stampa

Rassegna stampavenerdì 21 ottobre 2011

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Il Resto del Carlino Bologna

Il Sole 24 Ore

Italia Oggi

La Repubblica Bologna

INDICE

«Poco tutelate le minoranze»21/10/11 Politica locale 3

Incontro con Marco Cobianchi21/10/11 Cultura e turismo 4

Tagli ai ministeri, stralciate otto norme21/10/11 Pubblica amministrazione 5

Brunetta con una mano semplifica ma con l'altra complica21/10/11 Pubblica amministrazione 6

Compromesso sui pagamenti p.a.21/10/11 Pubblica amministrazione 7

Niente Scia per occupazioni e pubblicità sulle strade21/10/11 Pubblica amministrazione 8

Assunzioni, si volta subito21/10/11 Pubblica amministrazione 9

City manager con la laurea21/10/11 Pubblica amministrazione 10

Un Patto regionale double face21/10/11 Pubblica amministrazione 11

Ai centri di raccolta dei Raee contributi per 30 milinoi21/10/11 Ambiente, Pubblica amministrazione 12

Incentivi fuori dai tagli, restano ancora dubbi21/10/11 Pubblica amministrazione 13

Fonti rinnovabili, aiuti ai comuni21/10/11 Ambiente, Pubblica amministrazione 14

Commissioni al restyling21/10/11 Pubblica amministrazione 15

P.a., l'efficienza parte dall'anagrafe21/10/11 Pubblica amministrazione 17

Quei capi firmati a metà prezzo tutti in fila per andare all’outlet21/10/11 Cronaca 18

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«Poco tutelate le or e» L'Unione ad Anzola, ai dibattito più politici che gente comune

dì PIER LUIGI TROMBETTA

ANZOIA —

UNA sessantina di persone, ol.tre la metà addetti ai lavori, hanno partecipato l'altra sera nel munici-pio di Anzola, all'incontro sull'Unione dei Comuni di Terre d'Acqua (Anzola, Calderara, Cre-valcore, Sala, Sant'Agata, Persice-to). Al tavolo dei relatori i sindaci Loris Ropa, Claudio Broglia, Ire-ne Priolo, Valerio Toselli. e il vice sindaco Tommaso Cotti. Ospite Carlo Castelli, primo cittadino di Budrio, ente locale che già aderi-sce all'Unione delle Terre di pia-nura. Castelli, ha detto che l'Unio-ne funziona e che - forse - aderirà

anche Castenaso. Ropa ha spiega-to cosa sarà il nuovo Comune, co-me funzionerà, quali rapporti avrà con i cittadini, cosa si propo-

PREOCCUPATi Dalta platea il timore dette opposizioni di essere poco rappresentate

ne di fare. I sei Comuni conserve-ranno l'attuale autonomia e le at-tuali strutture. In sostanza è una scelta per continuare a dare ai cit-tadini gli stessi servizi in un mo-mento difficile ed è necessario su-

perare il 'patto di stabilità' per in-vestire in opere che potrebbero muovere l'economia.

DALLA platea è stato contestato il fatto che la presenza delle oppo-sizioni nel nuovo consiglio non sarà equilibrata. In un altro inter-vento è stato detto che si crea un ulteriore organo burocratico quando, al contrario, la gente chie-de di abbattere i costi d'ella politi-ca. Infine, per Loris Marchesini (capogruppo Pd di Anzola) è giu-sto unirsi. Perché è l'unico modo per fronteggiare la crisi. E l'Unio-ne rappresenta una buona parten-za per costruire le buone ammini-strazioni di domani.

L'assemblea ascolta relatori

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press unE 21/10/2011

n Resto del Carlino

BOLOGNA

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Riparte la terza edizione di 'Dialoghi aChiarelettere' . Nel corso dellarassegna vengono presentati autor ie libri editi dalle case editric iChiarelettere . Stasera alle 21 alla cas adei Popolo di Anzola, Marco Cobianchi ,giornalista di Panorama presenta i lsuo libro Mani Bucate'

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press unE 21/10/2011

Il Sole12

Legge di stabitità Schifani apre la sessione di bilancio a Palazzo Madama

Tagli ai ministeri, stralciate otto norme ROMA

Il termine dí 120 giorni per le impugnazioni sulle progressioni di carriera nella Pa così come per le domande di risarcimento del danno non patrimoniale derivan-te da provvedimenti dell'Ammini-strazione abbandonano subito dalla legge di stabilità. Ieri il presi-dente del Senato, Renato Schifa-ni, nell'aprire ufficialmente la ses-sione di bilancio 2ou, ha stralcia-to otto commi del Ddl di stabilità. Commi che, ha sottolineato Schi-fani, «andranno a costituire auto-nomi disegni di legge».

Il ddl - secondo il presidente di. Palazzo Madama - è nel suo com-

ples so in linea con le prescrizioni previste per la legge di contabilità e finanza pubblica di divieto di in-trodurre norme che presentino carattere ordinamentale ovvero organizzatorio, fatta eccezione per le otto disposizioni stralciate.

Alla luce del parere formulato dalla commissione Bilancio del Senato, oltre alle disposizioni sul-la Pa (commi 48 e 49), saltano al-tri 6 commi dell'articolo 4 relativi ai tagli di spesa per i ministeri: il comma 32, che autorizza l'adozio-ne di regolamenti in materia di as-sistenza fiscale; i commi 42 e 43, sui contratti di programma e ser-vizio tra Stato ed Enav; il comma

45 sul comitato di gestione del Territorio; il comma 46 che auto-rizzava i Monopoli di Stato a chiu-dere in via transattiva le contro-versie sulle scommesse ippiche; il comma 92 sull'assunzione di personale presso la Soprinten-denza speciale per i beni archeolo-gici di Napoli e Pompei.

Intanto ieri, il ministro della Di-fesa, Ignazio La Russa, nel presen-tare il calendario dell'esercito 2012, ha reso noto che il suo dica-stero ha già tagliato spese per 1,2

miliardi a fronte di una riduzione richiesta di 1,4 miliardi.

M. Mo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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press L.IfE21 /10/2011 ItaliaOggi

Brunetta con cena mano semplificama con l'altra complica

Se due negazioniaffermano, due semplificazio -ni complicano . Lo schema di decreto sviluppo ,alla ricerca della riduzione degli adempimentiburocratici, così come vuole il ministro dell afunzione pubblica Renato Brunetta, crea nonpoca confusione nell'ambito della procedur adi gara d'appalto, rendendo inestricabile lemodalità con le quali controllare il possess oin capo alle imprese aggiudicatarie dei requi-siti di moralità, tecnici e finanziari per poterstipulare il contratto .

Da un lato, infatti, il decreto intende elimi-nare le certificazioni come mezzi di comprovadel possesso di determinati requisiti, da uti-lizzare per entrare in contatto con la pubblic aamministrazione .

L'articolo 61 dell'attuale schema del decret odispone espressamente che le certificazion irilasciate dalla p.a . in ordine a stati, qualitàpersonali e fatti sono valide e utilizzabili «sol onei rapporti tra privati» . Aggiungendo, concoerente consequenzialità che «nei rapporticon gli organi della pubblica anuninistrazion ee i gestori di pubblici servizi i certificati e gl iatti di notorietà sono sempre sostituiti dall edichiarazioni» sostitutive di certificazioni edell'atto di notorietà .

Per completare l'opera, il decreto impone, apena di nullità, di inserire in ogni certificato ladicitura attestante che il documento non poss aessere prodotto agli organi della p .a., obbligaa effettuare i controlli delle dichiarazioni me -diante accesso diretto alle banche dati, preve -dendo sanzioni nei confronti dei dirigenti chemanchino di rispettare il precetto .

Tuttavia, l'articolo 89 del de-creto modifica l'articolo 48 de ldlgs 163/2006, norma finalizza-ta a regolamentare i controllisui requisiti delle imprese ap-paltatrici. Allo scopo di velo -

Supplemento a curadi FRANCESCO CERISANO

[email protected]

cizzare tale passaggio, si stabilisce di limitarealla sola impresa aggiudicataria le verifiche ,e non più di estenderle anche alla seconda Ingraduatoria.

Infatti, si inserisce un comma 2-bis nell'ar-ticolo 48, ai sensi del quale «le stazioni appai-tanti richiedono al solo operatore economic oaggiudicatario la presentazione della docu-mentazione probatoria dei requisiti» .

Ma è qui che emerge la contraddizione intermini . Nel caso degli appalti quanto stabilit oprima sul valore delle dichiarazioni sostitutiv enon vale più. Perfino i certificati riacquistanoil loro potere probatorio in via esclusiva . Moltidei requisiti richiesti all'aggiudicatario sonocomprovati proprio da certificati : altro nonè, infatti, il Dnrc, ma anche il casellario giudi-ziale o l'attestazione del rispetto delle norm esul diritto al lavoro dei disabili . Per effettodel decreto sviluppo, tuttavia, quei certificat inon potrebbero essere esibiti alle pubblich eamministrazioni e dovrebbero essere dotati ,del resto, della dicitura vista sopra .

Per acquisire, dunque, la documentazione acomprova del possesso dei requisiti, i dirigentidelle pubbliche amministrazioni non potreb-bero che violare le norme sulla semplificazio -ne disposte dal decreto .

Un cortocircuito che può risolversi solo im-ponendo la messa in rete telematica di tutt ele banche dati e prevedendo sempre e solol'accesso diretto, senza oneri, delle ammini-strazioni che gestiscono le procedure ai dat iposseduti dalle amministrazioni da consul-tare. In mancanza di questo, il rischio è ch e

la semplificazione, giustoobiettivo da perseguire, ri-marrà sempre un proclam agiustissimo, ma difficile d arealizzare concretamente .

Luigi Oliveri

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press LITE21 /10/2011

ItaliaOggi

DECRETO SVILUPPO/ Le misure allo studio per favorire la liquidità delle imprese creditric i

Compromesso sui pagamenti p.a.Certificazione debiti facoltativa . Ma il rifiuto va motivato

V

V

DI FRANCESCO CERISANO

Certificazione dei debitidella p.a . facoltativa ,ma con obbligo di mo-tivazione in caso di di-

niego. È questo il compromess osu cui i tecnici del Mef e delministero della semplificazio-ne, al lavoro sul prossimo de-creto sviluppo, stanno trovandola quadra per rivitalizzare l enorme sui ritardati pagamen-ti nei confronti delle imprese .Una soluzione intermedia tr aciò che la legge (art . 9, comm a3-bis del dl 185/2008, conver-tito nella legge n . 2/2009) dicegià oggi, (senza peraltro ave rottenuto grandi risultati, vistolo stato di perenne sofferenza

in cui versano le aziende chelavorano con la pubblica am-ministrazione) e le proposte d imodifica avanzate da Rober-to Calderoli, ma frenate dall aRagioneria dello stato.

Il ministro della semplifica-zione avrebbe voluto obbligaregli enti locali, le regioni e gl ienti della sanità indebitat icon le imprese a certificare icrediti delle aziende in mododa favorirne la cessione allebanche. Ma dopo i rilievi de ldipartimento guidato da Ma -rio Canzio sui possibili effettifinanziari di una modifica cos ì«spinta» si è preferita una so-luzione soft .

La certificazione dei crediticerti, liquidi ed esigibili reste-

rà facoltativa ma con l'obbligoin caso di rifiuto di spiegare i lperché .

Una modifica apparentemen-te piccola, ma che combinat acon l'altra novità in cantiere (i lvisto della Ragioneria comuna -le sulla copertura finanziari adelle opere dovrà essere datonon solo per competenza, maanche per cassa) dovrebbe for-nire alla certificazione dei cre-diti un'accelerazione decisiv aper dare una boccata d'ossige-no al sistema produttivo .

Inoltre, la naturale ritrosi ada parte delle banche ad accet-tare la cessione dei crediti saràsuperata inserendo l ' impegnoa non opporsi alla cessione trai requisiti previsti per aggiu-

dicarsi il servizio di tesoreri adegli enti . La certificazione de icrediti non è però l'unico tem aal centro dei tavoli tecnici d iquesti giorni . A tenere bancoè ovviamente il patto di sta-bilità 2012 i cui contorni sonodiventati quantomai nebulos idopo i rilievi di Corte conti eEurostat (si veda Italia Oggidel 19/10/2011) che mettonoin discussione la possibilit àper comuni, province e region idi scontare dagli obiettivi 2012la propria quota del gettito del-la Robin tax. I nodi dovrann oessere sciolti a breve perchédi certo la disciplina del nuovopatto verrà inserita come emen -damento al disegno di legge distabilità che inizierà il proprio

cammino parlamentare dal se -nato. Ieri il presidente di palaz -zo Madama, Renato Schifani ,ha dato ufficialmente il via all asessione di bilancio, disponend olo stralcio di otto commi dal ddl .Le norme, ha spiegato, «andran -no a costituire autonomi disegnidi legge» . Tra queste si segnala -no i commi 49 e 50 dell'articolo4, che introducono un terminedi 120 giorni per impugnare leprogressioni di carriera all'in -terno della stessa area nellepubbliche amministrazioni ,nonché per presentare le do-mande di risarcimento del dan-no non patrimoniale derivant eda provvedimenti dell'ammini-strazione. ©Riproduzione riservata

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Niente Scia per occupazioni e pubblicità sulle strade

Chi richiede l'autorizzazione all'occupazione della sede stra-dale per effettuare lavori o per necessità diverse anche di carattere commerciale deve sempre ottenere una regolare li-cenza rilasciata dall'ente proprietario della strada che non può essere sostituita dalla Scia. E questa indicazione riguarda an-che la pubblicità stradale e in generale tutte le autorizzazioni necessarie per l'uso delle strade e delle relative pertinenze. Lo ha messo nero su bianco il ministero dei trasporti con il parere n. 4928 del 5 ottobre 2011. Un comune della riviera romagnola ha richiesto al ministero dei trasporti se la semplificazione introdotta nell'art. 19 della legge 241/1990 con l'avvento della segnalazione certificata di inizio attività possa interessare anche il codice della strada e in particolare le ordinanze e le autorizzazioni disciplinate dall'art. 26 del dlgs 285/1992. A parere dell'organo centrale di via Caraci non ci sono dub-bi di sorta. La semplificazione introdotta progressivamente nella legge 241/1990 negli ultimi due anni non interessa la disciplina dei provvedimenti da adottare per la regolamenta-zione del traffico e neppure quella per il rilascio delle licenze necessarie per occupare strade, impiantare manufatti ed ef-fettuare interventi. Il nuovo articolo 19 della legge 241/1990, specifica letteralmente che «ogni atto di autorizzazione il cui rilascio dipenda esclusivamente dall'accertamento di requisiti e presupposti richiesti dalla legge o da atti amministrativi a contenuto generale, e non sia previsto alcun limite o contin-gente complessivo o specifici strumenti di programmazione settoriale per il rilascio degli atti stessi, .è sostituito da una segnalazione dell'interessato, con la sola esclusione dei casi in cui sussistano vincoli ambientali, paesaggistici o culturali e degli atti rilasciati dalle amministrazioni preposte alla difesa nazionale, alla pubblica sicurezza, all'immigrazione, all'asilo, alla cittadinanza». Le autorizzazioni e le concessioni rilasciate ai sensi dell'art. 26 del codice della strada, conclude il parere ministeriale, sono riferite a nonne riguardanti la costruzione e la tutela delle strade. Ovvero sono atti che interessano la pubblica sicurezza e la cittadinanza. Per questo motivo spe-

cificamente esclusi dall'ap-plicazione della disciplina introdotta con la segnala-zione certificata di inizio attività.

Stefano Manzelli Riproduzione riservata

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Compromesso sui 1,2g:tumulti p.a.

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ItaliaOggi

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Gli enti locali possono disapplicare immediatamente le pronunce, restrittive della Corte conti

Assunzioni, si volta pagina. Subito Il limite del 20% non si applica ai contratti a termine

DI LUIGI OLIVERI

D isapplicabili da subito le pronunzie della Corte dei conti secondo le qua-li il limite delle assun-

zioni pari al 20% del costo delle cessazioni degli anni precedenti si applicherebbe anche alle as-sunzioni a tempo determinato I lavori preparatori alla legge di stabilità, e in particolare la relazione tecnica allegata, che smentiscono sul punto le conclu-sioni della magistratura conta-bile, consentono agli enti di non tenere conto di tali conclusioni, senza dover necessariamente aspettare l'approvazione del te-sto normativo.

La relazione tecnica, com-mentando l'articolo 4, comma 110, dell'attuale testo del ddl di

stabilità precisa che «la norma interviene attraverso una par-ziale modifica dell'art. 76 del dl n. 112/2008, convertito nella legge n. 133/2008, e successive modificazioni. In particolare: la lettera a) interviene in materia di assunzioni del sistema degli enti locali - integrando l'art. 76, comma 7, del dl 112 - ed è intesa a offrire un'interpretazione uni-voca della norma di cui trattasi, specificando che la disciplina assunzionale ivi prevista per regioni ed enti locali si riferi-sce alle sole assunzioni a tempo indeterminato. La disposizione, configurandosi come interpreta-tiva, non comporta oneri a carico della finanza pubblica».

Se già il testo dell'articolo 4 del ddl è chiarissimo, poiché inserisce nell'articolo 76, com-

ma 7, della legge 133/2010 la precisazione che il tetto del 20% si applica solo ai contrat-ti a tempo indeterminato, an-cor più lineare è l'indicazione data dalla relazione tecnica. La quale espressamente rivela l'in-tento del legislatore di «offrire un'interpretazione univoca», con chiaro indiretto riferimento alle .contrastanti posizioni espresse, sul merito, anche nell'ambito delle stesse sezioni regionali di controllo della Corte dei conti. Non solo: la relazione conside-ra altrettanto esplicitamente la norma come «interpretativa», certo allo scopo di chiarire la sua neutralità sul piano dei co-sti, ma finendo per qualificarla indirettamente come disposizio-ne di interpretazione autentica, che pone nel nulla dall'origine le

letture di segno contrario san-cite dalla deliberazione 46/2011 delle sezioni riunite e recentis-simamente confermate dalla se-zione Lazio con deliberazione 12 ottobre 2011, n. 59, certamente antecedente all'iniziativa legi-slativa. Sul piano operativo, pru-denza potrebbe consigliare alle amministrazioni di attendere l'approvazione del testo di leg-ge e così agire libere dagli effetti vincolativi derivanti dalla lettu-ra restrittiva della magistratura contabile. Tuttavia, occorre ri-cordare che le sezioni della Cor-te dei conti esprimono pareri, non emettono sentenze, né tanto meno possono creare diritto (an-che se la deliberazione 46/2011 ha, in effetti, introdotto elementi di novità nella disciplina delle assunzioni, non sussistenti nella

norma). Si tratta di un'attività collaborativa, svolta ai sensi dell'articolo 7, comma 8, della legge 131/2003. In quanto pare-ri, essi non sono ovviamente vin-colanti: si tratta di una funzione di amministrazione consultiva, volta a meglio chiarire aspetti controversi di una disciplina agli organi competenti, i quali resta-no comunque integralmente re-sponsabili comunque delle scelte amministrative concretamente adottate. Ivi comprese, quelle di non aderire ai pareri espressi, con l'onere di fornire ampia ed approfondita motivazione che espliciti le ragioni di tale even-tuale decisione.

I pareri delle sezioni resta-no, dunque, comunque fonti di interpretazione e non fonti di produzione del diritto.

Pagina 38 ssiniziimi. si vol a pagina. Sn Int°

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press LITE21/10/2011

ItaliaOggi

La Corte conti Toscana bacchetta un ente

City managercon la laurea

DI ANTONIO G. PALADINO

Negli enti locali, le fun-zioni di city managerrichiedono per il lor outile svolgimento, il

possesso del titolo accademico, dacui non si può prescindere. Infat-ti, in relazione a tale incarico, l apubblica amministrazione loca-le è chiamata a remunerare nonuna prestazione qualsiasi, ma laspecifica prestazione di un con-tratto di alta dirigenza, con stan-dard qualitativi, quantitativi e d iprofessionalità ben determinati.Mancando tali parametri, ovverol' adeguata preparazione cultu-rale, la prestazione lavorativa èdel tutto inadeguata alle esigen-ze dell'amministrazione . Così l aCorte dei conti Toscana, nel testodella sentenza n. 363/2011, conla quale ha condannato gli examministratori del comune d iPontassieve, a rifondere le cassecomunali del danno patito per leindebite erogazioni stipendiali afavore dell'ex direttore generaledell'ente, nominato dalla giuntanonostante lo stesso fosse sprov-visto del diploma di laurea .

La figura del direttore genera-le dell'ente locale è un incarico«indubbiamente concepito dallegislatore» in termini di alt aprofessionalità ed elevato livel-lo culturale. Per queste figure ,la p .a . è chiamata pertanto a re-

munerare non una prestazion equalsiasi, ma una in particolare ,caratterizzata da elevati livellidi qualità e professionalità .Ora, mancando la preparazion eculturale la prestazione lavora-tiva è del tutto inadeguata all eesigenze dell'amministrazion epubblica e la controprestazione ,ovvero la retribuzione, non è cor-relata alla prestazione che vien erichiesta .

Senza dimenticare, rileva il col-legio, che è avvenuta la manifestaviolazione di norme di legge . Ov-vero degli articoli 19 e 28 del dlgsn . 165/2001, dalla cui lettura s ievince che il possesso della laureadeve considerarsi requisito cultu-rale obbligatoriamente richiestoper l'accesso, a qualunque titolo,alla dirigenza. E questo sia per leamministrazioni centrali che perquelle locali. Il titolo accademico ,ha concluso il collegio, lungi da lcostituire una mera formalità ,deve ritenersi come metro di va-lutazione della legittimità e dell acongruità della spesa pubblica ,a fronte della scelta dell'organodi vertice politico. Nell'affida-mento di un incarico di direttoregenerale vi è una discrezionalitànella scelta, ma questa non devericadere nell 'arbitrio, in quantola natura fiduciaria dell'incarico«deve comunque cedere all'accer-tamento dei requisiti accademicie professionali» .

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pressLITE21/10/2011

ItaliaOggi

Entro il 31 ottobre i governatori dovranno definire gli interventi . Piemonte e Lazio in pole

Un Patto regionale double faceCompensazioni verticali oli, quelle orizzontali sono a rischi o

CHI HA REGIONALIZZATO IL PATTODI MATTEO BARBERO

Entro il 31 ottobre le re-gioni dovranno definir eil menù degli interventifinalizzati ad alleggerire

il Patto di stabilità interno deglienti locali. Dei due strumenti adisposizione dei governatori, laparte del leone spetterà al Pattoverticale, mentre il suo omologoorizzontale sembra destinato adun mezzo fallimento .

Patto verticale. Non sono po-che le regioni disposte ad accetta -re un peggioramento del proprioobiettivo di Patto per alleviarequello di province e comuni. Inpole position troviamo ancorauna volta il Piemonte, da sem-pre all'avanguardia in materia:già a luglio la giunta guidata daRoberto Cota aveva messo sulpiatto un plafond da 250 milionidi curo, che ora potrebbe essereulteriormente incrementato .

Complessivamente ancora piùsostanziosa l'operazione in corsodi definizione nel Lazio, che po-trà contare su una dote di 45 0milioni, comprensivi, però, anchedegli spazi recuperati via Patt oorizzontale (che in questa regione

PiemonteLazio

LombardiaEmilia-Romagna

ToscanaLiguri aUmbriaVenetoPuglia

sembra funzionare meglio che al -trove, anche grazie alla presenzadi ben 32 enti locali virtuosi checederanno una quota del propri oobiettivo).

Più contenuti ma tutt'altro cheirrilevanti gli interventi delle al -tre regioni. Se laLombardia hagià deliberato un plafond di 70milioni, l'Emilia-Romagna staper varare un intervento da circa100 milioni, mentre la Toscanane ha messi a disposizione 55 .

Ancora da quantificare, invece,lo sforzo delle regioni più piccole,come Liguria e Umbria.

E interessante notare com equest'anno la generosità abbiacontagiato anche regioni fin quipiuttosto restie ad allentare icordoni della borsa: è il caso delVeneto (che negli anni scorsiaveva addirittura deliberato insenso contrario all'attuazione delPatto verticale e che ora potreb-be elargire una cinquantina di

IMPORTO IN MILIONI DI EUR O2504507010055in corso di quantificazion ein corso di quantificazion ein corso di quantificazion ein corso di quantificazione

milioni), ma anche della Puglia(in passato frenata dalle difficol-tà a rispettare il proprio stess oPatto).

Certamente, quindi, nel 201 1si supererà ampiamente il risul-tato realizzato un anno fa, allor-ché le regioni liberarono risors eper poco più di 500 milioni.

Patto orizzontale . In quest ocaso le performance sono decisa-mente meno esaltanti . In parte lacausa va-ricercata nella diversastruttura del Patto di province ecomuni, che essendo ancorato a dobiettivi di saldo (mentre quellodelle regioni si basa sui tetti dispesa) pone maggiori difficoltà d iprogrammazione. Ma certamentepesano anche il ritardo con cui èstato emanato il decreto del Mefrecante la disciplina del meccani -smo (si veda l'altro articolo in pa -gina) e la notevole complessità d iquest'ultima . Essa, infatti, impo-ne agli enti locali che beneficianodi una quota di obiettivo cedutoda altri enti locali di restituirlainteramente entro il biennio suc-cessivo, accollandosi una sorta didebito, per di più a tasso variabi-le, non essendo certa l'entità del -la correzione richiesta negli anni

a venire . Ecco perché, a parte lagià segnalata eccezione del Lazio,in molti territori si sta manife-stando, oltre che (come prevedibi -le) una carenza di offerta, ancheuna paradossale carenza di do -manda. Un effetto, quest'ultimo,certamente inatteso, consideratala «fame» di spazi finanziari cheattanaglia la maggior parte deicomuni e delle province .

Se il decreto arriva a temposcaduto. I comuni e le provinceche prevedono di conseguire undifferenziale positivo o negativorispetto al proprio obiettivo diPatto comunicano alle region ientro il 15 ottobre l'entità degl ispazi finanziari che sono dispostia cedere o di cui necessitano e lemodalità di recupero o cessionedei medesimi spazi nel bienniosuccessivo. Lo prevede il decretodel Mef che detta le linee guidadel Patto orizzontale, che però èarrivato in G. U solo il 18 ottobre .Ecco perchè alcune regioni (adesempio la Lombardia) hann oprevisto un piccolo slittament odella scadenza (peraltro non con -sentito dalla lettera del decretoritardatario) . Ma le regioni han -no tempo solo fino al 31 ottobre .

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Fonti rinnovabili. aiuti ai confluii

press unE 21/10/2011

ItaliaOggi

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I chiarimenti delle sezioni unite non sciolgono tutti i nodi

Incentivi fuori dai tagli, restano ancora dubbi DI GIUSEPPE RAMBAUDI

li incentivi alla realizzazione di opere pubbliche derogano al tetto al fondo, al

ari di quelli per gli avvocati dipendenti e dirigenti (per costoro si deve però chiarire

se ci si riferisce solamente alla condanna dell'altra parte al rimborso delle spese o anche alle cifre da corrispondere in caso di semplice vittoria), mentre gli incentivi al personale dell'ufficio tributi per il recupero di evasione Ici e quelli destinati ai vigili provenienti da sponsorizzazioni non possono dero-gare tale tetto. Sono queste le indicazioni dettate dalle sezioni riunite di controllo della Corte dei conti n. 51 dello scorso 4 ottobre. Rimane da chiarire, sulla base dei principi dettati dalla deliberazione, se la deroga al tetto del fondo 2010 si può estendere ai compensi per i vigili derivanti da una quota dei proventi delle sanzioni per le inosservanze al codice della strada, nonché ai risparmi nella utilizzazione del fondo del 2010, a quelli provenienti dallo stra-ordinario non utilizzato nell'anno precedente e alla utilizzazione dei commi 2 e 5 del Ccnl 1/4/1999.

Le sezioni riunite di controllo della Corte dei conti hanno ritenuto che le risorse provenienti dall'in-centivazione per la realizzazione di opere pubbli-che vadano escluse dal tetto al fondo per le risorse decentrate, in quanto destinate «a remunerare prestazioni professionali tipiche di soggetti indivi-duati o individuabili». Si deve ritenere, ma mancano indicazioni espresse, che le stesse considerazioni si debbano applicare anche alla incentivazione per la progettazione di strumenti urbanistici. Le stesse ragioni consentono la deroga anche per le risorse destinate alla incentivazione degli avvocati dipen- • denti o dirigenti: al riguardo si deve evidenziare che il parere non chiarisce se tale deroga si applichi solamente ai compensi provenienti dalla condan-na dell'altra parte al rimborso delle spese legali

o anche quelli da riconoscere nel caso, molto più frequente, in cui l'altra parte sia condannata, ma le spese sono rimborsate. Infatti, nella parte iniziale del parere, quella in cui si riassume il quesito, ci si riferisce solamente alla prima possibilità, mentre nella parte finale, in cui dettano le indicazioni, il riferimento è generico. Il parere esclude espressa-mente dalla deroga, nonostante questi compensi siano destinati anch'essi a gruppi predeterminati di dipendenti, quelli per gli uffici tributi a seguito del recupero di evasione Ici e quelli per i vigili a seguito di sponsorizzazioni private della loro atti-vità. Mancano indicazioni per i compensi previsti dall'articolo 208 del codice della strada per i vigili provenienti da una quota dei proventi delle san-zioni per le infrazioni alla circolazione stradale (tema su cui abbiamo pareri diversificati tra le sezioni regionali della magistratura contabile): sulla base dei principi dettati dal parere sembra doversi ritenere applicabile la deroga anche in questo caso. Principio che, per le stesse ragioni, si deve ritenere applicabile anche ai compensi provenienti dall'Istat per il censimento.

Rimangono i dubbi su altre componenti del-la parte variabile del fondo, in particolare per le economie derivanti dalla mancata integrale applicazione del fondo dell'anno precedente (per la sezione di controllo della Corte dei conti della Puglia si applica una deroga) e per i risparmi sul lavoro straordinario dell'anno precedente. Da evidenziare infine che sicuramente l'aumento del fondo sulla base della utilizzazione dei commi 2 (incremento fino all'1,2% del monte salari 1997 per il miglioramento della qualità dei servizi) e 5 (incremento per l'attivazione di nuovi servizi) del Ccnl 1/4/1999 è vietato se si eccede il fondo 2010. Per il divieto di utilizzazione in aumento del citato comma 2 si era espressa la Corte dei conti della Lombardia.

Pagina 39 Un Patto regionale doni&

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press L.IfE21 /10/2011 ItaliaOggi

Operativo il fondo europeo finanziato da Commissione Ue, Bei, Cassa depositi e Deutsche bank

Fonti rinnovabili aiuti ai comun iSul piatto 800 milioni per l'efficientamento energetic o

Pagina a curaDI ROBERTO I .ENZI

Eoperativo il Fondo europeoche finanzia l'efficienzaenergetica e le fonti rin-novabili, lanciato da Com-

missione europea, Banca europeaper gli investimenti, Cassa depo-siti e prestiti e Deutsche bank .L'accesso al fondo è riservato aenti locali, utilities, Energy ser-vice companies (Esco), operatoridi trasporto pubblico, associazio-ni di social housing operanti i ntutta Europa e, quindi, anche s ututto il territorio nazionale .

Il Fondo viene incontro allaforte richiesta degli enti pubblicidi finanziamenti per investire i nefficienza energetica. Il target delfondo è di 800 milioni di euro, chesarà raggiunto grazie all'apportodi investitori esterni rispetto a ipromotori che ne hanno versatiinizialmente 265 milioni .

Ad oggi i versamenti sonostati effettuati da Commissio-ne europea con 125 milioni dieuro, la Bei con 75 milioni dieuro, Cdp con 60 milioni di euroe Deutsche bank con 5 milionidi euro . I soggetti interessati

possono accedere al fondo inqualsiasi momento, rivolgen-dosi direttamente al gestoredel fondo Deutsche bank . Ilfondo finanzia direttamentei progetti di investimento, mapuò anche intervenire a favo-re di istituti finanziari localiper la creazione di strumentidi credito a favore dei sogget-ti beneficiari .

Finanziabili progetti diinvestimento fino a 25 mi-lioni di euro . Il fondo inter-viene a favore di progetti diinvestimento compresi in unrange tra 5 milioni di euro e25 milioni di euro . Intervie-ne a sostegno di progetti nelcampo dell'efficienza energe-tica e delle fonti rinnovabilidi energia . Il fondo si traducein finanziamenti che possonoavere durata fino a 15 anni .

Quali progetti posson oessere finanziati . Sono finan-ziabili investimenti per l'installa-zione di impianti da fonti rinno-vabili integrati in edifici pubblicie privati, nonché l'applicazione aquesti edifici di soluzioni di effi -cienza energetica anche basat esu tecnologie Ict. Possono anche

essere finanziati investimentiper la micro-cogenerazione e lacreazione di reti per il riscalda-mento/raffreddamento.

Sono ammissibili anche inter-venti per infrastrutture locali,quali per esempio installazio-ne di impianti di illuminazione

efficiente anche per il traffic ostradale, soluzioni per l'imma-gazzinamento dell'energia, in-vestimenti in efficienza e font irinnovabili che utilizzino le tec-nologie più avanzate . Non ven-gono trascurati neanche progett iper l'introduzione di trasporti

i

urbani puliti che consentanola sostituzione di mezzi cheutilizzano carburanti inqui-nanti tradizionali con carbu-ranti alternativi quali energiaelettrica e idrogeno. Per acce-dere al finanziamento, tutti iprogetti devono garantire unrisparmio di CO2 pari ad al-meno il 20%.

Come si accede al fondoIl primo passo per l'accesso

al fondo è quello di presenta-re un progetto di investimen-to direttamente alla Deutschebank, il gestore del fondo. A se-guito della presentazione delprogetto, il gestore effettuauna pre-analisi sull'ammissi-bilità dell'investimento in baseai criteri generali stabiliti dalfondo. In caso di esito positivo,l'ente passa alla presentazio-ne del progetto dettagliato, checomprende anche proiezioni

economico-finanziarie e dettaglitecnici. Se anche questa fase ri-sulta positiva, la pratica passaalla Commissione centrale delfondo per l'approvazione e lasuccessiva formalizzazione delfinanziamento.

-ORiproduzione riservata--O§

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CoLuAlissiolli al restylin

Il cambio di casacca richiede una revisione globale delle rappresentanze

Commissioni al restyling Se un componente transita in un altro gruppo

Qual è la procedura da applicare per la so-stituzione, nelle com-missioni consiliari, di

un consigliere uscito da un gruppo e transitato in un altro?

In base a quanto disposto dall'articolo 38, comma 6, del dlgs n. 267/2000, le com-missioni consiliari, una volta istituite sulla base di una fa-coltativa previsione statuta-ria, sono disciplinate dall'ap-posito regolamento comunale con l'inderogabile limite, posto dal legislatore, riguardante il rispetto del criterio proporzio-nale nella composizione. Ciò significa che le forze politiche presenti in consiglio devono essere il più possibile rispec-chiate anche nelle commissio-ni, in modo che in ciascuna di esse sia riprodotto il peso numerico e di voto.

Il legislatore non precisa come debba essere applicato tale criterio di proporziona-lità. È da ritenersi che spetti al regolamento, cui sono de-mandate la determinazione

dei poteri delle commissioni nonché la disciplina dell'or-ganizzazione e delle forme di pubblicità dei lavori, stabilire i meccanismi idonei a garan-tirne il rispetto.

Secondo l'univoco e consolidato indi-rizzo giurispruden-ziale, il criterio pro-porzionale può dirsi rispettato ove sia assicurata, in ogni commissione, la presenza di ciascun gruppo presente in consiglio in modo che, se uria lista è rappresentata da un solo consigliere, questi deve essere presente in tutte le commissioni co-stituite (Tar Lom-bardia, Brescia, 4/7/1992, n. 796, Tar Lombar-dia Milano, 3/5/1996, n. 567), assicurando una composizione delle commissioni proporzio-nata all'entità di ciascun grup-po consiliare.

Nel caso di specie, se lo sta-tuto, nel disciplinare le com-

missioni, stabilisce che queste debbano essere costituite con criterio proporzionale e il re-golamento comunale fissa la determinazione numerica dei

commissari, demanda ai grup-pi consiliari la designazione dei consiglieri incaricati di far parte delle commissioni consi-liari in rappresentanza dei sin-goli gruppi - in modo da garan-tire adeguata rappresentanza a ciascuno di essi - e stabilisce

il diritto di ogni consigliere a far parte di almeno una com- missione, ne consegue che gli eventuali mutamenti in corso di consiliatura nel rapporto

tra maggioranza e minoranza consi- liare, ovvero nella consistenza nume- rica dei gruppi, do- vrebbero implicare una revisione, a cura del consiglio comunale, degli as- setti preesistenti nelle commissioni consiliari, al fine di ripristinare il ri- spetto dei criteri a cui le stesse devono essere conformate.

In tale prospet-tiva, l'ipotesi del distacco di uno o più consiglieri dal

gruppo di appartenenza ori-ginaria per aderire o formare altro gruppo, va inquadrata nell'ambito di un riequilibrio generale degli assetti presenti nelle commissioni, e non già di mera sostituzione degli stessi.

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CoLalitissiolli al resi ylin

Resta rimessa all'autonomia organizzativa dell' ente locale l'individuazione, anche me-diante opportune integrazio-ni del regolamento comunale, del meccanismo tecnico - quale voto p1urimo, voto ponderato o altro - reputato maggior-mente idoneo ad assicurare a ciascun commissario un peso corrispondente a quello del gruppo che rappresenta.

Come rilevato nella citata sentenza del Tar Lombardia, Milano, n. 567/1996, infatti, il criterio proporzionale «è posto dal legislatore come direttiva suscettibile di svariate opzioni applicative, egualmente legit-time purché coerenti con la ra-tio che quel principio sottende, e che consiste nell'assicurare in seno alle commissioni la maggiore rappresentatività possibile».

LE RISPOSTE AI QUESITI SONO A CURA

DEL DIPARTIMENTO AFFARI INTERNI E TERRITORIALI

DEL MINISTERO DELL'INTERNO

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press L.IfE21110/2011

ItaliaOggi

I temi del 31 ° convegno nazionale Anusca che si svolgerà a Riccione dal 14 al 18 novembr e

P.a. l'efficienza parte- dall'anagrafeGullini: il. ruolo dei demografici non va sottovalutat o

DISILVIA ZINI .

Dobbiamo esser econsapevoli cheil nostro lavoro, avolte umile, spesso

sottovalutato, in realtà, rivesteun ruolo fondamentale non soloper il vivere Civile, ma per lasemplificazione dell'attività dell apubblica amministrazione. Allaluce di questo, la professionalitàdi chi opera nei demografici nonpuò e non deve essere sottovalu-tata e trascurata; la formazioneera e resta quindi un momentofondamentale per raggiungerel'obiettivo di una p .a. più efficientee meno costosa» . Si sintetizza cosìil pensiero del presidente AnuscaParide Gullini chiamato a pre-sentare l 'appuntamento associa-tivo e formativo più important edell 'anno. «Il convincimento chestiamo facendo qualcosa di im-portante per la collettività è unsentimento che abbiamo cercat odi fare diventare patrimonio co-mune degli operatori» . E il conve-gno nazionale sarà l'occasione perriaffermare e consolidare questaconsapevolezza. In un anno parti-

colarmente difficoltoso, sia per gliadempimenti censuari cui sonochiamati gli operatori, sia per itagli alle risorse, che colpiscono icomuni e la formazione in parti-colare, Anusca non intende ceder eil passo. Ancora una volta, il mini-stero dell'interno sarà presente inforze al convegno nazionale, con i lprefettoAlessandro Pansa, cap odipartimento degli affari interni eterritoriali, il suo vice il prefettoFrancesca Garufi, i due diret-tori dei servizi demografici, pre-fetto Giovanna Menghini e deiservizi elettorali, prefetto PaoloGuglielman, nonché i loro piùstretti collaboratori, che sarannopresenti in veste di coordinatoridelle varie sessioni e come relato -ri su temi di particolare attualità .Da non dimenticare che anche ilsottosegretario all'interno condelega per il settore specifico, ilsenatore Michelino Davico, hagià assicurato la propria presen-za all'inaugurazione dei lavori perportare il saluto del dicastero allaplatea degli operatori demograficipresenti. E un convegno che quin-di nasce sotto i migliori auspicidella fiducia delle più alte sfere

istituzionali del settore. Anuscacercherà di essere all'altezza met-tendo in campo un programmache presenta relatori di altissimolivello (esperti e docenti universi -tari) e temi attuali.

Ad aprire gli interventi del pri-mo giorno, dopo i saluti istituzio -nali e la tradizionale relazione delpresidente Gullini, sarà MariaEmanuelaMarinelli, archivistadi stato, che parlerà del primo or-dinamento di stato civile, all'albadell'Unità d'Italia. Anche il Con-vegno Anusca intende celebrareinfatti la ricorrenza dei 150 ann idello stato italiano.

Da un tuffo nel passato si pas-sa al futuro nell'intervento delprefetto Menghini che illustreràl'evoluzione del sistema Ina Saia,base della circolarità anagrafica ,individuata come traguardo di co-operazione fra le amministrazionipubbliche nel senso dell'ottimiz-zazione delle risorse : sarà l'oc-casione per una riflessione sullostato dell'arte e le prospettiveattese . Non mancheranno nep-pure gli approfondimenti riguar-do un tema sempre caldo, qualel'iscrizione anagrafica di cittadini

stranieri e comunitari, trattatarispetto molteplici aspetti, qualiil rapporto con le questure o l eproblematiche relative alla loroidentificazione . Piatto forte delconvegno sarà anche lo stato civi-le : oltre alle novità del massimariopresentate da Rosalia Mazza delministero dell'interno, ci sarà at-tenzione per ogni aspetto. Quindispazio alla cittadinanza (con spe-cifico riferimento alla sentenza diCassazione 4466/2009), alle que-stioni relative al riconoscimento ,alle convenzioni matrimoniali dicittadini stranieri e, ancora, allavalidità degli atti di stato civileche li riguardano: Una novitàassoluta del 2011 è un approfon-dimento del diritto islamico, chesempre più intreccia le propriesorti con l'attività degli operatoridemografici. Lorenzo Ascanio ,docente di diritto islamico all'Uni-versità di Macerata, intratteràla platea sulle linee principalirelative al diritto di famiglia . Lostesso sarà poi il docente in unadelle manifestazioni collaterali ,questa volta, sul tema di divorzi oe ripudio nei paesi del Nordafrica .Ricordiamo che anche quest'an -

no, il programma del Convegn onazionale prevede anche un ric-co carnet per quanto attiene gl iworkshop: fra gli altri, verrà trat-tato il tema dell'amministrazionedi sostegno, argomento piuttostocontroverso, l'imposta di bollo, o,ancora, trattati internazionali esentenze della Corte di giustizia.Tornando alla sala plenaria, unaltro degli argomenti forti sarà i lcensimento: oltre a un punto del-la situazione sui primi risultat ioperativi, da segnalare la tavolarotonda coordinata da AndreaMancini dell'Istat, che vedrà l apartecipazione di Manlio Cal-zaroni, sempre di Istat e Gior-gio De Rita, direttore Generaledi DigitPa. Ci sarà spazio ancheper l'elettorale, con la presenz ain forze della direzione centraledei servizi elettorali e per la poli -zia mortuaria (trattata anche insala collaterale con una carrella-ta di Graziano Pelizzaro sullerecenti regionali in materia dicremazione) . Ricordiamo che peruna visione del programma neldettaglio basta collegarsi al sitowww.anusca .it © Riproduzione riservata

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BRUNO MAGLI Aperto al pubblico dalle 10 alle 19, dal lunedì al sabato, lo spaccio è all'interno della sede dell'azienda in via Larga 33, in zona Roveri

Quei capi ati a metà prezzo tutti in fila per andare ali' outlet Guida ai negozi di moda più convenienti di città e provincia

MARIA SARA BERTUCCIOLI

PIÙ o u 'jet per tutti. In provincia sono una decina i negozi e spac-ci azienda ali con articoli a prezzi stracciati. Grandi marche di alta moda da Borbonese ad Allena Ferretti passando per Barbour e Woolrich, Con la crisi questi ne-gozi, che un tempo venivano chiamati "stock", sono presi d'assalto da gente di tutte le età: dai ragazzini di 14 anni alle si-gnore di 80 anni.

ll più conosciuto è il Caste! Guelfo stele Outlets all'uscita dell'autostrada di Castcl San Pietro. Una vera e propria citta-della con cento negozi di brand come Caivin Klein, Designai, Ferré, Guess, Nike e Pollini. In vendita la collezione della sta-gione appena passata con scon-ti che vanno da130 al 70%.

Grandi brand anche al Fa-shion Outlet di Anzola in via Emilia 73. Qui è possibile trova-re il campionario di Moschino e Gold Case, ma anche articoli di D&G e Cavalli con uno sconto anche del 50% sul prezzo origi-nale.

Non solo abbigliamento ma anche accessori e borse nello spaccio aziendale di Borbonese

e Redwall a Pianoro. «Qui in ne-gozio arrivano clienti di tutte le età: dalla ragazzina di 14 anni al-la signora di 80» spiega Simona, commessa dell'outlet. Musi co-me la ramo Sa tracolla "Mezzalu-na" e pochette ma anche cintu-re e accessori vari. Lo sconto va

da un minimo de130% a unmas-simo dei 50%.

Calzature di qualità a prezzi accessibili è quello che propone lo spaccio aziendale di. Bruno Magli, storica azienda bologne-se nata nel 1936. «Da quando è stata annunciata la chiusura

della fabbrica— racconta Carla, dipendente di Bruno Magli da trent'anni — siamo invasi: tan-tissimi arrivano per fare le scor-te». Calza utre per uomo e donna sia di fine serie che dell'anno scorso scontate al 50%. Tanti gli aficionado che per fare acquisti

allo spaccio arrivano da tutta Italia. Il giorno caldo è il sabato «quando in negozio si contano più di cento clienti» spiega Car-la.

Camicie, pantaloni, cappotti e maglioni di cachemire sconta-tifino al 15% e se sono di fine se-

rie al 50%.11 factory store John Ashfield in via Circonvallazione Italia 62 a San Giovanni in Persi-ceto offre ai clienti anche una tessera per accumulare sconti. «Il cliente abitatale del negozio — afferma una delle commesse — è dai 30 ai 50 anni: dal ragazzi-

no al dirigente deliaLamborghi-ni».

Il paradiso delle fashion vic -

tim, invece, è a Ca;;alecchio, in via Reno 7. Sotto Sotto è un ne-gozio storico dove è possibile acquistareun abito da sera diAl-berta Ferretti a 60 euro. Ma an-

che trovare jeans Cycle a 50, quasi la metà rispetto ai negozi. Poi Prada, Cucci, DondUp e J\4oncler a prezzi inferiori di quelli da cartellino.

Per chi invece sceglie la classi-cità di Ralph Lauren può optare per Freeport inviaAlban 2 a San

Giovanni in P ersiceto. La catena di °ittici, presente in tutta Italia, propone abbigliamento e calza-ture uomo donna e bambino con sconti dal 20 al 70%.

Barbour, Woolrich, Bd Bag-gies sono alcune delle firme

outlet diWp Store. Earn oso per

Scona ceMz: aR-3c:,:i

RIR WoschLw e ..3& raSIÙZ. 0%.%a.' ,AUZ

WP LAVORI IN CORSO Lo spaccio si trova in via Nuova 21 /d a Cadriano. È aperto dai mercoledì al venerdì dalle 11 alle 19, mentre i . sabato dalle 11 alle 18,30

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le sue file anche di due ore e con ingressi a determinati orari, Foutlet è preso d'assalto il saba-to per i prezzi convenienti dei giacconi e cappotti ma anche di calzature: Blundstone unadei-le griffe che si possono trovare all'interno dello store.

Tanta la scelta per l'intimo a prezzi scontati,Air outlet di lini-missimi eCalzedoniainviaBru-no Buozzi 31 a Cadriano ci sono articoli con prezzi a meno della. metà rispetto ainegozio.« Peran completo infimo da donna, reg-giseno e slip — spiega Va] erio„ commesso — si spendono 7 cu-ro e 50, innegozio solo ilreggise-no sarebbe costato 30 curo».

Prezzi convenienti anche al Gruppo Mete, in via Tri lussa 4 a Borgo Panigale. Intimo, pigia-m eria e costumi dabagno firma-ti Argentovivo, Bacirubati e Bili-pet sono gli articoli in ven dita ai-l'outlet. Pezzi di fine serie e della stagione precedente scontati come minimo del 50%. «Qui ab-bimi° venduto costumi di Ar-gentovivo a 18 euro — racconta Patrizia, una commessa d elr ou-de t . Innegozio costavano an-che più. di 100 curo».

(ha collaborato giorgia Editi Pier l; RPROD'UZ!ONE RSERVATA

JOHN ASNFEELD E' a San Giovanni in Persiceto ed è aperto al lunedì dalle 15,30 alle 19,30, da martedì a venerdì 9,30-19,30 e sabato 9,30-20

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BORBONESE Lo spaccio è a Pianoro, presso l'azienda in via Nazionale 22: è aperto da martedì a venerdì dalle 9,30 alle 18 e il sabato dalle 9 alle 18

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