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RADUNI REGIONALI GIOVANISSIMI ED ESORDIENTI PROGRAMMA TECNICO OPERATIVO 2005-2006 OBIETTIVI GENERALI: … perché anche i bambini “pattinatori” abbiano tutte le chance per una crescita sportiva adeguata e con prospettive verso l’alto livello… 1. L’ insegnamento del pattinaggio in linea rivolto alla fascia di età 8-11 anni, terrà conto che in questo periodo si strutturano le capacità coordinative generali, periodo individuato come “fase sensibile” o semplicemente periodo particolarmente predisposto per far acquisire coordinazione, la conoscenza di questa potenzialità insita in ogni ragazzo, non potrà esimere l’allenatore lungimirante a programmare piani di lavoro con alta componente coordinativa-tecnica. 2. La coordinazione in generale è ciò che ci fa osservare espressioni motorie realizzate in forma armonica, adeguatamente ritmate, successivamente si richiederà al pattinatore di eseguire la tecnica con “gestualità economica”. 3. L’insegnamento della tecnica, in questo periodo, dovrà avere un ruolo privilegiato e sarà una progressione didattica adeguata e condivisa a creare i presupposti per la costruzione del modello tecnico di riferimento. La coordinazione speciale sui pattini consentirà agli allievi di acquisire le abilità specifiche della disciplina. 4. La diversificazione dei metodi di insegnamento e l’utilizzo prevalente del metodo ludico garantiranno accelerazioni nell’apprendimento mantenendo viva la motivazione ed il piacere di pattinare. 1

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RADUNI REGIONALIGIOVANISSIMI ED ESORDIENTI

PROGRAMMA TECNICO OPERATIVO 2005-2006

OBIETTIVI GENERALI:… perché anche i bambini “pattinatori” abbiano tutte le chance per una crescita

sportiva adeguata e con prospettive verso l’alto livello…

1. L’ insegnamento del pattinaggio in linea rivolto alla fascia di età 8-11 anni, terràconto che in questo periodo si strutturano le capacità coordinative generali, periodoindividuato come “fase sensibile” o semplicemente periodo particolarmentepredisposto per far acquisire coordinazione, la conoscenza di questa potenzialitàinsita in ogni ragazzo, non potrà esimere l’allenatore lungimirante a programmarepiani di lavoro con alta componente coordinativa-tecnica.

2. La coordinazione in generale è ciò che ci fa osservare espressioni motorie realizzate

in forma armonica, adeguatamente ritmate, successivamente si richiederà alpattinatore di eseguire la tecnica con “gestualità economica”.

3. L’insegnamento della tecnica, in questo periodo, dovrà avere un ruolo privilegiato esarà una progressione didattica adeguata e condivisa a creare i presupposti per lacostruzione del modello tecnico di riferimento. La coordinazione speciale sui pattiniconsentirà agli allievi di acquisire le abilità specifiche della disciplina.

4. La diversificazione dei metodi di insegnamento e l’utilizzo prevalente del metodoludico garantiranno accelerazioni nell’apprendimento mantenendo viva lamotivazione ed il piacere di pattinare.

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OBIETTIVI TECNICI:11 obiettivi da proporre, 11 cose da conoscere, 11 cose da saper fare, 11 anni e

non solo per imparare, 11 motivi per credere che ancora non si è “campioni”

1. Sentire il proprio peso del corpo scaricato prima a livello plantare (sensazionepropriocettiva senza pattini), poi sulla pianta della scarpa (sensazione propriocettivasui pattini) distribuito:

a) su tutta la pianta, b) nella parte anteriore del piede, c) nella parte posteriore del piede.

Vedi scheda: IN GINOCCHIO DA TE

2. Incrementare il tempo di scorrimento in doppio appoggio ed in singolo appoggio siasull’arto destro che sull’arto sinistro, con richiesta di distribuzione del peso come aipunti a-b-c dell’obiettivo 1.Vedi scheda: PASSA TRA I VINCOLI CON DU PATTINI, PASSA TRA I VINCOLI CON UNPATTINO.

3. Avanzare in rettilineo con spostamento del bacino (traslocazione del baricentro) adestra e sinistra (rispetto al piano frontale).Vedi scheda: TRASLOCAZIONE DEL BARICENTRO (traslocazione leggera, pattini acontatto).

4. Dopo una breve rincorsa incrementare il tempo di scorrimento in posizione base suun arto e in posizione di arto esteso con contatto di tutte le ruote sull’altro,distribuire tutto il peso del corpo sull’arto in posizione base, l’altro arto esteso saràscarico. La profondità tra i due pattini dovrà essere = 0. Ricerca della creazione del“triangolo”, un lato formato dalla verticale dell’arto-pattino in scorrimento, ladiagonale formata dall’arto esteso, l’altro lato formato dal terreno.Vedi scheda: MONOPATTINO IN RETTILINEO.

5. Migliorare lo scorrimento con pattino verticale nella spinta in rettilineo, sensibilizzarealla esecuzione della fase di recupero. Richiedere di toccare (poi sfiorare) con laprima ruota del pattino in recupero il centro della scarpa del pattino in scorrimento(avvicino-tocco-spingo). Successivamente ricercare l’obiettivo tecnico dellatraslocazione. Vedi scheda: TOCCO E SPINGO.

6. Migliorare le spinte laterali con pattini a contatto sul terreno (monopattino), conprofondità = 0.Vedi scheda: MONOPATTINO IN RETTILINEO.

7. Sensibilizzare alla traslocazione del baricentro provocata dalla spinta laterale degliarti inferiori. Spinte alternate, che portino l’allievo ad atterrare, a destra e sinistra suun ipotetico binario.Vedi scheda: CADO…SPINGO…ESTENDO…APPOGGIO.

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8. Sensibilizzare l’allievo alle posizioni degli arti inferiori nel passo incrociato. Assumerela corretta posizione con l’arto esterno: estendere progressivamente e mantenere sudi esso l’inclinazione dell’asse corporeo su tratto curvilineo (curva a boa). Per assumere la corretta posizione con l’arto interno: effettuare un incrocio inrettilineo, mantenere i due pattini a contatto con il terreno, mantenerla coninclinazione dell’asse corporeo su tratto curvilineo (curva a boa).Vedi scheda: CARICHIAMO IL CANNONE, INCROCIO MANTENUTO.

9. Impostare il carrellamento dalla posizione base e con profondità = 0, da mantenereper tutta la curva.Vedi scheda: CARRELLIAMO CON IL MANUBRIO SULLE GINOCCHIA, CARRELLIAMOCON IL MANUBRIO DIETRO LE GINOCCHIA.

10.Ricerca delle spinte descritte al punto 8, durante la normale esecuzione del passoincrociato.Vedi scheda: PASSO INCROCIATO ATTERRAGGIO PATTINO DESTRO, PASSOINCROCIATO ATTERRAGGIO PATTINO SINISTRO.

11. La partenza semilaterale suddivisa in tre tempi di preparazione: impostazione deipattini, piegamento degli arti inferiori, sbilanciamento dell’asse corporeo verso lalinea di partenza (formare la “L”, caricare il “cannone”, fare la “torre di Pisa”.)Vedi scheda: “ELLE” COME PARTENZA.

… e la strada continua, percorriamola insieme…

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• OBIETTIVO: esercizio propriocettivo, far provare sensazioni a livello plantare.

• ESECUZIONE: dalla posizione in ginocchio su un arto ed in appoggio su tutte le ruote sull’altro, farscorrere il pattino in avanti ed indietro per far percepire come il carico plantare si modifica e diconseguenza come varia il carico sulle ruote. Dalla posizione “neutra” il ginocchio copre la puntadella scarpa e/o la prima ruota si sentirà il carico centrale e distribuito su tutte le ruote, avanzandoil pattino il carico si sposterà sul tallone fino al sollevamento delle ruote, in questa posizione siperde il primo allineamento fondamentale della posizione base, cioè la copertura con il ginocchiodella prima ruota (indicare questa posizione come “vietata” per il bravo pattinatore), da questaposizione arretrare il pattino fino a farlo arrivare il più possibile indietro, si passerà dal carico sultallone a quello centrale, fino a quello sulla parte anteriore del piede. Come si evidenzia dalla“figura b”, l’eccessivo arretramento fa avanzare molto di più il ginocchio rispetto alla prima ruota,su questa posizione esasperata (ginocchio molto avanzato e carico sulla parte anteriore del piede) èconsigliabile lavorare a basse velocità e durante l’esecuzione di molti esercizi propedeutici.

Nota: utilissimo per poter richiedere all’allievo le stesse sensazioni cinestetiche durante le normali azionitecniche.

• ERRORI: non sentire e non discriminare le differenze dell’appoggio e del carico a livello plantaredurante le variazioni di posizione del pattino.

A) IN GINOCCHIO DA TE

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Esercizio svolto dai bambini

• OBIETTIVO: impostare l’allievo adassumere la corretta posizione baseed avere una sempre miglioredistribuzione del peso su tutta lapianta del piede, sarà necessariol’allineamento perpendicolare dei 4punti sui due arti, con larghezza deipattini pari a quella dei punti 3.

• ESECUZIONE: prendere velocità edentrare nel percorso delimitatoassumendo la posizione base,mantenere l’allineamento dei 4 punticon braccia tese e mani sulleginocchia, evitare il contatto con ivincoli (aste, birilli, ecc…) .

• ERRORI: chiudere o aprire leginocchia, perdere il parallelismo deidue pattini, non mantenere la stessadistanza pattini-ginocchia.

B) PASSA TRA I VINCOLI CON DUE PATTINI

Individuazione dell’esercizio in gara

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Individuazione dell’esercizio in garaEsercizio svolto dai bambini

B) PASSA TRA I VINCOLI CON UN PATTINO

• OBIETTIVO: acquisire e migliorarel’equilibrio su un pattino,controllare la sua direzione(sviluppa la propriocettivitàcaviglia-piede, migliora la stabilitàdella caviglia, correggel’atteggiamento in valgismo delginocchio.

• ESECUZIONE: prendere velocitàper entrare nel percorsodelimitato e proseguiremantenendo l’equilibrio el’allineamento dei 4 punti,evitando il contatto con i vincoli(aste, birilli, ecc…) . L’artosollevato può essere posto:1- dietro2- di fianco3- avanti4- di lato esteso fuori

• ERRORI: perdere la linearitàpattino-caviglia-ginocchio,appoggiare il pattino sollevatoprima di aver terminato ilpercorso.

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Esercizio svolto dai bambiniIndividuazione dell’esercizio in gara

C) TRASLOCAZIONE DEL BARICENTRO(traslocazione leggera, pattini a contatto)

• OBIETTIVO: sensibilizzare l’allievo allospostamento del bacino con variazionesinergica degli angoli articolari alginocchio, ricercare il movimento delbaricentro sul piano frontale perottimizzare la spinta in rettilineo.

• ESECUZIONE: assumere la posizionecon i pattini più larghi del bacino egambe piegate (punti 2 avanzati acoprire i punti 1), traslocare ilbaricentro da dx a sx e viceversaricercando l’allineamento dei 4 puntisull’arto carico (gamba piegata) e diconseguenza scaricare completamentel’altro arto (gamba estesa). I pattini simantengono sempre paralleli,“tassativamente” alla stessa distanza esulla stessa linea (profondità = 0). Neldisegno piccolo viene proposta unavariante con base d’appoggio piùampia e quindi maggiore chiusuradegli angoli della gamba piegata conconseguente maggiore impegno acarico dei muscoli della gamba piegata(da effettuare dopo la correttaacquisizione dell’esercizio con based’appoggio più stretta).

• ERRORI: trasferimento del baricentroeseguito con un movimento nonparallelo al terreno, pattini nonallineati sul piano frontale,modificazioni continue della distanzatra i pattini.

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Individuazione dell’esercizio in gara

Esercizio svolto in allenamento

• OBIETTIVO: obiettivo principale: manteneretutto il peso del corpo sull’artopiegato, l’atleta si sensibilizzeràalla posizione corretta diatterraggio-scorrimento (sempre“sotto” al bacino).obiettivo secondario: curarel’estensione laterale dell’arto dispinta con tutte le ruote a contattosul terreno.

• ESECUZIONE: avanzare suuna linea retta di riferimento,mantenere uno dei due pattinisulla linea, spingerelateralmente con l’altro arto,riunire dopo ogni spinta i duepattini, non staccarli dalterreno. Durante le spinte nonmodificare l’allineamento dei 4punti sull’arto carico.

• ERRORI: allontanarsi dallalinea di riferimento, perderel’allineamento dei 4 punti sullagamba carica, non caricare ilpattino in scorrimento,spingere posteriormente (nonmantenere la profondità=0).

C) MONOPATTINO IN RETTILINEO

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C) TOCCO E SPINGO

• OBIETTIVO: obiettivo principale acquisizione corretta dellafase di recupero (arto in volo), obiettivo secondariosensibilizzazione alla traslocazione del baricentro per effettodella spinta laterale (arto a terra).

• ESECUZIONE: procedere a velocità media e con ritmo diesecuzione “basso”. Nei tratti rettilinei a stacco avvenuto diun arto (figura 1), iniziare la fase di recupero con adduzionesul piano frontale ed avanzamento sul piano sagittale fino alcontatto tra i due pattini (figura 2), fino a questo momento ilpattino a terra in scorrimento dovrà mantenere la verticalitàa su di esso saranno allineati i punti 2, 3, 4.Immediatamente dopo la fase illustrata in figura 2 (fine fasedel recupero), inizierà la spinta laterale del pattino a terracon conseguente traslocazione del baricentro. Durante lafase di spinta si cercherà di mantenere a contatto il pattinoin volo più a lungo possibile, la sua apertura ed il suoatterraggio dovranno avvenire al termine della fase di spinta,formando così un “triangolo con base larga” (figura 3) .

• ERRORI: non mantenere la verticalità del pattino, nonrecuperare completamente l’arto in volo (pattinata a gambelarghe), spingere e traslocare senza pattini a contatto.

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• OBIETTIVO: costruire il movimento di spinta sul rettilineo, indicare la sequenza motoria della spinta inrettilineo, ricercare la spinta laterale per mettere in moto la traslocazione del baricentro.

• ESECUZIONE: si può proporre l’esercizio sia sul posto che in movimento a seconda delle esigenze edel livello degli allievi. Con gli arti inferiori leggermente piegati (il piegamento verrà aumentato adacquisizione del movimento), sollevare l’arto sinistro (figura A), il peso dell’arto sollevato farà cadere ilcorpo dalla sua parte a questo punto spingere ed estendere l’arto destro iniziando cosi latraslocazione del baricentro (figura B), simultaneamente all’estensione completa dell’arto destro,atterrare sul sinistro (figura C) mantenendo le traiettorie a terra dei due pattini parallele.

• ERRORI: non spostare il bacino con la caduta e la spinta, anticipare l’atterraggio di un arto, primadell’estensione completa dell’altro, non atterrare con l’arto inferiore perpendicolare al terreno e con i4 punti di riferimento non allineati.

Individuazione dell’esercizio in gara

C) CADO…SPINGO…ESTENDO… APPOGGIO

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• OBIETTIVO: sensibilizzarel’allievo alla percezione di comee dove completare le spinte sututte le ruote nel passoincrociato.

Mantenere per qualche istante leposizioni di massima estensione.

• ESECUZIONE: si prende velocitànel rettilineo ci si prepara conl’arto interno incrociato ed inappoggio su tutte le ruote, sieffettua la curva senzamodificando la sola inclinazionedell’asse corporeo. Comevariante si possono effettuarespinte alternate di destro esinistro su di un cerchio,ricercare l’estensione dei duearti ed il mantenimento delleposizioni. L’arto esterno non sistacca mai dal terreno, l’artointerno stacca a fine spinta eriprende la posizione dopol’estensione dell’esterno.

• ERRORI: non sostare nella fasefinale di spinta, staccare leruote durante la spinta.

Individuazione dell’esercizio in gara

D) INCROCIO MANTENUTO

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• OBIETTIVO: sensibilizzare l’allievo allatraslocazione del baricentro edall’inclinazione dell’asse corporeo, pereffetto dell’estensione-spinta di un arto(questa azione dovrebbe essere semprericercata in ingresso di curva).

• ESECUZIONE: trovare la posizione basesu di un arto, ricercare il perfettoequilibrio con l’aiuto della presa dellamano sulla balaustra e delle ruote delpattino appoggiate sulla tavola dellapista. Iniziare l’estensione-spintadell’arto inferiore sinistro (come in figuracentrale) con la simultanea estensionedell’arto superiore sinistro. Concludere ilmovimento con l’apertura completadell’angolo al ginocchio sinistro edell’angolo al gomito sinistro. Mantenereallineati i 4 punti di riferimento sull’artosinistro in spinta, mantenere moltovicino l’altro arto, in fase aerea, allagamba di spinta. Durante l’esecuzione dispinta e di ritorno alla posizione inizialeil pattino non deve muoversi.L’indicazione fondamentale da farpassare all’allievo dovrà essere laseguente: la “forte” spinta lateraledell’arto inferiore, deve crearel’inclinazione dell’asse corporeo.

• ERRORI: non mantenere l’equilibrio e lastabilità sul pattino in appoggio,allontanare la gamba in fase aerea daquella di spinta, estendere l’artosuperiore senza aver completatol’estensione-spinta di quello inferiore(trovarsi inclinati con l’arto inferiorepiegato).

D) CARICHIAMO IL CANNONE

Individuazione dell’esercizio in gara

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• OBIETTIVO: effettuare lafase di carrellamento con ipattini alla larghezza delbacino, ridurre al massimola “profondità” tra i duepattini, mantenere le spalleparallele al raggio di curva.Correggere la posizionedegli arti inferiori nella fasedi carrellamento (primafase).

• ESECUZIONE: prendere unabuona velocità peraffrontare in posizione dicarrellamento di prima faseuna curva di piccolo raggio.Nella zona rettilinea primadi entrare in curvaassumere la posizione dicarrellamento come indicatonell’obiettivo. Appoggiare ilbastone leggermente soprale ginocchia, lo stessorisulterà perpendicolare alladirezione di avanzamento.Affrontare la curva senzamodificare la posizione delbastone, richiedereall’allievo di inclinare il suoasse corporeo senzanessuna rotazione e senzascorrimento del pattinoesterno verso dietro. Il pesodel corpo dovrà rimanereper l’intera esecuzioneequamente distribuito suidue pattini.

• ERRORI: nell’affrontare lacurva scaricare il pesosull’arto esterno, aprirel’angolo al ginocchiodell’arto esterno con ilconseguente scorrimentoverso dietro del pattino (siverifica l’aumento della“profondità” tra i pattini conla conseguente rotazionedel bastone verso l’esternodella curva).

D) CARRELLIAMO CON IL MANUBRIOSULLE GINOCCHIA

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• OBIETTIVO: variante sullapercezione dell’atleta.Effettuare la fase dicarrellamento con i pattinialla larghezza del bacino,ridurre al massimo la“profondità” tra i duepattini, mantenere le spalleparallele al raggio di curva.Correggere la posizionedegli arti inferiori nella fasedi carrellamento (primafase).

• ESECUZIONE: prendereuna buona velocità peraffrontare in posizione dicarrellamento di prima faseuna curva di piccolo raggio.Nella zona rettilinea primadi entrare in curvaassumere la posizione dicarrellamento comeindicato nell’obiettivo.Inserire il bastone dietro leginocchia, lo stessorisulterà perpendicolare alladirezione di avanzamento.Affrontare la curva senzamodificare la posizione delbastone, richiedereall’allievo di inclinare il suoasse corporeo senzanessuna rotazione e senzascorrimento del pattinoesterno verso dietro. Ilpeso del corpo dovràrimanere per l’interaesecuzione equamentedistribuito sui due pattini.

• ERRORI: nell’affrontare lacurva scaricare il pesosull’arto esterno, aprirel’angolo al ginocchiodell’arto esterno con ilconseguente scorrimentoverso dietro del pattino (siverifica l’aumento della“profondità” tra i pattini conla conseguente rotazionedel bastone verso l’esternodella curva).

D) CARRELLIAMO CON IL MANUBRIODIETRO LE GINOCCHIA

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• OBIETTIVO: valutazione della correttaesecuzione dell’atterraggio del pattinodestro durante un ciclo completo dipasso incrociato. Il punto 1, la puntadel pattino, dovrà essere allineato aglialtri 3 punti, tutti tassativamenteallineati sulla parte destra del corpo.Valutazione delle traiettorie dei pattinisul terreno. Il pattino atterra sullalinea tratteggiata gialla, spinge e siorienta verso l’esterno della curva conuna repentina apertura della punta delpattino, con angolo costante fino allostacco sulle frecce gialle.

• ESECUZIONE: effettuare una serie diatterraggi sull’arto destro (allineandosu di esso i 4 punti come descrittonell’obiettivo), ricercare la simultaneitàdello stacco dell’arto sinistro con lamassima estensione dell’arto inferiore.Solo questa esecuzione consente dispingere sempre, senza avere fasi discorrimento. Al corretto atterraggio(carico totalmente distribuito sulpattino) seguirà immediatamente laspinta.

Indicazione per l’allievo: prova lasensazione come se pedalassi sopra unabicicletta, senza interruzioni nelle pedalatee con il tempo più corto nella pedalataesterna alla curva.

• ERRORI: l’errore più ricorrente e piùgrave dal punto di vista dell’efficienzadelle spinte nel passo incrociato èquello di effettuare l’atterraggio deldestro quando la spinta del sinistronon è ancora completata conl’estensione dell’arto. Atterrareallineando i punti 1 e 2 (lato destro),sui punti 3 e 4 (lato sinistro).

D) PASSO INCROCIATO ATTERRAGGIOPATTINO DESTRO

Individuazione dell’esercizio in gara

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• OBIETTIVO: valutazione della correttaesecuzione dell’atterraggio del pattinosinistro durante un ciclo completo di passoincrociato. Il punto 1, la punta del pattino,dovrà essere allineato agli altri 3 punti,tutti tassativamente allineati sulla partesinistra del corpo. Valutazione delletraiettorie dei pattini sul terreno. Il pattinoatterra sulla linea tratteggiata gialla,spinge e si orienta verso l’esterno dellacurva con una repentina apertura dellapunta del pattino, con angolo costantefino allo stacco sulle frecce gialle.

• ESECUZIONE: effettuare una serie diatterraggi sull’arto sinistro (allineando sudi esso i 4 punti come descrittonell’obiettivo), ricercare la simultaneitàdello stacco dell’arto destro con lamassima estensione dell’arto inferiore.Solo questa esecuzione consente dispingere sempre, senza avere fasi discorrimento. Al corretto atterraggio (caricototalmente distribuito sul pattino) seguiràimmediatamente la spinta.

Indicazione per l’allievo: prova la sensazionecome se pedalassi sopra una bicicletta, senzainterruzioni nelle pedalate e con il tempo piùlungo nella pedalata interna alla curva.

• ERRORI: l’errore più ricorrente e più gravedal punto di vista dell’efficienza dellespinte nel passo incrociato è quello dieffettuare l’atterraggio del sinistro inposizione avanzata rispetto al bacino(spina iliaca sinistra) e con la spinta deldestro non ancora completata conl’estensione dell’arto.

D) PASSO INCROCIATO ATTERRAGGIOPATTINO SINISTRO

Individuazione dell’esercizio in gara

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• OBIETTIVO: costruire lecondizioni biomeccanicheottimali per la partenza consegnale acustico.

• ESECUZIONE: posizionare ipattini sul terreno, formandotra di loro una “elle”, di circa90°, ruotata di circa 30°rispetto alla direzione diavanzamento in modo damantenere le spalleperpendicolari al senso dimarcia, le ultime ruote deidue pattini sono allineate evicine per favorire una buonaampiezza del primo passo,peso del corpo distribuito suidue pattini (figura 1), piegaregli arti inferiori, “carica ilcannone”, mantenere laposizione dei pattini eposizionare le braccia, se ilpattino di prima spinta (quellodietro) è il destro, anche ilbraccio destro sarà orientatoverso dietro ed il sinistroavanti, il peso resta distribuitosui due pattini (figura 2),spostare il bacino in avanti,“torre di Pisa”, trasferire piùpeso sull’arto anteriore, ilpattino posteriore, di primaspinta, si posizionerà sul filointerno pronto allapropulsione, le braccia siaprono ancora per equilibrarel’assetto (figura 3).

• ERRORI: non posizionare ipattini come descrittonell’esecuzione, nonmantenere ferme le ruote sulterreno, piegare poco gli artiinferiori, tenere troppo lontanii due pattini, arretrare ilbacino sul pattino posteriore,non sbilanciarsi in avanti,avere il pattino posteriore, diprima spinta, perpendicolareal terreno o peggio ancora sulfilo esterno.

E) “ELLE” COME PARTENZA

Esercizio svolto dai bambini