PUNTO SCUOLA - aldomorocampagnalupia.gov.it · Rosara, a Campagnola e ora felicemente a Campagna...

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PUNTO SCUOLA Anno 1 Numero 5 a.s. 20172018 email: [email protected] CRONACA ESTERI Il dott. De Pascale mette in guardia dai pericoli del fumo nei giovani. di F.G., p. 11 RECENSIONI Buon compleanno, Spotify! Dieci anni di musica raccolti in hit alla moda. di R.T., p. 17 CRONACA INTERNI Professoresse e personale ad un passo dalla pensione: è il momento di bilanci. di Y.B. e Redazione, pp. 3 e 4 Con questo numero la classe 3^B conclude l'incarico nel Giornale scolastico Grazie e arrivederci dalla redazione di Punto Scuola del direttor e A.M. Cari lettori, quello che state per leggere è il nostro ultimo numero di Punto Scuola. Gli esami di fine anno si avvicinano e dovendo concentrarci sullo studio la nostra esperienza si conclude con questa edizione. Il nostro non vuole essere un addio, ma un arrivederci al prossimo anno. La redazione cambierà, ma l’entusiasmo di farne parte sarà lo stesso che ha accompagnato noi alunni della classe 3^B in questi mesi. In quest'ultimo numero abbiamo de ciso di "metterci la faccia", pubbli cando una fotografia che ci ritrae in un momento significativo di quest'an no scolastico: la visita alla sede della TGR del Veneto, a Palazzo Labia a Venezia (fotografia), dove abbiamo conosciuto dei veri giornalisti. È sta ta un'esperienza che ci ha emoziona to e ci ha insegnato che, con impegno e curiosità, potremmo diventare un giorno dei buoni giornalisti. Ora vi vogliamo lasciare cercando di trasmettere quello che Punto Scuola ha rappresentato per noi. Ecco alcuni nostri pensieri di saluto. Questa grandiosa esperienza mi ha fatto superare limiti che non avrei mai pensato di valicare ed assumere delle grandi responsabilità. Punto Scuola è stato per me una sfida estremamente gratificante che mi ha reso più incisivo, collaborativo e sicuro nelle mie azioni. Spero che questo progetto continui anche in un futuro. Mi ha fatto maturare e capire che non è semplice scrivere degli articoli. Punto Scuola è stato come un viaggio, dove ho messo tutta me stessa e raggiunto grandi obiettivi. Condividere idee e pensieri con altri è stato stupendo. Grazie per questa magnifica avventura! È stata una bellissima esperienza, che è riuscita a farmi maturare e a farmi assumere le mie responsabilità. Punto Scuola mi ha insegnato ad esprimermi e ad avere un occhio più critico. Ho imparato a diffondere informa zioni e ho compreso l’importanza di farlo: è stata un’esperienza singola re, divertente e nuova! A questo punto è giusto rivolgere dei ringraziamenti a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di questo progetto scolastico. Grazie innanzitutto al nostro profes sore di lettere, Andrea Venturini, che ha avviato il progetto e creduto per primo in noi. Grazie alla nostra Dirigente Scolasti ca, la prof.ssa Fulvia Salmaso, e alla referente di plesso, la prof.ssa Alessandra Mura, che ci hanno sostenuto e incoraggiato. Grazie a tutti coloro che nel corso dei vari numeri ci hanno regalato un po’ del loro tempo, lasciandosi intervistare dalla nostra redazione. Grazie a tutti voi, cari lettori, che ci avete seguito con affetto dandoci anche dei preziosi suggerimenti. Per concludere vorremmo salutarvi, senza apparire presuntuosi, parafra sando il grande Alessandro Manzoni, che nelle ultime righe de I promessi sposi rivolgendosi ai suoi lettori scrive: "se questo non v’è dispiaciuto affatto, vogliatene bene a chi l’ha scritto e anche un pochino a chi l’ha raccomodato. Ma se in vece fossimo riusciti ad annoiarvi, credete che non s’è fatto apposta". www.aldomorocampagnalupia.gov.it

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PUNTO SCUOLAAnno 1 ­ Numero 5 a.s. 2017­2018

e­mail: [email protected]

CRONACA ESTERI

Il dott. De Pascalemette in guardia dai pericolidel fumo nei giovani.

di F.G., p. 11

RECENSIONI

Buon compleanno, Spotify!Dieci anni di musicaraccolti in hit alla moda.

di R.T., p. 17

CRONACA INTERNI

Professoresse e personalead un passo dalla pensione:è il momento di bilanci.

di Y.B. e Redazione, pp. 3 e 4

Con questo numero la classe 3^B conclude l'incarico nel Giornale scolastico

Grazie e arrivederci dalla redazione di Punto Scuoladel direttore A.M.

Cari lettori, quello che state perleggere è il nostro ultimo numero diPunto Scuola. Gli esami di fine annosi avvicinano e dovendo concentrarcisullo studio la nostra esperienza siconclude con questa edizione. Ilnostro non vuole essere un addio, maun arrivederci al prossimo anno. Laredazione cambierà, ma l’entusiasmodi farne parte sarà lo stesso che haaccompagnato noi alunni della classe3^B in questi mesi.In quest'ultimo numero abbiamo de­ciso di "metterci la faccia", pubbli­cando una fotografia che ci ritrae inun momento significativo di quest'an­no scolastico: la visita alla sede dellaTGR del Veneto, a Palazzo Labia aVenezia (fotografia), dove abbiamoconosciuto dei veri giornalisti. È sta­ta un'esperienza che ci ha emoziona­to e ci ha insegnato che, con impegnoe curiosità, potremmo diventare ungiorno dei buoni giornalisti.Ora vi vogliamo lasciare cercando ditrasmettere quello che Punto Scuolaha rappresentato per noi. Ecco alcuninostri pensieri di saluto.

­ Questa grandiosa esperienza mi hafatto superare limiti che non avreimai pensato di valicare ed assumeredelle grandi responsabilità.­ Punto Scuola è stato per me unasfida estremamente gratificante chemi ha reso più incisivo, collaborativoe sicuro nelle mie azioni.­ Spero che questo progetto continuianche in un futuro. Mi ha fattomaturare e capire che non è semplicescrivere degli articoli.­ Punto Scuola è stato come unviaggio, dove ho messo tutta mestessa e raggiunto grandi obiettivi.

­ Condividere idee e pensieri conaltri è stato stupendo. Grazie perquesta magnifica avventura!­ È stata una bellissima esperienza,che è riuscita a farmi maturare e afarmi assumere le mie responsabilità.­ Punto Scuola mi ha insegnato adesprimermi e ad avere un occhio piùcritico.­ Ho imparato a diffondere informa­zioni e ho compreso l’importanza difarlo: è stata un’esperienza singola­re, divertente e nuova!

A questo punto è giusto rivolgere deiringraziamenti a tutti coloro chehanno permesso la realizzazione diquesto progetto scolastico.Grazie innanzitutto al nostro profes­sore di lettere, Andrea Venturini, cheha avviato il progetto e creduto perprimo in noi.Grazie alla nostra Dirigente Scolasti­

ca, la prof.ssa Fulvia Salmaso, e allareferente di plesso, la prof.ssaAlessandra Mura, che ci hannosostenuto e incoraggiato.Grazie a tutti coloro che nel corsodei vari numeri ci hanno regalato unpo’ del loro tempo, lasciandosiintervistare dalla nostra redazione.Grazie a tutti voi, cari lettori, che ciavete seguito con affetto dandocianche dei preziosi suggerimenti.

Per concludere vorremmo salutarvi,senza apparire presuntuosi, parafra­sando il grande Alessandro Manzoni,che nelle ultime righe de I promessisposi rivolgendosi ai suoi lettoriscrive: "se questo non v’è dispiaciutoaffatto, vogliatene bene a chi l’hascritto e anche un pochino a chi l’haraccomodato. Ma se in vece fossimoriusciti ad annoiarvi, credete che nons’è fatto apposta".

www.aldomorocampagnalupia.gov.it

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dei direttori A.M e G.L.

Per il nostro numero conclusivo viproponiamo l’intervista che abbiamorivolto a Don Giuseppe Masiero (foto­grafia), parroco di Campagna Lupia dadiversi anni. Abbiamo cercato diconoscerlo meglio, di comprendere qualesia il ruolo del sacerdote ai nostri giorni equale sia il rapporto dei giovani con lachiesa. Ecco cosa ci ha raccontato.

Come è nata la sua vocazione?Vedendo che in parrocchia c’era molto dafare, ho pensato di unirmi alla Comunitàper dare un senso alla mia vita diven­tando collaboratore del Signore.

Come ha reagito la sua famiglia a questadecisione?Comunicare la mia decisione è statoabbastanza impegnativo. Inizialmente imiei familiari non hanno espresso nessu­na opinione, ma poi si sono trovati d’ac­cordo con me.

Chi è il sacerdote oggi?Il sacerdote è un ponte che cerca di unireil Signore all’uomo in modo che possanocomunicare. A questo proposito isacerdoti che mi sono stati d’esempio so­no sicuramente il mio parroco e DonLorenzo Milani (n.d.r.: sacerdote,scrittore, docente ed educatore 1923­1967) perché si è dedicato agli ultimi e aipiù poveri.

Essere un sacerdote è una scelta impor­tante che si fa per tutta la vita. Ha maiavuto dubbi nel corso degli anni?Penso che una persona seria debbariflettere davanti alle scelte. Penso che ilmale di oggi siano proprio le scelte di vitanon meditate.

In quali parrocchie è stato nel corso dellasua vita? Qual è stata l’esperienza più bella?Sono stato a Perarolo, a Roncaglia, aRosara, a Campagnola e ora felicementea Campagna Lupia. Di esperienze bellece ne sono state molte, penso però che ilSignore ci chieda di impegnarci semprenel tempo presente, senza perdere tempo,sacrificandosi e senza vivere di nostalgiee rimpianti.

Cosa vuol dire essere il parroco diCampagna Lupia? Quali difficoltàincontra e quali soddisfazioni?C’è una bella comunità in questo paese,tanta gente che lavora. Essere parrocosignifica fare in modo che tutti possanolavorare insieme per far sì che lacomunità sia un punto di riferimento.Diceva Papa Giovanni che la comunitàparrocchiale è come la fontana delvillaggio dove tutti vanno ad attingere. Iopenso che tutti debbano con la lorocollaborazione fare in maniera chel’acqua della fontana sia sempreabbondante, ciò significa che le propostenon devono mai venire a mancare.

Che rapporto ha con i social network?Sto muovendo i primi passi facendomiaiutare dai ragazzi. I giovani d'oggi, inve­ce, sono molto abili, ma devono utiliz­zare questi strumenti con attenzione ecorrettezza.

I giovani d’oggi le sembrano cambiatirispetto alle generazioni passate?È cambiato il modo di porsi davanti aiproblemi, ma i giovani d’oggi sonouguali a quelli di una volta. Cosa desideraun giovane se non essere felice e riuscirenella vita? Purtroppo non sempre le cosevanno come vorremmo, ma se durante ilcammino non si è soli le difficoltàpossono essere superate con più facilità.

In cosa consiste l’iniziazione cristiana ecosa ne pensa?

I tempi sono cambiati e di conseguenza ivescovi spingono a sperimentare nuovimodi per proporre la figura di Gesù airagazzi. Si va alla catechesi per prepa­rarsi a vivere da cristiani. La nuova im­postazione, volta ad accostarsi alla vita diGesù, si rifà al metodo esistente nellachiesa primitiva.

Quali iniziative bisogna attuare per av­vicinare i giovani alla comunità parroc­chiale?Sono di grande aiuto proprio i ragazziche già frequentano la parrocchia chepossono interessare i loro amici. Le ideecamminano con le persone.

Che cosa pensa dell’operato di PapaFrancesco in questi anni?Secondo me, è molto bravo ed è ungrande oratore, ma spesso molti lo ap­plaudono senza mettere in pratica i suoiinsegnamenti.

Che rapporto ha con la scuola del nostropaese?Comunico con i ragazzi e so che c’è unvalido gruppo di insegnanti. La scuolaprepara alla vita e aiuta ad abbracciarlacon entusiasmo.

Per concludere, quale messaggio vorreb­be rivolgere a noi studenti?State per entrare nel mondo, si parla diEuropa unita come la terra della libertà,della pace, dove l’uomo può crescere inserenità. A volte però temo che tutto siabasato sugli interessi economici a scapitodei più poveri. La guerra fa perderemoltissima ricchezza che potrebbe aiuta­re l’uomo a crescere. Penso che Dio nonpossa perdonare queste cattiverie. Eccoperché tocca a voi, preparati, dare un’im­magine nuova all’Europa.

Ringraziamo Don Giuseppe che si èdimostrato disponibilissimo nei nostriconfronti, paziente, gentile e incisivo,cercheremo di fare tesoro dei suoi consiglirivolti a noi ragazzi.

PRIMA PAGINA

Il parroco di Campagna Lupia e i giovani: oggi, come un tempo, chiedono di essere felici

A tu per tu con don Giuseppe Masiero

"I giovanidevono prepararsiper dare all'Europa

un volto nuovo"

CRONACA degli INTERNI

di Y.B.

Le professoresse GiulianaAndreozzi (a sinis­tra), Elena Ruocco (al centro) e SusannaFerrara (a destra), dopo tanti anni diinsegnamento nella scuola “Dogliotti”, hannoraggiunto la meritata pensione. Dunque, questoè stato il loro ultimo anno ed era doveroso in­tervistarle: d'altronde hanno passato più tem­po tra i banchi di scuola che altrove!

Che cosa ha provato la prima volta che èentrata in aula?ANDREOZZI: La prima volta che sonoentrata in aula ero in una scuola superiore.Sicuramente ha influito il fatto che io fossi unagiovane supplente e gli alunni hanno iniziatoa ridere. Tutto sommato ho iniziato bene.RUOCCO: La prima volta che sono entratain aula era in una scuola superiore, quindierano ragazzi abbastanza grandi, quasi degliadulti; mi sentivo entusiasta e curiosa e, datoche non era stato il mio primo lavoro, nonavevo timidezza.FERRARA: C’è sempre una prima volta inquello che si fa. In effetti dopo una lungaesperienza sui banchi di scuola l’ambientescolastico diventa la normalità ed arriva ilmomento di mettersi alla prova in primapersona.

Com’è stato quest'ultimo anno?A: Ho iniziato quest’ultimo anno senza l’ideadi concludere la mia esperienza lavorativa, mapoi ho deciso di rassegnarmi. Di certo non èstato semplice perchè i miei alunni non losapevano e quindi era un percorso daaffrontare da sola.R: È stato curioso perché da un lato nonvedevo l’ora di andare in pensione, d’altraparte era la conclusione di un percorso di vita.F: Proprio perché è l’ultimo anno è più

interessante dei precedenti e sembra persinopiù breve degli altri.

Come si immagina l'ultima ora che trascorreràin classe a scuola?A: Penso che l’ultima ora passerà normal­mente come tutti gli anni arrivando allevacanze; probabilmente mi renderò conto asettembre di non dover più andare a scuola.R: Non lo so, penso come le ultime ore deglialtri anni.F: L’ultima ora per me sarà uguale all’ultimadi qualsiasi anno scolastico.Abito vicino allascuola e probabilmente rivedrò volentieri imiei ex alunni così come i loro genitori.

Com’è cambiata la scuola dal primo giornoin cui è entrata fino ad ora?A: La scuola è cambiata molto, sia per quantoriguarda le riforme, sia nella didattica. Però lacosa che mi colpisce di più è la diminuzionedella fiducia nella scuola negli anni: dal miopunto di vista il rapporto tra professori e alunnie tra genitore e insegnante è cambiato com­pletamente.R: Moltissimo e principalmente è cambiato ilrapporto con le famiglie, che sono diventatetroppo permissive.F: La scuola è cambiata negli anni a causadella società, meno valori in cui credere, menochiarezza sugli obiettivi da raggiungere.

Come immagina la sua vita in pensione?A: La immagino tranquilla e calma, magaricercherò di coltivare gli hobby, di fare più lanonna e qualche viaggio in più, perché se sista bene si gode di tutto ciò che ci circonda.R: Penso che andrò a fare altri lavori, mal’importante è mantenersi attivi.F: La vita in pensione cambierà poco, avròsolo più tempo da dedicare a ciò che mi piace.

Com'è stata, in generale, la sua carriera? Cisono episodi divertenti che vuole raccontarci?A: Sono partita con supplenze alle scuolesuperiori fino ad arrivare ad insegnare allescuole medie, affezionandomi a questa fasciad’età. Nella mia carriera da insegnante hosempre cercato di fare del mio meglio, anchese i ragazzi a volte associavano la mia figuradi insegnante a quella della materia. In questascuola ho insegnato per 25 anni e mi sonosempre sentita bene.R: Ci sono tanti episodi divertenti, che mi sonopure trascritta. Durante la mia carriera mi sonodivertita, a parte delle arrabbiature che sonocome dei temporali estivi, cioè molto violen­ti, ma finiscono subito.F: Ho insegnato per 41 anni, questo lavoronon mi è mai pesato.Anche se spesso i risultatidel mio lavoro non sono visibili nell’arco diun triennio, sono convinta di aver semprecercato di stimolare la crescita e lo sviluppodi abilità nei miei alunni e credo di lasciare unbuon ricordo.

C’è altro che desidera condividere con noi?A: Vorrei che i miei alunni capissero chenonostante sia stata rigida con loro, volevoindirizzarli a fare meglio. Ho voluto bene atutti e spero con tutto il cuore che lo abbianocapito.R: Vorrei avervi trasmesso il modo di esseredegli uomini e delle donne, che ricordiate cheabbiamo una sola vita e perciò dobbiamo daresempre il meglio.F: Mi mancheranno i miei colleghi insegnanti,sempre uniti e disponibili a condividere le loroesperienze.

Non nascondiamo che durante le interviste lenostre professoresse si sono commosse. Oraè giunto il momento di augurare loro un buonpensionamento!

Dopo anni di onorato servizio a settembre andranno in pensione

Le prof.sse Andreozzi, Ruocco e Ferrara si raccontano

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dei direttori A.M e G.L.

Per il nostro numero conclusivo viproponiamo l’intervista che abbiamorivolto a Don Giuseppe Masiero (foto­grafia), parroco di Campagna Lupia dadiversi anni. Abbiamo cercato diconoscerlo meglio, di comprendere qualesia il ruolo del sacerdote ai nostri giorni equale sia il rapporto dei giovani con lachiesa. Ecco cosa ci ha raccontato.

Come è nata la sua vocazione?Vedendo che in parrocchia c’era molto dafare, ho pensato di unirmi alla Comunitàper dare un senso alla mia vita diven­tando collaboratore del Signore.

Come ha reagito la sua famiglia a questadecisione?Comunicare la mia decisione è statoabbastanza impegnativo. Inizialmente imiei familiari non hanno espresso nessu­na opinione, ma poi si sono trovati d’ac­cordo con me.

Chi è il sacerdote oggi?Il sacerdote è un ponte che cerca di unireil Signore all’uomo in modo che possanocomunicare. A questo proposito isacerdoti che mi sono stati d’esempio so­no sicuramente il mio parroco e DonLorenzo Milani (n.d.r.: sacerdote,scrittore, docente ed educatore 1923­1967) perché si è dedicato agli ultimi e aipiù poveri.

Essere un sacerdote è una scelta impor­tante che si fa per tutta la vita. Ha maiavuto dubbi nel corso degli anni?Penso che una persona seria debbariflettere davanti alle scelte. Penso che ilmale di oggi siano proprio le scelte di vitanon meditate.

In quali parrocchie è stato nel corso dellasua vita? Qual è stata l’esperienza più bella?Sono stato a Perarolo, a Roncaglia, aRosara, a Campagnola e ora felicementea Campagna Lupia. Di esperienze bellece ne sono state molte, penso però che ilSignore ci chieda di impegnarci semprenel tempo presente, senza perdere tempo,sacrificandosi e senza vivere di nostalgiee rimpianti.

Cosa vuol dire essere il parroco diCampagna Lupia? Quali difficoltàincontra e quali soddisfazioni?C’è una bella comunità in questo paese,tanta gente che lavora. Essere parrocosignifica fare in modo che tutti possanolavorare insieme per far sì che lacomunità sia un punto di riferimento.Diceva Papa Giovanni che la comunitàparrocchiale è come la fontana delvillaggio dove tutti vanno ad attingere. Iopenso che tutti debbano con la lorocollaborazione fare in maniera chel’acqua della fontana sia sempreabbondante, ciò significa che le propostenon devono mai venire a mancare.

Che rapporto ha con i social network?Sto muovendo i primi passi facendomiaiutare dai ragazzi. I giovani d'oggi, inve­ce, sono molto abili, ma devono utiliz­zare questi strumenti con attenzione ecorrettezza.

I giovani d’oggi le sembrano cambiatirispetto alle generazioni passate?È cambiato il modo di porsi davanti aiproblemi, ma i giovani d’oggi sonouguali a quelli di una volta. Cosa desideraun giovane se non essere felice e riuscirenella vita? Purtroppo non sempre le cosevanno come vorremmo, ma se durante ilcammino non si è soli le difficoltàpossono essere superate con più facilità.

In cosa consiste l’iniziazione cristiana ecosa ne pensa?

I tempi sono cambiati e di conseguenza ivescovi spingono a sperimentare nuovimodi per proporre la figura di Gesù airagazzi. Si va alla catechesi per prepa­rarsi a vivere da cristiani. La nuova im­postazione, volta ad accostarsi alla vita diGesù, si rifà al metodo esistente nellachiesa primitiva.

Quali iniziative bisogna attuare per av­vicinare i giovani alla comunità parroc­chiale?Sono di grande aiuto proprio i ragazziche già frequentano la parrocchia chepossono interessare i loro amici. Le ideecamminano con le persone.

Che cosa pensa dell’operato di PapaFrancesco in questi anni?Secondo me, è molto bravo ed è ungrande oratore, ma spesso molti lo ap­plaudono senza mettere in pratica i suoiinsegnamenti.

Che rapporto ha con la scuola del nostropaese?Comunico con i ragazzi e so che c’è unvalido gruppo di insegnanti. La scuolaprepara alla vita e aiuta ad abbracciarlacon entusiasmo.

Per concludere, quale messaggio vorreb­be rivolgere a noi studenti?State per entrare nel mondo, si parla diEuropa unita come la terra della libertà,della pace, dove l’uomo può crescere inserenità. A volte però temo che tutto siabasato sugli interessi economici a scapitodei più poveri. La guerra fa perderemoltissima ricchezza che potrebbe aiuta­re l’uomo a crescere. Penso che Dio nonpossa perdonare queste cattiverie. Eccoperché tocca a voi, preparati, dare un’im­magine nuova all’Europa.

Ringraziamo Don Giuseppe che si èdimostrato disponibilissimo nei nostriconfronti, paziente, gentile e incisivo,cercheremo di fare tesoro dei suoi consiglirivolti a noi ragazzi.

PRIMA PAGINA

Il parroco di Campagna Lupia e i giovani: oggi, come un tempo, chiedono di essere felici

A tu per tu con don Giuseppe Masiero

"I giovanidevono prepararsiper dare all'Europa

un volto nuovo"

CRONACA degli INTERNI

di Y.B.

Le professoresse GiulianaAndreozzi (a sinis­tra), Elena Ruocco (al centro) e SusannaFerrara (a destra), dopo tanti anni diinsegnamento nella scuola “Dogliotti”, hannoraggiunto la meritata pensione. Dunque, questoè stato il loro ultimo anno ed era doveroso in­tervistarle: d'altronde hanno passato più tem­po tra i banchi di scuola che altrove!

Che cosa ha provato la prima volta che èentrata in aula?ANDREOZZI: La prima volta che sonoentrata in aula ero in una scuola superiore.Sicuramente ha influito il fatto che io fossi unagiovane supplente e gli alunni hanno iniziatoa ridere. Tutto sommato ho iniziato bene.RUOCCO: La prima volta che sono entratain aula era in una scuola superiore, quindierano ragazzi abbastanza grandi, quasi degliadulti; mi sentivo entusiasta e curiosa e, datoche non era stato il mio primo lavoro, nonavevo timidezza.FERRARA: C’è sempre una prima volta inquello che si fa. In effetti dopo una lungaesperienza sui banchi di scuola l’ambientescolastico diventa la normalità ed arriva ilmomento di mettersi alla prova in primapersona.

Com’è stato quest'ultimo anno?A: Ho iniziato quest’ultimo anno senza l’ideadi concludere la mia esperienza lavorativa, mapoi ho deciso di rassegnarmi. Di certo non èstato semplice perchè i miei alunni non losapevano e quindi era un percorso daaffrontare da sola.R: È stato curioso perché da un lato nonvedevo l’ora di andare in pensione, d’altraparte era la conclusione di un percorso di vita.F: Proprio perché è l’ultimo anno è più

interessante dei precedenti e sembra persinopiù breve degli altri.

Come si immagina l'ultima ora che trascorreràin classe a scuola?A: Penso che l’ultima ora passerà normal­mente come tutti gli anni arrivando allevacanze; probabilmente mi renderò conto asettembre di non dover più andare a scuola.R: Non lo so, penso come le ultime ore deglialtri anni.F: L’ultima ora per me sarà uguale all’ultimadi qualsiasi anno scolastico.Abito vicino allascuola e probabilmente rivedrò volentieri imiei ex alunni così come i loro genitori.

Com’è cambiata la scuola dal primo giornoin cui è entrata fino ad ora?A: La scuola è cambiata molto, sia per quantoriguarda le riforme, sia nella didattica. Però lacosa che mi colpisce di più è la diminuzionedella fiducia nella scuola negli anni: dal miopunto di vista il rapporto tra professori e alunnie tra genitore e insegnante è cambiato com­pletamente.R: Moltissimo e principalmente è cambiato ilrapporto con le famiglie, che sono diventatetroppo permissive.F: La scuola è cambiata negli anni a causadella società, meno valori in cui credere, menochiarezza sugli obiettivi da raggiungere.

Come immagina la sua vita in pensione?A: La immagino tranquilla e calma, magaricercherò di coltivare gli hobby, di fare più lanonna e qualche viaggio in più, perché se sista bene si gode di tutto ciò che ci circonda.R: Penso che andrò a fare altri lavori, mal’importante è mantenersi attivi.F: La vita in pensione cambierà poco, avròsolo più tempo da dedicare a ciò che mi piace.

Com'è stata, in generale, la sua carriera? Cisono episodi divertenti che vuole raccontarci?A: Sono partita con supplenze alle scuolesuperiori fino ad arrivare ad insegnare allescuole medie, affezionandomi a questa fasciad’età. Nella mia carriera da insegnante hosempre cercato di fare del mio meglio, anchese i ragazzi a volte associavano la mia figuradi insegnante a quella della materia. In questascuola ho insegnato per 25 anni e mi sonosempre sentita bene.R: Ci sono tanti episodi divertenti, che mi sonopure trascritta. Durante la mia carriera mi sonodivertita, a parte delle arrabbiature che sonocome dei temporali estivi, cioè molto violen­ti, ma finiscono subito.F: Ho insegnato per 41 anni, questo lavoronon mi è mai pesato.Anche se spesso i risultatidel mio lavoro non sono visibili nell’arco diun triennio, sono convinta di aver semprecercato di stimolare la crescita e lo sviluppodi abilità nei miei alunni e credo di lasciare unbuon ricordo.

C’è altro che desidera condividere con noi?A: Vorrei che i miei alunni capissero chenonostante sia stata rigida con loro, volevoindirizzarli a fare meglio. Ho voluto bene atutti e spero con tutto il cuore che lo abbianocapito.R: Vorrei avervi trasmesso il modo di esseredegli uomini e delle donne, che ricordiate cheabbiamo una sola vita e perciò dobbiamo daresempre il meglio.F: Mi mancheranno i miei colleghi insegnanti,sempre uniti e disponibili a condividere le loroesperienze.

Non nascondiamo che durante le interviste lenostre professoresse si sono commosse. Oraè giunto il momento di augurare loro un buonpensionamento!

Dopo anni di onorato servizio a settembre andranno in pensione

Le prof.sse Andreozzi, Ruocco e Ferrara si raccontano

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CRONACA degli INTERNI

La creatività degli alunni delle seconde espressa in una lingua straniera

Writing a poem in English

CRONACA degli INTERNI

della Redazione

Il primo settembre andrà in pensione ilnostro amatissimo Giancarlo Anto­nello, il collaboratore scolastico cheogni mattina dal suo bancone nell’atriodella scuola media ci accoglie con lasua cordialità.Da tanti anni lavora a CampagnaLupia ma forse non tutti conosconoalcuni aspetti della sua vita che abbia­mo raccolto in quest’intervista.

Quando hai iniziato a lavorare aCampagna Lupia?Ho iniziato nel 1997, ma avevo giàfatto negli anni precedenti delle sup­plenze a Mirano, Dolo e CampolongoMaggiore.

Questo è stato il tuo primo lavorooppure ce ne sono stati altri?Nel 1972, a 14 anni, subito dopo gliesami di terza media ho cominciato alavorare come cameriere in un albergoad Abano Terme (PD). Il primo giornodi lavoro è stato un trauma, un verotrauma, non come il primo giorno discuola: non avevo la più pallida idea dicosa andavo a fare, credevo di lavora­re fino a mezzogiorno e poi tornare acasa. Poi, con il passare del tempo, misono abituato.A vent'anni mi sono trasferito nel norddella Germania per un anno e mezzoed ho lavorato nel ristorante di miofratello: era ovviamente un ristoranteitaliano e si chiamava “Mamma mia”.Tornato in Italia ho lavorato di nuovo

ad Abano, facendo anche alcunestagioni invernali a Cortina. Ho conti­nuato così fino al 1995.

Torniamo al tuo lavoro a CampagnaLupia: ti piace?Sì, anche se è stato un bel cambia­mento rispetto a quello in ristorante:gli orari erano diversi, ma soprattuttola responsabilità era maggiore. Nelcorso del tempo ho avuto grandisoddisfazioni, soprattutto negli ultimianni, ed ho conosciuto tanti ragazzi,alcuni dei quali oggi hanno figli chefrequentano la scuola media.

A proposito di ragazzi, come sonocambiati dagli anni Novanta ad oggi?A parte i telefonini, i ragazzi sonosempre uguali: forse una volta eranopiù curiosi, oggi invece hanno lapossibilità di soddisfare la loro curio­sità tramite internet.L’educazione, contrariamente a ciòche si dice, è un po’ migliorata: unavolta c'erano dei casi... Nei miei primianni di lavoro a scuola ero più rigido,poi con l'età si cambia e si reagiscecon più calma.Una cosa che è sicuramente cambiataè il rispetto verso gli insegnanti: i ra­gazzi si sentono più liberi, libertà cheimplica un rapporto più cordiale maanche una confidenza che un temponon c’era.

Tu hai un punto di osservazione pri­vilegiato, dunque vorremmo sapere segli insegnanti sono cambiati in questianni?Sì, gli insegnanti sono cambiati acausa delle nuove situazioni che trova­no: è sempre più difficile rapportarsicon gli alunni e le loro famiglie. Ma èvero anche che a Campagna Lupia gliinsegnanti trovano un clima collabo­rativo e cordiale: si vede che stannobene tra loro, tanto che alcuni chevengono trasferiti in altre scuole rim­piangono il tempo passato qui.

Come ti immagini le tue ultime ore dilavoro?Già in questi ultimi tempi penso a checosa farò in pensione, ma precisa­mente nelle ultime ore non so dovesarò: sarò qui e aspetterò l’ultimacampana, la campana buona per me.Sento ormai il peso di una vita di la­voro: pensate che sono ben 43 anni!

Così si conclude la nostra intervista aGiancarlo, un persona così serena epositiva che, alla domanda su come siè trovato con i colleghi, ha risposto:“Si sono avvicendati in tanti, conqualcuno mi sono trovato bene e conaltri meglio. Sono uno che mette lepersone a proprio agio”. E nel corsodell’intervista ci siamo sentiti proprioa nostro agio con lui.

Dopo una vita di lavoro il nostro collaboratore scolastico a settembre va in pensione

Giancarlo, una persona sempre serena e positiva

Giancarlo nel simbolico passaggio di consegne: la famosa spada Excalibur ora è di Carmen

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di A.L. (2A) e C.F. (2B)

La prof.ssa Elena Ruocco, insegnantedi inglese nella scuola Secondaria, hacoinvolto le classi seconde in un per­corso di scrittura creativa in linguastraniera a partire da fotografie si­gnificative.In classe l’insegnante ha dato un'ideasu come si poteva comporre una poe­sia, facendo lavorare gli alunni su untesto riguardante gli anziani e iragazzi, gli aspetti che hanno incomune o che li differenziano.In seguito ha fornito una base su cuipoter produrre dei pensieri poeticitenendo conto dei sentimenti che lefotografie ispiravano.Gli alunni, come prima cosa, hannoimparato a leggere un’immagineattraverso le espressioni facciali, illuogo raffigurato, ecc. Successiva­mente hanno parlato delle caratteri­stiche dei giovani e degli anziani. Dalpunto di vista linguistico hanno im­parato ad usare il presente e il passatoattraverso le azioni che il personaggioscelto poteva svolgere nel tempopassato e in quello presente. Hannoanche imparato ad usare la propriasensibilità per descrivere, attraverso lapoesia, gli stati d’animo.Ecco due tra i prodotti realizzati.

“An old woman”di C.F. (2B)

She likes strolling.He has an hard life.She is very old: she is 100 yearsold.Every day she prays.She’s an old woman, she used to bestrong and very active.But now she is weak and sad.She was friendly.But now she's alone.All she really wants is to meet papaFrancesco.She’s an old woman.

“He is an old man”di A.L. (2A)

He likes walking in the park.He has got a beautiful house.He is very funny.Every day he watches TV, he’s anold man.He used to be active when he wasyoung, but now is very tired.He was very agile, but now he isfragile.All he really wants is having funagain; he’s an old man.

CRONACA degli INTERNI

La creatività degli alunni delle seconde espressa in una lingua straniera

Writing a poem in English

20th March 2018: English theatrinoarrived at school!

Also this year our students havepartecipated with great enthusiasm inthe performance by THEATRINO, theEnglish teaching Theatre andWorkshops.

The tutors (all mother language) usedexciting approaches and issues tostimulate the students’ love for English,to enrich their vocabulary and tobroaden their cultural horizons.

All the classes were involved !!!

Thanks to everybody.

20 marzo 2018: il Teatro in Inglese èarrivato a scuola!

Anche quest'anno i nostri studentihanno partecipato con grande entu­siasmo all'esibizione del THEATRINO,il Teatro e i Laboratori che insegnanol'Inglese.

I tutor (tutti di madrelingua) hannoutilizzato modalità e temi stimolanti permotivare l'amore verso la lingua inglesedegli studenti, per arricchire il loro vo­cabolario e ampliare i loro orizzonticulturali.Tutte le classi sono state coinvolte!

Grazie a tutti!

La scuola Secondaria ha trascorso una giornata "in lingua inglese"

Theatrino at school

CRONACA degli INTERNI

Dopo una vita di lavoro il nostro collaboratore scolastico a settembre va in pensione

Giancarlo, una persona sempre serena e positiva

Giancarlo nel simbolico passaggio di consegne: la famosa spada Excalibur ora è di Carmen

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CRONACA degli INTERNI

di E.M.

Almeno una volta nella vita ciascuno dinoi alunni ha di sicuro pensato: magarifossi un alunno ideale! Ma chi è l’alunno“ideale”? Lo abbiamo chiesto agliinsegnanti del nostro istituto: sentite unpo’cosa ci hanno risposto.

Ha mai incontrato l'alunno ideale nelcorso della sua esperienza lavorativa?Più di ¾ degli insegnanti hanno risposto“sì”, mentre alcuni hanno sostenuto cheogni alunno ha le sue caratteristiche e isuoi talenti.

Quali sono le qualità principali che devepossedere?Principalmente deve essere collaborativo,ma anche interessato alla lezione estudioso.

Quali voti dovrebbe raggiungere?Il voto dev’essere raggiunto in base allecapacità possedute, facendo sempre delproprio meglio. Dovrà mettercela tutta edare il proprio massimo, ma deveraggiungere il risultato con gioia. Comedisse il grande Manzi [n.d.r. AlbertoManzi, docente, pedagogista, personaggiotelevisivo e scrittore italiano]: “Fa quelche può, quel che non può non fa".

Qual è il livello di rispetto che l’alunnoideale dovrebbe portare nei confronti

dell'insegnante?Il rispetto verso l’insegnante dovrebbeessere ottimo e consapevole. Uninsegnante ha precisato che deve essereuguale a quello che l'insegnante ha per luio lei: l'insegnante dovrebbe essererispettato e amato in primis perché rispettaed ama i propri alunni.

Qual è il suo livello di competenza?Da intermedio ad avanzato, ma bisognasempre considerare il livello raggiunto inrapporto al livello di partenza.

Qual è invece il livello di interesse versola lezione?Da alto a molto alto. Realisticamente unalunno non può essere interessato a tutto,ma, in generale, deve essere curioso edisponibile a imparare.

E la collaborazione con i compagni?La collaborazione con i compagnidev’essere da buona ad alta, necessaria eindispensabile per la crescita del gruppoclasse.

Come dovrebbe essere il metodo di svolgi­mento dei compiti?Tra il buono e l’ottimo, in generalepersonale e originale.

Come si deve comportare durante lalezione l'alunno ideale?Dovrebbe essere attento, disponibile,

interessato, collaborativo (conl’insegnante e i compagni), curioso,dovrebbe porre domande e partecipare.Alcuni hanno precisato che deve esserecurioso di tutto e su tutto e mettere a duraprova l'insegnante in modo che si crescainsieme.

C'è qualcos'altro che desidera aggiungereriguardo l'alunno ideale?A questa domanda gli insegnanti hannofornito molte riflessioni interessanti cheriportiamo di seguito perché ci sono moltopiaciute. “Non esistono formule magicheper essere alunni perfetti. Prima che alunnisi è persone ed essere dei buoni alunnisignifica essere soprattutto belle persone,portare ciò che di bello si ha agli altri”.“Esistono tanti tipi di alunni ideali, maciascuno deve mettere a disposizione leproprie capacità per la classe! Chi lo fa, èun alunno ideale”. “L'alunno ideale non ènecessariamente il migliore della classe oquello che ha tutti 10, ma quello checomprende e apprezza l'importanza dellascuola e la affronta ogni giorno conl'obiettivo di migliorarsi.Per quanto riguarda i voti, sicuramentemeglio un 6 ottenuto con le proprie forze etanto impegno, che un 8 quando con unimpegno maggiore si poteva arrivare al9”.

Le parole degli insegnanti ci hannorincuorato: non esiste UN alunno ideale!

Molti sognano di esserlo nella vita, altri non ci pensano affatto: ma esiste davvero?

Sondaggio tra i prof. per capire chi è l'alunno ideale

CRONACA degli INTERNI

di V.L.

Noi studenti vorremmo che tutti i nostriinsegnanti fossero “ideali”. Ma comedeve essere il prof. ideale? Lo abbiamochiesto agli alunni con un sondaggio:divertitevi con noi a scoprire l’identikitdel professore dei nostri sogni!

Secondo te, esiste il prof. ideale?Premettendo che solo il 20% degli alunnisostiene che non esista un insegnanteperfetto, i rimanenti sostengono chedebba essere soprattutto coinvolgentenella propria materia ma anche giova­nile, simpatico e capace di far appren­dere al meglio durante le lezioni.

Come dovrebbe comportarsi durante lalezione?Secondo la maggior parte degli alunnidovrebbe essere soprattutto pronto adaiutare, lasciando anche dei momenti incui i ragazzi possano collaborare a

piccoli gruppi per poter svolgere degliesercizi autonomamente, scoprendo leproprie difficoltà e sviluppando unacompetenza sociale elevata.

Che voti dovrebbe dare?La maggior parte sostiene che il profes­sore ideale dovrebbe dare sempre votiabbastanza alti. La minoranza afferma,

invece, che dovrebbe assegnare i voti chel’alunno si merita, senza fare preferenze.

Quali sono le caratteristiche fondamen­tali di questo insegnante?Il professore che piace sa trasmettere aglialunni l'amore che nutre per la materiache insegna e non assegna una quantitàdi compiti esagerata. Saper valutare inmodo corretto e imparziale i risultatiottenuti dagli alunni ed essere disposto arispiegare un argomento se necessariosono caratteristiche fondamentali. Lelezioni non dovrebbero essere mai mono­tone o solo frontali, ma varie e coinvol­genti.

Dunque abbiamo capito che il prof.ideale non deve essere né troppo permis­sivo né troppo severo, dovrebbe andareincontro agli alunni indipendentementedai loro risultati e trovare il modo digratificarli così da stimolarli a dare ilmeglio.

Gli alunni si interrogano sulle sue caratteristiche attraverso un questionario

Ecco l'identikit del professore ideale

di V.C., J.Z., J.S. e C.F. (2B)

Il 26 marzo 2018 noi alunni delle classiseconde della scuola Secondaria siamopartiti in direzione Crespano del Grappa:l’obiettivo era passare tre giorni di pausae quiete in mezzo alla natura checirconda l’ostello che ci ha ospitati e checi ha offerto varie attività.Inoltre questo viaggio ci ha dato l’op­portunità di riflettere sulla vera utilità ditutti i dispositivi elettronici. Senza questiultimi abbiamo potuto confrontarci suargomenti delicati che hanno bisogno dilunghi dialoghi: perciò il poco tempo

libero lo abbiamoadoperato stando con inostri compagni,parlando anche di cosesemplici che hannoaiutato la comuni­cazione, lacondivisione delleproprie idee e proposteper inventare nuovigiochi. Tutto questosarebbe stato difficilecon la presenza delmondo elettronico che

ti programma già tutto, oscurando la tuaimmaginazione.Abbiamo potuto cogliere dalle attivitàesperienze uniche che solo quelladeterminata situazione ti può offrire,come “il silenzio nel bosco” che con leadeguate condizioni di calma e concen­trazione può entrare a far parte delnostro bagaglio di conoscenza. Oltre aciò i momenti in cui si poteva parlare,come quando si camminava, ci hannopermesso di conoscere nuove persone dialtre classi che si sono rivelate simpa­tiche e amichevoli.Inoltre l’assenza del cellulare ci ha

permesso di avere una visione più ampiadel mondo, senza rinchiuderci in unoschermo, ignorando tutto ciò che cicircondava: ciò porta ad una maggioreispirazione, forse dovuta anche al magni­fico paesaggio di Crespano.Tutti crediamo che questa gita sia statamolto importante per la maturazione diognuno di noi ed è stata un’esperienzadivertente, ma anche costruttiva.Concludiamo chiedendo a tutti coloroche stanno leggendo di fare un’ulterioreriflessione sulla vera utilità della tecno­logia e di tutto ciò che la riguarda. A cosarealmente servono i social? A condivi­dere un'attività fatta, uno stato emotivo,un pensiero, un'idea o per far sapere allepersone che si è famosi, ricchi e farsi unabuona pubblicità, mostrando una per­sonalità falsa che segue la massa senzalasciare lo spazio al nostro stile?E per cosa realmente avremmo dovutousare il cellulare durante quei tre giorni?Lasciamo a voi la risposta a questadomanda. Ci auguriamo che il discorsovenga ripreso anche in altre classi perpoter riflettere tutti assieme e nonlasciare che la tecnologia diventi per noiuna droga.

Lo confermano gli alunni delle classi seconde a Crespano: è possibile e fa pure bene

Tutto ciò che si può fare senza il cellulare

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CRONACA degli INTERNI

di E.M.

Almeno una volta nella vita ciascuno dinoi alunni ha di sicuro pensato: magarifossi un alunno ideale! Ma chi è l’alunno“ideale”? Lo abbiamo chiesto agliinsegnanti del nostro istituto: sentite unpo’cosa ci hanno risposto.

Ha mai incontrato l'alunno ideale nelcorso della sua esperienza lavorativa?Più di ¾ degli insegnanti hanno risposto“sì”, mentre alcuni hanno sostenuto cheogni alunno ha le sue caratteristiche e isuoi talenti.

Quali sono le qualità principali che devepossedere?Principalmente deve essere collaborativo,ma anche interessato alla lezione estudioso.

Quali voti dovrebbe raggiungere?Il voto dev’essere raggiunto in base allecapacità possedute, facendo sempre delproprio meglio. Dovrà mettercela tutta edare il proprio massimo, ma deveraggiungere il risultato con gioia. Comedisse il grande Manzi [n.d.r. AlbertoManzi, docente, pedagogista, personaggiotelevisivo e scrittore italiano]: “Fa quelche può, quel che non può non fa".

Qual è il livello di rispetto che l’alunnoideale dovrebbe portare nei confronti

dell'insegnante?Il rispetto verso l’insegnante dovrebbeessere ottimo e consapevole. Uninsegnante ha precisato che deve essereuguale a quello che l'insegnante ha per luio lei: l'insegnante dovrebbe essererispettato e amato in primis perché rispettaed ama i propri alunni.

Qual è il suo livello di competenza?Da intermedio ad avanzato, ma bisognasempre considerare il livello raggiunto inrapporto al livello di partenza.

Qual è invece il livello di interesse versola lezione?Da alto a molto alto. Realisticamente unalunno non può essere interessato a tutto,ma, in generale, deve essere curioso edisponibile a imparare.

E la collaborazione con i compagni?La collaborazione con i compagnidev’essere da buona ad alta, necessaria eindispensabile per la crescita del gruppoclasse.

Come dovrebbe essere il metodo di svolgi­mento dei compiti?Tra il buono e l’ottimo, in generalepersonale e originale.

Come si deve comportare durante lalezione l'alunno ideale?Dovrebbe essere attento, disponibile,

interessato, collaborativo (conl’insegnante e i compagni), curioso,dovrebbe porre domande e partecipare.Alcuni hanno precisato che deve esserecurioso di tutto e su tutto e mettere a duraprova l'insegnante in modo che si crescainsieme.

C'è qualcos'altro che desidera aggiungereriguardo l'alunno ideale?A questa domanda gli insegnanti hannofornito molte riflessioni interessanti cheriportiamo di seguito perché ci sono moltopiaciute. “Non esistono formule magicheper essere alunni perfetti. Prima che alunnisi è persone ed essere dei buoni alunnisignifica essere soprattutto belle persone,portare ciò che di bello si ha agli altri”.“Esistono tanti tipi di alunni ideali, maciascuno deve mettere a disposizione leproprie capacità per la classe! Chi lo fa, èun alunno ideale”. “L'alunno ideale non ènecessariamente il migliore della classe oquello che ha tutti 10, ma quello checomprende e apprezza l'importanza dellascuola e la affronta ogni giorno conl'obiettivo di migliorarsi.Per quanto riguarda i voti, sicuramentemeglio un 6 ottenuto con le proprie forze etanto impegno, che un 8 quando con unimpegno maggiore si poteva arrivare al9”.

Le parole degli insegnanti ci hannorincuorato: non esiste UN alunno ideale!

Molti sognano di esserlo nella vita, altri non ci pensano affatto: ma esiste davvero?

Sondaggio tra i prof. per capire chi è l'alunno ideale

CRONACA degli INTERNI

di V.L.

Noi studenti vorremmo che tutti i nostriinsegnanti fossero “ideali”. Ma comedeve essere il prof. ideale? Lo abbiamochiesto agli alunni con un sondaggio:divertitevi con noi a scoprire l’identikitdel professore dei nostri sogni!

Secondo te, esiste il prof. ideale?Premettendo che solo il 20% degli alunnisostiene che non esista un insegnanteperfetto, i rimanenti sostengono chedebba essere soprattutto coinvolgentenella propria materia ma anche giova­nile, simpatico e capace di far appren­dere al meglio durante le lezioni.

Come dovrebbe comportarsi durante lalezione?Secondo la maggior parte degli alunnidovrebbe essere soprattutto pronto adaiutare, lasciando anche dei momenti incui i ragazzi possano collaborare a

piccoli gruppi per poter svolgere degliesercizi autonomamente, scoprendo leproprie difficoltà e sviluppando unacompetenza sociale elevata.

Che voti dovrebbe dare?La maggior parte sostiene che il profes­sore ideale dovrebbe dare sempre votiabbastanza alti. La minoranza afferma,

invece, che dovrebbe assegnare i voti chel’alunno si merita, senza fare preferenze.

Quali sono le caratteristiche fondamen­tali di questo insegnante?Il professore che piace sa trasmettere aglialunni l'amore che nutre per la materiache insegna e non assegna una quantitàdi compiti esagerata. Saper valutare inmodo corretto e imparziale i risultatiottenuti dagli alunni ed essere disposto arispiegare un argomento se necessariosono caratteristiche fondamentali. Lelezioni non dovrebbero essere mai mono­tone o solo frontali, ma varie e coinvol­genti.

Dunque abbiamo capito che il prof.ideale non deve essere né troppo permis­sivo né troppo severo, dovrebbe andareincontro agli alunni indipendentementedai loro risultati e trovare il modo digratificarli così da stimolarli a dare ilmeglio.

Gli alunni si interrogano sulle sue caratteristiche attraverso un questionario

Ecco l'identikit del professore ideale

Il prof. Keating nel film "L'attimo fuggente"

di V.C., J.Z., J.S. e C.F. (2B)

Il 26 marzo 2018 noi alunni delle classiseconde della scuola Secondaria siamopartiti in direzione Crespano del Grappa:l’obiettivo era passare tre giorni di pausae quiete in mezzo alla natura checirconda l’ostello che ci ha ospitati e checi ha offerto varie attività.Inoltre questo viaggio ci ha dato l’op­portunità di riflettere sulla vera utilità ditutti i dispositivi elettronici. Senza questiultimi abbiamo potuto confrontarci suargomenti delicati che hanno bisogno dilunghi dialoghi: perciò il poco tempo

libero lo abbiamoadoperato stando con inostri compagni,parlando anche di cosesemplici che hannoaiutato la comuni­cazione, lacondivisione delleproprie idee e proposteper inventare nuovigiochi. Tutto questosarebbe stato difficilecon la presenza delmondo elettronico che

ti programma già tutto, oscurando la tuaimmaginazione.Abbiamo potuto cogliere dalle attivitàesperienze uniche che solo quelladeterminata situazione ti può offrire,come “il silenzio nel bosco” che con leadeguate condizioni di calma e concen­trazione può entrare a far parte delnostro bagaglio di conoscenza. Oltre aciò i momenti in cui si poteva parlare,come quando si camminava, ci hannopermesso di conoscere nuove persone dialtre classi che si sono rivelate simpa­tiche e amichevoli.Inoltre l’assenza del cellulare ci ha

permesso di avere una visione più ampiadel mondo, senza rinchiuderci in unoschermo, ignorando tutto ciò che cicircondava: ciò porta ad una maggioreispirazione, forse dovuta anche al magni­fico paesaggio di Crespano.Tutti crediamo che questa gita sia statamolto importante per la maturazione diognuno di noi ed è stata un’esperienzadivertente, ma anche costruttiva.Concludiamo chiedendo a tutti coloroche stanno leggendo di fare un’ulterioreriflessione sulla vera utilità della tecno­logia e di tutto ciò che la riguarda. A cosarealmente servono i social? A condivi­dere un'attività fatta, uno stato emotivo,un pensiero, un'idea o per far sapere allepersone che si è famosi, ricchi e farsi unabuona pubblicità, mostrando una per­sonalità falsa che segue la massa senzalasciare lo spazio al nostro stile?E per cosa realmente avremmo dovutousare il cellulare durante quei tre giorni?Lasciamo a voi la risposta a questadomanda. Ci auguriamo che il discorsovenga ripreso anche in altre classi perpoter riflettere tutti assieme e nonlasciare che la tecnologia diventi per noiuna droga.

Lo confermano gli alunni delle classi seconde a Crespano: è possibile e fa pure bene

Tutto ciò che si può fare senza il cellulare

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CRONACA degli INTERNI e degli ESTERI

Slot machine: piaga preoccupanteIl triste primato di Campagna Lupia per il gioco d'azzardo

Ci hanno sempre detto che la Storia non è un gioco per ragazzi, ma si sbagliavano

La Roulette della Storia: imparare divertendosi

di B.E., E.L., S.R. (1A)

Nel corso di quest’anno noi alunni dellaclasse 1^A abbiamo seguito unpercorso di approfondimento sull’ac­qua, una sostanza così comune daessere considerata “scontata”.In realtà, sotto la guida delle prof.sseNicoletta Piva e Paola Boscolo, rispet­tivamente di geografia e di scienze,abbiamo sperimentato che è unasostanza insolita, poiché alcune sueproprietà la rendono diversa da tutte lealtre. A temperatura ambiente è allostato liquido, anziché gassoso, come losono composti chimici simili, ha uncalore specifico elevato, ha una densitàche varia, con la temperatura, in modoanomalo ecc. Queste proprietà sonocosì importanti da influenzare il clima ela vita di tutte le specie viventi.Purtroppo non è una risorsa infinita e lasua distribuzione nel pianeta non èomogenea comportando così le diffe­renze che conosciamo.Chi sa cos’è l’"Earth Overshoot Day"?Non ne avevamo mai sentito parlare,

nonostante vi siano stati tanti servizi intelegiornali che abbiamo visionato. È ilgiorno in cui la popolazione mondialeha consumato le risorse naturali ter­restri disponibili per l’anno in corso. Daquesto giorno in poi il pianeta èsovrasfruttato dall’uomo. È come se lostipendio di una famiglia non bastassepiù per arrivare a fine mese e siusassero quindi i risparmi, ma anchequesti nel tempo finirebbero. L’uomosta sempre più peggiorandoquesta situazione: anno do­po anno le risorse naturali,quelle che la Terra è ingrado di rigenerare da sola,si esauriscono sempre pri­ma.Di sviluppo sostenibile siparla da anni a livellointernazionale. Per la suaattuazione l’Organizzazio­ne delle Nazioni Unite(ONU) ha proposto l’A­genda 2030 che racchiude17 obiettivi: uno di questi faesplicito riferimento all’ac­

qua dolce. C’è un grande utilizzo diquesta risorsa in molti settori (agri­coltura, allevamento, industria, usicivili, ecc) che, come abbiamo studiato,potrebbe essere ridotto.Anche noi possiamo dare il nostrocontributo attraverso una serie di picco­li accorgimenti e il cambio di abitudiniche non hanno alcun costo, macontribuiscono ad un grande risparmio.L’elenco degli obiettivi che noiabbiamo individuato lo trovate sullaporta della nostra classe, la 1^A:invitiamo tutti voi alla loro lettura edattuazione.

CRONACA degli INTERNI

di A.N.

Cyberbullismo: ecco l’argomento di cuisi parlerà in quest’articolo. Si tratta di untema caldo del quale si sente parlaremolto spesso, per questo motivo abbiamodeciso di approfondirlo intervistando laprof.ssa Serena Faggian, insegnante dilettere della scuola Secondaria e referenteper la prevenzione al cyberbullismo.

Che cos’è il cyberbullismo?Il cyberbullismo è il termine che indicaun tipo di attacco aggressivo e molestoeffettuato attraverso gli strumenti dellarete.

Quali sono le differenze tra cyberbul­

lismo e bullismo?Rispetto al bullismo tradizionale, ilcyberbullismo viene praticato via internete per la persona colpita risulta spessodifficile risalire al proprio molestatore. Lemolestie subite provocano isolamentodella vittima, danni psicologici gravi,depressione e nei casi peggiori possonospingere al suicidio. In ogni caso, ilcyberbullismo è meno diffuso rispetto albullismo tradizionale.

Che cosa rientra nella definizione dicyberbullismo?Rientra il frequente invio di messaggi dalcontenuto volgare, violento o offensivo.A volte si può trattare di un banale scher­zo ad un amico, altre volte invece loscherzo diventa troppo pesante per ridercisopra.

In quali fasce di età è maggiormentediffuso?Il cyberbullismo è diffuso soprattutto tra ipreadolescenti e gli adolescenti, dato che

si sviluppa soprattutto in chat, sui sitiweb, sui forum e via email.

Come ci si può difendere?Per non rischiare un attacco di cyberbulli­smo bisogna prestare attenzione a quandosi naviga in Internet: è bene sapere conesattezza ciò che si può e non si può farequando si utilizzano queste nuove tecno­logie per comunicare. Inoltre è bene nonrispondere a messaggi indesiderati, mabisogna conservarli per poi parlarne conqualcuno.

Vuole aggiungere qualcosa?Sì, bisogna sempre tenere ben presenteche in Internet è facile spacciarsi perqualcun altro, inventando età o caratte­ristiche fisiche.

Dunque ricordiamoci che il modo mi­gliore per affrontare il cyberbullismo èconfidarsi con le persone di cui ci si fida,senza provare paura, imbarazzo o timi­dezza.

Acqua: Earth overshoot dayDobbiamo cambiare le abitudini per evitare l'autodistruzione

Si tratta di una prepotenza virtuale, ma la sofferenza è reale

La prof.ssa Faggian spiega il cyberbullismo

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di E.C. (3A) e D.R.

Campagna Lupia è al top della spesapro capite di tutta la Riviera del Brentain slot e giochi d’azzardo con 1.365euro spesi a testa per abitante in unanno. A denunciare questi dati chesono sorprendentemente preoccupantiè Francesco D’Elia, attivista delMovimento 5 Stelle.Ultimamente sono giunte notizie cheoltre a Campagna Lupia, comunicome Stra, Campolongo Maggiore,Fiesso D’Artico stanno limitando gliorari nelle sale gioco. Dal 2015 nelnostro territorio comunale gli orari pergiocare sono stati ridotti: il mattino sipuò giocare esclusivamente dalle 11alle 13 e invece al pomeriggio dalle 17alle 22; negli altri orari le macchinettesono spente.Ci sono persone che spendono interistipendi o pensioni solo per tentare lafortuna con questi giochi che finisconoper creare dipendenze patologiche. Unnuovo regolamento stabilisce che lemacchinette mangiasoldi non possano

trovarsi vicino a scuole o luoghi diaggregazione come centri per anzianio parrocchie.Nel comune di Campagna Lupia sonocirca 70 le slot machine, o meglio le“macchinette mangiasoldi" in uso,vietate per legge ai minorenni.Per conoscere bene questo problemaabbiamo deciso di intervistare iproprietari di negozi che possiedono leslot machine. Dalle varie interviste cheabbiamo condotto nei di­versi locali abbiamo sco­perto che le personeinteressate al gioco d’az­zardo hanno un’età moltovaria che va dai 18 ai 70anni. Solitamente sono digenere maschile e spendo­no circa 20/30 euro al gior­no.Quasi la metà dei giocatorisono abituali e spendonosoldi non solamente in slotmachine, ma anche ingiochi di carte, lotto egratta e vinci. Molti di essi

devono essere invitati ad uscire fuoridal locale per poter smettere di giocarealtrimenti resterebbero molto più alungo.È emerso che la principale colpa delgioco d’azzardo è dello Stato: questicontinua a sottolineare che il giocopuò creare dipendenza, ma per motivieconomici continua ad offrirlo. LoStato chiude gli occhi di fronte alcostante aumento delle persone checadono in questa rete piuttosto cheintervenire in modo da affrontarequesto pericoloso e dilagante proble­ma.

CRONACA degli INTERNI e degli ESTERI

di M.O e S.B (2A)

Noi alunni delle classi 2^A e 2^C, percontrastare il fenomeno del giocod’azzardo, abbiamo pensato con ilnostro prof. Francesco Zagolin di

ideare un’attività davvero interessantedal titolo “La Roulette della Storia”.Per ogni argomento di Storia Modernastudiato quest’anno, infatti, abbiamoricavato 37 domande, tante quante inumeri della roulette. Dopo averle

stampate, le abbiamo incollate su deicartoncini e tagliate tutte della stessagrandezza, così da ottenere tante cartedi 6 colori diversi.Questo gioco può essere utilizzato indue momenti: quando vogliamorilassarci un po’ e come strumento perl’interrogazione, che noi chiamiamo“colloquio storico”. Durante il collo­quio storico tutti gli alunni partecipanoattivamente, estraendo, a loro piacere,le domande dalle diverse buste, perpoi sottoporle ai candidati, facendoliragionare sui diversi fatti della Storia.Anche al professor Andrea Venturini,che segue due classi terze, questogioco è piaciuto a tal punto da coin­volgere i suoi alunni nella prepar­azione delle carte per la Storia Con­temporanea.Se tutti giocassero con la nostraRoulette, sarebbero felici e tornereb­bero a casa sicuramente molto moltoricchi di curiosità e conoscenze.

Slot machine: piaga preoccupanteIl triste primato di Campagna Lupia per il gioco d'azzardo

Ci hanno sempre detto che la Storia non è un gioco per ragazzi, ma si sbagliavano

La Roulette della Storia: imparare divertendosi

di B.E., E.L., S.R. (1A)

Nel corso di quest’anno noi alunni dellaclasse 1^A abbiamo seguito unpercorso di approfondimento sull’ac­qua, una sostanza così comune daessere considerata “scontata”.In realtà, sotto la guida delle prof.sseNicoletta Piva e Paola Boscolo, rispet­tivamente di geografia e di scienze,abbiamo sperimentato che è unasostanza insolita, poiché alcune sueproprietà la rendono diversa da tutte lealtre. A temperatura ambiente è allostato liquido, anziché gassoso, come losono composti chimici simili, ha uncalore specifico elevato, ha una densitàche varia, con la temperatura, in modoanomalo ecc. Queste proprietà sonocosì importanti da influenzare il clima ela vita di tutte le specie viventi.Purtroppo non è una risorsa infinita e lasua distribuzione nel pianeta non èomogenea comportando così le diffe­renze che conosciamo.Chi sa cos’è l’"Earth Overshoot Day"?Non ne avevamo mai sentito parlare,

nonostante vi siano stati tanti servizi intelegiornali che abbiamo visionato. È ilgiorno in cui la popolazione mondialeha consumato le risorse naturali ter­restri disponibili per l’anno in corso. Daquesto giorno in poi il pianeta èsovrasfruttato dall’uomo. È come se lostipendio di una famiglia non bastassepiù per arrivare a fine mese e siusassero quindi i risparmi, ma anchequesti nel tempo finirebbero. L’uomosta sempre più peggiorandoquesta situazione: anno do­po anno le risorse naturali,quelle che la Terra è ingrado di rigenerare da sola,si esauriscono sempre pri­ma.Di sviluppo sostenibile siparla da anni a livellointernazionale. Per la suaattuazione l’Organizzazio­ne delle Nazioni Unite(ONU) ha proposto l’A­genda 2030 che racchiude17 obiettivi: uno di questi faesplicito riferimento all’ac­

qua dolce. C’è un grande utilizzo diquesta risorsa in molti settori (agri­coltura, allevamento, industria, usicivili, ecc) che, come abbiamo studiato,potrebbe essere ridotto.Anche noi possiamo dare il nostrocontributo attraverso una serie di picco­li accorgimenti e il cambio di abitudiniche non hanno alcun costo, macontribuiscono ad un grande risparmio.L’elenco degli obiettivi che noiabbiamo individuato lo trovate sullaporta della nostra classe, la 1^A:invitiamo tutti voi alla loro lettura edattuazione.

CRONACA degli INTERNI

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CRONACA degli ESTERI

A spasso per il territorio di Campagna LupiaUn progetto dei prossimi alunni di terza per ricostruire le antiche attività e i mestieri

di A.C.

In questo articolo parleremo diun’iniziativa molto interessante: sitratta di un progetto dal titolo “Aspasso per il territorio di CampagnaLupia”, nato dalla collaborazione tral’I.C. “Aldo Moro”, il Comune, leparrocchie ed altri Enti pubblici eprivati.La nostra scuola secondaria“Dogliotti” è impegnata “in primalinea”. Infatti, le classi seconde (futureterze) già l’anno scorso hanno svoltoun lavoro approfondito sullo studiodelle vecchie vie e degli edificiprincipali del nostro Comune.Quest’anno si vedono coinvolte diret­tamente nella realizzazione pratica diquanto studiato.L’idea è quella di raccontare in modoaccattivante la storia del territorio diCampagna Lupia, attraverso le vie diterra e d’acqua, nonché far conoscerela storia delle principali attività legateal territorio e degli edifici storici. Sicercherà inoltre di ricostruire l’ubica­

zione delle antiche attività e mestieri edi contribuire allo sviluppo del museostorico etnoantropologico di Lova equello archeologico di Lugo con unaulteriore sezione dedicata al periodo1800­1945.Grazie a questo meraviglioso progetto

i cittadini di Campagna Lupia potran­no conoscere e capire come il nostropaese si sia evoluto nel tempo.Buon lavoro, dunque, a tutti coloroche in diversi modi collaboreranno perdare vita ad un regalo davvero specia­ale.

CRONACA degli INTERNI e degli ESTERI

Dal 7 al 9 maggio le classi terze hanno fatto un viaggio d'istruzione a Trieste e dintorni

Luoghi che raccontano la storia del Novecento

La Piazza dell'Unità d'Italia nel Centro storico di Trieste Un momento di intenso raccoglimento nella Foiba di Basovizza

La Risiera di San Sabba, un campo di concentramento e di morte Il Castello di Miramare e lo splendore del suo giardino

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CRONACA degli ESTERI

di F.G.

Le sigarette elettroniche e ladipendenza dal tabacco sono dueargomenti che sempre più spessocoinvolgono i giovani. Noi tuttisappiamo che fumare, qualsiasi sia lamodalità, fa male al nostro corpo. Aquesto proposito abbiamo volutoconoscere il parere di un esperto,dunque abbiamo intervistato il dott.Paolo De Pascale, medico di famigliadel nostro Comune.

Cosa pensa delle sigarette elettro­niche? Crede che siano dannose?Non le conosco molto bene, ma nonsono sicuro che siano salutari. Questesono legate ad uno stato di ansia, ditensione che in genere si prova adeliminare attraverso un gesto esternocome quello della sigaretta elettronicao di quella tradizionale.

Ha mai sentito parlare di giovani chele utilizzano? Consiglia di smettere?Ho visto molte persone che le utilizza­no, ma mai giovani. Molte personesono affette da tabagismo [n.d.r.Dipendenza da fumo] e cercano disuperare il problema con la sigarettaelettronica che è il male minore. Nontrovo un motivo per cui un giovanedebba avvicinarsi alla sigarettaelettronica, quindi la sconsiglio.

Quanto è dannoso il fumo? Che effettiha sul nostro corpo se iniziamo afumare in giovane età?Il fumo è molto dannoso, sia in modoattivo, quindi fumare una sigaretta,che in modo passivo, cioè respirare ilfumo della sigaretta di qualcun altro.

Gli apparati che danneggia sono quellorespiratorio (le sostanze nocivedeteriorano le ciglia delle cellulepolmonari che trasportano all'esternodel corpo le sostanze di rifiuto) el'apparato cardiocircolatorio.

Chi fuma si sta danneggiando?Sì, il fumo nuoce al corpo umano,inoltre crea una vera e propriadipendenza. Qualche giorno fa, infatti,ho incontrato un signore malato dicuore che fumava e per questo motivoha deciso di smettere. Per alcuni mesiè riuscito a non fumare, quando gli èstata offerta una sigaretta inun’occasione festiva ha ricominciato.Questa è una dipendenza psicologica,molto difficile da sradicare.

Come si può eliminare una dipendenza

di questo genere?Consiglio di rivolgersi al propriomedico di fiducia, ci sono comunquevari servizi offerti dalla nostra aziendasanitaria. Ci si può inoltre rivolgere adun centro per la disassuefazione dalfumo. In aggiunta consiglio di capirequando non riesci più a smettere difumare. Una sigaretta in compagnianon è estremamente dannosa, maquando ti abitui hai bisogno di fumareanche da solo creando così ladipendenza.Infine vi raccomando di non fumaremai, ma, se già lo fate, provate subito asmettere!

Non ci resta altro che sottoscrivere lesacrosante parole del dott. De Pascalee augurarci che questo nostro articoloabbiamo colpito i giovani e non.

Il parere di un medico su un vizio che costa caro

I giovani e il fumo:intervista al dott. De Pascale

A spasso per il territorio di Campagna LupiaUn progetto dei prossimi alunni di terza per ricostruire le antiche attività e i mestieri

CRONACA degli INTERNI e degli ESTERI

Dal 7 al 9 maggio le classi terze hanno fatto un viaggio d'istruzione a Trieste e dintorni

Luoghi che raccontano la storia del Novecento

Un momento di intenso raccoglimento nella Foiba di Basovizza

Il Castello di Miramare e lo splendore del suo giardino

Page 12Issue 1

di E.C. e Redazione

In quest’ultimo articolo volevopresentarvi una magnifica lettera dalfronte di un soldato della PrimaGuerra Mondiale, presa dal sito “Unalettera dal fronte | Blog degli Autori”.

Cara Maria,amore mio è dolce scrivere il tuonome su questo foglio stropicciato.(....) Il dolore delle gambe èlancinante. Senza tregua. (....) Quantoavrei voluto che quel treno non miportasse via da te. Quanto avreivoluto stringerti forte, in silenzio,senza fine. (....) Però amore mio losai. Non tornerò a casa. Nel delirioripercorro con la mente il tuo profiloperché la morte che mi dormeaccanto non mi rubi anche il ricordodi te. (....)Portami nel cuore, amore mio, persempre. Io porterò con me i tuoi occhie quelli di un figlio che non conosceròmai. Come sei bella, Maria….

Per te, solo per te, fino all’eternità.Alberto

La lettera che avete appena lettotrasmette molta tristezza e soprattuttonostalgia per gli affetti familiarilontani. Questo soldato, consapevoleche la morte sta per portarlo con sé,sottolinea l’amore che prova per lapropria donna e cerca di mantenernevivo il ricordo fino alla fine. Questisentimenti spezzati sono stati comunia tanti soldati che sisono sacrificati per lanostra Patria.Molte persone hannoperso la vita e questosoldato racconta inpoche righe cosa siprova a combattereuna guerra cosìferoce. La parte divita che i soldatitrascorrono in trinceaattaccando il nemicosenza mai arrendersi

li segna in maniera indelebile. Ancheriuscendo a sopravvivere al fuoconemico i reduci non riescono più acondurre una vita normale.Abbiamo condiviso con voi questalettera perché ci è sembrata moltosignificativa e ci ha fatto capire chel’amore vince su tutto e, quando èvero amore, non smette di crescereneanche in circostanze estreme comela guerra.

Nel salutarvi, vi ringraziamo delsostegno e delle lettere che avetecontinuato a mandarci giorno dopogiorno.

POSTA DEI LETTORI e DEL CUORE

di E. G.

In questi mesi ci sono arrivatemoltissime lettere tra le quali unamolto interessante. Ve la presentiamoqui di seguito:

Cara Posta dei Lettori,sono vittima di bullismo. In classe neho ben due. Come posso affrontarli?

Anonimo

In primo luogo, per indagare un po’ dipiù sulla situazione abbiamo deciso diporre alla classe 1^C la seguentedomanda, “Sei stata/o vittima dibullismo? Ne hai parlato con qualcu­no?”.Dal sondaggio è risultato che diversialunni hanno risposto “Sì” alla primadomanda e quasi tutti ne hannoparlato in famiglia, allo spazioascolto, con i professori e gli amici.

Tra tutte le risposte ottenute quelle piùsignificative sono le seguenti:

Cara Posta deilettori,essendo già statavittima dibullismo fisico ecyberbullismo hopotuto parlarne con le mie amiche econ i miei genitori. Ma da quel che hovisto non è servito. Avrei bisogno delvostro aiuto. Grazie.

Anonimo

Caro lettore,non mollare, continua a parlarne congenitori e professori. Non puoi fartisottomettere, non devono vincereloro. Cerca di stare con le persone cheti sono veramente amiche, che non tichiedono niente, nessuna prova. Perquanto riguarda il cyberbullismo ticonsigliamo di evitare i social per unpo’ di tempo. Inoltre siamo aconoscenza che nella nostra scuolac’è una professoressa che si occupa dibullismo ed è molto disponibile. Nonvergognarti: incontrala!

Cara Posta dei Lettori,sono stata/o vittima di bullismo. Horaccontato la mia esperienza a tutti:spazio ascolto, genitori, nonni. Manon ho risolto e per questo vorreiparlare con una di voi.

Anonimo

Caro lettore,prima di tutto vogliamo dirti che perqualsiasi cosa siamo disponibili, nonaver paura, parlaci e noi ti aiuteremo!In secondo luogo ti consigliamo diripetere molte volte, ai tuoi parenti,questo problema. Noi e i professori tiaiuteremo parlando con chi ti habullizzato, non mollare mai e cerca distare vicino alle persone di cui ti fidi.Prova a seguire i nostri consigli.

Lettori.Non mollare, continua a parlarne

di L.M.

L’argomento di quest’articolo non èadatto ai lettori più schizzinosi: dagennaio 2018 è possibile usare partidi insetto per preparare gustosepietanze.Sfogliando molte ricette si trovanonumerosi dettagli su come prepararedeliziosi risotti con brodo discorpione, anche se non è ben chiarodove reperirlo; o delicati impastiusando la farina di grillo, che secondogli esperti è un’ottima alternativa allafarina classica.Molti sostengono che gli insettisaranno il cibo del futuro: cavallettefritte, grilli saltati o cicale lesse siconsiderano una valida alternativa altradizionale piatto di carne o pesce.I vantaggi dell’uso degli insetti sonol’alta reperibilità e il basso costo ed èper questo che vengono già spiegatiin molti show cooking da abilicuochi.Uno dei principali vantaggi per lasalute è la grande quantità di sostanze

nutritive presente negli insetti: un kgdi termiti fornisce circa 350 g diproteine, un kg di bruchi ne contiene280 g; oltre alle proteine troviamoanche amminoacidi, la maggior partedei minerali e delle vitamine delgruppo B. I sapori degli insetticommestibili sono molto vari: lecimici hanno il sapore della mela, leformiche e le termitisanno di nocciola, lalarva del Tarlo del legnosa di manzo e gliscarafaggi sanno di fun­ghi. C’è da precisare chel’aroma degli insettidipende dall’ambiente incui vivono e da cosamangiano.È ancora presto pertrovare queste prelibatez­ze al ristorante vicinocasa: si prevede chepasserà ancora un annoperché le procedure Eu­ropee che permettonol’uso e la vendita di ali­

menti non usuali vengano rese piùsemplici (novel food).Chissà se anche gli insetti verrannoconsiderati una prelibatezza: ricordia­mo che anche l’aragosta non è sem­pre stata apprezzata come cibo, eppu­re attualmente è considerata una squi­sitezza. Pensate che le uova di alcunespecie di formica sono considerate ilcaviale degli insetti, vendute a 90euro al kg.Sicuramente d’ora in poi non ci sipotrà più lamentare se al ristorantetroveremo una mosca nel brodo.

CRONACA degli ESTERI

di A.C.

Oggi parliamo di un problema moltosentito da noi ragazzi: l’uso dellesigarette. Attualmente esistono due tipidi sigarette: quella elettronica e quellatradizionale.Di seguito abbiamo cercato di fare unasintesi delle caratteristiche dei due tipidi sigaretta, partendo da quella elettro­nica.

Vantaggi:­ è meno dannosa di quella normaleperché contiene meno sostanze can­cerogene;­ se la nicotina è presente viene con­trollata e ridotta nel tempo;­ consente un notevole risparmio eco­nomico.

Svantaggi:­ rischio che i giovani passino poi altabacco a causa degli aromi;

­ non elimina la dipendenza dalla ni­cotina;­ ha un gusto poco gradevole;­ non è stata ancora sufficientementetestata.

La sigaretta tradizionale invece pre­senta solamente svantaggi:­ contiene molte sostanze dannose:ammoniaca, ossido di azoto e monos­sido di carbonio;

­ la nicotina presente provoca l’au­mento della pressione del sangue el'aumento delle contrazioni del cuore;­ aumenta il rischio di molte gravipatologie: infarto miocardico acuto,ictus, ecc.­ riduce la fertilità della donna edell’uomo;­ causa l’invecchiamento della pelle;­ ingiallisce i denti;­ il fumo passivo mette a rischio lepersone che ci stanno vicino, aumen­tando la possibilità di avere malattierespiratorie.

Consiglio di evitare di fumare qual­siasi tipo di sigaretta, cercando unmodo alternativo per allontanare lostress, magari dedicandosi alle propriepassioni o coltivando degli hobby. Lavita è troppo preziosa per bruciarla insigarette che, come abbiamo visto,causano soltanto enormi problemi disalute.

Scusi, c'è una mosca nel piatto!Gli insetti in cucina sono una realtà per l'Unione Europea

Sempre più persone le utilizzano nella speranza, un giorno, di smettere di fumare

Sigarette elettroniche: sono davvero un'alternativa?

Page 13Issue 1

di E.C. e Redazione

In quest’ultimo articolo volevopresentarvi una magnifica lettera dalfronte di un soldato della PrimaGuerra Mondiale, presa dal sito “Unalettera dal fronte | Blog degli Autori”.

Cara Maria,amore mio è dolce scrivere il tuonome su questo foglio stropicciato.(....) Il dolore delle gambe èlancinante. Senza tregua. (....) Quantoavrei voluto che quel treno non miportasse via da te. Quanto avreivoluto stringerti forte, in silenzio,senza fine. (....) Però amore mio losai. Non tornerò a casa. Nel delirioripercorro con la mente il tuo profiloperché la morte che mi dormeaccanto non mi rubi anche il ricordodi te. (....)Portami nel cuore, amore mio, persempre. Io porterò con me i tuoi occhie quelli di un figlio che non conosceròmai. Come sei bella, Maria….

Per te, solo per te, fino all’eternità.Alberto

La lettera che avete appena lettotrasmette molta tristezza e soprattuttonostalgia per gli affetti familiarilontani. Questo soldato, consapevoleche la morte sta per portarlo con sé,sottolinea l’amore che prova per lapropria donna e cerca di mantenernevivo il ricordo fino alla fine. Questisentimenti spezzati sono stati comunia tanti soldati che sisono sacrificati per lanostra Patria.Molte persone hannoperso la vita e questosoldato racconta inpoche righe cosa siprova a combattereuna guerra cosìferoce. La parte divita che i soldatitrascorrono in trinceaattaccando il nemicosenza mai arrendersi

li segna in maniera indelebile. Ancheriuscendo a sopravvivere al fuoconemico i reduci non riescono più acondurre una vita normale.Abbiamo condiviso con voi questalettera perché ci è sembrata moltosignificativa e ci ha fatto capire chel’amore vince su tutto e, quando èvero amore, non smette di crescereneanche in circostanze estreme comela guerra.

Nel salutarvi, vi ringraziamo delsostegno e delle lettere che avetecontinuato a mandarci giorno dopogiorno.

POSTA DEI LETTORI e DEL CUORE

di E. G.

In questi mesi ci sono arrivatemoltissime lettere tra le quali unamolto interessante. Ve la presentiamoqui di seguito:

Cara Posta dei Lettori,sono vittima di bullismo. In classe neho ben due. Come posso affrontarli?

Anonimo

In primo luogo, per indagare un po’ dipiù sulla situazione abbiamo deciso diporre alla classe 1^C la seguentedomanda, “Sei stata/o vittima dibullismo? Ne hai parlato con qualcu­no?”.Dal sondaggio è risultato che diversialunni hanno risposto “Sì” alla primadomanda e quasi tutti ne hannoparlato in famiglia, allo spazioascolto, con i professori e gli amici.

Tra tutte le risposte ottenute quelle piùsignificative sono le seguenti:

Cara Posta deilettori,essendo già statavittima dibullismo fisico ecyberbullismo hopotuto parlarne con le mie amiche econ i miei genitori. Ma da quel che hovisto non è servito. Avrei bisogno delvostro aiuto. Grazie.

Anonimo

Caro lettore,non mollare, continua a parlarne congenitori e professori. Non puoi fartisottomettere, non devono vincereloro. Cerca di stare con le persone cheti sono veramente amiche, che non tichiedono niente, nessuna prova. Perquanto riguarda il cyberbullismo ticonsigliamo di evitare i social per unpo’ di tempo. Inoltre siamo aconoscenza che nella nostra scuolac’è una professoressa che si occupa dibullismo ed è molto disponibile. Nonvergognarti: incontrala!

Cara Posta dei Lettori,sono stata/o vittima di bullismo. Horaccontato la mia esperienza a tutti:spazio ascolto, genitori, nonni. Manon ho risolto e per questo vorreiparlare con una di voi.

Anonimo

Caro lettore,prima di tutto vogliamo dirti che perqualsiasi cosa siamo disponibili, nonaver paura, parlaci e noi ti aiuteremo!In secondo luogo ti consigliamo diripetere molte volte, ai tuoi parenti,questo problema. Noi e i professori tiaiuteremo parlando con chi ti habullizzato, non mollare mai e cerca distare vicino alle persone di cui ti fidi.Prova a seguire i nostri consigli.

Cuore.Anche i soldatial fronteamavano intensamente

Lettori.Non mollare, continua a parlarne

di L.M.

L’argomento di quest’articolo non èadatto ai lettori più schizzinosi: dagennaio 2018 è possibile usare partidi insetto per preparare gustosepietanze.Sfogliando molte ricette si trovanonumerosi dettagli su come prepararedeliziosi risotti con brodo discorpione, anche se non è ben chiarodove reperirlo; o delicati impastiusando la farina di grillo, che secondogli esperti è un’ottima alternativa allafarina classica.Molti sostengono che gli insettisaranno il cibo del futuro: cavallettefritte, grilli saltati o cicale lesse siconsiderano una valida alternativa altradizionale piatto di carne o pesce.I vantaggi dell’uso degli insetti sonol’alta reperibilità e il basso costo ed èper questo che vengono già spiegatiin molti show cooking da abilicuochi.Uno dei principali vantaggi per lasalute è la grande quantità di sostanze

nutritive presente negli insetti: un kgdi termiti fornisce circa 350 g diproteine, un kg di bruchi ne contiene280 g; oltre alle proteine troviamoanche amminoacidi, la maggior partedei minerali e delle vitamine delgruppo B. I sapori degli insetticommestibili sono molto vari: lecimici hanno il sapore della mela, leformiche e le termitisanno di nocciola, lalarva del Tarlo del legnosa di manzo e gliscarafaggi sanno di fun­ghi. C’è da precisare chel’aroma degli insettidipende dall’ambiente incui vivono e da cosamangiano.È ancora presto pertrovare queste prelibatez­ze al ristorante vicinocasa: si prevede chepasserà ancora un annoperché le procedure Eu­ropee che permettonol’uso e la vendita di ali­

menti non usuali vengano rese piùsemplici (novel food).Chissà se anche gli insetti verrannoconsiderati una prelibatezza: ricordia­mo che anche l’aragosta non è sem­pre stata apprezzata come cibo, eppu­re attualmente è considerata una squi­sitezza. Pensate che le uova di alcunespecie di formica sono considerate ilcaviale degli insetti, vendute a 90euro al kg.Sicuramente d’ora in poi non ci sipotrà più lamentare se al ristorantetroveremo una mosca nel brodo.

CRONACA degli ESTERI

Sempre più persone le utilizzano nella speranza, un giorno, di smettere di fumare

Sigarette elettroniche: sono davvero un'alternativa?

Page 14 Newsletter Header

di A.C.

Nell’ultimo numero del giornalescolastico ci siamo voluti soffermaresulle Miniolimpiadi, giunte alla 17^edizione: si tratta di evento sportivoche si svolge di solito a maggio, nelquale gli alunni dell’Istituto compren­sivo “A. Moro”, dalla scuola primariaalla secondaria, gareggiano in diversespecialità. Quest’anno si sono svoltesabato 12 maggio, in una splendidagiornata di sole.Per approfondire questo argomentoabbiamo chiesto alla prof.ssa FedericaL’Abbate, la nostra insegnante diEducazione fisica, di soddisfare lenostre curiosità dal momento chesegue l’organizzazione della manife­stazione da ben quattro anni.

Chi organizza ogni anno le Minio­

lipiadi?Le Miniolimpiadi vengono realizzatedall’ I.C. “Aldo Moro”, grazie allacollaborazione dell’Amministrazionecomunale e delle associazioni sportivedi Campagna Lupia, come per esem­pio la palestra New Life. Ogni annopartecipano anche organizzazionicome AIDO, il Gruppo Genitori,l’Auser, ecc.

Quali sono le attività in cui hannogareggiato gli alunni quest’anno?Quest’anno le attività sono state: ilsalto in lungo, il lancio del vortex, latrasformazione meta, il minigolf, ilbowling, la corsa a slalom e infine lastaffetta.

Quali sono stati i risultati delleMiniolimpiadi di quest’anno?Ecco i risultati della scuola Primaria

“G. Leopardi” e “F.lli Bandiera”: trale prime ha vinto la classe 1 B; tra leclassi seconde la 2 B; tra le classiterze la 3 A; tra le classi quarte la 4 B;tra le classi quinte la 5 B. Ci viene dadire che la B è una sezione vincente!Ed ecco i risultati della scuola Se­condaria “A.M. Dogliotti”: tra leprime ha vinto la classe 1A; tra leseconde si sono classificate prime apari merito le classi 2A e 2D; e tra leterze ha vinto la classe 3C.

Quest’anno le Miniolimpiadi sonostate un bel momento vissuto insiemeper noi ragazzi di terza media: cisiamo divertiti e, nonostante lasconfitta ­ la classe 3B è arrivataultima ­ ci siamo goduti questo nostroultimo anno. E come dice il vecchioadagio: sfortunati nel gioco, fortunatiin amore!

SPORT

Giunte alla 17^ edizione, sono per l'Ist. "Aldo Moro" un momento di identità e festa

Miniolimpiadi: una sana competizione sportivadi G.Z. (3C) e A.Z.

In questo ultimo articolo abbiamo decisodi parlare di un hobby non moltoconosciuto e poco diffuso nel nostroterritorio: ballo country. Dunque abbiamointervistato un alunno della classe 3^Adella scuola Secondaria che lo pratica.

Come ti sei avvicinato a questo hobby?Grazie a mia madre che già lo praticavada circa due anni: infatti si puòintraprendere a qualunque età erappresenta un sano esercizio fisico. Ungiorno mi ha portato con sé, ho fatto unaprova e mi è piaciuto molto. Il ballocountry mi trasmette molta felicità e lovivo come uno sfogo nei momenti dirabbia e di tristezza.

Che emozioni provi quando lopratichi?Quando lo pratico mi sento liberoperché posso esprimermi neimovimenti, mi diverto moltoperché l’insegnante è moltosimpatica e se non riesco inqualcosa cerca di aiutarmi senzarimproverarmi.

Qual è la caratteristica principale?La caratteristica principale è il cosiddetto“ballo in linea”, in cui tutti i ballerini,disposti a quadrato, eseguono gli stessipassi. Esistono anche i “Line Dance”,cioè balli da eseguire a coppie.

C’è un abbigliamento specifico da usare?Sì, vengono usati stivali con la suola incuoio, jeans, cintura, camicia e cappello.

Dove e quando lo pratichi?Lo pratico a Lova, nella palestra delle exscuole elementari, ogni giovedì dalle18:30 alle 19:30.

Se volete conoscere ancora di più questaparticolare disciplina contattate perqualsiasi tipo di informazione G.C. dellaclasse 3^A della scuola Secondaria.

SPORT

di R.R.

Non è così raro incontrare ragazzi dellanostra età appassionati di pesca: infatti,molti di noi nelle calde giornate estiveprendono bicicletta e canne e si rifugianoper ore e ore nelle canalette del territorio.Dunque abbiamo deciso di intervistarechi questo hobby lo pratica da anni, lozio di un alunno della classe 3^B, perconoscere meglio le pesca sportiva.

Che cos’è la pesca sportiva?La pesca sportiva è una pratica che sisvolge all’aperto, si può praticare neicanali, torrenti, laghetti e in mare.

Perché hai iniziato a praticarla?Ho iniziato a praticarla per passione,perché mi piace stare a contatto con lanatura; inoltre vedevo delle foto diragazzi con alcuni pesci da 20 kg inmano. Così ho voluto provare anche io eda lì non ho più smesso.

Quanti e quali sono i vari tipi di pesca?I tipi di pesca sono tantissimi, i più

praticati sono: il carpfishing, lo spinning,a fondo, al tocco, con la mosca, con lacanna fissa, surfcasting, dalla barca, colvivo, a strappo (anche se illegale) ecc.

Quali sono le regole?Le regole sono regionali e provinciali, iprincipali divieti sono: l'utilizzo diesplosivo, elettricità, sostanze tossiche.Fino ai 18 anni non serve la licenza. Inmontagna bisogna avere un permessodato dal Comune, andare nella zonaassegnata, pescare un massimo di pescial giorno e inoltre rispettare il fermopesca (1­2 gg alla settimana). I laghettihanno un regolamento interno.

Di quale organizzazione di pescasportiva fai parte? Da quanti anni?Non faccio parte di un’organizzazionesportiva, ma collaboro al “Sampey day”da 7 anni. Ho cominciato a farlo peramicizia. Si tratta di una pesca fattacome facevano i nostri antenati con unacanna di bambù molto lunga, una lenza,un tappo di sughero che sostituisce ilgalleggiante e un amo. È un giorno incui molti ragazzi si sfidano per stabilirechi è il più fortunato. I soldi ricavativanno in beneficenza.

Solitamente quali sono i premi in palio

al “Sampey”?Il premio è un'attrezzatura per i primi treclassificati, per tutti gli altri una cannafissa da tre metri.

Hai mai partecipato ad una gara? Se sì,ne hai mai vinta una?Ho fatto qualche gara nei laghetti a trotee ne ho vinte poche.

Dove vengono praticate principalmente?Canale o laghetto?Sampey viene praticato a Mira in uncanale, ma le gare per professionisti disolito nei laghetti.

Ti ricordi qual è stato il pesce piùgrande catturato durante una gara?Il pesce più grande che ho catturatodurante una gara era un siluro di 30 kg.

Consiglieresti la pesca sportiva ad unragazzo di oggi? Perché?Consiglierei la pesca sportiva ad unragazzo di oggi perché è uno sport chedà molte soddisfazioni se si ha pazienza.

Ci piace concludere questo articolo conun noto proverbio cinese: “Dai un pescea un uomo e lo nutrirai per un giorno.Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tuttala vita”. Dunque, buona pesca!

Aggregazione e divertimento sono assicurati

Spazio al ballo country

La fiamma olimpica attraversa il centro di Campagna Lupia Classi prime e seconde della scuola Primaria nel bowling

Classi prime della scuola Secondaria nella corsa a slalom Classi terze della scuola Secondaria nella staffetta

Page 15 Newsletter Header

di A.C.

Nell’ultimo numero del giornalescolastico ci siamo voluti soffermaresulle Miniolimpiadi, giunte alla 17^edizione: si tratta di evento sportivoche si svolge di solito a maggio, nelquale gli alunni dell’Istituto compren­sivo “A. Moro”, dalla scuola primariaalla secondaria, gareggiano in diversespecialità. Quest’anno si sono svoltesabato 12 maggio, in una splendidagiornata di sole.Per approfondire questo argomentoabbiamo chiesto alla prof.ssa FedericaL’Abbate, la nostra insegnante diEducazione fisica, di soddisfare lenostre curiosità dal momento chesegue l’organizzazione della manife­stazione da ben quattro anni.

Chi organizza ogni anno le Minio­

lipiadi?Le Miniolimpiadi vengono realizzatedall’ I.C. “Aldo Moro”, grazie allacollaborazione dell’Amministrazionecomunale e delle associazioni sportivedi Campagna Lupia, come per esem­pio la palestra New Life. Ogni annopartecipano anche organizzazionicome AIDO, il Gruppo Genitori,l’Auser, ecc.

Quali sono le attività in cui hannogareggiato gli alunni quest’anno?Quest’anno le attività sono state: ilsalto in lungo, il lancio del vortex, latrasformazione meta, il minigolf, ilbowling, la corsa a slalom e infine lastaffetta.

Quali sono stati i risultati delleMiniolimpiadi di quest’anno?Ecco i risultati della scuola Primaria

“G. Leopardi” e “F.lli Bandiera”: trale prime ha vinto la classe 1 B; tra leclassi seconde la 2 B; tra le classiterze la 3 A; tra le classi quarte la 4 B;tra le classi quinte la 5 B. Ci viene dadire che la B è una sezione vincente!Ed ecco i risultati della scuola Se­condaria “A.M. Dogliotti”: tra leprime ha vinto la classe 1A; tra leseconde si sono classificate prime apari merito le classi 2A e 2D; e tra leterze ha vinto la classe 3C.

Quest’anno le Miniolimpiadi sonostate un bel momento vissuto insiemeper noi ragazzi di terza media: cisiamo divertiti e, nonostante lasconfitta ­ la classe 3B è arrivataultima ­ ci siamo goduti questo nostroultimo anno. E come dice il vecchioadagio: sfortunati nel gioco, fortunatiin amore!

SPORT

Giunte alla 17^ edizione, sono per l'Ist. "Aldo Moro" un momento di identità e festa

Miniolimpiadi: una sana competizione sportivadi G.Z. (3C) e A.Z.

In questo ultimo articolo abbiamo decisodi parlare di un hobby non moltoconosciuto e poco diffuso nel nostroterritorio: ballo country. Dunque abbiamointervistato un alunno della classe 3^Adella scuola Secondaria che lo pratica.

Come ti sei avvicinato a questo hobby?Grazie a mia madre che già lo praticavada circa due anni: infatti si puòintraprendere a qualunque età erappresenta un sano esercizio fisico. Ungiorno mi ha portato con sé, ho fatto unaprova e mi è piaciuto molto. Il ballocountry mi trasmette molta felicità e lovivo come uno sfogo nei momenti dirabbia e di tristezza.

Che emozioni provi quando lopratichi?Quando lo pratico mi sento liberoperché posso esprimermi neimovimenti, mi diverto moltoperché l’insegnante è moltosimpatica e se non riesco inqualcosa cerca di aiutarmi senzarimproverarmi.

Qual è la caratteristica principale?La caratteristica principale è il cosiddetto“ballo in linea”, in cui tutti i ballerini,disposti a quadrato, eseguono gli stessipassi. Esistono anche i “Line Dance”,cioè balli da eseguire a coppie.

C’è un abbigliamento specifico da usare?Sì, vengono usati stivali con la suola incuoio, jeans, cintura, camicia e cappello.

Dove e quando lo pratichi?Lo pratico a Lova, nella palestra delle exscuole elementari, ogni giovedì dalle18:30 alle 19:30.

Se volete conoscere ancora di più questaparticolare disciplina contattate perqualsiasi tipo di informazione G.C. dellaclasse 3^A della scuola Secondaria.

SPORT

di R.R.

Non è così raro incontrare ragazzi dellanostra età appassionati di pesca: infatti,molti di noi nelle calde giornate estiveprendono bicicletta e canne e si rifugianoper ore e ore nelle canalette del territorio.Dunque abbiamo deciso di intervistarechi questo hobby lo pratica da anni, lozio di un alunno della classe 3^B, perconoscere meglio le pesca sportiva.

Che cos’è la pesca sportiva?La pesca sportiva è una pratica che sisvolge all’aperto, si può praticare neicanali, torrenti, laghetti e in mare.

Perché hai iniziato a praticarla?Ho iniziato a praticarla per passione,perché mi piace stare a contatto con lanatura; inoltre vedevo delle foto diragazzi con alcuni pesci da 20 kg inmano. Così ho voluto provare anche io eda lì non ho più smesso.

Quanti e quali sono i vari tipi di pesca?I tipi di pesca sono tantissimi, i più

praticati sono: il carpfishing, lo spinning,a fondo, al tocco, con la mosca, con lacanna fissa, surfcasting, dalla barca, colvivo, a strappo (anche se illegale) ecc.

Quali sono le regole?Le regole sono regionali e provinciali, iprincipali divieti sono: l'utilizzo diesplosivo, elettricità, sostanze tossiche.Fino ai 18 anni non serve la licenza. Inmontagna bisogna avere un permessodato dal Comune, andare nella zonaassegnata, pescare un massimo di pescial giorno e inoltre rispettare il fermopesca (1­2 gg alla settimana). I laghettihanno un regolamento interno.

Di quale organizzazione di pescasportiva fai parte? Da quanti anni?Non faccio parte di un’organizzazionesportiva, ma collaboro al “Sampey day”da 7 anni. Ho cominciato a farlo peramicizia. Si tratta di una pesca fattacome facevano i nostri antenati con unacanna di bambù molto lunga, una lenza,un tappo di sughero che sostituisce ilgalleggiante e un amo. È un giorno incui molti ragazzi si sfidano per stabilirechi è il più fortunato. I soldi ricavativanno in beneficenza.

Solitamente quali sono i premi in palio

al “Sampey”?Il premio è un'attrezzatura per i primi treclassificati, per tutti gli altri una cannafissa da tre metri.

Hai mai partecipato ad una gara? Se sì,ne hai mai vinta una?Ho fatto qualche gara nei laghetti a trotee ne ho vinte poche.

Dove vengono praticate principalmente?Canale o laghetto?Sampey viene praticato a Mira in uncanale, ma le gare per professionisti disolito nei laghetti.

Ti ricordi qual è stato il pesce piùgrande catturato durante una gara?Il pesce più grande che ho catturatodurante una gara era un siluro di 30 kg.

Consiglieresti la pesca sportiva ad unragazzo di oggi? Perché?Consiglierei la pesca sportiva ad unragazzo di oggi perché è uno sport chedà molte soddisfazioni se si ha pazienza.

Ci piace concludere questo articolo conun noto proverbio cinese: “Dai un pescea un uomo e lo nutrirai per un giorno.Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tuttala vita”. Dunque, buona pesca!

Pesca sportiva: "catch and release"Scopriamo con un esperto quest'attività che coinvolge i giovani

Aggregazione e divertimento sono assicurati

Spazio al ballo country

Classi prime e seconde della scuola Primaria nel bowling

Classi terze della scuola Secondaria nella staffetta

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di R.T.

"Il sole a mezzanotte" (il titolo ori­ginale è "Midnight sun") è un filmdi Scott Speer, con protagonistiKatie Price, interpretata da BellaThorne, e Charlie, interpretato daPatrick Schwarzenegger.

TRAMA. Katie, la protagonista, èuna diciassettenne che ha una raramalattia detta xeroderma pigmen­toso o XP: questa la costringe avivere al buio, al riparo dalla lucediretta del sole. A causa di questamalattia fin da piccola Katietrascorre le giornate in casa ed escela sera per cantare e suonare lachitarra alla stazione della ferrovialocale.Durante le sue giornate passate incamera vede un ragazzo, Charlie, dicui si innamora immediatamente. Ildestino li fa incontrare e ciòpermetterà ai due di conoscere ilvero amore.Dopo varie uscite, un giorno i dueragazzi tardano a rientrare a casa e

Katie, esposta ai raggi del sole siammala gravemente. Charlie nonera a conoscenza della malattiadella ragazza e quando viene asaperlo i rapporti tra i due inizia­rono a rompersi.Grazie al padre e all’unica amica diKatie, però, i due riallacciano i rap­porti e trascorrono giorno dopogiorno tutto il tempo che alla ra­gazza rimane prima di andarseneper sempre.

COMMENTO. Il film, personal­mente, mi è piaciuto tantissimo perla vicenda e anche per il modo incui è stato realizzato: riuscire aparlare di una malattia così partico­lare con tanta semplicità fa capireche tante cose che noi diamo perscontate non lo sono invece per

tutti.Consiglio questo film a tutti, dai piùpiccoli ai più grandi, ma soprattuttoa noi ragazzi adolescenti perchéspesso, per mille ragioni, pensiamodi essere sfortunati. Grazie a questofilm impariamo ad apprezzareanche le piccole cose della vita, acapire quello che davvero conta,consapevoli di quanto siamofortunati quando ci accompagna lasalute.

Film.Il sole a mezzanotte: ciò che ti fa bene

RECENSIONI

di S.D.N.

"La piuma" è l’ultimo lavoropubblicato da Giorgio Faletti, unafiaba commovente che, consemplicità e innocenza, ricorda a chilegge il senso della vita, delle cose e

della fine.

TRAMA. Questa fiaba, che dovevaessere un musical, ci fa seguire unapiuma, che viaggia leggera nel cielo,in modo casuale o forse no,facendoci conoscere diversipersonaggi e mostrandoci la lorostoria: ci sono un re e un generaleche si preparano per una battagliaper conquistare mezzo mondo, senzapensare agli uomini che dovrannoprenderne parte e forse morire; uncurato, che intercede presso uncardinale, un uomo privo di fede, infavore dei contadini; è presente unaballerina dal cuore spezzato e,infine, una donna che vuole il suocompenso più di qualsiasi cosa.Nessuno di loro vede la piuma tantosono concentrati su loro stessi e suiloro interessi: il re pensa alla suaguerra, il cardinale pensa alla sua

quota, la ballerina solo al suo doloree, non vedendo nuove opportunità, laprostituta solo ai soldi.Ma qualcuno è pronto ad afferrare lapiccola piuma, un uomo con unfoglio bianco in cerca di una penna,l’unico che sceglierà di seguire lapiuma e per questo sarà ricompen­sato.

COMMENTO. La piuma, con le suepoche pagine, è una storia delicata esemplice, ma con delle riflessioniprofonde sulla vita e sulla libertà; cifarà aprire gli occhi, guardarciintorno, vedere qualcosa oltre noistessi e riscoprire ciò che è piccolo esemplice per vedere il mondo inmodo nuovo e con stupore. Lacuriosità è un dono, come laconsiderazione nei confronti deglialtri, o anche la capacità diinnamorarsi ancora.

Libri.La piuma: per capire il senso delle cose

di M.D.G.

Sofia Viscardi è una giovane ragazzache da qualche anno ha deciso diintraprendere la via per diventareuna youtuber.Ma che cosa significa “youtuber”?Questo termine indica di solito deigiovani, spesso anche adolescenti,che aprono un loro canale sullapiattaforma web YouTube per offriredei video gratuiti agli utenti: alcunisi focalizzano su temi particolari,come videogames, moda, cinema emusica, altri danno semplicementedei consigli, ad esempio come avereun look più attraente, altri ancoraparlano semplicemente di loro stessi,della loro vita. Il loro linguaggio è disolito molto colloquiale, il testo nonsegue una scaletta, è creato al mo­mento. Alcuni YouTubers dasemplici utenti amatoriali sonodiventati in poco tempo dei divi,seguiti da centinaia di migliaia difollowers, un vero e proprio punto diriferimento, seguiti quotidianamenteda tanti adolescenti.Come la nostra Sofia Viscardi:"Succede" è stato il suo primo ro­manzo, pubblicato nel maggio del

2016, seguito dalla creazionedel film uscito al cinemanell’aprile del 2018.

TRAMA. Margherita, unaragazza sedicenne, insicura,timida e riservata, vive nelsuo mondo condiviso solocon i suoi due migliori amici:Olimpia, chiamata Olly, eTom. Margherita, sopran­nominata Meg, deve af­frontare le sue primeesperienze: l'amicizia, l'amo­re, ma soprattutto dovràaffrontare se stessa nelcontinuo percorso dell'adole­scenza. Samuele, un ragaz­zoincontrato per sbaglio inautobus, diventerà prestoqualcosa di più per Marghe­rita.

COMMENTO. Una storiacoinvolgente e molto vicinaalla realtà dei giovani d’oggi.Consiglio questo libro a tutte lepersone appassionate di romanzi:l’amore è l’argomento centrale dellaseconda parte.

Mi ha colpito fin da subito quanto iosomigli a Margherita. Ognuno di noipuò trovare qualcosa di sé in questolibro. Questo è forse l’aspetto piùbello dei libri: riconoscersi in unpersonaggio o in una storia!

Libri.Succede: il libro di una youtuber

RECENSIONI

"Avere qualcunoaccanto è

la parte miglioredella vita"

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RECENSIONI

di S.D.N.

"La piuma" è l’ultimo lavoropubblicato da Giorgio Faletti, unafiaba commovente che, consemplicità e innocenza, ricorda a chilegge il senso della vita, delle cose e

della fine.

TRAMA. Questa fiaba, che dovevaessere un musical, ci fa seguire unapiuma, che viaggia leggera nel cielo,in modo casuale o forse no,facendoci conoscere diversipersonaggi e mostrandoci la lorostoria: ci sono un re e un generaleche si preparano per una battagliaper conquistare mezzo mondo, senzapensare agli uomini che dovrannoprenderne parte e forse morire; uncurato, che intercede presso uncardinale, un uomo privo di fede, infavore dei contadini; è presente unaballerina dal cuore spezzato e,infine, una donna che vuole il suocompenso più di qualsiasi cosa.Nessuno di loro vede la piuma tantosono concentrati su loro stessi e suiloro interessi: il re pensa alla suaguerra, il cardinale pensa alla sua

quota, la ballerina solo al suo doloree, non vedendo nuove opportunità, laprostituta solo ai soldi.Ma qualcuno è pronto ad afferrare lapiccola piuma, un uomo con unfoglio bianco in cerca di una penna,l’unico che sceglierà di seguire lapiuma e per questo sarà ricompen­sato.

COMMENTO. La piuma, con le suepoche pagine, è una storia delicata esemplice, ma con delle riflessioniprofonde sulla vita e sulla libertà; cifarà aprire gli occhi, guardarciintorno, vedere qualcosa oltre noistessi e riscoprire ciò che è piccolo esemplice per vedere il mondo inmodo nuovo e con stupore. Lacuriosità è un dono, come laconsiderazione nei confronti deglialtri, o anche la capacità diinnamorarsi ancora.

Libri.La piuma: per capire il senso delle cose

di M.D.G.

Sofia Viscardi è una giovane ragazzache da qualche anno ha deciso diintraprendere la via per diventareuna youtuber.Ma che cosa significa “youtuber”?Questo termine indica di solito deigiovani, spesso anche adolescenti,che aprono un loro canale sullapiattaforma web YouTube per offriredei video gratuiti agli utenti: alcunisi focalizzano su temi particolari,come videogames, moda, cinema emusica, altri danno semplicementedei consigli, ad esempio come avereun look più attraente, altri ancoraparlano semplicemente di loro stessi,della loro vita. Il loro linguaggio è disolito molto colloquiale, il testo nonsegue una scaletta, è creato al mo­mento. Alcuni YouTubers dasemplici utenti amatoriali sonodiventati in poco tempo dei divi,seguiti da centinaia di migliaia difollowers, un vero e proprio punto diriferimento, seguiti quotidianamenteda tanti adolescenti.Come la nostra Sofia Viscardi:"Succede" è stato il suo primo ro­manzo, pubblicato nel maggio del

2016, seguito dalla creazionedel film uscito al cinemanell’aprile del 2018.

TRAMA. Margherita, unaragazza sedicenne, insicura,timida e riservata, vive nelsuo mondo condiviso solocon i suoi due migliori amici:Olimpia, chiamata Olly, eTom. Margherita, sopran­nominata Meg, deve af­frontare le sue primeesperienze: l'amicizia, l'amo­re, ma soprattutto dovràaffrontare se stessa nelcontinuo percorso dell'adole­scenza. Samuele, un ragaz­zoincontrato per sbaglio inautobus, diventerà prestoqualcosa di più per Marghe­rita.

COMMENTO. Una storiacoinvolgente e molto vicinaalla realtà dei giovani d’oggi.Consiglio questo libro a tutte lepersone appassionate di romanzi:l’amore è l’argomento centrale dellaseconda parte.

Mi ha colpito fin da subito quanto iosomigli a Margherita. Ognuno di noipuò trovare qualcosa di sé in questolibro. Questo è forse l’aspetto piùbello dei libri: riconoscersi in unpersonaggio o in una storia!

Libri.Succede: il libro di una youtuber

RECENSIONI

di R.T.

Al giorno d’oggi ci sono moltissimimodi per ascoltare la musica che èdiventata una parte di noi: i nostrimomenti di gioia, di felicità o ditristezza sono tutti accompagnati dauna colonna sonora rappresentatadalla canzone “del momento”.Spotify è uno dei principali servizimusicali che offre lo streaming ondemand (“trasmissione di unservizio attivato su richiesta da unutente”) di una selezione di brani divarie case discografiche ed etichette

indipendenti. È stato lanciato il 7Febbraio 2008 ­ siamo quindi giuntial suo decimo compleanno ­ ed èdisponibile in Europa, America,Nuova Zelanda, e parte dell’Asia.L’applicazione mette a disposizionetantissimi album e formulaperiodicamente alcune classifiche,come quelle delle hit mondiali eItaliane. Alla fine di maggio questierano i brani più ascoltati.

HIT IN ITALIA:1) "Tesla" di Capo Plaza, Sfera Ebbasta e diDrefGold2) "Peace & Love" di Charlie Charles, SferaEbbasta e Ghali3) “Italiana” di J­AX e di Fedez4) “Davide” di Gemitaiz e Coez5) “British” della Dark Polo Gang

6) “Malibu” di Vegas Jones7) “x” di Nicky Jam e J Balvin8) “La Cintura” diAlvaro Soler9) “Cupido” di Sfera Ebbasta e di Quavo10) “Ne è valsa la pena” di Capo Plaza eGhali

HIT MONDIALE:1) “Better now” di Post Malone2) “One Kiss” di Calvin Harris e di Dua Lipa3) “This IsAmerica” di Childish Gambino4) “ Nice For What” di Drake5) “ God’s Plan” di Drake6) “ No Tears Left To Cry” diAriana Grande7) “Psycho” di Post Malone e di Ty Dolla$ing8) “x” di Nicky Jam e J Balvin9) “Te Boté­Remix” di Nio Carcia e CasperMagico10) “FRIEND” di Marshmello e Anne­Marie

Musica.Da Spotify: hit italiane e mondiali

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Amici animaliL'orso polare: un animale da difendere

APPUNTAMENTI, UMORISMO e AMICI ANIMALI

di M. A.

In conclusione dell’anno scolastico ec­co degli interessanti appuntamenti esti­vi. Buon divertimento!

18/06­13/07:In questo mese potete partecipare aicorsi di lingua organizzati dall'Uni­versità Popolare di Camponogara. Que­sti i corsi di lingue straniere: Inglese,Francese e Tedesco. I corsi si svolge­ranno presso le scuole Primarie diCamponogara e di Stra. Per informa­zioni contattare i numeri 0415158030 o3318228533.

18/06­10/08:La Scuola di Musica di “A. Marchiori”organizza “MUSIKART” centri estivi

2018 presso la scuola Primaria diCampagna Lupia. Questo periodo èriservato a chi fa parte della scuolaPrimaria e Secondaria di CampagnaLupia, mentre chi frequenta la scuoladell’Infanzia può partecipare dal 2/07­10/08. Per informazioni contattare ilnumero 3483835667 o inviare una maila segreteria.adelinomarchiori@gmail.­com.

11/06­6/07:Presso la scuola Secondaria di Campo­nogara sono organizzate quattro set­timane di Centri Sportivi per i ragazzinati dal 2005 al 2011. Potetepartecipare con i seguenti orari: 9:00­12:30 oppure 9:00­17:30. Per informa­zioni contattare i numeri 3556582057 e041466490.

AppuntamentiDalla nostra agenda di aprile...

UmorismoUna risata tira l'altradella Redazione

di G. L.

In questo ultimo numero vi parleremodell’Orso Polare.La sua sopravvivenza è legata a quelladelle calotte polari, però a causadell’aumento delle temperatureprovocato dal riscaldamento globale èin grave pericolo. Nel Circolo PolareArtico l’aumento delle temperature èdoppio rispetto a quello nel resto delmondo e più la banchisa si scioglie piùper gli orsi è difficile cacciare. Lenuotate diventano sempre più lungheed è difficile resistere così a lungo (siparla infatti di “stress nutrizionale”).Molti orsi, soprattutto i più piccoli,muoiono a causa di questi viaggi. Avolte arrivano a nuotare fino a deivillaggi popolati da uomini: questo èrischioso perché potrebbero abbatterli.

Oggi ci sono solo 9 mila esemplari enei prossimi 35­40 anni potrebberodrasticamente diminuire. Nel 1973Russia, Stati Uniti, Canada, Norvegia,Danimarca e Groenlandia ­ gli statidove vivono gli orsi ­ hanno firmato unaccordo per conservare l’habitatdell’orso. Nel 2005 il WWF ha firmatoun accordo con alcune comunità diInuit per proteggere gli orsi bianchi.Per evitare il surriscaldamento globalebisogna ridurre il consumo di anidridecarbonica nell'atmosfera: menocombustibili fossili e più fonti dienergia rinnovabili.Spero che questo articolo vi abbia fattoriflettere sul fatto che tante piccole coseche noi facciamo fanno del male aglianimali più amati, che ci fanno penaquando ne sentiamo parlare pertelevisione.