PROGETTO P.E.L.L.I.C.O....delle maschere per rappresentare le emozioni: paura, tristezza e...

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Istituto Comprensivo Nichelino 2 - Via Sangone, 34 - 10042 Nichelino (TO) La nostra scuola, in esclusiva sul territorio, realizza il Progetto P.E.L.L.I.C.O. che opera sulla Didattica per Ambienti di apprendimento, già riconosciuto a livello europeo e sempre più presente sul territorio nazionale. Prevede un passaggio dall’aula tradizionalmente assegnata alla classe ad Ambienti di Apprendimento; ogni aula viene assegnata ad uno o due docenti della stessa disciplina, e per “gruppi di discipline”. La classe diventa anche lo spazio del docente, rendendo l’insegnamento più funzionale alle caratteristiche della specifica disciplina. E’ dunque evidente il processo di cambiamento che anima il progetto nel quale svolge un ruolo fondamentale non solo l’uso delle TIC, ma anche e soprattutto l’organizzazione e la percezione dello spazio vissuto, dove verranno proposti innovativi percorsi didattico- organizzativi atti a motivare i nostri allievi, accrescerne le competenze, implementare le capacità ed elaborare le sempre nuove e stimolanti esperienze che il nostro Progetto di scuola offre. PROGETTO P.E.L.L.I.C.O. PELLICO: L’INNOVAZIONE COINVOLGE ANCHE LA DIDATTICA Nella Scuola Secondaria di Primo Grado “Silvio Pellico”, dell’Istituto Comprensivo Nichelino 2, è partita ormai da più di una settimana un grande trasformazione che prende il nome di progetto “P.E.L.L.I.C.O.” (Percorso. Educativo. Laboratoriali. Liberamente. Ispirato. (alla) Creatività. (e agli) Obiettivi.). “L’aula non è uno spazio sempre uguale durante tutto l’anno e per tutte le materie ma si trasforma le aule diventano colorate e personalizzate, gli studenti sempre in movimento fra un "Ambiente" e l’altro”. Ma basta fa spostare gli alunni di classe in classe a seconda della materia per attuare un cambiamento significativo? Basta allestire diversamente un’aula per intraprendere una didattica innovativa? Il progettare, sperimentare, allestire e costruire gli ambienti di apprendimento deve andare di pari passo con il rinnovamento del metodo di insegnamento e con una nuova apertura verso l’uso delle tecnologie. La presenza delle tecnologie è in grado di potenziare l’attività svolta all’interno dell’ambiente di apprendimento offrendo diverse possibilità: reperire informazioni più approfondite rispetto un argomento trattato dal libro di testo, leggere un documento per elaborare un tema che ha destato interesse in classe, condividere materiale da elaborare a casa. L’insegnante fa da guida e da riferimento per gli allievi nell’uso delle tecnologie intervenendo solo per dare indicazioni e risolvere eventuali difficoltà e permettendo loro, con il tempo, di acquisire autonomia. Una didattica innovativa prevede un ruolo attivo sia dei docenti ma soprattutto degli alunni che lavorano in sinergia nel processo di apprendimento. Si tratta di una didattica più vivace e partecipativa, che mantiene viva l’attenzione e l’interesse per tutte le discipline. È questo il nuovo percorso e la nuova rotta che ha intrapreso quest’anno la “Pellico” grazie a un team di persone affiatato, ad una scuola attiva e capace di formare giovani competenti e preparati alle sfide che la vita gli presenta. Giovani che sentono la scuola come propria, che hanno contribuito a plasmare ambienti accattivanti e personalizzati e che non sono semplici spettatori di una didattica tradizionale ma parte integrante della didattica stessa. I ragazzi possono, attraverso le loro capacità e le loro idee, dare un aiuto valido ed essenziale nell’impostare una lezione usando software che parlano il loro linguaggio. Non solo più lezioni frontali tradizionali in cui la modalità è spiegazione -studio- verifica ma flipper classroom: lezioni a casa, compiti e attività di gruppo a scuola anche attraverso l’uso di strumenti digitali. Uso di software come Padlet per poter appuntare idee, mappe o contenuti digitali (video e immagini) riguardanti un argomento; per costruire una lezione multimediale o ancora per realizzare un brainstorming o un cooperative learning. Attraverso l’opzione “privacy” ogni Padlet può rimanere visibile solo a noi, oppure anche ad altri e, in quest’ultimo caso, possiamo scegliere se dare l’opportunità ai visitatori di visualizzare soltanto o anche di scrivere qualcosa. Per maggiore sicurezza si può scegliere un moderatore/docente che dà l’autorizzazione e l’approvazione prima che qualsiasi contenuto digitale venga pubblicato sulla bacheca. Uso di una piattaforma e-learning gratuita chiamata Edmodo che permette di creare ambienti di apprendimento on line dove gli studenti e gli insegnanti lavorano insieme e si scambiano informazioni. È un sistema protetto, dove il docente ha il controllo sulla classe e può creare e gestire attività didattiche come: compiti, conversazioni, esercizi, quiz, sondaggi, ecc. Con Edmodo si possono, per esempio, scrivere post dove poter inserire immagini, testi, video; creare gruppi e sottogruppi; creare test a risposta multipla, vero/falso, risposta aperta; somministrare sondaggi; assegnare compiti a casa; gestire una biblioteca del materiale da condividere. Insomma, gli strumenti per fare una didattica innovativa sono tanti bisogna conoscerli, testarli, e adattarli al tipo di materia insegnata e alla classe che si ha di fronte rimanendo sempre aggiornati perché il mondo digitale varia velocemente. Ogni ragazzo ha delle competenze diverse e sta agli insegnanti scoprirle e indirizzarle verso la giusta direzione. In questo numero: Open Day e Progetto P.E.L.L.I.C.O. pag. 1 Pellico: L’innovazione coinvolge anche la didattica pag. 1 Dicono di noi … rassegna stampa (1 ) pag. 2 Dicono di noi … rassegna stampa (2) pag. 3 Stop alla mafia pag. 4 Poesia: La mafia e le sue vittime pag. 5 Visita alla scuola S. Pellico (1) pag. 6 Visita alla scuola S. Pellico (2 pag. 7 Internet un Amico intelligente: 5 Workshop per alunni e famiglie pag. 8 Periodico informativo del plesso “Pellico”. 1° Numero Novembre 2018

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Istituto Comprensivo Nichelino 2 - Via Sangone, 34 - 10042 Nichelino (TO)

La nostra scuola, in esclusiva sul territorio, realizza il Progetto P.E.L.L.I.C.O. che opera sulla Didattica per Ambienti di apprendimento, già riconosciuto a livello europeo e sempre più presente sul territorio nazionale. Prevede un passaggio dall’aula tradizionalmente assegnata alla classe ad Ambienti di Apprendimento; ogni aula viene assegnata ad uno o due docenti della stessa disciplina, e per “gruppi di discipline”. La classe diventa anche lo spazio del docente, rendendo l’insegnamento più funzionale alle caratteristiche della specifica disciplina. E’ dunque evidente il processo di cambiamento che anima il progetto nel quale svolge un ruolo fondamentale non solo l’uso delle TIC, ma anche e soprattutto l’organizzazione e la percezione dello spazio vissuto, dove verranno proposti innovativi percorsi didattico-organizzativi atti a motivare i nostri allievi, accrescerne le competenze, implementare le capacità ed elaborare le sempre nuove e stimolanti esperienze che il nostro Progetto di scuola offre.

PROGETTO

P.E.L.L.I.C.O.

PELLICO: L’INNOVAZIONE COINVOLGE ANCHE LA DIDATTICA Nella Scuola Secondaria di Primo Grado “Silvio Pellico”, dell’Istituto Comprensivo Nichelino 2, è partita

ormai da più di una settimana un grande trasformazione che prende il nome di progetto “P.E.L.L.I.C.O.”

(Percorso. Educativo. Laboratoriali. Liberamente. Ispirato. (alla) Creatività. (e agli) Obiettivi.).

“L’aula non è uno spazio sempre uguale durante tutto l’anno e per tutte le materie ma si trasforma le aule

diventano colorate e personalizzate, gli studenti sempre in movimento fra un "Ambiente" e l’altro”. Ma basta fa spostare gli alunni di classe in classe a seconda della materia per attuare un cambiamento

significativo? Basta allestire diversamente un’aula per intraprendere una didattica innovativa?

Il progettare, sperimentare, allestire e costruire gli ambienti di apprendimento deve andare di pari passo con

il rinnovamento del metodo di insegnamento e con una nuova apertura verso l’uso delle tecnologie.

La presenza delle tecnologie è in grado di potenziare l’attività svolta all’interno dell’ambiente di

apprendimento offrendo diverse possibilità: reperire informazioni più approfondite rispetto un argomento trattato dal libro di testo, leggere un documento per elaborare un tema che ha destato interesse in classe,

condividere materiale da elaborare a casa.

L’insegnante fa da guida e da riferimento per gli allievi nell’uso delle tecnologie intervenendo solo per dare indicazioni e risolvere eventuali difficoltà e permettendo loro, con il tempo, di acquisire autonomia. Una

didattica innovativa prevede un ruolo attivo sia dei docenti ma soprattutto degli alunni che lavorano in

sinergia nel processo di apprendimento. Si tratta di una didattica più vivace e partecipativa, che mantiene viva l’attenzione e l’interesse per tutte le discipline.

È questo il nuovo percorso e la nuova rotta che ha intrapreso quest’anno la “Pellico” grazie a un team di

persone affiatato, ad una scuola attiva e capace di formare giovani competenti e preparati alle sfide che la vita gli presenta. Giovani che sentono la scuola come propria, che hanno contribuito a plasmare ambienti

accattivanti e personalizzati e che non sono semplici spettatori di una didattica tradizionale ma parte

integrante della didattica stessa. I ragazzi possono, attraverso le loro capacità e le loro idee, dare un aiuto valido ed essenziale nell’impostare una lezione usando software che parlano il loro linguaggio.

Non solo più lezioni frontali tradizionali in cui la modalità è spiegazione -studio- verifica ma flipper classroom: lezioni a casa, compiti e attività di gruppo a scuola anche attraverso l’uso di strumenti digitali.

Uso di software come Padlet per poter appuntare idee, mappe o contenuti digitali (video e immagini)

riguardanti un argomento; per costruire una lezione multimediale o ancora per realizzare un brainstorming o un cooperative learning. Attraverso l’opzione “privacy” ogni Padlet può rimanere visibile solo a noi, oppure

anche ad altri e, in quest’ultimo caso, possiamo scegliere se dare l’opportunità ai visitatori di visualizzare

soltanto o anche di scrivere qualcosa. Per maggiore sicurezza si può scegliere un moderatore/docente che dà l’autorizzazione e l’approvazione prima che qualsiasi contenuto digitale venga pubblicato sulla bacheca.

Uso di una piattaforma e-learning gratuita chiamata Edmodo che permette di creare ambienti di

apprendimento on line dove gli studenti e gli insegnanti lavorano insieme e si scambiano informazioni. È un sistema protetto, dove il docente ha il controllo sulla classe e può creare e gestire attività didattiche

come: compiti, conversazioni, esercizi, quiz, sondaggi, ecc. Con Edmodo si possono, per esempio, scrivere

post dove poter inserire immagini, testi, video; creare gruppi e sottogruppi; creare test a risposta multipla, vero/falso, risposta aperta; somministrare sondaggi; assegnare compiti a casa; gestire una biblioteca del

materiale da condividere. Insomma, gli strumenti per fare una didattica innovativa sono tanti bisogna

conoscerli, testarli, e adattarli al tipo di materia insegnata e alla classe che si ha di fronte rimanendo sempre aggiornati perché il mondo digitale varia velocemente.

Ogni ragazzo ha delle competenze diverse e sta agli insegnanti scoprirle e indirizzarle verso la giusta

direzione.

In questo numero:

• Open Day e Progetto P.E.L.L.I.C.O. pag. 1

• Pellico: L’innovazione coinvolge anche la didattica pag. 1

• Dicono di noi … rassegna stampa (1 ) pag. 2

• Dicono di noi … rassegna stampa (2) pag. 3

• Stop alla mafia pag. 4

• Poesia: La mafia e le sue vittime pag. 5

• Visita alla scuola S. Pellico (1) pag. 6

• Visita alla scuola S. Pellico (2 pag. 7

• Internet un Amico intelligente:

5 Workshop per alunni e famiglie pag. 8

Per iod ico in form at ivo del p less o “Pe l l ico”. 1° Numero Novembre 2018

Per iod ico in formativo del p lesso “Pe ll ico” . 1° Numero –Dicembre 2014 2014

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Una cattiva memoria preserva da tanti rimorsi.

(John James Osborne)

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La Voce del Pellicano

Salvatore ARTIRIO

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“STOP ALLA MAFIA”

GIOVANNI FALCONE E PAOLO BORSELLINO (ASSOCIAZIONE LIBERA)

ALLO SCOPO: FAR RIFLETTERE CHI LO LEGGE.

Nell’ ambito del laboratorio pomeridiano di Cineforum, con la professoressa Russo stiamo affrontando il tema dei diritti umani. Partendo proprio dal diritto alla legalità abbiamo parlato di Mafia e di lotta alla criminalità organizzata. Si può affermare che la Mafia uccide, minaccia, insomma è capace di fare qualsiasi cosa, pur di ottenere ciò che vuole. La criminalità organizzata, il più delle volte, inizia minacciando, rendendo così la gente omertosa, che sta zitta per paura ed è proprio questo, insieme alla crudeltà che hanno nel cuore a renderli “potenti”. Poi se le minacce non bastano, passano alle “maniere forti”, uccidendo, in silenzio, quando meno te lo aspetti, e con metodi orribili. Insomma, la mafia fa cose che solo a pensarci fanno rabbrividire! Menomale che al mondo esistono persone come i magistrati Paolo Borsellino e Giovanni Falcone che non temono le minacce di questi criminali. Essi si impegnarono per “sconfiggere” la mafia e per far regnare il bene e la giustizia a tal punto da dare anche la vita. Peccato che il lieto fine si trovi nelle favole e non nella realtà, infatti nel 1992 a due mesi di distanza persero la vita; sapete per quale motivo? Perché il loro piano di far trionfare il bene stava riuscendo. Purtroppo la criminalità organizzata è un cancro difficile da estirpare, ma grazie ai sacrifici di persone come Borsellino, Falcone, Impastato ecc. sono stati fatti passi da gigante: se infatti un tempo l’omertà della gente era un ostacolo insormontabile, ora si inizia ad ammettere che effettivamente questo problema c’è, che la Mafia esiste e va combattuta. Sono state create alcune associazioni attive su tutto il territorio che utilizzano, ad esempio, i beni confiscati alla Mafia a favore delle persone bisognose, trasformandoli in centri per anziani, case-famiglia ecc. Tra queste ricordiamo l’ associazione Libera, fondata da don Luigi Ciotti il 14 dicembre 1994. Abbiamo scritto questo articolo per incoraggiarvi a prendere come esempio queste persone, quindi a non essere omertosi, soprattutto per paura, ma ad essere persone oneste e coraggiose. La nostra speranza è che un giorno, anche se lontano, questa battaglia finisca con la vittoria della brava gente, che con costanza ha piantato i semi della legalità e cerca di poter raccogliere i frutti.

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La mafia uccide molta gente

talvolta lentamente

c'è chi difende la legalità

e chi nega la verità.

C'è chi ti aiuta e ti capisce

ma nel mentre ti tradisce

c'è chi ti offre una vita migliore

e chi ti colpisce al cuore.

Il siciliano Peppino Impastato

il 9 maggio del '78 venne ammazzato

la sua morte aprì la coscienza

di chi fino ad allora negava l’evidenza.

Le indagini vennero fatte frettolosamente

senza scoprire cosa fosse successo realmente.

La mamma e il fratello chiesero verità

perché la mafia è un atto di omertà.

Lo stesso giorno a Roma venne ritrovato

in una macchina rossa

il corpo di Aldo Moro assassinato.

I mafiosi avevano indovinato la loro mossa!

Dalla stampa nazionale Peppino fu dimenticato

ma nella sua Cinisi la gente protestava commossa.

Peppino è solo una delle vittime innocenti

uccise dalla mafia e dall'omertà delle genti.

E noi giovani li dobbiamo sempre ricordare

perché il diritto alla legalità è importante

e nessuno ce lo può negare.

Autori: Bertolini Anna / Perrone Simona/ Rullo Stefano

nell'ambito del laboratorio "CINE FORUM"

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CLASSE 5 ° A

Il giorno 29 ottobre abbiamo visitato la scuola secondaria statale “Silvio Pellico”. Ci ha accolto la professoressa Gioffrè che ci ha offerto delle caramelle. Nella scuola c’era anche il preside Sergio Arduino che è anche il nostro preside.

Massimo, Giovanni, Aurora, Eduard Murales La prima cosa che abbiamo notato è stato il murales che rappresentava il tema del nostro vecchio diario. Ma poi abbiamo osservato gli atri murales e la professoressa ci ha spiegato che erano stati fatti per un progetto di arte, ovviamente dagli studenti, e raffiguravano, navicelle spaziali e astronauti, il sistema solare e i satelliti artificiali, persino la guerra con un uomo che sanguinava …

Luca, Alexandra, Daniela Le aule Abbiamo visitato le aule della mensa, che è molto piccola perché i ragazzi mangiamo solo quando fanno il rientro, la palestra che ha il campo da pallavolo e i canestri di basket, l’aula delle lingue straniere dove gli studenti facevano una verifica, il laboratorio di scienze, l’aula di matematica e altro.

Asia, Elena, Chiara Laboratorio di arte Verso le 10,30 il professor Di Gifico ci ha portato nel laboratorio di arte. Il laboratorio consisteva nel colorare e modificare delle maschere per rappresentare le emozioni: paura, tristezza e felicità. La paura e la tristezza si dovevano colorare con i colori freddi e la felicità con i colori caldi.

Marta, Chiara, Angelo

È stata una bellissima esperienza ed è stato fantastico poter vedere come funzionano le scuole medie e vorremmo ritornarci ancora!

Marta, Denis, Carlo

CLASSE 5° C Nella scuola media Silvio Pellico un professore d’arte, nel 1986, ebbe l’idea di trasformare la scuola in un museo disegnando dei murales su tutte le pareti della scuola. Il primo murales nella scuola è stato quello sullo spazio, con tutti i pianeti (tra cui Plutone che non è più considerato un pianeta) e questa tradizione dei murales è andata avanti fino ad oggi. Ascoltando l’audio creato da alcuni studenti, ci hanno spiegato il murales più recente, creato nel 2017. Il murales rappresenta i classici giochi che si possono fare all’aperto: salto con la corda, calcio, skateboard. Nel viso dei bambini rappresentati non ci sono occhi, naso, bocca, in modo che ognuno di noi si senta uno di loro. Successivamente siamo andati in una palestra gigante e nell’aula informatica dove c’erano due ragazzi che ci hanno spiegato un programma con cui si possono creare dei mini giochi sul computer, una specie di videogame! Poi la prof. Valente ci ha spiegato e mostrato l’”I-Theatre”, un macchinario elettronico dove puoi disegnare dei personaggi e con questi inventare una piccola storia e poi ci ha fatto vedere la stampante 3D, che scannerizza le immagini disegnate da te e, con della plastica, crea la figura desiderata. Dopo siamo entrati nell’aula di arte dove abbiamo usato i colori della felicità della paura e della tristezza.

Questa scuola ci è piaciuta molto e siamo stati contenti di averla visitata. Serena, Sofia e Andrea

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Pagina 6 notiziario

VISITA ALLA SCUOLA “Silvio Pellico”. (1)

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VISITA ALLA SCUOLA “Silvio Pellico” (2).

Articoli 5^D Walt Disney

I MURALES

I murales della Silvio Pellico sono molto dettagliati e curati e rispecchiano le varie discipline.

Uno tra i nostri murales preferiti è quello che ha come tema la guerra: partendo dall’inizio del

muro con le guerre più antiche, si arriva a quelle più recenti. La scuola Silvio Pellico ci è

piaciuta e la consigliamo molto.

Giorgia e Matteo

L’INFORMATICA DELLA SCUOLA PELLICO

La Pellico è una scuola con una tecnologia avanzata.

In ogni aula c’è una LIM, sono grandi e pratiche. Ci sono anche ragazzi con una patente

informatica che creano giochi e lavorano con i computer.

Hanno una stampante 3D e un “crea - storie” per divertirsi e migliorare i propri racconti.

Nella stanza informatica c’è una piccola LIM. Questa stanza non è molto grande, ma dispone

di tanti oggetti elettronici.

LABORATORIO PONTE

L’ultimo laboratorio che abbiamo fatto è stato quello di spagnolo. La professoressa Michela ci

ha accolti salutandoci e dicendo: “Hola!”.

Ci ha spiegato come si dice come ti chiami, quanti anni hai e dove vivi in spagnolo. Poi ci ha

fatto vedere un video su un bambino che mangiava libri ed era diventato intelligente, ma un

giorno ne inghiottì tre in una volta e non si ricordò più nulla. Poi decise di leggerli e di non

mangiarli più.

Poi ci siamo salutati e siamo tornati a scuola.

Diana e Iris

LA SCUOLA SILVIO PELLICO E I SUOI MURALES

Il giorno 7 ottobre siamo andati nella scuola Silvio Pellico. Appena entrati abbiamo visto alcuni

murales molto carini, uno dei quali era il disegno della copertina del diario dell’anno scorso che

era stato disegnato da alcuni professori e colorato dagli alunni.

Ogni murales aveva un significato proprio e rendeva i corridoi più colorati e più allegri.

La cosa che ci ha più colpito sono i murales dentro ogni aula, che le rendono colorate e

affascinanti.

Uno dei più grandi murales era quello dove erano rappresentate le guerre dagli egizi ai giorni

nostri.

Riassumendo la scuola media Silvio Pellico possiamo dire che è molto colorata e allegra.

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VISITATE IL Nostro Sito Web al Seguente Indirizzo: www.icnichelino2.gov.it

La Voce del Pellicano

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La scuola è il nostro passaporto per il futuro, poiché il domani appartiene a coloro che oggi si preparano ad affrontarlo. (Malcom X)