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UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE
UFFICIO XXI AMBITO TERRITORIALE DI VARESE
Rete territoriale generale di Varese
PROGETTO
Educazione alla cittadinanza:
dalle buone pratiche al curricolo verticale
SOMMARIO
1. IL PROGETTO .............................................................................................................................................. 3
1.1 L’AMBITO CULTURALE E TERRITORIALE .............................................................................................. 3
1.2 DIARIO DI BORDO: ............................................................................................................................... 4
1.2.1 Il Monitoraggio provinciale .......................................................................................................... 4
1.2.2 La azione di formazione/ricercazione - AA.SS. 2012/2013 e 2013/2014:................................. 7
1.2.2.1 La fase ideativa ...................................................................................................................... 7
1.2.2.2. La fase operativa: ................................................................................................................. 7
2. I MATERIALI PRODOTTI: ........................................................................................................................... 10
2.1 POLO DI BUSTO ARSIZIO .................................................................................................................. 10
2.2 Polo di Gallarate .............................................................................................................................. 31
CITTADINANZA A SCUOLA ................................................................................................................... 31
CITTADINANZA DIGITALE A SCUOLA .................................................................................................... 65
2.3 Polo di Varese .............................................................................................................................. 81
Cittadinanza e Costituzione ................................................................................................................. 81
2.4 Polo di Luino ...................................................................................................................................... 95
CITTADINANZA, AMBIENTE-ECONOMIA/LAVORO, SALUTE ................................................................ 95
2.5 Polo di Saronno ................................................................................................................................ 116
CITTADINANZA ED ETICA ................................................................................................................... 116
1. IL PROGETTO
1.1 L’AMBITO CULTURALE E TERRITORIALE
L’educazione alla cittadinanza democratica e alla legalità costituiscono il focus della direttiva
ministeriale del 16 ottobre 2011, “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità”, con
la quale si forniscono indicazioni alle scuole in materia di legalità e democrazia in piena coerenza
con le indicazioni europee.
I documento sottolinea come l'educazione alla cittadinanza e alla legalità e i valori connessi siano
presupposti fondanti per il cittadino del domani: infatti, l'equità sociale, la crescita economica di
un Paese, l'occupazione e la coesione sociale non possono essere raggiunti se non attraverso l'
efficienza e l'equità dell'istruzione. In tal modo si conferma anche che la legalità e la democrazia
debbano essere prassi diffuse nella comunità scolastica, anche sulla base dell'adozione della "
Decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio europeo". Infatti a livello europeo è stato
stabilito di istituire per il periodo 2007/13 il programma "Europa per i cittadini" volto alla
diffusione della cittadinanza attiva e quindi allo spirito di appartenenza ad una società fondata sui
principi di libertà, democrazia e rispetto dei diritti umani.
La Direttiva centra peraltro l'attenzione sulla partecipazione attiva dei giovani alla costruzione europea, alla comprensione delle diversità culturali presenti oggi nella nostra società ormai multietnica, al rispetto dei diritti umani e alla lotta contro il razzismo.
Alla luce di queste premesse, le scuole sono invitate a promuovere tutte le occasioni di apprendimento formale e non formale sia nella scuola sia al suo esterno, sono sollecitate non solo a individuare obiettivi di miglioramento per l'istruzione ma anche piani strategici per raggiungerli. Si deve quindi riconoscere all'educazione alla legalità una dimensione formativa trasversale che consolida le capacità della scuola di interpretare e intervenire sulla complessità sociale presente sul territorio, obiettivo che non può essere disgiunto da un discorso più ampio: l'esigenza di coinvolgere le famiglie, dare spazio non solo ai singoli genitori, ma anche alle associazioni di questi presenti sui territori.
La commissione istituita dall’UST di Varese in tale direzione ha operato dal 2012 al fine di mettere a fuoco, attraverso buone pratiche già esistenti nel territorio, i modelli trasferibili di progettualità incardinata nella didattica per offrire ai docenti e ai progettisti nell’ambito della cittadinanza e della legalità strumenti formativi e ideativi che portino ad una efficace trasmissione di saperi e a un consolidamento di competenze e di agiti coerenti con la formazione del cittadino di domani.
Il presente documento intende ripercorrere le tappe e offrire gli esiti di un percorso che ha visto anche al rete generale della Provincia di Varese impegnare risorse nella direzione della realizzazione di un curricolo verticale in tema di cittadinanza e legalità.
1.2 DIARIO DI BORDO:
1.2.1 Il Monitoraggio provinciale
A seguito di mandato istituzionale dell’U.S.T. del mese di ottobre 2012, la Commissione costituita dal dott. Mauro Riboni, dai DDSS dott. A. Bosello, dott. ssa C. Boracchi, e dai proff. E. Laforgia, P. Foglia, A. Minuti, ha operato sino al maggio 2012 come segue:
1) monitoraggio delle pratiche didattiche curricolari ed extracurricolari su piattaforma istituzionale dell’UST
2) analisi delle pratiche evidenziate e identificazione di sette casi specifici selezionati alla luce dei criteri di innovatività, curricolarità integrata, e che costituissero un modello coerente e trasferibile
3) visite in loco con intervista ai progettisti docenti e DDSS delle pratiche individuate dalla Commissione al fine di evidenziare aree di problematicità, evidenze positive e fabbisogni formativi.
Al fine di costruire un quadro condivisibile e operativo del panorama relativo alle iniziative nel campo di Cittadinanza e Costituzione delle scuole della provincia di Varese partecipanti al monitoraggio proposto, ho adottato i seguenti strumenti di analisi della IEA: Tabella 1: Rapporto tra gli ambiti cognitivi o affettivo-comportamentali e gli ambiti di contenuto1
Ambito di Contenuto 1: Società e sistemi civici
Ambito di Contenuto 2: Principi civici
Ambito di Contenuto 3: Partecipazione civica
Ambito di Contenuto 4: Identità civiche
Ambiti Cognitivi
Conoscenze
I II III IV
Ragionamento e Analisi
V VI VII VIII
Ambiti Affettivo-comportamentali
Convinzioni di valore
A B C D
Atteggiamenti
E F G H
Intenzioni di Comportamento
I
Comportamenti
J
Gli esempi che seguono illustrano i diversi tipi di item in relazione agli ambiti: item cognitivo che misura le conoscenze dello studente sul ruolo del parlamento sarà collocato nella casella I (Ambito
Cognitivo: conoscenze; Ambito di Contenuto 1: Società e sistemi civici). item cognitivo che misura la capacità dello studente di individuare la causa alla base di una protesta civile sarà collocato nella
1 Indagine Internazionale sull'Educazione Civica e alla Cittadinanza. Quadro di Riferimento
Wolfram Schulz, Julian Fraillon, John Ainley, Bruno Losito, David Kerr
Titolo originale dell’opera (pubblicata in inglese a cura della IEA): International Civic and Citizenship Education Study Assessment Framework, 2008 International Association for the Evaluation of Educational Achievement
casella VII (Ambito Cognitivo: Ragionare e analizzare; Ambito di Contenuto 3: Partecipazione civica). item affettivo-comportamentale che indaga sul livello di accordo degli studenti in merito al diritto di tutti di esprimere
liberamente le proprie opinioni sarà collocato nella casella B (Convinzioni relative al valore riconducibili all’Ambito di Contenuto 2: Principi civici).
item affettivo-comportamentale che indaga sulla fiducia degli studenti nel parlamento sarà collocato nella casella E (atteggiamento relativo all’Ambito di Contenuto 1: Società e sistemi civici).
item affettivo-comportamentale che indaga sulle aspettative degli studenti di partecipare a una marcia di protesta pacifica sarà collocato nella casella I (intenzione di comportamento collegata all’Ambito di Contenuto 3: Partecipazione civica).
item affettivo-comportamentale che indaga sulla precedente partecipazione degli studenti ad un’elezione a scuola sarà collocato nella casella J (comportamento collegato all’Ambito di contenuto 3: Partecipazione civica).
Tabella 2: Variabili di contesto
Livello Condizioni preesistenti
Processi Risultati
Comunità nazionale e le altre comunità
Storia della democrazia Struttura del sistema di istruzione
Curricolo ufficiale Sviluppi politici
Risultati delle prove cognitive Percezioni degli studenti Comportamenti degli studenti
Scuola/classe Caratteristiche della scuola Risorse
Curricolo realizzato Politiche e pratiche
Studente Genere Età
Attività di apprendimento Esperienze di impegno attivo
Ambiente familiare Condizione socioeconomica dei genitori Etnia Lingua Paese d’origine
Comunicazione Attività nel gruppo di pari
convinzioni di valore degli studenti: sostegno degli studenti a convinzioni di valore democratici sostegno degli studenti nei confronti dell’importanza della cittadinanza convenzionalmente intesa sostegno degli studenti nei confronti dell’importanza della cittadinanza intesa come partecipazione a movimenti
sociali. atteggiamenti:
interesse per le questioni politiche e sociali concetto di sé civico sostegno all’eguaglianza dei diritti e dei doveri tra generi sostegno all’eguaglianza dei diritti tra gruppi etnici/razziali sostegno all’eguaglianza dei diritti per gli immigrati sicurezza rispetto al proprio ruolo partecipativo in ambito scolastico fiducia nei confronti nelle istituzioni governative percezione di auto-efficacia connessa ai comportamenti civici atteggiamenti nei confronti del proprio Paese.
aspettative individuali: partecipazione ad attività di protesta legali partecipazione ad attività di protesta illegali partecipazione alle elezioni impegno nella partecipazione politica attiva impegno nella partecipazione politica informale.
comportamenti riferiti dagli studenti : partecipazione civica al di fuori della scuola partecipazione civica nella scuola.
contesto d'apprendimento percepito dagli studenti:
rapporti insegnante-studente a scuola clima di classe aperto alla discussione influenza degli studenti sui processi decisionali nella scuola discussione di temi di carattere politico e sociale con i genitori e con i pari.
contesto d'apprendimento
scuole in relazione al curricolo, alla cultura della scuola e alla comunità
apprendimento attivo ed esperienziale
Da quanto successivamente analizzato dei riscontri ottenuti, si sono ulteriormente evidenziate le seguenti
costanti relative ai diversi progetti:
In genere le buone prassi formative analizzate nei forum coinvolgevano, complessivamente, sia gli ambiti cognitivi, sia quelli affettivo-comportamentali. Prevaleva, leggermente, il settore delle conoscenze (contenuti), rispetto a quello del ragionamento (processi di analisi e di sintesi). Maggiormente presenti gli interventi sulle convinzioni di valore rispetto a quelli sugli atteggiamenti. Alta frequenza di presenza del lavoro su intenzioni di comportamento (5/6) e sui comportamenti (6/6). Tra i settori maggiormente sviluppati prevaleva quello della Partecipazione civica. Ad un livello leggermente inferiore si trovava sia il settore dei Principi civici che quello dei Sistemi civici. Meno del 50% dei progetti si soffermava sulle identità civiche. La costante tuttavia era quella della non tenuta nel tempo di progettualità di eccellenza, spesso legate al singolo docente e alla sua specifica disponibilità in materia. Le evidenze segnalate dalle scuole hanno permesso di constatare una prevalenza di interventi di taglio operativo e di stretta aderenza con i temi di emergenza/attualità. In diversi casi si è rilevata una difficoltà a cogliere la differenza specifica tra le voci proposte dalla indagine, mettendo così in luce una padronanza non piena da parte dei docenti della pedagogia e della didattica della cittadinanza (es: differenza tra Principi civici e identità civiche; tra convinzioni e atteggiamenti; tra intenzioni e comportamenti). Il ragionamento e l’analisi risultavano prevalentemente sviluppati con attività legate alle tipologie del lavoro didattico in senso stretto, anche se in alcuni casi apparivano più efficaci. Le buone prassi indicavano pertanto la necessità di progettare in modo ampio e comprensivo coinvolgendo
tutti i settori e tutte le dimensioni. Laddove attualità ed emergenza diventavano lo stimolo per un lavoro
più approfondito, si raccoglievano esiti soddisfacenti, duraturi e capaci di generare motivazioni per nuovi
percorsi e per la realizzazione di piccoli ma significativi cambiamenti possibili
Inoltre, si sono evidenziate problematiche relative a :
Alcuni elementi dell’organizzazione scolastica, comprese le opportunità di contribuire alla risoluzione dei
conflitti, di partecipare ai processi di governance e di essere coinvolti nel processo decisionale
L’approccio generale all'educazione civica e alla cittadinanza, ai curricoli e/o alla struttura e ai contenuti dei
programmi e alla loro trasposizione didattica
Le pratiche didattiche, ad esempio quelle che incoraggiano processi di pensiero e di analisi di ordine superiore
su temi legati alle dimensioni civiche e della cittadinanza
Maggiore debolezza appariva pertanto nell’ambito di:
1. dare continuità e stabilità ai progetti nel tempo 2. coinvolgere i CDC nella loro interezza, al di là del progettista, coerentizzando offerta e stili di
trasmissione dei contenuti per stabilizzare i comportamenti 3. identificare gli elementi cognitivi e comportamentali osservabili e valutabili 4. valutare e documentare gli esiti dei processi, ovvero i prodotti 5. ridurre la estemporaneità definendo un curriculo verticale in merito alle competenze di
cittadinanza.
Questi elementi hanno costituito pertanto i contenuti prioritari sui quali fare convergere una azione formativa che ha visto uno sviluppo biennale .
1.2.2 La azione di formazione/ricercazione - AA.SS. 2012/2013 e 2013/2014:
1.2.2.1 La fase ideativa
Anche in coerenza e in continuità con il progetto UST relativo alla Certificazione delle competenze
e curricolo verticale, nell’ambito del quale sono state elaborate delle UDA finalizzate alla
certificazione delle competenze al termine del II anno dell’obbligo di istruzione superiore di II
grado in verticalizzazione con la conclusione del Primo ciclo di istruzione, si è inteso:
- Condividere a livello di tre poli provinciale – Nord, Centro e Sud della Provincia - il senso della nuova prospettiva educativa fondata sul concetto di competenza e collegata ai saperi, superando così la dimensione estemporanea dei progetti di educazione alla cittadinanza e alla legalità; - valorizzare gli intrecci tra gli skills for life e l’educazione alla cittadinanza; - adeguare i criteri e le modalità di valutazione all’interazione di conoscenze, abilità/capacità e competenze; - individuare e sviluppare gli elementi di continuità tra i diversi gradi dell’istruzione in merito all’educazione alla cittadinanza e alla legalità.
Pertanto, l’ azione promossa dalla Commissione è stata la seguente: I annualità: fondazione teorica e avvio della ricercazione: definizione degli oggetti e dei contenuti
ineludibili dell’educazione alla cittadinanza, analisi dei quadri di riferimento (Indicazioni
ministeriali e quota regionale del Curricolo), progettazione in termini di CD, POF e di CDC
II annualità: a partire dalla esperienza delle scuole, operare una ricercazione che porti alla stesura
di un curricolo verticale di educazione alla cittadinanza che coinvolga tutto il percorso scolastico
sino al termine dell’obbligo formativo.
I soggetti responsabili sono stati individuati nei DDSS capofila di area territoriale e il polo operativo
è stato affidato al DS del Liceo D. Crespi, prof.ssa C. Boracchi. I docenti operatori sono stati
individuati per competenza e continuità con i gruppi di lavoro già istituiti nel triennio precedente
nel corso della formulazione del curricolo verticale sullo snodo fra secondaria di primo e di biennio
di secondo grado.
1.2.2.2. La fase operativa:
Il lavoro congiunto ha portato alla revisione e alla definizione e/o produzione di un format condiviso di certificazione delle competenze alla luce di un progetto di verticalizzazione fra ordini di scolarizzazione e di definizione dei traguardi cognitivi. Si è inteso inoltre pervenire ad una formulazione di UDA su una competenza per asse con verifica specifica di riferimento per la validazione delle competenze. Pertanto, alla luce del monitoraggio condotto in ambito provinciale sulle azioni svolte dalle scuole e degli specifici bisogni formativi così individuati L’Ufficio Scolastico di Varese ha inteso sviluppare una azione formativa che è stata articolata su diversi percorsi, distinti ma sinergici e complementari.
Un primo percorso ha visto lo sviluppo in ambito provinciale di una riflessione sulle buone pratiche sviluppate in vista della revisione e ridefinizione di un format condiviso di certificazione delle competenze alla luce del progetto di verticalizzazione fra i diversi ordini di scolarizzazione con relativa definizione dei traguardi cognitivi e con l’approntamento di specifiche UDA per asse per la validazione delle competenze. Un secondo percorso è stato offerto attraverso le iniziative formative proposte da UST in collaborazione con la Fondazione Poupard sui temi della cultura della legalità e delle mafie. Infine un terzo percorso ha previsto la collaborazione con le Università con la possibilità di accesso riservato per un piccolo numero di docenti al Master universitario di primo livello “Cittadinanza e Costituzione – cultura e professione per l’intervento nella scuola e sul territorio” organizzato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore per l’anno accademico 2012/2013 e anche ai percorsi formativi di perfezionamento proposti dall’Università degli Studi dell’Isubria su “Materiali e strumenti per la storia locale”.) La prima fase ha portato alla realizzazione di un Convegno di presentazione presso l’ IS FALCONE Gallarate in data 26 ottobre 2012 con la partecipazione di due relatori chiave:
Luciano Corradini, già ordinario presso università statale di Milano statale e di Roma Tre, e sottosegretario alla Pubblica Istruzione nel governo Dini.
Bruno Losito Professore associato presso l’Università Roma Tre, Facoltà di Scienze della Formazione
Presentazione del monitoraggio (report finale e allegato) e del percorso formativo. A partire da novembre 2012 si è pertanto avviato del percorso di ricerca azione per circa 52 ore in presenza più 28 online fino al giugno 2014 per i docenti impegnati nel progetto (18 ore in 6 incontri il primo anno + 24 ore in 8 incontri il 2° anno) La formazione in presenza si è articolata su tre poli (Luino, Varese, Busto Arsizio) con incontri pomeridiani di 3 ore con tre coordinatori per polo (uno per la primaria, uno per la secondaria di primo e uno per quella di secondo grado. I primi tre incontri hanno visto il contributo di ricercatori ed esperti nel settore, quali, oltre ai DDSS
P.A. Bosello e C. Boracchi, i prof. G. Resteghini, M. Salvarezza, Th. Gilardi e sono stati articolati in
una fase di relazione logocentrica e una successiva di workshop (con docenti provenienti sia dal I
che dal II ciclo), coordinati da un conduttore e supervisionati dal relatore che ha predisposto i
materiali per l’attività.
I format ritenuti più efficaci dal gruppo di progetto sono risultati i seguenti:
Format 1: Mappa tematica
Si tratta di espandere il tema presentato (Le frontiere della cittadinanza: sfide attuali per un’etica
pubblica) individuando nessi e relazioni, sviluppi in verticale (sc primaria, sc secondaria I grado,
scuola secondaria di II grado) dei concetti chiave, a partire dai contenuti della relazione e da altri
materiali messi a disposizione dal relatore (repertori di idee/contenuti; mappe essenziali; brevi
testi significativi; link consultabili).
Format 2: Gioco di ruolo
Al termine di un gioco di ruolo consistente in un dibattito centrato su una situazione di conflitto
tra diverse posizioni (lavoro e salute; vivibilità del centro città e mobilità; legalità e benefici
personali…), proposto dal relatore, il gruppo riflette e individua: percezioni, pregiudizi, valori,
percorsi per comporre i conflitti, problemi aperti, risorse poco esplorate.
Format 3: Ambiti per esercitare competenze di cittadinanza
Viene proposto ai docenti di effettuare una ampia esplorazione dei possibili e concreti ambiti in cui
bambini-ragazzi-giovani possono effettivamente esercitare le competenze chiave della
cittadinanza, con una particolare attenzione ai riferimenti alle appartenenze e alle identità come
anche alle possibilità di costruire inclusione e coesione. Utilissimi i riferimenti a buone pratiche, a
esperienze positive consolidate, a possibili alleanze e collaborazioni con soggetti del territorio. Il
relatore offrirà una serie di possibili risorse del territorio, anche con link per approfondimenti.
Gli incontri n° 4, 5, 6 hanno visto come i format ritenuti più efficaci dal gruppo di progetto sono
stati i seguenti.
Format 4: Una tassonomia
I docenti realizzeranno, ogni gruppo per l’età di riferimento (fanciullezza, preadolescenza,
adolescenza), utilizzando schemi e mappe forniti dal relatore, una descrizione sufficientemente
illustrativa di possibili: conoscenze, comprensioni, sentimenti/affetti, decisioni, azioni che
ineriscono alla sfera della cittadinanza e al suo esercizio a scuola e in città nell’età d riferimento. I
format 1 e 3 potranno essere un valido contesto di riferimento
Format 5: Prove di curricolo
Ciascun gruppo, suddiviso in base alle scuole di riferimento, proverà a tratteggiare una traccia di
Unità di Lavoro nell’ambito dei temi del secondo incontro (Mediare i conflitti in una società che
vuol garantire diritti e coesione), individuando interventi per il curricolo specifico, quello integrato
e quello trasversale. Saranno poi individuati interventi a livello di curricolo implicito.
Format 6: La fase in presenza fonda un linguaggio comune sul quale operare una fase più ristretta
di debating, al fine di mettere in pratica un modello di argomentazioni condivisa e regolata che si
riversa nella pratica didattica.
I materiali offerti dai relatori e quelli prodotti nei gruppi sono stati la base per costruire la ricerca
azione da sviluppare nel secondo anno di formazione (2013/14)
Gli obiettivi del biennio sono stati pertanto i seguenti: Alla luce del lavoro operato nel triennio precedente sulla Certificazione delle competenze e curricolo verticale, nell’ambito del quale sono state elaborate delle UDA finalizzate alla certificazione delle competenze al termine del II anno dell’obbligo di istruzione superiore di II grado in verticalizzazione con la conclusione del Primo ciclo di istruzione, la biennalizzazione del progetto segue il modello indicato: I anno: fondazione teorica e avvio della ricercazione: definizione degli oggetti e dei contenuti ineludibili dell’educazione alla cittadinanza, analisi dei quadri di riferimento (Indicazioni ministeriali e quota regionale del Curricolo), progettazione in termini di CD, POF e di CDC II anno: a partire dalla esperienza delle scuole, operare una ricercazione che porti alla stesura di un curricolo verticale di educazione alla cittadinanza che coinvolga tutto il percorso scolastico sino al termine dell’obbligo formativo su format condiviso. Lo sforzo di riflessione si è concentrato sulla necessità di comporre un quadro operativo che fosse graduale e coerente nella consequenzialità degli snodi ordina mentali. La verticalizzazione operata sulle aree chiave della educazione alla cittadinanza - da quella ambientale e quella istituzionale, dalla legalità e dal lavoro alla cittadinanza digitale – vede pertanto esplicitare in schede differenti l’intero percorso, dal biennio della primaria – II e III anno, considerato come prima tappa - al biennio conclusivo della scuola primaria – II tappa - e inoltre dal triennio della secondaria di primo grado - terza tappa - al biennio secondario di secondo grado e infine al triennio della secondaria di secondo grado, il tutto nella continuità di obiettivi e risultati attesi.
Sono esposti qui in sequenza gli esiti e i prodotti della ricercazione, indicizzati alla luce delle aree territoriali coinvolte.
2. I MATERIALI PRODOTTI:
2.1 POLO DI BUSTO ARSIZIO
Nel lavoro svolto per indicare sia le competenze sia alcuni sviluppi didattici concreti, si sono condivisi alcuni principi dedotti, oltre che dalla esperienza didattica e formativa, dal corso di formazione che ha preceduto la ricercazione. La riflessione emersa ha portato, innanzitutto, a considerare l’ambito specifico di Cittadinanza e Costituzione come un luogo eminentemente pluridisciplinare. Pur riservando al docente di Italiano e Storia, di Filosofia e Storia o al docente di Diritto – a seconda degli ordini e della tipologia specifica dei curricula - una leadership propositiva, si è ritenuto che l’educazione ad una Cittadinanza attiva e consapevole fosse dovere e competenza di ogni docente in quanto adulto prima ancora che professionista in ambito educativo. In generale i principi su cui il lavoro si è articolato sono pertanto i seguenti:
Curriculo verticale sia in termini di competenze che di sviluppo didattico. Vi è dunque un filo conduttore tematico e metodologico che conferisce una progressività alle attività;
Didattica attiva e laboratoriale, in cui centrale sia l’azione dell’allievo -con un approccio il più possibile aperto al lavoro di gruppo- e che preveda un ‘evento/ prodotto’ finale da condividere con altre classi, genitori e pubblico più ampio. L’attività è finalizzata ad un dialogo- radicamento nel territorio;
Ruolo di tutoring da parte del docente, che predispone l’ambiente educativo, riflette sugli input e le varie fasi del lavoro, monitora e fornisce continuamente verifiche e feedback sul lavoro degli allievi/ dell’allievo;
Co- progettazione delle fasi e degli interventi, sia con la classe sia con il Consiglio di Classe.
Individuazione di un concetto e/o ambito concettuale ‘selettore’ come elemento guida della progettazione didattica secondo il curriculum verticale. Nel ns. lavoro, il termine selettore è ‘LIMITE’;
Approccio globale, che preveda l’integrazione delle varie forme dell’intelligenza e un equilibrio tra le attività marcatamente emotive e/o di ricerca con le attività più riflessive e di teorizzazione.
Il livello esperienziale e creativo, fondamentale nella scuola primaria, non ‘sparisce’ nei cicli successivi ma, al contrario, diviene il tessuto su cui si gioca concretamente una sintonia nella metodologia, fondamentale sempre ma soprattutto nella didattica di raccordo non soltanto negli Istituti Comprensivi. La cittadinanza può costituire, infatti, un ambito che consente l’efficacia del lavoro nel lasciare un segno. I moduli di lavoro sono stati individuati a partire dall’esperienza che già concretamente è attuata nelle scuole del ns. territorio e sono stati pensati in funzione di una didattica reale e fattibile che s’intreccia con la didattica curriculare normale e non richiede, dunque, eccezionalità nei tempi e nei modi se non nella misura in cui può essere programmata dai consigli di classe. Ogni modulo, infatti, costituisce una proposta, una pista di lavoro che può essere modificata in base alle esigenze del proprio gruppo classe e della propria realtà effettiva e operativa di lavoro.
L’ambito di significato su cui si è lavorato è l’idea di LEGALITÀ. Due concetti hanno condotto la ideazione e la azione didattica:
1. Selettore ‘LIMITE’ come termine teorico ed empirico a fondamento della ‘regola’ o della ‘norma’ valida per l’individuo e il vivere in collettività. Su questo piano abbiamo cercato di dare spazio:
sia all’interiorizzazione della regola o norma esterna come esigenza innanzitutto dell’individuo oltre che più alta e piena comprensione di sé in rapporto anche con l’altro da sé;
sia alla possibilità di intervenire sulla regola quando essa è avvertita come ingiusta e/o parziale. Livello possibile, forse, solo con alcuni gruppi, in alcuni contesti, nella scuola secondaria di secondo grado. L’idea di legalità è intesa come work in progress: la comunità si dà regole per vivere meglio. La regola dunque non è solo imposizione ma una richiesta che nasce nell’individuo in relazione alla collettività, al fine di garantire una condivisione e un’armonia superiore;
2. L’idea di una comunità legale come unico ‘terreno’ credibile di una legalità individuale. Il tema di una comunità solidale, che s’accorge e tiene gli occhi ben aperti anche nel dare sostegno e rilievo a tutti i comportamenti legali e costruttivi, è centrale.
Alcune considerazioni condiviso sono state infine lo sfondo costante della formulazione dei percorsi di cittadinanza. LO SFONDO EPISTEMOLOGICO: Come chiaramente delineato da Morin, «il metodo della complessità ci richiede di pensare senza mai chiudere i concetti, di spezzare le sfere chiuse, di ristabilire le articolazioni fra ciò che è disgiunto, di sforzarci di comprendere la multidimensionalità, di pensare con la singolarità, con la località, con la temporalità, di non dimenticare mai le totalità integratrici». All’interno di questa prospettiva, i saperi disciplinari, settoriali, specifici, assumono l’importante ruolo di elementi fattuali in grado di sostenere il soggetto nella relazione con gli altri, relazione mediata dal contesto in cui essi sono inseriti. Tali elementi, poi, vanno assunti in una logica scientifica aperta, dialogante, pronta a cercare domande e ad elaborare percorsi di ricerca, piuttosto che dedita a sistemare definitivamente il quadro delle conoscenze assodate. La critica epistemologica ci porta così ad avvicinarci ad una scienza che appare più la narrazione di una storia che l’ambito di un discorso certo e vero, inconfutabile e immutabile, una scienza che fa i conti con i valori, le ideologie e i progetti sociali come elementi determinanti del suo discorso. L’INTELLIGENZA EMOTIVA: Educare a “sentire” la cittadinanza significa coinvolgere e sollecitare la sensibilità e la sensorialità, a partire dalla dimensione corporea, per giungere al giudizio di valore affettivo ed estetico, superando logiche formative centrate esclusivamente sulla razionalità, ma aprendosi a forme di ampia e profonda comprensione. Operando tale coinvolgimento della dimensione emotiva dell’esperienza umana, l’educazione è in grado di promuovere un atteggiamento più positivo nei confronti dell’esistenza stessa e delle possibilità che essa offre, mediante quello che Mortari definisce «un riorientamento radicale della postura affettiva», ovvero un capovolgimento delle modalità inautentiche di pensarsi, progettarsi, agire. L’AUTENTICITA’ DELL’ESPERIENZA: Il monito di Jonas è particolarmente toccante: «Agisci in modo che le tue azioni siano compatibili con la permanenza di un’autentica vita umana sulla terra».
Quasi tutti gli studi che mettono a confronto l’autostima degli studenti che partecipano a interazioni cooperative e tradizionali mostrano risultati significativi a favore degli studenti delle classi cooperative. Tale risultato è probabilmente da mettere in correlazione alle migliori relazioni con i compagni e all’incentivo ad autovalutare il proprio lavoro con gli altri. Gli alunni di classi
cooperative interiorizzano un senso di controllo in contrasto con quelli delle classi tradizionali, che si sentono più controllati esternamente. Anche il piacere di stare in classe e l’apprezzamento del clima scolastico sono più alti in gruppi cooperativi. L’abilità ad assumere un ruolo cognitivo e affettivo è particolarmente stimolata dalla cooperazione e genera personalità dal profilo morale più alto. La sperimentazione di situazioni in cui è necessaria la comunicazione bilaterale e multilaterale accresce il senso generale di interdipendenza tra gli studenti e conduce ad una maggiore produttività e compattezza del gruppo.
Gruppo 1 - classi II/III
sc.primaria Gruppo 3 - Triennio sec. I grado Gruppo 5 – Triennio sec II grado
Gruppo 2 - classi IV e V sc.primaria
Gruppo 4 - Biennio sec. II grado
Parte Prima: Descrizione generale:
Area di lavoro: CITTADINANZA (E) LEGALITA’
TITOLO DEL PROGETTO: LE REGOLE DEL GIOCO: LA SCATOLA DEI COMPORTAMENTI
OBIETTIVO DI COMPETENZA
il modulo ha come finalità la riflessione sui propri comportamenti individuali in funzione del benessere collettivo. Gli allievi
sono accompagnati, mediante un’attività ludica, a riflettere sui comportamenti costruttivi che permettono di individuare la
ramificazione degli atteggiamenti che permettono a ciascuno e a tutti di stare bene nella piccola comunità della classe.
COMPETENZE:
Esprime ed interpreta fatti, pensieri ed interagisce adeguatamente sul piano linguistico.
Esprime in modo creativo le proprie idee, esperienze ed emozioni anche utilizzando linguaggi non verbali.
Si comporta in modo tale che sia possibile la partecipazione efficace e costruttiva all’interno del gruppo.
Traduce le proprie idee in azioni coerenti.
Risolve i conflitti quando necessario.
Si impegna nella condivisione delle regole che sottendono lo svolgersi delle attività.
Riconosce il percorso che ha generato l’apprendimento e applica le abilità e conoscenze in contesti diversi.
SKILLS FOR LIFE:
Competenza di comunicazione nella madrelingua;
Imparare ad imparare;
Competenze sociali e civiche;
Senso di iniziativa e imprenditorialità;
Consapevolezza ed espressione culturale
Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento
PREREQUISITI PROFILO IN USCITA
CONOSCERE E COMPRENDERE (1)
Conosce e mette in atto forme di rispetto ed educazione verso gli altri
Riconosce la regola in funzione della salvaguardia di sé e degli altri Riconoscere la regola in funzione del compito Comprende l’infrazione della regola
RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)
Ascolta l’altro rispettando il proprio turno Vive dei rapporti positivi con gli adulti e i compagni Partecipa in modo collaborativo con i compagni Partecipa alla vita della classe in modo corretto Manifesta il proprio punto di vista, ascolta quello degli altri e si confronta Partecipa alle attività di gruppo
Accetta le indicazioni dell’adulto autorevole Accetta le regole condivise dal gruppo
DECIDERE E AGIRE (3)
Assume incarichi per collaborare con gli altri nel perseguire un fine comune
Assume un ruolo attivo nel mantenimento delle regole. Agisce comportamenti costruttivi per l’azione del gruppo al quale appartiene
Parte seconda: Fasi del lavoro in classe:
FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
FASE 1
3 ore
Predisposizione degli spazi, creazione del setting
(angolo della classe adibito al circle time, tappeto,
palestra, atrio…)
Selezione e preparazione del materiale.
Spiegazione del focus (comportamenti corretti e
non) da osservare nella situazione tipo
Coordina gli interventi
Osservazione sistematiche del comportamento
Registrazione degli interventi dei bambini
Metodologia: raccolta delle idee (brainstorming),
lavoro con il gruppo classe.
Ascolto di una situazione tipo (storia) o visione di
un video che abbiano come focus il
comportamento degli alunni in una classe
durante una lezione, un’ora di educazione
motoria, durante l’intervallo, durante la mensa,
in bagno, in corridoio, in gita...
Riflessioni su quanto visto o ascoltato in circle
time
Gli alunni scrivono su cartellini o post-it i
comportamenti osservati (corretti e non).
FASE 2
3 ore
Organizzazione dello schema in cui vengono
inserite le osservazioni dei bambini
I bambini vengono invitati a leggere il cartellino e
a attaccarlo in uno spazio predisposto. Si
raggruppano i cartellini dello stesso argomento.
Nello spazio appariranno più gruppi di
comportamenti. I bambini dovrebbero
identificare i comportamenti corretti e non.
Riconoscimento dei comportamenti corretti e
non.
Costruzione delle due scatole dei comportamenti
corretti e non.
Inserimento dei cartellini nelle scatole dei
comportamenti corretti e non.
FASE 3
2 ore
Organizzazione di piccoli gruppi. Drammatizzazione/mimo dei comportamenti
corretti e non individuati dai bambini e messi
nella scatola e pescati a turno.
Istituzionalizzazione della parola “regola”.
Costruzione di un cartellone (l’albero delle
regole/della legalità)
Note:
Indicazioni bibliografiche: Rosalba Corallo, Bravi bambini, Erickson - Roberta Verità, Pensieri favolosi, Erickson - Roberta Verità, Con la testa fra le nuvole, Erickson
Gruppo 1 - classi II/III sc.primaria
Gruppo 3 - Triennio sec. I grado Gruppo 5 – Triennio sec II grado
Gruppo 2 - classi IV e V sc.primaria
Gruppo 4 - Biennio sec. II grado
Parte Prima: Descrizione generale:
Area di lavoro: CITTADINANZA (E) LEGALITA’
TITOLO DEL PROGETTO: LE REGOLE DEL GIOCO: LA CITTÀ DEL BEN-ESSERE.
OBIETTIVO DI COMPETENZA
La classe è condotta per mano in un itinerario di crescita e di individuazione, mediante una costruzione reale/ empirica, di un
paese ideale, di un’utopia che possa ispirare i comportamenti quotidiani. La classe del ben- essere può diventare la città del
ben- essere, da condividere con i propri familiari e amici.
COMPETENZE:
Esprime ed interpreta fatti, pensieri ed interagisce adeguatamente.
Esprime in modo creativo le proprie idee, esperienze ed emozioni anche utilizzando linguaggi non verbali.
Si comporta in modo tale che sia possibile la partecipazione efficace e costruttiva all’interno del gruppo.
Traduce le proprie idee in azioni coerenti.
Risolve i conflitti quando necessario.
Si impegna nella condivisione delle regole che sottendono lo svolgersi delle attività.
Riconosce il percorso che ha generato l’apprendimento e applicare le abilità e conoscenze in contesti diversi.
SKILLS FOR LIFE:
Competenza di comunicazione nella madrelingua;
Imparare ad imparare;
Competenze sociali e civiche;
Il senso di iniziativa e imprenditorialità;
Consapevolezza ed espressione culturale
Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento
PREREQUISITI PROFILO IN USCITA
CONOSCERE E COMPRENDERE (1)
Riconosce la regola in funzione della salvaguardia di sé e degli altri Riconoscere la regola in funzione del compito. Comprende l’infrazione della regola
Acquisisce regole condivise dal gruppo Propone nuove regole costruttive per l’azione del gruppo al quale appartiene
RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)
Accetta le indicazioni dell’adulto autorevole. Accetta le regole condivise dal gruppo
Accetta le indicazioni dell’adulto autorevole e sa collaborare con l’adulto Rispetta la regola in funzione del contesto di lavoro Segnala esigenze di cambiamento e/o miglioramento
DECIDERE E AGIRE (3)
Assume un ruolo attivo nel mantenimento delle regole Agisce comportamenti costruttivi per l’azione del gruppo al quale appartiene
Riconosce l’infrazione alla regola e le conseguenze sul lavoro del gruppo Collabora con l’adulto e con il gruppo dei pari
Parte seconda: Fasi del lavoro in classe:
FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
FASE 1
3 ore
Predisposizione degli spazi, creazione del setting
(angolo della classe adibito al circle time, tappeto,
palestra, atrio…).
Preparazione del materiale.
Spiegazione del focus (comportamenti corretti e
non) da osservare nella situazione tipo.
Coordina gli interventi.
Osservazione sistematiche del comportamento.
Registrazione degli interventi dei bambini.
Ascolto/visione/lettura di una storia che abbia
come focus lo stare bene insieme condividendo
comportamenti corretti in ambienti ben
identificabili (classe, parco, isola…).*
Discussione in grande gruppo di ciò che è stato
ascoltato, visto, letto.
Individuazione dei comportamenti corretti e
condivisione delle buone pratiche dello stare
insieme.
*Non è facile reperire testi/video che trattano
nello specifico tali argomenti. E’ possibile però
realizzare brevi testi o brevi video ad hoc che
possano trattare situazioni molto vicine alla vita
sociale della classe. Fra l’altro questo
comporterebbe anche un lavoro trasversale su
lingua italiana/laboratorio di scrittura.
FASE 2
2 ore
Predisposizione del materiale.
Divisione in piccoli gruppi che devono contenere
alunni poco affiatati tra loro.
Coordinamento del lavoro.
Gli alunni vengono invitati, in piccolo gruppo, a
costruire con materiali diversi (das, creta,
cartone…) gli ambienti in cui si è svolto il
racconto visto o ascoltato.
Sempre in piccolo gruppo devono immaginare di
vivere insieme nell’ambiente e vengono invitati a
stendere delle regole per poterci vivere bene.
Scelta del nome da dare all’ambiente realizzato
(“La classe del ben-essere” come se fosse il
cartello identificativo del luogo).
FASE 3
2 ore
Osservazione e coordinamento degli interventi e
dei conflitti.
Il piccolo gruppo decide un portavoce che spieghi
come e perché si è costruito quel particolare
ambiente, le regole scritte e il nome scelto.
FASE 4
2 ore
Osservazione e coordinamento degli interventi e
dei conflitti.
Tutti i gruppi vengono invitati a realizzare una
città unendo tutti gli ambienti costruiti attraverso
vie di comunicazione.
FASE 5
2 ore Coordinamento degli interventi. Il gruppo, dividendosi i compiti, spiega alle altre
classi o/e ai genitori, il lavoro svolto.
Gruppo 1 - classi II/III sc.primaria
Gruppo 3 - Triennio sec. I grado
Gruppo 5 – Triennio sec II grado
Gruppo 2 - classi IV e V sc. primaria
Gruppo 4 - Biennio sec. II grado
Parte Prima: Descrizione generale:
Area di lavoro: CITTADINANZA (E) LEGALITA’
TITOLO DEL PROGETTO: LE REGOLE DEL GIOCO: CACCIA AL TESORO DELLA LEGALITÀ
OBIETTIVO DI COMPETENZA
(Descrizione del’obiettivo da perseguire in termini di competenza relativa all’oggetto tematico del progetto,
indicando anche le relazioni con le 8 Keys Competences – skills for life):
Viene proposta un’attività che permette, agli allievi coinvolti nel gruppo di progettazione, di organizzare un’iniziativa, la CACCIA AL TESORO DELLA LEGALITÀ, che è occasione per:
conoscere il proprio territorio e il proprio contesto di vita;
individuare nella città/ paese i luoghi significativi dal punto di vista storico artistico e soprattutto istituzionale;
familiarizzare con i concetti e i temi tipici della cittadinanza attiva;
coinvolgere tutti gli alunni dell’istituto in un evento simbolo, prevedendone regole- ruoli e responsabilità. Nello svolgimento dell’attività ogni studente interagisce con gli altri rispettandone e comprendendone i diversi punti di vista e collabora per la realizzazione del progetto; in un secondo momento prende spunto dall’esperienza per riflettere sull’importanza delle regole in una comunità e sul concetto di limite correlato alla legalità.
COMPETENZE:
Comprende l’importanza della regola in un gruppo organizzato
Assume incarichi e collabora con gli altri per il raggiungimento di un obiettivo
Comprende la funzione delle norme e delle regole per una civile convivenza e il valore giuridico dei divieti
SKILLS FOR LIFE:
competenze sociali e civiche (partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale, lavorativa e civile; risolvere i conflitti)
imparare a imparare (organizzare il proprio apprendimento mediante una gestione del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale sia di gruppo; prendere le mosse da quanto appreso dalle esperienze per usare e applicare conoscenze e abilità in altri contesti)
spirito di iniziativa (tradurre le idee in azione; pianificare e gestire progetti per raggiungere obiettivi)
competenza digitale (usare il computer per reperire, valutare, conservare produrre e scambiare informazioni)
Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento
PREREQUISITI PROFILO IN USCITA
CONOSCERE E COMPRENDERE (1)
Acquisisce regole condivise dal gruppo Propone nuove regole costruttive per l’azione del gruppo al quale appartiene
Comprende il senso della regola in funzione della salvaguardia di sé e degli altri
RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)
Accetta le indicazioni dell’adulto autorevole e sa collaborare con l’adulto Rispetta la regola in funzione del contesto di lavoro Segnala esigenze di cambiamento e/o miglioramento
Riconosce l’efficacia della regola in funzione del contesto di lavoro Propone nuove regole e/o strategie per l’azione del gruppo al quale appartiene
DECIDERE E AGIRE (3)
Riconosce l’infrazione alla regola e le conseguenze sul lavoro del gruppo Collabora con l’adulto e con il gruppo dei pari
Segnala nei modi opportuni e possibili l’infrazione della regola e riflette sulle conseguenze Assume incarichi e collabora con gli altri per il raggiungimento di un obiettivo
Parte seconda: Fasi del lavoro in classe:
FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
FASE 1 5 ore
Presentazione attività: tempi, modalità, obiettivi
Esercizio brainstorming: i luoghi della nostra città Costruzione mappa: i nostri percorsi Breve ricerca di informazioni su storia, cultura e arte della città e predisposizione di una mappa con i luoghi significativi della città (istituzionali e storico-artistici)
FASE 2 2 ore
La progettazione di una caccia al tesoro (lezione introduttiva):
Regolamento Calendario Incarichi Organizzazione (chi coinvolgere) Attività
La classe viene divisa in gruppi e ad ogni gruppo viene affidato un compito da svolgere:
Elaborazione di un regolamento Definizione calendario e tempistica Individuazione ruoli/incarichi/
responsabilità Individuazione
enti/associazioni/gruppi/classi/persone da coinvolgere
Scelta delle attività: quiz, indovinelli, tranelli, simboli misteriosi, calcoli,
misurazioni ( nella scelta delle attività sarebbe auspicabile individuare un tema o filo conduttore: preferibilmente i luoghi della legalità o i luoghi simbolo della città...)
FASE 3 4 ore
La stesura del programma: l’insegnante invita ogni gruppo a esporre il lavoro svolto e a verificare insieme la fattibilità del progetto
Ogni gruppo espone il proprio lavoro. Poi insieme si individuano eventuali problemi, incongruenze, difficoltà e si procede a stendere la versione definitiva del programma
FASE 4 3 ore
La pubblicizzazione dell’iniziativa:
a) l’insegnante chiede ai ragazzi di scegliere le modalità per promuovere l’iniziativa nella scuola e nella città (strumenti e destinatari)
b) l’insegnante invita i gruppi a esporre la loro proposta e chiede agli alunni di elaborare una proposta definitiva che tenga conto dei contributi di tutti
a) Ogni gruppo elabora una proposta
(volantino, articolo sul giornalino della scuola, cartellone pubblicitario,…) pensando anche a chi indirizzare la comunicazione
b) Ogni gruppo espone la propria proposta; seguendo le indicazioni dell’insegnante (discussione e votazione) gli alunni definiscono una proposta definitiva; si assegnano gli incarichi (chi fa che cosa) e si decidono i tempi di esecuzione e pubblicizzazione
FASE 5 4/5 ore
La realizzazione dell’iniziativa: l’insegnante
- coordina e supporta la preparazione del materiale necessario per la realizzazione della caccia al tesoro;
- tiene i contatti con enti, associazioni, persone, gruppi coinvolti;
- individua tra gli alunni alcuni responsabili dell’organizzazione
Gli alunni:
- preparano il materiale (regolamento, mappa, quesiti, segnaletica,…)
- elaborano un piano per l’organizzazione della giornata tenendo conto del percorso e della sicurezza da garantire a tutti i partecipanti
FASE 6 Mezza giornata
Evento: CACCIA AL TESORO
FASE 7 2 ore
Ripensando all’esperienza…. L’insegnante invita i ragazzi a fare un bilancio (discussione): Cosa ha funzionato e quali sono stati i problemi? Cosa abbiamo imparato su
- l’importanza delle regole
- collaborazione e rispetto dei ruoli
- il funzionamento della città
- …
Dopo la discussione gli alunni in gruppi elaborano: -la cronaca dell’esperienza (per il giornalino,…) -un bilancio dell’esperienza sviluppando gli spunti emersi nella discussione - degli approfondimenti su concetti o temi emersi nella discussione - piste di lavoro/proposte operative per proseguire il lavoro su cittadinanza e legalità - mappa concettuale su LIMITE/REGOLE/LEGGI/LEGALITA’
Suggerimenti bibliografici: A cura di Marcello Dei e Guido Maggioni, Rispettare le regole. La socializzazione normativa nelle famiglie e nella scuola, Donzelli Editore Roma - Sergio Tramma , Legalità illegalità. Il confine pedagogico, Editori Laterza - Marcello Dei, Ragazzi si copia. A LEZIONE DI IMBROGLIO NELLE SCUOLE ITALIANE, Il Mulino Bologna 2011
Format condiviso Cittadinanza e Costituzione
Gruppo 1 - classi II/III sc.primaria
Gruppo 3 - Triennio sec. I grado Gruppo 5 – Triennio sec II grado
Gruppo 2 - classi IV e V sc. primaria
Gruppo 4 - Biennio sec. II grado
Parte Prima: Descrizione generale:
Area di lavoro: CITTADINANZA (E) LEGALITA’
TITOLO DEL PROGETTO: LE REGOLE DEL GIOCO: UNA COMUNITÀ VASTA COME IL MONDO
OBIETTIVO DI COMPETENZA
Il modulo riflette sull’idea di clandestinità come esclusione dal territorio dei diritti umani e dalla possibilità di una vita nella
legalità. Nel volontariato e nell’associazionismo per la libera circolazione delle persone e contro la clandestinità si intravede la
possibile costruzione di un “mondo” condiviso. La riflessione riguarda la possibile integrazione delle comunità nel contesto
sociale e istituzionale di riferimento, mediante la diffusione di una cultura della legalità e del rispetto dei diritti fondamentali
della persona umana. Lo studente è invitato a riconoscere le azioni positive che contribuiscono alla sua crescita personale,
alla crescita delle persone accanto a lui/lei e dell’intera comunità cui appartiene in un’ottica di apertura alla dimensione
nazionale ed europea.
COMPETENZE:
Riconosce azioni positive in funzione della crescita di sé e degli altri in una dimensione nazionale ed europea.
Riconosce azioni positive in funzione della crescita armoniosa della comunità cui appartiene in una dimensione aperta sia a
livello nazionale che europeo.
SKILL’S LIFE:
Competenza sociale e civica;
Imparare a imparare;
Spirito d'iniziativa e imprenditorialità;
Competenza digitale Indicatori per gli Obiettivi
di Apprendimento PREREQUISITI PROFILO IN USCITA
CONOSCERE E COMPRENDERE (1)
Comprende il senso della regola in funzione della salvaguardia di sé e degli altri
Riconosce azioni positive in funzione della crescita armoniosa della comunità cui appartiene in una dimensione nazionale ed europea
RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)
Riconosce l’efficacia della regola in funzione del contesto di lavoro
Si relaziona con enti/ associazioni in merito a un tema/ problema del territorio e della
Propone nuove regole e/o strategie per l’azione del gruppo al quale appartiene
comunità in cui vive Intuisce le principali interrelazioni tra la dimensione locale dell’identità e la dimensione globale
DECIDERE E AGIRE (3)
Segnala nei modi opportuni e possibili l’infrazione della regola e riflette sulle conseguenze Assume incarichi e collabora con gli altri per il raggiungimento di un obiettivo
Riflette su comportamenti di sfida alla regola Comunica/ promuove, nell’ambito della comunità cui appartiene, uno stile di vita costruttivo e solidale
Parte seconda: Fasi del lavoro in classe:
FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
FASE 1
4 ore
Individuazione di un testo (video, scritto ecc.) focus: relazione tra
legalità e comunità, legalità e solidarietà: LA REALTA’
DELL’IMMIGRAZIONE.
Esempi:
"Terraferma" di E.Crialese, Italia, 2011
"Quando sei nato non puoi più nasconderti", M.T.Giordana, Italia, 2005
"Welcome", P.Lioret, Francia, 2009
"Miracolo a Le Havre",A.Kaurismaki, Germania, 2011
“Una vita tranquilla”, con Toni Servillo, di Claudio Cupellini,
Italia, 2010
Le navi dei veleni (documentario di Current_Tv fruibile su
youtuba all’url: https://www.youtube.com/watch?v=wRJVF2Z5rNE)
Blu Notte - Navi a perdere - Il mare dei veleni (Rai Tre)
Problematizzazione e avvio lezione dialogata
METODOLOGIA: Brainstorming
+ lavoro di gruppo
Visione e/o lettura
Brainstorming
Individuazione parole chiave
Stesura di un testo (individuale
o meglio di gruppo): ‘cosa si può
e si deve fare’
FASE 2
2 ore
Lezione frontale: LA LEGISLAZIONE IN MERITO; il concetto di
pregiudizio; “quando i migranti eravamo noi” al fine di porsi nei panni
dello “straniero”
Consultazione articoli sul tema siti web:
http://www.webalice.it/ilquintomoro/emigranti_noi/immigrati.html
http://www.webalice.it/ilquintomoro/emigranti_noi/immigrati_2.html
http://www.webalice.it/ilquintomoro/emigranti_noi/immigrati_3.html
METODOLOGIA: lavoro
individuale
Prendere appunti
Lettura e schematizzazione per
lo studio
Porre domande
FASE 3
2 ore
Predispone l’ambiente d’apprendimento per una ricerca in aula
(collegamento internet) delle principali associazioni operanti sul
territorio a favore dell’integrazione
Sostiene il lavoro di ricerca dei singoli gruppi anche mediante
eventuali elenchi predisposti delle principali associazioni
METODOLOGIA: lavoro in
piccolo gruppo (2/3 studenti)
Attività di ricerca mediante
internet
Individuazione delle realtà
associative presenti sul proprio
territorio
FASE 4
2 ore
Pone il problema del ‘che fare’, se inter - relazionarsi o meno con le
associazioni trovate. Apre una discussione guidata con domande
stimolo.
Organizzazione di un calendario d’incontri con i rappresentanti delle
associazioni individuate e/o con testimoni (si presume per un max. di
3)
METODOLOGIA: lezione
dialogata
Interventi
METODOLOGIA: lavoro in
piccolo gruppo
Stesura domande per intervista
FASE 5
4 ore
Organizza il calendario per gli incontri/ interviste
Realizzano le interviste con
eventuali videoriprese
FASE 6
10 ore
Indicazioni per il montaggio delle riprese
oppure
Organizza i criteri per l’allestimento di un essenziale database per la
scuola (area volontariato) delle associazioni presenti sul territorio
Conduce o gestisce sul piano organizzativo del Laboratorio teatrale
sull’integrazione
Scrittura creativa: organizzazione della stesura di un book di racconti
redatto dagli studenti adottando ad es. la tecnica dello “straniamento”
(“mi metto nei panni dell’altro!”)
Montaggio delle riprese
Oppure
Allestimento database
Partecipazione al laboratorio
teatrale
Stesura del book
FASE 7
Fase che può
eventualmente
essere prevista,
nella sua messa
in atto, anche
nell’a.s.
seguente
Realizzazione evento di comunicazione con il territorio.
Il prodotto finale può essere:
una ‘festa’ delle associazioni pro- integrazione, con banchetti
e interventi o laboratori aperti anche agli studenti di altre
scuole
la produzione di un video che testimoni il percorso
scelgo d’impegnarmi per: ai ragazzi viene proposto di
scegliere un periodo d’impegno presso una delle associazioni
conosciute (eventuale adesione della scuola al progetto
intercultura: http://intercultura.it/)
proporre la creazione di una nuova associazione all’interno
della scuola, formata da studenti/ genitori/ insegnanti
finalizzata alla promozione dell’integrazione.
Gruppo 1 - classi II/III sc.primaria
Gruppo 3 - Triennio sec. I grado
Gruppo 5 – Triennio sec II grado
Gruppo 2 - classi IV e V sc. primaria
Gruppo 4 - Biennio sec. II grado
Parte Prima: Descrizione generale:
Area di lavoro: CITTADINANZA (E) LEGALITA’
TITOLO DEL PROGETTO: LE REGOLE DEL GIOCO : ILLEGALITÀ→LEGALITÀ .
“ Dal letame nascono i fior” (Via del Campo; F. De Andrè):ntrasformare lo sfruttamento illegale della comunità in
occasione di arricchimento per la comunità
OBIETTIVO DI COMPETENZA L’idea di base del progetto è analizzare la mentalità mafiosa per comprendere i meccanismi
dell’illegalità così da trasformare comportamenti illegali e clientelari in occasioni di crescita economica- sociale e culturale
della comunità. Il modulo accompagna gli studenti nell’individuare le problematiche più urgenti, e nel contempo poco
dibattute e conosciute dall’opinione pubblica, in merito ai frutti malati dell’illegalità. Come trasformare le rovine che
l’illegalità lascia alla propria comunità in possibilità per il futuro? Quali sono, sul nostro territorio, i problemi concreti, le
eredità pesanti dell’illegalità? Ma soprattutto, cosa farne? Il modulo è aperto ad un coinvolgimento della comunità locale -
delle Istituzioni oltre che della collettività scolastica- ma insiste soprattutto su un’educazione alla cittadinanza attiva, contro
ogni forma di ripiegamento passivo e individualistico o di accettazione rassegnata. Si prevedono due percorsi l’uno centrato
sull’ambito scolastico, l’altro indirizzato alla creazione di una rete studentesca aperta al territorio. Le attività conclusive si
rifanno alla teoria e alla pratica della democrazia deliberativa.
COMPETENZE:
Riconosce azioni positive in funzione della crescita armoniosa della comunità cui appartiene
Elabora un’interiorizzazione significativa del senso della legalità e del limite inteso come elemento cooperante alla definizione
della personalità nell’ambito della sfera sociale
Partecipa attivamente a gruppi , associazioni, enti e/o istituzioni che nel rispetto della legalità favoriscono la solidarietà
sociale.
SKILLS FOR LIFE:
PROGETTARE/COMUNICARE
COLLABORARE E PARTECIPARE
AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE
RISOLVERE PROBLEMI
ACQUISIRE ED INTEPRETARE L’INFORMAZIONE
Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento
PREREQUISITI PROFILO IN USCITA
CONOSCERE E COMPRENDERE (1)
Riconosce azioni positive in funzione della crescita armoniosa della comunità cui appartiene in una dimensione nazionale ed europea
Comprende le azioni positive in funzione della crescita armoniosa della comunità cui appartiene in una dimensione nazionale europea e globale
RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)
Si relaziona con enti/ associazioni in merito a un tema/ problema del territorio e della comunità in cui vive Intuisce le principali interrelazioni tra la dimensione locale dell’identità e la dimensione globale
Elabora un’interiorizzazione significativa del senso della legalità e del limite inteso come elemento cooperante alla definizione della personalità nell’ambito della sfera sociale Comprende le principali interrelazioni tra la dimensione locale dell’identità e la dimensione globale
DECIDERE E AGIRE (3)
Riflette su comportamenti di sfida alla regola Comunica/ promuove, nell’ambito della comunità cui appartiene, uno stile di vita costruttivo e solidale
Partecipa attivamente a gruppi , associazioni, enti e/o istituzioni che nel rispetto della legalità favoriscono la solidarietà sociale Assume incarichi di responsabilità e/o istituzionali nelle realtà di appartenenza
Parte seconda: Fasi del lavoro in classe:
FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
FASE 0
ADESIONE al progetto dell’intero consiglio di classe
: date le diverse competenze in gioco , i tempi, le
attività previste, è indispensabile il coinvolgimento
attivo di tutti i docenti
Per questo progetto è necessario prevedere
anche tempi di lavoro per i docenti che devono
organizzare i momenti pubblici e tenere i contatti
con le figure esterne alla scuola
Sarebbe auspicabile inoltre l’adesione al progetto
di più di una classe, per ottimizzare l’uso delle
L’ADESIONE al progetto implica impegno sia
nell’attività in classe sia nei necessari momenti di
attività (individuale o di gruppo) domestica, per
la realizzazione dei prodotti e per
approfondimento e studio
risorse esterne
FASE 1
1 ora
DISCUSSIONE
Guida la discussione focalizzando i temi più
significativi (es. ecomafia, gioco d’azzardo, appalti
pubblici, riciclaggio …)
Fa emergere i costi sociali dell’illegalità
METODOLOGIA : Brainstorming
Individuazione delle tematiche chiave da parte
degli studenti, guidati dal docente
FASE 2
4 ore
ORGANIZZAZIONE
Formazione di gruppi-lavoro sui temi individuati
Scansione delle fasi e dei tempi dell’attività :
ricerca di informazioni, raccolta materiale, ecc.
METODOLOGIA: lavoro di gruppo
Ricerca dati (letteratura, internet)
Analisi dei dati raccolti ed interpretazione del
fenomeno
Progettazione per ogni gruppo di uno spot sul
tema analizzato
FASE 3
10 ore
MONITORAGGIO/ SUPPORTO
Esegue il monitoraggio del lavoro
Offre sostegno/ aiuto nella fase della ricerca
Controlla il rispetto dei tempi e delle consegne
METODOLOGIA: lavoro di gruppo
Utilizzo di supporti multimediali Realizzazione del
prodotto : spot Pubblicità Progresso (costi
sociali dell’illegalità)
FASE 4
1 ora
SOCIALIZZAZIONE
Coordina e gestisce il confronto fra i gruppi
Presentazione dei singoli spot : confronto e
discussione sui prodotti
FASE 5
2 ore
( se possibile in
compresenza)
APPROFONDIMENTO
Organizza momenti di discussione focalizzando il
rapporto illegalità/ sfruttamento rispetto a
legalità/solidarietà
Invita all’approfondimento ulteriore delle
tematiche che suscitano il maggior interesse
METODOLOGIA : discussione e lavoro di ricerca
Partecipazione alla discussione con
approfondimento autonomo dei temi trattati
FASE 6
2/4 ore
per le classi
coinvolte
FORMAZIONE
Incontri con esperti (1/2, aspetti giuridici,
economici …) per approfondire un tema scelto. Si
propone : “uso dei beni confiscati i alla mafia” in
cui trattare le possibilità e i problemi del
passaggio dall’uso illegale all’’uso legale e sociale
www.anbsc.it (agenzia beni sequestrati e
confiscati)
METODOLOGIA : lezione frontale
Acquisizione di competenze /conoscenze
specifiche
Interazione con figure istituzionali e/o esperti
FASE 7
5 ore
PROGETTAZIONE
Segue ed interviene – su richiesta- durante il lavoro
degli studenti
Guida alla riflessione durante l’attività per far
emergere i temi controversi e problematici
METODOLOGIA: lavoro di gruppo
Elaborazione di un progetto -per ciascuna classe
partecipante - relativo all’uso sociale dei beni
confiscati alle organizzazioni malavitose
Individuazione dei punti controversi del dibattito
attorno al tema trattato (ad es: vendita dei beni
confiscati o uso sociale di essi)
FASE 8
3 ore
PRESENTAZIONE
Organizza il concorso : luogo, partecipanti,
formazione giuria, contatti con l’amministrazione
le associazioni ….
I progetti vengono presentati ad una giuria di
esperti ( docenti, figure istituzionali cittadine,
esperti, membri delle associazione del territorio )
che scelga il /i migliori per presentarli
all’amministrazione comunale ( che si deve
impegnare a tenerne adeguato conto!)
METODOLOGIA: concorso pubblico
Presentazione del proprio progetto e sua
valorizzazione nel pubblico dibattito
Pubblicizzazione degli spot realizzati
Partecipazione al concorso
FASE 9
( da prevedere
per l’anno
successivo)
3 ore lavoro
2 dibattito
PUBBLICO DIBATTITO
Organizza un debate sui temi controversi , emersi
durante l’elaborazione dei progetti.
L’evento deve essere aperto alla cittadinanza , con
lo scopo di avviare processi di democrazia
deliberativa , e di integrare scuole e società civile
nei meccanismi della decisione politica
METODOLOGIA : Debate
Approfondimento ( in tempi precedenti) dei
temi controversi emersi durante l’elaborazione
del progetto
Elaborazione di argomentazioni e confutazioni
relative alle tesi scelte
Partecipazione al debate
Si propone anche una diversa articolazione del modulo, nel caso in cui sia possibile operare in una rete di istituiti che abbia le
risorse umane ed economiche per sostenere un progetto più ampio, che coinvolga studenti interessati delle diverse scuole
del territorio.
FASE 6
1 ora
+
2 ore
PROGETTAZIONE CORSO
Propone agli studenti interessati della classe un
corso di formazione su un tema trasversale ad
es. “uso dei beni confiscati i alla mafia”
Aiuta gli studenti ad organizzare ( organizza) una
rete con gli istituti della città per un lavoro
condiviso
Collabora nella tessitura delle relazioni con
associazioni ed istituzioni, nella ricerca di
formatori…
METODOLOGIA: progettazione
Gli studenti che si dichiarano disponibili a
frequentare il corso di formazione assieme a
studenti di altri istituti collaborano alla
organizzazione del corso
Si relazionano alle associazione e alle istituzioni
attive sul territorio
FASE 7
4 ore
FORMAZIONE
Partecipa agli incontri con esperti , e aiuta gli
studenti nel processo di apprendimento
METODOLOGIA: lezione frontale/ esercitazioni
Frequentano il corso assieme a compagni di altre
classi ed altri istituti
Acquisiscono competenze /conoscenze specifiche
FASE 8
5 ore
PROGETTAZIONE
Sovraintende/ sistematizza le proposte del gruppo
di studenti che segue ( il docente può non essere
il docente di classe , perché i gruppi di lavoro
dovrebbero essere di classe ed istituti diversi)
METODOLOGIA: lavoro di gruppo
In gruppo elaborano proposte e progetti- da
trasmettere alle istituzioni locali- sull’uso uso dei
beni confiscati i alla mafia”
I progetti possono caratterizzarsi in base al tipo
di scuola , oppure essere frutto integrato delle
diverse competenze di studenti che frequentano
istituti diversi .
FASE 9
2 ore
CONCORSO/ DIBATTITO
A chiusura dei lavori dell’intero percorso, il team di
docenti organizza un momento pubblico di
presentazione dei progetti e discussione su di essi
, in uno spazio cittadino.
La giuria ( i docenti o altro gruppo di esperti, il
pubblico,il sindaco …) scelgono il progetto da
consegnare all’amministrazione cittadina (
l’amministrazione dovrebbe impegnarsi a
realizzare il progetto vincitore)
METODOLOGIA : Interazione con pubblico di
adulti esperti
Presentano il proprio progetto e lo sostengono in
un pubblico dibattito
Sitografia sul DEBATE:
http://www.educazione.unipd.it/bottaerisposta/index.php?option=com_content&view=article&id=63&Ite
mid=85 - http://www.wedebate.org/rete_scuole.htm
Nel complesso della verticalizzazione, infine, si è proceduto alla identificazione di un curriculo
per indicatori di obiettivi di apprendimento declinati per livello di scolarizzazione:
Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento
PREREQUISITI PROFILO IN USCITA
CLASSE II e III Primaria
CONOSCERE E COMPRENDERE (1)
Conosce e mette in atto forme di rispetto ed educazione verso gli altri
Riconosce la regola in funzione della salvaguardia di sé e degli altri Riconoscere la regola in funzione del compito Comprende l’infrazione della regola
ELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)
Ascolta l’altro rispettando il proprio turno Vive dei rapporti positivi con gli adulti e i compagni Partecipa in modo collaborativo con i compagni Partecipa alla vita della classe in modo corretto Manifesta il proprio punto di vista, ascolta quello degli altri e si confronta Partecipa alle attività di gruppo
Accetta le indicazioni dell’adulto autorevole Accetta le regole condivise dal gruppo
DECIDERE E AGIRE (3)
Assume incarichi per collaborare con gli altri nel perseguire un fine comune
Assume un ruolo attivo nel mantenimento delle regole. Agisce comportamenti costruttivi per l’azione del gruppo al quale appartiene
4/5 PRIMARIA
Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento
PREREQUISITI PROFILO IN USCITA
CONOSCERE E COMPRENDERE (1)
Riconosce la regola in funzione della salvaguardia di sé e degli altri Riconoscere la regola in funzione del compito. Comprende l’infrazione della regola
Acquisisce regole condivise dal gruppo Propone nuove regole costruttive per l’azione del gruppo al quale appartiene
RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)
Accetta le indicazioni dell’adulto autorevole. Accetta le regole condivise dal gruppo
Accetta le indicazioni dell’adulto autorevole e sa collaborare con l’adulto Rispetta la regola in funzione del contesto di lavoro Segnala esigenze di cambiamento e/o miglioramento
DECIDERE E AGIRE (3)
Assume un ruolo attivo nel mantenimento delle regole Agisce comportamenti costruttivi per l’azione del gruppo al quale appartiene
Riconosce l’infrazione alla regola e le conseguenze sul lavoro del gruppo Collabora con l’adulto e con il gruppo dei pari
TRIENNIO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento
PREREQUISITI PROFILO IN USCITA
CONOSCERE E COMPRENDERE (1)
Acquisisce regole condivise dal gruppo Propone nuove regole costruttive per l’azione del gruppo al quale appartiene
Comprende il senso della regola in funzione della salvaguardia di sé e degli altri
RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)
Accetta le indicazioni dell’adulto autorevole e sa collaborare con l’adulto Rispetta la regola in funzione del contesto di lavoro Segnala esigenze di cambiamento e/o miglioramento
Riconosce l’efficacia della regola in funzione del contesto di lavoro Propone nuove regole e/o strategie per l’azione del gruppo al quale appartiene
DECIDERE E AGIRE (3)
Riconosce l’infrazione alla regola e le conseguenze sul lavoro del gruppo Collabora con l’adulto e con il gruppo dei
Segnala nei modi opportuni e possibili l’infrazione della regola e riflette sulle conseguenze
pari
Assume incarichi e collabora con gli altri per il raggiungimento di un obiettivo
BIENNIO SECONDARIA DI SECONDO GRADO
Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento
PREREQUISITI PROFILO IN USCITA
CONOSCERE E COMPRENDERE (1)
Comprende il senso della regola in funzione della salvaguardia di sé e degli altri
Riconosce azioni positive in funzione della crescita armoniosa della comunità cui appartiene in una dimensione nazionale ed europea
RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)
Riconosce l’efficacia della regola in funzione del contesto di lavoro Propone nuove regole e/o strategie per l’azione del gruppo al quale appartiene
Si relaziona con enti/ associazioni in merito a un tema/ problema del territorio e della comunità in cui vive Intuisce le principali interrelazioni tra la dimensione locale dell’identità e la dimensione globale
DECIDERE E AGIRE (3)
Segnala nei modi opportuni e possibili l’infrazione della regola e riflette sulle conseguenze Assume incarichi e collabora con gli altri per il raggiungimento di un obiettivo
Riflette su comportamenti di sfida alla regola Comunica/ promuove, nell’ambito della comunità cui appartiene, uno stile di vita costruttivo e solidale
TRIENNIO SECONDARIA SUPERIORE
Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento
PREREQUISITI PROFILO IN USCITA
CONOSCERE E COMPRENDERE (1)
Riconosce azioni positive in funzione della crescita armoniosa della comunità cui appartiene in una dimensione nazionale ed europea
Comprende le azioni positive in funzione della crescita armoniosa della comunità cui appartiene in una dimensione nazionale europea e globale
RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)
Si relaziona con enti/ associazioni in merito a un tema/ problema del territorio e della comunità in cui vive Intuisce le principali interrelazioni tra la dimensione locale dell’identità e la dimensione globale
Elabora un’interiorizzazione significativa del senso della legalità e del limite inteso come elemento cooperante alla definizione della personalità nell’ambito della sfera sociale Comprende le principali interrelazioni tra la dimensione locale dell’identità e la dimensione globale
DECIDERE E AGIRE (3)
Riflette su comportamenti di sfida alla regola Comunica/ promuove, nell’ambito della comunità cui appartiene, uno stile di vita costruttivo e solidale
Partecipa attivamente a gruppi , associazioni, enti e/o istituzioni che nel rispetto della legalità favoriscono la solidarietà sociale Assume incarichi di responsabilità e/o istituzionali nelle realtà di appartenenza
2.2 Polo di Gallarate
CITTADINANZA A SCUOLA
Gruppo dei docenti ricercatori di Gallarate
Introduzione di Pietro Bosello
La formazione della cittadinanza richiede competenze procedurali che mettano in relazione il
dibattere criticamente con l’assumere deliberazioni condivise e coerenti con i valori professati. I percorsi
“Costruire e rispettare le regole” e “La partecipazione alla vita della scuola”, elaborati dal gruppo dei
docenti ricercatori di Gallarate (Linda Agostini e Patrizia Soave dell’IC Cardano Lega di Gallarate; Laura
Ferrazzi, Pierangela Cassinerio e Maria Teresa Simonetti Simonetti dell’IC Croce di Ferno; Rita Cerutti dell’IC
Montessori di Cardano al Campo; Fabiana Ginesi e Vita Piazza dell’IC Carminati di Lonate Pozzolo; Lorella
Finotti dell’IIS Gadda Rosselli di Gallarate; Angela Bilotti dell’IC De Amicis di Gallarate), ispirandosi al
modello della scuola-comunità, intendono realizzare azioni sempre più responsabili, coinvolgendo i processi
di analisi critica delle situazioni, di negoziazione dei significati, di ricerca e condivisione di valori e di regole,
di controllo e di giudizio sul rispetto della scuola da parte di tutti. Assemblee di studenti e insegnanti, in
interazione, affrontano le problematiche del vivere a scuola cercando di portare la discussione sul terreno
della condivisione non solo di sentimenti morali, ma anche di norme e principi come l’equità, il rispetto, la
fiducia e l’aiuto, la reciprocità e la giustizia. Tramite questa condivisione si passa all’adozione di un
programma di costruzione di relazioni migliori all’interno delle classi, di cura dell’ambiente scolastico, di
rispetto per il lavoro di ciascuno, di attivazione delle risorse personali per il bene della scuola. I dibattiti
morali portano così ad influenzare le decisioni da prendere effettivamente nella scuola. Essa si trasforma in
una comunità nella misura in cui vengono condivisi degli obiettivi collettivi, si mettono in atto ragionamenti
morali, si agiscono azioni responsabili, si diffonde un forte senso di appartenenza – basato sulla
condivisione di norme di gruppo, sui legami di solidarietà nel gruppo, sull’’identificazione con i valori e i
simboli che rappresentano la scuola stessa.
In questi percorsi svolgono un ruolo guida i concetti di mediazione, di identità e di cittadinanza.
Il termine mediazione, variamente specificato, viene utilizzato di frequente e con una certa enfasi, a
segnalarne la capacità di generare progetti culturali, politici e pedagogici di interpretazione dei nodi della
complessità interculturale nel tempo della globalizzazione.
Demetrio ricorda che ogni processo educativo è sempre anche un processo di mediazione. Infatti, ogni
relazione comunicativa, come anche la relazione educativa, è sempre una tra-duzione, ovvero una
creazione di legami tra realtà, una mediazione. L’insegnante può essere così colto nella sua dimensione
costitutiva di mediatore, il quale, in modo consapevole, si interroga, si attrezza, si attiva per favorire non
tanto il passaggio di contenuti, quanto la creazione di una “sintesi” tra le diverse posizioni, creando
momenti pedagogici capaci di superare le reciproche differenze e di generare nuova cultura, non
necessariamente in contrapposizione con quelle d’origine2, sicuramente in dialogo critico e riflessivo con
essa.
Habermas3, in dialogo proficuo con Apel, mette in campo una teoria “pragmatica” del linguaggio, ossia
interessata al rapporto intercorrente tra il linguaggio e coloro che ne fanno uso. I due autori sono convinti
che chiunque partecipi a un’argomentazione razionale sensata presupponga implicitamente alcune pretese
universali di validità. Anzitutto la giustezza: ogni dialogante deve rispettare le norme della situazione
argomentativa, ascoltando, ad esempio, le tesi altrui o ritirando le proprie, qualora si siano dimostrate
false. Poi anche la verità, per cui ogni dialogante deve formulare enunciati esistenziali appropriati, e la
veridicità, come esigenza di sincerità e di convinzione dei propri asserti. Da ultima emerge la pretesa della
comprensibilità, che esige da ogni dialogante il parlare in modo aderente al senso e alle regole
grammaticali. Queste pretese implicano che la comunicazione avvenga tra soggetti liberi, senza
condizionamenti, autorità o interessi, ma soltanto sulla base della capacità di convincimento delle ragioni
migliori. Esse hanno così un valore etico oltre che logico. Una società guidata da questa modalità dialogante
coincide col modello di comunità democratica composta da uomini uguali, liberi che cercano di risolvere
razionalmente i propri conflitti di interessi.
Attraverso gli incontri con gli sguardi e le posizioni degli altri possiamo divenire maggiormente coscienti
delle nostre scelte, dei valori di riferimento delle nostre azioni, delle debolezze/incertezze/incompletezze
del nostro punto di vista. In un certo senso si tratta, tramite le mediazioni, di imparare gli uni dagli altri.
Strettamente connesso al concetto di mediazione è quello di identità. L’identità di una persona, di un
gruppo, di un paese non è un dato da assumere staticamente e in maniera chiusa. Essa è sempre il frutto di
un continuo percorso relazionale aperto, di un processo plurimo di appartenenze e di mediazioni. L’uomo
del terzo millennio vive profondamente e diffusamente la dimensione plurale della sua identità. E’ cittadino
partecipe e consapevole di più entità pubbliche, che deve integrare e interiorizzare, pur nella
problematicità del loro incrocio dialettico. Lo stato in cui vive è in realtà una sintesi di comunità, culture,
stili e valori, unificate da storia, istituzioni e regole collettive poste oltre le comunità locali, e che
permettono la coabitazione civile. Oggi, inoltre, si sente anche cittadino del mondo, in quanto il villaggio
globale, attraverso il mercato e l’informazione, gli rende continuamente presente l’insieme delle relazioni
tra globale e locale, che arriva a toccare la sua quotidianità. Tale condizione richiede quindi una nuova
modalità di costruire e vivere questa identità plurale. Si tratta di saper passare da una all’altra dimensione,
in modo dialettico, divenendo capaci di abitare contemporaneamente modelli diversi di cittadinanza,
accogliendo positivamente tensioni, scarti, dubbi e difficoltà di un tale processo, quali elementi di un nuovo
ethos pubblico4.
Anzitutto va chiarito cosa si intende per cittadinanza. Marshall, negli anni Cinquanta, la definiva
come la consapevolezza di appartenere a una comunità, e in particolare a una comunità politica, cui si è
legittimati a partecipare grazie al processo democratico, e di cui normalmente si diviene membri
2 Demetrio D. - Favaro G., Bambini stranieri a scuola. Accoglienza e didattica interculturale nella scuola dell'infanzia e nella scuola elementare, La Nuova Italia, Firenze 1997 3 Habermas J., Teoria dell'agire comunicativo; Il Mulino, Bologna 1986 4 Cfr Cambi F., Incontro e dialogo, Carocci, Roma 2006
consapevoli grazie al processo di socializzazione e di trasmissione intergenerazionale5. Oggi questa
definizione non è più sufficiente a garantire la costruzione di quel tessuto di coesione democratica che ci si
aspetta. Occorre infatti dilatare e problematizzare la cittadinanza intrecciando l’identità con
l’appartenenza, i diritti con i doveri, l’uguaglianza con la solidarietà. L’educazione alla cittadinanza del
futuro si può così definire, in modo ampio e inclusivo, come un intervento che “associ agli obiettivi riferiti
all’identità nazionale e alla conoscenza dell’organizzazione politico-istituzionale di un paese le finalità di
apprendere a vivere insieme nella diversità, dotandosi degli strumenti per affrontare la complessità a livello
personale, culturale, politico, economico, ambientale”6. La cittadinanza risulta così l’esito di quattro fattori
in stretta interazione tra loro, appartenenti a due assi principali, quello dell’identità e quello
dell’uguaglianza7:
1. L’identità nazionale: cultura civica (principi costituzionali); cultura societaria (lingua ufficiale, norme); patrimonio culturale (storia, simboli, miti);
2. Le appartenenze sociali, culturali e sovranazionali: minoranze nazionali; appartenenze regionali; riferimenti transnazionali di tipo culturale, religioso, sportivo, musicale…
3. Il regime effettivo dei diritti: diritti umani; uguaglianza di trattamento, di accesso, di riconoscimento;
4. La partecipazione politica e civile: doveri; responsabilità; partecipazione effettiva. Educare alla cittadinanza comporta così la ricerca di un sistema di vita di tipo “orizzontale”, frutto della
mediazione tra le persone concrete che convivono su un territorio, che realizzano scambi economici,
linguistici, culturali, sportivi, che tendono a costruire e regolare legami sociali. Alla base di tali legami sta la
convinzione che l’inclusione e la coesione – lo stare insieme per affrontare le varie questioni, con la fiducia
nella forza del dialogo, della comprensione e del rispetto reciproci – siano valori irrinunciabili
dell’esperienza umana, personale e sociale.
Tra i fondamentali obiettivi educativi che la scuola di base si propone di far acquisire agli alunni
troviamo la consapevolezza delle proprie idee e la responsabilità nei confronti delle proprie azioni, che
vanno costruite a partire da chiari criteri di condotta, coerenti con i valori riconosciuti. Il raggiungimento di
questi obiettivi educativi implica una serie di esperienze capaci di coinvolgere i bambini e di stimolarli verso
cammini di maturazione.
Una di queste esperienze è la “conoscenza riflessa delle regole e delle norme della vita associata”8.
La conoscenza delle regole è però solo un primo momento del percorso formativo, che comprende anche la
costruzione e il rispetto delle regole.
La pedagogia ha tematizzato questa problematica, tramite il concetto di disciplina e l’antinomia autorità –
libertà: “Il problema della disciplina consiste nel trovare il modo di conciliare due bisogni della vita umana
diametralmente opposti tra loro, sì che debbano mantenersi l’un l’altro nei giusti limiti: il bisogno di esatta
obbedienza e il bisogno di libertà e di indipendenza”9.
Una buona disciplina deve quindi saper conciliare l’esigenza dell’ordine sociale e l’esigenza della libertà
individuale, il rispetto della legge e della norma con il rispetto della libera adesione personale.
Il progetto che presentiamo trae ispirazione da tre contributi della pedagogia del Novecento:
5 Marshall T., Cittadinanza e classe sociale, Utet, Torino 1976 6 Santerini M., Educare alla cittadinanza. La pedagogia e le sfide della globalizzazione, Carocci, Roma 2001, p. 63 7 Gagnon F. – Pagè M., cit in Santerini M., cit.,pp. 63-66 8 Dpr 104/1985, Studi Sociali, in: Programmi didattici per la scuola elementare 9 FOERSTER F. W., Scuola e carattere, STEN, Torino 1908, p. 45
a) La pedagogia della fiducia di Foerster
b) Le esperienze di autogoverno scolastico
c) La teoria dello sviluppo morale di Kohlberg10.
Foerster parte da un assunto fondamentale: La fiducia nelle possibilità morali e spirituali dell’uomo che
cammina verso la ricerca del bene. Conseguentemente, il metodo educativo si incentra sull’alunno, allo
scopo di permettergli di conquistare, con l’aiuto dell’insegnante, un quadro interpretativo morale basato
sulla vita vissuta. Compito degli insegnanti è, quindi, quello di discutere con gli alunni delle problematiche
della vita scolastica e della vita associata in genere, aiutando ad osservare le interdipendenze e le
conseguenze delle azioni. In tal modo gli alunni si abilitano al giudizio di coscienza teorico e pratico, a
partire da casi reali o da ipotesi possibili, sostenendo l’azione personale e di gruppo con motivi validi e
razionali.
Per “esperienze di autogoverno ” intendiamo l’insieme delle varie metodologie “esperienziali”,
adottate sia nelle comunità giovanili (Scuole Città, Comunità giovanili, ...) che nelle realtà scolastiche
(Metodo dei reggenti, Cooperativa scolastica, ...). Queste esperienze, pur nelle specifiche differenze e
originalità, avanzano una serie di indicazioni comuni:
- fanno leva sulle tendenze sociali dei ragazzi;
- sviluppano il senso di responsabilità e di iniziativa;
- fanno esercitare la capacità di giudizio personale;
- spingono alla cooperazione e alla solidarietà;
- formano alla comprensione e al rispetto convinto verso la legge.
Le ricerche e gli studi di Kohlberg costituiscono un altro contributo interessante per capire le
dinamiche del processo di acquisizione-costruzione delle regole e delle norme. Lo psicologo di Harward
descrive l’evoluzione morale come un passaggio da un’etica preconvenzionale, dove prevalgono le
considerazioni edonistiche e materialistiche, ad un’etica convenzionale, centrata sul riconoscimento del
valore del gruppo, delle sue leggi, della reciprocità tra i suoi membri. Per favorire questa evoluzione la
scuola dovrebbe organizzarsi come un ambiente che rispetta gli alunni, che li fa sentire una comunità. Le
regole vengono discusse per essere poi accettare e rispettate. La discussione investe tutte le procedure
della vita scolastica.
Attraverso queste discussioni gli alunni espongono le proprie idee, ascoltano gli altri e il loro punto
di vista, danno vita ad un confronto per cercare di risolvere i dilemmi che l’esperienza presenta.
I percorsi seguenti, ispirati da queste riflessioni e da queste esperienze, offrono quindi valide ed efficaci
possibilità per incidere sullo sviluppo di una cittadinanza fondata sui valori costituzionali, aderente alle
esigenze psicologiche dei soggetti in via di sviluppo, concretamente inserita nella vita scolastica e civile.
10 Cfr. BOSELLO A. P., Scuola e valori, cit.,
Format condiviso Cittadinanza e Costituzione
Il gruppo lavora concentrandosi sul seguenti ambiti di scolarizzazione (barrare la casella corrispondente):
Gruppo 1 - classi II/III sc.primaria
Gruppo 3 - Triennio sec. I grado
Gruppo 5 – Triennio sec II grado
X Gruppo 2 - classi IV e V sc. primaria
Gruppo 4 - Biennio sec. II grado
Parte Prima: Descrizione generale:
Area di lavoro: CITTADINANZA A SCUOLA
TITOLO DEL PROGETTO: “COSTRUIRE E RISPETTARE LE REGOLE”
Partecipare in modo responsabile alla vita della comunità scolastica allo scopo di riconoscere ed esercitare diritti
e doveri, rafforzando il senso di solidarietà per comunicare e progettare insieme.
OBIETTIVO DI COMPETENZA
La partecipazione responsabile degli studenti alla vita della comunità scolastica come esercizio di cittadinanza
attiva che permette di
-riconoscere ed esercitare diritti e doveri,
-acquisire capacità di lavorare e progettare insieme :scrivere il regolamento della classe,
-rafforzare il senso di appartenenza a una comunità.
Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento
PREREQUISITI PROFILO IN USCITA
CONOSCERE E COMPRENDERE (1)
•Conosce le principali regole dello star bene in classe, in mensa, etc.
•Percepisce se stesso in relazione con
l’ambiente, con l’altro da sé.
•Sa gestire in una situazione molto strutturata.
•Conosce ed accetta semplici regole
di comportamento tra pari e con gli
E’ in grado di comprendere messaggi relativi ai propri diritti e ai propri doveri e di riflettere sulle proprie azioni.
In particolare:
•Conosce alcuni articoli della
Dichiarazione Universale dei diritti
dell’uomo.
•Conosce e comprende i concetti
di identità, pace, sviluppo umano,
cooperazione, sussidiarietà.
•Conosce i simboli dell’identità nazionale
adulti in situazione di vita quotidiana e nella natura
•Analizza e comprende la realtà
socio ambientale con spirito critico
e capacità di giudizio.
• Comprende il concetto di cittadinanza in
rapporto alla Nazione, all’Europa, al
mondo.
•Conosce e fa propri i concetti di
diritto-dovere, libertà-responsabilità,
pace-sviluppo umano.
•Elabora tecniche di osservazione e
di ascolto del proprio corpo per
distinguere i momenti di benessere
da quelli di malessere
RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)
Si sente parte del gruppo e non mostra atteggiamenti di rifiuto.
Acquisisce la consapevolezza di
muoversi in uno spazio conosciuto,
rispettando le relazioni spaziali.
Sa inserire spontaneamente nelle situazioni di gioco e di lavoro.
Sviluppa il senso dell’identità personale,
è consapevole delle proprie esigenze e
dei propri sentimenti, li sa controllare
ed esprimere in modo adeguato.
Partecipa in modo attivo alla
cittadinanza.
Sa stabilire con gli altri relazioni costruttive sapendo riconoscere e rispettare regole/ruoli.
DECIDERE E AGIRE (3)
Segue le attività del gruppo e ne rispetta le modalità di funzionamento
Si prende cura di sé, degli altri,
dell’ambiente e favorisce forme di
collaborazione, di cooperazione e di
solidarietà.
Sviluppa atteggiamenti responsabili e
consapevoli di valori condivisi.
È consapevole delle differenze e
sa averne rispetto.
Esercita la democrazia nel limite del
rispetto delle regole comuni
NB: I profili in uscita dei singoli gruppi di lavoro debbono collimare per costituire i prerequisiti del gruppo di lavoro del livello successivo (es: il profilo in uscita della primari deve corrispondere ai profili in ingresso della secondaria di primo grado) delineando gli obiettivi di apprendimento:
Note:
(1) Come chiaramente delineato da Morin, «il metodo della complessità ci richiede di pensare senza mai chiudere i concetti, di spezzare le sfere chiuse, di ristabilire le articolazioni fra ciò che è disgiunto, di sforzarci di comprendere la multidimensionalità, di pensare con la singolarità, con la località, con la temporalità, di non dimenticare mai le totalità integratrici». All’interno di questa prospettiva, i saperi disciplinari, settoriali, specifici, assumono l’importante ruolo di elementi fattuali in grado di sostenere il soggetto nella relazione con gli altri, relazione mediata dal contesto in cui essi sono inseriti. Tali elementi, poi, vanno assunti in una logica scientifica aperta, dialogante, pronta a cercare domande e ad elaborare percorsi di ricerca, piuttosto che dedita a sistemare definitivamente il quadro delle conoscenze assodate. La critica epistemologica ci porta così ad avvicinarci ad una scienza che appare più la narrazione di una storia che l’ambito di un discorso certo e vero, inconfutabile e immutabile, una scienza che fa i conti con i valori, le ideologie e i progetti sociali come elementi determinanti del suo discorso
(2) Educare a “sentire” la cittadinanza significa coinvolgere e sollecitare la sensibilità e la sensorialità, a partire dalla dimensione
corporea, per giungere al giudizio di valore affettivo ed estetico, superando logiche formative centrate esclusivamente sulla razionalità, ma aprendosi a forme di ampia e profonda comprensione. Operando tale coinvolgimento della dimensione emotiva dell’esperienza umana, l’educazione è in grado di promuovere un atteggiamento più positivo nei confronti dell’esistenza stessa e delle possibilità che essa offre, mediante quello che Mortari definisce «un riorientamento radicale della postura affettiva», ovvero un capovolgimento delle modalità inautentiche di pensarsi, progettarsi, agire.
(3) Il monito di Jonas è particolarmente toccante: « Agisci in modo che le tue azioni siano compatibili con la permanenza di
un’autentica vita umana sulla terra». Quasi tutti gli studi che mettono a confronto l’autostima degli studenti che partecipano a
interazioni cooperative e tradizionali mostrano risultati significativi a favore degli studenti delle classi cooperative. Tale risultato è
probabilmente da mettere in correlazione alle migliori relazioni con i compagni e all’incentivo ad autovalutare il proprio lavoro con
gli altri. Gli alunni di classi cooperative interiorizzano un senso di controllo in contrasto con quelli delle classi tradizionali, che si
sentono più controllati esternamente. Anche il piacere di stare in classe e l’apprezzamento del clima scolastico sono più alti in
gruppi cooperativi. L’abilità ad assumere un ruolo cognitivo e affettivo è particolarmente stimolata dalla cooperazione e genera
personalità dal profilo morale più alto. La sperimentazione di situazioni in cui è necessaria la comunicazione bilaterale e
multilaterale accresce il senso generale di interdipendenza tra gli studenti e conduce ad una maggiore produttività e compattezza
del gruppo.
INDICATORI DI RIFERIMENTO
FASE LAVORO AZIONI DOCENTI AZIONE STUDENTI
IDENTITÀ E APPARTENENZA
Fase 1 :
entrare in argomento
a. Propone la parola “REGOLE” per stimolare una conversazione relativa all’argomento registrando tutte le risposte;
a) Espongono le proprie opinioni
b) scrivono su un foglio le proprie opinioni
Fase 2:
le regole
1. Raggruppa le opinioni raccolte per criteri condivisi (similitudine - diversità) condividendo con gli alunni.
2. Propone attività in cooperative learning per riconoscere la funzione positiva delle regole
1. Propone la lettura di favole , filastrocche a tema;
a) Realizzazione di un cartellone con il risultato della attività di registrazione;
b) suddivisione in gruppi della classe con distribuzione di immagini raffiguranti situazioni positive e negative espresse nello stesso ambiente considerando ambienti che l’alunno frequenta(scuola- strada- mensa- casa) per evidenziare la necessità di regole a tutela di tutti
c) circle time di confronto
a) illustrazione delle situazioni;
b) drammatizzazioni
a) suddivisione in gruppi della classe con distribuzione di immagini raffiguranti
Fase 3:
riconoscere diritti e doveri
2. Guida (senza esplicitarlo) al riconoscimento dei principali Diritti dei Fanciulli presentando immagini stimolo con tecniche diverse: disegni- fotografie (anche di culture diverse)
Brainstorming:
“COS’è UN DIRITTO?”
3. presenta Convenzione Diritti Fanciulli
situazioni afferenti all’argomento;
b) chiedere di operare una scelta
c) stimolare conversazioni per motivare la scelta
d) Proporre uno slogan per l’immagine;
a) Discutere, scrivere, b) costruire una mappa
delle idee emerse- c) costruire l’ALBERO
DEI DIRITTI ai rami del quale si attaccano i foglietti dei diritti per sé e per gli altri
d) lavoro a gruppi: individuare un articolo della Convenzione e rappresentarlo graficamente ;
e) motivarne la scelta f) realizzare un
prodotto comune che raccolga gli elaborati dei gruppi e renderlo pubblico mediante il sito della scuola;
g) giochi per sottolineare l’interculturalità e la analogia tra le culture;
h) pubblicizzare la data del 20 Novembre e dedicarla ogni anno ad un Diritto in particolare.
i) visione di sequenze cinematografiche in grado di stimolare discussioni intorno al tema in questione
a) realizza il
Fase 4:
1. Invita a scrivere un regolamento di classe stabilendo in accordo, attribuzione degli incarichi, tempi e compiti oltre le sanzioni per chi non rispetta
1. Allargamento della esperienza :guida a riflettere che le regole sono presenti in tutti i
regolamento/puzzle di classe: suddiviso in tasselli, ognuno ne colora una parte e poi lo passa al compagno vicino
a) esperienza di pittura I COLORI DELL’INCONTRO:
a gruppi di due-tre alunni condividono un foglio formatoA3 e ciascuno un tubetto di colore a tempera. Ognuno stende con le mani il proprio colore
finché si incontrano e
scoprono che devono mettersi d’accordo e dal loro lavoro ottengono un prodotto comune ;
a) Gli alunni formano un cerchio interno ed uno esterno disposti a coppie
uno di fronte all’altro Ogni partecipante deve trovare un elemento (abitudini, aspetto, comportamento …)in comune con il suo partner e devono trovare
un‟espressione che lo rappresenti.
Scriviamo il regolamento di classe
Fase 5:
Io e gli altri
momenti della vita esterna alla scuola come sulla strada…..
1. Gioco: della diversità” come strumento di apprendimento di valori civili e sociali. (es.“La cipolla)
2. Conversazioni e riflessioni (Quali somiglianze / differenze ci hanno colpito? Da dove nascono? Fino a che punto le nostre differenze possono essere complementari? ).
3. Testi e letture 4. Incontri con
Emergency.
Una volta fatto questo il gruppo più esterno si muove verso destra; ogni nuova coppia deve
trovare una somiglianza ed esprimerla
Le coppie possono cambiare più volte fino a quando il cerchio si chiuderà .
Una variante più difficile potrebbe essere cercare le differenze
b) attività di animazione alla lettura su testi inerenti
c) laboratori manipolativi-artistici
d) laboratori pratici mirati ad approfondire e sviluppare il concetto di cittadinanza e di educazione alla pace.
a) Gioco: riconoscere i piatti- riconoscere gli alimenti che li costituiscono.
b) Monitoraggio delle abitudini alimentari degli alunni.
c) Tabulazione a) Circle time b) Riconoscimento sulla
carta geografica degli ambienti/cibi di provenienza.
a) Lettura delle etichette
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
Fase 1:
Rispetto e valorizzo la diversità
1. Presenta caratteristiche di cibi, bevande,alimenti tipici delle diverse parti del mondo……
2. Guida all’acquisizione di norme alimentari/igieniche personali e collettive
b) riconoscere le componenti organolettiche
c) attività pratiche: ”Noi Arcimboldi”
d) Canti/laboratori teatrali con riferimento ai cibi
c) giochi: “IL CIBO MINATO” : gli alunni in coppia,di cui uno bendato, segue le indicazioni del compagno per trovare cibi corretti.
a) attività,dove possibile in collaborazione con Polizia Municipale, di educazione Stradale;
b) realizzazione di alcuni cartelli stradali;
c) simulazione di un percorso stradale con prova pratica conclusiva;
d) Aderire alle iniziative di “Pedibus”
a) incontro/dibattito con rappresentanti di Enti Locali
Fase 2:
imparo a mangiare
1. Presenta pericoli della strada…
2. Regole del pedone 3. Regole del ciclista
1. Guidare ad allargare la riflessione alla realtà extrascolastica: “INCONTRARE-
b) partecipazione attiva a situazioni del territorio:
c) attività specifiche dei CCR con : -presentazione delle finalità;
-lettura del regolamento del Consiglio Comunale dei Ragazzi
-organizzazione della Campagna elettorale individuale
-realizzazione dei manifesti pubblicitari
- partecipazione alle elezioni
- presentazione a tutta la comunità scolastica
a. leggere per capire e confrontare
Fase1:
Sulla strada
Fase 1:
Appartengo a una comunità più grande
CONOSCERE- VIVERE I DIRITTI NEL TERRITORIO”
1. Presenta il CCR quale : concreta esperienza educativa,educazione alla rappresentanza democratica, come ambiente dove imparare ad essere parte della Comunità cos’è- cosa si propone- perché del CCR …
2. Leggere analizzare confrontare Documenti Ufficiali:
Costituzione Italiana
Diritti dei consumatori
………….
Format condiviso Cittadinanza e Costituzione
Il gruppo lavora concentrandosi sul seguenti ambiti di scolarizzazione (barrare la casella corrispondente):
Gruppo 1 - classi II/III sc.primaria
Gruppo 3 - Triennio sec. I grado
X Gruppo 5 – Triennio sec II grado
Gruppo 2 - classi IV e V sc. primaria
Gruppo 4 - Biennio sec. II grado
Parte Prima: Descrizione generale:
Area di lavoro: CITTADINANZA A SCUOLA
TITOLO DEL PROGETTO: “LA PARTECIPAZIONE ALLA VITA DELLA SCUOLA”
Percorso educativo volto a “stimolare”, “favorire” ed “incoraggiare” il protagonismo e la partecipazione degli
alunni/e alla vita scolastica e civile del territorio. (*)
OBIETTIVO DI COMPETENZA
La partecipazione responsabile degli studenti alla vita della comunità scolastica come esercizio di cittadinanza
attiva che permette di
-riconoscere ed esercitare diritti e doveri,
-acquisire capacità di lavorare e progettare insieme,
rafforzare il senso di solidarietà.
Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento
PREREQUISITI PROFILO IN USCITA
CONOSCERE E COMPRENDERE (1)
E’ in grado di comprendere messaggi relativi ai propri diritti e ai propri
doveri e di riflettere sulle proprie azioni.
In particolare:
Conosce alcuni articoli della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo.
Conosce e comprende i concetti di identità, pace, sviluppo umano,
cooperazione, sussidiarietà.
Conosce i simboli dell’identità nazionale
Analizza e comprende la realtà
socio ambientale con spirito
Comprende i concetti base collegati agli argomenti presi in esame;
comprende messaggi di genere diverso che utilizzano linguaggi differenti;
sa osservare con attenzione situazioni
specifiche.
critico e capacità di giudizio
Comprende il concetto di cittadinanza in rapporto alla
Nazione, all’Europa, al mondo. Conosce e fa propri i concetti di
diritto-dovere, libertà,
responsabilità, pace-sviluppo umano.
Elabora tecniche di osservazione e di ascolto del proprio corpo per distinguere i momenti di benessere da quelli di malessere
RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)
Si sente parte del gruppo e non mostra atteggiamenti di rifiuto.
Acquisisce la consapevolezza di muoversi in uno spazi conosciuto,
rispettando le relazioni spaziali.
Sa inserire spontaneamente nelle
situazioni di gioco e di lavoro.
Sa riflettere sui propri comportamenti;
sa discutere per approfondire la comprensione delle tematiche in oggetto;
interagisce in gruppo comprendendo i diversi punti di vista;
condivide con il gruppo di appartenenza informazioni, azioni, progetti finalizzati alla soluzione di problemi comuni.
DECIDERE E AGIRE (3)
Segue le attività del gruppo e ne rispetta le modalità di funzionamento
Agisce in modo attivo e consapevole nella comunità scolastica per aprirsi al territorio, riconosce i propri e altrui diritti, i limiti, le regole e le responsabilità;
riconosce e affronta situazioni problematiche, individuando fonti e risorse adeguate;
elabora idee e proposte basate su fatti conosciuti e suggerire soluzioni.
NB: I profili in uscita dei singoli gruppi di lavoro debbono collimare per costituire i prerequisiti del gruppo di lavoro del livello successivo (es: il profilo in uscita della primari deve corrispondere ai profili in ingresso della secondaria di primo grado) delineando gli obiettivi di apprendimento:
Note:
(*)““LLee vviirrttùù llee aaccqquuiissttiiaammoo eesseerrcciittaannddoo pprriimmaa llee ooppeerree……ddiivveennttiiaammoo ggiiuussttii ffaacceennddoo ccoossee ggiiuussttee,, tteemmppeerraannttii
ffaacceennddoo ccoossee tteemmppeerraattee,, ffoorrttii ccoommppiieennddoo ooppeerree ffoorrttii””((AArriissttootteellee))
““IInn pprriimmoo lluuooggoo,, llaa ssccuuoollaa sstteessssaa ddeevvee eesssseerree uunnaa vviittaa ddii ccoommuunniittàà iinn ttuuttttoo qquueelllloo cchhee iimmpplliiccaa qquueessttoo
ccoonncceettttoo:: llee ppeerrcceezziioonnii ee ggllii iinntteerreessssii ssoocciiaallii ppoossssoonnoo eesssseerree ssvviilluuppppaattii ssoolloo iinn uunn aammbbiieennttee rreeaallmmeennttee ssoocciiaallee,,
ddoovvee vvii ssiiaa uunnoo ssccaammbbiioo nneellllaa ccoossttrruuzziioonnee ddii uunn’’eessppeerriieennzzaa ccoommuunnee””((JJ DDeewweeyy,, DDeemmooccrraazziiaa ee eedduuccaazziioonnee))
(1) Come chiaramente delineato da Morin, «il metodo della complessità ci richiede di pensare senza mai chiudere i concetti, di spezzare le sfere chiuse, di ristabilire le articolazioni fra ciò che è disgiunto, di sforzarci di comprendere la multidimensionalità, di pensare con la singolarità, con la località, con la temporalità, di non dimenticare mai le totalità integratrici». All’interno di questa prospettiva, i saperi disciplinari, settoriali, specifici, assumono l’importante ruolo di elementi fattuali in grado di sostenere il soggetto nella relazione con gli altri, relazione mediata dal contesto in cui essi sono inseriti. Tali elementi, poi, vanno assunti in una
logica scientifica aperta, dialogante, pronta a cercare domande e ad elaborare percorsi di ricerca, piuttosto che dedita a sistemare definitivamente il quadro delle conoscenze assodate. La critica epistemologica ci porta così ad avvicinarci ad una scienza che appare più la narrazione di una storia che l’ambito di un discorso certo e vero, inconfutabile e immutabile, una scienza che fa i conti con i valori, le ideologie e i progetti sociali come elementi determinanti del suo discorso
(2) Educare a “sentire” la cittadinanza significa coinvolgere e sollecitare la sensibilità e la sensorialità, a partire dalla dimensione
corporea, per giungere al giudizio di valore affettivo ed estetico, superando logiche formative centrate esclusivamente sulla razionalità, ma aprendosi a forme di ampia e profonda comprensione. Operando tale coinvolgimento della dimensione emotiva dell’esperienza umana, l’educazione è in grado di promuovere un atteggiamento più positivo nei confronti dell’esistenza stessa e delle possibilità che essa offre, mediante quello che Mortari definisce «un riorientamento radicale della postura affettiva», ovvero un capovolgimento delle modalità inautentiche di pensarsi, progettarsi, agire.
(3) Il monito di Jonas è particolarmente toccante: « Agisci in modo che le tue azioni siano compatibili con la permanenza di
un’autentica vita umana sulla terra». Quasi tutti gli studi che mettono a confronto l’autostima degli studenti che partecipano a interazioni cooperative e tradizionali mostrano risultati significativi a favore degli studenti delle classi cooperative. Tale risultato è probabilmente da mettere in correlazione alle migliori relazioni con i compagni e all’incentivo ad autovalutare il proprio lavoro con gli altri. Gli alunni di classi cooperative interiorizzano un senso di controllo in contrasto con quelli delle classi tradizionali, che si sentono più controllati esternamente. Anche il piacere di stare in classe e l’apprezzamento del clima scolastico sono più alti in gruppi cooperativi. L’abilità ad assumere un ruolo cognitivo e affettivo è particolarmente stimolata dalla cooperazione e genera personalità dal profilo morale più alto. La sperimentazione di situazioni in cui è necessaria la comunicazione bilaterale e multilaterale accresce il senso generale di interdipendenza tra gli studenti e conduce ad una maggiore produttività e compattezza del gruppo.
Parte seconda: Fasi del lavoro in classe:
CLASSE PRIMA SECONDARIA 1° GRADO
STARE BENE CON GLI ALTRI: COSTRUZIONE COLLETTIVA DEL REGOLAMENTO DI CLASSE
CONOSCENZA DEL REGOLAMENTO DI ISTITUTO E
DI ALCUNI ARTICOLI DELLO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI,
RICONOSCIMENTO DEL VALORE DELLE REGOLE , DEI DIRITTI/DOVERI INDIVIDUALI E COLLETTIVI;
DEL REGOLAMENTO DI CLASSE
FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
Fase 1:
Entriamo in argomento
Presenta un testo narrativo per
prendere confidenza con
l’argomento trattato
Dopo la lettura, attraverso un
questionario, riflette per mettere a
fuoco i concetti fondamentali presenti
nel testo.
Fase2 :
Le motivazioni
Propone una domanda stimolo:
“Perché mi comporto bene a
scuola?”
a) Analizzando le risposte degli alunni introduce il concetto di motivazione interna ed esterna
a) Risponde e confronta la propria risposta con quella dei compagni.
b) Scopre la forza della motivazione interna e la debolezza di quella esterna.
c) Riflette su alcuni dei propri comportamenti e sull’influenza che questi potrebbero avere sul clima della classe.
Fase 3:
Le regole
a) Propone la lettura di un brano sulla necessità che la vita di una società debba essere guidata da regole.
b) Invita i ragazzi a pensare alle regole che rispetta ogni giorno a casa, a scuola, con gli amici.
a) Scrive tre idee tratte dal testo che lo hanno particolarmente colpito.
b) Indica quali sono le regole che gli è facile seguire perché ne comprende l’importanza, e di quali, invece, non ne capisce il senso. Confronta il suo lavoro con
c) Vuole dimostrare che una società non può fare a meno delle regole; invita ad individuare le regole che sono presenti in contesti differenti.
quello dei compagni. c) Trova qualche regola nelle
situazioni presentate dall’insegnante.
Fase 4:
La libertà
a) Rivolge la domanda provocatoria: “Se, come avete dimostrato, ogni aspetto della nostra vita in società ha delle regole, che senso ha parlare di libertà?
b) Ascolto della canzone di Giorgio Gaber “La Libertà”
c) Aiuta nell’analisi del testo della canzone, chiede il significato di alcune frasi, invita i ragazzi a raccogliere su un foglio tutti i significati che la parola libertà può assumere.
a) Dà una propria definizione di libertà e la confronta con quella dei compagni.
b) Scrive le proprie riflessioni dopo l’ascolto della canzone.
c) Realizza il poster della parola “LIBERTA’”.
Fase 5:
Diritti e libertà, doveri e
limiti
a) Visione film “Le Choristes”
b) Guida gli alunni alla definizione di benessere individuale e benessere collettivo.
a) Risponde al questionario di comprensione del film.
b) Elenca una serie di situazioni nelle quali ad un diritto corrisponde un dovere
c) Fa due esempi di comportamenti scorretti (per la strada, dove abita, durate un’uscita…) che pensa di dover evitare per il benessere di tutti.
Fase 6 :
La definizione di gruppo
classe
a) Conduce gli alunni a riflettere sul ruolo del gruppo, introduce la discussione con un disegno che rappresenta una cordata di persone che scalano un monte.
b) Invita a rispondere a domande stimolo che aiutino il passaggio dalla funzione denotativa al simbolo che essa può rappresentare.
c) Aiuta a giungere ad una definizione di gruppo , nello specifico del gruppo classe.
a) Risponde alle domande - guida sull’immagine.
b) Confronta le proprie risposte con quella dei compagni.
c) Giunge a definire il concetto di gruppo classe
Fase 7:
La scuola dei diritti e dei
doveri
a) Presenta alcuni articoli dello Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria (art. 1.4 – 2.1 -3.1-2)
b) Illustra alcuni articoli del Regolamento di Istituto
c) Presenta due elenchi: “I diritti irrinunciabili” e i “doveri inevitabili” di una classe con l’invito a scegliere i diritti e i
a) Risponde a spunti di riflessione dopo la lettura degli articoli.
b) Commenta criticamente, attraverso domande guida gli articoli del regolamento di istituto
c) Riconosce quali sono i diritti validi e quali solo pretese.
d) Confronta tutte le risposte, discute sulle diverse proposte e cerca di trovare delle soluzioni che
doveri validi per tutti gli alunni. mettano d’accordo tutti.
Fase 8:
Scriviamo il regolamento
di classe
a) Invita a scrivere il regolamento di classe che proporrà i diritti irrinunciabili e i doveri della classe derivati dalla precedente attività e che prenda in considerazione anche i seguenti punti:
Impegni di studio: materiale occorrente
Rapporti con i compagni: linguaggio, atteggiamenti …
Rapporti con gli insegnanti: linguaggio, atteggiamenti …
Rispetto dell’ambiente cura e ambiente, cura e ordine delle attrezzature scolastiche
Sanzioni per chi non rispetta le regole: Richiami verbali, note sul diario/registro …
a) Stende, confrontandosi con i compagni, il regolamento di classe seguendo i punti indicati dall’insegnante.
b) Realizza graficamente il documento del Regolamento di classe da appendere in classe
c) Sottoscrive il documento.
Parte seconda: Fasi del lavoro in classe:
CLASSE SECONDA SECONDARIA 1° GRADO
Dalla discussione, al dibattito, all'assemblea di classe
FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
Fase 1:
Il concetto di
gruppo classe
- chiede di ricordare il concetto di gruppo-
classe, definito in classe prima
- propone poi la seguente definizione: "un
insieme di persone unite fra loro da rapporti di
interesse, da scopi o idee comuni ecc ; fra le
persone del gruppo si instaurano sentimenti di
appartenenza e di interdipendenza ; tra i membri
del gruppo deve aver luogo una integrazione e una
soddisfazioni dei bisogni e un certo grado di
connessione emotiva che porti ciascuno a
identificarsi con il gruppo"
- chiede di riflettere sul suo significato, anche
operando un confronto con il brain storming
precedente.
- ricostruisce il concetto mediante un brain
storming
- riflessione individuale e condivisione /
discussione con la classe
Fase 2:
Prendiamoci
cura del gruppo
-presenta le domande - stimolo:
- la volontà di migliorare il gruppo classe, alla
luce della definizione precedente, ha un valore
civico e partecipativo? perchè?
- si può migliorare il gruppo classe, nonchè i
- discute liberamente in merito alle
domande
- prende nota dei vari interventi
classe rapporti tra i componenti, attraverso la
comunicazione?
- come può essere descritta una
comunicazione efficace?
Fase 3:
L'arte dell'
ascoltare
- propone attività per allenarsi all'ascolto:
- definisce l' ascolto non attivo
L'ascolto non è attivo quando:
- si ascolta solo ciò che si vuole sentire - si pensa a cosa si dirà, non concentrandosi su ciò
che sta dicendo l'interlocutore - si riferisce tutto quanto si ascolta alla propria
esperienza - si accantona quanto viene detto perché ritenuto
di poca importanza - si esprime accordo accettando passivamente
ogni cosa che viene detta - si cambia troppo rapidamente argomento
mostrando disinteresse.
- chiede di definire l'ascolto attivo
- chiede quale sia la funzione (negativa /
positiva) del silenzio all'interno di una
comunicazione
- propone attività per esercitarsi al silenzio
- ricava una definizione /descrizione di
ascolto attivo
- definisce la funzione del silenzio
- Attività di simulazione: per es. <UN BACIO,
UNO SCHIAFFO>
- Attività di simulazione: per es. <LA TRIBÙ
INDIANA>
Fase 4:
L'arte del
comunicare
- propone una distinzione tra discutere,
dibattere, negoziare:
Discussione: conversazione con lo scopo di chiarire una domanda aperta.
Dibattito: scambio che richiede una decisione rispetto ad una domanda chiusa (sì/no).
Trattativa: scambio con lo scopo di raggiungere un
accordo o un contratto.
- propone di affrontare un problema legato
alla vita di classe, attraverso la comunicazione:
dalla discussione, al dibattito, alla
negoziazione
- ricerca/propone esempi di discussione, dibattito, trattativa-negoziazione relativamente a qualche problema della classe
Fase 5:
- propone attività per allenarsi a discutere svolge attività di simulazione : per esempio i
DILEMMI DI KOHIBERG
La discussione
Fase 6:
Il dibattito
- propone attività per sperimentare il
dibattito, individuando un tema (assegnato in
anticipo per consentire una preparazione)
1. Affermare il proprio punto di vista (Capacità di
esprimersi)
2. Ascoltare gli altri; non interrompere; attendere il
proprio turno (Capacità di dialogo)
3. Padroneggiare la materia ( Conoscenza della
materia)
4. Giustificare /argomentare ( Potere di
convinzione)
- una parte della classe dibatte il tema
- un gruppo segue ed osserva l'andamento
del dibattito in funzione dei punti 1,2,3,4 ed
esprime , infine, considerazioni in merito:
1. Come sono stati espressi/esposti gli
interventi (chiarezza, precisione, scelta delle
parole, costruzione delle frasi, ma anche
tono di voce, mimica, postura ecc) ?
2. Sono stati ascoltati gli interventi ? se ne è
tenuto conto?
3. Gli interventi erano documentati ?
(conoscenza di fatti, info corrette, precise )
4. sono stati giustificati/ argomentati gli
interventi?
Fase 7:
Proviamo a
dibattere
- propone (con anticipo) attività per
sperimentare il dibattito di un tema
controverso di attualità (risposta: sì/no), che
verrà condotto da 4 alunni (2 a favore, 2
contrari).
1 alunno garante del tempo
3 fasi di dibattito:
- 4 interventi di 2’ in apertura (presa di
posizione)
- 12' di discussione libera (chiarire le
posizioni)
- 1' per partecipante a conclusione ( bilancio
e riassunto.
Durata limitata: 24 minuti.
Valutazione codificata del dibattito da parte
degli altri allievi (giuria).
Parte seconda: Fasi del lavoro in classe:
CLASSE TERZA SECONDARIA 1° GRADO
L’ASSEMBLEA DI CLASSE COME MOMENTO DI PARTECIPAZIONE ATTIVA ALLA VITA DELLA COMUNITA'
SCOLASTICA E DI PROGRESSIVA ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA' AL FINE DI FAVORIRE L'AUTONOMIA, LA PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA E LA PROSOCIALITA'
FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
Fase 1:
Occupiamoci del
‘gruppo classe’
riprendendo
quanto svolto
l’anno
precedente
Guida gli alunni/e a
-migliorare la consapevolezza e la conoscenza
dei processi comunicativi finalizzandoli al
miglioramento del clima relazionale e della
comunicazione in classe, al rispetto degli altri
e delle loro opinioni, al senso di appartenenza
al gruppo, al lavoro di gruppo ed
all’organizzazione concreta per far funzionare
l’assemblea.
Guida riflessioni su
a) l'assemblea come strumento importante
per l'apprendimento della democrazia e delle
capacità di discussione e come formidabile
procedura educativa che richiede competenza
e capacità comunicative.
b) l'importanza di presa in carica da parte di
tutti i componenti della comunità scolastica
delle situazioni problematiche e ricerca
collettiva di soluzioni.
a) situazioni concrete di vita scolastica per
arrivare a comprendere che occorre agire in
ogni situazione nella quale le scelte singole
possono avere ricaduta sulla vita della classe
Il docente propone essppeerriieennzzee ddii iimmppeeggnnoo
pprroo--ssoocciiaallee aa ssccuuoollaa ((ggrruuppppii ddii aauuttoo--aaiiuuttoo,,
ggrruuppppii ddii aapppprreennddiimmeennttoo ccooooppeerraattiivvoo,, ssccaammbbii
ddii ccoommppeetteennzzee ttrraa ccoommppaaggnnii,, eessppeerriieennzzee ddii
ttuuttoorriinngg ttrraa ppaarrii……)) ed organizza anvità died organizza anvità di
apprendimento cooperapvoapprendimento cooperapvo
Svolge esercitazioni in coppia / in piccoli gruppi al dialogo, ascolto pulito, rispetto delle opinioni altrui...
Fa esperienze di democrazia e consapevolezza (gruppi di discussione centrati su processi di soluzione dei problemi, discussioni a tema, …).
Analisi di “incidenti critici”. Impara a risolvere
pacificamente i conflitti attraverso l’arte
della negoziazione e della mediazione
(mettersi nei panni dell’altro, guardare i fatti
dal punto di vista dell’altro, decentrarsi dalle
proprie emozioni per comprendere quelle
degli altri).
Ascolta/leggetesti/riflette singolarmente e in
gruppo su quanto sollecitato dal docente
Riflette singolarmente e in gruppo sulle
proposte
Svolge attività di apprendimento cooperativo
Fase 2:
L’assemblea di
classe -
presentazione
Guida gli alunni/e ad individuare:
le funzioni dell'assemblea di classe
i compiti del coordinatore dell'assemblea e
dei partecipanti
Propone metodi di conduzione di una
assemblee a partecipazione democratica e
cioè le competenze tecniche specifiche utili
alla conduzione di assemblee di classe
Indica come preparare un O.D.G. (temi,
obiettivi, modalità), come si delibera, come si
conteggia la maggioranza, cos’è una mozione,
ecc.
Gli alunni
-individuano e propongono date per
assemblea e OdG
-si propongono come presidenti
-scelgono il presidente, accettano il proprio
ruolo e quello dei compagni nell'assemblea
Fase 3:
L’assemblea di
classe -
svolgimento
E' presente all'assemblea di classe ed
interviene se necessario
-il presidente dichiara aperta l'assemblea,
legge i punti all'OdG e gestisce la
comunicazione, tenendo conto delle regole
stabilite.
-gli alunni
- ascoltano e rispettare le opinioni degli altri
-intervengono comunicando in modo efficace
nel rispetto degli altri e delle loro opinioni,.
-affrontano le problematiche emerse,
individuando possibili soluzioni e
organizzazioni concrete
-se necessario intervengono per la gestione
del conflitto.
Fase 4:
Il verbale
Indica la modalità di stesura di un verbale Redigono il verbale dell'assemblea, lo
sottopongono alla classe per l'approvazione
e la sottoscrizione. Inviano il verbale al
Consiglio di classe.
Riferimenti biblio/sitografici
Paola Castagneti – Gianluca Alzati DIARI DI CITTADINANZA Clio
Cap. 2 “Io e gli altri: le regole per stare bene”.
Gianluca De Nicola - Marina Morpungo TOCCA A NOI Bruno Mondadori
Unità 1 : Le regole.
Ferruccio Bianchi –Patrizia Farello EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA Erickson
Unità didattica 2 : La vita quotidiana e le regole.
Unità didattica 8 : Il guppo.
Viola Ardone La TRIBU’ DEGLI ONESTI. Simone per la scuola
Percorso 1 La cultura delle regole.
Per approfondire:
Gherardo Colombo – Anna Sarfatti EDUCARE ALLA LEGALITA’ Salani editore
Gherardo Colombo – Anna Sarfatti SEI STATO TU? Salani editore.
Maddalena Colombo – Vera Lomazzi COSTRUIRE LEGALITA’ CON GLI ADOLESCENTI
Erickson
LA TRIBÙ INDIANA,
tratto da http://www.guamodi.blogspot.it
UN BACIO, UNO SCHIAFFO,
tratto da http://venus.unive.it/aliasve/materiali/imparareaparlareinitaliano.html
(pubblicato in in La formazione dei dirigenti scolastici italiani all'estero. IRRSAE- Abruzzo. pp.
19-31).
Daniela Zorzi Calò - Università di Bologna
ASCOLTO ATTIVO,
tratto da: http://www.rivistadidattica.com/pedagogia/pedagogia_44.htm ; Laura Alberico,
ASCOLTO NELLA RELAZIONE EDUCATIVA
I dilemmi di Kohiberg
LA GIOVENTU’ DIBATTE.
Progetto nato nel 2002 in Germania da un’idea del Consiglio d’Europa.
Adattamento per la Svizzera nel 2005. Gestione del progetto: Fondazione Dialogo, Halten, SO.
Ulteriori informazioni su www.infoklick.ch/svizzera-italiana/
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Gruppo di lavoro n. 4 - Primo biennio secondaria II°
Area : CITTADINANZA A SCUOLA
TITOLO : A SCUOLA DI CITTADINANZA/ SAPER ESSERE CITTADINI OGGI E DOMANI
Obiettivo : Percepire l'agire democratico nella quotidianità della vita scolastica declinando
comportamenti responsabili ed azioni positive con il fine di riconoscere ed esercitare diritti e
doveri e di rinforzare il senso di solidarietà e di appartenenza ad una comunità aperta al
territorio e disposta a dialogare e progettare insieme.
Indicatori per obiettivi di
apprendimento
PREREQUISITI PROFILO IN USCITA
CONOSCERE E
COMPRENDERE
Comprendere i concetti
base collegati agli argomenti in
esame;
Comprendere messaggi
di genere diverso che utilizzano
codici differenti;
Saper osservare con
attenzione situazioni specifiche.
Essere in grado di
decodificare il messaggio
distinguendo l'idea
dall'informazione;
Comprendere messaggi
di genere diverso riconoscendo
le relative fonti;
Saper rilevare e
declinare situazioni specifiche.
RELAZIONARSI E
PARTECIPARE
Saper riflettere sui
propri comportamenti;
Saper discutere per
approfondire la comprensione
delle tematiche in oggetto;
Essere in grado di
condividere con il gruppo di
appartenenza informazioni,
azioni, progetti, finalizzati alla
soluzione di problemi comuni.
Essere disponibili
all'ascolto anche di messaggi
dissonanti rispettando le idee
altrui;
Essere in grado di
sostenere posizioni personali
argomentando adeguatamente;
Partecipare al dialogo in
modo collaborativo e pro attivo;
Condividere con il
gruppo di appartenenza progetti
finalizzati alla soluzione di
problemi comuni.
DECIDERE ED AGIRE Elaborare idee o
proposte basate su fatti
conosciuti;
Affrontare situazioni
problematiche anche nuove
elaborando eventuali soluzioni;
Affrontare situazioni
problematiche con l'uso di fonti
e risorse adeguate
Saper individuare e
rappresentare concetti diversi,
elaborando argomentazioni
coerenti;
Partecipare alla vita
sociale attraverso l'esercizio dei
propri diritti, riconoscendo i
limiti , le regole, la
responsabilità.
Fasi di lavoro in classe
CLASSE PRIME
UNITA' FORMATIVE AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO
STUDENTE
Diritti e doveri
Tempi : ( 2 ore )
Docenti di lettere, latino, storia,
diritto, lingue straniere
Sensibilizzare il gruppo sul
significato dei termini
diritti/doveri. Presentare i
diversi significati del termine
diritto e compararli con la
lingua inglese/ lingua latina
(glossario inglese giuridico)
(appunti di latino moderno)
Ascolto e riflessione su
argomenti proposti. Prima
acquisizione di semplice lessico
giuridico. Realizzare un
glossario di termini giuridici
anche con codici lingua diversi.
Origini del Diritto
Tempi : ( 1 ora )
Docenti di lettere, latino, storia,
diritto
Esplicitare il bisogno
dell'uomo di darsi delle regole
nel corso della storia (le origini
del diritto)
Predisporre un asse del tempo
che rappresenti sinteticamente
le tappe evolutive delle diverse
fonti giuridiche
Fonti giuridiche
Tempi : ( 2 ore)
Docenti di lettere, latino, storia,
diritto
Analisi del Regolamento di
Istituto e sua collocazione nella
gerarchia delle fonti giuridiche
Comparazione con la Carta dei
Diritti delle studentesse e degli
studenti Carta dei diritti
Lavoro di gruppo. Ciascuno
analizza ed elabora uno o più
punti delle fonti presentate
evidenziando il rapporto tra
prescrizione e sanzione
Esercizi di democrazia
Tempi : ( 2 ore)
Docenti di lettere, latino, storia,
diritto
Presentare il concetto di
rappresentanza come strumento
indispensabile di esercizio della
democrazia. Organizzare
l'esperienza dell'assemblea di
classe, declinandola nelle sue
peculiarità ( ordine del giorno,
nomina segretario e presidente,
stesura verbale)
Partecipare in modo propositivo
presentando al gruppo ipotesi di
lavoro rappresentativo e
argomentare in modo pertinente
l 'assunzione di responsabilità
individuale e collegiale.
Metodologie e strumenti
La metodologia consigliata nella gestione dell'attività prevede un approccio didattico di tipo
interattivo attraverso il quale sollecitare gli allievi all'intervento personale argomentato. E' quindi
importante presentare sinteticamente i contenuti e fornire materiale e fonti di riferimento per una
rielaborazione degli stessi da parte degli studenti al fine di indurre un tipo di apprendimento
significante anche attraverso la tecnica del cooperative learning .
Unità formativa 1 : DIRITTI E DOVERI
COMPETENZA DI RIFERIMENTO DESCRITTORI DI ABILITA'/ PRESTAZIONI
Conoscere e comprendere un sistema di regole
fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti e
dei doveri
• Distinguere tra i differenti tipologie di
regole : sociali, giuridiche, religiose.
• Individuare i diversi significati attribuiti
al termine “ diritto “ nella lingua italiana e nelle
lingue straniere.
Abilità di base:
• Comprendere i concetti base collegati agli argomenti in esame;
Contenuti :
• Norme morali e sociali
• Norme religiose
• Norme giuridiche
• Diritto oggettivo
• Diritto soggettivo
Strumenti :
• Testi di diritto del biennio di Istituti tecnici e professionali
• http://www.tramontana.it/areaGiuridica/articoli/TG335_file_mp3.html
Unità formativa 2 : LE ORIGINI DEL DIRITTO
COMPETENZA DI RIFERIMENTO DESCRITTORI DI ABILITA'/ PRESTAZIONI
Conoscere e comprendere un sistema di regole
fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti e
dei doveri per garantire una soluzione pacifica
• Individuare le diverse epoche storiche che hanno segnato la produzione di fonti giuridiche
delle controversie • Riconoscere le più importanti fonti
giuridiche nel corso della storia dell'umanità e
collocarle correttamente nel tempo
Abilità di base:
• Comprendere messaggi di genere diverso che utilizzano codici differenti;
• Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici
Contenuti :
• Le prime forme di aggregazione sociale : le tribù
• L'autorità e l'uso della forza
• La polis e l'agorà
• Il diritto romano
• La codificazione
• Il diritto naturale
• Il positivismo giuridico
• L'ordinamento giuridico italiano
Strumenti :
• Testi di diritto del biennio di Istituti tecnici e professionali
• (le origini del diritto)
Unità formativa 3 : LE FONTI GIURIDICHE
COMPETENZA DI RIFERIMENTO DESCRITTORI DI ABILITA'/ PRESTAZIONI
Conoscere e comprendere Comprendere
messaggi di genere diverso riconoscendo le
relative fonti;
Saper rilevare e declinare situazioni specifiche.
Relazionarsi e partecipare Partecipare al
dialogo in modo collaborativo e pro attivo;
• Rappresentare gerarchicamente le fonti dell'ordinamento giuridico italiano • Conoscere i contenuti generali della
Carta dei diritti degli studenti e del Regolamento
di istituto
• Saper collocare i documenti all'interno
delle diverse tipologie di fonti
• Saper evidenziare il rapporto tra
prescrizione e sanzione.
Abilità di base:
• Comprendere messaggi di genere diverso che utilizzano codici differenti;
• Saper osservare con attenzione situazioni specifiche.
• Saper discutere per approfondire la comprensione delle tematiche in oggetto;
Contenuti :
• Le fonti del diritto
• Le fonti di produzione e di cognizione
• Fonti costituzionali, primarie e secondarie
• La Carta dei diritti delle studentesse e degli studenti
• Analisi del Regolamento di Istituto
Strumenti :
• Testi di diritto del biennio di Istituti tecnici e professionali
• Carta dei diritti
• Regolamento di Istituto
Unità formativa 4 : ESERCIZI DI DEMOCRAZIA
COMPETENZA DI RIFERIMENTO DESCRITTORI DI ABILITA'/ PRESTAZIONI
Relazionarsi e partecipare Partecipare al
dialogo in modo collaborativo e pro attivo.
Essere disponibili all'ascolto anche di messaggi
dissonanti, rispettando le idee altrui.
Condividere con il gruppo di appartenenza
progetti finalizzati alla soluzione di problemi
comuni
Decidere ed agire Affrontare situazioni
problematiche anche nuove elaborando eventuali
soluzioni
• Partecipare in modo propositivo presentando al gruppo ipotesi di lavoro rappresentativo • Argomentare in modo pertinente l 'assunzione di responsabilità collegiale.
Abilità di base:
• Elaborare idee o proposte basate su fatti conosciuti;
• Affrontare situazioni problematiche con l'uso di fonti e risorse adeguate
Contenuti :
• Concetti di democrazia e di rappresentanza
• Sistemi di voto : all'unanimità o a maggioranza
Strumenti :
• Testi di diritto del biennio di Istituti tecnici e professionali
• Carta dei diritti
• Regolamento di Istituto
Fasi di lavoro in classe
CLASSI SECONDE
UNITA' FORMATIVE AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO
STUDENTE
Soggetti del diritto
Tempi :( 2 ore )
Docenti : Italiano, storia, diritto,
scienze sociali
Presentare i concetti di :
identità, comunità,
appartenenza, con riferimento
al vissuto della classe. Analisi
dell'articolo 1 del Codice civile;
diritto al nome e soggettività
giuridica, dignità, rispetto.
Ascolto e riflessione su
argomenti proposti.
Riconoscere e registrare
identità anche diverse.
Confrontare i nomi propri
assegnati a ciascun allievo.
Uguaglianza
Tempi ( 2 ore )
Docenti : Italiano, storia, diritto,
scienze sociali
Presentare la dicotomia
uguaglianza/differenza con
riferimento all'articolo 3 della
Costituzione. Lavorare sui
concetti di uguaglianza formale
e sostanziale. Parità di genere,
differenze di pratiche di fede,
disuguaglianza economica e
sociale.
Ascolto e riflessione su
contenuti proposti. Essere in
grado di sostenere posizioni
personali argomentando
efficacemente con l'utilizzo di
un lessico specifico
appropriato. Redigere un
elaborato con riflessioni
personali pertinenti.
Democrazia
Tempi ( 2 ore)
Docenti : Italiano, storia, diritto,
scienze sociali
Presentare il concetto di
rappresentanza come strumento
indispensabile di esercizio della
democrazia. Utilizzare
l'esperienza dell'assemblea di
classe, declinandola nelle sue
peculiarità ( ordine del giorno,
nomina segretario e presidente,
stesura verbale) e collegando
all'istituto della rappresentanza
il concetto di responsabilità.
Ascolto e riflessione su
contenuti proposti. Essere in
grado di sostenere posizioni
personali argomentando
efficacemente con l'utilizzo di
un lessico specifico
appropriato. Predisporre
un'assemblea di classe ed
evidenziare nel relativo verbale
l'esperienza di rappresentati di
classe e le relative
responsabilità.
Democrazia e responsabilità
Tempi ( 1 ora)
Docenti : Italiano, storia, diritto,
scienze sociali
Presentare il concetto di
rendicontazione e declinarlo
relativamente all'esperienza
dell'assemblea di classe.
Rendicontazione dell'attività di
rappresentanza ed assunzione
delle relative responsabilità
nella gestione della stessa.
Metodologie e strumenti
La metodologia consigliata nella gestione dell'attività prevede un approccio didattico di tipo
interattivo attraverso il quale sollecitare gli allievi all'intervento personale argomentato. E' quindi
importante presentare sinteticamente i contenuti e fornire materiale e fonti di riferimento per una
rielaborazione degli stessi da parte degli studenti. Altrettanto importante sarà fornire strumenti utili
alla gestione e soluzione dei conflitti, quali la negoziazione e la tecnica di debate. al fine di favorire
il dialogo democratico grazie allo sviluppo di abilità di conciliazione e la conseguente opportunità
di poter gestire divergenze con confronti pacifici e produttivi. Fondamentale l'attenzione da
riservare all'acquisizione di una padronanza lessicale specialistica, indispensabile per conseguire
competenze essenziali di cittadinanza, senza trascurare la dimensione emozionale ed affettiva,
determinante per il consolidamento delle migliori pratiche.
Unità formativa 1 : SOGGETTI DEL DIRITTO
COMPETENZA DI RIFERIMENTO DESCRITTORI DI ABILITA'/ PRESTAZIONI
Relazionarsi e partecipare Essere disponibili
all'ascolto, anche di messaggi dissonanti,
rispettando le idee altrui.
Decidere ed agire Saper individuare e
rappresentare concetti diversi, elaborando
argomentazioni coerenti.
• Distinguere e riconoscere la differente
soggettività giuridica ed i diritti ad essa
collegati.
• Esplicitare il concetto di dignità anche
attraverso esempi concreti ed esperienziali.
Abilità di base :
• Saper discutere per approfondire la comprensione delle tematiche in oggetto.
• Saper riflettere sui propri comportamenti
• Affrontare situazioni problematiche con l'uso di fonti e risorse adeguate.
Contenuti :
• Soggetti del diritto
• Persone fisiche e giuridiche ( art. 1 etc. C.C.)
• Diritti inviolabili (art. 2 Cost.)
• Dignità e rispetto
Strumenti:
• Testi di diritto del biennio di Istituti tecnici e professionali
• Costituzione italiana
• Codice civile
Unità formativa 2 : UGUAGLIANZA
COMPETENZA DI RIFERIMENTO DESCRITTORI DI ABILITA'/ PRESTAZIONI
Relazionarsi e partecipare Essere disponibili
all'ascolto, anche di messaggi dissonanti,
• Elaborare il concetto di uguaglianza nel
rispetto della unicità della persona
rispettando le idee altrui.
Partecipare al dialogo in modo collaborativo e
pro attivo.
Decidere ed agire Saper individuare e
rappresentare concetti diversi, elaborando
argomentazioni coerenti.
• Distinguere tra uguaglianza formale e
sostanziale con esemplificazioni tratte dal
vissuto reale.
• Saper spiegare l'opportunità di
trattamenti diversi a fronte di situazioni diverse
Abilità di base :
• Saper discutere per approfondire la comprensione delle tematiche in oggetto.
• Saper riflettere sui propri comportamenti
• Affrontare situazioni problematiche con l'uso di fonti e risorse adeguate.
Contenuti :
• Concetto di uguaglianza
• Uguaglianza formale e sostanziale
• Soggetti giuridici deboli
Strumenti :
• Testi di diritto del biennio di Istituti tecnici e professionali
• Costituzione italiana
Unità formativa 3 : ESERCIZI DI DEMOCRAZIA
COMPETENZA DI RIFERIMENTO DESCRITTORI DI ABILITA'/ PRESTAZIONI
Relazionarsi e partecipare Essere disponibili
all'ascolto, anche di messaggi dissonanti,
rispettando le idee altrui.
Partecipare al dialogo in modo collaborativo e
pro attivo.
Condividere con il gruppo di appartenenza
progetti finalizzati alla soluzione di problemi
comuni
Decidere ed agire Affrontar situazioni
problematiche anche nuove, elaborando
eventuali soluzioni
• Partecipare in modo propositivo presentando al gruppo ipotesi di lavoro rappresentativo • Argomentare in modo pertinente l
'assunzione di responsabilità collegiale.
Abilità di base:
• Affrontare situazioni problematiche con l'uso di fonti e risorse adeguate
• Saper discutere per approfondire la comprensione delle tematiche in oggetto.
• Saper riflettere sui propri comportamenti
• Affrontare situazioni problematiche con l'uso di fonti e risorse adeguate.
Contenuti :
• Concetti di democrazia e di rappresentanza
• Sistemi di voto : all'unanimità o a maggioranza
Strumenti :
• Testi di diritto del biennio di Istituti tecnici e professionali
• Carta dei diritti
• Regolamento di Istituto
Unità formativa 4 : DEMOCRAZIA E RESPONSABILITA'
COMPETENZA DI RIFERIMENTO DESCRITTORI DI ABILITA'/ PRESTAZIONI
Relazionarsi e partecipare Saper riflettere sui
propri comportamenti, rispettando le idee altrui.
Partecipare al dialogo in modo collaborativo e
pro attivo. Essere in grado di sostenere
posizioni personali argomentando
adeguatamente.
Decidere ed agire Partecipare alla vita sociale
attraverso l'esercizio dei propri diritti,
riconoscendo i limiti, le regole, la responsabilità.
Affrontar situazioni problematiche anche nuove,
elaborando eventuali soluzioni
• Partecipare in modo propositivo presentando al gruppo ipotesi di lavoro rappresentativo • Argomentare in modo pertinente l
'assunzione di responsabilità collegiale.
Abilità di base:
• Affrontare situazioni problematiche con l'uso di fonti e risorse adeguate
• Saper discutere per approfondire la comprensione delle tematiche in oggetto.
• Saper riflettere sui propri comportamenti
• Affrontare situazioni problematiche con l'uso di fonti e risorse adeguate.
Contenuti :
• Concetti di democrazia e di rappresentanza
• Sistemi di voto : all'unanimità o a maggioranza
Strumenti :
• Testi di diritto del biennio di Istituti tecnici e professionali
• Carta dei diritti
• Regolamento di Istituto
CITTADINANZA DIGITALE A SCUOLA
Gruppo dei docenti ricercatori di Gallarate
Introduzione di Pietro Bosello
Il concetto di cittadinanza digitale si trova da qualche anno al centro dell’attenzione sia della ricerca che
della società civile. L’ipotesi più accredita è che la cittadinanza digitale, più che una "seconda cittadinanza",
sia una dimensione, oggi molto importante, dell’essere cittadini della Mediapolis11. Il piano etico della
responsabilità si coniuga strettamente con la dimensione strumentale del padroneggiamento dei mezzi ed
obbliga persone e società ad affrontare le questioni più profonde del senso del vivere insieme, del
comunicare, del condividere, del decidere. Il piano della libera autoaffermazione di sé tramite i nuovi media
non solo è limitativo, ma è anche una deviazione pericolosa se non ancorato alle altre dimensioni umane in
gioco.
I percorsi sono stati elaborati dai docenti ricercatori di Gallarate: Grazia Caragnano e Loredana Pinzetta (IC
Pellico di Varese) con Anna Soldavini (IC Croce di Ferno), Fabiana Ginesi (IC Carminati di Lonate Pozzolo) e
Marina Perozzi (IC di Luino) per la scuola primaria; Giovanni Bilotti (IC Manzoni di Uboldo) con Fiorella
Gambino (IC Cardano Lega di Gallarate), Chiara Beltramini (SC Sec Bassetti di Sesto Calende) e Maria
Gabriella Esposito (IC di Mornago) per la scuola secondaria di I grado; Margherita Pruneri (Ust di Varese)
con Pierangela Guzzetti (ISIS Facchinetti di Castellanza), Cristina Bralia (ITE Tosi di Busto Arsizio), Loredana
Colombo (ISIS Ponti di Gallarate), Antonella Sonnessa (ISIS Città di Luino), Rossella Calloni (Liceo Classico e
Scientifico di Gallarate) e Franca Sesto (IIS Crespi di Busto) per la scuola secondaria di secondo grado. Da
questi percorsi emerge una chiara prospettiva umanizzante. Lavorando con il digitale e i nuovi media si
offrono occasioni per formarsi alla giustizia, alla sincerità, alla collaborazione, al senso di appartenenza
comunitario. Si afferma così come nella scuola gli strumenti e i canali comunicativi informatici possano far
nascere un curricolo trasversale e una cornice di comprensione delle altre discipline. Gli obiettivi formativi
dell’educazione alla cittadinanza digitale puntano sull’insegnare a saper accedere, a saper leggere e
interpretare, a saper comunicare. L’obiettivo è di creare fruitori-produttori di messaggi, consapevoli e
responsabili.
11 RIVOLTELLA Pier Cesare, Educare (al)la cittadinanza digitale, in Rivista di Scienze dell'Educazione 51(2013)2, p. 214-224.
La società digitale infatti si caratterizza per tre aspetti fondamentali12. Il primo è l’apparire, il quale ha
comportato una ridefinizione dello spazio pubblico e delle regole dell'accesso a esso, come anche
l'affievolirsi dell'esercizio del dubbio e del pensiero critico. Il secondo aspetto è il rappresentare, ovvero
quella tentazione di risolvere l'agire nella pratica discorsiva, con il conseguente venir meno della
responsabilità verso le narrazioni che si producono e che si accolgono. Il terzo è il controllare, potenziato
dalla drastica riduzione delle intermediazioni e dall’aumento delle occasioni di esercizio di potere.
A questi ne dobbiamo però aggiungere un quarto, quello comunitario-virtuale. La caratteristica comune a
tutti gli utenti di computer, sin dall’origine di internet, è la creazione di comunità virtuali. Le community
online hanno avuto, e stanno avendo tuttora, un ruolo fondamentale nello sviluppo di internet e di tutti gli
strumenti online dei quali oggi ciascuno di noi dispone. Se i primi sviluppatori di quello che poi sarebbe
diventato internet erano sicuramente super-esperti e hacker smanettoni, quando negli anni Novanta è
esploso il World Wide Web milioni di persone si sono avvicinate alla programmazione e allo sviluppo di
servizi, applicazioni e nuovi business online, pur non avendo specifiche competenze tecniche. I forum
prima, e le community online e i wiki oggi consentono a chiunque abbia un PC e la voglia di imparare la
possibilità di acquisire nuove conoscenze, confrontarsi con persone più esperte, condividere con gli altri la
propria esperienza e, quindi, contribuire all’innovazione partecipata della Rete. Le community operano
quindi sulla base di due importanti elementi culturali condivisi: La comunicazione libera e orizzontale, che è
uno dei pilastri sui quali si fonda ancora oggi internet e lo sviluppo dei social media; La possibilità di creare
e condividere con facilità i propri contenuti informativi , stimolando in questo modo gli altri utenti del
network a fare altrettanto. Internet così “rappresenta una nuova forma di libertà di esprimersi ed è
strumento di organizzazione, azione collettiva e costruzione di significato”13.
Qualsiasi tecnologia è quindi sociale e conviviale. Occorre tenere presente che la convivialità non risiede
tanto nella natura di una particolare tecnologia, quanto nella funzione che le è assegnata dall’uomo. La
manifestazione conviviale di una tecnologia è basata su sei principi fondamentali14:
1. Cooperazione: promette collaborazione tra individui e istituzioni;
2. Trasparenza: le sue origini e la sua proprietà sono chiare. Il suo funzionamento è comprensibile ai
non esperti. Non esistono vantaggi asimmetrici di conoscenza per nessuno dei suoi utilizzatori;
3. Decentralizzazione: la proprietà, la produzione e il controllo sono distribuiti. Il suo utilizzo
non è monopolizzata da una élite professionale;
4. Flessibilità: per gli utilizzatori è facile modificarne, adattarne, migliorarne o ispezionarne il
nucleo interno. I singoli individui possono liberamente scegliere di usarla o di farne a meno;
5. Ridondanza: la tecnologia in oggetto non è l’unica soluzione, né un monopolio, ma una tra le tante
opzioni disponibili;
6. Efficienza: essa minimizza l’impatto sugli ecosistemi. Ha un’alta efficienza in termini di energia e di
materiali, ed è facile da riciclare.
12 SILVERSTON Roger, Mediapolis. La responsabilità dei media nella civiltà globale, Vita e Pensiero, Milano 2009 13 CASTELLS Manuel, Galassia Internet, Feltrinelli, 2006, p. 62. 14 KELLY Kevin,, Quello che vuole la tecnologia, Codice Edizioni, 2011
Il campo educativo si rivela quindi ampio e sfidante per la scuola e richiede una progettazione capace di
mettere in azione interventi adeguati, fin dai primi anni dell’esperienza scolastica, in un’ottica sia di
integrazione con le discipline, evitando i rischi di una settorializzazione degli interventi formativi, sia di
animazione etica, sociale e civica.
Format condiviso Cittadinanza e Costituzione
Gruppo di lavoro: Gallarate 2 (ISIS Ponti)
X Gruppo 1 - classi II/III sc.primaria
Gruppo 3 - Triennio sec. I grado
Gruppo 5 – Triennio sec II grado
X Gruppo 2 - classi IV e V sc. primaria
Gruppo 4 - Biennio sec. II grado
Parte Prima: Descrizione generale:
Area di lavoro: CITTADINANZA DIGITALE
TITOLO DEL PROGETTO: MEDIO e RE-MEDIO
OBIETTIVO DI COMPETENZA– 4 Competenza digitale.
Al termine del percorso nella scuola primaria, l’alunno deve essere in grado di rielaborare le informazioni in rete, filtrare i
contenuti e distinguere, almeno minimamente, le fonti e la loro attendibilità, deve aver colto e sperimentato le potenzialità della
condivisione e collaborazione on line.
Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento
PREREQUISITI PROFILO IN USCITA
CONOSCERE E COMPRENDERE
- Conosce per prove ed errori - Utilizza semplici contenuti multimediali
- Conosce e comprende attraverso un approccio di problem solving - Sintetizza e re-media i contenuti multimediali
RELAZIONARSI E PARTECIPARE
- Riconosce modalità diverse di comunicazione - Si riconosce nel gruppo come elemento propositivo nella costruzione di un percorso di apprendimento
- Si confronta con modalità di comunicazione diverse, rispettando il punto di vista altrui - Fa rete per sintetizzare e per condividere informazioni
DECIDERE E AGIRE
- Riconosce l’esistenza di differenti possibilità di azione - È consapevole delle differenti fonti informative - Sa operare in un piccolo gruppo per un obiettivo comune
- Adotta prospettive alternative al fine di scoprire nuove strategie d’azione - Valuta l’affidabilità e la credibilità delle diverse fonti d’informazione - Sa mettere insieme l’informazione confrontando i vari punti di vista nell’ottica di un comune obiettivo
Parte seconda: Fasi del lavoro in classe
Classe seconda
FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
FASE 1 - Brainstorming: conoscere Internet - Realizza una semplice mappa concettuale che riporti le informazioni più significative espresse durante il
brainstorming
FASE 2 - Presenta alla classe la rete, attraverso immagini, nella quale ci si può muovere rispettando delle regole.
- Ascolta, completa immagini che rappresentino paesaggi, dove le vie portino il nome di alcuni link e le abitazioni gli indirizzi di posta elettronica
FASE 3
- Dalla città della fantasia alla città
reale/virtuale: presenta immagini da
Google Maps, dove saranno identificati
alcuni luoghi conosciuti (es. la scuola, i
giardini, l’ufficio postale…)
- Sperimenta alcuni percorsi virtuali
FASE 4 - Accompagna gli alunni in un percorso sul
territorio
- Documenta il percorso effettuato attraverso fotografie, registra i nomi delle vie e gli spostamenti
FASE 5 - Rivede il percorso attraverso Google Maps, confrontandolo con le foto degli alunni
- Costruzione, in piccoli gruppi, di un cartellone con il percorso effettuato, corredato da disegni e immagini
Classe terza
FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
FASE 1
- Presenta alla classe un’e-mail proiettata
sulla lim o in laboratorio e una lettera
scritta, completa di busta e francobollo.
- Fa confronti per cogliere somiglianze e
differenze tra le due tipologie
comunicative
FASE 2
- Propone la scrittura di una e-mail
tenendo conto delle considerazioni
emerse nella discussione in classe
- Scrive un’e-mail in piccoli gruppi e/o in coppia, utilizzando un indirizzo di posta intestato alla scuola o un indirizzo creato appositamente dai genitori, previo consenso
FASE 3
- Chiede agli alunni di individuare le regole
per scrivere e inviare correttamente una e-
mail dal punto di vista strutturale
- Scopre le sequenze indispensabili per un
corretto uso della casella di posta
elettronica:
a) creare di un indirizzo di posta
b) avere una connessione a Internet attiva
c) conoscere l’indirizzo di posta elettronica del destinatario e saperlo digitare usando la corretta sintassi
FASE 4 - Fa riflettere sulla necessità di avere un codice di comportamento che regoli i rapporti virtuali
- Impara le regole fondamentali della netiquette
FASE 5 - Propone alcuni giochi per comprendere e
riflettere sull’uso dei dati sensibili
- Discute e si confronta per comprendere
come utilizzare correttamente e in modo
sicuro la posta elettronica
- Stesura a gruppi di un decalogo di comportamento
* Per l’insegnante:
Giochi e attività per imparare a navigare sicuri: http://www.sicurinrete.it/giocaimpara/
Dal sito di Telecom Italia: consigli per bambini e ragazzi per utilizzare correttamente e in modo sicuro Internet e PC: http://assistenzatecnica.telecomitalia.it/at/portals/assistenzatecnica.portal?_nfpb=true&_pageLabel=SicurezzaBook&radice=consumer_root&nodeId=/AT_REPOSITORY/44009#44009
Classe quarta
FASI DI LAVORO
AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
FASE 1
- Fa riflettere sulla necessità di avere un
codice di comportamento che regoli i
rapporti virtuali
- Approfondisce le regole fondamentali
della netiquette
FASE 2 - Presenta alcuni pericoli insidie di Internet
attraverso video stimolo
- Si confronta con i compagni imparando
a riconoscere azioni corrette, scorrette e
rischi nell’uso poco consapevole di chat,
mail e web
FASE 3 - Avvia all’uso della rete per ricavare
informazioni proponendo una webquest
- Impara ad utilizzare una modalità di
ricerca che gli consenta di ricavare
informazioni da Internet attraverso un
percorso guidato dal docente e partendo
da siti già validati
* Per l’insegnante:
http://www.poliziadistato.it/pds/giovanissimi/main.htm
www.disney.it/CyberNetiquette/indexit.html
www.bibliolab.it/webquest.htm
http://www.indire.it/content/index.php?action=read&id=1505
Classe quinta
FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
FASE 1 - Propone agli alunni alcuni siti nei quali lo stesso argomento viene presentato con discordanze, imprecisioni o mancanze
- Evidenzia le incongruenze lavorando in
gruppo
FASE 2
- Propone un brainstorming: come effettuare
una ricerca attendibile su un argomento di
studio?
- Dà suggerimenti e, dopo il confronto con i compagni, stende una serie di norme per effettuare una ricerca che permetta di raccogliere informazioni sicure (motori di ricerca sicuri, linguaggio chiaro e adatto all’età, confronto tra più siti per valutare se le informazioni
reperite sono coerenti e condivise)
FASE 3 Alla luce di quanto emerso, propone una
ricerca su un argomento di studio
- A piccoli gruppi esegue la ricerca tenendo
conto dei suggerimenti forniti e dei motori di
ricerca proposti.
- I gruppi relazionano e confrontano le informazioni reperite
Format condiviso Cittadinanza e Costituzione
Gruppo di lavoro: Gallarate 2 (ISIS Ponti)
Gruppo 1 - classi II/III
sc.primaria X Gruppo 3 - Triennio sec. I
grado Gruppo 5 – Triennio sec II
grado
Gruppo 2 - classi IV e V sc.
primaria Gruppo 4 - Biennio sec. II
grado
Parte Prima: Descrizione generale:
Area di lavoro: CITTADINANZA DIGITALE
TITOLO DEL PROGETTO: APPROCCIO SERENO E CONSAPEVOLE ALLA COMUNICAZIONE DIGITALE E
SOCIALE, ED ALLE SUE EVOLUZIONI
TRAGUARDO DI COMPETENZA – 4 Competenza digitale.
Al termine del triennio lo studente deve aver maturato la consapevolezza della propria identità in Rete, delle caratteristiche,
delle potenzialità e rischi del contesto virtuale in cui si muove, delle responsabilità e delle implicazioni sociali insite nel proprio
agire in Rete.
Indicatori per gli Obiettivi
di Apprendimento PREREQUISITI PROFILO IN USCITA
CONOSCERE E
COMPRENDERE
-Conoscere e comprendere attraverso un
approccio di problem-solving
- Sintetizzare e re-mediare i contenuti
multimediali
- Conoscere le potenzialità degli ambienti
virtuali utilizzati comunemente
- Essere in grado di utilizzare lo strumento
da un punto di vista tecnico
RELAZIONARSI E
PARTECIPARE
- Confrontarsi con modalità di comunicazione
diverse, rispettando il punto di vista altrui
- Fare rete per sintetizzare e per condividere
informazioni
- Essere in grado di adeguare la propria
comunicazione virtuale in relazione
all’interlocutore
- Saper gestire le emozioni che possono
emergere all’interno del contesto virtuale in
cui si muove (Social Network, gioco on
line, chat)
DECIDERE E AGIRE
- Adottare prospettive alternative al fine di
scoprire nuove strategie d’azione
- Valutare l’affidabilità e la credibilità delle
diverse fonti d’informazione
- Mettere insieme l’informazione confrontando
i vari punti di vista nell’ottica di un comune
obiettivo
- Saper esplorare ed affrontare in modo
flessibile situazioni tecnologiche nuove;
- Essere in grado di analizzare, selezionare e
valutare criticamente dati e informazioni;
- Essere in grado di assumersi la
responsabilità finale delle proprie decisioni
nella consapevolezza che tutto quello che
viene inserito, scritto o pubblicato in rete,
potrebbe avere implicazioni sociali positive
o negative sull’immagine virtuale di sè e
degli altri.
Parte seconda: Fasi del lavoro in classe
FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
CLASSE PRIMA
FASE 1
(mail)
- Mette a disposizione un ambiente di lavoro
con un indirizzo e-mail per alunno.
- Spiega e dimostra la metodologia per scrivere
un’e-mail: destinatario, mittente, oggetto del
messaggio, data, corpo del testo,allegati;
- Utilizza gli strumenti informatici per scrivere e
leggere email.
- Scambia messaggi su un argomento specifico
con i compagni di classe
- Scambia informazioni inviando e segnalando
oggetti multimediali, siti e giochi
FASE 2
(ricerca e
rielaborazione di
informazioni)
- Propone e coordina i lavori di gruppo e la
stesura delle tracce
- Utilizza un programma per creare una
presentazione su un argomento dato ricercando
le informazioni e/o le immagini con la guida
dell’insegnante
CLASSE SECONDA
FASE 1
(Mail)
- Mette a disposizione un ambiente di lavoro
con un indirizzo e-mail per alunno.
- Spiega e dimostra i pericoli e le truffe alle
quali si è esposti tramite e-mail: esempi di
messaggi truffa, pericolosità del “rispondi a”,
definizione e chiarimenti su spam, trojan,
phishing, virus, ecc
- Scrive e-mail adeguando il tono della
comunicazione al destinatario: sindaco, preside,
insegnanti, compagni di classe, ecc.
- Verifica l’attendibilità del mittente (esempi
inviati dall’insegnante)
FASE 2
(scrittura collettiva)
- Mette a disposizione un ambiente di lavoro.
- Propone e coordina i lavori di gruppo e la
stesura delle tracce; brainstorming
- Stimola la condivisione e l’interazione tra i
membri del gruppo.
- Collabora con i membri del gruppo alla stesura
del testo.
- Discute, approfondisce, aggiusta, modifica,
condivide
CLASSE TERZA
FASE 1
(mail)
- Mette a disposizione un ambiente di lavoro
con un indirizzo e-mail per alunno
- Singolarmente o in piccoli gruppi, l’alunno crea
una newsletter tematica
- Singolarmente l’alunno sperimenta la mailing
list
FASE 2
(scrittura collettiva)
- Gli insegnanti mettono a disposizione un
ambiente di lavoro condiviso
- Propongono e coordinano il lavoro e la
stesura della traccia; brainstorming
- Stimolano la condivisione e l’interazione
- Fa interagire gli alunni con gli strumenti
tecnologici a disposizione, pc, webcam,
cellulari, ecc…
- Collabora con i membri del gruppo alla stesura
del testo
- Discute, approfondisce, aggiusta, modifica,
condivide……
FASE 3
(affidabilità delle
fonti)
- Predispone schede di ricerca in rete
(webquest)
-Cerca le informazioni richieste per completare
la scheda assegnata, valutando la corrispondenza
tra voce cercata e contenuto
- Discute e valuta con l’aiuto dell’insegnate
l’attendibilità dell’informazione trovata in
relazione al sito utilizzato (autore/data di
aggiornameto/...)
FASE 4
(sicurezza sul web)
- Prende contatti con le organizzazioni che si
occupano di sicurezza sul web - Partecipa ad eventi informativi, manifestazioni
e progetti proposti da enti esterni
FASE 5
(selfie)
- Propone un concorso fotografico fornendo i
criteri per la valutazione dei lavori prodotti
- Invita alla riflessione sul rapporto
corpo/immagine
- Realizza un autoscatto che sia conforme ai
criteri richiesti
- Discute e valuta con l’insegnante il prodotto
realizzato
Format condiviso Cittadinanza e Costituzione
Gruppo di lavoro: Gallarate 2 (ISIS Ponti)
Gruppo 1 - classi II/III
sc.primaria
Gruppo 3 - Triennio sec. I
grado
Gruppo 5 – Triennio sec II
grado
Gruppo 2 - classi IV e V
sc. primaria x
Gruppo 4 - Biennio sec. II
grado
Parte Prima: Descrizione generale:
AREA DI LAVORO: CITTADINANZA DIGITALE
TITOLO DEL PROGETTO: ICT E WEB: STRUMENTO E AMBIENTE
OBIETTIVO DI COMPETENZA – 4 Competenza digitale.
Lo studente comprende e sfrutta con consapevolezza le ricchezze della comunicazione digitale,
individua rischi e potenzialità delle relazioni virtuali che concorrono bidirezionalmente ai processi di
consolidamento identitario.
Indicatori per gli
Obiettivi
di Apprendimento
PREREQUISITI PROFILO IN USCITA
CONOSCERE E
COMPRENDERE
- Conoscere le potenzialità degli
ambienti virtuali utilizzati
comunemente
- Essere in grado di utilizzare lo
strumento da un punto di vista
tecnico
Conoscere le potenzialità e i rischi
delle tecnologie legate al web.
Comprendere i vantaggi personali e
sociali che le ICT offrono
RELAZIONARSI E
PARTECIPARE
- Essere in grado di adeguare la
propria comunicazione virtuale in
relazione all’interlocutore
- Saper gestire le emozioni che
possono emergere all’interno del
contesto virtuale in cui si muove
(Social Network, gioco on line,
chat)
Usare in modo critico e sempre più
autonomo delle strumentazioni
digitali e ne diffonde politiche per un
uso consapevole.
Relazionarsi tra pari ricercando un
equilibrio tra relazioni reali e virtuali.
Relazionarsi verso le istituzioni,
attraverso la comunicazione mediata
ed i servizi offerti dalle tecnologie
Comprendere i rischi del cyber
bullismo.
Sviluppare la capacità di ascolto in
funzione di una relazione
bidirezionale all’interno dei canali
digitali.
DECIDERE E
AGIRE
- Saper esplorare ed affrontare in
modo flessibile situazioni
tecnologiche nuove
- Essere in grado di analizzare,
selezionare e valutare criticamente
dati e informazioni
- Essere in grado di assumersi la
responsabilità finale delle proprie
decisioni nella consapevolezza che
tutto quello che viene inserito,
scritto o pubblicato in rete,
potrebbe avere implicazioni sociali
positive o negative sull’immagine
virtuale di sè e degli altri
Ricercare e selezionare le fonti
Distinguere reale e virtuale in tutte le
accezioni possibili
Utilizzare in modo sicuro gli
strumenti di comunicazione e
approcciarsi serenamente ai contesti
non noti.
Rispettare gli altri anche nel web.
Essere in grado, in situazioni di
cyber bullismo, di comunicare il
proprio disagio agli adulti di
riferimento e chiedere aiuto agli
organi competenti (es. polizia
postale)
Partecipare in modo propositivo
all’interno di uno spazio virtuale in
relazione con la classe, come
palestra sociale, propedeuticamente
ad un’esperienza di partecipazione
democratica
Parte seconda: Fasi del lavoro in classe:
CLASSE PRIMA
FASI DI
LAVORO
AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
FASE 1
Impostare l’intervento pedagogico
anche attraverso l’uso di piattaforme
didattiche, ambienti condivisi e/o
Social Network
Partecipare all’attività del gruppo
on line
Proporre siti, app e contesti di
approfondimento o di aiuto per
classe
Chiedere e/o fornire aiuto ai
compagni (apprendimento
cooperativo, peer to peer)
FASE 2 Offrire momenti di confronto on line
sia sincroni che asincroni
Seguire e partecipare a momenti
di confronto via web
FASE 3
Creare repository per materiali
didattici prodotti dal docente, dagli
studenti o provenienti da altre fonti
Raccogliere criticamente,
produrre, rintracciare e
condividere materiali didattici
multimediali
CLASSE SECONDA
FASE 1
Proporre la visione di uno spettacolo
fuori città (l’intera organizzazione è
delegata alla classe ripartita in gruppi
di lavoro).
● Organizzare e diffondere
informazioni sullo spettacolo
(trailer, recensioni, immagini, sito
di riferimento). La diffusione
avviene in uno spazio condiviso
(piattaforma, Social Network,
classe virtuale, web repository
…)
● Verificare orari e
disponibilità per lo spettacolo
FASE 2
Monitorare le operazioni di
organizzazione verificando (non
palesemente) la veridicità delle
informazioni tecniche
● Verificare gli orari ed
organizzare gli spostamenti
(mezzi pubblici/privati)
● Prenotare e/o acquistare i
biglietti per i mezzi pubblici e per
lo spettacolo
● Raccogliere via web le
adesioni (modulo di iscrizione o
semplice foglio condiviso)
● Raccogliere le
autorizzazioni dei genitori e le
quote di partecipazione
(rendicontare in foglio di calcolo)
FASE 3
Informa il CdC del livello di autonomia
e problem solving dimostrati.
● Redigere un report per il
giornalino o per il sito web d’
Istituto.
Format condiviso Cittadinanza e Costituzione
Gruppo di lavoro: Gallarate 2 (ISIS Ponti)
Gruppo 1 - classi II/III sc.primaria
Gruppo 3 - Triennio sec. I grado X Gruppo 5 – Triennio sec II grado
Gruppo 2 - classi IV e V sc. primaria
Gruppo 4 - Biennio sec. II grado
Parte Prima: Descrizione generale:
Area di lavoro: CITTADINANZA DIGITALE
TITOLO DEL PROGETTO: DALL’HOMO SAPIENS ALL’HOMO RETIARIUS
OBIETTIVO DI COMPETENZA – 4 Competenza digitale.
Acquisita consapevolezza in merito alle strategie finalizzate al consenso in ambito sociale, gli studenti elaborano e presentano una campagna di sensibilizzazione digitale.
L’elaborazione di tale campagna e la sua realizzazione chiamano in causa, oltre alle conoscenze e competenze
proprie dell’ambito scolastico, quanto previsto dalla educazione alla cittadinanza attiva:
imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando
varie fonti e varie modalità di informazione;
agire in modo autonomo e responsabile: conoscere e fruire consapevolmente della complessità del
mondo digitale;
progettare: elaborare e realizzare progetti (siti, wiki, blog …), valutando i vincoli e le possibilità
esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti;
comunicare: rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, ecc. utilizzando
linguaggi diversi, diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti ( informatici e
multimediali).
Indicatori per gli Obiettivi
di Apprendimento PREREQUISITI PROFILO IN USCITA
CONOSCERE E COMPRENDERE
Conoscere le potenzialità e i rischi dello web.
Comprendere le opportunità che le ICT offrono rispetto agli ambienti operativi
conoscere le strategie di sensibilizzazione tradizionali, con particolare riferimento al serbatoio lessicale ed iconografico;
conoscere le strategie sensibilizzazione digitali, con particolare riferimento al serbatoio lessicale ed iconografico;
conoscere l’aspetto interattivo del web 2.0; conoscere l’importanza dei metadati; garantire
tradizionali.
Selezionare le fonti.
la privacy;
essere consapevole delle conseguenze, anche di natura penale, derivanti da un uso distorto e o improprio del web (reato di diffamazione, calunnia, mobbing, stalking)
confrontare le strategie di sensibilizzazione, con particolare attenzione alle sollecitazioni emotive prodotte.
RELAZIONARSI E PARTECIPARE
Relazionarsi attraverso i servizi offerti dalle tecnologie.
Fare uso in modo critico e sempre più autonomo delle strumentazioni digitali.
Verificare la diversità tra le sollecitazioni emotive prodotte dalle due tipologie di sensibilizzazione.
DECIDERE E AGIRE
Utilizzare in modo sicuro gli strumenti di comunicazione e si approccia serenamente ai contesti non noti.
Partecipare, in modo rispettoso e propositivo, nei vari contesti virtuali alla costruzione di relazioni sociali.
Elaborare e presentare una campagna di sensibilizzazione digitale; somministrare un sondaggio di gradimento.
Parte seconda: Fasi del lavoro in classe
FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
FASE 1 ● Presentare le componenti della
strategia di sensibilizzazione
tradizionale.
● Selezionata una campagna di sensibilizzazione
tradizionale, rintracciare le componenti
presentate.
FASE 2
● Presentare il concetto di
democrazia liquida;
● illustrare le strutture di un blog;
● proporre analisi di blog
significativi.
● Confrontare i lessici e gli apparati iconografici;
● confrontare le ricadute emotive;
● visitare i blog indicati e identificare le componenti
fondamentali.
FASE 3
● Individuare il target di
riferimento;
● individuare il topic;
● elaborare la griglia per il
sondaggio di gradimento;
● proporre lo strumento da
utilizzare
● Dati il target e il topic, elaborare una campagna di
sensibilizzazione costruendo il blog;
● somministrare il sondaggio di gradimento,
raccogliere ed analizzare i dati.
2.3 Polo di Varese
Cittadinanza e Costituzione
Gruppo di lavoro Varese/Gavirate
Introduzione di Mauro Riboni
Cittadinanza e Costituzione è, ad un tempo, il termine identificativo e l’ambito principale di riferimento, il
cuore, di tutto l’impianto dell’insegnamento introdotto dalla L. 169/2008. E’ noto come, fin dal 1958, i
vari tentativi di individuare e proporre un insegnamento e una “materia” che desse concretezza e
visibilità al compito della scuola di formare i futuri cittadini (educazione civica, educazione alla convivenza
civile, alla convivenza democratica, ecc….) non hanno avuto particolare successo. La scelta di
denominare e rendere obbligatorio l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” rappresenta la
sintesi tra il concetto di “cittadinanza”, che indica la relazione fra il soggetto e l’ordine politico-giuridico
in cui lo stesso è inserito e da cui discende l’intero complesso dei diritti e dei doveri, dei principi, dei valori
e dei contenuti della “Legge fondamentale” istitutiva della nostra stessa Repubblica e quindi del
presupposto di ogni nostra cittadinanza. E’ nella Carta Costituzionale che ciascuno di noi trova le
indicazioni fondamentali per sviluppare, costruire e assumere consapevolmente il proprio essere
“cittadino”.
Le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (2012)
dedicano uno specifico paragrafo al tema per affermare:
«Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo
sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e di agire in modo
consapevole e che indicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento
continuo del proprio contesto di vita, a partire dalla vita quotidiana a scuola e dal personale
coinvolgimento in routine consuetudinarie che possono riguardare la pulizia e il buon uso dei luoghi, la
cura del giardino o del cortile, la custodia dei sussidi, la documentazione, le prime forme di partecipazione
alle decisioni comuni, le piccole riparazioni, l’organizzazione del lavoro comune, ecc. »
Nonostante tutto ciò l’approccio scolastico alla nostra Costituzione stenta tuttora a trovare un adeguato
sviluppo all’interno dei percorsi didattici e, in tal senso, gli esempi proposti nelle schede che seguono
possono rappresentare un valido strumento.
In essi si tiene conto che la formazione del cittadino responsabile e attivo non può comportare il solo
approccio alle norme fondamentali degli ordinamenti di cui siamo parte, ma deve in primo luogo aiutare i
ragazzi a trovare dentro di loro e nella comprensione degli altri, nella storia e nella cronaca, le basi
affettive ed etiche da cui dipendono sia il rispetto delle norme esistenti, sia l'impegno a volerne di
migliori.
Per consentire agli studenti di diventare cittadini in grado di esercitare consapevolmente il proprio
giudizio è importante aiutarli a conquistare le conoscenze e le competenze necessarie per gestire:
1. Il piano descrittivo di un tema (aspetti tecnico-scientifici e legislativi).
2. Il piano valoriale implicito nel discorso che si sta conducendo (teorie, linguaggi e argomentazioni
etiche).
3. Il piano esperienziale preso in considerazione (istituzioni, associazioni, enti, aziende, persone e
comportamenti…).
La competenze chiave di cittadinanza devono rappresentare la piattaforma dalla quale partire per
costruire i progetti e i piani di intervento delle programmazioni di ambito disciplinare e interdisciplinare e
relative alle attività integrative e complementari ((DPR 567/1996 e successive integrazioni).
Il gruppo di lavoro composto da Angela Lischetti (Istituto Comprensivo di Gavirate), Giovanna
Meloni (Istituto Comprensivo di Gavirate), Maria Chiara Minnella (Istituto comprensivo "G. Adamoli" di
Brebbia e Enzo Laforgia (Liceo Cairoli di Varese), ha lavorato attorno alla tematica centrale di
Cittadinanza e Costituzione e in particolare ha sviluppato il format condiviso in ordine a percorsi relativi
alla scuola primaria e alla scuola secondaria.
Scuola primaria: per la scuola primaria sono sviluppati due percorsi preliminari alla conoscenza delle
regole e della loro importanza per la convivenza civile. I due percorsi sono rubricati come “DIVENTO
GRANDE E MI ORGANIZZO INSIEME AGLI ALTRI” in due distinti ambiti per le classi II e III da una parte, e
per le classi finali IV e V dall’altra.
Scuola secondaria di I grado: per la scuola secondaria viene proposto un percorso che si addentra nella
conoscenza della nostra Carta fondamentale come presupposto e, in particolare dei sui principi e valori
sviluppando alcuni percorsi che appunto Per il triennio della scuola secondaria di I grado si entra più nel
vivo della Costituzione Italiana con lo sviluppo dei “PRINCIPI E VALORI NELLA COSTITUZIONE ITALIANA”.
In particolare sono sviluppate tre esemplificazioni relative a tre principi cardine: Uguaglianza (art. 3)
Scuola primaria - classi II e III
Parte Prima: Descrizione generale
Area di lavoro: CITTADINANZA (E) COSTITUZIONE
TITOLO DEL PROGETTO: DIVENTO GRANDE E MI ORGANIZZO INSIEME AGLI ALTRI
OBIETTIVO DI COMPETENZA
(Descrizione del’obiettivo da perseguire in termini di competenza relativa all’oggetto tematico del progetto,
indicando anche le relazioni con le 8 Keys Competences – skills for life):
- prendersi cura di se stessi e degli altri vicini a noi;
- acquisire comportamenti responsabili verso l’ambiente;
- saper cooperare ed essere solidali verso gli altri
Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento
Classi II e III primaria PREREQUISITI PROFILO IN USCITA
CONOSCERE E COMPRENDERE (1)
Conoscere e rispettare le regole implicite. Ascoltare le consegne individuali e in gruppo. Controllare il movimento e rispettare i tempi in cui alzarsi.
Rispettare le regole (esplicite) della classe. Ascoltare ed eseguire le consegne individuali e in gruppo. Acquisire comportamenti responsabili verso l’ambiente.
RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)
Riconosce la differenza tra emozioni positive e negative ed è in grado di associarle ad eventi personali (Felicità, Rabbia, Paura, Tristezza) È capace di controllare la rabbia o di manifestarla verbalmente senza danneggiare persone o cose.
Rispetta regole di convivenza con i pari (mantenere le promesse, non aggredire verbalmente o fisicamente, non prevaricare gli altri, rispettare le regole di gioco).
Riconosce il ruolo autorevole degli adulti e ne rispetta le indicazioni.
Saper esprimere paura o tristezza verbalmente per farsi consolare o supportare. Prendersi cura di se stessi e degli altri vicini a noi. Essere solidali verso gli altri. Riconoscere le differenze e saperle valorizzare all’interno di attività cooperative.
DECIDERE E AGIRE (3)
Conoscere strategie per iniziare nuove amicizie Esprime il piacere di stare con altri bambini e cerca di stabilire rapporti paritari Mantiene comportamenti per ottenere giudizi positivi dagli adulti (comprende quali sono le regole
È consapevole di appartenere ad una comunità e agisce per il bene comune. Assume un atteggiamento consapevole e autonomo nelle varie attività proposte Decide quando occorre offrire o
proposte)
domandare aiuto.
Parte seconda: Fasi del lavoro in classe II e III primaria
FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
FASE 1 Conoscere e comprendere
Percorsi meta-cognitivi con conversazioni guidate per esplicitare il valore delle regole, ovvero per saper rispondere alla domanda “perché in una comunità è necessario darsi delle regole”. Percorsi meta-cognitivi in conversazioni guidate per condividere le regole necessarie alla classe per gestire le “discussioni” Conoscere le caratteristiche dei diversi materiali in relazione alla raccolta differenziata.
Attività di cooperative learning in almeno due discipline per la realizzazione di compiti indicati dall’insegnante.
Conversazioni guidate per esplicitare le regole che permettono il vivere in comune,
Individuare, a partire dalla propria esperienza, il significato di partecipazione all’attività di gruppo: collaborazione, mutuo aiuto, responsabilità reciproca
Individuare e distinguere alcune “regole” delle formazioni sociali della propria esperienza: famiglia, scuola, paese, gruppi sportivi; distinguere i loro compiti, i loro servizi, i loro scopi
Conosce le regole di alcune discipline sportive.
Stabilire il “livello di volume” della voce e riflettere sulla propria capacità di rispettare la regola data
Esprimere il proprio punto di vista, confrontandolo con i compagni
Collaborare nell’elaborazione del regolamento di classe
Saper trasmettere ad altri le regole di semplici giochi: insegnare ai compagni più piccoli le regole dei giochi (tutoring).
Conoscere le fasi di lavorazione della carta, della plastica del vetro e dell’alluminio
Riconoscere e differenziare a casa e a scuola i materiali della raccolta differenziata.
FASE 2 Relazionarsi e partecipare
Organizzazione e proposta di semplici giochi a coppie ed esplicitazione delle regole(dadi, battaglia navale, staffette, giochi con la palla …)
Assumere incarichi e svolgere compiti per contribuire al lavoro collettivo secondo gli obiettivi condivisi
Partecipare a giochi di movimento, giochi tradizionali, giochi sportivi di squadra, rispettando consapevolmente le regole, imparando a gestire con equilibrio sia la sconfitta che la vittoria.
Coordinare i movimenti per danzare da solo, in coppia, in gruppo, rispettando il ritmo e i
Organizzazione condivisa dei ruoli e dei compiti nella gestione della classe e nelle attività d’apprendimento collaborativo Organizzazione e gestione della raccolta differenziata e della diminuzione dell’impronta di CO2. (Progetti Green- Patto dei Sindaci)
movimenti dei diversi balli della tradizione e moderni.
Gestire i diversi ruoli assunti nel gruppo e i momenti di conflittualità nel rispetto di compagni ed avversari;
Controllare il movimento e lo utilizzalo anche per rappresentare e comunicare stati d’animo, per eseguire performance che prevedono l’integrazione di linguaggi diversi.
Rispettare ruoli e funzioni all’interno della scuola, esercitandoli responsabilmente
Proporre alcune soluzioni per migliorare la partecipazione collettiva
Prestare aiuto a compagni e altre persone in difficoltà
Sceglie di utilizzare imballaggi per la merenda con minima impronta di CO2,
Diffonde e sensibilizza familiari e conoscenti verso scelte ecosostenibili.
FASE 3 Decidere ed agire
Elaborazione del cartellone degli incarichi Guida alla preparazione di strumenti per la decisione: tabelle dei pro e dei contro Organizzazione di un’agenda giornaliera e Settimanale, Diagrammi di flusso, Fasi del problem solving.
Assume gli impegni affidati e li porta a termine con diligenza e responsabilità
Assume semplici iniziative personali di gioco e di lavoro e portarle a termine
Decide tra due alternative (in gioco; nella scelta di un libro, di un’attività) e ne spiega le motivazioni
Spiega vantaggi e svantaggi di una semplice scelta legata a vissuti personali
Convince altri a fare una scelta o a condividere la propria, spiegando i vantaggi; dissuadere spiegando i rischi
Descrive le fasi di un compito o di un gioco
Descrive le azioni necessarie a svolgere un compito, compiere una procedura, portare a termine una consegna, ecc.
Individua gli strumenti a propria disposizione per portare a termine un compito e quelli mancanti
Colloca i propri impegni nel calendario giornaliero e settimanale
Progetta in gruppo l’esecuzione di un semplice manufatto; di un piccolo evento da organizzare nella vita di classe
Individua problemi legati all’esperienza
concreta e indicare alcune ipotesi di soluzione
Analizza- anche in gruppo - le soluzioni ipotizzate e scegliere quella ritenuta più vantaggiosa
Applica la soluzione e commentare i risultati.
Registra i dati relativi alla raccolta dei rifiuti prodotti e commenta i risultati ottenuti.
Scuola primaria - classi IV e V
Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento
Classi IV e V primaria PREREQUISITI PROFILO IN USCITA
CONOSCERE E COMPRENDERE (1)
Conoscere e rispettare le regole implicite ed esplicite della classe.
Ascoltare le consegne individuali e in gruppo.
Acquisire comportamenti responsabili verso l’ambiente.
Conosce il funzionamento e i compiti del Consiglio Comunale.
Conoscere e comprendere la funzione della regola, della norma e della legge:
Conoscere le principali forme di governo.
Conoscere i principi fondamentali della Costituzione.
Conoscere l’ordinamento dello Stato
Conoscere l’ordinamento dello Stato.
Conoscere i principi fondamentali della Costituzione.
Conoscere alcuni articoli della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo e del bambino.
Conoscere e comprendere i concetti di identità, pace, sviluppo umano, cooperazione, sussidiarietà.
Individuare, analizzare ed ipotizzare soluzioni per la tutela ambientale.
Conoscere ed avvalersi in modo corretto e costruttivo dei servizi del territorio.
Attivare comportamenti adeguati ai fini della salute nel suo complesso, nelle diverse situazioni di vita.
Conoscere le principale regole di sicurezza da rispettare in ambienti diversi.
Conoscere e rispettare il codice stradale.
RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)
Saper esprimere paura o tristezza verbalmente per farsi consolare o supportare.
Prendersi cura di se stessi e degli altri vicini a noi.
Essere solidali verso gli altri.
Riconoscere le differenze e saperle valorizzare all’interno di attività cooperative.
Ha sviluppato un’identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, li controlla e li esprime in modo adeguato.
Accetta e accoglie come risorsa le diversità in un clima di cooperazione attiva.
Manifestare il proprio punto di vista e le esigenze personali in forme corrette e argomentate
Attivare atteggiamenti di relazione positiva gli uni con gli altri utilizzando buone maniere.
DECIDERE E AGIRE (3)
È consapevole di appartenere ad una comunità Assume un atteggiamento consapevole e autonomo nelle varie attività proposte Decide quando occorre offrire o
domandare aiuto.
Si avvaler in modo corretto e costruttivo dei servizi del territorio. Assume un atteggiamento consapevole e autonomo nelle varie attività proposte Decide quando occorre offrire o domandare aiuto.
Scuola secondaria di I grado
Parte Prima: Descrizione generale:
Area di lavoro: CITTADINANZA E COSTITUZIONE
TITOLO DEL PROGETTO: PRINCIPI E VALORI NELLA COSTITUZIONE ITALIANA
OBIETTIVO DI COMPETENZA
(Descrizione dell’obiettivo da perseguire in termini di competenza relativa all’oggetto tematico del progetto,
indicando anche le relazioni con le 8 Keys Competences – skills for life):
Il percorso formativo viene promosso attraverso esperienze significative, nella linea
dell’apprendimento per scoperta, che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se
stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà.
Obiettivi irrinunciabili sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della
responsabilità, a partire dalla vita quotidiana a scuola e dal personale coinvolgimento nelle
semplici azioni consuetudinarie.
Il Progetto ha come altro obiettivo la prima conoscenza della Costituzione della Repubblica
italiana. Gli allievi imparano così a riconoscere e a rispettare i valori sanciti e tutelati nella
Costituzione, in particolare i diritti inviolabili di ogni essere umano (art. 2), il riconoscimento della
pari dignità sociale (art. 3), il dovere di contribuire in modo concreto alla qualità della vita della
società (art. 4), la libertà di religione (art. 8), le varie forme di libertà (artt. 13-21). Infine gli
studenti saranno avviati alla conoscenza di come sono organizzate la nostra società (artt. 35-54)
e le nostre istituzioni politiche (artt. 55-96).
Il Progetto si propone di indurre il discente ad interpretare la Costituzione come un bene che
garantisce libertà al cittadino dandogli dignità di persona, che gli fa recuperare il senso del vivere
sociale e, più in generale, che permette di determinare - attraverso la comprensione del senso
delle regole e del sistema democratico - un nuovo rapporto tra cittadini e istituzioni.
Ogni azione del Progetto intende comunque concorrere allo sviluppo delle competenze civiche,
sociali, partecipative ed empatiche, proprie di un cittadino ancorché giovanissimo, che vive
sempre più consapevolmente e attivamente il proprio ruolo.
Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento
PREREQUISITI PROFILO IN USCITA
CONOSCERE E COMPRENDERE (1)
Comprendere il valore del rispetto degli ambienti e delle persone per vivere meglio.
Conoscere la funzione della regola nei diversi ambienti della
Conoscere il significato e la funzione della regola e della norma in situazione di vita quotidiana
Acquisire il concetto di cittadinanza in rapporto alla Nazione, all’Europa, al
vita quotidiana (casa, scuola, amici, gruppi …)
Conoscere il significato di diritto/dovere, responsabilità, cooperazione.
Conosce alcuni fondamentali principi costituzionali (uguaglianza lavoro, libertà,)
Conoscere i simboli dell’identità nazionale, locale, europea (stemma, bandiere, inni).
Conoscere alcuni articoli della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo/dell’Infanzia.
Comprendere il valore del rispetto dell’altro come diverso da sé.
Conoscere gli articoli fondamentali della Costituzione (artt.2-3).
mondo. Iniziare a comprendere la complessità
socio ambientale con spirito critico. Conoscenza delle opportunità e dei
rischi della cittadinanza digitale. Conoscere i caratteri dello Stato di
diritto e i principi ispiratori della Costituzione (pari dignità sociale, libertà, personalista/pluralismo, sussidiarietà)
Conoscere l’ordinamento dello Stato (caratteristiche e funzioni dei principali organi).
Saper distinguere tra dittatura e democrazia.
Individuare nel dibattito rispettoso e regolamentato il luogo di risoluzione dei contrasti.
Comprendere l’importanza delle relazioni internazionali ai fini del mantenimento della pace.
RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)
Relazionarsi nella vita quotidiana
apprezzando la funzione delle regole.
Sapere di far parte di una comunità che va oltre la sfera familiare e che è sostenuta da una rete di regole condivise.
Partecipare con un primo spirito critico alla vita del gruppo e di classe rispettando gli altri.
Sviluppare l’esercizio attivo della cittadinanza a partire dal gruppo classe.
Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le diverse capacità, contribuendo all’apprendimento comune nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.
Sapersi inserire in modo consapevole nella vita sociale, comunicando i propri bisogni e riconoscendo al contempo quelli altrui, rispettando i limiti, le regole e la libertà di ciascuno.
DECIDERE E AGIRE (3)
Esercitare comportamenti
socialmente e civilmente positivi. Prendere iniziativa, costruire
piccoli progetti di miglioramento in contesti noti.
Dissentire/obiettare mantenendo un comportamento corretto ed educato verso l’avversario coetaneo o adulto.
Affrontare situazioni problematiche
attivando strategie finalizzate alla definizione di possibili soluzioni.
Partecipare attivamente ad alcuni momenti significativi della scuola e delle istituzioni locali.
Utilizzare i valori costituzionali per valutare le proprie azioni, i fatti e i comportamenti umani e sociali vicini e lontani.
Parte seconda. Fasi del lavoro degli istituti della rete e in classe. Tema: art. 3
FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
FASE 1 Il docente, letto e spiegato il contenuto
dell’art. 3, problematizza con gli studenti le
Guidati dai docenti, partendo da un
brainstorming e successivamente
questioni ivi trattate, insistendo in particolare
sui concetti di dignità della persona e sul
significato di “diritti inviolabili” e “doveri
inderogabili”.
La riflessione prende avvio proprio dalla
ricerca comune del significato del termine
“dignità” e dal rapporto necessario tra
differenze e uguaglianza in ordine al “pieno
sviluppo della persona umana e l'effettiva
partecipazione di tutti i lavoratori
all'organizzazione politica, economica e
sociale del Paese”.
analizzando situazioni problematiche in
ordine alle condizioni estreme di mancanza
di libertà e di parità di diritti di cittadini, gli
studenti approfondiscono il tema
collaborando alla costruzione di un’unità di
apprendimento orientata a sviluppare
competenze chiave di cittadinanza.
FASE 2 I docenti presentano casi insoluti proponendo
attività di analisi e di problem solving. In
particolare preparano materiale finalizzato al
lavoro di gruppo cooperativo mediante
utilizzo di strumenti atti all’osservazione dei
comportamenti e delle dinamiche di gruppo
problematiche sotto il profilo dei diritti e dei
doveri.
Gli studenti, preso in consegna il materiale,
lo selezionano e lo integrano con una ricerca
mirata alla costruzione di un semplice
sistema di regole fondato sul reciproco
riconoscimento dei diritti garantiti dalla
Costituzione, a tutela della persona, della
collettività e del patrimonio ambientale e
artistico. Infine documentano l’attività
mediante strumenti espressivi e tecnici di
comunicazione multimediale.
FASE 3 I docenti attivano esperienze organizzando
conferenze/interviste con testimoni-relatori
provenienti da associazioni impegnate nella
tutela e difesa dei principali diritti democratici.
Gli alunni, presentati i loro prodotti di
comunicazione visivo-multimediale,
partecipano attivamente orientando con
domande e proposte la direzione
dell’approfondimento stesso.
FASE 4 Nella logica di capitalizzare e di comunicare
alle altre classi quanto appreso, gli alunni
vengono invitati a costruire un agile
strumento (spot della durata di max 2 minuti)
da mostrare nell’ultimo incontro assembleare
e/o da diffondere in Istituto (anche sul sito
della scuola e nei totem del Comune).
Gli allievi producono così alcuni brevi filmati,
ideati in gruppo, corredati da musiche e testi
personalizzati e realizzati con materiale
essenziale che, nell’insieme, esprimono bene
l’acquisizione dei concetti primari di dovere
e diritto.
FASE 5 La docente referente costruisce un
questionario di valutazione da distribuire agli
alunni al fine di valutare il prodotto (sulla base
di criteri quali completezza, pertinenza,
organizzazione, consapevolezza …), il processo
(capacità di trasferire le conoscenze acquisite,
comunicazione e socializzazione, disponibilità
Gli studenti, riflettendo sul percorso svolto,
si impegnano a compilare il questionario e,
al momento della restituzione, prendono
atto dei risultati complessivi. Sono dunque in
grado di formulare eventuali riflessioni
critiche e proposte di prosecuzione del
lavoro.
ad assumere incarichi e portarli a termine …)
l’efficacia dell’attività svolta. In seguito lo
rielabora e lo rimanda ai colleghi delle singole
scuole affinché a loro volta lo partecipino agli
alunni.
La valutazione individuale avverrà da parte
degli insegnanti coinvolti secondo criteri
predefiniti e comunicati agli alunni.
Infine, relativamente al compito svolto, ogni
alunno autovaluterà il proprio operato sulla
base di una semplice traccia a domande
chiuse.
Parte seconda. Fasi del lavoro degli istituti della rete e in classe. Tema: art. 9
FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
FASE 1 Il docente predispone uno o più testi (cartacei
o digitali) che illustrino l'articolo 9,
problematizza con gli studenti le questioni ivi
trattate. In particolare si sottolineeranno: il
passaggio dall'idea di tutela del territorio
all'idea di difesa e promozione dell'ambiente
(con eventuale riferimento alla legislazione), i
concetti di paesaggio e di patrimonio storico-
artistico quali elementi che costituiscono
l'identità di ognuno di noi (la "novità" rispetto
a tutte le altre costituzioni).
Guidati dai docenti, gli studenti, stimolati da
un brainstorming, e poi messi davanti a
situazioni problematiche in ordine alle
condizioni del nostro patrimonio artistico-
culturale, si interrogano sulle parole
dell'articolo 9 al fine di comprenderle e farle
proprie.
FASE 2 I docenti - individuati insieme alla classe -
luoghi vicini con valore storico, artistico o
paesaggistico del territorio - organizzano una
visita di conoscenza, facendo da guida agli
alunni.
A tal fine si propone la lettura previa di
semplici schede introduttive.
Gli alunni fotografano le " bellezze" e i
monumenti in stato di degrado del proprio
territorio e annotano le informazioni
raccolte.
In seguito al sopralluogo gli studenti
realizzano un reportage fotografico che
permetterà di partecipare a un concorso
annuale bandito per le scuole
dall’Associazione ambientalista Italia Nostra.
FASE 3 I docenti organizzano alcuni incontri
assembleari con testimoni-relatori (storico del
territorio, esperta di beni culturali,
organizzazioni ambientaliste, urbanisti,
magistrati, assessori alla cultura o alla tutela
del territorio...) al fine di approfondire la
questione del paesaggio e della sua tutela.
Gli alunni intervistano gli ospiti, rendono
pubblico il materiale realizzato, orientano
con domande e proposte la direzione
dell’approfondimento stesso.
Al termine degli incontri le classi riprendono
gli argomenti trattati, disegnano una mappa
culturale e paesaggistica del proprio paese
ed elaborano una relazione/articolo che,
insieme alle fotografie, confluirà in un video
da pubblicare nel sito della scuola.
FASE 4 Nella logica di capitalizzare e di comunicare
alle altre classi quanto appreso, gli alunni
vengono invitati a immaginare un agile
strumento (PPT, filmato …) da mostrare
nell’ultimo incontro assembleare.
Nasce così uno snello prodotto multimediale
(video con musica e scritte scelte dai ragazzi)
che racconta le bellezze nascoste del
territorio senza tralasciare quelle più note.
FASE 5 La docente referente costruisce un
questionario di valutazione da distribuire agli
alunni al fine di valutare l’efficacia dell’attività
svolta. In seguito lo rielabora e lo rimanda ai
colleghi delle singole scuole affinché a loro
volta lo partecipino agli alunni.
Gli studenti, riflettendo sul percorso svolto,
si impegnano a compilare il questionario e,
al momento della restituzione, prendono
atto dei risultati complessivi. Sono dunque in
grado di formulare eventuali
approfondimenti e prosecuzioni di lavoro.
Infine, relativamente al compito svolto, ogni
alunno autovaluterà il proprio operato sulla
base di una semplice traccia a domande
chiuse.
Parte seconda. Fasi del lavoro degli istituti della rete e in classe. Tema: art. 11
FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
FASE 1 Costruzione di un percorso minimo da
sottoporre all’attenzione degli alunni di tutte
le classi partecipanti al Progetto. Il materiale
cartaceo e multimediale intende presentare la
storia (anche l’accezione giuridica) dell’art.11
e le ragioni ideali che lo ispirarono e che lo
rendono ancora insuperabile.
Guidati dai docenti gli studenti, partendo da
un brainstorming, entrano nel tema della
gestione dei conflitti individuali e/o di
gruppo, esaminano il materiale suddetto, si
confrontano in piccoli gruppi e producono
elaborati condivisi, che in un secondo
momento partecipano alla classe.
FASE 2 I docenti organizzano uno o più incontri
assembleari con testimoni-relatori
(corrispondenti di guerra, attivisti pacifisti,
giuristi …) per attualizzare la questione e per
richiamare l’attenzione sulle strade
diplomatiche alternative al conflitto.
Alcuni alunni intervistano gli ospiti, mentre
altri rendono pubblico il materiale realizzato
durante la preparazione.
Nei giorni successivi all’incontro le classi
riprendono la questione guerra/pace alla
luce delle recenti comunicazioni e, a seguito
di dibattiti, approfondimenti, letture …
predispongono un breve filmato o un PPT o
un giornalino di classe/di scuola da
diffondere tra i compagni. Un fascicolo poi
(cartaceo e non solo) raccoglierà la
documentazione da trasmettere all’esterno
(sito della scuola, famiglie …).
FASE 3 Viene costruito e proposto alle classi un
interessante PPt utilizzando le vignette di
Giuseppe Scalarini sul tema della guerra e
sulle disuguaglianze sociali, vere cause dei
conflitti.
Nella classi con i docenti di diverse materie
(storia, cittadinanza, ed. artistica, ed.
tecnologica) si analizza lo strumento
suddetto, che diventa anche la base di un
approfondimento culturale sulla vignettistica
satirica e politica nel XX secolo.
In un secondo momento, stimolati dal
percorso di riflessione svolto e suggestionati
dalla conoscenza delle vignette di Scalarini e
dalla lettura dei suoi libri “Le mie isole” e “La
guerra davanti al tribunale della storia” gli
alunni stendono un decalogo della Pace che
sarà consegnato a tutti i compagni degli IC.
FASE 4 La docente referente costruisce un
questionario di valutazione da distribuire agli
alunni al fine di valutare l’efficacia dell’attività
svolta. In seguito lo rielabora e lo rimanda ai
colleghi delle singole scuole affinché a loro
volta lo partecipino agli alunni.
Gli studenti si impegnano a compilare il
questionario e, al momento della
restituzione, prendono atto dei risultati
complessivi. Sono dunque in grado di
formulare eventuali approfondimenti e
prosecuzioni di lavoro.
Infine, relativamente al compito svolto, ogni
alunno autovaluterà il proprio operato sulla
base di una semplice scheda a domande
chiuse.
Note:
(1) Come chiaramente delineato da Morin, «il metodo della complessità ci richiede di pensare senza mai chiudere i concetti, di spezzare le sfere chiuse, di ristabilire le articolazioni fra ciò che è disgiunto, di sforzarci di comprendere la multidimensionalità, di pensare con la singolarità, con la località, con la temporalità, di non dimenticare mai le totalità integratrici». All’interno di questa prospettiva, i saperi disciplinari, settoriali, specifici, assumono l’importante ruolo di elementi fattuali in grado di sostenere il soggetto nella relazione con gli altri, relazione mediata dal contesto in cui essi sono inseriti. Tali elementi, poi, vanno assunti in una logica scientifica aperta, dialogante, pronta a cercare domande e ad elaborare percorsi di ricerca, piuttosto che dedita a sistemare definitivamente il quadro delle conoscenze assodate. La critica epistemologica ci porta così ad avvicinarci ad una scienza che appare più la narrazione di una storia che l’ambito di un discorso certo e vero, inconfutabile e immutabile, una scienza che fa i conti con i valori, le ideologie e i progetti sociali come elementi determinanti del suo discorso
(2) Educare a “sentire” la cittadinanza significa coinvolgere e sollecitare la sensibilità e la sensorialità, a partire dalla dimensione
corporea, per giungere al giudizio di valore affettivo ed estetico, superando logiche formative centrate esclusivamente sulla razionalità, ma aprendosi a forme di ampia e profonda comprensione. Operando tale coinvolgimento della dimensione emotiva dell’esperienza umana, l’educazione è in grado di promuovere un atteggiamento più positivo nei confronti dell’esistenza stessa e delle possibilità che essa offre, mediante quello che Mortari definisce «un riorientamento radicale della postura affettiva», ovvero un capovolgimento delle modalità inautentiche di pensarsi, progettarsi, agire.
(3) Il monito di Jonas è particolarmente toccante: «Agisci in modo che le tue azioni siano compatibili con la permanenza di
un’autentica vita umana sulla terra». Quasi tutti gli studi che mettono a confronto l’autostima degli studenti che partecipano a interazioni cooperative e tradizionali mostrano risultati significativi a favore degli studenti delle classi cooperative. Tale risultato è
probabilmente da mettere in correlazione alle migliori relazioni con i compagni e all’incentivo ad autovalutare il proprio lavoro con gli altri. Gli alunni di classi cooperative interiorizzano un senso di controllo in contrasto con quelli delle classi tradizionali, che si sentono più controllati esternamente. Anche il piacere di stare in classe e l’apprezzamento del clima scolastico sono più alti in gruppi cooperativi. L’abilità ad assumere un ruolo cognitivo e affettivo è particolarmente stimolata dalla cooperazione e genera personalità dal profilo morale più alto. La sperimentazione di situazioni in cui è necessaria la comunicazione bilaterale e multilaterale accresce il senso generale di interdipendenza tra gli studenti e conduce ad una maggiore produttività e compattezza del gruppo.
Ogni elemento del prodotto finale, che sarà su supporto digitale, prevede i link a materiali, eserciziari e
fonti.
2.4 Polo di Luino
CITTADINANZA, AMBIENTE-ECONOMIA/LAVORO, SALUTE
Gruppo di lavoro di Luino
Introduzione di Mauro Riboni
Economia, lavoro, ambiente e salute sono aspetti essenziali della cittadinanza in quanto ne rappresentano
declinazioni imprescindibili.
La conoscenza dell’ambiente, la sua salvaguardia e la corretta impostazione del rapporto uomo-ambiente,
la tutela della salute correttamente concepita come “fondamentale diritto dell’individuo e interesse della
collettività” (art. 32 della Costituzione) sono necessariamente elementi che non possono essere trascurati
per la formazione di cittadini attivi e consapevoli da parte della scuola. Al contempo tutto ciò non può
prescindere dalle inevitabili implicazioni di carattere economico e lavorativo (art. 1 Cost.)
Nelle linee di indirizzo per Cittadinanza & Costituzione l’USR Lombardia ha espressamente toccato gli
aspetti della cittadinanza economica e ambientale:
Cittadinanza economica è un processo volto a favorire lo sviluppo di conoscenze, capacità e competenze
che permettano al cittadino di divenire, all’interno della società, un agente economico consapevole e
rispettoso delle regole del vivere civile e di comprendere il mondo economico che lo circonda. Il Titolo III
Parte Prima della Costituzione enuncia l'ambito di azione della cittadinanza economica (artt. 35-47) con il
dovere sancito nell'art. 53 ( responsabilità fiscale), sono compendiati da competenze in merito all'uso
consapevole del denaro, alla responsabilità verso il proprio futuro previdenziale ed assicurativo.
Tutti i programmi di financial education nel mondo hanno tentato di attivare un “processo attraverso il
quale i consumatori/investitori finanziari possano migliorare la propria comprensione di prodotti e nozioni
finanziarie e, attraverso l’informazione, l’istruzione e un supporto oggettivo, sviluppare le capacità e la
fiducia necessarie per diventare maggiormente consapevoli dei rischi e delle opportunità finanziarie, per
effettuare scelte informate, comprendere a chi chiedere supporto e mettere in atto altre azioni efficaci per
migliorare il loro benessere finanziario.”(Definizione OCSE).
“Anche il tema dell’educazione finanziaria e del relativo grado di “alfabetizzazione” dei cittadini (financial
literacy) è di grande rilevanza all’interno della prospettiva qui considerata, poiché le scelte finanziarie hanno
conseguenze determinanti sulla qualità e sullo stile di vita dei cittadini e sulla legalità della collettività. Per
questo è necessario dotare gli studenti di strumenti utili a comprendere benefici e rischi collegati ad un
corretto utilizzo di beni e servizi finanziari quale utile contributo per la cittadinanza consapevole”.
(Linee guida nazionali per il passaggio al nuovo ordinamento, D.P.R 15 marzo 2010 n. 89, art 8, comma 3)
Rispetto al grande tema della educazione ambientale l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione non
può trascurare di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente, attraverso lo sviluppo e la crescita
consapevole di comportamenti individuali – sia privati che pubblici – e con la partecipazione appassionate e
competente alle decisioni dei diversi organismi politici preposti.
Vuol dire quindi dare contributi progettuali di carattere tecnico-scientifico, supportati da azioni etiche e da
decisioni sostenibili. Vuol dire conoscere l’ambiente per rispettarlo, con un nuovo senso di responsabilità.
Nella sostenibilità ambientale rientrano diverse aree di azione che vanno dalla sostenibilità in riferimento
alla produzione e consumo di energia, alla viabilità, alla creazione di smart city, alla tutela del patrimonio
paesaggistico, ecc…
“Il dibattito a livello mondiale sulla difesa dell’ambiente, sui cambiamenti climatici, sui problemi energetici
e sui recenti impegni assunti in sede internazionale, testimonia come l’educazione ambientale e allo
sviluppo sostenibile rappresenti oggi una sfida non più procrastinabile per responsabilizzare tutti cittadini
ad assumere comportamenti e stili di vita all’insegna del rispetto dell’ambiente. (...)Lo sviluppo sostenibile
si richiama, quindi, in modo pragmatico alla necessità di conciliare due obiettivi fondamentali per la società
contemporanea: tutelare gli ecosistemi e promuovere lo sviluppo socio-economico. Tale concetto si
configura come l’intersezione tra vivibilità, crescita, equità sociale e tutela della natura e, soprattutto, si
qualifica come elemento caratterizzante dall’interno ogni programma, ogni progetto, sino alla singola
decisione, in un’ottica di mainstreaming. Si può parlare, quindi, più genericamente, di sostenibilità la quale
può avere più declinazioni: ambientale, socio-culturale ed economica. Essa è strettamente connessa alla
qualità dello sviluppo, ponendosi come principio guida nel gestire energie, risorse e saperi nella società
contemporanea ed anche nel progettare percorsi di formazione finalizzati all’acquisizione di competenze
chiave di cittadinanza, come previsto anche a livello europeo.
(Linee guida per l’Educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile, MIUR prot 3337, 14 Dicembre 2009).
Il gruppo di Luino composto dai docenti: Prof.ssa Bandiera Elma (Liceo Scientifico "Sereni" di Luino),
Prof.ssa D'Addezio Anna ( Liceo Scientifico "Sereni" di Luino), Prof. Zanin Fabio (Liceo Scientifico "Sereni"
di Luino), SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO, Prof.ssa Frigerio Eliana (IC "B. Luini" Luino), Prof.ssa
Fiengo Marina (IC "B. Luini" Luino), Prof.ssa De Franchis Francesca (IC "B. Luini" Luino), Prof.ssa Casoli
Elena (Ist. Paritario Parroc. "M. Ausiliatrice" Luino), Prof.ssa Cornolò Elisabetta (Ist. Paritario Parroc. "M.
Ausiliatrice"), SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO, Ins.te Beggio Elena ISTMA (Ist. Paritario Parroc. "M.
Ausiliatrice" Luino), SCUOLA PRIMARIA, Ins.te La Rocca Rosalba (Scuola Infanzia "Ventrella" in ICS "D.
Zuretti") SCUOLA DELL' INFANZIA
ha sviluppato, per i diversi ordini di scuola dall’infanzia alla secondaria di II grado, i seguenti
percorsi:
Scuola dell’infanzia: Io, gli altri e l'ambiente
Scuola primaria: Cittadini consapevoli a scuola e nel territorio (All. scansione per classi)
Scuola secondaria di I grado: Cittadini consapevoli nel territorio articolate in cinque progetti con
scansione per le tre classi
1. Conoscenza di sé, stili di apprendimento e percorso di orientamento
2. Life Skills Training 3. Il territorio: conoscenza e uscite didattiche 4. Laboratorio di consumo consapevole 5. Educazione all’affettività e alla sessualità
Scuola secondaria di II grado: Cittadinanza attiva e lavoro articolato in tre progetti:
1. Alternanza scuola-lavoro 2. Fratelli maggiori 3. Fuori dal tunnel
Scuola dell'Infanzia
Parte Prima: Descrizione generale:
Area di lavoro: CITTADINANZA, AMBIENTE-ECONOMIA/LAVORO, SALUTE
TITOLO DEL PROGETTO: Io, gli altri e l'ambiente
OBIETTIVO DI COMPETENZA
(Descrizione dell’obiettivo da perseguire in termini di competenza relativa all’oggetto tematico del progetto,
indicando anche le relazioni con le 8 Keys Competences – skills for life):
Comunicare
Star bene con sé e con gli altri (Collaborare e partecipare)
Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento Scuola dell’infanzia
PREREQUISITI PROFILO IN USCITA
CONOSCERE E COMPRENDERE (1)
1. Conoscere l'ambiente scolastico 2. Sapere che cosa è una regola
RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)
Distacco dai genitori
Comunicare i propri bisogni
- Mettere in pratica semplici regole di
convivenza - Saper distinguere il ‘sì’ e il ‘no’ - Ascoltare per un tempo determinato - Aver cura di sé, del materiale e
dell’ambiente scolastico - Rimanere seduti durante le attività.
DECIDERE E AGIRE (3)
Autonomia personale (utilizzare in modo appropriato i servizi igienici, riconoscere e gestire correttamente le proprie cose )
1. Raccontare in modo semplice esperienze
2. Rispettare i ruoli 3. Lavorare in gruppo
Parte seconda: Fasi del lavoro in classe:
FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
FASE 1 regole Racconti inerenti le regole e i diritti/doveri dei bambini per una buona convivenza scolastica
Rielaborazione del racconto attraverso domande stimolo
Conversazioni guidate
Racconti inerenti l'argomento scelto
Conversazioni in circle-time
Drammatizzazioni e giochi inerenti
Organizzazione di lavori di gruppo
Proposta e presentazione di immagini inerenti l'argomento
Schede strutturate per una verifica finale
Rielaborare e contenere le emozioni suscitate
Proposta di attività grafiche individuali
inerenti il racconto con l'utilizzo di tecniche
diverse
Ascoltare in silenzio Chiedere spiegazioni quando non si comprendono i significati delle parole Rispondere in modo adeguato e pertinente alle domande Riportare le proprie esperienze personali Scegliere materiali e colori adeguati per la realizzazione dell'attività grafica Gestire in modo appropriato i materiali Osservare e commentare le immagini proposte Collaborare con i compagni per la realizzazione di un cartellone
FASE 2
multicultura
Proposta di cartoni animati sui diritti dei bambini
Conversazione guidata
Racconti inerenti usi e costumi di popoli diversi dal nostro
Conversazioni guidate prendendo spunto dalla realtà esterna e dalla vita all'interno della sezione
Prestare attenzione alla visione del filmato Partecipare in modo pertinente alla conversazione Dimostrarsi curiosi verso usi e costumi di popoli diversi dal nostro Attività grafiche- pittoriche
FASE 3 prendersi
cura
Collaborazione con enti locali (Unicef) per la realizzazione della Pigotta
Collaborazione dei genitori per la costruzione della Pigotta Prendersi cura della bambola rispettandola
FASE 4
ambiente
Racconti inerenti l'ambiente e il riciclaggio
Sollecitare discussioni
Proporre un percorso di lavoro flessibile e pratico
Giochi inerenti l'uso di materiali diversi
Raggruppamenti in base alla struttura dei materiali
Collaborazione con enti locali (Comunità Montana Valli del Luinese)
Ascoltare e rielaborare il racconto Partecipare in modo attivo e pertinente Mettere in pratica quanto si è appresso iniziando la raccolta differenziata in classe Costruzione di oggetti con l'uso di materiale riciclato
FASE 5
verifiche finali
Osservazioni in itinere
Verifica finale con l'utilizzo di materiale strutturato
Sa seguire regole di comportamento e si assume la responsabilità delle proprie azioni verso gli altri e l'ambiente
Scuola Primaria
Parte Prima: Descrizione generale:
Area di lavoro: CITTADINANZA, AMBIENTE-ECONOMIA/LAVORO, SALUTE
TITOLO DEL PROGETTO: Cittadini consapevoli a scuola e nel territorio
OBIETTIVO DI COMPETENZA
(Descrizione dell’obiettivo da perseguire in termini di competenza relativa all’oggetto tematico del progetto,
indicando anche le relazioni con le 8 Keys Competences – skills for life): Comunicare
Comunicare
Star bene con sé e con gli altri (Collaborare e partecipare)
Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento
Primaria PREREQUISITI PROFILO IN USCITA
CONOSCERE E COMPRENDERE (1)
3. Conoscere l'ambiente scolastico 4. Sapere che cosa è una regola
Riconoscere in fatti e relazioni il mancato o il pieno rispetto dei principi e delle regole relative alla tutela dell’ambiente Conoscere e usare correttamente gli ambienti scolastici: Conoscere e rispettare i diversi ruoli nella scuola Conoscere le regole per la partecipazione alle uscite didattiche (mezzi pubblici, comportamenti adeguati e rispettosi), le regole della strada (a piedi, in bicicletta). Conoscere e apprezzare alcuni aspetti del territorio Disporre di informazioni di base su: materiali: naturali, artificiali; il riciclaggio: es. riciclare la carta (anche attività pratica); l’ecosistema; l’alimentazione e la salute
RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)
- Mettere in pratica semplici regole di convivenza
- Saper distinguere il ‘sì’ e il ‘no’ - Ascoltare per un tempo
determinato - Aver cura di sé, del materiale e
dell’ambiente scolastico - Rimanere seduti durante le
attività.
Condividere regole nei diversi contesti.
Mostrare sensibilità su alcuni temi di educazione ambientale/salute (es. alimentazione, raccolta differenziata, inquinamento, ecosistema ecc.)
Comunicare in modo semplice e chiaro su temi conosciuti.
Lavorare in gruppo
DECIDERE E AGIRE (3)
4. Raccontare in modo semplice esperienze
5. Rispettare i ruoli 6. Lavorare in gruppo
Rispettare e organizzare il proprio materiale scolastico
Rispettare i beni comuni: i bambini sono stimolati a trattare con attenzione gli arredi scolastici
Assumere incarichi all’interno della classe
Attuare il rispetto, la collaborazione e la solidarietà, riconoscendoli come strategie fondamentali per migliorare le relazioni interpersonali e sociali.
A
Parte seconda: Fasi del lavoro in classe:
FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
FASE 1 Organizzare lavori di gruppo e/o individuali Organizzare e proporre un'attività
individuale sulla scorta di regole assegnate
Partecipare ai lavori di gruppo sulla base di
regole condivise
FASE 2 Organizzare e suddividere i compiti, assegnare ruoli
Svolgere piccoli compiti utili per sè e per gli altri all’interno della classe, come riordinare l’aula, svuotare il cestino della carta
FASE 3 Organizzare uscite didattiche sul territorio per conoscerne anche aspetti culturali (Musei, mostre, monumenti...)
Partecipare a uscite didattiche sul territorio per conoscerne anche aspetti culturali (musei, mostre, monumenti...)
Allegato: 1. Scuola primaria scansione per classi
Scuola Secondaria di I grado
Parte Prima: Descrizione generale:
Area di lavoro: CITTADINANZA, AMBIENTE-ECONOMIA/LAVORO, SALUTE
TITOLO DEL PROGETTO: Cittadini consapevoli nel territorio
OBIETTIVO DI COMPETENZA
(Descrizione dell’obiettivo da perseguire in termini di competenza relativa all’oggetto tematico del progetto,
indicando anche le relazioni con le 8 Keys Competences – skills for life):
Comunicare
Star bene con sé e con gli altri (Collaborare e partecipare)
Conoscere il territorio e le diverse attività che vi si svolgono (Imparare ad imparare /Acquisire ed interpretare
l'informazione/Individuare collegamenti e relazioni)
Sviluppare strategie di comportamenti positivi con se stessi, con gli altri e nell’ambiente, spendibili nelle sfide della
vita quotidiana (Risolvere problemi/ Agire in modo autonomo e responsabile)
Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento
PREREQUISITI PROFILO IN USCITA
CONOSCERE E COMPRENDERE (1)
Riconoscere in fatti e relazioni il mancato o il pieno rispetto dei principi e delle regole relative alla tutela dell’ambiente Conoscere e usare correttamente gli ambienti scolastici: Conoscere e rispettare i diversi ruoli nella scuola Conoscere le regole per la partecipazione alle uscite didattiche
Conoscere se stessi (dimensione affettiva e corporea) Prendere coscienza delle regole Acquisire informazioni corrette riguardanti le dimensioni socioculturali dell’uso e dell’abuso di “sostanze” Conoscenza pluridisciplinare del territorio.
(mezzi pubblici, comportamenti adeguati e rispettosi), le regole della strada (a piedi, in bicicletta). Conoscere e apprezzare alcuni aspetti del territorio Disporre di informazioni di base su: materiali: naturali, artificiali; il riciclaggio: es. riciclare la carta (anche attività pratica); l’ecosistema; l’alimentazione e la salute
RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)
Condividere regole nei diversi contesti. Mostrare sensibilità su alcuni temi di educazione ambientale/salute (es. alimentazione, raccolta differenziata, inquinamento, ecosistema ecc.) Comunicare in modo semplice e chiaro su temi conosciuti. Lavorare in gruppo
Comunicare in modo semplice e chiaro in ambiti diversi. Sviluppare abilità relazionali, interpersonali e sociali Riflettere sugli aspetti di sé percepiti inadeguati, per arrivare a ridurre la vulnerabilità e suscettibilità a condizionamenti e pressioni esterne
DECIDERE E AGIRE (3)
Rispettare e organizzare il proprio materiale scolastico Rispettare i beni comuni: i bambini sono stimolati a trattare con attenzione gli arredi scolastici Assumere incarichi all’interno della classe Attuare il rispetto, la collaborazione e la solidarietà, riconoscendoli come strategie fondamentali per migliorare le relazioni interpersonali e sociali.
Ap
Agire consapevolmente nel rispetto di sé e del proprio corpo. Accrescere il bagaglio di risorse personali (Lifeskills) come fondamentali fattori protettivi dal consumo di “sostanze” Agire consapevolmente nel rispetto dell'ambiente Pianificare un’attività Definire un obiettivo da raggiungere, organizzando tappe intermedie Gestire eventuali progressi o fallimenti Prendere coscienza delle proprie attitudini e competenze in vista di scelte personali e di studio.
Progetto n. 1
Conoscenza di sé, stili di apprendimento e percorso di orientamento
CLASSE I
FASI DI
LAVORO
SUDDIVISE
PER MESI
CONTENUTI
AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
Settembre Conoscenza della nuova
scuola e del Regolamento
scolastico, utilizzo del
materiale, uso dei libri di
testo
Conoscenza delle modalità
della raccolta differenziata
nelle classi e nell’istituto
Introduzione sull'argomento
Predisposizione e attuazione
dell’attività
Partecipazione all'attività di
brainstorming sull'argomento
Partecipazione consapevole,
responsabile, collaborativa.
Ottobre Conoscenza di sé
(carta d’identità, giochi di
presentazione ecc.)
Presentazione di testi,
immagini, materiali audio
visivi
Lettura, ascolto, osservazione,
rielaborazione individuale e di
gruppo
Novembre Metodo di studio
(organizzazione del tempo,
mappe concettuali ecc.)
Predisposizione e attuazione
dell’attività
Proposta di feedback
sull'attività, raccogliendo
informazioni, emozioni,
riflessioni, lati positivi e
negativi
Partecipazione consapevole,
responsabile, collaborativa.
Partecipazione all'attività di
feedback
CLASSE II
Novembre Metodo di studio
(autovalutazione, stili
cognitivi ecc.)
Predisposizione e attuazione
dell’attività
Proposta di feedback
sull'attività, raccogliendo
informazioni, emozioni,
riflessioni, lati positivi e
negativi
Sulla base di quanto emerso,
proposta di attività di
rielaborazione e produzione
(relazioni, disegni,
presentazioni informatiche
ecc.)
Partecipazione consapevole,
responsabile, collaborativa.
Partecipazione all'attività di
feedback
Rielaborazione e produzione
individuali o in gruppo
Gennaio Visite in aziende del
territorio
Predisposizione e attuazione
dell’attività
Partecipazione consapevole,
responsabile, collaborativa.
Proposta di feedback
sull'attività, raccogliendo
informazioni, emozioni,
riflessioni, lati positivi e
negativi
Partecipazione all'attività di
feedback
CLASSE III
Settembre Percorso specifico di
orientamento alla scuola
secondaria di II grado
Consapevolezza di sé
- “Che cosa ‘so’ di me”
(aspirazioni, desideri,
capacità, interessi ecc.)
-Autovalutazione. Come mi
vedo?, ossia “La mia
preparazione scolastica”.
-Come mi vedono i miei
docenti?, ossia “I miei
risultati scolastici”
-Tipi di intelligenze
-Motivazione allo studio
Introduzione sull'argomento
Predisposizione e attuazione
dell’attività
Presentazione di testi,
immagini, materiali audio
visivi
Proposta di feedback
sull'attività, raccogliendo
informazioni, emozioni,
riflessioni, lati positivi e
negativi
Partecipazione all'attività di
brainstorming sull'argomento
Partecipazione consapevole,
responsabile, collaborativa.
Lettura, ascolto, osservazione,
rielaborazione individuale e di
gruppo
Partecipazione all'attività di
feedback
Ottobre
e
Novembre
Io e il mondo del lavoro
“Io come mi vedo nel
futuro” – “Io vorrei
occuparmi di…” (anche
attraverso mappe delle
professioni collegate ai
percorsi formativi, sito
“Tecnicamente”, ecc.)
Scuole del territorio e il
momento della scelta
“Cosa conterà nella mia
scelta?” riflessione sulle
variabili che possono
condizionare
positivamente/negativamen
te una scelta
Panorama dell’offerta
formativa a Luino e in
Provincia
Auto-valutazione del
percorso
A scelta dei Consigli di
Introduzione sull'argomento
Predisposizione e attuazione
dell’attività
Presentazione di testi,
immagini, materiali audio
visivi
Proposta di feedback
sull'attività, raccogliendo
informazioni, emozioni,
riflessioni, lati positivi e
negativi
Partecipazione all'attività di
brainstorming sull'argomento
Partecipazione consapevole,
responsabile, collaborativa.
Lettura, ascolto, osservazione,
rielaborazione individuale e di
gruppo
Partecipazione all'attività di
feedback
classe:
-Presentazione alla classi
della realtà imprenditoriale
nel territorio e in Provincia
- Incontro con figure
professionali di diversi
settori
-Visita nelle scuole superiori
del territorio
Progetto n. 2
Lifeskills Training Lombardia
Programma educativo- promozionale che si focalizza sulle capacità di resistenza all’adozione di
comportamenti a rischio all’interno di un modello più generale di incremento delle abilità personali e
sociali. Si tratta di un sistema di prevenzione a medio e lungo termine che mette in connessione
conoscenze, atteggiamenti, sviluppo di abilità e comportamenti sani.
E’ prevista una formazione iniziale e in itinere degli insegnanti coinvolti da parte di esperti dell’ASL.
Si sviluppa nel corso dei tre anni scolastici. I livelli 2 e 3 servono a rinforzare efficacemente quanto
sperimentato concretamente nel livello 1.
I docenti hanno in uso un manuale a loro destinato, diverso per ognuno dei tre anni.
Gli alunni hanno un fascicolo (Guida dello studente), contenente schede conoscitive e pratiche, diverso per
ognuno dei tre anni.
Info: www.ored-lombardia.org/lifeskills-training
CLASSE I
FASI DI
LAVORO
SUDDIVISE
PER MESI
CONTENUTI
AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
Ottobre Inizio del Lifeskills training
Lombardia
Argomenti (n.b. la scansione
temporale può anche essere più
concentrata o più diluita, a
seconda del numero di insegnanti
formati e coinvolti):
7. Immagine di sé e auto
miglioramento 2 ore
8. Prendere decisioni 2 ore
9. Miti sul tabacco 1 ora
10. Tabacco e biofeedback 1
ora
Introduzione
sull'argomento
Predisposizione e
attuazione dell’attività
con esercitazioni volte
allo sviluppo di strategie
di comportamento
positivo
Proposta di feedback
sull'attività,
raccogliendo
Partecipazione all'attività di
brainstorming sull'argomento
Partecipazione attiva,
consapevole, responsabile,
collaborativa.
Partecipazione all'attività di
informazioni, emozioni,
riflessioni, lati positivi e
negativi
feedback
Novembre Lifeskills training
- Alcool miti e realtà 1 ora
- Cannabis miti e realtà 1
ora
- Pubblicità 1 ora
- Gestione dell’ansia 2 ore
Introduzione
sull'argomento
Predisposizione e
attuazione dell’attività
con esercitazioni volte
allo sviluppo di strategie
di comportamento
positivo
Proposta di feedback
sull'attività,
raccogliendo
informazioni, emozioni,
riflessioni, lati positivi e
negativi
Partecipazione all'attività di
brainstorming sull'argomento
Partecipazione attiva,
consapevole, responsabile,
collaborativa.
Partecipazione all'attività di
feedback
Dicembre Lifeskills training
11. Abilità comunicative 1
ora
12. Abilità sociali A 1 ora
13. Abilità sociali B 1 ora
14. Assertività 1 ora
Introduzione
sull'argomento
Predisposizione e
attuazione dell’attività
con esercitazioni volte
allo sviluppo di strategie
di comportamento
positivo
Proposta di feedback
sull'attività,
raccogliendo
informazioni, emozioni,
riflessioni, lati positivi e
negativi
Partecipazione all'attività di
brainstorming sull'argomento
Partecipazione attiva,
consapevole, responsabile,
collaborativa.
Partecipazione all'attività di
feedback
CLASSE II
Ottobre Lifeskills training
5. Prendere decisioni 1
ora
6. Abuso di droga 2 ore
7. Influenza dei media 1
ora
Introduzione
sull'argomento
Predisposizione e
attuazione dell’attività
con esercitazioni volte
Partecipazione all'attività di
brainstorming sull'argomento
Partecipazione attiva,
consapevole, responsabile,
collaborativa.
8. Gestione dell’ansia 2
ore
allo sviluppo di strategie
di comportamento
positivo
Proposta di feedback
sull'attività,
raccogliendo
informazioni, emozioni,
riflessioni, lati positivi e
negativi
Partecipazione all'attività di
feedback
Novembre Lifeskills training
Abilità comunicative 1 ora
Abilità sociali 1 ora
Assertività 1 ora
Resistere alla pressione dei
pari 2 ore
Introduzione
sull'argomento
Predisposizione e
attuazione dell’attività
con esercitazioni volte
allo sviluppo di strategie
di comportamento
positivo
Proposta di feedback
sull'attività,
raccogliendo
informazioni, emozioni,
riflessioni, lati positivi e
negativi
Partecipazione all'attività di
brainstorming sull'argomento
Partecipazione attiva,
consapevole, responsabile,
collaborativa.
Partecipazione all'attività di
feedback
CLASSE III
Dicembre Lifeskills training
1) Prendere decisioni 1 ora
2) Abuso di droga 1 ora
3) Influenza dei media 1 ora
Introduzione
sull'argomento
Predisposizione e
attuazione dell’attività
con esercitazioni volte
allo sviluppo di strategie
di comportamento
positivo
Proposta di feedback
sull'attività,
raccogliendo
informazioni, emozioni,
Partecipazione all'attività di
brainstorming sull'argomento
Partecipazione attiva,
consapevole, responsabile,
collaborativa.
Partecipazione all'attività di
feedback
riflessioni, lati positivi e
negativi
Gennaio Lifeskills training
1) Gestione dell’ansia 1 ora
2) Abilità sociali 1 ora
3) Assertività 1 ora
Resistenza alla pressione dei pari
1 ora
Introduzione
sull'argomento
Predisposizione e
attuazione dell’attività
con esercitazioni volte
allo sviluppo di strategie
di comportamento
positivo
Proposta di feedback
sull'attività,
raccogliendo
informazioni, emozioni,
riflessioni, lati positivi e
negativi
Partecipazione all'attività di
brainstorming sull'argomento
Partecipazione attiva,
consapevole, responsabile,
collaborativa.
Partecipazione all'attività di
feedback
Progetto n. 3
Il territorio: conoscenza e uscite didattiche
Il progetto può svolgersi in collaborazione con associazioni o enti presenti sul territorio, ad esempio Cai,
Guardie ecologiche, Touring club, Comunità montane, Guardia forestale, Protezione civile ecc.
Allegati:
Tre Unità di apprendimento interdisciplinari su bosco, lago e montagna
Regolamenti sul comportamento e sull’equipaggiamento durante le uscite
CLASSE I
FASI DI LAVORO
SUDDIVISE PER
MESI
CONTENUTI
AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
Ottobre
Novembre
Conoscenza del territorio
circostante: il bosco
(l’ambiente naturale –
artistico – storico –
geografico)
Introduzione
sull'argomento
Presentazione di testi,
immagini, materiali audio
visivi
Partecipazione all'attività di
brainstorming sull'argomento
Lettura, ascolto, osservazione,
rielaborazione individuale e di
gruppo
Marzo
Aprile
Uscite sul territorio
collegate ai temi trattati
Predisposizione e
attuazione dell'uscita sul
territorio, anche in
collaborazione con guide
Partecipazione attiva,
consapevole, responsabile,
collaborativa all'uscita.
esperte che mettono in
evidenza gli aspetti
naturalistici, storici e
artistici del territorio
Maggio Produzione di elaborati di
vario genere sull’uscita e
sui temi trattati
Proposta di feedback
sull'uscita, raccogliendo
informazioni, emozioni,
riflessioni, lati positivi e
negativi
Sulla base di quanto
emerso, proposta di
attività di rielaborazione e
produzione (relazioni,
disegni, presentazioni
informatiche, semplici
percorsi turistici ecc.)
Partecipazione all'attività di
feedback
Rielaborazione e produzione
individuali o in gruppo
CLASSE II
Ottobre Novembre Conoscenza del territorio
circostante: il lago
(l’ambiente naturale –
artistico – storico –
geografico)
Conoscenza della realtà
socio - economico -
occupazionale
Introduzione
sull'argomento
Presentazione di testi,
immagini, materiali audio
visivi
Partecipazione all'attività di
brainstorming sull'argomento
Lettura, ascolto, osservazione,
rielaborazione individuale e di
gruppo
Marzo
Aprile
Uscite sul territorio
collegate ai temi trattati
Predisposizione e
attuazione dell'uscita sul
territorio, anche in
collaborazione con guide
esperte che mettono in
evidenza gli aspetti
naturalistici, storici e
artistici del territorio
Partecipazione attiva,
consapevole, responsabile,
collaborativa all'uscita.
Maggio Produzione di elaborati di
vario genere sull’uscita e
sui temi trattati
Proposta di feedback
sull'uscita, raccogliendo
informazioni, emozioni,
riflessioni, lati positivi e
negativi
Sulla base di quanto
emerso, proposta di
attività di rielaborazione e
produzione (relazioni,
Partecipazione all'attività di
feedback
Rielaborazione e produzione
individuali o in gruppo
disegni, presentazioni
informatiche, semplici
percorsi turistici ecc.)
CLASSE III
Ottobre
Novembre
Conoscenza del territorio
circostante: La montagna
(l’ambiente naturale –
artistico – storico –
geografico)
Introduzione
sull'argomento
Presentazione di testi,
immagini, materiali audio
visivi
Partecipazione all'attività di
brainstorming sull'argomento
Lettura, ascolto, osservazione,
rielaborazione individuale e di
gruppo
Marzo
Aprile
Uscite sul territorio
collegate ai temi trattati
Predisposizione e
attuazione dell'uscita sul
territorio, anche in
collaborazione con guide
esperte che mettono in
evidenza gli aspetti
naturalistici, storici e
artistici del territorio
Partecipazione attiva,
consapevole, responsabile,
collaborativa all'uscita.
Maggio Produzione di elaborati di
vario genere sull’uscita e
sui temi trattati
Proposta di feedback
sull'uscita, raccogliendo
informazioni, emozioni,
riflessioni, lati positivi e
negativi
Sulla base di quanto
emerso, proposta di
attività di rielaborazione e
produzione (relazioni,
disegni, presentazioni
informatiche, semplici
percorsi turistici ecc.)
Partecipazione all'attività di
feedback
Rielaborazione e produzione
individuali o in gruppo
Progetto n. 4
Laboratorio di consumo consapevole
Il progetto può svolgersi in collaborazione con associazioni di volontariato o enti presenti sul territorio, ad
esempio gruppi missionari, le botteghe del mondo, supermercati, agriturismi.
CLASSE I
FASI DI LAVORO
SUDDIVISE PER
MESI
CONTENUTI
AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
Gennaio Laboratorio di consumo
consapevole (la corretta
nutrizione)
Introduzione
sull'argomento
Predisposizione e
attuazione
dell’attività
Partecipazione all'attività di
brainstorming sull'argomento
Partecipazione attiva,
consapevole, responsabile,
collaborativa.
CLASSE II
Febbraio Laboratorio di consumo
consapevole (filiera corta,
realtà produttive locali)
Introduzione
sull'argomento
Predisposizione e
attuazione
dell’attività
Partecipazione all'attività di
brainstorming sull'argomento
Partecipazione attiva,
consapevole, responsabile,
collaborativa.
CLASSE III
Marzo Laboratorio di consumo
consapevole (economia
globale, commercio equo
solidale, Nord e Sud del
mondo)
Introduzione
sull'argomento
Predisposizione e
attuazione
dell’attività
Partecipazione all'attività di
brainstorming sull'argomento
Partecipazione attiva,
consapevole, responsabile,
collaborativa.
Progetto n. 5
Educazione all’affettività e alla sessualità
CLASSE II
FASI DI LAVORO
SUDDIVISE PER
MESI
CONTENUTI
AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
Aprile Percorso di educazione
all’affettività con psicologi
del consultorio (4 ore)
Introduzione
sull'argomento
Predisposizione e
attuazione dell’attività
Partecipazione all'attività di
brainstorming sull'argomento
Partecipazione attiva,
consapevole, responsabile,
collaborativa.
CLASSE III
Febbraio Percorso di educazione alla
sessualità con psicologi del
consultorio (4 ore)
Introduzione
sull'argomento
Predisposizione e
attuazione dell’attività
Partecipazione all'attività di
brainstorming sull'argomento
Partecipazione attiva,
consapevole, responsabile,
collaborativa.
Scuola Secondaria di II grado
Parte Prima: Descrizione generale:
Area di lavoro: CITTADINANZA, AMBIENTE-ECONOMIA/LAVORO
TITOLO DEL PROGETTO: Cittadinanza attiva e lavoro
OBIETTIVO DI COMPETENZA
(Descrizione dell’obiettivo da perseguire in termini di competenza relativa all’oggetto tematico del progetto,
indicando anche le relazioni con le 8 Key Competences – skills for life):
Comunicare
Star bene con sé e con gli altri (Collaborare e partecipare)
Conoscere il territorio e le diverse attività che vi si svolgono (Imparare ad imparare /Acquisire ed interpretare
l'informazione/Individuare collegamenti e relazioni)
Scegliere un percorso “lavorativo” e di studio conforme alle attitudini individuali e alle risorse del territorio (Agire
in modo autonomo e responsabile/Risolvere problemi/Progettare/Individuare collegamenti e relazioni)
Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento
PREREQUISITI
PROFILO IN USCITA
CONOSCERE E COMPRENDERE (1)
Conoscere se stessi (dimensione affettiva e corporea) Prendere coscienza delle regole Acquisire informazioni corrette riguardanti le dimensioni socioculturali dell’uso e dell’abuso di “sostanze” Conoscenza pluridisciplinare del territorio.
1. Conoscenza dei contenuti delle diverse discipline
2. Comprensione dei diversi ambiti 3. Conoscenza delle realtà produttive,
organizzative e culturali del territorio.
4. Approfondire tematiche ambientali in relazione a contesti economici e lavorativi e in prospettiva internazionale
5. Conoscenza/Competenza digitale 6. Conoscenza di una o più lingue
straniere. 7. Comprensione del legame esistente
tra assunzione di rischi/responsabilità e crescita personale
RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)
Comunicare in modo semplice e chiaro in ambiti diversi. Sviluppare abilità relazionali, interpersonali e sociali Riflettere sugli aspetti di sé percepiti inadeguati, per arrivare a ridurre la vulnerabilità e suscettibilità a condizionamenti e pressioni esterne
8. Comprendere il valore della collaborazione
9. Saper operare in gruppo 10. Comunicare in contesti diversi in
modo efficace e pertinente.
DECIDERE E AGIRE (3)
Agire consapevolmente nel rispetto di sé e del proprio corpo. Accrescere il bagaglio di risorse personali (Lifeskills) come fondamentali fattori protettivi dal consumo di “sostanze” Agire consapevolmente nel rispetto dell'ambiente Pianificare un’attività Definire un obiettivo da raggiungere, organizzando tappe intermedie Gestire eventuali progressi o fallimenti Prendere coscienza delle proprie attitudini e competenze in vista di scelte personali e di studio.
11. Autonomia nello scegliere e nell'agire.
12. Spirito di iniziativa e intraprendenza. 13. Pianificazione del lavoro e rispetto
dei tempi 14. Capacità di orientarsi nel mondo del
lavoro e dello studio (formazione permanente).
15. Conoscenza/Competenza digitale. 16. Capacità di organizzare un efficace
metodo di studio/operativo 17. Gestire le emozioni 18. Agire per costruire la cultura del
gruppo attraverso la gestione dei processi comunicativi
Progetto : Alternanza scuola-lavoro
Parte seconda: Fasi del lavoro in classe
FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
FASE 1 Prendere contatto con gli enti
Orientare gli alunni nella scelta
dell'ente/azienda
Fornire semplici conoscenze del contesto
lavorativo
Formare gli studenti in materia di sicurezza sui
luoghi di lavoro
Condividere, a livello di organi collegiali e in
particolare del consiglio di classe, contenuti,
obiettivi, finalità del progetto in relazione al
curricolo dell'indirizzo liceale
Sceglie sulla base delle proprie attitudini e in
relazione alla vicinanza territoriale
(soprattutto per alunni di classe terza)
Interviste e stesura di organigrammi delle
aziende/enti
Seguire il corso di formazione e sostenere uno
specifico test (CSSL ex INAIL)
FASE 2 Azione di tutoraggio/monitoraggio Prendere contatto con gli enti scelti
FASE 3 Predisposizione della verifica Presentare il “prodotto” finale dell'attività
svolta (ad esempio per mezzo di una relazione
o una presentazione multimediale).
Allegato: Esempio di Progettazione Progetto: Fratelli maggiori Il progetto utilizza le tecniche dell’educazione tra pari e dell’apprendimento cooperativo per favorire un apprendimento facilitato dalla immediatezza comunicativa offerta da alunni di pari età o di qualche anno maggiori.
Parte seconda: Fasi del lavoro in classe
FASI DI LAVORO
AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
FASE 1
Individuazione dei potenziali tutor tra gli
alunni del triennio con buone conoscenze
e competenze
Raccolta delle richieste volontarie di
adesione delle famiglie degli alunni in
difficoltà
Candidatura per il ruolo di “fratello
maggiore”/tutor
Adesione al progetto da parte della
famiglia dell'alunno in difficoltà
FASE 2 Pianificazione di un orario/calendario degli
incontri
Abbinamento tutor/fratello minore
Vigilanza e monitoraggio dell'attività
Partecipazione costante e consapevole
agli incontri
Rispetto del calendario e degli orari
Segnalazione settimanale da parte
dell'alunno in difficoltà della disciplina in
cui desidera essere seguito
FASE 3 Attribuzione da parte del C.d.c. del credito
al tutor
Valutazione del C.d.c. dell' eventuale
recupero del “fratello minore”
Autocertificazione dell'attività svolta e
ottenimento del credito per l'alunno
tutor
Allegato: Progettazione Progetto: Fuori dal tunnel Il progetto si basa sul principio della peer-education nel caso specifico utilizzata per l'educazione alla salute e alla cittadinanza con lo scopo di prevenire le dipendenze da sostanze psicotrope.
Parte seconda: Fasi del lavoro in classe
FASI DI LAVORO
AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
FASE 1 Individuazione dei tutor tra gli alunni che
hanno già partecipato al progetto
Stesura del calendario degli incontri di
formazione (9 ore) in accordo con gli
operatori della cooperativa “Lotta contro
l'emarginazione”
Stesura del calendario degli incontri con le
classi
Approvazione del progetto da parte del
C.d.c.
Candidatura per il ruolo di “peer
educator”
Partecipazione agli incontri di
formazione
Autonomia degli educatori tra pari nella
scelta della classe seconda in cui
intervenire
FASE 2 Vigilanza durante gli incontri Gestione autonoma degli incontri da
parte degli educatori tra pari
FASE 3 Attribuzione da parte del C.d.c. del credito
all'educatore tra pari
Partecipazione all'incontro di restituzione
del progetto
Restituzione dei risultati al C.d.c.
Autocertificazione dell'attività svolta e
ottenimento del credito per il peer
educator
Stesura da parte degli educatori tra pari,
guidati dai formatori esterni, della
relazione di restituzione
Allegato: Progettazione
2.5 Polo di Saronno
CITTADINANZA ED ETICA
Gruppo di lavoro di Saronno
Introduzione di Clara Mondin
L’elemento prevalente e nel contempo lo sfondo integratore delle attività dei tre sottogruppi del
gruppo di lavoro (uno per ciascun ordine di scuola, primaria, secondaria I grado, secondaria II
grado) è risultato essere il valore dell’etica della corresponsabilità come secondo livello di
competenza di cittadinanza rispetto la responsabilità individuale.
E’ l’appartenenza allo status di cittadino sul quale è importante richiamare l’attenzione degli
studenti per produrre consapevolezza e condivisione, unitamente al valore morale del proprio
operato e all’importanza delle competenze acquisite, che assumono la connotazione di strumenti
per difendere i propri diritti e per essere consapevoli dei propri doveri.
La metodologia di lavoro seguita dal gruppo ha visto tre fasi ben distinte, ma tra loro interagenti e
interconnesse:
la prima: volta ad una rilevazione delle buone prassi consolidate nelle scuole;
la seconda: la metariflessione sulle buone prassi, al fine di condividere un secondo livello di
progettazione per offrire alle scuole un kit programmatico utile ad evitare l’estemporaneità
e la polverizzazione delle esperienze, promuovendo l’attenzione ad una progettazione
sistematica, intenzionale e situata;
la terza: la condivisione teleologica delle attività dei sottogruppi per promuovere un
curricolo che consenta allo studente di:
- tradurre le idee in azione;
- pianificare e gestire progetti per raggiungere obiettivi;
- portare a termine gli impegni assunti.
Il ripensamento alle “discipline di studio” come campi di significato per la promozione di
competenze di cittadinanza attiva che debbono fornire un orizzonte intersoggettivo e acquistare
un senso personale e tradursi in operatiività è orizzonte metodologico ineludibile sul fronte
docente.
× Gruppo 1 - classi II/III sc.primaria
Gruppo 3 - Triennio sec. I grado
Gruppo 5 – Triennio sec II grado
× Gruppo 2 - classi IV e V sc. primaria
Gruppo 4 - Biennio sec. II grado
CITTADINANZA A SCUOLA – SCUOLE PRIMARIE
PARTE PRIMA: DESCRIZIONE GENERALE
OBIETTIVO DI COMPETENZA (6. COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE)
Forme di comportamenti che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita
sociale e risolvere i conflitti se necessario.
Strumenti per partecipare alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture socio-politici e
all’impegno ad una partecipazione attiva e democratica.
Parte seconda: Fasi del lavoro in classe
INDICATORI PER GLI
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
PREREQUISITI PROFILO IN USCITA
Conoscere e
comprendere
Conoscere le regole per vivere insieme nel
gruppo classe.
Conoscere il concetto di democrazia,
giustizia, uguaglianza – diritti civili e
umani.
Relazionarsi e
partecipare
Interagire con l’ambiente sociale (scuola)
sviluppando relazioni interpersonali
positive.
Fare esperienze, valutare, essere
capaci di empatia verso gli altri
Decidere ed agire
Sperimentare atteggiamenti cooperativi
per promuovere l’autodisciplina.
Comportarsi a scuola e negli spazi
pubblici in modo rispettoso degli altri.
Classe Azioni del docente Azioni dello studente
Classe prima,
seconda e terza
Giochi di conoscenza.
Conversazioni guidate.
Attività in coppia o piccolo gruppo.
Momenti di apprendimento
cooperativo.
Momenti di accoglienza e raccordo
con la scuola dell’infanzia.
Promuove la conoscenza dei diritti
del fanciullo con confronto e
discussioni.
Progetti di teatro, espressivi…
Si predispone ad un ascolto attivo.
Interviene rispettando il proprio turno.
Stabilisce con compagni e adulti rapporti basati
sul reciproco rispetto.
Accetta qualsiasi compagno di gioco.
Ha cura del proprio materiale e rispetta quello
altrui.
Assume atteggiamenti di disponibilità al
rapporto di collaborazione con gli altri, al
rispetto delle regole, al rispetto dell’ambiente.
Sviluppa un atteggiamento responsabile.
Classe quarta Promuove esperienze:
per acquisire atteggiamenti e
comportamenti di rispetto verso
se stessi (la salute fisica), le
persone, la diversità, culture
diverse;
di rispetto dell’ambiente naturale;
di democrazia scolastica.
Lavora in gruppo dando il proprio apporto in
forma attiva per un obiettivo comune.
Comprende la funzione della regola nei diversi
ambienti di vita quotidiana.
Prende coscienza degli altri come membri di una
comunità nel rispetto reciproco.
Si apre a diversi punti di vista e sviluppa un
pensiero critico.
Sperimenta nel gruppo classe le forme della
democrazia (individuazione dei candidati,
esposizione del programma, elezione, spoglio,
nomina. Verifica a fine anno dell’operato)
Classe quinta Promuove la conoscenza:
degli aspetti storici che hanno
permesso la nascita della
Costituzione italiana;
dei principi fondamentali della
Costituzione, i diritti e doveri del
cittadino;
degli organismi della pubblica
Instaura relazioni collaborative con i soggetti
istituzionali che operano sul territorio.
Stabilisce rapporti di continuità tra scuola
primaria e scuola secondaria di primo grado.
Sperimenta nel gruppo classe le forme della
democrazia.
amministrazione e degli
enti locali;
delle dichiarazioni internazionali
sui diritti umani;
dei simboli dell’identità locale,
regionale, nazionale ed
internazionale.
di festività di carattere storico-
sociale tramite film, letture di
brani, testimonianze dirette…
Gruppo 1 - classi II/III sc.primaria
× Gruppo 3 - Triennio sec. I grado
Gruppo 5 – Triennio sec II grado
Gruppo 2 - classi IV e V sc. primaria
Gruppo 4 - Biennio sec. II grado
Parte prima: Descrizione generale:
Area di lavoro: CITTADINANZA A SCUOLA
RIFLESSIONE DI PARTENZA
per condividere le regole a scuola occorre:
15. sentirsi parte del gruppo che le ha generate 16. condividere gli obiettivi che il gruppo si pone 17. avere la possibilità di “agire” la democrazia negli spazi della scuola 18. mettere a disposizione del gruppo le proprie capacità e potenzialità
TITOLO DEL PROGETTO
PARTECIPAZIONE ATTIVA E DEMOCRATICA NELLA SCUOLA
OBIETTIVO DI COMPETENZA:
n.6 – competenze sociali e civiche. Forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in
modo efficace e costruttivo alla vita sociale e risolvere i conflitti se necessario; strumenti per partecipare
alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture socio-politici e all'impegno ad una
partecipazione attiva e democratica
Indicatori per gli obiettivi
di apprendimento
PREREQUISITI PROFILO IN USCITA
CONOSCERE E
COMPRENDERE
Conoscere il concetto di
democrazia, giustizia, uguaglianza
– diritti civili e umani.
Conosce la struttura,il linguaggio del testo
regolativo; ne riconosce l'emittente e il
destinatario
Conosce le regole e i regolamenti della
convivenza civile, ne comprende l'utilità e
ne condivide gli obiettivi. Conosce le
istituzioni democratiche e il loro scopo
Comprende l’importanza del dialogo come
strumento per manifestare le proprie idee
nel pieno rispetto delle idee degli altri.
RELAZIONARSI E Fare esperienze, valutare, essere Contribuisce in base alle proprie capacità e
potenzialità all'esito positivo delle azioni
PARTECIPARE
capaci di empatia verso gli altri all'interno del gruppo di pari.
Sa collaborare al buon esito delle
iniziative.
Ascolta l'opinione altrui cercando un
compromesso fra le varie posizioni
Sostiene nel confronto, il suo punto di
vista in modo costruttivo
DECIDERE E AGIRE
Comportarsi a scuola e negli spazi
pubblici in modo rispettoso degli
altri.
Rispetta e condivide le regole; collabora
nella realizzazione di un progetto e per la
costruzione del bene comune , partecipa
consapevolmente alle iniziative sociali del
territorio
Parte seconda: Fasi del lavoro in classe
FASI DI LAVORO
classe prima
AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
FASE 1
Il docente crea un ambiente accogliente
attraverso dialogo, attività di socializzazione,
stimola la conoscenza reciproca all'interno
della classe, con alunni delle altre classi, e con
le diverse componenti della scuola
Guida la riflessione a proposito del fatto che
le buone relazioni sono funzionali alla
costruzione di “altro”
Viene accolto da parte degli alunni
delle classi seconde e/o terze per la
conoscenza degli spazi e delle regole di
essenziali (comportamenti, uso degli
strumenti, raccolta differenziata,
spegnimento luci, ordine nei corridoi,
rispetto del cibo in mensa, ecc.)
FASE 2 Presenta gli aspetti che caratterizzano un
testo informativo (linguaggio, struttura,
emittente, destinatario)
Propone l'analisi di un testo regolativo
relativo ad un gioco di squadra
Organizza il gioco stesso in uno spazio interno
Analizzano con l'insegnante il testo
regolativo proposto suddividendolo in
parti e riportando sul quaderno le
osservazioni
Partecipano al gioco e alla sua
o esterno alla scuola
Guida la riflessione conclusiva sui risultati del
gioco, sulla correttezza dei giocatori, sulle
eventuali difficoltà nel relazionarsi.
Sintetizza gli interventi alla lavagna
Attraverso un brainstorming, allarga la
riflessione sulle caratteristiche che portano a
buon fine un gioco di squadra (rispetto delle
regole, relazione, ascolto, senso
d'appartenenza alla squadra, ecc.)
organizzazione
Partecipano alla discussione seguendo
l'ordine dell'alzata di mano dopo aver
ottenuto la parola
Interviene in ordine d'alzata di mano e
prende nota sul quaderno delle
osservazioni dei compagni
FASE 3 Propone in classe la lettura dei regolamenti in
uso nei vari spazi della scuola (laboratori
informatica, artistica, spogliatoi, palestra,
ecc.).
Guida in classe la riflessione su cosa
avverrebbe se i vari regolamenti non
venissero rispettati (in sintesi:non si
raggiungerebbe l'obiettivo che il gruppo si
pone).
Con i compagni compila le tabelle
proposte dal libro di
Raffaele Mantegazza, Sana e robusta
Costituzione, ed. la meridiana (tab. 5 di
p.63)
Altri spunti possibili:
G. Colombo e Marina Morpurgo “Le
Regole raccontate ai bambini”
Achille Serra “La legalità spiegata ai
ragazzi”
FASE 4 Guida l'elaborazione senso d'appartenenza al
gruppo classe a all'istituto in generale:
- propone alla classe attività di gruppo e laboratoriali monitorando lo sviluppo del lavoro in itinere
- organizza incontri con genitori e alunni di altre classi per l'esposizione dei risultati del lavoro svolto dalla classe
- organizza laboratori in collaborazione con insegnanti degli altri ordini di scuola appartenenti all'ICS
Presenta (con periodicità a scelta) ai
genitori o ai compagni delle altre classi
parallele, i risultati del percorso
annuale (ricerche, laboratori) svolto
con i compagni
- accompagna i compagni più piccoli
dell'ICS (primaria- infanzia) in lavori di
gruppo o attività laboratoriali in qualità
di tutor
FASE 5 Distribuisce incarichi di comune utilità
all'interno della classe (riordino materiale,
distribuzione fotocopie, spegnimento luci
nell'uscire dalla classe, ecc.)
Portano avanti puntualmente e
responsabilmente gli incarichi ricevuti
FASE 6 Propone la lettura di alcuni articoli della
Dichiarazione dei diritti dell'infanzia e li
commenta invitando anche a riflettere
sull'importanza delle norme scritte)
Propone la lettura degli articoli dello Statuto
delle studentesse e degli studenti della scuola
secondaria (Vita della comunità scolastica,
Diritti, Doveri)
Propone la lettura di alcuni punti tratti dal
Codice deontologico dell'insegnante (per ciò
che riguarda il rapporto con gli alunni)
Illustra attraverso disegni, testi o
attività di ricerca gli articoli letti
FASI DI LAVORO
classe seconda
AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
FASE 1 L'insegnante illustra quali sono i meccanismi
che regolano la democrazia i compiti e le
responsabilità dei rappresentanti e degli
elettori (dialogare nel rispetto degli altri,
proporre azioni, esprimere con chiarezza le
idee, collaborare).
Presenta il testo espositivo: il verbale e le sue
caratteristiche
Propone l'elezione dei rappresentanti di
classe, con relativa presentazione di
programma personale,
Guida la verifica dei risultati ottenuti alla fine
dell'anno
Gli alunni che propongono la
candidatura devono presentare ai
compagni elettori un programma con
le azioni che ritengono fondamentali
per la classe e la scuola.
Gli alunni predispongono delle schede
elettorali e si accordano sulle modalità
della votazione
FASE 2 L'insegnante di Cittadinanza della scuola, o
altro delegato al compito, riceve una richiesta
I rappresentanti di classe si riuniscono
per prendere decisioni insieme alla
formale di assemblea (che riporta data,
ordine del giorno ed è firmata) da parte dei
rappresentanti di classe
componente insegnanti
(es.abbellimento spazi).
Viene scelto un moderatore e un
segretario per la verbalizzazione
FASE 3 Distribuisce incarichi di comune utilità per la
classe e l'istituto (rapporti esterni con il
personale ATA, controllo materiale dei
laboratori, tutor compagni in difficoltà nei
movimenti, ecc.)
Porta a termine l'incarico
puntualmente e responsabilmente
FASE 4 Legge e commenta e guida la riflessione a
proposito dei principi fondamentali della
Costituzione italiana.(art. 1-12)
Guida gli alunni a decodificare il testo
trasponendolo in un linguaggio comune e
conosciuto
Scrivono sul quaderno il risultato della
trasposizione in un linguaggio
semplificato
FASE 5 Organizza incontri con esperti per
approfondire i temi affrontati in classe
Prepara insieme ai compagni domande
da porre agli esperti in base ai dubbi,
alle curiosità e all'interesse emersi
durante gli incontri
FASE 6 L'insegnante propone agli alunni la stesura
delle regole base della vita scolastica
attraverso i seguenti punti:
9. impegni di studio: materiale, svolgimento compiti, ecc…
10. rapporti con i compagni: linguaggio, atteggiamenti, ecc…
11. rapporti con gli insegnanti: linguaggio, atteggiamenti, ecc…
12. rispetto dell’ambiente: cura delle attrezzature scolastiche, …….
13. sanzioni: richiami verbali, note, ecc…
La classe si suddivide in 5 gruppi, in
base ai punti proposti per la riflessione
Il portavoce del gruppo espone al
termine il risultato della riflessione
Alla fine della stesura, il documento,
condiviso e sottoscritto da tutti i
componenti della classe, verrà esposto
in classe.
FASI DI LAVORO
classe terza
AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
FASE 1 Propone l'analisi del testo argomentativo e la
sua struttura, soprattutto in vista
Analizza i testi proposti dall'insegnante
sottolineandone le diverse parti e
dell'esposizione orale di opinioni personali ricavandone la struttura generale
FASE 2 Propone l'elezione dei rappresentanti di
classe con programma argomentato
Guida la verifica dei risultati alla fine
dell'anno
Gli alunni che propongono la
candidatura devono presentare ai
compagni elettori un programma con
le azioni che ritengono fondamentali
per la classe e la scuola
FASE 3 L'insegnate di Cittadinanza riceve la richiesta
formale di assemblea (che riporta data,
ordine del giorno ed è firmata) da parte dei
rappresentanti di classe
Indice e partecipa a riunioni periodiche
con i rappresentanti per: a) proporre
attività autogestite (es. torneo a
squadre, mercatino libri di testo a fine
anno); b) fare emergere situazioni
problematiche e proporre soluzioni in
cui la componente studentesca abbia
un ruolo effettivo.
Redige il verbale al termine delle
riunioni
FASE 4 Il coordinatore della classe riceve la richiesta
di assemblea (che riporta data, ordine del
giorno ed è firmata) da parte degli alunni
della classe.
Indice e partecipa ad assemblee di
classe a scadenza periodica (luogo
fisso per l'incontro, possibilmente
“altro” rispetto all'aula quotidiana)
FASE 5 Propone una riflessione sui valori che legano i
Paesi aderenti all'Unione Europea e sui diritti-
doveri legati alla cittadinanza europea
Prende appunti sul quaderno
autonomamente
FASE 6 Invita gli incaricati dell'Uff. Regionale Europe
Direct perchè approfondiscano gli argomenti
trattati
Gli alunni preparano insieme delle
domande da porre agli esperti
FASE 7 Propone azioni di volontariato:
- Banco alimentare, raccolta fondi attraverso
la vendita di oggetti prodotti in laboratorio
Partecipa a laboratori organizzati dalla
scuola
Decide a quale associazione/ente
devolvere il ricavato dei laboratori
FASE 8 Propone la scrittura di relazioni inerenti alle
esperienze vissute legate alla cittadinanza
attiva (attività- riflessioni e soluzioni prodotte
per risolvere problematiche)
Elabora testi di diversa tipologia
(articoli, interviste, testi argomentativi,
relazioni)
Scatta foto durante la partecipazione
agli eventi o in momenti giudicati
Guida la stesura di articoli da inserire nel
giornalino della scuola o nel sito dell'Istituto
significativi per la cittadinanza attiva
Gruppo 4 – Biennio scuola secondaria
Il gruppo lavora concentrandosi sul seguenti ambiti di scolarizzazione (barrare la casella corrispondente):
Gruppo 1 - classi II/III sc.primaria
Gruppo 3 - Triennio sec. I grado
Gruppo 5 – Triennio sec II grado
Gruppo 2 - classi IV e V sc. primaria
× Gruppo 4 - Biennio sec. II grado
Parte Prima: Descrizione generale:
Area di lavoro: CITTADINANZA E/A SCUOLA
TITOLO DEL PROGETTO: A SCUOLA DI CITTADINANZA: CITTADINANZA A SCUOLA
CONDIVISIONE E RINEGOZIAZIONE DEL REGOLAMENTO DI ISTITUTO, CARTA DEI SERIVIZI, PATTO DI
CORRESPONSABILITA’; LETTURA E COMMENTO DELLO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI; DIRITTI E
DOVERI CON RIFERIMENTO AGLI ORGANI COLLEGIALI E ALLE ATTIVITA’ DI PARTECIPAZIONE; LA COSTITUZIONE
COME MAPPA VALORIALE DELLA CITTADINANZA.
OBIETTIVO DI COMPETENZA
(Descrizione del’obiettivo da perseguire in termini di competenza relativa all’oggetto tematico del progetto,
indicando anche le relazioni con le 8 Keys Competences – skills for life):
REALIZZARE UN MODELLO DI SCUOLA VOLTO A FAVORIRE IL PIENO SVILUPPO DELLA PERSONA UMANA E LA
FORMAZIONE DI UN CITTADINO CONSAPEVOLE E RESPONSABILE .
Competenze chiave di cittadinanza di riferimento:
- IMPARARE AD IMPARARE
- COLLABORARE E PARTECIPARE
- AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE
Indicatori per gli Obiettivi di Apprendimento
PREREQUISITI PROFILO IN USCITA
CONOSCERE E COMPRENDERE (1)
Conoscenza delle regole della discussione ordinata e costruttiva Conoscenza dello status quo (l’esistente) della scuola
Al termine del primo biennio, lo studente: - conosce i principali documenti che
regolano la vita scolastica; - è consapevole dei diritti e dei
doveri della convivenza civile e della partecipazione democratica;
- conosce e comprende i principi fondamentali della Costituzione
RELAZIONARSI E PARTECIPARE (2)
Saper comunicare in modo chiaro e semplice Saper formulare delle proposte di regole condivise Partecipare in maniera ordinata rispettando tempi di intervento e turni parola e adottando un linguaggio consono
- Rispetta e mette in pratica norme condivise
- Partecipa attivamente alle attività e alle iniziative promosse dall’Istituto
- Sa dibattere correttamente rispettando le opinioni altrui ed è disponibile al confronto e a cambiare il proprio punto di vista
DECIDERE E AGIRE (3)
Rispettare le opinioni altrui e le decisioni frutto di una condivisione
- Rispetta le decisioni della
maggioranza e la diversità delle opinioni della minoranza
- Rispetta persone, ruoli e cose - Ricerca soluzioni condivise per
l’interesse comune - Agisce consapevolmente e
responsabilmente
NB: I profili in uscita dei singoli gruppi di lavoro debbono collimare per costituire i prerequisiti del gruppo di lavoro del livello successivo (es: il profilo in uscita della primari deve corrispondere ai profili in ingresso della secondaria di primo grado) delineando gli obiettivi di apprendimento:
Parte seconda: Fasi del lavoro in classe:
FASI DI LAVORO AZIONI DEL DOCENTE AZIONI DELLO STUDENTE
FASE 1
Introduce e legge con i ragazzi i diversi
documenti e il senso della “regola”
Lettura dei seguenti documenti: 1. Carta dei servizi 2. Regolamento di ISTITUTO 3. Statuto delle studentesse e degli studenti 4. Lettura dei principi fondamentali e di alcuni articoli rilevanti della Costituzione
Conosce e comprende il senso, il contenuto
e il valore dei diversi documenti
FASE 2
Promuove e segue l’organizzazione della
elezione dei rappresentanti e l’apertura del
tavolo da lavoro
Favorire strategie collaborative nella didattica
( apprendimento cooperativo: EAS)
Elezione dei delegati nei diversi organi
collegiali
Apertura di un tavolo di lavoro per la
discussione e la negoziazione di alcune
specifiche regole
Partecipazione attiva all’apprendimento
(lavoro di gruppo…)
FASE 3
Accompagna e sostiene le diverse iniziative e
proposte
Favorisce la possibilità di autogestione di
ambienti scolastici
Produce un blog/piattaforma on line degli
studenti per le diverse iniziative, proposte,
criticità
Partecipa attivamente all’organizzazione e
alla gestione delle diverse attività
(es..assemblee, openday, iniziative culturali,
sportive, attività di volontariato, auto aiuto)
Sa utilizzare ambienti scolastici in modo
autonomo
Note:
(1) Come chiaramente delineato da Morin, «il metodo della complessità ci richiede di pensare senza mai chiudere i concetti, di spezzare le sfere chiuse, di ristabilire le articolazioni fra ciò che è disgiunto, di sforzarci di comprendere la multidimensionalità, di pensare con la singolarità, con la località, con la temporalità, di non dimenticare mai le totalità integratrici». All’interno di questa prospettiva, i saperi disciplinari, settoriali, specifici, assumono l’importante ruolo di elementi fattuali in grado di sostenere il soggetto nella relazione con gli altri, relazione mediata dal contesto in cui essi sono inseriti. Tali elementi, poi, vanno assunti in una logica scientifica aperta, dialogante, pronta a cercare domande e ad elaborare percorsi di ricerca, piuttosto che dedita a sistemare definitivamente il quadro delle conoscenze assodate. La critica epistemologica ci porta così ad avvicinarci ad una scienza che appare più la narrazione di una storia che l’ambito di un discorso certo e vero, inconfutabile e immutabile, una scienza che fa i conti con i valori, le ideologie e i progetti sociali come elementi determinanti del suo discorso
(2) Educare a “sentire” la cittadinanza significa coinvolgere e sollecitare la sensibilità e la sensorialità, a partire dalla dimensione
corporea, per giungere al giudizio di valore affettivo ed estetico, superando logiche formative centrate esclusivamente sulla razionalità, ma aprendosi a forme di ampia e profonda comprensione. Operando tale coinvolgimento della dimensione emotiva dell’esperienza umana, l’educazione è in grado di promuovere un atteggiamento più positivo nei confronti dell’esistenza stessa e delle possibilità che essa offre, mediante quello che Mortari definisce «un riorientamento radicale della postura affettiva», ovvero un capovolgimento delle modalità inautentiche di pensarsi, progettarsi, agire.
(3) Il monito di Jonas è particolarmente toccante: « Agisci in modo che le tue azioni siano compatibili con la permanenza di
un’autentica vita umana sulla terra». Quasi tutti gli studi che mettono a confronto l’autostima degli studenti che partecipano a interazioni cooperative e tradizionali mostrano risultati significativi a favore degli studenti delle classi cooperative. Tale risultato è probabilmente da mettere in correlazione alle migliori relazioni con i compagni e all’incentivo ad autovalutare il proprio lavoro con gli altri. Gli alunni di classi cooperative interiorizzano un senso di controllo in contrasto con quelli delle classi tradizionali, che si sentono più controllati esternamente. Anche il piacere di stare in classe e l’apprezzamento del clima scolastico sono più alti in gruppi cooperativi. L’abilità ad assumere un ruolo cognitivo e affettivo è particolarmente stimolata dalla cooperazione e genera personalità dal profilo morale più alto. La sperimentazione di situazioni in cui è necessaria la comunicazione bilaterale e multilaterale accresce il senso generale di interdipendenza tra gli studenti e conduce ad una maggiore produttività e compattezza del gruppo.