PROGETTO DI AUTO MUTUO AIUTO PER IL CONGO (A.M.A. … · Anche la stessa etimologia della parola,...
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Corso di Laurea triennale in Studi Internazionali
PROGETTO DI AUTO MUTUO AIUTO PER IL CONGO (A.M.A. CONGO)
LA COOPERAZIONE DAL LOCALE PER IL LOCALE
“I giusti esistono anche qui, e anche se non sanno di essere in molti, forse un giorno la consapevolezza sarà tale da renderli capaci
di costruire un paese migliore.”(Le nebbie del Congo)
Bertocchi FabioGirotto Giulia
Mazzi Sara
Anno Accademico 2013/2014
Indice analitico
1. Introduzione
2. Contesto e area di intervento
3. Settore di intervento
4. Obiettivi di intervento
5. Partnership locale
6. Enti coinvolti
7. Strategia di intervento
8. Risultati attesi
9. Analisi dei rischi
10. Conclusione
1. INTRODUZIONE
I. Perchè Auto Mutuo Aiuto per il Congo (A.M.A. CONGO)?
La nostra visione di Auto Mutuo Aiuto fonda le proprie radici sull'azione partecipata delle
persone, le quali riconoscendo un contesto da valorizzare e quindi potenziare si attivano
insieme come collettività. In questo sistema ogni persona ha la possibilità di mettere a
disposizione la propria storia, la propria esperienza, le proprie conoscenze e risorse e nello
stesso tempo di poter beneficiare di quelle altrui in un rapporto paritario. L’Auto Mutuo
Aiuto confida sulla volontà delle persone di giocare un ruolo attivo, consapevole,
responsabile nella costruzione del benessere del singolo e della collettività, mobilitandosi
come attore unitario.
Anche la stessa etimologia della parola, evidenzia questo principio: mentre il termine 'auto
aiuto', in inglese 'self-help', indica un'esperienza individuale di aiutare se stessi, il termine
Auto Mutuo Aiuto esprime l'idea più ampia della mutualità e dello scambio reciproco.
L'espressione in linea con questo principio è “aiutando gli altri è un po’ aiutare se stessi”,
secondo cui la condivisione di un patrimonio umano e sociale oltre a beneficiare la
collettività, arricchisce anche il singolo individuo.
Contestualizzando il principio di Auto Mutuo Aiuto in Congo, proponiamo una stretta
collaborazione tra la zona periferica e la città, in cui le parti sociali provengono dallo stesso
Paese. Questo permette di creare una maggiore sinergia tra i diversi attori coinvolti, i quali
appartenendo alla stessa comunità, possono agire negli interessi di quest'ultima. Si delinea
così una cooperazione dal locale per il locale.
II. Quali sono le motivazioni che ci spingono ad interessarci del Congo?
Il Congo registra il tasso di scolarizzazione primaria più elevato dell'Africa subsahariana.
Nonostante questo dato, il Paese presenta forti deficit riguardo le strutture scolastiche
superiori e universitarie, aumentando l'analfabetizzazione dei saperi tecnici e linguistico-
letterari. Uno degli effetti tangibili di questa carenza, è la mancanza di una adeguata
formazione tecnico-professionale che incide negativamente sull'indice di crescita del Congo.
Questa considerazione ci ha fatto riflettere sull'importanza dell'istruzione dei ragazzi in età
scolastica e del fatto che “la formazione di una classe media di tecnici è una misura di
salvaguardia della tenuta democratica di un Paese, sia sul piano politico che economico”1.
Un efficiente sistema educativo che assicuri una forza lavoro competente, è in grado non
soltanto di rispondere alle richieste di manodopera specializzata del mercato industriale
interno, ma anche di quello estero.
III. Una breve panoramica del nostro progetto
Il punto di partenza del nostro elaborato è l'analisi del contesto geografico-sociale e del
settore di intervento, che permettono di individuare le principali coordinate necessarie ad
un'indagine ragionata e motivata.
In un secondo momento esaminiamo la partnership e gli enti coinvolti nella strategia di
intervento così delineata, nella quale prevediamo un sistema di finanziamento che sappia
aggirare la tendenza in tali contesti in cui “i fondi raccolti nel Paese, ma soprattutto
all'estero, per opere caritative e sociali, vengono non poche volte privatizzati, per cui le
ricadute a beneficio della gente, degli indigenti, dei malati ecc.. ritardano”2. Il punto di forza
di tale meccanismo è infatti l'andamento circolare della gestione del finanziamento, in cui le
risorse finanziarie vengono amministrate e distribuite dall'Ong locale che opera da colonna
portante.
Infine presentiamo i risultati che ci prefiguriamo da questo progetto nella consapevolezza
dei possibili rischi che possono incidere negativamente sulla sua efficacia.
2. CONTESTO E AREA DI INTERVENTO
Il paese sul quale si basa il nostro progetto è la Repubblica del Congo, situata al Centro del
continente africano, a ovest della Repubblica Democratica del Congo, a est del Gabon, a sud del
1 A. Ferrari, L. Orioli, Le nebbie del Congo, Bologna, EMI, 2011, p. 150.2 Ibidem, p. 132.
Camerun e della Repubblica Centro Africana. Brazzaville, la sua capitale, si trova sulla riva destra
del fiume Congo e di fronte a Kinshasa, la capitale della Repubblica Democratica del Congo. La sua
superficie è di 342.000 km², per una popolazione di circa 4.012.809 abitanti (nel 2009) in
maggioranza formata da giovani con una alfabetizzazione dell’80%. Il paese è ricco di innumerevoli
risorse tra cui il petrolio, legno, potassio, calcio, fosfati, stagno, oro, diamanti, ferro. La Repubblica
del Congo è dal 1992 una repubblica presidenziale; l’attuale Presidente è Denis Sassou-Nguesso in
carica continuativamente dal 1997. Dal 1992 si sono verificate tre guerre civili che hanno
esasperato la situazione già critica dagli anni precedenti (1993, 1997, 1998/1999). Pur essendo uno
dei maggiori Paesi del continente africano produttori ed esportatori di petrolio, gli indicatori
economici rimangono spesso in negativo. Il tasso di povertà registrato è del 70%; la speranza di vita
è arretrata a 41 anni a causa dell'AIDS, ma anche di malattie curabili come la malaria e il colera3.
Una delle conseguenze più visibili nella realtà congolese è il costante aumento dei bambini di
strada, a causa dei divorzi e dei decessi dei genitori durante le guerre4.
La realtà del Congo si caratterizza di una accentuata disparità tra i centri urbani e la periferia,
quest'ultima relegata ai margini della società civile. Un effetto tangibile è la forte tendenza dei
bambini e ragazzi a interrompere gli studi della scuola primaria senza acquisire quelle abilità
manuali che gli permetterebbero di svolgere un lavoro concreto. Al contrario, i centri urbani si
distinguono per servizi scolastici che riescono a garantire una più adeguata scolarizzazione e un
futuro lavorativo. Da qui un duplice effetto. Da una parte i centri rurali vengono condannati ad una
stagnazione umana e occupazionale, dall'altra le città monopolizzano le uniche opportunità di
sviluppo.
3 J. V. Ngoubangoyi, L'orfano d'oro, in Volontari per lo Sviluppo, 2007/01, pp. 17-19.4 A. Mianzoukouta, Ricco... di contraddizioni, in Nigrizia, 2007/04, pp. 16-17
3. SETTORE DI INTERVENTO
Il sistema educativo in Congo prevede la suddivisione in scuola primaria, scuola secondaria e
scuola terziaria ossia l'Università. La scuola primaria inizia all'età di 6 anni e termina all'età di 12,
dopo aver completato i tre gradi didattici definiti in preparatorio, elementare e medio. A conclusione
di quest'ultimo, i ragazzi per accedere alla scuola secondaria devono superare un esame di
passaggio. La scuola secondaria prevede due livelli: il College della durata di 4 anni in cui si riceve
una preparazione generale e il Liceo della durata di 3 anni. Per quest'ultimo i ragazzi devono
scegliere in indirizzo più specifico e settoriale tra l'indirizzo agrario, quello tecnico e il general
lycée. Infine l'Università, la scuola terziaria, propone i seguenti dipartimenti: Christian Polytechnic
& Professional Institute of Arts, Institute of Business & Economic Development, Mondongo Higher
Institute of Agricultural Sciences e Marien Ngouabi University.
Riteniamo il settore educativo fondamentale per la crescita di un Paese e in special modo nel caso
del Congo, in quanto secondo i dati statistici raccolti dalla banca dati dell'agenzia Onu Unesco5 la
popolazione totale congolese è costituita per il 42% da ragazzi sotto i 14 anni e quindi in età da
scuola. Questo dato evidenzia ulteriormente l'importanza di intervenire in tale settore: attraverso un
efficiente sistema educativo è infatti possibile formare e potenziare il capitale umano già presente
nel territorio in cui si opera. Il rischio concreto è quello di generare masse di inattivi che
rappresentano un mancato sviluppo economico e sociale per il Paese.
5 www.unesco.org
A fronte di questo, seppur il problema rimanga sempre presente, dai dati è possibile notare come il
numero di ragazzi che non frequentano le scuole sia progressivamente diminuito passando per
esempio da più di 250 mila ragazzi nel 2005 a 77 mila nel 2010.
Un altro elemento evidenziato dalla banca dati dell'Unesco è il forte aumento negli anni della
percentuale di studenti iscritti al primo anno della scuola primaria unitamente all'incremento
moderato della percentuale di studenti che passano dalla scuola primaria alla scuola secondaria.
4. OBIETTIVI DI INTERVENTO
Dati i presupposti del settore di intervento, l'obiettivo generale è il potenziamento del Sistema
Scolastico del Congo funzionale a concedere maggiori opportunità a quella fascia di popolazione in
età scolastica.
L'obiettivo specifico di intervento è di fornire incentivi agli studenti della scuola primaria affinchè
terminino il percorso scolastico già avviato e in seguito proseguino gli studi della scuola secondaria.
5. PARTNERSHIP LOCALE
La partnership locale del nostro progetto prevede 3 attori principali: Ong locale, famiglie affidatarie
e Istituto Scolastico.
• L'Ong che consideriamo è una organizzazione presente sul territorio congolese già da diversi
anni, con una struttura definita e stabile e la cui membership è formata da un buon numero
di personale. Riteniamo fondamentale che questa Ong sia conosciuta e radicata nella
comunità in cui opera e che rappresenti un punto di riferimento locale. Il tipo di Ong che
non riteniamo adatto per la nostra strategia di intervento è una Ong locale di facciata, che
riproduce i meccanismi viziosi dell'èlite politica a danno dei reali interessi della
popolazione. Il rischio è che i finanziamenti vengano monopolizzati dall'élite locale e/o
vengono usati per rafforzare relazioni perverse di clientelismo (il cosiddetto fenomeno di
“élite capture”). L'Ong locale ha infatti come obiettivo primario il rafforzamento della
società civile, i legami del tessuto sociale e lo sviluppo sano e trasparente del proprio Paese.
Per queste sue peculiarità, l'Ong a cui facciamo riferimento, ha sviluppato intorno a sé
un'importante rete sociale che permette alla famiglie di incontrarsi periodicamente e di
scambiarsi vicendevolmente le esperienze. Possiamo per questo pensare ad una serie di
incontri in cui sia possibile affrontare tematiche concernenti la formazione sociale ed umana
dei ragazzi in affido, accompagnati da personale dell'Ong. Questi incontri sono funzionali ad
aumentare il collante sociale tra le famiglie e ad avere un riscontro dell'andamento del
sistema di affidamento locale.
Una delle attività dell'Ong è la selezione sia dei ragazzi adatti all'affidamento sia delle
famiglie affidatarie che accoglieranno il ragazzo. In particolare i criteri attraverso i quali la
Ong opera la selezione sono nel primo caso parametri meritocratici che sappiano valutare il
percorso scolastico dei ragazzi; nel secondo caso l'Ong valuta l'effettiva possibilità
economica e non della famiglia unita alla loro dimensione umana e valoriale. In questo
modo funge da doppio filtro a garanzia dell'onestà di tutti gli attori coinvolti.
Inoltre l'Ong si occupa della gestione dei finanziamenti provenienti dall'Unione Europea
convertendoli in buoni sconto per la spesa alimentare con fornitori convenzionati oppure in
agevolazioni nell'acquisto di testi e materiale scolastico.
Infine l'Ong gestisce il ricavato dalla vendita dei manufatti prodotti dai ragazzi durante
l'attività nei laboratori garantendo un autofinanziamento del sistema e una trasparenza
nell'amministrazione dei bilanci.
• Le famiglie a cui noi facciamo riferimento per l'affidamento locale sono integrate nella
comunità e grazie ad essa possono entrare a far parte della rete sociale dell'Ong. In
particolare le future famiglie affidatarie devono dimostrarsi aderenti a valori umani e sociali
condivisi dall'Ong stessa, con reali capacità di occuparsi dell'arrivo di un nuovo “figlio” in
famiglia, della sua integrazione e con una situazione economica stabile e sufficiente a
garantire le necessità del ragazzo. L'accettazione da parte di tutti i membri della famiglia è
facilitata dalla pratica ricorrente di accogliere in casa bambini e ragazzi rimasti orfani o
abbandonati.
• L'Istituto Scolastico deve essere capace di inserirsi e di funzionare all'interno di questo
progetto, deve dimostrarsi determinato e fiducioso rispetto all'idea e agli obiettivi attesi del
progetto stesso. E' una scuola secondaria che data la suddivisione in tre indirizzi di settore,
ossia l'indirizzo agrario, tecnico e general lycée, offre la possibilità di svolgere laboratori
manuali all'interno di strutture apposite. Partendo da questo presupposto, nel nostro progetto
ipotizziamo lo svolgimento di alcune attività pomeridiane in questi laboratori, ad esempio
l'attività di agricoltura per l'indirizzo agrario, l'attività di falegnameria per l'indirizzo tecnico
e le attività di sartoria e parrucchiera per il general lycée.
6. ENTI COINVOLTI
L'ente che inizialmente si occupa dell'erogazione dei finanziamenti è l'Unione Europea, che prevede
al suo interno piani di sviluppo per l'educazione scolastica e per l'uguaglianza di genere, come il
programma “Investing in people” portato avanti dalla Commissione Europea6.
In un secondo momento prevediamo che lo Stato del Congo, in particolare il Ministero
dell'Educazione, subentri alla figura e all'azione dell'Ue. Questo passaggio risponde alla nostra
esigenza di consolidare un processo di sviluppo dal locale per il locale in un rapporto di parità e di
auto mutuo aiuto.
7. STRATEGIA DI INTERVENTO
La nostra strategia di intervento prevede innanzitutto la presenza stabile dell'Ong locale nel
villaggio di provenienza dei ragazzi, la quale si occupa della valutazione del percorso scolastico e
umano di quest'ultimi. In questo modo i ragazzi vengono selezionati attraverso un sistema
meritocratico che premia coloro che mostrano un atteggiamento e una predisposizione a voler
continuare gli studi e che fino a quel momento hanno raggiunto gli obiettivi scolastici con risultati
più che sufficienti.
Allo stesso modo in funzione della costante interazione tra l'Ong locale e le famiglie della città,
vengono valutate quelle famiglie che hanno i requisiti economici e valoriali per diventare future
famiglie affidatarie. Pertanto l'Ong locale riveste un ruolo fondamentale nella nostra strategia di
intervento: essa permette il corretto funzionamento del sistema di affidamento locale, garantendo la
trasparenza e la correttezza della gestione dei fondi e delle relazioni tra tutti gli attori coinvolti.
In quest'ottica, compito dell'Ong stessa è creare e consolidare una collaborazione con l'Istituto della
Scuola Secondaria che permetta l'inserimento e l'integrazione dei ragazzi nella struttura scolastica
stessa. Inoltre per sostenere i costi della propria attività come Ong e i costi del mantenimento dei
ragazzi in ambito scolastico e famigliare, si prevedono delle convenzioni che facilitino ed
incentivino le famiglie affidatarie. Queste potrebbero essere dei buoni sconto per la spesa
alimentare con fornitori convenzionati oppure agevolazioni nell'acquisto di testi e materiale
6 http://ec.europa.eu/europeaid/what/education/index_en.htm
scolastico.
In questa nostra strategia di intervento crediamo sia fondamentale che in un primo momento
l'Unione Europea supporti il lavoro della Ong locale. Intendiamo questo sostegno sia in termini
economici attraverso l'erogazione di finanziamenti sia attraverso l'invio di personale qualificato che
valuti il buon andamento del progetto e collabori attivamente come semplice supporto tecnico,
lasciando la responsabilità all'Ong locale. Ad esempio, uno dei piani previsti dall'Unione Europea è
il programma “Investing in people” portato avanti dalla Commissione Europea per lo sviluppo nel
settore dell'educazione scolastica e dell'uguaglianza di genere. In un secondo momento prevediamo
che il ruolo e l'azione dell'Ue venga gradualmente sostituito dalla presenza delle autorità statali
(Ministero dell'Educazione) che così si inseriscono in modo definitivo all'interno di un processo a
lungo termine già funzionante. Così facendo lo Stato diviene un attore di prima linea in questo
circuito di collaborazione con le altre parti sociali, potenziando questa forte sinergia che parte dal
locale per il locale stesso. Al contrario di come spesso accade in questi contesti poveri nei quali i
servizi pubblici come l'istruzione vengono per primi sacrificati, le autorità statali attraverso questo
nuovo meccanismo diventano co-responsabili nel miglioramento del sistema scolastico e soprattutto
prendono coscienza delle dinamiche concrete degli strati più bassi della popolazione che spesso
vengono abbandonati alle loro realtà quotidiane.
Per garantire l'acquisizione di reali competenze lavorative e per creare nei ragazzi un senso di
responsabilità, abbiamo previsto la loro frequenza durante il doposcuola (dopo aver frequentato
ogni mattina le lezioni) a dei laboratori già presenti negli istituti scolastici in cui possano sviluppare
le proprie capacità personali, acquisendo le basi per un futuro lavorativo. Ad ogni indirizzo
scolastico il nostro intervento affianca una serie di attività attinenti al corso scelto. Troviamo così
per esempio l'attività di agricoltura per l'indirizzo agrario, l'attività di falegnameria per l'indirizzo
tecnico e le attività di sartoria e parrucchiera per il general lycée. Durante questi laboratori vengono
prodotti manufatti e vengono offerti dei servizi a prezzi più convenienti (per esempio il servizio di
parrucchiera) il cui ricavato contribuisce al finanziamento del progetto stesso. E' interesse dei
docenti garantire la buona riuscita di questi laboratori in quanto grazie al loro contributo attivo
l'Ong locale sarà incentivata a destinare i ragazzi a quell'istituto scolastico. Allo stesso modo è
anche interesse dei ragazzi partecipare a questi laboratori garantendosi così di continuare il percorso
scolastico-lavorativo già avviato. Questo rappresenta secondo noi il punto di forza di tutto
l'intervento, in quanto permette lo sviluppo continuo di un processo circolare che passa dall'Ong ai
ragazzi e grazie ai loro lavori torna nuovamente all'Ong.
Questa strategia di intervento si basa su un corretto equilibrio tra città e periferia e per questo è
importante che i ragazzi tornino durante le vacanze scolastiche nei loro villaggi di provenienza. Il
rischio infatti è che il baricentro del sistema si sposti completamente verso la città, isolando
ulteriormente la zona periferica. Questo permette sia di mantenere il legame fondamentale con la
famiglia di origine, dato che parliamo di affidamento, sia di essere testimoni di un circolo virtuoso
funzionante. Grazie alla loro presenza nei villaggi, anche i bambini frequentanti la scuola primaria
sono incentivati a concludere il percorso scolastico per poter un domani accedere allo stesso
servizio.
8. RISULTATI ATTESI
Possiamo distinguere i risultati attesi dal progetto di Auto Mutuo Aiuto (A.M.A. Congo) nel breve e
nel lungo periodo.
Nel breve periodo:
• i ragazzi imparano l'importanza di avere un'istruzione e che questa sia adeguata e paritaria;
• questo sistema formativo permette ad ogni ragazzo di sviluppare quelle capacità innate di
cui non è consapevole, di approfondirle e di metterle in pratica avendo a disposizione gli
strumenti necessari a tale scopo;
• attraverso le attività dei laboratori i ragazzi hanno un primo e basilare approccio al mondo
lavorativo unito alla familiarizzazione delle forze in gioco nel mercato del lavoro.
Nel lungo periodo:
• i ragazzi completano il corso di studi acquisendo le capacità e le conoscenze pratiche per
inserirsi nel mondo del lavoro ed eventualmente per avviare un'attività propria;
• i ragazzi grazie al proprio lavoro garantiscono alle loro famiglie e a se stessi un futuro.
Anche nel caso decidessero di cercare lavoro all'estero potrebbero presentare un documento
che attesti le loro competenze avendo seguito un regolare percorso scolastico;
• se i ragazzi decidessero di intraprendere una carriera politica in Congo, avrebbero un
background tale da renderli più sensibili alle questioni delle fasce più disagiate della
popolazione e che gli permettano di intervenire con successo;
• il Paese godrebbe di una crescita sia sociale che economica basata sul proprio capitale
umano. Tale crescita investirebbe le città come le periferie solitamente lasciate ai margini
del processo di sviluppo economico e non solo.
• i bambini/ragazzi rimasti inizialmente nei villaggi si persuadono delle molteplici opportunità
che questo progetto comporta e si adoperano per garantirsi un simile futuro;
• le famiglie affidatarie che prima non erano a conoscenza delle problematiche della periferia,
ora sono anch'esse parti attive nel processo di inclusione dei villaggi nella realtà nazionale;
• si consolida un sentimento di appartenenza nazionale che coinvolge tutta la società
superando i confini fisici (dei quartieri e dei villaggi) e mentali.
9. ANALISI DEI RISCHI
I principali rischi legati alla nostra strategia di intervento riguardano l'Ong locale, l'Istituto
Scolastico e lo Stato del Congo.
Se l'Ong locale si rivela inefficiente, le conseguenze possono essere:
• le famiglie di origine dei ragazzi corrompono, attraverso denaro oppure promesse di favori,
il meccanismo di selezione dell'Ong per assicurare la scelta del proprio figlio;
• le famiglie affidatarie non vengono selezionate in modo compatibile con i valori e lo spirito
dell'iniziativa, generando così un meccanismo distorto che non garantisce il bene del
ragazzo;
• le famiglie affidatarie non essendo monitorate costantemente dall'Ong, possono una volta
affidategli il ragazzo, non agire per il suo reale bene, ma sfruttare gli incentivi previsti.
Se i docenti dell'Istituto Scolastico non controllano la frequenza dei ragazzi alle lezioni e ai
laboratori pomeridiani:
• le famiglie affidatarie non si possono assicurare della presenza del ragazzo a scuola;
• l'Ong non riceve il ricavato dalla vendita dei manufatti prodotti dai ragazzi durante tali
attività bloccando il meccanismo di autofinanziamento.
Se lo Stato non si interessa e non partecipa attraverso il finanziamento a questo intervento:
• il progetto ha durata limitata venendo a mancare un grosso finanziatore;
• si perde l'elemento unificante che permette al progetto di passare da una dimensione
circoscritta e locale ad una dimensione estesa a livello nazionale.
10. CONCLUSIONE
Scheda progetto A.M.A. CONGO:
Descrizione: Sistema di affidamento locale dei ragazzi dei villaggi rurali alle famiglie della città
Ubicazione: Repubblica del Congo Partnership locale: Ong locale, famiglie affidatarie, Istituto ScolasticoEnti coinvolti: Unione Europea, Ministero dell'Educazione del CongoBeneficiari: Il principale target group di questa azione sono i ragazzi provenienti
dai villaggi rurali che vengono affidati (temporaneamente) alle famiglie della città. I beneficiari indiretti del progetto sono le loro famiglie di origine e la comunità intera in quanto possono beneficiare della formazione e delle attività manuali svolte dai ragazzi.
Durata: Illimitata