Prof. Dr. Takis Alexiou - Il Potere dell’ Amicizia

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1 Prof. Dr. Takis Alexiou IL POTERE DELL’ AMICIZIA DALLA TIRANNIA DEI MERCATI ALLA SOCIETÀ DEI CITTADINI 4 SEASONS PUBLICATIONS

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Dalla Tirannia dei Mercati alla Società dei Cittadini

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Prof. Dr. Takis Alexiou

IL POTERE DELL’ AMICIZIA DALLA TIRANNIA DEI MERCATI ALLA SOCIETÀ DEI CITTADINI 4 SEASONS PUBLICATIONS

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Il libro “IL POTERE DELL’ AMICIZIA - Dalla Tirannia dei Mercati alla Società dei Cittadini del Prof. Dr. Takis Alexiou è stato pubblicato, in versione e-book, nel mese di Gennaio del 2013. Gestione della Produzione e Direzione Artistica: Takis Alexiou.Copertina: Antonietta Montemurro. Traduzione in Italiano: Antonietta Montemurro. Layout: Litsa Maranti. COPYRIGHT: 4 Seasons Publications, Τel: 0030-6944128460, Fax: 0030-210-6011904, e-mail: [email protected]

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PROF. DR. TAKIS ALEXIOU

IL POTERE DELL’ AMICIZIADalla Tirannia dei Mercati alla

Società dei Cittadini

4 SEASOnS PUbLICATIOnS - ATEnE 2013

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Demokritus

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“Così, io penso, stanno le cose. Questa è la mia teoria. Provate a migliorarla.

Talete di Mileto“Né Lestrigoni o Ciclopi/né Poseidone irato incontrerai,/se non li rechi dentro, nel tuo cuore,/se non li drizza il cuore innanzi a te …”

Constantinos P. Kavafis“Non so fino a che punto l’umanità seguirà consapevolmente la legge dell’Amore. Ma non c’è ragione di preoccuparsi. La legge dell’Amore agirà proprio come agisce la legge di gravità, che noi l’accettiamo o no”.

Mahatma Gandhi“Eravate del parere che il vostro cervello potesse funzionare correttamente da solo comunque? Se così è, siete stati ingannati ”.

Prof Gerald Hüther“Le stesse aree del cervello che sono coinvolte in emozioni positive, sono correlate alla capacità di pensiero”.

Dr Daniel Goleman“La probabilità di una più alta evoluzione per l’ umanità... è aperta quanto quella di evolversi in una comunità di termiti della peggiore specie”.

Dr Konrad Lorenz“Soltanto colui che costruisce il futuro ha il diritto di criticare il passato”.

Friedrich Nietzsche“Il dialogo critico sugli sbagli non è fine a sé stesso. È la prima pietra per il cambiamento”.

Prof Mahmoud Helmi“Sconfiggerò ogni dolore alla luce del tuo volto / il momento in cui i nostri sogni si manifesteranno ancora / come un fulmine attorno all’albero della vita”.

Karl Marx“Nessun intellettuale è stato tanto mal’interpretato quanto Karl Marx”.

Panayiotis Kanellopoulos“I miei amici sono la mia intera proprietà”.

Emily Dickinson

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DEDICATOAll’ Amicizia, che attraverso l’arte può cambiare il Mondo

Pacificamente. Perché, come Naguib Mahfouz era solito dire: “La scienza è il linguaggio della mente. L’arte è il linguaggio

dell’intera personalità umana”.

DEDICATO

Anche a coloro che desiderano un dialogo sincero e costruttivo per una società veramente Democratica e

Creativa.

DEDICATO

Infine e soprattutto, a tutti gli allievi e gli studenti che desiderano rivendicare autonomamente un’alternativa ed

essenzialmente una moderna Educazione Democratica.

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Immanuel Wallerstein

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CHI SOSTIENE che è solo un temporale e che passerà, mente spudoratamente. Questa è una crisi senza ritorno per tutti e naturalmente anche per la Germania

o per la Francia, nonostante le più severe misure. Quindi, gli eventuali vincitori saranno quei paesi, che senza ulteriori ritardi, inizieranno la progettazione e l’applicazione graduale di un nuovo sistema sociale che rimarrà con noi per i prossimi cinquecento anni o giù di lì e, per la prima volta nella storia umana, servirà i bisogni reali di tutti i cittadini piuttosto che l’ avidità e gli interessi al profitto di pochi. Secondo le parole di Karl R. Popper, ricordateci dallo storico ellenistico e analista politico di fama internazionale Prof. Pavlos Tzermias: “Ciò che Marx realmente cerca di dimostrarci è che ci sono due sole possibilità: la continuazione costante di un mondo terribile (che sta gradualmente diventando sempre più terribile) o la venuta finale di uno migliore. Poiché non è opportuno prendere seriamente in considerazione la prima opzione, la profezia di Marx è completamente giustificata”. Essa è sufficiente per capire che, affinché questo scopo possa essere raggiunto, non abbiamo bisogno di una coscienza anticapitalista, ma piuttosto di una pro-democrazia, che non abbiamo bisogno di fronti per confrontarci, né di scontro né di lotta per rovesciare chi è al potere, bensì di un dialogo costruttivo e sincero, senza ego e pregiudizi, per la costituzione di una migliore società civile. Il capitalismo di mercato è in bancarotta nella coscienza di tutte le nazioni allo stesso modo del socialismo dell’ex Unione Sovietica. Cerchiamo di non andare in bancarotta insieme con loro. C’è ancora tempo!

CARI AMICI, l’ Egitto moderno ha prodotto due intellettuali di altissimo livello, Kavafis in Alessandria e Mahfouz al Cairo. Ritengo e, non arbitrariamente,

che Kavafis sia un figlio dell’Egitto, poiché quando gli è

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stato chiesto durante un viaggio in Grecia, perché come greco non tornasse in patria, la sua risposta è stata: “Io non sono greco, io sono Alessandrino!” Quindi anch’io, proprio come Kavafis, sono Alessandrino e ho avuto modo di conoscere meglio l’Egitto attraverso l’opera unica di Naguib Mahfouz. Il libro che in realtà mi ha permesso di conoscerlo meglio, più che “Life’s Wisdom”, è stato “Amam al-‘Arsh” (Dinnanzi al trono), che è stato pubblicato in arabo nel 1983 e solo nel 2011, tradotto in greco. Mi riferisco ai principi e ai valori dell’autore e premio nobel Naguib Mahfouz, in materia di libertà, etica, politica e, naturalmente, di Democrazia. Ad un certo punto Osiris rivolgendosi al re Mene dice: “noi abbiamo la nostra opinione su come valuteremo l’operato delle persone che governano il nostro Paese…”. In un altro momento, Mustafa El Nahas si rivolge al presidente Anwar El Sadat dicendo: “Ho ascoltato il tuo proclama riguardo alla democrazia e sono rimasto sbalordito ... Poi ho realizzato che hai voluto il governo democratico sebbene con potere dittatoriale”. Egli continua con Saad Zaghloul: “La democrazia non viene concessa, la si conquista... con l’unità e la libertà, con il lavoro e la scienza, con saggezza e letteratura, con un governo del popolo per il popolo, con assoluta giustizia sociale, con la cultura e naturalmente con la pace”. Sappiamo tutti quanto la visione possa essere spesso lontana dalla realtà. Sappiamo anche come al giorno d’oggi la democrazia sia usurata nel mondo occidentale che, nelle parole di Akhenaton (nello stesso libro), ha ceduto al “paganesimo delle cose terrene” e, nelle parole del professor Joseph E. Stiglitz (Nobel per l’Economia) “all’individualismo esacerbato e al fondamentalismo dei mercati”.Mi riferisco al tema della democrazia, che oggi più che mai è attuale, non solo per l’Egitto e per il mondo arabo, ma anche per la Grecia e per il mondo intero. Considererei criminale se

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l’usurata (per non dire completamente inesistente) Democrazia dell’ Occidente, che non ha nulla in comune con il governo del popolo per il popolo, venisse esportata verso gli arabi come modello da emulare. È giunto il momento in cui i mercati (con i politici occidentali come avanguardia), smettano di credere di poter di nuovo colonizzare il mondo nascondendosi, questa volta, dietro il nome della “Democratizzazione” dei popoli.Lo spirito del grande letterato e autentico Democratico Naguib Mahfouz non è andato perso. Lo stesso vale per l’etica e per la dignità di El Ferdaus e di molti altri egiziani e arabi: questa è la migliore eredità per il predominio di una vera Democrazia in Egitto e in tutto il mondo arabo.

QUANDO, 18 ANNI FA, fu pubblicato per la prima volta il saggio “For a Unifying Movement and Policy in Greece” (Per un Movimento ed una Politica di

Unificazione in Grecia - Takis Alexiou, PANIFE Edizioni, Atene 2003), nessuno si aspettava la crisi distruttiva che stiamo attraversando oggi. All’epoca la crisi era soprattutto di tipo istituzionale e culturale, oggi è anche finanziaria. Allora difficilmente qualcuno ascoltava ... Oggi sono sempre più numerosi coloro che tendono l’orecchio e si pongono domande. Mi tornano alla mente per l’ennesima volta, le parole di “Mr K.” di Bertold Brecht, il quale non sentiva il bisogno di vivere in una patria specifica: “Posso avere fame ovunque” e quando, come imputato, gli venne chiesto dal giudice se preferiva utilizzare un giuramento laico o uno religioso, egli rispose: “Io sono disoccupato” ... Rammento anche due brevi estratti che dicono: “Il Movimento di Unificazione fu fondato nel 1993 in condizioni avverse e in una grande situazione di stallo in cui governo e opposizione hanno guidato il paese negli ultimi anni. Tutto è collassato in maniera critica. Se non avviamo immediatamente lo sforzo che abbraccerà individui

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Josef E. Stiglitz

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di tutte le aree politiche del nostro paese, tranne che l’estrema destra e l’estrema sinistra, quando agiremo? Che cosa stiamo aspettando?” Infine, ricordo e includo le incoraggianti parole del compianto accademico Aggelos Aggelopoulos nella seconda edizione del 1995: “Egregio Signor Alexiou, la ringrazio per la Sua lettera del 4.6.93 così come per la Sua pubblicazione ‘Un insegnamento vivace’. Il volto del mondo cambierebbe realmente se tutte le nazioni e tutti i popoli avallassero il significato di universalità, alla cui supremazia mira il suo Movimento di Unificazione. Cordiali saluti, Aggelos Aggelopoulos”.

MOLTI SI CHIEDERANNO che senso possano avere le parole di un santo in un’epoca così difficile come la nostra: “La fede è credere quello che non

si vede, e la ricompensa della fede sarà vedere quello che si è creduto”, Sant’ Agostino. Si può anche dubitare delle parole come quelle di un autore trascendentale come Henry David Thoreau: “Questo mondo non è che una tela vuota per la nostra immaginazione”, oppure dell’affermazione di George Bernard Shaw, autore teatrale e Premio Nobel: “L’immaginazione è l’inizio della creazione. Immagina ciò che desideri, cerca ciò che immagini mobilitando la tua volontà: alla fine avrai creato quello che cercavi”. E’ lo stesso con Nikos Kazantzakis: “Hai i pennelli, hai i colori, dipingi il paradiso ed entraci”. Possiamo anche ignorare ben noti leader politici come William Jennings Bryan: “Il destino non è una questione di fortuna, ma una questione di scelta”, come Abraham Lincoln: “Credere in ciò che puoi vedere e toccare non è affatto credere; ma credere nell’invisibile è un trionfo e una benedizione”. Ma vogliamo chiudere gli occhi anche nei confronti del grande fisico e Nobel Albert Einstein: “la logica vi porterà dal punto A al punto B. L’immaginazione vi porterà ovunque”? Io non sono d’accordo!

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Perché è giunto il momento di aprire le ali dell’immaginazione e muovere verso una società Democratica reale senza nessuno che provi ad impedircelo.

bASANDOSI SULLA SCIENZA della psicologia e della struttura dei tre lati del cervello umano, la sessualità corrisponde alla mente istintiva o somatica, l’amore

erotico a quella emotiva e l’Amore a quella logica... L’Amicizia, se presente, accompagna l’insieme delle funzioni dell’uomo: richiede conoscenza di sé e conduce alla partecipazione, il presupposto più importante per la fondazione di una società migliore. Per quanto riguarda l’Arte, anch’io penso che quando la poesia, come ogni forma d’arte, diventerà qualcosa che possono fare tutti, il poeta, come ogni artista, potrà finalmente essere, come nelle parole dell’ autore argentino César Aira “un uomo come tutti, libero da tutta quella miseria psicologica che abbiamo chiamato talento, stile, missione, lavoro, in una parola, tortura”: libero dalla miseria della nostra catastrofica avidità, dall’ individualismo esacerbato e dal divinizzato ego.

SIGnIFICATI COME QUELLI di amore e di amicizia, che in passato erano originati dalla sfera religiosa e metafisica, sono stati poi assimilati in Psicologia–

Psicoterapia-Psichiatria, soprattutto in seguito al riconoscimento dell’ importanza del ruolo dell’ Intelligenza Emotiva (EQ: Quoziente di intelligenza Emotiva ) e particolarmente a quello delle emozioni positive non solo per la salute fisica, ma anche per l’evoluzione della vita in generale. Infine, il significato di ego-individualismo esacerbato, il peggiore dei comportamenti negativi, localizzato sul lato opposto a quello delle emozioni positive, è entrato nel vocabolario della Neurobiologia, la ricerca sul cervello umano, sull’economia e sulle recentissime politiche. Il significato scientificamente

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regolamentato di Amore e di Amicizia non dovrebbe alienarci, così come la loro massima importanza nel superamento della situazione di stallo e nella creazione di una società migliore. A questo punto dovremmo capire, perfino dalle parole di Marx, che qualsiasi forma di violenza ha origine da esperienze traumatiche e da emozioni negative: “l’ unica cosa in cui sono riusciti è stata quella di perfezionare uno stato che invece andava smantellato”. In altre parole, sono riusciti a renderlo più autoritario e disumano... Pertanto, ritengo, che una società migliore non potrà sorgere sulle rovine di quella vecchia, ma piuttosto costruendone Pacificamente una nuova su nuova terra!

IL FUMO DAnnEGGIA seriamente la salute ... ma la nostra indifferenza e la nostra anestesia verso tutti e tutto quello che (a nostro avviso) non alimenta il nostro EGO

smisurato, danneggia la salute ancor più seriamente. Gli esempi sono innumerevoli e quotidiani: stiamo riscattando il “rispetto” dei nostri figli con regali molto costosi, invece di offrir loro etica ed educazione mentale. non siamo puntuali ai nostri appuntamenti e ci comportiamo da villani quando non riceviamo un servizio o un beneficio immediato. L’animale che ci tiene compagnia mangerà ogni volta che colpisce la nostra attenzione e la pianta che abbellisce e pulisce l’aria della nostra casa, che non abbaia e non miagola, può attendere per settimane un po’ d’acqua e intanto appassisce. Per quanto riguarda la persona della porta accanto, è completamente assente... E tutto questo perché stiamo correndo senza sapere verso chi o cosa, dal momento che, fatta eccezione per il nostro ego e per la nostra avidità, niente e nessuno viene dopo di noi.P. S. L’indifferenza e l’anestesia sono una cosa, l’odio e il rancore sono un’ altra. Girare le spalle al dolore altrui è una cosa, torturare qualcuno è un’ altra. Ma la cosa peggiore che si

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Martin Buber

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verifica spesso è “compiacersi” del dolore altrui, il che rende l’uomo sadico e malvagio.

Ιn PASSATO la felicità costituiva un elemento della poesia e della filosofia, più tardi si è estesa alla Letteratura, Sociologia, Psicologia e recentemente alla Medicina ed

Economia. La preferenza del termine “felicità” a quello di “amicizia” non è affatto casuale nell’ambito dell’odierna società egocentrica. Questo è dovuto al fatto che mentre la felicità è direttamente collegata all’ individualismo infinito e al fondamentalismo dei mercati finanziari, l’amicizia sfugge ai limiti angusti del proprio “sé” e si estende in “Tu’” e in “Noi”. La felicità è materia individuale, contrariamente all’ amicizia che richiede il coinvolgimento di almeno due o più individui coscienti. Quando capiremo che la struttura politica odierna si è arresa incondizionatamente al potere dei mercati finanziari, unico responsabile dell’attuale crisi, saremo in grado di cambiare radicalmente le cose e di ridare speranza e sorriso ai nostri volti. Sappiamo che la nostra intera vita è un problema da risolvere (Karl R. Popper), ma vorrei aggiungere che non è la ripetizione e il peggioramento di questi problemi, così come avviene in questo paese giorno dopo giorno. Quindi dovremmo escludere ogni forma di violenza, rivalutare significati come quelli di Amicizia, Partecipazione, Democrazia (Stato), nel pieno utilizzo della moderna tecnologia informatica e soprattutto dei social network, al fine di raggiungere una più veloce ed efficace comunicazione internazionale.

IL nOSTRO PUnTO DI PARTEnZA è il completo riconoscimento del fatto che l’economia fondamentalista dei mercati finanziari è fondata su un individualismo

senza limiti (egoismo) ed è alimentato dalla violenza che

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tutt’oggi offriamo loro stupidamente. In parole semplici, la moderna società disumana finirebbe per essere atrofica senza aggressività e senza violenza e inesistente senza egoismo e senza individualismo.Quindi, la questione della costituzione di una società migliore è prevalentemente un problema biologico-antropologico piuttosto che politico-economico e dipende direttamente dalla nostra formazione alla vera Amicizia.Comunque si chiama Amicizia: reale, sincera, vecchia, forte, buona, effettiva, bella, unica, profonda, ecc. Ed è un essenziale rapporto Io-Tu, che richiede una sostanziale relazione Io-me stesso, conoscenza di sé, si estende in un sostanziale rapporto Io-noi, partecipazione, (Martin Buber). In caso di Amicizia, Io-tu, essa rappresenta una sola anima in due corpi (Aristotele). Cioè, una relazione in cui le spiegazioni sono inutili (Catherine Mansfield) e in cui la retorica, i dibattiti, le dispute e le rivalità, con cui tutti i politici ci hanno sommerso, sono completamente assenti. Secondo Robert McAfee Brown si invecchia internamente, come la società, quando si cessa di mantenere relazioni amichevoli che, nelle parole di Rachel Naomi Remen, sono basate sul silenzio affettuoso, cioè sull’ ascolto attento e reciproco. Così l’amicizia non può essere che un dolce obbligo che contiene amore, fiducia, sicurezza e naturalmente felicità e mai un’ opportunità, cioè connessa all’ interesse (Khalil Gibran). L’opinione di K. S. Lewische, secondo cui l’ Amicizia e la Filosofia, così come l’Arte, sono superflue, non può essere vera, poiché ad oggi anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che la Felicità, una componente dell’ Amicizia, costituisce un fattore fondamentale per la salute. non costituisce una novità l’opinione di Nicholas A. Christakis e James H. Fowler, secondo cui noi siamo connessi, opinione ripresa da Goethe che afferma: “se tratti le persone come si dovrebbe, le aiuterai a diventare come dovrebbero essere”. Tuttavia, si

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godrà il valore reale della felicità solo se la si condivide (Mark Twain), perché nelle parole di Shakespeare, l’ anima gioisce al pensiero dei buoni amici, oltre che per l’affetto che proviamo nei loro confronti (Thomas Jefferson). Non dovremmo dimenticare che un’ amicizia che viene distrutta non è mai stata reale (San Jeronimo) e che quella vera è costruita solo su fondamenta di Verità e Conoscenza (Henry David Thoreau)...Continuo con la semplice constatazione che la Filosofia e, pertanto, il filosofo sono giudici e non esponenti della loro epoca (Hugo von Hofmannsthal), dando per scontata la necessità di superare la critica e raggiungere una proposta dopo un dialogo sostanziale e il desiderio stabile di imparare avvicinando la verità piuttosto che avere ragione. Non ci è permesso di essere, anche solo minimamente, interessati a fare impressione. Nelle parole di Schopenhauer, il nostro obiettivo non è quello di sedurre, ma d’insegnare ed apprendere: essere mentalmente emancipati. Allora e solo allora saremo in grado di cambiare il mondo, utilizzando sempre un linguaggio chiaro, semplice e diretto, pur sapendo che le “persone mature non hanno bisogno di leader”(H. G. Wells), ma di amici con la conoscenza di sé e il desiderio di partecipare, balie piene di vita piuttosto che morti viventi (Friedrich Nietzsche), i quali pur invocando la libertà e la luce, sono schiavi ciechi del loro illimitato ego e del loro individualismo e talvolta, involontariamente, i sostenitori di un’ economia e di una politica distruttiva e fondamentalista!

STO CERCAnDO DI ESPRIMERE, il più semplicemente e brevemente possibile, ciò che percepisco sulla crisi generalizzata, che non è solo greca o europea, ma

mondiale e considero criminale l’atteggiamento di tutti coloro che, pur conoscendo la verità su quanto sta accadendo, non la rivelano nella sua interezza. Stanno facendo in modo che, portando avanti questioni prive di senso come contratti di

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Nikolai Kontratieff

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prestiti finanziari, referendum (un’altra ricetta per avere successo), elezioni … e cose simili, mettono sistematicamente da parte la questione della responsabilità individuale e la possibilità per l’ umanità di “evolversi” in una comunità di termiti della peggiore specie … (Lorenz).

DI QUALE VERITÀ STO PARLAnDO? George Irvin afferma: “Si potrà sopravvivere e crescere soltanto nell’area euro”, mentre Franklin Allen pensa che “la

soluzione migliore sia il fallimento”. Gennaro Zezzo imposta il dilemma: “cambiamenti nelle istituzioni europee o degli stati-colonia” e il leader dei socialisti al Parlamento europeo Martin Schultz afferma che “il denaro è disponibile, ma è distribuito in modo sbagliato”... Quante ne abbiamo sentite in Grecia? Infine, Marina Fragaki è convinta che l’obiettivo (nel quadro di una politica economica alternativa per l’Europa) sia servire i bisogni della società (piuttosto che del capitale), mediante la regolamentazione e il controllo del capitale finanziario. Vi è una visione che considera una politica alternativa finanziaria capace di costringere il capitalismo a diventare più umano, una visione che ignora completamente il principio di base che: “I sistemi nascono, durano a lungo e ad un certo punto vanno in crisi, si disgregano e si trasformano in qualcos’altro” e che inoltre, “il periodo di transizione è particolarmente imprevedibile e ricettivo alle azioni individuali e a quelle di squadra” Prof. Immanuel Wallerstein.

nIKOLAI KOnTRATIEFF ERA UnO dei piu importanti economisti sovietici e riformatore originale degli anni ‘20. Fu espulso in Siberia nel 1930 dal regime

stalinista e “scomparve” ... In memoria di questo grande uomo e scienziato, Josef Schubeter chiamò le variazioni a lungo termine dell’economia, “Cicli Kondratieff “. Questi cicli sono

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costituiti da una fase ‘A’ (ascesa) e una fase ‘B’ ( declino) di una durata media di venticinque , trentacinque anni ciascuna. Sappiamo tutti che stiamo attraversando una fase di declino. Quello che forse non sappiamo è che questa fase coincide con un ciclo storico di cinquecento anni durante il quale un altro sistema, sconosciuto, sostituirà quello capitalista. È certo che ci sarà una collisione a livello di vita e di morte poiché, secondo il suddetto sociologo americano Wallerstein, stiamo parlando della costruzione delle fondamenta del sistema storico che ci accompagnerà per i prossimi cinquecento anni.

IL SISTEMA CHE ATTUALMEnTE SI TROVA in una grande crisi è il sistema della cupidigia del capitalismo finanziario, il cui periodo di transizione è già iniziato,

senza che noi sappiamo quale forma prenderà quest’ “altro” (il prossimo sistema sociale). Quello che sappiamo con tutta certezza è che nei periodi di crisi il numero di individui con libero arbitrio e pensiero cosciente aumenta, offrendo così un’opportunità unica di creatività umana che potrebbe essere in grado di riflettere a fondo su come trovare modi e soluzioni efficaci per gli odierni vicoli ciechi.

LIbERO ARbITRIO SIGnIFICA semplicemente atteggiamento di vita responsabile che caratterizza il comportamento di individui che coltivano

consapevolmente rapporti sostanziali con: a. se stessi, b. il prossimo e c. la società, Prof Martin Buber. Individui che accettano con sincerità il loro illimitato ego e il loro individualismo ma desiderano partecipare alla vita politica attraverso rapporti sostanziali di vera amicizia. Sto parlando della triade: COnOSCEnZA DI SÉ-AMICIZIA-PARTECIPAZIOnE. Sto parlando della necessità di una trasformazione pacifica della società attraverso procedure di

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partecipazione, piuttosto che attraverso la conquista del potere dello Stato.

GEORGE MOMBIOT DICHIARA che è impossibile leggere la storia, antica e moderna, senza acquisire “la sgradevole consapevolezza che l’Homo Sapiens è una

specie con un’ insolita capacità di violenza e distruzione”... senza considerare che l’Homo Sapiens può anche essere capace del contrario. Il multi premiato giornalista e scrittore pensa, come molti altri, che “il potere non si arrende volentieri e che se lo vogliamo dobbiamo afferrarlo ... cosa che richiede il coinvolgimento attivo di una rete di rivoluzionari pronti a rischiare la vita per cambiare il mondo ... coordinando il loro attacco ... come membri di una specie piuttosto che di una nazione ... pur di impadronirsi del controllo della politica mondiale …”Si tratta ancora una volta di un caso di completa contraddizione cognitiva e di un letterale non-senso, incentrato sul potere piuttosto che sul cambiamento ignorando completamente il fatto che “la vita non è in primo luogo una ricerca del piacere”, come Freud usava credere, o una “ricerca del potere”, come Adler insegnava, ma una ricerca del senso... (che permette all’uomo) di rimanere coraggioso, dignitoso e disinteressato (anche nelle peggiori condizioni), come ci rassicura Viktor E. Frankl (stimato Professore di Psicologia che ha trascorso anni nei campi di concentramento nazisti ).

ULTIMAMEnTE SI PARLA MOLTO di economia “Reale”, anche se, come ci informano gli esperti, il denaro appartiene alla sfera della “realtà virtuale” ... in

ogni caso ciò che manca è la consapevolezza che l’economia “reale” del capitalismo è quella che ha favorito la crisi. Dall’ altro canto vi è l’affermazione di Friedrich Nietzsche: “il mondo

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Arthur Schopenhauer

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reale è molto più piccolo del mondo dell’ immaginazione”. Anche se abbiamo bisogno di soldi “caldi” per affrontare le necessità immediate, quello di cui abbiamo più che mai bisogno è l’Immaginazione, il “razzo” di Giulio Verne che ci farà volare verso la Realtà di un mondo migliore.

QUAnDO IL DEnARO DIVEnTA l’obiettivo assoluto della vita non ci sono limiti al comportamento ammissibile” (Nobel per l’ Economia Prof. Josef E.

Stiglitz). Questo non riguarda soltanto banchieri e politici, ma soprattutto noi cittadini, che tra il nostro ego e il nostro individualismo senza limiti e il consumismo, elevato al livello di psicoterapia (terapia dello shopping ), manteniamo questo disumano sistema basato sul mercato finanziario... Pertanto considero questo argomento soprattutto di carattere economico, piuttosto che politico o sociale (come molti sostengono). È soprattutto una questione individuale, ovvero morale. Eraclito usava dire “Ethos Anthropo Daemon”/“L’etica è la guida dell’ uomo” o, se preferite, nella terminologia moderna, è una questione neurobiologica, poiché attualmente viviamo in un mondo dove non tutto è come dovrebbe essere. “Questo, tuttavia, è l’unico che abbiamo e, dato che le persone come noi lo hanno reso così com’ è, siamo gli unici che potrebbero cambiarlo. In primo luogo, naturalmente, dovremmo cambiare noi stessi”, come ci invita a fare Gerald Hüther, stimato Professore di neurobiologia presso la clinica universitaria di Gottinga, aggiungendo che: “la rete delle connessioni neurali nel nostro cervello cambia quando le persone la usano in modo diverso” ... Il modo in cui un essere umano utilizza l’organo del suo pensiero e i suoi prodotti dipende direttamente dal tipo di emozione che lo possiede, dai motivi che lo incoraggiano e dalle intenzioni che lo guidano. Quando l’ego (o il denaro) diventa il ritornello del pensiero, sentimento e azione

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degenerano nel mondo inferiore della bestia (Geerk F.), cioè degenerano nel mondo barbaro dei mercati finanziari in cui abbiamo recentemente vissuto a così alta intensità. Il “qualcos’ altro”, l’altra strada che possiamo seguire è, ancora una volta nelle parole di Hüther , quella dell’ Amore e dell’ Amicizia, quel profondo donare emozionale, quella profonda emozione di unità tra le persone. “Così, chiunque voglia usare la propria mente in maniera estesa, deve imparare ad amare perché l’Amore crea nella mente dell’ uomo la sensazione di essere profondamente legato ad ogni cosa”: le emozioni positive, di Amore e di Amicizia sono quelle che espandono non solo la nostra percezione sensoriale e mentale, ma anche le nostre emozioni, la nostra coscienza e il nostro libero arbitrio, che sono gli unici prerequisiti per un reale cambiamento.

COSI, IL CAPITALISMO non consiste solo di banche, banchieri e maggiori azionisti. Il capitalismo non si identifica in industriali, imprenditori e grossi

commercianti. Esso non va nemmeno equiparato ai mercati finanziari e agli interessi di pochi profittatori. Il capitalismo non riguarda i maggiori investitori, ogni sorta del tipo ‘Soros’ e agenzie di rating ... Il capitalismo e la sua degenerazione, che alimenta il resto dei suoi aspetti, non è altro che il nostro ego e il nostro individualismo senza limiti, Chimera di cui Bellerofonte, San Giorgio e tanti altri “uomini saggi” hanno tentato, senza successo, di liberarci sin dall’antichità. É il mostro che non ci permette di prestare attenzione al nostro vicino, di sentirlo e curarcene sinceramente.Rumi, un grande umanista, filosofo e poeta del 13° secolo di Battriana, in Asia Centrale, ha detto: “Amore, Amore, non abbiamo altro lavoro ...” e questo è il grande obiettivo che deve trasformarsi da parole vuote in azione, se vogliamo vivere giorni migliori ... “Non so fino a che punto l’umanità

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seguirà consapevolmente la legge dell’amore. Ma non c’è ragione di preoccuparsi. La legge dell’amore agirà proprio come agisce la legge di gravità, che noi l’accettiamo o no.” (Gandhi). Che cos’ è l’ Amore? L’amore è empatia, solidarietà, gentilezza, sincerità, onestà, dignità, godimento, gioia, pace, libertà, sicurezza, sensibilità, dialogo e rispetto: emozioni positive e pensiero costruttivo che non si limitano all’uomo, ma si estendono a tutti gli organismi viventi, alla natura e all’universo intero.

PER QUANTO RIGUARDA il tragico stato cognitivo dei politici, posso solo fare riferimento all’ eccezionale trattato del grande filosofo Arthur Schopenhauer,

“L’arte di ottenere ragione” in cui menziona i seguenti trucchi: “suscitare l’ira dell’ avversario”, “interrompere, arrestare, deviare la conversazione”, “formulare un ragionamento falso”, “mascherare il proprio piano”, “tirare le proprie conclusioni”, “Invertire i termini” e “sostenere di aver vinto nonostante si sia stati battuti” ...

PER I NOSTRI ISTITUTI DI CREDITO, ritengo molto interessante il capitolo “I disastri del prestito” dall’ ETHICA di Plutarco (45-120 d.C.) il quale sottolinea,

tra le altre cose, che: “Stanno trasformando il mercato in un inferno per i poveri debitori. Stanno macellando e divorando...” giungendo alla conclusione: “Possiedi? Non prendere denaro in prestito perché non ti manca. Non possiedi? Non prendere soldi in prestito perché non potrai ripagare il tuo debito” alla fine la tua libertà sarà limitata e un cartello con la scritta “in vendita” verrà posto sulla tua dignità.

PER I DEBITORI, credo che in nessun caso dovremmo essere autorizzati ad attenerci al vecchio sistema a causa del quale ci siamo trovati a pagare per gli errori

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Alain Touraine

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e il bottino di politici corrotti, che hanno condotto il paese a questa tragica condizione. L’obbligo morale dei debitori, (cioè dei cittadini che realizzano la situazione in cui si trovano e sono disposti ad agire in modo responsabile, da individui con libero arbitrio e pensiero cosciente) è quello di contribuire con tutte le proprie risorse alla creazione di una Democrazia Partecipativa che costituzionalmente tutelerà le esigenze reali di tutti i cittadini, piuttosto che gli interessi di pochi profittatori (come è avvenuto fino ad oggi persino con i governi socialisti).

I VENTI (così come gli otto) PAESI PIU’ ‘sviluppati’ e ‘competitivi’ del mondo che desiderano definire il destino di questo pianeta, sono quelli che ospitano la maggior

parte dei milioni di senzatetto, di disoccupati, di affamati e di persone colpite da povertà, nonostante lo sfruttamento delle altre nazioni, con mezzi finanziari o guerre, esercitato da alcuni di essi. L’ormai famosa ‘crescita’ e ‘competitività’ non hanno assolutamente nulla in comune con le società civili, che hanno bisogno di cooperazione, piuttosto che di competitività. Per quanto riguarda la ‘crescita’, essa dovrebbe essere finalizzata alla prosperità di tutti e alla protezione dell’ambiente. In questa ottica, il Prodotto Interno Lordo (PIL) è il peggiore dei modi per misurare il benessere sociale, perché esclude le misere condizioni di vita di milioni di persone estremamente povere, di lavoratori a basso reddito e pensionati, escludendo anche quella categoria di persone depresse che, pur con reddito medio alto, si sentono effimeri e completamente privi del senso della vita. Ciò viene evidenziato dal recente (in particolare dell’ ultima decade ) aumento senza precedenti dell’uso di psicofarmaci. Richard Layard, Professore di Economia, specializzato in tema di felicità, ci informa che “sostanzialmente le persone non sono diventate più felici negli ultimi anni. Sono diventate più ricche, lavorano meno, prendono più vacanze, viaggiano

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di più e vivono più a lungo ... ma non sono più felici. Questo fatto scioccante deve essere l’innesco per ulteriori ricerche ...”, in particolare nei settori della Psicologia e della Neurobiologia delle Scienze Sociali ed Economiche. A tal proposito ricordiamo Democrito (460 - 370 a.C.), il quale preferiva “la vita in una democrazia povera all’opulenza in una tirannia”. Egli credeva che “la povertà in una democrazia fosse meglio di tutte le ricchezze sotto un’ aristocrazia o un’ autocrazia, poiché la Libertà è meglio della Schiavitù” ...

SENTO DIRE SPESSO che i poveri, senza un soldo, senza dimora, colpiti da fame e miseria, ci sono sempre stati e ci saranno sempre... Io sono radicalmente in disaccordo

e sostengo (con i fatti e senza virgolette) che un tempo era consuetudine la tratta e il mercato degli schiavi e la vita umana contava meno di un disco volante in una gara di tiro; le donne, come gli afroamericani non godevano di alcuna forma di uguaglianza e veniva loro vietato di studiare … Potrei citare molti altri esempi, ma una cosa è certa, verrà il tempo in cui i poveri cesseranno di esistere, a condizione che venga data loro l’opportunità di vivere una vita dignitosa. Che cosa è più vitale e nobile per una politica sociale veramente democratica? Perché ciò avvenga, credo che la professione ‘ermeticamente sigillata’ dei politici debba essere aperta con effetto immediato, in modo da poterci liberare del totalitarismo di tutte quelle parti che antepongono i propri interessi alla storia del Paese ed al futuro del Popolo.

TRISTEMEnTE, l’uso limitato della violenza è ampiamente accettato (così come la povertà), talvolta permesso e spesso forzato in una società apparentemente

democratica. Domanda: portare un intera nazione alla

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disperazione e alla depressione effettuando mosse politiche sbagliate, da parte del governo e dell’ opposizione, costituisce un uso limitato o esteso della violenza? Guidare centinaia di migliaia di persone verso la disoccupazione facendo mosse politiche sbagliate, da parte del governo e dell’ opposizione, costituisce un uso limitato o esteso della violenza? Infine, forzare anche un solo individuo al suicidio facendo mosse politiche sbagliate, da parte del governo e dell’ opposizione, costituisce un uso limitato o esteso della violenza?

COME DEFInIRESTI IL REGIME di una città (e per estensione di un Paese) in cui prendono posto “la povertà dei senzatetto, le strade bruciate, i livelli di criminalità

equiparati a quelli di una guerra civile, la divisione della città in ricchi e poveri, in bianchi e neri , in sani e malati, la corruzione diffusa, il panico e la morte selvaggia” temi di cui si tratta nel libro “On Cities and Women” (Di Donne e Città) della nota poetessa e pittrice Etel Adnan? Questa è New York negli Stati Uniti d’ America, un simbolo di “Libertà”’ e “Democrazia” del mondo occidentale, che naturalmente, non è né libero né democratico. Siamo costretti a vivere in questo mondo folle dove tutto è “l’opposto di quello che dovrebbe essere ...” Rumi. Rammento il caso Firdaus: una donna veramente libera e dignitosa che fu, di fatto, condannata a morte ingiustamente per l’omicidio di un violento militante. All’epoca rifiutò il perdono ufficiale da parte del Presidente dell’Egitto Sadat, per non dovere la sua vita al potere. Cosa sto cercando di dire? É tempo di svegliarsi e guardare in faccia la realtà in modo da non continuare ad accettarla (come abbiamo fatto fino ad oggi), ma per poterla cambiare pacificamente, passo dopo passo. Vorrei che ogni potere avesse delle “puttane” come Firdaus: il nostro mondo sarebbe già molto meglio.

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André Breton

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In TEORIA, LA DOMAnDA Democrazia o Tirrannia non è stata formulata. tuttavia, a causa delle condizioni disumane imposte dal capitalismo finanziario, la democrazia è stata

completamente catalizzata e trasformata in una “tirannia parlamentare”. “In una governance democratica con potere dittatoriale”, come asseriva il Premio Nobel Naguib Mahfouz, autore del suo raffinatissimo testo “Dinnanzi al Trono”, riferendosi ad Anwar er Sadad.La definizione di democrazia data da Karl R. Popper, “che uno stato è politicamente libero quando le sue istituzioni politiche permettono ai cittadini di cambiare governo senza spargimento di sangue ...” non è affatto sufficiente. Questo perché senza i, già esistenti, spargimenti di sangue, le “Democrazie”, che non rispettano e ignorano sistematicamente la sovranità popolare e le reali esigenze della nazione e usano la violenza, non sono democrazie reali. Ancora una volta stiamo vivendo, nelle parole di Konrad Heiden, “un’era di disonestà mentale ed etica” e, l’unico modo per poter tornare ad una normalità elementare è quello di abbracciare la Verità, la Giustizia e il Dialogo critico e stare lontano dall’egoismo, dall’arroganza, dai retroscena, dalla corruzione e dall’armamento, dai fondi segreti e, peggio di tutti, dalla diplomazia segreta ed erratica che è stata adottata fino ad oggi da mentalità e partiti politici.

TUTTO AD Un TRATTO, i nostri capi spirituali si sono svegliati e trattano di argomenti quali Paese-Europa e Globalizzazione (Nikos Paraskevopoulos),

annunciano cattive notizie provenienti dall’Europa (John Keane) e scoprono che c’è un deficit di democrazia nell’Unione Europea ( Erik O. Eriksen). Tutto ad un tratto, ci informano che la democrazia è in declino (Costas Douzinas) e che c’è un’anomalia del nuovo triangolo, il quale coinvolge i mercati, l’UE e il blocco del Memorandum (Stathis Kouvelakis). Tutto

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ad un tratto, individuano l’imbarazzo della politica (Dimitris Christopoulos), la miopia politica dei governi (Luciano Gallino) ed evidenziano che la Democrazia è in pericolo (Luca Martelli). Tutto ad un tratto, si chiedono chi sia il comandante (Quinto Rossi), confermano la regressione della Democrazia (Jean Paul Fitoussi), riconoscendo che vi è un’ oligarchia del mercato europeo (Senofonte Kondiathis) e naturalmente, che la Grecia è diventata il loro giocattolo (Gesine Loetzsch). Tutto ad un tratto, il deficit democratico incide sui disordini sociali (Serge Halimi), c’è una regressione della democrazia (Giovanni Perelli), spiegano perché dovremmo essere arrabbiati, (Rebecca Herms) e perché i nostri diritti vengono attaccati (Judith Butler). Tutto ad un tratto, finalmente confermano l’ implementazione del colpo maestro da parte dei mercati (Bill Meyer) e molte altre cose simili: siamo bloccati alle conclusioni e alle analisi già note da molti decenni, letteralmente escludendo la cosa più importante: i suggerimenti specifici che tutti noi abbiamo bisogno di dare, ognuno di noi dal suo punto di vista: per una società migliore noi, i nostri figli e i nostri nipoti vorremmo vivere con dignità.

SEMPRE PIÙ PERSONE RICONOSCONO il fatto che la famosa ‘umanizzazione’ del capitalismo, conosciuto anche come capitalismo ‘popolare’, non è, almeno

a lungo termine, una proposta alternativa per una società Democratica. Pertanto, l’uso recente di cooperative di credito autogestite e senza scopo di lucro negli Stati Uniti, in cui i depositanti sono gli unici azionisti e il capitale viene investito in programmi di sviluppo delle città o delle piccole e medie imprese locali, proprio come avviene con la banca dei poveri (Grameen Bank) fondata dal Professor Muhammad Yunus, premio nobel per l’ Economia, non è radicale, ma rappresenta piuttosto una reazione ad un esistente sistema ingiusto, che,

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nonostante la sua vecchiaia, è ancora in grado di distruggere o assimilare, cioè di fagocitare nei suoi interessi ogni corpo considerato estraneo, come ha fatto col Prof. Yunus della Grameen Bank, accusato di irregolarità.

Un nUOVO InIZIO PUO’ ESSERE ATTUATO con la consapevolezza a) che la crisi del capitalismo finanziario è ad un punto di non ritorno; b) che nel

periodo di transizione che stiamo attualmente attraversando, abbiamo bisogno di progettare e costruire, senza ulteriori indugi, un sistema umano-centrico e socialmente equo, con la tutela dell’ambiente come obiettivo prioritario.É tempo di realizzare che “abbiamo bisogno di dichiarare che la Democrazia (dove il popolo è sovrano), che converte le persone che lavorano in cittadini responsabili (sinonimo di cittadini con libero arbitrio), è un prerequisito di base per un raddrizzamento economico e sociale, almeno nei paesi che hanno scelto la libertà politica, invece del totalitarismo (capitalista o comunista)” (Alain Touraine).

L’ACCADEMICO JACQUELINE ROMILLY ha sottolineato il fatto che “in politica, la trasparenza non è sufficiente senza l’aiuto di una forte moralità, cioè

di un’ intatta onestà nella guida delle scelte politiche” pur sapendo, ne sono sicuro, che nella politica moderna non solo l’onestà e la moralità sono assenti, ma anche la trasparenza. Il processo di pensiero dei politici non solo è poco chiaro e legato ai partiti, ma anche egoista. La loro parola, non è solo approssimativa e contraddittoria, è anche ipocrita. Il dialogo sincero, critico e costruttivo rimane tuttora l’obiettivo, sebbene sia l’unico “meccanismo” per risolvere il problema e la sola via pacifica per uscire dalla crisi. Il presidente ed ex primo ministro del PASOK ha più volte ammesso gli errori che lui, il suo

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Gerald Hüther

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governo ed il partito hanno fatto, errori ripetuti per l’ennesima volta. La cosa più importante è che siamo sempre noi a pagare per loro senza averne commessi … Fino a quando? È tempo che i politici di tutti i partiti e, soprattutto di quelli al potere, capiscano che devono essere penalizzati per i loro errori, non rassegnando le dimissioni (non lo fanno comunque), ma pagando con il loro patrimonio personale, come accade a noi quando non possiamo ripagare i nostri debiti e perdiamo le nostre case (a causa della fragilità legata alla disoccupazione piuttosto che ad un errore).

AbbIAMO RECEnTEMEnTE VISSUTO (e stiamo ancora affrontando) ripetuti traumi psicologici, non tanto a causa delle conseguenze delle dure misure

fiscali, prese dal governo a discapito del medio e basso reddito, ma piuttosto a causa delle violente giustapposizioni tra i membri del governo e il gruppo parlamentare su temi vitali che riguardano il presente e il futuro di questo Paese e a causa del comportamento erratico di un “fuori luogo e tempo” del primo ministro, il quale dice una cosa, ne vorrebbe dire un’ altra e poi attua cose del tutto diverse sia nel paese che all’estero, ignorando i suoi partner e disprezzando un’ intera nazione che sta portando violentemente nell’abisso. Ogni volta che questa nazione ha espresso il suo risentimento e la sua frustrazione, si sono verificate intimidazioni, violenze e punizioni con sostanze chimiche cancerogene, capovolgendo la più elementare logica e determinazione della Democrazia, quel sistema che si fonda sulla giustizia e che a sua volta risolve Pacificamente tutte le eventuali divergenze che emergono nella ricerca della verità.

ORA nOI COnOSCIAMO la risposta alla domanda “se sia nato prima l’uovo o la gallina”. Allo stesso modo, sappiamo che i vicoli ciechi delle società sono il frutto

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dei vicoli ciechi degli individui che le costituiscono. Pertanto, le migliori società hanno bisogno di menti migliori che non siano state forgiate dalla violenza, dalle sommosse e dalle rivoluzioni, ma piuttosto dalla pace e dalle emozioni positive, le quali accompagnano il desiderio di conoscenza dell’uomo. La Verità è direttamente collegata alla Conoscenza e non al potere, che tende sempre ad essere totalitario per sua natura ed intenzione, persino nelle “Democrazie” capitaliste più avanzate come quella danese.

LA DEMOCRAZIA non è né urbana né centrista, o alleata, socialista, di sinistra o comunista (del popolo). Non è monarchica né presidenziale. Non è né cristiana

né islamica, né diretta né indiretta... La Democrazia non ha bisogno di un aggettivo per essere definita! Essa è un sistema sociale autonomo che si basa, come ho già detto prima e ripeto ora, sulla Giustizia, che nella ricerca della Verità risolve Pacificamente qualsiasi eventuale controversia.Democrazia e Capitalismo o Democrazia e Comunismo sono incompatibili, perché hanno usato e ancora usano la Violenza. Tanta violenza! Il problema qui non è il mondo in cui non vogliamo vivere, ma in quale mondo vogliamo vivere. La Democrazia è Vita e richiede, in quest’ordine, rapporti veri con noi stessi, con il nostro vicino e con la nostra società … ed è l’unico sistema sociale pacifico che potrebbe realmente essere interessato ai bisogni di tutti i cittadini e non alla speculazione di alcuni.

LA nOTA PSICHIATRA ed autrice Nawal El Saadawi ha affermato, in un’ intervista del 2005, che “I popoli devono muoversi … devono agire e rovesciare gli attuali

regimi ... Non si può cambiare l’immagine del... mondo se non si cambiamo i suoi sistemi politici...” Tuttavia, mi chiedo per l’

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ennesima volta: è questo l’ordine delle cose? Dalla rivoluzione egiziana del 1919 contro l’occupazione britannica, fino a quella del 1952 contro la monarchia e del 2011 contro Mubarak, cosa è veramente cambiato a parte il fatto che l’occupazione inglese è diventata egiziana, che inizialmente era militare e che ora probabilmente è religiosa? Dopo Piazza Tahrir del Cairo è stato il turno di Piazza Syntagma di Atene: ora che ci siamo risvegliati, possiamo realizzare che la democrazia come sistema sociale è completamente assente dall’ intero pianeta e che essa stessa è l’obiettivo principale? La Democrazia ha le sue proprie strutture in ogni tipo di aspetto della vita quotidiana e dobbiamo utilizzarle, un passo alla volta nel XXI secolo partendo dal cambiamento della nostra mente. Questa è la più grande di tutte le ‘rivoluzioni’, l’unica che sarà in grado di tiraci fuori dal vicolo cieco.

In COnCLUSIOnE, vorrei sottolineare, ancora una volta, che:1°) Non c’è democrazia! Per quanto si stiano facendo molti

tentativi per umanizzare i mercati finanziari, essi risulteranno tentativi vani perché il Capitalismo, come sistema, si avvicina alla fine del suo ciclo. È impossibile tornare indietro di qualche decennio, a quando aveva un volto meno barbaro di quello di oggi. 2°) Il Capitalismo di Mercato e la Democrazia hanno significati del tutto incompatibili. 3°) Il Capitalismo non ha futuro e siamo già in un periodo di transizione, verso una destinazione sconosciuta e con la consapevolezza che la resurrezione del modello comunista non costituisce una soluzione alternativa per il nostro secolo. 4°) È più che evidente che abbiamo bisogno di una società migliore, più civile, che possa essere partecipativa e veramente democratica, risultato pacifico di riforme radicali piuttosto che conseguenza violenta di rivoluzioni (Eric Hobsbaum), in modo da garantire

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Simon Weil

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costituzionalmente (come ho già più volte detto) le reali esigenze di tutti i cittadini, piuttosto che l’avidità e gli interessi di pochi.

LA NOSTRA RISPOSTA alla ragionevole domanda su come liberarsi da questa epidemia mondiale di avidità che sostiene il capitalismo di mercato (chiamato

‘fondamentalismo dei mercati’ dal Prof. Stiglitz, uno dei più stimati economisti) è la seguente: come si fa per ogni malattia, con una terapia di solida amicizia (un termine non politico) come medicina. L’ Amicizia richiede una conoscenza di sé e porta alla Partecipazione attraverso una consapevole e finalizzata Arte sociale. Karl Marx ci ha assicurato che “le idee sono catene dalle quali nessuno può liberarsi senza infrangere il proprio cuore”, cioè senza essere profondamente scossi e riconoscendo la corrente negativa dell’individualismo egoistico, come atteggiamento di vita sbagliato, (Hüther). Si tratta di un nuovo approccio alla sfera dell’ Istruzione e della Cultura in generale, con la creazione di un modello ambientale e socio-economico più umano come prossimo passo.

nON È POSSIBILE, non è democratico permettere che il destino di uno stato dipenda dal fatto che i leader (dei due principali partiti politici che negli ultimi trentasette

anni hanno condotto il paese nel baratro) vadano d’accordo oppure no. Elezioni e governi pluripartitici non possono essere la soluzione al problema per la semplice ragione che il problema è il capitalismo di mercato, sostenuto in ogni modo possibile dai due partiti di maggioranza e dalle loro correnti. La cosiddetta sinistra tradizionale e progressista non ha alcun suggerimento alternativo, completo e realistico per una società più democratica, che per tempi diversi ha bisogno principalmente di Immaginazione: nuove menti e nuove idee ora completamente assenti dall’intero spettro della politica moderna.

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OLTRE AD ANDRÉ BRETON che ci incitava a denunciare i partiti sin dal 1950, è il momento di ricordare le parole di Simone Weil, le quali indicano

che gli individui che desiderano offrire i loro servizi alla politica con Giustizia e Verità come loro guida, devono essere sostenuti dai loro Amici piuttosto che dai partiti perché: “Un partito politico è una macchina di produzione di passione collettiva, un’ istituzione fatta per esercitare una pressione collettiva sul pensiero di qualsiasi persona ne faccia parte. Il primo ed unico obiettivo di ogni partito politico è quello di rafforzare sé stesso senza alcun limite. Questa funzione tripla dimostra che ogni partito politico è totalitario per natura ed intenzione. È un’istituzione formatasi ufficialmente in pubblico in modo da poter uccidere i significati di verità e giustizia nella propria anima”. È dunque assolutamente necessario che noi, come cittadini contribuenti, voltiamo le spalle al totalitarismo di partito, rifiutandoci di pagare i loro costi e le loro malefatte finanziarie e di sopportare l’onere economico delle elezioni! Fino a quando non ci saremo liberati di questa cancrena politica ed economica, essi dovrebbero alleggerire l’onere dei loro costi in piena trasparenza. A questo punto vale la pena ricordare che il supporto finanziario da parte di elettori amici al Presidente americano barack Obama nelle precedenti elezioni, avveniva per mezzo del web... Il socialismo, la socialdemocrazia, il laburismo e le varie politiche conservatrici e neo-liberali che sono a disposizione dei mercati finanziari sono predestinati a fallire allo stesso modo dei popoli nostalgici del modello social - comunista dell’ex Unione Sovietica.

RECENTEMENTE, SI È SPESSO PARLATO di “egos” riguardo al comportamento di varie personalità politiche , tra cui quelle greche. Si tratta di autocritica?

non penso! Dell’ammissione di un comportamento distruttivo

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che riguarda il destino di un intero paese? Nemmeno! Nonostante la grande crisi, nessuno sta acquisendo coscienza e libero arbitrio nell’ immediato, perché esso è un processo terapeutico, un procedimento di trasformazione di mentalità che richiede tempo, per quanto sincere possano essere le intenzioni di coloro che desiderano liberarsi del loro illimitato individualismo egoistico, il quale rappresenta, senza alcun dubbio, un’ epidemia a livello mondiale, la peggiore che l’umanità abbia mai conosciuto fino ad oggi.

SECOnDO IL PROF. JOHN WHEELER (collaboratore di Albert Einstein e di Niels Bohr), “noi non siamo semplici spettatori ai quali è capitato di trovarsi in una

scena cosmica. Siamo condizionatori e creatori che vivono in un universo partecipativo “. nelle parole di Bertolt Brecht: “L’uomo non è una goccia nel fiume della vita, egli è la forza che crea e muove il fiume della vita”. Come persone consapevoli e dotate di libero arbitrio possiamo diventare tale forza creativa, abitanti di un universo partecipativo che non può che rifiutare, nel modo più categorico, ogni forma di violenza e di tirannia. Dovremmo contribuire, con la nostra vita e col nostro lavoro, alla pianificazione ed al consolidamento di una Democrazia Partecipativa, di una società di Cittadini Attivi: lo Stato di Aristotele.

MI SOn CHIESTO MOLTE VOLTE, come è possibile che sia il linguaggio della violenza e della guerra (piuttosto che quello della pace e del dialogo), a

dominare tra i partner e gli alleati di un’ Unione di popoli e di paesi con una moneta comune. Questo non riguarda solo la “dura battaglia”, spesso combattuta dai nostri governanti a Bruxelles, ma anche “le sommosse popolari, le rivoluzioni e le guerre” che vengono suggerite ai cittadini dai partiti di

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Nawal El Saadawi

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sinistra. Questi ultimi sono incapaci di comprendere l’ovvio: le elezioni e il previsto cambiamento nelle correlazioni politiche, che vengono categoricamente difese come l’unico modo democratico per uscire dalla crisi, non cambieranno nulla. Avrebbero dovuto sapere che il pensiero creativo non è collettivo ma individuale e che l’individuo non acquisisce una coscienza e una libera volontà all’improvviso. Ciò significa che quello che stanno perseguendo non è per il bene del popolo, come essi sostengono, ma piuttosto per la conservazione o il miglioramento di punti percentuali del loro partito. Stanno ignorando il fatto che l’unica questione sostanziale che deve essere risolta è se, in questo periodo di transizione da un tipo di società ad un’ altra, le condizioni di vita dell’intera nazione saranno più umane e dignitose, all’interno o fuori dalla zona euro.

DEMOCRAZIA O TIRAnnIA? Dentro o fuori l’Unione Europea? Almeno in teoria, tali domande non ce le stiamo ponendo. Per la semplice ragione che le

condizioni sociali all’interno della zona euro, per i primi anni del prossimo periodo di transizione dal disumano capitalismo di mercato ad una società pacifica di cittadini attivi, saranno senz’ombra di dubbio migliori all’interno dell’Unione europea, tenendo conto del fatto che la crisi non è solo greca, ma anche europea e mondiale. I processi che avranno luogo nei prossimi anni per la transizione verso una democrazia reale, non saranno solo una questione nazionale, ma anche Europea e del mondo intero.

IL PRObLEMA FOnDAMEnTALE della vita è l’incertezza e l’imprevedibilità. Il sogno occidentale del sovralimentato capitalismo (rappresentato dalla Germania

più che da ogni altro paese europeo), di conquistare il mondo

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(europeo) è, in termini di teoria del caos, una fantasia, in quanto i sistemi caotici, possono superare ogni previsione e ogni sforzo da noi gestito; in parole povere significa che dobbiamo finalmente realizzare che non siamo modulatori della natura (e per estensione della società), ma suoi partner creativi e partecipativi (Dr F. David Peat - Prof John Briggs). Vorrei chiarire che, secondo il grande psichiatra Prof. Irvin Yalom, il nostro “caotico” comportamento individuale e collettivo, che trae origine dal nostro ego e dal nostro individualismo senza limiti, ovvero “i rifiuti della nostra mente”, non ha alcuna relazione con la teoria scientifica del Caos.

Un’ OSSERVAZIOnE: il punto di vista dei nostri partner nord-europei che in Grecia (così come in Portogallo, in Italia e in Spagna) non ci siano cittadini

responsabili, mentre nei loro paesi ce ne sono in sovrappiù, è selvaggiamente impreciso perché il loro famoso senso di “responsabilità” è limitato alla completa sottomissione di una grande maggioranza a un disumano modello sociale ed economico che sta invecchiando (Samir Amin). Questo tipo di “responsabilità” è una fantasia pericolosa che non ha nulla in comune con il libero arbitrio che dovremo sviluppare se vogliamo evitare ulteriori problemi e creare una società migliore. Ci siamo chiesti come sia possibile che l’economia del settimo paese più sviluppato e competitivo del mondo (l’Italia) sia sull’orlo del fallimento, con Portogallo, Irlanda, Spagna, Belgio e Francia che seguiranno le sue orme.

LA STORIA D’EUROPA ha inizio con uno splendido mito greco che aveva come protagonista l’amore di Zeus, protettore dell’ospitalità e custode della giustizia e della

democrazia. La storia dell’Europa moderna del XX secolo è una storia di barbarie, segnata dal dolore e la miseria di due guerre

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mondiali, dalle colonie, il nazismo e il fascismo, dalle carceri piene di prigionieri politici, dai campi di concentramento, le torture, lo sfruttamento, la fame e la disoccupazione, dalla povertà e le sue innumerevoli vittime. La barbarica politica coloniale, che è stata applicata negli anni precedenti in nome della civilizzazione dei popoli “primitivi”, recentemente è stata applicata anche in nome della “democratizzazione” dei popoli politicamente “poco istruiti”. Che è praticamente la stessa cosa ... L’Europa, in questi giorni, sta morendo per via di un sistema economico disumano e della deificazione dei mercati, con la Germania come suo campione. È chiaro che l’Europa dal nocciolo duro si propone di sottoporre finanziariamente i “disobbedienti” paesi del Sud, cambiando nel processo anche la loro mappa politica, e di estendere la sua influenza fino ai confini del suo impero, elargendo “lezioni di Libertà e di Democrazia” ai popoli arabi che si sono recentemente ribellati.Göbbels, il ministro della Propaganda della Germania nazista diceva: “Parla, parla, che qualcosa arriverà ad imprimersi”, vale a dire gli ebrei, che tra le altre cose, “puzzavano”. Oggi, sono i paesi dell’Europa meridionale (PIGS), ad essere classificati come maiali sporchi che puzzano... La cosa strana però è che, sebbene i tedeschi considerino sconcia la parola maiale (Schwein), la carne di questo animale è il loro cibo preferito.

QUAnDO IL RITMO DELLA VITA viene dettato dal denaro piuttosto che dall’uomo, qualcosa non va... Oggi sappiamo tutti, esperti e non, quanto fosse

criminale il punto di vista del ben noto architetto e urbanista, nazista simpatizzante, Le Corbusier, “la città della velocità è la città della gioia”. In questo contesto, erano destinate ad essere realizzate case come macchine e fast-food, distruggendo così tutto ciò che era sopravvissuto al ritmo frenetico di una disumana “profitopolis”. Pertanto, già dal 1970, apparve chiaro che

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Friedrich Nietzche

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l’uomo aveva bisogno di un altro tipo di città (Josef Lehmlock Wend & Fisher). Il tempo è una funzione del pensiero. Allo stesso modo la Verità è una funzione della Conoscenza. Competenze empiriche provenienti da tutto il mondo di “profitopolis”, indicano che si sta danneggiando irreversibilmente la salute umana (fisica, emotiva, logica e mentale), ma recentemente, a dispetto del continuo “stacanovismo” occidentale (che è, come tutti sappiamo, un grave disagio mentale), il clima comincia a cambiare radicalmente con la creazione di una serie di ristoranti “slow food” in tutto il mondo occidentale, come risultato di una tendenza umanistica filosofica nota come “viver lento”. Così, la teoria che l’uomo impara dai propri errori quando li riconosce e li accetta è confermata e questo è molto confortante, poiché l’operosità è una cosa e il lavoro olistico, inteso come disagio mentale e indicativo di asservimento dell’uomo alla potenza barbarica dei mercati e agli interessi di pochi profittatori, è un’ altra.

CAMBIATE, DIVENTATE VOI STESSI”, ci inco-raggiava il noto filosofo tedesco Friedrich Nietzsche. Egli probabilmente non poteva conoscere il marchio,

completamente ingiustificato, che i suoi connazionali avrebbero lanciato sui lenti e pigri greci, sebbene accettabile se riferito all’inaffidabilità dei politici greci e soprattutto del primo ministro. Siamo diventati perfino protagonisti di una serie televisiva ‘Go Greek’ sulla televisione britannica. Tuttavia, come tutti sappiamo, la generalizzazione non corrisponde mai alla realtà! Forse che cambiando il titolo in ‘Go Karagiozis’, personaggio pigro e sottomesso (gobbo), un truffatore (con braccia lunghe) e naturalmente malvagio, la rappresentazione si sarebbe maggiormente avvicinata alla realtà riguardo al comportamento di alcuni greci ed in particolare dei politici? Ancora oggi Karagiozis, figura di origine ottomana,

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considerato eroe nazionale della Grecia moderna, è argomento di “intrattenimento” nelle scuole elementari ed in altre sedi dell’intero paese. Questo derivato dell’Est, personaggio del teatro delle ombre, non può assolutamente farsi carico di tutta la colpa per la condizione in cui versa questo paese. Tuttavia molti di noi hanno abbandonato questa mentalità cadendo nelle reti del mimetismo di una cultura occidentale avida e consumatrice, che indossa i Jeans, beve Coca Cola e balla il Rock. Sembra pertanto, che sia arrivato il tempo di ritornare ad essere noi stessi.

IL NUOVO PRIMO MINISTRO GRECO ha involonta-riamente messo in difficoltà i due partiti al potere, i loro compagni e i parlamentari dei partiti di sinistra, per il

seguente motivo: la paura di un loro indebolimento a causa della possibilità di un suo successo nel difficile compito di sollevare, anche solo temporaneamente, una nazione costretta a sopravvivere senza elettricità. Così il possibile contributo del nuovo primo ministro, come tecnocrate piuttosto che come politico, può significare: a) l’inizio della disintegrazione graduale di una istituzione di partiti dissipatori e totalitari, b) la creazione del miglior clima possibile per una transizione economica della società greca verso la progettazione e la materializzazione, senza violenza , di una società più umana.

PARADOSSALMEnTE, un ministro e membro esecutivo del PASOK sta chiedendo al parlamento un’“auto-riflessione nazionale”, dal momento in cui un collega,

del suo stesso partito, molto più esperto di lui, ha giustamente evidenziato in una trasmissione televisiva che in futuro: “ci sarà una richiesta di democrazia nei partiti politici”. Era quindi giustificato parlare di totalitarismo dei partiti politici visto che la barbarie del capitalismo domina ormai da troppo tempo.

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Tutto questo perché, secondo le parole di un ex-ministro e del direttivo di ND (Nuova Democrazia), nello stesso Talk Show, “non c’è la cultura del dialogo”. Ciò significa che la condizione principale per una democrazia funzionante, è l’ammissione che il dialogo critico e costruttivo, non c’è mai stato e ancora non esiste. L’unica conclusione logica è che dovremmo immediatamente iniziare a lavorare per superare una critica piena di odio e concetti illusori anche se lastricati di buone intenzioni e pianificare, in modo sistematico, il prossimo sistema sociale e politico che servirà le reali esigenze di tutti i cittadini; dovremo cioè progettare e costruire pacificamente la Vera Democrazia del XXI secolo, che attraverso una continua evoluzione ci accompagnerà per circa cinque secoli, tenendo presente che “il Regno dei Cieli è uno stato del cuore e non qualcosa che viene sulla Terra o dopo la morte” Friedrich Nietzsche.

LA “GOLDEN RULE” cioè il termine inglese per indicare il principio di Hillel “ciò che ti è odioso non farlo al tuo prossimo”, così come la posizione di Kant

sul rispetto per l’individuo e per la sua opinione, insieme alla limitazione della libertà collettiva, non sono in alcun modo sufficienti a descrivere uno stato come politicamente libero. Credo anche che l’approfondita valutazione di Popper, secondo cui “siamo liberi quando possiamo liberarci di chi ci governa senza spargimento di sangue”, non sia sufficiente. Per quanto si voglia lodare la democrazia del mondo occidentale, descrivendola come il miglior sistema politico, essa è stata ed è tuttora segnata da elementi di violenza, da spargimenti di sangue, da fame e da miseria, che stanno diventando di proporzioni sempre più esplosive negli ultimi anni di crisi mondiale. Uno stato è politicamente libero, quindi democratico, solo quando la violenza e lo spargimento di sangue, così

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Karl Marx

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come lo sfruttamento e l’ingiustizia sono evitati nonostante i processi partecipativi dei molti. In parole semplici, quando smette di servire la speculazione ed il profitto dei pochi che sono alloggiati nelle banche e nei mercati finanziari e rivolge la sua attenzione alle reali esigenze dei molti, cioè dei cittadini di un paese, senza restrizioni uniformi e senza necessità di chiarimenti. Personalmente ritengo che il problema, anche se apparentemente politico, non sarà risolto da politici di professione che rappresentano o soccombono agli interessi di un disumano mercato dei capitali, ma piuttosto da cittadini coscienziosi, amanti della pace, attivi e determinati, da artisti e appassionati dell’arte, il cui numero cresce ogni giorno di più.

SECOnDO TUCIDIDE, Pericle sostenne la seguente tesi: “Anche se solo pochi di noi sono in grado di progettare ed applicare una politica, siamo tutti in grado

di giudicarla”. Questo indicherebbe che in nessun modo le persone come me e voi, cioè dotate di libero arbitrio e pensiero cosciente, potrebbero avere idee o governare. Ovvero, che anche se alcuni di noi non sono in grado di costruire uno strumento musicale, ciò non significa che non sarebbero in grado di suonarlo. La Democrazia non è mai stata reale fino ad oggi. Condivido l’opinione che può e deve esserlo! Io non sono prevenuto contro le opinioni di Popper, al contrario le apprezzo profondamente, oltre ad avere in comune con lui la fede nell’ Illuminismo, nel Razionalismo e nel dialogo critico. Credo, tuttavia, che molte cose siano cambiate negli ultimi diciassette anni dalla sua morte e che abbiamo il “santo” obbligo di rivedere le cose da zero, basandoci sui dati dei nuovi avvenimenti. Egli era un sostenitore dei concetti di Talete di Mileto, che quando parlava ai suoi studenti era solito dire: “Così, io penso, stanno le cose. Questa è la mia teoria. Provate a migliorarla”. Io aggiungo le parole di Democrito: “la povertà in Democrazia

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vale più di tutte le ricchezze in aristocrazia o monarchia. Poiché la libertà è meglio della schiavitù”. Sottolineo che questo non è più valido perché nelle cosiddette democrazie contemporanee i poveri non riescono neanche a sopravvivere. La libertà è decisamente meglio della schiavitù, ma mi chiedo: cosa te ne fai della libertà quando sei disoccupato, senza tetto ed affamato? Negli ultimi anni le “Democrazie” sono finite per diventare tirannie parlamentari dei mercati finanziari, rendendo così impossibile distinguere tra Democrazia e Tirannia. In tale contesto, la Democrazia non dovrebbe continuare a funzionare in modo reazionario assicurando soltanto, secondo le parole di Popper, le istituzioni antidittatoriali. È giunto il momento per la Democrazia di funzionare in maniera creativa garantendo Amicizia e, per le istituzioni di rispondere alle reali esigenze di tutti piuttosto che agli interessi di pochi. Allora e solo allora i popoli governeranno in Democrazia, come avrebbe dovuto essere fin dall’inizio. È quello che accadrà quando la crisi sarà finita e l’umanità comincerà a prosperare.

QUInDI, nO AL POTERE DEI PARTITI, alle relazioni dietro le quinte ed alla diplomazia segreta, al non-così-bene inteso “interesse nazionale”, no alla propaganda,

alle spese per la difesa e per la guerra.SI alla Democrazia, alla trasparenza e alla solidarietà dei popoli, al rispetto delle Differenze, all’ Educazione e al Dialogo.NO alla barbarie dei mercati finanziari, allo sfruttamento, all’ ingiustizia, alla speculazione ed alla violenza deliberata e mirata. SÌ alla Cultura, alla Giustizia Sociale, alla prosperità di tutti i cittadini ed all’Arte consapevole e finalizzata.Sono in tanti a non adottare la posizione non violenta di Gandhi perché considerano la violenza come l’ unica soluzione o, nella migliore delle ipotesi, come un male necessario. Ritengo

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tuttavia, che oggi siamo nella posizione di respingere la violenza e tutte le emozioni distruttive e di coltivare quelle positive (Daniel Goleman) superando la resistenza passiva e realizzando l’unica Verità dei versi del nostro grande poeta Kavafis: “né Lestrigoni o Ciclopi/né Poseidone irato incontrerai,/se non li rechi dentro, nel tuo cuore,/se non li drizza il cuore innanzi a te …”

COME POSSO SMETTERE di scrivere questo saggio, quando quotidianamente veniamo scossi da milioni di eventi estremamente scioccanti? non mi riferisco ai

nuovi arrivati sul podio del parlamento, che sono in gran parte giovani e irrimediabilmente superficiali (se si pensa al futuro politico di questo paese) ... Non mi riferisco nemmeno ai “proclami” dei difensori dei poveri che vivono in ville di lusso e con piscine, né a quelli che improvvisamente si fanno crescere la barba e difendono il diritto dei “lavoratori”. Non mi soffermo sul ministro tedesco della Grecia che abbiamo recentemente acquisito. Mi riferisco alle notizie che gli alunni svengono nelle scuole a causa della malnutrizione mentre al contempo il presidente del Parlamento annuncia l’approvazione del bonus per il “raggiungimento degli obiettivi” per il personale del parlamento e un vice-presidente del PASOK utilizza il francese per definire i Greci non solo “coprites” / “spazzatura” ma anche “malakes” / “segaioli”.Dobbiamo assumerci la responsabilità, ritengo che siamo obbligati ad ammettere di essere dei “segaioli”, esattamente come loro devono ammettere di essere stati e di essere ancora sfruttatori della peggior specie, che stanno distruggendo completamente un percorso storico di trentotto anni! Quello che è importante sottolineare è che tutti noi ci siamo svegliati e che tutti questi impenitenti dovranno scomparire non solo dal Parlamento greco, ma anche da questo Paese ... Cos’ è peggio,

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Carl Popper

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i politici greci corrotti o i sovrintendenti tedeschi maniaci del lavoro? Credo che presto non ci sarà più bisogno di nessuno dei due!

IN SINTESI, RITENGO CHE: la società migliore che tutti noi abbiamo a lungo desiderato, non si costituirà con la demolizione di quella vecchia con le spranghe e le bottiglie

molotov, ma con la costruzione pacifica di una nuova , su nuove basi. Tutti i tentativi di restaurare o aggiornare una società in rovina sono destinati a fallire e pertanto privi di speranza. Il fondamentalismo dei mercati monetari è direttamente collegato al nostro eccessivo individualismo e al nostro egoismo estremo, sentimenti negativi situati sul lato opposto a quello dei sentimenti positivi di Amore e Amicizia. Esso è inoltre basato sul cieco e mimetico consumismo, che è stato promosso allo status di psicoterapia (shopping-terapia). La ricerca attuale sul cervello umano e sulla neurobiologia si focalizza sul senso di Amicizia e d’Amore, dimostrando così la grande importanza dell’ intelligenza emotiva e dei sentimenti positivi, non solo per la nostra salute, ma anche per l’evoluzione della vita umana in generale. Il superamento della crisi economica mondiale non è un problema finanziario, non è nemmeno politico o sociale. Si tratta essenzialmente di una questione personale e morale, in altre parole neurobiologica. È una questione di Educazione e Cultura. Poiché la nostra società cambierà in meglio solo nella misura in cui noi cambieremo come individui, acquisendo una coscienza e una libera volontà. Ora sappiamo tutti, che lo spietato capitalismo finanziario non ha assolutamente nulla in comune con una società democratica dei cittadini, siamo anche consapevoli del fatto che il nostro desiderio di una vera Democrazia richiede spirito innovativo e individui autoconsapevoli, rapporti

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di Amicizia e Partecipazione nelle questioni comuni. In questo sforzo, l’Arte sociale, mirata e consapevole, è in grado di offrire molto, ampliando la percezione umana e aprendo nuovi orizzonti nella ricerca di una società migliore in grado di supportare le reali esigenze di tutti i cittadini e non gli interessi al profitto di pochi. Ecco perché ci rivolgiamo al G20 dicendo: voi siete venti di un mondo violento, che presto sarà andato. Noi siamo milioni di un mondo di pace che sta emergendo.

In POCHE PAROLE, la cosa più importante è rendersi conto che: il crudele sistema sociale dei mercati monetari, che esclude la democrazia e ci conduce nella indigenza più

profonda, sta volgendo al termine e ogni sforzo per portarlo avanti sarà breve e temporaneo.Per cambiare la società dobbiamo per prima cosa cambiare noi come individui e soprattutto cambiare la nostra mentalità individuale.La nostra nuova mentalità ci condurrà fuori dal nostro egoismo incontrollato e verso l’amicizia, sentimento che richiede la consapevolezza di sé e coincide con la partecipazione. Chiuderò con una domanda, la cui risposta verificherà la precedente affermazione: Che cosa abbiamo realmente realizzato nel corso degli ultimi trentotto anni, dopo che la “democrazia” fu restaurata nel nostro paese e perché, alle celebrazioni del Polytechnio di quest’ anno abbiamo alzato la stessa bandiera di quella originale: “Pane - Istruzione - Libertà”?

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Takis Alexiou è nato ad Alessandria d'Egitto il 5 gennaio 1942. Ha studiato Architettura in Germania conseguendo il Diploma in Architettura e Progetta-zione presso l’Università Tecnica di Dresda nel 1964. Nel 1967 ha comple-tato i suoi studi post-laurea in Psicologia Percettiva e nel 1968 ha conseguito il Dottorato di ricerca in Ingegneria. Ha lavorato, come architetto progettista, per la Grecia, la Germania, la Svizzera, gli Stati Uniti, il Kuwait, lo Zambia e l'Iran. È membro di Associazioni di Progettazioni Architettoniche, Tecniche e Urbanistiche della Germania, della Svizzera, dell’ Inghilterra e della Grecia ed ha partecipato a diversi seminari, simposi e conferenze in Grecia e all'estero. Ha tenuto numerose conferenze in diverse università europee: in Germania, in Svizzera, in Austria ed in Grecia ed è stato ospite all’ università di Offenbach/M, in Germania . Ha tenuto conferenze e seminari sul Dialogo e la Democrazia, sul Progetto Architettonico e sull’ Arte alla Libera Università di Ag. Paraskevi ed è stato per molti anni Professore presso l'Università Americana di Atene.

Ha esposto in numerose mostre personali e di gruppo a Dresda, Basilea, Parigi, Venezia, Londra, new York, Tokyo, Istanbul, nicosia, Alessandria, Atene, Rodi, ed in molte altre città. È stato Presidente del Centre of Arts 4 Seasons e Presidente della Società Panellenica, Storica e Filosofica, organizzando simposi e conferenze internazionali sui Diritti Umani.

Ha composto una tetralogia musicale in quattro parti: "Under Ones’ Breath ","The Song of the Birds"," Voices without a Face" e " Red Wind ".

È stato insignito del "Premio Internazionale Kavafis" ed è stato dichiarato "Grande Benefattore" per le sue attività filantropiche a favore della Comunità greca in Egitto. Gli è stato assegnato il primo Diploma presso l’ International Art Addiction, Stoccolma/Svezia. ABI / USA lo ha incluso tra le cinquemila personalità del Mondo conferendogli il Premio Internazionale per la Pace 2010, per aver praticato la pace col pensiero, con l'azione e con l'esempio a livello locale e globale. Infine l’ IBC di Cambridge (Regno Unito) lo ha riconosciuto uno dei duemila intellettuali del XX secolo e Who is Who Zug / Svizzera lo ha incluso nelle sue edizioni.

Il suo nome è citato in varie Enciclopedie Greche ed Internazionali ed ha pubblicato numerosi articoli e libri di contenuto archittettonico, educativo e sociale. Tra questi: The Psychology of Architecture in the example of the Art Museum, (1968), The Third Kavafis (1982), Iaponia – Japan – Japon (1984), Abdi Ipekçi (1986), Live Teaching Book 1-6 (1989-1993), For a United Movement and Politics in Greece (1993), Japan: The Country of Zen (1995), Nazism and Religion on the Threshold of the 21st century (1995), For the Woman with 12 Designs by Takis Alexiou (1995), 40 Years Later – Nikos Kazantzakis (1997),

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Farewell Darkness – Drawings and Writings (2002), Beyond the Tyranny of Contemporary Architecture (2004), Time of Fear has passed (2004), Ypatia, the Way to the Freedom (2006), Prisoner of Conscience (2006), The Aesthetics of Love (2008), Back to the Senses (2008), The Circle of Harmony (2008) and The Power of Friendship - La Potenza dell’ Amicizia (2012), che è stato tradotto, fino ad ora, in 12 lingue.

Nel 2009, in qualità di Presidente di CA4S-AthensArt, ha creato e tuttora gestisce il sito: www.athensart-2010.ning.com. Nel 2010 ha organizzato l’ AthensArt International Arts Festival Technopolis / Atene, con la partecipazione di oltre trecento artisti provenienti dai cinque continenti e da settantadue paesi del mondo. In seguito ha organizzato molte mostre di gruppo a scopo filantropico in Grecia e all'estero, dando ad ogni artista e appassionato d'arte la possibilità di partecipare senza alcuna discriminazione, promuovendo "Il Lato Positivo della Vita" e la sua forte convinzione che "L’Amicizia attraverso l'Arte può cambiare il Mondo", pacificamente.

"... La Democrazia non è borghese, o di centro, o alleata, socialista, di sinistra o comunista (populista), non è monarchica o presidenziale, cristiana o islamica, diretta o indiretta ... La Democrazia non ha bisogno di aggettivi! Essa è un sistema sociale autonomo che si fonda, come ho già detto prima e ripeto ora, sulla Giustizia, che nella ricerca della verità risolve Pacificamente qualsiasi eventuale controversia! Democrazia e Capitalismo o Democrazia e Comunismo sono incompatibili perché hanno utilizzato e ancora utilizzano la VIOLENZA (diffusa su vasta scala). Il problema non è il mondo in cui non vogliamo vivere, ma in quale mondo vogliamo vivere. La Democrazia è Vita e richiede, in quest’ordine, rapporti veri con noi stessi, con il nostro vicino e con la nostra società … essa è l'unico sistema sociale pacifico che può essere realmente interessato ai bisogni di tutti i cittadini, piuttosto che alla speculazione di alcuni... Il superamento della crisi economica mondiale non è una questione finanziaria, né materia politica o sociale. È principalmente una questione personale e morale, in altre parole, un problema neurobiologico. È una questione di Educazione e Cultura. Perché la nostra società cambierà in meglio solo nella misura in cui noi cambiamo come individui, con l'acquisizione di una coscienza e del libero arbitrio ... sarà la nostra nuova mentalità a portarci fuori dal nostro incontenibile egoismo verso l'Amicizia, che richiede Consapevolezza di sé e coincide con la Partecipazione ... "

Dichiarazione diTakisAlexiou, 2012

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