Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento come me ... · Io non condivido le tue idee ma...

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Anno XLV n°13,14 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB PD QUINDICINALE LUGLIO 2013 Io non condivido le tue idee ma lotterò con tutte le mie forze perché tu come me possa liberamente esprimere il tuo pensiero. ‹ Voltaire › Periodico nazionale fondato nel 1968 www.mondoliberonline.it - [email protected] Q uando si parla di Unione, non possiamo fare a me- no di pensare che sarebbe necessario avere delle strutture comuni con cui effettuare delle sinergie in tutti quei campi di cui, davvero, non ha sen- so (se non l'arroccamento al potere) conser- vare duplicazioni di centri decisionali. Ed in- vece, quando l'argomento è l'Unione, i temi federalisti e delle varie forme di controllo unificato vengono, sempre, ad arenarsi sulle “secche” di una burocrazia mitteleuropea, mentre ad avanzare sono solo le tesi che por- tano, soprattutto da parte del nostro Paese, ad imitazioni “monotematiche” verso Stati con, servizi a noi negati e, pressione fiscale più pesante della nostra. a pag. 3 A desso che la buriana è passata e pa- pa Francesco non solo si è insedia- to, ma sta mietendo consensi plane- tari, forse è possibile rimeditare, a freddo, su quanto è accaduto. Nell’epocale decisio- ne di Benedetto XVI di abdicare alla propria corona c’è un aspetto forse più sorprenden- te della decisione stessa. Ci riferiamo alla coralità unanime e plaudente con cui le co- siddette dimissioni sono state accolte e commentate dai media. Sia quelli cattolici o di estrazione curiale, sia quelli in teoria schierati su versanti a-confessionali, laici, laicisti (come usa dire oggi) o addirittura anticlericali. Da questa cortina fumogena di ossequi e melasse varie siamo usciti intos- sicati o, quantomeno, fortemente compro- messi nella capacità di decifrare in modo consapevole e lucido un segno così dirom- pente come la ritirata di un papa. Si è detto che è stato un atto di coraggio, ma è un complimento patetico prima che inappro- priato. Il coraggio si manifesta nel procede- re nonostante le avversità, le difficoltà, i problemi, nell’avanzare pur avvertendo l’e- normità del sacrificio richiesto. Coraggio- so è un soldato che marcia, petto in fuori, sapendo di sfidare la morte. Coraggioso è un comandante che accetta di abbandonare la nave per ultimo, pur rischiando la vita. Coraggioso è un pontefice che accetta la tiara e l’anello piscatorio affrontando la tempesta perfetta di un’epoca dai contorni apocalittici. Il soldato che diserta, il leader che rinuncia, il papa che abdica non sono coraggiosi. Sono razionali, calcolatori, sensati, logici, ma non coraggiosi. Il che non significa, si badi bene, tacciare di viltà il contegno di chi compie il fatidico passo indietro. E’ abnorme, piuttosto, nella sua radicale, semi-divina maestà la scelta di chi procede nonostante le probabilità lo con- dannino alla sconfitta. Non è, per contro, biasimevole, ma comprensibile, giustifica- bile, perdonabile la paura di chi non se la sente. Tuttavia, il fatto di dovere rispetto a chi non brilla per un’indole eroica non im- pone, di per sé, la genuflessione dinanzi al- le sue tremebonde e vacillanti indecisioni. Soprattutto se sfociano in una risoluzione terribile come quella di imitare Celestino V e il suo Gran Rifiuto che è rimasto nella storia proprio per la sua irriducibile ecce- zionalità rispetto a ciò che dovrebbe essere (ma non sarà più, purtroppo per la Chiesa) I l tribunale nega le cure ad un ragazzo di 15 anni malato di tetraparesi spastica. La richiesta dei medici dell'ospedale di Brescia è stata respinta dai giudici perchè le staminali sono ancora in fase sperimentale ENI AWARD 2013 AL QUIRINALE LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE IL CORAGGIO E L'INNOVAZIONE L'impresa Furia con la collaborazione operativa del territorio crea occupazione e sviluppa un modello da seguire A lla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del Presidente di Eni Giuseppe Recchi e dell'Amministratore Delegato di Eni Paolo Scaroni, la cerimonia di pre- miazione degli Eni Award 2013 a pag. 19 IL CASO / STAMINALI LA NUOVA CURA DEFINITA SPERIMENTALE IL PAPA MOBILE a pag. 37 “Aiutateci a restare nel nostro Paese Serve uno shock pro-industria” di FRANCESCO CARRARO di ITALO T ASSINARI a pag. 3 “DUE VOLTE NELLA POLVERE, DUE VOLTE SULL’ALTARE?” di FEDERICO T ASSINARI a pag. 16 di NUNZIO BEVILACQUA Arresto di Salvatore Ligresti e famiglia a pag. 16 di FRANCESCO SAVERIO DI LORENZO S fogliando le pagine dei giornali il “Datagate”, dopo la sfuriata dei pri- missimi giorni, è finito nella pagina “esteri”, segno evidente che il tutto si sta pian pianino assopendo. Eppure il “caso” ha destato molto scalpore suscitando l’ira dei Paesi Europei ed l’imbarazzo degli Stati Uniti che della loro unità nazionale ne fanno un vanto ideologico, più che di facciata. Tutto era scoppiato all’inizio di giugno quando Edward Snowden, 30 anni, ex colla- boratore della NSA (la National Security Agency), decide di svelare al quotidiano bri- tannico Guardian i segreti dell’intelligence Usa. Si tratta a tutti gli effetti di spionaggio Americano, e fin qui non ci sarebbe niente di male, se non fosse che è stato effettuato nei confronti degli alleati, milioni di chia- mate e comunicazioni via internet intercet- tate nei confronti di Paesi Europei amici . Si parla delle linee telefoniche dei leaders partecipanti agli incontri del G20 del 2009 di Londra, di 38 Ambasciate tenute sotto os- servazione, sino alle istituzioni Europee di Bruxelles. Una questione seria che ha fatto vibrare i rapporti diplomatici di mezzo mon- do. In Italia nulla è cambiato nei confronti del nostro alleato “maggioritario”. Le di- chiarazioni del Ministro degli Esteri Emma Bonino sono state tiepide e pragmatiche: “Abbiamo ricevuto una nota in cui il re- sponsabile dell’intelligence americana, Ja- mes Clapper, ha promesso che gli Stati Uniti forniranno spiegazioni per via diplo- matica all’Unione Europea ad ai singoli Sta- ti nell’ambito del dialogo fra esperti ameri- cani ed europei concordato con il ministro degli Usa della Giustizia Eric Holder e la Commissione europea. Aspettiamo rispo- ste” – ha dichiarato il capo della diplomazia Italiana. Un chiarimento sottotono, sconta- to più che incalzante, risentito e doveroso che ha fatto scattare da parte di alcuni Paesi Europei il dubbio di un “collaborazionismo” a dir poco complice, il sospetto che l’intel- ligence italiana fosse, diciamo così, a cono- scenza di ciò che accadeva. D a Padova vogliamo dare una scossa con un messaggio pacato e responsabile alla po- litica: oggi, insieme al tempo, è scaduta anche la nostra pazienza». a pag. 14 CHI CONTROLLA I CONTROLLORI? a pag. 3 A proposito di legalità UN'EUROPA “IBRIDA” BRUCIA RICCHEZZA L'EUROPA, CHE TUTTI DICONO DI VOLERE, NON C'È MAI STATA NELLE INTENZIONI DI NESSUNO E MAI CI POTRÀ ESSERE FINTANTOCHÈ SI RIUSCIRÀ A LUCRARE MEGLIO DALLE SITUAZIONI IN ETERNO DIVENIRE "Chiediamo e abbiamo diritto di vivere in un Paese che rispetti e premi il lavoro, l’impresa, la capacità di rischio. Non li punisca, non li impaurisca" confindustria padova Massimo Pavin ai politici: aziende a pag. 28 infrastrutture PER OPERAZIONE SBLOCCA-CANTIERI I PRIMI 1.478MLN CASH DAL GOVERNO L’ANDAMENTO E I RISULTATI DELL’ECONOMIA INTERNAZIONALE E ITALIANA a pag. 5 Saccomanni e Lupi a pag. 10 Antonio Patuelli assemblea ABI L ’ambiente economi- co nel qua- le le banche hanno operato e continua- no a operare è tra i più difficili degli ultimi decenni. speciale sardegna a pag. 30 LA BUFALA DEGLI SCONVOLGIMENTI CLIMATICI a pag. 20 Antonio Zichichi: “GLI IGNORANTI DEL CLIMA SENZA PROVE SONO SOLO ALLARMISTI” Da sinistra: Zichichi, Berlato e Matteoli

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Anno XLV n°13,14Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento

Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46)

art. 1, comma 1, DCB PD

QUINDICINALE LUGLIO 2013Io non condiv ido le tue idee ma lo t terò con tut te le mie forze perché tu

come me possa l iberamente espr imere i l tuo pens iero . ‹ Voltaire ›

Periodico nazionale fondato nel 1968

www.mondoliberonline.it - [email protected]

Quando si parla di Unione,non possiamo fare a me-no di pensare che sarebbe

necessario avere delle strutturecomuni con cui effettuare delle sinergie intutti quei campi di cui, davvero, non ha sen-so (se non l'arroccamento al potere) conser-vare duplicazioni di centri decisionali. Ed in-

vece, quando l'argomento è l'Unione, i temifederalisti e delle varie forme di controllounificato vengono, sempre, ad arenarsi sulle“secche” di una burocrazia mitteleuropea,mentre ad avanzare sono solo le tesi che por-tano, soprattutto da parte del nostro Paese,ad imitazioni “monotematiche” verso Staticon, servizi a noi negati e, pressione fiscalepiù pesante della nostra. a pag. 3

Adesso che la buriana è passata e pa-pa Francesco non solo si è insedia-to, ma sta mietendo consensi plane-

tari, forse è possibile rimeditare, a freddo,su quanto è accaduto. Nell’epocale decisio-ne di Benedetto XVI di abdicare alla propriacorona c’è un aspetto forse più sorprenden-te della decisione stessa. Ci riferiamo allacoralità unanime e plaudente con cui le co-siddette dimissioni sono state accolte ecommentate dai media. Sia quelli cattolicio di estrazione curiale, sia quelli in teoriaschierati su versanti a-confessionali, laici,laicisti (come usa dire oggi) o addiritturaanticlericali. Da questa cortina fumogena diossequi e melasse varie siamo usciti intos-sicati o, quantomeno, fortemente compro-messi nella capacità di decifrare in modoconsapevole e lucido un segno così dirom-pente come la ritirata di un papa. Si è dettoche è stato un atto di coraggio, ma è uncomplimento patetico prima che inappro-priato. Il coraggio si manifesta nel procede-re nonostante le avversità, le difficoltà, iproblemi, nell’avanzare pur avvertendo l’e-normità del sacrificio richiesto. Coraggio-so è un soldato che marcia, petto in fuori,sapendo di sfidare la morte. Coraggioso èun comandante che accetta di abbandonarela nave per ultimo, pur rischiando la vita.Coraggioso è un pontefice che accetta latiara e l’anello piscatorio affrontando latempesta perfetta di un’epoca dai contorniapocalittici. Il soldato che diserta, il leaderche rinuncia, il papa che abdica non sonocoraggiosi. Sono razionali, calcolatori,sensati, logici, ma non coraggiosi. Il chenon significa, si badi bene, tacciare di viltàil contegno di chi compie il fatidico passoindietro. E’ abnorme, piuttosto, nella suaradicale, semi-divina maestà la scelta di chiprocede nonostante le probabilità lo con-dannino alla sconfitta. Non è, per contro,biasimevole, ma comprensibile, giustifica-bile, perdonabile la paura di chi non se lasente. Tuttavia, il fatto di dovere rispetto achi non brilla per un’indole eroica non im-pone, di per sé, la genuflessione dinanzi al-le sue tremebonde e vacillanti indecisioni.Soprattutto se sfociano in una risoluzioneterribile come quella di imitare Celestino Ve il suo Gran Rifiuto che è rimasto nellastoria proprio per la sua irriducibile ecce-zionalità rispetto a ciò che dovrebbe essere(ma non sarà più, purtroppo per la Chiesa)

Il tribunale nega le cure ad un ragazzo di15 anni malato di tetraparesi spastica.La richiesta dei medici dell'ospedale di

Brescia è stata respinta dai giudici perchè lestaminali sono ancora in fase sperimentale

ENI AWARD 2013 AL QUIRINALE LA CERIMONIADI PREMIAZIONE

IL CORAGGIO E L'INNOVAZIONEL'impresa Furia con la collaborazioneoperativa del territorio crea occupazionee sviluppa un modello da seguire

Alla presenza del Presidente dellaRepubblica Giorgio Napolitano,del Presidente di Eni Giuseppe

Recchi e dell'Amministratore Delegato diEni Paolo Scaroni, la cerimonia di pre-miazione degli Eni Award 2013 a pag. 19

IL CASO/ STAMINALI LA NUOVA CURA DEFINITASPERIMENTALE

IL PAPA MOBILE a pag. 37

“Aiutateci a restare nel nostro PaeseServe uno shock pro-industria”

di FRANCESCO CARRARO

di ITALO TASSINARI a pag. 3

“DUE VOLTE NELLA POLVERE,

DUE VOLTE SULL’ALTARE?”

di FEDERICO TASSINARI a pag. 16

di NUNZIO BEVILACQUA

Arresto di Salvatore Ligresti e famiglia a pag. 16

di FRANCESCO SAVERIO DI LORENZO

Sfogliando le pagine dei giornali il“Datagate”, dopo la sfuriata dei pri-missimi giorni, è finito nella pagina

“esteri”, segno evidente che il tutto si stapian pianino assopendo. Eppure il “caso” hadestato molto scalpore suscitando l’ira deiPaesi Europei ed l’imbarazzo degli StatiUniti che della loro unità nazionale ne fannoun vanto ideologico, più che di facciata.Tutto era scoppiato all’inizio di giugnoquando Edward Snowden, 30 anni, ex colla-boratore della NSA (la National SecurityAgency), decide di svelare al quotidiano bri-tannico Guardian i segreti dell’intelligenceUsa. Si tratta a tutti gli effetti di spionaggioAmericano, e fin qui non ci sarebbe nientedi male, se non fosse che è stato effettuatonei confronti degli alleati, milioni di chia-mate e comunicazioni via internet intercet-tate nei confronti di Paesi Europei amici .Si parla delle linee telefoniche dei leaderspartecipanti agli incontri del G20 del 2009di Londra, di 38 Ambasciate tenute sotto os-servazione, sino alle istituzioni Europee diBruxelles. Una questione seria che ha fattovibrare i rapporti diplomatici di mezzo mon-do. In Italia nulla è cambiato nei confrontidel nostro alleato “maggioritario”. Le di-chiarazioni del Ministro degli Esteri EmmaBonino sono state tiepide e pragmatiche:“Abbiamo ricevuto una nota in cui il re-sponsabile dell’intelligence americana, Ja-mes Clapper, ha promesso che gli StatiUniti forniranno spiegazioni per via diplo-matica all’Unione Europea ad ai singoli Sta-ti nell’ambito del dialogo fra esperti ameri-cani ed europei concordato con il ministrodegli Usa della Giustizia Eric Holder e laCommissione europea. Aspettiamo rispo-ste” – ha dichiarato il capo della diplomaziaItaliana. Un chiarimento sottotono, sconta-to più che incalzante, risentito e doverosoche ha fatto scattare da parte di alcuni PaesiEuropei il dubbio di un “collaborazionismo”a dir poco complice, il sospetto che l’intel-ligence italiana fosse, diciamo così, a cono-scenza di ciò che accadeva.

Da Padova vogliamo dare una scossa con unmessaggio pacato e responsabile alla po-litica: oggi, insieme al tempo, è scaduta

anche la nostra pazienza». a pag. 14

CHI CONTROLLAI CONTROLLORI? a pag. 3

� A proposito di legalità

UN'EUROPA “IBRIDA” BRUCIA RICCHEZZAL'EUROPA, CHE TUTTI DICONO DI VOLERE, NON C'È MAI STATA NELLE INTENZIONI DI NESSUNO

E MAI CI POTRÀ ESSERE FINTANTOCHÈ SI RIUSCIRÀ A LUCRARE MEGLIO DALLE SITUAZIONI IN ETERNO DIVENIRE

"Chiediamo e abbiamo diritto di vivere in un Paese che rispetti e premi illavoro, l’impresa, la capacità di rischio. Non li punisca, non li impaurisca"

� confindustria padova Massimo Pavin ai politici:

� aziende a pag. 28

infrastrutture

PER OPERAZIONE SBLOCCA-CANTIERI I PRIMI

1.478MLN CASH DAL GOVERNO

L’ANDAMENTO E I RISULTATI DELL’ECONOMIA INTERNAZIONALE E ITALIANA a pag. 5

Saccomanni e Lupi a pag. 10Antonio Patuelli

assemblea ABI

L’ambienteeconomi-co nel qua-

le le banche hannooperato e continua-no a operare è tra ipiù difficili degliultimi decenni.

speciale sardegna a pag. 30

LA BUFALA DEGLI SCONVOLGIMENTI CLIMATICIa pag. 20 Antonio Zichichi:“GLI IGNORANTI DEL CLIMA SENZAPROVE SONO SOLO ALLARMISTI”

Da sinistra:Zichichi,Berlato e Matteoli