Poslovice

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I proverbi sono un fenomeno lingustico presente in molte lingue, se non in tutte, particolare per la forma stringata e carattere educativo e morale. Suppongo che ogni proverbio sia nato da una o più esperienze dei nostri antenati e poi si è diffusa passando alle generazioni nuove con il scopo di educarli, aiutare le loro scelte, risolvere i loro piccoli dubbi o semplicemente per farli rifletterci sopra. Quindi, i proverbi hanno origine dal mondo empirico dei nostri progenitori, ma poi capita che esistano due proverbi agli antipodi che trattano di un stesso argomento, oppure che due diverse lingue mandino due messaggi diametralmente opposti. Tuttavia, più spesso il caso è che esistono le varianti simili in tutte e due le lingue, in questo caso, in italiano e serbo. A caval donato non si guarda in bocca, che esiste anche in serbo (Poklonjenom konju se ne gleda u zube), ci consiglia di accettare e apprezzare ogni regalo senza chiedersi del suo valore. Si usa la metafora della bocca del cavallo perchè quando si acquistava un cavallo, prima gli si controlavano i denti per vedere quanto è vecchio e se è sano. Anche oggi, quando si compra una cosa, prima si controlla bene se ci serve o no, ma non so se nel caso dei regali la gente davvero segue il consiglio proposto dal proverbio. Chi dorme, non piglia pesci e la variante serba Ko rano rani, dve sreće grabi ci incoraggiano di essere bravi e diligenti perché solo facendo così saremo gratificati. La metafora è praticamente la stessa in tutte e due le lingue: dormire vuol dire essere letargici e pigri, invece alzarsi presto essere zelanti ed energici. Secondo me, questa è molto discutibile e meno male che oggi tutti hanno capito il trucco (che è solo un incoraggiamento, mica una verità) e non ci cascano più. In serbo esiste anche una risposta al proverbio antico: “Ko rano rani, ceo dan zeva” (Chi si alza presto, sta a sbadigliare tutto il giorno). E poi i pesci si possono sempre pigliare al supermercato anche la sera.

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I proverbi sono un fenomeno lingustico presente in molte lingue, se non in tutte, particolare per la forma stringata e carattere educativo e morale. Suppongo che ogni proverbio sia nato da una o pi esperienze dei nostri antenati e poi si diffusa passando alle generazioni nuove con il scopo di educarli, aiutare le loro scelte, risolvere i loro piccoli dubbi o semplicemente per farli rifletterci sopra. Quindi, i proverbi hanno origine dal mondo empirico dei nostri progenitori, ma poi capita che esistano due proverbi agli antipodi che trattano di un stesso argomento, oppure che due diverse lingue mandino due messaggi diametralmente opposti. Tuttavia, pi spesso il caso che esistono le varianti simili in tutte e due le lingue, in questo caso, in italiano e serbo.A caval donato non si guarda in bocca, che esiste anche in serbo (Poklonjenom konju se ne gleda u zube), ci consiglia di accettare e apprezzare ogni regalo senza chiedersi del suo valore. Si usa la metafora della bocca del cavallo perch quando si acquistava un cavallo, prima gli si controlavano i denti per vedere quanto vecchio e se sano. Anche oggi, quando si compra una cosa, prima si controlla bene se ci serve o no, ma non so se nel caso dei regali la gente davvero segue il consiglio proposto dal proverbio.

Chi dorme, non piglia pesci e la variante serba Ko rano rani, dve sree grabi ci incoraggiano di essere bravi e diligenti perch solo facendo cos saremo gratificati. La metafora praticamente la stessa in tutte e due le lingue: dormire vuol dire essere letargici e pigri, invece alzarsi presto essere zelanti ed energici. Secondo me, questa molto discutibile e meno male che oggi tutti hanno capito il trucco (che solo un incoraggiamento, mica una verit) e non ci cascano pi. In serbo esiste anche una risposta al proverbio antico: Ko rano rani, ceo dan zeva (Chi si alza presto, sta a sbadigliare tutto il giorno). E poi i pesci si possono sempre pigliare al supermercato anche la sera.Chi fa da s fa per tre ci insegna quanto importante fare le cose proprie da soli e non affidarle agli altri e, come risultato, il nostro lavoro sar tre volte migliore. La variante serba U se i u svoje kljuse ci consiglia di fidarsi solo di se stessi e di quello che gi possediamo anche se si tratta di una roba dappoco, ma il senso rimane lo stesso. E naturalmente, siccome non si pu fare sempre da soli, eccone un antipodo Una mano lava laltra e tutte e due lavano il viso (Ruka ruku mije, a obraz obadvije) che comunque ci incoraggia di aiutarci a vicenda per raggiungere i scopi pi facilmente.Labito non fa il monaco abbastanza chiaro non dobbiamo dare per scontato che si diventa monaci solo indossando le loro vesti. La versione serba Odelo ne ini oveka pi generica, perch spiega che essere davvero uomini non significa avere un bel vestito e quindi non si possono giudicare le persone in base agli abiti. Per approfondire, si pu dire che tutte e due si riferiscono al carattere ilusorio delle apparenze e da questo si vede la similitudine con il proverbio Non tutto oro quel che lucica.Leccezione conferma la regola (Izuzetak potvruje pravilo) verissima e non c bisogno di cercare di spiegarla, prendiamo come lesempio la grammatica di tutte le lingue e si capisce subito. Strano per, che a volte i casi eccezionali prevalgono su quelli regolari.Concludendo, possiamo dire che tutti i proverbi sono una specie di piccola verit, e siccome le persone sono tante, i punti di vista poi tantissimi, le verit sono innumerevoli e perci a volte anche contrastanti. Quando useremo o meno un proverbio dipende dalla situazione e dallumore - crediamo alle antiche parole che pronunciamo solo quando ci servono o piacciono, come alloroscopo. Tijana Gai, 2012/465