Piano - Istituto Comprensivo Statale Roccamonfina Galluccio C · organizzativi della scuola; lavoro...

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2015 2016 Piano dell’Offerta Formativa 0823/921003 0823/921003 DISTRETTO SCOLASTICO N°23 Codice Fiscale: 83001780614 Cod. Mecc. CEIC88800E E-mail: [email protected]

Transcript of Piano - Istituto Comprensivo Statale Roccamonfina Galluccio C · organizzativi della scuola; lavoro...

2015 – 2016

Piano

dell’Offerta Formativa

0823/921003 – 0823/921003

DISTRETTO SCOLASTICO N°23

Codice Fiscale: 83001780614

Cod. Mecc. CEIC88800E

E-mail: [email protected]

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Il POF, Piano dell’ Offerta Formativa, è la carta d'identità con cui la scuola si presenta alle famiglie, agli studenti ed al

territorio e costituisce la base per gli impegni da assumere, al fine di realizzare la “missione scuola “.

Rappresenta, intercettando molteplici esigenze, l’insieme delle scelte culturali, organizzative ed operative, che

qualificano l’ istituzione scolastica.

E’, dunque, il documento fondamentale costitutivo dell’identità progettuale di un Istituto ed esplicita il progetto

formativo che esso adotta nell’ambito dell’Autonomia.

Il nostro Istituto ha elaborato un documento essenziale, il cui obiettivo è quello di illustrare la visione educativa, che

caratterizza sia l’intera istituzione, che ciascuna delle scuole che la compongono.

Lo scopo ultimo del POF è stabilire un rapporto diretto ed immediato con il territorio rendendo pubblici:

l’identità delle scuole dell’Istituto;

il progetto educativo e didattico;

gli elementi dell’organizzazione scolastica;

gli interventi ed i percorsi formativi promossi dai progetti dell’autonomia;

l’attività di formazione del corpo docente e del personale ATA;

La SCUOLA redige

crea le condizioni

didattiche e di esperienza

perché ogni scolaro

raggiunga il successo

formativo in un contesto

positivo

garantisce a ciascun alunno il diritto al/alla:

rispetto

della propria

identità

personale,

riconoscendo

e valorizzando

le diversità di

ognuno

autonomia

intesa come

possibilità di

crescere, di

rendersi

gradualmente

indipendente

dall’adulto e di

sapersi orientare

nelle proprie

scelte

costruzione

di un sapere

personale il più

possibile libero da

condizionamenti

esterni

creatività

intesa come

libertà di

espressione

e di

interpreta-

zione della

realtà

comunicazione

intesa come

diritto da parte

dell’allievo di

esprimersi con

linguaggi

verbali e non

verbali

socializzazione

intesa come

progressivo

ampliamento della

rete affettiva del

ragazzo e come

possibilità di

intrecciare relazioni

in contesti diversi

POF

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La condivisione di scelte educative, formative, culturali e la cooperazione fra Dirigente, docenti, operatori

scolastici e genitori sono essenziali per :

promuovere e favorire il successo scolastico;

educare alla convivenza democratica;

formare persone libere, responsabili, critiche;

vedere l’ accoglienza, l’integrazione, l’incontro con altre culture come fonte di ricchezza;

valorizzare le diversità, rispettando tempi e ritmi cognitivi e di apprendimento individuali;

educare alla conoscenza, al rispetto ed alla salvaguardia dell’ambiente;

sostenere la collegialità, intesa come partecipazione e condivisione delle scelte di docenti, alunni, genitori;

incoraggiare l’espressione professionale dei docenti e di tutti gli operatori della scuola.

Le priorità che la scuola fissa, in e con tale documento, sono:

la centralità dell’alunno, della sua domanda formativa calibrata sulla sua matrice cognitiva;

la trasparenza educativo - didattica, gestionale ed amministrativa;

il coinvolgimento attivo di tutti gli attori.

E’ stato elaborato dal Collegio dei Docenti ed approvato dal Consiglio d’ Istituto.

E’ coerente con gli obiettivi generali ed educativi prescritti a livello nazionale ed al tempo stesso, riflette le esigenze

del contesto culturale, sociale ed economico del territorio.

È una pianificazione, rivedibile annualmente, realizzata per rispondere ai bisogni dell’utenza ed alla sua domanda

formativa, nonché alle esigenze del territorio. In tale quadro, il Dirigente Scolastico definisce gli indirizzi generali per

le attività e le scelte di gestione e di amministrazione. Gli stessi modulano le linee delle azioni, che si intende

svolgere, tenendo conto degli obiettivi da perseguire (si fa riferimento al Piano di Miglioramento).

Gli obiettivi che tale documento si pone sono:

garantire un’organizzazione maggiormente funzionale;

ampliare l’offerta formativa;

elevare la qualità dei servizi;

consentire la comunicazione ed il confronto costanti con l’utenza, al fine di conoscere necessità di

alunni e genitori;

aprire la scuola al territorio.

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Il Collegio dei docenti ha fissato i seguenti criteri, cui attenersi per articolare la proposta formativa della nostra

scuola:

condivisione delle scelte educative;

collaborazione di tutto il personale (docente, amministrativo ed ausiliario) nella gestione dei problemi

organizzativi della scuola;

lavoro collegiale dei docenti;

attenzione al tema della continuità, in quanto l’Istituzione comprende tre ordini di scuola diversi con un

unitario curricolo formativo verticale, basato su intenti e progettualità comuni;

attenzione ai temi della promozione di percorsi interculturali e della diversità, sia essa nelle abilità o

nella provenienza socio-culturale ed etnica.

accoglienza ed inserimento degli alunni diversamente abili e degli allievi stranieri per promuovere la

piena espressione di ciascuno, a prescindere dalla propria condizione;

raccordo interdisciplinare tra i docenti, come strumento di garanzia dell’unitarietà dell’insegnamento;

individuazione di procedure d’ insegnamento proficue ed innovative;

definizione di traguardi comuni definiti collegialmente;

valutazione formativa e sommativa condivise;

flessibilità organizzativa e didattica;

promozione di una sinergia educativa tra la scuola e la famiglia, basata su rapporti sereni, collaborativi,

costruttivi;

disponibilità dei docenti alla sperimentazione, all’innovazione metodologica ed all’aggiornamento

professionale.

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Il territorio ed il contesto

L’Istituto comprende i Comuni di Roccamonfina, Conca e Galluccio, tre dei nove comuni della Comunità Montana “

Monte S. Croce”.

Il loro territorio è immerso in boschi di castagni, piantagioni di ciliegi, noci, nocciuoli, ulivi e vigneti.

Il lavoro nei castagneti, negli oliveti, nei piccoli frutteti e nel disboscamento delle selve, impegna parte degli abitanti.

La popolazione è costituita da operai, commercianti, contadini, impiegati, professionisti, artigiani, ma ai prodotti

locali e all’attività commerciale sono legate le risorse economiche della maggior parte dei cittadini.

I paesi offrono sale giochi, piccoli parchi, associazioni culturali, biblioteche, palestre, campi di calcio. Altri riferimenti

sono le Pro-Loco e le Parrocchie.

In ciascuno dei tre comuni è presente la Scuola Secondaria di primo grado.

Per quanto riguarda i servizi socio – sanitari, oltre ai medici di base, nel Comune di Roccamonfina sono presenti gli

uffici del Distretto Sanitario n. 29 dell’ASL di Caserta.

ROCCAMONFINA

Il Comune di ROCCAMONFINA sorge a circa 600m s.l.m, all’interno della caldera dell’omonimo vulcano, nel territorio

del Parco naturale “Roccamonfina-Foce del Garigliano.

E’ un agglomerato urbano frammentato in 14 fra frazioni e località, alcune delle quali piuttosto distanti dal centro.

L’economia locale, basata prevalentemente sulla produzione delle castagne (esclusivamente commercializzate e non

trattate in loco) e sulla lavorazione del legno di boschi cedui, ha subito negli ultimi anni pesanti danni a causa del

Cinipide galligeno, uno specifico parassita, che ha ridotto notevolmente il raccolto.

La mancanza di lavoro incrementa il fenomeno dell’emigrazione, soprattutto dei giovani.

ROCCAMONFINA è ricca di verde; la sua posizione geografica è “strategica”: si potrebbe sfruttare ciò ed

incrementare il turismo.

In tale contesto la Scuola assume un ruolo importante, quale unica realtà culturale attiva, operante.

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Non si riscontra il fenomeno della dispersione scolastica. In alcuni casi, però, sono evidenti carenza di stimoli ed

inadeguate cure da parte delle famiglie: ne risulta un impegno discontinuo, che inficia anche l’ apprendimento, da

parte degli alunni.

GALLUCCIO

Il comune di GALLUCCIO è ubicato a circa 13 km da Roccamonfina e sorge a 367 m s.l.m.

È suddiviso in sei frazioni e sedici borgate; comprende tre villaggi turistici e tre aziende agro-turistiche.

L‘economia locale si basa, principalmente, sulla produzione del vino. La posizione collinare ed il clima, infatti,

favoriscono l’attecchimento e lo sviluppo della vite: spiccano i vitigni “Falanghina” tra i bianchi ed “Aglianico” tra i

rossi (tali vini hanno ottenuto il marchio DOC).

Possiede, alle pendici di Monte Camino, giacimenti di pietra pomice, di stucco, di argilla e di marmo.

La scuola, anche in questo paese, è protagonista, quale luogo di formazione, insieme con le associazioni culturali

e ricreative operanti sul territorio e momento di aggregazione (soprattutto per quegli alunni, che non hanno altre,

significative opportunità in tal senso).

CONCA DELLA CAMPANIA

Centro agricolo, situato sul versante nordorientale del vulcano spento di Roccamonfina, CONCA della CAMPANIA si

estende su una dorsale collinare incisa dal torrente Maltempo, affluente del Volturno e fa parte del Parco Regionale

“Roccamonfina- foce Garigliano”.

Il territorio è particolarmente ricco di boschi ed è diviso in cinque frazioni e sei contrade.

La collocazione geografica incide sulle realtà economico-produttive del territorio e sull’andamento demografico della

popolazione.

Tra i settori produttivi prevale l’agricoltura.

Il tasso di occupazione, molto basso, determina fenomeni di pendolarismo e di emigrazione. Sul territorio, ad

eccezione della Pro loco, non sono presenti associazioni culturali.

La scuola, ancora una volta, si colloca come luogo di incontro e di confronto fondamentale, per bambini ed

adolescenti.

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L’Istituto Comprensivo Roccamonfina- Galluccio è costituito da 4 plessi della Scuola dell’Infanzia, 5 plessi della Scuola

Primaria e da 3 Plessi della Scuola Secondaria di I grado, ubicati nei comuni e/o nelle frazioni di Roccamonfina, Conca

e Galluccio.

SCUOLA DELL'INFANZIA

ROCCAMONFINA

FONTANAFREDDA

Via Puccini

0823/920074

GALLO

Via Giovanni XXIII

0823/920074

GALLUCCIO

SAN CLEMENTE

Via Mazzini

0823/925595

CONCA

CONCA

Via San Nicola

0823/923471

SCUOLA PRIMARIA

ROCCAMONFINA

SEZIONE TEMPO PIENO (40 ore)

Via Quirini

0823/920091

SEZIONE TEMPO NORMALE (27 ore)

Roccamonfina centro

0823/921272

GALLUCCIO

SAN CLEMENTE

Via Mazzini

0823/925900

VAGLIE

Via San Giacomo

0823/925722

CONCA

CONCA

Via San Nicola

0823/923471

SCUOLA SECONDARIA

I GRADO

ROCCAMONFINA

Via Santa Lucia

0823/921003

GALLUCCIO

SAN CLEMENTE

Via Mazzini

0823/925107

CONCA

CONCA

Via San Nicola

0823/923471

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SCUOLA DELL’INFANZIA

ROCCAMONFINA GALLUCCIO CONCA

Fontanafredda Gallo San Clemente

46 39 55 30

Tot. 85 Tot.55 Tot. 30

SCUOLA PRIMARIA

ROCCAMONFINA

GALLUCCIO

CONCA

Sezione a

tempo pieno

Sezione a

tempo

normale

San

Clemente

Vaglie

52

63 88 13

50

Tot. 115 Tot. 96 Tot. 50

9

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

ROCCAMONFINA

GALLUCCIO

CONCA

Tot. 76

Tot. 78

Tot. 22

0

50

100

150

200

250

300

SCUOLA DELL'INFANZIA SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

30 50

22

55 96

78

85 115

76

170

261

176

Conca

Galluccio

Roccamonfina

TOTALE

10

La Direzione e gli Uffici di Segreteria dell’Istituto sono situati nel comune di Roccamonfina, in Via Roma. Telefono e fax: 0823 921272. Nel corso di questo anno scolastico, causa lavori di ristrutturazione della sede centrale, i suddetti sono ubicati presso la Scuola Secondaria I Grado di Roccamonfina, in Via S. Lucia n. 10. Telefono e fax: 0823 921003.

e-mail: - [email protected]

Nel rispetto della trasparenza la nostra scuola fissa i seguenti standard per i servizi amministrativi:

Gli uffici di Segreteria sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle ore 11.00 alle ore 13.00 ed il

martedì dalle ore 15.30 alle ore 16.30.

La distribuzione dei moduli di iscrizione è effettuata a “vista“ in tutti i giorni feriali dalle ore 10 alle ore 12

presso gli Uffici di segreteria.

Il rilascio di certificati è effettuato nel normale orario di apertura al pubblico entro un massimo di tre giorni.

Gli attestati, le schede e i documenti sostitutivi del diploma sono consegnati “a vista “ solo ai familiari

maggiorenni, a partire del sesto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del risultato finale e

comunque entro la fine di giugno.

Il diploma originale di Licenza Media viene consegnato ai familiari maggiorenni previa apposizione della

firma sul registro dei diplomi.

Il Dirigente Scolastico riceve il pubblico dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.30 alle ore 12.30 oppure previo

appuntamento.

La nostra Scuola assicura uno spazio visibile adibito all’informazione predisponendo:

tabella dell’orario di servizio dei Docenti e personale A.T.A.

organigramma degli Uffici (Presidenza, Segreteria )

organigramma degli organi collegiali

organico del Personale docente e A.T.A.

Sono inoltre resi disponibili appositi spazi per la bacheca sindacale e la bacheca genitori.

Presso l’ingresso un operatore scolastico è in grado di fornire all’utenza le prime informazioni per la

fruizione del servizio.

Sono allegati del POF il Curricolo verticale, il Regolamento di Istituto e la Carta dei servizi elaborati dalla

Funzione Strumentale per la “Gestione del POF” in collaborazione con la Commissione.

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STRUTTURALI PROFESSIONALI

LIM

Televisori

Antenne digitali

Videoregistratori

Lettori DVD

Impianti di amplificazione

Fotocopiatrici

Laboratori multimediali e collegamento internet

Biblioteche

Laboratori di lingua

Laboratori di musica

Laboratori di tecnologia

Laboratori di arte e immagine (ceramica)

Palestre coperte

Staff del Dirigente

Docenti delle discipline curriculari

Funzioni strumentali al P.O.F.

Commissioni di lavoro

Docenti referenti

Docenti responsabili

Personale A.T.A.

Risorse professionali

Per poter realizzare in modo adeguato la propria proposta formativa l’Istituto si è dato una forma organizzativa

basata su Commissioni e Gruppi di lavoro, aventi il compito di formulare proposte, elaborare progetti didattici,

verificarne l’efficacia e realizzare momenti di coordinamento anche con il territorio.

Staff del Dirigente

E’ costituito dai collaboratori, dai Docenti Funzione Strumentale, dai Fiduciari di plesso dei tre ordini di Scuola.

Si riunisce periodicamente per:

valutare, adottare e migliorare le attività connesse con la realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa;

predisporre materiale di analisi e discussione per consentire agli organi collegiali di operare il monitoraggio e

la revisione in itinere del Piano dell’Offerta Formativa;

individuare efficaci e trasparenti procedure di gestione della istituzione scolastica.

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DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. Maurizio Calenzo

DSGA

Dott.ssa Carmela Campopiano

1° COLLABORATORE

Ins. Giuseppe Calenzo

2° COLLABORATORE

Prof.ssa Nicla savastano

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CATEGORIA

COMPONENTE

RUOLO

GENITORI DI STASIO MANUELA Presidente Membro Giunta Esecutiva

ALBANESE FABIO Vice-presidente

DONATELLI ADELINA

FUSCO GIOVANNI

IACOBO EMILIO PAOLO

SANTANGELO GIOVANNA Membro Giunta Esecutiva

SCIOLA MONICA

SIMONE PAOLA

DOCENTI CALENZO GIUSEPPE Segretario

DE LUCA ANDREA

DI PETRILLO ANTONIO

DI SALVO MARIA LIA Membro Giunta Esecutiva

FORTE RITA

GALLO LUCIANA

MIGNACCA GIUSEPPINA

ROBERTI GIOVANNI

PERSONALE ATA DI LAURO ONOFRIO Membro Giunta Esecutiva

VIOLO FILOMENA

D.S.

CALENZO MAURIZIO

Membro di diritto Giunta Esecutiva

D.S.G.A. CAMPOPIANO CARMELA Membro di diritto

Giunta Esecutiva

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SCUOLA

DELLA

INFANZIA

ROCCAMONFINA

Fontanafredda

DI LAZZARO G.

DE LUCA F. (suppl.)

ROCCAMONFINA

Gallo

RASO I.

SANTANTONIO D. (suppl.)

GALLUCCIO

San Clemente

MIGNACCA G.

COPPOLA A. (suppl.)

CONCA

PENNACCHIO F.

CAPEZZUTO A. (suppl.)

SCUOLA PRIMARIA

ROCCAMONFINA

Cicioni

CUNTO S.

BUONAMANO F. (suppl.)

ROCCAMONFINA

Via QUIRINI

GALLO L.

FORZAGLIA E.(suppl.)

GALLUCCIO

San Clemente

FORTE R.

FUOCO G. (suppl.) GALLUCCIO

Vaglie

PROCINO L.

IACONE A.(suppl.)

CONCA

VELLONE G.

BELMONTE A. (suppl.)

SCUOLA SECONDARIADI

I GRADO

ROCCAMONFINA

SAVASTANO N.

DI PETRILLO A. (suppl.)

GALLUCCIO

San Clemente

CENNAMO A.

SANTANTONIO V. (suppl.)

CONCA

DI SALVO M. L.

PICARO A.

(suppl.)

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SECONDARIA I GRADO ROCCAMONFINA

SECONDARIA I GRADO

GALLUCCIO

SECONDARIA I GRADO

CONCA

CLASSE DOCENTE CLASSE DOCENTE CLASSE DOCENTE

I A

Raso C.

I A

Cennamo A.

I

Picaro A.

II A

Dell’Aquila C.

II A

Trelle F.

II-III

Di Salvo M.L.

III A

Savastano N.

III A

Iadeluca G.

I B

Amore L.

I B

Roberti G.

II B

Perone E.

II B

Cardillo P.

III B

Donatelli A.

III B

Robbio R. G.

ROCCAMONFINA

GALLUCCIO

CONCA

Laboratorio INFORMATICA Laboratorio INFORMATICA Laboratorio INFORMATICA

Scuola Primaria

Scuola Primaria

Forte R.

Scuola Primaria

Di Salvo M.

Secondaria I grado

Leone M.

Secondaria I grado

Roberti G.

Secondaria I grado

Laboratorio MUSICALE (in fase di allestimento)

Laboratorio LINGUA STRANIERA

Laboratorio LINGUA STRANIERA

Laboratorio LINGUA STRANIERA

Secondaria I grado

Fusco Grelle G.

Secondaria I grado

Cardillo P.

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GESTIONE DEL P.O.F. Cunto S.

Cardillo P.

GESTIONE INVALSI

AREA INFORMATICA

Leone M.

Calenzo G. Di Salvo

M. L.

RAV - PdM

Santantonio V. (referente)

Amore L.

Cunto S.

Forte R.

Perone E.

Savastano N.

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PROGETTI

CONTINUITA'

Di Leva R. Vellone G.

Dell'Aquila C.

Cardillo M.

Forzaglia E.

SOSTEGNO DOCENTI E

STUDENTI - BES

De Luca A.

Di Lazzaro G.

Mignacca E.

Starnino C.

VIAGGI D'ISTRUZIONE

RAPPORTI ENTI ESTERNI

Amati M.

Fusco Grelle G.

Di Petrillo A.

Raso I.

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COMMISSIONE

COLLAUDO

Leone M.

Cunto S.

Cardillo P. Santantonio V.

COMMISSIONE ELETTORALE

Amore L.

De Luca F.

Cunto S.

Dell'Estate R. Di Petrillo P.

Buonamano F.

Di Salvo M. L.

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Dirigente scolastico

Prof. CALENZO M.

Funzione Strumentale

Ins. SANTANTONIO D.

Rappresentanti genitori

Sig.ra DI PINTO G.

Sig. CALCE V.

Rappresentanti operatori sanitari

Dott.ssa CARELLI A.

Dott.ssa DI FURIA F.

Dott.ssa DI PETRILLO M.

Rappresentanti Enti locali

Sig.ra DI SALVO M.

Sig.ra PILOZZI R.

Dott. SANTANTONIO V.

RSPP

MEDICO COMPETENTE

RESPONSABILE LAVORATORI

• Ing. SASSO Achille

• AGRESTI Virgilio

• De Luca Andrea

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SCUOLA PLESSO PREPOSTO SICUREZZA

RESPONSABILE ANTINCENDIO

RESPONSABILE PRIMO SOCCORSO

INFANZIA

ROCCAMONFINA Fontanafredda

Di Lazzaro G. De Luca F.

(suppl.)

De Luca F. Cardillo M. (suppl.)

Cardillo M. Soricone M. (suppl.)

ROCCAMONFINA Gallo

Raso I. Santantonio D.

(suppl.)

Lucciola M. Raso I. (suppl.)

Raso I. Santantonio D.

(suppl.)

GALLUCCIO San Clemente

Coppola A. Romano M. (suppl.)

Possidente P. (suppl.)

Mignacca G. (suppl.)

CONCA Pennacchio E. Capezzuto A. (suppl.)

Di Lauro O. De Luca A. Capezzuto A.

(suppl.)

PRIMARIA

ROCCAMONFINA Via Quirini

Gallo L. Mignanelli C. (suppl.)

Abbamondi T. Rocco Morrone A. (suppl.)

ROCCAMONFINA Cicioni

Cunto S. Buonamano F.

(suppl.)

Cunto S. Buonamano

F.(suppl.)

Buonamano F. Cunto S.

(suppl.)

GALLUCCIO San Clemente

Forte R. Violo F.

(suppl.)

Mignacca E. Fuoco G.

(suppl.)

Delle Donne G. Starnino C. (suppl.)

GALLUCCIO Vaglie

Procino L. (suppl.)

Simone T. Procino L.

(suppl.)

Procino L. (suppl.)

CONCA Vellone G. Belmonte C. (suppl.)

D’Onofrio A. Iovino M.

(suppl.)

Vellone G. Rega M.

(suppl.)

SECONDARIA I GRADO

ROCCAMONFINA Savastano N. Di Petrillo A. (suppl.

Santangelo F. Perone E.

(suppl.)

Santangelo F. Perone E.

(suppl.)

GALLUCCIO Cennamo A. Santantonio V.

(suppl.)

Santantonio V. De Luca A. Perretta P. (suppl.)

Iadeluca G. Robbio R. Fusco G.

(suppl.)

CONCA Di Salvo M. Leone M.

(suppl.)

Di Salvo M. Di Lauro O.

Di Salvo M. Santangelo F. (suppl.)

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TAMMARO M. LATINA L.

DI PETRILLO P. RICCIO E.

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

COLLABORATORI SCOLASTICI

SCUOLA DELL'INFANZIA

Roccamonfina (Gallo)

FEOLE A.

PETTERUTI A.

Roccamonfina (Fontanafredda)

GALLO C.

SARAVO M.

Galluccio

RAZZINO M. G.

TEOLI A.

Conca

DI LAURO O.

LEONE A.

SCUOLA PRIMARIA

Roccamonfina Quirini

MANCINI A.

Roccamonfina CICIONI

SARAVO F.

Galluccio (San Clemente)

VIOLO F.

Galluccio (Vaglie)

PELLEGRINO F.

CONCA

DI LAURO O.

LEONE A.

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Roccamonfina

COLETTA G.

Galluccio

PACE C.

MONACO A.

Conca

DI LAURO O.

LEONE A.

SEGRETERIA - PRESIDENZA: LILLO L.

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Il Piano dell’Offerta Formativa pone in atto scelte condivise nei seguenti ambiti:

formativo ed educativo in relazione alle conoscenze da proporre, alle abilità da sviluppare e alle

competenze da far acquisire;

curricolare in relazione ai percorsi disciplinari, trasversali ed integrativi;

didattico in rapporto all’approccio metodologico, alle modalità di verifica, ai criteri di valutazione;

organizzativo per la definizione di ruoli e funzioni, l’assegnazione dei compiti, le modalità di

coordinamento, le strutture dell’orario scolastico.

FINALITÀ GENERALI - OBIETTIVI

L’ISTITUTO SI PROPONE DI:

sostenere la crescita educativo - sociale di ciascun allievo, ponendo al centro di ogni azione educativa lo

sviluppo armonico della sua personalità;

promuovere l’educazione alla cittadinanza attraverso la conoscenza della propria identità e la

valorizzazione delle diverse radici culturali degli studenti (cultura della legalità e della responsabilità);

favorire la conoscenza e l’uso di linguaggi specifici (logico - matematico, musicale, corporeo,

tecnologico;

innalzare il tasso del “successo formativo”, stimolando gli allievi ad “imparare ad imparare” mediante

una didattica dell’esplorazione e della scoperta;

utilizzare un monitoraggio dell’azione educativa mirato ad un continuo miglioramento dell’efficacia

formativa dell’Istituto.

OBIETTIVI PRIORITARI – STRATEGIE

(Si fa riferimento al Piano di Miglioramento)

Recuperare, consolidare, potenziare le competenze linguistiche e logico – matematiche;

sviluppare comportamenti responsabili, ispirati alla conoscenza, al rispetto della legalità e della

sostenibilità ambientale;

valorizzare la Scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio.

OBIETTIVI FORMATIVI

Acquisire conoscenze e competenze spendibili in una società complessa e in continua evoluzione;

saper interagire con compagni e adulti in modo collaborativo e responsabile;

acquisire il senso di appartenenza alla propria collettività;

saper affrontare i problemi cercando soluzioni coerenti e adeguate utilizzando un metodo di lavoro

autonomo;

utilizzare linguaggi adeguati a seconda del contesto e dello scopo della comunicazione

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CONTINUITA’

L’Istituto Comprensivo attiva, anche con l’ausilio di Enti ed organizzazioni presenti sul territorio, progetti di

continuità tra i vari ordini di scuola, attraverso iniziative comuni e fruizione degli spazi e delle strutture dei vari plessi.

La scuola primaria si pone come segmento di collegamento tra la scuola dell’infanzia e la scuola secondaria di primo

grado, in una logica di percorso unitario propria dell’Istituto Comprensivo.

La definizione dei curricoli nei tre cicli, avviene attraverso il potenziamento della progettualità, privilegiando

conoscenze e competenze significative, stabili nel tempo e trasferibili, valorizzando le diversità e promuovendo le

potenzialità di ciascuno, attraverso un'articolazione flessibile del gruppo classe e delle attività.

I curricoli si fondano su :

continuità dei percorsi;

gradualità. rispetto delle fasi di sviluppo in cui si trovano gli allievi;

trasversalità: educazione linguistica e abilità meta cognitive come elementi propri di ogni disciplina.

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SCUOLA DELL’INFANZIA

Le finalità educative della scuola dell’Infanzia sono:

contribuire al rafforzamento dei processi di costruzione dell’identità;

favorire la promozione dell’autonomia intellettuale e dell’equilibrio affettivo;

educare al senso della cittadinanza.

Le linee di progettazione ed il curricolo si sviluppano attraverso i cinque campi di esperienza, con questo termine si

indicano i diversi ambiti del fare e dell’agire del bambino e quindi i settori specifici ed individuabili di competenze nei

quali il bambino conferisce significato alle sue molteplici attività, essi sono:

1. il sé e l’altro; le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme;

2. il corpo e il movimento: identità, autonomia e salute;

3. linguaggi, creatività, espressione: gestualità, arte, musica, multimedialità;

4. i discorsi e le parole: comunicazione, lingua, cultura;

5. la conoscenza del mondo: ordine, spazio, tempo, natura.

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SCUOLA PRIMARIA

Nella scuola Primaria le esigenze formative fanno riferimento alla necessità di

sviluppare rapporti e relazioni interpersonali adeguati;

integrare il curricolo con attività che promuovano la pratica di linguaggi diversificati (musicale, teatrale,

motoria, sportiva etc.);

organizzare momenti specifici per l’attività individualizzata e di recupero;

praticare un primo approccio significativo alle tecnologie informatiche;

intraprendere lo studio di una seconda lingua comunitaria.

Nel primo ciclo di istruzione, nella visione unitaria tra i tre ordini di scuola, gli apprendimenti vengono organizzati

in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari e sono raggruppati in tre aree disciplinari:

1. Area linguistico – artistico - espressiva: comprende, italiano, lingue comunitarie, musica, arte e immagine,

corpo movimento sport; queste discipline ritrovano una comune matrice antropologica nell’esigenza

comunitaria dell’uomo, che si esprime attraverso linguaggi verbali, iconici, sonori e del corpo. Da tener

presente tanto la dimensione trasversale tra di esse, quanto quella specifica di ogni disciplina,

riconoscendo il ruolo delle nuove tecnologie;

2. Area storico – geografico - sociale: comprende, storia, geografia e scienze sociali, intese come studio delle

società umane che si collocano nello spazio e nel tempo; è l’area dello sviluppo delle competenze della

cittadinanza attiva, in piena collaborazione con le altre discipline;

3. Area matematico - scientifico - tecnologica: comprende, matematica, scienze naturali e sperimentali e

tecnologia; sono discipline che sviluppano le capacità di mettere in stretto rapporto il “pensare” e il “fare”,

offrendo strumenti adatti a percepire, interpretare e collegare fra loro fenomeni naturali, concetti inerenti

l’esistenza dell’uomo, eventi di quotidianità. Il comune approccio alle diverse discipline può riguardare

l’impostare e risolvere problemi, riservando centralità al laboratorio, inteso come spazio fisico e come

modalità di opzione.

26

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

In base alle Nuove Indicazioni ministeriali e tenendo conto dei bisogni emersi dal contesto sociale, culturale ed

economico in cui la scuola opera, le finalità che essa si propone sono:

sviluppo della personalità nelle direzioni etiche, affettive, sociali, intellettive, progettuali, operative e

creative;

acquisizione di conoscenze fondamentali specifiche, conquista di capacità logiche, scientifiche, operative

e delle corrispondenti abilità e competenze;

progressiva maturazione della coscienza di sé e del proprio rapporto con il mondo;

capacità di prendere decisioni operando scelte realistiche;

capacità di verifica della conoscenza di sé.

In riferimento alla direttiva del 4 luglio 2008 , il corpo docente individua linee guida e modalità condivise (calibrate

per le diverse fasce d’età ) al fine di favorire negli alunni :

la formazione armonica della personalità tramite la valorizzazione delle loro potenzialità e capacità;

il successo formativo;

una responsabile integrazione sociale;

27

Le indicazioni per il curricolo ribadiscono che è compito delle istituzioni scolastiche definire il curricolo di scuola (e

conseguentemente le quote orarie riservate alle diverse discipline), in modo autonomo e flessibile sulla base delle

reali esigenze formative degli alunni.

SCUOLA DELL’INFANZIA

Monte ore settimanale Attività

40 ore attività di psicomotricità;

attività grafico-pittoriche e manipolative;

attività di educazione linguistica

(laboratori di letto-scrittura per i bambini di 5 anni);

attività logico-matematiche e scientifiche;

attività di educazione musicale;

attività di drammatizzazione;

attività di religione/attività alternative.

28

SCUOLA PRIMARIA

Mo

nte

ore an

nu

o T

. N.

Mo

nte

ore an

nu

o T

. P.

(attività did

attica + men

sa

e do

po

men

sa)

MONTE ORE SETTIMANALE per classe

Sez. a Tempo Normale

(27h)

Sez. a Tempo Pieno

(40h*)

*30 h attività didattica + 10h mensa

e dopo mensa

I II III IV V I II III IV V

ITALIANO 7 8 8 7 7 9 10/8 9/7 7 _

MATEMATICA 6 7 5 5 5 7 6/8 6/8 8 _

SCIENZE NATURALI 2 2 2 2 2 2 2 2 2 _

STORIA 3 1 2 2 2 2 2 2 2 _

GEOGRAFIA 2 1 2 2 2 2 2 2 2 _

ARTE E IMMAGINE 1 1 1 1 1 1 1 1 1 _

MUSICA 1 1 1 1 1 1 1 1 1 _

SCIENZE MOTORIE E

SPORTIVE

1 1 1 1 1 1 1 1 1 _

TECNOLOGIA 1 1 1 1 1 1 1 1 1 _

INGLESE 2 2 3 3 3 2 2 3 3 _

RELIGIONE/ATTIVITÀ

ALTERNATIVE *

2 2 2 2 2 2 2 2 2 _

TOTALE 891 990 + 330 27 27 27 27 27 30 30 30 30 30

29

SCUOLA SECONDARIA I GRADO

DISCIPLINE MONTE ORE SETTIMANALE

ITALIANO, STORIA, GEOGRAFIA 9

MATEMATICA, SCIENZE 6

ATTIVITÀ DI APPROFONDIMENTO 1

ARTE E IMMAGINE 2

MUSICA 2

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2

TECNOLOGIA 2

INGLESE 3

SECONDA LINGUA COMUNITARIA 2

RELIGIONE/ATTIVITÀ ALTERNATIVE * 1

TOTALE 30

*Gli alunni che non fruiscono dell’insegnamento della religione cattolica possono partecipare ad attività didattiche

organizzate per gruppi di alunni, anche appartenenti a classi diverse, sulla base di un progetto educativo predisposto

dai docenti del plesso e che viene portato a conoscenza dei genitori interessati; le tematiche scelte sono volte a

favorire la riflessione collettiva sulla pace, la solidarietà, la storia delle religioni, anche mediante letture e discussioni.

L’orario delle lezioni privilegia le esigenze didattiche ed organizzative dell’Istituto, al fine di garantire efficacia all’attività

istituzionale. I comuni di pertinenza sono tre ed i plessi numerosi; esistono problemi legati al trasporto. L’organizzazione

oraria, pertanto, (in termini di inizio e fine delle lezioni), non sempre è la stessa per tutti i plessi di uno stesso ordine di

scuola: è funzionale alle esigenze specifiche.

30

Le attività curricolari seguono le Indicazioni ministeriali, con variazioni a livello metodologico – didattico,

gestite in maniera opportuna da ciascun docente, nell’ambito della propria disciplina o dal Consiglio di classe,

quando esse hanno carattere interdisciplinare.

METODOLOGIA

Scuola dell’Infanzia

La scuola dell’Infanzia si prefigge di raggiungere gli obiettivi e i traguardi attraverso:

Individualizzazione dei percorsi formativi per permettere a tutti i bambini di raggiungere gli obiettivi

programmati;

Personalizzazione in merito alle potenzialità che valorizzano i talenti di cui ciascuno dispone;

Flessibilità nell’applicazione delle proposte didattiche tenendo conto dei tempi, dei ritmi, degli stili

cognitivi, della personalità, delle motivazioni e degli interessi di ogni singolo bambino;

Stimolo alla valorizzazione del gioco;

Organizzazione sociale delle attività: di coppia, di gruppo, ecc.;

Impiego di strumenti, sussidi, schede operative atte a richiamare e valorizzare i vissuti;

Sollecitazione della creatività in tutte le sue forme espressive;

Apertura del lavoro di sezione alla collaborazione tra le classi, nella condivisione di alcune attività

comuni e aggreganti attraverso attività collettive.

Il ritmo della giornata educativa del bambino è determinato tenendo presenti sia le finalità proprie della

scuola dell’Infanzia (autonomia, identità personale, competenza, cittadinanza), sia alcuni criteri orientativi

quali:

fornire al bambino dei punti di riferimento esterni sicuri e costanti;

salvaguardare il suo benessere psicofisico;

considerare la percezione del tempo e le sue componenti emotive;

proporre un armonico alternarsi di attività che richiedono una diversa intensità di impegno: attività

libera e strutturata, esperienze socializzate ed individuali;

sviluppare l’orientamento nello spazio e nel tempo.

Scuola Primaria

Le attività didattiche sono organizzate e svolte con modalità diverse allo scopo di rendere più efficace

l’intervento formativo, senza trascurare la necessità di personalizzare o individualizzare gli interventi

formativi rivolti agli alunni

Il Piano Formativo si avvale di una metodologia basata su:

31

attenzione ai bisogni e all’esperienza dei bambini;

facilitare le comunicazione e le relazioni interpersonali tra pari e adulti;

creare un clima di fiducia reciproco e di rispetto;

condividere esperienze, obiettivi e regole tramite lavori di gruppo;

piacere della ricerca e dell’auto-formazione;

sperimentazione e manipolazione di materiali;

processo di graduale ampliamento di conoscenze, abilità e competenze;

incentivazione degli interessi e della creatività per favorire lo spirito critico e il coinvolgimento attivo;

promozione dell’autonomia del bambino;

rispetto e valorizzazione delle diversità;

sviluppo di percorsi individualizzati;

utilizzo di una prospettiva interdisciplinare;

realizzazione di attività laboratoriali e progettuali.

Scuola Secondaria I Grado

Le metodologie adottate sono

coerenti con gli obiettivi del POF;

coerenti con quelli propri della disciplina e con le verifiche effettuate;

rispettano i ritmi di apprendimento e gli stili cognitivi degli allievi (gradualità);

rispettano la continuità tra i diversi ordini e gradi di istruzione;

sono volte a stimolare un atteggiamento attivo e partecipativo.

Nella definizione di ogni curricolo si tiene conto sia della dimensione trasversale sia di quella specifica di ogni

disciplina.

Sono calibrate in relazione al gruppo classe; a gruppi di livello, eterogenei, di compito.

Si avvalgono di laboratori; tutoring; lezioni frontali; cooperative learning; multimedialità.

32

L’accoglienza e i percorsi educativi riservati agli alunni diversamente abili sono realizzati tenendo in considerazione i

principi stabiliti dalla legislazione vigente.

• Legge 517/77introduce nella scuola il concetto di integrazione scolastica;

• Legge 104/92 : definisce i provvedimenti che rendono effettivi il diritto allo studio sulla base della

certificazione della disabilità;

• Legge 53/03: enuncia i principi su cui si fonda la personalizzazione dei percorsi di studio;

• Legge 170/10: concretizza i principi di personalizzazione dei percorsi di studio nella prospettiva della “presa

in carico” degli alunni con bisogni educativi speciali (BES) da parte di ciascun docente curriculare e non solo

dall’insegnante di sostegno;

• Direttiva Ministeriale 27/12/2012: ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica

basato sulla centralità della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la

comunità educante all’intera area dei bisogni educativi speciali e definisce gli strumenti di intervento per

alunni con BES.

Il concetto di INSERIMENTO si riferisce alla presenza di alunni con disabilità nelle scuole “comuni” e si ricollega al

riconoscimento del diritto di ciascuna persona di sentirsi uguale agli altri, quali che siano le sue condizioni bio-

psicofisiche, sociali e culturali.

Il concetto di INTEGRAZIONE deriva dall’acquisizione della consapevolezza che, per garantire agli alunni con

disabilità accoglienza e promozione delle potenzialità individuali, non basta l’inserimento nelle classi “normali” ma è

necessario agire sul piano organizzativo e didattico della scuola.

Il concetto di INCLUSIONE amplia la prospettiva, operando su due piani: il primo interno alla scuola che diventa

inclusiva quando sa accogliere tutte le diversità e riformulare a tal fine le proprie scelte organizzative, progettuali,

33

metodologiche, didattiche e logistiche; il secondo, esterno alla scuola, che si attua mediante collaborazioni tra

scuola, famiglia, servizi e istituzioni, sostenute da politiche strutturate e normative coerenti.

Si fa riferimento, per tale ambito, a tutte le attività realizzate dalle preposte funzione strumentale e commissione.

Finalità generali

L’inclusione nell’educazione implica:

• valorizzare in modo equo tutti gli alunni e il gruppo docente;

• accrescere la partecipazione degli alunni — e ridurre la loro esclusione — rispetto

alle culture, ai curricoli e alle comunità sul territorio;

• riformare le culture, le politiche educative e le pratiche nella scuola affinché corrispondano alle diversità degli

alunni;

• ridurre gli ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione di tutti gli alunni, non solo delle persone con disabilità o

con Bisogni Educativi Speciali;

• apprendere, attraverso tentativi, a superare gli ostacoli all’accesso e alla partecipazione di particolari alunni,

attuando cambiamenti che portino beneficio a tutti gli alunni;

• vedere le differenze tra gli alunni come risorse per il sostegno all’apprendimento, piuttosto che come problemi da

superare;

• riconoscere il diritto degli alunni ad essere educati nella propria comunità;

• migliorare la scuola sia in funzione del gruppo docente che degli alunni;

• enfatizzare il ruolo della scuola nel costruire comunità e promuovere valori, oltre che nel migliorare i risultati

educativi;

• promuovere il sostegno reciproco tra scuola e comunità;

• riconoscere che l’inclusione nella scuola è un aspetto dell’inclusione nella società più in generale.

Obiettivi interdisciplinari da perseguire:

migliorare le capacità e i tempi di attenzione e di concentrazione;

utilizzare il computer;

conoscere linguaggi diversi;

sviluppare l’autonomia e la motivazione;

sviluppare le capacità di autocontrollo e di modulazione delle emozioni;

acquisire maggiore fiducia nelle proprie capacità e in sé stessi (autostima).

Obiettivi cognitivi individuati come fondamentali ai fini di un’effettiva integrazione sono:

capacità di ascoltare e di comprendere;

34

capacità di utilizzare le conoscenze acquisite;

acquisire consapevolezza dell’errore;

capacità di risolvere problemi.

Valutazione

La valutazione deve essere finalizzata a mettere in evidenza il progresso dell’alunno e deve essere effettuata in

rapporto alle potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Gli insegnanti stabiliscono obiettivi educativi, cognitivi

e comportamentali tenendo presenti le difficoltà manifestate e calibrando le richieste in relazione ai singoli alunni e

alle specifiche patologie.

BES

La Direttiva firmata dal Ministro dell’Istruzione il 27 dicembre 2012 recante “Strumenti d’intervento per alunni con

bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” delinea e precisa la strategia

inclusiva della scuola italiana, al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti

in situazione di difficoltà.

Ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità,

estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all’intera area dei Bisogni

Educativi Speciali (BES).

Tale area comprende:

svantaggio sociale e culturale;

disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici;

difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture

diverse.

La stessa, inoltre, estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione

dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003.

La nostra scuola, pertanto, rimanda ai singoli Consigli di Classe l’individuazione di alunni con BES e la conseguente

elaborazione di piani educativi individualizzati.

35

L’ambito progettuale è finalizzato ad approfondire ed ampliare abilità e competenze formative multidisciplinari

degli alunni, prevedendo progetti in continuità didattica tra i diversi ordini scolastici.

Il Collegio dei Docenti ha indicato le seguenti linee guida:

Linee guida per la stesura dei progetti

1. Ogni scuola propone autonomamente i progetti ritenuti più idonei ai propri alunni;

2. ogni progetto potrà svolgersi in un ambito o trasversalmente su più ambiti;

3. ad ogni progetto partecipano più classi o sezioni e più docenti;

4. i progetti potranno articolarsi su più moduli e su argomenti collaterali al progetto principale, garantendo la

multidisciplinarità e le relazioni interdisciplinari;

5. i progetti potranno svolgersi in orario extrascolastico;

6. ogni progetto verrà elaborato entro la metà del mese di novembre, approvato dal Collegio dei Docenti e

finanziato dal F.I.S.

L’ampliamento dell’offerta formativa prevede la realizzazione di progetti, in orario curriculare ed extra- curricolare,

per i vari ordini di scuola.

Si elencano i progetti previsti per l’anno scolastico 2015-2016.

CURRICULARI

ORDINE DI SCUOLA

TITOLO DOCENTI/PROMOTORI TEMA DESTINATARI

SECONDARIA I GRADO

• Un monumento per amico: adotta un monumento o un angolo del tuo paese

• La Scuola adotta un monumento

• Progetto Scuola Digitale • Concorso “Frascati

poesia”

Docente di potenziamento Fondazione NA 1999 MIUR – BENI CULTURALI Animatore digitale Docenti di Lettere

Educazione alla legalità/recupero delle abilità di codici linguistici diversi Piano d’ Istituto scuola Digitale

Tutti gli alunni Alunni classi “terza”

TUTTI • Legalità Docenti/Comando Carabinieri

Educazione alla legalità

Tutti gli alunni

PRIMARIA • Recupero/consolidamento/potenziamento competenze linguistiche/logico-matematiche • Promozione alla salute

Docenti di potenziamento Docenti/Operatori sanitari

Obiettivi previsti nel PdM Educazione alla salute

Tutti gli alunni Tutti gli alunni

36

EXTRACURRICULARI

ORDINE DI

SCUOLA

TITOLO DOCENTI TEMA DESTINATARI

INFANZIA • Voglio un mondo più pulito • L’ ambiente che spettacolo • English and food • Facciamo finta di…

4

5

4+esperto

6

Ambiente

Ambiente

Inglese

Teatro

Tutti gli alunni

Alunni 4-5

anni

Tutti gli alunni

Tutti gli alunni

PRIMARIA • Recupero/consolidamento abilità linguistiche/logico- matematiche

• Preparazione “Prove Invalsi” • Salutiamo la Scuola Primaria • Un Natale di gioia • Cibo … che passione! • L’ acqua un bene prezioso • Legalità è … • Multiculturalità … giocando • Viva il Carnevale

1

4

1

7

10

4

3

3

2

Recupero delle

abilità

linguistiche/logico-

matematiche e di

lingua inglese

Multiculturalità

Ambiente

Tutti gli alunni

(considerando

i progetti, nella

loro globalità)

SECONDARIA

I GRADO

• Il giornale • Recupero – consolidamento –

potenziamento (Italiano/Matematica)

• Recupero – consolidamento delle competenze matematiche

3

2

2

Recupero delle

abilità

linguistiche/logico-

matematiche e di

lingua inglese

Educazione alla

legalità

Tutti gli alunni

Tutti gli alunni

Alunni classi

(2a - 3a)

37

CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO

Il Centro Sportivo Scolastico è una struttura organizzata all’interno della scuola, finalizzata all’organizzazione

dell’attività sportiva scolastica.

Compito del C.S.S. è quello di programmare ed organizzare iniziative ed attività coerenti con le finalità e gli obiettivi

del progetto nazionale, in funzione della propria realtà e delle proprie risorse.

Per la Scuola secondaria di I grado, nell’ambito del C.S.S., è prevista l’attuazione del “Gruppo sportivo” che consiste

nello svolgimento di pratica sportiva in orario extracurriculare.

L’iniziativa attuata dalla nostra scuola privilegia l’atletica leggera perché, offrendo un’ampia gamma di opportunità,

consente a ciascun alunno che voglia partecipare, di esprimersi, in base alle proprie potenzialità.

I corsi proposti sono:

corsa mille metri

corsa ottanta metri

corsa ottanta metri ostacoli

staffetta quattro per cento metri

lancio del peso

lancio del vortex

salto in alto

salto in lungo

corsa campestre

marcia

calcio a 5 maschile

È prevista la partecipazione a tutte le manifestazioni (provinciali, regionali, nazionali) organizzate dal MIUR.

Per la Scuola primaria è previsto, invece, il progetto “Sport in classe”che consiste nell’attuare n°2 ore di educazione

fisica settimanali, in orario scolastico, per le classi III, IV, V.

L’attività verrà svolta, dopo una fase iniziale di informazione/formazione, dall’insegnante titolare della classe, con la

presenza, per un’ora al mese, del Tutor sportivo scolastico.

È prevista la partecipazione ai Giochi invernali e ai Giochi di fine anno scolastico da parte di tutte le classi

partecipanti al progetto.

38

Una dichiarazione dell’UNESCO afferma che: “orientare significa porre l’individuo in grado di prendere coscienze di

sé, di progredire con gli studi e la professione relativamente alle mutevoli esigenze di vita, con il duplice scopo di

contribuire al progresso della società e di raggiungere il pieno sviluppo della persona umana”.

Finalità dell’Orientamento è, pertanto, favorire la conoscenza della propria personalità ed aiutare a riconoscere i

propri interessi, i propri desideri, le proprie attitudini.

Con l’attività di Orientamento si contribuisce a costruire ed a guidare il percorso formativo di ciascun allievo,

proiettandolo verso una scelta, quanto più possibile consapevole, della Scuola Secondaria II Grado.

Si cerca, inoltre, di “modellare” il loro credo, preparandoli ad essere degli onesti cittadini e lavoratori.

Ci si propone di conseguire tali obiettivi con gli interventi che seguono:

somministrazione di questionari (mirati a testare quanto espresso prima);

incontri con la preposta Funzione Strumentale, in presenza delle rispettive famiglie;

incontri con docenti di scuole secondarie di secondo grado (Open Day);

incontro/i con lo psicologo;

consiglio orientativo espresso dai docenti dei rispettivi consigli di classe.

39

Il Consiglio d’Istituto delibera i criteri per l’effettuazione delle visite guidate e viaggi d’istruzione, su proposta del

Consiglio di classe che stabilisce gli obiettivi educativi e didattici, tenendo conto delle preferenze degli alunni nella

scelta delle mete.

La Funzione strumentale dell’area coordina i lavori della commissione preposta all’organizzazione delle visite guidate

e dei viaggi d’istruzione.

Per l’anno scolastico in corso si è previsto quanto segue.

Scuola/plesso Classi Tipo di uscita Durata Destinazione

SCUOLA DELL’INFANZIA

(tutti i plessi)

Tutte N° 1 uscita didattica Orario

scolastico

Ambito comunale

SCUOLA PRIMARIA (tutti i plessi)

I-II-III Visita guidata Un giorno Da definire

N° 1 o 2 uscite didattiche Orario

scolastico

Da definire

IV - V Visita guidata Un giorno Da definire

N°2 uscite didattiche Orario

scolastico

Da definire

SCUOLA PRIMARIA Galluccio - San Clemente

Visita guidata Cassino (FR)

Teatro Manzoni

SCUOLA PRIMARIA

Conca della Campania

Visita guidata Caserta

Circo Martin +

Circo di Mosca

SCUOLA SECONDARIA

I GRADO (tutti i plessi)

I Visita guidata Un giorno Baia (Bacoli)

Capua

N° 3 uscite didattiche Orario

scolastico

Da definire

II Visita guidata Un giorno Roma

N° 3 uscite didattiche Orario

scolastico

Da definire

III Viaggio di istruzione 3/4 giorni Matera e Puglia

N° 3 uscite didattiche Orario

scolastico

Da definire

40

La legge 107/2015 contempla attività di formazione in servizio per tutto il personale. Tale attività, nell’ ambito

degli adempimenti connessi con la funzione docente, diventa obbligatoria, permanente e strutturale. Nel

corso del triennio di riferimento l’Istituzione Scolastica si propone di organizzare le seguenti attività

formative, specificate anche nella programmazione dell’ anno scolastico in corso:

ATTIVITÀ FORMATIVA

PERSONALE COINVOLTO PRIORITÀ STRATEGICA CORRELATA

Primo Soccorso D.M. 388/2003

Docenti/Personale ATA Salute e sicurezza nella scuola

Sicurezza D.Lgs 81/2008

Docenti/Personale ATA Salute e sicurezza nella scuola

Corsi per l’ utilizzo delle nuove tecnologie

L. 107/20015 art.1, c.7h-12-56-124

Docenti/Personale ATA Miglioramento dell’ ambiente di

apprendimento

e della comunicazione con le famiglie e con il

territorio.

Linee Guida per il PdM e per il PTOF

L. 107/20015 art. 1, c.12-124

DS/Docenti Redazione/attuazione PdM/PTOF

Corsi di lingua straniera

L. 107/20015 art. 1, c.12-124

DS/Docenti Acquisizione/miglioramento delle competenze linguistiche

Seminario per acquisizione di

tecniche di primo soccorso

L. 107/20015 art. 1, c.10

Studenti Salute e sicurezza nella scuola

“Le dipendenze ed il Territorio – Il gioco e

l’alcool come patologia nei nostri Comuni –“

Docenti/Studenti/Famiglie Salute/Legalità/Sicurezza

41

L’effettiva realizzazione del piano, nei termini indicati resta, comunque, condizionata anche dalla concreta soddisfazione delle necessità espresse.

INFRASTRUTTURA/ATTREZZATURA

MOTIVAZIONE IN RIFERIMENTO ALLE PRIORITÀ STRATEGICHE

FONTI DI FINANZIAMENTO

Potenziamento della

strumentazione informatica

Allestimento di ulteriori

laboratori.

Adeguamento reti LAN e WLAN

Raggiungimento degli obiettivi strategici individuati

PON – POR FONDAZIONI Etc.

Identificativo

Progetto

Azione Sotto

Azione Titolo modulo Totale importo autorizzato

10.8.1.A1-FESRPON-CA-2015-68 10.8.1 10.8.1.A1 Nicola Amore Connesso € 15.000,00

42

La VALUTAZIONE viene introdotta nel sistema scolastico dalla L. 15/3/97 n°59 che al comma 9 dell’art. 21 stabilisce

“l’obbligo per ciascuna istituzione scolastica di adottare procedure e strumenti di verifica e valutazione della

produttività e del raggiungimento degli obiettivi”.

Essa precede, accompagna e segue i percorsi curriculari, attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate ,

promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine.(Indicazioni Nazionali 2012)

Con il DPR n. 80/2013 viene emanato il Regolamento sul Sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e

formazione.

In esso sono definiti i soggetti e le finalità dell'SNV e all'articolo 6 sono indicate e descritte le quattro fasi nelle quali

si articola il procedimento di valutazione delle scuole:

a) autovalutazione;

b) valutazione esterna;

c) azioni di miglioramento;

d) rendicontazione sociale.

L’Autovalutazione ha la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e

didattica della scuola (Indicazioni Nazionali 2012) ed ha come oggetto l’efficacia, rispetto agli obiettivi che

l’organizzazione si è posta, degli interventi formativi che attua, nonché l’efficienza nella gestione delle risorse di cui

dispone.

La Valutazione esterna è finalizzata, invece, ad evidenziare in che modo l’unità esaminata contribuisca al

raggiungimento di obiettivi definiti a livello generale, per individuare, quale fine ultimo, lo stato di “salute” e le

criticità del sistema d’istruzione.

Con la Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 vengono individuate, come riportato dalla Circolare n°47 del MIUR,”le

priorità strategiche della valutazione del sistema educativo di istruzione, che costituiscono il principale punto di

riferimento per lo svolgimento delle funzioni da parte di tutti soggetti dell'SNV”

Essa stabilisce che, a partire dal corrente anno scolastico, tutte le scuole del sistema nazionale di istruzione (statali e

paritarie), vengano coinvolte in un percorso, di durata triennale, volto all'avvio e alla messa a regime del

procedimento di valutazione di cui all'articolo 6 del Regolamento.

Per il corrente anno scolastico è prevista l’attuazione del Rapporto di Autovalutazione mediante un modello online

elaborato dall’INVALSI, articolata in quattro fasi:

1- INSERIMENTO DATI da parte delle singole scuole sulla piattaforma nel periodo Gennaio-febbraio 2015;

2- RESTITUZIONE DATI con benchmark (valori di riferimento esterni) da parte dell’INVALSI a fine marzo 2015;

3- ELABORAZIONE RAV da parte di ciascuna scuola tra marzo e giugno 2015;

4- PUBBLICAZIONE RAV da parte di tutte le scuole nel luglio 2015.

L'idea di fondo alla base della Direttiva è quella di favorire, in ogni fase della valutazione e fin dal

43

suo avvio, un coinvolgimento attivo e responsabile delle scuole, fuori da logiche di mero adempimento formale.

Un buon processo valutativo, infatti, consente a ciascuna istituzione scolastica di regolare e qualificare il proprio

servizio educativo.

La promozione, insieme, di valutazione ed autovalutazione costituisce la condizione decisiva per il miglioramento

della scuola e dell’intero sistema di istruzione, unendo il rigore delle procedure di verifica con la riflessione dei

docenti coinvolti nella stessa classe, nella stessa area disciplinare, nella stessa scuola o operanti in rete con docenti

di altre scuole.

La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua

dimensione sia individuale che collegiale, nonché della autonomia didattica delle istituzioni scolastiche.

Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva.

Essa ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento ed il rendimento scolastico

complessivo degli alunni.

Concorre con la sua finalità anche formativa ed attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle

carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli

di conoscenza ed al successo formativo.

Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere

coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti in tale documento.

Al termine dell’anno conclusivo della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, la scuola

certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di sostenere i processi di

apprendimento, di favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi.

L’istituzione scolastica assicura alle famiglie una informazione tempestiva circa il processo di

apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei momenti diversi del percorso scolastico, nel

rispetto delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza.

La valutazione nel primo ciclo dell’ istruzione è effettuata secondo quanto previsto dagli articoli 8 e 11 del

D. Lgs n.59 del 2004 e successive modifiche, dagli articoli 2 e 3 del D. L. n.137 del 2008 e dal D.P.R. n.122

del 2009.

I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all’obbligo di

istruzione, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani.

La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata nella scuola primaria dal docente

ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe e, nella scuola secondaria di primo grado, dal

44

consiglio di classe, presieduto dal dirigente scolastico o da un suo delegato, con deliberazione assunta, ove

necessario, a maggioranza.

La valutazione periodica ed annuale degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite

nonché la valutazione dell’esame finale del ciclo sono effettuate mediante l’attribuzione di voti numerici

espressi in decimi (solo nella scuola primaria illustrate con giudizio analitico sul livello globale di

maturazione raggiunto dall’alunno; nella scuola secondaria di primo grado

solo l’esito dell’esame conclusivo del ciclo è illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di

competenza e del livello globale di maturazione raggiunti dall’alunno).

Nella scuola primaria, i docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno

alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione.

Nella scuola secondaria di primo grado, sono ammessi alla classe successiva, ovvero all’esame di Stato a

conclusione del ciclo, gli studenti che abbiano ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di

classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline e per i quali, in fase di

scrutinio, i docenti non abbiano proposto più di quattro insufficienze.

Alla valutazione conclusiva dell’esame concorre l’esito della prova scritta nazionale.

I docenti di Sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni, avendo

come oggetto del proprio giudizio, relativamente agli alunni disabili, i criteri a norma dell’articolo 314 del

D. Lgs. n. 297 del 1994 (valutazione riferita al comportamento, alle discipline ed alle attività svolte sulla base

del piano educativo individualizzato).

Per gli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) adeguatamente certificati, la

valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo del ciclo,

devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni.

Nei tre diversi ordini di scuola viene attuata una valutazione iniziale delle competenze, delle conoscenze e

delle capacità, in funzione dell’azione didattica da effettuare. L’offerta didattico/formativa viene poi

continuamente monitorata per riadattare e migliorare le scelte effettuate (valutazione in itinere).

In ogni ordine di scuola si adottano procedure differenziate di verifica:

nella scuola dell’infanzia si privilegiano l’osservazione sistematica ed occasionale e la documentazione

delle esperienze;

nella scuola primaria (soprattutto nel secondo ciclo) e nella scuola secondaria di primo grado sono

previste prove di verifica degli apprendimenti, adeguate alle diverse attività didattiche svolte

(strutturate, semi-strutturate o aperte, anche con autocorrezione). Le prove consentono, in tal modo,

agli alunni, opportunamente guidati dal docente, di acquisire capacità di auto-valutarsi, vale a dire

riconoscere la validità del proprio metodo di studio, le eventuali carenze e, soprattutto, il progressivo

sviluppo delle competenze.

45

Per gli alunni che, al termine del primo quadrimestre, abbiano riportato insufficienze a causa di manifestate

difficoltà, i docenti predispongono un piano individualizzato, con obiettivi calibrati in funzione delle

possibilità individuali, al fine di facilitare il perseguimento degli obiettivi stessi, nonché i traguardi per lo

sviluppo delle competenze.

La dimensione processuale del valutare accompagna l’esperienza dell’insegnare e dell’apprendere ed in tale

processualità è situata la valenza formativa dell’atto valutativo.

In quanto “formativa” per definizione, l’azione del valutare scolastico è volta a riconciliare la dimensione

educativa e la dimensione cognitiva del fare scuola. Quest’ultima, infatti, attivando processi formativi, educa

ed istruisce al contempo; non crea essa stessa valori, ma delinea le premesse culturali – dando strumenti

cognitivi e competenze di cittadinanza – per accedere al pluralismo dei valori, sostanziando il patto

costituzionale condiviso.

Il progetto culturale della scuola è un progetto di cittadinanza e gli atti valutativi scolastici saranno

l’eloquenza ed il termostato di questo progetto. Garantiranno a tutti la valorizzazione delle specificità

individuali ed il miglior profitto scolastico possibile, attraverso la condivisione consapevole che il successo

dell’azione educativa e didattica è strettamente correlato alle caratteristiche personali di ogni alunno. Gli

strumenti di valutazione devono favorire una conoscenza quanto più possibile articolata, organica, completa

di ciascuno, tenendo conto dei livelli di partenza, della motivazione, dei ritmi e degli stili di apprendimento

(vale a dire della domanda formativa di ciascuno, calibrata sulla sua matrice cognitiva), della situazione socio

ambientale, del contesto culturale, della situazione psicofisica di ciascun allievo.

Sono illustrati, di seguito, i “criteri definiti dal Collegio dei Docenti” per assicurare omogeneità, equità e

trasparenza della valutazione, nel rispetto della libertà di insegnamento.

46

VALUTAZIONE DISCIPLINARE

PRESTAZIONI DELL’ALUNNO VOTO

Possiede conoscenze approfondite ed articolate. Applica regole e procedure in maniera autonoma e consapevole, senza commettere errori. Mostra capacità di analisi, sintesi e collegamento. Utilizza i diversi linguaggi disciplinari in modo rigoroso.

10

Possiede conoscenze ampie. Applica regole e procedure in maniera autonoma. Si mostra capace di rielaborazioni personali e di collegamenti. Utilizza i diversi linguaggi disciplinari in modo corretto, ben strutturato.

9

Possiede conoscenze soddisfacenti. Si mostra sicuro nelle applicazioni e nell’operare collegamenti. Nelle prestazioni scritte e/o orali e/o pratiche richieste incorre in alcune imperfezioni formali. L’esposizione è pertinente e precisa.

8

Possiede conoscenze chiare ed ordinate. Nelle applicazioni e nell’operare collegamenti, qualche volta, ha bisogno di guida. Nelle prestazioni scritte e/o orali e/o pratiche richieste commette, spesso, errori concettuali e formali. L’ esposizione è corretta.

7

Possiede conoscenze essenziali. Effettua analisi e sintesi incomplete. Applica regole e procedure in modo accettabile. Commette alcuni errori concettuali e formali nelle prestazioni scritte e/o orali e/o pratiche richieste. Usa linguaggi disciplinari semplici.

6

Possiede conoscenze frammentarie e/o superficiali. Commette numerosi errori nelle prestazioni scritte e/o orali e/o pratiche richieste. Non riesce ad applicare le conoscenze acquisite. L’esposizione è incompleta ed approssimativa.

5

Non conosce gli argomenti proposti. Commette gravi errori. Mostra difficoltà di analisi. Non è capace di autonomia di giudizio anche se sollecitato. Si sottrae alle verifiche.

4

47

COMPORTAMENTO

Il comportamento è disciplinato dalle seguenti norme:

D.P.R. n.249 del 1998 (Regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria);

D. Lgs. n.59 del 2004 (artt. 8, c.1 – 11, c.2);

D.P.R. n.235 del 2007 (Patto educativo di corresponsabilità);

D. L. n.137 del 2008 (art. 2), convertito, con modificazioni, dalla L n.169 del 2008;

D.P.R. n.122 del 2009 (artt. 2, c.8,9,10 - 7).

La sua valutazione si propone di favorire l’acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza

che la libertà personale si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nell’esercizio dei propri diritti, nel

rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in

particolare. Dette regole si ispirano ai principi di cui al decreto del Presidente della Repubblica n.249 del 1998

e successive modificazioni.

La stessa è espressa:

a) nella scuola primaria dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe, attraverso

un giudizio , formulato secondo le modalità deliberate dal collegio dei docenti, riportato nel

documento di valutazione;

b) nella scuola secondaria di primo grado, con voto numerico espresso collegialmente in decimi,

illustrato con specifica nota e riportato anche in lettere nel documento di valutazione.

La seguente griglia di valutazione, deliberata dal collegio dei docenti, è conforme al comportamento previsto

nel Regolamento d’istituto e si avvale dei principi ispiratori di seguito indicati. Il mancato rispetto degli stessi

configura mancanze disciplinari sanzionabili dagli organi competenti, secondo il dettato del regolamento

stesso e della normativa vigente.

Frequenza regolare delle lezioni;

assolvimento agli impegni di studio;

rispetto del capo d’ istituto, dei docenti, dei compagni e di tutto il personale della scuola;

osservanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal regolamento d’ istituto;

utilizzo corretto di strutture, macchinari e sussidi didattici (senza arrecare danni al patrimonio della

scuola);

rispetto dell’ambiente scolastico.

48

INDICATORI VOTO

1. Pieno rispetto del regolamento d’istituto 2. Frequenza assidua 3. Assolvimento completo e puntuale agli impegni di studio 4. Partecipazione ed interesse vivi e produttivi 5. Relazione con gli altri buona e collaborativa 6. Rispetto pieno e consapevole di tutto il personale della scuola e dell’ambiente

10

1. Pieno rispetto del regolamento d’istituto 2. Frequenza regolare 3. Assolvimento puntuale agli impegni di studio 4. Partecipazione ed interesse costanti e produttivi 5. Relazione con gli altri collaborativa 6. Rispetto pieno e consapevole di tutto il personale della scuola e dell’ambiente

9

1. Rispetto del regolamento d’istituto 2. Frequenza pressoché regolare con qualche ritardo 3. Assolvimento abbastanza puntuale agli impegni di studio 4. Partecipazione ed interesse generalmente costanti 5. Relazione con gli altri piuttosto collaborativa 6. Rispetto consapevole di tutto il personale della scuola e dell’ambiente

8

1. Rispetto del regolamento d’istituto 2. Frequenza alquanto irregolare, con alcuni assenze e ritardi 3. Assolvimento parziale agli impegni di studio 4. Partecipazione ed interesse incostanti e selettivi 5. Relazione con gli altri non sempre collaborativa 6. Rispetto non sempre consapevole di tutto il personale della scuola e dell’ambiente

7

1. Sporadico e non grave mancato rispetto del regolamento d’istituto 2. Frequenza irregolare, con ripetute assenze e ripetuti ritardi 3. Assolvimento insufficiente agli impegni di studio 4. Partecipazione ed interesse superficiali anche con disturbo dello svolgimento delle attività didattiche

5. Relazione con gli altri poco ▫ collaborativa /▫ scorretta 6. Rispetto scarso di tutto il personale della scuola e dell’ambiente

6

1. Costante, mancato rispetto del regolamento d’istituto 2. Frequenza molto irregolare, con innumerevoli assenze e ritardi 3. Mancato assolvimento agli impegni di studio 4. Partecipazione ed interesse molto scarsi /inesistenti 5. Relazione con gli altri estremamente scorretta 6. Rispetto carente ed inopportuno di tutto il personale della scuola e dell’ambiente

5

Nota:

un voto potrà essere assegnato anche se non si verificano tutte le condizioni espresse dagli indicatori;

nell’attribuzione del voto, avranno il maggior peso gli indicatori “frequenza”, “assolvimento agli

impegni di studio”, “partecipazione ed interesse” “relazione con gli altri”, trattandosi di un

istituto in cui, di solito, non si verificano infrazioni disciplinari connotate da particolare gravità,

richiedenti pesanti sanzioni e provvedimenti.

49

Nell'ambito dell'autonomia scolastica e nel rispetto della libera scelta dei docenti, tenuto conto della normativa

vigente, suggerita dalle più recenti disposizioni ministeriali, questo Istituto, nella logica dell'informazione e della

trasparenza che caratterizza l'autonomia, adotta la seguente procedura per l'adozione o la conferma dei libri di

testo.

La valutazione dei testi viene effettuata nei mesi di marzo/aprile nell'ambito dei consigli di classe e interclasse

e/o attraverso riunioni per aree disciplinari.

I testi in uso vengono esaminati nella loro efficacia didattica con i seguenti indicatori:

organicità di presentazione della disciplina;

livello di presentazione della materia in rapporto alle concrete possibilità di apprendimento degli alunni;

idoneità dello stile espositivo e del linguaggio in relazione ai destinatari;

correttezza scientifica;

idoneità a promuovere la ricerca e a sviluppare un efficace metodo di studio;

validità dei contenuti formativi;

economicità e peso.

I testi che risultassero non corrispondenti alle suddette caratteristiche saranno segnalati con apposita relazione

(di gruppo o anche da parte di singoli insegnanti) per l'eventuale sostituzione, da deliberarsi collegialmente (nei mesi

di aprile/ maggio, secondo la normativa ormai consolidata: deliberazione propositiva al Collegio dei docenti dei

Consigli di classe, con la partecipazione dei rappresentanti dei genitori, e deliberazione di ratifica da parte del

Collegio dei docenti) tenuto conto dei vincoli relativi alla permanenza di un testo in una sezione per almeno un

triennio e dei costi, specialmente per quanto attiene ai tetti di spesa previsti per ogni classe dalla recente normativa.

Nuove adozioni

I testi proposti come nuova adozione dovranno possedere, ovviamente, i requisiti sopra indicati. Per alleviare il

“carico” di spesa per le famiglie, le proposte di nuova adozione saranno limitate ai casi di assoluta indispensabilità

mentre, parallelamente, si valuterà la possibilità di adottare strategie che riducano il fenomeno della

“parcellizzazione” dei testi nei vari ambiti disciplinari favorendo scelte possibilmente “collegiali” per ciascuna

disciplina.

50

ORDINE DI SCUOLA DOCUMENTI

INFANZIA Registro di sezione Scheda di valutazione

per gli alunni in uscita

PRIMARIA Registro di classe Giornale dell’insegnante

Agenda della

programmazione

Documento di

valutazione

SECONDARIA I GRADO Registro di classe

Registro on line

Giornale dell’insegnante Documento di

valutazione

51

Il dialogo e la collaborazione con i genitori sono considerati preziose risorse per la costruzione,

realizzazione, valutazione del progetto formativo, che è centrato sui bisogni degli alunni.

Fatte salve particolari situazioni che vengono di volta in volta affrontate dai singoli docenti, dai Consigli di

Intersezione, di Interclasse, di Classe o dal Dirigente, l’Istituto offre alle famiglie un ventaglio di diverse opportunità

di colloquio e di incontro:

FAMIGLIE

PRIMARIA : due incontri annuali, nei mesi di febbraio e giugno, al termine di ogni quadrimestre, per la consegna dei Documenti di valutazione – due nei mesi di dicembre ed aprilie per colloqui individuali - appuntamenti possibili su richies ta dei genitori e durante le assemblee di classe.

INFANZIA : su richiesta dei genitori e durante le assemblee di classe .

DOCENTI

SECONDARIA DI PRIMO GRADO: in orario mattutino , secondo la disponibilità dei docenti non durante le lezioni - -due incontri pomeridia ni - due incontri annuali, al termine di ogni quadrimestre, per la consegna dei Documenti di valutazione - appuntamenti possibili su richiesta dei genitori , tramite comunicazione scritta ORGANI COLLEGIALI:

Consiglio di Istituto , Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe con la presenza dei rappresentanti dei genitori eletti

DIRIGENTE: preferibilmente su appuntamento

52

Piano Annuale delle Attività

Gli impegni generali previsti dal Piano Annuale delle Atività (A.S. 2015/16) funzionali all’insegnamento

distinti per ordine di scuola (Art. 29, comma 3, CCNL 2007), oltre agli incontri programmatici della

Scuola Primaria e ai Collegi dei Docenti, sono:

SCUOLA DELL'INFANZIA

Mese e giorno Incontri Orario

SETTEMBRE 2015

Settembre 2015 Vedi piano attività propedeutiche di avvio a.s. 15/16

Lunedì 14 Inizio delle attività didattiche OTTOBRE 2015

Venerdì 30 Assemblea per l’elezione dei Rappresentanti dei genitori

Ore 16.40/17.10

Elezioni dei Rappresentanti Ore 17.15/19.15

NOVEMBRE 2015

Lunedì 02 COMMEMORAZIONE DEFUNTI (Calendario scolastico regionale)

Lezioni sospese

Giovedì 12 C. Intersezione: insegnanti C. Intersezione con Rappresentanti genitori

Ore 16.35/17.30

Ore 17.35/18.35

DICEMBRE 2015

Giovedì 03 Colloqui con genitori Ore 16.35/18.35

Lunedì 07 e Martedì 08 Calendario scolastico regionale Lezioni sospese

Dal 23.12.15 al 06.01.16 Vacanze di Natale Lezioni sospese

GENNAIO 2016 Mercoledì 20 Proposta adeguamento Calendario scolastico

(delibera Consiglio d’Istituto)

Lezioni sospese

FEBBRAIO 2016

Lunedì 08 e Martedì 09 Calendario scolastico regionale Lezioni sospese

Giovedì 11 Interplesso - c/o sede centrale I.C. in Roccamonfina

Ore 16:45/18.45

Giovedì 18 Colloqui con genitori per verifica attività 16.35/18.35

MARZO 2016

Mercoledì 23 Proposta adeguamento Calendario scolastico

(delibera Consiglio d’Istituto)

Lezioni sospese

Dal 24.03.16 al 29.03.16 Vacanze di Pasqua Lezioni sospese

APRILE 2016

Giovedì 14 C. Intersezione: insegnanti C. Intersezione con Rappresentanti genitori

16.35/17.30 17.35/18.35

Lunedì 25 FESTA DELLA LIBERAZIONE Lezioni sospese

MAGGIO 2016

Giovedì 19 Colloqui con genitori per verifica attività didattiche

16.35/18.35

Lunedì 30 Proposta adeguamento Calendario scolastico

(delibera Consiglio d’Istituto)

Lezioni sospese

Martedì 31 Santo Patrono

GIUGNO 2016

Mercoledì 01 Propostaadeguamento Calendario scolastico

(delibera Consiglio d’Istituto)

Lezioni sospese

Giovedì 02 FESTA NAZIONALE DELLA REPUBBLICA Lezioni sospese

Lunedì 27 Assemblea con i genitori nuovi iscritti 17.00/19.00

30 Giugno Termine delle attività didattiche

53

SCUOLA PRIMARIA

Mese e giorno Incontri Orario

SETTEMBRE 2015

Settembre 2015 Vedi piano attività propedeutiche di avvio a.s. 15/16

Lunedì 14 Inizio delle attività didattiche Lunedì 14

OTTOBRE 2015

Venerdì 30 Assemblea per l’elezione dei Rappresentanti dei genitori

Ore 16:40/17:10

Elezioni dei Rappresentanti Ore 17:15/19.15

NOVEMBRE 2015

Lunedì 02 COMMEMORAZIONE DEFUNTI (Calendario scolastico regionale)

Lezioni sospese

Venerdì 13 Interclasse tecnico

Interclasse giuridico con Rappresentanti dei genitori Ore

16.35/

17.30

Ore

17.35/

18.35

DICEMBRE 2015

Lunedì 07 e Martedì 08 Calendario scolastico regionale Lezioni sospese

Venerdì 18 Ricevimento generale genitori Ore 16:35/18.35

Dal 23.12.15 al 06.01.16 Vacanze di Natale Lezioni sospese

GENNAIO 2016

Mercoledì 20 Proposta adeguamento Calendario scolastico

(delibera Consiglio d’Istituto)

Lezioni sospese

Giovedì 28 Interclasse tecnico - Scrutini Tempo Normale I – ore 14.00 II –

ore 14.25 III - 14.50

IV –

ore 15.15 V – ore 15.35

Tempo Pieno I – ore 16.40 II –

ore 17.05 III - 17.30

IV –

ore 17.55 V – ore 18.25 Venerdì 29 Interclasse giuridico con Rappresentanti dei genitori Ore 16.35/17.30

FEBBRAIO 2016

Lunedì 08 e Martedì 09 Calendario scolastico regionale Lezioni sospese

Giovedì 18 Interplesso – verifica della progettazione d’Istituto per Dipartimenti disciplinari

Ore 16:40/18.40

Giovedì 25 o Data da destinarsi

Visione e firma del Documento di valutazione Ore 16:35/19.05

MARZO 2016

Mercoledì 23 Proposta adeguamento Calendario scolastico

(delibera Consiglio d’Istituto)

Lezioni sospese

Dal 24.03.16 al 29.03.16 Vacanze di Pasqua Lezioni sospese

Giovedì 31 Interclasse tecnico

Interclasse giuridico con Rappresentanti dei genitori Ore

16.35/

17.30

Ore

17.35/

18.35

APRILE 2016

Giovedì 14 Ricevimento generale genitori Ore 16:35/18.35

Lunedì 25 FESTA DELLA LIBERAZIONE Lezioni sospese

MAGGIO 2016

54

Giovedì 05 Dipartimenti disciplinari per adozione libri di testo – a.s. 2016/17

16.40/18.40

Giovedì 12 Interclasse tecnico Interclasse giuridico con Rappresentanti dei genitori

O

r

e

1

6

.

3

5

/

1

7

.

3

0

O

r

e

1

7

.

3

5

/

1

8

.

3

5

Lunedì 30 Proposta adeguamento Calendario scolastico (delibera

Consiglio d’Istituto)

Lezioni sospese

Martedì 31 Santo Patrono

GIUGNO 2016

Mercoledì 01 Proposta adeguamento Calendario scolastico (delibera

Consiglio d’Istituto)

Lezioni sospese

Giovedì 02 FESTA NAZIONALE DELLA REPUBBLICA Lezioni sospese

Giorno 6 –

Roccamonfina

Giorno 7 –

Fontanafredda

Giorno 8 – S.

Clemente

Giorno 9 –

Conca +

Vaglie

Scrutini Orario I – ore 14.00 II – ore 14.25 III - 14.50 IV – ore 15.15 V – ore 15.35

Mercoledì 8 Termine delle attività didattiche

Data da destinarsi Firma e Consegna Documento di valutazione Orario da definire

*Si specifica che nella scuola primaria la verifica e la valutazione bimestrale degli apprendimenti e delle

attività didattiche viene svolta in seno ai Consigli d’Interclasse in seduta tecnica (alla sola presenza degli

insegnanti).

55

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Mese e giorno Incontri Orario

SETTEMBRE 2015

Settembre 2015 Vedi piano attività propedeutiche di avvio a.s. 15/16

Lunedì 14 Inizio delle attività didattiche Lunedì 14

OTTOBRE 2015

Lunedì 26 Consigli di classe Corsi A-B ROCCAMONFINA I A – ore 15.00

II A – ore 15.45 III

A - 16.30 I B – ore 17.15 II B – ore 18.00 III B - 18.45

Martedì 27 Consigli di classe Corsi A-B GALLUCCIO I A – ore 15.00

II A – ore 15.45 III

A - 16.30 I B – ore 17.15 II B – ore 18.00 III B - 18.45

Mercoledì 28 Consigli di classe CORSO UNICO CONCA C. I – ore 15.00 II/III – ore 15.45

Venerdì 30 Assemblea per l’elezione dei Rappresentanti dei genitori Ore 16:40/17:10

Elezioni dei Rappresentanti Ore 17:15/19.15

NOVEMBRE 2015

Lunedì 02 COMMEMORAZIONE DEFUNTI (Calendario scolastico regionale)

Lezioni sospese

DICEMBRE 2015

Lunedì 07 e Martedì 08 Calendario scolastico regionale Lezioni sospese

*Lunedì 14 Consigli di classe Corsi A-B GALLUCCIO I A – ore 15.00

II A – ore 15.45 III

A - 16.30 I B – ore 17.15 II B – ore 18.00 III B - 18.45

*Martedì 15 Consigli di classe Corso UNICO CONCA C. I – ore 15.00 II/III – ore 15.45

*Mercoledì 16 Consigli di classe Corsi A-B ROCCAMONFINA I A – ore 15.00

II A – ore 15.45 III

A - 16.30 I B – ore 17.15 II B – ore 18.00 III B - 18.45

*Consigli di classe con i rappresentanti dei genitori eletti

Venerdì 18 Ricevimento dei genitori – colloqui scuola-famiglia Ore 16.45-18.45

Dal 23.12.15 al 06.01.16 Vacanze di Natale Lezioni sospese

GENNAIO 2016

Mercoledì 20 Proposta adeguamento Calendario scolastico (delibera

Consiglio d’Istituto)

Lezioni sospese

FEBBRAIO 2016

Lunedì 01 Consigli di classe - Scrutini Corso UNICO CONCA C. I – ore 15.00 II/III – ore 15.45

Martedì 02 Consigli di classe - Scrutini Corso ROCCAMONFINA I A – ore 15.00

II A – ore 15.45 III

A - 16.30 I B – ore 17.15 II B – ore 18.00 III B - 18.45

Mercoledì 03 Consigli di classe- Scrutini Corsi A-B- GALLUCCIO I A – ore 15.00

II A – ore 15.45 III

A - 16.30 I B – ore 17.15 II B – ore 18.00 III B - 18.45

Lunedì 08 e Martedì 09 Calendario scolastico regionale Lezioni sospese

Giovedì 18 Verifica della progettazione d’Istituto per Dipartimenti disciplinari

Ore 16:40/18.40

MARZO 2016

Mercoledì 23 Proposta adeguamento Calendario scolastico (delibera

Consiglio d’Istituto)

Lezioni sospese

Dal 24.03.16 al 29.03.16 Vacanze di Pasqua Lezioni sospese

APRILE 2016

Martedì 5 Ricevimento generale Genitori 16.30/18.30

*Lunedì 18 Consigli di classe Corsi A-B ROCCAMONFINA I A – ore 15.00 II A – ore 15.45 III A - 16.30 I B – ore 17.15

II B – ore 18.00 III B - 18.45

*Martedì 19 Consigli di classe Corsi A-B GALLUCCIO I A – ore 15.00

II A – ore 15.45 III

A - 16.30 I B – ore 17.15 II B – ore 18.00 III B - 18.45

*Mercoledì 20 Consigli di classe Corso UNICO CONCA C. I – ore 15.00 II/III – ore 15.45

*Consigli di classe con i rappresentanti dei genitori eletti

Lunedì 25 FESTA DELLA LIBERAZIONE Lezioni sospese

MAGGIO 2016

Giovedì 05 Dipartimenti disciplinari per adozione libri di testo – a.s. 2016/17

16.40/18.40

Lunedì 30 Proposta adeguamento Calendario scolastico (delibera

Consiglio d’Istituto)

Lezioni sospese

Martedì 31 Santo Patrono

GIUGNO 2016

Mercoledì 01 Proposta adeguamento Calendario scolastico (delibera

Consiglio d’Istituto)

Lezioni sospese

Giovedì 02 FESTA NAZIONALE DELLA REPUBBLICA Lezioni sospese

Giovedì 09 Consigli di classe- Scrutini Corsi A-B- GALLUCCIO I A – ore 08.30

II A – ore 09.15 III

A - 10.00 I B – ore 10.45 II B – ore 11.30 III B - 12.15

Venerdì 10 Consigli di classe - Scrutini Corso UNICO CONCA C. I – ore 08.30 II/III – ore 09.15

Venerdì 10 Consigli di classe - Scrutini Corso ROCCAMONFINA I A – ore 09.55

II A – ore 10.35 III

A - 11.20 I B – ore 12.00 II B – ore 12.40 III B - 13.15

Mercoledì 8 Termine delle attività didattiche Data da destinarsi Firma e Consegna Documento di valutazione Orario da definire

Riunione preliminare Esami di Stato

Esami di Stato

57

Direttiva ministeriale del 27 Dicembre 2012 strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica

PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’

Anno Scolastico 2015-2016

Delibera n. 45 del Collegio dei Docenti del 10/02/2016

58

PREMESSA

Come è noto, la Direttiva del 27 dicembre 2012, strumenti di intervento per alunni con bisogni

educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica, e la relativa

circolare attuativa (C.M. n. 8 del 6 marzo 2013), hanno riconosciuto l’esigenza di ampliare il bacino

della cura educativa già destinata agli alunni con disabilità (ex legge n. 104/1992) e con DSA (ex

legge n. 170/2010) a tutti quegli alunni che manifestano “inadeguatezza” alle sollecitazioni

dell’ambiente scolastico, sia con riferimento a comportamenti ritenuti disadattavi, sia con

riferimento al mancato raggiungimento dei risultati attesi e in ordine alle competenze culturali.

Per la realizzazione di tali finalità, i documenti in discussione richiamano esplicitamente il D.P.R. n.

275/1999 prima, e la L. n. 53/2003 poi, nelle parti in cui essi stabiliscono che i docenti e le istituzioni

scolastiche autonome, si facciano carico dei bisogni di ciascuna persona coinvolta nei processi

didattico-educativi, anche con strumenti personalizzati.

In questa direzione è orientato anche il contenuto delle Indicazioni per il curricolo2012, nella

parte in cui richiamano la dimensione dell’ inclusività quale indicatore di efficacia e di equità

dell’azione didattico-educativa.

Emerge che nei riguardi dei BES non si parla più di integrazione ma di inclusione; non si tratta più

di adattare progressivamente la proposta didattica-educativa al funzionamento di una o più

specifiche categorie individuate di bisogni “certificati”, ma occorre osservare la fenomenologia

scolastica del funzionamento di ciascuno al fine di coglierne la specifica richiesta e costruire così

risposte efficaci in termini di buoni funzionamenti.

NOZIONE DI INCLUSIONE

Essenzialmente integrazione vuol dire fornire alle persone che hanno rilevanti problemi

nell’esercizio dei diritti/doveri di cittadinanza un aiuto ad hoc necessario per accedere a tali

diritti/doveri. L’integrazione investe essenzialmente sul soggetto in difficoltà e molto meno sul

contesto. Tale sistema funziona per gli studenti con disabilità ed è il presidio specifico della

Pedagogia Speciale, ma non è adatto per tutta l’ampia gamma di studenti con BES. Inclusione,

invece, significa progettare, sin dalle sue fondamenta, la piattaforma della cittadinanza in modo che

ciascuna persona abbia la possibilità di esercitare diritti e doveri come modalità ordinaria. L’

inclusività non è quindi un aiuto per scalare la normalità ma una condizione connaturata e

intrinseca della normalità. L’inclusione interviene sul contesto non meno che sul soggetto

tramite l’abbattimento degli ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione.

Il concetto di inclusività pone la scuola in un processo di cambiamento, sostituendo la didattica

integrativa con una inclusiva. Per spiegare al meglio questo concetto è utile pensare al termine

opposto alla parola “inclusione” che è “esclusione”, intesa come “non partecipazione”. Si pone la

necessità di rendere partecipi tutti gli alunni, attraverso l’assegnazione di un ruolo ben preciso

59

all’interno del gruppo classe, cercando così di renderli autonomi e consapevoli dei processi di

apprendimento. La partecipazione diventa quindi un indicatore dell’inclusione. In quest’ottica, i

consigli di classe si fanno carico dei bisogni particolari di tutti gli studenti, prestando maggiore

attenzione a quelli che presentano bisogni “speciali”.

IL BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE.

La direttiva include nei BES alcune grandi categorie di funzionamenti problematici:

1. le disabilità (regolate dalla L. n. 104/92);

2. i disturbi specifici di apprendimento (regolati dalla L. n. 170/2010)

3. gli altri disturbi evolutivi specifici, come il deficit del linguaggio verbale, la disprassia, il

deficit della coordinazione motoria, il disturbo non verbale e qualunque forma di bassa

intelligenza non verbale associata ad alta intelligenza verbale, l’ADHD (disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività), il funzionamento intellettivo limite o borderline (considerato

dalla direttiva un caso limite tra la disabilità e il disturbo evolutivo specifico); disturbi che

non erano stati compresi nella L. 170/2010; viene inoltre inserito il disturbo dello spettro autistico lieve, “qualora non rientri nelle casistiche previste dalla L. 104/92;

4. disturbi dell’età evolutiva (disturbi d’ansia, disturbi dell’umore, disturbi del comportamento,

fra i quali i disturbi oppositivi provocatori e i più gravi disturbi della condotta, questi ultimi spesso associati a violazioni delle regole sociali fino ai veri e propri reati);

5. le situazioni di svantaggio linguistico-culturale, socioculturale, economico, familiare,

affettivo, psicologico.

Tutte queste forme di svantaggio devono essere tali da compromettere il successo formativo

dell’alunno e la realizzazione delle sue potenzialità.

LA FORMALIZZAZIONE DEI BES

Al Consiglio di classe e agli insegnanti viene attribuito il compito pedagogico-didattico

fondamentale di individuare i soggetti con situazioni di BES non clinicamente rilevate. Il

Consiglio di classe o il team docenti, fondandosi su considerazioni psicopedagogiche e didattiche,

valuta, comprende le difficoltà, si esprime in merito al funzionamento problematico dell’alunno e si

occupa di personalizzare il suo percorso formativo. Il riconoscimento formale di un alunno

con BES avviene quindi tramite verbalizzazione motivata da parte del consiglio di classe/team

docenti.

FINALITA’

Il nostro Istituto decide di perseguire la “politica dell’inclusione” e di “garantire il successo

scolastico” di tutti gli alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione. Hanno quindi

diritto ad un percorso didattico personalizzato, non solo gli alunni in possesso di certificazione di

disabilità o di DSA(le due condizioni sono riconosciute rispettivamente dalla L. 104/92 e la L.

170/2010), ma tutti gli alunni che presentano difficoltà di medio o lungo periodo e che fino ad oggi

non potevano avere un piano didattico personalizzato, con obiettivi, strumenti e valutazioni pensati

su misura per loro. In particolare la L. 170/2010 apre un diverso canale di cura educativo,

concretizzando i principi di personalizzazione dei percorsi di studio enunciati nella legge

60

53/2003,nella prospettiva della presa in carico dell’alunno con BES da parte di ciascun docente

curriculare e di tutto il team di docenti coinvolto.

I Consigli di Classe attivano quindi percorsi personalizzati per gli alunni certificati DSA

applicando e, qualora necessario, la personalizzazione della didattica e le misure

compensative e dispensative anche ad altri alunni con BES, nella prospettiva di una presa

in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni.

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

Il Consiglio di Classe predispone, nelle forme che ritiene idonee ed entro la fine di novembre, un

documento (Piano Didattico Personalizzato) articolato per discipline coinvolte dal disturbo e che

dovrà contenere almeno le seguenti voci:

• Dati anagrafici dell’alunno;

• Tipologia del disturbo;

• Attività didattiche individualizzate;

• Strumenti compensativi utilizzati;

• Misure dispensative adottate;

• Forme di verifica e valutazione personalizzate.

Nella predisposizione della documentazione in questione è fondamentale il raccordo con la famiglia,

che può comunicare alla scuola eventuali osservazioni su esperienze sviluppate dallo studente,

autonomamente o attraverso percorsi extrascolastici.

STRUMENTI COMPENSATIVI

Gli “strumenti compensativi” sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la

prestazione richiesta nell’abilità deficitaria.

Esempi di strumenti compensativi sono:

• Il Personal Computer con la sintesi vocale, che trasforma l’attività di lettura in un compito di ascolto;

• Il registratore digitale, che consente all’alunno o allo studente di non scrivere gli appunti della lezione;

• Il Personal Computer con sintesi vocale e programmi di video scrittura con correttore

ortografico, che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza

l’affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori;

• La calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo;

• Altri strumenti tecnologicamente meno evoluti quali tabelle (dei mesi, dell’alfabeto, dei vari

caratteri), tavola pitagorica (o linea dei numeri), formulari (di matematica, di geometria, …),

mappe concettuali delle lezioni e di quanto studiato, ecc.

• Cartine geografiche e storiche (cartacee e on line)

• Risorse registrate audio e video (MP3-DVD-CDrom-on line)

• Libri di testo in digitale (PDF)

61

• Dizionari di lingua straniera digitalizzati (CD - rom o on line)

• Controllo della gestione del diario

Tali strumenti sollevano l’alunno o lo studente con BES da una prestazione resa difficoltosa dal

disturbo, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo.

MISURE DISPENSATIVE

Le “misure dispensative” sono interventi che consentono all’alunno o allo studente di non svolgere

alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non

migliorano l’apprendimento (es. la lettura ad alta voce, la scrittura veloce sotto dettatura, l’uso del

vocabolario, lo studio mnemonico delle tabelline).

L’adozione delle misure dispensative, al fine di non creare percorsi immotivatamente facilitati che

peraltro non tenderebbero a migliorare il successo formativo degli alunni e degli studenti con BES,

dovrà essere sempre valutata sulla base dell’effettiva incidenza del disturbo sulle prestazioni

richieste, in modo tale da non differenziare, in ordine agli obiettivi, il percorso di apprendimento

dell’alunno o dello studente in questione.

Esempi di misure dispensative sono:

• esonerare, ove necessario e comprovato dalla diagnosi, dallo studio della lingua straniera in

forma scritta a causa delle difficoltà rappresentate dalla differenza tra scrittura e pronuncia;

• Programmare tempi più lunghi per le prove scritte e per lo studio a casa, ovvero diminuzione della quantità di prove assegnate;

• Assegnare compiti a casa in misura adeguata alle effettive possibilità dell’allievo;

• Possibilità di uso di testi ridotti non per contenuto, ma per quantità di pagine;

• Privilegiare le verifiche orali consentendo l’uso di mappe durante l’interrogazione;

• Valutare le prove scritte ed orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma, utilizzando anche prove con domande a risposta multipla.

62

LA SITUAZIONE ATTUALE

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

Scuola dell’Infanzia di Gallo

B. Rilevazione dei BES presenti: n°

4. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) /

minorati vista

minorati udito

Psicofisici

5. disturbi evolutivi specifici /

DSA

ADHD/DOP

Borderline cognitivo

Altro

6. svantaggio (indicare il disagio prevalente) /

Socio-economico

Linguistico-culturale

Disagio comportamentale/relazionale

Altro

Totale 0

Scuola dell’Infanzia di Fontanafredda

C. Rilevazione dei BES presenti: n°

7. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) /

minorati vista

minorati udito

Psicofisici

8. disturbi evolutivi specifici /

DSA

ADHD/DOP

Borderline cognitivo

Altro

9. svantaggio (indicare il disagio prevalente) /

Socio-economico

Linguistico-culturale

Disagio comportamentale/relazionale

Altro

Totale 0

63

Scuola dell’Infanzia di Galluccio

C. Rilevazione dei BES presenti: n°

7. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) /

minorati vista

minorati udito

Psicofisici

8. disturbi evolutivi specifici /

DSA

ADHD/DOP

Borderline cognitivo

Altro

9. svantaggio (indicare il disagio prevalente) /

Socio-economico

Linguistico-culturale

Disagio comportamentale/relazionale

Totale 0

Scuola dell’Infanzia di Conca della Campania

C. Rilevazione dei BES presenti: n°

7. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) /

minorati vista

minorati udito

Psicofisici

8. disturbi evolutivi specifici /

DSA

ADHD/DOP

Borderline cognitivo

Altro

9. svantaggio (indicare il disagio prevalente) /

Socio-economico

Linguistico-culturale

Disagio comportamentale/relazionale

64

Scuola Primaria di Roccamonfina-Quirini

A. Rilevazione dei BES presenti: n°

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 3

minorati vista

minorati udito

Psicofisici

2. disturbi evolutivi specifici 2

DSA

ADHD/DOP

Borderline cognitivo

Altro

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) /

Socio-economico

Linguistico-culturale

Disagio comportamentale/relazionale

Altro (svantaggio cognitivo)

Totale 5

Scuola Primaria di Roccamonfina - Cicioni

A. Rilevazione dei BES presenti: n°

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) /

minorati vista

minorati udito

Psicofisici

2. disturbi evolutivi specifici /

DSA

ADHD/DOP

Borderline cognitivo

Altro

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) /

Socio-economico

Linguistico-culturale

Disagio comportamentale/relazionale

Altro (svantaggio cognitivo)

Totale 0

65

Scuola Primaria di Galluccio

D. Rilevazione dei BES presenti: n°

10. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) /

minorati vista

minorati udito

Psicofisici

11. disturbi evolutivi specifici 1

DSA

ADHD/DOP

Borderline cognitivo

Altro

12. svantaggio (indicare il disagio prevalente) /

Socio-economico

Linguistico-culturale

Disagio comportamentale/relazionale

Altro

Totale 1

Scuola Primaria di Vaglie

E. Rilevazione dei BES presenti: n°

13. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 1

minorati vista

minorati udito

Psicofisici

14. disturbi evolutivi specifici /

DSA

ADHD/DOP

Borderline cognitivo

Altro

15. svantaggio (indicare il disagio prevalente) 1

Socio-economico

Linguistico-culturale

Disagio comportamentale/relazionale

Altro

Totale 2

66

Scuola Primaria di Conca della Campania

D. Rilevazione dei BES presenti: n°

10. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 1

minorati vista

minorati udito

Psicofisici

11. disturbi evolutivi specifici /

DSA

ADHD/DOP

Borderline cognitivo

Altro

12. svantaggio (indicare il disagio prevalente) /

Socio-economico

Linguistico-culturale

Disagio comportamentale/relazionale

Altro

Totale 1

Scuola Secondaria di primo grado di Roccamonfina

A. Rilevazione dei BES presenti: n°

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 1

minorati vista

minorati udito

Psicofisici

2. disturbi evolutivi specifici 1

DSA

ADHD/DOP

Borderline cognitivo

Altro

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) /

Socio-economico

Linguistico-culturale

Disagio comportamentale/relazionale

Altro

Totale 2

67

Scuola Secondaria di Primo Grado di Galluccio

B. Rilevazione dei BES presenti: n°

4. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 3

minorati vista

minorati udito

Psicofisici

5. disturbi evolutivi specifici /

DSA

ADHD/DOP

Borderline cognitivo

Altro

6. svantaggio (indicare il disagio prevalente) 5

Socio-economico

Linguistico-culturale

Disagio comportamentale/relazionale

Altro

Totale 8

Scuola Secondaria di primo grado Conca della Campania

A. Rilevazione dei BES presenti: n°

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 1

minorati vista

minorati udito

Psicofisici

2. disturbi evolutivi specifici /

DSA

ADHD/DOP

Borderline cognitivo

Altro

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) /

Socio-economico

Linguistico-culturale

Disagio comportamentale/relazionale

Altro

Totale 1

68

Totali 20

% su popolazione scolastica 3,3

N° PEI redatti dai GLHO 10

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 4

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 6

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di

piccolo gruppo Si

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori protetti,

ecc.)

Si

AEC Attività individualizzate e di

piccolo gruppo Si

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori protetti,

ecc.)

No

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di

piccolo gruppo No

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori protetti,

ecc.)

no

Funzioni strumentali / coordinamento Si

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Si

Psicopedagogisti e affini esterni/interni Si

Docenti tutor/mentor si

69

C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI Si

Rapporti con famiglie Si

Tutoraggio alunni si

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva si

Altro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI si

Rapporti con famiglie Si

Tutoraggio alunni Si

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva si

Altro:

Altri docenti

Partecipazione a GLI Si

Rapporti con famiglie Si

Tutoraggio alunni Si

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva si

Altro:

D. Coinvolgimento personale ATA Assistenza alunni disabili Si

Progetti di inclusione / laboratori integrati no

Altro:

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e

psicopedagogia dell’età evolutiva Si

Coinvolgimento in progetti di inclusione Si

Coinvolgimento in attività di promozione

della comunità educante si

Altro:

70

F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati sulla disabilità No

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati su disagio e simili No

Procedure condivise di intervento sulla

disabilità no

Procedure condivise di intervento su disagio

e simili No

Progetti territoriali integrati No

Progetti integrati a livello di singola scuola No

Rapporti con CTS / CTI No

Altro:

G. Rapporti con privato sociale e

volontariato

Progetti territoriali integrati Si

Progetti integrati a livello di singola scuola Si

Progetti a livello di reti di scuole no

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativodidattiche

/ gestione della classe

Si

Didattica speciale e progetti

educativodidattici a prevalente tematica

inclusiva Si

Didattica interculturale / italiano L2 No

Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva

(compresi DSA, ADHD, ecc.) No

Progetti di formazione su specifiche

disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,

sensoriali…) no

Altro:

71

PUNTI DI CRITICITA’ E PUNTI DI FORZA

L’inclusione non è uno status ma un processo che, in quanto tale, riscontra punti di criticità e punti

di forza.

Possibili punti di criticità:

- ridotto numero delle risorse di sostegno a favore degli alunni con disabilità;

- continuo ricambio dei docenti di sostegno e curricolari

- indisponibilità di mezzi di trasporto dotati di dispositivi per eventuali disabili motori; - ridotto numero di docenti preparati per l’impiego di tecnologie digitali utili quali strumenti compensativi;

Possibili punti di forza:

- docenti con esperienze in uno o più campi anche non strettamente scolastici;

- presenza di ambienti dotati di LIM;

- disponibilità di docenti alla formazione permanente in merito ai BES; - stretta collaborazione

tra docenti curricolari e docenti di sostegno.

72

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo

anno

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) LA SCUOLA

- Elabora una politica inclusiva condivisa tra il personale

- Definisce al proprio interno una struttura di organizzazione e coordinamento degli interventi rivolti alla disabilità e al disagio scolastico (gruppo di lavoro per l’inclusione), definendo ruoli e competenze.

- Sensibilizza la famiglia a farsi carico del problema, elaborando un progetto educativo

condiviso e invitandola a farsi aiutare, attraverso l’accesso ai servizi (ASL e/o servizi sociali).

IL DIRIGENTE

- Convoca e presiede il Consiglio di Classe/Interclasse/Intersezione. - Convoca e presiede il GLI

- Coordina tutti gli interventi relativi ai BES

I CONSIGLI DI CLASSE/INTERCLASSE/INTERSEZIONE, informano il Dirigente e la famiglia della situazione/problema. Effettuano un primo incontro con i genitori. Collaborano all’osservazione sistematica e alla raccolta dati. Prendono atto della relazione clinica, definiscono, condividono ed attuano il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) e il Piano Educativo Individualizzato (PEI) od un Progetto Didattico Personalizzato (PDP) per l’alunno.

LA FAMIGLIA: Informa il coordinatore di classe (o viene informata) della situazione/problema. Partecipa agli incontri con la scuola e con i servizi del territorio, condivide il Progetto Educativo e collabora alla sua realizzazione, attivando il proprio ruolo e la propria funzione.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

La scuola si impegna ad attivare corsi di formazione specifica sui bisogni educativi speciali, in sede, e possibilmente attraverso la partecipazione a reti di scuole.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;

Tutti gli alunni con BES hanno diritto ad uno specifico piano:

a. Piano Educativo Individualizzato ex art. 12, comma 5 della L. 104/92, a favore degli alunni

con disabilità;

b. Piano Didattico Personalizzato ex art. 5 D.M. n. 5669 del 12/07/2011, per gli alunni con

DSA;

c. Percorso Didattico Personalizzato per tutti gli alunni con BES diversi da quelli richiamati alle lettere “a” e “b”.

Nei predetti piani devono essere esplicitati gli obiettivi didattici da perseguire per il tramite dei

piani medesimi e i criteri e le modalità di valutazione.

73

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

- Relativamente ai PDF, PEI e PDP il consiglio di classe/interclasse e intersezione, ed ogni insegnante in merito alla disciplina di competenza, affiancati e supportati dall’insegnante di sostegno, metteranno in atto strategie metodologiche che consentano di raccogliere il maggior numero di elementi utili alla definizione e al conseguimento del percorso didattico inclusivo.

- GLI si occuperà della rilevazione dei BES presenti nell’istituto raccogliendo le documentazioni degli interventi educativo-didattici definiti.

- Il Dirigente Scolastico partecipa alle riunioni del Gruppo H, è messo al corrente dal referente

del sostegno/funzione strumentale del percorso scolastico di ogni allievo con BES ed è

interpellato direttamente nel caso si presentino particolari difficoltà nell’attuazione dei

progetti. Fornisce al Collegio dei Docenti informazioni riguardo agli alunni in entrata ed è

attivo nel favorire contatti e passaggio di informazioni tra le scuole e tra Scuola e territorio.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

La scuola prevede di fornire informazioni e richiedere la collaborazione alle famiglie e alla comunità. La Scuola estende a tutti gli alunni BES le procedure di partecipazione previste dalla legge nella definizione del documento di programmazione per la disabilità e i DSA. La famiglia interviene come soggetto portatore di interessi (la tutela del figlio) ma anche come risorsa educativa e come preziosa fonte di informazioni.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

Con riferimento ai più accreditati studi nell’ambito delle Scienze dell’educazione, alle Indicazioni

Nazionali per curricolo del 2012, alle linee Guida per l’integrazione (4 agosto 2009), alla Legge 8

ottobre 2010 n. 170 la scuola mette in atto gli interventi seguenti:

• Attività laboratoriali (più facilmente realizzabili in situazioni di compresenza con insegnanti

curricolari o di sostegno)

• Attività interdisciplinari

• Attività di apprendimento cooperativo

• Sostegno e tutoraggio ad allievi con particolare difficoltà, da parte di insegnanti di sostegno,

sia durante le attività a gruppi sia durante le esercitazioni individuali. Tali attività potranno

svolgersi sia in classe sia uscendo dalla classe con piccoli gruppi, possibilmente non sempre

gli stessi, affiancando quindi anche allievi che hanno difficoltà temporanee a quelli con

difficoltà più profonde, per non stigmatizzare alcuni allievi come incapaci

• Sostegno e tutoraggio in orario extracurricolare agli allievi con difficoltà, nell’ambito di

progetti attivati con fondi interni o esterni.

Valorizzazione delle risorse esistenti

La scuola prevede di valorizzare le risorse esistenti, tramite progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva. Implementare l’utilizzo della LIM come strumento in grado di integrare vecchi e nuovi linguaggi:

quelli della scuola e quelli della società multimediale. Valorizzare le competenze specifiche di ogni

docente.

74

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

Risorse materiali: laboratori (arte, musica, lab. Teatrale, ludico-manuale: ceramica, cucina), attrezzature informatiche, software didattici. Risorse umane: psicologi, pedagogisti, educatori, animatori, assistenti igienico-sanitari, docenti

specializzati in attività ludico-formative-laboratoriali-relazionali

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

Accoglienza già previsto nel POF. Orientamento interno ed esterno già previsto nel POF

Delibera del Collegio dei Docenti n. 14 del 10/02/2016

Roccamonfina, 10/02/2016

La Commissione BES

75

PTOF

Piano di Miglioramento

Piano triennale per la trasparenza e l’ integrità

Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico

Curricolo verticale

Regolamento d’ Istituto

Carta dei Servizi

Trattasi di documenti parte integrante del POF, in quanto attuativi dell’assetto organizzativo e

regolamentare dell’Istituto.

Copia del regolamento verrà consegnato ai Docenti, che lo commenteranno in classe e lo faranno

rispettare.

Il presente Piano dell’Offerta Formativa, per l’anno scolastico 2015-2016, elaborato dal Collegio Docenti, è

stato approvato, in data 14/01/2016, dal Consiglio di Istituto.

76

SOMMARIO

Premessa Pag. 2 Linnee guida 4 Identità dell’ Istituto 5 Situazione socio – ambientale 5 Plessi 7 Numero degli alunni 8 Uffici 10 Servizi amministrativi 10 Risorse 11 Persone e ruoli 11 Organigramma 12 Consiglio di Istituto 13 Fiduciari 14 Coordinatori di classe 15 Responsabili laboratori 15 Commissioni – Comitato di valutazione 16 GLH 19 Sicurezza 19 Personale A.T.A. 21 Dimensione organizzativo – progettuale 22 Monte ore delle discipline 27 Orario delle lezioni 29 Attività curriculari 30 Inserimento -integrazione – inclusione 32 Progetti 35 Centro sportivo scolastico 37 Orientamento 38 Visite guidate e viaggi di istruzione 39 Formazione del personale 40 Fabbisogno di strutture ed infrastrutture materiali 41 Verifica e valutazione dell’ Offerta Formativa 42 Adozione libri di testo 49 Documenti della scuola 50 Rapporti con le famiglie 51 Piano annuale delle attività 52 Piano Annuale per l’Inclusione 57 Documenti allegati 75

77

RESPONSABILE DEL PIANO DI

MIGLIORAMENTO

Dirigente scolastico Prof. CALENZO Maurizio

NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE

SANTANTONIO Valeria

Docente scuola secondaria

Responsabile progettazione

(coordinamento)

AMORE Lidia CUNTO Silvana

Docente scuola secondaria

Docente scuola primaria

“ verifica

“ monitoraggio

FORTE Rita Docente scuola primaria

“ comunicazione e

diffusione

PERONE Ester Docente scuola secondaria

“ documentazione

SAVASTANO Nicla Docente scuola secondaria

“ implementazione

Ambiente e multiculturalità: perché?

Il contesto paesaggistico che caratterizza i tre comuni entro i quali opera l’Istituto Comprensivo Roccamonfina- Galluccio è quello di un parco naturale che si estende dalle estreme propaggini del vulcano spento di Roccamonfina fino alla foce del fiume Garigliano: un ambiente variegato e ricco di potenzialità ancora poco sconosciute e scarsamente valorizzate ma soprattutto poco sfruttate ai fini dello sviluppo della precaria economia locale.

Trasmettere ai giovani questa consapevolezza, insieme con l’amore per il proprio territorio, ci ha indotti a puntare sull’ambiente come fulcro del progetto educativo del nostro istituto.

La scelta di affiancare all’ambiente la multiculturalità scaturisce dalla constatazione che, sebbene in misura limitata, anche i nostri comuni sono ormai da anni interessati dal fenomeno dell’immigrazione che determina la presenza in molte classi di alunni stranieri che con le loro storie ed il loro bagaglio culturale costituiscono una risorsa in grado di favorire il processo di integrazione che vede i nostri alunni, ogni giorno di più, figli dell’Europa e del mondo.

ISTITUTO COMPRENSIVO ROCCAMONFINA-GALLUCCIO

Piano di miglioramento

Ambiente e multiculturalità

idea

78

Ripensando al R.A.V.

PRIORITA’ INDIVIDUATE DESCRIZIONE

1- Miglioramento nei risultati scolastici

Rilevato che, malgrado la scuola non

perda studenti nel passaggio da una classe all’altra, tranne singoli casi giustificati, è presente un’elevata concentrazione di alunni (superiore alla media nazionale) nella fascia di voto conseguito all’Esame di stato corrispondente al 6;

rilevato che nella scuola secondaria di I grado una significativa percentuale di alunni (max 40% della classe) riporta debiti formativi nelle discipline linguistiche e scientifiche;

al termine del triennio si intende raggiungere i seguenti TRAGUARDI:

1) ridurre la percentuale di alunni che conseguono voti all’esame di stato corrispondenti alla fascia più bassa riportandola entro la media nazionale;

2) ridurre il numero di alunni che riportano debiti formativi, riportandolo al di sotto del 10% in tutte le classi.

2- Miglioramento nelle prove standardizzate

L’analisi dei risultati delle prove

standardizzate nazionali ha fatto rilevare che, sia nella scuola primaria che nella secondaria, il punteggio conseguito in Italiano e Matematica è inferiore a quello delle scuole con contesto socio-economico e culturale simile; notevole è la varianza tra le classi e molto bassa quella all’interno delle stesse;

le percentuali di studenti dell’istituto collocati nei livelli 1 e 2 in Italiano e Matematica sono, mediamente, superiori alla media nazionale.

Al termine del triennio si intende raggiungere i seguenti

RAV RAV

RAV

RAV RAV

RAV

RAV RAV

79

TRAGUARDI: 1) ridurre la varianza tra le classi e

accrescere quella all’interno delle stesse riportandole entro le medie nazionali;

2) rientrare nella media nazionale dei risultati;

3) ridurre le percentuali di studenti collocati nei livelli 1 e 2 di Italiano e Matematica, riportandole entro le medie nazionali.

80

Pensando al P.d.M.

Tabella 1 – Traguardi annuali

TRAGUARDI ANNUALI

Priorità

Traguardi Primo anno Secondo anno

Terzo anno

1 1.1: Percentuale di alunni collocata nella fascia di voto più bassa all’esame di stato

< 35% <30% Media nazionale

2.1: Percentuale di alunni, rispetto alla classe, che riporta debiti formativi

<30% <20% <10%

2 1.2 Varianza tra e dentro le classi

tra le classi

<50% dentro le classi

>50%

tra le

classi<40%-dentro le

classi>60%

Media nazionale

2.2 Media dei risultati

----------- diff.ESCS < (- 5)

Media nazionale

3.2 Numero di alunni collocati nei liv. 1 e 2 in ITA e MAT

----------- Media del Sud

Media nazionale

PDM

PDM PDM

PDM RAV

RAV RAV

81

Effettuata un’analisi in termini di fattibilità degli obiettivi di processo previsti, si è ritenuto

opportuno concentrare le risorse disponibili sui seguenti:

Tabella 2 - Obiettivi di processo in fase di attuazione

Area di processo Obiettivi di processo

Curricolo, progettazione e valutazione 1-Progettazione di azioni didattiche e percorsi educativi.

Ambiente di apprendimento 2-Potenziamento della dotazione di strumentazione informatica e gestione dei laboratori.

Inclusione e differenziazione 3-Individuazione di percorsi personalizzati per alunni B.E.S.

Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

4- Utilizzo di strumenti di comunicazione on line (sito web dell’istituto e registro elettronico ).

82

Tabella 3 - Risultati attesi e azioni

Obiettivo di processo Risultati attesi Azioni

1- Progettazione di azioni

didattiche e percorsi educativi.

● Potenziamento e

valorizzazione delle competenze linguistiche e scientifiche.

(Obiettivi a-b-d-e L.107/2015)

● Elaborazione e

somministrazione di prove autentiche strutturate per competenze per classi parallele (classe II e V della scuola primaria e III della scuola secondaria di I grado).

● Attuazione di progetti

per favorire il raggiungimento degli obiettivi.

2- Potenziamento della

dotazione di strumentazione informatica e gestione dei laboratori.

● Miglioramento

dell’ambiente di apprendimento per favorire lo sviluppo delle competenze digitali ed il potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio.

(Obiettivi h-i L.107/2015)

● Adeguamento e

potenziamento reti LAN e WLAN*.

● Inventario delle risorse

materiali e ridistribuzione delle stesse tra i vari plessi della scuola.

● Ottimizzazione

laboratori. ● Formazione sulla

didattica digitale.

3- Individuazione di percorsi

personalizzati per alunni B.E.S.

● Raggiungimento di livelli

accettabili/essenziali per tutti gli alunni.

(Obiettivo j L.107/2015)

● Rilevazione alunni B.E.S. ● Redazione ed attuazione

P.d.P. ● Redazione P.A.I. ●Somministrazione prove

strutturate/differenziate. ● Formazione sulla

didattica inclusiva.

83

4- Utilizzo di strumenti di

comunicazione on line (sito web e registro elettronico).

● Miglioramento della

comunicazione con le famiglie e con il territorio.

● Incremento del livello di

partecipazione delle famiglie alle attività dell’Istituto.

(Obiettivo k L.107/2015)

● Pubblicazione e

trasmissione di dati e comunicazioni on line.

● Utilizzo del registro

elettronico. ● Formazione sulla

compilazione del registro elettronico.

84

Tabella 4 – Tempi di attuazione

Azioni Tempi di attuazione Responsabile azione

Prove autentiche strutturate e differenziate Elaborazione

Somministrazione e valutazione

Coordinatori delle classi interessate Second

a decade di febbraio/ aprile

Terza decade di febbraio/ aprile

Progetti da dicembre

Docenti promotori

Potenziamento della dotazione di strumentazione informatica

II quadrimestre* D.S.

Inventario e ridistribuzione delle risorse ottobre

Formazione sulla didattica digitale II quadrimestre Animatore digitale

Ottimizzazione dei laboratori III bimestre** Responsabili laboratorio

Rilevazione alunni B.E.S.

novembre Coordinatori di classe

Redazione ed attuazione P.d.P. dicembre

Redazione P.A.I. Gennaio/febbraio GLI

Formazione sulla didattica inclusiva II quadrimestre Responsabile GLI/Formatore esterno

Pubblicazione e trasmissione di dati e comunicazioni on line

da gennaio D.S. Webmaste

r

Formazione sulla compilazione del registro elettronico

gennaio Formatore esterno

Utilizzo di strumenti di comunicazione con le famiglie on line (registro elettronico)

dal II quadrimestre D.S. Webmaste

r

* Il potenziamento della reti è subordinata all’approvazione ed attuazione di PON FESR (Ambienti per l’apprendimento).

** L’ottimizzazione dei laboratori prevede adeguamento e manutenzione di quelli esistenti e allestimento di nuovi

laboratori presso la sede della scuola secondaria di I grado di Roccamonfina, nelle aule del terzo piano utilizzabili a seguito di interventi di ristrutturazione. L’ultimazione dei lavori in corso sullo stabile della scuola primaria di Roccamonfina centro consentirà l’allestimento definitivo dei relativi laboratori.

85

Tab. 5 – Progetti per il Miglioramento Macrotematica: Ambiente e multiculturalità

PROGETTO DESTINATARI

1 Facciamo finta di… Alunni scuola dell’infanzia

2 Voglio un mondo più pulito

3 English and food

4 L’ambiente che spettacolo

5 Recupero e/o rafforzamento delle abilità linguistiche e logico matematiche classe1^

Alunni scuola primaria

6 Prepariamoci alle prove INVALSI

7 Salutiamo la scuola primaria

8 Un Natale di gioia

9 Cibo…che passione

10

L’acqua. Un bene prezioso

11

Legalità è…

12

Multiculturalità…giocando

13

Viva il Carnevale

14

Il giornale Alunni scuola secondaria

15

Recupero-consolidamento-potenziamento

16

Recupero-consolidamento delle competenze matematiche

17

“Un monumento per amico”

86

Tabella 6- Monitoraggio degli obiettivi

Obiettivo Indicatori di monitoraggio Modalità di rilevazione

1- Progettazione di azioni

didattiche e percorsi educativi.

● Risultati di prove

autentiche strutturate somministrate per classi parallele.

● Risultati delle prove

nazionali. ● Livello di partecipazione

a progetti curriculari e/o extracurriculari.

● Valutazione ed analisi dei

risultati delle prove strutturate;

● Analisi degli esiti delle

prove nazionali; ● Rilevazione della

partecipazione e misurazione, mediante questionari, del grado di interesse verso i progetti.

2- Potenziamento della

dotazione di strumentazione informatica e gestione dei laboratori.

● Frequenza nell’utilizzo

dei laboratori. ● Numero di alunni che

fruiscono degli spazi laboratoriali.

● Livello di partecipazione

iniziative di formazione.

● Schede per la rilevazione

di dati relativi all’uso dei laboratori.

●Sondaggi per la

rilevazione del grado di soddisfazione relativamente all’efficacia del servizio.

● Questionari per la

rilevazione del livello di soddisfazione relativamente alle iniziative di formazione.

87

3- Individuazione di percorsi

personalizzati per alunni B.E.S.

● Diffusione di

metodologie che favoriscono la didattica inclusiva.

● Valutazione del

comportamento (secondo i parametri contenuti

nel P.O.F.)

● Risultati di prove

strutturate e/o differenziate. ● Livello di partecipazione

iniziative di formazione.

● Osservazione del

comportamento e comparazione tra i livelli

raggiunti rispetto a quelli di partenza.

● Monitoraggio dei PEI e

PDP. ● Analisi dei risultati delle

prove somministrate. ● Questionari per la

rilevazione del livello di soddisfazione relativamente alle iniziative di formazione.

4- Utilizzo di strumenti di

comunicazione con le famiglie on line (sito web e registro elettronico).

● Percentuale di genitori

che partecipano agli incontri scuola-famiglia.

● Numero di visite

giornaliere al sito web. ● Livello di partecipazione

iniziative di formazione.

● Schede per la rilevazione

del numero di genitori presenti agli incontri scuola-famiglia.

● Questionari per la

rilevazione del grado di soddisfazione dell’utenza.

● Sondaggi per la

rilevazione del livello di soddisfazione relativamente alle iniziative di formazione.

88

Tab. 7 - Cronoprogramma ATTIVITA’

Attività Sett.

Ott.

Nov.

Dic.

Genn.

Feb.

Mar.

Apr.

Mag.

Giu.

Adeguamento reti*

Inventario risorse tecnologiche X

Ottimizzazione laboratori X X X

Apertura sito X

Rilevazione partecipazione genitori

X X X

Rilevazione BES X

Redazione PDP X

Redazione PAI X X

Formazione (didattica digitale, inclusiva,

R.E.)

X X X X

Utilizzo registro elettronico X X X X X

Somministrazione prove strutturate e valutazione risultati

X X

Attuazione progetti X X X X X X X

Somministrazione questionari a genitori, alunni e personale scolastico e tabulazione risultati

X X

Incontri per la condivisione del P.d.M.

X X

Monitoraggio del P.d.M X X X

Verifica del P.d.M. X X

*V. tabella 4

89

Tab.8 - Impegno finanziario per risorse umane interne alla scuola

Figure professionali

Tipologia di attività Ore aggiuntive presunte

Costo previsto

Fonte finanziaria

Obiettivo 1

Docenti Progettazione/ implementazione

738 € 12.670,00

F.I.S.

Personale ATA Supporto 195 € 2507,50

F.I.S.

F.S. Area 2 Coordinamento ----- € 967,10 M.O.F.

Obiettivo 2

Responsabili laboratorio

Gestione 24 € 420,00 F.I.S.

Animatore digitale

Formazione ----- ----- -----

Obiettivo 3

Responsabile GLI

Progettazione/ implementazione

20

€ 350,00 F.I.S.

Componenti GLI 28 €490,00 F.I.S.

F.S. Area 4 Coordinamento ----- € 967,10 M.O.F.

Obiettivo 4

Docenti Funzione docente ----- ----- -----

Webmaster Supporto agli utenti 11 € 192,50 F.I.S.

P.d.M.

Nucleo interno di valutazione

Progettazione- documentazione- implementazione- comunicazione e diffusione- monitoraggio-

verifica

70 € 1225,00

F.I.S.

90

Tab.9- Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola

Impegni finanziari per tipologia di spesa

Impegno presunto Fonte finanziaria

Obiettivo 1 Formatori ----- -----

Consulenti ----- -----

Attrezzature ----- -----

Servizi ----- -----

Altro ----- -----

Obiettivo 2 Formatori ----- -----

Consulenti ----- -----

Attrezzature In fase di attribuzione Pon

Servizi ----- -----

Altro ----- -----

Obiettivo 3 Formatori € 500,00/1000,00 L.440/97

Consulenti ----- -----

Attrezzature ----- -----

Servizi ----- -----

Altro ----- -----

Obiettivo 4 Formatori ----- -----

Consulenti ----- -----

Attrezzature ----- -----

Servizi € 651,00 – Sito web € 793,00 – Convenzione

Registro elettronico (Portale Argo)

Programma Annuale – Spese di funzionamento

Altro ----- -----

Tab. 10 - Modalità di diffusione del P.d.M.

Presentazione e periodica informazione al Collegio dei docenti

Notifica ai Responsabili di plesso

Presentazione ai rappresentanti dei genitori

Pubblicazione sul sito Web dell’istituto

“Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere”

(Mahatma Gandhi)

91

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L’INTEGRITÀ (PTTI)

Approvato dal consiglio di istituto in data 14/01/2016

DELIBERA N. 45

Allegato al Piano triennale dell’offerta formativa

Triennio 2016/2019

Pubblicato sul sito della Scuola per l’accesso civico alla sezione Amministrazione

trasparente

Il Consiglio d’istituto - visto il D.L.vo 150/2009;

- visto l’Art. 32 della L. 69/2009;

- vista la L. 190/2012;

- visto il D.L.vo 33/2013;

- vista la circolare n° 2/2013 del Dipartimento della Funzione Pubblica;

- viste le delibere dalla ANAC/CiVIT n° 105/2010, n° 2/2012 e n° 50/2013;

- tenuto conto delle peculiarità dell’organizzazione dell’istituzione scolastica;

adotta il seguente PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L’INTEGRITÀ

(articolo 10 del D.L.vo 14 marzo 2013, n. 33) In questo documento é riportato il programma triennale per la trasparenza e l’integrità (PTTI) ai

sensi dell’Art.10 del D.L.vo 33/2013 (d’ora in avanti “decreto”), valido per il triennio 2015-2017. Al fine

semplificare le elaborazioni e ridurre i tempi di lavoro, il presente PTTI costituisce una sezione del

Piano di prevenzione della corruzione ex Art. 1, commi 7, 8,9 e 59 della L. 190/2012 che tuttavia viene

formalizzata come documento autonomo. Il Programma si articola nei punti che seguono.

1) PRINCIPI ISPIRATORI

Il PTTI si ispira ai seguenti principi: “accessibilità totale”, come comportamento proattivo della scuola

che, preventivamente, pubblica e rende accessibili le informazioni riguardanti l’organizzazione, il

funzionamento e le attività sviluppate dalla scuola, con la sola restrizione riguardante i dati sensibili e

giudiziari di cui all’Art. 4, comma 1, lettere “d” ed “e” del D.L.vo 196/2003;

la trasparenza corrisponde alla nozione di “livello essenziale di prestazione” di cui all’Art. 117, lettera

“m”, della Costituzione, conseguentemente rappresenta non soltanto una “facilitazione” all’accesso

ai servizi

erogati dall’I.C. “Roccamonfina-Galluccio” ma è essa stessa un servizio per il cittadino;

la trasparenza costituisce un presidio imprescindibile nella prevenzione della

corruzione.

92

2) IL RESPONSABILE DELLA TRASPARENZA

Il responsabile di cui all’Art. 43 del decreto è il dirigente scolastico pro tempore . Nominativo e

contatti del responsabile sono pubblicati e aggiornati nella sezione “amministrazione trasparente” e

in altri spazi del sito web.

3) INTEGRAZIONE

Per quanto sopra la trasparenza, e con essa il PTTI, mantiene profonde connessioni con:

- il Piano della performance ex Art. 10 D.L.vo 150/2009 (che, per effetto dell’Art. 74, comma 4 del medesimo decreto e il mancato perfezionamento delle norme secondarie ivi previste, non riguarda l’area didattica) in quanto istanza strettamente connaturata con le filiere amministrative;

- il Piano di prevenzione della corruzione ex Art. 1, commi 7, 8,9 e 59 della L. 190/2012;

- gli interventi normativi e organizzativi volti a favorire la dematerializzazione degli atti amministrativi e la digitalizzazione dei flussi informativi ( D.L.vo 82/2005; L. 4/2004; L. 69/2009).

4) OBIETTIVI STRATEGICI

Gli obiettivi strategici del programma sono:

• aumentare il numero degli accessi al sito della scuola;

• diminuire il numero delle comunicazioni verso l’esterno per chiamata diretta, avvisi cartacei etc.;

• diminuire il numero delle istanze interne ed esterne e le richieste di informazioni per presenza diretta o per telefono/fax degli interessati;

• aumentare l’impiego della PEO e della PEC per le istanze degli utenti;

• nelle comunicazioni interne, aumentare l’impiego di cartelle condivise e posta elettronica;

• diminuire la quantità di documenti prodotti su supporto cartaceo;

• ridurre i tempi e i costi delle filiere amministrative e informative;

• aumentare il grado di soddisfazione dei fruitori del servizio scolastico;

• innalzare il livello di prevenzione di comportamenti anomali.

5) COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDERS

L’organizzazione scolastica, stante la presenza degli organi collegiali di cui alla parte prima, titolo 1°

del D.L.vo 297/1994, è strutturalmente predisposta per l’interfacciamento con gli stakeholders; sia

interni che esterni. Conseguentemente il Consiglio d'Istituto rappresenta il luogo privilegiato ove si

realizza l’elaborazione, l’attuazione e la manutenzione del PTTI.

Per favorire quanto sopra:

- la proposta di PTTI, a cura del responsabile, viene trasmessa con congruo anticipo, rispetto alla seduta di adozione, a tutti i membri del consiglio d’istituto;

- negli O.d.G. delle sedute degli organi collegiali, con cadenza almeno trimestrale è inserito il seguente punto: stato di attuazione del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità.

Alla stesura del Programma partecipa anche il responsabile del sito web.

93

6) LE GIORNATE DELLA TRASPARENZA

Il Programma individua nelle assemblee dedicate alle elezioni dei rappresentanti dei genitori negli

Organi Collegiali di cui all’Art. 21, comma 1 dell’OM 215/1991, i momenti in cui realizzare una

capillare informazione sui contenuti del presente Programma come previsto al comma 6 dell’Art. 10

del D.L.vo 33/2013.

7) LA SEZIONE “AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE”

La sezione AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE” (AT; Art. 9 del decreto) rappresenta elemento fondamentale del processo , in particolare a) la sezione è strutturata in conformità con le prescrizioni contenute nell’allegato A al decreto a cura

del responsabile del sito web,;

b) il responsabile della trasparenza cura e monitora il flusso delle informazioni sulla sezione;

c) ciascun operatore scolastico è personalmente impegnato a:

- ridurre la produzione documentale su supporto cartaceo a favore di quella digitale;

- utilizzare cartelle condivise, indirizzi di posta elettronica e ogni altra soluzione tecnologica in grado di migliorare l’interconnessione digitale;

- consultare assiduamente il sito della scuola per ricevere e fornire le informazioni sul funzionamento dell’istituto;

d) il dirigente scolastico, il DSGA e il responsabile del sito web forniscono le informazioni necessarie affinché tutti i soggetti produttori/elaboratori di informazioni diventino progressivamente sempre più autonomi nel pubblicare le predette informazioni nelle sezioni di competenza.

È esclusa la pubblicazione su “AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE”, in quanto a vario titolo non

riguardanti l’istituzione scolastica, nelle seguenti sotto-sezioni, previste dallo allegato A al decreto; le

motivazioni tecnico-giuridiche dell’esclusione sono riportate direttamente nelle corrispondenti

sotto-sezioni, sul sito della scuola.

Oneri informativi per cittadini e imprese, Sanzioni per mancata comunicazione dei dati, Consulenti e collaboratori, Incarichi amministrativi di vertice, Dirigenti, Posizioni organizzative Dotazione organica,

Personale non a tempo indeterminato, Tassi di assenza, OIV, Bandi di concorso, Ammontare complessivo dei premi, Dati relativi ai premi, Enti pubblici vigilati, Società partecipate, Rappresentazione

grafica, Dati aggregati attività amministrativa, Controlli sulle imprese, Sovvenzioni, contributi, sussidi, vantaggi economici, Criteri e modalità, Atti di concessione, Costi contabilizzati, Tempi medi di erogazione dei servizi, Liste di attesa, IBAN e pagamenti informatici, Opere pubbliche, Informazioni ambientali, Interventi straordinari e di emergenza.

8) I FLUSSI DELLA TRASPARENZA E MONITORAGGIO

Il programma è articolato in settori denominati FLUSSI DELLA TRASPARENZA; i predetti settori

sono:

- FLUSSI DELLE INFORMAZIONI E DEGLI ACCESSI ATTRAVERSO IL SITO ISTITUZIONALE; - FLUSSI INFORMATIVI CON LE FAMIGLIE; - FLUSSI DELLA TRASPARENZA EX D.L.vo 196/2003. Ciascun flusso della trasparenza viene esplicitato in maniera analitica attraverso indicatori

denominati FATTORI E COMPORTAMENTI PROATTIVI, che costituiscono le espressioni della

trasparenza osservabili e valutabili.

94

I "fattori e comportamenti proattivi" sono definiti in modo che sia sempre possibile verificarne

l'effettiva realizzazione, riducendo la misurazione al codice binario SÌ/NO.

Il programma prevede l’attribuzione dei compiti di monitoraggio verifica ad un sistema di soggetti

distribuiti, in modo da ridurre il rischio di auto-referenzialità.

Nelle tabelle che seguono sono specificati Ambiti, "fattori e comportamenti proattivi", "tempi" e

“organi di monitoraggio".

FLUSSI DELLA TRASPARENZA ATTRAVERSO IL SITO ISTITUZIONALE

FATTORI E COMPORTAMENTI

PROATTIVI TEMPI monitoraggio

Sito istituzionale attivato e aggiornato

regolarmente.

Per alcuni servizi anche

quotidianamente

RESPONSABILE SITO

Pubblicazione “Atti generali” attivato e aggiornato

periodicamente

I e II collaboratore DSGA Responsabile sito

Pubblicazione di “Organi di

indirizzo politico-

amministrativo”

attivato e aggiornato

periodicamente

I e II collaboratore DSGA

Responsabile sito

Pubblicazione “Articolazione

degli uffici” attivato e aggiornato

periodicamente

DSGA

Pubblicazione “Telefono e

posta elettronica” attivato e aggiornato

periodicamente

DSGA A.A. INCARICATO

RESPONSABILE SITO

Pubblicazione di “Incarichi

conferiti e autorizzati ai

dipendenti “

attivato e aggiornato

periodicamente

A.A. INCARICATO

RESPONSABILE SITO

Pubblicazione di

“Contrattazione collettiva”

attivato e aggiornato

periodicamente

DSGA

A.A.INCARICATO

RESPONSABILE

SITO

Pubblicazione di

“Contrattazione integrativa”

attivato e aggiornato

periodicamente

DSGA RSU

A.A. INCARICATO

RESPONSABILE SITO

Pubblicazione di “Piano della

Performance” Aggiornato e pubblicato

DSGA

RESPONSABILE SITO

Pubblicazione di “Relazione

sulla Performance”

In elaborazione – Prevista

per Giugno 2016

DSGA

RESPONSABILE SITO

Pubblicazione di “Benessere

organizzativo” In fase di elaborazione

R.L.S. R.S.P.P.

RESPONSABILE SITO

95

Pubblicazione di “Dati

aggregati attività

amministrativa” limitatamente

al comma 2 dell’Art. 24 D.L.vo

33/2013

attivato e aggiornato

periodicamente

DSGA

A.A. INCARICATO

RESPONSABILE SITO

Pubblicazione di “Tipologie di

procedimento” attivato e aggiornato

periodicamente

DSGA

Pubblicazione di

“Dichiarazioni sostitutive e

acquisizione d'ufficio dei dati”

attivato e aggiornato

periodicamente

DSGA A.A. COMPETENTI DI SETTORE

Pubblicazione di

“Provvedimenti dirigente” attivato e aggiornato

periodicamente

I e II collaboratore

RESPONSABILE SITO

Pubblicazione di

“Provvedimenti organi indirizzo-politico”

attivato e aggiornato

periodicamente

REFERENTE SITO I e II collaboratore

Pubblicazione di “Bandi di gara

e contratti”

attivato e aggiornato

periodicamente

DSGA

RESPONSABILE SITO

AA addetto

Pubblicazione di “Bilancio

preventivo e consuntivo”

attivato e aggiornato

periodicamente

DSGA

Pubblicazione di “Controlli e

rilievi sull'amministrazione” attivato e aggiornato

periodicamente

DSGA

Pubblicazione di “Carta dei servizi e standard di qualità”

attivato e aggiornato

periodicamente

Responsabile sito

Pubblicazione “Indicatore di

tempestività dei pagamenti” attivato e aggiornato

periodicamente

DSGA

FLUSSI INFORMATIVI CON LE FAMIGLIE - definiti nel piano annuale delle attivita’

deliberato dal Collegio dei docenti e pubblicato sul sito web

FATTORI E COMPORTAMENTI

PROATTIVI

TEMPI Responsabili

Modalità per i rapporti con le

famiglie ex art. 29 comma 4 del

CCNL comparto scuola

definito il piano e da pubblicare

sul sito istituzionale

I e II collaboratore - RESPONSABILE

SITO

Modalità di ricevimento

individuale da parte del DS e dei

docenti

definite e da pubblicare sul sito

istituzionale

I e II collaboratore - RESPONSABILE

SITO

illustrazione del documento di

valutazione ai genitori definito I e II collaboratore - RESPONSABILE

SITO

“pagella” e registro elettronico ” art.

7 L. 135/2012 in attivazione I e II collaboratore - RESPONSABILE

SITO

incontri periodici con i genitori definiti I e II collaboratore - RESPONSABILE

SITO

96

FLUSSI DELLA TRASPARENZA EX D.L.vo 196/2003

FATTORI E COMPORTAMENTI

PROATTIVI

TEMPI ORGANI DI

MONITORAGGIO

1) nomine degli incaricati dei

trattamenti al personale

amministrativo ex art. 30

effettuate DSGA

2) nomine degli incaricati dei

trattamenti al personale docente ex

art. 30

effettuate DSGA

3) nomina del responsabile dei

trattamenti per il personale amministrativo ex art. 29

effettuata DSGA

4) nomine ai fiduciari di plesso/sede

di responsabili dei trattamenti per il

personale docente ex art. 29

effettuate

I e II collaboratore

5) informativa privacy ex art. 13 In pubblicazione I e II collaboratore

6) documento programmatico sulla

sicurezza ex allegato B punto n°19 elaborato DS e DSGA

9) DIFFUSIONE DEL PTTI

Il presente Programma e i suoi contenuti vengono diffusi:

- mediante pubblicazione nel sito web della scuola;

- presentazione nelle giornate della trasparenza;

- discussione nell’ambito degli Organi Collegiali

10) DIFFUSIONE DELLA SEZIONE “AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE”

La conoscenza e l’uso della sezione “amministrazione trasparente” viene favorita: - nell’ambito delle giornate della trasparenza; - discussione nell’ambito degli Organi Collegiali.

Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 14.01.2016 - La delibera assume il numero 45 ed è valida fino ad eventuali modifiche e/o integrazioni.

97

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI ROCCAMONFINA-GALLUCCIO

Scuola dell’Infanzia-Primaria-Secondaria 1° grado VIA ROMA snc – 81035 ROCCAMONFINA (CE)

Distretto Scolastico n. 23 - Codice meccanografico CEIC88800E TEL./FAX 0823/921272 - C. F. n. 83001780614 – e_mail [email protected]

Prot. n. 3105/A19 Roccamonfina, 05 Ottobre 2015

Al Consiglio d’Istituto

All’Albo d’Istituto

OGGETTO: Atto d’Indirizzo del Dirigente scolastico per la predisposizione del PIANO TRIENNALE

DELL'OFFERTA FORMATTVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

VISTA la legge n.107 del 13.07.2015 (d'ora in poi: Legge), recante la"Riforma del sistemo nazionale di

istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti";

PRESO ATTO che l'art.1 della predetta legge, ai commi 1.2-17, prevede che:

1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il

triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa (d'ora in poi: Piano o PTOF);

2) il piano deve essere elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della

scuola e delle scelte digestione e di amministrazione definiti dal Dirigente scolastico;

3) il Piano è approvato dal Consiglio d'lstituto;

4) esso viene sottoposto alla verifica dell'USR per accertarne la compatibilità con i limiti d'organico

assegnato e, all'esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;

5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale

unico dei dati della scuola;

TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà

istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle

associazioni dei genitori;

EMANA

ai sensi dell'art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall'art. 1 - comma 14 della legge 13.7.2015, n.

107, il seguente

Atto d'indirizzo

per le attività educative delle scuole afferenti all'lstituto Comprensivo e le scelte di gestione e di

amministrazione.

98

1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il

conseguente piano di miglioramento (PdM) di cui all'art.6, comma L, del Decreto del Presidente

della Repubblica 28.3.2013 n.80 dovranno costituire parte integrante del PTOF;

2) Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento degli apprendimenti in ambito

scolastico, si terrà conto dei risultati delle rilevazioni lnvalsi relative allo scorso anno ed in

particolare dei seguenti aspetti:

Potenziamento degli apprendimenti in lingua italiana con particolare riguardo agli alunni

stranieri e agli alunni appartenenti a contesti sociali caratterizzati da svantaggio socio-

cuIturale;

Rafforzamento delle competenze in ambito logico-matematico anche mediante la

partecipazione ad iniziative esterne promosse da scuole, enti e associazioni professionali;

Potenziamento degli apprendimenti in lingua straniera con particolare riferimento

all'inglese;

Sviluppo di competenze trasversali che possano facilitare gli apprendimenti e contribuire alla

costruzione di un clima sociale positivo ( lavoro di gruppo, aiuto reciproco, supporto allo

motivazione, inclusione, approccio meta-cognitivo, ecc.)

3) Le proposte ed i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali,

sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori

di cui tener conto nella formulazione del Piano sono i seguenti:

Promuovere l'integrazione sociale e culturale nell'ambiente scolastico e sostenere i processi

di coesione sociale a livello territoriale;

Erogare un servizio di qualità in linea con le più recenti conquiste della ricerca pedagogica,

metodologica e didattica;

Promuovere l'integrazione tra le diverse culture nel rispetto delle specificità peculiari di

ciascuna di esse;

Vivere l'esperienza scolastica come momento importante della propria vita e sperimentare

nell'ambiente scolastico condizioni di benessere e agio.

4) ll Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi dell'art.l della Legge:

commi 1-4 (finalità dello legge e compiti delle scuole): compito della Legge è quello di dare piena

attuazione all'autonomia delle scuole per:

Sviluppare le competenze di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione

dell'educazione interculturale e alla pace, l'assunzione di responsabilità per il rispetto e la

cura dei beni comuni, e promuovere e sostenere la consapevolezza dei diritti e dei doveri;

lnnalzare i livelli di istruzione e le competenze degli studenti nel rispetto dei ritmi e stili di

apprendimento personali;

Realizzare una scuola aperta, laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e

innovazione didattica;

Promuovere il successo scolastico di tutti gli studenti per contrastare l'abbandono e la

dispersione;

Superare le disuguaglianze socio-culturali e sociali e affiancare ciascun alunno nella

realizzazione di un personale progetto di vita.

99

Ogni ordine di scuola concorrerà al raggiungimento di questi obiettivi prioritari nel rispetto

dell'ordinamento scolastico italiano, in particolare delle lndicazioni per il curricolo 2012 e secondo le

culture e le pratiche professionali proprie di ciascun ordine scolastico:

La Scuola dell'infanzia rappresenta, con una propria specifica riconosciuta identità e con una

propria irrinunciabile autonomia educativa, il primo segmento del sistema formativo scolastico;

La Scuola Primaria si presenta come scuola della prima alfabetizzazione culturale che mette in

contatto i bambini e il loro desiderio di costruire conoscenza con i sistemi simbolico culturali propri

del nostro tempo;

La Scuola Secondaria di 1° grado si presenta come scuola del consolidamento degli apprendimenti

e affiancamento dello studente nella conoscenza di sé e del mondo esterno per orientarlo verso

scelte consapevoli e importanti per la propria vita.

commi 5-7 e 14 (fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell'organico

dell'autonomia, potenziamento dell'offerta e obiettivi formativi prioritari):

per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali occorerà tenere presenti le seguenti

priorità:

Collegare tutti i plessi scolastici alla banda extra larga;

Completare le dotazioni informatiche di ciascun plesso secondo le esigenze espresse dai

docenti e in corrispondenza con la progettazione didattica ed educativa;

Promuovere lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti con particolare riguardo al

pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media;

Attrezzare ambienti strutturati per la didattica laboratoriale;

Potenziare le discipline psicomotorie e motorie e lo sviluppo di comportamenti mirati a

promuovere uno stile di vita sano con particolare riferimento all'educazione alimentare;

per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio di

riferimento è così definito;

1. Posti per l'organico di diritto calcolati sulla base del numero degli studenti e delle classi;

2. Posti per il sostegno alle classi che ospitano alunni disabili;

3. Posti per gli insegnamenti specialistici, IRC e Lingua lnglese; per ciò che concerne i posti per

il potenziamento dell'offerta formativa il fabbisogno sarà definito in relazione ai progetti ed

alle attività contenuti nel Piano, entro un limite presunto di sei unità (3 Primaria – 3

Secondaria), poiché la legge 107/2015 non prevede posti per la Scuola dell'Infanzia.

Nell'ambito dei posti di potenziamento sarà accantonato preliminarmente un posto docente della

classe di concorso EEEE per il semiesonero del Collaboratore del Dirigente.

Ne!l'ambito delle scelte di organizzazione, dovranno essere previste la figura del coordinatore di

plesso e quella del coordinatore di classe.

Dovrà essere prevista l'istituzione di dipartimenti per aree disciplinari, nonché, ove ritenuto

funzionale alle priorità di istituto, dipartimenti trasversali (ad esempio, per l'orientamento). Sarà

altresì prevista la funzione di coordinatore di dipartimento; per ciò che concerne i posti del

personale amministrativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno è così definito:

100

1. D.S.G.A.;

2. n. 4 posti di assistente amministrativo;

3. n. 16 posti di collaboratore scolastico

commi 10 e 12 (iniziative di formazione rivolte agli studenti per promuovere la conoscenza

delle tecniche di primo soccorso, programmazione delle attività formative rivolte al personale

docente e amministrativo, tecnico e ausiliario e definizione delle risorse occorrenti):

i corsi di primo soccorso sanitario per i docenti saranno realizzati in collaborazione con il Medico

Competente e la ASL di appartenenza.

Per gli studenti saranno organizzati appositi corsi con le esercitazioni in classe sulla base di specifici

progetti elaborati dalle singole scuole;

comma 20 (lnsegnamento Lingua inglese nella Scuola Primaria): l'insegnamento della lingua

inglese sarà garantito in tutte le classi utilizzando prioritariamente i docenti specializzati. ln

caso di necessità si potrà fare ricorso a docenti specialisti.

commi 29 -32 (percorsi formativi ed iniziative d'orientamento, valorizzazione del merito

scolastico e dei talenti): per ciascuno di questi punti verranno promosse specifiche attività

finalizzate sia al superamento delle situazioni di debolezza e fragilità cognitiva, sia rivolte al

riconoscimento dell'impegno e del merito;

commi 56-61 (Piano Nazionale Scuola Digitale, didattica laboratoriale): l'lstituto parteciperà

al Piano Nazionale Scuola Digitale, sia completando le azioni in corso, sia mediante la

partecipazione ai progetti PON e FESR;

comma 124 (formazione in servizio docenti):

ll Collegio dei Docenti, nell'ambito delle attribuzioni di legge, provvederà a definire il piano triennale per la formazione del personale docente ed ATA e alla definizione delle priorità di intervento. I criteri generali per la programmazione educativa, per la programmazione e I'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, già definiti nei precedenti anni scolastici dal Consiglio d'lstituto e recepiti nei POF di quei medesimi anni, che risultino coerenti con le indicazioni di cui ai precedenti punti potranno essere inseriti nel piano. I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell'organico del potenziamento devono fare esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e definendo l'area disciplinare coinvolta. Si terrà conto del fatto che l'organico di potenziamento deve servire anche alla copertura delle supplenze brevi e quindi si eviterà di assorbire sui progetti l'intera quota disponibile. Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, devono essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell'arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori saranno di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza/assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed eventualmente della loro frequenza. ll Piano dovrà essere predisposto a cura della Funzione Strumentale a ciò designata, eventualmente affiancata dal gruppo di lavoro a suo tempo approvato dal collegio docenti, entro il 20 ottobre prossimo, per essere portato all'esame del collegio stesso nella seduta del 31 Ottobre fin d’ora fissata a tal fine.

Il Dirigente scolastico (prof. Maurizio Calenzo)

101

ISTITUTO COMPRENSIVO ROCCAMONFINA-GALLUCCIO

SCUOLA DELL'INFANZIA -PRIMARIA -SECONDARIA I GRADO

PROGETTAZIONE D'ISTITUTO

CURRICOLO VERTICALE A.S. 2015/2016

102

CURRICULO SCUOLA DELL’INFANZIA

103

SCUOLA DELL’INFANZIA CAMPI DI ESPERIENZA

I DISCORSI E LE PAROLE

LA CONOSCENZA DEL MONDO

IL SE’ E L’ALTRO

IL CORPO E IL MOVIMENTO

IMMAGINI, SUONI, COLORI

S

SCUOLA PRIMARIA

AREE, AMBITI DISCIPLINARI AREA

LINGUISTICA

AREA SCIENTIFICO-

LOGICO-MATEMATICA

AMBITO SOCIO-

ANTROPO= LOGICO

AREA MOTORIA

AMBITO ESPRESSIVO

SCUOLA SECONDARIA I° GRADO

DISCIPLINE, MATERIE ITALIANO INGLESE

FRANCESE

MATEMATICA SCIENZE

TECNOLOGIA

STORIA GEOGRAFIA

CITTAD. E COST. RELIGIONE

SCIENZE MOTORIE

ARTE MUSICA

104

FINALITA' DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA

La scuola dell’infanzia, statale e paritaria, si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai

tre ai sei anni di età, nei confronti dei quali si pone le finalità di:

• Consolidare l'identità, significa vivere serenamente tutte le dimensioni del

proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e

sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e

ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire sperimentare

diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o

femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una

comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini,

linguaggi, riti, ruoli.

• Sviluppare \ autonomia: significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri;

provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere

insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e

strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni

esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere

comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli.

• Acquisire competenze: significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare,

domandare, imparare a riflettere sull'esperienza attraverso l'esplorazione,

l'osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa

ascoltare, e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed

esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di

descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”, con simulazioni e giochi di

ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi.

105

Vivere le prime esperienze di cittadinanza: significa scoprire l’altro da sé e attribuire

progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della

necessità di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è

fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle

diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa

porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri,

dell’ambiente e della natura.

106

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere,

conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i

traguardi per lo sviluppo delle competenze. Essi sono utilizzati dalle

scuole e dai docenti nell'attività di progettazione didattica, con

attenzione alle condizioni di contesto, didattiche e organizzative

mirando ad un insegnamento ricco ed efficace.

Gli obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a

periodi didattici lunghi: per la scuola dell'infanzia l'intero triennio.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

• Al termine della scuola dell'infanzia vengono fissati i

traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di

esperienza il cui raccordo è l'esplicitazione dell'azione didattico-

educativa.

• Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per i docenti,

indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a

finalizzare l'azione educativa allo sviluppo integrale dell'alunno.

107

OBIETTIVI CURRICOLARI

CAMPO DI ESPERIENZA: IL SE' E L'ALTRO

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (abilità/conoscenze) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

• Sperimentare il senso del gruppo e della

collaborazione • Riflettere sul senso delle regole condivise • Comunicare e condividere i propri stati

emotivi • Esercitare l'autocontrollo emotivo • Scoprire l'importanza dei valori di solidarietà,

condivisione ed amicizia • Rispettare le diversità • Accorgersi di essere uguale e diverso nella

varietà delle situazioni • Sentirsi appartenenti ad una comunità

• Porre domande su cosa e' giusto e cosa non

lo è • Trasformare costruttivamente la propria

aggressività.

Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli

altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le

proprie ragioni con adulti e bambini.

Sviluppa il senso dell'identità personale, percepisce le

proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in

modo sempre più adeguato.

Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le

tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a

confronto con altre.

Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli

altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di

attenzione tra chi parla e chi ascolta.

Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle

diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla

giustizia e ha raggiunto una prima consapevolezza dei

propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.

Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato,

presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e

autonomia negli spazi che gli sono familiari,

modulando progressivamente voce e movimento

anche in rapporto con gli altri e con le regole

condivise.

Riconosce i più importanti segni della sua cultura del

territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il

funzionamento delle piccole comunità e delle città.

108

CAMPO DI ESPERIENZA: IL CORPO E IL MOVIMENTO

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (abilità/conoscenze) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

• Osservare con attenzione e percepire il

proprio corpo • Capire che il proprio corpo necessita di

cure • Controllare l'equilibrio e la velocità nel

movimento • Simbolizzare la lateralità • Controllare il proprio corpo in

situazioni statiche e dinamiche • Conoscere l'importanza dell'igiene

personale • Socializzare con il gruppo l'esperienza

della malattia • Muoversi creativamente utilizzando

piccoli attrezzi • Accettare i cambiamenti del proprio

corpo • Utilizzare i diversi linguaggi del proprio

corpo • Collaborare nei giochi di gruppo • Partecipare ai giochi con un corretto

spirito di competizione.

Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne

percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo,

matura condotte che gli consentono una buona

autonomia nella gestione della giornata scolastica.

Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le

differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche

corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.

Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi

posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di

gruppo, anche se con l'uso di piccoli attrezzi ed è in

grado di adattarli alle situazioni ambientali all'interno

della scuola e all'aperto.

Controlla l'esecuzione del gesto, valuta il rischio,

interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella

danza, nella comunicazione espressiva.

Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e

rappresenta il corpo fermo e in movimento.

109

CAMPO DI ESPERIENZA: IMMAGINI, SUONI, COLORI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (abilità/conoscenze) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

• Creare il proprio simbolo per

identificarsi • Esplorare, manipolare, osservare i

materiali per utilizzo creativo • Conoscere i colori secondari e saperli

riprodurre in modo autonomo, utilizzando

tecniche e materiali di vario tipo • Realizzare semplici costruzioni e/o

assemblaggi polimaterici • Esprimersi con i linguaggi del corpo in

ruoli diversi • Esprimere le proprie emozioni con il

linguaggio cromatico • Portare a termine una consegna in

modo personale, scegliendo materiali e

strumenti adeguati • Produrre colori con materiali inusuali

• Esplorare, conoscere, riprodurre la

realtà sonora. • Collaborare nella progettazione e

realizzazione di un elaborato comune

• Rappresentare se stesso in modo

simbolico utilizzando oggetti che

rappresentino il proprio vissuto, i gusti e gli

interessi personali.

Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta,

utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del

corpo consente.

Inventa storie e sa esprimerle attraverso:

drammatizzazione, disegno, pittura e altre attività

manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche

espressive e creative; esplora le potenzialità offerte

dalle tecnologie.

Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo

(teatrali, musicali, visivi, di animazione ...); sviluppa

interesse nell'ascolto della musica e per la fruizione di

opere d'arte.

Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di

percezione e produzione musicale utilizzando voce,

corpo e oggetti.

Sperimenta e combina elementi musicali di base,

producendo semplici sequenze sonoromusicali.

Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i

simboli di una notazione informale per codificare i

suoni percepiti e riprodurli.

110

CAMPO DI ESPERIENZA: I DISCORSI E LE PAROLE

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (abilità/conoscenze) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

• Negoziare compiti e impegni, lavorare in cooperazione,

definire regole di azione condivisa

• Partecipare all'invenzione di racconti

• Sviluppare il piacere verso la lettura e interpretare le

immagini

• Sperimentare le prime forme di

comunicazione utilizzando la tecnologia

• Riconoscere suoni onomatopetici per

riprodurli a livello orale e attravrso simboli

grafici

• Riflettere sul significato delle parole.

Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il

proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi

sui significati.

Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni,

sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio

verbale che utilizza in differenti situazioni

comunicative.

Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni;

inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra

i suoni e i significati.

Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa

storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per

progettare attività e per definirne le regole.

Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue

diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei

linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.

Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta

prime forme di comunicazione attraverso la scrittura,

incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi

media.

0

CAMPO DI ESPERIENZA: LA CONOSCENZA DEL MONDO:

OGGETTIFENOMENI, VIVENTI. NUMERO E SPAZIO.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (abilità/conoscenze) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

• Orientarsi nello spazio-scuola • Associare ad ogni spazio scolastico un

simbolo • Rappresentare graficamente uno

spazio vissuto • Ricostruire e verbalizzare le fasi di

un'esperienza vissuta • Conoscere il significato dei principali

segnali stradali • Associare forme geometriche e simboli

stradali • Classificare i segnali stradali in base al

significato simbolico della loro forma • Cogliere la ciclicità della settimana

• Comprendere la funzione del

calendario settimanale • Compiere associazioni logiche • Individuare criteri di appartenenza ad

un insieme • Cogliere la problematica

dell'inquinamento atmosferico • Formulare ipotesi e riflessioni • Osservare un esperimento scientifico

cogliendone poi i risultati • Cogliere la diversità tra illusione e

scienza • Orientarsi in uno spazio noto

verbalizzando direzioni • Associare un valore numerico ad una

quantità • Confrontare quantità usando la

terminologia "di più/maggiore", "di

meno/minore", "la stessa/equipotente" • Riconoscere le fasi del ciclo dell'acqua.

Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali

secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà,

confronta e valuta quantità; utilizza simboli per

registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla

sua portata.

Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della

giornata e della settimana.

Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa

dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e

prossimo.

Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi

viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali,

accorgendosi dei loro cambiamenti.

Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa

scoprirne le funzioni e i possibili usi.

Ha familiarità sia con le strategie del contare e

dell'operare con i numeri sia con quelle necessarie per

eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi e altre

quantità.

Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio,

usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto,

destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso

sulla base di indicazioni verbali.

1

RELIGIONE CATTOLICA

OBIETTIVI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI RELIGIONE CATTOLICA NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA.

• Il sé e l'altro: scopre nei racconti del Vangelo la persona e l'insegnamento di Gesù, da

cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne

unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni

serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.

• Il corpo in movimento: riconosce nei segni del corpo l'esperienza religiosa propria e

altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità,

l'immaginazione e le emozioni

• Immagini, suoni, colori: riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici

delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi,

arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.

• I discorsi e le parole: impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici

racconti biblici, ne sa narrare i contenuti utilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare

una comunicazione significativa anche in ambito religioso.

• La conoscenza del mondo: osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo,

riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per

sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia

e speranza.

2

PROGETTO ACCOGLIENZA

SCUOLA DELL'INFANZIA

PLESSI

FONTANAFREDDA-GALLO-CONCA DELLA CAMPANIA-SAN CLEMENTE-VAGLIE

1

3

PREMESSA

Le insegnanti, certe del fatto che l'accoglienza e l'inserimento dei bambini non si esauriscono

in un breve periodo di tempo ma proseguono gradualmente per tutto l'anno scolastico con

modalità diverse, ritengono opportuno che nel corso dei primi giorni di scuola la durata della

frequenza scolastica sia breve.

Per i bambini che hanno già frequentato la scuola dell'infanzia l'orario proposto è 8.30-13.30.

Per i bambini che frequentano per la prima volta la scuola dell'infanzia le docenti propongono

il seguente orario:

8.30 -11 per una settimana 8.30 -12,30 nella seconda settimana

N.B. Le insegnanti si riservano di concordare con le famiglie l'orario di frequenza per i casi di

difficile inserimento. INSERIMENTO/ACCOGLIENZA

Il progetto accoglienza prevede due momenti.

PRIMA FASE nel mese di settembre. In occasione dell' "open day"- giorno di inizio delle attività

didattiche - le insegnanti presentano ai genitori dei bambini nuovi iscritti il Regolamento

Scolastico fornendo inoltre indicazioni di ordine pratico - organizzativo.

Gli obiettivi principali di questo primo periodo di scuola sono rappresentati da:

- l'esigenza d'instaurare una situazione rassicurante per i più piccoli e di riprendere contatto

con i medi e i più grandi.

- creare un rapporto sincero di collaborazione e stima reciproca tra insegnanti e genitori sulla

base del comune riconoscimento del diritto del bambino all'educazione. Tali obiettivi consentono

un approccio non costrittivo ma rispettoso delle modalità personali, dell'accettazione

dell'altro e in genere di relazione, proprie del bambino.

Nelle due prime settimane di frequenza,la compresenza di tutte le insegnanti al mattino,

consente un'accoglienza personalizzata essendo ridotta la quantità numerica insegnante-

bambino.

SECONDA FASE: realizzazione di una piccola drammatizzazione, con tematica - modalità -

tempi diversificati per Plesso.

2

4

FINALITA' GENERALI

- Creare nel bambino un atteggiamento fiducioso verso il nuovo ambiente scolastico.

- Predisporre un percorso che promuova nel bambino la percezione di essere accolto e

accettato dall'ambiente scolastico e che ne stimoli il desiderio di farne parte in modo attivo.

TRAGUARDI DI SVILUPPO

- Capacità di stare a scuola per un breve periodo.

- Avvio allo sviluppo dell'autonomia nella gestione di sé e dell'ambiente.

- Avvio alla comprensione e al rispetto delle regole,dei giochi e della routine quotidiana.

- Capacità di comprendere, condividere e collaborare con gli altri rendendosi disponibile

ai rapporti di amicizia.

- Avvio alla capacità di ascolto e di concentrazione per accogliere i messaggi degli altri.

ESEMPI DI ATTIVITA'

- Giochi liberi e guidati (in sezione/salone/giardino, ove esistente)

- Attività di gioco libero negli angoli predisposti dalle insegnanti: travestimenti, lettura,

manipolazione, pittura,costruzioni...

- Racconti, drammatizzazioni, situazioni simulate che rappresentino e facilitino

l'apprendimento delle prime regole di autonomia.

- Giochi di orientamento nello spazio.

- Organizzazione dei turni per l'assolvimento di piccoli incarichi attraverso giochi e

realizzazione di cartelloni.

- Attività grafico-pittoriche, libere e guidate per l'abbellimento delle aule al fine di creare

un ambiente più rassicurante.

Momenti di canto, recitazione di poesie o di giochi mimico-musicali collettivi per facilitare

l'integrazione nel gruppo-sezione.

Verranno inoltre fissate regole fondamentali legate ai momenti più salienti della giornata in

modo che i bambini acquisiscano una graduale e progressiva autonomia personale.

3

5

VERIFICA

La verifica, effettuata attraverso l'osservazione diretta e sistematica del bambino in situazioni

di gioco libero ed attività organizzate, tenderà a misurare:

- Il livello di conquista dell'autonomia raggiunto nei vari contesti.

- La capacità di rispettare le regole indicate.

- La disponibilità a partecipare ad attività comuni, a prestare aiuto, a collaborare

con adulti e compagni.

4

6

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO

ITALIANO STORIA E GEOGRAFIA

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

7

PREMESSA

Le finalità del primo ciclo d’istruzione è la promozione del pieno sviluppo della

personalità dell’alunno, rimuovendo ogni ostacolo alla frequenza, facilitando

l’integrazione degli alunni con disabilità, prevenendo l’evasione dell’obbligo scolastico e

contrastando la dispersione.

In questa ottica la scuola favorisce l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità

fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base e guida gli alunni ad

essere cittadini attivi e responsabili

A tal fine vanno promossi apprendimenti significativi per garantire il successo

formativo di tutti gli alunni, attraverso interventi che valorizzino le loro esperienze e

conoscenze, attuando interventi adeguati nei riguardi delle diversità, favorendo

l’esplorazione e la scoperta.

Particolare rilievo va attribuito all’incoraggiamento dell’apprendimento collaborativo,

realizzando attività didattiche laboratoriali.

Disciplina : ITALIANO

L’insegnamento della Lingua nella scuola del primo ciclo si basa sulle competenze con

cui l’allievo entra nella scuola primaria e mira a consolidare la conoscenza e l’uso della

lingua italiana e condurre alla comprensione, interpretazione e produzione di testi.

L’educazione linguistica assume un fondamentale ruolo formativo, come condizione

indispensabile per la crescita della persona , per l’esercizio pieno della cittadinanza e

come riferimento unitario di altri saperi

TRAGUARDI DI SVILUPPO PER LE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA

PRIMARIA

Partecipa a scambi comunicativi con compagni ed insegnanti rispettando il turno

e formulando messaggi chiari e pertinenti. Ascolta e comprende testi orali cogliendone il senso, le informazioni principali e

lo scopo. Legge e comprende testi di vario tipo, ne individua il senso globale e le

informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.

8

Utilizza abilità funzionali allo studio .................

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E

ABILITA’ DISCIPLINARI

RACCORDI

ASCOLTO E

PARLATO

Impiegare tecniche di lettura

silenziosa e di lettura

espressiva ad alta voce,

rispettando le pause e variando

il tono della voce.

Usare , nella lettura di vari tipi

di testo, strategie per

analizzare il contenuto; cogliere

gli indizi utili e sfruttare le

informazioni.

Ascoltare e confrontare opinioni

su testi letti, spettacoli visti,

esperienze culturali.

Raccontare le proprie e le altrui

esperienze rispettando l’ordine

temporale, causale e inserendo

elementi descrittivi.

Partecipare ad una discussione

attenendosi al problema.

Apportare un proprio contributo

(idee,opinioni) alle discussioni.

In una discussione esprimere e

motivare accordo e disaccordo.

Riferire, esporre argomenti

conosciuti o studiati.

Esporre un argomento seguendo

schemi,scalette e piani.

Cogliere l’argomento principale

dei discorsi altrui.

Parlare rispettando le regole

dello scambio comunicativo.

Inserirsi in situazioni

comunicative diverse tenendo

conto degli interlocutorie dei

diversi punti di vista.

Comprendere le informazioni

essenziali di un’esposizione, di

istruzioni p l’esecuzione di

compiti, di messaggi trasmessi

dai media

Esprimere in modo chiaro e

comprensibile idee, opinioni e

STORIA: tracce linguistiche del

passato sul territorio;

fonti documentate miste,

autobiografiche.

INGLESE: parole omofone dal

differente significato.

MATEMATICA E

TECNOLOGIA: programmi di

grafica.

CITTADINANZA E

COSTITUZIONE: il diritto di

parola;

la giornata della Memoria.

ARTE E IMMAGINE:il

linguaggio metaforico nell’arte

pittorica.

9

stati d’animo.

Utilizzare un linguaggio chiaro e

formalmente corretto.

Produrre oralmente un semplice

testo regolativo.

Prestare attenzione

all’intonazione e alle pause in un

discorso.

LETTURA Sfruttare le informazioni della

titolazione, delle immagini e

delle didascalie per farsi un’idea

del testo che si intende leggere.

Saper eseguire diversi tipi di

lettura a seconda dello scopo.

Consolidare la competenza

tecnica della lettura.

Velocizzare l’uso della

strumentalità.

Leggere in modo espressivo

rispettando le pause.

Leggere ad alta voce per altri

che ascoltano.

Leggere mentalmente.

Rappresentare mentalmente la

rete dei collegamenti tra i

significati del testo letto.

Leggere e confrontare

informazioni provenienti da

testi diversi, per farsi un’idea

dell’argomento, per trovare

spunti a partire dai quali parlare

o scrivere.

Leggere testi narrativi e

descrittivi, sia realistici che

fantastici ,distinguendo

l’invenzione letteraria dalla

realtà.

Valutare l’organizzazione del

significato di un semplice testo

per evidenziarne i rapporti fra

le parti.

Comprendere il significato di

forme testuali diverse.

Cogliere la struttura tipica di un

testo, le intenzioni comunicative

10

e lo scopo esplicito dell’autore.

Usare tecniche di supporto alla

comprensione di testi

complessi(appunti, schemi,

mappe).

Ricavare informazioni da

semplici grafici, schemi, tabelle

e utilizzare in modo opportuno

immagini e apparati iconografici.

Leggere testi poetici, saper

individuare alcune

caratteristiche formali ed

essere in grado di esprimere

semplici pareri personali.

Seguire istruzioni scritte per

realizzare prodotti, per

regolare comportamenti,per

svolgere un’attività, per

realizzare un procedimento.

SCRITTURA Produrre testi, rispettando le

principali convenzioni

ortografiche, sintattiche e

lessicali

Riconoscere gli errori

ortografici e usare strategie

per recuperare la correttezza.

Utilizzare una varietà di forme

di scrittura personale/

espressiva/ poetica sia in modo

spontaneo sia manipolando

altri testi.

Produrre testi a partire dalla

struttura narrativa, espositiva,

descrittiva, argomentativa

utilizzando anche supporti

grafici- iconografici.

Progettare i propri testi scritti

a partire da schemi appresi.

Saper scrivere appunti e

schematizzare il contenuto di

un testo.

Organizzare semplici testi

coerenti intorno a un tema o a

riproduzione di un modello dato.

11

Produrre racconti scritti di

esperienze personali o vissute

da altri e che contengano le

informazioni essenziali relative

a persone, luoghi,

tempi,situazioni, azioni.

Scrivere semplici e personali

commenti a testi letti, film o

spettacoli visti o resoconti di

esperienze scolastiche.

Scrivere una lettera indirizzata

a destinatari noti adeguando le

forme espressive al

destinatario e alla situazione

comunicativa.

Esprimere per iscritto

esperienze, emozioni, stati

d’animo sotto forma di diario.

RIFLETTERE

SULLA

LINGUA

A partire dall’osservazione di

testi scritti, riconoscere e

usare i principali segni di

punteggiatura riconoscendone il

valore stilistico.

Riconoscere e denominare le

parti principali del discorso e gli

elementi basilari di una frase,

conoscendone la funzione.

Distinguere tra predicati che

esprimono la caratteristica di

soggetto e predicati che

mettono in relazione il soggetto

con altri elementi.

Analizzare la frase nelle sue

funzioni(predicato e principali

complementi (diretti e

indiretti).

Conoscere e rappresentare

graficamente la struttura di una

frase.

Organizzare le conoscenze

grammaticali in reti entro cui

muoversi in modo consapevole.

Essere consapevoli della

centralità del verbo nelle frasi.

Diventare consapevoli dell’uso

dei modi e dei tempi dei verbi.

12

Usare in modo coerente i tempi

dei verbi in un testo.

Riconoscere in un testo i

principali connettivi (temporali,

spaziali, logici).

Realizzare un’analisi formale

della frase per valutare la

coerenza del significato.

Comprendere le principali

relazioni tra le parole

(somiglianze, differenze) sul

piano dei significati.

Comprendere e utilizzare il

significato di parole e termini

specifici legati alle discipline di

studio.

Saper utilizzare il dizionario

come fonte di informazioni

(grammaticali,ortografiche e

semantiche) sulle parole.

Realizzare giochi linguistici

manipolando significati e suoni

delle parole, riflettere sul

lessico, sui significati, sulle

principali relazioni fra parole e

conoscere i meccanismi di

formazione e di alterazione

delle parole.

Prestare attenzione

all’organizzazione anche formale

del testo scritto(impaginazione,

chiarezza della grafia divisione

in paragrafi) per facilitare il

passaggio di significato.

Integrare e sviluppare il

vocabolario lessicale anche

attraverso la riflessione sulle

esperienze realizzate e le

letture fatte.

Conoscere e comprendere i

principali elementi di

differenziazione tra scritto e

parlato.

Avere percezione della

differenza tra usi formali e

informali.

13

TRAGUARDI DI SVILUPPO PER LE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA

SECONDARIA

L’allievo è in grado di interagire in situazioni comunicative diverse sapendo

riferire su argomenti noti, motivando ed esponendo con chiarezza le proprie

idee.

Riesce ad esprimersi nel confronto culturale utilizzando il dialogo non solo

come strumento comunicativo ma anche quale mezzo di convivenza civile

Ascolta in modo attivo gli interlocutori e sa concentrarsi per i tempi necessari

a seconda delle situazioni.

Comprende messaggi di vario tipo individuandone le caratteristiche.

Ascolta e segue le comunicazioni ed agisce conseguentemente.

Individua il punto di vista dell’altro in contesti formali e informali.

Legge in modo scorrevole ed espressivo e analizza testi di vario genere

manifestando gusti personali.

Applica strategie diverse di lettura.

Produce testi corretti e coerenti a seconda degli scopi e dei destinatari

utilizzando un lessico adeguato e vario.

Prende appunti e redige sintesi e relazioni.

Conosce e analizza la struttura della frase semplice e complessa.

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO E ABILITA’

DISCIPLINARI

RACCORDI

ASCOLTO E

PARLATO

Ascoltare testi prodotti

da altri, anche

trasmessi dai media

Intervenire in una

conversazione o in una

discussione, con

pertinenza e coerenza

Ascoltare testi applicando

tecniche di supporto alla

comprensione

Narrare esperienze,

eventi, trame

selezionando

informazioni significative

in base allo scopo

Descrivere oggetti,

luoghi, persone e

personaggi

Comprendere aspetti

essenziali della

metodologia della

ricerca

Riconoscere le

trasformazioni

ambientali e sociali

Risolvere situazioni

problematiche

Individuare gli

elementi significativi

di ogni tipo di

comunicazione,

Acquisire un metodo

di studio autonomo,

sviluppando la

capacità di

organizzare il proprio

14

Riferire oralmente su un

argomento di studio

esplicitando lo scopo e

presentandolo in modo

chiaro

Argomentare la propria

tesi su un tema

affrontato nello studio e

nel dialogo in classe con

dati perti-

nenti e motivazioni valide.

lavoro

LETTURA Leggere ad alta voce in

modo espressivo testi

noti

Leggere in modalità

silenziosa testi di varia

natura e provenienza

applicando tecniche di

supporto alla

comprensione

Ricavare informazioni

esplicite e implicite da

testi espositivi

Confrontare, su uno

stesso argomento,

informazioni ricavabili da

più fonti

Comprendere testi

descrittivi, individuando

gli elementi della

descrizione

SCRITTURA Scrivere testi di forma

diversa adeguandoli a

situazione, argomento,

scopo, destinatario, e

selezionando il registro

più adeguato

Scrivere sintesi, anche

sotto forma di schemi, di

15

testi ascoltati o letti in

vista di scopi specifici

Scrivere testi corretti

dal punto di vista

morfosintattico,

lessicale, ortografico,

coerenti e coesi

RIFLETTERE

SULLA LINGUA

Riconoscere le

caratteristiche e le

strutture dei principali

tipi testuali (narrativi,

descrittivi, regolativi,

espositivi, argomentativi)

Riconoscere

l’organizzazione logico-

sintattica della frase

semplice e complessa

Disciplina : STORIA

L’insegnamento e l’apprendimento della storia contribuiscono all’educazione al

patrimonio culturale e alla cittadinanza attiva offrendo agli alunni metodi e saperi utili

a comprender ed interpretare il presente.

TRAGUARDI DI SVILUPPO PER LE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA

PRIMARIA

L’alunno conoscer elementi significativi del passato, riconosce le tracce storiche

presenti sul territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.

Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individua

successioni, contemporaneità , durate , periodizzazioni.

Organizza le informazioni e le conoscenze; comprende i testi storici proposti e sa

individuarne le caratteristiche.

Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.

Conoscenze le società e le civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal

paleolitico alla fine del mondo antico.

16

TRAGUARDI DI SVILUPPO PER LE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA

SECONDARIA

L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante

l’uso di risorse digitali.

Produce informazioni storiche con fonti di vario genere

Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio,

Espone oralmente e con scritture le conoscenze storiche acquisite

operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.

Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente,

comprende opinioni e culture

diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.

Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana

dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato

unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di aperture e

confronti con il mondo antico.

Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla

civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione.

Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente.

Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in

relazione

17

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA

U

S

O

D

E

L

L

E

F

O

N

T

I

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E ABILITA’ DISCIPLINARI

Rappresentare, in un quadro

storico-sociale, le

informazioni che

scaturiscono dalle tracce

del passato presenti sul

territorio vissuto

Usare fonti di diverso

tipo (documentarie,

iconografiche,

narrative, materiali,

orali, digitali, ecc.) per

produrre conoscenze

su temi definiti

ORGANIZZAZIONE

DELLE

INFORMAZIONI

Confrontare i quadri storici

delle civiltà affrontate .

Selezionare e

organizzare le

informazioni con

mappe, schemi,

tabelle, grafici e

risorse digitali.

Collocare la storia

locale in relazione con

la storia italiana,

europea, mondiale.

Formulare e

verificare ipotesi sulla

base delle

informazioni prodotte

e delle conoscenze

elaborate

STRUMENTI

CONCETTUALI

Elaborare rappresentazioni

sintetiche delle società

studiate, mettendo in rilievo

le relazioni fra gli elementi

caratterizzanti.

Comprendere aspetti

e strutture dei

processi storici

italiani, europei e

mondiali.

18

Conoscere il

patrimonio culturale

collegato con i temi

affrontati.

Usare le conoscenze

apprese per

comprendere problemi

ecologici,

interculturali e di

convivenza civile.

PRODUZIONE

SCRITTA E ORALE

Elaborare in testi orali e

scritti di argomenti

studiati, anche usando

risorse digitali.

Esporre con coerenza

conoscenze e concetti

appresi usando il linguaggio

specifico della disciplina.

Produrre testi,

utilizzando

conoscenze

selezionate da fonti

di informazione

diverse,

manualistiche e

non, cartacee e

digitali

Argomentare su

conoscenze e concetti

appresi usando il

linguaggio specifico

della disciplina

RACCORDI DISCIPLINARI

SCUOLA PRIMARIA

GEOGRAFIA: le regioni

ITALIANO: variabilità lessicale di tipo regionale. Il testo fantastico.

CITTADINANZA E COSTITUZIONE: lingue minoritarie. Cariche e poteri

istituzionali della Repubblica italiana. Tolleranza e integrazione.

RELIGIONE CATTOLICA: culto dei morti. I fondamenti del Cristianesimo.

INGLESE: la monarchia anglosassone.

ARTE E IMMAGINE: la scultura celebrativa.

TECNOLOGIA: acquisizione di immagini con lo scanner.

GEOGRAFIA: l’Europa e il Mediterraneo.

Latitudine e Longitudine.

19

SCUOLA SECONDARIA

Rafforzare la capacità di osservare la realtà, di comprenderla, descriverla ed

interpretarla con

l’uso appropriato ed efficace di tutti i tipi di linguaggio, verbale e non;

Sviluppare la capacità di ordinare in modo sequenziale le informazioni ed i

contenuti propri di

ciascuna disciplina;

Sviluppare abilità di analisi, sintesi, confronto, valutazione, rielaborazione;

Esprimersi in modo chiaro e corretto, arricchendo il proprio lessico con

l’acquisizione progressiva del linguaggio specifico delle discipline

Comprendere le connessioni e le relazioni esistenti nelle

varie discipline.

Disciplina : GEOGRAFIA

L’apprendimento della Geografia contribuisce a guidare l’allievo alla conoscenza della

realtà ambientale , socio-culturale e politico-economica. Fornisce gli strumenti per

formare persone autonome e critiche che siano in grado di assumere decisioni

responsabili nella gestione del territorio e nella tutela dell’ambiente, con un

consapevole sguardo al futuro

TRAGUARDI DI SVILUPPO PER LE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA

PRIMARIA

L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando

riferimenti topologici e punti cardinali.

Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari,

tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie).

Riconosce gli elementi e i principali “oggetti” geografici fisici che caratterizzano i

paesaggi (di montagna,collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli

italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri

continenti.

Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate

dall’uomo sul paesaggio naturale.

20

TRAGUARDI DI SVILUPPO PER LE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA

SECONDARIA

Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti

cardinali e alle coordinate

geografiche

Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca

Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli

italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e

architettoniche, come patrimonio naturale e culturale

da tutelare e valorizzare.

Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel

tempo e valuta gli effetti

di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO E ABILITA’

DISCIPLINARI

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA

ORIENTAMENTO

Orientarsi utilizzando la

bussola e i punti cardinali e

utilizzare strumenti

dell’osservazione indiretta

(filmati e fotografie,

documenti cartografici,

immagini da telerilevamento,

elaborazioni digitali ecc.).

Sapersi orientare sulle

carte

LINGUAGGIO

DELLA GEO-

GRAFICITA’

Localizzare sulla carta

geografica dell’Italia le

regioni fisiche, storiche e

amministrative; localizzare

sul planisfero e sul globo la

posizione dell’Italia in Europa

e nel mondo.

Leggere e interpretare

vari tipi di carte

geografiche (da quella

topografica al

planisfero), utilizzando

scale di riduzione,

coordinate geografiche

e simbologia.

PAESAGGIO Conoscere gli elementi che

caratterizzano i principali Interpretare e

21

paesaggi italiani, europei e

mondiali, individuando le

analogie e le differenze

(anche in relazione ai quadri

socio-storici del passato) e

gli elementi di particolare

valore ambientale e culturale

da tutelare e valorizzare.

confrontare alcuni

caratteri dei paesaggi

italiani, europei e

mondiali, anche in

relazione

alla loro evoluzione nel

tempo

RACCORDI SCUOLA PRIMARIA

STORIA: Le strade consolari.

MATEMATICA E TECNOLOGIA: Percentuali e statistiche, grafici e diagrammi.

CITTADINANZA E COSTITUZIONE: Organi di governo e di amministrazione del

territorio;

leggi per la tutela del territorio.

ARTE E IMMAGINE:Scultura e architettura

SCIENZE: Fonti e forme di energia

SCUOLA SECONDARIA

Comunicare in maniera organica le strutture delle varie discipline,

Documentare adeguatamente il lavoro svolto,

Rielaborare le conoscenze acquisite nelle varie discipline,

Giungere a consapevoli valutazioni,

Stimolare l’autovalutazione personale e la riflessione sulle personali strategie di

apprendimento

Abituarsi a riflettere con spirito critico prima di prendere una decisione,

sapersi assumere delle responsabilità;

Saper mettere in atto strategie di superamento delle difficoltà

22

Disciplina :CITTADINANZA E COSTITUZIONE

L’educazione alla cittadinanza si configura come adesione consapevole a valori

condivisi e come espressione di atteggiamenti cooperativi e collaborativi quali

condizione necessaria per praticare la convivenza civile

TRAGUARDI DI SVILUPPO PER LE COMPETENZE AL TERMINE

SCUOLA PRIMARIA

Promuovere, attraverso esperienze significative, la cura di se stessi, degli altri e

dell’ambiente.

Favorire forme di cooperazione e di solidarietà.

SCUOLA SECONDARIA

Costruire il senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità

Aderire ai valori condivisi e ad atteggiamenti cooperativi

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E ABILITA’ DISCIPLINARI SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA

Costruire il senso di legalità e lo

sviluppo di un’etica della

responsabilità.

Elaborare idee e promuovere

azioni finalizzate al

miglioramento del proprio

contesto di vita.

Imparare a riconoscere i

principali valori sanciti nella

Costituzione

Conoscere e rispettare le norme che

regolano la vita sociale

Riconoscere e rispettare i valori

sanciti e tutelati dalla carta

costituzionale

RACCORDI DISCIPLINARI

SCUOLA PRIMARIA

GEOGRAFIA: analizzare l’organizzazione statale, regionale e locale.

ITALIANO: creare il Consiglio Comunale dei Ragazzi raccordando le attività relative

con la scuola secondaria di primo grado.

ED. FISICA: proporre attività di giochi di gruppo finalizzate a sviluppare la fiducia in

se stesso e nell’altro, la collaborazione e il rispetto delle regole.

SCUOLA SECONDARIA

Padroneggiare le proprie emozioni, rispettando le norme che regolano i rapporti

sociali

Avere cura della propria persona ,rispettare l’ambiente e il patrimonio culturale

23

MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA

24

PREMESSA

Le finalità della scuola devono essere definite dalla persona che apprende, con l’originalità del suo

percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti

sociali.

Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali,

corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi.

In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non

per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali,

che vanno alla ricerca di orizzonti di significato.

La scuola si deve costruire come luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi.

Sono, infatti, importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola, al fine di ottenere la

partecipazione più ampia dei bambini e degli adolescenti a un progetto educativo condiviso.

La Matematica contribuisce alla formazione di quelle categorie del pensiero critico ( intuizione,

immaginazione, progettazione, ipotesi, deduzione, controllo, verifica, smentite ) indispensabili per poter

interpretare criticamente la realtà e intervenire consapevolmente su di esso.

La progettazione verticale, pur facendosi garante di affrontare nella loro gradualità i nuclei

fondamentali della matematica, vuole essere un graduale itinerario che possa portare gli alunni a:

calcolare in modo sempre più sicuro e autonomo;

orientarsi nello spazio;

ricavare informazioni da dati, tabelle e grafici;

esplorare oggetti e rilevare proprietà misurabili;

riconoscere strategie risolutive diverse dalle proprie;

sostenere le proprie idee.

Lo scopo delle Scienze è una conoscenza ragionata del mondo naturale e delle leggi che lo governano.

In ambito scolastico, la formatività di tale disciplina si articola in più obiettivi, che concorrono allo

sviluppo di competenze irrinunciabili:

formare nell’alunno atteggiamenti di base nei confronti della realtà circostante;

sviluppare abilità cognitive generali;

favorire l’acquisizione di tecniche di esplorazione;

acquisire l’alfabetizzazione culturale che ruota attorno ad alcuni temi irrinunciabili: gli oggetti e

i materiali, gli esseri viventi e l’ambiente, la Terra nell’universo.

Lo studio e l’esercizio della tecnologia favoriscono e stimolano la generale attitudine umana a porre e a

trattare problemi, facendo dialogare e collaborare abilità di tipo cognitivo, operativo, metodologico e

sociale.

La tecnologia si occupa degli interventi e delle trasformazioni che l’uomo opera nei confronti

dell’ambiente per garantirsi la sopravvivenza e, più in generale, per la soddisfazione dei propri bisogni.

In ambito scolastico, la formatività di tale disciplina si articola in più obiettivi, che concorrono allo

sviluppo di competenze irrinunciabili:

promuovere forme di pensiero e atteggiamenti che preparino e sostengano interventi

trasformativi dell’ambiente circostante;

favorire lo sviluppo di un atteggiamento responsabile verso ogni azione trasformativa

dell’ambiente;

sviluppare senso critico e maggiore consapevolezza rispetto agli effetti sociali determinati

dall’uso improprio dei mezzi tecnologici e informatici.

25

CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE

Si fa riferimento alla proposta di Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 7

settembre 2006 ed al DM n. 139/2007. Il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli contiene le

seguenti definizioni:

• “Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le

conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro;

le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

• “Abilità”, indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine

compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e

creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

• “Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali

e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le

competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.

Matematica Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare

l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.

Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in

natura o che sono state create dall’uomo.

Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina

misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo.

Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti

di misura (metro, goniometro...).

Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava

informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici

Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza.

Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.

Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul

processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di

soluzione diverse dalla propria.

Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il

punto di vista di altri.

Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni,

percentuali, scale di riduzione, ...).

Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze

significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad

utilizzare siano utili per operare nella realtà.

26

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le

diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni.

Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le

relazioni tra gli elementi.

Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere

decisioni.

Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza.

Spiega il procedimento seguito, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui

risultati.

Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un

problema specifico a una classe di problemi.

Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i

concetti di proprietà caratterizzante e di definizione).

Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e contro esempi adeguati e utilizzando

concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze

logiche di una argomentazione corretta.

Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ... ) e ne

coglie il rapporto col linguaggio naturale.

Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze

significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per

operare nella realtà.

27

Competenze di base a conclusione della Scuola primaria e secondaria di primo grado

Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole

anche sotto forma grafica.

Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.

Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.

Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con

l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando, consapevolmente, gli strumenti di calcolo.

Competenze Abilità/capacità scuola

primaria

Abilità/capacità scuola

secondaria

Conoscenze scuola

primaria

Conoscenze

scuola

secondaria

Utilizzare le

tecniche e le

procedure del

calcolo

aritmetico e/o

algebrico,

rappresentandol

e anche sotto

forma grafica.

Comprendere il significato

logico operativo di numeri

appartenenti ai diversi sistemi

numerici.

Comprendere il significato di

potenza; calcolare potenze .

Risolvere brevi espressioni;

rappresentare la soluzione di

un problema con

un’espressione.

Gli insiemi numerici N, Q;

rappresentazioni, operazioni.

I sistemi di numerazione (in

particolare decimale).

Espressioni aritmetiche;

principali operazioni.

•Comprendere il significato

logico operativo di numeri

appartenenti ai diversi sistemi

numerici.

•Utilizzare le diverse notazioni

e saper convertire da una

all’altra (da frazioni a decimali,

da frazioni apparenti ad interi,

da percentuali a frazioni..);

• Comprendere il significato di

potenza; calcolare potenze e

applicarne le proprietà.

• Risolvere brevi espressioni nei

diversi insiemi numerici;

rappresentare la soluzione di un

problema con un’espressione e

calcolarne il valore anche

utilizzando una calcolatrice.

• Tradurre brevi istruzioni in

sequenze simboliche (anche con

tabelle); risolvere sequenze di

operazioni e problemi

sostituendo alle variabili

letterali i valori numerici.

• Comprendere il significato

logico operativo di rapporto e

grandezza derivata; impostare

uguaglianze di rapporti per

risolvere problemi di

proporzionalità e percentuale;

risolvere semplici problemi

diretti ed inversi.

• Gli insiemi numerici

N, Z, Q, R; rappresentazioni,

operazioni.

• I sistemi di numerazione (in

particolare decimale).

• Espressioni aritmetiche ed

algebriche; principali

operazioni.

• Equazioni di primo grado:

risoluzione e verifica.

• Comprendere il concetto di

equazione e quello di

funzione.

Le quattro

operazioni con i

numeri interi

Proprietà dei

numeri. Il numero

zero e il numero

uno

Numeri decimali,

frazioni

Scrittura

posizionale dei

numeri naturali e

decimali

Operazioni tra

numeri decimali

Proprietà delle

operazioni

Composizione di

operazioni e

significato delle

parentesi

Gli insiemi

numerici N, Q

•Gli insiemi

numerici

N, Z, Q, R;

rappresentazioni,

operazioni,

• I sistemi di

numerazione (in

particolare

decimale).

• Espressioni

aritmetiche ed

algebriche;

principali

operazioni.

• Equazioni di

primo grado.

Confrontare ed

analizzare

figure

Riconoscere i principali enti

e figure geometriche e

descriverli con linguaggio

•Riconoscere i principali enti,

figure e luoghi geometrici e

descriverli con linguaggio

Le principali

figure del piano e

dello spazio

•Gli enti

fondamentali

della geometria e

28

geometriche,

individuando

invarianti e

relazioni.

naturale.

Individuare le proprietà

essenziali delle figure e

riconoscerle in situazioni

concrete.

Disegnare figure

geometriche con semplici

tecniche grafiche e operative.

Applicare le principali

formule relative alle figure

geometriche piane e solide

In casi reali di facile

leggibilità risolvere problemi di

tipo geometrico e

ripercorrerne le procedure di

soluzione.

naturale.

• Individuare le proprietà

essenziali delle figure e

riconoscerle in situazioni

concrete.

• Disegnare figure geometriche

con semplici tecniche grafiche

e operative.

• Applicare le principali formule

relative alle figure

geometriche piane e solide

anche sul piano cartesiano.

• In casi reali di facile

leggibilità risolvere

problemi di tipo geometrico e

ripercorrerne le

procedure di soluzione.

Rappresentazione

piana di figure

solide

Gli angoli e la

loro ampiezza

Uguaglianza –

equivalenza tra

figure

Scomposizione e

ricomposizione di

poligoni I

I principali enti

geometrici

Simmetria,

traslazione,

rotazione

Rette incidenti,

parallele,

perpendicolari

Perimetro e area

di poligoni

Sistema di

riferimento

cartesiano

il significato dei

termini: teorema,

definizione,

enunciato.

•Isoperimetria,

equivalenza e

congruenza di

figure; poligoni e

loro proprietà.

• Circonferenza e

cerchio

• Misura di

grandezze;

grandezze

incommensurabili;

Teoremi di

Euclide e di

Pitagora.

• Il metodo delle

coordinate: il

piano cartesiano.

• Trasformazioni

geometriche

elementari e loro

invarianti.

•Area e volume di

figure solide.

Individuare le

strategie

appropriate per

la soluzione di

problemi.

Progettare un

percorso risolutivo

strutturato in tappe

•Progettare un percorso

risolutivo strutturato in tappe

• Formalizzare il percorso di

soluzione di un problema

attraverso modelli aritmetici e

grafici.

• Convalidare i risultati

conseguiti mediante

Argomentazioni.

• Tradurre dal linguaggio

naturale al

linguaggio matematico e

viceversa.

Relazioni

significative

(essere uguale a,

essere

multiplo di,

essere maggiore

di, essere

parallelo o

perpendicolare a,

equivalenza...

Relazioni e loro

rappresentazioni

(tabelle, frecce,

piano cartesiano)

Rappresentazione

di insiemi e

relazioni con

diagrammi di

vario tipo

•Le fasi

risolutive di un

problema e loro

rappresentazioni

con

diagrammi

• Tecniche

risolutive di

un problema che

utilizzando

frazioni,

proporzioni,

percentuali,

formule

geometriche,

equazioni di 1°

grado.

Analizzare dati

ed interpretarli,

sviluppando

deduzioni e

ragionamenti

sugli stessi

anche con

l’ausilio di

rappresentazion

i grafiche,

usando,

Raccogliere,

organizzare e

rappresentare dati.

Leggere ed

interpretare tabelle

e grafici.

Rappresentare sul

piano cartesiano gli

enti geometrici

fondamentali

•Raccogliere, organizzare e

rappresentare dati.

• Leggere ed interpretare

tabelle e grafici.

• Riconoscere una relazione tra

variabili,

in termini di proporzionalità

diretta o inversa e

formalizzarla attraverso una

funzione matematica.

•Rappresentare sul piano

cartesiano il grafico di una

Grafici e tabelle

Indici per la

raccolta di

dati:moda,

mediana, media

aritmetica

Evento certo,

possibile,

impossibile

Valutazione di

probabilità in casi

elementari

•Significato di

analisi e

organizzazione di

dati

numerici.

• Il piano

cartesiano e il

concetto di

funzione.

• Funzioni di

proporzionalità

diretta, inversa e

29

consapevolment

e, gli strumenti

di calcolo.

funzione.

relativi grafici.

•Funzioni lineari,

paraboliche,

esponenziali.

• Incertezza di

una misura e

concetto di

errore (cenni).

• La notazione

scientifica per i

numeri reali.

• Il concetto di

approssimazione.

SCIENZE

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a

cercare spiegazioni di quello che vede succedere.

Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in

modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di

ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti.

Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi,

identifica relazioni spazio/temporali.

Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e

schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli.

Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.

Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e

apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della

sua salute.

Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e

apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.

Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato.

Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui

problemi che lo interessano.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni,

ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze

acquisite.

Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il

caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.

Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici,

è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.

Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo;

riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli

negli specifici contesti ambientali.

È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse,

30

nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili.

Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo.

Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello

sviluppo scientifico e tecnologico.

Competenze di base a conclusione della Scuola primaria

Oggetti, materiali e trasformazioni

Osservare e sperimentare sul campo

L’uomo i viventi e l’ambiente

Competenze di base a conclusione della Scuola secondaria di primo grado

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale ed artificiale ed

incominciare a riconoscere, nelle sue varie forme, i concetti di sistema e di complessità.

Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia

a partire dall’esperienza.

Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e

sociale in cui vengono applicate.

Competenze

primaria

Competenze

secondaria

Abilità/capacità

scuola primaria

Abilità/capacità

scuola secondaria

Conoscenze

scuola primaria

Conoscenze scuola

secondaria

Oggetti,

materiali e

trasformazio

ni

Osservare,

descrivere ed analizzare

fenomeni appartenenti

alla realtà

naturale ed

artificiale e

riconoscere

nelle sue varie

forme i

concetti di

sistema e di

complessità.

Individuare,

nell’osservazione di

esperienze concrete,

alcuni concetti

scientifici quali:

dimensioni spaziali,

peso, peso specifico,

forza, movimento,

pressione,

temperatura, calore,

ecc.

Cominciare a

riconoscere

regolarità nei

fenomeni e a

costruire in modo

elementare il

concetto di energia.

Osservare,

utilizzare e, quando è

possibile, costruire

semplici strumenti di

misura: recipienti

per misure di

volumi/capacità,

bilance a molla, ecc.)

imparando a servirsi

di unità

convenzionali.

Individuare le

proprietà di alcuni

materiali come, ad

esempio: la durezza,

il peso, l’elasticità, la

trasparenza, la

Raccogliere dati

attraverso

l’osservazione

diretta dei

fenomeni naturali

(fisici,

chimici,biologici,

geologici, ecc..) o

degli oggetti

artificiali o la

consultazione di

testi e manuali o

media.

Organizzare e

rappresentare i

dati raccolti.

Individuare, con la

guida del docente,

una possibile

interpretazione dei

dati in base a

semplici modelli.

Presentare i

risultati dell’analisi.

Utilizzare

classificazioni,

generalizzazioni e/o

schemi logici per

riconoscere il

modello di

riferimento.

Riconoscere e

I fenomeni

fisici (forze,

energia...) e le

loro

caratteristiche.

Seriazione e

classificazione

degli oggetti in

base alle loro

proprietà.

Le diverse

fonti di energia.

I problemi

ambientali

La materia e le sue

caratteristiche.

Concetto di misura

e sua

approssimazione.

Errore sulla

misura.

Principali

strumenti e tecniche

di misurazione.

Sequenza delle

operazioni da

effettuare.

Primo approccio

alla chimica.

Le caratteristiche

dei suoli.

Schemi, tabelle e

grafici.

Concetto di

ecosistema e di

sviluppo sostenibile.

Impatto

ambientale e limiti

di tolleranza.

La struttura e

l’organizzazione dei

viventi.

Il moto dei corpi.

Le forze.

Il sole ed il

sistema solare.

La terra.

L’evoluzione.

31

densità, ecc.;

realizzare

sperimentalmente

semplici soluzioni in

acqua (acqua e

zucchero, acqua e

inchiostro, ecc).

Osservare e

schematizzare alcuni

passaggi di stato,

costruendo semplici

modelli interpretativi

e provando ad

esprimere in forma

grafica le relazioni

tra variabili

individuate

(temperatura in

funzione del tempo,

ecc.).

definire i principali

aspetti di un

ecosistema.

Essere consapevoli

del ruolo che i

processi tecnologici

giocano nella

modifica

dell’ambiente che ci

circonda

considerato come

sistema.

Analizzare in

maniera sistemica

un determinato

ambiente a fine di

valutarne i rischi

per i suoi fruitori.

Osservare

e

sperimentare

sul campo

Analizzare

qualitativame

nte e quantitativam

ente fenomeni

legati alle

trasformazion

i di energia a

partire

dall’esperienz

a.

Proseguire nelle

osservazioni

frequenti e regolari,

a occhio nudo o con

appropriati

strumenti, con i

compagni e

autonomamente, di

una porzione di

ambiente vicino;

individuare gli

elementi che lo

caratterizzano e i

loro cambiamenti nel

tempo.

Conoscere la

struttura del suolo

sperimentando con

rocce, sassi e

terricci; osservare le

caratteristiche

dell’acqua e il suo

ruolo nell’ambiente.

Ricostruire e

interpretare il

movimento dei

diversi oggetti

celesti,

rielaborandoli anche

attraverso giochi col

corpo.

Interpretare un

fenomeno naturale

o un sistema

artificiale dal punto

di vista energetico

distinguendo le

varie

trasformazioni di

energia in rapporto

alle leggi che le

governano.

Avere la

consapevolezza dei

possibili impatti

sull’ambiente

naturale dei modi di

produzione e di

utilizzazione

dell’energia

nell’ambito

quotidiano.

Fasi del

metodo

scientifico.

Organizzatori

concettuali:

causa/effetto,

sistema,

stato/trasfor

mazione,

equilibrio ed

energia.

Procedure e

tecniche di

schematizzazi

one: grafici,

mappe

concettuali.

Il linguaggio

specifico delle

scienze

sperimentali:

fisica, chimica

e biologia.

Concetto di calore

e temperatura.

Cambiamenti di

stato.

Limiti di

sostenibilità

delle variabili di un

ecosistema.

Lavoro ed energia.

L’uomo i

viventi e

l’ambiente

Essere

consapevole

delle

potenzialità

delle

tecnologie

Descrivere e

interpretare il

funzionamento del

corpo come sistema

complesso situato in

un ambiente;

costruire modelli

Riconoscere il

ruolo della

tecnologia nella vita

quotidiana e

nell’economia della

società.

Il corpo

umano: cellule,

tessuti, organi e

apparati.

Funzionamento

delle diverse

Le basi del sapere

tecnologico (cenni).

32

rispetto al

contesto

culturale e

sociale in cui

vengono

applicate.

plausibili sul

funzionamento dei

diversi apparati,

elaborare primi

modelli intuitivi di

struttura cellulare.

Avere cura della

propria salute anche

dal punto di vista

alimentare e motorio.

Acquisire le prime

informazioni sulla

riproduzione e la

sessualità.

Riconoscere,

attraverso

l’esperienza di

coltivazioni,

allevamenti, ecc. che

la vita di ogni

organismo è in

relazione con altre e

differenti forme di

vita.

Elaborare i primi

elementi di

classificazione

animale e vegetale

sulla base di

osservazioni

personali.

Proseguire

l’osservazione e

l’interpretazione

delle trasformazioni

ambientali, ivi

comprese quelle

globali, in particolare

quelle conseguenti

all’azione

modificatrice

dell’uomo.

Saper cogliere le

interazioni tra

esigenze di vita e

processi

tecnologici.

parti del corpo

umano.

Relazioni tra

le varie parti del

corpo umano.

Fattori,

comportamenti

utili o dannosi

per la salute.

33

TECNOLOGIA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo

artificiale.

È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del

relativo impatto ambientale.

Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la

funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento.

Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo

etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale.

Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda

delle diverse situazioni.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici

relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali.

Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le

diverse forme di energia coinvolte.

È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo

tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.

Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di

descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali.

Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la

realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale.

Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili

sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.

Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di

farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione.

Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica

e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni.

Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al

funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri

linguaggi multimedialie di programmazione.

Competenze di base a conclusione della Scuola primaria

Vedere e osservare Prevedere e immaginare Intervenire e trasformare

Competenze di base a conclusione della Scuola secondaria di primo grado

Vedere, osservare e sperimentare Prevedere, immaginare e progettare Intervenire, trasformare e produrre

34

Competenze

primaria e

secondaria

Competenze

secondaria

Abilità/capacità scuola

primaria

Abilità/capacità scuola

secondaria

Conoscenze

scuola primaria

Conoscenze scuola

secondaria

Vedere e

osservare

Vedere,

osservare e

sperimentare

Eseguire semplici

misurazioni e rilievi

fotografici sull’ambiente

scolastico o sulla propria

abitazione.

Leggere e ricavare

informazioni utili da

guide d’uso o istruzioni di

montaggio.

Impiegare alcune regole

del disegno tecnico per

rappresentare semplici

oggetti.

Effettuare prove ed

esperienze sulle

proprietà dei materiali

più comuni.

Riconoscere e

documentare le funzioni

principali di una nuova

applicazione informatica.

Rappresentare i dati

dell’osservazione

attraverso tabelle,

mappe, diagrammi,

disegni, testi.

Eseguire misurazioni e

rilievi grafici o

fotografici sull’ambiente

scolastico o sulla propria

abitazione.

Leggere e interpretare

semplici disegni tecnici

ricavandone informazioni

qualitative e

quantitative.

Impiegare gli strumenti

e le regole del disegno

tecnico nella

rappresentazione di

oggetti o processi.

Effettuare prove e

semplici indagini sulle

proprietà fisiche,

chimiche, meccaniche e

tecnologiche di vari

materiali.

Accostarsi a nuove

applicazioni informatiche

esplorandone le funzioni

e le potenzialità.

Proprietà e

caratteristiche

dei materiali più

comuni e

modalità di

manipolazione

degli stessi.

Oggetti e

utensili di uso

comune, loro

funzioni e

trasformazione

nel tempo.

Individuazione

di informazioni

su proprietà e

caratteristiche

di beni o servizi

ricavate da

etichette

volantini o altra

documentazione

tecnica e

commerciale.

Caratteristiche

e potenzialità

tecnologiche

degli strumenti

d’uso più comuni.

Modalità d’uso

in sicurezza

degli strumenti

più comuni.

Semplici

applicazioni

tecnologiche

quotidiane e

relative

modalità di

Proprietà e

caratteristiche dei

materiali più comuni.

Modalità di

manipolazione dei

diversi materiali.

Funzioni e modalità

d’uso degli utensili.

Principi di

funzionamento di

macchine e apparecchi

di

uso comune.

35

funzionamento

Prevedere e

immaginare

Prevedere,

immaginare

e progettare

Effettuare stime

approssimative su pesi o

misure di oggetti

dell’ambiente scolastico.

Prevedere le

conseguenze di decisioni

o comportamenti

personali o relative alla

propria classe.

Riconoscere i difetti di

un oggetto e immaginarne

possibili miglioramenti.

Pianificare la

fabbricazione di un

semplice oggetto

elencando gli strumenti e

i materiali necessari.

Organizzare una gita o

una visita ad un museo

usando internet per

reperire notizie e

informazioni.

Effettuare stime di

grandezze fisiche

riferite a materiali e

oggetti dell’ambiente

scolastico.

Valutare le

conseguenze di scelte e

decisioni relative a

situazioni problematiche.

Immaginare modifiche

di oggetti e prodotti di

uso quotidiano in

relazione a nuovi bisogni

o necessità.

Pianificare le diverse

fasi per la realizzazione

di un oggetto impiegando

materiali di uso

quotidiano.

Progettare una gita

d’istruzione o la visita a

una mostra usando

internet per reperire e

selezionare le

informazioni utili.

I principali

dispositivi

Informatici di

Input e output

I principali

software

applicativi

con particolare

riferimento alla

videoscrittura,

alle

presentazioni e

ai giochi

didattici.

Semplici

procedure di

utilizzo di

Internet per

ottenere dati,

fare

ricerche,

comunicare.

Rischi fisici

nell’utilizzo di

apparecchi

elettrici ed

elettronici.

Rischi

nell’utilizzo della

rete con PC e

telefonini

Informazioni di base

orientate alla

sostenibilità

(depurazione,

differenziazione,

smaltimento, tratta

menti

speciali, riciclaggio...).

Intervenire

e

trasformare

Intervenire,

trasformare

e produrre

Smontare semplici

oggetti e meccanismi,

apparecchiature obsolete

o altri dispositivi comuni.

Utilizzare semplici

procedure per la

selezione, la

Smontare e rimontare

semplici oggetti,

apparecchiature

elettroniche o altri

dispositivi comuni.

Utilizzare semplici

procedure per eseguire

Risparmio

energetico,

riutilizzo

e riciclaggio dei

materiali.

Strumenti e tecniche

di

rappresentazione(anch

e informatici).

36

preparazione e la

presentazione degli

alimenti.

Eseguire interventi di

decorazione, riparazione

e manutenzione sul

proprio corredo

scolastico.

Realizzare un oggetto in

cartoncino descrivendo e

documentando la

sequenza delle

operazioni.

Cercare, selezionare,

scaricare e installare sul

computer un comune

programma di utilità.

prove sperimentali nei

vari settori della

tecnologia (ad esempio:

preparazione e cottura

degli alimenti).

Rilevare e disegnare la

propria abitazione o altri

luoghi anche avvalendosi

di software specifici.

Eseguire interventi di

riparazione e

manutenzione sugli

oggetti dell’arredo

scolastico o casalingo.

Costruire oggetti con

materiali facilmente

reperibili a partire da

esigenze e bisogni

concreti.

Programmare ambienti

informatici e elaborare

semplici istruzioni per

controllare il

comportamento di un

robot.

Produzione di

semplici modelli

o

rappresentazioni

grafiche del

proprio operato

utilizzando

elementi del

disegno tecnico

o strumenti

multimediali.

Terminologia

specifica.

Segnali di sicurezza e

i simboli di rischio.

Terminologia

specifica

Aree disciplinari e discipline

Fin dalla scuola dell’infanzia, nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado l’attività

didattica è orientata alla qualità dell’apprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare, e

necessariamente incompleta, di contenuti disciplinari. I docenti, in stretta collaborazione, promuovono

attività significative nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si

intrecciano tra loro, evitando trattazioni di argomenti distanti dall’esperienza e frammentati in nozioni

da memorizzare.

Le discipline, così come noi le conosciamo, sono state storicamente separate l’una dall’altra da

confini convenzionali che non hanno alcun riscontro con l’unitarietà tipica dei processi di apprendimento.

Ogni persona, a scuola come nella vita, impara infatti attingendo liberamente dalla sua esperienza, dalle

conoscenze o dalle discipline, elaborandole con un’attività continua e autonoma.

Oggi, inoltre, le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da un’intrinseca complessità

e da vaste aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni.

Nelle Indicazioni le discipline non sono aggregate in aree precostituite per non favorire un’affinità

più intensa tra alcune rispetto ad altre, volendo rafforzare così trasversalità e interconnessioni più

ampie e assicurare l’unitarietà del loro insegnamento. Sul piano organizzativo e didattico la definizione

di aree o di assi funzionali all’ottimale utilizzazione delle risorse è comunque rimessa all’autonoma

valutazione di ogni scuola.

Un ruolo strategico essenziale svolge l’acquisizione di efficaci competenze comunicative nella lingua

italiana che non è responsabilità del solo insegnante di italiano ma è compito condiviso da tutti gli

insegnanti, ciascuno per la propria area o disciplina, al fine di curare in ogni campo una precisa

espressione scritta ed orale.

37

Scuola Primaria Area Linguistica Area Scientifico-logico-Matematico

Ambito Socio-Antropologico

Area Motoria Ambito espressivo

Scuola Secondaria Italiano Inglese Francese

Matematica Scienze Tecnologia

Storia Geografia Cittadinanza e Costituzione Religione

Scienze Motorie

Arte Musica

38

LINGUE COMUNITARIE

PREMESSA

Il dibattito sull’elaborazione del curricolo verticale ha investito la scuola

italiana già da un decennio, da quando cioè sono sorti gli istituti

comprensivi. Più di recente, i mutati scenari culturali e storico-sociali

hanno orientato il dibattito pedagogico verso la costruzione di un

curricolo per competenze, di un sapere fortemente ancorato a un saper

fare e ad esso complementare.

La didattica per competenze non è finalizzata alla trasmissione di un

sapere inerte e stabile, bensì alla promozione di una conoscenza legata al

contesto e rappresentativa della complessità del mondo reale in cui

l’attenzione si è spostata dai contenuti della conoscenza ai processi

necessari per elaborarla.

I punti caldi del dibattito attuale (centralità del discente, significatività

dei compiti di apprendimento, importanza della cooperazione) sono gli

stessi su cui dagli anni Settanta del secolo scorso si discute in ambito

linguistico e che sono confluiti in un ormai decennale documento del

Consiglio d’Europa. Ci riferiamo al Quadro Comune Europeo di Riferimento

(d’ora in poi QCER) che ha anticipato i punti salienti del dibattito che ora

riguarda tutti i campi del sapere. In particolare, le ricerche nell’ambito

delle Scienze del linguaggio, così come delle Scienze pedagogiche, hanno

messo in evidenza alcuni principi portanti dell’insegnamento delle lingue

straniere:

• l’apprendimento delle lingue è un processo imperniato sulla

comunicazione;

• l’accento è messo sull’uso (use) della lingua anziché sulla conoscenza

delle strutture linguistiche in quanto tali (usage);

• il successo dell’allievo si potrà misurare nella sua capacità di scegliere e

di utilizzare le forme linguistiche più adeguate alle diverse variabili che

condizionano le situazioni di comunicazione: luogo, tempo, interlocutori,

scopo e canale comunicativo.

Strutturare un curricolo in funzione della competenza comunicativa dei

discenti presuppone scelte coerenti riguardo all’approccio metodologico e

alla selezione e organizzazione dei contenuti linguistici (funzioni,

39

strutture, lessico) che devono essere utili e significativi perché gli allievi

possano partecipare attivamente alle situazioni di comunicazione. A tale

scopo, si rende necessaria la costruzione di un curricolo verticale che

tenga conto degli elementi caratterizzanti di ogni processo di

apprendimento linguistico.

L’idea di curricolo, come indica l’origine etimologica del termine, è quella

di un percorso dinamico in continua evoluzione che inizia dalla Scuola

Primaria, o talvolta dalla Scuola dell’infanzia, e si sviluppa fino alla Scuola

Superiore di I e II grado, caratterizzato da una continuità in verticale

dei processi di insegnamento/apprendimento.

Il termine “continuità” assume soprattutto la valenza di omogeneità

nell’approccio metodologico e nel modo di intendere l’apprendimento delle

lingue straniere fra insegnanti di ordini di Scuola diversi. Pertanto la

verticalità è in primo luogo garantita dalle scelte didattiche e

metodologiche condivise da tutti gli insegnanti dei vari anni scolastici.

Parallelamente, l’insegnamento delle lingue straniere non può essere

isolato rispetto ad altri insegnamenti linguistici (altre lingue straniere,

Italiano lingua materna e Italiano L2), come se i processi di

apprendimento linguistico fossero compartimenti stagni senza

interrelazioni fra di loro. Di conseguenza l’idea di curricolo verticale è

solidale a quella di curricolo trasversale (in orizzontale), poiché

presuppone l’integrazione tra i diversi apprendimenti nell’area

dell’educazione linguistica ad ogni livello di scolarità.

TRAGUARDI FORMATIVI

ETA’ di RIFERIMENTO: da 5 a 9 ANNI - TERMINE DELLA CLASSE TERZA

DELLA SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE ABILITÀ TRAGUARDI

Collabora

attivamente con i

compagni nella

realizzazione di

attività collettive Individua

differenze

ASCOLTO

Comprendere semplici

espressioni di uso quotidiano,

pronunciate chiaramente.

Comprendere ed eseguire

consegne

Comprendere le strutture

linguistiche presentate

L’alunno:

Ascolta le

comunicazioni

dell’insegnante

Esegue consegne

Legge e segue la

lettura di altri

40

culturali,

sviluppando un

atteggiamento

aperto verso le

altre culture Comprende frasi

ed espressioni

orali derivanti da

interazioni di uso

frequente

relative ad

ambiti conosciuti

Arricchire il lessico

LETTURA

Leggere e comprendere brevi

messaggi o testi il cui lessico

è noto oralmente

Leggere e comprendere

consegne di lavoro

PARLATO

Ripetere parole e frasi

pronunciate dall’insegnante,

con l’intonazione e la

pronuncia abbastanza

corretta.

Rispondere a domande

inerenti argomenti noti

dimostrando di aver compreso

la richiesta.

Interagire con un compagno o

con l’insegnante per

presentarsi o giocare

utilizzando espressioni e frasi

memorizzate adatte alle

situazioni anche se non del

tutto corrette .

Usare la lingua per comunicare

nel contesto classe

Usare la lingua per comunicare

in contesti quotidiani o per

fare semplici descrizioni

inerenti contenuti appresi

SCRITTURA

Copiare e scrivere parole e

semplici frasi inerenti alle

attività svolte in classe e agli

interessi personali

Completare frasi

Comprende il

significato globale di

quanto è stato letto

Risponde e pone

domande

Descrive utilizzando il

lessico conosciuto

Utilizza le strutture

apprese

Scrive seguendo un

modello

Risponde per iscritto a

domande relative a ciò

che è stato letto

41

TRAGUARDI FORMATIVI

ETA’ di RIFERIMENTO: da 10 a 11 ANNI - TERMINE DELLA CLASSE QUINTA

DELLA SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZE

SPECIFICHE ABILITÀ TRAGUARDI

Comprende

espressioni semplici

riferite a se stesso,

alla propria famiglia e

al proprio ambiente;

Sa esprimersi con

frasi semplici e

corrette interagendo

in modo pertinente

con i compagni ed

insegnanti;

Riconosce ed utilizza

espressioni legate al

proprio vissuto;

Scrive messaggi e

frasi non complessi

relative a una

situazione data.

ASCOLTO

Comprendere ed eseguire

consegne

Comprendere istruzioni,

espressioni e frasi di uso

quotidiano ed identificare

il tema generale di un

discorso in cui si parla di

argomenti conosciuti

Comprende le strutture

proposte nel testo delle

unità presentate

Comprendere testi brevi e

semplici messaggi

accompagnati da supporti

visivi, cogliendo nomi

familiari, frasi e parole

basilari

Arricchire il lessico

LETTURA

Leggere e comprendere

messaggi, segnali

indicatori, manifesti

pubblicitari

Leggere e comprendere il

contenuto del libro di

testo

Leggere e comprendere

semplici testi in L2

L’alunno:

Ascolta le

comunicazioni

dell’insegnante

Esegue consegne

Legge e segue la

lettura

Risponde a domande

relative a ciò che è

stato letto

Risponde e pone

domande per chiedere

e dare spiegazioni

Risponde a domande

relative a ciò che è

stato detto o letto (a

voce o per iscritto)

Verbalizza oralmente

piccole esperienze

Usa la lingua per

presentarsi e

comunicare in contesti

di quotidianità.

Descrive persone,

luoghi, oggetti (forma,

dimensione, altezza,

peso, età, costo,

distanza…) anche

rispetto ad altri

Scrive seguendo un

42

PARLATO

Esprimersi

linguisticamente in modo

comprensibile, in semplici

interazioni

Scambiare semplici

informazioni afferenti alla

sfera della persona.

Dare e chiedere

spiegazioni

Usare la lingua per

descrivere

SCRITTURA

Scrivere parole e semplici

frasi inerenti alle attività

svolte in classe o in

famiglia

Completare frasi

Scrivere messaggi

(biglietti e brevi lettere

personali)

modello o in autonomia

Risponde per iscritto a

domande relative a ciò

che è stato letto

Scrive sotto dettatura

PREREQUISITI PER IL PASSAGGIO

DALLA SCUOLA PRIMARIA ALLA SECONDARIA DI PRIMO

GRADO

PER LE LINGUE STRANIERE Abilità per l’approccio alla prima e seconda lingua straniere:

È necessario che l’alunno abbia raggiunto una buona competenza nella

propria lingua italiana con particolare attenzione alla morfologia e alla

sintassi.

Nello specifico:

deve saper riconoscere gli elementi costitutivi della frase

(soggetto, predicato, complementi diretti ed indiretti).

deve essere in grado di riconoscere le principali strutture

linguistiche (articoli, sostantivi, aggettivi, pronomi, avverbi e verbi,

preposizioni e congiunzioni).

deve saper scomporre e ricomporre un testo da un punto di vista

43

morfo-sintattico.

Fondamentale è rendere esplicito agli alunni le necessità di imparare una

nuova lingua partendo dalla conoscenza della propria, facendo confronti e

paragoni.

TRAGUARDI FORMATIVI

ETA’ di RIFERIMENTO: da 11 a 14 ANNI - TERMINE DELLA CLASSE TERZA

DELLA SCUOLA SECONDARIA di I GRADO

COMPETENZE

SPECIFICHE ABILITÀ TRAGUARDI

ASCOLTO

Mettere in relazione grafemi e

fonemi associando parole e

semplici frasi al relativo suono Comprendere ed eseguire

consegne Identificare il tema generale di

un discorso in cui si parla di

argomenti conosciuti Comprendere testi brevi e

semplici messaggi anche

accompagnati da supporti visivi Espandere i campi semantici

relativi alla vita quotidiana Riconoscere l’intonazione del

messaggio Comprendere il significato

globale, analitico e la funzione

del messaggio Comprendere la struttura

linguistica della comunicazione Comprendere la struttura

linguistica della comunicazione

LETTURA

Leggere e comprendere

messaggi, segnali, brevi e

semplici testi, manifesti

pubblicitari Confrontare alcuni aspetti delle

diverse civiltà

L’alunno: Ascolta e comprende

comunicazioni

linguistiche provenienti

da fonti diverse Comprende

globalmente la

struttura linguistica

della comunicazione Identifica informazioni

specifiche in testi

semplici di diversa

natura Riconosce le strutture

sintattiche Usa semplici frasi di

senso compiuto per

esprimere i propri

vissuti e muoversi nello

spazio sociale Usa le strutture per

dare comandi e

istruzioni Scrive autonomamente

brevi messaggi Ascolta e comprende

comunicazioni

linguistiche provenienti

da fonti diverse Comprende

globalmente la

struttura linguistica

44

Leggere e comprendere il

contenuto di semplici libri di

narrativa in L2 Riconoscere il rapporto tra

grafia e fonetica Comprendere globalmente e

analiticamente il contenuto di un

brano letto Riconoscere lo scopo del testo

letto Individuare protagonisti, azioni,

luoghi e tempi delle situazioni

lette Avvio e potenziamento dell’uso

del dizionario

PARLATO

Chiedere e dare informazioni

personali e familiari Esprimere bisogni elementari Esprimere capacità/incapacità Chiedere e dire il significato di

parole in L2 Chiedere e parlare di azioni

relative al tempo presente Esprimere preferenze Pronunciare in modo corretto i

fonemi Chiedere e dare informazioni

personali e familiari su

avvenimenti presenti, passati e

futuri Chiedere, dare o rifiutare un

permesso Chiedere e dare

informazioni/spiegazioni Chiedere e dire ciò che si sta

facendo Rispettare le regole fonetiche Esprimere bisogni, obblighi e

divieti Esprimere richieste Fare un’ipotesi Chiedere e dire ciò che si sta

facendo o si stava facendo Utilizzare strutture e funzioni

della comunicazione Identifica informazioni

specifiche in testi di

diversa natura Riconosce le strutture

sintattiche Usa semplici frasi di

senso compiuto per

esprimere i propri

vissuti, anche passati e

muoversi nello spazio

sociale Usa le strutture per

dare comandi,

istruzioni, informazioni

e fare ipotesi Comprende

globalmente e

analiticamente i

messaggi Riconosce espressioni

idiomatiche Comprende il senso

generale di una

comunicazione Riconosce lo stile di un

brano Comprende

globalmente e

analiticamente un

brano letto ricava l’idea centrale di

un testo riferisce un fatto noto sintetizza ed espone un

testo letto esegue sintesi ed

esprime opinioni si esprime in modo

autonomo e personale scrive autonomamente

comunicazioni di vario

genere

45

linguistiche adeguate al contesto

comunicativo

SCRITTURA

Scrivere brevi testi seguendo un

modello Riconoscere il rapporto tra

grafia e fonetica Scrivere, rielaborare e creare

dialoghi Descrivere luoghi, oggetti e

persone Scrivere comunicazioni e brevi

lettere Rispondere a questionari Scrivere, rielaborare e creare

dialoghi Eseguire sintesi Scrivere testi informativi,

descrittivi e regolativi Scrivere comunicazioni epistolari Utilizzare strutture e funzioni in

modo adeguato

METODOLOGIA USATA PER L’INTERO CORSO

Approccio comunicativo-interattivo: le attività proposte simulano

situazioni reali di vita quotidiana e vengono presentate secondo la

seguente successione

ascolto o lettura e attività di comprensione

produzione guidata

riflessione linguistica

riutilizzo in situazione comunicativa

verifica ed eventuale recupero.

Si esercitano le funzioni del linguaggio più frequenti e si sviluppano tutte

le abilità in maniera graduata.

La riflessione sulla lingua avviene in modo induttivo e gli aspetti

fonologici, morfo-sintattici e pragmatici della lingua sono “scoperti” dagli

alunni sotto la guida dell’insegnante.

46

RACCORDI INTERDISCIPLINARI

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Affettività : Conoscenza di sé e dell’altro. Sapersi relazionare in modo

corretto e attivare un atteggiamento costruttivo di ascolto nei confronti

degli altri. Parlare di sé e delle proprie preferenze.

Legalità : rispetto delle norme che regolano la convivenza civile e

democratica. Valorizzazione di culture diverse da quella di appartenenza.

Integrazione ed inserimento degli alunni stranieri.

Educazione alla salute : Esprimere bisogni alimentari e conoscere il lessico

del cibo. Confrontare diverse tradizioni gastronomiche dei paesi di cui si

studia la lingua.

Ambiente : Mettere in atto comportamenti di cura, rispetto e tutela

dell’ambiente circostante. Conoscenze geografiche, storiche e culturali del

paese di cui si studia la lingua.

Educazione stradale : Descrivere un percorso, attivare il concetto di

direzione e lateralizzazione.

47

RELIGIONE

INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA

per la SCUOLA DELL'INFANZIA

e

il PRIMO CICLO D'ISTRUZIONE

PREMESSA

Il Dipartimento di Insegnamento della Religione Cattolica dell'Istituto Comprensivo di

Roccamonfina indica e formalizza i campi d'esperienza della scuola dell'infanzia e i

traguardi di sviluppo delle competenze, gli obiettivi di apprendimento, le abilità

disciplinari e i raccordi interdisciplinari per tutte le classi di ogni ordine e grado

nell'ottica dell'unitarietà del curricolo formativo di base e in riferimento alle

competenze chiave di cittadinanza europea.

SCUOLA DELL'INFANZIA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

I traguardi relativi all’IRC nella scuola dell’infanzia sono distribuiti nei vari campi di

esperienza.

Il sé e l’altro

- Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende

che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo

nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli

altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.

Il corpo in movimento

- Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a

manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.

Linguaggi, creatività, espressione.

- Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della

vita dei cristiani (segni, feste, preghiere,canti, gestualità, spazi, arte), per poter

esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.

I discorsi e le parole

- Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne

sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una

comunicazione significativa anche in ambito religioso.

48

La conoscenza del mondo

- Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e

da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di

responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.

Obiettivi di apprendimento e abilità disciplinari

Gli obiettivi d’apprendimento propri dell’insegnamento della Religione Cattolica per la

scuola dell’infanzia, nell’ambito delle indicazioni nazionali, sono i seguenti:

- Osservare il mondo che è riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi dono di

Dio Creatore.

-Scoprire la persona di Gesù di Nazareth come viene presentata nei Vangeli e come

viene celebrata nelle feste cristiane.

-Individuare i luoghi di incontro della comunità cristiana e le espressioni del

comandamento evangelico dell’amore testimoniato dalla Chiesa.

SCUOLA PRIMARIA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L'alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di

Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni

dell'ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della

Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività

nell'esperienza personale, familiare e sociale.

Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento

fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di

testi, tra cui quelli di altre religioni.

Identifìca le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi

accompagnare nell'analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla

propria esperienza.

Si confronta con l'esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta

di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che

credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo

insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che

essi hanno nella vita dei cristiani.

Obiettivi di apprendimento e abilità disciplinari:

CLASSE PRIMA

Dio e l'uomo

49

L’alunno riflette su Dio Creatore e padre;

Raccordi interdisciplinari: Geografia, Scienze,lingua italiana, Ambito logico; Arte e

immagine.

La Bibbia e le altre fonti

Conoscere Gesù di Nazareth Emmanuele e Messia crocifisso e risorto;

Raccordi interdisciplinari: Geografia, Scienze,lingua italiana, Ambito logico;

Arte e immagine, Storia ,Costituzione e Cittadinanza.

I valori etici e religiosi

Comprendere l’importanza del dono, dell’ascolto e dell’accoglienza;

Raccordi interdisciplinari: Geografia, Scienze, lingua italiana, Ambito logico; Arte e

immagine, Costituzione e Cittadinanza.

Il linguaggio religioso

Riconoscere i segni del Natale e della Pasqua presenti nell’ambiente;

Individuare i tratti essenziali della chiesa;

Raccordi interdisciplinari: Geografia, Scienze, lingua italiana, Ambito logico; Arte e

immagine ,Costituzione e Cittadinanza.

CLASSI: SECONDA E TERZA

Dio e l’uomo

Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre e che fin dalle

origini ha voluto stabilire un'alleanza con l'uomo.

Conoscere Gesù di Nazareth, Emmanuele e Messia, crocifisso e risorto e come

tale testimoniato dai cristiani.

Individuare i tratti essenziali della Chiesa e della sua missione.

Riconoscere la preghiera come dialogo tra l'uomo e Dio, evidenziando nella

preghiera cristiana la specificità del «Padre Nostro».

Raccordi interdisciplinari: Geografia, Scienze, lingua italiana, Ambito logico; Arte e

immagine ,Costituzione e Cittadinanza.

La Bibbia e le altre fonti

Conoscere la struttura e la composizione della Bibbia.

Ascoltare, leggere e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali,

tra cui i racconti della creazione, le vicende e le figure principali del popolo

d'Israele, gli episodi chiave dei racconti evangelici e degli Atti degli apostoli.

50

Raccordi interdisciplinari: Geografia, Scienze, lingua italiana, Ambito logico; Arte e

immagine ,Costituzione e Cittadinanza.

Il linguaggio religioso

Riconoscere i segni cristiani in particolare del Natale e della Pasqua,

nell'ambiente, nelle celebrazioni e nella pietà tradizione popolare.

Conoscere il significato di gesti e segni liturgici propri della religione cattolica

(modi di pregare, di celebrare, ecc. ).

Raccordi interdisciplinari: Geografia, Scienze, lingua italiana, Ambito logico; Arte e

immagine ,Costituzione e Cittadinanza.

I valori etici e religiosi

Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell'amore di

Dio e del prossimo come insegnato da Gesù.

Riconoscere l'impegno della comunità cristiana nel porre alla base della

convivenza la giustizia e la carità.

Raccordi interdisciplinari: Geografia, Scienze, lingua italiana, Ambito logico; Arte e

immagine ,Costituzione e Cittadinanza.

CLASSI QUARTA E QUINTA

Dio e l'uomo

Descrivere i contenuti principali del credo cattolico.

Sapere che per la religione cristiana Gesù è il Signore, che rivela all'uomo il

volto del Padre e annuncia il Regno di Dio con parole e azioni.

Cogliere il significato dei sacramenti nella tradizione della Chiesa, come segni

della salvezza di Gesù e azione dello Spirito Santo.

Riconoscere avvenimenti, persone e strutture fondamentali della Chiesa

cattolica sin dalle origini e metterli a confronto con quelli delle altre

confessioni cristiane evidenziando le prospettive del cammino ecumenico.

Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo e delle altre grandi religioni

individuando gli aspetti più importanti del dialogo interreligioso.

Raccordi interdisciplinari: Geografia, Scienze, lingua italiana, Ambito logico; Arte e

immagine ,Costituzione e Cittadinanza.

La Bibbia e le altre fonti

Leggere direttamente pagine bibliche ed evangeliche, riconoscendone il genere

letterale individuandone il messaggio principale.

51

Ricostruire le tappe fondamentali della vita di Gesù, nel contesto storico,

sociale, politico e religioso del tempo, a partire dai Vangeli.

Confrontare la Bibbia con i testi sacri delle altre religioni.

Decodificare i principali significati dell'iconografia cristiana.

Saper attingere informazioni sulla religione cattolica anche nella vita di santi e

in Maria, la madre di Gesù.

Raccordi interdisciplinari: Geografia, Scienze, lingua italiana, Ambito logico; Arte e

immagine ,Costituzione e Cittadinanza.

Il linguaggio religioso

Intendere il senso religioso del Natale e della Pasqua, a partire dalle narrazioni

evangeliche e dalla vita della Chiesa.

Riconoscere il valore del silenzio come «luogo» di incontro con se stessi, con

l'altro, con Dio.

Individuare significative espressioni d'arte cristiana (a partire da quelle

presenti nel territorio) per rilevare come la fede sia stata interpretata e

comunicata dagli artisti nel corso dei secoli.

Rendersi conto che la comunità ecclesiale esprime, attraverso vocazioni e

ministeri differenti, la propria fede e il proprio servizio all'uomo.

Raccordi interdisciplinari: Geografia, Scienze, lingua italiana, Ambito logico; Arte e

immagine ,Costituzione e Cittadinanza.

I valori etici e religiosi

Scoprire la risposta della Bibbia alle domande di senso dell'uomo e confrontarla

con quella delle principali religioni non cristiane.

Riconoscere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte

responsabili, in vista di un personale progetto di vita.

Raccordi interdisciplinari: Geografia, Scienze, lingua italiana, Ambito logico; Arte e

immagine ,Costituzione e Cittadinanza.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Al termine della scuola secondaria di primo grado sono previsti i seguenti traguardi

per lo sviluppo delle competenze:

L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul

trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione

52

religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con

persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza,

confronto e dialogo.

Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della

storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo

delle origini. Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li

confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri

per avviarne una interpretazione consapevole.

Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne

individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo

imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.

Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di

riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a

confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri

comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli

altri, con il mondo che lo circonda.

Obiettivi di apprendimento e abilità disciplinari al termine della CLASSE PRIMA:

Dio e l’uomo

Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una

ricerca religiosa.

Comprendere alcune categorie fondamentali della fede ebraico-cristiana

(rivelazione, promessa, alleanza, messia, risurrezione, grazia, Regno di

Dio, salvezza…) e confrontarle con quelle di altre maggiori religioni.

Approfondire l’identità storica, la predicazione e l’opera di Gesù e

correlarle alla fede cristiana che, nella prospettiva dell’evento pasquale (

passione, morte e risurrezione), riconosce in Lui il Figlio di Dio fatto

uomo, salvatore del mondo che invia la Chiesa nel mondo.

La Bibbia e le altre fonti

Saper adoperare la Bibbia come documento storico-culturale e apprendere che

nella fede della Chiesa è accolta come Parola di Dio.

Individuare il contenuto centrale di alcuni testi biblici, utilizzando tutte

informazioni necessarie ed avvalendosi correttamente di adeguati metodi

interpretativi.

53

Il linguaggio religioso

Comprendere il significato principale dei simboli religiosi.

Riconoscere il messaggio cristiano nell’arte e nella cultura in Italia e in Europa,

nell’epoca tardo-antica e medievale.

Individuare gli elementi specifici della preghiera cristiana e farne anche un

confronto con quello di altre religioni.

I valori etici e religiosi

Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una

ricerca religiosa.

Riconoscere l’originalità della speranza cristiana, in risposta al bisogno di

salvezza della condizione umana nella sua fragilità, finitezza ed esposizione

al male.

Confrontarsi con la proposta cristiana di vita come contributo originale per

la realizzazione di un progetto libero e responsabile.

Raccordi interdisciplinari: Italiano, scienze naturali e sperimentali, arte e immagine,

storia ed educazione alla cittadinanza, musica.

Obiettivi di apprendimento e abilità disciplinari al termine della CLASSE

SECONDA:

Dio e l’uomo

Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una

ricerca religiosa.

Comprendere alcune categorie fondamentali della fede ebraico-cristiana

(rivelazione, promessa, alleanza, messia, risurrezione, grazia, Regno di

Dio, salvezza…) e confrontarle con quelle di altre maggiori religioni.

Approfondire l’identità storica, la predicazione e l’opera di Gesù e

correlarle alla fede cristiana che, nella prospettiva dell’evento pasquale (

passione, morte e risurrezione), riconosce in Lui il Figlio di Dio fatto

uomo, salvatore del mondo che invia la Chiesa nel mondo.

Conoscere l’evoluzione storica e il cammino ecumenico della Chiesa, realtà

voluta da Dio, universale e locale, articolata secondo carismi e ministeri e

rapportarla alla fede cattolica che riconosce in essa l’azione dello Spirito

Santo.

54

La Bibbia e le altre fonti

Saper adoperare la Bibbia come documento storico-culturale e apprendere che

nella fede della Chiesa è accolta come Parola di Dio.

Individuare il contenuto centrale di alcuni testi biblici, utilizzando tutte

informazioni necessarie ed avvalendosi correttamente di adeguati metodi

interpretativi.

Il linguaggio religioso

Comprendere il significato principale dei simboli religiosi, delle celebrazioni

liturgiche e dei sacramenti della Chiesa.

Riconoscere il messaggio cristiano nell’arte e nella cultura in Italia e in Europa,

nell’epoca tardo-antica, medievale e moderna.

Individuare gli elementi specifici della preghiera cristiana e farne anche un

confronto con quello di altre religioni.

Focalizzare le strutture e i significati dei luoghi sacri.

I valori etici e religiosi

Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una

ricerca religiosa.

Riconoscere l’originalità della speranza cristiana, in risposta al bisogno di

salvezza della condizione umana nella sua fragilità, finitezza ed esposizione

al male.

Confrontarsi con la proposta cristiana di vita come contributo originale per

la realizzazione di un progetto libero e responsabile.

Raccordi interdisciplinari: Italiano, scienze naturali e sperimentali, arte e immagine,

storia ed educazione alla cittadinanza, musica.

Obiettivi di apprendimento e abilità disciplinari al termine della CLASSE TERZA:

Dio e l’uomo

Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una

ricerca religiosa.

Comprendere alcune categorie fondamentali della fede ebraico-cristiana

(rivelazione, promessa, alleanza, messia, risurrezione, grazia, Regno di

Dio, salvezza…) e confrontarle con quelle di altre maggiori religioni.

Conoscere l’evoluzione storica e il cammino ecumenico della Chiesa, realtà

55

voluta da Dio, universale e locale, articolata secondo carismi e ministeri e

rapportarla alla fede cattolica che riconosce in essa l’azione dello Spirito

Santo.

Confrontare la prospettiva della fede cristiana e i risultati della scienza

come letture distinte ma non conflittuali dell’uomo e del mondo.

La Bibbia e le altre fonti

Saper adoperare la Bibbia come documento storico-culturale e apprendere che

nella fede della Chiesa è accolta come Parola di Dio.

Individuare il contenuto centrale di alcuni testi biblici, utilizzando tutte

informazioni necessarie ed avvalendosi correttamente di adeguati metodi

interpretativi.

Individuare i testi biblici che hanno ispirato le principali produzioni artistiche

(letterarie, musicali, pittoriche…) italiane ed europee.

Il linguaggio religioso

Comprendere il significato principale dei simboli religiosi, delle celebrazioni

liturgiche e dei sacramenti della Chiesa.

Riconoscere il messaggio cristiano nell’arte e nella cultura in Italia e in Europa,

nell’epoca tardo-antica, medievale, moderna e contemporanea.

Individuare gli elementi specifici della preghiera cristiana e farne anche un

confronto con quello di altre religioni.

Focalizzare le strutture e i significati dei luoghi sacri dall’antichità ai nostri

giorni.

I valori etici e religiosi

Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una

ricerca religiosa.

Riconoscere l’originalità della speranza cristiana, in risposta al bisogno di

salvezza della condizione umana nella sua fragilità, finitezza ed esposizione

al male.

Saper esporre le principali motivazioni che sostengono le scelte etici dei

cattolici rispetto alle relazioni affettive e al valore della vita dal suo inizio al

suo termine, in un contesto di pluralismo culturale e religioso.

56

Confrontarsi con la proposta cristiana di vita come contributo originale per

la realizzazione di un progetto libero e responsabile.

Raccordi interdisciplinari: Italiano, scienze naturali e sperimentali, arte e immagine,

storia ed educazione alla cittadinanza, musica.

MUSICA

ARTE E IMMAGINE

SCIENZE MOTORIE

PREMESSA

I docenti dell’Istituto Comprensivo di Roccamonfina, in ottemperanza alle “NUOVE

INDICAZIONI PER IL CURRICOLO” e secondo il regolamento dell’autonomia della

scuola, hanno elaborato un curricolo basato sulle competenze, considerate come

l’insieme complesso di conoscenze e abilità che si costruiscono gradualmente

attraverso un percorso a tre dimensioni:

1) Lo sviluppo verticale (dalla Scuola dell’Infanzia alla Primaria e da questa alla

Scuola Secondaria di I grado) verso traguardi di competenze;

2) L’apprendimento significativo riferito agli obiettivi condivisi;

3) La trasferibilità delle competenze in nuovi contesti.

PREMESSA

La ricerca/azione sul CURRICOLO VERTICALE permette di progettare percorsi

finalizzati a garantire agli alunni una formazione adeguata e acquisire consapevolezze.

La scuola ha il compito di organizzare una programmazione curricolare che, nel

rispetto delle indicazioni ministeriali vigenti, consenta un rapporto con gli allievi che

miri all’innalzamento degli standard formativi e alla riduzione della dispersione

scolastica.

La scuola, nel periodo della formazione di base, deve operare nelle direzioni stabilite

dai bisogni che emergono dal rapporto tra sviluppo dei soggetti-allievi ed il tipo di

realtà territoriale: socializzazione, orientamento, formazione mentale.

57

La scuola di base ha la funzione primaria di aiutare, sostenere, stimolare i suoi utenti

a raggiungere la formazione mentale secondo le potenzialità di ognuno, valorizzando le

loro diversità.

La scuola di base ha il compito di aiutare i soggetti a sviluppare “FUNZIONI” che

portino al pensiero personale, utilizzando “CONTENUTI” per ottenere “PRODOTTI”

riproponibili in diverse situazioni.

FUNZIONI CONTENUTI PRODOTTI

(capacità di …) utilizzando (da usare) per ottenere (che servono)

- Conoscere - figurativi - saper classificare

-Memorizzare - semantici - porre relazioni

-Produrre pensiero - simbolici - stabilire sistemi

-Valutare - comportamentali -operare

trasformazioni

L’utilizzo dei contenuti è possibile se il soggetto dispone di capacità relative a :

- Orientamento spazio-temporale – classificazione – ordinamento – seriazione –

relazione –combinazione – algoritmizzazione - strutturazione dei linguaggi.

La scuola ha il compito di individuare i saperi essenziali da sviluppare.

L’organizzazione del curricolo verticale è basato sulla condivisione di un testo unico

concordato:

CURRICOLO, percorso finalizzato all’autorientamento e all’orientamento (

conoscenze, abilità, competenze, capacità, padronanza, orientamento, indicatore)

Individuate le finalità della programmazione curricolare da perseguire, declinati gli

obiettivi in termini di competenze/capacità, si struttura il percorso in:

- Competenze da acquisire, capacità di potenziare

- Conoscenze da sviluppare

- Metodologie e attività da proporre

- Monitoraggio e valutazione delle competenze acquisite attraverso prove

diversificate.

MUSICA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola Primaria: - Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio

musicale all’interno di brani di vario genere e provenienza;

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- Rappresentare gli elementi basilari di brani musicali e di eventi sonori

attraverso sistemi simbolici convenzionali e non convenzionali;

- Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali-strumentali anche

polifonici, curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola Secondaria di primo grado:

- Riconoscere e classificare anche stilisticamente i più importanti elementi

costitutivi del linguaggio musicale;

- Decodificare e utilizzare la notazione tradizionale e altri sistemi di scrittura;

- Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali e

strumentali di diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni

elettroniche.

ARTE E IMMAGINE

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola Primari: - Utilizzare le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre

varie tipologie di testi visivi;

- Osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini;

- Conoscere i principali beni artistico - culturali presenti nel proprio territorio.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola Secondaria di primo grado:

- Realizzare elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e

progettazione originale applicando le conoscenze e le regole del linguaggio

visivo;

- Padroneggiare gli elementi principali del linguaggio visivo;

- Leggere le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna

e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e

ambientali;

- Riconoscere gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e

ambientale del proprio territorio mostrando sensibilità ai problemi della sua

tutela e conservazione.

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SCIENZE MOTORIE

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola Primaria: - Acquisire la consapevolezza di se attraverso la percezione del proprio corpo;

- Utilizzare il linguaggio motorio e corporeo per comunicare ed esprimere i propri

stati d’animo;

- Agire rispettando i criteri di base di sicurezza per se e per gli altri;

- Comprendere, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle

regole e l’importanza di rispettarle.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola Secondaria di primo grado:

- Utilizzare le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in

situazione;

- Utilizzare gli aspetti comunicativo-relazionale del linguaggio motorio per

entrare in relazione con gli altri;

- Capacità di integrarsi nel gruppo, assumendosi responsabilità e impegnandosi

per il bene comune.

RACCORDI CON ALTRE DISCIPLINE

MUSICA

Cittadinanza e costituzione: conoscere l’importanza dei simboli nell’educazione

stradale

Geografia: conoscere e riconoscere la simbologia cartografica e le coordinate

cartografiche

Inglese: conoscere le varie tradizioni natalizie

Italiano: tradurre un brano musicale in un testo

Scienze motorie: comunicare attraverso gesti corporei

ARTE E IMMAGINE

Italiano: saper descrivere persone, animali, paesaggi utilizzando le varie tecniche

Matematica: riconoscere nella realtà e nelle rappresentazioni le differenze di forme

e le differenze spaziali

Storia: leggere i documenti visivi e le testimonianze delle antiche forme d’arte

Geografia: sapersi orientare nella lettura di un’opera visiva

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Scienze: riconoscere e riprodurre graficamente le varie parti corpo umano

SCIENZE MOTORIE

Italiano: utilizzare il linguaggio motorio e corporeo per comunicare ed esprimere i

propri stati d’animo

Geografia: muoversi nell’ambito di vita e di scuola, rispettando i criteri di sicurezza

per se e per gli altri

Scienze: riconoscere i principi essenziali al proprio benessere psicofisico, alla cura del

proprio corpo e ad un corretto regime alimentare

Musica: saper eseguire esercizi motori rispettando il ritmo

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PROCESSO DI INTEGRAZIONE ED INCLUSIONE

degli alunni con Bisogni Educativi Speciali

AREA SOSTEGNO

PREMESSA

Accogliere gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (alunni con disabilità e alunni con

Disturbi Specifici di Apprendimento), significa fare in modo che essi siano parte

integrante del contesto scolastico, assieme agli altri alunni, alla pari degli altri alunni,

senza discriminazione alcuna; significa assicurare a tutti il diritto allo studio e al

successo scolastico.

In tale prospettiva, è necessario da parte della scuola non solo un impegno forte di

conoscenza e di valorizzazione della realtà personale, umana, sociale e familiare degli

alunni con Bisogni Educativi Speciali ma anche e soprattutto un impegno di promozione

della loro formazione attraverso la realizzazione di un’organizzazione educativa e

didattica personalizzata, sia negli obiettivi sia nei percorsi formativi chenelle

strategie didattiche.

E’ necessario che la scuola “ri-conosca” le reali capacità cognitive del singolo alunno, i

suoi punti di forza, le sue potenzialità e su essi progetti cammini di lavoro: il

PianoEducativo Individualizzato, “Progetto di vita” per gli alunni con disabilità e il

Piano Didattico Personalizzato per gli alunni con DSA.

E’ importante che gli alunni avvertano questo riconoscimento e si sentano aiutati

nelloro impegno di autorealizzazione personale. Nello sviluppo di ciascuna singola

storia educativa e personale, le difficoltà connesse alle diverse disabilità e ai DSA si

ripercuotono principalmente sull’apprendimento e sullo sviluppo delle competenze.

Quando ciò non è adeguatamente riconosciuto, considerato e trattato in ambito

scolastico, causa anche ricadute sugli aspetti emotivi, di costruzione dell’identità,

della stima di sé, delle relazioni con i pari. L’integrazione degli alunni con disabilità o

con DSA può essere realizzata solo in una scuola che “ri-conosca” effettivamente i

Bisogni Educativi Speciali.

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ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE

Per facilitare il processo di integrazione ed inclusione degli alunni individuati BES è

necessario individuare delle figure coinvolte all’interno e all’esterno dell’istruzione

scolastica; tracciare le diverse fasi dell’accoglienza; indicare quali provvedimenti

dispensativi e compensativi adottare nei confronti degli alunni BES.

L’accoglienza delinea inoltre prassi condivise di carattere:

•amministrative e burocratiche (acquisizione della documentazione necessaria e

verifica della completezza del fascicolo personale degli alunni);

•comunicative e relazionali (prima conoscenza dell’alunno e accoglienza all’interno della

nuova scuola);

•educative–didattiche (assegnazione alla classe, accoglienza, coinvolgimento dell’equipe

pedagogica e didattica);

•sociali (rapporti e collaborazione della scuola con la famiglia e il territorio).

Esso costituisce un vero e proprio strumento di lavoro e pertanto viene integrato e

rivisitato periodicamente, sulla base delle esperienze realizzate.

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REGOLAMENTO D’ISTITUTO

PARTE GENERALE

Art. 1

LA COMUNICAZIONE

La comunicazione con l'utenza avviene, di norma, attraverso l'affissione all'Albo dei documenti e degli atti. In particolari circostanze, gli atti possono essere notificati direttamente alle persone e/o agli enti

interessati.

La comunicazione con gli alunni avviene direttamente o mediante comunicazioni interne.

La comunicazione tra famiglie e docenti avviene durante le ore di ricevimento fissate all'inizio dell'anno scolastico e durante gli incontri collegiali scuola-famiglia, dei quali viene data apposita comunicazione. I genitori possono, per particolari esigenze, concordare, telefonicamente o di persona,

appuntamenti con i docenti.

Art. 2

LE CONVOCAZIONI

La convocazione delle assemblee dei genitori organizzate dalla scuola per stabilire occasioni di confronto sulle problematiche educative ed organizzative o per particolari circostanze e problemi rilevanti, spetta al Dirigente Scolastico. Di esse viene data comunicazione alle famiglie tramite il diario personale degli alunni o quando

espressamente previsto, attraverso comunicazione scritta indirizzata alle singole famiglie.

I genitori, previo accordo con il Dirigente, possono richiedere, per iscritto, assemblee nella scuola,

al fine di discutere problematiche relative alla vita scolastica.

Le convocazioni dei Consigli di Classe/Interclasse/Intersezione avvengono per mezzo di comunicazioni interne secondo una scansione bimestrale prevista nel Piano annuale delle attività.

Art. 3

NORME DA RISPETTARE IN CASO DI SCIOPERO

In caso di sciopero del personale Docente, A.T.A., Direttivo e Ausiliario le famiglie degli alunni vengono avvisate preventivamente.

Per quante riguarda le altre norme da rispettare si rimanda a quanto previsto nel Contratto Collettivo Nazionale e/o dal Contratto Integrativo d’Istituto ovvero a tutte le altre norme a garanzia del funzionamento dei servizi pubblici essenziali (come da CCNL 2007 e ai sensi della Legge 12/6/90 n. 146).

Art. 4

PUBBLICIZZAZIONE DEGLI ATTI

Per la pubblicizzazione degli atti vengono utilizzati i seguenti strumenti:

- Albo della Scuola;

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- Albo Docenti;

- Comunicazioni dirette;

- Circolari interne;

- Comunicazioni agli Enti;

- Invio diretto, quando necessario;

- Comunicazioni tramite il diario personale degli alunni;

- Comunicazioni telefoniche in casi particolari.

NORME COMUNI A TUTTI GLI ORDINI DI SCUOLA

Art. 5

DIRITTI DELL'ALUNNO

La scuola dell'obbligo esiste in funzione dell'alunno al quale viene riconosciuto dalla Costituzione il diritto

all'istruzione. Da ciò discendono i seguenti enunciati:

diritto ad una scuola che ponga al centro dei propri obiettivi educativi la solidarietà umana nella convivenza democratica, secondo la lettera e lo spirito della Costituzione;

diritto alla libertà di pensiero, di critica e di parola nell’ambito di una dialettica democratica corretta;

diritto all'iscrizione, alla frequenza della Scuola in un ambiente favorevole alla crescita integrale, al rispetto della persona e della personalità in tutti i suoi aspetti: condizioni sanitarie, familiari, etniche, linguistiche, religiose, culturali, sociali, economiche. La persona dello studente è inviolabile e la sua dignità va sempre tutelata;

diritto ad un’educazione fondata sui valori della pace, della solidarietà, della democrazia, della tolleranza, dell'internazionalismo, della convivenza civile e dei diritti umani;

diritto di usufruire del tempo scolastico e delle opportunità educative che in esso sono organizzate, senza che niente intralci il normale funzionamento della giornata scolastica;

diritto di ottenere, da parte dell'istruzione scolastica e dei suoi operatori, un uso riservato e responsabile delle informazioni;

diritto di ottenere una prestazione educativa e didattica ed un livello di istruzione non inferiore nei termini, nei tempi, nei modi, nei contenuti e nella qualità a quelli previsti dalla normativa e dalle Indicazioni nazionali;

diritto a ricevere un insegnamento che proceda secondo Itinerari razionali e coerenti. La Scuola deve garantire il necessario raccordo e la continuità nella programmazione di insegnamenti diversi;

diritto a ricevere una prestazione educativa e didattica raccordata e continua, nel passaggio tra i diversi gradi di scuola del primo ciclo, in coerenza con l'unità del processo educativo;

diritto a non essere discriminato per alcun motivo dagli altri alunni;

diritto di essere integrato nella Scuola tramite un intervento educativo che porti alla massima riduzione degli svantaggi di qualsiasi ordine e natura;

diritto a veder riconosciuti i propri bisogni e le proprie attitudini, anche attraverso prestazioni individuali atte a guidarlo, stimolarlo, incentivarlo, correggerlo e potenziarlo nelle sue capacità;

diritto ad essere valutato per ciò che è e che fa in rapporto alle proprie condizioni di partenza;

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diritto dell’alunno e dei genitori di essere informati sui contenuti, sui metodi di insegnamento, sugli obiettivi programmati e sui criteri di valutazione del rendimento e del comportamento;

diritto di vedere riconosciuti i propri progressi, anche parziali;

diritto ad una pratica didattica che usi lo strumento dell’incoraggiamento per promuovere la crescita culturale ed umana e per affermare la propria autonomia;

diritto ad una scuola che non ignori eventuali condizioni di malessere nella vita extrascolastica ma tuteli la fragilità ed esplori le possibili soluzioni utili perché possa evolvere positivamente;

diritto ad essere tutelato e protetto contro le carenze strutturali e le inadempienze degli enti locali

che possano arrecargli danno nell'ambito scolastico; L’alunno ha il diritto di trascorrere il tempo scolastico in ambienti sani, puliti e accoglienti.

diritto al pieno esercizio della libertà di apprendimento, secondo i personali ritmi di crescita; nonché diritto all'uguaglianza ed al riconoscimento della propria diversità;

diritto ad appellarsi al Capo d’Istituto che deve impegnarsi a far chiarezza e a tutelarlo, qualora ritenga di aver subito grave ingiustizia o di essere oggetto di grave discriminazione.

Art. 6

DOVERI E COMPITI DEL DIRIGENTE, DEI DOCENTI, DEGLI ALUNNI, DEI GENITORI E DEGLI OPERATORI

SCOLASTICI

Doveri del Dirigente:

Il Dirigente scolastico deve

garantire l’efficienza dell’offerta formativa, coordinando le proposte e le attività di tutti gli Organi collegiali (Collegio dei Docenti, Consigli d’Interclasse/Intersezione/Classe);

assicurare l’efficiente gestione delle risorse umane e strutturali dell’istituzione, oltre che la qualità del servizio pubblico reso all’utenza;

essere disponibile al dialogo con gli alunni, i genitori, i docenti ed il personale scolastico, i rappresentanti di Enti pubblici e privati, prestando attenzione ai loro bisogni.

Doveri dei Docenti:

I Docenti hanno il dovere di :

aiutare gli alunni a credere in se stessi e nelle proprie capacità;

agire nel rispetto dei diritti e degli interessi degli alunni, secondo criteri di imparzialità;

non perdere mai di vista, nella programmazione e nella realizzazione di ogni attività, l’obiettivo fondamentale del progetto educativo, che è quello della crescita umana, sociale e culturale dell’alunno;

essere sempre disponibili al dialogo e all’ascolto;

impegnarsi ad interpretare i bisogni degli alunni e a coinvolgerli nella programmazione di tutte le attività scolastiche;

illustrare ai genitori il Progetto educativo-didattico nei suoi obiettivi, nelle attività programmate per raggiungerli e nei criteri di valutazione;

programmare percorsi individualizzati ( attività di recupero per gli allievi in difficoltà e attività di potenziamento per promuovere l’eccellenza);

comunicare agli alunni e alle famiglie, in modo preciso e puntuale, i risultati raggiunti, valutati attraverso le verifiche periodiche;

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avvisare tempestivamente e periodicamente i genitori degli alunni che incontrano difficoltà nel lavoro scolastico o nella regolarità della frequenza;

coinvolgere i genitori, attraverso i rappresentanti di classe, nella scelta e nella realizzazione di strategie educative atte superare eventuali difficoltà di tipo socio-affettivo;

preparare il materiale didattico ed avere cura delle biblioteche;

compilare i registri e tutti i documenti scolastici;

correggere gli elaborati;

partecipare agli scrutini e agli esami;

partecipare alla scelta dei libri di testo e del materiale didattico;

collaborare nelle commissioni e nei seggi elettorali per l'elezione degli Organi collegiali;

realizzare le attività parascolastiche deliberate dagli Organi collegiali;

partecipare alle riunioni degli Organi collegiali e a tutti gli incontri previsti dal piano delle attività;

segnalare, per iscritto, eventuali carenze, fabbisogni, infrazioni e/o danni verificatisi nelle scuole;

curare l'aggiornamento culturale e professionale;

informarsi ed attuare ogni disposizione degli organi superiori relativi al funzionamento della scuola e alla propria carriera;

oltre ad adempiere i doveri inerenti alle proprie funzioni, sono tenuti ad osservare e a far osservare le norme che regolano la vita dell’Istituto;

rispettare l’orario scolastico, avendo cura di entrare nella scuola 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni; vigilare sull'incolumità degli alunni a partire dai cinque minuti precedenti l’inizio delle lezioni fino al termine delle stesse ed assisterli durante l'uscita, accompagnandoli fino alla porta dell’atrio. I docenti sono responsabili della vigilanza sugli alunni durante l'intero svolgimento delle lezioni, durante le visite guidate e i viaggi d'istruzione. Nel caso in cui si verifichi il ritiro di qualche alunno dalla scuola oltre l'orario scolastico, in attesa

dell’arrivo dei genitori o di una persona da essi delegata, trascorsi almeno 10 minuti, i docenti

affidano l’alunno al personale ausiliario;

assumere responsabilità collegiali in caso di assenza di un docente e in attesa dell'arrivo del supplente, accogliere gli alunni che il responsabile del plesso affida loro;

non somministrare medicinali di alcun genere agli alunni; nel caso di medicinali salvavita che vanno accompagnati da documentazione specialistica e da autorizzazione scritta dei genitori, deve essere un genitore dell’alunno o un suo delegato a provvedere alla relativa somministrazione.

Doveri degli alunni

Gli alunni della Scuola dell’infanzia hanno il dovere di:

arrivare a scuola in orario;

presentarsi a scuola puliti nella persona e nei vestiti;

non portare a scuola oggetti estranei (giocattoli, fumetti,etc. );

non usare un linguaggio scorretto, non alzare la voce;

non attaccare gomme da masticare sotto i banchi, non buttare carta a terra, non imbrattare pareti, banchi, quaderni;

rispettare l’ambiente, le strutture ed il patrimonio scolastico in genere: eventuali danni arrecati allo stesso saranno a carico dei genitori;

mantenere sempre un comportamento corretto verso i compagni, gli insegnanti e tutti gli operatori scolastici;

utilizzare correttamente le attrezzature, gli spazi e i tempi delle attività scolastiche nel rispetto della proprietà comune e dei diritti degli altri.

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Gli alunni della Scuola Primaria e Secondaria di I grado hanno il dovere di:

frequentare regolarmente le lezioni. La frequenza è obbligatoria.

non assentarsi per futili motivi;

rispettare l’orario. Ogni ritardo va giustificato. L’alunno che frequentemente si presenta in ritardo a scuola, senza giustificato motivo, rimane nell’atrio, sorvegliato dai collaboratori per non interrompere l’attività didattica iniziata. Se il ritardo è notevole, entra in classe all’inizio della seconda ora con il permesso del dirigente o di chi ne fa le veci;

entrare nell’Istituto al suono della campanella e raggiungere la propria aula ordinatamente e senza schiamazzo;

rispettare le regole vigenti all’interno dell’Istituto e della classe;

presentarsi a scuola puliti nella persona e nei vestiti, nonché forniti di tutto l’occorrente per le lezioni previste ;

tenere sempre aggiornato il proprio diario ed a trascrivere, oltre ai compiti, le comunicazioni indirizzate alla famiglia;

non portare a scuola oggetti estranei all’insegnamento, che possano distogliere l’attenzione propria e degli altri dalle lezioni;

durante le prime due ore di lezione e nelle ore successive all’intervallo chiedere di uscire solo in caso di effettiva necessità ed uno alla volta. Durante le prime due ore di lezione non è permesso, ordinariamente, a nessuno uscire dalla classe;

non sostare nei corridoi durante il cambio delle ore o nella momentanea assenza dell’insegnante;

non usare un linguaggio scorretto, non alzare la voce lungo i corridoi e durante gli spostamenti per le attività ginnico–sportive e di laboratorio;

non attaccare gomme da masticare sotto i banchi, non buttare carta a terra, non imbrattare pareti, banchi, libri;

rispettare l’ambiente, le strutture ed il patrimonio scolastico in genere: eventuali danni arrecati allo stesso saranno a carico dei genitori;

mantenere sempre un comportamento corretto verso i compagni, gli insegnanti e tutti gli operatori scolastici;

partecipare alle visite guidate e a tutte le attività programmate dalla scuola, giustificando l’eventuale assenza con validi motivi;

non assentarsi arbitrariamente il giorno successivo a visite guidate o viaggi d’istruzione e tra un giorno festivo e l’altro;

non farsi sorprendere ripetutamente impreparato o inadempiente nei compiti scolastici;

portare a termine gli impegni presi con serietà e senso di responsabilità;

considerare indispensabile un giusto clima di ordine, disciplina e collaborazione in quanto necessità sociale e funzionale al processo di insegnamento/apprendimento;

giustificare le assenze. L’insegnante della 1^ ora di lezione provvede alle relative annotazioni. Per assenze superiori a cinque giorni dovute a malattia, è necessario il certificato medico. L’alunno che non giustifica una o più assenze, dopo il terzo giorno, deve essere accompagnato a scuola da un genitore o da chi ne fa le veci, per essere da questi personalmente giustificato;

utilizzare correttamente le attrezzature, gli spazi e i tempi delle attività scolastiche nel rispetto della proprietà comune e dei diritti degli altri. Chi danneggia o deteriora gli arredi o l’edificio scolastico sarà punito con il pagamento di un adeguato risarcimento;

spostarsi in silenzio, in modo ordinato, sempre accompagnati dal docente, per partecipare alle varie attività didattiche interne ed esterne all’edificio scolastico;

evitare di sostare fuori dall’aula, aggirarsi per i corridoi o disturbare in qualunque modo lo svolgimento delle lezioni;

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non uscire dalla classe durante gli intervalli tra una lezione e l’altra e nella momentanea assenza del professore per il cambio;

non usare, durante le ore di lezione, il cellulare o tenerlo sul banco;

osservare sempre un comportamento civile ed usare un linguaggio corretto, evitando di offendere verbalmente gli altri o di ricorrere all’uso violento delle mani;

rimanere a scuola per l’intera durata delle lezioni, salvo, in via eccezionale, uscire anticipatamente per validi motivi e su richiesta di un genitore che personalmente provvederà a prelevarlo, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico o del Responsabile di plesso.

Doveri dei Genitori

trasmettere ai figli il concetto che la scuola, fin dall’infanzia, è di fondamentale importanza per il loro futuro e la loro formazione culturale;

stabilire rapporti corretti con gli insegnanti, contribuendo a costruire un clima di reciproca fiducia e collaborazione;

essere presenti agli incontri e alle attività di colloquio che la scuola offre;

evitare, per ragioni di sicurezza, che durante le riunioni scuola-famiglia gli alunni e/o

altri minori accedano incustoditi all’interno dell’edificio scolastico,

evitare di entrare nelle aule durante le attività scolastiche, se non per motivi

eccezionali o urgenti;

evitare di entrare nei refettori destinati alla mensa:

evitare di accedere con le automobili negli spazi recintati della scuola e non sostare davanti ai cancelli, fatto salvo il caso di accompagnamento di disabili;

incoraggiare i figli a rispettare le regole di una convivenza civile ed armonica: solo con la collaborazione delle famiglie è possibile raggiungere buoni risultati;

preoccuparsi che il proprio figlio arrivi a scuola in orario e fornito di tutto ciò di cui ha bisogno;

controllare e limitare le assenze dei figli; non far assentare e non ritirare i propri figli dalle lezioni per motivi futili;

partecipare e collaborare con i docenti alla realizzazione delle attività scolastiche; favorire la partecipazione alle attività programmate dalla scuola; sostenere la scuola nella richiesta di comportamenti corretti; educare i propri figli a rispettare l’ambiente, in particolare quello scolastico, evitando di imbrattare

le pareti delle aule e dei bagni e di danneggiare le suppellettili.

Doveri del Personale non docente

Il Direttore Servizi Generali Amministrativi cura i servizi amministrativi, contabili e di economato. Dirige il lavoro dei collaboratori e lo coordina. Vigila su tutto il personale non docente, ne custodisce il registro della firma giornaliera di presenza. Fissa i turni del personale dipendente e segnala al Dirigente eventuali inosservanze. Esercita mansioni di segretario della Giunta Esecutiva, appronta i documenti del Consiglio di Circolo, stabilisce l'orario di accesso alla segreteria, prepara e custodisce i documenti degli alunni, cura la pubblicazione e l'affissione all'albo dei vari atti e documenti, provvede alla spedizione della corrispondenza ed al protocollo di ogni comunicazione, custodisce l'archivio, cura ogni altro adempimento amministrativo. Ha l'obbligo della riservatezza, del rispetto dell'orario di servizio e della firma giornaliera di entrata

e di uscita.

Gli assistenti amministrativi svolgono attività di diretta collaborazione con il Direttore dei servizi generali ed amministrativi nello svolgimento delle proprie attività. Hanno competenza diretta nella tenuta dell’archivio e del protocollo. Hanno rapporti con l’utenza ed assolvono i servizi esterni connessi con il proprio lavoro.

I collaboratori scolastici sono addetti ai servizi generali della scuola con compiti di custodia e sorveglianza dei locali scolastici, di apertura e chiusura degli ingressi, per consentire lo svolgimento

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delle attività scolastiche e delle altre attività connesse al funzionamento della scuola. Hanno compito di accoglienza del pubblico, di pulizia dei locali, degli spazi e degli arredi della scuola, di collaborazione con la presidenza, con i docenti e con la segreteria. Sono addetti all’accoglienza degli alunni e alla vigilanza su di essi nel periodo “immediatamente prima e dopo” le lezioni e in assenza temporanea dei docenti; li controllano quando per qualsiasi motivo escono dalle aule; li sorvegliano quando si recano nei servizi igienici, evitando che nessuno si attardi o arrechi disturbo agli altri. Prestano l’assistenza necessaria durante la mensa; l’ausilio agli alunni portatori di handicap in ingresso ed in uscita dall’edificio scolastico, nonché nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale (riferimento alle attività previste dall’art 47 CCNL).

Art. 7

BIBLIOTECA – LABORATORI - PALESTRA

Il funzionamento della biblioteca, dei laboratori e della palestra è regolato dal Dirigente Scolastico e dal Consiglio di Istituto, previa consultazione del Collegio docenti.

La biblioteca è aperta in orario scolastico per le consultazioni e i prestiti dei testi. Per il servizio dei prestiti è necessario rivolgersi all’insegnante addetto al funzionamento della biblioteca.

All’inizio di ogni anno scolastico il Dirigente Scolastico su designazione del Collegio dei docenti, indica i sub-consegnatari ed i responsabili del materiale didattico, dei laboratori e della biblioteca.

Le modalità di funzionamento della biblioteca e dei laboratori vengono proposte dal Collegio ed approvate dal Consiglio di Istituto.

Le attrezzature, gli arredi in dotazione della scuola, quale patrimonio comune delle componenti scolastiche, devono formare oggetto di particolare rispetto da parte degli alunni, dei docenti, dei non docenti e di chiunque, per qualsiasi motivo, si trovi ad operare nell’ambito della scuola.

Art. 8

PROGRAMMAZIONE ED ATTUAZIONE DI VISITE GUIDATE E VIAGGI D'ISTRUZIONE

Le uscite didattiche, le visite guidate ed i viaggi di istruzione organizzati dalla scuola, previo parere dei Consigli di intersezione/di Interclasse/di classe si svolgono sulla base dei criteri indicati annualmente dal Collegio dei docenti e dal Consiglio d’Istituto, nonché a norma delle disposizioni impartite in merito dal Ministero.

Le uscite didattiche e le visite guidate sono destinate agli alunni di 5 anni frequentanti la Scuola dell’infanzia e a tutte le classi della Scuola primaria e della Scuola Secondaria di I grado; il viaggio d’istruzione è destinato agli alunni dell’ultimo anno della Scuola secondaria di I grado al fine di raccordare le conoscenze acquisite nel corso del Primo ciclo di istruzione con l’esplorazione vissuta del patrimonio artistico-culturale del nostro Paese.

Per gli alunni della Scuola Secondaria di I grado, previo parere espresso all’unanimità dai membri del Consiglio di Classe tecnico, è possibile vietarne la partecipazione per validi motivi disciplinari.

Art.9

MENSA

La mensa costituisce un momento educativo ed una opportunità formativa;

La scuola usufruisce del servizio mensa fornito dal Comune. Ogni alunno riceve il

pasto previsto dalla tabella dietologica dell’ A.S.L..

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E’ obbligatorio che i genitori comunichino e documentino con certificato medico

eventuali intolleranze alimentari e/o allergie del proprio figlio;

E’ obbligatorio, in caso di diete particolari dovute a intolleranze e/o allergie, che i genitori facciano richiesta scritta all’incaricato dal Comune;

Le attività di intersezione e post-mensa hanno luogo in orari stabiliti e in spazi

concordati a livello di plesso.

Nei plessi ove non sia previsto il servizio mensa comunale e sia concesso in via eccezionale il consumo di vivande di provenienza esterna, si eviti in maniera categorica lo scambio di cibo fra gli alunni;

Prima del consumo del pasto andrà effettuata un’accurata pulizia delle mani e, ove non avvenga nei locali preposti esclusivamente alla refezione, siano usati idonei strumenti per coprire il banco.

Art. 10

DIVIETO DI ACCESSO DEGLI ESTRANEI A SCUOLA

Gli operatori scolastici, durante l'orario delle lezioni, non devono consentire l’accesso di estranei non autorizzati dal Dirigente scolastico all’interno dell’edificio scolastico. Se autorizzati, devono preventivamente esserne informati.

Il personale ausiliario è incaricato di far rispettare il suddetto divieto comunicando al Dirigente (o al coordinatore di plesso) eventuali problemi e/o situazioni particolari che dovessero insorgere.

Art. 11

DIVIETO DI FUMO

È vietato fumare in tutti gli ambienti della scuola.

Art. 12

NORME NON PREVISTE

Per quanto non previsto dal presente Regolamento valgono le norme contenute nei Decreti Legislativi e nei

Regolamenti emanati dal MIUR.

Art.13

SCUOLA DELL’INFANZIA

La Scuola dell’Infanzia concorre, nell’ambito del sistema scolastico, a promuovere la formazione integrale

della personalità dei bambini dai tre ai sei anni di età, nella prospettiva della formazione di soggetti liberi,

responsabili ed attivamente partecipi alla vita della comunità locale, nazionale ed internazionale.

Si profila, pertanto, come un servizio di elevata qualità, impegnato a diffondersi senza squilibri e

disuguaglianze sul territorio perché espressione, opportuna e preziosa della formazione del futuro uomo e

cittadino.

E’ pertanto necessario regolare la vita della comunità scolastica in ogni sua forma perché le giuste regole

sono motivo di esistenza serena, di realtà operosa e modello di vita formativa.

Essa si costruisce:

sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e religione;

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sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale sia la loro età e condizioni;

nel ripudio di ogni bandiera ideologica, sociale e culturale.

La scuola dell’infanzia

persegue la continuità dell’apprendimento con la scuola primaria;

promuove la solidarietà interagendo con la comunità civile e sociale di cui è parte;

fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni reciproche fra i vari

componenti della struttura scolastica: dirigenza, insegnanti, personale ausiliario, alunni,

genitori.

La famiglia che in primis è responsabile dell’educazione dei figli, ha il dovere di condividere con la scuola

tale compito.

ORARIO SCOLASTICO

Le attività scolastiche nella scuola dell’infanzia si svolgono dalle ore 08,30 alle

16,30.

Al mattino è permesso ai genitori prolungare l’orario di entrata fino alle ore

09,15. L’uscita ha luogo dalle ore 16,00 alle ore 16,30;

Ai i bambini di tre anni è consentito usufruire di un orario di inserimento

provvisorio e diverso da quello della classe, anche con la presenza contemporanea

delle due insegnanti.

ACCESSO ALLE STRUTTURE SCOLASTICHE

È CONSENTITO:

ai genitori accedere all’interno dell’edificio scolastico, al fine di affidare i

bambini all’insegnante e/o ai collaboratori, limitandosi, tuttavia, a trattenersi

solo per il tempo strettamente necessario;

ai bambini che viaggiano con lo scuolabus accedere all’interno dell’edificio prima

delle ore 08,30. La loro sorveglianza è affidata al collaboratore scolastico in

servizio nel plesso.

COMPITI DEI DOCENTI

Oltre a quanto previsto dall’art. 6 “Norme comuni a tutti gli ordini di scuola”, Le insegnanti svolgono un orario settimanale di 25 ore secondo un calendario

organizzato in turni antimeridiani e pomeridiani distribuiti in modo equo tra le

stesse. Adottano un calendario aggiuntivo in previsione di attività funzionali

all’insegnamento e realizzazione di progetti;

le insegnanti della sezione degli alunni di 5 / 6 anni accompagnano i bambini nelle

uscite didattiche o visite guidate programmate.

COMPITI DEI COLLABORATORI

Oltre a quanto previsto dall’art. 6 “Norme comuni a tutti gli ordini di scuola”,

al termine delle lezioni, i collaboratori scolastici accompagnano gli alunni allo

scuolabus;

Il collaboratore scolastico in servizio nel plesso è tenuto alla sorveglianza dei

bambini che viaggiano con lo scuolabus e accedono all’interno dell’edificio prima

delle ore 08,30;

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COLLOQUI DOCENTI-GENITORI

E’ consentito ai genitori colloquiare con le insegnanti nelle ore di compresenza e

lontano dagli alunni che vengono affidati alla docente non impegnata nel

colloquio.

MENSA

La mensa costituisce un momento educativo ed una opportunità formativa;

la scuola usufruisce del servizio mensa fornito dal Comune. Ogni alunno riceve il

pasto previsto dalla tabella dietologica dell’ A.S.L;.

E’ obbligatorio che i genitori comunichino e documentino con certificato medico

eventuali intolleranze alimentari e/o allergie del proprio figlio;

E’ obbligatorio, in caso di diete particolari dovute a intolleranze e/o allergie, che i genitori facciano richiesta scritta all’incaricato dal Comune;

I bambini che quotidianamente consumano il pasto a casa, previo permesso

concesso per l’intero anno scolastico, escono tra le ore 12,00 e le ore 12,30 e

rientrano entro le ore 13,30. Lo stesso orario deve essere rispettato dal

bambino che, previo permesso giornaliero, consuma occasionalmente il pasto a

casa.

ATTIVITA’ DI INTERSEZIONE E POST- MENSA

le attività di intersezione e post-mensa hanno luogo in orari stabiliti e in spazi

concordati a livello di plesso.

INCARICHI SPETTANTI AI GENITORI

E’ compito dei genitori restituire alla scuola il materiale didattico che, erroneamente, il bambino porta a casa;

E’ compito dei genitori, opportunamente avvertiti, provvedere al cambio e all’igiene dei bambini in età prescolare non del tutto autonomi;

È compito dei genitori prestare particolare attenzione al controllo dei capelli dei propri figli, considerate le periodiche epidemie di pediculosi.

PROGRAMMAZIONE ED ATTUAZIONE DI VISITE GUIDATE E VIAGGI D'ISTRUZIONE

Le uscite didattiche e le visite guidate organizzate dalla scuola, previo parere positivo dei Consigli d’Intersezione, si svolgono sulla base dei criteri indicati annualmente dal Collegio dei docenti e dal Consiglio d’Istituto, nonché a norma delle disposizioni impartite in merito dal Ministero. Per gli alunni di 5 anni della scuola dell’infanzia, sono previste visite guidate sul territorio di

afferenza dell’I.C. di Roccamonfina-Galluccio.

ALTRE NORME

E’ consentito ai bambini festeggiare i compleanni e gli onomastici a scuola durante

le ore antimeridiane con dolci secchi privi di creme;

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non è consentito portare a scuola giocattoli personali o oggetti destinati ad un

uso non didattico; se eccezionalmente consentito, le insegnanti non sono

responsabili dell’integrità o dello smarrimento degli stessi.

Art.14

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA

La Scuola, intesa come centro di promozione culturale, sociale e civile, garantisce la promozione del

cittadino, realizza il diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno ed il recupero delle

situazioni di svantaggio.

Si impegna ad istituire un serio rapporto di carattere culturale con Associazioni o Enti che operano nel

territorio. Tali forze hanno accesso alle strutture scolastiche previa autorizzazione del Consiglio di Istituto.

La scuola si costruisce:

sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e religione;

sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quali siano la loro età e

condizioni;

nel ripudio di ogni bandiera ideologica, sociale e culturale.

La scuola

persegue la continuità dell’apprendimento tra i diversi ordini costituenti il Primo ciclo

d’istruzione;

promuove la solidarietà interagendo con la comunità civile e sociale di cui è parte;

fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni reciproche fra i vari

componenti della struttura scolastica: dirigenza, insegnanti, personale ausiliario, alunni,

genitori.

ORARIO SCOLASTICO E INGRESSO DEGLI ALUNNI

Fermo restando il principio di un adattamento articolato dell'orario delle lezioni da concordare annualmente, previa consultazione delle particolari esigenze degli alunni collegate al trasporto scolastico comunale, l'ingresso a scuola degli alunni deve avvenire in ogni plesso nei cinque minuti che precedono l’inizio delle lezioni e i docenti devono trovarsi a scuola al momento dell'entrata degli alunni, come previsto dalla normativa vigente in materia e dal CCNL attualmente in vigore.

I criteri generali relativi all’adattamento dell’orario delle lezioni sono dettati dal Consiglio d’Istituto.

La Scuola Primaria effettua un orario a tempo normale (27 ore settimanali) oppure un orario a tempo prolungato (40 ore settimanali); la Scuola Secondaria di I grado effettua un orario di 30 ore settimanali. Sia la Scuola Primaria che la Secondaria attuano la “settimana corta” (lezioni dal lunedì al venerdì).

L’orario delle lezioni viene definito di anno in anno sulla base delle Indicazioni ministeriali e di eventuali esigenze ambientali, su proposta del Collegio dei Docenti.

Nella formulazione dell’orario settimanale delle lezioni, il Collegio Docenti e il Dirigente Scolastico, nelle rispettive competenze di legge, si attengono ai seguenti criteri: a) articolazione delle discipline nel corso della settimana in modo da assicurare il miglior

rendimento degli allievi ed il minore affaticamento fisico; b) distribuzione delle discipline nel corso della giornata in maniera idonea allo svolgimento di un

esauriente discorso didattico interdisciplinare e di eventuali lavori di ricerca e di attività di recupero.

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Quando, per qualsiasi motivo, la Scuola non è in grado di assicurare il regolare svolgimento delle lezioni, la Presidenza informa le famiglie attraverso un avviso dettato agli alunni che deve essere firmato dai genitori per presa visione.

COMPITI DI VIGILANZA DEL PERSONALE AUSILIARIO

V. art.6 “Norme comuni a tutti gli ordini di scuola”

DOVERI DEI DOCENTI E SORVEGLIANZA ALUNNI

Oltre a quanto previsto dall’art. 6 “Norme comuni a tutti gli ordini di scuola”,

E’ obbligo del docente apporre giornalmente la firma sul Registro delle presenze e sul Registro di classe. I docenti della prima ora fanno l’appello degli alunni, annotano sul registro di classe il nome degli alunni assenti e di quelli che devono giustificare l’assenza del giorno precedente, segnalano, inoltre, in presidenza i casi di assenze sospette o prolungate;

I docenti devono tenere aggiornato il Registro personale ed il Giornale di classe sul quale devono annotare, oltre agli argomenti trattati e ai compiti assegnati, anche eventuali casi di indisciplina degli alunni;

Il docente non può abbandonare la classe durante la lezione. In caso di motivi inderogabili deve affidare la classe al personale ausiliario o in assenza di questi, avvertire la presidenza.

I docenti devono favorire e stimolare relazioni frequenti e positive con i genitori degli alunni. Ogni docente, oltre a partecipare agli incontri scuola-famiglia previsti dal Piano annuale delle attività, stabilisce un’ora di ricevimento bisettimanale.

I docenti devono informare gli alunni sui risultati delle verifiche orali e scritte effettuate, in modo chiaro e puntuale.

I docenti devono illustrare agli alunni ed ai genitori che ne facciano richiesta, i criteri didattici e valutativi e gli obiettivi a breve, medio e lungo termine previsti dalla propria disciplina.

COMPITI DI VIGILANZA DEGLI ENTI LOCALI

Alle Amministrazioni comunali compete la responsabilità relativa all’incolumità degli alunni che usufruiscono dell'autotrasporto per raggiungere l'edificio scolastico. Detta responsabilità vige sia quando il servizio è espletato per consentire la frequenza delle attività

curriculari, sia per l'espletamento di attività parascolastiche e/o extrascolastiche programmate

dalla Scuola e deliberate dagli organi competenti.

Agli Enti locali, con i mezzi ritenuti più idonei, compete la sorveglianza degli alunni che, per particolari esigenze, sostino nell'edificio prima dei cinque minuti precedenti l’inizio delle lezioni.

RITARDI, ASSENZE, USCITE ANTICIPATE DEGLI ALUNNI

Gli alunni che giungono a scuola con un ritardo non superiore ai quindici minuti, rispetto all'orario d'ingresso fissato per la prima ora di lezione, sono ammessi in classe dal docente, al quale illustrano il motivo del ritardo. Nel caso di ritardi superiori al tempo suindicato, gli alunni vengono ammessi in classe su decisione del Dirigente Scolastico o del docente delegato (coordinatore o responsabile di plesso).

Nel caso di ritardi abituali o ingiustificati il docente convoca i genitori dell'alunno e comunica loro la situazione.

Tutte le assenze degli alunni vanno giustificate dai genitori o da chi ne fa le veci. Se le assenze si protraggono oltre cinque giorni e sono dovute a malattia, il docente riammette l'alunno previa presentazione del relativo certificato medico in carta libera, attestante l'idoneità alla frequenza. II Dirigente Scolastico può non ritenere giustificate le assenze, i cui motivi appaiano irrilevanti o

inattendibili; in tal caso ne informerà i genitori perché questi possano fornire ulteriori elementi di

giudizio.

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Gli alunni non possono allontanarsi dalla Scuola durante le ore di lezione ed in quelle in cui si svolgono attività integrative o parascolastiche.

Gli alunni, eccezionalmente, per gravi motivi, possono essere autorizzati ad uscire anticipatamente dalla Scuola. Tale autorizzazione è subordinata alla presenza di un genitore o di chi ne fa le veci, che ne faccia richiesta per iscritto. La richiesta va consegnata da un collaboratore scolastico al docente in servizio nella classe; questi

registra l'uscita dell'alunno negli appositi spazi presenti sul giornale di classe, apponendo la propria

firma e facendo apporre quella di chi preleva l'alunno.

In caso di malessere dell'alunno va informata la famiglia ed eventualmente autorizzata l’uscita anticipata; qualora non fosse possibile contattare i genitori, è necessario chiamare i Vigili Urbani che devono provvedere a rintracciare la famiglia.

Il Dirigente può autorizzare, in determinati giorni, anche per l’intero anno scolastico, entrate o uscite in orario diverso da quello fissato per l’inizio ed il termine delle lezioni, se la richiesta da parte dei genitori è giustificata da particolari esigenze legate allo sviluppo psicofisico dell’alunno.

ACCESSO DEI GENITORI ALLA SCUOLA

I genitori sono tenuti ad accompagnare gli alunni fino all’ingresso dell’edificio.

I genitori possono accedere alla scuola, per comunicare con i docenti, in occasione degli incontri Scuola-Famiglia o durante le ore di ricevimento indicate da ciascun docente, affisse all’Albo della Scuola.

Al di fuori delle circostanze di cui sopra e di eventuali convocazioni loro indirizzate, l'ingresso dei genitori a scuola è consentito soltanto per brevissime comunicazioni che rivestano carattere d'urgenza.

Al di fuori dell'orario di lezione, i genitori possono accedere alla scuola per partecipare alle riunioni ed alle assemblee programmate dagli Organi Collegiali e dal Dirigente Scolastico, secondo le disposizioni in vigore, in particolare il D. Lgs. 297/94, al fine di rendere effettivo ed organico il lavoro della comunità scolastica.

PROGRAMMAZIONE ED ATTUAZIONE DI VISITE GUIDATE E VIAGGI D'ISTRUZIONE

V. art.8 del capitolo “Norme comuni a tutti gli ordini di scuola”

DISCIPLINA

I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e non influiscono sulla valutazione del profitto.

Gli alunni che vengono meno ai doveri di cui all’art.6 delle “Norme comuni a tutti gli ordini di scuola” sono soggetti a provvedimenti disciplinari che devono essere proporzionali alla gravità delle infrazioni e ispirati, ove possibile, al principio della riparazione del danno.

Per mancanze ai doveri scolastici, per negligenza abituale, all’alunno viene inflitta l’ammonizione orale o scritta oppure un giorno di sospensione con obbligo di frequenza notificato alla famiglia.

Per fatti che turbino il regolare andamento della Scuola, per offese al decoro personale, alla religione o alle Istituzioni, è inflitta la sospensione con obbligo di frequenza fino a 5 gg, previa notifica alla famiglia; oppure, su decisione del consiglio la non partecipazione alle visite guidate e/o al viaggio d’istruzione; oppure lo svolgimento di attività socialmente utili all’interno della scuola.

Per offese alla morale e per oltraggio all’Istituto o al Corpo insegnante, per gravi e reiterate infrazioni disciplinari si applica la sospensione dalle lezioni fino a 15 gg.

Le sanzioni disciplinari ed i provvedimenti che comportino l’allontanamento dalla scuola sono adottate dal Consiglio di classe fino a 5 gg.; dalla Giunta Esecutiva del Consiglio d’Istituto per periodi compresi tra 5 e 15 gg, previa notifica alla famiglia.

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E’ vietato utilizzare il cellulare in classe. Gli alunni che vengono sorpresi ad utilizzarlo devono consegnarlo al docente, il quale lo restituisce loro a fine giornata scolastica; se la situazione si ripete, il cellulare va consegnato ai genitori opportunamente convocati. Al reiterarsi dell’evento, dopo la terza sottrazione, il cellulare viene restituito ai genitori dell’alunno solo al termine dell’anno scolastico.

IMPUGNAZIONI

Contro le sanzioni disciplinari è ammesso il ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all’Organo di garanzia della scuola, istituito e disciplinato dal presente regolamento.

ORGANO DI GARANZIA

L’organo di garanzia è un organismo della scuola che valuta e assume decisioni nel caso di impugnazioni verso sanzioni disciplinari. Esso si pronuncia entro il termine di dieci giorni. Si esprime, inoltre, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche relativamente a conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione del “Regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria” – D.P.R. 24-6-1998, n.249. Sono componenti dell’Organo di garanzia: Presidente: Dirigente Scolastico Componente docenti: (ciascun docente coordinatore di classe per ogni Consiglio di Classe) Componente genitori: (i primi due rappresentanti eletti dai genitori, per ciascuna classe).

Art.15

REGOLAMENTO CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO Principi generali

Comma 1

Il Centro Sportivo Scolastico è aperto a tutti gli alunni frequentanti l’istituto Comprensivo di Roccamonfina - Galluccio. Le attività proposte dal Centro hanno inizio a partire dal mese di novembre.

Comma 2

Le discipline sportive praticate nei corsi e/o i Tornei interni organizzati dal C.S.S. vengono scelti tenendo conto del gradimento espresso dagli studenti. Tutte le discipline hanno pari dignità.

Comma 3

Il C.S.S. opera per realizzare interazioni con gli enti territoriali e gli organismi sportivi presenti sul territorio nel rispetto dei reciproci fini istituzionali. Il C.S.S. non si contrappone, né tantomeno si sostituisce a essi, ma favorisce l’instaurarsi di sinergie partecipate al fine di poter ottimizzare l’utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie.

Comma 4

L’attività svolta nel C.S.S. non è finalizzata solo alla partecipazione ai G.S.S. ma assume carattere di approfondimento delle discipline praticate e momento di crescita sotto il profilo umano e dell’integrazione sociale. Ha l’obiettivo, inoltre, di favorire lo sviluppo di una corretta cultura sportiva.

Norme comportamentali

Comma 5

Gli studenti che fanno richiesta di adesione alle attività proposte dal C.S.S. hanno il diritto/dovere di frequentare i corsi e/o i Tornei nel rispetto degli orari e dell’impegno assunto verso se stessi e gli altri.

Comma 6

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Considerate le finalità perseguite dal C.S.S., ed espresse nel precedente art. 4 , non sono tollerati comportamenti che possano pregiudicare una corretta integrazione sociale pena l’allontanamento dal corso e/o torneo interessato.

Comma 7

Coloro che si rendono responsabili di danneggiamenti alle strutture dell’impianto sportivo (palestra) e/o agli attrezzi utilizzati sono obbligati a risarcire il danno.

Art.16

ORGANI COLLEGIALI L’attività degli organi collegiali a livello d’Istituto è finalizzata a realizzare la partecipazione, nella gestione

della scuola, degli operatori, degli utenti, nonché di tutte le forze sociali interessate all’attività scolastica. La

scuola, quindi, assume i caratteri di una comunità che interagisce con la più vasta comunità sociale.

Consiglio di Classe

E’ costituito dai docenti della classe e da 4 rappresentanti dei genitori ed è presieduto dal Dirigente

scolastico o da un suo delegato.

Ai sensi dell'art. 3 del D.P.R 3 1/5/1974 n. 418, come aggiornato dal D. Lgs. 297/94, il Consiglio di classe:

formula al Collegio dei Docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione;

agevola ed estende i rapporti specifici fra i docenti, genitori ed alunni;

si riunisce in ore non coincidenti con l'orario di lezione.

Collegio dei Docenti

E’ composto dal personale insegnante di ruolo e non di ruolo in servizio nell'Istituto ed è presieduto dal

Dirigente scolastico.

Elabora il POF ed ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico; formula proposte al

Dirigente Scolastico circa la formazione delle classi e l'orario delle lezioni, valuta periodicamente l'efficacia

dell'azione educativa e didattica, promuove esperienze di sperimentazione e attività di aggiornamento,

approva le proposte di adozione dei libri di testo avanzate dai Consigli di classe.

Il Collegio elegge i rappresentanti del Comitato di valutazione dei Docenti.

Consiglio d’Istituto

Il Consiglio d'Istituto realizza la partecipazione nella gestione della Scuola.

Nell’’I.C. Roccamonfina-Galluccio è costituito come segue:

Il Dirigente Scolastico (membro di diritto)

n° 8 rappresentanti dei docenti;

n° 8 rappresentanti dei genitori;

n° 2 rappresentanti del personale ATA.

Componenti del Consiglio

Presidente: Di Stasio Manuela

Dirigente Scolastico: Maurizio Calenzo

Vice Presidente: Albanese Fabio

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Componente Genitori: Albanese Fabio, Donatelli Adelina, Fusco Giovanni, Iacobo Emilio Paolo, Santangelo

Giovanna, Sciola Monica e Simone Paola.

Componente Docenti: Calenzo Giuseppe, De Luca Andrea, Di Petrillo Antonio, Di Salvo Maria Lia, Forte Rita, Gallo Luciana, Mignacca Giuseppina e Roberti Giovanni. Componente ATA: Di Lauro Onofrio, Violo Filomena.

Giunta Esecutiva

D.S. e D.S.G.A. (membri di diritto)

Docenti : Di Salvo Maria Lia

Genitori : Di Stasio Manuela e Santangelo Giovanna

ATA : Di Lauro Onofrio

FUNZIONAMENTO ORGANI COLLEGIALI

Ciascun Organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri Organi collegiali che esercitano competenze parallele.

Ciascun Organo collegiale programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento dell’attività scolastica.

La convocazione degli Organi collegiali deve essere disposta con un preavviso di almeno 5 giorni rispetto alla data della riunione e deve essere effettuata con avviso diretto ai singoli membri e mediante affissione all’albo. In ogni caso l’affissione all’albo è adempimento sufficiente per la convocazione regolare. L’avviso di convocazione deve indicare, oltre alla data, gli argomenti all’ordine del giorno. Di ogni seduta deve essere redatto verbale firmato dal Presidente e dal Segretario su apposito registro a pagine numerate.

Il Consiglio di classe è convocato dal Dirigente Scolastico con iniziativa autonoma o su richiesta scritta e motivata della maggioranza dei suoi membri. Esso si riunisce, di regola, almeno tre volte a quadrimestre ed è presieduto dal Dirigente o da un docente membro del Consiglio, suo delegato; le funzioni di segretario e di coordinatore sono attribuite dal Dirigente ad un docente membro del Consiglio.

Il Collegio dei Docenti è convocato secondo le modalità stabilite dall’articolo 7 del D.L. 297/94.

Per Il Consiglio d’Istituto si rimanda al “Regolamento del Consiglio d’Istituto”.

Art. 17

CALENDARIO SCOLASTICO

La Giunta Regionale della Campania ha fissato il calendario per l'anno scolastico 2015-2016, stabilendo quanto segue:

Inizio Lezioni: 14 settembre 2015

Termine Lezioni: 8 giugno 2016

Festività Natalizie: dal 23 dicembre 2015 al 5 gennaio 2016

Festività Pasquali: dal 24 al 29 marzo 2016

Altre Festività: 2 novembre 2015 (giorno di commemorazione defunti), 7 dicembre 2015 (ponte

dell'Immacolata), 8 e 9 febbraio 2016 (carnevale)

Note: Per la scuola dell'infanzia il termine delle attività educative è previsto il 30 giugno 2016

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Da aggiungere la festa del Santo Patrono e le seguenti Feste Nazionali:

tutte le domeniche; il primo novembre, festa di tutti i Santi; l’8 dicembre, Immacolata Concezione; il 25 dicembre Natale; il 26 dicembre; il primo gennaio, Capodanno; il 6 gennaio, Epifania; il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta); il 25 aprile, anniversario della liberazione; il primo maggio, festa del Lavoro; il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica

La scuola, in fase di adattamento del calendario scolastico, nell’ambito della propria autonomia, alle festività sopra elencate, ha aggiunto:

31 Maggio 2016 – Santo Patrono;

20 Gennaio 2016 – festività Comune Conca della Campania;

23 Marzo 2016 – Mercoledì Santo;

30 Maggio 2016 – Lunedì precedente la festività del Santo Patrono;

01 Giugno 2016 – Mercoledì precedente la festività della Repubblica.

Art. 18 AGGIORNAMENTO E APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO

Il presente Regolamento può essere modificato o aggiornato quando il Consiglio d’Istituto, a maggioranza dei suoi componenti, ne ravvisi la necessità.

Per quando non contemplato nel presente regolamento si rimanda alla vigente legislazione scolastica.

Ogni operatore scolastico, per la parte di rispettiva competenza, è invitato a far rispettare le presenti norme, collaborando validamente e assiduamente per il buon funzionamento ed il prestigio dell’Istituto. Le regole di condotta, i diritti e i doveri degli Studenti, delle famiglie e dell’Istituzione scolastica vengono esplicitati e condivisi nello Statuto degli studenti e nel Patto di corresponsabilità educativa (DD.PP.RR. 249/98 e 235/07).

Tale REGOLAMENTO viene adottato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 15/12/2015 – delibera n. 38

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CARTA DEI SERVIZI DELLA SCUOLA

Premessa Nel redigere la Carta dei servizi dell’Istituto, si è tenuto conto soprattutto della normativa contenuta nel D. Lgs. 286/99 emanato in attuazione della delega di cui all’art. 11 legge n. 59/97 (c. d. Legge Bassanini), nonché del DPCM del 07/06/1995. Secondo le direttive della suindicata normativa di riferimento, la Carta è configurata come uno strumento finalizzato a garantire un servizio pubblico nazionale e locale erogato con modalità che promuovono il miglioramento della qualità e assicurano la tutela dei cittadini e degli utenti, oltre che la condivisione degli intenti promossi. Il documento, aggiornato per questo Istituto nell’anno 2015/2016, è stato redatto in collaborazione con il personale direttivo, docente e ausiliario, con i genitori e con gli Enti che operano nel territorio. Nella realizzazione degli standard generali di servizio sono state valutate accuratamente le esigenze degli operatori scolastici e del personale ATA, degli allievi e dell’utenza tutta. In particolare, la collaborazione con gli Enti Locali viene costantemente favorita per sostenere tutte quelle attività scolastiche ed extrascolastiche che possano contribuire a rendere la scuola un centro di promozione culturale, sociale e civile, patrocinando manifestazioni, migliorando lo stato degli edifici e fornendo attrezzature sempre più adeguate. Sono, inoltre, previste le condizioni affinché l’attività scolastica e gli orari di servizio siano orientati a criteri di efficienza e di efficacia; pertanto, anche l’orario dei Servizi amministrativi si ispira ad una flessibilità garante di un’attiva, pronta e competente risposta alle esigenze del personale e degli alunni, nel rispetto del buon andamento, dell’imparzialità e del proficuo funzionamento delle Pubbliche Amministrazioni (art. 97 Cost.). In quest’ottica, la presente CARTA prevede un’adattabilità in itinere a seconda dei cambiamenti nella domanda formativa dell’utenza, essendo oggetto di un AGGIORNAMENTO periodico. IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA, che costituisce il documento fondamentale dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare educativa ed organizzativa che ogni singola scuola adotta nell’ambito della sua autonomia, deriva dai principi e dai criteri esposti nel presente documento e mira, oltretutto, ad assicurare il rispetto della libertà d’insegnamento dei docenti; a garantire la formazione dell’alunno stimolandone le potenzialità evolutive e a contribuire allo sviluppo armonico della persona umana, così come indicato nelle più attuali direttive ministeriali (D.M. 68/07 e D.L. 147/07).

GLI OBIETTIVI

Gli obiettivi della Carta dei Servizi sono quelli enunciati al comma 2 dell’art. 11 della L. n. 59/97:

Definizione, adozione, pubblicizzazione di standard di qualità;

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Misurazione della qualità dei servizi;

Fissazione delle condizioni di tutela degli utenti;

Determinazione dei casi e delle modalità di indennizzo all’utenza per mancato rispetto degli standard di qualità.

I CONTENUTI

I contenuti della Carta dei servizi sono enucleati nella Direttiva 27 Gennaio 1994 della Presidenza del Consiglio dei Ministri che si suddivide in tre parti: principi fondamentali, strumenti e tutela. I principi fondamentali, su cui fonda l’Istituzione Scolastica sono: eguaglianza, imparzialità, continuità, diritto di scelta, partecipazione, accoglienza e integrazione. Essi sono sanciti dagli artt. 3, 33, 34 della Costituzione Italiana che possiamo così interpretare:

la scuola deve istruire ed educare tutti, senza alcuna discriminazione; deve essere efficiente, perseguendo l’efficacia dei propri progetti educativi. Essa, nel collaborare con le famiglie per la formazione dei bambini e dei giovani, deve attuare la pari dignità fra tutte le componenti e fra tutte le proposte educative, pur nel rispetto dei diversi ruoli.

I PRINCIPI FONDAMENTALI Il principio di uguaglianza trova il proprio fondamento costituzionale nell’art. 3 della Costituzione che dispone che nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per motivi riguardanti razza, sesso, etnia, lingua, religione opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-economiche. A questo fine, l’intervento del servizio socio-sanitario e degli Enti Locali è determinante. Il riconoscimento della differenza e l’uguaglianza delle opportunità risultano quindi essere i principi fondanti dell’azione educativa; ad essi si affiancano altri due grandi obiettivi:

Il rispetto per ogni cultura Il rifiuto di ogni forma di discriminazione.

La regola dell’ imparzialità traduce il principio dell’art. 97 della Costituzione: gli operatori scolastici agiscono con obiettività ed equità. La scuola garantisce l’imparzialità:

Nella formazione delle classi e delle sezioni Nella definizione dei tempi destinati ai colloqui fra insegnanti e genitori Nell’assegnazione degli insegnanti, in particolare di quelli di sostegno, nei limiti

delle risorse umane a disposizione dell’ Istituto Nella formulazione degli orari dei docenti.

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Il principio di continuità stabilisce che la scuola, attraverso tutte le sue componenti e con l’ impegno delle istituzioni collegate, garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge ed in applicazione delle norme contrattuali in materia. In particolare la scuola, nel rispetto dei diritti sindacali del personale, garantisce la regolarità e la continuità del servizio sia in occasione di assemblee sindacali, sia in occasione di scioperi. Nel primo caso le lezioni vengono sospese unicamente nelle classi i cui docenti partecipano alle assemblee; in caso di sciopero la scuola fornisce adeguata informazione scritta alle famiglie. In entrambi i casi, la scuola può offrire servizi di assistenza e sorveglianza compatibilmente con la disponibilità del personale dipendente e nel rispetto delle norme sulla erogazione dei servizi minimi essenziali. Nei casi di emergenza (per esempio inagibilità dei locali a causa di eventi straordinari) la scuola garantisce comunque un’adeguata e tempestiva informazione alle famiglie. Il principio del diritto di scelta è proprio dei servizi pubblici: i genitori hanno facoltà di scelta fra le istituzioni scolastiche statali dello stesso tipo. In caso di richieste particolari si terrà conto della residenza, del domicilio, della sede di lavoro dei familiari degli alunni. L’obbligo scolastico e la frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione da parte di tutte le istituzioni coinvolte. Un altro principio enunciato dalla Direttiva è quello della partecipazione: la Carta è stata elaborata dal personale scolastico, amministrativo e dai genitori che si impegnano per una “gestione partecipata” della scuola nell’ambito degli Organi e procedure vigenti. Il personale della scuola si impegna, con opportuni comportamenti ed azioni, a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità. Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli alunni stranieri e agli alunni in situazione di handicap.

LE FINALITA’

Le finalità della Carta dei servizi, se da un lato, tutelano le ragioni dei cittadini, la trasparenza e la garanzia della qualità del servizio, dall’altro favoriscono il buon andamento nell’erogazione dei servizi pubblici. Esistono poi altri strumenti che garantiscono la realizzazione dei principi fondamentali quali la programmazione, l’aggiornamento e la formazione. La programmazione assicura il rispetto della libertà di insegnamento dei docenti e garantisce la formazione e il diritto all’apprendimento dell’alunno. L’aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico e un compito per l’amministrazione, che assicura interventi organici e regolari. Progettazione, aggiornamento e formazione di cui l’Istituto si fa promotrice, saranno periodicamente rivalutati, a garanzia di un servizio sempre più adeguato ai tempi in cui la scuola opera.

AREA DIDATTICA

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Questo Istituto comprensivo, attraverso la competenza professionale dei suoi dirigenti, docenti e personale A.T.A., con la collaborazione delle famiglie e con l’apporto delle istituzioni e di tutta la società, attiva prestazioni culturali, amministrative ed operative per favorire al massimo la formazione degli alunni di scuola primaria e dell’infanzia. Gli insegnanti sono tenuti ad impegnarsi culturalmente ed eticamente per attivare, con mezzi e sussidi a disposizione, le procedure più idonee alla formazione degli allievi, cogliendo le loro esigenze attraverso osservazioni sistematiche e verifiche periodiche. A tal fine vanno indirizzate la scelta dei libri di testo, la selezione dei sussidi didattici e i criteri d’uso delle strutture disponibili. L’ attività didattica va distribuita equamente nel corso della settimana scolastica e i compiti da svolgere a casa non devono essere eccessivi, affinché gli alunni abbiano spazi di tempo da dedicare ad attività ludiche, sportive, di cultura extrascolastica. L’ assegno dei compiti va concordato con gli insegnanti del team e fatto in coerenza con la programmazione didattica, nel rispetto cioè degli obiettivi e delle unità didattiche in essa previsti. I docenti avranno con gli allievi rapporti didattico-culturali fondati sul colloquio e sul dialogo in un’atmosfera di serena collaborazione e fiducia reciproca. La Direzione dell’Istituto garantisce l’elaborazione, l’ adozione e la pubblicazione dei seguenti documenti:

PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA

che contiene le scelte educative ed organizzative i criteri di organizzazione delle attività didattiche nella scuola dell’infanzia, nella

scuola primaria e nella scuola secondaria I grado i progetti d’Istituto l’ analisi territoriale i dati relativi alle strutture dell’ istituto ed i criteri di utilizzo. Il P.O.F., pertanto, costituisce un impegno per l’intera comunità scolastica ed, integrato dalla presente CARTA DEI SERVIZI e dal REGOLAMENTO D’ISTITUTO, pianifica razionalmente e produttivamente l’iter didattico - amministrativo dell’ Istituzione scolastica. In funzione

delle proposte culturali, delle scelte educative, degli obiettivi generali e specifici elaborati dagli organi scolastici;

regola l’ uso delle risorse a disposizione della scuola;

pianifica le attività di sostegno le attività di recupero le attività di integrazione;

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contiene, inoltre, i criteri relativi: alla formazione delle classi, all’ assegnazione dei docenti alle stesse, alla formulazione dell’ orario del personale docente alla valutazione complessiva del servizio scolastico. IL REGOLAMENTO INTERNO comprende norme relative a

funzioni, competenze e attività degli O.O.C.C. vigilanza sugli alunni; comportamento degli alunni e regolamentazione dei ritardi; uso degli spazi conservazione delle strutture e dotazioni;

comprende, inoltre: le modalità di comunicazione alle famiglie; le modalità di convocazione e di svolgimento delle assemblee, dei consigli di

intersezione/interclasse/classe, del collegio dei docenti, del consiglio di istituto la pubblicizzazione degli atti.

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA

Progettazione educativa Elaborata ed approvata dal Collegio dei docenti, progetta i percorsi formativi correlati agli obiettivi generali e alle finalità delle nuove Indicazioni per il curricolo; inoltre, individua gli strumenti

a) per rilevare la situazione iniziale e finale; b) per verificare e valutare i percorsi didattici.

PROGETTAZIONE DIDATTICA SPECIFICA PER ORDINE DI SCUOLA

Elaborata dai docenti (della Scuola dell’ Infanzia, della Scuola Primaria, della Scuola

Secondaria I grado) ed approvata dal Consiglio di Intersezione/ Interclasse / Classe :

delinea il percorso formativo della classe adeguando agli alunni interventi individualizzati;

utilizza il contributo delle aree disciplinari per il raggiungimento degli obiettivi specifici e delle finalità educative indicati POF e approvati dal Collegio docenti;

è sottoposta sistematicamente a verifica e valutazione periodiche dei risultati, al fine di adeguare l’ azione didattica alle esigenze formative che emergono “in itinere”.

CONTRATTO FORMATIVO rappresenta

la dichiarazione chiara e trasparente dell’operato della scuola; si stabilisce tra docente e alunno coinvolgendo Organi Collegiali, genitori,

Enti e Istituzioni.

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Sulla base del Contratto formativo: l’alunno deve conoscere obiettivi didattici ed educativi, il percorso per raggiungerli, le fasi del suo curricolo; il docente deve esprimere la sua offerta formativa ; motivare il proprio intervento; esplicitare i metodi, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione ; il genitore deve conoscere l’offerta formativa ; esprimere proposte e pareri ( non vincolanti ); collaborare nelle attività.

SERVIZI AMMINISTRATIVI

Sulla base della nuova normativa che attualmente regola la vita e il funzionamento della scuola, risulta necessario assicurare, in forma professionale e responsabile, sia verso l’utenza interna che verso quella esterna, la qualità, la flessibilità, la trasparenza, la celerità e l’informatizzazione dei servizi amministrativi attraverso il coinvolgimento di tutto il personale amministrativo ed ausiliario, mirando al raggiungimento di risultati ottimali.

L’Istituto Comprensivo e l’ufficio di segreteria, al fine della qualità del servizio, si impegnano a garantire i sotto specificati standard:

l’erogazione dell’orario di servizio per l’utenza è fissato dal lunedì al sabato dalle ore 11.30 alle ore 13.00 ed il martedì dalle ore 15.30 alle ore 16.30

il rilascio di certificati è effettuato nel normale orario di apertura al pubblico a vista o al massimo entro 3 giorni lavorativi

il Dirigente Scolastico riceve il pubblico il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle ore 10,30 alle ore 12,30 o previo appuntamento.

gli attestati ed i documenti di valutazione degli alunni sono consegnati dai docenti alle famiglie in date prestabilite adeguatamente pubblicizzate. Gli attestati non ritirati dagli interessati possono essere richiesti alla segreteria

le risposte al contatto telefonico avvengono dando notizia circa il nome dell’Istituzione nonché nome e la qualifica di chi risponde al telefono

per l’informazione al pubblico, presso la sede centrale dell’ Istituto Comprensivo è presente una bacheca.

PRESTAZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO Per svolgere correttamente le funzioni istituzionali, consentire la realizzazione del P.O.F. e garantire le necessarie relazioni con l’utenza, il personale ed il pubblico, l’orario di lavoro prevede:

Assistenti amministrativi La copertura dell’orario viene garantita utilizzando tutti gli strumenti previsti (orario flessibile ordinario, plurisettimanale, turnazioni). La presenza in orario antimeridiano coinvolge n.2 assistenti, mentre per quella in orario pomeridiano sono sufficienti n. 1 assistente.

Per la turnazione e/o eventuali eccezionali esigenze che richiedano prestazioni in orario notturno o festivo o notturno – festivo si applica il criterio della disponibilità ed, in subordine, quello della rotazione.

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Nei periodi di sospensione delle attività didattiche (vacanze natalizie pasquali ed estive), salvo comprovate esigenze, gli uffici resteranno chiusi nelle giornate del sabato e nei giorni prefestivi.

L’attribuzione di incarichi organizzativi e le prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo rientrano nelle competenze del Dirigente, mentre l’adozione della prestazione dell’orario, l’attribuzione di incarichi specifici e l’intensificazione delle prestazioni appartieni alla funzione dirigenziale, sempre , però , nell’ambito del piano delle attività.

Attribuzione incarichi di natura organizzativa ( art.46 Tab. A profilo area D ) Servizi amministrativi

Ufficio Personale gli Ass. Amm.Vi – Riccio Elisa e Tammaro Marina Ufficio alunni – Di Petrillo Pasquale. Uff. cont.e patr…………………………… Uff. aff. Gen – Latina Lucia Erminia

Nell’ambito dell’ufficio personale l’assistente Riccio Elisa si occupa del pers. Docente e ATA.

Nell’ambito dell’ufficio alunni l’assistente Di Petrillo Pasquale si occupa del supporto all’attività curricolare e ancora segue le attività extracurricolari e i servizi di assistenza agli alunni. Nell’ambito dell’ufficio contabilità e patrimonio l’Ass. ………………..si occupa di programmazione, gestione e rendicontazione finanziaria, di liquidazione e pagamento dei trattamenti economici (fondamentale e accessorio) e dei connessi adempimenti contributivi e fiscali. Nello stesso ambito segue la gestione patrimoniale, il magazzino e l’attività negoziale. Nell’ambito dell’ufficio aff. Gen.li l’Ass. Latina Lucia Erminia si occupa di protocollo, corrispondenza in arrivo e in partenza, raccolta atti da sottoporre alla firma e all’archivio e, inoltre, segue l’albo e l’attività degli Organi Collegiali.

Collaboratori scolastici Il quadro orario ed i turni del personale sono predisposti dal DGSA ed autorizzati dal Dirigente Scolastico. In sede di contrattazione integrativa d’istituto vengono disciplinate, per ogni anno scolastico, le modalità di articolazione dei diversi istituti di flessibilità dell’orario di lavoro dovendo essere, quest’ultimo, funzionale all’orario di servizio e di apertura all’utenza. Per quanto concerne l’attribuzione di incarichi, essa è ampiamente esposta nel regolamento interno (Titolo II°, art.15).

CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA

L’ambiente scolastico deve essere pulito, accogliente, sicuro. Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e dei servizi devono garantire una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il personale. Tutto il personale, ma in special modo i collaboratori scolastici, deve adoperarsi per garantire la costante igiene dei servizi . Gli alunni debbono essere adeguatamente motivati ad assumere comportamenti rispettosi dei locali , degli arredi , e dei sussidi didattici di proprietà della scuola.

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La scuola si impegna a sensibilizzare le Istituzioni interessate e i genitori al fine di garantire agli alunni adeguati standard di sicurezza. Per tutte le scuole dell’Istituto viene predisposto un Piano di valutazione dei rischi e un Piano di evacuazione da seguire in caso di calamità. I comuni sono chiamati ad assicurare la piena funzionalità degli edifici scolastici e degli spazi esterni di pertinenza delle scuole, nonché lo loro completa messa a norma.

I MEZZI MESSI A DISPOSIZIONE DEGLI UTENTI PER SEGNALARE DISFUNZIONI E PER PROPORRE MODIFICHE

Procedura per le segnalazioni

La scuola accetta e anzi sollecita ogni forma di segnalazione degli utenti relativa a disfunzioni o insufficienze dei servizi erogati. La scuola considera tali segnalazioni come utili indicazioni per migliorare la qualità del servizio; le segnalazioni possono anche essere presentate al direttore didattico in forma orale, scritta, telefonica, via fax o per posta elettronica e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. Ad ogni segnalazione il direttore didattico risponde in forma scritta entro una settimana. Se la disfunzione segnalata attiene le competenze di altri Enti (per esempio del Comune) il Dirigente scolastico richiede immediatamente l'intervento e ne dà comunicazione all'utente.

Valutazione del servizio

Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio offerto e della qualità percepita, la scuola effettua periodiche rilevazioni mediante questionari rivolti all’utenza.

Tale Carta dei Servizi viene adottata dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 15/12/2015 –

delibera n. 38