Piano - Istituto Comprensivo Statale Roccamonfina Galluccio C · organizzativi della scuola; lavoro...
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2015 – 2016
Piano
dell’Offerta Formativa
0823/921003 – 0823/921003
DISTRETTO SCOLASTICO N°23
Codice Fiscale: 83001780614
Cod. Mecc. CEIC88800E
E-mail: [email protected]
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Il POF, Piano dell’ Offerta Formativa, è la carta d'identità con cui la scuola si presenta alle famiglie, agli studenti ed al
territorio e costituisce la base per gli impegni da assumere, al fine di realizzare la “missione scuola “.
Rappresenta, intercettando molteplici esigenze, l’insieme delle scelte culturali, organizzative ed operative, che
qualificano l’ istituzione scolastica.
E’, dunque, il documento fondamentale costitutivo dell’identità progettuale di un Istituto ed esplicita il progetto
formativo che esso adotta nell’ambito dell’Autonomia.
Il nostro Istituto ha elaborato un documento essenziale, il cui obiettivo è quello di illustrare la visione educativa, che
caratterizza sia l’intera istituzione, che ciascuna delle scuole che la compongono.
Lo scopo ultimo del POF è stabilire un rapporto diretto ed immediato con il territorio rendendo pubblici:
l’identità delle scuole dell’Istituto;
il progetto educativo e didattico;
gli elementi dell’organizzazione scolastica;
gli interventi ed i percorsi formativi promossi dai progetti dell’autonomia;
l’attività di formazione del corpo docente e del personale ATA;
La SCUOLA redige
crea le condizioni
didattiche e di esperienza
perché ogni scolaro
raggiunga il successo
formativo in un contesto
positivo
garantisce a ciascun alunno il diritto al/alla:
rispetto
della propria
identità
personale,
riconoscendo
e valorizzando
le diversità di
ognuno
autonomia
intesa come
possibilità di
crescere, di
rendersi
gradualmente
indipendente
dall’adulto e di
sapersi orientare
nelle proprie
scelte
costruzione
di un sapere
personale il più
possibile libero da
condizionamenti
esterni
creatività
intesa come
libertà di
espressione
e di
interpreta-
zione della
realtà
comunicazione
intesa come
diritto da parte
dell’allievo di
esprimersi con
linguaggi
verbali e non
verbali
socializzazione
intesa come
progressivo
ampliamento della
rete affettiva del
ragazzo e come
possibilità di
intrecciare relazioni
in contesti diversi
POF
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La condivisione di scelte educative, formative, culturali e la cooperazione fra Dirigente, docenti, operatori
scolastici e genitori sono essenziali per :
promuovere e favorire il successo scolastico;
educare alla convivenza democratica;
formare persone libere, responsabili, critiche;
vedere l’ accoglienza, l’integrazione, l’incontro con altre culture come fonte di ricchezza;
valorizzare le diversità, rispettando tempi e ritmi cognitivi e di apprendimento individuali;
educare alla conoscenza, al rispetto ed alla salvaguardia dell’ambiente;
sostenere la collegialità, intesa come partecipazione e condivisione delle scelte di docenti, alunni, genitori;
incoraggiare l’espressione professionale dei docenti e di tutti gli operatori della scuola.
Le priorità che la scuola fissa, in e con tale documento, sono:
la centralità dell’alunno, della sua domanda formativa calibrata sulla sua matrice cognitiva;
la trasparenza educativo - didattica, gestionale ed amministrativa;
il coinvolgimento attivo di tutti gli attori.
E’ stato elaborato dal Collegio dei Docenti ed approvato dal Consiglio d’ Istituto.
E’ coerente con gli obiettivi generali ed educativi prescritti a livello nazionale ed al tempo stesso, riflette le esigenze
del contesto culturale, sociale ed economico del territorio.
È una pianificazione, rivedibile annualmente, realizzata per rispondere ai bisogni dell’utenza ed alla sua domanda
formativa, nonché alle esigenze del territorio. In tale quadro, il Dirigente Scolastico definisce gli indirizzi generali per
le attività e le scelte di gestione e di amministrazione. Gli stessi modulano le linee delle azioni, che si intende
svolgere, tenendo conto degli obiettivi da perseguire (si fa riferimento al Piano di Miglioramento).
Gli obiettivi che tale documento si pone sono:
garantire un’organizzazione maggiormente funzionale;
ampliare l’offerta formativa;
elevare la qualità dei servizi;
consentire la comunicazione ed il confronto costanti con l’utenza, al fine di conoscere necessità di
alunni e genitori;
aprire la scuola al territorio.
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Il Collegio dei docenti ha fissato i seguenti criteri, cui attenersi per articolare la proposta formativa della nostra
scuola:
condivisione delle scelte educative;
collaborazione di tutto il personale (docente, amministrativo ed ausiliario) nella gestione dei problemi
organizzativi della scuola;
lavoro collegiale dei docenti;
attenzione al tema della continuità, in quanto l’Istituzione comprende tre ordini di scuola diversi con un
unitario curricolo formativo verticale, basato su intenti e progettualità comuni;
attenzione ai temi della promozione di percorsi interculturali e della diversità, sia essa nelle abilità o
nella provenienza socio-culturale ed etnica.
accoglienza ed inserimento degli alunni diversamente abili e degli allievi stranieri per promuovere la
piena espressione di ciascuno, a prescindere dalla propria condizione;
raccordo interdisciplinare tra i docenti, come strumento di garanzia dell’unitarietà dell’insegnamento;
individuazione di procedure d’ insegnamento proficue ed innovative;
definizione di traguardi comuni definiti collegialmente;
valutazione formativa e sommativa condivise;
flessibilità organizzativa e didattica;
promozione di una sinergia educativa tra la scuola e la famiglia, basata su rapporti sereni, collaborativi,
costruttivi;
disponibilità dei docenti alla sperimentazione, all’innovazione metodologica ed all’aggiornamento
professionale.
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Il territorio ed il contesto
L’Istituto comprende i Comuni di Roccamonfina, Conca e Galluccio, tre dei nove comuni della Comunità Montana “
Monte S. Croce”.
Il loro territorio è immerso in boschi di castagni, piantagioni di ciliegi, noci, nocciuoli, ulivi e vigneti.
Il lavoro nei castagneti, negli oliveti, nei piccoli frutteti e nel disboscamento delle selve, impegna parte degli abitanti.
La popolazione è costituita da operai, commercianti, contadini, impiegati, professionisti, artigiani, ma ai prodotti
locali e all’attività commerciale sono legate le risorse economiche della maggior parte dei cittadini.
I paesi offrono sale giochi, piccoli parchi, associazioni culturali, biblioteche, palestre, campi di calcio. Altri riferimenti
sono le Pro-Loco e le Parrocchie.
In ciascuno dei tre comuni è presente la Scuola Secondaria di primo grado.
Per quanto riguarda i servizi socio – sanitari, oltre ai medici di base, nel Comune di Roccamonfina sono presenti gli
uffici del Distretto Sanitario n. 29 dell’ASL di Caserta.
ROCCAMONFINA
Il Comune di ROCCAMONFINA sorge a circa 600m s.l.m, all’interno della caldera dell’omonimo vulcano, nel territorio
del Parco naturale “Roccamonfina-Foce del Garigliano.
E’ un agglomerato urbano frammentato in 14 fra frazioni e località, alcune delle quali piuttosto distanti dal centro.
L’economia locale, basata prevalentemente sulla produzione delle castagne (esclusivamente commercializzate e non
trattate in loco) e sulla lavorazione del legno di boschi cedui, ha subito negli ultimi anni pesanti danni a causa del
Cinipide galligeno, uno specifico parassita, che ha ridotto notevolmente il raccolto.
La mancanza di lavoro incrementa il fenomeno dell’emigrazione, soprattutto dei giovani.
ROCCAMONFINA è ricca di verde; la sua posizione geografica è “strategica”: si potrebbe sfruttare ciò ed
incrementare il turismo.
In tale contesto la Scuola assume un ruolo importante, quale unica realtà culturale attiva, operante.
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Non si riscontra il fenomeno della dispersione scolastica. In alcuni casi, però, sono evidenti carenza di stimoli ed
inadeguate cure da parte delle famiglie: ne risulta un impegno discontinuo, che inficia anche l’ apprendimento, da
parte degli alunni.
GALLUCCIO
Il comune di GALLUCCIO è ubicato a circa 13 km da Roccamonfina e sorge a 367 m s.l.m.
È suddiviso in sei frazioni e sedici borgate; comprende tre villaggi turistici e tre aziende agro-turistiche.
L‘economia locale si basa, principalmente, sulla produzione del vino. La posizione collinare ed il clima, infatti,
favoriscono l’attecchimento e lo sviluppo della vite: spiccano i vitigni “Falanghina” tra i bianchi ed “Aglianico” tra i
rossi (tali vini hanno ottenuto il marchio DOC).
Possiede, alle pendici di Monte Camino, giacimenti di pietra pomice, di stucco, di argilla e di marmo.
La scuola, anche in questo paese, è protagonista, quale luogo di formazione, insieme con le associazioni culturali
e ricreative operanti sul territorio e momento di aggregazione (soprattutto per quegli alunni, che non hanno altre,
significative opportunità in tal senso).
CONCA DELLA CAMPANIA
Centro agricolo, situato sul versante nordorientale del vulcano spento di Roccamonfina, CONCA della CAMPANIA si
estende su una dorsale collinare incisa dal torrente Maltempo, affluente del Volturno e fa parte del Parco Regionale
“Roccamonfina- foce Garigliano”.
Il territorio è particolarmente ricco di boschi ed è diviso in cinque frazioni e sei contrade.
La collocazione geografica incide sulle realtà economico-produttive del territorio e sull’andamento demografico della
popolazione.
Tra i settori produttivi prevale l’agricoltura.
Il tasso di occupazione, molto basso, determina fenomeni di pendolarismo e di emigrazione. Sul territorio, ad
eccezione della Pro loco, non sono presenti associazioni culturali.
La scuola, ancora una volta, si colloca come luogo di incontro e di confronto fondamentale, per bambini ed
adolescenti.
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L’Istituto Comprensivo Roccamonfina- Galluccio è costituito da 4 plessi della Scuola dell’Infanzia, 5 plessi della Scuola
Primaria e da 3 Plessi della Scuola Secondaria di I grado, ubicati nei comuni e/o nelle frazioni di Roccamonfina, Conca
e Galluccio.
SCUOLA DELL'INFANZIA
ROCCAMONFINA
FONTANAFREDDA
Via Puccini
0823/920074
GALLO
Via Giovanni XXIII
0823/920074
GALLUCCIO
SAN CLEMENTE
Via Mazzini
0823/925595
CONCA
CONCA
Via San Nicola
0823/923471
SCUOLA PRIMARIA
ROCCAMONFINA
SEZIONE TEMPO PIENO (40 ore)
Via Quirini
0823/920091
SEZIONE TEMPO NORMALE (27 ore)
Roccamonfina centro
0823/921272
GALLUCCIO
SAN CLEMENTE
Via Mazzini
0823/925900
VAGLIE
Via San Giacomo
0823/925722
CONCA
CONCA
Via San Nicola
0823/923471
SCUOLA SECONDARIA
I GRADO
ROCCAMONFINA
Via Santa Lucia
0823/921003
GALLUCCIO
SAN CLEMENTE
Via Mazzini
0823/925107
CONCA
CONCA
Via San Nicola
0823/923471
8
SCUOLA DELL’INFANZIA
ROCCAMONFINA GALLUCCIO CONCA
Fontanafredda Gallo San Clemente
46 39 55 30
Tot. 85 Tot.55 Tot. 30
SCUOLA PRIMARIA
ROCCAMONFINA
GALLUCCIO
CONCA
Sezione a
tempo pieno
Sezione a
tempo
normale
San
Clemente
Vaglie
52
63 88 13
50
Tot. 115 Tot. 96 Tot. 50
9
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
ROCCAMONFINA
GALLUCCIO
CONCA
Tot. 76
Tot. 78
Tot. 22
0
50
100
150
200
250
300
SCUOLA DELL'INFANZIA SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
30 50
22
55 96
78
85 115
76
170
261
176
Conca
Galluccio
Roccamonfina
TOTALE
10
La Direzione e gli Uffici di Segreteria dell’Istituto sono situati nel comune di Roccamonfina, in Via Roma. Telefono e fax: 0823 921272. Nel corso di questo anno scolastico, causa lavori di ristrutturazione della sede centrale, i suddetti sono ubicati presso la Scuola Secondaria I Grado di Roccamonfina, in Via S. Lucia n. 10. Telefono e fax: 0823 921003.
e-mail: - [email protected]
Nel rispetto della trasparenza la nostra scuola fissa i seguenti standard per i servizi amministrativi:
Gli uffici di Segreteria sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle ore 11.00 alle ore 13.00 ed il
martedì dalle ore 15.30 alle ore 16.30.
La distribuzione dei moduli di iscrizione è effettuata a “vista“ in tutti i giorni feriali dalle ore 10 alle ore 12
presso gli Uffici di segreteria.
Il rilascio di certificati è effettuato nel normale orario di apertura al pubblico entro un massimo di tre giorni.
Gli attestati, le schede e i documenti sostitutivi del diploma sono consegnati “a vista “ solo ai familiari
maggiorenni, a partire del sesto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del risultato finale e
comunque entro la fine di giugno.
Il diploma originale di Licenza Media viene consegnato ai familiari maggiorenni previa apposizione della
firma sul registro dei diplomi.
Il Dirigente Scolastico riceve il pubblico dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.30 alle ore 12.30 oppure previo
appuntamento.
La nostra Scuola assicura uno spazio visibile adibito all’informazione predisponendo:
tabella dell’orario di servizio dei Docenti e personale A.T.A.
organigramma degli Uffici (Presidenza, Segreteria )
organigramma degli organi collegiali
organico del Personale docente e A.T.A.
Sono inoltre resi disponibili appositi spazi per la bacheca sindacale e la bacheca genitori.
Presso l’ingresso un operatore scolastico è in grado di fornire all’utenza le prime informazioni per la
fruizione del servizio.
Sono allegati del POF il Curricolo verticale, il Regolamento di Istituto e la Carta dei servizi elaborati dalla
Funzione Strumentale per la “Gestione del POF” in collaborazione con la Commissione.
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STRUTTURALI PROFESSIONALI
LIM
Televisori
Antenne digitali
Videoregistratori
Lettori DVD
Impianti di amplificazione
Fotocopiatrici
Laboratori multimediali e collegamento internet
Biblioteche
Laboratori di lingua
Laboratori di musica
Laboratori di tecnologia
Laboratori di arte e immagine (ceramica)
Palestre coperte
Staff del Dirigente
Docenti delle discipline curriculari
Funzioni strumentali al P.O.F.
Commissioni di lavoro
Docenti referenti
Docenti responsabili
Personale A.T.A.
Risorse professionali
Per poter realizzare in modo adeguato la propria proposta formativa l’Istituto si è dato una forma organizzativa
basata su Commissioni e Gruppi di lavoro, aventi il compito di formulare proposte, elaborare progetti didattici,
verificarne l’efficacia e realizzare momenti di coordinamento anche con il territorio.
Staff del Dirigente
E’ costituito dai collaboratori, dai Docenti Funzione Strumentale, dai Fiduciari di plesso dei tre ordini di Scuola.
Si riunisce periodicamente per:
valutare, adottare e migliorare le attività connesse con la realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa;
predisporre materiale di analisi e discussione per consentire agli organi collegiali di operare il monitoraggio e
la revisione in itinere del Piano dell’Offerta Formativa;
individuare efficaci e trasparenti procedure di gestione della istituzione scolastica.
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DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Maurizio Calenzo
DSGA
Dott.ssa Carmela Campopiano
1° COLLABORATORE
Ins. Giuseppe Calenzo
2° COLLABORATORE
Prof.ssa Nicla savastano
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CATEGORIA
COMPONENTE
RUOLO
GENITORI DI STASIO MANUELA Presidente Membro Giunta Esecutiva
ALBANESE FABIO Vice-presidente
DONATELLI ADELINA
FUSCO GIOVANNI
IACOBO EMILIO PAOLO
SANTANGELO GIOVANNA Membro Giunta Esecutiva
SCIOLA MONICA
SIMONE PAOLA
DOCENTI CALENZO GIUSEPPE Segretario
DE LUCA ANDREA
DI PETRILLO ANTONIO
DI SALVO MARIA LIA Membro Giunta Esecutiva
FORTE RITA
GALLO LUCIANA
MIGNACCA GIUSEPPINA
ROBERTI GIOVANNI
PERSONALE ATA DI LAURO ONOFRIO Membro Giunta Esecutiva
VIOLO FILOMENA
D.S.
CALENZO MAURIZIO
Membro di diritto Giunta Esecutiva
D.S.G.A. CAMPOPIANO CARMELA Membro di diritto
Giunta Esecutiva
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SCUOLA
DELLA
INFANZIA
ROCCAMONFINA
Fontanafredda
DI LAZZARO G.
DE LUCA F. (suppl.)
ROCCAMONFINA
Gallo
RASO I.
SANTANTONIO D. (suppl.)
GALLUCCIO
San Clemente
MIGNACCA G.
COPPOLA A. (suppl.)
CONCA
PENNACCHIO F.
CAPEZZUTO A. (suppl.)
SCUOLA PRIMARIA
ROCCAMONFINA
Cicioni
CUNTO S.
BUONAMANO F. (suppl.)
ROCCAMONFINA
Via QUIRINI
GALLO L.
FORZAGLIA E.(suppl.)
GALLUCCIO
San Clemente
FORTE R.
FUOCO G. (suppl.) GALLUCCIO
Vaglie
PROCINO L.
IACONE A.(suppl.)
CONCA
VELLONE G.
BELMONTE A. (suppl.)
SCUOLA SECONDARIADI
I GRADO
ROCCAMONFINA
SAVASTANO N.
DI PETRILLO A. (suppl.)
GALLUCCIO
San Clemente
CENNAMO A.
SANTANTONIO V. (suppl.)
CONCA
DI SALVO M. L.
PICARO A.
(suppl.)
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SECONDARIA I GRADO ROCCAMONFINA
SECONDARIA I GRADO
GALLUCCIO
SECONDARIA I GRADO
CONCA
CLASSE DOCENTE CLASSE DOCENTE CLASSE DOCENTE
I A
Raso C.
I A
Cennamo A.
I
Picaro A.
II A
Dell’Aquila C.
II A
Trelle F.
II-III
Di Salvo M.L.
III A
Savastano N.
III A
Iadeluca G.
I B
Amore L.
I B
Roberti G.
II B
Perone E.
II B
Cardillo P.
III B
Donatelli A.
III B
Robbio R. G.
ROCCAMONFINA
GALLUCCIO
CONCA
Laboratorio INFORMATICA Laboratorio INFORMATICA Laboratorio INFORMATICA
Scuola Primaria
Scuola Primaria
Forte R.
Scuola Primaria
Di Salvo M.
Secondaria I grado
Leone M.
Secondaria I grado
Roberti G.
Secondaria I grado
Laboratorio MUSICALE (in fase di allestimento)
Laboratorio LINGUA STRANIERA
Laboratorio LINGUA STRANIERA
Laboratorio LINGUA STRANIERA
Secondaria I grado
Fusco Grelle G.
Secondaria I grado
Cardillo P.
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GESTIONE DEL P.O.F. Cunto S.
Cardillo P.
GESTIONE INVALSI
AREA INFORMATICA
Leone M.
Calenzo G. Di Salvo
M. L.
RAV - PdM
Santantonio V. (referente)
Amore L.
Cunto S.
Forte R.
Perone E.
Savastano N.
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PROGETTI
CONTINUITA'
Di Leva R. Vellone G.
Dell'Aquila C.
Cardillo M.
Forzaglia E.
SOSTEGNO DOCENTI E
STUDENTI - BES
De Luca A.
Di Lazzaro G.
Mignacca E.
Starnino C.
VIAGGI D'ISTRUZIONE
RAPPORTI ENTI ESTERNI
Amati M.
Fusco Grelle G.
Di Petrillo A.
Raso I.
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COMMISSIONE
COLLAUDO
Leone M.
Cunto S.
Cardillo P. Santantonio V.
COMMISSIONE ELETTORALE
Amore L.
De Luca F.
Cunto S.
Dell'Estate R. Di Petrillo P.
Buonamano F.
Di Salvo M. L.
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Dirigente scolastico
Prof. CALENZO M.
Funzione Strumentale
Ins. SANTANTONIO D.
Rappresentanti genitori
Sig.ra DI PINTO G.
Sig. CALCE V.
Rappresentanti operatori sanitari
Dott.ssa CARELLI A.
Dott.ssa DI FURIA F.
Dott.ssa DI PETRILLO M.
Rappresentanti Enti locali
Sig.ra DI SALVO M.
Sig.ra PILOZZI R.
Dott. SANTANTONIO V.
RSPP
MEDICO COMPETENTE
RESPONSABILE LAVORATORI
• Ing. SASSO Achille
• AGRESTI Virgilio
• De Luca Andrea
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SCUOLA PLESSO PREPOSTO SICUREZZA
RESPONSABILE ANTINCENDIO
RESPONSABILE PRIMO SOCCORSO
INFANZIA
ROCCAMONFINA Fontanafredda
Di Lazzaro G. De Luca F.
(suppl.)
De Luca F. Cardillo M. (suppl.)
Cardillo M. Soricone M. (suppl.)
ROCCAMONFINA Gallo
Raso I. Santantonio D.
(suppl.)
Lucciola M. Raso I. (suppl.)
Raso I. Santantonio D.
(suppl.)
GALLUCCIO San Clemente
Coppola A. Romano M. (suppl.)
Possidente P. (suppl.)
Mignacca G. (suppl.)
CONCA Pennacchio E. Capezzuto A. (suppl.)
Di Lauro O. De Luca A. Capezzuto A.
(suppl.)
PRIMARIA
ROCCAMONFINA Via Quirini
Gallo L. Mignanelli C. (suppl.)
Abbamondi T. Rocco Morrone A. (suppl.)
ROCCAMONFINA Cicioni
Cunto S. Buonamano F.
(suppl.)
Cunto S. Buonamano
F.(suppl.)
Buonamano F. Cunto S.
(suppl.)
GALLUCCIO San Clemente
Forte R. Violo F.
(suppl.)
Mignacca E. Fuoco G.
(suppl.)
Delle Donne G. Starnino C. (suppl.)
GALLUCCIO Vaglie
Procino L. (suppl.)
Simone T. Procino L.
(suppl.)
Procino L. (suppl.)
CONCA Vellone G. Belmonte C. (suppl.)
D’Onofrio A. Iovino M.
(suppl.)
Vellone G. Rega M.
(suppl.)
SECONDARIA I GRADO
ROCCAMONFINA Savastano N. Di Petrillo A. (suppl.
Santangelo F. Perone E.
(suppl.)
Santangelo F. Perone E.
(suppl.)
GALLUCCIO Cennamo A. Santantonio V.
(suppl.)
Santantonio V. De Luca A. Perretta P. (suppl.)
Iadeluca G. Robbio R. Fusco G.
(suppl.)
CONCA Di Salvo M. Leone M.
(suppl.)
Di Salvo M. Di Lauro O.
Di Salvo M. Santangelo F. (suppl.)
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TAMMARO M. LATINA L.
DI PETRILLO P. RICCIO E.
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
COLLABORATORI SCOLASTICI
SCUOLA DELL'INFANZIA
Roccamonfina (Gallo)
FEOLE A.
PETTERUTI A.
Roccamonfina (Fontanafredda)
GALLO C.
SARAVO M.
Galluccio
RAZZINO M. G.
TEOLI A.
Conca
DI LAURO O.
LEONE A.
SCUOLA PRIMARIA
Roccamonfina Quirini
MANCINI A.
Roccamonfina CICIONI
SARAVO F.
Galluccio (San Clemente)
VIOLO F.
Galluccio (Vaglie)
PELLEGRINO F.
CONCA
DI LAURO O.
LEONE A.
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Roccamonfina
COLETTA G.
Galluccio
PACE C.
MONACO A.
Conca
DI LAURO O.
LEONE A.
SEGRETERIA - PRESIDENZA: LILLO L.
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Il Piano dell’Offerta Formativa pone in atto scelte condivise nei seguenti ambiti:
formativo ed educativo in relazione alle conoscenze da proporre, alle abilità da sviluppare e alle
competenze da far acquisire;
curricolare in relazione ai percorsi disciplinari, trasversali ed integrativi;
didattico in rapporto all’approccio metodologico, alle modalità di verifica, ai criteri di valutazione;
organizzativo per la definizione di ruoli e funzioni, l’assegnazione dei compiti, le modalità di
coordinamento, le strutture dell’orario scolastico.
FINALITÀ GENERALI - OBIETTIVI
L’ISTITUTO SI PROPONE DI:
sostenere la crescita educativo - sociale di ciascun allievo, ponendo al centro di ogni azione educativa lo
sviluppo armonico della sua personalità;
promuovere l’educazione alla cittadinanza attraverso la conoscenza della propria identità e la
valorizzazione delle diverse radici culturali degli studenti (cultura della legalità e della responsabilità);
favorire la conoscenza e l’uso di linguaggi specifici (logico - matematico, musicale, corporeo,
tecnologico;
innalzare il tasso del “successo formativo”, stimolando gli allievi ad “imparare ad imparare” mediante
una didattica dell’esplorazione e della scoperta;
utilizzare un monitoraggio dell’azione educativa mirato ad un continuo miglioramento dell’efficacia
formativa dell’Istituto.
OBIETTIVI PRIORITARI – STRATEGIE
(Si fa riferimento al Piano di Miglioramento)
Recuperare, consolidare, potenziare le competenze linguistiche e logico – matematiche;
sviluppare comportamenti responsabili, ispirati alla conoscenza, al rispetto della legalità e della
sostenibilità ambientale;
valorizzare la Scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio.
OBIETTIVI FORMATIVI
Acquisire conoscenze e competenze spendibili in una società complessa e in continua evoluzione;
saper interagire con compagni e adulti in modo collaborativo e responsabile;
acquisire il senso di appartenenza alla propria collettività;
saper affrontare i problemi cercando soluzioni coerenti e adeguate utilizzando un metodo di lavoro
autonomo;
utilizzare linguaggi adeguati a seconda del contesto e dello scopo della comunicazione
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CONTINUITA’
L’Istituto Comprensivo attiva, anche con l’ausilio di Enti ed organizzazioni presenti sul territorio, progetti di
continuità tra i vari ordini di scuola, attraverso iniziative comuni e fruizione degli spazi e delle strutture dei vari plessi.
La scuola primaria si pone come segmento di collegamento tra la scuola dell’infanzia e la scuola secondaria di primo
grado, in una logica di percorso unitario propria dell’Istituto Comprensivo.
La definizione dei curricoli nei tre cicli, avviene attraverso il potenziamento della progettualità, privilegiando
conoscenze e competenze significative, stabili nel tempo e trasferibili, valorizzando le diversità e promuovendo le
potenzialità di ciascuno, attraverso un'articolazione flessibile del gruppo classe e delle attività.
I curricoli si fondano su :
continuità dei percorsi;
gradualità. rispetto delle fasi di sviluppo in cui si trovano gli allievi;
trasversalità: educazione linguistica e abilità meta cognitive come elementi propri di ogni disciplina.
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SCUOLA DELL’INFANZIA
Le finalità educative della scuola dell’Infanzia sono:
contribuire al rafforzamento dei processi di costruzione dell’identità;
favorire la promozione dell’autonomia intellettuale e dell’equilibrio affettivo;
educare al senso della cittadinanza.
Le linee di progettazione ed il curricolo si sviluppano attraverso i cinque campi di esperienza, con questo termine si
indicano i diversi ambiti del fare e dell’agire del bambino e quindi i settori specifici ed individuabili di competenze nei
quali il bambino conferisce significato alle sue molteplici attività, essi sono:
1. il sé e l’altro; le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme;
2. il corpo e il movimento: identità, autonomia e salute;
3. linguaggi, creatività, espressione: gestualità, arte, musica, multimedialità;
4. i discorsi e le parole: comunicazione, lingua, cultura;
5. la conoscenza del mondo: ordine, spazio, tempo, natura.
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SCUOLA PRIMARIA
Nella scuola Primaria le esigenze formative fanno riferimento alla necessità di
sviluppare rapporti e relazioni interpersonali adeguati;
integrare il curricolo con attività che promuovano la pratica di linguaggi diversificati (musicale, teatrale,
motoria, sportiva etc.);
organizzare momenti specifici per l’attività individualizzata e di recupero;
praticare un primo approccio significativo alle tecnologie informatiche;
intraprendere lo studio di una seconda lingua comunitaria.
Nel primo ciclo di istruzione, nella visione unitaria tra i tre ordini di scuola, gli apprendimenti vengono organizzati
in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari e sono raggruppati in tre aree disciplinari:
1. Area linguistico – artistico - espressiva: comprende, italiano, lingue comunitarie, musica, arte e immagine,
corpo movimento sport; queste discipline ritrovano una comune matrice antropologica nell’esigenza
comunitaria dell’uomo, che si esprime attraverso linguaggi verbali, iconici, sonori e del corpo. Da tener
presente tanto la dimensione trasversale tra di esse, quanto quella specifica di ogni disciplina,
riconoscendo il ruolo delle nuove tecnologie;
2. Area storico – geografico - sociale: comprende, storia, geografia e scienze sociali, intese come studio delle
società umane che si collocano nello spazio e nel tempo; è l’area dello sviluppo delle competenze della
cittadinanza attiva, in piena collaborazione con le altre discipline;
3. Area matematico - scientifico - tecnologica: comprende, matematica, scienze naturali e sperimentali e
tecnologia; sono discipline che sviluppano le capacità di mettere in stretto rapporto il “pensare” e il “fare”,
offrendo strumenti adatti a percepire, interpretare e collegare fra loro fenomeni naturali, concetti inerenti
l’esistenza dell’uomo, eventi di quotidianità. Il comune approccio alle diverse discipline può riguardare
l’impostare e risolvere problemi, riservando centralità al laboratorio, inteso come spazio fisico e come
modalità di opzione.
26
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
In base alle Nuove Indicazioni ministeriali e tenendo conto dei bisogni emersi dal contesto sociale, culturale ed
economico in cui la scuola opera, le finalità che essa si propone sono:
sviluppo della personalità nelle direzioni etiche, affettive, sociali, intellettive, progettuali, operative e
creative;
acquisizione di conoscenze fondamentali specifiche, conquista di capacità logiche, scientifiche, operative
e delle corrispondenti abilità e competenze;
progressiva maturazione della coscienza di sé e del proprio rapporto con il mondo;
capacità di prendere decisioni operando scelte realistiche;
capacità di verifica della conoscenza di sé.
In riferimento alla direttiva del 4 luglio 2008 , il corpo docente individua linee guida e modalità condivise (calibrate
per le diverse fasce d’età ) al fine di favorire negli alunni :
la formazione armonica della personalità tramite la valorizzazione delle loro potenzialità e capacità;
il successo formativo;
una responsabile integrazione sociale;
27
Le indicazioni per il curricolo ribadiscono che è compito delle istituzioni scolastiche definire il curricolo di scuola (e
conseguentemente le quote orarie riservate alle diverse discipline), in modo autonomo e flessibile sulla base delle
reali esigenze formative degli alunni.
SCUOLA DELL’INFANZIA
Monte ore settimanale Attività
40 ore attività di psicomotricità;
attività grafico-pittoriche e manipolative;
attività di educazione linguistica
(laboratori di letto-scrittura per i bambini di 5 anni);
attività logico-matematiche e scientifiche;
attività di educazione musicale;
attività di drammatizzazione;
attività di religione/attività alternative.
28
SCUOLA PRIMARIA
Mo
nte
ore an
nu
o T
. N.
Mo
nte
ore an
nu
o T
. P.
(attività did
attica + men
sa
e do
po
men
sa)
MONTE ORE SETTIMANALE per classe
Sez. a Tempo Normale
(27h)
Sez. a Tempo Pieno
(40h*)
*30 h attività didattica + 10h mensa
e dopo mensa
I II III IV V I II III IV V
ITALIANO 7 8 8 7 7 9 10/8 9/7 7 _
MATEMATICA 6 7 5 5 5 7 6/8 6/8 8 _
SCIENZE NATURALI 2 2 2 2 2 2 2 2 2 _
STORIA 3 1 2 2 2 2 2 2 2 _
GEOGRAFIA 2 1 2 2 2 2 2 2 2 _
ARTE E IMMAGINE 1 1 1 1 1 1 1 1 1 _
MUSICA 1 1 1 1 1 1 1 1 1 _
SCIENZE MOTORIE E
SPORTIVE
1 1 1 1 1 1 1 1 1 _
TECNOLOGIA 1 1 1 1 1 1 1 1 1 _
INGLESE 2 2 3 3 3 2 2 3 3 _
RELIGIONE/ATTIVITÀ
ALTERNATIVE *
2 2 2 2 2 2 2 2 2 _
TOTALE 891 990 + 330 27 27 27 27 27 30 30 30 30 30
29
SCUOLA SECONDARIA I GRADO
DISCIPLINE MONTE ORE SETTIMANALE
ITALIANO, STORIA, GEOGRAFIA 9
MATEMATICA, SCIENZE 6
ATTIVITÀ DI APPROFONDIMENTO 1
ARTE E IMMAGINE 2
MUSICA 2
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2
TECNOLOGIA 2
INGLESE 3
SECONDA LINGUA COMUNITARIA 2
RELIGIONE/ATTIVITÀ ALTERNATIVE * 1
TOTALE 30
*Gli alunni che non fruiscono dell’insegnamento della religione cattolica possono partecipare ad attività didattiche
organizzate per gruppi di alunni, anche appartenenti a classi diverse, sulla base di un progetto educativo predisposto
dai docenti del plesso e che viene portato a conoscenza dei genitori interessati; le tematiche scelte sono volte a
favorire la riflessione collettiva sulla pace, la solidarietà, la storia delle religioni, anche mediante letture e discussioni.
L’orario delle lezioni privilegia le esigenze didattiche ed organizzative dell’Istituto, al fine di garantire efficacia all’attività
istituzionale. I comuni di pertinenza sono tre ed i plessi numerosi; esistono problemi legati al trasporto. L’organizzazione
oraria, pertanto, (in termini di inizio e fine delle lezioni), non sempre è la stessa per tutti i plessi di uno stesso ordine di
scuola: è funzionale alle esigenze specifiche.
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Le attività curricolari seguono le Indicazioni ministeriali, con variazioni a livello metodologico – didattico,
gestite in maniera opportuna da ciascun docente, nell’ambito della propria disciplina o dal Consiglio di classe,
quando esse hanno carattere interdisciplinare.
METODOLOGIA
Scuola dell’Infanzia
La scuola dell’Infanzia si prefigge di raggiungere gli obiettivi e i traguardi attraverso:
Individualizzazione dei percorsi formativi per permettere a tutti i bambini di raggiungere gli obiettivi
programmati;
Personalizzazione in merito alle potenzialità che valorizzano i talenti di cui ciascuno dispone;
Flessibilità nell’applicazione delle proposte didattiche tenendo conto dei tempi, dei ritmi, degli stili
cognitivi, della personalità, delle motivazioni e degli interessi di ogni singolo bambino;
Stimolo alla valorizzazione del gioco;
Organizzazione sociale delle attività: di coppia, di gruppo, ecc.;
Impiego di strumenti, sussidi, schede operative atte a richiamare e valorizzare i vissuti;
Sollecitazione della creatività in tutte le sue forme espressive;
Apertura del lavoro di sezione alla collaborazione tra le classi, nella condivisione di alcune attività
comuni e aggreganti attraverso attività collettive.
Il ritmo della giornata educativa del bambino è determinato tenendo presenti sia le finalità proprie della
scuola dell’Infanzia (autonomia, identità personale, competenza, cittadinanza), sia alcuni criteri orientativi
quali:
fornire al bambino dei punti di riferimento esterni sicuri e costanti;
salvaguardare il suo benessere psicofisico;
considerare la percezione del tempo e le sue componenti emotive;
proporre un armonico alternarsi di attività che richiedono una diversa intensità di impegno: attività
libera e strutturata, esperienze socializzate ed individuali;
sviluppare l’orientamento nello spazio e nel tempo.
Scuola Primaria
Le attività didattiche sono organizzate e svolte con modalità diverse allo scopo di rendere più efficace
l’intervento formativo, senza trascurare la necessità di personalizzare o individualizzare gli interventi
formativi rivolti agli alunni
Il Piano Formativo si avvale di una metodologia basata su:
31
attenzione ai bisogni e all’esperienza dei bambini;
facilitare le comunicazione e le relazioni interpersonali tra pari e adulti;
creare un clima di fiducia reciproco e di rispetto;
condividere esperienze, obiettivi e regole tramite lavori di gruppo;
piacere della ricerca e dell’auto-formazione;
sperimentazione e manipolazione di materiali;
processo di graduale ampliamento di conoscenze, abilità e competenze;
incentivazione degli interessi e della creatività per favorire lo spirito critico e il coinvolgimento attivo;
promozione dell’autonomia del bambino;
rispetto e valorizzazione delle diversità;
sviluppo di percorsi individualizzati;
utilizzo di una prospettiva interdisciplinare;
realizzazione di attività laboratoriali e progettuali.
Scuola Secondaria I Grado
Le metodologie adottate sono
coerenti con gli obiettivi del POF;
coerenti con quelli propri della disciplina e con le verifiche effettuate;
rispettano i ritmi di apprendimento e gli stili cognitivi degli allievi (gradualità);
rispettano la continuità tra i diversi ordini e gradi di istruzione;
sono volte a stimolare un atteggiamento attivo e partecipativo.
Nella definizione di ogni curricolo si tiene conto sia della dimensione trasversale sia di quella specifica di ogni
disciplina.
Sono calibrate in relazione al gruppo classe; a gruppi di livello, eterogenei, di compito.
Si avvalgono di laboratori; tutoring; lezioni frontali; cooperative learning; multimedialità.
32
L’accoglienza e i percorsi educativi riservati agli alunni diversamente abili sono realizzati tenendo in considerazione i
principi stabiliti dalla legislazione vigente.
• Legge 517/77introduce nella scuola il concetto di integrazione scolastica;
• Legge 104/92 : definisce i provvedimenti che rendono effettivi il diritto allo studio sulla base della
certificazione della disabilità;
• Legge 53/03: enuncia i principi su cui si fonda la personalizzazione dei percorsi di studio;
• Legge 170/10: concretizza i principi di personalizzazione dei percorsi di studio nella prospettiva della “presa
in carico” degli alunni con bisogni educativi speciali (BES) da parte di ciascun docente curriculare e non solo
dall’insegnante di sostegno;
• Direttiva Ministeriale 27/12/2012: ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica
basato sulla centralità della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la
comunità educante all’intera area dei bisogni educativi speciali e definisce gli strumenti di intervento per
alunni con BES.
Il concetto di INSERIMENTO si riferisce alla presenza di alunni con disabilità nelle scuole “comuni” e si ricollega al
riconoscimento del diritto di ciascuna persona di sentirsi uguale agli altri, quali che siano le sue condizioni bio-
psicofisiche, sociali e culturali.
Il concetto di INTEGRAZIONE deriva dall’acquisizione della consapevolezza che, per garantire agli alunni con
disabilità accoglienza e promozione delle potenzialità individuali, non basta l’inserimento nelle classi “normali” ma è
necessario agire sul piano organizzativo e didattico della scuola.
Il concetto di INCLUSIONE amplia la prospettiva, operando su due piani: il primo interno alla scuola che diventa
inclusiva quando sa accogliere tutte le diversità e riformulare a tal fine le proprie scelte organizzative, progettuali,
33
metodologiche, didattiche e logistiche; il secondo, esterno alla scuola, che si attua mediante collaborazioni tra
scuola, famiglia, servizi e istituzioni, sostenute da politiche strutturate e normative coerenti.
Si fa riferimento, per tale ambito, a tutte le attività realizzate dalle preposte funzione strumentale e commissione.
Finalità generali
L’inclusione nell’educazione implica:
• valorizzare in modo equo tutti gli alunni e il gruppo docente;
• accrescere la partecipazione degli alunni — e ridurre la loro esclusione — rispetto
alle culture, ai curricoli e alle comunità sul territorio;
• riformare le culture, le politiche educative e le pratiche nella scuola affinché corrispondano alle diversità degli
alunni;
• ridurre gli ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione di tutti gli alunni, non solo delle persone con disabilità o
con Bisogni Educativi Speciali;
• apprendere, attraverso tentativi, a superare gli ostacoli all’accesso e alla partecipazione di particolari alunni,
attuando cambiamenti che portino beneficio a tutti gli alunni;
• vedere le differenze tra gli alunni come risorse per il sostegno all’apprendimento, piuttosto che come problemi da
superare;
• riconoscere il diritto degli alunni ad essere educati nella propria comunità;
• migliorare la scuola sia in funzione del gruppo docente che degli alunni;
• enfatizzare il ruolo della scuola nel costruire comunità e promuovere valori, oltre che nel migliorare i risultati
educativi;
• promuovere il sostegno reciproco tra scuola e comunità;
• riconoscere che l’inclusione nella scuola è un aspetto dell’inclusione nella società più in generale.
Obiettivi interdisciplinari da perseguire:
migliorare le capacità e i tempi di attenzione e di concentrazione;
utilizzare il computer;
conoscere linguaggi diversi;
sviluppare l’autonomia e la motivazione;
sviluppare le capacità di autocontrollo e di modulazione delle emozioni;
acquisire maggiore fiducia nelle proprie capacità e in sé stessi (autostima).
Obiettivi cognitivi individuati come fondamentali ai fini di un’effettiva integrazione sono:
capacità di ascoltare e di comprendere;
34
capacità di utilizzare le conoscenze acquisite;
acquisire consapevolezza dell’errore;
capacità di risolvere problemi.
Valutazione
La valutazione deve essere finalizzata a mettere in evidenza il progresso dell’alunno e deve essere effettuata in
rapporto alle potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Gli insegnanti stabiliscono obiettivi educativi, cognitivi
e comportamentali tenendo presenti le difficoltà manifestate e calibrando le richieste in relazione ai singoli alunni e
alle specifiche patologie.
BES
La Direttiva firmata dal Ministro dell’Istruzione il 27 dicembre 2012 recante “Strumenti d’intervento per alunni con
bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” delinea e precisa la strategia
inclusiva della scuola italiana, al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti
in situazione di difficoltà.
Ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità,
estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all’intera area dei Bisogni
Educativi Speciali (BES).
Tale area comprende:
svantaggio sociale e culturale;
disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici;
difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture
diverse.
La stessa, inoltre, estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione
dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003.
La nostra scuola, pertanto, rimanda ai singoli Consigli di Classe l’individuazione di alunni con BES e la conseguente
elaborazione di piani educativi individualizzati.
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L’ambito progettuale è finalizzato ad approfondire ed ampliare abilità e competenze formative multidisciplinari
degli alunni, prevedendo progetti in continuità didattica tra i diversi ordini scolastici.
Il Collegio dei Docenti ha indicato le seguenti linee guida:
Linee guida per la stesura dei progetti
1. Ogni scuola propone autonomamente i progetti ritenuti più idonei ai propri alunni;
2. ogni progetto potrà svolgersi in un ambito o trasversalmente su più ambiti;
3. ad ogni progetto partecipano più classi o sezioni e più docenti;
4. i progetti potranno articolarsi su più moduli e su argomenti collaterali al progetto principale, garantendo la
multidisciplinarità e le relazioni interdisciplinari;
5. i progetti potranno svolgersi in orario extrascolastico;
6. ogni progetto verrà elaborato entro la metà del mese di novembre, approvato dal Collegio dei Docenti e
finanziato dal F.I.S.
L’ampliamento dell’offerta formativa prevede la realizzazione di progetti, in orario curriculare ed extra- curricolare,
per i vari ordini di scuola.
Si elencano i progetti previsti per l’anno scolastico 2015-2016.
CURRICULARI
ORDINE DI SCUOLA
TITOLO DOCENTI/PROMOTORI TEMA DESTINATARI
SECONDARIA I GRADO
• Un monumento per amico: adotta un monumento o un angolo del tuo paese
• La Scuola adotta un monumento
• Progetto Scuola Digitale • Concorso “Frascati
poesia”
Docente di potenziamento Fondazione NA 1999 MIUR – BENI CULTURALI Animatore digitale Docenti di Lettere
Educazione alla legalità/recupero delle abilità di codici linguistici diversi Piano d’ Istituto scuola Digitale
Tutti gli alunni Alunni classi “terza”
TUTTI • Legalità Docenti/Comando Carabinieri
Educazione alla legalità
Tutti gli alunni
PRIMARIA • Recupero/consolidamento/potenziamento competenze linguistiche/logico-matematiche • Promozione alla salute
Docenti di potenziamento Docenti/Operatori sanitari
Obiettivi previsti nel PdM Educazione alla salute
Tutti gli alunni Tutti gli alunni
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EXTRACURRICULARI
ORDINE DI
SCUOLA
TITOLO DOCENTI TEMA DESTINATARI
INFANZIA • Voglio un mondo più pulito • L’ ambiente che spettacolo • English and food • Facciamo finta di…
4
5
4+esperto
6
Ambiente
Ambiente
Inglese
Teatro
Tutti gli alunni
Alunni 4-5
anni
Tutti gli alunni
Tutti gli alunni
PRIMARIA • Recupero/consolidamento abilità linguistiche/logico- matematiche
• Preparazione “Prove Invalsi” • Salutiamo la Scuola Primaria • Un Natale di gioia • Cibo … che passione! • L’ acqua un bene prezioso • Legalità è … • Multiculturalità … giocando • Viva il Carnevale
1
4
1
7
10
4
3
3
2
Recupero delle
abilità
linguistiche/logico-
matematiche e di
lingua inglese
Multiculturalità
Ambiente
Tutti gli alunni
(considerando
i progetti, nella
loro globalità)
SECONDARIA
I GRADO
• Il giornale • Recupero – consolidamento –
potenziamento (Italiano/Matematica)
• Recupero – consolidamento delle competenze matematiche
3
2
2
Recupero delle
abilità
linguistiche/logico-
matematiche e di
lingua inglese
Educazione alla
legalità
Tutti gli alunni
Tutti gli alunni
Alunni classi
(2a - 3a)
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CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO
Il Centro Sportivo Scolastico è una struttura organizzata all’interno della scuola, finalizzata all’organizzazione
dell’attività sportiva scolastica.
Compito del C.S.S. è quello di programmare ed organizzare iniziative ed attività coerenti con le finalità e gli obiettivi
del progetto nazionale, in funzione della propria realtà e delle proprie risorse.
Per la Scuola secondaria di I grado, nell’ambito del C.S.S., è prevista l’attuazione del “Gruppo sportivo” che consiste
nello svolgimento di pratica sportiva in orario extracurriculare.
L’iniziativa attuata dalla nostra scuola privilegia l’atletica leggera perché, offrendo un’ampia gamma di opportunità,
consente a ciascun alunno che voglia partecipare, di esprimersi, in base alle proprie potenzialità.
I corsi proposti sono:
corsa mille metri
corsa ottanta metri
corsa ottanta metri ostacoli
staffetta quattro per cento metri
lancio del peso
lancio del vortex
salto in alto
salto in lungo
corsa campestre
marcia
calcio a 5 maschile
È prevista la partecipazione a tutte le manifestazioni (provinciali, regionali, nazionali) organizzate dal MIUR.
Per la Scuola primaria è previsto, invece, il progetto “Sport in classe”che consiste nell’attuare n°2 ore di educazione
fisica settimanali, in orario scolastico, per le classi III, IV, V.
L’attività verrà svolta, dopo una fase iniziale di informazione/formazione, dall’insegnante titolare della classe, con la
presenza, per un’ora al mese, del Tutor sportivo scolastico.
È prevista la partecipazione ai Giochi invernali e ai Giochi di fine anno scolastico da parte di tutte le classi
partecipanti al progetto.
38
Una dichiarazione dell’UNESCO afferma che: “orientare significa porre l’individuo in grado di prendere coscienze di
sé, di progredire con gli studi e la professione relativamente alle mutevoli esigenze di vita, con il duplice scopo di
contribuire al progresso della società e di raggiungere il pieno sviluppo della persona umana”.
Finalità dell’Orientamento è, pertanto, favorire la conoscenza della propria personalità ed aiutare a riconoscere i
propri interessi, i propri desideri, le proprie attitudini.
Con l’attività di Orientamento si contribuisce a costruire ed a guidare il percorso formativo di ciascun allievo,
proiettandolo verso una scelta, quanto più possibile consapevole, della Scuola Secondaria II Grado.
Si cerca, inoltre, di “modellare” il loro credo, preparandoli ad essere degli onesti cittadini e lavoratori.
Ci si propone di conseguire tali obiettivi con gli interventi che seguono:
somministrazione di questionari (mirati a testare quanto espresso prima);
incontri con la preposta Funzione Strumentale, in presenza delle rispettive famiglie;
incontri con docenti di scuole secondarie di secondo grado (Open Day);
incontro/i con lo psicologo;
consiglio orientativo espresso dai docenti dei rispettivi consigli di classe.
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Il Consiglio d’Istituto delibera i criteri per l’effettuazione delle visite guidate e viaggi d’istruzione, su proposta del
Consiglio di classe che stabilisce gli obiettivi educativi e didattici, tenendo conto delle preferenze degli alunni nella
scelta delle mete.
La Funzione strumentale dell’area coordina i lavori della commissione preposta all’organizzazione delle visite guidate
e dei viaggi d’istruzione.
Per l’anno scolastico in corso si è previsto quanto segue.
Scuola/plesso Classi Tipo di uscita Durata Destinazione
SCUOLA DELL’INFANZIA
(tutti i plessi)
Tutte N° 1 uscita didattica Orario
scolastico
Ambito comunale
SCUOLA PRIMARIA (tutti i plessi)
I-II-III Visita guidata Un giorno Da definire
N° 1 o 2 uscite didattiche Orario
scolastico
Da definire
IV - V Visita guidata Un giorno Da definire
N°2 uscite didattiche Orario
scolastico
Da definire
SCUOLA PRIMARIA Galluccio - San Clemente
Visita guidata Cassino (FR)
Teatro Manzoni
SCUOLA PRIMARIA
Conca della Campania
Visita guidata Caserta
Circo Martin +
Circo di Mosca
SCUOLA SECONDARIA
I GRADO (tutti i plessi)
I Visita guidata Un giorno Baia (Bacoli)
Capua
N° 3 uscite didattiche Orario
scolastico
Da definire
II Visita guidata Un giorno Roma
N° 3 uscite didattiche Orario
scolastico
Da definire
III Viaggio di istruzione 3/4 giorni Matera e Puglia
N° 3 uscite didattiche Orario
scolastico
Da definire
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La legge 107/2015 contempla attività di formazione in servizio per tutto il personale. Tale attività, nell’ ambito
degli adempimenti connessi con la funzione docente, diventa obbligatoria, permanente e strutturale. Nel
corso del triennio di riferimento l’Istituzione Scolastica si propone di organizzare le seguenti attività
formative, specificate anche nella programmazione dell’ anno scolastico in corso:
ATTIVITÀ FORMATIVA
PERSONALE COINVOLTO PRIORITÀ STRATEGICA CORRELATA
Primo Soccorso D.M. 388/2003
Docenti/Personale ATA Salute e sicurezza nella scuola
Sicurezza D.Lgs 81/2008
Docenti/Personale ATA Salute e sicurezza nella scuola
Corsi per l’ utilizzo delle nuove tecnologie
L. 107/20015 art.1, c.7h-12-56-124
Docenti/Personale ATA Miglioramento dell’ ambiente di
apprendimento
e della comunicazione con le famiglie e con il
territorio.
Linee Guida per il PdM e per il PTOF
L. 107/20015 art. 1, c.12-124
DS/Docenti Redazione/attuazione PdM/PTOF
Corsi di lingua straniera
L. 107/20015 art. 1, c.12-124
DS/Docenti Acquisizione/miglioramento delle competenze linguistiche
Seminario per acquisizione di
tecniche di primo soccorso
L. 107/20015 art. 1, c.10
Studenti Salute e sicurezza nella scuola
“Le dipendenze ed il Territorio – Il gioco e
l’alcool come patologia nei nostri Comuni –“
Docenti/Studenti/Famiglie Salute/Legalità/Sicurezza
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L’effettiva realizzazione del piano, nei termini indicati resta, comunque, condizionata anche dalla concreta soddisfazione delle necessità espresse.
INFRASTRUTTURA/ATTREZZATURA
MOTIVAZIONE IN RIFERIMENTO ALLE PRIORITÀ STRATEGICHE
FONTI DI FINANZIAMENTO
Potenziamento della
strumentazione informatica
Allestimento di ulteriori
laboratori.
Adeguamento reti LAN e WLAN
Raggiungimento degli obiettivi strategici individuati
PON – POR FONDAZIONI Etc.
Identificativo
Progetto
Azione Sotto
Azione Titolo modulo Totale importo autorizzato
10.8.1.A1-FESRPON-CA-2015-68 10.8.1 10.8.1.A1 Nicola Amore Connesso € 15.000,00
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La VALUTAZIONE viene introdotta nel sistema scolastico dalla L. 15/3/97 n°59 che al comma 9 dell’art. 21 stabilisce
“l’obbligo per ciascuna istituzione scolastica di adottare procedure e strumenti di verifica e valutazione della
produttività e del raggiungimento degli obiettivi”.
Essa precede, accompagna e segue i percorsi curriculari, attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate ,
promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine.(Indicazioni Nazionali 2012)
Con il DPR n. 80/2013 viene emanato il Regolamento sul Sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e
formazione.
In esso sono definiti i soggetti e le finalità dell'SNV e all'articolo 6 sono indicate e descritte le quattro fasi nelle quali
si articola il procedimento di valutazione delle scuole:
a) autovalutazione;
b) valutazione esterna;
c) azioni di miglioramento;
d) rendicontazione sociale.
L’Autovalutazione ha la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e
didattica della scuola (Indicazioni Nazionali 2012) ed ha come oggetto l’efficacia, rispetto agli obiettivi che
l’organizzazione si è posta, degli interventi formativi che attua, nonché l’efficienza nella gestione delle risorse di cui
dispone.
La Valutazione esterna è finalizzata, invece, ad evidenziare in che modo l’unità esaminata contribuisca al
raggiungimento di obiettivi definiti a livello generale, per individuare, quale fine ultimo, lo stato di “salute” e le
criticità del sistema d’istruzione.
Con la Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 vengono individuate, come riportato dalla Circolare n°47 del MIUR,”le
priorità strategiche della valutazione del sistema educativo di istruzione, che costituiscono il principale punto di
riferimento per lo svolgimento delle funzioni da parte di tutti soggetti dell'SNV”
Essa stabilisce che, a partire dal corrente anno scolastico, tutte le scuole del sistema nazionale di istruzione (statali e
paritarie), vengano coinvolte in un percorso, di durata triennale, volto all'avvio e alla messa a regime del
procedimento di valutazione di cui all'articolo 6 del Regolamento.
Per il corrente anno scolastico è prevista l’attuazione del Rapporto di Autovalutazione mediante un modello online
elaborato dall’INVALSI, articolata in quattro fasi:
1- INSERIMENTO DATI da parte delle singole scuole sulla piattaforma nel periodo Gennaio-febbraio 2015;
2- RESTITUZIONE DATI con benchmark (valori di riferimento esterni) da parte dell’INVALSI a fine marzo 2015;
3- ELABORAZIONE RAV da parte di ciascuna scuola tra marzo e giugno 2015;
4- PUBBLICAZIONE RAV da parte di tutte le scuole nel luglio 2015.
L'idea di fondo alla base della Direttiva è quella di favorire, in ogni fase della valutazione e fin dal
43
suo avvio, un coinvolgimento attivo e responsabile delle scuole, fuori da logiche di mero adempimento formale.
Un buon processo valutativo, infatti, consente a ciascuna istituzione scolastica di regolare e qualificare il proprio
servizio educativo.
La promozione, insieme, di valutazione ed autovalutazione costituisce la condizione decisiva per il miglioramento
della scuola e dell’intero sistema di istruzione, unendo il rigore delle procedure di verifica con la riflessione dei
docenti coinvolti nella stessa classe, nella stessa area disciplinare, nella stessa scuola o operanti in rete con docenti
di altre scuole.
La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua
dimensione sia individuale che collegiale, nonché della autonomia didattica delle istituzioni scolastiche.
Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva.
Essa ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento ed il rendimento scolastico
complessivo degli alunni.
Concorre con la sua finalità anche formativa ed attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle
carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli
di conoscenza ed al successo formativo.
Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere
coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti in tale documento.
Al termine dell’anno conclusivo della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, la scuola
certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di sostenere i processi di
apprendimento, di favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi.
L’istituzione scolastica assicura alle famiglie una informazione tempestiva circa il processo di
apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei momenti diversi del percorso scolastico, nel
rispetto delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza.
La valutazione nel primo ciclo dell’ istruzione è effettuata secondo quanto previsto dagli articoli 8 e 11 del
D. Lgs n.59 del 2004 e successive modifiche, dagli articoli 2 e 3 del D. L. n.137 del 2008 e dal D.P.R. n.122
del 2009.
I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all’obbligo di
istruzione, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani.
La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata nella scuola primaria dal docente
ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe e, nella scuola secondaria di primo grado, dal
44
consiglio di classe, presieduto dal dirigente scolastico o da un suo delegato, con deliberazione assunta, ove
necessario, a maggioranza.
La valutazione periodica ed annuale degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite
nonché la valutazione dell’esame finale del ciclo sono effettuate mediante l’attribuzione di voti numerici
espressi in decimi (solo nella scuola primaria illustrate con giudizio analitico sul livello globale di
maturazione raggiunto dall’alunno; nella scuola secondaria di primo grado
solo l’esito dell’esame conclusivo del ciclo è illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di
competenza e del livello globale di maturazione raggiunti dall’alunno).
Nella scuola primaria, i docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno
alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione.
Nella scuola secondaria di primo grado, sono ammessi alla classe successiva, ovvero all’esame di Stato a
conclusione del ciclo, gli studenti che abbiano ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di
classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline e per i quali, in fase di
scrutinio, i docenti non abbiano proposto più di quattro insufficienze.
Alla valutazione conclusiva dell’esame concorre l’esito della prova scritta nazionale.
I docenti di Sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni, avendo
come oggetto del proprio giudizio, relativamente agli alunni disabili, i criteri a norma dell’articolo 314 del
D. Lgs. n. 297 del 1994 (valutazione riferita al comportamento, alle discipline ed alle attività svolte sulla base
del piano educativo individualizzato).
Per gli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) adeguatamente certificati, la
valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo del ciclo,
devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni.
Nei tre diversi ordini di scuola viene attuata una valutazione iniziale delle competenze, delle conoscenze e
delle capacità, in funzione dell’azione didattica da effettuare. L’offerta didattico/formativa viene poi
continuamente monitorata per riadattare e migliorare le scelte effettuate (valutazione in itinere).
In ogni ordine di scuola si adottano procedure differenziate di verifica:
nella scuola dell’infanzia si privilegiano l’osservazione sistematica ed occasionale e la documentazione
delle esperienze;
nella scuola primaria (soprattutto nel secondo ciclo) e nella scuola secondaria di primo grado sono
previste prove di verifica degli apprendimenti, adeguate alle diverse attività didattiche svolte
(strutturate, semi-strutturate o aperte, anche con autocorrezione). Le prove consentono, in tal modo,
agli alunni, opportunamente guidati dal docente, di acquisire capacità di auto-valutarsi, vale a dire
riconoscere la validità del proprio metodo di studio, le eventuali carenze e, soprattutto, il progressivo
sviluppo delle competenze.
45
Per gli alunni che, al termine del primo quadrimestre, abbiano riportato insufficienze a causa di manifestate
difficoltà, i docenti predispongono un piano individualizzato, con obiettivi calibrati in funzione delle
possibilità individuali, al fine di facilitare il perseguimento degli obiettivi stessi, nonché i traguardi per lo
sviluppo delle competenze.
La dimensione processuale del valutare accompagna l’esperienza dell’insegnare e dell’apprendere ed in tale
processualità è situata la valenza formativa dell’atto valutativo.
In quanto “formativa” per definizione, l’azione del valutare scolastico è volta a riconciliare la dimensione
educativa e la dimensione cognitiva del fare scuola. Quest’ultima, infatti, attivando processi formativi, educa
ed istruisce al contempo; non crea essa stessa valori, ma delinea le premesse culturali – dando strumenti
cognitivi e competenze di cittadinanza – per accedere al pluralismo dei valori, sostanziando il patto
costituzionale condiviso.
Il progetto culturale della scuola è un progetto di cittadinanza e gli atti valutativi scolastici saranno
l’eloquenza ed il termostato di questo progetto. Garantiranno a tutti la valorizzazione delle specificità
individuali ed il miglior profitto scolastico possibile, attraverso la condivisione consapevole che il successo
dell’azione educativa e didattica è strettamente correlato alle caratteristiche personali di ogni alunno. Gli
strumenti di valutazione devono favorire una conoscenza quanto più possibile articolata, organica, completa
di ciascuno, tenendo conto dei livelli di partenza, della motivazione, dei ritmi e degli stili di apprendimento
(vale a dire della domanda formativa di ciascuno, calibrata sulla sua matrice cognitiva), della situazione socio
ambientale, del contesto culturale, della situazione psicofisica di ciascun allievo.
Sono illustrati, di seguito, i “criteri definiti dal Collegio dei Docenti” per assicurare omogeneità, equità e
trasparenza della valutazione, nel rispetto della libertà di insegnamento.
46
VALUTAZIONE DISCIPLINARE
PRESTAZIONI DELL’ALUNNO VOTO
Possiede conoscenze approfondite ed articolate. Applica regole e procedure in maniera autonoma e consapevole, senza commettere errori. Mostra capacità di analisi, sintesi e collegamento. Utilizza i diversi linguaggi disciplinari in modo rigoroso.
10
Possiede conoscenze ampie. Applica regole e procedure in maniera autonoma. Si mostra capace di rielaborazioni personali e di collegamenti. Utilizza i diversi linguaggi disciplinari in modo corretto, ben strutturato.
9
Possiede conoscenze soddisfacenti. Si mostra sicuro nelle applicazioni e nell’operare collegamenti. Nelle prestazioni scritte e/o orali e/o pratiche richieste incorre in alcune imperfezioni formali. L’esposizione è pertinente e precisa.
8
Possiede conoscenze chiare ed ordinate. Nelle applicazioni e nell’operare collegamenti, qualche volta, ha bisogno di guida. Nelle prestazioni scritte e/o orali e/o pratiche richieste commette, spesso, errori concettuali e formali. L’ esposizione è corretta.
7
Possiede conoscenze essenziali. Effettua analisi e sintesi incomplete. Applica regole e procedure in modo accettabile. Commette alcuni errori concettuali e formali nelle prestazioni scritte e/o orali e/o pratiche richieste. Usa linguaggi disciplinari semplici.
6
Possiede conoscenze frammentarie e/o superficiali. Commette numerosi errori nelle prestazioni scritte e/o orali e/o pratiche richieste. Non riesce ad applicare le conoscenze acquisite. L’esposizione è incompleta ed approssimativa.
5
Non conosce gli argomenti proposti. Commette gravi errori. Mostra difficoltà di analisi. Non è capace di autonomia di giudizio anche se sollecitato. Si sottrae alle verifiche.
4
47
COMPORTAMENTO
Il comportamento è disciplinato dalle seguenti norme:
D.P.R. n.249 del 1998 (Regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria);
D. Lgs. n.59 del 2004 (artt. 8, c.1 – 11, c.2);
D.P.R. n.235 del 2007 (Patto educativo di corresponsabilità);
D. L. n.137 del 2008 (art. 2), convertito, con modificazioni, dalla L n.169 del 2008;
D.P.R. n.122 del 2009 (artt. 2, c.8,9,10 - 7).
La sua valutazione si propone di favorire l’acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza
che la libertà personale si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nell’esercizio dei propri diritti, nel
rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in
particolare. Dette regole si ispirano ai principi di cui al decreto del Presidente della Repubblica n.249 del 1998
e successive modificazioni.
La stessa è espressa:
a) nella scuola primaria dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe, attraverso
un giudizio , formulato secondo le modalità deliberate dal collegio dei docenti, riportato nel
documento di valutazione;
b) nella scuola secondaria di primo grado, con voto numerico espresso collegialmente in decimi,
illustrato con specifica nota e riportato anche in lettere nel documento di valutazione.
La seguente griglia di valutazione, deliberata dal collegio dei docenti, è conforme al comportamento previsto
nel Regolamento d’istituto e si avvale dei principi ispiratori di seguito indicati. Il mancato rispetto degli stessi
configura mancanze disciplinari sanzionabili dagli organi competenti, secondo il dettato del regolamento
stesso e della normativa vigente.
Frequenza regolare delle lezioni;
assolvimento agli impegni di studio;
rispetto del capo d’ istituto, dei docenti, dei compagni e di tutto il personale della scuola;
osservanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal regolamento d’ istituto;
utilizzo corretto di strutture, macchinari e sussidi didattici (senza arrecare danni al patrimonio della
scuola);
rispetto dell’ambiente scolastico.
48
INDICATORI VOTO
1. Pieno rispetto del regolamento d’istituto 2. Frequenza assidua 3. Assolvimento completo e puntuale agli impegni di studio 4. Partecipazione ed interesse vivi e produttivi 5. Relazione con gli altri buona e collaborativa 6. Rispetto pieno e consapevole di tutto il personale della scuola e dell’ambiente
10
1. Pieno rispetto del regolamento d’istituto 2. Frequenza regolare 3. Assolvimento puntuale agli impegni di studio 4. Partecipazione ed interesse costanti e produttivi 5. Relazione con gli altri collaborativa 6. Rispetto pieno e consapevole di tutto il personale della scuola e dell’ambiente
9
1. Rispetto del regolamento d’istituto 2. Frequenza pressoché regolare con qualche ritardo 3. Assolvimento abbastanza puntuale agli impegni di studio 4. Partecipazione ed interesse generalmente costanti 5. Relazione con gli altri piuttosto collaborativa 6. Rispetto consapevole di tutto il personale della scuola e dell’ambiente
8
1. Rispetto del regolamento d’istituto 2. Frequenza alquanto irregolare, con alcuni assenze e ritardi 3. Assolvimento parziale agli impegni di studio 4. Partecipazione ed interesse incostanti e selettivi 5. Relazione con gli altri non sempre collaborativa 6. Rispetto non sempre consapevole di tutto il personale della scuola e dell’ambiente
7
1. Sporadico e non grave mancato rispetto del regolamento d’istituto 2. Frequenza irregolare, con ripetute assenze e ripetuti ritardi 3. Assolvimento insufficiente agli impegni di studio 4. Partecipazione ed interesse superficiali anche con disturbo dello svolgimento delle attività didattiche
5. Relazione con gli altri poco ▫ collaborativa /▫ scorretta 6. Rispetto scarso di tutto il personale della scuola e dell’ambiente
6
1. Costante, mancato rispetto del regolamento d’istituto 2. Frequenza molto irregolare, con innumerevoli assenze e ritardi 3. Mancato assolvimento agli impegni di studio 4. Partecipazione ed interesse molto scarsi /inesistenti 5. Relazione con gli altri estremamente scorretta 6. Rispetto carente ed inopportuno di tutto il personale della scuola e dell’ambiente
5
Nota:
un voto potrà essere assegnato anche se non si verificano tutte le condizioni espresse dagli indicatori;
nell’attribuzione del voto, avranno il maggior peso gli indicatori “frequenza”, “assolvimento agli
impegni di studio”, “partecipazione ed interesse” “relazione con gli altri”, trattandosi di un
istituto in cui, di solito, non si verificano infrazioni disciplinari connotate da particolare gravità,
richiedenti pesanti sanzioni e provvedimenti.
49
Nell'ambito dell'autonomia scolastica e nel rispetto della libera scelta dei docenti, tenuto conto della normativa
vigente, suggerita dalle più recenti disposizioni ministeriali, questo Istituto, nella logica dell'informazione e della
trasparenza che caratterizza l'autonomia, adotta la seguente procedura per l'adozione o la conferma dei libri di
testo.
La valutazione dei testi viene effettuata nei mesi di marzo/aprile nell'ambito dei consigli di classe e interclasse
e/o attraverso riunioni per aree disciplinari.
I testi in uso vengono esaminati nella loro efficacia didattica con i seguenti indicatori:
organicità di presentazione della disciplina;
livello di presentazione della materia in rapporto alle concrete possibilità di apprendimento degli alunni;
idoneità dello stile espositivo e del linguaggio in relazione ai destinatari;
correttezza scientifica;
idoneità a promuovere la ricerca e a sviluppare un efficace metodo di studio;
validità dei contenuti formativi;
economicità e peso.
I testi che risultassero non corrispondenti alle suddette caratteristiche saranno segnalati con apposita relazione
(di gruppo o anche da parte di singoli insegnanti) per l'eventuale sostituzione, da deliberarsi collegialmente (nei mesi
di aprile/ maggio, secondo la normativa ormai consolidata: deliberazione propositiva al Collegio dei docenti dei
Consigli di classe, con la partecipazione dei rappresentanti dei genitori, e deliberazione di ratifica da parte del
Collegio dei docenti) tenuto conto dei vincoli relativi alla permanenza di un testo in una sezione per almeno un
triennio e dei costi, specialmente per quanto attiene ai tetti di spesa previsti per ogni classe dalla recente normativa.
Nuove adozioni
I testi proposti come nuova adozione dovranno possedere, ovviamente, i requisiti sopra indicati. Per alleviare il
“carico” di spesa per le famiglie, le proposte di nuova adozione saranno limitate ai casi di assoluta indispensabilità
mentre, parallelamente, si valuterà la possibilità di adottare strategie che riducano il fenomeno della
“parcellizzazione” dei testi nei vari ambiti disciplinari favorendo scelte possibilmente “collegiali” per ciascuna
disciplina.
50
ORDINE DI SCUOLA DOCUMENTI
INFANZIA Registro di sezione Scheda di valutazione
per gli alunni in uscita
PRIMARIA Registro di classe Giornale dell’insegnante
Agenda della
programmazione
Documento di
valutazione
SECONDARIA I GRADO Registro di classe
Registro on line
Giornale dell’insegnante Documento di
valutazione
51
Il dialogo e la collaborazione con i genitori sono considerati preziose risorse per la costruzione,
realizzazione, valutazione del progetto formativo, che è centrato sui bisogni degli alunni.
Fatte salve particolari situazioni che vengono di volta in volta affrontate dai singoli docenti, dai Consigli di
Intersezione, di Interclasse, di Classe o dal Dirigente, l’Istituto offre alle famiglie un ventaglio di diverse opportunità
di colloquio e di incontro:
FAMIGLIE
PRIMARIA : due incontri annuali, nei mesi di febbraio e giugno, al termine di ogni quadrimestre, per la consegna dei Documenti di valutazione – due nei mesi di dicembre ed aprilie per colloqui individuali - appuntamenti possibili su richies ta dei genitori e durante le assemblee di classe.
INFANZIA : su richiesta dei genitori e durante le assemblee di classe .
DOCENTI
SECONDARIA DI PRIMO GRADO: in orario mattutino , secondo la disponibilità dei docenti non durante le lezioni - -due incontri pomeridia ni - due incontri annuali, al termine di ogni quadrimestre, per la consegna dei Documenti di valutazione - appuntamenti possibili su richiesta dei genitori , tramite comunicazione scritta ORGANI COLLEGIALI:
Consiglio di Istituto , Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe con la presenza dei rappresentanti dei genitori eletti
DIRIGENTE: preferibilmente su appuntamento
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Piano Annuale delle Attività
Gli impegni generali previsti dal Piano Annuale delle Atività (A.S. 2015/16) funzionali all’insegnamento
distinti per ordine di scuola (Art. 29, comma 3, CCNL 2007), oltre agli incontri programmatici della
Scuola Primaria e ai Collegi dei Docenti, sono:
SCUOLA DELL'INFANZIA
Mese e giorno Incontri Orario
SETTEMBRE 2015
Settembre 2015 Vedi piano attività propedeutiche di avvio a.s. 15/16
Lunedì 14 Inizio delle attività didattiche OTTOBRE 2015
Venerdì 30 Assemblea per l’elezione dei Rappresentanti dei genitori
Ore 16.40/17.10
Elezioni dei Rappresentanti Ore 17.15/19.15
NOVEMBRE 2015
Lunedì 02 COMMEMORAZIONE DEFUNTI (Calendario scolastico regionale)
Lezioni sospese
Giovedì 12 C. Intersezione: insegnanti C. Intersezione con Rappresentanti genitori
Ore 16.35/17.30
Ore 17.35/18.35
DICEMBRE 2015
Giovedì 03 Colloqui con genitori Ore 16.35/18.35
Lunedì 07 e Martedì 08 Calendario scolastico regionale Lezioni sospese
Dal 23.12.15 al 06.01.16 Vacanze di Natale Lezioni sospese
GENNAIO 2016 Mercoledì 20 Proposta adeguamento Calendario scolastico
(delibera Consiglio d’Istituto)
Lezioni sospese
FEBBRAIO 2016
Lunedì 08 e Martedì 09 Calendario scolastico regionale Lezioni sospese
Giovedì 11 Interplesso - c/o sede centrale I.C. in Roccamonfina
Ore 16:45/18.45
Giovedì 18 Colloqui con genitori per verifica attività 16.35/18.35
MARZO 2016
Mercoledì 23 Proposta adeguamento Calendario scolastico
(delibera Consiglio d’Istituto)
Lezioni sospese
Dal 24.03.16 al 29.03.16 Vacanze di Pasqua Lezioni sospese
APRILE 2016
Giovedì 14 C. Intersezione: insegnanti C. Intersezione con Rappresentanti genitori
16.35/17.30 17.35/18.35
Lunedì 25 FESTA DELLA LIBERAZIONE Lezioni sospese
MAGGIO 2016
Giovedì 19 Colloqui con genitori per verifica attività didattiche
16.35/18.35
Lunedì 30 Proposta adeguamento Calendario scolastico
(delibera Consiglio d’Istituto)
Lezioni sospese
Martedì 31 Santo Patrono
GIUGNO 2016
Mercoledì 01 Propostaadeguamento Calendario scolastico
(delibera Consiglio d’Istituto)
Lezioni sospese
Giovedì 02 FESTA NAZIONALE DELLA REPUBBLICA Lezioni sospese
Lunedì 27 Assemblea con i genitori nuovi iscritti 17.00/19.00
30 Giugno Termine delle attività didattiche
53
SCUOLA PRIMARIA
Mese e giorno Incontri Orario
SETTEMBRE 2015
Settembre 2015 Vedi piano attività propedeutiche di avvio a.s. 15/16
Lunedì 14 Inizio delle attività didattiche Lunedì 14
OTTOBRE 2015
Venerdì 30 Assemblea per l’elezione dei Rappresentanti dei genitori
Ore 16:40/17:10
Elezioni dei Rappresentanti Ore 17:15/19.15
NOVEMBRE 2015
Lunedì 02 COMMEMORAZIONE DEFUNTI (Calendario scolastico regionale)
Lezioni sospese
Venerdì 13 Interclasse tecnico
Interclasse giuridico con Rappresentanti dei genitori Ore
16.35/
17.30
Ore
17.35/
18.35
DICEMBRE 2015
Lunedì 07 e Martedì 08 Calendario scolastico regionale Lezioni sospese
Venerdì 18 Ricevimento generale genitori Ore 16:35/18.35
Dal 23.12.15 al 06.01.16 Vacanze di Natale Lezioni sospese
GENNAIO 2016
Mercoledì 20 Proposta adeguamento Calendario scolastico
(delibera Consiglio d’Istituto)
Lezioni sospese
Giovedì 28 Interclasse tecnico - Scrutini Tempo Normale I – ore 14.00 II –
ore 14.25 III - 14.50
IV –
ore 15.15 V – ore 15.35
Tempo Pieno I – ore 16.40 II –
ore 17.05 III - 17.30
IV –
ore 17.55 V – ore 18.25 Venerdì 29 Interclasse giuridico con Rappresentanti dei genitori Ore 16.35/17.30
FEBBRAIO 2016
Lunedì 08 e Martedì 09 Calendario scolastico regionale Lezioni sospese
Giovedì 18 Interplesso – verifica della progettazione d’Istituto per Dipartimenti disciplinari
Ore 16:40/18.40
Giovedì 25 o Data da destinarsi
Visione e firma del Documento di valutazione Ore 16:35/19.05
MARZO 2016
Mercoledì 23 Proposta adeguamento Calendario scolastico
(delibera Consiglio d’Istituto)
Lezioni sospese
Dal 24.03.16 al 29.03.16 Vacanze di Pasqua Lezioni sospese
Giovedì 31 Interclasse tecnico
Interclasse giuridico con Rappresentanti dei genitori Ore
16.35/
17.30
Ore
17.35/
18.35
APRILE 2016
Giovedì 14 Ricevimento generale genitori Ore 16:35/18.35
Lunedì 25 FESTA DELLA LIBERAZIONE Lezioni sospese
MAGGIO 2016
54
Giovedì 05 Dipartimenti disciplinari per adozione libri di testo – a.s. 2016/17
16.40/18.40
Giovedì 12 Interclasse tecnico Interclasse giuridico con Rappresentanti dei genitori
O
r
e
1
6
.
3
5
/
1
7
.
3
0
O
r
e
1
7
.
3
5
/
1
8
.
3
5
Lunedì 30 Proposta adeguamento Calendario scolastico (delibera
Consiglio d’Istituto)
Lezioni sospese
Martedì 31 Santo Patrono
GIUGNO 2016
Mercoledì 01 Proposta adeguamento Calendario scolastico (delibera
Consiglio d’Istituto)
Lezioni sospese
Giovedì 02 FESTA NAZIONALE DELLA REPUBBLICA Lezioni sospese
Giorno 6 –
Roccamonfina
Giorno 7 –
Fontanafredda
Giorno 8 – S.
Clemente
Giorno 9 –
Conca +
Vaglie
Scrutini Orario I – ore 14.00 II – ore 14.25 III - 14.50 IV – ore 15.15 V – ore 15.35
Mercoledì 8 Termine delle attività didattiche
Data da destinarsi Firma e Consegna Documento di valutazione Orario da definire
*Si specifica che nella scuola primaria la verifica e la valutazione bimestrale degli apprendimenti e delle
attività didattiche viene svolta in seno ai Consigli d’Interclasse in seduta tecnica (alla sola presenza degli
insegnanti).
55
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Mese e giorno Incontri Orario
SETTEMBRE 2015
Settembre 2015 Vedi piano attività propedeutiche di avvio a.s. 15/16
Lunedì 14 Inizio delle attività didattiche Lunedì 14
OTTOBRE 2015
Lunedì 26 Consigli di classe Corsi A-B ROCCAMONFINA I A – ore 15.00
II A – ore 15.45 III
A - 16.30 I B – ore 17.15 II B – ore 18.00 III B - 18.45
Martedì 27 Consigli di classe Corsi A-B GALLUCCIO I A – ore 15.00
II A – ore 15.45 III
A - 16.30 I B – ore 17.15 II B – ore 18.00 III B - 18.45
Mercoledì 28 Consigli di classe CORSO UNICO CONCA C. I – ore 15.00 II/III – ore 15.45
Venerdì 30 Assemblea per l’elezione dei Rappresentanti dei genitori Ore 16:40/17:10
Elezioni dei Rappresentanti Ore 17:15/19.15
NOVEMBRE 2015
Lunedì 02 COMMEMORAZIONE DEFUNTI (Calendario scolastico regionale)
Lezioni sospese
DICEMBRE 2015
Lunedì 07 e Martedì 08 Calendario scolastico regionale Lezioni sospese
*Lunedì 14 Consigli di classe Corsi A-B GALLUCCIO I A – ore 15.00
II A – ore 15.45 III
A - 16.30 I B – ore 17.15 II B – ore 18.00 III B - 18.45
*Martedì 15 Consigli di classe Corso UNICO CONCA C. I – ore 15.00 II/III – ore 15.45
*Mercoledì 16 Consigli di classe Corsi A-B ROCCAMONFINA I A – ore 15.00
II A – ore 15.45 III
A - 16.30 I B – ore 17.15 II B – ore 18.00 III B - 18.45
*Consigli di classe con i rappresentanti dei genitori eletti
Venerdì 18 Ricevimento dei genitori – colloqui scuola-famiglia Ore 16.45-18.45
Dal 23.12.15 al 06.01.16 Vacanze di Natale Lezioni sospese
GENNAIO 2016
Mercoledì 20 Proposta adeguamento Calendario scolastico (delibera
Consiglio d’Istituto)
Lezioni sospese
FEBBRAIO 2016
Lunedì 01 Consigli di classe - Scrutini Corso UNICO CONCA C. I – ore 15.00 II/III – ore 15.45
Martedì 02 Consigli di classe - Scrutini Corso ROCCAMONFINA I A – ore 15.00
II A – ore 15.45 III
A - 16.30 I B – ore 17.15 II B – ore 18.00 III B - 18.45
Mercoledì 03 Consigli di classe- Scrutini Corsi A-B- GALLUCCIO I A – ore 15.00
II A – ore 15.45 III
A - 16.30 I B – ore 17.15 II B – ore 18.00 III B - 18.45
Lunedì 08 e Martedì 09 Calendario scolastico regionale Lezioni sospese
Giovedì 18 Verifica della progettazione d’Istituto per Dipartimenti disciplinari
Ore 16:40/18.40
MARZO 2016
Mercoledì 23 Proposta adeguamento Calendario scolastico (delibera
Consiglio d’Istituto)
Lezioni sospese
Dal 24.03.16 al 29.03.16 Vacanze di Pasqua Lezioni sospese
APRILE 2016
Martedì 5 Ricevimento generale Genitori 16.30/18.30
*Lunedì 18 Consigli di classe Corsi A-B ROCCAMONFINA I A – ore 15.00 II A – ore 15.45 III A - 16.30 I B – ore 17.15
II B – ore 18.00 III B - 18.45
*Martedì 19 Consigli di classe Corsi A-B GALLUCCIO I A – ore 15.00
II A – ore 15.45 III
A - 16.30 I B – ore 17.15 II B – ore 18.00 III B - 18.45
*Mercoledì 20 Consigli di classe Corso UNICO CONCA C. I – ore 15.00 II/III – ore 15.45
*Consigli di classe con i rappresentanti dei genitori eletti
Lunedì 25 FESTA DELLA LIBERAZIONE Lezioni sospese
MAGGIO 2016
Giovedì 05 Dipartimenti disciplinari per adozione libri di testo – a.s. 2016/17
16.40/18.40
Lunedì 30 Proposta adeguamento Calendario scolastico (delibera
Consiglio d’Istituto)
Lezioni sospese
Martedì 31 Santo Patrono
GIUGNO 2016
Mercoledì 01 Proposta adeguamento Calendario scolastico (delibera
Consiglio d’Istituto)
Lezioni sospese
Giovedì 02 FESTA NAZIONALE DELLA REPUBBLICA Lezioni sospese
Giovedì 09 Consigli di classe- Scrutini Corsi A-B- GALLUCCIO I A – ore 08.30
II A – ore 09.15 III
A - 10.00 I B – ore 10.45 II B – ore 11.30 III B - 12.15
Venerdì 10 Consigli di classe - Scrutini Corso UNICO CONCA C. I – ore 08.30 II/III – ore 09.15
Venerdì 10 Consigli di classe - Scrutini Corso ROCCAMONFINA I A – ore 09.55
II A – ore 10.35 III
A - 11.20 I B – ore 12.00 II B – ore 12.40 III B - 13.15
Mercoledì 8 Termine delle attività didattiche Data da destinarsi Firma e Consegna Documento di valutazione Orario da definire
Riunione preliminare Esami di Stato
Esami di Stato
57
Direttiva ministeriale del 27 Dicembre 2012 strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’
Anno Scolastico 2015-2016
Delibera n. 45 del Collegio dei Docenti del 10/02/2016
58
PREMESSA
Come è noto, la Direttiva del 27 dicembre 2012, strumenti di intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica, e la relativa
circolare attuativa (C.M. n. 8 del 6 marzo 2013), hanno riconosciuto l’esigenza di ampliare il bacino
della cura educativa già destinata agli alunni con disabilità (ex legge n. 104/1992) e con DSA (ex
legge n. 170/2010) a tutti quegli alunni che manifestano “inadeguatezza” alle sollecitazioni
dell’ambiente scolastico, sia con riferimento a comportamenti ritenuti disadattavi, sia con
riferimento al mancato raggiungimento dei risultati attesi e in ordine alle competenze culturali.
Per la realizzazione di tali finalità, i documenti in discussione richiamano esplicitamente il D.P.R. n.
275/1999 prima, e la L. n. 53/2003 poi, nelle parti in cui essi stabiliscono che i docenti e le istituzioni
scolastiche autonome, si facciano carico dei bisogni di ciascuna persona coinvolta nei processi
didattico-educativi, anche con strumenti personalizzati.
In questa direzione è orientato anche il contenuto delle Indicazioni per il curricolo2012, nella
parte in cui richiamano la dimensione dell’ inclusività quale indicatore di efficacia e di equità
dell’azione didattico-educativa.
Emerge che nei riguardi dei BES non si parla più di integrazione ma di inclusione; non si tratta più
di adattare progressivamente la proposta didattica-educativa al funzionamento di una o più
specifiche categorie individuate di bisogni “certificati”, ma occorre osservare la fenomenologia
scolastica del funzionamento di ciascuno al fine di coglierne la specifica richiesta e costruire così
risposte efficaci in termini di buoni funzionamenti.
NOZIONE DI INCLUSIONE
Essenzialmente integrazione vuol dire fornire alle persone che hanno rilevanti problemi
nell’esercizio dei diritti/doveri di cittadinanza un aiuto ad hoc necessario per accedere a tali
diritti/doveri. L’integrazione investe essenzialmente sul soggetto in difficoltà e molto meno sul
contesto. Tale sistema funziona per gli studenti con disabilità ed è il presidio specifico della
Pedagogia Speciale, ma non è adatto per tutta l’ampia gamma di studenti con BES. Inclusione,
invece, significa progettare, sin dalle sue fondamenta, la piattaforma della cittadinanza in modo che
ciascuna persona abbia la possibilità di esercitare diritti e doveri come modalità ordinaria. L’
inclusività non è quindi un aiuto per scalare la normalità ma una condizione connaturata e
intrinseca della normalità. L’inclusione interviene sul contesto non meno che sul soggetto
tramite l’abbattimento degli ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione.
Il concetto di inclusività pone la scuola in un processo di cambiamento, sostituendo la didattica
integrativa con una inclusiva. Per spiegare al meglio questo concetto è utile pensare al termine
opposto alla parola “inclusione” che è “esclusione”, intesa come “non partecipazione”. Si pone la
necessità di rendere partecipi tutti gli alunni, attraverso l’assegnazione di un ruolo ben preciso
59
all’interno del gruppo classe, cercando così di renderli autonomi e consapevoli dei processi di
apprendimento. La partecipazione diventa quindi un indicatore dell’inclusione. In quest’ottica, i
consigli di classe si fanno carico dei bisogni particolari di tutti gli studenti, prestando maggiore
attenzione a quelli che presentano bisogni “speciali”.
IL BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE.
La direttiva include nei BES alcune grandi categorie di funzionamenti problematici:
1. le disabilità (regolate dalla L. n. 104/92);
2. i disturbi specifici di apprendimento (regolati dalla L. n. 170/2010)
3. gli altri disturbi evolutivi specifici, come il deficit del linguaggio verbale, la disprassia, il
deficit della coordinazione motoria, il disturbo non verbale e qualunque forma di bassa
intelligenza non verbale associata ad alta intelligenza verbale, l’ADHD (disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività), il funzionamento intellettivo limite o borderline (considerato
dalla direttiva un caso limite tra la disabilità e il disturbo evolutivo specifico); disturbi che
non erano stati compresi nella L. 170/2010; viene inoltre inserito il disturbo dello spettro autistico lieve, “qualora non rientri nelle casistiche previste dalla L. 104/92;
4. disturbi dell’età evolutiva (disturbi d’ansia, disturbi dell’umore, disturbi del comportamento,
fra i quali i disturbi oppositivi provocatori e i più gravi disturbi della condotta, questi ultimi spesso associati a violazioni delle regole sociali fino ai veri e propri reati);
5. le situazioni di svantaggio linguistico-culturale, socioculturale, economico, familiare,
affettivo, psicologico.
Tutte queste forme di svantaggio devono essere tali da compromettere il successo formativo
dell’alunno e la realizzazione delle sue potenzialità.
LA FORMALIZZAZIONE DEI BES
Al Consiglio di classe e agli insegnanti viene attribuito il compito pedagogico-didattico
fondamentale di individuare i soggetti con situazioni di BES non clinicamente rilevate. Il
Consiglio di classe o il team docenti, fondandosi su considerazioni psicopedagogiche e didattiche,
valuta, comprende le difficoltà, si esprime in merito al funzionamento problematico dell’alunno e si
occupa di personalizzare il suo percorso formativo. Il riconoscimento formale di un alunno
con BES avviene quindi tramite verbalizzazione motivata da parte del consiglio di classe/team
docenti.
FINALITA’
Il nostro Istituto decide di perseguire la “politica dell’inclusione” e di “garantire il successo
scolastico” di tutti gli alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione. Hanno quindi
diritto ad un percorso didattico personalizzato, non solo gli alunni in possesso di certificazione di
disabilità o di DSA(le due condizioni sono riconosciute rispettivamente dalla L. 104/92 e la L.
170/2010), ma tutti gli alunni che presentano difficoltà di medio o lungo periodo e che fino ad oggi
non potevano avere un piano didattico personalizzato, con obiettivi, strumenti e valutazioni pensati
su misura per loro. In particolare la L. 170/2010 apre un diverso canale di cura educativo,
concretizzando i principi di personalizzazione dei percorsi di studio enunciati nella legge
60
53/2003,nella prospettiva della presa in carico dell’alunno con BES da parte di ciascun docente
curriculare e di tutto il team di docenti coinvolto.
I Consigli di Classe attivano quindi percorsi personalizzati per gli alunni certificati DSA
applicando e, qualora necessario, la personalizzazione della didattica e le misure
compensative e dispensative anche ad altri alunni con BES, nella prospettiva di una presa
in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni.
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
Il Consiglio di Classe predispone, nelle forme che ritiene idonee ed entro la fine di novembre, un
documento (Piano Didattico Personalizzato) articolato per discipline coinvolte dal disturbo e che
dovrà contenere almeno le seguenti voci:
• Dati anagrafici dell’alunno;
• Tipologia del disturbo;
• Attività didattiche individualizzate;
• Strumenti compensativi utilizzati;
• Misure dispensative adottate;
• Forme di verifica e valutazione personalizzate.
Nella predisposizione della documentazione in questione è fondamentale il raccordo con la famiglia,
che può comunicare alla scuola eventuali osservazioni su esperienze sviluppate dallo studente,
autonomamente o attraverso percorsi extrascolastici.
STRUMENTI COMPENSATIVI
Gli “strumenti compensativi” sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la
prestazione richiesta nell’abilità deficitaria.
Esempi di strumenti compensativi sono:
• Il Personal Computer con la sintesi vocale, che trasforma l’attività di lettura in un compito di ascolto;
• Il registratore digitale, che consente all’alunno o allo studente di non scrivere gli appunti della lezione;
• Il Personal Computer con sintesi vocale e programmi di video scrittura con correttore
ortografico, che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza
l’affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori;
• La calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo;
• Altri strumenti tecnologicamente meno evoluti quali tabelle (dei mesi, dell’alfabeto, dei vari
caratteri), tavola pitagorica (o linea dei numeri), formulari (di matematica, di geometria, …),
mappe concettuali delle lezioni e di quanto studiato, ecc.
• Cartine geografiche e storiche (cartacee e on line)
• Risorse registrate audio e video (MP3-DVD-CDrom-on line)
• Libri di testo in digitale (PDF)
61
• Dizionari di lingua straniera digitalizzati (CD - rom o on line)
• Controllo della gestione del diario
Tali strumenti sollevano l’alunno o lo studente con BES da una prestazione resa difficoltosa dal
disturbo, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo.
MISURE DISPENSATIVE
Le “misure dispensative” sono interventi che consentono all’alunno o allo studente di non svolgere
alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non
migliorano l’apprendimento (es. la lettura ad alta voce, la scrittura veloce sotto dettatura, l’uso del
vocabolario, lo studio mnemonico delle tabelline).
L’adozione delle misure dispensative, al fine di non creare percorsi immotivatamente facilitati che
peraltro non tenderebbero a migliorare il successo formativo degli alunni e degli studenti con BES,
dovrà essere sempre valutata sulla base dell’effettiva incidenza del disturbo sulle prestazioni
richieste, in modo tale da non differenziare, in ordine agli obiettivi, il percorso di apprendimento
dell’alunno o dello studente in questione.
Esempi di misure dispensative sono:
• esonerare, ove necessario e comprovato dalla diagnosi, dallo studio della lingua straniera in
forma scritta a causa delle difficoltà rappresentate dalla differenza tra scrittura e pronuncia;
• Programmare tempi più lunghi per le prove scritte e per lo studio a casa, ovvero diminuzione della quantità di prove assegnate;
• Assegnare compiti a casa in misura adeguata alle effettive possibilità dell’allievo;
• Possibilità di uso di testi ridotti non per contenuto, ma per quantità di pagine;
• Privilegiare le verifiche orali consentendo l’uso di mappe durante l’interrogazione;
• Valutare le prove scritte ed orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma, utilizzando anche prove con domande a risposta multipla.
62
LA SITUAZIONE ATTUALE
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
Scuola dell’Infanzia di Gallo
B. Rilevazione dei BES presenti: n°
4. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) /
minorati vista
minorati udito
Psicofisici
5. disturbi evolutivi specifici /
DSA
ADHD/DOP
Borderline cognitivo
Altro
6. svantaggio (indicare il disagio prevalente) /
Socio-economico
Linguistico-culturale
Disagio comportamentale/relazionale
Altro
Totale 0
Scuola dell’Infanzia di Fontanafredda
C. Rilevazione dei BES presenti: n°
7. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) /
minorati vista
minorati udito
Psicofisici
8. disturbi evolutivi specifici /
DSA
ADHD/DOP
Borderline cognitivo
Altro
9. svantaggio (indicare il disagio prevalente) /
Socio-economico
Linguistico-culturale
Disagio comportamentale/relazionale
Altro
Totale 0
63
Scuola dell’Infanzia di Galluccio
C. Rilevazione dei BES presenti: n°
7. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) /
minorati vista
minorati udito
Psicofisici
8. disturbi evolutivi specifici /
DSA
ADHD/DOP
Borderline cognitivo
Altro
9. svantaggio (indicare il disagio prevalente) /
Socio-economico
Linguistico-culturale
Disagio comportamentale/relazionale
Totale 0
Scuola dell’Infanzia di Conca della Campania
C. Rilevazione dei BES presenti: n°
7. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) /
minorati vista
minorati udito
Psicofisici
8. disturbi evolutivi specifici /
DSA
ADHD/DOP
Borderline cognitivo
Altro
9. svantaggio (indicare il disagio prevalente) /
Socio-economico
Linguistico-culturale
Disagio comportamentale/relazionale
64
Scuola Primaria di Roccamonfina-Quirini
A. Rilevazione dei BES presenti: n°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 3
minorati vista
minorati udito
Psicofisici
2. disturbi evolutivi specifici 2
DSA
ADHD/DOP
Borderline cognitivo
Altro
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) /
Socio-economico
Linguistico-culturale
Disagio comportamentale/relazionale
Altro (svantaggio cognitivo)
Totale 5
Scuola Primaria di Roccamonfina - Cicioni
A. Rilevazione dei BES presenti: n°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) /
minorati vista
minorati udito
Psicofisici
2. disturbi evolutivi specifici /
DSA
ADHD/DOP
Borderline cognitivo
Altro
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) /
Socio-economico
Linguistico-culturale
Disagio comportamentale/relazionale
Altro (svantaggio cognitivo)
Totale 0
65
Scuola Primaria di Galluccio
D. Rilevazione dei BES presenti: n°
10. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) /
minorati vista
minorati udito
Psicofisici
11. disturbi evolutivi specifici 1
DSA
ADHD/DOP
Borderline cognitivo
Altro
12. svantaggio (indicare il disagio prevalente) /
Socio-economico
Linguistico-culturale
Disagio comportamentale/relazionale
Altro
Totale 1
Scuola Primaria di Vaglie
E. Rilevazione dei BES presenti: n°
13. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 1
minorati vista
minorati udito
Psicofisici
14. disturbi evolutivi specifici /
DSA
ADHD/DOP
Borderline cognitivo
Altro
15. svantaggio (indicare il disagio prevalente) 1
Socio-economico
Linguistico-culturale
Disagio comportamentale/relazionale
Altro
Totale 2
66
Scuola Primaria di Conca della Campania
D. Rilevazione dei BES presenti: n°
10. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 1
minorati vista
minorati udito
Psicofisici
11. disturbi evolutivi specifici /
DSA
ADHD/DOP
Borderline cognitivo
Altro
12. svantaggio (indicare il disagio prevalente) /
Socio-economico
Linguistico-culturale
Disagio comportamentale/relazionale
Altro
Totale 1
Scuola Secondaria di primo grado di Roccamonfina
A. Rilevazione dei BES presenti: n°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 1
minorati vista
minorati udito
Psicofisici
2. disturbi evolutivi specifici 1
DSA
ADHD/DOP
Borderline cognitivo
Altro
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) /
Socio-economico
Linguistico-culturale
Disagio comportamentale/relazionale
Altro
Totale 2
67
Scuola Secondaria di Primo Grado di Galluccio
B. Rilevazione dei BES presenti: n°
4. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 3
minorati vista
minorati udito
Psicofisici
5. disturbi evolutivi specifici /
DSA
ADHD/DOP
Borderline cognitivo
Altro
6. svantaggio (indicare il disagio prevalente) 5
Socio-economico
Linguistico-culturale
Disagio comportamentale/relazionale
Altro
Totale 8
Scuola Secondaria di primo grado Conca della Campania
A. Rilevazione dei BES presenti: n°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 1
minorati vista
minorati udito
Psicofisici
2. disturbi evolutivi specifici /
DSA
ADHD/DOP
Borderline cognitivo
Altro
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) /
Socio-economico
Linguistico-culturale
Disagio comportamentale/relazionale
Altro
Totale 1
68
Totali 20
% su popolazione scolastica 3,3
N° PEI redatti dai GLHO 10
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 4
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 6
B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di
piccolo gruppo Si
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
Si
AEC Attività individualizzate e di
piccolo gruppo Si
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
No
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di
piccolo gruppo No
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti,
ecc.)
no
Funzioni strumentali / coordinamento Si
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Si
Psicopedagogisti e affini esterni/interni Si
Docenti tutor/mentor si
69
C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI Si
Rapporti con famiglie Si
Tutoraggio alunni si
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva si
Altro:
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI si
Rapporti con famiglie Si
Tutoraggio alunni Si
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva si
Altro:
Altri docenti
Partecipazione a GLI Si
Rapporti con famiglie Si
Tutoraggio alunni Si
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva si
Altro:
D. Coinvolgimento personale ATA Assistenza alunni disabili Si
Progetti di inclusione / laboratori integrati no
Altro:
E. Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva Si
Coinvolgimento in progetti di inclusione Si
Coinvolgimento in attività di promozione
della comunità educante si
Altro:
70
F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità No
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili No
Procedure condivise di intervento sulla
disabilità no
Procedure condivise di intervento su disagio
e simili No
Progetti territoriali integrati No
Progetti integrati a livello di singola scuola No
Rapporti con CTS / CTI No
Altro:
G. Rapporti con privato sociale e
volontariato
Progetti territoriali integrati Si
Progetti integrati a livello di singola scuola Si
Progetti a livello di reti di scuole no
H. Formazione docenti
Strategie e metodologie educativodidattiche
/ gestione della classe
Si
Didattica speciale e progetti
educativodidattici a prevalente tematica
inclusiva Si
Didattica interculturale / italiano L2 No
Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva
(compresi DSA, ADHD, ecc.) No
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,
sensoriali…) no
Altro:
71
PUNTI DI CRITICITA’ E PUNTI DI FORZA
L’inclusione non è uno status ma un processo che, in quanto tale, riscontra punti di criticità e punti
di forza.
Possibili punti di criticità:
- ridotto numero delle risorse di sostegno a favore degli alunni con disabilità;
- continuo ricambio dei docenti di sostegno e curricolari
- indisponibilità di mezzi di trasporto dotati di dispositivi per eventuali disabili motori; - ridotto numero di docenti preparati per l’impiego di tecnologie digitali utili quali strumenti compensativi;
Possibili punti di forza:
- docenti con esperienze in uno o più campi anche non strettamente scolastici;
- presenza di ambienti dotati di LIM;
- disponibilità di docenti alla formazione permanente in merito ai BES; - stretta collaborazione
tra docenti curricolari e docenti di sostegno.
72
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo
anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) LA SCUOLA
- Elabora una politica inclusiva condivisa tra il personale
- Definisce al proprio interno una struttura di organizzazione e coordinamento degli interventi rivolti alla disabilità e al disagio scolastico (gruppo di lavoro per l’inclusione), definendo ruoli e competenze.
- Sensibilizza la famiglia a farsi carico del problema, elaborando un progetto educativo
condiviso e invitandola a farsi aiutare, attraverso l’accesso ai servizi (ASL e/o servizi sociali).
IL DIRIGENTE
- Convoca e presiede il Consiglio di Classe/Interclasse/Intersezione. - Convoca e presiede il GLI
- Coordina tutti gli interventi relativi ai BES
I CONSIGLI DI CLASSE/INTERCLASSE/INTERSEZIONE, informano il Dirigente e la famiglia della situazione/problema. Effettuano un primo incontro con i genitori. Collaborano all’osservazione sistematica e alla raccolta dati. Prendono atto della relazione clinica, definiscono, condividono ed attuano il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) e il Piano Educativo Individualizzato (PEI) od un Progetto Didattico Personalizzato (PDP) per l’alunno.
LA FAMIGLIA: Informa il coordinatore di classe (o viene informata) della situazione/problema. Partecipa agli incontri con la scuola e con i servizi del territorio, condivide il Progetto Educativo e collabora alla sua realizzazione, attivando il proprio ruolo e la propria funzione.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
La scuola si impegna ad attivare corsi di formazione specifica sui bisogni educativi speciali, in sede, e possibilmente attraverso la partecipazione a reti di scuole.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
Tutti gli alunni con BES hanno diritto ad uno specifico piano:
a. Piano Educativo Individualizzato ex art. 12, comma 5 della L. 104/92, a favore degli alunni
con disabilità;
b. Piano Didattico Personalizzato ex art. 5 D.M. n. 5669 del 12/07/2011, per gli alunni con
DSA;
c. Percorso Didattico Personalizzato per tutti gli alunni con BES diversi da quelli richiamati alle lettere “a” e “b”.
Nei predetti piani devono essere esplicitati gli obiettivi didattici da perseguire per il tramite dei
piani medesimi e i criteri e le modalità di valutazione.
73
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
- Relativamente ai PDF, PEI e PDP il consiglio di classe/interclasse e intersezione, ed ogni insegnante in merito alla disciplina di competenza, affiancati e supportati dall’insegnante di sostegno, metteranno in atto strategie metodologiche che consentano di raccogliere il maggior numero di elementi utili alla definizione e al conseguimento del percorso didattico inclusivo.
- GLI si occuperà della rilevazione dei BES presenti nell’istituto raccogliendo le documentazioni degli interventi educativo-didattici definiti.
- Il Dirigente Scolastico partecipa alle riunioni del Gruppo H, è messo al corrente dal referente
del sostegno/funzione strumentale del percorso scolastico di ogni allievo con BES ed è
interpellato direttamente nel caso si presentino particolari difficoltà nell’attuazione dei
progetti. Fornisce al Collegio dei Docenti informazioni riguardo agli alunni in entrata ed è
attivo nel favorire contatti e passaggio di informazioni tra le scuole e tra Scuola e territorio.
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative
La scuola prevede di fornire informazioni e richiedere la collaborazione alle famiglie e alla comunità. La Scuola estende a tutti gli alunni BES le procedure di partecipazione previste dalla legge nella definizione del documento di programmazione per la disabilità e i DSA. La famiglia interviene come soggetto portatore di interessi (la tutela del figlio) ma anche come risorsa educativa e come preziosa fonte di informazioni.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;
Con riferimento ai più accreditati studi nell’ambito delle Scienze dell’educazione, alle Indicazioni
Nazionali per curricolo del 2012, alle linee Guida per l’integrazione (4 agosto 2009), alla Legge 8
ottobre 2010 n. 170 la scuola mette in atto gli interventi seguenti:
• Attività laboratoriali (più facilmente realizzabili in situazioni di compresenza con insegnanti
curricolari o di sostegno)
• Attività interdisciplinari
• Attività di apprendimento cooperativo
• Sostegno e tutoraggio ad allievi con particolare difficoltà, da parte di insegnanti di sostegno,
sia durante le attività a gruppi sia durante le esercitazioni individuali. Tali attività potranno
svolgersi sia in classe sia uscendo dalla classe con piccoli gruppi, possibilmente non sempre
gli stessi, affiancando quindi anche allievi che hanno difficoltà temporanee a quelli con
difficoltà più profonde, per non stigmatizzare alcuni allievi come incapaci
• Sostegno e tutoraggio in orario extracurricolare agli allievi con difficoltà, nell’ambito di
progetti attivati con fondi interni o esterni.
Valorizzazione delle risorse esistenti
La scuola prevede di valorizzare le risorse esistenti, tramite progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva. Implementare l’utilizzo della LIM come strumento in grado di integrare vecchi e nuovi linguaggi:
quelli della scuola e quelli della società multimediale. Valorizzare le competenze specifiche di ogni
docente.
74
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
Risorse materiali: laboratori (arte, musica, lab. Teatrale, ludico-manuale: ceramica, cucina), attrezzature informatiche, software didattici. Risorse umane: psicologi, pedagogisti, educatori, animatori, assistenti igienico-sanitari, docenti
specializzati in attività ludico-formative-laboratoriali-relazionali
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
Accoglienza già previsto nel POF. Orientamento interno ed esterno già previsto nel POF
Delibera del Collegio dei Docenti n. 14 del 10/02/2016
Roccamonfina, 10/02/2016
La Commissione BES
75
PTOF
Piano di Miglioramento
Piano triennale per la trasparenza e l’ integrità
Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico
Curricolo verticale
Regolamento d’ Istituto
Carta dei Servizi
Trattasi di documenti parte integrante del POF, in quanto attuativi dell’assetto organizzativo e
regolamentare dell’Istituto.
Copia del regolamento verrà consegnato ai Docenti, che lo commenteranno in classe e lo faranno
rispettare.
Il presente Piano dell’Offerta Formativa, per l’anno scolastico 2015-2016, elaborato dal Collegio Docenti, è
stato approvato, in data 14/01/2016, dal Consiglio di Istituto.
76
SOMMARIO
Premessa Pag. 2 Linnee guida 4 Identità dell’ Istituto 5 Situazione socio – ambientale 5 Plessi 7 Numero degli alunni 8 Uffici 10 Servizi amministrativi 10 Risorse 11 Persone e ruoli 11 Organigramma 12 Consiglio di Istituto 13 Fiduciari 14 Coordinatori di classe 15 Responsabili laboratori 15 Commissioni – Comitato di valutazione 16 GLH 19 Sicurezza 19 Personale A.T.A. 21 Dimensione organizzativo – progettuale 22 Monte ore delle discipline 27 Orario delle lezioni 29 Attività curriculari 30 Inserimento -integrazione – inclusione 32 Progetti 35 Centro sportivo scolastico 37 Orientamento 38 Visite guidate e viaggi di istruzione 39 Formazione del personale 40 Fabbisogno di strutture ed infrastrutture materiali 41 Verifica e valutazione dell’ Offerta Formativa 42 Adozione libri di testo 49 Documenti della scuola 50 Rapporti con le famiglie 51 Piano annuale delle attività 52 Piano Annuale per l’Inclusione 57 Documenti allegati 75
77
RESPONSABILE DEL PIANO DI
MIGLIORAMENTO
Dirigente scolastico Prof. CALENZO Maurizio
NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE
SANTANTONIO Valeria
Docente scuola secondaria
Responsabile progettazione
(coordinamento)
AMORE Lidia CUNTO Silvana
Docente scuola secondaria
Docente scuola primaria
“ verifica
“ monitoraggio
FORTE Rita Docente scuola primaria
“ comunicazione e
diffusione
PERONE Ester Docente scuola secondaria
“ documentazione
SAVASTANO Nicla Docente scuola secondaria
“ implementazione
Ambiente e multiculturalità: perché?
Il contesto paesaggistico che caratterizza i tre comuni entro i quali opera l’Istituto Comprensivo Roccamonfina- Galluccio è quello di un parco naturale che si estende dalle estreme propaggini del vulcano spento di Roccamonfina fino alla foce del fiume Garigliano: un ambiente variegato e ricco di potenzialità ancora poco sconosciute e scarsamente valorizzate ma soprattutto poco sfruttate ai fini dello sviluppo della precaria economia locale.
Trasmettere ai giovani questa consapevolezza, insieme con l’amore per il proprio territorio, ci ha indotti a puntare sull’ambiente come fulcro del progetto educativo del nostro istituto.
La scelta di affiancare all’ambiente la multiculturalità scaturisce dalla constatazione che, sebbene in misura limitata, anche i nostri comuni sono ormai da anni interessati dal fenomeno dell’immigrazione che determina la presenza in molte classi di alunni stranieri che con le loro storie ed il loro bagaglio culturale costituiscono una risorsa in grado di favorire il processo di integrazione che vede i nostri alunni, ogni giorno di più, figli dell’Europa e del mondo.
ISTITUTO COMPRENSIVO ROCCAMONFINA-GALLUCCIO
Piano di miglioramento
Ambiente e multiculturalità
idea
78
Ripensando al R.A.V.
PRIORITA’ INDIVIDUATE DESCRIZIONE
1- Miglioramento nei risultati scolastici
Rilevato che, malgrado la scuola non
perda studenti nel passaggio da una classe all’altra, tranne singoli casi giustificati, è presente un’elevata concentrazione di alunni (superiore alla media nazionale) nella fascia di voto conseguito all’Esame di stato corrispondente al 6;
rilevato che nella scuola secondaria di I grado una significativa percentuale di alunni (max 40% della classe) riporta debiti formativi nelle discipline linguistiche e scientifiche;
al termine del triennio si intende raggiungere i seguenti TRAGUARDI:
1) ridurre la percentuale di alunni che conseguono voti all’esame di stato corrispondenti alla fascia più bassa riportandola entro la media nazionale;
2) ridurre il numero di alunni che riportano debiti formativi, riportandolo al di sotto del 10% in tutte le classi.
2- Miglioramento nelle prove standardizzate
L’analisi dei risultati delle prove
standardizzate nazionali ha fatto rilevare che, sia nella scuola primaria che nella secondaria, il punteggio conseguito in Italiano e Matematica è inferiore a quello delle scuole con contesto socio-economico e culturale simile; notevole è la varianza tra le classi e molto bassa quella all’interno delle stesse;
le percentuali di studenti dell’istituto collocati nei livelli 1 e 2 in Italiano e Matematica sono, mediamente, superiori alla media nazionale.
Al termine del triennio si intende raggiungere i seguenti
RAV RAV
RAV
RAV RAV
RAV
RAV RAV
79
TRAGUARDI: 1) ridurre la varianza tra le classi e
accrescere quella all’interno delle stesse riportandole entro le medie nazionali;
2) rientrare nella media nazionale dei risultati;
3) ridurre le percentuali di studenti collocati nei livelli 1 e 2 di Italiano e Matematica, riportandole entro le medie nazionali.
80
Pensando al P.d.M.
Tabella 1 – Traguardi annuali
TRAGUARDI ANNUALI
Priorità
Traguardi Primo anno Secondo anno
Terzo anno
1 1.1: Percentuale di alunni collocata nella fascia di voto più bassa all’esame di stato
< 35% <30% Media nazionale
2.1: Percentuale di alunni, rispetto alla classe, che riporta debiti formativi
<30% <20% <10%
2 1.2 Varianza tra e dentro le classi
tra le classi
<50% dentro le classi
>50%
tra le
classi<40%-dentro le
classi>60%
Media nazionale
2.2 Media dei risultati
----------- diff.ESCS < (- 5)
Media nazionale
3.2 Numero di alunni collocati nei liv. 1 e 2 in ITA e MAT
----------- Media del Sud
Media nazionale
PDM
PDM PDM
PDM RAV
RAV RAV
81
Effettuata un’analisi in termini di fattibilità degli obiettivi di processo previsti, si è ritenuto
opportuno concentrare le risorse disponibili sui seguenti:
Tabella 2 - Obiettivi di processo in fase di attuazione
Area di processo Obiettivi di processo
Curricolo, progettazione e valutazione 1-Progettazione di azioni didattiche e percorsi educativi.
Ambiente di apprendimento 2-Potenziamento della dotazione di strumentazione informatica e gestione dei laboratori.
Inclusione e differenziazione 3-Individuazione di percorsi personalizzati per alunni B.E.S.
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
4- Utilizzo di strumenti di comunicazione on line (sito web dell’istituto e registro elettronico ).
82
Tabella 3 - Risultati attesi e azioni
Obiettivo di processo Risultati attesi Azioni
1- Progettazione di azioni
didattiche e percorsi educativi.
● Potenziamento e
valorizzazione delle competenze linguistiche e scientifiche.
(Obiettivi a-b-d-e L.107/2015)
● Elaborazione e
somministrazione di prove autentiche strutturate per competenze per classi parallele (classe II e V della scuola primaria e III della scuola secondaria di I grado).
● Attuazione di progetti
per favorire il raggiungimento degli obiettivi.
2- Potenziamento della
dotazione di strumentazione informatica e gestione dei laboratori.
● Miglioramento
dell’ambiente di apprendimento per favorire lo sviluppo delle competenze digitali ed il potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio.
(Obiettivi h-i L.107/2015)
● Adeguamento e
potenziamento reti LAN e WLAN*.
● Inventario delle risorse
materiali e ridistribuzione delle stesse tra i vari plessi della scuola.
● Ottimizzazione
laboratori. ● Formazione sulla
didattica digitale.
3- Individuazione di percorsi
personalizzati per alunni B.E.S.
● Raggiungimento di livelli
accettabili/essenziali per tutti gli alunni.
(Obiettivo j L.107/2015)
● Rilevazione alunni B.E.S. ● Redazione ed attuazione
P.d.P. ● Redazione P.A.I. ●Somministrazione prove
strutturate/differenziate. ● Formazione sulla
didattica inclusiva.
83
4- Utilizzo di strumenti di
comunicazione on line (sito web e registro elettronico).
● Miglioramento della
comunicazione con le famiglie e con il territorio.
● Incremento del livello di
partecipazione delle famiglie alle attività dell’Istituto.
(Obiettivo k L.107/2015)
● Pubblicazione e
trasmissione di dati e comunicazioni on line.
● Utilizzo del registro
elettronico. ● Formazione sulla
compilazione del registro elettronico.
84
Tabella 4 – Tempi di attuazione
Azioni Tempi di attuazione Responsabile azione
Prove autentiche strutturate e differenziate Elaborazione
Somministrazione e valutazione
Coordinatori delle classi interessate Second
a decade di febbraio/ aprile
Terza decade di febbraio/ aprile
Progetti da dicembre
Docenti promotori
Potenziamento della dotazione di strumentazione informatica
II quadrimestre* D.S.
Inventario e ridistribuzione delle risorse ottobre
Formazione sulla didattica digitale II quadrimestre Animatore digitale
Ottimizzazione dei laboratori III bimestre** Responsabili laboratorio
Rilevazione alunni B.E.S.
novembre Coordinatori di classe
Redazione ed attuazione P.d.P. dicembre
Redazione P.A.I. Gennaio/febbraio GLI
Formazione sulla didattica inclusiva II quadrimestre Responsabile GLI/Formatore esterno
Pubblicazione e trasmissione di dati e comunicazioni on line
da gennaio D.S. Webmaste
r
Formazione sulla compilazione del registro elettronico
gennaio Formatore esterno
Utilizzo di strumenti di comunicazione con le famiglie on line (registro elettronico)
dal II quadrimestre D.S. Webmaste
r
* Il potenziamento della reti è subordinata all’approvazione ed attuazione di PON FESR (Ambienti per l’apprendimento).
** L’ottimizzazione dei laboratori prevede adeguamento e manutenzione di quelli esistenti e allestimento di nuovi
laboratori presso la sede della scuola secondaria di I grado di Roccamonfina, nelle aule del terzo piano utilizzabili a seguito di interventi di ristrutturazione. L’ultimazione dei lavori in corso sullo stabile della scuola primaria di Roccamonfina centro consentirà l’allestimento definitivo dei relativi laboratori.
85
Tab. 5 – Progetti per il Miglioramento Macrotematica: Ambiente e multiculturalità
PROGETTO DESTINATARI
1 Facciamo finta di… Alunni scuola dell’infanzia
2 Voglio un mondo più pulito
3 English and food
4 L’ambiente che spettacolo
5 Recupero e/o rafforzamento delle abilità linguistiche e logico matematiche classe1^
Alunni scuola primaria
6 Prepariamoci alle prove INVALSI
7 Salutiamo la scuola primaria
8 Un Natale di gioia
9 Cibo…che passione
10
L’acqua. Un bene prezioso
11
Legalità è…
12
Multiculturalità…giocando
13
Viva il Carnevale
14
Il giornale Alunni scuola secondaria
15
Recupero-consolidamento-potenziamento
16
Recupero-consolidamento delle competenze matematiche
17
“Un monumento per amico”
86
Tabella 6- Monitoraggio degli obiettivi
Obiettivo Indicatori di monitoraggio Modalità di rilevazione
1- Progettazione di azioni
didattiche e percorsi educativi.
● Risultati di prove
autentiche strutturate somministrate per classi parallele.
● Risultati delle prove
nazionali. ● Livello di partecipazione
a progetti curriculari e/o extracurriculari.
● Valutazione ed analisi dei
risultati delle prove strutturate;
● Analisi degli esiti delle
prove nazionali; ● Rilevazione della
partecipazione e misurazione, mediante questionari, del grado di interesse verso i progetti.
2- Potenziamento della
dotazione di strumentazione informatica e gestione dei laboratori.
● Frequenza nell’utilizzo
dei laboratori. ● Numero di alunni che
fruiscono degli spazi laboratoriali.
● Livello di partecipazione
iniziative di formazione.
● Schede per la rilevazione
di dati relativi all’uso dei laboratori.
●Sondaggi per la
rilevazione del grado di soddisfazione relativamente all’efficacia del servizio.
● Questionari per la
rilevazione del livello di soddisfazione relativamente alle iniziative di formazione.
87
3- Individuazione di percorsi
personalizzati per alunni B.E.S.
● Diffusione di
metodologie che favoriscono la didattica inclusiva.
● Valutazione del
comportamento (secondo i parametri contenuti
nel P.O.F.)
● Risultati di prove
strutturate e/o differenziate. ● Livello di partecipazione
iniziative di formazione.
● Osservazione del
comportamento e comparazione tra i livelli
raggiunti rispetto a quelli di partenza.
● Monitoraggio dei PEI e
PDP. ● Analisi dei risultati delle
prove somministrate. ● Questionari per la
rilevazione del livello di soddisfazione relativamente alle iniziative di formazione.
4- Utilizzo di strumenti di
comunicazione con le famiglie on line (sito web e registro elettronico).
● Percentuale di genitori
che partecipano agli incontri scuola-famiglia.
● Numero di visite
giornaliere al sito web. ● Livello di partecipazione
iniziative di formazione.
● Schede per la rilevazione
del numero di genitori presenti agli incontri scuola-famiglia.
● Questionari per la
rilevazione del grado di soddisfazione dell’utenza.
● Sondaggi per la
rilevazione del livello di soddisfazione relativamente alle iniziative di formazione.
88
Tab. 7 - Cronoprogramma ATTIVITA’
Attività Sett.
Ott.
Nov.
Dic.
Genn.
Feb.
Mar.
Apr.
Mag.
Giu.
Adeguamento reti*
Inventario risorse tecnologiche X
Ottimizzazione laboratori X X X
Apertura sito X
Rilevazione partecipazione genitori
X X X
Rilevazione BES X
Redazione PDP X
Redazione PAI X X
Formazione (didattica digitale, inclusiva,
R.E.)
X X X X
Utilizzo registro elettronico X X X X X
Somministrazione prove strutturate e valutazione risultati
X X
Attuazione progetti X X X X X X X
Somministrazione questionari a genitori, alunni e personale scolastico e tabulazione risultati
X X
Incontri per la condivisione del P.d.M.
X X
Monitoraggio del P.d.M X X X
Verifica del P.d.M. X X
*V. tabella 4
89
Tab.8 - Impegno finanziario per risorse umane interne alla scuola
Figure professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive presunte
Costo previsto
Fonte finanziaria
Obiettivo 1
Docenti Progettazione/ implementazione
738 € 12.670,00
F.I.S.
Personale ATA Supporto 195 € 2507,50
F.I.S.
F.S. Area 2 Coordinamento ----- € 967,10 M.O.F.
Obiettivo 2
Responsabili laboratorio
Gestione 24 € 420,00 F.I.S.
Animatore digitale
Formazione ----- ----- -----
Obiettivo 3
Responsabile GLI
Progettazione/ implementazione
20
€ 350,00 F.I.S.
Componenti GLI 28 €490,00 F.I.S.
F.S. Area 4 Coordinamento ----- € 967,10 M.O.F.
Obiettivo 4
Docenti Funzione docente ----- ----- -----
Webmaster Supporto agli utenti 11 € 192,50 F.I.S.
P.d.M.
Nucleo interno di valutazione
Progettazione- documentazione- implementazione- comunicazione e diffusione- monitoraggio-
verifica
70 € 1225,00
F.I.S.
90
Tab.9- Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola
Impegni finanziari per tipologia di spesa
Impegno presunto Fonte finanziaria
Obiettivo 1 Formatori ----- -----
Consulenti ----- -----
Attrezzature ----- -----
Servizi ----- -----
Altro ----- -----
Obiettivo 2 Formatori ----- -----
Consulenti ----- -----
Attrezzature In fase di attribuzione Pon
Servizi ----- -----
Altro ----- -----
Obiettivo 3 Formatori € 500,00/1000,00 L.440/97
Consulenti ----- -----
Attrezzature ----- -----
Servizi ----- -----
Altro ----- -----
Obiettivo 4 Formatori ----- -----
Consulenti ----- -----
Attrezzature ----- -----
Servizi € 651,00 – Sito web € 793,00 – Convenzione
Registro elettronico (Portale Argo)
Programma Annuale – Spese di funzionamento
Altro ----- -----
Tab. 10 - Modalità di diffusione del P.d.M.
Presentazione e periodica informazione al Collegio dei docenti
Notifica ai Responsabili di plesso
Presentazione ai rappresentanti dei genitori
Pubblicazione sul sito Web dell’istituto
“Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere”
(Mahatma Gandhi)
91
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L’INTEGRITÀ (PTTI)
Approvato dal consiglio di istituto in data 14/01/2016
DELIBERA N. 45
Allegato al Piano triennale dell’offerta formativa
Triennio 2016/2019
Pubblicato sul sito della Scuola per l’accesso civico alla sezione Amministrazione
trasparente
Il Consiglio d’istituto - visto il D.L.vo 150/2009;
- visto l’Art. 32 della L. 69/2009;
- vista la L. 190/2012;
- visto il D.L.vo 33/2013;
- vista la circolare n° 2/2013 del Dipartimento della Funzione Pubblica;
- viste le delibere dalla ANAC/CiVIT n° 105/2010, n° 2/2012 e n° 50/2013;
- tenuto conto delle peculiarità dell’organizzazione dell’istituzione scolastica;
adotta il seguente PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L’INTEGRITÀ
(articolo 10 del D.L.vo 14 marzo 2013, n. 33) In questo documento é riportato il programma triennale per la trasparenza e l’integrità (PTTI) ai
sensi dell’Art.10 del D.L.vo 33/2013 (d’ora in avanti “decreto”), valido per il triennio 2015-2017. Al fine
semplificare le elaborazioni e ridurre i tempi di lavoro, il presente PTTI costituisce una sezione del
Piano di prevenzione della corruzione ex Art. 1, commi 7, 8,9 e 59 della L. 190/2012 che tuttavia viene
formalizzata come documento autonomo. Il Programma si articola nei punti che seguono.
1) PRINCIPI ISPIRATORI
Il PTTI si ispira ai seguenti principi: “accessibilità totale”, come comportamento proattivo della scuola
che, preventivamente, pubblica e rende accessibili le informazioni riguardanti l’organizzazione, il
funzionamento e le attività sviluppate dalla scuola, con la sola restrizione riguardante i dati sensibili e
giudiziari di cui all’Art. 4, comma 1, lettere “d” ed “e” del D.L.vo 196/2003;
la trasparenza corrisponde alla nozione di “livello essenziale di prestazione” di cui all’Art. 117, lettera
“m”, della Costituzione, conseguentemente rappresenta non soltanto una “facilitazione” all’accesso
ai servizi
erogati dall’I.C. “Roccamonfina-Galluccio” ma è essa stessa un servizio per il cittadino;
la trasparenza costituisce un presidio imprescindibile nella prevenzione della
corruzione.
92
2) IL RESPONSABILE DELLA TRASPARENZA
Il responsabile di cui all’Art. 43 del decreto è il dirigente scolastico pro tempore . Nominativo e
contatti del responsabile sono pubblicati e aggiornati nella sezione “amministrazione trasparente” e
in altri spazi del sito web.
3) INTEGRAZIONE
Per quanto sopra la trasparenza, e con essa il PTTI, mantiene profonde connessioni con:
- il Piano della performance ex Art. 10 D.L.vo 150/2009 (che, per effetto dell’Art. 74, comma 4 del medesimo decreto e il mancato perfezionamento delle norme secondarie ivi previste, non riguarda l’area didattica) in quanto istanza strettamente connaturata con le filiere amministrative;
- il Piano di prevenzione della corruzione ex Art. 1, commi 7, 8,9 e 59 della L. 190/2012;
- gli interventi normativi e organizzativi volti a favorire la dematerializzazione degli atti amministrativi e la digitalizzazione dei flussi informativi ( D.L.vo 82/2005; L. 4/2004; L. 69/2009).
4) OBIETTIVI STRATEGICI
Gli obiettivi strategici del programma sono:
• aumentare il numero degli accessi al sito della scuola;
• diminuire il numero delle comunicazioni verso l’esterno per chiamata diretta, avvisi cartacei etc.;
• diminuire il numero delle istanze interne ed esterne e le richieste di informazioni per presenza diretta o per telefono/fax degli interessati;
• aumentare l’impiego della PEO e della PEC per le istanze degli utenti;
• nelle comunicazioni interne, aumentare l’impiego di cartelle condivise e posta elettronica;
• diminuire la quantità di documenti prodotti su supporto cartaceo;
• ridurre i tempi e i costi delle filiere amministrative e informative;
• aumentare il grado di soddisfazione dei fruitori del servizio scolastico;
• innalzare il livello di prevenzione di comportamenti anomali.
5) COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDERS
L’organizzazione scolastica, stante la presenza degli organi collegiali di cui alla parte prima, titolo 1°
del D.L.vo 297/1994, è strutturalmente predisposta per l’interfacciamento con gli stakeholders; sia
interni che esterni. Conseguentemente il Consiglio d'Istituto rappresenta il luogo privilegiato ove si
realizza l’elaborazione, l’attuazione e la manutenzione del PTTI.
Per favorire quanto sopra:
- la proposta di PTTI, a cura del responsabile, viene trasmessa con congruo anticipo, rispetto alla seduta di adozione, a tutti i membri del consiglio d’istituto;
- negli O.d.G. delle sedute degli organi collegiali, con cadenza almeno trimestrale è inserito il seguente punto: stato di attuazione del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità.
Alla stesura del Programma partecipa anche il responsabile del sito web.
93
6) LE GIORNATE DELLA TRASPARENZA
Il Programma individua nelle assemblee dedicate alle elezioni dei rappresentanti dei genitori negli
Organi Collegiali di cui all’Art. 21, comma 1 dell’OM 215/1991, i momenti in cui realizzare una
capillare informazione sui contenuti del presente Programma come previsto al comma 6 dell’Art. 10
del D.L.vo 33/2013.
7) LA SEZIONE “AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE”
La sezione AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE” (AT; Art. 9 del decreto) rappresenta elemento fondamentale del processo , in particolare a) la sezione è strutturata in conformità con le prescrizioni contenute nell’allegato A al decreto a cura
del responsabile del sito web,;
b) il responsabile della trasparenza cura e monitora il flusso delle informazioni sulla sezione;
c) ciascun operatore scolastico è personalmente impegnato a:
- ridurre la produzione documentale su supporto cartaceo a favore di quella digitale;
- utilizzare cartelle condivise, indirizzi di posta elettronica e ogni altra soluzione tecnologica in grado di migliorare l’interconnessione digitale;
- consultare assiduamente il sito della scuola per ricevere e fornire le informazioni sul funzionamento dell’istituto;
d) il dirigente scolastico, il DSGA e il responsabile del sito web forniscono le informazioni necessarie affinché tutti i soggetti produttori/elaboratori di informazioni diventino progressivamente sempre più autonomi nel pubblicare le predette informazioni nelle sezioni di competenza.
È esclusa la pubblicazione su “AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE”, in quanto a vario titolo non
riguardanti l’istituzione scolastica, nelle seguenti sotto-sezioni, previste dallo allegato A al decreto; le
motivazioni tecnico-giuridiche dell’esclusione sono riportate direttamente nelle corrispondenti
sotto-sezioni, sul sito della scuola.
Oneri informativi per cittadini e imprese, Sanzioni per mancata comunicazione dei dati, Consulenti e collaboratori, Incarichi amministrativi di vertice, Dirigenti, Posizioni organizzative Dotazione organica,
Personale non a tempo indeterminato, Tassi di assenza, OIV, Bandi di concorso, Ammontare complessivo dei premi, Dati relativi ai premi, Enti pubblici vigilati, Società partecipate, Rappresentazione
grafica, Dati aggregati attività amministrativa, Controlli sulle imprese, Sovvenzioni, contributi, sussidi, vantaggi economici, Criteri e modalità, Atti di concessione, Costi contabilizzati, Tempi medi di erogazione dei servizi, Liste di attesa, IBAN e pagamenti informatici, Opere pubbliche, Informazioni ambientali, Interventi straordinari e di emergenza.
8) I FLUSSI DELLA TRASPARENZA E MONITORAGGIO
Il programma è articolato in settori denominati FLUSSI DELLA TRASPARENZA; i predetti settori
sono:
- FLUSSI DELLE INFORMAZIONI E DEGLI ACCESSI ATTRAVERSO IL SITO ISTITUZIONALE; - FLUSSI INFORMATIVI CON LE FAMIGLIE; - FLUSSI DELLA TRASPARENZA EX D.L.vo 196/2003. Ciascun flusso della trasparenza viene esplicitato in maniera analitica attraverso indicatori
denominati FATTORI E COMPORTAMENTI PROATTIVI, che costituiscono le espressioni della
trasparenza osservabili e valutabili.
94
I "fattori e comportamenti proattivi" sono definiti in modo che sia sempre possibile verificarne
l'effettiva realizzazione, riducendo la misurazione al codice binario SÌ/NO.
Il programma prevede l’attribuzione dei compiti di monitoraggio verifica ad un sistema di soggetti
distribuiti, in modo da ridurre il rischio di auto-referenzialità.
Nelle tabelle che seguono sono specificati Ambiti, "fattori e comportamenti proattivi", "tempi" e
“organi di monitoraggio".
FLUSSI DELLA TRASPARENZA ATTRAVERSO IL SITO ISTITUZIONALE
FATTORI E COMPORTAMENTI
PROATTIVI TEMPI monitoraggio
Sito istituzionale attivato e aggiornato
regolarmente.
Per alcuni servizi anche
quotidianamente
RESPONSABILE SITO
Pubblicazione “Atti generali” attivato e aggiornato
periodicamente
I e II collaboratore DSGA Responsabile sito
Pubblicazione di “Organi di
indirizzo politico-
amministrativo”
attivato e aggiornato
periodicamente
I e II collaboratore DSGA
Responsabile sito
Pubblicazione “Articolazione
degli uffici” attivato e aggiornato
periodicamente
DSGA
Pubblicazione “Telefono e
posta elettronica” attivato e aggiornato
periodicamente
DSGA A.A. INCARICATO
RESPONSABILE SITO
Pubblicazione di “Incarichi
conferiti e autorizzati ai
dipendenti “
attivato e aggiornato
periodicamente
A.A. INCARICATO
RESPONSABILE SITO
Pubblicazione di
“Contrattazione collettiva”
attivato e aggiornato
periodicamente
DSGA
A.A.INCARICATO
RESPONSABILE
SITO
Pubblicazione di
“Contrattazione integrativa”
attivato e aggiornato
periodicamente
DSGA RSU
A.A. INCARICATO
RESPONSABILE SITO
Pubblicazione di “Piano della
Performance” Aggiornato e pubblicato
DSGA
RESPONSABILE SITO
Pubblicazione di “Relazione
sulla Performance”
In elaborazione – Prevista
per Giugno 2016
DSGA
RESPONSABILE SITO
Pubblicazione di “Benessere
organizzativo” In fase di elaborazione
R.L.S. R.S.P.P.
RESPONSABILE SITO
95
Pubblicazione di “Dati
aggregati attività
amministrativa” limitatamente
al comma 2 dell’Art. 24 D.L.vo
33/2013
attivato e aggiornato
periodicamente
DSGA
A.A. INCARICATO
RESPONSABILE SITO
Pubblicazione di “Tipologie di
procedimento” attivato e aggiornato
periodicamente
DSGA
Pubblicazione di
“Dichiarazioni sostitutive e
acquisizione d'ufficio dei dati”
attivato e aggiornato
periodicamente
DSGA A.A. COMPETENTI DI SETTORE
Pubblicazione di
“Provvedimenti dirigente” attivato e aggiornato
periodicamente
I e II collaboratore
RESPONSABILE SITO
Pubblicazione di
“Provvedimenti organi indirizzo-politico”
attivato e aggiornato
periodicamente
REFERENTE SITO I e II collaboratore
Pubblicazione di “Bandi di gara
e contratti”
attivato e aggiornato
periodicamente
DSGA
RESPONSABILE SITO
AA addetto
Pubblicazione di “Bilancio
preventivo e consuntivo”
attivato e aggiornato
periodicamente
DSGA
Pubblicazione di “Controlli e
rilievi sull'amministrazione” attivato e aggiornato
periodicamente
DSGA
Pubblicazione di “Carta dei servizi e standard di qualità”
attivato e aggiornato
periodicamente
Responsabile sito
Pubblicazione “Indicatore di
tempestività dei pagamenti” attivato e aggiornato
periodicamente
DSGA
FLUSSI INFORMATIVI CON LE FAMIGLIE - definiti nel piano annuale delle attivita’
deliberato dal Collegio dei docenti e pubblicato sul sito web
FATTORI E COMPORTAMENTI
PROATTIVI
TEMPI Responsabili
Modalità per i rapporti con le
famiglie ex art. 29 comma 4 del
CCNL comparto scuola
definito il piano e da pubblicare
sul sito istituzionale
I e II collaboratore - RESPONSABILE
SITO
Modalità di ricevimento
individuale da parte del DS e dei
docenti
definite e da pubblicare sul sito
istituzionale
I e II collaboratore - RESPONSABILE
SITO
illustrazione del documento di
valutazione ai genitori definito I e II collaboratore - RESPONSABILE
SITO
“pagella” e registro elettronico ” art.
7 L. 135/2012 in attivazione I e II collaboratore - RESPONSABILE
SITO
incontri periodici con i genitori definiti I e II collaboratore - RESPONSABILE
SITO
96
FLUSSI DELLA TRASPARENZA EX D.L.vo 196/2003
FATTORI E COMPORTAMENTI
PROATTIVI
TEMPI ORGANI DI
MONITORAGGIO
1) nomine degli incaricati dei
trattamenti al personale
amministrativo ex art. 30
effettuate DSGA
2) nomine degli incaricati dei
trattamenti al personale docente ex
art. 30
effettuate DSGA
3) nomina del responsabile dei
trattamenti per il personale amministrativo ex art. 29
effettuata DSGA
4) nomine ai fiduciari di plesso/sede
di responsabili dei trattamenti per il
personale docente ex art. 29
effettuate
I e II collaboratore
5) informativa privacy ex art. 13 In pubblicazione I e II collaboratore
6) documento programmatico sulla
sicurezza ex allegato B punto n°19 elaborato DS e DSGA
9) DIFFUSIONE DEL PTTI
Il presente Programma e i suoi contenuti vengono diffusi:
- mediante pubblicazione nel sito web della scuola;
- presentazione nelle giornate della trasparenza;
- discussione nell’ambito degli Organi Collegiali
10) DIFFUSIONE DELLA SEZIONE “AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE”
La conoscenza e l’uso della sezione “amministrazione trasparente” viene favorita: - nell’ambito delle giornate della trasparenza; - discussione nell’ambito degli Organi Collegiali.
Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 14.01.2016 - La delibera assume il numero 45 ed è valida fino ad eventuali modifiche e/o integrazioni.
97
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI ROCCAMONFINA-GALLUCCIO
Scuola dell’Infanzia-Primaria-Secondaria 1° grado VIA ROMA snc – 81035 ROCCAMONFINA (CE)
Distretto Scolastico n. 23 - Codice meccanografico CEIC88800E TEL./FAX 0823/921272 - C. F. n. 83001780614 – e_mail [email protected]
Prot. n. 3105/A19 Roccamonfina, 05 Ottobre 2015
Al Consiglio d’Istituto
All’Albo d’Istituto
OGGETTO: Atto d’Indirizzo del Dirigente scolastico per la predisposizione del PIANO TRIENNALE
DELL'OFFERTA FORMATTVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTA la legge n.107 del 13.07.2015 (d'ora in poi: Legge), recante la"Riforma del sistemo nazionale di
istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti";
PRESO ATTO che l'art.1 della predetta legge, ai commi 1.2-17, prevede che:
1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il
triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa (d'ora in poi: Piano o PTOF);
2) il piano deve essere elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della
scuola e delle scelte digestione e di amministrazione definiti dal Dirigente scolastico;
3) il Piano è approvato dal Consiglio d'lstituto;
4) esso viene sottoposto alla verifica dell'USR per accertarne la compatibilità con i limiti d'organico
assegnato e, all'esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;
5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale
unico dei dati della scuola;
TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà
istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle
associazioni dei genitori;
EMANA
ai sensi dell'art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall'art. 1 - comma 14 della legge 13.7.2015, n.
107, il seguente
Atto d'indirizzo
per le attività educative delle scuole afferenti all'lstituto Comprensivo e le scelte di gestione e di
amministrazione.
98
1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il
conseguente piano di miglioramento (PdM) di cui all'art.6, comma L, del Decreto del Presidente
della Repubblica 28.3.2013 n.80 dovranno costituire parte integrante del PTOF;
2) Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento degli apprendimenti in ambito
scolastico, si terrà conto dei risultati delle rilevazioni lnvalsi relative allo scorso anno ed in
particolare dei seguenti aspetti:
Potenziamento degli apprendimenti in lingua italiana con particolare riguardo agli alunni
stranieri e agli alunni appartenenti a contesti sociali caratterizzati da svantaggio socio-
cuIturale;
Rafforzamento delle competenze in ambito logico-matematico anche mediante la
partecipazione ad iniziative esterne promosse da scuole, enti e associazioni professionali;
Potenziamento degli apprendimenti in lingua straniera con particolare riferimento
all'inglese;
Sviluppo di competenze trasversali che possano facilitare gli apprendimenti e contribuire alla
costruzione di un clima sociale positivo ( lavoro di gruppo, aiuto reciproco, supporto allo
motivazione, inclusione, approccio meta-cognitivo, ecc.)
3) Le proposte ed i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali,
sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori
di cui tener conto nella formulazione del Piano sono i seguenti:
Promuovere l'integrazione sociale e culturale nell'ambiente scolastico e sostenere i processi
di coesione sociale a livello territoriale;
Erogare un servizio di qualità in linea con le più recenti conquiste della ricerca pedagogica,
metodologica e didattica;
Promuovere l'integrazione tra le diverse culture nel rispetto delle specificità peculiari di
ciascuna di esse;
Vivere l'esperienza scolastica come momento importante della propria vita e sperimentare
nell'ambiente scolastico condizioni di benessere e agio.
4) ll Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi dell'art.l della Legge:
commi 1-4 (finalità dello legge e compiti delle scuole): compito della Legge è quello di dare piena
attuazione all'autonomia delle scuole per:
Sviluppare le competenze di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione
dell'educazione interculturale e alla pace, l'assunzione di responsabilità per il rispetto e la
cura dei beni comuni, e promuovere e sostenere la consapevolezza dei diritti e dei doveri;
lnnalzare i livelli di istruzione e le competenze degli studenti nel rispetto dei ritmi e stili di
apprendimento personali;
Realizzare una scuola aperta, laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e
innovazione didattica;
Promuovere il successo scolastico di tutti gli studenti per contrastare l'abbandono e la
dispersione;
Superare le disuguaglianze socio-culturali e sociali e affiancare ciascun alunno nella
realizzazione di un personale progetto di vita.
99
Ogni ordine di scuola concorrerà al raggiungimento di questi obiettivi prioritari nel rispetto
dell'ordinamento scolastico italiano, in particolare delle lndicazioni per il curricolo 2012 e secondo le
culture e le pratiche professionali proprie di ciascun ordine scolastico:
La Scuola dell'infanzia rappresenta, con una propria specifica riconosciuta identità e con una
propria irrinunciabile autonomia educativa, il primo segmento del sistema formativo scolastico;
La Scuola Primaria si presenta come scuola della prima alfabetizzazione culturale che mette in
contatto i bambini e il loro desiderio di costruire conoscenza con i sistemi simbolico culturali propri
del nostro tempo;
La Scuola Secondaria di 1° grado si presenta come scuola del consolidamento degli apprendimenti
e affiancamento dello studente nella conoscenza di sé e del mondo esterno per orientarlo verso
scelte consapevoli e importanti per la propria vita.
commi 5-7 e 14 (fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell'organico
dell'autonomia, potenziamento dell'offerta e obiettivi formativi prioritari):
per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali occorerà tenere presenti le seguenti
priorità:
Collegare tutti i plessi scolastici alla banda extra larga;
Completare le dotazioni informatiche di ciascun plesso secondo le esigenze espresse dai
docenti e in corrispondenza con la progettazione didattica ed educativa;
Promuovere lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti con particolare riguardo al
pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media;
Attrezzare ambienti strutturati per la didattica laboratoriale;
Potenziare le discipline psicomotorie e motorie e lo sviluppo di comportamenti mirati a
promuovere uno stile di vita sano con particolare riferimento all'educazione alimentare;
per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio di
riferimento è così definito;
1. Posti per l'organico di diritto calcolati sulla base del numero degli studenti e delle classi;
2. Posti per il sostegno alle classi che ospitano alunni disabili;
3. Posti per gli insegnamenti specialistici, IRC e Lingua lnglese; per ciò che concerne i posti per
il potenziamento dell'offerta formativa il fabbisogno sarà definito in relazione ai progetti ed
alle attività contenuti nel Piano, entro un limite presunto di sei unità (3 Primaria – 3
Secondaria), poiché la legge 107/2015 non prevede posti per la Scuola dell'Infanzia.
Nell'ambito dei posti di potenziamento sarà accantonato preliminarmente un posto docente della
classe di concorso EEEE per il semiesonero del Collaboratore del Dirigente.
Ne!l'ambito delle scelte di organizzazione, dovranno essere previste la figura del coordinatore di
plesso e quella del coordinatore di classe.
Dovrà essere prevista l'istituzione di dipartimenti per aree disciplinari, nonché, ove ritenuto
funzionale alle priorità di istituto, dipartimenti trasversali (ad esempio, per l'orientamento). Sarà
altresì prevista la funzione di coordinatore di dipartimento; per ciò che concerne i posti del
personale amministrativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno è così definito:
100
1. D.S.G.A.;
2. n. 4 posti di assistente amministrativo;
3. n. 16 posti di collaboratore scolastico
commi 10 e 12 (iniziative di formazione rivolte agli studenti per promuovere la conoscenza
delle tecniche di primo soccorso, programmazione delle attività formative rivolte al personale
docente e amministrativo, tecnico e ausiliario e definizione delle risorse occorrenti):
i corsi di primo soccorso sanitario per i docenti saranno realizzati in collaborazione con il Medico
Competente e la ASL di appartenenza.
Per gli studenti saranno organizzati appositi corsi con le esercitazioni in classe sulla base di specifici
progetti elaborati dalle singole scuole;
comma 20 (lnsegnamento Lingua inglese nella Scuola Primaria): l'insegnamento della lingua
inglese sarà garantito in tutte le classi utilizzando prioritariamente i docenti specializzati. ln
caso di necessità si potrà fare ricorso a docenti specialisti.
commi 29 -32 (percorsi formativi ed iniziative d'orientamento, valorizzazione del merito
scolastico e dei talenti): per ciascuno di questi punti verranno promosse specifiche attività
finalizzate sia al superamento delle situazioni di debolezza e fragilità cognitiva, sia rivolte al
riconoscimento dell'impegno e del merito;
commi 56-61 (Piano Nazionale Scuola Digitale, didattica laboratoriale): l'lstituto parteciperà
al Piano Nazionale Scuola Digitale, sia completando le azioni in corso, sia mediante la
partecipazione ai progetti PON e FESR;
comma 124 (formazione in servizio docenti):
ll Collegio dei Docenti, nell'ambito delle attribuzioni di legge, provvederà a definire il piano triennale per la formazione del personale docente ed ATA e alla definizione delle priorità di intervento. I criteri generali per la programmazione educativa, per la programmazione e I'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, già definiti nei precedenti anni scolastici dal Consiglio d'lstituto e recepiti nei POF di quei medesimi anni, che risultino coerenti con le indicazioni di cui ai precedenti punti potranno essere inseriti nel piano. I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell'organico del potenziamento devono fare esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e definendo l'area disciplinare coinvolta. Si terrà conto del fatto che l'organico di potenziamento deve servire anche alla copertura delle supplenze brevi e quindi si eviterà di assorbire sui progetti l'intera quota disponibile. Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, devono essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell'arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori saranno di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza/assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed eventualmente della loro frequenza. ll Piano dovrà essere predisposto a cura della Funzione Strumentale a ciò designata, eventualmente affiancata dal gruppo di lavoro a suo tempo approvato dal collegio docenti, entro il 20 ottobre prossimo, per essere portato all'esame del collegio stesso nella seduta del 31 Ottobre fin d’ora fissata a tal fine.
Il Dirigente scolastico (prof. Maurizio Calenzo)
101
ISTITUTO COMPRENSIVO ROCCAMONFINA-GALLUCCIO
SCUOLA DELL'INFANZIA -PRIMARIA -SECONDARIA I GRADO
PROGETTAZIONE D'ISTITUTO
CURRICOLO VERTICALE A.S. 2015/2016
103
SCUOLA DELL’INFANZIA CAMPI DI ESPERIENZA
I DISCORSI E LE PAROLE
LA CONOSCENZA DEL MONDO
IL SE’ E L’ALTRO
IL CORPO E IL MOVIMENTO
IMMAGINI, SUONI, COLORI
S
SCUOLA PRIMARIA
AREE, AMBITI DISCIPLINARI AREA
LINGUISTICA
AREA SCIENTIFICO-
LOGICO-MATEMATICA
AMBITO SOCIO-
ANTROPO= LOGICO
AREA MOTORIA
AMBITO ESPRESSIVO
SCUOLA SECONDARIA I° GRADO
DISCIPLINE, MATERIE ITALIANO INGLESE
FRANCESE
MATEMATICA SCIENZE
TECNOLOGIA
STORIA GEOGRAFIA
CITTAD. E COST. RELIGIONE
SCIENZE MOTORIE
ARTE MUSICA
104
FINALITA' DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA
La scuola dell’infanzia, statale e paritaria, si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai
tre ai sei anni di età, nei confronti dei quali si pone le finalità di:
• Consolidare l'identità, significa vivere serenamente tutte le dimensioni del
proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e
sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e
ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire sperimentare
diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o
femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una
comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini,
linguaggi, riti, ruoli.
• Sviluppare \ autonomia: significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri;
provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere
insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e
strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni
esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere
comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli.
• Acquisire competenze: significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare,
domandare, imparare a riflettere sull'esperienza attraverso l'esplorazione,
l'osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa
ascoltare, e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed
esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di
descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”, con simulazioni e giochi di
ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi.
105
Vivere le prime esperienze di cittadinanza: significa scoprire l’altro da sé e attribuire
progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della
necessità di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è
fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle
diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa
porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri,
dell’ambiente e della natura.
106
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere,
conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i
traguardi per lo sviluppo delle competenze. Essi sono utilizzati dalle
scuole e dai docenti nell'attività di progettazione didattica, con
attenzione alle condizioni di contesto, didattiche e organizzative
mirando ad un insegnamento ricco ed efficace.
Gli obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a
periodi didattici lunghi: per la scuola dell'infanzia l'intero triennio.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
• Al termine della scuola dell'infanzia vengono fissati i
traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di
esperienza il cui raccordo è l'esplicitazione dell'azione didattico-
educativa.
• Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per i docenti,
indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a
finalizzare l'azione educativa allo sviluppo integrale dell'alunno.
107
OBIETTIVI CURRICOLARI
CAMPO DI ESPERIENZA: IL SE' E L'ALTRO
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (abilità/conoscenze) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
• Sperimentare il senso del gruppo e della
collaborazione • Riflettere sul senso delle regole condivise • Comunicare e condividere i propri stati
emotivi • Esercitare l'autocontrollo emotivo • Scoprire l'importanza dei valori di solidarietà,
condivisione ed amicizia • Rispettare le diversità • Accorgersi di essere uguale e diverso nella
varietà delle situazioni • Sentirsi appartenenti ad una comunità
• Porre domande su cosa e' giusto e cosa non
lo è • Trasformare costruttivamente la propria
aggressività.
Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli
altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le
proprie ragioni con adulti e bambini.
Sviluppa il senso dell'identità personale, percepisce le
proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in
modo sempre più adeguato.
Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le
tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a
confronto con altre.
Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli
altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di
attenzione tra chi parla e chi ascolta.
Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle
diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla
giustizia e ha raggiunto una prima consapevolezza dei
propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.
Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato,
presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e
autonomia negli spazi che gli sono familiari,
modulando progressivamente voce e movimento
anche in rapporto con gli altri e con le regole
condivise.
Riconosce i più importanti segni della sua cultura del
territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il
funzionamento delle piccole comunità e delle città.
108
CAMPO DI ESPERIENZA: IL CORPO E IL MOVIMENTO
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (abilità/conoscenze) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
• Osservare con attenzione e percepire il
proprio corpo • Capire che il proprio corpo necessita di
cure • Controllare l'equilibrio e la velocità nel
movimento • Simbolizzare la lateralità • Controllare il proprio corpo in
situazioni statiche e dinamiche • Conoscere l'importanza dell'igiene
personale • Socializzare con il gruppo l'esperienza
della malattia • Muoversi creativamente utilizzando
piccoli attrezzi • Accettare i cambiamenti del proprio
corpo • Utilizzare i diversi linguaggi del proprio
corpo • Collaborare nei giochi di gruppo • Partecipare ai giochi con un corretto
spirito di competizione.
Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne
percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo,
matura condotte che gli consentono una buona
autonomia nella gestione della giornata scolastica.
Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le
differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche
corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.
Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi
posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di
gruppo, anche se con l'uso di piccoli attrezzi ed è in
grado di adattarli alle situazioni ambientali all'interno
della scuola e all'aperto.
Controlla l'esecuzione del gesto, valuta il rischio,
interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella
danza, nella comunicazione espressiva.
Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e
rappresenta il corpo fermo e in movimento.
109
CAMPO DI ESPERIENZA: IMMAGINI, SUONI, COLORI
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (abilità/conoscenze) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
• Creare il proprio simbolo per
identificarsi • Esplorare, manipolare, osservare i
materiali per utilizzo creativo • Conoscere i colori secondari e saperli
riprodurre in modo autonomo, utilizzando
tecniche e materiali di vario tipo • Realizzare semplici costruzioni e/o
assemblaggi polimaterici • Esprimersi con i linguaggi del corpo in
ruoli diversi • Esprimere le proprie emozioni con il
linguaggio cromatico • Portare a termine una consegna in
modo personale, scegliendo materiali e
strumenti adeguati • Produrre colori con materiali inusuali
• Esplorare, conoscere, riprodurre la
realtà sonora. • Collaborare nella progettazione e
realizzazione di un elaborato comune
• Rappresentare se stesso in modo
simbolico utilizzando oggetti che
rappresentino il proprio vissuto, i gusti e gli
interessi personali.
Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta,
utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del
corpo consente.
Inventa storie e sa esprimerle attraverso:
drammatizzazione, disegno, pittura e altre attività
manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche
espressive e creative; esplora le potenzialità offerte
dalle tecnologie.
Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo
(teatrali, musicali, visivi, di animazione ...); sviluppa
interesse nell'ascolto della musica e per la fruizione di
opere d'arte.
Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di
percezione e produzione musicale utilizzando voce,
corpo e oggetti.
Sperimenta e combina elementi musicali di base,
producendo semplici sequenze sonoromusicali.
Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i
simboli di una notazione informale per codificare i
suoni percepiti e riprodurli.
110
CAMPO DI ESPERIENZA: I DISCORSI E LE PAROLE
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (abilità/conoscenze) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
• Negoziare compiti e impegni, lavorare in cooperazione,
definire regole di azione condivisa
• Partecipare all'invenzione di racconti
• Sviluppare il piacere verso la lettura e interpretare le
immagini
• Sperimentare le prime forme di
comunicazione utilizzando la tecnologia
• Riconoscere suoni onomatopetici per
riprodurli a livello orale e attravrso simboli
grafici
• Riflettere sul significato delle parole.
Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il
proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi
sui significati.
Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni,
sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio
verbale che utilizza in differenti situazioni
comunicative.
Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni;
inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra
i suoni e i significati.
Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa
storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per
progettare attività e per definirne le regole.
Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue
diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei
linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.
Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta
prime forme di comunicazione attraverso la scrittura,
incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi
media.
0
CAMPO DI ESPERIENZA: LA CONOSCENZA DEL MONDO:
OGGETTIFENOMENI, VIVENTI. NUMERO E SPAZIO.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (abilità/conoscenze) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
• Orientarsi nello spazio-scuola • Associare ad ogni spazio scolastico un
simbolo • Rappresentare graficamente uno
spazio vissuto • Ricostruire e verbalizzare le fasi di
un'esperienza vissuta • Conoscere il significato dei principali
segnali stradali • Associare forme geometriche e simboli
stradali • Classificare i segnali stradali in base al
significato simbolico della loro forma • Cogliere la ciclicità della settimana
• Comprendere la funzione del
calendario settimanale • Compiere associazioni logiche • Individuare criteri di appartenenza ad
un insieme • Cogliere la problematica
dell'inquinamento atmosferico • Formulare ipotesi e riflessioni • Osservare un esperimento scientifico
cogliendone poi i risultati • Cogliere la diversità tra illusione e
scienza • Orientarsi in uno spazio noto
verbalizzando direzioni • Associare un valore numerico ad una
quantità • Confrontare quantità usando la
terminologia "di più/maggiore", "di
meno/minore", "la stessa/equipotente" • Riconoscere le fasi del ciclo dell'acqua.
Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali
secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà,
confronta e valuta quantità; utilizza simboli per
registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla
sua portata.
Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della
giornata e della settimana.
Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa
dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e
prossimo.
Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi
viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali,
accorgendosi dei loro cambiamenti.
Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa
scoprirne le funzioni e i possibili usi.
Ha familiarità sia con le strategie del contare e
dell'operare con i numeri sia con quelle necessarie per
eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi e altre
quantità.
Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio,
usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto,
destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso
sulla base di indicazioni verbali.
1
RELIGIONE CATTOLICA
OBIETTIVI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI RELIGIONE CATTOLICA NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA.
• Il sé e l'altro: scopre nei racconti del Vangelo la persona e l'insegnamento di Gesù, da
cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne
unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni
serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.
• Il corpo in movimento: riconosce nei segni del corpo l'esperienza religiosa propria e
altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità,
l'immaginazione e le emozioni
• Immagini, suoni, colori: riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici
delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi,
arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.
• I discorsi e le parole: impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici
racconti biblici, ne sa narrare i contenuti utilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare
una comunicazione significativa anche in ambito religioso.
• La conoscenza del mondo: osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo,
riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per
sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia
e speranza.
2
PROGETTO ACCOGLIENZA
SCUOLA DELL'INFANZIA
PLESSI
FONTANAFREDDA-GALLO-CONCA DELLA CAMPANIA-SAN CLEMENTE-VAGLIE
1
3
PREMESSA
Le insegnanti, certe del fatto che l'accoglienza e l'inserimento dei bambini non si esauriscono
in un breve periodo di tempo ma proseguono gradualmente per tutto l'anno scolastico con
modalità diverse, ritengono opportuno che nel corso dei primi giorni di scuola la durata della
frequenza scolastica sia breve.
Per i bambini che hanno già frequentato la scuola dell'infanzia l'orario proposto è 8.30-13.30.
Per i bambini che frequentano per la prima volta la scuola dell'infanzia le docenti propongono
il seguente orario:
8.30 -11 per una settimana 8.30 -12,30 nella seconda settimana
N.B. Le insegnanti si riservano di concordare con le famiglie l'orario di frequenza per i casi di
difficile inserimento. INSERIMENTO/ACCOGLIENZA
Il progetto accoglienza prevede due momenti.
PRIMA FASE nel mese di settembre. In occasione dell' "open day"- giorno di inizio delle attività
didattiche - le insegnanti presentano ai genitori dei bambini nuovi iscritti il Regolamento
Scolastico fornendo inoltre indicazioni di ordine pratico - organizzativo.
Gli obiettivi principali di questo primo periodo di scuola sono rappresentati da:
- l'esigenza d'instaurare una situazione rassicurante per i più piccoli e di riprendere contatto
con i medi e i più grandi.
- creare un rapporto sincero di collaborazione e stima reciproca tra insegnanti e genitori sulla
base del comune riconoscimento del diritto del bambino all'educazione. Tali obiettivi consentono
un approccio non costrittivo ma rispettoso delle modalità personali, dell'accettazione
dell'altro e in genere di relazione, proprie del bambino.
Nelle due prime settimane di frequenza,la compresenza di tutte le insegnanti al mattino,
consente un'accoglienza personalizzata essendo ridotta la quantità numerica insegnante-
bambino.
SECONDA FASE: realizzazione di una piccola drammatizzazione, con tematica - modalità -
tempi diversificati per Plesso.
2
4
FINALITA' GENERALI
- Creare nel bambino un atteggiamento fiducioso verso il nuovo ambiente scolastico.
- Predisporre un percorso che promuova nel bambino la percezione di essere accolto e
accettato dall'ambiente scolastico e che ne stimoli il desiderio di farne parte in modo attivo.
TRAGUARDI DI SVILUPPO
- Capacità di stare a scuola per un breve periodo.
- Avvio allo sviluppo dell'autonomia nella gestione di sé e dell'ambiente.
- Avvio alla comprensione e al rispetto delle regole,dei giochi e della routine quotidiana.
- Capacità di comprendere, condividere e collaborare con gli altri rendendosi disponibile
ai rapporti di amicizia.
- Avvio alla capacità di ascolto e di concentrazione per accogliere i messaggi degli altri.
ESEMPI DI ATTIVITA'
- Giochi liberi e guidati (in sezione/salone/giardino, ove esistente)
- Attività di gioco libero negli angoli predisposti dalle insegnanti: travestimenti, lettura,
manipolazione, pittura,costruzioni...
- Racconti, drammatizzazioni, situazioni simulate che rappresentino e facilitino
l'apprendimento delle prime regole di autonomia.
- Giochi di orientamento nello spazio.
- Organizzazione dei turni per l'assolvimento di piccoli incarichi attraverso giochi e
realizzazione di cartelloni.
- Attività grafico-pittoriche, libere e guidate per l'abbellimento delle aule al fine di creare
un ambiente più rassicurante.
Momenti di canto, recitazione di poesie o di giochi mimico-musicali collettivi per facilitare
l'integrazione nel gruppo-sezione.
Verranno inoltre fissate regole fondamentali legate ai momenti più salienti della giornata in
modo che i bambini acquisiscano una graduale e progressiva autonomia personale.
3
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VERIFICA
La verifica, effettuata attraverso l'osservazione diretta e sistematica del bambino in situazioni
di gioco libero ed attività organizzate, tenderà a misurare:
- Il livello di conquista dell'autonomia raggiunto nei vari contesti.
- La capacità di rispettare le regole indicate.
- La disponibilità a partecipare ad attività comuni, a prestare aiuto, a collaborare
con adulti e compagni.
4
6
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO
ITALIANO STORIA E GEOGRAFIA
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
7
PREMESSA
Le finalità del primo ciclo d’istruzione è la promozione del pieno sviluppo della
personalità dell’alunno, rimuovendo ogni ostacolo alla frequenza, facilitando
l’integrazione degli alunni con disabilità, prevenendo l’evasione dell’obbligo scolastico e
contrastando la dispersione.
In questa ottica la scuola favorisce l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità
fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base e guida gli alunni ad
essere cittadini attivi e responsabili
A tal fine vanno promossi apprendimenti significativi per garantire il successo
formativo di tutti gli alunni, attraverso interventi che valorizzino le loro esperienze e
conoscenze, attuando interventi adeguati nei riguardi delle diversità, favorendo
l’esplorazione e la scoperta.
Particolare rilievo va attribuito all’incoraggiamento dell’apprendimento collaborativo,
realizzando attività didattiche laboratoriali.
Disciplina : ITALIANO
L’insegnamento della Lingua nella scuola del primo ciclo si basa sulle competenze con
cui l’allievo entra nella scuola primaria e mira a consolidare la conoscenza e l’uso della
lingua italiana e condurre alla comprensione, interpretazione e produzione di testi.
L’educazione linguistica assume un fondamentale ruolo formativo, come condizione
indispensabile per la crescita della persona , per l’esercizio pieno della cittadinanza e
come riferimento unitario di altri saperi
TRAGUARDI DI SVILUPPO PER LE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA
PRIMARIA
Partecipa a scambi comunicativi con compagni ed insegnanti rispettando il turno
e formulando messaggi chiari e pertinenti. Ascolta e comprende testi orali cogliendone il senso, le informazioni principali e
lo scopo. Legge e comprende testi di vario tipo, ne individua il senso globale e le
informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.
8
Utilizza abilità funzionali allo studio .................
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E
ABILITA’ DISCIPLINARI
RACCORDI
ASCOLTO E
PARLATO
Impiegare tecniche di lettura
silenziosa e di lettura
espressiva ad alta voce,
rispettando le pause e variando
il tono della voce.
Usare , nella lettura di vari tipi
di testo, strategie per
analizzare il contenuto; cogliere
gli indizi utili e sfruttare le
informazioni.
Ascoltare e confrontare opinioni
su testi letti, spettacoli visti,
esperienze culturali.
Raccontare le proprie e le altrui
esperienze rispettando l’ordine
temporale, causale e inserendo
elementi descrittivi.
Partecipare ad una discussione
attenendosi al problema.
Apportare un proprio contributo
(idee,opinioni) alle discussioni.
In una discussione esprimere e
motivare accordo e disaccordo.
Riferire, esporre argomenti
conosciuti o studiati.
Esporre un argomento seguendo
schemi,scalette e piani.
Cogliere l’argomento principale
dei discorsi altrui.
Parlare rispettando le regole
dello scambio comunicativo.
Inserirsi in situazioni
comunicative diverse tenendo
conto degli interlocutorie dei
diversi punti di vista.
Comprendere le informazioni
essenziali di un’esposizione, di
istruzioni p l’esecuzione di
compiti, di messaggi trasmessi
dai media
Esprimere in modo chiaro e
comprensibile idee, opinioni e
STORIA: tracce linguistiche del
passato sul territorio;
fonti documentate miste,
autobiografiche.
INGLESE: parole omofone dal
differente significato.
MATEMATICA E
TECNOLOGIA: programmi di
grafica.
CITTADINANZA E
COSTITUZIONE: il diritto di
parola;
la giornata della Memoria.
ARTE E IMMAGINE:il
linguaggio metaforico nell’arte
pittorica.
9
stati d’animo.
Utilizzare un linguaggio chiaro e
formalmente corretto.
Produrre oralmente un semplice
testo regolativo.
Prestare attenzione
all’intonazione e alle pause in un
discorso.
LETTURA Sfruttare le informazioni della
titolazione, delle immagini e
delle didascalie per farsi un’idea
del testo che si intende leggere.
Saper eseguire diversi tipi di
lettura a seconda dello scopo.
Consolidare la competenza
tecnica della lettura.
Velocizzare l’uso della
strumentalità.
Leggere in modo espressivo
rispettando le pause.
Leggere ad alta voce per altri
che ascoltano.
Leggere mentalmente.
Rappresentare mentalmente la
rete dei collegamenti tra i
significati del testo letto.
Leggere e confrontare
informazioni provenienti da
testi diversi, per farsi un’idea
dell’argomento, per trovare
spunti a partire dai quali parlare
o scrivere.
Leggere testi narrativi e
descrittivi, sia realistici che
fantastici ,distinguendo
l’invenzione letteraria dalla
realtà.
Valutare l’organizzazione del
significato di un semplice testo
per evidenziarne i rapporti fra
le parti.
Comprendere il significato di
forme testuali diverse.
Cogliere la struttura tipica di un
testo, le intenzioni comunicative
10
e lo scopo esplicito dell’autore.
Usare tecniche di supporto alla
comprensione di testi
complessi(appunti, schemi,
mappe).
Ricavare informazioni da
semplici grafici, schemi, tabelle
e utilizzare in modo opportuno
immagini e apparati iconografici.
Leggere testi poetici, saper
individuare alcune
caratteristiche formali ed
essere in grado di esprimere
semplici pareri personali.
Seguire istruzioni scritte per
realizzare prodotti, per
regolare comportamenti,per
svolgere un’attività, per
realizzare un procedimento.
SCRITTURA Produrre testi, rispettando le
principali convenzioni
ortografiche, sintattiche e
lessicali
Riconoscere gli errori
ortografici e usare strategie
per recuperare la correttezza.
Utilizzare una varietà di forme
di scrittura personale/
espressiva/ poetica sia in modo
spontaneo sia manipolando
altri testi.
Produrre testi a partire dalla
struttura narrativa, espositiva,
descrittiva, argomentativa
utilizzando anche supporti
grafici- iconografici.
Progettare i propri testi scritti
a partire da schemi appresi.
Saper scrivere appunti e
schematizzare il contenuto di
un testo.
Organizzare semplici testi
coerenti intorno a un tema o a
riproduzione di un modello dato.
11
Produrre racconti scritti di
esperienze personali o vissute
da altri e che contengano le
informazioni essenziali relative
a persone, luoghi,
tempi,situazioni, azioni.
Scrivere semplici e personali
commenti a testi letti, film o
spettacoli visti o resoconti di
esperienze scolastiche.
Scrivere una lettera indirizzata
a destinatari noti adeguando le
forme espressive al
destinatario e alla situazione
comunicativa.
Esprimere per iscritto
esperienze, emozioni, stati
d’animo sotto forma di diario.
RIFLETTERE
SULLA
LINGUA
A partire dall’osservazione di
testi scritti, riconoscere e
usare i principali segni di
punteggiatura riconoscendone il
valore stilistico.
Riconoscere e denominare le
parti principali del discorso e gli
elementi basilari di una frase,
conoscendone la funzione.
Distinguere tra predicati che
esprimono la caratteristica di
soggetto e predicati che
mettono in relazione il soggetto
con altri elementi.
Analizzare la frase nelle sue
funzioni(predicato e principali
complementi (diretti e
indiretti).
Conoscere e rappresentare
graficamente la struttura di una
frase.
Organizzare le conoscenze
grammaticali in reti entro cui
muoversi in modo consapevole.
Essere consapevoli della
centralità del verbo nelle frasi.
Diventare consapevoli dell’uso
dei modi e dei tempi dei verbi.
12
Usare in modo coerente i tempi
dei verbi in un testo.
Riconoscere in un testo i
principali connettivi (temporali,
spaziali, logici).
Realizzare un’analisi formale
della frase per valutare la
coerenza del significato.
Comprendere le principali
relazioni tra le parole
(somiglianze, differenze) sul
piano dei significati.
Comprendere e utilizzare il
significato di parole e termini
specifici legati alle discipline di
studio.
Saper utilizzare il dizionario
come fonte di informazioni
(grammaticali,ortografiche e
semantiche) sulle parole.
Realizzare giochi linguistici
manipolando significati e suoni
delle parole, riflettere sul
lessico, sui significati, sulle
principali relazioni fra parole e
conoscere i meccanismi di
formazione e di alterazione
delle parole.
Prestare attenzione
all’organizzazione anche formale
del testo scritto(impaginazione,
chiarezza della grafia divisione
in paragrafi) per facilitare il
passaggio di significato.
Integrare e sviluppare il
vocabolario lessicale anche
attraverso la riflessione sulle
esperienze realizzate e le
letture fatte.
Conoscere e comprendere i
principali elementi di
differenziazione tra scritto e
parlato.
Avere percezione della
differenza tra usi formali e
informali.
13
TRAGUARDI DI SVILUPPO PER LE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA
SECONDARIA
L’allievo è in grado di interagire in situazioni comunicative diverse sapendo
riferire su argomenti noti, motivando ed esponendo con chiarezza le proprie
idee.
Riesce ad esprimersi nel confronto culturale utilizzando il dialogo non solo
come strumento comunicativo ma anche quale mezzo di convivenza civile
Ascolta in modo attivo gli interlocutori e sa concentrarsi per i tempi necessari
a seconda delle situazioni.
Comprende messaggi di vario tipo individuandone le caratteristiche.
Ascolta e segue le comunicazioni ed agisce conseguentemente.
Individua il punto di vista dell’altro in contesti formali e informali.
Legge in modo scorrevole ed espressivo e analizza testi di vario genere
manifestando gusti personali.
Applica strategie diverse di lettura.
Produce testi corretti e coerenti a seconda degli scopi e dei destinatari
utilizzando un lessico adeguato e vario.
Prende appunti e redige sintesi e relazioni.
Conosce e analizza la struttura della frase semplice e complessa.
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO E ABILITA’
DISCIPLINARI
RACCORDI
ASCOLTO E
PARLATO
Ascoltare testi prodotti
da altri, anche
trasmessi dai media
Intervenire in una
conversazione o in una
discussione, con
pertinenza e coerenza
Ascoltare testi applicando
tecniche di supporto alla
comprensione
Narrare esperienze,
eventi, trame
selezionando
informazioni significative
in base allo scopo
Descrivere oggetti,
luoghi, persone e
personaggi
Comprendere aspetti
essenziali della
metodologia della
ricerca
Riconoscere le
trasformazioni
ambientali e sociali
Risolvere situazioni
problematiche
Individuare gli
elementi significativi
di ogni tipo di
comunicazione,
Acquisire un metodo
di studio autonomo,
sviluppando la
capacità di
organizzare il proprio
14
Riferire oralmente su un
argomento di studio
esplicitando lo scopo e
presentandolo in modo
chiaro
Argomentare la propria
tesi su un tema
affrontato nello studio e
nel dialogo in classe con
dati perti-
nenti e motivazioni valide.
lavoro
LETTURA Leggere ad alta voce in
modo espressivo testi
noti
Leggere in modalità
silenziosa testi di varia
natura e provenienza
applicando tecniche di
supporto alla
comprensione
Ricavare informazioni
esplicite e implicite da
testi espositivi
Confrontare, su uno
stesso argomento,
informazioni ricavabili da
più fonti
Comprendere testi
descrittivi, individuando
gli elementi della
descrizione
SCRITTURA Scrivere testi di forma
diversa adeguandoli a
situazione, argomento,
scopo, destinatario, e
selezionando il registro
più adeguato
Scrivere sintesi, anche
sotto forma di schemi, di
15
testi ascoltati o letti in
vista di scopi specifici
Scrivere testi corretti
dal punto di vista
morfosintattico,
lessicale, ortografico,
coerenti e coesi
RIFLETTERE
SULLA LINGUA
Riconoscere le
caratteristiche e le
strutture dei principali
tipi testuali (narrativi,
descrittivi, regolativi,
espositivi, argomentativi)
Riconoscere
l’organizzazione logico-
sintattica della frase
semplice e complessa
Disciplina : STORIA
L’insegnamento e l’apprendimento della storia contribuiscono all’educazione al
patrimonio culturale e alla cittadinanza attiva offrendo agli alunni metodi e saperi utili
a comprender ed interpretare il presente.
TRAGUARDI DI SVILUPPO PER LE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA
PRIMARIA
L’alunno conoscer elementi significativi del passato, riconosce le tracce storiche
presenti sul territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.
Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individua
successioni, contemporaneità , durate , periodizzazioni.
Organizza le informazioni e le conoscenze; comprende i testi storici proposti e sa
individuarne le caratteristiche.
Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.
Conoscenze le società e le civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal
paleolitico alla fine del mondo antico.
16
TRAGUARDI DI SVILUPPO PER LE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA
SECONDARIA
L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante
l’uso di risorse digitali.
Produce informazioni storiche con fonti di vario genere
Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio,
Espone oralmente e con scritture le conoscenze storiche acquisite
operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.
Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente,
comprende opinioni e culture
diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.
Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana
dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato
unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di aperture e
confronti con il mondo antico.
Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla
civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione.
Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente.
Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in
relazione
17
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA
U
S
O
D
E
L
L
E
F
O
N
T
I
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E ABILITA’ DISCIPLINARI
Rappresentare, in un quadro
storico-sociale, le
informazioni che
scaturiscono dalle tracce
del passato presenti sul
territorio vissuto
Usare fonti di diverso
tipo (documentarie,
iconografiche,
narrative, materiali,
orali, digitali, ecc.) per
produrre conoscenze
su temi definiti
ORGANIZZAZIONE
DELLE
INFORMAZIONI
Confrontare i quadri storici
delle civiltà affrontate .
Selezionare e
organizzare le
informazioni con
mappe, schemi,
tabelle, grafici e
risorse digitali.
Collocare la storia
locale in relazione con
la storia italiana,
europea, mondiale.
Formulare e
verificare ipotesi sulla
base delle
informazioni prodotte
e delle conoscenze
elaborate
STRUMENTI
CONCETTUALI
Elaborare rappresentazioni
sintetiche delle società
studiate, mettendo in rilievo
le relazioni fra gli elementi
caratterizzanti.
Comprendere aspetti
e strutture dei
processi storici
italiani, europei e
mondiali.
18
Conoscere il
patrimonio culturale
collegato con i temi
affrontati.
Usare le conoscenze
apprese per
comprendere problemi
ecologici,
interculturali e di
convivenza civile.
PRODUZIONE
SCRITTA E ORALE
Elaborare in testi orali e
scritti di argomenti
studiati, anche usando
risorse digitali.
Esporre con coerenza
conoscenze e concetti
appresi usando il linguaggio
specifico della disciplina.
Produrre testi,
utilizzando
conoscenze
selezionate da fonti
di informazione
diverse,
manualistiche e
non, cartacee e
digitali
Argomentare su
conoscenze e concetti
appresi usando il
linguaggio specifico
della disciplina
RACCORDI DISCIPLINARI
SCUOLA PRIMARIA
GEOGRAFIA: le regioni
ITALIANO: variabilità lessicale di tipo regionale. Il testo fantastico.
CITTADINANZA E COSTITUZIONE: lingue minoritarie. Cariche e poteri
istituzionali della Repubblica italiana. Tolleranza e integrazione.
RELIGIONE CATTOLICA: culto dei morti. I fondamenti del Cristianesimo.
INGLESE: la monarchia anglosassone.
ARTE E IMMAGINE: la scultura celebrativa.
TECNOLOGIA: acquisizione di immagini con lo scanner.
GEOGRAFIA: l’Europa e il Mediterraneo.
Latitudine e Longitudine.
19
SCUOLA SECONDARIA
Rafforzare la capacità di osservare la realtà, di comprenderla, descriverla ed
interpretarla con
l’uso appropriato ed efficace di tutti i tipi di linguaggio, verbale e non;
Sviluppare la capacità di ordinare in modo sequenziale le informazioni ed i
contenuti propri di
ciascuna disciplina;
Sviluppare abilità di analisi, sintesi, confronto, valutazione, rielaborazione;
Esprimersi in modo chiaro e corretto, arricchendo il proprio lessico con
l’acquisizione progressiva del linguaggio specifico delle discipline
Comprendere le connessioni e le relazioni esistenti nelle
varie discipline.
Disciplina : GEOGRAFIA
L’apprendimento della Geografia contribuisce a guidare l’allievo alla conoscenza della
realtà ambientale , socio-culturale e politico-economica. Fornisce gli strumenti per
formare persone autonome e critiche che siano in grado di assumere decisioni
responsabili nella gestione del territorio e nella tutela dell’ambiente, con un
consapevole sguardo al futuro
TRAGUARDI DI SVILUPPO PER LE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA
PRIMARIA
L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando
riferimenti topologici e punti cardinali.
Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari,
tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie).
Riconosce gli elementi e i principali “oggetti” geografici fisici che caratterizzano i
paesaggi (di montagna,collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli
italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri
continenti.
Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate
dall’uomo sul paesaggio naturale.
20
TRAGUARDI DI SVILUPPO PER LE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA
SECONDARIA
Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti
cardinali e alle coordinate
geografiche
Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca
Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli
italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e
architettoniche, come patrimonio naturale e culturale
da tutelare e valorizzare.
Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel
tempo e valuta gli effetti
di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO E ABILITA’
DISCIPLINARI
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA
ORIENTAMENTO
Orientarsi utilizzando la
bussola e i punti cardinali e
utilizzare strumenti
dell’osservazione indiretta
(filmati e fotografie,
documenti cartografici,
immagini da telerilevamento,
elaborazioni digitali ecc.).
Sapersi orientare sulle
carte
LINGUAGGIO
DELLA GEO-
GRAFICITA’
Localizzare sulla carta
geografica dell’Italia le
regioni fisiche, storiche e
amministrative; localizzare
sul planisfero e sul globo la
posizione dell’Italia in Europa
e nel mondo.
Leggere e interpretare
vari tipi di carte
geografiche (da quella
topografica al
planisfero), utilizzando
scale di riduzione,
coordinate geografiche
e simbologia.
PAESAGGIO Conoscere gli elementi che
caratterizzano i principali Interpretare e
21
paesaggi italiani, europei e
mondiali, individuando le
analogie e le differenze
(anche in relazione ai quadri
socio-storici del passato) e
gli elementi di particolare
valore ambientale e culturale
da tutelare e valorizzare.
confrontare alcuni
caratteri dei paesaggi
italiani, europei e
mondiali, anche in
relazione
alla loro evoluzione nel
tempo
RACCORDI SCUOLA PRIMARIA
STORIA: Le strade consolari.
MATEMATICA E TECNOLOGIA: Percentuali e statistiche, grafici e diagrammi.
CITTADINANZA E COSTITUZIONE: Organi di governo e di amministrazione del
territorio;
leggi per la tutela del territorio.
ARTE E IMMAGINE:Scultura e architettura
SCIENZE: Fonti e forme di energia
SCUOLA SECONDARIA
Comunicare in maniera organica le strutture delle varie discipline,
Documentare adeguatamente il lavoro svolto,
Rielaborare le conoscenze acquisite nelle varie discipline,
Giungere a consapevoli valutazioni,
Stimolare l’autovalutazione personale e la riflessione sulle personali strategie di
apprendimento
Abituarsi a riflettere con spirito critico prima di prendere una decisione,
sapersi assumere delle responsabilità;
Saper mettere in atto strategie di superamento delle difficoltà
22
Disciplina :CITTADINANZA E COSTITUZIONE
L’educazione alla cittadinanza si configura come adesione consapevole a valori
condivisi e come espressione di atteggiamenti cooperativi e collaborativi quali
condizione necessaria per praticare la convivenza civile
TRAGUARDI DI SVILUPPO PER LE COMPETENZE AL TERMINE
SCUOLA PRIMARIA
Promuovere, attraverso esperienze significative, la cura di se stessi, degli altri e
dell’ambiente.
Favorire forme di cooperazione e di solidarietà.
SCUOLA SECONDARIA
Costruire il senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità
Aderire ai valori condivisi e ad atteggiamenti cooperativi
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E ABILITA’ DISCIPLINARI SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA
Costruire il senso di legalità e lo
sviluppo di un’etica della
responsabilità.
Elaborare idee e promuovere
azioni finalizzate al
miglioramento del proprio
contesto di vita.
Imparare a riconoscere i
principali valori sanciti nella
Costituzione
Conoscere e rispettare le norme che
regolano la vita sociale
Riconoscere e rispettare i valori
sanciti e tutelati dalla carta
costituzionale
RACCORDI DISCIPLINARI
SCUOLA PRIMARIA
GEOGRAFIA: analizzare l’organizzazione statale, regionale e locale.
ITALIANO: creare il Consiglio Comunale dei Ragazzi raccordando le attività relative
con la scuola secondaria di primo grado.
ED. FISICA: proporre attività di giochi di gruppo finalizzate a sviluppare la fiducia in
se stesso e nell’altro, la collaborazione e il rispetto delle regole.
SCUOLA SECONDARIA
Padroneggiare le proprie emozioni, rispettando le norme che regolano i rapporti
sociali
Avere cura della propria persona ,rispettare l’ambiente e il patrimonio culturale
24
PREMESSA
Le finalità della scuola devono essere definite dalla persona che apprende, con l’originalità del suo
percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti
sociali.
Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali,
corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi.
In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non
per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali,
che vanno alla ricerca di orizzonti di significato.
La scuola si deve costruire come luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi.
Sono, infatti, importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola, al fine di ottenere la
partecipazione più ampia dei bambini e degli adolescenti a un progetto educativo condiviso.
La Matematica contribuisce alla formazione di quelle categorie del pensiero critico ( intuizione,
immaginazione, progettazione, ipotesi, deduzione, controllo, verifica, smentite ) indispensabili per poter
interpretare criticamente la realtà e intervenire consapevolmente su di esso.
La progettazione verticale, pur facendosi garante di affrontare nella loro gradualità i nuclei
fondamentali della matematica, vuole essere un graduale itinerario che possa portare gli alunni a:
calcolare in modo sempre più sicuro e autonomo;
orientarsi nello spazio;
ricavare informazioni da dati, tabelle e grafici;
esplorare oggetti e rilevare proprietà misurabili;
riconoscere strategie risolutive diverse dalle proprie;
sostenere le proprie idee.
Lo scopo delle Scienze è una conoscenza ragionata del mondo naturale e delle leggi che lo governano.
In ambito scolastico, la formatività di tale disciplina si articola in più obiettivi, che concorrono allo
sviluppo di competenze irrinunciabili:
formare nell’alunno atteggiamenti di base nei confronti della realtà circostante;
sviluppare abilità cognitive generali;
favorire l’acquisizione di tecniche di esplorazione;
acquisire l’alfabetizzazione culturale che ruota attorno ad alcuni temi irrinunciabili: gli oggetti e
i materiali, gli esseri viventi e l’ambiente, la Terra nell’universo.
Lo studio e l’esercizio della tecnologia favoriscono e stimolano la generale attitudine umana a porre e a
trattare problemi, facendo dialogare e collaborare abilità di tipo cognitivo, operativo, metodologico e
sociale.
La tecnologia si occupa degli interventi e delle trasformazioni che l’uomo opera nei confronti
dell’ambiente per garantirsi la sopravvivenza e, più in generale, per la soddisfazione dei propri bisogni.
In ambito scolastico, la formatività di tale disciplina si articola in più obiettivi, che concorrono allo
sviluppo di competenze irrinunciabili:
promuovere forme di pensiero e atteggiamenti che preparino e sostengano interventi
trasformativi dell’ambiente circostante;
favorire lo sviluppo di un atteggiamento responsabile verso ogni azione trasformativa
dell’ambiente;
sviluppare senso critico e maggiore consapevolezza rispetto agli effetti sociali determinati
dall’uso improprio dei mezzi tecnologici e informatici.
25
CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE
Si fa riferimento alla proposta di Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 7
settembre 2006 ed al DM n. 139/2007. Il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli contiene le
seguenti definizioni:
• “Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le
conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro;
le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.
• “Abilità”, indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine
compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e
creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).
• “Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali
e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le
competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.
Matematica Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare
l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.
Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in
natura o che sono state create dall’uomo.
Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina
misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo.
Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti
di misura (metro, goniometro...).
Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava
informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici
Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza.
Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.
Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul
processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di
soluzione diverse dalla propria.
Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il
punto di vista di altri.
Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni,
percentuali, scale di riduzione, ...).
Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze
significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad
utilizzare siano utili per operare nella realtà.
26
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le
diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni.
Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le
relazioni tra gli elementi.
Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere
decisioni.
Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza.
Spiega il procedimento seguito, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui
risultati.
Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un
problema specifico a una classe di problemi.
Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i
concetti di proprietà caratterizzante e di definizione).
Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e contro esempi adeguati e utilizzando
concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze
logiche di una argomentazione corretta.
Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ... ) e ne
coglie il rapporto col linguaggio naturale.
Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze
significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per
operare nella realtà.
27
Competenze di base a conclusione della Scuola primaria e secondaria di primo grado
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole
anche sotto forma grafica.
Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.
Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con
l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando, consapevolmente, gli strumenti di calcolo.
Competenze Abilità/capacità scuola
primaria
Abilità/capacità scuola
secondaria
Conoscenze scuola
primaria
Conoscenze
scuola
secondaria
Utilizzare le
tecniche e le
procedure del
calcolo
aritmetico e/o
algebrico,
rappresentandol
e anche sotto
forma grafica.
Comprendere il significato
logico operativo di numeri
appartenenti ai diversi sistemi
numerici.
Comprendere il significato di
potenza; calcolare potenze .
Risolvere brevi espressioni;
rappresentare la soluzione di
un problema con
un’espressione.
Gli insiemi numerici N, Q;
rappresentazioni, operazioni.
I sistemi di numerazione (in
particolare decimale).
Espressioni aritmetiche;
principali operazioni.
•Comprendere il significato
logico operativo di numeri
appartenenti ai diversi sistemi
numerici.
•Utilizzare le diverse notazioni
e saper convertire da una
all’altra (da frazioni a decimali,
da frazioni apparenti ad interi,
da percentuali a frazioni..);
• Comprendere il significato di
potenza; calcolare potenze e
applicarne le proprietà.
• Risolvere brevi espressioni nei
diversi insiemi numerici;
rappresentare la soluzione di un
problema con un’espressione e
calcolarne il valore anche
utilizzando una calcolatrice.
• Tradurre brevi istruzioni in
sequenze simboliche (anche con
tabelle); risolvere sequenze di
operazioni e problemi
sostituendo alle variabili
letterali i valori numerici.
• Comprendere il significato
logico operativo di rapporto e
grandezza derivata; impostare
uguaglianze di rapporti per
risolvere problemi di
proporzionalità e percentuale;
risolvere semplici problemi
diretti ed inversi.
• Gli insiemi numerici
N, Z, Q, R; rappresentazioni,
operazioni.
• I sistemi di numerazione (in
particolare decimale).
• Espressioni aritmetiche ed
algebriche; principali
operazioni.
• Equazioni di primo grado:
risoluzione e verifica.
• Comprendere il concetto di
equazione e quello di
funzione.
Le quattro
operazioni con i
numeri interi
Proprietà dei
numeri. Il numero
zero e il numero
uno
Numeri decimali,
frazioni
Scrittura
posizionale dei
numeri naturali e
decimali
Operazioni tra
numeri decimali
Proprietà delle
operazioni
Composizione di
operazioni e
significato delle
parentesi
Gli insiemi
numerici N, Q
•Gli insiemi
numerici
N, Z, Q, R;
rappresentazioni,
operazioni,
• I sistemi di
numerazione (in
particolare
decimale).
• Espressioni
aritmetiche ed
algebriche;
principali
operazioni.
• Equazioni di
primo grado.
Confrontare ed
analizzare
figure
Riconoscere i principali enti
e figure geometriche e
descriverli con linguaggio
•Riconoscere i principali enti,
figure e luoghi geometrici e
descriverli con linguaggio
Le principali
figure del piano e
dello spazio
•Gli enti
fondamentali
della geometria e
28
geometriche,
individuando
invarianti e
relazioni.
naturale.
Individuare le proprietà
essenziali delle figure e
riconoscerle in situazioni
concrete.
Disegnare figure
geometriche con semplici
tecniche grafiche e operative.
Applicare le principali
formule relative alle figure
geometriche piane e solide
In casi reali di facile
leggibilità risolvere problemi di
tipo geometrico e
ripercorrerne le procedure di
soluzione.
naturale.
• Individuare le proprietà
essenziali delle figure e
riconoscerle in situazioni
concrete.
• Disegnare figure geometriche
con semplici tecniche grafiche
e operative.
• Applicare le principali formule
relative alle figure
geometriche piane e solide
anche sul piano cartesiano.
• In casi reali di facile
leggibilità risolvere
problemi di tipo geometrico e
ripercorrerne le
procedure di soluzione.
Rappresentazione
piana di figure
solide
Gli angoli e la
loro ampiezza
Uguaglianza –
equivalenza tra
figure
Scomposizione e
ricomposizione di
poligoni I
I principali enti
geometrici
Simmetria,
traslazione,
rotazione
Rette incidenti,
parallele,
perpendicolari
Perimetro e area
di poligoni
Sistema di
riferimento
cartesiano
il significato dei
termini: teorema,
definizione,
enunciato.
•Isoperimetria,
equivalenza e
congruenza di
figure; poligoni e
loro proprietà.
• Circonferenza e
cerchio
• Misura di
grandezze;
grandezze
incommensurabili;
Teoremi di
Euclide e di
Pitagora.
• Il metodo delle
coordinate: il
piano cartesiano.
• Trasformazioni
geometriche
elementari e loro
invarianti.
•Area e volume di
figure solide.
Individuare le
strategie
appropriate per
la soluzione di
problemi.
Progettare un
percorso risolutivo
strutturato in tappe
•Progettare un percorso
risolutivo strutturato in tappe
• Formalizzare il percorso di
soluzione di un problema
attraverso modelli aritmetici e
grafici.
• Convalidare i risultati
conseguiti mediante
Argomentazioni.
• Tradurre dal linguaggio
naturale al
linguaggio matematico e
viceversa.
Relazioni
significative
(essere uguale a,
essere
multiplo di,
essere maggiore
di, essere
parallelo o
perpendicolare a,
equivalenza...
Relazioni e loro
rappresentazioni
(tabelle, frecce,
piano cartesiano)
Rappresentazione
di insiemi e
relazioni con
diagrammi di
vario tipo
•Le fasi
risolutive di un
problema e loro
rappresentazioni
con
diagrammi
• Tecniche
risolutive di
un problema che
utilizzando
frazioni,
proporzioni,
percentuali,
formule
geometriche,
equazioni di 1°
grado.
Analizzare dati
ed interpretarli,
sviluppando
deduzioni e
ragionamenti
sugli stessi
anche con
l’ausilio di
rappresentazion
i grafiche,
usando,
Raccogliere,
organizzare e
rappresentare dati.
Leggere ed
interpretare tabelle
e grafici.
Rappresentare sul
piano cartesiano gli
enti geometrici
fondamentali
•Raccogliere, organizzare e
rappresentare dati.
• Leggere ed interpretare
tabelle e grafici.
• Riconoscere una relazione tra
variabili,
in termini di proporzionalità
diretta o inversa e
formalizzarla attraverso una
funzione matematica.
•Rappresentare sul piano
cartesiano il grafico di una
Grafici e tabelle
Indici per la
raccolta di
dati:moda,
mediana, media
aritmetica
Evento certo,
possibile,
impossibile
Valutazione di
probabilità in casi
elementari
•Significato di
analisi e
organizzazione di
dati
numerici.
• Il piano
cartesiano e il
concetto di
funzione.
• Funzioni di
proporzionalità
diretta, inversa e
29
consapevolment
e, gli strumenti
di calcolo.
funzione.
relativi grafici.
•Funzioni lineari,
paraboliche,
esponenziali.
• Incertezza di
una misura e
concetto di
errore (cenni).
• La notazione
scientifica per i
numeri reali.
• Il concetto di
approssimazione.
SCIENZE
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a
cercare spiegazioni di quello che vede succedere.
Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in
modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di
ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti.
Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi,
identifica relazioni spazio/temporali.
Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e
schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli.
Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.
Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e
apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della
sua salute.
Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e
apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.
Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato.
Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui
problemi che lo interessano.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado
L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni,
ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze
acquisite.
Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il
caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.
Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici,
è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.
Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo;
riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli
negli specifici contesti ambientali.
È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse,
30
nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili.
Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo.
Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello
sviluppo scientifico e tecnologico.
Competenze di base a conclusione della Scuola primaria
Oggetti, materiali e trasformazioni
Osservare e sperimentare sul campo
L’uomo i viventi e l’ambiente
Competenze di base a conclusione della Scuola secondaria di primo grado
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale ed artificiale ed
incominciare a riconoscere, nelle sue varie forme, i concetti di sistema e di complessità.
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia
a partire dall’esperienza.
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e
sociale in cui vengono applicate.
Competenze
primaria
Competenze
secondaria
Abilità/capacità
scuola primaria
Abilità/capacità
scuola secondaria
Conoscenze
scuola primaria
Conoscenze scuola
secondaria
Oggetti,
materiali e
trasformazio
ni
Osservare,
descrivere ed analizzare
fenomeni appartenenti
alla realtà
naturale ed
artificiale e
riconoscere
nelle sue varie
forme i
concetti di
sistema e di
complessità.
Individuare,
nell’osservazione di
esperienze concrete,
alcuni concetti
scientifici quali:
dimensioni spaziali,
peso, peso specifico,
forza, movimento,
pressione,
temperatura, calore,
ecc.
Cominciare a
riconoscere
regolarità nei
fenomeni e a
costruire in modo
elementare il
concetto di energia.
Osservare,
utilizzare e, quando è
possibile, costruire
semplici strumenti di
misura: recipienti
per misure di
volumi/capacità,
bilance a molla, ecc.)
imparando a servirsi
di unità
convenzionali.
Individuare le
proprietà di alcuni
materiali come, ad
esempio: la durezza,
il peso, l’elasticità, la
trasparenza, la
Raccogliere dati
attraverso
l’osservazione
diretta dei
fenomeni naturali
(fisici,
chimici,biologici,
geologici, ecc..) o
degli oggetti
artificiali o la
consultazione di
testi e manuali o
media.
Organizzare e
rappresentare i
dati raccolti.
Individuare, con la
guida del docente,
una possibile
interpretazione dei
dati in base a
semplici modelli.
Presentare i
risultati dell’analisi.
Utilizzare
classificazioni,
generalizzazioni e/o
schemi logici per
riconoscere il
modello di
riferimento.
Riconoscere e
I fenomeni
fisici (forze,
energia...) e le
loro
caratteristiche.
Seriazione e
classificazione
degli oggetti in
base alle loro
proprietà.
Le diverse
fonti di energia.
I problemi
ambientali
La materia e le sue
caratteristiche.
Concetto di misura
e sua
approssimazione.
Errore sulla
misura.
Principali
strumenti e tecniche
di misurazione.
Sequenza delle
operazioni da
effettuare.
Primo approccio
alla chimica.
Le caratteristiche
dei suoli.
Schemi, tabelle e
grafici.
Concetto di
ecosistema e di
sviluppo sostenibile.
Impatto
ambientale e limiti
di tolleranza.
La struttura e
l’organizzazione dei
viventi.
Il moto dei corpi.
Le forze.
Il sole ed il
sistema solare.
La terra.
L’evoluzione.
31
densità, ecc.;
realizzare
sperimentalmente
semplici soluzioni in
acqua (acqua e
zucchero, acqua e
inchiostro, ecc).
Osservare e
schematizzare alcuni
passaggi di stato,
costruendo semplici
modelli interpretativi
e provando ad
esprimere in forma
grafica le relazioni
tra variabili
individuate
(temperatura in
funzione del tempo,
ecc.).
definire i principali
aspetti di un
ecosistema.
Essere consapevoli
del ruolo che i
processi tecnologici
giocano nella
modifica
dell’ambiente che ci
circonda
considerato come
sistema.
Analizzare in
maniera sistemica
un determinato
ambiente a fine di
valutarne i rischi
per i suoi fruitori.
Osservare
e
sperimentare
sul campo
Analizzare
qualitativame
nte e quantitativam
ente fenomeni
legati alle
trasformazion
i di energia a
partire
dall’esperienz
a.
Proseguire nelle
osservazioni
frequenti e regolari,
a occhio nudo o con
appropriati
strumenti, con i
compagni e
autonomamente, di
una porzione di
ambiente vicino;
individuare gli
elementi che lo
caratterizzano e i
loro cambiamenti nel
tempo.
Conoscere la
struttura del suolo
sperimentando con
rocce, sassi e
terricci; osservare le
caratteristiche
dell’acqua e il suo
ruolo nell’ambiente.
Ricostruire e
interpretare il
movimento dei
diversi oggetti
celesti,
rielaborandoli anche
attraverso giochi col
corpo.
Interpretare un
fenomeno naturale
o un sistema
artificiale dal punto
di vista energetico
distinguendo le
varie
trasformazioni di
energia in rapporto
alle leggi che le
governano.
Avere la
consapevolezza dei
possibili impatti
sull’ambiente
naturale dei modi di
produzione e di
utilizzazione
dell’energia
nell’ambito
quotidiano.
Fasi del
metodo
scientifico.
Organizzatori
concettuali:
causa/effetto,
sistema,
stato/trasfor
mazione,
equilibrio ed
energia.
Procedure e
tecniche di
schematizzazi
one: grafici,
mappe
concettuali.
Il linguaggio
specifico delle
scienze
sperimentali:
fisica, chimica
e biologia.
Concetto di calore
e temperatura.
Cambiamenti di
stato.
Limiti di
sostenibilità
delle variabili di un
ecosistema.
Lavoro ed energia.
L’uomo i
viventi e
l’ambiente
Essere
consapevole
delle
potenzialità
delle
tecnologie
Descrivere e
interpretare il
funzionamento del
corpo come sistema
complesso situato in
un ambiente;
costruire modelli
Riconoscere il
ruolo della
tecnologia nella vita
quotidiana e
nell’economia della
società.
Il corpo
umano: cellule,
tessuti, organi e
apparati.
Funzionamento
delle diverse
Le basi del sapere
tecnologico (cenni).
32
rispetto al
contesto
culturale e
sociale in cui
vengono
applicate.
plausibili sul
funzionamento dei
diversi apparati,
elaborare primi
modelli intuitivi di
struttura cellulare.
Avere cura della
propria salute anche
dal punto di vista
alimentare e motorio.
Acquisire le prime
informazioni sulla
riproduzione e la
sessualità.
Riconoscere,
attraverso
l’esperienza di
coltivazioni,
allevamenti, ecc. che
la vita di ogni
organismo è in
relazione con altre e
differenti forme di
vita.
Elaborare i primi
elementi di
classificazione
animale e vegetale
sulla base di
osservazioni
personali.
Proseguire
l’osservazione e
l’interpretazione
delle trasformazioni
ambientali, ivi
comprese quelle
globali, in particolare
quelle conseguenti
all’azione
modificatrice
dell’uomo.
Saper cogliere le
interazioni tra
esigenze di vita e
processi
tecnologici.
parti del corpo
umano.
Relazioni tra
le varie parti del
corpo umano.
Fattori,
comportamenti
utili o dannosi
per la salute.
33
TECNOLOGIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo
artificiale.
È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del
relativo impatto ambientale.
Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la
funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento.
Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo
etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale.
Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda
delle diverse situazioni.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado
L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici
relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali.
Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le
diverse forme di energia coinvolte.
È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo
tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.
Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di
descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali.
Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la
realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale.
Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili
sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.
Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di
farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione.
Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica
e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni.
Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al
funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri
linguaggi multimedialie di programmazione.
Competenze di base a conclusione della Scuola primaria
Vedere e osservare Prevedere e immaginare Intervenire e trasformare
Competenze di base a conclusione della Scuola secondaria di primo grado
Vedere, osservare e sperimentare Prevedere, immaginare e progettare Intervenire, trasformare e produrre
34
Competenze
primaria e
secondaria
Competenze
secondaria
Abilità/capacità scuola
primaria
Abilità/capacità scuola
secondaria
Conoscenze
scuola primaria
Conoscenze scuola
secondaria
Vedere e
osservare
Vedere,
osservare e
sperimentare
Eseguire semplici
misurazioni e rilievi
fotografici sull’ambiente
scolastico o sulla propria
abitazione.
Leggere e ricavare
informazioni utili da
guide d’uso o istruzioni di
montaggio.
Impiegare alcune regole
del disegno tecnico per
rappresentare semplici
oggetti.
Effettuare prove ed
esperienze sulle
proprietà dei materiali
più comuni.
Riconoscere e
documentare le funzioni
principali di una nuova
applicazione informatica.
Rappresentare i dati
dell’osservazione
attraverso tabelle,
mappe, diagrammi,
disegni, testi.
Eseguire misurazioni e
rilievi grafici o
fotografici sull’ambiente
scolastico o sulla propria
abitazione.
Leggere e interpretare
semplici disegni tecnici
ricavandone informazioni
qualitative e
quantitative.
Impiegare gli strumenti
e le regole del disegno
tecnico nella
rappresentazione di
oggetti o processi.
Effettuare prove e
semplici indagini sulle
proprietà fisiche,
chimiche, meccaniche e
tecnologiche di vari
materiali.
Accostarsi a nuove
applicazioni informatiche
esplorandone le funzioni
e le potenzialità.
Proprietà e
caratteristiche
dei materiali più
comuni e
modalità di
manipolazione
degli stessi.
Oggetti e
utensili di uso
comune, loro
funzioni e
trasformazione
nel tempo.
Individuazione
di informazioni
su proprietà e
caratteristiche
di beni o servizi
ricavate da
etichette
volantini o altra
documentazione
tecnica e
commerciale.
Caratteristiche
e potenzialità
tecnologiche
degli strumenti
d’uso più comuni.
Modalità d’uso
in sicurezza
degli strumenti
più comuni.
Semplici
applicazioni
tecnologiche
quotidiane e
relative
modalità di
Proprietà e
caratteristiche dei
materiali più comuni.
Modalità di
manipolazione dei
diversi materiali.
Funzioni e modalità
d’uso degli utensili.
Principi di
funzionamento di
macchine e apparecchi
di
uso comune.
35
funzionamento
Prevedere e
immaginare
Prevedere,
immaginare
e progettare
Effettuare stime
approssimative su pesi o
misure di oggetti
dell’ambiente scolastico.
Prevedere le
conseguenze di decisioni
o comportamenti
personali o relative alla
propria classe.
Riconoscere i difetti di
un oggetto e immaginarne
possibili miglioramenti.
Pianificare la
fabbricazione di un
semplice oggetto
elencando gli strumenti e
i materiali necessari.
Organizzare una gita o
una visita ad un museo
usando internet per
reperire notizie e
informazioni.
Effettuare stime di
grandezze fisiche
riferite a materiali e
oggetti dell’ambiente
scolastico.
Valutare le
conseguenze di scelte e
decisioni relative a
situazioni problematiche.
Immaginare modifiche
di oggetti e prodotti di
uso quotidiano in
relazione a nuovi bisogni
o necessità.
Pianificare le diverse
fasi per la realizzazione
di un oggetto impiegando
materiali di uso
quotidiano.
Progettare una gita
d’istruzione o la visita a
una mostra usando
internet per reperire e
selezionare le
informazioni utili.
I principali
dispositivi
Informatici di
Input e output
I principali
software
applicativi
con particolare
riferimento alla
videoscrittura,
alle
presentazioni e
ai giochi
didattici.
Semplici
procedure di
utilizzo di
Internet per
ottenere dati,
fare
ricerche,
comunicare.
Rischi fisici
nell’utilizzo di
apparecchi
elettrici ed
elettronici.
Rischi
nell’utilizzo della
rete con PC e
telefonini
Informazioni di base
orientate alla
sostenibilità
(depurazione,
differenziazione,
smaltimento, tratta
menti
speciali, riciclaggio...).
Intervenire
e
trasformare
Intervenire,
trasformare
e produrre
Smontare semplici
oggetti e meccanismi,
apparecchiature obsolete
o altri dispositivi comuni.
Utilizzare semplici
procedure per la
selezione, la
Smontare e rimontare
semplici oggetti,
apparecchiature
elettroniche o altri
dispositivi comuni.
Utilizzare semplici
procedure per eseguire
Risparmio
energetico,
riutilizzo
e riciclaggio dei
materiali.
Strumenti e tecniche
di
rappresentazione(anch
e informatici).
36
preparazione e la
presentazione degli
alimenti.
Eseguire interventi di
decorazione, riparazione
e manutenzione sul
proprio corredo
scolastico.
Realizzare un oggetto in
cartoncino descrivendo e
documentando la
sequenza delle
operazioni.
Cercare, selezionare,
scaricare e installare sul
computer un comune
programma di utilità.
prove sperimentali nei
vari settori della
tecnologia (ad esempio:
preparazione e cottura
degli alimenti).
Rilevare e disegnare la
propria abitazione o altri
luoghi anche avvalendosi
di software specifici.
Eseguire interventi di
riparazione e
manutenzione sugli
oggetti dell’arredo
scolastico o casalingo.
Costruire oggetti con
materiali facilmente
reperibili a partire da
esigenze e bisogni
concreti.
Programmare ambienti
informatici e elaborare
semplici istruzioni per
controllare il
comportamento di un
robot.
Produzione di
semplici modelli
o
rappresentazioni
grafiche del
proprio operato
utilizzando
elementi del
disegno tecnico
o strumenti
multimediali.
Terminologia
specifica.
Segnali di sicurezza e
i simboli di rischio.
Terminologia
specifica
Aree disciplinari e discipline
Fin dalla scuola dell’infanzia, nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado l’attività
didattica è orientata alla qualità dell’apprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare, e
necessariamente incompleta, di contenuti disciplinari. I docenti, in stretta collaborazione, promuovono
attività significative nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si
intrecciano tra loro, evitando trattazioni di argomenti distanti dall’esperienza e frammentati in nozioni
da memorizzare.
Le discipline, così come noi le conosciamo, sono state storicamente separate l’una dall’altra da
confini convenzionali che non hanno alcun riscontro con l’unitarietà tipica dei processi di apprendimento.
Ogni persona, a scuola come nella vita, impara infatti attingendo liberamente dalla sua esperienza, dalle
conoscenze o dalle discipline, elaborandole con un’attività continua e autonoma.
Oggi, inoltre, le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da un’intrinseca complessità
e da vaste aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni.
Nelle Indicazioni le discipline non sono aggregate in aree precostituite per non favorire un’affinità
più intensa tra alcune rispetto ad altre, volendo rafforzare così trasversalità e interconnessioni più
ampie e assicurare l’unitarietà del loro insegnamento. Sul piano organizzativo e didattico la definizione
di aree o di assi funzionali all’ottimale utilizzazione delle risorse è comunque rimessa all’autonoma
valutazione di ogni scuola.
Un ruolo strategico essenziale svolge l’acquisizione di efficaci competenze comunicative nella lingua
italiana che non è responsabilità del solo insegnante di italiano ma è compito condiviso da tutti gli
insegnanti, ciascuno per la propria area o disciplina, al fine di curare in ogni campo una precisa
espressione scritta ed orale.
37
Scuola Primaria Area Linguistica Area Scientifico-logico-Matematico
Ambito Socio-Antropologico
Area Motoria Ambito espressivo
Scuola Secondaria Italiano Inglese Francese
Matematica Scienze Tecnologia
Storia Geografia Cittadinanza e Costituzione Religione
Scienze Motorie
Arte Musica
38
LINGUE COMUNITARIE
PREMESSA
Il dibattito sull’elaborazione del curricolo verticale ha investito la scuola
italiana già da un decennio, da quando cioè sono sorti gli istituti
comprensivi. Più di recente, i mutati scenari culturali e storico-sociali
hanno orientato il dibattito pedagogico verso la costruzione di un
curricolo per competenze, di un sapere fortemente ancorato a un saper
fare e ad esso complementare.
La didattica per competenze non è finalizzata alla trasmissione di un
sapere inerte e stabile, bensì alla promozione di una conoscenza legata al
contesto e rappresentativa della complessità del mondo reale in cui
l’attenzione si è spostata dai contenuti della conoscenza ai processi
necessari per elaborarla.
I punti caldi del dibattito attuale (centralità del discente, significatività
dei compiti di apprendimento, importanza della cooperazione) sono gli
stessi su cui dagli anni Settanta del secolo scorso si discute in ambito
linguistico e che sono confluiti in un ormai decennale documento del
Consiglio d’Europa. Ci riferiamo al Quadro Comune Europeo di Riferimento
(d’ora in poi QCER) che ha anticipato i punti salienti del dibattito che ora
riguarda tutti i campi del sapere. In particolare, le ricerche nell’ambito
delle Scienze del linguaggio, così come delle Scienze pedagogiche, hanno
messo in evidenza alcuni principi portanti dell’insegnamento delle lingue
straniere:
• l’apprendimento delle lingue è un processo imperniato sulla
comunicazione;
• l’accento è messo sull’uso (use) della lingua anziché sulla conoscenza
delle strutture linguistiche in quanto tali (usage);
• il successo dell’allievo si potrà misurare nella sua capacità di scegliere e
di utilizzare le forme linguistiche più adeguate alle diverse variabili che
condizionano le situazioni di comunicazione: luogo, tempo, interlocutori,
scopo e canale comunicativo.
Strutturare un curricolo in funzione della competenza comunicativa dei
discenti presuppone scelte coerenti riguardo all’approccio metodologico e
alla selezione e organizzazione dei contenuti linguistici (funzioni,
39
strutture, lessico) che devono essere utili e significativi perché gli allievi
possano partecipare attivamente alle situazioni di comunicazione. A tale
scopo, si rende necessaria la costruzione di un curricolo verticale che
tenga conto degli elementi caratterizzanti di ogni processo di
apprendimento linguistico.
L’idea di curricolo, come indica l’origine etimologica del termine, è quella
di un percorso dinamico in continua evoluzione che inizia dalla Scuola
Primaria, o talvolta dalla Scuola dell’infanzia, e si sviluppa fino alla Scuola
Superiore di I e II grado, caratterizzato da una continuità in verticale
dei processi di insegnamento/apprendimento.
Il termine “continuità” assume soprattutto la valenza di omogeneità
nell’approccio metodologico e nel modo di intendere l’apprendimento delle
lingue straniere fra insegnanti di ordini di Scuola diversi. Pertanto la
verticalità è in primo luogo garantita dalle scelte didattiche e
metodologiche condivise da tutti gli insegnanti dei vari anni scolastici.
Parallelamente, l’insegnamento delle lingue straniere non può essere
isolato rispetto ad altri insegnamenti linguistici (altre lingue straniere,
Italiano lingua materna e Italiano L2), come se i processi di
apprendimento linguistico fossero compartimenti stagni senza
interrelazioni fra di loro. Di conseguenza l’idea di curricolo verticale è
solidale a quella di curricolo trasversale (in orizzontale), poiché
presuppone l’integrazione tra i diversi apprendimenti nell’area
dell’educazione linguistica ad ogni livello di scolarità.
TRAGUARDI FORMATIVI
ETA’ di RIFERIMENTO: da 5 a 9 ANNI - TERMINE DELLA CLASSE TERZA
DELLA SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZE
SPECIFICHE ABILITÀ TRAGUARDI
Collabora
attivamente con i
compagni nella
realizzazione di
attività collettive Individua
differenze
ASCOLTO
Comprendere semplici
espressioni di uso quotidiano,
pronunciate chiaramente.
Comprendere ed eseguire
consegne
Comprendere le strutture
linguistiche presentate
L’alunno:
Ascolta le
comunicazioni
dell’insegnante
Esegue consegne
Legge e segue la
lettura di altri
40
culturali,
sviluppando un
atteggiamento
aperto verso le
altre culture Comprende frasi
ed espressioni
orali derivanti da
interazioni di uso
frequente
relative ad
ambiti conosciuti
Arricchire il lessico
LETTURA
Leggere e comprendere brevi
messaggi o testi il cui lessico
è noto oralmente
Leggere e comprendere
consegne di lavoro
PARLATO
Ripetere parole e frasi
pronunciate dall’insegnante,
con l’intonazione e la
pronuncia abbastanza
corretta.
Rispondere a domande
inerenti argomenti noti
dimostrando di aver compreso
la richiesta.
Interagire con un compagno o
con l’insegnante per
presentarsi o giocare
utilizzando espressioni e frasi
memorizzate adatte alle
situazioni anche se non del
tutto corrette .
Usare la lingua per comunicare
nel contesto classe
Usare la lingua per comunicare
in contesti quotidiani o per
fare semplici descrizioni
inerenti contenuti appresi
SCRITTURA
Copiare e scrivere parole e
semplici frasi inerenti alle
attività svolte in classe e agli
interessi personali
Completare frasi
Comprende il
significato globale di
quanto è stato letto
Risponde e pone
domande
Descrive utilizzando il
lessico conosciuto
Utilizza le strutture
apprese
Scrive seguendo un
modello
Risponde per iscritto a
domande relative a ciò
che è stato letto
41
TRAGUARDI FORMATIVI
ETA’ di RIFERIMENTO: da 10 a 11 ANNI - TERMINE DELLA CLASSE QUINTA
DELLA SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZE
SPECIFICHE ABILITÀ TRAGUARDI
Comprende
espressioni semplici
riferite a se stesso,
alla propria famiglia e
al proprio ambiente;
Sa esprimersi con
frasi semplici e
corrette interagendo
in modo pertinente
con i compagni ed
insegnanti;
Riconosce ed utilizza
espressioni legate al
proprio vissuto;
Scrive messaggi e
frasi non complessi
relative a una
situazione data.
ASCOLTO
Comprendere ed eseguire
consegne
Comprendere istruzioni,
espressioni e frasi di uso
quotidiano ed identificare
il tema generale di un
discorso in cui si parla di
argomenti conosciuti
Comprende le strutture
proposte nel testo delle
unità presentate
Comprendere testi brevi e
semplici messaggi
accompagnati da supporti
visivi, cogliendo nomi
familiari, frasi e parole
basilari
Arricchire il lessico
LETTURA
Leggere e comprendere
messaggi, segnali
indicatori, manifesti
pubblicitari
Leggere e comprendere il
contenuto del libro di
testo
Leggere e comprendere
semplici testi in L2
L’alunno:
Ascolta le
comunicazioni
dell’insegnante
Esegue consegne
Legge e segue la
lettura
Risponde a domande
relative a ciò che è
stato letto
Risponde e pone
domande per chiedere
e dare spiegazioni
Risponde a domande
relative a ciò che è
stato detto o letto (a
voce o per iscritto)
Verbalizza oralmente
piccole esperienze
Usa la lingua per
presentarsi e
comunicare in contesti
di quotidianità.
Descrive persone,
luoghi, oggetti (forma,
dimensione, altezza,
peso, età, costo,
distanza…) anche
rispetto ad altri
Scrive seguendo un
42
PARLATO
Esprimersi
linguisticamente in modo
comprensibile, in semplici
interazioni
Scambiare semplici
informazioni afferenti alla
sfera della persona.
Dare e chiedere
spiegazioni
Usare la lingua per
descrivere
SCRITTURA
Scrivere parole e semplici
frasi inerenti alle attività
svolte in classe o in
famiglia
Completare frasi
Scrivere messaggi
(biglietti e brevi lettere
personali)
modello o in autonomia
Risponde per iscritto a
domande relative a ciò
che è stato letto
Scrive sotto dettatura
PREREQUISITI PER IL PASSAGGIO
DALLA SCUOLA PRIMARIA ALLA SECONDARIA DI PRIMO
GRADO
PER LE LINGUE STRANIERE Abilità per l’approccio alla prima e seconda lingua straniere:
È necessario che l’alunno abbia raggiunto una buona competenza nella
propria lingua italiana con particolare attenzione alla morfologia e alla
sintassi.
Nello specifico:
deve saper riconoscere gli elementi costitutivi della frase
(soggetto, predicato, complementi diretti ed indiretti).
deve essere in grado di riconoscere le principali strutture
linguistiche (articoli, sostantivi, aggettivi, pronomi, avverbi e verbi,
preposizioni e congiunzioni).
deve saper scomporre e ricomporre un testo da un punto di vista
43
morfo-sintattico.
Fondamentale è rendere esplicito agli alunni le necessità di imparare una
nuova lingua partendo dalla conoscenza della propria, facendo confronti e
paragoni.
TRAGUARDI FORMATIVI
ETA’ di RIFERIMENTO: da 11 a 14 ANNI - TERMINE DELLA CLASSE TERZA
DELLA SCUOLA SECONDARIA di I GRADO
COMPETENZE
SPECIFICHE ABILITÀ TRAGUARDI
ASCOLTO
Mettere in relazione grafemi e
fonemi associando parole e
semplici frasi al relativo suono Comprendere ed eseguire
consegne Identificare il tema generale di
un discorso in cui si parla di
argomenti conosciuti Comprendere testi brevi e
semplici messaggi anche
accompagnati da supporti visivi Espandere i campi semantici
relativi alla vita quotidiana Riconoscere l’intonazione del
messaggio Comprendere il significato
globale, analitico e la funzione
del messaggio Comprendere la struttura
linguistica della comunicazione Comprendere la struttura
linguistica della comunicazione
LETTURA
Leggere e comprendere
messaggi, segnali, brevi e
semplici testi, manifesti
pubblicitari Confrontare alcuni aspetti delle
diverse civiltà
L’alunno: Ascolta e comprende
comunicazioni
linguistiche provenienti
da fonti diverse Comprende
globalmente la
struttura linguistica
della comunicazione Identifica informazioni
specifiche in testi
semplici di diversa
natura Riconosce le strutture
sintattiche Usa semplici frasi di
senso compiuto per
esprimere i propri
vissuti e muoversi nello
spazio sociale Usa le strutture per
dare comandi e
istruzioni Scrive autonomamente
brevi messaggi Ascolta e comprende
comunicazioni
linguistiche provenienti
da fonti diverse Comprende
globalmente la
struttura linguistica
44
Leggere e comprendere il
contenuto di semplici libri di
narrativa in L2 Riconoscere il rapporto tra
grafia e fonetica Comprendere globalmente e
analiticamente il contenuto di un
brano letto Riconoscere lo scopo del testo
letto Individuare protagonisti, azioni,
luoghi e tempi delle situazioni
lette Avvio e potenziamento dell’uso
del dizionario
PARLATO
Chiedere e dare informazioni
personali e familiari Esprimere bisogni elementari Esprimere capacità/incapacità Chiedere e dire il significato di
parole in L2 Chiedere e parlare di azioni
relative al tempo presente Esprimere preferenze Pronunciare in modo corretto i
fonemi Chiedere e dare informazioni
personali e familiari su
avvenimenti presenti, passati e
futuri Chiedere, dare o rifiutare un
permesso Chiedere e dare
informazioni/spiegazioni Chiedere e dire ciò che si sta
facendo Rispettare le regole fonetiche Esprimere bisogni, obblighi e
divieti Esprimere richieste Fare un’ipotesi Chiedere e dire ciò che si sta
facendo o si stava facendo Utilizzare strutture e funzioni
della comunicazione Identifica informazioni
specifiche in testi di
diversa natura Riconosce le strutture
sintattiche Usa semplici frasi di
senso compiuto per
esprimere i propri
vissuti, anche passati e
muoversi nello spazio
sociale Usa le strutture per
dare comandi,
istruzioni, informazioni
e fare ipotesi Comprende
globalmente e
analiticamente i
messaggi Riconosce espressioni
idiomatiche Comprende il senso
generale di una
comunicazione Riconosce lo stile di un
brano Comprende
globalmente e
analiticamente un
brano letto ricava l’idea centrale di
un testo riferisce un fatto noto sintetizza ed espone un
testo letto esegue sintesi ed
esprime opinioni si esprime in modo
autonomo e personale scrive autonomamente
comunicazioni di vario
genere
45
linguistiche adeguate al contesto
comunicativo
SCRITTURA
Scrivere brevi testi seguendo un
modello Riconoscere il rapporto tra
grafia e fonetica Scrivere, rielaborare e creare
dialoghi Descrivere luoghi, oggetti e
persone Scrivere comunicazioni e brevi
lettere Rispondere a questionari Scrivere, rielaborare e creare
dialoghi Eseguire sintesi Scrivere testi informativi,
descrittivi e regolativi Scrivere comunicazioni epistolari Utilizzare strutture e funzioni in
modo adeguato
METODOLOGIA USATA PER L’INTERO CORSO
Approccio comunicativo-interattivo: le attività proposte simulano
situazioni reali di vita quotidiana e vengono presentate secondo la
seguente successione
ascolto o lettura e attività di comprensione
produzione guidata
riflessione linguistica
riutilizzo in situazione comunicativa
verifica ed eventuale recupero.
Si esercitano le funzioni del linguaggio più frequenti e si sviluppano tutte
le abilità in maniera graduata.
La riflessione sulla lingua avviene in modo induttivo e gli aspetti
fonologici, morfo-sintattici e pragmatici della lingua sono “scoperti” dagli
alunni sotto la guida dell’insegnante.
46
RACCORDI INTERDISCIPLINARI
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Affettività : Conoscenza di sé e dell’altro. Sapersi relazionare in modo
corretto e attivare un atteggiamento costruttivo di ascolto nei confronti
degli altri. Parlare di sé e delle proprie preferenze.
Legalità : rispetto delle norme che regolano la convivenza civile e
democratica. Valorizzazione di culture diverse da quella di appartenenza.
Integrazione ed inserimento degli alunni stranieri.
Educazione alla salute : Esprimere bisogni alimentari e conoscere il lessico
del cibo. Confrontare diverse tradizioni gastronomiche dei paesi di cui si
studia la lingua.
Ambiente : Mettere in atto comportamenti di cura, rispetto e tutela
dell’ambiente circostante. Conoscenze geografiche, storiche e culturali del
paese di cui si studia la lingua.
Educazione stradale : Descrivere un percorso, attivare il concetto di
direzione e lateralizzazione.
47
RELIGIONE
INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
per la SCUOLA DELL'INFANZIA
e
il PRIMO CICLO D'ISTRUZIONE
PREMESSA
Il Dipartimento di Insegnamento della Religione Cattolica dell'Istituto Comprensivo di
Roccamonfina indica e formalizza i campi d'esperienza della scuola dell'infanzia e i
traguardi di sviluppo delle competenze, gli obiettivi di apprendimento, le abilità
disciplinari e i raccordi interdisciplinari per tutte le classi di ogni ordine e grado
nell'ottica dell'unitarietà del curricolo formativo di base e in riferimento alle
competenze chiave di cittadinanza europea.
SCUOLA DELL'INFANZIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
I traguardi relativi all’IRC nella scuola dell’infanzia sono distribuiti nei vari campi di
esperienza.
Il sé e l’altro
- Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende
che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo
nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli
altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.
Il corpo in movimento
- Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a
manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.
Linguaggi, creatività, espressione.
- Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della
vita dei cristiani (segni, feste, preghiere,canti, gestualità, spazi, arte), per poter
esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.
I discorsi e le parole
- Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne
sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una
comunicazione significativa anche in ambito religioso.
48
La conoscenza del mondo
- Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e
da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di
responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.
Obiettivi di apprendimento e abilità disciplinari
Gli obiettivi d’apprendimento propri dell’insegnamento della Religione Cattolica per la
scuola dell’infanzia, nell’ambito delle indicazioni nazionali, sono i seguenti:
- Osservare il mondo che è riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi dono di
Dio Creatore.
-Scoprire la persona di Gesù di Nazareth come viene presentata nei Vangeli e come
viene celebrata nelle feste cristiane.
-Individuare i luoghi di incontro della comunità cristiana e le espressioni del
comandamento evangelico dell’amore testimoniato dalla Chiesa.
SCUOLA PRIMARIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L'alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di
Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni
dell'ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della
Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività
nell'esperienza personale, familiare e sociale.
Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento
fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di
testi, tra cui quelli di altre religioni.
Identifìca le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi
accompagnare nell'analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla
propria esperienza.
Si confronta con l'esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta
di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che
credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo
insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che
essi hanno nella vita dei cristiani.
Obiettivi di apprendimento e abilità disciplinari:
CLASSE PRIMA
Dio e l'uomo
49
L’alunno riflette su Dio Creatore e padre;
Raccordi interdisciplinari: Geografia, Scienze,lingua italiana, Ambito logico; Arte e
immagine.
La Bibbia e le altre fonti
Conoscere Gesù di Nazareth Emmanuele e Messia crocifisso e risorto;
Raccordi interdisciplinari: Geografia, Scienze,lingua italiana, Ambito logico;
Arte e immagine, Storia ,Costituzione e Cittadinanza.
I valori etici e religiosi
Comprendere l’importanza del dono, dell’ascolto e dell’accoglienza;
Raccordi interdisciplinari: Geografia, Scienze, lingua italiana, Ambito logico; Arte e
immagine, Costituzione e Cittadinanza.
Il linguaggio religioso
Riconoscere i segni del Natale e della Pasqua presenti nell’ambiente;
Individuare i tratti essenziali della chiesa;
Raccordi interdisciplinari: Geografia, Scienze, lingua italiana, Ambito logico; Arte e
immagine ,Costituzione e Cittadinanza.
CLASSI: SECONDA E TERZA
Dio e l’uomo
Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre e che fin dalle
origini ha voluto stabilire un'alleanza con l'uomo.
Conoscere Gesù di Nazareth, Emmanuele e Messia, crocifisso e risorto e come
tale testimoniato dai cristiani.
Individuare i tratti essenziali della Chiesa e della sua missione.
Riconoscere la preghiera come dialogo tra l'uomo e Dio, evidenziando nella
preghiera cristiana la specificità del «Padre Nostro».
Raccordi interdisciplinari: Geografia, Scienze, lingua italiana, Ambito logico; Arte e
immagine ,Costituzione e Cittadinanza.
La Bibbia e le altre fonti
Conoscere la struttura e la composizione della Bibbia.
Ascoltare, leggere e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali,
tra cui i racconti della creazione, le vicende e le figure principali del popolo
d'Israele, gli episodi chiave dei racconti evangelici e degli Atti degli apostoli.
50
Raccordi interdisciplinari: Geografia, Scienze, lingua italiana, Ambito logico; Arte e
immagine ,Costituzione e Cittadinanza.
Il linguaggio religioso
Riconoscere i segni cristiani in particolare del Natale e della Pasqua,
nell'ambiente, nelle celebrazioni e nella pietà tradizione popolare.
Conoscere il significato di gesti e segni liturgici propri della religione cattolica
(modi di pregare, di celebrare, ecc. ).
Raccordi interdisciplinari: Geografia, Scienze, lingua italiana, Ambito logico; Arte e
immagine ,Costituzione e Cittadinanza.
I valori etici e religiosi
Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell'amore di
Dio e del prossimo come insegnato da Gesù.
Riconoscere l'impegno della comunità cristiana nel porre alla base della
convivenza la giustizia e la carità.
Raccordi interdisciplinari: Geografia, Scienze, lingua italiana, Ambito logico; Arte e
immagine ,Costituzione e Cittadinanza.
CLASSI QUARTA E QUINTA
Dio e l'uomo
Descrivere i contenuti principali del credo cattolico.
Sapere che per la religione cristiana Gesù è il Signore, che rivela all'uomo il
volto del Padre e annuncia il Regno di Dio con parole e azioni.
Cogliere il significato dei sacramenti nella tradizione della Chiesa, come segni
della salvezza di Gesù e azione dello Spirito Santo.
Riconoscere avvenimenti, persone e strutture fondamentali della Chiesa
cattolica sin dalle origini e metterli a confronto con quelli delle altre
confessioni cristiane evidenziando le prospettive del cammino ecumenico.
Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo e delle altre grandi religioni
individuando gli aspetti più importanti del dialogo interreligioso.
Raccordi interdisciplinari: Geografia, Scienze, lingua italiana, Ambito logico; Arte e
immagine ,Costituzione e Cittadinanza.
La Bibbia e le altre fonti
Leggere direttamente pagine bibliche ed evangeliche, riconoscendone il genere
letterale individuandone il messaggio principale.
51
Ricostruire le tappe fondamentali della vita di Gesù, nel contesto storico,
sociale, politico e religioso del tempo, a partire dai Vangeli.
Confrontare la Bibbia con i testi sacri delle altre religioni.
Decodificare i principali significati dell'iconografia cristiana.
Saper attingere informazioni sulla religione cattolica anche nella vita di santi e
in Maria, la madre di Gesù.
Raccordi interdisciplinari: Geografia, Scienze, lingua italiana, Ambito logico; Arte e
immagine ,Costituzione e Cittadinanza.
Il linguaggio religioso
Intendere il senso religioso del Natale e della Pasqua, a partire dalle narrazioni
evangeliche e dalla vita della Chiesa.
Riconoscere il valore del silenzio come «luogo» di incontro con se stessi, con
l'altro, con Dio.
Individuare significative espressioni d'arte cristiana (a partire da quelle
presenti nel territorio) per rilevare come la fede sia stata interpretata e
comunicata dagli artisti nel corso dei secoli.
Rendersi conto che la comunità ecclesiale esprime, attraverso vocazioni e
ministeri differenti, la propria fede e il proprio servizio all'uomo.
Raccordi interdisciplinari: Geografia, Scienze, lingua italiana, Ambito logico; Arte e
immagine ,Costituzione e Cittadinanza.
I valori etici e religiosi
Scoprire la risposta della Bibbia alle domande di senso dell'uomo e confrontarla
con quella delle principali religioni non cristiane.
Riconoscere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte
responsabili, in vista di un personale progetto di vita.
Raccordi interdisciplinari: Geografia, Scienze, lingua italiana, Ambito logico; Arte e
immagine ,Costituzione e Cittadinanza.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Al termine della scuola secondaria di primo grado sono previsti i seguenti traguardi
per lo sviluppo delle competenze:
L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul
trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione
52
religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con
persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza,
confronto e dialogo.
Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della
storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo
delle origini. Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li
confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri
per avviarne una interpretazione consapevole.
Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne
individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo
imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.
Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di
riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a
confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri
comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli
altri, con il mondo che lo circonda.
Obiettivi di apprendimento e abilità disciplinari al termine della CLASSE PRIMA:
Dio e l’uomo
Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una
ricerca religiosa.
Comprendere alcune categorie fondamentali della fede ebraico-cristiana
(rivelazione, promessa, alleanza, messia, risurrezione, grazia, Regno di
Dio, salvezza…) e confrontarle con quelle di altre maggiori religioni.
Approfondire l’identità storica, la predicazione e l’opera di Gesù e
correlarle alla fede cristiana che, nella prospettiva dell’evento pasquale (
passione, morte e risurrezione), riconosce in Lui il Figlio di Dio fatto
uomo, salvatore del mondo che invia la Chiesa nel mondo.
La Bibbia e le altre fonti
Saper adoperare la Bibbia come documento storico-culturale e apprendere che
nella fede della Chiesa è accolta come Parola di Dio.
Individuare il contenuto centrale di alcuni testi biblici, utilizzando tutte
informazioni necessarie ed avvalendosi correttamente di adeguati metodi
interpretativi.
53
Il linguaggio religioso
Comprendere il significato principale dei simboli religiosi.
Riconoscere il messaggio cristiano nell’arte e nella cultura in Italia e in Europa,
nell’epoca tardo-antica e medievale.
Individuare gli elementi specifici della preghiera cristiana e farne anche un
confronto con quello di altre religioni.
I valori etici e religiosi
Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una
ricerca religiosa.
Riconoscere l’originalità della speranza cristiana, in risposta al bisogno di
salvezza della condizione umana nella sua fragilità, finitezza ed esposizione
al male.
Confrontarsi con la proposta cristiana di vita come contributo originale per
la realizzazione di un progetto libero e responsabile.
Raccordi interdisciplinari: Italiano, scienze naturali e sperimentali, arte e immagine,
storia ed educazione alla cittadinanza, musica.
Obiettivi di apprendimento e abilità disciplinari al termine della CLASSE
SECONDA:
Dio e l’uomo
Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una
ricerca religiosa.
Comprendere alcune categorie fondamentali della fede ebraico-cristiana
(rivelazione, promessa, alleanza, messia, risurrezione, grazia, Regno di
Dio, salvezza…) e confrontarle con quelle di altre maggiori religioni.
Approfondire l’identità storica, la predicazione e l’opera di Gesù e
correlarle alla fede cristiana che, nella prospettiva dell’evento pasquale (
passione, morte e risurrezione), riconosce in Lui il Figlio di Dio fatto
uomo, salvatore del mondo che invia la Chiesa nel mondo.
Conoscere l’evoluzione storica e il cammino ecumenico della Chiesa, realtà
voluta da Dio, universale e locale, articolata secondo carismi e ministeri e
rapportarla alla fede cattolica che riconosce in essa l’azione dello Spirito
Santo.
54
La Bibbia e le altre fonti
Saper adoperare la Bibbia come documento storico-culturale e apprendere che
nella fede della Chiesa è accolta come Parola di Dio.
Individuare il contenuto centrale di alcuni testi biblici, utilizzando tutte
informazioni necessarie ed avvalendosi correttamente di adeguati metodi
interpretativi.
Il linguaggio religioso
Comprendere il significato principale dei simboli religiosi, delle celebrazioni
liturgiche e dei sacramenti della Chiesa.
Riconoscere il messaggio cristiano nell’arte e nella cultura in Italia e in Europa,
nell’epoca tardo-antica, medievale e moderna.
Individuare gli elementi specifici della preghiera cristiana e farne anche un
confronto con quello di altre religioni.
Focalizzare le strutture e i significati dei luoghi sacri.
I valori etici e religiosi
Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una
ricerca religiosa.
Riconoscere l’originalità della speranza cristiana, in risposta al bisogno di
salvezza della condizione umana nella sua fragilità, finitezza ed esposizione
al male.
Confrontarsi con la proposta cristiana di vita come contributo originale per
la realizzazione di un progetto libero e responsabile.
Raccordi interdisciplinari: Italiano, scienze naturali e sperimentali, arte e immagine,
storia ed educazione alla cittadinanza, musica.
Obiettivi di apprendimento e abilità disciplinari al termine della CLASSE TERZA:
Dio e l’uomo
Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una
ricerca religiosa.
Comprendere alcune categorie fondamentali della fede ebraico-cristiana
(rivelazione, promessa, alleanza, messia, risurrezione, grazia, Regno di
Dio, salvezza…) e confrontarle con quelle di altre maggiori religioni.
Conoscere l’evoluzione storica e il cammino ecumenico della Chiesa, realtà
55
voluta da Dio, universale e locale, articolata secondo carismi e ministeri e
rapportarla alla fede cattolica che riconosce in essa l’azione dello Spirito
Santo.
Confrontare la prospettiva della fede cristiana e i risultati della scienza
come letture distinte ma non conflittuali dell’uomo e del mondo.
La Bibbia e le altre fonti
Saper adoperare la Bibbia come documento storico-culturale e apprendere che
nella fede della Chiesa è accolta come Parola di Dio.
Individuare il contenuto centrale di alcuni testi biblici, utilizzando tutte
informazioni necessarie ed avvalendosi correttamente di adeguati metodi
interpretativi.
Individuare i testi biblici che hanno ispirato le principali produzioni artistiche
(letterarie, musicali, pittoriche…) italiane ed europee.
Il linguaggio religioso
Comprendere il significato principale dei simboli religiosi, delle celebrazioni
liturgiche e dei sacramenti della Chiesa.
Riconoscere il messaggio cristiano nell’arte e nella cultura in Italia e in Europa,
nell’epoca tardo-antica, medievale, moderna e contemporanea.
Individuare gli elementi specifici della preghiera cristiana e farne anche un
confronto con quello di altre religioni.
Focalizzare le strutture e i significati dei luoghi sacri dall’antichità ai nostri
giorni.
I valori etici e religiosi
Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una
ricerca religiosa.
Riconoscere l’originalità della speranza cristiana, in risposta al bisogno di
salvezza della condizione umana nella sua fragilità, finitezza ed esposizione
al male.
Saper esporre le principali motivazioni che sostengono le scelte etici dei
cattolici rispetto alle relazioni affettive e al valore della vita dal suo inizio al
suo termine, in un contesto di pluralismo culturale e religioso.
56
Confrontarsi con la proposta cristiana di vita come contributo originale per
la realizzazione di un progetto libero e responsabile.
Raccordi interdisciplinari: Italiano, scienze naturali e sperimentali, arte e immagine,
storia ed educazione alla cittadinanza, musica.
MUSICA
ARTE E IMMAGINE
SCIENZE MOTORIE
PREMESSA
I docenti dell’Istituto Comprensivo di Roccamonfina, in ottemperanza alle “NUOVE
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO” e secondo il regolamento dell’autonomia della
scuola, hanno elaborato un curricolo basato sulle competenze, considerate come
l’insieme complesso di conoscenze e abilità che si costruiscono gradualmente
attraverso un percorso a tre dimensioni:
1) Lo sviluppo verticale (dalla Scuola dell’Infanzia alla Primaria e da questa alla
Scuola Secondaria di I grado) verso traguardi di competenze;
2) L’apprendimento significativo riferito agli obiettivi condivisi;
3) La trasferibilità delle competenze in nuovi contesti.
PREMESSA
La ricerca/azione sul CURRICOLO VERTICALE permette di progettare percorsi
finalizzati a garantire agli alunni una formazione adeguata e acquisire consapevolezze.
La scuola ha il compito di organizzare una programmazione curricolare che, nel
rispetto delle indicazioni ministeriali vigenti, consenta un rapporto con gli allievi che
miri all’innalzamento degli standard formativi e alla riduzione della dispersione
scolastica.
La scuola, nel periodo della formazione di base, deve operare nelle direzioni stabilite
dai bisogni che emergono dal rapporto tra sviluppo dei soggetti-allievi ed il tipo di
realtà territoriale: socializzazione, orientamento, formazione mentale.
57
La scuola di base ha la funzione primaria di aiutare, sostenere, stimolare i suoi utenti
a raggiungere la formazione mentale secondo le potenzialità di ognuno, valorizzando le
loro diversità.
La scuola di base ha il compito di aiutare i soggetti a sviluppare “FUNZIONI” che
portino al pensiero personale, utilizzando “CONTENUTI” per ottenere “PRODOTTI”
riproponibili in diverse situazioni.
FUNZIONI CONTENUTI PRODOTTI
(capacità di …) utilizzando (da usare) per ottenere (che servono)
- Conoscere - figurativi - saper classificare
-Memorizzare - semantici - porre relazioni
-Produrre pensiero - simbolici - stabilire sistemi
-Valutare - comportamentali -operare
trasformazioni
L’utilizzo dei contenuti è possibile se il soggetto dispone di capacità relative a :
- Orientamento spazio-temporale – classificazione – ordinamento – seriazione –
relazione –combinazione – algoritmizzazione - strutturazione dei linguaggi.
La scuola ha il compito di individuare i saperi essenziali da sviluppare.
L’organizzazione del curricolo verticale è basato sulla condivisione di un testo unico
concordato:
CURRICOLO, percorso finalizzato all’autorientamento e all’orientamento (
conoscenze, abilità, competenze, capacità, padronanza, orientamento, indicatore)
Individuate le finalità della programmazione curricolare da perseguire, declinati gli
obiettivi in termini di competenze/capacità, si struttura il percorso in:
- Competenze da acquisire, capacità di potenziare
- Conoscenze da sviluppare
- Metodologie e attività da proporre
- Monitoraggio e valutazione delle competenze acquisite attraverso prove
diversificate.
MUSICA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola Primaria: - Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio
musicale all’interno di brani di vario genere e provenienza;
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- Rappresentare gli elementi basilari di brani musicali e di eventi sonori
attraverso sistemi simbolici convenzionali e non convenzionali;
- Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali-strumentali anche
polifonici, curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola Secondaria di primo grado:
- Riconoscere e classificare anche stilisticamente i più importanti elementi
costitutivi del linguaggio musicale;
- Decodificare e utilizzare la notazione tradizionale e altri sistemi di scrittura;
- Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali e
strumentali di diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni
elettroniche.
ARTE E IMMAGINE
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola Primari: - Utilizzare le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre
varie tipologie di testi visivi;
- Osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini;
- Conoscere i principali beni artistico - culturali presenti nel proprio territorio.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola Secondaria di primo grado:
- Realizzare elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e
progettazione originale applicando le conoscenze e le regole del linguaggio
visivo;
- Padroneggiare gli elementi principali del linguaggio visivo;
- Leggere le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna
e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e
ambientali;
- Riconoscere gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e
ambientale del proprio territorio mostrando sensibilità ai problemi della sua
tutela e conservazione.
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SCIENZE MOTORIE
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola Primaria: - Acquisire la consapevolezza di se attraverso la percezione del proprio corpo;
- Utilizzare il linguaggio motorio e corporeo per comunicare ed esprimere i propri
stati d’animo;
- Agire rispettando i criteri di base di sicurezza per se e per gli altri;
- Comprendere, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle
regole e l’importanza di rispettarle.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola Secondaria di primo grado:
- Utilizzare le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in
situazione;
- Utilizzare gli aspetti comunicativo-relazionale del linguaggio motorio per
entrare in relazione con gli altri;
- Capacità di integrarsi nel gruppo, assumendosi responsabilità e impegnandosi
per il bene comune.
RACCORDI CON ALTRE DISCIPLINE
MUSICA
Cittadinanza e costituzione: conoscere l’importanza dei simboli nell’educazione
stradale
Geografia: conoscere e riconoscere la simbologia cartografica e le coordinate
cartografiche
Inglese: conoscere le varie tradizioni natalizie
Italiano: tradurre un brano musicale in un testo
Scienze motorie: comunicare attraverso gesti corporei
ARTE E IMMAGINE
Italiano: saper descrivere persone, animali, paesaggi utilizzando le varie tecniche
Matematica: riconoscere nella realtà e nelle rappresentazioni le differenze di forme
e le differenze spaziali
Storia: leggere i documenti visivi e le testimonianze delle antiche forme d’arte
Geografia: sapersi orientare nella lettura di un’opera visiva
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Scienze: riconoscere e riprodurre graficamente le varie parti corpo umano
SCIENZE MOTORIE
Italiano: utilizzare il linguaggio motorio e corporeo per comunicare ed esprimere i
propri stati d’animo
Geografia: muoversi nell’ambito di vita e di scuola, rispettando i criteri di sicurezza
per se e per gli altri
Scienze: riconoscere i principi essenziali al proprio benessere psicofisico, alla cura del
proprio corpo e ad un corretto regime alimentare
Musica: saper eseguire esercizi motori rispettando il ritmo
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PROCESSO DI INTEGRAZIONE ED INCLUSIONE
degli alunni con Bisogni Educativi Speciali
AREA SOSTEGNO
PREMESSA
Accogliere gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (alunni con disabilità e alunni con
Disturbi Specifici di Apprendimento), significa fare in modo che essi siano parte
integrante del contesto scolastico, assieme agli altri alunni, alla pari degli altri alunni,
senza discriminazione alcuna; significa assicurare a tutti il diritto allo studio e al
successo scolastico.
In tale prospettiva, è necessario da parte della scuola non solo un impegno forte di
conoscenza e di valorizzazione della realtà personale, umana, sociale e familiare degli
alunni con Bisogni Educativi Speciali ma anche e soprattutto un impegno di promozione
della loro formazione attraverso la realizzazione di un’organizzazione educativa e
didattica personalizzata, sia negli obiettivi sia nei percorsi formativi chenelle
strategie didattiche.
E’ necessario che la scuola “ri-conosca” le reali capacità cognitive del singolo alunno, i
suoi punti di forza, le sue potenzialità e su essi progetti cammini di lavoro: il
PianoEducativo Individualizzato, “Progetto di vita” per gli alunni con disabilità e il
Piano Didattico Personalizzato per gli alunni con DSA.
E’ importante che gli alunni avvertano questo riconoscimento e si sentano aiutati
nelloro impegno di autorealizzazione personale. Nello sviluppo di ciascuna singola
storia educativa e personale, le difficoltà connesse alle diverse disabilità e ai DSA si
ripercuotono principalmente sull’apprendimento e sullo sviluppo delle competenze.
Quando ciò non è adeguatamente riconosciuto, considerato e trattato in ambito
scolastico, causa anche ricadute sugli aspetti emotivi, di costruzione dell’identità,
della stima di sé, delle relazioni con i pari. L’integrazione degli alunni con disabilità o
con DSA può essere realizzata solo in una scuola che “ri-conosca” effettivamente i
Bisogni Educativi Speciali.
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ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE
Per facilitare il processo di integrazione ed inclusione degli alunni individuati BES è
necessario individuare delle figure coinvolte all’interno e all’esterno dell’istruzione
scolastica; tracciare le diverse fasi dell’accoglienza; indicare quali provvedimenti
dispensativi e compensativi adottare nei confronti degli alunni BES.
L’accoglienza delinea inoltre prassi condivise di carattere:
•amministrative e burocratiche (acquisizione della documentazione necessaria e
verifica della completezza del fascicolo personale degli alunni);
•comunicative e relazionali (prima conoscenza dell’alunno e accoglienza all’interno della
nuova scuola);
•educative–didattiche (assegnazione alla classe, accoglienza, coinvolgimento dell’equipe
pedagogica e didattica);
•sociali (rapporti e collaborazione della scuola con la famiglia e il territorio).
Esso costituisce un vero e proprio strumento di lavoro e pertanto viene integrato e
rivisitato periodicamente, sulla base delle esperienze realizzate.
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO
PARTE GENERALE
Art. 1
LA COMUNICAZIONE
La comunicazione con l'utenza avviene, di norma, attraverso l'affissione all'Albo dei documenti e degli atti. In particolari circostanze, gli atti possono essere notificati direttamente alle persone e/o agli enti
interessati.
La comunicazione con gli alunni avviene direttamente o mediante comunicazioni interne.
La comunicazione tra famiglie e docenti avviene durante le ore di ricevimento fissate all'inizio dell'anno scolastico e durante gli incontri collegiali scuola-famiglia, dei quali viene data apposita comunicazione. I genitori possono, per particolari esigenze, concordare, telefonicamente o di persona,
appuntamenti con i docenti.
Art. 2
LE CONVOCAZIONI
La convocazione delle assemblee dei genitori organizzate dalla scuola per stabilire occasioni di confronto sulle problematiche educative ed organizzative o per particolari circostanze e problemi rilevanti, spetta al Dirigente Scolastico. Di esse viene data comunicazione alle famiglie tramite il diario personale degli alunni o quando
espressamente previsto, attraverso comunicazione scritta indirizzata alle singole famiglie.
I genitori, previo accordo con il Dirigente, possono richiedere, per iscritto, assemblee nella scuola,
al fine di discutere problematiche relative alla vita scolastica.
Le convocazioni dei Consigli di Classe/Interclasse/Intersezione avvengono per mezzo di comunicazioni interne secondo una scansione bimestrale prevista nel Piano annuale delle attività.
Art. 3
NORME DA RISPETTARE IN CASO DI SCIOPERO
In caso di sciopero del personale Docente, A.T.A., Direttivo e Ausiliario le famiglie degli alunni vengono avvisate preventivamente.
Per quante riguarda le altre norme da rispettare si rimanda a quanto previsto nel Contratto Collettivo Nazionale e/o dal Contratto Integrativo d’Istituto ovvero a tutte le altre norme a garanzia del funzionamento dei servizi pubblici essenziali (come da CCNL 2007 e ai sensi della Legge 12/6/90 n. 146).
Art. 4
PUBBLICIZZAZIONE DEGLI ATTI
Per la pubblicizzazione degli atti vengono utilizzati i seguenti strumenti:
- Albo della Scuola;
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- Albo Docenti;
- Comunicazioni dirette;
- Circolari interne;
- Comunicazioni agli Enti;
- Invio diretto, quando necessario;
- Comunicazioni tramite il diario personale degli alunni;
- Comunicazioni telefoniche in casi particolari.
NORME COMUNI A TUTTI GLI ORDINI DI SCUOLA
Art. 5
DIRITTI DELL'ALUNNO
La scuola dell'obbligo esiste in funzione dell'alunno al quale viene riconosciuto dalla Costituzione il diritto
all'istruzione. Da ciò discendono i seguenti enunciati:
diritto ad una scuola che ponga al centro dei propri obiettivi educativi la solidarietà umana nella convivenza democratica, secondo la lettera e lo spirito della Costituzione;
diritto alla libertà di pensiero, di critica e di parola nell’ambito di una dialettica democratica corretta;
diritto all'iscrizione, alla frequenza della Scuola in un ambiente favorevole alla crescita integrale, al rispetto della persona e della personalità in tutti i suoi aspetti: condizioni sanitarie, familiari, etniche, linguistiche, religiose, culturali, sociali, economiche. La persona dello studente è inviolabile e la sua dignità va sempre tutelata;
diritto ad un’educazione fondata sui valori della pace, della solidarietà, della democrazia, della tolleranza, dell'internazionalismo, della convivenza civile e dei diritti umani;
diritto di usufruire del tempo scolastico e delle opportunità educative che in esso sono organizzate, senza che niente intralci il normale funzionamento della giornata scolastica;
diritto di ottenere, da parte dell'istruzione scolastica e dei suoi operatori, un uso riservato e responsabile delle informazioni;
diritto di ottenere una prestazione educativa e didattica ed un livello di istruzione non inferiore nei termini, nei tempi, nei modi, nei contenuti e nella qualità a quelli previsti dalla normativa e dalle Indicazioni nazionali;
diritto a ricevere un insegnamento che proceda secondo Itinerari razionali e coerenti. La Scuola deve garantire il necessario raccordo e la continuità nella programmazione di insegnamenti diversi;
diritto a ricevere una prestazione educativa e didattica raccordata e continua, nel passaggio tra i diversi gradi di scuola del primo ciclo, in coerenza con l'unità del processo educativo;
diritto a non essere discriminato per alcun motivo dagli altri alunni;
diritto di essere integrato nella Scuola tramite un intervento educativo che porti alla massima riduzione degli svantaggi di qualsiasi ordine e natura;
diritto a veder riconosciuti i propri bisogni e le proprie attitudini, anche attraverso prestazioni individuali atte a guidarlo, stimolarlo, incentivarlo, correggerlo e potenziarlo nelle sue capacità;
diritto ad essere valutato per ciò che è e che fa in rapporto alle proprie condizioni di partenza;
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diritto dell’alunno e dei genitori di essere informati sui contenuti, sui metodi di insegnamento, sugli obiettivi programmati e sui criteri di valutazione del rendimento e del comportamento;
diritto di vedere riconosciuti i propri progressi, anche parziali;
diritto ad una pratica didattica che usi lo strumento dell’incoraggiamento per promuovere la crescita culturale ed umana e per affermare la propria autonomia;
diritto ad una scuola che non ignori eventuali condizioni di malessere nella vita extrascolastica ma tuteli la fragilità ed esplori le possibili soluzioni utili perché possa evolvere positivamente;
diritto ad essere tutelato e protetto contro le carenze strutturali e le inadempienze degli enti locali
che possano arrecargli danno nell'ambito scolastico; L’alunno ha il diritto di trascorrere il tempo scolastico in ambienti sani, puliti e accoglienti.
diritto al pieno esercizio della libertà di apprendimento, secondo i personali ritmi di crescita; nonché diritto all'uguaglianza ed al riconoscimento della propria diversità;
diritto ad appellarsi al Capo d’Istituto che deve impegnarsi a far chiarezza e a tutelarlo, qualora ritenga di aver subito grave ingiustizia o di essere oggetto di grave discriminazione.
Art. 6
DOVERI E COMPITI DEL DIRIGENTE, DEI DOCENTI, DEGLI ALUNNI, DEI GENITORI E DEGLI OPERATORI
SCOLASTICI
Doveri del Dirigente:
Il Dirigente scolastico deve
garantire l’efficienza dell’offerta formativa, coordinando le proposte e le attività di tutti gli Organi collegiali (Collegio dei Docenti, Consigli d’Interclasse/Intersezione/Classe);
assicurare l’efficiente gestione delle risorse umane e strutturali dell’istituzione, oltre che la qualità del servizio pubblico reso all’utenza;
essere disponibile al dialogo con gli alunni, i genitori, i docenti ed il personale scolastico, i rappresentanti di Enti pubblici e privati, prestando attenzione ai loro bisogni.
Doveri dei Docenti:
I Docenti hanno il dovere di :
aiutare gli alunni a credere in se stessi e nelle proprie capacità;
agire nel rispetto dei diritti e degli interessi degli alunni, secondo criteri di imparzialità;
non perdere mai di vista, nella programmazione e nella realizzazione di ogni attività, l’obiettivo fondamentale del progetto educativo, che è quello della crescita umana, sociale e culturale dell’alunno;
essere sempre disponibili al dialogo e all’ascolto;
impegnarsi ad interpretare i bisogni degli alunni e a coinvolgerli nella programmazione di tutte le attività scolastiche;
illustrare ai genitori il Progetto educativo-didattico nei suoi obiettivi, nelle attività programmate per raggiungerli e nei criteri di valutazione;
programmare percorsi individualizzati ( attività di recupero per gli allievi in difficoltà e attività di potenziamento per promuovere l’eccellenza);
comunicare agli alunni e alle famiglie, in modo preciso e puntuale, i risultati raggiunti, valutati attraverso le verifiche periodiche;
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avvisare tempestivamente e periodicamente i genitori degli alunni che incontrano difficoltà nel lavoro scolastico o nella regolarità della frequenza;
coinvolgere i genitori, attraverso i rappresentanti di classe, nella scelta e nella realizzazione di strategie educative atte superare eventuali difficoltà di tipo socio-affettivo;
preparare il materiale didattico ed avere cura delle biblioteche;
compilare i registri e tutti i documenti scolastici;
correggere gli elaborati;
partecipare agli scrutini e agli esami;
partecipare alla scelta dei libri di testo e del materiale didattico;
collaborare nelle commissioni e nei seggi elettorali per l'elezione degli Organi collegiali;
realizzare le attività parascolastiche deliberate dagli Organi collegiali;
partecipare alle riunioni degli Organi collegiali e a tutti gli incontri previsti dal piano delle attività;
segnalare, per iscritto, eventuali carenze, fabbisogni, infrazioni e/o danni verificatisi nelle scuole;
curare l'aggiornamento culturale e professionale;
informarsi ed attuare ogni disposizione degli organi superiori relativi al funzionamento della scuola e alla propria carriera;
oltre ad adempiere i doveri inerenti alle proprie funzioni, sono tenuti ad osservare e a far osservare le norme che regolano la vita dell’Istituto;
rispettare l’orario scolastico, avendo cura di entrare nella scuola 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni; vigilare sull'incolumità degli alunni a partire dai cinque minuti precedenti l’inizio delle lezioni fino al termine delle stesse ed assisterli durante l'uscita, accompagnandoli fino alla porta dell’atrio. I docenti sono responsabili della vigilanza sugli alunni durante l'intero svolgimento delle lezioni, durante le visite guidate e i viaggi d'istruzione. Nel caso in cui si verifichi il ritiro di qualche alunno dalla scuola oltre l'orario scolastico, in attesa
dell’arrivo dei genitori o di una persona da essi delegata, trascorsi almeno 10 minuti, i docenti
affidano l’alunno al personale ausiliario;
assumere responsabilità collegiali in caso di assenza di un docente e in attesa dell'arrivo del supplente, accogliere gli alunni che il responsabile del plesso affida loro;
non somministrare medicinali di alcun genere agli alunni; nel caso di medicinali salvavita che vanno accompagnati da documentazione specialistica e da autorizzazione scritta dei genitori, deve essere un genitore dell’alunno o un suo delegato a provvedere alla relativa somministrazione.
Doveri degli alunni
Gli alunni della Scuola dell’infanzia hanno il dovere di:
arrivare a scuola in orario;
presentarsi a scuola puliti nella persona e nei vestiti;
non portare a scuola oggetti estranei (giocattoli, fumetti,etc. );
non usare un linguaggio scorretto, non alzare la voce;
non attaccare gomme da masticare sotto i banchi, non buttare carta a terra, non imbrattare pareti, banchi, quaderni;
rispettare l’ambiente, le strutture ed il patrimonio scolastico in genere: eventuali danni arrecati allo stesso saranno a carico dei genitori;
mantenere sempre un comportamento corretto verso i compagni, gli insegnanti e tutti gli operatori scolastici;
utilizzare correttamente le attrezzature, gli spazi e i tempi delle attività scolastiche nel rispetto della proprietà comune e dei diritti degli altri.
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Gli alunni della Scuola Primaria e Secondaria di I grado hanno il dovere di:
frequentare regolarmente le lezioni. La frequenza è obbligatoria.
non assentarsi per futili motivi;
rispettare l’orario. Ogni ritardo va giustificato. L’alunno che frequentemente si presenta in ritardo a scuola, senza giustificato motivo, rimane nell’atrio, sorvegliato dai collaboratori per non interrompere l’attività didattica iniziata. Se il ritardo è notevole, entra in classe all’inizio della seconda ora con il permesso del dirigente o di chi ne fa le veci;
entrare nell’Istituto al suono della campanella e raggiungere la propria aula ordinatamente e senza schiamazzo;
rispettare le regole vigenti all’interno dell’Istituto e della classe;
presentarsi a scuola puliti nella persona e nei vestiti, nonché forniti di tutto l’occorrente per le lezioni previste ;
tenere sempre aggiornato il proprio diario ed a trascrivere, oltre ai compiti, le comunicazioni indirizzate alla famiglia;
non portare a scuola oggetti estranei all’insegnamento, che possano distogliere l’attenzione propria e degli altri dalle lezioni;
durante le prime due ore di lezione e nelle ore successive all’intervallo chiedere di uscire solo in caso di effettiva necessità ed uno alla volta. Durante le prime due ore di lezione non è permesso, ordinariamente, a nessuno uscire dalla classe;
non sostare nei corridoi durante il cambio delle ore o nella momentanea assenza dell’insegnante;
non usare un linguaggio scorretto, non alzare la voce lungo i corridoi e durante gli spostamenti per le attività ginnico–sportive e di laboratorio;
non attaccare gomme da masticare sotto i banchi, non buttare carta a terra, non imbrattare pareti, banchi, libri;
rispettare l’ambiente, le strutture ed il patrimonio scolastico in genere: eventuali danni arrecati allo stesso saranno a carico dei genitori;
mantenere sempre un comportamento corretto verso i compagni, gli insegnanti e tutti gli operatori scolastici;
partecipare alle visite guidate e a tutte le attività programmate dalla scuola, giustificando l’eventuale assenza con validi motivi;
non assentarsi arbitrariamente il giorno successivo a visite guidate o viaggi d’istruzione e tra un giorno festivo e l’altro;
non farsi sorprendere ripetutamente impreparato o inadempiente nei compiti scolastici;
portare a termine gli impegni presi con serietà e senso di responsabilità;
considerare indispensabile un giusto clima di ordine, disciplina e collaborazione in quanto necessità sociale e funzionale al processo di insegnamento/apprendimento;
giustificare le assenze. L’insegnante della 1^ ora di lezione provvede alle relative annotazioni. Per assenze superiori a cinque giorni dovute a malattia, è necessario il certificato medico. L’alunno che non giustifica una o più assenze, dopo il terzo giorno, deve essere accompagnato a scuola da un genitore o da chi ne fa le veci, per essere da questi personalmente giustificato;
utilizzare correttamente le attrezzature, gli spazi e i tempi delle attività scolastiche nel rispetto della proprietà comune e dei diritti degli altri. Chi danneggia o deteriora gli arredi o l’edificio scolastico sarà punito con il pagamento di un adeguato risarcimento;
spostarsi in silenzio, in modo ordinato, sempre accompagnati dal docente, per partecipare alle varie attività didattiche interne ed esterne all’edificio scolastico;
evitare di sostare fuori dall’aula, aggirarsi per i corridoi o disturbare in qualunque modo lo svolgimento delle lezioni;
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non uscire dalla classe durante gli intervalli tra una lezione e l’altra e nella momentanea assenza del professore per il cambio;
non usare, durante le ore di lezione, il cellulare o tenerlo sul banco;
osservare sempre un comportamento civile ed usare un linguaggio corretto, evitando di offendere verbalmente gli altri o di ricorrere all’uso violento delle mani;
rimanere a scuola per l’intera durata delle lezioni, salvo, in via eccezionale, uscire anticipatamente per validi motivi e su richiesta di un genitore che personalmente provvederà a prelevarlo, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico o del Responsabile di plesso.
Doveri dei Genitori
trasmettere ai figli il concetto che la scuola, fin dall’infanzia, è di fondamentale importanza per il loro futuro e la loro formazione culturale;
stabilire rapporti corretti con gli insegnanti, contribuendo a costruire un clima di reciproca fiducia e collaborazione;
essere presenti agli incontri e alle attività di colloquio che la scuola offre;
evitare, per ragioni di sicurezza, che durante le riunioni scuola-famiglia gli alunni e/o
altri minori accedano incustoditi all’interno dell’edificio scolastico,
evitare di entrare nelle aule durante le attività scolastiche, se non per motivi
eccezionali o urgenti;
evitare di entrare nei refettori destinati alla mensa:
evitare di accedere con le automobili negli spazi recintati della scuola e non sostare davanti ai cancelli, fatto salvo il caso di accompagnamento di disabili;
incoraggiare i figli a rispettare le regole di una convivenza civile ed armonica: solo con la collaborazione delle famiglie è possibile raggiungere buoni risultati;
preoccuparsi che il proprio figlio arrivi a scuola in orario e fornito di tutto ciò di cui ha bisogno;
controllare e limitare le assenze dei figli; non far assentare e non ritirare i propri figli dalle lezioni per motivi futili;
partecipare e collaborare con i docenti alla realizzazione delle attività scolastiche; favorire la partecipazione alle attività programmate dalla scuola; sostenere la scuola nella richiesta di comportamenti corretti; educare i propri figli a rispettare l’ambiente, in particolare quello scolastico, evitando di imbrattare
le pareti delle aule e dei bagni e di danneggiare le suppellettili.
Doveri del Personale non docente
Il Direttore Servizi Generali Amministrativi cura i servizi amministrativi, contabili e di economato. Dirige il lavoro dei collaboratori e lo coordina. Vigila su tutto il personale non docente, ne custodisce il registro della firma giornaliera di presenza. Fissa i turni del personale dipendente e segnala al Dirigente eventuali inosservanze. Esercita mansioni di segretario della Giunta Esecutiva, appronta i documenti del Consiglio di Circolo, stabilisce l'orario di accesso alla segreteria, prepara e custodisce i documenti degli alunni, cura la pubblicazione e l'affissione all'albo dei vari atti e documenti, provvede alla spedizione della corrispondenza ed al protocollo di ogni comunicazione, custodisce l'archivio, cura ogni altro adempimento amministrativo. Ha l'obbligo della riservatezza, del rispetto dell'orario di servizio e della firma giornaliera di entrata
e di uscita.
Gli assistenti amministrativi svolgono attività di diretta collaborazione con il Direttore dei servizi generali ed amministrativi nello svolgimento delle proprie attività. Hanno competenza diretta nella tenuta dell’archivio e del protocollo. Hanno rapporti con l’utenza ed assolvono i servizi esterni connessi con il proprio lavoro.
I collaboratori scolastici sono addetti ai servizi generali della scuola con compiti di custodia e sorveglianza dei locali scolastici, di apertura e chiusura degli ingressi, per consentire lo svolgimento
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delle attività scolastiche e delle altre attività connesse al funzionamento della scuola. Hanno compito di accoglienza del pubblico, di pulizia dei locali, degli spazi e degli arredi della scuola, di collaborazione con la presidenza, con i docenti e con la segreteria. Sono addetti all’accoglienza degli alunni e alla vigilanza su di essi nel periodo “immediatamente prima e dopo” le lezioni e in assenza temporanea dei docenti; li controllano quando per qualsiasi motivo escono dalle aule; li sorvegliano quando si recano nei servizi igienici, evitando che nessuno si attardi o arrechi disturbo agli altri. Prestano l’assistenza necessaria durante la mensa; l’ausilio agli alunni portatori di handicap in ingresso ed in uscita dall’edificio scolastico, nonché nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale (riferimento alle attività previste dall’art 47 CCNL).
Art. 7
BIBLIOTECA – LABORATORI - PALESTRA
Il funzionamento della biblioteca, dei laboratori e della palestra è regolato dal Dirigente Scolastico e dal Consiglio di Istituto, previa consultazione del Collegio docenti.
La biblioteca è aperta in orario scolastico per le consultazioni e i prestiti dei testi. Per il servizio dei prestiti è necessario rivolgersi all’insegnante addetto al funzionamento della biblioteca.
All’inizio di ogni anno scolastico il Dirigente Scolastico su designazione del Collegio dei docenti, indica i sub-consegnatari ed i responsabili del materiale didattico, dei laboratori e della biblioteca.
Le modalità di funzionamento della biblioteca e dei laboratori vengono proposte dal Collegio ed approvate dal Consiglio di Istituto.
Le attrezzature, gli arredi in dotazione della scuola, quale patrimonio comune delle componenti scolastiche, devono formare oggetto di particolare rispetto da parte degli alunni, dei docenti, dei non docenti e di chiunque, per qualsiasi motivo, si trovi ad operare nell’ambito della scuola.
Art. 8
PROGRAMMAZIONE ED ATTUAZIONE DI VISITE GUIDATE E VIAGGI D'ISTRUZIONE
Le uscite didattiche, le visite guidate ed i viaggi di istruzione organizzati dalla scuola, previo parere dei Consigli di intersezione/di Interclasse/di classe si svolgono sulla base dei criteri indicati annualmente dal Collegio dei docenti e dal Consiglio d’Istituto, nonché a norma delle disposizioni impartite in merito dal Ministero.
Le uscite didattiche e le visite guidate sono destinate agli alunni di 5 anni frequentanti la Scuola dell’infanzia e a tutte le classi della Scuola primaria e della Scuola Secondaria di I grado; il viaggio d’istruzione è destinato agli alunni dell’ultimo anno della Scuola secondaria di I grado al fine di raccordare le conoscenze acquisite nel corso del Primo ciclo di istruzione con l’esplorazione vissuta del patrimonio artistico-culturale del nostro Paese.
Per gli alunni della Scuola Secondaria di I grado, previo parere espresso all’unanimità dai membri del Consiglio di Classe tecnico, è possibile vietarne la partecipazione per validi motivi disciplinari.
Art.9
MENSA
La mensa costituisce un momento educativo ed una opportunità formativa;
La scuola usufruisce del servizio mensa fornito dal Comune. Ogni alunno riceve il
pasto previsto dalla tabella dietologica dell’ A.S.L..
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E’ obbligatorio che i genitori comunichino e documentino con certificato medico
eventuali intolleranze alimentari e/o allergie del proprio figlio;
E’ obbligatorio, in caso di diete particolari dovute a intolleranze e/o allergie, che i genitori facciano richiesta scritta all’incaricato dal Comune;
Le attività di intersezione e post-mensa hanno luogo in orari stabiliti e in spazi
concordati a livello di plesso.
Nei plessi ove non sia previsto il servizio mensa comunale e sia concesso in via eccezionale il consumo di vivande di provenienza esterna, si eviti in maniera categorica lo scambio di cibo fra gli alunni;
Prima del consumo del pasto andrà effettuata un’accurata pulizia delle mani e, ove non avvenga nei locali preposti esclusivamente alla refezione, siano usati idonei strumenti per coprire il banco.
Art. 10
DIVIETO DI ACCESSO DEGLI ESTRANEI A SCUOLA
Gli operatori scolastici, durante l'orario delle lezioni, non devono consentire l’accesso di estranei non autorizzati dal Dirigente scolastico all’interno dell’edificio scolastico. Se autorizzati, devono preventivamente esserne informati.
Il personale ausiliario è incaricato di far rispettare il suddetto divieto comunicando al Dirigente (o al coordinatore di plesso) eventuali problemi e/o situazioni particolari che dovessero insorgere.
Art. 11
DIVIETO DI FUMO
È vietato fumare in tutti gli ambienti della scuola.
Art. 12
NORME NON PREVISTE
Per quanto non previsto dal presente Regolamento valgono le norme contenute nei Decreti Legislativi e nei
Regolamenti emanati dal MIUR.
Art.13
SCUOLA DELL’INFANZIA
La Scuola dell’Infanzia concorre, nell’ambito del sistema scolastico, a promuovere la formazione integrale
della personalità dei bambini dai tre ai sei anni di età, nella prospettiva della formazione di soggetti liberi,
responsabili ed attivamente partecipi alla vita della comunità locale, nazionale ed internazionale.
Si profila, pertanto, come un servizio di elevata qualità, impegnato a diffondersi senza squilibri e
disuguaglianze sul territorio perché espressione, opportuna e preziosa della formazione del futuro uomo e
cittadino.
E’ pertanto necessario regolare la vita della comunità scolastica in ogni sua forma perché le giuste regole
sono motivo di esistenza serena, di realtà operosa e modello di vita formativa.
Essa si costruisce:
sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e religione;
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sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale sia la loro età e condizioni;
nel ripudio di ogni bandiera ideologica, sociale e culturale.
La scuola dell’infanzia
persegue la continuità dell’apprendimento con la scuola primaria;
promuove la solidarietà interagendo con la comunità civile e sociale di cui è parte;
fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni reciproche fra i vari
componenti della struttura scolastica: dirigenza, insegnanti, personale ausiliario, alunni,
genitori.
La famiglia che in primis è responsabile dell’educazione dei figli, ha il dovere di condividere con la scuola
tale compito.
ORARIO SCOLASTICO
Le attività scolastiche nella scuola dell’infanzia si svolgono dalle ore 08,30 alle
16,30.
Al mattino è permesso ai genitori prolungare l’orario di entrata fino alle ore
09,15. L’uscita ha luogo dalle ore 16,00 alle ore 16,30;
Ai i bambini di tre anni è consentito usufruire di un orario di inserimento
provvisorio e diverso da quello della classe, anche con la presenza contemporanea
delle due insegnanti.
ACCESSO ALLE STRUTTURE SCOLASTICHE
È CONSENTITO:
ai genitori accedere all’interno dell’edificio scolastico, al fine di affidare i
bambini all’insegnante e/o ai collaboratori, limitandosi, tuttavia, a trattenersi
solo per il tempo strettamente necessario;
ai bambini che viaggiano con lo scuolabus accedere all’interno dell’edificio prima
delle ore 08,30. La loro sorveglianza è affidata al collaboratore scolastico in
servizio nel plesso.
COMPITI DEI DOCENTI
Oltre a quanto previsto dall’art. 6 “Norme comuni a tutti gli ordini di scuola”, Le insegnanti svolgono un orario settimanale di 25 ore secondo un calendario
organizzato in turni antimeridiani e pomeridiani distribuiti in modo equo tra le
stesse. Adottano un calendario aggiuntivo in previsione di attività funzionali
all’insegnamento e realizzazione di progetti;
le insegnanti della sezione degli alunni di 5 / 6 anni accompagnano i bambini nelle
uscite didattiche o visite guidate programmate.
COMPITI DEI COLLABORATORI
Oltre a quanto previsto dall’art. 6 “Norme comuni a tutti gli ordini di scuola”,
al termine delle lezioni, i collaboratori scolastici accompagnano gli alunni allo
scuolabus;
Il collaboratore scolastico in servizio nel plesso è tenuto alla sorveglianza dei
bambini che viaggiano con lo scuolabus e accedono all’interno dell’edificio prima
delle ore 08,30;
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COLLOQUI DOCENTI-GENITORI
E’ consentito ai genitori colloquiare con le insegnanti nelle ore di compresenza e
lontano dagli alunni che vengono affidati alla docente non impegnata nel
colloquio.
MENSA
La mensa costituisce un momento educativo ed una opportunità formativa;
la scuola usufruisce del servizio mensa fornito dal Comune. Ogni alunno riceve il
pasto previsto dalla tabella dietologica dell’ A.S.L;.
E’ obbligatorio che i genitori comunichino e documentino con certificato medico
eventuali intolleranze alimentari e/o allergie del proprio figlio;
E’ obbligatorio, in caso di diete particolari dovute a intolleranze e/o allergie, che i genitori facciano richiesta scritta all’incaricato dal Comune;
I bambini che quotidianamente consumano il pasto a casa, previo permesso
concesso per l’intero anno scolastico, escono tra le ore 12,00 e le ore 12,30 e
rientrano entro le ore 13,30. Lo stesso orario deve essere rispettato dal
bambino che, previo permesso giornaliero, consuma occasionalmente il pasto a
casa.
ATTIVITA’ DI INTERSEZIONE E POST- MENSA
le attività di intersezione e post-mensa hanno luogo in orari stabiliti e in spazi
concordati a livello di plesso.
INCARICHI SPETTANTI AI GENITORI
E’ compito dei genitori restituire alla scuola il materiale didattico che, erroneamente, il bambino porta a casa;
E’ compito dei genitori, opportunamente avvertiti, provvedere al cambio e all’igiene dei bambini in età prescolare non del tutto autonomi;
È compito dei genitori prestare particolare attenzione al controllo dei capelli dei propri figli, considerate le periodiche epidemie di pediculosi.
PROGRAMMAZIONE ED ATTUAZIONE DI VISITE GUIDATE E VIAGGI D'ISTRUZIONE
Le uscite didattiche e le visite guidate organizzate dalla scuola, previo parere positivo dei Consigli d’Intersezione, si svolgono sulla base dei criteri indicati annualmente dal Collegio dei docenti e dal Consiglio d’Istituto, nonché a norma delle disposizioni impartite in merito dal Ministero. Per gli alunni di 5 anni della scuola dell’infanzia, sono previste visite guidate sul territorio di
afferenza dell’I.C. di Roccamonfina-Galluccio.
ALTRE NORME
E’ consentito ai bambini festeggiare i compleanni e gli onomastici a scuola durante
le ore antimeridiane con dolci secchi privi di creme;
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non è consentito portare a scuola giocattoli personali o oggetti destinati ad un
uso non didattico; se eccezionalmente consentito, le insegnanti non sono
responsabili dell’integrità o dello smarrimento degli stessi.
Art.14
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA
La Scuola, intesa come centro di promozione culturale, sociale e civile, garantisce la promozione del
cittadino, realizza il diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno ed il recupero delle
situazioni di svantaggio.
Si impegna ad istituire un serio rapporto di carattere culturale con Associazioni o Enti che operano nel
territorio. Tali forze hanno accesso alle strutture scolastiche previa autorizzazione del Consiglio di Istituto.
La scuola si costruisce:
sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e religione;
sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quali siano la loro età e
condizioni;
nel ripudio di ogni bandiera ideologica, sociale e culturale.
La scuola
persegue la continuità dell’apprendimento tra i diversi ordini costituenti il Primo ciclo
d’istruzione;
promuove la solidarietà interagendo con la comunità civile e sociale di cui è parte;
fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni reciproche fra i vari
componenti della struttura scolastica: dirigenza, insegnanti, personale ausiliario, alunni,
genitori.
ORARIO SCOLASTICO E INGRESSO DEGLI ALUNNI
Fermo restando il principio di un adattamento articolato dell'orario delle lezioni da concordare annualmente, previa consultazione delle particolari esigenze degli alunni collegate al trasporto scolastico comunale, l'ingresso a scuola degli alunni deve avvenire in ogni plesso nei cinque minuti che precedono l’inizio delle lezioni e i docenti devono trovarsi a scuola al momento dell'entrata degli alunni, come previsto dalla normativa vigente in materia e dal CCNL attualmente in vigore.
I criteri generali relativi all’adattamento dell’orario delle lezioni sono dettati dal Consiglio d’Istituto.
La Scuola Primaria effettua un orario a tempo normale (27 ore settimanali) oppure un orario a tempo prolungato (40 ore settimanali); la Scuola Secondaria di I grado effettua un orario di 30 ore settimanali. Sia la Scuola Primaria che la Secondaria attuano la “settimana corta” (lezioni dal lunedì al venerdì).
L’orario delle lezioni viene definito di anno in anno sulla base delle Indicazioni ministeriali e di eventuali esigenze ambientali, su proposta del Collegio dei Docenti.
Nella formulazione dell’orario settimanale delle lezioni, il Collegio Docenti e il Dirigente Scolastico, nelle rispettive competenze di legge, si attengono ai seguenti criteri: a) articolazione delle discipline nel corso della settimana in modo da assicurare il miglior
rendimento degli allievi ed il minore affaticamento fisico; b) distribuzione delle discipline nel corso della giornata in maniera idonea allo svolgimento di un
esauriente discorso didattico interdisciplinare e di eventuali lavori di ricerca e di attività di recupero.
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Quando, per qualsiasi motivo, la Scuola non è in grado di assicurare il regolare svolgimento delle lezioni, la Presidenza informa le famiglie attraverso un avviso dettato agli alunni che deve essere firmato dai genitori per presa visione.
COMPITI DI VIGILANZA DEL PERSONALE AUSILIARIO
V. art.6 “Norme comuni a tutti gli ordini di scuola”
DOVERI DEI DOCENTI E SORVEGLIANZA ALUNNI
Oltre a quanto previsto dall’art. 6 “Norme comuni a tutti gli ordini di scuola”,
E’ obbligo del docente apporre giornalmente la firma sul Registro delle presenze e sul Registro di classe. I docenti della prima ora fanno l’appello degli alunni, annotano sul registro di classe il nome degli alunni assenti e di quelli che devono giustificare l’assenza del giorno precedente, segnalano, inoltre, in presidenza i casi di assenze sospette o prolungate;
I docenti devono tenere aggiornato il Registro personale ed il Giornale di classe sul quale devono annotare, oltre agli argomenti trattati e ai compiti assegnati, anche eventuali casi di indisciplina degli alunni;
Il docente non può abbandonare la classe durante la lezione. In caso di motivi inderogabili deve affidare la classe al personale ausiliario o in assenza di questi, avvertire la presidenza.
I docenti devono favorire e stimolare relazioni frequenti e positive con i genitori degli alunni. Ogni docente, oltre a partecipare agli incontri scuola-famiglia previsti dal Piano annuale delle attività, stabilisce un’ora di ricevimento bisettimanale.
I docenti devono informare gli alunni sui risultati delle verifiche orali e scritte effettuate, in modo chiaro e puntuale.
I docenti devono illustrare agli alunni ed ai genitori che ne facciano richiesta, i criteri didattici e valutativi e gli obiettivi a breve, medio e lungo termine previsti dalla propria disciplina.
COMPITI DI VIGILANZA DEGLI ENTI LOCALI
Alle Amministrazioni comunali compete la responsabilità relativa all’incolumità degli alunni che usufruiscono dell'autotrasporto per raggiungere l'edificio scolastico. Detta responsabilità vige sia quando il servizio è espletato per consentire la frequenza delle attività
curriculari, sia per l'espletamento di attività parascolastiche e/o extrascolastiche programmate
dalla Scuola e deliberate dagli organi competenti.
Agli Enti locali, con i mezzi ritenuti più idonei, compete la sorveglianza degli alunni che, per particolari esigenze, sostino nell'edificio prima dei cinque minuti precedenti l’inizio delle lezioni.
RITARDI, ASSENZE, USCITE ANTICIPATE DEGLI ALUNNI
Gli alunni che giungono a scuola con un ritardo non superiore ai quindici minuti, rispetto all'orario d'ingresso fissato per la prima ora di lezione, sono ammessi in classe dal docente, al quale illustrano il motivo del ritardo. Nel caso di ritardi superiori al tempo suindicato, gli alunni vengono ammessi in classe su decisione del Dirigente Scolastico o del docente delegato (coordinatore o responsabile di plesso).
Nel caso di ritardi abituali o ingiustificati il docente convoca i genitori dell'alunno e comunica loro la situazione.
Tutte le assenze degli alunni vanno giustificate dai genitori o da chi ne fa le veci. Se le assenze si protraggono oltre cinque giorni e sono dovute a malattia, il docente riammette l'alunno previa presentazione del relativo certificato medico in carta libera, attestante l'idoneità alla frequenza. II Dirigente Scolastico può non ritenere giustificate le assenze, i cui motivi appaiano irrilevanti o
inattendibili; in tal caso ne informerà i genitori perché questi possano fornire ulteriori elementi di
giudizio.
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Gli alunni non possono allontanarsi dalla Scuola durante le ore di lezione ed in quelle in cui si svolgono attività integrative o parascolastiche.
Gli alunni, eccezionalmente, per gravi motivi, possono essere autorizzati ad uscire anticipatamente dalla Scuola. Tale autorizzazione è subordinata alla presenza di un genitore o di chi ne fa le veci, che ne faccia richiesta per iscritto. La richiesta va consegnata da un collaboratore scolastico al docente in servizio nella classe; questi
registra l'uscita dell'alunno negli appositi spazi presenti sul giornale di classe, apponendo la propria
firma e facendo apporre quella di chi preleva l'alunno.
In caso di malessere dell'alunno va informata la famiglia ed eventualmente autorizzata l’uscita anticipata; qualora non fosse possibile contattare i genitori, è necessario chiamare i Vigili Urbani che devono provvedere a rintracciare la famiglia.
Il Dirigente può autorizzare, in determinati giorni, anche per l’intero anno scolastico, entrate o uscite in orario diverso da quello fissato per l’inizio ed il termine delle lezioni, se la richiesta da parte dei genitori è giustificata da particolari esigenze legate allo sviluppo psicofisico dell’alunno.
ACCESSO DEI GENITORI ALLA SCUOLA
I genitori sono tenuti ad accompagnare gli alunni fino all’ingresso dell’edificio.
I genitori possono accedere alla scuola, per comunicare con i docenti, in occasione degli incontri Scuola-Famiglia o durante le ore di ricevimento indicate da ciascun docente, affisse all’Albo della Scuola.
Al di fuori delle circostanze di cui sopra e di eventuali convocazioni loro indirizzate, l'ingresso dei genitori a scuola è consentito soltanto per brevissime comunicazioni che rivestano carattere d'urgenza.
Al di fuori dell'orario di lezione, i genitori possono accedere alla scuola per partecipare alle riunioni ed alle assemblee programmate dagli Organi Collegiali e dal Dirigente Scolastico, secondo le disposizioni in vigore, in particolare il D. Lgs. 297/94, al fine di rendere effettivo ed organico il lavoro della comunità scolastica.
PROGRAMMAZIONE ED ATTUAZIONE DI VISITE GUIDATE E VIAGGI D'ISTRUZIONE
V. art.8 del capitolo “Norme comuni a tutti gli ordini di scuola”
DISCIPLINA
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e non influiscono sulla valutazione del profitto.
Gli alunni che vengono meno ai doveri di cui all’art.6 delle “Norme comuni a tutti gli ordini di scuola” sono soggetti a provvedimenti disciplinari che devono essere proporzionali alla gravità delle infrazioni e ispirati, ove possibile, al principio della riparazione del danno.
Per mancanze ai doveri scolastici, per negligenza abituale, all’alunno viene inflitta l’ammonizione orale o scritta oppure un giorno di sospensione con obbligo di frequenza notificato alla famiglia.
Per fatti che turbino il regolare andamento della Scuola, per offese al decoro personale, alla religione o alle Istituzioni, è inflitta la sospensione con obbligo di frequenza fino a 5 gg, previa notifica alla famiglia; oppure, su decisione del consiglio la non partecipazione alle visite guidate e/o al viaggio d’istruzione; oppure lo svolgimento di attività socialmente utili all’interno della scuola.
Per offese alla morale e per oltraggio all’Istituto o al Corpo insegnante, per gravi e reiterate infrazioni disciplinari si applica la sospensione dalle lezioni fino a 15 gg.
Le sanzioni disciplinari ed i provvedimenti che comportino l’allontanamento dalla scuola sono adottate dal Consiglio di classe fino a 5 gg.; dalla Giunta Esecutiva del Consiglio d’Istituto per periodi compresi tra 5 e 15 gg, previa notifica alla famiglia.
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E’ vietato utilizzare il cellulare in classe. Gli alunni che vengono sorpresi ad utilizzarlo devono consegnarlo al docente, il quale lo restituisce loro a fine giornata scolastica; se la situazione si ripete, il cellulare va consegnato ai genitori opportunamente convocati. Al reiterarsi dell’evento, dopo la terza sottrazione, il cellulare viene restituito ai genitori dell’alunno solo al termine dell’anno scolastico.
IMPUGNAZIONI
Contro le sanzioni disciplinari è ammesso il ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all’Organo di garanzia della scuola, istituito e disciplinato dal presente regolamento.
ORGANO DI GARANZIA
L’organo di garanzia è un organismo della scuola che valuta e assume decisioni nel caso di impugnazioni verso sanzioni disciplinari. Esso si pronuncia entro il termine di dieci giorni. Si esprime, inoltre, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche relativamente a conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione del “Regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria” – D.P.R. 24-6-1998, n.249. Sono componenti dell’Organo di garanzia: Presidente: Dirigente Scolastico Componente docenti: (ciascun docente coordinatore di classe per ogni Consiglio di Classe) Componente genitori: (i primi due rappresentanti eletti dai genitori, per ciascuna classe).
Art.15
REGOLAMENTO CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO Principi generali
Comma 1
Il Centro Sportivo Scolastico è aperto a tutti gli alunni frequentanti l’istituto Comprensivo di Roccamonfina - Galluccio. Le attività proposte dal Centro hanno inizio a partire dal mese di novembre.
Comma 2
Le discipline sportive praticate nei corsi e/o i Tornei interni organizzati dal C.S.S. vengono scelti tenendo conto del gradimento espresso dagli studenti. Tutte le discipline hanno pari dignità.
Comma 3
Il C.S.S. opera per realizzare interazioni con gli enti territoriali e gli organismi sportivi presenti sul territorio nel rispetto dei reciproci fini istituzionali. Il C.S.S. non si contrappone, né tantomeno si sostituisce a essi, ma favorisce l’instaurarsi di sinergie partecipate al fine di poter ottimizzare l’utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie.
Comma 4
L’attività svolta nel C.S.S. non è finalizzata solo alla partecipazione ai G.S.S. ma assume carattere di approfondimento delle discipline praticate e momento di crescita sotto il profilo umano e dell’integrazione sociale. Ha l’obiettivo, inoltre, di favorire lo sviluppo di una corretta cultura sportiva.
Norme comportamentali
Comma 5
Gli studenti che fanno richiesta di adesione alle attività proposte dal C.S.S. hanno il diritto/dovere di frequentare i corsi e/o i Tornei nel rispetto degli orari e dell’impegno assunto verso se stessi e gli altri.
Comma 6
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Considerate le finalità perseguite dal C.S.S., ed espresse nel precedente art. 4 , non sono tollerati comportamenti che possano pregiudicare una corretta integrazione sociale pena l’allontanamento dal corso e/o torneo interessato.
Comma 7
Coloro che si rendono responsabili di danneggiamenti alle strutture dell’impianto sportivo (palestra) e/o agli attrezzi utilizzati sono obbligati a risarcire il danno.
Art.16
ORGANI COLLEGIALI L’attività degli organi collegiali a livello d’Istituto è finalizzata a realizzare la partecipazione, nella gestione
della scuola, degli operatori, degli utenti, nonché di tutte le forze sociali interessate all’attività scolastica. La
scuola, quindi, assume i caratteri di una comunità che interagisce con la più vasta comunità sociale.
Consiglio di Classe
E’ costituito dai docenti della classe e da 4 rappresentanti dei genitori ed è presieduto dal Dirigente
scolastico o da un suo delegato.
Ai sensi dell'art. 3 del D.P.R 3 1/5/1974 n. 418, come aggiornato dal D. Lgs. 297/94, il Consiglio di classe:
formula al Collegio dei Docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione;
agevola ed estende i rapporti specifici fra i docenti, genitori ed alunni;
si riunisce in ore non coincidenti con l'orario di lezione.
Collegio dei Docenti
E’ composto dal personale insegnante di ruolo e non di ruolo in servizio nell'Istituto ed è presieduto dal
Dirigente scolastico.
Elabora il POF ed ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico; formula proposte al
Dirigente Scolastico circa la formazione delle classi e l'orario delle lezioni, valuta periodicamente l'efficacia
dell'azione educativa e didattica, promuove esperienze di sperimentazione e attività di aggiornamento,
approva le proposte di adozione dei libri di testo avanzate dai Consigli di classe.
Il Collegio elegge i rappresentanti del Comitato di valutazione dei Docenti.
Consiglio d’Istituto
Il Consiglio d'Istituto realizza la partecipazione nella gestione della Scuola.
Nell’’I.C. Roccamonfina-Galluccio è costituito come segue:
Il Dirigente Scolastico (membro di diritto)
n° 8 rappresentanti dei docenti;
n° 8 rappresentanti dei genitori;
n° 2 rappresentanti del personale ATA.
Componenti del Consiglio
Presidente: Di Stasio Manuela
Dirigente Scolastico: Maurizio Calenzo
Vice Presidente: Albanese Fabio
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Componente Genitori: Albanese Fabio, Donatelli Adelina, Fusco Giovanni, Iacobo Emilio Paolo, Santangelo
Giovanna, Sciola Monica e Simone Paola.
Componente Docenti: Calenzo Giuseppe, De Luca Andrea, Di Petrillo Antonio, Di Salvo Maria Lia, Forte Rita, Gallo Luciana, Mignacca Giuseppina e Roberti Giovanni. Componente ATA: Di Lauro Onofrio, Violo Filomena.
Giunta Esecutiva
D.S. e D.S.G.A. (membri di diritto)
Docenti : Di Salvo Maria Lia
Genitori : Di Stasio Manuela e Santangelo Giovanna
ATA : Di Lauro Onofrio
FUNZIONAMENTO ORGANI COLLEGIALI
Ciascun Organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri Organi collegiali che esercitano competenze parallele.
Ciascun Organo collegiale programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento dell’attività scolastica.
La convocazione degli Organi collegiali deve essere disposta con un preavviso di almeno 5 giorni rispetto alla data della riunione e deve essere effettuata con avviso diretto ai singoli membri e mediante affissione all’albo. In ogni caso l’affissione all’albo è adempimento sufficiente per la convocazione regolare. L’avviso di convocazione deve indicare, oltre alla data, gli argomenti all’ordine del giorno. Di ogni seduta deve essere redatto verbale firmato dal Presidente e dal Segretario su apposito registro a pagine numerate.
Il Consiglio di classe è convocato dal Dirigente Scolastico con iniziativa autonoma o su richiesta scritta e motivata della maggioranza dei suoi membri. Esso si riunisce, di regola, almeno tre volte a quadrimestre ed è presieduto dal Dirigente o da un docente membro del Consiglio, suo delegato; le funzioni di segretario e di coordinatore sono attribuite dal Dirigente ad un docente membro del Consiglio.
Il Collegio dei Docenti è convocato secondo le modalità stabilite dall’articolo 7 del D.L. 297/94.
Per Il Consiglio d’Istituto si rimanda al “Regolamento del Consiglio d’Istituto”.
Art. 17
CALENDARIO SCOLASTICO
La Giunta Regionale della Campania ha fissato il calendario per l'anno scolastico 2015-2016, stabilendo quanto segue:
Inizio Lezioni: 14 settembre 2015
Termine Lezioni: 8 giugno 2016
Festività Natalizie: dal 23 dicembre 2015 al 5 gennaio 2016
Festività Pasquali: dal 24 al 29 marzo 2016
Altre Festività: 2 novembre 2015 (giorno di commemorazione defunti), 7 dicembre 2015 (ponte
dell'Immacolata), 8 e 9 febbraio 2016 (carnevale)
Note: Per la scuola dell'infanzia il termine delle attività educative è previsto il 30 giugno 2016
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Da aggiungere la festa del Santo Patrono e le seguenti Feste Nazionali:
tutte le domeniche; il primo novembre, festa di tutti i Santi; l’8 dicembre, Immacolata Concezione; il 25 dicembre Natale; il 26 dicembre; il primo gennaio, Capodanno; il 6 gennaio, Epifania; il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta); il 25 aprile, anniversario della liberazione; il primo maggio, festa del Lavoro; il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica
La scuola, in fase di adattamento del calendario scolastico, nell’ambito della propria autonomia, alle festività sopra elencate, ha aggiunto:
31 Maggio 2016 – Santo Patrono;
20 Gennaio 2016 – festività Comune Conca della Campania;
23 Marzo 2016 – Mercoledì Santo;
30 Maggio 2016 – Lunedì precedente la festività del Santo Patrono;
01 Giugno 2016 – Mercoledì precedente la festività della Repubblica.
Art. 18 AGGIORNAMENTO E APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO
Il presente Regolamento può essere modificato o aggiornato quando il Consiglio d’Istituto, a maggioranza dei suoi componenti, ne ravvisi la necessità.
Per quando non contemplato nel presente regolamento si rimanda alla vigente legislazione scolastica.
Ogni operatore scolastico, per la parte di rispettiva competenza, è invitato a far rispettare le presenti norme, collaborando validamente e assiduamente per il buon funzionamento ed il prestigio dell’Istituto. Le regole di condotta, i diritti e i doveri degli Studenti, delle famiglie e dell’Istituzione scolastica vengono esplicitati e condivisi nello Statuto degli studenti e nel Patto di corresponsabilità educativa (DD.PP.RR. 249/98 e 235/07).
Tale REGOLAMENTO viene adottato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 15/12/2015 – delibera n. 38
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CARTA DEI SERVIZI DELLA SCUOLA
Premessa Nel redigere la Carta dei servizi dell’Istituto, si è tenuto conto soprattutto della normativa contenuta nel D. Lgs. 286/99 emanato in attuazione della delega di cui all’art. 11 legge n. 59/97 (c. d. Legge Bassanini), nonché del DPCM del 07/06/1995. Secondo le direttive della suindicata normativa di riferimento, la Carta è configurata come uno strumento finalizzato a garantire un servizio pubblico nazionale e locale erogato con modalità che promuovono il miglioramento della qualità e assicurano la tutela dei cittadini e degli utenti, oltre che la condivisione degli intenti promossi. Il documento, aggiornato per questo Istituto nell’anno 2015/2016, è stato redatto in collaborazione con il personale direttivo, docente e ausiliario, con i genitori e con gli Enti che operano nel territorio. Nella realizzazione degli standard generali di servizio sono state valutate accuratamente le esigenze degli operatori scolastici e del personale ATA, degli allievi e dell’utenza tutta. In particolare, la collaborazione con gli Enti Locali viene costantemente favorita per sostenere tutte quelle attività scolastiche ed extrascolastiche che possano contribuire a rendere la scuola un centro di promozione culturale, sociale e civile, patrocinando manifestazioni, migliorando lo stato degli edifici e fornendo attrezzature sempre più adeguate. Sono, inoltre, previste le condizioni affinché l’attività scolastica e gli orari di servizio siano orientati a criteri di efficienza e di efficacia; pertanto, anche l’orario dei Servizi amministrativi si ispira ad una flessibilità garante di un’attiva, pronta e competente risposta alle esigenze del personale e degli alunni, nel rispetto del buon andamento, dell’imparzialità e del proficuo funzionamento delle Pubbliche Amministrazioni (art. 97 Cost.). In quest’ottica, la presente CARTA prevede un’adattabilità in itinere a seconda dei cambiamenti nella domanda formativa dell’utenza, essendo oggetto di un AGGIORNAMENTO periodico. IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA, che costituisce il documento fondamentale dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare educativa ed organizzativa che ogni singola scuola adotta nell’ambito della sua autonomia, deriva dai principi e dai criteri esposti nel presente documento e mira, oltretutto, ad assicurare il rispetto della libertà d’insegnamento dei docenti; a garantire la formazione dell’alunno stimolandone le potenzialità evolutive e a contribuire allo sviluppo armonico della persona umana, così come indicato nelle più attuali direttive ministeriali (D.M. 68/07 e D.L. 147/07).
GLI OBIETTIVI
Gli obiettivi della Carta dei Servizi sono quelli enunciati al comma 2 dell’art. 11 della L. n. 59/97:
Definizione, adozione, pubblicizzazione di standard di qualità;
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Misurazione della qualità dei servizi;
Fissazione delle condizioni di tutela degli utenti;
Determinazione dei casi e delle modalità di indennizzo all’utenza per mancato rispetto degli standard di qualità.
I CONTENUTI
I contenuti della Carta dei servizi sono enucleati nella Direttiva 27 Gennaio 1994 della Presidenza del Consiglio dei Ministri che si suddivide in tre parti: principi fondamentali, strumenti e tutela. I principi fondamentali, su cui fonda l’Istituzione Scolastica sono: eguaglianza, imparzialità, continuità, diritto di scelta, partecipazione, accoglienza e integrazione. Essi sono sanciti dagli artt. 3, 33, 34 della Costituzione Italiana che possiamo così interpretare:
la scuola deve istruire ed educare tutti, senza alcuna discriminazione; deve essere efficiente, perseguendo l’efficacia dei propri progetti educativi. Essa, nel collaborare con le famiglie per la formazione dei bambini e dei giovani, deve attuare la pari dignità fra tutte le componenti e fra tutte le proposte educative, pur nel rispetto dei diversi ruoli.
I PRINCIPI FONDAMENTALI Il principio di uguaglianza trova il proprio fondamento costituzionale nell’art. 3 della Costituzione che dispone che nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per motivi riguardanti razza, sesso, etnia, lingua, religione opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-economiche. A questo fine, l’intervento del servizio socio-sanitario e degli Enti Locali è determinante. Il riconoscimento della differenza e l’uguaglianza delle opportunità risultano quindi essere i principi fondanti dell’azione educativa; ad essi si affiancano altri due grandi obiettivi:
Il rispetto per ogni cultura Il rifiuto di ogni forma di discriminazione.
La regola dell’ imparzialità traduce il principio dell’art. 97 della Costituzione: gli operatori scolastici agiscono con obiettività ed equità. La scuola garantisce l’imparzialità:
Nella formazione delle classi e delle sezioni Nella definizione dei tempi destinati ai colloqui fra insegnanti e genitori Nell’assegnazione degli insegnanti, in particolare di quelli di sostegno, nei limiti
delle risorse umane a disposizione dell’ Istituto Nella formulazione degli orari dei docenti.
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Il principio di continuità stabilisce che la scuola, attraverso tutte le sue componenti e con l’ impegno delle istituzioni collegate, garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge ed in applicazione delle norme contrattuali in materia. In particolare la scuola, nel rispetto dei diritti sindacali del personale, garantisce la regolarità e la continuità del servizio sia in occasione di assemblee sindacali, sia in occasione di scioperi. Nel primo caso le lezioni vengono sospese unicamente nelle classi i cui docenti partecipano alle assemblee; in caso di sciopero la scuola fornisce adeguata informazione scritta alle famiglie. In entrambi i casi, la scuola può offrire servizi di assistenza e sorveglianza compatibilmente con la disponibilità del personale dipendente e nel rispetto delle norme sulla erogazione dei servizi minimi essenziali. Nei casi di emergenza (per esempio inagibilità dei locali a causa di eventi straordinari) la scuola garantisce comunque un’adeguata e tempestiva informazione alle famiglie. Il principio del diritto di scelta è proprio dei servizi pubblici: i genitori hanno facoltà di scelta fra le istituzioni scolastiche statali dello stesso tipo. In caso di richieste particolari si terrà conto della residenza, del domicilio, della sede di lavoro dei familiari degli alunni. L’obbligo scolastico e la frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione da parte di tutte le istituzioni coinvolte. Un altro principio enunciato dalla Direttiva è quello della partecipazione: la Carta è stata elaborata dal personale scolastico, amministrativo e dai genitori che si impegnano per una “gestione partecipata” della scuola nell’ambito degli Organi e procedure vigenti. Il personale della scuola si impegna, con opportuni comportamenti ed azioni, a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità. Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli alunni stranieri e agli alunni in situazione di handicap.
LE FINALITA’
Le finalità della Carta dei servizi, se da un lato, tutelano le ragioni dei cittadini, la trasparenza e la garanzia della qualità del servizio, dall’altro favoriscono il buon andamento nell’erogazione dei servizi pubblici. Esistono poi altri strumenti che garantiscono la realizzazione dei principi fondamentali quali la programmazione, l’aggiornamento e la formazione. La programmazione assicura il rispetto della libertà di insegnamento dei docenti e garantisce la formazione e il diritto all’apprendimento dell’alunno. L’aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico e un compito per l’amministrazione, che assicura interventi organici e regolari. Progettazione, aggiornamento e formazione di cui l’Istituto si fa promotrice, saranno periodicamente rivalutati, a garanzia di un servizio sempre più adeguato ai tempi in cui la scuola opera.
AREA DIDATTICA
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Questo Istituto comprensivo, attraverso la competenza professionale dei suoi dirigenti, docenti e personale A.T.A., con la collaborazione delle famiglie e con l’apporto delle istituzioni e di tutta la società, attiva prestazioni culturali, amministrative ed operative per favorire al massimo la formazione degli alunni di scuola primaria e dell’infanzia. Gli insegnanti sono tenuti ad impegnarsi culturalmente ed eticamente per attivare, con mezzi e sussidi a disposizione, le procedure più idonee alla formazione degli allievi, cogliendo le loro esigenze attraverso osservazioni sistematiche e verifiche periodiche. A tal fine vanno indirizzate la scelta dei libri di testo, la selezione dei sussidi didattici e i criteri d’uso delle strutture disponibili. L’ attività didattica va distribuita equamente nel corso della settimana scolastica e i compiti da svolgere a casa non devono essere eccessivi, affinché gli alunni abbiano spazi di tempo da dedicare ad attività ludiche, sportive, di cultura extrascolastica. L’ assegno dei compiti va concordato con gli insegnanti del team e fatto in coerenza con la programmazione didattica, nel rispetto cioè degli obiettivi e delle unità didattiche in essa previsti. I docenti avranno con gli allievi rapporti didattico-culturali fondati sul colloquio e sul dialogo in un’atmosfera di serena collaborazione e fiducia reciproca. La Direzione dell’Istituto garantisce l’elaborazione, l’ adozione e la pubblicazione dei seguenti documenti:
PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA
che contiene le scelte educative ed organizzative i criteri di organizzazione delle attività didattiche nella scuola dell’infanzia, nella
scuola primaria e nella scuola secondaria I grado i progetti d’Istituto l’ analisi territoriale i dati relativi alle strutture dell’ istituto ed i criteri di utilizzo. Il P.O.F., pertanto, costituisce un impegno per l’intera comunità scolastica ed, integrato dalla presente CARTA DEI SERVIZI e dal REGOLAMENTO D’ISTITUTO, pianifica razionalmente e produttivamente l’iter didattico - amministrativo dell’ Istituzione scolastica. In funzione
delle proposte culturali, delle scelte educative, degli obiettivi generali e specifici elaborati dagli organi scolastici;
regola l’ uso delle risorse a disposizione della scuola;
pianifica le attività di sostegno le attività di recupero le attività di integrazione;
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contiene, inoltre, i criteri relativi: alla formazione delle classi, all’ assegnazione dei docenti alle stesse, alla formulazione dell’ orario del personale docente alla valutazione complessiva del servizio scolastico. IL REGOLAMENTO INTERNO comprende norme relative a
funzioni, competenze e attività degli O.O.C.C. vigilanza sugli alunni; comportamento degli alunni e regolamentazione dei ritardi; uso degli spazi conservazione delle strutture e dotazioni;
comprende, inoltre: le modalità di comunicazione alle famiglie; le modalità di convocazione e di svolgimento delle assemblee, dei consigli di
intersezione/interclasse/classe, del collegio dei docenti, del consiglio di istituto la pubblicizzazione degli atti.
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA
Progettazione educativa Elaborata ed approvata dal Collegio dei docenti, progetta i percorsi formativi correlati agli obiettivi generali e alle finalità delle nuove Indicazioni per il curricolo; inoltre, individua gli strumenti
a) per rilevare la situazione iniziale e finale; b) per verificare e valutare i percorsi didattici.
PROGETTAZIONE DIDATTICA SPECIFICA PER ORDINE DI SCUOLA
Elaborata dai docenti (della Scuola dell’ Infanzia, della Scuola Primaria, della Scuola
Secondaria I grado) ed approvata dal Consiglio di Intersezione/ Interclasse / Classe :
delinea il percorso formativo della classe adeguando agli alunni interventi individualizzati;
utilizza il contributo delle aree disciplinari per il raggiungimento degli obiettivi specifici e delle finalità educative indicati POF e approvati dal Collegio docenti;
è sottoposta sistematicamente a verifica e valutazione periodiche dei risultati, al fine di adeguare l’ azione didattica alle esigenze formative che emergono “in itinere”.
CONTRATTO FORMATIVO rappresenta
la dichiarazione chiara e trasparente dell’operato della scuola; si stabilisce tra docente e alunno coinvolgendo Organi Collegiali, genitori,
Enti e Istituzioni.
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Sulla base del Contratto formativo: l’alunno deve conoscere obiettivi didattici ed educativi, il percorso per raggiungerli, le fasi del suo curricolo; il docente deve esprimere la sua offerta formativa ; motivare il proprio intervento; esplicitare i metodi, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione ; il genitore deve conoscere l’offerta formativa ; esprimere proposte e pareri ( non vincolanti ); collaborare nelle attività.
SERVIZI AMMINISTRATIVI
Sulla base della nuova normativa che attualmente regola la vita e il funzionamento della scuola, risulta necessario assicurare, in forma professionale e responsabile, sia verso l’utenza interna che verso quella esterna, la qualità, la flessibilità, la trasparenza, la celerità e l’informatizzazione dei servizi amministrativi attraverso il coinvolgimento di tutto il personale amministrativo ed ausiliario, mirando al raggiungimento di risultati ottimali.
L’Istituto Comprensivo e l’ufficio di segreteria, al fine della qualità del servizio, si impegnano a garantire i sotto specificati standard:
l’erogazione dell’orario di servizio per l’utenza è fissato dal lunedì al sabato dalle ore 11.30 alle ore 13.00 ed il martedì dalle ore 15.30 alle ore 16.30
il rilascio di certificati è effettuato nel normale orario di apertura al pubblico a vista o al massimo entro 3 giorni lavorativi
il Dirigente Scolastico riceve il pubblico il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle ore 10,30 alle ore 12,30 o previo appuntamento.
gli attestati ed i documenti di valutazione degli alunni sono consegnati dai docenti alle famiglie in date prestabilite adeguatamente pubblicizzate. Gli attestati non ritirati dagli interessati possono essere richiesti alla segreteria
le risposte al contatto telefonico avvengono dando notizia circa il nome dell’Istituzione nonché nome e la qualifica di chi risponde al telefono
per l’informazione al pubblico, presso la sede centrale dell’ Istituto Comprensivo è presente una bacheca.
PRESTAZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO Per svolgere correttamente le funzioni istituzionali, consentire la realizzazione del P.O.F. e garantire le necessarie relazioni con l’utenza, il personale ed il pubblico, l’orario di lavoro prevede:
Assistenti amministrativi La copertura dell’orario viene garantita utilizzando tutti gli strumenti previsti (orario flessibile ordinario, plurisettimanale, turnazioni). La presenza in orario antimeridiano coinvolge n.2 assistenti, mentre per quella in orario pomeridiano sono sufficienti n. 1 assistente.
Per la turnazione e/o eventuali eccezionali esigenze che richiedano prestazioni in orario notturno o festivo o notturno – festivo si applica il criterio della disponibilità ed, in subordine, quello della rotazione.
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Nei periodi di sospensione delle attività didattiche (vacanze natalizie pasquali ed estive), salvo comprovate esigenze, gli uffici resteranno chiusi nelle giornate del sabato e nei giorni prefestivi.
L’attribuzione di incarichi organizzativi e le prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo rientrano nelle competenze del Dirigente, mentre l’adozione della prestazione dell’orario, l’attribuzione di incarichi specifici e l’intensificazione delle prestazioni appartieni alla funzione dirigenziale, sempre , però , nell’ambito del piano delle attività.
Attribuzione incarichi di natura organizzativa ( art.46 Tab. A profilo area D ) Servizi amministrativi
Ufficio Personale gli Ass. Amm.Vi – Riccio Elisa e Tammaro Marina Ufficio alunni – Di Petrillo Pasquale. Uff. cont.e patr…………………………… Uff. aff. Gen – Latina Lucia Erminia
Nell’ambito dell’ufficio personale l’assistente Riccio Elisa si occupa del pers. Docente e ATA.
Nell’ambito dell’ufficio alunni l’assistente Di Petrillo Pasquale si occupa del supporto all’attività curricolare e ancora segue le attività extracurricolari e i servizi di assistenza agli alunni. Nell’ambito dell’ufficio contabilità e patrimonio l’Ass. ………………..si occupa di programmazione, gestione e rendicontazione finanziaria, di liquidazione e pagamento dei trattamenti economici (fondamentale e accessorio) e dei connessi adempimenti contributivi e fiscali. Nello stesso ambito segue la gestione patrimoniale, il magazzino e l’attività negoziale. Nell’ambito dell’ufficio aff. Gen.li l’Ass. Latina Lucia Erminia si occupa di protocollo, corrispondenza in arrivo e in partenza, raccolta atti da sottoporre alla firma e all’archivio e, inoltre, segue l’albo e l’attività degli Organi Collegiali.
Collaboratori scolastici Il quadro orario ed i turni del personale sono predisposti dal DGSA ed autorizzati dal Dirigente Scolastico. In sede di contrattazione integrativa d’istituto vengono disciplinate, per ogni anno scolastico, le modalità di articolazione dei diversi istituti di flessibilità dell’orario di lavoro dovendo essere, quest’ultimo, funzionale all’orario di servizio e di apertura all’utenza. Per quanto concerne l’attribuzione di incarichi, essa è ampiamente esposta nel regolamento interno (Titolo II°, art.15).
CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA
L’ambiente scolastico deve essere pulito, accogliente, sicuro. Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e dei servizi devono garantire una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il personale. Tutto il personale, ma in special modo i collaboratori scolastici, deve adoperarsi per garantire la costante igiene dei servizi . Gli alunni debbono essere adeguatamente motivati ad assumere comportamenti rispettosi dei locali , degli arredi , e dei sussidi didattici di proprietà della scuola.
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La scuola si impegna a sensibilizzare le Istituzioni interessate e i genitori al fine di garantire agli alunni adeguati standard di sicurezza. Per tutte le scuole dell’Istituto viene predisposto un Piano di valutazione dei rischi e un Piano di evacuazione da seguire in caso di calamità. I comuni sono chiamati ad assicurare la piena funzionalità degli edifici scolastici e degli spazi esterni di pertinenza delle scuole, nonché lo loro completa messa a norma.
I MEZZI MESSI A DISPOSIZIONE DEGLI UTENTI PER SEGNALARE DISFUNZIONI E PER PROPORRE MODIFICHE
Procedura per le segnalazioni
La scuola accetta e anzi sollecita ogni forma di segnalazione degli utenti relativa a disfunzioni o insufficienze dei servizi erogati. La scuola considera tali segnalazioni come utili indicazioni per migliorare la qualità del servizio; le segnalazioni possono anche essere presentate al direttore didattico in forma orale, scritta, telefonica, via fax o per posta elettronica e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. Ad ogni segnalazione il direttore didattico risponde in forma scritta entro una settimana. Se la disfunzione segnalata attiene le competenze di altri Enti (per esempio del Comune) il Dirigente scolastico richiede immediatamente l'intervento e ne dà comunicazione all'utente.
Valutazione del servizio
Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio offerto e della qualità percepita, la scuola effettua periodiche rilevazioni mediante questionari rivolti all’utenza.
Tale Carta dei Servizi viene adottata dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 15/12/2015 –
delibera n. 38