PEDAGOGIA GENERALE

L’educatore, l’educando e la relazione educativa

Giuditta ALESSANDRINI

Dipartimento di Scienze della Formazione R3

giuditta.alessandrini@uniroma3.it

Argomenti

• L’educatore, l’educando e la relazione educativa

• La natura formale delle categorie regionali

• Tipi di relazioni

• La struttura della relazione educativa

• Il sistema complessivo delle relazioni educative

Giuditta Alessandrini – Pedagogia Generale

UNITÀ 1

L’educatore, l’educando e la relazione

educativa

Giuditta Alessandrini – Pedagogia Generale

…….. Una definizione

L’educazione consiste nel processo attraverso cui l’educatore

educa l’educando.

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EDUCATORE

EDUCANDO

Agente

educante

Paziente

…….. Una definizione

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EDUCATORE EDUCANDO

RELAZIONE EDUCATIVA

La relazione educante è riferibile al rapporto di trasmissione culturale

e riconducibile all’integrazione di comunicazione e apprendimento.

Distinzione tra relazione educativa e mera relazione formativa.

UNITÀ 2

La natura formale delle categorie regionali

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La natura formale

Per assicurare la trasposizione

dell’esperienza in tutta la sua

eterogeneità, le “categorie

generali” devono essere:

GENERALI

FORMALI

ASTRATTE

Identificare i soggetti come

“individui empirici”:

EDUCATORE vs genitore vs

insegnate;

EDUCANDO vs figlio vs alunno

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ROUSSEAU

“E’ sicuro che a lungo andare i

popoli diventano ciò che il

governo li fa diventare.

Guerrieri, cittadini, uomini,

quando lo vuole, plebe e

canaglie, quando lo desidera”

Discorso sull’economia politica

1989, p. 105

Giuditta Alessandrini – Pedagogia Generale

GRAMSCI

“Il rapporto pedagogico esiste in

tutta la società nel suo

complesso”

Quaderni dal carcere

2000, p. 31

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SANT’AGOSTINO

“Su tutte le cose che

comprendiamo, non

consultiamo colui che parla con

voce che suona dal di fuori, ma

la verità che governa dentro

l’intelligenza stessa. Chi si

consulta, poi, insegna, ed è

colui che è stato detto che

abita nell’uomo interiore,

Cristo, ovvero l’immutabile

Virtù di Dio”

De Magistro

XI, 38

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Le categorie regionali

EDUCATORE

DIO

STATO

SOCIETA’

FAMIGLIA (e il genitore)

SCUOLA (e il docente)

EDUCANDO

ANIMA UMANA

POPOLO

CORPO SOCIALE

FIGLI

SCOLARI

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RELAZIONE EDUCATIVA

Agenti

educativi

Agenzie

educative

UNITÀ 3

Tipi di relazioni

Giuditta Alessandrini – Pedagogia Generale

Tipi di relazioni

Giuditta Alessandrini – Pedagogia Generale

Struttura uno a uno (un educatore, un

educando)

Struttura uno a molti

Struttura molti a uno

Struttura molti a uno

L’educando è al centro di una rete di

rapporti con molteplici agenti e agenzie

educative.

Ciò può determinare:

Una comune visione educativa

(medesimi valori)

Una depotenziazione (eterogeneità

delle visioni)

TERZO POLO

Mondo socioculturale

Relazione educativa

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L’aggiunta del mondo tra parentesi e il trattino di connessione

tra questo e l’educatore indicano che la presenza del mondo

socioculturale nella relazione educativa è assicurata

dall’educatore in qualità di suo rappresentante.

(MONDO)-EDUCATORE/EDUCANDO

UNITÀ 4

La struttura della relazione educativa

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La struttura e le azioni (1)

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AZIONE COMUNICATIVA

Bateson, Watzlawick

Si suddivide in una sequenza tripartita di azioni a seconda della cornice

teorica: stimolo, risposta, rinforzo; messaggio, risposta, feedback;

input, output, feedback; ecc.

L’azione comunica contenuti (informazioni, ecc.), la natura della

relazione (l’atteggiamento dell’educatore e dell’educando).

La struttura e le azioni (2)

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TRANSAZIONE

Dewey

Relazione educativa come relazione primaria rispetto ai suoi poli che

acquisiscono il loro significato e il loro ruolo solo al suo interno.

Relazione educativa come processo di apprendimento, ossia a un

processo di cambiamento regolato dal principio di continuità

dell’esperienza.

Relazione educativa legata a un quadro dinamico basato sulla co-

evoluzione dei suoi elementi ed in continua ridefinizione.

La struttura e le azioni (3)

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AUTOAZIONE

Piaget

Operazione mentale con cui il soggetto costruisce il significato dello

scambio in corso.

L’individuo tende a selezionare alcuni “abiti d’azione” in rapporto al

modo in cui percepisce il contesto e le sue credenze.

RELAZIONE EDUCATIVA

Intrinsecamente complessa, si costruisce

dall’interazione tra transazione e autoazione

META-AZIONE 1

Si intende l’azione

(comunicativa) con cui A cerca

di precisare il significato della

propria azione, per evitare che

B gliene attribuisca uno

differente.

META-AZIONE 2

Si intende l’azione

(comunicativa) con cui A

interviene nell’elaborazione

autoattiva del significato da

parte di B, allo scopo di

orientarla o indurne una

rielaborazione fornendogli

un’impalcatura di sostegno

(scaffolding).

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La struttura e le azioni (4)

La struttura della relazione

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CONTESTO-SITUAZIONE

Educatore

(attore)

AUTOAZIONE

Educando

(attore)

AUTOAZIONE RELAZIONE EDUCATIVA

TRANSAZIONE

META-AZIONE 1

META-AZIONE 2

RAPPRESENTAZIONE

INGENUA

La relazione educativa si

configura come:

lineare e a senso unico

(asimmetrica in senso forte,

l’educatore educa l’educando);

banale e artificiale (la linea di

azione dell’educatore modella

le reazioni dell’educando).

RAPPRESENTAZIONE

AVANZATA

La relazione educativa si configura

come:

Circolare e a doppio senso

(asimmetrica in senso debole);

Non banale (il soggetto reagisce sul

significato e non sull’azione);

Stratificata (la relazione è articolata

su diversi livelli logici: transazione,

autoazione, meta-azione).

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La struttura della relazione

UNITÀ 5

Il sistema complessivo

delle relazioni educative

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Il quadro molti-a-uno

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E1 C E2

E0

S

E3

SISTEMATICITA’

RACCORDO FORMATIVO

SELETTIVITA’