Osservatorio sulle nuove tecnologie e le relative ... · sui prodotti (prezzi, misure, consigli e...

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TREND DELLA TECNOLOGIA Una pubblicazione di Echangeur by LaSer Edizione speciale Febbraio 2014 1 Febbraio 2014 Osservatorio sulle nuove tecnologie e le relative applicazioni TREND DELLA T E C N O L O G I A Edizione speciale

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TREND DELLA TECNOLOGIA • Una pubblicazione di Echangeur by LaSer • Edizione speciale Febbraio 20141

Febbraio 2014

Osservatorio sulle nuove tecnologie e le relative applicazioni

TREND DELLAT E C N O L O G I A

Edizione speciale

TREND DELLA TECNOLOGIA • Una pubblicazione di Echangeur by LaSer • Edizione speciale Febbraio 20142

In questo numero: pagina

Febbraio 2014

1. Showrooming 3Come vengono utilizzati i dispositivi mobili?Che cos'è lo showrooming?Quali sono i prodotti messi a confronto?Che impatto ha in questo momento lo showrooming sui rivenditori al dettaglio?

2. Macy’s punta sulla vendita al dettaglio omnicanale 6Il mobile al centro della rivoluzione digitale di Macy'sAddetti alle vendite sempre connessiI social networkLa virtualizzazione dei "brand corner"

3. La mobilità al centro dell'esperienza dei clienti 9Il negozio NFCMicrogeolocalizzazione: l'ultima unità di misura della relazione con il clienteIl negozio va incontro al pubblico

4. Business case: Ocado scommette sul cloud! 15

Observatoire E-Insight sul Web 18

Contatti 20

TREND DELLA TECNOLOGIA è una pubblicazione

di Echangeur by LaSer

Observatoire E-Insight identifica le svolte

in campo tecnologico che probabilmente

porteranno a nuove modalità di gestione

della relazione con i clienti.

Offre una visione a 360° dei trend

tecnologici emergenti e delle relative

applicazioni nel marketing.

TREND DELLA TECNOLOGIA : interpretazione di

tre diversi trend per una visione consolidata

dell'Observatoire.

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Showrooming1.

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1. Showrooming 1/2

Per showrooming si intende l'attività dei consumatori che visitano un negozio per raccogliere informazioni sui prodotti e poi acquistano gli articoli sullo store online più conveniente.

Seguendo l'esempio del cosiddetto "effetto ROPO" (Research Online Purchase Offline, Ricerca online acquisto offline) lo scorso anno, lo showrooming è stato menzionato in diverse conferenze dell'edizione 2013 del Retail’s Big Show.

In base alle cifre fornite da Comscore per il 2012, il 51,2% dei cellulari italiani sono smartphone. Questa percentuale di penetrazione rispecchia quella dell'Europa continentale (55%). Il cellulare sta diventando lo strumento dell'acquirente e della relazione con il cliente. Sta alimentando nuovi modelli di acquisto.

1/ Come vengono utilizzati i dispositivi mobili?

La ricerca di informazioni è una delle applicazioni principali di Internet (60%) sui dispositivi mobili e questo ha un inevitabile impatto sul percorso dei consumatori verso l'acquisto.

Queste cifre indicano chiaramente che è in atto una trasformazione del modo in cui gli utenti utilizzano i propri cellulari ogni giorno e quindi del modo in cui i clienti arrivano a effettuare gli acquisti. Oggi gli utenti possono usare uno smartphone per individuare un negozio, visualizzare la descrizione di un prodotto online, chiedere agli amici di Facebook qual è la loro opinione, verificare la disponibilità di un prodotto o fare un po' di showrooming.

2/ Che cos'è lo showrooming?

Lo showrooming è l'attività svolta dagli utenti quando visitano un negozio per raccogliere informazioni sui prodotti (prezzi, misure, consigli e così via) ed effettuare l'acquisto degli articoli online per risparmiare.

Questa attività è diventata più democratica con il boom degli smartphone e di applicazioni per il confronto dei prezzi, come Google Shopper negli Stati Uniti o Prixing in Francia.

Il prezzo ora è essenziale per lo showrooming: il 72% degli "showroomer" lo fa per cercare

il prezzo migliore [...]

Prixing, applicazione per il confronto dei prezzi

Google Shopper (Stati Uniti)

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E in base a un sondaggio di Harris Interactive, una minima differenza di prezzo è sufficiente per indurre il cliente a effettuare l'ordine presso un altro concorrente online: il 40% degli showroomer acquista online anziché in negozio se la differenza di prezzo è almeno del 2,5%.

In base allo stesso sondaggio, sembra che il 50% delle vendite online sia una conseguenza dello showrooming e dei confronti tra prezzi online.

3/ Quali sono i prodotti messi a confronto?

Secondo Comscore, l'elettronica (63%) e l'abbigliamento (43%) sono i settori più interessati dallo showrooming. Quindi non c'è da stupirsi se i prodotti elettronici di fascia consumer sono quelli che attraggono il maggior numero di showroomer: sono facili da confrontare e la differenza di prezzo tra il negozio e il sito web può essere notevole.

4/ Che impatto ha in questo momento lo showrooming sui rivenditori al dettaglio?

Best Buy, Walmart e Target sono i tre brand più colpiti dallo showrooming negli Stati Uniti.

Nel caso di Best Buy, il brand più duramente colpito, lo showroomer tipo finirà per spendere in media 280 dollari sul sito online di un concorrente. E nel 71% dei casi il concorrente è Amazon.

Non sorprende il fatto che l'indiscusso vincitore nello showrooming sia Amazon, con il 57% di vendite post-showrooming. Ciò in gran parte si può spiegare considerando che sul sito Amazon i prezzi in media sono inferiori dell'11% rispetto a quelli dei punti vendita fisici. Inoltre, i tempi di spedizione sono sempre più brevi (meno di 24 ore per Ebay o Amazon, ad esempio) e questo soddisfa l'esigenza da parte dei clienti di ricevere i prodotti rapidamente.

Il fenomeno dello showrooming non è limitato agli Stati Uniti. In Gran Bretagna, l'agenzia Foolproof ha dimostrato che il 24% degli utenti ha adottato lo showrooming per i propri acquisti natalizi nel 2012. Il 40% di questi showroomer ha comprato il prodotto che aveva confrontato con un prodotto concorrente, online o in negozio.

In media, questo ha generato quasi un 10% di vendite perdute per le catene di vendita al dettaglio nel periodo natalizio e 500 milioni di sterline nell'ultimo weekend prima di Natale.

Lo sconvolgimento dei modelli di consumo e, in particolare, lo sviluppo dello showrooming possono avere conseguenze drastiche per alcuni rivenditori al dettaglio specializzati.

Benché sia ancora marginale, sicuramente lo showrooming è destinato a esplodere, con la crescita inarrestabile del numero di smartphone e un clima economico che spinge i consumatori a cercare prodotti a basso prezzo. Negli Stati Uniti, il 96% dei proprietari di smartphone hanno indicato che adotteranno lo showrooming per i prossimi acquisti (Harris Interactive). g

1. Showrooming 2/2

Digital Folio è in grado di gestire fino a 10.000

prodotti al secondo (stand Microsoft – NRF 2013)

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2. Macy’s punta sulla vendita al dettaglio omnicanale

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2. Macy’s punta sulla vendita al dettaglio omnicanale1/2

Terry Lundgren, CEO di Macy's, ha fatto della vendita omnicanale la sua priorità.

"Utilizziamo nuove tecnologie per riprodurre l'esperienza online e offrire ai clienti nuovi servizi a supporto della ricerca di informazioni e della decisione d'acquisto.L'obiettivo principale della nostra strategia omnicanale è essere in grado di offrire ai clienti un accesso e un rapporto privilegiati con Macy’s in qualsiasi momento, ovunque si trovino e con il dispositivo che preferiscono."

È chiaro che i rivenditori al dettaglio, dovendo fare i conti con una clientela in evoluzione che cambia continuamente il proprio comportamento in fatto di acquisti, devono tentare di reinventare i propri negozi. Stanno convergendo verso la vendita al dettaglio omnicanale. Questo significa, tra l'altro, creare ponti tra esperienze online e offline. In che modo vengono utilizzati questi strumenti in pratica nell'ambito di una strategia di vendita omnicanale? Ogni rivenditore ha sviluppato una propria strategia, in base al suo settore e alla sua storia. Ma i rivenditori non sono tutti minacciati dallo showrooming nella stessa misura.

Macy's ha adottato diversi approcci per trasporre l'esperienza di acquisto online ai propri negozi e viceversa. Il sito web è stato riprogettato, è stato impostato un servizio "click & collect", è stata presa in esame la possibilità di offrire la consegna il giorno stesso, il reparto calzature del punto vendita di Herald Square offre lo stesso numero di articoli del

sito web...

1/ Il mobile al centro della rivoluzione digitale di Macy's

Macy’s ha lanciato una nuova app per dispositivi mobili prima delle feste natalizie e di fine anno. L'app ora include due funzionalità essenziali

nella prospettiva omnicanale adottata dal brand: posizionamento interno e uno scanner per codice a barre per accedere alle informazioni sui prodotti (dimensioni, colore, disponibilità e così via).

Macy’s desidera offrire ai suoi clienti un'esperienza digitale coerente con gli usi tipici del Web. E grazie a questa nuova applicazione, il numero degli utenti è aumentato del 19%. Il successo è tale che Martine Reardon, Marketing Manager dell'azienda, paragona l'applicazione a un "venditore digitale".

Macy’s è anche partner di Shopkick, app per la fidelizzazione dei clienti. È anche un ottimo sistema per creare valore aggiunto per i clienti già acquisiti premiando le loro

visite al negozio.[...]

L'applicazione mobile di Macy's

Macy’s – applicazione per

dispositivi mobili

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2/ Addetti alle vendite sempre connessi

Poiché l'intenzione è "digitalizzare" il punto vendita, il personale addetto è stato dotato di dispositivi iPod Touch. Macy’s prevede che verranno utilizzati più di 250 iPod Touch nel suo negozio di Herald Square.

Grazie ai dispositivi iPod Touch, gli addetti alla vendita possono: - reperire informazioni sulla disponibilità in magazzino degli articoli, - verificare i livelli delle scorte nei negozi Macy’s situati nelle vicinanze, - prenotare calzature disponibili in un altro negozio, - inviare una foto di un paio di scarpe al personale in magazzino per evitare errori, - ricevere il pagamento del cliente con carta di credito.

L'obiettivo principale è ottimizzare il servizio offerto ai clienti, poiché con l'iPod Touch l'addetto alla vendita resta in contatto con il cliente per tutta la procedura fino all'acquisto, come sta già facendo Sephora.

3/ I social network

Macy’s è molto attivo sui social media. Su Facebook, i fan saranno in grado di trovare gli eventi imminenti del negozio, le ultime tendenze in fatto di moda, offerte speciali o inviti a partecipare a concorsi. Facebook viene utilizzato per stimolare la community dei clienti e attrarla verso il negozio.

4/ La virtualizzazione dei "brand corner"

Nei "brand corner" sono anche onnipresenti schermate con diverse funzionalità:

- Da Coach, gli schermi montati sulle colonne diventano specchi ogni volta che un addetto alla vendita attiva un sensore sul lato dello schermo. In questo modo dispongono di una doppia funzione di comunicazione nonché di una funzione di assistenza per le clienti che stanno provando un capo.

- Da Michael Kors, una schermata consente agli utenti di accedere alla collezione del brand e abbinare i prodotti. La schermata funziona come consulente di moda.

Macy’s è posizionato in tutti i canali, per assicurarsi che i suoi clienti possano contattare il brand in qualsiasi momento. La strategia di Macy’s chiaramente consente all'azienda di svolgere con successo un ruolo omnicanale con la propria clientela.g

2. Macy’s punta sulla vendita al dettaglio omnicanale 2/2

È nell'ambito di questo scenario che Macy’s ha appena creato il ruolo di "direttore capo omnicanale". Il ruolo è occupato da Robert Harrison, già Vice Presidente omnicanale da luglio 2012, che ora fa parte del consiglio di amministrazione e risponde direttamente al CEO Terry Lundgren. Per Robert Harrison: "Non si tratta di servire i clienti in ogni canale, ma piuttosto di offrire la migliore esperienza possibile con continuità, indipendentemente dal tipo di relazione che hanno con Macy’s".

Da Coach, gli schermi montati sulle

colonne diventano specchi Brand corner di Michael Kors

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3.La mobilità al centro dell'esperienza dei clienti

Ma i punti vendita fisici sono ancora dappertutto

TREND DELLA TECNOLOGIA • Una pubblicazione di Echangeur by LaSer • Edizione speciale Febbraio 201410

3. La mobilità al centro dell'esperienza dei clienti 1/4

Lo smartphone è il motore dell'ecosistema digitale del negozio

"Avere un negozio ben collegato significa digitalizzare i punti vendita in modo tale che siano al centro di un processo globale e scorrevole. Significa inoltre consentire ai consumatori di trovare tutto quello che oggi trovano nei negozi fisici (con in più l'offerta di vantaggi online come rapidità, opinioni, competenza, assistenza) e soprattutto significa adottare una vera filosofia."Solange Derrey, Digital Planner

Nell'ottobre 2012, Osama Bedier, vicepresidente Google incaricato dei pagamenti tramite dispositivi mobili, ha dichiarato che il sistema di pagamento tramite la cosiddetta "comunicazione in prossimità" o NFC (Near Field Communication) decollerà tra tre-cinque anni. Se da un lato questa previsione appare estremamente plausibile, che cosa si può dire del costante aumento del numero di smartphone dotati di questa tecnologia e, soprattutto, dei vantaggi per il mondo della vendita al dettaglio?

1/ Il negozio NFC

La risposta forse è emersa a ottobre nel supermarket Casino del centro commerciale Belles Feuilles (16°distretto di Parigi), che ha dotato i suoi 25.000 prodotti in elenco di tag RFID nelle varie sezioni.

I clienti con smartphone NFC (o shell NFC per iPhone forniti all'ingresso del negozio) possono usufruire al massimo di questa nuova esperienza.

L'utente deve solo appoggiare il proprio smartphone all'etichetta NFC su uno scaffale per selezionare un prodotto, ottenere ulteriori informazioni e aggiungere l'articolo

al proprio carrello. I clienti possono inoltre ricevere offerte speciali correlate. E in più, la tessera fedeltà virtuale è già incorporata nel cellulare.

Al momento del pagamento, i clienti tengono il cellulare davanti allo scanner NFC. Gli acquisti vengono quindi trasferiti automaticamente al registratore di cassa, dove è possibile scegliere il metodo di pagamento (carta assegni NFC, contanti e così via) e i termini di consegna. I punti fedeltà vengono aggiunti all'account. Il pagamento non sarà disponibile nel negozio pilota. Entro il 2014 i clienti saranno anche in grado di pagare utilizzando il proprio cellulare presso le casse NFC compatibili.

Il gruppo Casino sta prendendo l'iniziativa con l'obiettivo di semplificare gli acquisti e offrire un'esperienza più coinvolgente, con la possibilità di risparmiare tempo e agevolare le procedure, grazie alla sua applicazione omnicanale "mCasino NFC", sviluppata in collaborazione con ThinkandGo (start-up francese). È importante notare che Casino offre gratuitamente la connessione WiFi per semplificare l'uso

dell'applicazione. […]

TREND DELLA TECNOLOGIA • Una pubblicazione di Echangeur by LaSer • Edizione speciale Febbraio 201411

Un'altra interessante iniziativa, questa volta basata sul codice a barre, è l'applicazione di Auchan a Issy les Moulineaux (Francia). Quando i clienti entrano nel negozio, eseguono la scansione di un codice QR gigante che li collega automaticamente alla rete WiFi di Auchan ed esegue l'applicazione. I clienti eseguono la scansione degli articoli mentre effettuano i propri acquisti. Al momento del pagamento, eseguono la scansione di un codice a barre di fine transazione che invia il carrello al registratore di cassa. Disponibile solo per un negozio, l'applicazione è stata comunque scaricata 8.000 volte in meno di un anno. Questa soluzione è stata sviluppata anche nel Carrefour Market di Vannes (Francia) per circa un mese e a St Pierre les Nemours.

Anche se, in base a un sondaggio (Clic IQ 2012), il 29% degli utenti di smartphone finisce per acquistare online anziché nel negozio in cui si trova quando confronta i prodotti. La posizione e la risposta di queste catene di vendita sono chiare: garantire la personalizzazione, la continuità del carrello degli acquisti e la massima libertà dell'esperienza del cliente dall'inizio alla fine.

2/ Microgeolocalizzazione: l'ultima unità di misura della relazione con il cliente

Se una delle leve di marketing di una catena di vendita al dettaglio era indurre i clienti a muoversi all'interno del negozio, questo presupposto può sicuramente cambiare nell'era delle informazioni onnipresenti e in tempo reale. Sollecitati da ogni lato e per di più bene informati,i clienti sanno che cosa hanno scelto e hanno un solo desiderio: trovare l'articolo il più rapidamente possibile, usufruendo nel contempo dei consigli di un addetto alla vendita che conferma la scelta effettuata.

Un microsistema di geolocalizzazione è sicuramente la soluzione ottimale. Poiché utilizza un dispositivo leggero ed economico e hotspot WiFi interni

intelligenti, è possibile monitorare con estrema precisione i clienti che scelgono di utilizzare l'app del negozio che include questo sistema.

Con la microgeolocalizzazione, è possibile:- ricevere coupon "microgeolocalizzati", - essere guidati nel negozio in tempo reale, - immettere la propria "lista della spesa" e ottenere un piano ottimizzato in tempo reale, - ricevere informazioni sui prodotti degli scaffali vicini, - ricevere consigli personalizzati dal personale di vendita, che sarà in grado di individuare l'utente.

Molte catene di vendita al dettaglio stanno iniziando a implementare questo servizio, ad esempio Harrods,

Tesco, Apple e Neiman Marcus. [...]

3. La mobilità al centro dell'esperienza dei clienti 2/4

L'applicazione mobile Rapid’Auchan di Keyneosoft

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Con le sue iniziative, Neiman Marcus dimostra di essere già all'avanguardia nella creazione della futura relazione omnicanale con i clienti.

L'applicazione NM lanciata da Neiman Marcus ne è la prova. Nei punti strategici del negozio sono installati sensori di posizione. Se un cliente ha scaricato l'app sul proprio smartphone e se la modalità di autorizzazione è attiva, i sensori automaticamente indicano all'applicazione di avviarsi. Uno di essi può inoltre notificare automaticamente la presenza del cliente a un addetto alla vendita.

L'applicazione offre le seguenti funzionalità: - preparazione in anticipo degli articoli con un addetto alla vendita dedicato. Fornisce inoltre le ultime novità sui prodotti disponibili nel negozio locale (scorte, taglie, ecc.),- check-in che notifica all'addetto alle vendite che il cliente è entrato in negozio.

L'applicazione invia quindi all'addetto alla vendita la foto del cliente, la cronologia degli acquisti e l'elenco

degli acquisti preparato sul Web e/o nel negozio e consente all'addetto di individuare il cliente nel negozio grazie alla microgeolocalizzazione.

Questo scenario si può considerare un'anteprima dell'unione di diversi canali e della relazione con il cliente di domani: trasparenza e fluidità.

L'altro caso interessante è quello di Apple e della sua app EasyPay.

EasyPay consente ai proprietari di iPhone di pagare i propri acquisti negli Apple Store senza fare la fila alla cassa. È sufficiente eseguire l'applicazione App Store, individuare il prodotto che si desidera acquistare in un Apple Store fisico ed eseguire la scansione del relativo codice a barre per aggiungerlo automaticamente al proprio "carrello". Quindi, si preme il pulsante EasyPay e in un popup appaiono le indicazioni sulla procedura da seguire.

La descrizione e la specifiche del prodotto selezionato con la scansione appaiono unitamente alle recensioni degli utenti e al prezzo. Inoltre, per

contattare un addetto alla vendita, basta eseguire il check-in e, quandol'addetto è libero, indica un punto preciso del negozio in cui incontrarlo: l'applicazione guida il cliente grazie alla microgeolocalizzazione.

Quindi, è sufficiente fare clic sul pulsante del pagamento per effettuare il pagamento con la funzionalità EasyPay. EasyPay collega il pagamento alla carta di credito registrata nell'account iTunes. A questo punto il cliente può uscire con i prodotti acquistati con EasyPay.

L'esperienza del cliente in negozio viene estesa in questo modo al pagamento "ovunque ti trovi" e ci porta a ridefinire la progettazione dei punti di vendita in cui le file di casse sono state protagoniste per molto tempo. Questi due esempi indicano che i punti vendita fisici stanno diventando interattivi e personalizzati come i siti web, con in più un tocco umano. Allora nei prossimi anni vedremo addetti alla vendita assegnati prevalentemente ai clienti connessi

all'interno del negozio? [...]

3. La mobilità al centro dell'esperienza dei clienti 3/4

Applicazione per dispositivi mobili di Macy’s:

geolocalizzazione interna

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Vale la pena notare che Google sta attualmente offrendo la soluzione di microgeolocalizzazione (inclusi gli strumenti per mappe e microgeolocalizzazione) a molte catene di vendita al dettaglio.

Google dovrebbe valutare seriamente la possibilità di riaffermare la propria competenza nell'ambito del "tracciamento in rete" in negozio e diventare il broker omnicanale per eccellenza.

3/ Il negozio va incontro al pubblico

Nella Corea del Sud, Tesco Homeplus ha deciso di portare il negozio alle persone, nel loro ambiente di tutti i giorni, mentre vanno al lavoro, per consentire loro di effettuare rapidamente gli acquisti senza modificare i propri itinerari.

A questo scopo, Tesco ha installato vetrine "virtuali" del negozio in tutta la metropolitana (carta da parati semitrasparente che suggerisce l'idea di una vetrina riempita di prodotti di supermercato), che per questo si è trasformata in una sorta di punto vendita "espresso". Mentre aspettano, le persone (che hanno l'applicazione Tesco) hanno la possibilità di acquistare prodotti con

il cellulare, eseguendo la scansione dei relativi codici sulla vetrina virtualee quindi ricevere i prodotti due ore dopo (il carrello contiene in media dieci articoli).

Questa idea è stata adottata da Peapod negli Stati Uniti, Delhaize in Belgio, Carrefour a Lione e Parigi e Casino a Lione, dove i clienti di quest'ultima catena possono ritirare i propri acquisti nel negozio Casino più vicino oppure attenderne la consegna entro le due ore successive.

Il negozio virtuale è un'alternativa all'apertura di un nuovo e costoso negozio, la cui apertura richiede molto tempo e molto spazio. Con la massima semplicità, è possibile usufruire dei vantaggi della rivoluzione digitale e offrire ai consumatori la possibilità di evitare code nei supermercati.

Thierry Aouizerate, Marketing Manager di Casino France, lo conferma: "Il nostro stile di vita e il rapporto con il tempo stanno cambiando. Dobbiamo andare incontro ai nostri clienti anziché aspettare che vengano loro da noi. Vogliamo essere partner dei nostri clienti, tutti i giorni".

Il commercio diventa così onnipresente, accessibile da tutti i quartieri e in qualsiasi momento attraverso numerosi punti di accesso; da qui deriva l'interesse dei brand a reinventare l'esperienza dei propri clienti.

Da un punto di vista più ampio, le tecnologie pervadono il commercio, dall'individuazione all'acquisto. Le trasformazioni sono avviate più dai nuovi attori che impongono il proprio modello che dai cambiamenti nell'ambito dei meccanismi di distribuzione convenzionali. Il successo dell'e-commerce, con le sue caratteristiche specifiche, non ha firmato la condanna a morte della vendita al dettaglio tradizionale, che nel frattempo sta recuperando la propria popolarità grazie ai punti vendita locali (Monoprix, ecc.).

Come spiega un rapporto di Fevad(*), "i consumatori di domani non vivranno questa dicotomia tra lo shopping online e quello in negozio. Vedranno solo il lato positivo dell'e-commerce: ricerca più facile, risparmio di tempo, possibilità di ordinare 24 ore su 24, opinioni degli altri clienti... e i vantaggi offerti dai negozi locali, la dimensione umana e fisica che continuerà ad avere un'estrema importanza". g

3. La mobilità al centro dell'esperienza dei clienti 4/4

Parete virtuale

Fevad: federazione di e-commerce

e vendita a distanza

http://www.fevad.com

TREND DELLA TECNOLOGIA • Una pubblicazione di Echangeur by LaSer • Edizione speciale Febbraio 201414

Business case: Ocado scommette sul cloud!4.

TREND DELLA TECNOLOGIA • Una pubblicazione di Echangeur by LaSer • Edizione speciale Febbraio 201415

4. Business case: Ocado scommette sulla cloud! 1/2

Ocado è il più grande negozio di alimentari online con sede nel Regno Unito e serve oltre il 70% delle famiglie inglesi.

Effettua più di 150.000 consegne alla settimana. Per poter mantenere il suo vantaggio competitivo, l'azienda utilizza le soluzioni cloud di Google da circa due anni con l'obiettivo di migliorare la propria supply chain, offrendo uno dei servizi di consegna più efficienti.

L'uso del cloud da parte di Ocado consente di ottimizzare:

1. Organizzazione interna: piani di consegna ottimizzati, migliore gestione della flotta, tempestività delle unità dell'azienda nell'adeguamento del marketing in tempo reale...

La funzionalità e le comunicazioni tra unità sono favorite dall'uso del social network Google+ in tutti i reparti dell'azienda. Sono anche state create community ad hoc per i progetti. Ocado desidera andare oltre consentendo a ognuno di creare un proprio grafico della gestione per ottimizzare l'attività e gli indicatori del rendimento.

2. Gestione del centro di elaborazione degli ordini

Il magazzino è stato parzialmente automatizzato per evitare che il personale svolga alcune mansioni ripetitive. Anche in questo caso, è stato utilizzato il cloud per ottimizzare la potenza di calcolo dei controller logici programmabili, che sono molto esigenti in termini di risorse.

Sul lato del cliente, l'applicazione "Where My Order" consentirà ai clienti di Ocado di controllare lo

stato del proprio ordine in tempo reale, dalla fase di selezione del prodotto al monitoraggio della spedizione su "Google Maps". Con l'aumentare delle sue ambizioni internazionali, Ocado sta considerando la mossa strategica che prevede il trasferimento di altre parti del suo sistema di produzione alla cloud...

Per Ocado, la chiave per il successo è l'innovazione della supply chain e del sistema informatico in modo tale da garantire ai clienti una qualità ottimale dei servizi e distinguersi dai rivenditori di catene "convenzionali" come Tesco.

Attualmente, le aspettative dei consumatori si evolvono in maniera più rapida rispetto ai sistemi informatici. Il modello basato su cloud può soddisfare queste aspettative ristrutturando l'organizzazione dei sistemi IT. Sta diventando un elemento chiave dell'agilità commerciale e strategica. In più, la leggerezza delle infrastrutture favorisce una migliore interazione tra i vari moduli

dell'azienda […]

Procedura interna di Ocado

TREND DELLA TECNOLOGIA • Una pubblicazione di Echangeur by LaSer • Edizione speciale Febbraio 201416

4. Business case: Ocado scommette sul cloud! 2/2

(CRM, Web, Mobile, Supply Chain), che favorisce l'ottimizzazione delle strategie omnicanale.

Anche la nozione di tempo reale è importante in relazione alla gestione del magazzino e della logistica.I consumatori sono impazienti e vogliono sapere con precisione se i prodotti sono disponibili ed essere in grado di controllare gli ordini o le consegne. Quanto può essere fastidioso, ad esempio, scoprire solo qualche ora prima della consegna degli acquisti effettuati online che mancano uno o più articoli? Anche in questo caso, l'applicazione "Where My Order"può utilizzare il potenziale del cloud per offrire un servizio che soddisfi le esigenze dei clienti in quest'epoca di marketing in tempo reale.

In uno scenario con punti di raccolta dei dati eterogenei, la sincronizzazione dei servizi tra i media è diventata implicita, poiché le informazioni sono nel cloud, accessibili ovunque e in qualsiasi momento… Per sviluppare la propria strategia omnicanale, le catene di vendita al dettaglio tradizionali dovranno adottare gli strumenti IT dei rivenditori online. g

Visualizzazione su Google Maps della

posizione del furgone delle consegne

di Ocado. Visualizzazione dei magazzini

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Observatoire E-Insight sul Web

TREND DELLA TECNOLOGIA • Una pubblicazione di Echangeur by LaSer • Edizione speciale Febbraio 201418

Observatoire E-Insight sul Web

http://insight.echangeur360.com

Per i codici

di accesso gratuito,

rivolgersi a Nicolas Rousseau

[email protected]

o +33 (0)1 44 54 41 64

Link diretto facendo clic sull'immagine

TREND DELLA TECNOLOGIA • Una pubblicazione di Echangeur by LaSer • Edizione speciale Febbraio 201419

● Seminari ed eventi su richiesta: presentazione dei trend visibili e concreti del consumo e delle innovazioni

tecnologiche più recenti a sostegno delle strategie future. Possibilità di arricchire il programma del seminario e

l'evento aziendale grazie all'intervento di studi sui consumatori ed esperti di tecnologie.

Dove? Nei nostri showroom o presso le vostre sedi, la nostra formula "Ephemeral Echangeur" è in grado di animare

i vostri congressi (dipendenti e clienti), convegni generali e seminari (lingua inglese e francese)

● Tour di studio: ogni anno, Echangeur segue il New-York Retail's Big Show di NRF. Partecipate con noi a metà gennaio

per assicurarvi la migliore selezione dei nuovi espositori di tecnologia e visitare i più incredibili "concept store" della Grande

Mela. In ottobre viene organizzato anche un "Paris Tech Tour" basato sulle esperienze dei clienti e la tecnologia.

● E-INSIGHT: osservatorio delle nuove tecnologie e delle relative applicazioni. E-Insight osserva e identifica le novità

tecnologiche fondamentali che più facilmente possono sviluppare nuove modalità nella relazione con il cliente.

L'osservatorio offre una visione a 360° che attraversa i trend tecnologici emergenti e la commercializzazione delle relative

applicazioni (Francia e Internazionale).

● Osservatorio sul comportamento dei clienti: "Access Panel LaSer" è una base di informazioni sul comportamento di

12.000 famiglie francesi che viene rinnovata ogni anno per 13 anni. Uno strumento che mette le entità finanziarie, i rivenditori al

dettaglio e i protagonisti del settore digitale al centro del supporto di Echangeur. Valore aggiunto: visione panoramica, case

qualificate, strumento di taratura, nuovi obiettivi, analisi del trasferimento, database accessibile, file esclusivo, attività digitale…

● Workshop: la competenza di Echangeur al servizio delle riflessioni in tema di strategia e marketing su sessioni di lavoro

specifiche.

Informazioni su Echangeur

Una piattaforma di osservazione delle innovazioni in ambito tecnologico e commerciale applicate alla gestione delle relazioni con i clienti

www.echangeur.frSede principale Echangeur: 18 Rue de Londres, 75009 Parigi

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