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La tradizione contadina è legata alle Fasi Lunari, ma non sono di secondaria importanza le caratteristiche del territorio, il clima e l’esperienza. La tradizione consiglia di attendere la Luna Crescente per: seminare i cereali; seminare ortaggi da frutto e da foglia ma non quelli che tendono ad andare in semenza (come lattughe e spinaci); potare gli alberi deboli (ideale la Luna Nuova); raccogliere erbe officinali; raccogliere ortaggi da frutto (fagioli, piselli, lenticchie, soia, mais, pomodori, peperoni, cetrioli, zucchine, zucchini…); raccogliere ortaggi da radice (barbabietola, rapa, carota, ravanello…); effettuare innesti a spacco; (semina di cereali, di fiori, di ortaggi da frutto e da foglia, eccetto quelli che vanno in semenza come lattuga e spinaci, taglio di legna da ardere, potatura di alberi deboli, innesto a spacco, raccolta di erbe medicinali e di ortaggi da radice e da frutto) La tradizione consiglia di attendere la Luna Calante per: seminare e trapiantare ortaggi da radice taglio di legna da costruzione; potare alberi in pieno vigore, sfrondare; effettuare innesti a gemma; prelevare le marze; raccogliere frutta e verdura a bulbo (cipolla, aglio, scalogno…); vendemmiare; mietere. Gennaio In fase di luna calante, comincia la nuova stagione del vigneto, con la potatura invernale. La tradizione popolare dice che la luna calante di Gennaio è la migliore per potare il vigneto (se non fa troppo freddo) Attenzione: Se il clima di Gennaio è particolarmente rigido rimandare la potatura a Febbraio Seminare direttamente in piena terra fave, piselli, erba cipollina, timo, carote, bietole da taglio, agli e cipolle invernali (se il clima non è troppo rigido e il luogo riparato)trapiantare: carciofi, zampe di asparagi, aglio, bulbi di cipolla. È tempo di seminare, in letti caldi, vivaio, sotto vetro ecc.: insalata di Maggio, sedani, lattuga da taglio, spinaci, radicchio da taglio e da raccolta, valerianella, lattuga a cappuccio, crescione, cavolo cappuccio. Febbraio con la luna crescente: potate ribes e lamponi; con la luna piena: seminate a dimora prezzemolo, cipolla, aglio e scalogno; concimate gli alberi da frutto; con luna calante: potate meli, peri e viti; concimate gli alberi da frutto, potate le erbe aromatiche È ormai tempo di potare ogni tipo di albero e cespuglio, in particolare quelli decidui, peri, meli, cotogni, peschi, susini, ribes, lamponi: procedete in modo deciso con le piante deboli, in modo più leggero con le piante forti. Rimane poco tempo per potare le viti. Potare i rosai, specie quelli rampicanti.

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La tradizione contadina è legata alle Fasi Lunari, ma non sono di secondaria importanza le caratteristiche del

territorio, il clima e l’esperienza.

La tradizione consiglia di attendere la Luna Crescente per: seminare i cereali;

seminare ortaggi da frutto e da foglia ma non quelli che tendono ad andare in semenza (come lattughe e

spinaci);

potare gli alberi deboli (ideale la Luna Nuova);

raccogliere erbe officinali;

raccogliere ortaggi da frutto (fagioli, piselli, lenticchie, soia, mais, pomodori, peperoni, cetrioli, zucchine,

zucchini…);

raccogliere ortaggi da radice (barbabietola, rapa, carota, ravanello…);

effettuare innesti a spacco; (semina di cereali, di fiori, di ortaggi da frutto e da foglia, eccetto quelli che vanno in

semenza come lattuga e spinaci, taglio di legna da ardere, potatura di alberi deboli, innesto a spacco, raccolta di

erbe medicinali e di ortaggi da radice e da frutto)

La tradizione consiglia di attendere la Luna Calante per: seminare e trapiantare ortaggi da radice taglio di legna

da costruzione;

potare alberi in pieno vigore, sfrondare; effettuare innesti a gemma;

prelevare le marze; raccogliere frutta e verdura a bulbo (cipolla, aglio, scalogno…); vendemmiare; mietere.

Gennaio

In fase di luna calante, comincia la nuova stagione del vigneto, con la potatura invernale.

La tradizione popolare dice che la luna calante di Gennaio è la migliore per potare il vigneto (se non fa troppo

freddo) 

Attenzione: Se il clima di Gennaio è particolarmente rigido rimandare la potatura a Febbraio

Seminare direttamente in piena terra fave, piselli, erba cipollina, timo, carote, bietole da taglio, agli e cipolle

invernali (se il clima non è troppo rigido e il luogo riparato)trapiantare: carciofi, zampe di asparagi, aglio, bulbi di

cipolla. È tempo di seminare, in letti caldi, vivaio, sotto vetro ecc.: 

insalata di Maggio, sedani, lattuga da taglio, spinaci, radicchio da taglio e da raccolta, valerianella, lattuga a

cappuccio, crescione, cavolo cappuccio.

Febbraio

con la luna crescente: potate ribes e lamponi; con la luna piena: seminate a dimora prezzemolo, cipolla, aglio e

scalogno; concimate gli alberi da frutto; con luna calante: potate meli, peri e viti; concimate gli alberi da frutto,

potate le erbe aromatiche

È ormai tempo di potare ogni tipo di albero e cespuglio, in particolare quelli decidui, peri, meli, cotogni, peschi,

susini, ribes, lamponi: procedete in modo deciso con le piante deboli, in modo più leggero con le piante forti.

Rimane poco tempo per potare le viti. Potare i rosai, specie quelli rampicanti.

Le sementi di molti ortaggi necessitano di una temperatura di circa 15° per la germinazione. Per questa ragione

alcune tecniche di semina prevede l’uso di cassette coperte in vetro o materiale plastico o cassoni posti sotto

speciali coperture surriscaldate

È tempo di seminare, in letti caldi, vivaio, sotto vetro ecc.:

basilico, cavoli, melanzane, peperoni, pomodori, ravanelli, sedani da coste, zucchini, porri, lattughe, melanzane,

sedani di Verona; angurie, cetrioli, meloni. Seminare direttamente in piena terra, senza passare per il vivaio,

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agretto, barbabietole da orto, biete, carote, prezzemolo, cicorie e radicchi, cime di rapa, cipolle, fave, lattughe,

piselli, rape, rucole, spinaci;

Marzo

Marzo è il mese della Lunazione di Primavera: la terra e la natura si risvegliano, comincia il nuovo ciclo di vita

per le nostre piante. È ancora possibile potare le viti, legate i tralci ancora buoni con vimini o appositi legacci in

gomma, concimare in superficie.

È tempo di portare a termine le potature su ogni tipo di albero e cespuglio, potare tutti gli arbusti fruttiferi.

Continua la potatura di ulivi, meli, peri, lamponi e noccioli. Eliminare i rami vecchi e in soprannumero da kaki e

fichi.con la luna nuova: seminate la cicoria e innestate a spacco pruni e ciliegi; con la luna crescente: trapiantate

lattuga, cipolle, patate e fragole, seminate pomodori, cavoli invernali e cavolini di Bruxelles, invidie e rape;

seminate calendule, convolvoli, papaveri. Con la luna piena: seminate a dimora aglio bianco, cipolla bianca e

rossa autunnale, carote, lattuga estiva, radicchio, piselli e asparagi;

con luna calante: seminate piselli, prezzemolo, basilico ed erbe aromatiche, potate meli, peri e viti.

Seminare direttamente in piena terra, senza passare per il vivaio, arachidi, barbabietola, biete, carote, cicoria,

radicchio, cipolle, lattughe, piselli, pomodori, porri, prezzemolo, rape, ravanelli, rucola, spinaci, valeriana,

zucche, angurie, cetrioli, fagioli, meloni, verza; trapiantare i bulbi di cipolla, lattughe, indivie

Aprile

Con la luna nuova: seminate a dimora Radicchio, Spinaci estivi, Fagioli e Fagiolini; seminate a dimora

Radicchio, Spinaci estivi, Fagioli e Fagiolini;con la luna crescente: seminate a dimora Melanzane, Zucchine,

Zucchini, Piselli, Pomodori, Mais, Soia;

con la luna piena: seminate a dimora Cicoria, Scarola, Cetrioli, Asparagi; seminate a dimora Cicoria, Scarola,

Cetrioli, Asparagi; con luna calante: Innestate Meli e Peri, concimate il frutteto, tagliate l’erba sotto le piante,

seminare cavolo cappuccio estivo, porro, invidia riccia, scarola.

Innestate Meli e Peri, concimate il frutteto, tagliate l’erba sotto le piante, seminare cavolo cappuccio estivo,

porro, invidia riccia, scarola.

Aprile è il mese dei trapianti, ma attenzione alle possibili improvvise gelate.

Potate le siepi, rose, spoglianti e sempreverdi,  gli arbusti da fiore ormai sfioriti, come Forsizia, Gelsomino giallo,

Peschi, Mandorli e Pruni in genere.

Potare i rosai.

Seminare direttamente in piena terra, senza passare per il vivaio,

Angurie, arachidi, basilico, barbabietole da orto, biete, carote, cardi, cetrioli, cicorie e radicchi, indivie, scarole,

fagioli, lattughe, meloni, piselli, pomodori, porri, prezzemolo, ravanelli, rucola, spinaci, zucche, zucchine.

trapiantare cavoli e pomodori;

Maggio

con la luna nuova: seminare a dimora Zucca, Sedano e Rapa;

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con la luna crescente: seminare a dimora Carote, Cicoria, Scarola, Radicchio, Fagioli e Fagiolini, Spinaci,

Cicoria, trapiantate peperoni, melanzane, e pomodori;

con la luna piena: potate i getti del fusto delle piante da frutto;

con luna calante: Innestate Meli e Peri, estirpate le piante infestanti; trapiantate la lattuga.

Seminare direttamente in piena terra, senza passare per il vivaio,

Basilico, Biete, Cardi, Carote, Cetrioli, Cicorie e Radicchi, Indivie, Fagioli, Fagiolini, Lattughe, Meloni,

Prezzemolo, Rucola, Scarole, Scorzo, Zucche e Zucchini

Trapiantare Cavoli, Melanzane, Peperoni, Pomodori e Sedani

mettere a dimora: basilico, borragine, cerfoglio, maggiorana

seminare: melissa

Giugno

con la luna nuova: Niente

con la luna crescente: raccogliete le piante aromatiche da essiccare;

con la luna piena: seminare a dimora lattuga e radicchio estivi, cicoria e scarola invernali.

con luna calante: cimate pomodori, cetrioli e melanzane;

si può cominciare a mietere orzo e grano.

Seminare direttamente in piena terra, senza passare per il vivaio,

Biete, Cardi, Carote, Cetrioli, Cicorie e Radicchi, Indivie, Fagioli, Lattughe, Meloni, Prezzemolo, Rucola, Scarole,

Zucchini

Trapiantare Melanzane, Peperoni, Sedani

Luglio

con la luna nuova: Seminare a dimora radicchio e spinaci estivi

con la luna crescente: raccogliete pomodori, melanzane, peperoni, finocchi, zucchine, cetrioli, lattughe, soia,

mais; seminare agretto, bietola, rapa, ravanello, rucola e zucchini. Seminare a dimora rape, piselli tardivi, fagioli

e fagiolini.

con la luna piena: pulire e sistemare attrezzature e spazi di servizio; potare gli alberi da frutto; innestare ciliegi e

pruni.

con luna calante: raccogliete ravanelli, carote, cipolle, albicocche, pesche, susine, pere, mele. Preparare il

terreno per gli impianti autunnali.

Seminare direttamente in piena terra, senza passare per il vivaio,

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Barbabietole da orto, Biete, Carote, Cicorie e Radicchi, Cipolle precoci, Indivie, Fagioli, Finocchi, Lattughe,

Piselli tardivi, Prezzemolo, Ramolacci, Rape estive, Rucola, Scarole, Zucchini.

Trapiantare: Sedani.

Agosto

Seminare direttamente in piena terra, senza passare per il vivaio,

basilico, biete, carote, cetrioli, cicoria, finocchi, indivia, scarola, lattuga, porri, prezzemolo, ravanelli, rape, cime di

rapa, valeriana, spinaci, zucchini, fagiolini.

Settembre

con la luna nuova: Niente

con la luna crescente: trapiantare finocchi, cavolfiori, e cicoria invernale; raccogliere mele, pere, uva da tavola e

fichi, piantare all’aperto la fragole;

con luna calante: cimate pomodori, peperoni, cetrioli, melanzane e zucchine; raccogliete cipolle, patate,

mandorle e nocciole, raccogliere le verdure da conservare;

Seminare direttamente in piena terra, senza passare per il vivaio,

Barbabietola da orto, biete, prezzemolo, ravanello, carote, cime di rapa, cipolle precoci, lattuga, fave, radicchio,

spinaci, valeriana, si può ancora seminare basilico, finocchi (in terreno fresco e profondo, il finocchio non

sopporta il gelo), indivie, scarola, valeriana.

Trapiantare i cavoli.

mettere a dimora: acetosa, alloro, borragine, cerfoglio, comino, erba cipollina, menta, origano.

seminare: comino, erba cipollina

Ottobre

con la luna nuova: piantate gli alberi da frutto

con la luna crescente: seminare a dimora il ravanello; moltiplicare per divisione le erbe aromatiche e le officinali

perenni; impiantare la fragola rifiorente.

con la luna piena: Niente

con luna calante: cimate pomodori, peperoni, cetrioli, melanzane e zucchine; raccogliete cipolle, patate,

mandorle e nocciole;

mettere a dimora lattughe, spinaci e valerianella;

trapiantare aglio, cipolla, finocchi e cavoli.

Novembre

con la luna nuova: piantate o trapiantate alberi; arbusti e rampicanti a foglia caduca;

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con la luna crescente: piantate gli alberi da frutto, raccogliete i kiwi, le mele cotogne, le castagne e le olive,

seminate il grano;

nelle zone più calde seminare il pisello primaverile, in coltura protetta i ravanelli.

piantate i bulbi di tulipano.

con la luna piena: concimare gli alberi da frutto e potare meli e peri.

con luna calante: cimate pomodori, peperoni, cetrioli, melanzane e zucchine; raccogliete cipolle, patate, le

carote, mandorle e nocciole.

seminare a dimora al protetto: lattuga, radicchio da taglio, rucola e valeriana.

.

Seminare direttamente in piena terra, senza passare per il vivaio,

Spinaci, ravanelli, aglio, ceci, fave, piselli rampicanti, piselli primaverili, lenticchie, bulbi di aglio.

Dicembre

Seminare direttamente in piena terra, senza passare per il vivaio,

fave, piselli, spinaci

Piantare e trapiantare: carciofi.

Potare meli e peri

Piantare e trapiantare: aglio, asparagi, bulbilli di cipolla, scalogno

E’ il tempo della raccolta delle olive

Piantare e trapiantare alberi, arbusti, rose e rampicanti;

ORTAGGI SEMENZAIOPIENA TERRA

RACCOLTA

ANGURIAFEBBRAIO – MARZO

APRILE – MAGGIO

DA GIUGNO AD AGOSTO

BARBABIETAOLA APRILE – MAGGIO -AGOSTO

DA GIUGNO A DICEMBRE

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BASILICOMARZO – APRILE

APRILE – SETTEMBRE

TUTTO L’ANNO

CARDOAPRILE – MAGGIO

SETTEMBRE /OTTOBRE

CAROTA

DA FEBBRAIO A NOVEMBRE

TUTTO L’ANNO

CAVOLO CAPPUCCIO

FEBBRAIO – MARZO

APRILE GIUGNO

DA GIUGNO A DICEMBRE

CAVOLO VERZAMAGGIO – GIUGNO

GIUGNO – AGOSTO

DA LUGLIO A MARZO

CAVOLO BRUXELLES

MAGGIO GIUGNO

GIUGNO – LUGLIO

DA LUGLIO A DICEMBRE

CAVOLFIOREAPRILE – MAGGIO – GIUGNO

MAGGIO – GIUGNO

DA LUGLIO A DICEMBRE

CETRIOLOMARZO – APRILE

MAGGIO – GIUGNO – LUGLIO

DA LUGLIO A NOVEMBRE

CICORIA BIANCAFEBBRAIO – SETTEMBRE

DA MARZO A NOVEMBRE

CICORIA ROSSAAPRILE – SETTEMBRE

DA GIUGNO AD APRILE

CICORIA VERDEFEBBRAIO – SETTEMBRE

DA APRILE A NOVEMBRE

CIPOLLA BIANCAGENNAIO – FEBBRAIO

AGOSTO – SETTEMBRE

DA MARZO A GIUGNO

CIPOLLA GIALLA FEBBRAIO – DA GIUGNO A

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APRILE SETTEMBRE

FAGIOLODA APRILE AD AGOSTO

DA LUGLIO A OTTOBRE

FAVE

FEBBRAIO – OTTOBRE – NOVEMBRE – DICEMBRE

SEMINE AUTUNNALI – RACCOLTA IN PRIMAVERA

PER SEMINE PRIMAVERILI – RACCOLTA IN ESTATE

FINOCCHIOLUGLIO – AGOSTO

DA LUGLIO A NOVEMBRE

INVIDIA RICCA E SCAROLA

MARZO – GIUGNO

LUGLIO – SETTEMBRE

DA GIUGNO A MARZO

LATTUGA PRIMAVERILE

FEBBRAIO – MARZO

MARZO – APRILE

DA MARZO A GIUGNO

LATTUGA GHIACCI

MARZO – APRILE – SETTEMBRE

DA GIUGNO A NOVEMBRE

LATTUGA ESTIVA

MARZO APRILE

APRILE – LUGLIO

DA GIUGNO A OTTOBRE

LATTUGA AUTUNNALE

LUGLIO – AGOSTO

DA LUGLIO A OTTOBRE

LATTUGA INVERNALE

SETTEMBRE FINE INVERNO

LATTUGA ROSSA AUTUNNOMARZO – AGOSTO

DALLLA PRIMAVERA ALL’AUTUNNO

LATTUGA ROMANA

GENNAIO – FEBBRAIO

MARZO – APRILE –

DA APRILE A NOVEMBRE

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AGOSTO

MELANAZANAFEBBRAIO – APRILE

APRILE – MAGGIO

DA GIUGNO A OTTOBRE

MELONEFEBBRAIO – APRILE

APRILE – MAGGIO

DA LUGLIO A SETTEMBRE

PEPERONEFEBBRAIO MARZO

APRILE MAGGIO

DA AGOSTO A OTTOBRE

PISELLO

FEBBRAIO – APRILE – AGOSTO – SETTEMBRE – OTTOBRE – NOVEMBRE – DICEMBRE

SEMINE AUTUNNALI – RACCOLTA IN PRIMAVERA

PER SEMINE PRIMAVERILI – RACCOLTA IN ESTATE

POMODOROFEBBRAIO – APRILE

MARZO – APRILE

DA GIUGNO A SETTEMBRE

PORROMARZO – APRILE

GIUGNO – LUGLIO – SETTEMBRE

DA SETTEMBRE A MARZO

PREZZEMOLO

FEBBRAIO – APRILE – MAGGIO – GIUGNO – LUGLIO – SETTEMBRE

DA APRILE A MARZO

RAPA AUTUNNALE

FEBBRAIODA SETTEMBRE A DICEMBRE

RAPA PRIMAVERILE

SETTEMBRE MAGGIO/GIUGNO

RAVANELLO FEBBRAIO – DA MARZO A

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APRILE – MAGGIO – GIUGNO – LUGLIO – SETTEMBRE – OTTOBRE – DICEMBRE

NOVEMBRE

CIME DI RAPA

AGOSTO – SETTEMBRE – OTTOBRE – NOVEMBRE

DA SETTEMBRE A MARZO

RUCOLATUTTO L’ANNO

DA MAGGIO A OTTOBRE

SCORZONERA/ SCORZOBIANCA

FEBBRAIODA OTTOBRE A MARZO

SEDANOMARZO – APRILE

APRILE – GIUGNO

DA AGOSTO A MARZO

SPINACIOPRIMAVERA – AUTUNNO

PER SEMINE FEBB/APR – RACCOLTA IN PRIMAVERA

PER SEMINE AGO/SETT – RACCOLTA IN AUTUNNO

VALERIANA

LUGLIO – AGOSTO – SETTEMBRE – OTTOBRE

DA SETTEMBRE A MARZO

ZUCCAMARZO – APRILE

APRILE – GIUGNO

SETTEMBRE/OTTOBRE

ZUCCHINO MARZO – MAGGIO – DA GIUGNO A OTTOB

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APRILEGIUGNO – LUGLIO

La consociazione e le piante ortiveDifatti non esistono esempi di ambienti in cui sia presente una sola specie vegetale. Da ciò si è dedottal’osservazione che molte specie di piante, anche coltivate, traggono un vantaggio dal crescere in un agroecosistemapiù complesso nel quale cioè siano allevate contemporaneamente due o più specie. Non tuttele colture ortive sono tra loro consociabili; tra molte, infatti, si instaura una competizione negativa mentrealtre non traggono alcun vantaggio dall’essere consociate. Si può parlare, pertanto, di veri e propri modellidi consociazione, frutto di prove sperimentali e di alcune esperienze che hanno portato con la pratica averificarne o meno la validità.Effetti positivi della consociazioneLa consociazione tra piante compatibili comporta una serie di vantaggi, diretti e indiretti, che sievidenziano soprattutto nei confronti dell’agroecosistema e, in particolare, del terreno e della coltura.

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TerrenoMigliore sfruttamento dei vari strati di terrenoSi ottiene consociando piante con apparati radicali a diversa profondità. Un esempio è dato dallaconsociazione carota + cipolla.Ottimizzazione dello spazioSi ha consociando colture a ciclo breve con altre a ciclo lungo. Il terreno utilizzato al meglio risulta, quindi,sfruttato in maniera più equilibrata, maggiormente coperto di vegetazione e perciò meno soggetto ad un'infestazione massiccia di infestanti o a fenomeni erosivi.Protezione del terreno da fenomeni erosiviIn molti casi la consociazione permette di lasciare coperto il terreno per un periodo abbastanza lungo epertanto la massa verde lo protegge da fenomeni erosivi ad opera soprattutto delle piogge invernali.ColturaInterazione positiva tra apparati radicaliMolte piante hanno la capacità di secernere essudati radicali che possono interagire, direttamente oindirettamente, sulla crescita e lo sviluppo delle altre colture. Della presenza di tali sostanze se neavvantaggia anche la fertilità del terreno. Un esempio di questo fenomeno è dato dalla consociazione trasedano e pomodoro ma anche da spinacio e altri ortaggi.Con il termine consociazione si intende la coltivazionecontemporanea di diversi ortaggi sullo stessoappezzamento. Tale tecnica consente di valorizzare lecomplesse interazioni esistenti tra le piante. Grazie alleparticolari caratteristiche degli essudati radicali, delleresine e degli olii essenziali prodotti, alcune piantesono in grado di stimolare, o in qualche caso direprimere, lo sviluppo delle specie vegetali checrescono nelle loro immediate vicinanze, diallontanare insetti dannosi o attrarre quelli utili. Ilprincipio della coltivazione mista è stato introdotto inagricoltura sulla base di quello che avviene in natura.Possibilità di far utilizzare subito ad altre piante la capacità delle leguminose di fissare l’azotoatmosfericoSi ottiene, naturalmente, consociando ortaggi come il fagiolo, il pisello, la fava, il cece ad altri ortaggi.Protezione delle piante dai parassitiAlcune piante emettono sostanze che hanno un’azione repulsiva nei confronti di insetti dannosi per altrespecie (Tabella 1). Un esempio di questo fenomeno è dato dalla consociazione tra carota e cipolla. Lamosca della carota, la cui larva divora le radici, viene respinta dall’odore delle cipolle e non depone più le

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sue uova sul colletto della carota. Allo stesso modo, la mosca della cipolla, le cui larve entrano nella polpadi questo ortaggio e la trasformano rapidamente in una massa marcia e maleodorante, evita le aiuole incui crescono le carote. Un fenomeno analogo avviene nella consociazione tra porro e carota.Protezione delle piante dai parassitiÈ un fenomeno particolarmente importante nel meridione dove la forte radiazione solare e il caloreintenso possono arrecare danni ad alcune colture.Consociando colture a taglia bassa con altre a taglia alta, è possibile che le prime si avvantagginodell’ombreggiamento provocato dalle seconde. Per esempio, il cetriolo allevato su sostegno puòombreggiare il pomodoro facendo in modo che i frutti di quest’ultimo non siano scottati dal sole.Tabella 1 Alcuni esempi di consociazione che svolgono azione repellente‐Pianta ad azione repellente Pianta protetta Insettorosmarino, issopo, timo, menta, assenzio, salvia cavolo cavolaiasantoreggia, pomodoro fagiolo moscalino, fagioli nani, petunia patata doriforatagete fava tonchioavena, pomodoro, frumento asparago moscaspinacio, lattuga bietola alticaporro, cipolla, aglio carota moscapomodoro, trifoglio cavolo moscasedano, carota cipolla moscacanapa patata grillotalpaporro, cipolla, aglio sedano moscaporro, cavolfiore sedano septoriosiErbe EffettiAbrotanoSeminare qua e là nell'orto. E' consociabile con il cavolo del quale migliora il gusto elo sviluppo. Allontana la farfalla cavolaia.AchilleaCome bordura, sui sentieri e vicino alle erbe aromatiche delle quali aumenta laproduzione di oli essenziali.Aglio Contribuisce alla crescita e alla salute di rose e lamponi.Aneto Si accompagna al cavolo, non ama le carote.AssenzioCome bordura tiene lontani gli animali dall'orto, ma la sua vicinanza non fa bene anessuna pianta: da tenere quindi alla giusta distanza.BasilicoSi accompagna ai pomodori migliorandone il gusto e lo sviluppo. Respinge mosche ezanzare. Odia però la ruta e non può starle vicino.Camomilla Ottima la consociazione con cavoli e cipolle: ne migliora il gusto e lo sviluppo.Cerfoglio Consociabile ai ravanelli: ne migliora lo sviluppo e il sapore.Cumino Seminare qua e là nell'orto: Ammorbidisce il terreno.Dragoncello Utile in tutto l'orto.Erba cipollina Consociabile alle carote: ne migliora il gusto e lo sviluppo.

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FinocchioselvaticoTenere lontano dall'orto. La maggior parte delle piante non ne apprezza lacompagnia.Issopo Tiene lontana la farfalla cavolaia. Si associa ai cavoli e alla vite. Non ama i ravanelli.Lamio bianco Consociabile con le patate, dalle quali tiene lontani gli insetti.Levistico Seminare qua e là nell'orto. Migliora il gusto e la robustezza delle piante.LinoConsociato alle carote e alle patate ne migliora il gusto e lo sviluppo. Tiene lontane ledorifere dalle patate.Maggiorana Migliora il profumo delle piante.Melissa Migliora il sapore e lo sviluppo dei pomodori.Menta Migliora il gusto e lo sviluppo di cavoli e pomodori. Tiene lontana la farfalla cavolaia.Mentuccia Tiene lontana l'altica.NasturtiumE' molto utile ai ravanelli, ai cavoli e a tutte le cucurbitacee. seminato sotto gli alberida frutto tiene lontani gli afidi e altri insetti.Petunia Protegge i fagioli dagli insetti.Portulaca Può essere usata per tenere il terreno coperto sotto il granturco.Rafano Seminato negli anfoli delle aiuole delle patate tiene lontani gli insetti.RosmarinoConsociabile con cavoli, fagioli, carote e salvia. Tiene lontane la cavolaia. la moscadelle carote e l'epilachna.Ruta Seminata vicino a rose e lamponi li protegge dagli insetti. Odia il basilico.Salvia Consoviabile con rosmarino, cavoli e carote ma non con i cetrioli.Santoreggia Migliora il gusto e la salute di fagioli e cipolle.Tagete E' una delle piante più attive nella lotta agli insetti.Tanaceto Seminato con rose, lamponi, sotto gli alberi da frutto, tiene lontano gli insetti volanti.Timo Il suo odore tiene lontano la cavolaia.Valeriana Va bene ovunque nell'orto.Modalità di consociazionePer effettuare razionalmente le consociazioni è necessario scegliere accuratamente le piante da coltivareassieme in modo che non si danneggino a vicenda ma ne traggano, invece, un reciproco vantaggio.In sintesi, si possono fornire alcune indicazioni di massima:► non consociare piante che occupano e sfruttano lo stesso livello di terreno (per esempio patata ecipolla) ma cercare di consociare piante a diverso accrescimento radicale (Tabella 2)► non adoperare piante che appartengono alla stessa famiglia►mettere insieme piante che hanno differente ciclo colturale. Per questo motivo, oltre che per il lorosviluppo contenuto, lattuga, ravanello, spinacio sono largamente impiegati nelle consociazioni►calcolare i tempi di coltivazione in modo che le colture consociate si possano accrescere completamenteprima che una prenda il sopravvento sull’altra. Ad esempio, coltivando lattuga e pomodoro o lattuga episello, fare in modo di raccogliere la lattuga prima che venga soffocata dalla coltura consociata►quando è possibile, dare precedenza alle leguminose dato che hanno la possibilità di fissare l’azoto

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atmosferico di cui potrebbero beneficiare le piante vicine. Da segnalare, tuttavia, che alcune esperienzehanno messo in rilievo che ortaggi come aglio, cipolla e porro, si adattano male ad essere consociati con leleguminose►nella consociazione bisogna tener conto della classificazione degli ortaggi in base al consumo (Tabella 3).In base a ciò la consociazione va fatta tra colture ad elevato e medio consumo oppure medio e debole, maitra colture a basso ed elevato consumo di azoto►per attuare la consociazione è necessario disporre la piante a righe la cui distanza varia in rapporto allediverse specie e cultivar adottate e al loro sistema di allevamentoLa semina o il trapianto a file è in pratica il sistema più razionale di procedere perché facilita tutti isuccessivi interventi colturali (sarchiatura, irrigazione, eccetera).Un altro sistema di disposizione delle piante è quello di collocare una coltura nella parte centraledell’aiuola (di solito quella a ciclo più lungo) ed una seconda ai bordi.Tabella 2. Profondità dell'apparato radicale di alcune piante orticoleProfondità apparato radicaleSuperficiale (< 60 cm) Medio (60 – 120 cm) Profondo (> 120 cm)cavolfiore, cavolo broccolo, cavolocappuccio, cavolo verza, cipolla, fragola,lattuga, patata, ravanello, spinaciobietola da costa, fagiolo, carota,cetriolo, melanzana, pisello,peperone, zucchinoasparago, carciofo,cocomero, melone,pomodoro, zuccaTabella 3. Classificazione degli ortaggi in funzione del consumo di azotoConsumo di azotoelevato medio bassocavolfiore, cipolla invernale, bietola,melanzana, patata, peperone, pomodoro,porro, sedano, sedano rapa, zucca,aglio, cicoria, carota, cipolla estiva,finocchio, lattuga, melone, zucchina,rapa, ravanello, spinaciofagiolo, fagiolino,fava, erbearomaticheEsempi di consociazioneCipolla e carotaIl pregio di questa consociazione è la difesa naturale dagli insetti nocivi. Le due specie si seminano a file

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alterne, ad una distanza di 20 cm circa, oppure la cipolla va seminata ai bordi del campo e la carota alcentro.Porro e carotaE' consigliata per le carote tardive e comporta gli stessi effetti descritti nell'esempio precedente. Stessodicasi per le modalità di impianto.Patata primaticcia e spinacioSi tratta di una consociazione favorevole a causa dell’effetto stimolante che gli essudati radicali dellospinacio esercitano nei confronti della patata.Al centro del campo e sui bordi esterni verranno seminate le piante dello spinacio mentre nella restanteparte quelle delle patata.Fagiolo rampicante/pisello e lattugaAl centro del campo si pianta la leguminosa mentre ai bordi la lattuga. Non conviene piantare a file alternein quanto si rischierebbe di sottrarre eccessiva luce alle piante di lattuga. Il vantaggio di questaconsociazione è dato dall’azoto fornito al terreno. Questo tipo di consociazione può essere preceduta daquella con spinacio e ravanello.Cavolo cappuccio, lattuga e fagiolo nanoSui lati esterni vengono seminate alcune file di fagiolino nano. Al centro si pianta il cavolo cappuccio a filedistanti 60 cm. Nel restante spazio si trapianta la lattuga a file distanti 25 cm.Cipolla e lattuga invernaleLa cipolla riesce a crescere in maniera ottimale in presenza di lattuga. Per questa consociazione bastaimpiantare le due colture a file alterne.Ravanello e carotaSi ottiene il vantaggio di utilizzare duedifferenti strati di terreno. Le colture vannoseminate a file distanti circa 30 35 cm. Alcune‐piante file di ravanello possono esseresostituite con file di lattuga.Varie consociazioni con spinacioCon lo spinacio è possibile effettuare varieconsociazioni. Va seminato in primavera, a filedistanti 40 cm e lasciando l’interfila libera perimpiantare la patata, il pomodoro o ilravanello. Quando la crescita dello spinaciorischia di ombreggiare eccessivamente le altrepiante, questo verrà tagliato e lasciato sulterreno come strato pacciamante, utilesoprattutto alla riduzione dell’evaporazionedell’acqua e, successivamente, per arricchire ilterreno di sostanza organica. Le piante, recise a2 3 cm di profondità, non potranno più‐

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emettere foglie e le radici rimaste, tenere e difacile decomposizione, andranno ad arricchireil terreno di sostanza organica. Tale modellopuò essere riproposto anche l'anno successivoseminando lo spinacio nelle file in cui l’annoprecedente erano stati piantati altri ortaggi.L’ Orto Sinergico è un metodo elaborato dall’ agricoltrice spagnola Emilia Hazelip, attiva soprattuto nel Centro

”Las Encantadas”, sui monti Pirenei, in Francia.

L’ idea di creare un orto sinergico si ricollega al filone della Permacoltura (coltura permanente, eterna,

equilibrata ed inesauribile, non consumistica) ed alle ricerche relativamente recenti sull’ impoverimento del suolo

a causa dell’ abuso-uso agricolo meccanico-chimico da parte dell’ uomo (per esempio quelle dell’ agronomo

giapponeseMasanobu Fukuoka).

Gli attuali metodi di coltivazione ISOLANO le piante artificialmente in zone monoqualitative ed in filari

massimizzati sul terreno, e le incoraggiano ARTIFICIALMENTE nello sviluppo, scavando e modificando il

terreno naturale, usando fertilizzanti sulle piante desiderate, usando diserbanti sulle piante ritenute dannose,

usando pesticidi contro più piccole forme di vita animale ritenute potenzialmente dannose per le piante

desiderate; il risultato e’ quello di avere nei supermercati frutta e verdure visivamente perfette, ma inconsistenti

dal punto di vista del gusto (con minori quantità di elementi nutritivi utili contenuti), oltre che parzialmente

tossiche per la salute umana (veleni occasionalmente non rilevati, non ancora proibiti, o tollerati in basse dosi

dalla legge).

Aggiornati studi microbiologici evidenziano il fatto che LE PIANTE CRESCENDO E VIVENDO SUL SUOLO

CREANO SPONTANEAMENTE UN SUOLO PIU’ FERTILE DI PRIMA, grazie a residui organici ed attività

chimica.

La terra, oltre che dalle piante, e’ resa fertile anche da vari microrganismi, batteri, lombrichi, funghi.

La Hazelip ha strutturato un metodo di coltivazione che promuove meccanismi di AUTOFERTILITA’ del terreno,

SENZA BISOGNO DI ARARE oppure di CONCIMARE, ne di separare le piante (pur facendo attenzione a

collegarle in modo compatibile e collaborativo tra loro).

Esistono chimiche inimmaginabili nella natura.. alcune piante emettono tossine persino verso esemplari della

loro stessa specie, una volta sviluppatesi in un dato territorio … altre piante emettono sostanze preziosissime

solo per altre specifiche varieta’ o specie.

A differenza delle usuali coltivazioni agricole industriali, in un orto sinergico le PIANTE PERENNI CONVIVONO

CON le PIANTE STAGIONALI, e la stessa verdura e’ presente CONTEMPORANEAMENTE A DIVERSI STADI

(persino decomposta a nutrire uno stesso esemplare in fiore).

La copertura dell’ orto sinergico e’ una copertura organica permanente, messa per promuovere meccanismi

naturali di autofertilizzazione ed autoaerazione.

A integrazione dell’articolo guardate questi due video di Marilia Zappalà,  socia fondatrice  dell’ Associazione

Basilico, nata nel 2002 con l’obiettivo di sostenere la creazione di eco-villaggi, diffondere i metodi dell’agricoltura

naturale e della permacultura, praticare stili di vita ecologici.

Gli organismi presenti in un suolo spontaneamente nell’ orto sinergico non sono visti come un pericolo, ma come

un pregio da coltivare nel modo migliore a supporto del massimo sviluppo agricolo (sinergia).

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Solitamente in questo tipo di orti l’ irrigazione viene applicata con la tecnica ”a goccia” (tubi forati sotto la

pacciamatura, interrati, o meglio ancora poggiati, sul terreno delle piante), senza sprecare quantità d’ acqua nell’

aria o sulle foglie, oltre che senza rischiare di slavare sostanze nutritive utili dal corpo della pianta o dal

terreno… in questo modo si risparmia molta acqua.

Con questa tecnica ”a goccia” si risolvono i soliti problemi derivanti dalla bagnatura della parte aerea delle piante

(le foglie bagnate, soprattutto con il caldo, perdono sali a causa dell’ evaporazione dell’ acqua che da esse

assorbe automaticamente delle sostanze preziose per il processo micro-idraulico chiamato osmosi) e si riduce lo

choc termico (il rapido passaggio dal caldo intenso, specie se la pianta viene scaldata direttamente dai raggi del

sole, al freddo dell’ acqua d’innaffiamento, specie se poggiata sulle foglie, può far morire qualche esemplare e

stressarne altri, come per le congestioni estive dei bagnanti).

Si dispone direttamente sul terreno da coltivare un tubo di 16 mm di diametro, lungo la zona da irrigare, a

formare un anello che la circonda (se molto estesa creare una spirare destrogira) e si praticano dei fori con un

punteruolo ogni 15cm. , poi si ricopre con una pacciamatura (foglie secche e rametti naturali che mantengono al

suolo l’ umidità d’ estate ed il calore d’ inverno).

La natura lasciata a sé stessa e’ in grado di produrre frutti abbondanti senza diminuire la fertilità della terra …

soltanto quando l’ uomo comincia a coltivare si verifica la diminuzione progressiva della fertilità, che poi rende

necessaria la fertilizzazione esterna artificiale (tradizionale o chimica).

Nell’ orto sinergico quindi NON SI ZAPPA NE SI ARA il terreno, e non si concima con concimi organici ne’

(ovviamente) chimici.

Evitando lavorazioni artificiali e seminando una gran varietà di piante la fertilità del terreno aumenta anno dopo

anno.

Quando ariamo la terra provochiamo sempre un ingresso nel sottosuolo (ricco di Humus e forme vitali

ANAEROBICHE utili) di una grande quantità di ossigeno che ”BRUCIA” subito la stragrande maggioranza dei

microorganismi che popolavano il terreno.

Alan Smith, un microbiologo australiano, ha dimostrato come arare la terra danneggi i cicli nutritivi del suolo.

E’ importante dividere nettamente la zona dove si passa per lavorare da quella dove invece crescono le piante

coltivate sinergicamente … in questo modo si evita di compattare il suolo calpestandolo.

Nella zona coltivata si mantiene la terra sempre ricoperta da uno spesso strato di pacciamatura (meglio un misto

di materiale di recupero o di riciclo: paglia, rametti, carta non tossica, foglie morte) che ha la stessa funzione

delle foglie morte sul suolo di un bosco.

La pacciamatura trattiene una basilare umidità del suolo, combatte la crescita delle erbe spontanee causando

ombra sul terreno, proteggere la fertilità del suolo dal dilavamento della pioggia, evita l’ effetto di compattamento

del suolo quando piove violentemente (pioggia battente).

I materiali usati per i bordi dei campi sono naturali (legno, muretti a secco, senza calce e cemento) o addirittura

siepi di piante… allo stesso modo si usano salici o ginestre al posto dei laccetti (inquinanti) in plastica e metallo.

I principi dell’agricoltura sinergica sono:

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- non arare ne zappare

- non compattare il suolo

- non concimare

- piantare e seminare insieme almeno tre specie diverse di piante.

Il sistema di coltivazione della Hazelip e’ chiamato ”agricoltura sinergica” perchè prende in considerazione i

vantaggi della sinergia tra diverse piante (sinergia = energie collaboranti concettualmente unibili in una sola

energia per un unico scopo collettivo … le piante si aiutano a vicenda come in una simbiosi allargata e varia).

Per avere la sinergia ottimale di solito si seminano insieme:

1) almeno una LEGUMINOSA (legumi), come i ceci, le lenticchie, i fagioli, i piselli.

Le leguminose, tramite un batterio che cresce nelle loro radici, HANNO LA CAPACITA’ DI FISSARE L’ AZOTO

ATMOSFERICO NEL SUOLO (principale nutrimento di tutte le piante).

2) almeno una LILIACEA (intorno agli altri due tipi di piante), come l’ aglio, la cipolla, il porro, lo scalogno (piccola

cipolla rossa allungata, detta anche ”cipolla romana”).

Le liliacee TENGONO LONTANI I BATTERI per le loro caratteristiche chimico-biologiche.

3) almeno una verdura comune al centro della zona seminata, mantenendo una giusta distanza minima tra le

piante (perchè non si ”soffochino” reciprocamente).

SAREBBE MEGLIO COLTIVARE ANCHE DEI FIORI nella stessa zona seminata: la Calendula ha una potente

attività antibatterica, il Piretro ed il Nasturzio tengono invece lontane le formiche.

Le Erbe Spontanee (classicamente chiamate ”erbacce”) possono aiutare a trattenere umidità nel suolo (con le

loro radici) e sono da rimuovere (a mano e generalmente senza sradicare completamente) e sfoltire SOLO NEL

CASO CHE SOFFOCHINO IL NOSTRO SEMINATO GERMOGLIANTE O ADOMBRINO LE NOSTRE PIANTE

COLTIVATE E I LORO FIORI-FRUTTI.

Naturalmente alcune erbe spontanee non sono aggressive-infestanti, oppure sono medicinali, oppure

commestibili, in questi casi ovviamente NON vanno assolutamente danneggiate (al massimo sfoltite in modo

mirato ed utilizzate).

Probabilmente se un certo tipo di erba spontanea nasce accanto ad alcune nostre piante coltivate e NON

ACCANTO AD ALTRE, allora quella pianta sarà in armonia con le altre da noi seminate, e difficilmente vi

saranno tossine naturali di competizione reciproca.

I prodotti dell’ orto sinergico sono proporzionali alla bontà del suolo iniziale, ma eccellono in qualità ed intensità

di sapori, inoltre aumentano esponenzialmente (seppur lentamente, negli anni) anche in quantità del raccolto.

E’ possibile creare qualcosa di simile a delle fioriere (fondamentale su terreni particolarmente rocciosi).. saranno

costruite in legno e non avranno base (niente fondo, collegate al terreno sottostante) … prima si arerà o

vangherà il terreno, poi si creerano le ”fioriere” alte circa trenta centimetri e larghe circa un metro e sessanta

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centimetri (esistono delle ”proporzioni auree” in matematica geometrica e numerologica, ma non so se sono

state ancora applicate anche alle proporzioni di costruzione di tali ”fioriere”) … le ”fioriere” verranno subito

ricoperte di paglia o compostaggio (dopo la semina) per i motivi detti prima.

La paglia in particolare, decomponendosi, produce miceli (filamenti vegetali, agglomerati filiformi di funghi) che

proteggono le piante coltivate da vari aggressori microbiologici.

La cellulosa contenuta nella paglia, poi, costituisce un alimento o un apporto di carbonio per i microrganismi

terrestri compatibili con la crescita delle piante e favorisce lo sviluppo di batteri benefici.

Per una coltivazione sinergica possiamo usare paglia di grano o di tutti gli altri cereali.

Se utilizzassimo paglia pressata, questa andrebbe aerata bene prima dell’uso, per evitare un eccessivo

isolamento termico del terreno.

PER LA PACCIAMATURA PROTETTIVA (strato biodegradabile di protezione del suolo), oltre alla (1) PAGLIA,

possiamo utilizzare anche:

(2) FOGLIE SECCHE: escludendo le foglie di eucalipto, che possono inibire lo sviluppo dei microrganismi, si

possono usare tutte le foglie.

Foglie di rovere, castagno, quercia, noce, si possono utilizzare anche come pacciamatura, ma anch’ esse

insieme a foglie di altri alberi.

Solo gli aghi di pino e di altre conifere sono in generale da evitare, salvo eccezioni (sempre mescolati con altri

materiali e solo se non si dispone di altro materiale) come nella pacciamatura della fragola o in terreni con un pH

molto basico.

(3) CANNE: si utilizzano spezzettandole.

Anche diverse piante acquatiche come l’Enea e tutte le Typhaceae vanno bene.

Si raccolgono una o due volte l’anno quando sono verdi o quando sono già adulte e (solo se) secche.

(4) CARTA: meglio se lasciata all’ aperto (meglio se mista ad altri materiali) per un certo periodo prima della

frammentazione e posa in opera finale, e meglio se di pura cellulosa, senza additivi chimici o coloranti.

In Europa solitamente possiamo anche utilizzare la carta dei quotidiani tagliata in strisce (utilizzando le

tagliadocumenti da ufficio : macchine per la distruzione di documenti che tagliano la carta in piccolissime

striscie), dal momento che l’inchiostro dei giornali dei paesi OCCIDENTALI NON contiene piombo.

Però bisogna evitare carte colorate o brillanti come quelle delle riviste, perchè contengono metalli pesanti e sono

tossiche per l’ uomo.

(5) SEGATURA: in estate viene regalata dalle industrie della lavorazione del legno, ma bisogna fare attenzione

che non provenga da legname trattato o incollato.

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Se vogliamo spendere in sicurezza, anche il pellet (combustibile recente per stufe ottimizzate a doppia

combustione), essendo costituito da legname pressato garantito come NON TRATTATO, dovrebbe essere un

buon pacciamante, ma va prima triturato e lasciato all’ aperto a riprendere la sua forma naturale.

Per evitare che le piante soffrano di carenza d’azoto, e’ bene distribuire la segatura fresca stesa anche dove si

cammina, sui percorsi lasciati liberi per il passaggio dei coltivatori (o dei visitatori dell’ orto sinergico), in modo

che subisca una prima decomposizione, evitando di depauperare il terreno dall’ azoto, e dopo un anno, a

segatura scura, la si potrà aggiungere alla pacciamatura dell’aiuola.

(6) ALTRI MATERIALI COMPATIBILI: per esempio PICCOLI RAMI raccolti nei boschi o piccoli scarti del

legname, (sterpaglie di bosco, di siepi, di piante potate) scarti di produzione della viticoltura triturati, ed in certi

casi anche residui di noccioli di ulivo dei frantoi, comuni CARTONI, nonostante siano trattati con vari tipi di colla,

e persino piume e lana di pecora.

Mischiare i materiali garantisce sempre di non eccedere negli eventuali errori di posa in opera!

Qualsiasi sia la pacciamatura, e’ bene porla anche come copertura anche ai bordi delle ”fioriere”, tra le stesse ed

il ”passaggio di lavoro-visitatori”, in modo che il calore e l’ umidità vengano trattenuti nel terreno anche ai bordi

delle diverse zone agricole sinergiche.

Per quanto riguarda l’ irrigazione a goccia troveremo in commercio diversi tipi di tubi con gocciolatoi molto complicati che, oltre a costare tanto, a lungo termine subiscono l’ ostruzione degli ugelli per i depositi di calcare o le impurità contenute nell’acqua.Pur essendo di buona qualità tali attrezzature sono infatti studiate e realizzate essenzialmente per l’agricoltura

chimica ciclica, dove ogni volta che si cambia coltivazione, tubi e gocciolatori vengono rimossi e puliti con acidi.

Per una permacultura (permanente) sinergica (armoniosa) sono più utili i tubi in polietilene, a bassa pressione e

non forati: sono molto più economici oltre che più adatti.

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Per dare acqua alle ”fioriere senza fondo” sinergiche e’ consigliabile utilizzare tubi da 12mm ai 16mm di

diametro che, una volta forati, vanno fatti correre a 10cm dai bordi alti delle aiuole, e fissati al terreno con forcine

di metallo.

I fori, alla distanza di 20-30cm tra loro, possono essere praticati con un sottile chiodo arroventato o un trapano

con punta 1.5-2mm, vanno rivolti verso il basso e posti sotto la pacciamatura (con due prese d’acqua in ognuno

degli estremi dell’aiuola o, se le dimensioni della superficie da irrigare e la pressione dell’acqua lo consentono,

vanno posti a circuito chiuso).

Per ogni giuntura-attacco idrico porremo una valvola per il controllo del flusso dell’acqua dal tubo principale di

diametro maggiore, che farà da portante per tutti i tubi forati più piccoli posti sopra alle aiuole.

Una volta installati, i tubi per l’irrigazione a goccia resteranno in loco permanentemente, ed in caso di otturazioni

basterà semplicemente rifare altri fori. Se il campo e’ in discesa sarà bene stabilire sezioni di irrigazione, magari

consultare anche un esperto in idraulica per evitare problemi futuri.

Sarebbe meglio non usare acqua corrente in modo da poter annaffiare a temperatura ambiente (anche se l’

acqua corrente dinamizzata potrebbe essere utile ad energizzare le forme di vita vegetali).

I sistemi di annaffiamento tradizionale (con l’ annaffiatoio per zone tipo ”aiuole rialzate” o col tubo per zone più

grandi) sono meno efficaci del sistema ”a goccia” perchè accelerano la decomposizione della pacciamatura,

oltre che dilavare sostanze nutritive dalle foglie e a volte anche dal terreno, sprecando poi molta acqua

inutilmente.

Ricordiamoci di porre la pacciamatura dopo la semina, oppure di affrettare la semina subito dopo la

pacciamatura.

Il periodo migliore per semine e trapianti e’ indubbiamente la primavera, ma anche l’autunno può andare bene.

Bisogna saper osservare ed interagire con i ritmi della natura per collaborare con essa… badiamo al clima

anche nella semina, e chiediamo consiglio ai contadini vicini che conoscono le specifiche cronotopiche del luogo

(quali periodi e quali piante sono migliori … per quale zona di terra, più o meno ricca chimicamente o più o meno

riparata dal sole, o dal vento, anche se nel nostro caso la pacciamatura e la coltivazione sinergica ci

avvantaggia molto e rendono la geomorfia dei luoghi quasi equivalente).

Il terreno ha bisogno primariamente di RADICI per stare bene, quindi SE IL NOSTRO ORTO E’ PRONTO, NON ESITIAMO A SEMINARE o trapiantare, anche se il periodo non sembra ottimale, oppure volendo possiamo utilizzare le Piante Pioniere come la Senape Bianca, LE PIANTE DA FORAGGIO, LE COSTE, LE CICORIE, ecc ecc, che si adattano più di altre a suoli poveri e permettono di MIGLIORARLI con la semplice e sola loro presenza.Il manto artificiale-naturale della pacciamatura tende ad imitare la natura, invece di modificarla: il terreno sano in

natura e’ sempre coperto.. un manto verde per la prateria, una copertura di foglie nel bosco .. solo nelle zone

percorse da molti animali o dall’ uomo la terra naturale diventa nuda (spoglia a causa del calpestio).

La nostra pacciamatura incoraggia, tra gli altri organismi utili, i LOMBRICHI, che, resi più attivi dalla nostra

protezione, aiutano il terreno ad arieggiarsi in modo sostenibile (senza bruciare tutte le forme di vita anaerobe

come con l’ aratura) e ad arricchirsi grazie ai loro escrementi, prezioso nutrimento chimico-minerale per le

piante.

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Lo spessore ottimale della pacciamatura potrà essere ancora migliore se adeguato dinamicamente ad ogni

stagione (in inverno di spessore maggiore) ad ogni momento produttivo dei vegetali presenti (prima di seminare

o trapiantare piantine in primavera, si apriranno dei piccoli varchi nella pacciamatura, per permettere al terreno

di assorbire raggi solari e scaldarsi prima di ricevere i semi, poi la pacciamatura sarà mantenuta rada ed

arieggiata finché le piantine non si saranno sviluppate abbastanza, per poi intensificare di nuovo la pacciamatura

in estate se il sole sarà troppo intenso ed il terreno caldissimo) ed al tipo di vegetali (ad esempio porri e carciofi

richiedono una copertura maggiore di quella richiesta per le varietà di insalata).

Alla posa in opera iniziale della pacciamatura e’ consigliabile innaffiare subito, per favorire la sua aderenza al

terreno.

Come detto prima alcune erbe infestanti durante la crescita potranno essere rimosse o sfoltite (deradicate

dolcemente solo se incompatibili con una specifica verdura) e nel raccogliere i vegetali coltivati si eviterà l’

eradicazione (o si praticherà l’ eradicazione delicata nel caso di tuberi commestibili).

Per combattere l’ esplosione demografica di alcuni parassiti indichiamo suggerimenti erboristici (ma nell’ orto sinergico ben tenuto NON e’ assolutamente necessario) :- Macerato d’ Ortica(eventualmente anche con Equiseto) per combattere le infestazioni di afidi o di ragnetto

rosso su: fagioli, piselli, fragole ecc.

- preparati a base di Quassio che agiscono per ingestione determinando nei parassiti un breve periodo di

inappetenza e la successiva morte in 2-3 giorni.

Agiscono contro la cavolaia e tutti i bruchi in genere, mentre sono totalmente innocui per gli insetti predatori, gli

animali a sangue caldo, l’uomo.

- alternando Propoli in soluzione ammoniacale con propoli in Soluzione Idroalcoolica si evitera’ il proliferare di:

cocciniglie, afidi, tignole, carpocapsa, minatori fogliari, ragnetto rosso, vari altri parassiti animali prevenendo

malattie fungine come ruggine, ticchiolatura, monilia, oidio.

La somministrazione in questo caso va effettuata dopo la cascola naturale dei frutticini (ancora verdi) degli

alberi, che si verifica generalmente 20-25 giorni dopo la caduta dei petali, ed eventualmente dopo l’ asportazione

manuale dei frutti deformi, troppo ammassati, rovinati o gia’ beccati dagli uccelli (tale selezione non fa parte della

strategia sinergica, ma potrebbe comunque essere in armonia con i bisogni naturali della pianta).

Un altro elemento ”polivirtuoso” di un orto sinergico e’ quello di costruire ripari per gli uccelli e luoghi naturali

dove nidificare al meglio (gli uccelli aiutano a ridurre la quantità di insetti dannosi nell’ orto).

Il coltivatore deve agire come UNO SCIENZIATO CHE COLLABORA CON LA NATURA e cerca di imitarla!

Secondo me sarebbe bene anche ORGANIZZARE UNA SERIE DI ESPERIMENTI SISTEMATICI sull’

interazione fra COPPIE di singole specie (e sottospecie) di piante, in quantità significative di eventi e soggetti

osservati… tu hai tempo? perchè non lo fai e prepariamo insieme un piccolo libro (magari gratuito o ad offerta

libera) per divulgare i risultati?

Man mano che troverò informazioni più precise sulle singole interazioni tra DUE tipi di vegetali le pubblicherò qui

(mandatemele se le conoscete).

Tornando all’ argomento generale ricordo anche che piantando vegetali con tipi di radici diverse per forma e

profondità, si agisce in armonia con la natura, senza chimiche artificiali o modifiche meccaniche del suolo, e si

evita il compattamento del terreno che viene aerato dalle radici stesse.

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Se, infine, vogliamo che il nostro orto sinergico sia pienamente permaculturale, ricordiamo di preferire il riutilizzo

al riciclo (se usiamo vetro o altre sostanze riciclabili, proviamo ad usarle nella loro forma primaria, senza

”scomporle e ricomporle” sprecando energia, come avviene comunque nel riciclaggio, sciogliendo il vetro col

calore e poi rimodellandolo), di usare ciò che l’ ambiente SPECIFICO ci offre facilmente (non materiali o piante

provenienti da chissadove), informandoci e tramandando più possibile le tecniche tradizionali del posto dove

operiamo… infine cerchiamo di fare in modo che sia anche visivamente BELLO, che ci trasmetta significati

positivi, che ci stimoli emozioni costruttive, che unisca la creatività artistica alla saggezza naturale, in una

risonanza reciproca.