Orizzonte di libertà - WebDiocesi · concreto: l’urgenza di formare «una nuova genera-zione di...

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Da laici nella politica Con impegno coerente Una copia 1,00 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO) Numero 2 - Anno 24º Domenica 18 gennaio 2009 SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI S 7 EDITORIALE EDITORIALE 8 PAGINA Ospedale Se il gas fuoriesce Sale operatorie ancora in tilt ANNO PAOLINO p. 2/3 MISSIONI p. 23 Trasferisci il tuo conto corrente a BPER: è semplice, rapido e gratuito! arebbe un’omissione di non poco conto, da parte della comunità ecclesiale, la mancata riflessione su due espliciti richiami che Bene- detto XVI ha rivolto prima ai fedeli durante la visita pastorale a Cagliari e poi alla plenaria del Pontificio Consiglio per i laici su un argomento molto concreto: l’urgenza di formare «una nuova genera- zione di cattolici impegnati nella politica, che siano coerenti con la fede professata, che abbiano rigore morale, capacità di giudizio culturale, competenza professionale e passione per il bene comune». Se ci riferiamo infatti al nostro Paese, è sotto gli occhi di tutti, dopo le vicende degli anni ’90, una situazione che presenta un doppio rischio: da un lato l’insignificanza per i politici di ispirazione cristiana inseriti nei diversi schieramenti, dall’altro la rassegnazione specie dei giovani cattolici a svolgere soltanto un ruolo pre- politico, paghi, nel migliore dei casi, dell’impegno in ambito sociale. Non che manchino serie motivazioni a tale rinuncia se si pon mente ai risvolti anche odierni della cosiddetta questione morale, ma soprattutto alle connotazioni personaliste assunte dai partiti con conseguente svuotamento della vita inter- na e inceppamento della trasmissione dalla base al vertice. Pier Giuseppe Levoni Da Carpi a Roma sulle tracce di san Paolo – pag. 18 Dal 15 gennaio una trasmissione su è-tv Antenna 1 con i fatti della Chiesa carpigiana Pagina 5 Caso, destino, provvidenza Domenica 18 gennaio al via le conferenze del Centro Informazione Biblica Pagina 16 “Intervista” a Paolo di Tarso “Intervista” a Paolo di Tarso La valigia del Madagascar La valigia del Madagascar Nonostante contributi pubblici ridotti all’osso un’eccellenza didattica per risolvere l’emergenza educativa Intervista all’assessore Filippi pag. 10 Venerdì 16 gennaio Convegno diocesano per la scuola cattolica Domenica 18 gennaio Giornata diocesana per la scuola cattolica Orizzonte di libertà Orizzonte di libertà 8 PAGINA Sanità Equilibrio e impegno Vestibologia a Carpi è ancora possibile 9 PAGINA Campus della Moda Un silenzio assordante Il solierese Benatti ha anticipato l’inglese Taylor 15 PAGINA Mirandola Le origini della fraternità Un’associazione per don Zeno Inserto speciale pag 11/14 Genitori e alunni della scuola materna parrocchiale di Fossoli

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Da laici nella politica

Con impegno coerente

Una copia 1,00Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46)

art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO)

Numero 2 - Anno 24ºDomenica 18 gennaio 2009

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI

S

7

EDITORIALEEDITORIALE

8PAGINA

Ospedale

Se il gasfuoriesceSale operatorie ancora in tilt

ANNO PAOLINO p. 2/3 MISSIONI p. 23

Trasferisci il tuo conto corrente a BPER:è semplice, rapido e gratuito!

arebbe un’omissione di non poco conto, daparte della comunità ecclesiale, la mancatariflessione su due espliciti richiami che Bene-detto XVI ha rivolto prima ai fedeli durante la

visita pastorale a Cagliari e poi alla plenaria delPontificio Consiglio per i laici su un argomento moltoconcreto: l’urgenza di formare «una nuova genera-zione di cattolici impegnati nella politica, che sianocoerenti con la fede professata, che abbiano rigoremorale, capacità di giudizio culturale, competenzaprofessionale e passione per il bene comune». Se ciriferiamo infatti al nostro Paese, è sotto gli occhi ditutti, dopo le vicende degli anni ’90, una situazioneche presenta un doppio rischio: da un lato l’insignificanzaper i politici di ispirazione cristiana inseriti nei diversischieramenti, dall’altro la rassegnazione specie deigiovani cattolici a svolgere soltanto un ruolo pre-politico, paghi, nel migliore dei casi, dell’impegno inambito sociale. Non che manchino serie motivazionia tale rinuncia se si pon mente ai risvolti anche odiernidella cosiddetta questione morale, ma soprattutto alleconnotazioni personaliste assunte dai partiticon conseguente svuotamento della vita inter-na e inceppamento della trasmissione dallabase al vertice.

Pier Giuseppe Levoni

Da Carpi a Roma sulle tracce di san Paolo – pag. 18

Dal 15 gennaiouna trasmissionesu è-tv Antenna 1

con i fatti della Chiesacarpigiana

Pagina 5

Caso, destino,provvidenzaDomenica 18 gennaioal via le conferenzedel CentroInformazione BiblicaPagina 16

“Intervista” a Paolo di Tarso“Intervista” a Paolo di Tarso

La valigia del MadagascarLa valigia del Madagascar

Nonostante contributi pubblici ridotti all’ossoun’eccellenza didattica per risolvere l’emergenza educativa

Intervista all’assessoreFilippi pag. 10

Venerdì 16 gennaio Convegnodiocesano per la scuola cattolica

Domenica 18 gennaio Giornata diocesanaper la scuola cattolica

Orizzontedi libertàOrizzontedi libertà

8PAGINA

Sanità

Equilibrioe impegnoVestibologia a Carpiè ancora possibile

9PAGINA

Campus della Moda

Un silenzioassordanteIl solierese Benatti haanticipato l’inglese Taylor

15PAGINA

Mirandola

Le originidella fraternitàUn’associazioneper don Zeno

Inserto speciale pag 11/14Genitori e alunni della scuola materna parrocchiale di Fossoli

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ANNO PAOLINOUFFICIO DIOCESANO PELLEGRINAGGI

Pellegrinaggio Giubilare a RomaAccompagnati dal vescovo

monsignor Elio Tinti30-31 MARZO E 1 APRILE 2009

PROGRAMMA:1° GIORNO: partenza da Carpi e da Mirandola. Arrivo a Roma sistemazione inalbergo, pensione completa. Incontro con l’Animatrice Pastorale, distribuzione dellaPaolina”, la Credenziale del Pellegrino. Nel pomeriggio trasferimento in pullman(con distribuzione degli auricolari) alla Basilica di San Paolo Fuori le Mura, dovesi conservano le spoglie del Santo, l’Apostolo delle Genti. Ingresso in basilicaattraverso la Porta Paolina, visita guidata, IL VESCOVO CELEBRERA’ LA S.MESSA.2° GIORNO: dopo la prima colazione, trasferimento in pullman al Terminal Gianicoloe proseguimento a piedi per la Basilica di San Pietro dove IL VESCOVOCELEBRERA’ LA S. MESSA. Seguirà la visita guidata alla Basilica e discesa nelleGrotte Vaticane per rendere omaggio alle Tombe dei Papi.Dopo il pranzo visita guidata all’Abbazia delle Tre Fontane, luogo del martirio diS. Paolo e alla Basilica di S. Giovanni inLaterano, ove si conservano le reliquie di S.Pietro e S. Paolo. Al termine rientro in alloggio,cena e a seguire visita notturna della capitale.3° GIORNO: dopo la prima colazione, carico deibagagli e trasferimento al terminalGianicolo,proseguimento per Piazza S. Pietroper presenziare all’UDIENZA GENERALEDEL SANTO PADRE. Pranzo in Ristorante .Nel pomeriggio ripresa del Pullman al TerminalGianicolo e partenza per Carpi dove si arriverà inserata.Durante il Pellegrinaggio saremo accompa-gnati dall’Animatrice Pastorale dell’OperaRomana Pellegrinaggi, usufruendo del BusPanoramico per la visita della città.Quota: 325,00 euro (supp. singola 50,00)

Corso M. Fanti, 13 - 41012 Carpi (MO) - Tel. 059-652552 - [email protected]

Festa della conversione di San PaoloLa Chiesa di Carpi si appresta a celebrare l’Anno Paolinocon diversi eventi di carattere religioso e culturale. Inparticolare gli appuntamenti di apertura delle celebrazioniavranno luogo nelle due chiese parrocchiali dedicate allaConversione di San Paolo che si festeggia domenica 25gennaio: Budrione e Concordia sulla Secchia.

A Budrione veglia di preghiera su “conversione e ricon-ciliazione”La 4a Zona Pastorale (San Giuseppe A., Sant’Agata, Fossoli,Budrione, Migliarina, San Marino) ha promosso per giove-dì 22 gennaio alle ore 21 nella chiesa parrocchiale diBudrione una Veglia di preghiera sul tema della conversione“Dove abbondò il peccato, sovrabbonda la grazia”. Lameditazione biblica sarà curata da don CarloGasperi e diversi sacerdoti sarannopresenti per le confessioni.

Messa episcopale a ConcordiaSarà il vescovo Elio Tinti a presiederela solenne concelebrazione di aperturadell’Anno Paolino domenica 25 gen-

naio alle ore 11,30, festa della Conversionedi San Paolo, nella chiesa parrocchiale diConcordia sulla Secchia.

Da segnalare inoltre dall’8 al 23 febbraiopresso il Museo diocesano e l’Aula Magnadel Seminario la mostra “Sulla via diDamasco” (per le prenotazioni delle scuoletel. 059/695542) e la conferenza di padreBernardo Cervellera sulle sfide del dialo-go interreligioso venerdì 13 febbraio inSant’Ignazio.

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Anzitutto grazie per averpermesso questa intervi-sta. Immagino che i suoiimpegni in questo perio-do si siano moltiplicati.Parto allora subito con laprima domanda che ri-guarda il suo nome. Noisiamo abituati a chiamar-la Paolo, con il nome ro-mano che lei usa nelle suelettere, ma sappiamo cheil suo primo nome era Saul,il nome del primo re diIsraele. Quale preferisce?Guardi, per me non è ungrosso problema. Ovvia-mente quando ero piccoloin casa i miei mi chiamava-no Saul e quindi il mio nomeebraico evoca in me unagrande tenerezza. Nel mon-do ebraico questo nome èun po’ altisonante, non socome per voi il nome Giulioo Vittorio, ricorda il nomedi un grande re e condottiero.Inoltre Saul è il nome concui il Signore Gesù mi hachiamato sulla via diDamasco (Atti 9,3) e que-sto non è un particolare dapoco. È anche il nome concui sono stato battezzato,almeno come lasciano in-tendere gli Atti degli Apo-stoli (9,17). Diciamo che ilmio nome ebraico è quellodella mia personalità piùintima: mi dice le mie inde-lebili radici che affondanonelle promesse di Dio alpopolo eletto, ma anche lascelta fondamentale dellamia vita, quando il Signorenella sua misericordia mi èvenuto incontro. Il nomePaolo, invece, o meglio,Pàulos, perché io l’ho sem-pre scritto e detto in greco,è il nome della mia vita este-riore, della mia vita di rela-zioni, dunque non è menoimportante. L’ho ereditatoda mio nonno, il quale comesi sa era commerciante dicuoio e pellame (come delresto mio padre, ed anch’io).Aveva fatto grandi fornituredi merce alla gens Aemilia,la nobile famiglia romanache ha anche costruito lacelebre strada che dà il nomealla vostra regione.

Certamente il suo doppionome segna anche una dop-pia cultura ed una mag-giore capacità di dialogocol mondo di allora. D’al-tra parte stupisce scopri-re nei suoi scritti citazionidi filosofi e poeti…Non esageriamo! Sulla miacultura è stato detto molto

ma anche con qualche enfa-si. Come ho scritto nellamia Lettera ai Filippesi iomi sono sempre sentito pro-fondamente ebreo, come lamaggioranza dei cristiani delmio tempo (del resto lo eraanche Gesù e sua madreMaria). Anzi in quella let-tera (3,4-6) proprio in pole-mica con alcuni giudeo-cri-stiani che si vantavano del-la loro appartenenza etnicae obbligavano i convertiticristiani a circoncidersi, l’hodetto a chiare lettere: «Sealcuno ritiene di poter con-fidare nella carne, io più di

lui: circonciso l’ottavo gior-no, della stirpe d’Israele,della tribù di Beniamino,ebreo da Ebrei, fariseo quan-to alla legge; quanto a zelo,persecutore della Chiesa;irreprensibile quanto allagiustizia che deriva dall’os-servanza della legge. Maquello che poteva essere perme un guadagno, l’ho con-siderato una perdita a moti-vo di Cristo». Quanto allamia cultura greca (e roma-na) era una cultura media:ho frequentato le scuolegreche di Tarso dove mi eroappassionato alla retorica,

ai poeti greci e ai filosoficinico-stoici; il lavoro nel-la bottega di mio padre miaveva dato invece una certaconoscenza delle leggi edell’amministrazione impe-riale come si vede nel capi-tolo 13 della lettera ai Ro-mani.

Ma a Gerusalemme ha fre-quentato la scuola diGamaliele il Vecchio (At22,3)…Sì, mio padre voleva per meuna formazione ebraica in-tegrale, e come molti ebreiemigrati benestanti ha vo-

luto che andassi nelle scuo-le “alte” di Gerusalemme.Gamaliele è stato un buonmaestro, vicino alla scuoladel moderato Hillel, apertoanche nei confronti dei varimovimenti religiosi del tem-po… perfino verso i segua-ci di Gesù come ricordanogli Atti (5,34-39). Insom-ma, lui era un fariseo illu-minato, al contrario di meche da giovane, prima del-l’incontro col Signore aDamasco, ero veramente unintransigente. Sembrerà stra-no, ma è proprio da unalettura così approfondita

ire che Paolodi Tarso è ilpersonaggiodell’anno ap-

pare quasi banale. Da quan-do papa Benedetto ha in-detto uno speciale giubi-leo per il suo duemillesimocompleanno il tam-tamdella carta stampata, deirotocalchi e dei media si èmesso in moto. Persino suinternet sono stati apertivia via molti siti che loriguardano: il più visitatoè http://paoloapostolo.wordpress.com.Del resto San Paolo è sta-to sempre attentissimo allacomunicazione: tredici let-tere inviate alle sue co-munità, di cui sette dettatedirettamente da lui; e an-cora vari discorsi tenutisulle piazze, negli stadi enei mercati di tutto il mon-do allora conosciuto. Unaspecie di biografia (i capi-toli 9-28 degli Atti degliApostoli) dedicata a luidal suo discepolo Luca, ilquale ha avuto a disposi-zione anche alcuni suoi‘diari di viaggio’. E poiinfiniti studi su di lui e suisuoi scritti, per non parla-re infine dei dipinti a luidedicati che lo ritraggononelle molte vicende dellasua vita.Quest’ometto quasi calvo,con una barba da filosofo,

l’Istituto Superiore di Scienze religiose di Bologna e,come incaricato, presso la facoltà Teologica dell’Emilia

Romagna. E’ stato direttore dell’Ufficio CatechisticoDiocesano di Rimini, di quello regionale, ed ora èdirettore dell’Ufficio Catechistico Nazionale. Mem-bro della Consulta nazionale della catechesi e delGruppo nazionale per l’Apostolato Biblico pressola Cei. Dal 2002 è stato eletto nel Consiglio di

presidenza dell’Associazione Biblica Italia-na. Collabora con varie Riviste teologiche

e pastorali ed ha pubblicato Paolo e il suovangelo (Brescia 2001) e Ci è stato datoun figlio. Il Libro dell’Emmanuele (Is6,1-9,6): struttura retorica e interpre-tazione teologica (Bologna 2007).

della Legge che ho ancheimparato l’universalità del-l’annuncio di Salvezza. Percui quando ho incontrato ilSignore Gesù Risorto hopotuto vedere come il suoinsegnamento (che ho rice-vuto dalle labbra dei mieicompagni cristiani e poi dai“dodici” – perché Gesù nonl’ho mai conosciuto nellasua vita terrena) fosse ilcompimento della Legge edella mia fede di ebreo.

Ma prima dell’incontro diDamasco lei aveva già in-contrato i cristiani, anzi liperseguitava…Ecco, mi aspettavo questadomanda. È per me ancoradoloroso ricordare quantoero zelante e testardo. Sì,ho avversato e perseguitatoi cristiani (ancora non sichiamavano così). Non negoche li avrei messi a morte,mi sembrava che tradisseroun certo ideale di purezza edi elezione. Neppure ascol-tavo gli insegnamenti mo-derati e prudenti del miomaestro. L’episodio più brut-to è stato quando hanno uc-ciso il diacono Stefano (Atti7,55-8,1). Io non partecipaidirettamente alla lapi-dazione, ma preso dalla fu-ria l’approvai cercando direndermi utile nel custodirei mantelli benedetti dei suoiuccisori (erano mantelli perla preghiera che non pote-vano sporcarsi di sangue).Gesù mi è testimone che hosempre davanti agli occhiquella scena: Stefano – unebreo della diaspora grecacome me – che invece diimprecare, piega le ginoc-chia davanti ai suoi ucciso-ri sotto i colpi dei sassi e…li perdona. Avrei scopertosolo dopo alcuni mesi checosì aveva fatto anche Gesù.Dato il mio carattere a volteun po’ focoso (il perdononon mi è mai venuto pro-prio spontaneo), Stefano èstato per me la prima imma-gine del Vangelo! Sa, hopianto molto nella mia vitaripensando a quella scena,ma mi ha sempre consolatopensare che proprio attra-verso quel santo testimonesi è aperta una breccia nelmio cuore, una breccia nel-la quale si è poi incuneata lagrazia del Signore. Ma diquesto parleremo nel no-stro prossimo incontro…

Guido Benzi1 - continua

AnnoPaolino

D

non tanto alto ma vigoroso,sulla sessantina, dai marca-ti lineamenti mediterranei,impressiona per il suo trat-to energico, la parola pron-ta, lo sguardo ora profondo,

ora ironico. Si è fatto in-contrare in una mattinata disole, nel verde panoramadella via Ostiense a Roma,nella solenne cornice deiruderi imperiali, poco lon-

tano da dove ha vissuto ilsuo martirio. Accoglie chigli va incontro con un largosorriso ed un vigoroso salu-to che invita subito a saltarele formalità.

Per seguire l’Anno Paolino e accompagnare gli eventiprogrammati in Diocesi iniziamo la pubblicazione diun’originale intervista a San Paolo realizzata dalbiblista don Guido Benzi, ora direttore dell’Uf-ficio catechistico nazionale, per il settimanale IlPonte di Rimini e gentilmente concessa ai set-timanali della regione.Guido Benzi è un sacerdote riminese che dopola Licenza al Pontificio Istituto Biblico, haconseguito il Dottorato in TeologiaBiblica presso la Pontificia Universi-tà Gregoriana nel 2004 e dal 1992 èdocente di Sacra Scrittura presso l’Isti-tuto Superiore di Scienze Religiosedi Rimini; dal 2005 insegna presso

Il biblista creativo

Tutto io faccio per il Vangelo/1“Intervista” all’Apostolo delle genti

Saulo detto anche Paolo

don Guido Benzi

Caravaggio, La conversione di Saulo, Roma, Chiesa di Santa Maria del Popolo

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L’esempio del Cen-tro Sportivo ItalianoUn ringraziamentoparticolare va al Cen-tro Sportivo Italiano,l’unica realtà non par-rocchiale che da anni siaffida a Notizie per ladiffusione del proprioperiodico di informazio-ne agli associati. Un modoconcreto di sperimentare

una sinergia ed allargare ladiffusione. Evidentementeil far da soli è ancora unosport molto diffuso a livel-lo ecclesiale mentre sareb-be il tempo, e i messaggiarrivano da più parti consempre maggiore insisten-za, di fare squadra, di met-tersi in rete.

L’augurio è che la Giornatache si celebra il 25 gennaiosia un’occasione per parla-re di Notizie, per rifletteresu come potrebbe essereutilizzato di più e meglio. Atal proposito siamo a dispo-sizione, giornalisti e ammi-nistratori, per incontrare iConsigli pastorali parroc-chiali e di Zona per formu-lare proposte, accogliereconsigli e idee. Tutto deveservire per farci crescerenella consapevolezza che ilfuturo, anche per la Chiesa,sta nella capacità di comu-nicare sempre meglio ciòche viviamo da testimonicredibili del Risorto.

Luigi Lamma

ono stati 45 i nume-ri di Notizie del2008, di cui 28 a 24pagine e 4 a 28 pa-

gine. Una tendenza a cre-scere per rispondere adesigenze di carattere edi-toriale, per rendere il gior-nale sempre più completoe gradevole per lettori sem-pre più esigenti.Occorre considerare chetutto questo è possibile gra-zie ad una saggia ammini-strazione che si fonda inprimo luogo sulla fedeltàdei nostri abbonati e alcapillare contatto degli in-caricati parrocchiali per gliabbonamenti: dove opera-

no e sono attivi i risultatisono evidenti.

Un incaricatoin ogni parrocchiaEcco allora il primo appel-lo in vista della giornata delsettimanale Notizie di do-menica 25 gennaio: fare inmodo che in tutte le parroc-chie ci sia un incaricato perla comunicazione che siada tramite con Notizie per ilcontatto con gli abbonati maanche per il trasferimentodi informazioni.

Notizie e insertiUn altro elemento da consi-derare è il ruolo di Notiziecome strumento a serviziodelle parrocchie, degli uffi-

ci pastorali, di associazionie movimenti. Quest’annosono state solo due le par-rocchie, Quartirolo e SanNicolò, che hanno usufruitodel servizio completo of-ferto da Notizie per far giun-gere a tutte le famiglie l’in-serto della parrocchia. Po-che altre, Budrione, l’Unitàpastorale di Santa Croce,Gargallo e Panzano, hannopubblicato l’inserto conse-gnando il giornale a mano.E’ un problema di costi?C’è la difficoltà a tenere unindirizzario aggiornato? Nonci sono le competenze gior-nalistiche? Sono tutti aspettirisolvibili se c’è la precisavolontà di comunicare, didialogare con tutti come

primo passo di un autenticostile missionario. Davverosi può dire che c’è missionese non c’è lo sforzo di arri-vare a tutti? Almeno duevolte l’anno, con il tentati-vo di creare un ponte didialogo? Se no l’alternativaè continuare a parlare a noistessi, con le fotocopie infondo alla chiesa, se va bene,se no ci si affida alla buonamemoria dei presenti allamessa domenicale per trat-tenere qualcosa delle ome-lie e della carrellata di avvi-si finali. Tutto questo nelvillaggio globale della co-municazione dove notizie,contatti e informazioni viag-giano a velocità impensabilifino a pochi anni fa.

I più letti su NotizieQuesta serie di numeri nonha il rigore scientifico diuna rassegna stampa peròpuò fornire alcuni elemen-ti di riflessione sul lavorosvolto da Notizie e sullasensibilità comunicativadelle varie realtàdiocesane. Sono state rile-vate solo le pagine com-plete frutto di una collabo-razione o di una scelta edi-toriale. Gli uffici diocesaniche hanno pubblicato in-serti sono stati: Caritas eUfficio Liturgico (quattropagine), Pastorale Giova-nile (due pagine), tra leassociazioni l’Unitalsi(due inserti di due pagine).A livello di singole pagineo di somma di spazi si regi-strano ad esempio un tota-le di dieci pagine dedicateall’Ufficio Pellegrinaggi(solo le inserzioni pubbli-citarie senza resoconti),dodici pagine per laCaritas, otto pagine per lapastorale familiare e il cen-tro di consulenza, settepagine per il MuseoDiocesano, quattordici pa-gine per Scienza e Vita,undici pagine per l’AzioneCattolica. Tra le parroc-chie San Giuseppe (tre pa-gine), Quartirolo (due pa-gine), Cibeno, Cattedrale,Novi, Concordia, Cortile,Gargallo (una pagina).

S

Si avvicina la Giornata diocesana del settimanale Notizie. Il 2008 è statoun anno in crescita in termini di copie e di lettori ma resta uno strumentodalle molte potenzialità che la comunità ecclesiale può utilizzare di più e meglio

C’è missione senza comunicazione?

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518 gennaio '09

Vuoi dare la tuadisponibilità

al progetto Tv?

Se sei interessato adare la tua disponibili-

tà per il progetto Tvdella Diocesi di Carpi,se hai una bella voce,se ti piace riprendere

con la telecamera,puoi rivolgertia Benedetta

Bellocchio presso laredazione di Notizie aiseguenti recapiti: tel.059 687068 – Email:

[email protected]

Luigi Lamma

a gennaio la Chiesacarpigiana sbarca sul-l’etere grazie alla col-

laborazione con è-tv Anten-na1. In via sperimentale dal15 gennaio a fine giugnoNotiziecarpi.tv, questo ilnome della trasmissione,avrà una periodicità quin-dicinale e sarà collocata nelpalinsesto della tv il giove-dì dalle 21 alle 21,30.Per la Diocesi di Carpi èuna grande opportunità percompletare il ventaglio deimezzi di comunicazione dicui può disporre per soste-nere la missione dievangeliz-zazione e inten-sificare il dialogo con il ter-ritorio. Dopo l’Ufficio stam-pa, il sito web e il settima-nale Notizie, quello televi-sivo è il mezzo che richiedeuna specifica professiona-lità e offre un elevatissimonumero di contatti.L’obiettivo però non è quellodi una spasmodica rincorsaa gestire spazi e mezzi dicomunicazione, la prioritàresta la piena collocazionedi questi strumenti a servi-zio e in sintonia con la co-munità ecclesiale per aiu-tarla a diffondere il mes-saggio cristiano di speran-za e carità, per farla cresce-re nella cultura della comu-nicazione, così da acquisirechiara consapevolezza diquanto sia importante oggie in prospettiva futura l’af-fidarsi ad una qualificata edefficiente rete comunicati-va.Grazie alle sorprendenti in-novazioni tecnologiche, allosviluppo di internet, per le

televisioni si sono aperti esi apriranno presto con l’av-vento del digitale terrestre,nuovi e interessanti scena-ri, esistono già esperienzedi parrocchie che hanno re-alizzato delle web-radio-tv;numerosi sono i settimanalidiocesani che attraverso iloro siti hanno inserito an-che il videogiornale. E’ al-trettanto vero che i maggio-ri fruitori di informazionesulla rete sono le fasce me-dio-giovani quindi una ra-gione in più per guardare alfuturo con un’attenzioneprivilegiata a questo setto-re.L’esperienza che la Dioce-si di Carpi avvia su è-tvAntenna 1 rientra nella pro-duzione televisiva tradizio-nale e punta a creare unarubrica di informazione allaquale si possono alternarespazi di approfondimentotematici.Per realizzare questo pro-getto, sviluppato dietro sol-

lecitazione del ConsiglioPastorale Diocesano, l’Uf-ficio per le Comunicazionisociali si è avvalso di nuoveprofessionalità, dotandosi diattrezzature adeguate e unteam dedicato in grado disviluppare al meglio questaimperdibile occasione diesperienze e conoscenze: giàda alcuni mesi si sta lavo-rando per delineare l’attua-zione operativa del proget-to.E’ stato individuato inSaverio Catellani il respon-sabile tecnico che avrà comeriferimento BenedettaBellocchio, responsabile delcollegamento con la reda-zione giornalistica di Noti-zie, per la programmazionedelle varie puntate e i con-tenuti da privilegiare. Sarànecessario avvalersi di nuo-ve collaborazioni per svol-gere le funzioni diconduzione del telegiorna-le, per realizzare servizi vi-deo...

In collaborazione con laPastorale Giovanile si cer-cherà di creare un gruppo dilavoro per la progettazionee la realizzazione delle pun-tate di approfondimento cherichiedono una preparazio-ne diversa dal tg.Ecco perché si fa appello aigiovani interessati a cimen-tarsi con il mondo della co-municazione a cogliere que-sta opportunità per fare espe-rienza.E’ una bella sfida, il lavoroè tanto ed impegnativo, perquesto serve l’aiuto e lacomprensione di tutti percondividere insieme il de-siderio di raccontare questasplendida esperienza del“fare cristianesimo” e cosìcomunicare quei motivi disperanza che tanti attendo-no anche facendo lo zappingda un canale all’altro.Ci vediamo su è-tv Antenna1 giovedì 15 gennaio alleore 21. Non mancate.

Grazie alla collaborazione conè-tv Antenna 1 verrà trasmessauna rubrica quindicinale dedicataalla vita della Diocesidi Carpi. Si chiamaNotiziecarpi.tve giovedì15 gennaioalle ore 21 vain onda la prima

Il gruppo è-tvPrimo canale regionale

E’Tv è un network televi-sivo multi-regionale, èformato da è-tv EmiliaRomagna e è-tv Marche.Il proprietario del networkè il Gruppo Spallanzanidi Reggio Emilia tramiteRete 7 SpA, azionisti diminoranza sono: EmRoFinance (Gruppo BancaPopolare dell’EmiliaRomagna), Comunicazio-ne e Cultura di Roma,Intermirifica di Bologna,Art’è Comunicazione diBologna.Il network trasmette i pro-grammi di SAT2000 (Con-ferenza Episcopale Italia-na) e ha varie edizioni lo-cali del telegiornale: Bo-logna, Reggio Emilia,Modena, Parma, Rimini,Ancona, Macerata, Fer-mo.Ascolti: è-tv EmiliaRomagna è il primo cana-le regionale, secondo soloal circuito 7Gold Sestarete,mentre è-tv Marche è ilterzo nelle Marche; è-tvEmilia Romagna è natadalla fusione di varie emit-tenti regionali: Tele-trico-lore (Reggio Emilia),Antenna 1 (Modena),Rete7 (Bologna).Info: www.e-tv.it

Questi i servizi che sa-ranno trasmessi durantela prima puntata di giove-dì 15 gennaio: l’incontronatalizio del Vescovo coni bambini; 20 anni di Por-ta Aperta; la ProfessioneSolenne di suor Romina;l’inaugurazione dei nuo-vi locali dell’Agape diMamma Nina; l’inaugu-razione della scuola ma-terna di Budrione; la Ca-valcata dei Magi a SanGiuseppe. La replica del-la puntata andrà in ondasabato 17 alle ore 14.30 eanche alle ore 15.05 sulcanale satellitare (891Sky).

D

Giovedì15 gennaio

ore 21Su è-tv

Antenna 1la prima

trasmissioneReplica sabato

17 gennaioalle 14.30

Annunciatelo… dalleantenne

Annunciatelo… dalleantenne

Nuovo direttivo per l’Ucsiin Emilia RomagnaAntonio Farnè nuovo presidente

Nell’assemblea che si è svolta a Bologna nel mese dinovembre l’Ucsi Emilia Romagna, l’associazione cheriunisce i giornalisti cattolici, ha provveduto ad eleggerei Delegati che rappresenteranno l’Emilia Romagna alCongresso nazionale Ucsi che si terrà a fine gennaio aRoma, a rinnovare il Consiglio direttivo che successiva-mente ha eletto il nuovo presidente, il giornalista dellasede Rai di Bologna Antonio Farnè.L’associazione in Emilia Romagna conta un centinaio disoci ed ha il compito di sostenere la missione dei giorna-listi che devono “servire la verità nel raccontare ciò chesuccede” e, nel contempo “saper comunicare la speran-za” come ha affermato nella relazione di fine mandato ilpresidente uscente Alessandro Rondoni. Nel consigliodirettivo anche il carpigiano Nelson Bova, giornalistadella sede Rai di Bologna, e Paolo Seghedoni, con ilruolo di vicepresidente.

L.L.

Rafforzare la rete regionaleA Bologna gli “stati maggiori” della comunicazione cattolica

Valorizzare appieno le tanterealtà comunicative di ispi-razione cattolica dell’EmiliaRomagna per una efficacesinergia. Questo l’obiettivodella tre giorni che donDomenico Pompili, diretto-re dell’Ufficio nazionale Ceiper le comunicazioni socia-li, ha dedicato per conoscereil “villaggio dei media” del-la nostra Regione. Venerdì 9gennaio all’Istituto“Veritatis Splendor” donPompili ha incontrato i di-rettori degli uffici diocesanie dei settimanali cattoliciaderenti alla Fisc, i giornali-sti dell’Ucsi, i rappresentan-ti delle case editrici, delle

sale della comunità, del teatroamatoriale per un vivacescambio di opinioni. Ha por-tato il saluto il vescovo ausi-liare di Bologna, monsignorErnesto Vecchi, delegatodella Conferenza episcopaleregionale per le comunicazio-ni. In conclusione don Pompiliha dato anche qualche indica-

zione operativa con l’esorta-zione a mettere in moto l’Uf-ficio regionale per le Comu-nicazioni Sociali, “che si devetrovare almeno tre o quattrovolte l’anno” e gli ufficidiocesani. Anche il neo-in-caricato regionale Alessan-dro Rondoni ha rimarcato lanecessità di una grande rete

informativa regionale. “Cer-to – ha osservato – l’agirenelle piccole località è fon-damentale, ma è necessariosempre uno sguardo allar-gato in prospettiva naziona-le e mondiale, ricordandosiche a noi sta a cuore soprat-tutto la singola persona a cuici rivolgiamo”. L.L.

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Compie 90 anni il manifesto del Partito Popolare di Luigi Sturzo,tra i firmatari anche il carpigiano Giovanni Grosoli.Una provocazione per i politici cattolici di oggi

tutti gli uomini liberi e forti, che in questa graveora sentono alto il dovere di cooperare ai finisuperiori della Patria, senza pregiudizi né pre-

concetti, facciamo appello perché uniti insiemepropugnano nella loro interezza gli ideali di giustizia elibertà…

Ad uno Stato accentratore tendente a limitare e regola-re ogni potere organico e ogni attività civica e indivi-duale, vogliamo sul terreno costituzionale sostituireuno Stato veramente popolare, che riconosca i limitidella sua attività, che rispetti i nuclei e gli organisminaturali - la famiglia, le classi, i Comuni - che rispettila personalità individuale e incoraggi le iniziative pri-vate…

Ma sarebbero queste vane riforme senza il contenuto senon reclamassimo, come anima della nuova Società, ilvero senso di libertà, rispondente alla maturità civiledel nostro popolo e al più alto sviluppo delle sueenergie: libertà religiosa, non solo agl’individui maanche alla Chiesa, per la esplicazione della sua missio-ne spirituale nel mondo; libertà di insegnamento, senzamonopoli statali; libertà alle organizzazioni di classe,senza preferenze e privilegi di parte; libertà comunalee locale secondo le gloriose tradizioni italiche…

Questo ideale di libertà non tende a disorganizzare loStato ma è essenzialmente organico nel rinnovamentodelle energie e delle attività, che debbono trovare al

centro la coordinazione, la valorizzazione, la difesa e losviluppo progressivo…

Ci presentiamo nella vita politica con la nostra bandie-ra morale e sociale, inspirandoci ai saldi principi delCristianesimo che consacrò la grande missione civiliz-zatrice dell’Italia; missione che anche oggi, nel nuovoassetto dei popoli, deve rifulgere di fronte ai tentativi dinuovi imperialismi di fronte a sconvolgimenti anarchi-ci di grandi Imperi caduti, di fronte a democraziesocialiste che tentano la materializzazione di ogniidentità, di fronte a vecchi liberalismi settari, che nellaforza dell’organismo statale centralizzato resistonoalle nuove correnti affrancatrici…

A tutti gli uomini moralmente liberi e socialmenteevoluti, a quanti nell’amore alla patria sanno congiun-gere il giusto senso dei diritti e degl’interessi nazionalicon un sano internazionalismo, a quanti apprezzano erispettano le virtù morali del nostro popolo, a nome delPartito Popolare Italiano facciamo appello e doman-diamo l’adesione al nostro Programma.

Roma, lì 18 gennaio 1919La commissione provvisoria

On. Avv. Giovanni Bertini - Avv. Giovanni Bertone -Stefano Gavazzoni - Rag. Achille Grandi - Conte Giovan-ni Grosoli - On. Dr. Giovanni Longinotti - On. Avv. Prof.

Angelo Mauri - Avv. Umberto Merlin - On. Avv. GiulioRodinò - Conte Avv. Carlo Santucci - Prof. D. Luigi

Sturzo, Segretario Politico

Giovanni Grosoli Pironi150° della nascitaUn fedele laicodel suo tempo

Giovanni Grosoli Pironinasce a Carpi il 20 agosto1859 in una famiglia nobilee facoltosa. Il padre, l’av-vocato Giuseppe, di origi-ne ebraica, si converte alcristianesimo e diventa uncattolico impegnato, men-tre la madre è Livia dei con-ti Pironi. Giovanni fin dagiovane partecipa a diverseattività d’apostolato aFerrara, dove la famiglia siera trasferita.Fu un uomo d’azione piùche di studio; le sue doti piùappariscenti sono la grandecapacità organizzativa equella di coinvolgere per-sone nel perseguimento diobiettivi sociali e politici insenso lato, sempre nell’am-bito di una profondareligiosità.Nel 1885 si costituì a Ferrarail primo nucleo dell’Operadei Congressi e dei Comi-tati Cattolici. L’avvenimen-to segna l’inizio di unrilancio nell’attività pubbli-ca e indica il passaggio dal-la lamentela all’azione e alla“riconquista”, una mentali-tà che Grosoli incarneràperfettamente. Promosse lapubblicazione del settima-nale La Domenica dell’Ope-raio, l’apertura a Ferrara diuna succursale del PiccoloCredito Romagnolo, della

Società Operaia cattolica dimutua carità, e l’Opera delPatronato, per assistere lagioventù operaia della cit-tà. Fu poi presidente del-l’Opera dei Congressi e pro-motore della stampa catto-lica nazionale.Dopo la guerra nasce il Par-tito Popolare Italiano di donLuigi Sturzo e Grosoli vis’iscrive ma la sua posizio-ne nel PPI è molto criticaverso la politica del suo se-gretario e la divergenza siacuisce di fronte all’atteg-giamento da tenere verso ilfascismo, fino alla rottura,avvenuta il 28 luglio 1923.Con un ulteriore rovesciofinanziario di alcuni istitutibancari di area cattolica, checomportano la liquidazio-ne del residuo patrimoniofamiliare, Grosoli si ritiraad Assisi, da dove, nomina-to senatore a vita, continuaa occuparsi soltanto dell’at-tività parlamentare. Dal 19gennaio 1929 fino alla morte,avvenuta il 20 febbraio 1937,vivrà nella terra di san Fran-cesco lasciando un grandeesempio di santità sancitocon l’avvio del processo dibeatificazione. Dal 1963Giovanni Grosoli è Servodi Dio.

Quest’anno ricorreil 50° anniversariodella mortedi don Luigi SturzoVero ispiratoredellasussidiarietà

A tutti gli uominiliberi e forti…A tutti gli uominiliberi e forti…

Un pensiero di Luigi SturzoFare politica, un dovere e un atto di caritàE’ vero che molti oggi, anche cristianelli annacquati, posano a fieri censori di coloro che si occupano di vitapolitica; e definiscono la politica una sentina di mali, un elemento di corruzione, uno scatenamento dipassioni; e quindi da starne lontani; costoro confondono il metodo cattivo con quella che è invece doverosapartecipazione del cittadino alla vita del proprio Paese.Invece la politica è per sé un bene: il far della politica è, in genere, un atto di amore per la collettività; tantevolte può essere anche un dovere del cittadino.Il fare una buona o cattiva politica, dal punto di vista soggettivo di colui che la fa, dipende dalla rettitudinedell’intenzione, dalla bontà dei fini da raggiungere e dai mezzi onesti che si impiegano nell’uopo.Il successo e il vantaggio reale possono anche mancare, ma la sostanza etica della bontà di una tale politicarimane.Così ragionano i cristiani di ogni tempo e di ogni Paese. E con questo spirito, l’amore del prossimo in politicadeve stare in casa, e non deve essere escluso come un estraneo: nè mandato via facendolo saltare dallafinestra, come un intruso.

Luigi Sturzo, da Crociata d’amore, “Il cittadino di Brescia”, 30 agosto 1925

Luigi Sturzo nacque aCaltagirone (Catania) il 26novembre 1871, da una fa-miglia dell’aristocrazia agra-ria. Il giovane Sturzo assu-me posizioni entusiastichenei confronti di Leone XIII,il papa della Rerum novarum(1891), prima enciclica sullacondizione operaia. Allostesso tempo si mostra as-sai critico rispetto allo Sta-to liberale, al suocentralismo, alla sua prati-ca.Il mantenimento dell’unitàdei cattolici, voluta da Leo-ne XIII, diventava semprepiù arduo. Con l’avventodel fascismo, attaccato dal-le correnti cattoliche di de-stra e dagli ambientiecclesiasistici conservato-ri, è costretto a dare le di-missioni da segretario delPartito Popolare. Dopo ildelitto Matteotti (1924),gravemente minacciato nellavita dai fascisti, Sturzo la-scia l’Italia e il 25 ottobre1924 parte alla volta di Lon-dra.Il soggiorno londinese sitrasforma in esilio e nei suoiscritti di quel periodo il fa-scismo è visto come l’aspetto“più grave” di un turbamentoe di un conflitto fra reazio-ne e democrazia che coin-volge tutta l’Europa.Scoppiata la seconda guer-ra mondiale, Sturzo è co-stretto ad abbandonare Lon-dra per New York, ove arri-va il 3 ottobre 1940. Seianni dura l’esilio america-no, durante i quali fondaun’associazione di cattoli-ci democratici, stringe rap-porti con gli altri esuli e conil mondo accademico degliUsa. L’attività che lo impe-gna maggiormente è quel-la, raccomandatagli ancheda De Gasperi, di convin-cere gli Usa a distinguerefra fascismo e popolo ita-liano e impegnarsi per untrattato “senza umiliazionie vessazioni”.Tornato in Italia nel 1946,Sturzo non entra a far partedella Dc, pur mantenendorapporti, non sempre facili,con i suoi maggiori espo-nenti.Il 17 dicembre 1952 Sturzoviene nominato senatore avita dal Presidente dellaRepubblica Luigi Einaudi,e aderisce al Gruppo mistodel Senato. Muore a Romal’8 agosto 1959.

A

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Venerdì 23 gennaio all’Oratorio Eden incontro per i giovani promossodagli Uffici diocesani di Pastorale Sociale e Pastorale Giovanile

Politica: (in) che senso?Venerdì 23 gennaio all’Oratorio Eden incontro per i giovani promossodagli Uffici diocesani di Pastorale Sociale e Pastorale Giovanile

Politica: (in) che senso?

ome aiutare i ragaz-zi a riflettere sul temadella politica tenen-

do come filo conduttore lafrase di Paolo VI ripresadalla Lettera ApostolicaOctagesima Advenienssecondo cui “La politica èuna maniera esigente, manon la sola, di vivere l’im-pegno cristiano al servi-zio degli altri”?Venerdì 23 gennaio pres-so l’Oratorio CittadinoEden di Carpi, avrà luogoun incontro di formazionee confronto, promosso dal-l’Ufficio diocesano per laPastorale Sociale e delLavoro e dal Serviziodiocesano per la PastoraleGiovanile, dal titolo: “Politica: (in) che senso?”.E’ un appuntamento pen-sato a misura di giovani,per tutti i giovani dellanostra Diocesi e si ponetre obiettivi: innanzituttoformare ad una compren-sione profonda dell’impor-tanza, e quindi della re-sponsabilità, che l’impe-gno politico e sociale com-porta, affrontando quindianche il tema delle esi-genze che questo impegno

Discorso di BenedettoXVI al Corpo diplomaticoPromuovere sicurezza e sviluppoRicordare le ombre che affliggono il pianeta - rappre-sentate dalla povertà, dalle persecuzioni nei confrontidei cristiani, dalle guerre ancora in atto -, ma anche leluci che danno speranza per il futuro. È stato questo ilfilo conduttore del messaggio di Benedetto XVI per iltradizionale incontro d’inizio anno con il Corpo diplo-matico accreditato presso la Santa Sede, tenutosi l’8gennaio nella Sala regia del Palazzo apostolico.Rivolgendo un pensiero ai “troppo numerosi poveri delnostro pianeta”, Benedetto XVI ha ricordato che “nonsiamo in grado di costruire la pace quando la spesamilitare sottrae enormi risorse umane e materiali per iprogetti di sviluppo, specialmente dei popoli più pove-ri”. “Per costruire la pace occorre ridare speranza aipoveri”, ha aggiunto, pensando alle “persone e fami-glie” colpite dalla “crisi finanziaria ed economica”, alla“crisi alimentare” e al “surriscaldamento climatico, cherendono ancora più arduo l’accesso al cibo e all’acquaper gli abitanti delle regioni fra le più povere delpianeta”.Un particolare pensiero è stato dedicato al Medio Orien-te e, in particolare, alla Terra Santa, “dove, in questigiorni, assistiamo ad una recrudescenza di violenza cheprovoca danni e immense sofferenze alle popolazionicivili”. Il Papa ha ribadito che “l’opzione militare non èuna soluzione” e “la violenza, da qualunque parte essaprovenga e qualsiasi forma assuma, va condannatafermamente”. “Auspico - ha aggiunto - che, con l’impe-gno determinante della comunità internazionale, la tre-gua nella striscia di Gaza sia rimessa in vigore”, evento“indispensabile per ridare condizioni di vita accettabilialla popolazione”, “e che siano rilanciati i negoziati dipace rinunciando all’odio, alle provocazioni e all’usodelle armi”.

giovani e degli adulti». Unalinea, questa, ribadita conforza nel Convegno diVerona 2006, che sottoli-neava la necessità di una«formazione solida ai temie alle sfide della cittadi-nanza». Si tratta, in con-creto, di promuovere nonepisodiche occasioni di ri-flessione e di confronto suivalori e sulle indicazionidi fondo del magistero so-ciale della Chiesa, educan-do ad un proficuo discer-nimento sui problemi del-la realtà sociale che ci cir-conda. Si prepareranno intal modo laici capaci dioperare autonomamente eresponsabilmente sulla

base di un’identità non in-certa, dialogando e inci-dendo su temi decisivi qualila vita, la famiglia, la li-bertà ed educazione, lasolidarietà, la sussidiarietà,la giustizia e la pace. Ed èauspicabile che non man-chino riferimenti esplicitialle situazioni locali, ondeevitare discorsi disincarnatie quindi scarsamente ido-nei a stimolare interesse ea fornire competenze. Nellelinee pastorali di quest’an-no il Vescovo invita a darcorpo alle beatitudini del-la giustizia e della pace,esortando i fedeli laici a«contribuire allo svilup-po di un ethos condiviso,

sia con la doverosaenunciazione dei princi-pi, sia esprimendo nei fat-ti un approccio alla realtàsociale ispirato alla spe-ranza cristiana».In questa ottica è stato pro-gettato nell’ambito dellaScuola di Formazione Te-ologica ed in collabora-zione con l’Ufficio di pa-storale del lavoro, l’Asso-ciazione Fede e Cultura,la Consulta delle Ag-gregazioni Laicali e laPastorale Giovanile, un ci-clo di 6 incontri sulla Dot-trina sociale della Chiesache prenderà il via il 20febbraio. Un’occasione danon sprecare.

Pier Giuseppe Levoni

Ma è proprio dall’esigen-za di recuperare la dimen-sione etica della politica,per contrastare la derivadi un carrierismo che pri-vilegia gli interessi di par-te, e di rinnovare una par-tecipazione garante di unacorretta prassi democrati-ca, che i richiami del Papaappaiono quanto mai ur-genti ed attuali. Del restogià la nota pastorale CEIdel 1996 Con il dono dellacarità dentro lastoria,scaturita dal Con-vegno ecclesiale di Paler-mo, esortava ad «inserirel’educazione all’impegnosociale e politico nellacatechesi ordinaria dei

mente dalle scuole supe-riori in su) e si articoleràin un primo momento dilaboratorio dalle 19 alle20.30 e in un secondomomento dalle 21 di con-fronto con il professorMatteo Truffelli. La spe-ranza è che la serata, oltread appassionare i ragazzi,dia loro chiavi di letturadella politica più profon-de e di largo respiro ri-spetto a quelle che vedonoe sentono raccontare abi-tualmente.

Gli Uffici diocesani diPastorale Sociale e del

lavoro e PastoraleGiovanile

C

richiede soprattutto per uncredente (competenza, tra-sparenza, attenzione agliultimi, laicità, etc.). In se-condo luogo si vuole aiu-tare i ragazzi a rileggerel’impegno socio-politico inrelazione alla propria fede,al fine di scorgere in essa eattraverso di essa il sensodi questo impegno oggi.Infine vi è anche l’intentodi appassionare i ragazzialle tematiche socio-poli-tiche e promuovere, in con-seguenza di questo, la par-tecipazione al più completocorso sulla dottrina socia-

le della Chiesa che inizie-rà a febbraio presso la Scuo-la Diocesana di Formazio-ne Teologica.Il titolo ha una doppiavalenza proprio per rispon-dere a queste domande: inche senso va inteso l’im-pegno socio-politico, qualiprospettive ha per se stes-si e per tutti? Che senso haquesto impegno, dove deveorientarsi, soprattutto perun credente? Quali devo-no essere gli elementi fon-damentali di chi vi si im-pegna, e a fronte di qualiresponsabilità?L’incontro sarà rivolto atutti i giovani (tendenzial-

ontinua dalla primaC Con impegno coerenteCorso di Dottrina sociale della Chiesa

L’Ufficio di Pastorale Socia-le e del Lavoro in collabora-zione con la scuola di forma-zione teologica SanBernardino Realino promuo-ve un corso di dottrina socia-le della Chiesa che avrà comedocente don Franco Appi,insegnante presso la FacoltàTeologica dell’Emilia Ro-magna.Si tratta di una propostaformativa rivolta a tutti ma inparticolare a color che rico-prono responsabilità in ambito politico, sociale edeconomico-finanziario. Risulta inoltre un’ottima oc-casione di riflessione in vista delle prossime elezioniamministrative.Info: le lezioni si terranno ogni venerdì (dalle 20,30alle 22,30) dal 20 febbraio al 13 marzo. Iscrizioni,anche il giorno di inizio del corso, presso la segreteriadella scuola, corso Fanti, 44 tel. 059 685542

SCUOLADI FORMAZIONE TEOLOGICA

San Bernardino Realino

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Vaticano, 8 gennaio: Benedetto XVI riceve in udienza i membri del Corpo Diplomatico accreditato pressola Santa Sede, per la presentazione degli auguri per il nuovo anno. Foto Siciliani-Gennari/SIR

“Serve unanuova genera-zione di laici

cristiani impe-gnati, capacidi cercare concompetenza erigore moralesoluzioni di

sviluppo soste-nibile”

Benedetto XVI

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8 18 gennaio '09

Si

Giorgio Guidetti, responsabile della Vestibologia dell’Azienda Usl, ospite di Elisir.Il suo centro è riconosciuto a livello internazionale, avrebbe dovuto venire a Carpigià un paio d’anni fa ma è tutto ancora fermo

Le occasioni mancateAnnalisa Bonaretti

parla da qualche annodella Vestibologia aCarpi, ma alle parolenon sono seguiti i

fatti. Avrebbe dovuto tro-vare sede nella palazzinache ospita la Psico-Oncologia, l’ex TenenteMarchi, ma l’interruzionedei lavori è diventata unacostante. Tra le cause, cer-tamente il fallimento delladitta che aveva iniziato alavorare, ma appare evidenteuna mancanza di volontàpolitica e di questo qualcu-no dovrà farsene carico. Cosìci dobbiamo accontentaredi guardare in televisionequello che avrebbe dovutodiventare il responsabile,Giorgio Guidetti che do-menica 18 gennaio sarà ospi-te di Elisir, la nota trasmis-sione di Rai Tre condotta inprima serata da MicheleMirabella. “Sono mediatico– scherza -, in questa punta-ta parlerò di vertigini men-tre sei anni fa sempre a Elisirho parlato di udito. Lo scor-so 21 dicembre su Rai Unoho partecipato a una tra-smissione in cui ho parlatodi vertigini e da anni gesti-sco una trasmissione in cuiparlo di otorinolaringoiatria,Essere Benessere, su Radio24”.Guidetti è il responsabile diun servizio che è un fioreall’occhiello dell’Aziendaanche se il medico, le tretecniche di audiometria e ladottoressa stagista che locompongono, lavorano inambienti fatiscenti. Sono,come tante altre realtà pe-raltro, la prova provata cheda noi la sanità funzionaancora bene grazie alla ca-pacità e all’abnegazionedelle persone, non certo perle strutture o le dotazioni.Guidetti, 55 anni, si è laure-ato nel ’78 all’Università diModena dove si è specializ-zato in Otorino; a Milano laspecialità in Audiologia; hainiziato a lavorare al Poli-clinico dove è rimasto finoal 2003; dal 2004 fa partedella squadra dell’AziendaUsl provinciale. Finché halavorato al Policlinico in-segnava all’Università diModena, poi le situazionil’hanno portato a cambiaree attualmente insegna al-

l’Università di Ferrara allaspecialità di Audiologia ealla Sapienza a Roma in unmaster di Posturologia.Affascinante l’ambito dilavoro di questo medico checomunque, nonostante lepromesse fatte e non man-tenute, non ha perso ilbuonumore anche se la fi-ducia si è incrinata, almenoun po’.“Certo che verrei ancoravolentieri a Carpi, quandosi è parlato al prima volta dicreare una Vestibolologia aCarpi ho accolto il progettocon grande entusiasmo, pen-sando che in quell’ambien-te avremmo potuto lavora-re bene. C’erano tutti i pre-supposti per creare un cen-tro all’avanguardia a livel-lo europeo per la sordità e levertigini. Sono profonda-mente dispiaciuto, e lo sonoanche le mie collaboratrici,che non si sia realizzato”.Ancora realizzato, aggiun-giamo noi, perché ha del-l’incredibile che un centroche costa praticamente nien-te e che, oltre a un indiscus-so prestigio, guadagna an-che, sia lasciato lì così, inun limbo che non ha ragio-ne di essere. “Io posso soloaffermare che sarebbe uncentro a livello europeo perla quantità delle prestazio-ni, non sta a me dirlo perquanto riguarda la qualità -osserva Guidetti -. Sarebbeun grande piacere poter col-

laborare con professionistidel calibro di Stefano Gallie di Maurizio Negri, amicioltre che ottimi professio-nisti, e sarebbe entusiasman-te anche creare una squadracon dei giovani da tirare sua cui, un domani, poter la-sciare quanto costruito in-sieme”.I numeri parlano chiaro.Almeno 4 mila nuove visiteall’anno, 12 mila prestazio-ni tutte di assoluta qualità. Iriconoscimenti a Guidettiarrivano più dall’esterno edall’estero che dall’ambitolocale, ma il medico non sene cura e continua a fare,con passione, il suo mestie-re. Le patologie che vedesono enormemente in au-mento perché, puntualizza,

“finalmente si fa la diagno-si giusta. Prima davano del-le responsabilità a cause, adesempio la cervicale, chenon c’entrano niente, ades-so le cose sono finalmentecambiate e queste patologiesono più riconosciute. Moltevolte sono correlate allostress, ma anche a fattorivascolari o a cause infetti-ve, raramente, per fortuna,a patologie neoplastiche odegenerative. Generalmente– approfondisce – sono ledonne a soffrirne di più ri-spetto agli uomini, potrem-mo dire rispettivamente un60% e un 40%; abbiamopazienti di ogni età, dai bam-bini agli anziani, spesso ilsintomo è lo stesso ma na-turalmente cambia la ma-lattia. Va detto che una dia-gnosi precoce e corretta èmolto importante per glianziani che soffrono di di-sturbi all’equilibrio che cau-sano le famose cadute concosti personali e socialimolto rilevanti. La causamolte volte è nell’orecchio,a volte nel cervelletto o nelfamoso tronco cerebrale. Noipossiamo diagnosticarlacorrettamente”.Giorgio Guidetti è ricono-sciuto come un’autorità nelsuo campo, e allora creadavvero amarezza pensareche non solo non si sia fattotutto il possibile per averloa Carpi ma che, anzi, si fac-cia finta di niente se nonarriva. Per non dire poi dei25 mila euro già stanziatidalla Fondazione Cassa diRisparmio di Carpi e anco-ra inutilizzati.Bastano poco più di 200metri quadri a una strutturache darebbe prestigio e che,sulla carta, c’è già: le at-trezzature verrebbero solotrasferite da Modena a Carpi,le persone sarebbero ben lietedi venire a lavorare qui. Ilperché lo ha detto lo stessoGuidetti quando ha preci-sato che sarebbe felice dipoter collaborare con i col-leghi Galli e Negri.Vogliamo perdere anchequesta opportunità oppurechi di dovere farà di tuttoper recuperarla? Non è an-cora troppo tardi, ma prestopotrebbe diventarlo perchéla pazienza della gente,medici compresi, non è in-finita.

Sale operatorie: ancora uno stop

Quando il gas fuoriesceNon sono bastati i lavori estivi che hanno costretto allachiusura le sale operatorie del Ramazzini, ultimamente sisono ripresentati dei problemi di evaquazione di gas me-dicali. L’attività è stata sospesa per un giorno, il 7 gennaio,in coda alla chiusura delle festività natalizie, e attualmentel’attività delle sale operatorie è ridotta. Per questioni disicurezza, infatti ci sono delle parti meccaniche che devo-no essere cambiate ed essendo gli impianti a coppie,operando in metà sale operatorie, si lavora in sicurezza.Entro fine gennaio la situazione dovrebbe tornare norma-le. Una normalità che non è certo invidiabile visto che lesale operatorie sono una delle tre priorità del Ramazziniassieme al Pronto Soccorso e all’Endoscopia.Al momento si lavora sull’emergenza-urgenza, non slittanessun intervento che non può essere rimandato. Ovviamentequalche disagio c’è soprattutto per chi aveva programmatoun’operazione organizzando i propri impegni e si ritrova conuna data cambiata, anche se solo di qualche giorno.Forse le difficoltà maggiori le affrontano i medici e gliinfermieri che si ritrovano con le sedute saltate o cambiatecon un preavviso minimo. Comunque c’è un problema aldi sopra delle sale operatorie ed è come viene consideratoil nostro ospedale. I carpigiani lo hanno a cuore e fannotanto, più di tutti gli altri in provincia, ma nonostante ilgrande e riconosciuto impegno di Teresa Pesi, direttoredel Ramazzini, la risposta dell’Azienda non è adeguataalla generosità di una città che, anche dopo Guido Molinari,continua a voler bene al proprio ospedale.

Annalisa Bonaretti

“Al momento è tutto anco-ra fermo – spiega ClaudioVagnini, direttore del Di-stretto sanitario -; ledirettive sono di ricolloca-re servizi come Otorino eOculistica che sono stateconsiderate priorità. Peradesso questo tipo di inve-stimento su Vestibologianon è possibile ma… nonmi è passato dalla testa”.Parole realistiche e since-re dettate dalla consape-volezza delle risorse sem-pre più scarse in una sanitàche corre il rischio di am-malarsi seriamente. Mavisto che il servizio diVestibiologia doveva arri-vare ed è rimasto dov’è, visto che tutto cambia anchequando tutto sembra essere già deciso, diventa quasilogico pensare che Giorgio Guidetti e la sua équipearriveranno. E’ proprio il caso di dirlo, per averli…occorre farsi sentire.

CRONA CARPICRONA CARPI

Cucina regionale e di ricerca

Ridurre i tempi di attesaServe più integrazionetra i professionisti del Distretto

In una conferenza stampa di fine anno, il direttore delDistretto di Carpi, Claudio Vagnini, ne ha tratteggiatoil bilancio. Molti cittadini fortunatamente trascorronosolo una breve parte della loro vita in ambiente ospedalieromentre quasi tutti, prima o poi, hanno bisogno del medi-co di famiglia, di esami e visite specialistiche, di assi-stenza domiciliare e degli altri servizi che il Distrettosociale e sanitario eroga quotidianamente. Lo sforzo chesi sta facendo in questo periodo è quello di mettere in retetutte le molteplici professionalità che afferiscono alDistretto, affinché, come ha sottolineato Vagnini, “nes-sun paziente resti solo” sia dopo le dimissioni ospedaliere,sia in fase preventiva, per evitare ricoveri impropri. Aquesto proposito, si è parlato dei progetti relativi allagestione del paziente diabetico, dell’assistenza domiciliaredei pazienti anziani e dei malati terminali, dell’assisten-za del paziente affetto da Alzheimer e dei progetti sullamediazione culturale per gli immigrati.Risultati molto buoni hanno ottenuto i protocolli fra imedici di famiglia e gli specialisti ambulatoriali e ospedalieriper la gestione dei casi urgenti che hanno raggiuntol’obiettivo, tra l’altro, di evitare ai pazienti il ricorso aicanali tradizionali di erogazione di esami e visite specia-listiche, riducendo di fatto i tempi di attesa al Cup che percerte specialità restano ancora troppo lunghi.Assieme a Claudio Vagnini, hanno partecipato ManuelaLorenzetti, responsabile Unità Operativa Cure Prima-rie; Eros Forghieri, responsabile Poliambulatori; LorellaRossi, responsabile Ufficio Infermieristico Distretto;Giuseppe D’Arienzo, responsabile Area Fragilità; Pie-tro Procopio, rappresentante Specialisti Ambulatoriali;Giuseppe Gaglianò, rappresentante medici di Medicinagenerale; Andrea Bianchi, medico in servizio pressoArea Handicap.

Claudio Vagnini

Giorgio Guidetti

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918 gennaio '09

Progetto Moda della Fondazione: primadi Philip Taylor, il solierese Roberto Benatti

Una paternità ambiguaE’ datata novembre 2008 laPresentazione ProgettoModa della Fondazione Cas-sa di Risparmio di Carpi;sono datati 9 maggio 2006 e1 settembre 2006 rispettiva-mente i progetti sul Centrointernazionale della modacarpigiana e Rete diinternazionalizzazione. Idue progetti a cura di Ro-berto Benatti, consulentedel lavoro e presidenteLapam di Soliera, sono stati presentati allora proprio allaFondazione che aveva messo a disposizione un milione dieuro per il settore tessile-abbigliamento e indetto un bandodi gara per le idee innovative. Dopo aver preso in esame tuttequelle presentate, non se ne fece niente. Poi, come permagia, riappare il progetto, ma questa volta è di PhilipTaylor. A dire il vero quello del solierese è più dettagliatodi quello dell’inglese e, a parte il discusso campus – 70alloggi – identifica tutte le cose da fare, viabilità compresa.A questo punto sorge spontanea la domanda: come mai laFondazione non l’ha preso in considerazione e invece haabbracciato un anno e mezzo dopo il progetto dell’ex re-sponsabile del Polimoda?Pensare che sarebbe stato sufficiente riconoscere a RobertoBenatti la paternità di un progetto che poi avrebbe dovutoessere affidato a qualcun altro per la realizzazione. Un paiodi note a margine: riconoscere che l’idea è nata dal territoriosarebbe stato meglio che farla cadere dall’alto; quanto ècostato il progetto Taylor? Annalisa Bonaretti

CRONA CARPICRONA CARPI

Possibile preferire Carpi aFirenze?La prima critica è sulla for-ma: il progetto è nato da unpercorso “top down”, dall’al-to, e non da un approccio“bottom up”, dal basso. Non època cosa perché solo dopoun ascolto attento e partecipa-to dei bisogni reali delle azien-de e della città si può deciderecome intervenire. E’ vero cheè la Fondazione a metterci ilcapitale necessario, ma anchese qualcuno non lo vuole sen-tir dire, la Fondazione è unbene pubblico, il denaro chel’ente gestisce è patrimoniodei cittadini che hanno il di-ritto-dovere di esprimere leproprie convinzioni su comeviene gestito.Secondo Cigarini, “alla pe-sante crisi del distretto che havisto dimezzare imprese eaddetti, si è pensato di rispon-dere con un progetto che vedela realizzazione del Campusdella Moda e del CarpiPromotion Point. Per quantoconcerne il Campus – precisal’ex sindaco – in definitiva sitratta dell’importazione del-l’ex direttore del Polimoda diFirenze, Philip Taylor, e dibuona parte dei suoi collabo-ratori che, senza nulla saperedel sistema produttivo e so-cio-culturale del territorio,declinano sic et simpliciteruna parte del documentoBursi-Nardini nella sostanzia-le riproposizione a Carpi delPolimoda di Firenze, unaprestigiosa collaborazionecon il Fashion of Technologydella State University di NewYork e membro dell’Iffti,l’International Foundation ofFashion TechnologyInstitutes. Per fare ciò – pro-segue Cigarini – si richiedononotevoli investimenti (dagliotto ai dieci milioni di euro)per la costruzione di uncampus con 70 alloggi per glistudenti, da realizzarsi su unterreno di 40 mila metri qua-dri. Il direttore del progetto,Philip Taylor, ha detto chel’obiettivo da perseguire deveessere vendere il corso master,che costerà ai potenziali stu-denti dai 12 ai 14 mila euroall’anno. Ma perché – doman-da Cigarini – degli studentidovrebbero preferire Carpi aFirenze dove peraltro ilPolimoda continua a svolgeree potenziare la sua offertaformativa? Per non dire che,proprio a Bologna, con il con-tributo della Regione EmiliaRomagna, è stato avviato ilDesign Center, centro di for-mazione al design e alla crea-tività rivolto a tutti i settori,moda compresa. Ci sono, e seci sono quali sono, i rapporticon le Università di Modena eFerrara che ha avviato pro-prio adesso un nuovo corso dilaurea in design industriale?Quali sono i rapporti con gliistituti scolastici locali? Esi-ste davvero – sottolineaWerther Cigarini – una do-manda così forte da chiedere

un progetto così? E questoprogetto serve davvero allenostre aziende? C’è un rap-porto ragionevole tra i costidell’operazione e i benefici?Al nostro territorio serve ve-ramente vendere un mastercostoso a studenti che,presumibilmente, se arrive-ranno verranno da fuori e fi-nito il corso ritorneranno doveerano o cercheranno un lavo-ro in aziende dalle grandi di-mensioni? Non sarebbe statomeglio, perché più concreto,interrogarsi e agire per unriposizionamento di filiera?”.

Promozionenon solo formazioneCigarini prosegue le sue ri-flessioni che passano dalCampus della Moda al CarpiPromotion Point. “La Fonda-zione –osserva Cigarini – pen-sa di vendere i prodotti dellenostre aziende, ma non sonoancora state comunicate lestrategie, il piano esecutivo,le eventuali sinergie con sog-getti che già operano sul terri-torio della promozione e dellapenetrazione dei mercati.Taylor sostiene che abeneficiarne nel 2009 saran-no otto-nove imprese che po-trebbero vendere in Russia e/o in Cina. Tutto qui? E’ que-sto che serve? Con tutti glistrumenti per la promozionedel made in Italy che ci sono,si doveva proprio crearne unaltro?”. Una folla di interro-gativi a cui non è difficiledare risposta, ma non si fermaalle domande Cigarini, sareb-be troppo facile. E’ ricco dibuon senso il contributo diPer Carpi che non si limita aporre quesiti e a fare dellecritiche nemmeno velate –anche per questo, in una citta-dina piccola e acquiescente,serve coraggio -, ma cerca diproporre soluzioni possibili.Prende come esempio Offici-na Emilia, nata a Modena peril settore metalmeccanico. Eallora indica nella

valorizzazione dell’archiviodel Citer “un bene della cittàche consente di trasmette allenuove generazioni quella cul-tura creativa delle nostremagliaie, delle stiliste locali,di quel modello dispecializzazione flessibile cheaveva fatto di Carpi un esem-pio di economia distrettuale.Serve anche – aggiungeCigarini – uno sviluppo, al-l’interno della splendida Bi-blioteca Loria, di sezioni spe-cialistiche a supporto non solodel cittadino ma anche delleimprese. La formazione di unterritorio che vuole compete-re nella globalizzazione diun’economia mondiale in cri-si e quindi in profonda tra-sformazione non è la sommadel Polimoda e diCarpiformazione, ma devenascere da progetti e obiettividi sviluppo creativo del capi-tale umano della città e delsuo sistema produttivo”. Vadetto che si parla anche dioutlet. Quelli che funzionanosono a ridosso dell’autostra-da, e questo dove verrebbefatto? Campus più outlet in-sieme sarebbe un miscugliopoco funzionale e decisamen-te di cattivo gusto. Ed è benepensare anche a questo quan-do si pensa al made in Italy.Dovremmo essere il Paesedell’eleganza, non dimenti-chiamolo.

Mezzo per una nuovaurbanizzazione?Cigarini insiste sulla necessi-tà, anche se è un tantino tardi,di un confronto partecipato eammette di temere che “le ri-sorse disponibili che la Fon-dazione in primis può metterein campo, finiscano nella co-struzione di alloggi per stu-denti che forse non verrannomai e a cui forse solo un nu-mero di imprese che si conta-no sulle dita di una mano,potranno offrire un’occupa-zione. Poche le imprese chetrarranno benefici vendendo

Campus della Moda e Carpi Promotion Point: riflessioni critichesu un progetto ambizioso cha deve servire al rilancio dell’economia

Certo, certissimo, anzi probabileAnnalisa Bonaretti

he le novità vadano viste con simpatia è indubbio,ma dopo il primo sguardo è opportuno fare qual-che approfondimento per cercare di capirne vera-

mente l’entità. Nell’ultimo mese si è parlato parecchiodel Campus della Moda, un progetto ambizioso edoneroso della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.L’abbiamo seguito passo dopo passo, abbiamo datovoce a chi ne ha parlato in modo favorevole e adesso èvenuto il momento di dare spazio a chi avverte criticità.I primi a farlo, con una relazione ben documentata, sonostati gli uomini e le donne di Per Carpi, l’associazione dicui fanno parte Werther Cigarini, Federico Boccaletti,Loredana Ligabue, Andrea De Pietri, Giliola Pivettie tanti altri cittadini che vogliono dire la loro sullosviluppo, l’innovazione, la sicurezza e la coesione nellanostra città.

La sede provvisoria delCampus della Moda è invia Carlo Marx, nell’im-mobile che prima ospita-va CarpiInvestigazioni, unmigliaio di metri che sa-ranno pronti verso marzo-aprile. La Fondazione CrCpreferisce non comunica-re i costi per l’affitto, maprecisa che sono “congrui”.E’ previsto che il Campusdella Moda resti lì tre anni,il tempo necessario per tro-vare e rendere agibile lasede definitiva.Dove? Viene indicata piùo meno da tutti l’area di260 mila metri quadratiposta tra la rotatoria di viaMulini, Traversa San Gior-gio e via Bersana. Il 7 ago-sto 2007 la Fondazione CrCl’ha acquistata per 4 mi-lioni 560 mila euro a cuivanno aggiunte le impo-ste di legge. Allora il pro-getto della Fondazione eracreare il Parco degli Eventi,oggi completamente di-menticato. Ma la terra, agri-cola, è rimasta.

in Russia e in Cina, mercatiche, tra l’altro, non sono piùcosì floridi. Per quanto riguar-da l’aspetto immobiliare –conclude Cigarini toccandoun tasto dolente – se il Proget-to Moda della Fondazione siconcretizzerà, ribadiamo chenon si deve realizzare nel-l’area di via Mulini e via SanGiorgio per evidenti ragioniurbanistiche e di tutela, marecuperando, come è stato fat-to in diverse esperienze com-presa quella di OfficinaEmilia, in una delle tante areeindustriali dismesse presenti

nel territorio già urbanizzato”.Uno dei nodi è proprio que-sto: la Fondazione ha voluto atutti i costi acquistare quelterreno a un prezzo che diagricolo non aveva niente di-cendo che sarebbe stato unottimo affare perché, prima opoi, quell’area sarebbe stataurbanizzata. Certamente, pri-ma o poi, lo sarà, ma lasciamoche i tempi siano quelli giustidi un corretto sviluppo urba-nistico e non altri. Nel tentati-vo di accelerare, la Fondazio-ne aveva pensato a un Parcodegli Eventi, una sorta di luo-

go del divertimento che pote-va ospitare di tutto, ma pro-prio di tutto e di dubbio gusto.Bocciato – era davvero im-proponibile anche se qualcu-no lo aveva studiato e, conogni probabilità, non a titologratuito -, così è uscita fuoril’idea del Campus della Moda.Molto più difficile, a quelpunto, dire di no nonostante ilprogetto sia ancora piuttostonebuloso, ma la vera sfidasarebbe davvero farlo in unluogo che non sia quello chetutti immaginiamo. Insomma,di critiche, e anche fondate,cominciano a essercene; oltrea quelle di Per Carpi, un im-prenditore illuminato comeAldo Quintavalla sulle co-lonne del settimanale Voceha espresso le sue perplessità,peraltro molto simili a quelledi Cigarini. Rimarranno pa-reri isolati o a loro se ne ag-giungeranno altri? Chissà sel’argomento saprà destare incittà un dibattito autentico?Ne dubitiamo, ma sarebbe ilcaso: le risorse in ballo sonoconsiderevoli e va fatta lucesulla destinazione d’uso diquel terreno. L’amministra-zione deve essere chiara: nonpuò dire che non verrà con-cesso nessun cambio se poi ilsindaco Enrico Campedellisi è presentato al tavolo deirelatori alla presentazione uf-ficiale in San Rocco. Occor-rono chiarezza e fermezza.Doti che non tutti posseggo-no.Quell’area va salvaguardataper il futuro. Un piano urbani-stico che vuole dirsi tale deve- non può, deve - pensare alfuturo. Che non è quello chesegue l’oggi, ma è quanto av-verrà tra 10-15 anni. Non sipuò sempre rincorrere il pas-sato, sarà bene dare al futurole condizioni per esistere. Co-minciando da adesso.

C

Werther Cigarini

Roberto Benatti

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10 18 gennaio '09 CRONA CARPICRONA CARPI

I

Maria Cleofe Filippicommenta i datisulla scuola.Soddisfacentel lavoro fatto dall’Unione

Promossol’assessore

Annalisa Bonaretti

numeri parlano chia-ro e danno ragionealle politiche scola-

stiche di Carpi e dell’Unio-ne delle Terre d’argine. L’as-sessore Maria CleofeFilippi con la schiettezza chela contraddistingue li com-menta così. “Soddisfatta?Certo, potrei dire di esserlo,ma dipende sempre comeuno vuole vedere le cose. Illivello di qualità e quantità èmolto buono – sostiene -, sepoi si guarda il livello nazio-nale e i problemi emersi nel-la scuola, può apparire an-cora migliore”. Il neo del-l’assessore riguarda la scuo-la materna. “Potrei dire diessere appagata al 100% –precisa – ma non è così, mispiego. E’ vero che ho sod-disfatto il 100% delle richie-ste, ma è anche vero che cisono stati dei genitori chehanno tenuto a casa i bambi-ni dalle scuole d’infanziaperché avevo loro propostocome sede Cortile, e così deigenitori hanno preferito te-nere i bambini a casa. Politi-camente l’offerta l’ho data epotrei essere più che soddi-sfatta, ma mi spiace che cisiano genitori che non laconsiderino ancora a tutti glieffetti scuola e così rinunci-no al servizio. Pensare – ag-giunge Maria Cleofe Filippi– che avevo messo a dispo-

sizione il pullman gratis”.Cortile è considerata scomo-da, l’assessore ammette “dicapire il disagio e di sperareche con l’apertura della nuo-va scuola di Cibeno si possatrovare una soluzione. An-che la scuola di Budrione –ammette Filippi -, che homolto caldeggiato credendonella logica dellasussidiarietà, potrà otteneredi più. Mi auguro che decollidefinitivamente l’anno pros-simo e che possano essercitutte e tre le sezioni, adessoce n’è una sola”.L’assessore riflette sui biso-gni delle persone che au-mentano più sono le rispostedate, insomma, la gente siabitua facilmente alle como-dità e più ne ha più ne vuolee pretende.Un tema particolarmentecaro a Maria Cleofe Filippiriguarda gli stranieri. “Pro-prio adesso sto esaminandoi dati delle iscrizioni per ilprossimo anno scolastico –osserva – e vedo che in pri-ma elementare, su 97 bam-

bini stranieri, 81 sono natiqui, in Italia. Ci sono genito-ri carpigiani che si lamenta-no perché, secondo loro, conl’introduzione dei bimbi stra-nieri la classe rallenta, manon è così, questa è più unapaura che un dato reale. Ilproblema vero è di integra-zione culturale, non è lin-guistico. Non è vero nem-meno che entrino gli stranie-ri a discapito degli italiani,entra chi ha diritto. Al Nido– specifica – molti bambinipachistani, che hanno la ma-dre a casa che non lavora,non entrano, entrano invecedei ghanesi le cui mammelavorano. Il problema nonesiste alla Materna dove en-trano tutti perché c’è postoper tutti. Ed è un gran beneperché così l’alfabe-tizzazione inizia da subito.L’importante, e un dato sucui occorre lavorare ancora,è l’integrazione tra genitori.Mi auguro che avvenga eche anche le feste scolasti-che possano contribuire”.Un’altra nota a favore delle

politiche scolastiche del-l’Unione è l’intervento de-ciso a favore delle famiglieche, anche solo momenta-neamente, sono in difficol-tà. “Purtroppo – concludeMaria Cleofe Filippi – nonsono poche le famiglie con igenitori con lavori precari,così ci sono rette ridotte checompensiamo noi, confinanziamenti nostri. Nel-l’anno scolastico 2007-2008abbiamo distribuito 2 milio-ni 133 mila euro come inte-grazione sociale. Non è umi-liante come può esserlo unasocial card e funziona benis-simo. Va detto che, per chi èesente dalla retta, lostanziamento avviene dalSociale. L’istruzione è undiritto che va garantito”.Perché è il modo miglioreper creare giovani genera-zioni libere. E la prima stra-da per raggiungere la libertà– e di conseguenza l’auto-nomia morale e materiale - èproprio quella dell’istruzio-ne.

I dati dell’annoscolastico

2008-2009

Nidi d’infanziaSul territorio dell’Unionenell’anno scolastico 2008-2009 sono funzionanti:13nidi d’infanzia comunali,quattro nidi d’infanzia pri-vati convenzionati conl’Unione.Il totale di bambini iscrittiai nidi d’infanzia è di 875di cui 69 (7,8 %) con citta-dinanza non italiana e 9(1,02 %) in situazione dihandicap.In particolare, 73 iscritti aCampogalliano, pari al41,24% dei bambini residen-ti in età; 546 iscritti a Carpi,pari al 35,24% dei bambiniresidenti in età; 57 iscritti aNovi di Modena, pari al21,09% dei bambini residen-ti in età; 176 iscritti a Soliera,pari al 46,07% dei bambiniresidenti in età.Il 35,79% dei bambini resi-denti in età 0-3 anni nel ter-ritorio dell’Unione frequen-ta il nido d’infanzia.La percentuale nazionale èintorno all’11%, quella re-gionale si avvicina al 27%.Secondo quanto stabilito nelConsiglio Europeo diBarcellona nel 2002, ognipaese firmatario dovrebbegarantire un servizioeducativo per la prima in-fanzia ad almeno il 33% del-la domanda entro l’anno2010 da realizzare nel siste-ma pubblico-privato.Se consideriamo il tasso dirisposta alle domande diiscrizione ai nidi di infanziapervenute nell’anno scola-stico 2008-2009, sul territo-rio dell’Unione, le risposteevase rispetto alle richiestedi iscrizione sono in com-plesso il 71,3% al 30 settem-bre 2008.In specifico, questi sono idati relativi ai 4 comuni del-l’Unione per l’anno scola-stico 2008-2009: aCampogalliano le rispostepositive a fronte delle do-mande di iscrizione sono parial 73,6%; a Carpi sono parial 69,9%; a Novi sono pari al71,9%; a Soliera le rispostesono pari al 74,7%.Nel corso dell’anno, a fron-te di rinunce e nuove iscri-zioni, le liste d’attesa ven-gono aggiornate e si dà luo-go a nuovi ingressi (in otto-bre e in marzo di ogni anno).Grazie a questi interventi iltasso di risposta alle doman-de d’iscrizione al nido perl’Unione arriva a superarein media l’80%.

Scuole d’infanziaNel territorio dell’Unionenell’anno scolastico 2008-2009 sono funzionanti: novescuole d’infanzia comunali,per complessive 27 sezioni;15 scuole d’infanzia statali,per complessive 56 sezioni;10 scuole d’infanziaparitarie autonome, per com-plessive 28 sezioni.Il totale dei bambini iscrittinelle 111 sezioni funzionantiè di 2.752 di cui 379 (13,8%)hanno cittadinanza non ita-liana e 40 sono in situazionedi handicap (1,45%)Oltre il 95% dei bambiniresidenti nel territorio del-l’Unione delle Terre d’argi-ne frequenta la scuola d’in-fanzia.

Il documento sottoscritto daipaesi europei nel ConsiglioEuropeo di Barcellona del2002 prevede in relazionealle scuole d’infanzia di rag-giungere entro l’anno 2010l’obiettivo della soddisfazio-ne del 90% della domandapotenziale.Se consideriamo il tasso dirisposta alle domande diiscrizione alle scuole di in-fanzia pervenute nell’annoscolastico 2008-2009, sulterritorio dell’Unione le ri-sposte evase rispetto alle ri-chieste di iscrizione sonooggi in complesso il 100%.La stessa percentuale è ov-viamente presente sui tutti equattro i comuni dell’Unio-ne.

Scuole primarieNel territorio dell’Unionenell’anno scolastico 2008-2009 sono funzionanti 22scuole primarie di cui dueparitarie.A Campogalliano: una scuo-la primaria (18 classi conuna media di 24,56 alunniper classe); a Carpi: 16 scuo-le primarie, di cui dueparitarie (140 classi con unamedia di 22,13 alunni perclasse); a Novi: due scuoleprimarie (25 classi con unamedia di 20,64 alunni perclasse); a Soliera: tre scuoleprimarie (33 classi con unamedia di 22,09 alunni perclasse).La media degli alunni perclasse nelle scuole primariedell’Unione è di 22,15.Il totale alunni iscritti è di4.785 in 216 classi.Gli alunni con cittadinanzanon italiana sono 834 (parial 17,43% del totale); glialunni in situazione di han-dicap sono 123 (2,57%).

Scuola secondaria di 1°gradoNel territorio dell’Unionenell’anno scolastico 2008-2009 sono funzionanti settescuole secondarie di 1° gra-do, di cui una è paritaria.A Campogalliano: una scuo-la secondaria di 1° grado; aCarpi: quattro scuoleSscondarie di 1° grado, dicui una paritaria; a Novi:due scuole secondarie di 1°grado; a Soliera: una scuolasecondaria di 1° grado.Il totale degli alunni iscrittiè di 2.760 in 112 classi, dicui con cittadinanza non ita-liana 487 (pari al 17,64%del totale degli alunni). Glialunni iscritti in situazionedi handicap sono comples-sivamente 63, il 2,28% deltotale.

Scuola secondaria di 2°gradoLe scuole secondarie di 2°grado sono presenti unica-mente nel territorio del co-mune di Carpi e sono il liceoscientifico statale“Manfredo Fanti”;l’istitutod’istruzione superiore “An-tonio Meucci”; l’istituto pro-fessionale statale per l’in-dustria e l’artigianato“Giancarlo Vallauri”; l’isti-tuto tecnico industriale sta-tale “Leonardo da Vinci”.A fronte di 153 classi pre-senti, il totale degli studentiè di 3.455 Gli studenti concittadinanza non italianasono 351 (pari al 10,2% de-gli alunni), quelli portatoridi handicap 60 (pari all’1,7%del totale).

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L’attualità della scuola cattolica

Con il coraggio di educareAntonia Fantini*

scuola cattolica è atutti gli effetti unascuola paritaria che faparte del sistema sco-

lastico integrato dall’istruzio-ne (in base alla legge 62 del2000). La scuola cattolica,pertanto, svolge un serviziopubblico, pur nella diversitàdella sua gestione non stata-le. Essa è un luogo educativointeso come “comunità edu-cante”, l’educazione, si sa,presuppone e coinvolge sem-pre una determinata conce-zione dell’uomo e della real-tà intera. Quando si senteaffermare che la scuola deveessere “neutrale”, il più dellevolte, si coglie la rimozionedal campo della cultura e del-l’educazione, del riferimen-to religioso. Una correttaimpostazione pedagogica èinvece chiamata ad occupar-si non solo del “come” maanche del “perché”, a supe-rare il fraintendimento di unaeducazione asettica, a ridareal processo educativo quellaunitarietà che impedisce ladispersione nei rivoli delleconoscenze e mantiene alcentro la persona.La scuola cattolica punta aoffrire strumenti per inter-pretare i molteplici messag-gi da cui veniamo continua-mente bombardati, a far ma-

turare la volontà del bambi-no e a guidarlo nelle scelterispettando la sua libertà. Lecoordinate pedagogiche delsuo progetto educativo pos-sono essere così sintetizzate:• nella costante attenzione al-l’educazione della personadello studente, del suo cammi-no di ricerca nel contesto diun confronto aperto e sereno;• in una sensibilità attentaalle dinamiche dell’attualecontesto socio-culturale;• nella libertà come chiamatae come metodo. Non si trattadi educare “al” pluralismo,come se tutte le opinioni fos-sero vere, ma di educare “nel”

pluralismo affermando leproprie convinzioni nel ri-spetto e nella conoscenza diquelle altrui.In questo orizzonte anche laprofessione docente si quali-fica come capacità di elabo-rare una proposta educativaoriginale e coerente col pro-getto dell’istituto in cui siopera.Un punto di qualità della scuo-la cattolica si declina in modooriginale nel rapporto tra cri-stianesimo e cultura, intesanon solo come la capacitàdell’uomo di comprendere larealtà, ma anche la sua capa-cità di intervento sulla real-

Domenica18 gennaioGiornatadiocesana

per la scuolacattolica

Entro il 29febbraio

le iscrizionie la scelta

dell’insegnamentodella religione

cattolica

Domenica 18 gennaio laDiocesi di Carpi celebrala Giornata per la ScuolaCattolica. E’ un’occasio-ne per porre all’attenzio-ne dell’opinione pubbli-ca ed ecclesiale l’impor-tanza del servizio svoltodalla scuola paritariad’ispirazione cristiana afavore delle comunitàlocali e la specificità delproprio progettoeducativo. La Giornataper la Scuola Cattolicacade nel periodo dell’an-no in cui i genitori sonochiamati a scegliere l’isti-tuto scolastico nel qualeiscrivere i propri figli. Iltermine è stato fissato que-st’anno al 29 febbraio.La decisione riguardacoloro che si iscrivonoalle prime classi di ogniordine e grado.Contestualmente allascelta della scuola si do-vrà effettuare anche quellaper l’Insegnamento del-la Religione Cattolica(Irc).

1118 gennaio '09

tà. Un progetto educativo cri-stiano, declinato nella scuo-la, viene proposto e offertoai ragazzi e alle loro famigliecome una possibilità, un oriz-zonte concreto donato allasua libertà, che si confrontacon i ritmi della crescita per-sonale e con le sollecitazioniche provengono dai mondivitali e culturali nei quali igiovani vivono.Promuovere la sintesi tra cul-tura e fede non vuol dire chela fede abolisce l’autostimadella cultura e la libertà dellaricerca culturale ma piutto-sto la fonda e la esige pun-tando alla formazione inte-grale dell’alunno e offrendouna prospettiva dalla qualeguardare le vicende umaneinserite in un orizzonte disenso.Concludo rilevando ancorauna volta che l’accresciutaconsapevolezza circa l’attuale“emergenza educativa” do-vrebbe stimolare un rinno-vato e più forte impegno diformazione e di testimonian-za che passi anche attraversola strada della scuola e inparticolare della scuola cat-tolica che ha l’insostenibilefunzione di far conoscere laportata culturale della fede edella vita cristiana.

*Direttoredell’Ufficio diocesano

per l’educazione e la scuola

Ufficio diocesanoper la pastorale scolastica

CONVEGNO DIOCESANOPER LA SCUOLA CATTOLICA

Crescere ancora: la scuola cattolicaprotagonista della qualità

Interviene la prof.ssa Maria Dari,dirigente scolastico

Venerdì 16 gennaio 2009Ore 17-19 presso il Seminario vescovile

c.so Fanti 44, Carpi

Maria Dari, dirigente scolastico, è stata presidentedell’Uciim (Unione Cattolica Italiana InsegnantiMedi) dell’Emilia-Romagna e dell’Irsef, Istituto di

ricerca e studi sull’educazione e la famiglia.

Incrementonel numero degli iscritti

Nella diocesi di Carpi lescuole di ispirazione cristia-na sono 15 e contano oltre1.600 iscritti nell’anno sco-lastico in corso. La mag-gior parte sono scuole del-l’infanzia, a cui si è aggiun-ta quella di Budrione, re-centemente inaugurata. Visono poi la Scuola “SacroCuore”, che comprende ilnido, le scuole dell’infan-zia, elementare e media e lascuola primaria “Figlie dellaProvvidenza” di Santa Cro-ce. Si aggiunge inoltre l’Isti-tuto di formazione profes-sionale “Nazareno” di Carpi,con un centinaio di iscritti.L’offerta didattica di quali-tà offerta da queste scuolecontinua ad influire positi-vamente sul numero com-plessivo delle iscrizioni, chenon solo si mantiene stabi-le ma ha registrato un in-cremento rispetto al 2008 .

LaAntonia Fantini

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12 18 gennaio '0912 18 gennaio '09

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Laboratori, doposcuola, collaborazione con i genitori e da quest’anno l’utilizzodi nuovi strumenti interattivi. Tutto ciò contribuisce a fare della ScuolaSacro Cuore una realtà educativa di prim’ordineBenedetta Bellocchio

centinaio di bam-bini iscritti alla ma-terna, più quaranta

al nido; quasi duecento alleelementari; settantacinquealla scuola media: sono “inumeri” della scuola Sa-cro Cuore di Carpi, l’uni-ca scuola cattolica sul ter-ritorio diocesano che of-fre un percorso completo,dai 2 ai 14 anni.Quattro sono le sezioni dimaterna con 9 insegnanti,mentre 21 docenti sono di-stribuiti sul ciclo delle ele-mentari e medie: “uno de-gli aspetti più positivi –osserva il dirigente scola-stico Franco Bussadori -è che ad oggi abbiamo rag-giunto la stabilità del cor-po insegnante”.La proposta didattica del-la scuola primaria è quelladella cosiddetta “organiz-zazione a stella”: un mae-stro prevalente con inse-gnanti specialisti di ingle-se, musica, psicomotricità,educazione artistica, percompletare la formazionedei ragazzi. “Vi è dunqueun team che opera sullaclasse, anche con alcune

Un

ore in compresenza – chia-risce Bussadori -. Credoche questa proposta sia dialto livello, sia per la di-dattica sia rispetto all’at-tenzione che si cerca diavere ai singoli ragazzi”.Per quanto riguarda la scuo-la secondaria di primo gra-do, si lavora sulle 29 ore, acui se ne aggiungono tre al

pomeriggio per i laborato-ri, opzionali, di tecnica,inglese o italiano. Altreproposte (stavolta a paga-mento), riguardano il lati-no, il pianoforte, la chitar-ra, l’arteterapia.In tutti i livelli scolasticivi è la possibilità del do-poscuola pomeridiano,dalle 14 alle 16, libero e

compreso nella retta. Inpiù, per venire incontro aigenitori che lavorano finoa tardi, un post-scuola finoalle 18, a pagamento.Ma la scuola viene sceltada molte famiglie ancheper ciò che, dentro, vi sirespira. “Qui - osservaBussadori - un insieme diregole e comportamenti in-

lo spazio per la dimensio-ne religiosa e la ricerca disenso. “Ritengo che nellascuola questa attenzionenon sia solo formale”, spie-ga il dirigente. “Dalla ter-za elementare una religio-sa, suor Maura, affianca-ta dall’insegnante, cura laformazione spirituale deiragazzi. Inoltre, all’inizio

A dicembre, in occasio-ne dell’apertura dellascuola Sacro Cuore aigenitori, è stato presen-tato il progetto diutilizzo della lavagnainterattiva che è partitoquest’anno nei laboratoridelle elementari e dellemedie. Infatti, il Consi-glio d’istituto, acco-gliendo la richiesta delcorpo docente, haritenuto opportunoapprovare l’acquistodella lavagna, che è statopossibile grazie ai fondiraccolti con la festa difine anno e varie inizia-tive durante il 2008. Sitratta di un primoapproccio a questostrumento per valutarnele potenzialità, dato chepuò rivelarsi molto utileall’interno della didatti-ca. “Certamente – hacommentato il presideBussadori - è unostrumento molto affasci-nante per i ragazzi, perla possibilità diinteragire, di registrarein automatico tutte lelezioni e tramite mailinglist di inviarle a casaanche agli studenti”.

seriscono i ragazzi in uncontesto ben strutturato,che va in una precisa dire-zione. A livello pratico,l’‘educazione civica’ èparte della quotidianità:ritengo infatti che impara-re a lavorare insieme, sindalla scuola primaria, nelrispetto delle persone edelle cose contribuisca aformare cittadini capaci divivere nella società”.E poiché “anima dell’edu-cazione, come dell’interavita, può essere solo unasperanza affidabile”, comeha sottolineato Papa Be-nedetto XVI in una Lette-ra alla Diocesi di Romasul compito urgente del-l’educazione, non manca

della prima ora è previstoun momento di preghieraquotidiano, e così avvieneanche a mensa, prima delpranzo”.Un altro elemento è il rap-porto con i genitori, cherimangono i primieducatori dei loro figli: “lapartecipazione è sempremolto buona, i contatti sonocostanti sulla didattica eanche per quanto riguardal’aspetto educativo: accan-to ai momenti più formalicome il ricevimento geni-tori, esiste la possibilitàdel dialogo con tutto ilconsiglio di classe rispet-to a difficoltà o situazionispecifiche”.Obiettivi per il futuro? Tro-

A metà dicembre ibambini della maternaSacro Cuore hannoportato gli auguri diNatale agli ospiti dellastruttura “Il Quadrifo-glio”. Che hannoricambiato i loropiccoli amici con unospeciale bigliettoaugurale.

vare risorse sul territorioper attivare altre iniziativea completamento dell’of-ferta, “qualche dettaglio –precisa Bussadori – per mi-gliorare ancora”. Rispettoa cosa? “A qualcosa che vacurato sin dalla più teneraetà: favorire l’apprendimen-to e lo sviluppo mentaledei ragazzi, così comel’amore per le diverse di-scipline di studio”.

Al primo postogli alunniAl primo postogli alunni

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1318 gennaio '091318 gennaio '09

La scuola dell’infanzia “Edgardo Muratori” di Concordia. Il caso emblematicodi una istituzione scolastica pienamente paritaria sul piano dell’offerta didattica,ma non su quello dei contributi pubblici. E che sopravvive grazie alla riconoscenzae all’impegno della comunità

Una partecipazione corale

E' tempo di scegliereLa scuola cattolica: una proposta educativa

• “Mamma Nina”Via Mar Mediterraneo, 2 - Fossoli - Tel. 059/660630Iscritti nel 2008/2009: 99

• “Aida e Umberto Bassi”Via Budrione-Migliarina, 40 - Budrione - Tel. 059/661856 (parrocchia di Budrione)Iscritti nel 2008/2009: 14

• “Beata Vergine Assunta”“Don Riccardo Adani”Via Libertà, 2 -Mirandola - Tel. 0535/22920Le due scuole operano insieme e contano 175 iscritti nel2008/2009

• “Filomena Budri”Via Imperiale, 137 - Mortizzuolo - Tel. 0535/37333Iscritti nel 2008/2009: 45

• “Madonna della neve”Via Valli, 107 - Quarantoli - Tel. 0535/35563Iscritti nel 2008/2009: 47

• “Edgardo Muratori”Via Carducci, 14 – Concordia sulla Secchia - Tel. 0535/55125Iscritti nel 2008/2009: 98

• “Silvia Beatrice Varini”Via Malcantone, 3 - San Possidonio - Tel. 0535/39799Iscritti nel 2008/2009: 56

• “San Michele Arcangelo”Via A. Grandi, 37 - Novi di Modena - Tel. 059/670505Iscritti nel 2008/2009: 56

• “Don Umberto Borghi”Piazzale della Libertà, 7 - Rolo (RE) - Tel. 0522/666260Iscritti nel 2008/2009: 42

• “Oriello Cavazzuti”Via Papotti 17 - Limidi - Tel. 059/561719Iscritti nel 2008/2009: 86

SCUOLE PRIMARIE• “Sacro Cuore”

Via Santa Chiara, 20 - Carpi - Tel. 059/688124Iscritti nel 2008/2009: 190

• “Figlie della Provvidenza”Via Bollitora Interna, 205 - Santa Croce di Carpi - Tel.059/664028Iscritti nel 2008/2009: 119

SCUOLE MEDIE• “Sacro Cuore”

Via Santa Chiara, 20 - Carpi - Tel. 059/688124Iscritti nel 2008/2009: 75

SCUOLE SUPERIORI• Centro di Formazione Professionale “Nazareno”

Via Peruzzi, 40 - Carpi - Tel. 059/686392Sono attualmente 112 gli alunni che frequentano l’isti-tuto

NIDI/SEZIONI PRIMAVERA• “Sacro Cuore”

Via Santa Chiara, 20 - Carpi - Tel. 059/688124Iscritti nel 2008/2009: 40

• “Mamma Nina”Via Mar Mediterraneo, 2 - Fossoli - Tel. 059/660630Iscritti nel 2008/2009: 20

• “Don Umberto Borghi”Piazzale della Libertà, 7 - Rolo (RE) - Tel. 0522/666260Iscritti nel 2008/2009: 8

• “Silvia Beatrice Varini”Via Malcantone, 3 - San Possidonio - Tel. 0535/39799Iscritti nel 2008/2009: 14

SCUOLE DELL’INFANZIA• “Sacro Cuore”

Via Santa Chiara, 20 - Carpi - Tel. 059/688124Iscritti nel 2008/2009: 108

• “Figlie della Provvidenza”Via Bollitora Interna, 205 - Santa Croce di Carpi - Tel.059/664028Iscritti nel 2008/2009: 85

• “Matilde Cappello”Via Traversa S. Giorgio - Santa Croce di Carpi - Tel.059/664015Iscritti nel 2008/2009: 84

• “Caduti in guerra”Via Chiesa, 12 - Gargallo - Tel. 059/663056Iscritti nel 2008/2009: 56

Virginia Panzani

er comprendere comela “Edgardo Murato-ri” svolga un servi-zio indispensabile per

le famiglie di Concordia nonbasta considerare che è l’uni-ca scuola dell’infanzia pre-sente nel centro cittadino.Infatti, alla vicinanza allecase dei concordiesi - peral-tro facilmente scavalcabileda chi desidera avvalersi dellascuola statale situata a Fos-sa - si aggiungono la ricono-scenza e l’affetto della co-munità per questa ormai sto-rica istituzione scolastica, checonta attualmente 98 iscrittie 6 insegnanti, più la coordi-natrice, suor Domenica Bar-bieri. La considerazione dicui gode la scuola è testimo-niata anche dal fatto che apochi giorni dall’aperturadelle iscrizioni per l’annoscolastico 2009-2010 sonoormai esauriti i 29 posti di-sponibili e dunque si preve-de la creazione di una listad’attesa, come già accadutonegli anni scorsi. “Visto l’ele-vato numero delle richieste- spiega Maria CristinaFalloni, presidente della“Edgardo Muratori”, che co-stituisce un ente morale dinatura giuridica privata - stia-mo pensando di adeguare lascuola alla normativa previ-sta, nell’ambito della legge626, quando si supera il cen-tinaio di persone che fre-quentano un edificio scola-stico. Ciò significa, ad esem-pio, che gli impianti dovrannoessere nuovamente messi insicurezza e, inutile dirlo, laspesa sarà tutta a carico del-la scuola”. Infatti, sottoli-nea la presidente, “il princi-pio della parità scolastica nonsi è ancora affermato nel-l’ambito dei contributi pub-

blici, la cui entità mantieneuna realtà educativa come lanostra al limite della soprav-vivenza finanziaria. Grazieal sostegno dei 200 soci, sem-pre pronti ad intervenire convarie iniziative diautofinanziamento, alla sen-sibilità della comunità par-rocchiale e di numeroseaziende del territorio, finoraè stato possibile fare frontealle urgenze di ordinaria am-ministrazione e contenere leperdite di bilancio”. Di re-cente il contributo della Fon-dazione Cassa di Risparmiodi Mirandola ha permessodi coprire metà della spesacomplessiva per l’acquistodi nuovi arredi per le aule.

Un vero e proprio sogno che,da tempo accarezzato da ma-estre e alunni, ha finalmentepotuto realizzarsi. Come nonricordare poi i volontari che,senza fare clamore, si occu-pano ogni giorno delle ne-cessità della scuola, dallamanutenzione ordinaria alrifornimento della mensa?“Questa partecipazione co-rale - conclude la presidente- nasce dalla chiara volontàdi tenere aperta una scuolache è di tutti e di garantirneil buon funzionamento. Ol-tre ad essere per noi motivodi gioia, ci incoraggia ad an-dare avanti con fiducia no-nostante le difficoltà”.

P

Nella presenza delle Pic-cole Figlie dei Sacri Cuorisi manifesta in modo con-creto l’identità specificadella scuola materna di Con-cordia che, ispirata ai valo-ri cristiani, si fonda su dueprincipi fondamentali: l’ac-coglienza alle famiglie el’educazione “globale” diciascun bambino. “La pre-rogativa di una scuola del-l’infanzia - osserva suor Do-menica, che, nativa di Con-cordia, è cresciuta nelle auledella “Muratori” - sta nelfatto che l’insegnamentonon avviene dall’alto di unacattedra, ma vivendo a fian-co dei bambini. Il nostrocompito è quello di inse-gnare loro come si sta in-sieme nel rispetto di tutti, agioire per le cose che siscoprono e che si imparanoa fare e per la bellezza dellanatura, a ringraziare per ciòche si ha e che ci vienedonato. Tutto questo, pro-posto ai bambini alla lucedel messaggio evangelico,acquista un significato an-cora più profondo, in gradodi dare una risposta signi-ficativa ai grandi interro-gativi che anche i piccoli, amodo loro, si pongono”. Eun’attenzione particolare èrivolta ai genitori, con iquali, prosegue suor Do-menica, “sono tante le oc-casioni di contatto, comegli incontri di formazione acarattere pedagogico, le se-rate di catechesi con il no-stro parroco e le feste chescandiscono l’anno scola-stico e liturgico. I genitoriapprezzano molto questoclima di famigliarità e siimpegnano concretamenteper le necessità della scuo-la. Alcuni di loro continua-no ad essere presenti in variomodo anche quando i figlisono ormai cresciuti”.

Cristina Falloni e suor Domenica Barbieri

La scuola dell’infanzia “Edgardo Muratori” di Concordia. Il caso emblematicodi una istituzione scolastica pienamente paritaria sul piano dell’offerta didattica,ma non su quello dei contributi pubblici. E che sopravvive grazie alla riconoscenzae all’impegno della comunità

Una partecipazione corale

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Insieme perché è belloLe scuole dell’infanzia paritarie “Matilde Cappello”di Santa Croce e “Caduti in Guerra” di Gargallosono gestite dalla Fondazione “A. Paltrinieri”, mentrela direzione è affidata alle Sorelle di Santa Cecilia

Domenica 21 dicembre nel Teatro “SpazioAperto” di Rolo i bambini della scuoladell’infanzia parrocchiale “Don UmbertoBorghi” hanno presentato lo spettacolo diNatale dal titolo “Una notte davvero specia-le”. Infatti in questa notte speciale si puòsentire la voce degli angeli, delle stelle,degli uomini e degli animali che parlano lastessa lingua. I numerosi personaggi dellarecita sono stati interpretati dai bambinidella scuola, i quali hanno recitato congarbo e sicurezza e hanno cantato seguendoil ritmo giusto. Variegata è stata anche laproposta musicale: canti vivaci e ritmati si

sono alternati a dolci melodie suonate conla pianola e la chitarra dalle gentili mammeEleonora e Monica; non sono mancate po-esie significative e canti tradizionali chehanno riscosso vivissimi applausi.Per la gioia di tutti i nostri “attori” è arri-vato anche Babbo Natale, che ha distribu-ito graditissimi doni. Alla fine un simpati-co aperitivo con salatini e dolci, preparatodalle brave cuoche, è stato offerto a tutti ipresenti, i quali hanno reso ancora piùsentita la loro partecipazione con calorosiauguri per un sereno Santo Natale.

Le insegnanti

La notte specialeA Rolo Natale in festa con i bambinidella scuola materna parrocchiale

Vivere momenti di festa incompagnia, conoscere bam-bini e famiglie che percor-rono la stessa strada con lamedesima esperienza non èsolo motivo di arricchimentoma anche di conforto e disostegno nel difficile com-pito di “educare”.Con lo stesso spirito il Col-legio dei Docenti delle duescuole segue la stessa pro-grammazione didattica ca-landola nelle diverse realtàe nei vari contesti in cui lascuola vive, individuandocosì momenti di incontrocomuni non solo per i bam-bini, ma anche per i genito-ri.Nella magica atmosferadell’autunno insieme si rac-colgono le castagne e si gustae condivide un variopintopic-nic, si vivono momentireligiosi, come le feste deinostri Santi Patroni, Ceciliae Valeriano, e in particolaredurante la Quaresima, nella

Domenica delle Palme, siripercorre il cammino fattodai bambini nella “Via diGesù” con canti dramma-tizzati, preghiere, momentidi riflessione.Ci si riunisce per approfon-dire aspetti pedagogici concorsi per insegnanti e geni-tori, si condividono momenti

di lavoro, di organizzazio-ne, di svago.“Le differenze non divido-no, arricchiscono!”. Que-sto ci unisce, questa è lanostra Speranza, questo è ilnostro punto di forza, que-sto è il nostro obiettivo: in-sieme.

Le insegnanti

Sul prossimo numero di Notizie i contributi della Scuola “Figlie della Provvi-denza” di Santa Croce e di altre scuole cattoliche presenti in Diocesi.

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1518 gennaio '09MIRANDOLA CONCORDIAMIRANDOLA CONCORDIA

Eleonora Tirabassi

na nuova associazio-ne si è recentementecostituita nel nostroterritorio, si tratta di

“San Giacomo Roncole perdon Zeno di Nomadelfia”.Nata il 28 ottobre scorso,ne fanno al momento parteAdriano Prandini, il pre-sidente, Ettore Ori, il se-gretario, e i consiglieri donGino Barbieri, GinaGalavotti, OnoratoStefanini, Tancredi Ve-ronesi e NorbertoCortiglia.Come si potrà certamenteintuire già dal nome, scopoprincipale dell’associazio-ne è “divulgare la figura didon Zeno e mantenerne vivoil ricordo – afferma Adria-no Prandini –, perché pro-prio da San GiacomoRoncole è iniziata la suaopera”. Si percepisce quindicome sia importante per lacomunità di questa frazio-ne mirandolese, continua-re a diffondere l’importan-te insegnamento impartitodal sacerdote, che altrimentirischierebbe di venire di-menticato con il passaredelle generazioni.L’idea di questa associa-zione è nata in manieraquanto mai casuale, ma allostesso tempo provvidenzia-le. In occasione della fictionRai “Don Zeno. L’uomo diNomadelfia”, la comunitàdi Nomadelfia espresse ildesiderio che a San Giaco-mo Roncole sorgesse unamostra permanente delle sueattività. Si poneva quindi ilproblema di trovare un luo-go adatto a tale proposito.Inoltre con laristrutturazione del“Casinone”, luogo simbo-lo dell’avvio dell’attivitàdi Nomadelfia, vi era il ri-schio della totale cancella-zione del ricordo di donZeno. Si è perciò pensatodi contattare la nuova pro-prietà per chiedere la di-

sponibilità a predisporre unlocale per la mostra per-manente, comprensivo disala conferenze, dotatadi attrezzature audiovi-sive per realizzare ini-ziative culturali riguar-danti l’Opera che donZeno ha qui fondato. Trai contatti è però emersoil problema della gestio-ne di tale spazio, ed eccoperciò l’idea e la neces-sità di una associazioneapposita per la cura dellasala, ma anche per la pro-mozione di iniziative e at-tività in ricordo di don Zenoe a sostegno di Nomadelfia.Essendo tale associazionedi recentissima formazio-ne, non sono ancora in pro-gramma attività specifiche,anche se le idee certamen-te non mancano. Vi è infat-ti la volontà, come sugge-rito dallo stesso regista dellaFiction Rai, GianluigiCalderone, di raccoglieretestimonianze audiovisivedirette, racconti di episodivissuti da parte di coloroche hanno personalmenteincontrato e conosciuto donZeno, prima che questi ri-cordi vengano totalmentecancellati dal tempo. Inol-tre è stato espresso il desi-derio di apporre cartelli stra-

dali in ingresso e in uscitadi San Giacomo Roncole,che indichino come lì sianata l’Opera di Nomadelfia.Altra importante attività chel’associazione si prefigge,come peraltro indicato al-l’interno del suo stesso sta-tuto, riguarda il promuo-vere visite alla Comunitàdi Nomadelfia volte all’ap-profondimento della vitache vi si svolge fortementeispirata ai principi evange-lici della fraternità qualelegge.Vi è poi la speranza di riu-scire ad ampliare e arric-chire lo spettacolo già inprogramma per questa esta-

te nel cortile del Ca-stello Pico, che vedrà i

bambini del Coro di VociBianche di Mirandola ci-mentarsi nei canti del film“Don Zeno. L’uomo diNomadelfia”. Il Dvd di talefilm, in uscita a giorni, saràpresto disponibile pressola parrocchia e il segreta-

rio dell’associazione.E’ inoltre importante ricor-dare che giovedì 15 genna-io ricorre il 28° anniversa-rio della morte di don Zeno.Per ricordare questa ricor-renza, domenica 15 febbraiosarà celebrata una Messaalle ore 9.30 nella chiesa diSan Giacomo Roncole e ilricavato delle offerte verràinteramente devoluto aNomadelfia. A partire dal-l’anno prossimo questa ce-lebrazione si terrà la do-menica successiva alla datadel 15 gennaio.L’associazione intende in-fine ringraziare il dottorMario Grilli e ricordareche le iscrizioni sono aper-te a tutti. Info: Ettore Oritel. 340 5584397.

Giovedì 15 gennaio ricorre il 28° anniversario della morte di don Zeno Saltini.Per ricordare la sua testimonianza e la nascita dell’opera di Nomadelfia a SanGiacomo Roncole, è recentemente nata una nuova associazione

U

Dove la fraternitàè legge

“Gli Amici della Musica”festeggiano 25 anni di attivitàDomenica 18 gennaioLucio Carpani in concerto

Si svolgerà domenica 18 gennaio, alle ore 16, pres-so l’Auditorium del Castello dei Pico il concerto perfesteggiare i 25 anni di attività dell’Associazione“Gli Amici della Musica” di Mirandola. Ad esibirsisaranno la violinista Emy Bernecoli e il pianistamirandolese Lucio Carpani. Il programma preve-de l’esecuzio-ne di musichedi Mozart,G r i e g ,Mendelssohn–Bartholdy. In-f o r m a z i o n ipresso la sededell’Associa-zione in viaTabacchi 7, te-lefono 053539925, il gio-vedì, venerdì esabato dalle 10alle 12.Era il 1984quando “GliAmici dellaMusica” ini-ziarono la loroattività. L’As-soc iaz ione ,che conta cir-ca 200 soci,organizza concerti di qualità tutto l’anno e trasfertein pullman all’Arena di Verona per seguire la sta-gione operistica. Attualmente è presieduta da MiltonMarelli.

Lucio Carpani

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16 18 gennaio '09

Domenica 18 gennaio 2009 ore 16,30 – Sala Duomo - CarpiIL FATO GRECO E IL FATTO DEL DIO DI ISRAELE

«Il Signore ha scelto il più piccolo tra i popoli» (Dt 7,7)Relatore: Brunetto Salvarani (Carpi)

Domenica 1 febbraio 2009 ore 16,30 – Sant’Ignazio - CarpiIL DESTINO GIÀ SCRITTO DI GESÙ

«Sono venuto per fare la volontà del Padre » (Gv 6,38)Relatore: Ermenegildo Manicardi (Roma)

Domenica 8 febbraio 2009 ore 16,30 – Sala Duomo - CarpiPREDESTINATI ALLA SALVEZZA, NESSUNO ESCLUSO!

«Siamo stati scelti e predestinati ad essere figli di Dio» (Ef 1,5)Relatore: Romano Penna (Roma)

Domenica 15 febbraio 2009 ore 16,30 – Sala Duomo - CarpiLA SFERA E LA CROCE

Maghi, indovini, cartomanti: il destino à la carteRelatore: Raffaella Di Marzio

DIO LO VUOLE…O È SOLO UN CASO

Il caso, il destino e la Provvidenzanel pensiero biblico

DIO LO VUOLE…O È SOLO UN CASO

Il caso, il destino e la Provvidenzanel pensiero biblico

C.I.B. Centro d’Informazione BiblicaCommissione diocesana per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso

Associazione Italiana Maestri Cattolici

Con la prima conferenza di BrunettoSalvarani che gioca sulle parole “fato” e“fatto” mettendo a confronto pensiero gre-co e Dio d’Israele inizia il ciclo 2009promosso dal Centro Informazione Biblica.Il tema è molto attuale e suggestivo intempi di smarrimento e di mancanza disenso. Ricordava don Alberto Bigarelliche si “sentono sulla bocca dei cristiani, difronte ad eventi per la maggior parte lut-tuosi, espressioni come “era destino!”, “sivede che era la sua ora!” oppure, “erascritto!” e altre ancora come “il caso havoluto che…”, etc. Il termine destino, cheriassume i modi di dire precedenti, indicaun susseguirsi di eventi considerato comepredeterminato, superiore alla volontà e alpotere dell’uomo. Ancora, il termine de-stino ha come correlativo il vocabolo sorteinteso fatalisticamente, e per tanti non cre-denti, esso può scivolare facilmente in una

VITA DELLA CHIESAVITA DELLA CHIESA

Rubrica a cura della FederazioneNazionale Pensionati CISL

Carpi - Viale Peruzzi - tel. 059 682322Mirandola - Via Marsala 53 - tel. 0535 21259Modena - Numero verde gratuito 800 031333

INTERVENTI ANTI-CRISI SINDACATICOMUNI DEL DISTRETTO CERAMICO

I sindacati confederali, Cgil- Cisl- Uil della zona diSassuolo hanno sottoscritto recentemente protocollid’intesa con i Comuni di Sassuolo, Maranello e Fioranoper sostenere i lavoratori e i pensionati sempre più indifficoltà, a causa della grave crisi economica. «E’ ilmodo migliore per affrontare la crisi, che ha investitonumerose famiglie anche nel nostro distretto - sottoli-nea Daniele Donnarumma, responsabile della Cisl diSassuolo- In questo momento dobbiamo “remare” tuttinella stessa direzione e far prevalere il senso di respon-sabilità. Occorre tornare a riflettere sul modo di ottene-re sviluppo e smetterla di pensare che la crescita passi“giocando” in Borsa ». I protocolli tra Sindacati eComuni prevedono: il blocco delle tasse, tariffe e retteper il 2009; il potenziamento dei servizi alla persona; ilrafforzamento dei fondi sociali a favore delle famigliee dei pensionati in difficoltà; politiche per creare lavo-ro; la nascita del nuovo “Tecnopolo ceramico” perrafforzare la ricerca e l’innovazione; l’accelerazionedella costituzione dell’Unione dei Comuni con l’obiet-tivo di liberare risorse da investire in sviluppo e servizi.«In questo quadro rimane una nota dolente: non siamo

riusciti a sottoscrivere un unico protocollo distrettualecondiviso da tutti i sindaci, – spiega Donnarumma - conil Comune di Formigine, pur apprezzando gli impegni afavore dei servizi alla persona, non è stato possibile. Michiedo se l’Unione dei Comuni, richiamata in tutti iprotocolli con gli enti locali, sia un obiettivo vero oppureun’operazione di facciata». Ripropone, quindi, un’ideafondamentale per la Cisl: discutere delle prospettive di undistretto significa non limitarsi all’economia, ma ragiona-re anche di dinamiche sociali e demografiche, ambientalie culturali, servizi alle imprese e formazione, efficienza

della P.A. e servizi ai cittadini, integrazione degli immi-grati e politiche abitative. «La competitività riguardatutto il sistema territoriale; dobbiamo ridisegnare lanostra società, coniugando sviluppo economico e coe-sione sociale, riducendo il più possibile le disuguaglianze».

LA CISL CHIEDE LA TARIFFASOCIALE SUI RIFIUTI SOLIDI

URBANI

“Cala l’inflazione ma Modena resta fra le città più cared’Italia con una tendenza che dura da anni”- sottolineaDomenico Pacchioni della segreteria provinciale dellaCisl. Il sindacalista precisa che il monitoraggio deiprezzi a livello locale si è rivelato utile, anche se non haimpedito rincari anomali e speculazioni come l’aumen-to della pasta. Tra le misure da prendere, a tutela delreddito delle famiglie, la tariffa sociale sulle utenzedomestiche di acqua, energia elettrica e gas, proponeche sia estesa anche ai rifiuti solidi urbani. “Chiediamoai sindaci di dare un forte segnale per contenere l’infla-zione e per dimostrare attenzione ai cittadini e sostegnoalle famiglie in questa crisi economica che sta diventan-do drammatica, come conferma la vicenda delle Cera-miche Iris”.

Sabato 17 gennaio 2009Giornata per il dialogoebraico-cristiano

La Chiesa italiana invita a riflettere sulrapporto tra ebrei e cristiani, ponendo l’ac-cento sull’importanza delle Scritture, allaluce del recente Sinodo sulla Parola di Dio.Il prossimo sabato 17 gennaio sia occasio-ne nelle nostre comunità per studiare afondo il legame intrinseco tra Chiesa edEbraismo, poiché “cristiani ed ebrei, purnon identificandosi, non si escludono né sioppongono, ma sono legati al livello stessodella loro identità” (Giovanni Paolo II, 6marzo 1982).

Dal 18 al 25 gennaio 2009Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

Quest’anno il tema della Settimana di preghiera per l’unità deicristiani sarà “Essere riuniti nella tua mano” (Ez 37, 17). Un versettoscelto dai cristiani della Corea, cui è toccata la decisione di que-st’anno, motivata dal fatto che anch’essi si trovano oggi nellasituazione da cui era partito Israele prima dell’esperienza dell’esiliovissuta dalla generazione di Ezechiele. Anche la Corea, comeIsraele di allora, è un paese diviso in due stati: quello del nord equello del sud, che malgrado la divisione e la guerra di oltrecinquant’anni fa, si sentono un’unica nazione. Questa è, del resto,pure la realtà della Chiesa di Cristo di oggi, divisa eppure piena disperanza di “formare un solo bastone nella mano di Dio”. In tale direzione i cristianihanno una sola arma: la preghiera, che rivolgono a Dio da ogni parte della terra e che esigeda loro una conversione all’amore e alla giustizia che trovano insieme la loro realizzazio-ne sulla croce di Cristo.

Rettifica dateLa conferenza “Il destino già scritto diGesù”, tenuta da monsignor ErmenegildoManicardi, è stata fissata per domenica 1°febbraio (e non domenica 25 gennaio) sem-pre alle ore 16.30, nella chiesa diSant’Ignazio a Carpi.Alla conferenza “La sfera e la croce” didomenica 15 febbraio, alle ore 16.30, inSala Duomo a Carpi interverrà RaffaellaDi Marzio e non Andrea Menegotto, comecomunicato in precedenza.

banale superstizione”. Per evitare questorischio occorre essere fedelmente ancoratialla Sacra Scrittura conoscendola e aman-dola come Parola di Dio.L’iniziativa è curata dal Cib in collabora-zione con la Commissione Diocesana perl’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso el’Associazione Italiana Maestri Cattolici(Aimc) di Carpi.

Domenica 18 gennaio al viale conferenze del Centro Informazione Biblica

Caso, destinoe provvidenza

Domenica 18 gennaio al viale conferenze del Centro Informazione Biblica

Caso, destinoe provvidenza

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1718 gennaio '09

E mozionato, ma feli-ce di iniziare questanuova esperienza cheritiene frutto di una

scelta familiare oltre che per-sonale. Per la famigliaMigatti, martedì 6 gennaioin Cattedrale a Carpi, è ini-ziato un nuovo cammino cheporterà, a Dio piacendo, Giu-seppe al diaconato perma-nente.“Sì – ammette il candidato -il mio livello di emozioneera alto, per fortuna miamoglie Laura era più tran-quilla. Ci hanno preparatoanche il drappo, come si faper le coppie con 50 o piùanni di matrimonio...”. Oraci si può anche scherzaresopra ma la gratitudine ver-so chi li ha accompagnati aquesto passo è sincera: “Pen-so ai nostri genitori, agliamici dell’associazioneVenite alla festa e della par-rocchia, più di così cos’al-tro poteva mancare?”.Giuseppe è sposato conLaura Gasparini, ha tre fi-gli, Lisa, Emma e Giulio,lavora in una azienda cheha sede a Guastalla, appar-tiene alla parrocchia dellaCattedrale e ha maturatoquesta scelta nel discerni-mento spirituale con la co-munità parrocchiale e conquella del Venite alla Festae nell’ascolto della Paroladi Dio, in particolare a par-tire dalla Missione Popola-re del 2004 con il compitodi animatore dei centri diascolto.“Devo tanto a Laura, chemi è sempre stata vicina, eDio solo sa quanto, in alcu-ni momenti in cui avevo ilmorale un po’ giù, e ha ac-

consentito ad accompagnar-mi nel cammino. – raccon-ta Giuseppe ripercorrendo ivari momenti della celebra-zione dell’ammissione - Poialle domande che mi ha ri-volto il Vescovo penso diaver dato la risposta giusta:se non fosse stata la stessaper tutte e due le domande

mi sarei sbagliato di sicuroper l’emozione”.Al termine l’incoraggiamen-to di tanti che si sono strettiattorno alla famiglia: “Sonorimasto colpito – osservaGiuseppe - dall’affetto e daisaluti di tutti. Ne ricordodue in modo speciale: unapersona mi ha invitato a

Diacono, preghierae servizioDiacono, preghierae servizio

In Cattedrale l’ammissione al diaconatodi Giuseppe Migatti

VITA DELLA CHIESAVITA DELLA CHIESA

Un busto opera di Romano Pelloni ricordasuor Erminia nel sacello di Mamma Nina

Una suora piccola, piccolaIl

pregare sempre; non so comeabbia capito che faccio fati-ca a essere fedele durante legiornate ai tempi della pre-ghiera e ad affidare a Dio ivari momenti della giorna-ta, sia quelli belli con lafamiglia e gli amici, sia quellimeno belli, come da un po’di tempo soprattutto il la-

voro. Un’altra persona miha augurato di essere sem-pre più e meglio al serviziodegli altri; raccolgo anchequesto invito. Questo perme è molto faticoso: rinun-ciare alla ma volontà permettere avanti quella di al-tri che devo servire”.Il diacono infatti non è sa-

cerdote, il suo ministero ri-calca il significato stessodel termine che è servire. E’un ministero della parola,della liturgia e della caritàche però deve trovare la suamotivazione e il suo centroin Cristo Servo.Ma il diacono presenta spes-so anche alcune caratteri-stiche che lo differenzianodal sacerdote; normalmen-te ha già fatto la scelta im-portante di vita di coppianel matrimonio e contribu-isce alla gestione della pro-pria famiglia anche con ilproprio lavoro. “Questi dueelementi – spiega Migatti -rendono il diacono una per-sona che, più di altre è chia-mata a portare il messaggiodi Cristo nel mondo, a ren-dere concreto ed evidenteCristo che tutti ama ed ac-coglie attraverso la sua Chie-sa. Ciò che meglio descrivequesto ministero è quindi ildarsi agli altri senza ricer-care nulla per se stessi, conla preghiera ma anche conil calore del contatto uma-no personale, con la paroladi Dio ma anche con la ca-pacità di ascoltare e di cam-minare a fianco degli altrinelle gioie e nelle difficol-tà”.Questa è l’identità dei dia-coni così come l’ha pensatala tradizione della Chiesa eda qui si coglie tutta la re-sponsabilità del ruolo. Perquesto motivo la comunitàè chiamata ad accompagnarecon gratitudine e unità dipreghiera chi sta già viven-do il diaconato e chi, comeGiuseppe Migatti e DanielePavarotti, ha intrapreso ilcammino di preparazione.

Dante Colli

6 dicembre ricor-reva l’anniversariodella morte di suorErminia la cui vita

è stata ripresa nel volumeAndiamo da padre Pio (Ed.Il Portico, 2001) e in par-ticolare in Sorella Erminiadi Mamma Nina scritto daBianca Maria Carretti Ca-pitelli (2006) nel quaran-tesimo della morte con ec-cezionale documentazio-ne fotografica. La sua sto-ria e la sua presenza allaCasa della Divina Provvi-denza non sono state suf-ficientemente ricordate ela collocazione di un bu-sto, voluto da alcuni de-voti alla sua memoria, cene dà l’occasione.Sorella Erminia al secoloAngela Erminia Martinellonasce nella quiete dellacampagna di Grumolo delleAbbadesse (Vicenza) il 1°marzo 1882 da Santo e daMaria Borsato. Vittoria, lasorella più grande frequental’asilo retto dalle SuoreDorotee e al rientro a casaracconta quanto ha sentitoe imparato. E’ una primacatechesi per la piccolaErminia di appena tre anni

che avverte “ardente” lavocazione religiosa. All’etàdi dodici anni resta paraliz-zata alle braccia, ma sotto-posta all’azione di apparec-chi elettromedicali recuperain ventisette giorni un bloc-co la cui causa ha originenella colonna vertebrale.All’età di venticinque annientra nelle Suore della Ca-rità di San Vincenzo aCremona, ma tre mesi pri-ma della professione si am-mala gravemente e la Supe-riora la rimanda a casa conla speranza che il riposo el’aria natia le siano benefi-ci.Nel 1936, Erminia non haquasi più speranza e si chie-de del “perché di questa suavocazione che le costa tan-to dolore”. Rientra in paesenel frattempo un sacerdotedella Pia Opera di San Pao-lo che non perde l’occasio-ne di andare a salutare lasua maestra d’asilo che fra

l’altro gli aveva predetto chesarebbe diventato sacerdo-te. Fra le tante cose, raccon-ta che ad Alba ci sono incollegio due figli di unamamma carpigiana, che ri-masta vedova, aveva lasciatocasa e famiglia e sistematiconvenientemente i suoi seifigli, si era dedicata all’ac-coglienza di bimbe orfane,povere e abbandonate. E’un momento decisivo. Dopoalcuni giorni scrive a Mam-ma Nina. Arriva la rispostache finisce nelle mani dellaSuperiora dell’asilo che glie-la tiene nascosta, ma Gesùnella sua bontà infinita lerivela la presenza della let-tera e il suo contenuto. Nonesita più. Dopo alcuni gior-ni parte. Alla stazione diCarpi trova Mamma Ninache l’aspetta e che ricono-sce subito in quella signorain preghiera che le avevafatto vedere Gesù in unavisione. Siccome la sua opera

era appena iniziata, fa lavestizione il 19 marzo 1936assieme a Mamma Nina econ lei veste l’abitofrancescano e per tutti di-venta sorella Erminia. Macompletiamo rapidamente lasua biografia.Sorella Erminia visse in di-verse case della Divina Prov-videnza, a Carpi, a Roveretoe anche a Ponte Motta. Ovun-que andava la sua presenzasi faceva notare per il suogrande e sconfinato amoreper le anime, per la sua squi-sita carità espressa in paro-le ed azioni, per la sua umil-tà senza limiti attirando at-torno a sé un numero sem-pre più grande di persone.Per questo venne trasferitaa Ponte Motta, proprio perevitare eventuali e possibiliosservazioni da parte del-l’autorità ecclesiastica. Chiha conosciuto sorellaErminia non l’ha dimenti-cata. Sorella Erminia è sce-

sa diverse volte a San Gio-vanni Rotondo con BiancaCarretti incontrando PadrePio. Anche i doni di naturasoprannaturali che vengo-no riconosciuti a sorellaErminia richiamano quellidi Padre Pio. Non restereb-be che da dire una parolasul diario di sorella Erminia,ma si raggiungono tali vet-te di misticismo, si raccon-tano combattimenti spiritualie visioni come manifesta-

zioni straordinarie e comeconoscenza di Cristo, a fac-cia a faccia del Signore,che in questo contesto pos-sono solo essere citate. Lascultura di RomanoPelloni riprende suorErminia in modo assai re-alistico e l’impressione chese ne trae è quella di unvolto che splende inun’espressione di bontà ed’amore che scende finoal cuore. Il busto esprimeuno sguardo dolce e pro-fondo che giunge all’ani-ma e da esso sembra irra-diarsi una luce che dà ra-gione dell’affezione pro-fonda che ha raccolto at-torno alla sua persona.Collocata nell’angolo de-stro della cappella, suorErminia guarda MammaNina (altra opera di Pelloni,la più bella effige dellaVenerabile sino ad oggirealizzata). Si realizza inmodo visibile la Comu-nione dei Santi a cui tuttiapparteniamo.

N.B. Il volume SorellaErminia di Mamma Ninnaè in distribuzione pressola Casa della Divina prov-videnza

Giuseppe con la moglie Laura Gasparini e le figle, Lisa e Emma

Luigi Lamma

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18 18 gennaio '09

D

Itinerario paolino per la route invernale a Roma del Clan Carpi 3

Sulle orme dell’Apostolo delle gentiItinerario paolino per la route invernale a Roma del Clan Carpi 3

Sulle orme dell’Apostolo delle genti

al 27 al 29 dicembre2008 il Clan Arcoba-leno della parrocchiadi San Giuseppe

(Carpi 3) ha vissuto una routedi profonda spiritualità aRoma, accompagnato dadon Lino Galavotti. Due imotivi che hanno determi-nato la scelta della capitale:la ricorrenza dell’AnnoPaolino (san Paolo è anchepatrono dei rover e dellescolte) e il ricordo della pri-ma cerimonia della firmadella Carta di Clan avvenutatrenta anni fa proprio aRoma. La firma della Carta

di Clan è un momento solen-ne che sancisce l’adesione aivalori e ai principi che sonoalla base del Clan e da assu-mere come costante riferi-mento della propria vita.

Eccoci a RomaDopo la sistemazione pres-so la Casa “SeverinoFabriani”, ospiti della genti-lissima comunità di suore,subito la partenza per la pri-ma meta: la Basilica di SanPietro, dove i membri delClan, accanto alla tomba delprincipe degli apostoli, han-no rinnovato la professione

di fede.

Il grande giornoSveglia di buon mattino eritorno al centro di Roma.Destinazione: la Basilica diSan Giovanni in Lateranodove i rover e le scolte han-no vissuto il loro primo veromomento di forte riflessioneproposto da don Lino. Poi,dopo una sosta nella Basili-ca di Santa Maria Maggiore,a causa del maltempo, ilgruppo è risalito sul pull-man e velocemente è tornatosul piazzale di San Pietrodove, tra l’emozione gene-

rale, ha vissuto con grandepartecipazione l’Angeluscon il Papa.Nel pomeriggio tappa a SanPaolo fuori le mura dove, altermine di una silenziosaveglia di preghiera, tre gio-vani rover (Mattia,Tommaso e Lorenzo) si sonopresi la responsabilità di fir-mare la Carta di Clan, tramille emozioni e qualchelacrima davanti al sepolcrodell’Apostolo Paolo. Ultimasosta del pellegrinaggiopaolino sul luogo del marti-rio, dove ora sorge l’Abba-zia delle Tre Fontane (quelle

scaturite dopo ladecapitazione del Santo), perla preghiera e per gustare il“cioccolato dei trappisti”.

Il ritornoDopo la recita delle lodi irover e le scolte del ClanArcobaleno hanno raccoltoarmi e bagagli e salutato lesimpatiche suore ringrazian-do per l’ottima accoglienza.La giornata è stata dedicataalla visita di Roma, capitalepolitica, da Trinità dei Mon-ti, sempre a piedi, alPantheon, Montecitorio, laFontana di Trevi, il palazzo

del Quirinale e infine all’Al-tare della Patria. Poco dopo,affaticati dal lungo cammi-nare, una pausa ristoratricesu una terrazza del Campi-doglio. Nel primo pomerig-gio si è tenuta la verifica deimomenti vissuti insieme inquesta route invernale e poiè iniziato il viaggio di ritor-no. Giunti a destinazione unultimo momento di preghie-ra di ringraziamento e poitutti a casa arricchiti nel cuo-re dall’esperienza indimen-ticabile che hanno vissutoinsieme.

Il Clan Arcobaleno Carpi 3

UNITALSI - I PROSSIMI APPUNTAMENTI A CARPI

Domenica 18 gennaio ore 15Incontro ricreativo presso la parrocchia di San Francesco

Mercoledì 21 gennaio ore 21Incontro spirituale di catechesi con don Mario Melegari nellasede di via San Bernardino da Siena 14

Domenica 1° febbraio ore 15Incontro ricreativo presso la parrocchia di San Francesco

CALENDARIO PELLEGRINAGGI UNITALSI 2009

LourdesDal 29 aprile al 5 maggio in treno (30 - 4 in aereo)Dal 2 all’8 giugno in treno (3 al 7 giugno in aereo)Dal 25 al 31 agosto in treno (26 al 30 agosto in aereo)Dal 28 settembre al 4 ottobre in treno – NazionaleDal 29 settembre al 3 ottobre in aereo - Nazionale

Loreto6 – 7 – 8 marzo esercizi spirituali23 - 24 – 25 – 26 maggio in pullman18 – 19 – 20 - 21 giugno Treno della grazia (dei bambini)

San Giovanni RotondoDal 30/31 marzo al 1 aprile in pullman

SiracusaDal 24 al 26 aprile Pellegrinaggio nazionale dei giovani

NeversDal 13 al 16 ottobre in aereo

Fatima e SantiagoDal 20 al 24 ottobre Pellegrinaggio regionale in aereo

14 maggioXX° Convegno regionale a Parma

Le iscrizioni si ricevono fino all’esaurimento dei posti e sichiudono 40 giorni prima di ogni pellegrinaggio.Info e prenotazioni: Via San Bernardino da Siena 14 - 41012Carpi (MO) - Tel. e fax 059-640590 (martedì e giovedì dalle17,30 alle 19)

Domenica 21 dicembre festa degli auguri per l’Unitalsi alla presenza del Vescovo

Una medaglia “al valore”La grande famigliadell’Unitalsi si è riunitadomenica 21 dicembre nellachiesa di San Francesco aCarpi per la Messa in pre-parazione al Natale, pre-sieduta dal Vescovo,monsignor Elio Tinti. In-sieme agli ammalati, aibarellieri e alle sorelle hannopartecipato alla liturgiaanche tanti amicidell’Unitalsi, animati daquello spirito di comunio-ne nel nome di Maria che èuna delle prerogative del-l’associazione. Che nonmanca di incoraggiare ipropri membri anche attra-verso segni concreti comeil conferimento di una spe-ciale medaglia a coloro chehanno vissuto il loro primoanno di servizio, diventan-do barellieri ausiliari, e aivolontari che hanno com-piuto il loro terzo pellegri-naggio e sono ormaibarellieri effettivi. “Si tratta- spiega Paolo Carnevali,presidente dellasottosezione di Carpi - diun piccolo riconoscimen-

to, eppure molto gradito.Vorrei sottolineare che aricevere la medaglietta delprimo anno sono stati unaquindicina di volontari dai14 ai 35 anni. Questi gio-vani hanno arricchito ilnostro gruppo con la loropresenza e contribuisconocon il passaparola fra gliamici a divulgare le inizia-tive dell’associazione e acoinvolgere altre persone.Inoltre, abbiamo potutoconstatare come tramite ilservizio all’internodell’Unitalsi, da alcuni ini-zialmente scelto come purae semplice attività divolontariato, sia possibileapprofondire o riscoprireil proprio rapporto con ilSignore e con la preghie-ra”. Infine, alla celebrazionedella Messa è seguito unmomento di festa nei loca-li della parrocchia per loscambio degli auguri nata-lizi, allietato dalla presen-za del Vescovo.

Virginia Panzani

VITA DELLA CHIESAVITA DELLA CHIESA

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1918 gennaio '09

Dal 26 dicembre al 1° gennaio si sono svoltii campi invernali degli adulti e dei giovani di Azione Cattolica

Riflessioni sull’attualità

VITA DELLA CHIESAVITA DELLA CHIESA

Campo domestico adultiLibertà di coscienzanon è fare ciò che si vuole

campo invernale do-mestico degli adultidi Azione Cattolicasi conferma appun-

tamento atteso, gradito epartecipato. La due giornidi fine anno, con la sua par-ticolare formula con per-nottamento a casa, che me-glio si adatta alle esigenzedegli adulti “con famiglia”,si è tenuta presso la parroc-chia di San Marino di Carpiil 28 e 29 dicembre. Al paridel campo invernale giova-ni, che si tiene nello stessoperiodo, anche al campoadulti si è soliti affrontaretematiche socio-politiche ocomunque legate all’attua-lità. Quest’anno il tema delcampo, pur prendendo spun-to da casi di cronaca, avevaun carattere più generale enon strettamente legato almomento attuale. Il temaaffrontato è quello dellacoscienza umana, che laGaudium et Spes definiscecome “il nucleo più segretoe il sacrario dell’uomo, doveegli è solo con Dio, la cuivoce risuona nell’intimità”.Tre sono stati gli interventiproposti nel corso del cam-po, tutti di altissimo livello,

così che le relazioni nonhanno rappresentato soloun’opportunità formativa,ma anche un’operazionesignificativa da un punto divista culturale.Ha aperto i lavori PaoloPagani, docente di antro-pologia filosofica all’Uni-versità Ca’ Foscari di Ve-nezia, che ha affrontato iltema della coscienza su diun piano filosofico, indivi-duando la coscienza mora-le come la capacità di espri-mere un giudizio sulle azioniumane in base alla legge

morale, in base cioè a quel-la serie di beni (valori) rite-nuti meritevoli di essereperseguiti. A ciascuno poi èdata la “genialitàinterpretativa” per applica-re la legge morale ai casidella vita, cogliendo di vol-ta in volta i beni da tutelareo perseguire.La seconda relazione è sta-ta proposta da don AndreaAndreozzi, docente di Sa-cra Scrittura presso l’Istitu-to Teologico Marchigiano,al quale era stato richiestoun approfondimento del

concetto di coscienza da unpunto di vista biblico. Senel Vecchio Testamento enei Vangeli non v’è un ter-mine che si possa tradurrecon il nostro coscienza, do-vendosi piuttosto individua-re nella parola “cuore” iltermine con cui si indicavala sede non solo dei senti-menti e dei ricordi, ma an-che dei valori morali e delleiniziative conseguenti, è solocon San Paolo che compareil termine coscienza.La coscienza, secondo SanPaolo, non è uno spazio

meramente privato ma unostrumento che ci mette co-stantemente in rapporto congli altri, interrogandoci nonsolo su cosa possiamo fare,ma su che cosa ci edificacome comunità. La coscien-za è infatti il laboratorio dicrescita della comunità. Euna coscienza che ha in-contrato sinceramente Cri-sto ed è costantemente illu-minata dallo Spirito, nonpuò che essere retta e pura.Terzo ed ultimo intervento,quello di Donatella Pagliac-ci, docente di filosofia mo-

rale all’Università di Ma-cerata, cui è stato chiestoqualche indicazione prati-ca per muoversi in una so-cietà complessa in cui sem-pre più si fa appello allalibertà di coscienza. Ma li-bertà di coscienza non equi-vale a fare ciò che si vuole,ha detto la relatrice, perchèla coscienza è il luogo in cuisi decide, ma non il criteriodella scelta. Il criterio civiene dall’esterno, sia essola legge morale o l’inse-gnamento cristiano.Nel corso del campo si èsoliti approfondire la figu-ra di un personaggio signi-ficativo dal punto di vistadell’esperienza religiosa.Questa volta è toccato aTeresio Olivelli, morto a 29anni nel campo di sterminiodi Hersbruck, “il ribelle peramore” del quale si è apertoil processo di beatificazionee che conobbe direttamenteOdoardo Focherini. Quellodi Olivelli, che da convintoassertore del fascismo nedivenne uno strenuo oppo-sitore, è un chiaro esempiodi una coscienza che ha sa-puto incamminarsi in unpercorso di gradualematurazione e purificazione,sino a giungere alla propriasantificazione.

Corrado Corradi

Chi ha paura della paura?

Per i giovani della nostraDiocesi di età compresa tra i25 e 35 anni il campo inver-nale dell’Azione Cattolicadiocesana si è fatto letteral-mente in “due”. A più divent’anni dalla prima edizionedi un campo-scuola rivoltoai giovani delle nostre par-rocchie su tematiche socio-politiche, l’intuizione dell’as-sociazione diocesana nonsembra risentire le fatiche deltempo. Anzi, registrando unacrescita di partecipazione, so-prattutto della fascia di etàdei giovani “grandi”, è sortal’esigenza di raddoppiare. Alcampo invernale dei “giova-ni piccoli”, giovani studentiuniversitari o appenaaffacciati sul mondo del la-voro dopo il diploma, si èaffiancato un campo inver-nale che ha tentato di rispon-dere ai bisogni e alle doman-de di coloro che hanno allespalle un percorso universi-tario di studio e una vita la-vorativa piena, ma ugualmen-te incamminati sulla stradadella propria vocazione cri-stiana e umana.Il desiderio di acquisire mag-giori strumenti per interpre-tare i cambiamenti in atto nelmondo, approfondendotematiche precise che si pos-

sono incontrare tutti i giornisfogliando il giornale o navi-gando su internet, ha dunquespinto 42 “giovani grandi” apartecipare a un campo in-vernale dedicato al tema “Pa-ura e Democrazia”. Semprepiù spesso sentiamo parlaredell’uso pubblico della pau-ra nelle moderne democra-zie occidentali. Quale discer-nimento dobbiamo metterein atto alla luce del Vangelo?Può la socializzazione dellapaura diventare uno strumentodi controllo sociale e orien-tamento del consenso politi-co? Un cittadino che ha pau-ra è maggiormentecontrollabile e più disponi-bile a cedere margini di li-bertà in nome della “sicurez-za nazionale e personale”.Quali sono gli aspetti, gli in-terrogativi e i rischi dellenuove dimensioni sociali della

paura? Può la solidarietà na-scere dalla paura e diventareforza politica? Queste sonosolo alcune delle domandeche hanno guidato tre giornidi dibattito, dal 26 al 28 di-cembre scorso presso la casadi spiritualità Oasi San Gia-como di Vago di Lavagno(Verona), dove sono inter-venuti don Paolo Boschinidella Diocesi di Modena,docente allo Studio Teologi-co dell’Emilia-Romagna diBologna e alla Facoltà diScienze della comunicazio-ne e dell’economia dell’Uni-versità di Modena e Reggio,e Luca Alici, assegnista diricerca presso la Facoltà diLettere e Filosofia dell’Uni-versità di Perugina. Un di-battito che ha certamente ar-ricchito il discernimento deigiovani.

Renato Bigliardi

Le istanzeper una nuova economia

Negli ultimi giorni prima delloscadere del 2008, i “giovanipiccoli” di Azione Cattolicahanno scelto nuovamente diritagliarsi un momento pri-vilegiato per dedicare una curaparticolare al proprio discer-nimento, investendo le pro-prie energie sulla tradiziona-le iniziativa del campo in-vernale, quest’anno miratoad affrontare il delicato temadella crisi economica. Unargomento assai complicato,che merita l’attenzione in unainiziativa del genere ancheper il fatto che risulta semprepiù difficile per il cittadinomedio addentrarsi in unamateria apparentemente com-prensibile solamente agli “ad-detti ai lavori”, districandositra tecnicismi, notizie allar-manti correlate di relativesmentite, e difficoltà nel riu-scire ad avere un critico sguar-do d’insieme sugli interventiin atto per arginare ulteriori“catastrofi”.

A questo proposito, gli inter-venti degli esperti, GiulioTagliavini e Franco Mosco-ni, hanno aiutato i parteci-panti rispettivamente ad en-trare dentro le logiche e leregole che governano il mer-cato finanziario e a capirequali attualmente sono gliscenari globali dei mercati,quali ripercussioni la crisifinanziaria sta scaricandosull’economia reale e qualipriorità presentano le “agen-de politiche” degli attualigoverni. E’ infatti necessa-rio domandarsi se l’attualesituazione “scavalchi” i tra-dizionali modelli economicioccidentali, non più in gradodi descriverla né di farvi fron-te, e in che modo quindi siaconveniente reagire e pren-dere provvedimenti, per tu-telare i risparmiatori, speciecoloro che si trovano in realidifficoltà economiche.L’intervento di RiccardoMilano ha cercato quindi diindirizzare la riflessione suquali siano le istanze più ur-genti su cui lavorare dentro e

fuori la crisi, senza dimenti-care la “forma mentis” (ne-cessaria per ricostituire unaconnessione tra etica ed eco-nomia) con cui questa debbaessere affrontata, attraversa-ta, e, speriamo nel più brevetempo possibile, superata.Il dibattito su queste tematicheè tuttora in corso ed è certa-mente difficile per il momentopronunciarsi con esattezzacirca le cause e le prospettivefuture. Tuttavia, il dibattito ènecessario per comprenderel’attuale contesto sociale epolitico in cui stiamo viven-do e come esso incide sullanostra vita quotidiana. E for-se questo è il reale guadagnodi chi ha partecipato all’ini-ziativa: la consapevolezza didover schivare la tentazionedi cercare e darsi rispostepreconfezionate o soluzioniimmediate, tentando piutto-sto una lettura intelligente,seppur a volte parziale o dif-ficoltosa, della realtà.

Davide GavioliVicepresidente dioc. Giovani

Giovani piccoli (18-24 anni)

Giovani grandi(dai 25 anni)

Dal 26 dicembre al 1° gennaio si sono svoltii campi invernali degli adulti e dei giovani di Azione Cattolica

Riflessioni sull’attualitàIl

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20 18 gennaio '09 CULTURA E SPETTACOLICULTURA E SPETTACOLI

CONCERTI, GLI AMICI DELLA MUSICAFESTEGGIANO I 25 ANNIDomenica 18 gennaioMirandola – Auditorium Castello PicoGli Amici della Musica festeggiano i 25 anni di attività, e lo fanno con unconcerto che si terrà domenica18 gennaio presso l’auditorium del Castellodei Pico, con inizio alle ore 16. Eseguono Emy Bernecoli (violino) e LucioCarpani (pianoforte). Il concerto è organizzato dagli Amici della Musicainsieme all’Assessorato alla Cultura del Comune di Mirandola.

LORIA, SEMINARIO DI CINEMA CON BRUNO FORNARADa venerdì 16 a domenica 18 gennaioCarpi – Auditorium Biblioteca LoriaBruno Fornara, critico cinematografico della rivista “Cineforum”, direttoredel Festival di Alba e docente di cinema alla Scuola Holden di Torino, guidauna serie di incontri sul cinema, a partire da venerdì 16 gennaio. Il seminario,attraverso l’analisi di sequenze filmiche, propone percorsi in cui si affrontanoi temi dell’altro, delle culture diverse e il loro rapportarsi con la nostra identitàsottoposta a continui cambiamenti. Ingresso libero e gratuito. Programma:venerdì 16 gennaio dalle 20.30 alle 23, sabato 17 dalle 15.30 alle 19.30,domenica 18 gennaio dalle 10 alle 13.

VIGNETTE, MARGHERITA ALLEGRI ESPONE AL CENTRO O&AFino a venerdì 30 gennaioCarpi – Centro Affari O&A, viale Ariosto 14“Umorismo ai tuoi piedi” è un’esposizione di opere grafiche, vignette ecaricature, di celebri umoristi, formata costituendo un percorso di disegniposizionati a terra, offrendo così un’immagine comica dell’Italia e delle sueabitudini. Fino a venerdì 30 gennaio sarà esposta l’opera di MargheritaAllegri: dopo aver conseguito il diploma di maturità artistica, si è laureata inConservazione dei Beni culturali presso l’Università degli studi di Parma; haseguito vari corsi di perfezionamento nel campo dell’illustrazione per l’in-fanzia con docenti come Svjetlan Junakovic e Linda Wolfsgruber. Orari: dallunedì al venerdì: 8.30/12.30 - 14.30/19. Ingresso libero e gratuito.

APPUNTAMENTI

Daniele Franda

uattro stagioni, quat-tro temi, per quattrofotografi. Oltre 50foto ripercorrono la

nostra penisola in lungo ein largo, cogliendo aspettiinsoliti della vita italiana.Francesco Cocco, Loren-zo Cicconi Massi, DanieleDainelli, e MassimoSiragusa sono gli autoridelle immagini che accom-pagnano i testi di AntonioPascale: “Solo in Italia”,edito da Contrasto, è un viag-gio, ideale e reale al tempostesso, che l’autore ha com-piuto cercando di metterein luce le diversesfaccettature della nostrarealtà: dall’immigrazionealle coste del Mediterraneo,dall’industrioso Nord-Estalle piazze dell’Italia cen-trale.Il percorso non è però scon-tato, i temi vengono acco-stati al fluire delle stagioniin modo originale: le fab-briche del vicentino si pen-sano colme di lavoratori, allavoro o in uscita; le spiag-ge calabresi piene di ba-gnanti, con tanto di barchee yacht che splendono alchiarore del sole. Niente ditutto ciò. Ed è proprio quiche risiede l’originalità del-l’opera nel suo complesso;l’estate è la stagione asso-ciata al tema lavoro e occu-pazione, e infatti le fabbri-che sono vuote. Esercizichiusi, grandi magazzini

vuoti: anche questa è real-tà! Degna di essere rappre-sentata, nella sua bellezza enella sua unicità. L’autun-no vede protagonista la stri-scia di territorio che da Romagiunge fino alla Sicilia. Inmezzo la costieraAmalfitana, i vari lungo-mare della Calabria, da(ri)scoprire e valorizzare.L’inverno degli spazi chiu-si è il pretesto per indagarei luoghi di culto delle diver-se confessioni che l’immi-grazione ha portato nei no-stri territori: Verona, Mo-dena, Bologna e ReggioEmilia le tappe del percor-so di Francesco Cocco,marchigiano di nascita macarpigiano d’adozione, com-piuto al di là della tradizio-nale associazioneimmigrato=musulmano; il50% degli stranieri è di fedecattolica, protestante, evan-gelica, ortodossa o sikh. Lacasualità degli incontri, dellesituazioni, fanno da scena-rio ad un contesto ben defi-nito: superare i pregiudizi,

sforzarsi di valicare le bar-riere, è questo il messag-gio, neanche troppo velato,veicolato dalle immagini.Le piazze solitarie dei bor-ghi del Molise, dell’Abruz-zo e delle Marche, infine,inneggiano alla primavera:il bianco e nero delle foto diLorenzo Cicconi Massi tra-smette l’infinità degli spa-zi, rafforza la percezione dicase abbandonate e dei lun-ghi silenzi.“Solo in Italia” non è soloun bellissimo libro. �Diquesto volume, e delle rela-tive fotografie, è stata rea-lizzata una mostra, oggi al-lestita all’ultimo piano del-la Biblioteca MultimedialeLoria. Curata da Città diCarpi, BibliotecaMultimediale Arturo Loria,Fondazione Cassa di Rispar-mio di Carpi e Contrasto, lamostra è visitabile fino adomenica 15 febbraio. Ri-spetta i seguenti orari: do-menica e lunedì 15-20, damartedì a sabato 9-20.

Q

E’ visitabile fino a domenica 15 febbraiola mostra fotografica “Solo in Italia”,allestita negli spazi della Biblioteca Loria

L’Italiache non ti aspetti

Da venerdì 16 gennaio

Feriali e prefestivi:ore 21,00

Domenica e festivi:Ore 16,00

18,30 - 21,00Lunedì giornatapromozionale

A.C.E.G.CINEMATEATRO

EDENVia Santa Chiara 22 - 41012

CARPITelefono 059/650571

Cantando l’anno liturgicoIl festival La musica sacra nella terra dei Pio propone sabato17 gennaio, presso la chiesa di San Bernardino da Siena alle ore21, il terzo concerto dell’edizione 2008-2009.Protagonista dell’evento dal titolo Benedictus qui venit innomine Domini sarà il coro de I Ragazzi cantori di SanGiovanni, diretto dal maestro Marco Arlotti. Nato nel 1973per il servizio liturgico della Basilica Collegiata di San Gio-vanni in Persiceto (Bologna), il complesso corale è compostoda 35 cantori, d’età compresa fra gli 8 e i 45 anni. Disponendodi un vasto repertorio, in gran parte sacro, il Coro ha parteci-pato a numerosi concorsi ottenendo prestigiosi premi, tra cui iprimi premi assoluti di Vallecorsa (1984 e 1995) e del II°Concorso Regionale per Cori Liturgici dell’Emilia Romagna(2000).L’ensemble si esibirà a Carpi in un programma di musicaantica che ripercorre i tempi forti dell’anno liturgico da Natalea Pasqua, attraverso la memoria della Passione del Signore,grazie alle suggestioni spirituali evocate dalla polifonia dellaScuola Romana del Cinquecento (Palestrina e Da Victoria) edella Scuola Veneziana (Gabrieli e Lotti), attraverso gli autoridel primo Barocco tedesco (Hassler e Sweelink).La parte centrale della serata vedrà il maestro Arlotti, organistatitolare della Basilica Collegiata di San Giovanni in Persicetoe docente di organo e composizione organistica presso ilConservatorio “G. Rossini” di Pesaro, esibirsi sul prestigiosoorgano Tortona (1670) della chiesa di San Bernardino.

Non di solo cinepanettonivive l’uomo….

L’ospite inatteso di Tom McCarthye The millionaire di Danny BoyleNatale è tempo di cinema e la copiosa offerta di pellicolené è il segno: dai cosiddetti “cinepanettoni”, immancabilisuccessi di botteghino, a commedie dolci e romanticheperfettamente intonate al “politicamente corretto”. Incontrotendenza rispetto gli anni passati, il mercato hascelto di immettere a fine anno alcune pellicole interes-santi e di spessore, che ho accolto con soddisfazione e chemi permetto di segnalare affinché chi li avesse persi,possa in qualche modo recuperarli. Stiamo parlando diThe millionaire e de L’ospite inatteso. Film non precedu-ti da grandi battage pubblicitari ma che hanno godutodell’apprezzamento del pub-blico grazie soprattutto al“passaparola”. Il primo è unfilm ambientato in India, al-l’interno di un polveroso co-mando di polizia, dove ungiovane viene brutalmenteinterrogato perché sospetta-to di aver truccato la suapartecipazione al program-ma televisivo “Chi vuol es-sere milionario”, in Italia co-nosciuto con lo stesso iden-tico format (persino neglistacchi musicali…). Il mon-taggio, sapientemente gio-cato sull’interrogatorio parallelo che l’ispettore e il pre-sentatore pongono al ragazzo, è uno spaccato sull’uma-nità dolente dei sobborghi di Bombay, sulle immanisofferenze vissute dai ragazzi che diventano scuola esapienza di vita. L’ospite inatteso, invece, ha un registromeno spettacolare e più sobrio. L’ospite del titolo è unprofessore universitario di mezza età, ormai chiuso inuna apatia esistenziale apparentemente senza via d’usci-ta, che scopre due clandestini all’interno di un suoappartamento. L’incontro con la coppia e il prendersicura della loro sorte per evitargli l’espulsione, lo renderàa sua volta ospite inatteso in casa propria, non permancanza di documenti, ma per una politica sull’immi-grazione che trova ingiusta e disumanizzante.

Stefano Vecchi

Promosso daUniversità e istitutoVecchi-Tonelli

A Modenaun masterin Sonorizzazionefilmica

L’Istituto Superiore di Stu-di Musicali Vecchi-Tonellie il Dipartimento di Scien-ze della Comunicazionedell’Università di Mode-na e Reggio Emilia pro-muovono un Master di Pri-mo Livello inSonorizzazione Filmica de-dicato all’industria del Ci-nema, della radio-televisio-ne e della pubblicità.L’iniziativa è stata presen-tata martedì 13 gennaiopresso la sede modenesedell’Istituto musicale allapresenza di Franco Bellei,presidente dell’Istituto Su-periore di Studi MusicaliVecchi Tonelli, GiovannaGalli, preside della facoltàdi Scienze della Comuni-cazione e dell’Economia,Ivan Bacchi, direttore del-l’Istituto Superiore di Stu-di Musicali Vecchi Tonelli,Massimo Carpegna, dire-zione del Master e rappre-sentanti delle amministra-zioni comunali di Modenae Carpi.Si tratta della prima espe-rienza di questo tipo in Ita-lia che porterà in Emilia inqualità di docenti grandis-simi personaggi della co-municazione quali LorisMazzetti, capostrutturaRAI e regista dei program-mi di Enzo Biagi, PaoloSimoni, documentarista eresponsabile dell’ArchivioNazionale Home Movies,Nicola Xella,cineoperatore produzioniMediaset, RobertoPugliese, caporedattoreSpettacolo de Il Gazzetti-no, Gianfranco Leonardi,direttore mensile cinema-tografico All CastingMagazine, PietroRustichelli, redattore Co-lonne Sonore Magazine.

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2118 gennaio '09

UNITALSIUnione Italiana Traspor-to Ammalati a Lourdes eSantuari internazionaliAccanto all’organizzazio-ne di pellegrinaggi ai san-tuari italiani ed esteri, visono numerose proposte diincontro con gli ammalati.

Sede di Carpi: via San Bernardino da Siena,14 - 41012 - Carpi (MO), Tel e fax: 059640590. Orario: martedì - giovedì 17.30-19.Sede di Mirandola: c/o Parrocchia delDuomo, via don Minzoni 3, 41037 Mirandola(MO), Tel: 0535 21018 – Fax: 0535 27330.Orario: ogni sabato dalle 9 alle 12.

AGAPE DI MAMMA NINA

Casa di accoglienza femmi-nile secondo il carisma dellavenerabile Mamma NinaSaltini. Gestita anche conl’aiuto di volontari.

Sede: via Matteotti 91 – Carpi - Tel 059641015 – Fax 059 6223181.

COOPERATIVA SOCIALE NAZARENO

Nasce nel Novembre 1990in Carpi con lo scopo di ac-cogliere, valorizzare ed aiu-tare persone con disabilità edisturbo mentale.

Sede: Via Bollitora Interna, 130 - 41012Carpi -Tel. 059 664774 - Fax 059 664772, e-mail segreteria: [email protected], sito internet: www.nazareno-coopsociale.it/

UFFICIO DIOCESANO PER L’EDUCAZIONE E LA SCUOLA

Si propone come punto diriferimento, coordinamentodi sostegno di iniziative e diformazione e aggiornamen-to rivolte a chi opera nellascuola e nel mondo dell’edu-cazione. Tiene i contatti conle comunità parrocchiali conle scuole e con il territorio.

Sede: C.so Fanti 13 – Carpi Tel 059686048 –fax 0596326530 - Orario: lunedì 9-11;venerdì 10-12 (o per appuntamenti)

AGENDAAGENDA

VENERDÌ 23INCONTRI• Ore 19 – Carpi - Oratorio Cittadino

Eden – Incontro per i giovani dal titolo‘Politica (in) che senso?’

SABATO 24PREGHIERA• Ore 10 – Santa Chiara – Santa Messa

episcopale per i giornalisti nella festadel patrono San Francesco di Sales

INCONTRI• Ore 10,30 – Seminario – Incontro del

Vescovo con i giornalisti

DOMENICA 25ANNO PAOLINO• Ore 11,30 – Concordia – Santa Messa

episcopale nella festa della Conver-sione di San Paolo

INCONTRI• Ore 15,30 – Sant’Ignazio – Incontro

per i ministri istituitiMINISTERI• Ore 18 – Cattedrale – Santa Messa

episcopale e mandato ai ministri stra-ordinari della Comunione

INCONTRI• Ore 18 – Santa Chiara – Lectio conti-

nua: 2° incontro sul Vangelo di Marco

VENERDÌ 16SCUOLA CATTOLICA• Ore 17 - Seminario vescovile - Conve-

gno “Crescere ancora: la scuola catto-lica protagonista della qualità”. Inter-viene la professoressa Maria Dari, diri-gente scolastico

SABATO 1720ª Giornata per l’approfondimento elo sviluppo del dialogo tra cattolici edebrei

DOMENICA 18Inizio Settimana di preghiera per l’unitàdei cristianiGiornata diocesana della scuola catto-licaGiornata per i migrantiCONFERENZA CIB• Ore 16,30 – Carpi, Sala Duomo – “Il

fato greco e il fato del Dio di Israele”.Relatore: Brunetto Salvarani, teologo.

GIOVEDÌ 22INCONTRI• Ore 10 – Seminario – Incontro per il

clero• Ore 21 – Seminario – Riunione del

Consiglio Pastorale Diocesano

CURIA VESCOVILE

La curia diocesana è com-posta da persone e uffici cheda vicino collaborano con ilVescovo nel suo ufficio pa-storale. Accanto a quelli giàindicati con sede esterna,sono presenti i seguenti uf-fici: beni culturali, catechi-stico, liturgico, per la pasto-rale sociale e del lavoro, perla pastorale familiare, per lapastorale della salute, per lapastorale scolastica e inse-gnamento della religione cat-tolica, per il tempo libero,turismo e sport.

Sedi: Curia Vescovile, Corso Fanti, 13 -Carpi. Tel 059 686048.

UFFICIO PELLEGRINAGGI

Organizza e coordina i pel-legrinaggio diocesani; dispo-nibili in sede diverse pubbli-cazioni sui luoghi di pelle-grinaggio.

Aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12.E-mail: [email protected] .

UFFICIO MISSIONARIO

Tiene i contatti con tutti imissionari della Diocesi neidiversi Paesi del mondo ecoinvolge la comunità suprogetti in loro sostegno.

Aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12,30e il martedì dalle 15 alle 18. Tel e fax 059689525. E-mail:[email protected] .

ASSOCIAZIONE SOLIDARIETÀ MISSIONARIA ONLUS

Legata all’attività del Cen-tro Missionario diocesano, èun servizio in più a favoredei missionari della Diocesidi Carpi per offrire possibili-tà aggiuntive di intervento.

Sede: c.so Fanti, 13 - Carpi. Tel e Fax 059689525. e-mail: [email protected]

ASSOCIAZIONE VOLONTARI PER LE MISSIONI

Nata nell’ambito del CentroMissionario per favorire lapreparazione e l’invio di vo-lontari presso le missioni neipaesi in via di sviluppo. Pro-muove iniziative atte a fi-nanziare i progetti che ver-ranno realizzati.

Sede: c.so Fanti, 13 - Carpi. Tel 3402482552 e Fax 059 689525. e-mail:[email protected]

EFFATÀ

Si impegna nella promozio-ne dei diritti dell’infanzia edell’adolescenza e nell’inno-vazione e sperimentazionedi servizi socio-educativi(doposcuola, sostegno ai di-sturbi specifici dell’apprendi-mento, campi gioco estivi,formazione degli educatori distrada e dei centri di aggrega-zione).

Sede: c/o Oratorio Eden, via S. Chiara, 18;Recapito: c.so Fanti, 44 - Carpi. Tel 059 686889.

TEOLOGIA ED EVANGELIZZAZIONE ONLUS

Associazione costituitasi inoccasione del 25° anniversa-rio di ordinazione sacerdota-le di monsignor GildoManicardi, per sostenere gio-vani della Diocesi di Carpiche scelgano di studiare teo-logia dopo le superiori.

Sede: c.so Fanti, 89–Carpi. Tel/fax. 059/685210.

Direttore Responsabile: Luigi Lamma - Coordi-namento di Redazione: Annalisa Bonaretti – Co-ordinamento Area Ecclesiale: Benedetta Bellocchioe Virginia Panzani – Redazione: Eleonora Tirabassi(Mirandola – Concordia), Daniele Franda, SaverioCatellani, Corrado Corradi - Fotografia: PaoloSantini, Roberto Rossi - Art Director: ClaudioVaretto.Editore: Notizie soc. coop.

GRAFICA E IMPAGINAZIONE:Compuservice sas - 059/684472

Una copia 1,00(i.i) - Copie arretrate 2,00(i.i)ABBONAMENTO ORDINARIO 35,00 (i.i)ABBONAMENTO SOSTENITORE 50,00 (i.i)BENEMERITO 100,00 (i.i)Registrazione del Tribunale di Modena n. 841 del 22.11.86 - C.C.P.n. 15517410 intestato a Notizie, Settimanale della Diocesi di Carpi- Stampa: Galeati industrie grafiche Spa - www.galeati.it - Autorizza-zione Prot. DCSP/1/1/5681/102/88/BU del 13.2.90. Notizie fruiscedei contributi statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990 nr. 250.

Ai sensi del D.Lgs n. 196 del 30/06/1993 si comunica che i dati deidestinatari del giornale, forniti all'impresa editrice Notizie scrl all'attodella sottoscrizione dell'abbonamento, o diversamente acquisite daenti e associazioni collegati, sono contenuti in un archivio informaticoidoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati sarannoutilizzatti, salvo divieto espresso per iscritto dagli interessati, oltreche per il rispetto al rapporto di abbomaneto o di invio pacchi, ancheper le proprie attività istituzionali, ivi comprese la comunicazione,l'informazione e la promozione, nonchè per conformarsi ad obblighinormativi e di legge.

Settimanale della Diocesi di Carpi

ASSOCIATO ALL'USPIUNIONE STAMPA

PERIODICA ITALIANAE ALLA FISC

FEDERAZIONE ITALIANASETTIMANALI CATTOLICI

Via don E. Loschi, 8 – 41012 Carpi (Mo)Tel. 059/687068 – Fax 059/630238

Redazione:[email protected]

Amministrazione:[email protected]

Pubblicità:[email protected]

SCUOLA DI FORMAZIONE TEOLOGICASan Bernardino Realino

I corsi del 2° quadrimestre

Antropologia teologica ed escatologicaDon Daniele Moretto dal 17 febbraio al 14 aprile ogni martedì

Dottrina sociale della ChiesaDon Franco Appi dal 20 febbraio al 13 marzo ogni venerdì

Teologia e Liturgia dei sacramentiDon Fernando Bellelli dal 20 marzo al 29 maggio ogni venerdì

CatecheticaDon Luca Palazzi dal 21 aprile al 19 maggio ogni martedì

Teologia dei ministeriMonsignor Douglas Regattieri dal 26 maggio al 16 giugno il martedì e/o venerdì

Iscrizioni e informazioni presso la segreteria della scuola: 059 685542

Calendario celebrazionidella Santa MessaCase Protette “Il Carpine”e “Il Quadrifoglio” di CarpiMese di gennaio

Sabato 17 ore 17: “Il Quadrifoglio”Domenica 18 ore 10: “Il Carpine”Sabato 24 ore 17: “Il Carpine”Domenica 25 ore 10: “Il Quadrifoglio”Sabato 31 ore 17: “Il Quadrifoglio”

Il Vescovo in visita agli anziani

Sabato 20 dicembre monsignor ElioTinti si è recato a portare gli augurinatalizi presso il centro diurno “DeAmicis”. Successivamente ha pre-sieduto la celebrazione della Messain preparazione al Natale nella cap-pella de “Il Carpine”. Due momentidi condivisione fraterna, in cui ilVescovo ha espresso la propria vici-nanza agli ospiti, al personale e aivolontari delle due strutture.

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22 18 gennaio '09 AGENDAAGENDA

AGENDA del VESCOVO

ORARIO SS. MESSE

Segreteria vescovile Corso Fanti 7 Carpi - Tel. 059 686707

In grigio gli orari modificati dall'elenco pubblicato in precedenza.

Le parrocchie sono pregate di segnalare eventuali variazioni.

Frequenza per la diocesi FM 90,2La Tv dell’incontro

Digitale terrestre - Canale 801 Sky - “E’ TV” Bologna

Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà

Domenica 18 gennaioLETTURE: 1 Sam 3,3b-10.19; Sal 39; 1 Cor 6,13c-15a.17-20; Gv 1,35-42II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIOANNO B – II SETT. SALTERIO

Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù chepassava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così,seguirono Gesù.Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbi - che,tradotto, significa maestro -, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove eglidimorava e quel giorno rimasero con lui: erano circa le quattro del pomeriggio.Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egliincontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» - che si traduce Cristo - e lo condusseda Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa», chesignifica Pietro.

CommentoIl Vangelo di questa domenica è un resoconto quasi stenografico di un incontro, di un annuncio, di un nuovo incontro,di una vita cambiata. Il Battista indica Gesù, duesuoi discepoli gli vanno dietro e lo interrogano. Unoè Andrea il quale, dopo aver incontrato Gesù, loracconta al fratello Simone e lo conduce da Lui; Gesùlo guarda profondamente (uno sguardo che entra finnelle pieghe dell’anima), lo invita a stare con lui e glicambia il nome, la vita. Non c’è altra missione, altroannuncio, altra testimonianza, al di fuori di questoschema. E questo vale anche oggi, per ognuno di noi.Il Vangelo – la fede – è vita e si trasmette come la vita,da padre a figlio, da persona a persona. E la testimo-nianza di questa esperienza personale è come unacatena ininterrotta che giunge fino a noi. Inoltre idiscepoli di Giovanni chiedono a Gesù: dove abiti? E’come dire: chi sei? La risposta di Gesù è in due parole:seguitemi e vedrete. Solo seguendolo si scopre chi èGesù, Figlio di Dio e Figlio dell’uomo.

Mercoledì 21gennaio – Sant’AgneseSabato 24 gennaio – San Francesco di Sales

Il quotidianodei cattolici

Zona Pastorale 1Prima messa festiva• 17,00: casa protetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Dona-

tori di Sangue 1) • 18,00: Cattedrale • 18,30: S. Nicolò• 19,00: S. Francesco • 19,30: Ospedale

Festive• 7,15: S. Bernardino da S. • 7,30: S. Chiara • 8,00:

Cattedrale, S. Nicolò • 9,00: Ospedale, Tenente Marchi• 9,30: Cattedrale, S. Francesco, S. Nicolò • 10,00:casa protetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Donatori diSangue 1) • 10,30 Cimitero • 10,45: Cattedrale •11,00: S. Francesco, S. Nicolò • 12,00: Cattedrale •17,30: S. Nicolò • 18,00: Cattedrale • 19,00: S. Fran-cesco – Ospedale

Zona Pastorale 2Prima messa festiva• 18,30: Quartirolo • 19,00: Corpus Domini, S. CroceFestive• 8,00: Quartirolo • 8,30: Corpus Domini, S. Croce •

9,45: Quartirolo • 10,00: Corpus Domini, Gargallo •11,15: Quartirolo, S. Croce • 11,30: Corpus Domini,Panzano

Zona Pastorale 3Prima messa festiva • 17,30: Cortile • 19,00: S. Bernardino R., LimidiFestive• 8,00: Limidi • 9,30: S. Bernardino R, S. Martino Secchia

• 10,00: Limidi • 11,00: S. Bernardino R, Cortile •11,15: Limidi • 17,00: S. Bernardino R.

Zona Pastorale 4Prima messa festiva• 19,00: S. Agata-Cibeno, S. Giuseppe Artigiano, S. Ma-

rino Ponticelli, Fossoli • 21,00: BudrioneFestive• 8,00: S.Marino • 9,30: S. Giuseppe A., S. Agata-Cibeno

• 10,00: Fossoli, Migliarina • 11,00: S. Giuseppe A.,S.Marino • 11,15: S. Agata-Cibeno, Fossoli, Budrione •17,00: Fossoli (prima domenica del mese) • 18,30: S.Giuseppe A.

Zona Pastorale 5Prima messa festiva• 18,00: Novi di Modena • 19,00: Rolo, S. Antonio in M.

• 20,30: RoveretoFestive• 8,00: Rovereto • 8,30: Novi di Modena • 9,30: Rolo,

Rovereto • 10,00: Novi di Modena • 11,00: Rovereto,S. Antonio in M. • 11,15: Rolo • 17,00: Novi di Modena

Zona Pastorale 6Prima messa festiva• 17,00: Mirandola S. Francesco, Mirandola Casa di Ripo-

so • 18,00: Cividale • 18,30: Mirandola Duomo •18,30: Mortizzuolo • 20,00: S. Giacomo Roncole

Festive• 7,30: Mirandola Ospedale • 8,00: Mirandola S. France-

sco • 8,30: Cividale • 9,00: Mirandola Duomo • 9,30:Mortizzuolo, S. Giacomo Roncole • 9,45: S. Giustina •10,30: Mirandola Duomo, Cividale, S. Martino Carano •11,15: Mirandola S. Francesco • 11,30: Mortizzuolo, S.Giacomo Roncole • 12,00: Mirandola Duomo • 17,00:Mirandola S. Francesco • 18,30: Mirandola Duomo

Zona Pastorale 7Prima messa festiva• 18,30: Concordia • 19,00: Fossa, S. Possidonio •

20,00: VallaltaFestive• 8,00: Concordia, S. Possidonio • 9,00: Vallalta • 9,30:

Concordia, S. Caterina, Fossa, S. Possidonio 10,45: S.Giovanni • 11,00: Vallalta • 11,15: Fossa, Concordia •11,30: S. Possidonio, Concordia

Zona Pastorale 8Prima messa festiva• 17,00: San Martino SpinoFestive• 9,00: S. Martino Spino • 9,30: Gavello • 11,00: S.

Martino Spino, Quarantoli • 11,15: Tramuschio

MERCOLEDI’ 21• Giornata personale di studio, di preghiera e di riflessione

GIOVEDI’ 22• ore 10: Carpi, Seminario vescovile: Consegna inventario

Beni Culturali ai Parroci• ore 21: Carpi, Seminario vescovile: Presiede il Consiglio

Pastorale Diocesano

VENERDI’ 23• dalle ore 11 alle ore 13: riceve i Collaboratori della Curia

e i Sacerdoti

SABATO 24• ore 10: Carpi, Santa Chiara: Santa Messa per i giornalisti

nella festa del patrono San Francesco di Sales• ore 10,30: Carpi, Seminario Vescovile: Incontro con i

giornalisti

DOMENICA 25• ore 11,15: Concordia: Santa Messa nella festa patronale

della Conversione di San Paolo e pranzo comunitariocon i parrocchiani

GIOVEDI’ 15• dalle ore 11 alle ore 13: udienze private

VENERDI’ 16• dalle ore 11 alle ore 13: riceve i collaboratori della Curia

e i Sacerdoti• ore 17: Carpi, Seminario Vescovile: Partecipa al Conve-

gno Pastorale Scolastico: “La Scuola Cattolica protago-nista della qualità”

SABATO 17• dalle ore 11 alle ore 12,30: udienze private

DOMENICA 18• ore 11: Carpi, Parrocchia di San Giuseppe Artigiano:

Santa Messa nella festa della Famiglia

LUNEDI’ 19• dalle ore 11 alle ore 13: riceve i Collaboratori della Curia

e i Sacerdoti

MARTEDI’ 20• dalle ore 11 alle ore 13: udienze private

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2318 gennaio '09

Suor Elisabetta CalzolariNelle spiagge più intatte cre-scono dei delicatissimi fiorel-lini bianchi, sotto un sole co-cente, esposti al vento forte ealle mareggiate, e ti chiedicome possano crescere in unambiente così ostile, comepossano resistere ed essereugualmente tanto delicati.Suor Elisabetta è come uno diquesti fiori: alta un metro ecinquanta, minuta con unavoce dolce ed equilibrata, laguardi e pensi “se viene uncolpo di vento forte la portavia”. Invece lei è lì salda comeuna roccia, ancorata con radi-ci profondissime a questa in-credibile terra delMadagascar, dove sbarcò 39anni fa con una consorella enella loro valigia c’erano“solo” la loro fede ed il desi-derio di fare.Oggi in Madagascar, suor Eli-sabetta conta 7 missioni spar-se dal centro al sud del paese,missioni che ha costruito ve-stendosi da capocantiere e di-rigendo personalmente i la-vori degli operai, uomini toltidalla prigione o dalla droga,dando così loro una educazio-ne, cibo e dignità.Vivere senza luce è dura ma,peggio, è non avere l’acqua.Eppure lei, balda settantenne,non solo vi ha vissuto per unanno e mezzo ma vi ha costru-ito anche l’edificio che ospitala recente missione diAmbalavao, approvvigionan-dosi al fiume distante ben set-te chilometri. Momentanea-mente si trova nella sede cen-trale di Antananarivo, dovehanno la scuola con le novi-zie, ma presto partirà per ilsud per l’ultima missione nata,Analavoka, dove ci sono dacostruire due nuove scuole!

La missionedi AmpahimangaQuesta missione dista 60 chi-lometri da Antananarivo, lacapitale. Ci impieghi circa dueore e mezzo per raggiungerla,percorrendo per dieci chilo-metri una strada sterrata chehanno fatto costruire loro, leSuore Francescane diPalavano. Una strada bella,ben battuta con le canaline discarico per l’acqua piovana...ma non asfaltata! La terraha un colore rosso fuoco chesi mischia con il blu del cieloe il verde delle risaie, riem-piendoti gli occhi e il cuored’infinita bellezza.

Progetto “Una Chiesaper Ampahimanga” e“La casa per gli insegnanti”Finalmente arrivi all’ingres-so del paese, c’è un cespugliodi fiori rossi, una piccola roc-cia con una Madonnina che tidà il benvenuto. Dietro vi è unpezzo di terra, donata alle Suo-

del riso che coltivano le fami-glie: così riescono ad avere ilcibo per tutto l’anno. Questoè un progetto agricolo sempreproposto dalle Suore e realiz-zato dall’AssociazioneS.i.l.l.a di Boccassuolo.

Progetto“Adozione a distanza”Alla fine del paese c’è la mis-sione. E’ mezzogiorno, stan-no preparando il pranzo per ibambini: un piatto di riso consopra le verdure, un po’ dipesciolini piccoli e un bic-chiere di the di riso a testa.Suona la campana, tutti fuoridalle aule: sono 450! Primaentrano i bambini della ma-terna, poi quelli delle elemen-tari fino ai più grandi, infinegli insegnanti.Giriamo l’angolo e troviamoil loro dispensario e l’orto fat-to dai ragazzi. Quest’ultimo,oltre a contribuire al riforni-mento della mensa, costitui-sce un modo per abituarli acorrispondere agli aiuti chericevono con l’adozione a di-stanza; chi non fa questo la-voro, periodicamente, portala fascina di legna per cucina-re.

Progetto “ Un piatto di riso”Nella mensa un tavolo rimanevuoto. Poi arriva di corsa ungruppetto di bambini che, conuna divisa di colore diverso,dicono la preghiera di ringra-ziamento e poi mangiano:questi sono i bambini che fre-quentano la scuola statale evengono a mangiare lì nellamissione.Con l’offerta di 8 euro al mesele Suore danno da mangiare achi salterebbe il pasto.

La missionedi AmbohimandrosoQuesta missione è a sud dellacapitale: organizzata comel’altra, ha in più il campo dipallacanestro. Qui vengonoaccolti gli alunni dalla scuolamaterna fino alle superiori:sono 900!Tolgono il fiato, tutti in divi-sa, tutti ordinati, qualcunoscalzo perché non sopporta lescarpe. Ai più piccoli ho datouna caramella e molti l’hannomessa in tasca per mangiarlaa casa con il fratello. Se failoro una foto impazzisconodalla gioia, ma soprattuttosono felici che tu sia lì, sonofelici che tu esista.Come farò a mettere in vali-gia tutto ciò?

Padre Vincenzo SirizzottiUna piacevole sorpresa alnostro arrivo è trovare padreVincenzo a pranzo con noi dasuor Elisabetta. E’ finalmen-te rientrato, dopo due annipassati alle Seychelles, al suopaese, il Madagascar, allaperiferia della capitale, in unposto che sembra un angolodi paradiso caduto sulla terra.Con l’energia incontenibileche lo contraddistingue, hagià iniziato a piantare ananas,a seminare riso, a prepararegli incontri di formazione perle Suore. Studia, prega e pen-sa ad organizzare bene la suanuova missione.

1- continua

reparare lavaligia è sempremolto snervante,

sopratutto se deviandare da un missiona-rio perché parti dalconcetto che deviportare tante cose,perché tu hai tante coseda portare, perché tuhai tutte le cose cheloro non hanno, perchétu hai, tu hai!Mentre non ti rendiconto che la tua valigiadovrebbe essere quasivuota perché...

re dal Comune pensando chenon fossero in grado di colti-varla, invece loro vi hannoseminato granoturco, fagiolie ananas, hanno costruito lacasa del contadino e hannospianato una parte di terra inprevisione di costruirvi unanuova chiesa e le case per gliinsegnanti delle loro scuole.Hanno bisogno delle case per-

Dal 26 novembre al 10 dicembre Magda Gilioli, segretaria del CentroMissionario Diocesano, è stata ospite nelle missioni di suor Elisabetta Calzolarie Luciano Lanzoni in Madagascar. Ecco il racconto del suo viaggio alla scopertadel popolo malgascio e dei tanti segnali di speranza nati dall’opera dei“nostri” missionari, anche grazie al contributo della Diocesi di CarpiP

Suor Elisabetta con una classe di ragazzi

ché, viste le distanze, gli inse-gnanti possano rimanere a la-vorare nella loro scuola. Inol-tre hanno bisogno di una chie-sa grande perché quella attua-le non contiene più i fedeli,che per andare alla Messacamminano anche per due ore.Dall’altra parte della stradaspiccano dei grossi silos perla raccolta e la conservazione

La mensa con 450 coperti

I bambini del progetto un piatto di riso

Gli studenti della scuola superiore

Padre Vincenzo Sirizzotti con Magda e suor Elisabetta

La spianata dove saranno costruite la nuovachiesa e di fianco la casa degli insegnanti

Corso Fanti, 13 - CarpiTel e fax 059 689525

E-mail: [email protected]

CentroMissionarioDiocesano

Suor Elisabetta con leconsorelle e le novizie nellacapitale Antananarivo

Magda Gilioli

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