ON LUS Federazione Italiana delle Associazioni L’Antiasma · N° 3 2003 3 Obiettivo del Congresso...

20
N° 3 2003 Federazione Italiana delle Associazioni di sostegno ai malati asmatici ed allergici ON LUS L’Antiasma Periodico del paziente asmatico ed allergico L’Antiasma QUADRIMESTRALE DI FEDERASMA - Sped. Abb. Post. 70% Varese - Filiale di Varese - Contiene I.P. DECENNALE DI FEDERASMA 1994-2004 Convegno “Asma, Allergie e Sport: una conquista alla portata di tutti” Roma 23-24 aprile 2004 Editoriale IL RUOLO DEL VOLONTARIATO IN PNEUMOLOGIA Il volontariato in Pneumologia presenta numerose realtà associative che si differenziano sostanzialmente sia dal punto di vista organizzativo sia dal punto di vista della importanza numerica, dato che rappresentano persone affette da malattie molto variabili, che vanno dal tumore al polmone a patologie che possono essere definite rare, da malattie croniche ed invalidanti ad epidemie di cui la causa è ancora sconosciuta. La definizione e la tutela dei diritti del paziente è il fattore comune, che si situa al primo posto tra gli scopi di tutte le Associazioni di volontariato. Filo conduttore è l’impegno personale e generoso dei numerosi volontari che operano per ognuna delle patologie respiratorie nell’area dell’assistenza, dell’informazione, della formazione e della prevenzione. Il volontariato è costituito in primo luogo dai portatori stessi di patologia, dai loro familiari e da cittadini comuni, ma anche da operatori sanitari che intendono sostenere le Associazioni al fine di migliorare l’efficacia delle prestazioni e dei servizi sanitari ed assistenziali forniti. Ogni Associazione opera in funzione della propria vocazione e delle disponibilità in termini di risorse umane ed economiche. Gli interlocutori principali sono le Istituzioni alle quali si richiede maggiore attenzione, attraverso interventi, anche di tipo legislativo, in primo luogo nell’area dell’accesso ai farmaci e delle esenzioni per patologia, ma anche in tutti i settori che possono aiutare a migliorare le condizioni di salute e della qualità della vita del paziente. Le Società Scientifiche sono l’alleato privilegiato delle organizzazioni dei pazienti che vi fanno riferimento per tutti gli aspetti clinici, tecnici e metodologici. Loro compito è quello di fornire corrette informazioni sulle più recenti acquisizioni ai fini del miglioramento della diagnosi, del trattamento, dell’assistenza e della prevenzione. Tra i principali programmi ed iniziative delle Associazioni di volontariato vanno segnalate le campagne per accrescere la conoscenza sulle malattie respiratorie, sui fattori di rischio e sulla prevenzione, per le quali è essenziale la condivisione di obiettivi con gli specialisti del settore. Per rafforzare la difesa dei diritti del paziente nell’ambito della politica sanitaria è importante lavorare insieme, attraverso l’adozione di risoluzioni comuni e la realizzazione di programmi di azioni che vedano coinvolte tutte le parti interessate. Mariadelaide Franchi Presidente Onorario IV Congresso Nazionale UIP XXXVII Congresso Nazionale AIPO Napoli, 16-19 ottobre 2003 Mostra d’Oltremare Tavola Rotonda: Ruolo delle Associazioni di Volontariato in Pneumologia 18 ottobre 2003 9.00-11.00 - Sala Algeria Presidente: V. Fogliani Moderatori: M. Franchi, C. Sturani Successi e insuccessi nella tutela del paziente asmatico, C.F.Tesi (Prato) Criteri ALIR per la qualità dei servizi di Assistenza Domiciliare Respiratoria, Giuseppe Nello Bassi (Rovigo) L’associazione come promotor di conoscenza pneumologica, P. Turco (Verona) Genetica e ostruzione bronchiale cronica, N. Gatta (Brescia) Progetto Eubiosia: l’esperienza dell’ospedalizzazione domiciliare per i Sofferenti in fase avanzata e avanzatissima nel tumore al polmone, M. Casadio (Bologna) Ruolo delle associazioni di volontariato nella definizione della politica sanitaria, M. Franchi (Roma)

Transcript of ON LUS Federazione Italiana delle Associazioni L’Antiasma · N° 3 2003 3 Obiettivo del Congresso...

Page 1: ON LUS Federazione Italiana delle Associazioni L’Antiasma · N° 3 2003 3 Obiettivo del Congresso è stato quello di fare il punto sulle più re-centi acquisizioni scientifiche

N° 3 2003Federazione Italiana delle Associazionidi sostegno ai malati asmatici ed allergici

ON LUS

LL’’AAnnttiiaassmmaaPeriodico del paziente asmatico ed allergico

L’AntiasmaQUADRIMESTRALE DI FEDERASMA - Sped. Abb. Post. 70% Varese - Filiale di Varese - Contiene I.P.

DECENNALE DI FEDERASMA 1994-2004Convegno “Asma, Allergie e Sport: una conquista alla portata di tutti”

Roma 23-24 aprile 2004

Editoriale

IL RUOLO DEL VOLONTARIATO IN PNEUMOLOGIAIl volontariato in Pneumologia presenta numerose realtà associative chesi differenziano sostanzialmente sia dal punto di vista organizzativo siadal punto di vista della importanza numerica, dato che rappresentanopersone affette da malattie molto variabili, che vanno dal tumore alpolmone a patologie che possono essere definite rare, da malattiecroniche ed invalidanti ad epidemie di cui la causa è ancora sconosciuta.La definizione e la tutela dei diritti del paziente è il fattore comune, che sisitua al primo posto tra gli scopi di tutte le Associazioni di volontariato.Filo conduttore è l’impegno personale e generoso dei numerosi volontariche operano per ognuna delle patologie respiratorie nell’areadell’assistenza, dell’informazione, della formazione e della prevenzione.Il volontariato è costituito in primo luogo dai portatori stessi dipatologia, dai loro familiari e da cittadini comuni, ma anche da operatorisanitari che intendono sostenere le Associazioni al fine di migliorarel’efficacia delle prestazioni e dei servizi sanitari ed assistenziali forniti.Ogni Associazione opera in funzione della propria vocazione e delledisponibilità in termini di risorse umane ed economiche. Gli interlocutori principali sono le Istituzioni alle quali si richiedemaggiore attenzione, attraverso interventi, anche di tipo legislativo, inprimo luogo nell’area dell’accesso ai farmaci e delle esenzioni perpatologia, ma anche in tutti i settori che possono aiutare a migliorare lecondizioni di salute e della qualità della vita del paziente.Le Società Scientifiche sono l’alleato privilegiato delle organizzazionidei pazienti che vi fanno riferimento per tutti gli aspetti clinici, tecnici emetodologici. Loro compito è quello di fornire corrette informazioni sullepiù recenti acquisizioni ai fini del miglioramento della diagnosi, deltrattamento, dell’assistenza e della prevenzione.Tra i principali programmi ed iniziative delle Associazioni di volontariatovanno segnalate le campagne per accrescere la conoscenza sullemalattie respiratorie, sui fattori di rischio e sulla prevenzione, per le qualiè essenziale la condivisione di obiettivi con gli specialisti del settore.Per rafforzare la difesa dei diritti del paziente nell’ambito della politicasanitaria è importante lavorare insieme, attraverso l’adozione dirisoluzioni comuni e la realizzazione di programmi di azioni che vedanocoinvolte tutte le parti interessate.

Mariadelaide FranchiPresidente Onorario

IV CongressoNazionale UIPXXXVII CongressoNazionale AIPONapoli, 16-19 ottobre 2003Mostra d’Oltremare

Tavola Rotonda: Ruolo delle Associazionidi Volontariato inPneumologia

18 ottobre 20039.00-11.00 - Sala AlgeriaPresidente: V. FoglianiModeratori: M. Franchi, C. Sturani

Successi e insuccessi nella tutela delpaziente asmatico, C.F. Tesi (Prato)

Criteri ALIR per la qualità dei servizi di Assistenza Domiciliare Respiratoria,Giuseppe Nello Bassi (Rovigo)

L’associazione come promotor diconoscenza pneumologica,P. Turco (Verona)

Genetica e ostruzione bronchiale cronica,N. Gatta (Brescia)

Progetto Eubiosia: l’esperienzadell’ospedalizzazione domiciliare per i Sofferenti in fase avanzata eavanzatissima nel tumore al polmone,M. Casadio (Bologna)

Ruolo delle associazioni di volontariatonella definizione della politica sanitaria,M. Franchi (Roma)

Page 2: ON LUS Federazione Italiana delle Associazioni L’Antiasma · N° 3 2003 3 Obiettivo del Congresso è stato quello di fare il punto sulle più re-centi acquisizioni scientifiche

SSeeddee lleeggaallee:: c/o Fondazione Salvatore Maugerivia Roncaccio 16 - 21049 Tradate (VA)Tel. e Fax 0331 829667

SSeeggrreettaarriiaattoo aammmmiinniissttrraattiivvoo:: Sonia ModestoVia del Lazzeretto 111/113 - 59100 PratoTel. 0574 541353 Fax 0574 542351

E-mail: [email protected] • www.federasma.org

C.C.P. n. 14068266 intestato a FEDERASMA

Presidente Onorario

Mariadelaide Franchi

Comitato direttivo (2002-2004)

Presidente: Carlo Filippo TesiVicepresidente: Maria Cristina BisettoSegretario: Monica CarbonaraTesoriere: Bruno GaravelloRapporti con il Comitato Medico-scientifico: Anna Maria GargiuloConsiglieri: Simona Centanni, Anna Maria Rispoli

Revisori dei Conti

Luca Scaranello, Maria Lazzati, Alberto Zaninoni

Comitato Medico-Scientifico

Luigi AllegraSocietà Italiana di Medicina RespiratoriaVincenzo BelliaSocietà Italiana di Gerontologia e GeriatriaGermano BettoncelliSocietà Italiana di Medicina GeneraleSergio BoniniAccademia Europea di Allergologia e ImmunologiaClinicaFernando M. de BenedictisSocietà Italiana di Malattie Respiratorie InfantiliSergio Del GiaccoSocietà Italiana di Allergologia e Immunologia ClinicaClaudio F. DonnerAssociazione Italiana Pneumologi OspedalieriLeonardo M. FabbriGruppo G.I.N.A.Carlo GrassiFederazione Italiana contro le Malattie Polmonari Sociali e la TBCAlberto VierucciSocietà Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica

Responsabili Settori Specifici

Vincenzo BelliaReferente per l’informazioneMaria Pia FoschinoTask Force per i diritti dei malatiMargherita NeriReferente per l’educazione

FEDERASMA ha aderito a:

CittadinanzattivaCoordinamento Nazionale delle Associazioni dei Malati CroniciEFA-European Federation of Allergy and Airways Diseases Patients AssociationsInterasma

ll’’AAnnttiiaassmmaaPeriodico del paziente asmatico ed allergico

l’Antiasma

Federazione Italiana delle Associazionidi sostegno ai malati asmatici ed allergici

ON LUS

Direttore: A. Spanevello - Redazione e coordinamento: V. Bellia,M. Franchi, C.F. Tesi - Comitato di Redazione: B. Carisi, F. Cosmi,R. Dal Negro, M.P. Foschino, A. Gargiulo, D. Gianelli, M.T. Leo-dari, R. Liberati, C. Maida, A. Marabini, I. Mauri, M. Neri, U. Orefice, F. Pagano, G. Palermo, B. Salvan, P. Terrin, M. Vasinova,V. Viviano - Referente di redazione per i giovani: N. PirinaGrafica e stampa: Artestampa sas, via Belvedere, 26 - GalliateLombardo (VA)Autorizzazione Tribunale di Varese n. 705 del 23.03.1996

Questo numero è stato portato a termine il 19 settembre 2003

Federasma: un impegno a 360°1 La principale conquista di

Federasma è stata quella di ot-tenere l’introduzione dell’asma trale malattie croniche invalidanti chericonosce il diritto per il pazienteall'esenzione dalla partecipazionealla spesa per le prestazioni di assi-stenza sanitaria relative alla dia-gnosi e al monitoraggio della ma-lattia (D.M. 329/99).

2 L’Asma e le Allergie sono oggi al-l’ordine del giorno dei principali

appuntamenti delle società scientifi-che e delle Istituzioni che operanonel settore sanitario. Ciononostan-te, il nuovo Prontuario Farmaceuticopenalizza fortemente gli allergici.Per questo è necessario un nuovoimpegno da parte di Federasma edelle Associazioni aderenti.

3 Il lavoro svolto non ha avuto inquesto ultimo periodo il riscon-

tro atteso in termini di adesioni del-le persone direttamente interessa-te, pazienti e familiari o operatorisanitari, mettendo in evidenza lanecessità di un nuovo decisivo im-pulso per la crescita di Federasma edelle Associazioni aderenti.

4 Il Programma di lavoro, definitonell’Assemblea Generale è por-

tato avanti con impegno. Ad ognunodegli obiettivi prioritari nel settoredell'informazione, dell’educazione edella prevenzione dell’asma e delleallergie hanno fatto seguito azionispecifiche che hanno coinvolto leAssociazioni di base, ognuna in fun-zione della sua specifica vocazione.

5 In termini concreti il lavoro diFederasma si sviluppa nelle di-

rezioni seguenti:a) richiesta di interventi pubbliciper la prevenzione ed il controllodei fattori di rischio negli ambientidi vita, specialmente della scuola edella loro iscrizione nel prossimoProgramma Sanitario Nazionaleb) rivendicazione della partecipa-zione attiva delle organizzazioni dipazienti negli organi decisionalicompetenti

c) richiesta di adeguamento nel no-stro paese alle disposizioni europeenel campo della lotta alle allergied) predisposizione di materialeeducativo e sostegno alle attivitàeducazionali, tra cui in priorità lascuola dell’asmae) sensibilizzazione delle autoritàcompetenti ai problemi conseguen-ti all’aumento delle allergie, com-prese le allergie alimentari, soprat-tutto per i bambinif) particolare attenzione all’evolu-zione dell’asma in particolari tappedella vita della donna (gravidanza,menopausa).

6 Proseguire nelle nostre azioni èpossibile, ottimizzando le risorse,

in modo da lavorare con la collabora-zione di tutti, ripartendo i compiti de-rivanti dalle varie azioni tra le diver-se associazioni, in funzione soprat-tutto delle vocazioni specifiche.

7 Un punto cruciale per la realiz-zazione degli obiettivi statutari

è un maggiore coordinamento traAssociazioni e Federasma.

8 La collaborazione con le SocietàScientifiche è determinante per

la nostra crescita, dato che numero-si sono gli obiettivi in comune ed ipunti di incontro. Il sostegno avutofinora costituisce una ricchezza perla nostra organizzazione. Federasmadeve proseguire nel lavoro in comu-ne, promovendo e sostenendo azio-ni congiunte, con obiettivi ben chiarida portare avanti insieme.

9 La posizione che Federasma oc-cupa attualmente nell’ambito

internazionale deve essere mante-nuta e rafforzata, in maniera darendere le nostre rivendicazionicomplementari con quelle delle al-tre Associazioni aventi scopi analo-ghi in Europa.

Linee direttive ed orientamenti 2003-2004, documento approvato dall’As-semblea Generale tenutasi a Prato il14 giugno 2003.

Federasma ricorda con molto affetto il Prof. Maurizio Miraglia del Giudice scomparso il 24 giugno 2003.Il Prof. Miraglia del Giudice è stato membro del Comitato medico-scientifico fin dalla co-stituzione della nostra organizzazione e ne ha favorito la crescita attraverso il suo sostegnoe appoggio personale e la sua affabile personalità prodiga di consigli per tutti.Esprimiamo ai familiari le nostre più sentite condoglianze.

IN MEMORIAM

Page 3: ON LUS Federazione Italiana delle Associazioni L’Antiasma · N° 3 2003 3 Obiettivo del Congresso è stato quello di fare il punto sulle più re-centi acquisizioni scientifiche

N° 3 2003 3

Obiettivo del Congresso è statoquello di fare il punto sulle più re-centi acquisizioni scientifiche nelsettore della diagnosi, del tratta-mento e della prevenzione di asmae allergie e di mettere a confrontoIstituzioni, Società Scientifiche eAssociazioni dei pazienti su quan-to è necessario ed urgente fare pertutelare il diritto di tutti ad unadiagnosi precoce e precisa, ad untrattamento adeguato, all’educa-zione e alla prevenzione.Il Congresso si è tenuto in un mo-mento particolarmente difficile peril volontariato. Il nuovo ProntuarioFarmaceutico infatti penalizza for-temente gli allergici, dato che tuttii farmaci raccomandati dagli

esperti per il trattamento dellamalattia sono a totale carico dellefamiglie.Questa situazione è inaccettabilealla luce delle raccomandazioniformulate dalle linee guida inter-nazionali per il trattamento e laprevenzione dell’asma (denomina-te linee guida GINA), nonché daldocumento ARIA (Rinite allergica eimpatto sull’asma). Con quest’ulti-mo, pubblicato nel 2001, gli esper-ti internazionali hanno affermato,basandosi su evidenze scientifi-che, che la rinite è un importantefattore predisponente all’asma ehanno riconosciuto la rinite aller-gica e l’asma come manifestazionidi un’unica malattia, legate tra lo-

ro da complesse correlazioni sia fi-siologiche sia patogenetiche.Per questo Federasma ha rivoltoun appello al Ministro della SaluteG. Sirchia chiedendo che siano gra-tuiti, in tutte le Regioni, i farmaci perla cura della rinite allergica cronica(antistaminici e cortisonici per vianasale), della congiuntivite (collirispecifici) e delle dermatiti croniche(antistaminici per via orale) e quellisalvavita nel caso di talune allergiegravi, che possono anche essere fa-tali (adrenalina autoiniettabile).Da tempo inoltre chiediamo la gra-tuità in tutte le Regioni dell’immu-noterapia specifica (i cosiddettivaccini). Gli esperti hanno dimo-strato che, in situazioni specifiche,questo trattamento consente la ri-duzione dei sintomi e/o del consu-mo dei farmaci se non, addirittura,la risoluzione dell’allergia, nonchéla prevenzione delle sue compli-canze più gravi quali l’asma. La no-stra rivendicazione “storica” è difatto bloccata da ingiustificati ritar-di burocratici.

Il 28 Maggio è la data in cui ricor-re l’anniversario della scomparsadi Lapo Tesi, al quale è dedicatal’Associazione Toscana Asmaticied Allergici. In questa occasionel’ATA conferisce, in memoria diLapo, un riconoscimento a perso-nalità particolarmente impegnatenella prevenzione, nella ricerca enella lotta alle patologie asmati-che e allergiche.Quest’anno il premio è stato con-segnato al Prof. Giorgio WalterCanonica, in riconoscimento delsuo impegno sociale e professio-nale, profuso per lo sviluppo della ricerca nel settoredell’allergologia e della pneumologia e per il migliora-mento delle condizioni di salute e della qualità della vi-ta del paziente asmatico e allergico. Il Prof. Giorgio Walter Canonica è Direttore della Clini-ca delle Malattie dell’Apparato Respiratorio e Allergo-logia, Dipartimento di Medicina Interna dell’Universitàdi Genova.Il Prof. Giorgio Walter Canonica è dal 1995 Professore

Ordinario di Allergologia e Malattiedell’Apparato Respiratorio e dal1997 Direttore della Scuola di Al-lergologia e Immunologia Clinica.Dal 2001 è Direttore della Scuola diSpecializzazione in Pneumologia.Accanto a questa carriera acca-demica, deve essere sottolineatoil ruolo nell’ambito delle SocietàScientifiche: dal 2000 il Prof. Gior-gio Walter Canonica è Presidentedella SIMeR-Società Italiana diMedicina Respiratoria e dal 2003Segretario Generale e Tesorieredella FISM-Federazione Italiana

delle Società Scientifiche Mediche.Il Prof. Giorgio Walter Canonica è Segretario Generaledella World Allergy Organization e Presidente del Co-mitato CME-Continuing Medical Education dell’EAACI.Ha pubblicato più di 300 lavori scientifici.

Dal 1997 il premio Lapo Tesi è stato assegnato a: Prof. C. Montaini, Prof. A. Ricci, Dott.ssa M. Franchi,Dott. F. Cosmi, Prof. A. Passaleva, Dott.ssa M. Neri

PREMIO LAPO TESI

ALLERGIE E ASMAUn problema per 12 milioni di persone in Italia

Congresso di FederasmaPrato 13-14 giugno 2003

Page 4: ON LUS Federazione Italiana delle Associazioni L’Antiasma · N° 3 2003 3 Obiettivo del Congresso è stato quello di fare il punto sulle più re-centi acquisizioni scientifiche

La correlazione clinica fra malattiada reflusso gastroesofageo e le pa-tologie respiratorie è nota fin dalsecolo scorso quando vi furono leprime osservazioni di peggiora-mento delle sintomatologie respi-ratorie dopo pasti abbondanti. Permolto tempo si ritenne che ciò fos-se conseguenza soprattutto dellasovradistensione gastrica. Solo apartire dagli anni 60, con l’applica-zione sempre più vasta degli studisulla secrezione acida dello stoma-co, si è riusciti ad identificare nelreflusso acido gastroesofageo lacausa o la concausa di numeroseaffezioni respiratorie sia nell’adul-to sia nel bambino. Per reflusso

gastroesofageo si deve intendere

il ritorno di contenuto gastrico più

o meno acido dallo stomaco in

esofago in assenza di nausea o

vomito. Tali reflussi possono esse-re di varia estensione: limitarsi aprogredire in esofago per pochi cmo nei casi estremi percorrere tuttol’esofago fino al faringe e quindi

nelle vie aeree superiori. I mecca-nismi fisiologici, che concorronoad impedire queste manifestazioniconcentrate nella parte terminaledell’esofago, sono rappresentatidalla struttura muscolare dellosfintere esofageo inferiore, chenormalmente chiuso si rilascia perriflesso solo al passaggio del boloalimentare, da strutture muscolaridel diaframma denominati pilastrie da una struttura tendinea lega-mentosa fra diaframma ed esofa-go. Ulteriori meccanismi difensivisono rappresentati dalla peristalsiesofagea, che tende a riportare instomaco ciò che può essere reflui-to, dalla velocità dello svuotamen-to gastrico - in quanto la persisten-te presenza di bolo e secrezioninello stomaco facilita il reflusso - edalle secrezioni salivari che riesco-no ad inattivare, seppure in piccolamisura, le caratteristiche acide diciò che è refluito. Il principale fat-tore aggressivo responsabile dellelesioni esofagee ed eventualmente

faringee e tracheobronchiali è rap-presentato dall’acido cloridricocontenuto nelle secrezioni gastri-che. Esso infatti è responsabiledelle lesioni delle mucose che concrescente gravità possono deter-minare anche delle ulcerazioni del-la mucosa. Si viene in questi casi adeterminare quel quadro clinicodenominato esofagite da reflusso. Nel meccanismo che porta all’in-staurarsi del reflusso e quindidell’esofagite concorrono fattorianatomici e funzionali che determi-nano una inefficace funzione dellosfintere esofageo inferiore. Ciò sipuò verificare per danni dellestrutture muscolari o di quelle ner-vose che regolano l’attività rifles-sa, per interferenze ormonali o disostanze fisiologicamente presentiad attività betadrenergica o antico-linergica. Non va assolutamentesottovalutato il ruolo importantenegativo che possono rivestire cibicome i grassi, la menta e gli alcolicio farmaci come i calcioantagonisti,

4 N° 3 2003

Malattia da reflusso gastroesofageo e patologia respiratoria

Asma bronchiale nell’adulto e nel bambinoGuida pratica per il medico di Medicina Generale e per il Pediatra di famiglia e consigli per i pazienti asmatici

Ettore Goria, Fidenza 2003

Questa pubblicazione del Prof. Ettore Goria, Primario Emerito di Pneumologia, Specialista in Pedia-tria, Presidente Onorario della Società Nazionale di Aggiornamento Medico Interdisciplinare, co-stituisce una guida di rapida ed immediata consultazione sull’asma bronchiale che traduce nellapratica medica quotidiana le acquisizioni scientifiche più aggiornate delle linee guida 2002.L’opera approfondisce gli aspetti generali ed eziopatogenetici, quelli clinici e diagnostici dell’asmabronchiale. Fornisce un esame di situazioni particolari, quali l’asma professionale, l’asma nel-l’adolescente e in particolari momenti della vita della donna e nello svolgimento delle attivitàsportive a tutte le età. Approfondisce quindi i trattamenti terapeutici e non per il controllo e in-fine presenta una serie di consigli utili per i pazienti, che vanno dall’uso corretto dei dispositiviper l’assunzione dei farmaci alle misure preventive per il controllo degli allergeni domestici.

Federasma consiglia

Page 5: ON LUS Federazione Italiana delle Associazioni L’Antiasma · N° 3 2003 3 Obiettivo del Congresso è stato quello di fare il punto sulle più re-centi acquisizioni scientifiche

N° 3 2003 5

comunemente usati nella terapiadell’ipertensione, i barbiturici e iderivati della teofillina spesso allabase di terapie broncopolmonari. I sintomi più tipici sono rappresen-tati dal bruciore retrosternale chetende ad irradiarsi fino al collo e daldolore anch’esso retrosternale. Se ireflussi sono particolarmente gravie prolungati, il perpetuarsi dell’eso-fagite può portare a stenosi cicatri-ziali: restringimenti più o meno lun-ghi del calibro dell’esofago con con-seguente difficoltà anche dolorosaal passaggio del cibo in esofago. Accanto a queste situazioni clinichedette tipiche perché l’organo diretta-mente coinvolto è l’esofago possia-mo registrare tutta una serie di alte-razioni delle vie aeree superiori (fa-ringe, laringe, trachea, bronchi) defi-nite come atipiche, perché coinvol-genti strutture diverse dall’esofagoe perché talora presenti anche in as-senza di segni clinici dell’esofagite. Nei casi di faringite e laringite,spesso all’origine di tossi stizzose epersistenti, si è dimostrata evidenteuna azione diretta irritante dei suc-chi gastrici refluiti dal cavo gastrico. Non altrettanto evidente pare ilrapporto causale con le manifesta-zioni di asma, in cui appare piùchiara la responsabilità di un rifles-so neurovegetativo di broncoco-strizione scatenato dalla presenzadi acido nell’esofago.Ciò è stato ampiamente dimostra-to con sperimentazioni negli ani-mali: l’instillazione di succo acidonell’esofago produce una spiccatabroncocostrizione mediata dal ner-vo vago. D’altra parte, numerosistudi clinici dimostrano una eleva-ta frequenza di reflusso gastroeso-fageo (35-80%) soprattutto nei pa-zienti con manifestazioni asmati-che più gravi. In queste situazioniè spesso difficile distinguere se il

reflusso è causa dell’asma per imeccanismi suddetti o se l’asma,attraverso l’aumento della pressio-ne intraaddominale o tramite sti-moli nervosi a partenza polmona-re, causi un abbassamento del to-

no dello sfintere esofageo inferio-

re facilitando il reflusso. Pur essendo ormai prevalente laconvinzione che il reflusso può de-terminare l’asma è altrettanto evi-dente che in molte situazioni clini-che i due fenomeni possono in-fluenzarsi vicendevolmente in mo-do negativo. La diagnosi di questesituazioni si fonda essenzialmentesull’uso dell’endoscopia e dellaphmetria 24 ore.L’endoscopia, basata sull’uso diuna sonda che permette la visioneattraverso microtelecamere dellaparte alta del tubo digestivo, per-mette di evidenziare la presenzaed il grado di gravità dell’esofagiteconseguente al reflusso acido. Inuna indagine condotta da Sontagnel 1992 su 186 asmatici non sele-zionati per disturbi digestivi, lapresenza di esofagite è stata ri-scontrata nel 42% dei casi.

Di maggiore rilevanza diagnostica,sopratutto per chiarire il rapportocausale tra i due eventi, appare l’in-

dagine phmetrica. Tale tecnica, ba-sata sul posizionamento attraversoil naso di un sondino capace di regi-strare per 24 ore continue le varia-zioni dell’acidità all’interno dell’e-sofago, permette di valutare la pre-senza di reflussi acidi, la loro duratae frequenza e soprattutto di chiarireil rapporto temporale fra il reflussoe la comparsa della crisi asmatica. Gli studi fin qui condotti hanno di-

mostrato un rapporto causale fra

il reflusso e la comparsa dell’a-

sma in circa il 25% dei pazienti.

L’importanza di questa relazione èfondamentale nella gestione tera-

peutica dell’asma in quanto l’usodi farmaci, come gli inibitori di

pompa, capaci di rendere anacidoil materiale che refluisce in esofa-go, permette di evitare quei riflessiche sono risultati essere causa discatenamento od aggravamentodella crisi asmatica, migliorandoquindi la prognosi di questi pa-zienti. Tali farmaci (omeprazolo,lansoprazolo, pantoprazolo, ...)debbono essere però gestiti dalgastroenterologo che, sulla basedell’analisi dei test suddetti, devestabilire il dosaggio giornaliero e ladurata del trattamento. Infine, è opportuno ricordare chemolti farmaci comunemente usatiper la terapia di base o della crisiasmatica hanno interfenze negati-ve con la funzione dello sfintereesofageo inferiore contribuendo aprovocare o ad aggravare i reflus-si. In un recente articolo del 2003Hartig ha dimostrato che l’uso pro-lungato del prednisone contribui-sce ad aumentare la durata dei re-flussi acidi e che l’albuterolo, far-maco largamente usato in questesituazioni, abbassa il tono dellosfintere esofageo inferiore e la pe-ristalsi esofagea con effetti negati-vi sulla dinamica del reflusso.Per concludere, tali evidenze clini-

che suggeriscono di ricercare la

presenza del reflusso gastroesofa-

geo in tutte quelle situazioni in cui

l’asma insorge in età non giovani-

le, senza precedenti allergie o

quando l’asma diventa resistente

alle terapie specifiche, facendo

sorgere il dubbio di una concausa

non correttamente valutata.L’uso oculato e prolungato degliinibitori di pompa può costituire unrimedio talora drammaticamenteefficace nel risolvere la patologia enel migliorare la qualità della vita.

Direttore Unità Operativa Complessadi Riabilitazione delle malattie

dell’apparato digerente, fegato e pancreas dell’Ospedale

S. Camillo de Lellis di Roma

Claudio Giannelli

L’uso di farmaci,

come gli inibitori di pompa,

permette di evitare

quei riflessi che sono risultati

essere causa di scatenamento

od aggravamento della

crisi asmatica.

Page 6: ON LUS Federazione Italiana delle Associazioni L’Antiasma · N° 3 2003 3 Obiettivo del Congresso è stato quello di fare il punto sulle più re-centi acquisizioni scientifiche

6 N° 3 2003

A causa del diretto contatto fra vierespiratorie ed aria ambiente, l’ap-parato respiratorio risente forte-mente dei fattori climatici cometemperatura e umidità e della com-posizione dell’aria. Determinatecondizioni climatiche possono in-fluenzare l’asma, sia agendo diret-tamente sulle vie aeree con mecca-nismi come il raffreddamento o l’ir-ritazione, sia indirettamente, condi-zionando i livelli atmosferici di al-lergeni come pollini e spore fungi-ne; questi effetti possono renderedifficile la comprensione dei rap-porti fra asma e parametri meteoro-logici. Deve essere comunque pre-cisato che la comprensione dell’ef-fettivo ruolo dei fattori climatici inquesta patologia è molto difficile.Infatti, alle variabili legate ai pollinied alle spore fungine, si sono ag-giunti, negli ultimi decenni, gli in-quinanti creando un quadro moltocomplesso, nel quale è improbabileriuscire ad individuare il rapportocausa-effetto tra un singolo para-metro meteorologico e l’asma. Molto interessanti sono i risultatiottenuti da studi di tipo epidemio-logico che hanno, però, fornito datispesso contraddittori e talvolta op-posti a quelli sperimentali.I dati più interessanti provengonodall’analisi accurata delle cosid-dette “epidemie” di asma, cioè unconsistente incremento dei ricoveri

al pronto soccorso in un breve pe-riodo di tempo, verificatesi in nu-merose città del mondo. L’inquina-mento atmosferico e la sua intera-zione con la pressione barometricae la velocità del vento sembra ab-biano avuto un ruolo importantenella cosiddetta “asma di Tokyo-Yokohama”, un importante incre-mento di crisi di asma verificatositra il personale militare americanoin servizio nella regione di Kanto,in Giappone. I sintomi si verificaro-no egualmente in pazienti asmaticie non asmatici, indipendentemen-te dallo stato atopico dei soggettie l’episodio fu attribuito alla for-mazione di smog nelle ore serali;la correlazione più significativa fuindividuata con il fumo di sigaret-ta. Non è stata, invece, rilevata al-cuna relazione con agenti inqui-nanti in un’altra delle epidemie diasma, che si è verificata nei mesidi settembre, ottobre e novembre1965, 1966 e 1967 a New Orleans. Inumerosi studi eseguiti, pur conmezzi non raffinati come quelliodierni, hanno evidenziato un pic-co nei ricoveri per asma nei giorniautunnali con in più bassi livelli diumidità e temperatura. Tuttavia,sono state successivamente indivi-duate delle correlazioni anche congli alti livelli di particelle inquinanticon diametro tra 0.5 e 16 mm, con ipollini di Ambrosia e spore fungine

liberate a seguito delle ingentipiogge. Sembra probabile, comun-que, che la maggior parte delle cri-si d’asma durante le epidemie diNew Orleans furono scatenate daaeroallergeni, la cui concentrazio-ne fu determinata da cambiamenticlimatici. Bruschi aumenti dei rico-veri per asma si sono verificati an-che in altre città, come Barcellona(quattro delle sei epidemie in lu-glio) o Birmingham. In due cittàamericane, New York e New Or-leans, il numero di pazienti giunti alpronto soccorso per una crisi asma-tica, fu inusualmente elevato in oc-casione del passaggio di un frontedi aria fredda seguito da un notevo-le aumento della pressione atmo-sferica. Questa relazione, già notanegli anni sessanta, si verificava inmodo evidente nelle prime giornatedi freddo, all’inizio dell’autunno; l’i-potesi per spiegare questa osserva-zione, fu che in quel periodo i citta-dini di New York accendevano gliimpianti di riscaldamento che, fer-mi dall’anno precedente, liberava-no negli ambienti particelle di pol-vere. Non è stato possibile valutareil peso di tale ipotesi anche se ilruolo dell’aria fredda ha maggioribasi fisiopatologiche. Di notevole interesse è anche ilrapporto tra ricoveri per asma e icosiddetti eventi meteorologiciestremi; la già citata epidemia diBirmingham si verificò nel lugliodel 1983 in seguito ad un tempora-

Biometeorologia edasma bronchiale

È esperienza comune che alcuni

pazienti asmatici risentono

negativamente di alcune condizioni

atmosferiche, per esempio

l’umidità o il freddo intenso. Già

venti anni fa, era noto che l’aria

fredda poteva ridurre la funzione

respiratoria negli asmatici.

Più recentemente è stato osservato

come gli atleti praticanti i

cosiddetti sport invernali sono

particolarmente suscettibili nei

confronti dell’asma indotta da

esercizio fisico.

CONVEGNO: La Biometeorologia a supporto delle professioni sanitarie e della popolazione: il progetto Meteo - salute

Il Convegno, organizzato dall’Istituto di Biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerchee dal Centro Interdipartimentale di Bioclimatologia dell’Università degli Studi di Firenze avràluogo il 24 ottobre 2003, alle ore 15, presso la Regione Toscana, Via di Novoli, Firenze.

Segreteria organizzativa: Massimiliano GhironiCentro Interdipartimentale di Bioclimatologia - Università di FirenzePiazzale delle Cascine 18 - 50144 FirenzeTel. 0553288257 - Fax 055332472 - E-mail [email protected]

Page 7: ON LUS Federazione Italiana delle Associazioni L’Antiasma · N° 3 2003 3 Obiettivo del Congresso è stato quello di fare il punto sulle più re-centi acquisizioni scientifiche

N° 3 2003 7

le particolarmente intenso. In quel-la occasione furono individuati, co-me possibili fattori scatenanti, siavariazioni meteorologiche che la li-berazione di spore fungine; fu, in-vece, esclusa l’influenza di sostan-ze inquinanti, anche se la limita-tezza dei dati disponibili lasciaqualche dubbio su queste conclu-sioni. Il rapido raffreddamento del-l’aria dopo il temporale potrebbeessere stato un elemento impor-tante nello scatenamento delle cri-si asmatiche, anche se in questecondizioni i livelli di umidità sonoalti e tale ipotesi è in contraddizio-ne con i lavori sperimentali cheidentificano con la stimolazionecon aria fredda e secca la maggiorriduzione dei parametri funzionalirespiratori. La dimostrata suscetti-bilità degli asmatici agli estremibarometrici potrebbe contribuirealla spiegazione di tale osservazio-ne, considerando che è ben nota labrusca diminuzione di pressioneatmosferica precedente il passag-gio di una perturbazione. In realtàsembra più probabile che le parti-colari condizioni atmosferiche cheseguono un temporale inducanouna maggior liberazione di sporefungine o incrementino la “respira-bilità” dei pollini come proposto inun altro studio inglese. La com-

prensione di questo rapporto risul-ta comunque notevolmente com-plessa, sia per i numerosi fattoriche possono essere chiamati incausa nelle riacutizzazioni asmati-che, sia per le diversità dei risultatiottenuti in aree climatiche diverse.Per esempio, in Inghilterra gli at-tacchi di asma, in particolare neibambini, si verificano soprattuttoall’inizio dell’estate durante il pe-riodo di maggior concentrazionepollinica e nella tarda estate, pro-babilmente in relazione alla libera-zione di spore fungine; ai tropici, alcontrario, il picco di crisi asmaticheavviene durante la stagione umida. In considerazione dell’elevato nu-mero di fattori che possono entrarein gioco nel determinare una crisiasmatica e della complessità deglielementi coinvolti in un evento me-teorologico “estremo”, è senz’altrodifficile trarre delle conclusioni deltipo causa-effetto da questi studi.D’altra parte, se questi dati venis-

sero confermati da ulteriori osser-vazioni, risulterebbero molto utilinella misura in cui fosse possibileorganizzare un sistema di allertacongiunto tra medici e meteorologi,già attuato, per esempio, negli StatiUniti ed in alcuni paesi europei.A questo scopo, un gruppo natodalla collaborazione tra medici ebiometeorologi del Centro Interdi-

partimentale di Bioclimatologia

dell’Università di Firenze e dell’Isti-

tuto di Biometerologia del CNR, siè posto l’obiettivo di valutare l’in-fluenza dei fattori ambientali sulleriacutizzazioni dell’asma bronchia-le in un’area urbana, poiché unostudio del genere è indispensabileper attivare un sistema di allertaper la popolazione asmatica. Per la prima volta negli studi sul-l’asma, è stato utilizzato un nuovoapproccio mediante l’utilizzo degliindici biometeorologici, costituitida formule empiriche che integran-do più parametri meteorologici (ingenere temperatura dell’aria, umi-dità relativa, velocità del vento)forniscono un risultato corrispon-dente ad una “temperatura appa-rente”, ossia la temperatura effet-tiva percepita dal corpo umano; unvalore, quindi, che individua unapotenziale situazione di benessereo di disagio, legata ai processi di

Il giorno stressante è un giorno

nel quale il rischio di ricorrere

al pronto soccorso

per una riacutizzazione asmatica

è più alto rispetto alla

media stagionale.

Grande successo ha riscosso il minivarietà di Pierpaola Bucchi, con la collaborazionedi Andrea Casta, musiche di Elvio Monti, luci e fonica di Tito Malagriccia. Attraverso illinguaggio rapido ed immediato del cabaret l’autrice-attrice ha presentato uno spet-tacolo divertente e coinvolgente, che ha suscitato allegria ed emozioni, attirando l’at-tenzione sulle problematiche che il paziente incontra nella sua vita quotidiana.

Pierpaola Bucchi Fila al gazebo per effettuare la spirometria Francesca Rea e il suo saxofono

GIORNATA NAZIONALE DEL RESPIRO A ROMAFesta dell’Aria Pulita presso l’Azienda Ospedaliera S. Filippo Neri

Page 8: ON LUS Federazione Italiana delle Associazioni L’Antiasma · N° 3 2003 3 Obiettivo del Congresso è stato quello di fare il punto sulle più re-centi acquisizioni scientifiche

8 N° 3 2003

termoregolazione corporea. Perstudiare la relazione tra ricoveri alpronto soccorso per asma bron-chiale e le condizioni meteorologi-che è stato definito un “giorno

stressante” come un giorno chepotenzialmente può contribuire al-l’insorgenza di una crisi asmatica,sulla base di valori soglia di para-metri meteorologici (temperaturadell’aria, umidità relativa, velocitàdel vento, pressione atmosferica,radiazione globale e pioggia) e didue indici biometeorologici (NewWind Chill Index e Heat Index); so-no stati anche considerati pollini,spore e inquinanti. I dati sui ricoveri al pronto soccor-so per asma sono relativi all’Azien-da Ospedaliera di Careggi (Firen-ze), il più grande ospedale dellaToscana, nel periodo Giugno 2000-Dicembre 2001 (Figura 1). Sonostati selezionati soltanto i pazientiadulti residenti nel Comune di Fi-renze. I dati meteorologici sonoforniti dalla stazione ubicata nelcentro di Firenze (Fonte ARPAT). Irisultati dimostrano una relazionesignificativa tra ricoveri per asmaed il disagio dovuto al calore, siamoderato sia intenso. In particola-re i pazienti asmatici di sesso fem-minile sembrano più sensibili allecondizioni di disagio moderato da

calore (temperatura apparente tra27 e 32 °C) rispetto ai maschi. In-fatti, durante l’estate, mentre neimaschi il rischio di ricovero perasma è rappresentato da un giornocon almeno 7 ore di disagio mode-rato da calore, per le femmine laprobabilità di ricovero è alta anchein giorni con poche ore di disagio.Sono, invece, sufficienti 5 ore didisagio intenso da calore (tempera-tura apparente superiore a 32 °C)per provocare un incremento delrischio di ricovero per asma (Figura 2). L’effetto del freddo ap-pare di minor importanza in parti-colare in inverno. L’analisi statisti-ca ha mostrato una maggior pro-babilità di ricovero per i soggettianziani in autunno, in giorni con al-meno 10 ore di disagio da freddo.

Questi risultati, seppur preliminari,permettono di approfondire la re-lazione tra il tempo atmosferico el’asma bronchiale che, nonostantesia chiaramente percepita dai pa-zienti, non è stata sufficientementestudiata nelle sue basi epidemiolo-giche e fisiopatologiche. Una mi-gliore comprensione del problemapuò senz’altro contribuire al mi-glioramento della qualità della vitadell’asmatico, poiché esistono già imezzi tecnologici per organizzareun sistema di allerta per condizionimeteorologiche particolarmentesfavorevoli, che possono provoca-re riacutizzazioni della malattia.

Centro Interdipartimentale di

Bioclimatologia, Università di Firenze

Lorenzo Cecchi, Marco Morabito

Num

ero

di ri

cove

ri

100

80

60

40

20

0Inverno Primavera Estate Autunno

Totale Maschi Femmine

Figura 1: Distribuzione stagionale deiricoveri per asma al pronto soccorsoriferiti al periodo 2000-2001. Da notareche nei mesi estivi la popolazioneresidente si riduce di circa il 30%.

Prob

abili

tà d

i ric

over

o (%

) 100

80

60

40

20

0

Numero di ore giornaliere con disagio intenso da calore0 2 4 6 8 10

Figura 2: Relazione tra probabilità diricovero per asma e giorni con uncrescente numero di ore con disagiointenso da calore (Temperaturaapparente superiore a 32 °C).

L’associazione “ALLERGIE IN CITTÀ”Onlus è nata con l’intento di con-tribuire a valorizzare il rapporto fraambiente e città, attraverso lo studiodei maggiori problemi ambientali iden-tificabili nei centri urbani, lo studiodella qualità della vita in città, l’informazione al cittadino, lasensibilizzazione di enti, istituzioni ed operatori sul problema“ambiente e allergie”. Il primo progetto denominato “Polline sotto controllo”, haavuto un carattere itinerante, iniziato a Manfredonia il 14aprile 2003 e conclusosi a Roma il 18 maggio, interessando untotale di 18 città, scelte in 6 regioni differenti, prevalente-mente appartenenti all’area del centro-sud Italia. In partico-lare, i centri toccati dalla campagna sono stati, oltre Roma eManfredonia, Vieste, Otranto, Bari, Catania, Taormina, Sira-cusa, Caserta, Napoli, Latina, Rieti, Viterbo, Frosinone, Siena,Grosseto, Assisi e Perugia.

Durante il tour è stato distribuito ma-teriale informativo relativo alle princi-pali piante allergizzanti ed è stata pro-posta la compilazione di un questio-nario per valutare il livello di cono-scenza delle fonti allergeniche da parte

della popolazione. Dalle schede compilate è emerso che solo il55% degli intervistati ha saputo riconoscere la Parietaria, unafra le maggiori minacce per gli allergici, a fronte di un 75%che ne conosce il potere allergizzante; per quanto riguarda leGraminacee, invece, i valori rilevati sono stati rispettivamentedell’85% e del 63%.Per fornire un’illustrazione pratica della metodologia di campio-namento dei pollini a “livello naso”, in ciascuna delle tappedel tour, è stato utilizzato un captatore portatile, capace dimonitorare quanto effettivamente inalato con il respiro umano,che ha consentito di valutare la presenza qualitativa e quantita-tiva dei differenti tipi di pollini che minacciano gli allergici.

Page 9: ON LUS Federazione Italiana delle Associazioni L’Antiasma · N° 3 2003 3 Obiettivo del Congresso è stato quello di fare il punto sulle più re-centi acquisizioni scientifiche

N° 3 2003 9

Circa 40 anni fa è stato dimostratoscientificamente quanto fosse dan-noso per la salute il fumo della siga-retta. Negli anni ’80 invece altrettan-ta scienza ha fornito la descrizionedei grossi danni provocati dallostesso a chi però non ha scelto di fu-mare. Qui parliamo di ciò che diffu-samente si conosce come fumo pas-sivo e cioè ciò che è “costretto” adinalare chi si trova accanto a perso-ne che fumano. Ci riferiamo a queimilioni di sostanze tossiche e cance-rogene sprigionate dalla punta in-candescente della sigaretta in unaquantità fino a cento volte superioreal fumo aspirato dai fumatori.Già dagli inizi del secolo scorso sitrovano leggi inerenti alla materia,tuttavia dobbiamo affermare che,nonostante l’evoluzione avvenutain ogni aspetto della vita dell’indi-viduo, a tutt’oggi risulta ancorainapplicabile la normativa a tuteladi chi non fuma, varata dall’artico-lo 51 della Legge sulla PubblicaAmministrazione, comma 3, 2003.Occorre attendere il parere dellaConferenza Stato-Regioni e, se tut-to va bene, potremmo vederla inopera alla fine del prossimo anno.Con ciò è evidente che si è dovutoattendere molto per un’adeguataattenzione all’esigenza della mag-gioranza della popolazione, consi-derato che il 75% della stessa at-tualmente non fuma. Nel nostroPaese non esiste una regolamenta-zione generale, norme di legge ingrado di tutelare efficacemente icittadini dal fumo passivo; negli ul-timi 20 anni la legislazione si è rife-rita solo ad alcune specifiche si-tuazioni: partendo dal Regio De-creto n.2316 del 1934, che vieta lavendita di sigarette ai minori di 16anni, fino alla L.584/75 che rap-presenta un’importante tappa ver-so la consapevolezza dei danni che

provoca il fumo passivo, ponendoil divieto di fumare in determinatilocali e sui mezzi di trasporto pub-blico. Un generico divieto al qualesi può anche derogare se nei localiè presente un impianto di condi-zionamento dell’aria o di ventila-zione autorizzati dall’Ufficiale Sa-nitario. Estensione a tale legge si èavuta con la Direttiva del Presiden-te del Consiglio dei Ministri del1995 che vieta il fumo in determi-nati locali della pubblica ammini-strazione. Sembrerebbe così esclu-so il luogo di lavoro privato ma ciònon è grazie alla sentenza dellaCorte Costituzionale n. 399/96 in-tervenuta a sancire la tutela dellasalute dei lavoratori per i rischi de-rivanti dal fumo, la salute dei lavo-ratori sul luogo di lavoro e il divietodi fumare nei luoghi di lavoro chiu-si, a sancire insomma l’assolutaesigenza di non ledere, né metterea rischio la salute altrui.Una tappa certamente importante

è stato il D.L. 626/94 riguardante ilmiglioramento della sicurezza edella salute dei lavoratori sul luogodi lavoro, con responsabilità ed ob-bligo del datore di lavoro a rispet-tare le disposizioni. Purtroppo peròva constatata una frequente disap-plicazione dei divieti imposti dallalegge, e pertanto si rende necessa-ria un’intensificazione dei controllida parte delle autorità preposte al-la vigilanza (NAS, Servizi di vigilan-za ambientale delle ASL).L’aria è un bene primario fonda-mentale e pubblico per cui nessu-no ha il diritto di inquinarla indi-scriminatamente, nemmeno il fu-matore che pensa di appellarsi aduna presunta libertà personale senon addirittura a un “diritto”. I datiche abbiamo a disposizione sonosignificativi della gravità del feno-meno. Riscontriamo infatti 15 mi-lioni di fumatori passivi, di cui 4milioni di bambini. Ci scontriamocosì con la singola causa evitabile

DANNI DA FUMO PASSIVO:la legislazione italiana ci tutela sul serio?

Dati pubblicati il 4 luglio su The Journal of Allergy and Clinical Immuno-logy1 mostrano che la combinazione di Salmeterolo e Fluticasone propio-nato somministrati tramite un unico inalatore ha un efficacia clinica mag-giore rispetto ai due farmaci assunti nello stesso momento tramite inala-tori separati. Questo effetto determina un incremento maggiore, ad un li-vello statisticamente significativo, del Picco di Flusso Espiratorio (PEF)mattutino. Lo studio si basa su prove che suggeriscono che il Salmetero-lo, un beta-2 agonista a lunga durata d’azione, potrebbe accrescere l’atti-vità del Fluticasone propionato, un cortisonico per inalazione, facilitandoil suo legame con il recettore del cortisonico. Perché ciò accada entrambii farmaci devono essere presenti nella stessa cellula delle vie aree in con-centrazioni adeguate. I due farmaci, inalati contemporaneamente, hannopiù possibilità di depositarsi nelle stesse aree all’interno dei polmoni e intal modo possono interagire all’interno della cellula accrescendo l’effettodella combinazione antinfiammatoria e di apertura delle vie aree.

1JACI 2003; Vol. 112, n. 1. Nelson HS et al. Enhanced synergy between fluticasone propionate and salmeterol inhaled from a single inhaler versus separate inhalers.

FARMACI ANTIASMATICI DI COMBINAZIONE

Page 10: ON LUS Federazione Italiana delle Associazioni L’Antiasma · N° 3 2003 3 Obiettivo del Congresso è stato quello di fare il punto sulle più re-centi acquisizioni scientifiche

10 N° 3 2003

più importante di morte e di malat-tia nei Paesi Occidentali. È chiaro ilbisogno e l’urgenza di misure disalute pubblica per ridurre l’espo-sizione al fumo passivo nelle casee nei posti di lavoro.Fumare significa caricare l’aria at-tuale di ulteriori sostanze inquinan-ti e se ciò avviene in un luogo chiu-so questo atto è pregiudizievole al-la salute non solo del fumatore maanche del non fumatore che per ra-gioni di lavoro o per altre ragionideve condividere lo spazio comune.Il “Piano sanitario nazionale 1998-2000” sembra mostrare un parti-colare interesse per la prevenzionee privilegia la sanità del territoriorispetto a quella ospedaliera, conproposte di legge a favore del so-ciale piuttosto che della sanità.

L’art. 52 della Finanziaria 2002 ina-sprisce le sanzioni per il fumo neilocali pubblici e la Direttiva del Pre-sidente della Repubblica del mag-gio 2003 apre uno spiraglio allasperanza che una nuova etica sistia facendo strada: il rispetto di chiper scelta decide di non fumare.La difesa dal fumo passivo appar-tiene a quel diritto alla salute san-cito dall’articolo 32 della Costitu-zione, che le autorità pubblichecentrali e regionali hanno il doveredi garantire a tutti i cittadini.Le normative sul fumo passivo ingenerale non si pongono sul ver-sante del proibizionismo e neppu-re su quello della prevenzione-educazione alla salute. Il primoobiettivo è quello della difesa dellasalute pubblica assimilabile, per

quanto riguarda il cancro, alle leg-gi che vietano l’utilizzo dell’amian-to nelle costruzioni edili.In Italia un’accelerazione alla pro-tezione dal fumo passivo si è avutacon la sentenza del Tribunale diMilano l’1/03/2002 che ha con-dannato a tre mesi di carcere duedirigenti della Banca Paribas per lamorte sul lavoro di una dipendentecon asma allergica dalla nascita,continuamente esposta al fumopassivo nell’ufficio in cui lavorava.Questo è il primo caso giudiziarionel nostro Paese e per la primavolta il fumo passivo è stato rite-nuto concausa di morte, la senten-za ha così stabilito un principio dirilevante interesse nella materia.Esiste dunque e sicuramente unsolo diritto, quello di respirare, erespirare aria pulita! L’ignoranzanel passato sulla nocività del fumoattivo o passivo, la mancata presadi coscienza dei gravi danni checomporta, in aggiunta ai retaggiculturali sulla valenza sociale dellasigaretta genera la necessità dileggi specifiche e particolarmenteadeguate, se non altro per quel75% della popolazione che sceglieil respiro, che per noi asmatici an-cor più sentiamo vita.

Associazione Laziale Asma e Malattie Allergiche-ALAMA

Sandra Romano

In occasione della 23° Giornata dei diritti del malato, il Tribunaleper i diritti del malato e Cittadinanzattiva hanno organizzato unamanifestazione che si è tenuta il 7 giugno 2003 a Roma in piazzaS. Maria in Trastevere.La giornata con lo slogan: Curati, se ci riesci si è svolta all’interno della settimana dellaCittadinanzattiva ed è stato dedicata al tema delle barriere all’accesso all’interno del Si-stema Sanitario Nazionale. In tale occasione ha avuto luogo lo spettacolo “C’è posto perme?” di R. Calandra e B. Valli, che ha avuto lo scopo di denunciare attraverso la rappre-sentazione teatrale il disagio del malato nella gestione quotidiana della malattia. Un’at-tenzione particolare è stata riservata anche al malato allergico che, tra uno starnuto el’altro, dopo le decisioni del nuovo Prontuario Farmaceutico, non può più accedere gra-tuitamente ai farmaci necessari a combattere le allergie. Successivamente una delega-zione ha incontrato il Ministro della Salute Sirchia proponendogli la firma per un proto-collo d’intensa per un patto d’intesa con le organizzazioni civiche.

L’Associazionedi Sostegnoper i PazientiAllergicicomunica ilnuovo Direttivo

Comitato Direttivo 2003-2008

Anna Maria Gargiulo, Presidente

Catello Romano, Vicepresidente

Carmela Ercolano, Tesoriere

Antonio Spatuzzi, Segretario

Anna Flora La Bella, Consigliere

CURATI, SE CI RIESCI

C I T TA D I N A N Z T T I VA

Indirizzi utili e documentazione• Aria Pulita, Associazione Non Fumatori onlus, p/o GEA Progetto Salute, via G. Scalìa

39, 00136 Roma (www.nonfumatori.it/ariapulita - email: [email protected],[email protected])

• Forum Internet Non Fumatori (http://it.groups.yahoo.com/group/non-fumatori)• Progetto “Aziende senza Fumo” (www.aziendesenzafumo.it –

email: [email protected])• Sportello per le cause collettive delle vittime del Tabacco (www.nonfumatori.it,

www.articolo32.net)• ASL Vicenza – SPISAL, Servizio di Prevenzione, Igiene e Sicurezza negli Ambienti di

Lavoro. Raccolta di normative sul Fumo passivo (http://www.ulssvicenza.it/Servizi/)• Documentazione sul Fumo passivo: http://www.gea2000.org/fumopassivo• GEA Progetto Salute – onlus, servizio documentazione:

www.gea2000.org/documenti

Page 11: ON LUS Federazione Italiana delle Associazioni L’Antiasma · N° 3 2003 3 Obiettivo del Congresso è stato quello di fare il punto sulle più re-centi acquisizioni scientifiche

N° 3 2003 11

Parla un ragazzo malato d’asma

Sono un ragazzo di 16 anni; mi chiamo Giuseppe. Co-me molte persone della mia età e non solo, sono afflit-to dall’asma, con cui ho dovuto imparare a convivere eda cui ho dovuto difendermi. Sono asmatico dalla nascita e, per i miei primi anni divita, ho sempre sofferto di crisi che mi causavano tos-se, chiusura dei bronchi, spasmi e, in alcuni casi, vomi-to. Per i miei genitori era sempre difficile lasciarmi lamattina quando andavo a scuola, sapendo che una cri-si avrebbe potuto colpirmi in qualsiasi momento. Perme più che per loro, però, è stato difficile conviverecon l’asma: ogni volta che vedevo dei ragazzi della miaetà giocare a calcio o rincorrersi, con la consapevolez-za di non poter fare lo stesso, provavo un misto di rab-bia e tristezza; non volevo accettare la mia malattia enon volevo che mi si considerasse diverso o incapacea fare qualcosa. Per questo mio atto di rifiuto, moltospesso facevo sforzi che non ero in grado di sopporta-re ma, alla fine, l’asma aveva sempre la meglio ed ioero costretto ad arrendermi.Per ben 9 anni ho vissuto con questo peso, sempre os-sessionato dal pensiero e dalla convinzione che ero di-verso, che non potevo fare le cose che facevano gli al-tri ragazzi; in poche parole che non ero in grado dicrearmi la vita come piaceva a me; ero, sono e lo saròsempre uno spirito libero: non mi piacciono la vita cal-ma e i limiti.Ad un certo punto, quando avevo 9 anni e mi stavo deltutto rassegnando a vivere come un diverso, a me edai miei genitori venne all’orecchio che esisteva un cen-tro dove i ragazzi malati di asma potevano curarsi sen-za dover rinunciare e niente: questo centro era l’Istitu-to Pio XII di Misurina.

Ammetto che, nei primi mesi, non è stato facile lascia-re i miei genitori, per vederli solo il fine settimana, lemie cose, i miei amici, le mie passioni; credevo in prin-cipio che lì fosse come in un qualsiasi altro ospedale,in cui si vive perennemente controllati ed attanagliati.Mentre passava il tempo, però, ho scoperto di sba-gliarmi e ne sono stato felice: tutto quello che pensavodi Misurina e del suo Istituto era sbagliato: potevo vi-vere una vita normale, come qualsiasi altro ragazzodella mia età. Non mi mancava niente di tutto quelloche mi era indispensabile: avevo la scuola, avevo lacasa, avevo gli amici; ma, cosa più importante di tutti,non ero più diverso: potevo giocare a calcio, correre,fare lunghe camminate su per i monti che incornicianoquesto luogo magico, uscire senza i medicinali che miriempivano le tasche. Basta limiti, basta costrizioni:ero libero. Inoltre, con il personale e le vigilatrici sem-pre a disposizione, annoiarsi era impossibile: c’erasempre qualcosa da fare e tutto serviva a non far sen-tire la mancanza delle cose care, ma soprattutto mi in-segnavano a vivere con la mia malattia.Naturalmente, nonostante il posto fosse molto bello edivertente, prima o poi tornava la nostalgia. Quando imiei genitori venivano a trovarmi, mi raccontavano tut-to quello che succedeva laggiù ed io avevo voglia ditornare a casa.Due anni fa, concluse le scuole medie, ho lasciato l’I-stituto e ho fatto ritorno a casa per iniziare il ciclo discuole superiori.Naturalmente, ora che sono a casa, ho dovuto riprende-re l’uso di farmaci, ma in misura assai più ridotta che inpassato; ora che conosco la mia malattia, sono perfetta-mente cosciente di come va trattata e di come va tenutasotto controllo. Tutte queste cose le ho imparate esclu-sivamente stando a Misurina, dove ho ricevuto, comegià detto, le conoscenze necessarie, cioè che un’asmacontrollata fa vivere una vita più sicura. Se si tiene sottocontrollo la propria malattia, si può tranquillamente vi-vere all’infuori di ogni ansia e preoccupazione.

Largoai giovani

Una vita nel nome della salute

Il nostro gruppo ha conosciuto non pochedifficoltà durante i mesi scorsi forse perchésiamo stati e tutt’ora siamo tutti troppo impegnati con lo studio o il la-voro. In realtà è chiaro che è difficile tenerci in contatto solo attraversoil nostro forum perché al contrario di quanto si possa pensare essoinvece di unirci ci fa sentire, almeno a mio avviso, il peso della distan-za, è questo purtroppo ci allontana irrimediabilmente. Peraltro il fattoche siamo ragazzi di diverse età rende difficile anche il linguaggio e idiscorsi da affrontare, che mentre per alcuni possono essere tropposeri e pesanti, per altri invece possono apparire futili e inconsistenti.

Che fare allora? La nostra esistenza come gruppo dipende

solo da noi e da nessun altro! La risposta è condividiamo l’amicizia, conosciamoci, scambiamociidee, raccontiamoci barzellette, ma abbattiamo questo muro virtualeche ci separa.Sono sicura che risulterà stimolante parlare e conoscerci, così comesarà bello alla fine vedersi personalmente e lavorare insieme.

Francesca Pagano

Un appello per essere più forti

Page 12: ON LUS Federazione Italiana delle Associazioni L’Antiasma · N° 3 2003 3 Obiettivo del Congresso è stato quello di fare il punto sulle più re-centi acquisizioni scientifiche

12 N° 3 2003

Percezione del Respiro

Nascere significa, automaticamente respirare. Il respi-ro che entra ed esce ritmicamente, ha una valenza sim-bolica forte ed immediata: richiama il battito cardiaco,l’armonia tra interno ed esterno, il ciclo vita-morte. Neigiovani asmatici, c’è sempre (ma in modo latente)un’angoscia di morte, che carica il simbolo di fortiemozioni.Il giovane asmatico convive con una co-stante difficoltà a dosare le energie,soprattutto in relazione agli altri.Affamato di affetto come di aria,tende ad incamerarne il più possi-bile, per paura di restare senza. Disolito teme l’abbandono e l’idea dirimanere senza amore gli fa davve-ro mancare l’aria. Sensibilissimoagli odori, sa captare le minime va-riazioni d’umore di chi lo circonda.

Negazione della malattia

Molti asmatici, giovani e meno giovani, hannotendenza a negare la loro malattia, spesso anche inpresenza di sintomi.L’asma non viene percepita come cronica e di conse-guenza non vi è aderenza alla terapia a lungo terminee ciò accade anche per i pazienti con asma grave che,ottenuto un certo controllo, tendono ad abbandonarele prescrizioni e raccomandazioni del medico.

Il grido dell’asmatico

È corretto affermare che gli asmatici negano la propriapatologia o è più corretto dire che l’asmatico grida co-stantemente al mondo il proprio malessere? È corretto affermare che non vi è aderenza alla terapiaa lungo termine per cause interne al soggetto o è piùcorretto dire che il fallimento deriva da input esterni?

Il giovane asmatico e le sue aspettative

La soluzione al problema non può esse-re unidirezionale ma deve poggiare su

un dialogo medico-paziente checomporti adeguata informazione ededucazione.Un approccio a 360° deve aiutare ilgiovane asmatico non solo ad ade-rire al trattamento farmacologico

come prescritto dal medico, ma an-che a superare i propri timori ed an-

gosce, con l’accettazione matura dellapropria condizione di malato cronico e la

consapevolezza degli interventi necessari a con-viverci al meglio, senza soccombere e senza eccessivaindipendenza e sopravalutazione delle proprie capaci-tà di difesa.

Coordinatrice del Gruppo Giovani

di Federasma

Francesca Pagano

L’EDUCAZIONE DEL PAZIENTE ASMATICORuolo dei giovani pazienti

IL TERRORE DEL BUIOLa notte è un momento

angoscioso, perché si associa alla solitudine,alla morte, all’abbandono.

L’attacco d’asma è in questo caso

più difficile da gestire.

L’importanza del rispetto dell’aria per latutela del respiro è stato il tema centrale diuno spettacolo teatrale organizzato il 1Giugno 2003 dall’ASPA-Associazione di So-stegno per i Pazienti Allergici presso il Tea-tro Sant’Antonino, Cattedrale di Sorrento.

Il programma ha comportato la letturadella favola “Sorrento vista dai bambini”di Anna Maria Gargiulo, un Duetto napole-tano “L’aria di Sorrento” e Tarantella conla scenografia di Roberta Gargiulo e la re-gia di Anna De Martino.

Uno spettacolo teatrale a tutela del respiro

Giornata Nazionale del Respiro a Sorrento,presso l’Ospedale S. Maria della Misericordia

Page 13: ON LUS Federazione Italiana delle Associazioni L’Antiasma · N° 3 2003 3 Obiettivo del Congresso è stato quello di fare il punto sulle più re-centi acquisizioni scientifiche

N° 3 2003 13

La comunicazione tra persone èuna esigenza nella vita di relazionee poiché, come sosteneva Aristote-le, l’uomo è un “animale sociale”,assume un ruolo ovviamente fonda-mentale nelle relazioni sociali. Per-tanto se è una esigenza comunicaretra gli individui, diventa una prioritàassoluta in campo sanitario. Il confronto tra medico e paziente ètalmente importante che, senza diesso, non si potrebbe esercitare laprofessione medica. Comunicarenon è soltanto parlare, ma saperefar parlare e sapere ascoltare, aiu-tando il paziente a riferire problemiche altrimenti non saprebbe espri-mere. Sarebbe, infatti, molto sem-plice ricevere notizie dettagliate ecomplete, codificarle in problemi eoffrire una soluzione precostituita. Nel caso dell’asma, la comunicazio-ne assume un’importanza vitale,tanto da indurre il medico ad appor-

tare eventuali modifiche terapeuti-che in relazione a quanto emergedal colloquio con il paziente. Nellaconduzione del dialogo è legittimodare ascolto a quanto riferisce il pa-ziente, ma è importante saper valu-tare correttamente i suoi apprezza-menti. Un paziente con BPCO in fa-se di riacutizzazione non darà unpeso eccessivo ai sintomi che pro-va, in quanto abituato a convivervi,e pertanto tenderà a sottostimarli. Ilpaziente asmatico potrebbe sotto-valutare il significato di un eccessi-vo ricorso al broncodilatatore a bre-ve durata d’azione, perché potreb-be ritenerlo un fatto normale legatoall’andamento della sua malattia.Se il medico lo interrogasse e fosseinformato di un uso di beta-stimo-lante superiore a quanto prescritto,potrebbe spiegargli che ciò non do-vrebbe accadere in caso di asmaben curata e sotto controllo. Proba-

bilmente, in seguito il paziente, ren-dendosi conto di assumere il farma-co al bisogno più di quanto racco-mandato, potrebbe essere indotto apensare che questo è un indice di ri-presa della malattia. Conseguenza diretta è che alla co-municazione deve seguire l’educa-zione. Un paziente educato a cono-scere la propria condizione, la suanaturale evoluzione, le possibili riacutizzazioni e soluzioni terapeu-tiche, collaborerà col proprio medi-co in maniera ottimale e potrà ge-stire meglio la malattia e tenerlasotto controllo. È auspicabile che ogni medico co-munichi con i propri pazienti e ten-da anche a fornire elementi di edu-cazione sanitaria perché, anche al-la luce della mia personale espe-rienza ormai decennale di incontrieducazionali con i pazienti, al mo-mento educativo segue sempreuna migliore gestione della malat-tia, con conseguente migliore con-dizione di salute e qualità della vi-ta del paziente.

Medico di Medicina GeneralePalermo

Francesco Magliozzo

Rapporto medico-pazienteComunicazione e educazione: strumenti per una migliore gestione della malattia

ARGAB, la Giornata Nazionale del Respiro a Padova

ARGAB, la Giornata Nazionale del Respiro a Venezia

C I T TA D I N A N Z T T I VA

Il 10 maggio 2003 si è costituita laSezione Voce del Mare di Cittadi-nanzattiva Penisola Sorrentina.Responsabile: Antonio SpatuzziCoordinatrice: Anna Maria Gargiulo

Stato dell’arte sulle patologieostruttive bronchiali: gestionee prospettive per il paziente

Napoli, 24 Giugno 2003

Al Convegno, organizzato da Norvartis, Federa-sma è stata rappresentata dalla Prof.ssa AnnaMaria Gargiulo che ha esposto il punto di vistadel paziente affetto da malattie respiratorie cro-niche ostruttive (asma, BPCO) con particolare ri-ferimento alla diagnosi, al trattamento, all’educa-zione ed alla prevenzione.Ancora una volta è stata ribadita l’importanza deldialogo medico-paziente per la corretta gestionedella malattia e per il suo controllo.

Page 14: ON LUS Federazione Italiana delle Associazioni L’Antiasma · N° 3 2003 3 Obiettivo del Congresso è stato quello di fare il punto sulle più re-centi acquisizioni scientifiche

14 N° 3 2003

Salute, educazione eprevenzione: informare i

giovani con le favole

L’importanza dell’in-formazione per pre-venire le malattie, lefavole sociali comestrumento educativoper giovani e adulti.È il filo conduttoredel libro “Pensieri in

armonia”, scritto da Anna Maria Gar-giulo, presidente dell’Aspa, e membrodel Comitato Direttivo di Federasma.Il volume, composto da 11 favole edue poesie, è stato presentato il 31maggio dall’avvocato Paolo Siniscal-chi al Circolo Sorrentino di piazza Tas-so, con interventi della psicoterapeutaLaura Maresca, del medico Alessan-dro Bifulco, del direttore del DistrettoScolastico 39 Pio Canfora, del vicesin-daco di Sorrento Marilena Cappiello,dell’attrice Anna De Martino. Vi hannopreso parte rappresentanti dellaC.R.I., di Cittadinanzattiva, numerosimedici e docenti. La presentazione èstata aperta con la recitazione da par-te di due bambini Francesco e Orsolache hanno recitato due poesie: UOMOe TROVARSI che racchiudevano mes-saggi profondi e significativi.

La 9° Giornata Nazionale del Respi-ro e la Giornata Mondiale contro ilFumo, celebrate con il loro tradizio-nale svolgimento (articolato in spi-rometrie, colloqui coi medici, misu-razioni di picco di flusso, relazionicon proiezioni illustrative su vari ar-gomenti, ampia distribuzione di ma-teriale informativo) sono state orga-nizzate a Cagliari in ben due sedi(Ospedale Binaghi e I.N.R.C.A.), aSassari (Policlinico Universitario), aNuoro (Ospedale Zonchello) ed aIglesias (Reparto di Pneumologia

dell’Ospedale Crobu). Approfittan-do dell’ormai consueta presenzadelle emittenti televisive locali e deigiornalisti delle maggiori testatesarde abbiamo ufficialmente inau-gurato l’autovettura elettrica adibi-ta al trasporto dei malati all'internodella struttura ospedaliera.Il 1° settembre riaprirà la segreteriache dispiegherà il suo impegno set-timanale con turni giornalieri met-tendo le energie dell’Associazionea disposizione di tutti e per tutti iservizi che normalmente offriamo:aiuti pratici per le visite specialisti-che, iscrizioni e rinnovi, servizio le-gale, sostegno psicologico, consiglinutrizionistici, suggerimenti in ma-teria di medicina del lavoro, ecc.

Con la ripresa settembrina attive-remo una sorta di telefono amico:quotidianamente per due ore algiorno un volontario si dedicherà araccogliere tutte le telefonate deinostri soci (che quest’anno sono465).

Nicola Pirina

Informazioni dall’Associazione ASMA Sardegna

Il bambino asmatico oggi

Questo il tema scelto per la II Giornata Bergamasca di Malattie Respira-

torie Infantili, che si terrà sabato 22 novembre 2003 a Bergamo, pressol’Hotel San Marco, con il patrocinio della Provincia di Bergamo-Settore Po-litiche Sociali e della Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili(SIMRI).Federasma sarà rappresentata dalla Vicepresidente Maria Cristina Bisettoche presenterà una relazione sui diritti del bambino asmatico.

GIORNATA NAZIONALE DEL RESPIRO A TRADATE

Page 15: ON LUS Federazione Italiana delle Associazioni L’Antiasma · N° 3 2003 3 Obiettivo del Congresso è stato quello di fare il punto sulle più re-centi acquisizioni scientifiche

N° 3 2003 15

Vittoria per metà

Lunedì 2 Giugno, in occasione del-la festa della Repubblica, i ragazzidell’Istituto Pio XII di Misurina sisono recati allo stadio comunale diAuronzo per un triangolare con lasquadra della polizia e la rappre-sentativa di Auronzo. Per l’occasio-ne erano stati richiamati anche ra-gazzi che avevano ormai lasciatol’Istituto. Nella prima partita, tral’Auronzo e la Polizia, sono i primiad avere la meglio, superando gliavversari per 5-1. La seconda parti-ta, invece, vede in campo il Misuri-na Under 18 contro la Polizia. Dopoqualche minuto di riscaldamento,si passa ai fatti: a dirigere la squa-dra di Misurina c’è Antonio, un ani-matore. Per i primi 10-15 minuti, laPolizia conduce la gara, creandonon poche difficoltà alla difesa eallo stesso portiere; il brivido piùgrande si ha intorno al 20’’, quan-do il Capitano della Polizia giungeda destra e beffa i difensori, tiran-do la palla verso il lato oppostodella porta; solo un miracolo delportiere, che riesce ad allungarsi ea respingere, salva il risultato. Do-po questo incidente, il Misurina fi-nalmente si sveglia, chiudendo ilprimo tempo sul 3-0. All’inizio delsecondo tempo, la Polizia cerca dirifarsi sotto, segnando al 48’’. Ma iragazzi di Misurina rispondono atono, insaccando per altre due vol-te. Il risultato finale vede il Misuri-na vittorioso col punteggio di 5-1.La terza ed ultima partita vede

contrapporsi gli Over 18 control’Auronzo. Il Misurina sembra subi-to partire bene, segnando un goldopo pochi minuti; la rete però vie-ne annullata per fuorigioco, segna-lazione giusta.L’Auronzo però non sta certo aguardare e, 10 minuti dopo, il capi-tano insacca alle spalle del portiereavversario; è l’1-0. I ragazzi del Mi-surina si perdono d’animo e, in po-chi minuti, arriva il raddoppio. Sul-lo scadere del primo tempo, il Mi-surina accorcia le distanze, chiu-dendo i primi 45 minuti sul 2-1. Maè nel secondo tempo che succedo-no gli avvenimenti più “tragici”.Dopo appena 4 minuti, il Misurinariceve una palla buona e batte a re-te; ma, anche stavolta, il goal vieneannullato per fuorigioco; forse peril rotto della cuffia, ma il giocatoresembrava in posizione regolare.La partita rimane senza tono fino al-la fine, quando avviene il fatto piùsconcertante: un centrocampistadel Misurina serve uno dei due at-taccanti, che si trova assieme al suocompagno oltre la linea difensiva;parte il cross, e la posizione è asso-

lutamente regolare; stavolta il goalè cosa certa, e nessuno potrà trova-re da obiettare; nessuno tranne l’ar-bitro, che ferma l’azione fischiandol’ennesimo fuorigioco. Stavolta pe-rò, i giocatori ed i tifosi del Misurinaprotestano aspramente: il giocatorenon era in fuorigioco, poiché venivatenuto in gioco dal suo compagno.Tuttavia le proteste non servono aniente, e la decisione rimane.Dopo pochi minuti, arriva il fischio fi-nale, e la partita si conclude sul 2-1.Fischiato abbondantemente ed in-terrogato su quanto accaduto, l’ar-bitro ha dichiarato di aver agito inbuona fede, e di aver giudicatocorrettamente. Tre goal annullatiin una sola partita: roba da far invi-dia a Byron Moreno. Dopo la partita, si è svolto un gran-de pranzo nella canonica dellachiesa, dove sono avvenute anchele premiazioni. I ragazzi del Misuri-na sono tornati a casa o all’Istitutocon un po’ di delusione, ma non èil caso di essere afflitti: verrannoaltre partite.

Giuseppe Ciriello

Partita di calcio ad Auronzo

Terapia adattabile dell’asma: Il Nuovo Traguardo nella Terapia dell’AsmaRoma, 4-5 aprile 2003

Il Convegno organizzato da Astrazeneca ha messo in evidenza la contrapposizione tra vita reale del paziente ed evidenze delle linee guida GINA. Ha individuato la necessità di adeguate risposte terapeutiche alle principali caratteristiche dell’asma, e cioè cronicità e variabilità.Infatti il Congresso ha tracciato un’importante evoluzione nella gestione dell’asma: l’adattabilità del trattamento alla variabilità della patologia,che si esprime attraverso la periodica intensificazione della sintomatologia e della gravità nel tempo.L’adattamento della terapia permette di trattare l’asma in funzione dell’andamento variabile della patologia stessa, fornendo la giusta quantitàdel farmaco al momento giusto, minimizzando l’esposizione ai farmaci nei periodi di miglior controllo e, quindi, il rischio di effetti indesiderati.Inoltre, tale approccio consegue lo scopo, non secondario alla nostra realtà socio-economica, di ridurre i costi di gestione dell’asma, attraver-so un miglior controllo della patologia e un più oculato utilizzo delle risorse terapeutiche.In tale occasione, il Presidente Carlo Filippo Tesi ha presentato il Manifesto Europeo dei Pazienti Asmatici.

Page 16: ON LUS Federazione Italiana delle Associazioni L’Antiasma · N° 3 2003 3 Obiettivo del Congresso è stato quello di fare il punto sulle più re-centi acquisizioni scientifiche

16 N° 3 2003

Il giorno 31 maggio presso il Cen-tro di Biotecnologie Avanzate del-l’Ospedale San Martino di Genovasi è svolto il Convegno dal titolo “I percorsi del bambino allergico:

approccio integrato”, in occasionedel quale sono stati presentati iprimi risultati dello studio “Progetto

allergia: screening, diagnosi pre-

coce, epidemiologia ed educazione

sanitaria”, di cui è responsabile laDott.ssa Paola Minale, dirigente me-dico di primo livello presso la U.O.di Allergologia A.O. S. Martino. Questa indagine multidisciplinare,promossa dall’Ospedale S. Martino,è stata svolta su un campione di cir-ca 1200 alunni delle classi primedelle scuole medie inferiori dellaProvincia di Genova per ognuno deitre anni di riferimento. A tutti gli stu-denti è stato somministrato un que-stionario, e un campione è stato sot-toposto a test cutanei per i principa-li allergeni della regione, come adesempio il polline di parietaria e diolivo e nocciolo, gli acari della pol-vere, i derivati di animali domestici. I risultati sono stati valutati a se-

conda della localizzazione urbana,semirurale o rurale della scuola.Scuole coinvolte: zona urbana (Bor-goratti, Castelletto, Molassana, Se-stri Ponente, Oregina); zona semiru-

rale (Serra Riccò, S. Olcese, Campo-morone, Busalla); zona rurale (Cam-poligure Rossiglione, Masone).È stato evidenziato che circa il42% degli alunni presenta sensibi-lizzazione per almeno un allerge-ne; l’allergia agli acari della polve-re è la più diffusa in ambito urba-no. I soggetti sensibilizzati sonoquelli più a rischio per presentaresintomi clinici di allergia.Per quanto riguarda i sintomi, èemerso che gli studenti dell’areaurbana hanno una significativamaggior frequenza per asma (22%in città, 20% nella zona semirura-le, 14% nella zona rurale). Obiettivo futuro è allargare l’inda-gine a livello regionale, per valuta-re l’impatto delle patologie allergi-che in Liguria e creare una rete dicollaborazione tra operatori sani-tari che fornisca un valido aiuto al-le famiglie con bambini allergici.

I percorsi del bambino allergico: approccio integratoGenova, 31 maggio 2003

VII CongressoSIMRIRoma, 18-21giugno 2003

Il Congresso Nazionale della Socie-tà Italiana per le Malattie Respira-torie Infantili, presieduto dal Prof.Roberto Ronchetti, si è tenuto aRoma il 18-21 giugno 2003 con loscopo essenziale di dare ai parte-cipanti messaggi chiari e precisisulla gestione della malattia. Ma-riadelaide Franchi, Presidente Ono-rario di Federasma, ha presentatouna relazione con la quale ha so-prattutto messo in evidenza la ne-cessità di migliorare la comunica-zione personale tra pediatra ebambino asmatico e allergico. Ilpediatra è una figura centrale allaquale il bambino, ricoverato inospedale, si rivolge in cerca diconforto e soccorso. Questa laprincipale conclusione tratta dal-l’osservazione delle emozioniespresse dai bambini ricoveratinelle Pediatrie attraverso i loro di-segni (Progetto Pastelli in Aria, vediL’Antiasma n. 1, 2003).

Corso di PerfezionamentoPerugia 4-7 marzo, 3-6 giugno 2003

Come ormai di consuetudine, Federasma è stata invitata al Corso, organiz-zato dalla Sezione di Terapia e Immuno-Allergologia Pediatrica, dell’Uni-

versità di Perugia, con l’obiettivo di presentare i di-ritti del bambino allergico ed il ruolo delle Associa-zioni dei pazienti per il miglioramento della sua qua-lità della vita. Particolarmente apprezzato è stato ilprogetto europeo sulla qualità dell’aria nelle scuolepresentato da Mariadelaide Franchi e la sua realizza-zione pratica nelle scuole del Comune di Roma.

Immuno-Allergologia Pediatrica

Le persone interessate possono richiedere questo

documento a M. Franchi: [email protected]

Il Congresso Romasma 2003che si terrà a Roma, il 30-31 ot-tobre all’Holiday Inn, sotto lapresidenza di A. Manuel Castel-lo e L. Indinnimeo vuole costi-tuire un momento di riflessionesull’educazione sanitaria del-l’asma, attraverso l’analisi diquanto già compiuto in terminidi acquisizioni scientifiche e diquanto resta ancora da fareper affrontare i vari aspetti con-cernenti l’asma.Federasma è stata invitata alfine di indicare il ruolo delvolontariato nella gestione del-la malattia.

Romasma 2003

Page 17: ON LUS Federazione Italiana delle Associazioni L’Antiasma · N° 3 2003 3 Obiettivo del Congresso è stato quello di fare il punto sulle più re-centi acquisizioni scientifiche

A seguito della riunione su Fumo eInquinamento ambientale, che si ètenuta il 9 dicembre 2002 presso laScuola Ruffino Turranio, con la col-laborazione del Dott. Roberto Lati-ni (Ospedale di Vittorio Veneto) edella Dott.ssa Ombretta Mentasti(Fondazione S. Maugeri di Trada-te), i ragazzi della terza media han-no deciso di effettuare una ricercasu questo tema in modo autonomoin ognuna delle tre classi. Il primo premio è stato assegnatoalla ricerca S.O.S. Fumo, svolta daStefano, Giulia, Martina, Federico,Romano, Giulia e Cristina, per l’ori-

ginalità dell’esposizione e del per-

corso che induce al tabagismo e

per la composizione grafica.Il secondo premio è stato assegna-to al Poster L’Asma, di Dario, Eri-ka, Nadia, Davide e Cristina per

l’accuratezza delle informazioni

raccolte, la ricerca del materiale vi-

sivo e la coerenza della composi-

zione generale.In occasione della Giornata Nazio-nale del Respiro, la Sezione di Con-cordia Sagittaria ha organizzato il3 giugno 2003 un incontro con glistudenti della Scuola Regionale di

Parrucchieri I.A.L. di Pordenone.Gli studenti si sono impegnati asvolgere ricerche sul tema: fumo einquinamento. Il primo premio èstato assegnato a Barbara, Federi-ca, Icaria, Koljana con la seguentemotivazione: Lavoro di gruppo che

si distingue per l’originalità della

presentazione grafica, la comple-

tezza delle informazioni raccolte

sull’argomento trattato e la chia-

rezza dell’esposizione.A tutti i ragazzi che hanno parteci-pato a questo concorso la Commis-sione esaminatrice esprime il suoapprezzamento e si congratula peril lavoro e l’impegno profuso.

Concorso Fumo e Inquinamento ambientalePremi assegnati dalla Sezione di Concordia Sagittaria dell’Associazione ASMA a ricerche su fumo e inquinamento ambientale

N° 3 2003 17

Concorso Scuola Ruffino Turranio

Scuola Regionale di Parrucchieri I.A.L. di Pordenone

1° premio: S.O.S. Fumo 2° premio: L’Asma

1° premio: tesina “Tutto quello che dovete sapere sul fumo” e poster “...noivogliamo vivere... e voi?

Page 18: ON LUS Federazione Italiana delle Associazioni L’Antiasma · N° 3 2003 3 Obiettivo del Congresso è stato quello di fare il punto sulle più re-centi acquisizioni scientifiche

18 N° 3 2003

L’VIII Congressodell’EFA si è te-nuto a Lisbonadal 26 al 29 giu-gno 2003 conl’obiettivo dipresentare i ri-

sultati dello studio sulla qualitàdell’aria nelle abitazioni svolto dal-l’EFA dal 2001 al 2003 con un con-tributo della Commissione Europea,nell’ambito del programma comu-nitario delle malattie correlate al-l’inquinamento. Dopo il progettosulla qualità dell’aria nelle scuole,l’EFA ha predisposto questo studioper esaminare l’influenza sulla sa-lute della qualità dell’aria nella abi-tazioni private e per individuare lenecessarie misure per migliorarla.Il Congresso, presieduto dal Prof. Jo-sé Rosado Pinto, Vicepresidente del-l’Accademia Europea di Allergologiae Immunologia Clinica-EAACI, è sta-to un grande successo grazie all’ele-vato contenuto scientifico ed ha co-stituito un importante momento diincontro di tutte le parti interessate.La First Lady del Portogallo, D. Ma-ria José Ritta, ed il Ministro dellaSalute, Luis Filipe Pereira in occa-

sione della Cerimonia Inaugurale,hanno evidenziato l’importanza po-litica e sociale del tema del Con-gresso e manifestato il loro assen-so per un favorevole sviluppo futu-ro delle iniziative che saranno intra-prese anche a livello comunitario.Sostegno ai lavori dell’EFA è statomanifestato da Nikolai Khaltaev,rappresentante dell’OMS, da MarcSeguinot, rappresentante della Com-missione Europea, Claudio F. Don-ner, Segretario Generale dell’Euro-pean Respiratory Society e da SergioBonini, Past-President dell’EAACI.Il programma scientifico del 27 giu-gno ha previsto tre sessioni.La prima sessione è stata dedicataall’inquinamento negli ambienticonfinati e ai conseguenti effettisulla salute, con particolare atten-zione alla epidemiologia, ai sinto-mi clinici ed al fumo di sigarettequale principale fattore di rischio.La seconda sessione ha consentitodi passare in rassegna i principaliaspetti tecnici per il miglioramentodella qualità dell’aria nelle abita-zioni.La terza sessione infine ha indivi-duato una possibile strategia di in-tervento a livello europeo, tenendoconto sia dei bisogni specifici dellaCommissione Europea nel settoredella Salute e Ambiente sia dellarassegna delle linee guida e politi-che già esistenti. Le conclusioni sono state presen-tate da Mariadelaide Franchi, coor-dinatrice di questo progetto, e so-no sintetizzate a lato.Il giorno successivo è stato riserva-to ai Gruppi di Lavoro animati darappresentanti delle Associazioni

aderenti all’EFA, che hanno tratta-to il tema della qualità dell’arianelle scuole, del ruolo dei networkdi Associazioni di pazienti a livelloeuropeo, del “marchio di qualità”e della programmazione a lungotermine della attività dell’EFA.Durante il Congresso si sono svoltidue importanti Simposi: il primo,denominato: “Vivere con la BPCO”,sponsorizzato da Boehringer Ingel-heim e da Pfizer, ha avuto l’obietti-vo di fornire ai partecipanti le re-centi acquisizioni sull’impatto diquesta malattia e sulle principalisimilitudini e differenze con l‘asmae allo stesso tempo di fare il puntosul ruolo del network Europeo diAssociazioni di pazienti con BPCOper il miglioramento della gestionedi questa patologia cronica e inva-lidante.Il secondo Simposio, sponsorizza-to da AstraZeneca, è stato focaliz-zato su: “Come raggiungere un

controllo ottimale dei pazienti con

malattie respiratorie”, tenendoconto della condizione reale e del-le aspettative dei pazienti e deinuovi approcci terapeutici.A conclusione del Congresso si ètenuta l’Assemblea Generale del-l’EFA che ha proceduto all’elezionedel nuovo Comitato Direttivo cherisulta così composto: Svein-ErikMyrseth, Presidente (Norvegia),Trudy Prins, Vicepresidente (Olan-da), Otto Spranger, Tesoriere (Au-stria), Marianela Salapatnas, Se-gretario (Grecia), Donna Covey,Consigliere (Regno Unito). Roland Efraimson (Svezia) e MartaE. Almanza Lista (Spagna) sonostati eletti membri supplenti.

Notizie dall’EFA

VIII Congresso EFAAllergie e malattie respiratorie: verso un programma europeo per un sana qualitàdell’aria negli ambienti confinati

D. Maria José Ritta, First Lady delPortogallo

Page 19: ON LUS Federazione Italiana delle Associazioni L’Antiasma · N° 3 2003 3 Obiettivo del Congresso è stato quello di fare il punto sulle più re-centi acquisizioni scientifiche

N° 3 2003 19

Milioni di cittadini europei passano più del 90% delloro tempo negli ambienti confinati (“indoor”), e cioècasa, ufficio, fabbrica, scuola, palestra, mezzi di tra-sporto, ecc. Qual è l’influenza sulla salute della quali-tà dell’aria nelle abitazioni private e quali misure pos-sono essere adottate per migliorarla?Questo è il duplice obiettivo del progetto condottodall’EFA nel 2001-2003, con un finanziamento dellaCommissione Europea nell’ambito del Programma Co-munitario sulle malattie correlate all’inquinamento.Il progetto ha ricevuto il supporto di tutte le SocietàScientifiche operanti in questa area – Accademia Euro-pea di Allergologia e Immunologia Clinica (EAACI), ERS-European Respiratory Society, REHVA-Federation ofEuropean Heating and Air-Conditing Associations, GINA-Global Iniziative on Asthma, ISAIQ-International So-ciety of Indoor Air Quality and Climate – e la collabora-zione attiva di sedici Associazioni membri dell’EFA.Il diritto di respirare aria sana ne-gli ambienti confinati è stato rico-nosciuto come un diritto fonda-mentale dall’OMS nel 2000, a se-guito di numerose evidenze scien-tifiche che hanno messo in risaltoi rischi dovuti ad una scarsa quali-tà dell’aria e indicato le misuretecniche per contrastarli.Finora la qualità dell’aria indoornon è stata sufficientemente tenu-ta in considerazione né dall’opi-nione pubblica né dalle Istituzio-ni. Solo i pazienti allergici, asmati-ci o con altre malattie respiratoriehanno potuto constatare sulla lo-ro pelle le conseguenze di unacattiva qualità dell’aria, in casa, ascuola, negli alberghi, ecc. Erro-neamente si crede che questoproblema riguardi solo un numerolimitato di persone, mentre è evi-dente che riguarda tutti, compre-se le persone in “buona salute”. L’opinione pubblica è più consa-pevole degli effetti negativi diuna cattiva qualità dell’aria esterna, in modo partico-lare dell’inquinamento dovuto al traffico automobili-stico. Al contrario, non si rende conto del fatto che nu-merosi materiali usati in casa (mobilio, prodotti per lepulizie, ecc.) oppure materiali per costruire le loro ca-se sono pericolosi e nocive fonti di inquinamento.

Il progetto dell’EFA ha identificato i principali determi-nanti di salute dell’ambiente indoor: fumo di tabacco,acari, muffe, pollini, ossidi di azoto, formaldeide,composti organici volatici (VOC), particolato aerodi-sperso, fibre minerali sintetiche, scarafaggi, allergenida animali domestici, radon, monossido di carbonio ediossido di carbonio.Gli effetti sulla salute di questi determinanti sono statioggetto di esame attraverso la letteratura esistente che,anche se frammentaria e lacunosa, ha messo in eviden-za i principali effetti sull’apparato respiratorio: bronchi-te cronica, asma, malattie acute e respiratorie, iperreat-tività bronchiale, riduzione e declino della funzionalitàrespiratoria, aggravamento di sintomi respiratori, sensi-bilizzazione ai comuni aeroallergeni. L’inquinamento ne-gli ambienti indoor può indurre malattie o aggravare lasalute soprattutto in persone particolarmente suscetti-bili, come i pazienti allergici, asmatici e con BPCO, i

bambini e gli anziani. Per ognunodei determinanti indoor sono statiidentificati i possibili metodi dicontrollo e raccomandate azioniper eliminarli o ridurne la nocività.La riduzione dell’inquinamentoindoor richiede l’intervento ditutte le parti interessate, le Istitu-zioni, le Società Scientifiche, leOrganizzazioni professionali, leOrganizzazioni dei pazienti emolto può essere fatto diretta-mente da ognuno di noi.In questo campo l’Italia è già unpasso avanti perché è dotata di Li-nee guida per la tutela e la pro-mozione della salute negli am-bienti confinati, elaborate daun’apposita Commissione del Mi-nistero della Salute e pubblicatesulla G.U. del 27 novembre 2001n. 252. Ci auguriamo che questeLinee guida vengano finalmentemesse in pratica senza attendereoltre perché, sulla base della co-noscenza attuale, rappresentano

qualcosa di concreto, che si può fare subito per miglio-rare la qualità della vita non solo di chi è affetto daBPCO o da altre malattie respiratorie, ma di tutti noi.

Coordinatrice del Progetto THADE

Mariadelaide Franchi

1. Eliminare il fumo di tabacco2. Eliminare le muffe e gli acari3. Assicurare un’adeguata ventilazione,

soprattutto in cucina e in bagno4. Mantenere una corretta temperatura

ed umidità relativa5. Effettuare le pulizie con regolarità, in

special modo in presenza di materialiparticolari (ad es. moquette otappezzerie)

6. Fare attenzione agli odori inusualientrando in casa (possono indicare lapresenza di sostanze pericolose)

7. Adoperare prodotti per le pulizie chenon abbiano forti odori

8. Risciacquare bene pavimenti esuperfici dopo le pulizie e aprire lefinestre

9. Eseguire ogni intervento dimanutenzione e tinteggiatura deilocali in condizione di adeguatoricambio dell’aria

10. Ricordarsi che gli animali domesticisono fonte di allergeni

QUALITÀ DELL’ARIA NELLE ABITAZIONI

Le 10 regole d’oro per un’aria sana in casa

Page 20: ON LUS Federazione Italiana delle Associazioni L’Antiasma · N° 3 2003 3 Obiettivo del Congresso è stato quello di fare il punto sulle più re-centi acquisizioni scientifiche

Associazioni aderenti aFEDERASMA

A.A.A.A.Associazione Aretusea Asma e Allergia - ONLUSc/o Servizio di Fisiopatologia Respiratoria Ospedale “A. Rizza”viale Epipoli 74 - 96100 SiracusaTel. 0931 724544 Fax 0931 491723

A.AG.AS.A.Associazione Agrigentina Asma e AllergiaSede: Via Gioeni 174 - 92100 AgrigentoTel. 0922 24243Segreteria: via Aldo Moro, 17092026 Favara (AG)Tel. 0922 437619

Associazione ASMA SardegnaVia Pergolesi 45 - 09128 CagliariTel. 070 486760 Fax 070 488293

A.C.A.R.Associazione Cremasca per l’Assistenza Respiratoria - ONLUSc/o Divisione Pneumologia Ospedale Maggiorevia Macallè 14 - 26013 Crema (CR)Segreteria: Via Roma 2/b 26010 Ripalta Cremasca (CR)Tel. e Fax 0373 68109

A.I.P.A.A.Associazione Italiana dei Pazienti Asmatici ed Allergicic/o Istituto di Medicina Generale e Pneumologiadell’Università di Palermo, Ospedale “V. Cervello”via Trabucco 180 - 90146 PalermoTel. 091 6254238 Fax 091 6254909Sezione: Termini Imerese, Osp. Di Cristina (PA)

A.I.S.A.Associazione Italiana Studi Asmatici - ONLUSvia Latilla 16 - 70123 BariTel. e Fax 080 5566895

ALAMAAssociazione Laziale Asma e Malattie Allergiche -ONLUSSede Legale: via Arta Terme146 - 00188 Roma Segreteria: via Vespasiano 40 - 00192 Roma Tel. 338 4520275 Fax 1782214407

A.M.A.-Regione UmbriaAssociazione Malati Allergici della Regione Umbria -ONLUSvia delle Cove 1 - 06126 PerugiaTel. 0744 205554 Fax 0744 205762

A.M.A.R./Regione AbruzzoAssociazione Malati Apparato Respiratorioc/o Divisione Pneumologia Ospedale S. Camillo De Lellisvia C. Forlanini 50 - 66100 ChietiTel. e Fax 0871 61379Delegazioni: Chieti, L’Aquila, Pesaro, Teramo

A.P.A.C.Associazione per il Paziente Asmatico ed AllergicoCalabrese - ONLUSc/o ASL 11, Struttura Poliambulatoriale “Gallico”via Guarnaro 11 - 89100 Reggio CalabriaTel. 0965 371093 Fax 0965 371822

A.P.A.R.Associazione Piacentina per l’Assistenza Respiratoriac/o Reparto di Pneumologia delll’ASL di Piacenzavia Campania 73 - 29100 PiacenzaTel. 0523 302589 0523 324073 Fax 0523 302585

A.PT.A.Associazione Pistoiese AsmaUnità Operativa di Pneumologia Ospedale di Pistoiaviale Matteotti - 51100 PistoiaTel. e Fax 0573 352331

A.R.G.A.B.Associazione Regionale Genitori Bambini Asmaticic/o Ospedale Civile di PadovaPiano rialzato, Monoblocco35100 PadovaTel. 049 9220568 Fax 049 8276344Sezioni: Treviso, Venezia, Vicenza

A.S.M.A.Associazione di Sostegno Malati di Asmac/o Fondazione Salvatore Maugerivia Roncaccio 16 - 21049 Tradate (VA)Tel. 0331 829111 Fax 0331 829133Sezioni: Concordia Sagittaria, Fiumicino, Viareggio

A.S.M.A.A.Associazione per lo Studio delle Malattie Asmatiche ed Allergichec/o Ospedale S. Maria della MisericordiaServizio Fisiopatologia Respiratoriavia S. Maria della Misericordia 1533100 UdineTel. 0432 552555 Fax 0432 552557

A.S.P.A.Associazione di Sostegno per i Pazienti Allergici -ONLUSvia Capo 10 - 80067 Sorrento (NA)Tel. 081 8074726

ASS.M.A.Associazione Malati di AsmaSede: c/o Pneumologia ULSS 21via Gianella 1 - 37045 Legnago (VR)Tel. 0442 632213Segreteria: c/o Agenzia internazionale srlvia Silvestrini 16 - 37135 VeronaTel 045 582496 Fax 045 505904

A.S.M.A.R.A.Associazione Siciliana dei Malati Asmatici,Respiratori e Allergicivia G.B. Fardella 115 - 91100 TrapaniTel. e Fax 0923 561009

As.P.As.Associazione Pro Asmaticivia D. Gallani 90 - 45100 Rovigo Tel. 0425 34152Segreteria: c/o Divisione Pneumologica Ospedale Civile di Rovigoviale Tre Martiri - 45100 Rovigo Tel. e Fax 0425 393061

A.T.A. Lapo TesiAssociazione Toscana Asmatici e Allergici - ONLUSvia Ser Lapo Mazzei 43 - 59100 PratoTel. 0574 444000 Fax 0574 542351

Famiglia Bambini Asmaticic/o Istituto Pio XIIvia Monte Piana 4 - 32040 Misurina (BL)Tel. e Fax 0435 39055

Io e l’asma - ONLUSVia Unità, 6 - 96018 Pachino (SR)Tel. e Fax 0931 595395

L.I.A.M.A.R.Lega It. per la lotta contro l’Asma bronchiale e le Malattie Allergiche Respiratorieviale Piceno 12 - 20129 MilanoTel. 02 70100725 Fax 02 710133Sezione: Biella

Progetto RespiroAssociazione Pazienti Allergici, Asmatici e Broncopatici - ONLUSvia Citarella, 34 - 98124 MessinaTel. e Fax 090 6510365

TANDEMAssociazione per la qualità della vita degli asmatici edegli allergici - ONLUSc/o Direzione Centro Europeo di Bioetica e Qualità della Vitavia S. Billia, 12 - 11027 St. Vincent (AO)Tel. 0165 7680617

U.N.A.Unione Nazionale Asmatici - ONLUSc/o Servizio di Fisiopatologia Respiratoria Ospedale Civile di Bussolengovia Ospedale 2 - 37012 Bussolengo (VR)Tel. 045 6769227

Sostenete FEDERASMA aderendo alle Associazioni che la compongonoC.C.P. 14068266

Federasma ringrazia per la sponsorizzazione diquesto numero della rivista