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ULTIMATE MAGAZINE OMNIS ARS NATURAE IMITATIO EST BRETAGNA - ISOLA DI MARTINICA - CANGUU BALI FRANCESCA RUBEGNI - CASU E COSSU - I SURFISTI E LE GARE SARDINIA LONGBOARD OPEN - CIVITAVECCHIA LONGBOARD FESTIVAL - VOGLIO IL TOP - TINA - ALIENS THE WHITE STRIPES - CHEMICAL BROTHERS - RIVOLUZIONI +.... SPED. IN ABBONAMENTO POSTALE 45% ART.2 COMMA20/B LEGGE 662/96 - ROMA IN ITALIA € 5.00 WWW.REVOLT.IT free

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ULTIMATE MAGAZINE

OMNIS ARS NATURAE IMITATIO EST

BRETAGNA - ISOLA DI MARTINICA - CANGUU BALIFRANCESCA RUBEGNI - CASU E COSSU - I SURFISTI E LE GARESARDINIA LONGBOARD OPEN - CIVITAVECCHIA LONGBOARDFESTIVAL - VOGLIO IL TOP - TINA - ALIENSTHE WHITE STRIPES - CHEMICAL BROTHERS - RIVOLUZIONI +....

SPED.INAB

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STALE45%

ART.2

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A20/B

LEGG

E662/96-ROM

A

IN ITALIA € 5.00

WWW.REVOLT.IT

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Revolt > 01/02

R i v i s t a b i m e s t r a l e i t a l i a n a

Direttore EditorialeAlessandro [email protected] ResponsabileFabio [email protected] [email protected] [email protected] di redazioneChiara [email protected]:Giampaolo [email protected] collaborato:Roberto Milio, Fabio Appolloni, VincenzoIngletto, Tommaso Tidei, Lorenzo Fruste-ri, Edoardo Bachi, Antonio Muglia, Giu-seppe Arioni, Antonio Ronchini, StefanoMarra, Marco Casula, Paolo Tata Nardini,Iniziative SpecialiFilippo Caretti, Claudio CeccarelliCorrispondenti:Bali/Indonesia:Roberto MilioHuntington beach/USA:Francesco Zaza, Luca De ArinisFrancia:Kristen PelouComics:Sebastiano BarcaroliiFotolito e StampaDIGITALIA srl-RomaAbbonamenti/SubscriptionsOn line service:www.revolt.it/magazineTel: +39-06- 9941430Advertising:Contact: Tel/Fax 06.9941430e mail: [email protected]:indirizzo postale: C.P. 10100052 Cerveteri - Roma - ItalyTel e fax: 06.9941430indirizzo e-mail: [email protected] web: www.revolt.itIssn 1724 2258Iscr. Tribunale Civitavecchia N° 15/03©Proprietà letteraria Revolt-Tutti i diritti riservati -all rights reserved - Tutti i diritti di riproduzione etraduzione degli articoli pubblicati e dei disegnisono riservati. Manoscritti, disegni, foto e altrimateriali inviati in redazione, anche se non pubbli-cati, non si restituiscono. I singoli autori e l’editorenon sono responsabili per incidenti o conseguentidanni che siano causati dall’utilizzo improprio delleinformazioni contenute nella pubblicazione.

Revolt è fatto in Italia ed esce dal 1997.Publisher/Editore:IS BENAS Edizioni

05/11 - BRETAGNA: LA FRANCIA CELTICA12/15 - BALI KOPI16/19 - FRANCESCA RUBEGNI20/22 - CASU E COSSU24/28 - SARDINIA LONGBOARD OPEN30/36 - SURFISTI E COMPETIZIONI34/34 - GAETA SURF MASTER36/38 - CIVITAVECCHIA LONG FESTIVAL40/42 - SURF EVENT GRAPHICS44/45 - MID WINTER SESSION AT WILD POINT46/47 - UN’ALTRA GRANDE GIORNATA48/53 - VOGLIO IL TOP!54/59 - MARTINICA60/62 - BOOK TRAILER64/67 - GLI UFO DEL MARE68/69 - IL MIO PRIMO SQUALO70/70 - LA NOSTRA CIVILTÀ OCCIDENTALE72/73 - RIVOLUZIONI, COSA SONO74/75 - NATHAN KLANTEN76/79 - RAAR & JUDO80/81 - STEFANO CANTO82/83 - A.I.RE.: ALIENS IN REVOLT84/85 - HORROR HOUSE84/84 - POTERE DELLA RETE86/87 - THE WHITE STRIPES88/89 - CHEMICAL BROTHERS90/92 - MC GIAIME 200393/93 - I-POD TRACKS94/96 - TINA97/97 - MA COSA STAI ASCOLTANDO?

CONTENUT IRevolt - Anno VIII - N° 1 - gen-feb-2004

Aliens Approvation #21/2a sfera

MMAANNIIFFEESSTTOO

Il movimento di Rivolta poggia, ad un tempo, sul rifiuto categorico di un�intrusione giudicata intollera-bile e sulla certezza confusa di un buon diritto, o pi[ esattamente sull�impressione dell�uomo in Rivolta,di avere �il diritto di...�. Non esiste rivolta senza la sensazione d�avere in qualche modo ragione. Chi siRivolta, dimostra in qualche modo, che c�X in lui qualche cosa per cui �vale la pena di...�. In certo modo,oppone all�ordine che l�opprime una specie di diritto a non essere oppresso al di lU di quanto egli possaammettere. Insieme alla ripulsa rispetto all�intruso, esiste in ogni Rivolta un�adesione intera e istanta-nea dell�uomo a una certa parte di sW. Per quanto confusamente, dal moto di Rivolta nasce una presa dicoscienza: LA PERCEZIONE AD UN TRATTO SFOLGORANTE, CHE C�E� NELL�UOMO QUALCHE COSACON CUI L�UOMO PUO� IDENTIFICARSI, SIA PURE TEMPORANEAMENTE. La coscienza viene alla lucecon la Rivolta. La Rivolta storica, metafisica, dell�uomo, frange l�essere e l�aiuta a traboccare. Essa libe-ra dei flutti i quali, da stagnanti come erano, divengono furiosi. Alla radice della Rivolta sta un princi-pio di attivitU sovrabbondante e di grande energia. La solidarietU degli uomini si fonda sul movimentodi RIVOLTA. Il primo progresso di uno spirito intimamente estraniato sta dunque nel riconoscere chequesto suo sentirsi �estraniato�, lo condivide con tutti gli uomini, e che la realtU umana, nella sua tota-litU, soffre di questa distanza rispetto a se stessa e al mondo. Il male che un solo uomo provava, diven-ta peste collettiva: mmii rriivvoollttoo,, dduunnqquuee ssiiaammoo. SSUURRFFAA CCHHEE TTEE PPAASSSSAALiberamente tratto da: �L�uomo in Rivolta� di Albert Camus

in copertina: Frraanncceessccaa RRuubbeeggnnii/ScArchittu/Sardegna/Foto/CCaarrlloo SSaarrnnaacccchhiioolliiQuesto numero in byte: 2.051.404.566 (1,91 Giga)

SURFISMO

...il terzo video Revolt.Prossimamente su

A RE-ALITY SHOW

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TEXT)(KRISTEN PELOUPHOTOS)(KRISTEN PELOU

OONNDDEE PERFETTE, NON MOLTA GENTE IN AACCQQUUAAE UN AARRMMOONNIIAA DI ELEMENTI UUNNIICCAA

CHE SOLO LA BBRREETTAAGGNNAA SA OFFRIRE.

Revolt > 06/07

BRETAGNA: LA FRANCIA CELTICARegione della Francia Occidentale, dal glorioso passato celticoe con una profonda cultura del mare. E del surfing.

B envenuti in Bretagna, una regionefrancese surfisticamente sottostima-ta, un posto dove i locals fanno surf-

trip, praticamente ogni volta vogliono surfa-re. Lcinverno X arrivato, e la grande abbuffa-ta di onde e mareggiate sta iniziando. Tavolee mute sono giU pronte nelle macchine, met-tetevi comodi e iniziamo questo piccolo viag-gio in Bretagna. Questa storia che sto raccon-tando W successa circa due anni fa, ma potreb-be essere accaduta anche ieri o comunqueogni qualvolta una bassa pressione si avvici-na a queste coste, partendo dalla costa occi-dentale dellcIrlanda. Questo giovedY mattina,la mareggiata inizia a pompare sulla westcoast, due amici stretti ed io abbiamo duegiorni di permesso dal lavoro e siamo prontiper scrutare e trovare onde perfette. Il ventoproviene da est, cosY decidiamo di andare ver-so Crozon, distante circa 70 km. Dopo circauncora, siamo lY, ed iniziamo a surfare onde di1,2 m, bassa marea e barre su sabbia molto

SURFING/EUROPA Francia/Ovest

veloci dello spot Lostmarch. La mareainizia ad alzarsi, cosY aspettiamo cheraggiunga il massimo per surfare almeglio lo spot di La Palue, prima di tor-nare indietro a Brest. Verso le tre ilvento gira a sud-est �side off shore� eaumenta man mano che la marea cam-bia, ma la mareggiata W ancora attiva,quindi continuiamo a surfare onde di1,5 -2 mt fino a tarda serata. Le previ-sioni dicono comunque che anche iprossimi due giorni saranno buoni peril surf, e probabilmente inizieranno alavorare alcuni spots su reef che fun-zionano poche volte lcanno. Il mattinoseguente la mareggiata W fuori control-lo in tutta la costa Bretone con forti

venti da sud-ovest e con picchi di ondafino a 6 metri provenienti da ovest. Inpoco tempo siamo giU tutti e tre pron-ti con le nostre tavole in macchina,direzione 100 km a sud per Douarne-nez. Ec una sinistra che rompe su unpoint break, e si spera sia il `postoa giu-sto in un giorno come questo. Sfortu-natamente per noi, non W cosY e lo sco-priamo dopo uncora e mezza di viaggio.Altri ragazzi che troviamo sul postodecidono di ripartire per continuare laricerca. E cosY facciamo anche noi. Cosiripartiamo in direzione nord verso Loc-quirec, poichW abbiamo avuto notizie`telefonichea di ottime onde. Nel primopomeriggio arriviamo a destinazione

dopo circa uncaltra ora di macchina.Onde perfette, non molta gente inacqua e un armonia di elementi unicache solo la Bretagna sa offrire. La Bre-tagna W bagnata dallcOceano Atlanticoe appartiene alla Francia dal 1532. lagente qui W fiera di essere Bretone, siaper le sue ricchezze che per la bellezzanaturale dellcentroterra e della costa. Ilrapporto con il mare W di profondorispetto e anche timore, per le vite cheogni anno esso porta via. Un giorno lovedi calmo e tranquillo, il giorno dopocon onde gigantesche e in tempesta. LaBretagna ha un clima umido e abba-stanza rigido, una grande varietU dipaesaggi, numerosi locali dove si suona

Thomas Jacob: Pointe BretagneQui sopra: Phare De La Vielle.

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LLaa BBrreettaaggnnaa X una regione con un suo particolare carattere. Un tempo indipendente, protegge la sua identi-tU culturale con una lingua ed una tradizione molto diversa dal resto della Francia. Di origine celtica, i breto-ni rivendicano senza animositU la loro differenza coltivando la memoria delle loro leggende e della loro sto-ria. Tuttavia, questo piccolo paese in cima allcEuropa, X estremamente diversificato. Senza dubbio lcorigine diquesta diversitU va cercata nel fatto che i primi celti che si installarono nella penisola armoricana erano orga-nizzati in trib[ che, pur essendo tra di loro in contatto e pur dividendo lo stesso suolo in armonia, vivevanoin modo del tutto indipendente e solo molto tardi si unirono tra loro.

SURFING/EUROPA

In alto: Gael Blouet: La PalueSopra: Tom Joncourt: Audierne bay

Philippe Monbet: Ile De Sein

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Revolt > 10/11

SURFING/EUROPA

dal vivo, e alcune delle zone pi[ sel-vagge di tutta la Francia. Per il surf,funziona pi[ o meno cosY: anche qui,quando si affaccia una perturbazioneatlantica proveniente da Nord-NordOvest e Ovest, vuol dire che le ondearriveranno subito dopo. E qui entra ingioco la particolare forma `peninsula-rea della Bretagna, offrendoti diversitipi di onde con gli stessi venti: bastagirare in lungo e largo la penisola. Learee surfistiche si possono suddividerein 4 e sono: 1: The rocky secret northshore, da Brest a Perros Guirec conreef break abbastanza selettivi elcacqua pi[ fredda di tutta la Bretagna;2: Crozon Peninsula, un pezzodcIrlanda nel mezzo della Bretagna,

qui si puZ surfare con qualsiasi tipo divento e mareggiata; W anche il postodove trovi i pi[ forti surfisti della Bre-tagna come Aurelien Jacob e GaelBlouet; 3: Audierne Bay con postifamosi quali: La Torche, La Pointe duRaz. La Torche X uno spot adatto sia aiprincipianti che ai pi[ esperti. I pi[famosi riders della zona sono: ThomasJoncour, Gautier Hamon, Scott, Ianand Gordon Fontaine, Ronan Chatain;4: Lorient a 70 km da Quimper. Guidele Fort Bloque sono le spiagge diLorient, molto spesso affollate duran-te le piccole mareggiate, onde pi[grosse possono arrivare con mareggia-te da Ovest- Sud Ovest. A 40 km ad esttroviamo Quiberon e La Cote Sauva-

ge, probabilmente i migliori beachbreak della Bretagna e per questoanche abbastanza affollati. Lungo lavia per Quiberon potete dareuncocchiata a Pentievre , una grandebaia che offre chilometri di onde faci-li e carine. Surfisti del posto conosciu-ti: Dan Billon, Dom Gajan, FredBahuon, Remy Bahuon, Yann Canuel,Anne CWcile Le Tallec.. Questa minispot guide non X completa se noncomprendiamo anche le innumerevoliIsole intorno alla Bretagna, alcune dis-abitate altre no, ma la maggior parteoffrono sempre onde surfabili: BelleIle, Les Glenans, Sein, Houat, Groix.Rispettate, come sempre, i locali e lanatura del posto e sarete i benvenuti.

AALLTTRREE IINNFFOO::MMIISSUURREE :: LUNGA 270KM

E LARGA 150KMPPOOPPOOLLAAZZIIOONNEE:: 3000 000

CCAAPPOOLLUUOOGGOO:: RENNESMMAAGGGGIIOORRII CCIITTTT^̂:: BREST,

LORIENT, QUIMPER, ST BRIEUCLLIINNGGUUAA:: FRANCESE E BRETONERRAAGGGGIIUUNNGGIIBBIILLEE CCOONN:: TRENO

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Philippe Monbet: Ile De Sein

Pointe Bretagne Philippe Monbet: Pointe Bretagne

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Revolt > 12/13TEXT)(ROBERTO MILIO

PHOTOS)(PIPING

SURFING/BALI ISLANDPhoto/session

A CANGGU

BALI KOPIDI MATTINA

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SURFING/BALI ISLAND

QQuuaannddoo ho conosciuto Piping faceva solo surf e solo a Canggu�. Ec nato in un villaggio lY vicino, per vivere riparava le tavole dei turisti...non e� che gli riuscisse molto bene. Poi la passione per la fotografia... Ed il suo lavoro era diventato fare foto ai japponesi e venderle sotto il warung in spiaggia, tipo quelli che ti scattano le foto in chiesa durante i matrimoni, e sono gia� pronte alla fine della messa.Da li� la prima rivista di surf a Bali,*Surf Time* insieme ad Harry ed altri amici.Negli ultimi 2 anni non l�avevo piu�visto entrare in acqua per scattare un po� di foto, ma l�altra mattina c�era...Io e Gianni siamo arrivati sul picco, poche onde, zero vento; insolitamente il corso del fiume era interrotto da un mucchione di sabbia lY sulla spiaggia, dove di solito arriva e scarica quel che rimane delle irrigazioni di risaienei dintorni. Questo ha impedito alla corrente di rendere color fango la famosa destra.L�acqua era trasparente come non l�avevo mai vista....CANGGU

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FRANCESCA RUBEGNIAtleta della Toscana di anni 22, detentrice del titolo di Campionessa Italiana Longboard 2002 e 2003.

TEXT)(A.S.PHOTOS)(CARLO SARNACCHIOLI

SURFISTI/INTERVISTALongboard/girl

DDaa qquuaannttoo tteemmppoo pprraattiicchhiiiill ssuurrffiinngg?? Surfo da cin-que anni. CCoommee hhaaii ffaatt--

ttoo,, iinn ccoossYY ppoocchhii aannnnii ddii eessppee--rriieennzzaa,, aa ddiivveennttaarree ccaammppiioonneessssaaiittaalliiaannaa nneell 22000022 ee ��ggrraazziiee aallllaavviittttoorriiaa aa SS��AArrcchhiittttuu ee aa CCiivviittaa--vveecccchhiiaa�� pprroobbaabbiillmmeennttee ddeell22000033?? Forse perchX quel pomerig-gio in gara mi sono infilata in tut-ti i tubi �per non dire close out!�che la risacca formava! No, non loso... sinceramente non me loaspettavo. Quella del 2003 mel�hai gufata!!! Comunque cercosempre di migliorare per ogni garache faccio creando un mio stile maho ancora molta strada da fare.NNeell ppaannoorraammaa ssuurrffiissttiiccoo iinntteerr--nnaazziioonnaallee,, qquuaallee ssuurrffiissttaa ttii hhaappii[[ iinnfflluueennzzaattoo,, aa lliivveelllloo ddii ssttii--llee?? Se parliamo di longboard, JoelTudor. Ma il mio punto di riferi-mento per tutto X comunque KellySlater! LLaa ssppoonnssoorriizzzzaazziioonnee ddaappaarrttee ddii uunn mmaarrcchhiioo ��gglloobbaallee��,, iinnqquuaallcchhee mmooddoo ttii hhaa aaiiuuttaattoo aaccrreesscceerree tteeccnniiccaammeennttee?? Sicura-mente mi ha spronato a dare sem-pre il meglio: poi la settimana alTraining Camp a Lanzarote mi haaiutato a crescere tecnicamentegrazie a tutto quello che mi hannoinsegnato, non solo per quantoriguarda il surf �manovre ecc...�ma anche per la preparazionementale e fisica. CCoommee ddoonnnnaa,, ttiittrroovvii bbeennee ssuullllee nnoossttrree lliinnee uupp,,sseennzzaa dduubbbbiioo aa pprreemmiinneennzzaammaasscchhiillee,, oovvvveerroo ttii ddrrooppppaannoo iinn

ccoonnttiinnuuaazziioonnee,, oo ttii rriissppeettttaannooaanncchhee ppeerrcchhWW CCaammppiioonneessssaa iittaa--lliiaannaa?? L�ultima volta che in acquahanno saputo che ero la Campio-nessa Italiana mi hanno fatto icomplimenti ma a qualcuno Xscappato un bel: �CampionessaItaliana di ca...te!� Poi hanno vistoqualche rivista e allora ci hannocreduto. Sai al primo impatto noncredono che possa essere brava eavere un buon controllo dellatavola....malfidati! Comunquesono tutti gentili, a parte qualchecaso, soprattutto quando surfo inbikini...eh eh. LL��oonnddaa ppii[[ ggrroossssaacchhee hhaaii mmaaii ssuurrffaattoo?? Sicuramen-te a S�Archittu quest�anno durantei giorni di gara: 3 metri, belli belli.CCoossaa hhaaii pprroovvaattoo,, qquuaannddoo hhaaiiddeecciissoo ddii rreemmaarrccii ssoopprraa?? Pensavoche prima o poi dovevo farlo ed Xstata una sensazione stupenda, hosaputo esprimerla solo con un urlodisumano! NNoonn ttii pprreeooccccuuppaa iillrriisscchhiioo cchhee nneell ssuurrff,, ssoopprraattttuuttttooaa cceerrttii lliivveellllii,, XX sseemmpprree aabbbbaa--ssttaannzzaa aallttoo?? Ci penso ma non mipreoccupo, fa parte del gioco!Altrimenti non farei gare! CCoommeettii aalllleennii,, pprriimmaa ee dduurraannttee llee ccoomm--ppeettiizziioonnii?? Faccio nuoto, corsa,addominali, yoga e cerco di man-giare bene sempre...ma a voltecedo. In Sardegna prima della garasono stata capace di farmi fuori seipiatti di pasta in un giorno noncontando il resto. Consumo moltaenergia. Infatti durante la garacioccolate a go go! CCoommee lloo vveeddii

`IN AACCQQUUAA SONO TUTTI GENTILI,A PARTE QUALCHE RARO CASO,

SOPRATTUTTO QUANDO SURFO IN BBIIKKIINNIIa.

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iill ffuuttuurroo ddeellllee ddoonnnnee nneell ssuurrffiinn IIttaalliiaa?? Fra poco tempo le lineup saranno piene di principiantifemmine, i nuovi filmini e lescuole hanno incoraggiatoanche le pi[ pigre. HHaaii qquuaallcchheettrruuccccoo ddaa iinnsseeggnnaarree aallllee ggiioovvaa--nnii ddoonnnnee ssuurrffiissttee cchhee ssii aavvvviiccii--nnaannoo aa qquueessttoo ssppoorrtt?? Nondroppate mai e siate testarde!SSee ddoovveessssii ttrroovvaarree uunn uuoommooppeerrffeettttoo iinn ttuuttttoo,, mmaa cchhee nnoonnaammaa iill mmaarree,, llaassccii iill ssuurrff oo llaasscciilluuii?? Non esistono uomini per-fetti.... lascio lui! Me lo chiedianche.... eh eh.. LL��oonnddaa iittaalliiaannaapprreeffeerriittaa?? Lillatro e Minicapo.AAllttrrii hhoobbbbyy aall ddii ffuuoorrii ddeell ssuurr--ffiinngg?? Faccio longskate, snow-board e mi piace leggere. Ognitanto scrivo qualche poesia. PPeerrllaa ttuuaa bbrriillllaannttee ccaarrrriieerraa ddii ssuurr--ffiissttaa,, ddeevvii rriinnggrraazziiaarree qquuaallccuu--nnoo iinn ppaarrttiiccoollaarree?? A parte lamia famiglia, ringrazio moltissi-mo �il Beca� e Davidino, il mioclub �Is Benas� e poi, per avercreduto in me, Maurizio Spinas eCarletto. Sono inclusi quelli chemi prendevano in giro quandofrullavo nei risacconi! UUllttiimmaaddoommaannddaa:: ddaammmmii uunn bbuuoonnmmoottiivvoo ppeerr eesssseerree iinn rriivvoollttaaooggggii?? I miei non mi voglionomandare in Costa Rica!!!!! NovabbX, incazziamoci perchX conquesti porti del cavolo stannodistruggendo alcuni dei migliori

SURFISTI/INTERVISTA

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VITTORIO CASU VS GIOVANNI COSSU

Quando li vedi arrivare sulla Panda rossa di Giovanni quasi non ci credi, un controsterzo e la mac-china si gira di centottanta gradi nellcampio piazzale sterrato e volge il muso verso il mare. Com-paiono quasi nella nuvola di fumo che va dissolvendosi. Giovanni e Vittorio sono amici inseparabi-li, amici di surfate e di uscite, amici di viaggi. Insieme hanno imparato a surfare e forse un poc anchea vivere, ed X difficile sentire nominare uno dei loro nomi senza pensare necessariamente allcaltroin ogni dove della North Shore. Questc intervista vuole raccontarvi due dei surfisti giovani pi[ atti-vi della scena Sarda e sicuramente i pi[ forti giovani di tutta la North Shore Surf Tribe.

QQuuaall XX iill rraappppoorrttoo ccoonn llaa ttuuaa iissoo--llaa??G: Bello sicuramente, amo la miaisola. Ecil posto pi[ bello che ccX.V: Ho un bel rapporto, ma a volte,vivendoci, penso di non riuscire acoglierne ogni suo pregio.LLooccaalliissmmoo nneell nnoorrdd SSaarrddeeggnnaa:: XXpprraattiiccaattoo??G: Il localismo nel nord Sardegnanon esiste, tutti ne parlano ma nes-suno poi lo fa realmente. Sono con-trario, ma non mi va di rimprovera-re chi ha davvero il bisogno di farlo.V: Non X praticato, ma ciZ nonsignifica che le orde di incivili possa-no mancarci di rispetto.DDii qquuaallee ssppoott sseeii ppii[[ ggeelloossoo??G: Il posto dove mi sento pi[ a casa,Silver Rock.V: Di nessuno in particolare..sonotutti eccezionali. La regola X semprequella: pochi amici ma buoni.CCoossaa nnee ppeennssii ddeell ffaattttoo ddii vviivveerreeiinn SSaarrddeeggnnaa ee ssuurrffaarree ssoolliittaammeenntteeppii[[ ssppeessssoo rriissppeettttoo aaii `̀ccoolllleegghhiiaaddccoollttrreemmaarree??G: Penso che con questo fatto ungiorno la Sardegna sfornerU i surfi-sti pi[ forti in Italia.V: Forse un giorno diventeremo pi[alti... �ride ndr�.

RRaaccccoonnttaaccii llee rriivviissttee IIttaalliiaannee..G: Rispetto a quelle degli altri paesirimangono sempre troppo filosofi-che e rispecchiano molto la menta-litU italiana, danno sempre al surfun tono astratto e malinconico.V: Credo che siano fatte da sogna-tori per sognatoriAAvveettee ttuuttttccee dduuee uunn bbeellllccaassppeettttoo,,ee ssiieettee ssuurrffiissttii....ssiiccuurraammeennttee aavveetteemmoollttee rraaggaazzzzee ddiieettrroo……G: Siamo surfisti..si, di bellcaspetto..forse, ma non X come dici tu, pur-troppo donne e surf sono dei poliuguali, si respingono.V: In un telefilm forse si..ma leragazze non vanno dcaccordo conciZ che X la mia vita surfistica.MMii sseemmbbrraa iinnuuttiillee cchhiieeddeerrvvii cchhiissiiaa iill mmiigglliioorr ssuurrffiissttaa iittaalliiaa--nnoo....qquueelllloo ssaarrddoo??G: Antimo. � Vallifuoco, ndr�V: Thomas Zulema, X un ragazzoche ancora in pochi conoscono e stafuori dalle competizioni, ma ha unostile veramente unico.MMiicchheellllee HHuunnzziinnkkeerr oo EEvvaa HHeenn--ggeerr??G: Michelle.V: Eva Henger.AA cchhee eettUU iill pprriimmoo ttuubboo??G: Sedici anni.

V: Diciassette.DDiissccootteeccaa oo ppuubb??G: Pub, allcaustraliana!V: Pub.TTii ddiiccoo aapprrii iill ccaasssseettttoo ee ttiirraa ffuuoorriiiill ssooggnnoo cchhee vvuuooii....G: Un viaggio intorno al mondo.V: Mi accontento di poco..trentagradi, onde tutti i giorni e solo bel-le donne..tutte che mi desiderano!CCuullttuurraa::LLiibbrroo pprreeffeerriittoo??G: Ne ho letti tanti ma non ho unlibro preferito. Ora che ci pen-so..Transworld Surf X la mia Bibbia!V: Io penso che nessuno in veritUha un libro preferito.Un bel libropuZ essere solo pi[ speciale di unaltro.DDeessccrriivviittii ccoonn ttrree aaggggeettttiivvii..G: Io?..entusiasta, triste e artista.V: Sognatore, disordinato e emoti-vo.DDeessccrriivvii llccaallttrroo ccoonn aallttrrii ttrree aaggggeett--ttiivvii..G: Vittorio X onesto, riflessivo efuori di testa.V: Ec disponibile, sensibile e senzaombra di dubbio carismatico.CCoommee ttii ccoonncceennttrrii pprriimmaa ddii uunnaaggaarraa??G: Cerco il relax pi[ totale.V: Ascolto musica, possibilmente

TEXT)(ANTONIO MUGLIAPHOTOS)(ANTONIO MUGLIA

SURFISTI/INTERVISTA DOPPIAShortboarder/under 20 GG:: PENSO CHE UN GIORNO LA SARDEGNA SFORNER^

I SURFISTI PIe FORTI IN ITALIA.VV:: FORSE UN GIORNO DIVENTEREMO PIe ALTI.

reggae dub.SSee ttii aaccccoorrggii cchhee llccaallttrroo ccii pprroovvaaccoonn llaa ttuuaa rraaggaazzzzaa ccoossaa ffaarreessttii??G: Prima bisognerebbe trovare unaragazza per rispondere ad una cosadel genere..V: Sarebbe una situazione sgrade-vole, sicuramente ci rimarrei moltomale.EE ssee ttii ddrrooppppaa llccoonnddaa mmiigglliioorree ddeell--llaa ggiioorrnnaattaa??

G: Posso prendermela sul momen-to, ma dopo dieci minuti non ha pi[importanza.V:...lo mando affanculo, ma unonda non mi importa un granchX.QQuueessttccaannnnoo vvii ddoovvrreessttee ddiipplloommaarree..IIll pprroossssiimmoo ssuurrff ttrriipp qquuaannttoo dduurree--rrUU??G: spero di fare lcuniversitU..se riescoa trovare la voglia!..per il surf trip ilpi[ possibile!V: Non tantissi-

mo..purtroppo. Il prossimo autunnodovrZ andare allcuniversitU.RRiinnggrraazziiaammeennttii??G: Ringrazio Quiksilver, il mio spon-sor, che mi sta dando fiducia..ecomunque..meno male che ccX! Citengo molto a ringraziare VincenzoGanadu, ha influito molto nella miavita surfistica, e di conseguenzaanche nel resto.V: Ringrazio il fatto di vivere in

Nella foto: Giovanni Cossu, Porto Ferro

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sto il significato che secondo medovrebbe avere un contest di surf,non dovrebbe essere solo una compe-tizione nuda e cruda, dovrebbe esse-re il modo per incontrarsi, scambiareemozioni, sensazioni, stare insieme econdividere le proprie esperienze emolto altro. Purtroppo lo so, non sipuZ sempre fare, ma volendo nonsarebbe difficilissimo, soprattutto per

quegli organizzatori che possono per-mettersi un supporto logistico orga-nizzativo diverso dalla garetta �con-test of a day and then all to house!�E ce ne sono credetemi. Ma poichW inItalia purtroppo vige la regola ma chec…o me frega, continueremo a dispu-tare `partite di calcettoa e non con-test di surf. Questcanno `lc isolaa ci hafatto un regalone: sette giorni di

mare come solo la Sardegna sa dare,con tre giorni di gara in condizioniperfette e onde da due a quattrometri �a Capo Mannu ndr� nel corsodi tutta la settimana. Cosa chiedere dipi[! La gara viste le costanti e pro-mettenti previsioni meteo marine Xstata disputata in tre giorni con asso-luta calma e il necessario riposo dei 51atleti iscritti. Nella categoria long-board uomini, spicca fin dalla primabatteria il giovanissimo �18 anniappena fatti� Paolo Colombini chenonostante sia alla sua prima gara econ condizioni sufficientementeimpegnative del mare, si dimostra inottima forma e straordinariamente asuo agio. Un applauso va anche algiovanissimo Andrea Sonato �17 anniappena� di Pisa e agli sfortunatissimiGraziano Lai e Davide Dubbiosi cherompono le loro tavole. Con i miglio-ri quattro longboarders italianiattualmente presenti, non me nevogliano gli altri ma `in acqua veri-tasa �mancavo solo io `costrettoa ascattare foto, ma tanto avrei vinto�lo spettacolo non X mancato. In ordi-ne di classifica si presentano alla pre-miazione: 1° Leo Ranzoni, cosaaggiungere su Leo? Nulla, vista la suaforma strepitosa; 2° Marco Rizzo�alias Dr.ANK� al quale va un grazieparticolare per avermi shapato unameravigliosa 9.4a nose rider; 3° illocal Alberto Costa in eccezionaleforma fisica! Alberto fa bene nuota-re da Scarchittu a S.Caterina tutti igiorni! �8 km andata e ritorno�; 4°Fabrizio Gabrielli che si propone

SARDINIA LONGBOARD OPEN 2003Tre giorni di gara con onde di tre metri per la terza edizione della gara valida per il Campiona-to Italiano di Longboard organizzato dallc Is Benas Surf Club e Revolt a ScArchittu, Sardegna.

SURFARE/GARE ITALIANERevolt/Is Benas event

II 44 ffiinnaalliissttii::MMaarrccoo RRIIzzzzoo,, LLeeoo RRaannzzoonnii,, FFaabbrriizziioo GGaabbrriieellllii ee AAllbbeerrttoo CCoossttaaQQuuaaddrroo `̀LLoonnggbbooaarrddeerraa ddii RRoobbeerrttoo BBrruunndduu

CCllaassssiiffiiccaa ggeenneerraallee ee ii ffiillmmaattii ddeellllcceevveennttoo ssuu:: wwwwww..rreevvoolltt..iitt

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LE PROPRIE EESSPPEERRIIEENNZZEE E MOLTO ALTRO.

C i sono Contest di surf e gare..tte di surf in Italia. Oggi par-liamo di CONTEST! Il Contest

a mio avviso che ha una storia deltutto particolare X il Sardinia IslandLongboard Open �giunto alla terzaedizione �. Tutto si svolge nellamagnifica Isola sarda distante parec-chie miglia dal continente e, non-ostante si debba affrontare un viag-gio se pur piacevole in nave �dallequattro ore per i pi[ fortunati, alleotto ore per i meno fortunati�, e untragitto di 235 km in macchina perarrivare nella

costa Nord Occidentale dellcisola,ogni anno sempre pi[ persone, nonsolo dellcambiente surfistico, parteci-pano allcevento. E non X un caso ccXun motivo per ottenere questo risul-tato crescente, grazie allcimpeccabileorganizzazione logistica e struttu-rale dellcIs Benas Surf Club. Ma ilcomplesso dcelementi pi[ interes-sante X la splendida armonia che sivive duranteil periodo pre-cedente e

successivo alla gara, veramente unicanel suo genere: si vive in perfettasimbiosi tra i surfers e lcambiente, igiorni sono cadenzati da surfate `alltogethera e pranzi e cene `all toge-

thera in uncarmonia quasi irrealein uno dei posti pi[ belli in Ita-lia �e nel mondo ndr�. Ed Xproprio que-

TEXT)(CARLO SARNACCHIOLIPHOTOS)(CARLO SARNACCHIOLI

Marco Rizzo, semifinale, secondo giorno di garaIn basso: Fabrizio Gabrielli, qualificazioni, primo giorno di gara

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SURFARE/GARE ITALIANE

come astro nascente del longboard italiano.Sono loro i migliori quattro e si sfidano senzaporsi limiti a tutto campo e con onde sui 2 metrie mezzo con poco vento: finale esagerata! Lagara donne: magnifica! Non solo per la loroindubbia bravura e stile, ma anche per la corni-ce naturale dellcarena dellcArchetto, stipatacome una curva di uno stadio e con un tifo cheha fatto sicuramente emozionare le atlete. Lafinale delle donne, vede spiccare una fantasticaFrancesca Rubegni, prima classificata, che haraggiunto finalmente una buonissima maturitUstilistica. A seguire la viareggina Gioia Sodiniseconda, la sarda Josephine Scano terza �accom-pagnata per tutta la heat dal tifo dei locals� e laligure Sonia Bobbio quarta. Chiara Sbrana quin-ta, e unica nota di rammarico, purtroppo, com-plice sicuramente la tensione accumulata per ladiscussione sul campo di gara ed una bruttissimaferita al pollice che le costa due punti di suturae il 6° posto, alla sempre brava Alice Dubbiosi.Complimenti comunque a tutti gli atleti, dal pri-mo allcultimo classificato, per lo spirito elcimpegno con cui hanno affrontato questa ora-mai classica competizione italiana.

Marco Rizzo: finale, terzo giorno di gara

Chiara Sbranafinale donne, secondo giorno di gara

Leo Ranzoni e Alberto Costa,finale, terzo giorno di gara

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SURFARE/GARE ITALIANE

Sonia Bobbiofinale donne, secondo giorno di gara

Fabrizio Gabriellifinale, terzo giorno di gara

Leo Ranzonifinale, terzo giorno di gara

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I SURFISTI E LE COMPETIZIONICosa pensano alcuni noti surfisti italiani riguardo le gare e che rapporto hanno con esse.

Nel surfing, come in ogni altro sport, esiste lacompetizione. Il surfista che partecipa a gare,in genere, pratica questa disciplina in modo

differente da chi lo fa per puro divertimento �free sur-fer�. Chi partecipa a competizioni regionali o nazionaliche siano, infatti, deve dedicarsi con maggior impegnoad eseguire particolari manovre, che, durante una com-petizione, danno la possibilitU di ottenere pi[ punti equindi maggiori probabilitU di vincere. Chi pratica freesurf, al contrario, si impegnerU esclusivamente a miglio-rare le manovre che pi[ lo soddisfano a livello persona-le, senza dover necessariamente pensare a migliorareper vincere, ma bensY migliorare per surfare di pi[ emeglio per se stesso. In Italia, la Federazione ItalianaSurfing grazie ai surf clubs affiliati, ogni anno organiz-za un Campionato di Shortboard e uno di Longboard. Ilcircuito prevede tre tappe in altrettanti luoghi diversidella penisola. Per accedere a questo Campionato sidevono superare delle selezioni regionali, oppure richie-dere una `wild carda che, solitamente, X concessa a chi

puZ dimostrare di essere in grado di ottenere un buonpunteggio in gara, evitando, quindi, di partecipare alleprecedenti selezioni. Indispensabili, inoltre, lciscrizionealla Federazione Italiana Surf, attraverso un Surf Club�al momento sono almeno venti i Surf Club italiani uffi-cialmente affiliati alla Federazione� della propria regio-ne ed un certificato medico agonistico, rilasciato damedico sportivo autorizzato. Una cosa comumque vadetta: non sempre colui che vince le gare deve essereconsiderato come il pi[ forte in assoluto, ci sono freesurfer che a mio avviso sono molto pi[ bravi anche deivari campioni. Le gare comunque aiutano i surfisti amigliorare il proprio livello per il semplice fatto chelcinsieme di atleti di un certo livello �20,30 a volte 40surfers� che partecipano ad un contest danno la possi-bilitU sia a chi partecipa che al semplice spettatore, diosservare e quindi apprendere, diversi stili e capacitUsurfistiche tutte insieme. E questo, senza gare X prati-camnte impossibile. Ma vediamo cosa ne pensano alcu-ni noti surfisti italiani:

SURFARE/GARE ITALIANELongboard/shortboard IN IITTAALLIIAA OGNI ANNO SI ORGANIZZANO

UNA MEDIA DI 1100 COMPETIZIONI DII SSUURRFF;; SPECIALIT^LLOONNGGBBOOAARRDD E SSHHOORRTTBBOOAARRDD;; MASCHILE E FEMMINILE.

LLUUCCIIAANNOO CCHHEERRUUBBIINNII,, LLOONNGGBBOOAARRDDEERR DDII RROOMMAA..1 - sono stato nazionale di nuoto, ho quindi nel sangue lo spirito di competizione!!! Anche se in realtU nel nuoto eratutto piu facile,bastava mettere la mano prima di tutti e il gioco era fatto. In secondo luogo mi piace conoscere econfrontarmi con nuovi longboarders...la vedo quindi come occasone unica per fare conoscenza di gente che come mecondivide una grande passione!2 - dipende dalle aspettative, all� inizio magari si gareggia per cercare di ottenere un risultato positivo e cercare cosi diprendere qualche sponsor. Non sarU nobile come fine, ma aiuta.3 - vorrei piu professionalitU e organizzazione da parte di giudici, atleti e organizzatori e... soprattutto piu gare.

EEDDOOAARRDDOO BBAACCHHII,, LLOONNGGBBOOAARRDDEERR DDII PPIISSAA,, EEXX CCAAMMPPIIOONNEE IITTAALLIIAANNOO LLOONNGGBBOOAARRDD..1 - per confrontarmi con altri stili e tecniche.2 - le gare sono utili e sopratutto divertenti, seaffrontate con spirito di free surfer e senza trop-pa competitivitU che in italia, al momento, nonha alcun senso.3 - vorrei trovare, un metro e mezzo o due dionda glassy, perfetta e sinistra. Oltre a tanti atle-ti che affrontano la gara con il mio stesso spirito.

>> 11 -- PPeerrcchhXX ffaaii llee ggaarree??>> 22 -- CCoossaa nnee ppeennssii ddeellllee ggaarree ddii ssuurrff iinn ggeenneerraa--llee?? DDOOMMAANNDDEE::

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DDAAVVIIDDEE MMAARRTTEELLLLII,, LLOONNGGBBOOAARRDDEERR DDII CCIIVVIITTAAVVEECCCCHHIIAA.. 1 - perchX X la mia grande passione e per fare qualcosa dibuono a livello nazionale.2 - penso che in linea di massima sono abbastanza positive,peccato per le condizioni di mare non sempre eccellenti.3 - vorrei molti pi[ spettatori e soprattutto spettatrici adassistere alle nostre imprese.

RROOBBEERRTTOO MMAARRCCHHEESSEE,, LLOONNGGBBOOAARRDDEERR DDII PPAAVVIIAA.. 1 - mi piacerebbe farle, ma ancora non ho avuto modo di confrontarmi e battere tutti, soprat-tutto Leo Ranzoni che vince sempre perchX ancora non mi ha trovato in batteria!2 - le gare servono per surfare in 4 persone sul picco e tutti gli altri a guardare.3 - vorrei una piscina con le onde per fare le gare anche in Lombardia.

Revolt > 32/33 PHOTOS)(RE-MEDIA

SURFARE/GARE ITALIA

FFIILLIIPPPPOO CCAARREETTTTII,, LLOONNGGBBOOAARRDDEERR DDII RROOMMAA,, 1 - faccio le gare di surf perchX sono troppovecchio per gareggiare a chi sputa pi[ lon-tano, per godere delle agevolazioni e deglisconti che si hanno con la tessera federale,e perchX in ufficio mi danno i giorni di per-messo per allenarmi.2 - le gare sono tutta la mia vita.3 - nellcorganizzazione delle prossime garespero di trovare le ragazze pon-pon chegirano il cartello rosso/verde inizio/finedella heat. Poi vorrei finire in batteria conil mio amico Paoletto-cinghiale marino diAndora.

AALLEESSSSIIOO FFAANNTTOOZZZZII,, SSHHOORRTTBBOOAARRDDEERRDDII SSAANNTTAA MMAARRIINNEELLLLAA.. 1- perchX mi piace lo spirito competitivo ingenerale e per incontrare amici che altri-menti non avrei lcoccasione di incontrare.2 - le gare, anche se non sono bene organiz-zate, fanno parte del surf, quindi le conside-ro positivamente. 3 - secondo me, per migliorare il livello dellegare in Italia, lcimportante X scegliere unspot adatto alle gare.

MMAANNUUEELL MMAAFFFFEEII,, SSHHOORRTTBBOOAARRDDEERR DDII CCIIVVIITTAAVVEECCCCHHIIAA..1- per pura soddisfazione personale e permotivi di sponsor.2 - alle gare, preferisco il free surf, perchX iltempo X illimitato, comunque in generalesono una bella esperienza. 3 - un migliore rapporto atleti e Federazio-ne e la possibilitU di partecipare a pi[ gareinternazionali.

S i X svolta sabato 1 novembre con onde di due metri sul pic-co, anche se un pZ disordinate, questa edizione del Gaeta

Surf Master. Il brasiliano Maia, vincitore lo scorso anno, ha fat-to capire subito che sarebbe stato molto difficile strappargli iltrofeo, soprattutto per la conoscenza delle onde di Gaeta. Ma ivari Bresciani, Vanno, Maffei, Vallifuoco, ce l�hanno messa dav-vero tutta, fin dalle prime heats. Grande successo di partecipan-ti nella categoria Junior, vinta dal surfista di Anzio Stefano Espo-

sito, davanti al costante Simone Bali. �E� questa la sorpresa pi[gradita�, commenta Alessandro Dini, marketing manager perQuiksilver Italia. �Alcuni dei grossi nomi sono mancati, pi[ chealtro per non aver considerato il regolamento degli organizza-tori e per aver saltato le pre iscrizioni, ma sono molto contentodi aver visto cosY tante facce nuove, sia tra gli junior che tra gliopen�. Le bellissime onde nell�ultima parte della gara hanno resopossibile una finale molto bella, anche se il favorito Nicola Bre-sciani, che aveva fino ad allora fatto vedere le cose pi[ belle �suoil premio per la miglior manovra�, X stato tradito da una sceltatattica che si X rivelata errata: le tubanti onde dell�inside, che gliavevano permesso gli alti punteggi nei quarti e nella semifinale,non sono arrivate. Comunque, vittoria meritata per il brasilianoMaia e ottimo secondo posto per federico Vanno. Una nota feli-ce che ha fatto commuovere lcorganizzatore leonardo D�Angelo:il quarto posto di Costa, surfista di Gaeta, primo local ad appro-dare in finale in questo evento.�Quest�anno si X finalmenteriusciti a far scendere in acqua una batteria con tre surfiste don-ne: la gara X stata vinta dall�emiliana Silvia Maroncelli, davantia Vitale e Bertolini, surfiste laziali�.OOrrggaanniizzzzaazziioonnee:: MMDDCC ssuurrff CClluubb RReeppoorrtt ccoommpplleettoo ee ccllaassssiiffiiccaa ggeenneerraallee ssuu:: wwwwww..kkiilllleerrssuurrff..iitt

Nella foto di A. Dini: Nicola Bresciani

AALLEESSSSAANNDDRROO MMAADDDDAALLEENNII,, SSHHOORRTTBBOOAARRDDEERR DDII FFIIUUMMIICCIINNOO,, EEXX CCAAMMPPIIOONNEE IITTAALLIIAANNOO SSHHOORRTTBBOOAARRDD..1 - facevo le gare per puro divertimento. Ho pressochXsmesso di farle per via delle non sempre buone condi-zioni di onda delle tipiche gare italiane.2 - penso che in linea di massima sono positive, perchXpuoi dimostrare a tutti il tuo modo di surfare, peccatoper le condizioni di mare non sempre eccellenti �per nondire pessime!� e spot di gara scelti senza alcuna logica. 3 - poichX il livello tecnico degli atleti X aumentatonotevolmente negli ultimi anni, vorrei trovare giudicipi[ preparati professionalmente.

QUIKSILVER GAETA SURF MASTER

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Revolt > 34/35

SURFARE/GARE ITALIA

VVAALLEENNTTIINNAA MMAARRCCOONNII,, LLOONNGGBBOOAARRDDEERR DDII RROOMMAA.. 1 - per divertirmi e conoscere nuova gente.2 - le gare sono positive se organizzate bene e in posti che vale la penadi vedere e surfare.3 - vorrei trovare, oltre ad un organizzazione migliore, pi[ avvenimenticollaterali prima e dopo le gare: feste, cene e happenings in generale.

FFEEDDEERRIICCOO ZZAANNCCHHIINNII,, LLOONNGGBBOOAARRDDEERR DDII SSAANNTTAA MMAARRIINNEELLLLAA..1 - perchX mi danno la possibilitU di vedere spot diversiin Italia e per conoscere nuova gente.2 - sempre meglio il free surf!3 - vorrei trovare onde di 2 metri lisci e tubanti ad ognigara che viene organizzata.

PPAAOOLLOO CCOOLLOOMMBBIINNII,, SSHHOORRTTBBOOAARRDDEERR DDII AANNDDOO--RRAA..1 - perchX grazie a questi eventi riesco aconfrontarmi con il panorama nazionale eperchX un pZ di sano agonismo fa semprebene.2 - sono punti di incontro tra sportivi ditutta Italia che condividono la mia stessapassione.3 - pi[ riders e pi[ gare... Pi[ siamo e pi[ cidivertiamo !!!!

VVIINNCCEENNZZOO IINNGGLLEETTTTOO,, SSHHOORRTTBBOOAARRDDEERR DDII OORRIISSTTAANNOO..

1 - per confrontarmi conaltri surfisti

2 - durante le gare midiverto sempre, siamo tuttiamici e lcambiente X vera-

mente unico.3 - onde migliori e surfisti

sempre pi[ preparati alivello tecnico.

Sponsor pi[ seri.

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CIVITAVECCHIA LONGBOARD FESTIVAL

TEXT)(ARMANDO PUCILLIPHOTOS)(RE-MEDIA

SURFARE/GARE ITALIA

Dodici. Ec il numero dei mesi durante i qua-li il chiodo fisso di realizzare il Civitavec-chia Longboard Festival ha battuto nella

mia testa. Ne abbiamo parlato la prima voltaseduti davanti a una birra: era lcinverno 2002 e dalY a poco il poster era giU in giro. Gli sponsor rima-nevano allibiti di fronte al nostro entusiasmo nelpresentare lcevento. La sfida maggiore consiste-va nel prevedere una mareggiata che producesseonde per uncintera giornata in uno degli spot diCivitavecchia: una vera follia a giudicare dalcolossale anticiclone che da mesi stazionava sulMediterraneo. Dopo rinvii su rinvii iniziati a mag-gio 2003 e `sanguinosea battaglie burocraticheper prorogare i permessi, ad ottobre finalmenteX arrivato lcevento meteorologico dellcanno:lunedY 27 tre autonome depressioni, unendosi,avrebbero generato un unico vortice ciclonicoesteso dalla Scandinavia al nord Africa, con mini-mo a 984 hPa sulla Francia. Sapevamo che chia-mando la gara in un giorno feriale dcautunnoavremmo avuto una partecipazione inferiore alprevisto. Le ferie di tutti erano agli sgoccioli manon potevamo permetterci di attendere il wee-kend. Troppi rischi. Troppi rinvii. Lcodore di salse-dine che si respirava la mattina del 30 ottobrefaceva presagire che le onde stavano arrivandopuntuali allcappuntamento. Alle otto e mezza igiudici erano giU pronti e il tabellone di garasegnava la suddivisione degli atleti in heat ad eli-minazione diretta. Solo otto di loro sarebberoentrati in semifinale. A causa del forte vento on-shore, le onde destre e sinistre erano irregolari e,rompendo in varie sezioni, costringevano a con-tinui cambiamenti di direzione. Le difficili emutevoli condizioni richiedevano grande sensibi-litU e adattamento, soprattutto agli stili pi[ clas-sici. Tra questi, hanno avuto la meglio FedericoZanchini e Steven Di Tommaso, approdati insemifinale a passi felpati insieme al toscanoNicola Piccardi e Paolo Cadoli, unico local a supe-rare i quarti di finale. Nellcaltra semifinale sonoentrati senza troppe difficoltU Luciano Cherubinie Matteo Mastino, dimostrando uncottima prepa-razione tecnica e atletica. Con loro Federico Com-parin e Davide Martelli. Nellcultimo quarto difinale lo sfortunato Purchiaroni ha rotto il laccioe perso la tavola, finita rovinosamente sulle roc-ce. Una riparazione di fortuna non gli ha consen-tito il recupero di una batteria ormai agli sgoccio-

Nelle foto: in alto a sx e qui a dx il vincitore

Matteo Mastino. Sotto Luciano Cherubini,

secondo classificato.In alto a dx

Francesca Rubegni, vincitrice

categoria femminile.

Seconda tappa del Campionato Italiano Longboard

ORGANIZZAZIO

NE:

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CLASSIFICACOMPLETA SU:

WW

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Revolt > 38/39

www.waterworks.it

li, con i grossi set provocati dal marein aumento. Prima delle semifinali Xentrata in acqua la heat femminile,composta dalla toscana FrancescaRubegni e dalla romana ValentinaMarconi. Le condizioni impegnativehanno messo a dura prova le unichedue ragazze in gara che, nei 20 minu-ti in cui vento e mare sembravanovolersi ribellare e mandare tutti acasa, sono riuscite comunque a pren-dere tre onde a testa. La maggioreesperienza agonistica di FrancescaRubegni le ha consentito di sceglierele migliori onde che le hanno garanti-to la vittoria. Con il mare in costanteaumento e una gioiosa atmosfera si Xdato il via alla prima delle due semifi-nali: venti minuti di show che hannovisto Mastino e Cherubini in testa dal-lcinizio alla fine. Contro di loro eranopraticamente disarmati Nicola Piccar-di e il local Paolo Cadoli che, non-ostante la scelta delle difficili e ripidedestre dello spot, non X riuscito a pas-sare il turno. Nella seconda semifina-le, pi[ equilibrata, si X assistito ad unadanza tra le onde: Comparin, Zanchi-ni e Steven Di Tommaso incrociavanobrevi passettini fino al nose approfit-tando di ogni ripida parete, mentreDavide Martelli attaccava le sezionicon pi[ aggressivitU. Lo stile di Zan-chini e Di Tommaso ha consentitoloro la conquista dei due posti liberi infinale. Grazie al tempo rimasto e alleonde che continuavano ad abbattersicon violenza, si X deciso di allungare lafinale a 25 minuti. I longboarders

avrebbero potuto prendere un massi-mo di quindici onde a testa e tra que-ste avrebbero fatto punti le miglioricinque. Il verdetto finale sarebbe sta-to cosY inattaccabile: avrebbe vinto ilmigliore. Dopo una pausa per consen-tire agli atleti rimasti in gara e ai giu-dici un veloce recupero di energie, iquattro finalisti entravano in acqua acolpi di potenti bracciate. Appena ilmare ha concesso un attimo di respi-ro per il raggiungimento della line-up,il capo giuria Federico Zaltron ha datoil verde alla finalissima. Il segnalatoreacustico ha scandito lo start ed X ini-ziato il surf-spettacolo: i pi[ fortilongboarders del giorno hanno con-fermato la loro superioritU sugli altrisfruttando tutto il loro repertorio.Zanchini e Di Tommaso hanno punta-to sullcold school che, pur dimostran-dosi molto piacevole da vedere, si Xrivelato meno efficace delle surfate diCherubini e Mastino i quali, ben inter-pretando ogni set in arrivo, hannosfruttato tutte le onde fino allcinside.Cherubini, dopo ripidi take-off primadel picco, cercava il tubo nella partepi[ alta e ripida delle onde. Il vento lerendeva perZ piuttosto irregolari, nonaiutandolo nello scopo. Segnando sul-lcacqua curve dolci recuperava lesezioni per muoversi fino al nose eappoggiare cinque dita fuori. Movi-menti che si vedevano ripetere congrande fluiditU, fino al potente attac-co in back-side allcinsidioso lip dellarisacca. Mastino, sfoderando tutto ilsuo spirito di adattamento a questo

spot per lui completamente nuovo,impressionava spettatori e giuria conuna serie di altissimi off-the-lip sullastessa onda che gli facevano totalizza-re il punteggio pi[ alto della giornata:6,58. Applausi. Con questconda passa-va definitivamente in testa, vincendoquesta edizione del CivitavecchiaLongboard Festival. Subito dopo dilui, a meno di un punto Luciano Che-rubini. Al terzo posto ha concluso lagara Federico Zanchini ed a testaaltissima, quarto, Steven Di Tomma-so. A `causaa della birra Nastro Azzur-ro che ha iniziato a circolare dopo lafinale, la premiazione si X svolta inuncatmosfera di semi-delirio. Tutti gliatleti, a seconda del piazzamento edella taglia, sono stati premiati conSambuca Molinari, trofei, e quantcal-tro offerti da Waterworks, SecretSpot, Dirty, XSurfactory, Bear, Reef eCool. Quando lo spot si X svuotato, ioe gli altri organizzatori abbiamo pro-vato una strana sensazione nel vede-re gazeebo e bandiere apparentemen-te inanimati, anche se ancora agitatidal vento. Quel posto che fino a pochiistanti prima era teatro di una granfesta, ora era semi deserto. I nostricuori erano saturi dei complimenti deipartecipanti e grati del grande aiutoofferto dagli amici per realizzare que-sto progetto. Ogni fatica si X spentaquando lcIdeale, magicamente dipintoda un tramonto infuocato, ha dato ilmeglio di se, come a volerci regalarelcultima ma pi[ bella session dellagiornata.

SURFARE/GARE ITALIAZanchini e Di Tom

maso - Finalissima

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SURF SPORT GRAPHICS Conoscere la storia del surfing attraverso la grafica delle locandine di festival e competizioni.

SURF/CULTUREDesign/#1 serie IN MATERIA DI CCOONNTTEESSTT, IL RECORD MAN DEL SURF

d ANCORA KKEELLLLYY SSLLAATTEERR PER AVER COLLEZIONATOBEN SEI TITOLI DI CCAAMMPPIIOONNEE DDEELL MMOONNDDOO.

Biarritz Surf festival - Francia - 1997Hawaiian Pro Longboard - Hawaii - 1999Billabong Pro - Teahupoo - 2000Oxbow Pro Longboard - Nuova Zelanda - 2003Donostia Surfilm festival - Spagna - 2003Quiksilver Pro - Francia - 2003k2 big wave challenge - Usa - 1997/1998Cocoa beach Easter Surfing - Florida - 1997Swatch Wave Tour - Globale - 1999

Rip Curl world cup - Hawaii - 1998Rip Curl world cup - Hawaii - 1997

Surf Music Festival - USA - 1997Roxy Pro- Hawaii - 1999

A. L. P. - California - 1998Bilabong Pro - California - 2000

Quiksilver Pro - Giappone - 2003Long Los Locos - Portogallo - 2003

featured events:featured events:

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SURF/CULTURE

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TEXT)(ROGER SMITHPHOTOS)(DAWNPATROL

WE WWAAXX UP. THE NEXT SSEETTIS WAY OOVVEERRHHEEAADD AND ITcS

A SCRAMBLE TO SSUUIITT UP.

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Mid winter session at Wild PointThe swell is 10-12 ft coming out of the southwest in 5 wave sets.

T he swell is BIG. Itcs mid-winter and there is a nipin the air. Louis has got

us out of bed early and we arestanding looking at the WildSide. The wind is a north- westerx straight offshore here.The swellis 10-12ft coming out of thesouthwest in 5 wave sets.`Wegonna battle to find manageablewaves in this swell guys!a chirpsJules.`What about G Reef?a saysGlenn. `I could really handle 10ftplus lefts peeling for 300m!a Thecrewcs minds are working now,mentally ticking off the possibili-ties. `We gonna surf Wild Point,

guysa, announces Louis. `Itcsspring low tidea, I mumble to noone in particular. `Then wecll getit cooking on the push,a saysLouis. `OK, your car, your calla isthe consensus.Louis skilfullypoints the Hyundai northeast,and wecre on the road.A goodhighway carries us towards theWild Coast, but this smooth pas-sage is going to get rougher. Ohyes, much rougher. Louis is on hiscellphone. `Hello Dave. Listen,we are going to Wild Point.Remain on standby pleasea.`Who was that, Louis?a we ask.`My mechanica, he says. Thirty

minutes later we are on a dirtroad, and Louis is practising allhis driving skills to find the smoo-thest section of a dusty road inthe middle of nowhere. Fifty kmlater we are negotiating a littlebridge over a stream that runsonto a remote beach. A hairpinbend takes us to a lookout spot ina bay. `Holy mackerela is the cryas a 6 ft set peels across the insi-de and runs for a time beforebombing out on a shallow sand-bar. The boys are out of the car.`That was a bit quicka, I exclaim.`That was a tube ride of notea, weagree. `Letcs check out the pointa,

SURF/ALTRE CULTURESouth Africa/STORY

says Louis. `Itcs gonna be firinga.This is a bad road, but we nego-tiate it in record time and movesteadily along the trail beforebumping to a halt at the tip ofthe point. A perfect offshore iswarm already and fans a setwhich rolls in slow motion downthe point. Wild Point at last!`When itcs slow motion itcs biggerthan it looksa, say I, the wise one.`Letcs check out the next seta,says Glenn. `Itcs only a little over-heada. The next set looks mellow.Probably get bigger as the tidepushes. We wax up. The next setis way overhead and itcs a scram-

ble to suit up. We gingerly pickour way along the waters edgewhere fresh spring water bubblesonto the shingle. As we stand onthe point waiting to jump off, a6-8ft set roars through. Itcs get-ting bigger! The boys are whoo-ping and screaming.I leap off therock after these beasts have pee-led past and get out without get-ting my hair wet. The others fol-low but Icm first up on the firstwave of the next set. The air rus-hes past my ears as I paddle likehell, and drop into a beauty. Abottom turn draws me onto a bigwall which stands up in front of

me. I must use all my skill to picka high line along a thick wall. Itfeels like my board is just tou-ching the water surface. Myeventual exit far down the line isspectacular as I fly high like a kitesurfer! Slow motion waves, myass. Whooping and yelling, we flyalong fast powerful waves for 3hours. Exciting drops. Power bot-tom turns. Carving high-speedtop turns. Round tube sections.Jules gets the tube ride of theday. Not a soul in sight. Good callLouis! This is our wild coast. Thisis South Africa. And we are SouthAfrican soul surfers.

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UN’ALTRA GRANDE GIORNATATutta la rabbia e la repressione dopo un mese di piatta si trosformano in parole a caso.

TEXT)(MARCO CASULA

STORIE/GIOVANI SURFISTID/generation

`Io non posso stare con te, par-tirai per 2 mesi e non possia-mo fare una cosa seria. E poi

per te il surf X tutto…Ec finita!a.Quelle parole mi pesavano come unarisacca di Hossegor sulla schiena.`Quello che provavo prima per te oraX svanitoa. Stavo zitto, non una paro-la mi veniva in mente. Mi giro verso ilmare, come per chiedergli di aiutarmicon un segno, ma lui se ne stava li, zit-to e calmo, illuminato dcargento dallaluna piena. Non unconda che mi dessela forza di reagire, non una schiuma,non una piccola increspatura: nulla.Mi volto di nuovo verso di lei, la guar-do in faccia. Mi cresce nello stomaco lastessa sensazione provata alla Fiteniacon 3 metri su roccia affiorante. La fis-so negli occhi. Sto preparando il TakeOff, sento lcimmensa potenza che cat-tura la mia troppo instabile 5c11a. Conun piccolo salto salgo in piedi, puntan-do deciso alla base dellconda per impo-

stare il sicuro Bottom Turn. La guardoancora, dritta negli occhi, ma con unespressione diversa. Lei rimane zitta,come se avesse capito che in me qual-cosa stava cambiando. Ora di fronte ame ccera il paretone, blu e imponente.Esito un istante, poi butto il pesoavanti e salgo a gran velocitU verso illip. Mi avvicino verso di lei, le gambemi tremano, non ccX abbastanza paraf-fina per tenermi saldo in piedi. Arrivoin cima, lancio il peso del mio corpoverso il cielo, scarico tutta la rabbiasulle mie gambe. La mia tavola esceper metU fuori dallconda, un bel off thelip. La guardo ancora, apro la boccacon un po di esitazione. Tutta la rabbiae la repressione dopo un mese di piat-ta si trosformano in parole a caso. Leirimane zitta e abbassa lo sguardomentre io impreco contro il mondo.Vedo lconda che chiude le sue faucidavanti a me, mi tuffo e vengo sbattu-to sugli scogli per molti secondi. Mi

manca il respiro, non vedo la luce,ormai non ccX pi[ nulla da fare. Riescosolo a dire `Sei patetica!a. Prendo lamia roba e la lascio sola sulla spiaggia.Prendo il cellulare e chiamo Pox peravvertirlo di non preoccuparsi, chesarei tornato a casa a piedi. Sul lungo-mare non ccera anima viva, tutto eramorto. Voglio mandare tutto a cagare,faccio il biglietto per Oahu e mi trasfe-rico lY per sempre. Ma la rabbia si tra-sforma piano piano in un sorriso ironi-co. Remo verso riva, mentre il sole Xuna palla di fuoco immersa nellcocea-no rosa. Sta arrivando la notte, X tem-po ormai di levarsi il sale di dosso e diricucire le ferite di questa giornata disurf. Dal taglio sul ginocchio esconofiumi di sangue e di lacrime. Nulla puZinterrompere lcemorragia. Ma non famale, nulla ora fa pi[ male. Il sorriso siallarga sul mio volto. Cammino decisoe non mi volto pi[. Domani sarUuncaltra grande giornata.

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FLOATING STICKS

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VOGLIO IL TOP!Siamo animali da laboratorio, finchX ci ostiniamo a misurare il top per come ce lo propinano gli altri: le migliori attrezzature, le onde pi[ grosse, le macchine pi[ veloci, lcultimo cellulare.

Che cosa significa questa semplice frase? Sicura-mente il suo senso varia a seconda di chi la pro-nuncia: per un appassionato di motori, volere il

top significa, ne sono certo, il Ferrari 355 rosso fiam-mante; per una bella donna, magari, tutto invece siriduce ad una difficilissima scelta tra un pelliccione divisone firmato Valentino, o lcanello a tre brillanti che sivede nelle pubblicitU, e lcelenco potrebbe continuare

ancora molto, pensando agli ingegneri, ai pittori, aicommercialisti, a tutti insomma. Allora pensavo: checosa vorrU dire per un surfista? Anche in questo caso lerisposte sono molte: un local di Banzai �S. Marinella�dicendo `vojo er topa forse si riferisce ad un boat tripalle Mentawais, per fuggire lcaffollamento dei suoispots preferiti; un tavolettaro del Trieste �Livorno�,invece, dicendo `voglio br toppe dWa potrebbe pensare ad

PHOTO)- ALESSANDRO BOMBELLITEXT)(LORENZO FRUSTERI

PHOTO)(GIUSEPPE ARIONI/RISKY POINT

SURF/STYLEchi+/chi- ALTRIMENTI DDEESSTTIINNAATTII AD ESSERE SOSTITUITI DA MMAANNAAGGEERRSS

DDAANNAARROOSSII O DA GIOVANI RRAAMMPPOOLLLLII CHE COMPRERANNOLE NOSTRE SSPPIIAAGGGGEE LIBERE E CI CACCERANNO VIA.

un bel casco protettivo, per i giorni grossi su quel reefpericoloso, e cosY via, dalla Liguria alla Calabria, e su dinuovo fino al triveneto: a ciascuno il suo. E per me, checosa vuol dire? Per me, il top non coincide nW con unatavola, anche se una Dewey Weber ci si avvicina molto,nW con un altro oggetto, nW con un luogo. Volere il topper me coincide con una sensazione che mi pervade incerti momenti e che non dipende necessariamente dal-

lcaver chiuso una manovra, o dal non essere caduto sul-lconda del giorno. Mi sento al top, per esempio, quandoa gennaio dopo settimane di tramontana sotto zero,una libecciatina porta mezzo metro sotto costa, edentro in acqua pensando a quanto mi mancava fare ilbagno, e tornare a casa stanco e salato. Mi sento al topquando fa onde dcestate, e possiamo surfare con solo ilcostume addosso, e sentirci un poc californiani. Ma il

...un furgone in sosta vietata,la muta stesa ad asciugare

dopo una giornata di sole e onde. EEcc uusscciittoo llccuullttiimmoo GGQQ??

...quattro chiacchiere in compagnia, aspettando lcultima onda prima del buio. CCrreeddii aannccoorraa aaii bbllaacckk oouutt??

Banzai line up �S. Marinella� Tharros Parking �S. Giovannni di Sinis�

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SURF/STYLE

fattore comune a tutti questi momenti magici, X la gioiadella condivisione: X dividere la sveglia presto, il viag-gio, il freddo, con il tuo migliore amico, con la tuaragazza che dorme in macchina, con uno sconosciutoche vedi seduto in acqua mentre ti cambi e ti chiedi`come sarU lY dentro?a. Ec la condivisione che ci rendeumani, perchW lcuomo per natura cerca il gruppo, e nonpuZ vivere in solitudine: questa condivisione, quandolchai ottenuta, te la porti dietro anche se surfi da solo intutto il Pacifico, perchW diviene una tua dimensione

interna, che ti fa sentire parte di un organismo pi[ gran-de e ti fa capire quello che devi fare, se entrare od usci-re, se la parete si riformerU dopo la schiuma o se Xmeglio tagliare, in breve: ti fa muovere con il mare econ gli altri, e non da solo contro dei nemici. Il surf nonX fatto per sfogare lcaggressivitU, neanche quandovediamo Kelly Slater spaccare in due un lippone: io, dalongboarder, penso che in quei casi sia bello sentire lapotenza dellconda contro la tavola, e non il futile pen-siero dcaverla divisa in due, perchW questo X solo illusio-

SSUURRFFEERR::LEO RANZONIPPHHOOTTOOSS����GIUSEPPE ARIONI/RISKY POINT

ne, poichW sappiamo bene che basta pochissimo al mareper trasformare un line-up gremitissimo in una bolgiainfernale deserta di qualunque essere umano. Quandosono arrabbiato, quando ho litigato con la mia ragazza,non riesco a surfare bene e con gioia, perchW sento chenellcacqua sono cattivo, e di conseguenza sono solo,anche in mezzo a trenta surfisti; ma se per caso arrivoal posteggio col cuore che batte forte, perchW la notteho fatto baldoria ed ho dormito zero, o perchW ho datobuca in ufficio, e non vedo nessuna macchina conosciu-

ta, e nessuno mi ha telefonato, e non riesco a trovare ilcoraggio di scendere a vedere, ma rimango in macchi-na in silenzio un attimo, per sentire se da fuori arrivaquel rumore, quel respiro sordo, quel rombo costante,allora in quei momenti, quando finalmente mi affaccio,e mentre mi accorgo che avevo il telefonino spentovedo il mare muoversi, mi sento al top ed il mio ansima-re rallenta, e mi preparo guardando chi X in acqua, equando vado lY trovo i miei amici e chiedo `ma doveavete nascosto le macchine?a e loro scoppiano a ridere

...ti affacci dallc Aurelia e di fronte a te si presenta questo spettacolo. DDeessiiddeerrii aallttrroo......??

...dalla macchina in acquain cinque minuti

prima che il vento cambi direzione.TTuu ddoovvee ssttaavvii??

Cala della Morte �S.Marinella� Cala della Morte �S.Marinella�

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e mi prendono in giro, ma poi mi lasciano una bellaonda e fischiano forte quando risalgo la paretina e mimetto le mani dietro la schiena come un bullo. Allora,se sarai in acqua con me, mi vedrai rientrare sul line-upcon il viso aperto in un sorriso anche se ho surfato malee le onde fanno schifo. Quello che voglio dire, X che perme non sei al top se non sei in pace con te s tesso e congli altri, se non sei pulito dentro e fuori, e non X retori-ca perchW ad unconda perfetta da prendere con il coltel-lo tra i denti in mezzo alle grida io preferirZ sempre il

mezzo metrino da surfare con gli amici, perchW io nondevo apparire sulle riviste, nW guadagnarmi da viverecon il surf, ma semplicemente divertirmi. Non ccX vol-ta in cui surfo, che non senta qualcuno dire che le ondefanno schifo: lcho sentito quando era vero, quandofaceva piccole onde perfette, quando faceva mostrienormi e paurosi; se sono piccole non danno velocitU,se sono grandi non srotolano bene, ccX sempre qualcu-no che si lamenta e ricorda le onde meravigliose delsuo ultimo viaggio, ed io mi chiedo quandcX che lui, o

PHOTOS)(GIUSEPPE ARIONI/RISKY POINTPHOTOS)(CARLO SARNACCHIOLI

SURF/STYLE

lei, si sentirU al top? Di quante ore di volo avrU bisognoper trovare quello che io trovo in cento km, perchW loporto dentro di me? DovrU forse uscire da un negoziocon lcultima muta ultra elastica? O surfare da solo aPadang Padang? O prendere una tavola usata daTudor? In conclusione, prendiamoci meno sul serio,rendiamoci conto che siamo gli ultimi arrivati, e chefacciamo da cavie per vedere quanto una multinazio-nale riesce a farci pagare in pi[ una tavola, un paio dipantaloni a vita bassa, un paio di scarpe da skate. Sia-

mo animali da laboratorio, finchW ci ostiniamo a misu-rare il top per come ce lo propinano gli altri: le miglio-ri attrezzature, le onde pi[ grosse, i line-up pi[ deser-ti, tutto X disponibile purchW si paghi sempre di pi[.Apriamo gli occhi, siamo destinati ad essere sostituitida managers danarosi o da giovani rampolli che com-preranno le nostre spiagge libere e ci cacceranno via.Dobbiamo trovare la soluzione dentro di noi, e dentroil senso di comunitU e condivisione, lasciando le ondea tassametro a chi non ha altro.

...sole, onde, mare e sale,gli ingredienti `tipiciadi un pomeriggio estivo italiano.LLcc hhaaii lleettttoo ssuu VVaanniittyy--FFaaiirr??

Costa ovest �Sardegna�

...onde Tirreniche fuori misura, naturalmente perfette.

Nessuno in acqua. HHaaii ssppeennttoo iill cceelllluullaarree??

ComunitU Incontro �S.Severa�

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MARTINICA: L’ISOLA DEI FIORIIsola Caraibica, francofona, dal generoso ma poco conosciuto potenziale ondoso

TEXT)(MARCO CASULAPHOTOS)(CASULA - REVOLT

VIAGGI/MARTINICASurf/racconto LE OONNDDEE ERANO BEN VVIISSIIBBIILLII ANCHE SE,

AD UN PRIMO SGUARDO DALLcALTO, NON RIUSCII A DETERMINARNE LA GGRRAANNDDEEZZZZAA..

I cosiddetti `giorni della merlaaerano ormai alle porte, e unafreddissima tramontana iniziava

a soffiare lungo le coste tirreniche. Ilmare calmo e gelido riempiva disconforto le mie giornate, trascorsesorseggiando tX e cioccolata calda albar con i miei amici, sfogliandolcultimo Revolt. Le bellissime fotodel servizio sullo Sri Lanka risveglia-rono ben presto in me la voglia diestate e di mari caldi…non potevoandare avanti cosY… Ormai lcunicacosa da fare era partire. Consultaitutti i miei amici, ma nessuno pur-troppo era in condizioni di seguirmi.Lcunica via dcuscita era viaggiare dasolo. CosY, nel pomeriggio pi[ fred-do, andai in agenzia per avere info subiglietti e costi: le opzioni migliori,per distanza e prezzi, si rivelaronoben presto le calde antille. Tra tanteisole il mio interesse si concentrZsubito sulla Martinica, uncisola fran-cese �D.O.M.� abbastanza piccolaper essere girata in poco tempo mapiena di insenature con un grande

poteziale surfistico. Guardai cosY leprevisioni su internet, e feci coinci-dere la mia partenza con lcentrata diuna consistente perturbazione dalnord atlantico, che minacciosa si sta-va avvicinando in quei giorni al gol-fo del Messico: le boe al largo segna-vano da 3 a 10 piedi lcaltezza delleonde. Rassicurato da questa notiziapreparai i bagagli, imballai le tavolee partii alla volta di Fort de France�capoluogo dellcisola�, con scalo aParigi. Lcaereo `Roma Fiumicinoa-`Parigi Charle de Gaullea arrivZ pun-tualissimo a destinazione. Ritirai tut-ti i miei bagagli e mi diressi versolcaltro aereoporto della cittU �`Orlya�per prendere il volo per Martinica.Visto da fuori dovevo sembrareveramente buffo…carico come unasino da soma, con movimenti affan-nati, arrancavo lungo la strada perlcaereoporto di Orly in mezzo allaneve, con delle tavole da surf sottobraccio! Una comitiva di russi in gitami guardava giustamente sbalordi-ta…un paio di loro mi scattarono

addirittura delle foto. Tornati a casaavranno probabilmente detto agliamici :aecco a voi, sotto la Tour Eif-fel, il famoso surfista delle nevi!a.Raggiunto lcaereoporto imbarcai ibagagli, pagando 60 euro per letavole, e, dopo uncoretta per il checkin, salii sul boeng 747 dellcAir France.In economy la distanza tra un sedi-le e lcaltro era di 30 cm, e lo spaziovitale ridotto mi consentiva a mala-pena di piegare la testa…ma nonimportava, avrei sopportato anchepeggio pur di surfare belle onde conmare caldo in febbraio. La duratadel volo era di 10 lunghissime ore,nelle quali lcaereo inseguiva peren-nemente il sole. Ma calZ comunquela notte, e lcaereo atterrZ a Fort deFrance alle 20,00, ora locale. Feci lafila per il controllo passaporti edaspettai ansioso lcarrivo delle tavole,sperando che da 2 non diventassero4 mini shortboards. Nellcattesa perZun innocente cagnolino, un cockerdal pelo rosso, mi manifestZ la suagioia saltandomi sulla gamba e muo-

vendo la coda in segno di festa. Sor-preso dalla sua inaspettata presenzalo accarezzai: `ciao bel cagnolino,che ci fai qui???a. Non feci in tempoa finire la frase che un gendarmefrancese mi strattonZ dicendomi,con un inglese trascurato, di seguir-lo. Sul mio volto il sorriso si tramutZvelocemente in una smorfia di scon-forto. Intesi subito la situazione:quello non era un simpatico cagnoli-no, ma un ben addestrato cane anti-droga. Ben addestrato per modo didire, dato che lcunico odore sospettoche aveva potuto sentire sui mieipantaloni, era la traccia lasciata dalmio pastore tedesco femmina, incalore in quei giorni. Nella tratta chemi separava dal ritiro bagagli al com-missariato dellcaereoporto, cercaiinutilmente di spiegare la situazionealle forze dellcordine. Nulla perZriuscY a farmi scampare dalla lungaperquisizione che mi attendeva die-tro la porta. Entrati nellcufficio ciattendevano altri due gendarmiarmati di guanti, e uno di loro mi

chiese con un sorriso inquisitorio:`Ashes? Marjuana? Eh, allor?a. Cer-cai subito di spiegare che avevo unacagna in calore a casa che gironzola-va vicino i panni stesi, ma probabil-mente non li convinsi…CosY iniziZlcindagine nei miei bagagli: mute,licre, costumi, calzari, macchinafotografica e ciabatte saltarono fuo-ri dalla mia valigia. La tristezza ini-ziava a serpeggiare sui loro volti, finquando uno di loro tirZ fuori unbarattolino di polvere bianchissima.Mi misi a ridere, ma la mia ironia noncoinvolse anche i miei persecutori.CosY precisai subito che quella nonera ciZ che sicuramente pensavano,ma solo qualche grammo di innocuacreatina per permettermi di surfarepi[ a lungo. Ciononostante aprironoil barattolino e assaggiarono la pseu-do-cocaina, avendo cosY la confermache non mentivo. Finito di rovistarenei bagagli passarano alla perquisi-zione delle tavole. Qui trovarono lamia paraffina avvolta da cartaargentata, e uno di loro esclamZ sor-

ridente `ah,ah,ah, trouvX!a. Scossi latesta in segno di dissenso e quandoaprirono la confezione apparve subi-to la scritta `SEX WAXa… Dopo cir-ca uncora per rimettere a posto levalige e per firmare cartacce, milasciarono andare. Ma la sventurapi[ grande perZ mi attendeva uscitodallcaereoporto: colui che mi sarebbedovuto venire a prendere, un impie-gato dellcalbergo che avevo prenota-to, se ncera giustamente andato.Chiesi il prezzo di un taxi per TrinitX,ma la somma chiesta era inaccettabi-le �50 euro per 10 km!�. CosY richia-mai in albergo da una cabina telefo-nica e pregai il buon uomo di torna-re a prendermi. Arrivato in albergo,entrai in stanza e morii sul letto sen-za disfare i bagagli. Mi svegliai alle6,00 a.m. ora locale grazie al fusoorario. La sera prima non avevo vistomolto del paesaggio che mi circon-dava, un poc per la stanchezza e unpZ perchW era effettivamente buio, edecisi quindi di dare un primo sguar-do fuori dalla porta. Lcalbergo era

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proprio in cima alla montagna chedominava la cittadina di TrinitX e lasua baia, e appena fuori dalla stanzasi poteva ammirare un bellissimopaesaggio. Il mare era molto distan-te, ma riuscii subito a scorgere i pri-mi sintomi della swell che stavaentrando in quelle ore.PPRRIIMMOO GGIIOORRNNOOPresi la mia 5.11 nuova nuova e riem-pii lo zaino con un costume, unalicra, un mutino e la macchina foto-grafica. Mentre stavo uscendo dal-lcalbergo incontrai, per mia fortuna,David, un surfista locale che lavora-va nellcalbergo dove alloggiavo, chemi accompagnZ alla Plage de Surfers.Questo spot, secondo lui il miglioredellcisola, si trovava sulla penisoladella Caravelle, a fianco a un villag-gio di pescatori, `Tartanea. Nel tra-gitto �7 km� mi diede tutte le infoche mi occorrevano, e mi illustrZ tut-

ti gli altri spot dove passavamo. Laprima visione della Plage de Surfersrimase ben impressa nelle mia men-te: questo spot si trova proprio inmezzo ad un parco nazionale,immerso nella vegetazione dallaquale solo poche case di legno fannocapolino. Le onde erano ben visibilianche se, ad un primo sguardo dal-lcalto, non riuscii a determinarne lagrandezza. Mi lasciZ davanti allcen-trata della foresta e mi augurZ unbuon surf �lui, purtroppo, dovevatornare a lavorare in albergo�.Seguii, tavola sotto braccio, il sentie-ro che porta alla spiaggia e mi ritro-vai dopo pochi minuti di fronte allospot. Le onde erano fantastiche,destre e sinistre che rompevano suun reef di roccia. Raggiunta la lineup, seduto sulla tavola, girai losguardo a 360 gradi: dietro di meccerano le montagne e la rigogliosa

foresta, il sole era appena sorto edemetteva una luce opaca ma bian-chissima. Di fronte invece intravede-vo le gobbe delle onde che prean-nunciavano la serie e un gigantescoarcobaleno �la notte aveva piovuto�incorniciava la baia. Tutto ciZ per cuiavevo lasciato casa mia e lcinvernoera proprio intorno a me…un veroparadiso terrestre. Surfai ininterrot-tamente per 3 ore, completamenteda solo. Le onde erano sul metro, mala serie raggiungeva ben oltre ilmetro e mezzo. Ma lcarrivo della bas-sa marea portZ con sW anche alcunisurfisti francesi, migliorando note-volmente le onde per grandezza eforma. La serie ora toccava i 2 metrie lconda si fece molto pi[ scavata. Lapartenza sul picco era ripidissima e laparete molto bella e veloce. Dopotutta la mattinata in acqua decisi diuscire per mangiare, e scattai altre

foto. Dopo 10 min di cammino arri-vai in un tipico ristorantino caraibi-co, proprio sopra la Plage de Surferse le VVF �spot a sinistra del primo�.Seduto con vista degli spots, sorseg-giavo un buonissimo Daquiree. SSEECCOONNDDOO GGIIOORRNNOOLa mattina del secondo giorno misveglia un messaggio dal mio cellula-re. Intontito dal sonno presi il telefo-no in mano e lo lessi:a ah matto,sono Alessio. Io sto partendo perBarbados o qualche altra isola deicaraibi, vieni con me?a. Sorrisi erisposi che io, ai caraibi, giU ccero! Selcavessi saputo prima avrei avuto unottimo compagno di viaggio. Scesi inpaese, a TrinitX, per raggiungere lastazione degli autobus. Notai subitoche non esistevano orari e i mezzipartivano solo quando erano com-pletamente pieni… aspettai la par-tenza del mio bus per pi[ di uncora…

Il tragitto dellcautobus differiva daquello del giorno prima con David e,anche se era pi[ lungo, ebbilcoccasione di percorrere una stradapaesaggisticamente pi[ bella. Le col-tivazioni di canna da zucchero rico-privano completamente la penisoladelle Caravelle fino allcinizio del Par-co Nazionale: questa risorsa X eco-nomicamente fondamentale perlcisola. Arrivato di fronte allo spotdel giorno prima trovai le stesse otti-me condizioni ma con molta pi[gente. Dopo ore di surf, verso le16,00, decido di uscire dallcacqua e diorganizzare il rientro. Arrivatodavanti al capolinea degli autobus, aTartane, attesi per 2 ore, senza vede-re anima viva. Allora un uomo siavvicinZ verso di me e mi disse qual-cosa in francese: dal suo discorso di5 minuti capii solamente che, aquanto pare, dopo le 17,00 sullcisola

non passavano pi[ nW autobus e nWtaxi. Lo sconforto sopraggiunse nel-la mia mente. Ero in un paesino dipescatori, in mezzo a una foresta,distante 7 km dal mio albergo, senzaun mezzo di trasporto…e soprattut-to stava calando la notte. Rimasiimmobile per pi[ di 20 minuti, senzapensare a nulla. Altre volte mi sonotrovato in situazioni del genere, elcho sempre scampata in qualchemodo, ma stavolta non avevo inmente nessuna via dcuscita. Sapevosolo che lcunica cosa da non fare erarimanere fermo in quel punto. CosYmi incamminai a piedi versolcentroterra della penisola, lungo lastrada che passa attraverso la fore-sta: zaino sulle spalle, con un bracciotenevo la tavola e con lcaltro distesotenevo il pollice in su in segno diautostop. Molte macchine passaro-no, ma nessuna si fermZ. Questo fudavvero uno di quei momenti in cuila qualitU della propria vita raggiun-ge livelli bassissimi. Girai molti tor-nanti, fino a raggiungere uno spiaz-zo isolato che, come una grande ter-razza sullcoceano, si affacciava sututta la baia di Tartane. Mi fermai unattimo per riposarmi e notai subitolo splendido scenario di fronte aimiei occhi: da lass[ si riusciva avedere il reef dove rompevano leonde e la laguna sottostante, il tut-to incorniciato da un roseo tramon-to. Dopo la sosta camminai a lungoincrociando molte altre automobili;in una di queste ccerano alcuni surfi-sti francesi che, ridendo di me, alza-rono la mano in segno di saluto iro-nico. Evidentemente nessuno di lorosi era mai trovato in una situazionedel genere… Quando perZ calZ defi-nitivamente la notte e il morale erapi[ basso che mai, mi sorpassZ un

VIAGGI/MARTINICA

Martinica Reef Playa Sas Alinas

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surfista locale in una Clio. RallentZ emi rivolse il classico saluto surfista.Allora alzai nuovamente il pollice elui inchiodZ sgommando con le ruo-te. Lui era diretto a Fort de France,cittU opposta alla mia, ma deciseugualmente di portarmi a destina-zione. Salito in macchina notai subi-to il sale bianco seccattosi sul voltoscuro, e il costume e la tavola ancorabagnati: era uscito da poco. Lungo lastrada mi sommerse di parole, tutte infrancese, delle quali capii moltopoco…probabilmente mi stava illu-strando gli spot pi[ belli dellcisola. Ioannuivo quando parlava e sorridevoquando rideva, non sapevo coscaltrofare. Dopo qualche chilometro incon-trammo i `cordialia surfisti francesiche mi avevano lasciato a piedi: era-no fermi sul bordo della strada conuna ruota bucata…sorrisi e gli rivolsilo stesso saluto che serbarono per mequalche minuto prima, pensando `chila fa, lcaspetti! Fu una grande soddi-

sfazione… Arrivammo a TrinitX dopopochi minuti. Prima di lasciarmi perZ,mi annunciZ che lcindomani sarebbe-ro arrivate onde formidabili. CosY loringraziai ed ognuno riprese la pro-pria strada. TTEERRZZOO GGIIOORRNNOOAlle 7,00 del mattino il mio moraleera giU alle stelle. Nemmeno mi lavaiil viso che giU ero alla stazione degliautobus, con la tavola sotto braccioe lo zaino in spalla. Il sole oggi illumi-nava lcisola a intermittenza e grandibanchi di nuvole sfrecciavano nel cie-lo sopra la mia testa: qualcosa nellca-ria era cambiato. Infatti, ad una primaocchiata, la grandezza delle ondesembrava raddoppiata, e da in cimaalla montagna consulto tutti gli spot.La Plage era affollatissima e le ondemolto ripide e veloci: troppo compli-cato surfare li. Decisi che oggi avreisondato le VVF. Qui infatti lcondasembrava pi[ soft, pur essendo sem-pre molto potente. La prima onda che

presi confermZ quello che pensavoguardando dallcalto: partenza facile eparetone non troppo veloce. Inoltrein acqua eravamo solo in tre! Le VVFcosteggia la montagna fino allcinter-no della baia: qui si srotola una destramolto lunga �la pi[ lunga dellcisola�,che corre per un centinaio di metrilungo la parte destra della grandebaia. QQUUAARRTTOO GGIIOORRNNOO Come da copione pago il conto a le`Brin dcAmoura e, con tutti i mieibagagli, mi incammino a piedi verso leSupermarcheW e la stazione degliautobus, fermandomi ogni 100 metriper cambiare disposizione a tavole evaligie: iniziava a sembrare un impre-sa quasi impossibile. Dopo 10 minavevo percorso meno di 500 metri, edil supermercato era a 3 km! Dovevosembrare davvero un disperato datoche una ragazza creola, che faceva lastessa mia strada, si fermZ a contem-plare la mia operositU. CapY subito che

non ero del posto, dato che mi parlZper la prima volta in inglese: `pensi diportare tutta quella roba dasolo?dove sei diretto?a. Risposi cheandavo al supermercato, e lei si misesubito a ridere. `A piedi?mi sembraimpossibile con questo sole, ti do unamanoa. Per mia grande fortuna lagentile ragazza si accollZ il mio trolly,e mi scortZ fino a destinazione. CosYgli chiesi perchW tutti qui erano cosYcordiali, e gli spiegai che in Italia fun-zionava al contrario. Lei mi risposenel pi[ semplice dei modi: `CosY cor-diali? E perchW non dovremmo esser-lo?a. Pensai che questa X solo una del-le tante lezioni che si possono appren-dere da un surftrip solitario… Arrivoa destinazione �Tartane� e surfo tut-to il giorno come un matto. Con ilcalar della sera esco dallcacqua e mimetto alla ricerca di un albergo nellevicinanze degli spot. Ma la stanchez-za vince sulla mia buona volontU dirisparmiare e scelgo il primo alloggio

che mi capita. CosY poso tutta la miaroba al `Residence Oceanea e chiedoquanto costano quattro notti. Lareceptionist mi risponde e mi lascia disasso con le tavole in mano: il prezzoX doppio di quello richiesto dallcalber-go precedente! Senza contrattareannuisco e pago. QQUUIINNTTOO GGIIOORRNNOOCon la vicinanza agli spot la mia gior-nata cambiZ radicalmente. Appenasveglio, ero giU in acqua. Gli unicimomenti in cui non trovi nessuno sul-la line up sono infatti lcalba ed il tra-monto. CosY passai il giorno a surfareper tutto il tempo possibile, facendoamicizia con molti surfisti dellcisola. Ilpi[ particolare in assoluto X JonathanCarpin: X lcunico big wave rider delposto, e si butta in acqua solo quandole onde superano i tre metri. Quandogli chiesi quanti metri reggevano glispot dellcisola, mi rispose insoddisfat-to: ̀ fino a 5 metri e qualcosa di pi[…aSbalordito dalla sua risposta, mi

mostrZ perfino qualche sua bellafoto: in confronto a quella monta-gna dcacqua �sarU stata almeno 5metri�, lui e la sua tavola assomiglia-vano pi[ a un puntino nero che a unsurfista… La sera, quando uscivo dalmare, gli facevo spesso visita incamera. Era solito sedersi sul suobalcone vista mare, ascoltando a tut-to volume musica lirica �stile Pava-rotti-Bocelli� e sorseggiando la suainseparabile bottiglia di potentissi-mo rhum fatto in casa. Mi disse cheil miglior periodo per trovare ondeadatte a lui era da ottobre a iniziogennaio. In quei mesi infatti notevo-li perturbazioni si abbattono sullaeast coast di Martinica.SSEESSTTOO GGIIOORRNNOODopo 8 ore per la transvolata ocea-nica e 2 per il cambio di aereoporto,mi trovavo sul volo Air France `Pari-gi-Romaa. Accanto a me sedevanodue ragazzi sulla trentina, italiani,che avevano appena passato unasettimana a Parigi. Erano eleganti eprofumatissimi, occhiali Gucci tra-sparenti e scarpa scamosciata. Alconfronto io sembravo uno sbanda-to: ero stanco morto, con occhi soc-chiusi, vestiti sporchi, spellato in vol-to, e con una fame da lupi �non man-giavo da 12 ore!�. Nel dormiveglia lisentii conversare tra loro. Parlavanodi costosissimi locali notturni, hotelmagnifici e serate indimenticabilicon donne indimenticabili. Quandolchostess ci portZ il pranzo rimasi col-pito da uncaffermazione di uno deidue: `Io questa robaccia non la man-gioa. Poi aprendo il vassoietto lanciZuncocchiata allcinterno: `Guarda cheschifezza, non lo mangerei nemme-no se mi pagassero…a Io lo guardai,risi tra me e me e divorai tutto quel-lo che avevo davanti…fu il pasto pi[

VIAGGI/MARTINICA

MARTINICA: INFORMAZIONI

La Martinica è stata scoperta nel 1502 da Cri-stoforo Colombo. Gli indiani Caraibici l'avevanosoprannominata Madinina, l'Isola dei Fiori. Dal1815, dopo qualche periodo di discordia tral'Inghilterra e la Francia, la Martinica passa defi-nitivamente alla Francia, diventando un dipar-timento francese nel 1946. L'isola si estende su 1080 kmq per una popo-lazione di circa 330.000 abitanti. Quest'isola di origine vulcanica offre deipaesaggi di montagne verdeggianti e di spiagge di sabbia bianca. Il rilie-vo è composto da una moltitudine di piccole colline chiamate "mornes".A Nord Est c’è la Montagne Pelèe (la Montagna Pelata), alta 1397 m. Alcentro "Les Pitons du Carbet" (I pitoni del Carbet) 1207 m. Una sola pia-nura importante, al centro dell'isola, a "Le Lamentin", dove si troval'aeroporto. La penisola della Caravelle che si sporge nell'Atlantico nellaregione di Trinite, costituisce un Parco Naturale. Fort de France, la capi-tale amministrativa dell'Isola, è il prototipo stesso della città coloniale conle sue vie strette e perpendicolari tra loro orientate dal mare versol'interno delle terre. 100.000 abitanti risiedono a Fort de France, la capi-tale, che successe a Saint-Pierre, distrutta dall'eruzione della MontagnePelèe nel 1902. La flora della Martinica è molto ricca e l'isola merita il suosoprannome di Isola dei fiori. Un'incredibile armonia di colori compostada molte varietà di hibiscus, di Poinsettias, boungainville e Anthuriumsfiammeggianti

le VVF Line up

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....N o. Non puZ essere questo lcimpero scom-parso. Non puZ essere- la Sardegna -ilRegno di Atlantide, nascosto cosY, sotto

gli occhi di tutti. Ma chi se lcW inventata questa storia? EdgarAllan Poe? Per esserlo -per poter pensare di esserlo- la Sarde-gna dovrebbe, almeno, essere al di lU delle colonne di Eracle.Dovrebbe essere antica persino per gli Antichi... E dovrebbe ave-re metalli, e argenti, e clima mite tutto lcanno. Ed essere stataper un pZ in mezzo al mare, a spezzare le rotte dalla Provenzaalla Tunisia. O quelle da Tiro a Gades... Dovrebbe esser stata unaportaerei in mezzo al mare, come se lcera sognata quel pazzo diHitler... Dovrebbe aver navigato, almeno in antico, e invece -sisa- i Sardi odiano il mare. Dovrebbe restituire -con gli scavi, conlcarcheologia- almeno qualcosa che la leghi al resto del Mediter-raneo... Che so: dee madri come quelle dcAnatolia gonfie comeotri, o quelle bianche, asciutte, crocifisse ma senza croce, comenelle Cicladi... O avere costruzioni a tholos del tipo pi[ anticocome Micene, Tirinto, Argo... Ma -si sa- ai Sardi portavano tut-to quY... arrivava qualcuno da fuori e... oplU: fatto! Tutti queisuoi lingotti di rame che lcarcheologia ha restituito, sono tuttaroba scimmiottata da Cipro o da chissacchY... E dovrebbe averelcacqua calda che faceva belle le terme di Atlantide... E il bron-zo... E gli alberi che -quando ccerano- davano frutta due voltelcanno. Che altri requisiti le mancano per coincidere con lcIsolaMito dei racconti pi[ belli? I vecchi che muoiono giovani a cen-tcanni, ad esempio? E le sue pecore dovrebbero figliare tre vol-te come a Iperborea. �Parli con un pastore: <<Tre volte? Soloquelle da carne perZ. Quelle da latte le facciamo partorire duevolte lcanno>>�. E sY: la Sardegna per montarsi la testa, perriprendersi il Passato, per tornare a reggere il cielo grande delTramonto, per tornare a essere la sorella �con il suo Atlante� diquel Prometeo incatenato gi[ al Caucaso, dovrebbe, perlome-no, essere equidistante quanto lui da Delfi, dallcOmbelico delMondo. Insomma: dovrebbe avere �o, almeno, aver avuto� tut-te le cose che ancora ha. Ma che non sa pi[ di avere. Certi Sar-di- quelli che le decisioni grosse le prendono solo con la squadrae il compasso- neanche la amano pi[ questa loro terra. Li vota-no. E loro la spremono la terra per farne uscir soldi. La strizza-no. La sporcano. La divorano. La massacrano in cambio di quat-tro lire e della sicurezza di poter esser servi, per sempre, di chi

quelle quattro lire gliele ha tirate fuori e messe in mano. E chilo capirU pi[ coscera questcisola appena saranno riusciti a seppel-lirla davvero, del tutto, sotto uncunica crosta di casette, alber-goni spianati a villaggio, e merda. Non vedetela cosY, comcWora... Era verde, verdissima: lchanno scorticata viva. Pena dimorte per chi piantava alberi da frutto con i Cartaginesi. Penadi morte, tenuta buona dai Romani. E poi fiammiferi col suolegno; traversine per le Ferrovie con i boschi; e carbone per tut-ti: la Sardegna era Italia, ormai... Mandava avanti le ferrovie avapore.........

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La Sardegna è la vera Atlantide?Titolo del libro: `Le Colonne dcErcole, un inchiestaa di Sergio Frau - Edizioni.Nur Neon

CULTURA/LIBRI Book/trailer

CULTURA/LIBRIDiversi/approfondimenti

MEDIA ACTIVISM DI MATTEO PASQUINELLI ED. DERIVE APPRODI

Media attivismo X una parola di orgine anglossassone, nuova alle orecchie ita-liane, entrata nellcuso mantenendo la sintassi inglese. Non ci interessa il puri-smo della lingua, il mondo che andiamo a descrivere usa un pidging universa-le, uno slang veloce e sporco improvvisato su chat e mailing list, un inglesemeticcio che rende lcidea dellcaccelerazione culturale portata da migliaia dimediattivisti che tutti i giorni comunicano sulle dorsali internet intercontinen-tali. Lcorigine della parola tradisce lcattitudine liberal anglosassone, un DNAcognitivo che inconsciamente forma anche gli attivisti politici. I paesi latini, elcItalia fra questi, non hanno nel loro bagaglio culturale la figura e la funzionesociale dellcattivista, conoscono invece il militante, etimologia militare ben visi-bile e lontana dagli speakercs corner. Se le faglie geopolitiche della storia si fos-sero scontrate in maniera diversa, forse oggi parleremmo �tristemente� delmilitante dei media e non solo dellcattivista dei media.

DA COMPRAREASSOLUTAMENTE

DA COMPRAREDA COMPRAREQUANDO CAPITA

PREZZO 32€ SU: WWW.NURNEON.IT

LEGENDA:

NET.ART L’ARTE DELLA CONNESSIONE DI M. DESERIIS E G. MARANO

pp. 224 - € 12,75 su www.shake.it

Questo libro X il risultato di un furto maldestro, di un contrabbando di idee, teo-rie e pratiche di dubbia provenienza. La refurtiva X stata abilmente contraffat-ta. Non la troverete quindi in vendita al dettaglio, sulla bancarella di un rigat-tiere nW allcasta su e-Bay. Qui si parla infatti di net.art, quel ventaglio di prati-che artistiche altamente ibride, che combinano con disinvoltura la sperimenta-zione formale sui codici della Rete con un uso rinnovato delle tecniche di guer-riglia-marketing e con tutta una serie di sconfinamenti in domini apparentemen-te distanti anni-luce tra loro. In modo virale e inaspettato, i nuovi culture jam-mers sconfinano da un territorio allcaltro, ricombinando diversi know-how perstravolgere le forme tradizionali della comunicazione estetica e politica. Il pri-mo tentativo in Italia di fornire una panoramica completa di una forma dcarte,la net.art, nata dallcincontro fra ereditU delle avanguardie e innovazione tecno-logica. Uno strumento non solo di conoscenza, ma un vero e proprio tool a dis-posizione di tutti, da piegare a mille usi per aprire nuove possibilitU di trasfor-mazione del presente. Marco Deseriis �a.k.a. Snafu�, giornalista, scrittore, esper-to di new media, X fra i fondatori del nodo italiano del network The Thing e delfestival internazionale di net.art digital-is-not-analog. Giuseppe Marano �a.k.a.Subjesus�, scrittore e traduttore si X interessato soprattutto di new media,fumetti e fenomeni sottoculturali. Ha curato il volume La chiesa del SubGenius�Prog 1998� ed X coautore di Mondo Underground �Tunnel 1998�. d tra i fonda-tori del nodo italiano di The Thing.

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CULTURA/LIBRIMare/surf

SURF FEVER DI JOHN SEVERSON ED. SURFER’S JOURNALREGULAR EDITION: 65 $ - Limited EDITION: 125$ su www.surfersjournal.com

Siamo in California nel lontano 1960, `The Surfera, un modesto libricino di 32pagine in bianco e nero, con allcinterno immagini di John Severson, qualchepubblicitU oltre a disegni fatti a penna e qualche breve racconto, irrompe neisurf shops dellcepoca. Nel giro di soli tre anni da quel piccolo libricino nasce`Surfer Magazinea, ovvero quello che X attualmente considerato il magazi-ne N° 1 nel panorama surfistico internazionale. In questo libro fotografico,John Severson espande il suo tema originale, creando un prezioso ed elegan-te scrigno con allcinterno tutte le sue pi[ rappresentative immagini.

TOTEM DI MATTEO TELARA ED. CLANDESTINEPagine 160 - PREZZO: 9 € su www.revolt.it

Su di uncisola abitata da varie e differenti trib[ di persone, deditead attivitU e religioni dcogni tipo, e strani traffici di genti e sostan-ze, sbarca una notte il giovane Johnni B, surfista a caccia di `stan-ze verdia, caverne dcacqua che si aprono di tanto in tanto allcinter-no delle onde, luoghi che un attimo prima non ccerano e che unistante dopo non ci sono pi[ e che rappresentano nella mitologiasurfistica lcinizio-origine del mondo e delle cose. Johnni si trovacoinvolto in una serie di vicende che metteranno in dubbio ognisua precedente scelta e sicurezza, mentre lcisola si scopre essereuna sorta di terra di passaggio, un luogo-non luogo dove anime epersone vengono traghettate verso nuove destinazioni. Si svilup-pa cosY una sorta di viaggio sullcorlo dellcabisso sulle note di unanarrazione tesa e inquietante che sprofonda come in una spiraledi follia tra miti consumistici e deliri rivoluzionari. Pagina dopopagina va emergendo una storia diversa da quella che si credevadi leggere, come una realtU che parte da un tutto confuso e ambi-guo per poi andare via via schiarendosi nella mente del personag-gio come in quella del lettore. In uno stile che asseconda di voltain volta lcevolversi dei contenuti, lcautore ci conduce nel cuore diuncisola in cui tutto pare lecito, in cui niente X deciso, e in cui sali-va e sangue sono lcinchiostro con cui scrivere il proprio domani.

`Si dice che in principio vi fosse solo la stanza verde. Immersa in un vuoto senza suono ma in costante movi-mento. Luogo di solitudine e paura, era. Ma anche di equilibrio. Si dice che i primi uomini vi si persero allcinter-no, e che ancora oggi, talvolta, a chi osa avventurarcisi dentro capiti di incontrarne qualcuno. PerchW non si Xmai soli, dentro una stanza verde. Si ha sempre la percezione di non essere soli. Si dice che il dio decise, allora,che dovesse esserci anche qualcoscaltro. Qualcosa che girasse intorno e che fosse enorme e variopinto, e confuso e musicale insieme, e chiaro e divagan-te, e contenesse in sW migliaia di stanze verdi in movimento. Fece questo affinchW lcuomo smettesse di perder-visi dentro. Lo fece per permettergli di ritrovarsi. Per concedere anche a lui la perfezione di un istante. E fece inmodo tale che non fossero raggiungibili da chiunque. ChiamZ ciZ che le conteneva, Mondo. E loro, le stanze, lechiamZ, onde.a

NUOVO

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GLI UFO DEGLI OCEANIQuesti multiscafi rappresentano lcultimo gradino evolutivo nel rapporto tra uomo e mare

TEXT)(LEO RANZONIPHOTOS)(TRANSAT PRESS RELEASE

MARE/VELATecnologia/nautica A BBOORRDDOO DI QUESTE AASSTTRROONNAAVVII DEL MARE

I VENTI NNOODDII SONO UNA VVEELLOOCCIITT^̂ ALLEGRA,MA NULLA DI EECCLLAATTAANNTTEE..

Leo Ranzoni e Giovanni Soldini a bordo del trimarano

`TIM Progetto Italiaa , durante gli allenamenti nel Tirreno, prima della TRANSAT

JACQUES VABRE dalla Francia al Brasile .

Nulla a bordo X lasciato al caso.Tutto ha un senso e questosenso costa caro. Scotte, vele,

viti, bozzelli, winches , non ccX nullache non rappresenti lcultima frontieradellc evoluzione dei materiali composi-ti. Un albero di questi X lungo sui tren-ta metri e pesa in chili circa quattro-cento e in euro pi[ o meno trecento-mila . Gli scafi raggiungono dimensio-ni di diciotto metri in lunghezza ediciotto metri in larghezza. Un trima-rano di questi occupa 324 metri qua-drati di spazio a terra e pesa meno dicinque tonnellate, praticamente il solopeso di un bulbo di un monoscafo dacrociera delle stesse dimensioni. Que-sto concentrato dc innovazione portaallcincredibile risultato di far volare

queste `barchea a velocitU che nonconoscono limiti. Con cinque, sei nodidi vento una barca come TIM arrivatranquillamente a quindici nodi. Abordo i venti nodi sono una velocitUallegra ma nulla di eclatante. I multi-scafi sono in grado di crearsi unc enor-me spinta di vento apparente che li faaccelerare costantemente ogni voltache la barca va allcorza. Ec come anda-re con uno skate in discesa. Sempre indiscesa. Gli sforzi che si esercitano sul-lcattrezzatura e sullo scafo sono enor-mi. Le sartie che tengono lcalbero han-no dei carichi di rottura di 20/30 ton-nellate, i bracci che sostengono gli sca-fetti laterali hanno flessioni che supe-rano il metro. Una deriva di settemetri X una lama di carbonio che sfio-

ra i quarantamila euro. La comoditU abordo X la cosa pi[ difficile da trovare.Eppure esiste. Vi assicuro che dopoqualche giorno di navigazione`maschiaa nella burrascosa Manica,lcunica panca che si trova al lato deltavolo da carteggio si trasforma nelletto pi[ caldo e ospitale che un uomozuppo possa sognare. Quando fuorisoffiano quaranta nodi, dentro lo sca-fo centrale �lcunico abitabile� tuttourla e trema. Rumori sinistri di carbo-nio in torsione , vibrazioni ovunque ,schiaffi di onde. Infinite salite sullecreste e ricadute a piombo.... poi losguardo cade sullcoblZ a filo dcacqua eti accorgi di quanto la follia e le palledegli uomini che governano questiufo si sia spinta per mare.

Il giorno 8 novembre, il trimarano TIM Proget-to Italia ha ormeggiato al pontile messo a dis-posizione della barca italiana dal Reale YachtClub di Vigo. Si conclude cosY la navigazionecominciata il 4 novebre, dopo che uncavaria allatraversa di poppa e allo scafo centrale avevacostretto Giovanni Soldini e Vittorio Malingriad abbandonare la Transat Jacques Vabre men-tre erano nel gruppo di testa. `Noi stiamo bene- ha detto Giovanni appena sbarcato -. A parteil fatto che non avevamo energia e allcacquache appesantiva la barca X andato tutto bene.Le condizioni sono sempre state favorevoli. Orasi tratta di capire cosa X realmente successo ecosa fare. Si potrebbe riparare qui la barca oriportarla per i lavori nel nostro cantiere a LaSpezia su una nave. Vedremo. Domani faremouncispezione completa e avremo elementi perprendere una decisione. Peccato. Eravamo par-titi proprio bene. Ma rimetteremo a posto TIMProgetto Italia e ci rifaremoa.

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MARE/NAVIGARE

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IL MIO PRIMO SQUALODallcIsola di Gasfhinolu, atollo delle Maldive, paradiso per gli amanti delle immersioni subacque.

La prima volta che sonoandato alle Maldive avevoun solo obiettivo: vedere e

nuotare tra gli squali. Partito daRoma-Fiumicino con un volo dilinea Emirates, mi sono goduto icomfort del volo e dopo circa 10ore sono atterrato allcaeroporto diMale, uncisoletta dove ccera que-stcunica pista. Arrivavo dal pienoinverno italiano e quindi moltovestito, appena ho messo la testafuori della fusoliera dellcaereo mi Xsembrato di essere avvolto dallca-ria calda di un mega asciuga capel-li, in un lampo mi sono tolto tuttoil possibile e a piedi mi sono diret-to verso il controllo passaporti, poiuna volta usciti ccera la guida che ciaspettava per portarci nella nostrafantastica isoletta. Dopo una qua-rantina di minuti di navigazionecon un motoscafo, eravamo final-mente in paradiso: isola di Gasfhi-nolu atollo di Male Nord, trecento

metri per cinquanta e un pontileinterminabile. Mi avviai sul ponti-le, i miei occhi erano concentratisullcacqua trasparente dellcoceano,e la voglia dcimmersione era allestelle. Passati alcuni giorni dal mioarrivo, il responsabile del centroimmersioni dellcisola programmZla tanta attesa immersione a SharkPoint. Quella mattina ero il primodavanti al diving, pronto per anda-re a fotografare da vicino gli squa-li; durante tutto il viaggio, non-ostante fossero tanti anni chemcimmergevo, avevo uncemozioneaddosso come la mia prima volta.Il Dhoni, lcimbarcazione tipica mal-diviana, si fermZ, la nostra guida cifece segno di tuffarci e via gi[ nelblu totale; ormai mi ero giU abitua-to a questa fantastica sensazionedcacqua calda e soprattutto alpoter scendere senza lcausilio dellacintura dei piombi. Via, gi[ per unarapida discesa fino ad incontrare il

primo reef, uncesplosione di coral-li dai pi[ diversi colori e poi tantis-simo pesce, come al solito, si avvi-cina a noi un grande Napoleoneche sembra voglia farci da guida,siamo sospinti anche da una legge-ra corrente che aumenta il com-fort della nostra immersione. Laguida ci fa segno che ci siamo,davanti a noi il reef sta per finire elY sotto, come ci aveva spiegato inprecedenza durante il briefing sul-la barca, dovremmo trovare glisquali, ma dobbiamo fare pianoaltrimenti il rumore delle bollepotrebbe spaventarli. LcadrenalinaX a mille, come degli incursori ciavviciniamo sempre stando atten-ti a non urtare i coralli ed infine ciaffacciamo, lo spettacolo che ccXad aspettarci X immenso, circa unatrentina di squali, tra pinnabiancae grigi che sono adagiati sulla sab-bia, a circa 30 metri di profonditU.Lcemozione sale, ma non basta,voglio andare pi[ vicino, quellache prima era una paura reveren-ziale nei confronti di questcanima-le si trasforma in una voglia osses-siva di arrivarci a contatto. Supe-ro il reef, e scendo verso la sabbia,comincio ad avvicinarmi e qualchesqualo avverte la mia presenza ecomincia a nuotarmi intorno, soche i pinnabianca sono docili,mentre mi preoccupano un poc dipi[ i grigi, ma devo scattare la miafoto ravvicinata, comincio a scat-tare ma il flash disturba la quietedi questi animali e quasi tutti si

TEXT)(CONJU)(www.diveventi.org - [email protected] PHOTOS)(CLAUDIO SCINTU

MARE/SOTT’ACQUAincontri/ravvicinati LO SSPPEETTTTAACCOOLLOO CHE Ccd AD ASPETTARCI d IIMMMMEENNSSOO,,

CIRCA UNA TRENTINA DI SSQQUUAALLII,, TRA PINNABIANCA E GRIGI CHE SONO ADAGIATI

SULLA SSAABBBBIIAA, A CIRCA 30 METRI DI PPRROOFFOONNDDIITTAAcc..

alzano per cominciare a nuotare,sono davvero circondato, ma nonsento paura e questo mi preoccu-pa ancor di pi[, un pinnabianca misi avvicina proprio mentre stoespellendo lcaria dal mio erogato-re e le bolle che fuoriescono lospaventano tanto da farlo sparire;sono perfettamente lucido, ma Xcome se stessi in uno stato di nar-cosi da piacere, il mio computersuona per avvertirmi che il tempoX scaduto, non vorrei andarmene,ma la sicurezza, si sa, viene sem-pre prima di tutto e cosY mi riuni-sco a tutto il gruppo che nel frat-tempo era sceso lY in mezzo comeme. Ricominciamo la salita versola superficie, ora lcemozione diprima X svanita, ma ha preso il suoposto una voglia di saperne sem-pre di pi[, su questo splendido ani-male, sempre brutalizzato daifilm. Da quel giorno, ormai, X pas-sato tanto tempo e di squali ne hovisti tanti altri, anche di pi[ `peri-colosia, ma quellcimmersione Xstata il primo appuntamento conun amore che sarebbe duratoanni. Oggi ho trovato finalmenteun posto dove posso condividerele mie emozioni e parlare di subac-quea anche a Roma: X un centroorganizzatissimo, si chiama DivE-venti, non X solo uncassociazioneculturale, X un luogo dove potersiincontrare, organizzare serate edeventi di ogni genere e soprattut-to condividere lcamore per il pia-neta acqua.

GGeeooggrraaffiiaa:: 2.000 isole divise in 26atolli sparse su una superficie di90.000 km quadrati che si estendeper 820 km da nord a sud e 120 da esta ovest con un totale di 278.000 abi-tanti. Solo 199 isole sono disabitate ealtre 74 sono occupate da villaggituristici. MalW, la capitale, dista 2 kmdallcaeroporto di Hulule con unestensione di circa 1 km per 2 e contaquasi 70.000 abitanti.OOrrddiinnaammeennttoo ppoolliittiiccoo: RepubblicapresidenzialeMMoonneettaa:: La moneta locale X la rufyiamaldiviana divisa in 100 laaris; unarufya vale circa 130 lire. Ben accetta-ti anche i dollari usa e principali valu-te estere con le quali generalmente sipagano gli extra alla fine della vacan-za che sono soggetti ad una percen-tuale di servizio. Attenti ai maldivia-ni X quasi impossibile prevedere ilcambio.NNoorrmmee ssaanniittaarriiee:: Non X richiestaalcuna vaccinazione. DDooccuummeennttii:: Passaporto in corso divaliditU per almeno 3 mesi dallcin-gresso alle Maldive. Per chi effettuacombinazioni con voli Emirates viaDubai, passaporto valido almeno 6mesi. Il visto di entrata X gratuito eviene dato in arrivo con validitU di 30giorni.FFuussoo oorraarriioo:: Pi[ 4 ore rispetto allcI-talia quando X in vigore lcora solare;3 quando X in vigore quella legale.Alcuni villaggi adottano un fuso

diverso per sfruttare al massimo leore di sole.OOrree ddii vvoolloo:: Circa 9 ore.TTaassssee aaeerrooppoorrttuuaallii:: In partenza daMalW viene richiesta una tassadcimbarco di 10 usd.Dogana: I controlli doganali sonomolto severi: X tassativamente vieta-to introdurre alcolici, carni ed insac-cati di maiale, pubblicazioni porno-grafiche o anche semplici riviste connudi, statue di divinitU o immaginisacre e droghe. I fucili per la pescasubacquea vengono requisiti e resti-tuiti al momento della partenza. Ecvietata lcesportazione di corallo,carapaci di tartaruga, conchiglie estelle marine.CClliimmaa:: La temperatura X uniformedurante tutto lcanno, tra i 26° e i 32°.Una stagione pi[ secca da dicembread aprile ed una leggermente pi[umida nel resto dellcanno con qual-che breve precipitazione. La tempe-ratura dellcacqua X costante sui 28°circa.AAbbbbiigglliiaammeennttoo:: Abiti leggeri, infor-mali e molto pratici. Si consiglia dievitare i tessuti sintetici e di indossa-re occhiali da sole, cappelli e scarpet-te di gomma per non ferirsi con ilcorallo. Una felpa per la sera X consi-gliata.SShhooppppiinngg:: Per gli acquisti X consiglia-bile curiosare nei negozi di MalW o del-le isole dei pescatori. Interessanti glioggetti di produzione locale quali:parei e tessuti in genere, spesso dipin-ti a mano, pesci colorati in legno edaltri oggetti di artigianato in corallo.Da effettuarsi principalmente sullcisoledei pescatori costa meno, poi avretesempre lcultimo giorno a MalW.FFoottooggrraaffiiaa:: cassette video e rullinifotografici da comprarsi in Italia.CCuucciinnaa:: Molto semplice a base di risoe pesce. Tutto il resto, compreso frut-ta e verdura, viene importato. VVoollttaaggggiioo:: 220/240 volt 50hz; presatripla allcinglese.

MALDIVE INFO

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PENSIERO/OVEST

A ncora oggi non siamo un popolo unito, cidibattiamo ancora su ciZ che X giu-sto o sbagliato. Ma coscX giu-

sto? CoscX sbagliato? Certo non ccXuna risposta sola a queste domandema ccX a mio avviso uncunica certezza:il pericolo, lcansia di questo clima diterrore creato da fazioni terroristi-che che hanno un solo scopo: eliminare gliinfedeli. La `nostra civiltU occidentalea chepur si dica il contrario, credo sia di gran lungamigliore di una che costringe le donne a vivere rele-gate nellcoscuritU di un burka. Io non credo: sono ateo e per questoancor pi[ indifeso non avendo schieramento ove collocarmi se non ilsilenzioso popolo degli infedeli, ma se mai dovessi scegliere con loroo contro di loro sarei contro. Contro Lcestremismo islamico e non con-tro chi X diverso da me. Non ho nessun pregiudizio culturale con ilpopolo Islamico, o cattolico, ma ho molte perplessitU in quelli che pro-fessano camuffati da asceti la parola di un Dio, creando solo odio.Questi sono gli estremisti: fanatici pericolosi, cresciuti nellcodio e neldolore. E in questo crogiuolo di odio e morte loro crescono e alimen-tano le differenze tra noi `infedelia e loro. Lo so, sarU semplice reto-rica qualunquista di un ragazzo cresciuto in una media famiglia ita-liana, ma il mio pensiero credo leghi molta gente, che forse non hapi[ il coraggio di esprimere la propria opinione costretta e relegatanelle fila di un qualsiasi potere. Io oggi ho ancora la possibilitU di espri-mere un giudizio �del tutto personale, scintende� che sicuramente nonX in linea con il pensiero buonista della nostra `cultura occidentalea epur certo che le cose che andrZ a scrivere non sono sicuramente inlinea con esso. Il problema maggiore non siamo sicuramente noi conla nostra `cultura occidentalea ormai corpulenta e sovraccaricata diogni idiozia culturale e sociale, talmente impegnati a rotolare nellanostra misera realtU, fatta di esterioritU e nullcaltro che ci ha permes-so di avere tutto il benessere possibile ed immaginabile. Siamo cre-sciuti tutti, chi pi[ chi meno, in un vortice che ha generato un esau-rimento graduale dei nostri valori e bramosie, dando sfogo alle pi[bieche dimostrazioni di quanto la nostra `culturaa abbia raggiuntouna sazietU tale che, ormai, nulla ci tocca pi[. Non ci turba pi[ unbambino ucciso o violentato, non ci turba pi[ la fame di milioni diuomini, non ci turba pi[ nulla, tutto scorre dentro un tubo catodico

che ci separa dalla realtU. Tutto scorre veloce,asettico senza suoni, senza odori, tutto X pi[o meno un film senza inizio e senza fine. E

noi siamo li a domandarci ancora seun Dio, qualunque esso sia, si pon-ga il problema delle nostre nefan-dezze quotidiane, dei nostri ranco-ri. Ci dibattiamo tra miliardi di

parole e congetture, ci dibattiamo sul nostrobagaglio religioso, il `nostroa ha fatto a pezzifior fiore di culture in nome di un Dio, anchces-so di stampo omicida, non vorremmo dimenti-care le crociate o magari qualche aBuon pasto-

rea in terre lontane, sterminare chiunque non siconvertisse alla loro religione. Di episodi se ne potrebbero citare amigliaia. Oggi la situazione ci si rivolge contro, siamo noi le vittimedi questo processo e loro i carnefici ? Oppure siamo `noi occidentaliaa non essere pi[ compatti come loro, gli islamici? Ho assistito in que-sti giorni attonito �permettetemi lcanalogia al nostro 11 settembre� ascontri politici di bassa lega, a contrasti tra nazioni, che pur vivendola medesima sorte, si ostacolano vicendevolmente solo per la loro bra-mosia di potere, o qual si voglia interesse commerciale. In tutto que-sto caos il terrorismo si trova a proprio agio creando i presuppostinecessari a nuovi e terribili atti di pura infamia. Dobbiamo per forzariprendere un cammino di pace, convivenza e cooperazione necessa-rio a tutti noi per evitare che folli esaltati, nel nome di un Dio qual-siasi, pongano fine alla nostra libertU, conquistata in centinaia di anni.La nostra `cultura occidentalea �anche se marcia�, pur sempre miglio-rabile, ci ha dato la libertU che ha permesso il nostro sviluppo �anchese molto criticabile�, la libertU di esprimerci e convivere con uominidi popoli lontani, dandoci la possibilitU di confrontarci e migliorarcilcun lcaltro. Ec certo che alcune culture sono troppo lontane, distantida noi, ma in bene o in male, non hanno lcobbiettivo o la pretesamorale o religiosa di porci in un altro medioevo. Siamo disposti a per-dere tutto questo? Siamo noi in grado di reagire in nome della liber-tU? Siamo in grado, come occidentali, di essere un popolo unito? Cer-chiamo di riscoprire lcorgoglio di essere un popolo fiero e unito, conuncidentitU storica e non dei singoli egoisti che, chiusa la porta di casa,se ne fregano di tutto e di tutti. la vita gira vorticosamente anchechiusa la porta di casa, e il giorno dopo ci attende.

“LA NOSTRA CULTURA OCCIDENTALE”Ora che il nostro Paese ha da piangere 19 uomini ed X passato un mese dai fatti di Nassirya.

PRO/CONTRO

TEXT)(C.S:

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COSA SONO LE RIVOLUZIONI?La massa umana, grazie al proprio peso, lcuomo, grazie al proprio egocentrismo, tendono natu-ralmente a ricadere su sW stessi, a ritornare ad materiam primam, per usare lcespressione dellafilosofia scolastica.

FILOSOFIA/PENSIERO Re-load/citazioni

R ivoluzione: che cosa significarealmente questa parola?Significa ritorno al punto di

partenza, a zero. Significa abbatteresuccessivamente tutte le infrastruttureedificate dallcintelligenza e dalla volon-tU per mantenere lcuomo in piedi e lamassa in equilibrio. CosY ogni fase suc-cessiva della rivoluzione moderna Xuna negazione, seguita da una distru-zione. Sotto queste violenze, sotto que-sto attivismo, che cosa si scopre? Unastanchezza dello spirito, una nostalgiaistintiva per quanto X facile e semplice,embrionale e primitivo. Si tratti quindidel ritorno alla Chiesa primitiva, o delritorno alla natura, o della suddivisioneuguale dei beni, o del comunismo,oppure della democrazia, X la legge delminor sforzo travestita da progresso.Infatti basta un minimo sforzo pernegare invece che per affermare, perdistruggere invece che per costruire,per liberarsi invece che per darsi ordine.Basta un minimo sforzo per ritornarealla natura invece che per far progredi-re una civiltU, per sommare individuiuguali o proclamare la comunione deibeni piuttosto che per organizzare unasocietU complessa, per ricollegarsi allamateria piuttosto che per ricollegarsi aDio. Ecco perchW la rivoluzione moder-na, con tutte le sue fanfare, i suoi lumi,i suoi discorsi, le sue armi, i suoi appa-rati, e il globo terrestre che tiene nelleproprie mani sovrane, X giunta al mate-rialismo, dopo il quale vi X solo la bar-barie, lcanimalitU. Questa rivoluzione siX svolta su piani successivi, dallcalto al

basso. Anzitutto X stata religiosa; poi siX realizzata sul piano intellettuale; poiX scesa sul piano politico; infine si con-clude sul piano economico e sociale.Ha portato dalla Riforma al laicismo,dallcumanesimo al liberalismo, dal libe-ralismo allcanarchia contemporanea. SiX compiuta in nome della ragione e del-lcintelligenza, per rivolgersi poi, innome della natura, del sentimento, del-lcistinto, sia contro la ragione che con-tro lcintelligenza. Ha scalzato, una dopolcaltra, tutte le forme dcautoritU, tutti iprincYpi dcunitU. Ha successivamenteabbattuto tutti gli intermediari, tutte leinfrastrutture, fra lcuomo e Dio e, bat-tendo la via delle proprie conseguenze,fra lcuomo e lcuniverso, lcuomo e lo Sta-to, lcuomo e la massa. Spinta, trascina-ta, entusiasmata dal progresso mate-riale, con cui ha finito per confondere ilprogresso tout court, ha bruciato tuttele istituzioni, tutti i sistemi, tutte ledottrine, tutte le idee, con una rapiditUincessantemente aumentata. Si X leva-ta contro i chierici, contro i privilegiati,gli aristocratici, i borghesi, le compe-tenze. Dopo aver demolito il tetto, hademolito tutti i piani, fino al pian terre-no. d giunta cosY al suo punto di cadu-ta. La guerra mondiale, la rivoluzionerussa, la crisi economica segnano gliultimi crolli. Indubbiamente, la storia diquesta lunga rivoluzione non X cosYsemplice. La complessitU umana nonsi districa cosY facilmente, in pocherighe. Ma il concatenamento delle ideee dei fatti, il dinamismo del mondomoderno X proprio questo. Si possono

seguire gli anelli che collegano, peresempio, le idee degli umanisti a quel-le dei `filosofia, le dottrine del Rinasci-mento a quelle dellcAufklVrung, del`secolo dei lumia. Si puZ determinarelcinfluenza esercitata dalla `filosofiaasulla rivoluzione francese, il passaggioda questa, attraverso lcintero secoloXIX, alla rivoluzione russa, con il socia-lismo romantico e il marxismo. Si puZvedere nella guerra del 1914 il puntodcarrivo delle guerre della rivoluzione edellcimpero, cosY come in queste ilseguito logico delle guerre che hannoriempito tutto il secolo XVIII �dal 1700al 1800, solo ventidue anni di pace�,come in queste guerre del secolo XVIIIla continuazione delle guerre intrapre-se da Luigi XIV, come infine in questeultime il prolungamento della lotta frala casa di Francia e la casa dcAsburgo, apartire da Francesco I, e anche da Car-lo VIII. Non vi X uncidea, non vi X un fat-to contemporaneo la cui genealogianon ci riporti alle origini del mondomoderno, non vi X uncidea ̀ modernaa lacui conseguenza non sia, oggi, sotto inostri occhi, un crollo. E non vi X nep-pure un fatto che non abbia alla propriaorigine uncidea. E uncidea che, a sua vol-ta, non abbia la propria fonte nella con-cezione individualistica, antropocentri-ca, nella concezione libertaria e ottimi-stica dellcuomo, nella sua volontU diaffrancamento e di potenza, nel suonon serviam luciferino. In realtU, se ifatti spesso fanno crescere le idee e ledottrine, almeno in politica o nel cam-po economico e sociale, le idee stesse

seminano i fatti. Uncidea germoglianella mente di un filosofo. Egli vicostruisce attorno un sistema, una con-cezione dellcuomo e del mondo. Perlungo tempo questa concezione restasul piano dellcastrazione. Poi comincia ascendere, lentamente. Trova discepolied epigoni che la sviluppano,lcesagerano, la volgarizzano, la diffon-dono. Allora comincia a esercitareuncinfluenza sul pubblico alfabetizzato,colto. Diventa corrente. Ispira la lette-ratura. Agisce sui costumi, sulla vitasociale, sulla politica, sul diritto, sulleleggi, sulle istituzioni. Per morire infinenella vita economica. Se volete sapere,per esempio, da dove viene la concezio-ne americana della prosperitU, ne sco-prirete lcorigine nei filosofi francesi enegli economisti inglesi del secoloXVIII, in Condorcet o in Adam Smith, e,pi[ indietro, in una tendenza dellcuma-nesimo e anche del protestantesimo. Laconcezione ebraico-puritana secondocui Dio ricompensa il giustofacendolo ingrassaredcaspetto e moltiplicando-ne le greggi. Quindi, alpunto di partenza diogni situazione politica,sociale, economica, vi Xuna filosofia,uncidea.Ma sel c i d e a

prima X falsa, se contiene un errore ini-ziale sullcuomo e sulla vita, arrivatenecessariamente, al punto dcarrivo, acatastrofi. Ecco perchW il fascio dcideeche chiamiamo 9...: democratismo fal-lisce sotto i nostri occhi cosY fragorosa-mente. Infatti esiste un dinamismo spe-cifico di questo concatenamento di ideee di fatti, che si condizionano gli uni glialtri, che entrano gli uni negli altri, daquando lcumanesimo ha dato loro loslancio iniziale. Niente X pi[ rivelatoredelle variazioni subite dal termine stes-so da Erasmo o Valla alla scuola diOxford oppure a quanto viene chiama-to, allcUfficio Internazionale del Lavoro,umanesimo operaio. Eccoquanto registriamo. In pri-mo luogo, frana: una mas-sa si X staccata dallamontagna e si X messa arotolare, trascinando consW pietre, sabbia, tronchidcalbero, intere foreste, e

capanne, e villaggi,fino al fondo del pen-dio. Lcuomo, la massaumana, si X in que-sto modo staccato

dal suo

centro spirituale. Lcumanesimo, in tuttele sue forme, in tutti i suoi significati,con tutti i suoi sinonimi _ individuali-smo, antropocentrismo _ X solamentela negazione progressiva dellcideale cri-stiano. In secondo luogo, la velocitUcresce: allcinizio lenta, nel corso dei dueprimi secoli moderni; esitante, arresta-ta da ostacoli come la Contro-Riforma,oppure la Riforma stessa, quella deigrandi riformatori, soprattutto Calvino,o il barocco, oppure la dottrina classicadel secolo XVII francese; poi, dal secoloXVIII, sempre pi[ rapida, fino a divenirevertiginosa nel secolo XIX. In terzo luo-go, la volgarizzazione, direi la democra-

tizzazione delle idee: conce-zione aristocratica allcini-zio, lcumanesimo, riser-vato a uncWlite orgoglio-sa, si X democratizzatodivenendo, nel secoloXVIII, la `filosofiaa e si X

diffuso, nel secoloXIX, attraversol c i s t ruz ionepubblica, lai-ca e obbli-gatoria.

BASTA UN MMIINNIIMMOO SSFFOORRZZOO PER RITORNARE ALLA NATURAINVECE CHE PER FAR PPRROOGGRREEDDIIRREE UUNNAA CCIIVVIILLTT^̂,

PER SOMMARE INDIVIDUI UGUALI O PROCLAMARE LA COMUNIONEDEI BBEENNII PIUTTOSTO CHE PER ORGANIZZARE UNA SSOOCCIIEETT^̂ CCOOMMPPLLEESSSSAA..

TEXT)(Gonzague de Reynold ART)(B.K.Revolt > 72/73

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NATHAN KLANTENIntervista ad uno dei pi[ promettenti graphic designer della West coast americana, California, nei tempi di Terminator. E quando puZ surfa...

ARTI VISIVE/ILLUSTRAZIONESpherae/intervista

QQuuaallee WW iill ttuuoo bbaacckkggrroouunndd?? CChhiippeennssii ttii aabbbbiiaa iinnfflluueennzzaattoommaaggggiioorrmmeennttee??

Faccio parte della terza generazione, inCalifornia, di una famiglia di immigratiitaliani che arrivZ qui per fuggire dallapovertU che affligeva il loro paesedcorigine nel periodo della sua ricostru-zione. Si stabilirono nel sud della Cali-fornia, dove sono nato. Ho vissutocomunque in giro per il mondo perundici anni. La mia attitudine al disegnonon era abbastanza sviluppata per per-mettermi di andare avanti con le mielezioni di arte durante la mia infanzia.Le mie dita si rifiutarono di muoversidurante la mia prima esibizione al pia-noforte. Quando ho provato a suonarela chitarra, mi W stato detto che avevo lemani troppo piccole per farlo. Ho insi-stito per diventare un ballerino classicoanche se il mio corpo non era stato dise-gnato per quello scopo...QQuuaallii iinnfflluueennzzee `̀nnoonn--ddeessiiggnnaa ppeennssiissiiaannoo iimmppoorrttaannttii??Io considero molto pi[ importanti leinfluenze non-design piuttosto chequelle relative al design stesso. Attual-mente per me il design X strettamentecollegato allcestetica e alla sua funzioneestetico-comunicativa. Pi[ la tua conce-zione dellcestetica stessa X aperta o mal-leabile pi[ i tuoi lavori saranno di qua-litU. Cercare il `belloa anche dove nessu-no avrebbe mai osato trovarlo. CCoommee ffaaii aa mmaanntteenneerrttii aaggggiioorrnnaattoo ssuuqquueelllloo cchhee aaccccaaddee?? Seguo mostre ed eventi artistici in gene-re. Ma anche attraverso internet e alcu-ni magazine indipendenti di vari Paesi.

SPHERAE1 (tecnica mista) 50x70 cm SPHERAE (tecnica mista) 50x70 cm

CCoommee ffuunnzziioonnaa llcciinndduussttrriiaa ccrreeaattiivvaaaammeerriiccaannaa??Come in tutto il mondo occidentaliz-zato: sono i soldi, quindi le multinazio-nali, a far muovere e a controllare lamaggior parte della creativitU. Rimanesempre meno spazio per creazioni oprogetti dal puro spirito idealistico. EEssiissttoonnoo pprrooffeessssiioonniissttii ffrreeeellaannccee oo ssiittrraattttaa pprriinncciippaallmmeennttee ddii llaavvoorroo ddiiaaggeennzziiaa??Qui X tutto in mano a poche e grandis-sime agenzie che si spartiscono di fattoil 90% del mercato. Restano comunquenicchie di lavori free-lance, che sono poiquelli che creano realmente qualcosa dinuovo, rimanendo sempre almeno unanno avanti ai `creativi internia.CCoommee rriieessccii aa mmaanntteenneerree uunn eeqquuiillii--

bbrriioo ttrraa llaa rreeaalliizzzzaazziioonnee ddii ooppeerreeccoommmmiissssiioonnaattee ee pprrooggeettttii ppeerrssoonnaallii??RRiivveellaaccii llaa ttuuaa ssttrraatteeggiiaa.Semplicemente non ci riesco. moltospesso ti ritrovi a portare avanti deiprogetti di cui non sai niente, questo Xil lato negativo. La mia strategia X dinon avere una strategia. Fino ad ora hafunzionato: se vali prima o poi un tuoprogetto verrU scelto.UUnn bbuuoonn mmoottiivvoo ppeerr eesssseerree iinn RRiivvooll--ttaa??Ne avrei pi[ di uno, comunque reputoun motivo di rivolta lcimpostazioneattuale dellc informazione di massa. Omeglio, penso che attualmente leinformazioni che coinvolgono miliardidi persone in tutto il pianetU, sianocontrollate, depurate e, molto spesso,

NEGLI USA, COME IN TUTTO IL MMOONNDDOO OCCIDENTALIZZATO, SONO I SSOOLLDDII, QUINDI LE MULTINAZIONALI, A FAR MUOVEREE A CCOONNTTRROOLLLLAARREE LA MAGGIOR PARTE DELLA CCRREEAATTIIVVIITT^̂..

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RA.AR. AND JU.DO.

ARTI VISIVE/GRAPHICSBrasil/intervista

BBrraassiillee.. QQuuaallee ppeennssiieerroossppoonnttaanneeoo eessccee ddaaiivvoossttrrii llaavvoorrii rriigguuaarrddoo

qquueessttoo mmeerraavviigglliioossoo ppaaeessee??Abbiamo cercato di mostrare, tut-ti insieme, la maggior parte deinostri pensieri e idee riguardo ilBrasile. Cercando soprattutto difar esplodere visivamente la pro-fonda e spesso dimenticata cultu-ra del contrasto, tipica del Brasiledi oggi. Dove accanto a bellissimespiagge e ricercatissime donne,troviamo le distese di immensebaracche che cingono la maggior

parte delle cittU brasiliane.QQuuaallii ssoonnoo llee vvoossttrree iissppiirraazziioonnii,,ssooggnnii,, mmeettee ee ssoopprraattttuuttttoo llaavvoossttrraa ffiilloossooffiiaa..Usiamo lavorare con tutte le pos-sibili e differenti tecniche e media.Partendo dalle pitture e la compu-ter grafica, passando perlcanimazione e il vero e propriovideoclip. Combinare fotografiacon illustrazione e nello stessotempo combinare la pittura nellcil-lustrazione grafica. La nostra filo-sofia, o meglio la nostra speranza,X di cercare, dove fosse possibile,

di andare avanti con idee e proget-ti `a scopo idealisticoa. Ovvero,cercare di non comprometteremai la curiositU, lcenergia e lavoglia di creare qualcosa di nuovoche ci deve essere sempre allciniziodi un qualsiasi progetto. Anche seprettamente commerciale. Altri-menti X meglio non lavorare. UUnn bbuuoonn mmoottiivvoo ppeerr eesssseerree iinnRRiivvoollttaa??Il disboscamento continuo e senzasoluzione della foresta pluviale edin particolare di quella amazzoni-ca brasiliana: la pi[ colpita

Immaginazione, realtU, Brasile odierno e contrasti secolari

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RAAR - JUDO BRASIL

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TEXT)(GIANLUCA MARZIANIPHOTOS)(LARRY RUSSO, FRANCESCO SURVARA

IL RREECCUUPPEERROO RAPPRESENTA UNA SSEELLEEZZIIOONNEE EMOTIVANELLcOOCCEEAANNOO DI RESTI METROPOLITANI. NON SI TRATTA DI SCELTE CCAASSUUAALLII MA

DI UNA FELICE LUNGIMIRANZA EESSTTEETTIICCAA, CONNESSA AISIGNIFICATI CHE LcOOGGGGEETTTTOO PORTA NEL SUO GGEENNOOMMAA.

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STEFANO CANTO`Il mondo in cui viviamo X, prima di tutto, materia: un gigantesco bolo di forme, pesi e colori diversis-simi. Una massa dalla composizione elastica che alimenta lcorganizzazione del futuro. Il postdesign riba-disce che nel bolo globale abbiamo tutto lcoccorrente per migliorare la nostra vita. Si tratta solo di entra-re nella materia, dialogare con la sua lingua atavica, renderla partecipe del progresso. Il domani, ricor-diamolo sempre, X davvero qui: dentro la primitiva energia delle materie resistenti e generosea.

ARTE/SCULTURARicicla/post-design

Still dal video “materia mare”, regia di Emauele Marziani e Stefano Canto

Sindone, particolare:lamiera, larghezza 62cm, altezza 100cm Palestina: legno, ferro, plastica, larghezza 30cm, altezza 40cm

Vassoio “falò”: legno, ferro,lunghezza 70cm, altezza 35cm, profondità 28cm

Scatola “tron”, particolare:lamiera, larghezza 19cm, altezza 7c, profondità 12cm

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UUNNIIVVEERRSSUUSS HIC MUNDUS UNA CCIIVVIITTAASSCOMMUNIS DEORUM ATQUE

HHOOMMIINNUUMM EXISTIMANDA EESSTT..**

*Questo mondo va giudicato come una immensa cittU comune di uomini e di Dei. ��CCffrr.. CCiicceerroonnee,, DDee lleegg..,, 11,,2233��Revolt > 82/83

A.I.RE.: ALIENS IN REVOLT ®

Creati esclusivamente per Revolt Magazine, un invito ad entrare in un mondo nuovo, diverso,dove tutto X possibile e pi[ `attinentea, anche se non strettamente reale!

COMICS/ANTEPRIMAExclusive/A.I.RE. story #1

SONO MOLTO PREOCCUPATO,MA NON SO BENE PERCHÈ... C’E

E’ INUTILE CHE CONTINUI APREOCCUPARTI INUTILMENTE, TANTO

SUCCEDERÀ COMUNQUE...

OSSERVANDOLI, SEMBRA TUT-TO COSÌ DIFFICILE, EPPURE LA VIA

E’ PROPRIO QUESTO IL PUN-TO. LA VERITA’ CELATA E’ SEMPRE LA

MIGLIORE PER IL LORO

IN VERITA’, TI DICO, SONOLORO CHE NON DOVREBBERO PREOC-

SI, ANCHE SE LA VERITA’NON LA CONOSCONO AFFATTO, OGNI

TANTO SEMBREREBBE, MA

NON E’ COLPA NOSTRA,COSA DOVREMMO FARE. EPPURE NE

PROPRIO QUANDO PENSI CHEFINALMENTE QUALCUNO PRENDE LA

GIUSTA VIA, SUCCEDE CHE...

SARA’ FORSE IL CASO DIREINSERIRE UN NUOVO PROGRAMMA,

SI, MA L’ULTIMA VOLTA CHELO ABBIAMO FATTO, HANNO CREATO IL

MEDIOEVO, NON VORREI..CHE

A ME E’ PIACIUTO MOLTOQUEL PERIODO, HA AVUTO SUCCESSO

CAMBIAMOGLI SOLO UNAPARTE DEL PROGRAMMA, SARANNO

CONTENTI ANCHE I

©revolt

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©revolt 04

©revolt

Documento Classificato

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Revolt > 84/85

COMICS/HORROR HOUSEART)(SEBASTIANO BARCAROLI

LLOOVVEE 15/10/03 121.378.000 15/11/03 122.158.000 01/12/03 128.002.000WWAARR 15/10/03 84.158.000 15/11/03 85.008.000 01/12/03 86.369.000PPEEAACCEE 15/10/03 27.606.000 15/11/03 28.156.000 01/12/03 29.100.000SSUURRFFIINNGG 15/10/03 5.032.000 15/11/03 4.950.000 01/12/03 5.005.000AALLIIEENNSS 15/10/03 3.134.000 15/11/03 2.993.000 01/12/03 3.123.000SSKKAATTEEBBOOAARRDDIINNGG 15/10/03 1.760.000 15/11/03 1.667.000 01/12/03 1.820.000RREEVVOOLLTT 15/10/03 1.415.000 15/11/03 1.553.000 01/12/03 1.545.000MMAALLLLOORREEDDDDUU 15/10/03 9.952 15/11/03 10.100 01/12/03 10.020

Il numero totale di pagine web, su scala mondiale, dedicate ad una singola frase o concetto, se testa-te periodicamente ci possono fornire una sorta di termometro puramente empirico dellcutilizzo glo-bale delle stesse. Considerando che lcunica costante X la crescita generalizzata di tutte le pagine web,nonchX di coloro che la usano, il fine ultimo di questa analisi X semplicemente ricreativo. Ma curioso.Abbiamo scelto due concetti fondamentali generali �in inglese, essendo la lingua pi[ usata nella rete�come guerra e pace e amore seguiti da alieni. Per via del carattere di questo magazine abbiamo volu-to testare anche due parole che ci riguardano: surfing e revolt. La parola amore, per fortuna X quellaa cui sono dedicate pi[ pagine web. Sconvolge un pochino il fatto che alla parola guerra siano dedica-te il triplo delle pagine di pace. Il surfing batte lo skateboarding, perZ attenzione: con la parola sur-fing molte pagine comprendono anche il concetto di surfing nella rete. La ricerca continuerU ad ogniuscita di Revolt. Vedremo se la pace vincerU sulla guerra, se gli alieni apriranno dei loro siti personaliper guadagnare la vetta �contro lcamore X tosta� e di quanti malloreddu on line potremmo disporre.

a cura di revolt.it

FONTI UTILIZZATE PER LA RICERCA: GOOGLE® - WWW.GOOGLE.IT - ALTAVISTA® - WWW.ALTAVISTA.COM - YAHOO® WWW.YAHOO.COM, ARROTONDATE ALLE MIGLIAIA, CONSULTATE IN DIVERSI ORARI DELLA GIORNATA.

www.revolt.itfresh news everyday.

Notizie locali e internazionali su gare, eventi, nuovi prodotti +Interviste esclusive, surf guide, web log e surf trip.

ABBONAMENTI e ON LINE SHOPPING.On line dal 1997

©2004 - Revolt Media -

WEB/RICERCA

© revoltmedia 04

NO POLL S- NO FORUMS - NO FLASH - NO MAILING - NO COOKIES

italian web surfing resourcesmediterranean surfing culture

POTERE DELLA RETE...

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TEXT)(TOMMASO TIDEIPHOTOS)(©XL RECORDINGS

NELLE LORO CCAANNZZOONNII PUOI TROVARE LA PASSIONE DI JACKPER IL BBLLUUEESS DI JOHN LEE HOOKER, PER IL CCOOUUNNTTRRYY

DI SON HOUSE E JOHNNY CASH, PER IL FFOOLLKK DI BOB DYLAN.

Revolt > 86/87

THE WHITE STRIPESNeoplasticismo americano, nel garage di casa.

MUSICA/BIOGRAFIERock/Band

Olanda, Leida 1917; Theovan Doesburg e PietMondrian fondano il De

Stijl, una rivista intorno alla qua-le si formZ il gruppo di architetti,pittori e scultori che diede vita ad

una delle pi[ importanti avan-guardie del novecento: il neopla-sticismo. USA, Detroit 1999; Jacke Meg White, fratello e sorellaper i loro fan �marito e mogliedivorziati per lo stato del Michi-

gan� pubblicano il loro primoalbum intitolato `The White Stri-pesa che X anche il nome dellaloro band. Lo scopo dichiarato diquesta pallida coppia X uno solo:far rivivere il neoplasticismo

attraverso le loro note. Mache coscX questo benedettoneoplasticismo? Non X faci-le riassumerlo in poche paro-le ma in breve il concettonon X altro che la ricerca diperfezione attraverso lasemplicitU. Mondrian e sociscidentificavano con le formepure della geometria �trian-golo, quadrato, cerchio� poi-chW erano lcunica realtUcapace di esprimere conrazionalitU rigorosa quantoX comune a tutti gli uomini.Si dava grande spazio, quin-di, alle linee rette, ai coloriprimari �giallo, rosso, blu� eal bianco e nero poichW tuttigli altri non erano che deri-vati inutili. E il bianco e ilrosso sono anche i colori chehanno scelto Jack e Meg perla loro avventura musicale.Se ne circondano ovunque:dai vestiti agli strumenti, dailoro cd cover ai loro video-clip. Il bianco rappresenta lapurezza e lcinnocenza dellaloro musica, un suono sem-plice e diretto senza artificielettronici o ritocchi stuc-chevoli. Il rosso X la passio-ne, lcenergia spontanea dellagarage music che si avvertenello stile grezzo della batte-ria di Meg e nei furiosi riff

della chitarra di Jack. I Whi-te Stripes non fanno compli-menti, sono diretti, colpisco-no subito al cuore senzatroppi grilli per la testa. Nel-le loro canzoni puoi trovarela passione di Jack per ilblues di John Lee Hooker,per il country di Son House eJohnny Cash, per il folk diBob Dylan �bellissime le rivi-sitazioni di One more cup ofcoffee, Isis e Love Sick� elcironia e la veemenza deiRamones. I loro quattrodischi �il giU citato WhiteStripes delc99, De Stijl del2001, White blood cells del2002 ed Elephant del 2003�hanno ottenuto elogi dallastampa e lcammirazionedcicone dceccezione comeIggy Pop e lo stesso BobDylan. Con il singolo Sevennation army e con tre con-certi al tritolo si sono fattinotare anche in Italia. Secercate uncalternativa allcin-vasione delle band nu-metalsempre pi[ tutte uguali osiete dei nostalgici del rozzosound di Detroit che fu degliStooges, degli MC5 e dei GunClub, troverete negli WhiteStripes dei degni eredi. E sesiete ancora scettici, andatead un loro concerto. Non ve

Quattro album in soli quattro anni. CosY I White Stripes hanno aggredito le strutture della musica rock con uno stile tutto loro e il loro ultimo `̀EElleepphhaannttaa li ha consacrati ai verticidel rock. MMeegg e JJaacckk White non sonomai scesi a compromessi musicali ed etici rimanendo per anni ormai uno strano mito in un mondo dove i miti vengono distrutti con estrema facilitU.

AALLBBUUMMSS2003 - EElleepphhaanntt2002 - WWhhiittee BBlloooodd CCeellllss2001 - DDee SSttiijjll1999 - WWhhiittee SSttrriippeess

SSIINNGGOOLLII7 Nation ArmyCandy Cane ChildrenDead Leaves andthe Dirty GroundFell in Love with a GirlHotel YorbaLord Send Me an AngelLets Shake HandsLafayette BluesThe Big ThreeKilled My BabyJoleneHand SpringsParty of SpecialThings to Do

DIS

CO

GR

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Revolt > 88/89

CHEMICAL BROTHERSTom Rowland e Ed Simons da Manchester: due DJ che hanno cambiato il modo di fare musica.

Ed Simons e Tom Rowland sisono conosciuti durante iloro studi di storia presso

lcUniversitU di Manchester nel1989, producendo poi il loro primodisco nel 1992. Cresciuti nel sud, sitrasferiscono nella cittU inglese diManchester per la musica, inizian-

do da subito ad inserirsi nella sce-na dei Clubs pi[ importanti delposto. Cominciano la loro carrieracome DJ �chiamandosi inizialmen-te `Dust Brosthersa, nome preso inprestito al produttore americanodei Beastie Boys�, mettendo tuttala loro creativitU ed energia in

quello che facevano. Il popolo deiravers li acclamava. Dalle notti alleggendario `Haciendaa fino ai raveparty a Blackburn, passando perclubs pi[ o meno noti come lo Spi-ce di Justin Robertson. Diventanoun fenomeno della scena dance inpochissimo tempo. I Brothers, per

TEXT)(A.S.PHOTOS)(©FREESTYLE DUST/VIRGIN

MUSICA/BIOGRAFIEBrothers/gonna work it out `ERAVAMO COMPLETAMENTE OOSSSSEESSSSIIOONNAATTII

DALLcIIDDEEAA DI UNA MMUUSSIICCAA CHETI MANDASSE FUORI DI TTEESSTTAAaa.

2003 Singles Collection2002 Come With Us 2000 Dig Your Own Hole/Exit Planet Dust 2000 Music: Response EP 1999 Surrender 1998 Brothers Gonna Work It Out 1997 Loops Of Fury 1997 Dig Your Own Hole 1996 Setting Sun (+bonus Tracks) 1995 Leave Home 1995 Exit Planet Dust

2002 Come With Us / The Test 2002 American Ep 2000 Music: Response (Limited Edition) 1999 Let Forever Be 1999 Hey Boy Hey Girl 1999 Out Of Control 1997 Block Rockin’ Beats 1997 Elektrobank 1996 Setting Sun 1995 Life Is Sweet

primi �ci avevano provato anche altri djs, ma conscarsi risultati�, riescono nella difficile impresa dimischiare con successo acid house, hip hop erock. Il titolo di `Surrendera, il terzo album deiBrothers, W il frutto di tutti i loro intenti iniziali.`Ci piaceva lcidea di portarti verso qualcosa, e poiquesto qualcosa ti portava subito da tuttcaltrapartea spiega Tom. `Eravamo completamenteossessionati dallcidea di una musica che ti man-da letteralmente fuori di testa....Siamo semprestati dalla parte di una certa scena musicale enello stesso tempo contro di essa, ma questa Wsolo la nostra musicaa spiega Ed. Ec forse per que-sto motivo che in quellcalbum, dove sono inter-venuti grandi nomi della musica quali: Noel Cal-lagher, Jonathan Donahue, Hope Sandoval eBobby Gillespie dei Primal Scream, la musica deiChemical Brothers raggiunge la massima matu-ritU, con vibrazioni sonore inedite ed ineguaglia-bili. Nellcultimo album-raccolta �disponibileanche in DVD�, i Brothers raccontano, cronolo-gicamente il loro viaggio attraverso la musica,con tutti i brani pi[ significativi della loro carrie-ra, prodotti dal 1995 al 2002.

TTOOMM:: `̀QQuuaannddoopprroodduucceevvaammoo uunn

nnuuoovvoo ddiissccoo,,ffaacceevvaammoo aauuttoo--

pprroommoozziioonneeaannddaannddoo iinn ggiirrooppeerr ttuuttttii ii nneeggoozzii

ddii ddiisscchhii cchheeccoonnoosscceevvaammoo..CCoossYY ii DDjj iinniizziiaa--vvaannoo aa ssuuoonnaarrlliiee,, llaa ccoossaa bbeellllaaddeellllaa ddaannccee,, XXcchhee qquuaannddoo

qquuaallcchhee DDjj ssuuoo--nnaa iill ttuuoo ddiissccoo

ppeerr ffaarr bbaallllaarree llaaggeennttee,, llaa ggeenntteelloo ffaa,, ppuurr nnoonnssaappeennddoo aa cchhiiaappppaarrttiieennee llaa

mmuussiiccaa ee ffrreeggaann--ddoosseennee ddeellllcceettii--cchheettttaa ddiissccooggrraa--ffiiccaa.. LLccuunniiccaa ccoossaaiimmppoorrttaannttee XX cchheessuuoonnii bbeennee ee ffaacc--

cciiaa bbaallllaarree!!aa

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D I S C O G R A F I A U F F I C I A L E

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MC GIAIME 2003: INCOMPATIBILEInsieme ai maggiori esponenti della cultura hip hop italiana, ccerano anche FREDDIE FOXXX e DAS EFX, direttamente da New York per rendere omaggio al rapper romano scomparso nel 1998.

TEXT)(P.R.PHOTOS)(©REVOLT MEDIA

MUSICA/EVENTIHIP HOP/CONVENTION

quali: COLLE DER FOMENTO - COR VELENO- CLUB DOGO - DUKE MONTANA - FLAMI-NIO MAPHIA - GUFO - INQUILINI - JESTO +HYST - SA RAZZA - TRUCEBOYS - TURI -YOSHI - ICE ONE - DJ STILE - DJ MADA - DJAIME� - DJ NERVO - URBAN FORCE - 2 PGRECO R - DOUBLE B ROCKERZ� accompa-gnati da giovani emergenti che hanno presoparte all�evento, alternandosi in una veramaratona nel segno di un rinnovamento cheMc GIAIME 2003 intende supportare e pro-porre nel nome della divulgazione ed evolu-zione di questa cultura metropolitana, nelnome della persona a cui X dedicato l�evento.Mc GIAIME 2003 nasce da un�idea di Cateri-na FiumanZ, la supervisione X affidata a Clau-dio Donato �Goody Music�, la direzione arti-stica a Tommaso Zanello �Piotta� el�organizzazione a Homiez & Money. Lamanifestazione sarU accompagnata da unacompilation su cd dal titolo �INCOMPATIBI-LE Mc GIAIME� prodotta da Antibemusic e

La convention hip hop X giun-ta alla sua V° edizione.L�evento Mc GIAIME ritorna

con una formula rinnovata propo-nendosi definitivamente comevetrina della cultura hip hop e dellamusica rap italiana. Questa manife-stazione nasce come festa dedicataal giovane talento Giaime FiumanZrapper, artista prematuramentescomparso nel 1998. L�hip hopevent, da quest�anno assegnerU ilpremio Mc GIAIME che verrU conse-gnato a personaggi del mondo cul-turale, dello spettacolo e dello sportche hanno da sempre avuto unlegame con la cultura rap contri-buendone lo sviluppo e la diffusionein Italia. La maratona X stata divisain due blocchi d�artisti: quellopomeridiano e quello serale con ini-zio alle ore 21.30. Nel pomeriggio,altra novitU, X stata la FREESTYLEBATTLE, gara d�improvvisazionerap. I partecipanti iscritti si sono sfi-dati a colpi di rime, in una vera epropria battaglia di comunicazionee musica. ha vinto il rapper che hadimostrato al pubblico di possederepi[ talento e fantasia. Attesissimae degna di nota X stata la partecipa-zione di due super ospiti che si sonoesibiti sul palco dell�Alpheus, duedei maggiori esponenti della scenarap statunitense direttamente daNew York per quest�evento: FRED-DIE FOXXX e DAS EFX. Tanti eranocomunque i nomi importanti e pre-stigiosi di gruppi rap italiani �tra i

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Revolt > 92/93

>>>> GGIIAAIIMMEE FFIIUUMMAANNOOcc�Roma 1974 - 1998�, ha iniziato adisegnare molto presto, matite,gessetti, penne, pastelli, penna-relli e bombolette. Ha sempredisegnato in qualunque posto sitrovasse: casa, ristorante, treno,trasferendo sulla carta, stoffa,lavagna, plastica, muri, le suefantasie. Amici storici: PiazzaleFlaminio, Piotta, Febi, MassimoColonna �crash Kid�, Ivan �Spike�e molti altri. Negozi: DisfunzioniMusicali, Goody Music. Capiva eparlava lo slang americano deineri di New York e lo riportavanel suo quotidiano. Rapper impe-gnato e sofisticato X stato unadelle �colonne romane� dellamusica hip hop.

SSiittoo uuffffiicciiaallee wwwwww..mmccggiiaaiimmee..iitt

MUSICA/EVENTI

QQUUAALLCCHHEE TTRRAACCCCIIAAConsigli rapidi e senza commenti per ricaricare il tuo I-POD o MP3 player

MUSICA/TRACKS I-POD/Classifiche Varie

ARTISTA TITOLO

FFrreesshhDalicks/Temple Of Doom

FFrreesshhDifferent Drum �Dillinja Remix�

CClliippzzTrumpetDDaannnnyy CC

StarFFoorrmmaattiioonn 110000

The RemixesSSwwiifftt

Puppet WalkDD KKaayy

Beat The MachinesRReedd OOnnee

Sweet MusicMMoouullyy

Fall In To You

MMiissssyy EElllliioottPass That Dutch

OObbiiee TTrriicceeGot Some Teeth

TTiimmbbaallaanndd && MMaaggooooIndian Flute

AA TTrriibbee CCaalllleedd QQuueessttft Erykah Badu

II CC UUMark Ronson

fftt GGhhoossttffaaccee KKiillllaahh && NNaattee DDooggggOoh Wee

JJeehhssttRun Hard

TTyyWait A Minute

WWyycclleeff fftt MMiissssyyParty To Demascus

GG--UUnniittStunt 101

MMuussiiqq For The Night

RRmmxx CCrruu fftt EEbboonn--EE && AAmmbbuusshhTurn Me On

FFaattmmaann SSccooooppBe Faithful

BBllaaqquueeIcm GoodRR KKeellllyy

Step In The Name Of LoveTTrriibbee CCaalllleedd QQuueesstt fftt EErryykkaahh BBaadduu

I C ULLeemmaarr50/50

MMiissssyy EElllliioottPass That Dutch

CCaarrll TThhoommaassShe I

CCOONNSSIIGGLLIIAATTII RROOCCKK1 ELVIS COSTELLO - North 2 AAVV - Desert Sessions 9 & 10 3 JULIES HAIRCUT - Adult Situation 4 THE PEARLFISHERS - Sky Meadows 5 KING GEEDORAH - Take Me To Your Leader 6 SAMUELE BERSANI - Caramella Smog 7 THE DARKNESS - Permission To Land 8 COOPER TEMPLE CLAUSE - Kick Up The Fire And

Let The Flames Break Loose 9 ANATHEMA - A Natural Disaster 10 MOUNTAINEERS - MOUNTAINEERS -

Messy Century SSIINNGGOOLLII IITTAALLIIAA ++ VVEENNDDUUTTII ��3300//1111//0033 ����NNiieellsseenn��

1 AVENTURA - Absesion 2 DIDO - White Flag 3 RENATO ZERO - A Braccia Aperte 4 BLACK EYED PEAS - Where Is The Love? 5 ELISA - Broken 6 TIZIANO FERRO - Xverso 7 MINA - Donct Call Me Baby 8 NEK - Almeno Stavolta 9 KYLIE MINOGUE - Slow 10 BLUE - Guilty

SSIINNGGOOLLII UUKK ++ VVEENNDDUUTTII ��3300//1111//0033 �� ��DDoottMMuussiicc�� 1 BUSTED - Crashed The Wedding 2 BRITNEY SPEARS con MADONNA -

I Me Against The Music 3 KEVIN LYTTLE - Turn Me On 4 KYLIE MINOGUE - Slow 5 FATMAN SCOOP/CROOKLYN CLAN - Be Faithful 6 OUTKAST - Hey Ya! 7 BLAZINc SQUAD - Flip Reverse 8 BLACK EYED PEAS - Where Is The Love? 9 RONAN KEATING - Lost For Words 10 MISSY ELLIOTT - Pass That Dutch

SSIINNGGOOLLII UUSSAA ++ VVEENNDDUUTTII ��3300//1111//0033 �� ��BBiillllbbooaarrdd��1 BEYONCE con SEAN PAUL - Baby Boy 2 LUDACRIS con SHAWANNA - Stand Up 3 CHINGY con LUDACRIS & SNOOP DOGG - Holidae In 4 YOUNGBLOODZ con LIL JON - Damn! 5 OUTKAST - Hey Ya! 6 3 DOORS DOWN - Here Without You 7 LIL JON & THE EAST SIDE BOYZ + YING YANG TWINS

Get Low 8 OUTKAST con SLEEPY BROWN - The Way You Move 9 BABY BASH con FRANKIE J - Suga Suga 10 R. KELLY - Step In The Name Of Love

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PUNTATE PRECEDENTI SU: WWW.REVOLT.IT/COMICSART)(SEBASTIANO BARCAROLI

Revolt > 94/95

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Revolt > 96/97

MA COSA STAI ASCOLTANDO?Dedicato a quelli che se gli fai sentire una nuova rock band ti rispondono aio preferisco sempre i Led Zeppelina oppure aassomigliano troppo ai Deep Purplea .

MUSICA/INFINEVecchio/nuovo

TEXT)(TOMMASO TIDEI

Avolte quando si parla di musicapuZ capitare di imbattersi inindividui sulla `quarantinaa

che non esitano a ricordare che aglianni 70 li hanno vissuti da giovaniacome se questo fatto gli comportasseautomaticamente il dono dellceternasaggezza in campo musicale. Sono inostalgici del vinile, i figli dei fiori cheancora non mollano, i puristi del suo-no lo-fi. Sono quelli che se gli fai sen-tire una nuova rock band ti rispondo-no aio preferisco sempre i Led Zeppe-lina oppure aassomigliano troppo aiDeep Purplea e se li provi ad invitare adun concerto punk, rifiutano dicendoche atanto non sarU mai come quellidei Ramonesa. Ebbene queste righesono dedicate proprio a questi indivi-dui, ai `conservatoria della musica checredono che il rock abbia giU detto efatto tutto e che non ci siano pi[ leband e i protagonisti di una volta. InrealtU il rock X ancora vivo e vegeto, eanzi ha ampliato i suoi confini con gio-vani gruppi di tutti i continenti sco-prendo sempre pi[ nuove sonoritU.Provate per esempio ad ascoltare la

nuova ondata rock australiana guida-ta dai Jet �esaltante il loro esordio GetBorn� e dai The Vines, in uscita con illoro secondo lp dopo il buon esordio�Higly Evolved�, e capirete di cosa stoparlando.Se preferite invece un suonopi[ dolce e armonioso sempre dallaAustralia possono fare al caso vostrogli Sleepy Jackson �Lovers� che insie-me agli irlandesi The Thrills �So MuchFor The City� e ai britannici Elbow�Cast Of Thousands� e Keys hannoripreso il discorso con la canzonedcautore, proprio dove lcavevanolasciata i Who e i Beach boys con PetSounds. Anche per gli amanti della psi-chedelia che fu dei Pink Floyd e deiKing Krimsom ccX ancora terreno ferti-le; provate il secondo lavoro deiCooper Temple Clause �Kick Up TheFire� e anche The Coral �Magic AndMedicine� e Mower �People Are Cruel�e non avrete certo rimpianti. Se ccXqualcuno alla strenua ricerca di unseguito ai fasti newyorkesi dei Televi-sion, dei Velvet e dei Ramones, trove-rete nei The Strokes �Room on Fire�negli Interpol �Turn off The Bright

Lights� e negli Yeah Yeah Yes dei degnieredi. Lo stesso vale per i cultori delrock crudo di Detroit: White Stripes�Elephant�, Whirlwind Heat �Do ItRabbit� e Sights vi faranno passareinosservato il ritorno sulle scene dcIggyPop. A tutti i fanatici del Brit Pop,delusi dalla maturazione dei Blur e inattesa del nuovo album degli Oasis,consiglio di rivolgersi alle nuove e pi[fresche leve come gli Electric SoftParade �American Adventure�, Starsai-lors �Silence Is Easy� e The Libertines.Se poi ccX qualcuno stanco di sorregge-re le vecchie carcasse dei grandi Rol-ling Stones �si sarebbero dovuti ferma-re ad Exile To Main Streeet!� ci si puZtranquillamente rifocillare con BlackRebel Motorcycle Club �Take ThemOn�, Kings Of Leon �Youth And YoungManhood� e soprattutto Ryan �nonBryan� Adams �Rockcncroll�. Non biso-gna dimenticarsi poi del nuovo movi-mento neoacustico, che grazie a bandcome Belle & Sebastian �Dear Cata-strophe Waitress�, Gli Am Kloot�Natural History� e Mojave3 �ExcusesFor Travellers�, ha ridato vita ai suoniunplugged. Infine vale la pena citare inuovi talenti della scena elettronica:Dj Hell �N.Y Muscle� Matmos �CivilWar� e Audio Bullys �Ego War�. Conquesta carrellata di giovani gruppi alleprese con i loro primi lavori, alcuniancora acerbi, altri ancora da riconfer-mare, non intendo nX proporre unelenco di `consigli per acquisti natali-zia, nX creare un assurdo confrontogenerazionale con le grandi icone deglianni 70, ma piuttosto mostrarvi quan-to la musica goda ancora dcottimasalute. Quindi diffidate da coloro �avolte stimati critici musicali� che pon-gono limiti ad una forma dcarte in con-tinua evoluzione. Il rock vive

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