Notiziario del 24 aprile 2012

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Notiziario n. 8 del 20 APRILE 2012 Stampato e diffuso in proprio NEWS DAL TERRITORIO A CURA DELLA SEGRETERIA NAZIONALE www.uglpoliziadistato.it [email protected] DALLE NOSTRE SEGRETERIE PROVINCIALI TESSERE METREBUS – CHIEDIAMO IL RISPETTO DEGLI IMPEGNI PRESI L’UGL Polizia, ha chiesto più volte al Presidente della Regione Lazio e al Sindaco di Roma di far rispettare gli accordi presi con l’Atac (azienda per la mobilità della città di Roma), che, a tutt’oggi non ha ancora assicurato il servizio gratuito per gli operatori di Polizia, malgrado esista una normativa della Regione che stabilisce proprio alle forze dell’ordine la gratuità del servizio pubblico. A tal proposito, abbiamo chiesto ufficialmente un incontro al Sindaco della Capitale Gianni Alemanno, per risolvere una questione divenuta ormai insopportabile, affinché si dia la giusta considerazione al problema. I poliziotti romani, dice Massimo Nisida, Segretario Generale Provinciale, “devono essere incentivati ad utilizzare i mezzi pubblici, visto che svolgono un’ininterrotta attività di prevenzione anche quando sono liberi da impegni di servizio”. FIRENZE - POLIZIOTTI DEL REPARTO MOBILE SENZA DIVISE, L’ENNESIMO SCANDALO DI QUESTA NOSTRA AMMINISTRAZIONE La segreteria provinciale di Firenze in una nota indirizzata al Direttore dei Reparti Speciali ha segnalato i gravissimi disagi sofferti da una parte del personale (circa 40 dipendenti) appartenente all’VIII Reparto Mobile, consistenti nella mancata consegna, lo scorso anno, di una seconda divisa da O.P. estiva. A ciò si deve aggiungere, per i neo- assegnati, anche la mancanza di accessori fondamentali quali cinturone o gilet. Secondo il nostro segretario provinciale, Luigi Ascione, notevoli risultano le difficoltà di garantire i servizi da parte del personale, nell’effettiva impossibilità di disporre di un cambio del vestiario di servizio, con annesse conseguenze igienico-sanitarie, o di assicurare uniformità. Pur comprendendo le difficoltà economiche in cui ci troviamo – dice – questo è un problema di dignità e di senso di appartenenza che occorre comunque garantire. REGIONALE LOMBARDIA - LA SALUTE DEI POLIZIOTTI AL PRIMO POSTO IL DIPARTIMENTO INTERVENGA Gli avvenimenti di questi ultimi mesi, che hanno visto migliaia di persone provenienti dall’area del Nord Africa sbarcare sulle coste Italiane hanno sottoposto, e continuano a sottoporre, tutti gli Uffici ad una enorme mole di lavoro oltre a numerose problematiche di natura sanitaria e logistica. L’aumento di lavoro e la carenza di mezzi e personale, già ampiamente lamentata da questo organismo, impone ritmi di lavoro sempre più frenetici a discapito della sicurezza del personale, sia in termini di incolumità personale che di salute sui luoghi di lavoro. Infatti dovendo trattare centinaia di pratiche, nonostante la mancanza di personale e volendo assicurare

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Notiziario n. 8 del 20 APRILE 2012

Stampato e diffuso in proprio

NNEEWWSS DDAALL TTEERRRRIITTOORRIIOO

A CURA DELLA SEGRETERIA NAZIONALE

www.uglpoliziadistato.it [email protected]

DDAALLLLEE NNOOSSTTRREE SSEEGGRREETTEERRIIEE PPRROOVVIINNCCIIAALLII

TTEESSSSEERREE MMEETTRREEBBUUSS –– CCHHIIEEDDIIAAMMOO IILL RRIISSPPEETTTTOO DDEEGGLLII IIMMPPEEGGNNII PPRREESSII

L’UGL Polizia, ha chiesto più volte al Presidente della Regione Lazio e al Sindaco di Roma di far rispettare gli accordi presi con l’Atac (azienda per la mobilità della città di Roma), che, a tutt’oggi non ha ancora assicurato il servizio gratuito per gli operatori di Polizia, malgrado esista una normativa della Regione che stabilisce proprio alle forze dell’ordine la gratuità del servizio pubblico. A tal proposito, abbiamo chiesto ufficialmente un

incontro al Sindaco della Capitale Gianni Alemanno, per risolvere una questione divenuta ormai insopportabile, affinché si dia la giusta considerazione al problema. I poliziotti romani, dice Massimo Nisida, Segretario Generale Provinciale, “devono essere incentivati ad utilizzare i mezzi pubblici, visto che svolgono un’ininterrotta attività di prevenzione anche quando sono liberi da impegni di servizio”.

FFIIRREENNZZEE -- PPOOLLIIZZIIOOTTTTII DDEELL RREEPPAARRTTOO MMOOBBIILLEE SSEENNZZAA DDIIVVIISSEE,,

LL’’EENNNNEESSIIMMOO SSCCAANNDDAALLOO DDII QQUUEESSTTAA NNOOSSTTRRAA AAMMMMIINNIISSTTRRAAZZIIOONNEE La segreteria provinciale di Firenze in una nota indirizzata al Direttore dei Reparti Speciali ha segnalato i gravissimi disagi sofferti da una parte del personale (circa 40 dipendenti) appartenente all’VIII Reparto Mobile, consistenti nella mancata consegna, lo scorso anno, di una seconda divisa da O.P. estiva. A ciò si deve aggiungere, per i neo-assegnati, anche la mancanza di accessori fondamentali quali cinturone o gilet. Secondo il nostro segretario provinciale, Luigi Ascione,

notevoli risultano le difficoltà di garantire i servizi da parte del personale, nell’effettiva impossibilità di disporre di un cambio del vestiario di servizio, con annesse conseguenze igienico-sanitarie, o di assicurare uniformità. Pur comprendendo le difficoltà economiche in cui ci troviamo – dice – questo è un problema di dignità e di senso di appartenenza che occorre comunque garantire.

RREEGGIIOONNAALLEE LLOOMMBBAARRDDIIAA -- LLAA SSAALLUUTTEE DDEEII PPOOLLIIZZIIOOTTTTII AALL PPRRIIMMOO PPOOSSTTOO IILL DDIIPPAARRTTIIMMEENNTTOO IINNTTEERRVVEENNGGAA

Gli avvenimenti di questi ultimi mesi, che hanno visto migliaia di persone provenienti dall’area del Nord Africa sbarcare sulle coste Italiane hanno sottoposto, e continuano a sottoporre, tutti gli Uffici ad una enorme mole di lavoro oltre a numerose problematiche di natura sanitaria e logistica. L’aumento di lavoro e la carenza di

mezzi e personale, già ampiamente lamentata da questo organismo, impone ritmi di lavoro sempre più frenetici a discapito della sicurezza del personale, sia in termini di incolumità personale che di salute sui luoghi di lavoro. Infatti dovendo trattare centinaia di pratiche, nonostante la mancanza di personale e volendo assicurare

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comunque un servizio dignitoso, molte volte si è costretti a trascurare le elementari norme di sicurezza aumentando magari il numero delle persone da trattare all’interno di uffici, spesso angusti e inidonei ad ospitare il pubblico, o lavorando ininterrottamente per ore trascurando la salubrità degli stessi spazi che, data la presenza di persone spesso affette da patologie non individuate e curate, diventano delle vere e proprie “bombe batteriologiche”. Basti pensare alla facilità di propagazione di un semplice raffreddore, una bronchite o patologie peggiori quali una tubercolosi, una congiuntivite o altro di contagioso, all’interno di un gruppo di persone “ammassate” negli uffici di Polizia per molte ore in condizioni spesso di sofferenza e senza nessuna profilassi. In considerazione di quanto sopra indicato l’ Osservatorio Nazionale sugli Uffici Immigrazione dell’ Ugl Polizia ha chiesto un

intervento a livello Centrale al fine di sapere quali siano le strategie, a livello nazionale, poste in essere o ancora da attuare dal Dipartimento della P.S. per rendere i luoghi di lavoro più sicuri e salubri anche in considerazione dell’aumento esponenziale degli utenti. In attesa di indicazioni utili per stabilire, ovviamente con il coinvolgimento di professionisti del campo, il grado di sicurezza assicurato al personale impiegato presso gli Uffici Immigrazione, il nostro segretario regionale Lombardia, nonché Coordinatore del suindicato Osservatorio, Manuel Brignoli, ha ritenuto necessario chiedere al Dipartimento un controllo sanitario di tutti i dipendenti impiegati presso tali Uffici a livello nazionale al fine precipuo di accertare eventuali patologie latenti che potrebbero mettere in pericolo una grossa parte del personale operante.

NNAAPPOOLLII –– AAAAAA CCOORRSSII DDII FFOORRMMAAZZIIOONNEE CCEERRCCAASSII

Il segretario provinciale scrive al Questore per chiedere trasparenza sull'invio ai corsi di formazioni dei colleghi. La segreteria provinciale è intervenuta scrivendo al Questore in difesa di quei colleghi che seppur desiderosi di partecipare ai corsi di formazione del personale indetti dall’Amministrazione continuano a vivere nel desiderio trasformatosi oramai in un vero e proprio miraggio, i quali smaniosi di crescere professionalmente per dare un maggiore e più proficuo contributo al progetto sicurezza, hanno il diritto di sapere, di capire, di migliorare, di sperare. Questi uomini non possono e non devono vivere in un black-out di trasparenza e di informazione, perchè tutto ciò significherebbe mortificarli, ammazzare i loro sogni e le loro speranze; oltreché precludergli una probabile progressione di carriera considerato che i corsi di formazione danno diritto a dei punteggi

validi anche ai fini concorsuali. Il futuro di questi valorosi uomini, un futuro prezioso che non va distrutto. Il segretario provinciale, Luigi Matera, sostiene che il mancato flusso di informazioni sia da attribuire esclusivamente alla gestione dell'Ufficio Personale, per questo ha ritenuto doveroso denunciare la sistematica omessa comunicazione successiva prevista dall’Art. 25 del D.P.R. 164/02 laddove tra i suoi molteplici punti al “comma 4 lettera b)” cita che le Amministrazioni periferiche debbono comunicare alle Segreterie Provinciali delle OO.SS. firmatarie dell’A.N.Q. i criteri generali relativi ai programmi di formazione del personale.

NNAAPPOOLLII,, SSIITTUUAAZZIIOONNEE FFUUOORRII CCOONNTTRROOLLLLOO SSEERRVVOONNOO TTEELLEECCAAMMEERREE

L’Ugl Polizia di Stato ha scritto alle autorità locali della Campania nonché ai candidati sindaco di Torre Annunziata per descrivere lo stato di disagio del personale. “Vogliamo segnalare il grido di dolore e di disperazione che giunge dal Commissariato di “Torre Annunziata” ubicato in un territorio della provincia di Napoli ove è molto alto il tasso di criminalità e di illegalità diffusa;

territorio ove l’esposizione al rischio è elevatissima, ove non si è sicuri in nessun luogo tanto meno lo si è nei locali del Commissariato dove parlare di igiene, salubrità o vigilanza passiva è una mera utopia”, scrive infatti Francesco Ciquera, segretario regionale Ugl Polizia. Inoltre lo scorso 7 marzo “alle ore 21.15 circa veniva lanciata una molotov contro il

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portone d’ingresso del Commissariato: ciò non è da considerarsi un caso sporadico ed isolato messo in atto da uno squilibrato. Chiediamo – si conclude - una più funzionale e sicura sede del

commissariato di zona, ma semplicemente l’installazione di due, al massimo tre telecamere in grado di vigilare la zona perimetrale esterna del Commissariato”.

TTEERRNNII -- LL''UUGGLL PPOOLLIIZZIIAA IINNCCOONNTTRRAA IILL DDIIRRIIGGEENNTTEE DDEELLLLAA SSEEZZIIOONNEE PPOOLLIIZZIIAA SSTTRRAADDAALLEE PPEERR II LLAAVVOORRII DDII AAMMPPLLIIAAMMEENNTTOO DDEELLLLAA SSOOTTTTOOSSEEZZIIOONNEE DDII OORRVVIIEETTOO Dopo l'intervento delle scorse settimane della Segreteria Provinciale sulle problematiche riscontrate a seguito dei lavori di ampliamento della caserma della Sottosezione della Polizia Stradale di Orvieto, lo scorso 10 aprile si è svolto presso la Sezione Polizia Stradale di Terni l’ incontro tra la dott.ssa Katia Grenga e una delegazione dell'Ugl Polizia di Stato composta dal Segretario Provinciale Generale Marco BAIARDELLI e dal Consigliere Provinciale Fabio MECHELLA, i quali hanno fatto presente che le problematiche riscontrate in data precedente all’ apertura della caserma, hanno trovato

fondamento ulteriore a seguito dell’ utilizzo degli spazi da parte dei colleghi i quali hanno potuto constatare ulteriori necessità collettive. Il Dirigente della Sezione ha preso atto delle istanze del personale e ha dichiarato che segnalerà tali richieste alla società proprietaria dello stabile. Rimaniamo in attesa di veder realizzate le nostre aspettative che a nostro avviso sono necessarie per il benessere del personale della Sottosezione. L’Ugl Polizia di Stato proseguirà in maniera incessante per migliorare le condizioni lavorative del personale della Sottosezione di Orvieto.

GGEENNOOVVAA –– CCOONNQQUUIISSTTAA DDEELLLL’’UUGGLL PPOOLLIIZZIIAA

PPEERR LL’’IISSTTIITTUUZZIIOONNEE DDEELL NNUUCCLLEEOO OO..PP.. IINN QQUUEESSTTUURRAA L’UGL POLIZIA esprime grande soddisfazione per l’accoglimento da parte del Questore di Genova della proposta di istituzione di un nucleo O.P. presso la Questura. Il Questore ha infatti comunicato che si terrà un incontro il prossimo 26 aprile proprio per l’analisi del progetto in questione. Proposta ideata dall’ UGL Polizia di Stato e presentata all’ Amministrazione con la finalità di ottenere una reale riduzione dei carichi di lavoro per tutti gli Uffici. Un progetto importante che vuole essere un punto di partenza e di confronto con l’Amministrazione per creare un nucleo O.P. (come già in atto in altre Questure) volto a coniugare gli interessi delle parti , diminuendo in maniera sostanziale i carichi di lavoro, dando alla volontarietà del personale e la zonizzazione dell’ Ufficio O. P. i punti cardini. L’UGL Polizia di Stato e’ fautore e motore del cambiamento e agisce con consapevolezza e responsabilità, rifiutando logiche di schieramenti opposti.

IL PROGETTO

Progetto sperimentale Ufficio ACC - OP struttura operativa di pronto impiego per la tutela dell’Ordine Pubblico e servizi di accompagnamento degli stranieri clandestini. Secondo l’Ugl Polizia l’ufficio ACC. OP, in seno all’Ufficio Gabinetto, dovrebbe gestire il personale individuato su base volontaria e secondo criteri di rotazione , i servizi di accompagnamento nonché i servizi di ordine pubblico in genere. Al fine, per identificare il carattere di volontarietà del dipendente , in maniera certa e sicura, il datore di lavoro dovrebbe inviare una circolare a tutti gli Uffici compresi i Commissariati chiedendo la disponibilità del personale a svolgere dette mansioni su base volontaria e secondo i criteri di

rotazione. Appare chiaro che qualora ci fossero adesioni massicce, non sarebbe possibile trasferire tutto il personale presso l’Ufficio di Gabinetto. Pertanto il personale interessato continuerebbe a svolgere il servizio a cui e’ preposto in seno sempre al proprio ufficio. L’amministrazione nell’organizzare detti servizi, soprattutto per gli accompagnamenti, manterrebbe inalterato l’attuale iter procedimentale , organizzando sempre in maniera trimestrale i servizi di accompagnamento individuando gli uffici

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interessati , ma identificando solo il personale che ha dato l’adesione . Chiaro e’ che il servizio da svolgere per la data X deve essere quello del turno pomeridiano, non e’ possibile neanche su richiesta dell’interessato chiedere di svolgere il turno antimeridiano. Questa tipologia garantirebbe da un lato l’integrità fisica del dipendente, una retribuzione maggiore , dall’altra , l’Amministrazione si garantirebbe un servizio dedicato con la soddisfazione del dipendente diminuendo di fatto i carichi di lavoro del

personale tutto, nonché un miglioramento delle condizioni di vita lavorativa . Questa bozza , di carattere politico nonché di portata manageriale , evidenzia gli sforzi di questa OS , nel tentativo di diminuire i carichi di lavoro del personale , proponendo certo una ipotesi nuova di carattere innovativo che potrebbe aiutare il dipendente nonché aiutare il datore di lavoro nella riorganizzazione e tutela della salubrità e dignità del poliziotto.

UUDDIINNEE -- SSUUCCCCEESSSSOO DDEELLLL’’ IINNIIZZIIAATTIIVVAA TTAARRGGAATTAA UUGGLL PPOOLLIIZZIIAA DDII SSTTAATTOO

La partecipazione, in qualità di membri designati, nelle Commissioni e Consigli provinciali di disciplina della Polizia di Stato: aspetti giuridici - formali, potestà e responsabilità individuali Questura di Udine – Sala Convegni - 14 marzo 2012 -Grande partecipazione all’evento formativo per quadri sindacali e personale designato dall’Amministrazione come membro nelle commissioni e consigli di disciplina, organizzato dalla segreteria regionale Friuli Venezia Giulia UGL Polizia di Stato. L’argomento, quasi sconosciuto ai piu’, nonostante la sua importanza, e’ stato sviscerato” in tutti i suo aspetti sia prettamente giuridico-formali, sia psicologici che d’interesse strettamente sindacale, con anche alcune simulazioni di commissione in

svolgimento. Dal convegno e’ emersa una generale esigenza formativa dei poliziotti-sindacalisti ed anche una specifica necessità d’attenzione verso quella delicata materia che e’ disciplinata dal DPR 737\81 cioè, verso la potestà disciplinare dell’amministrazione verso i suoi dipendenti e le forme di tutela previste, in quanto materia particolarmente invasiva nei confronti di chi la subisce. Relatore del convegno Giovanni Prosperini, nostro segretario regionale - cultore di materia-membro designato dall’Amministrazione.

MMIILLAANNOO -- VVOOGGLLIIAAMMOO LLAA MMEENNSSAA DDEELL SSEENNAATTOO

La proposta parte dall'Ugl Polizia di Milano che attraverso il suo Segretario Generale Provinciale, Giuseppe Camardi, ha chiesto ufficialmente di avere esattamente lo stesso trattamento previsto presso la mensa (ristorante) del Senato. Forse, sarà una proposta provocatoria, ma ci si chiede perché non avere lo stesso trattamento per tutto il comparto pubblico - che fino a poco tempo fa – era stato riservato solo ai parlamentari che frequentano la mensa-ristorante del Senato (che si ricorda è all’interno di una struttura pubblica) i quali con pochi euro potevano mangiare piatti sopraffini degni del più costoso ristorante del centro di Roma quanto a servizio e genuinità dei pasti? Pensate che al Senato era possibile consumare la “tagliata con rucola e grana” a soli 3

euro e 41 centesimi, le “trofie asparagi e speck” costavano euro 0,87. Ci si pone quindi una domanda: ma se ad un Senatore bastano poco più di tre o quattro euro per consumare un primo ed un secondo, perché deve guadagnare circa 10 - 14 mila euro al mese? I poliziotti che invece guadagnano mediamente circa 1.400 euro al mese hanno diritto ad un buono pasto di 7 euro che sono appena sufficienti a coprire la consumazione di un panino, una bibita ed un caffè, posto che per mangiare la “tagliata con rucola e grana” deve spenderne almeno una ventina di euro presso un ristornante privato e non sicuramente in una mensa di servizio.

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MMOONNZZAA -- IILL CCOOMMMMIISSSSAARRIIAATTOO EE LLAA RREEAALLTTÀÀ BBRRIIAANNZZOOLLAA Il Commissariato di Monza è ai blocchi di partenza per diventare la nuova Questura di Monza-Brianza, nell’ultimo periodo sono stati trasferiti numerosi colleghi e di recente con assegnazione ministeriale anche quelli provenienti dalle scuole dell’ultimo corso allievi agenti. Ma quale situazione hanno trovato approdando nel capoluogo Brianteo? Beh i problemi della nostra Amministrazione sono omogenei in tutto il territorio, ma i colleghi appena assegnati a Monza si sono subito scontrati con la realtà Brianzola. L’ equipaggio della volante è composto da colleghi giovani di età e di servizio, che poco conoscono il territorio, e che si devono affidare all’Ufficiale di P.G. di turno per risolvere tutti i problemi che quotidianamente, di giorno e di notte, devono affrontare.

Inoltre da qualche giorno è stato istituito un servizio vigilanza presso l’abitazione del Sig.Prefetto di Monza, una villa situata nel centro della città ove un solo operatore (???), effettua la vigilanza nei turni serali e notturni. Infine, i nuovi assegnati-trasferiti, si sono ritrovati ad alloggiare, nella migliore delle ipotesi a Milano presso il CFL, alcuni in Piazza Sant’Ambrogio presso la Caserma Garibaldi e per non farci mancare nulla presso il residence Ripamonti di Pieve Emanuele. Per concludere, abbiamo rilevato una carenza di Sottufficiali ed Ispettori, come d'altronde in molte realtà. Possiamo solo sperare che con le prossime assegnazioni, si incrementi con un numero adeguato di operatori l’organico, al fine di poter sopperire alle nuove esigenze della costituenda Questura di Monza e Brianza.