Non siamo solo chiacchiere e distintivo...settembre 2010 in programma a Reggio Calabria. Nel...

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NUMERO 4 - NOVEMBRE 2010 di Dino Falconio R icordate la scena madre nel finale degli “Intoccabili”, il memorabile film di Brian De Palma del 1987? Uno scoppiato Al Capone-Robert De Niro, condanna- to da una giuria ormai non più cor- rotta, viene trattenuto a forza men- tre si sbraccia veemente tra i suoi scagnozzi per scagliarsi in pieno tri- bunale contro il suo accusatore Eliot Ness-Kevin Costner, urlando- gli a squarciagola la frase: “Sei solo chiacchiere e distintivo! Sei solo chiacchiere e distintivo!”, peraltro nella versione in lingua italiana dop- piata dall’espressiva voce dell’indi- menticato Ferruccio Amendola. Questa stessa frase Al Capone aveva già pronunciato alla volta di Ness in un’altra scena del film, allorché i due si erano scontrati faccia faccia dopo l’uccisione di uno dei quattro “Untouchables” (Charles Martin Smith-Oscar Wal- lace) e quando le sanguinarie trame del gangster sembravano ancora tanto vincenti, da consen- tirgli di inveire nei riguardi del suo avversario con un così stroncante sberleffo volto a contrapporre apparenza e sostanza. Invece, durante il secondo match ravvici- nato nella vociante aula di giustizia, è la legge a trionfare con l’agente federale Ness-Kostner che ripete al boss: “Mai smettere di lottare fin- chè l’incontro non è finito”, la frase di incoraggiamento che gli diceva l’altro suo collaboratore ucciso dai killer di Capone, quel Jimmy Malo- ne interpretato dall’impareggiabile Sean Connery, Oscar come miglior attore non protagonista nel 1988 per quella stessa pellicola. “Gli intoccabili” non è un film a cui sono affezionato solo per le emo- zionanti musiche della colonna sonora di Ennio Morricone oppure per la mitica scena con un giova- nissimo Andy Garcia che salva un bimbo in carrozzina sullo scalone della stazione di Chicago, dichiara- ta citazione del regista in omaggio alla “Corazzata Potemkin” di Eizen- stejn. Sono legato a questo capola- voro del cinema statunitense soprattutto per quella scena finale con le due battute di De Niro e Kostner che rappresentano un monito su ciò che non si deve esse- re (chiacchiere e distintivo) e su ciò che si deve fare (mai smettere di lottare per una giusta causa). La tensione per la giustizia, d’altro canto, è stata il movente del primo atto che ha inaugurato il nostro anno sociale con la nomina a socio onorario del Club di un uomo-sim- bolo della lotta alla camorra come il giudice Franco Roberti. E non è un caso che ho voluto presentare al Nostro Club il Governatore del Distretto 2100, Michelangelo Ambrosio, con la lettera di adesio- ne del Rotary che egli ha scritto a Matteo Cosenza, direttore del quo- tidiano di Reggio Calabria che ha indetto nello scorso mese di set- tembre il “No ‘ndrangheta day”. Nel momento in cui ho scelto il motto della presidenza 2010-2011 del nostro caro Club Napoli Castel dell’Ovo e cioè “il mio vicolo verso il Rotary” ho unito con autoironia il titolo del celebre libro di Paul Har- ris con la tipica strada della nostra Città, affinché fosse chiara l’idea di voler essere partecipi rispetto alla vita del territorio in cui operiamo. Lettera inviata dal Governatore del Distretto al direttore del giornale “Il Quotidiano della Calabria” per la manifestazione anti “Drangheta” del 25 settembre. Caro Direttore, A nome del Distretto 2100 del Rotary International sento il bisogno di comunicarLe la nostra convinta adesione alla manifestazione di sabato 25 settembre 2010 in programma a Reggio Calabria. Nel complimentarmi per l’eccellente idea messa in piedi dal Suo autorevole e prestigioso quotidiano e che è rivolta ad L’idea sta riscuotendo un enorme successo. E’ un modo semplice ed efficace di presentare, nel corso di una conversazione mantenuta in un rigoroso lasso temporale di tre minuti, l’essenza del Rotary e le icone che ne traducono lo spirito e gli obiettivi. Le conversazioni sono tenute dai Past President che, nelle conviviali del Lunedi, si fanno carico, a turno, di intrattenere i soci presenti sugli argomenti del giorno. Il primo momento formativo informativo è stato curato dal Presidente “Dino”; le immagini dei bimbi in cartolina parlano da sole. Le cene sono, è vero, un momento ludico ma anche l’occasione in cui si stabiliscono relazioni e maturano idee e progetti. Non siamo solo chiacchiere e distintivo Pillole Rotariane Socio Onorario Franco Roberti Il mio Vicolo verso il Rotary continua a pag. 11 continua a pag. 12 continua a pag. 11 continua a pag. 11

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NUMERO 4 - NOVEMBRE 2010

di Dino Falconio

Ricordate la scena madre nelfinale degli “Intoccabili”, ilmemorabile film di Brian De

Palma del 1987? Uno scoppiato AlCapone-Robert De Niro, condanna-to da una giuria ormai non più cor-rotta, viene trattenuto a forza men-tre si sbraccia veemente tra i suoiscagnozzi per scagliarsi in pieno tri-bunale contro il suo accusatoreEliot Ness-Kevin Costner, urlando-gli a squarciagola la frase: “Sei solochiacchiere e distintivo! Sei solochiacchiere e distintivo!”, peraltronella versione in lingua italiana dop-piata dall’espressiva voce dell’indi-menticato Ferruccio Amendola.Questa stessa frase Al Caponeaveva già pronunciato alla volta diNess in un’altra scena del film,allorché i due si erano scontratifaccia faccia dopo l’uccisione diuno dei quattro “Untouchables”(Charles Martin Smith-Oscar Wal-lace) e quando le sanguinarietrame del gangster sembravanoancora tanto vincenti, da consen-tirgli di inveire nei riguardi del suoavversario con un così stroncante

sberleffo volto a contrapporreapparenza e sostanza. Invece,durante il secondo match ravvici-nato nella vociante aula di giustizia,è la legge a trionfare con l’agentefederale Ness-Kostner che ripete alboss: “Mai smettere di lottare fin-chè l’incontro non è finito”, la frasedi incoraggiamento che gli diceval’altro suo collaboratore ucciso daikiller di Capone, quel Jimmy Malo-ne interpretato dall’impareggiabileSean Connery, Oscar come migliorattore non protagonista nel 1988per quella stessa pellicola.“Gli intoccabili” non è un film a cuisono affezionato solo per le emo-zionanti musiche della colonnasonora di Ennio Morricone oppureper la mitica scena con un giova-nissimo Andy Garcia che salva unbimbo in carrozzina sullo scalonedella stazione di Chicago, dichiara-ta citazione del regista in omaggioalla “Corazzata Potemkin” di Eizen-stejn. Sono legato a questo capola-voro del cinema statunitensesoprattutto per quella scena finalecon le due battute di De Niro eKostner che rappresentano unmonito su ciò che non si deve esse-

re (chiacchiere e distintivo) e su ciòche si deve fare (mai smettere dilottare per una giusta causa).La tensione per la giustizia, d’altrocanto, è stata il movente del primoatto che ha inaugurato il nostroanno sociale con la nomina a socioonorario del Club di un uomo-sim-bolo della lotta alla camorra comeil giudice Franco Roberti. E non èun caso che ho voluto presentare alNostro Club il Governatore delDistretto 2100, MichelangeloAmbrosio, con la lettera di adesio-ne del Rotary che egli ha scritto aMatteo Cosenza, direttore del quo-tidiano di Reggio Calabria che haindetto nello scorso mese di set-tembre il “No ‘ndrangheta day”.Nel momento in cui ho scelto ilmotto della presidenza 2010-2011del nostro caro Club Napoli Casteldell’Ovo e cioè “il mio vicolo verso ilRotary” ho unito con autoironia iltitolo del celebre libro di Paul Har-ris con la tipica strada della nostraCittà, affinché fosse chiara l’idea divoler essere partecipi rispetto allavita del territorio in cui operiamo.

Lettera inviata dal Governatoredel Distretto al direttore delgiornale “Il Quotidiano dellaCalabria” per la manifestazioneanti “Drangheta” del 25settembre.

Caro Direttore,

A nome del Distretto 2100 delRotary International sento ilbisogno di comunicarLe lanostra convinta adesione allamanifestazione di sabato 25settembre 2010 in programmaa Reggio Calabria.Nel complimentarmi perl’eccellente idea messa in piedidal Suo autorevole e prestigiosoquotidiano e che è rivolta ad

L’idea sta riscuotendo un enorme successo.E’ un modo semplice ed efficace di presentare,nel corso di una conversazione mantenuta in unrigoroso lasso temporale di tre minuti, l’essenzadel Rotary e le icone che ne traducono lo spiritoe gli obiettivi. Le conversazioni sono tenute daiPast President che, nelle conviviali del Lunedi,si fanno carico, a turno, di intrattenere i socipresenti sugli argomenti del giorno. Il primomomento formativo informativo è stato curatodal Presidente “Dino”; le immagini dei bimbi incartolina parlano da sole. Le cene sono, è vero,un momento ludico ma anche l’occasione in cuisi stabiliscono relazioni e maturano idee eprogetti.

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Pillole Rotariane Socio OnorarioFranco Roberti

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23 ottobre Visita notturna agli scavi di Pom-pei: leggi l’articolo di Maglione in pagina.

Nel mese di ottobre si è avviato presso laScuola Media Tito Livio di Napoli di Largo Fer-randina il Progetto “Salvagente per il Cuore” dicui si parla a pagina 9, portato subito dopo allaScuola Media Fiorelli e che nel mese di Novem-bre riguarderà altri due plessi scolastici seguitida Castel dell’Ovo. Esaurito l’impegno Casteldell’Ovo passa il testimone agli altri 9 Club citta-dini che, dopo aver rilevato attrezzature ed indi-cazioni dal coordinatore Aniello Ascione, pianifi-cheranno e cureranno il momento informativoin altre 36 Scuole Napoletane.

Sabato 30 ottobre ad Avellino Convegnodistrettuale sul Progetto “Punto Rotary” . Vedipag 6.Sotto l’egida del Gruppo Partenopeo il PuntoRotary cittadino è stato istituito in data 24 otto-bre nella Basilica Santuario del Carmine Mag-giore nel Centro di Accoglienza “P.Elia AllevaCarmelitano”. Non pochi medici soci di Casteldell’Ovo hanno dato lloro disponibilità per leattività specifiche previste dalla iniziativa pro-gettuale.

Domenica 31 ottobre Teatro Augusteo -Piazzetta Duca D’Aosta n. 263 - Napoli Rappresentazione teatrale con Luca de Filippo“Le bugie con le gambe lunghe”.In un incontro appositamente dedicato ai Rota-riani del Gruppo Partenopeo, Luca De Filippo ela sua Compagnia si esibiranno nella commedia“Le bugie con le gambe lunghe”. La commediafu scritta da Eduardo De Filippo nel 1946 e trat-ta il tema della verità e della menzogna, con unacomicità quasi farsesca nel primo atto ed unavena amara che si accentua con il procederedell’azione, conferendo al testo un carattere“antico” e sperimentale nello stesso tempo. Iltitolo della commedia rovescia il proverbiopopolare: le bugie con le gambe corte sonoquelle dei bambini, quelle puerili, mentre quelle

con le gambe lunghe sono quelle ‘’che tutti noidobbiamo aiutare a camminare per non farcadere l’impalcatura della società”. Il ricavatodella serata sarà , come sempre, devoluto per lefinalità specifiche del Rotary.

Domenica 7 novembre ore 16,00 presso laCappella del Tesoro di San Gennaro in Napolialla Via Duomo n. 149 si terrà, sotto l’Alto Patro-cinio dell’UNESCO, il “Concerto per la Pace”organizzato dalla Deputazione della Cappelladel Tesoro della quale è componente il socioRiccardo Imperiali di Francavilla . Castel del-l’Ovo ha dato la sua adesione insieme al Club diBisceglie e ad altre associazioni. La manifesta-zione edita sotto l’egida dell’Unesco, dellaRegioni Campania e Puglia, dei Comuni diNapoli e di Bisceglie e la Pontificia Basilica diSan Nicola di Bari, viene promossa per il riavvi-cinamento delle culture. Al concerto danno illoro contributo valenti musicisti che suonanomusiche di Bach, Handel ed altri autori integra-te da voci recitanti.

Lunedì 8 novembre ore 19,00 presso l’Audi-torium dell’Hotel Royal Continental in Via Parte-nope Forum del Gruppo Partenopeo: “I Rotaria-ni di Napoli incontrano il Governatore dellaRegione Campania Stefano Caldoro”, con lapartecipazione dei Soci del Gruppo Parteno-peo. I Presidenti dei Clubs o loro Delegati rivol-geranno domande su questioni inerenti Napolie la Regione e non solo sulle questioni centralidella Sanità e dei Rifiuti, ma a tutto campo sullequestioni spinose dei conti della Regione, deifondi Europei e delle politica fiscale della Regio-ne con particolare riguardo alle imposte tipichecostituenti le fonti di entrata di cui tanto sidibatte sulla stampa e sulla validità dei parame-tri e standard per l’attuazione del federalismofiscale.

Martedì 16 novembre ore 20.30 presso VillaDiamante (Napoli - Via Manzoni, 131/b) Visitadel Governatore del Distretto 2100 del Rotary

International Michelangelo Ambrosio in inter-club con Rotary Club Napoli Sud Ovest e Rota-ry Club Pozzuoli. Il programma è il seguente:ore18,00 incontro del Governatore con il Presiden-te dei Club;ore 19,30 incontro del Governatorecon il Direttivo e i componenti delle Commissio-ni Distrettuali del nostro Club;ore 20,30 Assem-blea dei soci e conviviale con tocco della cam-pana.

Lunedì 22 novembre ore 19,00 Appunta-mento in Via Grande Orefici n. 9 presso leArgenterie De Laurentiis, da dove, accolti dalnostro socio Gino, si proseguirà nella visita allechiese di Sant’Eligio ed Egiziaca a Forcella,accompagnati dalla nostra amica FrancescaAmirante.

Lunedi 29 novembre ore 20,00 Convivialecon consorti in interclub con i Rotary ClubNapoli Sud-Ovest e Castel Sant’Elmo presso ilConservatorio San Pietro a Majella di Napoli allaVia San Pietro a Majella n. 35 (Sala Martucci)per il “Processo alla Canzone Napoletana”. LaPubblica Accusa sarà sostenuta dai soci rota-riani Mauro Giancaspro e Maurizio Sica, mentrela Difesa dal “napoletanologo” Renato De Falcoe da Pinky Coppola, anch’egli rotariano. Il colle-gio giudicante sarà composto da Titta Fiore,capo redattore de IL MATTINO, dai presidentidei tre Club organizzatori Edoardo Sabbatino,Dino Falconio, Biagio Vallefuoco e dalla GiuriaPopolare i cui giurati saranno estratti a sorteg-gio fra le signore presenti.Durante la serata neimomenti conviviali a gruppi di trenta persone sipotrà visitare la Biblioteca del Conservatorio.

Il mese di Novembre è il mese dedicato allaFondazione.Nel mese è previsto a livello distret-tuale il Seminario di Formazione. Tutti i Clubsono interessati a dare all’evento la massimadiffusione informativa ed a concretizzare inizia-tive che generino risorse e progetti a sostegnodelle finalità specifiche della FOUNDATION.

Sabato 23 ottobre,il nostro“vulcanico” presidenteDino Falconio ci ha orga-

nizzato una visita notturna agliscavi di Pompei.E’ stato un emozionante viaggioalla riscoperta degli antichimisteri che hanno reso celebreuno dei siti archeologici più visi-tati al mondo oltretutto illumi-nato per l’occasione da unasplendida luna piena.Dopo una piacevole cena in unmoderno locale di Pompei è ini-ziato il tour con una guida.Il percorso-chiamato Le Lune diPompei-perché ben sette lunerappresentate da grossi palloniilluminati e riempiti di elio segna-no le varie tappe della visita - ini-zia sulla Via Nocera fuori dallemura della città,con la sua teoriadi piccoli e grandi edifici tombali

per poi proseguire con l’Orto deiFuggiaschi con i calchi dei corpidelle vittime della terribile eru-zione del 24 agosto del 79 d. C.La nostra guida ci ha poi portato avisitare la bella casa detta del Pro-fumiere, un intraprendente pro-duttore di essenze molto richiesteall’epoca,che per coltivare piantee fiori profumati,aveva acquistatodue case attigue alla sua per tra-sformarle in giardini.Subitodopo,lungo la Via dell’Abbondan-za che oggi potremmo chiamarela strada dello “shopping” elegan-te, si è materializzato uno “svam-piro”, un irriverente e curioso per-sonaggio che mischiando latino edialetto napoletano ci ha illustratoalcuni simpatici aspetti della vitaquotidiana di Pompei ed il signifi-cato di alcuni dei tanti graffiti leg-gibili sui muri della città. Subito

dopo la visita ci ha portato nellacasa di Qttavio Quartone - devotodella dea Iside- e appassionato deisuoi miti.La sua casa è abbellitacon elegantissimi affreschi con sulretro un vasto giardino.Subitodopo è stata la volta della Casadella Venere in Conchiglia dove,amargine del peristilio,appare ungrande affresco di Venere-la pro-tettrice di Pompei- con sui lati lafigura di Marte e un “trompe oeil”raffigurante un giardino conuccelli,piante e fiori per dare unaillusione di maggiore profonditàall’ambiente.Infine si è proseguitoverso l’Anfiteatro percorrendo lagrande entrata che porta nell’Are-na.Gli altoparlanti riproducevano isuoni del tifo sportivo mentresugli spalti due grandi proiezionidavano immagini di pubblico e dicampioni di vari sport.Per tutti noi è stato un viaggio sug-gestivo ed interessante che ci hapermesso di vivere e rivivere Pom-

pei facendoci anche dimenticaregli orrendi cumuli di immondiziache avevamo lasciato a Napoli.E’ stata una ulteriore occasione diarricchimento culturale -abbiamoanche imparato che fu l’architettoDomenico Fontana nella secondametà del 1500 ad attraversareinvolontariamente con uno scavotutta la città sepolta mentre realiz-zava l’acquedotto che dal Sarnodoveva portare l’acqua ai cantierimilitari di Torre Annunziata-e unaconferma che queste attività“informali”del nostro Club rappre-sentano un modo formidabile percreare e rafforzare i rapporti diconoscenza e di amicizia fra i socie le loro famiglie.E per questo chesono sicuro che uno dei graffiti cheabbiamo letto - HIC SUMUS FELI-CES-ha rappresentato il nostrostato d’animo quando,alla finedella visita,siamo tornati a Napoli.

Gianfranco Maglione

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Appuntamenti e programmi del Club Castel dell’Ovo

Le Lune di Pompei

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L’occasione di sviluppare una attentaanalisi sulla città di Napoli è stataofferta dall’incontro con Aldo Masullo,

professore emerito di filosofia presso l’uni-versità Federico II di Napoli, che si è incen-trato sul commento del suo recente e notolibro dal titolo “Napoli siccomeimmobile”che si occupa con attenzione emaestria delle cause storiche che hannoprodotto il degrado che ancora vive lametropoli campana.Secondo l’autore Napoli è ferma da oltre quat-tro secoli, progressivamente ma anche stabil-mente lontana dai percorsi di crescita econo-mica e sociale vissuti invece dall’intera Europa.L’origine della critica viene ritrovata in duemomenti storici definiti: la scoperta dell’Ameri-ca contemporanea storicamente con la tra-sformazione di Napoli da reame a provinciadell’impero spagnolo, che insieme bloccano losviluppo economico e sociale della città, e larivoluzione francese che spinge l’Europa versonuovo orizzonti di progresso nel mentre Napolicontinua in una rocciosa stabilità che poi trovaai nostri giorni la controprova nella sua lonta-nanza dai centri di propulsione veri dell’Europaunita. E in questo abbandono o distacco daicentri di maggiore sviluppa che si riscontra lasempre maggiore periferizzazione della città e

lo stato di degrado della sua convivenza civile.Secondo Masullo la causa dell’immobilismotestardo della città trova le sue radici nell’as-senza di una classe borghese produttivadominante. L’assenza cioè di una classesociale con obiettivi di promozione economi-ca e meritocratica che compromette l’aggan-cio con le aree più evolute dell’occidente. Lamancanza di una classe borghese dominantesi associa ad una struttura sociale definibilecome grumosa cioè fondamentalmente fran-tumata in piccoli gruppi alla ricerca dei propriinteressi che sono in contrasto loro. La ricer-ca di interessi particolari alla fine si traduco-no in veti incrociati che nei fatti provocanouno stato di mancata coesione sociale cheriduce le capacità evolutive della città. Lacoesione civile, volendo la nota tesi di Put-nam, si traduce a Napoli in una coesioneaffettiva, cioè derivante più da rapporti dinatura familiare o familistica che non privile-gino le regole della sviluppo liberale ma ilrispetto di regole ataviche che intralciano neifatti le capacità di progresso. Il familismoamorale dunque privilegia le regole dell’ap-partenenza e non del merito e delle capacità.Una controprova di tutto ciò è rappresentatadal mancato sviluppo industriale della cittàche trova solo nella azione dello Stato, lungo la

sua storia, la matrice primaria della sua cresci-ta produttiva. Il setificio di san Leucio, o i can-tieri di Castellammare di Stabia così come leporcellane di Capodimonte alla fine del Sette-cento trovano i loro nipoti nel Ventesimo seco-lo nell’Italsider, nella Aeritalia, nello stessoBanco di Napoli. Tutte queste esperienze sonolegate da un unico filo conduttore : la proprie-tà pubblica. E ciò, si ripete rappresenta la con-troprova, di una scarsa presenza del privatonella economia locale, che rende nei fatti suc-cube le classi sociali al politico di turno.Il futuro può sganciarsi da questa analisi pessi-mistica se Napoli ed il sud saranno in grado disfruttare tre occasioni: lo sviluppo delle attivitànell’area del mediterraneo, le nuove tecnologieed il federalismo. Quest’ultimo rappresenta unareale occasione di riscatto di Napoli se impli-cherà la diffusione della consapevolezza deipropri limiti e delle proprie possibilità negli anniedulcorate dalla spesa pubblica che in qualchemaniera ha annebbiato le capacità di autoanali-si dei napoletani rinviando la loro capacità direazione alle proprie debolezze strutturali. Inquesto senso una nuova organizzazione statua-le può rappresentare il detonatore della valoriz-zazione delle proprie e indubbie capacità.

Mario Mustilli

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“Napoli siccome immobile”: cause antiche e recenti

Dalla comunicazione diDino fatta ai suoi soci silegge una delle ragioni

per le quali il Rotary ha il gra-ding che merita. La si affidaalla lettura di quanti non nehanno avuto conoscenzainvitando alla riflessione sulsuo significato e sull’onereche incombe sui rotariani.

Cari Amici,ieri pomeriggioho assistito insieme adalcuni altri nostri consoci alConcerto per la Pacepresso la Cappella delTesoro di San Gennaro nelDuomo di Napoli. Devo rin-graziare Riccardo Imperialiche ha offerto questa sug-gestiva opportunità alnostro Club, consentendo-ci di apprezzare non solol’aspetto artitistico e musi-cale della manifestazione,ma anche la finalità di pro-mozione della Pace che èuno degli scopi del RotaryInternational. Ricordo che:l’Azione internazionaleingloba le azioni intrapreseper allargare la portata

delle attività umanitarie delRotary nel mondo e perpromuovere la compren-sione e la pace tra i popoli.Mi piace ricordare ancheche l’Unesco (l’organizza-zione delle nazioni unite perl’educazione, la scienza e lacultura), sotto la cui egida èstato organizzato il concer-to di ieri, fu fondato dairotariani “Al congresso diHavana nel 1940”, i delega-ti avevano approvato unarisoluzione che identifica-va “libertà, giustizia, verità,santità della parola data erispetto per i diritti umani”come elementi “vitali perla pace mondiale” e si rivol-geva a ciascun Rotarianoper chiedergli di proteggeretali principi. Anche durantela Seconda Guerra Mondia-le, i Rotariani furono ingrado di organizzare uncongresso a Londra, a cuiparteciparono rappresen-tanti di 21 Paesi, gettando lebasi per un piano di pace.Da qui si arrivò poi alla for-mazione di un gruppo inter-

nazionale, che più tardi si èevoluto nell’organizzazioneche oggi conosciamo comeUNESCO, e che venne uffi-cialmente istituita dopo lariunione storica del 1945 aSan Francisco, dalla qualenacquero le Nazioni Unite.Circa 40 Rotariani avevanofatto parte della delegazio-ne e del gruppo di osserva-tori in quest’ultima riunione.Il Rotary aveva giocato unruolo cruciale nelle giornateformative dell’ONU, e cin-que Rotariani furono elettiall’incarico di Presidentedell’Assemblea Generaledurante i suoi primi 12 annidi vitaDino prosegue.Stasera vi sarà il forum delGruppo Partenopeo con ilGovernatore della Campa-nia Stefano Caldoro Io saròal Continental molto primae nell’attesa potremoscambiare qualche piace-vole conversazione fra noi.Vi allego le domande cheho predisposto con il con-tributo di alcuni di voi.

Il Rotary e l’Unesco ROTARY CLUB NAPOLI CASTEL DELL’OVO(Presidente Dino Falconio)

Prima Domanda Caro Presidente In chemodo il federalismo di cui tanto si parla puònuocere alla nostra regione ed alla nostragià fragile economia? E se non sarà cosìritiene veramente, come molti si affannanoa spiegare, che esso può rappresentareun’occasione di sviluppo per tutte leautonomie locali in seguito anche ad unamaggiore presa di coscienza della fine delperiodo dell’assistenzialismo? In questocontesto il rapporto che si sta instaurando,tra la Campania di Stefano Caldoro e laPuglia di Niki Vendola è solo un asse fortegeografico nei confronti delle regioni delNord o anche un ritrovarsi più facilmente suobiettivi condivisi, in ricordo dei comunitrascorsi di sinistra? Seconda domandaCaro Presidente Visto che sono in essere damesi gli sforzi della Giunta per contenere laspesa regionale, sforata dal precedentegoverno, quando ritiene potremo vedere lastessa Giunta cominciare a dedicarsiall’INIZIATIVA? E quindi a porre mano aquell’inversione di tendenza di tutti gliindicatori economici della RegioneCampania, esplicitati come negativi durantela campagna elettorale? Non è che dovremoassistere anche questa volta ad un percorsodichiarato virtuoso che si arresterà primadelle realizzazioni concrete a causa dellasolita, ben conosciuta specie alle nostrelatitudini,“impotenza del potere”.

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Le conviviali del lunedi, a pranzo, sonoquasi sempre dedicate alle conversazio-ni professionali dei soci; lunedi 11 otto-

bre è stata la volta di Rosanna Buonanno,avvocato matrimonialista che ha parlato sultema: “tra moglie e marito….”. Rosanna si ècosi presentata: “grazie a Dino per l’opportu-nità; non posso nascondervi che, benchéabituata a confrontarmi nelle aule di giusti-zia, l’essere qui chiamata a dialogare con Voimi emoziona più del previsto”.Non era un modo di dire ; Rosanna apparivadavvero emozionata dinanzi ai suoi amicirotariani consapevole della sua nuova vestenel sodalizio centenario. Nell’esordio, soffer-mandosi sul ruolo degli avvocati di famigliaconsiderato dalla riforma con un profiloindefinito, Rosanna ha voluto a tutti ricorda-re come oggi le prestazioni professionali siconcentrano e si esauriscono, prevalente-mente, sul malessere della società moderna,sul conflitto della coppia non più preparata acostruire una faticosa intesa a due perchéquasi sempre suggestionata “dallo stereoti-po di una vita perfetta” che si sgretola conestrema facilità. Le vicende pongono gliavvocati dinanzi all’ascolto di situazione sca-

brose e dinanzi alla impossibilità di svolgereun ruolo di conciliazione, impedito concreta-mente dagli atteggiamenti della coppia chearriva dinanzi al legale quando ormai le con-dizioni sono di quasi sicura irreversibilità.L’avvocato di famiglia non è di fronte ad unaazione civile comune, è di fronte ad un dram-ma umano che deve seguire con alto sensodi responsabilità professionale, individuale esociale;la prestazione, tra l’altro non suppor-tata da un quadro legislativo idoneo e nonsempre assistita da collaboratori di giustiziache possono impegnare risorse adeguate, èirta di difficoltà perché si discute del dram-ma dei bambini oggetto centrale del disagio, del contenzioso , dell’affido e delle respon-sabilità. E qui la nostra socia non è apparsapiù emozionata ma ferma e decisa nellosvolgere le sue opinioni sulle responsabilitàcomplessive dell’ordinamento, della societàche fanno apparire immane il ruolo e la fun-zione dei matrimonialisti, peraltro non assi-stiti da una simpatia sociale che rende lorograzia per lo sforzo nel quale si impegnano. Idati delle separazioni e dei divorzi sono laspia di un grande problema di questa socie-tà , ella ha proseguito, che non può solo con-

tare su procedure giudiziarie ma che abbiso-gna di riconsiderare il ruolo della famiglia.Per alleggerire il clima della conversazioneha poi citato non meno di trenta frasi moti-vazionali, annotate nel corso della sua attivi-tà, che le coppie adducono per arrivare almomento del contenzioso, sulle quali havoluto sentire i commenti dei soci presentiinvitandoli talvolta al sorriso ed all’ironia. Laconversazione ha lasciato un forte amaro inbocca;le considerazioni svolte da Rosanna,apparsa ferma e determinata nel dire comenel suo impegno professionale, sono di quel-le che evocano non solo una migliore siste-mazione del quadro normativo e giudiziarioma anche e soprattutto un coinvolgimentopiù pieno di tutto il sistema sociale, famiglia,scuole, istituzioni, cui non può supplire dasolo l’avvocato matrimonialista. Rosanna ciha lasciato una ricca documentazione, conla legge sull’affido, e la sua relazione che èstata appostata per una lettura integrale sulsito www.rotarynapolicasteldellovo.it al linkdel Club, sotto la voce “contributi dei soci”.

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Conviviale dell’11 ottobre 2010: Rosanna Buonanno

Dino Falconio ringrazia tuttiper l’ampia partecipazioneall’evento assembleare; è il

primo dei tre in programma perl’anno sociale 2010/2011. Rin-grazia poi, dopo le bella seratadelle consegne, Enzo De Maioper l’entusiasmo e la voglia cheha trasmesso al Club; raccoglieuna eredità che rende oltremo-do agevole il suo anno . Gli argo-menti all’ordine del giorno ven-gono esaminati in dettaglio enell’ordine; viene approvato amaggioranza il conto consunti-vo 2009/2010 che non lasciacriticità e che consente di tra-guardare con serenità anche ilbilancio di previsione dell’annosociale 2010/2011 appena aper-to. Il nuovo bilancio dovrà farsicarico di sostenere gli impegniprogettuali e le iniziative pro-grammate che vengono presen-tate nella apposita sezione dedi-cata ai progetti . Vengono poiconfermati i soci onorari Micha-el Burgoyne, Mauro Giancaspro,e il Past President Felice Ippoli-to. Viene proposto da MarioMustilli il nuovo socio onorarioFranco Roberti, magistrato, Pro-curatore della Repubblica diSalerno la cui candidatura trovaconsensi generalizzati e vivasoddisfazione. Poi viene conferi-to l’incarico a Riccardo Imperiali

e Gino Salzano, nelle rispettivefunzioni di Presidenti di com-missione, di redigere il pianodirettivo del Club da approvarenella seconda sessione assem-bleare. Si passa poi alla elezionedel Consiglio direttivo dell’annodi Vona, President incoming, cherisulterà cosi composto: daiConsiglieri Nello Ascione, Emi-lio Baldoni, Alfredo Contieri,

Attilio Iocco, Renato Silvestre,dal Vice Presidente MarioMustilli, dal Segretario DarioLeardi, dal Prefetto MaurizioSica, dal Tesoriere AlessandroLambiase e dal Segretario Ese-cutivo Federico D’aniello, cui siaggiungono di diritto il Past Pre-sident e il President eletto. Per laelezione del Presidente2012/2013 la assemblea indica

ed elegge il socio Pasquale DiCostanzo. A tutti Dino formula imigliori auguri e il suo apprezza-mento, prima di presentareall’assemblea i responsabili deisingoli progetti e le interfaccedel Club per le commissionidistrettuali cosi individuate:“Salvagente per la Vita” (NelloAscione), “Biotecnologie”(Roberto Vona), “Mappa Ferro-vie” (Attilio Iocco), “SorellaAcqua” (Renato Silvestre),“Alma Mater” (Enzo De Maio),per i progetti del Gruppo Parte-nopeo “Nisida” (Alfredo Contie-ri), “Alto Rischio” (Pasquale DiCostanzo), “Puntorotary” (Gian-franco Vallone). I referenti delClub si coordineranno, egli dice,con i rispettivi responsabilidistrettuali e cioé Edoardo Sab-batino, Ugo Oliviero e Pierfran-cesco Valentini. Per “Ulisse” saràtenuta una riunione specificacon il responsabile del nostroClub Mario Mustilli . L’assem-blea si chiude con l’invito adocumentarsi sul sito deldistretto e poi ad iniziare a lavo-rare nelle commissioni e sotto-commissioni con riunioni spon-tanee, “motu proprio”, attivandole energie di ciascuno per otte-nere risultati concreti.

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Assemblea Generale del Club di Luglio

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Nella splendida cornice dicasa Falconio si è tenutolunedì 20 settembre, il con-

sueto appuntamento del Salottorotariano, il primo sotto la presi-denza del notaio Dino Falconio.Sorridente e affabile come sem-pre, la gentile consorte, sig.raPaola ha accolto i numerosi ospi-ti nel meraviglioso giardino cura-to, per l’occasione, con gusto inogni piccolo dettaglio. L’argo-mento della serata, illustratomagistralmente dall’avv. Mauri-zio Sica e dalla professoressaMarina Rigillo e corredato danumerose e significative fotogra-fie, è stato indubbiamente moltointeressante: esistono due Napo-li, una borghese e l’altra proleta-ria? Una civile e appassionata el’altra “barbara” e senza speran-

za? Il dibattito che è seguito hacoinvolto con entusiasmo la mag-gior parte degli ospiti tra cui Mar-zio Grimaldi, Mario Mustilli, Mas-simo Vernetti, Alfredo Contieri,Renato Silvestre, Mauro Gianca-spro, Francesca Amirante ed altri,i quali hanno sostenuto ciascunole proprie idee, spesso contra-stanti, con notevole competenzae arguzia, dando origine ad unapiacevole discussione che havisto, a tratti, anche momenti dileggerezza, grazie alle sagaci bat-tute di Riccardo Imperiali. Allafine è senz’altro prevalsa l’idea diuna Napoli con mille volti e millesfaccettature piuttosto che unaNapoli duale. Una deliziosa equanto mai ricca cena ha visto,subito dopo, gli ospiti spostarsida un angolo all’altro del giardino:

dal tavolo degli antipasti con spie-dini di mozzarella e pomodorini,fritturine varie e affettati di ognitipo a quello dei primi e secondipiatti dove, in un tripudio di odorie colori, spiccavano il risotto allimone, la pasta con le melanzane,i magnifici cannelloni,una gusto-sissima pasta e patate, l’insalatadi spinaci, pinoli e caciotta,unamagnifica arista al forno e i giu-stamente famosi peperoni imbot-titi della sig.ra Luciana. Il tuttoannaffiato con un ottimo vinorosso d’annata. Per non parlarepoi del buffet dei dolci dov’eranoraccolti una ricca varietà di torte,gelati e semifreddi tale da soddi-sfare i palati più esigenti. Bellissi-ma serata, quindi, serata in cui lospirito rotariano ha visto esaltati isuoi principi fondamentali di ami-

cizia, di ospitalità e di confrontocivile e appassionato. Erano pre-senti: Alfredo e Paola Contieri,Stefano e Francesca Daniele,Tommaso e Lilia d’Acunto, Gino eMaria De Laurentiis, Enzo DeMaio, Pasquale e Angela DiCostanzo, Eliana e Gennaro Fri-gione, Marzio Grimaldi, Riccardoe Tullia Imperiali, Dario e MarcellaLeardi, Paolo e Antonella Mallano,Valentina Papa Malatesta, SergioSangiovanni, Renato Silvestre,Roberto Vona, Gianni e AnnaTomo, Gianfranco Vallone, NelloAscione, Antonio Siciliano e lasimpatica moglie Antonella,Valentino e Maria Grazia Valentinidi Castromediano, Stefano eFabiola Sciarelli.

Angela Di Costanzo

Salotto Rotariano di Settembre con tema:“sulle due città”

Dino Falconio ha sentito di dover ringra-ziare, di cuore e formalmente, con la e-mail datata 20 9, tutti i soci, numerosi

come non mai, presenti alla Conviviale delmese di settembre che ha avuto come ospitee conversatore della serata Aldo Masullo, Prof.Emerito di Filosofia teoretica della Federico II.Il prof. Masullo, da giovane anche valenteavvocato penalista del foro di Napoli prima diabbracciare definitivamente la strada dellafilosofia e della ricerca del pensiero, ha ripre-so, in questo interessante incontro con Casteldell’Ovo, il discorso mai interrotto sulla nostracittà , oggetto di un ampio dibattito attivo daoltre due anni , dalla prima stampa del libro“Napoli siccome immobile”.Alla fine della serata, com’era prevedibile,sono stati tutti i soci, anche a nome degliassenti , a ringraziare Dino ed il ConsiglioDirettivo per aver dato loro l’occasione diascoltare Aldo Masullo , filosofo che, come lostesso Dino ha ricordato nella citata e-mail, hala capacità di “aprire a tutti noi orizzonti diriflessione con la sua non comune lucidità ecapacità di analisi”; che permette di attingereal suo pensiero attraverso l’ascolto di un elo-quio suadente che non solo assicura la soddi-sfazione di un vero piacere ma che consentedi interiorizzare tanti stimoli di cui la societàtutta è tanto bisognosa.Il libro intervista che ha dato lo spunto allaconversazione, edito da Guida nel 2008, haavuto un successo enorme ed è stato presen-tato in centinaia d’incontri culturali.Aldo Masullo, al suo intervistatore ClaudioScamardella capo redattore del Mattino chegli rivolge le domande intese a rappresentarela storia della nostra città, indica e caratteriz-za quattro momenti, quattro fasi del nostro

territorio urbano e sociale in cui la città primaderaglia (la città deragliata), poi vive sospesa(la città sospesa),successivamente vive edavverte la profonda delusione di un lungoperiodo amministrativo ed economico checoincide con la sinistra al potere (la città delu-sa) per poi divenire, con l’apertura del cuorealla speranza, bisognosa di stimoli necessari ;quelli suggeriti dagli autori e descritti nellaquarta parte libro (la città futura). Come eglistesso dice, è questa la fase più difficile manecessaria , quella in cui “occorre appassio-narsi alle sfide del proprio tempo (pag 219), incui” la sfida non è il deserto ma è decidere dipartecipare di essere attori , protagonisti, diprodurre idee ed agire per cambiare la propriaterra e riuscire dove altre generazioni hannofallito”. Egli soggiunge che la scuola ha la fun-zione di incoraggiare i giovani a non abbando-nare la città e che essi non devono “ incialtro-nirsi nella corruzione dei vecchi sistemi”. Alledomande su cosa si deve poter fare e cosa

deve diventare Napoli, egli risponde cheNapoli non deve essere la città deragliata ,uscita dal binario della storia che la vedevaprotagonista, non deve continuare a vivere lafase della sospensione, mentre le altre cittàsembrano correre velocemente dinanzi allasua stasi,“deve diventare un centro di scambi, di intersezione dei flussi comunicativi , dicontaminazione tra culture economie e valoridiversi: da molo sperduto a città ponte”. Edinanzi ai suoi drammi sociali egli recupera ilpensiero di Giovanni Paolo II che diviene unmessaggio: “non abbiate paura”. Nelle pagineconclusive del libro egli cita, quale grande fat-tore di novità ed innovazione, la prepotenzaintrusiva della tecno scienza, della sorveglian-za universale da internet alla telematica, nellaquale i napoletani sono chiamati a fare reteper sciogliere i “grumi” in cui si sono scompo-sti e costruire la coesione sociale come condi-zione fondamentale per il riscatto.La vivacitàintellettuale dei soci Mustilli, Landolfo, Vernet-ti, Sica, Roberti e Messina, che hanno anima-to la fase del confronto dialettico sulle luci edombre della città e delle potenzialità che gliscenari presentano, ha arricchito la seratache è stata di quelle che il Rotary può e devecoltivare nel solco di quell’impegno civile chepuò vederlo, come ha indicato Masullo, prota-gonista nella diffusione dei valori e della con-sapevolezza del cambiamento. Per dirla conDino “non solo chiacchiere e distintivo”. Ungrazie particolare a Riccardo Imperiali e EnzoDe Maio che hanno curato i contatti con il Pro-fessore. Tra i presenti tre graditi ospiti delRotaract, nonchè Il Console degli USA TomasMoore e Nicola e Donella Attanasio

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Conviviale del 18 settembre al Royal

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Assemblea distrettuale di Luglio

Il Progetto Ulisse ed il Forum di Reggio Calabria

Imotori dell’assemblea erano stati giàriscaldati nel SIPE di Caserta dove Miche-langelo Ambrosio aveva potuto misurare

la volontà di partecipazione dei Club e deisuoi associati. Forse, però, non potevaimmaginare quale sarebbe stato il concorsodi partecipanti all’evento del 3 luglio che haavuto come parterre l’Auditorium degli HotelRoyal Continental, alberghi cosi cari ai rota-riani perché sedi prestigiose di alcuni Clubdel Gruppo Partenopeo tra cui il nostro. ACaserta Michelangelo aveva anticipato,come si fa in queste occasioni, la sua strate-gia operativa dell’anno concentrata su pochima solidi filoni di azione, presentati nellelinee generali, che, invece, nel corso dell’as-semblea, hanno preso corpo attraverso unadinamica proiezione di slides e di video chene ha esaltato valore e contenuti. Michelan-gelo ci aveva preparati all’impiego dei nuovimodi di gestire le relazioni e la comunicazio-ne con il supporto e l’apporto determinantedei moderni strumenti delle tecno scienza :rete, media e sito internet. Il giorno prece-dente la XXXIII assemblea distrettuale, nellaconferenza stampa, si sono date ai giornali-sti tutte le informazioni raccolte ampiamen-te nelle edizioni dei giornali del giorno suc-cessivo distribuite tra i presenti ma soprat-tutto comunicate al mondo dei lettori napo-letani e non. Come si è presentato Ambrosio? Con un Mandala fatto di figure geometri-che concentriche (cerchi) in cui campeggia-no imperiosi i quattro progetti chiave “Ulis-se”, “Sorella Acqua” ,”Punto Rotary” ,”AlmaMater” che si appoggiano all’interno sullestrutture costituite dalle risorse umane deldistretto , Presidenti , Assistenti, Commis-sioni, Volontari, avvolti nella circonferenzaesterna della immagine attraverso un richia-mo alle quattro vie di azione del Rotary, daimeccanismi che devono alitare in questoinsieme fatti di Polioplus, Sovvenzioni, Arfon

etc. Tutto il sistema si regge sui giovani; ilMandala ha, infatti, come leit motiv fondan-te, su cui poggia, la frase “Il seme del futurogermoglia nel presente”. A chi non avesseapprofondito il significato del “mandala” varicordato che il termine, ripreso dalle cultureorientali per indicare figure geometriche, haun forte significato di spiritualità che richia-ma un atteggiamento mentale ed una predi-sposizione alla azione nella quale la caricaemotiva deve costituire l’elemento portan-te della azione. Ambrosio chiede quindi aiClub ed ai Rotariani il coinvolgimento emoti-vo sulle sue linee strategiche perché diventi-no l’ossatura portante delle iniziative di Clubin modo da incidere sul territorio e rafforza-re l’immagine del Rotary identificato inpoche ma significative azioni destinate adessere additate come esempio virtuoso diservizio sociale e motore del cambiamento.La rivista distrettuale ed il sito Rotary 2100sono prodighe di informazioni e notizie suicontenuti dei progetti sovra richiamati e suinomi dei soci facenti parte delle commissio-ni che devono curarne la attuazione, deiresponsabili progettuali che hanno, quasidappertutto , come è stato definito anchenel nostro Club, delle interfacce responsabi-li. Qualche nota di cronaca: il Governatore ha

presentato la squadra, ha raccolto il salutodel Presidente della Consulta Lello Pallottad’Acquapendente, del Governatore ElettoPietro Niccoli e del designato Marcello Fasa-no, del rappresentante distrettuale del Rota-ract Cristina Amato ed ha voluto salutare inun abbraccio corale tutti i neo Presidenti delGruppo Partenopeo. Le parole, rotte dallacommozione, di Francesco Socievole ,Governatore uscente hanno poi dato adAmbrosio la testimonianza che il Mandalasicuramente non sarà solo un simbolismoma un contenitore di “sentimenti” che avrà ilsuo momento epocale nel Congresso inter-nazionale di Assisi su “Sorella acqua” , con-gresso annunziato da Ambrosio nel corsodel suo intervento seguito da scrosciantiapplausi a testimonianza della condivisionesul cammino intrapreso. Piccola nota : lasala era gremita in ogni ordine di posti. L’or-ganizzazione affidata ai suoi stretti collabo-ratori è stata perfetta al punto da meritareun plauso generale. Il nostro Club , cometutti i Club cittadini, è stato largamente rap-presentato da quasi tutto il Consiglio diretti-vo e da alcuni soci “aficionados”.Il Mandala campeggia sulla prima paginadel Notiziario.

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Il rapporto del GovernatoreMichelangelo Ambrosio con igiovani è particolare , si può

dire essenziale per tutte le attivi-tà che lo hanno impegnato nellasua vita professionale di ricerca-tore. Ne ha dato prova e contonella lettera di ottobre nellaquale ricorda un bell’eventodella sua vita legato all’incontrocon una giovane universitaria.Nel periodo del suo mandatonon poteva, pertanto, non con-centrare gran parte delle sueenergie sull’aiuto ai giovani. Eper tradurre questa idealità havoluto mettere a loro disposizio-ne il Progetto Ulisse, nel qualeha chiamato a raccolta unasquadra di rotariani animati dagrande carica emotiva , con laquale si prefigge di affrontare

uno dei maggiori problemi cheaffliggono le nostre giovanirisorse del Sud costrette dallavita ad emigrare. Nella paginadel sito www.rotary2100.it silegge nella presentazione “Sonoprofondamente ottimista sulfuturo del Sud ; il sud, la Campa-nia e Calabria in particolarehanno le energie e le capacitàper offrire alla comunità talentiche, coltivati, possono incideresullo sviluppo del nostro territo-rio. Tutti si lamentano che inostri giovani i nostri cervellisono costretti ad emigrare... Perquesto motivo ho pensato adUlisse come a colui che devetornare ad Itaca. Su www.rota-ry2100.it c’è una intera sezionededicata ad Ulisse che non èbastata perché attraverso di

essa si acceda ad un sito speci-fico dedicato al Progetto, curatodal socio di Ottaviano, avvMichele Boccia.La commissione, presieduta dalProf. Antonio Ascione di Napoliest, sta lavorando al meglio.Basti pensare che da Ulissestanno nascendo convenzionicon tutta una serie di Enti (Mini-stero del Lavoro ed altri) ed Isti-tuzioni interessate all’idea ed aisuoi risultati , che la FondazioneVeronesi ha sposato l’idea ed ilconnesso progetto delle tre T(Territorio Talenti e Tecnologie)con la messa a disposizione diuna borsa di studio di 25000€,che sono stati già conseguitiinteressanti concreti risultati.Il Forum di Reggio Calabria delmese di settembre è servito a

fare il punto ed a coagulare lapartecipazione numerosa deitanti Club che hanno presenzia-to all’evento. Il titolo sul temadella rivista distrettuale di otto-bre è: Reggio Calabria mette leali al Progetto Ulisse. Per ilnostro Club è presente nellaCommissione il socio FrancescoClemente che all’interno dellastruttura coordina e presiede lasottocommissione “Italianiall’estero” cui è affidata la ricer-ca di giovani che lavorano oltre iconfini nazionali e per i qualidiventa oltremodo gratificanteun ritorno sui lidi patri comeaccadde all’eroe itacense.

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Sono 11 i bambini adottatidal Gruppo Partenopeo deiRotary Club di Napoli, che

hanno potuto beneficiare delleattenzioni delle iniziative pro-mosse dalla Fondazione “Innome della vita” istituita dal Car-dinale Crescenzio Sepe e presie-duta dal prof. Sergio Sciarelli,socio rotariano di lungo corso.La collaborazione è stata ufficia-lizzata l’estate scorsa all’Areniledi Bagnoli, nel corso di una ceri-monia ufficiale di “consegna”del ricavato della generosità edella sensibilità dei Club Rotarynapoletani, cui si sono associatianche i Club Rotaract Napoli,Napoli Castel dell’Ovo, NapoliNord, Napoli Nord Est, NapoliOvest, Napoli Sud Ovest.Da sottolineare l’importanzadelle iniziative del CardinaleSepe, che con inesauribile ener-gia promuove il coinvolgimentoattivo e concreto delle migliorienergie della città in progetti diaiuto e di speranza per i piùdeboli e i meno fortunati.Grazie al sostegno prezioso disingoli individui e di organizza-zioni come il Rotary, semprepronte ad impegnarsi nello svi-luppo di progetti orientati a por-tare benefici tangibili a soggettiin difficoltà, la Fondazione “Innome della vita” è riuscita a for-nire beni di prima necessità amolti bambini poveri di Napoli;in particolare, circa cinquecentobambini di oltre cinquanta par-rocchie di Napoli, hanno ricevu-to in vari modi e misure, unsostegno continuo per quelloche riguarda i bisogni primariinerenti alla loro crescita. Adesempio, è stato distribuito un“kit corredo” di prodotti nuovi diprimarie marche industriali,comprendente abiti per neona-ti, una culla e un passeggino;inoltre, mensilmente, si è forni-to un “kit pappa” composto dapannolini, latte in polvere, omo-geneizzati di carne e di frutta. Aibambini più grandi, di età com-presa trai 3 e i 12 anni che fre-

quentano la scuola, infine, èstato distribuito un “kit scuola”completo, composto da zaino,quaderni, album da disegno,penne, pennarelli, colori, squa-dre compasso, gomme, matiteda disegno. Sempre ai bambinipiù grandi, infine, in accordocon la Federazione Italiana Ten-nis è stato offerto un corso gra-tuito di tennis, le attrezzaturenecessarie per la pratica di que-sto sport, nonché un servizio diaccompagnamento alle struttu-re sportive.Altra iniziativa di grande valen-za sociale realizzata dalla Fon-dazione “In nome della vita” èsenza dubbio il progetto di“casa famiglia” - denominatoCASA DI TONIA - che ha per-messo di attivare una strutturaben arredata, attrezzata edaccogliente dove ospitare gra-tuitamente giovani donne ingravi difficoltà economiche eaffettive, madri di bambini pic-coli o incinta di pochi mesi cuioffrire un luogo sicuro dovepoter vivere serenamente laloro maternità per trovarel’energia necessaria per affron-tare i propri disagi e prepararsia trovare un equilibrio in auto-nomia. Alcune mamme ospitatenella Casa di Tonia sono riuscitein breve tempo a reinserirsi

nella vita sociale e lavorativa,grazie all’aiuto dato dalla strut-tura nella gestione delle proble-matiche domestiche e delle dif-ficoltà pratiche legate alla cre-scita dei bambini. Essenziale inquesto percorso il contributodella ludoteca “culla della vita”promossa dalla Fondazione ecoordinata da due operatricilaureate in psicologia e scienzedell’educazione che, con il sup-porto di circa 20 volontari, assi-ste circa 60 bambini di età com-presa tra i 3 e i 12 anni nati neiquartieri disagiati di Napoli, svi-luppando attività educative,ricreative e artistiche.

Infine, sempre presso la “Casa diTonia” è stata attivato un serviziodi mensa per gli studenti, in con-venzione con la vicina Facoltà diVeterinaria dell’Università Federi-co II, che, oltre ad assicurare ilvitto gratuito agli ospiti dellastruttura, rappresenta un’impor-tante opportunità di apprendi-stato e di reinserimento sociale,dalla quale si ricavano ancherisorse utili al finanziamento delleattività sociali della struttura.

Roberto Vona,Presidente Club Rotary

Napoli Castel dell’Ovo, 2011-2012 7

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Interclub Festa dell’Arenile di Luglio

Iconsigli direttivi 2010-2011 del Gruppo Parte-nopeo la sera dello scorso 3 maggio hannodato luogo nei saloni del Circolo Canottieri di

Napoli ad una entusiasmante kermesse, con vivasoddisfazione del governatore MichelangeloAmbrosio e una bella pagina di amicizia rotaria-na. I dieci neo-presidenti dei club del Gruppo Par-tenopeo, dopo una deliziosa cena-buffet sullabella terrazza del circolo da dove si godeva l’in-canto del nostro golfo, si sono presentati al gover-natore con il loro motto e la loro squadra, realiz-zando così una passerella che ha inorgoglitoognuno dei partecipanti, tutti salutati con scro-scianti applausi. La manifestazione, nata daun’esigenza sentita da tutti i rotariani, servire inamicizia e soprattutto tra i rotariani, ha confer-mato che lavorando insieme ci si conosce emigliora il senso di appartenenza. I club del Grup-po Partenopeo devono svolgere la loro azione inarmonia tra loro, senza competizione creando unclima sereno, di collaborazione, foriero di grandirisultati. Questo clima si è percepito in questabella serata rotariana, tutti consapevoli di essereparte di progetto speciale e pronti all’azione. Lachiosa del governatore a chiusura dell’evento,che

si ripeterà ogni anno, è stata di grande apprezza-mento per lo schieramento in campo di qualifica-te professionalità e nel suo stile concreto haricordato che le idee, i progetti vanno poi messi inpratica per far girare la magica ruota, servire glialtri. AUGURI! BUON LAVORO!

Pasquale Di Costanzo

I NEO-PRESIDENTI ELETTI 2010-2011:

• Sergio Pepe, club Napoli

• Diomede (Dino) Falconio, club Castel dell’Ovo

• Biagio Vallefuoco, club Castel Sant’Elmo

• Calogero Bellia, club Napoli Est

• Pierfrancesco Valentini di Castromediano,

club Napoli Flegreo

• Pierluigi Izzo, club Napoli Nord

• Fabio Azzi, club Napoli Nord-Est

• Lucio Zarrilli, club Napoli-Ovest

• Carlo Ruosi, club Posillipo

• Edoardo Sabatino, club Napoli Sud-Ovest

Il Gruppo Partenopeo si presentaal Circolo Canottieri

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Una splendida serata estiva... il golfo diNapoli da sfondo... tanti graditissimiospiti...Tocco di campana ed ha inizio la serataconclusiva di questo anno Rotariano2009/2010

Ancora è nitido il ricordo dell’emozione diquella sera al circolo del tennis quando fuTommaso a passarmi il collare,quanteansie mi assalivano,quanti timori per ilcompito che mi aspettava,quanti interro-gativi a cui avrei voluto dare subito unarisposta per sentirmi meno preoccupatodi quanto realmente ero. Poi un po’ allavolta con l’aiuto di tutti siamo riusciti acostruire un percorso che ci ha permes-so di incrementare la nostra voglia distare assieme.Dei programmi che sono stati portati atermine in questo anno abbiamo giàavuto modo di illustrarVi i risultati otte-nuti sull’ultimo numero del nostro Bollet-tino che è stato distribuito proprio inoccasione di questa nostra serata .Con tutti Voi mi piace ricordare:i nostriospiti alle serate conviviali Guido Cle-mente di San Luca,Eugenio Tremante,Marina Tripodi, Raffaele Cantone, MarinoNiola, Rosaria Capacchione, AntonioDella Volpe, a nostra amica FrancescaAmirante.Ma la serata conclusiva non può esseresoltanto una nostalgica carrellata retro-spettiva dell’anno trascorso anzi deveessere una serata di festa poichè unnuovo anno rotariano sta per iniziare ednuovo Presidente sta per tracciarci unentusiasmante percorso da intraprende-re assieme, con l’entusiasmo che hasempre contraddistinto il nostro Club.Ed allora spazio alla allegria… sia dia ini-zio alla cena… breve saluto del nostronuovo Governatore Michelangelo Ambro-

sio ….Paul Harris come riconoscimentodell’impegno profuso in questo anno aFederico D’Aniello e Sergio Sangiovannied a Tommaso D’Acunto e ValentinoValentini per il costante lavoro svolto peril nostro Club…poche mie parole per rin-graziare tutti Voi per l’affetto che miavete dimostrato e per un ringraziamen-to particolare alle signore che sempre mihanno incitato e sostenuto….presto sistappino le bottiglie di champagne per-chè tutti abbiamo voglia di brindare con ilnuovo Presidente e di fargli gli Auguri perl’anno che sta per avere inizio... Auguri dicuore Dino... conta su di noi !

Enzo De Maio

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Ascuola,per imparare a non aver pauradi un cuore che ha smesso di battere.Per aiutare i ragazzi ad affrontare con

coraggio un’emergenza sanitaria.Per infondere nelle giovani generazioni ilsenso dell’altro che rischia di essere ignorato.Le recenti drammatiche cronache dei nostrigiorni sono zeppe di menefreghismo e non-curanza.In sintesi questo e’il progetto “Salva-Genteper il cuore” promosso dal Gruppo Parteno-peo dei Rotary di Napoli,su iniziativa deiRotary Castel dell’Ovo.E’stato infatti il cardiologo dell’Ospedale delcapoluogo partenopeo, Aniello (Nello) Ascio-ne, a dare corpo ad un’idea straordinaria-mente semplice,eppure di grande efficacia,con l’aiuto dei giovani colleghi Luca Ottavia-no e Enrico Febbraro: quella di fare deiragazzi i protagonisti di interventi immediatiin caso di emergenza sanitaria.Tale progettoè operativo già da tre anni ad opera del clubCastel dell’Ovo.Dopo la presentazione ai media del proget-to-corso avvenuta il giorno 11 ottobre pressola scuola media T.Livio ,alla presenza dei pre-sidenti e medici soci degli altri clubs parte-nopei , tutti hanno avuto modo di notare l’in-teresse e la curiosità dei giovani studenti,attentissimi a prendere appunti e rapidi aporre domande.In poche ore, agli studenti vengono impartite“lezioni” di primo soccorso: i ragazzi impara-

no a riconoscere i sintomi - la perdita di cono-scenza,l’arresto respiratorio, il trauma dasoffocamento e annegamento - e le procedu-re di rianimazione cardiaca e polmonare.E mettono in pratica sul manichino “Anne”-dal nome di una ragazza francese di 16 annimorta suicida per amore-ciò che hanno vistoe ascoltato in 60 minuti.Dopo la Tito Livio,l’iniziativa approda allescuole medie Poerio e Fiorelli di Napoli e -grazie al presidente Falconio e al governato-re Ambrosio- si allarga ad altri istituti delcapoluogo con l’impegno dei 10 club rotary

napoletani.Tocchera’a Loro adottare le scuo-le dove il progetto continuerà a realizzarsinei mesi a venire.Ma c’e’un altro aspetto che non va assoluta-mente sottovalutato in una lettura approfon-dita dell’avventura “Salva-Gente per ilcuore”, che risponde pienamente alla mis-sion del Rotary: quello educativo, teso a pro-muovere nelle generazioni più’nuove senti-menti di condivisione e cura, di partecipazio-ne alla sofferenza,di attenzione per essereeducati all’emergenza.In un tempo in cui la negazione del dolore, lapaura della malattia e la perdita dei valorimorali hanno il sopravvento, promuovereprogetti come quello che a Napoli ha raccol-to consensi unanimi e’un primo passo versogiorni nuovi in cui la cura per il prossimotorna ad essere inculcata.E perchè no, a rientrare - in un prossimofuturo - tra i programmi scolastici.Partire da Napoli per migliorare il futuro??Forse non è un’utopia.

Nello Ascione,Cardiologo

Il Gruppo Partenopeo dei Rota-ry di Napoli, su iniziativa delRotary Castel dell’Ovo presie-

duto dal notaio Dino Falconio,ha presentato il progetto “Salva-Gente per il cuore”, alla scuolamedia Tito Livio di Napoli.Il progetto si propone di insegna-re ai ragazzi d’età compresa trala terza media e le prime classisuperiori il giusto comportamen-to per situazioni di emergenza.“Cerchiamo di infondere neiragazzi, protagonisti o spetta-tori di una emergenza sanitaria,- spiega il notaio Falconio - lacapacità di prestare soccorsoper aiutare la vittima dell’infor-tunio. Vogliamo sviluppare ediffondere una cultura dell’at-tenzione all’emergenza sanita-ria, divulgando e mettendo inpratica le corrette procedure ele manovre d’intervento”.

Il progetto prevede che ogniclub rotariano adotti da due aquattro scuole napoletane peruna campagna formativa edinformativa. E’ prevista la coo-perazione con l’Ospedale BuonConsiglio Fatebenefratelli.Il Coordinatore Distrettuale delprogetto, nonché ideatore, èNello Ascione, Dir. Medico Car-diologia Ospedale Fatebenefra-telli di Napoli. “I bambini, data laloro grandissima capacità diapprendimento - spiega NelloAscione - sono sempre più pre-cocemente in grado di utilizzarecorrettamente sequenze nume-riche di chiamata, attraverso glistessi sistemi di telefonia e dieffettuare interventi di primosoccorso a carattere salvavita”.Il corso prevede inizialmente ilriconoscimento dell’emergenzamedica (perdita di conoscenza,

arresto respiratorio, trauma, sof-focamento) e la spiegazione dellemanovre di primo soccorso e dirianimazione cardio-polmonare.Segue la fase di familiarizzazionecon i mezzi di soccorso, l’eserci-tazione pratica di rianimazione almanichino e l’utilizzo del defibril-latore semiautomatico.Per spiegare ai ragazzi il giustocomportamento nelle situazionidi emergenza è intervenutoanche Enrico Febbraro, Aneste-sista AUP - Federico II - Napoli.Presenti alla scuola Tito Livio

della preside Giovanna Esposito,i delegati dei Club Rotary delGruppo Partenopeo, Luigi StadioRC Napoli (presidente SergioPepe), Nello Ascione RC NapoliCastel dell’Ovo (presidente DinoFalconio), Antonio Ruocco ed ilpresidente Biagio Vallefuoco RCNapoli Castel Sant’Elmo, GiorgioEsposito RC Napoli Flegreo (pre-sidente Pier Francesco Valenti-ni), Carlo Grifasi RC Napoli NordOvest (Lucio Zarrilli), RiccardoArienzo ed il presidente EduardoSabbatino RC Napoli Sud Ovest.

Presentato il progetto “Salva-Gente per il cuore”,promosso dal Gruppo Partenopeo dei Rotary diNapoli, alla scuola media Tito Livio di Napoli. Ha illu-strato il notaio Dino Falconio.

A scuola con il Rotary:guardando... si impara!

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Progetti di Club e del Gruppo Partenopeo

Iprogetti del dell’anno 2010-11 sono diapprezzabile livello, appaiono fattibili econcretamente realizzabili nel corso di

questo esercizio.Essi sono alcuni propri del nostro Club altridei Club cittadini; tutti vengono pienamentecondivisi e sostenuti dal Gruppo Partenopeo.Aggiungo con viva soddisfazione che il pro-getto Salvagente per il Cuore, già avviatonell’anno 2009-10 , grazie alla intuizione edalla infaticabile attività di Nello Ascione, èdiventato un progetto Distrettuale.Peraltro, se non ricordo male, è il primo pro-getto del nostro Club sposato dall’interoDistretto.Ringrazio a nome mio, nella qualità di Presi-dente della Commissione, Dino Falconio perla instancabile e preziosa opera svolta insede distrettuale, Nello Ascione e l’insosti-tuibile Sergio ,balzati all’onore dei telescher-mi e della stampa per aver dato ampia visibi-lità al loro operato, alla azione del Rotary edel nostro Club.Qui di seguito sono elencati i progetti chesponsorizziamo e seguiremo grazie all’aiutodelle professionalità del nostro CLUB..1. Salvagente per il Cuore. ResponsabileNello Ascione, Capofila RC Napoli Casteldell’Ovo.2. Punto Rotary. Responsabile GianfrancoVallone, Capofila RC Napoli Flegreo.Sulla scia dello stesso progetto realizzato già

da un anno dal RC Caserta,il 24 Ottobre saràaperta presso la Basilica del Carmen, piazzaMercato in Napoli,una infermeria per le per-sone bisognose di visite mediche specialisti-che, gratuite. I nostri soci medici hanno datola loro disponibilità ad essere presenti indate ed orari convenuti. Noi tutti del Casteldell’Ovo ringraziamo,orgogliosi,le professio-nalità mediche del nostro RC che con grandesacrificio troveranno il tempo per un servizioRotariano che possa risolvere le sofferenzedei più bisognosi.3. Ospedale Pausillipon-ResponsabileEnzo de Maio, Capofila RC Napoli Posillipo.Noi tutti possiamo per fortuna solo immagi-nare quanto doloroso sia il problema di unbimbo malato in fase terminale. Per dare unamano a questi sfortunati genitori, stiamocercando di attrezzare e destinare all’internodi quest’ospedale delle opportunità logisti-che possano ospitarli in modo da poter starevicini ai loro piccoli.4. Nisida-Responsabile Alfredo Contieri,Capofila RC Napoli Sud Ovest.Il Rotary cerca di dare ai giovani reclusi diquesto istituto una professionalità ed unasperanza avvalendosi dei maestri presepialidi Napoli che insegneranno loro questa anti-ca arte,impegnandosi ad assumerne qualcu-no nel momento del loro ritorno alla libertà.5. Alto Rischio-Responsabile Pasquale diCostanzo, Capofila RC Napoli Sud Ovest.

Alto Rischio è un acronimo che sta a signifi-care Alcohol, toxic substances, Rotary Inter-national, School, Institutional Organization.Molto in sintesi,questo progetto cerca diindividuare attraverso questionari distribuitinelle scuole i motivi che portano i giovani dietà compresa tra i 16 ed i 20 anni a fare usodi droghe e di alcohol per analizzare il pro-blema e provare a limitarne i danni.6. Mappa integrata dei trasporti di Napoli.Responsabile Attilio Iocco, Capofila RCNapoli.7. Biotecnologie. Responsabile RobertoVona, RC Castel dell’Ovo.8. Welcome Rotarians. Responsabile Valen-tino Valentini, Capofila RC Napoli Est.9. Una mano per Muccioli e talenti musica-li. Responsabile Mario Mustilli, Capofila.RC Napoli Ovest.10. Oznam-Sanità. Responsabile Giulio delVaglio, RC Napoli Castel dell’Ovo.11. In nome della vita. Progetto del GruppoPartenopeo già finalizzato.

Maggiori dettagli sui progetti e sui progressisaranno in seguito riportato dai soci respon-sabili delle singole iniziative mano a manoche le stesse assumeranno momenti dimaggiore concretezza

Valentino Valentini,Presidente Commissione Progetti.

Il Punto Rotary di Napoli presentatoal Forum di Avellino

Il Progetto ‘’Punto Rotary’’ delGruppo Partenopeo, su iniziati-va del Rotary Club Napoli Fle-

greo e del suo presidente Pierfran-cesco Valentini di Castromediano,nasce dalla radicata collaborazio-ne del club Flegreo con il CentroAccoglienza “P. Elia Alleva Carme-litano” istituito nella Basilica San-tuario del Carmine Maggiore.I Dieci Club Rotary Napoletanihanno inteso fare proprio questoambizioso programma di servi-zio, che si inserisce perfettamen-te nelle finalità dei ProgettiDistrettuali e che incide diretta-mente sul territorio della città .Il‘’Punto Rotary’’ a Napoli, è statorealizzato in due fasi, una prima,ormai conclusa, nella quale conun minimo contributo economi-co dei Club, e di servizio per larealizzazione del progetto tecni-co, I Padri Carmelitani hannopotuto ristrutturare un locale fati-scente del centro di accoglienza,una seconda e più ambiziosa cheha l’obiettivo di mettere a dispo-sizione del centro le diverse pro-

fessionalità di rotariani volontari,per offrire nel breve e medio ter-mine, un attività di supporto eassistenza legale, tributaria, psi-cologica e di primo ascolto sani-tario. A tal proposito ogni club hanominato una commissione delProgetto, che a sua volta ha indi-viduato i soci volontari che sisono resi disponibili alle attività disupporto e che sono pronti a for-nire il loro contributo professio-nale .Alla sobria cerimonia diinaugurazione di Domenica 24

Ottobre 2010, sono intervenuti ilGovernatore del Distretto 2100,Prof. Michelangelo Ambrosio, ilPresidente della CommissionePunto Rotary Distrettuale Dott.Antonio Citarella, Il Coordinatoredel Gruppo Partenopeo Avv. Ser-gio Pepe, il Presidente del RotaryClub Napoli Flegreo Dott. Pier-francesco Valentini di Castrome-diano, tutti i Presidenti del Grup-po Partenopeo, gli Assistenti delGovernatore, Il responsabile delcoordinamento Dott. Biagio Tro-

janiello (Rotary Club Napoli Fle-greo), l’Arch. Francesco BarattaPresidente Incoming del RotaryNapoli Flegreo che ha curato ilprogetto di ristrutturazione ed ilDott. Elio Scognamiglio Socio delRotary Napoli Est che ha donatotutti gli arredi. Per Castel dell’Ovoresponsabile del progetto è ilsocio Gianfranco Vallone, medi-co, che ha offerto la sua disponi-bilità per le prestazioni professio-nali a favore delle famiglie e dellepersone indigenti , che saràquanto prima accompagnato daaltri professionisti nella decisionedi servizio volontario.Il Progetto èstato presentato e commentatonel Forum di Avellino, dedicato atutte le iniziative dei Punto Rota-ry, nel corso del quale si è avutomodo di conoscere tutta la pro-gettualità sul tema. Al Forum hapartecipato una ampia delega-zione del nostro Club, capeggiatae coordinata dal Presidente Dino,composta da Di Costanzo, Valen-tini, Mallano, Daniello,Sangiovan-ni e Lambiase.

Testo ripreso dal sitowww.rotary2100.it

cui si rinvia per gli approfondimenti.

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Consiglio Direttivodel Rotary Club

���������Diomede (Dino)

Falconio

��������������Pasquale di Costanzo

e Stefano Daniele

�� ������Paolo Mallano

�� ���������������Federico D’Aniello

������Sergio Sangiovanni

���������Alessandro Lambiase

����� �����Roberto Cappabianca,

Mario Mustilli,

Maurizio Salvatori,

Maurizio Sica,

Gaetano Troncone

��������������������Federico D’Aniello

Progetto graficoLink srl

Vico Vasto a Chiaia 28

80132 Napoli

Tel. 081 2451446

www.linksrl.it

[email protected]

accomunare tutti i calabresi in unainiziativa che vuole rappresentare unforte e vigoroso “NO ALLA‘NDRANGHETA”, sono convinto chel’iniziativa avrà il successo che meritaproprio perchè invita la coscienza deicalabresi a ribellarsi ulteriormentecondividendo la necessità di unaferma e decisa condanna contro chicontinua a stare dall’altra parte edattenta quotidianamente alleIstituzioni e alla Libertà individuale dichi ogni giorno invece difende a denti

stretti le regole dello Stato.

Desidero, altresi’, informarLa che ilDistretto 2100 del RotaryInternational proprio nella giornatadi sabato 25 settembre 2010,nell’Aula Magna “Antonio Quistelli”della Facoltà di Architetturadell’Università di Reggio Calabria,presenterà alla città della FataMorgana e ai rotariani dueimportanti iniziative: il “ProgettoUlisse” ed il “Progetto uniamo le 3 T”(Talenti -- Territorio e Tecnologia)avviati per offrire occupazione ai

giovani e difendere la Legalità.

Una coincidenza che ben si prestaall’eccellente evento ideato da “IlQuotidiano della Calabria”, cui ilDistretto 2100 del RotaryInternational conferma la propriaadesione.

CordialmenteMichelangelo AmbrosioGovernatore Distretto 2100 delRotary InternationalTel. 339.5451443

Abbiamo iniziato l’anno con una rifles-sione su Napoli svolta nel mese di set-tembre fra due appuntamenti, il salottorotariano su “Le due citta’”,e la seratacon Aldo Masullo, calibrati per capirealcuni fenomeni storici e sociologicidella città.Tuttavia dobbiamo essere consapevoliche queste occasioni di confronto edibattito fra noi sono l’inizio di un per-corso di crescita della comunità che ifilosofi chiamano, con parola forse sgra-devole nel suono, di coscientizzazione.Il disegno del’anno rotariano che abbia-mo aperto ha una sua circolarità, laquale dovrà dimostrare che non siamosolo chiacchiere e distintivo, le chiac-chiere dei conversatori delle nostre lun-ghe conviviali e il distintivo della ruotadentata.Le strade o, se preferite, i vicoli, che cicondurranno in questa avventurasaranno le tradizionali vie d’azione delRotary: l’azione interna (che stiamoconsolidando con iniziative come le“pillole rotariane” e i salotti), l’azioneprofessionale (che viene particolar-mente alimentata dalle conviviali mat-tutine), l’azione di pubblico interesse(sulla quale, a mio modo di vedere, sonocostruiti tutti gli ampi progetti di cui si

parla anche in questo numero del noti-ziario) e l’azione internazionale (nellaquale il nostro Club da sempre si distin-gue per gli scambi giovani e la fellow-ship Magna Grecia).Non vi racconterò io dei progetti Salva-gente per il cuore, Punto-Rotary Carmi-ne o Alma Mater Pausillipon, né UlisseNisida perché troverete in questa edi-zione e in quelle prossime tanto mate-riale sull’argomento. Tuttavia, mi fa pia-cere di sottolineare che si tratta di tutteiniziative nel segno di non essere solo“chiacchiere e distintivi” e quel che piùmi conforta è che questa impostazioneabbiano condiviso tutti i Presidenti delGruppo Partenopeo del Rotary, i qualinell’unione delle forze di ben dieci Clubhanno stretto un patto d’unità di intentie d’azione diretto a creare sinergie emigliori risultati.Il nostro Club si sta muovendo in questosenso e devo dire grazie a tutti coloroche hanno condiviso queste linee non a“chiacchiere”, ma a fatti, rendendomisempre più fiero di portare sul baverodella mia giacca il “distintivo” di Presi-dente di un Rotary Club che annoverafra i suoi soci uomini e donne che avver-tono l’imperativo etico di “non smetteremai di lottare” per un futuro migliore.Non siamo solo chiacchiere e distintivi.

continua dalla prima

Non siamo solochiacchieree distintivo

continua dalla prima

continua dalla prima

L’Assemblea Generale di Luglio del Club avevaall’ordine del giorno un tema che avrebbe fattogioire più di un presidente: l’ammissione qualesocio onorario del Rotary Castel dell’Ovo delProcuratore della Repubblica di Salerno, FrancoRoberti, un civil servant di cui la città va fiera e sulquale ogni citazione appare superflua. Magistratoimpegnato sulle materie più complesse, conincarichi nella Direzione Nazionale Antimafia inRoma ed in procura a Napoli quale coordinatoredelle indagini in materia di criminalità terroristico-eversiva e di misure di prevenzione, Roberti è statoinsignito nel 2009 del premio Nazionale MarcelloTorre per l’impegno civile e del Premio Nazionale“Joe Petrosino” per i risultati conseguiti nelcontrasto giudiziario alla criminalità di tipomafioso in Campania. Il Club ha già avuto modo diaverlo quale ospite di eccezione in serate convivialiche affrontavano tematiche delicate e severe e loha ascoltato con grande attenzione. Ora avràmodo anche di poter contare sul suo contributo inqualità di socio Rotariano. Un bel traguardo per ilPresidente “DINO”.

Socio Onorario Franco Roberti

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L’emblema del Rotary è sempre statorappresentato da una ruota.Il primo disegno di questa è statorealizzato da un incisore di Chicago,Montague Bear.Con questo simbolo, che riproducevala ruota di un carro dei pionieri, l’artistavoleva simboleggiare la civilizzazione eil movimento.Nel 1923, la ruota originale vennecambiata e divenne, come noi laconosciamo, la ruota di un ingranaggiodotata di 24 denti e di 6 raggi ma,venne fatto osservare da alcuniingegneri, l’ingranaggio in questionenon avrebbe mai potuto esseremontato su un albero senza unachiavetta che solidalmente unissel’ingranaggio all’ipotetico albero.Venne subito eseguita la modificagiustamente richiesta e la ruota cosìcomposta divenne il simbolo delRotary International.Il nome Rotary e l’emblema del RotaryInternational sono registrati comemarchi di servizio e, pertanto, nonpossono essere alterati, nè usati

impropriamente.I rotariani sono incoraggiati a portare ildistintivo del Rotary, ma lo stessodistintivo, o rappresentazionidell’emblema del Rotary, non possonoessere usati per scopi commerciali, perscopi politici, nè, in modo più generale,al di fuori dell’attività rotariana.

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L’emblema e il vessillo ufficiale del Rotary

La presentazione di Cappabianca, Past dell’anno 97/98, si èconcentrata sul significato della Ruota e delle Ruote simboli sucui ogni parola è superflua. Il Past Clemente anno 99/2000,invece, in linea con la sua vocazione internazionale, ha voluto

trasferire, ai più ed ai tanti che non sanno, il messaggio chel’appartenenza al Rotary è per sua natura transazionale; generaforti possibilità di coniugare società, culture, territori ed amicizieal di fuori dei confini nostrani.

continua dalla prima