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Periodico bimestrale della Parrocchia di Mirandola iscritto nel registro dei giornali del Tribunale di Modena al n. 641 del 31-1-80 inestra ANNO 33° - NUMERO 2/2012 l a Ci avviciniamo alla Pasqua, la festa che celebra l’evento di Gesù, che, risorto dopo la propria morte, vive per sempre e fonda la speranza di vita eterna anche per noi dopo la nostra morte. Nella liturgia dei defunti noi cristiani cantiamo: “Credo. Risorgerò”. A volte, accanto alla forza dell’affermazione, quell’incredulo, che sempre sonnecchia dentro di noi, insi- nua le sue domande: davvero? come? Un percorso simile fecero gli apostoli, quando Gesù prean- nunciò loro la propria risurrezione, la sua vittoria completa e definitiva sulla morte. “Si domandavano che cosa volesse dire risuscitare dai morti” (Mc. 9, 10). “Essi non compren- devano queste parole e avevano timore di chiedergli spiega- zioni” (Mc. 9, 32). Forse per la via delle spiegazioni non sarebbero mai giunti a un risultato. La cosa invece divenne certa, come ci racconta- no gli evangelisti, quando, dopo la sua morte, nel giorno di pasqua, Gesù si presentò nella sua nuova condizione. “Venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: “Pace a voi!”. Detto questo mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore” (Gv. 20, 19s.). In quel momento si è acceso come un lampo nella mente dei discepoli, che videro un’immensa verità, grande come Dio e la sua vita senza li- miti. È quello che prova Dante quando vuole vedere l’uma- nità di Gesù nel seno di Dio. Non potevano bastare le forze della mente umana (“non eran da ciò le proprie penne”). Ma quello che il ragionamento non potè, potè la grazia: “se non che la mia mente fu percossa - da un fulgore in che sua voglia venne” (Paradiso XXXIII, 139-141) Qualcosa di simile ci accade di fronte a un bimbo nato da poco. Benché così piccolo, genera uno stupore pieno di gioia per una vita che vediamo nel suo stato puro, incontaminato. Si potrà analizzare, misurare con gli strumenti della scienza quelle piccole membra, ma la vera dimensione del miracolo rappresentato da quella minuscola vita ce la potrà dire solo la meraviglia della contemplazione. Così è della risurrezione di Gesù e della nostra che speriamo di godere un giorno con lui. Ne possiamo ragionare, ma solo la contemplazione della fede ce ne può dare la vera misura. Buona Pasqua! don Carlo Pasqua 2012 Risorgeremo Anna. 10 giorni Potete trovare, gratuitamente, il periodico nei seguenti punti di Mirandola Edicole di Piazza Costituente e Piazza Mazzini Librerie “Vincenzi”, Galleria del Popolo “Spazio”, di Piazza Mazzini “Rivendita Giornali Reami” Via Statale Sud, Palazzo Excelsior inestra l a pag. 6-7 - Bilancio della parrocchia pag. 4-5 - Le Cresime

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Periodico bimestrale della Parrocchia di Mirandola iscritto nel registro dei giornali del Tribunale di Modena al n. 641 del 31-1-80

inestraANNO 33° - NUMERO 2/2012la inestrainestrainestrainestraaa

Ci avviciniamo alla Pasqua, la festa che celebra l’evento di Gesù, che, risorto dopo la propria morte, vive per sempre e fonda la speranza di vita eterna anche per noi dopo la nostra morte.Nella liturgia dei defunti noi cristiani cantiamo: “Credo. Risorgerò”. A volte, accanto alla forza dell’aff ermazione, quell’incredulo, che sempre sonnecchia dentro di noi, insi-nua le sue domande: davvero? come?Un percorso simile fecero gli apostoli, quando Gesù prean-nunciò loro la propria risurrezione, la sua vittoria completa e defi nitiva sulla morte. “Si domandavano che cosa volesse dire risuscitare dai morti” (Mc. 9, 10). “Essi non compren-devano queste parole e avevano timore di chiedergli spiega-zioni” (Mc. 9, 32).Forse per la via delle spiegazioni non sarebbero mai giunti a un risultato. La cosa invece divenne certa, come ci racconta-no gli evangelisti, quando, dopo la sua morte, nel giorno di pasqua, Gesù si presentò nella sua nuova condizione. “Venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: “Pace a voi!”. Detto questo mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore” (Gv. 20, 19s.). In quel momento si è acceso come un lampo nella mente dei discepoli, che videro un’immensa verità, grande come Dio e la sua vita senza li-miti. È quello che prova Dante quando vuole vedere l’uma-nità di Gesù nel seno di Dio. Non potevano bastare le forze della mente umana (“non eran da ciò le proprie penne”). Ma quello che il ragionamento non potè, potè la grazia: “se non che la mia mente fu percossa - da un fulgore in che sua voglia venne” (Paradiso XXXIII, 139-141)

Qualcosa di simile ci accade di fronte a un bimbo nato da poco. Benché così piccolo, genera uno stupore pieno di gioia per una vita che vediamo nel suo stato puro, incontaminato. Si potrà analizzare, misurare con gli strumenti della scienza quelle piccole membra, ma la vera dimensione del miracolo rappresentato da quella minuscola vita ce la potrà dire solo la meraviglia della contemplazione.Così è della risurrezione di Gesù e della nostra che speriamo di godere un giorno con lui. Ne possiamo ragionare, ma solo la contemplazione della fede ce ne può dare la vera misura.Buona Pasqua!

don Carlo

Pasqua 2012

Risorgeremo

Anna. 10 giorni

Potete trovare, gratuitamente, il periodico

nei seguenti punti di MirandolaEdicole di Piazza Costituente e Piazza Mazzini

Librerie “Vincenzi”, Galleria del Popolo“Spazio”, di Piazza Mazzini

“Rivendita Giornali Reami” Via Statale Sud, Palazzo Excelsior

inestrala

pag. 6-7 - Bilancio della parrocchiapag. 4-5 - Le Cresime

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APRILEDom. 1 ore 10 Processione delle Palme Dom. 1 ore 15.30 Concerto di Pasqua (S. Francesco)Mart. 3 ore 21 Concerto di Pasqua (Duomo)Merc. 4 ore 21 S. Messa Crismale (Cattedrale - Carpi)Giov. 5 ore 15 e 18.30 (Duomo) ore 17.00 (S. Francesco) S. Messa in Coena Domini Giov. 5 ore 20 Adorazione dei ministri straordinari della Comunione (Duomo)Ven. 6 ore 15 (Duomo) ore 17 (San Francesco) Liturgia della passione del SignoreVen. 6 ore 18.30 Processione del Crocifi sso (dalla Chiesa del Gesù)Ven. 6 ore 21 Veglia della morte del Signore dei gruppi biblici (Duomo)Sab. 7 ore 21.30 Veglia Pasquale (Duomo)Dom. 8 Domenica di Pasqua Sab. 21 ore 14.30 Incontro diocesano cresimandi (Carpi)Lun. 23 - Dom. 6 Maggio Settimana diocesana vocazioniGiov. 27 ore 21 Incontro animatori e famiglie dei Centri di ascolto (canonica)Ven. 28 ore 21 Recital vocazionale (Duomo)Lun. 30 - Sab. 26 Maggio Centri di ascolto di PentecosteLun. 30 ore 21 S. Messa di apertura mese di Maggio (Madonnina)

MAGGIOMart. 1 ore 9 S. Messa del Vescovo per il mondo del lavoro (Duomo)Sab. 5 ore 9 Pellegrinaggio a piedi alla Madonna della Neve di QuarantoliSab. 5 ore 18.30 Cresime adulti (Duomo)Dom. 06 ore 9 Preparazione familiare alla messa di Prima Comunione (oratorio)Dom. 13 ore 10 S. Messa di Prima Comunione 1° turno (Duomo)Mart. 15 ore 21 Concerto d’Organo (Duomo)Merc. 16 ore 18.30 S. Messa del Patrono (Duomo)Dom. 20 ore 10 S. Messa di Prima Comunione 2° turno (Duomo)Sab. 26 ore 21 Veglia di Pentecoste (Cattedrale - Carpi)Dom. 27 ore 10.30 S. Messa di Unzione degli infermi (Duomo)Dom. 27 ore 16 Celebrazione e processione ammalati (Ospedale)Mar. 31 ore 20.30 Chiusura del mese di Maggio (Madonnina e Gesù)

GIUGNOGiov. 7 ore 21 Processione del Corpus Domini Dom. 10 ore 10.30 Anniversari di matrimonioMerc. 13 ore 18 Processione e festa di S. Antonio (S. Francesco)

vita della parrocchia

Via 2 Giugno, 68/70MIRANDOLA (MO)

Tel. 0535.20301

SONO NATI ALLA VITA

Tel. 0535.20301Tel. 0535.20301

Battesimi di Gagliardi Francesco Pio, Madu Bright Uchenna, Mambrini Lorenzo, celebrati in Duomo il 19 febbraio

Battesimo di Berta Kevin Nicolas, celebrato in Duomo il 17 marzo

Battesimi di Dall’Oglio Edoardo, Sterlino Emma, celebrati in Duomo il 18 marzo

3vita della parrocchia

Banca popolaredell’Emilia Romagnawww.bper.itGRUPPO BPER

I R: Don Carlo Truzzi, Laura Michelini, Virginia Panzani, Elisa Golinelli, Rossana Ferrarini, Marisa Ghizzoni Braghiroli, Ermelina Artioli, Foto Marchi. Direttore: M. Eugenia Lugli

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SI SONO UNITI IN MATRIMONIOBolognini � omas con Foschieri FedericaMarkovic Milos con Incerti Alice

Grazie suor AnnaUn oratorio musicale per dar voce a Maria

Quest’anno il tradizionale concerto per la chiusura del mese di Maggio vedrà protagonista il Coro del Duomo, che ha voluto impegnarsi nella creazione e realizzazione di un moderno “Ora-torio Musicale”. Si tratta di uno spettacolo di ispirazione religio-sa, nel quale si alternano e si fondono letture, canti e proiezione di immagini sugli episodi spiritualmente più signifi cativi della vita di Maria, dall’Annunciazione fi no all’Assunzione. Le letture e le immagini sono il frutto di una ricerca e di una rifl essione di gruppo sui temi prescelti, e allo stesso modo i canti sono stati se-lezionati, dal repertorio liturgico del Coro, come appropriati alla meditazione ed elevazione spirituale sugli episodi dello spettaco-lo. L’appuntamento è fi ssato per le 21.30 del 31 maggio nella Chiesa del Gesù, dopo la tradizionale processione. In questa società dove il silenzio è turbato da tante distrazioni, rumori e inquietudini, questa rappresentazione multimediale vuole essere una occasione per vivere una esperienza nel giardino silenzioso della nostra interiorità, dando voce al profondo silenzio di Ma-ria, che nel Vangelo parla solo sei volte e, tranne nel caso del Magnifi cat, solo con frasi signifi cative e brevissime.

Suor Anna Ornella Vicenzi nac-que a Massa Finalese il 1 agosto 1923 e visse a Mirandola dal 1938 al 1949, anno in cui partì per il convento benedettino di Genova. Nel periodo mirandolese i fratelli Onelio, Alfredo e Nino gestivano il molino di via Circonvallazione e lei si occupava della contabilità. Da ra-gazza ha frequentato la suore di via Luosi; negli anni ’40 era presidente dell’Azione Cattolica. Suor Anna ha vissuto nel convento di Genova, dove divenne madre superiora, fi no al 1985. In quell’anno si trasferì a Castel Madama (Roma) dove rima-se fi no al giugno 2011. Da qui si trasferì a Tarquinia (VT), dove recentemente è giunta alla fi ne dei suoi giorni. Suor Anna lascia un’immagine meravigliosa a quanti l’hanno conosciuta e amata per la fede, la bontà e in particolare la sua sensibilità verso tutti. Nonostante la distanza, è sempre stata un punto di riferimento per tutti i familiari e i parenti. Ci lascia in ere-dità tutto ciò che di bello può esserci in una vita e l’esempio di una fede indistruttibile, tenace, costruttiva.

Confessarsi beneL’uso di confessarsi durante la messa non permette di celebrare al me-glio sia l’eucaristia domenicale che il sacramento della riconciliazione. Giustamente perciò i nostri vescovi ci invitano a confessarci fuori dal-la messa. Come raggiungere questo obiettivo? Ne abbiamo discusso nel Consiglio Pastorale. Una parte chiedeva di andare incontro a chi farebbe fatica a confessarsi fuori della messa, per vari motivi. L’altra metà dei consiglieri osservava che per le cose importanti, come la cura della salute fi sica, il tempo si trova per fare le cose bene. Il parroco è stato invitato a trovare una soluzione equa. Con i sacerdoti e i diaconi della parrocchia abbiamo pensato di avviare una sperimentazione che faciliti un serio mi-glioramento, considerando che, nei giorni feriali, è già possibile accedere in orari precisi alla riconciliazione sia in Duomo che in san Francesco. Pertanto, a partire dal 18 marzo, sarà possibile confessarsi mezz’ora prima della messa festiva, oltre che negli orari feriali. Dopo un certo tempo - da valutare in seguito - non sarà più possibile celebrare il sacramento della riconciliazione durante l’eucaristia.

ORARI DELLE CONFESSIONI DAL 18 MARZODuomo: feriali ore 10.00-11.00;17.30-19.00domenica ore 8.30; 10; 11.30; 18.00S. Francesco: dal lunedì al sabato ore 9.30-12.00;15.30-18.00domenica ore 7.30;10.30; 16.00

4 parrocchia di Mirandola

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Corsini Massimiliano

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Dondi Pietro

Esposito Martina

Forapani Anna

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Gavioli Gabriele

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Jones Claudio Edward

Mantovani Alessandro

Marchi Adriano

Marchi Federica

Menotti Rebecca

Merone Francesca

Meschiari Lorenzo

Meschieri Marco

Morselli Gaia

Neri Lorenzo

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Pongiluppi Enrico

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Quaranta Sofi a

Quarta Tommaso

Rossi Margherita

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Belestrieri Alessandro

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Toselli Luca

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Zuccoli Daniele

Cresime 2° turno - domenica 26 febbraio 2012, ore 10.00Catechisti: Corinna Cristini, Paola Da Como, Giuseppe Tommarelli, Angela Ganzerli, Francesco Impastato, Antonio Natali

Cresime 1° turno - domenica 19 febbraio 2012, ore 10.00Catechiste: Franca Cavazza, Paola Mantovani, Suor Maria Rosa Cattaneo

Le Cresime in Duomo

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Pongiluppi Giulio

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Salvatori Benedetta

Savino Desiree

Scanzano Angelo

Soavi Michele

Stefanini Leonardo

Straforini Arianna

Tavernari Matteo

Testi Enrico

Varanzano Linda

Cresime 3° turno - domenica 4 marzo 2012 ore 10.00Catechisti: Simonetta Pigliapoco, Gruppo Educatori A.C.R. , Genitori dell’Iniziazione cristiana in famiglia (I.C.F.)

Arrivederci Norina, mamma di vocazioneNorina Galavotti, mamma di vocazione a Nomadelfi a è tornata al Signore il 7 marzo 2012. Nasce il 5 febbraio 1923 a S. Giustina Vigona, seconda di 13 fi gli; nel 1931 si trasferisce a S. Giacomo Roncole con la sua famiglia. Nell’estate del 1944, all’età di 21 anni e seguendo l’esempio di altre giovani, Norina lascia la famiglia per entrare nell’Opera Piccoli Apostoli, fondata da don Zeno Saltini. Diventa così “mamma di vocazione” dei piccoli cui don Zeno vuole dare una famiglia. Norina segue don Zeno nell’ex campo di concentramento di Fossoli, occupato e trasformato in “Nomadelfi a”, che signifi ca “legge della fraternità”. Il 1952 è l’anno della grande prova: don Zeno viene allontanato da Nomadelfi a e, su sua richiesta, ridotto allo stato laicale, mentre la comunità divisa viene dispersa in vari luoghi. Nove anni dopo don Zeno viene riammesso da papa Giovanni XXIII all’esercizio del sacerdozio e Nomadelfi a, che ora ha sede in provincia di Grosseto, viene eretta a parrocchia. Norina è inviata in diverse località ad avviare e animare nuovi gruppi della comunità. Dal 1963 al 1978 risiede a Vezzano, una frazione de La Verna (AR). Quindi ritorna a Nomadelfi a. Il 9 marzo 2012 è il giorno del funerale di Norina. Nomadelfi a si è stretta in un abbraccio ideale per dare l’ultimo saluto terreno alla sua mamma di vocazione, che “nella sua lunga vita interamente e semplicemente dedicata al Signore, ha donato la maternità a 74 fi gli”.

Pensieri tratti dall’intervista fatta a Norina il 21 febbraio 2012Io mi sono sempre affi data al Signore. Nel cammino della mia vita, nel bisogno, ogni volta mi sono rivolta a lui. Per tutto, soprattutto per i miei

fi gli. Ho sempre detto: “Gesù i fi gli sono tuoi, non sono miei, tu me li hai dati, aiutami”. Chissà su quante cose Gesù chiuderà gli occhi, ma non ci abbandona. Sono stata chiamata in modo strano a fare tutto ciò che ho fatto e non mi sono mai pentita e se tornassi indietro non farei nulla di diverso. Dico sempre che sarà quel che Dio vuole … “Signore, io ho scelto questo! Cammina insieme con me; con Te faremo delle cose grandi, da soli no!”. Vorrei morire in pace, sapendo i miei fi gli un po’ sistemati. Non so, forse il mio è un atto di egoismo perché sono i miei fi gli. So che di guai ce ne sono tanti, tanti, anche per gli altri, però dico sempre: “Signore, se vuoi, se puoi, io sono qui”. Non ha importanza se sono ferma a letto. Tra l’altro sono servita e riverita; ho qui il mio angelo. Vorrei che il Signore abbia pietà di tanti peccatori, quelli che fanno cose brutte. Che il Signore abbia pietà perché tutti dobbiamo salvarci, tutti dobbiamo andare là. La grazia più grande che il Signore potrebbe fare è un po’ di pace a questo mondo, un po’ di pace. Io ho avuto tante grazie e non posso dire “Basta Signore, comincia ad accontentare qualcun altro”, non lo dico perché sento proprio il bisogno che il Signore mi aiuti sempre. Finché viviamo, abbiamo bisogno, tutti hanno bisogno e Lui è infi nito. Lui può fare tutto. L’unica cosa che non dobbiamo fare è disperare.Io sono qui, ecco. Ho quella bella fi nestra e vedo gli uccellini, gli alberi, i fi ori, ecco il pettirosso. Viene mi saluta. Io sono qui.

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Direttore SanitarioGambuzzi Dott. Sergio

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Bilancio parrocchiale 2011L’esercizio 2011 evidenzia un calo del risultato economico della parrocchia, risultato che si avvicina al pareggio: € 299,00 di utile fi nale. In verità la par-rocchia, non essendo una impresa, non ambisce a grandi risultati, si accon-tenta che le entrate riescano a fi nanziare le varie attività pastorali della chiesa e siano suffi cienti al pagamento delle spese strutturali. La preoccupazione è che un margine così ristretto non ci consente di accantonare fondi per la ma-nutenzione che purtroppo gli immobili vecchi richiedono continuamente.L’esercizio dunque evidenzia i soliti punti di criticità:

Manutenzione straordinaria. Gli immobili vecchi abbisognano conti-• nuamente di interventi di manutenzione.Contributi percepiti. I contributi in conto gestione ordinaria calano per • le diffi coltà economiche crescenti degli enti erogatori.Fitti attivi. Non sono ancora risolti i problemi di via Posta• La Finestra• . Dopo il recupero delle off erte del 2010 è tornata la soff e-renza.

Rimangono invece stabili le spese per il personale e le off erte ricevute.Le spese amministrative registrano un calo, frutto di una continua attenzione sulle spese. L’aumento contabile che appare in bilancio è dovuto al fatto che

nel 2011 abbiamo cominciato a contabilizzare sia nelle spese per il culto, sia nelle off erte per i sacramenti, le “intenzioni” delle Messe, che ammontano a circa € 10.000,00. Le off erte risultano in crescita, ma meno di quanto appare perché bisogna tenere conto delle sopradette “intenzioni” e di un rimborso di IVA di € 11.000,00 a favore dell’ANSPI che l’associazione ha devoluto alla parrocchia come off erta. I fl ussi fi nanziari delle entrate e delle uscite che non sono bilanciati mese per mese per eff etto delle entrate per contributi che si concentrano tutte verso la fi ne dell’anno ci obbligano a tenere aperto un fi do bancario per la gestione della liquidità. Sostanzialmente la gestione economica-fi nanziaria della parrocchia è ancora abbastanza stabile, ma non ci consente di accantonare fondi per le manutenzioni importanti, per quanto già detto e per le spese impreviste che rimangono il nostro punto debole.Il Consiglio Parrocchiale per gli Aff ari Economici per il quinquennio 2011-15 è formato da: Giovanni Belluzzi, Renzo Pivetti, Nicoletta Razzaboni, Luigina Signoretti Quarta, Andrea Testi, Edmondo Trionfi ni, Maurizio Ve-ronesi. L’economo Il parroco Maurizio Veronesi Don Carlo Truzzi

2012: UN CARNEVALE PUFFOSO

Dopo alcuni giorni con temperature molto rigide e copiose nevicate fi nalmente un pomeriggio primaverile: gio-vedì grasso, il 16 febbraio. Sono stati 253 i partecipanti (con costumi bellissimi) al Carnevale organizzato dalla Parrocchia di Mirandola presso l’Oratorio e la Canonica del Duomo dalle 15.30 alle 17.30. Tema di quest’anno: i PUFFI, che hanno accompagnato i bambini nei dieci giochi di abilità e destrezza organizzati dai ragazzi di Azione Cattolica e Scouts. Al termine l’oratorio ha off erto popcorn a tutti. La manifestazione ha il patrocinio del Comune di Mirandola. Si ringraziano per il contributo dato l’associazione “Le Attività del Centro”, il “Consor-zio di promozione del Centro storico e delle sue attività” e il negozio “Arcobaleno Blu” di Coppi Sara.

7parrocchia di Mirandola

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8 cultura e società

Brevi note storicheI Parroci di Mirandola. 7

Tassi mons. Giuseppe (1982-1984; 1990-1998) era nato a Carpi e aveva alle spalle una ric-ca esperienza pastorale come as-sistente diocesano dei giovani di Azione Cattolica, rettore del seminario e parroco di Concor-dia. Dopo un paio d’anni che era a Mirandola il nuovo vescovo Alessandro Maggiolini lo chiamò a Carpi come vicario generale e, di lì a poco, anche come parroco della Cattedrale, una parrocchia che contava quasi 4.000 abitan-ti. Nel nuovo incarico ebbe una grande responsabilità nel governo interno della diocesi, dal momen-to che il vescovo curava prevalen-temente attività extradiocesane. Con il cambio del vescovo, venne mandato di nuovo a Mirandola. Diede le dimissioni dall’incarico nel 1996 all’età di 75 anni, secon-do le nuove disposizioni del dirit-to canonico riguardanti i vescovi, i parroci e i funzionari vaticani. Vennero accettate due anni dopo. Ha espresso la sua personalità in modo signifi cativo in una predi-cazione vibrante e incisiva; diver-se omelie furono anche date alle stampe. Si studiò di tenere unita intorno al parroco l’organizza-zione della attività parrocchiale. Personalmente ebbe molta cura delle persone anziane e ammalate, che seguiva con assiduità, come anche le famiglie con problemi

di coesione. Pure molti giovani si rivolgevano a lui per consiglio spirituale. In Duomo, con l’aiuto di volontari, venne rifatto l’into-naco e la pittura interna; venne restaurato anche il tetto. L’aula del Sacramento, piuttosto mal ri-dotta, venne restaurata e adattata a sala mostre e conferenze. L’atti-vità nuova alla quale teneva di più penso sia stata l’avvio di “Porta Aperta”, un punto di accoglienza, ascolto e aiuto ai bisognosi. È morto a Carpi il 13 settembre 2005, ricoprendo l’incarico di pe-nitenziere in cattedrale.

Benetti mons. Luigi (1985-1990) era nato a Cavezzo nel 1922. Giovane sacerdote avviò, senza terminarli, gli studi presso

la facoltà di lettere di Bologna. Insegnò lettere in seminario e fu parroco a Gargallo e poi a san Pos-sidonio, da dove il vescovo mons. Maggiolini lo chiamò sostituire l’amico mons. Tassi. Era persona dal tratto fi ne e dalla parola for-bita. Nella predicazione amava istruire, ma anche porgere in un linguaggio appropriato. A volte la parrocchia gli dava l’impressione di una complessità problematica, senza per questo ritirarsi dai suoi doveri di parroco. Nel breve pe-riodo del suo parrocato fu realiz-zato un nuovo centro parrocchiale alla periferia della città in Via Po-sta: fu attrezzata una casa colonica

per il nuovo gruppo scout Miran-dola 2 e un centro sportivo per il calcio, il tennis e le corse in pista. Mentre la parrocchia ampliava le attività, veniva data attuazione al nuovo Concordato tra l’Italia e la Santa sede. Ciò comportò il trasferimento dei beni immobi-li della parrocchia, non dedicati all’apostolato, al nuovo Istituto Diocesano per il sostentamento del clero. Fu attuato nel 1989. I beni redditizi furono ceduti in blocco, anche se una parte avreb-be potuto essere legittimamente trattenuta. L’operazione ha creato problemi economici importanti, tuttora perduranti, soprattutto per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle tre chiese, sette immobili e due strutture sporti-ve, tutti vecchi, che fanno capo alla parrocchia. Il Concilio aveva ripristinato il diaconato perma-nente. A questo ministero venne ordinato per la prima volta in parrocchia Gianni Zini nel 1992. L’anno seguente venne ordinato Stefano Zerbini. Successivamen-te divennero diaconi permanen-ti Massimo Bertolini, Maurizio Veronesi e Claudio Zerbini. Dal nuovo vescovo mons. Bassano Staffi eri mons. Benetti fu chiama-to a ricoprire l’incarico di vicario generale. Quando la diocesi rima-se vacante, fu per un anno (1999-2000) amministratore diocesano fi no all’arrivo del vescovo mons. Elio Tinti. Ha terminato il suo servizio pa-storale presso la cattedrale di Car-pi come offi ciante. Morì il 22 set-tembre 2001 a Carpi.

Truzzi don Carlo (1998-...) Rin-grazio Dio di essere a Mirandola, dove ho ricevuto molto e qualcosa spero di avere dato. Sono venuto qui perché chiamato dal vescovo, il quale ha ritenuto di cambiare il mio percorso di servizio, dedica-

to in modo importante, anche se non esclusivo, all’insegnamento della teologia all’Istituto Teologico Interdiocesano di Reggio Emilia e allo Studio Teologico Accademico Bolognese. Diventato parroco a Mirandola, ho mantenuto appena un corso di patristica (letteratu-ra cristiana antica) a Reggio, per dedicarmi seriamente alla comu-nità. Come ho dichiarato al mio ingresso e ripetuto varie volte, mi sento impegnato a realizzare il progetto di rinnovamento pasto-rale del Concilio Vaticano II, in-teso come una vera novità e non semplicemente come un ritocco della tradizione precedente, in cui ebbe una parte tanto meritevole il Concilio ecumenico di Trento. La parrocchia conta oggi circa 14.500 abitanti. Ci sono problemi antichi, come quelli aff rontati dai miei predecessori; senz’altro, ad esempio, i lavori edilizi. Ci sono problemi nuovi. Due soprattutto mi sembrano grandi: la venuta de-gli stranieri, che oggi sono circa il 12% dei residenti e la fragilità dei rapporti familiari. Sono problemi che richiedono nuove risposte. Deve rimanere però la trama di sempre, l’ascolto comunitario di Gesù, il buon pastore che ci ama e che cammina davanti a noi.

don Carlo Truzzi

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